Our Little Secret

di xhazzandloulou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una promessa ***
Capitolo 2: *** Io non ho paura ***



Capitolo 1
*** Una promessa ***


“Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Louis Tomlinson, Harry Styles!”

Harry spalancò gli occhi di colpo. Avevano detto il suo nome? Intorno i ragazzi eliminati, proprio come lui, lo spingevano e le voci si mescolavano, incitandolo a farsi avanti. Harry stava piangendo: il suo più grande sogno era terminato ancora prima di iniziare. Non era passato a X-Factor. Il ragazzo si avvicinò comunque all’uomo che aveva pronunciato il suo nome, asciugandosi un’ultima volta gli occhi con il cappello di lana. “Che cazzo vogliono ora?” pensò amareggiato, affiancandosi a un ragazzo biondo. Il ragazzo stava piangendo, la faccia arrossata e sembrava voler scomparire. “Questo deve essere Niall Horan.” pensò Harry, lanciando un’occhiata al biondo, che fissava il pavimento. Accanto a Harry si affiancò un ragazzo moro, gli occhi marroni serissimi. Sembrava tranquillo e composto, come se non fosse stato anche lui eliminato. “Zayn Malik.” lo identificò Harry. Un altro ragazzo si avvicinò a loro, timido. Aveva i capelli castani e stava piangendo, scuotendo la testa. Si posizionò vicino al moro a testa bassa. “Questo me lo ricordo, è  Liam Payne.” Harry alzò lo sguardo ed eccolo lì. Un ragazzo bellissimo stava camminando verso di loro, per rispondere all’appello. Non molto alto, i capelli castani e lisci, gli occhi azzurri e magnetici. Louis Tomlinson. Harry lo conosceva già, ma ogni volta che lo vedeva gli faceva sempre lo stesso effetto: completamente spiazzante. Louis alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Harry, accennando un sorriso. Ad Harry mancò un battito. Succedeva così ogni volta che quel ragazzo lo guardava. Louis si piazzò vicino a lui e gli sussurrò all’orecchio, con un tono tra il divertito e lo sprezzante: “Cosa cazzo vorranno da noi questi, Harry?” Harry scosse la testa, facendo ondeggiare i ricci castani. “Non ne ho idea.” mormorò di rimando al castano. “Ragazzi, seguitemi.” disse l’uomo dell’elenco, facendosi spazio tra la folla di ragazzi. Zayn si incamminò per primo, seguito da Liam e Niall. Louis e Harry si accodarono, silenziosi. Louis camminava disinvolto, a testa alta. Harry invece camminava a capo chino, lanciando occhiate furtive al ragazzo vicino a lui. Era di un bellezza straordinaria. Di quei ragazzi che appena li vedi non puoi fare a meno di pensare “Questo è davvero bellissimo.” Lo stesso pensiero che Harry aveva avuto appena lo aveva visto, in quel bagno di Doncaster, lo stesso che aveva anche quel giorno. “Ahia!” borbottò qualcuno davanti a lui, riscuotendolo dalle sue fantasie. Harry alzò lo sguardo. Niall lo stava guardando di traverso, con aria leggermente scocciata. Gli altri si erano fermati ed evidentemente Harry non lo aveva fatto, urtando il biondino. “Scusa” farfugliò, mentre Louis ridacchiava. Il biondino sorrise notando l'imbarazzo di Harry e tese una mano. “Non fa nulla amico, sono io che sono un po’ nervoso. Piacere, mi chiamo...” Ma prima che potesse finire, l’uomo si schiarì la voce. Niall si girò immediatamente e ammutolì. “Bene ragazzi, ora andremo davanti ai giudici. Hanno un annuncio da farvi.” E proseguì, salendo le scalette che portavano al palco. I ragazzi si irrigidirono e lo seguirono, tutti tranne Harry. Harry rimase fermo dov’era. Sentiva le gambe molli e aveva bisogno di aria. “Harry muoviti, cazzo svegliati” si disse, cercando di controllare il tremito che si stava impadronendo delle sue gambe. Raddrizzò le spalle, prese una profonda boccata d’ossigeno e seguì gli altri su per la scaletta.

