Need your love

di anaiv
(/viewuser.php?uid=636039)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ragazzina ***
Capitolo 2: *** Scommessa ***
Capitolo 3: *** Vinco io! ***
Capitolo 4: *** Il sole per me ***
Capitolo 5: *** Ti va di ballare? ***
Capitolo 6: *** Rabbia. ***
Capitolo 7: *** Voglio la verità! ***
Capitolo 8: *** Mai stata mia. ***
Capitolo 9: *** Papà. ***
Capitolo 10: *** Lasciami andare ***
Capitolo 11: *** Piano di riconquista ***
Capitolo 12: *** Amici ***
Capitolo 13: *** Settembre ***
Capitolo 14: *** Odio e amore. ***
Capitolo 15: *** Sincera. ***
Capitolo 16: *** Aria di novità. ***
Capitolo 17: *** Ti salveró ***
Capitolo 18: *** Liberi ***
Capitolo 19: *** Vittime. Siamo solo vittime. ***
Capitolo 20: *** I need your love. ***



Capitolo 1
*** Ragazzina ***


Mi trovo da buoni dieci minuti disteso sotto questa benedetta auto, e le chiedo di passarmi gli attrezzi, ma la principessa Sana, è così impegnata a ciarlare con le sue amiche, che non si rende conto, non sente le mie richieste..ma quando sente le miei imprecazioni, mi intima di tacere e dice che è troppo impegnata per porteremi aiutare, così con grande classe, mi urla che devo arrangiarmi da solo. In realtà la scena che mi si para davanti, quando faccio sbucare la testa dall'auto, è questa: Sana è seduta su un cumulo di vecchie gomme,ha le gambe accavallate e i capelli sciolti che vibrano, quando piccoli soffi di vento attraversano il mio garage. I suoi capelli sono meravigliosi, lunghissimi,contrariamente agli shorts che indossa oggi, davvero troppo corti. Sposto il mio sguardo dal corpo di Sana, prima di fare pensieri che non dovrei, e poso gli occhi su Aya e Fuka, entrambe in piedi, e troppo impegnate ad ascoltare le chiacchiere di Sana. È tutt'altro che impegnata, quindi potrebbe aiutarmi, ma non posso insistere, ho perso quella cavolo di scommessa e devo farle da schiavo per due giorni. Odio non poter ribattere. Che stupida ragazzina.
< ah...Hayama, l'auto deve essere pronta entro stasera.chiaro?> dice in tono beffardo. Sa che mi sto incazzando,e sa che non posso risponderle in malo modo. Che situazione del cavolo. Stupida ragazzina.
< Come ti pare...sciocca ragazzina> non riesco a trattenere quest'ultimo commento, e lascio che mi sfugga dalle labbra senza poterlo controllare. Sana scende dal cumulo di vecchi pneumatici, e si avvicina assumendo un aria divertita e incavolata allo stesso tempo.
< Senti carino, hai perso la scommessa, devi pagare ...perciò Sta zitto!> detto questo si accovaccia, e si avvicina pericolosamente al mio viso...
< Mi hai capito?> mentre attende una mia risposta, assume un espressione diabolica, che quasi mi spaventa,ma io sono Akito Hayama , non mi lascio intimorire da nessuno , figuriamoci da una ragazzina!
< sta buona ragazzina ti ho capita, ora lasciami lavorare> sorride maligna e si allontana, il che non fa presagire nulla di buono.
Due ore dopo, ho riparato questa dannata auto, e sono intento a dissetarmi, quando la signorina entra in garage e quasi si Innervosisce vedendomi con le mani in mano.
< che diavolo fai? E la mia auto?> chiede, avvicinandosi a me. Non ha più gli shorts, ma ha un vestito semplice, turchese con piccole decorazioni floreali, i suoi capelli sono legati in una lunga treccia che ricade lungo la spalla e il braccio destro. È bellissima.
< è pronta principessa!> dico ironico, liberandomi dalla canottiera che con il caldo di luglio, e cinque ore trascorse sotto un auto, è diventata veramente qualcosa di indicibile. Al mio gesto, Sana non resta indifferente, arrossisce e volta gli occhi in direzione degli armadietti posti lungo la parete destra del mio garage.
< oh...beh grazie! Mi rendi le chiavi?> si ferma a due metri da me, ma io decido di giocare con il suo imbarazzo, getto la canottiera in terra e mi avvicino a lei, che indietreggia istintivamente fino a quando non sbatte contro la parete e cosí mi avvicino ancora di più, sempre di più, ancora di più fino a quando i nostri occhi si trovano a pochi centimetri di distanza.
< Non merito la mancia?> soffio quasi sulle sue labbra
Balbetta e io sorrido. Sono anni che io e Sana siamo amici, da sempre so di amarla, ma a quanto pare lei no. Non lo ha capito, o forse fa finta di non saperlo, ma io la amo e la desidero più di ogni altra cosa. Non so perché non riusciamo ad amarci liberamente, forse non siamo fatti per stare insieme, forse non riusciamo a trovare un punto di incontro o forse non mi ama. Quest'ultima ipotesi non mi va a genio, perciò la scaccio via subito. Da quando ha lasciato il mondo dello spettacolo è meno nevrotica, ma a volte soffre di crisi di panico e quando succede, ci sono io...la stringo a me e la riporto sulla terra ferma, prima che possa farsi troppo del male. Ho preso a cuore la sua situazione, dato che una volta ha tentato di togliersi la vita, durante una crisi: quella volta è stato terribile, ho avuto paura, sono stato malissimo e sapere che possa farlo di nuovo mi distrugge. Per evitare di gettarla nel panico, la faccio divertite, sono il suo miglior amico e non le pongo domande impegnative del tipo "mi ami"? Ma questa situazione mi fa impazzire. Adesso ha un ragazzo, si chiama Daniel, è americano... Personalmente penso che sia patetico e poco incisivo, si certo è carino il tipo che  tutte le ragazzine frivole e sciocche vorrebbero accanto...in realtà mi ricorda quel damerino di Kamura ,  che adesso è in giro per il mondo chissà dove a fare chissà cosa...Sana me lo ha detto, ma l'ho ignorata del tutto. Tuttavia, c'è da dire che per quanto esuberante, Sana non è frivola, è la ventitreenne più carismatica che conosca, perciò so che esce con quel Daniel, solo per svagarsi per fuggire dai suoi problemi. Sua madre pensa che prima o poi Sana cederà e si lascerà amare da me, ma adesso c è qualcosa che la blocca.non ho ancora capito cosa intendesse quando mi ha fatto questa confidenza, ma lo scoprirò.Torno al presente e pianto i miei occhi nei suoi..cerco di trasmetterle tutto l'amore e il desiderio che provo con quello sguardo e poi rispondo...
< D'accordo Kurata, hai vinto la battaglia...ma non la guerra. Perderai anche tu una scommessa e li, riderò io.> le do un bacio sulla guancia ...la vedo arrossire e chiudere gli occhi mentre lo faccio...li riapre piano e poi sospira, mi regala uno sguardo truce stile Kurata, e poi in modo molto intraprendente, infila la mano destra nella mia tasca anteriore dei jeans e con un abile mossa tira fuori le sue chiavi...mi lascia di stucco e resto inebetito lei ride e sgattaiola via ,entra celermente in auto da gas ed esce dal garage....dannata ragazzina!!!









Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Scommessa ***


salve!!!pubblico anche il secondo capitolo per dare continuità! Ci risentiamo la prossima settimana,fatemi sapere che ne pensate baci a tutte!!!
Dopo aver aggiustato l'auto di Kurata,raggiungo Gomi  in un locale che ci ospita abbastanza spesso...ho bisogno di sentirmi libero...lontano dai miei problemi, lontano da Kurata...decidiamo di andarci giù pesante,uno shot via l'altro.
< Ei amico che pessima cera!> scherza Gomi ormai brillo.
< non rompere non è serata!> rispondo sprezzante, non ho voglia di parlare ma solo di divertirmi.
ribatte sogghignando.
< ho detto zitto....guarda quelle piuttosto> indico con lo sguardo due ragazze sedute da sole. Così, dopo un altro shot ci ritroviamo al tavolo di due ragazze non propriamente sobrie: una è bruna, slanciata e indossa un mini-abitino fucsia, l'altra esageratamente bionda, per nulla vestita se non per quegli shorts minuscoli e un top mini super aderente. Sia io che Gomi, non siamo affatto lucidi e quelle due ragazze, sembrano la giusta distrazione, io ho scelto la bruna e Gomi la bionda. Iniziamo a ballare con le due ragazze, balli tutt'altro che casti...Gomi decide di accendere la serata chiedendo al dj di lanciare Animals di martin Garrix...e Boom! Il locale sembra andare a fuoco, tutti si agitano e battono le mani a tempo,mentre le mie di mani si fanno spazio tra le curve della brunetta con il mini abito. Non ricordo il suo nome sono troppo sbronzo. Le luci del locale feriscono i miei occhi stanchi, ma l'alcol in circolo non accenna a farmi smettere di ballare con la tipa, che dopo mezz'ora decide di trascinarmi in bagno...inizia a baciarmi, a desiderarmi....ad un tratto sento qualcosa vibrarmi nei jeans...qualcuno mi cerca disperatamente, visto che la vibrazione non accenna a smettere...distolgo lo sguardo da quello della moretta e osservo il display "Kurata"...no non adesso no! Sto cercando di starti lontano porca miseria,vorrei urlarle ma invece rispondo e dico < Ei Kurata,problemi con l'auto?> la tipa, sembra annoiata e non le va giù che io stia al telefono.
< Aki...Aki> Cazzo! Di nuovo! Ha una crisi di panico e io non sono con lei e sono anche ubriaco...non so che fare, sono fuori di me. Lascio la presa sulla sconosciuta di fronte a me, la scanso e mi guardo allo specchio...ho i capelli allo sbando la camicia aperta e sudata...non mi piace quello che vedo, non mi fa essere degno di lei...ma lei non mi vuole. Smetto di tormentarmi < Dove sei Sana?> le chiedo preoccupato.
< al groove> biascica tra le lacrime. Cavolo è qui, se mi vede uscire con questa ragazza dai bagni, ci resterà malissimo, ma d'altra parte lei stasera è uscita con Daniel....dove cavolo è quella specie di pappamolle?!? mi ricompongo velocemente, guardo la tipa , ma non ho nulla da dirle così la mollo li e corro da Sana. Esco dal bagno e la vedo li, seduta a terra con le spalle poggiate al bancone, piange e fatica a respirare.. Nonostante la scena sia terribile, mi pare assurdo che nessuno si curi di una ragazza in quelle condizioni. Barcollo fino al bancone e mi accuccio accanto a lei...appena mi vede sforza un sorriso tra i respiri mancati, piange e i suoi occhi, colpiti dalle luci forti della discoteca , sembrano diamanti a intermittenza. Le cingo le spalle con un braccio e le sussurro che andrà bene, che riuscirà a respirare se si controlla. mentre sana mette in pratica i mie consigli, come sempre sfilo dalla sua borsetta le gocce di tranquillante e chiedo al barista dell'acqua...le do il bicchiere, lo manda giù e dopo 10 minuti il suo respiro è quasi regolare. Pericolo scampato...ma non é giusto che lei stia così, ha bisogno di uno psicologo, ma non vuole andarci.
"usciamo da qui!" urlo per sovrastare la musica. Lei annuisce e io la prendo in braccio...l'orlo del suo abitino si alza e io osservo incantato le sue splendide gambe. Una volta fuori, l'adagio su una panchina e mi siedo accanto a lei.
< Kurata dove cavolo è Daniel?> le chiedo mentre osservo le auto che sfrecciano davanti a noi
<  gli ha telefonato una amica dal campus dicendo di essere nei guai e lui è andato li. Ma prima mi ha accompagnata qui dicendo che avrei trovato te>.... coglione!
< Cazzo Sana e se io non fossi venuto qui stasera ? Saresti morta!>
< tu sei sempre qui Aki...e comunque grazie, grazie di esserci.>
< molla quel cretino. Ti ha lasciata sola per un altra...>
< è una sua amica, la conosco. Smettila di preoccuparti per me.> e tu Smettila di chiamarmi quando stai male, avrei voluto dirle ma sarei stato cattivo.
< tu stai bene? Sembri sbronzo> dice sorridendomi
< adesso mi prendi anche in giro? Andiamo Kurata ti accompagno a casa> faccio per alzarmi,ma lei mi blocca il polso.
< posso dormire da te? Non voglio andare al campus.> non le piace stare sola al dormitorio, probabilmente Aya aveva qualche impegno con Tsu,visto che divide con lei la stanza.
< e se Gomi porta qualcuna a casa? Ti scandalizzi?> io e Gomi abbiamo un appartamento non lontano dal campus, per pagare l'affitto abbiamo fittato un garage dove ripariamo le auto degli universitari a prezzi convenienti.
< non mi importa ma ti prego fammi stare da te.> sospiro e per farle capire che può venire con me sventolo le chiavi della mia auto davanti al suo naso perfetto, lei sorride e balza in piedi. È strano vedere come mezz'ora fa fosse dilaniata dal suo attacco e adesso, è raggiante, mi spaventa.
< dovrei guidare io> esordisce quando vede la mia auto.
< non pensarci nemmeno ragazzina> non può guidare la mia auto, lo lascio fare solo a Gomi in caso di emergenza.
< Hayama sei ubriaco> ribatte seria.
< no.> il mio no è tetro e non ammette repliche. Sconfitta sale in auto e ci avviamo verso il mio appartamento.
< scommetto che domani a pranzo serviranno crocchette!> dice abbassando il volume dello stereo.
< vuoi perdere un altra scommessa Kurata ? Domani è venerdì, è giorno di patate fritte.>
< lo so ma il mio sesto senso , mi dice che ci saranno crocchette!> volto lo sguardo nella sua direzione, è bellissima anche con il mascara colato e i capelli sconvolti...
< sfida accettata! Che ci giochiamo ?> ribatto
< se vinci tu, per due giorni ti puliró casa, se vinco io, mi lasci guidare la tua auto!>
< d'accordo> dico guardingo mentre sfrecciamo nella notte.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Vinco io! ***


Continua a girarsi e rigirarsi al mio fianco, è snervante, ma allo stesso tempo sapere di avere Kurata a meno di un metro da me,mi rende sereno come non mai. Ha voluto trascorrere la notte da me, sapendo che se fosse tornata al campus non avrebbe trovato Aya. Quando abbiamo deciso di frequentare l'università, io e Gomi, abbiamo anche fatto una scelta diversa da quella degli altri; abbiamo fittato questo appartamento piccolo si, ma giusto per due scapestrati come noi. Kurata lo definisce un " buco polveroso" , ma le piace stare qui, ci viene ogni volta che può inventando ogni volta scuse inutili....potrebbe venire qui anche senza dover avere necessariamente un motivo. Ma lei è fatta così, e io lascio che si comporti come meglio crede...non mi va di contraddirla, se non quando ci troviamo nel bel mezzo dei nostri antichi e diverenti ( mai lo ammetteró di fronte a lei o a nessun altro) battibecchi.  Mi piace che stia qui, anche adesso che non fa altro che agitarsi provo una sensazione di completezza, anche se lei non è mia, riesco a sentirla come se lo fosse. Dopo le scuole medie io e Sana abbiamo attraversato un periodo difficile...l'idea di ritrovarci piú grandi e meno ingenui al liceo ha confuso entrambi...è stato difficile capire quando abbiamo oltrepassato il confine dell' ingenuità e ci siamo ritrovati a pensare a noi, non come amici che si sostengo in ogni occasione, ma come amici che si sostengono e che allo stesso tempo vorrebbero toccarsi e amarsi.Dopo lo smarrimento iniziale, peró,abbiamo trovato il nostro equilibrio: in realtà in terza superiore, un pomeriggio nel mentre tornavamo a casa dopo la scuola, c'è stato un momento, uno sguardo che non aveva bisogno di parole,noi non avevamo bisogno di parole. In quel momento mi sentivo pronto e l'avrei baciata, se Rei non l'avesse chiamata per intimarle di raggiungerlo subito agli studi, lei andó via mal volentieri, ma se ne andó. I giorni successivi pensai, che le cose tra noi sarebbero cambiate...in realtà accadde. Sana un paio di giorni dopo, ebbe un forte esaurimento nervoso a scuola. Andai nel panico, avevo paura di perdere la mia( non ancora) Kurata. Quando la madre mi disse che Potevo andarla a trovare, mi precipitai da lei e quando oltrepassai lo stipite della porta della sua camera, sentii un dolore atroce proprio al centro del petto : Sana era seduta sul suo letto, era dimagrita troppo in quella settimana, aveva i capelli smorti e il viso stanco. Ma ciò che più mi fece male, fu il vuoto che percepii osservando i suoi occhi...la mia Sana non c'era più e allora capii che salvarla dal baratro era la missione della mia vita. Di li a poco Occhiali da sole tenne una conferenza stampa per annunciare il suo ritiro dalle scene.Prima di addentrarmi troppo tra quei dolorosi ricordi, punto gli occhi sulla Sana di adesso, sulla Sana universitaria che studia economia, sulla Sana che non vuole più saperne del mondo dello spettacolo e tutto ciò che lo riguarda. È bellissima. È qui accanto a me, ha le labbra schiuse, e il viso riposato, in parte credo sia merito mio; passo molto tempo con lei cercando di renderle meno dolorosi i ricordi, da cui spesso si fa sopraffare. Il mio sguardo accarezza la sua figura per intero, indugio sul suo sedere( visto che ha la pancia rivolta verso il basso) e penso che sia veramente complicato tenere mani e pensieri a freno. Quando si sveglierà,mi urlerà contro come fa sempre quando mi trova a letto con lei: di solito quando dorme qui, le cedo il letto e mi sistemo sul divano, ma puntualmente ,nel cuore della notte rincasa Gomi con una tipa e fuggo dal salotto per cercare riparo. Quando lei si sveglia, si incazza perché dice che lo faccio di proposito( il che in parte è vero) cosí iniziamo a litigare.
< mmhh...> mugola...sta per svegliarsi ...3-2-1....
< Oh mio dio dannatissimo Hayama che ci fa quiii?!?> urla tirando il lembo delle lenzuola per coprirsi.
< Gomi è rientrato stanotte con una bionda e sono scappato via> dico calmo pacato e vagamente ironico.
< sei un cretino! Mi fai urlare già alle 9 del mattino! E poi fa caldo cavolo>  sbuffa sonoramente e poi continua < quando diavolo finiscono i corsi? Ho bisogno di  una vacanza!> dice allungandosi e facendo alzare la sua maglia sopra l' ombelico...non si rende conto del fatto che io sia un uomo.
< Kurata sono io a non vedere l'ora che finiscano i corsi, cosí vai a casa da tua madre e la smetti di rompere> dico accentuando la sua incazzatura
< ah e Kurata?> mi guarda tra il perplesso e il nervoso
< tirati giù quella maglia.> detto questo, mi alzo dal letto cammino piano e sento il suo sguardo furibondo su di me, nasce un ghigno sul mio viso che mi affretto a far scomparire, apro la porta del bagno < faccio una doccia, Smettila di guardarmi cosí > anche se sono di spalle avverto il suo imbarazzo e me ne compiaccio.
< Brutto stupido> sussurra.
Quattro ore più tardi, dopo aver litigato altre due volte prima giocando all Xbox che io e Gomi non ci siamo fatti mancare, poi per la musica da ascoltare in auto mentre ci dirigiamo all'università e dopo aver seguito i corsi,siamo fuori la mensa del campus con Aya,Tsu, Hisae e Gomi.
< Kurata pronta a fare le pulizie?> chiedo divertito
< alziamo la posta in gioco ti va Hayama ?> chiede maliziosa
< spara...> dico con tono indifferente
< ancora con queste scommesse?!? Siete patetici> ci ammonisce Tsuyoshi
< zitto tu! Allora se vinco io guido la tua auto per una settimana... Se vinci tu... Pulizie per un intera settimana ,ci stai?> mi guarda con aria di sfida...e mai e poi mai potrei tirarmi indietro.
< d'accordo ragazzina ci sto!> ammicco e lei risponde con una linguaccia. Amo quella ragazza e mentre penso di avvicinarmi e stringerla a me, arriva il suo belloccio.
< piccola! > dice l' idiota,faccia da culo rivolto a Kurata. Dopo di che le da un bacio sulla guancia.
< ciao Dan! Pranzi con noi?> chiede Sana sorridendo quano lui la bacia.
"ragazzi" dice guardando sprezzante noi altri e facendo un gesto con la mano, abbastanza controverso : non capisco se ci stia mandando a quel paese o ci stia salutndo.
< ciao> idiota, faccia da culo. Lo prenderei a pugni. Fa il carino con Sana ma la tratta da schifo, ancora non capisco lei cosa trovi in lui. Entriamo in mensa e Sana si precipita al banco per vedere cosa servono...
< Hayama!!! Crocchette!!!>.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il sole per me ***


Odio. Io lo odio. Quel coglione sta li, con il braccio circonda la vita della mia Sana ed è seduto al mio tavolo come se fosse suo, come se Kurata fosse sua.lo prenderei a calci nel sedere. È praticamente perfetto; ha un fisico perfetto, è di buona famiglia, ottimi voti e piace alle ragazze perché fa il sensibilone. Potrei scrivere una sceneggiatura su questo tipo, e chiamarla " Kamura 2: la vendetta" oppure " i due Kamura" ...si avrebbe successo. Li prenderei a calci in culo entrambi.
< amico stai distruggendo quel povero pollo...che cavolo ti prende?> Gomi si accorge che sto sfogando tutta la mia rabbia repressa su quel povero pollo nel mio piatto.
< nulla lascia perdere> Ringhio fissando "Dany"( come lo chiamo le ragazze che gli cadono ai piedi) .
< Aaaa capisco.....> si avvicina al mio orecchio e bisbiglia < geloso di Kurata..> sorride e io mi incazzo. Volto lo sguardo in direzione di Gomi e lo fulmino con gli occhi...si ritrae, alza le mani in segno di resa ma poi sogghigna, Sa di essere il mio migliore amico e che non potrei fargli del male...beh mai dire mai nella vita. Torno a rivolgere il mio sguardo verso Kurata, sono sempre qui, pronto a proteggerla dal mondo anche se da lontano. Quello vedo peró , mi manda in bestia, mi fa male,come se qualche sadico maniaco mi avesse appena piantato un coltello nel cuore e si stia divertendo a spingerlo sempre più in profondità. Daniel sta baciando il collo di Kurata e lei sorride. Scatto in piedi infastidito, ho voglia di distruggere qualcosa,  sbatto le mani sul tavolo e scappo via dalla mensa. Dio quella bocca, quell'imbranato non dovrebbe toccarla mai. Arrivo in corridoio e cammino nervosamente avanti e indietro per ricacciare dentro la rabbia che preme per uscire dal mio petto. Sono io che la proteggo, io che la amo da sempre, sono io che mi prendo cura di lei.
< Aki...> Kurata.
< Kurata.> la mia voce è fredda e atona.
< che succede? Che ti è preso? Per un attimo ho rivisto l'Hayama delle elementari e mi sono spaventa > non volevo spaventarla. Ma non ho potuto controllare le mie emozioni.
< lascia perdere, sto bene..ora devo andare> dico freddo,mentre continuo a darle le spalle
< e no signorino! Punto primo devi dirmi che ti è preso, punto secondo per una settimana saró io a guidare la tua auto perciò...> avevo dimenticato la scommessa, ma adesso devo inventarmi qualcosa non posso stare solo con lei.
< oh beh, non credo tu voglia iniziare adesso....ho da fare con Julie....> bugiardo patologico , sono settimane che non vedo Julie e all'infuori di Kurata le donne per me sono il divertimento di una notte, non di più.
< oh.> dice sorpresa, iniziando a massaggiarsi nervosamente il braccio destro. Abbassa gli occhi e poi aggiunge < beh Julie é carina, non farla soffrire> sorride, ma conosco quel sorriso...è amaro, le fa male. A volte non la capisco, quando esco con qualcuna sembra gelosa, sembra star male eppure com me non vuole starci ( non che io le abbia detto qualcosa) nonostante le dimostri ogni giorno tutto l'amore che provo. Sta con quel tipo...mi ha detto che non ne è innamorata ma le piace il Modo in cui la corteggia...penso stia con lui solo per svagarsi. Spero.
< beh a domani..> faccio per andarmene, quando corre verso di me e mi cinge la vita con le sue esili ed eleganti braccia. Che sensazione.
< Hayama testardo....anche se non vuoi parlare io sono la tua migliore amica e ti voglio bene...tanto. E comunque ci vediamo stasera, c'è una festa al Pop e tu ci verrai.> il suo tono non ammette repliche....le sfioro le dita delle mani incrociate sul mio ventre e poi rispondo < vedremo.> questa volta, mi libero dalla sua presa e senza voltarmi vado via. Ho bisogno di una birra. 
Cinque birre e tre ore dopo, mi ritrovo abbastanza brillo sul divano del mio appartamento a guardare un episodio di "how i met your mother". Sento inserire le chiavi nella toppa e non faccio in tempo a realizzare che qualcuno stia entrando, che sento la sua voce. Kurata è qui. Istintivamente mi fingo addormentato....d'altra parte è credibile viste le birre sparse sul tavolino.
"shhh...guarda" dice Kurata abbassando la voce
< Oh Gesù, si ubriaca anche alle quattro del pomeriggio...patetico> esclama Gomi divertito
< e comunque tranquilla è in catalessi non ci sentirà mai.> li sento allontanarsi di certo si stanno recando in cucina,o meglio quella che io chiamo cucina, ma che tutti gli altri esseri umani chiamerebbero tinello; il nostro è un salotto con un piccolo spazio delimitato da un isoletta che funge da cucina. Perciò i due sono a pochi metri da me.
< Senti Gomi... Ma Hayama ha qualche problema ? Intendo economico o pensieri....magari donne...> dice Kurata imbarazzata, so che lo è la conosco. Silenzio per qualche secondo, poi, il mio bastardo Coinquilino scoppia in una sonora risata. Stronzo. La pagherà cara... Ho già in mente la mia vendetta...gavettoni di preservativi ...si!
< Senti Kurata> dice serio questa volta < Hayama non sta male, è solo tormentato dall'amore...lo sai fa il duro ma ha un cuore enorme...è una femminuccia> e 5-4-3-2....non arrivo a contare uno altrimenti dovrei alzarmi e riempirgli la faccia di pugni. Cosí, decido di girarmi sul fianco e nel farlo faccio cadere un paio di bottiglie. Apro gli occhi tendendoli come piccole fessure in modo da far credere che stia dormendo e vedo Kurata, bella bellissima ha un paio di jeans aderenti e un top bianco... è spaventata ed è girata verso di me e poi vedo Gomi  con un ghigno dipinto in volto.
< D'accordo non voglio sapere altro.> afferma decisa.
< Senti Kurata non offenderti ma lui non può vivere solo per te,che tra le altre cose stai con quel bamboccione> gavettoni con preservativi e animali non proprio raccomandabili sotto al cuscino...ecco cosa succederà stanotte a quel coglione. Diavolo deve stare zitto.
"senti Gomi, Dan è un bravo ragazzo"...
< Ah, è per questo che quando stai male chiami Hayama? È per questo che quando hai bisogno di scappare ti rifuggi a casa nostra? Perché "Dan" é bravo??> queste parole da parte di Gomi non me le sarei mai e poi mai aspettate...forse ridurró la pena ai soli gavettoni.
< m-ma...Gomi. ...io...> sta per piangere, Sana sta per piangere e io me ne staró qui, stavolta non voglio difenderla perché Gomi ha fottutamente ragione.
< Akito è il mio migliore amico è tutto per me! Non puoi parlarmi cosí!> d'accordo, non posso vederla ferita e in lacrime. Sto per alzarmi, quando Gomi appoggia una mano su quella di Kurata e sospira..< scusa Sana. È stato più forte di me> ok quello non é Gomi...dove diavolo é finito il tipo con cui divido casa da due anni??
< oh !> esclama Sana incredula, almeno quanto me.
< Sai... Infondo hai ragione.... Dan è un cretino...ma lui non Sa nulla di me, del mio dolore....con lui posso essere una ragazza leggera e spensierata che si fa corteggiare...che è esattamente quello di cui ho bisogno. Per quello che riguarda Hayama...beh lui è Hayama.> non aggiunge altro , si asciuga le lacrime saluta velocemente Gomi e gli chiede le chiavi della mia auto...Cazzo la scommessa! No devo fare qualcosa, nemmeno il tempo di pensarlo che Kurata fugge via con la mia auto....dannazione!
< la recita è finita , sveglia coglione!> dice Gomi ghignando.< oh e prendi una aspirina ,stasera c'è una festa...ragazze...ragazze....ragazze. Alzati!> dice per poi entrare in camera sua e sbattere la porta. Ha ragione, devo alzarmi da qui e darmi una regolata. Quello che mi perplime, oltre a vedere un Gomi che si scusa, è la risposta di Kurata...che diamine significa Hayama è Hayama? Che può fare quello che vuole con me?!? Non direi proprio.
"A che ora passa a prenderci Kurata con la tua auto?>"dice Gomi tra una risata e l'altra...oggi vorrei strangolarlo.
< Fai poco il cretino! Anche tu sarai accompagnato ad una festa da una ragazza.> rispondo lapidario.
< oh no amico mio! Io ho una moto giù in garage> ride ancora...diamine che nervi. Ringhio e finisco di abbottonare la mia camicia blu notte, quando ad un tratto sento il cellulare vibrare sul comodino...é un sms di Kurata " Hayama muovi il sedere sono giù casa tua, nella tua auto :p"...dovrei essere nervoso, dovrei arrabbiarmi, ma non ci riesco...mi scappa un sorriso. Kurata è il sole per me e il fatto che abbia la mia auto mi rende apprensivo più che arrabbiato, temo che possa farsi male. Fatte queste riflessioni infilo la giacca, prendo portafogli e cellulare mi guardo un ultima volta allo specchio, dopo di che vado in camera di Gomi gli alzo un dito medio e lui ride....cretino. Scendo e trovo Kurata in piedi, accanto all'auto ...è perfetta, meravigliosa. Ha un abitino nero con il corpetto stretto e la gonna più larga e un tacco che fa sembrare le sue gambe chilometriche; porta i capelli sciolti e il suo viso é stupendo. Devo avere una faccia da pesce lesso, ma non posso farci nulla. Anche lei non sembra del tutto indifferente al mio aspetto, cosí decido di giocare sul suo imbarazzo.< buonasera ragazzina.> mi avvicino molto, ma molto a lei.
< C-ciao Aki. s-stai bene.> mi avvicino ancora di più e sfioro il suo naso con il mio. Diventa rossa e questo mi rende felice ed eccitato. Dio quanto vorrei fosse mia....non andrei a quella festa, la porterei su da me in camera per poi non uscirne più.
< beh andiamo? Ho voglia di guidare> dice facendo una linguaccia e si allontana prontamente da me. Sconfitto entro in auto al posto del passeggero.
< Kurata tratta bene la mia bambina> dico accarezzando letteralmente la mia auto.
< tranquillo Aki sei in ottime mani!> quando si siede, l'orlo del vestito sale su e io non posso fare a meno di guardarla....lei se ne accorge e diventa rossa...tra di noi c'é una forte tensione....ma non negativa è semplicemente esplosiva. Prevedo una serata disastrosa.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ti va di ballare? ***


