Pokémon High School

di Alexiel_Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Eccomi.
Ebbene sì, non sono riuscita a ritrovare nulla, quindi mi sono messa a riscriverlo. E' diverso, ovviamente. Non ricordavo quasi nulla avendolo scritto quasi un anno fa, ma spero vi piaccia comunque.
In realtà sto morendo di sonno, quindi vi lascio subito.
Ah, rimuovo l'avviso e domani, in giornata spero di riuscire a postare il capitolo 20.
Grazie Keily_Neko, sei stata gentilissima. ^^

A domani, spero! ^^






Capitolo 1






Lucinda, potresti cortesiamente darti una mossa?” L'urlo di Misty le entrò da un orecchio e le uscì dall'altro.

E' completamente andata.” Sospirò la ragazza, voltandosi verso Vera e finendo di sistemarsi i codini.

L'amica scrollò le spalle, osservando Lucinda seduta sul letto, a gambe incrociate e lo sguardo perso nel vuoto e spostò lo sguardo verso Misty che, sbuffando, afferrava lo zaino e si dirigeva decisa verso la porta. “Non vorrai mica lasciarla qui, spero.”

Guardala! E' ancora in pigiama, e se non usciamo entro dieci minuti arriveremo in ritardo! Lasciala, e andiamo.”

Lucinda alzò di scatto la testa. “Non potete lasciarmi andare da sola!” Urlò afferrando la divisa scolastica e precipitandosi in bagno per cambiarsi.

Misty, sei un genio.” Commentò Vera alzandosi in piedi e battendo il cinque all'amica.
Misty sorrise soddisfatta.
“Comunque … Hai più fretta del solito, come mai?” Domandò incrociando le braccia al seno e appoggiandosi allo stipite della porta, sorridendo maliziosa.
“Io?! E' una tua impressione.”

Certo … Non sarà che sei impaziente di rivedere Ash?”
“Quel tonto? Figurati ...” Borbottò arrossendo.
“Misty, nel caso non te ne fossi accorta, hai assunto un bel colore rosso pomodoro.” Rise Vera spingendo la ragazza verso lo specchio e facendola specchiare. “Il rosso dell'imbarazzo!” Annunciò ridacchiando.
Misty la guardò imbronciata. “Parli bene tu … Non sei emozionata all'idea di rivedere Drew?”
Vera arrossì, e Misty divertita, le si mise dietro spingendola davanti lo specchio. “E adesso chi è arrossita?”
“Siete entrambe rosse, cos'è successo?” Domandò Lucinda uscendo fuori dal bagno.
“Oh, sia lodato il cielo, sei pronta!” Esclamarono all'unisono le ragazza, sistemandosi al suo fianco e trascinandola verso la porta.
“Lo zaino, lo zaino! Aspettate!” Sbraitò la ragazza liberandosi dalla presa delle amiche e infilandosi lo zaino in spalla. “Ma cos'è tutta questa fretta?” Borbottò uscendo fuori dalla camera e scendendo in soggiorno.
“Oh, allora ce l'avete fatta, grazie ragazze!” Esclamò Joanna sorridendo grata a Vera e Misty. “Volete che vi dia un passaggio fino a scuola?”
“Magari, ci farebbe un enorme favore, signora.”
“Misty … Potremmo anche andare a piedi, non si deve disturbare, signora.” S'intromise Vera sorridendo gentilmente.
“Nessun disturbo, cara. Forza, salite in macchina. I vostri ragazzi vi aspettano, no?” Domandò divertita prendendo le chiavi e dirigendosi verso la macchina.
“Oddio … Dovreste guardarvi allo specchio!” Rise Lucinda, seguendo la madre ed infilandosi in macchina.
“Lucinda!”






Buon primo giorno, ragazze!”
“Grazie mamma, ci vediamo a casa.” Disse Lucinda chiudendo lo sportello ed affiancando le amiche.
“Wow. Nell'opuscolo non sembrava così grande.” Commentò Misty osservando rapita l'edificio davanti a lei.
La Pokémon High School, era una tra le più rinomate scuole di tutte le regioni;

Vi entrano le mosche in bocca, se continuate a tenerla spalancata.”
Alla voce di Ash, Misty sobbalzò, voltandosi verso di lui e assestandogli un sonoro pugno in testa.
“E questo per che cos'era?” Domandò lui massaggiandosi indolenzito il punto ferito.
“Per nulla in particolare. Mi andava di farlo.” Rispose Misty sorridendo diabolicamente.
“Misty non è per niente coerente ...” Sussurrò Lucinda all'orecchio di Vera.
“Già … O si imbarazza a morte o diventa inspiegabilmente violenta.”
“Ragazze … Siete a meno di cinquanta centimetri da me, vi sento benissimo.”
Lucinda ridacchiò nervosa, mentre Vera congiungeva le mani implorando perdono.
“Ehilà, ragazze! Come siete carine!”
Misty e Vera alzarono contemporaneamente lo sguardo al cielo, mentre Lucinda osservava Brock cercare di avvicinarsi ad un gruppo di ragazze di secondo.

Quello lo guardarono con suffiecienza prima di scuotere la testa e ignorarlo.
“Non cambierà mai ...” Mormorò Misty afflitta, dirigendosi verso di lui, afferrandogli un orecchio e trascinandolo via, mentre le sue urla di dolore si levavano sempre più acute.
“Smettila di urlare come una femminuccia, sei o non sei un uomo?”
“Quando lascerai andare il mio orecchio magari potrei tornare a fare l'uomo!” Si lamentò il ragazzo cercando di fuggire dalla presa ferrea di Misty, ma riuscendo solo a peggiorare le cose.
“Accidenti, dovrei dargli qualche lezione per farsi piacere dal gentil sesso.”
“Drew!” Esclamò Vera, voltandosi verso la fonte della voce.
“Ciao Vera.” Disse con un sorriso il ragazzo. “Non ci vediamo da quest'estate.”
“Già … Come stai?” Domandò tentando di sembrare sciolta e a proprio agio.
“Bene.” Rispose lui esibendo una rosellina rossa appena colta.
“Spero che tu non l'abbia presa dai giardini scolastici, altrimenti ti beccherai un richiamo.”
“In realtà quella che si beccherebbe un richiamo saresti tu ...”
“Io? E perchè?”
Drew sorrise tranquillamente, prendendo la mano della ragazza e posandoci la rosa sul palmo. “Perchè è un regalo per te.”
“Ehi, voi due, datevi una mossa! Siamo in ritardo!”
Le parole di Lucinda le scivolarono addosso, mentre sentiva le guance andare in fiamme.

Ti stai imbarazzando?”
“I-io? N-no! Assolutamente, no!” Balbettò Vera tentando di ripristinare le funzioni del suo cervello.
“Stai balbettando.” Le fece notare divertito lui.
“Ti sbagli!” Strillò, prima di tapparsi la bocca con una mano.
Drew trattenne una risata divertita, prima di tornare serio e guardarla negli occhi.
“Vera, ti devo parlare.”
La ragazza sentì il cuore perdere un battito. “Lo stiamo facendo proprio ora.” Sdrammatizzò con un sorriso nervoso.
“No, ti devo dire una cosa … importante.”
“Beh … Dimm ...” Vera si bloccò di colpo, guardandosi attorno e trovando l'atrio completamente deserto.
“Io ...”
“Drew, siamo in ritardo!”
“Come?”
Vera osservò freneticamente il dislpay del cellulare. “Corri!”
“Cosa?”
“Corri!”

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 

“Vera, calmati e bussa.”
La voce tranquilla e controllata di Drew fece andare il sangue al cervello alla ragazza. “Come faccio?! Ti rendi conto di chi sia il professore delle prime due ore?” Domandò in preda al panico.
 “Illuminami.” Sbuffò il ragazzo.
 “Giovanni! Quel pazzoide che l’anno scorso ha bocciato circa dieci studenti della sua classe!”
Drew si limitò ad alzare noncurante le spalle, prima di avvicinarsi alla porta e bussare con decisione.
“Avanti.”
Vera deglutì a fatica seguendo Drew dentro l’aula.
 “Cosa abbiamo qui? Dei ritardatari?”
Il Professor Giovanni, famoso per il suo disprezzo verso tutti gli alunni che non facessero parte del famoso club “Team Rocket”, alzò infastidito un sopracciglio, storcendo le labbra in ghigno poco rassicurante.
 “Ci scusi, non avevamo sentito la campanella.” Disse Drew senza il minimo timore.
“Arrivare il primo giorno in ritardo non è un buon inizio, ne siete consapevoli?” Domandò incrociando le braccia al petto. “Ma d’altronde siete solo delle matricole … Per questo, come segno della mia bontà d’animo, dovrete semplicemente restare tutti i giorni, per i prossimi due mesi, a pulire l’aula.” Decretò sedendosi alla cattedra.
“Brutto …”   Vera strinse convulsamente i pugni.
 “Bene, adesso potete accomodarvi.”
Con un moto di stizza la ragazza si diresse verso il banco di Lucinda notando con orrore e raccapriccio, che era già stato occupato.  “Avevi detto che mi tenevi un posto …” Sussurrò rabbiosa verso la sua compagna, cercando di non farsi sentire dal professore.
“Mi dispiace, ma questi due …” Cominciò indicando i due ragazzi ai lati. “Si sono seduti qui, prima che potessi reclamare i posti come già occupati.”
 “Qualche problema signorina?” Domandò sarcastico Giovanni.
 “No, nessuno.” Rispose con un sorriso forzato dirigendosi verso il primo banco, dove si era già sistemato Drew.
 “Come ben sapete …” Cominciò Giovanni incrociando le mani sotto il mento. “La Pokémon High School è la scuola più prestigiosa al mondo. Verrete costantemente messi alla prova, oltre a …”
“Giovanni, li vuoi spaventare già ad inizio anno?” Domandò un uomo sulla cinquantina, aprendo la porta scorrevole ed entrando nell’aula.
“Preside Oak!”
“Buongiorno ragazzi.” Salutò allegramente. “Sono Samuel Oak, il preside della scuola.” Si presentò sorridendo sedendosi affianco a Giovanni. “Ero curioso di vedere i nuovi primini. Siete davvero parecchi.” Commentò osservando i ragazzi. “Inoltre voglio che sappiate che per qualsiasi domanda io, e il qui presente Professore Giovanni siamo a vostra completa disposizione.”
La mano di Misty scattò velocemente in alto. “Mi scusi, vorrei sapere quali sono i Club frequentabili.”
“Vediamo un po’, lei deve essere …” Borbottò facendo mente locale. “Oh, la signorina Williams!” Disse sbirciando il registro sulla cattedra.  “Credo che il Club che le potrà interessare sia quello di Nuoto Sincronizzato, in cui le sue sorelle hanno già fatto faville negli anni precedenti.”
Misty annuì pensierosa.
“Inoltre abbiamo il Club di Cucina, dove la nostra massima esperta vi insegnerà a cucinare magnifici Poffin, o il Club di Allevamento, in qui imparerete a prendervi cura degli animali, oppure il Club dei Fossili, le lezioni che si tengono sono decisamente interessanti. Ma oltre a questi, ovviamente ce ne sono molti altri, nei fascicoli che Giovanni vi consegnerà troverete tutte le informazioni.”
“Preside, credo che si sia dimenticato di nominare il Club di cui sono il presidente.” Si aggiunse Giovanni.
“Oh, certo. Che sbadato. Inoltre il professor Giovanni è il presidente del Club denominato Team Rocket, in cui … Beh …” Borbotto. “Giovanni, cos’è che fate nel vostro Club?”
“Utilizziamo le nostre conoscenze per guadagnare e migliorare la struttura scolastica.” Rispose dopo qualche secondo di incertezza.
“Giusto, giusto.” Annuì deciso il preside. “Bene, adesso vado, vi auguro un buon primo giorno scolastico. Arrivederci.” Disse uscendo dall’aula.
Giovanni sospirò sollevato. “Sperando che non ci siano altre intromissioni, cominciamo a spiegare.”

 

“Aaah, è insopportabile!” Disse Lucinda sbattendo le mani sul banco. “Vera, tu cosa ne pensi?”
La ragazza la ignorò bellamente.
“Sei ancora offesa? Dai, mi dispiace! Kenny e Lucas mi si sono seduti subito affianco, non potevo mandarli via.”
Vera la guardò male, afferrandole il braccio e trascinandola fuori dall’aula. “Sono finita con Drew! Con Drew, ti rendi conto?”
“Qual è il problema siete amici, no?” Domandò ingenuamente lei.
Vera arrossì. “Sì …”
“E allora dove è il problema?”
“Aaah, lascia stare!” Disse scuotendo la testa e tornando in aula.
“Vera! Tu a quale Club ti iscriverai?” Domandò Misty raggiungendola. “Non so … Forse a quello di Cucina. Vorrei imparare a preparare i Poffin.
“Allora sarai in compagnia di Brock.” Disse indicando il ragazzo, che stava già firmando il modulo per l’iscrizione.
“Eh?”
“Non lo sai? Brock è un cuoco fantastico.” Commentò con lo sguardo sognante, “Lo scoprirai a pranzo. Ha cucinato per tutti noi.”
“Davvero?” Domandò con aria trasognata Vera. “Meno male. Sai sto morendo di fame!”
“Non è una novità.” Disse Drew con un sorriso divertito.
Misty osservò divertita Vera arrossire. “Bene, vi lascio soli, piccioncini.” Sussurrò piano, in modo da farsi sentire solo dall’amica.
Ignorò l’occhiataccia che le rivolse dirigendosi verso Ash impegnato a chiedere maggiori informazioni sui Club a Gary.
“Quindi se mi iscrivo ad otto Club, alla fine dell’anno mi daranno delle medaglie, che fungono da attestato delle mie abilità?” Domandò Ash.
“Sì, ma solo se riesci a superare tutte le prove.” Disse Gary. “Inoltre quando avrai ottenuto le otto medaglie, l’estate potrai partecipare alla Lega Pokémon.” Spiegò il ragazzo.
“Cioè?”
“Un torneo che si tiene ogni anno in una regione diversa. Inoltre se vinci, otterrai premi favolosi.”
Gli occhi di Ash si illuminarono. “Bene, credo proprio che ci proverò!” Disse correndo verso la cattedra per iscriversi.
“Secondo te ce la potrebbe fare?” Domandò Misty avvicinandosi a Gary.
Lui alzò le spalle. “Forse …”

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Hello! Wow, non immaginavo che questa fic potesse riscuotere successo! XD Sono felicissima di vedere tutte queste recensioni, mi fate immensamente felice, davvero.
Spero che questo capitolo vi piaccia! Un bacione e a presto!

angel92: Eheh, io adoro Vera e Drew. XD Grazie per i complimenti! Spero ti piaccia anche questo capitolo!
kiba95: wow, sono felice che ti piaccia! *.* Ecco qui il nuovo capitolo, spero ti piaccia!
fedina: Sì, sì, Ash avrà parecchi rivali, voglio complicargli le cose! XD E lo stesso vale per Lucina. Non mi ha dato fastidio per niente, anzi grazie per le belle parole, mi hanno fatto davvero piacere!
Hikarydream: Chissà, anche Gary mi ispira molto, quindi … XD Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia! A presto!

 

Capitolo 3

 

Vera gettò lo zaino sul bancone della cucina, attirando l’attenzione della madre.
“Com’è andato il primo giorno di scuola?” Domandò Caroline entusiasta, impastando energicamente l’impasto del pane.
“Da schifo.” Rispose la ragazza poggiando la testa sul marmo freddo.
“E’ successo qualcosa?”
“Non credo tu possa capire, mamma.” Biascicò chiudendo gli occhi.
Caroline fece una giravolta su sé stessa, girandosi completamente verso la figlia e mettendosi le mani sui fianchi indispettita. “Invece credo di sì.”
“Bene. Sono stata messa in punizione, perché sono arrivata con due minuti di ritardo. E per questo mi toccherà pulire l’aula ogni cavolo di giorno!” Spiegò sprezzante. “E per concludere in bellezza, Drew è il mio compagno di banco, oltre ad essere colui con cui dovrò scontare la mia punizione!”
“Non vedo dove sia il problema.” Disse calma Caroline ricominciando ad impastare e sorridendo maliziosa. “Dovresti essere felice di avere Drew come compagno di banco e di punizione, visto che ti piace.”
Vera arrossì di botto, scattando in piedi e sbattendo le mani sul bancone. “Mamma!” Urlò esasperata.
Caroline rise divertita ignorando la sfilza di lamentele che la figlia aveva cominciato a mugugnare. “Vai a lavarti le mani, che fra poco si cena.”
“Sì, sì …” Borbottò la ragazza recuperando lo zaino e salendo in camera.
“Ah, tesoro!” La richiamò la donna, pochi secondo dopo.
“Sì?”
“Papà ti vuole parlare!”
Vera ritornò in cucina con un espressione stupita sul volto. “E di cosa?”
“Tesoro, sei alle superiori. Di cosa pensi ti voglia parlare?”
“Non sarà il discorso sul …”
“Già.” Esclamò divertita la donna.

 

“Allora con chi ti sei seduta?” Domandò maliziosa Lily scostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Scommetto con Ash Ketchum.” Si aggiunse Violet.
Misty sbuffò pesantemente, decisa ad ignorarle completamente.
“Allora, com’è andato il primo giorno?” Domandò gentilmente Daisy.
“Normale. Dì, è vero che siete state le campionesse per tre anni di fila di nuoto sincronizzato?” Domandò qualche secondo dopo.
“Certo!” Risposero all’unisono tutte tre.
“Vuoi provare ad entrare nel Club?” Domandò Violet.
“Non lo so …” Mugugnò la ragazza, cominciando a disegnare sul tavolo cerchi concentrici con il dito. “Mi piacerebbe, ma alla fine verrei continuamente paragonata a voi.” Sbuffò.
“Quindi?” Domandò Lily appoggiando i gomiti sul tavolo.
“Sto prendendo in considerazione il Club di Allevamento. Ho sentito dire, che qualche mese fa hanno trovato un uovo sconosciuto, e adesso stanno cercando di farlo schiudere …”
“Ah, ti riferisci a quell’uovo con tutti quegli strani simboli colorati impressi sul guscio?” Domandò Daisy.
“Sì, l’hai già visto?”
“Quando sono andata ad iscriverti  l’ho visto nella stanza del Club. Se non sbaglio attorno a lui c’era il Professore Elm con alcuni suoi assistenti.”
“Deve essere una specie piuttosto rara.” Commentò Violet.
“Comunque sia, qualunque Club tu scelga sono sicura che sarai bravissima.” Disse Daisy allegramente.
“Grazie.”      
“Adesso però c’è da lavare il bagno!” S’intromise Lily.
“Eh?”
“Oggi hai fatto un casino in bagno, quindi tocca a te pulirlo.” Spiegò impaziente spingendo la sorella verso le scale.
“Va bene, va bene. Ci vado, mollami!”

 

“Mamma, non ci crederai!” Urlò Lucinda entrando in casa e richiamando su di sé l’attenzione della madre.
La donna alzò lo sguardo fino ad incrociare gli occhi azzurri della figlia.
“Gary Oak è un mio compagno di classe!” Esclamò trasognata.
“Il nipote del preside Oak?” Domandò stupita la donna.
“Sì. Accidenti, vedessi quanto è carino.”
“Ah sì?” Fece divertita Olga. “Ti sei seduta con Vera al banco?” Domandò qualche secondo dopo.
“No. Purtroppo due ragazzi si sono fregati i due posti che avevo riservato per Vera e Misty.”
“Davvero?”
“Già. E non si sono voluti spostare!” Esclamò stizzita.
“E sono carini?” Domandò  all’improvviso la donna con un sorriso divertito sulle labbra.
“Beh … Credo di sì.” Borbottò imbarazzata. “Non che sia stata ad osservarli, però mi sembrano carini.”
“Come si chiamano?”
“Uhm … Lucas e Kenny.” Rispose dopo un po’ cercando di rievocare i loro nomi.
“Kenny?”
Lucinda annuì. “Lo conosci?” Domandò vedendo l’espressione stupita sul volto della madre.
“Sciocca, lo conosci anche tu. Siete amici d’infanzia!” Esclamò la donna.
“Davvero?” Chiese stupita.
“Non ti ricordi?”
“In realtà, no. Ma domani glielo chiederò.” Disse salendo in camera sua.
“Che testa che hai …” Mormorò sconsolata la donna.

 

“Avete capito bene?”
“Sì, presidente. Dobbiamo catturare i mocciosi e portarli qui.”
“Cercate di non deludermi … Avete cinque mesi di tempo, per portare a termine il piano. E se fallirete …”
“Non si preoccupi!” Esclamarono all’unisono, uscendo velocemente dalla stanza.
“Ehi Jessie,  perché il presidente vuole catturare quei mocciosi? Non sono nemmeno ricchi.”
“Non lo so, James.” Sospirò la ragazza. “Ma ho saputo che sono l’obbiettivo anche del Team Magna e del Team Idro, quindi dobbiamo darci una mossa.”


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Non so davvero che dire … 9 recensioni. *.* Mi farete morire dall’emozione! Vi ringrazio! Io in questo momento sono tutta presa da Pokémon HeartGold, voglio battere la Lega e incontrare di nuovo quel figo di Lance. *.*  Comunque, spero che questo capitolo possa piacervi! Un bacione!

Fedesakura: Grazie mille peri complimenti, sono felice che la fanfic ti piaccia! Spero che questo capitolo ti piaccia! ^^

fedina: Accidenti, quanti complimenti! XD Sono strafelice che il capitolo non ti abbia deluso! Beh, Jessie e James avranno di sicuro la loro nemesi. Per quanto riguarda  Ash e Lucinda sono ancora un po’ indecisa. XD Non ti preoccupare se non puoi inserirla nelle preferite, a me basta il pensiero e … Le tue belle recensioni, lo ammetto. XD Spero che questo capitolo ti piaccia! ^^ A prestooo! ^^

MistyPan96: Oh, hai gli esami? Lasciatelo dire da una che ci è passata: non sono così duri come blaterano i professori, comunque è bene concentrarsi! XD Spero che le verifiche siano andate bene! ^^  Comunque, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto, e non ti preoccupare se non riuscirai a recensire tutti i capitoli! A presto!
kikidabologna: Sono felice che la storia ti piaccia, quelle sono anche le mie coppie preferite! XD Spero ti piaccia anche questo capitolo. ^^
FairyFlora: Wow, questo fatto mi onora molto! Grazie. ^^ Spero che questo capitolo ti piaccia! ^^ A presto!
Hikary_a18: A me Lucas non dispiace, solo che è un po’ difficile gestirlo visto che esiste solo nel gioco. Comunque non ho ancora deciso, quindi … Tutto è possibile! ^^ A presto!
Hikarydream: Grazie per i complimenti, sei gentilissima. XD Spero che anche questo capitolo ti piaccia! ^^ A presto!
Raimbow: Grazie mille per i complimenti! ^^ Sono felice che la storia ti piaccia! Spero che questo capitolo ti piaccia. A presto!
angel92: Certo che darò un’occhiata alle tua fic. ^^ Ecco l’aggiornamento, spero ti piaccia! A presto!

 

 

Capitolo 4

 

 

“Cosa … Cosa ci fai tu qui?!”
 “Misty?”
 “Brock! Perché sei qui? Questo è il Club di allevamento!”
 Brock la guardò interrogativo. “E quindi?”
 “Non volevi andare a cucinare Poffin?”
Non poteva sorbirselo mentre cercava di fare la corte all’insegnante del club!
Era già troppo vederlo corteggiare l’infermiera Joy e la signorina Jenny, ogni santissimo giorno!
 “Beh, sì. Ma mi sono iscritto anche a questo.” Disse alzando le spalle. “E comunque …” Aggiunse un secondo dopo sorridendo leggermente. “C’è anche Ash.” Concluse indicando l’ultimo banco della fila.
Gli occhi di Misty scattarono velocemente nel punto indicato da Brock. “Ash!” Esclamò osservando il ragazzo sonnecchiare placidamente sul banco. “Ma … Perché sta dormendo?” Domandò rivolgendosi nuovamente a Brock. “Ha partecipato a troppi Club oggi.” Spiegò sedendosi. “Vuole partecipare alla Lega, a quanto pare.”
 “Salve ragazzi.”
La voce gentile di una signora anziana interruppe il chiacchiericcio generale, seguita da un altro anziano signore entrò in classe, dirigendosi verso la cattedra. (Sono i nonni di Armonio, l’amico della protagonista in HeartGold che hanno la Pensione sotto Fiordoropoli. NdA)
Misty sospirò decisamente sollevata, osservando l’espressione di Brock incupirsi e rattristarsi osservando i due insegnanti.
Almeno avrebbe evitato di fare il cascamorto, durante le ore di lezione.
 “Bene, come sapete qualche mese fa, abbiamo trovato un uovo di cui non siamo ancora a conoscenza della specie, per questo il Professor Elm ci ha permesso di tenerlo qui, e provare a farlo schiudere grazie a voi.” Cominciò la signora.
 “L’uovo verrà assegnato ad un solo gruppo, a nostra scelta. Quindi, formate i gruppi.” Concluse il vecchietto.
Misty sorrise dolcemente. Il vecchio gruppo si era riformato.

 

 

Vera sospirò vedendo tutti i suoi compagni uscire di classe, uno dietro l’altro, mentre la lasciavano in balia del suo compagno di banco, comodamente appoggiato alla lavagna.
Brock, Ash e Misty avevano il Club di Allevamento, Lucinda voleva tornare a casa con Kenny sperando di ricordarsi di lui, e intanto a lei era rimasto il compito ingrato di tirare a lucido la classe, che quei porci dei suoi compagni avevano sporcato neanche fosse stata la mensa scolastica.  
 “Ehi, Vera.”
La voce di Drew interruppe tutte le maledizioni mentali che stava gentilmente mandando ai suoi compagni di classe.
 “Sì?” Domandò girandosi verso di lui, mentre il suo cuore perdeva un battito osservando l’espressione seria di lui.
 “E’ da un po’ che ti volevo dire una cosa …”
 “Oh! Eccovi qui!”
Vera e Drew si girarono di scatto, irritati, ritrovandosi davanti un ragazzo, tra i 18 e i 19 anni, completamente vestito di verde e con dei lunghi capelli viola.
 “Ehm … Tu saresti?” Domandò Vera.
 “Harley. E sono il vostro supervisore quest’oggi.”
 “Non abbiamo bisogno di un supervisore!” Sbottò Drew innervosito.
Vera lo osservò, un leggero rossore ad imporporarle le guance.
 “Oh? Volevi rimanere da solo con la tua ragazza?” Domandò malizioso osservando i due ragazzi.
 “Ma cosa dice? Eheh … Non è come pensa …” Rise nervosamente Vera.
Drew le lanciò un’occhiata leggermente infastidita.
 “Mi sembra che il nostro amico qui la pensi diversamente.” Disse fissando Drew. “Comunque sia …” Disse prima che Drew lo interrompesse, sommergendolo di epiteti poco gentili. “Bene, cominciamo?”

 

“Ma certo! Il tuo Piplup!”
Kenny scosse sconsolato la testa.
“Beh, avresti potuto dirlo prima!” Disse lei osservandolo con aria minacciosa.
 “E tu avresti potuto sforzare un po’ di più la tua memoria!”
 “Non è colpa mia!” Si giustificò Lucinda. “E’ solo che …Sei cresciuto.” Disse osservandolo di sottecchi. “Molto.” Aggiunse qualche secondo dopo, ricominciando ad osservare la strada.
Kenny non rispose, limitandosi ad arrossire leggermente.
 “Quindi, come sta il piccolo Piplup?” Domandò Lucinda ritrovando l’uso della parola qualche minuto dopo.
Kenny sorrise tristemente. “L’abbiamo liberato, a dire il vero.”
Luncinda lo guardò stupita.
Era grazie a quel pinguino che si erano conosciuti anni fa.
 “Perché?” Domandò quasi urlando.
 “Era cresciuto troppo, e non potevamo tenerlo fuori dal suo habitat per sempre.”
 “Peccato … Avrei voluto rivederlo.” Sussurrò tristemente, ricordando la prima volta che l’aveva visto, da bambina.
 “Ehi, Lucinda!”
 “Lucas, ciao.” Disse sorridendo al ragazzo, che nel frattempo li aveva raggiunti. “Dove stavate andando?” Domandò affiancandola.
 “A casa.” Rispose Kenny seccato.
 “Vi stufo se vi faccio compagnia?” Domandò con un sorriso affabile sulle labbra.
 “No, figurati.” Disse Lucinda sorridendo gentilmente.
 “Sì … Molto …” Mugugnò Kenny guardandolo male e guadagnandosi un pugno scherzoso sul braccio da parte della ragazza.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Hellooo! ^^ Ecco un nuovo capitolo! Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno inserito la fanfic tra i preferiti, le ricordate, e le seguite, chi legge, ma soprattutto chi recensisce. Grazie mille! ^^
Hikary_a18: Hai pensato bene. XD Ash è sempre lo stesso. U.U  Spero che il capitolo ti piaccia, a presto.
fedina: Eheh, Brock sarà piuttosto utile! Io adoro Harley, è un pagliaccio nato, e chissà che alla fine non opererà a fin di bene … Eeeh, sì. Kenny e Lucinda si sono conosciuti solo grazie al piccolo Piplup. XD Per quanto riguarda Ash e Misty, sappiamo che Ash è un caso perso … Ma si sveglierà molto presto! Wow, io alle 3 di notte sto già ronfando da ore. XD Complimenti! Spero che il capitolo ti piaccia! A presto.
FairyFlora: Oh, anche a te la cioccolata fa strani effetti? XD Ash è irrecuperabile! I nonni di Armonio sono troppo simpatici, soprattutto la nonnetta, che a dire il vero sarà un po’ più presente del suo maritino. XD Buona Pasqua anche se in ritardo! XP A presto!
Fedesakura: Grazie per i complimenti, mi fa piacere che la storia ti piaccia. Hai ragione ci sono sempre scocciatori ovunque ci si giri! Ma prima o poi scompariranno tutti! XD Spero che il capitolo ti piaccia! ^^
Hikarydream: Grazie mille! ^^ Spero che il capitolo ti piaccia!
angel92: Drew è fantastico! *.* Spero che questo capitolo ti piaccia, a presto!
I love sasunaru: Ciao! Grazie per i complimenti, sono anche le mie coppie preferite. XD Spero che il capitolo possa piacerti, a preso! ^^


Capitolo 5


Misty assestò un poderoso pugno in testa al ragazzo, ancora troppo addormentato per capire cosa fosse successo. “Svegliati!” Urlò.
“Misty …” Mugugnò con la voce impastata. “Che succede?”
“Assurdo … Ma come fai ad addormentarti in una classe?” Domandò scioccata.
“Buona Misty.” Disse Brock leggermente intimorito. “Ash, ci hanno consegnato l’Uovo Misterioso. Saremo noi ad occuparcene!”
“Eh? Davvero?” Domandò sgranando gli occhi e puntando gli occhi sull’Uovo davanti a lui.
“Dovremo fare a turni.” Spiegò Brock. “Un giorno a casa mia, uno da te, e uno da Misty. Forse così avremo più possibilità di farlo schiudere.”
“Ash … Se riusciremo a farlo schiudere, ci promuoveranno seduta stante.” Disse Misty attirando l’attenzione del suo compagno. “Ci consegneranno subito la medaglia e …”
“Sarò più vicino alla Lega!” Esclamò eccitato.
Misty annuì divertita. “Quindi … Vedi di impegnarti.”
Ash annuì contento, guardando la ragazza negli occhi. “Ce la metterò tutta.” Le promise sorridendole, senza riuscire ormai a staccare gli occhi da quelli azzurri di lei.
“No crederai davvero di riuscire ad arrivare alla Lega.”
Misty e Ash sobbalzarono leggermente, per poi girarsi irritati verso l’odiosa fonte della voce e ritrovandosi davanti un ragazzo con due freddi occhi neri, che li squadrava da capo a piedi.
“E tu chi saresti?” Domandò irritata Misty.
“Mi chiamo Paul. E tu …” Cominciò rivolgendosi ad Ash. “Sei un povero illuso, se credi di poter arrivare alla Lega.”
Misty si trattenne dall’alzarsi e tirargli un pugno, solo perché quell’onore doveva toccare ad Ash, che invece, non sembrava intenzionato a muovere un muscolo.
Notò Brock sorridere ed osservò nuovamente Ash. Si era alzato con un sorriso impudente, e gli occhi fiammeggianti.
“Vedremo.”
E quell’unica parola, suonava tremendamente bene, detta a quel modo da lui.




“Forze con quello straccio!” Urlò Harley alzando leggermente gli occhi dalla rivista che stava beatamente leggendo.
Drew represse un ringhio irritato. “Ma chi si crede di essere …” Borbottò a mezza voce, continuando a scopare.
“Di cosa ti lamenti?” Domandò Vera. “Non sei mica tu quello che viene sempre ripreso!”
“Mi sto arrabbiando al posto tuo.” Rispose lui osservandola passare lo straccio sui banchi.
“Beh … Grazie.” Borbottò imbarazzata.
“State perdendo tempo.” Gridò divertito Harley. “Più ci mettete, più tempo resterete qui!” Li informò tornando a leggere l’articolo.
“Se non ci fossi tu sarebbe tutto più piacevole …” Sussurrò Drew lanciando un’ultima occhiata a Vera e ricominciando a spazzare.
Dopo l’ennesima sgridata, le guance di Vera s’imporporarono per la rabbia. “Ma cosa ti ho fatto, si può sapere?” Urlò esasperata, stringendo convulsamente la presa sullo straccio.
Harley la fissò con calma, prima di sorridere. “Oh, nulla di chè, in realtà. E’ solo che mi ricordi una mocciosetta che odio a morte.” Rispose poggiando i piedi sul banco.
“E tu … Tu … Mi schiavizzi solo per questo?!” Con una falcata raggiunse il ragazzo e con un gesto stizzito gli lanciò in faccia la pezza, prima di girarsi e uscire furiosa dalla stanza.
Nel frattempo, Drew osservava divertito la scena e non appena Vera uscì dalla porta mollò la scopa ad Harley ancora allibito e seguì la ragazza in giardino, con un sorriso che affiorava sulle labbra.
“Vera!” Urlò cercando di farsi sentire dalla ragazza.
Lei si girò di scatto verso di lui. “D-Drew …”
Il ragazzo sorrise divertito. “E’ stata una bella scenata.” Si congratulò.
Il rossore dovuto alla rabbia venne velocemente sostituito da quello dovuto all’imbarazzo.
“Comunque … Sai volevo parlarti di …”
Drew venne nuovamente bloccato dallo strombazzare di un clacson.
“Papà!” Esclamò Vera osservando suo padre fermo in macchina davanti a loro.
“Vera, ti devo parlare.” Disse lanciando un’occhiata poco rassicurante al ragazzo accanto alla figlia.
“Sì, arrivo.” Disse frettolosamente. “Ne parliamo domani?”
Drew annuì, sorridendo mestamente.
Perché doveva sempre venire interrotto?
Vera ricambiò il sorriso. “A domani!” Gridò salendo in macchina.
“A domani …” Mormorò Drew, prima di infilarsi le mani in tasca e incamminarsi verso casa.


“Beh, allora grazie. Io sono arrivata.” Disse Lucinda indicando la propria casa con un gesto del capo.
“Allora ci vediamo domani.” Dissero all’unisono i due ragazzi, prima di voltarsi contemporaneamente e guardarsi in cagnesco.
Lucinda sorrise nervosa. “Beh, io vado eh? Ciao!” Disse defilandosi dentro casa e sospirando stancamente.
“Lucinda, sei tu?”
“Sì mamma!” Urlò in modo da farsi sentire, gettando lo zaino a terra e dirigendosi in cucina, dove sicuramente la madre stava cominciando a cucinare.
“C’è una visita per te!” Esclamò gioiosa la donna vedendola entrare.
“Visita?”
“Ehi, Lucinda!”
La ragazza si girò di scatto verso la persona che aveva parlato. “Zoey!” Urlò correndo ad abbracciarla. “Cosa ci fai qui?”
“Ma come, non lo sai?” Domandò la ragazza fissandola stupita.
“Cosa?”
“Forse non vi hanno ancora informato …” Mormorò più a sé stessa che all’amica. “Vabbe’ non importa … Vorrà dire che sarai la prima a saperlo.”
“Cosa?” Domandò sempre più impaziente Lucinda.
“Fra due mesi, la tua scuola e la mia … Parteciperanno a un festival!”
“Festival? Non intenderai …”
“No, non il Gran Festival. La mia scuola ha partecipato lo scorso anno. Non è all’altezza del Gran Festival, certo, ma vedrai che sarà stupendo.” Le assicurò.
“E in che cosa consiste?” Domandò curiosa la ragazza buttandosi sul divano e incrociando le gambe.
Zoey sorrise. “E’ un segreto.”



“Jessie, allora potremmo agire durante il Festival.” Suggerì James.
“Non è una cattiva idea.” Rispose la ragazza incrociando le braccia al petto. “dobbiamo organizzare un piano.”

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


*Me guarda con gli occhi sbrilluccicosi il numero di recensioni, prima di inchinarsi e ringraziarvi tutti.* Grazie mille! Sono felicissima che la storia vi piaccia, e mi dispiace averci messo tanto a postare il nuovo capitolo, spero che vi piaccia comunque. ^^

angel92: Già, già! Povero Drew! *.* Spero che anche questo capitolo ti piaccia!
Hikary_a18: Eeeh… Paul mi è abbastanza indifferente, però Ash ne aveva bisogno per mettersi un pò di impegno! XD Misty avrà diverse occasioni di menar le mani. XD Inoltre qualche momento di tenerezza tra quei due sarebbe pur dovuto capitare, anche se Ash è davvero fessacchiotto. XD Harley è un mito, mi fa sempre sbellicare dalle risate! Alla fine anche lui avrà la sua utilità! Il Festival sarà mooolto interessante, effettivamente! Alla prossima! ^^
Raimbow: Davvero ti piace Paul? XD A me è piuttosto indifferente, né lo odio, né lo amo.
XD Beh … Per quanto riguarda l’Hikarishipping … Chissà … XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
FairyFlora: Beh il Team Rocket è il Team Rocket. Pokémon non sarebbe Pokémon senza quei pazzoidi, io li adoro! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a prestooo!
Fedesakura: Qualcosa a che fare con Lucinda ce l’avrà di sicuro! XD Sono felice che la storia ti piaccia, a presto!
Misty_Pan96: Figurati, mica devi recensire per forza ogni singolo capitolo! XD Anche la tua classe è una gabbia di matti? La mia è messa peggio, temo. XD Eheh … Le tue previsioni sono tutte pressoché giuste! XD Alla prossima!
I love sasunaru: Aaah … I padri gelosi … XD Harley è un pazzoide ma è comunque troppo simpatico! Lucinda è tonta, un po’ come Ash riguardo le questioni di cuore! XD Spero che il capitolo ti piaccia!
fedina: Holà! XD Ash e Misty avranno bisogno di una spintarella … Perché sappiamo come sono fatti, no? XD Anche Paul avrà la sua bella … Anche se sono ancora un filino indecisa! XD Beh su Harley hai ragione, è ingiusto nei confronti di Vera, però … Non posso fare a meno che trovarlo simpatico, è un buffone. XD
Non vedo l’ora di trattare il Festival a dire il vero, ho una barca di idee per quei momenti! XD Ma figurati, la curiosità è un pregio fantastico, e le tue recensioni mi fanno tanto piacere!  Spero che il capitolo ti piaccia, a prestooo!
merystar: Sono felice che la storia ti piaccia! XD Ognuno ha le sue grane. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto.

