One Hundred

di Sariel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** /// [Tabella] ***
Capitolo 2: *** 1933~ [028.Figli] ***
Capitolo 3: *** smells like sin [036.Olfatto] ***
Capitolo 4: *** tastes like sin [038.Gusto] ***
Capitolo 5: *** risk of choking [050.Cena] ***
Capitolo 6: *** black eyes [018.Nero] ***
Capitolo 7: *** half-moon scars [038.Tatto] ***
Capitolo 8: *** as the snow fell [067.Neve] ***
Capitolo 9: *** perfect strangers [025.Estranei] ***
Capitolo 10: *** sleeping with the enemy [022.Nemici] ***
Capitolo 11: *** impalpable shadow [075.Ombra] ***
Capitolo 12: *** the fairest of them all [076.Chi?] ***
Capitolo 13: *** a dreamlike drowning [074.Oscurità] ***
Capitolo 14: *** I want more pain [033.Troppo] ***
Capitolo 15: *** how could you live with a broken heart? [071.Rotto] ***
Capitolo 16: *** she is not yours [085.Lei] ***
Capitolo 17: *** an angel [037.Luce] ***
Capitolo 18: *** how could you mend a broken heart? [072.Riparato] ***
Capitolo 19: *** wedding march [019.Bianco] ***
Capitolo 20: *** wanna dance?[062.Primavera] ***
Capitolo 21: *** icy cold[061. Inverno] ***
Capitolo 22: *** it was just a dream[011.Rosso] ***
Capitolo 23: *** frozen heart [043.Diamante] ***
Capitolo 24: *** smells like freedom[053.Terra] ***
Capitolo 25: *** sinner[040.Vista] ***
Capitolo 26: *** the family she never had [024.Famiglia] ***
Capitolo 27: *** heliantus annuus [084. Lui] ***
Capitolo 28: *** I want to see her burn [052.Fuoco] ***



Capitolo 1
*** /// [Tabella] ***


Note: Eccomi qua con una nuova raccolta di fiction dedicate interamente a Twilight. Sarà un lavoraccio, dovrò scrivere 100 storie dedicate ai personaggi di Twilight. Speriamo bene °-°
Qui su EFP le posterò insieme, in un’unica raccolta, mentre sul mio LJ verranno divise.
Che dire, speriamo di farcela. Mi scuso in anticipo se questo che ho postato verrà considerato un non-capitolo. Serve solo per raccogliere i link delle varie fiction, per facilitare la ricerca ai lettori.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
Community: fanfic100_ita
 
 
One Hundred
 
001. Inizio. 002. Intermezzo. 003. Fine. 004. Interiorità. 005. Esteriorità.
006. Ore. 007. Giorni. 008. Settimane. 009. Mesi. 010. Anni.
011. Rosso. 012. Arancione. 013. Giallo. 014. Verde. 015. Blu.
016. Porpora. 017. Marrone. 018. Nero. 019. Bianco. 020. Senza colori.
021. Amici. 022. Nemici. 023. Amanti. 024. Famiglia. 025. Estranei.
026. Compagni di squadra. 027. Genitori. 028. Figli. 029. Nascita. 030. Morte.
031. Alba. 032. Tramonto. 033. Troppo. 034. Troppo poco. 035. Sesto Senso.
036. Olfatto. 037. Udito. 038. Tatto. 039. Gusto. 040. Vista.
041. Forme. 042. Triangolo. 043. Diamante. 044. Cerchio. 045. Luna.
046. Stelle. 047. Cuori. 048. Quadri. 049. Fiori. 050. Picche.
051. Acqua. 052. Fuoco. 053. Terra. 054. Aria. 055. Spirito.
056. Colazione. 057. Pranzo. 058. Cena. 059. Cibo. 060. Bibite.
061. Inverno. 062. Primavera. 063. Estate. 064. Autunno. 065. Mezze stagioni.
066. Pioggia. 067. Neve. 068. Lampo. 069. Tuono. 070. Tempesta.
071. Rotto. 072. Riparato. 073. Luce. 074. Oscurità. 075. Ombra.
076. Chi? 077. Cosa? 078. Dove? 079. Quando? 080. Perché?
081. Come? 082. Se. 083. E. 084. Lui. 085. Lei.
086. Scelte. 087. Vita. 088. Scuola. 089. Lavoro. 090. Casa.
091. Compleanno. 092. Natale. 093. Ringraziamento. 094. Indipendenza. 095. Capodanno.
096. Scelta libera. 097. Scelta libera. 098. Scelta libera. 099. Scelta libera. 100. Scelta libera.

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Capitolo 2
*** 1933~ [028.Figli] ***


Note: E…iniziamo! La prima flashfic, con POV di Rosalie. Ammetto che è stata dura scriverla e il risultato non mi soddisfa molto. In ogni caso eccola qui. Dalla storia di Rose nel capitolo 7 di Eclipse non ho capito dopo quanto tempo si sia vendicata. Il titolo della storia doveva essere April, 1933 ma dato che trascorre del tempo dalla trasformazione alla vendetta ho deciso di intitolarla semplicemente 1933.
Non seguirò l’ordine della tabella iniziale ;)
Vorrei ringraziare giulia_g91, Rakij  e Rowen_Cullen per aver commentato il primo post ^^
Buona lettura,
Sara.
Parole: 322
Prompt: 028, Figli
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 



 1933~
-028 FIGLI-
 
 
- Un anno più tardi aveva avuto un figlio,
uno splendido bambino con le fossette e i riccioli neri.
[…] Sognavo un figlio mio.
[Rosalie Hale, Eclipse, Capitolo 7]
 
 
 
Dalla finestra della casa, lasciata aperta nonostante l’aria ancora fredda di Aprile, proveniva la voce allegra del bambino. Mi avvicinai, nel tentativo di guardare dentro.
Il vestito bianco, quel vestito sfarzoso che avevo sognato per mesi mi impacciava. Cadeva ormai scomposto, ancora macchiato con il sangue di quel bastardo e dei suoi amici.
Cacciai dalla mente l’immagine del suo viso ormai esangue e tornai a concentrarmi sulla finestra.
La risata cristallina diventata sempre più forte man mano che mi avvicinavo.
Scrutai l’interno della casa, il salotto arredato con mobili semplici e decorato altrettanto semplicemente trasmetteva una sensazione di calore e ospitalità, la stessa sensazione che mi accoglieva ogni volta che andavo a visitare Vera.
Il sorriso felice di Henry mi tornò alla mente, procurandomi una morsa allo stomaco. Quella famiglia felice, che tanto avevo invidiato ma che ero sicura di poter ottenere, ora mi appariva come un ricordo sfocato, irraggiungibile.
Tornai a fissare l’interno della casa e incontrai lo sguardo curioso del bambino con i riccioli neri.
- Henry- sussurrai e gli sorrisi.
Mi sporsi mentre Henry si avvicinava. Un fascio di luce proveniente dalla lampada, poco lontana dalla finestra, mi colpì il viso, illuminando direttamente i miei occhi.
Il bambino si fermò di colpo, fissandomi con gli occhi sgranati dal terrore. Indietreggiò di qualche passo, mentre gli occhi si riempivano di lacrime.
- No- mormorai, ma Henry stava già correndo via, verso la porta della stanza, chiamando a gran voce la madre.
Gli lanciai un’ultima occhiata prima di voltarmi per andarmene ma mi bloccai quando vidi il mio riflesso nel vetro.
I capelli biondi, che erano sempre stati così belli e lucenti, ricadevano scomposti sulle spalle, spenti e macchiati del sangue ormai spento di Royce. Abbassai lo sguardo, incapace di osservare il mio volto.
Mi allontanai, mentre una nuova consapevolezza mi colpì come una frustata.
Ad un essere senz’anima come me, un mostro, non era permesso desiderare un bambino da amare.

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Capitolo 3
*** smells like sin [036.Olfatto] ***


Note: seconda fiction. Grazie a tutti quelli che hanno commentato sia su EFP che sui forum. [*]
Questa drabble[sì, ho sfasato di 7 parole x°D] è una parte del capitolo 9 di Twilight, va collocata esattamente dopo il momento il cui Edward porta a casa Bella da La Push. Edward POV.  
Se riuscirò, posterò le fiction basate sui prompt 036, 037, 038, 039 e 040 di seguito, come una mini raccolta de “I cinque sensi”.
Buona lettura,
Sara.
Parole: 107
Prompt: 036, Olfatto
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
smells like sin
 
smells like sin
-036 OLFATTO-
 
 
-          Vedi, ogni persona ha il suo odore,
un’essenza particolare.
[Edward Cullen, Twilight, Capitolo 13]
 
 
 
 
La osservai mentre si avvicinava goffamente alla porta di casa, ancora intontita dal nostro discorso.
Lanciò un’occhiata veloce verso di me e sorrise, prima di cercare le chiavi di casa.
Appoggiai la testa al volante e respirai profondamente. Il suo profumo, quella delicata fragranza a cui, prima o poi, ero sicuro che avrei ceduto, impregnava la macchina, dandomi alla testa.
Allungai una mano verso il giaccone e me lo portai al viso, ispirando profondamente.
Sentii un ringhio affiorare ma lo scacciai subito, recuperando il mio autocontrollo.
Le lanciai un ultimo sguardo, prima di mettere in moto l’auto.
Non potevo stare con lei.
Era tutto sbagliato.
Dannatamente sbagliato.
 
 
xxx
 
 
* Ai lettori
Rispondo alle vostre recensioni x°D
@momob in pratica la tabella contiene i prompt su cui devo basarmi per scrivere le fiction. Ogni volta che scriverò una fiction, cancellerò il prompt usato dalla tabella ^^
Per quanto riguarda Bella vampira, sì, metterò assolutamente qualcosa. E ho già un’ideuzza in testa. =]
@Rakij sfortunatamente al personaggio di Rose non è stato lasciato molto spazio nei libri, come hai detto tu, e infatti ho trovato alcune difficoltà scrivendo quella flashfic. E per questo ti ringrazio per i complimenti ^^
@lupacchiotta 89 è vero, dai primi libri il personaggio di Rose sembra insopportabile ma penso che il capitolo 7 di Eclipse ci abbia fatto capire com’è lei in realtà. E’ una persona a cui è stata negata la possibilità di ottenere ciò che aveva sempre sognato, anche se quello che desiderava era basato sulla sua superficialità, però grazie alla trasformazione è riuscita a capire quello che davvero vale nella vita ed è per questo che, a parer mio, il suo comportamento nei confronti di Bella è quello che è. Oddio mi sto dilungando troppo x°D.
Comunque per quanto riguarda il fatto che la fiction sia triste…bè ho provato a immaginare cosa possa provare una persona quando si rende conto che tutto ciò in cui credeva e che desiderava non ha nulla a che vedere con quello che conta nella vita. Un sorriso di un bimbo, la sua risata penso che valgano molto più di quello che Rose desiderava da Royce[soldi, fama, bellezza ecc.]
@elyxyz grazie mille ^^ spero che anche le prossime vengano apprezzate come questa ;)
 
