Everything is possible

di cateyes92
(/viewuser.php?uid=680386)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dove tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** Pensieri ***
Capitolo 3: *** Cene e appuntamenti ***
Capitolo 4: *** Amore nell'aria ***
Capitolo 5: *** Timori e gelosie ***
Capitolo 6: *** Casualitá ***
Capitolo 7: *** Divertimenti e paure ***
Capitolo 8: *** Speranze ***
Capitolo 9: *** Errori?! ***
Capitolo 10: *** Sexy Ninja ***
Capitolo 11: *** Sorprese ***
Capitolo 12: *** Aria di tempesta ***



Capitolo 1
*** Dove tutto ebbe inizio ***



Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di chi ne detiene i diritti.

Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff, inizialmente mi ero iscritta solo per scrivere recensioni,  ma poi mi è venuta in mente quest'idea e ho deciso di incominciare a scrivere. Spero vi piaccia!
Aspetto vostri commenti. :) 




In un bar di Miami erano soliti passare le serate due agenti: un ragazzo ed una ragazza: la ragazza si chiamava Ziva David. una venticinquenne agente del Mossad in vacanza a Miami; mentre il ragazzo, di nome Anthony DiNozzo, per gli amici Tony, era un ventottenne agente dell'ncis ed era solito frequentare il bar d'estate in compagnia di belle ragazze. Anch'egli era in vacanza con i suoi colleghi-amici: Tim Mcgee ed Abby Sciuto; avevano fittato un appartamento di fronte alle splendide spiagge di Miami.

Quella sera erano le undici, l'agente DiNozzo era in compagnia di una ragazza straniera molto bella e flirtava spudoratamente, quando all'improvviso entrò l'agente David in un abito nero che esaltava tutte le sue forme, tacchi a spillo e rossetto rosso con capelli sciolti sulle spalle scoperte. 
Quasi nessuno l'aveva mai notata o si era accorto della sua bellezza, perché era solita vestire in modo molto sobrio e sportivo, ma quella sera tutti rimasero affascinati. La ragazza sapeva di essere sensuale vestita in quel modo e si sentiva stranamente a suo agio, si avvicinò al bancone del bar, dove erano seduti Tony e la bionda ed ordinò un cocktail. Appena la vide avvicinarsi, DiNozzo rimase incantato da tanta bellezza e congedó la bella bionda per cercare di fare colpo sulla nuova arrivata. 
"Hey ciao, sei nuova da queste parti?" cominciò per attaccare bottone 
La ragazza fece per rispondere ma fu interrotta dal suo telefono che squilló 
"Shalom..." rispose la ragazza continuando a parlare in una lingua non compresa dal ragazzo. 
Quando ebbe chiuso la telefonata, si sedette anche lei al bancone vicino all'agente e rispose 
"No, non sono nuova, sono qui da circa un mese
"Ah..io non ti avevo mai vista da queste parti..araba?"
"No...israeliana
"Capisco..posso offrirti un drink?
"Volentieri,  ti ringrazio
"Ah...ehm...piacere io sono Anthony DiNozzo, ma tu puoi chiamarmi Tony, dolcezza!" disse Tony porgendo la mano alla ragazza per presentarsi 
"Ziva, Ziva David, molto piacere" rispose Ziva stringendogli la mano. 

Passarono il tempo a chiacchierare e dopo tre o quattro drink Ziva era visibilmente ubriaca, non era abituata a bere in quel modo. DiNozzo, invece, reggeva ancora abbastanza bene l'alcol. 
Approfittando della situazione un uomo sulla quarantina si avvicinò a Ziva dicendo 
"Ciao bellissima, ti va di venire in albergo con me?" e cercava di metterle le mani addosso. Ziva nonostante fosse ben addestrata non riuscí a difendersi in quel momento, l'alcol l'aveva resa vulnerabile. 
"Hey amico giù le mani! Non vedi che sta con me?" rispose DiNozzo visibilmente irritato
"Mmmm è proprio un bel bocconcino" continuava l'uomo 
"Senti, se non vuoi che ti faccia arrestare per molestie, sparisci!" gli intimò Tony mostrando il distintivo 
"ok, ok amico, calmo, me ne vado" e l'uomo intimorito fece per andarsene. 
"Ti ringrazio Tony, forse ho bevuto un po' troppo" rispose Ziva riconoscente 
"Di niente, questo ed altro per una bella ragazza indifesa
"Sei un poliziotto?"
"No, agente federale dell'ncis
"Ah.. capito, io sono un agente del Mossad
"Wow.. dai Ziva, vieni ti accompagno, non vorrei che incontrassi altri malintenzionati come quello
"Grazie, posso tornare da sola, non disturbarti" detto questo si alzò ma le girò la testa e si appoggiò a lui 
"Lo vedi che non ce la fai? Dai ti accompagno solo, non voglio approfittarmi di te, tranquilla!" le disse aiutandola ad uscire dal bar
"Ok.." disse Ziva arresa, lasciandosi aiutare

Entrarono in macchina e Tony chiese 
"Ziva dove alloggi?
"In albergo, sai quello sulla via centrale.." 
"Ho capito,  ti ci porto subito

Dopo una decina di minuti. 
"Eccoci, ti accompagno di sopra
Arrivati davanti la porta della camera di Ziva 
"Grazie Tony, non so davvero come avrei fatto senza di te, come posso sdebitarmi?
"Vieni a cena con me domani sera?!"chiese Tony ammaliato 
"Ehm...non so...sì dai, si potrebbe fare" detto questo si scambiarono i numeri di telefono e si ritirarono. 

Erano le due di notte, Tony stava tornando a casa e non riusciva a togliersi dalla testa quella bellissima ragazza che lo aveva stregato, Anthony DiNozzo non aveva mai perso così tanto la testa con nessuna, eppure era risaputo,  di donne ne aveva avute tante. 
Nemmeno Ziva riusciva a togliersi dalla testa quel ragazzo così affascinante, ma fu distolta dai suoi pensieri quando udì una voce femminile provenire da dentro la stanza
"Hey Ziva, finalmente sei tornata! Menomale che ci dovevi mettere solo mezz'ora,  mi stavo preoccupando! Cos'è, hai incontrato qualche bel ragazzo?"


******
Note dell'autrice:

Sono ufficialmente aperte le scommesse!!! ahahah Vediamo se indovinate di chi è la misteriosa voce femminile! :D
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, fatemi sapere se non vi piace posso anche non continuare la storia.
Al prossimo capitolo, 
baci Cateyes92 :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Pensieri ***


Ecco il secondo capitolo, è abbastanza lunghetto quindi preparatevi XD

"Monique sei ancora sveglia? Mmm ho bevuto un po' troppo, vado a dormire,  domani ne riparliamo ok?" la ragazza annuí e si misero a dormire entrambe. 
Monique era un'amica di Ziva, erano molto unite; avevano la stessa età e lavoravano insieme. Entrambe erano state mandate dal padre di Ziva, direttore del Mossad, in vacanza per un po' di meritato riposo. Lavorare lì non era una cosa semplice e così ora le due amiche si godevano la vacanza.
Tornato a casa Tony trovò i due suoi amici che amoreggiavano  
"Hey ragazzi, un po' di decoro! Cos'è successo qui? Vi date alla pazza gioia, qundo non ci sono?"
"Senti chi parla, noi dobbiamo sempre sopportare i tuoi schiamazzi notturni con la ragazza di turno, ora che vuoi che siano due bacetti tra me e Abby?!"scherzó l'amico.
Risero tutti fragorosamente poi Mcgee continuò  
"Oggi non hai portato nessuna amichetta?" 
"Dai Tim non è il momento di scherzare, sono stanco, vado a dormire" detto questo Tony si diresse nella sua stanza. 
"Tim!!! Tony che non ha voglia di scherzare è anomalo, sarà successo qualcosa" chiese Abby al ragazzo
"Hai ragione Abby, domani mattina cerco di parlargli e di scoprire qualcosa, è davvero strano" rispose Tim, poi finalmente si decisero e si misero a dormire.

Il mattino seguente Ziva si svegliò di buon umore. Da quando erano arrivate a Miami non succedeva spesso, Ziva dapprima era tutta entusiasta della vacanza, ma poi si era intristita perché il padre l'aveva chiamata e le aveva detto di spiare un ricercato dal Mossad; così lei si alternava con Monique per scoprire qualcosa su quell'uomo da riferire al padre.  La sera precedente, era stato il turno di Ziva e si era dovuta infiltrare in una cena di gala alla quale sarebbe stato presente l'uomo. Riferito quello che aveva scoperto al padre (che non era molto dato che l'uomo non aveva fatto altro che mangiare e scambiare qualche parola con qualcuno, compresa lei) era salita in albergo ed era scesa di nuovo avvisando Monique che sarebbe tornata entro mezz'ora. In realtà era passata ben più di mezz'ora, era andata a rilassarsi nel bar e lì poi aveva incontrato Tony.
"Hey Ziva sei di buon umore stamattina?!" le chiese sorpresa l'amica
"Buongiorno Monique" si limitò a dire Ziva con un sorriso stampato in faccia
"Cos'è successo ieri sera, come mai quell'aria sognante?"
"Mah niente.." cercava di nascondere
"Dai Ziva, ci siamo sempre dette tutto!"
"E va bene,  se proprio lo vuoi sapere,  stasera esco a cena con un ragazzo"
"Cosa??? Wow! Hai fatto colpo ieri alla cena!"
"No, in realtà, non l'ho incontrato alla cena, ma al bar"
"Aaah! Ora si spiega perché ci sei stata per molto tempo...e dimmi, com' é questo ragazzo?" chiese Monique
"É un ragazzo molto affascinante, alto, occhi verdi..." cominciò a descrivere Ziva con aria sognante
"Ok, hai completamente perso la testa Zivaaaa!"
"Ma noo!"
"si invece! comunque raccontami tutto"
E Ziva si arrese raccontando tutto l'accaduto della sera precedente a Monique.
"...e così ti sei innamorata eh?!"
"non è vero! Non l'ho detto!"
"Si si! Si vede proprio" 
" Mah...se lo dici tu...comunque il problema è un altro"
"Cioè?"
"Che stasera devo uscirci a cena!"
"Eddai che vuoi che sia una cena.."
"Non lo so, sono nervosa Moni, come dovrò comportarmi..?"
"Dai Ziva non è mica il primo ragazzo con il quale esci a cena.."
"Lo so, ma questa volta è diverso"
" Lo vedi?! Lo dici anche tu che ti sei innamorata"
"Dai smettila di prendermi in giro!"
"Non ti prendo in giro, dico la verità! E comunque tranquilla ora scendiamo, andiamo a fare shopping,  stasera indosserai qualcosa che lo lascerà senza fiato il tuo Tony"
"...e va bene andiamo a fare shopping! "
"Brava, ragazza!"  
Dopo una decina di minuti,  scesero ed andarono in giro, entrarono in vari negozi e, dopo aver quasi rinunciato, non avendo trovato niente che piaceva ad entrambe, furono colpite da un abito in una vetrina. Era un bellissimo abito blu corto, con scollatura a cuore e strass sparsi.
"Eccolo, prendiamo questo Moni è stupendo! "
"Si, sono d'accordo è meraviglioso! "
E così scelsero l'abito, ora dovevano abbinare le scarpe. Ma fu meno difficile,  perché scelsero un paio di décolleté tacco 12 dello stesso colore del vestito. Appena finito lo shopping, andarono a pranzare in un ristorante, entusiaste degli acquisti. 