Non so se mi rende più nervoso essere da solo con Kurata nella mia auto, o Il fatto che a guidarla sia lei. Sana sorride e accende lo stereo, una delle stazioni radio tra le più famose manda "wonderwall" degli Oasis... il mondo intorno a noi si ferma. Quella canzone per noi è l'emblema del nostro rapporto; quando Kurata ha cominciato a soffrire di attacchi di panico, un pomeriggio decisi di dedicarle questa canzone, per far si che si rendesse conto quanto fosse importante per me, per farla sentire amata. Da allora è un po' come se fosse la nostra canzone. "Because maybe, you're gonna be the one Who saves me? And altre all you're my wonderwall" cantiamo insieme e sulle ultime due parole i nostri occhi si incontrano....è pura magia quella che sto respirando...dovrei baciarla per farle capire che non è un caso l'incontro dei nostri sguardi, che ci amiamo.quando ad un tratto...
< Kurataaaa!!!!> ....
< oh santo cielo mi sono distratta scusa Aki> sorride. Che Cazzo ha da sorridere?!? Stavamo per fare uno scontro mortale con un suv e lei sorride. Santo dio.
< Devi stare attenta diavolo!> vorrei strangolarla, quando fa cosí mi ricorda il perché passiamo più tempo a litigare che a fare altro.
< e dai Hayama, tranquillo stiamo bene...mi dispiace> si incupisce...e  non posso resistere a queste scuse, so che si sente in imbarazzo.
< d'accordo...ora pensa a guidare.> non è più imbronciata,sorride di nuovo e di rimando accenno un sorriso anche io.
< oh mio dio che bello! Akito Hayama mi sorride di nuovo dopo 22 giorni, 16 ore e 32 minuti! Sono felicissima!!!> si esatto. Kurata conta i sorrisi che le regalo e li custodisce gelosamente...non sa peró, che prima di scendere il suo sms mi ha fatto sorridere come un bimbo,non glielo diró. Non potrei mai.
< cavolo Kurata quante storie per una smorfia> dico sbuffando, anche se mi rende felice saperla cosí allegra.
Dopo qualche minuto si rabbuia e mi chiede < Hayama perché oggi pomeriggio hai bevuto? Cosa c'è che non va?>. Dovrei dirle che sto male perché la vedo soffrire, che sto male perché la amo più di ogni altra cosa al mondo, dovrei dirle che Natsumi viene picchiata dal marito e questo mi manda in bestia perché mia sorella non vuole denunciarlo. Dovrei dirle tante cose ma mi limito a un < mh...nulla sono gli esami di fine corso mi rendono nervoso> bugiardo, bugiardo bastardo.
< okay, se lo dici tu....> lascia cadere il discorso e inizia a canticchiare una stupida canzoncina da ragazzette; io invece appoggio la testa al finestrino e mi perdo nelle auto chesfrecciano accanto alla mia. I pensieri mi fanno male, da quando poi ho lasciato il karate è diventato complicato per me sfogarmi, tirare fuori le mie emozioni. Non potevo continuare con il karate, dovevo scegliere tra lo sport e la carriera universitaria e ho preferito studiare ingegneria biomedica...voglio fare del bene e aiutare le persone.
< Aki ti prego parlarmi,non sopporto il tuo silenzio> irrompe Sana tra i miei pensieri e io sussulto.
< tranquilla Kurata sto solo pensando ad una nuova scommessa > mi sorprende la semplicità e l'immediatezza delle mie bugie.
< uhm...be' ci penseremo dopo, ora siamo arrivati>. Parcheggia l'auto e prima di scendere mi fissa..
< scusa se ti do molti problemi, apprezzo quello che fai per me davvero. Senza di te probabilmente ora non sarei qui.> mi ha lasciato senza parole( non che io sia un chiacchierone)
< Kurata...non è neces...> non mi lascia finire, che agita le mani in modo buffo davanti al suo viso < basta basta,non dire nulla volevo solo ringraziarti> mi scocca un bacio sulla guancia ed esce dall'auto. Dopo pochi secondi di shock faccio lo stesso e ci incamminiamo vero il locale.
Il Pop é un locale da fighetti, non ci vengo spesso,preferisco di gran lunga il Groove, ma quando lo faccio è perché Kurata praticamente mi obbliga. Sento la musica perforarmi i timpani e già questo mi infastidisce, non sono in vena.
< Akito Hayama!> questa è Julie, che stasera é fantastica indossa un mini abito color pesca e porta i suoi lunghi capelli biondi sciolti. Si avvicina a me e Sana che nel frattempo ci siamo messi in fila.
< ciao Julie> faccio io osservandola languidamente...Sana deve essersene accorta perché fissa sia lei che me con uno sguardo truce.
< oh e vedo che al tuo seguito c'è anche la piccola star...ciao Sana> Julie è una vipera con Sana ed è forse per questo che ci sono andato a letto...forse l'ho fatto per punire l'indifferenza di Kurata nei miei confronti ( certo non che la cosa sia matura.)
< ciao> sbuffa Kurata spazientita facendole un cenno con la mano.
< beh ci vediamo dentro, Akito ti aspetto...> detto questo mi si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra... al quale non rispondo un po' perché mi ha preso in contro piede un po' perché qui c'è Kurata che mi fulmina; sento la sua rabbia crescere...si morde il labbro superiore con grande foga tanto da farlo diventare subito gonfio.
< donnaccia> sibila tra i denti
< che c'è Kurata?> so esattamente cosa le prende, ma un po' di sana gelosia non fa male a nessuno, e poi lei tra poco incontrerà il suo Dan...quindi che si freghi!
< quella mi da su i nervi. Comunque entriamo è il nostro turno> faccio come mi dice e un ghigno sornione mi attraversa il volto...sono felice che sia gelosa.
Entriamo e subito le luci mi feriscono gli occhi, mi guardo attorno ma non vedo Kurata; facendomi spazio tra la folla, mi accorgo che ha già raggiunto il bar e che li vi sono anche Gomi con la bionda che ha rimorchiato l'altra sera, c'è Matsui che sorseggia un drink troppo allegra ( forse è già sbronza) e poi i due piccioncini che mi danno il voltastomaco Tsu e Aya. Li raggiungo e poso un braccio intorno alle spalle di Kurata; la sento irrigidirsi al mio tocco. Si gira lenta verso di me, ma poi sorride e ordina due birre. Ecco la felicità, Kurata che sorride e io che la stringo a me.
< Buonasera ragazzi!> oh fantastico faccia da culo è arrivato! E mi guarda anche in cagnesco. Dovrei mollare la presa su Kurata, ma invece la stringo di più a me e sorrido al cretino. Sana si gira verso di me e mima con le labbra" che stai facendo" e sorrido anche a lei.
< scusa Hayama mi lasceresti salutare la MIA ragazza?> a quel punto é Sana a divincolarsi dalla mia presa, non prima di avermi lanciato uno sguardo accusatorio.
< ciao Dan scusa, Aki oggi è molto affettuoso con tutti> a quel punto Gomi scoppia in una grossa risata e io gli tiro un pugno sul braccio...adesso piange per il dolore ma comunque non riesce a smettere di ridere. Osservo anche gli altri e noto il divertimento negli occhi di tutti. Merda. L' unica che non ride è Matsui, forse troppo sbronza.
< ti va di ballare piccola?> chiede faccia da culo. Io saprei come farlo ballare, conosco almeno mille mosse di karate tutte fatte appositamente per lui.
< si andiamo..venite ragazzi?> nemmeno sotto tortura.
< veniamo !!!> esclama Tsu. Si avviano tutti verso la pista da ballo tranne Matsui...
< Matsui sei ubriaca?> mi avvicino a lei con lo sgabello
< ahahah ... Sei capitan Ovvio> e si mette sull'attenti, imitando i soldati. Oggi mi prende per il culo anche Fuka ubriaca...povero me.
< andiamo bene..> riesco a buttar fuori, evitando di rispondere in malo modo.
< Senti Aki....ma perché diavolo permetti a quel principino di Dan di comportarsi cosí con Sana? Voi due vi amate da sempre che cavolo c'entra quello???> Sarà anche sbronza, ma ha centrato perfettamente il punto.
< Lascia perdere Matsui,va a ballare> non posso parlarne con lei, è pettegola e direbbe a Kurata cose che non dovrebbe.
< ok mister simpatia ciao > mi scompiglia i capelli con una mano ,per poi tornare ad amoreggiare con il suo drink.
< Ciao carino balli con me?> è la voce di Julie, cosí mi volto con lo sgabello verso di lei.
< si ma prima ti offro da bere> sorride e si siede sulle mie ginocchia. Non è che Julie mi piaccia molto, ma dopo aver visto Kurata con Kamura due, non posso fare a meno di desiderare un minimo di vendetta.
< allora vieni? Su forza a ballare!> si alza e ride, mi alzo anche io e la seguo in pista: comincia a dimenare i fianchi verso di me e io le appoggio le mani tra i fianchi e le costole. Mi guardo in torno prima di perdermi in Julie e trovo gli occhi di Kurata puntati nei miei....quando il mio sguardo si fa insostenibile, chiude gli occhi e poi si gira verso Daniel.
< Julie ti va casa mia?> devo scappare da qui, non tollero questa situazione. All'improvviso una lampadina mi si accende, come nei cartoni animati....io non ho la macchina!!!!
< si Akito...> mi risponde languidamente.
< c'é un problema però io non ho l'auto> che vergogna. Merda.
< tranquillo andremo con il mio scooter> mi risponde e risolleva le mie speranze. Ci apprestiamo ad uscire dal locale e a salire sul suo scooter. Durante il viaggio verso casa entrambi fremiamo, abbiamo voglia, sento la sua e lei avverte la mia; tuttavia non consce i pensieri che continuano a tormentarmi. Arrivati a destinazione, Julie parcheggia il suo mezzo di trasporto, scendiamo e quasi corriamo verso casa... Iniziamo a baciarci per le scale, ad ogni gradino i nostri baci sono più roventi....arrivati al pianerottolo siamo impazienti, mi volto verso la porta e...
< Kurata che diavolo ci fai qui?>


Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Rabbia. ***


Kurata è poggiata alla porta di casa mia, ansima, ha il respiro corto e gli occhi sgranati. So cosa significa. So cose sta per succedere.
< Hayama...> scivola contro la mia porta di casa e si rannicchia. Cavolo. Mi volto verso Julie, che osserva interdetta la scena, non sa che fare ...lo vedo.
< Julie va via...> le intimo di andarsene...se non lo facesse si ritroverebbe ad assistere ad uno spettacolo terribile.
< ma io...noi..> sibila sempre più interdetta.
< Julie fa come ti dico, sta male e starà peggio tra qualche secondo...riprenderemo il discorso un altra volta> Annuisce e si dilegua tra le rampe di scale. La guardo andare via e con lei vedo svanire anche la possibilità di trascorre qualche ora di serenità. La mia mente si offusca...ma devo recuperare il controllo, devo curare Sana, devo dirle ancora una volta, che starà bene che le cose andranno per il verso giusto. La vedo li, ansimante, sperduta, non è lucida combatte contro i suoi demoni e sta per perdere la battaglia. Mi avvicino cautamente,ho paura e mi assale la rabbia...l'idea che si sia messa in auto e che abbia iniziato a correre quando mi ha visto andare via mi fa rabbia.
< Kurata calma, andrà tutto bene>. La prendo in braccio e apro la porta, mi fiondo in camera e la adagio sul mio letto. Piange e trema... È cosí dannatamente indifesa. Vorrei sapere chi le ha fatto questo, chi ha deciso che una donna cosí fantastica debba stare tanto male, vorrei prenderlo a pugni. Kurata non mi ha mai parlato di quello che le è successo. Non lo fa con nessuno. Sia io che Matsui e Sugita abbiamo provato ad estorcerle informazioni ma lei non si è mai aperta, abbiamo deciso di strale vicino comunque ma la curiosità a volte prende il sopravvento. Un giorno, all'insaputa di Sana, sono andato dalla madre per chiederle cosa fosse successo...ma non mi ha detto nulla, forse le cause del suo malessere sono oscure anche a lei.
< Aki...aiuto...aiutami... Non respiro> boccheggia, è sudata e continua a tremare. Apro la sua borsetta in cerca delle gocce, ma non le trovo....allora il panico assale anche me. Corro in cucina e le prendo dell'acqua, torno da lei e cerco di fargliela bere...mi guarda con i suoi occhioni imploranti, ha paura, forse pensa di non farcela. Ad un tratto ricordo che un pomeriggio di qualche anno fa, feci delle ricerche riguardanti gli attacchi di panico e mi torna alla mente che un forte abbraccio può essere uno dei modi per fermare l'orrore di quel momento. Mi siedo accanto a lei e l'abbraccio forte....sento il suo corpicino tremare, non risponde al mio abbraccio, ma piano piano si adagia al mio petto e rilassa i muscoli. Capisco che sta funzionando quando i suoi singhiozzi diventando leggeri e il suo respiro torna ad essere regolare. Dopo venti minuti, ascolto il suo respiro ed è pesante, segno che si è addormentata....non voglio mollare la presa, voglio tenerla tra le mie braccia, cosí mi metto in posizione supina e faccio in modo che lei si senta comoda sul mio petto...stremato da tutte queste emozioni cado in un sonno profondo.
< Hayama..> è un sussurro ma lo ignoro perché voglio dormire.
< Aki...> ancora un altro sussurro, qualcuno che chiama il mio nome....piano piano riacquisto la lucidità e ricordo di essermi addormentato con Kurata tra le braccia...metto in funzione le sinapsi e piano muovo le mani e mi rendo conto che lei è qui, ancora sul mio petto.
< Kurata...> apro gli occhi e vedo il suo viso; ha le mani messe l'una sull'altra e il mento poggiato su di esse. Mi fissa con i suoi occhioni color nocciola e io mi perdo nel suo sguardo.
< grazie Aki.> sorride e io non riesco a muovere un muscolo, adoro questa posizione e questa sensazione...i nostri corpi cosí vicini, i nostri respiri che si fondono insieme.
< Sana... È arrivato il momento> pronuncio queste parole sottovoce, ma in modo categorico.
< che momento?> chiede con una espressione interrogativa. Mi duole farlo, ma mi alzo e mi metto a sedere scostandola da me.
< Perchè soffri cosí ? Quale pensiero ti provoca questa sofferenza? E soprattutto perché stai con quello? È il momento di darmi spiegazioni> l' ho detto. Non credo alle mie fottutissime orecchie, le ho chiesto davvero queste cose e ho paura....paura di conoscere la verità, paura di arrivare ad un punto di non ritorno.
< Hayama....io non posso. Non posso dirti quello che vuoi sapere>. Si mette sulle ginocchia e mi bacia la fronte. Per quanto adori il fatto di essere coccolato da lei ( o santo dio che femminuccia) Devo avere delle risposte.
< parla Kurata. Sono stufo di stare qui, all'oscuro di tutto.> quasi urlo.
< Calmati Akito.> adesso il suo sguardo è duro, è finita la dolcezza che vi leggevo dentro fino a qualche seconda fa.
< Dan non fa domande, Dan non vuole nulla da me se non ....> Oh Cazzo. Ho paura non voglio sapere cosa sta per dire, lo so ma non voglio sentirlo.
"tu...ci vai a letto?" chiedo scoraggiato e vulnerabile.
< si.> si, due lettere, insignificanti da sole, ma messe insieme in questo momento determinano la mia rovina.
< va via.> stringo i denti, non vorrei mandarla via, ma non sopporto la sua presenza dopo quello che ho sentito.
< Tu non sei il mio ragazzo, non puoi parlarmi cosí...dovresti essere felice per me!!!> urla e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime. Siamo sul mio letto,l'una di fronte all'altro e ci stiamo facendo male, la nostra è una guerra che non vedrà vincitori ma solo vinti.
< io posso e devo. Tu ti presenti nel cuore della notte a casa mia piangi, stai male ti disperi e non vuoi dirmi perché. Pretendi che mi prenda cura di te, ma non mi lasci entrare nel tuo mondo. Non puoi solo pretendere. Vai a letto con un coglione che magari ti tradisce, che ti tratta da stupida e ti molla quando inizi a star male. Sono io quello che raccoglie il tuo dolore, sono io quello che andrebbe in cima al mondo per te!> urlo, sono stravolto...non ho mai parlato tanto in vita mia, ho gli occhi infuocati e le mani mi tremano.
<... Hayama tu cosa provi per me?> merda.
< adesso rabbia, una fottutissima rabbia.> mi sembra la risposta adeguata. Non é cosí che volevo confessarle il mio amore.
< bene, benissimo. Visto che ti rifiuti di capire io vado via e non ti cercheró più, tranquillo non dovrai più venire in mio soccorso, hai smesso di prenderti cura di me!> si alza di tutta fretta, raccoglie le sue cose corre via e sbatte la porta alle sue spalle.
Vuoto. Le pareti in torno a me iniziano a stringersi, non ho più aria nei polmoni.....sto soffocando. Kurata se ne è andata. Dieci minuti fa era tra le mie braccia e ora non ci tornerà mai più. Mi alzo e prendo a pungi tutto ciò che mi si parà davanti, potrei uccidere in questo momento.
< Akito basta!!!!> non ci vedo più, ogni cosa è sfocata in torno a me, sento qualcuno tenermi le braccia ma lo scosto via in malo modo. Sento qualcun altro piangere, é una donna ma non so chi sia, non sono lucido. Entro in salotto e scaravento contro la parete una cornice contenente una foto mia e di Kurata. Sto male. Mi riporta alla realtà un pugno allo stomaco. É Gomi e con lui c'è la bionda. Continua ad urlare di calmarmi e mi tiene per le braccia mentre la bionda piange.
< va via Susy.> le intima Gomi sopraffatto dalla rabbia, la ragazza corre via a gambe levate.
< Che Cazzo ti prende??> urla Gomi tenendomi le spalle.e tenendo il suo sguardo fisso nel mio, troppo stralunato.
< Avanti parla che è successo?> sono sotto shock, non riesco a parlare.
< Kurata...è andata via> mi accascio sul pavimento e lascio che Gomi, si Gomi, mi stringa le spalle questa volta in modo affettuoso , quasi come se fosse un abbraccio. Noi non ci abbracciamo, ma adesso ho bisogno di lui. 
Qualche minuto dopo si alza dal pavimento del salone e corre in cucina, torna da me con una bottiglia di Vodka e restiamo seduti sul pavimento a perderci tra i fumi dell'alcol. Restiamo li per tutta la notte fin quando sbronzi cadiamo addormentati.


Salve a tutte, vorrei ringraziare tutte le persone che leggono questa FF , a cui tengo particolarmente. In modo particolare vorrei ringraziare _miky_ ,reginadeisogni,g_love_ a, 
Terry001, Perché con le vostre recensioni mi rendete felice davvero, grazie! E poi un altro ringraziamento va a tutte le ragazze che seguono la mia FF davvero grazie grazie grazie! Un bacio a tutte siete fantastiche.







Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Voglio la verità! ***


Sorpresa sorpresa care ragazze!!! Ho trovato due minuti per postare il capitolo visto che domani e dopodomani saró completamente immersa nello studio. Spero di non deludere le vostre aspettative ...buon weekend a tutte baci. Viviana <3






È passata una settimana esatta dalla furibonda lite con Kurata. Gli esami di fine semestre sono terminati e tutti si preparano a tornare a casa per le vacanze estive. Io ho deciso di rimanere qui, lontano da tutto e tutti. Il campus dista 80 chilometri da Tokyo e non ho intenzione di fare un viaggio, seppur abbastanza breve, per ritrovarmi catapultato in un altro dramma: la storia di mia sorella e suo marito. Mi manca mio padre, ma gli ho detto che può venire a farmi visita visto che Gomi lascerà l'appartamento per le vacanze e lui ha accettato di buon grado. Quest'ultima settimana sono stato relegato in garage, ho messo apposto le auto per gli studenti in partenza, ho guadagnato un bel gruzzolo e nonostante il caldo esasperante preferisco di gran lunga starmene qui a lavorare piuttosto che affrontare i miei amici e Kurata. Matsui è passata da me due giorni fa, sperando di capire cosa fosse successo tra me e Sana, ma l'ho liquidata dicendo che avevo del lavoro da fare. Non mi va di parlare con nessuno, Se non con Julie che ha trascorso qualche notte da me e di certo non per ciarlare di stronzate varie...ho cercato di punire Kurata, ma il senso di colpa ha invaso i miei sensi cosí ho smesso di chiamare Julie. 
< Akito Hayama> . Tiro fuori la testa da un motore, piuttosto malandato , e vedo Dan. È qui nel mio garage con un ghigno impertinente sulla bocca.
< cosa vuoi?> faccia da culo avrei aggiunto,ma poi avrei dovuto anche prenderlo a calci e quindi mi limito a ringhiare.
< vorrei che guardassi la mia auto, ho dei problemi con il cambio> a questo punto cerco di tenere a bada la mia parte irrazionale che vorrebbe mandarlo via a calci in culo, per dare ascolto a quella razionale ,piuttosto avara ,che mi induce a riflettere su quanto potrei spillargli.
< ok portami l'auto oggi pomeriggio e le daró un occhiata.> mi limito a dire
< oh....non potresti farlo ora? Sai domattina devo partire con Sana, mi porta a Tokyo a conoscere la madre> sento il sangue ribollirmi nelle vene....ho voglia di strappargli quel sorrisino dalle labbra. Sana,la mia Sana non può davvero fare una cosa del genere, è inaccettabile.
< ho detto oggi pomeriggio.> sibilo categorico
< su non arrabbiarti ragazzino...ha scelto me. Tu sei solo il suo amichetto. Hai fatto l'eroe ma non è servito, Sana è mia e ne faccio ciò che voglio e tu , stronzetto, non puoi impedirlo....lei ha scelto me.> faccio appello alla mia forza di volontà, non posso prenderlo a pugni Kurata mi odierebbe ancora di più. Sbatto forte il cofano dell'auto che ho di fronte, a grandi falcate mi dirigo verso il mini frigo e tiro fuori una birra. Ho un disperato bisogno di bere.
oddio che faccia da culo.
< ha scelto te....eppure, per quanto ne sappia, non ti ama...voi due...scopate e basta.> le ultime tre parole escono dalle mie labbra a fatica, come se si fossero incastrate tra i denti.ride e si avvicina a me.
< l'amore è una cosa da femminucce. Io non voglio prendermi cura di lei o stronzate varie.> si avvicina ancora di più, e le mie narici vengono invase da un forte odore di vodka. É ubriaco. Non posso picchiare un figlio di papà ubriaco alle undici del mattino.
< allora cosa diavolo vuoi da lei?> sono sudato, ho la fronte imperlata di sudore e le mani appiccicose...il caldo e la rabbia sono un connubio micidiale.
< Ho fatto una scommessa con i ragazzi della squadra. Lei sarà il mio giocattolino fin quando non saró stufo.>...
< perché mi dici questo?> non riesco a spiegarmi il motivo per cui ha voluto confessarmi questo. Sarà la rabbia, sarà che ho la mente offuscata...ma non trovo una spiegazione.
< perché è divertente. Non immagini quanto sia spassosa la tua espressione adesso> ride e io sono pronto a stenderlo con un gancio destro...mi avvicino a lui pericolosamente.
< potrei dirlo a lei..> gli ringhio praticamente a un centimetro dalla sua faccia da culo.
< non lo farai, e anche se lo facessi, lei ti odierebbe e non crederebbe ad una sola parola> sorride. Ha ragione, Kurata mi odia adesso, non mi darebbe ascolto.
< comunque posso aspettare, nel pomeriggio passo da te> fa un cenno con la mano e si allontana. Resto immobile, sono inerme, spiazzato frustrato....io non so che fare sono ferito. Non posso permettere che quel coglione continui a prendersi gioco di Kurata. Dopo qualche secondo di riflessione, tiro fuori il telefono dalla tasca dei miei jeans strappati...so cosa sto facendo e questa volta voglio andare fino in fondo.
< pronto. Chi è?> non riesco a parlare, ma poi ricordo il motivo per cui ho fatto questa telefonata e mi faccio coraggio.
< Sagami...Sono Hayama.> silenzio dall'altra parte.
< Oh, Akito dimmi è successo qualcosa a Sana?> è preoccupato come suo solito quando si parla di Kurata.
< no, ma potrebbe quindi devo vederti.>  Anche se non posso vederlo, so che occhiali da solo é spiazzato dalla mia telefonata.
< d'accordo...quando ?> chiede titubante.
< vediamoci stasera al Fight, alle nove ok? Lei non deve saperlo> ho scelto il Fight perché é a metà strada tra Tokyo e il campus.
< beh...si ok. Se si tratta di proteggere Sana...> non gli do ne tempo, ne modo di terminare che interrompo la telefonata. Sospiro pesantemente e penso che almeno il primo step l'ho fatto. Punto gli occhi sul pavimento e vedo un nastro rosa...so che é di Kurata, ma prima non c'era...quel bastardo lo ha gettato li di proposito. Ruggisco dentro e cerco di calmarmi.
< Oh no. No amico non é cosí che si fa...quando la tua ragazza ti molla ne trovi un altra, non passi all'altra sponda.> è Gomi e ride come un pazzo osservano la scena che gli si para davanti: me con un nastro rosa tra le dita.
< Smettila di fare il coglione e aiutami abbiamo molto lavoro.> rispondo indifferente, ma mi viene da ridere, Gomi sa come tirarmi su il morale. Mi é stato molto vincono in questa settimana e gliene sono molto grato; mi ha impedito di cercare Kurata," dovrebbe farlo lei" ha detto un pomeriggio e io non ho  potuto che essere d'accordo con lui.
< oh certo principessina. È normale che lei non voglia sporcarsi le sue dolci ed eleganti manine raffinate> continua a ridere e scappa un sorriso anche a me. Ci mettiamo a lavoro e alle quattro decido di andare a casa...voglio Concentrarmi,voglio dire le parole giuste al mio incontro di stasera e poi non voglio incontrare Kamura due, lascerò che Gomi si occupi  della sua stupida auto. Torno a casa e mi fiondo sotto la doccia, ho bisogno di lavare via il grasso e  la rabbia della giornata. Dopo essermi asciugato e vestito, prendo una coca dal frigo e mi getto a peso morto sul divano...accendo la tv, ma non é di compagnia e mi confonde, la spengo e resto da solo immerso nel silenzio del mio appartamento....per qualche secondo mi godo la pace, ma poi mi armo di carta e penna e inizio a buttare giù un discorso da fare ad occhiali da sole.
< Sveglia dormiglione sono le otto e la cena è in tavola> irrompe Gomi nel mio silenzio imitando la mammina di una qualche pubblicità. È snervante alle volte. Metto a fuoco le sue parole e mi rendo conto che sono le otto. Cazzo devo sbrigarmi. Apro gli occhi e mi accorgo che Gomi non è solo con lui ci sono Sugita Tsuyoshi Matsui  e Dan. Cacchio faccia da culo è qui... Ma se c'è Dan...
< Hayama...> è Kurata ed è proprio accanto al divano dove mi sono appisolato. Tremo come un bambino, è una settimana che non la vedo....mi manca e mi è mancata e mi manca il fiato quando punto i miei occhi nei suoi.
< Kurata che ci fate qui?> chiedo cercando di apparire indifferente.
< abbiamo organizzato una cena per salutarci prima di partire per le vacanze estive...pensavo che Gomi te lo avesse detto...insomma lui ha detto di averti mandato dei messaggi e che la tua risposta è stata positiva.> dice imbarazzata.
< oh ma certo...i messaggi.> istintivamente tiro fuori il cellulare dalla tasca e vi trovo un sms di Gomi " scusa principessa ma lo faccio per te"  che coglione ...ha organizzato tutto. Lo ucciderei... Quello che peró il mio amico non sa é che io ho un appuntamento a cui non posso mancare. Mi alzo di botto e raccolgo le mie cose, passo accanto a Kurata e le nostre spalle si sfiorano.....dio quanto vorrei poterla abbracciare.
< Hayama noi dobbiamo parlare> sussurra quando le passo accanto.
< si ma non ora.>  sussurro anche io, ma stavolta l'istinto ha la meglio su di me e nel mentre pronuncio quelle parole le stringo la mano in modo che nessuno possa vedere il mio gesto se non lei. Rimane interdetta, ferma. Non scioglierei mai questo contatto, ma devo andare via, devo incontrare Sagami, per lei, devo farlo per lei...scatto verso la porta senza voltarmi indietro. Quando mi trovo la mia auto di fronte ho un sussulto...Kurata ha abbandonato la scommessa e questo mi ferisce....avrei preferito di gran lunga che le chiavi della mia auto fossero rimaste a lei. Scaccio via i pensieri malinconici e salgo in auto, accendo lo stereo e parto a tavoletta. Voglio la verità. Dopo 50 minuti di auto, giungo a destinazione in perfetto orario, e noto l'auto di Sagami. Dopo aver indugiato per qualche minuto, decio di entrare e di affrontare la verità. Lo vedo, é seduto e beve dell'acqua sembra teso e preoccupato...come biasimarlo, io me la sto facendo nei pantaloni.
< Credo ci servirà qualcosa di più pesante> dico avvicinandomi al tavolo dove è seduto occhiali da sole, che ironia della sorte stasera non porta. Ricordo che una volta da bambino gli ho detto che fosse da maleducati portare gli occhiali durante una conversazione...magari se ne è ricordato.
< Ciao Hayama> é serioso e non cede alla mia provocazione. L'atmosfera é davvero tetra.
< senti Sagami....vado diritto al punto e salto i cavolo di convenevoli>... Dico appoggiando la schiena alla sedia e mettendo un ginocchio sull'altro.
< oh che novità Hayama> quasi mi fulmina con lo sguardo. Decido di ignorarlo e proseguire..
< perché Sana è ridotta cosí? Chi le ha fatto questo?> il mio sguardo è penetrante, cerco di leggere i pensieri di Sagami voglio la verità. Si agita sulla sedia, poi si passa una mano tra i capelli e beve ancora dell'acqua.
< forse hai ragione avrò bisogno di qualcosa di forte>  detto questo fa un cenno al cameriere e gli chiede due birre...ne abbiamo bisogno entrambi. Dopo il primo sorso inizia a parlare...
< Sana non vuole parlarne perché si vergogna... Io non conosco la storia per intero, ma posso dirti quello che ho visto. Ricordi Jack?> chiede titubante.
< si certo, il tipo che ha girato con lei un film per la tv giusto?> ricordo quel coglione...biondo alto occhi azzurri ... Il tipico principe delle favole. Ma ricordo anche Kurata mi aveva detto che lei non era interessata a lui perché pensava fosse finto e troppo truccato. Ecco perché amo quella donna.
"esatto. Beh un pomeriggio,dopo le registrazioni, ho lasciato Sana da sola in camerino per permetterle di cambiarsi. Giuro mi sono allontanato solo un secondo..."trema ed è agitatissimo...non avremo un bel rapporto, ma abbiamo lo stesso scopo nella vita, proteggere Kurata.
Mentre aspetto che Sagami riprenda il racconto, il cellulare vibra nella tasca dei jeans...lo prendo velocemente, e resto sbalordito. Kurata. Un sms di Kurata. Lo apro, sapendo di conoscerne già il contenuto,so già che mi chiederà aiuto per uno dei suoi attacchi. Mi faccio forza e leggo " Gomi è uscito fuori di senno....siamo usciti per andare a bere qualcosa e ha visto la sua tipa con un altro. Non fa altro che chiedere di te, torna." questa non me l'aspettavo....mi ha colto di sorpresa... Voglio stare accanto al mio amico e voglio conoscere la verità su Kurata ...che devo fare?



Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Mai stata mia. ***


Esistono momenti nella vita di un uomo in cui tutto sembra essere al proprio posto, tutto sembra andare per il verso giusto....bene,questo non é uno di quei momenti per me.É un disastro un completo disastro. Sono in macchina e corro come un pazzo ho deciso di catapultarmi da Gomi, non prima peró di aver cavato altre informazioni sulla situazione di Kurata da occhiali da sole. Se solo ripenso a quello ch Sagami ha detto, l'afflusso di sangue al cervello è esponenziale... Dannatissimo jack.... Vorrei prenderlo a calci. La rabbia e l'alcol in circolo, mi permettono di arrivare a casa in trenta minuti, parcheggio l'auto e corro al mio appartamento.
< Gomi!> mi precipito dal mio amico che è steso sul divano.
< Hayama...quella stronza di Susy ..> è sbronzo e triste....capisco la sua sofferenza;qualche giorno fa mi ha confessato che Susy gli piace davvero.
mi siedo accanto a lui e gli do una pacca di incoraggiamento sulla spalla.
< oh, Hayama...> Kurata.
< sei già tornato?>  è in piedi davanti a me, bella bellissima  e se ripenso alle parole di Sagami, mi viene voglia di abbracciarla e dirle che non è giusto che soffra cosí senza mai sfogarsi...ma poi ricordo che tra noi le cose non stanno poi cosí bene, allora blocco gli istinti e tento di imbastire un discorso per cercare di appianare le cose.
< si, sono qui..senti Kurata...io..> la mia capacitá di colloquiare è davvero,davvero scarsa. Con un gesto della mano mi blocca e si siede sul tavolino di fronte a noi...accavalla le gambe e io sento venir meno tutta la forza di volontà...mi impongo di non saltarle addosso e di rimanere calmo e seduto sul divano.
< sta zitto. Stasera sei andato via, non hai salutato nessuno...ne tanto meno me.> è incazzata. Molto incazzata e non ha tutti i torti..tento di aprir bocca per scusarmi, ma ancora una volta mi blocca.
< ho detto sta zitto, la cosa che tra l'altro ti riesce meglio. Questa settimana ti sei isolato, hai tagliato fuori tutti. E guarda Gomi adesso. Se tu fossi stato qui ora probabilmente non starebbe cosí male> silenzio. Ci adombriamo entrambi.
< e no Kurata, no! Avevo un appuntamento importante e poi non ho mai abbandonato Gomi!> ancora silenzio da parte sua.
< ma hai abbandonato me!> urla squarciando il silenzio intorno a noi.
< va bene ragazzi, vedo che siete impegnati io vado a letto. E tu brutto coglione tratta bene la signorina. Buonanotte Kurata e grazie> Dopo avermi insultato di nuovo, Gomi si alza e ci lascia soli. Alla faccia Dell'amico! Beh forse un po' me lo merito...infondo non gli ho detto che impegno avevo stasera...ho tagliato fuori anche lui in qualche modo e non lo meritava, perciò non rispondo.
< che significa Sana? Mi hai chiesto di lasciarti in pace, e io l'ho fatto.> si alza e con un gesto che mostra quanto sia incazzata, si lega i capelli in una coda disordinata.
< avresti potuto cercarmi, avresti potuto...>.
< no! Avresti potuto farlo tu Kurata!> adesso sono incazzato anche io...non può spuntarla sempre, stavolta avrebbe potuto chiedermi scusa.
< stupido Hayama, dove cavolo sei stato stasera?> e questo che c'entra ora? Che le importa?
< come prego? > rispondo quasi divertito difronte alla sua insana curiosità.
< dove sei stato stasera> scandisce bene ogni lettera.
<  che cavolo te ne importa ???> chiedo anche io curioso.
< beh mi importa, non si trattano cosí le persone, sparisci non saluti e non dici dove vai!> urla quasi come se fosse gelosa...ma che diritto ne ha?
< Kurata non fare la bambina sono affari miei, mi dispiace non averti salutata ok?>   i nostri sguardi si incontrano... D'un tratto avverto le gambe molli, i miei occhi ambrati si perdono nei suoi color nocciola. La mia Sana....non voglio litigare con lei voglio farci l'amore.
"beh sei imperdonabile."questo è quello che dice la sua bocca, ma le parole le escono tremanti e il suo tono è estremamente insicuro. Sono stufo delle cose complicate,voglio che le cose tra noi diventino semplici. Mi inginocchio di fronte a lei molto lentamente, e lei non si muove é immobile, aspetta che sia io a fare qualcosa....bene sfida accettata ! Mi piego in avanti e le accarezzo i morbidi capelli mogano, sono soffici e profumati. Inaspettatamente lei pone la sua mano sulla mia e chiude gli occhi...si lascia coccolare dalle mie carezze.  Stanco di questa tortura avvicino il mio viso al suo...sento il suo respiro sulle mie labbra... Sono impaziente , ma voglio godermi questo momento, lo aspetto da tutta la vita. Aspetto Kurata da sempre. Lei é la mia ancora di salvezza...mi ha salvato cosí tante volte dal dramma della mia vita che il minimo che possa fare è salvarla dai drammi della sua.
< scusa Kurata> glielo soffio sulle labbra prima di darle un bacio.....tenero non ho fretta e con mia grande sorpresa Sana risponde al bacio, mi getta le mani al collo e io approfondisco il nostro contatto. È meraviglioso, è come se qualcuno mi avesse catapultato in una realtà parallela dove esistono solo cose belle. Le sue labbra sono calde e morbide e io sto toccando il cielo con un dito. Sana é mia adesso. Il nostro bacio é interminabile e non vorrei mai porre fine a questo momento idilliaco....inizio ad accarezzarle la coscia, voglio sentirla ancora di più.
Lei sposta le sue mani sul mio petto, Cazzo è fantastico ogni parte di me risponde alle sue carezze....mentre le accarezzo la coscia, lasciata scoperta dal suo vestitino, sposto l'altra mano sulla sua nuca e l'attiro di più a me. Inizia a sbottonarmi la camicia...e questo mi manda in tilt. Mi alzo, e prendo in braccio la piccola ragazza di fronte a me senza mai interrompere il contatto delle nostre labbra. La porto in camera mia e la stendo sul letto. Mi prendo qualche minuto per osservarla, per osservare tutto di lei...voglio imprimere nella mia mente questo momento. Sana Kurata sul mio letto, non in veste di amica, ma come amante come complice. Mi chino su di lei e torno a baciarla...delicatamente abbasso il capo sul suo collo, ciocche di miei capelli biondi le solleticano il viso e lei ride...sta volta rido anche io ....sono estremamente felice.
< questo è un evento epocale....Akito Hayama ride...> sussurra dopo un sospiro.
< l'evento epocale é averti tra le mie braccia stupida ragazzina.> si ferma e pone il suo sguardo nel mio....lacrime calde iniziano a scorrerle lungo le gote leggermente arrossate.
< che succede Kurata?> chiedo dolcemente per poi baciare le lacrime un ad una.
< é che sono felice...ma cambierà tutto...> non sopporto l'idea che le cose cambino, sono una persona abitudinaria, ma sapere che anche lei sia felice di quello che sta per accadere, mi permette di accogliere l'idea del cambiamento in modo positivo. Riprendo a baciarla e le tiro giù la lampo del vestito... Mi tremano le mani, sono cosí eccitato ed emozionato....le sfilo il vestito e resto incantato da ciò che vedo. Il corpo seminudo di Kurata é la cosa più magica che mi sia capitato di vedere.... Avverto la sua emozione è pari alla mia....
---Avvertenze : da questo momento la situazione si fa un po' più "calda"---
Trema al mio tocco, ma nonostante l'emozione, mi sfila la camicia e inizia a baciarmi il petto...sono in estasi....non esiste nulla di più meraviglioso al mondo. A questo punto la voglia di sentirla mia è enorme... Le slaccio il reggiseno e lei sorride, vorrei chiederle perché ma non è necessario adesso...lo faro dopo.
< sono anni che provi a farlo Hayama...> ha ragione, per molto tempo, anche al liceo una delle mie ragioni di vita, era slacciarle il reggiseno...ecco spiegato perché ride. Anche il sesso con Kurata é diverso....lei mi insegna sempre cose che non immaginavo esistessero...mi insegna a vivere attraverso le emozioni. Le do un bacio sulla fronte e poi il mio sguardo si perde su i suoi seni, piccoli come me li aspettavo ma estremamente perfetti. Inizio a lasciarle una scia di teneri baci dal collo alle sue piccole e dolci colline. Dopo di che Kurata mi slaccia i pantaloni.
< Aki ti voglio.> non aspettavo altro. Non ho mai desiderato tanto in vita mia qualcosa, quanto fare l'amore - si perché per la prima volta faro l'amore , non sarà semplice sesso- con Kurata. Le sfilo gli slip e perdo la ragione. Poi fa lei lo stesso con i miei boxer. Stavolta siamo nudi.... Le nostre anime sono a nudo,in questo momento non esistono segreti, non esiste più il dolore. Siamo io e Kurata... Affondo delicatamente dentro di lei e i nostri sguardi si incontrano. È magia pura, non Distolgo mai lo sguardo dal suo, il suo piacere é il mio. Questo è il momento più felice della mia vita.
Solitamente, quando Kurata mi obbligava a vedere quegli stupidi film, dove il protagonista viene svegliato dal canto degli uccellini o da un timido raggio di sole, mi irritavo moltissimo, odiavo quelle situazioni smielate....ma questa mattina il sole che entra dalla finestra  ferendomi gli ochhi e il canto degli uccellini, sono una cosa meravigliosa... La mia vita ha un senso. Apro lentamente gli occhi e guardo il soffitto pensando alla splendida notte trascorsa con Sana e mi sento un uomo nuovo, forse dovrei smetterla di pensare come una femminuccia, ma non posso fare a meno di essere felice. Mi volto lentamente sul fianco per cercare Kurata... Ma lei non c'è. In preda al panico, infilo i boxer e cerco tracce di Kurata, ma nulla. Il mio sguardo viene attirato da un piccolo post-it sulla porta. Non posso leggerlo. Ho paura. Mi convinco che forse, proprio come nei film, Sana è andata a prendere la colazione, ma il senso di irrequietezza che sento dentro tradisce la mia ipotesi e cauto mi avvicino alla porta. " è stato un enorme errore, perdonami devo tornare a Tokyo con Dan." dolore. Buio. Solitudine. Ancora dolore. Kurata non è mai stata mia.

















Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Papà. ***


< è cosí da una settimana>.
< beh, ha bisogno di una doccia...ma che gli è successo?>.
< Signor Hayama, non so aiutarla. Akito non parla, a stento mangia e non mostra emozioni. Credo che il problema sia Kurata....ne sono abbastanza sicuro.>.
< grazie di esserti preso cura di lui Gomi. Goditi le vacanze>.
< è sicuro di voler rimanere solo con lui?>.
< ma certo! È mio figlio. Mi prenderó cura di lui>.
< d'accordo! Io vado allora, se ha bisogno mi faccia uno squillo....oh ehm...non apra il frigo, almeno non senza una mascherina sul viso>.
< ahahah, sei un ragazzo simpatico>.
Sento mio padre e Gomi chiacchierare sull'uscio della porta di ingresso del mio appartamento. Papà entra, Gomi va via. Non voglio avvicinarmi a loro. Non voglio nessuno intorno a me. Sono stravolto, nulla ha un senso...abbiamo fatto l'amore ed è stato perfetto. Non credo di averla ferita...è una settimana che mi arrovello il cervello, non ho detto, ne fatto nulla che possa averle fatto del male. I suoi occhi erano cosí sinceri, innamorati. Deve esserci qualcosa che mi sfugge. Kurata era coinvolta quanto me, lo desiderava, sentivo il suo amore davvero io lo sentivo. Devo capire, devo fare qualcosa.
< Ciao figliolo> mio padre si avvicina piano al divano su cui sono seduto - in modo per nulla elegante- dopo avermi osservato per qualche secondo, si accomoda al mio fianco.
< Akito, mi ha chiamato Gomi. Mi ha detto che stavi male...io sono venuto subito qui, ti prego parlarmi> difficilmente gli ho sentito pronunciare una frase cosí lunga. Mi stupisco, ma gliene sono grato....il fatto che lui sia venuto qui per prendersi cura di me....mi restituisce un po' dell'infanzia che non ho vissuto.
< ciao papà.> mi limito a salutarlo e a rivolgergli un timido sguardo stanco. Non dormo da giorni.
< ho preso del sushi figliolo, ti va di assaggiarlo?> non ho nemmeno mangiato molto e mi alletta la proposta di mio padre. Glielo devo, devo mostrarmi felice di saperlo qui...non posso continuare a comportarmi da zombie sociopatico.
< d'accordo andiamo in cucina... Ah papà....grazie> mi guarda compassionevole, ha gli occhi stanchi e il viso smagrito , ma sembra felice. Forse ha delle novità...aspetterò che sia lui a parlarmene. Ci alziamo e ci rechiamo in "cucina" ; vedo mio padre avvicinarsi pericolosamente al frigo e corro per impedirgli di fare la cosa più stupida della sua  vita....
< non farlo papà!!!> mi interpongo tra mio padre e il frigo...come se il nostro frigorifero fosse un drago e papà la povera principessa da portare in salvo. Mio padre da prima mi guarda serio, scruta ogni sfumatura dei miei occhi, poi scoppia in una rumorosa risata, che mai gli ho sentito fare. Non resisto, e sorrido anche io. Questo piccolo siparietto ha allentato la tensione tra di noi.
< oh figliolo che diavolo avete in quel frigorifero?> ecco questa è una domanda alla quale non vorrei rispondere. Mi fa male molto male. Ma glielo devo, devo molto a mio padre.
< beh, ecco....Kurata settimane fa ha preparato una crostata...nessuno di noi l'ha mangiata per paura di un avvelenamento da cibo... E quindi l'abbiamo nascosta in frigo. Non abbiamo considerato peró che la crostata potesse decomporsi e  nessuno ha avuto il coraggio di dire a Kurata che non l'abbiamo mangiata...perciò é rimasta li.> per quanto l'aneddoto possa apparire divertente e ironico, mio padre avverte la tristezza nelle mie parole, perciò mi guarda e mi regala un sorriso amaro. Sa che sto soffrendo.
< beh domani mattina me ne occuperò io figliolo, comprerò dei guanti e dello spray , tranquillo....forza mettiamoci a tavola! Ho anche del sakè !> sono contento che se ne occupi lui...non avrei mai avuto il coraggio di gettare via qualcosa che é appartenuto a Kurata.
< Akito...figliolo...ho conosciuto una donna. So che forse non é il momento migliore per parlartene, ma ti voglio nella mia vita. Voglio farti partecipe di ciò che mi succede>  dice giocando nervosamente con le bacchette che ha in mano. Non mi capita spesso di vedere mio padre imbarazzato e sopratutto non mi é mai capitato di sentirlo parlare di una donna. Sono felice per lui, merita un po' di serenità. D'altra parte la mamma é scomparsa da ventiquattro anni, è giusto che si rifaccia una vita.
< sono felice per te papà, sul serio> cerco di infondergli comprensione e serenità.
< grazie figliolo, significa molto per me...ecco...ti va di conoscere Emily? Insomma é cosí che si chiama. Da sei mesi lavora dove lavoro io, abbiamo iniziato a pranzare insieme, poi l'ho invitata a cena e da due mesi ci frequentiamo seriamente. Non ti ho detto nulla prima, perché volevo essere sicuro che fosse una cosa importante tra noi>.
< quindi è seria? Sei felice?> chiedo speranzoso che almeno la sua vita amorosa sia felice.
< si sono felice.> sorride e questo mi rende leggero, dopo tante sofferenze, mio padre è un uomo felice, lo merita davvero.
< e tu figlio mio? Che ti succede? Perché sei così triste e assente?> Non mi sarei mai aspettato una domanda tanto diretta da parte di mio padre.... Il problema non é la domanda....quanto formulare una risposta. Non posso dirgli di Kurata, mi fa troppo male parlarne. Forse peró dovrei, potrebbe aiutarmi...infondo è uomo adulto, é una roccia, ha imparato tanto dalla vita.
< Kurata. La scorsa settimana....tra noi ecco....> perdo un battito ripensando ai suoi occhi mentre facevamo l'amore. Chiudo gli occhi, come se un proiettile mi avesse appena colpito dritto al cuore.li riapro e vedo gli occhi di mio padre molto attenti a scrutare ogni mia mossa.
< noi abbiamo fatto l'amore, ma poi lei è andata via.> dico quasi tutto di un fiato.
< beh > arrossisce lievemente.< deve esserci un motivo, forse è legato ai suoi attacchi di panico no?> mio padre è davvero sorprendente! Cavolo questa sera è saggio e forte. Sono felice che sia qui...rende il mio dolore quasi sopportabile.
< si l'ho pensato anche io. Ma non riesco comunque a trovare una risposta concreta.> dico cercando una ragione.
< ti ama Akito. Sana ti ama profondamente. Quella ragazzina ha salvato la nostra famiglia...e in tutti questi anni, non ci ha mai abbandonati. Ti ama.> sono stupito dalla sicurezza con cui sostiene che Kurata mi ami.
< cambiando argomento....Natsumi come sta?> gli chiedo, in parte per sviare il discorso dall'argomento Kurata, in parte per sapere mia sorella come sta.
< Kyo se ne è andato. L'ha lasciata e io ne sono estremamente felice, é accaduto due giorni fa, anche per questo sono qui. Volevo dirti da vicino che finalmente è andato via. Ci siamo liberati di lui. Certo Natsumi ora pensa di stare male, di non farcela senza di lui, ma tutti sappiamo che invece potrà ricominciare senza quel bastardo.> è incazzato quando pronuncia l'ultima parola e ha ragione, lo sono anche io. Kyo all'inizio sembrava una brava persona, ma poi si è rivelato per il bastardo che è. Come tutte le donne che subiscono violenze, Nat non voleva mandarlo via ne denunciarlo: diceva che quando si arrabbiava, Kyo fosse cruento ma per il resto era un agnellino. Io e mio padre, abbiamo fatto di tutto per farle capire che fosse un errore, ho pensato almeno a mille modi per stendere quel coglione, ma non mi hanno permesso di picchiarlo. Volevano che fosse Natsumi a ribellarsi...ovviamente parlo dei servizi sociali a cui ci siamo rivolti. Persone strane. Adesso sono felice che quello stronzo se ne sia andato.
< bene ottimo.> Finiamo il nostro pasto in silenzio. Dopo aver sparecchiato mio padre mi propone di andare in spiaggia e di passare il tempo osservando il mare e bevendo una birra. Stento a riconoscerlo. Mi piace questa versione di lui. Raccolgo le mie cose e prendiamo la sua auto per recarci in spiaggia, che dista quaranta chilometri da casa mia. Il viaggio trascorre sereno, parliamo poco ma siamo tranquilli. Io continuo a pensare a Kurata e sopratutto penso alle parole di Sagami....FLASHBACK " Sagami avanti che ha combinato Jack?"
"beh ecco Hayama, ti dicevo mi sono allontanato solo Dieci minuti dal camerino di Sana. Al mio ritorno ho trovato la porta aperta e Sana in lacrime, mezza svestita accasciata a terra senza forze. Non ha voluto dirmi cosa gli ha fatto quel bastardo, continuava solo a ripetere Jack...Jack. Di più non so." FINE FLASHBACK. Mi prudono le mani, vorrei dare una lezione a quel bell'imbusto. Dannato. Mio padre mi riporta alla realtà Dicendo che siamo arrivati. Scendiamo dall'autoARCI rechiamo al bar della spiaggia ci fermiamo li, prendiamo un tavolo e mio padre va ad ordinare le birre. Mi rendo conto solo adesso che non siamo poi cosí lontani da Tokyo e che potrei incontrare i miei amici. Nemmeno il tempo di pensarlo che....
< Hayama!>.
< Matsui, Sugita...anche voi al mare?> fantastico. Decisamente fantastico.
"si! Ci sono anche ...gli altri" sulle ultime due parole, Sugita tituba e si agita. Che ci sia anche Kurata?
< oh ragazzi scusatemi, il pasticcino mi reclama, ciao Akito!>.
< fiuu. Finalmente soli.> Matsui arbitrariamente prende posto accanto a me.
< non fraintendermi, voglio stare sola con te perché ho bisogno di parlarti.> la guardo e annuisco...infondo non ho molto da fare. Guardo mio padre, ha incontrato un amico al bar....perciò Matsui è libera di ciarlare.
< Aki... Sana mi ha detto quello che è successo tra voi... Sono l'unica a saperlo. Ti prego insisti, ti ama davvero ...,è scappata perché dice di non meritarti.>.
< non raccontarmi cazzate Matsui. Non ti credo e non crederò più a nulla finche non sarà Kurata a parlare.>sembro stronzo, lo so.... Ma non posso fidarmi di Matsui...anche se le sue parole riaccendono una fievole speranza in me.
< giusto. Beh, cercala. Non abbandonarla...Lei non lo ha fatto con te quando ti sei isolato dal mondo. Ora tocca a te.> ha ragione, ma non mi va di ammetterlo.
"Lei...lei é qui?"domando impaurito, non saprei come affrontarla adesso.
"si.con Dan".
< beh io vado, pensa a cio che ho detto, ciao Aki.> ricambio con un cenno del capo. Resto immobile a rimuginare sulle parole di Fuka, fino a quando...
< Figliolo dobbiamo andare a casa, Natsumi minaccia di farsi del male se non troviamo Kyo e lo portiamo da lei.> Cazzo! Solo questa ci mancava. Senza pensarci su due volte, sfilo il cellulare dalla tasca dei jeans e compongo il suo numero velocemente.
< Kurata.... Natsumi ha bisogno di noi... Di te>.
< dove sei?>.
< voltati.>
< che diamine ci fai qui?>.
< senti Kurata vuoi raggiungermi o vuoi continuare a ciarlare a 50 metri da me?>. Il nostro battibeccare mi illude che forse le cose tra noi andranno per il meglio. E lo penso anche, quando Sana si presenta al bar sola, senza faccia da culo.
< Salve signor Hayama> Kurata sorride a mio padre e lo abbraccia lievemente. Poi si volta verso di me....i nostri occhi si incontrano e avverto la sua inquietudine. È tutto cosí confuso, noi ci amiamo e pure dobbiamo farci del male. È una guerra sanguinosa, che annienta ogni parte di me, sono stanco di combatterla e di combattere per lei....le mie ferite si stanno lacerando troppo.
< ciao.> sibilo.
< che succede a Nat ?> chiede titubante ignorando il mio saluto, cosa che spezza del tutto la mia illusione.
< Ragazzi dobbiamo andare non c'è molto tempo> dice mio padre prendendo sia il braccio di Sana che il mio. Lei è qui, ma non per me ...questo mi uccide.