 
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Capitolo 4
*** tastes like sin [038.Gusto] ***


Note: Altra one-shot, sempre con Edward POV. Come sempre ringrazio chi ha recensito[*].
Premetto che questa one-shot è stata scritta ieri notte, verso le 2 sul mio cellulare. L’insonnia a volte aiuta x°D Il risultato è quello che è °-°
Buona lettura,
Sara.
Parole: 631
Prompt: 038, Gusto
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1

tastes like sin
 
 
tastes like sin
-038 GUSTO-
 
 
- Se vuoi che sia io a compiere il gesto…lo farò, ma ad una condizione.
- Quale?
- Prima sposami.
[Edward e Bella, New Moon, Capitolo 24]
 
 
 
Fissai la sottile vera dorata al mio dito, mentre Bella mi guardava, sdraiata con la testa appoggiata al mio petto.
- L’hai promesso.- sussurrò, senza riuscire a nascondere la nota ansiosa della sua voce.
- Non penso di poterlo fare.- sussurrai a mia volta, intrecciando le mie dita nelle sue.
Si mise a sedere di scatto, fulminandomi con lo sguardo.
-  L’hai promesso.- ripetè, mentre i suoi occhi si velavano di lacrime.
Mi sporsi verso di lei, rivolgendole un sorriso per tranquillizzarla. Catturai una lacrima sull’angolo dell’occhio.
- E’ per questo che mi hai sposato? Per diventare un mostro?
Negò, scuotendo forte la testa.  
- Voglio stare con te per sempre. E desidero che anche tu lo voglia.- respirò profondamente, ricacciando indietro un singhiozzo.
- Bella, amore. Non è per questo che non riesco a farlo. - le accarezzai lentamente il viso. - Ho paura.- bisbigliai, ammettendolo più a me stesso che a lei.
Mi rivolse uno sguardo confuso.
- Bella, ti amo più di ogni altra cosa al mondo e se ti dovesse succedere qualcosa, se io non fossi in grado di fermarmi…- pensai a quella possibilità e mi irrigidii per il terrore. Percepii la scossa di panico che percorse Bella a quelle parole. - Non me lo perdonerei mai.- mormorai, abbassando lo sguardo.
- Non accadrà.- disse, decisa.
Mi strinse le mani e se le portò al petto. A contatto con la sua pelle, sentii il suo cuore aumentare il ritmo dei battiti.
- Ti amo.- sussurrò. - e ho fiducia in te.
E per la prima volta in vita mia, non seppi cosa rispondere.
Avrei infranto il patto. Avrei messo in pericolo la sua vita per l’ennesima volta. Avrei distrutto ogni mio principio per lei, l’umana che amavo.
Le avrei voluto spiegare tutto, o almeno provare, con la speranza che potesse capirmi. Spiegarle che il suo viso esangue, che il suo sguardo spento, senza più un alito di vita mi tormentavano sin dal primo giorno in cui l’avevo vista. Ma in quel momento, davanti al suo sguardo pieno di dolcezza e speranza, riuscii a dire solo una cosa.
-  Andiamo da Carlisle.

×××

 
Non osai guardare Carlisle negli occhi, mentre preparavo tutto l’occorrente per far fronte ai tre giorni di trasformazione. Lo vidi preparare la morfina, come promesso a Bella, sistemarla accanto al letto.
Le spiegò tranquillamente cosa sarebbe successo in quei tre giorni, assicurandole che l’avrebbe assistita.
- Edward.-
Alzai lo sguardo, incrociando quello di mio padre.
- Siamo pronti.- annunciò, con un cenno.
Mi avvicinai al letto dal quale Bella mi guardava, mentre Carlisle si allontanava da noi di qualche passo. Mi sedetti senza smettere di fissarla. Portai una mano al suo collo e lo accarezzai.
- Sei sicura?- chiesi con voce roca.
Bella annuì, sospirando. Avvicinai il mio viso al suo, posandole un bacio leggero sulle labbra, per poi scendere verso l’incavo della spalla.
Inspirai, assaporando il suo profumo. La sua dolce fragranza mi svuotò la mente, lasciando spazio all’istinto.
La sentii aggrapparsi forte alle mie spalle, mentre i miei denti le perforavano la pelle del collo.
Non appena il suo nettare mi entro in bocca, cominciò a girarmi la testa. Bella si agitò, senza però staccarsi da me e soffocò un gemito di dolore.
Con un ultimo spasmo perse i sensi, accasciandosi sul letto. La lasciai andare, terrorizzato dall’idea di essere andato oltre. Troppo oltre.
- Carlisle.- mormorai, in preda al panico.
Si avvicinò e mi posò una mano sulla spalla.
- Stai tranquillo.- tentò di rassicurarmi. - E’ tutto a posto.-
Mi sdraiai sul letto, stringendo Bella a me.
Le strinsi forte la mano, mentre il sapore del suo sangue non accennava ad andarsene dalla mia bocca.
Rimasi lì, immobile, tenendo stretta l’unica persona per cui valeva la pena vivere.
La mia cantante.
 
 
 
xxx
 
 
 
[*]Ai lettori
Scusate se non rispondo a tutti >.<
giulia_g91 grazie ancora, sia per il commento su EFP che per quello sul forum.
elyxyz grazie *_* ultimamente mi sto dilettando a scrivere fiction su Ed x°D ps sì, ho aderito *_* *la campagna pro-recensioni conquista tutti*
kanon16 sì teoricamente dovrebbero essere 100 x°D speriamo di farcela! *riot*
momob figurati e….grazie ^^
 
 
 
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Capitolo 5
*** risk of choking [050.Cena] ***


Note: Come ho già detto(o penso di aver già detto °-° bah, whatever) le fiction non hanno un filo cronologico. Pensavo di mettere almeno quelle basate sui prompt cinque sensi in fila ma mi è venuta l’idea per questa che state per leggere >.<
Piccolo momento tra Charlie e Bella. Bella ha una certa rivelazione da fargli. Post Eclipse. [e domani esce Breaking Dawn *_*]. [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole:  278
Personaggio: Charlie Swan, Isabella Swan
Prompt: 058, Cena
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
  risk of choking

risk of choking
-058 CENA-
 
 
- Aspetta…Qual è Edwin?.
- Edward è il più giovane, quello con i capelli castano ramati.
[Charlie e Bella, Twilight, Capitolo 17]
 
 
 
Charlie Swan non potè prevedere la rivelazione che sua figlia Isabella stava per fargli quella sera.
Come ogni giorno, tornato dal lavoro, si era cambiato ed era andato in cucina, pronto a cenare con la propria figlia.
- Ehilà, piccola!- esclamò, entrando in cucina. Si sedette e addentò un pezzo di pane.
- Ciao.- salutò a sua volta Bella, piano, mentre finiva di friggere il pesce.
Preparò i piatti e si sedette a tavola. Bella osservò il padre mangiare in silenzio, mentre un certo nervosismo cominciava a crescere.
- Cosa hai fatto oggi?- chiese lui, facendola quasi sobbalzare.
- Nul-nulla di che. Ho gironzolato un po’.- rispose, con voce tremante.
Si concentrò sul pesce, sperando che le parole venissero fuori da sole. Charlie, intanto, ignaro di tutto continuava a mangiare, godendosi la cena.
- Papà.- cominciò lei, mentre lui alzava lo sguardo. - Devo dirti una cosa.- disse, in tono grave.
Charlie la fissò, con la forchetta a mezz’aria.
- Sei incinta.- sussurrò, sgranando gli occhi.
- Cosa? N-no, non sono incinta.
Charlie mollò la forchetta, facendola cadere sul tavolo. - E’ di quell’Edwin, vero?-
- Si chiama Edward, papà.- lo corresse Bella.
- E’ lo stesso. Ora ci vado a parlare.- disse, minaccioso, alzandosi dalla sedia.
- Aspetta papà, non sono incinta.- ripetè, decisa. - Ma che ti salta in mente?-
- E allora cosa c’è?- domandò, mentre tornava a sedersi. Riprese la forchetta e riprese a mangiare.
- Bè, ecco.- gli rivolse un sorriso forzato. Charlie, a bocca piena, le lanciò un’occhiata truce. - Io ed Edward ci sposiamo, papà.- disse, tutto d’un fiato.
E Charlie Swan, il quel momento, rischiò di soffocarsi con il pesce.
 
xxx
 
 
 
[*]Ai lettori
@momob con gli mms x°D hanno 1000 caratteri per ogni ‘foglio’. La cosa peggiore è stata dover riscrivere tutto al pc x°D
@Railen grazie mille sia per questo commento che per gli altri, delle fiction su EFP e sul forum.
@MissDepp_ Sbiby *___* macciao!! Che piacere vederti anche qui <3 Grazie mille °ç°
@BloodyKamelot thanks *_*

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Capitolo 6
*** black eyes [018.Nero] ***


Note: Breve flashfic, incentrata su Leah[con un leggero accenno Leah/Jacob]. L’avevo già postata a parte ma l’avevo eliminata perché non riuscivo a completare la raccolta[che doveva essere formata da questa e una one-shot]. Mi sembra perfetta per questo prompt. Versione riveduta e corrette ;)Oggi è uscito Breaking Dawn. Evitate spoiler nei commenti pliZ ò____ò o vi fulminerò con un Avada Kedavra u.u. Grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 164
Personaggi: Leah Clearwater, Jacob Black.
Prompt: 018, Nero
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 
black eyes
black eyes
-018 NERO-
 
 
- Anche lei è discendente.
- Lei?
- Ti conosce. Si chiama Leah Clearwater.
[Edward e Bella, Eclipse, Capitolo 19]
 
 
 
Il respiro diventò affannato, il calore aumentò.
Era insopportabile.
«Leah, andrà tutto bene.» ti sentii sussurrare. « Finirà presto.»
La tua voce, che avrei riconosciuto tra mille, mi rimbombò nella testa e mi fece calmare un po’.
Mentre il mio corpo ardeva una marea incontrastata di pensieri e parole fece irruzione nella mia mente, facendomi stare peggio. Sentii la voce di Seth, di Quil e di Embry tentare di rassicurarmi, come avevi fatto tu. Una fitta alla testa mi fece quasi urlare dal dolore, stavo per impazzire.
«Fallo smettere!» urlai, con voce spezzata. La tua mano strinse forte a mia, rassicurandomi.
«Sam.» sussurrai.
«Io non sono Sam.» Parole atone, fredde che si conficcarono nel mio cuore come una freccia.
Spalancai di colpo gli occhi e ti osservai. L’immagine che riuscii a vedere era sfocata e indefinita ma gli occhi rimasero impressi nella mia testa.
Non eri Sam. Non erano i suoi occhi marroni a fissarmi.
Ma un paio di occhi neri come la pece.
 
