A un passo dalla verità

di Ely Gryffiindor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo III ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitoli XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVIII ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


 
Capitolo I





Malfoy Manor
 
Un camino marmoreo ornato da bassorilievi epocali troneggiava al centro del salone del Manor,al suo interno le fiamme scaldavano quell'ambiente che,da pochi mesi, era tornato ad essere il regno dei Malfoy,quel castello lui lo conosce bene. Da bambino vi ha trascorso molte estati, complice l'amicizia delle loro famiglie.
Le ampie finestre gli rimandavano la visione di un cielo,affatto opaco. Gli utimi residui di un'estate sotto lo stendardo della vittoria.
Draco è seduto su una poltrona in pelle scura ed  ha appena  concluso di leggere "Il Cavillo".Lui  sorseggia Whiskey Incendiario fissando la trama del tappeto sotto i loro piedi. E' un silenzio rassicurante,in fondo, tra loro non vi è mai bisogno di colmare quegli attimi di quiete. La guerra è stata talmente rumorosa che il silenzio equivale ha quell'attimo di eterna pace.
Sulla prima pagina del quotidiano,adesso ripiegato sul tavolinetto di cristallo di Boemia,davanti a loro,svetta la foto sorridente di Hermione Granger ed Harry Potter.
Blaise Zabini nota la foto prima di sollevare i suoi occhi sul suo biondo amico,ma l'espressione di Draco è greve e,come al solito,indecifrabile.
Due giorni e sarebbero tornati ad Hogwarts,per l'ultimo anno. Scuote la testa perchè la fine della guerra non coincide con la fine dei problemi di Draco e lui lo sa bene.

-Tra qualche giorno la rivedrai- esordisce così,perchè sa quanto quella foto è dolorosa per Draco. Conosce il peso che si trascina dietro.Lo scorge,perfino, nella durezza della sua mascella o nella posa nodosa che ha assunto dopo aver letto il giornale e gettato malamente sul ripiano di cristallo.
-E' storia vecchia non voglio parlarne- replica secco il suo migliore amico. Trattiene un sorriso mesto Blaise,mentre Draco continua a fissare le aitanti fiamme.Quasi che esse possano dargli la soluzione a tutti i suoi perchè. 
-Non parlarne non cambierà le cose-ingerisce l'ennesimo sorso di liquido ambrato. Vuole che Draco si sfoghi perchè covare tutto non serve, e quel macigno lo ucciderà. Draco è bravo a mentire e celare,ma quando si tratta di sentimenti perfino un Malfoy deve chinare la testa.
L'amico dai crini dorati trattiene un sorriso che trasuda amarezza da ogni sfumatura,ed annuisce distrattamente come se non avesse ascoltato la sua replica. 

A che serve tornare?

Draco non ha fiducia nel futuro che l'attende. Tornare ad Hogwarts e fronteggiare nuovamente lo sguardo della donna che ama gli crea un vortice buio allo stomaco. Sa già ciò che troverà negli occhi di lei.
Orgoglio per sè stessa e disgusto per lui.
Forse avrebbe dovuto raccontarle tutto,forse se l'avesse fatto a quest'ora lei sarebbe lì al suo fianco ad accarezzargli i capelli ed a sussurrargli quanto il colore dei suoi occhi fosse unico nel mondo magico.
Non la vede dalla notte della Battaglia,socchiude gli occhi e sospira rumorosamente. La ricorda con il volto sporco di terra e polvere,gli abiti stracciati e la grinta temeraria di sempre mentre duella con i nemici con la bacchetta stretta in una mano. 

Lei Regina dei coraggiosi...
Hermione Granger





Note: Salve a tutti... Questa è una vecchia storia che risale a quest'estate. In questi giorni l'ho riletta ed ho deciso di prenderla nuovamente in mano... Alcuni capitoli verranno totalmente soppiantati e sostituiti,spero vogliate seguirmi. Mi dispiace per chi avesse inserito la storia nei preferiti/seguiti/ricordati.
Baci
Ely:D

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Capitolo 2
*** Capitolo III ***





Capitolo III




Le quattro tavolate sono imbandite e ricche di ogni genere di leccornia,a Ron brillano gli occhi e tra sguardi ammirati che creano imbarazzo, raggiungono la tavolata rosso-oro. Era il primo giorno di scuola.
Hermione non si sarebbe mai abituata a tutta quell'attenzione nei loro riguardi,l'occhio gli cade su Harry pensando che lui con quegli sguardi ci convive da anni.
Ron invece sembra l'unico che si gode quel momento di gloria,dopo anni vissuti all'ombra del salvatore del mondo magico,adesso è il suo turno,le ragazze fanno a gara per stare con lui e ciò lo rende orgoglioso. Uomini...
Hermione si guarda intorno alla ricerca di Vicktor,la sera prima non ha avuto modo di salutarlo.Lo trova al tavolo degli insegnanti che conversa con Lupin,decide che avrebbe aspettato la fine della colazione.
"Ragazzi:prima ora Trasfigurazione con le serpi" esordisce Ginny che grazie al suo impegno nella guerra non aveva dovuto ripetere l'anno
Ronald grugnisce infastidito dalla notizia.
"Dai Ron,siamo con Sirius" tenta Harry,cercando di scuoterlo, curioso di vedere il suo padrino come insegnante.Ron annuisce mesto senza però togliersi quell'espressione da condannato a morte dal volto.
Hermione scorge Vicktor alzarsi dalla sedia e dirigersi nella sua direzione,gli occhi  di tutte le ragazze sono puntate sul bel Krum.Lei si alza con un sorriso timido sulle labbra e  gli và incontro.Il ragazzo la stringe a sè con vigore,e lei  non si oppone e resta tra le forti braccia del nuovo insegnante più del necessario. Quando l'abbraccio si scioglie, e sotto gli occhi  di tutti, Krum si avvicina alla ragazza e tenendola per la vita le dona un bacio a fior di labbra a cui lei arrossisce,ma non si scompone. Non è il caso di farne un dramma. Harry si esprime con gli occhi spalancati,Ron a fatica riesce a trattenere la mascella dal cadere a terra e Ginny se la ride alle facce dei presenti.
"Hermione ciao,non sai quanto sono contento di rivederti" 
"Anche a me fa piacere,ieri sera non ho avuto modo di salutarti.Quando inizia il  corso?" chiede Hermione curiosa
"Domani pomeriggio,spero parteciperai" replica speranzoso con voce melodica che cozza terribilmente con i lineamenti aquilini del suo volta
Hermione annuisce lusingata che dopo anni il ragazzo dimostra ancora il suo interesse per lei,o quanto meno una simpatia maggiore del normale.
"Ora devo andare,magari ci vediamo dopo" le schiocca un bacio sulla guancia,tra gli sguardi invidiosi delle ragazze, saluta Harry e Ron e se ne andò tra i sospiri.
Hermione imbarazzata torna a sedersi,sotto gli sguardi increduli dei suoi amici. 

 
"Hermione ho visto un certo abbraccio in Sala Grande" esordisce Sirius sorridendo sornione vestito impeccabile per quel suo primo giorno da insegnante. 
La ragazza arrossisce furiosamente ma si sforza di sorridere "è il mio ex ragazzo" spiega al malandrino. Le serpi la stanno osservando,soprattutto due occhi grigi torbidi dalla rabbia.  
-Come ben saprai non tutti i Purosangue sono maniaci del Sangue Puro- Hermione spezza le labbra in un ghigno e getta lì quella provocazione ben mirata.
Sirius replica con un'espressione ovvia e si indica platealmente,scatenando le risa dei Grifoni e le occhiatacce delle serpi. Un Black rinnegato,lo adora.
Prende posto vicino a Ginny,che guarda un punto indefinito dell'aula dove erano seduti i Serpeverde,Hermione segue curiosa la traiettoria dello sguardo  dell'amica e vede il motivo di tanta attenzione.
Blaise Zabini. Un serpeverde dalla pelle color moka e gli occhi di un blu intenso, diverso dagli altri membri della Casa di Salazar
-Ginevra Weasley devi dirmi qualcosa?-
La rossa avvampa per essere stata colta inflagrante sospira -Sono attratta da una serpe- piagnucola la rossa mentre affonda il volto niveo tra i palmi delle mani.
Hermione ride -Sembra che anche lui sia attratto da te.Deduco  che il capitolo Harry Potter sia chiuso- la osserva esitante. 
-Si,lui non mi vuole ed io non posso fare altro che accettarlo- parla sconsolata conscia di una sconfitta che brucia il cuore. Hermione sa con quanto amore Ginny ha atteso Harry durante gli anni, e quell'amore adesso sta scomparendo. E' giusto così infondo. Chi non ti vuole è probabile che non ti merita.
-Ragazzi in vista dei  MAGO quest'anno affronteremo il tema degli Animagus.Chi sa che cos'è un animago?-guarda l'aula-Prego Hermione-
-Un Animagus è un mago o una strega che può trasformare se stesso in uno specifico animale senza l'ausilio di un incantesimo o della bacchetta. A differenza di ciò che accade con il Metamorfomagus, tale abilità non è ereditaria. Solo stregoni molto potenti e qualificati sono in grado di diventare Animagi. Il processo è lungo, arduo e non privo di rischi, infatti, la trasformazione può fallire o peggio ritorcersi contro lo sventurato neofita, con terribili conseguenze. Tuttavia, una volta che la formazione è completata, un Animagus può cambiare a piacimento in qualsiasi momento, con o senza bacchetta-
-Eccellente 10 punti a Grifondoro- celiò il vecchio malandrino sorridente
Hermione era estasiata,aveva letto molto sull'argomento ma sapeva che era complicato  trasformarsi e richiedeva tempo ed energia. 
Sirius aveva appena fatto una dimostrazione,davanti al loro al suo posto si presentava un cane nero dal pelo dritto e gli occhi grigi,tornò in forma umana tra gli applausi dei suoi alunni.
-Esibizionista-grida Harry fintamente oltraggiato scatenando le risa di tutti.
-Torniamo alla lezione .Ragazzi badate bene,serve concentrazione, il percorso che porta alla trasformazione non è certo cosa semplice,ma so che tra voi c'è già un animago,può venire a dimostrare quello che sa fare-. ghigna sornione il vecchio malandrino.
I ragazzi si osservano intorno alla ricerca del presunto animago,in tutta la sua regalità si alza Draco Malfoy,con quegli occhi argentei che sembrano non soffermarsi su niente. Si chiede se vi è qualcosa che possa scalfirlo che possa intaccare quella corazza diafana che è la sua pelle. Hermione rimane stupita, non avrebbe mai pensato che quel furetto fosse capace di una Magia così complicata.
Malfoy poggia la sua bacchetta sulla sul piano della cattedra  e la sua figura umana lascia il posto ad uno stupendo lupo bianco. Il pelo sembra soffice ed in quel candore spiccano come stelle i suoi occhi piovigginosi. La classe è stupita,lei per prima.Sicuramente tutti si aspettavano qualcosa di più "serpentesco". Malfoy muta nella sua figura umana e Sirius gli diede un amichevole pacca sulla spalla. 
-Oggi inizieremo con la concentrazione,dovete annullare tutto il resto che vi circonda,toglietevi i mantelli e sedetevi a terra concentrati,Draco tu starai qui e aiuterai gli altri se hanno difficoltà- parla Sirius. Il biondo annui guardandola rapidamente prima di distogliere gli occhi da lei.
Hermione si accomoda a terra, chiude gli occhi e si concentra al massimo delle sue capacità,tentando di isolare la sua mente dal resto del mondo. Un percorso arduo,lo sa bene lei,che sull'argomento ha letto ogni tomo possibile.
-Potter concentrati o non riuscirai a trasformarti-tuona Draco compiaciuto di riprendere il vecchio nemico e che intanto osservava Hermione presa dall'esercizio
-Malfoy pensa agli affri tuoi- ringhia Harry con un tono di voce pregno di oltraggio.
-Concentrazione ragazzi,isolatevi dal mondo- interviene la voce pacifica di Sirius passando tra gli studenti.
I ragazzi  restano concentrati fino al suono della campanella che decreta la fine della lezione.
 
Hermione saluta i suoi amici,ed esce dall'aula per recarsi a Storia della Magia.Lezione non seguita dai suoi migliori amici.Durante l'esercizio ha avvertito su di se lo sguardo di Malfoy, di conseguenza non è riuscita a concentrarsi al massimo delle sue potenzialità. Non ha più pensato a quanto avvenne il giorno prima sul treno,lei è abbastanza determinata nel tenerlo fuori dalla sua vita e dal suo mondo. Lui non è contemplato nel ritorno alla normalità.
Mentre cammina per  un corridoio,stranamente deserto per quell'ora,vede Draco Malfoy appoggiato al muro. E' figura scura che si amalgama perfettamente al colore scuro delle pietre del Castello.Tenta di non far trasparire l'ansia che la sta divorando,sperando che lui non la infastidisse. La ragazza mantenne un passo sicuro ma le sue speranze furono vane.
Il  ragazzo gli si para davanti,in tutta la sua altera figura, bloccandole il passaggio. Hermione sbuffa interiormente non volendogli dare la soddisfazione di vederla infastidita da quell'atteggiamento braccante. Lei gli ha concesso la possibilità di parlarle,ma forse il giorno prima avrebbe dovuto sbraitare ed evitarlo come un Crucio.
-Cosa vuoi Malfoy?- chiese arcuando un sopracciglio confusa.
-Volevo sapere come è andata l'esercitazione di oggi- il tono è formale e lei ne è stupita quanto perplessa. Perchè la serpe morde e ti avvelena quando meno te lo aspetti...
-Era solo la prima esercitazione- introduce così lei -Andrà bene- stringe i libri al petto ponendosi sulla difensiva perchè da chi è abituata a tradire non sai mai cosa aspettarti. Draco annuisce pensieroso -Se vuoi posso aiutarti-mormora piano. Lei solleva gli occhi irritata da una frase del genere e si ritrova a respirare in maniera febbrile pur di non schiantarlo. -Malfoy ti rendi conto di quello che dici?-il suo tono puzza di retorica e ovvietà -Io non voglio niente da te. Non devi parlarmi o bloccarmi per il corridoio- l'ira fa vibrare le parole sulle labbra,ma la posa di Hermione è sicura di sè. 
E' un cuore ferito,ma l'orgoglio..quello è un'Aquila che vola...
E' rossa in volto dalla rabbia,mentre Malfoy degutisce rammaricato,ma lei non si arresta " Sapevo che non avrei dovuto  fidarmi di te, sei solo una viscida serpe. Adesso se vuoi scusarmi,avrei da fare" lo insulta sorpassandolo riportando alla luce una storia,forse,mai dimenticata.
Malfoy resta li fermo al centro del corridoio,con lo sguardo vacuo,ma non si sarebbe arreso,neanche davanti alle sue parole poco lusinghiere. -Spero che un giorno tu possa capire- mormora al silenzio.
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***













 
Capitolo II




I raggi di un nascente sole accarezzano la sua pelle chiara,Hermione Granger seduta nel  giardino della casa dei suoi genitori vede il sole che sembra salire dalla superficie cristallina del mare,il cielo è uno spruzzo di rosa e arancio. Un'aurora che sa di novità ma anche di vecchia vita. Ha trovato i suoi genitori ed ha invertito l'Oblivion. Ora Hermione conosce il prezzo dei ricordi.
Nel periodo trascorso in Australia,ha avuto  tempo di pensare a tutto quello che è successo.E' felice e si sente viva. Ha visto gli orrori di una sanguinosa guerra. Ha sentito il cuore spezzarsi in frammenti perchè la fiducia è un bene prezioso e lei è stata ingenua nel donarla alla persona sbagliata. Lui non è più niente per lei,un promemoria sbiadito di quanto un Purosangue può scendere in basso.
E' dispiaciuta di dover lasciare i suoi genitori ma doveva tornare a Hogwarts,per concludere la sua istruzione,con la speranza di poter rendere alla sua vita quella quotidiana di cui una persona come lei necessitava.Hermione ama la routine,perchè essa è certezza.
Strinse forte i suoi genitori e dopo mille raccomandazioni da parte di questi ultimi si smaterializzò con i suoi bagagli.
 
E' a Londra, nella strada deserta di Grimmauld Place,ed il clima differisce di molto da quello australiano. Lì è sovrastata da un cielo nebuloso e la giornata si appresta ad essere uggiosa.Trascina malamente il suo pesante baule senza l'ausilio della Magia.Osserva l'abitazione di mattoni bianchi e fissa il numero 12.Sorride e suona alla porta. Si lancia su un ragazzo assonnato che apre i battenti. Quanto le era mancato il suo migliore amico... Harry è stato una certezza che molti volevano toglierle,ma la tenacia vince sempre.
 
-Herm anche io sono contento di vederti,ma se mi stringi così mi ucciderai- esordisce il bambino sopravvissuto sofferente. La ragazza scoppia a ridere e lo lascia andare.
-Harry dobbiamo sbrigarci,poso le mie cose e andiamo a Diagon Alley- replica lei. Avrebbe vissuto li con lui e Sirius  quando non erano ad Hogwarts,ed era contenta all'idea di poter stare sempre con il suo migliore amico,che ormai considerava più un fratello.
-Sirius e gli altri ci aspettano al Ghirigoro- urla Harry mentre Hermione saliva le scale per raggiungere la sua nuova stanza.
Entra nella vecchia stanza di Regolus Black,le è sempre piaciuta è spaziosa e luminosa e vi è abbastanza spazio per mettere una libreria.




Diagon Alley è baciata da una frescura piacevole e sembra aver riacquisito lo stesso brio del periodo precedente alla tirannia di Voldemort. Le persone che affollano le strade li osservano con sguardi pregni di riverenza. Gli occhi altrui tendono a guardare una sola faccia della medaglia,perchè l'altra darebbe consapevolezze che nessuno dovrebbe mai avere.
"Il Ghirigoro" è il solito bugigattolo di libri stipati su scaffali legnosi,però lì in quel luogo vi è quel profumo che lei adora. Quello della pergamena vecchia pronta a raccontarti una qualsiasi storia.


-Hermione che bello rivederti- Ginny le si lancia addosso e la tiene stretta tra le braccia mentre la rossa sorride fra i suoi capelli ricci.
-Tesoro fa piacere anche a me- rispose sorridente. Abbracciò i signori Weasley,Sirius e infine Ron che l'abbracciò stretta.
Si disperdono per la libreria.Lei è intenta a comprare tutti i manuali mancanti per l'inizio del nuovo anno.Harry e Ron,che della scuola se ne fregano, parlottano con Sirius ed Arthur.Perfino i due adulti sembrano più vecchi dopo a guerra. Si avvicina a Ginny intenta a parlare con un bel giovane dai crini color pece.
-Ciao Granger- esordisce un Blaise Zabini sorridente, anche se negli occhi ha un qualcosa che lei non sa definire. Non conosce molto bene il Serpeverde dalla pelle color moca.Avranno scambiato dieci parole in croce in sei anni.
-Ciao Zabini- replica educata avvicinandosi ai due ragazzi. Strano,perfino che stiano conversando. Hermione non è sciocca. Sa che i pregiudizi sono difficile da appianare e che a volte,una Guerra non è sufficiente. Per distruggere un preconcetto occorrerebbe che ognuno ingaggiasse una propria battaglia interiore.
-Herm,Blaise mi stava dicendo che anche lui tornerà a scuola- la informa Ginny stranamente euforica. Il moro annuisce e la riccia sorride infidifferente,iintavolano una conversazione piacevole,evitando di sconfinare in terreni poco consoni.
-Zab sei qui ti stavo...-.Quella voce lei vorrebbe non doverla udire mai più. E' tagliente ed in quella circostanza perfino puntellata di sconcerto. Una presenza disturbante quella.
Hermione si volta e si scontra con un paio di iridi vitree e asettiche.e stupite di vederla. Lo fissa negli occhi sperando di mostrargli quanto più disgusto le causa la sua persona. Un'occhiataccia degna dell'ameba e codrdo che è.
-Stavo conversando con queste due belle fanciulle,Draco- replica Blaise ammiccando verso Ginny,che imbarazzata sorride nascondendo il viso.
-Zabini sei sempre il solito Casanova- sdrammatizza Hermione scuotendo la testa,anche se il barbaglio luccicante negli occhi oceanici dell'amica dicono che si, Ginevra ha apprezzato lo sguardo malizioso della serpe.
-Dobbiamo andare Blaise,Theo ci sta aspettando- Draco ha una posa nodosa e quasi formale mentre si rivolge all'amico di vecchia data. Hermione già non si cura più di lui.
-Ragazze ci vediamo a scuola- disse Zabini raggiungendo Malfoy fuori dalla libreria.
 
 
 
 
 
 
 
 
I due ragazzi camminano per le strade della cittadina magica. Zabini è stranamente ilare tanto da fischiettare un motivetto che lo irrita. Non le è piaciuta quell'occhiata di Hermione.Non che non se l'aspettasse. Il disgusto che vi ha letto però gli ha quasi fatto chinare il capo. Ha fatto violenza su se stesso per non abbassare lo sguardo.
 
Una Regina non si prostra 
Dovrebbe ricordarselo con chi ha a che fare. Il perdono non è lusso che un regnante concede a tutti.
 
-Si può sapere cosa hai da fischiettare?- chiede il biondo irritato mentre si sistema la giacca blu notte
-Niente,alla fine questa scenetta non è stata infruttosa- replica il moro pensieroso.  
 
Già una scenetta... Draco ha visto Hermione e Potter camminare per mano ed entrare alla libreria,insieme a Zabini decide di seguirli non può perdere un'occasione del genere. Manda il suo amico in avanscoperta e lui avrebbe fatto finta di entrare,successivamente, e di cercarlo. 
Tattica Slytherin,si odia per dover ricorrere a certi mezzucci pur di attirare la sua attenzione,ma Draco è un Malfoy e per raggiungere uno scopo non si pone limiti.Per lei vale la pena scendere in basso.
 -Amico mio lascia stare,dimenticatela- esordisce il moro scuotendo la testa.
-Perchè?- replica Malfoy oltraggiato. E' facile per gli altri parlare a sproposito. Ci prova da sempre,ma non ci è mai riuscito e quelle frasette lo irritano a dismisura.
-Perchè quegli sguardi ucciderebbero anche il corteggiatore più motivato.Fidati di me,con lei hai sbagliato,stavolta neanche Merlino può aiutarti-spiega Zabini spingendo la pesante porta della sartoria.
Draco guarda l'amico,Blaise ha maleddettamente ragione.Ha scelto ciò che è facile e non ciò che è giusto. Lei non l'avrebbe mai perdonato
 
 
L'orgoglio del grifone...



Hermione Granger,ama la puntualità e l'organizzazione, ed è stata sempre stata una persona  piuttosto puntuale,lei che addirittura quando è nata,a detta di sua madre, ha spaccato il secondo.
Quella mattina sulla sua testa aleggia una parola quasi sconosciuta : RITARDO.  Detesta quell'insieme di lettere,per il semplice fatto che non si accosta al suo modo di vivere sempre impeccabile.Certo se non si considera tutte le regole infrante per salvare il Mondo Magico con i suoi amici... Ma quelle erano situazioni di necessità che non avrebbero scalfito il suo curriculum di studentessa eccellente. 
 
Hanno fatto in tempo a fare colazione, e corre insieme ad Harry  verso la stazione di King's Cross.Il suo migliore amico ridacchia divertito alla vista della sua migliore amica in preda all'Isteria. Ce l'avrebbero fatta,come sempre pensa il ragazzo sopravvissuto.
Il treno sarebbe partito da Londra alle undici, mancano quattro minuti,superarono la barriera,con non pochi problemi,a causa dei bauli, e si ritrovarono in un binario nove e tre quarti quasi deserto. 
Salirono sul treno ed Hermione tirò un sospiro di sollievo scoppiando a ridere per quell'inizio mattinata a dir poco movimentato,risata a cui poi si aggiunse un Harry Potter affaticato dalla corsa,ma felice di tornare a scuola.
Harry si incamminò tra i vagoni seguito da Hermione che continuava a ridere,si sentiva felice,era il ritorno ad Hogwarts a renderla tale.
 
-Si può sapere dove eravate finiti?- parla Ron che scatta in piedi,con la bocca stracolma di gelatine tutti gusti +1, appena li vede entrare nello scompartimento
-Tranquillo Ron abbiamo fatto solo tardi- replica Hermione sorridente,salutando Neville seduto comodamente.
"Herm,Ginny vi stava cercando sul treno" esordisce Paciock con quel suo fare bonario e la sua voce sempre quieta.
-Vado a cercarla,ci vediamo dopo ragazzi- esce dallo scompartimento.
Cammina per il corridoio del treno,facendosi largo tra alcuni studenti. Apre diversi scompartimenti, saluta Luna che sfoggia al collo la sua collana con i tappi delle burrobirre,che secondo lei,tiene lontano i Nargilli, ed intrattiene con lei una conversazione su qualche creatura strana che solo la bionda Corvonero può vedere. 
Proseguw quando  finalmente apre uno scompartimento e trova la sua rossa migliore amica,che chiacchiera con Zabini come due vecchi amici.
-Ginny cosa ci fai qui?- chiede alzando un sopracciglio molto scettica.
-Stavo cercando te e quell'idiota-replica Ginny,Hermionedecide di non soffermarsi sull'appellativo riservato ad  Harry. Non sa come è il loro raporto.
-La Regina di Grifondoro qui tra noi serpi!- esclama una sorridente Daphne Greengrass imitando un inchino. 
Haconosciuto la bionda Serpeverde ai processi tenuti  a Luglio,suo padre Antonin Greengrass è stato un temuto Mangiamorte. Una ragazza simpatica,dall'aspetto etereo e sempre ordinato.
-Sono venuta a salutare la Principessa di Ghiaccio-replica la bionda serpe.Entrambe odiano quei soprannomi,ma ci scherzaano sopra perchè un'etichetta è dura da sfilare.
-Hermione se vuoi torniamo dagli altri- parla Ginny infondendo alla sua voce una stilla di maternità. La sua migliore amica è l'unica che conosce una verità,un qualcosa che non si è ancora perdonata.
-Se vuoi tu resta,se ti porto via qualcuno potrebbe cruciarmi-scherza guardando Zabini.
-Granger non mordiamo se vuoi puoi restare anche tu- esordisce Theo con una smorfia gentile,ma concentrata, sulle labbra mentre gioca con Pansy a scacchi magici.
-Ad Harry puoi dire ciò che vuoi,non mi interessa quell'idiota- replica Ginny altezzosa con le spalle dritte come spilli.
-Weasley non è che dopo anni ti sei resa conto che puoi aspirare a qualcosa di più?- esordisce Malfoy con quel sarcasmo che puzza di provocazione nei suoi confronti. Un idiota che non dovrebbe ardire così tanto. Non mordere se non sei all'altezza di comportarti da leone. 
Hermione non ama che si parlasse così del suo migliore amico,soprattutto quando ad insultarlo è proprio lui,che la guarda con aria di sfida. Harry  era il suo punto debole,una crepa nel suo cuore.
-Secondo me Potter è un tipo apposto- constata Daphne incurante della sua frase.
-Grazie Greengrass per le tue parole- esordisce il bambino sopravvissuto facendo capolino dalla porta dello scompartimento.Il tempismo innato di chi eroe lo è per nascita. La bionda spalanca gli occhi e l'imbarazzo si dipinge sul volto marmoreo della bella serpe.
-Hermione ti stavo cercando,non vi ho visto più arrivare- spiega dolcemente il suo migliore amico. Vi è un qualcosa di profondo negli occhi di Harry. Un baratro senza fine.Ginny,invece,lo fissa quasi irritata dal respirare la stessa aria di Potter.
-San Potter cavalier servente,che salva le ragazze dai serpenti- l'arroganza del biondo è l'ennesima provocazione.Hermione lo fulmina con uno sguardo carico di compassione e si chiede fino a che punto è pronto a scendere Malfoy. Pansy Parkinson scuote la testa rassegnata,mentre Theo solleva gli occhi annoiato.Perfino gli amici di una vita si rendono conto di uanto sia ridicolo.
-Harry andiamo via- consiglia Hermione poggiando una mano sul braccio del suo migliore amico. Harry la osserva e sospira,annuendo mesto,prima di salutare gli altri ed andarsene.

Sono quasi ad Hogwarts ed Hermione si liscia le pieghe della gonna,mentre osserva il suo riflesso allo specchio del bagno del treno. Sorride a ciò che vede ed un senso di rilassatezza si insinua in lei. Una senazione piacevole,ma il sorriso le muore sulle labbra,perchè mentre apre la porta scura del bagno si trova davanti la figura statuaria di Draco Malfoy che strabuzza gli occhi nel trovarla lì. Hermione lo osserva irritata e stringe la maniglia della porta fino a far diventare bianche le nocche. Con un gesto veloce Draco la sospinge all'indietro e chiude la porta alle sue spalle.
-Non gridare per favore- alza le mani ed abbassa il capo. Non vi è traccia sul suo volto dell'arroganza che l'ha animato qualche ora prima nello scompartimento dei Serpeverde. Hermione lo fissa un po' tesa per la situazione in cui si trova. Annuisce velocemente e non può fare a meno di constatare quanto il suo volto sia etereo,quasi sovrannaturale. Draco sospira - Voglio solo sapere se stai bene - la osserva in attesa di una sua risposta. Lei lo guarda con le spalle dritte scacciando gli ultimi pensieri. -Si sto bene- parla sicura di se e si sorprende di dover trattenere una risata. Proprio lui che è stato causa del suo dolore le pone una simile domanda,senza arrischiarsi di scusarsi. Sarebbe pretendere troppo da un Malfoy.
-Ne sono lieto- spezza le labbra in un sorriso timido e sollevato,ma Hermione,ormai,è di nuovo padrona di sè. Lo fissa di nuovo con disgusto e lui non abbassa il capo fronteggiandola -Non guardarmi così- mormora volgendo gli occhi -Non hai risposto a nessuna delle mie lettere-
Socchiude gli occhi perchè ha sperato di non dover trovarsi nella situazione di dover spiegargli qualcosa. Lei non gli deve nulla. -Non ne ho visto il motivo- fa un passo avanti -E' tutto?- 
Draco la guarda prima di abbassare le palpabre ed annuire sconfitto -Bene. Ci vediamo in giro... Malfoy-
 
 
 
 
Scende dal treno ed Hermione guarda dritta davanti a sè e protagonista incontrastata del paesaggio c'è lei,Hogwarts. Il castello si staglia in tutta la sua imponenza,illuminata dalle stelle e rischiarata dalle luci interne.E' stato ricostruito nelle parti danneggiate durante il conflitto,ed ora è più bella che mai.
Insieme ai suoi amici si incammina verso le carrozze trainate da quelle tristi creature che erano i Thestral.Ora la maggiorparte degli studenti può vederli.
Arrivati davanti ai cancelli entrano per dirigersi in Sala Grande,ed assistere allo smistamento.Hermione si ritrova ad osservare quei bambinetti dall'aria incredula di trovarsi finalmente ad Hogwarts. Tornò con la mente al suo primo giorno,sembra un ricordo così lontano in quel momento,quasi appartenente ad un'altra vita.
La Professoressa McGranitt,nuova preside di Hogwarts,si alza dalla sua seduta e cammina verso il leggìo,è sorridente alla vista dei numerosi alunni davanti a sè.
 
-Bentornati giovani maghi e streghe, in questo clima di ritrovata pace e speranza,vi auguro un buon anno accademico,ma prima di cominciare vorrei presentarvi i nuovi insegnanti.
Il nuovo insegnante di Trasfigurazione sarà  Sirius Black-. Dalla porta entra un affascinante mago dai capelli neri raccolti in una coda,gli ochhi grigi e lineamenti del viso rigidi. Harry guarda il suo padrino meravigliato,non sapeva del suo nuovo incarico ad Hogwarts,il malandrino fa un occhiolino al suo figlioccio e cammina verso tavolo degli insegnanti.
"Il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure è Remus Lupin,che già in precedenza aveva fatto parte del nostro corpo docente". Lupin entra con il suo solito sorriso gentile e salutando i suoi vecchi alunni con alcuni cenni del capo.
Hermione è contenta del ritorno del Professor Lupin a suo avviso è stato il miglior insegnante di Difesa che avessero mai avuto. Non che la concorrenza poi fosse notevole.
"Ragazzi quest'anno si terrà un seminario che durerà un mese a cui potranno partecipare gli studenti dal quinto al settimo anno, e verterà sulla Difesa Contro le Arti Oscure,l'insegnante è molto giovane ma preparato,ha studiato a Durmstrang e molti di voi lo conoscono anche per il suo impegno nel Quidditch,avrete capito che si tratta di Vicktor Krum".
Hermione sgrana gli occhi.Non si sarebbe mai aspettata di rivedere Krum,sono rimasti in contatto  dopo il Torneo Tre Maghi e ricorda il bulgaro con affetto,è stato il suo primo ragazzo a cui ha dato il primo bacio,l'unico che a quel tempo la considerasse una ragazza e non una biblioteca ambulante.
Il ragazzo entra dalla porta con la sua espressione severa,che ad Hermione fa sorridere, il passo sicuro e altero. E' rimasto molto affascinante e come al quarto anno le ragazze hanno cominciato a sospirare. Una bellezza all'apparenza rude, ma nasconde il cuore di un vero Campione.
Il ragazzo passando sorride ad Hermione che replica con altrettanto sorriso,si sarebbero salutati successivamente.
 
"Herm ricordami perchè tra voi è finita?" chiede Ginny guardando estasiata il bel Krum giunto ormai al cospetto della preside.
-Perchè eravamo lontani,perchè eravamo troppo giovani,per molti motivi- risponde Hermione pensierosa. 
 
 
-Che il banchetto abbia inizio!-scuote la bacchetta la McGranitt facendo apparire sui quattro tavoli piatti prelibati per la felicità di Ronald che apprezza da sempre la cucina di Hogwarts.
 
 
 
-Pan contieniti cara,è solo un ragazzo-parla Zabini alla sua amica che era rimasta a bocca aperta alla vista del bulgaro.
-SOLO? Bla ma l'hai visto?- replica sconcertata Pansy scuotendo la capigliatura corvina.
-Avete visto che sorriso ha riservato alla Granger,al suo posto mi sarei sciolta come neve al sole-riflette Daphne guardando soprattutto Draco che è piuttosto irritato.
Quel sorriso non è sfuggito neanche a due iridi argentate che lancianoo saette verso il primate bulgaro. "Quel Troll farebbe bene a stare lontano da LEI" parla Draco lapidario.
-Come tu lo sei stato da Astoria?-provoca scherzosamente Theo con la sua perenne smorfia incurante.Malfoy fulmina l'amico con lo sguardo e scatta in piedi, per dirigersi fuori dalla Sala Grande.



Note: Buonasera.Questo capitolo contiene il secondo ed il terzo della versione precedente. Ho optato per accorparli,mentre la novità è la scena nel bagno dell'espresso che prima non c'era. Bhè che dire fatemi sapere se avete apprezzato le modifiche...
A presto 


Ely:D

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***





 
Capitolo IV




Quel venerdi pomeriggio la Stanza delle Necessità è stata resa idonea ad ospitare il primo incontro del seminario tenuto da Krum.Sono presenti molti Grifondoro e Corvonero,qualche Tassorosso curioso e un numero esiguo di Serpeverde tra cui Malfoy e la sua "corte"
Hermione vedendoli si  chiede cosa ci fanno in un corso indetto per sensibilizzare le coscienze,ma evidentemente vorranno redimersi dalle colpe,che a detta di Harry non hanno.L'unica colpa di quei ragazzi è stata quella di crescere in famiglie dagli ideali sbagliati,ideali che si perdono nella notte dei tempi. Ideali che i padri hanno inculcato nelle giovani menti dei loro figli.
La ragazza siede accanto a Ginny,che ascolta con interesse,ma che forse è più interessata alla fisicità di  Vicktor piuttosto  che ai vari incantesimi per contrastare la Magia Oscura.
Hermione vag il suo sguardo per la Sala. Incrocia due iridi fredde ed annoiate dalla lezione. Dopo il loro incontro nel corridoio ,lei lo ha  evitato,non volendo più che lui influisca in nessun modo nella sua vita.Nnon si è confidata con nessuno su quanto accaduto,parlandole avrebbe dato alla cosa più importanza di quella che in realtà ha.
La mente,però, le sta giocando un brutto tiro riportando all'attenzione dei ricordi che ha pensato fossero sigillati in quei cassetti della memoria che non avrebbero mai più dovuti essere aperti. 
Ha immaginato che quei ricordi sarebbero tornati ad infastidirla o quanto meno a ricordarle quanto in basso è potuta scendere.
 
Flashback. Hogwarts,due anni prima
 
E' una fredda notte invernale quando Hermione,dopo aver visto Lavanda Brown che bacia poco castamente Ron,il ragazzo per il quale crede di provare qualcosa,fugge dalla Sala Comune di Grifondoro in festa, e si ritira piangendo al buio della Torre di Astronomia dove a farle luce c'era solo la Luna che svettava alta tra il manto di stelle. Ha gli occhi gonfi e arrossati dal pianto,l'orgoglio ferito, quando,ad un tratto, la porta dell'aula della Torre si apre mostrando la figura di Draco Malfoy. 
Quell'anno il Serpeverde è strano.Ha assunto un comportamento diverso da solito,conseguenza dell'arresto di suo padre.Si vede poco in giro per la scuola e spesso salta le lezioni.Non l'ha più insultata anzi si ignorano completamente.
Hermione fissa il ragazzo notando il cambiamento fisico,intervenuto in estate. Non è più il ragazzino degli anni passati, ha acquistato centimetri in altezza,le spalle si sono allargate.Non è muscoloso ma vanta un corpo ben proporzionato. I lineamenti del viso sono affilati,gli occhi sono cristalli penestranti,di un grigio che solo i Black possono vantare,ed i capelli biondo dorati che ricadono sulla fronte,liberi da tutto quel gel che ha usato durante i primi anni. Non possiede una bellezza appariscente,si ritrova a pensare lei,ma il fascino e il portamento principesco  lo hanno reso degno delle attenzioni che molte ragazze gli riservano.
 
"Cosa ci fai qui Granger?" chiede lui scocciatodi averla trovata lì,come se di Hogwarts lui fosse il padrone.
Hermione sbuffa al tono di voce del biondo e tenta di raggiungere la porta.E' stanca e non havoglia di discutere con Malfoy.Cerca di superare la figura del ragazzo, ma lui la trattiene per un braccio.La sua presa è forte ma non da farle male. Si  guardarono negli occhi.  Hermione è indignata per il gesto del ragazzo tanto da riservargli un'occhiataccia minacciosa,ma nelle iridi argentate di lui vi è,forse, solo curiosità di sapere.
"Sarebbe buona educazione che tu rispondessi" sibila a denti stretti il ragazzo 
"Malfoy non sono affari tuoi lasciami andare" replica con un tono di voce più alto del voluto.Quasi a volersi imporre con una supremazia che,per ovvi motivi,non avrebbe potuto essere fisica.
Draco la scruta con minuzia tanto da farle abbassare lo sguardo "Perchè piangevi?"domanda infine con un sopracciglio arcuato.
"Ho detto di farti gli affari tuoi,quale parte di questa frase non capisci Furetto?" risponde con ironia cercando di assumere il suo classico sguardo orgoglioso e sopra le righe
"Non riesci  neanche ad ammettere l'evidenza? é questo lo stupido orgoglio grifondoro che andate decantando da anni?" provoca irritato avvicinando il suo viso a quello della ragazza.
Hermione spalanca gli occhi davanti a tutta quella vicinanza,istintivamente la ragazza posa la sua mano sul petto del ragazzo per allontanarlo percependo i muscoli del biondo  irrigidirsi, ma non accenna ad indietreggiare.
La ragazza fa per parlare ma le sue parole sono stroncate sul nascere dalla bocca del ragazzo premuta contro la sua.In un primo momento resta inerme al contatto,con il cervello che gli urla di andarsene e correre il più lontano possibile, da quel gesto che appare così sbagliato fatto da lui,che l'ha sempre umiliata.quando avverte la lingua del ragazzo che chiede l'accesso alla sua bocca,spenge il cervello. Socchiude le labbra e il bacio diventa più passionale, allaccia le sue esili braccia intorno al collo diafano del ragazzo,menre lui la tiene stretta a se con vigore. 
Hermione sente l'adrenalina scorrergli nelle vene,si sta avvelenando il sangue, ma non le importa. La lingua del ragazzo è esperta e vanta un retrogusto di nicotina.Si pensa  inesperta al suo confronto,ma non le importa nemmeno di questo.
Solo quando entrambi sono rimasti senza ossigeno si staccano,ma in quell'esatto momento il cervello si riaccende e torna a lavorare frenetico. La ragazza indietreggia stupita e fuggevia, sotto gli occhi lussuriosi di Draco Malfoy. Fregandosene della figura della codarda che ha fatto.

I giorni successivi sono dominati dall'indifferenza.
Hermione spiega alla vocina del suo cervello che è stato un gesto sicuramente dettato dal volerla umiliare e che lei troppo stressata dallo studio e da quello che ha visto alla Torre si è lasciata andare,promettendo a quella vocina che non le avrebbe mai più disubbidito.
Duranti i pasti e le lezioni in comune spesso ha percepito gli occhi del ragazzo su di lei,ma non vi bada.
Un pomeriggio mentre si dirige in Biblioteca due braccia l'afferano e la scaraventano in un 'aula in disuso.Sta per urlare dallo spavento, ma riconosce quell'intenso profumo di nicotina,mischiato a qualcos'altro che non sa definire.
"Malfoy,sei impazzito?" esordisce furiosa portandosi una mano al centro del petto sentendolo martellare frenetico.
"Perchè mi eviti Mezzosangue?"il tono è fintamente cortese,perchè condito da quell'epiteto che lui ama davvero molto.
Hermione sorride per nulla divertita "Non ti sto evitando Malferret,ti ignoro come ho sempre fatto" afferma con saccenza
"Non mi sembra che tu mi abbia sempre ignorato, soprattutto il mese scorso"
"Cosa vuoi Malfoy?" domanda lei cercando di non posare lo sguardo su quelle labbra peccaminose che  la catapultano a quella notte, tanto da farla avvampare per l'imbarazzo.
"Te l'ho detto voglio sapere perchè mi eviti" ripete calmo
"Ed io ti ho già detto che non ti sto evitando" risponde cercando di non far trapelare nulla della sua lotta interiore.
Il ragazzo si avvicina a lei che istintivamente indietreggia fino a trovarsi contro un muro. E' in trappola. Il viso del ragazzo è vicino, ,il primo di loro che si sarebbe mosso avrebbe sfiorato l'altro. Lei è arrossita furiosamente,ed il biondo sorride consapevole dell'effetto che le sta provocando.
"Evidentemente mi sono sbagliato" gli sussurra sulle labbra. La guarda  per un istante e poi se ne va.
 
Fine  Flashabck

 
Hermione torna al presente accaldata e rossa in viso, si allenta il nodo della cravatta, ma i ricordi non vogliono abbandonarla.
Ripensa alla relazione nata tra loro,una relazione fatta di baci passionali ma anche di un'alchimia mentale che lei stessa non avrebbe mai potuto immaginare di avere con lui.Durante la loro storia,se così può essere definita,lei non ha domandato mai nulla riguardo al cambiamento improvviso nei suoi confronti,per non rovinare ciò che stavano vivendo.
I suoi amici non ne sono stati  al corrente,si è confidata solo con Ginny ed aveva ricevuto mille raccomandazioni. Intanto lei si stava interessando maggiormente a lui,tanto da credersi innamorata del bel serpeverde.
La scuola stava per finire e il ragazzo durante i loro incontri era sempre più strano,come se avesse la mente da un'altra parte. Ma lei ha continuato a non fare domande,come se volesse vivere in una bolla.
Qualche giorno dopo Silente è morto e il ragazzo di cui si è creduto innamorata e di cui molto probabilmente lo è stata,si è rivelato essere un Mangiamorte. Si è sentit umiliata,tradita da una persona della quale ha iniziato a fidarsi e che gli ha confessato di tenere a lei. Il biondo,poi, ha fatto entrare i Mangiamorte a scuola attraverso l'armadio svanitore collegato con il suo gemello situato da Magie SInister a Nocturn Alley.
Si è spiegata perchè il ragazzo si irrigidiva quando  toccava il suo avambraccio sinistro e quando glissava le domande sulla sua famiglia.
Non lo ha più visto , dovendo partire con Harry e Ron si è concentrata su altro dovendo rimanere lucida.Fino a quando durante la ricerca degli Horcrux sono stati catturati e condotti a Malfoy Manor. Lui la guarda impaurito da tutta la situazione e quando sua zia Bellatrix la crucia,Draco è rimasto con gli occhi fissi sul tappeto,non ha neanche tentato di salvarla. Prima della fuga lei si concede di osservarlo dedicandole uno sguardo pregno di tutto il disprezzo che prova per lui, e a cui lui abbassa la testa,dal codardo che è.
Lo ha rivisto durante la battaglia finale e qui il suo giovane cuore ha ricevuto il colpo mortale.Dopo che Harry uccide Voldemort,decide di farsi un giro per il castello dovendo razionalizzare che è finita e che ce l'hanno fatta.
Giunge davanti alle serre e percepisce dei lamenti. All'inizio pensa ci sia qualche ferito reduce dallo scontro, ma quello che vede la raggela. Draco Malfoy che bacia Astoria Greengrass.
Tutti  i tentativi di  mettere a tacere i suoi sentimenti non sono stati sufficienti,le lacrime iniziano a scendere copiosamente dai suoi occhi,indietreggia e se ne va chiudendo in un cassetto tutto quello che riguarda lui.
 
