follow your heart.

di thatsjonasmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** capitolo due. ***
Capitolo 4: *** capitolo tre. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


FOLLOW YOUR HEART.
-PROLOGO-

Una lotta contro sè stessa, ecco cos'era. Alexandra era nel bel mezzo di una guerra senza fine i quali giocatori erano il cuore e il cervello. << Alex, ti prego, facciamo pace. Manchi a tutti qua. >> Mentre la ragazza teneva l'orecchio incollato alla cornetta del telefono sentiva il cervello urlare contro a cuore che l'unica cosa che avrebbe dovuto rispondere era un netto e deciso "no"

"Caro cuore perchè proprio loro? Ricordati che ti spezzeranno di nuovo. Ci sono altri ragazzi nel mondo..con amore, cervello."

La diciassettenne chiuse gli occhi con forza, raccolse tutte le forze che le erano rimaste per mettere da parte il cuore e non seguirlo. << N-No, Joe. >> Chiuse la chiamata facendo scivolare la schiena contro il muro. Il petto iniziò ad aprirsi in tanti piccoli singhiozzi e l'ultima cosa che sentì, prima di accasciarsi sul pavimento gelido, fu il tonfo di qualcosa che cadeva a terra spezzandosi in tanti piccoli frammenti taglienti...il suo cuore?

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Capitolo 2
*** capitolo uno. ***


CAPITOLO UNO.

Era passato un mese ormai da quella lotta dalla quale il cervello ne era uscito vincitore, un mese che il suo cuore portava bende e cerotti. 
Era passato un mese da quell'ultima telefonata, un mese di continui pianti liberatori sulla spalla di Sophie, la sua migliore amica, un mese di continui pasti saltati sotto allo sguardo triste della nonna Nena, un mese di rifiuti alle richieste di giocare insieme da parte della sorellina Amberlee, di notti passate in bianco a pensare a cosa cavolo era andato storto, un mese a darsi colpe su colpe, un mese di totale incubo.
Alexandra era preparata agli addii perchè è tutto quello che ha sempre conosciuto. I genitori l'avevano lasciata tre anni fa, un incidente brutale che non aveva risparmiato mamma e papà. Uno scontro frontale che aveva lasciato un grande vuoto nelle vite di Alexandra e Amberlee, che aveva solo due anni a quei tempi, lasciate in balia della nonna materna. Ma non erano sole, c'era la nonna Nena che le amava come se fossero davvero figlie sue, c'era la famiglia di Sophie, c'erano Denise e Paul, i suoi secondi genitori, c'erano sempre e non facevano mancare assolutamente nulla, e poi c'erano loro..Kevin, Nick e Joe che riempivano di luce la vita di Alex, poi come una candela, tutta la luce si spense in un soffio lasciando la ragazza più sola che mai. E' sempre lo stesso buio quando spegni la luce.

<< Alex, come stai? >> le chiese per l'ennesima volta Sophie. Alex si sentì trafitta dallo sguardo indagatore della migliore amica e cercò di concentrarsi su sè stessa prima di risponderle.
Si sentiva svuotata, completamente vuota. Le occhiaie sotto agli occhi verde smeraldo si andavano gonfiando ogni giorno di più. Era stanca, era da tanto che non mangiava un pasto completo e non aveva abbastanza forze. I lunghi capelli neri corvino erano sfibrati, segno che non venivano curati da tempo. Lei stessa non veniva curata da tempo. << B-Bene. >> sussurrò, dopotutto. << Sicura? >> ma Sophie non mollava. Alex annuì insicura evitando il contatto visivo. << Sei una bugiarda Alex Juliet Smith! Guardati, sei uno straccio! >> << Come osi,Miller? >>    << Ma lo sai che ti voglio bene, mia dolce e malconciata Juliet! >> disse Sophie con fare teatrale facendo ondeggiare la lunga e riccioluta chioma bionda. << Non osare chiamarmi con il mio secondo nome, Marilyn! >> come risposta la mora si sentì scaraventare in pieno viso il cuscino del suo letto. 
Entrambe si guardarono e scoppiarono a ridere. La risata cristallina di Alex, nascosta per così tanto tempo, inondò la camera da letto. Si stesero sul letto l'una difianco all'altra riprendendo fiato. Sophie fu la prima a rompere il silenzio. << Perchè non fai pace con loro, Alexandra? >>        << Senti, lo so che sei solo preoccupata perchè sei innamorata pazza di Joe dal primo anno, ma io non ti sto impedendo di vederli! >> rispose sbuffando. << Ma non ho il coraggio di andare a casa loro da sola! >> replicò la bionda. << Stronza. >> 
Sophie si girò su un fianco in modo da poter guardare l'amica negli occhi, le accarezzò dolcemente una guancia. 
<< Lo sai che scherzo. E' vero, sono terribilmente preoccupata di non poterlo vedere mai più..ma chi voglio prendere in giro? Lui non mi degnava di uno sguardo nemmeno prima! >> provocò una leggera risata ad Alex. << Ma sono ancora più preoccupata per la mia migliore amica. Alex, non vedi come ti sei ridotta? Siete amici d'infanzia inseparabili da sempre! Lo so quanto sono importanti per te, tesoro. Kevin, il tuo fratellone maggiore mancato, non ti manca? Joe, il migliore amico che tutte vorrebbero, non ti manca quello scemo, eh? E Nick, il tuo primo vero grande amore..lui.. >> << Basta! B-basta. >> Alex la interruppe, le guancie solcate da lacrime amare. 
<< Quello che sto cercando di dirti, inoltre, è che ti stai rovinando la reputazione. Dov'è finita Alexandra Smith? La ragazza più bella e popolare della High School New York? Quella con il seno d'oro e il culo che fa incantare i ragazzi? Non voglio mica una zitella trasandata per migliore amica, sai? >> Alex riuscì a sorridere mentre Sophie le asciugava le lacrime rimaste. 
<< Ti va di raccontarmi per una buona volta cosa diamine è successo? >> 

