Twilight & Sunrise di Restless (/viewuser.php?uid=681829)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Awareness ***
Capitolo 2: *** Passion ***
Capitolo 3: *** Blood ***
Capitolo 4: *** Killer ***
Capitolo 5: *** From heaven to hell ***
Capitolo 6: *** Without blood. Without life. ***
Capitolo 1 *** Awareness ***
“La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere” Paulo Coelho, “Veronika decide di morire”
Il corpo senza vita della madre giace sul divano. Buffy la guarda, sconvolta, si dirige in cucina e vomita. Le campane riecheggiano, quando Buffy riassapora disgustata il vomito rimastole in bocca. Apre la porta e, con le gocce di sudore che le scendono lungo il viso, si affaccia sui gradini, osservando gli uccelli che cinguettano e il fruscio fra i rami. Chiude la porta e, afferrando dei tovaglioli, pulisce il vomito sul tappeto.
Buffy osserva il liquido dilatarsi lentamente sul tovagliolo, quasi come se volesse sfuggire, almeno per un istante, alla realtà che la circonda. Ai demoni, ai vampiri. Alla malattia, il tumore. Agli orrori della vita. All’ineluttabilità del fato. All’ingiustizia che è la morte. All’inesorabile consapevolezza che si faceva strada dentro di lei. La consapevolezza di non avere più una madre. |
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Capitolo 2 *** Passion ***
“Ed è subito sera”
- Salvatore Quasimodo
Afferra
la
bottiglia di Champagne e si aggiusta i capelli. Sorride. Si appresta a
salire
le scale; freme dalla voglia di incontrarla. Nota i petali di rosa e le
candele
lungo i gradini, prosegue. Va in camera da letto e la vede. Vede lei,
l’unica
donna che abbia mai amato, adagiata sul suo letto. Era morta. Jenny
Calendar
era morta. Il suo corpo, freddo, eternamente immobile, era
lì disteso. Senza
espressione, gli occhi aperti. Sembrava guardarlo, che lo stesse
osservando nel
calore dell’ ultimo respiro. Nella penombra della stanza,
l’espressione sul volto
di Giles cambia radicalmente. La guarda, attonito, nell’
ultimo
interminabile istante.
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Capitolo 3 *** Blood ***
“La
morte di un amore è come la morte d’ una
persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso
rifiuto di
rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’ hai attesa, causata,
voluta per
autodifesa o bisogno di libertà, quando arriva ti senti
invalido. Mutilato.”
-Oriana Fallaci
Sangue. Schizzi sulla camicia bianca
di Willow. Una macchia
ben più grossa sul petto di Tara. Il sangue si espande sempre
più. Si accascia a
terra, senza vita. “Tara, Tara !”. La chiama. Come
se potesse svegliarsi all’
improvviso da quel sonno eterno che è la morte, magari
accarezzandola o guardandola
nei suoi begli occhi verdi e dicendole un’ ultima, indimenticabile volta quanto
la ama. “Tara,
Tara!”. No, non si sveglia. Willow tiene stretto il cadavere
e piange,
intingendosi la camicia di sangue. Dentro di lei, si fa strada un
implacabile
sete di vendetta. Cerca di riportarla in vita, ma invano. Intanto, una
scintilla rosso sangue si accende nei suoi occhi.
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Capitolo 4 *** Killer ***
“Rifiutarsi di amare per
paura di soffrire è come rifiutarsi
di vivere per paura di morire”
-Jim
Morrison
Ascolta, impassibile, i fruscii nel
bosco. Sente la paura
che scorre nelle sue vene. Lo sguardo assorto, senza espressione,
intenta a
scovarlo, sotto la pallida luce lunare. Prosegue. Eccolo. Finalmente
l’ ha
trovato. La causa del suo dolore, del bisogno di vendetta che ora anima
il suo
istinto, assassino del
suo amore.
Warren.
Willow lo lega. Ascolta deliziata i
suoi pianti, suppliche e
minaccie. Lo tortura e gli fa provare ciò che ha provato
Tara. Non riesce a capacitarsene:
un minuscolo pezzo di metallo può mettere fine a tutto. Alla
vita, anche di una
potente strega. Al piacere, al dolore, alla solitidine, a progetti
irrealizzati
di una vita, a sogni, occasioni, promesse. All’amore
sconfinato tra due persone,
che sembrava destinato a durare per sempre e a terminare in quello
stesso
istante.
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Capitolo 5 *** From heaven to hell ***
“La
morte odora di
resurrezione”
.
-Eugenio
Montale
Buffy pensa a ciò che le
è stato tolto. Cerca di
riafferrare, nella sua mente, i ricordi sfuocati circa quel posto
meraviglioso
e idilliaco, tanto offuscato e confuso. Prova a risentire le emozioni
di
quegli istanti. La paura del “dopo” e il
calore del mare di luce in
cui stava annegando. La consapevolezza di una realtà
migliore e la beatitudine
apparentemente eterna di quel vuoto assoluto, dove si sentiva
più viva che mai
e allo stesso tempo come se non esistesse. Dove tutto aveva una logica,
un
meccanismo.
All’ improvviso, quel mondo
le crolla davanti e lei,
impotente, osserva
l’
interrompersi del
bianco totale, che
lascia spazio a quel mondo crudele e ingiusto, dominato dalla violenza,
dall’
odio e dal dolore.
“Sì, il vero
inferno è questo”.
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Capitolo 6 *** Without blood. Without life. ***
“Il sangue è la vita”
-“Dracula” di Bram Stocker
Ecco. Finalmente soli, dove la gente
non può vederli. Lei
gli indica di salire in casa. No, lui preferisce lì. Non
vuole più aspettare.
Deve nutrirsi. Il predatore osserva la carneficina. La guarda. Uno
scatto
impercettibile, effimero. Si avvicina lentamente al suo
collo. Le sue
labbra sfiorano la pelle di lei. Apre la bocca gradualmente,
pregustando l’
atteso pasto; i suoi denti fanno pressione. Poi, Spike la sente. Sente
quella
soddisfazione, quel benessere nel nutrirsi. Quella droga che
è per lui il
sangue, quell’ indescrivibile dipendenza senza fine a cui non
sa rinunciare. Lo
sente scorrere in bocca, deglutisce e ne beve ancora. E ancora.
Finché non ne
rimane il cadavere, un corpo vuoto. Senza vita. Senza sangue.
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