 

Capitolo 6

“Ma chi si crede di essere?!” Sbottò Misty stringendo i pugni. “Insomma, non è normale che qualcuno che nemmeno conosci ti si avvicini e cominci a …”
“Io trovo la cosa interessante, invece.” La interruppe allegramente Ash.
“Giusto, con un ‘rivale’, magari Ash si impegnerà un po’ di più …” Disse Brock osservando l’amico sbuffare.
“Beh … Forse hai ragione.” Ammise Misty. “Ah! Guardate qui.” Aggiunse qualche minuto dopo, infilando la mano nello zaino ed estraendone tre biglietti spiegazzati.
Ash si sporse verso di lei cercando di capire cosa fossero.
“Sono biglietti gratuiti per entrare al parco giochi acquatico che hanno aperto qualche settimana fa, fuori città.” Spiegò sventolando i biglietti. “Vogliamo andarci?”
“Come hai fatto ad averli?” Domandò Ash stupito.
Misty scrollò le spalle. “Sono un regalo di Daisy. Loro non possono andare all’inaugurazione perché stanno partendo.”
“Partono? E dove?” Chiese Brock.
“In crociera. Dicono di aver bisogno di una vacanza. Troppe gare.” Spiegò leggermente scocciata. Comunque sia … Allora, volete venirci?”
“Certo!” Esclamò emozionato Ash afferrando un biglietto.
“Ovviamente!” Rispose Brock con occhi sognanti.
Misty lo guardò irritata, prima di tirargli le orecchie. “Smettila di sognare le ragazze in bikini!” Intimò stringendo la presa. “Sei un pervertito!”
Con una smorfia di dolore sul viso, Brock biascicò un debole ‘Va bene’, riuscendo finalmente a liberarsi dalla presa ferrea della ragazza.
“Allora ci troviamo domani pomeriggio davanti l’ingresso del parco.” Concluse Misty, salutando con la mano i due ragazzi ed entrando in casa.

 

“Vera, dobbiamo parlare.”
“Papà … Credo di …”
“No, no, no. Fammi parlare.” La interruppe Norman scuotendo melodrammaticamente la testa. “Ormai vai già alle superiori …” Cominciò fermando la macchina davanti casa. “Ed è ovvio che tu voglia fare nuove esperienze.”
Vera sbuffò spazientita, ricordando il discorso che il padre le aveva fatto alle medie.
“Ormai vai già alle medie … Ed è ovvio che tu voglia fare nuove esperienze.”
Cominciava sempre allo stesso modo …
“Papà … Mi hai fatto già questo discorso, alle medie e persino alle elementari, quindi ti prego, risparmiatelo almeno questa volta!” Disse Vera guardando il padre supplichevole.
Norman scosse nuovamente la testa, prima di metterle una mano sulla spalla e guardarla negli occhi azzurri. “Vera, questa volta è molto più importante.”
“Perché?” Domandò alzando gli occhi al cielo.
“Credi che non ti abbia visto poco fa, con quel ragazzo?”
“Eh? Ma cosa dici?” Si infervorò. “Drew … è solo un amico!”
“Certo … Un amico che ti mangia con gli occhi …” Borbottò risentito.
“Stai immaginando cose che non stanno né in cielo né in terra!”
“Tesoro, io gli conosco i ragazzi, lo sono stato anche io, cosa credi?”
“Basta, non voglio più sentire!” Sbuffò irritata mettendosi le mani sulle orecchie.
“Va bene, va bene. Voglio solo dire, che sei ancora giovane per pensare al ses …” Non concluse la frase che Vera si precipitò fuori dalla macchina entrando in casa e sbattendo dietro di sé la porta.
“Assurdo …” Sussurrò poggiandosi al muro.
“Vera! Puoi venire un attimo?” Domandò Max chiamandola dalla cucina.
“Eccomi …” Borbottò avviandosi verso la stanza. “Che succede?”
“Sono arrivati questi per te.”
Vera osservò incuriosita i due bigliettini in mano al fratello. “Che sono?”
“Biglietti per entrare all’inaugurazione di quel nuovo parco acquatico.”
Vera li afferrò emozionata. “Chi li manda?”
Max scrollò le spalle. “Non c’era scritto il mittente sulla busta.” Spiegò mostrandole la busta bianca, dove erano contenuti i biglietti. “Sono due, chi inviterai?” Domandò sporgendosi sul tavolo per osservare meglio la sorella.
Vera arrossì leggermente balbettando frasi sconnesse. “Forse Drew.” Concluse scappando in camera sua afferrando il cellulare e componendo freneticamente il numero del ragazzo.
‘Okay, calmati. Non gli sto mica chiedendo un appuntamento!’ Si disse mentre avvicinava il telefono all’orecchio.
“Pronto? Vera?”
La ragazza sussultò leggermente prima di cominciare a parlare. “Ciao Drew. Ecco … Ti volevo chiedere una cosa.” Disse stropicciando il cuscino del letto. “Mi sono arrivati due biglietti per entrare all’inaugurazione del nuovo parco acquatico, e visto che non so con chi andarci … A te piacerebbe venire?”
La risposta del ragazzo non si fece attendere. “Sì, certo.” Rispose frettolosamente. “Quando?”
Vera sorrise incrociando le gambe. “Domani pomeriggio alle 17.00.”
Drew sorrise dall’altro capo del telefono. “Va bene, allora. A domani …” Mormorò con un tono di voce che Vera non aveva mai sentito prima.
“S-sì. A domani.” Balbettò prima di salutarlo, gettare il cellulare sul cuscino e stendersi sorridente sul letto.

 

“Che fame …” Mormorò Lucinda adocchiando un carretto dei gelati dall’altra parte del parco. “E mi sono anche persa … Accidenti, non avrei dovuto accompagnare Zoey a casa …” Borbottò cercando di capire dove si trovasse guardandosi attorno. ‘Mamma mi ammazzerà.’ Pensò con raccapriccio, prima di andare a sbattere violentemente contro qualcuno.
“Ahi …” Mormorò cadendo all’indietro.
“Ehi. Sta’ un po’ più attenta.”
Lucinda alzò lo sguardo incrociando due profondi occhi neri. “Sta’ un po’ più attento tu!” Rispose irritata.
Paul la osservò sprezzante mentre si alzava e si portava le mani sui fianchi; dopo qualche attimo spostò lo sguardo a terra, notando diversi biglietti e piegandosi per raccoglierne uno
“Ehi!” Urlò Lucinda quando lui si rialzò andandosene tranquillamente con uno dei suoi biglietti. “Ehi! Torna qui! Ladro!” Gridò arrabbiata, indecisa se inseguirlo, sbatterlo a terra e riprendersi il biglietto o cercare di tornare a casa.
“Lucinda?”
La ragazza sobbalzò riconoscendo immediatamente il proprietario della voce. “Gary!” Esclamò voltandosi verso il ragazzo che la guardava incuriosito.
“Che ci fai qui? Non è un bel posto per una ragazza.”
Lucinda arrossì leggermente. “Mi sono persa …” Ammise dimenticandosi completamente del biglietto rubato.
Gary sorrise divertito. “Ti accompagno a casa.” Disse cominciando ad incamminarsi.
Lucinda si illuminò. “Grazie!” Disse affiancandolo sorridente. “Ah … Gary …”
“Mh?”
“Senti … Zoey mi ha regalato diversi biglietti per l’inaugurazione del nuovo parco acquatico, vorresti venirci?” Domandò prendendo in mano i biglietti restanti.
Gary sembrò pensarci  un po’, prima di annuire. “Grazie.”
“Prego!” Rispose emozionata.
“Se non sbaglio ci andavano anche Kenny e Lucas …”
“Ah …” Lucinda abbassò gli occhi al suolo.
“Non siamo arrivati?” Domandò dopo qualche minuto trascorso in un silenzio alquanto imbarazzante.
Lucinda alzò la testa di scatto riconoscendo la propria casa, prima di annuire e sorridere. “Sì, grazie per avermi accompagnato.”
“Di nulla. Ci vediamo domani, allora.” Disse girandosi e allontanandosi.
Lucinda sorrise emozionata. “A domani!” Strillò, prima di entrare a casa e prepararsi alla sfuriata che sarebbe seguita.

************************************

“Misty! Siamo qui!” L’urlò di Ash perforò le orecchie di Brock, seduto sul marciapiede di fianco a lui.
La ragazza si guardò attorno individuando i due ragazzi e correndo verso di loro.
“Ciao.” Salutò sorridendo ai ragazzi. “Siamo pronti?”
“Pronti!” Urlò Ash eccitato.
“Allora entriamo!” Disse Misty marciando divertita verso l’entrata.

 

“Ehi, Vera.” Salutò Drew avvicinandosi silenzioso da dietro alla ragazza.
Vera sobbalzò girandosi di scatto, incrociando gli occhi verdi del ragazzo. “Drew, mi hai fatto prendere un colpo!” Disse portandosi una mano al cuore.
“Scusa.” Disse sorridendo lui. “Allora, andiamo?”
Vera annuì contenta, prima che il suo cuore perdesse un battito, quando la mano del ragazzo afferrò delicatamente la sua.

 

“Lucinda, che ci fai qui?” Domandò Kenny avvicinandosi velocemente alla ragazza e a Gary.
“Ciao Kenny. Ciao Lucas.” Salutò i due ragazzi, che dopo essersi scambiati un’occhiata infastidita si voltarono contemporaneamente dalla parte opposta.
“Come mai Gary è qui?” Domandò Lucas voltandosi verso il ragazzo che osservava l’ingresso del parco.
“L’ho invitato io.” Disse Lucinda. “E …” Si interruppe quando vide il ragazzo della sera prima avvicinarsi al botteghino e mostrare il biglietto. “Tu!” Urlò senza neanche rendersene conto.
Paul si girò verso di lei, prima di ignorarla ed entrare nel parco.
Lucinda strinse i pugni infuriata, prima di correre verso il botteghino, decisa ad afferrarlo e buttarlo fuori di lì. “Sbrigatevi!” Urlò ai ragazzi che erano rimasti fermi a fissarla.
Gliela avrebbe fatta pagare.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


D-d-dieci?! *Respira affannosamente*  … Graaaazie! *Saltella gioiosa ricoprendo tutti di margherite e rose* Mi dispiace di postare con tanto ritardo, ma sono stata tutta presa dalla festa di compleanno! XD Mi hanno tirato la torta in faccia! *.* Vabbè, lasciamo stare! Spero che il capitolo vi piaccia! :)
fedina: Secondo me Brock è un genio, per questo mi piace immaginarmelo nei panni di Cupido. XD Vera diventa decisamente timida quando c’è di mezzo Drew! E a proposito, io adoro quel ragazzo! Lucinda secondo me, è piuttosto orgogliosa, per questo se l’è presa tanto con Paul, oltre al fatto, che lui è piuttosto antipatico. XD Spero che il capitolo ti piaccia, e io aspetto con ansia la tua prossima recensione! XD
Hikaydream: Ma figurati, non ti devi scusare! ^^ Sono contenta che la storia continui a piacerti, a presto!
Raimbow: Waaah, sono felice che ti piaccia! XD Brock è irrecuperabile, un caso perso! XD Eheh, Lucinda è la più fortunata, dopo Vera. XD (Adoro Drew. ^^)  Spero che il capitolo ti piaccia! A presto!
FairyFlora: Eheh, mi piace scrivere di Lucinda e di tutti i suoi spasimanti! XD Mi diverto un sacco! Spero che il capitolo ti piaccia! A presto! E un bacione. ^^
angel92: Eccolo quiii! XD Spero ti piaccia! ^^
Fedesakura: A questo non posso rispondere! XD Paul avrà un ruolo piuttosto importante ma … non dico altro. XD Brock è davvero un pervertito d’altronde! XD Spero che il capitolo ti piaccia!
merystar: Vai Lucinda! XD Wow, grazie per i complimenti, sei gentilissima! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
Misty_Pan96: Eheh, brava! Nella mia classe è quasi un argomento tabù anche se sono alle superiori, assurdo! XD Forza, tifo per te! Tanto … Nelle verifiche si può sempre copiare un pochino … XD Oddio, spero di non metterti in testa strane idee. XD Mi dispiace di averci messo molto, comunque eccolo qui, spero ti piaccia! XD
Hikary_a18: Vera è un po’ ingenua per questo si imbarazza tanto. XD Quel discorso io l’ho affrontato un saaacco di tempo fa! XD Lucinda avrà la sua vendette, ovviamente! XD In effetti fa uno stano effetto anche a me, davvero! Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
I love sasunaru:  Gary è davvero tonto, ma non al livello di Ash! XD Non credo che ci sarà questo rischio, non ti preoccupare! XD Mi piacerebbe un sacco anche a me, quindi prendilo pure, il problema è che per ora non ho msn. (Adesso non vivo proprio a casa mia, quindi non l’ho ancora installato.) Comunque, lo metterò il più presto possibile, così potremo parlare! ^^ A presto!

 

Capitolo 7

 

“Lì, lì!”
“Ash, non tirare!” Si lamentò Misty cercando di tenere il passo del ragazzo.
“Questo posto è stupendo!” Commentò Brock avvicinandosi ad un bancone di dorayaki. **
“Brock, precisamente cosa stai osservando?” Domandò Misty accigliata.
“I dolci.” Rispose frettolosamente e allontanandosi di un passo dalla ragazza.
“Davvero?” Fece lei alzando pericolosamente un sopracciglio. “Allora dovresti guardare un po’ più in basso …” Gli sussurrò afferrandogli saldamente un orecchio e tirandolo verso di lei. “Perché dove stai guardando tu … c’è solo la scollatura della signorina.” Concluse sbuffando e allontanandolo dal bancone, per poi ricongiungersi ad Ash che continuava imperterrito ad indicare le giostre su cui avrebbero dovuto andare.
“Okay … Dove andiamo prima?” Domandò Misty con un sorrisetto divertito, alzando gli occhi al cielo.
“Cos’è quello?” Chiese Ash puntando un dito verso un tunnel.
Misty lo guardò incuriosita. “Non so, non l’ho mai visto.”
“Tanto meglio, andiamo!” Esclamò il ragazzo trascinandola verso il botteghino dei biglietti.
“Piano, Ash!” Si ritrovò ad urlare qualche attimo dopo, mentre il ragazzo la strattonava poco delicatamente il braccio.  “Ash, piano, mi stai staccando un braccio!”
Il ragazzo si bloccò mollando immediatamente la presa. “Scusami …” Disse sinceramente dispiaciuto.
Misty a sentire quel tono alzò subito lo sguardo verso di lui. “Ma figurati!” Disse frettolosamente. “Non è nulla, vedi? E’ già passato.” Lo rassicurò con un sorriso, che lui, felice, ricambiò un secondo dopo. “Andiamo?” Domandò a quel punto tendendole la mano.
Misty, sorpresa, afferrò contenta la mano, dimenticandosi di tutto il resto.
Nel frattempo qualche metro più indietro, Brock salutava raggiante con la mano i due ragazzi, prima di fare una mezza giravolta e incamminarsi nuovamente verso il bancone dei dorayaki.

 

 

Vera osservò estasiata le giostre che la circondavano. “La persona che ha costruito questo parco è un genio!” Esclamò.
Drew sorrise sinceramente divertito dallo stupore della ragazza. La osservò rapito, vedendola volteggiare emozionata per tutta la piazzetta.
“Drew?”
La voce delicata di Vera lo riportò alla realtà e alzando lo sguardo, incrociò i bellissimi occhi azzurri della ragazza.
“Ti sei incantato?” Domandò divertita.
Drew scosse la testa sorridendo leggermente. “Dove vuoi andare?” Domandò guardandosi attorno.
“Prendiamo prima qualche dorayaki?” Chiese sentendo un familiare brontolio allo stomaco.
Drew annuì prendendole, apparentemente disinteressato, la mano e dirigendosi verso il bancone dei dolci.
“Oh, ti prego. Dieci minuti!”
“Brock?” Sussurrò stupita Vera bloccandosi di botto e osservando assieme a Brock la scena, alquanto patetica dovette ammettere, che le si presentava davanti gli occhi.
“8?”
La ragazza al bancone con  un sorriso di cortesia stampato in faccia, fece nuovamente ‘no’ con la testa.
“7 minuti. E ti offro anche un frullato!” La pregò a quel punto Brock quasi in ginocchio davanti a lei.
“Non dovremmo intervenire?” Domandò Drew osservando la povera ragazza trattenersi dallo scaraventare via Brock.
“A queste cose ci pensa Misty di solito … Ma tant’è …” Sospirò avviandosi verso di lui. “Brock? Devo riferire a Misty quello che stai cercando di fare?” Domandò con un tono leggermente spaventoso.
Il ragazzo sobbalzò, girandosi di scatto verso l’amica. “Vera … Drew! Cosa ci fate qui?”
“Vorremmo mangiare qualche dorayaki, se magari tu smettessi di importunare la signorina.” Disse Drew guardandolo di sbieco.
“Oh, certo. Scusate.” Disse allontanandosi di qualche passo dal bancone. “Beh … Io andrei a cercare Ash e Misty.” Decretò lanciando un’ultima occhiata speranzosa alla ragazza, che lei bellamente ignorò. Con fare sconfitto si voltò, dirigendosi verso il tunnel dove erano spariti i suoi amici.
“Ci sono anche loro?” Domandò sorpresa Vera dopo aver ordinato qualche dolce.
Brock annuì meccanicamente, prima di salutarli con la mano e camminare lentamente verso il botteghino dei biglietti.
Vera e Drew lo guardarono allontanarsi, il capo rivolto a terra e le braccia penzoloni.
“Mi fa quasi tristezza.” Disse Drew osservando il camminare strascicante dell’amico.
“Ecco a voi.” Disse la ragazza porgendo dopo qualche secondo i dorayaki ai due. “Buon appetito.” Disse sorridendo gentilmente.
“Grazie.” Rispose Drew avvicinandosi a pagare.
“Drew! Cosa fai?” Domandò a quel punto Vera vedendo il ragazzo estrarre una banconota dal portafoglio.
“Pago.” Rispose semplicemente, prendendo il resto.
“Ma … La mia parte …” Balbettò a disagio.
Con un sorrisetto divertito Drew la ignorò totalmente.  “E’ buono?” Domandò invece, prima di infilarsi il suo dorayaki in bocca.
Vera con un sorriso imbarazzato annuì, prima di nascondere completamente il viso, arrossato per l’imbarazzo, dietro il suo dolce.

 

“Lucinda! Puoi fermarti un attimo, per piacere?” Supplicò Kenny con il fiato corto.
La ragazza lo guardò, fermandosi e sbuffando leggermente. “Okay …” Borbottò incrociando le braccia al petto.
“Lucinda, ma che sta succedendo?” Domandò Lucas dopo averla raggiunta.
“Il tipo che è entrato prima … Mi ha rubato un biglietto.” Spiegò irritata.
“Solo per questo?” Domandò Gary sedendosi su una panchina.
“E’ questione di principio.”
“Io sono con te!” Intervenne Kenny piuttosto fomentato.
Lucinda lo guardò sorridente. “Grazie.”
“F-figurati!” Balbettò arrossendo leggermente e distogliendo gli occhi dalla ragazza incrociandone un paio neri. “Ehm … Lucinda, non è che è quello il ragazzo di cui parlavi?” Domandò un po’ intimorito, indicando il ragazzo che li guardava dall’altra parte della piazza.
Lucinda si girò di scatto verso il punto indicato dall’amico incrociando nuovamente gli occhi neri di Paul. Con una smorfia di irritazione stampata sul volto, si precipitò a passo di marcia verso il ragazzo che continuava a fissarla silenziosamente.
“Tu, ladro di biglietti! Spero ti stia divertendo con il mio biglietto …” Mormorò minacciosa marcando maggiormente l’aggettivo ‘mio’.
Paul ghignò, ottenendo come unico risultato quello di farla irritare ancora di più. “Sì, in effetti mi sto divertendo molto.” Disse sporgendosi verso di lei.
“Bene …” Ringhiò Lucinda alzando una mano, con tutta l’intenzione di schiaffargliela sulla guancia. “Perché la tua felicità non durerà ancora per mol …”
Le parole le morirono in gola quando con uno scatto veloce lui le bloccò il polso, premendo poi le labbra sulle sue.
Lucinda sgranò gli occhi al contatto con le labbra calde di lui.
Il suo primo bacio …
Non si mosse di un millimetro, troppo stupita anche solo per riuscire a trovare la volontà di interrompere quel contatto.
Quando finalmente lui si staccò, Lucinda lo guardò sconcertata. “Il mio primo bacio …” Sussurrò abbassando lo sguardo a terra.
Dietro di lei Kenny e Lucas, rossi di gelosia si avvicinarono pericolosamente al ragazzo, che continuava a fissare la ragazza senza proferire parola.
“Ho dato il mio primo bacio ad uno sconosciuto …” Mormorò in trance prima di accorgersi che davanti a lei stava per avvenire una furiosa scazzottata.




 

** I Dorayaki  sono una sorta di dolce formato da due piccole crêpe spesse, farcite di marmellata di azuki; (Li mangiava Doraemon, ricordate? XD)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Buongiorno! ^^ O buonasera. ^^ Prima di lasciarvi alle risposte delle recensioni e al capitolo, faccio solo due premesse: questo capitolo è piuttosto lungo, spero vi faccia piacere, inoltre farà la sua comparsa un “Nuovo Personaggio”, spero non vi spiaccia. ^^ Beeene, a presto! =)

FairyFlora: Tranquilla, in questo capitolo tra Ash e Misty succederà qualcosa … ^^ Paul mi piace sempre di più, sinceramente. XD  A presto! ^^
Raimbow:
Hola!
Vorrei poter mangiare qualche Dorayaki, in questo momento! Oppure potrei cucicarli … Mmmh … XD Grazie per i complimenti, spero di non finire OOC. Altrimenti mi impicco. Paul lo sto rivalutando, adesso posso dire che in una scala da 1 a 10 mi piace circa 7! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a prestissimo! ^^
Kasumi97: Grazie molte! ^^ Eheh alla fine ritengo Lucinda moolto fortunata! XD Leggerò volentieri un’occhiata alla tua fic, a presto! ^^
Fedesakura: Sbaglio o sei particolarmente felice? XD Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto tanto! Mi sono divertita a immaginare Paul baciare Lucinda. XD Beh, spero che il capitolo ti piaccia! A presto! ^^
Hikary_a18: Istinto omicida in modalità attiva? XD Eheh, chissà chi avrà la meglio! Spero di non aver fatto aspettare troppo. ^^ A presto!
angel92: Grazie! *.* Questo capitolo non è arrivato in ritardo, vero? XD Spero ti piaccia! A prestissimooo! ^^
merystar: Eheh, mi sono divertita un sacco a scrivere della scazzottata tra quei pazzi. XD Gary è piuttosto calmo quindi … XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
Ilovesasunaru: Beh qualche cazzotto a dire il vero se lo prenderanno tutti. U.U (L’uguaglianza al primo posto. XD) Spero che il capitolo ti piaccia, a prestoo! ^^

 

Capitolo 8

 

“E’ il tunnel dell’amore?” Mormorò Misty più a sé stessa che al ragazzo accanto a lei. “Non ci assomiglia per niente …”
“Misty …” La chiamò Ash in quel momento.
La ragazza si girò verso di lui, imbarazzata. “Sì?”
“Ehm … Mi stai arpionando il braccio.” Disse leggermente a disagio.
Misty lo guardò sorpresa lasciando immediatamente la presa. “Oh, scusami.” Disse imbarazzata e allontanandosi quel tanto che il cigno a due posti su cui erano seduti permetteva. “Questo posto non mi piace molto …” Ammise a malincuore osservandosi attorno.
“Neanche a me … E’ piuttosto strano.” Concordò lui.
“Ma quando finisce questo maledetto giro?” Borbottò Misty agitata.
Ash la guardò di sottecchi, mentre rabbrividiva a causa di una folata di vento gelido e si stringeva le braccia al petto.
Velocemente, si sfilò la giacca poggiandola sulle spalle esili della ragazza, cercando di nascondere il rossore che aveva incominciato a imporporargli le guance.
“G-grazie.” Balbettò rabbrividendo nuovamente e stringendosi nella giacca.
“Di niente …” Mormorò abbassando gli occhi verso l’acqua verdastra su cui galleggiavano. “Ma che mi prende?” Si domandò passandosi una mano sugli occhi. Quella accanto a lui era la sua migliore amica da anni, e allora perché si imbarazzava come un ragazzino alla prima cotta? Perché il cuore cominciava a martellargli nel petto quando incrociava quei bellissimi occhi azzurri?
“Girati e baciala. Un  bacio veloce … Probabilmente ti aspetterà uno schiaffo, ma … Baciala!” Sussurrava una vocina remota nella sua testa. “Bisogna rischiare per ottenere …” Sussurrò nuovamente la vocina.
Ash strinse convulsamente il lembo della sua maglietta.
“Ok …” Mormorò a sé stesso.
Lentamente lasciò andare la maglietta, pronto a girarsi, sperando di coglierla di sorpresa.
“E voi chi accidenti siete?” Domandò a quel punto Misty.
La sua voce fece bloccare sul posto Ash che irritato si voltò verso i due che erano apparsi davanti a loro, bloccando l’imbarcazione.
“Noi? Siamo il Team Rocket!” Esclamarono all’unisono sorridendo, prima di scambiarsi uno sguardo d’intesa e saltare a bordo del cigno.

 

“Wow, era buonissimo.” Commentò Vera avvicinandosi ad un cestino e buttandoci dentro il tovagliolo di carta.
Drew con un respiro profondo prese il coraggio a due mani. “Vera.” La chiamò.
Il tono serio che aveva usato mise immediatamente in allarme la ragazza che si girò a guardarlo.
“Ricordi, ti dovevo dire una cosa …” Cominciò lui, leggermente incerto su cosa dire e come esprimersi.
Vera annuì meccanicamente, cercando i suoi occhi, continuamente fissi sulle sue scarpe. “Drew, che succede? Così mi fai preoccupare.” Disse ridacchiando nervosamente e sperando di sciogliere quella tensione che si era venuta a creare.
Drew alzò di scatto gli occhi, incrociando quelli azzurri di lei. Con un gesto veloce, affondò la mano nella tasca della giacca, estraendone una rosa rossa.
Senza staccare gli occhi da lei, gliela porse lentamente, cercando di non farle notare il respiro corto, e l’imbarazzo che ormai, aveva preso possesso di lui.
Vera sgranò gli occhi osservando il fiore. Leggermente spiegazzata ma di un rosso vivo. La prese tra l’indice e il pollice con estrema delicatezza, come se fosse stata di cristallo, e una minima pressione avesse potuto mandarla, inevitabilmente, in frantumi. “Drew …” Sussurrò alzando lo sguardo su di lui. “Che cosa significa?”
“Vera io …”
Un boato assordante, interruppe Drew, propagandosi per tutto il parco.
Dietro una nuvola di fumo, una decina di persone, in abiti azzurri da pirata, apparvero davanti a loro, un ghigno per niente amichevole sul volto.
“Ma cosa sta succedendo?” Domandò impaurita la ragazza.
“Vera, resta dietro di me.” Ordinò Drew perentorio, mettendosi davanti a lei e intrecciando la mano con la sua.
“Bene, bene. Abbiamo trovato alcuni dei mocciosi.” Proferì una ragazza dai lunghi capelli ricci.
“Cosa ne facciamo, Shelly?” Domandò l’uomo accanto a lei.
“Teneteli sotto controllo, per ora.  Vado a chiamare Ivan.” Disse allontanandosi.
“Drew …”
“Tranquilla … Andrà tutto bene.”

 

“Bastardo!”
“Chi ti credi di essere?!”
Paul schivò senza problemi il pugno di Kenny, fermando senza troppa difficoltà quello di Lucas.
“Gary, fa qualcosa!” Disse Lucinda osservando la scena davanti a lei.
Paul schivava con facilità qualsiasi attacco, ma era comunque solo contro i due ragazzi.
Gary si avvicinò tranquillamente, afferrando la maglietta di Lucas e Kenny e tirandoli indietro. “Finitela.” Disse calmo. “Non ne vale la pena.”
“Certo che ne vale la pena!” Ruggì Kenny, dimenandosi e cercando di sfuggire alla stretta di Gary.
“Kenny finiscila!” Strillò a quel punto Lucinda. “Non vi intromettete!” Disse cominciando ad avvicinarsi a Paul, che sorrise di sbieco osservandola avanzare. “Come ti sei permesso?!” Sibilò la ragazza a due centimetri dal suo viso, gli occhi fiammeggianti.
“Se continui a sporgerti così, finirà che ti bacerò di nuovo.” L’avvertì il ragazzo con un ghigno sulle labbra.
Lucinda si allontanò di scatto. “Non provarci nemmeno.”
“Oh? Cosa abbiamo qui?” Una voce maschile fece sobbalzare Lucinda.
Paul si girò verso l’uomo, il cui viso era nascosto parzialmente sotto un cappuccio rosso, dietro di lui, diversi altri uomini vestiti alla stessa maniere, aspettavano pazientemente gli ordini. “Chi siete?”
“Noi siamo il Team Magma. E se non vi dispiace, adesso, siete sotto il nostro controllo.”

 

******************

“Che cosa volete da noi?” Gridò Ash, cercando di coprire Misty.
“Preparatevi a passare dei guai.”
“Dei guai molto grossi.”
“Proteggeremo il mondo dalla devastazione.”
“Ma che cosa stanno facendo?” Sussurrò Ash.
“Sono degli invasati.” Disse Misty. “Pazzi.” Aggiunse qualche secondo dopo senza farsi sentire.
“Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione.”
“Non sanno nemmeno recitare decentemente …” Continuò Misty.
“Denunceremo i mali della verità e dell’amore.”
“Estenderemo il nostro potere  fino alle stelle.”
“Sono Jessie!”
“E io James!”
“Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce.”
“Team Rocket? L’ho già sentito …” Borbottò Ash, ormai nemmeno leggermente impaurito.
“Stupido …” Mormorò Misty. “E’ il club fondato dal professore Giovanni!”
“Arrendetevi subito o preparatevi a combattere!”
“Oh, hanno finito!” Esclamò Ash, decisamente sollevato.
“Ora che avete recitato questa tiritera …” Cominciò Misty irritata. “Cosa volete fare?”
“Siete nostri prigionieri, adesso.” Annunciò Jessie, tirando fuori da uno zainetto, una sottospecie di pistola.
“Che … che cos’è?” Domandò balbettando Ash osservando l’arma nella mano della donna.
“Questo? E’ solo un giocattolino.” Rispose sorridendo divertita prima di puntarla verso di loro.
Ash sussultò. “Fer …”
Non completò la frase che si ritrovarono intrappolati in una rete da pescatori.
“Ma che cavolo …?”
“Credevate fosse una pistola, vera?” Domandò James ridendo a crepapelle.
“Idioti! Liberateci subito!” Strillò Misty tentando di liberarsi.
“Ah-ah.” Fece Jessie scuotendo melodrammaticamente la testa. “Non costringeteci a farvi realmente male.”
Ash e Misty si bloccarono di colpo, mentre un brivido freddo percorreva loro la schiena.
“Bene … Adesso state buoni per qualche minuto. Verremo a prendervi tra poco.” Disse Jessie scomparendo nel buio seguita velocemente da James.
“Accidenti … Come ci si libera di questo coso?!” Ruggì Ash muovendosi spasmodicamente.
“Calmati, o di qui non ne usciamo.” Lo redarguì Misty.
“Serve una mano?”
I due ragazzi si voltarono di scatto verso la fonte della voce, intravedendo un ragazzo poco più grande di loro, dai capelli rossi.
“Chi sei?” Domandò Ash diffidente.
Il ragazzo estrasse un piccolo coltello a scatto e cominciò a tagliare la rete. “Mi chiamo Lance.”

 

“Si può sapere che cosa volete da noi?”
“Calmo moccioso.” Lo redarguì Shelly appena tornata. “Purtroppo anche il Team Magma è qui.” Informò gli altri che la guardarono stupiti
“Quegli scarti … Cosa vogliono?” Domandò Matt.
“Quello che vogliamo noi. I mocciosi. Hanno trovato un gruppetto poco più in là.” Rispose Shelly  osservando Vera e Drew. “Portateli da Ivan, si trova sul tetto.” Ordinò a Matt e a un altro uomo.
“Va bene.”
I due afferrarono malamente il braccio dei ragazzi, trascinandoli verso l’edificio centrale.
“Ehi!” Una voce femminile li fece bloccare sul posto.
“Chi va là?” Domandò la recluta.
“Che cattivi.” Commentò ironica una ragazza dai capelli castani e gli occhi blu cobalto, comparendo da dietro un albero e avvicinandosi lentamente verso di loro.
“Chi sei?”
“Vi dirò il mio nome se liberate quei due.”
“Scordatelo!” Rispose Matt. “Piuttosto … se terrai la bocca chiusa eviterò di farti male.”
La ragazza sorrise divertita. “Ti faccio un’altra proposta, e spero che tu abbia un po’ di buonsenso in modo da accettarla. Liberate quei due, e io eviterò di farvi stramazzare entrambi al suolo.”
“Chi ti credi di essere mocciosa?”
“Attenta!” Urlò a quel punto Vera, vedendo l’uomo correre verso di lei.
“Wow …” Sussurrò dopo qualche secondo Drew.
La ragazza si muoveva agilmente, come se i suoi movimenti fossero passi di danza, e in un attimo aveva piazzato un pugno secco nello stomaco dell’uomo, che stramazzò rovinosamente a terra.
“Io vi avevo avvertito!” Disse mettendosi le mani davanti. “Quindi … Cosa intende fare signor Idrotenente?” Domandò, una nota ironica nella voce.
“Non finisce qui, mocciosa!” Sibilò lasciando andare Drew e Vera e tornando velocemente da Shelly e gli altri.
“Tutto bene?” Domandò gentilmente avvicinandosi ai due ragazzi, che la guardavano sconvolti. “Dai, dobbiamo spostarci di qui, fra poco arriveranno i rinforzi.” Disse facendo segno di seguirla.
“Grazie.” Dissero all’unisono Vera e Drew.
“Dovere.” Rispose lei sorridendo.