Invece Tony, Mcgee ed Abby passarono la mattinata stesi al sole, rilassandosi sulla spiaggia di fronte la loro casa.  Apparentemente tutto sembrava come gli altri giorni, ma in realtà Tony era strano, pensava ancora alla ragazza del bar, Ziva.. Gli amici non si erano accorti ancora di niente, quando ad un certo punto Abby disse sottovoce, stando attenta a non farsi sentire da Tony
"Hey Tim..non hai notato anche tu che Tony non si sta avvicinando a nessuna ragazza?! Non è da lui.."
"Si Abby, lo avevo notato! È troppo strano, anche ieri sera, non voleva parlare.."
"Forse ha incontrato una ragazza della quale si è innamorato? " suppose Abby
"Mmm.. la vedo un po improbabile come ipotesi, ma sarebbe una valida spiegazione"
Nel frattempo Tony prendeva il sole sulla riva, ma Mcgee era troppo curioso,  così decise di andare ad indagare su cosa fosse successo la scorsa notte all'amico. 
"Tony, posso chiederti una cosa? "
"Dimmi" rispose Tony pensieroso
"Ehm....io ed Abby ci chiedevamo il perché del tuo comportamento"
"Quale comportamento?!" chiese Tony perplesso
"Dai Tony, si vede lontano un miglio che ti è successo qualcosa ieri sera; non hai voluto scherzare con noi e oggi non flirti con nessuna ragazza! Andiamo, non è da te!"
"Ma niente Mcgee, ieri ero solo stanco.."
Non contento della risposta,  Tim continuò
"Tony a me puoi dirlo, sono il tuo migliore amico, e poi ricordati che mi hai aiutato tu a conquistare Abby, ora ti devo un favore, come posso aiutarti? "
"Ok, se proprio insisti..ieri ho conosciuto per caso una ragazza al bar...era bellissima, abbiamo parlato,  poi le ho offerto qualche drink e alla fine l'ho accompagnata nel suo albergo..." si decise a rispondere Tony e così gli raccontò tutti i particolari della serata.  
"Ho capito e quindi qual'è il problema? "
"Il problema Tim è che sono nervoso per la cena di stasera ed io non sono mai nervoso quando esco con una ragazza"
"Semplice Tony! Stavolta è diverso, ti sei innamorato della ragazza, aspetta come hai detto che si chiama?"
"Ziva, si chiama Ziva e poi non sono innamorato di lei" negò Tony
"Ah si, Ziva... Tony non negare l'evidenza,  sei innamorato! Stai facendo le stesse cose che ho fatto io quando ho conosciuto Abby"
"dici?!"
"Si Tony è così e non c'è niente di male.."
"Beh certo è una cosa buona, ma sai Tim non riesco a togliermela dalla testa, con quel suo profumo inebriante.." "sei proprio cotto a puntino eh?!"
"ahahah parli proprio tu che poco tempo fa non riuscivi nemmeno a parlarci con Abby, Mctimidone" "Eddai smettila! Bene hai ricominciato a prendermi in giro, stai tornando in te. Che dici vogliamo rendere partecipe Abby della cosa? Ne sarà felice"
"Ok, anche lei è una mia carissima amica, perché dovrei tenerglielo nascosto...Andiamoglielo a dire"

E così anche Abby finalmente aveva scoperto il "mistero" di Tony
"Lo sapevo, lo sapevo! Che ti avevo detto Tim?! Che peccato,  non ho scommesso niente!" fu la prima reazione di Abby alla notizia, ma poi continuó 
"..e com'è questa ragazza?? Voglio una descrizione dettagliata! Se necessario farò anche un disegno per immaginarla meglio!"
"Dai Abby, non lo assillare!" continuò Mcgee
"Ok Abby! È bellissima.."
"Tony!!! Non fai altro che ripetere questo! Su dai, descrivicela!" rispose Abby " Beh...ha i capelli lunghi mossi, occhi nocciola e fisico mozzafiato! "
Ma Abby non contenta rispose  
"Non mi basta questo Tony! Siccome è strano vedere te che cambi quasi 3 ragazze al giorno, innamorato, voglio sapere tutto sulla ragazza che ti ha fatto perdere la testa in questo modo. Un vero colpo di fulmine!"

Allora Tony messo sotto pressione da Abby, fu costretto a raccontarle tutto e a descrivere nei minimi particolari Ziva. Quando finalmente Abby fu soddisfatta della risposta, si era fatta ora di pranzo,  così tornarono in casa ed Abby si mise a cucinare. Pranzarono e ritornarono al mare.

Verso le 19 Tony chiamò Ziva per mettersi d'accordo sull'orario.
"Pronto?!" rispose Ziva
"Ciao Ziva...sono Tony"
"Ah ciao Tony"
"Per te va bene se passo a prenderti per le 20:30?"
"Si ok, va benissimo, a dopo"
"A dopo Ziva"




Note dell'autrice: Ed ecco il secondo capitolo, forse è un pochino "povero" come capitolo, e la maggior parte sono dialoghi,  ma  diciamo che è introduttivo al prossimo, nel quale finalmente ci sarà la cena Tiva ;) Spero continuerete a leggere e recensire questa storia, che è solo all'inizio. Ringrazio chi recensisce, ma anche i lettori "silenziosi". :) Alla prossima, Cateyes92

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cene e appuntamenti ***


"Era Tony?" chiese Monique all'amica
"Si...alle otto e mezza sarà qui sotto"
"Ok allora inizia a prepararti o farai tardi"
Ziva annuì e iniziò a prepararsi.
Verso le otto era già pronta ma era così nervosa che iniziò a passeggiare per la camera avanti e indietro.
"Dai Ziva, smetti di essere così nervosa, fai innervosire anche me!" esclamò Monique
"Hai ragione Monique, ma non riesco a stare ferma"
Quella mezz'ora  le sembrò un'eternità, ma finalmente le arrivò un sms di Tony.
Ziva prese la borsa e si avviò verso la porta,  ma Monique la fermò
"Stai tranquilla! Rimarrà senza parole appena ti vedrà! " le disse facendole l'occhiolino in segno di complicità.
Ziva salutò l'amica e scese, trovando Tony che la aspettava appoggiato all' auto.

Appena la vide, come previsto da Monique, Tony rimase senza parole poi dopo un po' le disse
"Ciao Ziva...che eleganza, complimenti sei stupenda! "
"Ciao Tony, grazie!"
Le aprí lo sportello e la fece accomodare in auto, poi salí anche lui e si diressero in un ristorante con terrazza sul mare.
Arrivati, si accomodarono ed ordinarono, si poteva notare una certa atmosfera romantica: il panorama, il rumore del mare, le numerose stelle, le candele sui tavoli, le luci soffuse...
Quella sera i due ragazzi non parlarono molto. Ma i loro occhi si esprimevano meglio delle parole.
Erano entrambi visibilmente imbarazzati, ma di tanto in tanto le battute di Tony riuscivano a sciogliere la tensione.

Finito di mangiare, Tony, da gentiluomo, pagò il conto, poi si diressero verso la spiaggia.
"É bellissimo questo posto dove mi hai portata, Tony!" iniziò Ziva, che finalmente si era liberata dell'imbarazzo iniziale, ora le sembrava molto piú piacevole essere lì con lui
"Eh si, è davvero un bel posto. Sai io non ci ero mai venuto prima, ma l'ho sempre visto dalla terrazza della casa nella quale abito con i miei amici quando siamo qui in vacanza. Ho pensato di venirci con te la prima volta. "
"Oh grazie, sono onorata" disse Ziva facendolo sorridere.

Trascorsero un po' di tempo a passeggiare sulla spiaggia, poi Tony accompagnò Ziva in albergo e appena arrivati, prima che lei scendesse le disse
"So che forse tu hai accettato di venire con me stasera solo per ricambiare il favore di ieri, ma a me ha fatto piacere stare con te... E mi chiedevo se tu volessi trascorrere un'altra serata con me..."
"Beh Tony ti sbagli, non è stato solo per ricambiare il favore, io...anche a me è piaciuta questa serata, quindi accetto volentieri la tua proposta. Dove mi porterai domani sera?"
Tony tirò un sospiro di sollievo
"Sarà una sorpresa, non ti svelo niente, ma forse non saremo soli"
"Ok allora a domani. Buonanotte Tony..." disse Ziva lasciandogli un bacio sulla guancia
"Buonanotte Ziva.."rispose Tony.

Arrivata in camera, Ziva si accorse che l'amica era ancora sveglia
"Monique, Moni!! Sei sveglia?!"
"Si Ziva sono appena tornata. Allora che è successo con Tony?" chiese l'amica
"Mah niente...mi ha dato un altro appuntamento, ma ha detto che forse stavolta non saremo soli"
"Wow wow!!! E lo dici così....allora gli sei proprio piaciuta! "
Dopo un'oretta passata a raccontarsi le rispettive serate, si addormentarono.  

Tony invece tornato a casa si mise subito a dormire, Abby e Tim dormivano quindi gli avrebbe raccontato tutto il giorno successivo.
Appena sveglio Tony espose la sua idea agli amici che subito approvarono entusiasti.
"Si si si!!! Fai venire qui Ziva, va benissimo,  voglio conoscerla!" disse Abby
"Abby calma però, non vorrei che stasera spaventassi Ziva e la facessi scappare via da me" disse Tony quasi pentendosi dell'idea avuta
"Dai Tony non preoccuparti, Abby farà la brava, puoi attuare il tuo piano" disse Mcgee
"Ok, allora vi spiego meglio la mia idea..."  

La giornata passò in fretta, arrivata sera Tony andò a prendere Ziva e la portò a casa sua, dove la accolsero Tim ed Abby.  Tony iniziò subito con le presentazioni
"Ciao piacere sono Abby!!!" disse la ragazza visibilmente eccitata
"Piacere Ziva" rispose lei alla ragazza, che già le sembrava simpatica con quel suo modo di fare
"Ciao io sono Tim, tranquilla la mia ragazza non è pazza, fa così quando beve troppi caffè" continuò Tim ridendo "Oh andiamo Tim, non sono mica pazza" ribatté Abby
"Ragazzi non cominciate con i litigi, entriamo" disse Tony
"Tim su dammi un bacino!" esclamò Abby
Poi Tony, rivolgendosi a Ziva, disse
"Fanno sempre così, quasi sono insopportabili ma sono molto simpatici"
Ziva sorrise
" Vieni accomodiamoci, Abby ha preparato la cena" continuò Tony.

Si sedettero a tavola e mangiarono.
"Complimenti Abby, sai cucinare proprio bene"affermó Ziva
"Grazie Ziva, già so che noi due andremo molto d'accordo" rispose Abby sorridendole
Dopo una piacevole chiacchierata, Tony e Ziva uscirono in spiaggia. C'erano moltissime stelle e il cielo era sereno,  si poteva sentire solo la leggera brezza marina.
"Sai sono proprio simpatici i tuoi amici, anche stasera sono stata bene.."
"Mmmm stai dicendo che possiamo continuare ad uscire insieme?" chiese Tony con il sorriso sulle labbra
"Mmm si!"rispose Ziva, ricambiando il sorriso
"Bene, allora devo inventarmi qualcosa per domani sera"
Sorrisero entrambi.

Intanto Abby era curiosa di sapere se ci fosse scappato il bacio e così si era appostata dietro la finestra che affacciava sulla spiaggia insieme a Mcgee.
"Guardali Tim sono così carini insieme,  secondo me tra poco si baciano" disse lei felicissima
"No Abby, io dico di no, è un po' presto!"rispose Tim
"Scommettiamo Tim?"
"Ok scommettiamo"            





Note dell'autrice:

Ecco qui la tanto attesa cena!
Forse sarete un pochino deluse, non è molto Tivosa, immagino che vi aspettavate il Tiva kiss, ma dovrete attendere ancora un pochino, di certo non potevo farli saltare addosso al primo appuntamento XD
Magari nel prossimo capitolo accadrà qualcosa...
Non vi resta che aspettare!  :D
Ringrazio sempre chi recensisce!
Alla prossima :)
Baci, Cateyes92

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Amore nell'aria ***



I ragazzi passarono la serata ridendo e scherzando in spiaggia, poi rientrarono. Il bacio non ci fu. In realtà Tony aveva una gran voglia di baciare Ziva, ma temeva la sua reazione, quindi si disse che avrebbe aspettato un altro po', per capire se lei ricambiasse i suoi sentimenti.  

"Abby sgancia! Sono 10 dollari" disse McGee porgendo la mano ad Abby
"Naaa, non è possibile che non si sono baciati,  non è da Tony aspettare. E va bene tieni" gli rispose lei porgendogli i soldi
"Te lo avevo detto, è presto! Tony non considera Ziva come tutte le altre, lei è speciale per lui.."    


Durante la settimana Tony e Ziva erano usciti tutte le sere, ogni volta Tony aveva organizzato qualcosa di diverso, peró ancora non era successo nulla tra i due.
Quella sera decise che avrebbe sorpreso Ziva, così con l'aiuto di Abby e Tim, organizzó la serata.  