xxx
 
[*]Ai lettori
@Railen niente anticipazioni ò____ò non so come la prende Charlie però mi sono sempre immaginata una cosa del genere x°D
@MissDepp_ ho letto *_* grazie mille <3
@BloodyKamelot thanks *_*
@Rakij a pensarci bene è la prima storia leggermente comica che scrivo ò___ò x°D
 
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Capitolo 7
*** half-moon scars [038.Tatto] ***


Note: Breaking Dawn è uscito, l’ho ordinato e minimo mi arriva a metà mese se mi va bene. Bè, qualcosa so già. Qualcosa che non mi piace ma lasciamo perdere. Queste flashfic non avranno nulla a che fare con BD e se mai scriverò qualcosa post Eclipse, è tutto frutto della mia mente deviata. So già che quando BD uscirà in Italia sarò ancora qui a scrivere queste fiction perciò solo in quel momento scriverò qualcosa legato a BD x°D
Prima Jasper/Alice di questa raccolta. Il titolo è legato alla forma dei morsi dei vampiri che sono, appunto, a mezzaluna ma anche alla luna stessa, ovviamente. Post capitolo di Eclipse ‘Neonati’.
Grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 190
Personaggi: Jasper Hale, Alice Cullen.
Prompt: 038, Tatto
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
half-moon scars
 

half-moon scars
-038 TATTO-
 
 
- Jasper, che ti è successo?
- La stessa cosa che è successa alla tua mano.
Per migliaia di volte.
[Bella e Jasper, Eclipse, Capitoli 12/13]
 
Sale velocemente le scale, lasciando al piano terra i suoi fratelli e Bella, ancora agitati per il racconto.
Si dirige decisa verso la loro camera, certa di trovarlo lì.
E, infatti, come aveva previsto, lui è lì, seduto di fronte alla finestra, con lo sguardo perso nel vuoto.
Lo spicchio di luna che brilla nel cielo illumina debolmente con la sua luce leggera la sua figura, rannicchiata per terra.
Si avvicina con cautela e si siede accanto a lui, senza dire una parola. Lo sguardo cade su alcuni lembi di stoffa che sono stati gettati a terra e lei si accorge che si è strappato le maniche del maglione avorio che indossava fino a poco prima.
- Jasper.- sussurra, allungando una mano, fino a toccare la sua pelle marmorea.
Lo sguardo di Jasper rimane fisso verso la luna e i suoi occhi si accendono di un bianco innaturale. Alice si fa più vicina, accarezzandolo, cercando di calmarlo.
Sfiora ogni sfregio, quelle piccole mezzelune che deturpano la sua pelle altrimenti perfetta.
E le bacia, bacia ogni singola cicatrice sulle sua braccia, come per guarire quelle ferite aperte ormai da troppi anni.
 
 
 
[*]Ai lettori
@elixyz tranquilla x°D comunque sfortunatamente mi sono spoilerata alcune cose ma nulla di irreparabile[o forse sì, non saprei dire °° di sicuro era qualcosa che non mi sarei mai aspettata]…però voglio il libro ç___ç
@NocturneViolin Grazie mille *__*
@BloodyKamelot ehm…sì °-°
@_Marty94_ Una nuova lettrice *_* *fa ciao con la mano* grazie mille <3
@arinna  Grazie =D
 
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Capitolo 8
*** as the snow fell [067.Neve] ***


Note: questa raccolta ha più successo di quanto me ne sarei mai immaginata. Ecco qui una nuova flash, diciamo un esperimento. Non ho mai scritto su Renée e Charlie, mi sembrava ora di farlo.
Grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 265
Personaggi: Renée Higginbotham Dwyer, Charlie Swan.
Prompt: 067, Neve
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
as the snow fell 

as the snow fell
-067 NEVE-
 
 
- Non sei cambiata molto. Renée come sta?
- Mamma sta bene. E’ molto bello rivederti, papà.
 [Bella e Charlie, Twilight, Capitolo 1]
 
Camminava piano ed ad ogni passo gli stivali rossi lucidi sprofondavano nella coltre bianca che circondava la casa. Uno scricchiolio accompagnava ogni passo.
Arrivata davanti alla casa picchiò i piedi a terra, facendo cadere la neve ghiacciata che si era attaccata agli stivali.
Frugò nella borsa in cerca delle chiavi ma la porta di fronte a lei si aprì e la luce all’interno del salotto la colpì in pieno. - Renée.- sussurrò piano l’uomo di fronte a lei. - Dove sei stata?- chiese, con una nota preoccupata nella voce.
Senza una parola Renée entrò in casa e si diresse immediatamente verso le scale, per salire al piano superiore. Salì quasi di corsa, seguita dall’uomo.
- Renée, ti vuoi fermare?- protestò lui, afferrandola per un braccio.
Lei rimasi immobile. - Me ne vado.- disse in un sussurro quasi impercettibile.
- Cosa?
- Mi hai sentito. Me ne vado.- ripetè, leggermente più forte di prima.
- Perché?- chiese lui, piano.
Renée si voltò piano, mentre i capelli, sui quali la neve si era posata e ora si stava sciogliendo, cominciavano a gocciolare.
- Perché?- domandò nuovamente l’uomo, più forte. Dalla stanza alla loro destra si levò un pianto.
- Bravo, l’hai fatta svegliare.
Si allontanò da lui, entrando nella stanza per prendere in braccio la loro bambina. Lui rimase sulla porta, osservando senza una parola la scena.
- Charlie.- cominciò lei, con la voce lievemente roca. - Io non ti amo.-
E una sensazione di freddo, che non aveva niente a che fare con la neve che cadeva piano fuori dalla casa, lo pervase, gelandogli il cuore.
 
 
 
 
 
[*]Ai lettori
Questa volta vorrei ringraziarvi tutti. Sì, tutti voi che avete recensito la storia precedente(ben 10 recensioni!).
Grazie di cuore.
 
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Capitolo 9
*** perfect strangers [025.Estranei] ***


Note: nuova flashfic. Questa volta è incentrata sulla figura di Esme. Avevo già scritto su di lei, precisamente questa fiction. E’ la mia prima fiction su Twilight in assoluto. Se volete recensite pure x°D.
La fiction è ambientata nel 1911, precisamente il primo incontro tra Esme[che ha 16 anni] e Carlisle. Non è una cosa descritta nei libri, ovviamente, ho letto di questa cosa qui[ http://www.twilighters.it/bios.htm#esme ] e mi è venuta voglia di descrivere quella scena.
Ah, Ava, la bambina, non esiste x°D cioè, non so se Esme aveva una sorellina .___.
Comunque…nel 1911 esisteva già il gesso? O__O
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 747
Personaggi: Esme Anne Platt, Carlisle Cullen, Nuovo personaggio.
Prompt: 025, Estranei
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 

perfect strangers
 
perfect strangers
-025 ESTRANEI-
 
 
Al suo fianco c’era Esme[..] Qualcosa, nel suo viso a cuore, negli sbuffi
di capelli soffici, color caramello, mi ricordava le svampite dei film muti.
[Bella descrivendo Esme, Twilight, Capitolo 15]
 
 
- Stà attenta!- la voce stridula e impaurita della bambina ai piedi del grande albero raggiunse la ragazzina dai capelli color caramello, che si stava arrampicando.
- Ce l’ho quasi fatta!- esclamò entusiasta quest’ultima, mentre tentava di spostarsi sul ramo alla sua destra, allungando la gamba per appoggiarsi. Si diede una spinta con la gamba sinistra e provò a saltare.
Con un sonoro crack il ramo su cui si era appoggiata cedette, rompendosi in due, e la ragazzina precipitò.
- Esme!- urlò la bambina, osservando attonita la sorella che cadeva a terra.
Corse verso di lei, mentre Esme provava a mettersi a sedere. Una fitta alla gamba la convinse a restare sdraiata. Mentre le lacrime iniziavano a uscire, chiamò la sorellina.
- Ava- disse con voce roca e rotta dal pianto. -Và a chiamare papà.-
La bambina corse via. Esme si trascinò fino al tronco dell’albero, contro il quale riuscì ad appoggiare la schiena, e si mise semi seduta. Osservò attentamente il suo vestito: suo padre l’avrebbe sgridata sicuramente se l’avesse vista conciata in quel modo.
Il suo vestito nuovo, regalatole dal padre per il suo compleanno, si era macchiato di terra ed erba, deturpando il suo candore originale. Tentò di pulire con la mano, ottenendo però l’effetto contrario.
Le lacrime continuarono ad uscire e il dolore sembrava non voler smettere. Strinse forte la gonna, mente una fitta alla gamba le smorzava il respiro.
Non appena rivide Ava, che correva nella sua direzione seguita dal padre, sorrise. Suo padre la prese cautamente in braccio e la trasportò fino a casa.
- Il dottore non c’è.- annunciò, non appena arrivarono alla fattoria. - Dobbiamo andare in paese.-
Con un gemito Esme acconsentì, anche se andare in calesse fino a Columbus significava dover patire per un’altra mezzora.
Ava li seguì, nonostante le proteste di Esme e del padre. Salì decisa sul retro del calesse e lì rimase, fino a che, con uno sbuffo, suo padre decise di partire.
Una fitta accompagnava ogni fossa, ogni sasso che le ruote del calesse incontravano ma Esme non si lamentò. Non voleva che il padre la vedesse piangere, come una bambinetta.
- Hai sempre la testa fra le nuvole.- sussurrò suo padre serio, quasi sgridandola.
Esme si schiarì la voce. - Sono caduta, non ho fatto apposta.- replicò.
- Di questo passo nessun uomo ti prenderà in moglie.-
Esme voltò la testa, ricacciando indietro le lacrime. Chiuse gli occhi per soffocare il lieve bruciore agli occhi.
Per il resto del viaggio rimase in silenzio, soffocando i gemiti di dolore per le fitte che diventavano più frequenti. Suo padre l’aiuto a scendere dal calesse e la portò in braccio dentro all’ospedale.
Era tardi. Un’infermiera li accolse e fece stendere la ragazza su una brandina, annunciandole che il dottore che faceva il turno di notte sarebbe arrivato di lì a poco.
 
