Scuola di Supercriminali 2 - La Guerra dei Mondi

di S05lj
(/viewuser.php?uid=46911)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Nemico del Mio Nemico è un Nemico al Quadrato ***
Capitolo 2: *** 2 - In Missione Segreta con gli Agenti Segreti ***
Capitolo 3: *** 3 - Ancora in Missione con gli Agenti Segreti ***
Capitolo 4: *** 4 - Una Nuova Speranza ***
Capitolo 5: *** 5 - Gli Alleati ***
Capitolo 6: *** 6 - Mortal Kombat ***
Capitolo 7: *** 7 - Hokuto No Ken ***
Capitolo 8: *** 8 - Missione Chi la Fa l'Aspetti ***
Capitolo 9: *** 9 - Le Mille e Una Fiaba ***
Capitolo 10: *** 10 - La Fine del 4Kids ***
Capitolo 11: *** 11 - MOIGE vs Anti-Censura ***
Capitolo 12: *** 12 - Missione LCCFUP: Star Wars ***
Capitolo 13: *** 13 - LCCFUP: Inizio Missione ***
Capitolo 14: *** 14 - Ultima Battaglia ***



Capitolo 1
*** Il Nemico del Mio Nemico è un Nemico al Quadrato ***


Note: Salve a tutti, si, lo so che le note vengono saltate a pié pari, ma che ci volete fare, in certi casi sono obbligatorie.
Con questa storia voglio solo fare dell'ironia, lungi da me la volontà di offendere qualcuno. Questa storia è nata per scherzo, e va letta per scherzo, magari per farsi due risate, mi accontenterei anche di un sorriso.
Scuola di Supercriminali 2, è il seguito di Scuola di Supercriminali (capitan ovvio mi fa un baffo a me) non è necessario aver letto la prima storia, ma potrebbe facilitarvi la comprensione del primo capitolo, visto che è un po' caotico e riprende situazioni e personaggi della prima storia.
Ok, vi ho annoiati abbastanza. Leggete in pace.



Prologo:
Io ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. Ho visto ibridi che fanno il surf nell’universo.
Ho visto donne trasformarsi in uomini e poi tornare donne senza andare a Casablanca. Ci sono persone in grado di fare una colazione come la famiglia del Mulino Bianco e arrivare in tempo a lavorare, gente che possiede ali anche senza bere la Red Bull, uomini e donne che non hanno bisogno di bere Activia per essere regolari d’intestino e soprattutto non hanno bisogno di mangiare pasta Barilla per sentirsi a casa.
Non è possibile direte voi.
Vi sbagliate, io ho vissuto con queste persone fianco a fianco per anni e anni.
Sono i mutanti, e si nascondono fra noi, proprio come i comunisti.
Io sono stato allevato da uomini così, ho frequentato la scuola per Giovani Criminali di Destino per diventare un supercriminale e nell’arco del mio terzo anno, ho assistito alla guerra più violenta e feroce che sia mai stata fatta. Parlo di cose che farebbero sembrare l‘ultimo Rambo, un convegno di Gandhi. E questo è il resoconto più o meno dettagliato di ciò che avvenne, come e perché.


Il Nemico del mio Nemico, è un Nemico al Quadrato.
Quando la vicepreside della scuola Xavier si presentò alla nostra porta supplicando di darle asilo politico, nessuno di noi poteva immaginare quello che stava accadendo.
Tsunade, questo era il nome della vicepreside, era una ninja leggendaria. Cosa fosse una ninja leggendaria? Nessuno di noi lo sapeva, ma una volta, chiedemmo spiegazioni a Sinistro e le sole parole che gli uscirono dalla bocca, accompagnate da una gocciolina di bava, furono: -Ha certi meloni…. - Di conseguenza si presuppone che la sua leggendarietà sia dovuta alla dimensione del suo balcone, che supera di gran lunga qualsiasi altro che abbia mai visto in tutta la mia vita. Pamela Anderson al confronto è una tavola da surf.
Tsunade era anche un Hokage, il primo ministro, di un villaggio del Giappone, dedito al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, chiamato villaggio della Foglia. Ambientalisti convinti, loro l’erba, anziché pestarla, la fumano.
Il villaggio della Foglia, alternava periodi di guerre sanguinose, con periodi di pace paradisiaca con i villaggi attigui.
Il villaggio della Pioggia, deve il suo nome, non al continuo battere della pioggia, ma all’incontinenza dei suoi abitanti, maggiori produttori di tutto il mercato di pannolini Pampers, il loro Hokage è un ippopotamo blu.
Il villaggio del Vento invece basa la sua economia sul commercio dei fagioli, e siccome mangiano solo fagioli, dal loro sgradevole effetto collaterale è dovuto il nauseabondo vento che affligge quelle terre.
Il villaggio della Nebbia invece basa il suo commercio sulla produzione del tabacco. Il loro Hokage ha sostituito le tasse con l’obbligo di fumarsi almeno 3 pacchetti di sigarette al giorno. Il villaggio della Nebbia e quello della Foglia, sono antichissimi rivali, e devono il loro astio, ad un personaggio realmente esistito, santo protettore del villaggio della Nebbia, SanPei (erroneamente poi tradotto con Sampei). Il problema nasce dal fatto che SanPei era solito farsi un paio di canne nei pressi di laghi o fiumi, e così sembra che in realtà fosse originario del villaggio della Foglia.
C’era poi il villaggio della Sabbia, che andava avanti con gli aiuti umanitari degli altri villaggi, situato in mezzo al deserto sfigato e continuamente semi distrutto a causa dei ragazzi che giocavano a pallone e demolivano in continuazione le loro case, ovvero, dei castelli di sabbia. Come unica attrattiva avevano il loro Hokage, un bambino posseduto da un demone, che appena si addormentava diventava un mostro con un braccio gigantesco stile William Birkin di Resident Evil 2. Per fare soldi gli anziani del villaggio si facevano pagare per tirare poderose padellate sulla testa del bambino per farlo svenire e far uscire il demone, in modo che i turisti, poi, potessero pestarlo per bene e passare così una giornata tipo, di un abitante del villaggio della Sabbia.

Sinistro aprì il pesante cancello, interrompendo le urla isteriche di aiuto della donna, che si fiondò dentro e richiuse immediatamente con il fiatone.
-Ma si può sapere che ti prende? - Chiese Sinistro.
-Presto, devo parlare con Destino. E’ successa una cosa terribile. Abbiamo bisogno del vostro aiuto. -
Sinistro acconsentì alla richiesta e l’accompagnò nello studio di Destino, che appena gli vide entrare alzò lo sguardo sconvolto.
-Tsunade? Il carico di droga arriva la prossima settimana. -
Tsunade agitò le mani come a far segno che la cosa adesso non importava. -E’ tornato! E questa volta è più forte che mai. -
-C’è di nuovo il papa in visita? - Destino schizzò in piedi preoccupato.
-No, ancora non siamo a codesti livelli, ma è comunque una situazione molto grave. -
-E allora parla. Di che si tratta? -
-Il MOIGE. -
La parola gettata lì ebbe un effetto scioccante sui due uomini di maggior rilievo nella scuola per supercriminali di Destino. -Come è possibile? E’ tornato all’attacco? -
-Si, e purtroppo questa volta devono avere qualcuno alle spalle che gli sorregge, qualcuno con risorse illimitate. Sono entrati nella nostra scuola. Hanno sovvertito il sistema, hanno scacciato Xavier dalla presidenza, degradato me, e licenziato alcuni tra i membri più validi del nostro staff. I ragazzi rimasti sono prigionieri di quella scuola. Se non facciamo al più presto qualcosa, li soggiogheranno alle loro intenzioni. -
-Pensi ci sia qualcosa di più, oltre che al semplice e deplorante moralismo che li guida? -
-Quelle sono menti corrotte dalla bramosia di potere. Puoi giurarci che ci sia qualcosa di più. Ci scommetterei la mia 7° di reggiseno. -
-Sinistro, dobbiamo muoverci immediatamente. Se il MOIGE è già sceso in campo, il 4Kids, non tarderà ad affiancarlo. E allora saranno cavoli amari. Abbiamo bisogno di un super-piano-criminale. Raduna i professori e mettili al corrente di quello che sta accadendo. Dovremo infiltrare qualcuno all’interno del MOIGE, e qualcuno all’interno della scuola Xavier. C’è qualcuno dei vecchi insegnanti di cui possiamo avvalerci? -
Tsunade si portò una mano al mento pensierosa. -No… ma c’è un membro esterno al corpo docenti a cui potremmo chiedere. -
-Mettici in contatto con lui. - Destino si alzò poggiando i pugni sulla scrivania. -Signori! Questa è la crisi peggiore che abbiamo mai dovuto fronteggiare. Certo se si esclude la volta in cui Galactus venne colto dalla diarrea dopo essersi mangiato un pianeta di cozze. Quella volta volavano comete peggio della notte di S. Lorenzo. -

Sinistro si presentò in classe nostra durante la rimozione giornaliera del professor Lensher, scavalcò il corpo del docente che veniva trascinato via dagli aiutanti di House ed entrò. -Ragazzi, dobbiamo affrontare una crisi peggiore del governo Prodi… - Con quelle parole ci si era già gelato il sangue nelle vene. -…Abbiamo bisogno di alunni in grado di passare per supereroi da infiltrare nella scuola Xavier per sovvertire il potere del MOIGE. -
-Di che si tratta? - Garrimmo noi curiosi di sapere tutto su questo nuovo nemico.
-Il MOIGE o MOvimento Italiano GEnitori, sono quelli che hanno commesso atrocità indicibile nel corso degli anni, ai danni di supereroi e poi di conseguenza ai supercriminali. Ad esempio le brutte malattie del sangue di tutti i personaggi di Kenshiro. Non pensavate mica che il loro sangue fosse bianco, azzurro, giallo, viola, a pallini, a fantasia, o con le foglie di basilico dentro, di natura vero? E’ stato il MOIGE a contagiarli con qualche malattia non ben identificata. Il dottor Bestia Nera, ci sta ancora lavorando. -
-Ha trovato una cura? -
-No, ci ha fabbricato il latte Granarolo. -
Dopo la smorfia di disgusto da parte di tutti, Sinistro continuò. -Non sappiamo a quale torture siano sottoposti gli alunni della scuola Xavier, e neppure ce ne frega poi molto, ma il problema è che se sono arrivati a loro, basterà poco e arriveranno anche a noi. Non vi mentirò. Coloro che saranno scelti per questa missione saranno in costante pericolo di vita, come un nano di fronte ad un orinatoio, dovranno muoversi in punta di piedi. Ve la sentite? -
Tutti annuimmo.
Qui non si trattava della solita scaramuccia, qui si stava andando incontro ad una guerra senza pari.


Nella Fossa dei Leoni.
Quasi tutti gli alunni ebbero la possibilità di scegliere se infiltrarsi o meno alla scuola Xavier, tranne ovviamente Draco, fortunato come un cane in chiesa… non mi ricordo se vi ho mai parlato della sua fortuna… comunque, il padre di Draco, Lucius Malfoy, venne infiltrato nel MOIGE, e di conseguenza il povero Draco fu costretto ad infiltrarsi nella scuola.
Ci avevano raccontato storie terribili su quel posto, ma niente era paragonabile a quello che ci si parò davanti agli occhi.
Già un’altra volta eravamo andati alla scuola Xavier, una volta, ce la ricordavamo come una villa lussuosa e gigantesca, ma adesso ci si presentava come un castello con torri a punta, continuamente contornato da luci di fuochi d’artificio e lucine di non ben identificata natura.
Quello che segue è il rapporto che abbiamo steso io e i miei compagni e che mandammo al quartier generale.

Rapporto Infiltrazione:
Servizio di Sicurezza
“Il capo del servizio di sicurezza è un ragazzetto dalle tendenze sessuali confuse, che ama andare in giro in calzamaglia verde, di nome Peter Pan. Nonostante la giovane età Pan è già ai vertici alti della malavita. Nasconde la sua perversione di guardone dietro la scusa di ascoltare favole, in realtà adocchia le sue vittime spiandole dalle finestre di casa, e quando i genitori dormono entra in casa e li rapisce. Se i genitori non pagano il riscatto entro 3 giorni, li fa diventare dipendenti di una droga chiamata Polvere di Fata, fornitagli dai suoi tirapiedi, le Fatine, di cui anche lui fa un uso continuo, compromettendo in questo modo la sua sanità mentale, facendolo diventare un sociopatico.
Di fatti, Pan è convinto che tutti gli adulti siano dei pirati, che sia giusto e divertente tagliare le mani ai pirati, che sia fico dare le mani dei pirati tagliate, in pasto a qualsiasi tipo di animale, che già di per se sarebbe anche un predatore naturale dell’uomo, preferibilmente un coccodrillo gigante, che per oscure e arcane ragioni vive in mare.
Che lavarsi porterebbe al distacco permanente della sua ombra.
Che è sano, giusto e soprattutto naturale permettere a dei bambini di impugnare armi taglienti e contundenti e ingaggiare duelli all’ultimo sangue con qualsiasi pirata che incontrino.
Che le bambine in realtà non esistono, o sono mamme, o vecchie signore che sono state mamme.
Che crescere per un bambino voglia dire ad un certo punto diventare donna.
Che i bambini nascono dall’incontro casuale di un pirata con una cozza di mare.
Inoltre Pan è uno schiavista di ombre, di fatti tiene imprigionata la sua ombra, che vorrebbe uscire allo scoperto. Per paura di quello che potrebbe raccontare se l’è fatta cucire addosso (non chiedetemi come ha fatto, sono cose, queste, che è meglio non sapere).
I suoi seguaci si fanno chiamare i Bambini Sperduti, in realtà sono un branco di omoni, grandi, grossi, barbuti e nerboruti, picchiatori, dipendenti dalla droga, irascibili, e poco raccomandabili che se ne vanno in giro a chiedere il pizzo. Essendo seguaci di Pan, pure loro hanno le idee confuse, di fatti non sanno che cosa sia una donna, addirittura peggio, quando vedono una femmina la scambiano per un uccello, e gli tirano con l’arco. Quando vedono un uccello invece lo scambiano per un pesce e cercano di pescarlo. Quando vedono un pesce, credono che sia una siepe e gli fanno pipì addosso, quando vedono una siepe credono che sia una pecora e ci fanno i vestiti. E così via.
Le Fatine invece sono le più pericolose, capeggiate dal braccio destro di Pan, una fatina di nome Trilly, a causa della droga che producono e consumano, ma dalla quale sembrano immuni, hanno sviluppato la super forza, tuttavia incapaci di parlare, si esprimono usando l’alfabeto Morse a sputi (nel caso ve lo stiate chiedendo, uno scaracchio, sta per linea). Pan è l’unico che riesca a capirle, ignoriamo come possa sapere l’alfabeto Morse, ma alcune voci dicono che Pan altro non sia che Capitan Findus dei bastoncini di merluzzo che si è fatto il lifting, questo spiegherebbe perché abbia sempre quel ghigno malsano sulla faccia che lo fa somigliare ad un folletto, o più semplicemente a quel pazzo sadico e sociopatico, che poi è.”

