Hope

di _burrobirra_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Trasloco ***
Capitolo 2: *** Semplicemente Hope ***
Capitolo 3: *** Il ragazzo dai capelli rossi e.. biondi ***
Capitolo 4: *** Le Cose Cambiano ***



Capitolo 1
*** Il Trasloco ***


il giorno dopo Hope si svegliò con l'odore di pane tostato con burro e marmellata che stava preparando la nonna al piano di sotto. "Buongiorno nonna" disse Hope dandole un bacio sulla guancia. "Buongiorno cara" disse a sua volta nonna Ilda. "Hai preparato i toast questa mattina, i miei preferiti!" Esclamò Hope dando un bel morso a uno di quelli. "So che ti piacciono tanto quindi ho pensat..." D'un tratto si sentì il rumore di una porta al piano di sopra ed entrambe sussultarono. Il padre di Hope scese di corsa le scale due gradini alla volta con la camicia un po' sbottonata e la ventiquattrore in bocca cercando di allacciarsi la cintura. Uscì di casa senza dire una parola. Per Hope era normale ormai.. Dopo la morte della madre, suo padre la ignorava completamente. Stava giorno e notte a lavoro, ma a Hope questo non importava.. L'ultima e forse l'unica volta che i due si rivolsero la parola era per dirle che la madre morì in un incidente d'auto.. Hope continuò a mangiare il suo delizioso toast in silenzio Distolse lo sguardo dal piatto solo perché dei rumori attrassero la sua curiosità. Si girò verso la finestra e vide che nella casa poco lontana (che per quello che ricordava era sempre stata disabitata) si fermò un furgoncino dei traslochi. "Nonna, che succede?" chiese Hope senza distogliere lo sguardo. "Ah.. Sono i nuovi vicini. Vengono dal nord, a quanto pare si trasferiscono qui.. Hanno anche un figlio della tua età se non mi sbaglio.." Rispose nonna Ilda. Hope non voleva, non piaceva e non accettava il fatto che qualcuno occupasse il suo "territorio". Il fatto di stare soli e tranquilli rendeva quel posto così perfetto. Sentiva che qualcosa stava per cambiare..

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Capitolo 2
*** Semplicemente Hope ***


Hope era lì, seduta sull'erba ascoltando la natura.
Era quello che preferiva fare in assoluto, stare lì da sola sotto la sua quercia nel bosco vicino casa.
Di solito si portava con se un libro o un paio di cuffie oppure veniva semplicemente per pensare.
Hope era una ragazza diversa dalle altre.. Preferiva di gran lunga fare una passeggiata lungo il ruscello che passare ore a truccarsi.
Aveva grandi occhi verdi e capelli neri lunghi fino alla vita. Ogni tanto aveva qualche graffio sul viso ma lei li chiamava "autografi di Dio".

La magia cessò quando nonna ilda suonò il campanello fuori casa e le urlò che stava calando il sole e che doveva rientrare.
Hope adorava la nonna e sapeva molto bene che se non tornava a casa veniva nonna Ilda in persona e la portava dentro per le orecchie.
Tornata a casa rubò un biscotto con le goccie di cioccolato, s'infilò il pigiama e la nonna le diede la buonanotte con un bacio sulla fronte.
Questo era come uno scudo per lei.
Quel bacio faceva andar via i brutti sogni e la magia ricominciava.

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Capitolo 3
*** Il ragazzo dai capelli rossi e.. biondi ***


Quel pomeriggio Hope lo aveva passato stando chiusa in camera. La stanza non era tanto grande. Il letto a baldacchino occupava gran parte dello spazio.. Aveva un piccolo armadio di legno, una grande finestra sporgente verso l'esterno e una scrivania dove sul muro corrispondente aveva appeso i disegni che rappresentavano i suoi sogni più belli. Hope si affacciò alla finestra e vide un ragazzo con i capelli rossi e gli occhi marroni nella casa affianco che metteva apposto le sue cose. Doveva avere più o meno la sua età cioè 16 anni. 'Dev'essere quel ragazzo che nonna mi stava parlando poco fa' pensò Hope. "Non mi piace" Continuò a osservarlo per qualche minuto finché il ragazzo alzò lo sguardo e la vide. Hope sussultò e chiuse subito le tende. La sera, mentre nonna Ilda preparava la cena, Hope rimase in giardino, stesa sull'erba guardando il cielo che diventava sempre più buio. Quando cominciarono a spuntare le stelle si alzò, e vide che sulla panchina della casa affianco c'era quel ragazzo, ma questa volta con i capelli di un biondo pallido. Hope lo guardò con aria interrogativa ma lui continuava a guardare il cielo in silenzio. "Teddy, è pronta la cena" disse una voce femminile. "Arrivo" rispose. La sua voce era calda e chiara. Fece per alzarsi ma incrociò lo sguardo di Hope e le fece un sorriso che lei non ricambiò. Si sentiva confusa e corse dentro casa.

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Capitolo 4
*** Le Cose Cambiano ***


Quella mattinata di Agosto era perfetta, tanto che Hope si svegliò così presto che riuscì a vedere il padre che andava a lavoro. Corse subito verso il bosco dietro casa e si arrampicò sulla sua quercia: lì sopra godeva della migliore vista del paese. Dopo aver passato qualche minuto ascoltando il canto degli uccelli ad occhi chiusi, Hope saltò giù dall'albero (si procurò anche un graffio sul gomito) e con grande stupore e rabbia c'era l'insolito ragazzo. "Ciao!" Disse il ragazzo con la sua voce calda. 'Cosa vuoi?' Chiese Hope con veemenza. 'Mi chiamo Ted Lupin, piacere' si presentò allungando il braccio. "Hope Williams" che ricambiò il gesto. "Cosa ci fai qui?" Ripeté Hope. "Volevo presentarmi alla mia nuova vicina" rispose Ted con un sorriso. Lei ricambiò invece con un gesto altezzoso. "Che bello qui, adoro questo posto.. Così tranquillo... Emma lo adora!" " 'emma' perché chiami così tua madre? Chiese Hope sempre altezzosamente. "Oh non è mia madre.. I miei genitori sono morti molto anni fa.. Non avevo ancora un'anno. "Da allora mi ha accudito mia nonna, ma si è invecchiata e non può pensare sempre a me, quindi sto con Emma e Johnny" Rispose il ragazzo e in quel preciso istante i suoi capelli erano neri. Hope rimase a bocca aperta ma non ci badò molto.. Pensava invece ai suoi occhi marrone scuro.. Caldi e rassicuranti come la sua voce. 'Ma a cosa penso?!' Disse fra sé e sé dandosi un colpo in testa con la mano. "Ho conosciuto tua nonna! Ci ha portato una torta di benvenuto.. Veramente buona!!" "Già, ha un talento per le torte.. Tutti le adorano" disse Hope raggiante. "Non ho avuto però il piacere di conoscere i tuoi genitori" disse il ragazzo. "Beh, mio padre sta sempre a lavoro e dubito che lo vedrai spesso e mia madre è morta quando avevo 9 anni. Un'incidente.." Hope si era dimenticata con chi parlava. Si era lasciata alle spalle quell'odio per il ragazzo che stava occupando il suo territorio.. Le stava addirittura simpatico..

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