×××
 
Era straordinario. Era l’unica cosa che le venne in mente in quel momento, nel preciso momento in cui lo vide avvicinarsi. Rimase a fissarlo, dimenticandosi quasi per un momento del dolore alla gamba. Il dottore le rivolse un sorriso, prima di cominciare a parlare. Teneva in mano una cartellina, dalla quale lesse il suo nome.
- Buonasera signorina Platt, sono il dottor Cullen.- si avvicinò di più e posò le mani sulla brandina, ancora con il sorriso sulle labbra.
Continuò a parlare e lei rimase affascinata da quel giovane dottore. Capelli biondi, viso angelico, occhi dolci e dorati. Rimase a fissarlo, senza riuscire a sentire cosa stesse dicendo.
Non le era mai capitata una cosa simile. Affascinata da uno sconosciuto. Un perfetto sconosciuto. Si ridestò dai suoi pensieri non appena sentì la fitta, molto più delle altre, alla gamba
- Ahia.- disse piano, stringendo i denti.
- Mi dispiace.- sussurrò il dottor Cullen, mentre allontanava le mani dalla gamba ferita. - Ti avevo avvertito che avrebbe fatto male.-
- Sì, mi scusi.- abbassò lo sguardo. - Ero distratta.
- Come sempre.- sbuffò una voce spazientita, all’angolo della stanza.
Esme lanciò un’occhiata al padre, rossa di vergogna, per poi tornare a guardare il dottore, che riprese a parlare.
- La gamba è rotta. Te la gesserò e dovrai tornare qui tra un mese, va bene?
Esme annuì energicamente e sorrise. - Va bene.
- E stai più attenta la prossima volta.- le rivolse un ultimo sorriso prima di sparire nell’altra stanza per prendere il necessario per gessarla.
Fissò il punto in cui era sparito e sorrise, felice di aver conosciuto quel bellissimo dottor Cullen.
 
  *
 

[*]Ai lettori

Oggi vorrei ringraziare le seguenti persone per aver inserito la raccolta nei preferiti. Grazie davvero.

1 - Annaira
2 - arinna
3 - becky cullen
4 - Bella4
5 - BloodyKamelot
6 - buzzz
7 - Giuggiolina
8 - giulia9_91
9 - Giulls
10 - Hele91
11 - ichigo
12 - Kathys
13 - lolitosa
14 - Miyu92
15 - myki
16 - niky_d
17 - NocturneViolin
18 - Railen
19 - Rakiya
20 - Rave
21 - Rowen_Cullen
22 - Roxelle
23 - Roxyz
24 - _kaggy_chan_
25 - _Marty94_


 
 
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Capitolo 10
*** sleeping with the enemy [022.Nemici] ***


Note: per questa fiction il rating si alza un po’, diventa rosso[rapporto sessuale non consensuale-non esplicito ovviamente]. Se siete sensibili e queste cose vi impressionano vi invito a non leggere questo capitolo. Dal riassunto della vita di Esme: “Il lato privato di Charles era diverso da quello che aveva in pubblico, abusava di lei. I suoi parenti le consigliarono di essere una buona moglie e di stare calma. Quando fu chiamato a combattere nella prima Guerra mondiale, fu un grande sollievo per lei. Quando nel 1919 tornò fu un esperienza terrificante.”
Quello che descrivo è il ritorno di Charles, nel 1919. Esme ha 24 anni. Esme POV.
Come per la fiction precedente le mie fonti sono Wikipedia e Twilighters. Dai libri non sappiamo nulla della vita precedente dei Cullen perciò la mia fantasia è da considerarsi come fonte.
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 801
Personaggi: Esme Anne Platt Evenson, Charles Evenson.
Prompt: 022, nemici.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
sleeping with the enemy 

sleeping with the enemy
-022 NEMICI-
 
 
Al suo fianco c’era Esme[..] Qualcosa, nel suo viso a cuore, negli sbuffi
di capelli soffici, color caramello, mi ricordava le svampite dei film muti.
[Bella descrivendo Esme, Twilight, Capitolo 15]
 
 
 
Girai la lettera tra le mani ancora una volta, spiegazzandone i bordi. Fissai incredula quelle poche parole nere che risaltavano sulla carta bianca, come se vi fossero state impresse a fuoco.
Stava tornando. Stava tornando dalla guerra. La consapevolezza che tutto sarebbe tornato come prima mi colpì come uno schiaffo. Mi morsi forte il labbro inferiore, facendolo quasi sanguinare, mentre una lacrima scendeva silenziosa lungo la mia guancia.
Lanciai un ultimo sguardo alla lettera. Avevo passato sei mesi a sperare che morisse. La lettera si accartocciò nella mia mano mentre ripensavo alle mie vane speranze.
Ero stata cattiva nel volerlo vedere morto. E questa era la mia punizione, una punizione che si sarebbe attuata nel momento stesso in cui Charles fosse entrato in casa.
Mi trascinai fino al letto, dove sprofondai, affondando la testa nel cuscino. Due giorni.
Avrei passato i miei ultimi due giorni di vita. E poi sarei sprofondata all’inferno con lui, il mio nemico a cui però avevo promesso davanti a Dio di passare la mia vita con lui..
E mentre cadevo in un sonno profondo, riuscii quasi a sentire le vecchie ferite che si riaprivano.
 
×××
 
Lo aspettai, incapace di pensare a qualcosa per non doverlo incontrare. Mio padre mi aveva esplicitamente detto di essere una buona moglie, accondiscendente e soprattutto obbediente. Ma non poteva immaginare cosa si celasse dietro al viso angelico di Charles, dietro alla figura perfetta che si era costruito.
Quando sentii la chiave girare nella toppa della porta d’entrata, sobbalzai sulla sedia. Non appena i suoi passi risuonarono nel corridoio restai immobile, fissando il tavolo.
Sentii la sua sacca cadere a terra, proprio vicino allo stipite della porta della stanza. Si rovesciò, lasciando cadere la ciotola di metallo per mangiare.
Alzai lentamente lo sguardo.
- Bentornato.- sussurrai piano.
Si avvicinò di qualche passo.
- Bè.- disse, senza tentare di essere educato. - Non mi saluti come si deve?
Allargò le braccia, in attesa di un mio abbraccio. Per tutta risposta mi alzai e presi la sua sacca, per portarla in camera da letto. Sentii il suo sguardo sulla mia schiena e uscii veloce dal salotto.
- Torna subito qui.- urlò dal salotto, mentre io entravo in camera.
Mi chiusi la porta alle spalle e lasciai cadere la sacca a terra. Feci lo stesso anch’io, scivolando sul pavimento, con la schiena appoggiata alla porta.
Chiusi gli occhi e respirai profondamente. Riuscivo a sentire il battito del mio cuore rimbombarmi nelle orecchie. Un colpo improvviso alla porta mi spaventò e mi fece emettere un gridolino.
- Esme!- la sua voce dura e alta risuonò per la stanza. Tentò di aprire la porta e mi alzai, spostandomi dalla porta. Era troppo forte per me.
Mi allontanai, avvicinandomi al letto. Avanzò di qualche passo, senza smettere di fissarmi con il suo sguardo minaccioso.
Alzò d’improvviso le mani e indietreggiai, con la paura che volesse colpirmi. Invece si portò le mani al colletto della divisa e cominciò a sbottonarsi la giacca, che cadde poco dopo a terra.
- Che vuoi fare?- gli chiesi, con voce tremante.
- Devi salutarmi come si deve.- soffiò lui, con voce dura.
La camicia che indossava seguì la giacca, finendo sul pavimento, e lui mi si avvicinò, a petto nudo.
- Non voglio.- affermai, con un tono deciso. Troppo deciso, pensai e mi pentii subito di quell’affronto.
- Come scusa?- chiese, alzando un sopracciglio. - Da quando sei tu a decidere?- domandò, con una risata.
- Ho detto che n-
Non mi lasciò il tempo di finire la frase. Fece due passi veloci in avanti, raggiungendomi, e mi afferrò per le braccia, trascinandomi verso il muro. Mi zittì, appoggiando rudemente le sue labbra sulle mie. Serrai decisa le labbra, che cominciarono a bruciare a quel bacio violento.
Di fronte al mio rifiuto le sue labbra cominciarono a muoversi più aggressivamente sulle mie, costringendomi a dischiuderle. La sua lingua entrò prepotente nella mia bocca. Gli morsi con decisione il labbro inferiore e lui si allontanò da me, passandosi un dito nel punto in cui lo avevo morso. Osservò la macchia rossastra che si era formata sul suo polpastrello.
Mi fulminò con lo sguardo e si avvicinò, con la mano a mezz’aria, per tirarmi uno schiaffo. E lo schiaffo arrivò, più forte di quanto mi aspettassi. Persi l’equilibrio e caddi rovinosamente a terra, accanto al letto.
Con un gemito tentai di rialzarmi ma lui fu più veloce. Si lanciò su di me, bloccandomi a terra. Tentai di divincolarmi ma fu tutto inutile. Si avventò come una belva sulla sua preda, strappandomi la gonna e insinuando le sue dannate mani su di me.
Restai immobile, mentre alcune lacrime cominciarono a cadere. Rimasi lì, come una bambola vuota e priva di emozioni, mentre quell’uomo, il mio nemico, mi toglieva quel poco di dignità che mi era rimasto.
 
×××
 
 
Note finali: qui le note finali sono d’obbligo. Più che altro devo spiegare alcune cose. Il prompt, nemici, mi sembrava adatto per una fiction come questa. Il titolo, sleeping with the enemy, significa a letto con il nemico. E questo nemico, per Esme, non è altro che suo marito Charles, l’uomo che i suoi genitori le hanno imposto di sposare. Un uomo all’apparenza perfetto ma che nel privato abusa di lei, la picchia fino a quando non viene chiamato per la guerra. In quel momento Esme ricomincia a vivere e, a parer mio, spera che quell’uomo, il suo nemico, muoia. Ma il fato non lo concede. Charles ritorna ed è sempre lo stesso di prima. Pochi anni dopo, quando Esme scopre di essere incinta, decide di andarsene, lasciandolo.
Ma questa è un’altra storia. O un’altra flashfic, dipende dai punti di vista x°D [non so se la scriverò].
[*]Ai lettori
@arinna perché in un modo più tragico? °° questo è il primo incontro, del 1911, dieci anni prima la trasformazione. Esme ha solo 16 anni e incontra Carlisle dopo essere caduta da un albero °° non riesco proprio ad immaginarmi la scena in modo tragico.
@momob la storia intera non c’è. su vari siti trovi un riassunto, io parto da lì e comincio ad immaginarmi la scena ^^
@elyxyz molte fiction della raccolta punteranno su scene come quella descritta nella fiction precedente *__*
 
 
 
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Capitolo 11
*** impalpable shadow [075.Ombra] ***


Note: wow 78 recensioni °°
Comunque, doppia drabble incentrata su Bella. Diciamo pure post Eclipse. La serie di flashfic dedicata a Esme e Carlisle continuerà presto ^^ vorrei lavorare bene sui loro prompt così nel frattempo vi propongo le fiction basate sugli altri =)
Comunque questa doppia drabble non mi piace .__. Non ne sono soddisfatta ç__ç
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 200
Personaggi: Isabella Swan.
Prompt: 075, ombra.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 

impalpable shadow 

impalpable shadow
-075 OMBRA-
 
 
Se la vita ti offre un sogno che supera qualsiasi tua aspettativa,
non è giusto lamentarsi perché alla fine si conclude.
[Twilight, Prologo]