Rapporto Infiltrazione:
Sistemi di sicurezza
“Oltre al servizio di sicurezza, che pattuglia tutta la scuola, sia all’interno che all’esterno, la scuola Xavier è dotata anche di un sistema di sicurezza informatico ad alta tecnologia. Di fatti nel perimetro esterno della scuola, sono stati piazzati 7 nani da giardino, con il compito di guardare e registrare ogni cosa avvenga nel raggio della loro visuale. Ciò che i nani vedono viene direttamente trasmesso al centro di sicurezza all’interno della scuola, costantemente sorvegliato da una giovane hacker di nome Biancaneve.
Il nome, già di per se, fa presupporre che come il resto del corpo sicurezza, anche lei faccia uso di qualche tipo di polverina bianca. Nonostante l’aspetto docile e malaticcio, visto che è bianca come un cadavere, Biancaneve è una ladra professionista, è solita entrare nelle case, e oltre che svaligiarle ci fa anche i suoi porci comodi, infatti per lei è perfettamente naturale entrare in una casa, svuotarne la dispensa, farsi il bagno, lavarsi i denti con gli spazzolini degli abitanti (che schifo!), dormire nei letti di tutti gli abitanti della casa, invitare gli amici, farci una festa e infine al limite massimo della maleducazione far entrare il cane e permettergli di sporcare per terra.
Di notte invece quando i corridoi sono oscurati una strana creatura di forma circolare, gialla, con una bocca enorme se ne va in giro ingoiando pasticche fosforescenti che lo rendono iperattivo. Il suo nome è Packman.”

Rapporto Infiltrazione:
Malcontento
“I professori, alti funzionari del MOIGE, dimostrano avere delle preferenze piuttosto spiccate tra gli studenti, portando malcontento tra le loro file. Suggerirei, per tanto di usare questo stato d’animo per portarli dalla nostra parte. Le regole principali della scuola sono:
1. Niente violenza
L’Uomo Ragno, è stato costretto a combattere usando solo la ragnatela, mentre He-Man se ne può andare in giro a fare a pezzetti le persone con la spada. Peter Pan può mozzare mani. A Jerry è permesso perpetrare violenze fisiche e psicologiche a Tom, praticare mobbing sempre ai danni del povero gatto e istigare alla violenza nei suoi confronti. City Hunter sparare. I Cavalieri dello Zodiaco massacrarsi di botte e perpetrare torture fisiche e psicologiche.
2. Non sono ammessi riferimenti sessuali
Il Genio delle Tartarughe non può eccitarsi. City Hunter, può solo buttare sangue dal naso quando vede una bella donna. Naruto non può trasformarsi in donna e prostituirsi per ottenere tutto ciò che vuole dal suo mentore Jiraiya. Le ragazze non possono avere le mestruazioni. Goku non può spogliarsi per fare il bagno. Ma tutto questo nasconde una psicologia piuttosto perversa dietro, perché è vero che gli uomini non si possono eccitare, e non possono mostrarsi nudi in pubblico, neanche da piccoli, ma è loro permesso fare i guardoni, anche delle ragazzine, evidentemente minorenni, che a loro volta si possono mostrare nude dalla vita in su. Mr Fantastic può andare in giro a dire che lui si allunga. Cenerentola può parlare con gli uccelli. Inoltre non è ammesso essere gay. Le Sailor Haruka e Michiro sono state rinchiuse nelle segrete, insieme alle Sailor Starlight, perché potrebbero portare confusione sessuale negli studenti più giovani. Però a Lady Oscar è permesso vestirsi da uomo, chiamarsi come un uomo, assomigliare ad un uomo, e soprattutto corteggiare Maria Antonietta e i programmi di Maria de Filippi sono visibili da tutti. Senza contare che Xena può slinguazzare Olymphia a qualsiasi ora del giorno e nessuno dice niente e Titty getta confusione sul suo vero sesso.
3. Non sono ammessi comportamenti che potrebbero essere imitati in modo dannoso
La Torcia Umana è stata licenziata in tronco dal team dei Fantastici 4 e sostituita dal robottino di Star Wars, perché per imitarla gli alunni più giovani avrebbero potuto darsi fuoco. In questa corrente di pensiero rientra anche l’attacco che qualche anno fa hanno scagliato contro Hellmaster, riducendolo ad un personaggio secondario, perché un bambino serial killer poteva istigare altri bambini alla violenza. Tuttavia a Kilua di Hunterxhunter è permesso esercitare la sua professione di assassino a pagamento senza problemi, uccidere persone ed estirpare cuori alla gente. Sampei si può fare le canne in riva al lago. Pollon può spacciare droga. Peter Pan può mozzare mani. Cancer può ornare la sua stanza con le teste delle sue vittime. Addirittura, a Willy il Coyote è permesso fare esperimenti con gli esplosivi e fare bunjy jumping dalle rupi senza elastico.

Rapporto infiltrazione:
Professori
Concludo il rapporto d‘infiltrazione, segnalando alcuni professori della scuola. Da notare che molte delle vecchie lezioni sono state sostituite con altre, che secondo la nuova direzione sarebbero più utili.
Mary Poppins è la nuova infermiera della scuola. A lei sono da attribuire gli stati di semicoscienza con cui molti alunni, compresi alcuni infiltrati, miei compagni, se ne vanno in giro. Infatti somministra a chiunque si lamenti della nuova direzione una pillola, che scioglie nell’acqua con dello zucchero, canticchiando un odioso motivetto.
Ignoriamo cosa sia effettivamente, ma le nostre capacità mentali si stanno presto destabilizzando. Tranne che per Pietro, lui è sempre uguale. D’altronde non c’è molto da danneggiare dentro la sua testa. Inoltre Mary Poppins costringe gli studenti a svolgere i compiti più deplorevoli con la minaccia di un Supercalifragilistichespiralitoso.
Stiamo ancora lavorando su che cosa possa essere questa cosa. Secondo Hermione, una studentessa che appoggia la nostra causa, si potrebbe trattare di una strana creatura magica. Ma secondo me, vista la natura psicotica, e dedita al consumo di medicinali senza ricetta di Mary Poppins, è più probabile che sia una pasticca che parte dal fondo, o più semplicemente detta supposta, di dimensioni stratosferiche presumibilmente a forma di spirale.
Perdonatemi se non me la sento di provare.
Dovete prestare particolarmente attenzione a questa individua, anche se a vederla non sembra una minaccia, in realtà porta con se 2 armi molto pericolose. La prima è l’ombrello scuro. La seconda è una borsa. Secondo molti fonti attendibili, durante la Seconda Guerra Mondiale, riuscì a nascondere nella sua borsa tutto l’esercito tedesco con gli armamenti. Per questo nessuno si accorse delle armi fino a che non scoppiò la guerra. Questo lascia presupporre che sia stata una spia tedesca. Non sappiamo effettivamente cosa nasconda lì dentro, ma stiamo studiando un piano per buttarci dentro Pietro. Che sia la volta buona che ce lo leviamo dalle palle!

Cenerentola è l’insegnante di lingua. Questa donna, se così si può chiamare, è una repressa, vecchia, acida, zitella, anche se sembra una giovane e dolce creatura, grazie alle sue scarpette di cristallo, grazie alle quali mantiene il suo giovane aspetto. Ci sono parole tabù che non si possono assolutamente dire in sua presenza. Pulire, straccio, matrigna. Se scappa detta anche solo una di queste parole, ti costringe a pulire i cessi finché non ci si può specchiare, dopo che lei gli ha sporcati. Sono state abolite tutte le lingue straniere, perché secondo la direzione sono opera del diavolo, e anche se non ci insegnano più il francese e il tedesco, ci insegnano a parlare con gli uccelli, i cervi, le moffette, i topi, e qualsiasi altro animale si possa trovare nel bosco. Sembra di essere S. Francesco. Inoltre ad un suo richiamo accorreranno topi, uccelli e vermi da ogni dove.

Fantaghirò, che Dio ce ne scampi e liberi, è una tra le persone più odiose che si possano incontrare, se si escludono ovviamente i tronisti di uomini e donne. Sarebbe anche lei una principessa, e non sarebbe neppure brutta, ma dopo essere stata abbandonata sull’altare dal suo sposo, Romoaldo, che dopo essersi trasformato in rospo, e in pietra, è scappato prima con la strega Nera, poi con quella bianca, poi con il marito della strega bianca; è diventata leggermente assatanata, tanto che ormai per lei tutto fa brodo. Addirittura più sono aberranti per lei le persone che incontra, più ha l’irrefrenabile desiderio di baciarle. Si presuppone che questo non sia altro che un espediente per stordire le sue vittime con l’alito che si ritrova (in 5 Fantaghirò che ho visto, mai una volta che si lavasse i denti quella sudicia), per poi prenderle a sassate in testa con una pietra parlante che ha uno strano effetto boomerang. A combattere è una pippa, la spada, la usa più per bellezza, e come strumento di tortura per seviziare le sue vittime, (si ricorda, stordite dal suo alito) che altro. Normalmente è difficile incontrarla per i corridoi, ma se si è vicino Natale si ha il 500% di possibilità di beccarla su Canale 5, o Italia 1, il che fa sperare che vinca presto come premio una immersione in una piscina di squali digiuni da giorni.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2 - In Missione Segreta con gli Agenti Segreti ***


In Missione Segreta con gli Agenti Segreti
Dovete capire che dopo aver letto un rapporto del genere le alte sfere della scuola Destino, si dovettero muovere al più presto per trovare qualcuno in grado di porre fine a tutto quell’orrore senza coinvolgere la scuola dei supercriminali. Fu così che Sinistro ebbe la brillante idea di chiedere aiuto ai servizi segreti.

In un tavolo rotondo, stile quello dei cavalieri di Camelot si trovavano 4 dei principali esponenti delle più importanti organizzazioni segrete del mondo.
Lambert, Colonnello Campbell, M, e infine la più giovane del gruppo, Teresa Testarossa, o Tessa, per gli amici. Tutti e 4 stavano puntando un monitor 4d che gli mostrava cosa stessero combinando i loro migliori agenti.
Sam Fisher apparve sul monitor con il suo immancabile visore con le famosissime 3 lucine sulla testa.

Sinistro ci aveva parlato di tutti loro in una lunga lezione su come evitare gli agenti segreti.
Sam Fisher è un agente speciale, probabilmente dedito al consumo di steroidi visto la sua instancabilità. Infatti se ne può stare appeso a ringhiere, sospeso tra due muri e a testa all’ingiù all’infinito senza accusare la stanchezza, o che gli vada il sangue al cervello, inoltre con una sola delle sue “carezze” riesce a mandare in coma una persona per 3 anni, se poi gli salta in testa allora per 5. Per evitare che ad ogni missioni dimezzi la popolazione mondiale, gli danno in dotazione solo una pistola spara supposte, e una per l‘elettroshock. Queste misure sembrano necessarie poiché se Sam ammazza una persona, viene preso da uno stato di eccitazione che lo porta ad attaccare e uccidere qualsiasi cosa si muova. Per rendervi un idea, avete presente il film lo Squalo? Era lui truccato.

Sam parlò al microfono.
-Prova… Prova… mi sentite? Sssa! Sssa! -
-Fisher ma la vuoi piantare?! - Intervenne Lambert cercando di ignorare i sorrisini degli altri che lo guardavano divertiti. -Ti sentiamo deficiente. -
-Lambert, che bello risentirti. Ma ci sei sempre te dall’altra parte? Non è che una volta potremmo fare a cambio? -
-Ovviamente no. Io non so fare quello che fai te. -
-Prenditi gli steroidi e vedrai… -
-Fisher! Non possiamo rivelare i nostri sofisticati metodi di addestramento degli agenti. -
-Guarda che a forza di stare sull’altra sponda, diventi gay. -
-Ma che c’entra?! - Sbraitò quello su tutte le furie. -E poi tutta codesta parlantina dove l’hai tirata fuori? Mi ricordo che al massimo sapevi dire: sissignore, obbedisco, ok, sgrunt. -
-Sono contento di aver trovato nella storia degli agenti segreti uno anche più musone di me. -
Sullo schermo apparve Snake. -Non sto parlando di lui. - Precisò Sam.
-Snake mi senti? - Chiese Campbell.
-Forte e chiaro colonnello. Ma una bella gnocca che mi dia gli ordini mai èh? -
-Snake, ma se come vedi una femmina, basta che respiri, diventi un fesso che si fa prendere per il naso. -
-Si, però intanto poi me la dà. -
-Snake! - Sbottò il colonnello saltando in piedi.

Solid Snake, al contrario del suo collega Fisher, si stanca in continuazione, ha sempre fame e non appena fuma una sigaretta dopo 10 minuti o sviene, o muore. Per questo Snake, è costretto a cibarsi quasi in continuazione di ogni cosa trovi nell’ambiente circostante (da notare che a delle razioni normalissime dell’esercito, lui preferisce un topo di fogna… tutti i gusti son gusti, diceva quello che raddrizzava le banane col culo). Snake è anche un maestro del mimetismo, infatti si porta sempre appresso uno zaino pieno di vestiti che cambierà in continuazione per mimetizzarsi con l’ambiente. Il perché non rubi i vestiti alle guardie con passamontagna, o si decida a farsi dare quella stramaledittissima mimetica ottica che hanno tutti tranne lui, è ancora un mistero.

-Comunque Snake, anche te, mi sembri bello arzillo. Che ti è successo? -
-Niente ho trovato un agente segreto più imbranato di me nel relazionarsi con le persone. -
-Chi è sto disperato? -
Sul monitor apparve 007 (immaginatevelo voi con il viso che più vi aggrada). -No, non stavo parlando di lui. - Precisò Snake.
-Bond, come procede la missione? Mi senti? -
-Forte e chiaro M. Mi spieghi come mai sono con questa specie di Delta Force qui? Io sono un agente segreto di classe, non un soldato qualsiasi. -
-Vorresti dire che noi non abbiamo classe? - S’inalberò Snake. -Uh! Un topo! - Con il coltello in una mano saltò addosso al topo di fogna che se la dette a gambe e Snake lo seguì gattoni fino al tombino.
Fisher lo guardava stralunato, Bond invece schifato si rivolse nuovamente a M. -Ma sono degli animali questi. - Si sistemò il colletto della camicia. -E nemmeno una bella donna da sedurre. -

007, o James Bond, era un agente segreto, molto sofisticato, infatti alla violenza bruta lui preferiva armi sofisticate come una penna spara raggi laser, protesi dentarie esplosive, biancheria intima commestibile e scarpa puzzolente per stordire gli avversari.

-Bond, questa volta la situazione è grave, deve fare gioco di squadra. -
-L’ultima volta che mi hanno detto così sono finito legato nudo ad una sedia con un terrorista che giocava a baseball con palle di mia proprietà a cui sono molto attaccato. -
-Bond per favore, non mi faccia fare brutte figure di fronte alle altre organizzazioni segrete. Ma che le succede oggi? La vedo molto più scorbutico del solito. -
-Niente, ho solo trovato un agente segreto con più gingilli elettronici di me. E no! Non mi riferisco a Snake. -
Sul monitor apparve il volto di Sagara. -Si! Parlavo di lui! - Dissero gli altri 3 agenti.

Sagara era un sergente 17enne con gravi problemi mentali a quanto sembra. Come abbia fatto a diventare un sergente a quell’età è ancora da capire, ma la cosa che più rende perplessi di questo tizio è la sua più completa e disarmante idiozia. Di fatti a quell’età, mentre gli altri coetanei sono stravolti da tempeste ormonali, lui se vede una donna nuda, non sa che farci. Non sa concepire una conversazione normale, né riesce a vedere la differenza tra un campo di guerra e un liceo. Il che direi che è molto preoccupante.