"Hermione ci sei?" chiede Ginny scuotendola, la ragazza si riscuote da quei ricordi,che ahanno riacceso in lei il disprezzo per quel ragazzo e verso se stessa per aver abbassato le difese e avergli dato la possibilità di farle del male.
L'aula si è svuotata,la lezione è terminata, di fronte a lei ci sono i suoi amici più Zabini che è accanto a Ginny. Incredibile non si è accorta di nulla. La fissano preoccupati,soprattutto Harry,al quale non ha mai avuto il coraggio di raccontare quella storia,non avrebbe retto un suo giudizio negativo. Si alza e nota che in aula sono rimasti anche Malfoy e gli altri Serpeverde.
"Si sto bene,ero solo  con la mente da un'altra parte" spiega sforzandosi di sorridere,mentre il suo volto si deturpa per la frustrazione di quei ricordi.
"Sei pallida Hermione,vuoi che ti porto in Infermeria?"è la preoccupazione di Harry. Intanto le altre serpi si sono avvicinate, e guardano  Hermione preoccupati,soprattutto Draco che inclina il capo scrutando il suo volto.Vorrebbe prenderlo a pugni.
E' un attimo ed Hermione si getta tra le braccia di Harry,il ragazzo la stringe a se nonostante non comprende quello slancio d'affetto da parte dell'amica. Ma Harry è così,lui da senza chiedere mai.
"No va tutto bene" sorride mentendo a quegli occhi verdi tanto sinceri da fare male.
Si avviano verso la porta,ma prima di uscire si volta e lancia  uno sguardo carico di disprezzo a Malfoy,quello sguardo tanto temuto dal ragazzo,sguardo che condanna all'inferno.



Note: Salve gente... In questo capitolo ho aggiunto qualche frase e rivisto la narrazione che dal passato è stata spostata al presente. Quindi se notate alcuni verbi al passato è perchè mi sono sfuggiti al controllo.... Solo  mentre Hermione rievoca i ricordi mi sono concessa l'uso dei tempi verbali al passato... Spero che vi piaccia fatemi sapere....
Ely;:D

 

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***




Capitolo V



I sotterranei sono sempre stati tetri ed umidi.L'ambiente ideale per le serpi.Si è chiesta durante gli anni ad Hogwarts come i figli di Salazar potesssero resistere in quell'ambiente,ma evidentemente la loro indole subdola li porta ad adattarsi a qualsiasi situazione.. 
Ha incontrato il professor Lumacorno al primo piano e l'ha aiutato a portare alcune scatole piene di ingredienti per le Pozioni in aula,Lumacorno con la sua solita aria gentile le ha spiegato che preferiva non utilizzare la Magia per queste quisquiglie.
I sottarranei erano deserti. Neanche qualche Serpeverde che si accinge a tornare al dormitorio,mentre cammina,però, nota una porta socchiusa,accanto alla vecchia aula di Pozioni in disuso da anni,una sorta di rientranza tra le pareti, che non ha mai notato prima,anzi a suo parere quella porta non c'è mai stata.
La ragazza,ignorando la vocina nella sua testa che le ordina di farsi gli affari suoi,e affidandosi alla curiosità, si avvicina alla porta, con cautela, per controllare cosa celasse. Lei è Caposcuola quindi ha il dovere di verificare cosa nascondesse quell'uscio.
Posa la sua mano sulla maniglia della porta e con la bacchetta produce un lumus per illuminare l'ambiente.
La stanza è circolare,atipica rispetto alle solite aule quadrate presenti ad Hogwarts, i suoi occhi si posano sulle pareti e quello che vede la sconvolge a al punto da farle sgranare gli occhi per la sorpresa.
 
 
Le è sempre piaciuto osservare ciò che la circonda,gurdare le persone ed immaginarsi il loro mondo,i loro problemi, si domanda spesso se anche gli altri osservassero lei,e come appare la  sua persona ad occhi esterni
Quel pomeriggio in Sala Grande ci sono abbastanza studenti nota il suo occhio vigile: i Corvonero dediti ad affinare quell'intelligenza che li ha portati ad essere smistati nella Casa di Priscilla, i Tassorosso che chiacchierano lealmente senza dare importanza a ciò che li circonda,i Serpeverde che prendono di mira qualche primino per giocargli un brutto tiro,e poi c'è lei, Ginevra Weasley che al tavolo di Grifondoro osserva Harry Potter che gioca a scacchi con suo fratello Ron.
Ha passato tutti i suoi anni ad Hogwarts ad osservare il bambino sopravvissuto,ha notato ogni singola espressione del suo viso, ha aspettato per anni un suo gesto che potesse farle capire che anche lui provasse quello che prova lei.
Dopo il bacio che scambiato durante i festeggiamenti per una vittoria a Quidditch, si è illusa che fosse arrivato il momento che ha aspettato da anni,ma poi è scoppiata la Guerra e con la ricerca degli Horcrux non si sono più visti.
Durante l'estate si sono visti alla Tana,ma non è successo più nulla e quel sentimento che ha nutrito per lui per anni è andato sfumando lievemente ed ora ha la forte sensazione di aver perso tempo. 
Ricorda ogni singolo momento, dalla prima volta che lo ha visto alla stazione di Londra fino a quel momento dove sta miseramente perdendo a scacchi. Tutte immagini che corrono veloci,mentre gli anni d'attesa sono stati lenti ed infiniti. Scende una lacrima dai suoi occhi azzurri che va a posarsi sulla scheggiatura del legno del tavolo,si affretta ad asciugarla sperando che i due ragazzi accanto a lei non se ne accorgessero.
Ha considerato l'amore per Harry l'unica certezza della sua vita, ed ora che questo sentimento non le appartiene più,Ginny ha paura.
Ginevra Weasley ha paura di amare ancora,ma da coraggiosa Grifondoro sorride,prima o poi sarebbe arrivato il ragazzo giusto per lei.
A un paio d'occhi blu non è sfuggito il dilemma interiore della giovane dai rossi capelli.L'ha osservata tutto il tempo,mentre lei ha avuto gli occhi fissi su Potter.
Scuote la testa amareggiato e torna a dedicarsi allo studio. Scene che vede da anni,nemmeno le conta più. Ha sperato,però che stavolta fosse cambiato qualcosa.
 
Draco Malfoy è appena entrato in Sala Grande a passo di marcia e si accomoda sbuffando nervoso, sulla panca accanto a Blaise che lo fissa scettico con un sopracciglio folto e scuro perfettamente arcuato.
"Ehiiii dove eri finito?" chiede il moro sollevando gli occhi dal testo davanti a lui.
"Biblioteca" replica Draco in tono piatto senza apprestarsi a tirare fuori nessun libro.
Si è recato li per parlare con Hermione,sicuro di trovarla immersa tra le pagine consunte di qualche libro rimasto inesplorato per secoli,ma il tavolo che la ragazza era solita occupare è stranamente vuoto.
Blaise esibisce una smorfia ovvia.Ma il suo migliore amico non ribatte,sa che sarebbe un dispendio di parole inutile.
Draco guarda al tavolo dei  Grifondoro: ci sono Potter e i due Weasley,ma di lei nemmeno l'ombra,non è nemmeno li. Si preoccupa quando non la trova,quasi a volerla tenere sotto controllo in ogni secondo.
Ha  bisogno di parlare con lei nonostante la richiesta della ragazza di essere lasciata in pace. Lui,egoista e calcolatore,non ha la benchè minima intenzione di darle ascolto. Non è mica quell'imbranato di Potter.
Il ragazzo ricorda lo sguardo della ragazza pieno di disprezzo, prima di uscire dalla lezione di Krum,quegli occhi che un tempo,hanno emanato un calore dove lui si è rifugiato, apprezzandone quel baluginio luminoso che ha desiderato sempre avere solo per lui. Ora sono sprezzanti, e a tratti indifferenti. Sembra  fosse stato catapultato indietro,prima di quell'anno fatto di coccole e confidenze,è stato strano rapportarsi  in quel modo senza aver avuto un'intimità più profonda, ma per lui non ha importanza. Ha fatto abbastanza sesso in vita sua e ne fa ancora ma lei è diversa. Risponde questo agli altri quando gli pongono la domanda,del perchè si fosse innamorato proprio di lei.
Draco ha così tante cose da farsi perdonare che non ha nemmeno il coraggio di chiederle scusa,convinto che non sarebbe  sufficiente pronunciare quella parolina,la realtà è che ha paura che lei si metta a ridergli in faccia.
L'Ha osservata durante gli anni ad Hogwarts,durante le loro schermaglie,a lezione, e l'ha conosciuta durante il sesto anno e sa quanto tenesse a quell'orgoglio smisurato che lui ha osato ferire.
La scuola è iniziata da qualche settimana ma ha notato come lei  proseguisse con la sua vita,mostrando la ferrea volontà di lasciarlo fuori.Lei non vuole ascoltarlo, ogni tentativo di avvicinarla si rivela inutile. Riceva solo sguardi colmi di indifferenza,adduce a scuse come lo studio,al non avere tempo per lui,come se non volesse ricevere spiegazioni. Draco  comincia a pensare che la ragazza preferisse trincerarsi in quell'ignoranza dei fatti che invece a lui preme rivelarle. 
Malfoy si riscosse dai suoi pensieri quando dalla porta scorge un Patronum dalla forma un grifone gigante volteggiare sul tavolo di Grifondoro e fermarsi davanti a Potter
"Harry, Ron,Ginny seguite il patronum.Venite da me" disse il grifone con la voce preoccupata di Hermione.
 
I tre grifondoro saltano in piedi,guardandosi preoccupati per il tono usato dall'amica e perplessi,senza dire nulla scattano dietro a quel patronum. Giungono fino ai sotterranei affaticati per la corsa, ed entrano in una porta, il grifone gigante scompare emergendo il volto allarmato di Hermione.
"Hermione cosa succede?" domanda preoccupato Harry
La ragazza ancora con gli occhi spalancati indica le pareti della stanza deglutendo a fatica.
"Miseriaccia" esordisce Ron meravigliato guardandosi attorno con le mani poste sui fianchi.
Ginny,nonostante lo sconcerto, si stringe ad Hermione per rassicurarla.
Non ci sarà mai un anno tranquillo ad Hogwarts pensa Harry Potter,che promette a se stesso di proteggere la sua migliore amica a qualunque costo.. Si guardaono e tacitamente si giurano di andare a fondo a quella storia. Indagheranno.
"é stato un serpeverde" parla Ginny pensierosa
Ron annuisce per l'ovvietà dell'affermazione di sua sorella.
"Si ne sono sicuro" aggiunge Harry con un volto poco sereno.
Hermione riflette su quello che ha appena visto.E' scossa, ma si impegna per acquisire nuovamente quella lucidità che l'ha sempre distinta. 
Quella sera quando entrano in Sala Grande per cenare, i  quattro grifondoro scrutano il tavolo delle serpi con attenzione, nessun dettaglio trapela dai volti di quei codardi.
Ginny prende Hermione per un braccio, e la trascina in un angolo della Sala Grande,mentre Harry e Ron  parlando di Quidditch sono arrivati alla tavolata.
"Hermione quella stanza non mi piace devi stare attenta" l'ammonisce preoccupata la rossa gesticolando come una forsennata.
"Lo so ma scoprirò chi è l'autore di quello che c'è dentro" risponde rassicurando l'amica
"Hai pensato che potrebbe essere Malfoy?" 
"L'ho escluso,quello che ci fu tra noi al sesto anno fu architettato per umiliarmi.Non può essere lui" replica seria. Hermione durante l'estate ha etichettato quella "relazione" come un ulteriore umiliazione,un tentativo blando per dimostrare che Draco Malfoy può avere tutte le ragazze,anche la Mezzosangue che ha sempre insultato e denigrato.Per questo non riesce a perdonarsi per essere caduta in quella trappola.Lui non può essere l'artefice di ciò che vi è nella stanza.
"Non so Hermione.Se avesse voluto umiliarti non si sarebbe scomodato quest'estate a mandarti tutti quei gufi" ragiona Ginny portando un indice sul mente.
Hermione decide di confidarsi sulla lite avvenuta in corridoio qualche giorno prima con Malfoy,racconta la conversazione accuratamente,anche perchè lei è l'unica con cui confidarsi.
Ginny esprime un volto incredulo e si avvicina all'amica con fare cospiratorio "Hermione te ne rendi conto che lui prova qualcosa per te?" 
"NO,è solo un codardo che adesso vuole ripulirsi la coscienza,se avesse provato qualcosa si sarebbe comportato diversamente" afferma stringendo la mascella sicura di se.
.
 
 
"Ragazzi prima di iniziare la cena,accoglieremo due nuovi studenti,che frequenteranno l'ultimo anno" esordisce la McGranitt con il cappello parlante tra le mani. Hermione getta un'occhiata al tavolo degli insegnanti e nota l'espressione preoccupata di Sirius,che fece notare anche ad Harry.
"Entrino pure Antares Regulus e Electra Lyra Black" presenta la McGranitt visibilmente preoccupata.
La tradizione dei Black nel dare nomi di stelle,costellazioni e fiori era una dimostrazione dell'altreego dei membri dell'antichissima e nobile casata dei Black. Per fortuna Sirius con quei pazzi ha in comune solo il cognome.
Nella Sala entrano un ragazzo ed una ragazza.iIl ragazzo ha un portamento elegante ed una bellezza disarmante. E' alto,ampie spalle,gambe fasciate da un paio di pantaloni neri di alta sartoria ed una camicia bianca che lascia intravedere i muscoli pettorali non eccessivamente pronunciati,i capelli sono castano chiaro e gli occhi grigi sono di una bellezza innaturale.Ha un sorriso irriverente,come se volesse conquistare una donna solo sorridendo,e le labbra sono perfettamente ...perfette..
La ragazza che sfila al suo fianco è bella tanto quanto lui.Un corpo  formoso ma ben proporzionato, indossa un pantalone color antracite e una camicetta bianca i capelli sono lunghi e ricadono lisci sulle spalle,neri come pece,gli occhi sono polle vitree ed altezzose. 
La ragazza ha qualcosa di terribilmente familiare,come se avesse  un dettaglio già visto in precedenza, ma Hermione non ricorda dove ha già notato quel dettaglio così familiare.
I due appena arrivati si avvicinano alla Preside ed il ragazzo si siede sullo sgabello.La Mcgranitt fa calzare il Cappello sulla testa del giovane.
 
"Un Black eh,non sei come i tuoi genitori,ma sei molto sicuro di te stesso,vedo vanità,ambizione,intelligenza: SERPEVERDE" conclude lapidario. Il ragazzo si fa da parte e attese il verdetto per sua sorella,sicuro che anche a lei aspetta la sua stessa sorte
La ragazza si siede sullo sgabello e sorride sentendo la voce del cappello
"Due Black in una volta sola,è la mia serata fortunata, vediamo dove ti colloco, c'è furbizia,una buona dose di intelligenza segui tuo fratello: SERPEVERDE" 
I due ragazzi si  dirigono al tavolo delle Serpi,sotto lo sguardo curioso degli altri studenti. Salutano calorosamente Malfoy,Zabini,le sorelle Greengrass,la Parkinson e Nott.
 
 
 
"Non vi sembra strano che arrivano due Black dal nulla?" chiede Harry,come se avesse dato voce ai suoi pensieri precedenti. 
"Harry,amico non cercare di trovare il negativo su ogni cosa.Certo non pensavo ci fosse qualche altro Black in giro oltre a quelli conosciuti però non vedo stranezze" lo rabbonisce Ron
Harry continua a non essere convinto dei due nuovi arrivati. Possiedono un'aurea macabra. Incontra lo sguardo di Hermione che sembra dargli ragione.




E' in Biblioteca,seduta a quello che tutti conoscono come il "suo"tavolo. Si trova in un angolino della stanza,abbastanza lontano dal chiasso che a volte avvolge la Biblioteca,ma piuttosto vicino alla grande finestra in modo che i suoi studi possano godere dell'ultimo raggio di sole.
Vuole evitare che i meandri  della sua mente tornano a qualche giorno prima,quando hascoperto quella maledetta stanza tonda ed il suo contenuto, che non poco la inquieta.
E' tornata nei sotterranei,che di notte sono ancora più macabri,nascosta dal mantello dell'Invisibilità,ma della stanza non vi è traccia,segno distintivo che la stanza compare solo se evocata da qualcuno.
Dopo aver visto cosa celasse la stanza, ha avuto paura,anche se non l'avrebbe ammesso neanche sotto i Cruciatus di Bellatrix Lestrange.
Qualcuno ha profanato la sua quotidianità. Perchè sulle pareti di quella stanza si stagliaano foto che la ritraggono durante gli anni ad Hogwarts.Quando ride con Harry e Ron,quando studia in Biblioteca o legge sulle sponde del Lago Nero,quando abbracia Ginny.Vi sono sorrisi e sguardi che non ricorda neanche di aver fatto,ma che qualcunaltro invece non avrebbe voluto dimenticare.
Ma come aveva potuto non notare qualcuno che le scattava delle foto? 
Forse non è la strega brillante che tutti credono che sia.
Si mordicchia il labbro dal nervoso, riflettendo su chi potesse essere l'autore delle foto. Hanno pensato ad un Serpeverde ma forse non è il caso che si escluda nessuno. L'unica certezza è che lo studente in questione sia del settimo anno,i ragazzi degli anni precedenti non avrebbero potuto avere una sua foto della sua prima sera ad Hogwarts.
Esce dalla biblioteca salutando distrattamente Madama Pince per recarsi a lezione di trasfigurazione con Sirius. L''idea di concentrarsi per diventare Animago si è rivelata difficoltosa e in più con l'arrivo dei due Black,Harry è sempre sull'attenti,Sirius è stato abbastanza vago sui due nuovi studenti. 
Lei li ha osservati, ma quella era la prima lezione da quando erano arrivati che condividessero,magari se vedesse i due fratelli da vicino il dettaglio che tenta di ricordare gli sarebbe tornato in mente. I nuovi Black sono sempre in compagnia delle altre Serpi del settimo anno.
Davanti la porta dell'Aula trova Harry ad aspettarla, si sorridono e ed entrano in aula, vicino a Sirius ci sono i due Black. 
Hermione fissa Harry che le rimanda uno sguardo dolce,prima  di avvicinarsi a  Sirius per salutarlo con la speranza che gli presentasse i due giovani Black.Da quando lei ed Harry sono entrati, Antares Black non ha smesso di guardarla,uno sguardo intenso e immotivato secondo lei.
 
 
"Finalmente conosco la punta di diamante del trio dei miracoli" esordisce il ragazzo fissando i suoi occhi grigi in quelli dorati di lei. 
Hermione,non ha mai avuto problemi a sostenere lo sguardo di qualcuno,per cui lo guardascettica con un sopracciglio alzato.Quel ragazzo non le piace,è avvoltoun'aurea oscura. 
Rivolge uno sguardo alla ragazza, ma quel dettaglio che la sua mente nasconde,che invece era presente nei volti dei due ragazzi,non vuole saperne di uscire allo scoperto.
"Ci siamo già viste da qualche parte? Hai qualcosa di TERRIBILMENTE familiare" parla Hermione sospettosa riducendo gli occhi a due fessure mentre scruta la ragazza dai capelli mori.
Sirius ha spalancato gli occhi preoccupato e Draco Malfoy si allenta il nodo della cravatta dalla frustrazione.
La ragazza conscia del motivo di quella domanda scuote timidamente la testa, ma qualcuno corre in suo soccorso.
"Hermione,sono gli occhi grigi dei Black,sarà sicuramente quello cara" irruppe Sirius guardando la ragazza sforzandosi di sorridere.
La Granger annuisce poco convinta e fissa Harry accanto alla nuova ragazza.E' preoccupato anche lui, e quando Harry Potter è preoccupato va a finire sempre male.
Antares continua a fissare Hermione.Uno sguardo che la imbarazza e la indispone,il ragazzo si avvicina a lei con il suo passo lento e sicuro "Permettimi di presentarmi io sono Antares Black" afferma suadente tendendo la mano  con un sorriso mostrando dei denti perfetti. 
"Io sono Hermione Granger" replica a mento alto con un sorriso di circostanza e stringendo la mano al ragazzo. 
 
 
 
 
Hermione cammina per i corridoi di Hogwarts,si è preparata per la cena i suoi amici l'avrebbero raggiunta in Sala Grande dopo gli allenamenti di Quidditch. Manca ancora un po' di tempo e decide di fare una passeggiata per il castello.
Combatte contro se stessa tutte le volte che entra in Sala Grande scacciando le immagini di tutti quei corpi senza vita dopo la Battaglia Finale. Elimina quei pensieri, non vuole essere triste.
Questi  pensieri sono interrotti da due voci maschili che provengono dal corridoio parellelo a quello dove si trova lei. Due voci che Hermione non esita a riconoscere. 
" Con Astoria ci sei andato a letto e vuoi dirmi che non ti è piaciuto?" chiede Zabini con tono incredulo
Hermione sa quanto sia sbagliato origliare,ma una parte di lei vuole sapere cosa si stanno dicendo,ma dopo aver sentito la domanda di Zabini ha l'intenzione di scappare. Le sue gambe,però,hanno deciso di non muoversi. Inizia a temere la risposta,perchè sa chi è l'altro interocutore.
"Il sesso con lei è fantastico" replica Draco Malfoy con quel tono di voce che lei disprezza come ogni cosa che riguarda lui e tutta la superficialità della quale si è sempre circondato.
I due ragazzi si sono allontanati e lei non percepìsce più le loro voci. Adagia le sue mani tremanti sul muro di pietra per non cedere,una lacrima solitaria le solca una gota senza alcun singhiozzo. Solo occhi vacui e sguardo assente. Qualcosa in lei si è rotto.
 
 
Inizia a correre,vuole lasciarsi indietro la frase e tutte le sensazioni che hanno risvegliato. 
 
Rabbia ed Umiliazione
 
Corre  più veloce fino a non avere più fiato.E' stremata e si lascia cadere su una pietra, sulle rive del Lago Nero, riprendendo a respirare.Il sole sta tramontando e quel momento le dona un po' di pace interiore. Non avrebbe dovuto sentirsi rompere in due dopo quella frase,lui non ha mai tenuto a lei che si è solo illusa che in lui potesse esserci qualcosa di diverso da quello che ha sempre mostrato, ma Draco Malfoy con lei,al sesto anno,ha saputo recitare bene. Pensieri amari sono per lei,che riportano a galla quel senso d' inadeguatezza che ha provato a quel tempo.
Non s quanto è rimasta con gli occhi chiusi quando, li apre davanti a lei vi è la figura di  Electra Black con la testa inclinata di lato che la osserva perplessa.Sbatte le palpebre per mettere a fuoco la figura del ragazza.
"Scusa non volevo spaventarti" sorride la Black ponendo le mani davanti in segno di resa 
"Non preoccuparti" replica sforzandosi di sorridere
"Come mai sola?" chiede guardandosi intorno
"Aspetto  i miei amici,sai il Quidditch"
" E tu cosa fai qui?" pone la domanda perplessa di trovare la nuova arrivata senza la compagnia di suo fratello.
"Questo posto al tramonto è stupendo, mi infonde tranquillità" risponde lei con gli occhi sul sole che sta scomparendo. La ragazza si trova d'accordo  e annuisce con un sorriso.
Sembra una ragazza normale,magari lo è ed ha ragione Sirius.Il dettaglio che non riesce a mettere a fuoco sono gli occhi grigi,che i membri della famiglia Black hanno in comune tra loro.
"Io devo andare i miei amici mi staranno aspettando in Sala Grande. Vieni anche tu?" chiede Hermione sorridendo gentile alla Black.
 
Insieme rientrano al castello e quando ridendo varcano la porta della Sala Grande, il settimo anno Grifondoro e Serpeverde riestano a bocca aperta. Le due si sorridono prima di  andare ognuno al proprio tavolo.
Hermione si accomoda vicino a Ginny,che le riserva uno sguardo molto eloquente a cui lei annuisce. 
"Herm,cosa ci facevi con la Black?" chiede Ron continuando a mangiare con foga sempre maggiore
"Ci siamo incontrate al Lago Nero e siamo venute insieme" spiega semplicemente sollevando le spalle.
"Herm fai attenazione ti prego,sai a cosa mi riferisco" l'avverte Harry preoccupato.

  Antares Black
 Elettra Black

Note: In questo nuovo capitolo 5 ho incorporato il vecchio capitolo 6 e 7 che ho rivisto facendo aggiunte e tagliando il superfluo.. Vediamo l'arrivo dei due gemelli Black,impersonati da Matt Bomer e Megan Fox, che porteranno un po' dio scompiglio soprattutto il bellissimo Antares. Spero che questo capitolo vi piaccia fatemi sapere.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***




 
Capitolo VI




Qualche tempo prima su una rivista di nutrizione babbana ha letto che l'apporto calorico da assumere giornalmente in un individuo adulto varia tra le 1200-1500 kcal,ma sicuramente Ronald Weasley ne assume anche per quei poveri bambini africani che non hanno cibo a sufficienza.
Questi sono i pensieri di Hermione Granger mentre sorseggia il suo caffè macchiato ed osserva il suo rosso amico che manda giù la sua terza fetta di apple pie per colazione. Sicuramente Ron solo con quel pasto ha superato di gran lunga le calorie del giorno.
Rivolge un'occhiata verso Ginny che guarda al tavolo delle Serpi un Blaise che ricambia il suo sguardo.
"Ci sono novità?" chiede Hermione indicando  con la testa Blaise, attirando l'attenzione dell'amica. 
"No, mi guarda ma non mi parla mai,come se avesse paura"replica la rossa con un sospiro mesto
"Vedrai che si farà avanti" la consola Hermione rassicurandola e sorridendole. Ginny annuisce tentando di sorridere.
"Dove sta Harry?" domanda lei sospettosa a Ron
"Non so,non ha dormito al Grifondoro" replica imbarazzato abbassando gli occhi blu sul piatto ancora colmo.
Harry Potter è da qualche settimana che ha preso l'abitudine a frequentare ragazze diverse ogni sera,adducendo come giustificazione che dopo anni passati a preoccuparsi di salvare il Mondo Magico,adesso ha deciso di vivere come un adolescente normale. Lei  non l'ha biasimato,in fondo Harry ha tutto il diritto di divertirsi come vuole,purchè non illudesse nessuna di quelle povere ragazze.
"Hermione volevo salutarti,sto tornando in Bulgaria" esordisce Vicktor che si è avvicinato al tavolo rosso-oro
Hermione si pulisce labocca con un tovagliolo e si alza "Ti accompagno al cancello" parla sorridente. Il ragazzo si apre in un sorriso dolcissimo. Vicktor abbraccia calorasamente Ginny e stringe la mano di Ron e insieme i due ragazzi si dirigono all'uscita.
Da quando la scuola è cominciata hanno trascorso qualche pomeriggio insieme,hanno riso e scherzato, esiste una bella amicizia tra loro,indipendentemente da ciò che tutta la scuola pensa.
Giunti ai cancelli di Hogwarts,Hermione abbraccia Vicktor calorosamente,ed il ragazzo in uno slancio d'affetto le dona un casto bacio sulle labbra, a cui entrambi sanno non ci sarebbe stato un seguito.
Vicktor si fa promettere di scrivergli e leiacconsente e con un sorriso e un passo sicuro Vicktor lascia Hogwarts.
Hermione guarda l'orologio e inizia a correre. E' in ritardo.
 
 

 Hermione procede per un corridoio del castello, quando si sente afferrare per un braccio e trascinare in un'aula vuota li accanto..
"Malfoy sei impazzito. Vuoi farmi morire di infarto?" grida arrabbiata dopo aver visto il volto del suo assalitore
"Era l'unico modo che avevo per costringerti ad ascoltarmi,per far si che non adducessi a scuse per scappare da me" replica il ragazzo  mentre sigilla ed insonorizza la stanza. 
"Furetto,io non scappo da nessuno,tanto meno da te"replica indifferente "Hai mai pensato che ciò che hai da dirmi non mi interessa?" conclude lei con saccenza che evita di guardarlo  negli occhi.Quando si è sentita afferrare,ha immaginato potesse essere lui e forse un po',anche se non avrebbe dovuto,ne è lusingata.
Malfoy tira un sospiro e si scompiglia i capelli con la mano destra.Hermione lo fissa a braccia conserte in attesa che lui parlasse,sperando che il ragazzo si sbrigassse.L'idea di essere chiusa in una stanza con Malfoy, la inquieta e riporta all'attenzione tanti dettagli di quella presa in giro che lei vorrebbe solo dimenticare.
"Malfoy sto aspettando" parla con un tono di voce fermo e granitico con un'indifferenza che di solito non le appartiene. Si chiede quale parte del suo precedente discorso di non voler essere importunata da lui sia sfuggita alle orecchie del Purosangue.
"Mi dispiace ok,ti chiedo scusa per ciò che è successo tra noi" esordisce con un tono di voce più alto del dovuto.
La ragazza alza un sopracciglio ed inchioda i suoi occhi dorati,che in quel momento lanciano dardi infuocati, dentro quelli grigio torbido di lui "Per cosa mi stai chiedendo scusa, per avermi presa in giro durante il sesto anno? Per essere andato a letto con Astoria Greengrass? Per averlo continuato a fare dopo che ad Hogwarts c'era stata la battaglia finale? Oh si non guardarmi così, vi ho visti con i miei occhi dietro le Serre.Oppure mi chiedi scusa per aver omesso che eri diventato un mangiamorte oppure per non essere intervenuto mentre la tua cara zietta Bellatrix mi cruciava. Dimmi per cosa dovrei scusarti??" replica lei con il fiatone. Le parole sono state sputate fuori senza controllo, il tono della sua voce è lontano perfino a lei, ma il ragazzo dritto davanti a lei con lo sguardo basso adesso tace,come ha sempre fatto.
" E' osare troppo chiederti di perdonarmi?"chiese lui sospirando in un sussurro,con un tono che non è mai appartenuto a quel borioso ragazzino conosce.
Hermione rise amaramente "Vuoi ripulirti la coscienza Malfoy?"chiese sarcastica,sapendo che così facendo avrebbe peggiorato solo la situazione ma non gli importa nulla,tra loro è sempre stato cosi.Toni sprezzanti e battutine sarcastiche.
Il ragazzo scosse la testa "Perchè ti ostini a credere che sia solo un fatto di redenzione.Ti è più comodo pensare che abbia solo finto?Non mi sai credere diverso da un impostore?" il tono di voce di Draco è indignato e lei si indispone,perchè lui non ha davvero motivi per sentirsi tale.
"Malfoy io non lo penso. è la verità TU hai solo finto, ma la colpa è mia sono stata io la stupida a credere che tu potessi essere diverso da quello che mostravi agli altri,quando invece oltre a quello che hai sempre dimostrato di essere,non sei nient'altro. Sono io colpevole per non averti chiesto del rapido cambiamento nei miei confronti,per non averti posto domande,ma inconsciamente sapevo le risposte, per questo volevo rimanere nell'ignoranza" risponde furiosa continuando a lanciare fuori parole come se fossero pietre appuntite
"Dannazione! Io non ho finto con te" urla Malfoy,ma lei non si fa impietosire dalle sue parole. Conosce la capacità della serpe di irretire e stavolta non si farà cogiere impreparata.
"Ah no? Perchè la sincerità ha fatto da padrona in ciò che c'è stato tra noi giusto?"chiese ironica.
"Smettila con questo tono Granger" la redarguisce arrabbiato
Hermione è stanca e non sa nemmeno cosa prova per quel ragazzo ,decide che quel giorno ne ha avuto abbastanza di lui e di quell'atteggiamento da Mangiamorte pentito. Lo sorpassa sperando che lui non l'avrebbe fermata. Speranze vane, perchè il ragazzo la prende per un braccio,proprio come quella sera sulla Torre di astronomia,quando lei ha abbassato le difese e le ha permesso di entrare dentro di lei.
"Perdonami"mormora sofferente non avendo nemmeno il coraggio di osservarla negli occhi.
In quella discussione ha  ascoltato quella parola molte volte,ma non l'ha mai presa seriamente,lo guarda sconfitta con gli occhi lucidi "E' me che non riesco a perdonare per averti dato l'opportunità di farmi del male".conclude lapidaria prima di andarsene.
 
 
Dopo essere uscita dall'aula cammina a passo svelto.Ha sempre creduto che correre in quelle situazioni fosse l'ideale,per liberarsi da quelle sensazioni negative ma quello non è il momento per dedicarsi allo sport.Ha intenzione di non farsi sconvolgere la giornata da quell'ameba di un Malfoy per cui riprende il cammino verso la Biblioteca,sperando che li, tra i suoi amati libri possa ritrovare la giusta spensieretazza. Ha impiegato tempo  a ripensare a loro, ad ogni singolo attimo trascorso insieme e da  atto al ragazzo di essere dotato di grandi doti recitative. Lei non si è mai accorta di nulla. Solo alla fine le è sorto più di un dubbio che poi si è rivelato esatto.Ha isolato quei momenti in un angolino della sua testa e a fatica represso quel sentimento che ha provato per Draco,ed ora lei sembra vivere bene. Nonostante ciò non intende instaurare alcun tipo di rapporto con lui. 
Prima di entrare in biblioteca si stampa sulle labbra un sorriso smagliante,in fondo quella lite è stata positiva per lei. Ha colto  l'occasione per dirgli tutto ciò che pensa sfogandosi e privandosi del macigno doloroso che gli ha gravato il cuore.
E' al tavolo che occupa da sempre e che a scuola è conosciuto come "Il tavolo della Granger",tanto che nessuno è solito occuparlo, sapendo che lei prima o poi sarebbe arrivata. Quando però nota il suo tavolo occupato si irrigidisce.
L'"occupante"non è altri che Antares Black che la inchioda con uno sguardo di finta non curanza,alla quale lei replica con uno sguardo omicida,che non tocca quell'adone dagli occhi grigi.
La ragazza fa un respiro profondo e si va  a sedere ad un altro tavolo dove dopo aver consultato vari manuali sull'argomento inizia la ricerca per il professor Ruf. Impiega poco più di un'ora, sviluppando l'argomento molto più del richiesto. Occhieggiando il grande orologio nota come fosse ora di pranzo.
Arrivata in Sala Grande tutti la guardano e parlottano  con il proprio vicino  e con la sua camminata regale si siede accanto a Ginny che la osserva perplessa. 
"Stai bene Hermione?Abbiamo sentito che Black ha occupato il tuo posto in biblioteca" chiede Ron preoccupato.
"Si Ron,non posso ingaggiare la terza guerra magica per questo" replica fingendo indifferenza,quando invece quell'avvenimento l'ha infastidita e non poco.
In Sala Grande di colpo cala il silenzio.Ha appena fatto la sua entrata Antares Black che con la sua bellezza ha già infranto più di un cuore e prima di sedersi sorride sarcastico in direzione di Hermione che si indispone arcuando un sopracciglio solenne.
"A me quel ragazzo non piace,mi inquieta" dice Ginny enigmatica in direzione di Black. Harry annuisce pensieroso.
 
 
 
 
 
"Sei la star del giorno Antares" esordisce Daphne al tavolo di Serpeverde
"Già.Devo aver osato davvero tanto" replica Antares teatralmente accomodandosi sulla panca
Draco Malfoy guarda al tavolo dei grifoni,dopo la discussione con Hermione è furente,nonostante abbia mandato a puttane il suo orgoglio per chiederle perdono,lei si è nascosta dietro tutta l'ostinazione che possiede e non crede alle sue parole.
A ciò si aggiunge il fatto che Antares sta cercando di attirare l'attenzione della bella Grifondoro e questa lo rende geloso marcio. Ha notato come lui la guarda e quei sguardi non gli sono piaciuti per niente. Il suo orgoglio gli impedisce di fronteggiare Antares,pregando Merlino che Hermione non cedesse a quei blandi tentativi di attirare la sua attenzione.
"Sei tutto intero,significa che la Granger non ti ha affatturato" Scherza Pansy sorridente.
" Conosco quello sguardo. Cosa hai  in mente?" domanda Elettra indagatrice al fratello
"E' bella e mi attira. Tutto qui. Non penserai che l'unico ad essersi accorto di lei sia Draco" provoca spicciolo 
Draco Malfoy è rimasto con la forchetta a mezz'aria,la mascella contratta e gli occhi ridotti a due fessure che non fanno presagire niente di buono.Dopoanni di finzione riusce a recuperare la sua espressione impassibile.
"Lasciala stare Antares,lei non è per te" esordisce Malfoy lapidario. Non gli è mai piaciuto Antares.
"Questo lasciamolo decidere a lei" replica ghignando fissando Hermione che ignara conversa con la Weasley.
Draco sa quanto Res sa essere convincente,e in più lui non può impedire che qualcuno si avvicini a lei,quando lui stesso va a letto con altre ragazze. Questa situazione lo frustra e non poco.
 
 
Dopo pranzo Hermione e Ginny sono dirette  verso l'aula di Pozioni e dopo che lei ha raccontato l'accaduto con Malfoy con un discorso di 10 minuti,aspetta il verdetto dell'amica e l'unico suono che la bocca della rossa produce è un "Oh" prolungato.
"Herm, non hai  mai pensato di credergli?". 
Hermione alza un sopracciglio "Sinceramente mi risulta difficile credere alle sue parole" replica con ovvietà
"Non fraintendermi io sono contro tutto ciò che il Furetto dice o fa,ma da come mi hai raccontato tu,anche l'altra volta,sembra sia davvero  dispiaciuto"
Entrno in aula pozioni dove le serpi già sono presenti,Ron ed Harry le seguono persi in discorsi sul Quidditch
"Sfregiato,Pezzente godetevi la fama adesso,che non durerà per sempre" provoca Malfoy sfogando il suo malessere sui due grifondoro
"Furetto stai attento a come parli che adesso non c'è più quella serpe traditrice di tuo padre" replica Harry con disprezzo. Hermione scuote la testa e tenta di avvicinarsi a suo migliore amico.
Malfoy scatta in direzione di Potter fermato da Theo.
"Traditore? se non erro colui che tradi era un amico di tuo padre" è la voce di Antares,mentre fissa Harry con un ghigno irrisorio.
L'aula ammutolisce ed Hermione spalanca gli occhi indignata. Si avvicina ad Harry che fissa Antares Black con la furia omicida negli occhi. La ragazza poggia la sua mano sul braccio del suo amico "Lascia stare Harry" sorride dolcemente. Il ragazzo annuisce e il trio più Ginny si va a sedere dall'altra parte dell'aula.
Quando una giornata inizia male non c'è verso che migliora,pensa Hermione tesa.
Lumacorno entra in classe e la discussione cessa "Oggi parleremo della pozione della Pace dal punto di vista teorico,effettueremo la preparazione la prossima volta. Chi mi sa dire che cosa è questa Pozione?"chiede il professore ai suoi studenti.
Hermione alza la mano ma stranamente non è l'unica.
"Prego Signor Black"parla stupito il professore panciuto
"è una pozione che calma l'ansia e placa l'agitazione. Se però si eccede con gli ingredienti, chi la beve potrebbe cadere in un sonno pesante e a volte irreversibile. È una pozione molto difficile da preparare.L'ingrediente principale è l'essenza di elleboro che va versata in un infuso di tiglio e lasciata bollire per 20 minuti. Dopodiché bisogna aggiungere fiori di gelsomino raccolti all'alba durante il plenilunio e girare tre volte in senso orario e una in senso antiorario" replica il giovane sorridendo e guardando Hermione.
La ragazza ascolta Antares e le duole ammettere che è molto preparato, ma è la prima volta che da sfoggio della sua cultura magica,in altre occasioni è rimasto in disparte ed ha osservato molto. Lei non replica al suo sguardo.
Dopo l'episodio del tavolo della biblioteca avvenuto poche ore prima e l'intervento in aula inizia a pensare che tutto sia un affronto nei suoi riguardi. Scaccia quei pensieri, si stava lasciando condizionare dai discorsi di Harry,anche se ora inizia a dare maggiormente credito al suo amico.Che i due Black fossero misteriosi questo era un dato di fatto. Ma cosa nascondevano?
"Eccellente 10 punti per serpeverde" dice entusiasta il professore
Draco Malfoy osserva Antares e ha capito la sua tattica con la Granger.La gelosia aumenta.