Isabella Marie Swan rifletteva spesso su come la sua vita era cambiata da quanto aveva messo piede a Forks. Nuova scuola, nuovi amici, nuovi amori.
Ma tra le novità più sorprendenti, c’era lui. Edward Cullen, il bel vampiro dagli occhi dorati che le aveva rubato il cuore, donandole in cambio il proprio.
Il pensiero del suo ragazzo era però accompagnato, molto spesso, da un’ombra. E quell’ombra era nera, come il cognome della persona a cui apparteneva: Jacob Black, il suo migliore amico.
Il suo ricordo l’attanagliava all’improvviso, mozzandole il respiro. Perché Isabella sapeva, lo sapeva benissimo, che Jacob aveva avuto un ruolo fondamentale nella sua vita.
Sapeva che lo amava, sebbene non provasse lo stesso amore che rivolgeva ogni singolo giorno ad Edward, e per questo si sentiva colpevole dato che lui se n’era andato per causa sua.
Ma in quei momenti, in cui lei sembrava perdersi nei ricordi e costruire un muro tra sé stessa ed il resto del mondo, lui scacciava dalla sua mente quell’ombra, provando ad uccidere quel senso di colpa che la torturava da mesi con un bacio, con un abbraccio.
E Isabella, per pochi istanti, riemergeva da quell’ombra, perdendosi completamente tra le braccia di Edward.
 
 
 


[*]Ai lettori


@elyxyz già forse ho esagerato con il rating °° però le regole sono rigide in questi casi e mi è sembrato giusto farlo. [ps scusa, non so perchè ho messo la i normale x°D negli altri commenti ho scritto giusto il nick °°]
@momob oh, grazie stranamente sono soddisfatta anch’io di quella fiction anche se preferisco perfect strangers.
@Frozen_WhiteFox grazie mille ^^ proverò a risponderti per ogni fic x°D
1. sì Rose uccide gli amici prima dell’ex, infatti l’ultimo sangue con cui si sporca[nei capelli, macchie più recenti sul vestito da sposa
] è quello di Royce. Il vestito bianco è proprio quello da sposa, infatti lo indossa mentre è di fronte alla finestra. Ho sbagliato dicendo che è sporco anche del sangue dei suoi amici perchè lei lo ha indossato solo con Royce, o almeno così mi sembra dal libro.
2/3/4. grazie *_* speriamo ci siano una scena tipo quella descritta nella 4 in BD x°D mai dire mai u.u
5. io li amo T__T però non hanno futuro nei libri ç__ç
6. già, sono troppo teneri *_* grazie, prometto che scriverò ancora su di loro ^^
7. non so perché ma Renée la immagino così. Quando è decisa arriva subito al punto, senza girare attorno alla faccenda. In questo caso risulta essere crudele perché comunque dice di non amare Charlie °°
8/9. mi sono divertita parecchio a scrivere la 8 x°D immaginavo di essere Esme a 16 anni °° oddio, è stato difficile <.< soprattutto per gli anni x°D però è stato divertente xDDD per la 9 ho tentato di rendere il più odioso possibile Charles perché è così che l’ho immaginato non appena ho letto di lui nel riassunto della vita di Esme.
Comunque grazie davvero per la mega-recensione, spero che continuerai a seguirmi *_*
Per l’iniziativa vai qui http://community.livejournal.com/fanfic100_ita. iscriversi è semplice, basta scegliere un fandom ancora non utilizzato e cominciare a scrivere *__*
 
 
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Capitolo 12
*** the fairest of them all [076.Chi?] ***


Note: Rosalie, again. Doppia drabble. Comunque vorrei avvisare che per un po’ non penso di postare. Devo studiare per gli esami[che ho il 27] e un nuovo problema si è presentato a casa.
Quindi bo. Spero di postare ogni 2 giorni, come ho fatto fino ad ora, ma non prometto nulla.
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 200.
Personaggi: Rosalie Lillian Hale.
Prompt: 076, chi?.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
the fairest of them all
 
the fairest of them all
-076 CHI?-
 
 
Ero entusiasta di essere Rosalie Hale, di essere me stessa.
Compiaciuta perché[...] ovunque andassi
Attiravo  lo sguardo degli uomini.
[Eclipse, Capitolo 7 ]


Una grande macchina nera accostò al lato della strada e si fermò. L’autista scese dall’auto e aprì la portiera posteriore, lasciando scendere la ragazza.
Non appena salì sul marciapiede e cominciò a camminare, la gente che affollava la strada principale di Rochester si voltò a fissarla.
I lunghi capelli biondi le ricadevano a boccoli sulle spalle, muovendosi piano e delicatamente ad ogni suo passo. Il vestito che indossava, di un profondo blu scuro decorato con fili dorati, faceva risaltare la sua pelle candida.
Continuò a camminare, facendo finta di ignorare gli sguardi adoranti- ma anche invidiosi- che la accompagnavano, soddisfatta.
- Quella chi è?- domandò qualcuno, una donna, con disprezzo, senza preoccuparsi di abbassare la voce.
- E’ la figlia maggiore degli Hale.- rispose un’altra donna. - A quanto pare si sposerà con il rampollo dei King. Il giovane Royce se n’è innamorato subito.-
- Non mi sembra un gran ché.- replicò la prima voce, con sufficienza.
- Il giovane Royce non è dello stesso parere.- rispose la seconda voce, quasi rispettosa.
Rosalie sorrise, sapendo di aver ottenuto il suo obbiettivo. Essere sulla bocca di tutti.
Ma non potè immaginare quanto se ne sarebbe pentita solo qualche giorno più tardi.
 
 
 
[*]Ai lettori
Grazie a tutti ^^
@Frozen_WhiteFox ma io amo i commenti lunghi *________* come ti ho detto sul LJ non vedo l’ora di leggere le fic della tabella ;) dopo vado a leggere la prima che hai scritto =)
@Railen grazie mille <3
 
 
 
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Capitolo 13
*** a dreamlike drowning [074.Oscurità] ***



Vorrei segnalarvi questa nuova raccolta, basata sulla tabella della community settepeccati e dedicata a Bellatrix Black.
Commenti e critiche come sempre graditi <3
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=269033&i=1


Note: prima flashfic dedicata ad Alice. Qui è pre-Twilight, siamo esattamente nel 1920 e lei è ancora nel manicomio. Breve estratto del riassunto della sua vita, per farvi capire che cosa le è successo. ‘Alice viene ricoverata in manicomio a causa della sua abilità di avere visioni e lì diviene la preferita di un vampiro che lavorava nell’edificio. James, un vampiro segugio, decide di darle la caccia solo perché un altro vampiro era interessato a lei. Una volta scoperto che James stava mettendo in pericolo Alice, il vampiro che lavorava nel manicomio la liberò e la trasformò in vampiro prima che James potesse ucciderla.’
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 507.
Personaggi: Mary Alice Brandon.
Prompt: 074, oscurità.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
a dreamlike drowning 

a dreamlike drowning
-074 OSCURITA’-
 
 
- Alice ha visto il nastro?
- Sì. Era rimasta confinata sempre
al buio, perciò non ricorda nulla.
[Twilight, Capitolo 24]
 
 
Se ne stava rannicchiata in un angolo della cella e ascoltava il leggero picchiettio della pioggia sulla minuscola apertura nel muro. Nemmeno la luce dei lampioni all’esterno dell’edificio riusciva ad entrare dalla grata. Un lampo squarciò l’aria, illuminando velocemente l’interno della cella. In un secondo tutto tornò come prima.
Il buio la circondava, quasi la soffocava. I suoi occhi erano fissi sul punto in cui sapeva esserci la porticina, sebbene non riuscisse a vederla.
Il rumore della pioggia divenne più forte e alcune gocce riuscirono ad entrare dalla grata, cominciando a scivolare lentamente sul muro, finendo a terra e formando una piccola pozzanghera accanto a lei.
Allungò una mano verso la parete e si alzò, avvicinandosi alla finestrella. Salì in punta di piedi e tentò di guardare fuori ma trovò solo l’oscurità della notte davanti a sé.
Un nuovo lampo di luce tagliò l’aria, illuminando la strada che circonda la sua prigione. Sgranò gli occhi, mentre con orrore realizzava che la figura che la tormentava da settimane era lì, nella via di fronte a lei.
Si trascinò indietro, verso la parete della cella e cominciò a urlare, mentre un’altra visione entrava violenta nella sua mente.
Si portò le mani alla testa e l’afferrò con forza, come per bloccare la serie di immagini che le passavano davanti agli occhi. Quella figura oscura, la stessa che era in strada pronta a venirla a prendere, comparve di nuovo. Ma fu diverso. Insieme a quella macchia scura potè vedere un paio di occhi rossi come il sangue che la fissavano famelici.
Urlò di nuovo, mentre la porticina si spalancava, lasciando entrare la luce, che inondò la piccola cella.
- Fallo smettere!- urlò, disperata.
Due braccia forti la afferrarono e la portarono fuori.
- Lasciami.- urlò lei, ancora più forte, tentando di spingere lontano da lei colui che l’aveva afferrata.
- Fermati, Alice!- intimò lui, bloccandole le braccia.
Potè sentire il suo alito sul collo, mentre tentava di tenerla ferma da dietro.
- Dobbiamo andarcene.- disse, abbassando la voce.
Alice si rilassò un attimo, arrendendosi a lui. Un singhiozzo le uscì dalla gola.
- Lui è qui.- sussurrò, con voce rotta. - Vuole venirmi a prendere.
- Non ti succederà niente.- le assicurò l’uomo, mentre continuava a trascinarla per il freddo corridoio del manicomio.  Delle urla provenivano dalle piccole celle che si stavano lasciando alle spalle. Urla disperate, quasi disumane.
- Te lo prometto.- sussurrò, a pochi centimetri dal suo orecchio.
La portò in una stanza, più luminosa e più grande della cella in cui lei aveva passato quegli ultimi anni.
Si avvicinarono ad una brandina e l’uomo la aiutò a distendersi, per poi andare a spegnere la luce.
- Che stai facendo?- chiese Alice, con una nota di paura nella voce.
Il silenzio accolse la sua domanda. Deglutì, mentre tornava il panico.
- Che stai facendo?- chiese nuovamente, in un sussurro.
All’improvviso una fitta al collo la fece sobbalzare, ma non urlò.
Si morse il labbro inferiore per non gridare, mentre il buio calava nuovamente su di lei.
Pronto a soffocarla.
 