 

“Lance!”
“Sae! Stai bene?” Domandò leggermente preoccupato il ragazzo avvicinandosi a lei.
“Drew! Vera!”
“Ash! Misty!”
Sae rise leggermente osservando la scena. “Tutto bene.” Rispose voltandosi verso Lance, che sospirò sollevato, prima di sorriderle.
“Si può sapere cosa sta succedendo?!” Sbottò a quel punto Misty.
“Dovreste aspettare un altro po’.” Disse Lance, osservando i quattro.
“Già. Sembra che i vostri amici, siano stati catturati dal Team Magma.”
“Brock?” Domandò Ash preoccupato.
Sae scosse la testa. “No, mi sembra si chiamino … Mmh … Lucinda, Paul, Kenny, Lucas e Gary.” Disse facendo mente locale.
“E Brock dove si sarà cacciato …” Mormorò Misty.
“Anche loro …” Sussurrò mortificata Vera.
“Non vi preoccupate.” Le rassicurò Lance.
“Ci pensiamo noi.” Disse con un sorriso divertito Sae, voltandosi ad osservare Lance che le lanciò un’occhiata ammonitrice.
“Sae …”
“Io vengo!” Lo interruppe lei. “Non voglio sentire storie.”
Lance alzò gli occhi al cielo, prima di sorriderle accondiscendente e annuire.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Salve, spero di non essermi fatta attendere troppo ! ^^  Ecco il nono capitolo. Allora, anche qui una premessa. In questo capitolo, le cose si fanno più … “attive”, si entra nel vivo della storia. Avrei voluto mettere qualche scena “amorosa” più … Più … Insomma, più, più. Ci siamo capite no? XD Ma ne troverete molto presto. Ve lo assicuro. ^^  Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite (9), tra le ricordate (4) e tra le seguite (18), wow, grazie a tutti! Ovviamente un grazie speciale alle fantastiche anime pie che commentano ogni singolo capitolo, grazie, siete fantastiche! ^^ Okay, ho scocciato abbastanza, vero? XD A prestissimo, spero! XD

Raimbow: Il Team Rocket è un mito, e non potevo resistere alla voglia di metterci qualche battuta di Misty in sottofondo, insomma c’ha ragione! XD Sono contenta che Sae piaccia, fiuuus. Non potevo mettere al fianco di Lance una tipa deboluccia. U.U  Paul lo apprezzo sempre di più! *.* Spero che il capitolo ti piaccia, a prestoooo! ^^
Hikary_a18:
Ash è un po’ fessacchiotto, ma la gelosia arriverà, non ti preoccupare. XD Sono veramente contenta che Sae ti piaccia, e per Brock … Lui se la sta spassando, davvero! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a prestissimo! ^^
Hikarydream:
Don’t worry! Non ti devi assolutamente scusare. U.U Sono felice, comunque, che entrambi i capitoli ti siano piaciuti! ^^ E spero ti piaccia anche  questo, ovviamente. A presto!
fedina: Gentilissima come sempre. ^^ Non devi mica recensire ogni capitolo anche se, lo ammetto, le tue recensioni mi piacciono molto. U.U Credo che ormai tutti i capitoli avranno lo standard di lunghezza simile al capitolo precedente. Sono felice di sapere che la scena con Ash e Misty ti sia piaciuta tanto, davvero! Per quanto riguarda Drew … A questo punto non ha altra scelta che passare ai fatti, lasciando perdere le parole. Già, Sae ha proprio un caratterino … Mi serviva un personaggio così, me la sono immaginata per un sacco di tempo e alla fine mi sono innamorata di lei. *.* Mi piacciono i nuovi personaggi, lo ammetto! E mi serviva anche per metterla in squadra con Lance. U.U Eheh, Brock … Brock è sempre il solito quindi, tranquilla, lui è sano e salvo! Grazie per la doppia recensione, un bacio e a presto! ^^
I love sasunaru: Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! L’intervento del Team Magma è stato provvidenziale, eh? XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti! A presto! ^^
Fedesakura: Brock è sano e salvo. XD E moooolto felice di dove si trova! Eheh, tutti vengono interrotti, poverini! Ma avranno la loro occasione. U.U Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
FairyFlora: Anch’io adoro il Team Rocket, mi ricordo di quando recitavo il loro motto! XD E non ho resistito alla tentazione di inserirlo! Sono felicissima che l’entrata in scena di Sae non abbia infastidito nessuno! Un bacione, e a prestooo! ^^

 

Capitolo 9

 

 

 

“Esco, li distraggo e tu li liberi.” Propose Sae appostandosi dietro un cespuglio, vicino al luogo dove i ragazzi erano tenuti sotto controllo dalle reclute del Team Magma.
Lance la guardò storta. “Io propongo di fare il contrario.”
“Ma io sono una ragazza, di conseguenza sono molto più agile e veloce di te.”
“Ma resti comunque una ragazza, e quindi più debole rispetto a me.” Replicò Lance cercando di convincerla a desistere. “Non ti lascio inseguire da dieci ragazzi grandi il doppio di te. Su questo non ammetto discussioni.” Concluse senza aspettare una risposta da parte di Sae.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, indispettita, ma senza riuscire a nascondere un sorriso compiaciuto alle parole del ragazzo. “Bene, allora cosa proponi di fare?”
“Possiamo farci inseguire noi.”
Lance e Sae si voltarono verso i due ragazzi che erano apparsi accucciati alle loro spalle. “Avete lasciato sole le ragazze?” Domandò Sae, guardandoli allibita.
“No, no.” Le voci di Misty e Vera si levarono all’unisono. “Siamo qui.”
“Ma quando abbiamo detto ‘è pericoloso, aspettate qui’, stavate dormendo?” Chiese la ragazza, guardando il gruppetto davanti a lei.
Vera e Misty sorrisero per scusarsi.
“Ci facciamo inseguire noi, mentre voi liberate gli altri.” Ripropose Ash indicando sé stesso e Drew.
“E se vi prendono?” Domandò Lance. “Sapete come difendervi?”
“Beh …”
“Insomma …”
Sae sospirò sconsolata. “Lance e se voi vi faceste inseguire  da un gruppetto, e io mi occupassi degli altri, mentre le ragazze liberano i prigionieri?”
“Sae …”
“Lance, fidati. So combattere contro tre o quattro idioti!”
“Lo so, che riesci a farlo, ma …”
“Ma nulla.” Lo interruppe lei. “Ti prego.” Continuò congiungendo le mani. “Fammi menar un po’ le mani.” Disse con un sorriso supplichevole.
Lance alzò gli occhi al cielo. “Me ne porterò dietro più che posso. Gli altri sono tuoi.” Acconsentì piuttosto riluttante.
“Grazie!” Esclamò Sae gettandogli le braccia al collo.
Lance si irrigidì appena, mentre le guance si imporporavano lentamente di rosso. Dopo qualche secondo si rilassò completamente, sorridendo leggermente. “Non fare pazzie, per favore.” Sussurrò contro la sua spalla, prima che lei sciogliesse l’abbraccio e lo guardasse sorridendo raggiante.
“Bene, allora andiamo.” Disse facendo segno ad Ash e Drew di seguirlo in silenzio.
Uscirono poco lontani dal cespuglio dove si trovavano, dirigendosi a passo lento verso il gruppetto di reclute.
“Okay …” Cominciò Sae girandosi verso Vera e Misty, mentre i ragazzi facevano il loro lavoro e lanciando una rapida occhiata dietro di sè, notando che Lance era riuscito a portarsi via la maggior parte degli uomini. Ne erano rimasti solo due a fare da cani da guardia ai ragazzi. “Mentre io li metto KO, voi slegate i vostri amici.”
Vera e Misty annuirono sicure.
Sae uscì velocemente fuori dai cespugli attirando l’attenzione dei due uomini, le cui reazioni non si fecero attendere. Quello più alto si spostò alle sue spalle, sperando di bloccarla da dietro, mentre il più robusto provava a colpirla frontalmente. Sae evitò per un soffio un pugno allo stomaco, piegandosi velocemente e assestando un calcio alla caviglia dell’uomo davanti a lei, che cadde a terra con un tonfo sordo.
Nel frattempo, Vera e Misty si diressero velocemente verso i loro amici.
“Vera, Misty!” Gridò Lucinda. “Cosa sta succedendo?”
“Non lo sappiamo. Non vi preoccupate, adesso vi liberiamo.” Disse Misty cercando di armeggiare con le corde con cui erano stati legati.
“Non riesco a slegarli!” Urlò Vera preoccupata, cercando un qualche modo per spezzare le corde.
Sae si voltò verso di loro, non prima di aver assestato un calcio nell’addome di uno dei due, ed aver parato un pugno, lanciandole un coltello. “Tagliale!” Urlò stendendo nuovamente il tipo robusto.
“Ma non si arrendono mai?!” Borbottò a mezza voce, evitando un calcio rasoterra con un calcio.
“Come funziona?” Domandò cominciando ad armeggiare.
Misty si sporse verso di lei. “Aspetta. L’ho già visto.” Disse prendendolo in mano, e notando che era lo stesso che Lance aveva usato per liberare lei e Ash. “Ecco fatto.” Mormorò quando finalmente la lama scattò; velocemente cominciò a tagliare le corde, riuscendo a liberare prima Lucinda poi Paul e Gary.
Si interruppe, quando sentì un lamento proveniente da Sae. Si voltò immediatamente, trattenendo il respiro per la tensione, e rilasciandolo subito dopo quando vide che entrambi gli uomini erano tramortiti a terra.
“Okay … Come andiamo qui?” Domandò la ragazza avvicinandosi.
“Chi sei?” Domandò Lucinda, cercando di non urlare, in preda ad una crisi di panico.
“Mi chiamo Sae.”  Si presentò sorridente.
“Fatto. Tutti liberi.” Disse Misty dopo aver slegato anche Lucas.
“Ma … Sae! Stai sanguinando!” Urlò a quel punto Vera.
“Eh? Ah … E’ solo un graffio.” Rispose lei spostando lo sguardo sul suo braccio. “Mi dispiace più per la maglietta.” Spiegò sorridente, osservando la linea rossa lunga qualche centimetro. “Fra poco smetterà anche di sanguinare.” Assicurò infine con un’alzata di spalle.
Vera la osservò incerta, prima di annuire dispiaciuta.
“Qualcuno ci vuole spiegare cosa sta succedendo?” Urlò a quel punto Kenny.
“Una volta usciti da qui, avrete tutte le spiegazioni che vorrete. Quindi …” Disse Sae guardandosi attorno. “Dirigiamoci verso l’uscita. Ci dovrebbe essere una macchina ad aspettarci.”
“E gli altri?” Gridarono in coro Misty e Vera.
“Lance sa dove trovarci. Non vi preoccupate, i vostri ragazzi sono al sicuro.” Disse con una nota maliziosa nella voce, che fece infiammare di imbarazzo le due ragazze, che balbettarono qualcosa che Sae ignorò. “Bene, ci muoviamo?” Domandò alla fine, ottenendo un assenso generale.
S’incamminarono a passo svelto verso l’uscita, sperando fermamente di non incontrare più nessuno, mentre un silenzio pesante aleggiava sul gruppo di amici.
“Sei brava.” Proferì Gary,  non sopportando più quell’aria tesa.
“Grazie. Sono cintura nera 3° dan.” Rispose Sae sorridendo. “Lance invece è 6° dan.” Disse con una punta di orgoglio nella voce.
Qualche minuto dopo, arrivarono davanti l’uscita, dove una Mitsubishi argentata li stava aspettando.
“Ehi … Ma quella è  la macchina di mio …”
“Gary, eccoti qua!”
“ … Nonno.” Concluse osservando il Preside della scuola, nonché suo nonno, salutarlo sorridente sporgendosi dal finestrino.
“Il preside Oak?” Le voci stupite degli altri ragazzi non si fecero attendere.
“Salve, ragazzi!” Salutò affabilmente l’uomo. “Sae, tutto bene?” Domandò poi rivolgendosi alla ragazza, che annuì affermativamente.
“Non mi sembra.” Disse lui. “Il braccio.”
“E’ solo un graffietto. Non mi fa male.” Disse cercando di nasconderlo.
“Sae!”
Al suono della voce di Lance, Sae tirò giù la manica della maglia afferrandola con le dita, e sperando che il taglio non si vedesse.
“Ash!”
“Drew!”
Le due ragazze chiamarono all’unisono i rispettivi ragazzi, correndo loro incontro.
“State bene?” Domandarono in coro, osservandoli preoccupati.
“Tranquilla, stiamo bene.” Rispose Drew sorridendole.
“Accidenti, Lance è stato fantastico!” Esclamò Ash, emozionato.
“Chissà a quali spettacoli li avrai fatti assistere …” Disse divertita Sae girandosi verso Lance, che ricambiò sinceramente divertito il sorriso.
“Voi? Tutto a posto?” Domandò osservandola.
“Sì, siamo sani e salvi.”
A quelle parole il preside alzò gli occhi al cielo. “Forza, le ispezione le rimandiamo a dopo.” Disse mettendo in moto la macchina. “Salite, prima che ci raggiungano.”
“Non ci entriamo tutti lì dentro.” Protestò Lucas, osservando la macchina.
“Basta stringersi un po’.” Rispose tranquillamente il preside.
“La macchina è da cinque posti, e noi siamo undici!” Disse Lucinda irritata.
“Basta con le chiacchiere, muoviamoci!” Sbottò Vera.
Sae e Lance annuirono, aprendo la portiera davanti.
“Che fate?” Domandò Ash.
“Non è ovvio?” Chiese Sae, aspettando che Lance si sedesse. Con un sorriso divertito entrò anche lei, accucciandosi sotto il sedile e abbracciandosi le ginocchia. “Bisogna arrangiarsi ,no?”
Lance sorrise, osservandola poggiare delicatamente la testa sulla sua gamba.
Ash annuì pensoso, prima di entrare e tirarsi dietro Misty.
“Ehi, Ash … Cosa fai?”
“Mi procuro un posto decente.” Rispose sedendosi, e invitandola a mettersi sopra di lui. Misty lo guardò stralunata prima di annuire e salirgli sulle gambe, imbarazzata.
Mentre tutti gli altri prendevano posto, il preside si voltò verso Lance e Sae. “Kyoto?” Domandò sussurrando.
I due annuirono contemporaneamente.
“Siete pronti?” Domandò allora  guardando dietro dallo specchietto e notando quanto dovevano stare stretti lì.
Drew e Vera avevano adottato lo stesso metodo di Ash e Misty, così come Lucinda e Gary.  Entrambe imbarazzate per l’assurda, ma decisamente bella, posizione in cui si trovavano, guardavano ostinatamente a terra. Leggermente spiaccicato contro il finestrino, c’era Paul che si era rifiutato, con un’occhiata gelida, di mettersi nel portabagagli, da dove, invece spuntavano le teste di Kenny e Lucas.
“Adesso ci dovete delle spiegazioni.” Disse Drew, serio.
Sae piegò la testa all’indietro per scambiare un’occhiata incerta con Lance, che rispose con una alzata di spalle.
“Prima dovete fare una cosa.” Disse Sae , senza staccare gli occhi da Lance. “Dovreste chiamare i vostri genitori, e dir loro che siete … in gita, con la scuola.”
“Cosa?!” Esclamarono all’unisono sgranando gli occhi.
“Vi dobbiamo portare a Kyoto. Per maggiore sicurezza.” Spiegò Lance.
“Non se ne parla!”
“Ragazzi, non avete scelta.” Disse il preside. “Dopo che avrete parlato voi, ci penserò io a convincere i vostri genitori. E’ per la vostra sicurezza.” Ripeté partendo.



 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Hola! Come va’? Spero di non averci messo molto! Questo capitolo non voleva davvero venire fuori, l’ho cancellato più e più volte, non riusciva proprio a soddisfarmi. Così mi sono sparata le sigle dei Pokémon a tutto volume nell’orecchie, sperando che mi venisse in mente qualcosa di decente. Quindi … Eccolo qui. Spero vi piaccia. ^^
Anche questa volta una premessa è d’obbligo, riguardante la coppia LucindaxIgnoto. Non vi dispiacete, vi prego, ma Gary è andato. Quindi rimangono principalmente Lucas e Kenny. E forse … Paul. (Non c’è niente di sicuro!)
Beeene … Allora vi lascio al capitolo. ^^ A presto!

 

merystar: Spero non ti dispiaccia troppo per Gary, ma alla fine non riesco proprio a vederlo con Lucinda. Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto, e spero ti piaccia anche questo, anche se Gary ormai è fuori dagli spasimanti di Lucinda. ^^ A presto spero. Ciau. ^^

Fedesakura: Grazie mille! ^^ Eheh, Brock è al sicuro! Protetto e mooolto contento! XD Spero che il capitolo ti piaccia! ^^ A presto!

mistyemily: Ciao! Sono felice che la storia ti piaccia, e sapere di avere una lettrice in più mi fa davvero contenta! ^^ Grazie per i complimenti! Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

fedina: Ciau! Waah, sono felice che Sae e Lance ti piacciano insieme! Era da un po’ che volevo mettere la scena della macchina, perché è un misto di “simpatia & dolcezza”, soprattutto per Ash e Misty. (Ash si sta abbandonando, finalmente.) Eheh, i misteri pian piano affiorano, e non vedo l’ora  di scrivere  del  Gran Festival, mi sono già preparata tutta la scena nella mia testa! XD Grazie ancora per il consiglio, sei gentilissima! *.* Bando alle chiacchiere, spero che il capitolo ti piaccia, un bacione e a prestissimooo!

FairyFlora: Oh, anche tu amavi Lance? Allora puoi capirmi, quando ti dico che è un figo. XD Già, Sae assomiglia un po’ a Buffy, forse perché mi sto rivedendo tutti gli episodi, (A proposito … Viva Spike! XD) però fondamentalmente è anche diversa. XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo, a prestooo! ^^

Misty_Pan96: Oh, non ti preoccupare! La scuola prima di tutto. U.U No, non ti preoccupare Gary ormai è passato. XD A me a dire il vero, piace come personaggio, però non ce lo vedo più bene con Lucinda. Spero che il capitolo ti piaccia. ^^ A presto … E buona fortuna per le verifiche! ^^

Hikarydream: Spero di non essermi fatta aspettare troppo! XD Hai ragione, Sae se la sa cavare da sola! XD Spero che il capitolo ti piaccia, un bacione e a presto! ^^

Hikary_a18:  Ecco , sono felice che il capitolo ti sia piaciuto. Lucas non so bene come muoverlo, ma è rimasto in gioco. Gary è andato. ^^ Vabbè, spero che il capitolo ti piaccia, a presto. ^^

Kasumi97: Sono contenta che le scene d’azione ti piacciano. ^^ Per  quel  che riguarda la Penguinshipping … Beh, si è visto solo Kenny follemente innamorato di Lucinda. Ma non ti preoccupare, perché è rimasta in gara. XD Vabbè, spero che il capitolo ti piaccia, a presto. ^^

Sara_Twilighters: Oh, no, no. Non è strano. Anche a me piace Twilight, ma sono pazza per i Pokémon. U.U Mi fa piacere davvero piacere che la storia ti piaccia! E spero che questo capitolo non ti deluda. ^^ A presto! ^^

I love sasunaru: Waah, che bello. Sono felicissima che Lance e Sae ti piacciano. Mi fai contenta! XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti. ^^ A presto!

 

Capitolo 10

 

 

 

“Non ti preoccupare Delia, penserò io ad Ash. A presto.”
“Quindi noi, in teoria siamo in gita per il Giappone?” Domandò Lucas incerto.
“Già. Siete stati selezionati tra tutti gli studenti della scuola.”
“Non ci posso credere che degli adulti abbiano davvero creduto ad una balla simile.” Disse Misty, allibita.
“Beh, quando è il preside ad assicurarlo …” Fece lui, con un sorrisetto sghembo e lasciando cadere il discorso.
“Assurdo …” Mormorò Gary. “Nonno, cosa sta succedendo?”
“Vi portiamo a Kyoto.” Disse Sae reprimendo uno sbadiglio.
“Cosa?!”
“Credo che sia ora delle spiegazioni.” Decretò il preside, fermando la macchina davanti ad un palazzetto rosso.
“In effetti sarebbe ora.” Borbottò Kenny.
“Ash, Misty. Ricordate l’uovo misterioso che vi è stato affidato  il primo giorno al Club di Allevamento?”
I due ragazzi annuirono meccanicamente.
“Non è l’unico del suo genere. Io, il Professor Elm, il Professor Birch e il Professor Rowan, ne abbiamo trovati molti altri.”
“E cos’hanno di speciale?” Domandò Drew.
“Non sono animali comuni.” Disse il preside. “Ogni uovo vale 6750000 yen.” (Circa 50000 euro. NdA)
I ragazzi sgranarono gli occhi.
“E’ per questo che tutti queste organizzazioni, cercano di impossessarsene.”
“E noi cosa centriamo in tutto questo?” Domandò Vera.
“Le uova non si schiudono facilmente.” Intervenne Lance. “Ogni uovo ha bisogno del proprio Master.”
“E si schiuderanno solo quando lo troveranno.”  Si aggiunse Sae. “E … dopo aver condotto qualche ricerca … Abbiamo concluso che, probabilmente, siete voi gli altri Master.”
“Che tipo di ricerca?” Domandò Lucinda.
Sae si mordicchiò imbarazzata il labbro.
“Quelli sono dettagli.” Rispose prontamente il preside, con un sorriso affabile e tirando fuori dall’impiccio la ragazza.
“Anche voi siete … Master?” Domandò Vera, tesa.
Lance e Sae annuirono contemporaneamente.
“E avete i vostri … Ehm …”
“Pokémon.” Intervenne il preside. “Il nome della scuola, proviene da loro.”
“Li vedrete quando arriveremo a Kyoto.” Disse Sae con il sorriso sulle labbra.
“Ma … cosa sono, in realtà?” Domandò Drew.
“Non lo sappiamo bene nemmeno noi.” Disse il preside.  “Comunque … Mi sembrate tutti abbastanza sconvolti per oggi. Per arrivare a Kyoto ci metteremmo circa tre ore.” Li informò. “Quindi ripartiremo domani mattina.” Concluse spegnendo il motore, e dirigendosi verso il palazzetto.
I ragazzi si guardarono incerti, prima di scendere dall’auto e seguire il loro preside dentro l’edificio.
“Cosa ne pensate?” Domandò Ash.
“Non so … Sono davvero … Confusa.” Mormorò Misty.
“Sembra tutto così assurdo.” Commentò Vera appoggiandosi con le spalle al muro e sospirando.
“Cosa dobbiamo fare?” Domandò a quel punto Kenny, avvicinandosi a Lucinda.
“Smettetela di farvi tutti questi problemi.” Sbottò ad un certo punto Gary. “Siamo con mio nonno. Il preside della nostra scuola. Non abbiamo di che preoccuparci.” Disse irritato, raggiungendo l’uomo che stava  pagando le camere.
“Saranno spaventati …” Sussurrò Sae, da un lato della hall.
“E’ normale.” Rispose Lance osservandoli. “Sono sicuro che domani avranno le idee più chiare.” La rassicurò.
“Bene! Ragazzi, potete venire qui, per favore?” La voce del preside Oak fece sobbalzare la maggior parte dei ragazzi, che si voltarono di scatto, raggiungendolo in pochi attimi. “Allora … Ho qui le chiave delle stanze.” Disse dondolando davanti a loro quattro mazzetti di chiavi. “Purtroppo, tutte le altre camere sono occupate, quindi …”
“Le ragazze con le ragazze, immagino.” Sbuffò Misty alzando gli occhi al cielo.
“Ci sono due letti matrimoniali decisamente grandi, non vi preoccupate.” Gli rassicurò il preside, dando una chiave a Misty e una ad Ash. Lanciò velocemente l’altro mazzetto a Lance che lo prese al volo, e con un sussurrò invitò Sae a seguirlo in fretta e in silenzio.
“Ehi! Dove andate?” Lo strillo di Lucinda, li fece bloccare.
Sae si voltò verso la ragazza. “Al bar.” Buttò lì.
“Perché avete una chiave?” Domandò Vera avvicinandosi, e osservando il mazzo che Lance aveva in mano.
La ragazza alzò gli occhi al cielo. “La nostra camera è una doppia.”
“Ma …” Biascicò Ash guardandoli allibiti.
“No!” Urlò a quel punto Misty. “Le femmine con le femmine, i maschi con i maschi! Non ci posso essere favoritismi!”
“Non sono favoritismi!” Replicò Sae incrociando le braccia al petto.
“Io non vado a dormire, se tu non vieni con noi.” La minacciò.
Sae le rivolse un’occhiata fiammeggiante. “Bene …” Mugugnò arrabbiata, prima di lanciare uno sguardo dispiaciuto a Lance, che le restituì un sorriso dispiaciuto.
“Paul, tieni.” Disse Lance a quel punto, dandogli le chiavi. “Immagino che preferisci startene per conto tuo.”
Aggrottando un sopracciglio, Paul fece un cenno di ringraziamento, prima di sparire nel corridoio.
“Perfetto. Allora Lance viene con noi!” Esclamò Ash.
Sae lo salutò con lo sguardo prima di seguire le ragazze in camera.

**************************************


“Allora, come avete dormito voi maschi?” Domandò Sae sedendosi al tavolo, imbandito e afferrando velocemente una fetta di torta.
“Non ne parliamo.” Mormorò Lance, ancora addormentato.
“Buongiorno!” Esclamò pimpante Ash, sedendosi al tavolo, tirandosi dietro Misty, che si sedette in mezzo a lui e alla ragazza.
“ ‘Giorno.” Mugugnò Sae ingoiando un pezzo di torta, cercando di non affogarsi. Con una velocità assurda, arraffò l’ultima fetta di torta, che Ash stava per prendere, passandola a Lance.
“Ehi!”
“Gli avete fatto passare una nottata schifosa, se la merita l’ultima fetta!” Fece Sae, guardandolo irritata.
“Grazie.” Sussurrò Lance con un sorriso.
Sae scrollò le spalle, sorridendogli. “Misty, non sapevo che russassi.” Buttò lì, qualche minuto dopo.
“Misty, davvero russi?” Domandò stupito Ash.
La ragazza arrossì completamente, prima di balbettare, quanto si stessero sbagliando.
“Allora forse era Lucinda.” Disse Sae portandosi il succo d’arancia alle labbra, per non farle vedere il sorriso divertito che le stava spuntando sul viso.
“Sì! Era sicuramente lei!” Disse infervorandosi.
Sae la osservò cercando di trattenere le risate.
“Il preside dorme ancora?” Domandò Lucinda apparendo insieme a Lucas dietro Misty.
“Sì.” Borbottarono insieme i quattro ragazzi.
“C’è ancora torta?” Domandò gentilmente Lucas, sedendosi accanto a Lucinda.
“No. Finita.” Rispose tranquillamente Sae.
“Potremmo chiederla in cucina.” Propose Lucinda, voltandosi verso Lucas. “Che dici?”
“Va bene.” Acconsentì lui con un sorriso, alzandosi da tavola e incamminandosi con la ragazza verso le cucine.
“Allora …” Cominciò Sae a quel punto. “Come vi sentite?” Domandò pacata, alzando gli occhi blu verso i due ragazzi.
Vide con la coda dell’occhio Lance raddrizzarsi sulla sedia, leggermente preoccupato.
Misty abbassò gli occhi. “Insomma …” Mormorò versandosi del the nella tazzina.
“Non siete costretti ad aiutarci a far schiudere le uova.” Disse Lance. “Ma vi dobbiamo tenere al sicuro comunque.”
“Io ci sto.” Disse all’improvviso Ash, alzando la testa da sopra il piatto.
Sae e Lance lo guardarono sorpresi, prima di ringraziarlo.
Misty lo osservò sorridere emozionato, prima di ributtarsi sul cibo.
“Se … Se Ash ci sta … Ci sto anch’io.” Esordì a bassa voce qualche minuto dopo.
“Misty, non te ne pentirai.” La rassicurò Sae, con un sorriso caloroso.
Misty le sorrise incerta. “Forse è meglio se vado a svegliare Vera.” Propose alzandosi. “Ash, tu pensa agli altri ragazzi.”
“Sissignora!” Rispose divertito il ragazzo, alzandosi e dirigendosi verso la propria camera.
Quando se furono scomparsi dalla sua visuale, Sae si permise di sospirare stancamente. “E’ andata bene.”
“Sei preoccupata?” Domandò Lance.
“Un po’.” Mormorò poggiando la testa sulle braccia.
“Tranquilla.” Le sussurrò con un leggero sorriso, avvicinandosi e mettendosi nella sua stessa posizione. “Anche se alla fine non accettassero … rimarremmo comunque noi due. Questo è l’importante.”
Sae annuì sorridendogli grata e leggermente rincuorata.

******************************

“Vera, Vera. Svegliati!” Le urlò in un orecchio Misty dopo aver tentato di svegliarla per oltre cinque minuti.
“Misty …” Mugugnò lei, rigirandosi nel letto.
“Dai, dobbiamo parlare.” Disse scuotendola leggermente.
“Di cosa …?”
“Tu hai già deciso?” Domandò sedendosi sul letto a gambe incrociate.
“Riguardo il fatto dei Master?” Domandò sapendo comunque la risposta.
Misty annuì.
“Io … Sì.” Rispose dopo un attimo di titubanza.
“Anch’io.”
Vera le sorrise. “Chissà Drew cosa ne pensa …”
“Beh … Chiediglielo no?” Fece Misty sorridendo divertita, scendendo dal letto, e aprendo la porta.
“Buongiorno.” Salutò Drew, facendo capolino nella stanza.
Vera arrossì di botto nascondendosi con uno scatto sotto le coperte. “Cosa fai, Misty!” Strillò, con la voce ovattata, a causa delle coperte.
“Volevi sapere cosa ne pensava, no?” Fece lei trattenendo le risate. “E anche lui voleva sapere cosa ne pensavi tu.” Aggiunse prima di lasciare la stanza.
Drew si accostò al letto per poi sedersi. “Hai intenzione di rimanere lì sotto ancora per molto?” Domandò con una nota divertita nella voce.
“Sì.” Sbottò Vera.
“Quindi dovremo parlarci per tutto il tempo in questo modo?”
“Sì.”
Drew osservò l’ammasso di coperte con un sorriso sghembo. “Okay.”
“Tu … Cosa ne pensi?” Chiese lei dopo qualche secondo di silenzio.
“Tu ci stai, no?”
Vera rimase qualche istante in silenzio prima di rispondere con un flebile ‘si’.
“Allora anch’io.”
Vera sgranò gli occhi, uscendo subito fuori dalle coperte. “Davve …”
Drew con uno scatto repentino le afferrò il braccio tirandola verso di lui e poggiando delicatamente le labbra sulle sue.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Buongiorno!
Waaah, a Giugno andrò al Pokémon Day!!! Sono felicissimaaaa! XD Voi ci siete mai andate?

Allora …  Passando alle cose “serie”… Mi scuso per il ritardo, ma mi è tornata la passione per le Tartarughe Ninja (Mi piacciono che ci posso fare? XD) e così ho perso tempo a vedermi gli episodi. XD
Ah, ho visto Lucas nell’anime, e devo dire che è molto, molto carino. XD
Vabbè, passiamo alle risposte delle recensioni! ^^

FairyFlora: Eheh, grazie mille! Meno male, pensavo che fosse stata un’idea piuttosto strana e che non fosse potuta piacere! XD La storia dovresti postarla. U.u Spero che sia un fandom di mia conoscenza altrimenti quando vorrò leggerla non ci capirò nulla. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!

mistyemily: Oddio quanti complimenti! XD Grazie, sei troppo gentile! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto. ^^ Per quanto riguarda Lucinda, chissà … Sono ancora indecisa! XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti. A presto. ^^

Raimbow: Ma figurati, non ti devi scusare! U.U Eheh, sono contenta che Paul ti piaccia così tanto! XD Non vedevo l’ora di mettere il bacio tra quei due, è la coppia che preferisco tra tutte! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

Kasumi97: Non so ancora se fare la penguinshipping … Deciderò più in là alla fine. Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

merystar: Eheh, ancora non lo so! Sono contenta che la scena tra Drew e Vera ti sia piaciuta! E spero ti piaccia anche il seguito! A presto! ^^

_marghe96 xD_: Grazie. ^^ Sono felice che la fic ti piaccia! Ehehe, ti piace molto la contestshipping? XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo, a presto! ^^

Sara_Twilighters: Eheh, sì, sì. Si sono proprio baciati! Anch’io preferisco Vera! Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

Hikary_a18:  Eeh, purtroppo non posso assicurare nulla sull’ uovo di Misty, anche perché a me Togepi piace molto, in realtà. No, no Sae e Lance non stanno assieme, ma chissà se dopo … XD Eheh, Drew è stato una scheggia, e Vera … XD Spero che il capitolo ti piaccia. ^^ A presto.

 

 

Capitolo 11

 

 

“L’ha baciata?” Domandò Ash cercando di osservare  attraverso la serratura della porta  cosa stesse succedendo all’interno della camera.
Misty sorrise furbescamente mormorando un flebile “Credo di sì”.
“Ehi, cosa sta succedendo?” La voce di Sae alle loro spalle, li fece sobbalzare.
Misty con un’occhiata eloquente le intimò di fare silenzio, riappoggiando l’orecchio alla porta.
“Non vi hanno mai detto che spiare è da maleducati?” Domandò sottovoce la ragazza.
Misty ed Ash alzarono simultaneamente le spalle, ritornando poi a cercare di capire quel che stava avvenendo.
Sae sospirò sconfitta, facendo dietrofront e sparendo in un corridoio.
“Mannaggia, ma perché non parlano?” Mormorò Misty staccandosi dalla porta e incrociando le braccia al petto.
Ash scrollò nuovamente le spalle. “Invece di stare qui …” Cominciò titubante. “Perché non ci facciamo un giro? D’altronde il preside dorme ancora.”
Misty annuì immediatamente e cercando di dimostrarsi disinteressata, fece scivolare la mano fino ad incontrare quella del ragazzo, che la afferrò lentamente e con incertezza .

 

Con la mente completamente annebbiata, e gli occhi chiusi, Vera non riuscì a fare altro se non rispondere a quel bacio così infinitamente dolce.
“Vera …” Mugugnò Drew contro le sue labbra, staccandosi leggermente per riprendere fiato, cercando i suoi occhi. “Vera, apri gli occhi.” Le sussurrò a fior di labbra.
La ragazza si morse leggermente il labbro inferiore, prima di far forza su sé stessa, e decidersi ad aprire gli occhi.
 “Hai capito cosa volevo dirti?” Domandò, con il fiato leggermente corto, osservando gli occhi confusi di lei.
Vera arrossì, senza sapere cosa dire, o fare, spostò lo sguardo sulle coperte.
“Vera …”
“Io … Io devo andare.” Mormorò sgusciando via dalla presa di lui, ed  uscendo fuori dalla stanza.
“Vera? Stai bene?”
La ragazza si girò di scatto incontrando lo sguardo preoccupato di Sae.
“Cos’è successo?” Domandò avvicinandosi.
“Io …” Cominciò incerta. “Drew mi ha baciato.” Disse tutto d’un fiato, spostando lo sguardo sul pavimento.
“Oh … Oh!”
“Ma …” Continuò dopo qualche secondo. “Sono confusa.”
Sae inclinò leggermente la testa da un lato, guardandola incuriosita. “Non ti piace Drew?” Domandò ingenuamente.
“No!” Scattò subito Vera riportando lo sguardo sulla ragazza. “No … A me … Piace.” Mormorò a fatica. “Ma …”
“Se non vuoi parlarne, ti capisco.” Si affretto a dire Sae vedendola restia ad aprire bocca. 
Vera la osservò sorridere gentilmente, prima di prendere la parola. “E’ solo che … Drew è il classico ragazzo che ha una sfilza di ammiratrici al suo seguito.” Cominciò appoggiandosi con la schiena al muro. “E  insomma, io sono così … Normale.”
“Credi che ti abbia baciato così? Per gioco?” Domandò cautamente Sae.
“Non lo so … Quel bacio era così … Così …”
Sae sorrise dolcemente. “Non credo di essere la persona giusta per elargire consigli, dato che vi conosco da così poco, però una cosa te la voglio dire: ricordi quando siete stati catturati dal Team Idro? La maggior parte dei ragazzi non innamorati, invece che pensare alla propria ragazza, avrebbero cercato di scappare via. Il comportamento tenuto da Drew in quel momento, dovrebbe averti fatto capire quanto lui tenga a te, non credi?” Chiese sorridendo. “Quindi, il mio consiglio è solo uno: vai da lui e parlargli.” Concluse annuendo convinta, e incrociando le braccia al petto.
Vera sgranò leggermente gli occhi, prima di sorriderle e correre velocemente via.
“Grazie!” Urlò prima di scomparire dietro un angolo.
Sae sorrise divertita prima di avviarsi verso la sala pranzo, dove, di certo, avrebbe trovato Lance dormire sul tavolo.

 

“Ash … Tu cosa ne pensi di tutto quello che sta succedendo?” Domandò Misty.
“Mi sembra una cosa … Entusiasmante.” Disse dopo qualche secondo. “E poi l’importante è restare insieme, no?”
Misty si morse il labbro inferiore, imbarazzata.
Come faceva a dire cose di quel genere, così? Come se niente fosse?
“Ash … Senti …”
“Mh?” Ash si voltò verso di lei, un sorriso ingenuo sulle labbra.
“Ecco ... Io volevo … Volevo dirti che … che io …”
“Misty, ma stai bene?” Domandò osservandola preoccupato. “Sei tutta rossa.”
La ragazza alzò gli occhi al cielo.
Ma perché doveva rendere le cose più difficili di quel che già non fossero?!
“Niente …” Sussurrò dopo un attimo di indecisione.
Ash la guardò stranito.
“Niente, davvero!” Esclamò cercando di convincerlo, e sorridendo forzatamente.
Ash scrollò le spalle, continuando, comunque, ad osservarla di sottecchi.
“Ehi ragazzi.”
“Preside Oak!” Esclamarono in coro Ash e Misty.
“Allora, come state?”
“Bene.” Rispose Ash, mentre Misty accennava un sorriso.
“Fra un’ora ripartiamo, va bene?”
I due annuirono contemporaneamente.
“Allora, ci vediamo alla macchina tra un’ora.” Disse tornando verso l’albergo.
“Bene. Siamo pronti?” Esclamò Ash, voltandosi verso di lei.
Misty annuì sorridendogli e seguendolo verso l’edificio.
“Misty …” La chiamò dopo qualche minuto Ash.
“Sì?”
“Posso?” Domandò prendendole, titubante, la mano.
Misty annuì, incerta.
“Grazie.” Sussurrò intrecciando le dita alle sue e sorridendo imbarazzato, prima di tornare a camminare, mano nella mano.

 

“Che tipo antipatico!” Sbottò Lucinda incrociando le braccia al petto.
Lucas sorrise divertito, cercando di calmarla.
“Insomma, volevo solo una fetta di torta al cioccolato! E quel … Quel tipo, ci ha buttati fuori!” Esclamò alzando le mani al cielo.
“Non starai esagerando?” Domandò Lucas osservando gli occhi azzurri di lei.
“N-no.” Rispose imbarazzandosi leggermente per lo sguardo del ragazzo.  “I tuoi occhi sono molto belli.” Disse immergendosi in quelli blu scuro di lui.
Lucas arrossì leggermente, sorridendole imbarazzato. “Grazie.”
Lucinda arrossì a sua volta, abbassando lo sguardo sul terreno. “Prego …” Sussurrò.
“Ehilà!” La voce di Kenny la destò dallo stato di trance in cui era caduta.
Lucas si girò di scatto verso il ragazzo.
Paul, accanto a lui, sbuffò annoiato.
“Cosa fate di bello?” Domandò avvicinandosi a Lucinda, e lanciando uno sguardo irritato a Lucas, che rispose con un’occhiata infastidita.
“Non stavi dormendo?” Domandò difatti lui, cercando di nascondere la nota di rabbia nella voce. “E anche lui.” Aggiunse indicando Paul, che si limitò ad ignorarlo.
“Sì, ma il Preside ha detto che fra un’ora partiamo. Quindi, ho ritenuto giusto venire ad avvisarvi.” Spiegò pacatamente, e sorridendo alla ragazza accanto a lui.
“Bene …” Sussurrò imbarazzata Lucinda. “Allora, dovremmo andare, no?” Sorrise prendendo le mani di Lucas e Kenny e lanciando un’occhiata a Paul, che infilandosi le mani in tasca li seguì in silenzio, senza smettere di osservare Lucinda.

 

“Drew?”
La voce di Vera lo fece sobbalzare.
“Vera!” Esclamò alzandosi di scatto dal  letto e andandole incontro. “Senti … Volevo chiederti scusa. Non avrei mai dovut …”
“Zitto, scemo!” Lo interruppe Vera sorridendogli allegramente, prima di allacciarli le braccia l collo e posare le labbra sulle sue.

 

“Che fine avevi fatto?” Domandò Lance sorridendole.
Sae sorrise divertita, sedendosi sulle sue gambe. “Mi sono trasformata in Cupido, per un giorno.” Spiegò allegramente.
Lance la guardò confuso. “Cioè?”
“Ho appena fatto sbocciare un nuovo amore!” Esclamò sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Tra …” La incitò Lance a continuare.
“Vera e Drew. Sono fatti l’uno per l’altra.”
“Dici?”
Sae annuì allegramente.
Lance la guardò sorridendo. “Sae …”
La ragazza si voltò verso di lui. “Mi hai chiamato con un tono un po’ troppo serio.” Gli fece notare la ragazza, con un sorriso incerto.
Lance annuì titubante,  passandole un braccio attorno alla vita. “Quel che sto per dirti … E’ importante.”
Sae lo guardò preoccupata.
“Ci conosciamo da anni e …”
“Aspetta.” Lo interruppe Sae posandoli un dito sulle labbra e incrociando gli occhi blu con i suoi.  “Anch’io ti devo dire una cosa …” Mormorò incerta. “Riguardo il nostro … Rapporto.”
Lance sgranò leggermente gli occhi. “Diciamolo insieme.” Propose sorridendo divertito.
Sae annuì. “Okay … Uno …”
“Due …”
“Tre.”
“Mi piaci.”
I due si guardarono stupiti, prima di arrossire, sorridere  dolcemente e abbassare lo sguardo a terra.
“Bene …” Mormorò Lance rialzando lo sguardo. “Perché adesso posso fare questo …” Sussurrò prendendole il volto tra le mani e posandole un bacio sulle labbra.
Sae sorrise contro le sue labbra, approfondendo il bacio, mentre lui la stringeva maggiormente a sé.
“Oh, ma allora siete qui! Stiamo per partire!” Annunciò il preside. “Oh … Ho interrotto qualcosa?” Domandò sorridendo divertito, vedendo i due allontanarsi di scatto l’uno dall’altro.
“Sì.” Rispose Lance guardandolo storto.
“Oh, avrete un sacco di tempo per queste cose.” Disse annuendo deciso. “Adesso però dobbiamo andare.”
Lance e Sae alzarono gli occhi al cielo.
“Forza, forza.” Li incitò il preside.
“Bene.” Sbuffarono in contemporanea, alzandosi e seguendo il preside fuori dall’edificio.
“Ah … I miei ragazzi stanno crescendo.” Mormorò il preside, osservando le mani intrecciate dei due ragazzi e lanciando uno sguardo a Drew e Vera abbracciati vicino la macchina.
“Forza ragazzi! Si và!”