Salve!!! Non vogliatemi male se in questo capitolo mi sono concentrata più su Akito che sulla loro storia d'amore , ma era necessario. Detto questo, vi anticipo che il prossimo capitolo sarà ricco di rivelazioni sul passato di Sana. Vorrei anche ringraziarvi ancora una volta per il sostegno che mi date....siete meravigliose <3 a presto. Viviana














Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Lasciami andare ***


< figliola ti prego scendi da lì! Fallo per me, per tuo fratello...e per Sana, guarda anche Sana é qui per te.>. Natsumi è in bilico sulla finestra al secondo piano di casa sua, è stravolta non sente ragioni, lo siamo tutti. Papà é sotto shock, ma prova comunque a salvarle la vita, non può permettersi di perdere un altra donna, non può perdere sua figlia. Io sono dietro di lui, non riesco a muovermi, ho paura di commettere un passo falso. Kurata è al mio fianco e involontariamente mi ha preso la mano...dovrei pensare che forse le cose tra noi andranno per il meglio, ma la paura di vedere Natsumi lanciarsi da quella finestra blocca i miei pensieri.
< Cazzo Nat, pensa alla mamma, se sapesse quello che stai combinando, ne soffrirebbe troppo. Per favore, vieni giù. Affronteremo tutto insieme.> dico con voce tremante e il cuore in gola. La stretta di Kurata si fa più forte, mi volto a guardarla e noto delle piccole, ma dolorose lacrime solcarle il viso; vorrei abbracciarla, ma non sarebbe appropriato. Un dubbio atroce si insinua dentro di me...che quelle lacrime siano dettate al fatto che la stessa Sana abbia pensato al suicidio qualche volta? Infondo, ha subito anche lei una violenza,almeno credo.No, non posso neanche pensare che abbia formulato un pensiero tanto atroce. Scaccio via quel pensiero e mi volto nuovamente verso Nat.
< é colpa vostra se Kyo é andato via, solo colpa vostra! Ha commesso degli errori, beh chi non ne commette? Andate via e lasciatemi porre fine a questo dolore insostenibile> piange, singhiozza come una bambina. Il sangue mi si Gela nelle vene, osservo Sana é pietrificata, la sua logorroica parlantina si é momentaneamente acquietata. Mio padre é distrutto, si porta le mani al volto, sta per cedere. Preso da una folgorazione improvvisa, sfilo lentamente il cellulare dai jeans e invio un sms a Gomi: gli chiedo di chiamare i pompieri e la sua psicologa. Già, Gomi ha fatto con lei delle sedute dopo la separazione dei suoi. La risposta non tarda ad arrivare, mi dice  che farà subito entrambe le cose, senza chiedermi spiegazioni. É davvero un buon amico.
< Nat, ti prego Kyo non merita il tuo amore, ti ha trattata male, ricominciamo insieme, ti va?> chiede mio padre dolcemente, anche se nelle sue parole si avverte tutta l'angoscia del momento.
< no! Kyo deve tornare, Suo figlio ha bisogno di lui!!!!> stavolta si gira verso di noi,che siamo in piedi nella sua stanza alle sue spalle, per un attimo ci scruta, ha un viso devastato e i capelli arruffati, rivolge a me e mio padre uno sguardo truce e intriso di dolore. Mio padre curva le spalle in segno di resa. Ma io no, non posso permettere che accada nulla. Dopo averci guardati torna a guardare dinanzi a se, fuori dalla finestra.
< Sei incinta Nat?> chiede Kurata quasi in un sussurro.
< si.... Il bambino é di Kyo e non permetterò che cresca senza un padre.> la sua voce è flebile, ma la presa delle sue piccole mani allo stipite della finestra è salda e osservando le nocche bianche delle sue mani si nota quanta forza ci stia mettendo.
< Nat ti aiuteremo noi con il bambino> dico categorico, cercando di infonderle forza.
< sta zitto! Zitto! Tu sai quanto sia terribile crescere senza un genitore....mio figlio non crescerà cosí!> ha ragione, so quanto é terribile. Ma so anche quanto sia doloroso vivere costantemente con la tua famiglia che ti fa del male. Se Kyo tornasse a per crescere questo bambino, sarebbe un dramma per lui e per Nat. Sento le sirene dei pompieri avvicinarsi, e un vociare fitto sale dalla finestra. Nat non sembra accorgersi di nulla.
< perché Kyo é andato via?> chiede cauta Kurata.
< gli ho detto che aspettavamo un figlio. Ma lui non é ancora pronto, infondo lo capisco.> dannato stronzo. Vorrei spaccargli la faccia. Divento rigido ascoltando quelle parole e Kurata se ne accorge, cosí poggia la testa sulla mia spalla....vuole infondermi sicurezza, gliene sono grato. Sento dei passi su per le scale, volto lentamente la testa e vedo Gomi con Aya, Tsuyoshi e Fuka insieme alla dottoressa. Faccio loro segno di fermarsi e di non parlare. Solo la dottoressa mi si avvicina, mi poggia una mano sulla spalla libera e poi fa qualche passo in avanti... Temo che questo porti Nat a compiere l'inevitabile.
< ciao Natsumi. Sono la dottoressa Nishikawa. Sono qui per aiutarti.>  gomi deve averle descritto un po la situazione di mia sorella. si avvicina sempre di più, e noi tutti siamo con il fiato sospeso.
< se ne vada!!! Giuro che se non si allontana la faccio finita!> la dottoressa Nishikawa indietreggia di qualche passo.
< Natsumi, cara andrà tutto bene, scendi da li. Questa non é la soluzione. Ci sono tante persone che vivono contando su di te e sul tuo appoggio. Non puoi abbandonare tutti e lo sai.> la dottoressa rivolge uno sguardo comprensivo a mio padre, ormai del tutto sfatto.
< stia zitta, porca miseria! Non scenderò da qui, se ne vada. Nessuno ha bisogno di me! Sono io ad aver bisogno di Kyo!!!> non posso vedere il suo sguardo ma Conoscendola, credo sia truce e indiavolato.
Con grande sorpresa di tutti, Kurata lascia la mia mano e inizia a camminare verso la finestra...ho una dannata paura in questo momento.
< Ei Nat. So come ti senti adesso. Lo so. Sembra che il mondo ti stia crollando addosso e che niente abbia senso. So anche che sei combattuta perché sai che Kyo ti ha fatto del male, e continuerà a farlo, ma lo vuoi comunque nella tua vita. È la tua dipendenza....tutti ne abbiamo una.> dice imbarazzata e non ne capisco il motivo...Kurata si avvicina ancora di più e le poggia una mano sulla schiena in segno di affetto.
< sai è buffo, quello che ci fa più male, lo teniamo con noi e ciò che invece ci fa stare bene lo allontaniamo.>.
< Sana tu non sai nulla di me Smettila!!>.
< é vero di te non so nulla. Ma conosco cosa provi. Anni fa uno stronzo ci ha provato ...> piange, la mia splendida Sana piange e trema come una foglia. Deve essere terribile per lei riaffrontare quei momenti.
< io l'ho respinto, gli ho detto che non mi piaceva...le prima volte ha lasciato perdere....ma una volta....ecco....lui mi ha violentata. È stato terribile Nat. Ero sola, ero in camerino avevo appena terminato le registrazioni. Ero contenta sai, quella sera avrei dovuto passarla a casa vostra , io e tuo fratello avevamo da studiare per un compito di matematica. Mentre mi cambiavo, Jack è entrato e mi ha chiesto di andare a cena con lui, ho rifiutato gentilmente....ma i suoi occhi. I suoi occhi sono diventati di fuoco. Ho iniziato ad avere paura. Avevo paura della sua reazione, non Riuscivo ad urlare ne a chiedere aiuto. Mi si è avventato contro...mi ha preso i capelli tra le mani con una forza immane, non sono riuscita a divincolarmi...> fa una pausa, e la mia rabbia ribolle. Vorrei ucciderlo, vorrei fargli provare in minima parte il dolore che prova Sana. Non mi avvicino a lei perché la situazione è troppo complicata perciò attendo che finisca il racconto.
< mi ha letteralmente gettata sul divano e le sue mani hanno iniziato a toccare...tutto. Non riuscivo a fare nulla Nat, ero cosí spaventata e incredula. Quando pensavo che tutto stesse finendo, mi ha penetrata e li il dolore ha preso il sopravvento su ogni mia emozione....volevo urlare ma lui me lo ha impedito. Quando ha sentito dei passi in corridoio é uscito da me mi ha guardata indignato ed è andato via.  Da quel giorno, i suoi occhi vitrei e sprezzanti mi tormentano. Ho abbandonato il mondo dello spettacolo, nonostante fosse la mia più grande passione. Avevo paura di rimettere piede agli studi. Ho smesso di nutrirmi per un periodo e ho sofferto molto di questo. Ho smesso di amare. > queste ultime quattro parole squarciano il mio petto. Il mio sguardo deve essere incredulo....e tutto cosí terribile e surreale.
< ho smesso di provare sentimenti. Mia madre ha provato a farmi parlare con psicologi e amici, ma mi vergognavo cosí tanto di me e di tutto quello che era successo. Soffro di numerosi attacchi di panico, sono terribili sai. La mia fortuna è stata avere Akito con me. Beh Nat tu avrai questo bambino e tutto andrà per il  meglio. Certo ci saranno ripercussioni, ma entrambe dobbiamo affrontare questo dolore, entrambe dobbiamo andare avanti Natsumi, i nostri amici e le persone a noi care lo meritano.>  vorrei piangere, ma sarebbe riduttivo farlo per esprimere le emozioni che sto provando. Natsumi si volta verso Kurata e le getta le braccia al collo, salta giù dalla finestra ed entrambe cadono abbracciate sul pavimento. Piangono, scacciando via insieme i demoni che le tormentano. In pochi secondi tutti si fiondano su Natsumi e Kurata.
< amico come stai?> Gomi, mi posa una mano sulla spalla. Sa davvero essere un buon amico.
< sono confuso amico, sono stordito.> Natsumi viene portata giù in cucina da Aya la dottoressa e mio padre. Gli altri restano con Kurata...Kurata. Mi fa cosí male sapere cosa ha dovuto affrontare da sola. E sono cosí incazzato con me stesso di non aver insistito di più con lei. Merda. Vedo Sana alzarsi e camminare nella mia direzione. Ho il cuore a mille, sta per succedere qualcosa lo so.
< Hayama. Hai sentito no? Io non posso amarti. Non posso. Lasciami perdere, meriti di più. Sono un fantoccio che può andare bene solo a Dan. Tu sei un uomo fantastico ma tra noi non funzionerebbe, Lasciami andare. > calde lacrime le solcano le gote, le stesse lacrime che le ho visto piangere quando abbiamo fatto l'amore. Mi si stringe il cuore, non posso sentirla parlare cosí. Non é giusto. Dopo essersi asciugata le lacrime con la manica della camicetta col avorio che indossa, saluta tutti e va via. È assurdo che io non riesca a fermarla. Sono sotto shock. Sono di fronte ad un bivio....salvarla e renderla mia o lasciare che viva la sua vita senza di me?



Salveee!!! So che questo capitolo é un po' pesante e particolarmente ricco di informazioni, ma andava affrontato. E so anche che a molte non piaceranno le ultime parole di Sana, ma la storia è ancora lunga... ;) bene voglio ringraziare tutte davvero siete meravigliose, chi segue, chi recensisce, chi aggiunge la mia storia tra le preferite e ricordate...GRAZIE. Spero di non aver deluso le aspettative di nessuno. Baci alla prossima! Viviana.





Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Piano di riconquista ***


< O santo cielo! Copriti ti prego!>.
< Scusa Nat, non sono abituato ad avere donne in casa, o meglio ad avere sorelle di amici in giro per casa!> 
Questo teatrino si ripete da giorni. Gomi che gira nudo per l'appartamento e Natsumi che gli inveisce contro.Dopo quello che è successo Natsumi è venuta a stare da me, ha abbandonato casa sua e momentaneamente anche Tokyo. È da quasi un mese che è in cura dalla dottoressa Nishikawa, sta facendo enormi progressi e sta molto meglio con se stessa. Ha accettato l'idea di crescere il bambino da sola...che poi sola non lo sarà mai, ha accettato anche questo. Mio padre si gode la compagnia della sua fidanzata, che io e Nat abbiamo conosciuto un paio di settimane fa. Io invece, ho dedicato il mese di Agosto allo studio, e ho seguito dei seminari... A breve riprenderemo i corsi e non voglio affatto avere degli arretrati. Per quel che riguarda Kurata....beh dopo quello che è successo a casa di Natsumi, non l'ho più vista. Non l'ho più cercata... Tuttavia ho deciso di salvarla e sto facendo ricerche di ogni tipo per aiutarla a superare il trauma. Non voglio più sia un automa, voglio che senta il dolore quanto l'amore. Quando tornerà qui, metteró in atto il mio piano. Matsui e Sugita, mi hanno detto che ha trascorso il mese di agosto con la madre e Dan e che ha deciso di parlare della sua storia con uno psicologo amico della madre. Questo mi rende felice, ma  Mi pare assurdo che si tenga stretta quel coglione...tuttavia dopo le sue rivelazioni capisco che forse il suo é solo un atteggiamento malato. Quello che mi rincuora é che Kurata ha telefonato a Nat molto spesso, ciò significa che si preoccupa per mia sorella quindi non è del tutto arida come vuol far credere. Sta solo soffrendo.
< Ei scemo di un fratello posso entrare? Gomi non si decide a vestirsi!> mi alzo dal letto e apro la porta della mia camera a mia sorella, è molto più solare e ha preso colorito....non posso che esserne felice. Le faccio segno di entrare e prima di chiudere la porta alle nostre spalle, urlo a Gomi che é un coglione e lo sento sghignazzare. Sarà anche scemo, ma senza di lui non saprei cosa fare.
< allora fratellino che combini?>.
< Nat, pietà, puoi stare qui puoi vedere la mia tv e mangiare il mio cibo,dormire nel mio letto, ma non invadere il mio spazio >.
< oh dio, Akito quanto sei antipatico oggi ...che succede?> .
non mi va di raccontarle del mio piano per riconquistare Sana, è una pettegola e andrebbe a spifferarlo in giro. In ogni caso mi giro e vedo Nat alzarsi di scatto, spalancare la porta e correre verso il bagno. Ecco perché non vorrei mai essere una donna....insomma come se Già un bambino che cresce dentro di te non fosse abbastanza... passa molte Delle sue mattine a rimettere e il più delle volte sveglia o me o Gomi nel cuore della notte e ci chiede - poco garbatamente- di andarle a prendere una pizza con gusti assurdi oppure sorbetti alla fragola. All'inizio erano esilaranti le imprecazioni di Gomi, sopratutto quando era nel bel mezzo di un "discorso " con una tipa in camera sua, ma alle lunghe sta diventando pesante. Tuttavia è mia sorella, e quel coso che ha nella pancia, diventerà mio nipote....ergo mi tocca sopportare.
Mentre Nat si gode il vomito mattutino e Gomi chiuso nella sua camera,impreca ascoltando i deliziosi versi di mia sorella, io vado in cucina a fare colazione. So che può sembrare qualcosa di assolutamente normale, ma a casa mia non lo è. Niente lo è. Approfitto di questi momenti per fare colazione visto che mia sorella è impegnata, e il mio coinquilino e impegnato a non ascoltare mia sorella. Quiete. È una parola che non uso spesso, perciò quando posso me la godo alla meglio.
< forse dovresti dirglielo>.
.
< oh andiamo Gomi, Akito deve saperlo!>.
< cosa dovrei sapere?> dico entrando in cucina.
< nulla, che è pronta la cena> dice Nat , rivolgendomi un sorrisino insicuro. sono ore che bisbigliano chissà cosa, Gomi sta diventando una principessina pettegola...questa devo proprio dirgliela. Lui e Nat, nonostante tutto vanno d'accordo e parlano molto. Ma stasera c è qualcosa di serio di cui non mi vogliono parlare. Sono ore che li vedo bisbigliare dal salotto come due signore all'ora del tè. Chissà che avranno in mente.
< Avanti, Ditemi cosa turba i vostri piccoli cervellini.> con questa affermazione, mi becco un occhiataccia terribile da mia sorella e uno sguardo confuso dal mio coinquilino.
< Senti un po' Akituccio...> oh no! Quando Nat fa cosí, non fa presagire nulla di buono.
< Gomi mi ha parlato di una festa...>.
< oh andiamo Nat! Non era cosí che doveva saperlo. Comunque Hayama, Domani sarà il compleanno di Sugita e ci ha invitati. >.
< capisco, e dove è che si pone il problema?> chiedo non curante, mentre mi accomodo a tavola. Gomi si alza e mi si avvicina, portando le sue mani sulle mie spalle.
< oh no femminuccia, non ti faró da accompagnatore> lo schernisco , e la sua presa sulle mie spalle si fa molto forte.
< zitto coglione. Il problema è che ci saranno tutti.> tutti... Significa che ci sarà anche Kurata.
< ecco..beh...se tu non vuoi andare, non lo faró nemmeno io>.
< e nemmeno io!!!> aggiunge subito mia sorella.
< ragazzi siete carini a preoccuparvi per me, ma sinceramente non ne vale la pena. Verró. Ora mangiamo? Sto morendo di fame.> osservo sottecchi Gomi e Nat che si scambiano occhiate insicure.
< ma c-certo> dice mia sorella interdetta. Li ho lasciati senza parole, ma é da un mese che mi preparo a questo incontro. Sono pronto. Che abbia inizio il piano "riprendersi Kurata".
La cena trascorre tranquilla, tra vari battibecchi e battute spiacevoli. Mi piace la loro compagnia. Strano a dirsi ma è cosí.
Dopo aver lavato i piatti Natsumi decide di mettere su un DVD , che a giudicare dal titolo sarà l'ennesima storia d'amore patetica  e poco interessante.
< "love is all you need". Oh andiamo Nat non vorrai davvero rifilarci questa schifezza?? Siamo uomini non femminucce!> si lamenta Gomi e io non posso che essere d'accordo cosí annuisco.
< è un film bellissimo e se non volete vederlo siete liberi di farlo.> Gomi coglie al volo l'occasione e si rifugia in camera, mentre io decido di assecondare la follia di mia sorella. Vediamo il film che stranamente non mi fa addormentare, ne vomitare. É piacevole. É girato in Europa, larga parte a Sorrento. É un posto bellissimo, dovrei andarci....magari con Kurata. Mi sento una ragazzina in questo momento, ma questo film mi prende e maledico Nat per farmi sentire cosí.
< ooooh non è stato meraviglioso? Adoro Pierce Brosnan> dice Nat con occhi sognanti, e mi risulta complicato dalle torto perché anche a me é piaciuto....e mi ha dato spunto per il mio piano di riconquista. Ghigno senza esprimere alcun parere, dando la parvenza che io sia ancora un uomo con le palle e non un romantico smidollato.
< ok Nat, io adesso esco.> dichiaro dopo qualche minuto.
< dove diavolo vai??? É tardi!> sbraita e io vorrei ucciderla, ma poi ricordo che é incinta e non sarebbe appropriato.
< vado a bere qualcosa, cosa che non puoi fare tu!> mette il broncio e si rifugia in cucina. Io raccolgo le mie cose ed esco. Ho bisogno di schiarirmi le idee riguardo a domani. Chiamo Sugita mentre sono ancora nel parcheggio e le chiedo se posso portare qualcuno con me alla sua festa, risponde incerta ma mi da l'ok. Perfetto primo step superato. Il piano di riconquista, parte proprio da qui...gelosia. Kurata deve morire di gelosia. Un ghigno sornione mi compare sul volto. Sono fiducioso. Ce la faró.
Entro al Groove e saluto un paio di amici del campus, trascorro la serata in tranquillità, fino a quando mi si para davanti la mia arma per eccellenza: Julie.
< oh Akito Hayama! Wow, come stai?> mi getta le mani al collo e mi bacia sulla guancia.
< ciao Julie è bello vederti.> dico pensando alla mia missione. Julie mi lascia indifferente ma è davvero ciò che mi serve per la serata di domani. E se ve lo state chiedendo, no non mi sento in colpa. Julie usa me come io uso lei.
< senti domani c'è una festa, ti va di venirci con me?>.
< bene bene bene, a quanto pare hai mollato Kurata eh? Comunque si ci vengo, sono cosí annoiata in questi periodo...> mentre lo dice, fa finta di soffrire maledettamente il caldo del locale, e si scopre lasciando in bella mostra il suo davanzale. Mi convinco sempre di più che é perfetta per questa missione.
< fantastico passo a prenderti domani alle 20.00....ti voglio bella più che mai.> sorride e mi fa l'occhiolino dopo di che si allontana. Io decido di tornare a casa, tranquillo che ormai Natsumi stia dormendo e Gomi ...Gomi di certo starà facendo qualcosa come giocare all Xbox o vedere una puntata di " big bang theory".
Rientro e mi si para davanti una Natsumi incavolata. Oh merda, ma perché non può sentirsi stanca e affaticata come tutte le donne in gravidanza?
" Akito Hayama!".
"oh bene conosci il mio nome."
< non fare lo spiritoso....con chi hai intenzione di venire domani alla festa?!?!> oddio quanto sono pettegole le donne.
< fatti gli affari tuoi o giuro che dormi sul divano!> .
< oh bene bene, non ne vuoi parlare eh? Lo sai che c' é Sana e ti sembra giusto presentarti con un altra?!?>.
< senti Kurata verrá con Dan giusto? Bene io sono libero di portare chi voglio e adesso buona notte! Dormo con Gomi! > mi allontano a grosse falcate da lei e entro senza voltarmi in camera di Gomi, che deve aver sentito la discussione perché sta prendendo il secondo joystick per permettermi di giocare con lui.
< cavolo le donne!> dice portandosi una mano tra i capelli.
< puoi dirlo forte amico.>.







Salve a tutte!!! So perfettamente che il capitolo non rivela nulla di interessante , ma é di transizione ed é necessario. Passando ai ringraziamenti...vorrei davvero dire grazie a tutte voi e vorrei potervi abbracciare una per una. Siete meravigliose.
Ps. Se non lo avete visto, vi consiglio vivamente di vedere "love is all you need" è un film bellissimo ed è ambientato a Sorrento, località a pochi chilometri da me. Un bacio e al prossimo capitolo




Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Amici ***


< oh santo cielo dove l'hai rimediata quella?> dice Nat, vedendo Julie venire verso la mia auto. Purtroppo l'auto di Gomi è fuori uso, perciò ho dovuto portarli con me. Siamo diretti al party di Sugita e io sono molto eccitato. Voglio rivederla. voglio rivedere Kurata.
< oh le donne! Andiamo....ammettilo è bellissima ! Dovresti essere fiera di tuo fratello!>.
< è volgare!>.
< sexy!>. La corregge Gomi, indossando un sorrisino sornione.
< è sciatta! basta,la questione è chiusa!!! E poi sono incinta Smettila di contraddirmi!!!!> io e il mio amico scoppiamo in una rumorosa risata, prenderci gioco di mia sorella è spassosissimo.
< oh bene vedo che siete di buon umore! Buonasera.> Julie si avvicina al mio finestrino e mi scocca un sonoro bacio sulla guancia. Dallo specchietto retrovisore, vedo mio sorella infuriarsi e fare il verso a Julie.... E lei dovrebbe diventare madre tra un po'?!? Andiamo bene!
< oh Gomi, mi faresti sedere accanto al posto guida? Sai soffro molto l'auto > dice Julie strizzandomi l'occhio. Gomi da bravo gentiluomo, non fa una piega e si sposta sui sedili posteriori accanto a Natsumi, che tra le altre cose continua a sbuffare.
< bene, ragazzi si parte.> metto in moto, e un ondata di adrenalina travolge i miei sensi...tra pochi minuti io e Kurata saremo nella stessa stanza.
< quindi tu sei la sorella di Akito...mmm...non vi somigliate affatto.> il commento di Julie, é tutt'altro che un complimento; cosa che non sfugge a mia sorella che le ringhia contro. Julie ride, sa di essere perfida. Tutti al campus conoscono la sua reputazione- per nulla positiva- e lei ne fa un vanto. Intimidisce le donne e fa la gattamorta con gli uomini.
< e tu sei la poco di buono che mio fratello ha deciso di portare alla festa giusto?>. Julie fa una smorfia, ma poi guarda verso di me e poggia la sua mano in modo provocatorio sulla mia coscia. La stringe e sorride guardando nello specchietto retrovisore. Io resto impassibile, Gomi ride in modo silenzioso e Nat continua a digrignare i denti. Vista da fuori, deve essere una scena alquanto simpatica.
Arriviamo al ristorante che Sugita ha prenotato; é alla moda e sofisticato. Fuori all'ingresso noto Matsui che probabilmente è al telefono,quando vede uscire me e Julie dall'auto la sua espressione si fa sgomenta: nervosamente si guarda intorno, quando poi incontra gli occhi di Natsumi le dice qualcosa di indecifrabile, visto che non so leggere il labiale. Julie ha un abitino minuscolo nero, porta i capelli raccolti e il suo trucco è piuttosto pesante. A me fa piacere che risulti tanto appariscente.
< Akito, chi devi far ingelosire?> bisbiglia Julie prendendomi sottobraccio.
< come prego?>.
< oh andiamo! Non mi avresti mai chiesto nulla del genere, se non avessi avuto uno scopo! Non fraintendermi, staró al gioco ma almeno voglio la verità!>non conoscevo questo lato perspicace di Julie.
< Kurata é qui con Dan>.
< capisco....e tu vuoi farle capire che non sei il suo burattino giusto?>.
< in un certo senso è cosí. Grazie Julie.>
sorride e si stringe di più a me. Entriamo e andiamo a salutare la festeggiata, come è consuetudine fare. Sugita regala a me un occhiataccia degna della più spietata Kurata e a Julie un sorriso di circostanza davvero patetico. Beh, l'inizio promette bene. Salutiamo gli altri e tra una stretta di mano e l'altra, incontro due occhi nocciola....belli, profondi,nuovi ma allo stesso tempo conosciuti. Il mio sguardo aggancia quello di Kurata, deciso a non lasciarlo andare. Non conosco precisamente le emozioni che si stanno impossessando di me, non sono bravo a definire le emozioni, ma di certo so che sono dettate dallo sguardo dolce e penetrante della donna che mi osserva dall'altro lato dalla stanza. Mi è mancata....poco più di un mese fa, abbiamo fatto l'amore e finalmente, pensavo fosse tutto perfetto tra noi; ma poi lei è andata via. Ha avuto paura di me, di noi ma più di ogni altra cosa di se stessa. Non voleva ferirmi. Distoglie lo sguardo e si avvicina a faccia da culo prendendogli la mano, di rimando faccio lo stesso con Julie che ammicca e sorride.
< Bene, ci siamo tutti! È il momento di prendere posto. Su ogni tavolo, troverete dei segna posto. Oh, quasi dimenticavo... Grazie a tutti - o quasi- di essere qui!> dopo aver parlato Sugita prende posto e tutti seguiamo il suo esempio. Io mi ritrovo al tavolo con Gomi, Natsumi e..... Kurata e Dan?!? Prima di perdere le staffe, pondero la situazione; a me fa comodo avere Kurata vicino e sopratutto mi fa comodo che proprio accanto a lei sia seduta Julie. Fatte queste considerazioni decido di accomodarmi in silenzio con la mia solita pacatezza. Kurata invece opta per una scenata degna del suo nome, si avvicina nervosa a Sugita e le urla di cambiare immediatamente la sua sistemazione, Sugita diventa rossa come un pomodoro e sorprendentemente a mettere a questo teatrino, è faccia da culo che calma Kurata e le dice che infondo non ci sono problemi e che non era necessario cambiare sistemazione. Kurata allora annuisce e vengono a sedersi...che si sia innamorata di lui? Che il loro sia diventato un rapporto serio? Per la prima volta, dopo molto tempo inizio a dubitare del mio piano, d'altra parte per più di un mese siamo stati due completi estranei.
< allora Natsumi, come sta il bambino?> rivolgo uno sguardo infuocato a faccia da culo che senza chiedere il mio permesso ha rivolto una domanda tanto personale a mia sorella. Assurdo. Ok, forse sto esagerando ma quel coglione vuole la guerra.
< b- bene grazie.>.
< e tu Kurata? Come hai trascorso le vacanze estive?> Julie interviene in mio favore, stringendomi la mano in modo plateale. Kurata è nervosa, glielo leggo in volto.
< bene grazie. Mama e Dan vanno molto d'accordo.> a questa affermazione, non posso fare a meno di scoppiare A ridere, quando alzo gli occhi mi rendo conto di avere lo sguardo dell'intera tavolata su di me.
< lo trovi divertente Hayama?>.
< si faccia da culo, decisamente> tutto ad un tratto i nostri sguardi si fanno seri e le risate di qualche momento fa diventano un ricordo. Si respira tensione.
< come mi hai chiamato scusa?>.
< F A C C I A D A C U L O> scandisco ogni lettera ed enfatizzo sulla parola culo. Sana è furiosa e sta per esplodere. Il damerino2 si alza e ai avvicina a me.
< fuori. Noi due adesso. Risolviamo la questione.>.
< oh Gesù, Dan "facciadaculo" non siamo in fight club. Non verró li fuori con te.>.
< oh il grande campione di karate ha paura di rompersi un unghia?> chiede sarcastico. Non voglio fare a botte con lui, non è la soluzione. Anche se la tentazione è enorme.
< basta! Basta! Finitela entrambi! Hayama vieni fuori com me adesso!> Kurata si alza in modo poco elegante e si avvicina, dice qualcosa a Dan in un orecchio e poi si ferma di fronte a me. Prima che possa strattonarmi via dal tavolo, Julie appoggia il suo viso sulla mia spalla e inizia a baciarmi il collo, provocando con gli occhi Kurata.
< basta!> Kurata corre via e prima che faccia da culo possa correrle dietro, Gomi si alza e gli sbarra la strada lasciando campo libero a me. Corro fuori dal locale e la vedo. Singhiozza seduta su un piccolo muretto. È bellissima, il suo abito con il motivo floreale mi ricorda quanto sia bella, e mi ricorda sopratutto una frase che disse un pomeriggio, in cui mi aveva costretta ad accompagnarla a fare shopping. FLASHBACK "andiamo Kurata cosí sembrerai la tappezzeria di una vecchia locanda gestita da una donna con 7 gatti"
" senti carino, i fiori sono la cosa più bella al mondo, colorati, solari e tanto profumati."
" sono esattamente come te allora". FINE FLASHBACK
Il ricordo mi provoca un sorriso spontaneo, rivorrei tanto che Sana tornasse la ragazza di un tempo. Ora il suo mondo è oscuro, intrinseco di dolore. Non posso sopportarlo. Mi avvicino a lei e mi inginocchio in modo da incontrare il suo sguardo.
< Kurata.>.
< Hayama....perché, perché non puoi accettarlo? Dan é il mio ragazzo devi fartene una ragione. E poi tu sei qui con quella. Dio la ucciderei> dice tra le lacrime. Il suo flusso di pensiero è disordinato e io non posso fare a meno di sorridere.
< Kurata ascolta... io voglio aiutarti. Voglio starti accanto. Ricordi? Io e te siamo amici da sempre. Mi manchi.>,
< mi manchi anche tu.> dice tirando su con il naso.
< proviamo ad essere amici?> dico mentendo spudoratamente. Non potrò mai esserle amico, ma sarebbe comunque un passo in avanti per ricucire il nostro rapporto.
< d-d'accordo.>  Cala il silenzio tra noi. Vorrei abbracciarla, accarezzare i suoi lunghi capelli morbidi come la prima volta che abbiamo fatto l'amore. Ma non voglio spaventarla cosí mi limito a darle una piccola pacca affettuosa sulla coscia e le rendo un fazzoletto. Dopo essersi calmata, mi dice che è pronta a rientrare.
< Hayama devi delle scuse a Dan> sto per controbattere, ma non mi da il tempo
< zitto. Siamo amici giusto? Lui è il mio ragazzo. Rispettalo o meglio rispetta me. Io rispetterò Julie e cercheró di apprezzarla.> annuisco sconfitto e le porgo il braccio per rientrare.
Qualcun potrebbe leggere questa serata come fallimentare, be' non per me. Io e Kurata siamo di nuovo amici.


Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Settembre ***


Settembre non mi è mai piaciuto molto. Trovo che sia un mese carico di aspettative che poi inevitabilmente andranno deluse. Tutti pensano a buoni propositi per l'inizio dell'anno; c'è chi afferma che si impegnerà a scuola, chi si convince che sarà l'anno giusto per combinare qualcosa, chi spera che le cose possano cambiare e poi ci sono io. Io non ho aspettative. So che non cambierà nulla, so che studierò e basta. Non avrò con me la donna che amo, non riuscirò a rendermi più eloquente o estroverso...saró l'akito di sempre. Per certi versi è confortante, per altri...be' non tanto. L'idea che tutto resti uguale, statico e immobile mi rende nervoso. Tra due giorni, riprenderemo i corsi all'università e la mia vita scorre come sempre. Kurata ed io ci siamo avvicinati, come amici ovvio, ma il fatto di vederla sorridere e di sentire le sue urla da gallina per il mio appartamento rende questo settembre meno pesante di quanto mi sarei aspettato. Quando c'è Dan indosso la mia maschera, quella che mi porto dietro da ragazzino, quella che mi ha fatto sempre apparire agli occhi di tutti indifferente e scontroso. Lui sembra entusiasta di avermi battuto, insomma Kurata continua a stare con lui e questo continua a provocarmi insopportabili mal di testa e pensieri per nulla degni di nota. Il mio piano per riconquistarla non è sfumato, é solo in pausa, ho paura di risultare invadente e cosí mi godo la sua compagnia quando viene qui per chiacchierare con Nat di pappette e tutine. Mia sorella ha del tutto perso il senno, questo bambino l'ha rapita completamente e ciò che risulta ai miei occhi essere più scioccante é Gomi; se ne sta li a ciarlare con loro e sorride come una mammina quando sfogliano cataloghi di carrozzine e  corredi per i bambini. È impazzito anche lui. 
la porta di ingresso si apre e quando sento le voci di Kurata, Nat e Sugita, mi alzo di scatto dal letto perché mi rendo conto che non sarebbe appropriato se mi trovassero nudo, anche se sarebbe divertente vedere le loro facce.Svogliatamente indosso boxer e canottiera....Cado nuovamente a peso morto sul mio materasso, sono le undici e non ho ancora voglia di alzarmi.
< fratello idiota apri subito la dannata porta!!!> perfetto a quanto pare stamattina, anche se controvoglia, dovrò alzarmi.
< cosa diavolo vuoi Nat?> domando irritato.
< esci immediatamente o giuro che butto giù la porta!> scoppio a ridere all'idea che mia sorella con quel pancino appena accennato possa buttare giù una porta.
< d'accordo.> mi alzo e apro la porta; mi si para davanti una Natsumi rossa in viso, con le mani poggiate in modo rabbioso sui fianchi e con degli occhi..ecco...mmmm... Spiritati! Si credo che sia il termine giusto.
< tu sei un cretino!!!!> .
< ma che ho fatto?> domando smarrito.
< oh ma sentitelo, che ha fatto. Ragazze mio fratello vuole sapere che ha fatto.> sorride isterica e io sto cominciando ad avere paura. Dal salone arrivano quasi marciando Kurata e Sugita si dispongono ai lati di mia sorella e assumono la sua stessa posizione. Ho di fronte Una falange oplitica pronta all'attacco. Data la situazione, devo trattenere una risata e riesco a farlo a stento.
< avanti che ho combinato?> dico esasperato da quel grottesco teatrino.
< cosa diamine hai detto a papà?> la mia espressione si fa interrogativa.
< ieri sera hai parlato con lui giusto? Bene che cosa gli hai detto?> stringe i denti e li digrigna , io sono sull'orlo di scoppiare a ridere ma cerco di trattenermi.
< che tu stai bene, che ti sei adattata...passi molto tempo con Kurata e Gomi. Tutto qui> rispondo non curante.
< aha ah! Ed è proprio qui che ti volevo! Papà ha detto che organizzerà lui il mio matrimonio... È convinto che tra me e Gomi ci sia qualcosa e che presto ci sposeremo per crescere insieme il bambino!!!!!> urla e io cado a terra dalle risate. Difficilmente rido cosí, anzi raramente rido ma la sua espressione e l'ingenuita di mio padre sono veramente divertenti. Tento di rialzarmi e mi sorreggo allo stipite della porta continuando a ridere. Sono quasi sicuro che mia sorella stia cacciando del fumo dalle orecchie. Incontro lo sguardo di Kurata che è serioso, ma vedo chiaramente i lati delle sue labbra inclinarsi verso l'alto....sta facendo il possibile per sostenere Nat ma a breve esploderà anche lei. Sugita trattiene un risolino.
< mi spiace,papà ha frainteso come suo solito> dico tentando di darmi un po' di contegno.
< ah si??? Bene adesso lo chiami e chiarisci tutto...idiota!> gira i tacchi e se ne va intimando le ragazze di seguirla. Esco dalla mia camera e mi fiondo in quella di Gomi.
< amico stai per diventare marito e padre congratulazioni!> Gomi mi guarda esterrefatto, non riesce a parlare e io lo lascio li da solo a porsi un milione di domande. La giornata é decisamente iniziata con il piede giusto!
Più tardi pranziamo tutti insieme e il pranzo scorre piacevolmente, tra una occhiataccia di Nat e lo sguardo confuso di Gomi. Dopo pranzo, corro in camera mia. Non ho voglia di sentire Natumi lamentarsi ancora.
< Aki posso entrare?> è Kurata. io le apro  e le faccio segno di entrare. Si accomoda sul mio letto e raccoglie i suoi splendidi capelli in una treccia.
< senti... Stavo pensando che magari possiamo andare insieme al campus lunedì, dato che passerò la notte qui con tua sorella> è visibilmente imbarazzata nel farmi questa richiesta. Io sono tranquillo e felice ma non mostro il minimo turbamento. Non faccio una piega.
< certo va bene.> sorride e si stende sul letto lasciando le gambe a penzoloni. Mi siedo accanto a lei. Il fatto di essere cosí vicini e soli provoca in me innumerevoli sensazioni.insomma su questo letto abbiamo fatto l'amore é inevitabile pensarci. Credo che anche a lei siano tornati alla mente alcuni ricordi.
< come va con faccia da cul, ehm cioè Dan?> mi da una pacca sulla schiena io mi volto e inizio a farle il solletico. Kurata ride e si dimena e il mio cuore sorride.
< non chiamarlo cosí> biascica tra una risata e l'altra. Dopo qualche minuto mi fermo e torno serio.
< tu come stai?> non abbiamo più parlato della sua situazione, so solo che non soffre più di attacchi di panico perché lo psicologo le ha prescritto delle medicine.
< be, bene suppongo. Credo che il percorso da fare sia lungo peró.> si rimette a sedere e mi fissa. I nostri occhi si incontrano ancora, e quasi come se in lei ci fosse una calamita, le Avvolgo il braccio intorno alle spalle, inizialmente appare smarrita e rigida, ma poi si lascia andare e si fa coccolare.
< mi sei mancato tanto. Sei il mio migliore amico, non posso vivere troppo a lungo senza di te.> é come se mi stesse infliggendo una coltellata nel petto, ma continuo a stringerla a me confidando nel tempo, sperando che sia mio alleato. Dopo qualche minuto si congeda dal mio abbraccio e torna dalle ragazze e io resto immobile. Sono cosí confuso.
LUNEDÌ.
"Kurata sbrigati!" dopo qualche secondo la vedo, compare sulla porta dice un "pronta!" esagerato come suo solito. Mi rende felice vederla cosí esuberante. Durante il tragitto, Kurata accende lo stereo e canticchia io mi tengo concentrato sulla strada.
< dovremmo fare una scommessa> esordisce ad un tratto.
< non ti é bastato perdere già dodici volte?> dico sorpreso dalla sua uscita.
< si ma prima che arrivassero le vacanze estive Ero in netta ripresa! Ti ho battuto due volte di seguito! Quindi voglio....> si ferma e io mi volto nella sua direzione per capire cosa abbia fermato la tenace parlantina di Kurata; guardo oltre la sua figura e vedo Dan baciare una bionda formosa e di certo senza scrupoli. Il mio primo pensiero é quello di scendere dall'auto e fargli il culo. Ma poi penso che sia più importante stare al fianco di Sana.
< vuoi che vada a prenderlo a calci?> dico posandole dolcemente una mano sulla coscia. Si volta nella mia direzione e noto piccole lacrime scorrere lungo le sue gote rosse.
< no, voglio andare via da qui. Ti prego torniamo a casa!> senza farmelo ripetere due volte metto in moto e torno al mio appartamento. Quando arriviamo su, mi rendo conto che in casa non c'é nessuno. Kurata corre in camera mi e si getta sul letto. La raggiungo e mi stendo accanto a lei, sorprendentemente si accoccola al mio fianco e piange sul mio petto, la stringo e lei alza il suo splendido viso verso di me....
< é davvero una gran faccia da culo, hai ragione!>





Salve ragazze!voglio ringraziarvi! Siete meravigliose. Purtroppo sono di corsa come sempre e quindi non posso nominarvi tutte, ma davvero siete stupende! Grazie spero che il capitolo sia di vostro gradimento!



Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Odio e amore. ***


Talvolta la vita è strana. Sono qui, nel mio letto e ho di fianco una donna meravigliosa; i suoi capelli mogano si muovono liberi tra il cuscino e le lenzuola, le sue braccia lunghe e sottili si dimenano nel sonno, il suo vestito blu notte risalta la sua carnagione abbronzata. È qui proprio accanto a me e ho il folle desiderio di sfiorare ogni centimetro della sua pelle. Tanto é forte il mio desiderio, che quasi posso sentirlo bruciare dentro. Dorme profondamente da ore, dopo aver pianto tutte le sue lacrime ed essersi lasciata andare a confessioni che hanno devastato i miei pensieri. La sua vita non è stata semplice e questo è un fattore che accomuna entrambi da non sottovalutare. Il nostro legame è indistruttibile, lei è la mia ancora di salvezza e io la sua; non mi ha mai parlato di quello che le ha fatto Jack, ma quando l'ho scoperto, quella forza che ci lega, mi ha permesso di entrare dentro di lei e capire tutte le sue ragioni. Si sente sola, anche se è consapevole di non esserlo, le ho detto che le sarei stato sempre accanto, ma lei ha deciso di salvarmi dal suo dolore. Assurdo ,io l'amo e voglio condividere con lei ogni aspetto, ogni sfumatura della vita. Stamattina, prima di addormentarsi mi ha detto che era semplice stare con Dan perché lui non pretendeva nulla da lei  e ne lei da lui; mi ha confessato di sentirsi vuota, priva di emozioni e l'unica soluzione che ha trovato , é quella di stare con uno a cui non importasse nulla dei suoi sentimenti. I suoi pensieri sono in continua contraddizione, prima dice di essere vuolta e priva di sentimenti e poi dice di voler stare con uno che non comprenda le sue emozioni.Non ha parlato di quello che prova per me,ne ho preteso che lo facesse viste le circostanze.
"Aki ...Aki...ti amo."il mio cuore perde un battito. Cosa ha detto? Mi ama?
< Kurata sei sveglia?> mi muovo cauto verso di lei e mi rendo conto che ancora dorme. Allora il suo subconscio ha parlato per lei? Kurata mi ama? Dovrei chiederglielo quando si sveglia? Sono in preda al panico, osservo le sue labbra schiuse e vorrei tanto poterle baciare, ma so di non potere. Ma da quando sono cosí paranoico? Scaccio via ogni inibizione, mi chino su di lei e le lascio un leggero bacio sulle sue labbra carnose. Assaporo ogni dettaglio di questo momento. Lei fa una dolcissima smorfia e poi di mette supina sulla schiena. Starei qui a guardarla per sempre, è meravigliosa, è Sana. Dopo qualche minuto raccolgo i miei pensieri e mi dirigo in cucina, ho bisogno di una birra,lascio Kurata da sola in camera mia. Quando arrivo di la, Quello che vedo, oltre la luce del sole pomeridiano che ferisce le mie iridi, è una scena davvero sconvolgente; Gomi abbraccia mia sorella e le sussurra qualcosa in un orecchio. Mi nascondo in cucina e osservo la scena da lontano, di solito é Kurata quella curiosa che si veste da investigatore per farsi i fatti altrui, ma stavolta sono io a volerci vedere chiaro.
< Nat, io non so cosa stia succedendo tra noi, ma ti prego non dirlo ad Akito. Vorrei essere sicuro prima di dire a tutti di noi.> mia sorella arretra di qualche centimetro da lui, lo fissa negli occhi per qualche secondo e inaspettatamente gli tira un brusco ceffone in pieno volto. Trema ed è smarrita, francamente lo sono anche io, non capisco la sua reazione.
< non sei sicuro di noi? Perché? Eh? Perché sono incinta? Credi che io sia una delle tue puttanelle? È un mese che ci frequentiamo.> quelle parole mi colpiscono in pieno petto, é un mese che mia sorella e il mio migliore amico si frequentano. Assurdo.
< Nat ascolta, il problema non è il bambino, il problema é che sei la sorella del mio migliore amico...e se le cose dovessero andare storte? Voglio prima rinsaldare il nostro rapporto, tutto qui.> dice Gomi con la voce ferma e con fare accondiscendente.
< lascia perdere, non avremo nulla da raccontare.> Natsumi gira i tacchi, strappa la borsa dall'appendiabiti e si dirige verso la porta. Osservo Gomi, é esterrefatto, non riesce a muovere un muscolo. Quando Nat esce e sbatte la porta dietro di se, Gomi si lascia andare e prende a pugni la parete alla sua sinistra. Sono indeciso se correre a fermarlo prima che sfasci l'appartanento, o se farmi gli affari miei. Ricordo però che lui è corso sempre in mio aiuto e allora devo ricambiare e stargli vicino , anche se è di mia sorella che stiamo parlando.
< Ei amico basta!!!> lo trattengo per le braccia, si dimena tenta di divincolarsi dalla mia presa. Dopo un paio di tentativi si rilassa e si accascia sul pavimento.
< dai, vieni in cucina con me.> mi rivolge uno sguardo triste e affranto, ma poi si alza e mi segue. Prendo due birre dal frigo, poi mi siedo accanto a lui. Restiamo in silenzio per dieci minuti, ma poi decido che il silenzio non sia la soluzione ai nostri problemi.
< che succede?> domando cauto.
< ecco...io e Nat...>.
< lo so. Ho sentito. Perché non me lo hai detto? E sopratutto che diavolo le è preso?>.
< pensa che io stia giocando con lei. Non è così,Akito credimi....le voglio bene sul serio e scusami se non te ne ho parlato ma volevo essere sicuro che tra noi le cose andassero bene.> annuisco comprendendo le sue ragioni. Le sue parole sono sincere.
< tornerà.> dico sicuro. Conosco mia sorella, se è innamorata di lui non ne lo lascerà scappare facilmente.
< cerca di capirla, la situazione di Kyo, ha mutato il suo modo di vedere le relazioni con gli uomini....credo abbia paura>.
< oh stato cielo da quando sei diventato un esperto della mente femminile?> urla divertito il mio coinquilino.
< da quando Kurata li dentro ha detto di amarmi...mentre dormiva> sputo fuori tutto senza remore. Ho bisogno di parlarne con qualcuno e di Gomi posso fidarmi.
< oh. Wow. Ci siamo scelti due donne davvero starne..senza offesa per tua sorella> ghigna e io gli tiro un buffetto sul braccio, fa una finta smorfia di dolore e poi ride.
< Hayama ci sei?> sento la voce di Kurata provenire dalla mia stanza, le dico che siamo in cucina e lei ci raggiunge. É davvero buffa, ha il mascara colato e i capelli arruffati.
< per colpa tua ho perso il primo giorno di corsi.> la prendo in giro e la sua espressione si fa cattiva... Probabilmente ho esagerato,ma ehi cercavo di sdrammatizzare.
< stupido idiota! Sai perché siamo qui, quindi non azzardarti! E dammi una birra!> urla isterica e io e Gomi quasi non cadiamo dallo sgabello per le risate.
< non provate a prendermi in giro!>.
< oh ma certo miss capello nido di uccelli!> dice Gomi ghignando. Kurata fa un espressione interrogativa, poi si dirige verso lo specchio in salone e urla quando vede la sua immagine riflessa; scappa in camera mia e chiude con forza la porta alle sue spalle.
< certo che le fai scappare tutte oggi!> dico a Gomi dandogli un altra pacca sulla spalla. Dopo aver visto la tv per tutto il pomeriggio con Gomi sul divano in salotto, decido di vedere Kurata come sta. Quando entro in camera la trovo seduta sul letto; ha i capelli tirati all in su e le braccia conserte.
< come stai?> dico avvicinandomi piano a lei.
< non lo so. Mi ha mandato messaggi e ha provato a telefonarmi tutto il giorno.> dice con l'espressione persa nel vuoto.
< beh quando lo affronterai?> si porta un dito alle labbra, come se avesse appena realizzato di doverlo affrontare.
.
< vuoi che lo faccia io?> dico sicuro di me e autoritario.
< no. Vorrei che tu mi riportassi al campus ho bisogno di una doccia e di abiti puliti.> tento di ribattere, vorrei dirle che può stare da me, ma la sua espressione non ammette repliche.
< se è questo che vuoi...> mi guarda e sforza un sorriso. Vorrei dirle di quello che ho sentito mentre dormiva, ma le parole mi si incastrano in gola. Ho paura di farle pressioni, di spaventarla. Dopo trenta minuti siamo in auto in viaggio verso il campus. Una volta arrivati l'accompagno alla porta e vedo...Dan. Faccia da culo è li poggiato alla sua porta, con le braccia conserte e una espressione annoiata.
< Dan...> sibila Kurata al mio fianco. Istintivamente le prendo lA mano. Ci avviciniamo e lui scatta sull'attenti.
< che Cazzo vuoi?> ringhio a denti stretti verso di lui.
"Aki dovresti andare via."Kurata vuole che me ne vada? E perché? È lui che dovrebbe andarsene.
< è lui a dover andarsene! Non io!> quasi urlo.
< senti un po' Hayama mi hai rotto, Sana è la mia ragazza lasciala in pace!!!> faccia da culo si avvicina a me e in nostri volti quasi si sfiorano. Stiamo dando spettacolo, ma non è un mio problema.
< ti faccio nero coglione! L'hai tradita! Stamattina ti abbiamo visto!> calde lacrime inondano il volto di Sana.
< ah ma davvero? Stamattina? È un mese che sai la verità Akito. Cos'è non le hai detto nulla?> merda! Si avvicina al mio orecchio e bisbigllia < se la perdo io, lo farei anche tu.>Il coglione sta cercando di mettermi spalle al muro. Gli tiro un pugno in pieno viso,probabilmente spaccandogli il naso, ma non importa non può dire questo a me. Una folla di ragazzi ci circonda e tutto accade velocemente. Dan é a terra privo di sensi, mi volto verso Kurata che è immobile. Dopo qualche secondo si avvicina e mi tira un ceffone < stronzo! Io mi fidavo di te! Sapevi e non mi hai detto nulla! Ti odio!> si volta e corre in camera. Tento di raggiungerla ma la folla mi rende le cose difficili. Quando sento le sirene della polizia, fuggo corro alla mia auto e metto in moto. Possibile che in cinque minuti il mondo possa letteralmente crollare?
Arrivo a casa stremato, sporco di sangue, probabilmente quello del naso di Dan, mia sorella fa un espressione impaurita e subito corre verso di me, Gomi si alza in piedi e mi osserva. Spingo Natsumi lontana da me, dimenticando che sia incinta e fortuna mente Gomi corre a sorregerla. Giro a vuoto per la stanza senza sapere cosa fare.
< che Cazzo succede? Akito che ti è preso?> urla Nat, ma io non sento, non ci sono. Sfilo il cellulare dalla tasca dei jeans e compongo il numero di Kurata...
< che vuoi ancora da me??? Lasciami in pace altrimenti ti denuncio! Hai rotto il naso a Dan andrai in galera sai?!?! E hai tradito la mia fiducia...vaffanculo Hayama!!!> sbatto il telefono contro la parete e prendo a pugni tutto quello che mi si para davanti. Nat e Gomi sono spaventati ma tentano di fermarmi. No Kurata, no. Non può essere successo, stamattina pensava di amarmi e adesso mi odia. No! Merda.
< calmati porca miseria!!!> Gomi punta i suoi occhi nei miei.
< Smettila, ti prego. Smettila.> tiro un ultimo calcio nel vuoto e poi cado stremato sul divano.
< che ti è preso? Perché sei sporco di sangue perché ??> Natsumi piange e io non sono in grado di darle una risposta. Gomi abbraccia mia sorella e poi le chiede di prepararmi un camomilla, lei annuisce e scompare in cucina.
< amico andrà bene. Qualsiasi cosa sia successa la risolveremo insieme.>.
< voglio vedere Kurata, ho bisogno di parlarle.> dico a denti stretti.
< d'accordo provo a sentirla ma tu rilassati.> Gomi si alza mi lascia solo e io sprono in un sonno terribilmente angosciante.






Salve a tutte! Poiché fino a giovedì non Potrò aggiornare, ho deciso di postare questo capitolo sperando che vi piaccia e che possa farvi essere meno arrabbiate con me perché non potrò aggiornare >.< bacioni a tutte siete fantastiche!!! Viviana