-Sagara, mi ricevi? Sono Tessa. -
-Forte e chiaro generale. - Rispose pronto.
-Bene. - M guardò tutti i presenti. -Credo che possiamo dare il via alla missione Aquila Solitaria. -
-Ma se siamo in 4. - Protestò Fisher.
-Sam non fare storie. - Intervenne Lambert. -A proposito, hai fatto il tuo percorso di riscaldamento? -
-Cosa?! Ancora il percorso? Lo so come si fa a saltare, appendersi, mirare, sparare e cambiare visore. -
-Fisher non costringermi a venire costà. Ti ho preparato un percorsino che ti aiuterà a sciogliere i muscoli. Sei vecchio, devi capire le necessità. - Fisher sbuffò e si diresse a fare il percorso designato per lui.
-Poveretto. - Snake si stava addentando il topo morto facendo schifare tutti i presenti.
-Snake! - Lo richiamò Campbell. -Ma ti sembra l’ora di mangiare? -
-E’ sempre l’ora di mangiare, come per i Pavesini. -
-Comunque dai, ripassiamo i comandi. Per abbassarti, premi il tasto, X. Per colpire un avversario, premi il tasto, O. Se invece vuoi afferrarlo… -
-Colonnello. Questo non è il videogioco. Si ricorda? Siamo in una fan fiction adesso. Non ci sono tasti da pigiare. -
-O, già… me n’ero dimenticato. Oh oh oh. -
Fisher tornò sudato marcio dal suo percorso. -Siamo pronti. Possiamo cominciare la nostra missione d’infiltrazione. -
-Perfetto. - Sagara premette un pulsante e dal nulla apparve un robot gigantesco. Gli altri 3 gli saltarono addosso. Snake lo immobilizzò a terra, Fisher gli strappò di mano il telecomando e lo lanciò a 007 che cominciò ad armeggiarci.
Snake lo alzò di peso da terra bloccandogli le braccia. -Ma sei rincretinito? Questa è una missione d’infiltrazione. -
Fisher cominciò a picchiarlo, mentre l’altro lo teneva fermo in un sano pestaggio all’americana. -Se hai fatto saltare la nostra copertura ti ammazzo. -
007, grazie all’aiuto via radio di Tessa riuscì a rendere nuovamente invisibile il robot.
-Copertura saltata? - Chiese Snake mentre continuava a tenere fermo il povero Sagara, tappandogli la bocca per non farlo urlare.
-Nessuno sembra essersi accorto di niente. - Confermò l’agente britannico. -Chiedo conferma al quartier generale. -
-Conferma affermativa, nessun movimento sospetto. - Confermò Lambert.
-Hem… - Tessa tossì per richiamare l’attenzione. -Scusatemi… non credete che possa bastare per adesso? -
Nel frattempo Snake aveva preso le gambe di Sagara in leva, e Fisher gli saltava addosso a volo d’angelo, mentre il poveretto, cercava di toccare i fili del recinto elettrico, come se fosse in un incontro di wrestling.
-Bond, faccia qualcosa. - Disse M.
007 afferrò una sedia e la spaccò sulla testa del povero Sagara.
-Basta! - Gridò Campbell. -Volete cominciare questa missione o no? -
Una volta terminato il pestaggio, Fisher cercò di riprendere la sua solita aria distaccata. -Va bene. Senza robot, sei comunque un agente segreto. Dico bene? -
Sagara annuì convinto.
-Che cos’hai come equipaggiamento? -
Sagara tirò fuori una pistola, un mitra, diverse razioni, che tuttavia vennero immediatamente sequestrate da Snake. -A te fanno male. - Aveva detto. E poi… un preservativo.
Tutti rimasero sconvolti, Fisher aveva una vena che pulsava sulla fronte.
-Perché cacchio ti sei portato dietro un preservativo? - Chiese cercando di mantenere la calma, visto che lui non lo poteva ammazzare.
-Che ne so? Me l’hanno dato in dotazione. Quando vado in una scuola, mi danno anche quello. Io personalmente non ne capisco l’utilizzo. Insomma… nella giungla capisco che possa sostituire infallibilmente una borraccia, contenendo 2 litri d’acqua, ma in ambiente urbano questa caratteristica è del tutto inutile. -
-Fammi capire bene… - Disse Fisher. -Te quando vai nella jungla ti viene dato in dotazione una scatola di preservativi? Ma soprattutto, visto che tu non sai a cosa servano… perché diavolo te li danno? -
-Così se viene violentato da un gorilla non rimane in cinto. - Rispose Snake.
Bond attaccò a ridere senza ritegno, Sagara, ovviamente, non aveva capito. Anche Fisher sorrise appena, comunque sequestrò l’oggetto della discussione.
-Qui non ti servirà. -
-Parla per te. - Snake lo afferrò e se lo mise in tasca.
-Snake, ma che fai? -
-Io in ogni missione incontro una bella gnoccona che mi vuole saltare addosso. Una volta ogni tanto posso farmi trovare preparato. -
Fisher era senza parole. -Ma non c’è tempo. -
-Dopo la missione mi trovo con Meryl. -
-Snake! - Sbraitò Campbell. -Ma insomma! -
-Colonnello era sempre lì? Pensavo fosse andato in bagno. -
-Insomma questa missione! La vogliamo cominciare o no? - Intervenne Lambert.
-Va bene. Va bene. -
I 4 estrassero le armi e si avviarono verso l’enorme castello circondato da lucine.
Si ritrovarono presso un enorme muro. Fisher saltò sopra e cominciò a scalarlo neanche fosse Spider Man. Snake invece cercò un buco e ci passò sotto, approfittandone per stordire un serpente e mangiarsi un altro topo. 007 lo seguì costringendosi a non vomitare, Sagara invece ormai era diventato dipendente da quell’uomo, tanto lo adorava.
Una volta superato il recinto la luce dei nani da giardino illuminava quasi ovunque.
-Non è poi così difficile. - 007 fece per avviarsi lungo il giardino, ma venne placcato da Fisher che lo sbatté violentemente a terra.
-Pazzo! Se ti fai vedere avremmo addosso tutto il servizio di sicurezza. -
-Sai che terrore. Un ragazzino sociopatico, e delle fatine colorate. - Commentò Snake. -Già… chissà che sapore hanno le fatine. - Si chiese, leccandosi i baffi.
-Ahia… mi stai schiacciando i preferiti. - Si lamentò l’agente britannico.
Fisher si alzò. -Stai attento bestione, io con questi ci lavoro. - 007 si sistemò la giacca indispettito.
-C’è troppa luce. Raggiungiamo quel lampione, arrampichiamoci, caliamoci per i fili elettrici, appendiamoci all’ingiù su quella grondaia, scivoliamo lungo quel tubo, reggendovi con i piedi al tubo, mi solleverete uno alla volta, formando una piramide umana, raggiungerò quella finestra, infilerò il mio cavo ottico e se tutto è tranquillo forzerò la serratura, aprendola e così saremo all’interno. -
Lo sguardo scioccato degli altri era tutto un programma.
-Ma sei completamente fuori? - Chiese Sagara. -Che razza di uomo potrebbe fare una cosa del genere? -
-Io posso. -
-Intendeva quale uomo non imbottito di steroidi. - Corresse James Bond.
-Oppure… - Intervenne Snake con un sorrisino sadico. -…potrei lanciare una di queste. - Mostrò una granata chaf. -I radar dei nani andranno in tilt e noi potremmo velocemente raggiungere quel portone laggiù. -
Fisher incrociò le braccia sul petto mettendo il broncio. -Certo, ma come avevo detto io era più divertente. -
Venne attuato il piano di Snake, la granata venne lanciata e i 4 corsero velocemente verso le zone d’ombra, ma Sagara, essendo un manga-anime…

Spiegazione:
(dovete sapere che i manga-anime sono famosi per due caratteristiche fisiche in modo particolare, la prima è quella di una sudorazione fuori dal comune, di fatti, quando un manga-anime è stupito, non rimane imbambolato solamente, o solleva un sopracciglio in modo sarcastico, no, loro sudano in modo considerevole, ma non sudando normalmente, no, loro secernano dalla fronte una sola gocciolona di sudore.
La seconda caratteristica invece è la totale e incredibile mancanza di equilibrio, di fatti quando sono particolarmente stupiti, solitamente dopo una battuta idiota detta da uno dei loro compagni, manga-anime pure loro, i manga-anime perdono l’equilibrio capicollandosi all’indietro o di lato, a seconda di come gli gira.
E’ dimostrato scientificamente che le donne si stupiscono molto di più dei maschi, per dar modo, cadendo, di far vedere le loro mutandine all’altro sesso, dandogli modo di arraparsi oltre misura. Infatti i manga-anime, si arrapano facilmente vedendo biancheria intima, anche se le mutande fossero di quelle come usano le nonne.
Tornando alla mancanza di equilibrio, i manga-anime cadono facilmente anche quando corrono, infatti se la situazione è urgente, è sicuro che un manga-anime cadrà. Di nuovo le donne cadono più facilmente degli uomini, e cadono con più probabilità se una macchina sta per investirle, un treno sta per investirle, un bambino in bicicletta sta per investirle, una vecchietta in carrozzina sta per investirle, o se qualcuno vuole ucciderle\violentarle.
Spiegazione finita. Leggete in pace.)