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Hola, mie adoratissimissime lettrici! XD
Questa volta non vi ho fatto aspettare molto, vero? ^^
Caspita, ringrazio tanto i 21 che hanno inserito la storia tra le seguite, i 13  che l’hanno inserita nelle preferite e i 4 tra le ricordate. Siete gentilissimi. ^^ Se mi lasciaste anche le vostre impressioni, mi fareste davvero felice. A tal proposito, ci tengo a ringraziare le santissime persone che recensiscono ogni capitolo. Grazie, grazie, grazie. Siete tutte fantastiche, vi vorrei abbracciare! *.*
Ehm … Volevo anche dire che riguardo gli spasimanti di Lucinda, ho deciso che ormai anche Kenny è fuori. In poche parole rimangono solo Lucas e Paul. Spero non vi dispiaccia, e che la storia continui comunque a piacervi.
Ah! Dal prossimo capitolo, ci sarà anche una New Entry. In questo viene solo nominata. Non so se avete presente Lyra, (o Cetra, o Kotone) è la protagonista di HeartGold e SoulSilver, che appare nell’episodi 143. Il Pokémon che verrà descritto (molto alla buona) è Marill.
 Beeene, ora ho finito! A presto! ^^

fedina: Ciao, cara. ^^ Come sempre le  tue recensioni arrivano ad un orario assurdo (Per me). XD E luuuunghissime! Ma a me piacciono così! XD Rigurardo Misty… Spero che il capitolo ti piaccia,  l’ho scritto in pochissimo, pensando proprio a lei e ad Ash! Riguardo Oak e Delia … A me piacciono entrambi, e chissà che non esca fuori qualcosa da questa strana passione. XD Eheh, adesso anche Kenny è fuori, quindi Lucas ha ancora più possibilità!
Comunque, ribadisco che se non riesci a recensire ogni capitolo non è un problema … Anche se il fatto che li recuperi tutti, mi fa molto piacere!
Beeene, ora ti lascio a leggere, sperando che il capitolo ti piaccia. Un bacione, e a presto! ^^

FairyFlora: Che bello, sono contentissima che ti siano piaciuti! E’ vero Ash è molto tonto. XD Grazie per i complimenti, mi fa davvero tanto piacere che la storia ti piaccia così tanto! E spero che anche questo capitolo possa piacerti! Un bacio e a … Preeeestooo! XD

Fedesakura: Non ti devi scusare! U.U Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto! Eeeh, per Lucinda ancora sono un filino indecisa! Continuerò a rimuginare. XD Spero che il capitolo nuovo ti piaccia, a presto! ^^

mistyemily: Che bello, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto così tanto! Hai ragione, Ash e Misty dovrebbero darsi una mossa, ma alla fine ce la faranno anche loro! U.U Oh, tu abiti persino più vicina di me, io vivo in Puglia! XD Sono loooontanissimaaaaa! XD Insomma, grazie per i complimenti, spero che il capitolo ti piaccia! A prestissimo!

Hikarydream: No, no. Non ti devi scusare! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. XD       E spero ti piaccia anche questo. A presto! ^^

Hikary_a18: Eheh, si vede che li ami insieme. XD Il preside Oak arriva nei momenti meno opportuni. XD Per Ash e Misty … Don’t worry. XD Spero che il capitolo, ti piaccia. ^^ A presto!

Sara_Twilighters: Wow, sono contenta che ti siano piaciuti tutti quanti.  Come mai quei due ti stanno antipatici? XD Al Pokémon Day, a dire il vero, ci vado solo per accaparrarmi Arceus o Celebi. XD Li vooooglio! XD
Anche a me la domenica mattina mi urlano di darmi una mossa, mentre mi guardo tranquilla tranquilla le Tartarughe Ninja o i Pokémon. XD Spero che il capitolo ti piaccia. A presto! ^^

Kasumi97: Beh, Kenny una chance l’avrà … Ma, ecco, ho deciso che ormai non sarà lui ad avere la meglio sul cuore di Lucinda. Mi spiace, spero che comunque la storia continui a piacerti. XD
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero ti piaccia anche questo. ^^ A presto! ^^

_marghe 96 xD__: Ma non ti devi mica scusare! XD Comunque, sì, la contestshipping è la coppia Drew/Vera. Ti confido che anch’io tempo fa non avevo idea di come si chiamassero le coppie. XD Spero che questo capitolo possa piacerti! XD A presto! ^^

 

Capitolo 12

 

 

“Allora …” Cominciò il preside con fare saputo. “Vi stavate divertendo, vero?” Domandò voltandosi verso Sae e Lance, un sorriso divertito sulle labbra.
“Effettivamente, sì. Ci stavamo divertendo un sacco.” Rispose Sae lanciandogli un’occhiata scocciata.
“Vi ho chiesto scusa per avervi interrotti, no?”
“Non bastano le scuse.” Si aggiunse Lance con fare divertito.
“Cosa? Cosa?” S’intromise Ash. “Cos’è successo?”
“Ash!” Lo redarguì Misty.
“Come non detto …” Borbottò.
“Preside fra quanto arriviamo?” Domandò Lucinda sporgendosi leggermente. “Non mi sento molto bene …”
“Manca poco. Dobbiamo solo attraversare la città e siamo arrivati.” La rassicurò svoltando.
“Cosa ti senti?” Domandò Misty girandosi ad osservare l’amica, e notando il pallore del viso.
“Qualche fitta allo stomaco. Niente di grave.” Rispose sforzandosi di sorridere.
Misty la guardò preoccupata.
“Tranquilla, non è niente.”
“Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere!” Disse Kenny sporgendosi oltre il portabagagli e posandole una mano sulla testa.
“Okay …”

*******************************

“Nonno, ma questa non è …?” Gary guardò sbalordito la casa di fronte a lui.
“La pensione dei professori del club di allevamento. Esatto! Forza, Lance e Sae vi mostreranno le vostre stanze.”
“Ragazze, venite.” Le chiamò Sae facendo segno di seguirla, e aprendo la porta.
“Wow …” Mormorarono in coro guardandosi attorno.
“Dall’esterno non si direbbe, ma è molto bella.” Commentò Misty, osservando l’ampio salone.
“Le vostre camere sono al piano di sopra.”
“Sae … Ma come faremo a stare qui un mese, senza vestiti, pigiama e tutto il resto?” Domandò Vera, salendo le scale a due a due.
“Questo pomeriggio andremo a fare shopping.” Le informò aprendo una porta. “Lucinda, forse faresti meglio a stenderti.” Disse indicando il letto matrimoniale che troneggiava al centro della stanza.
Lei annuì entrando e chiudendosi la porta alle spalle. “Ci vediamo dopo.” Mormorò prima di buttarsi sul letto e chiudere gli occhi.
“Sae ma … Non abbiamo portato tanti soldi!” Protestò Misty, continuando a seguire la ragazza.
“Non dovete preoccuparvi per quelli.” Rispose Sae, continuando a camminare lungo il corridoio.
“Ma …”
“Non vi preoccupate.” Ripeté Sae.
Vera e Misty si guardarono titubanti prima di annuire incerte.
“I ragazzi dove staranno?” Domandò Vera dopo che Misty si sistemò nella propria camera.
“Al piano di sotto. Fortunatamente ci sono parecchie stanze.”
“Ehm … Ecco …”
Sae sorrise, intuendo la domanda che Vera voleva porle. “Ovviamente potete andare nelle loro stanze. Solo evitate di farvi scoprire dal preside, eh?”
Vera le sorrise grata. “Grazie.”
“ Io comincio a preparare il pranzo. Se vuoi puoi farti un bagno, poi ti vengo a chiamare fra un po’.”
“Sicura di non volere una mano?”
“No, no. Tranquilla. Pensa a rilassarti.” Disse salutandola con la mano e dirigendosi al piano di sotto.
“Sae, andiamo?” Domandò Lance, quando lei ebbe saltato anche l’ultimo gradino.
“Sì!” Esclamò avvicinandosi e prendendolo per mano. “Mi sono mancati tanto.” Continuò aumentando il passo, e trascinandosi dietro il ragazzo.
“Siamo tornati!” Gridò Lance quando arrivarono di fronte una piccola costruzione in legno.
Sae aprì lentamente la porta, lasciando entrare i fasci di luce nello spazio vuoto. Qualche secondo dopo si ritrovò sbalzata all’indietro, mentre il suo Chikorita le si strusciava contro. Sae rise divertita, prendendolo tra le braccia e alzandosi in piedi. Davanti a lei, Lance stava accarezzando il suo Dragonite.
“Allora …” Cominciò Sae alzando Chikorita per guardarlo negli occhi. “Sono arrivati gli altri Master, quindi fate i bravi, eh?”
I due annuirono contemporaneamente, prima di tornare a strusciarsi, felici, contro i proprio Master.
“Ah! La sapete la novità?” Fece Sae sorridendo e accarezzando con una mano Chikorita e con l’altra Dragonite. “Ci siamo messi insieme!” Esclamò indicando sé stessa e Lance. “Noooi … Siamo una coppia.” Sillabò.
Lui sorrise divertito. “Vuoi anche dar loro una dimostrazione?”
Sae sorrise a sua volta, vedendo le braccia aperte di Lance pronte ad accoglierla. Si alzò di scatto, avvicinandosi a lui.
Lance l’afferrò velocemente, poggiando la fronte contro la sua, prima di posarle un dolce bacio sulle labbra.

 

“Oh, Ash sei qui!”
“Preside?”
“Devi farmi un favore. Io e Gary siamo riusciti a trovare  questa medicina. E dovesti portarla a Lucinda, è in camera sua.”
Ash annuì, prendendo in mano la bottiglietta. “Non si sente ancora bene?”
Il preside scosse la testa. “Non è niente di grave, non ti preoccupare.”
Il ragazzo annuì nuovamente, prima di salire le scale, e bussare alla prima porta che si trovò davanti.  “Lucinda, posso?”
Quando un flebile ‘sì’ lo raggiunse, entrò nella stanza. “Che stai facendo?” Domandò osservando la ragazza appoggiata con i gomiti alla ringhiera del balcone.
“Ho pensato che un po’ d’aria fresca mi avrebbe fatto bene.” Rispose facendo vagare lo sguardo sull’ambiente circostante.
“Il preside Oak  mi ha chiesto di darti questa.” Disse mostrandole la bottiglietta.
“Ah, gra …”
Non riuscì a concludere la frase, che inciampò nel piccolo gradino che delimitava l’area del balcone, finendo addosso ad Ash, e facendo cadere entrambi sul letto, l’una sull’altro.
“Lucinda, ti senti me … Ch-che cosa state facendo?”
“Beh … ecco … non è come sembra.”
Ash si maledì mentalmente per non essere riuscito a dire qualcosa di più intelligente.
“Misty non fraintendete!”
La voce di Lucinda le arrivò ovattata, mentre grosse lacrime cominciavano ad offuscarle gli occhi. Prima che potessero dire altro, scappò fuori dalla camera, correndo più veloce che poteva.
“Misty …!”
Ash si alzò di scatto, uscendo dalla camera e correndole dietro. “Aspetta!” Urlò con il fiatone. “Misty! Ti prego, fermati un secondo!”
La ragazza si bloccò, asciugandosi le lacrime con la manica ma rimanendo voltata verso il prato che aveva davanti.. “Cosa vuoi?!” Domandò cercando di  nascondere il tono ferito della voce.
“E’ stato un incidente, te lo giuro.” Cominciò Ash avvicinandosi a lei. “E ci siamo ritrovati in quella posizione.”
“Perché stai venendo a dirmi queste cose?” Sussurrò non riuscendo più a trattenere le lacrime. “Cosa ti importa?”
Ash rimase qualche secondo interdetto. “Come perché?” Sussurrò decidendo di prendere il coraggio a due mani. “Perché io ti …”
Amo.
Questo avrebbe voluto dire, ma all’ultimo secondo si bloccò.
“ … ti voglio bene … E mi piaci. Tanto.” Mormorò.
“ … Dillo di nuovo.” Disse in un sussurro.
Ash sorrise rasserenato. “Mi piaci, tanto.”
Misty sorrise, voltandosi verso di lui. “Anche tu …” Sussurrò, prima di gettarli le braccia al collo, mentre lui avvolgeva le sue attorno a lei.
Misty incrociò gli occhi scuri di Ash, alzandosi in punta di piedi, e sfiorando le labbra con le sue.
“Ragazzi! Allora state bene!”
I due si staccarono immediatamente, voltandosi in contemporanea verso la fonte della voce.
“Brock!” Esclamarono  all’unisono.

 

“Lucinda, posso entrare?”
La voce di Lucas la risvegliò dal torpore in cui era caduta. “Sì.”
“Come ti senti?” Domandò avvicinandosi a lei, e mettendole gentilmente la mano sulla fronte.
A quel contatto, Lucinda arrossì all’istante.
“Meno male, non hai la febbre.” Disse con un sorriso.
“G-Già …” Balbettò, abbassando gli occhi sulle sue scarpe.
Lucas si grattò imbarazzato una guancia, prima di posare la mano su quella abbandonata sul materasso di Lucinda. “Ecco … Lucinda, io ti vorrei dire che …”
“Lucinda!” L’urlo quasi disumano di Kenny li fece sobbalzare. “Dobbiamo scendere a pranzo.” Li informò, cercando di modulare il tono di voce.
Lucinda annuì. “Scusami …” Sussurrò scivolando via dalla presa del ragazzo ed uscendo dalla camera.
Lucas squadrò con rabbia il ragazzo davanti a lui, che lo ignorò completamente.
Con il cuore che le batteva furiosamente nel petto, Lucinda si impose di calmarsi. Scosse rabbiosamente la testa, cominciando a correre velocemente verso le scale. Quando si scontrò contro qualcuno, quasi perse l’equilibrio, se non fosse stato per due mani forti che la sorressero, evitandole una caduta giù per la tromba delle scale.
Quando alzò lo sguardo per vedere chi l’aveva aiutata, si stupì nell’ incrociare gli occhi neri di Paul.
“Dovresti stare più attenta.” Disse lui aiutandola a rimettersi in equilibrio. “Come ti senti?” Domandò poi con fare apparentemente disinteressato, cominciando a scendere le scale, le mani in tasca.
“M-meglio.” Rispose stupita. “Grazie.”
“Ragazzi, è pronto in tavola!” Gridò a quel punto il preside, affacciandosi da sotto e facendo cenno loro di sbrigarsi.
“A-arriviamo!” Urlò in risposta, cercando di nascondere il suo imbarazzo.
Paul la osservò superarlo velocemente, prima di dirigersi tranquillamente verso la sala da pranzo.

 

“Vera, è pronto!” La chiamò Sae, bussando alla porta.
“Ti stanno chiamando.” Le fece notare Drew alzandosi leggermente dal letto, dove comodamente steso, stava abbracciando la ragazza.
“Scendiamo subito!” Gridò, immaginandosi il sorriso compiaciuto della ragazza, alla parola ‘scendiamo’.
“Io preferire di no, in realtà.” Mormorò Drew nascondendo il volto sotto il cuscino.
Vera sorrise divertita, dandogli un pizzicotto sul braccio. “Dai, muoviti!”
“Fammi muovere tu.” Rispose lui riemergendo in superficie con un ghigno divertito sul volto.
Vera alzò gli occhi al cielo, prima di sorridere e afferrargli un braccio cercando di smuoverlo, e buttarlo giù dal letto.
Con un ultimo sforzo riuscì a farlo cadere sul pavimento, prima di continuare a trascinarlo verso la porta. “Dai Drew, pesi sai?” Gli fece notare la ragazza.
Drew non diede segno di averla ascoltata, continuando a sorridere divertito. “Cosa ottengo in cambio?”
Vera lo guardò confusa. “Come?”
“Se io mi alzo e comincio a camminare con le mie gambe, cosa ottengo in cambio?”
Vera alzò gli occhi al cielo, senza riuscire a mascherare il sorriso compiaciuto che le spuntò sulle labbra. “Un bacio.”
“Me lo prometti?”
Vera annuì, mollando il suo braccio e appoggiandosi alla porta.
“Allora, va bene.” Rispose Drew alzandosi e andandole incontro.
Vera sorrise, allacciandogli le braccia al collo, mentre lui premeva le labbra contro le sue.

***************************

“Ma Brock, che fine avevi fatto?” Domandò Ash una volta finito di pranzare.
“Ricordate la ragazza del bancone dei dorayaki?”
I due ragazzi annuirono.
“Beh, è una loro amica.” Disse indicando Sae e Lance, che sorrisero divertiti.
“Davvero?” Domandò stupito Ash, voltandosi verso di loro.
“Certo.” Rispose Sae, accoccolandosi meglio contro il petto di Lance. “Si chiama Lyra. Anche lei è una Master. Ha un Pokémon davvero carino.”
“E’ vero.” Affermò Brock. “E’ tondo, tutto azzurro con la pancia bianca, e due orecchie molto carine.” Disse Brock in trance. “Mi ha lasciato qui qualche ora fa, dovrebbe tornare tra un po’.”
“A proposito, dove sono i vostri Pokémon?” Domandò Vera.
“Già, siamo curiosi!” Esclamò Ash, drizzandosi a sedere.
“E le nostre uova?” Si aggiunse Lucinda.
“Calma, calma.” Disse a quel punto Sae.
“Li vedrete tra poco.” Li rassicurò Lance. “Il preside è andato a prenderli. E dovrebbe essere qui proprio …”
“Qualcuno mi può aiutare?”
“Adesso.” Concluse la frase Sae, non appena ebbe sentito la voce del preside.
“Voi rimanete qui.” Disse Lance.
“Torniamo subito.” Aggiunse Sae con un sorriso, prima che Lance le afferrasse la mano e si precipitasse fuori.



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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Buoooongiorno! ^^
Oddio, abbiamo superato le 100 recensioni! *.* Grazie a tutte. Grazie, grazie grazie, grazie, grazie! Siete tutte gentilissime, e sono davvero contenta di aver raggiunto questo “traguardo.” Un bacio enorme a tutte, grazie ancora!
Allora … In questo capitolo, faremo un  salto nel passato di Sae e Lance, nel frattempo che i nostri eroi riconoscano le loro uova. Quindi, si alterneranno le scene del passato dei due e le scene con i ragazzi alle prese con le uova. E’ più lungo del previsto, ma mi è piaciuto molto scriverlo, quindi spero piaccia anche a voi! A presto! ^^

fedina: Eh sì. Lo trovo piuttosto carino nell’anime. Grazie per i complimenti, e vorrei precisare, che io non li apprezzo solamente ma gli ADORO i tuoi papiri. XD Non ti preoccupare, Ash riuscirà a farle una dichiarazione decente!  Proprio … QUI! *.* Ahahah, povero Brock! XD Sono davvero contenta che ti siano piaciute quelle scene, piacciono molto anche a me. XD Lyra mi pare abbastanza simpatica, anche se anch’io non la conosco bene, ma ovviamente, spero di fartela piacere nella fic. ^^ Delia e Oak mi sembrano fatti un po’, l’uno per l’altra, spero di non essere l’unica a vederla così. XD Beeene, spero che anche questo capitolo ti piaccia. ^^ Un bacione! ^^

mistyemily: Ooh, davvero odi Lucinda? Come mai? XD Anch’io amo Dragonite, e poi è uno dei “segni” contraddistinguenti di Lance. U.U  Eh, sì. Ash avrà il suo amato Pikachu, ma dovrà penare un bel po’prima che il suo uovo si schiuda! XD Spero che il capitolo ti piaccia. A presto! ^^

Hikarydream: Bene, sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto. A dire il vero, quando mi manca l’ispirazione ci metto anch’io anni e anni. L’importante è non scoraggiarsi! XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti! ^^ A presto!

Misty_Pan96: Non preoccuparti! ^^ Eeh, con Lucinda sono ancora indecisa, però ne rimangono solo due, quindi mi dovrò decidere in fretta! XD Anch’io rischio di ammazzarmi a fare quelle maledette capriole, infatti di solito con alcune amiche ci nascondiamo in bagno per evitarle. XD Spero che la giornata di Lunedì sia andata bene! ^^ Ciau, a presto!

Sara_Twilighters: Sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto! E’ vero: Drew & Vera sono molto dolci. XD Li adoro anche io! Sì, sì Ash avrà sicuramente Pikachu, però ci sarà qualche piiiiccolo intoppo. XD Io spero sempre di svegliarmi presto! Voglio vedere le Tartarughe Ninja e i Pokémon, sperando che non mi stacchino l’antenna della Tv per farmi dare una mossa. XD Spero che il capitolo ti piaccia! A presto!

Hikary_a18: Eh, prima o poi ce la farà. Kenny non mi sta particolarmente simpatico, quindi mi sarei rovinata la voglia di scrivere se avessi dovuto unire quei due. Così ormai è andato. XD Ora a dire il vero sono ancora più indecisa, perché Paul e Lucas mi piacciono allo stesso modo. XD Ma uno dei due prevarrà. Ovviamente sono felicissima, che Sae e Lance piacciano. *.* XD Quindi, spero che il capitolo ti piaccia, e a presto! ^^

Ken Tennyson: Ciao! ^^ Oh, allora ti faccio gli auguri, anche in ritardo … Quindi … AUGURI! ^^ Figurati, non ti devi affatto scusare, anche se sono davvero felice che tu abbia recensito. Fa sempre piacere leggere le opinioni degli altri. E’ vero Paul è un po’ “cattivello” nell’anime, ma ha un fascino tutto suo. Comunque, per ora non ho ancora deciso. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

_marghe 96_ xD: Sono contenta che Drew e Vera ti siano piaciuti così tanto! *.* Anch’io adoro Pikachu, dev’essere morbidosissimo, vorrei abbracciarlo! XD Anche se, ti rivelo, che ci metterà un po’ per spuntare fuori. ^^ Riguardo il ragazzo di Lucinda non ho ancora deciso, ma prima o poi riuscirò a prendere una decisione! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!

Raimbow: Ahah, non ti devi preoccupare. Sono contenta che Sae e Lance ti piacciano! Anch’io adoro Drew. XD Già anche se Ash è tonto, la sua ingenuità mi fa tanta tenerezza, e alla fine non riesco a prendermela con lui, anche se a volte gli servirebbe una lavata di capo. XD Wow, l’idea di un triangolo non è male, ma se lo faccio, una mia amica (la prima a cui faccio leggere i  nuovi capitoli), mi strangola. XD Beh, spero che anche questo capitolo ti piaccia, a prestooo! ^^

 

Capitolo 13

 

 

“Allora, portatele in cantina. Mi raccomando.”
Sae sbuffò alla terza raccomandazione del preside. “Abbiamo capito …” Ripeté nuovamente  alzando gli occhi al cielo.
“Bene, allora … Ci vediamo tra una settimana. Niente gesti avventati, e prendetevi cura dei ragazzi.” Raccomandò il preside salendo  in macchina. “Lyra verrà a darvi una mano tra qualche giorno.”
“Non doveva venire oggi?” Domandò Sae stupita.
“C’è stato un piccolo problema con i suoi genitori.” Spiegò brevemente.
“Questo non è un piccolo problema.” Lo contraddisse la ragazza incrociando le braccia al petto. “E’ enorme. Come pensa di risolverlo?”
“Andrò da loro e ne parlerò. Vi terrò informati.” Li rassicurò. “Adesso però pensate alle uova.” Concluse mettendo in moto ed uscendo dal cancelletto.
Lance annuì, cominciando ad entrare in casa. “Ci stanno spiando …” Sussurrò dopo un po’, scendendo il primo scalino.
“Non riescono proprio ad aspettare, eh?”
“Anche tu non riuscivi ad aspettare.” Commentò ridendo Lance. “Hai cercato di entrare nella mia stanza dalla finestra.”
“Beh, non volevate farmelo vedere! Era ovvio che la mia curiosità fosse salita alle stelle!” Rise Sae, accedendo la luce e posando le uova che aveva tra le braccia sul tavolo di legno.
Lance le scoccò un’occhiata divertita. “Eri una cosetta minuscola. Non so come facevi ad avere tanta energia in corpo.”
“Non ero minuscola. Ero solo un po’ più bassa della media!” Sbuffò Sae mettendo su un broncio che Lance reputò adorabile.
Le si avvicinò di soppiatto mentre lei, disattenta, aveva cominciato a sistemare le sedie. Con una mossa veloce la intrappolò tra le sue braccia, prima di accarezzarle dolcemente il collo lasciato scoperto dalla maglia.
“Scemo …” Sussurrò lei completamente abbandonata. “Dobbiamo chiamare i ragazzi …” Mormorò per niente sicura di quel che diceva.
Lance le posò un dolce bacio sul collo, prima di risalire fino alle sue labbra e catturarle dolcemente.
Sae rispose immediatamente al bacio, passandogli una mano tra i capelli e intrecciando l’altra a quella di lui.
Sospirò tristemente quando in un attimo di lucidità si rese conto che non era né il luogo né il momento per lasciarsi andare così. Sorrise contro le sue labbra, prima di spingerlo gentilmente indietro. “Buono …” Gli sussurrò divertita. “Non ora.”
Lance acconsentì leggermente contrariato, prima di posarle un veloce bacio sulle labbra e annuire, con un sorriso divertito.
“Bene!” Esclamò Sae stirandosi la gonna a balze leggermente spiegazzata. “Di sicuro staranno appiccicati alla porta, quindi tanto vale farli entrare.” Disse salendo a due a due gli scalini, arrivando alla porta. L’aprì con un gesto secco, mentre dei confusi borbottii di dolore le arrivavano alle orecchie. Si sporse leggermente, immaginando già la scena che le si sarebbe presentata davanti, e notando con una nota d’orgoglio che aveva fatto bingo.
Davanti a lei, la maggior parte dei ragazzi era caduti l’uno sull’altro, e si dimenavano cercando di togliersi di dosso gli altri. Paul e Gary scampati alla caduta li guardavano, il primo scocciato e alquanto basito, l’altro decisamente divertito.
“Io ve l’avevo detto di non farlo.” Disse Gary soffocando una risata.
“Beh, ancora a terra state?” Domandò divertita Sae. “Non volevate vedere le vostre uova?”
Ash si alzò di scatto, buttando dall’altra parte Brock, che lo schiacciava, e aiutando Misty ad alzarsi. “Certo!” Esclamò con enfasi correndo insieme a Misty in cantina, seguiti immediatamente  da tutti gli altri.
“Oooh …” Esclamarono all’unisono osservando le uova disposte sul tavolo.
“Allora …” Cominciò Lance. “Dato che siete parecchi … Dovrete capire voi quale sia il vostro uovo.”
“Come?” Domandò Drew senza staccare gli occhi dalle uova.
Sae si strinse nelle spalle, avvicinandosi a Lance e poggiando la testa sulla sua spalla. “Dovete … Beh …”
“Dovete sentirlo.” Disse Lance, passando un braccio attorno alla vita di Sae. “Concentratevi e … Lo capirete.”
“E se non dovessimo riuscirci?” Domandò Lucas.
“Ci riuscirete.” Risposero in coro Lance e Sae.
Le ragazze si guardarono titubanti.
“Allora, noi andiamo.” Informò Lance.
Come risposta riecheggiò solo un mormorio confuso.
Sae salutò con la mano le ragazze, prima che Lance gliela prendesse e uscissero fuori dalla cantina.
“Com’erano emozionati …” Mormorò Sae con un sorriso. “Mi ricordano un po’ me agli inizi.”
Lance sorrise dolcemente ricordandosi del primo giorno in cui aveva conosciuto Sae.

 

“Lance!”
La voce del preside Oak lo fece sobbalzare. Si alzò di scatto dalla sedia correndo, emozionato, verso il portone.
L’avevano avvertito pochi giorni prima che il preside avrebbe portato una bambina, che sarebbe stata in grado di far schiudere l’uovo che avevano trovato assieme al suo. Gettò un’ultima occhiata al suo, posato sul letto della camera.
“Buongiorno.” Disse aprendo la porta, e trovandosi davanti il preside Oak.
“Ciao Lance.” Salutò lui sorridendogli gentilmente e scompigliandogli i capelli rossi. “Da adesso in poi avrai un’amica.” Disse con un sorriso.
Lance sussultò emozionato, guardando da una parte all’altra, cercando la bambina che in quel momento sarebbe dovuta essere vicino al preside. “Ehm … Dov’è?”
Il preside lo guardò sorpreso, prima di girarsi di scatto indietro. “Accidenti, mi è scappata di nuovo!”Disse sbattendosi una mano sulla fronte e guardandosi attorno. “Lance aiutami a cercarla.”
Il bambino annuì, correndo dalla parte opposta a quella del preside.
Dopo qualche minuto, notò una piccola figura che tentava di arrampicarsi sopra la grondaia.
“Ehi!” Urlò preoccupato Lance.
La bambina si voltò verso di lui, guardandolo per qualche secondo, prima di voltarsi nuovamente e continuare a salire sulla grondaia.
“N-no! Aspetta! E’ pericoloso!”
Sae alzò gli occhi al cielo, continuando ad arrampicarsi e riuscendo ad arrivare con un balzo sul balcone della camera. “Tadaan!” Gridò entusiasta voltandosi verso Lance che la osservava rapito.
“Oh! Eccoti, Sae!” Urlò il preside avvicinandosi a Lance. “Ma … Come ci sei arrivata lì?”
“Si … Si è arrampicata sulla grondaia.” Balbettò stupito Lance.
Il preside alzò gli occhi al cielo. “Ti avevo detto di non farlo più.” La sgridò assumendo un espressione contrariata.
“Ma io voglio vedere il mio uovo!” Urlò in risposta Sae sbattendo un piede per terra.
“Il tuo uovo può aspettare. Scendi subito.”
Sae sbuffò prima di acconsentire e saltare su un ramo di un albero, accanto a lei.
Lance sgranò gli occhi. “E’ … E’ pericoloso!” Protestò preoccupato. “La … L’aiuti!”
“Non ti preoccupare.” Lo rassicurò il preside seguendo tutti i movimenti della bambina, che intanto stava camminando con grande equilibrio sul ramo. “E’molto brava in queste cose.”
“Ma …”
“Tranquillo. Ce l’ha fatta, visto?” Disse indicando la bambina che era atterrata sull’erba verde.
“Eccomi.” Chiocciò Sae avvicinandosi ai due.
“Bene, allora facciamo le presentazioni.” Disse con un sorriso. “Sae, lui è Lance, ha 8 anni. Uno più di te. Su strongili la mano.”
Sae sorrise prima di pulirsi la mano sporca di terra sulla camicetta bianca, attirando lo sguardo esausto del preside e stringere quella di Lance. “Piacere.”
“Piacere mio.” Rispose Lance arrossendo appena.
Non l’aveva notato prima, essendo troppo preoccupato per la sua incolumità, ma Sae era davvero … Tanto carina.
I capelli castani erano raccolti in due codine alte, e la frangetta le ricadeva scomposta sugli occhi di un blu intenso. Le guance erano leggermente arrossate per l’imbarazzo, e le labbra rosse come ciliegie erano piegate all’insù, in un sorriso emozionato.
“Allora, d’ora in poi voi due vivrete insieme.” Cominciò il preside. “Quindi, mi raccomando diventate amici.”
I due bambini annuirono contemporaneamente. “Ti faccio vedere la casa.” Disse Lance offrendole la mano.
Sae gli sorrise, afferrandogliela, e lasciandosi trascinare felicemente via da lui.



“Come fai a sapere che quello è veramente il tuo?” Domandò Ash.
“Lo so.” Rispose semplicemente Gary prendendo in mano l’ultimo uovo della fila.
“E se sbagliassi?”
Gary sbuffò. “Ash … Non mi sto sbagliando.” Rispose sedendosi su una sedia, l’uovo tra le braccia.
Ash lo guardò stupito. Gary era stato il secondo a capire quale fosse il proprio uovo. E l’aveva capito in pochissimo tempo.
Perché lui non ci riusciva?
Misty, seduta accanto a Gary, coccolava con fare materno il suo uovo.
Non appena l’aveva visto aveva capito che fosse destinato a lei. Era lo stesso che i professori del Club avevano affidato a lei, Ash e Brock il primo giorno del Club.
“Ash … Smetti di domandare e concentrati.” Lo redarguì con un sorriso gentile.
Il ragazzo annuì, lanciando un’ultima occhiata alla sua ragazza, prima di tornare a concentrarsi.
Non l’avrebbe delusa. Per nulla al mondo.

 

“Lance!”
Lance aprì a fatica gli occhi, stiracchiandosi nel letto.
La porta si aprì di scatto e Lance osservò Sae guardarlo con un sorriso radioso, prima di fiondarsi sul letto, e infilarsi nelle coperte insieme a lui.
“Buon Compleanno!” Disse abbracciandolo con enfasi e schioccandogli un bacio sulla guancia.
Lance le sorrise stringendole le braccia attorno alla vita e attirandola a sé.
“Fra due minuti compi 10 anni!” Esclamò emozionata Sae.
Lance si voltò verso l’orologio sul comodino, notando che segnava le 23:58. Sbadigliò.
“Scusami … non volevo svegliarti … Però volevo farti gli auguri per prima. Mi spiace.” Mormorò.
Lance scosse la testa, posandole un bacio sul naso. “Mi ha fatto molto piacere.” Disse sinceramente, mentre un sorriso radioso illuminava il volto di entrambi.

 

Drew osservò Vera alzarsi sicura e avvicinarsi al tavolo.
La ragazza sospirò prima di tendere, tremante, le mani e afferrare l’uovo.
“Ci sei riuscita.” Commentò con un sorriso Drew.
Vera annuì, mentre un sorriso le si allargava sul volto. “Ce la puoi fare.” Disse andandosi a sedere accanto a Misty.
Drew annuì. “Forse un bacio potrebbe indurmi a concentrarmi meglio.” Disse con un ghigno divertito sulle labbra.
Vera alzò gli occhi al cielo, prima di sorridere divertita. “Prima capisci qual è il tuo uovo e poi riceverai il tuo agognato bacio.” Disse sicura, stringendo a sé l’uovo.
Drew sbuffò divertito, ricominciando a concentrarsi.

 

“Lance! Lance!”
“Cosa succede? Stai bene?” Domandò il ragazzo con il respiro affannato a causa della corsa.
“Guarda, guarda!” Urlò emozionata Sae. “Si sta schiudendo! Il mio uovo si sta schiudendo!”
Lance guardò stupito l’uovo davanti a lui, prima di sorriderle e sedersi accanto a lei.

 

“Manchiamo solo noi, eh?” Mormorò Lucinda, osservando Drew, Ash, Brock e Kenny accanto a lei.
Paul e Lucas si erano alzati qualche minuto prima. Si erano diretti con sicurezza verso il proprio uovo. Paul l’aveva afferrato senza dire una parola, al contrario di Lucas che si voltò verso di lei, sorridendole incoraggiante. Si avvicinò a lei, piegandosi alla sua altezza.
“Chiudi gli occhi e concentrati.” Le sussurrò all’orecchio, spostandole una ciocca di capelli.
Lucinda arrossì di botto, prima di annuire e mormorare un grazie imbarazzato.

 

“Maledizione …” Sussurrò Lance steso sul letto, mentre fissava insistentemente il soffitto.
Non riusciva più a non pensare a lei.
Vivevano insieme, da soli, da 9 anni.
Era normale che i suoi sentimenti di affetto verso di lei, fossero cambiati da affetto fraterno ad amore?

 

“Finalmente!” Esclamarono in coro Misty e Vera osservando i loro ragazzi alzarsi soddisfatti ed afferrare le proprie uova.
Lucas si alzò velocemente, avvicinandosi a Lucinda che lo guardava soddisfatta, e abbracciandola di slancio.
La ragazza si bloccò di colpo, mentre il suo cuore perdeva un battito.
“Scusa.” Mormorò lui notando che si era irrigidita.
“Figurati …” Sussurrò lei sgusciando via dal suo abbraccio e sedendosi tra Paul e Misty, che sorridendo stava abbracciando Ash.
“Pensavo ci avresti impiegato più tempo.” Commentò Paul, voltandosi ad osservarla.
Lucinda gli scoccò un’occhiata infastidita. “E perché mai?”
Paul scrollò le spalle. “Complimenti, comunque.”
La ragazza lo guardò stupita, cercando di incrociare i suoi occhi, praticamente incollati al suo uovo.
Lucinda sospirò stancamente, prima di incrociare le gambe e aspettare che Brock e Kenny riuscissero nel loro intento.

*****************************************

“Avranno finito?”
“Non ancora, credo.” Disse Lance, giocando con i capelli di Sae.
La ragazza mugugnò di piacere quando la mano che giocherellava con i suoi capelli si spostò sul suo collo, lasciando leggere scie sulla pelle.
“No, scemo! Lì mi fai il solletico.” Strillò qualche minuto dopo, scoppiando a ridere.
Lance la seguì a ruota, abbracciandola stretta a sé.
“Ehi! Smettetela di fare i piccioncini!” Urlò Ash correndo verso di loro, l’uovo tra le braccia. “Abbiamo finito, tutti quanti!”
Sae e Lance sbuffarono contemporaneamente. “Arriviamo.” Risposero in coro.
Ash annuì, tornando indietro.
“Andiamo …” Sussurrò Sae, posandogli un bacio sul collo e alzandosi.
Lance sorrise alzandosi velocemente e raggiungendola, prima di imprigionarla tra le sue braccia e baciarla con impeto.

*********************************************+

“Ash, sei stato bravissimo!” Si congratulò Misty vedendolo tornare.
“Eheh … Grazie.” Rispose grattandosi imbarazzato il naso.
Misty sorrise osservando il rossore inondargli le guance. “Sai stavo pensando … Che Brock ci ha interrotti …”
“Eh?”
La ragazza sbuffò, alzando gli occhi al cielo. “Tonto.” Proferì alzandosi e cingendogli il collo con le braccia. “Sto parlando … Di … Questo.” Mormorò posando le labbra sulle sue.
Ash recepì immediatamente il messaggio, rispondendo emozionato al bacio.
Quando si staccarono, entrambi rossi e con il fiatone, sorrisero contemporaneamente, Ash appoggiò la sua fronte contro quella di Misty, facendole nascere un grosso sorriso su quelle labbra che lui aveva, finalmente, baciato.
“Diglielo, diglielo, diglielo!” Urlò la vocina nella sua testa.
Ash deglutì a fatica, prima di prendere fiato e incrociare i suoi occhi con quelli azzurri di lei.
“Ti amo.”

 

“Ehi, ehi! Dove scappi?” Domandò Drew afferrando Vera da dietro e stringendola a sé.
La ragazza inarcò un sopracciglio. “Da Sae e Lance. Ci vogliono vedere in salotto. Non hai ascoltato?”
Drew scosse sconsolato la testa. “Non ti sembra di star dimenticando qualcosa?”
Vera ridacchiò. “No.” Mentì.
Il ragazzò s’imbronciò, tirandole piano una ciocca di capelli. “Il mio bacio.” Disse alzando gli occhi al cielo. “Il mio bacio.” Ripeté un attimo dopo.
“Va bene.” Acconsentì Vera voltandosi verso di lui, e stampandogli un bacio sulla guancia, vicino alle labbra.
“Ehi!” Protestò Drew.
“Non abbiamo mai specificato che tipo di bacio volevi.” Disse Vera sorridendo con aria furba. “Quindi, muoviamoci.” Concluse prendendogli la mano e incamminandosi verso il salotto.

 

“Paul.”
Il ragazzo si voltò verso la fonte della voce, alzando un sopracciglio sorpreso vedendo di chi si trattava.
“Sae e Lance ci vogliono in salotto.” Lo informò Lucinda.
Paul annuì, alzandosi e cominciando ad incamminarsi.
Lucinda lo guardò allontanarsi. Se lo stava immaginando, o Paul si comportava diversamente quando c’era lei? Insomma, era l’unica a cui non rispondeva sgarbatamente, quando si degnava di risponderle.
“Beh, non vieni?” Domandò a quel punto il ragazzo, voltandosi verso di lei e notando che lo stava osservando. “Che c’è?” Sbuffò leggermente a disagio.
“Nulla.” Sorrise lei, avvicinandosi e superandolo. “Beh, non vieni?” Domandò a sua volta divertita, prima di sparire dietro un angolo.