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***









 


Capitolo VII





Hogsmeade è il piccolo paesino limitrofo ad Hogwarts abitato da soli maghi e streghe,dove il sabato gli studenti,dal terzo anno, possono  trascorrere la giornata.
Harry,Hermione e Ginny sono stati praticamente costretti da Ron a passare da Mielandia per acquistare dolci.
L'odore di zucchero invade l'aria del negozio,solo quella è sufficiente a far cariare i denti. La mente di Hermione è catapultata in Australia dai suoi genitori dentisti che da piccola gli hanno detto sempre che se avesse mangiato tanti dolci le si sarebbero  caduti i denti, ma lei ha sorriso davanti a quelle ammonizioni blande e ne ha mangiati lo stesso. 
Usciti da Mielandia con un Ronald su di giri per le scorte di Api Frizzole e Gelatine tutti gusti +, si dirigono ai Tre manici di Scopa per bere qualcosa. Entrati nel Pub di Madama Rosmerta,per la quale Ron,ha avuto una cotta durante il quarto anno,prendono posto ad un tavolo già occupato da Luna e Neville.
"Fatto acquisti ragazzi?"esordisce Luna con i suoi occhi sognanti e con la fronte parzialmente coperta da un cappello blu elettrico
"Ron ha quasi svaliggiato Mielandia" replica Harry ridendo riberandosi del pesante giaccone.
"Ah ragazzi questa sera c'è una festa a Corvonero, venite?"li invita Luna felice battendo le mani.
La casa di Priscilla è famosa ad Hogwarts per organizzare festini,sono anche bravi,a differenza delle serpi dove le feste si concludono sempre con qualche rissa.
Hermione st per rispondere negativamente ma Ginny è più veloce "Ovviamente io ed Herm ci saremo" trilla felice la rossa di partecipare alle feste.
"Grazie per aver chiesto il mio parere" sorride Hermione sarcastica all'amica. 
"Non fare la bacchettona" l'ammonisce la rossa "E' solo una festa ed avevi promesso che avresti partecipato di più agli eventi di questo genere"conclude ricordandole quella promessa che Ginny le ha strappato prima dell'inizio della scuola. 
Hermione annuisce poco convinta,ma sa che intavolare un discorso cosi con Ginny sarebbe stata una sconfitta su  tutti i fronti.
Mentre sorseggiano le loro Burrobirre e rono allegramente alle battute di Ron,nel pub fecero il loro ingresso le serpi.
Draco guarda Hermione che ricambia lo sguardo del ragazzo che si sofferma un po'troppo sulla scollatura a barca del suo maglione . Ciò provoca un violento rossore sulle gote della ragazza ed anche una punta d'indignazione per quello sguardo sfacciato.
"Ciao Hermione,è tanto che non parliamo" la saluta Daphne fermandosi al tavolo dei grifoni
"Immagino amicizie diverse" rispose Harry con un sorrisetto ironico in direzione della bionda
"Potter non hai nessuna con cui trascorrere il tuo tempo oggi?" risponde ironioca la serpeverde
"No Greengrass,il sabato è il mio giorno libero,ma se vuoi per te posso fare un'eccezione" conclude il bambino sopravvissuto fintamente pensieroso facendo l'occhiolino. Ron scoppia a ridere..Daphne lo guarda indignata. 
Hermione è stupita dal comportamento dell'amico. Non è da lui provocare in quel modo. Dove è finito il timido Harry Potter? Sta per intervenire quando un Malfoy furente si avvicina al tavolo.
"Sfregiato,osa fare una battuta del genere di nuovo ad una delle mie amiche e la pagherai cara" parla gelido Malfoy fissando i suoi irrequieti occhi chiari  sulla figura indifferente di Harry.
"Difendi la futura cognatina Malfoy?"replica sarcastico. Hermione deglutisce,ricordando quando ha letto sul Profeta,della futura unione tra il rampollo dei Malfoy e la secondogenita di casa Greengrass. Draco fissa Hermione implorante,ma lei distoglie lo sguardo.E' come se una lama l'avesse colpita e qualcuno sta affondando nelle sue viscere.
"Ti chiedo scusa Daphne se ti ho offeso in qualche modo.La mia era solo una battuta" si scusa Harry veramente dispiaciuto
Hermione sorride al suo amico, fiera di lui. Ha capito di essersi spinto  oltre ed ha posto rimedio. Daphne annuisce sorridendo e prendendo posto accanto a Pansy.
"Malfoy la situazione è chiarita,ora puoi andare" Hermione lo invita ad andarsene con una formalità solenne ed un volto greve. Detesta che lui sia così vicino a lei.
"Che c'è Granger ti do fastidio?" la provoca spostandole un boccolo sfuggito alla forcina. 
Hermione diventa rossa ed indietreggia,non sapendo che intenzioni avesse quella viscida serpe. E' oltraggiata. Lui non deve avere l'ardire di toccarla.
"Non osare toccarla" scatta Harry furente.
Malfoy ghigna "Sei cosi prevedibile Potter" sbuffa prima di tornare al suo tavolo.
"Non permetterti più Malfoy o la paghi cara" continua Harry con una smorfia irritata sul volto. Malfoy lo osserva con la mascella tesa prima di sospirare ed evitare di replicare.
Hermione e gli altri continuano a conversare fino a quando Harry,Ron,Luna e Neville si alzano per andare da Scrivenshaft,per acquistare inchiostro e pergamente,  accordandosi con le due ragazze che si sarebbero visti più tardi.
"Finalmente sole" esordisce Zabini alle due ragazze,che sembra avesse aspettato quel momento per recarsi da loro
Hermione alza un sopracciglio perplessa quando Blaise si accomoda di fronte a loro.
"Ciao Zabini"replicarono quasi in coro 
"Allora dolci grifondoro,stasera ci sarete alla festa dei Corvi?" chiede guardando Ginny, che annuisce con la bocca tirata in un sorriso.
In quel momento entrarano i due Black nel pub, sfilando davanti al tavolo delle due grifondoro
"Granger" sorride Antares inclinando il capo e continuando a camminare.
"Black" replica la ragazza senza far trapelare il suo stupore e sorridendo in direzione di Electra,con cui almeno una volta ha parlato.
"E tu Zabini ci sarai alla festa?" chiede Hermione,provando a fare conversazione
"Ovviamente,io sono l'anima delle feste" parla vantandosi indicandosi
Hermione scoppia a ridere seguita da Ginny che dopo la risposta del ragazzo si è illuminata.
"Potter ha esagerato con Daph prima" dice il moro rabbuiandosi 
"Gli ha chiesto scusa" afferma Ginny con un tono di voce superiore del necessario.
Blaise la guarda con uno sguardo furioso "Sei ancora innamorata di lui vero?"chiede sprezzante
Hermione sgrana gli occhi, sta facendo da spettatrice a quel teatrino messo su dal serpeverde,il quale ha appena lanciato una bomba
"Non sapevo che il grande Zabini si interessasse a ciò che provo o non provo per Harry" replica fiera la rossa alzando il mento e riducendo gli occhi a due fessure.
"Mi interesso dal momento che noto che mi mangi con gli occhi e poi difendi a spada tratta il salvatore del nostro mondo"
Ginny è rossa in viso ed Hermione si sente veramente di troppo.
"Ti aspetto fuori" parla in direzione della rossa che annuisce.
 
 
 
 
 
High Street,la via principale del Villaggio,è popolata da studentischiamazzanti. L'aria di fine settembre non è fredda,quell'anno il clima è stato clemente e un tiepido sole fa capolino tra le tipiche nuvole del paesaggio britannico.
Seduta su una panchina, vi è Hermione rimasta stupita dallo slancio di coraggio di Zabini.Evidentemente la codardia che regna nelle anime degli abitanti dei sotterranei di Hogwarts,non è una peculiarità di quel serpeverde.
Controlla se nella sua borsa ci sia qualche libro, almeno avrebbe atteso Ginny leggendo qualcosa.Dalla sua borsa ne esce una copia di "La volpe e il piccolo principe",l'ha riletto quell'estate in Australia,dopo anni dalla prima volta.
Sorride, quel libro di poche pagine racchiude l'essenza vera dell'amicizia.
Comincia a sfogliarlo notando  tutte le sottolineature delle frasi sulle quali si è trovata a riflettere,ma poi scorrendo le pagine non ha sottolineato più nulla,giungendo alla conclusione che avrebbe dovuto riflettere su tutto il libro.
"Hermione scusa se me ne sono andata prima" è Daphne che la raggiunge alla panchina riscuotendola da i suoi pensieri
"No, scusa tu per il comportamento di Harry" replica Hermione mortificata
"Evidentemente tutto il sesso che sta facendo gli avrà fatto montare la testa" scherza la bionda sarcastica con una smorfia sul volto che lei non sa definire.
Hermione scoppia a ridere davanti all'esplicità di Daphne,ma scaccia il pensiero di Harry in intimità.
"Sai per caso se Ginny e Zabini abbiano finito di parlare?" chiede alla bionda serpe avvolta da un cappotto chiar che fascia la figura eterea di Daphne dandole un aspetto più etereo.
"No,ma i toni erano alti.Madama Rosmerta li ha ripresi più volte" . 
Hermione scuote la testa preoccupata.
"Blaise è cotto della Weasley,solo che ha paura. Teme il paragone con Potter" la informa Daphne come se fosse una questione personale
"Harry è una persona eccezionale e Ginny lo ha amato per anni,credo che fosse abbastanza ovvia la cosa-la serpeverde fece si con la testa- Solo che adesso lei ha voltato pagina".
"Ehi Daph,ti cercavo.Ciao Granger" è un' Astoria Greengrass sorridente. 
Hermione rispose con un cenno della testa.Non ce l'ha con quella ragazza ma ogni volta che la vede torna con la mente a quel giorno, quando ha sorpreso lei e Draco che facevano sesso nelle serre. Vorrebbe oblivarsi,sarebbe un'ottima trovata per rinnegare un passato che detesta.
Astoria è bella,molto bella,purosangue,senza apparentemente un minimo di cervello,la sposa ideale per uno come Malfoy.
"Come mai mi cercavi?"chiede Daphne a sua sorella
Hermione continua a sfogliare il suo libro,evitando di ascoltare.Sembra che quel giorno il suo ruolo sarebbe stato il terzo incomodo.
Astoria fa spallucce e raggiunge il gruppetto di serpi del suo anno.
"Non fargliene una colpa" mormora la bionda cauta ad Hermione,che solleva un sopracciglio perplessa
"So tutto Hermione,Draco è il mio migliore amico e ci confidiamo e mi ha raccontato della lite di ieri"parla colpevole Daphne.Hermione sospira esasperata,non sa del rapporto tra i due serpeverde e non ama che qualcuno sappia dei loro trascorsi.
"Io non incolpo nessuno, se non me stessa"replica vaga guardando un punto fisso davanti a se. E' incredibile come il suo orgoglio la condanna.
"Mi ha detto che non credi alle sue parole. Vorrei poterti dirti tante cose, ma non posso" sibila Daphne dispiaciuta con gli occhi fissi sull'asfalto bagnato di High Street.
Hermione apre la bocca per rispondere, ma una furente Ginevra Weasley,esce dalla porta di legno del pub, imprecando contro Blaise Zabini, e tutti i serpeverde. La rossa si accende una sigaretta e livida in volto si dirige alla panchina facendosi spazio tra la folla.
Le due ragazze la guardano perplesse mentre Ginny regolarizza il suo respiro.
"Io lo uccido" parla la rossa mentre lasciava andare il fumo dalla bocca.
Daphne trattiene una risata ed Hermione la fissa perplessa.
"E' un idiota,ha continuato ad insinuare che sono innamorata di Harry,mi ha detto parole terribili.Poi in un momento di rabbia gli ho urlato contro che Harry era unico e che lui,probabilmente,non sarà mai come lui.Ed in quel momento,mi ha trafitto con lo sguardo e  se ne è andato!" dice Ginny inserendo qualche imprecazione e parolaccia.
Hermione spalanca gli occhi, Daphne,invece, guarda male la rossa e stizzita rientra nel pub
"Ginny mi dispiace,ma tra voi era successo già qualcosa?"chiede Hermione non capendo l'atteggiamento di Blaise.
"No Herm,è un pazzo"
"No,èsolo innamorato"  sorride ad una Ginny meravigliata dall'affermazione.
Percorrono High Street,fermandosi a parlare con qualche studente. Incontrarono Harry e Ron all'uscita di Zonko, ed insieme percorrono la strada verso Hogwarts.
 
 
 
 
 
 
 
 
 Alcol a fiumi,corpi avvinghiati a ballare una musica rumorosa ed aria viziata. Questo è lo spettacolo che giunge alle sue iridi quando fanno ingresso nella sala comune di Corvonero.
Hermione si guarda intorno notando il busto marmoreo di Priscilla Corvonero,fondatrice della Casata,con in testa il diadema,che si è rivelato essere uno degli Horcrux.Inciso sotto la statua,vi è la seguente scritta: Un ingegno smisurato è per il mago un dono grato.
Insieme a Ginny si dirige al tavolo degli alcolici,dove la rossa riempie due bicchieri di Whiskey Incendiario,ponendogliene uno e sollevando i calici,come se fosse un brindisi. La sua migliore amica è fasciata da un mini abito color verde smeraldo,i capelli fulvi le ricadono lisci sulle spalle ed è totalmente a suo agio con le gambe del tutto scoperte. Lei,invece, tenta di abbassare quel vestito striminzito blu elettrico. 
"Granger,sei l'ultima persona che pensavo di trovare qui" esordisce Zac Smith di Tassorosso sorridendo,Hermione risponde con un sorriso sperando che la sua reputazione da studentessa modello non venisse alterata da quella festa a cui forse,avrebbe dovuto opporsi.
"Ehi ragazze ce l'avete fatta" trilla una saltellante Luna Lovegood con al collo la sua immancabile collana contro i nargilli
"Siamo appena arrivate,avete fatto un ottimo lavoro " si complimenta Ginny entusiasta indicando la Sala Comune totalmente allestita per l'evento.
"Ginny,Hermione benvenute" parla Therry Steeval guardando attentamente le ragazze con sguardo compiaciuto,affiancato dai suoi immancabili amici Micheal Corner ed Anthony Goldstein. Tre Corvi del settimo anno,che hanno partecipato alle riunioni dell'Esercito di Silente e che hanno combattuto a Maggio contro Voldemort e i Mangiamorte.
Hermione guarda il centro della sala e nota Draco Malfoy,con una camicia scura ed un pantalone nero, che stringe la vita di Astoria.
La Granger scuote la testa amareggiata. Lei non ha creduto alle sue parole di qualche giorno prima,lui ha sempre finto e quel ballo ne è la piena dimostrazione. Anche se magari tra loro poteva esserci solo sesso.Scaccia quelle conclusioni, manca solo che lo giustificasse.
Riempie ancora il suo bicchiere con quel liquido che brucia la gola ,decidendo che è arrivato il momento di divertirsi.
Insieme a Ginny,si  butta nella mischia e cominciano a ridere e a ballare.La musica è assordante ed avverte il sangue pulsare nelle vene,l'alcol gli ha già dato alla testa.
Un malizioso Zabini giunge alle spalle di Ginny,afferrandola per i fianachi per ballare,contatto a cui la rossa non si oppone anzi,si volta ed allaccia le braccia al collo del bel serpeverde dal fascino italiano.
Lei si guarda intorno alla ricerca di Harry e Ron,ha intravisto una testa rossa in compagnia di Dean e Seamus e si sta dirigendo da quella parte,quando qualcuno le afferra la mano. Una presa ferrea ma calorosa.
"Balla con me Granger" mormora suadente Antares Black mentre la teneva tra le braccia.
Hermione spalanca gli occhi per lo stupore,i due non si sono mai parlati a causa dei pregiudizi che il trio nutre per i due Black.
E' imbarazzata per la vicinanza inaspettata,le chiare gote della riccia si colorano di rosa,abbassa la testa ma annuisce alla richiesta del ragazzo.
Antares vanta una bellezza magnetica,una di quelle bellezze che se incontri per strada,ti volti a guardare, perchè sarebbe impossibile non notarlo.
Indossa un pantalone scuro che le avvolge le gambe e una camicia color avion,dove sono stati lasciati sbottonati i primi bottoni, mostrando il petto non molto muscoloso del ragazzo,ha delle labbra che che ti costringono al peccato. Gli occhi,poi, ti trafiggono..
Quei pensieri stanno risvegliando i suoi ormoni e l'alcol che circola nelle sue vene non l'aiuta a ragionare,anzi la inibisce totalmente.
"Spero che tu non ce l'abbia con me,per la storia della biblioteca" le sussura all'orecchio.La voce del ragazzo è roca e calda,mentre si infrange sul suo collo.Hermione socchiuse gli occhi, il profumo di menta fresca misto ad alcol che emana Antares le inebria i sensi.
"No" disse con una voce strascicata a causa del whiskey,il ragazzo la tiene per la vita,la sua stretta è salda,ma gentile.
Hermione allaccia le sue esili braccia al collo di Black, i loro corpi si sfiorano continuamente a causa del ritmo della musica.
"Mi chiedo come mai non ci siamo mai parlati" dice Hermione che grazie all'alcol è più disinibita
Il ragazzo sorride inclinando la testa indietro,una risata cristallina e pulita "Credo perchè sua maestà,non parla con le serpi"recita tetaralmente Antares.
Hermione ride e.scuote la testa "Non è vero" replica lei mettendo quasi il broncio,prima di scoppiare nuovamente a ridere,seguita dal ragazzo.
I volti dei due erano vicini.Il ragazzo la guarda con uno scintillio di malizia, e prima che la ragazza se ne accorga si trova le labbra del ragazzo premute contro le sue.
E li Hermione capìsce la veridicità della frase:l'unico modo per resistere alle tentazioni è cedervi.
Spenge ogni neurone che alberga il suo indaffarato cervello e risponde al bacio del ragazzo,inizialmente il contatto era casto e semplice ma la lingua del ragazzo chiese presto l'accesso della sua bocca,Hermione schiuse le labbra e il bacio si fece più audace,le lingue danzavano all'unisono,fregandosene di chi avessero intorno. Una mano del ragazzo affondò tra i boccoli,facendole inclinare la testa per un bacio più invasivo. Si assaggiano divorandosi. Una guerra quella che non avrebbe visto nè vincitori e nè vinti. Quando l'incantesimo finisce,il ragazzo la guarda e sorride. Lui ha la bocca gonfia ed arrossata dal bacio,gli occhi scintillono nelle luci cangianti della sala Comune. Le bacia delicatamente una mano prima di andarsene.
La Granger si guarda intorno,tutti hanno continuato a ballare e sembra nessuno si sua curatodell'accaduto. Occhieggia Ginny accanto al tavolo degli alcolici,la rossa ha gli occhi spalancati e quando Hermione l'affianca,le allunga un bicchiere di whiskey,senza dire nessuna parola.
"Per Merlino,che bacio" esordisce Ginny risvegliandosi dallo stato di trance in cui è caduta 
"Già,piuttosto tu con Blaise?"corruga gli occhi perplessa cambiando discorso. Nessuno l'ha mai baciata in quel modo così appassionato. Il modo di chi ti desidera e non teme fartelo sapere. Draco non l'ha mai baciata in quel modo. 
"Ci siamo baciati" dice piatta la rossa
"E?" incalza Hermione cercando di dover tirare fuori le parole all'amica
"è stato bellissimo" sorride Ginny con le gote arrossate. 
Per lo meno Ginny il giorno dopo non si sarebbe posta domanda sul cedere alle tentazioni.
 
 
 
 
 
 
Intanto, nel buio dei sotterranei una figura incappucciata sorpassa  una piccola porticina,con uno schiocco di dita accende le candele che costeggiano il diametro del soffitto e la stanza tonda si illumina.
La figura si accende una sigaretta e il fumo gli invade i polmoni.Guardò le pareti,per lo meno,li in quella stanza dove il mondo rimane fuori,può illudersi che quei sorrisi e quegli sguardi siano solo per lui...
 
 
 
 
Harry Potter e Ron Weasley corrono affannati per Hogwarts alla ricerca di Ginny ed Hermione.
Ron ha saputo da Calì che Ginny  non ha dormito in camera,inoltre nessuno ha visto tornare Hermione. I due sono preoccupati e come furie entrano in sala Grande.
Ron cammina a passo di marcia fino al tavolo delle serpi e si posiziona davanti agli studenti del settimo anno.
"Zabini,che fine ha fatto mia sorella?"ringhia Ron minaccioso alla serpe dai capelli color pece che lo fissa alquanto stranito.
"L'ultima volta che l'ho vista è stato ieri sera alla festa. Perchè cosa succede?" risponde preoccupato il moro serpeverde
"Succede che Ginny ed Hermione sono sparite,nessuno le ha viste tornare a Grifondoro.Le abbiamo cercate ovunque"spiega Ron 
Draco Malfoy che fino a quel momento,non si è curato della presenza dei due,rizza le orecchie. Lui è andato via dopo aver visto il bacio della Granger con Antares,non ha retto il colpo,ma ha scorto  Antares tornare nei sotterranei da solo.
Ha visto le due ragazze bere e spera che nessuno si sia approfittato della situazione. 
"Spero che stiano bene. Hermione non è abituata a bere,se le fosse successo qualcosa,non me lo perdonerei"dice Harry preoccupato passandosi malamente una mano sul volto.
"Piuttosto voi due,vi ho visti uscire dal nostro dormitorio stamattina"sorrise sornione Theo. 
Harry e Ron si irrigidiscono,mentre gli occhi sono puntati su di loro.
"La mia migliore amica e Ginny non si trovano da nessuna parte e tu te ne esci con una frase del genere?" si indigna Potter con una smorfia cercando di riportare l'attenzione dove era prima.
Chiunque li osservasse,avrebbe potuto dire che per la prima volta serpi e grifoni stanno conversando civilmente.
"Black,tu sei stato visto con Hermione,per caso sai qualcosa?" si volta Harry agitato 
"No e prima che smuovi il Ministro della Magia,voltati. Sono arrivate" replica Antares incurante indicando la porta d'entrata.
Malfoy tira un sospiro di sollievo impercettibile.Lei riesce a farlo preoccupare anche per delle sciocchezze.
Hermione e Ginny si guardano perplesse alla vista dei due grifondoro al tavolo delle serpi. Ron abbraccia sua sorella ed Harry prende in braccio Hermione,che la mette a terra solo dopo le minacce di schiantesimi della ragazza.
"Ma dove avete dormito"sorride Harry sollevato
Ginny fece per parlare ma Hermione la bloccò "No. Voi dove avete dormito. E niente bugie. Seamus ci ha detto che non avete dormito alla Torre" li sfida Hermione saccente con il mento alto.
Harry e Ron abbassano lo sguardo colpevoli,davanti alle serpi ghignanti. Ginny  sorride a Blaise ed è piegata in due dalle risate alla vista dell'espressioni meste dei due ragazzi.
"Hermione adesso non è il momento"parla Ron imbarazzato
"E vabene vorrà dire che non vi diremo dove abbiamo dormito noi"replica Hermione saccente sorridendo ad Antares che replica mostrando dei denti bianchi.
Si sarebbero chiariti successivamente.
Harry e Ron seguono Hermione al tavolo di Grifondoro,continuando a chiederle dove lei e Ginny avessero trascorso la notte.
"Ehi Weasley,dove avete dormito?" domanda Theo curioso a Ginny che ancora ride davanti al tavolo delle serpi,la rossa si fa subito seria.
"Non sono affari tuoi Nott" replica andandosene via con il mento alto,sotto lo sguardo irato di Zabini.
 
In Sala Grande sono rimasti in pochi,tra i quali Hermione che legge l'edizione domenicale di "Il Cavillo" e nello stesso tempo fugge allo sguardo di Antares che da quando è entrata ha avuto la costante sensazione che lui la osservasse.
Dovrebbe cominciare a riflettere sul bacio. Le è piaciuto quel contatto inaspettato con il bel Black,ma ora non sa ciò che lui si aspetta,per cui aspetterà una mossa da lui. 
Abbassa il giornale, e nota lo sguardo cinereo di Malfoy che si abbatte su di lei con rabbia.
Hermione arcua un sopracciglio in direzione del biondo,che si alza e se ne va,non prima di averle dedicato l'ennesima occhiataccia.
La ragazza sbuffò irritata per quell'atteggiamento e continuando a bere  un sorso del suo succo di zucca. Sta iniziando la lettura de "La Gazzetta del Profeta"davanti a lei si accomoda Blaise Zabini con uno sguardo tra l'arrabbiato e il preoccupato. 
"Granger,dove avete dormito stanotte?"sbotta con il tono di uno che nonostante non volesse sapere la risposta,ha comunque posto la domanda.
Hermione scoppia a ridere "Abbiamo dormito nella mia stanza,solo che l'ho sigillata ed insonorizzata,per cui anche se quei due sono venuti a bussare alla porta,non li abbiamo sentiti. Stai sereno"risponde sorridendo.
"Stavo impazzendo,grazie" rise alzandosi sollevato dalla notizia
"Ah prima che me ne dimentichi. Theo ha visto Weasley e Potter uscire dal dormitorio di Serpeverde stamattina" dice prima di andarsene,lasciando un'Hermione a dir poco perplessa.



Note: Salve ho accorpato i vecchi capitoli 9 e 10... Spero che vi piaccia... a presto... Forza Antares !!!
Ely:DD

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


 



Capitolo VIII






Le fiamme  danzano nel camino della Sala Comune di Grifondoro,le lunghe tende che richiamano ai colori della casata sono aperte e lasciano intravedere un cielo grigio chiaro.Sopra i divanetti di velluto rosso siedono quattro figure in silenzio.C'è chi legge,chi pensa e chi come Harry Potter si pone domande,alle quali  non vi sono risposte. Non ha mai posseduto quella sete di conoscenza che caratterizza Hermione,ma ha la tenacia che lo costringe ad avanzare fino alla soluzione dell'enigma.
"Dobbiamo parlare"sospira Harry Potter rompendo il silenzio. Sa che tenersi tutto dentro non aiuta mai,anzi peggiora solo la situazione.
Ginny abbassa la sua rivista di gossip,Hermione alza gli occhi dalle pagine del libro che sta leggendo e Ron si riscuote dai suoi pensieri.
L'attenzione dei presenti è tutta su di lui che prima di iniziare a parlare si sofferma a pensare. L'arrivo di quei due non gli piace. Vi è un qualcosa nel loro arrivo che lo allerta. Forse la sua è una paranoia,ma eseguire qualche controllo,porre domande quà e là non costa nulla.
"Dobbiamo scoprire chi sono Antares ed Electra Black" spiega spicciolo guardando i suoi amici. Trattiene un sorriso alla vista di Hermione che sgrana gli occhi. Una volta,tempo addietro gliel'ha detto che ha un invidiabile dono della sintesi.
"Ascoltatemi,è strano che nessuno nel Mondo magico,a parte,le famiglie di Serpeverde,li conosca.Ed inoltre dove hanno vissuto prima di Hogwarts? Dove hanno studiato?"Harry pone quelle domande con tono incalzante.
"Infatti è molto strano,a me quell'Antares non mi piace,la sua presenza mi inquieta,ma non so spiegare il perchè" dice Ginny dubbiossa portando un indice sotto al mento. Harry a volte,guardandola, ricorda il periodo che ha creduto di amarla. Forse se lui non avesse vissuto quella vita maledetta,l'avrebbe amata ancora. Le augura il meglio. Un meglio che non è lui.
"Herm puoi controllare in Biblioteca?-esita- Sicuramente esiste qualche libro sulla famiglia Black" conclude pensieroso lui con occhi gentili. Uno sguardo che riserva solo a lei,che negli anni è stata amica,sorella a volte,perfino,madre. Ama Hermione di un amore viscerale,sentimento spesso frainteso da tutti ma assolutamente puro. 
L'amica annuisce,mentre accarezza distratta la copertina del libro che giace sul suo grembo.
"Io e Ron cercheremo di far parlare Sirius,sono sicuro che sa più di quello che dice"sbuffa Harry. Sa che il suo padrino nasconde qualcosa e questo lo indispone. 
"Io chiederò a Blaise"sorride Ginny,che ha iniziato a frequentare il bel Serpeverde. Spera solo che questa volta sia per lei quella giusta.
 
 
 
 
 
 
Hermione,stretta nella sua sciarpa rosso-oro,si appresta a raggiungere la Biblioteca. Avrebbe iniziato la ricerca sui due Black quel giorno,senza perdere ulteriore tempo.
Il corridoio è poco popolato ed i rumori dei suoi passi aggraziati riecheggiano tra le mura  del castello.E' pomeriggio ma pare sera inoltrata. A volte preferirebbe vivere in paesi dove il sole non abbandona mai il cielo. 
Entrando in Biblioteca saluta Madama Pince e si reca al "suo tavolo",ma lo trova occupato nuovamente da Antares Black, che la fissa altezzoso.E' trascorso poco più di un mese dalla festa a Corvonero ed Hermione ha evitato Antares.Ha archiviato il bacio,come una tentazione alla quale è ceduta sotto  l'effetto dell'alcol. Non sarebbe mai più successo nulla.
Il ragazzo ha occupato altre volte il suo tavolo in biblioteca,probabilmente per scatenare una sua reazione. Lei però non gli ha mai rivolto la parola. Ha fatto violenza su se stessa per evitarlo. E' innegabile l'attrazione che la lega al bel Black, ma è la stessa che la spinge a tenerlo lontano.. 
Lei si limita ad arcuare un sopracciglio come risposta, si reca nello scaffale adibito ed osserva i titoli dei libri.Puntella con l'indice le varie copertine e sceglie con cura quei pochi tomi che le occorrono. 
Volge le pagine di quei libri con perizia.Nota come essi siano antecedenti alla nascità dei due ragazzi. Sbuffa chiudendoli con nervosismo per non aver tratto nulla  da quei tomi vecchi ed afferra  l'unico manuale che mostra l'albero genealogico dei Black,edizione piuttosto recente.
Constata con pazienza che l' albero si conclude con Draco Malfoy. L'immagine del Purosangue è stilizzata,senza dettagli e si stupisce di come appaia bello anche così. E' spoglio di ogni particolare che impreziosisce la sua figura,ma nonostante tutto rimane affascinante. Scuote la testa focalizzando la sua mente sui due gemelli.
La situazione comincia a preoccuparla notevolmente. 
Chi sono Antares ed Electra Black? 
Hermione poggia il libro sullo scaffale.Quando si volta scorge Antares adagiato alla libreria di legno che la osserva. La divisa di Slytherin lo avvolge,e gli occhi grigi la scrutano.  Lui abbassa lo sguardo con un sorrisino irriverente sulle labbra. Hermione vorrebbe mantenere una parvenza di lucidità,ma lui la priva di pensieri coerenti. Lei è immobile,quando Antares avanza verso di lei.
"Miss Granger" esordisce in un mormorio roco. Lei esibisce una smorfia imbarazzata. Probabilmente evitarlo non è stata una grande idea.
"Black" sorride sistemandosi un ricciolo molesto dietro l'orecchio "Ti serve qualcosa?"deglutisce lei sperando che le sue gote non assumano un colore rossastro. Lui si avvicina di più a lei,arrestandosi a qualche passo. -In realtà si- la guarda lui dandole modo di scorgere,tra quelle iridi grigie, delle pagliuzze smeraldine addensarsi verso la pupilla. "Vorrei sapere perchè mi eviti con così tanta tenacia?"sussurra e spezza la bocca in un ghigno compiaciuto.
"Sono in imbarazzo per ciò che è accaduto alla festa" ora si che è in imbarazzo "Sai l'alcol,la musica " sta tentando di accampare una scusa soddisfacente, ma lui scoppia in una risata cristallina. "E' così deplorevole per Hermione Granger ammettere di avermi baciato perchè lo ha desiderato?". 
Quando si è avvicinato così tanto? Hermione avverte delle dita sfiorarle le guance. Il respiro di Antares si infrange sulla sua bocca. Si osservano ed Hermione non può fare a meno di soffermarsi su quelle labbra rosee e fini.La mano di lui si apre sul suo collo. Un tocco carezzevole. Hermione si alza le punta e lo bacia. E' un bacio diverso dal primo,perchè lei stavolta ha la piena consapevolezza di ciò che sta facendo. E'un contatto pregno di bramosia perchè vanta un'attesa notevole. Antares la bacia con ardore. La stringe a se,mentre Hermione esplora,con la lingua,la bocca dello Slytherin. Si staccano quando l'ossigeno viene meno, ed Antares poggia la fronte sulla sua. Lei socchiude gli occhi e respira piano. Vi è un'emozione misteriosa in quel contatto. Una scarica elettrica pericolosa. Antares la prende e la conduce in una corsia della biblioteca più nascosta, prima di avventarsi sul suo collo. Hermione ha le gambe tremanti per i brividi che quei baci le provocano,tanto che si artiglia al collo del Black e facendo una lieve pressione sulla sua testa. 
"Ti voglio" sussurra con respiro corto il ragazzo. Lei lo stringe maggiormente ed avverte l'erezione del giovane sfiorarle l'inguine. Ed ora?

 
 
 
 
 
 
 
 
 
La stanza è immersa nel buio, l' odore di alcol e fumo di sigaretta impregna l'aria viziandola.Il ragazzo steso sul letto con le lenzuola, di cotone chiaro, attorcigliate sul fondo del letto , sembra non curarsi di tutto ciò che lo circonda. Se ne sta li,adagiato, con lo sguardo vacuo rivolto su quel soffitto bianco,che pare incutergli sicurezza. 
I capelli scompigliati,la camicia della divisa fuori dai pantaloni,la cravatta allentata.
Tutto stona li dentro.
Perso.Vuoto.

Non parla con Hermione da un mese,dalla loro ultima discussione dove lei ha ribadito quanto  falso sia stato con lei. Lui che vuole dirle  tutto ma non può,perchè non potrebbe supportare con i fatti le sue parole.
Sbuffa esasperato.Quel bacio a cui ha fatto da spettatore gli ha spezzato l' anima .Quell'anima che solo quando incrocia quel paio d'occhi dorati sembra rinascere.Ma adesso che lei nemmeno lo degna  di uno sguardo,quell'anima vaga dentro di lui,limitandosi a farlo sopravvivere. E' questo senso di vuoto terribile che ha provato Hermione quando l'ha visto insieme ad Astoria? 
Non sa cosa ha provato Hermione. Ma se anche fosse stato lo stesso dolore,lui lo merita in pieno.
La porta della stanza si apre, ma lui non si volta nemmeno a vedere chi sia stato ad interrompere il corso dei suoi pensieri.
Blaise Zabini entra cauto nella stanza,scuote la testa alla vista del suo amico gettato sul letto,con lo sguardo perso nel nulla  del soffitto e un bicchiere quasi vuoto, che dedusse fosse, di Whiskey Incendiario,sul comodino d'ebano.
Non parla e si siede sulla poltrona di pelle nera davanti al letto a baldacchino di Draco. Stanno in silenzio.Blaise non riesce a vedere cosi il suo amico di una vita,quel Draco Malfoy sempre altezzoso ed arrogante.
"Hai mai pensato perchè proprio lei?"chiede Blaise con la volontà di scuoterlo e rompendo il silenzio
"Ogni giorno Blaise,ogni giorno"replica il biondo in un sussurro senza guardarlo bevendo un sorso di wheaskey. Se lo chiede sempre. 
"E a quale conclusione sei giunto?"continua il moro accomodandosi meglio sulla poltrona
"E' come se lei avesse le risposte a tutte le mie domande-risponde serio-Ma non so spiegarlo neanche io" conclude notando l'espressione perplessa dell'amico
"Lei è una che ha molte risposte Draco- dice sorridendo-ma da come ne parli credi che ne abbia anche per le tue domande"conclude serio
"Non lo credo.Ne sono certo. Ma comunque come mai sei qui?" .Draco  ne è certo. Hermione è la donna giusta per lui. E'un pensiero presuntuoso il suo, ma è una certezza che non lo fa annegare nell'oblio.
"Ah già,vedendoti in stato catatonico me ne stavo quasi dimenticando. Ho trascorso il pomeriggio con Ginny, e mi ha chiesto dove avessero studiato Res ed Ele prima di venire qui. Sono certo che il trio sta ficcanasando"
"Non sono affatto stupito,ma non troveranno nulla"asserisce  Draco ghignando. Ha immaginato che i tre Salvatori del Mondo Magico non si sarebbero fatti scappare la ghiotta occasione di ficcanasare l'arrivo di Elettra ed Antares.
"Non sottovalutarli"lo redarguisce Blaise con sguardo ammonitore.
"Non lo faccio,ma non c'è nulla su di loro"solleva le spalle Draco. Ed è vero, è come se loro non esistessero.
Blaise annuisce e prima di varcare la porta guarda Draco "Spero veramente che lei abbia le risposte per tutte le tue domande"conclude sorridendo.





Draco è nel bagno sito al primo piano. Lo specchio di fronte a lui rimanda il riflesso di un ragazzo attraente dai lineamenti principeschi ed il portamento regale, si sta sciacquando le mani prima di recarsi a cena.
"Ciao Malfoy" esordiscono gioviali Goldstein e Steeval che imitano i suoi stessi gesti. Sono Corvonero del suo stesso anno. E' strano come in quegli anni il loro rapporto si sia esaurito alla mera formalità del saluto. Lui non è mai stato un tipo da grandi amicizie,in fondo quei due sono perfino intelligenti. Replica con un gesto del capo
"Ti stavo raccontando della Granger e di Black" parla Steeval in direzione del compagno di casa. Lui nel momento in cui udisce quei due cognomi insieme sente una marea di sensazioni diverse invaderlo "Erano appartati nell'ultima corsia della Biblioteca,quella prima del reparto proibito e si baciavano in maniera appassionata" conclude con un guizzo malizioso negli occhi.
"Maddai" esordisce poco convinto Goldstein mentre si aggiusta il nodo della cravatta blu-argento allo specchio "Sei sicuro fosse la Granger?"
"Ti dico di si" ribadisce convinto l'altro. Draco stringe la mascella e continua a far scorrere l'acqua fredda sulle sue mani.Probabilmente gli si arrosseranno,ma non gli importa. "Tanto che quando mi hanno visto si sono allontanati subito e se ne sono andati".
Draco chiude il rubinetto "Ci vediamo ragazzi" abbozza un sorriso teso,mentre gli altri due sorridono cordiali.
E' furioso. E' stato stolto da credere che il bacio durante la festa fosse un caso isolato,è evidente che ha sbagliato i suoi conti. Cammina con passo marziale,mentre avverte il suo volto deformarsi in una lastra rabbiosa. La gelosia lo distruggerà,sente un vuoto doloroso alla bocca dello stomaco. Socchiude gli occhi ma non riesce a domare l'ira che gli annebbia i sensi. La ragione,poi, si è andata a far fottere da un pezzo. Ha sentito i due Corvi dire che sono andati via insieme dalla biblioteca. Sono stati al letto insieme? Hanno fatto sesso? 
Si pente per aver trascorso il pomeriggio a rimuginare su di lei e su quel sentimento che lo travolge in pieno. 
Draco scuote il capo,mentre la sua mente strabocca di pensieri infausti. Entra in Sala Grande e la scorge al tavolo rosso-oro mentre parlotta con la Piattola Weasley. Cammina in quella direzione con una smorfia disgustata a spezzargli il volto. Sa che non esiste legittimità alcuna al suo atteggiamento., ma non può arrestarsi. I suoi piedi hanno vita propria. Sbatte i pugni sul legno del tavolo davanti a lei provocando un rumore assordante ed inaspettato,tanto che sgrana gli occhi per la sorpresa. Draco la inchioda con uno sguardo colmo di delusione. 
"Quando saprai tutta la verità,ti pentirai anche di questo" parla in tono greve e accusatorio. La Granger sembra aver compreso a cosa lui si riferisse,tanto che abbassa lo sguardo tra l'imbarazzo e la sconfitto. Draco se ne va sotto lo sguardo sconcertato dei Gryffindor e degli Slytherin.

   





Note: Salve people!!!! :D Ho letto le vostre recensioni e chiedo venia per l'uso dei verbi a volte impropria... Controllerò meglio... Ma qualcosa che mi sfugge ci sarà sempre...
Questo capitolo è quasi del tutto inedito: La scena in Biblioteca tra Antares ed Hermione e la scena del bagno che riguarda Draco sono nuove. Da qui in poi cambierò molto più di quanto io abbia fatto con i capitoli precedenti...
Ma la domanda ora sorge spontanea: Avranno fatto sesso? Fatemi sapere cosa ne pensate delle novità
Ely:D

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


 



Capitolo IX





Sabato è giunto e mentre gli studenti si affrettano a raggiungere i cancelli di Hogwarts per trascorrere la giornata ad Hogsmeade,Harry ed Hermione,stretti nei loro cappotti, deviano verso la Stramberga Strillante per potersi smaterializzare lontani da occhi indiscreti. 
Hermione  afferra la sua mano e con un clip si trovano nel salotto silenzioso della dimora di Sirius. L'ambiente è illuminato dal fuoco che scoppietta nel camino e la penombra risucchia quasi la maggiorparte di quella mobilia nobile ed antica.
"Padron Potter,Signorina Hermione"esordisce l'elfo domestico Kratcher con un timbro di voce cavernoso ma ossequioso per entrambi.Da quando ha saputo che Hermione si batte per i diritti degli elfi domestici,è entrata nelle sue grazie.
Lui ed Herm lo salutano  con un gesto del capo.Devono fare in fretta,qualcuno potrebbe notare la loro assenza.
Si dirigono nella stanza dove sulla parete si staglia l'arazzo che raffigura l'albero genealogico della famiglia Black, e lo osservano con attenzione.Notano come alcuni  volti siano stati eliminati a fuoco,tra i quali Sirius,Meda e Dora. Praticamente gli unici Black con i quali va d'accordo.
"Maledizione!l'ultimo Black risulta essere Draco Malfoy,su quei due non c'è nulla"ruggisce Harry frustrato. 
"Come ho fatto a non pensarci prima Harry" squittisce Hermione dandosi una leggera pacca sulla tempia.Lui la guarda perplesso,ma riconosce quello scintillio negli occhi che presagisce sempre un'ottima pensata.
"Sono figli illegittimi,ecco perchè non sono presenti nè sui libri e nè sull'arazzo"spiega la ragazza raggiante. Harry sorride. Non potrebbe fare a meno di lei.Lui non avrebbe pensato ad una simile eventualità. 
Annuisce pensieroso "Controlliamo in biblioteca e poi torniamo ad Hogsmeade"parla sbrigativo con quell'ansia avvolgente di scoprire qualcosa su quei due ragazzi. 
Percorrono i corridoi di quella casa ed Harry apre la grande porta della biblioteca.E' una stanza grande,dove sono custoditi antichi manoscritti,anche oscuri,ma loro si dirigono spediti nella sezione che conserva i libri sui membri della famiglia. L'ego di quei pazzi è altisonante tanto quanto i loro nomi...
Li sfogliano con velocità,ma non trovano nulla su quei ragazzi. Harry emette un verso di frustrazione,ancora una volta le ricerche sembrano finire nel buio totale.
"Cercate qualcosa?"esordisce una voce fredda proveniente alle loro spalle.
I due ragazzi sobbalzano intimoriti estraendo  le bacchette, guardandosi intorno circospetti.
"Oh quelle non vi serviranno" continua la voce sinceramente divertita.
Alzano gli occhi, sopra al camino marmoreo intarsiato di rune, è presente un quadro,ritraente un giovane,molto simile a Sirius. Lunghi capelli neri raccolti in una coda morbida. Volto niveo,piuttosto inespressivo ed occhi grigi,ma spenti.
"Sono Regolus Black,il fratello di Sirius-si presenta  con voce altisonante-e tu devi essere il figlio di James e Lily,mentre tu se non erro sei la Granger"continua gentilmente
I ragazzi annuiscono e rinfoderano le bacchette. Sanno la storia di quel giovane Mangiamorte,a parere suo,ha fatto ciò che ogni membro di quella famiglia avrebbe dovuto fare:ha visto il Male e se ne è tirato indietro. 
"Avete trovato ciò che cercavate?"chiede cordiale  quel giovane uomo. Deve sentirsi davvero solo. Parlerà con Sirius per esortarlo a spostare il quadro in un luogo della casa più frequentato. Nessuno dovrebbe essere solo,lui conosce bene la sensazione che la solitudine provoca. Quel vuoto,dove non hai nessun altro all'infuori di te.
I ragazzi scuotono la testa amareggiati,ma dopo un'occhiata ad Hermione,non pone domande a quell'uomo.
"Complimenti per aver battuto l'Oscuro"continua  Regolus con occhi bassi. Harry annuisce, ma non può fare a meno di sentirsi stufo di tutti quei complimenti,è frustrante a volte.
"Sappiamo la tua storia,sei stato molto coraggioso"sorride Hermione osservando curiosa l'uomo nel dipinto.
"Non avrei dovuto dare ascolto a Bellatrix"dice a mo' di scusa.
Harry guarda Hermione e sorride rassicurante,i primi tempi il ricordo di Malfoy Manor  si è tramutato in incubo,ma sa che lei ha razionalizzato l'accaduto e l'ha relegato in uno dei meandri di quel cervello enorme.
"So che tu hai subito i Cruciatus di  mia cugina Bella" -si rivolge ad Hermione che annuisce-"Lei non è sempre stata così folle,anzi quando sono nati i cuccioli sembrava che si fosse ripresa,ma la vita con Rodolphus non fu facile,era un uomo vile e crudele e il loro matrimonio portò Bella alla pazzia"continua tristemente. Forse ha torto,ma non riesce ad immaginarsela una Bellatrix diversa dalla pazza che ha conosciuto.
I ragazzi si guardano perplessi prima di congedarsi ed uscire dalla biblioteca.
Sono fermi sul corridoio ombroso, irritati perchè non hanno scoperto abbastanza su quei due.Harry esibisce  un'espressione pensierosa,Hermione le sorride dolcemente
"Vedrai che scopriremo la verità"lo rassicura Hermione.
"Ma cosa intendeva Regolus,quando ha detto,quando sono nati i cuccioli sembrava si fosse ripresa?"chiede pensieroso con un'alzata di spalle.
Hermione piega i lati della bocca all'ingiù,una smorfia ignara"Se non sbaglio a Lestrange Manor c'erano molti cani,magari qualcuno ha fatto qualche cucciolata,in fondo Bellatrix era una pazza,non soffermiamoci troppo a pensare a queste sciocchezze". 
 
