The Wedding Planner - Il matrimonio perfetto

di Xevias
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mio

"C'era una volta, in una terra lontana lontana....."

Stooooop!!!!!

No dico, ma ti sembra questo il modo d'iniziare una storia?! Questa non è la classica favola per bambini, cara la mia autrice!! Questa è la storia di come sono stato incastrato, sì, avete capito bene, incastrato da una strega malefica!!

Cosa sono quelle risate?!? Non starete ridendo di me, per caso?? Io sono Draco Lucius Malfoy, per Merlino! Un pò di rispetto!!

Come stavo dicendo, questa storia mi vede protagonista e vittima: vittima, perchè mi hanno raggirato, ingannato, offeso! E protagonista perchè, onestamente, dove lo trovate un altro bello come me?

Vi starete chiedendo chi è il cattivo della situazione: la cattiva, signori e signore, è una Mezzosangue. E non una Mezzosangue qualunque, oh no! Io sto parlando della Mezzosangue per eccellenza, lei: Hermione Jane Granger . Lo so, lo so: vi state chiedendo come diavolo ho fatto a farmi fregare da una come lei. Beh, si dà il caso che me lo stia chiedendo ancora adesso!

E dire che era cominciato tutto in modo così pacifico... Pansy aveva deciso che era giunto il momento di sposarci. Avevamo solo 20 anni, ma che importava? Il nostro matrimonio era stato deciso ancora prima che le nostre madri ci procreassero, quindi non aveva molta importanza quale fosse l'età giusta in cui suggellare la nostra unione.

Sta di fatto che la mia fidanzata aveva deciso che eravamo entrambi pronti per fare il grande passo, ovviamente senza prima chiedere il mio parere: insomma, per farla breve, prima ancora che me ne rendessi conto ero sommerso di domande su rinfresco, invitati, cerimonia e luna di miele.

Vi sembra possibile?! Vi pare che io sia il tipo d'uomo che si preoccupa di queste cose?? Ma per favore, un pò di buon senso! Dirmi quando e dove mi devo far trovare mi sembra già più che sufficiente, non trovate? Beh, era evidente che la mia futura moglie "non trovava", dato che stavo aspettando la nostra organizzatrice di matrimoni.

Sì, questa è una delle tradizioni che abbiamo copiato da voi babbani: e, con la moda che corre di questi tempi, sembra anche che, ormai, avere un'organizzatrice di matrimoni sia indispensabile. Eì per questo che mi trovavo lì: per incontrare la donna che si sarebbe occupata di ogni dettaglio del mio matrimonio, anche del più insignificante. Questo a spese della mia pausa pranzo, dato che Pansy era non so dove a fare non so cosa, e l'unico momento in cui ero disponibile per conoscerla era, appunto, la mia pausa pranzo.

Pensavo sarebbe stata una passeggiata: avrei conosciuto la "wedding planner", le avrei detto come Pansy, cioè come noi, volevamo il nostro matrimonio, e forse avrei anche fatto in tempo a mangiare qualcosa prima di tornare al lavoro.

Inutile dirvi che non è andata affatto così, vero?

                                                                               ***

- Ma dove diavolo si è cacciata?! -

Draco Malfoy iniziò a battere ritmicamente il piede a terra, sbuffando: non aveva tempo da perdere lui, e sembrava che la donna con la quale aveva un appuntamento non conoscesse il termine "puntualità", dato che la stava aspettando da almeno 20 minuti.

L'uomo era seduto al tavolino di un bar nei pressi del centro di Londra, e col suo completo sobrio, pantaloni scuri e camicia bianca, si confondeva perfettamente con i babbani che giravano per la capitale.

- Le chiedo scusa per l'attesa. -

La voce dolce e femminile che aveva parlato gli fece alzare lo sguardo scocciato: - Tu?! - esclamò sbigottito.

- Chi non muore si rivede, non è vero Malfoy? - lo salutò la donna, prendendo posto accanto a lui, e ordinando una cioccolata calda al cameriere che le passò di fianco.

- Granger, sto aspettando una persona. - sibilò Draco, lanciandole un'occhiata gelida.

Lei sorrise: - Lo so, Malfoy. Stavi aspettando me. - lo corresse, togliendosi i capelli dal viso.

Draco la fissò, scioccato: - Tu.. tu sei.. tu sei.. -

- La tua organizzatrice di matrimoni, esatto. E tu sei il futuro sposo. - disse la donna, ringraziando il cameriere e bevendo un sorso della sua cioccolata - Uhm, deliziosa.. -

L'uomo la fissò, rimanendo per un istante ipnotizzato dalla lingua di lei che si puliva lentamente il labbro superiore, poi si riscosse: - Granger.. com'è possibile che tu faccia l'organizzatrice di matrimoni? Eri la studentessa più brillante di tutta Hogwarts, o sbaglio? - le chiese, troppo stupito per fare battutine sarcastiche.

Un'ombra passò sul volto di lei, un'ombra che Draco riuscì perfettamente a cogliere, ma che fu subito sostituita da un sorriso smagliante: - Non siamo qui per parlare di me, Malfoy. Avanti, dimmi che progetti hai per questo matrimonio. - rispose lei, eludendo magistralmente la domanda.

Draco ghignò: - Vuoi dire che progetti ha la mia fidanzata, per questo matrimonio; per quel che mi riguarda, meno ne so e meglio è. - disse, accavallando le gambe.

Hermione sbuffò: - Tipico atteggiamento maschilista. - commentò, posando la tazza fumante che teneva tra le mani - Ad ogni modo, ho già parlato con Pansy.. e lei mi ha detto esplicitamente di renderti partecipe di ogni aspetto del vostro matrimonio, spiacente. - aggiunse, con un sorrisetto.

Lui la freddò con un'occhiata, poi sospirò: maledetta Pansy, l'aveva sicuramente fatto apposta!

- Allora, F.S. .. - iniziò Hermione, mentre l'uomo la guardava stranito.

- Significa "Futuro Sposo", Malfoy. - precisò lei, prima di riprendere - Dicevo, dimmi quale sarebbe il tuo tipo di matrimonio ideale. -

Draco si passò una mano tra i capelli: in teoria sapeva perfettamente cosa dire, ovvero che amava le feste sfarzose, i ricevimenti in grande stile.. insomma, tutto ciò che piaceva a Pansy. La verità.. la verità era che lui sognava qualcosa di semplice e romantico.. totalmente l'ooposto di ciò che ci si aspetterebbe da un Malfoy, insomma.

- Allora? Coraggio, avrai un'idea di cosa vuoi per il giorno più importante della tua vita! - lo incitò Hermione, con un sorriso.

L'uomo alzò lo sguardo su di lei, e per un attimo fu tentato di dirle la verità: in fondo, cosa c'era di male nel volere una cerimonia intima, al posto di un evento pubblico?

- Dai Malfoy, tanto lo so cosa ti piace.. fotografi dappertutto, 500 invitati, e un costosissimo smoking bianco fatto su misura per te! - esclamò lei, canzonandolo.

La mascella di Draco s'irrigidì: che ne sapeva lei dei suoi desideri? La Granger vedeva in lui ciò che vedevano tutti.. non era diversa dagli altri, e considerando l'idea che si era fatta di lui, non era nemmeno così intelligente come tutti dicevano.

- Sì, in effetti una cosa ci sarebbe.. non voglio che sia una sporca Mezzosangue ad organizzare il mio matrimonio. - sibilò, glaciale.

Hermione abbassò lo sguardo, sentendo gli occhi pizzicarle: non voleva piangere davanti all'uomo, e si sentiva una stupida a soffrire per quell'insulto che, nonostante fossero passati ormai 3 anni, continuava a farle male, soprattutto se detto da lui.

- Chiamerò Pansy, allora, e le dirò di trovarsi qualcun'altro. Ti auguro un felice matrimonio, Malfoy. - disse lei, sforzandosi enormemente per controllare il tremito della sua voce.

Con un sorriso formale e gli occhi lucidi, la donna si alzò dalla sedia, e si allontanò rapidamente da lui, lasciando Draco solo e una tazza di cioccolata piena per metà.

                                                                               ***

Ecco, è esattamente qui che è iniziata la mia rovina: avrei potuto lasciar perdere, dire a Pansy che non avrei mai accettato di vedere il mio matrimonio realizzato dalla Granger. E invece......

 

 

Ecco qui la nuova longfiction! Visto che non avete dovuto attendere molto? ^^ Questo è solo il primo capitolo, mi serve per darvi un'idea di come si svolgerà la storia.. che ne pensate? Vi ho incuriositi? Lo spero!! ^^

Nell'attesa di conoscere i vostri pareri, vi rimando al prossimo aggiornamento, che dovrebbe avvenire settimanalmente, come per l'altra long.. fatemi sapere se vi piace!! ^^

Alla prossima!

Xevias

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Mio

Hermione Granger era una donna molto matura, nonostante i suoi 20 anni: eppure, in quel momento, avrebbe tanto voluto urlare fino a farsi sanguinare i polmoni e piangere fino a che non avesse esaurito le lacrime. L'incontro con Malfoy era andato ancora peggio di come aveva previsto: quello stronzo l'aveva umiliata , esattamente come faceva a scuola.

- Herm, ti senti bene? -

Judith, la sua segretaria, la studiò preoccupata, e la donna si costrinse a sorridere, annuendo. Con un sospiro, l'ex grifona si accasciò sulla comodissima poltrona del suo ufficio, massaggiandosi le tempie.

- I Crown hanno confermato di volere begonie giganti per tutta la Chiesa, gli Schummer chiedono se sia possibile fare in modo che i fiori sboccino tutti al momento del sì, i Lemson vorrebbero rivedere completamente il menu.. mi stai ascoltando? -

Hermione annuì, passandosi una mano tra i capelli: era a capo di quell'agenzia, la migliore di tutta la Londra magica, santo cielo ! Non poteva permettere ad uno come Malfoy di rovinarle la giornata.

- Chiama il fioraio di Hogsmeade, e chiedigli se ha ancora qualcuno dei boccioli incantati che aveva preso in Giappone: se li ha, ordinane una 50ina e falli sbocciare direttamente in Chiesa; non possiamo certo portare le begonie all'interno, una volta che hanno raggiunto la massima dimensione. Poi contatta Mark, l'esperto di botanica, per l'incantesimo sui boccioli: ma avverti gli Schummer che dovranno pagare un extra per l'uso della magia. Infine prenota per i Lemson un appuntamento da Tristan, per il ricevimento: fanno prima a parlare direttamente con lui, che è lo chef. - rispose la donna, pratica.

- Sarà fatto capo! - esclamò Judith, allegra, uscendo dall'ufficio e lasciandola sola.

Hermione si allungò sulla poltrona, sospirando: doveva chiamare Pansy, e spiegarle che doveva rinunciare al lavoro perchè Malfoy non gradiva la sua presenza.. dio, quant'era insopportabile! E dire che lei era partita con le migliori intenzioni.. voleva davvero organizzare il matrimonio perfetto, ma ovviamente il fatto di essere una Mezzosangue la pregiudicava anche lì.

Un piccolo gufo marrone sfrecciò nel suo ufficio, posandosi sulla sua scrivania di mogano e tendendo la zampa, a cui era legato un piccolo rotolo di pergamena; la donna liberò il volatile che, dopo una beccatina di ringraziamento, spiccò il volo, e lesse il contenuto del biglietto, scritto con una calligrafia frettolosa:

Harry è stato ricoverato al San Mungo: non sappiamo ancora cos'abbia, e preferiscono tenerlo sotto osservazione, per ora.

Io e Ginny siamo già qui, e stiamo ancora aspettando che arrivi il Medimago.

Raggiungici appena puoi.

Ron.

Hermione si portò una mano alla bocca: prese il cappotto e, dopo aver gridato a Judith che sarebbe tornata presto, si fiondò all'ospedale magico.

                                                                               ***

- Ron, Ginny! -

La giovane Weasley corse incontro all'amica, abbracciandola: - Come sta Harry? -

Ron si avvicinò alle due: - Il dottore non è ancora arrivato, e finchè non lo visita, non possiamo sapere niente. - rispose, stringendole la mano per rassicurarla.

- Come.. com'è successo? - chiese Hermione, con un groppo alla gola: dopo che la guerra contro Voldemort e seguaci era finita, aveva creduto di poter smettere di preoccuparsi per coloro a cui voleva bene.. ma se Ron era diventato un famoso giocatore di Quidditch, Harry aveva invece intrapreso la carriera di Auror, il che lo portava ad affrontare costantemente situazioni altamente pericolose.

- Uno scontro con dei lupi mannari che si erano avvicinati troppo ad un villaggio babbano. - le spiegò Ginny, tentando di rimanere calma - C'era Seamus nella squadra di Harry, per questo abbiamo saputo subito cos'era successo: lui non ha riportato ferite gravi.. -

- Harry è stato morso? - chiese ancora la donna, mentre gli occhi le diventavano lucidi, e Ron alzò le spalle.

- Ne sappiamo quanto te, Herm. - rispose, passandosi una mano tra i capelli, ansioso e preoccupato.

La donna ricacciò indietro le lacrime, imponendosi di rimanere calma: era inutile agitarsi prima ancora di sapere cosa fosse successo esattamente, forse non era nulla di così grave..

- Malfoy?! -

- Weasley. -

Hermione fissò paralizzata l'uomo che si era fermato davanti a loro, realizzando con orrore che quello era il medico: Draco Malfoy. Era diventato un Medimago. Lei un'organizzatrice di matrimoni, lui un Medimago.

- Granger, anche tu qui? Il caro Potter può contare sulla costante presenza degli amici, a quanto pare. - commentò l'ex serpeverde, con una smorfia - Dunque, la buona notizia è che il paziente, alias Potter, non è stato morso. - aggiunse, assumendo un'espressione professionale.

- E la cattiva? - chiese Ginny, mordendosi il labbro.

- Ha riportato parecchie ferite, lacerazioni anche profonde: non è conciato molto bene. - rispose lui, consultando la cartella clinica - Dovremo tenerlo in reparto per parecchie settimane, senza contare che dopo dovrà sottoporsi ad almeno un mese di riabilitazione. - spiegò, evitando d'incrociare lo sguardo di Hermione.

La giovane Weasley annuì, mentre il fratello le cingeva le spalle con un braccio, protettivo: - E' sveglio? Possiamo vederlo? - gli chiese lui.

Malfoy spostò lo sguardo sulla donna che teneva gli occhi fissi a terra: - In effetti, ha chiesto di poter parlare con la Granger. - rispose.

Hermione guardò Ginny e Ron, che annuirono, e fece cenno a Malfoy di farle strada.

- Si riprenderà.. vero? - gli chiese lei, non riuscendo a nascondere la sua preoccupazione.

Malfoy le indicò la stanza di Harry: - Accertatene tu stessa. - fu la sua enigmatica risposta.

La donna lo guardò un'ultima volta, prima di entrare nella camera dell'amico: le tende erano tirate, ma un pò di luce riusciva comunque a filtrare all'interno, illuminando debolmente il letto su cui Harry riposava immobile.

- Ehi.. - mormorò Hermione, sorridendo appena.

- Ciao bellissima. - la voce di Harry risuonò debole e roca, come se non fosse stata usata per molto tempo; l'amica si avvicinò a lui, e l'uomo le fece cenno di sedersi sul bordo del letto. Aveva una vistosa fasciatura sulla testa, e sulla faccia facevano bella mostra una serie di lividi e graffi; anche le mani erano fasciate, e il resto del corpo era reso invisibile dalla coperta che lo copriva.

- Come ti hanno ridotto.. - sussurrò Hermione, e la sua voce fu spezzata da un singhiozzo.

- Sto bene, solo qualche graffio. Poteva andarmi molto peggio, lo sai. - la rassicurò lui, con un sorriso dolce.

L'amica scosse la testa, seria: - Non è vero.. secondo Malfoy si tratta di qualcosa di più grave che non qualche semplice graffio.. Merlino, Harry.. potevi morire.. -

L'uomo le fece cenno di stendersi e, nonostante le bende che gli coprivano le mani, l'abbracciò teneramente: - Sono più in gamba di quello che pensi, Hermione. E poi dai, vuoi davvero credere a ciò che ti dice Malfoy? Fidati, tra tre settimane sarò già in forma, e a quel punto potrai farmi una bella ramanzina su quanto io sia stato incosciente, sconsiderato, eccetera eccetera. -

Hermione sorrise, asciugandosi gli occhi: - Ma perchè i lupi si sono comportati in questo modo? Sanno bene di non potersi avvicinare troppo ai centri abitati, hanno un territorio tracciato apposta per loro.. a che scopo ingaggiare battaglia con gli Auror? - gli chiese.

Harry sospirò: - Vorrei tanto poterti rispondere, ma la verità è che non ne sappiamo nulla. Il branco con cui abbiamo lottato è stato completamente annientato, non siamo riusciti a catturarne nemmeno uno vivo, per poterlo interrogare. Chissà, forse volevano solo divertirsi un pò.. - commentò l'uomo, chiudendo gli occhi.

- Sei stanco? - gli chiese lei, preoccupata.

Lui le sorrise: - No, tranquilla. E poi ho voluto vederti per chiederti come vanno le cose con il matrimonio dei Malfoy. - rispose, riaprendo gli occhi per poterla guardare in faccia.

La donna sorrise forzatamente: - Il Futuro Sposo ha dichiarato senza mezzi termini di non volere una Mezzosangue come organizzatrice del giorno più importante della sua vita, quindi.. e comunque meglio così, non penso sarei riuscita a fare un buon lavoro. - aggiunse, scuotendo la testa.

Harry la fissò intensamente: - Va tutto bene, Herm? Posso immaginare che effetto ti abbia fatto vedere Malfoy nei panni di Medimago.. se vuoi parlare.. -

Hermione lo interruppe con un gesto della mano: - E' tutto a posto, davvero. E' acqua passata, e in ogni caso sto bene così. - rispose.

Lui la osservò ancora per qualche istante, poi annuì: - D'accordo, come vuoi. Ma sappi che ci sono e ci sarò sempre per te. E ora, per favore, chiama quella testa platinata di un dottore: ho bisogno di scambiarci due parole in privato. - le disse, sorridendole.

Lei annuì e, dopo avergli dato un lieve bacio sulla guancia, si alzò e uscì dalla stanza: Malfoy era in attesa, appoggiato al muro, e lei lo informò che Harry lo stava aspettando senza nemmeno alzare lo sguardo su di lui.

Il Medimago entrò nella camera dell'uomo, che gli fece cenno di avvicinarsi.

- C'è qualche possibilità che io venga contagiato? - gli chiese Harry senza girarci intorno.

Draco scosse la testa: - No, direi che possiamo escluderlo. Ciò non toglie che alcune delle tue ferite siano profonde e gravi, e che debbano essere curate immediatamente. - aggiunse, serio.

- Tra tre settimane devo tornare a lavoro, hanno bisogno di me. - disse l'uomo, risoluto.

- Temo che i tuoi collaboratori dovranno imparare a cavarsela anche senza il loro capo, perchè non ho intenzione di farti uscire da qui fino a che non sarò certo che tu ti sia rimesso completamente. - replicò lui, con lo stesso tono.

- Ho del lavoro da fare, Malfoy. - disse Harry, scocciato.

- Anch'io, Potter. E far sì che i pazienti escano da qui sani fa parte del mio lavoro. Quindi tu non ti muoverai da quel letto finchè non sarò io a dirlo, chiaro? -

I due uomini si fissarono intensamente, senza nemmeno sbattere le ciglia, sfidandosi: - Perchè non vuoi che Hermione organizzi il tuo matrimonio? - chiese Harry all'improvviso.

- E questo cosa c'entra? - chiese Draco di rimando, preso in contropiede dalla domanda dell'uomo.

- Niente, è una mia curiosità. - rispose lui.

Malfoy alzò le spalle: - Non sono affari che ti riguardano. - rispose, freddo - Piuttosto, toglimela tu una curiosità: com'è possibile che una come la Granger, la studentessa più brillante di Hogwarts, Miss So-Tutto-Io, sia finita ad organizzare matrimoni? - gli chiese, con un ghigno.

Harry alzò lo sguardo su di lui, e l'espressione di muta rabbia dei suoi occhi gli congelò il ghigno sulle labbra: - Non tocca a me discutere di questo argomento. - rispose l'uomo, con voce deliberatamente pacata - Ma voglio darti un consiglio amichevole, Malfoy: non parlare di cose che non conosci. -

                                                                               ***

- Come l'hai trovato? Riesce a parlare? -

Hermione annuì, sorridendo ai due amici: - State tranquilli, Harry ha la pelle dura. - li rassicurò  - Ragazzi, io devo tornare al mio lavoro, ma passerò domani per vedere come sta. Okay? - aggiunse.

- Okay, Herm.. e vedi di non stancarti troppo, mi raccomando! - le disse Ron, abbracciandola.

La donna salutò i due fratelli Weasley, e uscì dall'ospedale: doveva tornare subito in ufficio, non poteva pretendere che Judith facesse tutto da sola; e poi, doveva ancora telefonare a Pansy.. che giornata!

A passo svelto, l'ex grifona percorse le vie di Londra, inspirando l'odore inconfondibile della città: sapeva di smog, certo.. ma, se si cercava a fondo, si poteva cogliere una nota speziata, nel suo odore; un profumo, che Hermione riusciva a cogliere distintamente, e che riusciva sempre a calmarle i nervi.

Pur sapendo di non poter perdere tempo, la donna decise comunque di fare una deviazione, e di fare una passeggiata sul ponte lungo il Tamigi: lì, appoggiata al muretto del ponte, con gli occhi chiusi, Hermione sentì il suo corpo distendersi, e sospirò.

Vedere Malfoy nei panni di un Medimago l'aveva sconvolta, forse perchè lui era riuscito a realizzare un sogno che, qualche tempo prima, era stato parte di lei. Ma in fondo, non aveva più molta importanza: aveva un lavoro, e anche se forse non era quello dei suoi sogni, era brava in ciò che faceva; poteva ritenersi soddisfatta di se stessa.

Con un ultimo sguardo al fiume, la donna riprese a camminare, sempre immersa nei suoi pensieri.

Quando Judith la vide, per poco non le saltò in braccio: - Meno male che sei qui!! Ha chiamato Pansy Parkinson, e per ben 3 volte!! Poi gli Schummer hanno detto che non hanno intenzione di pagare un extra, dicono di non richiedere un incantesimo tanto complicato, e che possono farselo da soli, mentre i Lemson dicono che devi essere presente per il cambio di menu come testimone, infine ha chiamato.. -

Hermione la bloccò con un gesto deciso della mano: - Stop, fermati. Dammi tutti i tuoi appunti, grazie.. - disse, prendendo le cartelle che la donna teneva impilate tra le braccia - A tutte queste cose ci penso io, tu vai di là e assicurati che nessuno mi disturbi per tutto il resto della giornata. -

Judith annuì, incerta, mentre la donna si avviò nel suo ufficio, di cui chiuse la porta con un calcio; appoggiò le cartelle sulla scrivania e si lasciò andare sulla poltrona: a volte, in momenti come quelli, odiava il suo lavoro.

Prendiamo gli Schummer, ad esempio: cosa diavolo gli costava pagare un piccolo extra? Con tutti i soldi che avevano, santo cielo, non c'era certo motivo per fare tutte quelle storie! E i Lemson? La volevano come testimone.. come se lo chef si divertisse a cambiare il menu a seconda dei suoi gusti personali!

Merlino, possibile che il matrimonio fosse un evento così.. materiale? Certo, era a quella materialità che lei doveva la sua fortuna.. però avrebbe tanto preferito che tutti cercassero cose come una cerimonia semplice, gli amici più intimi come invitati, e un semplice pranzo con balli e brindisi.

- Datti da fare, Herm.. - si disse la donna, con un sospiro.

Chiamò gli Schummer e contrattò con loro il prezzo dell'incantesimo, convincendoli a pagarlo; poi contattò i Lemson, rassicurandoli sul fatto che la sua presenza non era necessaria, e che Tristan sarebbe stato lieto di seguire alla lettera i loro desideri. Insomma, si tenne occupata tutto il tempo, evitando di fare la telefonata che, lo sapeva, era la più importante di tutte. 

Erano quasi le 19, quando Judith bussò alla porta del suo ufficio: - Hermione? Io andrei a casa, a meno che tu non voglia che rimanga ancora un pò. - le disse, affacciandosi con la testa all'interno.

Hermione alzò lo sguardo, sorridendole: - No, vai pure a casa. Ci vediamo domani! - esclamò, salutandola; la porta si richiuse, e attorno alla donna rieccheggiò il silenzio. Sarebbe potuta andare a casa, ma aveva ancora una telefonata da fare.. e non poteva rimandarla oltre, tanto non sarebbe servito a nulla.

Due colpi decisi alla porta la fecero sobbalzare: - Judith, ti avevo detto che... oh... ciao. -

L'uomo entrò nel suo ufficio, sedendosi di fronte a lei: - Granger. Non pensavo di trovarti ancora qui, ma la tua segretaria mi ha detto che stavi ancora lavorando. -

- Malfoy. Che ci fai qui? Non dovresti essere dalla tua fidanzata? - gli chiese Hermione, aggrottando la fronte.