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Capitolo 3
*** capitolo due. ***


CAPITOLO DUE.

Alex rimase qualche minuto a fissare il soffitto, poi si alzò di scatto e sotto allo sguardo incuriosito di Sophie iniziò a rovistare dentro al cassetto. Riemerse con in mano un malloppo di foto, le sparse per il materasso mettendole in ordine e iniziò a raccontare tutto alla migliore amica che la seguiva attenta. 

-- -- 

<< Joeee, ridammi subito il mio cono gelato! >> l'urlo impacciato di una piccola bimba di cinque anni squarciò l'aria. Ma il ragazzino dal caschetto nero pece, di due anni più grande, parve non sentirla sfrecciando in giardino sulla sua bicicletta rossa. Le guanciotte tenere della bimba non tardarono a riempirsi di lacrime. << Alex vieni, te ne compro uno nuovo io! >> Kevin, il fratello di due anni maggiore di Joe, le mise una mano sulla spalla rassicurandola. Mentre Nick, il fratello minore dei due, cercava di asciugarle le lacrime dalle guance. << Tranquilla che adesso lo sistemiamo noi, io vado subito a dirlo alla mamma! >> Il bambino sulla bicicletta rossa smise subito di ridere e si fermò. << Ma io scherzavo. >> disse imbronciato, porse il cono gelato alla bimba.          << Migliori amici come prima? >> disse poi, allargando le braccia. Alex sorrise e lo abbracciò forte. << Però non farlo mai più! >>   << Parola di Joe Jonas! >> e quel momento venne immortalato dalla polaroid di Kevin, la sua passione per la fotografia era nata a quei tempi e ogni volta che aveva l'occasione di esercitare le sue abilità, faceva qualche scatto.
Amava il modo in cui una foto poteva catturare un momento prima che quest'ultimo svanisse.


-- -- 

Alexandra, con le dita che le tremavano, prese in mano un'altra foto. 