 
[*]Ai lettori
Grazie a chi ha messo la raccolta nei preferiti.
1 - Alasse
2 - Annaira
3 - arinna
4 - Bec Hale
5 - becky cullen
6 - Bella4
7 - black honor
8 - BloodyKamelot
9 - buzzz
10 - egypta
11 - eleblack
12 - Eliatheas
13 - Giuggiolina
14 - giulia9_91
15 - Giulls
16 - Hele91
17 - ichigo
18 - Inuyasha_girl92
19 - Kathys
20 - lolitosa
21 - Laou Asakura
22 - Miyu92
23 - momob
24 - MoonlessNight
25 - myki
26 - niky_d
27 - NocturneViolin
28 - pinefertari85
29 - Railen
30 - Rakiy
31 - Rave
32 - Rowen_Cullen
33 - Roxelle
34 - Roxyz
35 - SummerBreeze
36 - Yuna Shinoda
37 - _kaggy_chan_
38 - _Marty94_
 
 
 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

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Capitolo 14
*** I want more pain [033.Troppo] ***


Note: scene di ordinaria follia a Volterra. E non vi dico altro x°D Prima volta che scrivo su di loro. E lei è un personaggio che amo.
Vorrei segnalarvi questa nuova raccolta, basata sulla tabella della community settepeccati e dedicata a Bellatrix Black.
Commenti e critiche come sempre graditi <3
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=269033&i=1

Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 289.
Personaggi: Jane, Aro.
Prompt: 033, troppo.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
I want more pain 

I want more pain
-033 TROPPO-
 
 
Il nuovo arrivato era minuto come Alice e portava i capelli corti, castano chiaro.
Il corpo nascosto dalla mantella[…]era snello, androgino.
[New Moon, Capitolo 20]
 
 
I suoi occhi rosso opaco seguirono i movimenti della sua vittima, che si rotolava a terra dal dolore, urlando.
Distolse velocemente lo sguardo e la sua voce infantile riempì l’umida cella in cui si trovavano.
- Sei una perdita di tempo.
Il vampiro di fronte a lei, un neonato, le rivolse un’occhiata implorante, prima di riabbassare gli occhi a terra. Stava tremando, nonostante si trovasse di fronte ad una ragazzina.
- Qui abbiamo delle regole che devono essere rispettate.- proseguì la vampira, con tono grave, senza guardarlo. - Non ammettiamo nessun tipo di infrazioni.
Fissava, come incantata, l’angolo del soffitto della cella, dal quale cadevano alcune gocce d’acqua, che cadevano a terra in un sonoro plic.
Un ghigno le increspò le labbra sottili. Il suo sguardo tornò nuovamente sul neonato, che riprese a contorcersi per il dolore.
Una piccola risatina uscì dalle labbra della ragazzina e riecheggiò nel corridoio delle segrete.
- Jane, basta così.- disse una voce delicata, priva di rimprovero.
- Aro!- esclamò Jane, voltandosi e lasciando un po’ di pace alla sua vittima.
Il vecchio vampiro le si avvicinò, con un sorriso, e le prese la testa tra le mani, per poi posarle un bacio delicato sulle labbra.
Lo sguardo annebbiato di Aro si posò sul corpo del vampiro a terra per poi tornare sulla sua adorata Jane.
- Ora basta, Jane. Hai fatto anche troppo.- sussurrò, dolcemente.
- Troppo?- chiese, aggrottando la fronte. -Voglio vederlo soffrire di più.- aggiunse, alzando un sopracciglio.
- Lascia che se ne occupino Felix e Dimitri.
Aro le passò un braccio attorno alle spalle e la condusse fuori dalla cella. Jane non replicò, sebbene volesse causare ancora più dolore alla sua vittima.
Se ne andarono, lasciandosi alle spalle il neonato.
 
 
[*]Ai lettori
Waaaah *_______* 100 recensioni <3 Grazie mille a tutti *-* *saltella*
@NocturneViolin
grazie mille *_*
@black honor grazie mille per la tua magnifica recensione. Sono davvero onorata del fatto che la tua prima recensione su EFP sia stata per la mia raccolta <3 anch’io amo Jasper e anche le coppie di HP che hai scritto *__*
@Railen thanks *_* ho trovato i link ai capitoli, appena ho tempo li leggo x°D
 
 
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Capitolo 15
*** how could you live with a broken heart? [071.Rotto] ***


Note: Esme, again. Vi ricordo che del tentato suicidio avevo già parlato, senza però sapere la vera storia.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=132767&i=1
!sìlosocherompomacitengosulserio Vorrei segnalarvi questa nuova raccolta, basata sulla tabella della community settepeccati e dedicata a Bellatrix Black.
Commenti e critiche come sempre graditi <3
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=269033&i=1

E questa nuova George/Pansy.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=269956&i=1 //fine spam
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 108.
Personaggi: Esme Anne Platt Evenson, Carlisle Cullen.
Prompt: 071, rotto.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
   
ops, we're locked in the room
how could you live with a broken heart?
-071 ROTTO-
 
Al suo fianco c’era Esme[..] Qualcosa, nel suo viso a cuore, negli sbuffi
di capelli soffici, color caramello, mi ricordava le svampite dei film muti.
[Twilight, Capitolo 15]
 
 
Qualcosa dentro di lei si era rotto, Esme lo sentiva.
Il suo cuore, forse? Come poteva, allora, vivere ancora con il cuore spezzato in due?
Fissò la roccia sotto ai suoi piedi e respirò profondamente.
La voragine si spalancava sotto di lei, pronta ad inghiottirla. O almeno, così sperava lei.
Il vento prese a soffiare forte, scompigliandole e capelli e facendole bruciare gli occhi. Ma non sarebbe stata il vento a farla piangere.
Le lacrime uscirono da sole al pensiero del bambino. Del suo bambino. Cominciò a singhiozzare, mentre di avvicinava al bordo del dirupo.
Non si può vivere con un cuore spezzato. Esme lo sapeva.
E saltò.
 
[*]Ai lettori
Scusate se non rispondo a tutti. Grazie a chi mi segue e commenta capitolo per capitolo, ma grazie anche a chi ha lasciato il suo primo commento.
Mi riempite di gioia
 
 
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Capitolo 16
*** she is not yours [085.Lei] ***


Note: wow °° 118 recensioni
Prima di ogni capitolo mettevo una citazione dai libri. Sinceramente qui non sapevo che mettere,quindi non la metterò sempre x°D
Comunque ho cambiato ancora personaggi *__*
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 109.
Personaggi: Mike Newton, Jessica Stanley, Isabella Marie Swan.
Prompt: 085, lei.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 

she is not yours
 
she is not yours
-085 LEI-
 
Sorride. Sorride e lo guarda, con una strana luce negli occhi.
Vorresti che quello sguardo fosse rivolto a te, ma lei ti appare così distante, irraggiungibile.
Non puoi competere con lui, che le strappa risate e sguardi dolci senza nessuno sforzo.
Dannazione, ti viene da pensare, mentre vedi le loro mani che si sfiorano.
Abbassi leggermente lo sguardo, proprio mentre lei si volta nella tua direzione. Troppo codardo per guardarla dritta negli occhi. Ti limiti ad osservarla da lontano.
- Mike, andiamo?
Alzi lo sguardo verso Jessica, la tua ragazza. Jessica, non Isabella.
Perché Isabella Swan non è tua.
E non lo sarà mai.
Lei appartiene ad Edward Cullen.
 
 
[*]Ai lettori
118 recensioni e 45 preferiti
Mi sembra un sogno *_*
Ah, scriverò su Emmett, stanne certa Kokky x°D [ e grazie per la mega recensione ♥]
 
 
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Capitolo 17
*** an angel [037.Luce] ***


Note: Come promesso, ecco qua il nostro amato teddy bear e Rose *_*
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 203.
Personaggi: Emmett McCarty Cullen, Rosalie Lillian Hale.
Prompt: 037, luce.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 

 
an angel
-037 LUCE-
 
Nella semi oscurità della stanza due persone parlavano concitate, a bassa voce. Il ragazzo sdraiato sul letto nell’angolo emise un rantolio soffocato e si mosse impercettibilmente, nel tentativo di girarsi su un fianco.
I due smisero di parlare e calò il silenzio. Il ragazzo rimase immobile, continuando a respirare profondamente.
- Sta riprendendo conoscenza.- disse infine una voce profonda, appartenente all’uomo dai capelli biondi. - Rose chiama…- La ragazza accanto a lui corse verso il letto, senza prestare attenzione alle parole dell’uomo.
- Rose.- la chiamò nuovamente, ma la vampira non si girò.
- Carlisle, si sta svegliando?- chiese, con voce emozionata.
- Sì.- rispose Carlisle, avvicinandosi a sua volta.
Le palpebre del giovane si aprirono piano. Rosalie rimase immobile, mentre lui si svegliava del tutto.
I suoi occhi dorati incontrarono quelli del ragazzo, neri come la pece.
Si osservarono per un istante, in silenzio. Ridusse gli occhi a due fessure, non abituato alla lieve luce che lo accolse dopo il buio. E lei apparve, di fronte a lui, con i capelli inondati di luce.
- Un…angelo.- sussurrò infine lui con voce roca, senza staccare gli occhi da lei.
Rosalie gli rivolse un sorriso timido, mentre lui la guardava ancora confuso ma felice.
 
[*]Ai lettori
@pinefertari85 è la stessa cosa che ho pensato io mentre scrivevo quella frase. Sinceramente vedo Bella come proprietà di Edward, non riuscirei a immaginare nulla di diverso.
@elyxyz tranquilla ^^ grazie per i commenti, sia qui che nelle fiction su The Host <3 per la frase, la cercherò °° ne ho lette alcune, ma non mi sembrano appropriate >.<
@_kaggy_chan_ eh sì…l’amore non ricambiato è una delle cose più brutte che esistano. Ho provato anch’io una certa pena per Mike, soprattutto in New Moon[scena del cinema x°D].
 