Lui ghignò: - In effetti è proprio per la mia fidanzata che sono qui, dato che, stando a ciò che mi ha detto, ha provato a chiamarti tutto il pomeriggio.. grande invenzione, il telefono. Devo fare i miei complimenti ai babbani.. - commentò, sovrappensiero - Ad ogni modo, le ho detto cos'è successo a Potter, e che è lui il motivo per cui non hai potuto parlare con lei. - aggiunse, guardandosi intorno.

Hermione lo fissò: - Perchè non le hai detto la verità? In ogni caso, l'avrei fatto io adesso. - gli disse, cercando di mantenere un tono distaccato.

Draco incatenò il suo sguardo al suo: - Perchè ho cambiato idea, Granger. Voglio che organizzi il mio matrimonio. Non solo, ma voglio che tu mi tenga informato su ogni dettaglio: non ti sarà difficile, visto che sono certo verrai a trovare Potter ogni giorno. E ora, se vuoi scusarmi, vorrei tornarmene a casa. -

La donna lo fermò: - Malfoy.... perchè? -

Lui alzò le spalle, alzandosi: - Non me lo chiedere. - rispose, congedandosi da lei con un gesto della mano.

Hermione rimase in piedi, immobile: aveva riavuto il lavoro.. perchè? Cos'era cambiato? E poi cosa cavolo significava quella storia del "voglio che tu mi tenga informato su ogni dettaglio"? Malfoy era un uomo, non toccava a lui occuparsi di quelle cose!

Insomma, tutto ciò che sapeva era che, dal giorno dopo, avrebbe lavorato a stretto contatto con Malfoy. Ciò che non sapeva, era che l'espressione "a stretto contatto" avrebbe smesso presto di essere solo una metafora.

 

Ecco qui il secondo capitolo della long!! Devo dire che sono molto contenta della vostra risposta a questa mia seconda storia, già 11 recensioni e 21 preferiti per il primo capitolo!! ^^ Passiamo subito ai ringraziamenti:

EleG93: ciao, sono molto contenta che ti piaccia la mia storia, e ti ringrazio per l'appunto, vedrò di stare più attenta.. anche se, scrivendo veloce, qualche errorino scappa sempre.. nonostante rilegga tutto più volte!! ^^ Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto, baci!! ^^

vale_luna4e: ma graaaaazie!! ^^ Allora mi aspetto sempre un tuo commento, ad ogni capitolo!! ^^ Di questo che ne pensi? Ti piace? Aspetto una tua recensione!! ^^ Baci!! ^^

Maira_Hermione96: ciao! Sono molto contenta di averti incuriosita, soprattutto considerato che questa non è la tua coppia ideale!! ^^ Spero che la storia continui a piacerti, e mi raccomando, fammi sapere che ne pensi!! Baci!! ^^

madamina: ciao, bentornata!! ^^ Come vedi ho iniziato a darti le risposte alle domande che mi hai fatto.. come potevo lasciare da parte Blaise, Ginny e compagnia? Non ci sarebbe stato gusto, non trovi? ^^ Sperando che anche questo chappy ti sia piaciuto, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi!! ^^ Bacioni!! ^^

frafave: ehillà, ciao!! ^^ Sono molto contenta di ritrovarti anche qui!! Mi fa tanto piacere che la parte introduttiva ti abbia fatto ridere, devo dire che sghignazzavo anch'io mentre la scrivevo!! ^^ E per quanto riguarda Hermione.. in effetti ho voluto mettervi apposta la pulce nell'orecchio, come sono cattiva!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, bacioni!! ^^

Arwen_90: welcome back!! ^^ E' bello leggere una tua recensione, non mi hai abbandonata!! ^^ Dunque.. Pansy è troppo impegnata per prestare attenzione a dettagli come il suo matrimonio: cerca di capire, tra thè pomeridiani e pettegolezzi.. poverina! ^^ E poi mi serviva una scusa per far stare a stretto contatto Hermione e Draco, quindi.. XD Felice di aver sfornato un'altra storia a cui tu possa appassionarti, inutile dire che mi aspetto i tuoi commenti! ^^ Perciò, sei avvisata: devi assolutamente farmi sapere che ne pensi del capitolo!! ^^ Bacioni!! ^^

Gio Malfoy: ciao! ^^ SOno molto contenta che la fiction ti piaccia, e Draco mi dice di dirti che lui non è modesto, ma semplicemente estremamente obiettivo.. ceeeeeerto!! XD Ho aggiornato come richiesto, ora però tu devi recensire!! ^^ Quindi fammi sapere cosa ne pensi, okay?? Baci!! ^^

sorellinadolce: sono molto contenta che la storia ti piaccia, e spero che anche questo secondo capitolo sia di tuo gradimento!! Fammi sapere, mi raccomando!! Baci!! ^^

_CoBaIn_: ma ciao!! ^^ La tua mail non mi è arrivata, spiacente!! -.-'' Prova a rimandarmela, magari è un problema di sever.. per quanto riguarda la storia, spero che tu faccia in tempo a leggere questo secondo capitolo, e ovviamente spero che ti piaccia!! Fammi sapere, e buone vacanze!! ^^ Ciao, bacioni!! ^^

ladyrocker: grazie!! ^^ In effetti speravo di scrivere qualcosa di originale, lieta di esserci riuscita!! ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo!! ^^ Bacioni!! ^^

bambi92: ecco il seguito tanto atteso!! ^^ Tra l'altro ho notato che hai letto praticamente tutte le mie storie e che le hai commentate, quindi un doppio grazie a te che hai fatto una maratona con le mie fiction!! ^^ Fammi sapere se ti è piaciuto il capitolo, mi raccomando!! ^^ Baci!! ^^

E così.. beh, che altro dire? Grazie a tutti coloro che leggono, e se lasciate un segno del vostro passaggio, mi rendete estremamente felice!! ^^

Alla prossima!!

Xevias 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Mio

Organizzare un matrimonio, un qualsiasi matrimonio, richiedeva essenzialmente tre fattori: impegno, praticità, discrezione. Impegno, per avere le forze necessarie a stare alzata fino a tardi per rendere ogni dettaglio perfetto; praticità, per avere il coraggio e il sangue freddo necessari ad affrontare qualunque tipo d'inconveniente si possa presentare; discrezione, infine, per non divulgare ai quattro venti notizie sulla cerimonia, sul rinfresco, sulla lista degli invitati, soprattutto considerando che molte famiglie erano in competizione tra loro per l'organizzazione del matrimonio più sontuoso.

Ebbene, in quel momento, impegnata ad organizzare quel matrimonio, la discrezione era il fattore che, secondo Hermione Granger, stava per essere inesorabilmente annientato. Già dalle prime ore del mattino, infatti, la stampa magica aveva preso d'assedio la sua agenzia, nel disperato tentativo di estorcerle informazioni sul matrimonio del secolo.

- Ho la gola secca a furia di pronunciare "No comment".. e quelli non accennano a mollare, sono peggio di un branco di avvoltoi! - esclamò Judith, accasciandosi sulla poltrona di fronte alla scrivania di Hermione.

La donna sorrise appena, sepolta in mezzo ad una serie d'instabili cataste di fogli e cartelle.

- A quanti matrimoni stai contemporaneamente lavorando? - le chiese la segretaria, aggrottando la fronte davanti a quel casino: e dire che Hermione era una maniaca dell'ordine!

- Ad uno solo. - rispose l'ex grifona, senza alzare gli occhi.

Judith impallidì: - Vuoi dire.. vuoi dire che tutti questi appunti sono.. sono per il matrimonio.. dei Malfoy?! - gridò allibita.

Hermione alzò lo sguardo su di lei: - Primo, potresti evitare di urlare? Ho già mal di testa per conto mio, non c'è bisogno che me lo aumenti. Secondo, sì, riguarda tutto il matrimonio più esclusivo dell'anno, anche se non so per quanto tempo ancora riusciremo a tenere a bada i giornalisti. E terzo, sbaglio, o hai del lavoro da fare? -

La segretaria arricciò il naso: - Ho capito, ho capito.. vado.. - borbottò, alzandosi e uscendo dall'ufficio del suo capo.

La donna si passò le mani tra i capelli, poi scivolò lungo la poltrona, posandovi la nuca sul bordo: Pansy le aveva inviato quello che, a suo dire, era solo una prima parte di tutto ciò che riguardava il suo matrimonio; di questo passo, Hermione avrebbe dovuto sdoppiarsi per riuscire a fare tutto.

E dire che non c'era nulla di semplice, a partire dalla lista degli invitati: la quasi signora Malfoy aveva invitato parenti e amici da tutto il mondo, nobili famiglie Purosangue provenienti dagli angoli più remoti del pianeta; peccato, però, che la maggior parte di quelle famiglie fosse in guerra con le altre, il che avrebbe spiegato come mai vivevano a distanze così marcate le une dalle altre. Cos'avrebbero fatto quando si sarebbero reincontrati tutti lì? Senza contare che avrebbe dovuto disporli in tavoli diversi, durante il rinfresco, tenendo però anche conto del grado di parentela che avevano con la sposa.. insomma, un disastro .

Hermione controllò l'ora: aveva iniziato a lavorare alle 8 quella mattina, ed erano già le 2 del pomeriggio. Non c'era da stupirsi se stava morendo di fame! La donna decise di uscire, e di approfittarne per passare al San Mungo, da Harry: avrebbe mangiato qualcosa tornando indietro.

Stava quasi per uscire, quando decise di portarsi dietro un pò di lavoro: all'amico piaceva sempre vederla al lavoro, e forse così sarebbe riuscito a distrarlo un pò.

                                                                               ***

- Principessa, che bello vederti! -

Hermione sorrise, baciando l'amico sulla guancia e sedendosi su una scomodissima sedia di fianco al letto: - Come ti senti oggi, Harry? - gli chiese, preoccupata.

Lui rise: - Merlino, Hermione, sei tesa come una corda di violino! Ti vuoi rilassare? Sto benissimo, ma Malfoy insiste che devo rimanere qui.. anche se, se fosse per me, mi dimetterei oggi stesso! -

Lei scosse la testa: - E' un Medimago, sa quello che fa. E tu cerca di ascoltare ciò che ti dice, va bene? - lo ammonì, cercando di nascondere la malinconia che, come sempre quando affrontavano certi argomenti, adombrava i suoi occhi.

Harry annuì: - Cos'hai lì? - le chiese subito, per distrarla.

- Ho pensato che potevo farti divertire un pò.. sono gli appunti del matrimonio di Malfoy. Anzi, per essere esatti sono solo una parte infinitesimale degli appunti che Pansy mi ha spedito questa mattina. - disse lei, con una smorfia.

Lui ridacchiò: - E' così terribile? -

Hermione sospirò, annuendo: - E' un incubo, non ho mai avuto tanta roba da fare per un solo matrimonio.. non ce la farò mai.. - gemette, sconsolata.

- Certo che ce la farai, sei la migliore. - la rassicurò Harry, guardandola negli occhi - Hermione, sei la persona più in gamba che conosca. Puoi fare tutto ciò che vuoi, lo sai. Non lasciare che il passato influenzi il tuo presente. -

L'ex grifona abbassò lo sguardo, annuendo: l'amico aveva maledettamente ragione, non doveva lasciarsi buttare giù da qualche ostacolo. Ce l'aveva sempre fatta egregiamente, e ci sarebbe riuscita anche questa volta.

- Allora, credevo volessi farmi divertire! - esclamò Harry, con un sorriso.

L'amica annuì, prendendo i suoi appunti: - Ora ti spiego perchè sarò costretta ad uccidere qualche parente di Pansy, al fine di evitare una guerra a suon di tartine. - disse, con tono melodrammatico.

Harry ridacchiò, sistemandosi meglio sui cuscini: - Sono pronto, racconta! -

                                                                              ***

- Buongiorno signor Malfoy. -

L'uomo accennò un cenno di saluto all'infermiera, sistemandosi il camice bianco e dando un'occhiata alla cartella con le informazioni sui pazienti: aveva passato tutta la mattina all'Università di Medimagia, a Bristol, a tenere una conferenza sulle Infezioni da Maledizioni e Veleni Rari, ed era esausto; come se non bastasse, non aveva nemmeno avuto il tempo di mangiare, ed ora, oltre alla stanchezza, anche la fame si faceva insistentemente sentire.

Draco decise di iniziare subito il suo giro d'ispezione: fortunatamente, se così si poteva dire, per lui, solo i pazienti più gravi erano affidati alle sue cure, il che significava avere un numero di casi molto ridotto seppur decisamente più impegnativo; quel pomeriggio, infatti, avrebbe dovuto controllare solo tre pazienti, tra cui l'eroe del mondo magico, Mister Harry Il-Bambino-Che-E'-Sopravvissuto-Ancora-Non-Si-E'-Capito-Come Potter. Non che non gli dovesse nulla, anzi: se non fosse stato per lui, probabilmente sarebbe morto già da un pezzo; tuttavia, nonostante l'ex Grifondoro gli avesse salvato la vita durante l'ultima battaglia, non riusciva ad assumere un atteggiamento serio davanti a lui, e finiva sempre per stuzzicarlo in qualche modo.

Dopo aver visitato un uomo afflitto da danni al cervello causati da un'esposizione prolungata alla Maledizione Imperius, un pò come i genitori di Neville Paciok, il Grifondoro sfigato che durante l'ultima battaglia aveva finalmente dimostrato di essere stato smistato tra i grifoni per un motivo, e una donna con gravi danni fisici, soprattutto alla colonna vertebrale a causa di una serie di Maledizioni Cruciatus, al Medimago rimase solo un paziente da visitare.

Quando Draco aprì la porta della stanza di Harry, rimase per qualche istante senza parole: accanto al letto di Potter, la Granger rideva di gusto; la testa, reclinata all'indietro, lasciava scoperto il collo bianco e invitante, che sembrava chiedere solo di essere morso. Un fascio di luce le inondava di riflessi dorati i capelli catani, arricciati in morbide onde. Ma ciò che più lo colpì furono le sue labbra: rosse, carnose, estremamente sensuali, appena dischiuse. La Mezzosangue sembrava un angelo tentatore.

- Malfoy, ti sei incantato? - lo schernì Harry, e Hermione si volse verso di lui.

Fuoco e ghiaccio s'incontrarono e si fusero in un solo sguardo, e il Medimago sentì un'improvvisa attrazione per la donna che, fino a qualche anno prima, non aveva fatto altro che prendere in giro.

- Come stai, Potter? - gli chiese,dissimulando l'espressione stupita ed eccitata che aveva avuto fino a qualche secondo prima.

- Molto peggio, ora che ti vedo. - rispose il grifone, ridacchiando, sotto l'occhiata severa di Hermione.

- Buon pomeriggio, Granger. - la salutò Draco, del tutto distaccato: eppure, fino a qualche secondo prima, le era parso di leggere un sentimento diverso nei suoi occhi di ghiaccio.

- Buon pomeriggio a te, Malfoy. Vuoi che esca, mentre tu visiti Harry? - gli chiese, alzandosi.

Il Medimago annuì, e Hermione, dopo aver sorriso all'amico, uscì dalla sua stanza; la donna si sedette su una poltroncina della sala d'aspetto, accavallando le gambe. I suoi pensieri, del tutto autonomamente, si concentrarono su Malfoy: inutile negare che era bello, d'altronde lo era sempre stato, anche a scuola; ora, però, i lineamenti infantili avevano lasciato il posto a tratti virili, un pò come quelli di suo padre. I capelli erano più lunghi, gli sfioravano il collo e gli coprivano in parte gli occhi.

Gli occhi, che non erano cambiati di una virgola rispetto a qualche anno prima: erano sempre freddi, glaciali, e conferivano al suo volto un aura di fascino e mistero. In quanto al fisico, beh, non c'era molto da dire: era perfetto, alto e muscoloso al punto giusto, almeno da quello che lei aveva potuto constatare.

Hermione si morse il labbro, e arrossì: un pò perchè stava facendo dei pensieri non propriamente casti su un uomo sposato, o quasi, e un pò perchè.. insomma, era di Draco Malfoy che si stava parlando!

- Granger, puoi rientrare se vuoi. - la voce del Medimago la riportò alla realtà, e la donna si alzò di scatto.

- Grazie. Come sta? - gli chiese, evitando d'incrociare il suo sguardo: si sentiva ancora a disagio per i pensieri fatti precedentemente, e sapeva che, se l'avesse guardato negli occhi, sarebbe certamente arrossita.

Malfoy alzò le spalle: - I valori sono nella norma, anche se molte delle sue ferite sono ancora piuttosto gravi.. insomma, è fuori pericolo, ma ancora molto lontano dall'essere dimesso. - le disse, studiandola.

La Granger era bella: sembrava una bestemmia definire in quel modo una Mezzosangue ma, a parte il fatto che lui a tutta quella storia di Purosangue e Mezzosangue non ci credeva più molto, non c'erano altri aggettivi che potessero parlare di lei; oltre al viso, con quegli occhi in grado di leggerti l'anima e quelle labbra fatte per baciare, il suo corpo era estremamente eccitante. Curve al posto giusto, sapientemente sottolineate da un tailleur color pesca, e due gambe da favola, coperte da calze così sottili da farle sembrare nude.

Draco si ritrovò a pensare che, in fondo, avrebbe potuto prestare più attenzione alla donna quando erano a scuola, e che sicuramente era piena di uomini che le giravano intorno.

- Hai pranzato? -

Hermione sbattè le palpebre: cosa?

- Hai pranzato? - le chiese nuovamente lui, incapace di controllare le parole che gli uscivano dalle labbra.

La donna fece per rispondere, dicendo che aveva mangiato prima di venire al San Mungo, quando il suo stomaco rispose per lei con un sonoro brontolio.

Avvampando, l'ex grifona vide Malfoy sorridere: - Andiamo, tanto anch'io non ho ancora toccato cibo. Ti offro il pranzo. - le disse, prendendola per un braccio e spingendola fuori dalla sala.

- Ma.. ma.. e Harry? - balbettò la donna, incapace di puntare i piedi e fermarsi.

- Starà benissimo anche senza di te, in fondo è di Potter che stiamo parlando. - rispose lui, senza voltarsi.

Hermione fissò l'uomo che le camminava di fianco, e che le stringeva un braccio: non ce ne sarebbe stato bisogno, perchè lei teneva tranquillamente il suo passo e non sembrava avere intenzione di opporsi, eppure la sua stretta non accennò a diminuire. E chissà perchè, alla donna non dispiacque per niente.

                                                                              ***

- Sei incredibile, lo sai? -

La donna lo baciò dolcemente sulle labbra, accompagnando con quel gesto le parole appena pronunciate.

Lui le sorrise, accarezzandole i capelli: - Non possiamo andare avanti così, te ne rendi conto? Tutto questo dovrà finire prima o poi. - le disse, malinconico.

- So bene qual'è il mio destino, e sono pronta ad adempiervi senza fiatare: ma finchè quel momento non arriverà, voglio vivere liberamente quello che rimane della mia vita. - replicò lei, sgusciando fuori dal letto e indossando una preziosa vestaglia di seta bianca.

- Potresti rifiutarti, lo sai bene. - disse l'uomo, osservando l'indumento coprire le sue curve.

Lei sorrise amaramente: - Sì, dopodichè verrei diseredata.. e lui con me. Non possiamo rifiutarci, non ne abbiamo la facoltà. E' inutile farsi illusioni. - asserì, gelida.

- Sì, forse hai ragione. - disse lui, con un sospiro - Ma io ti amo, Pansy. Che posso farci? - aggiunse.

La donna lo guardò e, sedutasi sul letto, si accoccolò accanto a lui, poggiando la guancia sul suo petto: - Ti amo anch'io, Blaise. Ma devo sposare Draco, sono promessa a lui da quando sono nata, probabilmente anche da prima.. è il mio destino. - mormorò, lasciando che dalla sua voce trasparisse il suo dolore.

Blaise le alzò il viso: - Io troverò il modo di liberarti da questo destino, vedrai. - le disse, baciandola dolcemente le labbra - Fidati di me. -

                                                                              ***

- Credevo che andassimo alla mensa del San Mungo, o qualcosa del genere. -

Draco storse il naso: - Ti prego, Granger. Ti sembro il tipo che mangia in mensa? Io non sono mica uno sporco babbano, io ho classe. - commentò, pentendosi subito dopo di ciò che aveva detto.

Hermione lo fissò, gelida e ferita: - I miei genitori sono sporchi babbani, e hanno mangiato in mensa molto spesso. Eppure non sono mai morti d'infezione o cose del genere. - asserì, cercando di controllare la voce che tremava per la rabbia.

Lui sospirò, alzando le mani in segno di resa: - Sono stato uno stronzo, hai ragione. Perdonami. - le disse, mentre lei sgranava gli occhi.

- Mi hai chiesto scusa?? - esclamò, incredula.

Draco sbuffò: - Non ti ci abituare, okay? Semplicemente so riconoscere quando sbaglio. - commentò, alzando il mento con aria di sfida.

Lei fece un sorrisetto: - Deduco che non sei più il ragazzino viziato che ho conosciuto a scuola, allora. Lui non si sarebbe mai scusato per aver avuto torto, probabilmente non l'avrebbe ammesso nemmeno a se stesso di aver sbagliato. - gli disse, studiando il suo volto e cercando di scoprire cosa gli passasse per la testa.

- Sono una persona diversa, sì. E francamente, tutta quella storia della nobiltà di sangue mi ha stufato da parecchio: insomma, guardati. Sei una Mezzosangue, eppure sei sempre stata più intelligente di me o di qualunque altro Purosangue a scuola. Mi sembra ovvio che non è poi così rilevante da chi si discende. - asserì, lasciando Hermione piacevolmente colpita.

Era cambiato davvero, per pensarla in quel modo: era una bella sorpresa constatare che, in fondo, si poteva parlare tranquillamente con lui.

- Sai già cosa ordinare? - le chiese, studiando il menu.

- Torta di mele. - affermò lei, senza pensarci.

Draco ghignò: - Intendevo prima del dolce, Granger. - precisò.

Hermione avvampò, e si morse il labbro: - Scusa, l'ho detto senza pensarci.. è una specie di tradizione che abbiamo io e Harry.. quando pranziamo insieme, ordiniamo all'incontrario, partendo dal dolce e finendo con l'antipasto. - gli spiegò, imbarazzata.

Malfoy rimase in silenzio per qualche istante, poi fece segno al cameriere di avvicinarsi: - Una fetta di torta di mele, e un tartufo al cioccolato, grazie. - ordinò, e l'uomo lo guardò confuso.

- E' sicuro, signore? Vuole.. vuole direttamente il dolce? - gli chiese, incerto.

L'ex serpeverde lo gelò con un'occhiata: - Sì, non mi sembra di chiedere troppo. E una bottiglia di bianco, uno Chardonnay  annata 1983, se possibile. -

Il cameriere annuì, allontanandosi, e Hermione lo guardò piacevolmente sorpresa: - Non eri obbligato a.. insomma.. -

Lui la interruppe: - Lo so. Mi andava. - rispose, alzando le spalle.

Non aveva mai fatto una cosa del genere, mai. E se l'avesse visto fare, si sarebbe messo a ridere: iniziare dal dolce, ma che senso aveva? Eppure l'aveva appena fatto. Per lei. Perchè era bello vederla sorridere per la sorpresa. E perchè era bello conoscere le sue abitudini.

- Ma che mi prende? Sto lavorando troppo, è evidente. - si disse l'uomo, scuotendo la testa.

- E così ti piace il cioccolato. - commentò Hermione, con un sorriso - Piace tanto anche a me, ma quando esco a mangiare fuori ordino sempre la torta di mele. - aggiunse, maledicendosi subito dopo: cosa potevano interessare a uno come Malfoy delle informazioni su quali fossero i suoi gusti? Meglio chiudere la bocca.

Il cameriere portò le loro ordinazioni, e riempì di vino i loro bicchieri: - Vogliamo fare un brindisi? - disse Draco.

- A cosa? -

Lui sorrise: - Alla tua bravura nell'organizzare il matrimonio perfetto, e alla mia bravura nel far tornare Potter quello di prima. - disse, e lei rise. I loro bicchieri tintinnarono a contatto l'uno con l'altro, e i due bevvero qualche sorso di quello che, Hermione dovette ammetterlo, era un ottimo vino.

- Allora, tu e Potter state insieme? - le chiese Malfoy, terminato il brindisi.

L'espressione di Hermione a quella domanda non era paragonabile a quella di lui, che si chiese immediatamente da dove gli fosse uscita una cosa del genere: soprattutto perchè, in effetti, era davvero ansioso di conoscere la risposta.

- Ma che ti salta in mente, Malfoy?? Io e Harry siamo solo amici, praticamente siamo come fratello e sorella! Non riuscirei mai a considerarlo in un altro modo!! - esclamò lei, scioccata.

- Non scaldarti, Granger. La mia era semplice curiosità. - le disse lui, emettendo un impercettibile sospiro di sollievo - Volevo solo sapere se hai un fidanzato, tutto qui. - aggiunse, con un'alzata di spalle.

- Beh.. - disse lei, mordendosi il labbro - Io e Ron.. -

Draco alzò la testa di scatto: lei e Lenticchia.. cosa?!

- Noi.. siamo stati insieme.. ma poi ci siamo allontanati.. sai com'è, lui sempre in viaggio con la squadra di Quidditch, io impegnata col mio lavoro.. ma ora.. non lo so, nell'ultimo periodo ci siamo riavvicinati.. anche se ovviamente è ancora presto per fare ipotesi. - gli spiegò, evitando accuratamente il suo sguardo.