 

“Allora … Vorremmo complimentarci con voi.” Cominciò Sae sorridendo ai ragazzi davanti a lei, che le risposero con un sorriso orgoglioso stampato in faccia.
“Adesso viene la parte difficile.” Proseguì Lance, indicando le uova, che ognuno stringeva a sé. “Dovete riuscire a farle schiudere.” Spiegò con un mezzo sorriso.
“Dovete prendervi cura di loro.” Continuò Sae. “Praticamente dovrete fare quello che avreste fatto al corso d’allevamento.”
“In quanto tempo si schiuderanno?” Domandò Gary osservando il suo uovo.
“Dipende da voi.” Rispose Lance.
“Quindi, non lasciateli mai soli, e portateli sempre con voi.” Concluse Sae, incrociando le braccia sotto il seno.
“Dobbiamo portarli con noi, anche questo pomeriggio?” Domandò Lucinda.
Sae annuì. “E a proposito di questo … Fra un’ora andremo al centro commerciale. Quindi, se dovete fare qualcosa, fatela in fretta.” Disse sorridendo, prima di uscire dalla stanza assieme a Lance.
“Spero che facciano in fretta.” Sussurrò il ragazzo intrecciando le dita a quelle di lei.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Salve. Non so se avete notato, ma ho alzato il rating a giallo. Non si sa mai. XD
Ammetto, di essermi divertita un sacco a scrivere questo capitolo, l’amica a cui faccio leggere prima il capitolo ha riso per tutta la prima parte del capitolo. XD Le piace un mondo Sae e quindi  … XD
Va bene … Allora finalmente Ash le ha spiattellato in faccia quel “Ti amo!”, era ora, no? Ma Misty ...?
Beeene, ora vi lascio. ^^

Fedesakura: Come già detto, sono davvero dispiaciuta per non aver risposto alla recensione dello scorso capitolo, ma non l’avevo proprio vista, quindi ti prego di scusarmi. ^^ Ash finalmente ce l’ha fatta!  Beh, Paul è effettivamente un pochino imbarazzato. XD Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto. ^^ Rinnovo le mie scuse, e ti ringrazio per i complimenti.  A presto! ^^

FairyFlora: Sono felice che i capitoli ti siano piaciuti!  E oddio … Davvero ti piace così tanto Sae? Sono davvero felice, felice, felice. XD Le scenette tra Drew e Vera mi divertono sempre. Mi piace un sacco scriverle. XD Grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo ti piaccia! XD A presto!

mistyemily: Grazie, e tu sei gentilissima! Ahah, hai ragione quei due sono dei gran timidoni. XD Beh, ognuno ha i suoi gusti! XD Io Lucinda non la amo né la odio. Mi è neutrale. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

Hikarydream: Grazie mille, sono felice che la storia ti piaccia. ^^ Spero di non averci messo troppo. ^^ A presto!

Sara_Twilighters: Sono contenta che Sae e Lance ti piacciano. XD Comunque, non ti sei persa molto nello scorso episodio, se non sbaglio c’erano solo Ritchie e Sparkly. ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

_marhe 96 xD_: Sono felice che le coppie ti siano piaciute. ^^ Sì, sì Pikachu è tanto carino. XD Spero che anche questo capitolo ti piaccia. A presto! ^^

mini ichigo fine: Oh, davvero è la prima? Non ti devi scusare, anzi sono felice che sia la prima che tu abbia letto, mi fa sentire euforica. XD   Sono davvero contenta che la storia ti piaccia tanto! Un bacio, a presto! ^^

Hikary_a18: Già finalmente Ash si è dato una mossa. XD Eheh, Lucas mi piace sempre di più, devo ammetterlo. Le uova si schiuderanno un po’ alla volta. Riguardo il Pokémon di Lucas sono un po’ indecisa, ma mi atterrò a quel che ho visto all’opening del movie dei Pokémon. XD Comunque, spero che il capitolo ti piaccia! ^^ A presto! ^^

 

Capitolo 14

 

 

 

“Allora!” Esordì Sae sistemandosi davanti alla porta. “Avete preso le vostre uova?”
Le ragazze annuirono contemporaneamente, mostrando gli zaini rigonfi.
“Bene! Allora, andiamo a fare compere!” Esclamò ridendo, mentre le ragazze la seguivano con un sorriso divertito sulle labbra.
“Ehm … Come ci arriviamo a Kyoto?” Domandò Lucinda. “Siamo piuttosto lontani.” Commentò osservandosi attorno.
“In macchina.” Rispose Sae indicando una cabriolet nera parcheggiata poco più avanti.
“Ma … Sae, tu non hai diciotto anni.” Disse Vera titubante.
Lei sorrise, tirandosi dietro l’orecchio una ciocca di capelli. “Beh, ho un documento falso.” Disse estraendo la sua patente.
Le ragazze si avvicinarono osservando l’età che compariva scritta sulla patente.
“Ma …”
“Anche Lance ce l’ha.” Aggiunse cercando di discolparsi. “E’ normale per noi.” Spiegò sperando di tranquillizzarle. “So guidare benissimo, davvero!” Le rassicurò alla fine.
“Ecco …” Tentennò Misty.
“Beh …” Mormorò titubante Vera.
Sae alzò gli occhi al cielo. “Bene, vi sentireste più al sicuro se a guidare fosse Lance?” Domandò con un sospiro, immaginando già la risposta.
“Sì!” Esclamarono all’unisono.
Sae sbuffò. “Bene …” Mormorò dirigendosi in casa. “Vado a chiamarlo.”
Ma perché nessuno si fidava della sua guida?
“Ah, Sae!” La chiamò Misty, prima che entrasse in casa. “Ecco, potrebbero … potrebbero venire anche i ragazzi?”
Quando ore prima Ash le aveva detto di amarla, era rimasta in silenzio. Non era riuscita a spiccicare parola. Magari … Se fossero rimasti soli, avrebbe preso il coraggio a due mani, e sarebbe riuscita a rispondergli adeguatamente.
“Non ci entriamo tutti lì dentro.” Ribatté Sae. “Facciamo così …” Disse vedendo l’espressione dispiaciuta delle ragazze. “Giocatevela, chi vince può decidere chi portarsi. Io intanto vado a chiamare Lance.” Concluse entrando in casa, con un sorriso divertito sulle labbra alla vista delle ragazze che si preparavano a battersi a sasso carta e forbici.
“Lance!” Urlò bussando alla sua camera. Non ricevendo risposta, abbassò lentamente la maniglia, sbirciando dentro.
Dragonite dormicchiava sul letto, occupandone la maggior parte dello spazio. “Lance?” Riprovò entrando nella stanza.
Quando la porta che conduceva al bagno si aprì, Sae dovette voltarsi di scatto, mentre il suo imbarazzo saliva alle stelle.
“Sae!” Esclamò stupito.
Lei non rispose, mettendosi una mano davanti agli occhi. “Oddio ...” Mormorò.
Lance scoppiò in una fragorosa risata.
“Non ridere scemo!” Gridò Sae al limite dell’imbarazzo.
S’irrigidì ulteriormente quando sentì le sue braccia che la stringevano contro di lui. “Mica ti starai vergognando …” Ridacchiò lui lasciandole un delicato bacio sul collo.
“Lance … Sei mezzo nudo e completamente bagnato, certo che mi sto vergognando!” Rispose con uno strillo quasi isterico. “Inoltre le ragazze vogliono che sia tu a portarci al centro commerciale,  perché non si fidano della mia guida, quindi ti prego, vuoi metterti qualcosa addosso?”
Le risate di Lance non diminuirono nemmeno quando finalmente la lasciò libera, cominciando a vestirsi. “Abbiamo fatto il bagno insieme un sacco di volte.” Ribatté tranquillamente  lui.
Sae riprese a respirare normalmente, mentre sentiva i vestiti frusciare. “Certo, quando avevamo dieci anni.”
“Fatto.” La informò Lance qualche minuto più tardi, nella voce ancora una nota divertita.
“Davvero?” Mormorò Sae, continuando a rimanere ostinatamente girata verso la porta, e trovando d’un tratto molto interessanti le venature del legno della porta.
“Davvero.” Le assicurò Lance ridacchiando.
Sae si girò molto lentamente, gli occhi ancora socchiusi. Focalizzò la sua attenzione sui jeans, che fortunatamente aveva indossato, prima di salire, e sbirciare su per il petto.
“Okay …” Sospirò sollevata. “Stai bene così.” Disse poco dopo osservandolo meglio. I primi due bottoni della camicia erano aperti e i capelli ancora leggermente bagnati.
Lui sorrise divertito. “Anche tu.” Disse osservando la gonna a balze che le lasciavano scoperte le lunghe gambe e la maglietta blu a maniche corte.
“Non fare il ruffiano …” Borbottò tirandogli un pugno sul braccio. “Andiamo.” Concluse tirandoselo dietro.
Quando arrivarono fuori, notarono Vera e Lucinda sedute con un espressione infastidita, mentre Misty cercava di nascondere un sorriso compiaciuto, osservando Ash che la invitava a sedersi su di lui.
“Complimenti Misty, hai vinto.” Si congratulò Sae osservando i due ragazzi abbassare gli occhi imbarazzati. “Bene, ecco qui Lance, visto che non vi fidate della mia guida.” Disse dopo qualche secondo, indicando Lance accanto a lei, che le chiedeva le chiavi.
Lucinda e Vera si scambiarono un’occhiata sollevate. “Grazie.” Dissero in coro, suscitando un sospiro sconfitto da parte di Sae.

*******************************************************

“Voilà.” Esordì Sae scendendo dalla macchina, e indicando un enorme edificio di dodici piani.
Le ragazze lo guardarono sorprese.  “Wow …” Mormorarono in coro.
“Allora, aspettate qui un momento.” Disse Sae dirigendosi verso un bancomat.
“Quanto vuoi prendere?” Domandò Lance appoggiandosi al muro affianco a lei.
Sae scrollò le spalle. “220000 Yen?” Domandò più a sé stessa che a Lance, che alzò un sopracciglio stupito. (Sono circa 2000 euro. NdA)
“Così tanto? A testa?”
“Beh, devono comprarsi vestiti per un mese.” Spiegò noncurante. “E poi toccherà agli altri ragazzi.”
Lance sospirò accondiscendente.
“Tocca a te.” Disse Sae spostandosi leggermente per permettergli di immettere il suo codice.
“Ehi! Cosa state facendo?” Domandò Ash avvicinandosi ai due ragazzi.
“I soldi.” Spiegò semplicemente.
“Volete … Prestarci tutti quei soldi?” Domandò Misty guardando allibita le banconote che avevano tra le mani che uscivano dalla fessura del bancomat.
“Eh? No!” Rispose prontamente Sae, suscitando un sospiro di sollievo da parte delle ragazze. “Sono regalati.” Aggiunse un attimo dopo.
“Non possiamo accettarli!” Esclamò immediatamente Vera.
“Niente storie.” Disse Lance alzando gli occhi al cielo.
“No, non se ne parla.” Intervenne Misty un secondo più tardi.
Sae sbuffò annoiata. “Beh, noi entriamo.” Disse prendendo per mano Lance e scappando dentro il centro commerciale. “Usateli con saggezza!”
“Sae, aspetta!” Urlò Lucinda.
“Ci vediamo tra tre ore all’entrata. Ciao!” Gridò in risposta, sparendo insieme al suo ragazzo dentro un ascensore.

 

“Ci ha fregati.” Borbottò Vera.
“Ehm … Ragazze, noi andiamo a dare un’occhiata in giro.” Disse Misty, mentre Ash le prendeva la mano.
“Ma … Misty aspetta …” Lucinda non riuscì a concludere la frase, che entrambi le avevano salutate con la mano e si erano diretti a passo spedito verso un ascensore.
“Abbandonate …” Mormorarono in coro, quando rimasero sole.
“Beh, abbiamo un sacco di soldi, andiamo a provarci qualcosa?” Propose Lucinda, dopo essersi ripresa.
Vera annuì sconfortata seguendo l’amica, nel primo negozio di vestiti che trovarono.

 

“Entriamo lì?” Domandò Ash indicando un negozio di peluche.
Misty lo guardò sorpresa. “Okay …” Rispose titubante. “Cerchi qualcosa in particolare?” Domandò osservando il suo ragazzo aggirarsi per gli scaffali.
Ash annuì, concentrandosi su una mensola in particolare.
“Ash, ma cosa …?”
“Aspetta.” La interruppe lui. “Mi puoi fare un favore?” Domandò osservando gli occhi azzurri della ragazza.
Misty annuì automaticamente.
“Okay …” Fece prendendo un grosso respiro. “Allora, dovresti metterti lì …” Disse indicando un angolo del negozio. “E tenere gli occhi chiusi, per piacere.” Concluse.
Misty alzò un sopracciglio, leggermente infastidita da quella richiesta. “Perché?” Domandò incrociando le braccia al petto.
“Ti prego Misty!” La supplicò lui.
La ragazza sospirò. “Va bene …” Acconsentì, dirigendosi verso il punto indicato da Ash.
Il ragazzo sorrise sollevato, quando finalmente, dopo un’ultima occhiata perplessa, ed alquanto minacciosa, Misty si decise a chiudere gli occhi.
“Scusi.” Disse voltandosi verso la commessa. “Potrebbe prendermi … ehm, quel pupazzo lassù?” Domandò indicando l’animale di pezza sull’ultimo scaffale.

Misty sbuffò per la quinta volta consecutiva.
Finalmente aveva deciso di rispondere a quel “Ti amo” e il suo ragazzo che cosa faceva?
La mollava in un angolo, da sola, con gli occhi chiusi, come una povera idiota.
Oh, ma gliela avrebbe fatta pagare. Appena fosse tornato gli avrebbe assestato un bel pugno nello stomaco.
“Puoi aprire gli occhi, adesso.”
La voce di Ash la fece sobbalzare, e aprì di scatto gli occhi, pronta a fare ciò che aveva pensato solo un attimo prima.
Si bloccò di colpo, vedendo ciò che il ragazzo reggeva, a stento, tra le braccia.
Un orso di peluche, grande tre volte lui, che abbraccia con le zampe un cuore grande quanto il suo stomaco, con su scritto “I love you.”
“Ecco …” Cominciò lui, notando l’assenza di un qualche tipo di reazione da parte di lei. “Non voglio forzarti, in alcun modo. Ma …”
“Ash …”
“No. Aspetta!” La bloccò lui. “Se mi interrompi adesso, finirò per non riuscire a dirti quel che vorrei dirti.”
Misty lo guardò sorpresa. Quasi non sembrava lui. Era maturato tutto ad un tratto?
“Siamo stati amici sin da piccoli, e alla fine avevo cominciato a considerarti come una specie di sorella tiranna.”
Misty alzò un sopracciglio, guardandolo di sbiego.
“Beh, ti ricordi quando sei uscita la prima volta con Tracey?” Domandò passandosi una mano imbarazzato tra i capelli. “Ecco, in quel momento ho capito di non averti mai considerato veramente come una sorella. Non mi era ancora tutto chiaro, ma adesso lo è.”
Misty con un cenno della mano, lo invitò a proseguire, mentre il cuore le accelerava.
“Quello che voglio dire è che … Io ti amo.” Disse tutto d’un fiato. “Ma … Magari se tu non sei pronta … E beh a dire il vero, anche io non lo sono molto,” Ammise sorridendo nervosamente, senza staccare i suoi occhi da quelli azzurri di lei. “Però volevo che tu sapessi … I sentimenti che provo per te. E nel caso … Tu non … Beh, hai capito.” Concluse porgendole l’orsacchiotto alla ragazza.
“Oddio …” Sussurrò Misty prendendo tra le braccia l’orsacchiotto.
“Probabilmente ti avrò sconvolta ma …”
Misty si passo una mano tra i capelli. “Sì. Mi hai sconvolta.” Disse con un sospiro, prima di sorridergli. “Ma sono le parole più carine che ti siano mai uscite fuori.” Disse posando lentamente il peluche a terra. “E sinceramente, ti stai preoccupando per una stupidaggine. Se mi avessi dato il tempo di parlare, avrei potuto dirti, che ti amo anch’io.”
Ash sgranò gli occhi. “Tu …”
“Vuoi stare zitto un momento e baciarmi, per piacere?” Sbuffò lei alzando gli occhi al cielo.
“Tutto quello che vuoi.” Rise lui passandole le braccia attorno al bacino, e appropriandosi delle labbra rosee di lei.

 

“Che te ne pare?” Domandò Lucinda uscendo fuori dal camerino di prova, ed esibendosi in una mezza giravolta.
“Bella.” Commentò Vera con un sorriso. “Prova questo.” Disse passandole un vestitino blu mare.
“E’ strano.” Disse dopo un po’ Lucinda cominciando a cambiarsi.
“Cosa?”
“Ritrovarci qui, così.”
Vera sorrise osservando distrattamente le magliette tra le mani. “Come persone normali?” Domandò spostando lo sguardo sul suo zainetto, da dove si vedeva una parte dell’uovo.
“Già. E’ bello.” Rispose uscendo nuovamente facendo svolazzare le gonna del vestito. “Adesso tocca a te. Prova questo.” Disse passandole un paio di pantaloncini e una maglietta bianca.
“Facciamolo di nuovo.” Propose Vera entrando nel camerino.
Lucinda annuì contenta. “Certo.”

 

“Un milk-shake maxi.” Disse Sae sporgendosi sul bancone.
“Come lo vuole?”
“Uhm …” Sae si girò verso Lance. “Al cioccolato.”
“Arriva subito.” Disse cortesemente la signorina.
“Sicura di riuscire a berlo tutto quanto?” Domandò Lance guardando l’enorme bicchiere che cominciava lentamente a riempirsi.
“Certo! E non appena l’avrò finito, dovrai pagare pegno.”
“Lo pagherei volentieri anche adesso.” Rispose lui sorridendo.
Sae alzò, divertita gli occhi al cielo. “Lo pagherai dopo.”
“Ecco a lei.”
Sae guardò stupita l’enorme bicchiere davanti a lei. “Ehm …”
“Qualcosa non và?” Domandò Lance sporgendosi verso di lei, e cercando di trattenere le risate.
Sae sbuffò. “Potrebbe darmi due cannucce per favore?” Domandò mentre Lance rideva sommessamente.
“Hai perso. Hai perso senza neanche cominciare.” Commentò Lance mentre si sedevano ad un tavolino isolato.
“L’ho fatto apposta.” Replicò Sae cominciando a bere dal bicchiere.
“E’ un peccato. Adesso non potrò pagare pegno.”  
Sae scrollò le spalle, posando il bicchiere sul tavolo. “Non assaggi?”
Lance annuì,  sorridendo divertito ed avvicinandosi a lei. Lentamente posò le sue labbra su quelle sporche di cioccolato di lei, prima di allontanarsi leggermente e sorridere dell’espressione stupita di lei.
“E’ buono.”
Sae ridacchiò, passandogli un braccio attorno al collo. “Allora potresti assaggiarlo di nuovo, no?”

 

“Comunque quell’orso è bellissimo.” Lo informò Misty.
“Ho gusto, io.” Rispose Ash sollevando il pupazzo da terra e caricandoselo sulle spalle.
“Allora non ti dispiacerà aiutarmi a scegliere qualche vestito carino, vero?” Domandò Misty trascinandolo verso il negozio davanti a loro.
“Oh … no …”

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Hola.
Volevo ringraziare Turkina, Techno4ever e magica rein, che hanno commentato il primo capitolo. Scusatemi, ma me ne sono accorta solo ora dato che erano state lasciate al primo capitolo. ^^ Sono contenta che la storia vi piaccia, e spero possa continuare a piacervi. ^^
Scusate la lunga attesa, spero che il capitolo vi soddisfi!  A presto! ^^

Fedesakura: Eheh, grazie. Questa volta ho cercato di risponderti per prima, altrimenti chissà la mia testaccia bacata che avrebbe potuto fare! XD Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e spero che ti piaccia anche questo!  ^^ Ciaoo!

GiOgGy StYlE 97: Il piacere è tutto mio! Come sempre, sono tanto felice di vedere che qualcuno di nuovo apprezza la storia, e soprattutto di sapere che Sae ti piaccia! XD Paul è uno dei candidati rimasti, ma purtroppo, Kenny è fuori. ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

Misty_Pan96: Holà, cara. ^^ Non ti devi preoccupare se salti un capitolo. Don’t worry, XD  Ahah, alle medie la mia classe si beccò un rapporto perché i ragazzi lanciavano panini per tutta la classe. XD *Sventola una bandierina* Fatti forza, gli esami non sono così terribili! Oddio, quanti complimenti! Il mio ego sta salendo alle stelle. XD Sono contenta che i capitoli ti siano piaciuti, e come ho già detto, io adoro i “papiri”. In effetti, anch’io non amo lo shopping, però con una barca di soldi … Beh, probabilmente mi comprerei “qualche cosuccia”. XD Beeene, spero che il  capitolo ti sia piaciuto! E spero ti piaccia anche questo! ^^ A prestooo!

Hikarydream: Figurati, non ti devi assolutamente scusare! ^^ Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e spero ti piaccia anche questo! ^^ A presto! ^^

Raimbow: Oh, chissà se le tue idee corrispondono. XD Ahah, anche se mi piace sempre più Lucas, Paul ha quel non so che cosa che mi attrae un casino … Quindi, chissà. XD Spero che il capitolo ti piaccia! ^^ A prestooo!

fedina: Ciao cara. ^^ Allooora … Per quel che intendeva dire Lance, dovrai aspettare ancora un po’. XD Oooh, sono contenta che Ash ti sia piaciuto! Mi sono messa d’impegno, visto? XD Oh, io non aspetto altro che il capitolo del Festival, che in realtà si terrà a … Nooo, non posso dirlo! XD Già, per ora è tutto tranquillo, ma i “casotti” non mancheranno. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. A prestissimo, spero! ^^

mini ichigo fine: Grazie, sono felice che ti sia piaciuto. Per Lucinda e Paul non ho ancora scelto, mi dispiace averti fatto aspettare molto, ma spero che questo capitolo ti piaccia, a presto! ^^

FairyFlora: Anche a me Misty piace molto. ^^ E sono davvero felice che nella storia ti piaccia tanto. ^^ Eheh, Ash è il solito tonto, ma alla fine ce l’ha fatta. Grazie, e spero che il capitolo ti piaccia! ^^

AkeiraChan: Ciao anche a te! Grazie per i complimenti, sono davvero contenta che la storia ti piaccia, e mi fa sempre tantissimo piacere trovare una nuova lettrice. ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^

magica rein:  Grazie! Sei molto gentile. ^^ Spero che il seguito ti piaccia!

_marghe 96 xD_: Ad ognuno il suo. XD Non ti preoccupare, questo capitolo sarà incentrato principalmente su di loro. ^^ Spero ti piaccia! Ciao!

mistyemily: Eheh è il loro “lavoro” portare le proprie ragazze a far shopping ed Ash non sarà l’unico maschio sulla terra a scamparla. XD Sono davvero felice che il capitolo ti sia piaciuto tanto! Ormai con Sae e Lance sto ingranando la marcia. XD

Hikary_a18: Sono felice che la scenetta tra Sae e Lance ti sia piaciuta! Già, finalmente Misty ha parlato! Sì, sì Lucas mi piace! XD A presto! ^^

Sara_Twilighters: Ash finalmente si è dichiarato come si deve! XD E la scena tra Sae e Lance mi è piaciuta immensamente scriverla! XD Volevo scrivere anche un po’ sull’amicizia tra le ragazze, quindi ho messo quello spezzone tra Lucinda e Vera! XD A presto! ^^

 

Capitolo 15

 

“E quel coso che roba è?” Domandò Gary allibito, indicando l’enorme orso che Ash reggeva tra le braccia.
“Un orso, non si capisce?” Fece scocciato il ragazzo posandolo sul divano.
“Hai svaligiato un negozio, Ash?” Domandò Kenny osservando le decine di buste appese alle braccia.
“Magari …” Borbottò, voltandosi verso l’entrata, dove Misty stava raccontando  a bassa voce quel che era successo al centro commerciale alle ragazze. “E’ tutta roba di Misty.”
“Sae, ha avuto un’idea favolosa!” Annunciò a quel punto Lucinda, interrompendo i borbottii sommessi di Ash, e le risatine divertite degli altri ragazzi. “Questa sera organizzeremo una festa!”
“Una … Festa?” Domandò titubante Lucas. “E con che cosa?”
“Non c’è di che preoccuparsi.” Disse Ash con una mezza smorfia, sollevando le buste.
“Ah, e ci teniamo a precisare che dell’organizzazione vi occuperete voi maschietti.” Disse Misty sorridendo divertita.
“Cosa?! Non se ne parla!” Urlarono in coro i ragazzi.
“Voi lo farete.” Disse con tono minaccioso Misty.
“Altrimenti, vi scorderete anche quel che significa pranzare o cenare, dato che saremo noi a cucinarvi i pasti.” Concluse Vera, con un sorrisetto alquanto soddisfatto.
“Bene, avete circa tre ore. Quindi mettetevi a lavoro.” Li incitò Lucinda.
“E voi cosa fate nel frattempo?” Domandò Gary, aprendo una delle buste e sbirciando il contenuto.
“Ci prepariamo.” Risposero all’unisono le tre ragazze.
“Devo mettermi a cucinare anch’io?” Domandò Lance girandosi verso Sae, dopo che le ragazze furono sparite su per le scale.
“Beh, non te la caveresti male. E poi loro non conoscono nemmeno dove teniamo i piatti.”
“Mi aspetto una ricompensa.”
“Avrai una ricompensa se cucinerai qualcosa di buono.” Rispose divertita Sae sgusciando via dalla presa di lui. “Ci vediamo dopo.” Salutò allegramente prima di raggiungere le ragazze.
“Ehm … Lance.” Chiamò Ash titubante. “Io non ho mai cucinato in vita mia.”
Il ragazzo alzò istintivamente gli occhi al cielo, prima di respirare a fondo e dirigersi in cucina.

 

“Secondo te, abbiamo fatto bene a lasciarli soli in cucina?” Domandò Vera.
“E se dovessero mandare a fuoco la casa?” Disse inorridita Lucinda.
“Forse faremmo meglio ad andare a dare un’occhiata.” Esordì Misty, cominciando al alzarsi.
“Ragazze, calmatevi.” Disse a quel punto Sae, comodamente stesa sul tappeto morbido, intenta coccolare Chikorita. “Lance e Brock sanno cucinare. Probabilmente il danno più grave che potranno causare sarà un paio di piatti rotti.” Le tranquillizzò.
“E una mia indigestione non appena assaggerò il piatto cucinato da Ash.” Ridacchiò Misty, sedendosi nuovamente.
“Giusto, smettiamola di preoccuparci e godiamoci il tempo che abbiamo a disposizione.” Continuò Vera.
“Bene, perché non giochiamo a qualcosa?” Propose Lucinda.
Sae si raddrizzò incrociando le gambe. “A che cosa?” Domandò entusiasta.
Il fatto di aver vissuto la maggior parte della sua vita assieme ad un maschio, le aveva fatto amare i giochi di mazzate e quant’altro, ma si era sempre chiesta a cosa giocassero le ragazze, durante un party .
“Facciamo una partita a Tekken?” Propose Misty indicando la playstation di Sae.
“Come non detto.” Pensò Sae con un sorriso, afferrando il joystick e accendendo la console. “Chi vuole essere stracciata per prima?”

Un’ora dopo Sae aveva vinto per la quindicesima volta di seguito, alternando come personaggi, Asuka e Lili.
“Ma non è possibile!” Strillò Misty esasperata.
“Come fai?” Domandò stupita Vera, osservando Lucinda premere freneticamente gli attacchi nel vano tentativo di liberarsi dalla combo di Sae.
“Anni di allenamento assieme a Lance.” Spiegò con un sorrisetto trionfante, mentre sullo schermo appariva la scritta “You Win”.
“E’ la decima volta che perdi, sai Lucinda?” Le fece notare Vera, coccolando il suo uovo.
“Vera, ti sei affezionata molto al tuo uovo, eh?” Chiese Misty osservando l’amica.
Vera annuì, con un dolce sorriso sulle labbra. “Non vedo l’ora che si schiuda …”
“Ma come si fa la mossa speciale?” Sbuffò Lucinda mollando il joystick.
“Allora … Devi premere …”
Sae fu interrotta dall’urlo stupito di Vera, si voltò di scatto, osservando stupito, l’uovo che si muoveva leggermente.
“Sae … Cosa …?”
La ragazza sorrise. “Non ti preoccupare. Vuol dire che non manca molto perché si possa schiudere.”
“Ma … E’ passato pochissimo tempo.”
“Non è tutta questione di tempo. Dipende da quanto affetto gli doni.” Spiegò sorridendole. “Complimenti, entro due giorni si potrebbe schiudere.”
“D-davvero?” Balbettò stupita Vera, alternando lo sguardo da Sae all’uovo.
“Certo. Basta che non lo abbandoni, durante questo lasso di tempo, altrimenti ci vorrà molto più tempo. (E’ un piccolo riferimento a quello che succede quando lasci le Uova nel Box, a voi non è mai capitato che lasciandole lì per un po’, poi ci mettono un sacco di tempo a schiudersi? XD)
Vera annuì. “Non ti preoccupare.”
“Oh, tu sei l’unica di cui non mi preoccupo minimamente.” Le sussurrò Sae all’orecchio.
“Ragazze!” Un urlo sovrumano le fece sobbalzare.
Sae si precipitò nel corridoio, sentendo uno strano odore di bruciato.
“Oddio, dovevo immaginarlo.” Sbottò Misty. “Hanno incendiato la cucina.”
“Sae ci servirebbe una mano!” Gridò Lance dal piano di sotto.
La ragazza scese rapidamente i gradini, entrando trafelata in cucina, dove delle crepe flambé, erano completamente andate a fuoco. “Ma quanto alcool ci avete buttato sopra?” Esclamò stupida osservando il fuoco che le stava carbonizzando.
“Ci è caduta per sbaglio la bottiglia.” Si difese Lucas, cercando di spegnerle.
Sae si morse freneticamente il labbro inferiore, prima di cacciare via tutti dalla cucina. “Prima che me la demoliate sul serio.” Sussurrò, tenendo solo Lance nella stanza.
“Ma … Avete detto …”
“Non importa. Andate dalle ragazze e … beh … fate quello che volete. Qui ci pensiamo noi.” Sospirò posando i piatti nel lavandino.
I ragazzi sospirarono sollevati dirigendosi con una velocità assurda, al piano di sopra, dove Vera, Misty e Lucinda li guardavano preoccupate.
“Cosa hai combinato?” Strillò Misty prendendo Ash per un orecchio e trascinandoselo in camera, tra le sue urla terrorizzate.
“E’ scoppiato un piccolo incendio.” Spiegò Lucas sorridendo nervosamente.
“Ma è già stato domato!” Aggiunse con fervore Brock.
“Brock, tu sai cucinare bene, perché non sei giù con Sae e Lance?” Domandò Vera, mollando un pizzicotto a Drew che voleva trascinarla in camera.
“Beh, nell’aria aleggiava una strana tensione, a causa di quel piccolo incendio … Così adesso vado dal mio uovo.” Disse sorridendo e dirigendosi in camera sua.
Lucinda alzò stupita un sopracciglio. “Ma Paul non era con voi?” Domandò cercandolo con lo sguardo.
Lucas scrollò le spalle. “No, credo sia nella sua stanza.” Disse con voce monocorde. “Lucinda, vogliamo fare qualcosa?” Domandò qualche secondo dopo.
Lei annuì, seguendolo giù per le scale.
“Rimaniamo solo noi.” Fece notare Drew con un sorrisetto divertito.
Vera sospirò, prendendolo per mano e dirigendosi nella propria camera. “Lo sai …” Cominciò sorridendo mentre si sedeva a gambe incrociate sul letto, seguita a ruota dal ragazzo. “Il mio uovo oggi si è mosso!” Esclamò elettrizzata.
Drew sgranò gli occhi. “Di già?”
“Beh, a quanto pare a differenza tua, io mi sto mettendo d’impegno.” Disse con una nota divertita nella voce.
Drew inarcò un sopracciglio, prima di sorridere furbescamente e darle una spintarella. “Ah, sì?” Fece, bloccandola al letto.
Vera arrossì all’istante, cercando di sgusciare via dalla sua presa, immaginando ciò che il suo ragazzo, si stava apprestando a fare. “Drew … Non ci provare … O giuro che …” Le ultime parole si persero tra le sue risate, quando Drew cominciò a farle il solletico sulla pancia, leggermente scoperta.
“No … Drew!” Urlò in preda alle risate, con uno scatto veloce ribaltò le posizioni, sedendosi sulle gambe stese di lui, in modo da bloccarlo, e cominciando a vendicarsi, senza risparmiargli pizzicotti e solletico allo stomaco.
“Perdono, chiedo perdono.” Soffiò lui, quando finalmente Vera si fermò per riprendere fiato, si puntellò sui gomiti, ancora scosso dalle troppe risate, e posandole un lieve bacio sulle labbra. “Mi perdoni?” Domandò assumendo un’espressione da cucciolo ferito e bisognoso di amore.
Vera sembrò pensarci su, prima di acconsentire e lasciarsi cadere sopra di lui. “Solo per questa volta.” Sussurrò al suo orecchio, mentre poggiava la testa nell’incavo del suo collo.
“Grazie.” Mormorò lui, prendendo ad accarezzarle dolcemente i capelli, mentre lei si rilassava sempre più sotto le sue coccole.

 

“Finito!” Esultò Sae, quando finalmente posò l’ultimo piatto sulla tavola, ormai strapiena di cibo.  Si allontanò di qualche passo insieme a Lance, osservando con soddisfazione la loro opera.
Lance rimase qualche secondo in silenzio, prima di avvicinarsi a Sae e abbracciarla da dietro. “Qui fra poco ci sarà un putiferio. Perché non li lasciamo a festeggiare in santa pace?”
Sae si voltò verso di lui, ancora stretta tra le sue braccia. “Beh …”
“Da domani, dobbiamo cominciare  con le lezioni, altrimenti rimarranno indietro. Lasciamoli divertire.”
Sae alzò gli occhi al cielo. “Tu sei troppo buono.” Disse con dolcezza. “Però va bene …” Acconsentì cingendogli il collo.
“Andiamo nel cottage?”
“Con Dragonite e Chikorita?”
Lance annuì.
“Va bene …” Rispose sorridendo Sae. “Lasciamo un biglietto ai ragazzi, però.”

 

“Godetevi la serata, ma non incendiate la casa … Per piacere.
Ci vediamo domani mattina.
Lance & Sae”
Recitò Ash posando il bigliettino sul tavolo imbandito. “Beh, allora andiamo a mangiare, no?” Esclamò qualche secondo più tardi, catapultandosi sugli Onigiri, e guadagnandosi un’occhiata sconsolata da parte di Misty, che lo osservava abbuffarsi.
“Vera … Psss … Vera!”
La ragazza si voltò verso Drew che le faceva segno con la mano di avvicinarsi.
“Che succede?” Domandò quando lui la prese per mano e la fece allontanare dal resto del gruppo.
Drew si grattò la testa leggermente imbarazzato. “Beh … Fra qualche giorno è il tuo compleanno, no?” Cominciò titubante.
Vera sgranò gli occhi. “Beh … sì.” Un  misto di felicità e orgoglio la pervase, allo scoprire che lui sapeva la data del suo compleanno, quando non gliela aveva mai detto.
“E dato che non sono molto portato ad aspettare … Volevo consegnarti subito il tuo regalo … Chiudi gli occhi.” Ordinò con un sorriso divertito, tirando fuori dalla tasca una scatolina rossa.
Vera obbedì immediatamente, irrigidendosi leggermente quando sentì le sue mani sfiorarle delicatamente il collo.
“Okay … Ora aprili.” Sussurrò, posandole un lieve bacio sulla guancia.
Obbedì nuovamente, incrociando prima gli occhi verdi di lui, e poi, spostando lo sguardo la catenina che aveva al collo.
“Drew … E’ bellissima …” Sussurrò con la voce rotta dall’emozione, osservando i due cuori intrecciati con incise le loro iniziali.
Drew arrossì leggermente. “Davvero ti piace?”
Vera annuì saltandogli al collo. “L’adoro …” Sussurrò prima di posare le labbra su quelle di lui.





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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Salve!
No, non sono morta, tranquille! XD 
Scusatemi per questo immenso ritardo, sono davvero mortificata. E lo sono ancora di più in quanto questa volta non potrò rispondere alle bellissime recensioni che mi avete lasciato. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, ma sono davvero sommersa da una mare di casini, e non ho proprio tempo.
Giuro che vi risponderò al prossimo capitolo! Lo giuro!
Non voglio stare qui a tediarvi ancora, quindi vi lascio subito a questo benedetto capitolo, sperando che vi piaccia.
Vi voglio bene, a presto! ^^

 

 

Capitolo 16

 

 

“Oh, Vera è bellissima!” Esclamò Lucinda, stendendosi sul letto accanto all’amica.
Vera sorrise rigirandosi tra le mani il ciondolo. “Già …” Sospirò con aria trasognata.
“Drew è stato davvero carino.” Commentò Misty infilandosi i pantaloni del pigiama. “E’ un ragazzo d’oro.”
“Ehi, ma avete visto da qualche parte Sae?” Domandò ad un tratto Lucinda. “Non è ancora rientrata … Eppure è piuttosto tardi.”
Misty scrollò le spalle. “Non ti preoccupare … C’è Lance insieme a lei …” Disse lasciando in sospeso la frase.
Lucinda alzò un sopracciglio confusa. “Vuoi dire che potrebbero apprestarsi a fare …”
“Come siete esagerate.” Intervenne prontamente Vera.
“Già … Avete una fervida immaginazione.”
La voce di Sae da dietro la porta, le fece sobbalzare.
“Sae, mi hai fatto prendere un colpo!” Brontolò Misty portandosi una mano sul cuore, vedendo la ragazza ridere sommessamente.
“Scusate.”
“E così tu e Lance …”
Sae alzò gli occhi al cielo. “Ma vi pare?!” Sbottò fintamente indignata. “Cosa fate?” Domandò qualche secondo dopo, notando le scodelle di patatine mezze rovesciate sul parquet.
“Pensavamo ad un pigiama party, ma poi non abbiamo resistito e ci siamo ingozzate di patatine.” Spiegò Lucinda raccogliendo quel che rimaneva del cibo.
“Sae, ti senti bene?” Domandò preoccupata Vera osservando la ragazza. “Sei rossa.”
“Non è nulla.” Rispose con un sorriso incerto. “E’ solo che fa un sacco di caldo.” Disse scrollando le spalle.
“Io muoio di sonno.” Intervenne Misty. “Dormiamo?”
Vera e Lucinda annuirono contemporaneamente, mentre con una velocità innaturale, si infilavano sotto le coperte.
“Vi sarei grata se mi faceste un po’ di posto.” Disse Misty spingendo al bordo del letto le due ragazze. “Sae, resti con noi?”
“No, ma grazie del pensiero.” Rispose spegnendo la luce centrale.
“Vuoi dormire da sola?” Domandò stupita Lucinda.
“Non ho mai detto che avrei dormito da sola.” Rispose sorridendo e chiudendosi delicatamente la porta alle spalle, mentre un coro di “Oooh”, si levava per la stanza.
Sae sospirò stancamente appoggiandosi al muro.
Le girava la testa e sentiva le gambe molli. Si passò una mano tra i capelli, scostandoli appena, prima di stringere i denti e incamminarsi giù per le scale.