…cade inciampando su uno dei nani.
Ormai rimaneva poco tempo prima che l’effetto della granata chaf svanisse, e loro erano ancora a metà strada. Snake si infilò uno scatolone in testa, Fisher decise di prendere a sprangate in testa Sagara, ancora a terra dolorante, 007 urlando istericamente scappò verso il portone.
Una sirena cominciò a riecheggiare in tutto il cortile, i nani avevano puntato i riflettori su di loro, e uno ad uno cominciarono ad uscire dalla terra e dirigersi verso di loro con un’inquietante parlare meccanico, che ripeteva sempre la solita parola.
-Intrusi! Intrusi! Intrusi! - Dalle mani degli, già inquietanti, nani da giardino, uscirono delle seghe circolari che cominciarono a roteare procurando un altrettanto fastidioso suono metallico.
-Snake! - Gridò Fisher. -Dacci una mano. -
-Ssshhhh. - Snake da dentro la scatola gli fece cenno di stare zitto. -Non lo vedi che sono mimetizzato? Così non possono vedermi. -
-Lui si che è un vero soldato. - Disse con Sagara con cuoricioni al posto degli occhi (anche questo problema retinale è tipico dei manga-anime), ma subito dopo un nano tagliò a metà la scatola con dentro Snake che si salvò per miracolo.
-Ma che diamine! - Sbottò. -Ero mimetizzato così bene. -
-Idiota, dove vedi altre scatole in giro? - Chiese uno dei 7 nani.
-Mio Dio! Parlano! - Sbraitò Sagara nascondendosi dietro a Fisher. -Siamo davanti a dei terminator! -
Gli altri due lo guardarono sconvolti e Snake gli piantò uno scapaccione.
-Ma sei rincretinito? -
I nani ormai gli avevano accerchiati e si facevano avanti con le loro seghe circolari.
-Siamo già usciti da situazione disperate. Snake, hai qualche piano? - Fisher si voltò verso Snake che tuttavia si stava addentando una rana. Vedendo l’espressione sconvolta del collega Snake si strinse nelle spalle.
-Che c’è? Un condannato a morte merita l’ultima cena. -
-E ti mangi una rana?! - Sbraitò l’altro furioso.
-Vuoi che mi mangi Sagara? -
Fisher cercò di concentrarsi. -Sagara, ecco il piano… -
-Moriremo tuttiiiii! - Il ragazzo cadde in ginocchio piangendo come una fontana (letteralmente, questo è un altro problema fisiologico dei manga-anime molto tipico).
-Verrò fatto a pezzi dalle seghe di Mammolo, Brontolo, Pisolo, Eolo, Cucciolo, Dotto e quell’altro che mai nessuno si ricordaaaa!!!! -
Snake lo afferrò di peso sotto le ascelle alzandolo da terra.
-Un po’ di dignità per Dio! Un soldato non muore piangendo! Non ti sei mai trovato in situazione disperate fin’ora? -
-Si… ma avevo il mio gigantesco robot, che detto per inciso, adesso ci avrebbe fatto molto comodo. -
-Hahahahaha! - Una risata spavalda e sicura di se, fece voltare tutti verso il portone, dove 007, teneva in mano una scarpa.
-Non temete, colleghi, io vi salverò! Con questa! -
-Wow, si è tolto la scarpa. - Commentò Fisher sarcastico.
-Ma questi robot hanno il naso? - Chiese Sagara.
-No, ma cosa avete capito? Pigiando questo pulsante un laser partirà dalla mia scarpa e distruggerà tutti quei nani. - Non successe niente.
-Aspettate un attimo. - 007 cominciò ad armeggiare con la scarpa.
-Ci sono quasi, aspettate… - Guardò sconvolto l’indumento nella sua mano.
-Bond, mi riceve? -
-Si, M, forte e chiaro. -
-Si ricorda, quando io le ho detto: prenda il laser distruttore, e lei mi ha detto: no, il laser distruttore no, l’ho già usato troppe volte, altrimenti sembra uno di quei soliti cliché dell’agente segreto? -
-Si? -
-Era il laser nella scarpa. -
-Ah… e allora che cosa c’è nella scarpa? -
-L’annusi e lo scoprirà. - Dopo aver avvicinato le narici alla suola, Bond cadde a terra svenuto.
-Che diavolo c’era lì dentro? - Chiese Campebell.
-C’era stato il suo piede. Dalle 7.00 di questa mattina. -
-Scusate… ma adesso chi gli salva i nostri uomini? - Chiese Lambert.
-Nooooooo!!!! Moriremo uccisi dalle seghe dei 7 naniiiii!!!!! -
Snake corrugò lo sguardo sorpreso. -Ma mi sbaglio o questa frase suona male? -
-Certo che suona male deficienti! - Sbraitò Fisher. -Ascoltate io non so voi, ma volete passare veramente alla storia come gli agenti segreti uccisi da delle seghe?! -
Snake sembrava ancora più perplesso.
-Anche questo suona male. Non si potrebbe mettere la parole elettrica, dopo seghe? Sono sicuro che suonerebbe meglio. -
-Snake! Miseria ladra, hai distrutto un elicottero e un Metal Gear, da solo. Possibile che tu non possa fare niente contro 7 nani? -
-Che vuoi che ti dica? Senza il mio amico Grey Fox, non so proprio dove andare a parare. -
-Se fanno a pezzi Sagara è uguale? -
-No, chi se ne frega se fanno a pezzi lui. -
Dal nulla apparve un ninja che si frappose fra loro e i nani. -Ciao Snake. -
-Ciao Fox. -
-Non so perché ma il colonnello Campbell mi ha detto di venire qui fra te e questi nani? Come mai? - Appena finì la frase venne fatto a pezzi dalle seghe circolari, che sparsero pezzettini di Grey Fox un po’ ovunque, ma uno dei suoi ossi si incastrò tra i macchinari bloccandone una.
-No! Fox è morto! Bastardi! Avete ucciso Fox! - Snake tirò fuori, non si sa bene da dove, un RPG e cominciò a massacrare i nani a colpi di missili termici. Fisher e Sagara a bocca aperta osservavano Snake trasformatosi in una imitazione violenta di John Rambo.
Quando ebbe finito, sporco di sangue tornò dai suoi colleghi.
-Fatto. Possiamo proseguire. -
-Ho solo una domanda… da dove diavolo l’hai tirato fuori quello spara missili? - Chiese Sagara.
-Il mio videogioco funziona così. Riesco a portarmi dietro l’armeria del Pentagono senza violare cavità, per me sacre, del mio corpo. -
Prima che tutti potessero avere il tempo di scuotere la testa, o esultare per il superamento del primo ostacolo, una ragazza si fece avanti dall’oscurità, battendo le mani.
-Bravi, avete sconfitto i miei nani. Ma non pensate di andare oltre questo punto. Io, Biancaneve vi fermerò! -
-Ma chi quella della mela avvelenata? - Chiese Sagara.
-Proprio io! Tremate di paura adesso?! - Al contrario i 3 si stavano rotolando per terra, con le mani alla pancia divertendosi come dei matti.
-Oh mio Dio, non ci credo… - Stava dicendo Fisher tra una risata e l’altra.
Biancaneve stava tremando di rabbia. -Smettetela immediatamente. Vi farò vedere io! - Con un urlo che rischiava di infrangere vetri nel raggio di 1 km, fece distruggere i meccanismi dei 7 nani che si squagliarono in tante pozze liquide. Con orrore, gli agenti segreti poterono vedere queste piccole pozze riunirsi, formandone una più grande, e da quella prendere forma un nano robot gigantesco.
-O porca… - Alzando lo sguardo videro la bocca del robot spalancarsi, e Biancaneve saltarci dentro.
-Hahahahaha! Chi ride adesso? Hahahahaha! -
-Scommetto che adesso vi faceva comodo il mio super robottone. - Infierì Sagara vedendo i due a bocca spalancata.
-Che facciamo adesso? - Chiese Snake.
-Scappiamo! - Con una capriola laterale Fisher scansò per un pelo il piede del nano-robot gigante che fece un cratere di grosse dimensioni. Come se non bastasse il nano-robot cominciò a sparare da un dito con una mitraglietta, dall’altra mano sparava razzi termici, dalla bocca laser distruttori, e distruggeva qualsiasi cosa trovasse sulla sua strada.
-Porca puttana Campbell! Mi avevi detto niente Metal Gear questa volta! -
-Sono stato di parola. Non è un Metal Gear. -
-Ma brutto …. -
Ignorando la sequela di insulti di Snake, Fisher parlò a Lambert.
-Siamo nella merda fino al collo Lambert. Cosa possiamo fare?! Io non ho mai dovuto combattere un robot gigante. -
-Io tante volte. Con il MIO Robot gigante, che VOI non mi avete fatto usare! - Sagara incrociò, indispettito, le braccia sul petto.
-Fisher, stiamo cercando aiuto. Non so cosa dirti. Cercate di prendere tempo. -
-Che ha detto? - Chiese Snake avvicinandosi.
-Ha detto di prendere tempo, stanno chiamando aiuto. -
-Certo, mi metto a ballare il ballo del quà quà nudo sul prato. - Fece ironico Snake.
-Buona idea. -
Prima che Snake potesse prendere a sberle Sagara, una strana musica cominciò a riecheggiare nei dintorni.
-Zitti! La sentite anche voi? -
-Che cos’è questa musica? - Con sommo orrore videro che il nano-robot gigante s’era messo a ballare e cantare, contornato da uccellini, scoiattoli e cervi.
-Ma che sta succedendo? - Domandò Fisher sconvolto.
-Lo devo ammettere. Mai nessun Metal Gear mi aveva spaventato tanto. -
-Ma perché fa così? -
Snake si accucciò a terra e chiamò con il suo codec Otacon. -Otacon. Sai spiegarmi che diavolo sta succedendo?! -
-Certamente Snake. Devi sapere che Biancaneve fa parte di quel gruppo detto Cartoni Disney, è un sottogruppo del MOIGE. Particolarità di questo gruppo sta nel fatto che a intervalli, più o meno regolari, in prossimità di un evento importante, loro si mettano a cantare e ballare. -
-E’ una tattica? - Chiese Sagara. -E’ una specie d’ipnosi, o magari lo fanno solo per confonderci e poi attaccarci alle spalle? -
-Ehm… no. In realtà lo fanno solo perché dicono che secondo loro sono delle belle canzoncine orecchiabili e carine da canticchiare per i bambini. -
-Ok, non è necessariamente una cosa brutta… - Intervenne Snake.
-No, infatti è orecchiabile. - Sagara si era messo a sculettare al ritmo della musica.
-E’ affetto dalla Febbre del Sabato Sera! - Fisher prese una spranga di ferro. -So come curarla. -
-Ma oggi è mercoledì. - Gli fece notare Snake.
-Allora sarà bene fargliela passare prima che arrivi sabato. - Fisher cominciò a dissestare le vertebre al povero Sagara.
-Dicevo… - Riprese Snake. -Non è necessariamente una cosa brutta, sta perdendo tempo da solo, e magari se abbiamo culo, i rinforzi arrivano prima che termini di cantare. -
Mentre diceva così un elicottero sorvolò l’area circostante, ma non fecero in tempo ad esultare che l’elicottero precipitò, per pura fortuna, proprio in testa al nano-robot gigante, distruggendolo in mille pezzettini. Dalle macerie uscì un uomo in uniforme, con pochi capelli e l’aspetto incazzato.
-Porca puttana, sono caduto un’altra volta. - Imprecò guardandosi attorno. -Hey voi! Quanto disto dal campo dei Chimera. -
Sagara aveva nuovamente gli occhi a forma di cuore e saltellava con gesti ben poco maschili in qua e in là.
-Ragazzi, non ci posso credere… ma questo è Nathan Hale. -
-Ascoltate, io non ho tempo da perdere, devo assolutamente impedire un’infezione letale da parte dei Chimera, quindi ditemi subito dove si trovano. -
Non avendo la più pallida idea di chi, o cosa, stesse parlando, Snake chiamò Otacon.
-Ho bisogno di aiuto. Come mi libero di questo? -
-Abbi pazienza Snake, stanno arrivando. Porta pazienza. -
Uno strano aereo si bloccò sopra di loro, nero, con un’insegna a forma di ombrello e la scritta UMBRELLA su un fianco. Dall’aereo scese con un salto un individuo con occhiali da sole e lungo giaccone di pelle, perpetrandosi in capriole e acrobazie in aria. Wesker, questo era il nome del tizio vestito da becchino, appena atterrò si ruppe entrambe le gambe e le caviglie, ululante per il dolore cominciò contorcersi per terra.
Dallo stesso aereo altri 2 uomini e 2 donne scesero calandosi con delle corde, per non fare la fine di Wesker.
Hale appena li vide tentò di scappare, ma inciampò su Wesker, rompendogli con uno scarpone tutti i denti davanti. I 4 lo agguantarono e impacchettarono per bene.
-Scusate l’intrusione. - Disse l’uomo più giovane. -Chris Redfield, operazioni speciali. -
-Chi sareste voi? - Chiese confuso Fisher.
-Lunga storia, adesso lavoriamo per la UbiSoft. Hale ci è fuggito qualche giorno fa, per fortuna ogni aereo che prende precipita, sennò saremmo ancora alla sua ricerca. -
-Ma che ha fatto? - Volle sapere anche Sagara.
-Niente, vuole semplicemente essere lui il protagonista di Resistence 3 e cerca in tutti i modi di raggiungere gli altri sul campo. E’ innocuo, non vi preoccupate. - Così dicendo sorrise a Hale mentre cercava di sgozzare una delle due donne al grido: non mi avrete mai!
-Buona fortuna per la vostra missione. - Con un saluto militare Chris si aggrappò alla scaletta lanciata dall’aereo e sparì insieme ai suoi compagni.
-Bé… almeno il primo ostacolo lo abbiamo superato. -
-Giusto recuperiamo Bond e andiamo. -


Far rinvenire 007, non fu facile, ma adesso nuovamente tutti e 4 si apprestavano a varcare il primo ingresso della scuola, quello che gli avrebbe portati nel cortile del castello.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3 - Ancora in Missione con gli Agenti Segreti ***


Ancora in Missione con gli Agenti Segreti
Mentre avanzavano nel cortile interno, delle luci da stadio si accesero, rivelando la loro presenza, dopodiché all’urlo simile al canto di un gallo, un branco di bestioni pelosi, barbuti, dall’aria incazzata e con in mano spranghe e armi contundenti di ogni tipo li accerchiarono, poi un ragazzino in calzamaglia verde si avvicinò baldanzoso, accerchiato da decine e decine di lucine colorate.
-Bene, bene, bene… che cosa abbiamo qui? - Il ragazzino sorrideva in modo poco naturale.
-Ma perché il Joker si è vestito in questo modo assurdo? - Chiese Sagara.
-Non sono il Joker patetici pirati. -
-Pirati? - Chiese Fisher ancora più confuso.
-Io sono Peter Pan, e questi sono i Bambini Sperduti. -
-Bambini? - Fece Snake guardando quelli che potevano essere tranquillamente dei lottatori di wrestling.
-Insieme alle Fatine, capeggiate da Trilly, difendiamo questo posto dai pirati come voi. Pensavate di fare un arrembaggio, senza che noi ce ne accorgessimo? Bene, vi sbagliavate di grosso. - Tutto sorridente estrasse un coltello dalla cintura. -Adesso vi tortureremo finché non ci direte chi vi manda. -
-Oh… - Bond alzò le mani davanti al petto. -Conte de Sad, calmati un secondo. Calmiamoci tutti gente. Qui non c’è bisogno di torturare proprio nessuno. Siamo tutte persone ragionevoli, vediamo di raggiungere un accordo… -
-Bond ma che diavolo sta facendo?! - Urlò M nell’auricolare.
-Glie l’avevo detto che questo volta non ci stavo a farmi bastonare le parti intime! - Strillò Bond infuriato. -Una volta basta e avanza. E che diamine, il raggio laser di Goldfinger al confronto sembrava una carezza. - Tornò a guardare Pan. -Allora? Questo accordo? -
-Certo ecco l’accordo. Noi vi torturiamo, voi parlate. -
-Va bene, va bene. Però non fatemi saltare i denti. Intesi? -
-Come no. - Ad un suo cenno, i Bimbi Sperduti colpirono Bond in modo da fargli saltare un molare, subito l’agente britannico si buttò a terra, urlando ai suoi compagni di fare la stessa cosa, la bomba nel dente esplose stendendo la maggior parte del corpo di guardia, Snake e Fisher, sfruttando il fumo, e agendo nell’ombra, fecero il resto.
Rimasto solo Pan, tentò la fuga, ma Sagara lo placcò spappolandolo a terra.
-Ahia! - Si lamentò il bambino.
-Che ne facciamo di questo? - Chiese Sagara.
-Non vorrete fare del male ad un povero bambino vero? -
-No, ma tu non sei un bambino. - Gli fece notare Bond. -Che ne dite ragazzi? -
-Lasciate fare a me. - Disse Snake sorridendo sadico. -Conosco un tipo, che ha una certa esperienza nel trattare con gente come lui. Buhuwhahahahaha!!! -

Diverse ore dopo Pan era legato ad un letto posto in verticale, davanti a lui un uomo con baffi e capelli bianchi si massaggiava quella che evidentemente era una mano innestata.
-Così… - Cominciò l’uomo guardandolo con occhi da pazzo. -…ti diverti a tagliare le mani delle persone èh? -
Pan deglutì a vuoto. -Sono macchinari per l’elettroshock quelli? - Chiese preoccupato.

Mentre i 4 proseguivano per i corridoi deserti della scuola Bond si voltò verso Fisher.
-Sai… non ho visto come avete fatto a sconfiggere le fatine. -
In quel momento Snake fece un rutto poderoso e lo sguardo di Fisher fu talmente eloquente che Bond assunse un’espressione scioccata.
-Bene… siamo dentro. -
La voce nel microfono di Sagara era evidentemente quella di Tessa.
-State attenti, per i corridoi si aggira Packman. E’ iperattivo per l’ingente quantità di droga che ingoia ogni notte. -
-Ragazzi sembriamo in una brutta situazione. Come facciamo a passare? -
Snake si voltò verso 007. -Bond, lanciagli una delle tue pasticche di viagra, magari decolla come un razzo. -
-Hey! - Ribatté offeso l’agente segreto. -Io non uso pasticche, sono in grado di fare benissimo da me. - Mise il broncio, ma vedendo gli sguardi scettici degli altri decise di svuotare il sacco. -Va bene, prima di venire in missione sono stato ad un meeting con gli altri zeri del mio dipartimento, non me n’è rimasta neanche una. -
-Ma che razza di meeting fate? - Chiese Fisher sconvolto.
-Ragazzi, ma cos’è il viagra? -
-Tranquillo Sagara, un giorno ti spiegheremo tutto, compreso come nascono i bambini. -
-Snake… lanciagli uno di quegli animali che hai raccolto durante il tragitto, magari uno di questi è velenoso. -
-Cosa?! Scordatelo! Queste sono prelibatezze, perché dovrei darle ad una palla gigante gialla con la bocca, strafatta di sostanze stupefacenti? -
Fisher guardò Bond al suo fianco, poi entrambi guardarono Snake.
-Non avrei voluto arrivare a tanto ma… Prendetelo ragazzi! -
I 3 si lanciarono contro Snake e dopo una furiosa azzuffata riuscirono a bloccarlo.
-Noooo!!!! Lasciatemiiii!!!! Cosa fate?! -
-Sagara prendi la cosa più schifosa che vedi e lanciala a Packman. - Gridò Bond sforzandosi di tenere ferme le gambe dell’altro.
Il ragazzo dopo qualche minuto estrasse uno strano fungo dall’odore di cadavere.
-Ma che schifo è? -
-Bleha! - Gridò Bond. -Ecco perché Snake puzzava in questa maniera, teneva un fungo avariato nello zaino. -
-Che te ne frega lanciagliela a vediamo che succede? -
-No! La mia amanite falloide! Era così buona cotta con interiora di capra decomposta. -
-Sto per vomitare. - Bond era diventato verde. Sagara lanciò il fungo e attese la vista di quell’enorme palla gialla con la bocca dirigersi in quella direzione aprendo e chiudendo quella fessura inquietante. Non appena vide il fungo se lo mangiò all’istante, in quel momento divenne di svariati colori e sfrecciò velocissimo lungo il corridoio.
-Ma dove va? - Si chiesero tutti seguendo con lo sguardo la palla gialla aprire e chiudere la porta del bagno. Stupiti da quanto avevano appena visto Sagara si voltò verso i suoi compagni.
-Perché è entrato lì? -
Bond sembrava confuso e guardò Fisher che per lo stupore aveva lasciato la presa su Snake.
-Ma come diavolo fa a… -
-Bisogna proprio chiederci tutto?! - Sbottò Fisher imbarazzato. -Insomma siamo videogame\manga\anime\film di azione, dovremmo essere abituati alle cose senza senso no? -
-Si, ma una palla gialla gigante si è appena chiusa nel cesso. Io direi che due domande bisognerebbe farcele. -
-Mi avete rovinato la cena! Spero siate contenti! - Sbraitò Snake una volta libero.
-Andiamo, era una porcheria, non ti puoi mangiare un panino al salame come tutti i cristiani? -
-Blasfemo! -
Fisher si strinse nelle spalle rivolgendosi a Lambert. -Siamo passati. -
-Va bene ragazzi, adesso le cose si potrebbero fare leggermente più difficili. Dovete prendere contatto con il nostro infiltrato. Lui vi dirà come procedere. Lo trovate nella biblioteca scolastica. Buona fortuna ragazzi. -
Proseguirono cautamente fino alla biblioteca, quando entrarono la stanza era completamente al buio, eccezion fatta per una lampada su di un tavolo che illuminava parzialmente la figura di un uomo seduto di spalle.
-Sei tu il nostro contatto? - Chiese Bond, ma l’uomo non rispose, allora Sagara tutto tronfio decise di dar sfoggio della sua preparazione in campo militare.
-Parola d’ordine: Apriti sesamo. -
Bond gli piantò uno scapaccione. -Ma sei scemo? Non è mica la grotta di Alì Babà. E l’ultima cosa che voglio è proprio che apra qualcosa per farci vedere i suoi gioielli. -
-Che gioielli? - Chiese nuovamente Sagara.
Bond lo guardò seriamente, quasi preoccupato. -Non credi che sia ora che il tuo cervello rientri dalle ferie? -
-Ragazzi, state zitti. Qui c’è qualcosa che non va. - Snake avanzò lentamente verso la figura girata di spalle.
-Magari si è semplicemente addormentato. - Ipotizzò Fisher.
-Secondo la mia esperienza gli infiltrati, o cercano di ucciderti per qualche torto fatto da bambini, o in realtà lavorano per qualcun altro e stanno semplicemente cercando di fotterti. Oppure sono morti. - Snake allungò una mano voltando l’uomo sulla sedia, ritrovandosi davanti la figura del bibliotecario completamente imbavagliato e legato, come un insaccato, ma vivo.
-Giusto… mi ero dimenticato, oppure sono stati scoperti e vengono usati per prenderti in trappola. -
In quel momento si accesero le luci, decine e decine di uomini, donne e animali delle favole Disney apparvero circondando gli agenti segreti.
-Una trappola! - Gridò Fisher stupefatto.
Un uomo alto nella media, con barba e capelli rossi, con cappello da cowboy, si fece avanti.
-Si. Immagino cercavate me. Sono io il nuovo preside di questa scuola. -
-Chuck Norris?! - Gridarono gli agenti segreti stupefatti.
-Che Giles era uno dei vostri contatti era evidente, ma non sa molto, così abbiamo deciso di tendervi questa piccola trappola per tentare di scoprire qualcosa di più su questa operazione. -
-Tsk… anche se ci torturerete a morte, noi non apriremo bocca. - Disse Snake sicuro di se.
-Ma sei scemo? Se mi toccano io canto come un usignolo. - Bisbigliò Bond all’orecchio del collega.
-Stai zitto cretino. - Lo rimbeccò lui. -Quando mai Walker ha torturato una persona? -
-Non ha bisogno di torturarci. - Intervenne Sagara. -Chuck Norris è capace di sedurre qualsiasi donna solamente schioccando le dita. -
-Ma noi siamo uomini. - Protestò Fisher.
-Chuck Norris è talmente attraente che perfino gli uomini se ne innamorano. -
Lo sguardo di puro terrore si manifestò sui volti degli agenti.
-Non ho bisogno di schioccare le dita. - Chuck Norris sorrise divertito. -E non ho nemmeno bisogno di torturarvi. Ma non avete capito? Tutto quello che volevo sapere, già lo so. -
-E’ vero Chuck Norris è Dio! - Gridò isterico Sagara.
-No, deficiente, ha una spia nella nostra organizzazione. - Fece Snake tirandogli uno scapaccione.
-Lo sapevi? -
-No, è che mi baso sulle statistiche, ogni missione che svolgo viene gettata ai maiali per colpa di un infiltrato testa di cazzo che spiffera tutto al cattivo di turno. -
-E perché non ce lo hai detto prima? - Chiese Bond.
-Sono un inguaribile ottimista. -
-Esatto, solo su una cosa ti sei sbagliato. Quà i buoni siamo noi. - E attaccò a ridere.
-Non finisce qui! - Gridò Sagara. -Siamo in contatto radio con i nostri capi e a quest’ora, loro hanno sentito tutto e bombarderanno questo posto facendo un culo così a tutti i tuoi scagnozzi. -
-Si? Allora avanti. Diglielo. -
-Tessa mi ricevi? -
-Si, ma abbiamo un problemino al momento? -
-Quanto grande? -
-Quanto una canna di una 44 magnum. Abbastanza grande? -
Una voce risuonò nei microfoni degli agenti segreti.
-Mi dispiace Snake. Ma il MOIGE, mi ha promesso di cancellare i miei guai con la giustizia, sai quella storia di quei bambini vietnamiti? Continua a spuntare fuori. Ma con il passato pulito, adesso potrò diventare un buono a tutti gli effetti. -
-Colonnello Campbell. Quale affare dei bambini vietnamiti? -
-Ah già… tu non lo sapevi. Bé poco male. Comunque fate i bravi adesso. Se non opponete resistenza nessuno si farà male. -
-Col cavolo. - Snake balzò verso Chuck Norris. -Non puoi competere con il mio CQC. -
Appena disse queste parole, Snake volò a terra con il naso e il labbro spaccato, un occhio nero e 6 costole incrinate.
-Ma che gli è successo? - Fisher si avvicinò per sincerarsi delle condizioni del collega.
-L’ho colpito con 3 calci rotanti al volto e uno allo stomaco. - Gli altri due si guardarono confusi. -Non potete vincere. Arrendetevi e rendete il tutto più semplice. Perché combattere contro organizzazioni troppo potenti come siamo noi? -
Dopo una rapida occhiata fra loro, gli agenti segreti, contemporaneamente, alzarono le mani in segno di resa.