Malfoy, dal canto suo, era molto vicino alla distruzione del bicchiere che teneva in mano: Lenticchia?? Lenticchia???? Lei e Lenticchia?!? Già era inaccettabile che lui fosse un famoso portiere di Quidditch.. ma lui insieme alla Granger.. ma per favore!!

- Figuriamoci. - mormorò, mentre Hermione aggrottava la fronte.

- Cosa vorresti dire? - gli chiese, incuriosita e, stranamente, sulla difensiva.

Draco sbuffò: - Ma dai, Granger! Sei incredibilmente bella, potresti avere chiunque.. perchè proprio Lenticchia? Ti meriti di meglio! -

La donna lo fissò, mentre nella sua testa rieccheggiavano due sole parole: incredibilmente bella.

- Pronto, ci sei? - le chiese lui, sventolandole una mano davanti alla faccia con un sorrisetto.

L'ex grifona si riprese: - Io.. ehm.. sì, certo. Cambiamo argomento, per favore? - disse, abbassando la testa.

Lui annuì, registrando mentalmente il fatto che lei aveva preferito lasciar cadere l'argomento: non che avesse importanza, non erano certo affati suoi con chi usciva la Mezzosangue!!

........ e comunque, avrebbe potuto risollevare la questione in seguito.

- Tieni. - disse Hermione, e Draco si ritrovò davanti alla bocca una forchetta con della torta di mele - Assaggiala. -

- Io ho già il mio dolce. - replicò lui, confuso.

La donna rise: - Lo so. E' per farti assaggiare il mio. - rispose, e l'uomo se la portò alle labbra. Era ottima.

- Buona, vero? - disse lei, con un sorriso dolce; poi, abbassò lo sguardo sul tartufo di lui: - Me lo fai assaggiare il tuo? -

Draco la guardò: avrebbe dovuto.. imboccarla?? Non era già abbastanza che se lo fosse lasciato fare? Hermione attese, e lui, nonostante il suo cervello gli urlasse di non farlo, di non rendersi ridicolo (- Sei un Malfoy, per Salazar Serpeverde! -), lo fece: prese una cucchiaiata di tartufo, e l'avvicinò alle labbra di lei.

La bocca di lei catturò il cucchiaino, e il dolce sapore del cioccolato la riempì: - Mmhh, è buonissimo! - esclamò, gioiosa.

Lui annuì, concentrandosi sul suo dolce: all'improvviso, per qualche strana ragione, non voleva che il matrimonio fosse organizzato in fretta. Anzi, voleva che procedesse tutto molto lentamente.

- Allora, Malfoy, parliamo un pò del tuo matrimonio? - disse Hermione, assumendo un tono professionale.

Per tutta l'ora e mezza successiva, tra una portata e l'altra, i due parlarono dell'organizzazione dell'evento, con la donna che esponeva e proponeva possibili realizzazioni della cerimonia e del rinfresco, e lui che contestava ogni sua parola.

- Cavolo, Malfoy! Non ti sta bene niente, a questo punto mi tocca ricominciare tutto daccapo, e ci vorrà un sacco di tempo! -

- E' esattamente ciò che voglio. - pensò Draco, alzando contemporaneamente le spalle - Non è un mio problema, Granger, d'altronde è una tua prerogativa quella di soddisfare il cliente. - rispose, con un ghigno.

Hermione sospirò: - Ti rendi conto che, per rifare tutto come vuoi tu, dovremo passare molto tempo insieme? - gli chiese, con la voce che tremava leggermente.

O porco Merlino.. si stava.. non era possibile.. si stava davvero.. eccitando???

- E' un problema per te, Granger? - le chiese lui, con voce improvvisamente roca.

La donna scosse la testa, tentando di mantenere la lucidità: - Non se mi offri sempre pranzi così. - rispose, nel tentativo di alleggerire l'atmosfera.

Draco ghignò: - Va bene, ci sto. In fondo, è un piccolo prezzo da pagare per ottenere il matrimonio perfetto. -

Hermione sorrise, poi sospirò: - Si è fatto tardi e devo tornare in ufficio, non posso lasciare la mia segretaria da sola per tutto il pomeriggio. Ad ogni modo, penso di venire a trovare Harry, prima di tornare a casa. - disse, alzandosi.

Lui la imitò: - Sì, anch'io devo tornare in ospedale. Allora ci vediamo più tardi, Granger. - disse, allungandole la mano.

Lei la fissò per qualche istante, incerta, poi la strinse e, con un sorriso, si avviò verso la porta.

- Ah, Malfoy? - lo chiamò, voltandosi con la mano già sulla maniglia.

- Sì? -

La donna fece un sorrisetto: - Sono Hermione. - precisò, uscendo dal locale piena, chissà come mai, d'euforia.

 

Così si conclude il secondo capitolo: che ne pensate di come si stanno evolvendo le cose??? Spero ne siate contenti!! ^^ Purtroppo questa sera non ho molto tempo per ringraziarvi singolarmente, ma spero che mi perdonerete e io prometto di rifarmi al prossimo capitolo!! ^^ Un grazie particolare alle 10 persone che hanno recensito lo scorso capitolo, e alle 49 persone che hanno già aggiunto la storia tra i preferiti, mi rendete molto felice!! ^^ Come vedete l'atomosfera tra i due sta lentamente evolvendosi, e dovranno accaderne ancora delle belle! ^^ Spero di trovare come sempre i vostri commenti, ci conto!! ^^

Alla prossima!!

Xevias

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Mio

Draco chiuse la cartella clinica che stava esaminando di scatto, alzandosi in piedi: non riusciva a spiegarsi cosa gli era preso, per quanto si sforzasse non riusciva a capire come gli era saltato in mente di comportarsi in quel modo con la Granger.

Si erano imboccati, per Merlino! In un luogo pubblico!! Forse la Granger era abituata a quelle specie di effusioni con i suoi amici.. ma perchè le era andato dietro, assecondandola?? Rischiava di perdere la faccia per una stronzata del genere! Il Medimago non volle nemmeno provare a pensare a cosa sarebbe successo se qualche fotografo li avesse immortalati insieme, in quel momento, e avesse sbattuto il tutto in prima pagina, sulla Gazzetta del Profeta: sarebbe stato un disastro, uno scandalo!

Doveva darsi una regolata, bloccare il tutto sul nascere.. ma poi, cosa c'era da bloccare? Certo, si sentiva fisicamente attratto da lei.. e allora? Non era ancora sposato, una scappatella avrebbe anche potuto permettersela. O no? Insomma, voleva bene a Pansy, ma esserle fedele per tutta la vita.. quel ruolo lo sentiva un po' troppo stretto per la sua personalità, senza contare che, era pronto a mettere le mani sul fuoco, la donna non gli era certo fedele: sapeva bene a chi era legato il suo cuore, non era certo uno stupido. Se lei poteva permettersi di andare a letto con Blaise, l'uomo che amava davvero, lui avrebbe anche potuto andare a letto con la Granger, se le circostanze gliene avessero fornito l'occasione.

- .... ma cosa sto dicendo?! Andare a letto con la Granger?!? - pensò l'uomo, sconvolto da quelli che erano i suoi stessi pensieri: doveva assolutamente cancellare gli avvenimenti di quella giornata, e concentrarsi su due cose. Prima di tutto, il lavoro. E secondo, il suo matrimonio.

Avvenimento che a causa della sua impulsività, accidenti a lui, avrebbe dovuto organizzare gomito a gomito con la Granger.. ed era stato lui a volerlo!

- Sei un idiota, Draco Malfoy. Un autentico, completo, irrecuperabile idiota. - si disse ad alta voce, scuotendo la testa.

- Nonostante io sia totalmente d'accordo con te, caro il mio Medimago, spero che tu riesca a recuperare un po' di cervello: Harry ha bisogno di te. -

La voce che, divertita e leggermente ironica, aveva parlato alle sue spalle, lo fece voltare: Hermione lo osservava con un sorrisetto sulle labbra, un'espressione serena anche se leggermente stanca sul viso.

- Di nuovo qui? - le chiese lui, avvicinandosi.

La donna alzò le spalle: - Giornata relativamente tranquilla, sembra che i miei clienti siano contenti, almeno per oggi, di ciò che ho organizzato per loro. - spiegò lei - Fortuna che non sono tutti come te. - aggiunse, lanciandogli un'occhiata eloquente.

Draco la fissò fingendo innocenza, e insieme si avviarono verso la stanza di Potter: - Come sapevi dov'è il mio ufficio? - le chiese lui, mentre camminavano.

- Me l'ha detto un'infermiera, è stata molto gentile. Ha detto che eri chiuso lì dentro da un'ora. - rispose lei, mentre lui malediceva l'assoluta mancanza di privacy all'interno dell'ospedale.

- Cos'ha Potter? - chiese ancora Draco, cambiando argomento.

- Ora te lo dirà lui, a me non ha voluto dire niente. - disse Hermione, entrando per prima nella stanza.

Il Medimago entrò, e venne subito raggiunto da un'occhiata di Potter, che interpretò all'istante: - Granger, vai fuori. Devo fare degli esami al tuo amico, e ho bisogno di rimanere solo. - disse alla donna, tentando di fingere assoluta indifferenza.

Hermione si morse il labbro, intuendo qualcosa, ma fece come le era stato detto; Draco attese che la porta si chiudesse dietro le spalle della donna, poi si rivolse al suo paziente: - Che succede? - gli chiese, serio.

Harry si alzò appena, invitando il ragazzo a sfilargli la camicia bianca che gli copriva il petto: dopo che il Medimago l'ebbe fatto, l'ex grifone si accasciò sui cuscini, dando modo a Malfoy di osservare con orrore le ferite, coperte di una sostanza nera.

- Fanno un male cane: che diavolo è questa roba? - chiese Potter, con una smorfia.

Draco le studiò con occhio critico, evitando di toccarle per incrementare il dolore dell'uomo: - E' una sostanza infettante, solitamente posta sotto le unghie dei Lupi Mannari. Viene usata per paralizzare le vittime e permettere ai Lupi di morderle più agevolmente, ma per tua fortuna la sostanza ha fatto presa sulle ferite solo adesso. Non sarà un lavoro divertente, ma penso di poterti curare senza troppi sforzi: a quanto pare il mondo non rimarrà senza il suo Eroe preferito. - commentò il Medimago, non senza una punta di sarcasmo.

Harry sorrise lievemente, emettendo un sospiro di sollievo: - Meno male che non si tratta di qualcosa di grave, altrimenti Hermione sarebbe diventata isterica. - commentò, facendo ghignare l'ex serpeverde.

- Fammi capire: hai le ferite completamente ricoperte di nero, per quanto ne sai potresti essere in punto di morte.. e l'unica cosa di cui t'importa è che la Granger possa preoccuparsi per te? - gli chiese Malfoy, col sopracciglio alzato.

Harry annuì: - So che per te è inconcepibile, Malfoy, ma io voglio bene a Hermione, è la mia migliore amica. E credimi se ti dico che l'ultima cosa di cui ha bisogno è ulteriore stress. - rispose, considerando chiuso l'argomento.

Ma Draco non voleva che il discorso cadesse, non quando aveva una domanda che gli frullava in testa da quando aveva incontrato la Granger, in quel bar: - Riguarda il suo lavoro, vero? Andiamo Potter, a me puoi dirlo. Giuro che non lo dico a nessuno. - disse Malfoy, con un ghigno - Tanto è di una Mezzosangue che stiamo parlando, a chi vuoi che importi? - aggiunse, prima di riuscire a fermarsi.

Mezzo secondo dopo, l'uomo si maledisse: da dove gli era uscita quella frase?! Lui non la pensava nemmeno!

Il volto di Harry s'irrigidì, Draco potè percepire la furia che stava crescendo in lui: - Sono le persone come te ad aver distrutto i suoi sogni. Mi fai schifo, Malfoy. Esci dalla mia stanza, per favore: vorrei riposare. - sibilò a denti stretti.

Il Medimago annuì e uscì, senza ribattere: Potter aveva ragione ad essere arrabbiato con lui, poteva anche risparmiarsi di dire certe cose. Quello che però non riusciva a capire, era ciò che l'ex grifone gli aveva detto: "Sono le persone come te ad aver distrutto i suoi sogni" .. ma che diavolo aveva voluto dire?

- Malfoy.. come sta? E' grave? - gli chiese Hermione, torcendosi le mani dalla preoccupazione.

L'uomo scosse la testa: - No, Granger. Puoi stare tranquilla. - le rispose, sentendosi un verme. Era strano: l'aveva insultata per sette anni, senza mai provare rimorso. Eppure ora, dopo quello che aveva detto a Potter, si sentiva uno schifo: non riusciva nemmeno a guardarla in faccia.

- Va.. va tutto bene? - gli chiese ancora, notando la sua espressione di.. rimorso?

Draco annuì: - Sì, tutto a posto. Torna pure dal tuo amico. - sbottò lui, oltrepassandola velocemente e lasciando Hermione totalmente confusa. La donna entrò nella stanza dell'amico, con un sorriso.

- Ehi.. stai bene? Cos'è successo con Malfoy? Aveva una faccia.. - gli chiese, sedendosi accanto a lui.

L'amico scosse la testa: - Niente, i nostri soliti battibecchi. Allora, dimmi di te: mi stavi parlando dei matrimoni di cui ti stai occupando, a parte quello dei Malfoy. Come vanno le cose? - le chiese, spostando l'argomento in territorio più tranquillo.

La donna alzò le spalle: - Non mi posso lamentare, sembra che si siano dati tutti una calmata, e io e Judith riusciamo a gestirli abbastanza bene. Certo, è dura.. ma, tutto sommato, me la cavo. - rispose, passandosi una mano tra i capelli.

Harry riflettè qualche istante prima di parlare: - Sai.. potresti ancora.. insomma, magari ora le cose sarebbero diverse, potresti farcela.. sono certo che ti prenderebbero, se solo.. - iniziò, titubante, ma lei lo interruppe subiro con un cenno della mano.

- So cosa vuoi dirmi, Harry. Lascia perdere, è meglio: va bene così. - asserì, terminando la discussione sul nascere.

L'uomo sospirò, ma annuì: in fondo non poteva costringerla, era giusto che facesse ciò che si sentiva. L'amica gli fece compagnia fino al tardo pomeriggio, quando lasciò l'ospedale con la promessa di tornare l'indomani.

Quella sera, a casa da sola, Hermione ripensò alle parole di Harry: aveva cercato di non pensarci, di non prendere nemmeno in considerazione l'idea di tentare di nuovo. Eppure...

*****

- Ma quanto ci mettono? - si chiese Hermione, mordendosi le labbra.

Era da due ore che la commissione era riunita in quella stanza, due ore in cui lei non aveva potuto far altro che aspettare e chiedersi cosa ci fosse di così complicato da discutere per tenerli impegnati tutto quel tempo.

La porta si aprì di colpo, e la donna che l'aveva fatta accomodare fuori le fece cenno di entrare: il momento era giunto, allora. Finalmente avrebbe saputo cos'avevano deciso.

A dire il vero, era abbastanza fiduciosa: l'esame era andato benissimo, inutile fingere di non saperlo. Era stata la migliore, non c'erano motivi per cui la rifiutassero.. ma allora perchè ci avevano messo così tanto tempo a decidere?

- Signorina Granger, si accomodi. - le disse l'esaminatore più vecchio, indicandole con un cenno della mano la sedia posta davanti alla commissione - Dunque, lei ha seguito il corso di Medimagia per un anno, esatto? - iniziò l'uomo, e lei annuì.

- Sì, subito dopo la fine della scuola. - rispose lei, cercando di rimanere calma.

- Vedo che ha ottenuto delle ottime valutazioni, e che ha superato brillantemente gli esami. - proseguì lui, e Hermione sorrise: ormai non c'era più niente che potesse impedirle di entrare al San Mungo come tirocinante. Presto avrebbe fatto carriera, il suo sogno di diventare Medimaga si sarebbe realizzato, e..

- Sfortunatamente, nonostante la sua prova pratica sia stata ottima, ci troviamo costretti a rifiutare la sua domanda di lavoro. - disse l'uomo, mentre il sorriso sulle labbra della ragazza si congelava.

- Co.. come.. come ha detto, scusi? Ma.. ma ha detto lei stesso che ho superato brillantemente gli esami, e che la mia prova pratica è andata benissimo.. perchè rifiutare la mia domanda, allora? - chiese lei, con gli occhi che iniziavano a velarsi di lacrime: non era possibile, era un incubo!

L'esaminatore anziano cercò con lo sguardo l'aiuto dei colleghi: l'uomo seduto alla sua destra prese la parola, e si rivolse a Hermione: - E' per il suo sangue, signorina Granger. - le disse, palesemente a disagio.

- Il mio.. cosa?!? - urlò lei, alzandosi in piedi con uno scatto e facendo cadere la sedia a terra.

- Si calmi per favore, non vogliamo scenate. - disse una donna, seduta due posti alla sinistra dell'esaminatore anziano.

Lacrime di rabbia si riversarono sulle guance di lei: - Calmarmi?! Come faccio a calmarmi?! Mi state dicendo che non potrò mai essere una Medimaga perchè.. perchè sono una Mezzosangue?!? - urlò, scossa dal pianto.

Un uomo, seduto nell'ultimo posto a destra, sospirò: - Non dipende da noi, signorina Granger. Per quanto mi riguarda, sono convinto che sarebbe un'ottima tirocinante, e che potrebbe fare tantissima strada in pochissimo tempo. Purtroppo le strutture come il San Mungo sopravvivono grazie ai contributi di maghi e streghe che offrono generosamente parte dei loro soldi per contribuire al buon funzionamento dell'ospedale; questo li mette però nella posizione di poter avanzare delle, diciamo.. pretese, ecco.. nei confronti di chi vi lavora. - le spiegò, mentre lei continuava silenziosamente a piangere.

- E una di queste è la purezza di sangue di chi lavora in ospedale: il 99% delle Casate che versano regolamente galeoni per il San Mungo sono tutti Purosangue, quindi.. - aggiunse la donna che prima aveva invitato Hermione a calmarsi, ma lei non la fece finire.

- Va bene.  Ho capito. Scusatemi. - mormorò, uscendo dalla stanza.

Una volta fuori, Hermione cominciò a correre, la vista offuscata dalle lacrime, il cuore pieno di dolore: tutto ciò per cui aveva lavorato, le ore passate a studiare per perfezionarsi.. tutto inutile. Il suo sangue sporco, macchiato dall'impronta babbana, non le permetteva di salvare persone innocenti, come aveva sempre sognato.

Era finita. E, a quel punto, poco importava che Voldemort fosse stato ucciso: in un modo o nell'altro, era come se lui e le sue idee avessero vinto.

****

La donna chiuse gli occhi, sopraffatta dai ricordi che le spezzavano il cuore: Malfoy ce l'aveva fatta, d'altronde la sua famiglia Purosangue era un ottimo biglietto da visita ovunque.. chissà com'erano stati contenti quelli del San Mungo, quando lui aveva presentato domanda di lavoro.

Già, quelli come lui ottenevano tutto ciò che volevano: i vestiti firmati, i lavori più prestigiosi, matrimoni da favola.. Hermione si sentiva tanto la Cenerentola della situazione.

Solo che, in quel caso, la Fata Madrina sembrava essersi dimenticata di lei.

 

Si conclude così il terzo capitolo! Mi scuso per non aver potuto aggiornare subito, ma ho avuto un po' d'impegni.. comunque ora eccomi qua! In questa parte ho voluto curare un pò il punto di vista dei personaggi, so che di azione ce n'è poca.. ma ho svelato il mistero che avvolgeva il lavoro di Hermione, contenti?? ^^ Passo subito ai ringraziamenti:

Arwen_90: beh, io adoro le tue recensioni, quindi siamo pari! ^^ Su Harry e Hermione ti devo contraddire, sono legati solo da una profonda amicizia.. e ora che sai perchè la nostra ex grifona non è diventata una Medimaga come sognava, forse puoi capire un po' di più l'eccessiva affettuosità di Harry!! ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, fammi sapere!! ^^ Bacioni!! ^^

whateverhappened: in effetti con Pansy innamorata di un altro si creano molti meno problemi! ^^ Per quanto riguarda ciò che pensa Hermione.. beh, diamole tempo, no? ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo!! ^^ Baci!! ^^

mewlulu: o mammina.. mi hai fatto prendere un colpo col tuo urlo! ^^ Sono felice che le emozioni dei personaggi riescano ad emergere, in effetti mentre scrivo le scene io me le immagino nella mente, e cerco di riportarle su carta così come le vedo io.. è bellissimo sapere che ci riesco!! ^^ Draco.. beh, è Draco!! (e abbiamo detto tutto!! ^^) Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto!! ^^ Baci!! ^^

Stellyna_P: lo so, lo so.. svenivo anch'io mentre lo scrivevo! ^^ Draco è troppo bono.. magari potessi avere un dottore così!! ^^ Sì, Pansy e Blaise sono innamorati, anche se la loro situazione non è esattamente idilliaca.. Harry e Hermione li vedo troppo bene come fratello e sorella, con lui che la protegge e lei perennemente preoccupata.. ^^ Sono contenta che l'idea abbia avuto successo, potrei lanciare una nuova moda!! ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia, aspetto un tuo commento!! ^^ Baci!! ^^

VivianaRossa: le tue domande hanno ottenuto risposta, hai visto?? ^^ Beh, sognare l'happy ending è normale.. chi non lo vorrebbe?? ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo, baci! ^^

LiZzZie: ecco l'aggiornamento, che ne pensi? Spero ti piaccia, fammi sapere mi raccomando!! Bacioni!! ^^

Principessa89: ti ringrazio, come trovi questo capitolo?? Fammi sapere, ci conto!! ^^ Baci! ^^

fedy84: grazie mille, come vedi questo capitolo è più riflessivo, e ho voluto concentrarmi su Hermione.. ma spero ti piaccia ugualmente!! Fammi sapere, mi raccomando! Bacioni! ^^

madamina: ti ringrazio, sono contenta che il capitolo ti piaccia e che ciò che provano i personaggi arrivi fino a voi lettori! ^^ Come vedi in questo capitolo scopriamo il motivo per cui Hermione non ha realizzato i suoi sogni, e anche se non c'è molta azione, le cose iniziano lentamente ad evolversi. Per quanto riguarda l'idea del pranzo al contrario.. segreto! ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, fammi sapere che ne pensi!! ^^ Bacioni!! ^^

ladyrocker: ti ringrazio, anche se per ora più che di un'attrazione fatale si tratta di un reciproco interesse.. vedremo come si evolveranno le cose, non lo so nemmeno io! Baci! ^^

pei_chan: ma ciao bella!! ^^ Ormai quando vedo il tuo nome sorrido, anche prima di iniziare a leggere cosa mi hai scritto!! ^^ Inanzitutto grazie per i complimenti, mi fanno sempre piacere, ancora di più se me li fa una fan come te!! (sto cominciando ad esaltarmi troppo.. XD) Visto che ho risposto alla tua domanda? Che ne pensi di cos'è successo alla povera Hermione? A me fa tanta tanta pena.. (e pensare che è solo colpa mia.. ^^) Poi voglio dirti che non la prendo assolutamente come una critica, anche perchè è solo un'opportunità per migliorarmi: come puoi vedere, comunque, Draco si è già pentito del suo gesto avventato, dettato dall'impulsività.. perchè diciamolo, non è un comportamento da lui, vero? Anche se credo che centri molto l'attrazione fisica verso la nostra streghetta.. ^^ In ogni caso, passerà ancora un po' prima che le cose si smuovino completamente.. io ti ho avvisata! ^^ Così come ti avviso che pretendo una tua recensione: non puoi sottrarti, chiaro?? ^^ Bacionissimi!! ^^

Detto questo, non mi resta che rimandarvi all'aggiornamento della prossima settimana.. ah, per chi avesse ancora 10 minuti da dedicarmi, ho postato il primo capitolo di un'altra long, dal titolo "Devil's embrace - Un amore mortale" e mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, anche perchè è un genere molto diverso rispetto a questo.. ci conto!! ^^

Alla prossima!! ^^

Xevias  

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Mio

Solo una piccolissima precisazione.. questo capitolo è il mio regalo personale per Arwen_90: Tantissimi Auguri per i tuoi 18 anni!!!! ^^ Ci sentiamo in fondo, baci!! ^^

 

Hermione aprì gli occhi, stiracchiandosi leggermente: perchè non si poteva passare tutta la mattina nel letto? Era così bello stare al caldo!

Sbuffando, la donna uscì da sotto le coperte, sedendosi sul bordo del letto e rabbrividendo al contatto dei suoi piedi nudi sul pavimento freddo: aveva ancora un sonno terribile, la sera prima non era riuscita ad addormentarsi prima delle 2.. avrebbe tanto voluto dormire ancora un paio...

- Buongiorno Granger. - le sue riflessioni vennero interrotte da una voce familiare che le augurava il buongiorno, seguita da uno strillo della stessa ex grifona.

- Malfoy?!? Che diavolo ci fai in casa mia??? - esclamò lei, terrorizzata da quell'apparizione.

L'uomo ghignò, divertito: - La porta era aperta. Dovresti chiuderla a chiave di notte, non te l'ha mai detto nessuno? Ad ogni modo, quando ho visto che non era chiusa a chiave, ho pensato che qualcuno fosse entrato, così sono salito per controllare. Sei buffa quando dormi, lo sai? Hai un'espressione concentrata, sembra quasi che ti costi uno sforzo stare nel letto e sognare. - le spiegò, tranquillamente appoggiato contro il muro, le braccia incrociate all'altezza del petto.