 

Vera aprì gli occhi di scatto, cercando di focalizzare quel che le stava premendo sullo stomaco.
Un flebile urlo le scappò dalle labbra, quando vide la sagoma di quel che doveva essere un pulcino un po’ troppo cresciuto. Cercò a tentoni di accendere l’abatjour, cercando di mantenere la calma.
Accanto a lei, Misty e Lucinda, si rigirarono nel letto infastidite, ma per nulla intenzionate a svegliarsi.
Recuperando un pizzico di calma, riuscì ad accendere la luce, osservando la creatura davanti a lei.
Un pulcino rosso fuoco, le saltava gioiosamente sullo stomaco.
Vera sgranò gli occhi, soffocando un altro urlo che le premeva in gola. “Il mio …” Sussurrò avvicinando cautamente la mano al pulcino, fino a sfiorargli la testa, coperta in parte, da un pezzo di guscio, di cui evidentemente non era riuscito a liberarsi. “Pokémon ….”
L’animaletto le saltò addosso, strusciandosi contro il petto della ragazza.
Vera rise sommessamente, avvolgendogli le braccia attorno e notando con stupore che era caldo e morbidissimo.
Con un balzo scese giù dal letto con il piccolo Pokémon tra le braccia, e si diresse velocemente verso la porta.
Non avrebbe aspettato la mattina, neanche per tutto l’oro del mondo, per poterlo mostrare a Drew.
Sorrise senza accorgersene, mentre a tutta velocità si fiondava giù per le scale, verso la camera del suo ragazzo.

 

“Dormi …” Bofonchiò Lance attirando Sae verso di sé.
“Non ci riesco” Replicò lei in un sussurro.
“Sono le due di notte …” Si lamentò aprendo un occhio e osservandola. Si stava rigirando nel letto da diversi minuti ormai. “Domani non riuscirai nemmeno ad alzarti se non ti addormenti …”
Sae non rispose, spostando lo sguardo sul soffitto.
Lance sospirò preoccupato,  puntellandosi sui gomiti e accarezzandole una guancia. “Cos’è cosa c’è che non và?”
“Niente …” Mentì continuando ad osservare il soffitto bianco.
“Devo fare finta di crederci?” Domandò retoricamente il ragazzo, prendendole in volto tra le mani e costringendola a guardarlo negli occhi. “Quando sei arrivata mi sembravi già strana, e adesso stai … Tremando?” Concluse stupito spostando la mano sulla sua fronte. “Sae, tu scotti!” Disse allarmato, ritraendo la mano e portandola nuovamente sulla guancia della ragazza.
Al contatto con la mano fresca di Lance, Sae sospirò di piacere.
“Forse ho un po’ di febbre …” Mormorò chiudendo gli occhi.
Lance si alzò di scatto, togliendole le coperte di dosso. In una frazione di secondo, si ricordò l’ultima volta che Sae era stata male a causa della febbre. “Perché non mi hai detto che ti sentivi male?” Domandò agitato, prendendola in braccio.
Il Preside Oak gliel’aveva accennato la prima volta che si videro. Sae all’età di quattro anni si era gravemente ammalata, finendo in coma per una settimana, a causa della febbre troppo alta. Dopo che si fu ripresa, divenne energica e solare, ma alcune volte capitava che i sintomi della malattia si ripresentassero.
Lance non l’aveva mai vista stare male, se non per un banale raffreddore.
Fu come una pugnalata al cuore, quando la sentì respirare a fatica. Si diresse in bagno, aprendo la porta con un calcio, ed entrò nella vasca da bagno, facendola stendere sopra di lui e stringendola a sé.
Aprì l’acqua fredda, reprimendo un brivido quando il getto d’acqua gli arrivò addosso.  Sae aprì di scatto gli occhi, e con un urlo soffocato, cercò istintivamente di scansarsi.
Lance  rafforzò la presa, prendendo ad accarezzarle le spalle, tentando di tranquillizzarla.
Quando incontrò i suoi occhi, impauriti e confusi, la strinse maggiormente a sé, mentre sentiva una fitta al cuore. “Sae, devo abbassarti la febbre.” Le sussurrò all’orecchio.
“E’ fredda …” Sussurrò lei con la voce incrinata, nascondendo il volto nell’incavo del suo collo.
“Tranquilla …” Mormorò lui, passandole una mano tra i capelli, prima di spostarla sulla fronte, notando con immenso sollievo che non era più così calda.
“Si sta abbassando …” Sussurrò posandole un bacio sul collo.

 

“Vera?” Mugugnò Drew, stupito. “Ti rendi conto di che ore siano?”
Vera lo scrollò con maggiore violenza, tanto da ridestarlo completamente. “Guarda.” Disse posando il Pokémon sul materasso, accanto al ragazzo.
“C-cos’è?” Domandò sbalordito, osservando il pulcino guardarlo curioso.
“E’ il mio Pokémon! E’ nato!” Urlò euforica lei, buttandosi su di lui e colmando la distanza tra le loro labbra.

 

“Ti senti meglio?” Domandò con tono carezzevole Lance, facendola stendere sul letto e sistemandosi accanto a lei.
Sae annuì leggermente. “Mi dispiace …” Mormorò affondando la testa nel cuscino. “Scusami. Sei bagnato fradicio. Finirà che ti ammalerai anche tu.”
Lance alzò un sopracciglio confuso. “Scema.” Sbottò qualche secondo dopo. “Non è per quello che ti devi scusare.”
Sae si girò a fatica verso di lui, strizzando appena gli occhi.
“Mi hai fatto preoccupare a morte.” Spiegò con un mezzo sorriso. “Guai a te, se lo rifai.” L’avvertì, stringendola a sé.

 

“Accidenti Vera … E’ stato …”
“Mozzafiato!”
“Davvero focoso!”
Vera alzò gli occhi al cielo.
“Abbiamo appena dato una bella dimostrazione al tuo coso qui, di come ci si bacia, eh?” Fece Drew ridendo.
“Non chiamarlo ‘coso’!” S’infervorò Vera, accarezzando la testa del Pokémon che la guardava con affettuosità crescente.
“Allora dagli un nome.” Suggerì Drew, sistemandosi meglio sul letto.
Vera incrociò le mani al petto, annuendo concentrata.  “Torchic!” Esclamò qualche minuto dopo, sbattendo una mano sul materasso.
Drew la fissò perplesso. “Torchic?”
“Certo! E’ perfetto!  E’ l’unione di Torch che significa torcia e Chick che vuol dire pulcino!” Esclamò prendendo tra le braccia il Pokémon. “Capito? Tu ti chiamerai Torchic!”

 

**************************************************

“Che bella dormita!” Esclamò Misty stiracchiandosi nel letto. “Voi avete dormito bene?” Domandò girandosi alla sua destra.
Con sorpresa notò che Vera non c’era, mentre Lucinda dormiva accovacciata per terra.
Che le avesse dato un calcio durante la notte, e l’avesse fatta cadere?
Scrollò le spalle, decisa a non svegliarla e si diresse in bagno.
Sae le aveva accennato che da oggi in poi, avrebbero cominciato a studiare ogni giorno, e la cosa non la faceva particolarmente felice. Avrebbe preferito dedicarsi al suo uovo, o … Beh, magari ad Ash.
Arrossì al solo pensiero, aprendo il rubinetto, e gettandosi in faccia l’acqua fredda. Alzando gli occhi allo specchio davanti a lei, notò che stava sorridendo come una ragazzina alla sua prima cotta.

 

Lucinda sbatté le palpebre più volte per riuscire ad identificare dove si trovata.
Era freddo e scomodo, di sicuro non era il letto dove si era addormentata la notte prima.
Con sorpresa notò di aver dormito, per chissà quante ore, sul duro parquet.
Si alzò dolorante, massaggiandosi la schiena, ben sapendo a chi dare la colpa di quella scomoda dormita. Si diresse a passo di marcia verso il bagno, bussando energicamente alla porta.
“Sì?” La voce di Misty le giunse sottile e tranquilla.
“Posso sapere come sono finita a dormire per terra?” Domandò modulando la  voce in un tono calmo e tranquillo che non le facesse intuire quando fosse stizzita.
Il silenzio che le giunse per risposta fu abbastanza eloquente per lei.
“Misty, mi hai buttato giù dal letto?” Domandò allibita sbattendo furiosamente i pugni sul legno della porta.
“Potrebbe darsi …” Mugugnò Misty. “Ma dormivo,  quindi non ero nel pieno delle mie facoltà mentali!” Si giustificò.
“Misty, apri questa porta!”
“Non posso. Mi sto facendo il bagno.” Ribatté seraficamente la ragazza, cominciando ad entrare nella vasca piena di schiuma.
“Misty, giuro che ti affogo tra le bolle di sapone, se non mi fai entrare!”
“Come fai ad affogarmi se non puoi entrare?” Domandò tranquillamente lei, notando una paperella sul bordo della vasca e buttandocela in acqua.
“Entro dalla finestra!”
“Questo bagno non ha finestre.”
“Misty!”

“Certo che le ragazze la mattina sono delle bestie.” Commentò Brock passando davanti la camera di Misty e osservando Lucinda urlare istericamente contro la porta.
Un brivido freddo gli percorse la schiena, quando incrociò gli occhi infuriati della ragazza.
“Beh … Meglio che vada …” Mormorò fiondandosi al piano di sotto.

 

“Complimenti, Vera!” Si congratulò Lance osservando Torchic. “Ci hai messo davvero pochissimo.”
“Grazie.”
“Che carino!” Disse Sae accarezzandogli dolcemente la testa.
Vera sorrise intenerita. “Sae, tu come ti senti? Ieri sera non mi sembravi tanto in forma.”
“Sto meglio, grazie.” Rispose lanciando un’occhiata leggermente divertita a Lance.
“Beh, visto che siete tutti qui, comincerei a spiegarvi qualche cosa.” Cominciò il ragazzo. “Da oggi in poi, ogni mattina, studieremo per qualche ora, per non farvi rimanere indietro con il programma scolastico.”
“E’ necessario?” Domandò Ash, reprimendo uno sbuffo dispiaciuto.
“Certo che è necessario!” Ribatté Sae.
“Però c’è anche un’altra notizia.” Si apprestò a dire Lance. “Che a dire il vero, riguarda solo le ragazze.”
“Sapete che fra un mese si terrà il Grand Festival …” Cominciò Sae, appoggiandosi al petto di Lance, che con un sorriso, le passò le braccia attorno alla vita, sorreggendola. “La tradizione vuole, che le dame … Si creino il vestito da indossare da sole. Quindi … Buon lavoro!” Concluse ridendo.
Le tre ragazze sussultarono, gli occhi brillanti dall’emozione.
“Ci cuciremo l’abito da sole? Davvero?” Domandò Lucinda, sporgendosi in avanti.
Sae annuì. “Vi darò una mano nel pomeriggio, quando non lavorerò al mio, se vorrete.”
“Grazie!” Urlarono all’unisono.

“Ehi, Jessie … Dove vai?”
“Ho scoperto dove si sono nascosti i mocciosi! Vado ad avvertire il Capo!”



 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Non so quanti ancora seguano questa storia. L'ultimo aggiornamento risale a giugno del 2010, quindi capirei se la maggior parte delle persone che mi seguivano abbiano lasciato perdere questa storia, comunque vi chiedo umilmente perdono. Davvero, sono mortificata.
L'ispirazione per questa storia era volata via.
Ci tengo a ringraziare mistyemily per l'e-mail, in realtà avevo deciso di pubblicare questo capitolo lunedì prossimo per poterlo concludere e rivedere con calma, ma alla fine non ce l'ho fatta e l'ho postato oggi.

Per chi ancora mi vorrà seguire, faccio una promessa: la storia non rimarrà incompiuta, gli aggiornamenti forse non saranno velocissimi, causa scuola, ma ci saranno.
Vi lascio a questo capitolo, che in realtà è stato un parto, sperando che vi piaccia. Si concentra maggiormente su Ash e Misty, e Lance e Sae.

E' leggermente più corto del solito, ma la voglia di pubblicarlo era davvero alto, quindi ho deciso di concluderlo così. I prossimi saranno ovviamente più lunghi.

D'ora in poi risponderò via e-mail alle recensioni.

Ora vi lascio, grazie a tutti. ^^





Capitolo 17




Che carino!”
“E' un amore!”
Ash guardò le ragazze sorpreso, soffermandosi maggiormente sulla sua “ragazza”. Non aveva mai visto Misty in atteggiamenti che sfiorassero la “carineria”, al contrario di Lucinda, che con atteggiamenti del genere, solitamente, ci andava a nozze.
La osservò accarezzare dolcemente la testa della creaturina di Vera, mentre lo guardava con occhi ammirati, e si ritrovò involontariamente a sorridere.
“E' appena nato, quindi dovrai prestargli maggiore attenzione.” Spiegò Lance, osservando il pulcino rosso.

Cosa … ehm … Mangia?” Domandò Vera, accogliendolo tra le braccia, ed alzandosi in piedi.
“Poffin!” Esclamò Brock.
“Poffin?” Gli fece eco Vera, stupita.
“Poffin.” Confermò Sae trattenendo le risate.
“Ne avevo già preparato una bella scorta.” Disse Brock dirigendosi verso la cucina e incitando gli altri a seguirlo.
“Brock, ci pensi tu a ingernar loro come si preparano?” Domandò Lance prima che sparissero nella cucina.
“Sì, conta pure su di me.”
Lance ringraziò riconoscente, prima di concentrarsi su Sae. “Ti senti ancora stanca?” Domandò cercando di nascondere la preoccupazione.
“Solo un po'.” Sussurrò la ragazza contro il suo petto. “Saranno solo i residui della febbre.” Mormorò, lasciandosi stringere dalle braccia del ragazzo.
“Andiamo a letto ...” Soffiò lui ad un centimetro dalle sue labbra.
“Accidenti, che proposta audace!” Ridacchiò Sae, annullando la distanza tra le loro labbra.
“Sciocca, voglio solo vederti dormire. Non ti reggi in piedi ...” Bofonchiò Lance contro le sue labbra.
“ … Resti con me?” Domandò Sae dopo un momento di incertezza, alzando gli occhi verso quelli di Lance.
La notte prima si era spaventata, era da anni che ormai non le capitava una crisi come quella. E aveva dato per scontato che non le sarebbe più successo.

Lance le scostò una ciocca di capelli dal viso, baciandole la fronte e costatando che era leggermente calda. “Sempre ...” Sussurrò, intrecciando la mano alla sua e incamminandosi verso la camera.



Quindi, dopo che avete mescolato … le mettete in forno per circa mezz'ora. E … Ash! Fermo, fermo, fermo!”
Ash si bloccò con una mano a mezz'aria, interrompendo il movimento dell'altra mano.
“Stai girando nel verso sbagliato! Guarda Paul. Così si fa.” Disse guadagnandosi un'occhiata stizzita da parte dell'amico.

Bene ...” Mormorò tra i denti, ricominciando a girare.
Il suo migliore amico aveva appena lodato Paul? Quel Paul?

Misty interruppe il filo dei suoi pensieri, assestandogli una gomitata sul braccio. Ash alzò gli occhi su di lei. “Cosa?”
“Stai facendo un casino.” Lo informò indicando la quantità di pastella irrimediabilmente versata sul bancone. “Stai mescolando un po' troppo energicamente.”
“Ah, scusa. Cucinare non è il mio forte.”
Misty sospirò, sistemandosi dietro di lui e posando la mano su quella del ragazzo che reggeva il mestolo di legno. “E' così che devi girare.” Disse accompagnandolo con la sua mano e poggiando il mento sulla spalla di lui.
Ash si rilassò istintivamente, mentre avvertiva il profumo di Misty inondargli le narici, fino quasi a fargli perdere la testa.
Si bloccò immediatamente, afferrando la mano di Misty e trascinandola con se fuori dalla cucina.
“Ehi!”
Ignorò completamente l'urlo di Brock, dirigendosi fuori dalla casa, mentre Misty lo guardava allibita.
“Ash! Ma che cosa ti è ...” Non riuscì a completare la frase che fu zittita dalle labbra di Ash, che premettero sulle sue.





Ha perso la testa.”
“Decisamente.”
“Immaginavo che sarebbe successo prima o poi.”
I commenti che seguirono la fuga di Ash furono molteplici, immediatamente zittiti dalle occhiate di rimprovero di Brock.
“Vera, hai fatto?” Domandò poi voltandosi verso la ragazza, che stava sfilando la sua teglia dal forno.
Lei annuì. “Sono cotti, vero?” Domandò indicando i suoi Poffin con un cenno, e aspettando che Brock desse la sua approvazione.
“Sono perfetti.” Disse dopo averne assaggiato un pezzo. “Brava Vera. Hai un talento naturale.”
“Dici? Grazie.” Rispose illuminandosi, prima di gettare uno sguardo a quelli preparati da Drew.
“Anche i tuoi sono perfetti, Drew.” Disse Brock assaggiandone alcuni di quelli del ragazzo, che rispose con un sorrisetto sprezzante.
“Potete provare a farne assaggiare qualcuno a Torchic, se volete.” Li informò Brock dopo essersi allontanato per controllare l'operato degli altri.
“Ci proviamo?” Domandò Drew, avvicinandosi alla sua ragazza, che con un sorriso vivace, annuì.





Puoi anche andare se vuoi ...” Mormorò Sae aprendo pigramente un'occhio. “Prima non ero molto in me. Ti starai annoiando a morte.”
“Non mi annoio.” La rassicurò Lance, passandole le dita tra i capelli, con un movimento lento e docle. “Amo guardarti mentre dormi.” Le sussurrò.
“Hai degli strani passatempi.” Disse con un sorriso divertito, facendo ridacchiare Lance.
“E' colpa tua.” Rispose lui continuando a passarle le dita tra i capelli, notando quanto Sae apprezzasse quel movimento.
“Lance ...”
“Mh?”
“Prima, quando hai detto … che saresti rimasto per sempre con me … Eri serio?” Domandò Sae con un filo di voce, mentre le guance le si imporporavano.

Lance sorrise, avvicinando il volto al suo, e sfiorandole il naso con il suo. “Sì.” Sussurrò con dolcezza.
Sae aprì gli occhi all'udire quel semplice monosillabo pronunciato con un tono così infinitamente dolce. Si rispecchiò negli occhi di lui, seri e sinceri.
“Ti amo, Sae.”
Il suo cuore perse un battito, mentre sentiva le lacrime che premevano per uscire.
“Accidenti … Riesci sempre a farmi apparire come una mocciosa, con le lacrime agli occhi.” Disse sorridendo mentre sentiva le prima lacrime scenderle lungo le guance.
Lance piegò la testa di lato, prima di avvicinarsi nuovamente a lei, seguendo con le labbra la scia bagnata.
“Ti amo, anch'io.” Sussurrò Sae quando lui si fu allontanato di nuovo.
Gli occhi di Lance si accesero mentre, ogni sua percezione con la realtà andava a farsi benedire, e le sue labbra si univano a quelle di Sae, in un bacio carico di significati.




Ash …” Mormorò Misty con il fiatone, quando finalmente Ash si staccò da lei.
“Scusami … Io … Non so cosa mi sia preso.” Mormorò grattandosi la testa, imbarazzato.
Misty rimase in silenzio, in attesa di una spiegazione soddisfacente.
Non che quel bacio non le fosse piaciuto, anzi!
Il miglior bacio della sua intera vita.

Senza accorgersene si passò la lingua sulle labbra gonfie. Il sapore di Ash era come una droga.
“Quando … quando ti sei appoggiata a me … Ho sentito il tuo profumo e … Non lo so! Mi è andato il sangue al cervello. Riuscivo solo a pensare alle tue labbra sulle mie, e ...”

Misty trasse un profondo respiro. Quella confessione che stava uscendo dalle labbra di Ash, aveva provocato due o tre capitomboli di troppo al suo cuore.
“Puoi anche schiaffeggiarmi.” Disse a qual punto Ash, vedendo che la ragazza non accennava ad aprire bocca.
“Schiaffeggiarti?” Gli fece eco Misty. “Ash, è stato il bacio più bello della mia vita. Oddio, non che ne abbia dati tanti nei mie quindici anni di vita, ma … Accidenti, Ash … è stato fantastico.”
“D-davvero?”
“Sì.”

Quindi … Nel caso volessi rifarlo, di tanto in tanto, non devo temere nessuna ritorsione fisica, come ceffoni o calci?”
“Devi temerli solo se decidi di limitare questi baci al 'di tanto in tanto'.”





Mi sembra che li piacciano.” Constatò Drew osservando il Pokémon di Vera mangiare di gusto i suoi Poffin.
“A quanto pare preferisce i tuoi. Cosa hai messo dentro?”
“Alcune baccapesca e una baccamango.”
“Sono entrambe dolci. Dev'essere per questo che se li sta divorando. E' un golosone!”
“Come te.” Disse Drew avvicinandosi a Vera, e stampandole un bacio sulle labbra.
“Non sono golosa! Semplicemente mi piacciono i dolci, ma non sono così golosa!”
“Quindi, immagino che non ti vada di mangiare una fetta di torta, domani pomeriggio ...”
“E' un appuntamento?” Domandò Vera con un punta di emozione nella voce.

E' un appuntamento.”

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Andate giù. XD



Capitolo 18








Sae si svegliò leggermente confusa.
La prima cosa che i suoi occhi misero a fuoco, fu Lance.
A torso nudo, con le braccia che le cingevano possessivamente la vita. Aveva un'espressione rilassata, e i capelli tutti spettinati.
Spostò lo sguardo su di sé, ricordando che aveva indossato la maglietta di Lance, ore prima. Le stava decisamente larga, ma aveva il suo odore, quindi ...

Ti amo”
Quelle due parole le tornarono di colpo in mente.

Non se l'era immaginato. Se l'erano detti davvero. Con delicatezza gli scostò una ciocca di capelli dal viso, ridacchiando leggermente quando mugugnò qualcosa di incomprensibile.
“Sae! Posso entrare?”
La voce di Drew la fece sobbalzare.
“Drew, un attimo.” Rispose cercando di non urlare troppo forte, per non svegliare il ragazzo.
Cercando di muoversi il meno possibile, si districò dall'abbraccio di Lance, pregando il cielo di non svegliarlo.
Appena mise i piedi sul pavimento, rabbrividì. Si infilò velocemente le pantofole, avvicinandosi alla porta. L'aprì leggermente, osservando Drew appoggiato allo stipite della porta. Uscì dalla stanza socchiudendo silenziosamente la porta alle sue spalle. Quando Drew si voltò la prima cosa che adocchiò fu il suo vestiario, e sgranò gli occhi verdi.
“Oh.” Mormorò. “Scusa, non volevo … ehm ... disturbarvi ...”
Sae inarcò confusa un sopracciglio, poi con un sorriso divertito, scosse energicamente la testa. “Non è successo nulla.”
“Ah no?”
Sae annuì. “Davvero” Disse con sincerità. “Non abbiamo fatto nulla.”
“Beh, comunque non sarebbero affari miei ...” Disse evidentemente in imbarazzo per come stava andando avanti la conversazione. “Ti devo chiedere un favore.”
“Che tipo di favore?” Domandò Sae inclinando leggermente la testa di lato, ed osservandolo sospettosa.
“Mi devi prestare la macchina.”
“Cosa?! Scordatelo!”
“Ma ...”
“Drew, non hai nemmeno sedici anni. Non ti metto al volante di una macchina.” Disse seria incrociando le braccia al petto.
“Tu però la guidi con una patente falsa! Eppure non sei molto più grande di me. E lo stesso vale anche per Lance.”
“Io e Lance siamo due casi a parte. E tanto per inciso, Lance compirà diciott'anni a breve. Ma comunque Drew, il preside Oak vi ha affidato a noi. Mi dici che razza di persona responsabile sarei, se lasciassi guidare un'auto ad un quindicenne?!”
“So guidare.”
“Se vuoi andare da qualche parte, ti possiamo accompagnare io o Lance.” Disse ignorando l'ultimo commento del ragazzo.
“Non ti facevo così bacchettona.”
Sae alzò gli occhi al cielo, mentre la sua irritazione cominciava a crescere. “E io non ti facevo così capriccioso. Mi sembravi più maturo.”
“Bene …” Sibilò il ragazzo, trattenendosi dallo sbattere i piedi a terra. “Allora, potete accompagnare me e Vera in centro?” Domandò stizzito.
Sae lo guardò stupita. “Per questo volevi la macchina? Perché le hai chiesto un appuntamento?”
Drew annuì, mentre all'irritazione si sostituiva l'imbarazzo. “Allora, ci accompagnate o no?” Domandò cercando di tornare composto.
La ragazza sospirò. “Va bene.” Acconsentì. “Quando?”
“Questa sera. Verso le 20.”
“Okay.”
“Grazie ...” Borbottò, voltandosi e dirigendosi verso il piano di sotto.
Sae sospirò esausta, rientrando in camera, e dirigendosi verso il letto, dove Lance, ormai completamente sveglio, la guardava divertito. “Pensavo che gliela avresti data vinta. Sei stata brava.” Si complimentò aprendo le braccia, e invitandola a sistemarsi in mezzo.
“Quando ti sei svegliato?” Domandò lasciando cadere le pantofole e salendo sul letto.
“Quando sei sgusciata via dalle mie braccia.”
Sae arrossì, tentando di nascondere un sorriso fin troppo contento.
“I ragazzi in età puberale sono decisamente problematici.” Commentò divertita, accoccolandosi contro il petto del ragazzo che, senza pensarci, prese a passarle le dita tra i capelli.
“Prima o poi hai intenzione di restituirmi la mia maglietta?” Domandò qualche secondo dopo, sorridendo ed osservando la maglietta nera, che era fin troppo larga e lunga per una cosina minuscola come la sua ragazza.
Sae rise. “Non credo proprio.”





Dall'espressione di Drew, deduco di aver vinto.” Disse Gary, ghignando vittorioso. “Il mio premio, per favore.”
Lucas e Ash sbuffarono in sincrono. “Che fortuna sfacciata!” Commentarono passandogli due banconote da 1000 yen ciascuno.
“Non è fortuna.” Rispose Gary infilandosi i soldi nel portafoglio. “Si chiama buonsenso.”

Ash alzò gli occhi al cielo, borbottando qualche maledizione all'indirizzo dell'amico.
“Quindi? Cosa farai, Drew?” Domandò Lucinda raggiungendo il ragazzo in cucina, mentre la sua curiosità saliva alle stelle.
“Lance e Sae ci accompagnano in centro.”
“E dopo? Dove hai intenzione di portarla?”

Drew si voltò verso di lei, un ghigno divertito sulle labbra. “E' un segreto. Se io lo dico a te, tu lo dici a Vera.”
“Cosa?! Non lo farei mai!” S'imbronciò Lucinda, incrociando le braccia al petto.
“Siete così voi ragazze.” Disse sorpassandola e dirigendosi in camera.
Lucinda sbuffò irritata, ruotando gli occhi al cielo. “Maledetti ragazzi ...” Borbottò irritata, afferrando un sakura mochi evidentemente abbandonato sul tavolo della cucina.
“Quello sarebbe mio.”
La mano le si bloccò a mezz'aria, mentre si voltava verso Paul.
“Scusa.” Disse, avvicinandosi a lui, e tendendo la mano perchè se lo riprendesse.
Paul l'osservò per un istante, prima di girarsi ed incamminarsi fuori dalla cucina. “Tienilo.” Disse atono, lasciando basita la ragazza.
Quel tipo, con i suoi atteggiamenti, riusciva il più delle volte a lasciarla confusa e inebetita.
Quando sparì dietro l'angolo, Lucinda posò lo sguardo sul sakura mochi che aveva in mano, ritrovandosi a ridacchiare tra sé e sé.






E mentre voi siete fuori, noi cosa dovremmo fare?” Domandò Brock, mentre insieme a Sae e Misty apparecchiava la tavola.
“Oggi verrà Lyra. Quindi farete conoscenza con lei.” Rispose Sae, cercando di velocizzarsi.
Aveva dormito decisamente troppo, ed ora erano in ritardo con il pranzo.
“Lyra?” Le fece eco Brock, mentre l'espressione diveniva tutto ad un tratto, trasognata.
Misty sospirò sconsolata, mentre Sae tentava di trattenere le risate.
“Ma è sempre così?” Domandò quando si diressero in cucina.
“Sempre.” Confermò Misty desolata.
“E' un don Giovanni.” Commentò l'amica afferrando gli ultimi piatti.
“E' peggio di un don Giovanni. Credimi.”

E quando arriva Lyra?” Domandò Brock dalla sala da pranzo.
“Metà pomeriggio, a quanto ha detto il preside.” Rispose Sae, prima che un sorrisetto divertito le piegasse le labbra all'insù. “Ma non credere che sarà tutto rose e fiori. Lyra ha deciso che non appena arriverà vi metterà sotto con i compiti.”
Misty mugugnò qualcosa che Sae riuscì ad identificare come un “perchè a me?”
“Prima o poi avreste dovuto riprendere in mano i libri, d'altronde non siete mica in vacanza.”



******************************************



Alla fine, Lyra era arrivata molto prima del previsto.
“Sae, mi sei mancata!” Strillò non appena la ragazza ebbe aperto la porta, saltandole al collo ed abbracciandola.
Sae ridacchiò, ricambiando l'abbraccio.
“Allora, dove sono i marmocchi?” Domandò ridendo.
“Di là. Stanno lavando i piatti.” Spiegò, accompagnandola verso la camera che avevano preparato.
“Ah, e con Lance? L'ultima volta hai detto che vi siete confessati l'un l'altro, no? Le cose si sono evolute?”
Sae arrossì, balbettando qualcosa di indecifrabile, e suscitando l'ilarità dell'amica.
“A quanto pare si sono evolute alla grande!”
“Dove hai lasciato il tuo Marill?” Domandò Sae, desiderosa di cambiare discorso. “Di solito non ti zampetta allegramente dietro?”
Lyra si bloccò di colpo, posando a terra la valigia, ed aprendola con una mossa repentina. Da sotto un mucchio di vestiti, fecero capolino due orecchie azzurre. “Accidenti, scusa Marill. Mi ero proprio dimenticata!” Disse tirandolo fuori dalla valigia, prendendolo tra le braccia.
“L'avevi rinchiuso nella valigia? Tu sei fuori di testa!”
“Sono venuta con i mezzi pubblici, non potevo fare altrimenti.” Replicò Lyra, afferrando nuovamente la valigia, e ricominciando a seguire l'amica.
“Potevi farlo passare per un pupazzo.” Disse Sae, aprendo la porta di una camera e facendole segno di entrare.
“Sae, ci hanno beccati.”
Sae si pietrificò. Li avevano già trovati? Eppure il preside era sicuro che sarebbe stato difficile rintracciarli in un luogo così distante. “Quali?” Domandò con un sospiro.
“Tutti.” Rispose Lyra, posando sul letto Marill e sedendosi accanto a lui. “Il primo è stato il Team Rocket. Dopo il Team Magma e adesso il Team Idro.” Spiegò accavallando le gambe. Non sono ancora arrivati qui, perchè è un'abitazione decisamente fuori città, ma stanno controllando l'intera Kyoto. Tutti e tre.”
“E quindi? Cosa facciamo?”
“Il preside ha detto solo di aspettare.”
“Aspettare? Non è un po' rischioso?”
“Lo penso anch'io. Ma ha detto di starcene tranquilli, e di non uscire di casa, se non strettamente necessario.”
“Praticamente siamo rinchiusi qui dentro.”
Lyra annuì.
“Va bene, vado a parlarne con Lance. Tu sistemati, che poi ti presento i ragazzi.” Disse Sae uscendo dalla camera e dirigendosi velocemente dal suo ragazzo.
Lyra sospirò tristemente, depositando una lieve carezza sul capo del suo Marill e cominciando a svuotare la valigia. Le cose stavano andando peggio di quanto avessero immaginato. Si era schiuso un solo uovo, e ne mancavano ancora otto.
Venne riscossa dai suoi pensieri da un bussare insistente. “Avanti.”
“Lyra, luce dei miei occhi!”
Brock si slanciò verso di lei, intenzionato ad avvolgerla in un abbraccio.
Lyra ridacchiò divertita, scansando il ragazzo, e dandogli un leggero pugno in testa. “Sempre il solito ...” Sospirò fintamente affranta.







Come faccio a dirlo a Drew?” Mormorò Sae, lasciandosi cadere stancamente sul divano accanto a Lance.
“Vuoi che glielo dica io?” Domandò passandole un braccio attorno alle spalle.
Sae scosse la testa. “No, lo faccio io ...”
“D'altronde non possiamo fare altrimenti, è per la loro sicurezza.”
Sae annuì. “Glielo dico adesso.” Decise alzandosi e dirigendosi verso la camera di Drew.
Arrivata davanti alla porta bussò un paio di volte, prima che Drew aprisse.
“Drew … L'uscita è annullata.” Proferì tutto d'un fiato.
Drew la fissò a bocca aperta, preparandosi per parlare, quando Sae cominciò a spiegare la situazione.
“Avrete altre occasioni.” Cercò di consolarlo quando ebbe concluso.
Drew annuì, per nulla convinto, prima di chiudersi nuovamente in camera.
“E ora, cosa dico a Vera?” Mormorò buttandosi stancamente sul letto.
Sae sospirò appoggiandosi al muro.
Non l'era di certo sfuggito l'espressione triste e rassegnata del ragazzo.
“Drew.” Lo chiamò nuovamente, entrando in camera. “E' solo un'idea, ma perché non provate a fare una cena romantica, questa sera?”
“Cosa c'è di romantico, se ci siete anche voi?” Domandò alzandosi a sedere e sbuffando infastidito.
“C'è un piccolo cottage, dietro la casa. Non l'hai notato?”
Drew scosse la testa.
“Beh, comunque sia, se vuoi potete usarlo.” Concluse Sae uscendo dalla stanza, e ritenendosi soddisfatta si sé. Prima di richiudere la porta, un imbarazzato “grazie” le giunse alle orecchie.






Che stai facendo?”
La voce di Paul la fece sobbalzare violentemente, tanto da farla rotolare giù dal divano, e farla cadere rovinosamente per terra.
Si massaggiò il fondo schiena, sibilandogli qualche maledizione. “Secondo te? Dormivo, genio.”
“Con l'uovo sotto la pancia? Stavi cercando di farlo schiudere come fanno le galline?” Domandò divertito, cercando di trattenere una risata.
Lucinda lo guardò storto, sedendosi a gambe incrociate sul divano. “E se anche fosse? Hai qualcosa da ridire? ” Chiese lanciandogli un'occhiata truce.
Paul scosse la testa, mentre un sorrisetto gli faceva piegare le labbra all'insù.
Lucinda l'osservò stranita.
Stava, per caso, sorridendo?
Paul, il freddo e antipatico Paul, stava sorridendo? Quel Paul?
Lucinda si pizzicò velocemente un braccio, immaginando di star ancora dormendo. Perché la prima cosa che aveva pensato, notando quel piccolo sorriso, era che quando smetteva di fare quell'espressione perennemente corrucciata, Paul era davvero … carino.





******************************************************



Abbiamo girato tutta Kyoto, dei mocciosi nemmeno l'ombra! Non avevi detto che li avevi trovati?!”
“Si trovano da quelle parti! Sono stati avvistati davanti ad un centro di commerciale di Kyoto. C'erano anche quegli impiccioni del luna park. Dobbiamo solo cercare meglio. Presto o tardi spunteranno fuori.”



********************************************************




Drew, ti giuro che se inciampo e cado ...”
“Ti guido io, stupida. Non cadrai.”
Drew le afferrò saldamente la mano, cominciando a camminare.
“Se mi levassi questa stupida benda dagli occhi, sarei sicura di non cadere.” Borbottò Vera, camminando lentamente dietro il suo ragazzo.
“Vuoi rovinarti la sorpresa?”
“ … No.”
“Bene, allora fa silenzio e cammina, come una brava bambina.” Concluse Drew ridendo quando lo sbuffo irritato e leggermente divertito di Vera lo raggiunse.






TaKari's Space:


Hi! ^^
Ebbene sì. Ho davvero postato il capitolo 18.
In effetti avevo intenzione di prendermela con più calma, ma le vostre recensioni mi hanno fatto così piacere che mi sono messa a scrivere. XD
Alla fine, più pareri e commenti ricevo, più mi eccito e più vado veloce! Ahah! XD

In questo capitolo, credo si capisca con chi farà coppia, quella santa ragazza di Lucinda. Vi avevo tenuto un po' troppo sulle spine, no?
E' entrata in scena anche Lyra, un po' prima del previsto, in realtà. Però mi è balenata in testa “un'ideuzza”, così ho anticipato la sua comparsa.

Anche i “cattivi” hanno cominciato a muoversi, e tra poco le cose si
faranno più emozionanti. ^^

1. 1000 yen equivalgono, all'incirca a 9 euro.
2. I sakura mochi sono
dolcetti di riso farcito con anko (marmellata di fagioli di soia rossi) e avvolti in una foglia in salamoia. - In realtà a me non piacciono molto. Meglio i torayaki *.*)

Cooomunque, spero che questo capitolo vi piaccia. ^^

Adesso scappo. ^^
A presto! ^^




















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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19










Drew è …”
“Meraviglioso, stupendo, stupefacente?”
Vera annuì estasiata. Non appena le aveva tolto la benda dagli occhi, Vera si era ritrovata a chiedere al ragazzo se stava sognando.
Si era trovata in una piccola stanzetta, quasi completamente al buio, illuminata solamente dalla luce soffusa delle candele sparse qua e la; al centro della stanza, troneggiava un tavolo pieno di cibo, che Vera, da quella distanza, non riuscì ad identificare.
Drew in tutta risposta aveva alzato un sopracciglio, guadandola fintamente offeso. “E quando ti saresti potuta addormentare?”
“Forse alla fine, sono davvero caduta, sono svenuta e questo è tutto un sogno.”
“Non sei inciampata, non sei svenuta e questo non è un sogno.” Disse Drew afferrandole la mano e tirandosela dolcemente dietro.

Arrivati al tavolo, tirò indietro una sedia, invitandola a prendere posto, mentre Vera, decisamente sorpresa per tutta quella gentilezza, arrossiva con un pomodoro.
“Hai cucinato tu?” Domandò non appena il ragazzo si sedette davanti a lei.
“Più o meno. Brock mi ha dato una mano.” Ammise leggermente in imbarazzo.
Vera lo guardò con un sorrisetto divertito. “Lo immaginavo.”
Drew sbuffò, passandole una cesta con del pane. “I primi piatti li ho cucinati tutti io.” La informò leggermente risentito.
“Non vedo l'ora di assaggiarli.”



**************




Compiti? A ques'ora?” Ululò Lucinda, decisamente sconvolta.
“E' finita la pacchia.” Dichiarò Lyra, posando sul tavolo una pila di libri. “Adesso dobbiamo recuperare.”
Lucinda lanciò un'occhiata infuocata alla ragazza davanti a lei. “Non possiamo farlo con Sae?”
“Sae e Lance sono impegnati ad evitare di farci scoprire.” Rispose Lyra, prendendo posto vicino a Lucinda, e invitando gli altri a sedersi.
“Non potremmo aspettare domani? Almeno, ci sarebbero anche Vera e Drew.” Propose Misty, sedendosi affianco ad Ash, che con il morale a terra, fissava nel vuoto.
“Prima cominciamo, prima finiamo, no?” Fece allegra Lyra, aprendo un libro di matematica. “Quindi, cominciamo ...”