 
 
Sono seduti al tavolo rosso-oro tra le chiacchiere e le risa dei loro compagni di casa.Hermione sta ascoltando Harry che parla a bassa voce su alcune ipotesi che riguardno i Black.Sembra l'unica che ascolta il bambino sopravvissuto. Ron  si abbuffa  con foga,come se avesse paura che qualcuno gli chieda un po' del suo cibo e Ginny,ha in atto,un gioco di sguardi con Zabini. Blaise le è simpatico e sembra fare del bene alla sua migliore amica.
"Come mai la Parkinson e la Greengrass guardano da questa parte come se volessero uccidere qualcuno?"chiede Ginny perplessa
Harry e Ron spalancano gli occhi e assumono un'espresione terrorizzata.Hermione vaga con lo sguardo verso il tavolo verde-argento e nota gli sguardi assassini delle due serpi. Accanto a loro vi è un Draco Malfoy che finge che lei non esista da giorni. Non sa se preferisce l'attuale status oppure rimpiangere le volte che l'ha bloccata ovunque lui ne avesse la possibilità. Quando gli ha ringhiato contro quella frase ha letto nei suoi occhi un misto tra delusione e rabbia che hanno avuto il potere di farle abbassare il capo. Non ha chiesto spiegazioni.
"Cosa avete combinato?"domanda Ginny mettendo fine ai suoi pensieri
"Diciamoglielo Harry" si lagna Ron smettendo di mangiare. Il rosso ha un volto teso e ramamaricato. Hermione li osserva confusa. Ne avranno combinata una delle loro!!!!
Harry sospira imbarazzato "La mattina dopo la festa dei Corvi,io e Ron ci siamo svegliati a Serpeverde"spiega il moro imbarazzato guardando le due ragazze di fronte a lui.
Hermione sorride al ricordo delle parole di Zabini,alle quali ,però,si è dimenticata di dare veridicità.
"Ci siamo incontrati nel corridoio del dormitorio femminile-Harry sospira di nuovo con le gote in fiamme,le ragazze ascoltano il racconto perplesse-io ho fatto sesso con la Greengrass e Ron con la Parkinson" cocnlude a fatica il bambino sopravvissuro con lo sguardo puntato sul tavolo.
"Ok,e perchè vogliono uccidervi?"chiede Hermione perplessa. Non è la vergine che credono,ma non è esperta in queste cose. Che i due avessero fatto fiasco? Il pensiero la fa ridere. 
"Te lo dico io Herm,questi due idioti,saranno scappati dai letti di quelle povere ragazze come fanno sempre,e le staranno evitando da quel giorno" annuisce Ginny consapevole di aver indovinato.
Hermione scuote la testa indignata -Harry, Ron comportatevi da uomini- parla saccente. I due la guardano e sbuffano.
-Non capite ci cruceranno- risponde Ron terrorizzato. Hermione scoppia a ridere,mentre Ginny osserva suo fratello irritata.
-Sei un idiota Ronald- 


Hermione si trova seduta a terra a gambe incrociate. Isola tutto ciò che in quel momento non ha importanza. Le lezioni di Sirius procedono,ma nessuno si è mai trasformato.
Un urletto di Pansy fa destare tutti dall'esercizio. Al posto di Harry Potter c'è un cervo goffo e spaurito, ha il manto color caffè ed un imponente palco di corna, mentre quegli occhi verdi lo rendano unico,come unico è Harry.
Sirius è rigido e guarda Harry meravigliato,quest'ultimo si osserva intorno confuso. 
Ron evoca uno specchio e va di fronte al cervo  e da un suo occhio esce una lacrima che rigò quel musetto dolce.
Hermione abbraccia l'animale,che non è altri che il suo migliore amico.
Harry ce l'ha fatta.Lui ce la fa sempre.
"Ramoso"sussurra Sirius con occhi spenti perchè in quel momento i ricordi diventano pesanti.
"Stavolta,c'è anche Lily"replica Hermione sorridendo facendo chiaro riferimento agli occhi della signora Potter.
Harry torna in forma umana,ha gli occhi lucidi.
"Harry,i tuoi genitori saranno fieri di te,ovunque loro siano"sorride Sirius commosso, abbracciando  quel ragazzo così simile a James che è riuscito a diventare un animago.
"Harry,amico devi dirmi come ci sei riuscito" sospira Ron mentre riprendevano i loro mantelli per lasciare l'aula
"Non so,mi sono concentrato e ce l'ho fatta" trilla sorridente Harry.
Ron sembra pensieroso,non è convinto della spiegazione. Hermione sorride scuotendo la testa.
"Prima che lasciate l'aula,vorrei ricordare a quattro grifondoro a caso,di evitare di andare in giro a ficcanasare su cose che non li riguardano.Grazie"ringhia Sirius con un falso sorriso.
Harry guarda i suoi amici in modo molto eloquente,prima di uscire.Ora sono più determinati che mai.
 
 
 
 
 
Da quando il mondo è stato creato creato, uomini e responsabilità sono sempre stati due concetti distinti e separati.
Sono le donne più inclini ad assumersi gli oneri delle incombenze,questo lo sapeva Daphne e lo sapeva anche Pansy.
Per questo dopo il pranzo,le due ragazze si alzano dal tavolo di Serpeverde e si recano al tavolo di Grifondoro.Quella storia deve essere risolta,da brave serpi giungono alle spalle dei due ragazzi.
"Potter dobbiamo parlare"esordisce Daphne seria, ma senza vergogna
Harry deglutisce e segue la ragazza fuori dalla Sala.
"Alzati Weasley,che spetta la stessa sorte anche a te"ringhia imperiosa la Parkinson
Ron assunme un espressione terrorizzata e guarda Hermione e sua sorella supplicandole di fare qualcosa,ma si alza ugualmente.
Quando i quattro escono ,Hermione e Ginny,scoppiano a ridere alla vista delle facce dei loro amici.
Già, uomini e responsabilità.
Mentre le ragazze si riprendono dalle risate,tra le mani di Hermione compare un biglietto.Guarda sospettosa il pezzo di pergamena,e si osserva intorno ma nessuno la stava fissando.L apre e legge..
 
 
                                                                          Raggiungimi al Lago 
 
                                                                                 -A-
 
Dopo quanto è avvenuto qualche giorno prima in Biblioteca i due si sono visti regolarmente. Alternano lo studio,a piacevoli svaghi. Antares è dolce,ma vi è sempre quell'alone macabro che circonda il suo essere che la inquieta notevolmente. Inoltre le ricerche sui Black sembrano essere ad un punto morto.
Percorre il viale che conduce al Lago Nero.Il vento le scompiglia i capelli, si stringe  di più nel suo mantello.Non è una giornata eccessivamente fredda.
Antares la stava aspettando seduto sull'erba,anche in quella posizione,era elegante. Un diamante tra le spighe di grano. Lui sorride nella sua direzione.
"Ciao"tende le labbra in un sorriso prima di inchinarsi e sfiorare le labbra del ragazzo in un tenero saluto. Si accomoda tra le sue gambe e sente le braccia forte di Res avvolgerla. E' una sensazione piacevole,ma sente sia sbagliata. Non sa certi pensieri da dove provengono.
"Come sono andate le lezioni?"chiede lui mentre entrambi hanno gli occhi sull'orizzonte.
"Abbastanza bene -replica pacata- Le tue lezioni,invece?"chiede lei lieta di poter fare finalmente quelle cose da ragazza normale..
Antares ghigna "Ho fatto conquistare 20 smeraldi a Serpeverde"dice gongolando respirando tra i suoi capelli.
Hermione scuote la testa divertita "Come mai quel biglietto?"
"Volevo stare un po' con te" dice stringendola depositando un bacio all'angolo della bocca. Hermione si sente in colpa. Lui dimostra di volerla conoscere veramente,mentre le,nonostante stia bene con lui, indaga sul suo conto insieme ad i suoi amici. Tra loro scende un silenzio quieto,che distende i sensi di entrambi. Non vi è imbarazzo tra loro ed Hermione non sa che genere di rapporto la lega a Black. Sicuramente non sono una coppia.
"Dove hai studiato prima di Hogwarts?"chiede lei curiosa. Non ha mai posto domande sul suo passato. Le loro conversazioni alternano grandi temi sociali a risa scherzose.
"Io ed Electra siamo stati allievi della Setta di Merlino"parla lui cauto soppesandola con lo sguardo. Hermione non può fare a meno di spalancare gli occhi stupefatta.
La setta di Merlino,gestita dai Druidi, è un'istituzione antichissima,solo per pochi eletti ed è votata totalmente alla Magia Antica,per cui anche Nera.Ha letto che li insegnano pratiche magiche come  la telecinesi e modi per torturare che nemmeno i peggiori Mangiamorte conoscono. Hermione deglutìsce a fatica, tentando di razionalizzare l'informazione.
"Non preoccuparti non ti torturerò"scherza lui . Non sembra cattivo,ma quella risposta la destabilizza.Che razza di genitori manderebbero i propri figli a studiare li,perfino i Mangiamorte hanno scelto Hogwarts per la cultura magica dei loro figli.
"Ho notato che sei molto protettiva Potter" constata lui serio. Hermione sa che la serpe vuole assicurarsi che tra lei ed il suo migliore amico non vi sia nulla.
"Si,ho un rapporto fantastico con Harry,credo che quando condividi le esperienze che abbiamo vissuto noi,è normale esserlo. Ma tra noi c'è qualcosa di più"riflette lei pensierosa. 
Il ragazzo solleva un sopracciglio perpless.
"Oh non fraintendermi,noi siamo come fratelli,ci capiamo con uno sguardo a volte perfino le parole sono superflue. Non potrei  vivere senza Harry,Ron e Ginny"spiega lei
"Quando parli di loro ti brillano gli occhi"sorride il ragazzo.
La ragazza abbassa il viso con una punta di imbarazzo.
"E tu a chi sei legato?"domanda lei desiderosa di scoprire qualcosa di più. Ad ogni domanda,però, Hermione si pente sempre di più del suo atteggiamento nei confronti di Antares. 
"Mia sorella è la persona più importante della mia vita,viene prima di tutto. Un po'come lo sei tu per Potter"

 
 
Quella sera Hermione,confida ad i suoi amici ciò che ha scoperto parlando con Antares.
"Herm,fa attenzione,non sappiamo nulla di loro" intima  Harry con i lineamenti  del volto contratto ma con una gentilezza negli occhi che cozza con la staticità del viso. 
"In più c'è sempre la storia della stanza tonda"ricorda Ginny preoccupata. Quella stanza è un po' passata in seconda piano in quel periodo,ma è inevitabile.
"Hermione,sapere che c'è qualche ragazzo ossessionato da te,non ci fa stare tranquilli"parla Ron scuotendo la testa.
"Ragazzi non sappiamo da quanto è li quella stanza,comunque starò attenta in entrambe le situazioni"li rassicura lei che passando in quel corridoio dei sotterranei non ha più scorto la stanza.
 I Weasley annuiscono poco convinti.
"Herm,continua a parlare con il Black,magari scopri qualcosa-asserisce Harry ma davanti agli occhi spenti di Hermione continuò -Iimmagino che tu ti senta in colpa,ma converrai con me,che la situazione ha del misterioso".
Harry ha ragione. 


Novembre se ne è andato e con esso,gli alberi si sono spogliati del tutto.Le foglie giacciono ai loro piedi e,come carta pesta,sono distrutte dai tacchi delle scarpe dei passanti.Con l'arrivo di Dicembre, Hogwarts è colpita dal  gelo, quello vero, che ti penetra nelle ossa. Gli studenti hanno rinunciato a trascorrere il loro tempo libero all'esterno,rintanandosi all'interno della scuola o  nel tepore delle sale comuni.
I giardini sono coperti totalmente da qualche centimetro di neve,anche gli allenamenti di Quidditch sono sospesi.
Entrano in aula sorridenti per una battuta di Ron, ma le risa si spengono, sostituite da sguardi sbigottiti.
In aula accanto a Sirius ci sono Lupin,il ministro della magia e amico Kingsley Shackelbolt che, nonostante la sua carica, si ostina ad indossare tuniche che richiamano il suo paese d'origine, con un auror a fargli da body guard. Lady Malfoy,che guarda tutti dall'alto in basso,del suo nobile rango,e infine Lady Parkinson,madre di Pansy,che ha un sorriso imbarazzato sulle labbra e un' aria di chi avrebbe voluto trovarsi altrove.
"Ragazzi siete arrivati."costata King mostrando i denti bianchissimi che si scontrano con l'incarnato olivastro dell'uomo dalla corporatura robusta.
Hermione guarda perplessa Ginny che scuote la testa ignara.
"Cosa succede?"chiede Harry preoccupato per la presenza di "King"ad Hogwarts.
"Nulla,Harry sono venuto ad accompagnare le signore qui ad Hogwarts"replica il ministro, l'attenzione della classe si focalizza sulle due donne.
La Signora Parkinson si schiarìsce la voce prima di iniziare a parlare"Salve,sono Katherine Parkinson,e sono venuta qui ad invitarvi all'evento che ogni anno si tiene al nostro maniero la sera del 31 dicembre"spiega sorridente ma cauta a loro tre.
"Noto il vostro stupore. Sapete tutti che i Parkinson sono stati molto vicini all' Oscuro,questo evento a cui sarebbe il caso che voi partecipaste,è molto  atteso nel mondo magico ci saranno fotografi e giornalisti,ma anche molte famiglie di purosangue che avevano abbracciato la causa di voldemort ed è bene far capire che certi ideali non sono più appogiati da nessuno"continua King sforzandosi di usare le parole giuste.
Hermiioneèmolto scettica riguardo le ultime parole del ministro. La guerra è finita ma i pregiudizi sono duri a morire.
"Hermione vedo il tuo scetticismo,ma se sarete presenti il maniero sarà circondato da auror"parla King nella sua direzione. 
"Come mai saranno presenti gli auror?"domanda Harry perplesso aggrottando la fronte. 
"Ammettete che la situazione sarebbe paradossale,i salvatori del mondo magico e le famiglie vicine a Voldemort.Non si vede tutti i giorni"interviene Sirius
"Quanto li pagate gli auror per lavorare anche la sera del 31 dicembre"esordisce Ron curioso,scatenando le risa dei presenti. 
"Abbastanza, signor Weasley"risponde l'auror  sorridendo.
"Ah proposito, signor Weasley so che è in ottimi rapporti con mia figlia.-sorride la Lady- Non avrà problemi a venire al mio evento"conclude Katherine cordiale.Hermione sgrana gli occhi. Mai come in quel momento avrebbe voluto essere Ron che  ha un volto fiammante per l'imbarazzo.
"Mamma"tuona Pansy stridula.
"Ad Hogwarts anche i muri hanno le orecchie, dovreste saperlo" dice Narcissa Malfoy altezzosa guardando Hermione che resse lo sguardo della donna
"Vorrei che ci concentrassimo sul motivo per il quale siamo qui"smuove king riportando la conversazione al fulcro.
"Quali famiglie di mangiamorte ci saranno?"chiese Harry sbrigativo
"Oltre i presenti, Rosier,Doholov,Travers,McNair,Rookwood"elenca la Signora Parkinson 
Ovviamente i mangiamorte sono tutti morti o condannati ad Azkaban,ma le famiglie avrebbero partecipato all' evento.
"Si parla di tanta gente scomoda"riflette Harry perplesso.
Ha ragione.Sono comunque persone che vedono in loro la fine del loro prestigio e dei privilegi di quella casta a cui si sono vantati di appartenere.
"Non so,voi cosa ne pensate?"chiede combattuto guardando Hermione e Ron
"Secondo me è una buffonata"parla Ronald d'istinto con una sincerità disarmante che fa arricciare il naso alle due donne Purosangue. 
Hermione non può non trovarsi d'accordo ed ora Harry la sta guardando,cercando in lei un supporto fatto di parole diverse rispetto a quelle enunciate da Ron.
Lei sorride a Harry.Ha capito i suoi dubbi, è plausibile non voler avere nulla a che fare con persone che gli hanno reso la vita invivibile e che hanno eseguito gli ordini di un folle.
"Harry,a mio parere,dovremmo andare.I pregiudizi stavano  distruggendo il nostro mondo,evitiamo di  compiere gli errori del passato.La Signora Parkinson mi sembra sia venuta armandosi di tutta la gentilezza di cui dispone per porgerci il suo invito,sarebbe da maleducati non accettare"parla con educazione,senza evitare di smascherare il finto buonismo della madre di Pansy.
Per una sera avrebbero mostrato a tutti che i pregiudizi sono cessati.la paura della guerra è ancora presente e il popolo magico ha bisogno di quel genere di rassicurazioni.
"Mi fido totalmente del giudizio di Hermione,accettiamo il suo invito"annuisce Harry sorridendo alla signora Parkinson.
 
 
 
Draco Malfoy siede su uno dei divanetti della sala comune.Un'espressione contratta regna sul suo volto niveo e gli occhi concentrati in un punto indefinito della tenda verde-argento.
La paura lo sta assalendo. Ha creduto che dopo tutto ciò che ha passato,non avrebbe più provato quel senso di malessere attanagliargli lo stomaco.
Paura di dimenticare il sapore di quelle labbra dolci,paura di dimenticare la sensazione che il corpo sottile della grifondoro gli hanno fatto provare ogni volta che le sue mani si sono posate su di lei,paura di non vedere  più 'imbarazzo sulle sue guance davanti ad un complimento.
Dalla porta della sala comune entra Astoria Greengrass. Si conoscono da tanti anni,forse da sempre.Draco non lo ricorda con esattezza.
E' bellissima,con il suo corpo flessuoso e i suoi luecenti capelli neri.
La ragazza si siede accanto a lui dedicandogli un sorriso bonario.
"Pensi a lei?"chiede dolcemente la giovane.Lui sorride imbarazzato, ma con lei non ha bisogno di fingere.
"Quando questo finirà,potremmo dedicarci ai nostri reali interessi"replica lei tranquilla e sicura di se.
Invidia la sicurezza di quella piccola forza della natura davanti a lui,Astoria è una persona fantastica,una vera serpeverde.
"Devi avere fiducia Draco!"lo esorta la mora che lo abbraccia velocemente e se ne va in una camminata composta ed elegante.
Fiducia,bella parola.
Hermione lo ignora,o forse è lui che tenta invano di ignorarla. Non sa perchè si ostina a fingere che lei non esista.
E' geloso del rapporto che la lega ad Antares,e la cosa che lo fa infuriare è che non può fare nulla per impedirlo. Evita di trascorrere del tempo con Res,non che prima fossero migliori amici. Ora,però, lo elude anche con le scuse più idiote
Draco attende istruzioni.Ha la sicurezza che l'operazione in Irlanda procea benissimo,per cui forse per dopo le vacanze di Natale,avrebbe potuto spiegarsi con la ragazza.Lei merita spiegazioni.Il suo è stato un comportamento ignobile ma necessario. 
Spera che una volta saputa tutta la verità,lei capisca.Ma forse quello è chiedere troppo perfino ad una come lei.
















Note: Salve... In questo capitolo ho accorpato i vecchi capitoli 12-13-14. Ho tagliato la lite/riappacificazione tra Harry ed Hermione,più tutta una serie di dettagli che stonavano ed impedivano una lettura scorrevole. Il dialogo sulle rive del lago nero tra Herm e Res è in parte nuov. L'informazione sulla setta di Merlino è invece parte del dialogo vecchio....
Grazie per le recensioni a presto
Ely:D

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***




 



Capitolo X






E' l'ultima sera ad Hogwarts prima della sosta natalizia. Quella notte Hermione decide di fare l' ultima visita,per quell'anno, al reparto proibito della biblioteca.Resa invisibile alla vista,grazie al mantello dell'invisibilità di Harry,cammina guardinga tra l'oscurità silenziosa dei corridoi del castello.Giunta tra i libri si concede di respirare a pieni polmoni quell'odore così familiare, che anche se lo percepisse in altri luoghi, lo condurrebbe alle pagine di pergamena ingiallita dei libri di Hogwarts.Dopo aver  aperto la sezione proibita, entra con cautela senza fare rumore alcuno,conscia che non avrebbero dovuto scoprirla..
Ha ultimato la sua ricerca che avrebbero dovuto consegnare al loro ritorno a scuola e rimettendo il libro al suo posto tra gli scaffali,l'attenzione della ragazza è attirata da un libro dalla copertina nera e molto spessa.Il titolo passa inosservato,o meglio lo avrebbe fatto se non fosse che era utile alle ricerche sui Black.
TOUJOURS POUR, I SEGRETI DEI BLACK. E' scritto in color argento che sicca elegante sulla copertina di velluto scuro. Una grafia tondeggiante e macabra.
Hermione sfoglia il libro con avidità.E' stupita di quanti Black fossero considerati traditori per i loro rapporti con i babbani,ogni pagina è dedicata ad un esponente della casata.
Legge,con un sorriso rammaricato, la parte dedicata a  Sirius.C'è tutta la vita di quell'uomo che lei adora come uno zio,la rottura dei rapporti con la sua famiglia,la sua lunga detenzione ad Azkaban,la sua innocenza.
Le sue piccole dita fanno scorrere le pagine rapidamente arrivando alla parte dedicata a Draco Malfoy.
Sospira e socchiude gli occh,perchè quell'ignorarla la disturba notevolmente.Vorrebbe pensare che sia solo per alimentare il suo ego,ma sa,in cuor suo, che non è così.
Sa che il sentimento che ha nutrito per lui è ancora vivo in lei. Un qualcosa che lei tenta ogni giorno di relegare da qualche parte, convincendo se stessa di riuscirci,ma fallendo miseramente. Averlo davanti agli occhi tutti i giorni,ed osservarlo,senza farsi vedere,è frustrante. I ricordi,poi, sono dei segreti che avrebbe custodito per sempre. Si insulta dandosi dell'idiota per quei pensieri mielosi su Malfoy,ma a volte non può farne a meno. Ha deciso di perdonarsi,sperando che riuscirà nell'impresa.
Dopo la parte riguardante Draco,la ragazza nota come una pagina fosse stata strappata e nemmeno tanto delicatamente visto le tracce di carta straccia rimaste attaccate nella rilegatura.
Qualcuno ha fatto sparire volontariamente qualcosa,la ragazza è certa di questo. 



Ghirlande e lucine infestano Hogwarts,sulle porte nastri colorati e rametti di vischio sono i protagonisti.Soprattutto il vischio che è usato dagli studenti per poter baciare l'innamorato o l'innamorata di turno.
E' giorno di partenze,molti sarebbero tornati a casa,mentre altri che,a causa della guerra,una casa e una famiglia non l'hanno  più sarebbero rimasti a scuola. La preside McGranitt ha organizzato un bacnchetto tutti insieme per rendere il natale,una festa serena per tutti.
Hermione saluta felice i suoi amici  e inizia a conversare con loro,mettendoli al corrente della scoperta fatta in biblioteca la sera prima.
"Dopo le vacanze di Natale,riprendiamo le ricerche,questa è l'ennesima prova che ci stanno nascondendo qualcosa"mormora Harry a bassa voce,per evitare che qualcuno ascoltasse quella loro conversazione. 
I ragazzi  continuano a far colazione degustando pankcakes e torte dai gusti più vari, ma la McGranitt dal leggìo intima il silenzio.
"Ragazzi volevo augurare a nome di tutti i docenti un Buon Natale e un felice anno nuovo, sperando che il prossimo sia più felice di quello appena trascorso. Il professor Silente mi ha detto di riferire questa frase,non so cosa voglia dire-disse pensierosa- la frase è la seguente: Ci sono circostanze,in cui la verità è meglio non conoscerla,ciò che non conosciamo non può nuocerci. Buon Natale ancora ragazzi"concluse la donna sorridendo.
Il trio più Ginny si guarda confuso,come il resto della Sala Grande interrogandosi tra loro sulla frase del professor Silente,ma ciò dura meno di un battito di ciglia. Lo studentato torna a  concludere la loro colazione e a salutare i prorpi amici.
"Secondo voi cosa intendeva Silente con quella frase?"domanda Ron allarmato. Gli altri tre lo guardavano pensierosi,ma sanno a cosa potesse riferirsi.
 
I ragazzi sono giunti oltre i cancelli di Hogwarts con i bagagli che volteggiavano accanto al loro,Ginny e Ron sarebbero tornati alla Tana,Harry avrebbe trascorso il natale con Sirius,Remus,Ninphadora,Andromeda ed il piccolo Teddy. L'aria gelida è sferzante ed Hermione gioisce interiormente sapendo che presto si troverà sotto al sole afoso di Sydney.
"Scrivetemi ragazzi"intima Hermione ai suoi amici che annuirono.
"Questo è il primo Natale che non passeremo insieme"constata tristemente Ron.
Harry ed Hermione non riuscono a dire nulla perchè in quel momento sono affiancati dalle serpi,anche loro pronti per lasciare Hogwarts e tornare dalle loro madri  nei loro manieri.I loro padri erano o morti o ad Azkaban.
"Hermione,Ginny buon natale"parla Daphne sorridente nella sua costosa pelliccia di marmotta bianca che le conferisce un aspetto ancora più etereo.
"Grazie Daphne,auguri anche a te"dicono le due grifondoro quasi in coro. Si è creato una sorta di rapporto "amichevole con il settimo anno di Serpeverde.
Blaise si avvicina a Ginny con dolcezza, e la rossa si imbarazza 
"Ehi Ginevra,tanti auguri"sorride il ragazzo moro guardando la rossa con amore
"Grazie Blaise anche a te"sussurra abbracciandolo,superando l'imbarazzo di trovarsi davanti agli altri.
Non hanno ben definito il loro rapporto,ma comunque nessuno dei due ha intenzione di frequentare altre persone.
"Weasley,Potter vi auguro un Natale tremendo"esordisce la voce strascicata di Draco Malfoy stretto nel suo cappotto nero,che lo fa sembrare la versione più giovane di suo padre Lucius,scatenando le risa dei serpeverde.
"Malfoy,vattene al diavolo"ringhia Ron acido,mentre Harry scuote la testa stizzito.
"Potter,buon natale anche a te"sorride Daphne altezzosa
"Grazie Greengrass"risponde lui imbarazzato. Come Ron e Pansy, si sono chiariti,ma non ci sono stati incontri notturni e l'imbarazzo e l'attrazione che provano sono ancora palpabili.
"Parkinson ci vediamo il 31"dichiara Ron in quel saluto strampalato e cercando di nascondere l'imbarazzo per quello slancio di audacia.
La ragazza annuisce sorridente.
"Ehi grifondoro"è la voce di Antares Black, Hermione si voltq e sorride.
"Non vorrai andartene senza nemmeno salutarmi?"chiede fintamente imbronciato
"Ovviamente,ti avrei salutato mi hai solo preceduto"replica lei sorridente gettandosi tra le braccia della bella serpe. 
Draco si è voltato di spalle,non vuole assistere a scenette patetiche da romanzetto rosa di bassa lega.Chiacchiera brevemente con Astoria ed Electra aspettando che Antares terminasse quel teatrino, per andare via.
Il ragazzo la stringe e quando l'abbraccio si scioglie,Hermione guarda quegli occhi grigi come il cielo di quel giorno e si perde un attimo a scrutarli. Antares ha quella bellezza pericolosa dalla quale ogni donna è attratta. 
"Tanti auguri Antares"sussurra la ragazza riscuotendosi,quando Hermione si sta per allontanare,il ragazzo la prende per un braccio e la bacia.
Un bacio molto dolce è una lenta tortura,lui le tiene una mano sul collo accarezzandola lentamente e l'altra dietro la schiena. La lingua del ragazzo è morbida e calda.
Hermione risponde al bacio del ragazzo,senza esitazione. Nonostante le ombre sul suo passato,hanno trascorso molto tempo insieme ed è stata bene,sicuramente non sarebbe stato l'amore della sua vita,perchè i fantasmi del passato la rincorrono ma per il momento non si pone molte domande.
Draco stringe le mani in un pugno rabbioso riducendo  gli occhi a due fessure affilate. Respira profondamente grazie ad Astoria che lo guarda supplichevole, e si tranquillizza.
Quando il bacio si conclude Hermione guarda il ragazzo e le si accesse una lampadina. Sa che non è il momento,ma non l'ha mai sentito parlare della sua famiglia.
"Mi hai detto che trascorrerai il Natale con Malfoy,ma i tuoi genitori dove sono?"chiede lei cauta
Il ragazzo si irrigidisce e abbass la testa "Hermione,i miei genitori sono morti tanti anni fa"sussurra con la voce incrinata da qualcosa che ad Hermione sembra preoccupazione.
La ragazza spalanca gli occhi sibilando uno "scusami" davvero impercettibile,il ragazzo si rilassa e la tiene stretta.
La mano di Astoria tocca quella di Draco,ammonendolo dolcemente con lo sguardo.
Avrebbe dovuto immaginarlo,si riscuote dal doppio imbarazzo e dopo aver abbracciato velocemente i suoi amici si smaterializza,seguita dagli altri tre grifondoro.
Le serpi rimasero a scrutarsi per qualche minuto.
"Ehi Antares"sorride maligna Astoria Greengrass
Il ragazzo si volta nella direzione della ragazza
"Sei veramente uno stronzo"continua  la ragazza indignata prima di smaterializzarsi.
Il ragazzo fa spallucce incurante, affiaccandosi a sua sorella e Draco che scuote la testa ghignando..
 
 
 
 
 
 
 
Narcissa Malfoy seduta sulla sua poltrona in salotto concentrata in un tomo, non si rende conto del rumore della smaterializzazione,solo dei passi umani e non di elfi,le fanno sollevare gli occhi e destare dalla lettura.
In salotto entrano i tre ragazzi abbastanza silenziosamente,la donna si alza e abbraccia suo figlio di cattivo umore e che solo grazie al suo autocontrollo e all'abitudine alla finzione riesce a mascherare le sue emozioni davanti a sua madre.
La donna saluta anche gli altri due ragazzi facendoli accompagnare da un elfo alle loro stanze.
Draco si dirige spedito verso il carrelletto degli alcolici,dove prende  un bicchiere e versandovi dentro una buona quantità di Whiskey,che manda giù in una sola sorsata.
"Draco dovresti evitare di bere prima di pranzo"lo rimprovera sua madre gentile
Il ragazzo sce distrattamente e sprofonda sulla poltrona davanti al camino,fissando le sue iridi argentate in un punto vago del muro.
Fuori i cancelli di Hogwarts si è trattenuto a stento,sente la rabbia che fluisce insozzando il suo sangue puro. Non sa per quanto resisterà ancora così.
Il bacio a cui ha  assistito è l'ennesima prova di quanto lui stesso si  illudesse che la ragazza una volta saputa la verità,sarebbe tornata da lui.
Gelosia.
Ha desiderato esserci lui ad assaporare quelle labbra piene  che la sua bocca non bacia da quasi due anni.
La voleva.
Brama quel corpo da tempo. Al sesto anno per colpa di quel Marchio Nero che si staglia sulla sua pelle chiarissima,non ha potuto approfondire la loro intimità.
Si sono  toccati durante i baci,quelli più passionali che fanno accendere i corpi,ma lui non ha potuto spingersi oltre,faticando a staccarsi da lei.
Sbuffa,tanto che sua madre alza gli occhi dalla sua lettura e lo guarda interrogativa.
"Scusate madre tornate pure a leggere"parla alzandosi dalla seduta con voce amareggiata.
"Draco torna qui"replica solenne la donna con una voce autoritaria
Il ragazzo alza gli occhi al cielo,vuole solo andare in camera sua e stendersi sul su letto per non dover pensare più a tutta quella storia.
"Ditemi madre"tenta un sorriso falso Draco
"Esigo sapere perchè hai quel muso lungo" si alza Cissy dalla poltrona in modo autoritario
Il ragazzo impreca mentalmente contro sua madre, e la guarda facendo finta di niente ma lo sguardo tenace di sua madre lo costringe a sbuffare ancora.
La donna fissa suo figlio con le sopracciglia arcuate ed il mento alto.
"Mi sono svegliato di cattivo umore,sapete come sono fatto"mente sforzandosi di sorridere.Ama sua madre,ma quella donna,una purosangue,una Black,non può capire.
La donna arcua le sopracciglia ed arriccia le labbra "Il tuo cattivo umore si chiama Hermione Granger". Non una domanda,una semplice affermazione. Draco si irrigidisce,mentre un sorriso indulgente fa capolino sulle labbra di Narcissa. Non tenterà di negare,sarebbe da idioti. Sua madre è furba.
Sospira "Da quanto lo sai?" chiede incrociando le braccia sul petto. Narcissa sofferma lo sguardo in un punto sul pavimento levigato del salotto,prima di alzare gli occhi su di lui.
"Da anni -parla quieta- Speravo che ti venissi a confidare con tua madre" conclude ammonendolo con lo sguardo. Draco sbotta una in una risata poco divertita.
"Cosa avrei dovuto dirti?-chiede con il volto deformato dall'irritazione- Sapete madre, mi interessa la Granger,si proprio lei la Sanguesporco amica di Potter" conclude con una voce stridula ed infantile scuotendo la testa. Sua madre lo guarda male,prima di sospirare e sedersi sulla poltrona.
Draco la osserva. Gli occhi della donna sono persi tra nella trama del tappeto verde scuro,spera che non deve fronteggiarla perchè in quel momento non ha abbastanza forza e pazienza. La bocca della donna si tende in un sorriso -La prima volta che hai parlato di lei è stato durante le tue vacanze estive dopo aver frequentato il primo anno. Mi hai raccontato di quanto fosse odiosa e saccente quella Grifondoro- Draco si siede sulla poltrona di fronte a sua madre che continua a parlare sorridendo- Io risi ascoltando il tuo racconto,ma soprattutto al tono arrabbiato che la tua voce aveva assunto. Ma osservai con attenzione i tuoi occhi tesoro mio,e brillavano di una luce del tutto nuova- Sua madre non le ha mai parlato con quella confidenza. -So che avete avuto una storia due anni fa". Sua madre i punta lo sguardo sulla sua figura. Lui annuisce e china il capo "Ora sembra che stia con Antares"conclude in un ringhio secco ma dispiaciuto.
"Lo so- mormora lei - Voglio darti un consiglio tesoro mio- inizia dolcemente sua madre- Se è lei che vuoi fa tutto ciò che è in tuo potere per riprendertela-" Draco non si è aspettato quella reazione da sua madre. La guarda e sorride.

Note: Buona sera ecco a voi il nuovo capitolo. Spero vi piaccia. Colgo l'occasione per augurarvi Buona Pasqua...
Recensite e grazie a tutti voi

ELY

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***






Capitolo XI





Hermione sta piegando ordinatamente le sue cose nel baule.Ha trascorso dieci giorni con la sua famiglia ed ora sarebbe dovuta tornare a Londra,per partecipare a quella stupida festa di Lady Parkinson,a cui ora non vuole partecipare.Vuole restare ancora li con i suoi genitori. Da quando otto anni prima ha iniziato a frequentare Hogwarts si è un po'allontanata dal mondo babbano. I suoi genitori hanno rispettato ogni sua decisione senza battere ciglio. Hanno tentato,per quanto possibile,di comprenderla. Ora però è lei che necessita di sentirli vicini. L'ha capito tardi che non avrebbe dovuto scegliere tra i due mondi. Lei è cittadina di entrambi.
Ha ragione Ron,quella serata è una totale buffonata. L'intento del Ministero è assai nobile,ma nessuno è ancora pronto per un evento simile.
Spera che Harry cambia idea,non volendosi ritrovare al centro di qualche Maledizione Senza perdono.
Le vacanze l'hanno fatta riflettere,in quei giorni non ha ricevuto notizia da parte di  Antares,non ne ha sentito la mancanza.ma è rimasta dispiaciuta che lui non le avesse mandato nemmeno un gufo,anche solo di auguri per Natale. Hermione non può imputare nulla al giovane Black. Nemmno lei ha fatto avere sue notizie. Egoisticamente ha approfittato della sosta natalizia per troncare quel rapporto effimero che,in fondo, non sarebbe potuto durare oltre. 
Ha pensato molto anche a Draco,alla verità che  dovrebbe conoscere e che non sa.Non si spiega,però,quale possa essere questa verità.
Se nessuno si degna di dirgliela...
Il suo orgoglioso cuore non riesce fidarsi di chi già una volta le ha fatto male,ma quando lui è entrato in Sala Grande e si è palesato davanti a lei con lo sguardo irato ed il volto teso,il suo cuore ha vacillato ed ha pensato,per un labile momento,che ciò che li ha uniti al sesto anno fosse qualcosa di vero e che le circostanze hanno impedito di far sbocciare.
A scuola,Malfoy sta spesso da solo o in compagnia di  Astoria,ed gni volta che li vede,anche solo parlare, prova una fitta allo stomaco. Forse per i MAGO,si sarebbe abituata alla vista di quei due insieme.
Si perde ad osservare la sua stanza,i suoi genitori hanno fatto tinteggiare le pareti color pesca, alla finestre vi sono delle tende molto grandi dello stesso colore che a contatto con i raggi del sole si schiariscono maggiormente. Il mobilio è bianco candido,e il suo nuovo letto è davvero comodo.
"Hermione la prossima volta dovrai restare di più con noi"dice Jean Granger dispiaciuta,interrompendo i pensieri della figlia
La ragazza annuisce sorridente e comprende pienamente la voglia dei suoi di vederla spesso e trascorrere del tempo insieme a lei. Anche lei lo vuole.
"Mamma dopo i MAGO verrò più spesso,te lo prometto"risponde rassicurandola
Scendono al piano di sotto, e la ragazza abbraccia calorosamente i suoi genitori
"Ci sentiamo via gufo bambina mia"la saluta suo padre amorevole.
La ragazza sorride  e si smaterializza.
 
"Hermione non farlo mai più"urla Sirius Black mettendosi una mano sul petto,visibilmente impaurito.
E' comparsa nel salotto di Grimmauld Place 12, dove Sirius sta leggendo un libro sulla poltrona ed appena l'ha vista è scattato in piedi spaventato .
"Scusa Sirius"mormora mortificata la ragazza. 
"Lo so cara,trascorso bene il natale?"chiede il malandrino recuperando il savoir-faire degno di un Black.
"Si grazie.I miei genitori ti salutano"replica lei sorridente.
In quel momento entra un Harry Potter con la bacchetta impugnata che si guarda intorno perplesso
"Oh Hermione sei tu-disse abbassando il bastoncino di legno-Ho sentito Sirius urlare e mi sono preoccupato"spiega il ragazzo abbracciando l'amica.
"Harry devo acquistare un abito per domani sera"sbuffa Hermione. A lei lo shopping non è mai piaciuto,la annoia terribilmente.
La Signora Parkinson nell'invito ufficiale ha sottolineato il fatto che gli invitati dovessero essere vestiti elegantemente,e lei poco avvezza a quel tipo di eventi,non possiede nulla del genere.
"Già,anche io devo acquistare uno smoking"dichiara il ragazzo pensieroso.
"Diagon Alley"dicono i ragazzi in coro.
"Vi conviene andare adesso,noi tutti abbiamo già l'abito,mancate solo voi due.Vergognatevi"li ammonisce Sirius scherzando.E' davvero un Black atipico,considerato la feccia di quella famiglia,forse per questo lei ed Harry  gli vogliono molto bene.
 
 
Il giorno successivo Harry,Ron,Ginny ed Hermione si recano a Parkinson Manor con quasi due ore di anticipo.Si sarebbero preparati li,Pansy gli ha detto a chiare lettere che sarebbero stati una sorta di ospiti d'onore e che sarebbero dovuti scendere dalle scale di casa sua.
Il Manor è grande,quasi come Hogwarts,pieno di torrette che svettano alte,ma come Malfoy Manor,ha un aspetto inquietante,tetro.
Gli interni sono arredati con cura,ci tappeti dalle fini rifiniture,poltrone e divani in velluto dai colori scuri,soprattutto verde,argento nero e bianco,lampadari pieni  di pendoli di cristalli che scendono in tutta la loro raffinatezza.
Un elfo domestico li conduce in un salottino,dove ad attenderli vi sono Pansy e sua madre.
"Ben arrivati"li saluta Katherine con un sorriso,Pansy ha fatto un gesto con il capo. Pansy non era sua amica,ma comunque c'è mutua tolleranza,quasi indifferenza,non si insultano  ma nemmeno,si scambiano pettegolezzi.
"Grazie Lady Parkinson"dicono i quattro ragazzi osservandosi intorno.
"L'elfo vi accompagnerà alle  stanze nelle quali vi preparerete.Dovete scendere alle 21.00"spiega la donna coincisa.
Salgono un ampia scalinata dove al centro vi è un largo tappeto rosso.Hanno attraversato la sala dove si sarebbe tenuto il party,ed è stata decorata con nastri color oro e rosso e molte candele ad illuminare l'ampio spazio. Visti i colori dei nastri si sarebbero sentiti più a loro agio.
Le due ragazze entrano in una stanza salutando gli amici.
La stanza è spaziosa,con un letto a badacchino che da la sensazione di essere molto comodo.
"Non si fanno mancare nulla questi Purosangue"esordìsce Ginny occhieggiando la stanza
"Già,ma non li invidio per niente"replica sicura Hermione,convinta del detto "non è tutto oro quello che luccica" quel lusso l'hanno pagato caro.
La rossa annuisce,trascorrendo la prima mezz'ora parlando di come avessero trascorso il Natale. Ginny le racconta che si è vista con Blaise prima di Natale per scambiarsi i regali, e che ora sono ufficialmente una coppia.
"Ginny sono felice per te"sorride Hermione abbracciandola. Blaise è un bravo ragazzo che ha  saputo corteggiarla e attendere i tempi dell'amica.
"Si anche io,Blaise mi piace davvero"dice Ginny sorridente e imbarazzata.
Le due ragazze si preparano con cura,quello non era il loro mondo ma non per questo avrebbero dovuto sfigurare davanti a quel branco di purosangue razzisti,molto vicini a Voldemort.
Hermione mentre si acconcia i capelli inizia a pensare di trovarsi nella tana del lupo,in questo caso il lupo erano serpi.
"Come sto?"domanda Ginny sistemandosi il vestito.
Hermione si volta in direzione dell'amica e resta meravigliata.
"Ginny sei favolosa,Blaise impazzirà"sorride sicura.
L'abito di Ginny  è completamente coperto da pailettes verdi ed oro,un modello a fascia che mette in evidenza le forme della rossa, al lato del vestito vi è un ampio spacco,che non piacerà a Blase,ed ai piedi indssa dei sandali argentati.Ha lasciato i capelli sciolti ed il trucco è un po'eccessivo per Hermione,ma non per Ginny che dal terzo anno è molto corteggiata e non ha timore di mettersi in mostra.
Lei ha optato per un trucco leggero ed i capelli li ha raccolti in uno chignon perfetto,grazie all'aiuto della magia, si infila il vestito e calza i sandali dal tacco alto, nascondendo la bacchetta nella pochette. Visti gli invitati meglio essere pronti per qualsiasi cosa.
Ginny va ad aprire la porta,dove qualcuno ha bussato, ed entrano Harry e Ron in smoking,Hermione si complimenta con i suoi due amici,molto affascinanti quella sera.
"Siamo pronti per essere mangiati dai serpenti?"domanda sarcastico  Ron ai suoi amici, ma anche a se stesso.
"Non deve essere comodo duellare,sui tacchi a spillo"scherza Harry indicando le scarpe delle due ragazze,facendo ridere i tre ragazzi.
"Ragazzi appena scenderemo saremo assaliti dai fotografi"constata Hermione preoccupata,la ragazza odia quando l'attenzione è posta su di lei..
I ragazzi annuiscono intimoriti e escono dalla stanza con un'espressione preoccupata su come sarebbe andata la serata.