Hermione, ripresasi dallo spavento, lo fissò accigliata: - Sì, grazie del consiglio. Mi spieghi che cavolo vuoi a quest'ora del mattino? - gli chiese ancora.

Lui si fece improvvisamente serio: - Ho bisogno di parlarti, Granger, ed è una cosa della massima urgenza. Non voglio più sposare Pansy. - le confessò, mentre lei sgranava gli occhi.

- Cosa?! Mi stai prendendo in giro? - esclamò, incredula - Ma.. ma.. perchè? Cos'è, ti sei lasciato prendere dal panico? Guarda che è normale, il matrimonio è un passo importante, e.. - iniziò a dire lei, ma lui la interruppe.

- Non è niente di tutto questo. Mi sono innamorato di un'altra donna, ed è lei che voglio sposare. - le disse, avvicinandosi a lei che, istintivamente, si era alzata per diminuire la distanza tra loro - Sei tu quella  che voglio sposare. - aggiunse, prendendola per la vita con un braccio e attirandola a sè, assaggiando le sue labbra e coinvolgendola in un bacio mozzafiato.

- Mi vuoi sposare, Hermione? - le chiese, guardandola dritto negli occhi.

- Sì.. - mormorò lei con un filo di voce, incredula ma immensamente felice - Sì, sì che ti voglio sposare! - esclamò, abbracciandolo.

- Ti amo, Draco. - gli disse con voce dolce, perdendosi nel suo sguardo.

- Non puoi dormire con tutto il lavoro che abbiamo da fare, anche se sei il capo! - esclamò lui, sbuffando.

La ragazza lo fissò, confusa: - Cosa...? -

- Hermione, svegliati!-

La donna aprì gli occhi a fatica, abbagliata dalla luce che le accecava la vista.

- Dovresti andare a dormire prima la sera, invece di fare le ore piccole.. guarda come ti riduci! Ti ho portato una bella tazza di cioccolata calda con doppia panna, anche se in questi casi sarebbe più azzeccato un bel caffè forte.. ti ha cercata Pansy Parkinson, mi ha lasciato detto di richiamarla. Coraggio, svegliati! -

Mentre Hermione allungava il braccio per prendere la tazza extra large di cioccolata, la sua bevanda preferita, e nel frattempo i suoi occhi si abituavano alla luce, la consapevolezza del sogno appena fatta la colpì come un torrente in piena: sì, perchè per quanto fosse sembrato reale, si era trattato soltanto di un sogno. E che sogno! Aveva sognato una proposta di matrimonio da parte di Malfoy, roba da matti!

Judith aveva ragione, era evidente che le ore piccole non le facevano affatto bene: prese un sorso della sua bevanda, lasciando che il sapore forte del cioccolato le inondasse la bocca, accompagnato da quello dolce della panna; quel matrimonio stava iniziando a complicarle un po' troppo la vita, per i suoi gusti. Avrebbe dovuto accelerare le cose, far sposare in fretta la "coppietta felice", e riprendere la sua tranquilla, monotona, tutt'altro che eccitante vita.

Cosa le aveva detto la sua segretaria? Ah sì, di richiamare Pansy: chissà cosa voleva ancora.. magari tutti i suoi parenti avevano declinato l'invito al matrimonio! Almeno non avrebbe dovuto temere un massacro durante il rinfresco. No, probabilmente sarebbe stato qualcosa di inutile, un piccolo dettaglio insignificante che, per una donna come la Parkison, avrebbe potuto compromettere l'intera cerimonia: e che per lei, la wedding planner, diventava un pericolo da scongiurare ad ogni costo.

Con aria rassegnata, e chiedendosi da quando le famiglie Purosangue si erano convertite all'uso del telefono babbano, Hermione compose il numero di Pansy: ancora non sapeva quanto il sogno che aveva fatto avrebbe condizionato tutta la sua giornata.

                                                                              ***

La barba corta gli conferiva un aspetto più rilassato, donandogli qualche anno in più di quelli che, solitamente, dimostrava: non amava andare a lavorare senza essere perfettamente rasato, ma quel giorno non aveva avuto tempo di curare il suo aspetto. Due emergenze in piena notte l'avevano costretto a lasciare casa sua per correre al San Mungo, e quella mattina, dopo ore passate a curare i suoi pazienti più gravi, il suo look da Medimago perfetto aveva lasciato il posto a quello di uomo esausto.

Come se non bastasse, la sua concentrazione sul lavoro aveva iniziato a subire un brusco calo da quando qualcuno, anzi, per la precisione qualcuna, aveva preso l'abitudine di andare a trovare il suo migliore amico in ospedale ogni santo giorno.

- Buongiorno, Potter. -

L'uomo disteso nel letto sorrise divertito: - Dovresti vedere la tua faccia, Malfoy. Sembri un barbone. - commentò a mò di buongiorno.

L'ex serpeverde gli lanciò un'occhiataccia, prima di controllare le sue ferite: - Come ti senti oggi? - gli chiese, mantenendo un'aria professionale.

Harry alzò le spalle: - Se non faccio caso al fatto che sono coperto di ferite nere e che bruciano ogni volta che mi muovo, sto alla grande. - rispose, cercando di sdrammatizzare.

Draco si concesse un lieve sorriso, mentre studiava la cartella dell'ex grifone: - Bene, direi che i valori sono nella norma, il che significa che a partire da questo pomeriggio possiamo iniziare la cura per eliminare questa roba dal tuo corpo. - lo informò, e l'uomo sorrise soddisfatto.

- Ah, Potter.. vorrei scusarmi con te. - aggiunse Malofy con noncuranza, mentre Harry spalancava gli occhi.

- Tu.. scusarti?! - esclamò, allibito.

Lui annuì, infastidito dal comportamente dell'uomo: - Sì Potter, scusarmi. E chiudi la bocca, sembri un imbecille. Più del solito, intendo. - gli disse, cercando di non pensare a quanto quell'affermazione gli fosse costata - Comunque, volevo scusarmi per quel commento di ieri sulla Granger. Potevo risparmiarmelo, è stato di pessimo gusto. - aggiunse, spiegandosi.

Harry fece un sorrisetto: - Sei scusato, Malfoy. E ringrazia che non posso alzarmi da questo letto, altrimenti te l'avrei fatta pagare molto cara. - gli disse, con aria di sfida.

- Come no, Potter. - rispose l'ex serpeverde con un ghigno; poi, abbassando lo sguardo, riprese - E' che.. so che può sembrarti assurdo, in effetti lo è, ma.. io voglio davvero sapere cos'è successo alla Granger. E non per una semplice curiosità.. insomma, lei era la migliore! Non credo proprio che diventare un'organizzatrice di matrimoni fosse il suo sogno più grande, perciò.. che le è successo? -

L'uomo sospirò, riflettendo: Hermione aveva detto la verità soltanto a lui, non se l'era sentita di parlarne nemmeno a Ron e a Ginny; dirlo a Malfoy sarebbe stato un profondo tradimento nei confronti della fiducia che la donna aveva riposto in lui. D'altronde, però, gli occhi dell'ex serpeverde brillavano di sincerità, voleva davvero capire: chissà, magari una volta scoperta la verità Malfoy avrebbe potuto anche aiutarla..

- D'accordo, ti dirò tutto. - disse Harry, al termine delle sue riflessioni, e raccontò all'uomo quello che l'amica aveva passato.

Draco lo ascoltò in silenzio, muovendo la testa in ogni tanto per far capire a Potter che lo stava seguendo: era meglio che tenesse la bocca chiusa, per non dire ciò che la sua mente davvero pensava; ma come avevano potuto essere così idioti?! Lasciar fuori una come la Granger, roba da pazzi! E lui perchè era lì, perchè se lo meritava o perchè era un Purosangue?

- Malfoy? Tutto a posto? - gli chiese l'altro quando vide che, al termine del racconto, l'uomo non accennava ad emettere segni di vita.

Lui annuì, alzandosi e lasciando la stanza di Potter in silenzio: chissà cosa provava la Granger ogni volta che lo guardava, che lo vedeva svolgere il lavoro dei suoi sogni. Sarebbe stata una Medimaga perfetta, Draco non ne aveva dubbi: ma il suo sangue, quello che lui aveva disprezzato per tutti quegli anni, alla fine aveva fatto la differenza.

- Ciao dottore, come mai quella faccia? -

L'uomo alzò gli occhi, incrociando lo sguardo di lei: era sorridente, anche se nel suo sguardo sembrava celarsi un'ombra di malinconia.

- Granger. Sei qui per Potter, immagino. - le disse, cercando d'ignorare il rimorso, sì, era proprio rimorso, che gli trafiggeva il cuore: da quando era diventato così sensibile?

Lei annuì: - Oggi non ho molto tempo, devo incontrarmi con la tua futura sposa per la prova del vestito.. ci vediamo! - lo salutò, oltrepassandolo per andare verso la stanza dell'amico.

Draco la guardò allontanarsi, ripensando a ciò che Potter gli aveva raccontato: si sentiva in qualche modo responsabile, forse anche perchè suo padre era uno di quei "generosi donatori" che mantenevano in vita il San Mungo.. era ora di fare qualcosa.

                                                                              ***

Hermione potè tornare a respirare normalmente: l'incontro con Malfoy non era andato così male in fondo, soprattutto se si pensava che lei aveva sognato una sua dichiarazione d'amore con relativa proposta di matrimonio quella mattina stessa.

- C'era qualcosa di diverso in lui.. - si disse la donna, mentre si avvicinava alla stanza di Harry - Aveva.. sì, aveva la barba.. solitamente è così preciso.. stava davvero bene.. - pensò con un sorriso, imponendosi poi un pò di cervello prima di entrare dall'amico.

- Ciao piccola, finalmente sei arrivata! Senza di te è un vero mortorio, sai? - la salutò lui con un gran sorriso.

Hermione si avvicinò a lui, baciandogli la guancia: - Siamo in un ospedale Harry, che pretendi? Ad ogni modo non posso rimanere oggi, ho un appuntamento con Pansy per scegliere il suo abito da sposa. - lo informò, mentre l'amico metteva il broncio.

- E mi lascio da solo, così, in punto di morte .. - esclamò lui con tono drammatico, simulando una smorfia di sofferenza.

La donna scoppiò a ridere: - Ma se stai benissimo! Lo sai che preferirei stare qui con te, ma che posso farci? E' il mio lavoro.. - gli disse, e le sue parole fecero divenire Harry improvvisamente serio.

- A proposito di lavoro.. Hermione devo dirti una cosa di cui ho parlato con Malfoy.. io.. -

L'ex grifona, mentre l'amico parlava, guardò l'orologio: saltò in piedi e lo interruppe bruscamente con un gesto della mano: - Harry scusami, scusami tanto, ma devo proprio scappare! Non mi ero accorta che fosse così tardi, ho perso un sacco di tempo prima di venire qui.. passo nel pomeriggio, okay? Ti voglio bene! - esclamò, uscendo a razzo dalla stanza.

L'uomo rimase così, con la bocca aperta: non era riuscita a dirle che aveva svelato il suo segreto a Malfoy, accidenti! Beh, se non altro avrebbe potuto dirglielo più tardi, quando lei fosse passata a trovarlo.

Hermione salutò con la mano Draco, senza fermarsi a salutarlo. Era quasi ora di pranzo, e Pansy era stata chiara: voleva pranzare con lei per discutere del vestito, prima di andare in un negozio e provarsene qualcuno.

Malfoy la vide correre via, e non riuscì a reprimere un sorriso: era sempre così.. energica, vitale .. doveva essere una Medimaga ad ogni costo, era perfetta per quel lavoro.. e poi, era quello il suo sogno.

E per qualche sconosciuto, insano motivo.. lui voleva realizzarlo.

- Dottore, un gufo ha appena portato questa per lei. - gli disse un'infermiera, porgendogli una lettera.

- Chi la manda? - chiese lui, e la ragazza alzò le spalle.

Lui le fece cenno di andare mentre, curioso, apriva la lettera e leggeva ciò che la calligrafia inconfondibile della sua fidanzata, tonda e obliqua, riportava.

                                                                              ***

Hermione bevve l'ennesimo sorso del suo thè freddo, sospirando: va bene un pò di ritardo, ma dopo un'ora la cosa iniziava a diventare decisamente esagerata.

- Scusa per l'attesa. -

La donna, in altre circostanza, avrebbe sorriso: in quel momento invece, trovandosi lui davanti, corrugò la fronte: - Malfoy, cosa.. -

Lui si sedette: - Pansy mi ha mandato un gufo, ha detto che ha provato a cercarti in ufficio ma tu eri già uscita. Non può venire al vostro appuntamento, e mi ha pregato di dirtelo. Sfortunatamente tu avevi già lasciato l'ospedale, quando mi è stata data la sua lettera. - le spiegò, mentre lei alzava gli occhi al cielo.

- Sono rimasta qui per niente, allora. - commentò, scocciata - A questo punto non mi resta che tornarmene in agenzia. - disse, facendo per alzarsi.

- C'è un'altra cosa. - le disse lui, invitandola a sedersi nuovamente.

Lei lo guardò con aria interrogativa, e lui ghignò: - Pansy mi ha anche detto che, poichè avete la stessa taglia, puoi provare tu dei vestiti al posto suo, e scegliere quello che ti piace di più. Dice che si fida ciecamente del tuo gusto. -

Hermione sgranò gli occhi: - Stai scherzando?! Non posso, io non... - 

L'uomo la interruppe: - Sapeva che avresti protestato, per questo ha mandato me per controllarti. Quindi vediamo di mangiare in fretta, immagino che ci saranno decine di negozi da visitare. -

La donna lo fissò con occhi spalancati: non poteva parlare sul serio.. non era possibile! Lei e Malfoy in un negozio di abiti di sposa?! Con lei che si provava vestiti al posto della fidanzata di lui?!? No, no, assolutamente, no!!

- Mi dispiace, Malfoy, ma non se ne parla. Cioè, non posso provare un abito al posto della Futura Sposa, per di più col Futuro Marito di fianco! - esclamò lei, scuotendo la testa.

- Ma è ciò che Pansy ti chiede di fare. - ribattè lui con fermezza.

- Non m'interessa, sono irremovibile. Se dico no, è no! -

                                                                              ***

- Allora, come posso aiutarvi? -

Draco sorrise, affabile: - Io e la mia fidanzata vorremmo vedere qualche abito da sposa. - rispose alla donna che si era avvicinata a loro.

- Molto bene, siete nel posto giusto! Prego, seguitemi! - esclamò lei, addentrandosi nel negozio.

- Perchè hai detto che sono la tua fidanzata?? - gli chiese Hermione, il viso contratto in una smorfia.

Malfoy alzò le spalle: - Che ti cambia, tanto è un babbana e non ha idea di chi siamo.. non vedo perchè dovremmo dirle che sei l'organizzatrice di matrimoni e che ti provi i vestiti al posto della mia futura moglie che non è potuta venire. In fondo l'importante è che troviamo un abito adatto, o sbaglio? - le spiegò lui, e la donna dovette suo malgrado annuire.

L'uomo le fece cenno di andare avanti, cercando in tutti i modi di non far caso al pensiero che rieccheggiava nella sua mente: gli era uscito spontaneo definire se stesso e la Granger come "io e la mia fidanzata", non ci aveva dovuto pensare; il fatto era che suonava bene, anche troppo per i suoi gusti.

Soprattutto considerato che lui ce l'aveva già, la fidanzata.

- Mi dica signorina, aveva già in mente qualcosa? - le chiese la commessa, gentilmente.

Hermione si girò verso: certo, aveva un'idea ben precisa di come sarebbe dovuto essere il suo abito da sposa.. ma sicuramente Pansy aveva tutt'altro tipo di gusti!

- Avanti, Hermione. Dille ciò che vuoi. - le disse Draco, con un sorriso, e il cuore della donna perse un battito.

- Io.. - mormorò alla commessa, arrossendo - Io vorrei qualcosa di.. classico ma non troppo, ecco.. con dei ricami e.. magari senza spalline.. lungo, con uno strascico.. ma non troppo esagerato! E anche un velo.. - balbettò, chiedendosi quale fosse il motivo di tutto quell'imbarazzo. Forse era perchè stava descrivendo l'abito dei suoi sogni di fronte all'uomo che, fino a qualche anno prima, era stato il suo peggiore nemico?

La donna le sorrise, allegra: - Penso di avere ciò che cerca! Aspetti qui, torno subito. - le disse, scomparendo tra le centinaia di abiti appesi a lunghi attaccapanni di legno.

- Non ridere. - sibilò Hermione a Draco, senza voltarsi a guardarlo.

Lui, però, era serissimo: - Non vedo perchè dovrei farlo, Granger. Penso che tu abbia un ottimo gusto, invece. - le disse, sincero.

Lei fece per rispondere, ma l'arrivo della commessa la distrasse: - Ecco qui, ho cercato degli abiti che rispecchiassero i suoi gusti, e ne ho trovato qualcuno. Che ne dice, iniziamo a provarli? - le propose, allegra.

Hermione annuì, nonostante l'imbarazzo e, preso il primo vestito, si chiuse in camerino.

La commessa attese pazientemente, chiedendole ogni tanto se avesse bisogno di aiuto e lanciando occhiatine ammirate all'uomo: com'era bello! Quella sì che era una donna fortunata!

- Ecco.. - disse l'ex grifona, uscendo dal camerino per mostrarsi a Draco - Che ne pensi? - gli chiese, mordendosi il labbro.

L'uomo la studiò attentamente, poi scosse la testa: era bella, ma poteva trovare di meglio; la donna fece dietrofront, togliendosi l'abito che aveva addosso per provarne un altro.

Il tempo passò, gli abiti si susseguirono, ma nessuno sembrava soddisfare pienamente Draco; Hermione esausta, decise che quello che stava provando sarebbe stato l'ultimo vestito: se non gli fosse piaciuto nemmeno quello, se lo sarebbe scelto da solo, lei non avrebbe più fatto da cavia.

Con decisione uscì dal camerino di prova, piazzandosi di fronte all'uomo che, nel frattempo, si era seduto su un divanetto di pelle e leggeva con fare distratto il giornale; quando alzò gli occhi, annoiato, il giornale per poco non gli cadde dalle mani.

- Sei.. perfetta.. - mormorò, ammirandola come mai prima d'allora.

Il vestito la fasciava come una seconda pelle, quasi facesse parte di lei: era semplice, bianco, senza spalline, stretto in vita e più ampio sotto, con un piccolo strascico ricamato sul fondo; piccole perline bianche lo illuminavano tutto, e concentravano l'attenzione sul suo viso.

- Siete splendida, meravigliosa! - esclamò la commessa, sincera - Ecco, questo è il velo da applicare dopo l'acconciatura.. non è particolarmente lungo, arriva fino a metà schiena, ma possiamo cambiarlo se vuole. - le disse, mostrandoglielo, ma lei scosse la testa.

- No, va benissimo. Grazie. - rispose, e la donna le sorrise.

- La lascio col suo fidanzato, così potete decidere con calma. - disse loro, allontanandosi.

Hermione alzò lo sguardo su Draco, avvampando all'istante: prima quello strano sogno, ora questo.. il destino sembrava aver voglia di prendersi gioco di lei.

- Che.. che ne pensi? - gli chiese, incerta.

Lui la squadrò da capo a piedi, poi sorrise: - Sei bellissima, una principessa . Questo vestito sembra affatto apposta per te. - le disse.

- Per Pansy volevi dire. - lo corresse lei, e negli occhi di lui passò un lampo, un sentimento che la donna non riuscì ad identificare.

- Certo, per Pansy. - confermò l'uomo, improvvisamente serio - Allora, lo compriamo? - le chiese poi, e Hermione annuì.

Draco andò dalla commessa, mentre la donna rientrò nel camerino per cambiarsi: per un attimo, un singolo, misero istante, aveva pensato che quell'abito fosse veramente per lei, e che Malfoy.. che Malfoy fosse veramente il suo promesso sposo. A quanto pareva, il sogno di quella mattina le aveva davvero contagiato tutta la giornata.

- Sei pronta per andare? - le chiese lui, una volta che lei si fu sistemata.

- E' un ottima scelta, la sua fidanzata sarà splendida il giorno delle nozze! - esclamò intanto la commessa, rivolta all'uomo.

Malfoy annuì, fissando Hermione negli occhi, incatenando il suo sguardo a quello di lei: - Sì - mormorò, perdendosi nell'ambra di quelle iridi - Lo penso anch'io. -

La donna avvampò, incapace di abbassare lo sguardo, avvertendo i battiti del suo cuore accelerare di colpo, senza un motivo apparente ma che si poteva facilmente intuire dai due specchi color del ghiaccio che si erano posati su di lei.

I due uscirono dal negozio, camminando vicini ma senza sfiorarsi, entrambi presi ad identificare un sentimento che, a loro insaputa, stava intrecciando le loro vite.

- E' stato.. beh, non è stato male.. vero? - disse ad un certo punto Hermione, con un sorriso timido.

Draco ghignò: - E' stato forte, soprattutto quando non riuscivi ad allacciare il quarto o quinto vestito, e il corpetto continuava a caderti. - commentò, mentre lei sbuffava.

- Avresti dovuto provarci tu, guarda che non è affatto semplice! - replicò, mettendo il broncio e facendo ridere di gusto l'uomo.

- Okay, okay, hai ragione. Quando l'avrò provato ti farò sapere. - le disse, mentre un sorriso riluttante si apriva sul volto di lei.

- Ora è meglio se torno in agenzia, metterò il vestito di Pansy al sicuro fino a che non verrà a provarselo.. non si sa mai, potremmo dover fare delle modifiche. Più tardi ho qualche faccenda da sbrigare, ma passerò sicuramente da Harry. - disse Hermione, chiedendosi come mai stava raccontando la sua giornata a Malfoy: forse per fargli sapere quando sarebbe stata al San Mungo, in modo da porterlo incontrare?

I suoi dubbi vennero cancellati dal sorriso di lui: - Ti aspetto allora, ci conto. - le disse, indugiando per qualche istante prima di sporgersi verso di lei e baciarla dolcemente su una guancia.

La donna lo guardò allontanarsi, le mani in tasca in un atteggiamento di apparente tranquillità, ignara del fatto che, proprio come il suo cuore, anche quello di Draco aveva improvvisamente accelerato i suoi battiti.

                                                                              ***

- Finalmente sei qui.. - mormorò la donna, abbracciandolo forte.

- Sono corso appena ho ricevuto la tua lettera, Pansy. Cos'è successo? - le chiese lui, cullandola tra le sue braccia.

L'ex serpeverde si staccò da lui, sedendosi su un divanetto: - Oh Blaise.. ho combinato un disastro, un autentico disastro.. - gli disse, tra le lacrime.