Arrivò sera, finalmente Tony era soddisfatto dell'organizzazione. Scrisse un biglietto e lo diede a Tim, il quale era stato incaricato di andare a prendere Ziva.
McGee diede il biglietto ad un cameriere dell'albergo, poi rientrò in auto.  

Ziva, nel frattempo era preoccupata, quel giorno Tony non si era fatto proprio sentire, ma all'improvviso bussarono alla porta. Era il cameriere che le diede un biglietto
"La signorina David?"
"Si, sono io"
"Questo è per lei, glielo manda un ragazzo"
"Grazie"
La ragazza congedó il cameriere, si sedette sul divano e lesse il biglietto, nel quale c'era scritto:  

Cara Ziva, eri preoccupata vero?! Non mi sono fatto sentire perché ho una sorpresa per te. Per stasera ho organizzato qualcosa di speciale, preparati e scendi, ti attende Tim, ti porterà in un posto magico. Non ti svelo nient'altro, dovrai scoprirlo da sola.
Tony  

Ziva sorrise istintivamente, quel ragazzo riusciva sempre a farla sorridere, si preparó e scese. Trovò Tim che la salutò e, su ordine di Tony, le mise una benda sugli occhi. Poi guidò fino ad una spiaggia.
Appena arrivati, Tim aiutò Ziva a scendere dall'auto e la accompagnò nel punto stabilito da Tony, le tolse la benda e se ne andò.
Ziva rimase incantata da tanta meraviglia. C'erano petali di rose rosse ovunque sulla sabbia, una tavola imbandita, con candele rosa al centro. Il mare faceva da cornice a tutto il resto. Poco più avanti c'era Tony, vestito elegante, con un mazzo di rose rosse in mano, un sorriso raggiante e gli occhi che gli brillavano.
Ziva alla vista di tutto ciò, rimase a bocca aperta, poi si avvicinò a Tony che le bació la mano e mise le rose al centro del tavolo.
Si accomodarono, l'atmosfera era davvero molto romantica.
"Tony è tutto bellissimo, non me lo sarei mai aspettato, hai fatto tutto da solo?"
"In verità mi hanno aiutato Abby e Tim, ma l'idea è stata mia. Avevo intenzione di stupirti e a quanto pare ci sono riuscito.."
Cenarono a lume di candela, di tanto in tanto il cameriere serviva le portate: il ragazzo aveva pensato proprio a tutto.  

Dopo cena Tony si alzò,  prese Ziva per mano e passeggiarono sulla sabbia fresca.
La leggera brezza marina scompigliava i capelli di lei, era ancora più bella, mentre la luce della luna metteva in risalto il verde degli occhi di lui  e lo rendeva ancora più affascinante.
Si percepiva un'atmosfera magica tra i due.
Rimasero per un po' a guardarsi negli occhi, si persero nei loro sguardi e Tony accarezzando la guancia di Ziva per spostare quelle ciocche di capelli mossi dal vento che le coprivano il viso, la attirò a sé, la guardó per un attimo in quegli occhi cosí belli e la baciò dapprima leggermente sulle labbra, ma poi si fecero travolgere entrambi da quel bacio che diventò più passionale.
Quando a malincuore, furono costretti a staccare le loro labbra per il bisogno di ossigeno, Tony le disse
"Ziva... sei incantevole! Io... non faccio altro che pensare a te quando non sei accanto a me, ti sogno persino la notte, non flirto più con nessun' altra ragazza...insomma...mi sono innamorato di te, dalla prima volta che ti ho vista, ho atteso questo momento da molto.." e la prese per mano
Ziva commossa dalle sue parole gli disse
"...Tony! Io....quando sto con te mi sento benissimo, non ho mai provato con nessuno queste sensazioni che mi fai provare tu...insomma....anche io mi sono innamorata di te Tony..." per poi baciarlo di nuovo.

Dopo un'oretta di coccole, tra sguardi, baci e carezze...
"Ziva incomincia a fare fresco qui fuori, vuoi rimanere a dormire da me, oppure ti accompagno in albergo? " le chiese Tony dolcemente
"Tony mi piacerebbe rimanere da te, ma magari un'altra volta, la mia amica mi sta aspettando..." rispose Ziva, avrebbe voluto passare la notte con lui, ma non voleva affrettare troppo le cose
"Ok, allora ti accompagno"
Si avviarono verso la macchina, ma Tony ebbe un'idea.
"Ziva..pensavo...ti andrebbe un gelato? Non mi va di lasciarti andare così presto.." le disse e poi la baciò
"Va bene accetto, dove mi porti?"
"Lo scoprirai tra poco"  

Presero il gelato e poi continuarono a passeggiare tenendosi per mano. Continuavano a baciarsi, si vedeva che erano innamorati.
"...beh ora mi sa che dobbiamo proprio andare" disse Ziva
"Ok..ma se fosse per me non ti lascerei mai andare"
"Dai Tony, ci vediamo domani"
"...e va bene, andiamo"
Cosí Tony la accompagnó in albergo e si diedero un altro bacio augurandosi la buonanotte.    


Intanto Abby e McGee erano soli in casa...
"Tim, secondo te cosa sarà successo tra quei due?" chiese Abby che avrebbe voluto spiare i due ragazzi, ma Tim glielo aveva impedito, d'altronde era anche giusto che i ragazzi avessero un po' di privacy.
"Abby stai tranquilla, domani ce lo facciamo raccontare da Tony"
"Va bene Tim, allora adesso approfittiamo del fatto che siamo soli..."disse lei con aria maliziosa iniziando a baciare il ragazzo, poi si avviarono in camera continuando a baciarsi.
Ma sul più bello, squilló il telefono di Abby, era Gibbs, il loro capo e fu costretta a rispondere.
"Pronto" rispose lei schiarendosi la voce
"Ciao Abbs, disturbo?"
"Gibbs?! No no, non preoccuparti, come mai telefoni a quest'ora? È successo qualcosa? "
Il capo rimase sul vago, disse che aveva chiamato solo per sapere come procedeva la vacanza.  

Ma il motivo era un altro, perché qualche giorno dopo Abby ricevette un'altra sua telefonata e riunì i ragazzi, su richiesta del capo.
Gibbs era in videochiamata e dava istruzioni alla squadra riguardo un sospettato che avrebbero dovuto tenere d'occhio.
"...ragazzi si chiama Omar Adash, è arabo, tenetelo d'occhio è molto pericoloso, è un trafficante d'armi sospettato di omicidio. Fatemi sapere appena sapete qualcosa di utile." disse Gibbs, poi chiuse la chiamata.

Insomma i ragazzi non potevano prendersi un po' di vacanza, avrebbero dovuto lavorare anche a Miami.            




Note dell'autrice:

Ciao a tutti! Allora piaciuto il capitolo?! Spero di sì...Tony è così romantico con la sua Ziva *-*
Nei prossimi capitoli peró ci sarà un pochino di angst e azione,  ma non vi svelo altro.
Aspetto vostre opinioni e come sempre ringrazio chi legge e recensisce! :)
Alla prossima!
Baci, Cateyes92    

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Timori e gelosie ***


Quella mattina Tony si svegliò di cattivo umore, Ziva non rispondeva alle sue telefonate da tempo, era molto preoccupato, così decise di andare al suo albergo per scoprire di più.
Temeva che fosse scappata perché in realtà non ricambiava i suoi sentimenti, o peggio ancora che le fosse accaduto qualcosa di brutto.  

Appena arrivò davanti l'albergo rimase pietrificato nel vedere le fiamme che si innalzavano da dietro le finestre di alcune camere. I vigili del fuoco erano arrivati subito sul posto, molte persone erano rimaste ferite, c'erano due o tre ambulanze. Il ragazzo, allora, ancora più agitato scese dall'auto per chiedere a qualcuno se avesse visto Ziva, ma niente, nessuna notizia della ragazza.
Tony era disperato a quel punto, temeva il peggio, quando squilló il suo telefono
"Tony, Tony, Tony!!! Torna a casa, Ziva è viva, sta bene, è qui con noi, è riuscita a fuggire e ci ha raccontato tutto. Ha detto che ha bisogno di te, è un po' spaventata" disse Abby
"Grazie al cielo Abby! Arrivo subito" rispose lui.   

Tony, avendo sentito che Ziva aveva bisogno di lui, si precipitò a casa.
Quando arrivò la trovò un po' scossa, era seduta sul divano insieme ad un'altra ragazza, Tony suppose che fosse la sua amica. Ziva aveva lo sguardo perso nel vuoto, una tazza di tè in mano e intorno a lei Abby e McGee che cercavano di consolarla.
Tony corse subito dalla sua ragazza, la abbracciò e la bació, per poi sedersi accanto a lei. Ziva avendo Tony vicino iniziò a tranquillizzarsi, e raccontò l'accaduto.
Monique era meno spaventata di Ziva, perché lei non era in quella stanza, mentre Ziva si trovava davanti la porta della sua camera, ma avendo visto il fumo era riuscita a fuggire in tempo. Nessuno aveva immaginato chi fosse stato ad appiccare il fuoco, anche perché erano ignari del fatto che anche Ziva e Monique seguivano lo stesso sospettato, Adash. Egli era convinto di averle fatte fuori. Non sapeva che, per fortuna, le due ragazze erano fuori al momento dell'incendio. Ziva però, nel racconto aveva tralasciato quel particolare, non aveva detto ai ragazzi che lei e Monique erano state incaricate dal dir del Mos di seguire Adash.

Dopo il racconto, stava molto meglio, così presentò la sua amica Monique ai ragazzi.
"Adesso dovremmo cercare un altro albergo Zi..." disse Monique
"No no, non se ne parla, rimanete qui da noi, c'è abbastanza spazio.." la interruppe Tony
"...ma Tony non vogliamo dare fastidio.."
"Ziva...tranquilla, sarà un piacere avervi tra noi..." le rispose Tony sorridendo   Così si trasferirono entrambe a casa di Tony, Abby e Tim.
Tony era preoccupato per Z iva, l'avrebbe voluta proteggere, Ziva invece si sentiva al sicuro con lui.
"Dai Zi stasera per rilassarci ci dedichiamo tutti a un bel film, che ne dite ragazzi? "propose Tony. Ziva annuì solamente, sorridendo, A disse
"Siii Tony ottima idea! Tim ordina le pizze!"

Appena arrivate le pizze mangiarono, poi si sistemarono tutti sul divano. Per fare spazio, Abby era seduta sulle gambe di Tim, lo stesso Ziva con Tony, la quale durante la visione del film si lasciava accarezzare da lui.  
Finito il film Abby e Tim andarono a letto,  dopo un po' anche Monique si ritirò in camera, così rimasero Tony e Ziva da soli. La ragazza si addormentò tra le braccia di Tony, così lui cercando di non svegliarla la portò a letto. Nel frattempo Ziva si era svegliata,  ma Tony, vedendola agitata le diede un bacio e le disse
"Ssh Ziva...sono io, dormi..."
"...Tony dormi con me stanotte, non lasciarmi sola..."
"Sarà fatto Miss David!" le disse Tony sorridendole, poi andarono a dormire.
Non era da lei avere paura, ma Ziva associava il fuoco a brutti ricordi, perché da piccola ricordava che la loro casa aveva preso fuoco e da allora era rimasta turbata sotto quell'aspetto. Prima di addormentarsi lo spiegó anche a Tony, il quale la strinse a lui ed entrambi si addormentarono ancora abbracciati.  


Il mattino seguente si accorsero che Monique non era in casa, Ziva iniziò a preoccuparsi, la chiamava continuamente al cellulare invano.
Allora i ragazzi si divisero per cercarla, Tim la trovó in spiaggia a passeggiare, così le corse incontro
"Monique che ti è saltato in mente? Ci hai fatti preoccupare!"
"Mi dispiace, ma non è stata colpa mia...volevano rapirmi Tim....Ieri sera non riuscivo a dormire, così sono uscita in spiaggia a passeggiare, ma un uomo mi seguiva, cercava di mettermi le mani addosso, ho avuto molta paura. Ho provato a difendermi ma era più forte di me, per fortuna si trovava nei paraggi un ragazzo, Mark, mi ha salvata, l'uomo è fuggito ed io ho passato la notte da Mark...è stato molto gentile!"
"...bene, per fortuna non ti è successo niente! Ora avviso gli altri..Monique..hai un taglio in fronte...." disse Tim indicandole il taglio
"Oh...non preoccuparti credo sia solo una ferita superficiale" rispose Monique sfiorandosi la fronte con le dita.
Nel frattempo erano arrivati anche Abby, Ziva e Tony che, appena ricevuta la telefonata di Tim si erano affrettati a raggiungerli, trovando i ragazzi abbracciati.  