Gli eroi scendono gli scalini,affiancati l'uno agli altri,lentamente, sotto gli sguardi di tutta la sala.Hermione non riesce a scorgere i presenti, vede solo tanti puntini ed in quel momento l'unica cosa che la preoccupa è riuscire a non cadere dalle scale.
Sorpassano indenni la scalinata e giunti all'ultimo scalino sono accecati dai flash delle macchine fotografiche, molti giornalisti e fotografi si parano davanti ai quattro ragazzi. Hermione è rigida, così come anche gli altri al suo fianco.
"Sorridete"sibila Harry tra i denti facendo in modo che solo i suoi amici lo sentissero.
I ragazzi sfoggiano allo stesso tempo dei sorrisi tanto smaglianti,quanto falsi.
"Signor Potter come mai avete accettato l'invito?"chiede un giornalista
Harry diventa rosso"Siamo qui affinchè nel mondo magico tutti capiscano che i pregiudizi riguardano il passato e che tutti ci  mettiamo in gioco per risanare il nostro mondo dalle cicatrici della guerra"
"Signorina Granger,non avete paura?"domanda un altro cronista,mentre i flash li avrebbero resi ciechi a fine serata.
Hermione si mordicchia il labbro per il nervoso,sperando che fosse intervistato solo Harry.
"No,non ne abbiamo motivo"risponde sforzandosi di sorridere.
Oh invece di motivi ce ne sono eccome,ma meglio omettere.E' ovvio che,in quella sera, per la verità non c'è posto.
"Ne siete sicuri?Molti dei presenti sono stati tutti molto vicini al mago oscuro"continua un altro cronista
"Siamo Grifondoro,correremo il rischio"esordisce Ron sarcastico
Dopo altre domande,e tanti flash,la parata di fotografi si disperde nella sala. I ragazzi si guardano tesi prima di rilasciare un sospiro di sollievo.
Hermione nota che tutti i presenti li stanno osservando,anzi molti,dietro le loro coppe di champagne,li avrebbero volentieri uccisi. Gli invitati tornano alle loro chiacchiere, ed i quattro ragazzi raggiungono Sirius e Lupin.
Harry scoppia a ridere,attirando l'attenzione di qualcuno,ma il bambino sopravvissuto non se ne accorge nemmeno,troppo concentrato a ridere dell'abbigliamento di Sirius Black,che per l'occasione ha scelto il frac con tanto di cappello a cilindro.
"Ma cosa ne volete capire voi"sospira teatralmente.
Hermione si volta scrutando i presenti,mentre beve un bicchiere di vino elfico.Ci sono molti esponenti di spicco della comunità magica,magiavvocati,legimaghi,ed ha notato la presenza degli auror del Ministero. Sposta ancora lo sguardo.
Eccolo li bello e dannato,vestito da uno smoking che sembra cucito apposta per essere indossato da lui,con quegli occhi grigi ed i capelli lasciati appositamente ricadere i ciocche ribelli sulla fronte. Draco Malfoy non è mai stato più bello al suo sguardo.Forse è quella la perfezione,quel concetto relativo che per una persona razionale come Hermione dovrebbe essere raggiungibile.
Al suo fianco,Astoria Greengrass fasciata in un abito rosso,davvero elegante.Dopo il vestito di Astoria e quello di Ginny,il suo sembra un anonimo abito. Il suo vestito è un modello a fascia,lungo ed aderente che le aderisce completamente al corpo. Color perla,come gli occhi di Sirius. 
"Se gli occhi degli invitati potessero uccidere,saremmo già morti"osserva Harry che gli si è avvicinato insieme a Ron.
I tre scoppiano a ridere. 
Blaise Zabini,molto elegante quella sera,in smoking come gli altri uomini in sala,si avvicina ai quattro grifondoro
"Ginny sei magnifica"si complimenta con gli occhi spalancati
La ragazza sorride e ringrazia.
"Granger complimenti,dove nascondevi tutto questo?"esordisce Theo stupito indicando il corpo della ragazza,Electra al suo fianco indossa un vestito color cipria che si sposa bene con il colore dei capelli della ragazza.
Hermione borbotta un "grazie" imbarazzata il serpeverde.
"Hermione ciao sei bellissima"sorride Daphne che indossa un vestito nero legato dietro al collo con motivi argentati per tutta la lunghezza del tessuto.E' più bella del solito.
"Grazie Daphne,anche tu sei molto bella,più del solito"dice la grifondoro ricambiando il complimento.
Harry notando il vestito di Daphne deglutisce a fatica.
"tutto bene Potter?"chiede la bionda serpeverde compiaciuta per l'effetto tanto sperato
Il ragazzo annuisce con vigore e sorride sornione alla ragazza.
Dall'altra parte della sala Hermione scorge Antares che sussurra qualcosa all'orecchio di una ragazza bella come Astoria Greengrass. Alta capelli scuri, corpo formoso,che sorride al ragazzo.
Sono molto intimi, si nota dalla postura dei corpi,non sono rigidi ma rilassati.
"Carmen Rosier"esordìsce Electra Black che guarda lo stesso punto della sala di Hermione
Bene,quella ragazza è figlia di un mangiamorte,uno dei peggiori ed il fatto che il ragazzo la conosca,non sa perchè,ma non la stupisce più di tanto.
"Sono stati fidanzati per quasi due anni"continua la mora.
La ragazza annuisce,spiegandosi la familiarità tra i due ragazzi.
In sala è partita una musica lenta,ed in poco tempo alcune coppie invadono il centro della stanza.Guarda Blaise invitare Ginny,Theo che fa lo stesso con Electra seguiti da Harry,che stranamente trova il coraggio di invitare Daphne e Ron,che trascina Pansy in pista.
Hermione chiacchiera con Luna e Neville prima che anche questi ultimi si uniscono alle danze.
La ragazza si siede ad un tavolo,da sola.Tutti hanno qualcuno tranne lei.Ripercorre gli ultimi anni della sua vita e capìsce che fino a quel momento,per quanto riguarda i ragazzi, ha fatto scelte sbagliate. Si sente quasi abbandonata,se non fosse per il suo orgoglio che le impedisce di sentirsi tale..
Draco
Antares
E' evidente che con le stelle non va d'accordo,visto che entrambi sono a ballare con altre ragazze. Si dispiace che proprio Antares non abbia trovato cinque minuti nemmeno per salutarla,nemmeno per liquidarla.
 "Nessuno vuole ballare con l'eroina  del mondo magico?"chiede una voce maschile dal timbro deciso ma cortese.
Hermione alza gli occhi e ne incontra un paio azzurri che la stanno fissando. Solleva un sopracciglio scettica
"Forse non sono così interessante come tutti dicono"replica con un mezzo sorriso.
Il ragazzo è molto carino. I capelli biondo scuro con alcune ciocche che ricadono sulla fronte.E' alto e vanta un corpo tonico,molto affascinante.Ricorda i surfisti australiani
Stringe la sua pochette,dove all'interno c'è la bacchetta,se non lo conosce molto probabilmente è una persona che Harry avrebbe definito "scomoda".
"Non so se sei interessante,ma sei sicuramente molto bella"dice sorridendo mostrando dei denti bianchi e perfetti
"Grazie"replica imbarazzata. I complimenti lei non sa accettarli.
"Non mi sono presentato,sono Julian Doholov"tende la mano
Antonin Doholov è stato uno dei Mangiamorte più fedeli di Voldemort,forse quello a cui lo stesso Riddle si è affidato maggiormente nelle scelte.Ha,perfino,inventato una potentissima maledizione e quel ragazzo è da considerarsi  una persona "scomoda".
"Io sono Hermione,Hermione Granger"si presenta con un mezzo sorriso stringendo la mano del ragazzo
"Scommetto nella borsetta che tieni stretta c'è una bacchetta pronta per essere impugnata"parla ridendo Julian
Hermione sorride,quel ragazzo è simpatico e la serata è stata organizzata per evitare pregiudizi, per cui lentamente poggia la pochette sul tavolo e decide che uò rilassarsi.
E' un bel tipo,molto intelligente e si conversa piacevolmente con lui e soprattutto non ha gli occhi grigi.
"Dove studi?"domanda curiosa la ragazza
"Setta di Merlino-replica orgoglioso lui-Tu immagino che sei una studentessa di Hogwarts"
Dove hanno studiato Antares ed Electra prima di arrivare ad Hogwarts
La musica è terminata,ma le coppie al centro e il resto della sala,guardano preoccupati tutti nella direzione di Hermione e Julian che non si sono accorti di nulla troppo impegnati a ridere delle battute del ragazzo.
Harry avanza,con la mano già sulla bacchetta.
"Tutto bene?"chiede il bambino sopravvissuto guardando la sua amica 
"Si Harry. Ma cosa succede?"domanda perplessa la ragazza notando l'espressione preoccupata del suo migliore amico e dell'intersa sala. Come se tutti fossero pronti a mettere mano alla bacchetta. Resta fulminata da un paio d'occhi grigi,Draco la guarda con rabbia. Lei si limita a distogliere lo sguardo,quella situazione deve essere chiarita al più presto.
"Colpa mia immagino"esordisce Julian con un sorriso tirato
Harry scruta minaccioso il ragazzo.
Hermione lo guarda con l espressione di chi non ha afferrato il concetto
"Immagino che i presenti-indicando la sala-avendomi visto parlare con te,si siano preoccupati"spiega dispiaciuto
Harry annuisce,ad Hermione non è piaciuto il suo atteggiamento,anche se Julian sembra non curarsene molto.
"Non fare quella faccia,mi sono solo preoccupato"si giustifica Harry notando lo sguardo accusatorio di Hermione
"Julian Doholov,lui è Harry Potter"sorride Hermione presentandoli.
I due ragazzi si stringono la mano,con enorme sollievo da parte di tutti i presenti.
"Scusa,non voglio che succeda qualcosa ad Hermione"chiarisce Harry al ragazzo che annuisce.
"Non preoccuparti,ma da quello che so sa difendersi benissimo e poi se avessi voluto farle del male l'avrei fatto già da un po':Mi sono avvicinato quando avete iniziato a ballare,e ve ne siete accorti venti minuti dopo"spiega semplicemente Julian.
Harry annuisce di buon grado,ha ragione Doholov.
"La musica è ricominciata,posso invitarti a ballare Hermione?"chiede galante porgendo la mano alla ragazza.
La ragazza sorride ed appoggia la sua mano in quella del ragazzo che la conduce al centro della pista. Ron a stento riusce a chiudere la bocca ed Harry ha gli occhi spalancati.
Il ragazzzo stringe a se la ragazza che adagia una mano sulla spalla del ragazzo,molto imbarazzata.
"Mi dispiace per l'atteggiamento di Harry"si scusa  mortificata
"Quando abbiamo saputo che sareste stati presenti anche voi,sapevamo che noi saremmo stati i cattivi e voi i buoni.Non è colpa tua"sorride Julian. Il ragazzo emana un dolce profumo di anice mischiato a qualche bevanda alcolica che deve aver bevuto nel corso della serata.
"Anche ora ci stanno osservando tutti"constata Hermione in un mormorio
Gli altri ragazzi hanno smesso di ballare, e li guardano come se fossero degli alieni. Dopo un po' la musica conclude
"Ci vediamo dopo"Julian bacia la mano della ragazza  allontanandosi elegantemente.
Hermione torna dai suoi amici ,dove ci sono anche le serpi. Il loro atteggiamento era imperdonabile.La ragazza inizia ad irritarsi, Harry la guarda colpevole,sperando che qualcuno non le dicesse nulla,sarebbe scoppiata.
 
"Per quanto tempo mi ignorerai?"sussurra al suo orecchio qualcuno,Hermione si volta di scatto con uno sguardo furioso, perchè un po' le dispiace dell'atteggiamento menefreghista di Res.
"Non ti ho ignorato"replica la ragazza, già innervosita dal comportamento dei suoi amici ed Antares stava minando un equilibrio precario
"Ah no?Nemmeno una lettera per Natale,Io ti ho baciata prima di lasciare Hogwarts,per dimostrarti che mi interessi davvero. Arrivo qui,non vedendo l'ora di vederti,ma tu non mi degni di uno sguardo,perchè è sperare troppo che la grande Hermione Granger,l'eroina di guerra,attraversa l'intera sala solo per salutarmi. Per far si,che in tre mesi di conoscenza,sia lei a fare un passo verso di me"conclude il ragazzo con il fiatone,rosso in volto come si stesse sfogando. La prima volta che quel ragazzo perde il suo naturale contegno.
Sebbene le sue parole siano state solo un sussurro,Harry le ha ascoltate tutte e ha socchiuso gli occhi sperando che l'autocontrollo di Hermione reggesse anche quella scenata.
Hermione guarda il ragazzo confusa,si mordicchia il labbro,gli occhi di Antares sono diventati di un grigio torbido data la rabbia che sta provando.
La ragazza si trova a dargli ragione.Lei non ha mai fatto nulla per lui,è stato lui a presentarsi,a manifestare la volontà di conoscerla,a baciarla. Lei non ha mai fatto nessun passo,anzi lo ha considerato un sostituto di qualcunaltro. Azzera tutte le considerazioni su quel ragazzo mentre la vergogna per se stessa inizia a crescere.Il suo comportamento particolare,non l' ha mai spinta a pensare che lui facesse sul serio,per cui non si è mai posta nessun problema a conoscerlo meglio.
"Eri in compagnia,e sembravate molto intimi.Non volevo disturbarti"spiega la ragazza con tono sicuro. Hermione non ha intenzione di farsi schiacciare,nonostante tutto tenta di preservare l'orgoglio.
"é una mia amica e non penso che debba darti alcuna spiegazione"ringhia lui
Hermione lo guarda con sguardo omicida "Ti sei ricordato solo ora di me? IO NON SONO LA SECONDA SCELTA DI NESSUNO"sibila la ragazza con la voce tremante dall'ira.
Il ragazzo la guarda con la mascella contratta e gli occhi ridotti a due fessure
"Devo dedurre che sei gelosa?"chiede  lui incrociando le braccia ed un sorrisetto compiaciuto ad increspargli le labbra.
"Gelosa?Io non sono gelosa di nessuno"replica lei con piglio altezzoso.
Non è gelosa e averlo visto con un altra ragazza non le ha provocato nessun tipo di irritazione.E' solo infastidita dall'atteggiamento contraddittorio del ragazzo che prima sembra volerla e poi non si cura minimamente di lei.
Antares si irrigidisce "Bene,allora non ti dispiacerà se torno a fare quello che facevo prima"
"Nient'affatto"risponde lei incurante,ed infondo ha ragione,non gli importa ciò che faceva.
"Non te l'avevo ancora detto, ma stasera sei incantevole"sospira sconfitto prima di andarsene e sparire tra la folla.
Hermione socchiude gli occhi,ma non ha più le forze.
Si reca al tavolo,dove i suoi amici sono seduti, e si abbandona su una sedia. "Non una parola,altrimenti o mangiamorte o salvatori del mondo magico verrete schiantati"ringhia a denti stretti.
I ragazzi  non ribattono nulla,anzi visto il tono e gli occhi fiammeggianti della ragazza, tacciono..
 
Gli invitati stanno andando via tutti,la serata non è stata poi così male,adesso che ha riacquistato lucidità.L'unica nota stonata era Antares e il suo strano atteggiamento.
Sono rimasti i quattro grifondoro  ed il settimo anno di serpeverde,seduti ad un tavolo a conversare.
Nella loro direzione arriva Julian Doholov,l'unica nota possitiva,secondo lei,sebbene abbiano scambiato poche parole il ragazzo è stato gentilissimo con lei.
Tutti fanno finta di parlare,ma in realtà tengono sotto controllo il ragazzo.
"Hermione,sono venuto per salutarti,è stato un vero piacere conoscerti"sorride il figlio del Mangiamorte
"Anche per me è stato un piacere conoscerti"si alza lei educata
"Magari un sabato pomeriggio ci vediamo,so che andate ad Hogsmeade"dice il ragazzo speranzoso tenendo tra le mani quelle di Hermione che annuisce lusingata
Antares stringe le mani in due pugni,talmente tanto che le nocche diventano bianche. Draco osserva la scena reprimendo l'ennesimo sospiro di quella serata.Ormai non si stupisce più di nulla.
"Perchè a quella Setta vi concedono anche delle ore d'aria?"domanda Theo simpaticamente
"Saresti stupito Theo di sapere quante cose ci lasciano fare"replica Ulian in tono teatrale.
"Carmen ti sta aspettando,Julian"esordisce Antares freddo
"Oh si Carmen,mi ha detto di dirti che stasera sei stato fantastico, ha detto che tu sai a cosa si riferisce"sorride Doholov malizioso.
Tuttti esibiscono volti pensierosi pensierosi per quella frase poco equivocabile. Antares è visibilmente imbarazzato,Hermione lo guarda ripugnante.Quella sera la sua conoscenza con il giovane Black,ha visto la fine.
"Arrivederci Hermione,spero di vederti presto"la saluta Julian baciandole la mano e allontanandosi
"Eh Bravo Res,che non perde occasione,di essere un serpente"parla Blaise compiaciuto. 
"Antares Black sei veramente un essere misero" tuona Ronald Weasley rompendo il silenzio,tutti lo guardano perplessi.
"Vuoi guai Weasley?"ringhia Antares avvicinandosi minaccioso ad uno dei suoi migliori amici. 
"Prima hai fatto quella scenata ad Hermione,e poi vai al letto con un altra,in una casa che non è nemmeno la tua"lo biasima Ron. Harry si frappone tra Ron e Black,mentre le serpi hanno l'accortezza di tacere e chianre gli sguardi. Hermione si appunta mentalmente di dove ringraziare Ron.
"Ragazzi grazie per essere venuti all'evento"esordisce lady parkinson sedando senza saperlo la lite
I ragazzi annuiscono e sorrisero alla donna.
"Questo party era per abbattere i pregiudizi,ma forse molti ancora no ne sono capaci-dice dispiaciuta-però ho visto che lei Signorina Granger ha conversatao e ballato con il giovane Doholov,questo mi rallegra"conclude gentilmente.
La ragazza annuisce sorridente.In fondo,nessuno dovrebbe pagare per colpe che non ha.
"Grazie ancora per averci invitati"sorride Harry stringendo la mano della donna
"è stato un piacere"replica la donna stringendo le mani dei ragazzi e andando via.

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***







 
Capitolo XII




Hermione non ha detto nulla ad Harry del suo comportamento alla festa,convinta,dall'espressione mortificata  che il suo giovane amico abbia capito da se.
Hanno trascorso la settimana prima del rientro a scuola tra Grimmauld Place e  Londra sia magica che babbana.Entrambi hanno vissuto nel mondo babbano per cui ogni tanto tornano li volentieri per staccare dalla comunità magica,dove hanno sempre i riflettori puntati addosso
Harry ed Hermione,qualche volte si sono recati alla Tana per trascorrere il pomeriggio insieme a Ginny e Ron o a volte per godere della cucina della signora Weasley,che per i due è un po' come una seconda madre.
I due ragazzi  si sono dati appuntamento con i due rossi ad Hogwarts il sabato di quella settimana,le lezioni sarebbero riprese solo lunedi,ma loro adorano stare ad Hogwarts da soli,con pochi studenti.Hanno la sensazione di viverla pienamente quella scuola che solo qualche mese prima ha fatto da palcoscenico ad una grande battaglia.Amano svegliarsi,fare colazione ed andare dritti al Campo di Quidditch per volare,o nel caso di Hermione,  recarsi in biblioteca e trovarsi sola, in compagnia dell'odore di carta antica e il silenzio che tanto gli è amico.
 
Sta scendendo al piano di sotto con il suo bagaglio, sarebbero tornati ad Hogwarts da li a pochi minuti,quando nota Harry davanti all'arazzo che raffigura l'albero genealogico della famiglia Black.
"Se continui a guardare quel muro prenderà fuoco- scherza lei avvicinandosi all'amico -Cosa fai qui davanti?" si ferma ad osservare anche lei quel muro inquietante.
"Oh nulla,riflettevo su Antares ed Electra Black"replica il ragazzo pensieroso.
Antares non si è scusato per l'atteggiamento che ha tenuto alla festa di fine anno a casa di Pansy e lei non l'ha cercato decretando la definitiva fine della loro conoscenza.
"E quindi?"chiede  incitandolo a continuare
"Ripensavo al libro che hai trovato nella sezione proibita della biblioteca,è evidente che qualcuno voglia nascondere qualcosa"parla il ragazzo fissando la trama del tappeto sotto i suoi piedi
Hermione annuisce pensierosa,lei stessa è giunta a quella conclusione,non appena ha visto la pagina mancante.
"Inoltre secondo me,dobbiamo continuare a cercare chi sono i loro genitori, e il punto di partenza è la Setta di Merlino"conclude Harry che adesso attende la risposta dell'amica.
Il discorso inizia a non piacerle. Conosce il baluginio che vede riflesso nel verde degli occhi di Harry. E' sinonimo di guai..
"Harry ma cosa dici-sgrana con occhi -Non possiamo andare in quella scuola e chiedere informazioni,senza contare che nessuno sa dove sia realmente,e poi tra un quarto d'ora dobbiamo incontrarci alla Torre di Grifondoro con Ginny e Ron"conclude la ragazza per diassuaderlo.
Il suo amico ha sempre queste idee suicide.Negli anni gli è andata sempre bene,ma meglio non sfidare il fato,ed Hermione è sicura che anche questa volta sarebbero andati incontro ai guai come sempre.
"Hermione ma non capisci?Dobbiamo andare alla Setta,altrimenti non riusciremo a scoprire nulla,ad Hogwarts l'unica cosa che abbiamo capito è che ci stanno nascondendo qualcosa,per cui non diremo niente nemmeno a Sirius.Sono sicuro, siamo ad un passo dalla verità"parla il ragazzo convinto. 
"La setta di Merlino è una fortezza inespugnabile,nessuno entra o esce di li senza essere visto. Tu hai ucciso Voldemort e molti dei loro padri e parenti erano fedeli Mangiamorte che ora sono morti o detenuti ad Azkaban.Non verremo accolti come eroi Harry,ma come nemici.Noi siamo solo due e loro saranno sicuramente di più"replica la ragazza, anche se sa che è impossibile far cambiare idea ad Harry Potter.
"Herm,dobbiamo riuscire ad entrare,se non vuoi venire andrò da solo"sbuffa il ragazzo testardo incrociando le braccia al petto.
La ragazza solleva gli occhi al cielo ed emette un suono frustrato"Sei un idiota."ringhia seria guardando l'amico che già gusta la vittoria.
Sospira  arrendevolmente"Ho letto da qualche parte che alcune comunità druide ,la scuola è gestita da loro,vive nella foresta limitrofe a Stonehenge,potremmo iniziare da li.Ma ricordati,entro domenica sera dobbiamo essere ad Hogwarts.Non voglio essere espulsa"decreta Hermione minacciosa, sapeva che sarebbe finita così.
Harry prese la sua mano e si smaterializzano,lasciando Grimmauld Place 12,nel silenzio delle loro congetture.
 
 
 
 
 
L'aria è gelida e li,nel mezzo della foresta lo è ancora di più.I rami degli alberi sono scossi da un lieve venticello,che scompiglia i ricci della ragazza,ed entrambi si stringono nelle loro sciarpe.
Si guardano intorno,ma non vi è nulla che faccia sperare in un insediamento umano.
Hermione si pente di essersi buttata in quell'ennesima avventura senza aver fatto qualche ricerca.Non avrebbero dovuto lasciare Grimmauld Place con un contenuto così esiguo di informazioni. Possiedono solo la bacchetta con loro,sperando di non doverla usare per scagliare qualche anatema che uccide.
La ragazza segue Harry che ha già intrapreso la via di un sentiero,c'è un odore di erba bagnata che solletica il naso,e che ricorda alla ragazza quando durante la ricerca degli Horcrux,si sono accampati vicino al Lago dove è stata da piccola con i suoi genitori.
Camminano, ed in breve si trovano davanti al sito neolitico di Stonhenge.Lo ha visistato per la prima volta con la scuola quando ha avuto dieci anni,è stata l'ultima gita scolastica nella scuola babbana.
"Non ho mai capito l'importanza di questi sassi"esordìsce Harry con la bocca piegata in una smorfia
Hermione solleva entrambe le sopracciglir e si schiarisce la voce "Ho letto che le pietre di Stonehenge sono allineate con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio. Di conseguenza alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un "antico osservatorio astronomico", anche se l'importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta"spiega con il suo tono saccente facendo sfoggio della sua cultura.
Harry la guarda sorridendo e scuoten la testa.
Vi sono molti babbani a visitare il sito,ma anche molti maghi che non possono essere visti.
Dalla parte opposta alla loro Harry scorge una donna,che fa notare anche alla ragazza accanto a lui,scomparire tra gli alberi.
Allungano il passo per seguirla, ma della donna non vi è traccia.Hermione tira fuori la bacchetta e pronuncia un Homenum Revelio non verbale e davanti ai loro occhi compare una sorta di villaggio,dove sembra che il tempo si sia fermato.Le persone sono indaffarate a pascolare il bestiame o trasportare l'acqua dal pozzo,le case sono costruzioni in legno e mattoni.
E' come trovarsi nel Medioevo,ai tempi della caccia alle streghe e dei roghi che ardevano i loro corpi.La modernità li non è arrivata.
"Harry questo posto è..."esordisce la ragazza stupita. Non si è mai trovata davanti ad un paesaggio simile.
"Si Hermione,davvero unico"conclude il ragazzo al suo posto con gli occhi puntati sul villaggio.
Hermione prende per mano Harry ed entrano nel villaggio guardandosi circospetti intorno, nessuno pare badare a loro. Perfino il vestiario degli abitanti è tiico di un'epoca che non esiste più.
"Scusi Signora,avremo bisogno di un'informazione"chiede gentilmente Harry ad una donna giovane vestita con una lunga veste  fatta di pelle di qualche animale, che fatica a tirare su  il secchio dal pozzo. 
La donna li guarda e sorride gioviale "Ditemi pure ragazzi". Hermione resta stupita dal fatto che la donna noon li osserva perplessa. Sono,evidentemente,degli intrusi.
"E-cco noi staremo cercando la Setta di Merlino,sappiamo che è gestita dai druidi,se lei potesse aiutarci a trovarla,le saremo grati"balbetta Hermione non molto sicura
La Signora li scruta  e gli fa cenno di seguirla,i due ragazzi si fissano preoccupati ma seguono la donna,non sapendo che altro fare.
Arrivano davanti alla porta di una casa rurale che la donna apre,indicando ai due ragazzi l'interno.Deglutiscono ed entrano nella casa,sempre meno convinti di ciò che stanno facendo.
 
 
 
 
 
 
 
Ad Hogwarts Ginny e Ron hanno atteso per tre ore,invano, l'arrivo di Harry ed Hermione ed ora sono preoccupati.
I due Weasley possono aspettarsi una condotta ritardataria da parte di Harry,ma non da Hermione che da sempre puntuale, odia arrivare tardi.
Hanno appena concluso il pranzo e guardano costantemente l'ingresso della sala grande sperando di vederli entrare,perfino Neville a cui hanno raccontato del ritardo notevole che i due grifondoro hanno maturato si sta angustiando.
"Salve ragazzi bentornati,dove sono Hermione ed Harry?"chiede Sirius Black che sta abbandonando la Sala
"Vorremmo saperlo anche noi. Li aspettavamo tre ore fa,ma non sono arrivati"spiega Ginny inquieta
Il malandrino spalanca gli occhi,guardandosi intorno e tornando poi a fissare i tre grifondoro davanti a lui.
"Ieri sera mi avevano detto che sarebbero venuti verso le 9"parla più a se stesso che agli altri.Sirius schiocca le dita, e davanti a lui compare il suo vecchio elfo.
"Kratcher come può servire padron Black?"si espresse la creaturina magica con un riverente inchino del capo.
"Dove sono Harry ed Hermione?"domanda agitatol'insegnante
"Questa mattina si sono smaterializzati ma Kratcher non sa dove sono Padron Potter e la Signorina Hermione.I loro bagagli sono a casa"racconta abbassando la testa.
Sirius si passa convulsamente una mano sul viso, e si reca al tavolo dalle serpi.
"Ragazzi bentrovati,qualcuno di voi ha notizie di Harry ed Hermione?"chiede senza celare il suo stato d'animo
"é successo qualcosa?"domanda Draco sospettoso notando il viso del cugino
"Dovevano vedersi con Ginny e Ron stamattina,ma non sono arrivati,Kratcher dice che stamattina si sono smaterializzati ma le loro cose sono rimaste a casa"spiega il malandrino. Intanto Ginny e Ron si sono avvicinati insieme a Luna e Neville.
"Non ti preoccupare Sirius,vedrai che staranno bene"rassicura la bionda Corvonero con occhi sognanti ed il tono di voce pacato.
"Non so,non hanno nulla con loro,se non la bacchetta"-sospira socchiudendo gli occhi.-Se non arrivano qui entro un'ora,voglio l'Ordine della Fenice al completo"ordina Sirius imperioso ai tre grifondoro prima di uscire a passo di marcia dalla sala grande
Le serpi iniziano a guardarsi ansiosi. Quando quei due spariscono non accade mai nulla di buono. 



Sorpassato l'uscio i due ragazzi si trovano in una stanza rettangolare, con al centro un tavolo circolare di legno con quattro sedie intorno.C'è un calderone sul fuoco con qualcosa che bolle al suo interno.L'ambiente nel complesso è essenziale,molto essenziale per essere alle soglie nel ventunesimo secolo.
Quella situazione ha del paradossale.
Hermione continua a guardarsi intorno e nota una porta in cui probabilmente si trova la stanza da letto. I soffitti sono bassi con molte travi di legno che si intrecciano tra loro.
"Prego ragazzi sedetevi,preparo il thè"sorride la donna gentile.I due ragazzi, ascoltato il tono della donna che non sembra affatto inamichevole, si siedono alle sedie del tavolo.
"Grazie signora per averci accolto in casa sua,io sono Hermione e lui è Harry"tenta la ragazza per superare il momento imbarazzante che si è venuto a creare.
"Oh si,vi avevo riconosciuto.Harry Potter ed Hermione Granger-li osserva la donna sorridendo indulgente,mentre riempie un bricco di rame d'acqua. I due ragazzi si guardano stupiti-Vi avevo riconosciuto,noi viviamo in questo modo, secondo le tradizioni celtiche,ma ciò non vuol dire che non sappiamo cosa succede nel mondo magico"parla la donna che ha portato un vassoio con del tè ed i biscotti al tavolo.
L'ora di pranzo è passata ed i due ragazzi sono ben lieti di mettere qualcosa sotto i denti.
"Io sono Igraine.Ma ditemi, perchè cercate la Setta di Merlino?"domanda la donna porgendo la tazza fumante ad Harry.
"Vede Igraine,staremo cercando delle informazioni su due ragazzi che hanno studiato in quella scuola,e che da quest'anno sono arrivati ad Hogwarts"replica il ragazzo tranquillo. Hermione non sa se invidiare Harry per la sua ostentata tranquillità,o maledirlo per averla trascinata in quella situazione.
"Come mai cercate informazioni su questi due ragazzi?"
"Appartengono ad un illustre famiglia del mondo magico,ma non abbiamo mai sentito parlare di loro e sappiamo con certezza che ad Hogwarts ci stanno nascondendo qualcosa"spiega Hermione alla donna che le ispira fiducia.
La donna annuisce "scusate per le domande che vi ho posto,ma dovevo appurare che non siete nemici.Io sono Igraine e sono la custode della setta di Merlino ed immagino che le persone si cui state indagando siano i gemelli Black"
I due ragazzi scuotono il ccapo in segno di assenso.
"E' vero quello che si dice di voi siete dei ficcanaso-ridacchia  facendo sorridere i ragazzi-ed anche avventati,siete stati fortunati ad incontrare me. Noi insegnamo agli studenti la Magia vera,quella praticata da Merlino e da Morgana,insegnamo metodi per uccidere e torturare che ad Hogwarts nemmeno il vecchio Silente conosceva"conclude la donna avvertendoli.
Ma come gli è venuto in mente di entrare in quel villaggio e chiedere così apertamente di quella strana scuola.
I due ragazzi si osservano con sguardi molto eloquenti.Hermione sa quelle cose,e il fatto che la donna gli abbia dato degli avventati le fa scorrere un brivido dietro la schiena.
"Non volevo spaventarvi ragazzi,perdonatemi ma qualcuno deve avvisarvi che andare in giro a curiosare non è mai un bene,anche se so che siete particolarmente esperti"parla in tono più dolce che fa tranquillizzare i due.Cosa volete sapere esattamente?"
"Qualsiasi informazione lei sappia,può esserci utile"parla Hermione portando alle labbra la tazza fumante e beandosi del tepore della casa.
"Bene.-la donna prende un lungo respiro-i due ragazzi non solo studiavano alla Setta ma ci vivevano anche,sono stati portati da noi ancora in fasce,dovevano essere protetti e addestrarti fin da subito alla Magia. Il custode di quel tempo era mio zio e conosceva la madre dei ragazzi per cui,accettò di farle questo favore"disse la donna osservando i ragazzi.prima di continuare-I ragazzi mostrano subito grandi doti,all'età di dieci anni svilupparono la capacità di animaghi,si trasformano in pantere nere"conclude la donna cercando di ricordare 
Hermione è basita,dalle sue conoscenze non sa di bambini cosi tanto potenti da trasformarsi in tenera età, e poi perchè sono stati protetti?e da chi soprattutto? 
Guarda Harry che sembra porsi gli stessi interrogativi e poi osservano la donna davanti a loro.
"I primi due anni,la mamma veniva a trovarli spesso,dopo per circa dieci anni non è più venuta,ma non so il motivo della sua assenza,se è questo che vi state chiedendo"continua la donna
"E il padre?"chiede Harry
"Mio zio diceva che non ce l'avevano un padre,anzi quest'ultimo non doveva sapere della loro esistenza"
"Non è più venuto nessuno a trovarli?"domanda la ragazza
"A volte veniva una signora bionda con un bambino molto bello,penso fossero parenti dei ragazzi avevano gli occhi grigi,un aspetto altezzoso.Il bambino era molto arrogante e viziato,la mamma spesso lo redarguiva perchè era anche piuttosto vivace"sorride la donna con lo sguardo perso tra i ricordi.
Biondo,occhi grigi,arrogante,viziato. Non è difficile capire a chi la donna si riferisse. Per cui,Elettra e Antares non sono parenti lontani a Sirius,se i Malfoy li sono andati a trovare negli anni passati.
"Qualche anno fa la mamma dei ragazzi ricomparve e li portò via per Natale,mandarono anche una foto con gli auguri.La prendo così magari vedete se riconoscete la donna"dice Igraine alzandosi e andando in un'altra stanza.
"Hermione qui c'è qualcosa che non va,la descrizione che ha appena fatto era quella di Narcissa e Draco Malfoy" mormora il ragazzo scosso dalle rivelazioni
"Ecco perchè quando sono arrivati,le serpi già li conoscevano"riflette  Hermione pensierosa
La donna arriva con la foto che porge ad Hermione, 
"Per Godric"esclamano i ragazzi all'unisono osservando la foto.
 
 
 
 
 
 
                      
 
Hogwarts è in fermento.L'Ordine della Fenice è al completo e si sono riuniti nell'Aula di Trasfigurazione. 
Sirius cammina avanti e indietro colto dall'ansia di non sapere che fine abbiano fatto i due ragazzi.Già se li immagina James e Lily che lo stanno maledicendo per aver perso il loro figlio.
"Cosa ci fa lui qui?"urla Ginny terrorizzata entrando nella stanza.
Lucius Malfoy si volta facendo svolazzare il suo lungo mantello nero,accogliendo i due Weasley con una piega della bocca che vouole somigliare ad un sorriseo,mentre i due lo fissano schifati ed increduli.
"Ginny tesoro,il signor Malfoy è stata una spia per conto dell Ordine"dice Molly con tono amorevole
"Mamma ma ha cercato di uccidermi. Ha messo il diario di Riddle dentro il  mio calderone"replica irosa
In quel momento entrano le serpi desiderose di aiutare nelle ricerche.
"Sirius vorremmo aiutarvi"parla pacato Blaise seguito dagli altri
"Padre cosa ci fai qui?"esordisce Draco sconvolto alla vista del padre che ha creduto ad Azkaban.
Lucius guarda suo figlio commosso e avanza verso di lui per abbracciarlo.Tutti sono sgomenti. Narcissa guarda la scena sorridendo.
"Draco figlio mio,è molto che non ci vediamo,mi sei mancato.-esita Lucius e fossa il suo unico figlio negli occhi-Ti basti sapere che non sono l'uomo che tu credi.Faccio parte dell'Ordine della Fenice da anni e che quando troveremo Potter e la Granger saprai tutto e sarai fiero di me"concluse con sguardo supplichevole.Draco osserva suo padre sgomento. Che fine ha fatto il rigido e severo Lucius,l'uomo che l'ha educato secondo i dogmi della purezza del sangue?
"Madre anche voi?"chiede Draco senza parole
"Si caro,so che penserai che non ho adempiuto al mio ruolo di madre ma a modo mio ti ho protetto tesoro,non avrei mai lasciato che qualcuno ti toccasse"
Draco si riscuote e guarda Theo che annuisce ed esce dalla stanza velocemente.
"Antares Electra,quanto tempo"sorride Lucius ai due ragazzi
"Già,non sei mai venuto a trovarci"constata indignata la giovane Black sollevando il mento
Lucius alza il braccio come per scacciare i moscerini.
"Lucius Malfoy che abbraccia suo figlio.Dopo questa posso morire in pace"sdrammatizza Sirius scuotendo il capo con un sorriso teso a spezzargli le labbra.
"Felpato,non è il momento di scherzare.Mettiamoci in moto per cercare Potter e quella ragazzina saccente"parla Lucius senza cattiveria nei confronti di Hermione
"Non so da dove partire per cercarli,potrebbero essere ovunque"replica Sirius schioccando le dita e davanti a lui cmpare il so elfo
"Padron Black,Kratcher come può servirla ?"
"Voglio sapere se hai sentito ciò che si sono detti Harry ed Hermione prima di smaterializzarsi"
Tutti ascoltano il dialogo tra i due in attesa di sapere qualche novità.
"Poco prima di smaterializzarsi padron Potter ha detto che erano ad un passo dalla verità"replica l'elfo con il solito tono cavernoso.
Ginny e Ron si scambiano uno sguardo carico di parole.Loro hanno compreso.
"Ginny,cosa state nascondendo?"parla  Arthur severo ai suoi figli
Ron deglutisce a fatica.
"Niente -balbetta Ginny tentando un sorriso- Ma sono Harry ed Hermione,sapranno cavarsela"conclude la ragazza ridacchiando tesa.
"Non ce la dai a bere così"dice Sirius nervoso scrutando malamente i due ragazzi.
"Se hanno agito così avranno avuto i loro motivi.Mi fido di loro,non si cacceranno nei guai"tenta  Ron poco convinto.
"Stavolta Harry mi sente,oh si se mi sentirà"replica Sirius minaccioso
"La colpa è nostra Sirius,se avessimo detto ai ragazzi la verità,a quest'ora sarebbero qui,vero Signorina Weasley?"ossrva la voce di Silente dal quadro.
La rossa annuisce con vigore,anche se non capisce a quale verità si riferisse Silente.
"Sono andati a ficcanasare,ma se non sapevano nulla,nemmeno dove cercare"Sirius solleva le spalle perplesso 
"Cazzo,una volta ho detto ad Hermione che prima di Hogwarts studiavo alla setta di Merlino"esordisce Antares dispiaciuto,scompigliandosi i capelli castani con una mano.
"Ti sei fatto incantare da un paio d occhi d oro"esordisce un uomo sconosciuto  giunto con Nott
"E questi chi sono?"domanda Ronald perplsso indicando due uomini ed una donna entrati con Theodore poco prima.
"Le domande dopo"replica Theo sbrigativo
"Draco,Theo ci ha riferito ciò che è successo,siamo tutti a disposizione,la missione in Irlanda è conclusa,ma rimaniamo noi,in nome dell'amicizia che ci lega" l'uomo accanto a Nott sorride a Draco Malfoy e pone una sua mano sulla spalla.
"Ti senti bene?"chiede Blaise all'amico biondo che ha uno sguardo perso nel vuoto.
"NO,non va bene"urla facendo calare il silenzio e respirando affannato.
E' stato buono per tutti quei mesi.Ha finto di ignorarla perchè si è sentito ferito e frustrato dall'intera vicenda,ma adesso lei è scomparsa e lui non sapeva dove cercarla.
"Mi sento inutile,non so dove si sono cacciati,se dovesse succederle qualcosa..."parla nervoso,mentre si appoggia con le braccia ad un banco. Non riusci a completare la frase, un pensiero lugubre invade la sua mente e lo costringe a sbottonarsi il primo bottone della sua camicia bianca di alta moda.
"Draco devi calmarti tesoro"sussura Andromeda dolcemente al nipote spezzando il silenzio. 
"No zia tu non capisci..."il suo tono è addolorato. Draco di solito è controllato,ma stavolta è scosso da profonde emozioni contrastanti che il suo cuore non sa gestire.
La donna lo guarda e sorride bonaria "Oh si invece. S cosa significa amare qualcuno e dover catalogare quel sentimento come sbagliato,so cosa significa amare qualcuno e aver paura che la tua famiglia non approvi e possa fargli del male. Ti capisco. Ma devi mantenere i nervi saldi,non risolveremo nulla se ci lasciamo andare agli istinti"spiega al nipote in modo amabile.
Draco respira ed annuisce 
"Hermione è in gamba ed Harry è con lei"lo rassicura Daphne accarezzando il volto del ragazzo. Draco si bea della carezza della sua migliore amica.
"Quindi è vero?-la voce della donnola sposta l'attenzione sul Grifondoro appoggiato con i reni ad un banco -Sei davvero innamorato di lei"conclude il Rosso con un tono di voce curioso.
Draco sta per replicare. Ha dimenticato che Hermione,certamente,non avesse detto nulla ai suoi amici.
"Come fai a saperlo?"la voce di Ginny è allarmata e Draco immagina che almeno con quella Piattola Hermione si sia confidata.
Ronald solleva le spalle "Me l'ha detto Harry- tutti ascoltano la risposta di Weasley -Hermione era strana,distratta quell'anno. Una sera Harry,tornando da un incontro con Silente,ha visto Hermione e Malfoy- continua Ron scoccando un'occhiataccia maligna alla serpe -Quando me l'ha raccontato,mi ha anche vietato di parlarne ad Hermione"
Ginny esibisce un volto perplesso "Perchè avrebbe dovuto farlo?-esita un momento la Rossa -Voglio dire,Harry quell'anno ha sospettato da subito che Malfoy fosse diventato un Mangiamorte. Non conosceva il genere di rapporto che li univa. Malfoy avrebbe anche potuto voler estorcere informazioni ad Hermione per poi riportarle a Voldemort,oppure tentare di portareHermione al lato oscuro"
"Non so il motivo che ha spinto Harry ad agire così. Non ha mai voluto dirmelo-replica il fratello pacato- Io l'ho capito solo dopo"trattiene un sorriso Ron.
"Ginny ha ragione-interviene Arthur- Perchè Harry non l'ha messa in guardia?"
"Perchè Potter ha avuto la certezza che la Granger avrebbe comunque scelto lui.-esordisce la voce tagliente di Piton da un quadro adiacente a quello di Silente- Non importa se quella ragazzina avesse provato o meno per Draco chissà quale sentimento. Lei avrebbe scelto sempre il Prescelto"conclude con sottile ironia e forse con malcelato rammarico. Ron annuisce con un sorriso.
"Mi spieghi una cosa Malfoy?-domanda Ron -Se sei innamorato di lei,come hai fatto a sopportare di prenderla in giro,di vedere mentre tua zia la cruciava,di vederla tra le braccia di Black"
Draco osserva Weasley con un volto marmoreo. La mascella è tesa ed i denti sfregano tra loro quasi a spezzarsi. "Non ti devo spiegazioni"ringhia in direzione del Rosso scrutandolo con occhi lampeggianti.
Ron esibisce uno sguardo indifferente "Devi ammettere che il tuo sentimento è alquanto strano"


Hermione è scioccata. Gli occhi sono fuori dalle orbite,mentre la schiena è corsa da un brivido d'angoscia.
I due ragazzi dopo un attimo di esitazione per lo stupore,scattano in piedi.
"La ringraziamo Signora Igraine per la sua gentilezza"tenta Hermione impaziente di lasciare quella casa
"è stato un piacere esservi utili e salutatemi quei due ragazzi"sorride la donna con un sorriso mentre mescola qualcosa nel calderone  dall'odore nauseabondo.
I due ragazzi usciti da quella casupola si dirigono fuori dal villaggio in silenzio,come è logico. Appena usciti, il villaggio sparìsce ai loro occhi trovandosi nuovamente nella fitta foresta.
"Questa storia non mi piaceva prima ed ora che sono a conoscenza di mezza verità,ho paura di scoprire il resto"sbotta Harry camminando a passo veloce
Hermione deglutisce a fatica.E' pallida,ma adesso qualche tassello trova la sua giusta posizione in quel mosaico intricato.
"Harry dobbiamo andare all'ufficio nascite del ministero,li forse potremmo scoprire l'intera storia,dobbiamo sbrigarci prima che chiuda"parla ragazza tornando ad essere velocemente razionale
Il ragazzo annuisce prendendole la mano er smaterializzarsi.