 
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Capitolo 18
*** how could you mend a broken heart? [072.Riparato] ***


Note: eccoci qua con la quarta[mi pare] fiction con protagonista Esme. Numero 17 della raccolta in generale.
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 254.
Personaggi: Esme Anne Platt Evenson, Carlisle Cullen.
Prompt: 072, riparato.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 

how could you mend a broken heart?
-072 RIPARATO-
 
Al suo fianco c’era Esme[..] Qualcosa, nel suo viso a cuore, negli sbuffi
di capelli soffici, color caramello, mi ricordava le svampite dei film muti.
[Twilight, Capitolo 15]
 
Aprì gli occhi piano, sbattendo più volte le palpebre, infastidita dalla luce.
Li spalancò di colpo, non appena avvertì il tocco della mano dell’uomo accanto a sé e ne riconobbe la voce.
- Signorina Platt?
La figura alla sua destra apparve sbiadita, dai contorni indefiniti, e divenne più chiara non appena i suoi occhi si abituarono alla luce.
- Dottor Cullen?- sussurrò, con voce roca.
Carlisle annuì e le sorrise.
La aiutò a mettersi a sedere e le spiegò cos’era successo. Esme lo ascoltò, così come aveva fatto la prima volta che si erano incontrati, a Columbus. Rimase sorpresa dal fatto che in quegli anni il dottore che l’aveva colpita per la sua bellezza non era cambiato. Aveva lo stesso aspetto di dieci anni prima.
Sobbalzò non appena le disse cosa era diventata ma, stranamente, non ne rimase sconvolta. Sorpresa, più che altro.
La sua reazione colpì anche Carlisle, che era in attesa di qualche gesto improvviso.
Esme non fece altro che chiedergli lo specchio per potersi vedere. Si passò i capelli tra le dita, mai erano stati così morbidi e soffici. Rimase sorpresa dai suoi occhi, rossi come il sangue, ma non si preoccupò.
Carlisle le spiegò anche la sua dieta particolare.
- Non sembri sconvolta.- costatò in fine, fissandola preoccupato.
Esme si limitò a guardarlo per un attimo.
- Mi hai salvato.- sussurrò in fine, con un sorriso.
Si portò una mano al petto, dove tutto riposava freddo e silenzioso.
Forse il suo cuore era stato riparato.
Forse era ritornata a vivere.
 
 
[*]Writer’s Corner
Danke schon a tutti per le recensioni <3
 
 
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Capitolo 19
*** wedding march [019.Bianco] ***


Note: ta na na na. Nient’altro da dire x°D
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 306.
Personaggi: Isabella Marie Swan, Alice Cullen, Esme Cullen, Charlie Swan.
Prompt: 019, bianco.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 
wedding march
wedding march
-019 BIANCO-
 
- Se vuoi che sia io a compiere il gesto…lo farò, ma ad una condizione.
- Quale?
- Prima sposami.
[New Moon, Capitolo 24]
 
Osservai il mio riflesso allo specchio. Pacchiano. Era l’unico aggettivo che mi veniva in mente mentre fissavo il vestito bianco che Alice aveva preso.
Se questo era quello che Edward voleva, a me andava bene.
Ma.
- Alice.- piagnucolai, afferrandola per la giacca.
- Che c’è, Bella?- mi chiese, spaventata.
- Non posso farlo.- sussurrai, mentre il cuore partiva a razzo.
Mi trascinai verso una poltrona della stanza che, per inciso, era quella di Carlisle ed Esme. Cominciai a sudare freddo e a respirare velocemente, appoggiando una mano al petto.
Alice mi fissava sconvolta.
- Non è tempo per gli attacchi di panico!- esclamò, facendo apparire dal nulla un sacchetto di carta.
Me lo portò di forza davanti al viso.
- Avanti, respira dentro al sacchetto.
Le lanciai un’occhiata confusa ma obbedii. Cominciai a respirare sempre più lentamente, fino a sentire il cuore tornare al battito normale.
- Va meglio?- domandò Alice, ancora preoccupata.
Annuii, senza smettere di respirare nel sacchetto. Qualcuno bussò alla porta, che si aprì subito dopo. La testa di Esme fece capolino.
- E’ pronta?- sussurrò ad Alice.
Alice annuì e, senza preavviso, mi prese per il braccio e mi trascinò di sotto.
- Ora stai calma, capito?
Mi portò fino all’uscita che dava al giardino, dove era stato allestito il palchetto per le nozze, e dove mi aspettava Charlie.
Mi strappò il sacchetto, che tenevo in mano, e mi diede un’ultima sistemata al vestito.
Mi avvicinai, barcollando un po’, a Charlie e uscimmo entrambi nel giardino. Tutto era bianco.
Le sedie, il palchetto, i fiori. Tutto richiamava il mio vestito.
Quando cominciai a camminare verso l’altarino, a braccetto di Charlie, sentii risuonare la marcia nuziale.
Strinsi con forza il lembo del vestito bianco che tenevo leggermente alzato, per non inciampare.
Mi concentrai sull’angelo di fronte a me, ricacciando indietro la paura.
 
 
[*]Writer’s Corner
Grazie a tutti ^^
 
 
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Capitolo 20
*** wanna dance?[062.Primavera] ***


Note: prima su Ben e Angela *_* Al prom di primavera x°D
Ho scelto la primavera per questa fiction. Il motivo mi sembra ovvio, il prom è sempre di primavera ^^
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 196.
Personaggi: Angela Weber, Ben Cheney.
Prompt: 062, primavera.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 
wanna dance

wanna dance?

-062 PRIMAVERA-
 
 
L’aria fresca della primavera sembrava essersi infiltrata anche nella palestra della scuola, decorata appositamente per il ballo scolastico.
I palloncini colorati si muovevano piano, toccati dalla leggera brezza che entrava dalle finestre e dalla porta.
Una ragazza, con indosso un vestito rosa pallido, abbinato ad un paio di scarpe dello stesso colore, con un tacco a spillo vertiginoso, se ne stava appoggiata alla parete, sorseggiando da un bicchiere.
Lanciava occhiate speranzose al cavaliere accanto alla sua destra, più basso di lei di almeno una spanna, che teneva lo sguardo fisso sulla pista da ballo di fronte a sé.
Lei si schiarì la voce, piano, come per attirare la sua attenzione. Lui si voltò, con un sorriso e tornò a guardare gli altri che ballavano.
Una gomitata da parte della ragazza alla sua destra gli fece emettere un gemito soffocato.
- Avanti.- sussurrò, indicando con un cenno della testa l’amica.
- Ehm, Angela.- sussurrò, mordendosi il labbro inferiore. Angela abbassò lo sguardo verso di lui. - Ti va di ballare?- chiese, con la voce leggermente roca.
Le labbra della ragazza si distesero in un sorriso.
- Certo, Ben.- mormorò, incamminandosi con Ben verso il centro della pista.
 
 
[*]Writer’s Corner
@elyxyz finalmente il libro mi è arrivato x°D ho cominciato a leggerlo u.u sono a buon punto direi. In ogni caso non scriverò nulla di spoiler oso x°D
@Kokky grazie *__* sinceramente pensavo che il prompt fosse inadatto, perché ho solo accennato al bianco.
@Kaho_chan grazie mille ^^ amo Rose ed Esme, e prima di ora non avevo scritto molto, quindi quel “Le rendi favolosamente” non sai che piacere mi abbia fatto *_*
 
 
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Capitolo 21
*** icy cold[061. Inverno] ***


Note: Sto finendo BD e la tentazione di scrivere qualche fiction e inserirla nella raccolta è davvero forte. Ma non lo farò u.u Devo resistere ò____ò
Ecco qua la nuova flashfic. Sempre legato a Twilight sto tentando di scrivere una fiction, con protagonisti gli attori, richiesta da kucchi sul forum di EFP. Speriamo bene. Incrociate le dita per me x°D
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 213.
Personaggi: Jasper Hale, Alice Cullen.
Prompt: 061, inverno.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 
icy cold
icy cold
-061 INVERNO-
 
 
L’aria di Forks era fredda. Non che la cosa fosse strana, era tutto perfettamente nella norma.
L’inverno si era fatto sentire prima del previsto quell’anno. I fiocchi di neve avevano cominciato a cadere già dalla fine di ottobre, coprendo il paesaggio con un leggero strato bianco.
La grande casa bianca, nascosta tra gli alberi, sembrava confondersi con la neve che la circondava. Il ruscello, poco distante dalla casa, era gelato in alcuni punti, ma il rumore dell’acqua che scorreva si poteva ancora sentire.
Una figura si aggirava intorno alla casa, come un’ombra. Sotto i suoi passi la neve scricchiolava piano, dura e stridente. Aveva sempre adorato quel suono.
- Jasper!-
Dalla finestra aperta del secondo piano spuntò la testa di una ragazza, coperta di corti capelli neri.
La proprietaria, Alice Cullen, fissava con occhi sbarrati il proprio compagno, immobile e a piedi nudi in mezzo alla neve.
Gli rivolse uno sguardo curioso, e gli fece cenno di entrare. Lui si limitò a sorriderle e si avviò verso l’ingresso della casa.
Una volta arrivato sui gradini davanti alla porta, si tolse la neve dai piedi, che erano diventati leggermente rossi. Non se ne preoccupò e li circondò con le mani, leggermente più calde.
Jasper Hale, ormai, non sentiva più il freddo da molto tempo.
 
[*]Writer’s Corner
Sulla cosa dei piedi leggermente rossi ci ho pensato parecchio. Ok, i vampiri sono strani e diversi dagli umani e questo lo sappiamo, ma la pelle si irriterebbe comunque, no? °°
Grazie a tutti per i commenti alla fiction precedente.
 
 
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Capitolo 22
*** it was just a dream[011.Rosso] ***


Note: Sì, è passato un po’ di tempo ma è iniziata la scuola >.< sono incasinatissima .___.
Comunque rieccomi con una nuova flashfic. Vorrei ringraziare chi ha commentato One night in Portland e fact,not fiction. Siete davvero gentili, ragazze =)
Come sempre grazie a tutti [*]
Buona lettura,
Sara.
Parole: 221.
Personaggi: Jacob Black, Isabella Marie Swan.
Prompt: 011, rosso.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 


it was just a dream
-011 ROSSO-
 
 
Il suo viso era pallido, esangue. I suoi occhi vitrei lo fissavano, privi di vita. Il solito caldo color cioccolato era sbiadito, opaco.
Un rivolo rosso le scendeva dal collo e arrivava fino al bordo di pizzo dell’abito bianco.
Allungò la sua mano verso di lei, ritraendola non appena toccò la sua pelle.
Fredda. Morta.
La visuale si allargò, mostrando anche il resto del corpo. Il vestito bianco era coperto da macchie rosse, la più grande si allargava sotto al collo, arrivando quasi fino alla vita.
La sfiorò e una scossa lo attraversò, non appena si rese conto - non che non lo avesse capito - che era sangue.
Jacob Black si svegliò di colpo, coperto di sudore. Si portò una mano alla fronte, passandola poi sul viso, premendo leggermente le dita sugli occhi.
Soffocò un singhiozzo e scacciò il sogno - l’incubo - dalla mente, tentando di reprimere la rabbia e il disgusto che gli stavano attraversando il corpo.
Abbassò velocemente il braccio, sferrando un colpo al letto, sapendo benissimo che quel sogno poteva divenire realtà, in pochissimo tempo.
Si odiò per non esserla riuscito a portarla via da lui. Si alzò di scatto e uscì dalla finestra.
Corse nel bosco vicino a casa e lasciò che la rabbia lo trasformasse.
Corse via, allontanandosi dalle sue paure, dalla sua vita.
 
