Il Vecchio Quartiere

di Manga_9000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il racconto ad Halloween ***
Capitolo 2: *** 2 La paralisi della paura. ***



Capitolo 1
*** Il racconto ad Halloween ***


 1 Il racconto ad Halloween

 
-…i quattro non videro più nulla. Quando riaprirono gli occhi la stanza si stava chiudendo in se stessa. Prima che potesse schiacciarli completamente, la donna fantasma si mostrò a loro con un ghigno malefico perché sapeva che la vita di quei quattro sarebbe finita, mentre la sua lista di omicidi sarebbe continuata per l’eternità!-
Così finì la storia di Melania.
Era una ragazza innamorata degli horror, non mi sorpresi quando seppi che sarebbe stata lei la sorteggiata a raccontare una storia di paura ad Halloween in classe.
-Allora vi è piaciuta?-
-S…si… cavolo… certo che era spaventosa… eh?...- le rispose Chiara, un coniglio di prima categoria. Peggio di me. Si! Aveva dei grandi occhi castani, e dei capelli a caschetto color biondo cenere.
-Per favore… i fantasmi non esistono…- lui è Alex, il più grande, era denominato cosi’. Era alto e moro e anche molto, moolto coraggioso, infatti… le storie dell’orrore non lo spaventavano.
-Complimenti Melania! Bella storia…ma… ne conosco una migliore.- risposi con fierezza. Questa ero io, riccia, mora e apparentemente ribelle… in realtà ero una fifona. Ultimamente mi ero messa a leggere delle Creepy pasta su vari personaggi e sapevo di poter battere Melania con la mia preferita: Jeff the Killer.
-Ma davvero Claire? Bhè allora raccontala!-
-Ok… la storia che vi sto per narrare è quella di Jeff the Killer… che…- fui subito interrotta.
-Wo wo wo wo! Jeff the Killer è una Creepy pasta! Non puoi raccontarla! Quella di prima l’ho inventata io!-
Stavo andando nel panico… io? Raccontare un horror inventato da me? Ma come se mi spaventavo da sola molto facilmente? Dovevo spaventare loro, in un modo o nell’altro.
-Bhè ma è una storia vera.-
-Jeff the killer non è vero. E’ solo una leggenda metropolitana!-
-I..invece è vera!-
-E perché mai?-
-Mia zia aveva una casa nel quartiere abbandonato.-
-E allora?-
-Era lì che viveva…e vive Jeff.- tutti mi guardarono stupiti, avevo attirato la loro attenzione… dovevo solo rendere il tutto un po’ più attivo.
-…si lì vive Jeff. Mia zia mi disse che quello lì era un quartiere molto tranquillo … quando lei si trasferì,  nella casa a fianco venne a vivere una famiglia apparentemente normale: la famiglia di Jeff, invece nella casa di mia zia una coppietta di giovani sposi.-
Tutti pendevano dalle mie labbra… li avevo in pugno!
-Mia zia si teneva spesso in contatto con la coppietta di sposi… o almeno per una settimana, perché dopo di che non si sono più sentiti e nel quartiere si sparse voce fosse infestato o anche maledetto… ma nessuno seppe mai la verità. Basta solo un po’ di fantasia… fu quel vicino… Jeff a rendere quel dolce quartiere un inferno ardente.-
Si… Chiara era terrorizzata e Alex cominciava ad avere dubbi sulle sue teorie.
Melania era sempre la più difficile da convincere.
-Ma per favore! E chi mi dice che tu non ti sia inventata tutto?-
-M..ma… è la verità! Mia zia abitava davvero li! –
-Che tua zia si fosse traferita lo sapevo, ma che abitasse nel quartiere di Jeff… ahahah è una fandonia!-
Non mi credeva, dovevo trovare un pretesto per spaventarla! Ma cosa…
Poi un lampo di genio, doveva vivere l’esperienza sulla sua pelle, o almeno arrivarci vicino.
-Bhè allora se non ci credi perchè non vieni al quartiere abbandonato con me stasera? Naturalmente siete invitati anche voi due.-
Dissi sorridendo maliziosamente.
Melania la prese come una sfida e accettò; chiaramente anche Alex e Chiara volevano essere presenti alla mia o sua sconfitta e decisero di venire anche loro.
-Allora ci vediamo alle 18 fuori casa mia.-
-Perché cosi’ presto ?- Obbiettò Melania.
-Altrimenti Chiara non ci lascerà “passeggiare” in pace col buio.-
-N…non… NON E’ COLPA MIA SE HO PAURA!!-  gridò Chiara.
Si sentiva colpevole di aver rovinato un’ottima atmosfera horror.
In realtà la colpa era mia… avevo IO paura nonostante sapessi che mi stavo inventando tutto.