“... abbiamo deciso di riunirvi in una band.” Simon Cowell incrociò le braccia, sorridendo soddisfatto del proprio annuncio. Sul palco non c’erano solo i ragazzi, ma anche un altro gruppetto di quattro ragazze. Erano tutte tremanti e avevano gli occhi lucidi, il trucco sbafato per il troppo piangere. Il tempo sembrò fermarsi in quella sala, che non sembrava più tanto grande. Nessuno respirava. Poi scoppiò il putiferio. Fu tutto un misto di capelli e braccia, come quando si manda avanti una videocassetta. Harry non capiva più nulla. L’unica cosa di cui era certo era che Louis gli era saltato in braccio e ora lo stringeva, seppellendo la testa nella sua spalla. “Ce l’abbiamo fatta, Harry. Siamo dentro.” disse Louis, la voce ovattata dalla felpa di Harry. “Sì, Lou. Siamo dentro e lo siamo insieme.” rispose Harry con le lacrime agli occhi, respirando a pieni polmoni il profumo del ragazzo. Il castano alzò la testa e sorrise, rimettendosi in piedi.

“Lo saremo per sempre.”
“Cosa saremo per sempre, Louis?” chiese Harry, confuso, anche se non sapeva se più dalla frase o da quel bellissimo sorriso.
“Insieme.”

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Capitolo 2
*** Io non ho paura ***


Louis era felice. Troppo felice, non lo era mai stato così tanto. Tutto andava bene. Il gruppo andava alla grande, i One Direction erano la novità di X-Factor. E con i ragazzi era stato subito bene. C'era qualche litigio, ma nulla di serio. E poi c'era lui.
"Lou!" chiamò una voce familiare, proveniente dal corridoio che il castano si era appena lasciato alle spalle. Louis ebbe una stretta allo stomaco, la stessa stretta che aveva ogni volta che quel ragazzo era vicino a lui. Ogni volta che sentiva la sua voce. Si voltò e si ritrovò davanti il più bel ragazzo che avesse mai visto. Un cespuglio di ricci castani, due occhi verdi e dolci, le fossette sulle guancie che incorniciavano il suo dolcissimo sorriso. Harry.
"Harry!" lo salutó il ragazzo, andandogli incontro. "Ti va di andare a fare due passi, Lou?" chiese il riccio, dopo aver raggiunto il castano. Un rossore si era diffuso sulle guancie di Harry. "Ovvio, Haz." rispose Lou, cercando di ignorare l'imbarazzo dell'altro. In realtà il castano ne era felice, come se questo avesse potuto significare che Harry avesse le sue stesse "caratteristiche". Cominciarono a camminare per il corridoio. Harry teneva le mani in tasca e lo sguardo basso, come sempre. Louis si ritrovò a osservarlo di sottecchi. Era indubbiamente stupendo, più alto di lui nonostante fosse più piccolo. I ricci gli mettevano in ombra il viso e le lunghe ciglia gli sfioravano le guancie. Quel ragazzo era stato sempre un enigma per lui. Non capiva quell'insicurezza, quel leggero imbarazzo che Harry dimostrava, come se avesse paura di disturbare. Eppure era una forza della natura. Bello, simpatico e infinitamente talentuoso. Aveva colpito Louis fin da quel giorno nel bagno. Si erano scontrati accidentalmente, in quel bagno di Doncaster. Harry aveva cominciato a balbettare scuse e Louis lo aveva trovato adorabile. Non avrebbe mai pensato che le loro vite si sarebbero intrecciate, non a X-Factor.
"Louis, perchè mi stai fissando?" Harry stava sorridendo, e aveva la testa leggermente inclinata per seguire lo sguardo di Louis. Lo stava davvero fissando? Louis scoppiò a ridere e si raddrizzò "Nulla, stavo pensando." Erano usciti all'aperto, fuori dagli studi di X-Factor, nel cortile sul retro.
"A che pensavi?" chiese Harry, sdraiandosi sull'erba umida. "A quanto sei bello." avrebbe voluto rispondere Louis, ma si trattenne. "Un po' di tutto. Tu invece, a che pensi Haz?" svicolò Lou, sdraiandosi accanto ad Harry.
"Ho paura finisca tutto, Louis." sussurrò Harry, guardando il cielo. Louis rimase spiazzato. Tutto cosa? La band? Aveva paura venissero eliminati? Che qualcuno dei ragazzi se ne andasse? "Non finirá. Insomma gli altri ragazzi sono motivati, vedrai che se continua così arriveremo in finale." disse Louis, un po' per rassicurare il riccio, un po' per rassicurare se stesso. Harry si voltò verso di lui, mettendosi su un fianco. "Io non parlo di quello, Lou. Lo so che i ragazzi ci saranno sempre, che andremo avanti. Me lo sento. Io parlo di..." fece un bel respiro, come se avesse paura di continuare la frase "noi." Louis, che intanto si era girato per guardare Harry in viso, spalancò gli occhi. Aveva detto noi? Il cuore gli batteva all'impazzata. Come se lo facesse da una vita, alzò una mano, lentamente, e la poso sulla guancia di Harry.
"Noi non finiremo mai, Harry." E si avvicinò al riccio, posando le labbra sulle sue.

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