Alla scuola per giovani criminali di Destino, Sinistro entrò velocemente nello studio del preside con un’espressione più sconvolta del solito.
-Sta arrivando. - Disse solamente.
Destino alzò lo sguardo atterrito, ma prima che potesse proferire parola Sinistro, si avvicinò.
-Non sto parlando del Papa, e neppure dei suoi parenti signore. -
-Ed è più grave di una di queste due ipotesi? -
Sinistro indeciso fece spallucce. -Meno grave della visita del Papa, ma più grave della visita dei parenti. -
-Così grave? Che succede? Chi sta arrivando? -
-4Kids, signore. -
Destino sbatté violentemente un pugno sulla scrivania.
-Maledizione, i nostri agenti segreti hanno fallito. -
-Cosa possiamo fare? -
-Purtroppo Sinistro… credo sia arrivato il momento di arrendersi. -
-Signore, ma come è possibile? Lascerà che si prendano la scuola senza fare niente? -
-Si. - Annunciò Destino con fare solenne. -E’ proprio quello che intendo fare. -

Le settimane che seguirono alla scuola Destino furono le più terrificanti e le più tetre che si fossero mai viste nella storia dell’umanità. Tutti i professori vennero licenziati, e altri cattivi ne presero il posto. Molti alunni, soprattutto tra i più anziani, vennero sottoposti ad un programma rieducativo, costretti, legati come nel film Arancia Meccanica, a sorbirsi una maratona di film di natale e tanto per puro sadismo i 10 Comandamenti, infine tutti i film della Walt Disney trasportati in 3d, se dopo questo trattamento ancora non volevi arrenderti, allora ti facevano vedere anche Avatar. A molti bastò la sola minaccia. Nessuno di noi sapeva che fine avessero fatto i nostri professori, ma rimase vivo il loro ricordo e la speranza che un giorno li avremmo rivisti.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4 - Una Nuova Speranza ***


Il passante che in una grigia mattina non si faceva i cazzi sua

Il passante che in una grigia mattina non si faceva i cazzi sua, si mise a sbirciare ad ogni finestra per i vicoli malfamati, dove la notte, all’insaputa delle guardie del MOIGE e del 4Kids, si ritrovavano i pochi ancora in grado di ragionare con la propria testa, per giocare d’azzardo, tracannare birra come spugne, fumare come dei turchi, lasciarsi andare a linguaggio volgare e soprattutto guardare video hentai, proibitissimi dalla nuova legge.
Certamente al passante che non si faceva i cazzi sua, di tutto questo a lui non glie ne poteva fregar di meno.
Lui infatti, sperava di beccare qualcuno sotto la doccia (anche quella proibita dal MOIGE), o magari sbirciare qualche scena hentai, perché il passante di quella grigia mattina, oltre a non farsi i cazzi sua era anche un guardone depravato che pur di guardarsi qualcosa di piccante sarebbe andato a sbirciare nei bagni degli ospizi.
Quella grigia mattina gli andò male. Infatti vide una finestra ancora illuminata dalla luce interna, così, arrapato come un riccio, ci si attaccò come uno scarafaggio, sbavando come una lumaca, e pulendo anche il vetro che dava sulla strada. All’interno poté vedere un locale, nonostante le 4.00 di mattina, ancora aperto e abbastanza affollato, capì subito che si trattava di un locale malfamato, ma la scena più piccante che vide fu una corona di peperoncino attaccata al bancone e così si allontanò per concentrare la sua ricerca altrove.
Venne bloccato dalla polizia mentre cercava di scavalcare le mura di uno ospizio, fustigato, messo alla gogna e sculacciato selvaggiamente con dei batti-tappeti, il passante che in quella grigia mattina non si faceva i cazzi sua decise di cominciare a farseli.
Ma questa è un’altra storia, difatti il destino del passante che non si faceva i cazzi sua, non frega niente a nessuno, serviva solamente per introdurre in modo narrativo alla Umberto Eco il locale sopra citato e di cui ovviamente vi sarete dimenticati.

Il locale non era molto grande, in compenso era molto squallido, insomma la classica bettola. Ma quello che più incuriosiva di quel posto, per una persona sana di mente, che il passante ovviamente non era, non era tanto il luogo, quanto le persone che c’erano.
Seduti al bancone del bar, due dei criminali più ambigui e sessualmente deviati, feticisti dei rettili, quali Voldemort e Orochimaru, si scambiavano storie dei bei vecchi tempi andati, e di come tutti e due erano stati pestati più volte e scambiati per pedofili a causa della loro ostinazione verso un particolare ragazzino. Erano questi Voldemort e Orochimaru.
Poco distante, su di un tavolo, l’uno di fronte all’altro, due dei mutanti più pelosi e artigliati che si siano mai visti, costretti alla pace, avevano deciso di mettere insieme le proprie teste e scoprire una volta per tutte che tipo di parentela gli accomunasse, finendo poi, come al solito, a massacrarsi di botte perché non erano giunti ad un accordo. I due erano ovviamente Sabretooth e Wolverine.
Con la stessa aria disperata, ma per motivi differenti, un uomo se ne stava a bere da solo in un angolo. Il tale, di nome Dylan Dog, non era depresso per la perdita del lavoro, o per la costrizione a vivere in clandestinità, o semplicemente per l’assurdità e le battute sul suo sfortunato cognome, ma bensì, era disperato per l’uscita del suo film nelle sale, ovvero l’esempio più costruttivo di come gettare ai maiali 20 anni e passa di onorata carriera.
Quella mattina era la degna mattinata fiacca, di una nottata altrettanto fiacca, e forse proprio per quello, quando una figura ammantata, completamente vestita di nero fece il suo ingresso nella taverna, catturò l’attenzione di tutti i suoi occupanti, perfino del barista cieco. La figura in nero si avviò lentamente verso il bancone, oltrepassando gli ubriachi addormentati sul pavimento.
-Dammi un whisky. - Si voltò verso gli altri occupanti del bar. -Un whiski per tutti. -
Quella frase ebbe l’effetto di risvegliare anche gli ubriachi addormentati, che, come in un film di zombi, cominciarono a rialzarsi e dirigersi verso la loro fonte di sopravvivenza, l’alcol.
Lo straniero vestito in nero senza toccare il suo bicchiere osservò gli occupanti della bettola trangugiare quel fuoco liquido, dopodiché parlò con un tono di voce amaro.
-Miei cari amici… come vi siete ridotti. Come zombie vi muovete nell’oscurità alla ricerca dell’unica cosa a cui siete destinati. Dimenticare, ed essere dimenticati. - Guardò tutti i presenti. -Ma guardatevi. Un tempo al solo nominarvi la gente tremava di paura. E adesso… Sabretooth… -
Il mutante lo guardò aggrottando lo sguardo.
-Un tempo la tua sola presenza voleva significare sangue e morte, adesso invece sei solo uno dei tanti sponsor della Loreil per lo sciampo antiforfora. -
Sabretooth abbassò lo sguardo affranto.
-E tu… Orochimaru… che della tua lingua, un tempo arma, adesso è diventata la controfigura dei rotoloni Regina. Cosa ne è stata della vostra dignità di cattivi?! -
All’unisono tutti i presenti abbassarono i loro bicchieri, pensando alle cose più umilianti che in quegli anni erano stati costretti a fare per racimolare qualche soldo per potersi quantomeno ubriacare la sera.
-Adesso basta cocco. - Wolverine tirò fuori gli artigli. -Chi ti credi di essere per venire qui e sputarci addosso tutte le umiliazioni che siamo stati costretti a subire solo per sopravvivere? Chi ti dà il diritto di criticarci per aver semplicemente cercato di non morire? -
-Io sono colui che vi sta dando la possibilità di alzare la testa dal piede oppressore del MOIGE e del 4Kids, io sono colui che vi porta la speranza. Io sono l’ultimo baluardo fra voi e le pubblicità di assorbenti. Io sono il DOTTOR DESTINO. -
Lo sconosciuto ammantato di nero si abbassò il cappuccio rivelando la maschera ferrosa di colui che un tempo era stato il preside della scuola per supercriminali Destino. Tutti i presenti rimasero immobili per lo stupore, alcuni si stropicciarono gli occhi per l’incredulità, altri semplicemente si chiedevano se non fosse un brutto scherzo dei troppi alcolici bevuti.
-Ti credevamo morto. - Balbettò Magneto stravolto da quella visione.
-Tsk. Stupidi imbecilli! Io sono invincibile! - Lanciò il bicchiere contro Magneto prendendolo in piena fronte e quello volò a terra. -E sono qui perché ho un piano. Un piano che ci permetterà di riprenderci tutto quello che ci hanno portato via! Allora? Chi è con me?! -
A causa del troppo alcol anche quella sera trangugiato, tutti i presenti cominciarono a vomitare senza ritegno.
-Lo prendo come un si. - Disse Destino.

Gli Alleati
Il Dr. Destino aveva sfrattato una famiglia di orsi dalla loro tana, per ricostruire un quartier generale, e quelli per ripicca si sono mangiati Riccioli d’oro e tutta la sua famiglia, e sono andati a vivere nella loro casa.
-Non possiamo andare così alla cazzo di cane… - Stava appunto spiegando Sinistro. -Se vogliamo riprenderci ciò che è nostro, dobbiamo essere sicuri di vincere. Abbiamo bisogno di alleati, il MOIGE e il 4Kids, non hanno decimato solo i criminali, ma anche molti supereroi e altri sottogruppi che solitamente non calcola mai nessuno. In questo periodo in cui il MOIGE e il 4Kids si sono espansi, ne abbiamo approfittato per raccogliere informazioni. - Sinistro tirò fuori delle cartelle. -Preparatevi ad andare a recuperare la nostra squadra anti-censura. -

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5 - Gli Alleati ***


Hentai
La prima persona che doveva assolutamente far parte della squadra anti-censura, era senza dubbio Mistica, e siccome Sinistro sapeva il pericolo che il reclutatore avrebbe corso nell’andare a prenderla, decise di mandare qualcuno che conoscesse il soggetto. Ovvero Sabretooth, il quale, per non farsi trovare fuori forma, si era ingoiato 3 flaconi interi di viagra, ricordandosi troppo tardi che le medicine su di lui, non facevano effetto.
Sperando di non essere giù di forma si avviò titubante dove gli avevano detto che lavorava Mistica.

Dopo l’avvento del MOIGE, e l’espropriazione da parte di 4Kids della scuola Destino, Mistica si era ritrovata senza lavoro, rifiutandosi di mettersi in regola aveva continuato a frequentare il mondo dell’illegalità divenendo una tra le più richieste protagoniste Hentai. Grazie alle sue abilità di mutaforma, Mistica gli faceva risparmiare sugli accessori, e anche sugli attori.