-- -- 

<< BUON COMPLEANNO! >> 
Ma allora non se l'erano dimenticato, avevano tutti finto di non ricordarsi del suo quindicesimo compleanno per farle una festa a sorpresa!
<< Oh mio Dio, ero davvero convinta che ve ne foste dimenticati! >> scoppiarono tutti a ridere e le porsero i regali mentre la festa aveva inizio. 
Sophie si avvicinò all'amica ondeggiando a tempo di musica sui tacchi vertiginosi e facendo svolazzare il lungo vestito bianco che le stava da Dio. I riccioli biondi ondeggiavano ad ogni suo movimento, le porse una grande scatola nera sorridendo. 
<< Sophie sei un incanto! >>  << Grazie Al, aprilo, spero ti piaccia. >> Alex tolse il coperchio alla scatola con dita tremanti, era così felice di tutto ciò che stava succedendo. Tirò fuori il più bel vestito che avesse mai visto. Rosa pastello, senza spalline copriva il seno a fascia e aveva vari sbuffi tutt'intorno. << Dio, Sophie, è bellissimo! >> abbracciò la migliore amica stringendola forte a sè.    << Grazie, grazie, grazie. >> << Indossalo subito, non vorrai mica festeggiare in jeans e maglietta? >> << Ma io non ho le.. >>  << Alexandra! >> la neoquindicenne si voltò e Kevin Jonas corse verso di lei. << Alex, tanti auguri! >> disse il ragazzo abbracciandola forte. << Questo è da parte mia e di Danielle, dovrebbe arrivare a minuti, intanto aprilo! >>  << Oh Kevin, sono fantastiche! >> abbracciò Kevin ridendo, teneva in mano un paio di Jeffrey Campbell nere dal tacco altissimo, proprio come piacevano a lei. << Ti adoro Kev, grazie! E ringrazia Dani quando arriva. >> << Sono felice che ti piacciano. >> la ragazza scoccò un bacio sulla guancia al ragazzo che si allontanò dopo poco, probabilmente era arrivata la fidanzata. 
<< Bene, ora hai anche le scarpe, cosa aspetti? Andiamo di sopra a cambiarci! >> la festeggiata rivolse a Sophie un grande sorriso e insieme partirono di sopra per la camera da letto. 
<< Alex aspetta! Questo è da parte mia, di Paul e di Frankie, non esiste principessa senza trucco, no? >> Alexandra si fiondò tra le braccia di Denise e Paul e baciò il piccolo Frankie, che ancora aveva poco meno di cinque anni. Le avevano regalato il beauty pieno di trucchi che da tanto desiderava. << Grazie mille, non dovevate! Devo averti proprio annoiato con tutte le volte che te ne ho parlato eh, Denise! >>  << No tesoro, mi hai semplicemente dato un buono spunto per il tuo regalo di compleanno! >>  << Ti meriti tutto questo, buon compleanno bambina mia. >> Paul la baciò in fronte e Alex ringraziò il cielo per averle donato quei due angeli. 
<< Amoree, tanti tanti auguri! >> la nonna Nena stritolò la nipote in uno dei suoi abbracci. << Aguli Alex! >> teneva in braccio una piccola bimba di poco più di due anni, erano tutte e due eleganti e ben pettinate, bellissime agli occhi della festeggiata. << Nonna, Amberlee! >>  << Quetto è pe te! >> urlò la sorellina, le mise in mano un disegno che ritraeva loro due che si tenevano abbracciate strette in mezzo ad una marea di cuori. << Ma è fantastico, l'hai fatto tu? >> la bimba annuì e la mora  le diede un forte bacio sulla fronte ringraziandola. << E questo è da parte mia! >> Alex prese in mano la piccola scatolina che la nonna le porgeva, la aprì e scoprì due pendenti brillanti a forma di croce. << Nonna, sono bellissimi, non dovevi! >> disse abbracciandola forte. << Certo che dovevo, è il compleanno della mia piccolina! Le croci stanno a significare che devi sempre avere fiducia, in te stessa, nelle persone a cui vuoi bene e in tutto ciò che fai. >>  << Grazie nonna, ti voglio bene! >> le disse lasciandole un dolce bacio sulla guancia. << E grazie anche te, Lee! >> fece lo stesso alla sorellina prima di sparire al piano di sopra con Sophie.
Sophie la truccò con i nuovi trucchi di Denise e Paul, le mise i pendenti brillanti della nonna Nena alle orecchie e le fece i boccoli lasciando che i lunghi capelli neri le abbracciassero dolcemente i fianchi. 
Alex si chiuse a chiave in bagno. Dopo dieci minuti si sentì la serratura della porta scattare e aprirsi lentamente mentre una principessa ne veniva fuori timidamente. << Oh mio Dio, Alexandra sei uno schianto! >>  << Mi sta bene? >> chiese, guardandosi nervosamente allo specchio. << Ehi, sei meravigliosa. >> sorrisero entrambe e si abbracciarono stando attente a non rovinare il lavoro appena fatto. Scesero al piano di sotto e Sophie si fece riconoscere come al solito. 
<< Posso avere un attimo l'attenzione di tutti voi? Vi chiedo solamente un attimo! >> urlò. << Soph no, ma che fai? >> sibilò Alex. << Ecco a voi Alexandra Juliet Smith, questo splendore compie oggi quindici anni. Lei è la mia migliore amica, fatele del male e io farò del male alla vostra stupida faccia! Avanti Alex, vieni fuori. >> Alex, rimasta nascosta dietro al muro fino a quel momento, dovette venire fuori lanciandole uno sguardo fulminante e cercando di mettersi bene in testa che non appena la festa fosse finita avrebbe dovuto farla pagare alla migliore amica. Scese i primi scalini mentre i parenti e gli amici invitati battevano forte le mani fischiando, facendo complimenti alla ragazza e augurandole buon compleanno. 
Tutti si misero a ballare al ritmo di un lento, Alex cercò Sophie con lo sguardo che le fece l'occhiolino abbracciando Mike, il suo ragazzo. 
<< Mi concede questo ballo, signorina Smith? >>

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Capitolo 4
*** capitolo tre. ***


CAPITOLO TRE.