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Sincera. ***


Vi é mai capitato di sentirvi immobili, mentre il tempo continua a scorrere inesorabile? Io sono qui bloccato. Sono fermo al giorno in cui ho spaccato il telefono in quattro parti contro la parete del mio salotto,sono fermo al momento in cui ho spaccato il naso a quel coglione- non che non lo meritasse- ma per quella cazzata ho perso Kurata per sempre. Non ha voluto più saperne di me, nonostante faccia da culo non abbia sporto denuncia. Non riesco ad andare avanti, ogni giorno che inizia per me é una tortura. Io e lei non facciamo altro che torturarci, dovremmo amarci e vivere insieme e invece siamo separati e arrabbiati. La rabbia monta dentro di me se ripenso a quel giorno di venti giorni fa; la vita universitaria é ricominciata per tutti, tranne che per me. In realtà é proprio la mia di vita ad essere sospesa tra lo spazio e il tempo. Chiunque mi vedesse in questo momento, scapperebbe via a gambe levate; ho la barba incolta e per nulla curata, i miei capelli biondi vagano per conto loro, sono dimagrito e sono spento. Trascorro il mio tempo in garage e quando non sono lì, sono a letto a dannarmi, non riesco a dormire e quando sembra che il sonno stia arrivando, un incubo feroce si impadronisce di me; di solito l'incubo inizia con me ad una festa mi diverto fin quando non la vedo e vorrei raggiungerla, ma la folla mi si para davanti e non mi permette di fermarla...lei continua a correre ad andare via e io le sto dietro, affanno e grido il suo nome disperato, ma lei non si volta....poi arrivo fuori il locale e la vedo sull'orlo di un precipizio, sono il pronto a lanciarmi per salvarla, quando lei si volta mi rifila un occhiata veloce e poi spicca il volo e allora grido ma non posso fare più nulla per lei. Mi sveglio sudato e tremante. Ho paura del sonno, ho paura di non riuscire più a salvarla. Sono stato uno stronzo egoista, ho pensato solo ai miei sentimenti e non le ho permesso di capire la verità. Gomi e mia sorella stanno facendo di tutto per tirarmi sul il morale, hanno provato tante volte a chiedere a Kurata di vedermi, ma lei si é sempre rifiutata. So che ha chiuso con faccia da culo e questo mi rende felice, ma la mia gioia muore sul nascere quando mi rendo conto che comunque é lontana da me.
< Amico posso entrare?> é Gomi e mi risveglia dal torpore dei miei dolorosi pensieri.
< si > dico in un soffio. Gomi entra e mi tira una birra, l'afferro al volo e mi metto seduto... Avverto il dolore farsi strada tra i miei arti stanchi. Sembra che io abbia ottant'anni.
< sono le tre del pomeriggio, é il caso di mangiare qualcosa non credi?> dice Gomi prendendo posto sul letto accanto a me.
< non ho fame.> ringhio tra i denti. Non vorrei incazzarmi con lui, ma Sa che il cibo é l'ultimo dei miei pensieri.
< ho parlato con Kurata.> avverto il sangue congelarsi nelle vene, non voglio sapere cosa si sono detti, ho il terrore che lei abbia definitivamente abbandonato l'idea di vedermi. Deglutisco rumorosamente è il mio coinquilino capisce che non sono in grado di rispondergli, così prosegue.
< bè, ecco....lei é preoccupata per te. Ha detto che vuole vederti ma non vuole che tu provi a dirle cazzate, vuole che tu le dica perché non le hai detto di Dan.> Gomi abbassa lo sguardo e gioca con la bottiglia di Corona che ha in mano. Io mi perdo. Fisso un punto sulla parete e cerco di recuperare i cocci di quelli che una volta erano i miei pensieri.
< quando?> dico piano.
< non lo so. Mi spiace amico> Gomi mi da una pacca di incoraggiamento sulla spalla poi si alza ed esce dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle. Resto qui da solo. Sembra che le pareti della mia camera stiano per cedere e io devo fuggire da questo posti opprimente. Raccolgo di tutta fretta un paio di jeans e una vecchia maglia scolorita, corro in bagno faccio una doccia veloce mi vesto e corro via dall'appartamento con i capelli ancora bagnati. Mi metto in auto e raggiungo il garage nel giro di qualche minuto, ho bisogno di distrarmi non voglio pensare a lei, vuole vedermi ma non per chiarire, solo per sapere una verità che avrei dovuto dirle tempo fa.
Cinque ore più tardi, sono stremato da tutto quell'armeggiare con pistoni e pneumatici, decido di chiudere il garage visto che ormai sono le otto di sera... Ma poi mi rendo conto che comunque non avrei nulla da fare a casa e quindi decido di restare e di dedicarmi al cambio dell'auto di Sugita.
< Hayama.> la sua voce rimbomba tra i miei pensieri, é come se fosse un eco lontano e io rigetto l'idea di alzare la testa dall'auto per voltarmi.
< cos'é sei sordo? Mi hai rotto il naso e non merito nemmeno di essere guardato negli occhi? Vigliacco.> la sua voce é tagliente e roca e io non ho la forza di fare a botte, così esco dall'auto e mi volto nella sua direzione; é li vestito da fighetto con il suo bel nasino nuovo - meriterei almeno un grazie per quello- e mi fissa rabbioso.
< cosa vuoi?>.
< cambierei tono fossi in te! non ho sporto denuncia solo perché il tuo papino ha deciso di pagarmi l'operazione, ma potrei sempre farlo.> sul suo volto nasce un ghigno rabbioso e io stento a reggere il suo sguardo tanta é la rabbia che sento esplodermi nel petto.
< che vuoi faccia da culo? Avanti perché sei qui?> dico avvicinandomi a quel figlio di papà privo di qualsiasi dignità, almeno dal mio punto di vista.
< bè Hayama, sono qui per pareggiare i conti.> stordito da queste parole,non riesco a schivare il suo pugno che mi colpisce diritto sulla guancia destra. Il dolore si fa spazio dentro di me, ma mi convinco che é arrivato il momento di reagire, mi rimetto in piedi un po' tremante e mi avvicino a lui.
< sei un cretino Dan. Lei é bella e vulnerabile, ma mai stupida. Ti avrebbe lasciato a prescindere.> lo spingo lontano da me è lui sorride.
< io è Kurata torneremo insieme e sarai tu a far si che questo accada.> stavolta sorrido io.
< mai.> lo spingo di nuovo e lui fa un fischio ,dall'ingresso del garage vedo entrare due uomini massicci e poco raccomandabili...non posso negare che mi sia spaventato, ma sento l'adrenalina scorrermi tra le vene come mai nella vita. Posso batterli. Dan guarda me è poi loro.....i due scagnozzi di faccia da culo si avvicinano e io mi metto in posizione per affrontarli: uno dei sue si avvicina lentamente e mi mette una mano al collo, l'altro sferra un pugno repentino all'altezza del mio stomaco e il respiro mi abbandona per qualche istante.
< allora Akito ti rifiuti ancora di aiutarmi?> ghigna Dan.
< si > dico tremante. Il tipo che mi tiene la gola mi sbatte contro la parete e Dan si avvicina al mio viso.
< fai fare il lavoro sporco agli altri eh? Che vuoi da lei?> dico con l'ultimo filo di voce che mi é rimasto. Dan ride rumorosamente poi si posa ad un palmo dal mio naso.
< i suoi soldi e tu mi aiuterai ad averli altrimenti...> schiocca le dita e l'altro tipo alto e pelato sfera un secondo pugno all'altezza delle mie costole. Il dolore é lancinante ma non abbandono mai lo sguardo di faccia da culo, non può averla vinta.
< oh santo cielo che succede qui!!!! Dan ?> Kurata.
< oh piccola. Io e Hayama stavamo facendo una chiacchierata. Avanti ragazzi lasciatelo e andiamo via. Oh, Akito ricorda ciò che ti ho chiesto.> sorride e la mia voglia di ucciderlo é alle stelle. Cammina lentamente verso una Kurata immobile e impaurita, le posa un bacio sulla guancia e scompare nella notte.
Io sono accasciato dolorante sul pavimento, quando Kurata esce dal suo strato di trans, si avvicina a me è si piega sulle ginocchia per guardarmi negli occhi.
< stai bene?> dice preoccupata < devo portarti all'ospedale sei ridotto malissimo.> cerco di negare ma il movimento della mia testa é scordinato e impossibile da comprendere. Kurata mi prende per un braccio e mi accompagna alla sua auto mi posa sul lato del passeggero si assicura che la mia sia una posizione comoda, poi fa il giro dell'auto e si pone al posto del guidatore.
< cosa cavolo voleva?> dice improvvisamente volgendo lo sguardo nella mia direzione.
< non lo so.> bugiardo, ma non ho la forza di parlare oltre,le costole mi fanno male e sono troppo confuso per darle spiegazioni.
< Smettila di mentire. Non credi di avermi presa in giro abbastanza?> il suo tono e acido e scontroso. Mi conosce.
< vuole che lo aiuti a riconquistarti...> dico premendo entrambe le mani sulle costole doloranti.
< cosa? Perché vuole che lo aiuti? E che diavolo vuole da me?> é arrivato il momento di essere totalmente sincero.... Kurata lo merita.
< soldi.> Sana pigia in modo troppo repentino sul freno e fa spegnere l'auto. Trema e i suoi occhi brillano.
< a-ancora?> sibila
< che significa? Gli hai già dato altri soldi?> chiedo cauto ma decisamente preoccupato
< già. Quando uscivamo insieme mi ha confidato che la sua famiglia ha problemi finanziari. Mi sono offerta di aiutarlo e gli ho prestato del denaro.> non posso credere alle mie orecchie, il cumulo di rabbia che sento minaccia di squarciarmi il petto.
< cazzo Sana perché non me lo hai detto? E sopratutto perché gli hai dato dei soldi?> sono furioso! non mi importa più del mio viso tumefatto e del dolore alle costole.
< era il mio ragazzo. Lui mi stava aiutando a diventare un robot. Non volevo più sentire emozioni, anche perché pensavo di non essere in grado di provarle, così abbiamo fatto un patto silenzioso.> arrossisce e sbatte la sua testolina rossa sullo sterzo.
< spiegati meglio.> dico categorico.
< mi ha promesso che non si sarebbe innamorato di me e io ho deciso di stare con lui in modo da non ferire nessun altro...da non ferire te. Chiudermi nella prigione della relazione con Dan mi avrebbe permesso di stare lontana da te. Illuderti di avere una relazione con un altro avrebbe dovuto allontanarti. Ma tu sei un testone. Quella notte, quando abbiamo...fatto l'amore, mi sono resa conto che ti stavo facendo del male perché io non ti amo. Non posso amarti. Ho prestato dei soldi a Dan per cercare di tenerlo legato a me....sai aveva problemi a pagare la retta universitaria e io l'ho aiutato, e lui ha aiutato me tenendomi lontana da te. Tu sei la persona più importante della mia vita, i tuoi occhi sono stati l'unico motivo per cui non sono crollata dopo lo stupro... Quando Jack veniva a trovarmi in ogni singolo incubo durante la notte, il dolore mi avvolgeva e a volte ho pensato anche di lasciarmi trascinare giù, ma poi vedevo i tuoi occhi e tornavo alla luce. Hai già sofferto troppo Akito, non posso farti ancora del male, non più. E so che non mi hai detto di Dan per proteggermi, ho sbagliato a prendermela con te, ma volevo davvero che tu andassi per la tua strada.> non posso credere alla sua sincerità disarmante. Per la prima volta si é aperta nei miei confronti. Non mi ama... No, non vuole amarmi che é diverso.
< Kurata...lascia che io ti aiuti. Ci sbarazzeremo di Faccia da culo e sopratutto, lasciati amare da me. Non sei un robot e non lo sarai mai....quello che ti é successo é assurdi, terribile e posso solo immaginare quanto sia stato doloroso per te, ma io sono qui. E ti amo, ti amerò sempre.... Ti amo da sempre. Per favore lasciati amare da me.> Sana mi ascolta imperturbabile. Dopo qualche secondo gira la chiave e mette in moto.
< adesso andiamo in ospedale.> si chiude in se stessa e anche io mi chiudo nel silenzio del piccolo abitacolo dell'auto di Kurata.
<Sono a casa !> dico spalancando la porta, ma vengo praticamente ignorato da Gomi e Nat che sono presissimi dalla loro discussione.
< lo capisci che sono incinta?!? Vuoi diventare padre di un bambino che non é tuo? Davvero? > mia sorella sbraita come suo solito e Gomi la guarda come se fosse un animale da circo. Kurata é al mio fianco e osserva la scena incuriosita.
< senti Nat, credo nella nostra relazione.... Credo anche di riuscire a fare il padre. Voglio già bene a questo bambino. Non ti prometto nulla, ma proviamo! Ok?> Gomi cerca di avvicinarla ma Natsumi si ritirare.
< questo bambino non é in prova, non possiamo riportarlo al negozio se ci rendiamo conto di non essere in grado!!!! Lo capisci?!?!> dopo aver urlato si dirige verso la mia camera e sbatte la porta alle sue spalle. Gomi guarda verso di noi è fa un cenno con il capo, quando poi mi osserva meglio capisce che é successo qualcosa, ma io gli dico di andare a riposare e che sto bene; accoglie la mia richiesta e si ritira nella sua stanza in modo silenzioso.
< grazie per l'aiuto Kurata.> dico camminando piano verso il divano.
< non mi starai liquidando così spero!> dice offesa e raggiungendomi sul sofà.
< no....ecco io....> mi posa un dito sulle labbra, poi si alza e prende dei cuscini che mi posiziona dietro la schiena. In ospedale Mi hanno detto che ho due costole rotte e che devo stare a riposo per quattro/ sei settimane. Dopo essersi presa cura di me, Kurata punta i suoi occhi nei miei...
< resto qui stanotte. Devo studiare per un test ma voglio tenerti d'occhio.> senza dire altro, prende il mio pc e si posiziona accanto a me sul divano... Lei é qui. É qui e stanotte dormirò tranquillo, non cadrà da quel burrone io non permetterò che accada mai più.


Ciao a tutte!!!! Fortunatamente ho trovato qualche minuto per aggiornare! Spero tanto che il capitolo sia di vostro gradimento! Colgo l'occasione per ringraziare tutte voi siete fantastiche! Un bacio grandissimo Viviana.


Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Aria di novità. ***


< Aki sveglia.>.
< mmmm ....> .
< Akito Hayama svegliati subito> bisbiglia Kurata al mio orecchio....piano apro gli occhi e incontro i suoi luminosi e attenti, istintivamente accenno un sorriso. Kurata mi prende il mento tra il pollice e l'indice e mi volta il capo in direzione della cucina; strizzo gli occhi e riacquisto piano lucidità.
< litigano da un po', ma pare che la situazione stia degenerando....che facciamo? > mi chiede curiosa e preoccupata. Prima di mettere a fuoco la situazione, avverto una fitta poco gradevole alle costole e realizzo il motivo della presenza di Kurata. Cavolo é rimasta qui con me. Prima di passare a rassegna la notte che Kurata ha passato al mio fianco, mi concentro su Gomi e Nat che litigano incessantemente. Gomi é seduto al tavolo della cucina, Natsumi é poggiata al lavello con lo sguardo basso.
< che é successo? Questi dannati antidolorifici mi hanno abbattuto.> dico seccato, cercando una posizione comoda; nonostante i soffici cuscini che Kurata mi ha posizionato dietro la schiena, continuo ad avvertire un enorme fastidio.
< Natsumi ha detto qualcosa a proposito della delusione e Gomi continua a scusarsi, ma non ho ben capito il motivo della discussione...vorrei poter fare qualcosa.> Sana per sbirciare meglio i miei coinquilini, poggia la mano destra sulla mia coscia e quel minimo contatto accende i miei sensi...cazzo sono davvero diventato Kurata-dipendente.
< capisco. Bè, non sono affari nostri, perciò Smettila di origliare impicciona.>.
< Hayama sei il solito stronzo! Non ti importa di tua sorella? E di Gomi che mi dici? Stupido testone sociopatico!> alza il tono della voce e attira l'attenzione su di noi.
< ah. Siete svegli...bè io andrei.> dice Gomi alzandosi dalla sedia molto lentamente, forse attende che Natsumi lo fermi.
< no tu non vai da nessuna parte! Volete sapere cosa é successo? Vi accontento subito!> sbraita mia sorella. Sana si tortura le mani aspettandosi il peggio e io fisso Gomi cercando di capire quanto grave sia il suo "reato" e a giudicare dal suo sgurardo fisso sul pavimento deve averla fatta grossa.
< stamattina ho preso il suo cellulare per chiamare mio padre, considerando che il mio era scarico e sapete quando l'ho acceso cosa ho trovato??? Un messaggio tenerissimo da parte di una certa Susy che ringraziava Gomi per la " compagnia" .....mi ha tradita!!!! Questo bastardo mi ha tradita!!!> io e Kurata fissiamo Gomi e Nat piange come una fontana. L'aria in questo appartamento é decisamente pesante. Ad un tratto Gomi,cono uno scatto repentino, raggiunge Nat e le urla contro < non ti ho tradita cazzo! Mi sto scusando con te solo per non averti detto di aver incontrato Susy! Quando ci siamo incontrati lei mi ha detto che ha difficoltà con lo studio e mi ha chiesto di aiutarla, ma io le ho risposto che sto per diventare padre e che non avrò tempo per lei cazzo!!!!> Un imbarazzante silenzio si impossessa di tutti noi... Il mio amico fa sulserio, e nonostante la mia espressione apparentemente vuota, sono fiero di lui e sono dalla sua parte...é la persona giusta per mia sorella. Giro lo sguardo in direzione di quello di Kurata e mi accorgo che piccole lacrime salate le bagnano le gote...
< Kurata perché diavolo piangi?> bisbiglio all'orecchio della rossa. Sana si asciuga le lacrime con la manica del suo giacchino blu notte e poi mi guarda.
< Gomi é l'uomo giusto per Nat, sono felice per tua sorella Aki.> incredibile, per la prima volta dopo tanto tempo, io e Kurata siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Le prendo la mano e le lancio uno sguardo d'intesa, non si ritrae e intreccia le sue dita alle mie. Ho il cuore a mille e inizio a pensare che le carezze che ho pensato di ricevere stanotte non erano frutto della mia immaginazione.
< tu...tu...> Natsumi é incredula e decisamente imbarazzata.
< io, io sono qui per te e per il bambino e adesso basta il testosterone mi sta abbandonando. Natsumi io sono questo ,sono così, non sono romantico, non guardo stupidi film strappalacrime ne amo andare per negozi, ma ti amo e amo il bambino più di qualsiasi altra cosa.... Questi mesi per me sono stati assurdi davvero... Ero un coglione sbandato e senza speranza e poi sei arrivata tu, anzi siete arrivati voi e avete stravolto il mio mondo. Smettila di pensare che tornerò indietro alla mia vita da scapolo scapestrato, perché non lo farò, mi concederò delle partite alla Xbox con tuo fratello, ma non tornerò indietro...> io e Kurata ascoltiamo ogni parola con la massima attenzione quando ad un tratto, Gomi si inginocchia di fronte a mia sorella, Kurata istintivamente si morde il labbro inferiore e stritola la mia mano sinistra, sussulto alla sua presa, ma non perdo l'attenzione. Natsumi sibila un "santo cielo" e spalanca la bocca.
< mi sento un coglione davvero...non so cosa dire ....giuro ho provato a preparare un discorso ma non ci sono riuscito. Ho cercato anche un anello, ma non ho trovato quello giusto....fino a quando siamo entrati in quel negozio per bambini, dove tu hai visto quel peluche che tanto ti piaceva...beh li mi hai fatto notare quanto da bambina amassi gli anelli con la gemma fatta di zucchero....ed ecco io... O cazzo sono proprio una femminuccia.... Io ho pensato che fosse l'anello giusto per te... Sposami piccola Hayama. > dopo aver pronunciato le ultime tre parole con enfasi, tira fuori dalla tasca destra dei suoi jeans una scatolina blu di velluto, che apre goffamente; una volta aperta scorgiamo una pietra di zucchero poggiata su di un piccolo cerchietto dorato, ovviamente di plastica. Kurata singhiozza e ha il fiato sospeso e a Natsumi sembra stia per venire un infarto.
< ti prego di qualcosa visto che mi sono appena giocato la dignità.> supplica Gomi.
< ti sposo! ti sposo oddio si che ti sposo!!!!> Gomi infila il piccolo anello gommoso all'anulare sinistro di Nat poi si alza la prende in braccio delicatamente per non far male al bambino e la fa volteggiare per la stanza. Kurata si alza e corre verso Natsumi, nel momento in cui Gomi scioglie la presa, Kurata getta le braccia al collo di mia sorella e insieme starnazzano e saltellano. Io mi avvicino al mio coinquilino e gli do una pacca sulla spalla. < benvenuto in famiglia cognatino> ghigno e di rimando mi becco una brutta occhiataccia. Aspetto che le due oche smettano di starnazzare e abbraccio mia sorella < é un coglione , ma é il coglione giusto per te oca di una sorella...sono felice.> Nat mi guarda e continua a piangere, ma sono lacrime di gioia che nemmeno le mie battute poco felici possono attenuare.
< bè bisogna festeggiare! Vi dispiace se invito a cena Fuka, Aya Tsu e Nao?> dice Kurata fin troppo allegra.
< oh siii che splendida idea! Daremo la notizia a cena!> risponde Natsumi anche essa fin troppo entusiasta.
< per me ok> sibila Gomi sciacquandosi il viso con l'acqua fredda per riprendersi dalle troppe emozioni. É terrorizzato e la cosa mi fa morire dal ridere...non sa in che pasticcio é andato ad infilarsi.
< Naozumi?> mi rendo conto solo adesso, che Kurata ha nominato anche Kamura.
< si é a Tokyo, ma potrebbe raggiungerci....é tanto che non lo vedo.> l'idea di Kamura un po' mi infastidisce ma mai come quella di Dan di cui devo assolutamente occuparmi.
< d'accordo....bè ho bisogno di una doccia...>.
< non puoi farla da solo schiocchino hai le costole fratturate!> strepita Kurata attirando l'attenzione di Nat e Gomi, che ancora non si erano resi conto della mia condizione.
< oh santo cielo che ti é successo??> chiede preoccupata mia sorella.
< é stato quello stronzo vero?!? Lo sapevo. SEnza offesa Kurata ma il tuo ex é un bastardo e la pagherà!> dice Gomi rivolto a Sana che annuisce alle accuse di Gomi.
< sentite grazie ma ho solo bisogno di una doccia.>.
< ti do una mano! forza andiamo!> non capisco se Kurata sia ancora una bimba ingenua o se finge questa ingenuità. Come può pensare di tenere le distanze da me sotto la doccia?!?! Merda!
< Sana non é una buona idea> dico cercando si farle capire che non é il caso.
< Hayama ti ho già visto nudo, Smettila di fare il bambinone!!!> da quale pulpito! La prenderei a calci quando fa così, ma poi penso anche che sia la creatura più bella che abbia mai visto e allora vorrei prendere a calci me solo per aver pensato di volerla prendere a calci.
< e va bene...> andiamo in bagno e Kurata raccoglie tutto ciò che mi serve per la doccia, asciugamani saponi e poi prende una sedia.
< che diavolo devi fare con questa?>.
< sciocco testone devi sederti altrimenti non posso aiutarti... Sei troppo alto per me!> sghignazzo e lei si porta le braccia al petto fingendosi offesa.
< d' accordo ragazzina... Devo spogliarmi?>.
< hai mai visto qualcuno fare la doccia vestito?!?! Dai su vieni qui, ti do una mano a sfilare la maglia.> si avvicina e prende piano l'orlo della mia t-shirt... Avverto il suo respiro sul mio petto, cerco di fare appello alla mia forza di volontà per non stringerla tra le braccia. Solleva piano la maglia, cercando di non farmi del male, il dolore é forte ma cerco di non darlo a vedere in modo che non si senta colpevole. Mi sfila la maglia e poi passa ai pantaloni, compie tutto con una naturalezza estrema, non é imbarazzata, ma lo sono io. Dopo avermi sfilato anche i pantaloni, fa cadere gli occhi suoi miei boxer, vedo improvvisamente il suo viso colorarsi di una rosa acceso e subito distoglie lo sguardo.
< togli anche quelli, poi mettiti seduto e dammi le spalle...c-così non vedrò....ehm ecco...nulla> la situazione di fa divertente Kurata muore dall'imbarazzo e io inizio a giocare sul suo imbarazzo. Mi sfilo i boxer lentamente, avvertendo un forte dolore alle costole, cacchio Dan la pagherà.
< posso girarmi?>.
< si Sana sono seduto di spalle come da comando> ghigno
< bravo soldato!> cerca di apparire calma e sicura. Apre il getto sopra la mia testa, prende del bagno schiuma e inizia ad insaponarmi spalle e petto e io avverto l'eccitazione crescere, merda non riuscirò a trattenermi. Kurata continua la sua tortura passando a massaggiarmi la cute e poi bisbiglia al mio orecchio< vuoi che chiami Gomi?>.
< no va bene.> .
< ok bene! ti faccio male?> nego con il capo e lei continua a passare le sue mani sottili ed eleganti sui miei avambracci indugia sugli addominali, poi si accovaccia e passa il bagnoschiuma sulle gambe. E io sto impazzando, dio quanto la vorrei, questa doccia é tutt'altro che casta,sto per esplodere...quando Kurata si rialza e torna a massaggiarmi il petto, con il braccio destro l'attiro a me, volto il capo e incontro le sue labbra. Non dice nulla e risponde al mio bacio, dopo qualche secondo interrompe il nostro contatto e senza dire una parola lava via il bagnoschiuma, poi mi porge degli asciugamani e poi scompare prima che possa voltarmi. Ha risposto al mio bacio. Non voglio farle pressioni, ma ha risposto al mio bacio e questo mi da un enorme fiducia. Metto l'asciugamano intorno alla vita e raggiungo la mia camera, chiedo a Gomi aiuto per vestirmi.
< capisco quindi Kurata ti spoglia e io ti rivesto fantastico!>.
< coglione. ringrazia il cielo che ho le costole rotte altrimenti ....> ringhio e lui ride come un matto. Sono felice che diventerà mio cognato. Mi stendo sul letto cercando una posizione comoda e dopo pochi istanti sento il cellulare vibrare, vedo l'icona di un nuovo messaggio e lo apro " scusa Aki avevo lezione... E si hai ragione fare la doccia insieme non é stata una grande idea...riguardati. Ps passo nel pomeriggio per aiutare Nat ad organizzare per stasera." Rileggo il messaggio un paio di volte, poi spengo il telefono, ho bisogno di riordinare le idee... Dan, Kurata ....non so che fare, ho paura che lui possa farle del male. Dio io...non faccio in tempo a formulare l'ultimo pensiero che cado in un sonno profondo.
Al mio risveglio di occhi nocciola mi fissano con insistenza.....
< finalmente sei sveglio!> dice una Kurata piena di entusiasmo.
< si Sana che succede?> .
< ho preso A!!! Sai il test prevedeva la descrizione di un qualcosa che ci é capitato di vedere, che ha sconvolto la nostra esistenza....era psicologia.> cerco di mettermi a sedere, ma il dolore me lo impedisce.
< hai parlato di Jack?> chiedo ostentando sicurezza.
< no.> si rabbuia per un attimo, ma poi mi rivolge uno dei suoi sorrisi mozzafiato.< ho descritto te che dormivi. Stanotte sei stato la mia ispirazione!> mi da un bacio sulla guancia e scappa in cucina e io mi sfioro con le dita la guancia che Kurata ha appena toccato con le sue morbide labbra...si sono decisamente diventato Kurata-dipendente.







Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Ti salveró ***


< amico Kurata non fa che parlare del test, a quanto pare ha descritto te che dormivi ...bè ho una domanda...la cosa ti lascia indifferente?> Dice Gomi entrando senza bussare nella mia camera.
< no, mi confonde alquanto e mi confondi anche tu.... Non ti hanno insegnato a bussare?> chiedo in modo acido cercando una posizione comoda. Gomi mi osserva, poi si getta accanto a me.
< cazzo quel cretino ti ha ridotto male eh? Dobbiamo fargliela pagare....non può passarla liscia.> annuisco debolmente, poi scruto il mio coinquilino, sta macchinando qualcosa e io non voglio che si sporchi le mani per me.
< a che pensi?> .
< a come ucciderlo senza finire in galera> sorride sornione e io gli do uno spintone. Fin da ragazzini, io è Gomi siamo sempre andati d'accordo, insomma non abbiamo bisogno di parole,ci capiamo al volo. Dopo le scuole medie il nostro legame si é rafforzato. Alle elementari pensavo che Tsuyoshi fosse il mio unico amico e che saremmo rimasti sempre insieme; poi con il tempo lui ha dedicato tutte le sue attenzioni a Sugita e io ho deciso di farmi da parte. Ancora oggi siamo amici certo, ma non come una volta. Ora ho Gomi e questo basta.
< Sai al campus gira voce che ti sei ritirato perché hai paura di Dan. Ho messo a tacere quasi tutti i cretini che mettevano voci del genere in giro, ma sai come é.... L'università é un po' come quella cavolata per ragazzine "gossip girl" o una roba del genere.> rido e Gomi con me.
< non mi importa di quello che dicono, ma Faccia da culo va fermato, ho paura che possa fare del male a Kurata e non me lo perdonerei.> dico fissando la parete di fronte al mio letto.
< già, bè ti aiuterò. Passando a Kurata...come stanno le cose tra voi?> questa é una di quelle domande a cui é impossibile dare una risposta.
< sarà che "gossip girl" é roba da ragazzine, ma tu sei degno di quel telefilm, potevano scritturarti.> smorzo l'argomento non mi va di illudermi sulla relazione che ho con Kurata. Gomi mi lancia uno sguardo truce e io ghigno. Dopo aver passato una mezz'ora a chiacchierare del più e del meno, e di come Gomi affronterà mio padre, si congeda e va ad aiutare le ragazze in cucina e io decido di raggiungerli.
< oh oh, mio fratello ha deciso di abbandonare la fortezza della solitudine, complimenti!>.
< devo dire la verità sorellona, la gravidanza non ti ha addolcita per niente> rispondo sedendomi piano su di uno sgabello.
< che diavolo fai?!? Non puoi stare in quella posizione!> urla Kurata entrando in cucina con un vassoio.
< non fare la mammina premurosa, sto bene.>.
< no, non stai bene! Alzati subito e vieni con me in salotto, aspetta ti do una mano.> si avvicina e mi aiuta ad alzarmi, le passo una mano dietro la schiena e la sento rabbrividire al mio tocco, sorrido in modo impercettibile.
< ecco siedtiti qui> mi fa fa sedere sul divano, poi si accomoda sul tavolino di fronte a me...proprio come quando abbiamo fatto l'amore.
< ehm ecco.... Credo che dovremmo parlare di quel bacio.> dice tormentandosi le mani e tendendo gli occhi bassi. Non mi aspettavo questa intraprendenza da parte di Kurata, perciò la osservo curioso.
< cosa vuoi sapere ragazzina?>.
< ecco io....perché lo hai fatto?> chiede in un sibilo.
< e tu perché hai scritto una tesina su di me? Credo che la risposta sia la stessa per entrambi.> rispondo sicuro. Kurata ha bisogno di fermezza, le ho già detto che l'amo è sto cercando di faglielo capire in ogni modo.
< ho scritto la tesina su di te, perché davvero mi hai sconvolto l'esistenza. Senza di te in molte occasioni non Ce l'avrei fatta. > dice arrossendo.
< e tu....perché mi hai baciata?>
< perché volevo farti sapere che ci sono e perché é impossibile fare una semplice doccia con te ad un centimetro di distanza.> ghigno e lei arrossisce ancora di più.
< bè scusa, pensavo di aiutarti... Aki io non sono ancora pronta.> dice alzando lo sguardo e puntandolo nel mio.
< aspetterò Kurata.> dico serio reggendo il suo sguardo.
< non devi....io...> si ravvia la folta capigliatura mogano e distoglie lo sguardo. Le prendo le mani e la costringo a guardarmi.
< io voglio.> e il mio tono non ammette repliche. Sorride e sul più bello, il suono del campanello, manda all'aria i nostri progressi. Sana ride alle mie imprecazioni e io sono grato al cielo di poterla sentire ancora ridere.
< buona sera e benvenuti!> dice Natsumi aprendo la porta di ingresso. Scorgo la capigliatura argentata di Kamura e mi riscopro fortunato ad avere i miei capelli color miele scompigliati. Kamura é un attore, potrebbe senza problemi fare una tinta, ma no, lui preferisce apparire come una vecchia nonnina. Oh santo dio dovrò sopportare le sue storie " affascinanti" per tutta la sera. Merda, come se il dolore alle costole non bastasse. Al seguito di Kamura, sono Matsui, Sugita e Tsuyoshi tirati a lucido e pieni di entusiasmo; quando notano le mie fasciature si rabbuiano, ma Kurata prontamente, dice a tutti che sto bene e che non hanno motivo di preoccuparsi. Le sono grato, non avrei voluto rispondere a tutte le loro domande troppo aggressive e decisamente personali. Matsui mi strizza l'occhio e io stento a capirne il motivo, Sugita e Sasaki si avvicinano per salutarmi, in fine Kamura mi scruta per qualche secondo poi si accomoda sul divano accanto a me...
"ciao Hayama, é tanto che non ci vediamo...come te la passi?" chiede puntando i suoi occhi turchesi nei miei color ambra. Lo fisso per qualche istante incredulo, non sapendo se sia il caso di sventolare bandiera bianca.
< bene e tu Kamura? Sempre un grande attore?> un sorrisino ironico si fa spazio sul suo volto, si guarda intorno e quando si rende conto che nessuno ci guarda si avvicina a me e bisbiglia al mio orecchio< devo parlarti.... in privato> sulle prime ho pensato di fare una battuta poco felice sulla sua sessualità, ma poi mi rendo conto che forse ha qualcosa da dirmi su Kurata visto che é l'unico argomento che abbiamo in comune. Così gli faccio cenno con la mano di aiutarmi ad alzarmi e poi di seguirmi in camera. Gli altri osservano la scena, ma nessuno si intromette...stranamente aggiungerei. Una volta arrivati in camera, dico a Kamura di accomodarsi alla mia scrivania, mentre io cerco una posizione comoda sul letto. Per qualche minuto restiamo in silenzio,poi Kamura, da bravo attore, rompe il ghiaccio...
< Ascolta Hayama , io sono tornato in Giappone perché Sagami mi ha telefonato e mi ha detto che finalmente Sana si é aperta e che ha raccontato a tutti cosa le é successo. Sono qui per lei...e per te. Quando ho parlato con Rei, mi ha detto anche che voi due avete dei problemi e che ...non state insieme. Bè scusa se te lo dico ma sono molto deluso. Tu hai la possibilità di stare con la donna che entrambi amiamo e la butti via così? É complicato ma perché ti sei arreso? Salvala.> dice trafiggendomi con lo sguardo. Mi acciglio e lo guardo con aria di sfida....come può queste femminuccia venire qui a dirmi che ho smesso di combattere? E sopratutto perché sottolinèare ancora che anche lui l'ama? Oh Gesù lui la ama... Non sa neanche cosa significa amare Sana Kurata.
< Senti damerino, per quanto mi faccia piacere il tuo interessamento > dico sarcastico < io non ho mollato e mai lo faró . Semplicemente sto cercando un modo che non risulti troppo invasivo. Se davvero vuoi aiutarla, aiutami a sbarazzarmi di Dan.>.
< Sagami mi ha parlato anche di lui e a riguardo ho un piano ma ho bisogno della tua piena collaborazione.... Tregua?> dice il damerino allungando il braccio verso di me; esito perqualche istante ma poi gli stringo la mano, il suo aiuto può essermi molto utile. Raggiungiamo gli altri in cucina ci sediamo a tavola e la cena ha inizio. Dopo cena Natsumi e Gomi danno la lieta notizia suscitando la gioia dei presenti che iniziano a fare domande davvero idiote per quel che mi riguarda. Stanco di ascoltare cavolata saluto tutti al volo e riprendo possesso della mia camera.
< Ei Hayama posso entrare? >.
< entra>.
< ciao> dice Kurata sorridendo. É bellissima ha dei jeans molto attillati e un top nero che le disegna le forme; é poco truccata e ha lasciato il capelli lunghi sciolti é fantastica.
< ciao.>.
< posso?> chiede indicando l'altra metà del mio letto. Annuisco e si rannicchia a pochi centimetri da me, ha lo sguardo confuso e io non so che fare.
< che succede Kurata?> mi rivolge un sorriso stanco e poi si pone supina fissando il soffitto.
< sai l'altra notte quando sono rimasta qui per qualche ora ho dormito, fino a quando un terribile incubo su jack mi ha svegliata e io ho avuto paura ho cominciato a tremare a sentire le pareti stringersi intorno a me....ma tu...tu nonostante il dolore alle costole,dal sonno hai preso la mia mano e l'hai stretta forte...come se avessi capito il mio dolore. É per questo che ho descritto te nel test. Ora sii sincero...Perché mi hai baciata?> dice tormentandosi le mani che ha in grembo. Allungo il braccio sinistro e le faccio segno di accoccolarsi tra le mie braccia...mi scruta per qualche secondo, poi si avvicina e si stringe a me sempre accorta a non farmi del male.
< perché ti amo. É da sempre che ti amo Sana.... Ricordi il pomeriggio...bè insomma >.
< quando Jack mi ha violentata?> dice ferma e decisa.
"già. Non volevo che tu andassi agli studi perché quello era il pomeriggio in cui avevo deciso di dichiararmi a te e tu lo avevi capito...stranamente."sorrido e le mi lancia un occhiataccia.
< é così da sempre Sana.... Io ti amo e voglio dirtelo ma poi il destino decide per me. Adesso non sembra così avverso...perché non provare? Lasciati amare da me. Riprendiamo da quel pomeriggio, riprendiamo dal momento in cui siamo usciti da scuola e ti ho invitata a casa mia...ti va?> chiedo carezzandole i capelli. Resta in silenzio per un po', poi inizia a singhiozzare e piccole lacrime scivolano dalle sue gote al mio petto.
< Io non posso amarti. Io...io...ho fatto l'amore con te perché ti amo...ma non posso ....Aki perdonami non posso essere la tua ragazza...ma ti prego non lasciarmi. Stringimi stanotte e anche quelle che verranno.>.
< aspetteró Kurata saró qui anche quando mi manderai via, saró qui.> fissando l'esile figura di Kurata cado piano in un sonno profondo e difficile.
I giorni successivi sono stati un casino nel mio appartamento, un andirivieni di galline pronte ad aiutare Natsumi con i preparative, e innumerevoli fughe da parte mia e di Gomi pronti a evitare qualsiasi tipo di incarico per le nozze...ma si sa le donne portano i pantaloni sopratutto se incinte e in procinto di sposarsi. Kurata é sempre qui da noi e questo non può farmi che felice,la notte dorme tra le mie braccia. Dopo cinque settimane, le mie costole si sono rimesse in sesto e io sono pronto per affrontare faccia da culo e.... jack. Si ho deciso di affrontare anche lui, Kurata non vuole denunciarlo, ma questo non mi impedisce di fargliela pagare, dalla mia parte ho la giustizia e quel Damerino di Kamura pronto a spendere la sua fortuna per salvare l'onore di Kurata. Posso farcela.