**************


Accidenti, era tutto buonissimo!” Commentò Vera, mentre Drew se la tirava addosso, e si distendeva sul divano. “Sei un ottimo cuoco, mi spiace di averne dubitato.” Continuò divertita, mentre si sistemava a cavalcioni su di lui.

Pesi, sai? Avrai mangiato troppo.”
Vera gli assestò un pugno sullo stomaco, mentre le risate di Drew si spegnevano, sostituite da un gemito di dolore.
“Dirmi che sono pesante, è stata una mossa decisamente sbagliata.” Disse piegando le labbra in un sorrisetto diabolico. Posò una mano sul torace, bloccandolo giù, e con quella libera prese a fargli il solletico.
“Ah … Maledetta ...” Soffiò Drew tra le risate incontrollabili. “Se continui … Non avrai … Il dolce ...”
Vera si bloccò di botto. “Dolce?”
Drew annuì, cercando di riprendere fiato, mentre la ragazza metteva su un espressione da cucciolo bastonato.
“Perdonami ...” Pigolò, sporgendosi verso di lui, che con uno scatto repentino le catturò le labbra in un bacio.
Drew le passò una mano tra i capelli, alzandosi leggermente ed approfondendo il bacio.
“E il dolce?” Domandò Vera con il fiato corto, quando si allontanarono.
“Aspetterà ...”



************



Eccone un altro.”
“Dove?”
“Vicino all'hotel. Dev'essere del Team Rocket.”
Sae osservò l'uomo seduto sugli scalini dell'albergo. “Sono ovunque. Hanno infestato l'intera città.” Sbuffò poggiandosi al muro.
“Si sono divisi la città in zone. Il centro è del Team Rocket, la periferia è perlustrata dal Team Idro e nel centro storico c'è il Team Magma. Praticamente non si possono fare due passi, che si viene scoperti.” Commentò Lance avvicinandosi a Sae.
“Non ci metteranno molto a capire che non siamo in città. Secondo te … Dovremmo partire?”
“Solo se saremo costretti.” Rispose Lance voltandosi verso di lei, e intrecciando la mano alla sua.



***********



Lucinda, hai capito questo passaggio?” Domandò Lyra sporgendosi per osservare il quaderno della ragazza.
“All'incirca ...”
“Vuoi che te lo ripeta?” Chiese gentilmente, avvicinando la sedia alla sua.
“No, grazie. Ce la faccio da sola.” Rispose afferrando la gomma e cancellando le ultime operazioni con una certa irruenza.

Lyra sospirò; stava cominciando a stufarsi dell'atteggiamento infantile di Lucinda.

Ragazzi, a voi serve qualche altra spiegazione?” Domandò osservando Ash che tentava di sbirciare sul quaderno di Misty.
La ragazza scosse il capo, assestando un calcio ad Ash, incitandolo ad allontanarsi con uno sguardo di rimprovero.

Ash, sicuro di non aver bisogno di una mano?” Domandò Lyra, spostandosi dietro il ragazzo e sporgendosi verso di lui per osservare il suo quaderno, ancora completamente in bianco.
Ash arrossì imbarazzato, scuotendo la testa, mentre Misty osservava irritata la minima distanza che separava il suo ragazzo da Lyra.

Velocemente si avvicinò a lui. “Glielo rispiego io, non ti preoccupare.” Disse voltandosi verso Lyra.
“Oh, bene. Grazie Misty.” Rispose allontanandosi.
“Misty … soffri di personalità multiple?” Domandò Ash qualche minuto dopo, voltandosi verso la ragazza. “Prima non vuoi farmi copiare, poi ti offri di aiutarmi ...”
“C'è una differenza enorme tra il copiare e l'aiutare ...” Borbottò giocherellando con la penna.
“E poi … ti stava troppo appiccicata.” Pensò mordicchiando il cappuccio della penna, e riprendendo a spiegare.





************




Sei un disastro.” Commentò Drew, cercando di soffocare l'ennesima risata.
“Se io sono un disastro, tu sei un elefante in una cristalleria!” Strillò Vera, rialzandosi dal pavimento e massaggiandosi la schiena.
“Non sono io ad essere caduto.” Rispose lui, mordendosi il labbro per non scoppiare a ridere.
“Sono caduta perchè i tuoi movimenti erano goffi!”
“Non ero goffo!”
“Invece sì. Eri goffo!”
“No!”
“Sì!”
“No!”
“Dov'è il dolce?”
Drew strabuzzò gli occhi. “Scusami?”
“Ti ho chiesto dov'è il dolce.” Ripeté Vera, scandendo le parole ad una ad una.

Il ragazzo scosse sconsolato la testa. “Te lo prendo, piccola impiastra.” Mormorò alzandosi dal divano e dirigendosi in cucina, mentre Vera si sedeva soddisfatta sul divano, cominciando a pensare.
In effetti era stata colpa sua, se era caduta a terra. Ma di certo, non l'avrebbe mai ammesso davanti a Drew.
L'audacia dei gesti del ragazzo l'aveva bloccata per qualche secondo e lui, intuendo il suo disagio, aveva reso le carezze e i baci più dolci, decisamente imbarazzato per il modo in cui si era lasciato andare.

Vera, ovviamente sapeva che non si sarebbe spinto troppo in là … Ma quando aveva ribaltato le posizioni, guardandola con quegli occhi verde smeraldo …

Ecco il tuo dolce.”
La voce di Drew la fece sobbalzare; si voltò di scatto verso di lui, notando che tre mani reggeva una coppa gelato, con due cucchiani.
“Gelato?”
“Gelato al cioccolato.” Specificò il ragazzo, sedendosi affianco a lei. “Ti devo imboccare?” Domandò Drew, osservandola di sott'ecchi e notando che non aveva ancora afferrato il suo cucchiaino. Decisamente strano per una come Vera, che con i dolci ci andava a nozze.
La ragazza arrossì nuovamente. “C-cosa?” Balbettò.
Drew sorrise estasiato. Quando arrossiva per l'imbarazzo era ancora più carina.

Prese il cucchiaino, affondandolo nel gelato, e mettendoglielo davanti.
Vera deglutì, aprendo però la bocca, e assaporando il gusto del cioccolato.

La vide leccarsi soddisfatta le labbra, e senza pensarci le si avvicinò leggermente. “Mi fai assaggiare?” Domandò a quel punto.
Vera lo guardò senza capire. “Vuoi essere imboccato anche tu?” Domandò prendendo l'altro cucchiaino immaginando che fosse quello il suo desiderio. Sentì la mano di Drew che bloccava la sua, e alzando gli occhi, lo vide a due centimetri dalle sue labbra.
“Voglio assaggiarlo in un altro modo ...” Mormorò catturandole dolcemente le labbra, e staccandosi qualche secondo dopo.

Buonissimo ...”




**************************




Vera e Drew sono ancora nel bel mezzo del loro appuntamento.” Notò Lance osservando la debole luce che proveniva dal cottege.

Eppure è piuttosto tardi.” Commentò Sae osservando il display del cellulare. “Sono le due di notte. Forse dovremmo ...”
“Non ti preoccupare, fra poco andranno anche loro a dormire.” Disse Lance, aprendo la porta di casa e facendola entrare.

Sae, Lance! Finalmente!” L'urlò di gioia di Lyra fece trasalire i due ragazzi, che si voltarono nella direzione da cui proveniva il grido.

Lyra … I ragazzi dormono?” Domandò Sae, dirigendosi verso l'amica, che seduta sul divano sgranocchiava patatine.
Lei annuì. “Credo di sì. Comunque ... Guai a voi se mi lasciate di nuovo sola con loro.” Disse puntando minacciosa una patatina contro Sae.
“E' successo qualcosa?” Domandò Lance raggiundendole e sedendosi accanto a Sae.
“Credo che Misty e Lucinda mi odino.”
Sae la guardò sorpresa. “Cosa?”
Lyra abbassò gli occhi a terra. “Ma forse è solo una mia impressione.” Mormorò strusciando i piedi sul tappeto.

Domani parlerò con loro, se ti fa sentire meglio.” La rassicurò Sae con un sorriso.
“Grazie.” Disse Lyra abbracciandola di slancio. “Allora io vado a dormire.” Disse alzandosi e saltellando verso le scale.
“Andiamo a dormire anche noi?” Propose Lance, poggiando la fronte contro quella di Sae e baciandola a fior di labbra.
Lei annuì, mentre un dolce sorriso le nasceva sulle labbra. Gli passò le braccia attorno al collo, ricambiando il bacio.



*************************



Lucinda si rigirò per l'ennesima volta nel letto, faticando a prendere sonno. Buttò un'occhiata all'orologio sul comodino. Le tre di notte.

Era nervosa, e dormire era l'ultima cosa che pensava di poter riuscire a fare.
Il perchè fosse nervosa poi, non lo conosceva nemmeno lei.
Con uno sbuffo si alzò dal letto, prendendo l'uovo e dirigendosi al piano di sotto, decisa a mettere qualcosa sotto i denti.
Aprì il frigorifero, afferrando la prima cosa che le capitò sott'occhio, e si diresse in salotto, accendendo un'abat jour e stendendosi sul divano. Poggiando il panino sul tavolino, chiuse gli occhi sperando di riuscire a rilassarsi, e istintivamente abbracciò l'uovo.
Dopo qualche minuto, un leggero rumore la fece trasalire. Aprì di scatto gli occhi, alzandosi a sedere e guardandosi attorno, non scorgendo nulla.

Ma che ...” Mormorò tendendo l'orecchio. “Lo avrò immag ...”
Non concluse la frase che l'uovo si mosse tra le sue braccia.
Lo guardò sbalordita, mentre il guscio si riempiva di crepe, e il cuore cominciava a batterle furiosamente nel petto. “Oh, cielo ...” Sussurrò posandolo sul divano e inginocchiandocisi davanti.

Una buffa testolina azzurra, fece capolino dall'uovo, mentre due occhietti neri la fissavano con curiosità.
L'esserino si districò per liberarsi dal resto del guscio, con evidente difficoltà. Lucinda con il fiato corto e le mani tremanti per l'emozione, l'aiutò a liberarsi, prima di prenderlo tra le mani ed abbracciarlo teneramente.





***********************





Signore, crede che si arriverà ad uno scontro?”

Giovanni incrociò le braccia, pensieroso. “Se il Team Idro e il Team Magma non tenessero le mani a posto … dovremo prepararci per abbatterli definitivamente.”









*************************


TaKari's Space:


Buoooona sera! ^^
Scusatemi, ho ritardato un po', vero?
Comunque, ecco il capitolo 19! Spero vivamente che vi piaccia, e mi facciate sapere le vostre opinioni. ^^

Ringrazio infinitamente coloro che hanno commentato il capitolo precedente, grazie. ^^

Beh, è nato anche il Pokémon di Lucinda! Immagino abbiate capito di chi si tratta, anche se la mia abilità descrittiva lascia a desiderare. XD Comunque era piuttosto scontato. XD
Mi scuso ancora per questo ritardo. Perdonatemi, ma la verità è che sono stata presa dai compiti e anche, lo ammetto, da Pokémon Nero, che ho comprato venerdì.

Voi l'avete già comprato?
A me piace molto, l'unica cosa che mi ha lasciato delusa però sono stati i nuovi pokémon, non mi piacciono per niente. La storia però è bella, e amo la protagonista. Finora è la più carina, secondo me.
Voi cosa ne pensate, in generale? XD


Vabbuò, ora scappo!
Alla prossima!
Un bacio a tutte! ^^


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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20








Vera.”
“Mmh ...”
“Vera, svegliati.”
“ … Ancora cinque minuti ...”
Drew alzò gli occhi al cielo.
Si erano addormentati sul divano del cottege e il braccio su cui era poggiata Vera cominciava a formicolare.

Sospirò poggiando nuovamente la testa sul piccolo cuscino ed osservando Vera dormire con un'espressione rilassata sul volto. Le scostò una ciocca di capelli dalla fronte, e sorrise deliziato quando la vide storcere il naso e serrare ancora di più gli occhi.
Beh, magari poteva anche concederle altri cinque minuti …


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Lance! Sae! Sveglia, sveglia!”
“E' Lucinda ...” Mormorò Lance con gli occhi ancora chiusi e la testa affondata nel cuscino. “Vai tu ...”
“Sta chiamando entrambi, scemo.” Rispose Sae uscendo fuori dal letto e pizzicando Lance per costringerlo ad alzarsi, senza ottenere il risultato sperato.
Gettò un'occhiata all'orologio, notando che erano solo le cinque del mattino.
Le urla di Lucinda intanto si facevano sempre più acute e insistenti, tanto che Sae le lanciò uno sguardo infuocato quando aprì la porta.
Lucinda sorrise innocentemente, prima di sollevare il piccolo pinguino per farlo vedere alla ragazza.
“Oh!” Esclamò Sae, mentre il sonno le scivolava via, e stupore e meraviglia ne prendevano il posto. “Bravissima Lucinda! Il tuo uovo si è schiuso!”
La ragazza annuì contenta, stringendo tra le braccia il suo Pokémon.
“Ed è … Uhm, sembra un pinguino.” Riflettè Sae osservando bene l'animaletto e accarezzandone la tonda testolina.
“Già. Ho pensato di chiamarlo Piplup.”
“Piplup? Suona bene.”
“In onore del pinguino di Kenny.” Specificò divertita.
“Kenny aveva un pinguino … da compagnia?” Domandò Sae scioccata.
Lucinda ridacchio. “Sì, lo so. E' assurdo. Comunque, volevo sapere se potevo prendere i Poffin che avevamo preparato ...”
“Certo che puoi prenderli. Fagliene provare parecchi, così capirai quale tipo gli piace.”
“Va bene, grazie. E scusa per l'orario.”
“Figurati.” Rispose Sae sorridendo gentilmente. “Ci vediamo più tardi.” Concluse richiudendo la porta e buttandosi sul letto.
“Sfaticato ...” Borbottò all'indirizzo di Lance, che pigramente le avvolse un braccio attorno attirandola a sè, per poi tornare a dormire.




*************************************



Troppo amara?” Domandò Lucinda all'indirizzo di Piplup, prima di assagiare il Poffin e ingoiando a fatica. “Sì, decisamente troppo amaro.” Decretò afferrando una bottiglia d'acqua e svuotandone il contenuto. “Allora, proviamo con questo?”
Piplup ingoiò rapidamente il Poffin che la ragazza gli offrì.
“Allora, come ti sembra?” Domandò Lucinda osservando la reazione del Pokémon. “Beh, la tua espressione non mi sembra particolarmente schifata, quindi penso che possa andare bene ...” Mormorò assaggiando anche lei il Poffin. “Mah … A me pare troppo pepata. Ma se piace a te ...”
“Allora, covare l'uovo funziona davvero.”
La voce sarcasticamente divertita di Paul la fece trasalire.
“Come mai sveglio a quest'ora?” Domandò ignorando il suo commento e concentrandosi nuovamente sul suo Pokémon che osservava il nuovo arrivato con curiosità.
“Le tue urla mi hanno buttato giù dal letto.” Rispose dirigendosi verso il frigo e prendendo un succo di frutta.
“Ah … beh, potevi rimetterti a dormire. Non ho urlato così a lungo ...” Borbottò Lucinda, sentendosi stranamente colpevole.

Per cosa poi? Quel tipo poteva benissimo ficcare la testa sotto il cuscino e tornare a dormire!
Lucinda si mordicchiò il labbro inferiore, indecisa se mandarlo a quel paese, o lasciar perdere.
Con un sospiro decise di ignorarlo, dirigendo la sua attenzione verso il suo Piplup, che osservava la scena incuriosito, alternando lo sguardo da Lucinda a Paul.
“E' un pinguino?” Domandò il ragazzo dopo diversi minuti di silenzio.
Lucinda annuì.
Stava tentando di fare conversazione?

E il tuo uovo? Come procede?” Domandò senza un reale interesse, ma solo per non sembrare scortese.
Il ragazzo, in risposta, scrollò le spalle.
“Non procede, quindi.” Rispose al posto suo Lucinda, ricevendo in cambio un'occhiata stizzita da parte del ragazzo.
“D'altronde, non è una cosa che mi interessa.” Disse Paul uscendo dalla cucina.
Lucinda lo osservò scomparire dietro la porta, stupita.
Se non gli interessava far schiudere il suo uovo, cosa ci faceva ancora lì?



*****************************************




Misty si rigirò nel letto, tentando inutilmente di riprendere sonno.
La sera precedente aveva decisamente perso la testa. Si era ingelosita come una ragazzina alla sua prima cotta. Per cosa poi?
Ash le aveva detto che l'amava. Eppure quando Lyra si era avvicinata così tanto al suo ragazzo, non ci aveva visto più.
“Misty, sei sveglia?” La voce di Ash la risvegliò dai suoi pensieri.

Sì, entra.”
Ash aprì leggermente la porta, spiando all'interno per assicurarsi che non ci fosse nessun altro, e con un salto si gettò sul letto.
“Hai la delicatezza di un elefante.” Commentò Misty tirandosi le coperte fin sopra la testa.
“Ti volevo chiedere che cosa ti era preso ieri sera.” Disse Ash ignorando il commento della ragazza e sedendosi a gambe incrociate sul materasso.
Misty sbuffò da sotto la coltre di coperte, poi un pensiero la fece trasalire. Riemerse velocemente da sotto le trapunte, e osservando allibita il ragazzo.
“Ash … Sei … Sei in boxer!”

Ash la guardò confuso. “Sì.”
“E ti pare il modo di girare in casa? Con tutte le ragazze che ci sono?!”
“Non mi ha visto nessuno.” Rispose tranquillamente lui. “Certo se a te imbarazza ...” La provocò con un sorriso divertito.
“Non m'imbarazza per nulla!” Rispose lei infervorandosi e spostando lo sguardo dall'intimo del ragazzo al suo viso. “Allora?”
“Ah, ti volevo parlare di ieri. Si può sapere cosa ti è preso?”
“Non ho fatto nulla di strano.”
“Non fare la finta tonta. Lyra non se n'è accorta perchè non ti conosce, ma il tono con cui le hai detto che mi avresti aiutato tu, era davvero arrabbiato.”
Misty sussultò a quelle parole. Perchè quello che significavano sotto sotto era qualcosa del tipo: “ti conosco meglio di tutti.”

Beh, mi aveva fatto irritare ...” Bofonchiò spostando lo sguardo sui disegni della coperta.
Ash con uno sguardo la incitò a continuare.
“Ti stava appiccicata.” Bisbigliò arrossendo.
Ash la guardò stupito. “Eri … Gelosa?”
La ragazza represse l'istinto di gridare un “no” secco come il suo orgoglio la incitava a fare, limitandosi ad annuire leggermente.

Di me?”
Misty annuì nuovamente.
“Stai scherzando?”
“Accidenti, ti ho appena detto che ero gelosa di te, smettila con tutte queste stupide domande!” Strillò al limite dell'imbarazzo, mollandogli un pugno sul braccio.
“Scusa, scusa.” Ridacchiò lui, massaggiandosi l'arto colpito. “E' solo che mi sembra assurdo.”
“E perchè mai?”
“Perchè solitamente sono io quello che muore di gelosia quando qualche bel ragazzo ti fa la corte.” Spiegò tentando di nascondere l'imbarazzo nascente nel rivelare una cosa del genere.
“Tu sei geloso di me?” Domandò Misty sgranando gli occhi.
“Certo, è ovvio.”
Misty lo osservò arrossire, prima di chiudere gli occhi e adagiare le labbra sulle sue.



************************************************



Abbiamo finito le scorte di cibo?!” Sae fissò allibita la dispensa completamente vuota. “Ma com'è possibile? C'era da mangiare per un esercito!”
“Credo sia colpa mia ...” Mormorò sommessamente Brock, alzando colpevole una mano.
“Cioè?”
Beh … Per la cena di Drew e Vera, ho dovuto fare diversi esperimenti per trovare il giusto equilibrio tra i vari ingredienti ...”
“Ed hai svuotato una dispensa intera?” Domandò Lance sinceramente divertito dell'espressione della sua ragazza.
“Beh, non è che fosse proprio piena.” Tentò di discolparsi il ragazzo. “Se ti chiedessi umilmente perdono mi scuseresti?” Domandò rivolgendosi a Sae.
Lei sospirò. “Solo se ti metti in ginocchio e congiungi le mani.”
Brock non la fece attendere. Si gettò a terra con le mani incrociate e implorando perdono, mentre una risata cristallina si levava per la stanza.
“Brock … Sei uno spasso!” Rise divertita Lyra, mentre accanto a lei, Gary tentava di trattenere le risate.
“Oh, Lyra! Vuoi che ti prepari la colazione?” Domandò strisciando sulle ginocchia verso di lei.
“E con che cosa, genio?” Chise Gary superandolo e sedendosi al tavolo. “Hai finito le scorte che sarebbero dovute bastare per un anno intero, a quanto pare.”
“Posso preparare qualcosa di delizioso anche con degli avanzi ...”
“Non c'è bisogno di usare gli avanzi, tanto dovevamo fare un salto in città.” Intervennè Lance.
“Giacchè facciamo un po' di spesa.” Disse Sae afferrando un foglietto e cominciando a fare una lista. “Vi serve qualcosa in particolare?” Domandò giocherellando con la penna.
“No, grazie.” Risposero in coro Brock e Gary.
“Ma siete sicuri?” Domandò sottovoce Lyra avvicinandosi a Sae e a Lance.
“Dobbiamo dare un'occhiata ai loro movimenti.” Spiegò Lance.
“Tu mettili sotto con lo studio, mi raccomando.” Disse Sae alzandosi e dirigendosi assieme a Lance verso l'uscita. “Torneremo fra un'oretta.”
“Se succede qualcosa ti telefoniamo.” Aggiunse il ragazzo prendendo le chiavi dell'auto e seguendo Sae fuori dalla casa.

Lyra li osservò preoccupata, prima di voltarsi verso i due ragazzi e sorridere. “Bene, allora ripassiamo qualcosa, vi va?”



**************************************



Che mal di schiena ...” Mormorò Vera alzandosi dal divano e stiracchiandosi come un gatto.
“Io te l'avevo detto di tornare in casa.” Intervenne Drew dalla cucina.
Vera alzò gli occhi al cielo. “Cosa stai facendo?”
“Lavo i piatti. Mi dai una mano?”
“Va bene … Ah, non è che è rimasto un po' del gelato di ieri?” Domandò con un tono fintamente noncurante.
Drew sorrise di sbieco. “Non ti è bastato quello di ieri sera?”

Vera gli assestò un pugno sullo sterno. “Che scemo! Volevo solo fare colazione!”
“Guarda nel freezer.” Rispose Drew divertito.
Vera si diresse con due saltelli verso il frigo, aprendo lo sportello superiore e notando con gioia crescente la vachetta di gelato quasi completamente piena. “Ne vuoi anche tu?” Domandò afferrando un cucchiaino e affondandolo nel cioccolato.
“Gelato di prima mattina? No, grazie.” Rispose lui osservandola gustarsi compiaciuta il bottino. “Come fai a mangiarlo a quest'ora?” Domandò sconvolto, tornando a dedicarsi ai piatti.
“Il gelato è buono ad ogni ora.” Rispose Vera.
“Non pensi alla linea?” Chiese con tono dispettoso il ragazzo.
“La linea può andare a quel paese.” Rispose lei, immaginando Lucinda inorridire sentendo una frase del genere.
Drew la fissò per qualche secondo. “Beh, dammene un po'.” Disse avvicinandosi ed aprendo la bocca.
Vera sorrise divertita, alzando il cucchiano per imboccarlo. “Non avevi detto che mangiare il gelato a quest'ora del mattino è da pazzi?”
“Ho cambiato idea.” Rise lui rubandole il cucchiano e continuando a mangiare.
“Ladro!”


****************************************




“Fare la spesa era un'attività divertente, una volta. Adesso ci tocca stare con i nervi a fior di pelle e guardarci attorno come dei ladri.” Si lamentò Sae prendendo una confezione di uova dallo scaffale.
“Quei tipi spuntano come funghi.”
“Ne hai visto uno?”
“Vicino al banco del pesce.” Rispose Lance prendendole la mano e allontanandosi da lì.
“Andiamo a pagare e filiamo via.” Propose la ragazza.
Lance annuì. “Sbrighiamoci, ho una brutta sensazione.”
“Le tue brutte sensazioni sono sempre preoccupanti.” Disse Sae affrettando il passo e dirigendosi verso la cassa, dove depositò velocemente gli acquisti.
“Eccoli! Li abbiamo trovati!”
Lance e Sae trasalirono voltandosi verso la fonte della voce.
“Maledizione. Andiamocene!” Disse Lance afferrandole la mano e correndo verso l'uscita.
“Bloccateli!”
Lance e Sae si dovettero fermare di colpo, mentre una decina di reclute del Team Idro bloccavano l'uscita principale, sotto gli sguardi preoccupati delle persone.
“Che facciamo?”
“Li atterriamo.” Disse Lance. “Te la senti?”
“Certo!”






TaKari's Space:

Hello!
Oddio alla fine non sapevo se aggiornare o meno.
Con tutto il casino che è successo ho dovuto riscrivere anche il primo capitolo, e ora sto ancora morendo di sonno.
Vabbuò, comunque: Wow! Sono arrivata al capitolo 20! XD
E finalmente cominciano i guai. :3

Grazie a tutte coloro che hanno recensito il precedente capitolo. ^^
Spero che anche questo vi piaccia.
A presto! ^^


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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21









Sae, stai bene?” La voce affannata di Lance le arrivò ovattata.
Si voltò verso di lui, notando che con una ginocchiata aveva atterrata un'altra recluta. “Sì … Tutto bene ...” Rispose soffocando un gemito di dolore e rialzandosi da terra.
“Sae, giù!”
La ragazza evitò un pugno per un soffio, abbassandosi e voltandosi con una mezza piroetta sferrò un calcio all'uomo, che barcollando caddè rovinosamente a terra.
Lance aveva atterrato la maggior parte delle reclute, e lei come una stupida si era pure lasciata colpire …
Dopo aver schivato l'ennesimo calcio e atterrato l'ennesima recluta, Lance le si avvicinò velocemente, notando una macchia rossa sul fianco della ragazza. “Sae …” La voce quasi non gli uscì, osservando il sangue che ormai sporcava la mano di lei.
“Non è nulla. E' solo un graffio.” Si limitò a dire Sae, con il fiato corto e tenendo una mano premuta sul punto ferito.
“Riesci a correre?” Le domandò tentando di controllare la rabbia.
“Saremmo dovuti scappare, invece di metterci a combattere …” Pensò dandosi mentalmente dell'irresponsabile. “A quest'ora Sae non ...”
“Lance.” La voce di lei lo riportò alla realtà.
“Dobbiamo andarcene. Non appena metto fuori gioco quei due davanti all'uscita, tu corri verso la macchina, va bene?”
Sae annuì nuovamente. “Mi raggiungi subito, vero?”
Lance sorrise. “E' ovvio.”





*******************************************************+




Ragazzi, dobbiamo andarcene!” Gridò Lyra agitata, afferrando confusamente qualche oggetto, e ficcandolo in un borsone.
“Cosa sta succedendo?” Domandò Gary sentendo l'ansia crescere.
“Ci hanno scoperti, preparate le vostre cose. Lance e Sae saranno qui a minuti.”
“Ma come facciamo ad andarcene?” Chiese Misty, stringendo convulsamente la mano di Ash.
“Sono arrivata con una macchina piuttosto grande. La maggior parte di voi verrà con me, un paio con Lance e Sae.”
“Ci … dividiamo?” Domandò scioccata Lucinda. “Ma ...”
“Vi rivedrete entro pochi giorni, ve l'assicuro. Ma ora preparatevi!”

I ragazzi annuirono, correndo ognuno nella propria camera.
Lyra afferrò il cellulare, componendo in pochi secondi il numero di Sae.
“Dove siete?”
“Stiamo arrivando. Lyra, prendi un Kit medico!”
Alla ragazza le si gelò il sangue nelle vene. “ … Cos'è successo?”
Alla voce preoccupata di Lance si sostituì quella più serena di Sae. “Mi sono fatta un po' male … Non è nulla di grave.” Disse tentando di mantenere un tono rassicurante.
Lyra si rilassò leggermente. “Fra quanto sarete qui?”
“Una ventina di minuti.” Rispose Sae. “Dobbiamo tentare di seminare quelli che ci seguono.”
“Vi stanno inseguendo?!”
“Lyra, tranquilla. Saremo lì tra venti minuti, fa che gli altri siano pronti.” Conluse Sae chiudendo la chiamata.
Lyra respirò a fondo per calmarsi prima di correre di sopra e finire di preparare le sue cose.



*****************************************+




Finalmente li avevano seminati.
Quei tipi erano straordinariamente tenaci quando volevano. Sae scostò leggermente la mano dalla ferita, notando che finalmente aveva smesso di sanguinare.
Non immaginava che avessero con sé anche delle armi, e si era fatta cogliere impreparata come una pivella.

La ferita?”
La voce di Lance la riscosse dai suoi pensieri.
“Il sangue si è fermato.” Rispose Sae, cercando di tranquillizzarlo.
Non era preoccupata tanto per la ferita, che d'altronde non era troppo profonda, quanto per Lance.
Quando le capitava qualche incidente, tendeva immediatamente a colpevolizzarsi.
Lo vide stringere convulsamente il volante, mentre con l'altra mano inseriva la terza.
Sae gli posò una mano sul braccio. “Lance, ferma la macchina.”
Il ragazzo si voltò di scatto verso di lei, osservandola preoccupato e accostando al ciglio della strada. “Ti fa m ...”
“No.” Sae lo interruppe. “Davvero, non mi fa male.” Disse con un sorriso. “Lance, sei troppo agitato, calmati.”
Lance strinse la presa sul volante, tentando di sottrarsi agli occhi di lei.
“So cosa stai pensando. Lance, è stata una mia distrazione, okay? Non è colpa tua.”
“Non avrei dovuto ...”
Sae sospirò prendendogli il volto tra le mani e baciandolo a fior di labbra. “Non è stata colpa tua.” Ripetè posandogli un altro leggero bacio sulle labbra, constatando con soddisfazione, che si stava lentamente tranquillizzandosi. “Te lo devo ripetere un'altra volta?” Domandò a pochi centimetri dalle sue labbra.
Questa volta fu lui a posare le labbra sulle sue, mordicchiandole leggermente, per poi staccarsi e guardarla finalmente negli occhi. “Okay ...”
Sae gli sorrise. “Bene.”




*****************************************




Infilatevi in macchina.” Disse Lyra, mentre i ragazzi uscivano fuori dalla casa. “E attenti a Marill!” Aggiunse quando raggiunsero la macchina.
Lucinda osservò il Pokémon comodamente seduto dietro. “Spero che diventiate amici.” Commentò stringendo il suo Piplup tra le braccia.
“Allora avete deciso chi andrà con Sae e Lance?” Domandò dopo aver chiuso la porta e voltandosi verso di loro.
“Andiamo noi.” Rispose Ash indicando sé stesso, Misty e Gary.
Lyra annuì. “Va bene, voi altri salite in macchina. Non appena arrivano Lance e Sae partiamo.”
“Dove andremo?” Domandò Kenny, appoggiandosi al muretto, in attesa della risposta della ragazza.
“Non abbiamo ancora deciso.”
“Cosa?!” Urlarono in coro Lucinda e Kenny.
“Per favore ...” Mormorò Lyra stropicciandosi stancamente gli occhi. “Non appena arriveranno Sae e Lance lo decideremo.”
Misty osservò preoccupata la ragazza.
Lyra non aveva per nulla una bella cera. “Lyra, stai bene?” Domandò avvicinandosi a lei, e posandole gentilmente una mano sulla spalla.
“Sì, sono solo un po' in ansia per Sae.”
“Perchè?” Domandarono agitate Misty, Vera e Lucinda.

Lyra sollevò il Kit medico che aveva in mano.
“E' … ferita?” Chiese Vera, stringendo a sé Torchic.
“Sicuramente è solo un graffio.” Le rassicurò Lyra.
Far spaventare e preoccupare tre ragazze non sarebbe stato per nulla intelligente.
“Ehi!”
Tutti si voltarono di scatto, osservando la macchina fermarsi davanti a loro.
Lyra si precipitò verso Sae che nel frattempo stava scendendo dal sedile. “Siediti e fammi vedere.” Le ordinò, tentando di assumere un tono imperioso e di nascondere la sua agitazione.
Sae ubbidì, cercando di nascondere un sorrisetto divertito alla vista di Lyra così in ansia. “Lance, ci pensi tu a Chikorita e Dragonite?”
Il ragazzo annuì correndo verso il capanno di legno.
“Ma cos'è successo?” Domandò Lucas avvicinandosi a Sae.
“Le spiegazioni le rimandiamo ad un altra volta.” Disse lei, mentre Lyra le tirava su la maglietta. “Il preside Oak ci ha detto di riportarvi a casa.”
“Tokyo? Cioè torniamo a casa?” Domandò speranzosa Lucinda.
Sae scosse il capo. “No, mi dispiace. Vi porteremo alla Pokémon High School. Lì sotto c'è il laboratorio del preside, ci sistemeremo lì.”
“Finora la scuola era tenuta costantemente sotto controllo.” Spiegò Lyra mentre le disinfettava il taglio. “Adesso che ci hanno trovati sono quasi tutti concentrati qui, e la sorveglianza sulla scuola è drasticamente diminuita.”
“Comunque dovremo allungare il viaggio per far perdere le tracce. Avete già deciso chi viaggerà con noi?” Domandò Lance tornando con in braccio Chikorita e Dragonite al suo fianco.
I ragazzi fissarono i due Pokémon stupiti.
“Cosa sono quelle facce?” Chiese Sae. “Lo sapevate che anche noi eravamo dei Master, no?”
“Beh, sì. Ma … wow.” Fece Brock osservando Dragonite.
Vera con un sorriso si chinò ad accarezzare dolcemente Chikorita.
Gary annuì, rivolgendosi a Lance. “Io, Misty e Ash.”
“Va bene, quindi voi altri andrete con Lyra. Dovremo prendere strade diverse.” Disse rivolgendosi alla ragazza che aveva appena finito di bendare la ferita di Sae. “Allunga il viaggio di qualche giorno, passa per meno città possibili.”
Lyra annuì.
“Ci ritroveremo fra cinque giorni, a mezza notte all'entrata del laboratorio del preside Oak.” Concluse Sae abbassandosi la maglietta delicatamente.
“Va bene, ragazzi siete pronti?” Domandò a quel punto Lyra prendendo le chiavi della macchina, e sorridendo al coro di “sì” che si levò.
“Fate attenzione!” Si raccomandò Misty salutando con un abbraccio Vera e Lucinda.
“Anche tu ...” Mormorò Vera ricambiando l'abbraccio, per poi stringere la mano di Lucinda.
“Ragazzi, andiamo.” Disse a quel punto Lance.
“Ci vediamo fra cinque giorni!” Urlò Ash salutando con la mano i ragazzi e salendo in macchina, seguito a ruota da Misty e Gary.
“Lance, come farai con il tuo Pokémon?” Domandò quest'ultimo osservando la stazza di Dragonite.
“Lui ci segue volando.” Spiegò posandogli una carezza sulla testa e sollevando Chikorita per portarlo a Sae, che con le braccia aperte lo accolse con un tenero sorriso.
“Vo-volando?” Ash osservò il Pokémon a bocca aperta. “Che figata ...”
Lance si voltò divertito verso Sae. “Tuttto a posto?” Le domandò apprensivo.
Lei annuì, con un sorriso. “Possiamo andare.”



*************************************




Cosa vuol dire che li avete persi?!”
“Ivan, signore. Sono mortificata, ma quel ragazzo di nome Lance ha battuto tutte le reclute che avevamo mandato.” Disse Shelly, stringendo i pugni.
“Dovete ritrovarli, voglio quelle uova!”
“Sì, signore. Non si preoccupi. Le giuro che non falliremo di nuovo.”


*****************************************




Io dire di passare da Osaka, e Nikko. E da lì poi tornare a Tokyo.” Suggerì Sae. “Gli hotel non sono troppo costosi, e il cibo è ottimo.” Disse con un sorriso, tentando di spezzare la tensione.
Ash, Misty e Gary non appena partiti si erano chiusi in un mutismo assurdo, e Lance e Sae avevano perso la speranza di riuscire a farli parlare.
“Cibo ottimo?”
Ash si sporse verso Sae, che tirò un sospiro di sollievo.
Misty scosse la testa, con fare lamentoso. “E' il cibo la tua prima preoccupazione?”
“Mi sono sempre chiesto come facessi ad essere così scemo ...” Lo prese in giro Gary, sorridendo divertito.
“Cosa hai detto?” S'infervorò Ash, voltandosi di scatto verso il ragazzo.
“Questa volta gli do ragione.” Si aggiunse Misty.
Ash voltò il capo verso di lei con occhi lacrimosi. “Ma … Misty ...”
Le risate che scoppiarono tranquillizzarono Lance e Sae, che si scambiarono un sorriso rasserenato.















TaKari's Space:


Salve a tutti! ^^
Ecco il capitolo 21.
Credo che sia leggermente più corto dei precendenti, ma non volevo allungarlo ancora, rischiando di appesantirlo troppo. ^^
Spero comunque che vi piaccia, anche se non ci sono scene romantiche. Qualche volta bisogna staccare un po'. XD

Comunque, io ho finito Pokémon Nero!
E … Oddio, vado pazza per N. Insomma, lo vedo benissimo con la protagonista *.* Tanto che mi è saltata in testa l'idea di scrivere qualcosa su di loro. XD
E' ovvio e scontanto che comunque continuerei ad aggiornare questa storia. XD Voi che dite?

Oh.

Un'ultima cosa; mi rivolgo a fedina:
Dove seeeei? Mi mancano le tue recensioni formato papiro! <3

Ti aspettoooooo! ^^

Ora vado davvero! Bye bye! ^^

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22










Fra quanto arriviamo?” Domandò Kenny sbuffando annoiato.
Lyra sospirò sconsolata. “Fra un po'.”
“L'hai detto anche due ore fa.” Le fece notare Drew.
Lyra lo ignorò ingranando la seconda.
“Lasciatela guidare in santa pace, cosa siete? Dei marmocchi?” Intervenne Lucinda voltandosi verso i due ragazzi con un espressione minacciosa.
“Siamo stanchi, vorremmo fare una pausa.” Disse Lucas conciliante.
“Fra un'ora dovremmo arrivare ad un capsule hotel. Ci fermeremo lì.” Disse Lyra accellerando leggermente.
“In un capsule hotel? E' proprio necessario?” Domandò Lucinda, mentre si stemava più comodamente Piplup in grembo.
Lyra annuì senza distogliere lo sguardo dalla strada.
“Di bene in meglio ...” Borbottò la ragazza, sbuffando e voltandosi a guardare fuori dalla strada. “Chissà dove si fermeranno Sae e Misty ...”
“A quanto pare andranno in un internet cafè.” Disse Vera scorrendo il messaggio che Misty le aveva appena inviato.
“Qui vicino non ci sono internet cafè?” Domandò Kenny sporgendosi verso Lyra.
“Non credo. Chiedi al nostro navigatore.”
Kenny si voltò divertito verso Paul che reggeva, scocciato, una cartina stradale. “Niente internet cafè?”
Paul gli lanciò un'occhiata disinteressanta. “No.” Rispose tornando a guardare la strada.
“Peccato!” Esclamò Drew cingendo con un braccio le spalle di Vera ed attirandola a sè.
“Piano, scemo!” Lo rimbrottò lei accarezzando la testolina di Torchic.
“In un internet cafè almeno ci sono un sacco di ...”