L'uomo la fissò preoccupato: - Sono qui amore mio, e di qualunque cosa si tratti l'affronteremo insieme. Dimmi tutto. -

Lei alzò gli occhi su di lui, fissandolo con uno sguardo intenso, nonostante le lacrime che le offuscavano la vista: - Io.. Blaise, io.. io sono incinta. - 

 

Et voilà! Così si conclude anche il quarto capitolo, un po' più lungo dei precedenti ma, credo, anche con più azione.. o sbaglio?? Beh, non c'è molto da precisare.. avverto solo che, per coloro che leggono l'altra long "Devil's embrace - Un amore mortale", l'aggiornamento dovrebbe avvenire come stabilito entro la settimana. Per gli altri, non mi resta che passare ai ringraziamenti singoli! ^^

madamina: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e che i sentimenti di Hermione siano diventati un po' anche i tuoi.. non sai quanto mi sono odiata mentre scrivevo il capitolo!! ^^ Spero tanto che anche questo ti piaccia, fammi sapere!!! ^^ Bacioni!! ^^

pei_chan: ma ciao mio tesoro!! (posso chiamarti così, vero?? ^^) Lo so, lo so.. io mi sarei picchiata da sola, in fondo è colpa mia se la nostra povera Hermione ha dovuto rinunciare al lavoro dei suoi sogni.. in fondo, se ci pensi bene, anche nella nostra realtà succede un po' così.. cioè, se magari non sei raccomandato o comunque una persona proveniente da una famiglia importante, può risultare più difficile ottenere un particolare tipo di lavoro.. è ingiusto, ma purtroppo è così! Che ne dici, c'è più azione?? Dimmi di sì, ti prego!! ^^ Fammi sapere che ne pensi del chappy (tanto ormai lo sai che la tua recensione me l'aspetto! ^^), spero davvero che ti piaccia! ^^ Bacionissimi!!!! ^^

eLy93: benvenuta mia nuova lettrice, fa sempre piacere trovare recensioni di persone nuove!! ^^ In effetti l'idea l'ho presa un po' da quel film, romanticismo allo stato puro.. cioè, lei deve organizzare matrimoni e s'innamora dello sposo.. da favola!! ^^ Anche se qui come hai potuto notare qualcosa di diverso c'è.. tranquilla, le recensioni lunghe sono quelle che più mi piacciono!! ^^ Aspetto una tua recensione, fammi sapere che ne pensi del capitolo!! Baci!! ^^

VivianaRossa: visto, il mistero è stato svelato! E chissà che, ora che anche Draco ne è a conoscenza, non si possa fare qualcosa per la nostra Hermione.. spero che anche questo capitolo ti piaccia, fammi sapere! ^^ Baci!! ^^

Arwen_90: ma ciao festeggiata!!!! ^^ Che ne pensi del mio regalo?? So che non è proprio il massimo, però... benvenuta nel mondo degli adulti!!! ^^ Passando alla storia, sono contenta che la mia versione delle ferite di Harry sia stata verosimile, pensavo di scrivere soltanto cavolate! ^^ La nostra Hermione è rimasta "vittima del sistema", ma chissà che le cose non possano cambiare grazie all'aiuto di un certo Medimago di nostra conoscenza.. per quanto riguarda Draco, lui sa bene che Pansy la tradisce, e probabilmente in altre circostanze le avrebbe detto qualcosa.. ma sa anche che la donna è davvero innamorata di Blaise, e visto che una volta sposati dovrà dirgli addio per sempre, il nostro bellissimo Malfoy preferisce farle vivere la sua storia d'amore fino alla fine.. quant'è dolce!!! ^^ (Ehi, occhio a come parli! NdDraco) E poi vedi, inizia a formulare pensieri su lui e Hermione come coppia.. ihihih, sono troppo brava come cupido!! ^^ Aspetto assolutamentissimamente una tua recensione, ci conto al 100%!! ^^ Bacionissimissimi e ancora tanti auguri! ^^

Ithil_Elendil: ciao! Che bello, una nuova lettrice! ^^ Il motivo per cui Hermione non può fare la Medimaga ha fatto infuriare tutte, e sinceramente non me ne stupisco.. in fondo, persino Draco la considera un'ingiustizia bella e buona! Ti ringrazio per aver deciso di continuare a leggere questa fiction, e sono contenta di riuscire a farti provare le stesse emozioni dei protagonisti.. spero di continuare a farlo!! ^^ Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando! Baci!! ^^

fedy94: eh lo so, Draco a volte parla senza pensare.. però dai, è troppo bello per rimanere arrabbiate con lui troppo a lungo! ^^ Sono molto contenta che il capitolo, seppur più riflessivo, ti sia piaciuto, e spero che anche questo ti piaccia! Fammi sapere!! ^^ Bacioni!! ^^

mewlulu: ma ciao!! Un pochetto sì.. ma tranquilla, al massimo se mi rompi un timpano ho sempre l'altro! ^^ Che amarezza veramente.. lo dico sempre anch'io, grazie ai Cesaroni che mi hanno fatto scoprire questo modo di dire (troppo brava, ho fatto anche la rima!) ^^ Che ne dici, l'aggiornamento ti piace?? Fammi sapere!! ^^ Bacioni!! ^^

whateverhappened: Harry me lo immagino troppo bene come il fratello maggiore che si preoccupa per Hermione, in fondo come hai visto lui è l'unico di cui lei si fidi veramente.. sono contenta che il loro rapporto ti piaccia! ^^ Ora Draco sa tutto, chissà che non aiuti la nostra protagonista.... ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia, aspetto un tuo commento!! ^^ Bacioni!! ^^

_CoBaIn_: ciao!! Sono contenta che il rapporto tra Harry e Hermione ti piaccia, secondo me sono dolcissimi.. per quanto riguarda il mistero svelato, inutile dire che vi siete tutte arrabbiate, e non me ne stupisco.. la prima ad essere infuriata ero io!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, mi raccomando!! ^^ Bacioni!! ^^

Oblivion96: ecco l'aggiornamento, come richiesto! ^^ Sono contenta che, nonostante lo scorso capitolo sia stato meno dinamico e più riflessivo, ti sia piaciuto ugualmente, e grazie per i complimenti!! ^^ Spero tanto che anche questo chappy ti piaccia, fammi sapere!! Baci!! ^^

Hollina: ti ringrazio, sono felice che ti piaccia come scrivo! ^//^ Per quanto riguarda Hermione, ora che Draco lo sa non è detto che le cose non cambino.. aspetta e lo scoprirai! ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo, baci!! ^^

Principessa89: Draco a volte dovrebbe imparare a tenere la bocca chiusa, ma tant'è.. è fatto così, che vuoi farci? ^^ Ora che lui lo sa, però, magari Hermione realizzerà il suo sogno.. non so, ci devo pensare!! ^^ Fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto! Bacioni!! ^^

Beh, che altro dire se non grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono, e alle ben 86 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti? E dopo solo 4 capitoli!! ^^ Quindi grazie a:

1 - 8marta8
2 - agnes cecilia
3 - amylestrange
4 - Anomimated
5 - aqa
6 - Arwen_90
7 - AuraD
8 - Ayesha
9 - babibabi
10 - baby93
11 - BabyBaffy
12 - baby_dark
13 - Baby_San
14 - bambi92
15 - Bia_chan
16 - Bimba_Monella
17 - Biscottolina_
18 - bloody_slytherin
19 - bribry85
20 - buddap
21 - Bulm88
22 - Cassidy16
23 - Cherie lily
24 - cielo_stellato
25 - Cobwy23
26 - Dubhe92
27 - Edda
28 - EleG93
29 - eLy93
30 - Emily Doyle
31 - fandracofiction
32 - federica87
33 - fedy94
34 - Fra88
35 - frafave
36 - freedom
37 - giadyx
38 - Ginnylove
39 - giuliabaron
40 - giuly94
41 - GiulyMPotter90
42 - giusy89
43 - Herm15
44 - Himura
45 - ImAya
46 - Ithil_Elendil
47 - kucciolaflea
48 - lady_black
49 - Lady_Eowyn
50 - laretta
51 - Leleo 91
52 - Lily_Luna
53 - LiZzZie
54 - Love_doll
55 - lunachan62
56 - madamina
57 - Madeline
58 - magamaghella
59 - maggie89
60 - maichy
61 - mak78
62 - mewlulu
63 - milu
64 - Monica
65 - morgana34317
66 - nuv
67 - Oblivion96
68 - PikkulaSere
69 - piperina
70 - poppi
71 - Principessa89
72 - PunkyMarty
73 - rosie_lu
74 - Rue Meridian
75 - Sasigranger
76 - Seferdi
77 - Shavanna
78 - Shona
79 - sole a mezzanotte
80 - sorellinadolce
81 - Superfrency95
82 - Veronica91
83 - VivianaRossa
84 - whateverhappened
85 - witchmelanie
86 - Yuffie23

Detto questo, non mi resta che salutarvi! ^^

Alla prossima!! ^^

Xevias

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Mio

Draco rientrò in ospedale con la mente in subbuglio: fino a qualche tempo prima gli era tutto chiaro, mentre ora.. prima che lei arrivasse nella sua vita, sapeva che la sua esistenza sarebbe stata riempita dal lavoro e dal suo matrimonio con Pansy. Ma in quel momento, Malfoy lo percepiva distintamente, il matrimonio non gli importava più: non che prima non vedesse l'ora di sposarsi, intendiamoci, ma se non altro si era rasseganto all'idea; ma dopo il pomeriggio passato con la Granger, dopo averla vista con un abito bianco, dopo aver, per Merlino, immaginato di sposare lei al posto di Pansy.. l'uomo non capiva più nulla.

Come se non bastasse, al tutto si aggiungeva quella storia sul rifiuto alla donna di un posto al San Mungo. Le cose che lo facevano più arrabbiare erano due: la prima, era che non era più sicuro di essersi veramente meritato quel posto; come faceva a sapere se era stato scelto per il suo talento o perchè, pur essendo meno bravo di altri, era l'unico Purosangue della lista? Lui non era come suo padre, non si accontentava di ciò che la vita gli offriva: lui voleva guadagnarsi tutto col sudore della fronte, e non con il suo nome. E da lì si arrivava dritti alla seconda cosa che lo faceva arrabbiare: la Granger.

A scuola era sempre stata la migliore, sempre. Mai una volta, nemmeno in Pozioni, che era la sua materia preferita, era riuscito a batterla. Lui sapeva del desiderio della donna di diventare una Medimaga, gliel'aveva sentito dire più volte; e forse era anche per questo che anche lui aveva deciso d'intraprendere quella carriera, per confrontarsi con lei e valutare se fosse davvero così impossibile superarla. Quando aveva saputo che la donna non si era iscritta per il tirocinio, aveva pensato che probabilmente per lei era troppo difficile, dopotutto era pur sempre un essere umano, e lui non ce l'avrebbe mai fatta senza studiare 24 ore su 24. Figuriamoci una come lei, avrebbe avuto bisogno che un giorno durasse 36 ore! Così quando non l'aveva vista per i corridoi dell'ospedale aveva pensato di avere vinto. L'aveva battuta. Ma non era vero.. semplicemente non l'avevano ammessa per il suo sangue.

Il Medimago strinse i pugni e serrò la labbra, riducendole ad una linea sottile: se lei fosse stata ammessa, se fosse stata una Purosangue.. forse in quel momento ci sarebbe stata lei al suo posto. Lui aveva scelto quella carriera per confrontarsi con lei, perchè non c'era mai stato nulla che lo interessasse davvero; ma lei, lei l'aveva sognato fin dai primi tempi a scuola. Era furioso con quel sistema che parlava tanto di uguaglianza tra Purosangue e Mezzosangue, ma che in fin dei conti discriminava ancora i figli di Babbani. Era furioso perchè sapeva che persone come sue padre, persone bigotte, chiuse mentalmente, arroganti, avevano distrutto il suo sogno senza nemmeno curarsi del dolore che le infliggevano.

Ed era furioso perchè.. perchè tutto quello stava accadendo a lei.

- Bentornato dottore. La sua fidanzata la aspetta nel suo ufficio, dice che è urgente. - gli disse l'infermiera in accettazione, e l'uomo la ringraziò con un cenno del capo.

Che ci faceva Pansy lì? Non era mai andato a trovarlo al lavoro.

- Draco. - lo salutò lei, seria e con l'aria stanca.

Lui la fissò, corrugando le fronte: - Che c'è Pansy, non ti senti bene? - le chiese, notando le occhiaie e il pallore quasi spettrale del suo volto.

La donna scosse la testa, sedendosi come se fosse senza forze: - Non so come dirtelo.. io sono.. - mormorò, la voce che le s'incrinava per il tremore - Sono incinta, Draco. - rivelò alla fine con un filo di voce.

Draco incassò il colpo in modo freddo, imperturbabile, nel silenzio più assoluto, guardandola intensamente: - E' Blaise il padre? - le chiese parecchi minuti dopo.

Pansy si limitò ad annuire, evitando di guardarlo negli occhi: era arrabbiato, lo percepiva in modo netto e distinto.

Malfoy si passò una mano sul viso: - Quando l'hai scoperto? - le chiese ancora, rimanendo sorprendentemente calmo.

Lei respirò a fondo, prima di rispondere: - Questa mattina. Avevo un ritardo di due settimane, e mi sono preoccupata visto che il mio ciclo è sempre stato perfettamente regolare; così mi sono decisa a fare un controllo. Non qui, ovviamente - aggiunse, precedendo la domanda che lui stava per farle - Ho preferito andare in una clinica privata per Babbani, molto più discreta. Per questo non sono potuta andare all'appuntamento con Hermione. - gli spiegò, torcendosi le mani in segno di nervosismo.

L'uomo rimase in silenzio per qualche istante, prima di scoppiare a ridere: la sua risata, però, era totalmente priva di allegria.

- Discreta? Tu parli di discrezione? Ma per favore. - commentò con sarcasmo.

Gli occhi di Pansy si ridussero a due fessure: - Che vorresti dire? - gli chiese, mettendosi sulla difensiva.

Lui scosse la testa, prima di gelarla con lo sguardo e con le parole: - E' stata tua l'idea di sposarci, Pansy. Io non ne avevo alcuna fretta, ma tu hai insistito dicendo che tanto valeva togliersi il pensiero, che comunque non avevamo altra scelta.. anche se ovviamente il fatto di dover diventare con mia moglie non ti ha impedito di rotolarti nel letto col mio migliore amico. Non ho mai detto nulla perchè sapevo che lo amavi e che lui amava te, e questo sebbene tutti sapessero che ti davi da fare con qualcuno che, ovviamente, non era il tuo fidanzato. -

- Non dire stronzate Draco, le tue sono solo paranoie. - lo interruppe lei, fredda.

- Non è vero Pansy, e tu lo sai benissimo! - urlò lui, passandosi una mano tra i capelli con un gesto rabbioso della mano - Tutti sanno che te la fai con Blaise, tutti quanti! I miei genitori, i tuoi, persino quelli di Blaise! E' già abbastanza umiliante sapere che la futura signora Malfoy mi mette le corna ancora prima di sposarmi, non potevate almeno fare attenzione a non lasciare in giro segni delle vostre scopate?! -

Pansy si alzò, arrabbiata tanto quanto lui: - Non sono solo scopate, io lo amo! - replicò, cercando di non urlare per non dare ulteriore spettacolo.

- Ma devi sposare me, o te lo sei dimenticato? - disse lui, sibilando.

La donna ghignò: - Ti prego, non fingere di essere un santo. So bene che anche tu hai la mente occupata da qualcuno che non sono io. - commentò, mentre lui impallidiva, riprendendosi subito dopo per attaccarla di nuovo.

- E' facile cambiare argomento, vero Pansy? Dai la colpa a me adesso, avanti! Far finta che non sia colpa tua è la tua specialità, dopotutto. - le disse, maligno.

Lei non si lasciò smontare: - Io cambierò pure argomento, ma tu non sei nemmeno capace di parlarne ad alta voce. -

- Ma di cosa diavolo parli?! - le chiese lui, perdendo la pazienza di fronte alle frasi senza senso della donna.

- Non di cosa, Draco, semmai di chi. Sto parlando di Hermione Granger, la nostra wedding planner. -

Lui spalancò gli occhi, per poi scuotere la testa: - Tu sei fuori. Che cazzo c'entra la Granger in questa discussione? Cos'è, il tuo modo per sviare la questione dal fatto che ti sei lasciata mettere incinta dal tuo amante? - commentò con disprezzo.

Pansy ghignò nuovamente: - Risparmia le tue battute pungenti per qualcuno a cui fanno male. Vuoi forse dire che non pensi a lei? Se così non fosse, non avresti mai accettato di passare tutto quel tempo con lei. E poi andiamo, si vede lontano un miglio che ti piace.. persino la commessa babbana l'ha notato. - concluse con una punta di divertita malignità.

Malfoy la fissò: - Cosa cavolo.. -

- Prima di andare a fare il test di gravidanza sono passata dal negozio di abiti da sposa dove siete andati tu e la Granger questo pomeriggio, chiedendo alla commessa di tenervi d'occhio. Beh, a sentire lei sembravate una coppia follemente innamorata, mi ha detto che tu non riuscivi neanche a staccarle gli occhi di dosso. E nemmeno tu sai fingere così bene, Draco. - gli spiegò, sotto lo sguardo incredulo dell'uomo.

- E se questo non ti bastasse come prova, ho anche trovato questo. - aggiunse, porgendogli un foglio spiegazzato: all'interno, nella calligrafia piccola e precisa di Draco, le parole "Granger, Medimagia, Perchè?" e la frase che Potter gli aveva detto all'ospedale "Sono le persone come te che hanno distrutto i suoi sogni" si susseguivano una dopo l'altra, riempiendo l'intera pagina.

- Allora, Draco... vuoi ancora sostenere che di lei non t'importa nulla? - gli chiese Pansy, seria - Senti, io lo so che non mi ami e che probabilmente non mi hai mai amata. - aggiunse, con tono più dolce - E so anche che per te non dev'essere stato affatto facile non dire nulla pur sapendo ciò che accadeva tra me e Blaise. Non volevamo, pensavamo di essere stati abbastanza attenti.. so che non è una giustificazione, me ne rendo perfettamente conto.. ma è successo. Ho già parlato con lui, gli ho spiegato che diremo a tutti che il bambino è tuo, e che lui potrà vederlo quando vorrà e sarà lo "zio Blaise". Non ti devi preoccupare di nulla, è già tutto sistemato, nessuno scandalo in vista. -

Malfoy rimase tutto il tempo in silenzio, evitando d'incrociare i suoi occhi: - E cosa ti fa credere che a me vada bene così? Che accetti il fatto che aspetti il bambino di un altro uomo e che ti sposi enza fiatare? - le chiese, serio.

La donna sorrise appena: - Perchè, abbiamo forse altra scelta? -  replicò con rassegnazione, costringendo Draco, suo malgrado, a scuotere la testa e a darle ragione - Ora però - proseguì Pansy - Ho bisogno che tu sia sincero con me come io lo sono sempre stata con te. Provi qualcosa per la Granger? - gli chiese, diretta.

Lui sentì il bisogno di sedersi, prendendosi la testa tra le mani per qualche minuto: - Tu lo sai come sono fatto, l'hai sempre saputo. - iniziò a dire, alzando il viso su di lei - Ho sempre cercato di tenere a bada le mie emozioni, e i sentimenti più deboli, quelli che uno come me non dovrebbe provare, li ho riposti chissà dove dentro di me per non farli uscire. Ma con lei.. con lei cambia tutto. - mormorò, accennando un sorriso - E' così maledettamente stimolante parlare con lei, punzecchiarla per leggere il luccichìo di sfida nei suoi occhi, provocarla per il solo gusto di sentirla rispondere.. è fin troppo piacevole, mi capisci? Provo cose.. sensazioni.. che non dovrei provare. Che ho imparato a non provare. E ora.. Pansy, ho scoperto perchè la Granger fa l'organizzatrice di matrimoni. - le rivelò all'improvviso, ma scosse la testa di fronte alla sua muta richiesta - Non posso dirtelo, la ferirei. - le spiegò, prima di riuscire a trattenersi dal pronunciare quelle parole.

Pansy gli si sedette accanto, sorridendo: - Ti preoccupi di ferirla? Allora è una cosa grave, dottore. - commentò, facendogli arricciare il naso in una smorfia - Posso almeno sapere se puoi aiutarla in qualche modo? - gli chiese poi, e lui annuì.

- Allora fallo, aiutala. - gli disse, mentre lui alzava gli occhi per guardarla - Draco, se davvero tieni a lei.. aiutala a realizzare il suo sogno. Quando saremo sposati dovremo lasciarci il passato alle spalle.. niente sarà più come prima. Io cerco di vivere il presente fino in fondo, per non avere rimpianti: sarei ingiusta se non ti dicessi di fare lo stesso. -

La donna si alzò, passandosi una mano tra i capelli: - Vivi il tuo presente con lei, o un giorno finirai per odiarti. Te lo dico come amica. - concluse, dandogli un bacio sulla guancia - Ci vediamo a casa. -

                                                                                   ***

- Hermione, ciao! -

La donna girò su se stessa, incontrando un paio di occhi che la fissavano sorridenti: - Ciao Ron, come stai? - gli chiese, baciandogli una guancia.

- Benissimo, mi sono concesso un po' di riposo: tu invece, che mi racconti? Come procedono i preparativi per il matrimonio dell'anno? - le chiese, camminandole a fianco.

- Se non contiamo che non faccio altro che pensare al futuro sposo, alla grande. - pensò Hermione, ma sorrise e si limitò a rispondere con un sintentico "Tutto bene." - Stavi andando da Harry? - gli chiese poi lei, mentre lui annuiva.

- Devo farmi perdonare, l'ho trascurato un po' troppo ultimamente. Come sta? - s'informò Ron, e la donna gli diede quelle poche notizie che Malfoy le aveva spiegato.

- Non sembra in pericolo di vita, comunque. - aggiunse Hermione, mentre l'uomo tirava un sospiro di sollievo; la conversazione si spostò poi su altre cose, come la famiglia di lui e i pettegolezzi sui loro ex compagni di scuola.

- Hai sentito di Luna e Neville? Si sono messi insieme, era ora! - esclamò Ron, mentre la donna spalancava gli occhi e scoppiava a ridere: Luna Lovegood e Neville Paciock, che coppia!

Lui corrugò la fronte: - Lo trovi divertente? Io penso che sia bello che due persone, anche se molto diverse, possano innamorarsi e decidere di stare insieme. Ti dà buone speranze per il futuro. - commentò, più serio del solito.

Hermione fissò l'uomo, stupita da quella sua nuova sensibilità all'argomento, poi gli sorrise: chissà, magari anche Ron si era finalmente deciso a crescere. I due entrarono insieme al San Mungo e si diressero chiacchierando verso la stanza di Harry, il quale dimostrò di essere contento di quella visita con un gran sorriso.

- I miei due migliori amici in un colpo solo, non ci credo! A cosa devo l'onore, ragazzi? - chiese loro, ironico.

Ron sorrise: - Mi sono preso un breve periodo di vacanza, le continue partite mi stavano uccidendo; stavo venendo a trovarti e ho incrociato Hermione, perciò eccoci qui. - gli spiegò, mentre lo sguardo di Harry si spostava sull'amica.

- A proposito, com'è andato il tuo appuntamento con Pansy? Trovato un vestito per il gran giorno? - le chiese lui e lei annuì: non aveva voglia di raccontargli la verità, soprattutto con Ron lì con loro.

- Allora signor Potter, come si sente? - gli chiese Ron, assumendo un'aria professionale e fingendosi un giornalista.

I tre iniziarono a scherzare e a ricordare i bei tempi a Hogwarts, cosa che non facevano più da un sacco di tempo: fu così che Malfoy li trovò, il magico Trio riunito in quella camera di ospedale.

Il Medimago rimase qualche secondo a fissare la Granger ridere all'ennesima battuta di Weasley, per poi fare la linguaccia a Potter e fingere un'espressione imbronciata; l'uomo si schiarì la gola, e i tre si volsero verso di lui.

- Scusate, devo visitare Potter: ci metto solo qualche minuto. - disse in tono distaccato, evitando accuratamente d'incrociare lo sguardo di lei.

- Andiamo, Hermione. - le disse Ron, prendendola per mano in un gesto che gli occhi di Malfoy non mancarono di registrare.

I due uscirono dalla stanza, fermandosi a chiacchierare nel corridoio: - Era da tanto che non stavamo un po' insieme, tutti e tre. Mi rendo conto che è anche colpa mia, sempre in viaggio con la squadra di Quidditch.. - disse l'uomo, ma Hermione lo bloccò con un gesto della mano.

- La colpa non è solo tua, non darti peso. La verità è che siamo stati tutti e tre presi dal lavoro a tal punto da trascurare la nostra amicizia, a volte può succedere. L'importante è recuperare, e come vedi a noi basta molto poco. - lo rassicurò, riferendosi all'atmosfera di complicità e divertimento di poco prima.

- E' vero, ed è un sollievo constatare che, in fondo, siamo sempre gli stessi. - aggiunse Ron con un sorriso - Hermione, senti.. mi rendo conto che è un invito dell'ultimo momento, e se tu avessi già preso altri impegni lo capirei perfettamente, ma.. ti andrebbe di venire a cena con me questa sera? -

La proposta le giunse inaspettata, e la donna rimase qualche istante senza sapere cosa dire: avrebbe voluto chiedere all'uomo se il motivo per cui la stava invitando era una semplice rimpatriata, o se invece c'era qualcosa dietro, ma si sarebbe dimostrata troppo scortese; in più, chissà che uscire a cena con Ron non potesse aiutarla a dimenticare un certo Medimago di sua conoscenza.

Furono questi i ragionamenti che la portarono a sorridere e ad accettare la proposta di lui: - Sì, con molto piacere. -

In quel momento, Draco uscì dalla stanza di Harry, e si rivolse ai due con tono professionale: - Direi che il vostro amico sta rispondendo bene alle cure, e se continua così non dovrà rimanere qui ancora per molto, per sua somma gioia. - disse loro - Potete tornare da lui adesso. - aggiunse, ma subito dopo chiese alla Granger di restare un attimo, usando come scusa un qualche dettaglio sul matrimonio da discutere insieme.

- Vai da Harry, arrivo subito. - disse Hermione a Ron, che annuì e fece come lei gli aveva detto; poi, la donna si volse verso Malfoy, che la guidò nel suo studio. Le parole di Pansy, in particolare il suo consiglio, continuavano a ripetersi come un eco nella sua testa, confondendolo ancora di più.

- Dimmi tutto, cosa c'è? - gli chiese lei, una volta soli.

Draco respirò a fondo più volte, indeciso come non mai: era meglio seguire il consiglio di Pansy e vivere quel presente che includeva anche lei, o lasciar perdere tutto e dimenticare?

- Malfoy, va tutto bene? C'è qualche problema con il matrimonio? - gli chiese ancora la donna, preoccupata dal suo silenzio.

Lui respirò un'ultima volta, prima di alzare lo sguardo su di lei e buttar fuori un: - Ti va di uscire con me questa sera? - tutto d'un fiato.

Hermione rimase a bocca aperta, sicura di aver capito male: - E'.. è uno scherzo? - gli chiese, ma lui scosse la testa.

- Tu mi stai.. mi stai chiedendo sul serio di uscire con te? - ripetè, mentre lui annuiva.

- Potremmo andare a cena fuori, o dove vuoi tu. - aggiunse lui, serio e desideroso di ricevere un assenso.

- Io.. - balbettò lei, sopraffatta dalla sorpresa al punto tale da non riuscire a parlare normalmente - Sono.. lusingata dal tuo invito, ma.. questa sera ho già un impegno con.. con Ron. Mi dispiace. - gli disse, chiedendosi perchè cavolo lui le avesse chiesto di uscire: stava per sposare Pansy Parkinson o no??

Draco incassò il colpo con un rapido abbassamento dello sguardo, prima di riprendersi e commentare con arroganza: - Con Weasley? E dove ti porta, alla mensa per i poveri? Perchè non sono sicuro che i soldi gli bastino per una cena come si deve. - sibilò, prima di rendersi conto dell'errore.