Il nostro vicepreside Sinistro ci aveva parlato a lungo degli Hentai.
-Hentai cari ragazzi, in giapponese vuol dire perverso, depravato, in senso dispregiativo, ma in occidente ce ne siamo sbattuti altamente i maroni, e abbiamo dato questo appellativo ai manga-anime porno, già così classificando tutti quelli che si dilettano in questo tipo di svago.
Secondo il MOIGE, torturare e uccidere un cucciolo di foca, è equivalente a guardare un Hentai.
Secondo il 4Kids, chi ha fatto l’attentato alle torri Gemelle era un assiduo guardone di Hentai, di conseguenza chiunque guardi un Hentai è un terrorista. Chi ha sterminato intere tribù di nativi americani invece è un eroe.
Secondo la Chiesa offrire sacrifici umani al diavolo è equivalente a guardare un Hentai.
Ed ecco come si svolge un Hentai: Al principio, ci sono due che trombano come conigli. Poi, ai 2 di prima si sono aggiunti altri 2. Alla fine c'è un orgia.
Per quanto se ne dica, è vero che i film-fumetti porno hanno una trama, ma è sempre e solo incentrata su 2 e più, che lo fanno, ovunque, con chiunque, e quandunque. Twilight, per quanto abbia questa trama, non è un film porno.
I personaggi Hentai, si suddividono in maschili e femminili. I personaggi femminili sono pressoché un buco con della roba intorno. E questo è ovviamente sessista verso le donne.
I personaggi maschili invece si suddividono in quello che passa di lì per caso e come è ovvio e naturale si fa chiunque incontri consensualmente, oppure il Violento Figlio di Puttana, e questo è invece il protagonista maschile che praticamente usa qualsiasi scusa per violentare chiunque gli capiti a tiro, compresi i maschi ovviamente negli Yaoi. Questo tipo di protagonista se fosse reale, verrebbe castrato e impalato in pubblica piazza da qualsiasi donna che ne conosca l‘esistenza. Se tuttavia il Violento Figlio di Puttana è Sasuke che violenta il povero Naruto, allora no, perché comunque, altro non ha fatto che aiutarlo a capire di essere gay e che lui lo ama. Figuratevi se lo odiava che cosa non gli faceva. Questo sarebbe come dire che i gay non possono essere violentati da altri gay, perché sono gay, e questa è una discriminazione verso i gay. Probabilmente non ci avevate mai pensato prima.-
Finita la lezione, leggete in pace.

Sabretooth entrò in quello che era un set per un Hentai, pregando il Dio che non fosse uno Yaoi.
Dovete sapere infatti che Sabretooth non è sempre stato il criminale animalesco e sanguinoso che ormai noi tutti conosciamo. C’è stato un tempo in cui lui era un criminale come tanti altri nell’universo Marvel, commetteva qualsiasi crimine per denaro, era pericoloso, ma nella media, addirittura c’era un tempo in cui si lavava ed esprimeva frasi di senso compiuto senza nessun ringhio nel mezzo.
Con l’avvento della tecnologia Sabretooth si decise a comprare anche lui un computer, ed imparare ad usarlo, essendo lui un vecchio porco, decise che il modo migliore per imparare ad usare internet fosse quello di ricercare materiale pornografico, essendo lui un fumetto, questo voleva dire materiale Hentai.
Così navigando, giunse in un sito di fan fiction, ed è proprio questo il problema per personaggi ed eroi della fantasia, che qualsiasi storia con loro come protagonisti, frutto della fantasia/immaginazione di chiunque, potrebbe essere potenzialmente reale.
Notando una storia con protagonista il suo nemico/figlio/padre/fratello/clone/nonna, Woleverine, decise di leggerla nella speranza che contenesse materiale adeguato per un ricatto. Il problema fu che quella era una storia Yaoi, e lui non aveva letto le avvertenze.
Non appena lesse le prime righe vomitò pure l’anima, scaraventò il computer fuori dalla finestra, scappò di casa, bruciò i vestiti e si ritirò a vivere come un eremita nei boschi canadesi, diventando così quella bestia d’uomo che tutti noi conosciamo. Da allora il suo odio per Wolverine divenne addirittura viscerale (da notare che a sua volta Wolverine cominciò ad odiare Sabretooth solo dopo aver anche lui letto quelle storie), sviluppando una fobia per le prigioni, chiese, internet, e qualsiasi potenziale scrittore/scrittrice di fan fiction, che lo porta a cercare di uccidere chiunque rientri in una di queste categorie.

Strisciando provvidenzialmente con le spalle al muro, poiché non voleva correre rischi, visto che una volta che il danno è fatto, ti puoi vendicare, ma ormai hai subito, si avviò strisciando verso il camerino della protagonista, ovvero Mistica.
Mistica lo guardò con un sorriso a 890 denti.
-Cosa ti porta da queste parti? La crisi ha toccato anche te? Se ti serve una spinta… -
-No, per carità! Che spinta e spinta! - Nervoso e spaventato Sabretooth cominciò a guardarsi intorno freneticamente per controllare che non ci fosse nessuno dietro di lui. -Nessuno spinga nessuno. -
-Proprio nessuno? - Chiese lei ammiccando.
Sabretooth cercò di evitare di sbavare come una lumaca dandosi una parvenza di contegno.
-Mistica, sono venuto per proporti un affare. -
-Se si tratta di matrimonio ti dico subito che non mi interessa. -
-Ma figurati! - Rispose lui sdegnato. -Stiamo organizzando una squadra per riprenderci la scuola Destino e scacciare 4Kids, e il MOIGE. -
-Mmm… c’è un problema di fondo. Voi non vi trovate bene dove siete, io invece mi trovo alla grande. -
-Ma stanno addosso a voi, come stanno addosso a noi. -
-A me piace quando qualcuno mi sta addosso, non te ne sarai dimenticato spero. -
Sabretooth si riscosse un attimo. -Mi dispiace doverlo ammettere, tu non sai quanto, ma abbiamo bisogno anche di te. -
Mistica sorrise in modo malizioso. -E io potrei anche accettare… ma ad una condizione… -

Destino passeggiava nervosamente avanti e in dietro per la nuova tana, mentre seduti sul divano, davanti alla televisione Sinistro e Wolverine stavano giocando alla Play Station.
-Ma Sabretooth non dovrebbe essere già di ritorno? -
Sinistro dopo aver messo in pausa controllò l’orologio. -E’ fuori da solamente 2 ore. -
-E se gli è successo qualcosa? - Chiese Destino.
-Vic, è andato a reclutare Mistica. E’ da augurarci che ci metta tanto. Sai com’è fatta, se uno non acconsente a tutte le sue richieste, è anche capace di rifiutare. -
Destino guardò i due ancora seduti sul divano. -Allora sarà il caso che qualcuno di voi vada a dargli una mano? -
Sinistro e Wolverine si guardarono terrorizzati.
-Dopotutto è vecchio, fuori forma, si, credo… - Destino si bloccò, notando un polverone bianco che si alzava, mentre due figure in lontananza fuggivano nel perfetto stile Looney Toones urlando scuse come aver lasciato il gas acceso.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6 - Mortal Kombat ***


Mortal Kombat
Una volta che Mistica accettò di unirsi al movimento anti-censura, gli venne subito affidata una missione, e con lei questa volta ci andarono Sinistro e Wolverine.
Un’altra categoria che il MOIGE teneva particolarmente sotto mira erano senza dubbio i videogame violenti, di fatti una palla gialla che si aggira in un posto al buio con luci psichedeliche, si mangia fantasmini e ingoia pasticche fosforescenti che lo rendono iperattivo, non è forviante per i bambini, mentre sparare ad uno zombi o ad un alieno farà si che il bambino diventi un pazzo sanguinario amante delle armi e dello sterminio di massa.
Nonostante ormai di videogiochi sanguinari, violenti e moralmente deviati ce ne fossero a bizzeffe, solo uno aveva l’esperienza richiesta per far parte della squadra anti-censura e mi riferisco a Mortal Kombat, mortale nemico da anni del MOIGE e del 4Kids.

Sinistro, Wolverine e Mistica per raggiungere Mortal Kombat dovettero intraprendere un lungo viaggio che li avrebbe portati nel regno di Outworld, un posticino tranquillo dove se sei donna ti violentano ad ogni angolo e se sei uomo ti rapinano e ti violentano ad ogni angolo comunque, ed era proprio quello in cui sperava Mistica. Wolverine e Sinistro invece non ci tenevano particolarmente.

Sul libro di testo di storia, Mortal Kombat era descritto così:
Mortal Kombat è un videogioco picchia duro, rivoluzionario nel suo genere, infatti è l’unico picchia duro dove se tiri un pugno all’avversario, quello sanguina, e si ferisce. Per questo non è stato considerato realistico, ma incredibilmente violento, immorale e soprattutto un gioco per depravati.
Probabilmente i soliti che giocano a Mortal Kombat, secondo il MOIGE, e il 4Kids, sono poi i soliti che guardano i video hentai.
La particolarità che però ha reso famoso questo gioco è la possibilità di uccidere l’avversario nel modo più brutto e orrido che sia possibile. Mentre l’avversario è stordito, il vincitore può dunque decidere se trucidarlo, divertendosi ad estirpargli arti, organi o quant’altro. E questo secondo molti è una figata.
Perché è una figata? Non lo so.
Secondo altri è una cosa disgustosa che può divertire solo malati mentali, che cercheranno di imitare i personaggi del videogioco iscrivendosi a corsi di karate per poi tentare di uccidere allo stesso modo i loro avversari. Probabile come ipotesi no?
Anche se non può sembrare plausibile, ebbene anche Mortal Kombat ha subito censure. Infatti in sala giochi potevi trucidare le persone senza vedere il sangue, cosa che cambiò radicalmente l’approccio dei giocatori verso questo titolo. (si, come no)
Nonostante che se ne dica, questo gioco non è dannoso alla psiche dei bambini. C'è stata un'intera generazione di ragazzini che ha giocato a questo videogioco e nessuno di loro ha riportato danni psichici. Certo c’è chi potrebbe considerare strano il fatto che dopo aver tagliato una bistecca e masticato un pezzo esclamino sempre: Fatality. MA NON GLI HA FATTO ALCUN EFFETTO!
Se qualcuno dicesse il contrario, o è un membro del MOIGE, o del 4Kids, o della chiesa cattolica, o un comunista.

La Storia: La storia è presto detta. Un gruppo di Dei anziani, che consideravano giocare a carte un gioco da vecchi, decise che tra varie dimensioni non si potevano fare la guerra come tutti i cristiani, ma se la potevano fare solo dopo aver vinto 10 volte di fila il Mortal Kombat. Un torneo dove i migliori combattenti di entrambi i mondi si affrontavano in un duello mortale.
Shao Khan, imperatore di Outworld, mette gli occhi sulla Terra, che è il pianeta/dimensione più ambita da chiunque in qualsiasi era o dimensione. Manda i suoi combattenti, capeggiati dallo stregone Shang Tsung, che vincono 9 volte di fila, e così Raiden, Dio del tuono, protettore della terra, convinto di non aver ingaggiato dei lottatori, ma la squadra di calcio dell’Inter, decise di chiamare Murinho ad allenare quel branco di idioti. Allenati da Murinho i terrestri vincono, il Mortal Kombat, il campionato, la Champions League, Coppa Italia, e Outworld finisce con zero tituli.
Liu Kang riempie di mazzate Shang Tsung, dimostrandosi un ottimo combattente e per niente rispettoso verso gli anziani.
Lo stregone tornato a casa, convinto di rimetterci qualcosa, cerca di salvarsi la pellaccia proponendo a Shao Kahn di sfidare i combattenti della Terra in un altro Mortal Kombat, questa volta però nell’Outworld, come ogni partita di calcio che si rispetti fare andata e ritorno.
Shao Kahn si lascia infinocchiare come un idiota e accetta. Raiden si era fumato probabilmente una piantagione di papaveri e invece di ridergli in faccia, accetta pure lui.
Rifanno il Mortal Kombat, rivince la Terra, Shao Khan si incazza e sarebbe quasi intenzionato ad ammazzare una volta per tutte Shang Tsung, ma questi si allea con Quan Chi, un altro stregone che però nessuno calcolava (in realtà di mezzo ci sono altri capitoli, ma è sempre la solita zolfa). Insieme riempiono di mazzate Shao Kahn, Raiden, Liu Kang e quant’altro, ma risvegliano il Dragon King, che nessuno sa chi sia, tanto non frega niente a nessuno, si sa solo che se lo hanno risvegliato, probabilmente lui dormiva.
Raiden decide di uccidersi e uccidere anche gli stregoni.
Gli Dei anziani siccome si divertono a vedere quei cretini che si fanno male ergono una scalinata come quella dei Cavalieri dello Zodiaco e chi arriva in cima avrà il potere di fare tutto quello che gli pare, o se preferiscono l‘armatura d‘oro del Sagittario. Parte la maratona, ad arrivare in cima è Shao Kahn che si era strafatto di doping prima della gara.
Tutti gli altri sono morti.
Mentre picchia Raiden per puro divertimento, o per saltare il controllo antidoping, questi fa un incantesimo e manda a se stesso del passato le visioni del futuro con un ammonimento: “Deve vincere”
Raiden del passato non capisce una sega e fa tutte le scelte sbagliate fino a che non capisce che deve lasciare che Shao Kahn invada la terra in modo che gli Dei anziani possano friggerlo sul rogo. Ma lo capisce solo dopo che sono morti tutti.
Shao Kahn invade la terra, gli Dei anziani gli danno la forza di ammazzarlo e lui lo dissesta di botte e finalmente è finito.

I Personaggi: Siccome di personaggi ce ne sono a bizzeffe, qui di seguito si elencheranno solo i principali.

Raiden: Dio del Tuono, protettore della terra è famoso per tirare fulmini, saette e canne, ma soprattutto è famoso per non capire niente.

Shao Kahn: Imperatore di Outworld, è un amante di Risiko, ma probabilmente un gran ciuco in geografia dei reami, poiché si è fissato sulla Terra e non conosce altri regni da appiopparsi. Si è sposato con Sindel, regina di Edenia, dopo avergli ammazzato il marito, adottando così la figlia di quest’ultima, Kitana, che gli vuol bene quanto se ne può volere ad un cancro. Sindel muore per insoddisfazione sessuale, c’è chi dice che si sia suicidata per il dolore della morte del primo marito, ma è tutta una montatura, non credetegli.
Sicuramente Shao Kahn è un omosessuale frustrato, e questo spiegherebbe il suicidio della moglie, e il fatto che faccia proposte oscene a Shang Tsung. Su tutte, la richiesta di concepirgli una figliola è passata alla storia.

Liu Kang: E’ un monaco, anche se copulerebbe volentieri con Kitana. Discende da una stirpe di monaci, che nonostante non debbano accoppiarsi, hanno evidentemente infranto la promessa. Principalmente la sua funzione è quella di arrivare e picchiare Shang Tsung, e poi Shao Kahn, esattamente in quest’ordine. Non è simpatico, non è bello, e tutti preferiscono altri personaggi a lui. Ma hey… è il protagonista.

Scorpion: Lui è quello figo con una storia originale alle spalle. Gli hanno ammazzato la famiglia e lui vuole vendicarla. Pensa sia stato Sub Zero ma in realtà è stato Quan Chi, non se ne conosce bene il motivo, probabilmente lo stregone è solito aggirarsi a sterminare famiglie. E’ il preferito da tutti i giocatori, e le fangirl scrivono storie d’amore su di lui, anche se in realtà è uno spettro, questo vuol dire che lì sotto, se ha ancora qualcosa, non funziona. Odia gli orsacchiotti, se provi a regalargliene uno viene preso da isteria convulsiva che lo porta a tentare di sbudellarti.

Sub Zero: Lui è quello figo che viene rincorso da quello ancora più figo, ovvero Scorpion, per poi morire e lasciare il posto al fratello, pure lui più figo. E rinascere in un altro ninja anche lui più figo.