<< Mi concede questo ballo, signorina Smith? >> Alex si voltò cercando di capire da dove proveniva la voce del suo migliore amico e si ritrovò davanti Joe in smoking nero con tanto di cravatta e acqua di colonia. << Uhm..come potrei dire di no a qualcuno che si è tirato così tanto a lucido solo per un compleanno? >> disse Alex sghignazzando, appoggiò le mani sulle spalle del ragazzo e quest'ultimo le cinse i fianchi delicatamente, così iniziarono ad ondeggiare leggermente a tempo di musica. << Non è 'un compleanno' è 'il tuo compleanno' ed è un'occasione speciale. Bisogna festeggiare elegantemente i quindici anni della mia migliore amica. E si da il caso che colei di cui sto parlando sia elegante tanto quanto me, ed è un incanto. >> finì Joe con un sorriso. << Chi è? Io non lo vedo quest'incanto di cui parli. >> ribattè Alexandra facendo la finta tonta e guardandosi intorno. Joseph la guardò e scoppiò a ridere provocando la risata anche dell'amica. Tornarono seri e si guardarono intensamente negli occhi sorridendo. << Sei bellissima Alex. >> disse, stampandole un bacio sulla fronte. << Ecco il mio regalo, buon compleanno tesoro. >> Joe le legò al polso un braccialetto leggero rifinito in oro con incisi sopra i loro nomi. Alexandra e Joseph. La giovane se lo rigirò tra le dita per guardarlo meglio. << Joe..è..è s-stupendo. >> si buttò letteralmente tra le braccia del migliore amico che la accolse stringendola forte a sè, interrompendo il ballo. << Ti voglio bene Joe, grazie! >> disse baciandolo sulla guancia e riprendendo la danza. << Anche io piccola, te lo meriti. >> Si guardarono incatenando i loro sguardi in un legame pieno di dolcezza, tutto il bene che si volevano probabilmente era illegale. 

<< CAMBIO DELLE COPPIE! >>  annunciò il Dj. 

Alex si avvicinò al ragazzo che aveva ballato affianco a loro e le ci volle poco per capire che si trattava di Kevin, le ci volle ancora meno tempo per capire cosa stava succedendo. << Ehi Kevin, è arrivata Danielle hai visto? >> Certo che l'aveva vista, il ragazzo sembrava imbambolato. Prese Alexandra per i fianchi ma sembrava che non la vedesse davvero. << Kevin? Ci sei? Kev? >>                        << Oh..io..si..io..Alex! >> la ragazza scoppiò a ridere. << Ti fa questo effetto ogni volta che la vedi? >> disse accennando con la testa alla fidanzata dell'amico. << N-No, io.. >>  << Non fa niente Kev, calmati. >> disse cercando di trattenere le risate. << A proposito, grazie ancora per le scarpe. >>  << Oh si, ti stanno da Dio Alex, sei stupenda. >> le guance della ragazza non tardarono ad arrossarsi, poco importava se era Kevin, che lei considerava come un fratello maggiore, i complimenti le facevano sempre quell'effetto. << Grazie Kev, anche tu non sei niente male e penso se ne sia accorta anche Danielle, ti sta guardando. >> Kevin iniziò a boccheggiare arrossendo violentemente. Era sempre stato così, Danielle e Kevin erano fidanzati da quasi un anno, ma si amavano come se fosse un giorno solo. << A proposito, qual è la data del matrimonio? >> Si divertiva a metterlo in difficoltà, Kevin a quella domanda diventò ancora più rosso per quanto possibile. Alex sapeva bene che da un pò di tempo il ragazzo stava pensando a come chiedere alla fidanzata di sposarlo, e conosceva altrettanto bene le sue insicurezze. << I-Io ancora..n-no, io.. >>  << Tranquillo Kevin, calmati..sto scherzando. Sono sicura che andrà tutto bene, buttati. E credimi, lei ti ama tanto quanto la ami tu. Ci sono cose che tra ragazze si capiscono. >> Il ventenne sembrò tranquillizzarsi e sorrise ad Alex. Il Dj annunciò il cambio delle coppie, Kevin si fiondò a salutare Danielle mentre Alexandra si sentì avvolgere le spalle da dietro e venne invasa da un profumo fin troppo familiare.

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