La donna fece per andarsene, indignata, ma lui la fermò per un braccio: - Perdonami, sono stato un idiota bastardo. Non so cosa mi sia preso, ma mi dispiace. Mi scuso per ciò che ho detto, davvero. - le disse, sincero.

Lei gli scoccò un'occhiata severa, poi annuì: - D'accordo, scuse accettate. - gli disse, facendo per andarsene ma venendo trattenuta dalla stretta di Malfoy.

- Sono felice che tu mi abbia perdonato, perchè altrimenti non avrei mai avuto il coraggio di fare questo. - disse, prima di poggiare delicatamente le sue labbra su quelle di lei.

Hermione spalancò gli occhi, aspettando il momento in cui si sarebbe svegliata: ma mentre i secondi passavano, e le sue labbra rispondevano al tocco dell'uomo come se fossero state munite di volontà propria, l'ex grifona si rese conto che, quella volta, non si sarebbe svegliata.

Perchè quella volta non si trattava di un semplice sogno.

 

Et voilà! Quale modo migliore per iniziare la settimana, se non quello di postare il nuovo capitolo?? ^^ Prima di qualunque altra cosa, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, e che mi hanno permesso di raggiungere quota 102 dopo soli 5 capitoli!!! ^^ Prima di passare ai soliti ringraziamenti, poi, volevo solo chiedere a coloro che leggono le altre due longfiction un po' di pazienza, perchè ora con l'inizio di un altro anno all'università non so se riuscirò ad aggiornarle tutte e tre insieme, perciò penso che andrò in ordine di anzianità: chi legge questa longfiction può dunque stare tranquillo, gli aggiornamenti continueranno come sempre! Per gli altri chiedo scusa e m'impegnerò per cercare di non lasciare indietro nessuna storia. Bene, passiamo alle singole risposte! ^^

Oblivion96: visto, dilemma risolto! ^^ Sono molto felice che la storia continui a prenderti, e spero continuerà a farlo! ^^ Sono anche contenta che i capitoli più lunghi non risultino troppo pesanti, non vorrei farvi addormentare davanti al pc! ^^ Che ne pensi del capitolo? Fammi sapere, baci! ^^

pei_chan: ma ciao bellissima!! ^^ Tesorino ti sei persa sì qualche passaggio.. perchè nel secondo capitolo c'è un pezzo, verso metà, in cui Pansy e Blaise sono in camera da letto, dopo aver appena consumato.. più chiaro di così!! ^^ Vabbè, ti perdono solo perchè sei tu! ^^ In effetti quando scrivo mi sento tanto bastarda dentro, e mi sa che anche in questo capitolo non sono stata certo più magnanima! ^^ E grazie per la correzione, mamma mia che svista! Fortuna che ci sei tu ad avvisarmi, mi raccomando fallo sempre!! ^^ Mi sembra inutile chiederti di recensire, tanto ormai un tuo commento è d'obbligo.. ^^ Ciao ciao, bacionissimi!! ^^

Hollina: ho evitato una morte per strangolamento, meno male!! ^^ Sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto, Draco e Hermione al negozio di abiti da sposa mi hanno fatto una tenerezza.. ^^ Fammi sapere se questo capitolo ti è piaciuto, mi raccomando!! ^^ Baci!! ^^

madamina: la Divina Commedia.. mica male come idea! Con Draco al posto di Dante, magari.. poverino, non credo che reggerebbe all'idea di avere un naso di quelle dimensioni!! ^^ Scherzi a parte sono molto felice che tu abbia apprezzato il capitolo, ho voluto smorzare un po' la tensione che era rimasta alla fine del terzo capitolo e sono contenta di esserci riuscita! ^^ Come vedi il figlio è di Blaise, dopotutto ho pensato che anche se Pansy deve sposare Draco, il suo amore è per Blaise, e di conseguenza è giusto che il bambino sia suo.. anche se penso che mi andrò a nascondere per evitare la tua furia omicida! ^^ Aspetto un tuo commento, bacioni! ^^

whateverhappened: nessun problema, recensisci partendo da dove vuoi, a me basta trovare la tua recensione! ^^ Come vedi di dubbi Draco ne ha moltissimi, non solo per ciò che Pansy gli ha detto ma anche per ciò che il suo cuore all'apparenza freddo e avvizzito prova per la nostra protagonista.. e in più, la sua fidanzata gli ha dato un consiglio che, come hai potuto constatare, ha caratterizzato il suo comportamento nei confronti di Hermione alla fine del capitolo.. insomma, più incasinato di così si muore! ^^ Spero tanto che il capitolo ti piaccia, e ovviamente sei tenuta a farmi sapere che ne pensi! ^^ Bacioni!! ^^

_CoBaIn_: sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto, la scena nel negozio di abiti da sposa mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino mentre lo scrivevo! ^^ Comunque il dubbio è stato risolto, il padre è Blaise.. anche se Pansy sembra intenzionata a nascondere la verità.. che ne pensi di questo capitolo?? Fammi sapere, mi raccomando!! Baci Baci!! ^^

Love_doll: ti ringrazio tanto, come vedi il capitolo non ha tardato molto ad arrivare.. quando la mia fantasia si ci mette stupisce persino me! ^^ Spero tanto che anche questo capitolo sia di tuo gradimento, guarda che aspetto una tua recensione! ^^ Baci! ^^

Keyra Malfoy: ti ringrazio, è bello vedere che la mia storia piace! ^^ In effetti il film con la Lopez mi è servito da spunto per la storia, mi hai scoperta! ^^ Come vedi ho svelato subito il mistero, il bambino è di Blaise anche se Pansy vuole far passare Draco come padre.. spero che l'aggiornamento sia arrivato abbastanza in fretta, e soprattutto che ti piaccia! ^^ Fammi sapere!! ^^ Baci!! ^^

Arwen_90: ecco qui la mia maggiorenne!! ^^ So cosa vuoi dire, anch'io non mi sono sentita affatto diversa quando ho compiuto 18 anni, mentre invece pensavo di trasformarmi di botto in un'adulta o qualcosa del genere!! ^^ Non avrei mai potuto dimenticare il compleanno di una delle mie lettrici più fedeli, e sono felice che il regalo ti sia piaciuto! ^^ Draco e Hermione iniziano a fare i conti con i loro sentimenti, per quanto questi possano risultare piuttosto scomodi.. in questo capitolo ho incentrato l'attenzione sul personaggio di Draco e sulla notizia della maternità di Pansy, mi è sembrato giusto dare un po' di spazio a questa coppia.. in fondo si dovrebbero sposare! Come hai potuto vedere il test non serve, il padre è Blaise.. nonostante il fatto che Pansy voglia mentire al mondo magico per evitare scandali. Che ne pensi del finale? Ti ho lasciata a bocca aperta?? Dimmi di sì, ti preeeego!! ^^ Fammi sapere che ne pensi del capitolo, anche se ormai penso sia quasi inutile che te lo dica! Bacionissimi!! ^^

Emily Doyle: deduco che il capitolo ti sia piaciuto, e sono molto felice di averti stupita!! ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia e ti stupisca, mi raccomando fammi sapere! ^^ Baci!! ^^

Principessa89: come vedi il mistero è stato subito svelato, Blaise è il padre anche se Pansy vuole fingere che sia Draco per evitare scandali nel mondo magico.. Draco che, come hai potuto notare, ha fatto la sua mossa con Hermione! ^^ Sono contenta che il mio stile ti piaccia, e spero che anche il capitolo sia di tuo gradimento! ^^ Aspetto una tua recensione, bacioni!! ^^

eLy93: ecco qui la mia donna! Non pensare male, eh! ^^ Intendevo dire che la parte iniziale del capitolo l'ho scritta ripensando alla tua recensione, e accorgendomi che in effetti il punto di vista di Draco non era stato ben messo a fuoco.. spero di aver rimediato! ^^ Per quanto riguarda l'aiuto di Draco a Hermione, puoi star certa che non tarderà ad arrivare.. intanto goditi questa mossa inaspettata del nostro medimago preferito! ^^ Il padre è Blaise, su questo non ci sono dubbi: penso che se Pansy ama Blaise con tutta se stessa, è plausibile che il bambino sia suo piuttosto che di Draco.. anche perchè, nella mia testa, lei e Draco non hanno ancora consumato e aspettano il matrimonio.. Draco sa della loro relazione, sì, e non dice nulla proprio perchè è a conoscenza dei sentimenti della fidanzata verso l'uomo.. sono complicata, lo ammetto!! ^^ Spero tanto che il capitolo ti piaccia, guarda che aspetto una tua recensione!! ^^ Bacionissimi!! ^^

fedy94: come vedi in questo capitolo ho voluto curare il rapporto tra Draco e Pansy, ma presto mi occuperò anche del rapporto tra Pansy e Blaise, tranquilla! Intanto si è scoperto che è proprio quest'ultimo il padre del bambino, sebbene la donna voglia farlo passare come il figlio di Draco per evitare scandali.. che ne pensi del finale? Stavolta niente sogni, solo la realtà!! Fammi sapere che ne pensi del capitolo, mi raccomando!! ^^ Bacioni!! ^^

Baby_San: non ti scusare, non hai nessuna colpa! E poi a me basta che i miei capitoli vengano letti e apprezzati, se poi mi lasciate una recensione mi fate fare i salti di gioia!! ^^ Come hai potuto notare questo capitolo l'ho incentrato su Pansy e Draco e sulla scoperta da parte dell'uomo della gravidanza di Pansy.. anche se il pezzo finale ci riporta alla coppia protagonista, com'è giusto che sia!! ^^ Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento, fammi sapere!! Baci! ^^

Bene, e dopo aver risposto alle vostre luuuuunghe recensioni (ve l'ho già detto che le adoro, vero??? Più lunghe sono e meglio è! ^^) non mi resta che salutarvi e ringraziarvi per le letture e i commenti!! ^^

Alla prossima!! ^^

Xevias

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Mio

Quando Draco allontanò le sue labbra da quelle di Hermione, la donna lo fissò: aprì la bocca per parlare, ma nessun suono scaturì dalle labbra dischiuse; e questo sebbene il suo cervello le avesse mandato ordini precisi su cosa dire.

Malfoy ghignò: - Ti ho lasciata senza parole, Granger? - le chiese, innaturalmente tranquillo, come se baciarla fosse stata la cosa più naturale del mondo.

Hermione tentò nuovamente di parlare, ma ancora una volta dalla sua bocca non uscì neanche una parola: trovandosi nell'impossibilità, anzi, per essere precisi nell'incapacità di parlare, la donna preferì dare le spalle al Medimago e allontanarsi da lui, uscendo dall'ospedale senza nemmeno salutare Harry e Ron.

Dire che si trovava in uno stato di shock sarebbe stato un eufemismo da manuale: era sconvolta, allibita, incredula.. Draco Malfoy l'aveva baciata. No dico, ho reso l'idea?

Ba-cia-ta.

Sarebbe dovuta andare dallo psicanalista per mesi, no anzi, per anni: lei aveva baciato un F.S., Futuro Sposo! Anzi, per essere esatti non aveva baciato un Futuro Sposo qualunque, nossignore, aveva baciato il Futuro Sposo dell'anno!

Ma che cavolo gli era preso?? Baciarla così, all'improvviso, senza nessun motivo.. e che caspita, un minimo di preavviso sarebbe stato quantomeno gradito!!

Camminando senza nemmeno far caso alla direzione da prendere, la donna si rese conto di essersene andata dal San Mungo senza avvertire Harry e Ron: cos'avrebbero pensato di lei? Aveva bisogno di qualcosa di forte, di molto, molto forte.

Entrata nel primo bar disponibile, non ebbe esitazione nel chiedere l'unica cosa che aveva il potere di farla riprendere da qualunque situazione: - Una cioccolata doppia, anzi, tripla. E con cioccolato fondente, per favore, non al latte. Ah, e una bella spruzzata di panna, grazie. -

- Vuole il cacao sulla panna? - le chiese il commesso, fissando con divertimento quella donna che sembrava avere un disperato bisogno d'incamerare zuccheri.

Lei lo guardò come se le avesse appena fatto la domanda più ovvia del mondo, prima di fare vigorosamente un cenno d'assenso con la testa.

                                                                                   ***

- Hermione, ti senti male? Hai una faccia, sembra quasi che tu.. -

- Malfoy mi ha baciata. - disse la donna, interrompendo la sua segretaria e facendole strabuzzare gli occhi.

- Malfoy?? Quel Malfoy??? - urlò, allibita.

Hermione sbuffò, alzando gli occhi al cielo: - Perchè, tu quanti Malfoy conosci? - le chiese sarcastica.

Judith scosse la testa, incredula: - Oh. Mio. Dio. Ma come.. ? Quando.. ? E tu.. ? Insomma non startene lì impalata, raccontami tutto!!! - esclamò, eccitata.

L'ex grifona sospirò e, con aria rassegnata, descrisse alla donna ciò che era successo.

- Uao.. cioè, è pazzesco! Ti ha baciata.. Draco Malfoy ti ha baciata.. quant'è figo!!  - esclamò lei con aria sognante, mentre Hermione la fissava stupita.

- Pronto? C'è nessuno in casa? Stiamo parlando del fidanzato di Pansy Parkison! - le ricordò, seria.

Judith alzò le spalle: - E allora? Mica sono sposati! - replicò con un sorrisetto.

- Ma poco ci manca! - aggiunse l'altra, sbuffando sonoramente e rinchiudendosi nel suo ufficio: inutile, la sua segretaria non riusciva ad afferrare il punto; era stato un bel bacio, perfetto dal punto di vista tecnico.. ma totalmente, completamente, assolutamente sbagliato!!

Era Draco Malfoy, santo cielo! Un conto era fare certe fantasie su di lui, un altro era vederle realizzate!

E poi il modo in cui le aveva parlato.. con quel suo ghigno insopportabile, e l'aria spavalda di chi sa esattamente cosa fare.. ma cosa gli era saltato in mente? A cos'aveva pensato quando aveva deciso di baciarla? Perchè, perchè l'aveva fatto?

La mente della donna non riusciva a darsi una risposta, e continuava così a tormentarsi alla ricerca di una motivazione razionale per il gesto dell'uomo. Uomo che, in quel momento, era messo peggio di lei.

                                                                                   ***

- Ti ha lasciata senza parole, Granger? .... Malfoy, tu hai perso completamente la poca intelligenza che ti rimaneva. - si disse Draco, passandosi una mano tra i capelli.

Alla fine aveva seguito il consiglio di Pansy, di vivere il presente fino a che ne aveva la possibilità.. ma per Salazar, forse quel consiglio l'aveva seguito pure troppo!

L'espressione di lei dopo quel bacio.. era sconvolta, incredula, allibita.. e come biasimarla? Non era abituata a quei gesti da parte sua, era già tanto che evitasse delle stupide battutine in sua presenza.. come avrebbe potuto aspettarsi una cosa come un bacio?

E pensare che non l'aveva nemmeno premeditato.. era successo così, senza pensarci. Dopo quell'infelice battuta su Weasley, tra l'altro del tutto inutile visto che ora lui era, manco a dirlo, pieno di soldi, gli era sembrata l'unica cosa logica da fare: buffo, considerato che, agli occhi di chiunque, quel gesto sarebbe apparso tutto fuorchè logico.

D'altronde ormai il danno era fatto, per quanto potesse pentirsene: e la cosa più incredibile, era che lui non ne era affatto pentito; ormai non poteva più fingere di non provare niente per la Granger, sarebbe stato da stupidi. Un uomo quasi sposato non bacia un'altra donna, se non sente nulla per lei. E quella sera, come ciliegina sulla torta, lei sarebbe andata a cena con Lenticchia: magnifico, assolutamente perfetto.

A meno che.. forse c'era un modo per andare a cena fuori con lei.. in un certo senso..

                                                                                   ***

- Ron, è fantastico qui.. ma non sarà troppo costoso? E' uno dei migliori ristoranti di Londra! - sussurrò Hermione all'orecchio dell'uomo, guardandosi intorno ammirata: migliaia di candele fluttuavano nell'aria, una dolce musica si diffondeva tra i tavoli, e fiori meravigliosi sbocciavano tra le varie coppiette per aumentare il romanticismo.

Lui le sorrise, prendendola per un fianco: - Stai tranquilla, me lo posso permettere. - le rispose, felice di poterla finalmente viziare come aveva sempre voluto.

Hermione ricambiò il sorriso, pensando che Ron era davvero cambiato da quando andavano a scuola: era più serio, più maturo.. con i primi soldi del suo lavoro aveva comprato una casa nuova per i suoi genitori, aiutato i suoi fratelli ad espandersi anche all'estero con i Tiri Vispi Weasley, e aveva fatto anche molta beneficenza. Ma la cosa più bella era che, nonostante la fama e la ricchezza, non si era mai montato la testa, rimanendo lo stesso di sempre.

- Prego signori, da questa parte. - disse loro il cameriere, indicando loro un tavolo vicino alla terrazza, che dava direttamente sul Tamigi.

- So quanto ti piace guardare il paesaggio al di là del vetro, per questo ho scelto proprio questo tavolo. - le spiegò Ron di fronte alla sua espressione piacevolmente stupita.

I due si sedettero l'uno di fronte all'altro, e il cameriere diede loro due menu rivestiti di pelle: - Scegliete pure con comodo. Nel frattempo vi porterò un assaggio del nostro vino migliore, con i complimenti della casa. - disse loro, allontanandosi dopo un rapido inchino.

La donna sorrise: - Direi che ti ha riconosciuto. - commentò, riferendosi al tono ammirato con cui il cameriere si era rivolto a Ron.

- Beh, se questo ci permette di bere un ottimo bicchiere di vino offerto dalla casa, meglio così no? - rispose lui - Oggi sei sparita di colpo.. era successo qualcosa? - le chiese poi.

Hermione, che fino a quel momento era riuscita a non pensare al bacio, abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo rapidamente: - Niente di grave, una chiamata dall'ufficio. - mentì, con un sorriso forzato.

Ron annuì, agrottando poi la fronte in un'espressione curiosa: - Non vorrei sembrarti invadente, credimi, ma.. la wedding planner? Il tuo sogno non era di studiare Medimagia, o mi sbaglio? - le chiese ancora, e la donna si morse il labbro in segno d'indecisione.

Doveva dire la verità a Ron? In fondo era sempre stato il suo migliore amico, insieme ad Harry. E l'altro sapeva tutto, perciò..

- Ecco, io.. sì, in effetti non ti sbagli. Ma non mi hanno accettata al tirocinio. - rispose, raccontando a Ron ciò che era successo anni prima. L'uomo l'ascoltò in silenzio, serio, annuendo ogni tanto.

- Hermione, mi dispiace.. Merlino, è orribile quello che ti hanno fatto. Rifiutarti perchè sei figlia di babbani.. come se il tuo sangue influenzasse le tue capacità. E' un ragionamento idiota. - commentò, sinceramente colpito dal racconto di lei.

La donna gli sorrise: - Non importa Ron, ormai è acqua passata. Va tutto bene, il mio lavoro non è così male, anzi.. per certi aspetti è esilarante, sai? - gli disse, lanciandosi nel racconto di alcuni aneddoti davvero buffi che strapparono all'uomo più di una risata.

- Sei una donna incredibile, Hermione. Davvero. - le disse, prendendole la mano posata dall'altra parte del tavolo.

Lei fu nuovamente colpita da questa sua nuova sicurezza, che veniva un po' tradita dal rossore delle sue orecchie, segno distintivo che, nel tempo, non era scomparso.

Ron le sorrise, non accennando a lasciarle la mano, e sebbene una piccola vocina dentro di lei cercasse di ricordarle del bacio, l'ex grifona non la mosse dalla sua: era piacevole sentire la presa dolce ma allo stesso tempo decisa di lui, la faceva sentire tranquilla e a suo agio.

- Vogliamo ordinare? - disse poi Hermione per rompere il silenzio e lui, dopo averle scoccato un'occhiata penetrante, annuì.

                                                                                   ***

- Le ha lasciato la mano? -

Pansy sbuffò, incrociando le braccia al petto: - Anche se non sono innamorata di te potresti avere un po' più di tatto. Vedere il mio quasi marito che spia un'altra donna non è affatto piacevole, sai? - sibilò, scocciata.

L'invito a cena di Draco era stato una sorpresa, ma se la donna avesse saputo come sarebbe andata a finire, avrebbe volentieri rinunciato: da quando la Granger e Weasley erano entrati nel ristorante, il suo fidanzato non aveva fatto altro che guardarli e grugnire, grugnire e guardarli; la situazione iniziava a diventare leggermente noiosa.

- Io non capisco: ma perchè non hai cercato di parlarle, dopo quel bacio? - gli chiese lei.

Draco sbuffò: - Te l'ho già detto, è scappata via senza lasciarmi il tempo di aprire bocca per spiegarle! - le ricordò.

Pansy fece un sorrisetto: - Tua madre ti ha fatto nascere con due gambe, caro. Potevi anche usarle per andarle dietro, non ci hai pensato? -

Lui le lanciò un'occhiata assassina: - No tesoro, altrimenti non sarei qui a parlare con te e a pedinare la Granger. - rispose, riprendendo ad osservarli.

La donna scosse la testa: - Per Salazar, come siamo caduti in basso.. ora ci mettiamo anche a spiare la gente, eppure non ammettiamo di provare qualcosa molto simile all'amo.. -

Draco la interruppe con una mano: - Non dire quella parola, Pansy. - sibilò, freddandola con un'occhiata.

Lei alzò le spalle: - Okay, okay, scusa.. - disse, sbuffando annoiata e guardandosi intorno.

- .... ma lei ti piace, vero? - gli chiese, dopo qualche minuto.

Malfoy la guardò, abbassando lo sguardo: - C'è qualche possibilità che tu mi creda, se ti dico di no? - le chiese a sua volta, e lei scosse la testa.

- Già.. - commentò lui, tornando a guardare lei.

Era bellissima con quell'abito nero, sobrio ma sexy, elegante ma non troppo formale.. Weasley era fortunato ad essere lì con lei, e sembrava essersene reso conto. E quella sensazione che stava provando, quella gelosia che lo divorava dentro.. da dove veniva?

Che facesse parte di quel sentimento, di quella parola che aveva proibito a Pansy di pronunciare? Che fosse... amore?

- Oh oh. - disse la donna, facendo tornare l'uomo con i piedi per terra.

- Che succede? - le chiese, e lei, pallida, indicò con un cenno della testa l'entrata del locale.

- Merda. - commentò Draco, osservando Blaise dirigersi deciso verso di loro: le labbra erano ridotte ad una linea sottile, gli occhi erano ridotti a due fessure; Malfoy conosceva l'uomo abbastanza bene da capire che era furioso.

Si alzò, cercando di farlo ragionare: - Ascolta Blaise, io.. -

Un pugno lo colpì in piena faccia, centrandogli il naso: una donna al tavolo vicino urlò, e tutti si voltarono verso di loro.

- Pensi di poter fare come ti pare? - disse Blaise, rivolgendosi a Pansy - Pensi che me ne starò buono, che farò lo "zio Blaise" senza discutere? Quel bambino è tanto tuo quanto mio. E non ho intenzione di farmelo portare via. - le disse, gelido e terribile - In quanto a te - aggiunse poi, rivolgendosi all'uomo per terra - Credevo fossi mio amico, pensavo che eri davvero generoso a non dire niente, a lasciarla libera di stare con me nonostante fosse la tua promessa sposa.. e invece che fai? Non la fai ragionare, non le dici che ho il diritto di essere il padre del figlio che porta in grembo, no. Tu  sei d'accordo con lei, qualunque cosa per evitare lo scandalo vero? Mi fate schifo. - concluse, uscendo a passo veloce dal locale.

Draco si rialzò, mettendo mano alla bacchetta per aggiustarsi il naso rotto, e i suoi occhi ne incrociarono un paio color ambra dall'altra parte della sala: in quegli occhi spalancati Malfoy lesse incredulità, sbigottimento.. rabbia.

Hermione uscì dal locale, seguita a razzo da Ron e, qualche secondo più tardi, e sotto incitamento di una sconvolta quanto decisa Pansy, da Draco.

- Hermione che ti prende? - le chiese Ron, fermandola per un braccio e facendola voltare.

- Voglio andare a casa Ron, lasciami andare. - disse lei cercando di non piangere e di liberarsi dalla stretta dell'uomo.

- Granger, aspetta! -

Ron si volse verso Draco, accigliato, e quando Hermione alzò lo sguardo su di lui a Malfoy venne d'istinto fare un passo indietro.

- E' incinta. Mi hai baciata sapendo che Pansy è incinta. - mormorò, con voce bassa e vibrante.

L'ex grifone spalancò gli occhi: - Malfoy.. Malfoy ti ha baciata?? - ripetè incredulo.

Il Medimago lo freddò con un'occhiata: - Stanne fuori, Weasley. - gli intimò, per rivolgersi poi alla donna.

- Granger mi dispiace, so che non avrei dovuto.. ma volevo farlo, capisci? Sì, Pansy è incinta, ma questo non significa niente e.. -

Hermione lo guardò, allibita: - Non significa niente? La tua fidanzata è incinta e per te non ha importanza? Ma come diavolo ragioni, Malfoy?! Come puoi dire che non ha importanza, che non significa niente, che.. -

- Non è mio. - rispose Draco, interrompendola.