Quan Chi: E’ uno stregone, bianco come il latte, pelato come una palla da bouling e segretamente innamorato di Shao Kahn. Visto che Shao Kahn invece non lo calcola per sbavare dietro Shang Tsung, lui odia anche Shang Tsung.
Per questo e per il fatto che Shang Tsung sia solito regalargli, per occasioni come Natale, compleanno, Pasqua e così via, oggetti molto utili quali pettini, fermagli per capelli, shampi, creme di protezione per il sole, fon, e una volta perfino una piastra.
Si lascia infinocchiare come un decerebrato da Shang Tsung, che lo convince con l’inganno ad allearsi con lui, per poi tradirlo appena il vento soffia in direzioni ben più promettenti.

Shang Tsung: Uno stregone che ruba le anime ai lottatori che muoiono nel Mortal Kombat. Sembra abbia cominciato con il rubare portafogli e poi si sia evoluto.
All’inizio era vecchio, perché Shao Kahn lo aveva fatto rinchiudere per 500 anni, ma poi visto che gli piaceva più da giovane lo aveva ringiovanito e adesso dimostra un’età fra i 35 e i 40 anni. Quando Shao Kahn gli chiese di concepirgli una figliola, fu costretto a spiegargli come nascessero i bambini, e fece resuscitare perfino Sindel, quando comprese che Shao Kahn voleva semplicemente copulare con lui si improvvisò Dr. Frankenstein e costruì Mileena, clone di Kitana, con il sorriso di Baraka. Evidentemente nell’Outworld c’è confusione sul discorso nascite, infatti noi abbiamo la cicogna, loro hanno Shang Tsung.
Da quando Shao Kahn si è dichiarato, Shang Tsung cerca in continuazione di ammazzarlo, a suo dire, perché vuole prendere il suo posto sul trono, in realtà perché è omofobo.
E’ specializzato nell’infinocchiare la gente, o è un mago nella parlantina dotato anche di una buona quantità di fascino, oppure tutti i componenti di Mortal Kombat sono dei caproni decerebrati. Ai posteri l‘ardua sentenza. Nonostante non sia il protagonista, e neppure il cattivo principale, lui è sempre nel mezzo, peggio del Mercoledì e del Giovedì, e quando succede qualcosa di nuovo è perché è colpa sua, in qualche modo.

Kitana: Figlia biologica di Sindel e figliastra di Shao Kahn. Innamorata di Liu Kang e corrisposta, Kitana odia il patrigno perché a causa delle sue manie di conquista non può mai copulare con il monaco.

Mileena: E’ la seconda figliastra di Shao Kahn. In realtà non ha alcuna parentela con quest’ultimo poiché è stata creata da Shang Tsung con DNA di Kitana e un Tarkatan che passava di lì per sbaglio. Di conseguenza lei è la figlia di Kitana, un Tarkatan a caso e Shang Tsung, e questo le ha creato qualche difficoltà. Essendo figlia di 3 persone diverse ad un certo punto della sua esistenza credeva di essere Gesù. A scuola poi quando le chiedevano di parlare con i suoi genitori si presentavano in 5 o 6.
Sarebbe una bella gnocca se non avesse una bocca che ricorda uno squalo, e di conseguenza non facciamoci domande sulla sua vita coniugale con Baraka.
Se ne va in giro per l’Outworld a regalare orsacchiotti alla gente, che per ringraziarla la pestano.

Johnny Cage: Dovrebbe essere quello bello, in realtà tranne quel mezzo uomo di Sonia Blade, nessuno lo calcola. Sarebbe uno dei protagonisti, ma, a parte i primi 2 capitoli nessuno se lo caga più.

Poi ci sarebbero un sacco di personaggi che dovrebbero essere primari ma che in realtà non frega niente a nessuno.
La spiegazione è finita. Leggete in pace.

Con loro somma sorpresa l’imperatore Shao Khan li ricevette immediatamente, e non solo era già al corrente di quanto fosse avvenuto, ma addirittura gli offrì tutto il suo aiuto per la causa. Un motivo per cui Shao Khan avesse reagito in questa maniera c’era eccome, e questo è il resoconto più o meno dettagliato di ciò che era avvenuto:
Shang Tsung stava passeggiando allegramente per strada, quando vide Baraka procedere nella direzione opposta alla sua.
-Hey bel sorriso! - Lo chiamò alzando una mano. -Dove te ne vai così di fretta? -
-Hanno appeso i quadri di chi parteciperà al Mortal Kombat di questa edizione. Vado a vedere i risultati. -
Shang Tsung, seppur sicuro di parteciparvi anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, era comunque curioso di scoprire se ci fossero dei nuovi sviluppi e se magari Liu Kang, nel frattempo fosse morto di cancro ai testicoli, cosa che gli augurava accoratamente.
Davanti alla folla per vedere i quadri, ci trovarono Scorpion e Sub Zero, che stavano discutendo animatamente, come di consuetudine.
-Ragazzi, che succede? - Volle sapere Baraka frapponendosi fra i due.
-Hanno messo i quadri e questo idiota dice che quest’anno il Mortal Kombat non si terrà. - Sbottò Sub Zero.
-Sei tu l’idiota polaretto, non hai visto sotto quale concorso sono appesi i nostri nomi? -
Baraka si illuminò in viso. -Speriamo sia Miss Universo. - Tutto speranzoso si voltò verso Shang Tsung, mentre gli altri due ninja lo osservavano increduli.-Ho sempre desiderato partecipare a Miss Universo. Sentite, mi sono anche preparato. - Dopo un colpo di tosse per schiarirsi la voce, facendo finta di avere un microfono davanti cominciò la sua performance.
-Sono vergine, sono a pro dei diritti degli animali e condanno la fame nel mondo. Se dovessi esprimere un desiderio sarebbe la pace nel mondo e se uno dei giudici vuole venire a letto con me, sappia che sono sempre disponibile. -
I 3 scioccati lo guardavano con occhi fuori dalle orbite, Sub Zero e Scorpion fecero un passo in dietro preoccupati, mentre a Shang Tsung toccò l’arduo compito di commentare.
-Però… non… non male Baraka. Complimenti. Però non penso che siano concorsi per Miss Universo. -
-Ohh. Peccato. - Ammise deluso da quella notizia. -Allora di che si tratta? -
Shang Tsung si allungò in punta di piedi, ma proprio davanti a lui c’erano Goro, Kintaro, Sheeva e Motaro e vedere diventava assolutamente impossibile.
-Hey Goro! Che dice il tabellone? - Urlò.
-Dice che ci fanno fare una crossover! -
-Ancora? E con chi? -
-Stanno facendo le selezioni adesso nel ring sulla spiaggia! - A gridarlo fu Mileena mentre correva verso la spiaggia, trascinandosi dietro tutti i partecipanti di Mortal Kombat.
Quando arrivarono, vi trovarono decine e decine di lottatori intenti a vociare e chiacchierare tra loro.
Shang Tsung sapendo che stava a lui leggere i nomi e fare da giudice alla gara, anche perché così poi si poteva ciucciare l’anima dello sconfitto, lasciò il gruppetto per sistemarsi nella sua poltrona di giudice.
Un ragazzo con judoji rosa e una coda bassa si avvicinò a Scorpion. -Hey, tu… mi aiuteresti a riscaldarmi per l’incontro? -
-Subito. - Scorpion si tolse la maschera e gli dette fuoco, il ragazzo cominciò ad urlare e contorcersi.
-Ma sei scemo?! - Gli gridarono Mileena e Sub Zero contemporaneamente, poi Sub Zero congelò il povero disgraziato e Mileena tirò uno scapaccione al ninja giallo. Baraka, scambiando il tizio congelato da Sub Zero, per uno dei suoi succosi ghiaccioli allo sciroppo cercò di leccarlo e rimase attaccato con la lingua, costringendo gli altri ad un complicato, quanto buffo, tentativo di staccarlo.
Shang Tsung nel frattempo aveva un foglio davanti, e stava leggendo i nomi dei primi partecipanti.
-Il primo incontro si disputerà fra M. Byson e Bulrog. -
Sul ring salirono un uomo in uniforme completamente rossa con berretto anche quello rosso calato sugli occhi, un tizio effeminato con una maschera in volto e lunghi capelli biondi e un pugile nero.
Shang Tsung sembrava piuttosto perplesso, come anche gli altri intorno al ring, ma prima che potesse chiedere qualcosa i 3 cominciarono a litigare fra di loro.
-Vega vai a bordo ring. - Disse il tipo vestito di rosso.
-Ma io sono Bulrog, sei tu Vega, vai tu a bordo ring. -
-Come ti permetti? Io sono Byson, lui è Bulrog, e tu sei Vega. -
-Veramente, io sono Byson, lui è Bulrog, e tu sei Vega. - S’intromise il pugile.
-Ma se ci hanno cambiato i nomi! -
-Ma adesso non dobbiamo più stare alle censure. Siamo liberi. -
-Qui non siamo a Saint Seya, non si chiacchiera, si combatte!!! - Gridò Shang Tsung già irritato.
I 3 si misero a litigare fra loro e in men che non si dica si stavano azzuffando sul ring senza esclusione di colpi.
Il pubblico gridava al sangue, ma per quanto si picchiassero sui loro visi, non c’era un’ombra di lividi o ferite.
-Ma che stregoneria è questa? - Chiese Kano, che lui negli incontri ci aveva sempre rimesso qualche dente.
-Ora basta! - Urlò Shang Tsung alzandosi di scatto. -Finitela immediatamente! - Fece per intervenire, ma nella rissa inglobarono pure lui, i personaggi di Mortal Kombat a quel punto si scagliarono in difesa del loro stregone preferito, quelli di Street Fighter salirono per aiutare i loro. A bordo ring c’erano rimasti solo quelli di Tekken che stavano urlando come un branco di scimmie isteriche facendo il tifo per la fazione preferita.
Il casino durò per circa una mezz’ora, poi passò di lì Shao Khan e dopo un urlo disumano gli convocò tutti a palazzo. Pieni di lividi e con i vestiti mezzi stracciati Shang Tsung e i suoi guardavano con odio incommensurabile quelli di Streeth Fighter, senza un graffio e con i vestiti intatti, che tra l‘altro stavano anche festeggiando in maniera odiosa con gridolini e saltellini.
C’erano anche quelli di Tekken che andavano dietro alla folla perché non sapevano che fare.
-Lo sapevo sin dall’inizio che non avrei dovuto lasciare a voi la situazione. Guarda in che condizioni vi siete ridotti, e questo ancora prima di cominciare i combattimenti. - Cominciò Shao Kahn.
-Ma non è giusto, loro non si feriscono. - Si lamentò Baraka.
Da parte di quelli di Streeth Fighter ci fu una pernacchia di massa.
-Basta! Piantatela tutti quanti! Le cose stanno così. Noi siamo l’unico picchia-duro dedicato ad un pubblico di soli adulti, e quindi finché ci sono adulti che giocano al nostro videogioco, noi possiamo mantenere le nostre caratteristiche. La stessa cosa non si può dire di quest’altri. A causa dell’enorme censura apportata dal MOIGE e il 4Kids, nessuno potrà più giocare a Streeth Fighter o Tekken… -
-MORTAL KOMBAT! - Gridò qualcuno da qualche parte.
-Dicevo… - Riprese Shao Khan. -Quindi di comune accordo con Raiden abbiamo deciso di ospitarli da noi, fino a che le cose non si saranno sistemate. -
-Cosa?! - Gridò Shang Tsung. -Non vorrai farci combattere con loro? E poi come la sistemi la storia con questi idioti tra i piedi? -
-Si adegueranno ai nostri metodi. -

Con il passare del tempo la bontà di Shao Khan però era diminuita, insieme alla sua tollerabilità, tanto che quando Sinistro, Wolverine e Mistica arrivarono da lui, gli vide come una manna dal cielo.
-Ma cosa vi hanno fatto per volerli fuori dal vostro videogioco? - Chiese Wolverine.
-Cosa mi hanno fatto?! - Gridò Shao Khan. -Passi che devo introdurre droga e armi di distruzione di massa per farli smerciare da Byson, o Vega, chiamatelo come vi pare. Passi che devo sorbirmi i loro festeggiamenti idioti alla fine di un round, passi che non si capisce se Leo di Tekken è un uomo o una donna, e già qui da noi c’è confusione su come si fanno i bambini, passi che devo far combattere i minorenni, passino pure le multe del WWF a causa di quell’orso, e quel panda dei miei stivali. Guardate, sono disposto a chiudere un occhio anche sul fatto che quando si picchiano non si vede sangue o come succede a Tekken, se cadono a terra dopo un calcio alla pancia a loro fa male la schiena. Ma nel mio torneo, esigo che tutti i partecipanti sappiano eseguire una fatality! E invece loro no! Loro vengono qui, e invece di adeguarsi alle MIE regole, fanno come gli pare! Ma tanto lo sapevo! Io idiota che gli ho fatti venire, e ora fanno le parate contro le fatality…. -
-Ormai ha cominciato, ora non la finisce più. E siete fortunati che non ha cominciato i racconti di quando ha fatto al guerra. - Un uomo con lunghi capelli neri, legati in una coda e pizzetto tese la mano a Sinistro. -Io sono Shang Tsung, io e Baraka siamo il contributo dei picchia-duro violenti alla vostra causa. - In quel mentre Baraka raggiunse Shang Tsung masticando un femore preso a chissà chi.
-Allora quando si parte? - Chiese il Tarkatan, ma la sua domanda non trovò risposta poiché Sinistro si rivolse invece a Shang Tsung.
-Tu sei lo stregone vero? -
-Mi conosci? Sono commosso. -
Mistica si avvicinò allo stregone. -Anch’io so fare delle magie. Le vuoi vedere? -
Prima che gli altri potessero intervenire Shang Tsung annuì convinto che nessuna magia potesse essere all’altezza del suo talento.
Quando Mistica si sollevò la gonna, però… dovette ricredersi.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7 - Hokuto No Ken ***


Hokuto No Ken
Destino sapeva esattamente cosa si raccontava del nuovo preside della scuola Xavier, e sapeva che per batterlo avrebbe avuto bisogno di qualcuno che riuscisse a combattere alla pari con lui, e nessuno era più qualificato per questo arduo compito dei protagonisti di Hokuto no Ken, unico manga-anime ad essersi sempre rifiutato di sottostare alle regole del MOIGE, e per questo mai trasmesso su canali Mediaset.
Sinistro a capo del gruppetto che via via si stava ingrandendo si avviò verso le lande desolate, dove sapeva si svolgeva ormai da anni la saga di Ken il Guerriero o Hokuto no Ken, qual si voglia.
Hokuto no Ken è un po’ l’ABC dei fumetti, ovvero non si può sguazzare tra i fumetti senza sapere che cosa sia Hokuto no Ken, per questo alla nostra scuola il professor Teschio Rosso, professore di storia ci aveva fatto una lunga lezione su questo universo.

“Oggi parleremo di Hokuto no Ken. Per prima cosa dovete sapere che si svolge alla fine del XXI secolo, anno non specificato, il mondo è stato sconvolto dalle guerre atomiche, di cui nessuno conosce la ragione, ma sono state avanzate diverse ipotesi:
1) Grazie ad una profezia Maya che prediceva la fine del mondo il 21/12/2012 in quel giorno le nazioni decisero di buttare bombe atomiche a caso, per festeggiare la fine del mondo. (che poi come sappiamo non avvenne, ma dette origine a Hokuto no Ken, che più o meno come disastri siamo lì)
2) Alla fine di un anno non ben identificato qualcuno, da qualche parte, sbagliò a lanciare i fuochi di artificio e lanciò bombe atomiche. E siccome agli altri paesi non piaceva l’idea di non essere all’avanguardia fecero la stessa cosa.
3) Per una manifestazione contro l’energia nucleare, degli attivisti, probabilmente comunisti, a delle Olimpiadi, per protesta sostituirono ogni tipo di palla da gioco con bombe atomiche attive.
4) Gli alieni avevano messo gli occhi sulla Terra (ovviamente) e per non farla sembrare appetitosa, uno scienziato suggerì di devastare il territorio mondiale con bombe atomiche.
5) C’era appena stato un combattimento di quelli di Dragon Ball, o una partita della New Team.