Manga!” Esclamò Ash guardandosi ammirato intorno.
“Non urlare, idiota!” Sibilò Gary. “Sono le due di notte, la gente dorme!”
“Ma ti sei guardato intorno? Oddio, quanti manga!”
“Gary, tu vuoi stare in una stanza a parte?” Domandò Lance mentre si avvicinavano alla cassa.
Il ragazzo annuì. “Se fosse possibile ...”
Lance si voltò verso il ragazzo. “Allora, due private seat doppie, e una singola.”
“Per quanto restate?”
“Fino a domattina, a mezzogiorno.” Rispose dopo averci pensato qualche secondo.
“Bene, potete seguirmi.” Disse incamminandosi spedito. “Queste sono le doppie.” Disse indicando due porticine una accanto all'altra. “E questa è la singola.” Aggiunse indicando un'altra porta. “Vi prego di non fare eccessivo rumore.” Disse lanciando di soppiatto un'occhiata ad Ash. “I clienti desiderano riposare.” Concluse tornando verso il bancone.
“Che tipo ...” Borbottò Ash incrociando le braccia.
Misty gli pizzicò leggermente il braccio. “E' colpa tua che ti sei messo ad urlare.”
Ash alzò gli occhi al cielo, afferrandole la mano e trascinandola nella propria stanzetta. “Ci vediamo domani mattina.” Disse chiudendosi la porta alle spalle.
“Allora vado anch'io.” Avvisò Gary. “ 'Notte.”
“Buona notte.” Risposero in coro Lance e Sae, prima di entrare nella propria stanza.
“Sono un po' preoccupata.” Ammise quando finalmente si sedettero.
“Per Chikorita e Dragonite?” Domandò Lance scompigliandole leggermente i capelli. “Non ti angosciare staranno alla grande.”
“Chiusi in macchina?”
“Non avevamo altra scelta. Domani mattina andremo subito da loro.” Le promise baciandole dolcemente la guancia.
Sae sospirò. “Scemo ...”
Lance ridacchiò contro il suo collo, guardandola confuso quando lei si staccò di scatto da lui.
“Che c'è?”
“Una playstation!” Esclamò Sae osservandola console. “Vogliamo fare una partita?” Domandò voltandosi eccitata verso Lance che con un sorriso divertito sulle labbra, la afferrò per le spalle, tirandosela delicatamente addosso.






Ash, dormiamo, ti prego!” Lo supplicò Misty.
“Voglio solo finire questo volume.”
Misty lo guardò arrabbiata. “Insomma! Abbiamo una stanzetta minuscola solo per noi, potresti fare qualcosa altro … invece di stare a leggere manga!” Disse strappandogli il volume dalle mani e poggiandolo sul tavolo davanti a loro.
Ash la guardò interrogativo, prima che un'espressione furbetta si facesse strada sul suo volto. “E cosa vorresti che facessi …?”





*************************************************





Ve l'ho mai detto che sono claustrofobica?”
“E da quando?” Domandò Vera prendendo gli oggetti più importanti dalla valigia e mettendoseli in tasca.
“Da ora.”
“Andiamo, Lucinda! Non ti è mai capitato di dormire in un capsula?” Domandò Lyra, togliendosi le scarpe.
“No, e non vorrei dover cominciare oggi.” Replicò la ragazza fissando terrorizzata le capsule davanti a sé. “Non posso dormire in macchina con Piplup?”
“Non mi sento sicura a lasciarti lì.”
“E se chiedessi ad uno dei ragazzi di venire con me? Ti scongiuro Lyra, io lì dentro non ci voglio entrare!”
Lyra osservò Lucinda prostrarsi ai suoi piedi e sospirò. “Va bene, se convinci uno dei ragazzi allora si può fare.”
Lucinda saltò su, abbracciando la ragazza di slancio. “Grazie, grazie, grazie!” Disse prima di dirigersi verso il gruppetto di ragazzi.
“Pensavo che avresti detto di no.” Disse Vera camminando verso la sua capsula.
“Almeno c'è qualcuno con Marill e gli altri. Anche tu ti senti sollevata a sapere che non stanno lì soli, no?”
Vera sorrise. “Già.”




Lucinda digrignò i denti per la rabbia. Non era possibile che le avessero detto tutti di no.
Beh, quasi tutti.
“Forza Lucinda. Mica ti mangia!” Pensò dirigendosi verso Paul, con un espressione affranta sul volto. “Paul.”
Il ragazzo si voltò verso di lei, leggermente sorpreso. “Che c'è?”
“Vorresti … Potresti … venire a dormire con me in macchina, per favore?” Domandò tutto d'un fiato, sperando una qualsiasi divinità che la risposta fosse affermativa.
“Perchè?”
“Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.” Gli fece notare, leggermente irritata dalla mancanza di una risposta.
Paul scrollò le spalle, continuando a guardarla, finchè lei non cominciò ad arrossire.
“Odio le capsule, vorrei dormire in un posto dove non rischio di morire soffocata per mancanza di ossigeno.” Spiegò spostando lo sguardo sul pavimento, aspettandosi una qualche frecciatina che invece non arrivò.
“Va bene.”
Lucinda strabuzzò gli occhi. “Scusa?”
“Ho detto va bene, muoviamoci.” Disse alzandosi e dirigendosi verso Lyra per prendere le chiavi.
“Non scappate con la macchina, per favore.” Si raccomandò lei, leggermente divertita dall'espressione di Lucinda. “E state attenti.”




************************************************




Ma non è possibile!”
“Arrenditi, ormai non è più divertente. E' la nona volta di fila che ti mando KO. E tu mi devi il mio premio.”
“Se vinci anche la prossima, farò tutto quello che vuoi.” Lo provocò Sae riprendendo in mano il joystick.
“Tutto quello che voglio?” Domandò Lance afferrando nuovamente il proprio joystick.
“Tutto quello che vuoi.” Ripetè Sae con un tremito di emozione nella voce.
“Va bene, mandiamoti KO per la decima volta.”

Sae fissò agguerrita lo schermo della televisione, dove erano appena comparsi i personaggi.
Era così facile battere gli altri a Tekken, ma Lance era un campione.
Asuka VS Jin.
Era decisamente fottuta.




***********************************************




Brock, ma ci entri davvero lì dentro?” Domandò divertito Kenny, sporgendo fuori la testa ed osservando Brock intento ad infilarsi nella sua capsula.
“Ci provo.”
“Saresti dovuto andare con Lucinda.” Disse Lyra cercando di trattenere le risate.
“Ho voluto fare un favore a Paul.” Rispose con noncuranza riuscendo finalmente ad infilarsi completamente.
“Un … favore? Cioè?” Domandò Drew seduto su una poltroncina assieme a Vera.
“Ma dai … Non avete notato nulla?”




Lucinda cambiò posizione per la terza volta in pochi minuti.
“Sto cercando di dormire.” La voce di Paul la fece immobilizzare.
“Scusami.” Sussurrò stringendo Piplup. “Ah … Ti volevo … sì, insomma, grazie per essere qui.” Balbettò sconnessamente, arrossendo come un pomodoro. “Non pensavo che avresti accettato ...” Mugugno poggiando la testa contro lo schienale e chiudendo gli occhi. “Come mai hai deciso di farmi questo favore?”
Quando non ottenne risposta Lucinda aprì gli occhi, spalancandoli non appena vide il volto del ragazzo a pochi centimentri dal suo.
“Cosa ...”
Non concluse la frase che si ritrovò le labbra del ragazzo posate sulle sue.




**********************************


Ash, davvero volevi fare …?”
“No! No, no, no. No!”
“E allora perchè ti sei tolto i pantaloni?”
“Sentivo … caldo. Sentivo immensamente caldo!”
“Sicuro … di stare bene?”
“Sicurissimo, vado a prendermi un gelato, ok? Torno subito.” Mormorò infilandosi velocemente i pantaloni e le scarpe ed uscendo dalla stanza.
“Dio Ash … Sei così scemo.” Sussurrò Misty sorridendo lievemente.



Scemo, scemo, scemo! Dio, sono uno scemo!”
“E tu sei venuto alle tre del mattino, solo per dirmi qualcosa di cui ero già a conoscenza?” Borbottò infastidito Gary con la voce ancora impastata dal sonno.
“Tu non capisci, tu non capisci!” Si lamentò il ragazzo infilandosi le mani nei capelli. “Era lì … e oddio … Era così bella e … e ...”
“Il tuo amico si è eccitato.” Concluse per lui Gary stendendosi nuovamente sulla poltroncina.
“Non dirlo come se fosse una cosa da nulla!”
“Ash, smettila di urlare come una femminuccia isterica. Sei un uomo – anche se non sembra – ed è normale avere certe reazione con la propria ragazza.”
“Ma ...”
“Niente 'ma'. Voglio dormire, quindi tornatene di là e buona notte.” Concluse il ragazzo tappandosi le orecchie con le mani, e chiudendo gli occhi.
“Ti odio.” Biascicò Ash avviandosi verso la porta.
“Anch'io ti voglio bene.” Cantilenò divertito Gary, mentre la porta sbatteva con violenza.




*************************************


Lucinda restò immobile per qualche secondo, prima di lasciarsi andare ed assecondare quelle labbra che premevano con insistenza sulle sue.
Paul la stava baciando … di nuovo.
Avrebbe dovuto tirargli un pugno, un calcio, un ceffone … E invece, lo stava baciando.

Quando dopo qualche secondo, che alla ragazza parvero secoli, Paul si staccò da lei, riuscì ad intravedere un lieve rossore sulle guance del ragazzo.
“Ed ora dormi.”






TaKari's Space:



Hola.
Mi dispiace avervi fatto aspettare tanto, ma come potete vedere ho aggiornato. ^^ (Finalmente! NdTutti) XD
Mi spiace, ma non vi posso promettere che non si ripeterà, perchè sono affogata nei casini.
Comunque sia, spero che questo capitolo vi piaccia. ^^
Per chi non lo sapesse il capsule hotel è questo: http://www.ofb.net/~frederik/japan-pictures/01-09-18-tokyo/004.shinjuku/010.capsule-hotel.jpg.
Mentre l'internet cafè è questo: (Vorrei tanto andarci!) http://1.bp.blogspot.com/_jEWLJuRx7BE/Stn-kKt9Q9I/AAAAAAAAAbM/lJUp89neREg/s320/tokyo+hotel+internet+cafe+2.jpg


A presto, spero!
E grazie a tutti coloro che hanno commentato lo scorso capitolo. ^^
Un bacione!


















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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23

 

 

 

 

 

 

 

Dormire. Era quello che Paul le aveva ordinato, e quello che Lucinda si era costretta a fare, senza però il benché minimo risultato. Si mosse piano, voltandosi verso il ragazzo, che sembrava ormai essersi addormentato profondamente.
Non riusciva a comprenderlo. Per nulla.
Era rude, offensivo, asociale e freddo. Ma … Poi c’erano quei momenti, quegli istanti, quei gesti, come quello di poche ore fa, che le facevano crollare tutte le precedenti affermazioni.
Perché uno che baciava in quel modo, alla fin fine non poteva essere rude, offensivo, asociale e freddo, no?
Lucinda si prese la testa tra le mani, tentando in qualche modo di controllare il respiro, che al ricordo di quel bacio, era divenuto tutto ad un tratto irregolare e pesante.
“Ancora non dormi?”
Alla voce mezza addormentata di Paul, Lucinda sobbalzò.
“Scusa, questo posto è scomodo ...” Mormorò in preda all’imbarazzo.
Si costrinse a chiudere gli occhi, regolarizzando il respiro e voltandosi verso il finestrino quando, in un attimo, si ritrovò schiacciata contro il petto del ragazzo.
Il suo braccio le circondava la vita, impedendole una qualche minima possibilità di fuga.
“Dormi.” Ripeté lui, chiudendo nuovamente gli occhi con un leggero ghigno divertito sulle labbra.
“La fai tanto facile …” Sussurrò in risposta lei, seguendo il suo esempio, chiudendo gli occhi e poggiando la testa sul suo torace.
Voleva davvero addormentarsi, e se stare spiaccicata contro di lui poteva aiutarla, a cadere tra le braccia di Morfeo per non continuare a pensare a quel bacio, andava benissimo così.

 

***************************************

 

Sae si abbandonò stremata contro Lance, sbuffando indispettita.
“Accidenti a te … Domani voglio la rivincita!”
Il ragazzo ridacchiò picchiettandole la fronte con due dita. “Alla fine invece di una partita ne abbiamo fatte altre quindici.” Le fece notare. “Quindi … mi aspettano altrettante ricompense, no?”
Sae alzò gli occhi al soffitto allacciandogli le braccia al collo e avvicinando il suo volto al suo. “In realtà sto morendo di sonno.” Si lamentò sfiorandogli le labbra. “Dormiamo?” Domandò con voce fanciullesca chiudendo gli occhi e regalandogli un leggero bacio della buonanotte.
“Che viziata …” Sussurrò Lance afferrandola per la vita e sollevandola di poco, approfondendo il bacio.
“Insistente …”
“Mi prendo solo quello che mi hai promesso per … quindici volte di seguito.” Rispose con il fiato leggermente corto.
Sae ridacchiò, posandogli le mani sul petto e allontanandolo di qualche centimetro.  “Ti prego, lo so che anche tu stai morendo di sonno. Verso la mia … settima sconfitta hai cominciato a sbadigliare.” Disse con una punta di fastidio nella voce, al dover ammettere di aver perso così tante volte.
Lance sospirò, lasciandosi cadere su un lato e attirandola a sé, chiudendo gli occhi ed allacciando le gambe a quelle di Sae. “Domani mattina …”
“Farò ciò che vuoi.” Concluse la ragazza al suo posto, chiudendo gli occhi e accoccolandosi contro di lui.

 

*****************************************************

 

Con passo felpato, Ash rientrò velocemente nella sua stanza, sperando di trovare Misty addormentata, per non doversi districare in complicate spiegazioni per quanto era successo.
Si era intrattenuto a leggere manga, seduto davanti la libreria, in attesa che il tempo passasse e il sonno prendesse il sopravvento sulla sua ragazza.
In realtà prevedeva di chiarire quella situazione la mattina dopo, magari dopo aver riordinato maggiormente le idee.
La vide dormire profondamente, in posizione fetale con la giacca a coprirla.
Tirò un sospiro di sollievo, avvicinandosi senza far il minimo rumore, e stendendosi accanto a lei. Si irrigidì istantaneamente quando la sentì bofonchiare qualcosa di poco chiaro e muovere di poco una mano.
“Ash?”
Il suo piano era andato in frantumi.
“Scusa, non volevo svegliarti …” Sussurrò sperando che tornasse a dormire come se niente fosse.
“Dove sei stato?” Domandò invece la ragazza sollevandosi su un gomito e stropicciandosi teneramente gli occhi con le mani chiuse a pugno.
“Ho letto qualche manga.” Rispose lui, evitando di farle notare quanto quei minimi gesti gli avessero fatto andare il sangue al cervello. Accidenti, era così carina …
Misty si irritò a quella risposta. Se non fosse stata ancora mezza addormentata magari sarebbe pure potuto volare un bel ceffone.
Era rimasta ad aspettarlo, dandogli il tempo di riordinare le idee e sperando in una anche minima spiegazione del suo comportamento, o meglio della sua fuga, e lui cosa faceva? Andava a leggere manga?
“Aspettati uno schiaffo domani mattina.” Lo avvertì voltandosi arrabbiata dall’altra parte e serrando gli occhi.
Ash deglutì spaventato, sperando di riuscire per lo meno ad evitare quella punizione, magari tentando di mettere in fila due o tre parole.
“Mi dispiace.” Fu il massimo che riuscì a dire, posandole una mano sulla spalla.
Misty lo ignorò.
Da una parte lo poteva capire. Cioè, i bisogni maschili erano quelli alla fine, nulla da ridire. Anzi!
Ma il fatto che fosse fuggito a leggere manga … Beh quello non poteva proprio tollerarlo.
“Ne parliamo domani.” Disse seccamente chiudendo il discorso.
Ash non poté far altro che annuire, mesto, stendendosi a tentando di prendere sonno.

 

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Lucinda aprì pigramente gli occhi ai primi raggi di luce che le colpirono il volto.
Risvegliandosi rapidamente dal torpore del sonno, si accorse di essere ancora appoggiata a Paul che, completamente sveglio, la osservava.
Si allontanò da lui lentamente, negli occhi un milione di domande che avrebbe voluto porgli.
Aprì la bocca,  per far fluire quell’immenso fiume di quesiti, ma si bloccò non appena lui chiuse gli occhi avvicinandosi a lei.
La voleva baciare di nuovo?
Il suo primo pensiero fu quello di bloccarlo e chiedergli quelle maledette e più che lecite spiegazioni.
Il suo secondo pensiero fu che magari … quelle maledette e più che lecite spiegazioni, potevano aspettare il tempo di un bacio.
Fu così che si ritrovò schiacciata tra lui e la portiera della macchina, mentre le sue labbra si univano a quelle di lui.
Quello che successe poi, non se lo sapeva spiegare bene neanche lei.
La portiera si era aperta di scatto, e lei si era ritrovata a gambe all’aria, con un doloroso bernoccolo in testa, mentre le risate di Paul diventavano sempre più forti.
In quel momento il suo primo pensiero fu quello che se ne avesse avuto la possibilità, l’avrebbe più che volentieri massacrato di botte.
Il suo secondo pensiero, distante pochissimi secondi dal primo, fu che la sua risata era incredibilmente bella.

 

 

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Sae si svegliò lentamente, i ricordi del sogno che aveva fatto che le affollavano ancora la mente.
Aprì gli occhi, trovando a pochi centimetri il viso addormentato di Lance. Indecisa se svegliarlo o no, si perse a contemplarlo.
Il viso disteso, l’espressione beata e un piccolo accenno di sorriso che le fece intuire che stesse sognando qualcosa di decisamente carino.
“Mi fa piacere sapere che mi osservi …” sussurrò a quel punto il ragazzo, con un tono tra il divertito, il compiaciuto e l’addormentato.
“Non dormivi?” Domandò Sae sinceramente stupita, posando la fronte contro la sua.
Lance sorrise divertito, baciandola a fior di labbra.
“No … Pare proprio di no …” Sussurrò lasciando che approfondisse il bacio ed avvicinandosi di più a lui.

 

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“Misty, posso spiegarti tutto!” Esclamò Ash massaggiandosi la guancia arrossata.
La ragazza era stata decisamente di parola.
E quello che Ash sperava fosse uno schiaffetto, era immensamente più forte e doloroso di quanto si fosse anche solo immaginato.
“Bene, spiegami. Perché, Ash, non riesco davvero a capire!” Gridò non riuscendo a contenere la voce. “Sei scappato, lasciandomi qui come una stupida, ti ho aspettato per più di un’ora e mezzo, sperando di chiarire questa situazione e tu … tu eri a leggere dei manga!”
“Io …”
“Ragazzi. La gente si lamenta delle vostre urla.”  La testa di Gary fece capolino dalla porta, osservando stupito la scena.  “E comunque, è tardi. Sae e Lance ci aspettano fuori.” Aggiunse tornando indietro.
“Misty, un attimo …”
“Ne parliamo più tardi, non voglio farli aspettare.” Disse seccamente afferrando il suo zaino e catapultandosi fuori dalla stanza, ignorando ogni altra protesta da parte del ragazzo.
Doveva calmarsi, e poi cominciare a ragionare a mente fredda, per evitare di mollargli un altro ceffone, anche più forte del precedente.

 


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TaKari's Space:

Buongiorno!
O meglio, buonanotte.
Mi scuso nuovamente per questo ritardo, ma come vedete il nuovo capitolo è arrivato, un po’ più corto del precedente, ma cercate di capirmi, vi prego. XD
L’ho concluso adesso, alle 23.10 dopo una Pasquetta a dir poco esagitata, una Pasqua terribilmente stancante e una festa di compleanno che mi ha fatto venire il mal di schiena (maledetto twister!!!).
Il mio cervello non sta funzionando granchè.  Comunque, un bel litigio ci voleva, dai! XD
Vi saluto e vi ringrazio velocemente, muoio davvero di sonno. XD
Spero di riuscire ad aggiornare più velocemente la prossima volta. Ma questo periodo è disastroso, davvero.
Un bacione a tutti, vi voglio bene! <3

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24






Credo abbiano litigato.” Sospirò Lance, osservando l'espressione triste di Ash e quella arrabbiata di Misty.
Sae annuì incitando, con un gesto della mano, Gary ad avvicinarsi. Il ragazzo sollevò un sopracciglio, confuso, prima di raggiungerla in pochi passi.
“Hai idea di cosa sia successo?” Domandò Sae, indicando con un cenno del capo i due ragazzi.
Gary scrollò le spalle. “Più o meno. Ma non sta a me dirlo.”
Sae sospirò scambiandosi con Lance uno sguardo stanco. Doveva essere qualcosa di privato, evidentemente.
“Va bene … Dai, sali in macchina. Dobbiamo andare.” Disse Sae, mentre Lance andava a recuperare i due ragazzi.
Sae osservò Misty allungare il passo non appena Ash tentò di avvicinarsi. “Misty, tutto bene?” Domandò non appena si infilò in macchina.
La ragazza annuì, distogliendo lo sguardo e fissando il paesaggio fuori dal finestrino.
Sae accarezzò distrattamente il suo Chikorita, aspettando che Lance e Ash arrivassero. Si erano fermati a pochi metri dalla macchina e parlavano concitatamente. O meglio, Ash parlava concitatamente, mentre Lance tentava di calmarlo, con ben scarsi risultati.
Sae sospirò preoccupata, spostando lo sguardo da una parte all'altra. Una strana sensazione le si era insinuata dentro da qualche minuto e non riusciva a capire cosa ne fosse la fonte. Voltandosi verso la strada i suoi occhi catturarono l'immagine di una macchina completamente nera, ferma dall'altra parte del marciapiede; i vetri oscurati le impedivano di osservare all'interno, ma sentì comunque un brivido freddo scendere per la schiena. “Lance! Ash! Andiamocene, ora!” Gridò ma senza mai distogliere lo sguardo dalla macchina e attirando l'attenzione dei due ragazzi che la guardarono confusi. Lance seguì il suo sguardo e il suo volto divenne una maschera di preoccupazione al riconoscere la persona che lentamente, stava scendendo dall'auto nera.
“Agatha … ”




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Lucinda, santo cielo, ti fatta male?” Domandò Kenny aiutandola a rialzarsi.
Lucas trattenne a stento una risata, voltandosi dall'altra parte e guadagnandosi un'occhiataccia da parte della ragazza, che con una smorfia si rimise in piedi, ringraziando l'amico di infanzia. Gettò un'occhiata all'interno della macchina, notando con un certo rammarico che Paul aveva smesso di ridere e si era voltato dalla parte opposta, mantenendo però un ghigno divertito sul volto.
“Tutto bene, ragazzi?” Domandò Lyra arrivando assieme a Brock, Vera e Drew.
“Lucinda è ...” Cominciò col dire Lucas, prima che Lucinda gli pestasse violentemente un piede intimandogli il silenzio con un'altra occhiata fulminante. “Tutto bene.” Si affrettò a correggersi il ragazzo, nascondendo una smorfia di dolore.
“Bene, allora partiamo.” Concluse Lyra con un sorriso, esortando i ragazzi a salire in macchina.
“Dove ci dirigiamo?” Domandò Brock, aprendo la portiera.
“Torniamo a scuola.” Decretò dopo qualche secondo di silenzio.
Brock la guardò stupito. “A scuola? Davvero?”
Lei annuì ingranando la marcia e immettendosi in strada. Dopo essersi fermata ad un semaforo gli passò il telefono cellulare. “Chiama Sae; il numero è in rubrica, e dille che li aspettiamo lì.” Lo istruì sistemandosi la cintura di sicurezza. “A quanto pare non siamo noi quelli che stanno seguendo.” Aggiunse in un mormorio sommesso.
“E questo cosa vorrebbe dire?” Domandò Drew sporgendosi verso di lei.
“Vuol dire che i vari Team sono concentrati sull'altro gruppo.”
Lucas aggrottò le sopracciglia. “Perchè?”
Lyra si prese qualche attimo per pensare. “Credo sia perché Lance è con loro.”
“Solo per questo?” Chiese Kenny spostando lo sguardo dal paesaggio cittadino alla ragazza alla guida.
“Lance è … una persona piuttosto importante.” Tentò di spiegare Lyra. “In realtà non dovrei essere io a raccontarvelo ma per questa volta fa nulla.”
Vera e Lucinda si scambiarono un'occhiata confusa. “Ci avete nascosto qualcosa?” Domandò Vera spostandosi leggermente tentando di non infastidire Torchic.
“Beh, non è che ve le abbiamo 'nascoste' … Semplicemente non è mai saltato fuori l'argomento.”
“Sputa il rospo.” Sibilò infastidito Paul, guadagnandosi un leggero pugno sul braccio da parte di Lucinda.
Dal momento che aveva riso bellamente di lei, si poteva prendere qualche libertà, no?
“Allora?” La incitò Lucinda gentilmente.

Lyra si morse il labbro, chiaramente a disagio. “Dovete sapere che … Lance non è sempre stato dalla nostra parte.” Cominciò lentamente, osservando dallo specchietto le espressioni sbalordite dei ragazzi dietro di lei.
“Stai dicendo che Lance fa parte di uno di quei Team?” Domandò Vera stupita.
“No, no! Non parlo di adesso. Questo era prima di uhm … Conoscere Sae e tutto il resto. In ogni caso non erano i Team, il gruppo a cui era legato. O meglio … Non era legato a loro direttamente.” Disse superando una fila di macchine. “Lance lavorava per i Super Quattro.”
“Super Quattro? Sono sicuro di averli già sentiti nominare ...” Mormorò Brock facendo mente locale. “Ma certo! Sono famosi ricercatori!”
Lyra annuì. “Alla luce del sole sono 'famosi ricercatori' ma quello di cui nessuno è a conoscenza sono gli esperimenti che fanno segretamente.”
“E-esperimenti? Che tipo di esperimenti?”
“Esperimenti sui Pokémon.” Rispose Lyra con una smorfia ad intonacarle il viso. “O meglio … Su quelli su cui riescono a mettere le mani.”
“Quindi … Lance ...” Drew si fermo bruscamente. “Non ci credo.”
“Fai bene. Lance non era a conoscenza di questi esperimenti quando lavorava con loro, ma come voi era stato scelto da un uovo, quei tre non potevano di certo lasciarsi sfuggire un occasione del genere, quindi lo avevano convinto che le loro intenzioni erano nobili e altre cazzate del genere.”
“E poi …?”
“Non conosco i dettagli ma a quanto ne so, il Preside Oak l'ha trovato e l'ha portato dalla sua parte. Comunque, i Super Quattro sono invischiati con molti affari dei vari Team, quindi non mi stupirei più di tanto se dietro tutto il loro interesse nelle vostre Uova ci fossero loro ...” Borbottò più a se stessa che ai ragazzi. “Ma il punto è … Loro rivogliono Lance in quanto è stato il primo a far schiudere un uovo; inoltre il suo Dragonite è sicuramente uno tra i pokémon più potenti. Non possono lasciarsi scappare un Pokémon del genere.”



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Sae spalancò gli occhi osservando la signora anziana dirigersi verso Lance, letteralmente pietrificato. “Ash, entra in macchina!” Urlò al ragazzo, scendendo e raggiungendo Lance, afferrandogli la mano e trascinandolo verso la macchina.
“Lance, quanto tempo che non ci vediamo. E' un piacere vedere quanto sei cresciuto.” Commentò con un sorriso Agatha fermandosi a pochi passi dai due ragazzi.
Sae sentì la presa sulla sua mano farsi più ferrea e voltò il capo verso Lance che tentava di controllare la sua rabbia alla vista di Bruno e Lorelei ai lati della donna.
“Spiacente di non poter dire lo stesso.” Rispose guardandola velenosamente.
“Sae, che succede?” Intervenne Misty cercando di scendere dall'auto.
“Misty, non muoverti.” Le intimò Sae, prima di rivolgersi completamente ad Agatha. “A cosa dobbiamo questa spiacevole visita?” Domandò facendo un passo verso la macchina e tirando con sé Lance.
“Sae, bambina. E' un piacere vedere anche te. Sei diventata una bellissima ragazza.” Disse sempre con il sorriso sulle labbra. “Purtroppo per quanto sia bello rivederti, devi sapere che sono molto arrabbiata con te.” Aggiunse con una finta espressione addolorata. “Tu sei una della cause che hanno portato Lance lontano da noi, la sua famiglia. Quindi temo di non poterti perdonare.”
Lance fece un passo in avanti, spingendo la fidanzata dietro di lui. “Non osare nemmeno avvicinarti a lei.” Disse con un tono che fece quasi spaventare Sae. Non aveva mai sentito quel tono di voce. Così freddo ma altrettanto pieno di rabbia.
“Aah, come siamo protettivi!”
“Sta zitta, Lorelei!” Sbottò Lance lanciandole uno sguardo velenoso.
“Stavo solo notando quanto foste carini. Fatte un'ottima coppia.” Commentò lasciando che un sorriso divertito le increspasse le labbra.
“Beh, credo che dovremmo lasciar perdere i convenevoli, sembra che siano di troppo.” Disse Bruno, osservando la coppia davanti a lui.
“Giusto, passiamo agli affari!” Esclamò Lorelei. “Lance, vogliamo che tu torni da noi. Ah, e anche quei ragazzi laggiù.” Disse indicando Ash, Misty e Gary, che osservavano la scena pietrificati.
“Ve lo potete scordare.”
“Lance, tesoro, la nostra non è una richiesta. E' un ordine.” Aggiunse Agatha con voce zuccherina.
“Sae, sali in macchina e parti.” Sussurrò Lance, osservando Bruno avvicinarsi lentamente a loro.
La ragazza lo guardò sconvolto. “Cosa? E tu?” Domandò stringendogli istintivamente la mano, senza muoversi di un millimetro.
“Sae, ora!”
“No!” Urlò senza neanche rendersene conto. Gli strattonò il braccio, voltandolo perchè la guardasse. “Non vado da nessuna parte senza di te, stupido!”
Lance diede una breve occhiata a Bruno. “Questo non è un avversario con cui ci si può confrontare. Voglio che sali in macchina e ti dirigi a scuola, subito.”
“Io non faccio un passo se tu non vieni con me.” Rispose piantando i piedi a terra.
Lance le lanciò uno sguardo implorante, prima che venisse atterrato da un pugno nello stomaco da parte dell'uomo.
“Lance!” Urlarono in coro Sae e Ash.
Sae fece per raggiungerlo, quando una presa ferrea sul braccio, la bloccò al suo posto.
“Non … Toccarla.” Sibilò Lance rimettendosi faticosamente in piedi. Due o tre costole erano sicuramente rotte.
Agatha osservò la scena con un macabro divertimento negli occhi.“Bruno la lascerà andare-”
“Proprio adesso.” La sorprese una voce alle sue spalle.
“Nonno!”







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Takari's Space


Okay.
Non era mia intenzione far passare così tanto tempo dall'ultimo aggiornamento, e di certo non voglio giustificarmi, ma il principale motivo di questa lunga assenza è stata la mancanza di ispirazione oltre al fatto che la mia mente è direzionata altrove in questo momento.
Ma ho detto che non lascerò questa fanfic incompiuta e non lo farò.

Beh, le cose si fanno parecchie movimentate.
Sì, i Super Quattro qui sono cattivi (derivano dal manga).
Ringrazio tanto quelli che seguono, seguivano e continueranno a seguire la storia, vi voglio bene.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi dispiace non riuscire a rispondere alle recensioni, (Cosa che farò al prossimo capitolo) ma mi aspettano i compiti di filosofia, spagnolo, inglese e francese, quindi mi dileguo.


Un bacio. <3


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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Capitolo 25
 
"Preside Oak!" Esclamò Misty uscendo fuori dalla macchina.
Agatha sogghignò divertita non appena lo vide. "Adesso è 'preside'? Ai miei tempi eri ancora un professore." Sghignazzò appoggiandosi al bastone. "Comunque, Oak, è sempre un piacere vederti."

"Nonno, conosci questa vecchia bacucca?"

Ash lasciò sfuggirsi una risatina denigratoria al commento di Gary.

"Tuo nipote dovrebbe imparare a tenere a freno la lingua." Commentò Agatha assottigliando le labbra, infastidita.
Oak scrollò le spalle, indifferente. "Agatha, penso che dovremmo raggiungere un accordo."
La donna ridacchiò. "Sono intrigata. Che genere di accordo?"
"Lascia andare i ragazzi, e io verrò con voi." Propose imperturbabile.
"Nonno! Che stai dicendo?"
"Non vali tanto quanto questi giovani, i loro pokémon e le loro uova." Rispose Lorelei  scuotendo la testa.
"Non è quello che pensa Agatha, vero ?" Ribattè tranquillamente.
Lei sorrise, annuendo. "Accetto."
"Preside, non faccia idiozie, maledizione!"
Oak scosse la testa, un sorriso mesto sulle labbra. "Lance, mi fido di te e di Sae. Sapete cosa fare." Concluse dirigendosi verso l'anziana donna.
Agatha annuì verso Bruno che lasciò andare Sae un attimo dopo.
Sae gli lanciò un'occhiataccia, massaggiandosi il braccio e avvicinandosi a Lance, ancora piegato in due a terra.
"Stai bene?" Sussurrò preoccupata, aiutandolo ad alzarsi.
Lui annuì,appoggiandosi a lei come sostegno. Osservando il suo braccio aggrottò le sopracciglia. "Tu?" Domandò dolcemente prendendole delicatamente l'arto e passando le dita sulle impronte rosse che erano rimaste.
"Non è niente." Rispose spostando lo sguardo verso i tre componenti dei Super Quattro e il Preside.
Lance annuì verso di lui e si voltò verso Gary, Ash e Misty. "Salite in macchina."
Gary lo guardò allibito. "Sei pazzo se credi che lasci mio nonno a quegli psicopatici!" Ringhiò dirigendosi verso di loro.
Sae gli afferrò il polso facendolo voltare verso di sé. "Il Preside Oak è un adulto. Sa cosa sta facendo."
Gary se la scrollò di dosso, lanciandole uno sguardo infuriato. "Evidentemente no!" Gridò voltandosi nuovamente verso suo nonno che stava scuotendo la testa.
"Gary. Sae ha ragione. Dà retta a lei e a Lance." Disse mentre Agatha lo prendeva sottobraccio, incamminandosi verso la macchina.
"Non ti preoccupare, giovanotto. Non gli sarà torto un capello." Rise Agatha aprendo la portiera e salendo sul sedile posteriore. "D'altronde eravamo fidanzati una volta."
Gary sbiancò.
"Sarei potuta essere tua nonna." Continuò Agatha. "O potrei ancora diventarlo ... Chissà!" Ridacchiò mentre Lorelai metteva in moto e cominciava ad allontanarsi.
"Gary ..." Ash gli si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla. "Vedrai che si risolverà tutto."
Gary lo ignorò, seguendo con lo sguardo la macchina che si allontanava, finchè non fu più visibile. Misty lo prese per mano e lo spinse dolcemente verso la macchina, incitandolo a salire.
Lance sospirò passandosi una mano tra i capelli. "Andiamo."
 
****


Non appena il cellulare di Lyra prese a squillare, la sensazione che fosse successo qualcosa di brutto si fece ancora più intensa.
"Sì?"
"Lyra. Abbiamo avuto qualche problema, ma adesso siamo partiti. Dovremmo arrivare in tarda nottata." Spiegò Sae.
"Che genere di problemi?"
La sentì sospirare. "Vorrei evitare di mettere in agitazione anche il tuo gruppo. Ne parleremo non  appena ci incontriamo, d'accordo?"
"Voi state bene?" Domandò, lasciando cadere la precedente domanda e concentrandosi su quella che in realtà era la cosa più importante.
"Sì. Ma siamo stati meglio." Ridacchiò Sae, tentando di alleggerire l'atmosfera. "Ora vado. Ci vediamo nello scantinato della scuola. Hai la chiave?"
"Sì, non preoccuparti. A dopo."
"A dopo."
***

Sae sospirò, guardando fuori dal finestrino e pensando che le cose sarebbero potute andare anche peggio di come fossero andate.
Chikorita dormiva beatamente sulle sue gambe e sovrappensiero accarezzò la sua lunga foglia.
Attraverso lo specchietto, adocchiò Ash e Misty accoccolati, mezzi addormentati. Il loro litigio era già dimenticato.
Gary sembrava perso nel suo mondo.
"Non gli faranno del male. Oak è troppo prezioso perchè gli facciano del male." Si ritrovò a dire senza nemmeno rendersene conto.
Lance le regalò un sorriso d'incoraggiamento.
Attenta a non disturbare Chikorita, si voltò verso Gary che aveva alzato gli occhi e ora la stava osservando poco convinto.
"Credimi. Anni fa, tuo nonno era il maggior esperto di Pokémon che potessi trovare in Giappone. Molti altri professori che collaborano con noi hanno studiato sotto di lui. Per quella megera e i suoi scagnozzi Oak è importante. Non possono permettersi di ... danneggiarlo."
Gary annuì, leggermente sollevato. Le spalle si rilassarono e si lasciò cadere contro il sedile.
"Prova a dormire. Abbiamo ancora molte ore prima di arrivare a destinazione." Suggerì Lance.
Lui annuì, chiudendo gli occhi e pochi minuti dopo i suoi respiri si fecero più regolari.
Non appena si addormentò, Sae si voltò verso Lance. "Come vanno le costole?" Domandò preoccupata, tormentando il labbro coi denti.
"Sopravvivrò." Rispose scrollando le spalle e sorridendole rassicurante.
" Credo che dovremmo fare una fermata in un ospedale. Bruno non è conosciuto per essere delicato. Pensi siano rotte?"
Lance annuì di malavoglia. "Non abbiamo il tempo per fermarci in ospedale." Disse scuotendo la testa. "Sae, non ti preoccupare."
"Come faccio a non preoccuparmi?" Ribattè esasperata.
"Non lo fare e basta." Rispose baciandole la fronte e tornando a concentrarsi di nuovo sulla guida.
"Mi farai impazzire."
 
 
***********
Ooooooookay.
Beh, sinceramente non so che dire.
Ebbene sì. Ho deciso di aggiornare. Siete increduli? Io lo sono!
Non so bene dove voglia andare con questa fanfiction, ma molti di voi mi hanno chiesto di continuarla e ammetto che mi è mancata.
Quindi, ecco. E' un capitolo di transizione, diciamo. I prossimi saranno più lunghi.
Proverò ad aggiornare quanto più presto possibile.
Spero mi perdoniate per la mostruosa, orribile, abominevole assenza.
Grazie a tutti voi che ancora mi seguite o che avete cominciato a seguirmi.
Grazie!
E a presto!





 

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