- ... cosa? - mormorò lei, agrottando la fronte.

- Il bambino non è mio, è di Blaise. Per questo ha fatto quella sfuriata al locale, perchè Pansy voleva spacciare il figlio come mio per evitare scandali. Quei due sono innamorati, stanno insieme dai tempi della scuola: l'unico motivo per cui io e Pansy ci sposiamo è perchè siamo stati promessi dal giorno della nostra nascita. - le spiegò - Una delle tante, stupide tradizioni Purosangue, come quella che ti ha impedito di diventare Medimaga. - aggiunse, accorgendosi solo una frazione di secondo più tardi di aver parlato troppo.

La donna impallidì: - Come.. come sai tu del perchè non sono diventata una Medimaga? - gli chiese, con la voce ridotta ad un sussurro.

Draco si passò una mano tra i capelli, dandosi dell'idiota: - Me l'ha detto Potter, io.. ho insistito affinchè mi raccontasse tutto, volevo capire perchè facevi l'organizzatrice di matrimoni. - le confessò, cercando di rimediare - Ma posso aiutarti Granger, mi basterà parlare con il consiglio del San Mungo e vedrai che.. -

Lei scosse la testa, le lacrime agli occhi e l'orgoglio ferito: - Stà fuori dalla mia vita, Malfoy. E' un ordine. - sibilò con odio, prima di dargli le spalle e, ignorando del tutto Ron, correre via per le strade buie della città.

                                                                                   ***

- Ne sei certo? -

- Assolutamente capo! Ho tutte le foto dell'accaduto e la sfuriata dell'uomo, parola per parola! -

Il direttore della Gazzetta del Profeta annuì, compiaciuto: - Ottimo lavoro, porta di là tutto il materiale. Questa è roba da prima pagina. - disse al giornalista, che si affrettò ad ubbidire.

L'uomo si allungò sulla sedia: erano mesi, dalla notizia del fidanzamento, che il Profeta rimaneva in attesa di uno scoop, qualcosa che movimentasse un po' quell'unione apparentemente così perfetta.

Finalmente c'era riuscito, l'aveva trovato. E la mattina dopo, sulla Gazzetta del Profeta, dopo mesi di attesa, lo scandalo sul matrimonio dell'anno sarebbe stato letto da tutti i maghi e le streghe di Londra.

- Spiacente Malfoy. - pensò l'uomo, con un gran sorriso soddisfatto dipinto sulle labbra - Niente di personale. -

 

 

Et voilà, fine capitolo sei!! Lo so, lo so, vi lascio sempre sul più bello!! ^^ Sono sadica, che volete farci? Non potete uccidermi perchè altrimenti nessuno porterebbe avanti la fiction, perciò temo proprio che dovrete sopportarmi! ^^

Mi spiace di non potervi rispondere singolarmente, ma stasera sono un po' di fretta.. spero mi perdonerete! ^^ Ci tengo comunque a ringraziare le 123 persone che hanno inserito la storia tra i preferiti e coloro che hanno recensito lo scorso capitolo.. che dite, riusciamo ad arrivare alle 100 recensioni con questo?? Beh, io ci spero!! ^^

Con questo vi saluto e vi rimando al prossimo aggiornamento!! ^^

Alla prossima!

Xevias 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Mio

Hermione sembrava una furia: camminava veloce, molto più veloce della sua solita andatura, e teneva le mani strette in due pugni lungo i fianchi, con le nocche bianche per il troppo stringere; si stava dirigendo a grandi passi verso il San Mungo, senza curarsi del fatto che, a quell'ora, il tempo per le visite era già passato da un pezzo.

Percorrendo le strade di Londra ed entrando poi nell'ospedale, la donna sentì la rabbia crescere in lei: si era fidata di Harry, gli aveva raccontato tutti i suoi segreti.. e lui che aveva fatto?! Li aveva spifferati a Malfoy?! Come aveva potuto?!?

- Signorina, dove crede di andare? - le chiese un'infermiera, tentando di fermarla prima che potesse entrare nella stanza di Harry.

- Oh non si preoccupi, il tempo di ammazzarlo e me ne vado. - ringhiò lei in risposta, oltrepassando la donna con rabbiosa determinazione.

- Svegliati! - urlò all'uomo, che sobbalzò tirandosi su a sedere.

Hermione si avvicinò al letto, e se lui avesse potuto sarebbe indietreggiato per il timore che gli incuteva: - Voglio solo sapere a cosa diavolo pensavi quando hai detto a Malfoy come mai non sono diventata una Medimaga. Voglio che mi spieghi cos'ha pensato quel tuo cervello bacato in quel momento, quale dei tuoi neuroni si è fuso a tal punto da fare una cosa simile. Spiegamelo Harry, perchè non riesco proprio a capirlo. - sibilò, guardandolo con odio.

Lo odiava, sì: aveva tradito la sua fiducia, e per la donna quella era la cosa peggiore che qualcuno potesse fare.

L'ex grifone si passò una mano tra i capelli: - Hermione, ascolta. Era da un po' che Malfoy si chiedeva come mai non avessi ottenuto quel posto, e quando me l'ha chiesto, io.. non lo so, sembrava che volesse davvero saperlo, e non solo per rinfacciartelo o cose del genere! E poi potrebbe esserti d'aiuto, lui.. -

Lei lo interruppe, furibonda: - Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, so cavarmela benissimo da sola! - ringhiò con gli occhi velati di lacrime - Mi hai delusa, Harry, hai tradito la fiducia che avevo riposto in te. E ti odio per questo. - mormorò con voce spezzata, lasciando la stanza.

Non ce la faceva a rimanere lì, a sentire le scuse di lui: lei si era fidata, e lui aveva raccontato tutto a Malfoy; non aveva importanza se l'avesse fatto in buona fede, l'aveva tradita.

Piangendo lacrime di rabbia e delusione, la donna tornò a casa sua, buttandosi sotto le coperte ancora completamente vestita: con gli occhi gonfi per il troppo piangere, Hermione si addormentò quasi subito, esausta, scivolando in un sonno senza sogni.

                                                                                   ***

- Maledizione! -

Draco diede un calcio al divanetto di pelle di fronte al camino, mentre Pansy si sedeva, pallida, su una poltroncina lì accanto.

L'uomo si passò una mano tra i capelli con un gesto rabbioso: era andato tutto a rotoli per colpa sua! Ma perchè, perchè non era riuscito a tenere la bocca chiusa?! Senza contare la storia di Blaise e di tutto il casino che ne sarebbe conseguito!

- Ne parleranno tutti i giornali, vero? - chiese Pansy, con un filo di voce.

Malfoy si volse lentamente verso di lei: - Puoi starne certa. Il Profeta riempirà tutte le pagine con la cronaca di quello che è successo stasera, c'è da giurarci. - le rispose, gelido.

La donna annuì, portandosi poi una mano alla bocca per ricacciare indietro il singhiozzo che le era salito dalla gola, mentre lacrime calde scendevano sul suo viso.

Draco, a quella vista, si addolcì e si sedette accanto a lei: - Mi dici perchè mi hai mentito? Perchè mi hai detto che tu e Blaise ne avevate parlato e che lui era d'accordo ad essere solo uno zio per il bambino? -

Lei respirò a fondo: - Ne abbiamo parlato. - rispose con voce tremante - Ma non gli ho dato il tempo di controbattere, me ne sono andata subito.. non potevo sostenere il suo sguardo, capisci? Lui crede che per me non sia importante riconoscerlo come padre, crede che m'importi solo della mia reputazione.. ma tu sai che non è vero, lo sai.. mi porteranno via il bambino, Draco.. - sussurrò tra le lacrime, scoppiando a piangere subito dopo.

Lui l'abbracciò, permettendole di rifugiarsi tra le sue braccia: sapeva che se la famiglia di Pansy avesse scoperto della sua relazione con Blaise, e ancor peggio del fatto che lei era rimasta incinta, le avrebbero chiesto di abortire o di abbandonare il bambino appena nato; anzi, era probabile che se ne sarebbero occupati loro personalmente. Famiglie come le loro non avrebbero mai potuto accettare un bambino nato fuori dall'unione della coppia che loro stessi avevano creato mediante un accordo: sarebbe stato un bastardo, non ci sarebbe mai stato posto per lui. Per questo Pansy avrebbe voluto tenere tutti all'oscuro dell'identità del vero padre, per poter tenere il bimbo che portava in grembo, per permettergli di vivere e crescere circondato dall'amore della madre e dello "zio". Ma Blaise, all'oscuro di tutto ciò, aveva creduto che la reputazione fosse la principale preoccupazione della donna, e aveva agito d'istinto.

- Non voglio che qualcuno me lo porti via.. è il mio bambino.. - ripeteva intanto Pansy, cullata dall'uomo che la teneva stretta.

Sì, Pansy voleva quel bambino: e lo voleva perchè rappresentava l'unione tra lei e Blaise, perchè era la prova tangibile del loro amore. E perchè, dopo anni e anni di solitudine, dopo aver vissuto in una famiglia dove affetto ed amore erano due parole completamente sconosciute, finalmente aveva l'occasione di creare una vera famiglia, con un figlio a cui dare tutto l'amore che lei non aveva ricevuto da piccola.

- Nessuno te lo porterà via, vedrai. - le sussurrò lui all'orecchio, cercando di calmarla; quando ci fu riuscito, l'uomo la prese in braccio e la portò a letto, vegliando su di lei fino a quando non la vide addormentata.

Ora che aveva calmato Pansy, c'erano tre cose da fare: la prima era parlare con Blaise, spiegargli la situazione e convincerlo che nessuno aveva cospirato contro di lui; la seconda era impedire che quello scandalo venisse letto da ogni singolo mago o strega di Londra, convincendo quindi il direttore del Profeta a non pubblicare l'articolo. E la terza.. la terza era andare a parlare con la Granger, scusarsi, e.. e baciarla fino a farle capire cosa provava per lei.

Per questo Draco prese il cappotto e, senza perdere tempo, si smaterializzò a casa dell'amico.

                                                                                   ***

Blaise era appena rientrato a casa, quando Draco si smaterializzò di fronte a lui: i due si fissarono per un lungo istante, come due contendenti che si studiano prima della lotta.

- Non mi sembrava di averti invitato a casa mia, Malfoy. - disse Blaise, gelido.

- Non mi sembrava di aver bisogno dell'invito per venire, Zabini. - replicò l'altro con lo stesso tono.

L'uomo arricciò il naso in una smorfia, incrociando le braccia al petto: - Che diavolo vuoi ancora, Draco? Non hai combinato già abbastanza guai? - gli chiese, sprezzante.

Malfoy scosse la testa: - Qui quello che combina guai sei solo tu. Hai commesso un forte errore di valutazione, Blaise, e se non ti conoscessi bene direi che non hai la minima idea di com'è fatta Pansy, la donna di cui sei innamorato. -

Blaise sbuffò: - Non ho tempo per i tuoi giochi di parole, vattene. - lo gelò, ma Draco non sembrava avere intenzione di mollare tanto facilmente.

- Me ne andrò, sì. Ma non prima di averti detto come stanno le cose. - rispose, raccontando all'amico tutto ciò che sapeva, e spiegandogli così il perchè del gesto di Pansy.

- Perchè non me ne ha parlato? - chiese l'uomo alla fina del racconto dell'altro, cercando di simulare indifferenza senza però riuscirci del tutto.

Draco si concesse un mezzo sorriso: - Sa quanto sei testardo, Blaise, e sapeva che avresti risolto la situazione a modo tuo, a costo di dover togliere di mezzo i suoi genitori e i miei. Ha preferito agire di testa sua. - gli rispose, rincuorato dall'espressione dell'amico che si era ammorbidita.

- Saresti un ottimo padre, Blaise, e nessuno lo sa meglio di me. E sarei felicissimo di essere uno zio per tuo figlio: ma Pansy ha paura che le porteranno via il bambino, per questo ha finto che fossi io il padre. - proseguì  - E adesso, dopo quello che è successo al ristorante..  il Profeta ci ricamerà sopra una storia da copertina, e per Pansy sarà come firmare una condanna a morte. -

Blaise sospirò, passandosi una mano sul viso: - Come facciamo ad evitarlo? - chiese, serio.

- Dobbiamo parlare col direttore del Profeta, e convincerlo a non pubblicare la storia. - rispose Draco, con lo stesso tono - E non sarà facile. - aggiunse amaramente.

L'altro aggrottò la fronte: - Che intendi dire? - gli chiese.

Malfoy storse la bocca: - Il direttore del Profeta e mio padre si conoscono da anni, erano compagni di scuola a Hogwarts; per fartela breve, i due non sono mai andati d'accordo, al contrario. Mio padre gli ha messo i bastoni tra le ruote parecchie volte, e lui ha giurato di vendicarsi della mia famiglia per i torti subiti: quale miglior occasione di screditare me e il mio matrimonio di questa? -

L'ex serpeverde abbassò lo sguardo: - Draco.. se non fosse stato per me.. - disse, mentre i sensi di colpa lo colpivano come un pugno nello stomaco, ma l'amico lo interruppe.

- Non ho bisogno delle tue scuse, Blaise. Ora vediamo di risolvere tutto 'sto casino. -

                                                                                   ***

- Spiacente Malfoy, non si può fare. -

Draco strinse le labbra, riducendole in una linea sottile: - Forse non ci siamo capiti. Non andrò di mezzo solo io, non sarà solo la mia vita ad essere rovinata. - sibilò, duramente.

L'uomo sogghignò: - Draco Malfoy che si preoccupa per la vita di qualcuno, un'altra notizia da copertina. - commentò malignamente - Sfortunatamente, il Profeta non si occupa di fornire aiuti umanitari, ma d'informare i lettori. E la tua storia, Malfoy, riempirà le pagine del nostro giornale per parecchio tempo. -

Malfoy strinse i pugni, facendo sbiancare le nocche: - Me la pagherai cara. - ringhiò contro l'uomo, uscendo a passo veloce dalla sede del giornale.

- Che facciamo adesso? - chiese Blaise, preoccupato.

L'altro scosse la testa: - Non lo so.. quel bastardo, figlio di buona donna.. - sibilò con odio - Blaise, io devo fare una cosa.. aspettami a casa tua, ci metto poco. - gli disse, congedandosi da lui.

Doveva parlare con la Granger, prima di potersi concentrare su altro: a passo veloce, l'uomo si diresse a casa di lei, decidendo di smaterializzarsi direttamente all'interno; non era sicuro, infatti, che la donna l'avrebbe fatto entrare se avesse suonato il campanello.

Una volta all'interno, trovare la camera di Hermione non fu troppo difficile, poichè la casa non aveva dimensioni eccessive: Draco si stupì del fatto che la donna, pur essendo una maga, non avesse protetto la sua casa con degli incantesimi, ma forse non aveva mai pensato all'eventualità che qualcuno ci si materializzasse dentro.

L'uomo si avvicinò al letto, dove la Granger dormiva coperta fino alla testa.

- Granger? - la chiamò, scuotendola leggermente.

Un borbottio indistinto salì da sotto le coperte, prima che una massa di capelli aggrovigliati comparisse all'improvviso.

- Mmhh... ? ... Malfoy? .. oddio, sto sognando di nuovo... - mugugnò, passandosi una mano sulla faccia e scuotendo la testa.

L'uomo si accigliò: - Granger? Ti senti bene? - le chiese.

Hermione sbattè più volte le palpebre: - Co.. non.. non sto sognando? - mormorò, fissandolo come se fosse un alieno - Ma.. ma che ci fai qui? - gli chiese, allarmata - Fuori da casa mia!! - urlò, balzando giù dal letto per spingerlo via.

- Non è possibile, ma non sai che questa è violazione di domicilio, potrebbero arrestarti per una cosa del genere! - borbottava la donna, spingendo l'uomo senza riuscire a smuoverlo di un millimetro.

Draco la fissò divertito, prima di prenderla per i polsi e attirarla a sè: - Hai finito? - le chiese, dimenticandosi per un attimo tutti i suoi problemi.

Lei lo fissò, gelida: - Vattene subito, Malfoy. Non sto scherzando. - gli ringhiò contro.

Malfoy non accennò a diminuire la presa: - Nemmeno io sto scherzando, Granger, puoi starne certa. - rispose.

Hermione diede uno strattone ai polsi, costringendolo a lasciarla andare: - Mi spieghi che diavolo vuoi ancora da me? Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara. - gli chiese, allontanandosi da lui di qualche passo.

- Devo mettere a posto le cose tra noi, Granger. Almeno questo devo farlo. - rispose lui, facendo sorgere nella donna una certa curiosità.

- Che intendi dire? - gli chiese infatti, e Draco, dopo qualche secondo di silenzio, le raccontò ogni cosa.

L'ex grifona ascoltò in silenzio e, quando l'uomo ebbe esaurito le parole, si affrettò ad indossare un maglione pesante ed un cappotto lungo sopra il pigiama, sostituendo delle scarpe da ginnastica alle pantofole.

- Che stai facendo? - le chiese, lui, ma lei non gli rispose; con un gesto secco della mano, la donna lo invitò a seguirla, e Draco fece appena in tempo a cogliere le parole "Smaterializzazione" e "Gazzetta del Profeta", prima di vederla scomparire.

- Mi farà diventare matto. - mormorò Malfoy, un attimo prima di scomparire anch'egli nel buio della notte.

                                                                                   ***

- Perchè lo fa, signorina Granger? Non ci guadagna niente da questa storia. -

Hermione fece un sorrisetto: - Diciamo che sono in vena di compiere una buona azione. E non si finga dispiaciuto, la notizia che pubblicherà domani al posto di quella sul matrimonio di Malfoy è molto più importante. -

L'uomo ghignò: - Lo ammetto, non avrebbe potuto farmi un'offerta migliore. E'stato un piacere parlare con lei, signorina Granger, e grazie. -

La donna sorrise appena, ignorando la mano che l'altro le aveva porto, e uscendo velocemente dall'ufficio del direttore.

Draco l'aspettava lì fuori, ansioso e confuso: la Granger non gli aveva spiegato niente, gli aveva semplicemente ordinato di aspettarlo mentre lei risolveva la faccenda ed era entrata nell'ufficio di quel verme con la freddezza più assoluta. Che diavolo si stavano dicendo?

- Malfoy. -

L'uomo si volse di scatto, fissando il volto impassibile della donna: - Che cos'è successo? Che ti ha detto? - le chiese.

Lei gli lanciò un'occhiata sprezzante: - Ho ottenuto un risultato dove tu hai fallito, tutto qui. - gli rispose, e Draco potè permettersi alcuni secondi di sollievo prima che l'ansia lo invadesse di nuovo.

- Ma come hai fatto? Cos'ha voluto in cambio? - le chiese ancora.

- Niente che non fossi disposta a cedergli. - rispose lei, enigmaticamente.

La donna fece per andarsene, ma lui la fermò per un braccio: - Non ti azzardare ad andartene, Granger, devo sapere. -

Lei sostenne il suo sguardo, alzando il mento in un gesto di sfida: - Gli ho offerto la mia storia in cambio della tua. I miei studi, il perchè non sono diventata una Medimaga.. tutto quanto. Una testimonianza unica della diretta interessata: era più di quanto quell'idiota potesse sperare. -

Draco impallidì: - Cosa.. che diavolo hai fatto?! Ma come ti è saltato in mente?! - urlò, incredulo - Ti sei giocata ogni possibilità di diventare una Medimaga, te ne rendi conto?! Non ci sarà più nessuno ad appoggiare una tua domanda, a questo ci hai pensato?! -

Hermione abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo di scatto: - Credi che non ci abbia riflettuto? Credi che non abbia considerato che, pubblicando tutta la storia in prima pagina, gettando fango sul San Mungo e sulle famiglie che lo sostengono economicamente, il mio futuro sarebbe stato segnato per sempre? Mi credi davvero così stupida? - gli disse, con una voce tremante per la rabbia che fece venire i brividi all'uomo.

- Ci ho pensato, ma questa era l'unica cosa da fare: quell'uomo non avrebbe mai rinunciato ad uno scoop su di te, se non per un altro più succulento; e in ogni caso, visto che tuo padre è uno dei finanziatori dell'ospedale, ci andrà di mezzo anche lui. Saremo tutti contenti, alla fine. - aggiunse, asciugandosi gli occhi.

Malfoy la fissò, ancora incapace di credere a ciò che aveva fatto: - Perchè.. -

Lei lo interruppe: - L'ho fatto per Blaise e Pansy, e soprattutto per il bambino. E' giusto che nasca circondato dall'amore dei genitori, e non dal flash dei fotografi. - rispose, fredda.

- Granger.. io.. grazie. - mormorò lui, guardandola davvero forse per la prima volta nella sua vita.

Perchè quella donna non era solo bella: era anche gentile, altruista, coraggiosa, testarda.. era incredibile.

E lui..

Lui..

Lui se ne era..

Se ne era..

Oh al diavolo!

... se ne era... innamorato.

Lei fece un piccolo cenno con la testa, prima di dargli le spalle: - Non te lo ripeterò di nuovo, Malfoy. - gli disse senza voltarsi, per impedirgli di vedere i suoi occhi bagnati di lacrime - Stai fuori dalla mia vita. -

Con queste ultime parole, la donna si allontanò da lui, camminando più velocemente che poteva: dirgli quell'ultima frase era stata la cosa più difficile del mondo, perchè..

Perchè lei..

Lei lo... amava.

 

Chiedo umilmentissimamente scusa per il ritardo!! Scusate davvero, ma tra l'università, la famiglia, gli amici e il resto non ho avuto un secondo di tempo per connettermi e postare il nuovo capitolo!! Temo di non averlo scritto al massimo delle mie possibilità, ma spero che mi perdonerete e che soprattutto vi piaccia lo stesso!!!

Grazie per le 143 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, e le 16 persone che hanno commentato!! ^^ Spero di riuscire a ringraziarvi singolarmente nel prossimo capitolo, ce la metterò tutta!! ^^

Per ora non mi resta che salutarvi, e augurarvi buona settimana!! ^^

Alla prossima!!

Xevias

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Mio

Draco guardò le facce scioccate di Blaise e Pansy, e si sedette sul divanetto accanto alla donna: dopo che Hermione si era allontanata da lui, l'uomo era tornato dall'amico e insieme si erano smaterializzati da Pansy; di fronte ai due amici confusi e preoccupati, il Medimago aveva raccontato ciò che la Granger aveva fatto per loro.

- Non è possibile. - disse la donna in un sussurro.

- Si è giocata qualunque alternativa per il suo futuro. - aggiunse Blaise, scuotendo la testa.

I tre non erano andati a dormire quella notte, e quando i primi raggi del sole inondarono la casa di Draco e Pansy con la loro luce, l'alba li trovò così: svegli, stanchi, a tratti ancora increduli.

- Ma perchè, perchè l'ha fatto? - chiese Blaise per la decima volta.

Draco sospirò: - Te l'ho già detto, l'ha fatto per il bambino. Non voleva che crescesse in mezzo agli scandali e ai pettegolezzi. - rispose in tono monocorde.

- Non dire assurdità. - disse Pansy, alzando la testa per fissarlo.

L'altro la fissò senza capire, e le labbra della donna s'incurvarono in un sorriso sarcastico: - Non ti sarai davvero bevuto la scusa del bambino, vero? Certo, conoscendola potrei anche ammettere che la sua scelta sia stata influenzata in parte dalla mia condizione.. - disse - Ma di sicuro non è questo il suo unico motivo, tantomeno quello più importante. -

Malfoy continuò a fissarla accigliato, e Pansy sbuffò: - Possibile che non ci arrivi, Draco? L'ha fatto per te. -

- Per me? - ripetè lui, incredulo.

La donna annuì: - Ma certo, è talmente ovvio! Lei non vuole che tu soffra, e sinceramente questo mi sembra un comportamento più da donna innamorata che da Grifondoro. -

L'uomo si volse verso l'amico: - Blaise, tu che ne pensi? - chiese.

L'altro alzò le spalle: - Io dò ragione a Pansy. - rispose - E in tutta franchezza, Draco, mi chiedo come tu abbia fatto a diventare Medimago, visto la tua totale mancanza di perspicacia. - aggiunse con un sorrisino.

Draco gli lanciò un'occhiataccia, poi sospirò: e se quei due avessero avuto ragione? Se lei fosse stata davvero.. se avesse ricambiato i suoi sentimenti.. c'era davvero speranza?

- Il sole è sorto, non manca molto all'uscita del Profeta. Draco, perchè non ti riposi un po'? Non sarà una giornata facile per te. - gli disse Pansy, preoccupata per lui.

L'uomo spostò lo sguardo su di lei: - C'è chi passerà una giornata più dura della mia. - commentò, e non ci fu bisogno di chiedere chi fosse la persona di cui parlava Draco - Ad ogni modo vedrò di dormire almeno un paio d'ore. - aggiunse, salutando i due con un gesto della mano e avviandosi in camera sua.

Sdraiatosi nel letto, a Malfoy servirono pochi minuti per addomentarsi: la sua mente, guidata da Morfeo, lo riportò a Hogwarts, al settimo anno, durante un'interessante conversazione..

*****

- Merlino, Hermione, la tua sicurezza mi spaventa!  - disse Ron, con una buffa smorfia di finto terrore.