Tornati a casa Monique aveva raccontato a tutti quello che le era accaduto quella notte, ma Abby sembrava assente, era nervosa. Per tutta la giornata era rimasta in disparte e non aveva rivolto una parola a McGee. Così Tim, arrivata sera, stanco dello strano comportamento di Abby, si avvicinò a lei e le chiese
"Abby cos'hai? Perché sei così..."
"Così come Tim?! Tu ami un'altra e io dovrei stare tranquilla?" urlò lei
"Ma che stai dicendo Abby?! Io amo solo te, lo sai..."
"E allora spiegami perché stavi abbracciando Monique...Mi hai tradita con quella, Tim? Te la sei portata a letto? E io non sapevo niente..."
"Abby..." McGee cercava di farla ragionare, la voltò verso di lui e cercò di abbracciarla, ma lei non gradiva "...lasciami!!!"
"Abby, per favore calmati! Io non ti ho tradita! Che cosa vai a pensare! E poi l'ho aappena conosciuta, quando sarebbe dovuto accadere?! Stavo abbracciando Monique perché era spaventata per quello che le era successo...per favore Abby, credimi! Ti amo!"
"Scusami Tim non so cosa mi è preso, ti amo anch'io,  non avrei potuto sopportare un tuo tradimento..." Tim rispose baciandola, finalmente si erano chiariti.  
 

Trascorsero un paio di settimane tranquille, ma i ragazzi ancora non avevano trovato niente da riferire a Gibbs, e nemmeno Monique e Ziva per riferirlo al direttore Eli David.  
 
Il capo chiamava in continuazione per avere notizie,  ma purtroppo Adash sembrava scomparso. I ragazzi non avevano collegato l'aggressione a Monique con Adash, proprio perché non sospettavano che avesse preso di mira anche lei e Ziva.          






Note dell'autrice:  

Eccomi! Stavolta un pochino in ritardo...
Il capitolo è stato un po' di passaggio diciamo, non avevo molte idee per scrivere. Spero vi sia piaciuto lo stesso :) Come avete letto, ora abitano tutti nella stessa casa, ma cominciano i problemi per loro, nei prossimi capitoli il nostro caro nemico Adash prenderà di nuovo di mira i nostri agenti..
Vi faccio una piccola domanda, cosa vi aspettate di vedere nei prossimi capitoli? Così magari prendo qualche spunto dalle vostre risposte :D
Come sempre anche stavolta ringrazio tutti per la lettura e per le recensioni sempre gradite ;)
Alla prossima! :)
Baci, Cateyes92

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Casualitá ***


Una sera McGee e Abby decisero di andare al cinema, portando con loro Monique, la quale aveva accettato di uscire anche per lasciare soli Tony e Ziva: sapeva che sarebbe potuto accadere qualcosa.
I ragazzi infatti, quella sera consumarono la loro prima notte d'amore. Per entrambi fu un'emozione unica, non avevano mai provato le stesse sensazioni prima, forse perché non erano mai stati veramente innamorati.
Erano in spiaggia, ma quando si accorsero che forse qualcuno avrebbe potuto vederli, continuarono la loro notte d'amore nella camera da letto di Tony. Finalmente si dissero l'atteso 'ti amo', poi si addormentarono abbracciati l'uno all'altra.  


Nel frattempo Monique, Abby e Tim si ritirarono e appena videro i vestiti dei ragazzi sparsi un po' ovunque capirono subito cosa fosse successo tra i due quella notte.
"Tim sgancia 20 dollari" disse Abby soddisfatta
"Eddai Abby...."
"Niente storie, abbiamo scommesso!"
"Ok tieni" rispose McGee dandole i soldi sotto lo sguardo divertito di Monique. Poi andarono a dormire anche loro.  


Il mattino seguente si svegliarono tutti di buon umore, Abby andò in cucina a preparare la colazione, seguita da McGee, poi Tony prese i pancakes e li portò a Ziva che era rimasta ancora un po' nel letto.
"Buongiorno dolcezza! "disse Tony cercando di svegliarla con un bacio leggero
"...mmmm, che bello svegliarsi così! " disse Ziva alzandosi dal letto e cominciando a mangiare la colazione.  

Verso le 10 Tony e Tim si avviarono in spiaggia e aspettarono le ragazze, che non erano ancora pronte.
In realtà erano pronte, ma Monique e Abby volevano sapere da Ziva tutti i particolari della serata.
"...dai ragazze, non mi assillate in questo modo, state calme vi racconto tutto" iniziò Ziva.
"...e così ci siamo detti che ci amiamo.." continuò
"...oh..ma che cosa fantastica! Ovviamente io e Tim avevamo previsto che accadesse e Monique è venuta con noi per lasciarvi un po' di intimità" esclamò Abby
"..certo Zi, so quanto vi amate" continuò Monique
"Grazie ragazze vi adoro" rispose Ziva abbracciando entrambe.
Tra Abby e Ziva si era creato un bellissimo rapporto di amicizia, si raccontavano tutto e spesso uscivano insieme per divertirsi. Anche McGee era diventato amico di Ziva, insomma tutti si erano affezionati a lei.  

Passarono abbastanza tempo in quella casa tutti insieme, oramai si conoscevano tutti benissimo. Tony e Ziva erano innamoratissimi, lo stesso Tim e Abby, Monique si era innamorata di Mark, il ragazzo che l'aveva salvata, ed era felice anche lei.  

Ma quella tranquillità fu interrotta ancora una volta, Ziva ricevette una telefonata del padre in piena notte, le aveva ordinato di andare a cercare Adash, insieme a Monique, nel luogo dove era stato localizzato dal Mossad. Ziva allora cercando di non far svegliare Tony, si vestí, prese la sua pistola e andò a svegliare Monique la quale si preparó in fretta.  

Appena arrivate nel luogo indicato da Eli, un capannone abbandonato in un luogo isolato,  non trovarono nessuno. Monique entrò per prima, mentre l'amica perlustrava la zona circostante. Appena entrata Monique fu trascinata da un uomo, il quale le mise una mano davanti alla bocca, e prima che lei potesse reagire, la legó ad una sedia. Nel frattempo Ziva era stata presa da un altro uomo che aveva cercato di colpirla in testa per farle perdere i sensi, ma lei aveva subito reagito. L'uomo non si arrese, anzi chiamó i rinforzi. Ma Ziva riuscì ad ucciderli o anche solo lasciarli a terra senza sensi, non erano molto forti per lei. Insomma era stata una trappola! La ragazza non sapeva cosa fare per aiutare Monique. Se fosse entrata in quel capannone molto probabilmente avrebbero preso anche lei, ma non poteva lasciarla sola. Mentre pensava sul da farsi, pensò di chiamare Tony, l'avrebbe sicuramente aiutata.    


Tony stava dormendo beatamente nel suo letto, quando il suo telefono squilló. Non appena lesse il nome di Ziva sul display inizió a preoccuparsi.
"Zi ma dove sei? Che succede?"
"Tony devi aiutarmi, hanno rapito Monique"
"Oddio! Tu come stai?"
"...io..bene, non preoccuparti!"
"..ok dimmi dove devo venire..." Ziva gli spiegò il luogo dove si trovava quel capannone, Tony pensò che forse avrebbe avuto bisogno di un aiuto, svegliò McGee ed entrambi corsero da Ziva. Ma della ragazza non c'erano tracce, il suo telefono risultava spento.
"Tim, avranno preso anche Ziva"
"....entriamo Tony"
Piano piano a passi lenti e con le pistole in mano, entrarono in quel capannone. Nascosti dietro delle casse, poterono vedere Monique legata. Poco più avanti c'era un'altra donna, i ragazzi capirono che si trattava di Ziva. Tony vedendo la sua ragazza in pericolo, uscì da quel nascondiglio e puntò la pistola contro colui che sembrava proprio Adash. McGee lo seguì.
"Oh ma guarda! È arrivato il tuo salvatore!" disse Adash rivolto a Ziva. La ragazza si agitava ma non poté replicare perché era legata e imbavagliata.
"Ti conviene lasciarle andare o non vivrai a lungo! " disse Tony minacciandolo
"Agente DiNozzo non si scaldi troppo! Adesso assisterà alla scena" disse Adash con una risatina malvagia, poi sparí, correndo fuori dal capannone. McGee cercò di seguirlo ma era troppo tardi, era come sparito nel nulla.
Nel frattempo tre o quattro uomini si avvicinavano alle ragazze e stavano iniziando a strapparle i vestiti da dosso. Tony allora capí a cosa si riferisse Adash riguardo l'assistere alla scena, volevano violentarle sotto i loro sguardi. Quando uno di quegli uomini stava per toccare Ziva, Tony non ci vide più e iniziò a sparare, mentre lui si avvicinava agli uomini, Tim gli copriva le spalle. Uno degli uomini era morto, un altro cercava di sparare agli agenti, mentre gli altri due rimasti cercavano di compiere violenza sulle ragazze. I proiettili erano andati a segno anche per colui che cercava di distrarli e per colui che si stava occupando di Monique.
Mentre McGee liberava Monique e Ziva, Tony si era lanciato in una lotta senza armi contro l'altro uomo. Non lo aveva sparato, voleva farlo soffrire, non poteva sopportare quello che stava per fare alla sua ragazza. Stese l'uomo e si avviarono tutti verso casa.
Durante il tragitto, Ziva e Monique erano silenziose, erano turbate da quello che sarebbe potuto accadergli, ma per fortuna tutto era finito bene.  

Tornati a casa, trovarono Abby che corse incontro a loro ed abbracciò tutti. Le ragazze si fecero una doccia per lavare via l'odore di quel lurido posto, poi si rimisero tutti a letto, era ancora notte.
Ziva era sempre più silenziosa, era nel letto, girata dal lato opposto a quello di Tony e piangeva, cercando di non farglielo capire.
"Ziva...sei sveglia?"
Lei non rispose, ma Tony si avvicinò a lei e la vide con il viso bagnato dalle lacrime, così la voltò verso di sé e la abbracció, lei senza dire nulla si lasciò abbracciare.
"Tesoro, è tutto finito! Sei con me ora!"
"Grazie Tony, come avrei fatto sei non fossi arrivato tu...loro mi avrebbero..." rispose Ziva tra i singhiozzi, ma Tony la interruppe baciandola.
"Ssssh sei al sicuro adesso...Ziva...posso chiederti cosa ci facevi in quel luogo isolato in piena notte? "
"....beh Tony sí, devi sapere. Mio padre è il direttore del Mossad, da tempo stiamo cercando un sospettato, Adash, lui ha mandato qui me e Monique soprattutto per ucciderlo. Siamo state molto attente ai suoi spostamenti, in tutto questo tempo di permanenza qui. Ieri sera mi è arrivata una telefonata di mio padre, ci ha detto di andare in quel luogo, perché lì avevano avvistato Adash, ma lui è stato più furbo di noi...ci ha teso una trappola. Ora sa perfettamente che gli diamo la caccia, non ci lascerà in pace, finché non lo prenderemo. È stato lui a incendiare l'albergo, è stato lui a tentare di rapire Monique l'altra sera..." poi si fermó, le lacrime continuavano a scendere sul suo viso.
"Tranquilla ci sono io con te! Comunque devi sapere che anche il nostro capo dell'ncis ci ha detto di seguire e prendere Adash. Per questo sapeva i nostri nomi, si sarà accorto che lo cerchiamo e avrà indagato su di noi."
"Oh bene, lavoriamo allo stesso caso allora!" un sorriso impercettibile comparve sulle labbra della ragazza.
Tony continuava ad accarezzarla, le asciugava le lacrime mentre giocava con i suoi capelli.
"...Tony mi prometti che rimarrai sempre con me?"
"Certo amore mio, te lo prometto!" rispose lui, baciandola. Ziva si rilassó tra le sue braccia, e dopo un po' si addormentarono entrambi.

Intanto Monique aveva chiamato Mark, si sentiva sola, aveva bisogno di lui.            