Compaiono nel chiasso di Diagon Alley. 
La ragazza spera che Ginny e Ron non si siano preoccupati e che non abbiano messo in allarme nessuno.Avrebbero dovuto avvertirli,ma non vi è stato il tempo necessario.
Hermione inizia ad avere un brutto presentimento che decide di non rivelare ad Harry per il momento,il suo amico è fin troppo agitato.
Il ministero della Magia è inquietante,a renderlo simpatico vi è solo l'immagine sorridente del primo ministro con in testa quei cappelli che King abbina a quelle lunghe tuniche colorate.
"Come entriamo senza farlo sapere a Kingsley?"chiede Harry allarmato
Hermione pare rifletterci e poi un'idea le balena in testa 
"Harry è ora che usufriamo un po' della fama che ci  aleggia intorno"esordisce la ragazza prendendo per mano un Harry Potter dall'espressione confusa e smarrita.
I due entrano nella hall abbastanza disinvolti sorridendo e salutando gli impiegati e trovandosi di fronte all'Ufficio nascite.
"Lascia parlare me"sussurra la ragazza al su amico che tiene per mano
Si recano  ad una reception dove dietro al desk vi è una segretaria dai capelli unticci e il mento sporgente che si sta limando le unghie. Solo quando li vede,la donna si ricompone.
"Signor Potter,Signorina Granger,posso aiutarvi?"domanda la donna con un tono educato osservandoli da dietro un paio d'occhiali spessi come i fondi delle bottiglie di burrobirra.
"Salve,stiamo facendo delle ricerche sui genitori di Harry,vorremmo sapere quando sono nati,sa da quella notte maledetta Harry sa poco e niente su di loro per cui ci chiedevamo se potessimo entrare a controllare"parla in tono melodrammatico  stupendosi lei stessa della semplicità con cui mente.Non ama nominare i genitori di Harry,non è sua intenzione  farlo incupire,ma non le è venuto in mente nulla.Si sarebbe scusata successivamente.
Harry  la guarda perplesso e a stento trattiene le risate.
La donna  guarda Harry-che subito assume un espressione triste, sgranando quegli occhioni verde smeraldo,che fanno completamente sciogliere l'impiegata.
"Oh Signor Potter,mi dispiace così tanto per i suoi genitori,ma comunque anche se non si potrebbe,servirebbero delle autorizzazioni,ma trattandosi dei salvatori del nostro mondo,posso fare un eccezione"replica la donna accondiscendente
I due tirano un sospiro di sollievo e seguono la donna.I corridoi del ministero sono lunghi e ben illuminati ma non vi sono persone in giro.
La donna tira fuori un mazzo di chiavi dalla tasca del pantalone ed apre una porta.Si guarda intorno circospetta e fa cenno ai ragazzi di entrare.
 Camminano per quella sala-archivio,composta da scaffali altissimi colmi di faldoni divisi per anno di nascite.
"Harry scusami per aver menzionato i tuoi genitori"dice colpevole e a testa bassa mentre camminano tra i corridoi occhieggiando i faldoni.
"Tranquilla Herm,sei stata fantastica" sorride Harry poggiando una mano sulla sua spalla. Hermione annuisce con un sorriso. Ha questo smodato istinto di protezione nei confronti del suo migliore amico che non riesce mai a dismettere.
"Bene,ma quando sono nati?-parla Harry- Non possiamo esaminare tutti questi documenti"dice Harry frustrato guardandosi intorno
"Antares,una volta,mi ha detto che sono nati il 15 aprile dell'80"esulta la ragazza iniziando a cercare con gli occhi lo scaffale che riporta le nascite per quell'anno.
Grazie all'informazione della ragazza trovano lo scaffale dei nati in quell'anno.Harry ed Hermione ispezionano tutti i documenti, ma non vi sono nessun Antares ed Elettra Black nati in quel giorno e in quell'anno. Antares nn può aver mentito, non ve ne è alcun motivo.E' un informazione  superflua,ma ancora una volta quei due ragazzi per il mondo magico non esistono.
"è impossibile"scuote la testa il moro frustrato dall'ennesimo buco nell'acqua. Ogni volta che la verità sembra essere vicina,di colpo questa sfuma,lasciandoli con un pugno di niente.
"Harry non so cosa dire,sono meravigliata quanto te"parla la ragazza pensierosa.
"Dobbiamo tornare ad Hogwarts,in biblioteca sono custodite tutte le copie della Gazzetta del Profeta,i Black sono una dinastia importante,sicuramente li c'è scritto qualcosa"continua lei,ormai decisa a scoprire chi sono quei due.
I due ragazzi con un Wingardium Leviosa fanno levitare i faldoni al loro posto tra gli scaffali e con sguardi pensierosi si recano alla porta.
"Grazie per la sua gentilezza"sorride Harry trovandosi davanti alla reception 
"Oh è stato un piacere Signor Potter. Arrivederci ragazzi"li saluta la donna facendo svolazzare quei capelli visibilmente oleosi.
 
 
 
 
I due ragazzi si trovano in prossimità dei cancelli di Hogwarts.
 Entrano  nel cortile ed iniziano a correre all'interno della scuola facendosi spazio tra quegli studenti che sono già tornati a scuola o non sono partiti affatto.
Salgono le scale,ed Hermione prega che non cambiano direzione in quel momento.Il tarlo inizia a farsi sempre più largo nella sua testa e l'intera vicenda si chiarisce maggiormente
Si inoltrano nella biblioteca correndo,dietro i rimproveri di Madama Pince,Hermione spera che dopo quell'entrata da maleducati non la bandisca dalla biblioteca per il resto dell'anno..
La ragazza si avvia spedita con lo sguardo orgoglioso e vispo verso la sezione che serba le copie del quotidiano magico,seguita da Harry Potter desideroso di mettere un punto a quella storia.
Le copie sono divise per giorno,mese ed anno.Si addentrano in quel corridoio,dove gli scaffali traboccano di Gazzette,delle varie epoche. L'odore di pergamena vecchia è l'odore preferito della ragazza,ed invade le sue narici.
Hermione cerca di mantenersi lucida nonostante la scoperta di uno dei due genitori.Sirius avrebbe dovuto dargli più di una spiegazione.
La ragazza prende un giornale  risalente al giorno della nascita dei due ragazzi, e lo sfoglia rapidamente,affiancata da Harry.
Si arresta su una pagina e per la seconda volta in quella giornata folle restano entrambi senza parole. 
"Hermione Harry,ma dove eravate finiti,vi stiamo cercando da tutto il pomeriggio"sospira Neville sollevato
Hermione guarda Neville ma non risponde troppo scioccata. Il tarlo che,durante le ricerche al Ministero,l'ha arrovellata si è mostrato essere la pura verità. Si riscuote dallo sconcerto,attaccandosi spasmodicamento all'ultimo bagliore di lucidità.
"Harry guardami,ti senti bene?"osserva la ragazza poggiando le mani sul viso dell'amico.Ha gli occhi spalancati e sembra non vederla.
La ragazza piega la copia del Profeta e se la infila in tasca.
"Dove sono gli altri?"chiede Hermione prontamente
"In aula di Trasfigurazione"Replica Nev pacato. Non fa domande.
La ragazza,che ringrazia mentalmente Merlino per l'intelletto che le ha donato, artiglia Harry,ancora confuso e lo trascina via..
 
 

Note: Buonasera gente! Essendo la storia una seconda stesura non mi aspettavo questo entusiasmo da parte vostra... Grazie mille davvero. A coloro che hanno recensito dico che presto risponderò... Ho accorpato i vecchi capitoli 18-19-20. sono circa 10 pagine di word.... 
A presto e continuate a recensire...:D
Ely

 
 
 
 

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***



















 
Capitolo XIII




Hermione Granger ha creduto di aver visto di tutto in quella sua giovane vita costellata da eventi a tratti raccapriccianti,ma quella nuova rivelazione è troppo perfino per una mente sempre pronta a tutto come la sua.
Le suole delle sue scarpe e quelle di Harry riecheggiano nel silenzio del corridoio,mettendo in quei passi veloci tutta la rabbia che li sta divorando.
Gli sguardi dei due grifondoro sono furiosi,Hermione nutre il timore che Harry si lascia governare dall'istinto.Sul volto del ragazzo regna deusione,ma anche determinaione di a sapere l'intera verità.Lei è certa che il bambino sopravvissuto non abbia fatto tutti i collegamenti,e ciò significa che lei debba nel brevissimo tempo che li divide da quell'aula, tornare in possesso di almeno un millesimo delle sue facoltà,sperando che quella dose esigua fosse sufficiente a non divorare qualcuno.
Neville li segue,ma non osa dire nulla visti gli occhi dei due ragazzi
Davanti alla porta,Harry ha la mano sulla maniglia, ma Hermione lo ferma e lo porta di fronte a se esigendo di guardare in quegli occhi verdi che il grifondoro ha velati di sospetto ed impazienza.
"Harry sei sconvolto ed hai tutte le ragioni. Non fare sciocchezze e lascia parlare me,promettimelo"
Il ragazzo annuisce velocemente ed abbassa la maniglia della porta che scricchiola.
Entrano con volti storditi per le rivelazioni,davanti al loro l'Ordine della Fenice al completo,più due ragazzi ed una ragazza che non consce.
"Harry James Potter ed Hermione Jean Granger dove dannazione siete stati"urla un Sirius Black paonazzo. Ha immaginato che si fossero preoccupati per la loro sparizione.
Ron sollevato  corre ad abbracciare i suoi amici seguito da una Ginny sollevata. Nella stanza i sospiri di sollievo sono molti.
Harry ha occhi vacui e si chiede quanto è dura essere lui"Come hai potuto mentirmi"esordisce il ragazzo con voce piatta quasi innaturale
Sirius abbassa il capo ed incassa il colpo, l'ira iniziale che ha manifestato nel vederli  comincia a scemare,consapevole che i due ragazzi ora avrebbero preteso delle spiegazioni.
"Tu eri il migliore amico dei miei genitori,la persona che per me è più vicina ad un padre"urla ancora sprezzante il bambino sopravvissuto.
"Mi dispiace Harry,hai tutte le ragioni.Ma questo non vi da il diritto di ficcanasare quando qualcosa non vi convince"parla Sirius con il volto rigato dal dispiacere e dal senso di colpa.
La ragazza si guarda intorno e lancia uno sguardo sprezzante a Draco,che davanti a quegli occhi diventa ancora più pallido.Fa scorrere i suoi occhi dorati nella stanza notando una pesona che non avrebbe dovuto essere li.
"Signor Potter,signorina Granger che piacere rivedervi"ghigna Lucius per stemperare la tensione.
I due ragazzi solo allora si rendono conto della presenza del Mangiamorte ed impugnano le bacchette. Sono sconcertati,altrimenti avrebbero compreso che non vi era pericolo alcuno. Nota la presenza di Narcissa Malfoy ed ha notato che,in ogni occasione che si sono viste,la donna l'ha sempre scrutata attentamente.
"Che ci fa lui qui?"urla Harry in posizione di attacco
Hermione agisce meccanicamente.Impugna la bacchetta stretta tra le dita pronta a scagliare qualche incantesimo,ma in realtà non sta ragionando.Ha il cervello in stand-by
"Ragazzi abbassate le bacchette-interviene Remus con il suo tono di voce quieto-Lucius è una spia dell ordine dal quarto anno,vi spiegheremo tutto dopo"conclude stancamente Lupin
"Adesso è bene che ci diciate dove vi eravate cacciati "ringhia Sirius con la mascella contratta dalla rabbia. 
Draco Malfoy avanza verso di lei con sguardo infuriato,artiglia le esili spalle della ragazza avvolte da un pesante giaccone. Hermione che ha visto lo sguardo del ragazzo  tenta di parlare "Malfoy ma cosa..."parla esitante.
"Come ti è saltato in mente di comportarti in questo modo,qui erano tutti preoccupati.Avresti potuto mandare un gufo per avvertire del vostro ritardo,quel tuo cervello che tutti apprezzano non te l' ha suggerito?"urla Malfoy con il volto perciolosamente vicino al suo. Hermione percepisce l'odore del ragazzo infrangersi sul suo volto. Se non fosse così furiosa probbilmente lo abbraccerebbe.
Hermione spalanca gli occhi,osserva Malfoy e scorge  il volto stanco e preoccupato,i capelli scomposti e la camicia fuori dai pantaloni.
Tutti li osservano ma nessuno si permette di dire nulla. La ragazza si riscuote assumendo un cipiglio altezzoso,perchè lui continua a sbagliare.
"Malfoy non ti sarai anche tu preoccupato per la Mezzosangue e per lo Sfregiato"gracchia sarcastica usando gli stessi epiteti con cui Draco chiama lei ed Harry.
Hermione è  arrabbiata  perchè ancora una volta,lui non ha detto la verità. Chiede perdono,ma Draco non è disposto a dare nulla in cambio.
Dire la verità per lui continua ad essere un optional.
Gli occhi del ragazzo sono accecati dall'ira, e parla senza pensare "Certo che no,cosa vuoi che me ne importi di voi due.Vi atteggiate ad eroi ma in realtà siete due idioti che per la gloria si infilano sempre in situazioni pericolose"replica il ragazzo incurante.
Hermione esita per il dispiacere della risposta. D'altronde perchè avrebbe dovuto preoccuparsi delle loro vite.Cosa può aspettarsi da uno come lui.
"Bene.Allora toglimi le mani di dosso e Vattene al diavolo,viscido Mangiamorte"sibila con cattiveria riducendo gli occhi a due fessure taglienti
Il ragazzo si irrigidisce e si scosta  dalla ragazza come se si fosse scottato.
Hermione si rende conto dell'effetto che l'ultima parola ha avuto su di lui.La ragazza non incolpa lo schock per le rivelazioni appena scoperte,non incolpa la stanchezza.
Quella parola gliel ha sputata contro perchè la rabbia che prova nei suoi confronti esula da quella giornata, e davanti all'ennesimo insulto si è lasciata governare dall'ira.
Nemmeno a dirlo si pente subito,ma non lo da a vedere.
Draco abbassa la testa e sorride.E' un sorriso mesto, privo di allegria,sarcastico. "Pensavo che tu mi conoscessi per davvero" dice il raagazzo risoluto,ma con una punta di rammarico.
La ragazza odia il comportamento assunto da Draco,quell'aria da vittima,da agnello sacrificale.
A suo modo di vedere nella vita c'è sempre una scelta diversa,un'alternativa.Ma Draco Malfoy non chiede mai aiuto,perchè i Malfoy non hanno bisogno degi altri
Bugie...
"Infatti ti conosco sei lo stesso purosangue altezzoso e razzista che a dodici anni mi disse *Nessuno ha chiesto il tuo parere sporca Mezzosangue* per cui adesso mettiti in un angolo che devo raccontare la verità,che per inciso già conosci.Come sempre dimostri di essere un bugiardo"urla lei incurante ora di ferirlo, avendo scelto lui come valvola di sfogo.
Draco la fissa furioso,adesso il draco che dorme si sta svegliando, e ghigna "Un tempo non ti lamentavi del fatto che fossi un bugiardo"parla sarcastico indietreggiando.
"E' evidente che devo aver preso una botta in testa per credere che in te ci fosse qualcosa di più di quello che hai mostrato in tutti questi anni" sospira lei. Draco tende la mascella e la trafigge con lo sguardo,ma non replica.
Hermine guarda i presenti e sospira stanca.
"Ogni cosa che diremo,la diremo da membri dell'ordine della fenice,visto che ci siete tutti,e non da studenti"spiega seria la ragazza senza celare il suo umore nero.
Tutti annuiscono,non osando ribattere nulla. La situazione è delicata e il finto equilibrio nella stanza non può essere messo a rischio da qualche parola di troppo.
"Parlerò io,non chiedete nulla ad Harry.Come vi sarete resi conto non è lucido "
"La storia è lunga,ma sicuramente avrete la pazienza di ascoltare.Qualche giorno dopo l'inizio della scuola arrivano due studenti nuovi,Antares Regolus ed Elettra Lyra Black. Tutti noi sapevamo che l'ultimo dei Black è Draco Malfoy,per cui già da subito siamo rimasti sorpresi,inoltre le facce preoccupate di Sirius,Remus e della preside ci hanno convinto che c'era sotto qualcosa-Hermine prese una pausa guardando i presenti-ho cercato su alcuni libri sulla tua famiglia Sirius,dopo che tu stesso hai detto ad Harry e Ron che questi due erano parenti lontani,e sui libri non esistevano.Io ed Harry abbiamo controllato sull' arazzo a Grimmauld Place e i loro nomi non erano riportati,l ultimo black continuava ad essere Draco Malfoy. Pensai subito che fossero figli illeggittimi,ed infatti cosi è,e fidati iniziavo a credere che fossero figli tuoi Sirius, o di tuo fratello Regolus.
Ma su un libro ho trovato qualcosa di strano,dopo la pagina riservata al principe dei serpenti,c'era una pagina mancante,strappata dal manuale. Ci siamo convinti maggiormente che ci tenevate nascosto qualcosa. Io stessa quando vidi Elettra la prima volta-disse voltandosi per guardare la ragazza,ed ora quel dettaglio su cui tanto aveva riflettuto era palesato davanti a lei-notai un qualcosa che già avevo visto,qualcosa di terribile,e tu Sirius insabbiasti i miei dubbi dicendo che fossero gli occhi dei Black ad essermi familiari. Antares una volta mi disse che prima di venire qui,studiavano alla Setta di Merlino,per cui oggi ci siamo diretti li"disse osservando i presenti.
"Granger non credo che voi siate riusciti ad entrare,visto che nessuno se non gli studenti sa dove sia"disse Theo
"Non ve ne è stato necessario,sapevo che alcune comunità druide vivevano nella foresta vicino Stonhenge,con un Homenum Revelio è comparso un villaggio druido,dove abbiamo consciuto Igraine,la custode della scuola che, a proposito vi saluta-disse guardando i due Black che spalancarono gli occhi,davanti allo sguardo della ragazza-e ci ha raccontato che voi non solo studiavate li,ma ci vivevate anche,ci ha raccontato di come vostra madre-Hermione fece una smorfia disgustata-vi portò li dallo zio di Igraine. All'età di 10 anni già sapevate trasformarvi in pantere come la vostra mamma.Quest'ultima,sempre dal racconto di Igraine,i primi anni era molto presente e veniva spesso a trovarvi,ma poi per più di 10 anni è sparita,ed è ricomparsa qualche anno fa portandovi via per natale. In questi 10 anni,li andava a trovare una donna bionda dagli occhi grigi e il portamento altezzoso ed a volte con lei c'era un bambino biondo,come l'ha definito Igraine? Ah si un bimbo bellissimo con gli occhi grigi,ma viziato e arrogante e la mamma lo riprendeva perchè troppo vivace.Io ed Harry non abbiamo fatto fatica a capire di chi si trattava. La descrizione è quella di Narcissa e Draco Malfoy-disse guardando Draco,che abbassò lo sguardo-L'anno che la mamma dei ragazzi comparve,mando una foto allo zio di Igraine con gli auguri di natale che ritraeva la donna e i due gemelli qui presenti.Quando abbiamo visto la foto,mancava poco che a me ed Harry prendesse un infarto. Ed eccolo il dettaglio che vedevo in Elettra,d'altronde non si dimentica mai il volto di chi vuole ucciderti-Ginny e Ron la guardavano sbigottitti,gli altri avevano la testa bassa. Avrete capito che la madre dei ragazzi era niente meno che Bellatrix Black-disse la ragazza schifata-e la scritta dietro la foto è la seguente: tanti auguri da Bella e i suoi cuccioli.Harry-disse guardando il ragazzo che ascoltava il racconto-quando abbiamo conosciuto Regolus ci ha detto che Bellatrix non era sempre stata pazza ma che con la nascita dei cuccioli si era ripresa,ma che poi la vita con Lestrange l'aveva resa una folle.Io all'inizio avevo ricondotto i cuccioli con i cani presenti al Lestrange Manor,invece Regolus senza saperlo ci aveva svelato il nome della madre dei ragazzi. Ma non è tutto,io ho immaginato subito che non fossero figli di Lestrange,perchè altrimenti avrebbero portato il cognome di quel mangiamorte,per cui dopo aver lasciato il villaggio,ci siamo diretti al ministero,all' ufficio nascite.Antares mi ha detto di essere nato il 15 aprile del 1980,ma nemmeno li risultavano questi due. Sapevamo di dover scoprire,chi fosse il loro padre. Viviamo con figli di mangiamorte da 8 anni,per cui non sarebbe stato un problema il fatto che fossero figli di una mangiamorte. Sapevo che qui ad Hogwarts sono custodite le copie del profeta,siamo passati in biblioteca,prima di venire qui da voi,ed abbiamo scoperto chi è il padre,se tale può essere definito.
Da qui in poi il mio racconto sarà solo per Ginny,Ron,Nev e Luna,immagino che voi altri già sappiate chi sia il loro genitore. Qui entra in scena Ginny Weasley-la rossa guardò l' amica perplessa-oh tesoro non guardarmi così-osserva Hermione dolcemente- Tutti sapete che Ginny durante il suo primo anno è entrata accidentalmente-dice guardando Lucius minacciosa-a contatto con uno degli Horcrux di Voldemort,ovvero il diario dell'adolescente Tom Riddle,guardando poi i suoi ricordi come fece Harry-al sentire quel nome i ragazzi e tutti i presenti si irrigidirono-qualche anno fa Ginny  mi raccontò che l'adolescente Tom Riddle,era bellissimo,pieno di fascino un vero serpente ammaliatore, e guardate Antares Black,-tutti guardarono il ragazzo-è molto bello.Io stessa,definita la strega migliore dell ultimo secolo,la ligia e bacchettona Hermione Granger,non ho potuto fare a meno di notare la sua bellezza magnetica.Ecco, perchè Ginny mi raccomandava di fare attenzione,perchè la presenza di Antares inspiegabilmente la inquieteva. Ma ancora non è tutto,anche se immagino che anche voi ragazzi avrete capito chi era il loro padre, sulla copia del profeta-la ragazza tira fuori il giornale dalla tasca- C'è scritto il seguente titolo:BELLATRIX BLACK E TOM RIDDLE DANNO IL TRISTE ANNUNCIO CHE I LORO GEMELLI ANTARES REGOLUS RIDDLE E ELETTRA LYRA RIDDLE SONO DECEDUTI A POCHE ORE DALLA NASCITA PER CAUSE IGNOTE. 
Immagino che vostro padre,avesse grandi progetti oscuri per voi due-sorride ironica- Bellatrix nella sua pazzia ha amato Voldemort,ma ha amato molto di più i suoi figli proteggendoli da lui. Igraine ci ha detto che voi dovevate essere protetti,e che vostro padre non doveva sapere della vostra esistenza.Eccolo il mistero dei Black,Antares ed Elettra sono figli di Bellatrix Black e di Tom Riddle,meglio consciuto come Lord Voldemort.E' questa la vostra stramaledetta verità."conclude Hermione fredda e sprezzante.
"30 punti a grifondoro e bravi Potter ed Hermione"sorride Antares arrogante. 
"Risparmiati il sarcasmo Black,o dovrei dire Riddle"replica Harry schifato,beccandosi un'occhiataccia di odio puro da parte del giovane.
"Ragazzi non vi abbiamo detto nulla perchè sapevamo che iniziava una caccia alle streghe,nessuno deve sapere della loro esistenza,Res ed Ele non sono come i loro genitori. Sono stati protetti da quelle idee e grazie al soggiorno di Bellatrix ad Azkban non hanno subito la sua influenza. Inoltre c'erano ancora dei mangiamorte in libertà che se avessero saputo della loro esistenza,li avrebbero potuti votare per una causa oscura"spiega Remus
Hermione è esausta e l'unico suo desiderio è stendersi su un letto e crollare in un sonno senza sogni.
"Voglio sapere cosa ci fanno qui Lucius e Narcissa Malfoy"parla il ragazzo sopravvissuto. 
"Dopo la morte di Diggory,tu ce l avevi fatta di nuovo contro Voldemort,e mi sono convinto che ce l'avresti potuta fare sempre,io anche durante la prima guerra non ero proprio schierato,ma a quel tempo ero sposato da poco e Draco era neonato.Quando è tornato non ho potuto tirarmi indietro,ma dopo ciò che avvenne al cimitero sono andato da Silente con mia moglie e ci siamo messi a disposizione.Mi sono reso conto di quanto fossero folli quelle idee. 
Non guardateci come mangiamorte ma solo come genitori che hanno cercato di fare il meglio per il loro figlio".
Draco è senza parole,non crede alle sue orecchie.
"Ma quella sera all'ufficio dei misteri,lei mi mancciò.La profezia per la vita dei miei amici"dice Harry pensieroso
"Harry era tutto programmato,Silente ne era al corrente,solo che non potevamo riferirvi l'identità delle spie"spiega ancora Remus
"Ma alla fine suo figlio è stato marchiato come un animale"constata Harry senza un minimo di tatto
"Si e di questo stranamente non so nulla,facevo finta di essere ad Azkaban,e mia moglie aveva la casa invasa da Mangiamrte e da Voldemort.Quest'ultimo l'avrà marchiato per il mio pseudo fallimento"parla l'uomo pensieroso.
"Qui entriamo in scena noi"esordisce un ragazzo dai capelli scuri e ricci vicino a Draco. Hermione ha dimenticato perfino la presenza di quei tre sconosciuti.
"Io sono Cristian Grey lui è mio fratello Dean e lei è Lucy Lanchester,siamo un Organizzazione segreta scozzese,lottiamo contro Voldemort e i mangiamorte da molto tempo e ci avvaliamo dei maghi migliori e il Generale Malfoy è tra questi.L' ho addestrato io stesso, è dal quinto anno che fa parte della mia squadra. E noi abbiamo avuto un ruolo importante nella guerra".
Hermione guarda il ragazzo con un sopracciglio alzato.Quel giorno si sono messi in testa di fale saltare il cervello.
"Granger,non penserai mica che avremmo lasciato tutto nelle mani di tre ragazzini che già è tanto se sapete evocare un incantesimo d appello"parla sarcastico Dean beccandosi un'occhiataccia dal fratello. 
Hermione stringe i denti davanti a quella provocazionema sceglie di tacere. Il silenzio è la risposta migliroe che puoi dare agli idioti.
"Durante la battaglia eravamo sulle colline,se qualcosa sarebbe andato storto saremmo intervenuti noi. Volevamo esserci dall inizio,ma Silente ci disse che Potter ci avrebbe salvati"
"E cosi è stato"tuona Hermione fredda
"si ma noi avremmo risparmiato vittime. Quando siete partiti durante la ricerca degli horcrux,noi eravamo sempre dietro di voi,ovviamente noi tutti gli horcrux li avevamo localizzati,ma non potevamo distruggerli,doveva restare la facciata di Potter che cercava gli oggetti e li distruggeva. è stato Draco a mettere la spada in fondo al Lago di grifndoro nel lago".Spiega Christian Grey in tono quieto.
"Granger abbassa il protego che devo fare un incantesimo"dicee cauta la ragazza osservandola esitante. E' una ragazza minuta di corti capelli biondo paglierino.
"Che incantesimo?"chiede Hermione scettica.
"Queste sono informazini riservate,per cui il primo che parla con altri non presenti di ciò che vi sto dicendo,muore soffocato"spiega veocemente Christian
Hermione annuisce,comprende le misure adottate ed abassa il protego sui membri dell Ordine.
"Inoltre,quando siete stati catturati e portati al manor dai ghermidori,la colpa è mia vi ho persi perchè combattevo con alcuni mangiamorte"continua il ragazzo.
"Quindi mentre noi cercavamo gli horcrux,voi vi facevate quattro risate visto che sapevate già dove fossero" parla stizzito Harry ed Hermione sinceramente non può dargli torto.
"Nessuno ha riso di voi Potter"parla Malfoy che ha taciuto fino a quel momento,mentre continua a fissare Hermione,tanto che la ragazza le nega i suoi occhi.
"Non potevamo intervenire"spiega Lucy
"Me ne frego,noi li fuori per un anno a sopportare di tutto a vivere ogni secondo come se fosse l ultimo, e voi ve ne uscite con una frase del genere?" ringhia Ron.
Il mondo di Hermione è crollato.Non hanno fatto nulla da soli,sono stati aiutati per tutto il tempo. Non solo ha scoperto di aver baciato il figlio della donna che ha desiderato  ucciderla e dell' uomo piu cattivo mai esistito,Lucius Malfoy era una spia e Draco fa parte dei buoni. Ma con lui non vuole avere piu niente a che fare.Ha permesso che si avvicinasse ad Antares e non l ha avvertita. La stanchezza la stringe in una morsa e l'orgoglio lentamente si sgretola.
"Capisco le vostre reazioni"asserìsce atono Cristian
"No non capisce.Dove eravate voi quando i tre ragazzini sono scesi nei sotterranei per recuperare la pietra filosofale,dove eravate quando Harry a 12 anni sconfisse il basilesco e distrusse il su primo horcrux e dove eravate mentre lui riportava indietro il corpo di Diggory" chiede Ginny sconvolta
"Li non c'eravamo"solleva le spalle Dean con indifferenza.
"Di un po' in tre anni che fai parte di questa  combriccola sei diventato già Generale?"disse Harry a Malfoy che solleva gli occhi al cielo.
"In realtà signor Potter,nella nostra Organizzazione,si avanza di grado in basa alla fiducia che io e mio fratello riponiamo nell' uomo.Ed io affiderei a Draco la mia vita"
"Vi fidate di lui?"chiede Hermione stupita.
E' Malfoy,il principe degli inganni fidarsi di lui è un errore, e lo lo sa bene.
I tre annuiscono come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Io non gli affiderei nemmeno la mia piuma più consunta"continua la ragazza sprezzante raggelando con lo sguardo il biondo serpeverde.
"Herrmione io..."tenta Draco esitante.
"Non osare rivolgermi la parola,e non chiamarmi per nome,per te sono Granger o se vuoi Mezzosangue,visto che è un epiteto che ti piace tanto"lo ammonisce facendo indietreggiare il biondo che abbassa la testa.
"Se fossi in lei ,non tratterei cosi chi le ha salvato la vita"interviene Cristian
"Lascia stare,vabene cosi"scuote la testa Draco con un volto ridotto ad una maschera di cera
"Mi ha salvato la vita?"chiede scettica la ragazza,che significa quella frase.
"Mentre la Lestrange la torturava,lui evocava un incantesimo per farle sentire meno dolore"le spiega Cris.
Hermione spalanca gli occhi,prima di socchiuderli, guarda Malfoy che le sorride debolmente.Ha sentito tanto dolore,ma quanto ne avrebbe sentito senza il suo incanto.
"Bene,adesso sono anche in debito con Malfoy"ruggisce frustrata
"Non sei in debito in niente,e non sentirti in dovere di nulla"ringhia il ragazzo guardandola in quegli occhi che ha paura di non vedere più. Ma se continua con quell ateggiamento l avrebbe ripagata nello stesso modo,come era accaduto poco prima.
Il quel momento entra un uragano dai capelli neri e fluenti,Astoria Greengrass corre ad abbracciare Dean Grey, e dopo che sciolgono l abbraccio si scambiano un bacio
"Ma quella non è la ragazza di Malfoy?"domanda Ginny meravigliata
Harry si massaggia le tempie per quella storia ha dell'incredibile. 
"No Weasley,è la mia ragazza"ghigna Dean stringendo la vita sottile di Astoria.
Hermione è senza parole.Ma che diavolo sta succedendo?
"Faceva parte del piano,non sapevo che mio padre era una spia e che faceva parte dell ordine,ma sapevo con certezza che lui fosse al corrente della mia relazione con la Granger,che risale al sesto anno,dovevo fare in modo che mio padre e mia madre pensassero che lei-indicando Hermione-fosse stato solo un diversivo,un divertimento. Con Astoria,avevo un contratto matrimoniale,e mio padre ed il suo non dovevano immaginare che avevamo tradito la causa".
Hermione arrossisce violentemente,ma come osa parlare di quella storia davanti a tutti. Si passa una mano sul viso in segno di frustrazione. L'ira verso Malfoy aumenta a dismisura. Tra poco non sarebbe più riuscita a contenerla. Guarda Harry che sorride debolmente nella sua direzione ed Hermione si trova stupita.
"Ma io vi h visti dopo la battaglia,nelle serre"riscuotendosi furiosa rivolgendosi direttamente a Draco.
"Avevi detto che non volevi parlarmi"dice Malfoy ghignando. Sembra che abbia riacquisito la sua naturale indole serpentesca.
Hermione lo guarda male "Malfoy ti conviene rispondermi,visto che hai sbandierato un qualcosa che io non volevo trapelasse"minaccia lei incrociando le braccia sotto al petto.
il ragazzo sbuffa "Era qualche bacio,ti avevo visto andare in quella direzione e tu dovevi convincerti che per me non fossi stata importante"
Altre menzogne.Ammissione che le provoca una sensazione davvero dolorosa.
Hermione non sa piu che pensare. L'unica cosa della quale è certa è che presto Malfoy verrà schiantato, da lei.
"Ma io ho sentito che definivi il sesso con Astoria fantastico"continua la ragazza rendendosi conto dopo che erano presenti altre persone e vergognandosi come una ladra
"Si ma mi riferivo al mio quinto anno, e poi era contestualizzata in un discorso che tu non hai ascoltato tuttuo,saccente dei miei stivali"sorride Draco
"Malfoy ti consiglio di cambiare atteggiamento,non vorrei dover dimostrare al tuo caro padre quanto una mezzosangue ti è superiore"ribadice sarcastica con le labbra distese in un sorriso di scherno.
"Oh non si preoccupi" parla Lucius quieto
Hermione guarda Harry e Ron. I loro volti sono asettici ,privi di espressione.Non immagina come sia il suo di volto, non preoccupandosi minimamente di nascondere quel vortice di emozione.
Ma si che tutti vedano quella delusione e quel senso di sconfitta che si è fatto largo in lei.
Harry senza dire una parola usce seguito da Ron.
"Tu sapevi tutto e non mi hai detto niente?"chiede Ginny con una voce incrinata dall'amarezza  a Blaise.
Il ragazzo la guarda con occhi spalancati come se non si aspettasse una frase del genere in quel momento,ma la rossa ha ragione e lui annuisce colpevole.
"Come hai potuto non dirmi nulla.Sapevi chi erano e sei stato zitto.Sai quanto tengo ad Hermione ed hai permesso che lei si avvicinasse al figlio della donna che l ha quasi uccisa e dell'uomo che ha dato la caccia ad Harry per anni"urla infaccia al suo ragazzo.
Tutti i presenti non osano proferire parola. Molly tenta di placare l'ira di sua figlia ma è fermata da uno sguardo omicida della ragazza.
"Ginny non potevo dire nulla,mi dispiace per la tua reazione,ma avevo le mani legate"parla serio il ragazzo tentando di avvicinarsi a lei che si scosta bruscamente.
La rossa scuote la testa "Non ti sei fidato di me,in una relazione la fiducia è al primo posto"dice guardando negli occhi il moro serpeverde
"Come fai a non capire,non potevo dirtelo.Loro devono essere protetti"urla il ragazzo indignato.
"Per te sono andata contro tutto ciò in cui credo. Sono passata sopra al fatto che sul tuo braccio c'è il marchio nero,ma questa mancanza di fiducia non posso tollerarla-sospira affranta- E' finita"sussurra Ginny prima di lasciare la stanza.
Il ragazzo chiude gli occhi,si passa una mano tra i capelli,prima di ricevere un abbraccio consolatorio da Pansy.
Hermione prova tenerezza per quel ragazzo, dove sul viso alberga un'espressione afflitta,ma Ginny ha ragione.
"Blaise vedrai che si calmerà.Era solo arrabbiata"sorride Molly consolandolo e poggiando una mano sulla spalla del ragazzo che annuisce poco convinto.
"Sirius puoi chiedere perfavore a Kratcher di portare le nostre cose qui?"domanda lei con educazione. Quasi che le menzogne che l'uomo ha raccontato abbiano costruito una sorta di muro,allontanandoli.
Il malandrino annuisce.
"Cara mi dispiace ma devo porti questa domanda,adesso che sapete la verità cosa avete intenzione di fare?"chiede Andromeda Tonks in tono esitante.
Hermione si volta con occhi vitrei " Non ora Meda -sospira stanca- Non ora" 

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Capitolo 14
*** Capitoli XIV ***


 
Capitolo XIV






Hermione Granger si è traiscinata a forza fino alle sponde del Lago Nero.
Passi lenti i suoi, di chi assapora l'amaro gusto della sconfitta.
Non le è mai piaciuto che la definissero un'eroina,ha fatto ciò che ha ritenuto giusto in nome di quegli ideali che crede andassero salvaguardati.
Ha combattuto con coraggio,con tenacia.
Ha supportato Harry Potter in ogni sua decisione sapendo che fosse la cosa giusta da fare,sperando che prima o poi quel ragazzino con gli occhiali tondi ce l'avrebbe fatta.
Hanno vinto.
Ora però la vittoria ha il gusto dell'amaro,della delusione.
Loro non sono gli eroi,sono stati costantemente aiutati da  quella strana combriccola di cui quel bugiardo di Malfoy fa parte.
L'Orgoglio è ferito,di nuovo quel senso di inadeguatezza che la colpisce ogni qual volta qualcuno ha osato ledere quel suo baluardo.
E' consapevole di non dover pensarla in quei termini.
L'importante rimane che Harry abbia ucciso Voldemort.Questa frase la sua coscienza gliela sta sputando contro con ferocia.
La sua coscienza ha maledettamente ragione,ma per la regina dei Grifoni aver trascorso un anno alla ricerca degli Horcrux,sopportato il freddo,i malumori,la continua lotta con i mangiamorte, e con la signora con la falce che sembra aver sviluppato una buona propensione per loro tre.E' stata dura ed avercela fatta,l'ha fiera di se stessa.
Aver cmbattuto e vinto.
L'orgoglio di chi non si è mai arreso.

Ed ora arriva quel codardo di Malfoy e l'Organizzazione,affermando che loro hanno localizzato gli Horcrux da tempo, ma che non hanno potuto agire agire apertamente perchè non hanno avuto i permessi del Ministero.
No,questo è troppo.
Socchiude gli occhi e sbuffa esausta,per riacquisire il pieno possesso delle sue capacità,sapendo che quelle elucubrazioni sono frutto della giornata trascorsa.
Sospira rumorosamente quando si trova davanti due occhi grigi che la scrutano,come  sempre.
"Disturbo?"fa una voce cauta.
La ragazza lo guarda con attenzione,in quei mesi di conoscenza non avrebbe mai detto che i sui genitori fossero proprio il male in persona.
"Direi di si"risponde seccata mettendo ira sia nel tono di voce che nello sguardo.
Il ragazzo si accomoda ugualmente e si accende una sigaretta,sotto lo sguardo minaccioso della grifondoro.
"Mi dispiace ma devo restare.So di aver omesso alcuni dettagli,ecco si chiamiamoli cosi,sull'identità dei miei genitori. Ma non l'ho fatto con cattive intenzioni.
L'Ordine e l' Organizzazione ci stanno solo nascondendo,ma ora che tutti i mangiamorte sono ad Azkaban o morti e ti avrei detto la verità"conclude il ragazzo con occhi pieni di speranza che la ragazza creda alle sue parole.
Hermione lo fissa,sembra sincero,ma continua a guardare dritta le acque del Lago.
"Non volevo prenderti in giro anzi mi sarebbe piaciuto conoscerti,ma credo che dopo ciò che è successo alla festa dei Parkinson,non potrò avere questo privilegio"dice il ragazzo sorridendo. Quella frase la stupisce,evidentemente quella giornata non è ancora giunta al termine.
"Antares non parlerò dei tuoi genitori e non ho intenzione di farti pagare colpe che tu non hai commesso.Non sono quel genere di persona solo che sono... frastornata ecco,non me l'aspettavo.. tutto qui. Ciò che è successo a Parkinson Manor tra noi è stata solo una conseguenza del fatto che tra noi ci fosse solo attrazione fisica e che non è sufficiente,occorre qualcosa in più"replica cauta Hermione non sapendo quali parole usare.
"Lo so- sorride lui-.Sai sapevo ciò che c'era stato tra te e Draco,ma ho voluto tentare lo stesso,solo che la sera del 31 dicembre,sono sceso a patti con la realtà"parla sconfitto.
La ragazza lo fissa sinceramente perplessa. 
"Io e Draco non siamo mai stati amici,siamo come due galli nello stesso pollaio. Ci tolleriamo cordialmente,ma lo consco e non guarda nessuna come guarda te,e tu,mia dolce Grifondoro, non mi hai mai guardato come guardi lui"parla allusivo alzandosi da vicino a lei..
La ragazza spalanca gli occhi per l'ultima frase detta "Tra me e lui non c'è nulla,è solo un bugiardo"replica lei in un ringhio sprezzante.
"Allora perchè quando siete scesi dalla scalinata del manor di Pansy,tutti gli uomini presenti guardavano te,mentre tu non riuscivi a staccare gli occhi da lui?"domanda il ragazzo sorridendo furbo e andando via.
Per i minuti che successivi Hermione rimugina su quelle parole.Quella sera l'ha trovato bellissimo,nella sua innata eleganza da Principe.
Peccato che del Principe abbia solo l'eleganza.
Draco Malfoy è stato un doppiogiochista,eccola la verità. Alla fine quel purosangue ha fatto la scelta giusta. Chi l'avrebbe mai detto...
Ma tutte le menzogne che lui le ha propinato durante il sesto anno restano impresse nella sua mente tanto brillante.
Altro che vincolato alla segretezza.Malfoy avrebbe  dovuto stare lontano da lei.
La rabbia cieca la invade in pieno.
Rabbia per tutte le bugie che ha ascoltato
Rabbia per essersi lasciata andare cosi facilmente
Rabbia perchè prova qualcosa per lui.
Desiderio.
 

 
 
La mattina successiva si sveglia di pessimo umore.Ha sperato che gli avvenimenti del giorno prima fossero  solo un incubo,invece quella mattina si è accorta essere la realtà
In quei momenti negativi,è salutare fare jooging. Indossa un pantacollant nero, ed una t-shirt,raccoglie i capelli in una coda alta ed esce dalla sua stanza.
.In Sala Comune vi è Harry seduto sulla poltrona.
"Ehi buongiorno Herm.Ti stavo aspettando"esordisce il ragazzo con un volto solare,ma per chi come lei lo consce,quel sorriso nasconde il tormento.
"Buongiorno anche a te.Stai bene?"chiede cauta.
"No ma mi riprenderò.Ho superato cose peggiori"replica con un sorriso sbieco.
Abbraccia quel ragazzo davanti a lei " Tu sapevi di me e Draco vero?" Se ne è resa conto il giorno prima,che lui e Ron sapevano tutto. Harry scuote la testa con un sorriso indulgente. Si è aspettata urli e grida indignate. Harry,invece,la stupisce con quei silenzi misurati,quegli sguardi dolci da far piangere.
"Vorrai sapere perchè non ti ho detto nulla" considera lui osservandola negli occhi. Hermione annuisce sinceramente curiosa. Considerando che Malfoy avrebbe potuto avere chissà quali intenzioni. 
"Vedi Herm-inizia Harry- Io non ti ho detto nulla perchè non avevo nulla da temere. So chi sei,se avessi visto il Marchio non avresti mai permesso a lui di gironzolare tranquillo per il castello"sorride lui. Hermione annuisce. Harry non ha mai dubitato della sua lealtà.
Un po' del cattivo umore che la ragazza ha percepito quando si è  svegliata svanisce,sperando che la corsa,le avrebbe fatto tornare il buon umore e scacciato le emozioni negative.
Entrano in sala Grande insieme,percependo lo sguardo delle serpi su di loro,ma non vi bada.
Si accomoda accanto a Ginny che giocherella con il cibo nel suo piatto,senza realmente mangiare.
"Tesoro tutto bene?"chiede dolcemente notando l'espressione delusa sul volto dell'amica.
"Stavolta c'avevo creduto veramente"sospira tristemente la ragazza,riferendosi al rapporto con Blaise. Hermione alza lo sguardo sul tavolo delle serpi,sorride ad Antares memore della chiacchierata del giorno prima e nota che gli occhi blu di Blaise sono fissi sulla rossa,è uno sguardo risoluto ma velato di amarezza.
"Ti sta fissando"sussurra Hermione volendo scuterla dal torpore in cui sta cadendo
"Lo so,lo sento"sorride mesta senza alzare gli occhi dal suo piatto.
Ron mangia come se niente fosse accaduto,invidia quel lato del suo amico. Lui è la manifestazione vivente della veridicità del detto babbano "vivi e lascia vivere".
"Herm,potresti farmi copiare la tua ricerca di pozioni?"chiede il rosso mentre mastica qualcosa di non identificato.
Appunto.
La ragazza alza un sopracciglio adirata.
"Ti prego!"cantilena Ron pregandola
"Ok,ma modifica qualche parola.Questa è l'ultima volta Ron, i MAGO sono vicini,spero che state studiando" ammonisce saccente ai suoi amici,che abbassano gli occhi colpevoli.
Scuote la testa e si versa del caffè con del latte,mangia qualche biscotto e una fetta di apple pie.
"Herm dopo la corsa,ci raggiungi al club dei duellanti?pensavo di tenerci in allenamento"parla  Harry atono,ma dietro nasconde la preoccupazione di camminare sullo stesso suolo dei figli di Bellatrix e Voldemort.
la ragazza annuisce,l'ultima volta che ha duellato veramente,è stato durante la battaglia finale ed un po' di allenamento non le avrebbe fatto male.
 