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Capitolo 2
*** 2 La paralisi della paura. ***


2 La paralisi della paura.

*capitolo dedicato alla persona più importante per me che mi ha fatto passare i 4 mesi più belli della mia vita.
Ti amo amore*
La “sfida” così venne accettata.
Suonò la campanella, erano esattamente le 13:45, ricordo perfettamente di aver guardato fuori e di aver visto un temporale avvicinarsi, da lì ebbi paura fosse un segno, segno che quel killer esisteva e che ci stava invitando nella sua tana.
Io ora non potevo tirarmi indietro presi lo zaino e mi avviai verso casa.
Mentre tornavo a casa Alex mi fermò.
-Claire ferma.-
-…? Alex?-
-Ti vedo preoccupata, qualcosa non va?-
Abbassai la testa. Non potevo dirgli che la storia che avevo raccontato era falsa e che ora io avevo letteralmente paura che fosse reale.
-N…no va tutto bene Ale tranquillo.-
-Sicura? Sei pallida non ti senti bene?-
-Sto bene –
-Ok… ma… posso accompagnarti a casa?-
-Ale ho detto che sto bene!-
-Ma non è per quello.- tirò fuori un ombrello e cominciò a piovere.
Riprese:
-Ma se non vuoi che io ti accompagni come vuoi. – disse tornando indietro.
Mi avvicinai a lui sbuffando.
-Va bene!-
Mi tirò sotto il suo ombrello e ci avviammo verso casa mia.
La pioggia diventava sempre più fitta e il cielo più nero.
Guardavo costantemente l’asfalto bagnato imbarazzata, praticamente io e Alex eravamo appiccicati e come se non bastasse sotto l’ombrello c’era un imbarazzante e densissimo silenzio.
La strada verso la mia dimora non era mai stata così lunga.
Quando finalmente arrivammo sotto il mio porticato mi staccai dal mio amico.
-Grazie del passaggio.- dissi.
-Figurati, non potevo lasciarti sotto la pioggia.-
-Potevi.- dissi sbuffando.
Non mi piaceva avere attenzioni ne da un amico ne da nessuno… ok… va bene, adoravo quando Alex si preoccupava, infondo era un ragazzo affascinate.
-No non potevo, bhè meglio che vada.-
-uh.. ah già ok… ci vediamo oggi allora.-
-Ok a dopo.- fece un gesto con la mano e andò via.
Entrai in casa salutai mia madre e mi chiusi in camera.
Non avevo fame, ne sete, ne sonno, non ero stanca ma non avevo la forza di far nulla l’unica cosa che avevo era paura .
Ero immobilizzata da essa, mi stesi sul letto a guardare il soffitto bianco latte senza muovere un muscolo e pensavo.
Passarono 2 ore quando all’improvviso il telefono squillò.
Allungai il braccio fino al mio cellulare senza muovermi dal materasso e risposi.
-Pronto?-
-Scusa dormivi?-
Era Alex, di nuovo.
-Alex… no tranquillo non dormivo, dimmi cosa c’è?-
-Melania e Chiara vogliono già andare a visitare il quartiere… o meglio… Melania vuole già andarci, tu sei d’accordo?-
Guardai l’orologio: erano le 15:50.
-Per me va bene ci vediamo in piazza allora?-
-Ok ti aspettiamo.-
-Va bene a dopo.-
Il tempo si stringeva, dovevo farmi coraggio ed affrontare questa paura inesistente.
 
 
*Spazio Autrice che finalmente si presenta*


Ma ciaaao mi devo presentare ^^’
Sono Manga_9000 e ho 14 quasi 15 anni  e sono pazza innamorata di horror anime manga e di un ragazzo u.u xD nooooo non dovrei dirlo :3 invece si u.u  vbb
Comunque ringrazio tutte le ragazze che hanno recensito la scorsa volta :3
Ci vediamo alla prossima devo scappare ^^’
Chu :*
 
 
 

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