Note dell'autrice:  

Ed ecco un altro capitolo! Stavolta non sono in ritardo XD
L'ho scritto di fretta, spero vi piaccia, ho seguito il consiglio di Ziva4ever (grazie :D), ma ho pensato di far rapire anche Ziva...
Lo so che forse avreste voluto un po' più di suspense e io ho fatto risolvere tutto in un solo capitolo, ma per i prossimi ce ne sarà di più,  ho già in mente qualcosa! E poi infondo Adash è ancora vivo e a piede libero, quindi darà a tutti del filo da torcere...
Su consiglio di Frencia92 (grazie anche a te :D), si sono detti che seguono lo stesso sospettato, così ora collaboreranno...
Vi chiedo sempre...cosa vi aspettate di leggere nel prossimo capitolo? Fatemelo sapere!
Grazie a chi recensisce, anche se siete sempre più poche :(  

Alla prossima! :)
Baci, Cateyes92

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Divertimenti e paure ***


Dopo quella spiacevole avventura, i ragazzi ebbero un po' di tregua. Ormai tutti sapevano che anche Ziva e Monique seguivano la stessa persona, Adash. Così cercavano di collaborare, ma l'uomo sembrava sparito nel nulla, nessuna traccia di lui e dei suoi uomini.  


Una sera Abby ebbe un'idea
"Ragazzi perché stasera non ce ne andiamo in discoteca? Ci divertiremo, c'è un locale molto carino in città, è molto famoso"
"Noi ci stiamo" rispose Monique entusiasta anche per Mark
"Anche noi, vero tesoro? "chiese Ziva a Tony
"Certo, noi ci siamo Abby!" rispose Tony.
Solo Tim non era molto convinto, lui non amava quel genere di divertimento, ma dopo vari tentativi di convincimento da parte di Abby, finalmente accettò anche se non ne era molto entusiasta.
Presero le loro auto e si diressero alla discoteca.  

Arrivati lì, si resero conto che era davvero bella, e, a giudicare dalla folla che c'era, anche molto famosa come aveva detto Abby.
Si stavano divertendo, ma in un attimo il divertimento si tramutó in paura, quando si sentirono degli spari.
Tre uomini armati avevano fatto irruzione nel locale e avevano iniziato a sparare sulla folla: c'era tensione, gente che fuggiva da tutte le parti.
I ragazzi cercarono di nascondersi, ma il locale non lo permetteva, non c'erano molti nascondigli. Tony e Tim, portavano sempre la pistola con loro, così iniziarono a rispondere ai colpi. Ziva e Monique fecero lo stesso, ma nessuno riuscì a fermare quei pazzi.
Intanto Abby e Mark erano riusciti a fuggire, ma non sapevano cosa fare per aiutare gli amici.
Nella discoteca erano rimasti solo Tony, Tim, Ziva e Monique e i tre uomini che continuavano a sparare, fino a che due colpi andarono a segno: Tony e McGee avevano preso i proiettili al posto delle ragazze, per proteggerle.
Ziva e Monique si precipitarono su di loro per accertarsi che fossero vivi.
Nel frattempo era arrivata la polizia locale e gli uomini erano fuggiti, poco dopo arrivò anche l'ambulanza e caricó a bordo i due ragazzi.
Abby piangeva, si sentiva in colpa perché era stata lei ad avere l'idea di andare in quella discoteca, Ziva cercava di essere forte, ma le lacrime non tardarono a bagnarle il viso. Monique cercava di tranquillizzare le amiche, invano.  

Arrivati in ospedale, Tony e Tim furono operati d'urgenza. Le ragazze aspettavano notizie nella sala d'attesa.
Intanto Abby aveva telefonato a Gibbs per raccontargli l'accaduto: egli confermò i suoi sospetti, cioè che evidentemente il loro ricercato si era accorto che lo stavano tenendo d'occhio ed aveva provveduto.  

Si respirava aria di tensione in quell' ospedale, nessuno parlava, si sentivano solo pianti. Abby era abbracciata a Ziva e Monique sperava che andasse tutto bene.
Erano sedute, quando si aprí la porta della sala operatoria ed uscí un dottore.
Le ragazze scattarono in piedi, si avvicinarono al medico e chiesero
"Dottore, come stanno?"
Il medico alzò lo sguardo verso di loro e disse
"Mi dispiace, l'intervento è stato complicato... i proiettili hanno colpito zone difficili. L'agente McGee è riuscito ad evitare il coma, ma ora deve riposare, fra circa sei ore si sveglierà, prima di quel momento non dovete assolutamente disturbarlo."
"Grazie al cielo!" esclamó Abby sollevata
"Ma... dottore l'agente DiNozzo? Come sta?" chiese Ziva con le lacrime agli occhi temendo qualcosa di brutto.
"Signorina, purtroppo non siamo riusciti ad evitarlo, l'agente DiNozzo è in coma...adesso lo trasferiamo nella stanza,  non so quando, né se si sveglierà...se vuole può entrare a vederlo.."
Ziva scoppiò di nuovo in lacrime nel sentire le parole del dottore, Abby la abbracciò,  lei era felice per il suo Tim, ma era anche triste per Tony, il suo migliore amico.
"Monique, Abby, se volete, andate, io resto qui con Tony" disse Ziva
"Monique vai da Mark...io non ti lascio Zi!" disse Abby
"Grazie.." sussurrò Ziva tra le lacrime, poi entrò nella stanza di Tony, a vederlo così le si strinse il cuore, lo aveva conosciuto da poco infondo, ma già lo amava tanto e adesso non poteva sopportare di perderlo, sarebbe stato un dolore troppo grande.
Prese una sedia e si mise accanto a lui prendendogli la mano fredda, continuava a piangere, Abby la stava osservando sulla porta per non darle troppo fastidio, ma a vederla così, pianse anche lei.  

La ragazza passò le ore dentro la stanza, mentre Abby passeggiava fuori, in attesa che il suo Tim si svegliasse. Ormai Ziva aveva gli occhi gonfi dal pianto, ma continuava a stringere la mano di Tony in attesa di qualche segnale. Poi dopo un po' iniziò a parlare, come se lui potesse sentirla, singhiozzando
"...Tony, ti prego svegliati! Non puoi lasciarmi...non posso sopportarlo, sarebbe un dolore troppo grande per me, io...ti amo Tony svegliati ti prego! " era disperata
"...amore mio..." continuava a ripetere. Era china su di lui, e con sua grande sorpresa sentí la sua voce
"Ziva....ti amo anch'io..."
Ziva pensò di sognare, ma quando alzò lo sguardo vide Tony sveglio che le sorrideva. Lei sorrise di rimando, lasciando che lui le asciugasse le lacrime accarezzando le guance umide, ma dopo qualche secondo, la mano di Tony ricadde sul letto e lui si addormentó, mentre le macchine attaccate al suo corpo emettevano numerosi bip. Ziva allarmata, continuava a urlare disperata
"Amore mio, non puoi lasciarmi, non puoi essere... morto!"
Poi uscì fuori in preda al panico e chiamò un dottore, il quale sentendo quei bip preoccupanti, si precipitó nella stanza, pregando Ziva di uscire.  

In lontananza un uomo osservava la scena e si avvicinava sempre più alla stanza di Tony...            






Note dell'autrice:  


Ciao a tuttiiiii! :)
Ok...non odiatemi per il finale! XD
Vi avevo avvertito che ci sarebbero state suspense e azione..
Effettivamente già il titolo che ho messo a questo capitolo parlava da sé...XD
Povero Tony...chissà cosa succederà nel prossimo capitolo...che dite?
Chi sarà l'uomo misterioso che si avvicina alla stanza di Tony? Provate ad indovinare... :)
Ringrazio le mie fedeli lettrici e commentatrici :D
Aspetto vostri commenti!
Alla prossima! ;)
Baci, Cateyes92          

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Speranze ***


Mentre i medici operavano Tony di nuovo d'urgenza, Ziva era andata a chiamare Abby.
Tim stava bene, ancora un paio di giorni e lo avrebbero dimesso.
"Zi dovresti tornare un po' a casa e riposarti, sei distrutta!" le disse Abby
"No Abby, non lascio Tony da solo"
La scena si ripeteva, Ziva piangeva e Abby la abbracciava.
"Zi tranquilla, Tony è forte, stavolta si sveglierà! "
Passarono ore e ancora nessuna notizia.  

Intanto un uomo si avvicinava alle ragazze, era Gibbs, che appena saputo delle condizioni del suo agente, aveva preso il primo volo ed era arrivato a Miami. Vide Abby con una ragazza che non aveva mai visto prima, entrambe avevano lo sguardo perso nel vuoto.
"Abby!" esclamò Gibbs.
Le ragazze alzarono lo sguardo ed Abby disse
"Gibbs.. sei qui! Oh.." e si alzò per abbracciarlo
"Come sta Tony?" continuò Gibbs
"Non lo sappiamo, è lì dentro da ore, ancora non è uscito nessuno. Tim è fuori pericolo, sta riposando..." rispose Abby
"Chi è questa ragazza?" chiese Gibbs ad Abby, rivolgendo lo sguardo verso Ziva
"..oh..lei è..." iniziò Abby
"...Ziva piacere, sono la fidanzata di Tony" continuò Ziva
"Molto piacere! Io sono l'agente Gibbs, capo della squadra di cui fanno parte i miei agenti. Conosco molto bene Tony, se la caverá" rispose lui sorridendole.
Gibbs scrutava Ziva, cercava di capire se fosse una delle tante ragazze di una notte di Tony o "la" ragazza, ma a giudicare dalla disperazione,  capí subito che si trattava di qualcosa di serio. Poi si sedettero tutti ad attendere notizie che non tardarono ad arrivare.
Da una porta bianca, dove ore prima avevano visto entrare Tony, in quel monento uscì il medico che lo aveva operato. Dal viso stanco capirono che doveva essere stata un'operazione complicata, il medico, togliendosi la mascherina, disse
"L'operazione è stata lunga e difficile, ma si è ripreso per fortuna. Ora deve riposare, si sveglierà domattina. Vi consiglio di andare a casa, per il momento non potete vederlo."
Ringraziarono il dottore e tirarono un sospiro di sollievo. Poi Abby e Ziva andarono a casa a riposare, mentre invece Gibbs, per non dare fastidi, andò in albergo.  


La mattina seguente si ritrovarono tutti in ospedale, Tim era stato dimesso, andó incontro ad Abby e Ziva che lo abbracciarono calorosamente, felici di riaverlo tra loro.
Si diressero tutti verso la stanza di Tony, il ragazzo era sveglio ma il dottore aveva detto di entrare uno alla volta per non stressarlo troppo.
Tutti erano ansiosi di vedere Tony, specialmente Gibbs, il quale voleva vedere con i suoi occhi le condizioni del suo agente, ma vedendo Ziva agitata decise di rimandare, dicendole
"Entra prima tu...noi possiamo aspettare" Così Ziva entrò, lo trovò sveglio. Lui non appena la vide le sorrise. Ziva si sedette sul suo letto e guardandolo con le lacrime agli occhi gli disse
"Finalmente posso parlarti, non ce la facevo più,  ho avuto tanta paura di perderti.."
Tony le prese la mano e le disse
"Amore mio, tranquilla, sono fuori pericolo ora" poi la avvicinò a lui e la bació dolcemente, sotto gli sguardi compiaciuti degli altri che li osservavano da dietro ai vetri.
Dopo Ziva man mano entrarono anche gli altri ad abbracciare l'amico. Prima entrò Abby, la quale gli corse incontro e lo travolse in un suo abbraccio
"Hey Abby, piano, si è appena svegliato!" la rimproveró McGee che era entrato subito dopo di lei, poi continuò
"Tony, come ti senti? Abbiamo rischiato grosso noi due.." ricevette un sorriso di Tony, poi lo abbracciò anche lui.
Finalmente arrivò il turno di Gibbs, il quale parlò con Tony del più e del meno, ma anche di Ziva, sì perché il capo era curioso di sapere qualcosa in più sul rapporto tra i due, ma specialmente riguardo la bella israeliana.
I due agenti furono interrotti dal rumore della porta che si aprì rivelando la figura di un uomo: Anthony DiNozzo Senior, il padre di Tony.
"Salve agente Gibbs! Come sta il mio eroe?" disse
"...papà...ciao...sei venuto..."
"Sí, sono venuto per accertarmi di persona delle tue condizioni, ma vedo che stai meglio, sorridi...credo però che ripartiró non appena ti avranno dimesso...non voglio dare troppo fastidio..."
"Come vuoi papà. Io ora sto molto meglio"
Gibbs a quel punto uscì dalla stanza, lasciando soli padre e figlio. Tony era felice che il padre fosse andato a trovarlo, non se lo aspettava.
"Tesoro, ti ho portato un po' d'acqua, i medici dicono che al momento puoi solo bere.." disse Ziva entrando dalla porta, ma si bloccò vedendo Senior nella stanza.
"...mi scusi, pensavo non ci fosse nessuno con Tony...torno tra un po'" continuó.
"Ma no no, tranquilla, io sono il padre di Tony..tu devi essere la sua ragazza..."
"Ehm...sì, piacere sono Ziva.." disse lei un po' in imbarazzo. Poi diede l'acqua a Tony e si sedette a chiacchierare con lui e suo padre.
"I miei complimenti Junior, l'hai scelta proprio bene la tua ragazza, è bellissima..."
Ziva sussurrò un "grazie" e Tony vedendola in imbarazzo chiese al padre di lasciarli un po' da soli.  