 
Adora correre,finge di scappare da tutti i problemi,dalle cattive sensazioni. Una depurazione mentale.Sente l'aria fredda sul viso,e respira pienamente per mantenere il fiato costante.
Non sa da quanto sta correndo,ha costeggiato Hogwarts e la Foresta Proibita,ed ora è senza più forze ,si è accasciata a terra riprendendo a respirare lentamente.
Si ha ragione,quella corsa le ha fatto bene,per un attimo le ha fatto dimenticare di tutto. Per un attimo è riuscita a non pensare a nulla.
Il Club dei Duellanti è stranamente affollato per essere domenica mattina.
Alcuni Corvonero giocano a carte con qualche Serpeverde,altri hanno gli occhi fissi sulla pedana dove Harry e Ron stanno duellando.
Hermione si affianca a Ginny che osserva i due amici che si lanciano incantesimi,erano pari,uno attacca e l'altro si difende.
Una luce tra il celeste e l'argentato sotto forma di cane interrompe il duello e la voce di Sirius Black,che non ammette repliche,chiede che li raggiunga in Aula di trasfigurazione.
Hermione è reduce dalla corsa per cui il suo aspetto non è dei migliori. E' era rossa in volto,l'abbigliamento non è quello adatto per presentarsi ad un professore. Nota che i suoi amici sono nella sua stessa condizione.
Si guardano immaginando il motivo di quella chiamata improvvisa.
Quella storia le sembra sempre di più un pettegolezzo,sapete quel gossip oscuro dove la schiava va a letto con il padrone.Quelle cose a cui la gente non crede mai,ma che in realtà accadono,e come se accadono... Hermione non vuole immaginare a come quella pazza sia riuscita ad accoppiarsi con quel mostro serpentino.
Bussano alla porta ed entrano trovandosi di nuovo di fronte l Ordine al completo,le serpi, i fratelli Grey, e un uomo vestito di nero che non conoscono.
Sirius è visibilmente imbarazzato,non sa come comportarsi.
"Ragazzi-si schiarisce la voce Andromeda-Vi abbiamo fatti chiamare perchè dopo ciò che avete scoperto su Antares ed Elettra volevamo sapere se avevate deciso di rendere nota la scoperta.Se cosi fosse dobbiamo portarli via da qui e se ne occuperà l'Organizzazione-dice indicando quell'uomo sconosciuto- Avete tutto il diritto di farlo,ma spero nel vostro buon senso.Come vi abbiamo detto ieri non sono pericolosi e non attenteranno alla sicurezza di nessuno"spiega la donna
"A me questa storia non mi piace"esordìsce Ronald che guarda Harry in cerca di supporto.
Hermione resta in silenzio,avrebbe ascoltato ciò che hanno da dire,sperando nell'intelligenza dei suoi amici,infine avrebbe detto il suo parere.In quel momento percepisce solo che Malfoy la sta scrutando e non vuole dargli la soddisfazione di voltarsi e schiantarlo.
"Perchè siete tutti sudati?"chiede Theo incurante
Tutti lo guardano stupefatti da quella domanda poco rilevante.
"Io Harry e Ginny stavamo esercitandosi al duello,Hermione era andata a fare jooging"spiega Ron perplesso da quella domanda  a Theo.
"Tu Harry cosa hai intenzione di fare?"chiede Remus con un sorriso indulgente riportando l' attenzione sulla questione importante.
"Non lo so,non ho problemi se rimangono"replica atono,quasi indifferente, con gli occhi riversi al pavimento.
Delusione.
I presenti sospirano invece sollevati. Hermione guarda Harry. E' orgogliosa di lui,si dimostra ogni volta la persona eccezionale che è.
"Hermione tu cosa ne pensi?"chiede Andromeda sorridendo alla giovane
"Sono totalmente d'accordo con Harry"solleva le spalle indifferente. Non avrebbe dato ulteriori spiegazioni,sperando che non ve ne fosse bisogno.
"Ron,tu hai solo detto che questa storia non ti piace.Ma dirai a qualcuno la loro vera identità?"chiede sua madre
Il ragazzo sbuffa "Sono preoccupato per Harry,ha ucciso il loro padre,chi ci dice che ora non vogliono vendicarlo?"chiede convinto il rosso ad alta voce.
Ron ha molta fantasia,troppa per una persona razionale come Hermione.
"Cosa?Noi Riddle nemmeno l'abbiamo conosciuto,Potter ha fatto quello che doveva."sbotta  Elettra indignata dalle supposizioni del rosso.
Di solito la Black è molto taciturna,e di solito chi tace,osserva molto. Raramente parla a sproposito e quando lo fa dosa sempre le parole
Ron scuoto la testa "perchè è presente la combriccola di Malfoy?"chiede con disprezzo.
Ormai l'Organizzazione per loro sarebbe diventata combriccola.
"Weasley modera i termini,combriccola sarete voi tre e poi noi, in caso avreste voluto dare fiato alle vostre bocche,avremmo dovuto organizzare il trasferimento dei ragazzi"dice indignato 
"Mr Grey moderi lei i termini per primo" si intromette lei,quel ragazzo è scontroso " E si tolga quell'espressione di superiorità dalla faccia"conclude lei battagliera. Dean la osserva stupito,prima d esibire un ghigno "Cosa le da fastidio Miss Granger,il fatto che qualcuno asserisca che non siete così bravi come credete?" 
Hermione scoppia a ridere. Quella frase è cattiva e lei non accetta un atteggiamento simile "Nemmeno replico"- lo fissa altezzosa- Non ho bisogno di sputare cattiverie gratuite per dimostrare di essere una grande strega. Lo so e basta!" conclude con un sorrisino sarcastico facendolo ammutolire. Draco ridacchia divertito,insieme ad Harry e Ron.
"Generale Malfoy gli uomini attendono ordini"dice l'uomo vestito di nero a Draco
Hermione alza gli occhi al cielo.
Qualcuno si fida talmente di lui da farlo Generale.
Impensabile.
"Non c'è più bisogno,grazie Joseph di pure agli uomini che l'operazione non si farà"ordina Malfoy.
Nell'aula cala il silenzio tutti si scrutano apertamente come a voler prevenire le mosse degli altri.
"Vorrei sapere se ci sono ancora motivi di credere ad un attentato alla sicurezza dei Black"chiede Hermione stupendo tutti. Sonoo li,tanto vale avere delucidazioni.
"No Miss Granger adesso la situazione è sotto controllo,gli ultimi seguaci di Voldemort sono stati catturati e consegnati al Ministero"-spiega Cristian cordiale. Lui sembra simpatico- Inoltre Draco tiene sotto controllo la situazione".
Hermione spalanca gli occhi "Mi faccia capire, siamo nelle mani di Malfoy?"domanda sinceramente scettica. Il sospiro,ringhio,di Draco giunge alle sue orecchie,ma non se ne cura. Avverte lo sguardo irato di Narcissa Black,che come sempre la scruta. Uno sguardo che non sa decifrare. Enigmatico,forse curioso.
"Non potrebbe essere in mani migliori Miss Granger" ridacchia l'uomo facendo scoppiare a ridere Dean. Draco,invece,esibisce un ghigno divertito per quella battuta. 
Il doppio senso è palpabile,ma certamente fingerà di non aver compreso. Hermione fissa Christian con un'occhiata furente. 
"Per cui i Black ora sono al sicuro?"chiede Harry pensieroso strappandola bruscamente dai suoi pensieri.
"Si -replica Draco -Finchè i presenti non divulgheranno al mondo la loro discendenza"continua lui in tono pacato. 
Il suo migliore amico annuisce rilassato,mentre fissa un punto davanti a se. Harry non ha salutato nessuno. Teme che il moro abbia visto come un tradimento le omisioni di quei mesi. Da Sirius,poi, non se lo arebbe mai aspettato.
Solo in quel momento comprende che la verità a cui Malfoy ha fatto riferimento quel giorno in Sala Grande è questa. Quando saprai la verità ti pentirai anche di questo.... Ma di cosa avrebbe dovuto pentirsi???
Harry annuisce "Un ultima domanda -osserva i Serpeverde - Voi eravate al corrente di tutto questo?" 
Pansy china il capo mortificata,mentre Daphne irrigidisce la postura. Harry lancia un'occhiata d'intesa a Ronald che scuote il capo sinceramente dispiaciuto.
"Li conosciamo da quando siamo bambini -replica Pansy in un mormorio -Per cui si. Eravamo al corrente della verità". Pansy tenta di captare qualcosa dall'espressione di Ron. Ma sembra che sul volto del suo migliore amico non vi sia nulla. 
Ginny sogghigna sarcastica "E' chiaro che gli unici a non saperlo eravamo noi" 
Hermione è di nuovo stufa di quel teatrino. Ormai ciò che è stato,è stato. Discutere su una questione di principio con delle serpi è inutile e loro non capirebbero. 
"Se non c'è altro -sorride lei -Avrei da fare" conclude osservando Sirius e Remus.I due annuirono in segno di congedo,prima di notare i suoi amici seguirla.



Le settimane successive sono frenetiche.Le lezioni catturano la sua attenzione ed Hermione non ha più avuto modo di pensare a ciò che è stato scoperto.
Ha accantonato tutto in un angolino della sua mente.
Si è gettata nello studio per i MAGO,volendo dare il meglio di se,come sempre non si sarebbe risparmiata.
L'unico tarlo che è quella famosa stanza tonda a cui ora avrebbe potuto dedicarsi. Gli indizi sono pochissimi,non ha nulla da cui partire.
Ma ormai è sicura sia un serpeverde, e per giunta del suo stesso anno.
Se non avesse trovato altri indizi,avrebbe messo sotto torchio tutto il settimo anno verde-argento.
La biblioteca quel giorno è affollata  Quando entra si dirige spedita verso gli scaffali che custodiscono i tomi di Aritmanzia.
Nota la figura di Draco Malfoy seduto ad un tavolo che chiacchiera sorridente con una ragazza di fronte a lui.
Ora che non deve più fingere una relazione con Astoria,il bel serpeverde è tornato al suo passatempo preferito.
Hermione si concede di guardarlo ridere ancora e poi va a posizionarsi al suo tavolo,molto vicino a quello dove è seduto Draco.
Ha impiegato tempo ad abituarsi alla vista del ragazzo insieme alla giovane Greengrass e sicuramente,nemmeno si è abituata del tutto ed ora avrebbe dovuto vederlo con altre ragazze. 
Ragazze che non erano lei.
Bandisce quel pensiero pieno di rammarico, e si siede compostamente sulla sedia.
Schiena dritta,occhi puntati sul libro e sulle pergamene davanti a lei.
Niente fa notare il fastidio che sta provando dentro. Una morsa allo stomaco la colpisce quando vede Malfoy sistemare una ciocca di capelli dietro l'orecchio di quella ragazza,che rimane senza fiato al gesto del biondo. Hermione riconosce la ragazza in Jenny White,Corvonero sesto anno,reputazione pessima.
La tipa giusta per lui.
Si impone impegno nello studio escludendo il mondo circostante,non avrebbe permesso a quel Furetto di Malfoy di intralciare il suo piano.
Continuano a ridere deconcentrandola continuamente. Stringe i pugni reprimendo l'istinto di schiantare il biondo e la sua nuova amica.
Si limita a lanciare un'occhiata raggelante ad entrambi,che però non colgono troppi impegnati a ridacchiare e sussurrarsi qualcosa.
"Siete pregati di fare silenzio questa è una biblioteca si viene qui per studiare non per ridacchiare"esordisce saccente.
Malfoy inchioda il suo sguardo al suo che in quel momento è furente,viste le continue interruzioni.
...Non solo per quello anche perchè lui è li con un'altra...sussurra la voce della coscienza indignata.
"Ci dispiace caposcuola Granger"replica Draco in tono fintamente crucciato. Non si sono più parlati dall'ultimo incontro con l'Ordine. Si incrociano a lezione ed in Sala Grande. Nessun saluto,niente di niente. Lei preferisce così.
Draco ed Hermione si fronteggiano in una guerra di sguardi astiosi,dove dietro è sepolto il desiderio di entrambi. Solo che uno di loro si ostina a negarlo..
E' Hermione a rompere quel gioco che le brucia il sangue,tornando a dedicare attenzione ai suoi libri
Nonostante il suo rimprovero,i due poco distanti da lei,non vogliono saperne  di studiare,ma con pazienza non dedica più alcuna attenzione ai suoi rumorosi vicini.
Alzò la testa solo quando mise il punto finale alla sua ricerca.Sistema le sue cose,e mentre alza gli occhi nota le iridi argentee di Draco che la staanno frugando.
Nuda al suo sguardo.
Arrossisce violentemente,nascondendo il volto tra i capelli. Con un incanto di levitazione ordina i libri sugli scaffali e con passo misurato esce dalla biblioteca.
Senza degnare di uno sguardo Draco. L'orgoglio è salvo.
 Cammina allontanando dalla sua mente Draco, quando si sente afferrare il polso ed essere sbattuta malamente sul muro del corridoio.
Non è abbastanza veloce da impugnare la bacchetta per difendersi dal suo assalitore e quando si trova faccia a faccia con il suo aggressore,gli occhi le si accendono d'ira.
"Malfoy devi smetterla con questi agguati"esordisce mentre il ragazzo le tiene intrappolati i polsi  avendo paura di una probabile fuga.
Un grifondoro non scappa
"Taci Granger,è l'unico modo per farmi ascoltare da te"replica sbrigativo.
Hermione si guarda intorno temendo che qualcuno possa vederli. Si morde il labbro inferiore per nervosimo,la presa del ragazzo sui suoi polsi è salda,ed è consapevole che lui fisicamente sia più forte di lei.
Lo guarda negli occhi,cercando di gestire tutte le emozioni,che non sa gestire
"Non avevi qualcosa da dirmi?" chiede sicura,stupendo perfino se stessa per il tono secco utilizzato,sperando che l'impazienza di fuggire tra la sua stretta non venga colta.
Draco sospira  sul volto della ragazza vista la vicinanza. Il  respirò caldo l'accarezza dolcemente,sposta lo sguardo sulla bocca del ragazzo. Perfetta, questo è l'unico aggettivo che le viene in mente. 
"Nonostante tu abbia saputo la verità,non hai cambiato atteggiamento nei miei riguardi"asserìsce il biondo facendo trapelare quanto gli sia costato dire quella frase.
Anche le Serpi sono orgogliose...
Hermione non ha staccato gli occhi dalla bocca del ragazzo. Quella bocca che l'ha insultata,umiliata, e poi baciata.La ragazza avvampa e deglutisce a fatica. Quella posizione la imbarazza notevolmente. Non vi è più familiarietà tra i loro corpi.
Si ordina di calmarsi,sta facendo la figura della ragazzina in preda degli ormoni. Respira e assime un cipiglio indifferente sperando di cavarsela
"Il mio comportamento nei tuoi confronti è solo una conseguenza di quello che penso di te"replica la ragazza.
"Nonostante tu sappia la verità pensi ancora che abbia solo finto con te,che non sei stata nulla.Mi consideri ancora un bugiardo, un codardo?"urla indignato
La ragazza spalanca gli occhi per la piega che ha preso quella conversazione "Malfoy abbassa la voce.-lo ammonisce- Si penso queste cose di te,non puoi certo biasimarmi"
Draco esibisce un espressione fintamente sbalordita "Devi essertela ripetuta molte volte questa frase -la fissa negli occhi- Dimmi ci credi realmente?"
La sta prendendo in giro,e non può permetterlo.
"Malfoy non sei nella posizione per prendere in giro qualcuno"dice oltraggiata 
"E in che posizione sono?"sussurra il biondo schiacciando il suo corposu quello della ragazza.
Hermione si irrigidisce. Deve restare lucida.
"Mi spieghi perchè continui a cercarmi, a farmi credere chissà  quanta importanza io abbia avuto per te?"urla in faccia al ragazzo con gli occhi fissi sulla bocca di lui, pericolosamente vicina alla sua. Tenta di scostarlo,di muoversi. Se Cedesse si sarebbe disprezzata.
"Io con te non ho finto"sibila con voce roca mentre respira affannosamente sulla bocca di lei.
"Non fai che ripeterlo"dice lei sforzandosi di parlare,e di avere coscienza del proprio corpo. Ma nutre l'l'inquietante consapevolezza che non si salverà,non quella volta.
Draco è sempre più vicino,la sta torturando e lei è la vittima consapevole.
Una preda nelle mani del cacciatore.
Lui azzera la distanza tra le loro labbra imprigionando l'aria tra di esse.
Hermione rimane ferma,fino a quando non sente i denti del ragazzo mordicchiare il suo labbro inferiore e li ha l'idea di punirlo per tutte le bugie dette,per tutto il male che le aveva procurato.
Socchiude le labbra e il bacio da casto divenne rancoroso,lei inizia a mordergli la lingua,sperando che il ragazzo si ritragga,ma lui non da cenno di essersene accorto.  Se non aumentando la presa sui suoi fianchi facendo combaciare poco castamente i loro bacini.Draco succhia con forza il suo labbro inferiore,provocando un gemito di dolore alla ragazza,ma anche scariche di piacere.  Hermione morde più forte le labbra di Draco.
Il serpeverde lascia i suoi polsi schiacciandosi su di lei con più forza "La smetti di fare la bambina?"sussurra con sguardo languido e  con la voce rotta prima di fiondarsi nuovamente sulle labbra di lei,che dopo qualche blando tentativo di scostarlo per giustificarsi con il suo orgoglio,si arrende completamente a lui.
Una mano di lui resta stretta ai fianchi mentre l'altra vaga sul corpo della ragazza.Accarezza dolcemente la curva del collo fino ad agguantare delicatamente la natica destra della ragazza sollevandole la gonna.
Il bacio non è casto,nè dolce, anzi ha l'impazienza della troppa attesa.
Hermione sente l'erezione del ragazzo spingere sul suo inguine,ciò l'accende maggiormente allacciandi le braccia al collo candido di lui che la spinse nuovamente addosso al muro.
Nell'unico barlume di lucidità Hermione alza un braccio che decolla dritto sulla guancia lattea del ragazzo che si stacca bruscamente dalle sue labbra.
"Ma come ti permetti Malfoy?"urla indignata e rossa in volto. Le gambe,però,sono scosse
Il ragazzo la guarda stupito,prima di ricomporsi e ghignare "Non mi sembra ti sia dispiaciuto"sibila oltraggiato con la mano sulla gota arrossata.
La ragazza lo guarda furiosa.E'vero non le era dispiaciuto,ma questo non l'avrebbe mai ammesso "Vattene al diavolo e stai lontano da me"
Il ragazzo sostiene il suo sguardo con un ghigno compiaciuto sulle labbra. 
 
 
Quella sera Hermione scende in sala Grande con Ginny.Ha in poco tempo razionalizzato il bacio spiegando a se stessa che lei,essendo bloccata al muro non ha potuto ribellarsi.
Ginny dal canto suo dopo la rottura con Blaise sembra essersi ripresa,la loro storia è stata breve.
"Herm devi ammettere che il Furetto ha determinazione"asserìsce dopo il racconto del bacio famelico
"Vuole ancora tentare di prendermi in giro"dice furiosa
"Secondo me dovresti prendere l'ippogrifo per le ali,e affrontarlo una volta per tutte"
Hermione sospira combattuta. 
"tu piuttosto ti vedo sorridente,è successo qualcosa?"chiede curiosa scrutando l'amica
"No Herm,solo che ho sofferto troppo per Harry ed avevo giurato a me stessa di non voler sffrire mai più.Pensavo solo che Blaise potesse essere quello giusto"dice con una nota sconsolata
"Ti sei innamorata di lui vero?"
La rossa annuisce a testa bassa ed Hermione l'abbraccia forte. 
Entrano poco dopo in sala grande,entrambe hanno buoni motivi per non soffermarsi sul tavolo dei serpeverde.
Durante la cena,Hermione non alza gli occhi dal suo piatto.Quel pomeriggio ha fatto un errore madornale,lasciarsi baciare cosi ma soprattutto rispondere al bacio di una persona che negli anni, anche se in modi diversi, non ha fatto altro che ferirla.  
 
Draco Malfoy siede al tavolo delle serpi.Non ascolta l'inutile discorso sul Quidditch con cui Nott sta intrattenendo gli altri,la sua mente è occupata a rivivere il bacio di quel pomeriggio.
Passionale,tanto che quando fa ritorno nella sua stanza è costretto a farsi una doccia fredda per spegnere l'eccitazione che gli ha provocato.
Purtroppo,c'è anche l'altra parte della medaglia,dove lei gli ha,quasi ordinato,di lasciarla in pace.
Parte di poco conto secondo Draco,visto che gli occhi d'oro della ragazza hanno espresso tutt'altro concetto come anche le sue labbra.
Studpido orgoglio grifondoro...
Nonostante tutto ancora non si fida di lui,mettendo al primo posto l'orgoglio come se solo lei ne avesse uno...
Draco è stufo,quello era uno di quei momenti che avrebbe voluto lasciarla stare,dimenticarla.
Le ragazze non gli mancano anzi,da quando quella finta relazione con Astoria è giunta al termine,ha di nuovo fatto sesso con altre ragazze,con molte ragazze.
I pettegolezzi girano e sicuramente anche lei,che si tiene lontano da quel tipo di informazioni ne è sicuramente venuta a conoscenza.
Ma cosa avrebbe dovuto fare vita casta e pura...???
Draco scuote la testa a quel pensiero,a quello non avrebbe rinunciato.E' pur sempre un uomo con degli istinti e dei bisogni.
...Se fosse lei a fare sesso? chiede la voce della coscienza
Draco spalanca gli occhi,e si passa una mano tra i capelli. L'idea di lei che gode sotto il tocco di qualcuno che non sia lui,non lo fa esultare di gioia,anzi incosciamente stringe i pugni. 
"Draco ti senti bene.Sei pallido"chiede Daphne preoccupata.
Il ragazzo annuisce e getta uno sguardo veloce al tavolo rosso-oro dove Potter ha appena posato un bacio sulla fronte di Hermione.
Gli occhi del ragazzo si incendiano.
Se potessero uccidere. Harry James Potter sarebbe sicuramente morto.
Gelosia... 
Lui non è geloso, perchè tra lei e Potter ci fosse chissà quale sentimento. Quando sono stati insieme insieme,al sesto anno,Hermione ha chiarito pienamente quanto Harry per lei fosse un fratello.
No. Lui odia qualsiasi essere di sesso maschile che osa posare gli occhi o le mani su di lei. Durante il periodo che la ragazza ha frequentato Antares,Draco ha dovuto fare violenza sulla sua psiche per non picchiare quel cugino debosciato che Merlino gli ha donato.
No,deve inventarsi qualcosa,altrimenti quegli ultimi mesi sarebbero trascorsi in fretta e l'avrebbe perduta per sempre.



Note: Buonasera... Questi sono gli ex capitoli 22-23 rivisti... Hermione bacia Draco vedremo poi cosa succederà, lei però non sembra intenzionata a lasciarsi andare e fidarsi di nuovo di lui.
Una piccola informativa: Per chi segue anche l'altra mia storia ci saranno tempi d'aggiornamento più lunghi. Sto scrivendo un maxi capitolo finale spero che pazienterete.

Inoltre,fatemi come sempre avere vostri pareri...
Ely:D

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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***




 



Capitolo XV





Mielandia quella mattina pullula di studentesse che acquistano tortini e dolcetti dalle forme più varie da regalare a qualche ragazzo.
Hermione e Ginny viste le loro situazioni sentimentali,disastrose,guardano con astio tutto ciò che riguarda quella festa.
Harry e Ron stanno facendo scorta di dolcetti,dopo che Hermione si è raccomandata con entrambi i ragazzi di non mangiare nulla di ciò che gli sarebbe pervenuto per s.valentino,onde evitare di ripetere l'esperienza del sesto anno con i cioccolatini imbevuti di filtro d'amore della Vane.
"Ragazze è stato un suicidio entrare la dentro"borbotta Ron terrorizzato passandosi una mano sulla fronte
"Già,andiamo ai Tre Manici di Scopa"ridacchia Harry con un'espressione da sopravvissuto
Le due ragazze seguono i due.
In quei giorni Hogwarts sarebbe stata un delirio tra dolcetti e cuori in ogni dove.Entrano al pub e sono accolti da Madama Rosmerta con un sorriso gentile che li fa accomodare al tavolo dove ordinarono quattro burrobirre e qualche biscotto.
Al tavolo di fronte al loro vi è seduto il gruppo di serpi di Malfoy.
Dopo  il bacio, lei l'ha ignorato nemmeno tanto velatamente,è riuscita a sfuggire a tutte le ronde notturne con lui. 
Ma non avrebbe potuto ignorarlo per sempre,in fondo quel bacio è stato sol un momento di debolezza.Basta. Non c'è altro.
No?
Le serpi e i grifoni si fronteggiano con occhi guardinghi.
Dopo la scoperta sull'identità dei due gemelli i rapporti tra serpi,che hanno saputo sempre tutta la verità ed hanno taciuto, e grifoni si sono nuovamente raffredati, e quei  piccoli progressi avvenuti durante la prima parte dell'anno sono sostituiti da una sorta di guerra fredda. Non ci sono insulti ma solo occhiatacce sprezzanti.
A ciò si aggiunge la rottura della relazione tra Blaise e Ginny e gli strani rapporti tra Ron e Pansy e tra Harry e Daphne.
Inoltre Hermione non si è dimenticata di dover ringraziare Malfoy per aver tentato blandamente di salvarla durante la tortura di Bellatrix.
Ma non sembra mai essere il momento giusto ed ora dopo il bacio non si guardano nemmeno.
Ron ed Harry hanno superato il momento imbarazzante e insieme a Ginny discutonoo sugli allenamenti di Quidditch.
Hermione intanto si guarda intorno,senza prestare attenzione agli occhi di Draco fissi su di lei.
"Hermione"esordisce una voce conosciuta alle spalle della riccia
"Julian"replica la ragazza alzandosi per salutare il ragazzo con un abbraccio.
Le serpi sono stupite di vedere Julian li,soprattutto Draco che non sopporta vedere Hermione tra le braccia di quel pallone gonfiato.
Julian stringe la mano ad Harry e si presenta con Ginny e Ron.
"Ciao anche a voi,serpi"dice sorridendo rivolto agli altri ragazzi 
"Come mai da queste parti?"chiede Theo
Theodore Nott ultimamente è diventato un ficcanaso,avrebbe potuto benissimo fare a gara con Harry ed Hermioone.
"Sono venuto perchè sono arrabbiato con Hermione"dice in tono fintamente offeso.
Tutti lo guardano perplessi.
"Ho saputo che eravate a Stonhenge e avete conosciuto Igraine, e non sei nemmeno passata a salutarmi"parla imbronciato
Hermione scoppia a ridere
"Scusami, ma io ed Harry eravamo un po' di fretta quel giorno e comunque non siamo arrivati fino alla Setta "si spiega la ragazza
Il ragazzo annuisce sorridente,indossava un cappotto lungo scuro che gli dona un'aria elegante ma il suo volto sbarazzino lo fa sembrare esattamente un ragazzo,un giovane uomo. 
"Per questo sono qui,se la montagna non va da maometto,maometto va alla montagna.Si dice cosi vero?"chiede il ragazzo poco sicuro di aver indovinato un detto pbabbano.
La ragazzza annuisce lusingata che il giovane Doholov sia venuto ad Hogsmeade per incontrarla.In fondo alla festa di fine anno non si sono parlati poi così tanto ed il massimo che hanno condiviso è stato un ballo lento. 
"Bene-sorride il ragazzo-.Potter posso portartela via un secondo?"chiede gentile il ragazzo per evitare scene come quelle del party dei Parkinson
Hermione lancia un'occhiataccia al suo amico fraterno per intimarlo di non dire o fare sciocchezze.
"Certo"dice a denti stretti il bambino sopravvissuto senza nascondere quanto quell'idea poco gli piaccia
"Vieni Hermione.Vorrei offrirti qualcosa da bere,ti va?"
Hermione sorride ed accetta di buon grado l'invito del ragazzo.In fondo è stato carino da parte sua che sia venuto ad Hogsmeade per trascorrere qualche ora con lei.
"Amico mio dobbiamo fare qualcosa per Hermione. Gli ultimi ragazzi che ha conosciuto sono Mangiamorte o figli di Mangiamorte"sospira Ron sconsolato
"Perchè non vi fate gli affari vostri?"esordisce Ginny alzando gli occhi al cielo.
In quel momento Blaise si alza dalla sedia e percorre quei pochi passi che lo separano da Ginny.Lei lo fissa con espressione seria,senza far trapelare l'imbarazzo di averlo lì di fronte.
"Posso parlarti"?chiede cauto
Lei annuisce e si alza per seguirlo.
 
Draco ha gli occhi fissi su Julian ed Hermione che ridacchiano  seduti al bancone del pub mentre gustano qualcosa da bere.
Quel mostro chiamato gelosia lo sta divorando,soprattutto perchè Julian ci sta evidentemente provando e lei nemmeno se ne accorge.
Appoggia casualmente la mano sul braccio della ragazza e gli occhi di Julian si posavano troppo spesso sulla scollatura a V del maglioncino di Hermione.
In quel momento Draco capisce che non era il corpo di Hermione ad attirare i ragazzi,o per lo meno non tutti,ma la sua bontà,la sua anima pura.
Per quanto riguarda lui, la storia è diversa e quello non è il momento di ripercorrere tutte le tappe del suo sentimento.
"Malfoy non so cosa tu abbia provato per lei,ma qualsiasi cosa fosse.Fa qualcosa"suggerisce Ron notando lo sguardo di Draco
Harry guarda perplesso l'amico per quella frase.
"Cosa vuoi che faccia.Mi sembra si stia divertendo abbastanza"replica iroso,stupendosi lui in primis per la frase pronunciata dal rosso. 
"Inventa qualcosa. Non mi piace questa storia di Doholov"
"Ronald ma cosa dici"si intromette Harry nel dialogo tra i due.
"Harry,io non ho detto nulla ad Hermione,ma la volta che eravate scomparsi.Malfoy era preoccupato per lei,aveva paura. Non l'avevo mai visto cosi"spiega Weasley
Harry guarda Malfoy.E' da un po' che ha notato gli sguardi che il biondo riserva ad Hermione.
Intanto Julian si è avvicinato all'orecchio di Hermione per sussurrarle qualcosa ,quello è veramente troppo da vedere per Draco. Si alza furioso dalla sedia, sotto gli occhi perplessi dei suoi amici e dei due grifoni, e con sguardo minaccioso si dirige al bancone. In quel momento entra una ragazza di Corvonero con cui Draco è andato al letto qualche sera prima,che appena lo vede sorrise maliziosa. 
Il principe delle serpi ghigna e decise di ripagare la bella Grifondoro con lo stesso trattamento. 
Rispose al sorriso languido della ragazza appena entrata,avvicinandosi a lei e baciandola davanti a tutti.
Ron guarda la scena stupefatto "Non intendevo quello. Merlino,Malfoy è un vero idiota"parla scioccato.
E tutti nelle vicinanze sono stranamente d'accordo.

Ad Hermione si gela il sorriso sulla bocca notando le labbra di Malfoy incollate a quelle di una studentessa appena entrata. E'in quelle occasioni che lei si chiede come abbia fatto a credere che lui sia diverso da quello che è,da quello che mostra. 
"E'solo geloso"sussurra ridacchiando Julian.Hermione sgrana gli occhi,prima di aggrottarli.E' possibile che quella storia sia giunta alle orecchie di tutti?
Scuote la testa "Non vedo di cosa debba esserlo -balbetta imbarazzata -E'il suo abituale comportamento"
Julian ghigna e scuote la testa avvicandosi con il volto al suo "Ripagalo con la stessa moneta" sussurra lui. Hermione vorrebbe dire che non ha nulla da dimostrare e che lui è totalmente fuori strada. Ma non può replicare,perchè una mano del ragazzo si posa leggera sul suo collo e la bocca di Julian è sulla sua.
E'un bacio che sta assaporando lentamente,prima che la lingua di Julian reclami la sua. Sà di Burrobirra,mentre lei gli accarezza i capelli biondo cenere. Quando il ragazzo si stacca da lei tende le labbra in un sorriso. Lui ha le labbra arrossate ed è davvero di una bellezza semplice.Non ha nulla di particolare,ma i suoi dettagli sono degni di nota. Ha la mascella accentuata e lo sguardo furbo. I modi di fare,poi,sono di chi con il genere femminile ci sa fare. E'sicuro di se e lo mostra in ogni suo movimento. Inoltre a quel bacio non vi sarà un seguito ed ha la netta sensazione che il bel Doholov abbia colto solo un'occasione.
Lei sorride di rimando,mentre incrocia gli occhi di Ron ed Harry leggermente fuori dalle orbite.
La porta del pub è sbattuta violentamente mentre la figura di Draco Malfoy si allontana furente.



Uccidere Julian Doholov non gli sembra una quisquiglia.
La rabbia è una fiera che monta la sua anima. Percorre a grandi passi l'High Street e la brezza fresca è già un anticipo di Primavera.I suoi occhi sono inchiodati nel vuoto mentre tenta di frenare una Gelosia che non gli dovrebbe essere concesso nemmeno provare.
E'perfettamente cosciente che lui non conduce quella che può definirsi una vita casta. Tanti sollazzi ed orgasmi poco decenti. Il bacio con Julian l'ha destabilizzato,perchè Ha creduto che  dopo il loro bacio,nel bel mezzo del corridoio. l'Orgoglio di lei si fosse crepato leggermente lasciando trapelare un riverbero di speranza al quale lui è intenzionato ad aggrapparsi. Il problema è che lei,lo priva perfino della capacità di sperare.
Lo priva di quel forse che invece loro due potrebbero essere.
E'in quei momenti di ferrea logica che si maledice imponendosi di lasciarla andare. Estirparla dalle sue viscere come una radice morente. Non che non ci abbia mai provato,anzi. Ben lieto sarebbe di poterla dimenticare. Si scrollerebbe dal corpo tutta quell'angoscia che lo avvolge. Si accascia su una panchina ai limiti della cittadina e socchiude gli occhi quasi sconfitto.
Quasi... perchè lui non molla.



Note: Malfoy mangiati i gomiti!!!!!
Salve gente... Ecco un altro capitolo. Non so quanti di voi abbiano letto la precedente versione ma ho fatto dei tagli notevoli. Tipo la gara dei gigli che era quanto di più orribile potessi inventare.
Comunque anche il bacio tra Herm e Julian è inedita e di conseguenza anche la reazione di Dracuccio...
Che dite la lascerà stare oppure continuerà imperterrito???


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Capitolo 16
*** Capitolo XVI ***





























































 




Capitolo XVI





Non sa come,ma dopo il primo bacio ve ne sono stati altri molto più famelici, che li hanno costretti ad abbandonare il pub per le occhiatacce degli altri clienti. Julian la accende. E' con lui in una stanza semibuia a "La Testa di Porco",che non si è nemmeno soffermata a guardare. Le labbra del ragazzo sono incollate alle sue mentre la lingua di lui la brama. Hermione è scossa da brividi mentre si stringe a lui tastando facendo scorrere le mani sulle spalle e sul torace di lui. Julian è possessivo quando la tocca senza pudore in ogni parte del suo corpo.La priva della maglia e resta davanti a lui con un reggiseno rosa pallido. Le sbottona i jeans ed introduce una mano nei suoi slip facendola sussultare,mentre con l'altra mano afferra un seno. Geme,mentre le massaggia il pube prima di penetrarla con due dita. Lui continua a baciarla soffocando ogni suo respiro di piacere e spingendo le dita dentro la sua apertura. Quelle sensazioni le provocano tremolii alle gambe,non sa se riuscirà a restare in piedi. Mordicchia il labbro inferiore di Julian che geme mentre solleva i lembi del magolione scuro di lui e tasta il torace solcato dagli addominali.  Julian aumenta il ritmo e lei è già bagnata. Decide di sbottonare i pantaloni del ragazzo e prendere in mano il fallo duro. Julian gli respira sul collo mordicchiandolo e succhiandolo,Hermione avverte il piacere crescere in lei fino a quando non esplode stringendosi di più al ragazzo che la osserva compiaciuto. Massaggia l'erezione pulsante prima di calargli i boxer,vede il pene svettante e inchiodando Doholov con gli occhi si china prendendolo in bocca e succhiandolo lentamente. Lo vezzeggia con la lingua e dai rantoli che emette il ragazzo sembra gradire,respira affannato ed a volte getta la testa indietro stringendo i denti.Lui va incontro alla sua bocca con il bacino,con movimenti veloci. Sta per venire,Hermione lo sente dal respiro strozzato,con uno strattone Julian la scosta da se liberando il suo seme sul pavimento.
Hermione lo desidera. Non fa sesso da quell'estate. Ha perso la verginità con un ragazzo australiano con la quale è uscita ogni tanto. 
Julian si libera del maglione e si sfila i pantaloni. Sono entrambi in intimo quando lui la prende in braccio continuando a baciarla in maniera passionale. La pone sul letto e si posiziona tra le sue gambe. Non smette di baciarla lambendo il collo e sbottonando il reggiseno.. Hermione affonda una mano tra la chioma di Julian, e lo tira maggiormente a se,colta dall'eccitazione pura. Lui scende con la lingua a saggiare l'incavo tra i seni,mentre struscia l'erezione sulla sua intimità bollente. Vorrebbe urlare dal piacere. Sente il suo corpo in fiamme. Julia ordicchia un capezzolo mentre con l'altra mano lusinga l'altro. Hermione non resiste più andandogli incontro con il bacino.
Lui ridacchia "Non ancora" mormora roco baciandole il ventre. Vuole farla impazzire e ci sta riuscendo. I loro gemiti sfumano nella stanza,mentre lui la libera degli slip fradici  e scende con la lingua tra le sue gambe. La lecca con maestria portandola all'apice senza farla mai esplodere.
"J-Julian non resisto più" lo suplica affannata. Lui la osserva con quegli occhioni da predatore. Fissa il suo torace ansante e gli addominali perfetti, risale con lo sguardo sul volto di lui. Gli occhi sono lussooriosi mentre la bocca è bagnata dei suoi umori. Julian tira fuori la punta della lingua e se la passa sulle labbra. Lei deglutisce a quel gesto,prima di trascinarlo sul letto e porsi sopra di lui. 
Julian ride,mentre assapora la sensazione di averlo dentro di lei. Spinge lentamente, sa che non resiterà molto ma ora è lei che lo farà impazzire. Le spinte aumentano lievemente e lui ha gli occhi sgranati prima di artigliare con forza i suoi fianchi. Hermione lo bacia gustando quella bocca perfetta che la sta facendo godere. Julian è un amante eccellente,ed è proprio mentre la bacia che lui capovolge le posizioni. I movimenti di Julian sono energici mentre,lei si allaccia al suo collo mentre spinge con il bacino verso di lui. Hermione non ce la fa più a resistere, e con un'ulteriore spinta rilascia andare tutto il piacere trattenuto. Si mordicchia il labbro mentre Julian viene accasciandosi sopra di lei ansante.
Hermione si prende del tempo per far si che il suo respiro torni ad un ritmo regolare,prima di recarsi in bagno e con la bacchetta ripulirsi.Osserva il suo riflesso allo specchio e nota dei segni rossastri sul collo e sul seno.
 Julian,si sta rivestendo ed ha veramente un corpo eccezionale. -Sono stato bene Hermione- parla lui in tono pacato regalandole un sorriso rilassato.
"Anche io" replica lei senza imbarazzo alcuno mentre inizia a rivestirsi.
"Non credevo che gli eventi avrebbero preso questa piega" dice lui tirando su la zip dei pantaloni. Hermione solleva un sopracciglio prima di scoppiare a ridere.
"Bugiardo- ridacchia lei -Era quello che volevi,...che volevamo entrambi" si affretta a specificare. 
Lui annuisce "Certo-parla lui convintio -Ciò non toglie che non credevo sarebbe successo"
Si limita a sorride,perchè lei nemmeno si sarebbe immaginata che quel pomeriggio avrebbe fatto sesso con Julian Doholov. 
Escono dall'Alberghetto ed Hermione respira a pieni polmoni quell'aria primaverile. 
"Ora devo andare" sussurra lui abbracciandola stretto e baciandola.Ormai saprebbe riconoscere quei baci roventi. E' un contatto che sa di addio,ma tutto sommato è meglio così. Si separa dalle labbra di Julian e lo abbraccia di nuovo. Sgrana gli occhi,perchè dietro Julian con gli occhi spalancati,gli occhi affilati e la mascella tesa vi è Draco Malfoy che li fissa con un sguardo sdegnato.