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Capitolo 23
*** frozen heart [043.Diamante] ***


Note: sono in ritardo >.< la scuola non mi dà fiato ç___ç comunque eccomi qui con la nuova flashfic. Commenti graditi come sempre.
Come sempre grazie a tutti
Buona lettura,
Sara.
Parole: 142.
Personaggi: Edward Cullen, Isabella Marie Swan.
Prompt: 043, diamante.
Tabella: http://community.livejournal.com/fanfic_archivio/298.html#cutid1
 
 
frozen heart
-043 DIAMANTE-
 
 
Il suo profumo era inebriante. Me lo ripetevo ogni volta che ero vicino a lei.
Affondai il viso nell’incavo della sua spalla, ispirando profondamente.
Appoggiai delicatamente la mano sul suo collo, solleticandolo con la punta delle dita.
Soffocò una risata e sentii la pelle della sua gola vibrare piano. Scesi e le accarezzai la spalla, seguendo poi il profilo fino al polso, fermandomi sul ciondolo a forma di cuore sul suo braccialetto. Lo rigirai tra le dita.
Diamante.
Nascosi un sorriso. Avevo mentito a Bella, dicendole che era un cristallo.
Guardai le sfaccettature del cuore che gli facevano riflettere la luce e brillare alla debole luce di Forks.
Strinsi il ciondolo nella mia mano. Sapevo che era freddo, sebbene non riuscissi a sentirlo.
Freddo come il ghiaccio. Freddo come il mio cuore.
E come il cuore, anche quel ciondolo apparteneva a lei.
 
 
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Capitolo 24
*** smells like freedom[053.Terra] ***


Note: Eccomi =). Seguito di a dreamlike drowning.
Come sempre grazie a tutti
Buona lettura,
Sara.
Parole: 176.
Personaggi: Mary Alice Brandon.
Prompt: 053, terra.
Tabella: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=261300&i=1
 
smells like freedom
-053 TERRA-
 
 
Il profumo pungente della terra bagnata le pizzicava il naso. Era molto forte, come se fosse amplificato di mille volte. Aprì piano gli occhi e mugugnò piano non appena provò a tirarsi su.
Si alzò e si sedette lentamente, guardandosi attorno. La distesa di verde che la circondava luccicava sotto la luce della luna, che brillava alta nel cielo. Le piccole gocce di rugiada attaccate ai sottili fili d’erba sembravano dondolare alla leggera brezza che soffiava.
Alice si portò una mano alla testa, togliendo un filo verde che le si era attaccato ai capelli. Si guardò le mani, sporche di terra, così come la sua maglia bianca, chiazzata anche di verde.
Inspirò profondamente, quasi assaporando quel nuovo profumo, sconosciuto fino a pochi giorni prima. La mancanza del solito odore di umido e muffa della cella la faceva sentire libera.
Cominciò a ridere, lasciandosi cadere all’indietro. Allargò le braccia e le gambe, godendosi il leggero solletico procurato dai fili d’erba sotto di lei.
Inspirò nuovamente, godendosi quel senso di libertà che pensava di non poter ottenere mai.
 
 
 
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Capitolo 25
*** sinner[040.Vista] ***


Note: Eccomi =). Scusate il ritardo. Questa doppia drabble c’è già tra le mie storie, ma l’ho trovata adatta anche per questo prompt della raccolta.
Come sempre grazie a tutti per le recensioni.
Buona lettura,
Sara.
Ps dalla prossima one-shot in poi saranno presenti spoiler di BD.
Parole: 200.
Personaggi: Edward Cullen, Isabella Marie Swan.
Prompt: 053, terra.
Tabella: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=261300&i=1
 
sinner
-040 VISTA-
 
 
Ti osservo, troppo codardo per avvicinarmi a te. Troppo vigliacco per cedere alla tentazione.
Resto a contemplarti, ad ammirare la tua figura rannicchiata nel letto senza il coraggio di fare nulla.
Percepisco ogni tuo respiro, ogni tuo movimento ma non i tuoi pensieri. E questo mi fa impazzire.
Ti volti, facendo cadere una ciocca di capelli sul tuo volto. Il tuo profumo si diffonde nella stanza, arrivando fino a me e inebriandomi. Chiudo gli occhi, assaporando quella delicata fragranza.
Edward’  sussurri.
Resto immobile, temendo che tu ti sia svegliata. Ma mi rendo subito conto che sei immersa nei tuoi sogni.
E nei tuoi sogni ci sono io. Quel senso di beatitudine che mi pervade per un attimo non riesce a cancellare il senso di colpa che mi dilania l’animo.
Avanzo di qualche passo, silenzioso. In un attimo ti sono vicino.
Il tuo profumo mi colpisce, dandomi alla testa. Potrei cedere all’istinto e averti qui. Sarebbe troppo facile.
Tu, piccola e docile preda al cospetto di un mostro. Ma non posso.
Come potrei uccidere te, mia unica ragione di vita?
Non posso perché ti amo.
Non sono perfetto, come credi tu.
Sono un peccatore, Bella.
E tu sei il mio peccato.

 
 
 
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Capitolo 26
*** the family she never had [024.Famiglia] ***


Note: Eccomi =). Scusate il ritardo. Nuova fiction che continua il ciclo di quelle di Carlisle ed Esme.
Come sempre grazie a tutti per le recensioni.
Buona lettura,
Sara.
Parole: 181.
Personaggi: Esme Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen.
Prompt: 024, famiglia.
Tabella: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=261300&i=1

 

the family she never had
- 024, FAMIGLIA-
 
 
Abituarsi alla presenza del dottor Cullen le risultò difficile. Molto più difficile rispetto all’accettare la sua nuova vita che, a differenza di quanto Carlisle pensava, non la preoccupava. Non si considerava un mostro e mai lo avrebbe fatto.
Era insieme a lui, era quello che le importava.
Carlisle le aveva spiegato più volte quanto desiderasse una compagna, ma anche quanto aveva faticato per trasformarla. Una parte razionale di lui era tanto potente da riuscire quasi ad annientare la sua sete per il sangue umano e nel momento cruciale, quando si era ritrovato davanti Esme morente, proprio quella parte lo convinse a strapparle la vita, per donargliene un’altra, aprendole le porte per l’eternità.
Ed Esme si era trovata parecchie volte a ringraziarlo e a sorridergli piena di gioia, pensando che non aveva fatto nulla di sbagliato. L’aveva salvata, le aveva dato una nuova possibilità, le aveva dato una famiglia.
Perché ora erano in tre. Carlisle, lei ed Edward.
Il figlio che non era riuscita ad avere. Una persona a cui donare il suo affetto  incondizionatamente.
Lui e Carlisle erano la sua famiglia.
 
 
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Capitolo 27
*** heliantus annuus [084. Lui] ***


Note: Eccomi =). Nuova fiction, Renée POV. Non mi convince molto sinceramente >.<
Come sempre grazie a tutti per le recensioni alla flash precedente.
Buona lettura,
Sara.
(*)citazione presa dal film, non ho con me Twilight purtroppo{prestato .__.}
Ps il titolo è il nome scientifico del girasole.
Parole: 181.
Personaggi: : Renée Higginbotham Dwyer, Isabella Marie Swan, Edward Cullen.
Prompt: 084, lui.
Tabella: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=261300&i=1
 
heliantus annuus
- 084, LUI-
 
 
Mamma, Forks comincia a piacermi.
Forks cominciava a piacerle? Quello non era un buon segno. Non lo era per niente.
Era capitato anche a me e sapevo benissimo come poteva finire: intrappolata in quella cittadina perennemente coperta dalle nuvole, incinta e infelice.
Quelle parole mi fecero temere il peggio, ma non furono niente rispetto a quello che accadde dopo. La voce agitata di Charlie al telefono, che mi diceva che Bella se n’era andata, mi fecero quasi venire un colpo. Così come la telefonata che seguì la prima: ‘Bella è in ospedale’.
Parole fredde, che mi gelarono il cuore. In quel momento promisi a me stessa che avrei portato via Bella da Forks, ad ogni costo.
Ma ogni mia speranza venne distrutta proprio da lei, che non ne voleva sapere di andarsene. E la ragione era solamente una.
Lui.
Capii l’importanza che lui, Edward, aveva per mia figlia, ma non compresi appieno la forza del loro legame. Fino a quando non vennero a trovarmi a Jacksonville. Insieme.
Era come se Bella fosse stata un…girasole. E lui il suo sole personale.
Non riuscii a trovare una definizione migliore. Ad ogni minimo movimento di lui, lei lo imitava, come se fossero legati da qualche sorta di filo invisibile.
Li osservai attentamente per quei tre giorni che rimasero a casa mia e di Phil, fino a che non ottenni l’occasione di parlare da sola con Bella, come non accadeva da tempo.
Forks l’aveva cambiata. Non l’aveva distrutta come aveva fatto con me, era diventata una persona diversa, più matura. Forse non era stato un errore non insistere per portarla a casa.
E quando poco dopo il nostro incontro sentii quelle parole, Mamma, mi sposo, il mondo non mi crollò addosso. Anzi, sapevo perfettamente che la sua vita sarebbe stata migliore, perché nella sua vita c’era lui.


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Capitolo 28
*** I want to see her burn [052.Fuoco] ***


Note: Nuova fiction, incentrata su Jane.
Come sempre commenti e critiche ben accettati. Buona lettura,
Sara.
Parole: 191.
Personaggi: : Jane.
Prompt: 052, fuoco.
Tabella: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=261300&i=1
 
I wanna see her burn
- 052, FUOCO-
 
 
Bella, la compagna umana di Edward, era diventata una vampira, così come il più dotato dei Cullen aveva promesso. Era lì, di fronte a lei, con la chiara intenzione di combattere se fosse stato necessario. E lo sarebbe stato, Jane ne era certa. Già pregustava lo scontro e moriva dalla voglia di vederla soccombere sotto il suo attacco. Voleva vederla rotolarsi a terra dal dolore, sperando che nella sua nuova forma non ne fosse immune, sperando che Aro avrebbe optato alla fine per la punizione giusta per i trasgressori della legge, il fuoco.
Voleva vederla bruciare, insieme a quella creatura proibita. Voleva sentirla urlare, vederla sparire tra le fiamme.
Aro aveva chiaramente espresso il suo apprezzamento per la giovane vampira, le aveva addirittura regalato una collana - non che per lei avesse valore - e Jane si era ritrovata ad essere gelosa quella neonata.
Era da sempre stata la prediletta di Aro, ma ora la minaccia di venire sostituita le metteva paura e non faceva altro che far crescere la rabbia dentro di lei, che la bruciava come un male incurabile. Un ringhio le salì in gola, mentre si preparava all’attacco.
 
 
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