Ciao a tutte ragazze, come va? So che il capitolo é un po' breve mA ne mancano tre al termine della storia motivo per cui i prossimi saranno ricchi e abbastanza lunghi, questo era diciamo di transizione. Detto questo, vorrei ringraziare tutte le ragazze che recensiscono, siete meravigliose davvero mi rendete tanto felice e poi vorrei dire grazie anche a chi ha inserito la storia tra le preferite e ricordate davvero. Per ultime, ma non perché meno importante, tutte le lettrici silenziose. GRAZIE! Viviana <3



Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Liberi ***


< che?!? É morto...come, cioè quando?>.
< é su tutti i notiziari.> dice Kurata continuando a fissare lo schermo.
< e tu perché sei in piedi alle sei del mattino?> chiedo indispettito.
< Nao mi ha inviato un messaggio chiedendomi di accendere la tv>.
< delicato...> rispondo irritato. Perché cavolo Kamura non lo ha inviato a me?!? Forse lo ha fatto e non l'ho sentito. Sto per andare a verificare quando Kurata mi blocca prendendomi il polso.
< é morto.> ripete e mi fissa con i suoi occhioni nocciola, dentro vi leggo un misto di sorpresa disperazione e sollievo. Io non cosa provare, ma di certo la notizia non mi rende triste, pensieroso ma non triste. Mi siedo di nuovo accanto a lei e le cingo le spalle con un braccio, poggia la sua piccola testolina mogano sul mio petto e la stringo più forte.
< é morto. Non può farti più del male,mai più.> bisbiglio piano e lei inizia a piangere ma in modo calmo e compunto.
< che succede?> grida Natsumi impaurita sentendo le nostre voci. Vedo uscire dalla stanza di Gomi sia lui che mia sorella, ci fissano con aria interrogativa, ma quando Natsumi vede Sana in lacrime si avvicina e si inginocchia accanto a Kurata.
< Ei tesoro che succede?> dice accarezzandole i capelli.
< Jack é morto.> irrompo rispondendo al posto di Kurata. Il viso di Natsumi si oscura e leggo sul suo volto lo sgomento di questa notizia.
< tu non ne sai nulla vero Akito?> é risaputo che Jack non mi stesse granché simpatico, ma da qui a pensare di poterlo fare fuori, ce ne vuole.
< che diavolo stai insinuando? Ti pare che sono capace di architettare un omicidio?> mi incazzo, non posso tollerare insinuazioni del genere, nemmeno se a farle é mia sorella incinta e assonnata.
< scusa. É che sei strano ultimamente.> bisbiglia in tono di scuse.
< come é morto?> chiede Gomi pensieroso.
< dicono si sia suicidato.> aggiunge secca Kurata. Suicida, un attore di grande fama come Jack, muore suicida... É un cliché. Troppo banale una morte del genere.
< capisco. Bè metto su il caffè, a quanto vedo sarà difficile tornare a dormire> dice Gomi avviandosi in cucina. Mi libero dalla presa di Sana e raggiungo celermente la mia camera, afferro il cellulare al volo e noto un sms da parte di Kamura " Hayama ho parlato con Jack, credo di essere riuscito a convincerlo a costituirsi e a spiattellare tutto. Non dire nulla a Sana." Questo sms deve averlo inviato prime della notizia del suicidio di Jack, infatti verifico che l'orario in cui é stato invito ed é l'una e trenta del mattino. Sto seriamente iniziando a considerare l'idea che Kamura c'entri qualcosa con la morte di Jack, ma voglio indagare prima di giungere a conclusioni tanto gravi. Digito velocemente una risposta e torno in salone. Sana e Natsumi sono sedute al tavolo a bere caffè, Gomi invece ascolta la vicenda alla tv.
< oh Akito pare che Nao stia venendo qui> dice Kurata senza alzare lo sguardo dalla sua tazza. Diavolo, Kamura non riesce proprio a comunicare solo con me.
< perché gli hai chiesto di venire?> chiede indispettita mia sorella. merda! Quel damerino non sa proprio tenersi nulla.
< é stato l'ultimo a vedere Jack ieri sera, quindi voglio vederci chiaro> dico cercando di apparire tranquillo. Gomi si alza e raggiunge la sua fidanzata, si siede accanto alle ragazze e cerca di tranquillizzarle, penso che infondo sarà un bravo padre.
< bene io esco, vado a prendere cornetti e cappuccini. Abbiamo bisogno di forze.> dico con la speranza che mi credano. In realtà, vorrei incontrare Kamura da solo prima che salga qui. Mi guardano tutti con un'aria piuttosto interrogativa, ma li ignoro e perseguo sperando che nessuno faccia domande. Gomi mi rivolge uno sguardo strano, forse ha capito che le mie intenzioni sono altre perciò aggiunge < ottima idea, terrò io compagnia alle ragazze.> é davvero un amico fantastico. Velocemente torno in camera e mi vesto, in un batter d'occhio sono fuori dal mio appartamento. Una volta arrivato al parcheggio, mi poggio alla moto di Gomi e attendo Kamura; non tarda ad arrivare infatti dopo pochi minuti lo vedo nella sua ibrida da star.
< Hayama> mi saluta con un cenno del capo.
< Kamura> ricambio in modo piuttosto freddo, potrebbe essere un assassino, anche se in parte, l'idea di Naozumi Kamura assassino, mi fa sorridere.
< cosa hai detto a Jack?>.
< quando siete andati via dal commissariato, l'ho raggiunto e gli ho chiesto di parlare da uomo a uomo> altra frase che mi costringe a trattenere una risata del tutto sconveniente.
< gli ho detto che Sana ha avuto dei grossi problemi a causa sua. All'inizio mi é parso scostante e per nulla interessato, poi si é guardato bene dal mentirmi e ha detto che quello che ha fatto a Sana, lo ha ripetuto in seguito. Era ossessionato dal portarsi a letto modelle e attrici. A quel punto gli ho consigliato di vedere qualcuno, perché con quel suo atteggiamento stava rovinando la vita di ragazze indifese. Mi ha detto che avevo ragione e che era uno stronzo che non meritava di vivere... Gli ho dato ragione. Gli ho detto che sarebbe stato meglio per tutti, se fosse morto.> conclude il damerino massaggiandosi il braccio destro. Sembra desolato e colpevole, ma non di essere un assassino, ben si di aver spinto un persona a fare qualcosa che non volesse.
< sono uguale a lui Akito. L'ho spinto a suicidarsi.> incredibile, adesso mi tocca consolare Kamura... Merda.
< Ascolta Kamura, io e te non siamo mai stati amici, ma da qui a incolparti per la morte di uno, che tra le altre cose non meritava questa vita, ce ne vuole. Perciò non torturati hai cercato di fare la cosa giusta.> annuisce incredulo, di certo non si aspettava di trovare conforto da parte mia. Gli dico di accompagnarmi a prendere la colazione e durante il tragitto decidiamo di dire a Kurata le cose per gradi, non vorremmo procurarle altri Shock.
< siamo a casa> annuncio. Si voltano tutti nella nostra direzione e ci guardano come se fossimo alieni. Che sia successo qualcosa?!?
< Aki ha chiamato tuo padre, dice che stanno arrivando Emily e la polizia. Pare vogliano farti un interrogatorio.> dice Sana abbassando lo sguardo. Mi avvicino a lei e per infonderle sicurezza le stampo un lungo bacio sulle labbra, al quale fortuna mente risponde. Kamura sussulta e ci guarda imbarazzato, Gomi e Nat quasi festeggiano. Sono felice di averla qui con me, nulla può intaccare la nostra felicità, non più.
< d'accordo, mentre aspettiamo mangiamo qualcosa.> dice Gomi aprendo le buste di carta del bar. Ci sediamo tutti al tavolo e Kurata rivolge un paio di domande a Kamura sul nostro piano andato in fumo e di tanto in tanto mi becco qualche occhiataccia. Le nostre chiacchiere vengono interrotte dal campanello. Sul viso di tutti si legge paura e sgomento, nessuno di noi sa cosa potrebbe accaderci, anche se siamo innocenti, sappiamo tutti quanto la giustizia talvolta cada in errore. Gomi si alza mi da una pacca sulla spalla e va ad aprire; vedo comparire sulla porta Emily e due agenti della polizia. Mi chiedono di alzarmi e notando Kamura, lo chiedono anche a lui. Tutti gli altri vanno in cucina, lasciandoci soli con le autorità.
< ciao Akito e Ciao Naozumi. Sono l'avvocato dei due ragazzi quindi potete interrogarli qui.> dice Emily in tono materno, cosa che mi rassicura. É davvero una donna fantastica, non che un ottimo avvocato.
< bene interroghiamo prima Akito Hayama. Naozumi Kamura deve lasciare la stanza.> Kamura si alza e Emily gli bisbiglia qualcosa all'orecchio prima che il damerino raggiunga la cucina. Dopo le domande di routine, passano a quelle serie, quelle che mi spaventano. Non ho paura della galera, ma di perdere Kurata.
< Senta Hayama, lei é stato scagionato. Su di lei gravava l'accusa di aggressione, ma, grazie al suo avvocato e alla lettera del signor Jack le accuse a suo carico sono decadute.> Emily tira un grosso respiro di sollievo e io, ancora scosso dalla notizia chiedo di che lettera stiano parlando.
< bè,abbiamo trovato una lettera nella camera di albergo dell'attore dove ammetteva di aver stuprato Sana Kurata e altre attrici. Ha menzionato anche lei, dicendo che probabilmente, se fosse stato il ragazzo di Kurata, anche lui si sarebbe preso a pugni, perciò chiedeva di scagionarla.> non posso crederci... Quel bastardo mi ha salvato il culo.
< come é morto?> domando ancora incredulo.
< un misto di pastiglie. Le accuse a suo carico ripeto sono decadute, per tanto lei é libero di andare. Ora se non le dispiace potrebbe chiamare Kamura?> chiede uno dei due agenti in modo austero e compunto. Prima di abbandonare la stanza, stringo forte la mano di Emily in segno di gratitudine, lei sorride e poi mi indica la cucina. Quando varco la porta sento quatto paia di occhi puntati su di me, e prima di poter fare qualsiasi cosa, dico a Kamura di andare in salotto.
< allora che ti hanno detto?>.
< sono libero. Jack mi ha scagionato in una lettera che ha scritto poco prima di suicidarsi> rispondo ancora incredulo. Tutto questo é surreale.
< o santo cielo. Sei libero .> sibila Kurata. Mi fissa per qualche istante poi corre tra le mie braccia mi bacia e mi accarezza come se mi vedesse per la prima volta dopo molto anni. So che in realtà é così. Kurata adesso é libera,quel mostro non c'è più. É libera di amare se stessa, di amare me...possiamo ricominciare sul serio.
< fantastico.> dice Gomi prima di stringermi la mano. Mia sorella piange e prima di fare qualsiasi altra cosa telefona a mio padre per rassicurarlo. Dopo qualche minuto entra Emily che ci annuncia che Kamura verrà portato in commissariato per un ulteriore interrogatorio. In parte me lo aspettavo, é stato l'ultimo ad avere contatti con Jack.
< e noi adesso che facciamo?> .
< nulla Akito. Sei libero. Solo che una psicologa e deglia agenti vorrebbero parlare con te Sana.> dice voltandosi verso Kurata, che da prima rimane sorpresa, poi annuisce convinta,sa di dover affrontare psicologi e media.
< d'accordo verremo in commissariato anche noi.> dice Gomi sicuro. Il tempo di una doccia veloce e siamo tutti nella mia auto diretti verso il commissariato. Quando entriamo noto mio padre intentoa giocare con il suo smartphone, così lo raggiungo. Senza dire nulla mi abbraccia, poi cerca con lo sguardo Kurata e una volta individuata, corre ad abbracciare anche lei. Successivamente vediamo un paio di agenti che vengono nella nostra direzione, sappiamo che vogliono la testimonianza di Sana. Nel frattempo mio padre raggiunge Gomi e Nat e li stringe come se fossero peluche. É davvero bello vedere la mia famiglia così unita.
< signorina Kurata.> chiama una donna sulla quarantina con i capelli tirati verso l'alto e dei tacchi a spillo vertiginosi. Sana mi stringe la mano e io cammino con lei in direzione della donna- trampoli.
< salve, sono la dottoressa Hishita, psicologa del corpo di polizia io e lei dobbiamo fare una chiacchierata> Sana annuisce e chiede se posso presenziare aggiungendo < senza di lui non so se sono in grado di parlarne.> la dottoressa annuisce e ci chiede di entrare. Ci fanno accomodare su due poltroncine, in una piccola stanza non adatta ad un claustrofobico.
< allora signorina, vuole raccontarmi cosa é successo?> chiede in modo affabile e diligente la dottoressa. Sana tituba per qualche secondo, poi incontra il mio sguardo e la incoraggio a parlare. Dopo un'ora di seduta la dottoressa dice che può bastare e lascia i suoi appunti agli agenti. Quando usciamo notiamo la presenza di Sagami e della signora Misako, che una volta individuata la sua bambina corre ad abbracciarla. Lo stesso fa Sagami. Dopo , Misako si avvicina a me e mi sussurra < bisogna sempre avere fede ragazzo mio. Sono sempre stata sicura che prima o poi voi vi sareste messi insieme e ne sono felice.> dice strizzandomi l'occhio ricambio con un sorriso accennato. É vero, lei ha sempre creduto in noi.... Forse é stata l'unica a parte me. Restiamo in commissariato attendendo il responso su Kamura,che arriva dopo un paio di ore; Kamura é libero ma dovrà fare ancora degli interrogatori. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo. Jack é morto. La sua fine, il nostro inizio.
< sono le cinque vi va un gelato? Infondo siete tutti liberi... Certo non festeggeremo la morte di...di quel brutto attore, ma possiamo festeggiare la vostra libertà> dice mio padre piuttosto in imbarazzo. Sia lui che Sagami quando hanno saputo cosa realmente jack ha fatto a Sana hanno imprecato e la sua morte glie é parsa meno grave.
Decidiamo di ospitare tutti nel nostro appartamento, sembra un giorno di festa, non un giorno che abbiamo passato tra la paura e lo sgomento. Forse abbiamo bisogno di un po' di leggerezza e di goderci la libertà ritrovata. Vedo Misako,Natsumi, Kurata e Emily parlare del matrimonio, dall'altro lato, mio padre gioca con Gomi alla Xbox.... Un momento... Mio padre gioca alla Xbox con Gomi ?!??!
< ma dico io siete impazziti?>.
< calma figliolo. Il mio futuro genero, vuole insegnarmi a giocare così possiamo farlo insieme.> non so se sia un modo per scaricare la tensione accumulata, o perché la situazione lo richiede, ma scoppio in una sonora risata che coinvolge anche Gomi, mentre mio padre ci guarda in modo interrogativo. Dall'altra parte del salone vedo Kamura che fissa i pini fuori la finestra.
< Kamura che succede?> chiedo in modo indiscreto.
< sono felice che la vita di Sana abbia preso una piega positiva. Torno in Australia Hayama. Mi raccomando, avvisami quando sarete fidanzati, voglio esserci al matrimonio.> dice con un sorriso triste.
< Ei ci siamo appena messi insieme, penso che passerà del tempo.> dico compiaciuto.
< state insieme da più di 10 anni. É giusto così.> mi porge la mano e dopo un attimo di titubanza, gliela stringo.
< non vuoi salutarla?>.
< no fallo tu per me.> dice prima di avviarsi alla porta. Annuisco,poi vado in cucina, chiedo scusa a tutte le donne presenti, prendo Kurata in braccio e la porto in camera mia. Ride divertita dal mio slancio di intraprendenza e io sento di amarla sempre di più. Chiudo la porta alle nostre spalle e la porto sul letto.
< solo noi due adesso Kurata.> punto i miei occhi nei suoi e lei sorride. Mi passa una mano tra i capelli non interrompendo mai il nostro scambio di sguardi.
< ti amo Akito Hayama.>.




Ciao ragazze!!! Come state? Stanotte ho completato il capitolo, ci sono riuscita prima del previsto!!! :) spero vi piaccia! Un bacio e grazie davvero di tutto siete fantastiche! Adesso corro a festeggiare la mia mamma ( é il suo compleanno) bacioni!!!!!! Viviana


Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Vittime. Siamo solo vittime. ***


Raramente mi é capitato di avere paura; ma adesso che sono qui da solo, al buio non riesco a fare a meno di sentire quel brivido spaventoso percorrermi la schiena. Scruto l'oscurità, e inizio a pensare che appostarmi qui non sia stata una grande idea. Tuttavia, quando scorgo la figura di quel bastardo uscire dalla sua limousine,ogni incertezza abbandona il mio essere, sono qui per Kurata e niente potrà mai farmi tornare indietro. Io e Kamura abbiamo deciso di agire insieme e di farla pagare a Dan e Jack. Abbiamo deciso di occuparci in primis di Jack, in quanto probabilmente sarà più complicato fronteggiare lui, ricco e potente, piuttosto che quel l'infimo essere che é faccia da culo.
Sono appostato tra le piante, ben curate, di un ristorante molto in voga tra gli attori; Kamura ha invitato Jack a cena, dicendogli che aveva un idea straordinaria per una nuova produzione dove il guadagno sarebbe stato assicurato; ovviamente l'attoruncolo bastardo non ha battuto ciglio quando Kamura gli ha parlato della retribuzione, così ha accettato. Ovviamente non esiste nessun film, ne dal mio punto di vista credo che Kamura possa davvero realizzarne uno. Vedo Jack avvicinarsi all'ingresso, a quanto pare é caduto in trappola...ma troppo facilmente e questo un po' mi destabilizza. Kamura gli va incontro e lo saluta in modo plateale; dopo i dovuti convenevoli entrano nel locale e io mi reco all'ingresso per i dipendenti...Kamura mi ha fatto assumere solo per stasera, dicendo al proprietario che gli faccio da cameriere personale ovunque lui vada. Per quanto umiliante, il piano sembra funzionare e io mi mordo la lingua, ricordando che sto facendo tutto questo per la donna che amo. Entro e un tipo molto anziano con uno smoking, probabilmente il caposala, mi da delle istruzioni su come muovermi e come comportarmi. Dio é tutto così assurdo, se Kurata sapesse ciò che stiamo facendo ci farebbe a pezzettini ne sono certo. Dopo le assurde direttive di Steve, il caposala, mi calo nel mio ruolo di cameriere,indosso l'uniforme e entro nella grande sala dove individuo subito Kamura e Jack; sorridono, ma vedo Kamura indispettito, così alzo un braccio cercando di farmi notare solo da lui, quando finalmente mi vede annuisce in modo impercettibile e io capisco che é il momento di andare in scena. Mi avvicino piano cercando di apparire tranquillo e composto...3-2-1 si va in scena.
< buona sera signori.> .
< oh Akito! Lui è jack mio ospite questa sera. Jack lui é Akito il mio cameriere.> dice fissando l'altro attore che sorride compiaciuto.
< salve Akito. Oh ma insomma Naozumi perché perdiamo tempo con la servitù?!? Ci porti del vino bianco e del pane. Si muova.> ok Akito conta fino a cento, non puoi strangolarlo manderesti tutto a puttane e finendo in galera potresti non rivedere Kurata mai più.
< subito signore> dico mantenendo il controllo. Kamura mi lancia un occhiata di scuse e io gli mostro il dito medio cercando di non farmi notare. Che idea balorda io il cameriere di Kamura. Mi ricompongo e raggiungo la cucina dove prontamente sfilo del vino ad un altro " "collega", al quale non credo di risultare simpatico, poi agguanto del pane e torno in sala. Faccio appello a tutta la mia calma prima di tornare li.
< oh finalmente! Kamura dove cavolo lo hai trovato questo inserviente? Si muova a versare il vino e smammi, qui abbiamo del lavoro da fare!> dice autoritario lo stronzo. Dio che voglia di mettergli le mani al collo. Kamura mi osserva, forse spera che io non perda il controllo, non accadrà, devo incastrare questo bastardo. Mentre io mi scuso per il mio comportamento - cazzo.- Kamura sfila dalla tasca dei pantaloni un piccolo registratore che posiziona sulle proprie gambe. Io mi allontano, cercando di non essere troppo distante in modo da poter sentire.
< allora Kamura parlami della tua idea.> dice sprezzante Jack accomodandosi allo schienale della propria sedia.
< Bé l'idea é quella di un thriller ambientato in europa, saresti il protagonista insieme a...> Kamura tituba qualche istante, poi decide di continuare deciso.
< a Sana Kurata.> punta i suoi occhi turchesi in quelli di Jack che per poco non gli escono dalle orbite.
< oh Dio Naozumi! Con tante attrici proprio la meno capace dovevi scegliere ?!? E poi Kurata non si é ritirata dalle scene?> dice ghignando.
< Si, ma per me ha accettato di partecipare al film, siamo amici da una vita. Ovviamente la mia é una scelta professionale, non dettata dall'amicizia nei suoi confronti. Credo che sia quella giusta....e poi é estremamente sexy.> ok adesso vado lì e li uccido entrambi. Sono pronto a partire alla carica quando mi rendo conto che il damerino fa così solo per spingere Jack a confessare e allora rilasso i muscoli e mi avvicino cercando di sentire meglio.
< mah! ti dirò é una donna come tante....neanche tanto esperta se devo Dirla tutta> dice ridendo. Vedo Kamura stringere i pugni, ma da bravo attore ammicca verso Jack.
< bè ci sei stato? Intendo sei andato a letto con Kurata?> chiede Kamura stringendo i denti
< tu sei suo amico! non ti parla dei tipi con cui scopa? Si Sa che la bambina prodigio é piuttosto troia...non é per questo che ha abbandonato lo spettacolo ?> ogni parte di me sta per esplodere e credo che le mie stesse emozioni le stia provando Kamura.
< Hayama che fai qui impalato! Corri a lavorare!> mi riprende sonoramente Steven, attirando k'attenzione dei due attori su di me, Kamura alza gli occhi al cielo e Jack...Jack si alza e si avvicina a me molto lentamente.
< non cosa avete in mente tu è quell' attoruncolo da quattro soldi, ma sappi che ve la farò pagare cara. Ti ho riconosciuto. Kurata aveva una tua foto in camerino. Vincerò sempre io ricordalo ragazzino.> detto questo si allontana dal mio orecchio... Adesso basta non posso più controllarmi, con uno scatto repentino lo afferro per il collo, intravedo Kamura alzarsi e sorprendentemente tira un pugno decisamente forte allo stomaco di Jack. Sono sbalordito. L'attore biondo peró sorride e io non posso fare a meno di prenderlo a calci. Nel giro di pochi istanti la sicurezza ci raggiunge e Jack mette in scena la più grande recita della sua vita.
< questo ragazzino ha cercato di uccidermi, Kamura tentava in vano di salvarmi. Portatelo fuori e chiamate la polizia.> dice Jack ansimando. Vuole farmela pagare, pensa che Kamura sia solo una mia pedina, perciò é me che vuole distruggere. Un ora dopo, sono in commissariato con l'accusa di aggressione, continuano a rivolgermi stupide domande ma io non rispondo. Vedo entrare mio padre con la sua compagna che é avvocato presso l'ufficio dove lavora mio padre. La lasciano entrare e lei si siede accanto a me.
< cosa é successo Akito?> mi rivolge un sorriso speranzoso. Non ho altra scelta, se non raccontarle la verità. Dopo averlo fatto, sospira e mi posa una mano sul braccio.
< adesso ti farò uscire da qui ma eviteremo la condanna e il processo solo se la tua amica dirà la verità.>.
< non posso chiederle nulla del genere.> .
< Akito ascolta, é molto grave ciò che é successo, e da quello che mi ha raccontato tuo padre, per difendere questa ragazza hai rotto il naso ad un altro ragazzo al campus giusto? La tua situazione é delicata ...ti prego dammi retta. Per quanto le tue intenzioni siano nobili, non puoi mettere a tacere tutti con un pugno. Lasciati aiutare.> annuisco e sospiro. Doveva andare diversamente, dovevo donare serenità a Kurata non dovevo procurarle altri problemi. Nemmeno il tempo di pensarlo che la vedo lì, dietro il vetro della piccola stanza in cui mi hanno relegato, piange e guarda Kamura in modo truce. Kamura ha provato a costutirsi ma non gli hanno creduto.
< comunque adesso pagheremo la cauzione, e potrai venire a casa. Credo comunque sarai ai domiciliari, quindi attento a tutto quello che fai.> un paio di ore dopo sono fuori dal commissariato, in macchina con Gomi Natsumi e Kurata. Mio padre ha deciso di non interferire troppo in modo da lasciare spazio alla sua compagna così mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha chiesto di ascoltare i consigli di Emily.
< non posso crederci! Che diavolo ti é saltato in mente stupido di un fratello! Quel tipo é ricco e potente !> urla Natsumi entrando in casa, rompendo il silenzio che aveva accompagnato il nostro viaggio in auto.
< e bastardo> aggiunge Gomi osservando la sua futura moglie.
< si lo é! Ma doveva essere Sana ad occuparsene, Smettila di fare il supereroe guarda in che razza di pasticcio ti sei cacciato! E se si viene a sapere del naso di Dan marcisci in galera!> urla ancora mia sorella.
< no! Se mai Dan dovesse denunciarmi potrei farlo a mia volta visto che mi ha rotto le costole ricordi? E sopratutto ho dei testimoni...o meglio un testimone.> dico abbassando il tono e guardando per la prima volta Kurata.
< forse....lo avevi> sibila tra i singhiozzi. Sta per andare via, ma io non posso permetterlo, le prendo il polso con forza e la carico sulle mie spalle, corro in camera mia e una volta entrati la poggio sul mio letto, piange e mi chiede di lasciarla in pace. Ma no deve ascoltarmi.
< Kurata.> dico puntando i miei occhi color oro nei suoi annebbiati dalle copiose lacrime. Regge il mio sguardo e posso leggervi dentro tanta sofferenza e... Delusione. Questo mi ferisce mortalmente, non averi mai voluto deluderla.
< che cazzo vuoi Hayama?!? Eh? Che c'é sei soddisfatto? Adesso Jack ha fatto del male anche a te contento?!? É colpa mia, solo colpa mia!> strepita dandosi dei colpetti. No. Non può credere davvero che tutti questo sia colpa sua, é una vittima, siamo vittime di Jack. La raggiungo sul letto e la stringo a me, tenta di cacciarmi via ma io la stringo ancora di più.
< Smettila Sana, sei una sua vittima basta lasciarlo vincere. Combattiamo. Combatti. Possiamo farcela. Denuncialo, rovinagli la vita e sarai libera anche tu.> dico posandole un bacio sulla guancia inondata di lacrime feroci.
< Akito io...io non ce la faccio. Smettila di proteggermi Smettila. Se adesso sei in questa situazione é colpa mia.>.
< non dire cazzate ragazzina! Dan lo avrei gonfiato a prescindere, lo odio é un coglione, quindi avrei comunque trovato un pretesto. E jack... Lui é la persona peggiore dell'universo ..... Ha ferito l'amore della mia vita. La pagherà, lo giuro. Finché avrò fiato gli renderò la vita un inferno.> dico sicuro di me stringendola.
< oh Aki...> piange sul mio petto, mi avvicino per darle un nuovo bacio sulla fronte, ma lei scatta verso di me è congiunge le sue labbra alle mie. Sono incredulo, ma non mi perdo un istante di questo dolcissimo contatto. Mi stendo e lei si pone a cavalcioni su di me approfondendo il nostro bacio...
< Kurata fermati. Non stasera.> non voglio fare l'amore con lei solo perché la situazione é disperata. Lei é disperata.
< hai detto che vuoi salvarmi giusto? Bè fallo. Salvami stanotte Akito, non lasciarmi cadere, voglio sentire che ci sei, voglio farti sapere che ci sono. Salvami> la sua é una disperata richiesta di aiuto e io non posso che accoglierla. É la donna che amo, non la abbandonerò mai.
< non dovevi prenderlo a pugni per me> dice posandomi una scia di baci lungo il collo...
< dovevo. Volevo.> rispondo godendomi quel delizioso contatto. Si ferma a guardarmi poi riprende a baciarmi e mentre lo fa sbottona piano la mia camicia... Io le bacio le spalle e continuo a fissarla in adorazione é bellissima.
< sei bellissima Kurata.> mi bacia con più foga e a quel punto riverso la nostra posizione e lascio che si stenda sotto di me, é davvero bellissima e odora di vaniglia. Mi inebrio del suo profumo e le sfilo piano la canotta con lo sguardo assaggio ogni centimetro della sua pelle candida....adoro quei piccoli ciuffi rossi che le cadono sulle spalle e sul seno. Ha gli occhi chiusi sembra persa in questo magico momento. Apre gli occhi, li punta nei miei e reclama un bacio che non tardo a farle riceveere,piano le sbottono i jeans e lei fa lo stesso con me
Sfilo prima i suoi e poi i miei. É praticamente nuda sotto di me è tutte le mie paure svaniscono, niente può ferirmi, niente può farmi del male se Kurata é qui con me. Con forza cerca di tirare giù anche i miei jeans e io le do una mano gettandoli in terra...
< io ti voglio. Salvami.> sussurra al mio orecchio e piano mi lascio guidare dall'istinto; le sfilo il reggiseno e la bacio tutta voglio che si senta amata e desiderata, non voglio che si senta colpevole perché non lo é. Poi piano le accarezzo le cosce e prendo i lembi dei suoi slip per poi sfilarglieli, geme al mio tocco e io mi inebrio di lei della sua essenza. Decido che sia arrivato il momento di eliminare anche l'ultimo ostacolo, ossia i miei boxer... E ora siamo qui l'uno di fronte all'altra nudi, siamo noi due, da soli, contro il mondo ma siamo insieme. La bacio di nuovo e le dico che l'amo, lei sorride e mi bacia teneramente sulla fronte...piano entro dentro di lei ed é pura magia. Proprio come tre mesi fa, ancora noi, sempre noi. Ci muoviamo insieme, vibriamo insieme e insieme raggiungiamo l'estremo piacere. Prima di allontanarmi da lei le dico< stavolta non scapperai Kurata> sorride e mi carezza la guancia < mai più Hayama. > sorrido anche io e insieme, abbracciati crolliamo in un sonno profondissimo.
Poche ore più tardi sento il rumore della tv, non ho voglia di alzarmi, mi sento così bene, ma qualcosa mi fa sobbalzare... Kurata non é qui, ancora! Cazzo se ne é andata! Mi alzo di tutta fretta, infilo i boxer e corro in salone... Vedo Kurata davanti alla TV e il mio cuore perde un battito...é ancora qui. Mi rilasso ma poi vedo il suo viso tirato, quasi disperato.
< Sana che succede?>.
< è morto. Jack é morto.>.