Lei scoppiò a ridere: - Quanto sei stupido Ron! - lo rimproverò lei scherzosamente - Che posso farci se sono consapevole del fatto che è l'unica cosa che potrei fare? Sono nata per essere una Medimaga, punto e basta: e ti prometto che, costi quel che costi, riuscirò a realizzare il mio sogno. -

Harry le diede un buffetto affettuoso sulla guancia: - Noi crediamo in te, lo sai bene. Se c'è qualcuno che può farcela, quella sei tu. -

Hermione gli sorrise: - E quando io sarò diventata una Medimaga, tu un Auror e Ron un campione di Quidditch, torneremo qui a Hogwarts. -

- E che faremo? - le chiese Ron, sorridente.

Lei alzò le spalle: - Ancora non lo so.. ma sarà qualcosa degno del magico Trio! - rispose, e i tre scoppiarono  a ridere tutti insieme, dimenticandosi, anche se solo per qualche istante, della guerra che incombeva su di loro.

*****

Draco ricordava bene quella conversazione, era stata una delle tante che aveva origliato durante quell'ultimo anno: eppure il suo subconscio non sembrava soddisfatto; con un leggero grugnito, l'uomo si girò su un fianco, attendendo con una certa impazienza ciò che sarebbe successo dopo..

Era di nuovo a Hogwarts, nei pressi dei bagni femminili, dominio assoluto di Mirtilla Malcontenta: dall'interno, una serie di singhiozzi fecero chiaramente capire all'uomo, in quel momento un diciassettenne, che una ragazza stava piangendo.

- Chi c'è? - chiese lui, entrando nel bagno.

A terra, le ginocchia all'altezza del petto e il viso poggiato contro di esse, una massa di capelli ricci erano il segno di riconoscimento di colei che tremava per il pianto.

- Granger? - la chiamò il serpeverde, rendendosi conto che i sentimenti provati per lei durante la scuola, come odio e disprezzo, avevano lasciato spazio a quelli che, da adulto, albergavano nel suo cuore nei confronti della giovane.

Hermione alzò appena la testa, arrossendo di colpo una volta capito chi aveva davanti: - Malfoy, che ci fai qui? Tu non.. questo è il bagno delle ragazze.. - tentò di protestare lei, nonostante la stanchezza dovuta al troppo pianto.

- Perchè stavi piangendo? - le chiese lui a mò di risposta, resistendo all'impulso di abbracciarla e stringerla a sè.

- Cosa? - disse lei, arrossendo ancora di più - Io non.. non stavo piangendo! Ti.. ti sbagli.. -

Lui sbuffò: - Dai Granger, non prendermi per stupido.. seriamente, perchè stavi piangendo? -

La ragazza abbassò lo sguardo, sussultando a causa di un singhiozzo trattenuto: - Per le solite prese in giro, Malfoy, niente di più. - rispose, alzando poi gli occhi che, all'improvviso, si erano accesi di uno strano bagliore - Ma io dimostrerò loro quanto si sbagliano. Farò vedere a tutti quanto valgo, e che posso essere brava quanto, se non più, di loro. E lo dimostrerò anche a te. - aggiunse, guardandolo con uno sguardo di sfida.

Dopo queste parole, Hermione si alzò e fece per andarsene, ma le parole di lui la bloccarono: - Tu sei già più brava di me, Granger. - le disse, lasciandola spiazzata - Sei migliore di me, sei ad un livello a cui io non potrò mai arrivare. E ti ammiro per questo. -

Lei lo fissò come se fosse impazzito: - Mi stai prendendo in giro? - gli chiese, sulla difensiva.

Draco le si avvicinò: - Mai stato più serio in vita mia, Granger. - mormorò, prima di attirarla a sè e baciarla con amore e passione, tenendo stretta una Hermione del tutto spiazzata ma che, dopo qualche istante, e forse grazie al fatto che il sogno apparteneva a lui, iniziò a ricambiare il suo bacio.

- Vorrei non esser stato tanto cieco.. - le sussurrò all'orecchio, dopo che si furono staccati per incamerare aria.

Lei alzò lo sguardo su di lui: - Non è troppo tardi, sai? -

Malfoy sgranò gli occhi, e lei gli sorrise: - Non aver paura di aprirmi il tuo cuore, Draco. Probabilmente è tutto ciò che aspetto, forse mi sono allontanata da te solo per non soffrire. - gli disse, dolcemente.

- M.. ma.. - balbettò lui, incredulo.

Hermione scosse la testa: - Stai solo perdendo tempo. Vai, subito. Corri da me.. non lasciare che io ti tagli fuori dalla mia vita.. perchè sei tutto ciò che voglio. -

Draco si alzò a sedere di scatto, la fronte mandida di sudore: eppure lui aveva i brividi, come se avesse avuto freddo; cosa diavolo significava quel sogno? Le parole della Granger.. erano vere? O la sua fantasia gli aveva fatto sognare ciò che lui voleva sentirsi dire? Non lo sapeva, era confuso.

Forse avrebbe dovuto semplicemente lasciar perdere, in fondo si trattava solo di un sogno! Ma le parole della ragazza continuavano a dargli il tormento, e a nulla servì la doccia che fece subito dopo essere sceso dal letto.

Sei tutto ciò che voglio..

Tutto ciò che voglio..

E se ci fosse stato un minimo di verità in quelle parole? Se lei l'avesse veramente voluto, e l'avesse allontanato solo per paura di stare male?

Le parole del sogno avevano insinuato il dubbio in lui: ora doveva sapere.

                                                                                   ***

- Hermione, come stai? -

- Sto bene, tranquilla. Lì piuttosto, com'è la situazione? -

Judith osservò la massa di fotografi da dietro la finestra del suo ufficio, e sospirò: - Non accennano ad andarsene, anzi, è probabile che aumentino col passare delle ore.. di certo l'agenzia non aveva mai ottenuto tanta visibilità, in fondo è tutta pubblicità gratuita! - esclamò, cercando di tirare su di morale il suo capo.

Hermione sorrise amaramente, ma si sforzò di mantenere un tono allegro e spensierato: - Immaginavo che sarebbe successo, sapevo bene a cosa andavo incontro.. mi dispiace solo di non poter essere lì con te. - disse, sinceramente a disagio per la sua impossibilità di andare a lavoro e per l'aver dovuto lasciare tutta la responsabilità nelle mani della sua segretaria.

- Non scusarti Hermione, per me non è affatto un peso! - la rassicurò la donna  - Piuttosto, toglimi una curiosità.. cosa ti ha spinto a rivelare la tua storia al Profeta? -

La donna ricacciò indietro il groppo che le era salito alla gola: - Io.. scusami, Judith, ma preferirei non parlarne. - rispose, controllando il tremore della sua voce.

L'altra si affrettò a tranquillizzarla: se non voleva parlarne, lei non avrebbe di certo insistito.

- Cerca di riposare un po', all'agenzia ci penso io. - le disse poi - E se ci dovesse essere qualche problema, prometto di avvertirti subito. - aggiunse, anticipando ciò che il suo capo stava per dire.

- Grazie Judith, davvero. - disse Hermione, posando la cornetta ed abbandonandosi sui cuscini; il Profeta era aperto accanto a lei, segno che l'articolo, talmente importante da occupare ben una decina pagine del giornale, era già stato letto.

                                                                                   ***

- Non posso crederci.. è.. è semplicemente assurdo!! - esclamò Harry, fissando la pagina del giornale come se fosse un'allucinazione; l'uomo alzò poi lo sguardo sugli amici, ancora incredulo.

Ginny alzò le spalle: - Non sappiamo perchè Hermione abbia raccontato tutto ai giornalisti, io non sapevo nemmeno che le fosse stata rifiutata l'ammissione per colpa del suo sangue.. - disse - E non è stato piacevole scoprirlo in questo modo. - aggiunse, lasciando trapelare la sua delusione per quella mancanza di confidenza da parte dell'amica.

Harry si rivolse a Ron: - Le avete parlato? - gli chiese, e l'altro scosse la testa.

- Abbiamo provato a chiamarla, ma non risponde alle nostre telefonate. - rispose, preoccupato.

Potter abbassò nuovamente lo sguardo sul Profeta, dove il titolo: "SCANDALO AL SAN MUNGO, I PREGIUDIZI DI SANGUE COLPISCONO ANCORA!!!" occupava un quarto della prima pagina, seguito da una foto di Hermione.

- Io non capisco.. ma perchè.. - mormorò Harry.

In quel momento, e senza nemmeno bussare, Draco Malfoy entrò nella sua stanza.

Lui e Potter si fissarono per un lunghissimo istante, nel silenzio più totale; l'ex grifone fu il primo a rompere la tensione creatasi, parlando ai suoi amici senza nemmeno voltarsi verso di loro.

- Ragazzi, lasciatemi solo con Malfoy per un momento. - disse, con voce tesa.

Ginny e Ron si scambiarono una breve occhiata, poi fecero come Harry aveva detto loro.

- Scommetto che tu ne sai qualcosa, vero? - disse Potter, indicando il giornale aperto con un cenno della testa.

Malfoy strinse le labbra, poi annuì. Harry respirò profondamente: - Ho rovinato il mio rapporto con Hermione per rivelarti il suo passato. E ora lei lo sbandiera ai giornali come se niente fosse? Voglio sapere che cazzo le hai fatto. - disse, duro come mai prima.

Il Medimago sostenne il suo sguardo per qualche istante, prima di abbassarlo, colpevole: - D'accordo. - rispose, prima di raccontargli ogni cosa. Pansy, Blaise, il bambino, il sacrificio di Hermione.. Potter venne a conoscenza di tutto. In fondo lui gli aveva raccontato la verità sulla Granger: se non altro in quel modo erano pari.

L'uomo ascoltò nel silenzio più totale, poi sospirò forte: - Beh, che posso dire? Non farla soffrire. - commentò alla fine, lasciando Draco, che tutto si era aspettato tranne una reazione di quel tipo, incredulo e confuso.

- Cosa? -

Harry alzò gli occhi su di lui: - E' evidente che è innamorata di te, altrimenti non si sarebbe mai spinta fino a questo punto. E per quanto io ti detesti, non posso impedire ad Hermione di seguire il suo cuore. Ma ti avverto, Malfoy, falla soffrire e ti giuro che ti pentirai di essere nato. -

Lui annuì lentamente, passandosi una mano sul viso: - Tu.. le vuoi bene, vero? - gli chiese, di punto in bianco.

L'altro annuì, sorpreso dalla domanda: - E' la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto. Non farei mai nulla che potesse ferirla.. a parte averti riferito il suo passato, certo. - gli rispose.

Draco si morse il labbro, palesemente a disagio: - La devi conoscere bene, allora. Lei.. ecco.. cosa le piace? - gli chiese, senza guardarlo.

Harry lo fissò, divertito: - Con tutto il casino creato dal Profeta.. tu stai chiedendo a me.. cosa piace ad Hermione? - chiese a sua volta, incredulo.

Il volto pallido di Malfoy si tinse di un lieve rossore: - Non prendermi per il culo, Potter. - disse, arrabbiato per quella manifestazione di debolezza.

L'uomo cercò di tornare serio: - Senti Malfoy, io non so cosa piaccia ad Hermione nel senso materiale del termine.. tutto quello che posso dirti, è che è una donna molto più complessa di quanto sembri. All'apparenza è super impegnata, allegra, dolce, intelligente.. ma io credo che si senta anche molto.. sola. E' difficile per lei essere l'unica a non aver ancora realizzato il suo sogno, e credo che sia la consapevolezza del fallimento dovuto ai pregiudizi di famiglie tanto antiche quanto bigotte a consumarla lentamente, giorno dopo giorno. Nasconde la sua fragilità dietro ad una maschera d'indifferenza, ma credo che tutto ciò di cui abbia bisogno è di amare e di lasciarsi amare, incondizionatamente. E' questo che puoi fare per lei: amarla senza riserve, e proteggerla. -

Il Medimago si prese qualche istante per assimilare bene le parole dell'altro; poi, lentamente, annuì.

- Muoviti, Malfoy. Vai da lei. - lo incitò Harry, con un mezzo sorriso.

L'altro lo fissò ancora per un lungo istante, prima di uscire velocemente dalla stanza di Potter e dall'ospedale.

Ron e Ginny tornarono dall'amico: - Harry, è tutto a posto? Hai scoperto qualcosa? Sai perchè Hermione ha rilasciato l'intervista? - gli chiese la donna, preoccupata.

Potter sorrise, e annuì: - Oh, sì. Ora lo so. -

                                                                                   ***

- Granger, svegliati. -

Hermione aprì a fatica gli occhi, sbattendo più volte le palpebre, confusa.

- Sì, sono Malfoy, e no, non è un sogno.  - le disse, anticipando le sue domande - Devo parlarti, subito. -

La donna si mise a sedere, passandosi una mano tra i capelli: - Malfoy.. mi sembrava di essere stata chiara. Sbaglio, o ti avevo detto di restare fuori dalla mia vita? - gli disse, infinitamente scocciata per il modo in cui lui era entrato in casa sua, senza nemmeno prendersi la briga di bussare.

Lui scosse la testa: - No, non ci credo. -

L'ex grifona sgranò gli occhi di fronte alla risposta decisa dell'uomo: - Come hai detto, scusa? -

Draco ghignò: - Sei stata una Grifondoro, certo, ma hai il tuo orgoglio. All'inizio pensavo che l'avessi fatto per puro spirito umanitario, che idiota. Non avresti mai fatto una cosa del genere solo per aiutare due persone che, fino a prova contraria, hai sempre detestato. No, il motivo era un altro, vero? Il motivo sono io, l'hai fatto per aiutare me. -

Hermione sbuffò, sprezzante: - Evidentemente sei rimasto il solito arrogante di sempre, Malfoy. -

- E tu la solita santarellina, Granger. - replicò lui.

I due si fissarono, gli sguardi brillanti per l'orgoglio.

- Vattene. - ringhiò la donna, alzandosi in piedi per fronteggiarlo.

Lui scosse la testa: - Non ne ho la minima intenzione. Non prima di aver affrontato un discorso con te, una volta per tutte. Voglio sapere cosa provi per me, Granger, e voglio saperlo ora. -

Hermione si morse il labbro, scuotendo la testa: - Io per te non provo niente, Malfoy. - rispose, avvampando.

Draco si avvicinò a lei, prendendole il mento con la mano e facendole alzare lo sguardo: - E' questo il motivo per cui eviti il mio sguardo? Il motivo per cui arrossisci quando mi avvicino a te? Sii sincera, Granger. Non accetto bugie. - le disse, inchiodandola con lo sguardo.

La donna sentì il respiro farsi più corto, e il battito accelerare: - Io non.. non mi sento in dovere di dirti niente. - balbettò, cercando di allontanarsi da lui.

Malfoy avvicinò la bocca alla sua, e prima che Hermione potesse fermarlo, la baciò: non chiese l'accesso alle sue labbra, le diede un bacio leggero, delicato; incredibilmente, fu lei a desiderare di più, ad aspettare con ansia di sentire il tocco della sua lingua.

Staccandosi da lei, Draco la guardò: - Hai ancora il coraggio di dirmi che non provi niente per me, Granger? - le chiese, desideroso di assaggiare nuovamente quella bocca morbida ed invitante.

Hermione si aggrappò all'ultima briciola di orgoglio rimastole: - Perchè lo vuoi sapere, Malfoy? E' per una sorta di orgoglio personale? - gli chiese, mentre le sue gambe minacciavano di cedere.

Lui le sorrise: - No, non è per orgoglio. Voglio solo capire se.. il mio amore è ricambiato. -

La donna spalancò gli occhi: - Co.. cosa.. cos'hai.. - balbettò, incapace di credere alle sue orecchie.

- Hermione , rispondimi. Provi qualcosa per me? - gli chiese lui, per l'ennesima volta.

Lei abbassò gli occhi, deglutendo: poi, con una lentezza esasperante, annuì.

Draco si costrinse a rimanere impassibile: - Allora potremmo dire che.. io ti piaccio? -

Ancora una volta, la donna annuì.

- Hermione.. sei innamorata di me? - le chiese infine, dopo essersi tormentato il labbro per un lungo istante.

L'ex grifona si sentì morire a quella domanda: se avesse risposto sinceramente, se gli avesse aperto il suo cuore.. non voleva soffrire..

Eppure il volto di lui, i suoi occhi.. era sincero, il suo sguardo non mentiva.

- Io.. potremmo.. dire di sì.. - sussurrò, avvampando furiosamente.

Il cuore di Malfoy sembrò scoppiargli nel petto: - Lo sapevo.. - commentò, ghignando - Non avresti mai potuto resistere al mio fascino. -

Hermione fece per allontanarlo, offesa, ma lui la strinse a sè, ridendo: - Dai che scherzavo.. - le disse, baciandola; la donna tentò di resistere al suo bacio, ma cedette dopo pochi secondi.

Perchè lei voleva baciarlo, lo voleva davvero: e se aveva mandato al diavolo il suo orgoglio una volta, perchè non poteva farlo di nuovo? In fondo, questa volta l'orgoglio veniva messo da parte per qualcosa di molto più piacevole.

I due si staccarono diversi istanti dopo, guardandosi negli occhi e perdendosi l'uno nello sguardo dell'altra: - Hermione? -

Lei lo guardò, invitandolo a proseguire con lo sguardo: - Tu.. sai che tra me e Pansy.. insomma, siamo legati dal "contratto" stipulato dalle nostre famiglie.. ma ti giuro che risolverò tutto. - le promise, guardandola con serietà.

La donna sospirò, abbassando lo sguardo, e lui le alzò la testa: - Hermione, fidati di me. Non ho intenzione di deluderti. -

L'ex grifona si perse nell'azzurro di quello sguardo sincero: - Cosa.. tu.. da quando sei così.. dolce ? - gli chiese, confusa.

Draco scoppiò a ridere: - Diciamo che tu tiri fuori il lato peggiore di me.. - commentò con il solito ghigno stampato sul volto.

Hermione sorrise: in tutto quel casino, una luce sembrava brillare ora nella sua esistenza: e, di colpo, i giornalisti, il suo futuro, il suo rapporto con Harry.. tutto appariva ora meno spaventoso e lugubre.

- Draco.. ti amo. - disse improvvisamente, arrossendo subito dopo per l'imbarazzo e per l'istintività con cui aveva parlato, senza prima riflettere bene sulle parole.

Lui la fissò per qualche istante, poi le sorrise: - Suona bene, sai? - le disse, baciandole la fronte - Ti amo. - mormorò, le labbra perse sui suoi capelli, assaggiando per la prima volta il suono di quelle parole e trovandole limpide, pure, proprio come lei.

- Sei tutto ciò che voglio. - mormorò la donna contro il suo petto, lasciandosi libera di essere sdolcinata, solo per qualche attimo: sapeva che non sarebbe stato più così romantico, aveva capito un po' com'era fatto Draco.. e voleva approfittarne.

L'uomo sorrise, piacevolmente divertito dalle coincidenze: quella frase era la stessa che gli aveva detto l'Hermione del suo sogno..

- Hermione! - urlò una voce all'ingresso.

La donna ci mise meno di tre secondi a riconoscerla, così come non le fu difficile notare il tono ansioso e in parte terrorizzato della sua voce.

- Hermione!! -

Draco vide il volto di lei impallidire, e la seguì velocemente giù per le scale: davanti alla porta, pallido come un fantasma, Ron fissò Hermione e Draco scendere insieme.

- Ron, cosa.. - disse lei, prima di sentirsi cadere - Harry.. - mormorò, spaventata.

Malfoy si avvicinò ai due: - Cos'è successo? - chiese all'uomo.

Ron lo fissò con espressione indecifrabile: - Ha bisogno di te. Ha avuto.. ha avuto un.. un arresto cardiaco, così mi hanno detto le infermiere. - rispose, cercando di non balbettare.

Hermione si portò la mano alla bocca, mentre le lacrime iniziavano a scendere copiose sul suo volto.

Draco le prese la mano e la strinse forte alla sua, come ad infonderle coraggio: - Non c'è un minuto da perdere, andiamo. - disse in tono grave e sbrigativo, smaterializzandosi immediatamente con Ron e Hermione al San Mungo.

 

E così, con mille e mille scuse per il ritardo, si conclude l'ottavo capitolo! Mi dispiace davvero di non riuscire ad aggiornare più velocemente, ma tra l'università, gli amici e la famiglia non ho un attimo di tempo libero, sigh sob.. *me sconsolata* La cosa positiva però è che grazie a voi siamo finalmente oltre le 100 recensioni, con 155 persone che hanno inserito la fiction tra i preferiti.. sono troppo felice, grazie!! ^^ Passiamo ai ringraziamenti singoli, ve li meritate tutti!! ^^

Arwen_90: ciao bella!! Spero che il tuo brutto periodo sia passato, e che magari questo capitolo ti faccia sorridere almeno un po'.. anche se la fine non è esattamente il massimo dell'allegria, vero? Fammi sapere che ne pensi, come sempre!! Bacionissimi!! ^^

Principessa89: allora anche tu devi fare i conti con l'uni.. qualcuno con cui condividere la mia pena, mi sento già meglio!! ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, baci! ^^

_Elentary_: visto che brava la nostra Hermione?? Io al posto suo non so se avrei fatto la stessa cosa.. ma d'altronde, al cuor non si comanda.. ^^ Aspetto un tuo commento, mi raccomando!! ^^ Baci!! ^^

pei_chan: ma ciau bella!!! Scusa se in questo periodo ho pochissimo tempo per aggiornare, ma l'università sta prosciugando ogni mia forza.. comunque ora ecco qui il nuovo capitolo! ^^ Come vedi i due amorucci si sono finalmente dichiarati il loro amore, anche se come al solito Draco ha usato i suoi modi stile "Serpeverde strafottente" per costringere Hermione ad ammettere ciò che provava per lui.. povero Harry però, mi sento in colpissima!! Vabbè, fammi sapere che ne pensi.. tanto lo sai che aspetto una tua recensione, vero?? Bacionissimi!!! ^^

Hollina: in effetti la nostra ex grifona ha avuto un coraggio mica da poco.. io al posto suo non so mica se avrei fatto la stessa cosa!! ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, baci! ^^

Akira86: in effetti il titolo rimanda molto al film con J.Lo, senza contare che entrambe sono delle organizzatrici di matrimoni.. ma sono contenta che, pur staccandosi decisamente dal film, la storia ti piaccia ugualmente!! ^^ Grazie per aver inserito la fiction tra i preferiti, fammi sapere che ne pensi del capitolo!! Baci!! ^^

whateverhappened: visto che l'ha baciata?? Così alla fine Hermione ha dovuto ammettere di amarlo!! ^^ Trooooppo carini i miei due tesori.. e povero Harry.. beh, fammi sapere se il capitolo ti è piaciuto, mi raccomando!! ^^ Bacioni!! ^^

Emily Doyle: nuuu, non piangere.. hai visto che si amano? ^^ Anche se in effetti Harry non è messo proprio bene.. preparo i fazzoletti? ^^ Fammi sapere che ne pensi, baci! ^^

madamina: ogni volta che leggo una tua recensione mi vanno le guance in fiamme, è stupendo vedere che i miei sforzi per farvi entrare nell'animo dei personaggi servono a qualcosa!! ^^ Penso che Draco sperasse che lei si sarebbe lasciata aiutare, e quindi il suo gesto è statao del tutto inaspettato per lui, perchè ha messo la donna in condizione di non poter più realizzare il suo sogno.. (Ma come "Pensio che Draco..." ?? Guarda che non siamo animati di vita nostra, sei tu a crearci! NdDraco) (Zitto tu, Medimago da strapazzo!! NdMe) (-.-' NdDraco) Anche se, chissà, le conseguenze potrebbero essere inaspettate.. fammi sapere che ne pensi, ci conto!! Bacionissimi!! ^^

eLy93: ^//^ Beh, che posso dire? Grazie, grazie, grazie!! ^^ Bacioni!! ^^

Tanny: grazie per gli auguri, sfortunatamente andare all'università mi lascia pochissimo tempo per scrivere.. uffi!! ^^ Sono contenta che la mia storia ti piaccia, e come vedi ci sono stati sviluppi positivi per i nostri tesori.. anche se non possiamo dire la stessa cosa per Harry.. beh, spero che il capitolo ti piaccia!! ^^ Baci!! ^^

PikkulaSere: tranquilla, l'importante non è tanto la recensione, quanto il fatto che tu legga la storia e che essa ti emozioni!! ^^ Direi che sei una fan sfegatata di Malfoy, benvenuta nel club!! (Modestia a parte, sono sempre il migliore.. ^^ NdDraco) Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere!! Baci!! ^^

Oblivion96: oh mammina.. ma grazie!! ^^ E' bello vedere che gli sforzi fatti per scrivere al meglio danno i loro frutti, e che ciò che voglio trasmettere arriva a voi lettori.. mi sento fiera di me! ^^ *Xevias si batte le mani da sola* A parte tutto, che ne pensi di come si è sviluppato il nuovo capitolo?? Attendo una tua recensione!! ^^ Bacioni!! ^^

Baby_San: come vedi anche il problema Draco-Hermione è stato risolto, i miei due tesorini si sono finalmente dichiarati!! ^^ Sfortunatamente ora il problema riguarda Harry.. poveri i miei personaggi, non li faccio mai stare tranquilli!! ^^ Spero di continuare a soddisfare la curiosità di voi lettori, e di non deludervi mai!! ^^ Fammi sapere che ne pensi! ^^ Bacioni!! ^^

Così dicendo, direi che posso salutarvi e rimandarvi al next chapter!! ^^

Alla prossima!! ^^

Xevias

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