Tre giorni dopo finalmente anche Tony fu dimesso, Senior era tornato a casa sua. Ritornò tutto come prima, solo che a loro si era aggiunto anche Gibbs, in casa c'era abbastanza spazio per ospitare anche lui.    


Un giorno i ragazzi erano tutti a mare, Tony li avrebbe raggiunti a breve, non era ancora pronto, si stava preparando quando sentí bussare alla porta. Andó ad aprire di fretta, e si trovò davanti una ragazza, più o meno della sua stessa età, con un abito un po' succinto,  che lo guardava con uno sguardo malizioso.
Era la persona che non avrebbe mai voluto incontrare: si chiamava EJ ed era una sua ex.
"EJ? Che ci fai qui?!" chiese sorpreso
"Ciao Tony..sono qui in vacanza...è un po' che ti osservo in spiaggia.. Ti va di passare un po' di tempo con me? Mi sei mancato.." iniziò la ragazza avvicinandosi a lui.                








Note dell'autrice:    

Ciao a tutti! :D
Lo so, lo so, sono in super ritardo...ma ho avuto poco tempo e le idee purtroppo scarseggiano. Infatti il capitolo non mi entusiasma, ma lascio a voi i commenti!
Scusatemi per il finale :P Cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo?
Cercherò di aggiornare in tempo, sperando di riuscirci XD
Aspetto vostre recensioni e come sempre ringrazio le mie fedeli lettrici!
Alla prossima!  :)
Baci, Cateyes92

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Errori?! ***


Tony, che aveva capito le sue intenzioni cercò di mandarla via
"...mi dispiace per te ma..sono fidanzato..e comunque tra noi è finita da tanto!"
"..lo so ma non importa, possiamo fare tutto senza farlo sapere alla tua ragazza.."rispose EJ
"...non se ne parla, vai via! Non sono più quello di un tempo...e poi già ti ho detto che sono fidanzato e non tradirei mai la mia ragazza, quindi ciao!" continuò Tony, diceva la verità, da quando aveva conosciuto Ziva era molto cambiato, in senso positivo, ovviamente.
Mentre cercava di allontanare EJ da casa sua, la situazione peggioró.
"Ma dai Tony...lo sappiamo tutti che non sai resistere alle provocazioni di una bella ragazza..." ribatté EJ, anziché andarsene era entrata in casa allontanando Tony e stava iniziando a spogliarsi sotto il suo sguardo incredulo.    


Nel frattempo i ragazzi in spiaggia cominciarono a preoccuparsi, così Ziva tornò a casa per accertarsi che non fosse successo nulla a Tony.
Quando entrò in casa, vide quella ragazza mezza nuda che abbracciava il suo ragazzo e non ci vide più dalla gelosia.
"Come hai potuto farmi questo?! Credevo mi amassi..." esordì Ziva verso Tony
"...Zi lasciami spiegare non è come sembra,  io non c'entro nulla.."
"Sì certo, dicono tutti così! Non ti voglio più vedere!" urló Ziva sbattendo la porta di casa alle sue spalle.
"Ti prego Ziva credimi, non potrei mai tradirti" replicò Tony, ma ormai era tardi, la ragazza si era già allontanata. Tony allora si portò le mani sulla testa, e urlò contro EJ
"Vattene!!! Hai visto cosa hai combinato?! Contenta adesso?"
"Certo, era questo il mio scopo...che ne vuoi fare di quella, torna con me..."
"EJ non è aria, vai via!"
"Ok vado, ma ci rincontreremo, tranquillo.." e si allontanò con una risatina malvagia, facendo l'occhiolino a Tony.  

Ziva intanto si era allontanata dalla casa.
Mentre passeggiava sulla sabbia rovente, nella sua testa vagavano centinaia, forse migliaia di pensieri. Non riusciva a capire il motivo per il quale Tony l'aveva tradita...sì perché lei era convinta che l'avesse tradita, assistendo a quella scena equivocabile.
Si diceva che forse aveva sbagliato ad innamorarsi di lui, si sentiva in colpa, come se avesse fatto tanti errori dei quali si sarebbe pentita. Si era preoccupata quando Tony era stato male, l'aveva assistito, aveva pianto. Lei amava quel ragazzo,  nonostante quello che aveva visto, lo avrebbe amato per sempre, e proprio per quello ora stava male, ma non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a se stessa, forse perché era troppo orgogliosa...
E si sentiva pentita, in quel momento avrebbe voluto essere a casa sua, non aver mai incontrato Tony, forse così le cose sarebbero state più facili.

Mentre era assorta nei suoi pensieri, non si era nemmeno accorta che aveva le lacrime agli occhi. All'improvviso la fermò una ragazza, era Abby. Come al solito si era preoccupata e si era diretta a casa, aveva trovato Tony disperato che le aveva spiegato tutto ed era uscita in cerca di Ziva. Fortunatamente Ziva non si era allontanata molto, così per Abby era stato abbastanza facile trovarla.
"Zi! Ehi...so cos'é successo ma credimi Tony non ha fatto quello che pensi.." le disse avvicinandosi per abbracciarla. Ziva si lasciò abbracciare senza dire una parola.
"Dai torniamo a casa..." continuò Abby
"No Abby, mi dispiace ma...non voglio più vedere Tony.."
"Zi...non fare così, almeno fatti spiegare meglio l'accaduto...dagli una possibilità..sai che anche io e Tim ci siamo fraintesi più di una volta..."
"Non c'era proprio niente da fraintendere Abby! Tu non hai visto..." si bloccò per un attimo, non voleva farsi vedere fragile
"Me ne torno in Israele...non c'è più nulla per cui valga la pena restare qui ora...non sono stata capace nemmeno di arrestare o uccidere Adash..." aggiunse.
Non aveva però, fatto i conti con il padre, il quale le ordinò di rimanere lì fino a quando non avrebbero portato a termine la loro missione. A quel punto Ziva dovette rassegnarsi, cercó un albergo e andò a stare lì da sola, perché ormai Monique si era trasferita a casa di Mark.  


Anche Tony dal canto suo si sentiva in colpa. Se fosse riuscito prima a mandare via EJ, forse si sarebbe risolto tutto. Lui non aveva mai amato EJ, la loro era stata una relazione di "convenienza". Certo Tony aveva avuto molte ragazze prima di Ziva...ma solo lei gli aveva rubato il cuore. Di Ziva era perdutamente innamorato, non poteva sopportare di perderla per uno stupido fraintendimento.
Si era fatta sera ormai, c'era silenzio in casa, a cena Tony non aveva toccato cibo, neanche dopo i vati convincimenti di Abby.
Era andato nella sua stanza, si era seduto sul letto, e dalla finestra stava osservando la luna. Gli tornarono in mente i bei ricordi, quei giorni felici che aveva passato con Ziva...di quando l'aveva incontrata per la prima volta, di quando aveva capito di essersi innamorato di lei, del loro primo bacio, di tutto ciò che aveva fatto insieme a lei.
Stava male, così decise di provare a fare un primo passo..le scrisse un messaggio, anche se,  conoscendo Ziva, già sapeva che non avrebbe risposto.  


Ziva nel frattempo stava leggendo un libro nella sua camera d'albergo, per distrarsi dal pensiero fisso di Tony, quando all'improvviso sentí il cellulare emettere il suono che indicava l'arrivo di un messaggio.
Appena lesse il mittente, le scappò un sorriso, sapeva che prima o poi l'avrebbe contattata. Con il cuore a mille, aprí il messaggio e iniziò a leggere...  

"Amore mio, sono sicuro che leggerai questo messaggio, ma sono altrettanto sicuro che non riceverò alcuna risposta. Sono qui nella mia stanza ad osservare la luna e le stelle, a volte sanno tirarmi su il morale sai?! Un po' come gli abbracci di Abby!
Ti sto scrivendo perché non posso stare neanche un'ora senza di te...figuriamoci giornate intere...vorrei tanto che tu ora fossi qui accanto a me..Ti prego lasciami spiegare quello che è accaduto oggi...dammi almeno una possibilità! In fondo si dice che i litigi rafforzano una relazione...
Beh ora ti lascio...spero in una tua risposta.
Anee ohev olakh, Laila Tov..♡
Tuo, Tony"  


Proprio a quelle ultime parole Ziva si era commossa, Tony sapeva sempre come stupirla.
Mentre posava il cellulare sul comodino con il sorriso sulle labbra e il cuore che le batteva ancora forte, sentí bussare alla porta.
Ziva si chiese chi fosse, era mezzanotte, si alzò e andò ad aprire la porta...                      










Note dell'autrice:  
Ciao a tuttiii! :D
Innanzitutto buone vacanze!!! Anche se, non so da voi, ma dalle mie parti c'è un tempo un po' pazzo -.-'
Beh non pubblico un capitolo da non so nemmeno io quanto tempo...ma le idee non sono molte :( Spero che comunque vi ricordiate della mia storia XD
Bene, come succede ultimamente, questo capitolo non è dei migliori, secondo il mio parere, ma ho deciso di pubblicarlo lo stesso anche perché altrimenti non andrei mai avanti con la storia. Spero vi sia piaciuto!
Come avete visto EJ ha portato un po' di zizzania...Ziva è decisa a stare lontano da Tony...chissá se cambierá idea.. anche perché lui è così dolce con quel messaggio! *-*
È inutile dirvi il significato delle ultime parole in ebraico, credo che ormai le sappiate già...(per chi non lo sapesse: "Anee ohev olakh, Laila Tov" significa "ti amo, buonanotte") :)
Ed ora vi faccio la solita domanda, cosa accadrà secondo voi nel prossimo capitolo? Ma soprattutto chi è che bussa alla porta di Ziva?
Ringrazio sempre le mie fedeli lettrici e commentatrici, ma anche i lettori silenziosi e chi segue la mia storia ;)
Per quanto riguarda il prossimo capitolo, non so quando lo pubblicherò, non c'è un giorno preciso, quando riesco a finire il capitolo lo pubblico, quindi mi sa che dovrete attendere XD
Alla prossima!!! :)
Baci, Cateyes92                

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Sexy Ninja ***


Appena aprí si trovò davanti un uomo, era un cameriere dell'albergo nel quale alloggiava. Aveva un vassoio in mano ed esordì
"Signorina David?"
"Sì sono io, ma, ci deve essere un errore, non ho chiesto il servizio in camera..." disse lei
"Mi scusi signorina per averla disturbata a quest'ora, lo so che non ha ordinato nulla, ma un ragazzo mi ha detto di mandarle questo, ha detto che non gli importava l'ora tarda, dovevo portarglielo subito." le disse
"Prego!" continuò poi il cameriere appoggiando il vassoio sul piccolo tavolo che c'era nella stanza di Ziva
"Ho capito, la ringrazio.." rispose Ziva sorpresa
"Signorina un'ultima cosa, il ragazzo ha detto che deve leggere prima il biglietto, lo trova sul vassoio...buonanotte!"disse il cameriere e dopo aver ricevuto i saluti di Ziva uscì chiudendo la porta alle sue spalle. Ziva posò lo sguardo sul vassoio, c'erano un mazzo di rose rosse e un bicchiere, accompagnati da un foglio bianco. Prese il foglio, lo aprí e lesse...  