Hermione Granger cammina veloce in direzione dell'Aula di difesa contro le Arti Oscure. Ha appena deciso che non avrebbe più perso tempo. Deve iniziare ad indagare, per riuscire a scoprire chi sia il creatore della stanza tonda.
Rinuncerà a qualche ora di sonno e pattugliare il corridoio del sotterraneo,ma quel mistero deve essere svelato.
Ormai sono giunti agli inizi di marzo,un tiepido sole riscalda le mura di Hogwarts e l'aria è pregna del profumo dei fiori che rallegra le giornate a scuola.
La Primavera le scalda il cuore. Tutto rinasce,dopo essere stato sepolto durante l'Inverno,sotto la neve.
Entra in aula e trova L'Ordine della Fenice,più le serpi. La presenza di Malfoy e i suoi però non se la spiega proprio. Sono passati tre giorni dalla visita ad Hogsmeade e Draco la ignora. Non hanno più parlato nemmeno di quel bacio scambiato per il corridoio. Non che lei pretende di essere considerata,solo che quell'atteggiamento la rende perplessa. Ricorda lo sguardo della serpe quando l'ha vista tra le braccia di Julian. Ha colto dei frammenti di dolore in quegli occhi così chiari.
"Buon pomeriggio"tenta sorridente affiancandosi a Ginny che fa spallucce davanti alla muta richiesta di spiegazioni dell'amica. 
"Oh eccoti Herm"sorride Harry. In effetti è leggermente in ritardo,ma quando è in Biblioteca perde totalmente la cognizione del tempo. 
"Dicci Granger-parla Theo-Non è che stavi mandando un gufo.Destinazione Setta di Merlino?"chiede Theo con il volto curioso di chi sta per scoprire un segreto di stato.
Hermione sorride scuotendo la testa. 
Draco legge concentrato alcune pergamene. Ha un'espressione pensierosa ed è stupendo con i capelli che ricadono sulla fronte e sulla base del collo. Solleva lo sguardo di scatto e la coglie a fissarlo. E'imbarazzata,mentre lui arcua un sopracciglio. "Qualche problema?"chiede con un'affettata gentilezza che trasuda un'indifferenza dolorosa al suo udito. Scuote la testa,mentre lui gli rivolge un'ultima occhiata altezzosa prima di tornare a leggere i suoi fogli. Quell'atteggiamento la indispone,ma non può fare nulla. Quasi preferisce quando la provoca. Intanto,gli altri membri stanno decidendo per l'ammissione nell'Ordine di Daphne e Pansy. Sono ragazze simpatiche,e streghe capaci.E' felice di averle in squadra.
"Bene, se non c'è altro io andrei" esordisce Malfoy. 
"Certo caro - esordisce Andromeda dolcemente- Va tutto bene Draco?"chiede la zia. Hermione ascolta quello scambio di battute,mentre Narcissa fa percorrere il suo sguardo prima su di lei e poi sul figlio.
"Splendidamente zia" sorride a Meda che assume un'espressione poco convinta,prima di recarsi a baciare sua madre su una gota. Narcissa solleva una mano ed accarezza lo zigomo appuntito del biondo,osservandolo in maniera dolce,prima di abbandonare l'aula. La riunione per noi conclude poco dopo.
"Miss Granger-la voce di Narcissa Malfoy la stupisce -Possiamo parlare?"chiede quella donna dalla bellezza severa. Annuisce,non spiegandosi cosa possa volere da lei la madre di Draco. L'aula si è svuotata,sono rimaste sole. 
"Mi dica pure Signora Malfoy"il suo tono è gentile,tutto sommato l'ammira dopo aver scoperto la verità. Non ha nulla contro di lei. La vede rigida,mentre la fissa con quegli occhi grigi che incutono un po' di soggezione.
"Mi dica come fa a far saltare così i nervi di mio figlio"esordisce con un sorriso bonario e comprendo che quello è solo un interludio per qualcosa di più serio. Nonostante tutto è stupita per la battuta,ma sorridere è da sciocchi. Sospira Hermione,la verità è che non sa e non vuole rispondere. 
"Non sono una madre impicciona,non sapevo nemmeno che mio figlio fosse una spia.- La donna socchiude gli occhi in pena al pensiero di suo figlio,ed Hermione la comprende in pieno. I suoi genitori sono quasi svenuti quando hanno saputo cosa ha affrontato - Si sarà sicuramente accorta che spesso il mio sguardo si posa su di lei"mi osserva bonaria ed io annuisco. "Si" mormora lei.
Narcissa sorride "Vede vorrei saperre perchè mio figlio è così preso da lei". Hermione istintivamente solleva gli occhi al cielo,perchè sa per certo che Draco è preso solo da se stesso. "Non credo che le cose stiano così -tenta un registro educato e spera di riuscirci -Si sente solo in colpa per quella storia"
Lady Malfoy reprime un sorriso "E non ci sentiamo in colpa solo nei confronti delle persone alle quali teniamo?"
Hermione la fissa e stavolta non sa cosa replicare. Tacere,però,significherebbe asserire alle parole della donna. 
"Vede Miss Granger -continua la bionda,salvandola dall'impasse - Ho ragione io"
"Non so dove voglia arrivare-replica lei calma -Mi ha chiesto scusa e l'ho perdonato" parla ovvia,perchè quella conversazione non la comprende. Narcissa la osserva con sguardo affilato "Non vedo cosa altro posso fare" alza le spalle incurante dello sguardo della donna che ora,sembra ammorbidirsi.
"Potrebbe concedergli una seconda possibilità" propone la donna furba. Merlino! è proprio una serpe quella donna. Hermione scoppia a ridere attirando su di sè un paio d'occhi grigi e confusi. "Signora Malfoy non è così facile. Non mi fido di lui" dice lei senza più accenno di risa.
"Miss Granger-sorride lei quasi ammonendola dolcemente -Abbiamo appurato che mio figlio era nel giusto.Non poteva metterla a parte dei suoi piani.Questa ritrosia è sinonimo solo dello smisurato orgoglio che anima voi grifoni"
Hermione tace perchè tacendo da ragione alla donna che gongola vittoriosa. "Un ultima domanda ed è liberissima di non rispondere-la avvisa la donna- Lo ama?"
Lei  fissa indignata la donna per quella domanda. Davanti al suo sguardo Narcissa sorride e si avvia verso la porta "Buona giornata Miss Granger".





Il porticato è silenzioso e nel marmo del pavimento i suoi passi riecheggiano decisi. 
Respira prendendo aria e allentandosi la cravatta sul collo. Socchiude gli occhi Draco e se non soffrisse in quel modo,potrebbe anche complimentarsi con se stesso per aver tenuto un atteggiamento,sufficientemente,distaccato.
Rilascia un sospiro e deglutisce un groppo amaro  scivola giù, perchè la frustrazione è molta. Non dimenticherà mai la sensazione orrenda che ha provato vedendola tra le braccia di Julian.  i capelli scompigliati e lo sguardo lussurioso per l'orgasmo che un altro le ha donato. Questo pensiero,poi,è peggiore di un Crucio in pieno petto.
"Ehi Dra- Daphne le sorride gentile mentre si avvicina a lui che ha lo sguardo verso il Lago Nero. -Ti cercavo"
"Dimmi"replica lui osservandola. Si conoscono da quando sono bambini. Un'amica leale ma una vera serpe quando vuole. 
La bionda dai lineamenti eterei inclina il capo e lo fissa preoccupata prima di regalargli un sorriso indulgente "Cosa ti frena ora?"
Draco ghigna perchè sa perfettamente a cosa si riferisce "Ha fatto sesso con Julian". Dirlo non è stato così difficile,ha perfino mandato all'inferno l'ineluttabilità che le parole vantano di avere. Daphne solleva un sopracciglio chiaro,prima di scuotere la testa "Quindi?-Draco la ammonisce con gli occhi per quella sincerità -Non mi sembra che tu ti sia fatto problemi ad andare al letto con le altre". Draco emette un rantolo di frustrazione sapendo in primis dove Daphne volesse parare.
"Lo so,ma..." tenta lui,mentre Daphne scuote la testa bloccando ogni sua replica.
"Parla con lei Draco. Raccontale tutto,senza omettere nulla". Draco socchiude gli occhi,mentre il tono supplichevole dell'amica si insinua in lui fino a rimbombargli nella testa.
Draco sospira "Mi prenderebbe per pazzo Daph!" sussurra lui irrigidendo il volto. Esistono segreti che è meglio non sfidare. Follie,che dovrebbero rimanere tali.
"No -dice lei - Apprezzerebbe invece. Capirebbe molte cose. Se poi stai usando il sesso con Julian come scusante,sappi che non esiterò a schiantarti"
Draco ridacchia divertito scuotendo la testa. "Vedremo".





Sono sette notti che Hermione pattuglia il corridoio del sotterraneo senza cavarne nulla.
Non vi è stata traccia di nessuno nel corridoio.
E' stanca. In una settimana avrà dormito otto ore e non sono sufficienti.Non avrebbe retto per molto.Riesce a stare in piedi grazie alla quantità smodata di caffè che assume, ma a causa di esso e delle poche ore di sonno è piuttosto irritabile.
Decide di farsi una passeggiata,trovandosi sulla Torre di Astronomia.
Strano che il suo inconscio l'abbia portata li.
Lì dove è iniziata con Draco, e tranne che per le ore settimanli di Astronomia,non ci ha mai più messo piede.
Contempla il cielo riuscendo con facilià a distinguere molte stelle e le relative costellazioni.
Draco...
Lui perpetua il suo atteggiamento,lei non sa cosa vuole. Da quando Ron,Ginny ed Harry fanno coppia con Pansy,Blaise e Daphne, Grifoni e Serpi trascorrono molto tempo insieme dopo le lezioni. Draco non sempre è presente e quando è in loro compagnia si congeda quasi subito adducendo a scuse di varia natura. Sparisce per ore senza che nessuno sappia dove sia. O meglio,ha notato che ogni volta che li saluta le serpi si fissano e sospirano tesi.
Lei  resiste all'impulso di parlare con lui,perchè probabilmente Narcissa ha ragione.Comprende da se che i suoi pensieri sono privi di coerenza. Decide di alzarsi e tornarsene alla Torre ormai è certa che il creatore della stanza non si farà vedere nemmeno quella notte.

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Capitolo 17
*** Capitolo XVII ***



















 
Capitolo XVII











Theodore Nott ha scoperto i piaceri che il sesso può dare al quarto anno,con una studentessa di Beauxbatons di cui non ricorda il nome.
Da quel giorno ha abusato del sesso facendosi anche una certa reputazione all'interno delle mura del castello.
Tutte ragazze da una notte e via,senza impegno, e le ragazze ne sono totalmente consapevoli.
L'amore non è stato contemplato per Theo.Prima è stato troppo giovane,poi è diventato un Mangiamorte e ora è membro dell'Organizzazione insieme a Draco e Blaise.
Ma contro ogni aspettativa,Theo si è innamorato.
Elettra Lyra Black.
Ricorda il Natale di qualche anno prima quando andando con i suoi genitori dai Malfoy l'ha scendere dalla scalinata del manor.
Bella,quella bellezza pericolosa che tanto eccita Theo,ma di pericoloso ha solo la bellezza. Ele è la persona più dolce del mondo.
Parla poco e la maggiorparte delle volte solo con suo fratello o Draco.
Da quando l'ha rivista a scuola se ne è innamorato,e tra loro c'è stata più di una notte di passione,ma la ragazza davanti alle richieste di Theo di impegnarsi, ha replicato che preferisce qualcosa di leggero.
Gli occhi grigi e tristi della ragazza ha fatto capire a Theo la sua paura di non voler perdere qualcunaltro.
Conosce la storia della sua vita e tranne che con Antares,Elettra non ha altri legami forti.
Più volte il ragazzo con il crescere del suo sentimento ha provato ad allontanarsi da lei,ma nota le sue occhiatacce quando scherza maliziosamente con altre ragazze.
Questi atteggiamenti hanno convinto Theo che anche lei prova qualcosa per lui,ma che preferisce non ammetterlo e nascondersi dietro al fatto che se una cosa non la si ammette significa che non esiste. La paura fa diventare idioti!
Elettra sta agendo come anni prima ha fatto Draco con la Granger,ma da quella storia,Theo ha capito che non si può resistere ai sentimenti.Tentare di infossarli dietro ad atteggiamenti astiosi è inutile e logorante.
Il ragazzo alza gli occhi sulla sala grande.Quel pomeriggio tutti sono intenti a studiare perfino Potter e Weasley hanno abbandonato le scope per infilare i loro nasi  sui libri.
Cerca di concentrarsi,quando incrocia lo sguardo di Elettra,ma la ragazza subito lo distoglie.
Theo sbuffa sonoramente e quando nota lo sguardo di Draco fisso sull'entrata della Sala comprende come avrebbe agito.
Si alza e velocemente prende le sue cose infilandole in maniera disordinata nella borsa di pelle scura.
"Theo , ma dove vai?"chiede Blaise perplesso notando l'atteggiamento dell'amico
"Ci vediamo a lezione"risponde enigmatico
Sulla porta, Hermione Granger che è appena entrata in Sala Grande leggendo un libro.Non ha ancora alzato gli occhi da esso tanto che fa un passo e si ferma nuovamente per continuare la lettura.
Theo cammina velocemente verso di lei che solleva gli occhi osservandolo con il suo sopracciglio alzato dallo stupore
"Granger ho bisogno di te"supplica artigliando le braccia della ragazza e facendole bruscamente fare dietrofront,prima uscire dalla grande stanza sotto lo sguardo attonito di tutti.






Theo,dietro alla Granger,con le mani adagiate sui suoi fianchi entra in Aula di Difesa.Nn c'è traccia di Lupin,ma gli altri grifoni e le serpi sono presenti, e davanti a tutta quella vicinanza rimangono attoniti.
Theo bisbiglia qualcosa all'orecchio della Granger e lei arrossisce violentemente,mentre espressioni lascive figurano sui volti dei due.
Elettra guarda la scena tra il meravigliato e il furioso.
"Hermione sta iniziando a frequentare troppi figli di mangiamorte,dobbiamo fare qualcosa"sussurra Ron ad Harry che fisa la scena pallido in viso.
"Theo cosa dannazione stai facendo?"ringhia Draco che guarda le mani di Nott sul corpo di Hermione come a volerle staccare dalle baccia.
Theo fa spallucce ed allaccia un braccio intorno al collo della ragazza che sorride maliziosa.
"Ho deciso che mi spingerò nella terra proibita"asserisce ammiccando verso Hermione che ridacchia lusingata.
"Oh Theo tu si che sei una vera serpe"dice la ragazza facendo sbattere le ciglia e sorridendo maliziosa
"Ma sono un grifone al letto"replica lui,mentre sulle labbra della ragazza si forma un sorrisetto civettuolo.
Draco è visibilmente alterato. I pugni stretti lungo le braccia e la mascella tesa mentre osserva con occhi lapidari quelle mani intrecciate. Elettra,invece,ha le gote leggermente arrossate ed una particolare irrigidità nella postura.
"Granger  stai lontana dal mio ragazzo"ruggisce Elettra interrompendo il gioco di sguardi maliziosi tra Nott ed Hermione.
Tutti guardano il volto furioso della Black ed in quel momento con i lineamenti del volto contratti e gli occhi collerici sembra sua madre.
Hermione e Theo si voltano nella sua direzione,prima di tornare a guardarsi furbescamente.
"E' sufficiente Theo?"dice la grifonodoro con un sorriso sincero
"Si grazie Hermione sei stata fantastica"replica grato la serpe stratega.
"Era una sceneggiata vero?"sospira Elettra  avendo capito il motivo che avesse spinto Nott ad arrivare a quello.
"Ovviamente Elettra"dice Hermione indignata
"Adesso non hai scampo Black" ghigfna Nott avvicinandosi alla Black e ponendo le sue mani sul punto vita della giovane
Elettra sospira ed annuisce prima di sorridere a Nott.
"E' un bravo ragazzo ed i suoi sentimenti sono autentici.Non lasciare che qualche timore del passato pregiudichi la tua felicità"consiglia Hermione beccandosi un'occhiataccia indignata da Malfoy.
"Grazie Hermione e scusami per il tono"parla la ragazza.
"Non preoccuparti,anche se ho avuto paura che mi lanciassi qualche maledizione senza perdono"scherza la grifondoro con una smorfia fintamente impaurita
"No Granger, io ho avuto paura che se non ti avessi tolto subito le mani di dosso c'era un Avada Kedavra con il mio nome scritto sopra"dice Theo allarmato
"Non dire sciocchezze"replica Hermione con aria da so tutto io.
"Lasciamo stare.Ti devo un favore"sbuffa la serpe.
A quelle parole ad Hermione si accende una lampadina nel cervello.
"Bene Theo.Adesso sono io che ho bisogno di te.Sai qualcosa di una stanza tonda che va evocata,è accanto all'entrata del vostro dormitorio"chiede da investigatrice
I serpeverde si irrigidiscono tutti.
"No"dice poco convincente e troppo velocemente.
Sta mentendo...
"Herm,ah proposito ho chiesto a Daphne e lei mi ha detto che quella stanza è li da anni e che non c'è da preoccuparsi"esordiscee il bambino sopravvisuto.
Hermione si volta verso Daphne con un sopracciglio arcuato
"Daphne tu sapevi e non mi hai detto nulla?"dicee incredula.
"Granger quella stanza è li da anni"parla Blaise incurante sollevando un braccio per dare poco importanza al discorso.
"Blaise Alessandro Zabini di immediatamente tutto quello che sai su quel maniaco ossessionato da Hermione"minaccia Ginny.
"Ma quale maniaco,nessuno è ossessionato da nessuno,o almeno non nel modo che intendete voi.Granger nessuno vuole farti del male"spiega Pansy
Hermione è scioccata. Sembra che tutte le serpi siano a consocenza di quella stanza.
"Ah proposito da quanto lo sai?"chiede Theo con al curiosità che lo caratterizza.
"Dall'inizio dell'anno-dice lei-l'ho trovata per caso. Qualcuno aveva lasciato la porta aperta e sono entrata e quand ho visto le pareti sono rimasta sconvolta.Fate uscire quel nome all'istante.E da come mi avete detto le mie supposizioni erano corrette è un serpeverde del settimo ann visto che c'è una foto che mi ritrae nel momento dello smistamento"
"Granger capisco che può sembrare strano, ma non c'è niente di cui preoccuparsi,non è un maniaco sessuale.Quella stanza è li dal primo anno e se questa persona avesse voluto farti del male lo avrebbe già fatto"parla Theo come se niente fosse.
"Ma cosa dici Nott?. In quella stanza c'è una giagantografia di Hermione al ballo del ceppo,che nemmeno Krum ne avrà una del genere"urla Ron allarmato
Hermione sbuffa davanti a tutta quell'incuranza da parte dei membri della Casa di Salazar.  
"E tu Malfoy,anche tu eri a conoscenza della stanza?" Hermione lo fissa in quegli occhi così pieni di espressioni che lei potrebbe davvero morirci dentro.
"Certo. come tutti del resto"risponde con un'alzata di spalle
"Oggi Lupin ha chiesto un permesso.La lezione non si terrà"interviene Gazza con quel tono macabro che tanto spaventa gli studenti più giovani.
Malfoy si sta dirigendo verso la porta per andarsene
"Malfoy non ho ancora finito.Se sai quel nome dillo"dicee esasperata la grifondoro.
Il ragazzo la guarda supplichevole e respira prima di iniziare a parlare.



 E' giunto il momento.. Respira Draco, con la consapevolezza che è giunto il momento di essere sinceri con l'unica persona che merita la sua onestà.
"Ti ho odiata."esordisce lui in maniera tranquilla. Sorride mestamente ricordando tutti i suoi sforzi per disprezzarla,perchè il sangue putrido che pompa nelle vene della ragazza è putrido. 
Hermione lo guarda fiera,alzando con indifferenza un sopracciglio. Forse,per lei,non sta dicendo nulla di nuovo. Scontri per i corridoi,insulti verbali e sguardi sprezzanti.
"Ti ho odiata da subito e non per il tuo sangue,l'ho saputo dopo che sei una mezzosangue"continua ribadendo il concetto,ma affermando qualcosa che  fa corrugare la fronte di Hermione.
"La prima volta che mio padre e mia madre mi hanno accompagnato al binario 9 e tre quarti,la mia mano era stretta in quella di mia madre che cercava invano di incutermi sicurezza,ma nonostante il mio atteggiamento arrogante,avevo paura di abbandonare il nido che era Malfoy manor.Quando i miei genitori se ne andarono lasciandomi davanti all'Espresso,tirai un sospiro di sollievo,ma la paura che mi attanagliava lo stomaco non accennava ad andarsene. In quel momento davanti a me è passata una piccola bambina,pelle e ossa con una massa cespugliosa al posto dei capelli,la schiena dritta,spalle arcuate fino quasi a spezzarsi e con quegli occhi d'oro,così fieri e orgogliosi per una bambina di quell'età, guardavano il binario come se fsse la cosa più bella che avesse mai visto.
La guardai,ma non si accorse di me. La bambina sali sul treno come se fosse la cosa più facile del mondo ed io la odiai perchè era riuscita con facilità,dove invece io stavo avendo difficoltà. Sul treno non la vidi,fino a quando entrò nello scompartimento che condividevo con Blaise e rivolgendosi a lui con un fare saccente chiese se avesse visto un rospo,la guardai ma lei non mi considerò. La odiai di nuovo,perchè era inconcepibile che,a me il figlio di Lucius Malfoy non si rivolgesse nemmeno un sguardo-sorride sarcastico-La bambina non la rividi fino a quando seppi che sul treno c'era Potter e mio padre mi chiese di farmelo amico,era insieme a Weasley,che secondo mi padre era una famiglia traditrice del sangue puro,oltre che economicamente inferiore. Feci una battuta sulle condizioni economiche di Weasley e la bambina poco distante,aveva sentito si voltò lanciandomi uno sguardo schifato e compassionevole.La odiai per quello sguardo. La McGranitt  disse il suo nome per essere smistata. Calzò il cappello sulla testa di quella bambina,che era visibilmente preoccupata,ma che guardò in faccia la paura e senza timore si  accomodò sullo sgabello e il cappello dopo qualche dubbio emise il suo giudizio:Grifondoro, urlò quel vecchio pezzo di tela. Lei sorrise,era la prima volta che la vedevo sorridere,e la odiai perchè io invece sapevo che sarei finito a serpeverde, e quindi la odiai per questo perchè facendo parte di case antagoniste avrei dovuto odiarla.
E l'ho fatto... Ti ho odiata-sospira il ragazzo colpevole-Ti osservavo durante le lezioni e per i corridoi perchè anche se mi ero imposto di odiarti mi incuriosivi,anche se non l'ho ammesso subito a me stesso.Era solo un bambino.Ma mentre io ti guardavo con curiosità volendoti conoscere, in cambio ricevevo solo sguardi sprezzanti e piena di disgustosa saccenza.Avevo notato che avevi fatto amicizia con Potter e Weasley,e una sera mentre vi seguivo,vi ho scoperto alla capanna del mezzogigante,oltre l'orario consentito.Ricordi?"chiede lui dolcemente facendo un salto indietro nel tempo rievocando quei ricordi che all'epoca gli hanno fatto male,segnando la differenza di loro due.
Hermione annuisce.
"Bene -respira lui -Finimmo in punizione nella foresta proibita, e quando incontrammo Voldemort disteso sull'unicorno mentre beveva il suo sangue ho urlato e sono fuggito-abbassa la testa e sorride sarcastico-.Quando raggiunsi te,Weasley ed Hagrid ero impaurito e, forse inconsciamente o forse volevo farlo, ti strinsi forte la mano per il timore. Tu mi guardasti indagatrice,non ti spiegavi il motivo del mio gesto,ma dopo qualche esitazione mi lasciasti la mano e prima che Hagrid potesse fermarti corsi in direzione di Potter.Ancora una volta non avevi posto attenzione a me ed io ti odiai sempre di più.A lezione ti mettevi sempre in mostra,con quella manina sempre alzata a dare sfoggio di quanto tu fossi preparata.Tutta quella saccenza mi disgustava,e quello sguardo carico di orgoglio per quei punti che Grifondoro guadagnava grazie a te,mi spingeva a disprezzarti.
Al secondo anno la mia abile mente mise in atto un piano e per farmi notare da te volevo diventare a tutti i costi un cercatore,chiesi a mio padre di regalare le scope nuove alla squadra,sostenendo un provino come chiunque altro. Anche in quel caso però sei arrivata a spada tratta a difesa di Potter,insultandomi e ricordandomi quanto fossi io ad essere terra sotto le tue scarpe.Mi arrabbiai e ti insultai pesantemente,appellandoti con quella parola che, per i Serpeverde è diventato il tuo soprannome.Quella volta, però, mi sono odiato io,perchè dietro al tuo sguardo duro e pieno di disprezzo ho visto il velo della tristezza.
Scacciai quella sensazione pensando che in fondo tu eri solo una Mezzosangue e che non valeva la pena sentirsi in colpa per una come te. Quell'anno sei rimasta pietrificata per settimane,avrei dovuto gioirne,tu e i tuoi stramaledetti occhi avevate fatto la fine che meritavate.Una volta entrai in Infermeria e vidi il tuo piccolo corpo disteso su quel letto troppo grande per te.Mi avvicinai a te,alzai un braccio per volerti accarezzare ma non ne ebbi il coraggio e sono fuggito di nuovo come un codardo.
Al terzo anno, dopo che Potter ti aveva conquistata ancora con il suo coraggio,decisi di provocare l'ippogrifo,ma poi rimasi ferito e mio padre pretese che l'animale pagasse per il suo sacrilegio,ma di nuovo tu, mia piccola mezzosangue sei arrivata con i tuoi amichetti e mi hai insultato e dato uno schiaffo,che mi ha bruciato la pelle e l'orgoglio.Li ti sei spinta troppo oltre e decretai  che eri tu il mio nemico giurato e non Potter,che ho scoperto essermi totalmente indifferente,ma tu che con il tuo sguardo sprezzante e la tua lingua biforcuta mi sfidavate sempre.
Decisi che ti avrei schiacciata,sognavo di picchiarti per toglierti quel sorrisetto saccente dalla faccia.Quando studiavo in biblioteca sceglievo sempre il posto più lontano dal tuo per spiarti e trovare il tuo punto debole.
In biblioteca eri sempre li, seduta,con il naso  tra le pagine vecchie di qualche libro per affinare quella sapienza che avvolge la tua figura in un'aurea di ridondante eccezionalità.
I tuoi occhi,scrutatori, che guardavano con interesse quelle pergamene che compilavi con precisione,la piuma stretta tra le dita come se fosse un ancora a cui aggrapparsi. "racconta  riprendendo fiato,mentre la guarda costantemente negli occhi.
"Malfoy io non capisco dove tu voglia arrivare ma ..."tenta la Granger aproffittando di quella sosta del ragazzo. Volendo,inconscimente,arginare quel fiume di parole senza tempo.
"Taci Granger,non ho ancora finito"parla  risoluto,probabilmente non avrebbe più avuto il coraggio di ripetere ancora quelle frasi.
Hermione lo guarda furiosa per il tono utilizzato e con un gesto della mano le fece cenno di continuare. 
"Iniziavo così ad ammettere a me stesso,con molta difficolà,che mi piacevi.Ma il purosangue per eccellenza non poteva interessarsi alla mezzosangue zannuta,grifondoro e amica di Potter e Weasley-cantilena amareggiato-per cui infossai nel fondo della mia anima quel sentimento. Sapendo che a nessun piacevi visto che non eri una ragazza che si metteva in mostra,o una ragazza facile,ero sicuro di stare tranquillo che non ti avrei mai visto con nessun altro. Non feci errore più grande.L'anno dopo il Campione di Durmstrang e di quidditch,si accorse di te,tanto che ti invitò al Ballo del Ceppo,provocando l' invidia di molte ragazze. Quella sera,eri diversa dal solito,non eri più il topo da biblioteca e tutti i ragazzi si accorsero di te. Avrei voluto schiantarli tutti e colto dall' ira me ne andai quasi subito dalla sala. 
Ira,perchè ho dovuto vederti a braccetto con un altro per rendermi conto che ti volevo per me.
Ira,perchè da quel momento tutti ti avrebbero vista come ti vedevo io. Ma io non potevo.Era sbagliato,mi ripetevo continuamente invano.
Iniziai a desiderarti ancora di più,volevo tutto di te,corpo,mente,cuore e anima. 
Quella settimana andai al letto con molte ragazze diverse,tutte ricce sognando mentre le possedevo che quei capelli fossero i tuoi e che il corpo che godeva sotto di me fosse il tuo,ma ciò mi frustrava perchè non eri tu,non era la tua voce che durante l'amplesso urlava il mio nome.
Nonostante avessi ammesso che mi piacevi,tentai invano di disprezzarti.Soprattutto durante le nostre discussioni,a cui tu a volte nemmeno rispondevi guardandomi con sufficienza e compassione.Quando,però,mi guardavi con gli occhi pieni di fuoco che bruciava, io mi sentivo nudo davanti a te,come se tu potessi leggere quanto quello sporco fossi io. Come in realtà ero io quello che non era degno di camminare dove camminavi tu.
Al quinto anno entrai a far parte della squadra di Inquisizione della Umbridge,immaginavo ci fossi  tu dietro quegli incontri che vedevano sparire alcuni studenti dietro il muro del settimo piano.Potter non ha le capacità intellettive per creare quell'esercito di ragazzini ed alla fine dell'anno voi quattro, più Paciock e la Lovegood volaste a londra all' Ufficio Misteri e combatteste contro i Mangiamorte. Iinconcepibile che pochi ragazzini di 15 anni inesperti,vincessero contro i mangiamorte più capaci di Voldemort .Quando seppi che eri presente anche tu quel giorno,fu la prima volta in tutta la mia vita che mi arrabbiai con mio padre,se solo una di quelle bestie ti avesse fatto del male io non so davvero quello che avrei potuto fare.-rilascia andare l'ennesimo sospiro- 
Presi il Marchio qualche giorno dopo.Il fallimento di mio padre non piacque a Voldemort e minacciando di uccidere mia madre,mi incaricò di uccidere Silente. Entrai nell'Organizzazione qualche mese dopo,quando Cris e Dean fecero irruzione in casa mia portando via alcuni Mangiamorte. Mi addestrò lui stesso. Al sesto anno,mi tenni lontano da te,fino a quella sera che ti incontrai sulla torre di astronomia. La mia vita in quel periodo era una follia.Ero una spia,un mangiamorte e sapevo che mia madre era in pericolo ogni minuto. Ero frustrato,e in più dovevo dimostrare che stavo  agendo per uccidere Silente e fare entrare mia zia a scuola.
Per cui quando ti vidi li seduta a terra,nel periodo più buio della mia vita,pensavo fossi un dono mandato dall'alto,da quel Dio babbano in cui nemmeno credo.
Già,tu sei una di quelle persone che la vita ti manda quando vuole farti un regalo,anche quando non te lo meriti.
Dopo una breve schermaglia verbale,ci trovammo vicini,ed io non seppi resistere e contro ogni buon senso ti baciai. Ciò che mi lasciò interdetto fu il fatto che tu rispondesti al mio bacio,solo che poi scappasti via. Lasciai passare un mese,dicendo a me stesso che non dovevo e che non era giusto,ma ti divoravo con gli occhi,ti volevo da troppo tempo. Capii che tutto l'odio che avevo cercato di provare per te,non era altro che deisderio di averti.Tu che guardavi tutto con estrema attenzione e minuzia,non ponevi attenzione a me. 
Ma poi tutto cambiò,perchè dopo il bacio iniziai a credere in un Noi.Questo noi, per tutto quello che dovevo fare, era sempre costellato da omissioni e menzogne. Non potevo dirti la verità perchè ero obbligato alla segretezza e non volevo farlo perchè sapevo che ti avrei persa. E non volevo.- abbasa la testa perchè mentre parla sente il macigno con il quale ha vissuto scemare lentamente ed avvertire una sensazione di pace invaderlo- Mi sono innamrato di te,o comunque me ne sono accorto quando ho dovuto fare entrare i mangiamorte ad Hogwarts.Lasciarti è stata una cosa terribile.Quello che provai,quel senso di incompletezza e impotenza non lo auguro a nessuno.
Scappai senza nemmeno avere il coraggio di parlarti,di spiegarti. Perchè leggere nei tuoi occhi la delusione che,certamente,vi avrei letto mi avrebbe ucciso ancora di più. Non ti vidi più.Sapevo che eri ricercata insieme a Potter e Weasley,pregavo Merlino che tu fossi ancora viva,che i mangiamorte non vi trovassero e che si,anche che Potter ce la facesse a trovare gli Horcrux,nonostante tutti gli indizi che io e Cris lasciavamo in giro.
Ti rividi quando i ghermidori vi avevano catturato e portati al Manor,mi spaventai e avvertii Dean.Avevano imprigionato Potter e Weasley e tu finisti sotto la bacchetta di mia zia.
-ha il volto avvilito perchè quello è il ricordo peggiore da rivevere-.In quel momento stavo morendo dentro.Non potevo intervenire in tua difesa,per cui mormorai un incantesimo che per lo meno  non ti facesse soffrire troppo dolore,mi dannai  per non portarti via da li.
Prima che fuggiste,mi guardasti e mi dedicasti uno sguardo pieno di disprezzo e furia. Li,capii che era tutto finito.
Dopo la vittoria di Potter,nessuno doveva sospettare del mio tradimento o di quello di Ria,tra me e lei c' era un contratto matrimoniale per cui tutti dovevano credere che stav portando via da Hogwarts la mia futura moglie. Ti vidi andare verso le serre e facemmo finta di creare una scena intima,anche se poi non vi era niente di tale. Dovevi credere che per me non eri nulla,eri stata solo uno svago un passatempo-dice facendosi male-.
Durante l' estate ti ho cercata attraverso gufi,ma tu non hai mai risposto. 
Ma mentre accadeva tutto ciò che ti ho raccontato, da Halloween del primo anno creai quella stanza.Me lo insegnò mia madre a farlo,e poco a poco iniziai ad inserirci tutte foto che ti ritraevano in posizioni diverse, per guardarti sorridere,anche se sapevo che quei sorrisi e quegli sguardi non erano rivolti a me creandomi l'illusione che lo fossero. Con il tempo parlai di quella stanza ai miei amici piu cari sapevo di potermi fidare di loro,e con la bacchetta tirarono fuori dalla loro mente ulteriori immagini di te,come se fossero un ricordo, però su carta.
Negli anni ti ho osservata.Conosco ogni gioco di luce che producono i raggi del sole sui tuoi capelli,so che quando non capisci qualcosa corrughi la fronte,metre quando sei concentrata o pensierosa ti mordicchi il labbro inferiore,e quando lo fai, non ti rendi nemmeno conto di quanto tu sia sexy in quel momento.Quando qualcuno fa o dice qualcosa che non ti piace alzi il sopracciglio sprezzante.In sala Grande, il posto alla destra di Potter è di Weasley,tu ti siedi di fronte a lui,è a te che il bambino sopravvissuto guarda negli occhi. Sei tu che ti poni sempre tra lui e la morte. 
L'angelo di Potter.-tende le labbra in un sorriso-.
 I mangiamorte quando tornavano dalle missioni imprecavano sempre contro di te,affermando che un tuo incantesimo gli aveva di nuovo salvato la vita. Ti hanno talmente detto quanto tu sia la strega più brillante dell' ultimo secolo,la studentessa migliore di Hogwarts che anche tu che sei la modestia fatta a persona hai finito con il crederci pensando di non avere più la libertà di sbagliare. Vedo come guardi Potter,con dolcezza ed indulgenza per chi ha dovuto vivere una vita sempre in pericolo. Lo guardi come se lui fsse la tua sola speranza e quindi a volte,nei momenti di tristezza, poggi la tua testa sulla sua spalla,sapendo che lui ci sarà sempre per te,come tu ci sei sempre stata per lui. Eri tu a dettare le linee della strategia nel corso delle vostre missioni se cosi possono chiamarsi,ma a volte le tue esili spalle non possono supportare il peso del mondo.Il peso delle scelte che hai dovuto compiere sapendo che ogni tua decisione avrebbe potuto mettere in pericolo il mondo magico.
Ti imponi di essere forte e lo sei,ma sei anche molto fragile nelle insicurezze di non essere mai all'altezza e per questo negli anni ti sei nascosta nei libri,nella saccenza e nell'altezzosità. Scegli con cura le persone che ti stanno accanto,perchè per te fare entrare qualcuno nella propria vita è un qualcosa per pochi.
Ho notato come la tua semplicità catalizza l'attenzione della gente su di te.
Alla festa del 31 Dicembre,Daphne,Pansy,Astoria ma anche la Weasley avevano tutte un vestito più sfarzoso e più provocante del tuo.
Ma gli occhi della stanza erano puntati tutti su di te,il tuo vestito nella sua semplicità era bellissimo,e ti stava d'incanto. Sembravi un angelo che stava per condannare tutte le ingiustizie del mondo.-Draco sorride osservando l'espressione scioccata dipinta sul volto di Hermione-
Sei la persona più orgogliosa che conosco ma ciò fa di te la combattente che sei
.Sono io la persona che stai cercando.
Quella stanza l'ho prodotta io per ricordarmi ogni giorno che la feccia sono io e non tu. Tu, semmai, sei la cosa più pura che io abbia mai visto,credo che tu emergeresti anche in mezzo alla sporcizia.
Ti amo,eccola la verità che stavi cercando".



Note: Penultimo Capitolo !!! Ho notato che il cap. precedente non è molto piaciuto e me ne dispiaccio molto...
Eccoci qui,con la dichiarazione mielosa di Draco...che dire Dracuccio sa come colpire,vedremo la reazione di Hermione all'ultimo capitolo...
A presto
Ely:D












 

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Capitolo 18
*** Capitolo XVIII ***













































 






Capitolo XVIII





Hermione ha gli occhi sgranati. La sua mente è un immenso buco vuoto e l'unico rumore che percepisce è il tonfo della porta violentemente sbattuta da Draco. Il cuore batte freneticamente tanto da causarle affanno.
Non riesce a muoversi,le sue gambe sono inchiodate al suolo,non reagendo ad alcun tipo di impulso. L'interno della bocca è arida e quando deglutisce sente dolore.
"Hermione ti senti bene?"la voce di Harry giunge ovattata e lontana,mentre lei annuisce con gli occhi fissi nel vuoto. Nella sua mente il discorso di Draco si ripete all'infinito ed ogni volta,quelle parole,assumono più consistenza. Il risultato,però, è quel ti amo. Un Ti amo sputato,trattenuto tra i dento quasi un ringhio sordo. Potente come uno schiaffo,l'ha colpita in pieno volto,come del resto la fiumana di parole che ha riversato contro di lei.
"Come ho fatto a non accorgermi mai di nulla"replica lei,forse più a se stessa che ad Harry che la osserva scrutandone ogni dettaglio del volto.
"Nessuno Herm se ne era accorto"dice Ginny perplessa corrugando la fronte.
"Hermione devi andare da lui"Harry la scuote tentando di farla svegliare da tutte quelle emozioni che la stanno avvolgendo.
Avrebbe dovuto cercarlo e parlare con lui. Al diavolo l'Orgoglio.
"Se te lo stai chiedendo,è sicuramente nella stanza dedicata a te"sorride Theo ancora stretto ad Elettra.

Esce dall'aula con il cuore in gola ed inizia a correre tra i corridoi con il respiro corto. Scende le scale e spera che non decidano di cambiare proprio in quel momento.
Parlerà con Draco. Anche lei ha qualcosa da dirgli.
Giunta al corridoio del sotterraneo,si ferma e respira profondamente,prima di incamminarsi verso la porta socchiusa.
Entra e nella penombra scorge Draco seduto a terra,al centro della stanza. Sembra un bimbo imbronciato al quale è stato appena negato qualcosa.
Chiude la porta posizionandosi di fronte al ragazzo che osserva un punto fisso davanti a sè. Ha i lineamenti rilassati,è sereno. 
"Vengo sempre qui quando sono nervoso.-inizia a lui-Mi aiuti a calmarmi"mormora lui e tenta un  sorriso. E'lieta di scoprire di nuovo il sorriso di Draco,come quell'odore che non dimentichi mai.
"Pensavo che avessi il potere di farti arrabbiare,non di farti distendere i nervi"si siede al suo fianco,ed osserva le pareti del diametro del cerchio. Sembra inquietante,ma scorge in quella moltitudine di attimi fotografati,tutta una vita.La sua e quella di Draco. Deve essere stato difficile per lui raggiungere determinate consapevolezze.
Il ragazzo sorride e scuote la testa.
"All'inizio,quando ho visto questa stanza,pensavo che chi l'avesse creata fosse un pazzo maniaco,invece poi sono diventata curiosa di scoprire chi avesse scavato così a fondo.In queste foto c'è la vera essenza di me.Non l'Hermione Granger eroina della Seconda Guerra Magica,non l'Hermione Granger la strega migliore dell'ultimo secolo ma solo la ragazzina che ama i libri,che si diverte a scherzare con gli amici.-constata lei in tono neutro. Si gode per un istante quello sprazzo di silenzio che li accarezza lentamente senza affogarli nell'imbarazzo. Rilascia un sospiro,per infondersi coraggio -Quando ci siamo baciati per la prima volta,sulla Torre di Astronomia,sono rimasta scioccata.Ho ripensato a quella sera per settimane. Non riuscivo a comprendere perchè io, mi fossi lasciata andare così. Certo,sei molto bello. -Lui ghigna compiaciuto,prima che Hermione prosegue -Ho pensato che il mio lasciarmi baciare da te fosse complice dello stress di quei giorni e del bacio tra Ron e la Brown. Quando abbiamo iniziato a vederci con frequenza ero spaventata. Io,tu la guerra incombente- Hermione fissa il pavimento pensirosa -Avrei dovuto chiederti del perchè avessi avuto quel cambiamento nei miei confronti. Ma ho taciuto e per una volta in vita mia mi sono concessa il lusso di restare nell'ignoranza. Il giorno che il professor Silente è morto e ti ho visto con Bellatrix ho rischiato di morire anche io. La fiducia,che con difficoltà,ero riuscita a concederti,tu l'avevi totalmente mandata al diavolo.Mesi di confidenze,di baci e carezze,di parole sussurrate."
"Hermione ma..." Draco tenta di parlare,ma lei blocca il suo dire,sollevando un braccio facendo si che lui tacesse e le permettesse di parlare,di sfogarsi.
"No,non ho ancora finito - mormora con un tono di voce impaziente e quasi supplichevole - In questi mesi ho tentato di dimenticarti. Ce l'avevo quasi fatta,sai?-reprime un sorriso -Credevo di aver dimenticato,quello che ho creduto fosse,una mera menzogna. Sono venuta a conoscenza del tuo vero ruolo nella guerra e prima -la voce si incrina dalla commozione prima di respirare profondamente. -Hai detto delle parole molto belle. Nessuno mi aveva mai detto cose del genere-.Hermione solleva lo sguardo su di lui. Ha i lineamenti granitici. "Ribadisco ogni parola" mormora lui con un registro di voce pregno di paura,ed aspettative. Lei sorride,prima di appoggiare la testa sulla spalla del ragazzo. Il profumo di Draco è un ricordo senza tempo, tanto da farle strusciare le narici sul tessuto del maglione.  
Silenzio.
"Veramente sei diventato cercatore per attirare la mia attenzione?"chiede ancora lei perplessa,prima di scoppiare a ridere.  
"Non montarti la testa Granger,ma comunque una parte di me l'ha fatto per attirare la tua attenzione"Draco allaccia un braccio dietro al collo di Hermione facendo accoccolarla meglio sul suo petto.
"Basta bugie Draco". E' seria,di nuovo,mentre intima quella frase.Si specchia nel grigio dei suoi occhi ed infonde a quello sguardo una velata minaccia.
Il ragazzo annuisce "Adesso non ci sarà più bisogno di bugie" sussurra lui avvicinandosi alle sue labbra.Un bacio vero, senza la macchia delle menzogne o delle parole taciute.
Solo lui e lei... Insieme...
Lentamente lui libera i bottoni dalla camicia della ragazza,come a volerle dare l'opportunità di fermarlo.Hermione lo bacia lentamente e solleva i lembi del maglione di Draco priva di provarlo di esso.Il bacio è esigente,mentre le lingue si cercano in un bisogno spasmodico dell'altro.
Hermione indossa la gonna della divisa ed un reggiseno chiaro.Lui la scruta famelico,prima di avventarsi nuovamente sulle labbra di lei,scendendo il collo e lambendolo con delicati morsi. Accarezza il suo torace tonico e niveo,prima di trovarsi con la schiena schiacciata su pavimento ed il corpo di Draco a sovrastarla.
La mano del ragazzo scivola tra le sue cosce raggiungendo facilmente la sua intimità iniziando a penetrarla con un dito,mentre la bocca di Draco lascia baci bollenti sul seno e sul ventre piatto della ragazza che trattiene a stento sospiri di piacere. Hermione ha atteso molto quel momento. Ci sono stati attimi nei quali ha creduto che lui non volesse perdersi in lei e con lei.
L'erezione del ragazzo si infrange sul basso ventre di Hermione e l'eccitazione le provoca scariche di calore che le bruciano il corpo. Stringe a se Draco ed in quegli occhi grigi Hermione oltre che il velo di lussuria,legge un'euforica impazienza.
Le spinte sono lente,entrambi assaporano quegi attimi con minuzia, poi  i movimenti di lui aumentano. Il volto di Draco è trasfigurato dal piacere ed è in quel momento che lei esplode,è in quel momento che comprende quanto ama quel ragazzo,quanto non abbia mai smesso di farlo.
Draco ha sognato a lungo quel momento e il sentire il suo nome pronunciato con la voce roca  e spezzata dai gemiti  di piacere della ragazza,provoca al ragazzo l'orgasmo migliore della sua vita.
Riempie il corpo della ragazza del suo seme,ed in quel momento sono dove dovrebbero essere:L'uno dentro l'altra.
Nella sua giovane vita Draco ha fatto più volte sesso,ma quella è certamente la prima volta che fa l'amore con una donna. Non è unione solo di corpi.
Sono nudi, stesi l'uno accanto all'altro. Draco attira la ragazza tra le sue braccia perchè teme che sia un sogno ed avvertire il corpo di Hermione ancora caldo e morbido gli infonde la consapevolezza della realtà.
"Ti amo anch'io"sussurra lei prima di baciarlo dolcemente e quasi imbarazzata.Lui,quelle parole,le sogna da una vita. E'felice,ora. Una sensazione di pace interiore lo avvolge in un abbraccio dolce.
Quel giorno si sono amati ancora e ancora...
E quello, è stato l'inizio di un amore destinato a durare.

 




Finitem Incantatem




Note: Buona sera. Ecco a voi l'ultimo capitolo. (Parte l'applausone) :)
Wow!!! Ho tagliato,sfoltito,aggiunto quà e là ed il risultato sono questi 18 capitoli. La vecchia edizione era troppo macchinosa.Questa decisamente migliore.
Grazie davvero a tutti quelli che hanno seguito e che silenziosamente hanno apprezzato la storia,ma soprattutto a chi ha trovato il tempo per lasciarmi due righe.
Spero che la storia vi sia piaciuta. Per ora,non ho altre storie da scrivere. Sicuramente più in là scriverò ancora su questo fandom.
A presto
Ely Gryffiindor

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