Hello! Ciao belle ragazze! Sorpresa! Ho aggiornato oggi perché fino a sabato non potrò quindi ho pensato di lasciarvi un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia un bacio grande a tutte e buona settimana! Viviana





Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** I need your love. ***


2 mesi dopo
Serenità, non é una parola che appartiene al mio vocabolario; sin da bambino ho affrontato situazioni piuttosto difficili, la scomparsa della mamma, la rabbia di Natsumi e l'indifferenza di papà. Crescendo ho incontrato una ragazzina dai codini mogano, che ha riportato uno spiraglio di luce nella mia vita, tuttavia anche con lei le cose sono state complicate....fino ad ora. Adesso io e lei siamo diventati noi e forse ho capito di poter inserire la parola serenità nel mio repertorio linguistico. L'università va piuttosto bene, a breve potrei laurearmi e con Kurata le cose vanno bene; sèmbra aver superato il trauma che per anni é stato il suo tormento, si é lasciata andare e mi ama con tutta se stessa. Passiamo ore intere ad amarci, tanto che i nostri amici dicono di aver perso le nostre tracce...bè io sono un uomo é Kurata é la donna più bella che conosca quindi nessuno può biasimarmi. Gomi e Nat hanno trovato un appartamento vicino al campus poco distante da qui. Andranno a viverci tra due settimane, dopo il matrimonio. La cosa in parte mi turba, ero ormai abituato a vedermeli girare per casa; lei con la sua goffa pancia e Gomi con la sua aria stanca ma felice. Il mio amico ha deciso di lavorare di più al garage per mettere un gruzzolo da parte continuando comunque a studiare, Natsumi lavora come comessa in un negozio per bambini. Kurata é spesso qui da noi, aiuta Natsumi con i preparativi, hanno deciso di sposarsi a natale quindi, le donne che varcano la soglia di questo appartamento sono sempre degli tsunami pronti a travolgere tutto. Tra merletti, disposizioni di tavoli, wedding planner ( che non so cosa cavolo significhi, ne voglio saperlo) e scelte impossibili, come ad esempio carne o pesce, Sugita, Matsui, mia sorella,Kurata e la madre di Gomi sono sempre in preda a furiosi attacchi di panico generati dall'organizzazione. Dio, le donne sono fantastiche, ma sono così esagerate, enfatizzano ogni cosa e sono così disgustosamente amanti delle cazzate. Io preferirei che il mio matrimonio fosse in spiaggia, con pochi invitati, ma non credo che Kurata sia della mia stessa opinione....non ne abbiamo mai parlato e penso che sia presto per farlo. Comunque, nonostante la frenesia, ogni cosa sembra essere al proprio posto. Non lo avrei mai detto un mese e mezzo fa, quando ho avuto il tanto atteso faccia a faccia con Faccia da culo. FLASHBACK < Aki, mi ha telefonato Dan.> dice sommessa Kurata, é visibilmente spaventata da una mia possibile reazione.
< che diavolo vuole?> dico spiegazzando le lenzuola.
< al campus si é saputo che io e te....bè....ecco siamo una coppia. Lui mi ha chiesto di incontrarlo.> .
< no tu non ci vai.> dico categorico abbandonando la mia mansione e rivolgendo uno sguardo gelido in direzione di Kurata.
< Ei calma. Non sei tu a dover decidere, lo ha chiesto a me.> risponde Kurata rabbiosa
< e invece si, decido io. Tu non lo vedrai. Quel bastardo ti ha usata per ottenere del denaro >.
< zitto. Parli come se io fossi una poco di buono. Ero cosciente quando gli ho prestato quei soldi, e quando mi sono dichiarata la sua ragazza. Non sei mio padre, volevo solo parlarne con te, ma lo incontrerò, bisogna mettere un punto a questa situazione.> dice raccogliendo le sue cose.
< dove vai?>.
< vuole vedermi tra dieci minuti al groove>. Non posso crederci vuole sulserio vederlo. Sono un cumulo di rabbia, potrei incenerire con lo sguardo. Non rispondo. Sono troppo incazzato con lei, non può desiderare di vedere qualcuno che le ha fatto del male e sopratutto qualcuno che ci ha tenuti lontani. Mi fissa aspettando una risposta che non arriva, perciò prende la sua borsa e se ne va. Per qualche secondo resto immobile, poi quando sento la porta di ingresso sbattere, mi catapulto in camera di Gomi che sta studiando per un esame.
< amico vestiti si va in missione> annuncio. Mi guarda interrogativo, come se fossi un personaggio di un cartone animato venuto sulla terra.
< che diavolo blateri? Sei ubriaco?>.
< Kurata. Dan. Groove.> mi scruta qualche istante, poi si arrende chiude il libro di fronte a se velocemente e corre in bagno a vestirsi. Nel frattempo lo attendo in cucina e spiego a Mia sorella perché Sana é andata via sbattendo la porta e perché Gomi si é precipitato in bagno.
< mmm. Aki dovresti lasciar risolvere a lei la faccenda. Non vorrei ti mettessi nei guai. Comunque farai a modo tuo,sei un tale testardo quindi mi astengo dal commentare.> incredibile non lo avrei mai detto,Natsumi zitta. Fantastico deve essere qualcosa che ha mangiato o segretamente Gomi le da delle pastiglie. Arriva il mio coinquilino e scattiamo in auto. Il Groove é affollato come sempre, ma i il mio Kurata- radar ci mette un secondo ad individuarla; é seduta al tavolo con faccia da culo e sorseggia una birra. Mi da su i nervi vederla così serena con lui. Vorrei spaccargli il naso...di nuovo.
< calma amico, magari voleva solo parlarle un ultima volta> guardo Gomi come a chiedergli cosa cazzo dice e lui alza le mani in segno di resa. Arriviamo al bancone del bar e prendiamo posto, mentre Gomi ordina due birre, io fisso il bel quadretto che mi si para davanti.
< adesso basta> annuncio alzandomi e Gomi mi segue per evitare che possa commettere sciocchezze.
< smamma coglione> dico puntando i miei occhi in quelli di faccia da culo.
< che accoglienza Hayama! Sono felice anche io di vederti. Per tua informazione stavo rendendo un assegno a Kurata, dove ho inserito la somma che mi ha prestato più gli interessi. Puoi tenertela é tutta tua.> si alza mi guarda sprezzante....poi si avvicina spaventosamente a me e ad un palmo dal mio naso dice < é pazza e ha un milione di problemi perciò é tutta tua le starò lontano.> non riesco a trattenere uno sguardo che ad un occhio non allenato può sembrare quello di un assassino professionista. Kurata si alza in piedi notandolo, allunga il braccio verso di me è mi stringe la spalla < non ne vale la pena> sussurra e allora lascio perdere. Per lei potrei fare qualsiasi cosa. Faccia da culo ride e se ne va. Incredibile. Non avrei mai è poi mai pensato a nulla del genere.
< é uno stronzo. Ma conosce la mia situazione, visto che ormai é di dominio pubblico e non voleva infierire più di tanto.> ammette Kurata fissando la sua bottiglia. Gomi ci lascia soli dicendo di voler stare con Natsumi. Mi accomodo al posto lasciato libero da Dan e guardo Sana. Le devo delle scuse lo so. Mentre sto per aprire bocca, parte il pezzo di Calvin Harris " i need your love"...ricordando il testo della canzone decido che invitarla a ballare su queste note, penso possa essere meglio di due scuse messe insieme in malo modo. Le porgo la mano ma lei sembra non voler cedere, allora la prendo per i fianchi e faccio in modo di girarla verso di me,quando mi guarda mimo con le labbra le parole che entrambi sentiamo in sottofondo " i need your love, i need to be free with you tonight.". Kurata sorride, forse pensa anche lei come me, che sia il caso di lasciarci andare di essere totalmente liberi. Prende la mia mano e andiamo in pista. É una canzone house, ma siamo così stretti che sembra un lento di altri tempi. Sull'ultima parte del pezzo, é Kurata a mimare le stesse parole che ho mimato io poco fa, per poi baciarmi. Ed é un bacio così profondo e disperato che al termine della canzone, la trascino fuori dal locale e in un batter d'occhio ci ritroviamo in camera mia, nudi, bisognosi d'amore, bisognosi di libertà. FINE FLASHBACK
< Akito Hayama! Corri immediatamente qui!> é mia sorella e strepita come un ossessa.
< che vuoi dolce sorellina?> chiedo ironico.
< sei andato a prenotare la torta in pasticceria?>.
< no, ma in frigo c'è una crostata di Sugita> lei,Kurata e Matsui mi guardo con occhi assassini e inizio a temere veramente per la mia incolumità.
< andiamo ragazze, scherzavo.> dico in tono di scuse cercando di salvare la pelle. Matsui si alza e mi passa davanti come una furia < ci vado io> grida uscendo dalla cucina.
< meno male che ho delle amiche fantastiche! se fosse per te mi sposerei in salotto con sushi e birra a volontà.> .
< oddio Nat é un'idea fantastica. Se vuoi corro a prendere il sushi.> sia Kurata che Natsumi ignorano il mio commento e si rimettono all'opera, mentre io raggiungo Gomi in camera sua.
< Ei amico che combini?>. Gira avanti e indietro per la stanza con uno sguardo strano, direi un misto tra il preoccupato e lo spaventato.
< le promesse. Tua sorella vuole che ci scriviamo le nostre promesse.> non riesco a trattenere una risata, é davvero divertente vedere il mio coinquilino così preoccupato per le promesse. Mi siedo sul suo letto e dopo qualche secondo mi raggiunge.
< e così te ne vai.> dico sospirando.
< non ti metterai a piangere vero femminuccia? Senti, io e te siamo amici e tra qualch giorno saremo anche cognati, non ti libererai di me. Certo le cose cambieranno, ci sarà il bambino e dovremo mantenere la nuova casa da soli, ma qualcosa mi dice che tu e Kurata ci darete una mano e che quindi sarete sempre a casa nostra, certo a meno che tu non abbia intenzione di vivere in isolamento nel tuo letto con la tua ragazza....sembrate conigli in calore!> mi da una pacca sulla spalla e sorrido. Ha ragione la nostra amicizia va oltre questo appartamento. < forza alzati! Andiamo a misurare smoking e a complimentarci per quanto siamo fantastici!> dice Gomi divertito. Ci rechiamo in centro e andiamo a provare stupidi smoking, ovviamente gli faccio da testimone, perciò sto organizzando anche il suo addio al celibato. Ho scelto di prenotare il Groove e ho invitato gli amici del campus più mio padre e Tsuyoshi . Dopo aver lasciato Gomi in centro per alcune commissioni, torno a casa e quando apro la porta, un'ondata di emozioni mi travolge...mia sorella con l'abito da sposa. Da prima fa una faccia sconcertata probabilmente pensava che con me ci fosse Gomi, poi si rilassa e con calma chiede come le sta l'abito. Kurata, Matsui e Sugita sono in lacrime.e io...io non ho parole. Mia sorella si sposa. Finalmente il suo sogno di avere una famiglia felice si realizzerà.
< sei molto bella strega.> dico andando Ad abbracciarla,sorride e mi da un buffetto sul braccio. Quando sciogliamo il nostro contatto, Sugita corre con un metro da sarta a misurare la gonna dell'abito di mia sorella e io mi fiondo su Kurata. La prendo in braccio famelico e tutte alzano gli occhi al cielo, mentre la mia complice sorride. Vedere mia sorella vestita da sposa, mi ha fatto pensare che un giorno potrei vedere anche Kurata vestita così e mi ha fatto venire una voglia matta di stare solo con lei.
< sei insaziabile Hayama> dice mente chiudo la porta alle nostre spalle.
< volevo solo baciarti, lontano da occhi indiscreti> dico prima di avvicinare le mie labbra alle sue. Per un tempo interminabile ci baciamo e sembra che ogni cosa sia immobile intorno a noi. < sei mia Kurata>.
< e tu sei mio stupido Hayama. Ti amo > assurdo, due mesi fa non lo avrebbe mai ammesso con tanta semplicità. Siamo complici, siamo amanti, lo siamo sempre stati e lo saremo per sempre.
< adesso lasciami, devo aiutare Natsumi.>.
< mai ragazzina. Tu adesso vieni con me.> .
< dove andiamo? >.
"A scegliere il regalo per mia sorella." sorride,mi prende la mano e il mio cuore perde un Battito, il suo sorriso e fonte di vita per me.
23 dicembre
Arriviamo al Groove alle 23.00. Avevo detto a Gomi che avremmo solo bevuto qualche shot tra noi ma quando entriamo, Gomi ride come un matto vedendo i nostri amici del campus vestiti da donna pronti a fargli una lap dance. Si aprono le danze quando il nostro amico Mike decide di salire in consol...tra shottini vari e birre la serata passa in allegria; persino mio padre si diverte come un matto vedendo le buffonate dei ragazzi del campus.
< cazzo il miglior addio al celibato di sempre....anche perché la mia futura moglie non può bere, mentre io si! Wooooow!> Gomi é andato e fa ridere tutti per quanto è ubriaco e felice. Nel frattempo ho sentito Kurata, la quale mi ha detto che anche il loro addio al nubilato procede piuttosto bene,loro hanno gli spogliarellisti...quando Gomi lo saprà il sorriso che ha adesso sono quasi certo scomparirà in un attimo.
24 dicembre
< Ei sorellona.> dico entrando in cucina.
< dove é Gomi ?> .
< da sua madre in albergo. Sai la sera prima del matrimonio bisogna essere separati.> risponde con un sorriso triste.
< tutto bene?> chiedo cauto. D'altra parte Natsumi con la storia di Kyo e questo bambino ha vissuto un periodo molto difficile.
< si. È solo che avrei tanto voluto la mamma qui con me adesso. Domani non ci sarà, questo mi fa stare male.> dice attorcigliandosi una ciocca dei suoi lunghi capelli intorno al dito.
< nostra madre ci sarà. C'è sempre Nat. E poi ci saranno tutti i nostri amici, papà e Emily. Devi stare tranquilla, mamma avrebbe voluto la nostra felicità. Lo meriti sorellona, meriti di essere felice quindi non angosciarti e poi ho sentito una chiacchierata tra voi cornacchie prima e Matsui ti diceva di rilassarti perché non dovevi avere rughe per domani.> sorride in segno di gratitudine, sa che ho ragione, sa che questo é il momento di essere felici. La nostra famiglia ha trovato il giusto equilibrio.
< grazie Akito. Di tutto. Di avermi ospitata e di essermi stato accanto. Sarai uno zio fantastico.> non é da me,ma l'istinto mi suggerisce di prenderle la mano, così per una volta decido di seguirlo e lo faccio. Di primo impatto mia sorella spalanca gli occhi, poi decide che non é il caso di fare dell'ironia e la stringe.
< é maschio o femmina? Avanti a me puoi dirlo.>.
< é una bimba.> sorride entusiasta. Dopo qualche minuto decidiamo di andare a dormire, la giornata di domani sarà ricca di eventi, quindi dobbiamo riposare.
25 dicembre
< figliolo posso entrare?> mio padre entra in camera e mi rivolge uno sguardo stupito quando nota il mio smoking.
< stai benissimo, sembri un modello.> si commuove. O cazzo spero di non aver preso da lui non voglio mettermi a piangere quando vedrò mio figlio in smoking. Si perché avrò dei figli e voglio che siano tutti straordinari come Kurata. Comunque Lo fisso in modo poco carino e lui chiama Emily per farle vedere "quanto sono bello". Merda.
< oh Akito sei fantastico, le ragazze fanno la fila per te vero?> Emily é carina, ma in questo momento avrei parole poco delicate da rivolgerle. Mio padre sa quanto sono in imbarazzo eppure non riesce minimamente a contenersi. Saluto velocemente sia lui che Emily, raggiungo Nat nella stanza accanto e le auguro buona fortuna, prima di andare da Gomi, vedo però Kurata in salone intenta a salutare Matsui.
< Kurata.>.
< oh Aki. Stai benissimo.> dice arrossendo. E io non posso fare altro che sorridere se a dirlo é lei. Il mio sorriso si allarga quando vedo il suo abito di un tenue turchese che le fascia tutto il corpo, é meravigliosa ed é la prima damigella di Nat. Ha lasciato i capelli sciolti, se non per qualche piccola ciocca tirata all'indietro. É uno spettacolo della natura.
< Sana credo si sia imbambolato> bisbiglia Fuka all'orecchio di Kurata, ed entrambe si lasciano scappare un piccolo risolino.
< sei...se-i bellissima.> dico in imbarazzo. Mi si avvicina e mi posa un bacio dolcissimo sulla guancia, respiro il suo odore e vorrei che questo momento fosse infinito. Dopo qualche istante, si stacca da me e sorride < dai Aki, sei il testimone di Gomi, ha bisogno di te> mi strizza l'occhio e si avvia in camera dove mia sorella si sta cambiando. Saluto tutti velocemente e corro in Hotel dal mio amico.
Due ore dopo, siamo in chiesa, una piccola chiesa occidentale, non male a mio parere. Ci sono tutti e sono tutti emozionantissimi, principalmente mio padre, Emily gli porge fazzoletti in continuazione....é un rubinetto rotto, non smette di piangere da quando ha messo piede in questa chiesa.
"bene é arrivato il momento delle vostre promesse"annuncia il pastore. Vedo mia sorella tremare ed emozionarsi, con non poca fatica, tira fuori dal corpetto del suo abito un piccolo foglio.< io Natsumi prendo te Gomi come mio sposo, perché sei divento il mio mondo. Quando tutto sembrava per me perduto sei arrivato tu, che senza pretese mi hai chiesto " ti va di vedere una puntata di how i met your mother con me?"... Ricordi quella sera? Mi ero appena trasferita da voi e non facevo che piangere, ma tu con quella domanda così banale hai squarciato l'oscurità che mi avvolgeva. Mi hai salvata ad un passo dal baratro, mi hai amata come nessuno mai é riuscito a fare. Hai accettato me e il mio bambino come se fosse la cosa più naturale del mondo e per questo io Ti amo e ti sposo.> volto lo sguardo e incontro quello commosso di Kurata, che cerca di sforzare un sorriso, tutta la chiesa é muta e commossa. Dopo qualche secondo, anche Gomi, con voce tremante inizia il suo discorso..< per settimane ho cercato le parole giuste da dirti in questa occasione, ma mi sono reso conto di essere una frana come scrittore, quindi non dirò nulla, ti dimostrerò ciò che provo standoti accanto per il resto della mia vita, nei giorni tristi e in quelli felici, nella salute e nella malattia....sempre e per sempre. Ti amo piccola Hayama ed é per questo che ti sposo > il silenzio che avvolge l'abitacolo é carico di emozione, le promesse di entrambi hanno scosso le anime di tutti i presenti, compresa la mia che continuo a fissare Kurata pensando quanto meravigliosa sia. Dopo il rito dello scambio degli anelli, e il sermone del pastore, Gomi e Nat sono marito e moglie e la chiesa scoppia in rumoroso ma gioioso applauso che accompagna le lacrime di mia sorella.
< Kurata forza andiamo! Non possiamo arrivare dopo gli sposi!> Gomi e Natsumi sono andati vicino al mare per il servizio fotografico, noi altri invece ci dirigiamo al locale che hanno prenotato per il ricevimento.
< eccomi! Forza andiamooo!> a volte sembra davvero la dodicenne con le codine di un tempo. Si sistema sul sedile del passeggero e si toglie le scarpe.
< che diavolo combini?>.
< oh Aki! questi affari sono terribili, una macchina da tortura!> sbuffa e io sorrido, pensando a quanto a volte sia poco femminile...l'adoro per questo. Dopo essersi sistemata accende lo stereo....il destino a volte gioca sporco, altre volte sembra davvero coincidere con la fortuna. Alla radio passano wonderwall degli oasis. Kurata mi guarda e sorride, é la nostra canzone. Sollevo la mano dal cambio per prende la sua.
< Amore ho una scommessa da proporti> dice sana dopo aver canticchiato il primo ritornello.
< spara ragazzina.> rispondo sorpreso.
< scommetto il mio disco degli Oasis, che non durerai più di un anno in casa con me.> ci metto qualche secondo a realizzare cosa sta dicendo... Kurata vuole venire a vivere con me. Questa notizia mi fa esplodere il cuore di gioia. Balbetto per un istante, ma poi sorrido e rispondo < d'accordo. Sfida accettata. Vedrai signorina, vincerò il tuo disco e tutto quello che possiedi....ti conviene comprare molte cose visto che ho deciso di resistere a lungo...molto a lungo.>. Ridiamo entrambi. < la miglior dichiarazione di sempre Kurata.> dico voltando lo sguardo nella sua direzione.
< sei stato tu bravo a scegliere la migliore Hayama> Risponde ammiccando. Wonderwall continua a suonare e adesso non ho dubbi...lei mi salverà,lei é il mio "muro delle meraviglie" lei é tutto ciò di cui ho bisogno.

Fine.



Ciao ragazze! Ed eccoci giunte alla fine di questo percorso. Non so davvero cosa dire, innanzitutto sono disperata perché ho amato scrivere questa storia dal punto di vista di Akito e poi davvero, tutte voi siete state fantastiche, non pensavo che una mia idea potesse piacere tanto. Ho quasi il magone. Comunque avevo pensato di citare tutte voi che avete inserito la mia storia tra le preferite, ricordate seguite e ovviamente di voi che avete recensito, ma preferisco mandare un messaggio privato ad ognuna di voi perché meritate davvero tutta la mia gratitudine. Siete meravigliose. Questa storia é finita, ma ho in progetto di fare una oneshot, sulla vita di Sana e Akito qualche tempo dopo, questa volta però dando voce anche ai pensieri di Sana. Fatemi sapere se l'idea vi piace! Un bacio grande a tutte e GRAZIE <3 ci risentiamo presto.


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2622376