"Zi, sono di nuovo io. Spero che questo vassoio ti sia arrivato precisamente allo scoccare della mezzanotte, ci tengo molto.
Credevi che mi sarei dimenticato che giorno è oggi?! Come avrei potuto mai dimenticarlo...sono passati esattamente tre mesi dal nostro primo incontro, tre mesi da quando ho completamente perso la testa per te, tre mesi da quando mi sono innamorato di te...
Adesso tu ti chiederai il motivo di questo vassoio, beh è molto semplice, ti spiego: le rose rosse sono simbolo dell'eterno amore che avrò per te, il bicchiere invece, se guardi bene contiene proprio lo stesso drink che ti ho offerto quando ci siamo conosciuti!
Ti lascio agli splendidi ricordi di tutto ciò che abbiamo fatto finora..certo, se non ci fosse stato quello stupido fraintendimento, sicuramente avremmo trascorso la giornata insieme...
Non smetterò mai di ripetertelo...ti amo Ziva! Torna da me...io non ti ho tradita...perché non mi lasci spiegare da vicino?!
Se per caso cambi idea e vuoi parlare, mi trovi a casa.
Di nuovo buonanotte!
Tuo per sempre, Tony"
 

Mentre leggeva qualche goccia d'acqua si espandeva sul foglio. Erano le sue lacrime, si era commossa, Tony la sorprendeva sempre, e, nonostante lei sembrasse una dura, in fondo anche lei era capace di provare emozioni. Sorrise asciugandosi le lacrime con le dita, poi prese il bicchiere e uscì fuori, in quella piccola terrazzina, che dava la vista sulla spiaggia, si intravedeva anche la casa dei ragazzi.
Alla splendida vista di luna e stelle, Ziva rimase affascinata e, mentre sorseggiava il drink, la sua mente tornò indietro e le fece ricordare tutte le giornate passate con Tony, sia quelle felici che quelle tristi. In fondo era passato solo un giorno e a Ziva già mancava Tony, sì era troppo orgogliosa per ammetterlo, ma probabilmente l'indomani sarebbe andata a casa sua per chiarire.
Finito di bere il drink, ritornò nella stanza, si stese sul letto e prese il cellulare in mano, mentre accarezzava le rose che aveva appena messo in un vaso sul suo comodino.
Posò il cellulare, poi lo riprese, ripeté quel gesto per un numero indefinito di volte, indecisa sul se scrivere o meno a Tony.
Finalmente sembrava che si fosse decisa, digitó tre parole, ma non le inviò, cancelló il testo del messaggio, posò il cellulare e sopraffatta dal sonno, si addormentò.    


Tony invece, anche se era convinto che Ziva non rispondesse ai suoi messaggi, non aveva perso del tutto la speranza, ma quando si fece una certa ora dovette rassegnarsi all'idea che non avrebbe ricevuto una risposta, almeno per quella notte. Così, si addormentò anche lui.  


Il mattino seguente Ziva era di buon umore, era decisa ad andare a casa di Tony per chiarire la situazione.  

Nel frattempo Tony si era svegliato e la prima cosa che fece quella mattina fu controllare il cellulare, lo aveva lasciato acceso tutta la notte in attesa di una risposta da Ziva, che con sua delusione non era arrivata. Quella mattina i ragazzi uscirono, Gibbs ne approfittó per andare a trovare un suo vecchio amico di Miami, così Tony rimase solo a casa.
Stava per telefonare a Ziva, pensava che, almeno ad una sua telefonata avrebbe risposto, ma fu interrotto dal rumore del campanello.  

Si precipitó alla porta e si ritrovó davanti a se la donna che amava, la quale con molta freddezza sussurró un
"Ciao"
"Ciao Zi..entra!" rispose lui, ben felice di vederla.
Si accomodarono sul divano e Tony iniziò a parlare
"Vedo che hai deciso di venire da me per farti spiegare per bene le cose..."
"Ti sono piaciute le sorprese?" aggiunse vedendo che lei non accennava a parlare.
"Tony...io...devo sapere! Chi era quella ragazza?"
"Nessuno Zi!"
"Beh allora l'ho vista solo io...ok con te non si può ragionare Tony!" continuò Ziva abbastanza alterata mentre si avviava verso la porta.
"Aspetta Ziva, lasciami almeno spiegare!" disse Tony afferrandole un braccio in modo da voltarla verso di se.
"Ma tu non hai nessuna intenzione di spiegarmi, hai appena detto che la ragazza non è nessuno"
"Ziva, per favore!"
"Ok, per l'ultima volta, chi era quella ragazza?" disse lei mettendosi di nuovo a sedere sul divano seguita da Tony.
"Ho detto nessuno, perché per me adesso non è nessuno! Beh sí ci sono andato a letto per qualche mese, ma è stato solo quello, niente di più. Come con le altre ragazze che ho avuto, di loro non sono mai stato innamorato! Questo è successo solo con te, tu mi hai cambiato Ziva...in senso positivo ovviamente, persino Tim e Abby, si sono accorti che sono diverso" si fermó per un istante, si sentiva piú sollevato dopo aver parlato con lei.
Prese la mano di Ziva nella sua, lei non si oppose, anzi, mentre Tony le stava spiegando tutto, lo guardava fisso negli occhi, in quel momento, a quel tocco leggero della sua mano gli sorrise. Tony ricambió, stava per continuare a parlare ma fu interrotto dal suono del campanello.  

"Saranno Abby e Tim oppure Gibbs, strano è un po' presto però.." disse Tony alzandosi dal divano.
Quando aprí la porta, vide EJ. Ziva che era poco distante, la vide anche lei.
"Che ci fa quella sgualdrina qui?" disse EJ
"EJ che ci fai TU qui?"rispose Tony alterato, per timore che Ziva avesse frainteso di nuovo.
"Eddai Tony, vengo tutte le mattine da te e ora che c'è quella non mi vuoi?" mentí EJ
"Smettila! Non è vero Ziva, non credere a niente di ciò che dice! "
EJ si avvicinava sempre più a Ziva, fino a che non la spinse dicendole
"Vattene via, Tony non ti vuole più! "
Ziva rispose alla spinta e si ritrovarono in una specie di lotta.
Tony non poté far nulla per fermarle, ma non sapeva ancora delle abilità ninja della ragazza.
Nel giro di qualche secondo EJ era a terra, con Ziva sopra di lei che la teneva per i capelli. Ora Tony era sbalordito... "...non ti azzardare a toccare mai più il mio ragazzo oppure sono capace di fare molto peggio..."le disse Ziva.
EJ allora se ne andò, dicendo
"Non finisce qui!!!"
Poi Tony si rivolse a Ziva
"Zi...grazie per avermi creduto, lo sai che ti amo" disse accarezzandole una guancia
"Ti sei salvato solo perché al Mossad ci hanno insegnato anche a leggere il linguaggio del corpo,  ho capito che dicevi la veritá, quindi d'ora in avanti ti conviene di non mentirmi.." disse lei in tono scherzoso
"...ok bella ninja accetteró i tuoi consigli...ma lo sai che quando ti ingelosisci diventi ancora più sexy e attraente?!" le rispose Tony tra un bacio e l'altro.
"Mmmm non ti smentisci mai eh DiNozzo?! Dai ora muoviti che raggiungiamo gli altri..."
"Noo Zi! Dai, voglio stare un po' da solo con la mia sexy ninja.." le disse mentre faceva scivolare una spallina del vestito di lei e iniziava a baciarla.
"Mmm...ok!" rispose lei sbottonando la camicia di Tony...
E così rimasero a casa a coccolarsi, anzi, in realtà andarono anche oltre i baci e le coccole...










Note dell'autrice:  

Eccomiiii!!!! Cel'ho fatta a scrivere un nuovo capitolo! :)
Beh spero vi sia piaciuto, Tony e Ziva stanno di nuovo insieme!!! Ma quanto è dolce Tony... *-* Ziva doveva perdonarlo per forza, sono troppo in astinenza da Tiva...credo anche voi :( beh ci consoliamo con le ff..
La nostra ninja ha rivelato le sue abilità! Ahaha
Ma EJ ha detto che non finisce qui...e poi c'è ancora Adash a piede libero, quindi...guai in vista! XD
Appena sarà pronto il prossimo capitolo, lo pubblicheró, spero al più presto, ma non saprei dirvi quando..
E voi avete qualche idea da suggerirmi? ;)
Ringrazio tutti tutti tutti! Chi legge, chi recensisce, chi segue e chi preferisce la storia! Grazieeee :D
A presto! :)
Baci, cateyes92    

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sorprese ***


Intanto gli altri, non vedendo arrivare gli amici e sapendo che Adash era ancora a piede libero, si preoccuparono, così decisero di mandare McGee, ma Abby insistette per andare anche lei, e alla fine andarono entrambi.
Trovarono la porta semi aperta così, Tim, vista la preoccupazione di Abby, entrò con la pistola in mano, seguito dalla ragazza. Non trovarono niente e nessuno, fino a quando entrarono nella camera di Tony e si trovarono davanti ad una scena un po' imbarazzante: Tony e Ziva avvinghiati sul letto, nudi!
A quella vista i ragazzi cercarono di ricomporsi come potevano, Ziva tirò il lenzuolo verso di sé nel tentativo di coprirsi, mentre il suo viso diventava sempre più rosso per l'imbarazzo.
"Oh mio Dio!" esclamò Abby, mentre Tim cercava di scusarsi
"Scusate ragazzi noi non potevamo sapere...Abby credeva vi avessero rapiti, la solita catastrofica!"
"Dai ragazzi, non fa niente, ma ora uscite per favore, fateci vestire, vi raggiungiamo tra un po'" disse Tony agli amici.
Appena i ragazzi furono usciti dalla stanza, Tony e Ziva scoppiarono in una fragorosa risata.
"Menomale che non hanno portato anche il vostro capo, Gibbs!" esclamò Ziva.
Poi si ricomposero, si vestirono e raggiunsero gli altri in spiaggia.  


C'era un bellissimo sole splendente quella mattina, faceva caldo, così tutti andarono di corsa a tuffarsi nell'acqua, tranne Ziva che stava leggendo un libro sotto l'ombrellone.
Era così concentrata nella lettura che non si accorse che Tony la stava chiamando
"Zi..vieni?! Ziva, Zivaaaaaa!" ma vedendo che non rispondeva, Tony passò alle 'maniere forti'
"Ok bella ninja, se non vieni da sola...ti ci porto io!" disse ridendo, mentre toglieva il libro dalle mani della ragazza e la prendeva tra le sue braccia.
Ziva che finalmente si era accorta di Tony, ridendo, gli diceva di non farlo, ma ormai era troppo tardi, qualche secondo dopo, si ritrovarono entrambi bagnati fradici, in acqua.
"Questa me la paghi!" disse Ziva scherzando, poi scoppiarono a ridere entrambi. Ci fu un attimo di silenzio tra loro, poi Tony le disse
"Sei bellissima Zi, anche inzuppata d'acqua!" per poi baciarla dolcemente, ma mentre si baciavano, Abby aveva complottato qualcosa con Tim, e in poco tempo si ritrovarono tutti coinvolti in una battaglia a schizzi d'acqua.  

Quel divertimento fu notato da EJ che li osservava da lontano con un binocolo
"Ma guarda guarda, come si divertono...sono del tutto ignari di quello che accadrà...ahaha" disse lei con una risata malvagia.    


La mattinata passò in fretta, nel pomeriggio Tony, Tim e Abby, decisero di organizzare una festa a sorpresa per il loro capo. Era il compleanno di Gibbs e, anche se lui non era un amante dei festeggiamenti, non gli sembrava giusto far passare una giornata così senza festeggiare.  

Tim e Tony avrebbero provveduto all'organizzazione della serata, e avrebbero chiesto aiuto alle ragazze per la scelta del regalo. Ma Abby, conoscendo bene Gibbs, già aveva in mente ciò che gli avrebbero regalato, così, insieme a Ziva, andò a comprarlo. Non ci volle molto a trovare quello che cercavano, Abby era proprio decisa! Ma visto che avevano fatto in fretta, si dedicarono ad un po' di shopping tra amiche.  
 
Nel frattempo Tony aveva chiesto all'amico di Gibbs di Miami, John, se poteva tenere occupato il festeggiato, almeno fino a sera, per avere il tempo di organizzare tutto senza farsi scoprire.
Avevano addobbato a festa la cucina e la sala da pranzo, avevano ordinato la torta e le pizze per la sera. Era tutto pronto.
Appena i ragazzi ebbero finito di organizzare,  arrivarono anche Abby e Ziva con il regalo, seguite da Monique e Mark.  

Dopo aver avvisato John che poteva lasciar andare Gibbs, spensero tutte le luci di casa e si prepararono all'arrivo del festeggiato, che non tardò ad arrivare. In casa era tutto buio, così appena il capo entrò in cucina, i ragazzi accesero le luci Gibbs fu davvero sorpreso da tutto quello che avevano organizzato per lui, ringraziò i ragazzi, poi cenarono.
Dopo il taglio della torta, Abby andò vicino a Gibbs, lo stritoló in un suo abbraccio e porgendogli un pacchetto gli disse
"Buon compleanno, Gibbs! Questo è da parte di tutti noi..."
Lui sussurrò un "grazie" e quando aprí il regalo gli scappó un sorriso. Abby aveva azzeccato il regalo, era una piccola barca di legno, colorata di blu, con sopra inciso il nome di Gibbs per esteso, Leroy Jetro Gibbs.  

Ben presto però quell'atmosfera felice si trasformò.
Si sentí il rumore di un'esplosione, Tim si affacciò alla finestra per capire meglio cosa fosse accaduto, poi urlò "Bomba!!! Tutti giù!!!"
E tutti si lanciarono distesi sul pavimento. Era esplosa una bomba in giardino,  fortunatamente senza provocare gravi danni.  

Dopo l'esplosione si udì la voce di una donna che parlava ad alta voce e si rivolgeva a loro, anzi ad uno di loro in particolare, Tony.
"Tony, sono ancora io, EJ! Te lo avevo detto che non sarebbe finita! Ora prestate tutti molta attenzione, non sono più l'agente dell'Ncis che credevate, ora collaboro con Adash e i suoi uomini. Se ci lasciate in pace e ve ne ritornate da dove siete venuti, non accadrà nulla, ma se quello che vi ho ordinato non sarà rispettato, per voi saranno guai! Vi do un giorno di tempo.."
Dopo un po' il silenzio, fino a che non si sentí il rumore delle loro auto che si allontanavano.
"Maledetta!!!" urlò Tony battendo un pugno contro il muro
"Hey Tony, calmo, non obbediremo ai suoi ordini!" esclamò Gibbs, memtre Ziva andava incontro a Tony e lo abbracciava. Abby era terrorizzata, non faceva altro che parlare!
"...e se poi ci uccide...se ha messo delle cimici o delle telecamere in casa e osserva ogni nostro movimento, se scoppia una bomba e saltiamo in aria anche noi insieme alla casa?! ...oh Tim..." stava delirando ma Tim la abbracciò
"Sssh Abby, calmati, vedrai che riusciremo a prenderli in tempo e non accadrà nulla..." le disse.
Monique era pensierosa e dopo un po' disse
"Ziva, non credi che dovremmo avvertire il Mossad?! Se ci aiutano a localizzare Adash, riusciamo a prenderlo subito!"
"No Monique non se ne parla, si sentirà osservato, non dobbiamo fargli capire che vogliamo prenderlo! Potremmo peggiorare la situazione in questo modo..." rispose Ziva.
"Domani vado io a parlare con EJ! Sistemeró tutto!" esordì Tony.
"Non se ne parla DiNozzo! Vuoi forse farti ammazzare?! EJ è diventata una pazza assassina! Non possiamo rischiare!" urlò Gibbs alterato dalle parole del suo agente
"Gibbs non mi ucciderà! Non me...ci vado io...a meno che non si faccia viva lei alla scadenza del suo stupido termine...comunque ora dobbiamo organizzare un piano!" rispose lui
"Tony fino a prova contraria sono io il capo! Ma su un punto hai ragione, dobbiamo organizzarci per prendere entrambi, sia Adash che EJ... Forza mettiamoci al lavoro!" aggiunse Gibbs.
Sarebbe stata una lunga notte...                    










Note dell'autrice:  

Ciaooooo!
Eccomi con un nuovo capitolo, finalmente!!! :D
Vi ho messo un pochino di fluff iniziale, ma le cose si complicano!
Su vostro consiglio, EJ è alleata con Adash...nessuno sopporta EJ, quindi deve essere cattiva! Ahahahaha
Ora dovranno organizzare un bel piano!!!
Avete altri consigli da darmi? Sono preziosi per me e la mia "cara" (ovviamente è ironico, è odiosa!) mancanza di idee...
Beh si avvicina settembre, quindi esami in vista! -.- ma ricomincia anche Ncis! :D Uffi rivoglio Cote in Ncis!!!!!!
Ok, non mi dilungo troppo, ora vi lascio, vado a studiare! 
Ovviamente le recensioni sono graditissime, ringrazio tutti, specialmente chi spenderà un po' di tempo a commentare!
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo! ;)
Alla prossima, spero presto! :)
Baci, cateyes92        

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Aria di tempesta ***


Sicuramente avrebbero passato la notte in bianco, ma se questo sarebbe servito a prendere Adash, EJ e il loro seguito, si sarebbero sacrificati. Così si misero a tavolino a cercare di organizzare qualcosa.
Abby, nel frattempo, era andata in camera sua. Prese il pigiama, quando si accorse che c'era qualcosa nel cassetto: era una cimice. Facendo finta di niente andò a chiamare Tim. Fece un cenno per zittire tutti, mentre Tim analizzava la cimice. Nel giro di qualche minuto la disattivó. Rimaneva peró il problema di trovare le altre, qualora ce ne fossero state. Fortunatamente il loro piano non era stato ancora rivelato completamente.
Gibbs era nervoso, se avessero sentito quello che aveva detto Tony qualche minuto prima, avrebbero saputo parte del piano e divenne pallido quando McGee estrasse un'altra cimice da sotto il tavolo intorno al quale erano tutti riuniti. Tim disattivó anche quella e, una volta controllato accuratamente che non ce ne fossero altre, Gibbs urló contro Tony
"DiNozzo, ora sanno tutte le tue intenzioni, quindi ti ordino di non uscire di qui!"
"..ma capo..tranquillo! Probabilmente le cimici non erano collegate a loro...forse registravano solo e avevano intenzione di venire qui a ritirarle.."
"Farai come dico io, DiNozzo! Ricorda che sono il tuo capo!"aggiunse Gibbs.
Tony si zittí, Ziva osservava la scena, mentre pensava ad un possibile piano, neanche lei avrebbe voluto che Tony andasse da EJ.
"McGee scopri se le cimici erano collegate a qualche dispositivo oppure erano dei semplici registratori..in fretta!!" aggiunse Gibbs
"Subito capo!" rispose McGee per poi mettersi a lavoro.  

Dopo un'oretta la situazione era questa: McGee aveva quasi finito di analizzare le cimici con l'aiuto di Abby, Monique rileggeva i fascicoli su Adash insieme a Ziva, Gibbs e Tony discutevano. Tony era sul divano e Gibbs andava avanti e indietro per la stanza.
"Capo, ci sono riuscito! Le cimici per nostra fortuna sono semplici registratori.." esordì Tim
"Bene McGee.."rispose il capo
"...ma questo significa che ritorneranno a prenderle...e io..beh..." Tim temporeggiava ma Abby rispose al suo posto
"Gibbs..noi... le abbiamo distrutte dopo averle analizzate! "
"Oh grandioso! Che geni!" rispose Gibbs in tono ironico.
"Tranquilli, io e Monique abbiamo delle cimici..noi del Mossad le portiamo sempre con noi!" rispose Ziva.
Abby e Tim cosí, posizionarono le cimici nei punti esatti dove le avevano trovate e decisero di lasciare la casa nell'attesa dell'arrivo dei nemici,  per poi coglierli con le mani nel sacco e cercare di prenderli.
Erano le quattro del mattino, i ragazzi erano stanchissimi, la giornata seguente sarebbe stata faticosa, così andarono a dormire.  


Passarono la giornata ad ultimare il loro piano e la sera successiva uscirono tutti armati e  si appostarono nei paraggi della loro casa.
Mentre erano nascosti Tony ebbe un ripensamento, quando vide arrivare EJ da sola. Senza dire niente a nessuno, sbucó dal nascondiglio e corse in casa, prima che EJ entrasse.
Si sedette sul divano e aspettò il suo arrivo. Spense il cellulare, sapeva che Gibbs avrebbe provato a contattarlo per farlo tornare indietro. E infatti aveva ragione, appena il capo si era accorto che il suo agente mancava, aveva fatto di tutto per contattarlo, invano. Si era arreso solo quando aveva visto arrivare EJ, non poteva uscire allo scoperto, avrebbe capito le loro intenzioni, così si limitò ad attendere, sperando che il suo agente non peggiorasse la situazione.
"Capo, Tony sa quello che fa.." gli disse Tim.  

Nel frattempo EJ era entrata in casa e si era accorta di Tony.
"Tony, non mi aspettavo di trovarti, vedo che i tuoi amici hanno accettato la mia proposta, se ne sono andati e tu..sei rimasto con me...lo vedi..mi ami ancora.."disse EJ trovando Tony in salotto.
"Zitta EJ! Avete piazzato delle cimici in casa mia! Ma non siete stati abbastanza furbi! Abbiamo scoperto tutto!" iniziò Tony, ma fu zittito da EJ che gli mise un dito sulle labbra.
"Sssh..non parlare Tony, volevo controllare le tue amichette...che illuse credevano di prendermi!"
"Non mi devi toccare EJ!" rispose Tony nervoso, allontanandola da sé
"Beh...mi pare che un tempo la pensavi diversamente! Ti piaceva...ricordo ancora le nostre notti!" disse lei alludendo a ciò che facevano in quelle notti...
"Cos'è non mi rispondi..stai ripensando anche tu i nostri bei momenti insieme?!"aggiunse lei avvicinandosi a Tony
"EJ non ti sopporto più! E te lo ripeto! Ho fatto un errore a stare con te! Non ti amavo e non ti amo! Devi smetterla di perseguitarmi!" urló lui, respingendola
"Dai Tony, lo so benissimo che stai recitando la parte per non far ingelosire l'Israeliana... Lei lo sa che siamo stati insieme?!"disse lei
"Ma cosa dici EJ, sei diventata una psicopatica! E non mettere in mezzo Ziva!" rispose Tony ancora più alterato
"Oh povera Ziva...ahaha"rispose EJ con la sua solita risata malvagia.  


Mentre la conversazione tra i due continuava sempre sullo stesso argomento, Tim, Abby, Monique, Gibbs e Ziva erano nel furgone di Gibbs, e stavano ascoltando tutta la conversazione, grazie a Ziva, che prudentemente, aveva collegato le cimici al suo cellulare. Quando ebbe sentito abbastanza della conversazione, Ziva non resse più e dicendo
"Io quella la uccido!" scese dal furgone, ma fu bloccata da Monique.
"Ziva, se vai tu, vengo con te!" le disse, prima di sentire una mano sulla sua spalla, era Gibbs
"Non se ne parla, non sono il vostro capo, ma..se volete rimanere vive, voi due non andate da nessuna parte!"
Ziva era testarda, questo Gibbs lo aveva capito, sapeva benissimo che molto probabilmente avrebbe fatto di testa sua, ma almeno aveva voluto provare a fermarla.
Nel frattempo Tim aveva intravisto un uomo che si avvicinava alla casa, credeva fosse Adash, ma non era sicuro...                    











Note dell'autrice:  

Ciaoooo! :)
Finalmente sono riuscita a scrivere qualcosa....aaah le idee!! Dove sono finite!? XD
Spero tanto che vi sia piaciuto quello che son riuscita a scrivere!
Allora..EJ è pazza, questo è assodato, è convinta che Tony l'ama...
Ziva, dopo aver ascoltato la conversazione non regge più! Forse sarebbe stato meglio se non avesse ascoltato quella conversazione...
Per il prossimo capitolo vi sarei tanto grata se, ancora una volta, mi aiutaste con le idee! :) Cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo? Gibbs riuscirà a fermare Ziva o lei farà di testa sua? E quell'uomo che ha avvistato Tim, è Adash oppure no? Beh vi ho lasciato un bel po' di domandine..i raccomando commentate! :D
A presto e grazie a chi legge e recensisce! ;)
Baci, cateyes92

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2620530