Comunque sia, la storia racconta di questo successore della scuola Hokuto, un certo Kenshiro a cui hanno insegnato a far esplodere le cervella alla gente, ma lui voleva fare il pasticcere e quindi è troppo buono, allora arriva Shin, che era un suo grande amico e per dimostrargli questa amicizia gli rapisce la fidanzata, lo sfregia e lo lascia in fin di vita a farsi mangiare dagli avvoltoi. Questa lezione servirà a Kenshiro per arrabbiarsi e diventare uno sterminatore di chiunque lo guardi male e un grande portatore di scalogna, alla pari solo di Poirot e Jessica Fletcher, infatti tutti appena lo vedono o si buttano direttamente di sotto ad un pozzo o vengono colti da tic che gli portano a fare ogni scongiuro possibile e immaginario.

Hokuto no Ken è caratterizzato da violenza e bontà oltre misura, infatti:
  •     Se un tizio ti rapisce e violenta la fidanzata, è comunque un amico, bisogna piangere la sua morte e ricordarlo come un grande amico ogni volta che ne parli.
  •     Anche se uno è palesemente di una cattiveria immane, tanto da schiavizzare e uccidere i bambini e torturati un amico, comunque sia bisogna dargli una morte indolore, piangerne la morte e capirne le motivazioni. I soldati che invece magari sono stati costretti a servire il grande Re, o Souther, o Shin, invece, bisogna dargli la morte più atroce e terribile che si immagini.
  •     Se si incontra Kenshiro nell’universo di Hokuto no Ken ci s’ha il 90% di probabilità di morire in una maniera atroce e terribile, se sei donna allora hai il 100% di possibilità di essere violentata.
  •     Se un tizio grande e grosso butta di sotto da una rupe te e tuo fratello, specificando che prenderà solo uno dei due, lasciando l’altro a morire, mi sembra ovvio che dopo che hai risalito una rupe con una mano sola, all’età di si e no 10 anni, portandoti dietro il fratellino minore, essere stato allenato a bastonate e calci in faccia, come minimo, quando diventi grande e grosso come una montagna, hai voglia di ammazzare quello stronzo, ma se lo fai, tutti ti additeranno come assassino e nessuno vorrà sapere le tue ragioni. Quello che schiavizzava i bambini, o quello che violentava le donne invece vanno capiti.
  •     Anche se non sei gay, ma un tuo nemico mortale lo è, e morendo ti dichiara il suo amore, devi far finta di esserlo per accontentarlo, anche se era un violentatore di qualsiasi cosa si muovesse, sia uomini che donne, che cavalli.
  •     Quando dei predoni arrivano in un villaggio uccideranno esattamente in questo ordine, un amico di famiglia, un padre di famiglia, la madre di famiglia, e quando staranno per uccidere il vecchio sganascia maroni che fa la solita tiritera su chi salverà i più deboli arriverà Ken e ucciderà tutti i predatori. Questo comportamento suscita una domanda spontanea. Ma arrivare un po’ prima del solito no?
  •     Jagger è l’unico personaggio della serie ad essere veramente cattivo e totalmente inutile.

L‘universo di Hokuto no Ken, è tutt‘ oggi, per molti studiosi un mistero. Infatti nonostante le ricerche e le nuove tecnologie, non sono ancora riusciti a spiegarsi molti enigmi:

1) Se Ken, Raul e Toki, sono originari dell‘Isola degli Shura, e partono insieme per la terra ferma quando Ken era in fasce, come mai quando Ryuken butta di sotto Raul e Toki dalla rupe, di Ken non c’è neppure l’ombra? Ovviamente ci sono delle ipotesi:
  • Quello non era Kenshiro, era solo la sua controfigura, Ken, infatti, non è mai stato piccolo. O se lo è stato, era già perfettamente in grado di badare a se stesso.
  • Ryuken aveva sottoposto Raul e Toki al quesito del burrone sull’Isola dei Demoni. Ma allora perché non ci aveva buttato anche Ken? E perché aveva accettato di salvarli, e allenarli, solo per poi cercare di fargli morire su quella zattera di clandestini in mare?
  • Raul e Toki, lo avevano venduto per comprarsi delle gomme da masticare.
2)Ryuken specifica a Raul, prima di gettarlo nella rupe, che lui può insegnare l’arte di Hokuto, solo ad un successore, per questo sottopone il ragazzino a quella dura prova, e inoltre specifica che solo dopo aver visto la natura tenace e forte del ragazzo, accetta di prendere anche Toky. Questo ovviamente sottintende che Ryuken non sia certo una brava persona, e men che meno altruista e gentile, e infatti usa il piccolo Toky, come se fosse Cenerentola, e ancora una volta solo dopo che lui ha manifestato la sua forza fisica massacrando di botte un gigante accetta di allenarlo. Dunque si può presupporre con un certo margine di sicurezza che il maestro abbia fatto una sola eccezione per Toky, perché rimase sbalordito dal suo talento. Allora perché poi prese Ken? E Jager? E se ben vi ricordate, c’era anche un altro allievo, che poi venne scacciato dalla scuola. Anche qui sono state fatte delle ipotesi.
  • Ryuken è semplicemente arterosclerotico, non capisce un cazzo e non si ricordava di avere già scelto due ragazzi come successori.
  • Anche Ken e Jagger lo impressionarono talmente tanto da convincerlo a fare un ulteriore strappo alla regola. Passi Ken, ma che Jagger fosse così impressionante nelle arti marziali, è una cosa piuttosto improbabile. E poi c’è sempre l’enigma dell’altro ragazzo, poi buttato fuori. Che se è stato buttato fuori, vuol dire che era anche più pippa di Jagger.
  • Ryuken era di origini sarde e rapiva qualsiasi bambino per richiederne il riscatto. Si vede che quelli nessuno gli richiese.
3) Quando Raul rapisce Julia e la vede tossire sangue, dice che lei si è ammalata come Toky. Ma come ha fatto Julia ad ammalarsi come Toky, se come si sa, lui si era ammalato a causa dell’esposizione alla cenere radioattiva?
  • Nonostante non sia specificato da nessuna parte, l’universo di Hokuto no Ken è simile a Fallout 3, di conseguenza ogni cibo è radioattivo e così via. Ma allora perché quella malattia è considerata rara? In un mondo del genere sarebbe dovuta essere invece molto comune.
  • La malattia glie l’ha trasmessa Toky. Ma se non poteva essere una malattia a trasmissione aerea, o semplicemente di contatto, altrimenti si sarebbero dovuti ammalare anche Ken, Lynn, Bart, Mamya, Rey, Raul, Wiggle, tutti i detenuti e le guardie di Cassandra, allora era una malattia a trasmissione sessuale. Di conseguenza, Julia ha avuto un rapporto sessuale con Toky, quei due zozzoni. Fanno tanto i perbenino, e poi…
  • Julia era una cocainomane, che appena uscita dal rifugio si sniffò la cenere radioattiva, pensando fosse cocaina.
4)Come mai Raul fa tutto quel puzzo per stare con Julia nonostante avesse concepito un figlio con un‘altra donna?
  • Se n‘era dimenticato.
  • Era scritto sul suo contratto.
  • Ryu è semplicemente il figlio di Raul e Julia, e con quel: “Le ho donato la mia anima“ voleva dire: “Abbiamo fatto sesso ed è rimasta in cinta porca puttana“ e questo avvalorerebbe anche l‘ipotesi che nonostante la disarmante ingenuità di Ken, Julia non veniva rapita per sport dagli uomini che se la passavano come un testimone in una gara di corsa o una canna ad un ritrovo hippy, ma era lei che di sua spontanea volontà scappava quando con uno, quando con l‘altro.”
Spiegazione finita. Leggete in pace.

Nel villaggio di Mamya, c’era gran festa perché Kenshiro si era allontanato, e questo voleva dire pace e prosperità fino a che non sarebbe tornato. Ma non avevano fatto bene i conti.
Infatti Lynn non aveva voluto danzare sul fuoco come da patti, il mangiafuoco si era scolato per sbaglio una tanica di cherosene invece che di acqua e adesso chissà per quale motivo era esploso, Rey appena tornato da un lungo viaggio aveva scambiato i giullari per degli uomini del re e gli aveva tagliati tutti a pezzettini e Aily presa da un raptus di follia, anche lei verso i clown, si aggirava con una balestra a sparare in testa a chiunque gli ricordasse un clown.
Il capo del villaggio, visto che tutti i suoi colleghi muoiono in maniere atroci ogni volta che fanno una ramanzina a qualcuno, aveva ben deciso di starsene in silenzio e far finta di essere estraneo alla cosa, quando finalmente arrivarono dei brutti ceffi, capeggiati da un tizio su un cavallo nero.
-Io sono il Grande Re di Hokuto. Questo villaggio è mio. Marchiatevi a fuoco o vi uccidiamo tutti. -
Tra il terrore generale ed esclamazioni di stupore, Rey si frappose fra gli abitanti del villaggio e il Grande Re.
-Io sono Rey. -
-Mi dispiace, a me piacciono le donne. Ora vattene. -
Rey cominciò ad innervosirsi. -Ho detto che mi chiamo Rey, non che sono gay! -
-Ah… - Fece l’altro senza mostrare espressione facciale.
-Non ti permetterò di fare del male a questa gente, ho promesso a Kenshiro che gli avrei protetti. -
A quel nome alcuni cittadini si buttarono nel pozzo con un grido di terrore.
Lynn cominciò a gridare come un’ossessa. -Reyyyyy! Non combattere con lui. Ti ucciderà! -
Rey subito si dette una bella grattata in mezzo alle gambe.
-Non ha scampo. - Disse qualcuno tra la folla.
-Morirà sicuramente. -
-Ha conosciuto Kenshiro. -
-Moriremo tutti! - E si buttò nel pozzo pure lui.
Rey nel frattempo stava facendo tutti gli scongiuri del caso, grattarsi i genitali, toccare ferro, fare le corna e sputare per terra, ma questi ultimi 2 non vennero presi particolarmente bene da Raul, che decise dunque di insegnargli le buone maniere con una sberla che lo fece girare 7 volte su se stesso e poi stramazzare al suolo. Rey tuttavia si alzò dolorante, sputando qualche molare.
-Fratello sei proprio una pippa! - Gli gridò d’incoraggiamento Aily.
Ma Rey era determinato a battersi, non glie ne fregava niente di morire, o meglio, si era rassegnato all’idea, dal momento in cui aveva conosciuto Kenshiro, come tutti in quel manga-anime, tra l’altro, ma prima che potesse gettarsi a sacco di patate su di Raul, accadde l’impensabile, una strana luce elettrica fece voltare tutti quanti e all’interno di una sfera luminosa apparvero 5 persone.
Sinistro tossiva senza ritegno. -Se volevo morire di cancro ai polmoni avrei continuato a fumare. -
Shang Tsung si strinse nelle spalle. -Bé, vi ho portato dove volevate no? Perché ti lamenti tanto? -
Raul gli riconobbe all’istante. -Sinistro, Mistica, che ci fate voi qui? -
-Siamo venuti a chiederti aiuto Raul… - Poi Sinistro guardò Rey. -Se sei occupato aspettiamo. Chi è? -
-Io sono Rey! - Ruggì il maestro di arti marziali, che non gradiva essere disturbato mentre combatteva.
-Che coraggio ad ammetterlo in questo modo davanti a tutti. - Mistica gli stava stringendo la mano calorosamente, mentre Shang Tsung e Baraka si erano appena messi spalle al muro, tanto per stare sicuri.
-Ma cosa avete capito? Rey, non gay! - Digrignando i denti come un cane Rey cominciò a parlare da solo. -Ma perché capiscono tutti male? -
-Ma fai un po’ te. Ti vestivi da donna per accalappiare i criminali. - Raul si strinse nelle spalle. -Non è che puoi pretendere poi tanto. -
-Mi si è visto farlo una sola volta! Possibile che una scena determini la carriera di un personaggio? -
-E lo dici a me che devo urlare Ken ogni volta che succede qualcosa anche se so che è a km di distanza e che non mi potrebbe mai e poi mai sentire? - Disse Lynn.
In quel mentre arrivò Kenshiro.
-Che sta succedendo? -
Sette abitanti del villaggio per sfuggire alla sua sfortuna si tuffarono nel pozzo, otto soldati di Raul invece si decapitarono a vicenda.
-Dove sono Toky e Mamya? - Chiese Rey.
-Gli ho lasciati indietro per correre in tuo aiuto. -
-Hai lasciato quella gnocca di Mamya con quel mandrillo di Toky? - Chiese Raul stupefatto.
-Toky non ci proverebbe mai con lei, ha troppo rispetto per te... -
-Ci ha provato anche con me. - Disse Aily.
-E con me. - Disse Lynn.
-Anche con me. - Disse il capo del villaggio.
Rey era sbiancato. -Cosa staranno facendo? Perché ci mettono tanto? -
-Anche tu eri innamorato di Julia? - Chiese Lynn.
Raul che non voleva ferire il fratellino minore con racconti che definirsi porno erano riduttivi, su Julia e quello che facevano al tempio annuì.
-Ma tutti innamorati di Julya eravate? - Chiese Aily stupefatta.
-C’era poco da scegliere in un dojo di tutti maschi era la sola donna. O ci si innamorava di lei o si diventava finocchi. - Spiegò Raul.
-Raul, mi dispiace interrompere questa riunione di famiglia, ma abbiamo bisogno di te. - Sinistro si vide costretto ad intromettersi.
-No, hey, aspetta. Non puoi andartene. - Ken sembrava contrariato. -Come facciamo qui senza di te? Sei il cattivo principale. -
-Chiamo Kaio a sostituirmi, mi somiglia pure. -
-Hey, no, aspetta un secondo, qui il salvatore sono io, se c’è da andare da qualche parte ci vado io. -
-Chi sei Gesù? - Chiese Mistica.
-No sono Kenshiro. -
-AAAAAAHHHH!!!!! - Altri 3 paesani si buttarono nel pozzo.
-Verrò io, e vi salverò tutti. Contro chi dovete combattere. Ditemi tutto. -
Raul gli mise una mano sulla spalla. -Ken… mi dispiace dovertelo dire in questa maniera, ma… vedi, anche se tu sicuramente riuscissi a sconfiggere il MOIGE e il 4Kids, bé, morirebbero tutti comunque. Vedi fratellino, tu porti una sfiga colossale, chiunque ti incontri muore entro breve tempo sotto atroci sofferenze. -
Ken mise il broncio, poi si voltò verso Rey. -Ma lui è ancora vivo. -
-Morirà fra 7 giorni. -
-Cosa? E quando mi avresti colpito sentiamo? - Chiese il maestro di nanto.
-Non ne avevo bisogno idiota, ti sei guardato The Ring, una bimba zombi uscirà dal televisore e ti ucciderà sotto atroci sofferenze. -
-E che cavolo. Ma Mamya me la faccio giusto? -
-Veramente arriva Yuda a farti perdere tempo, e lei capisce di amarti solo qualche istante prima che tu muoia. -
-Grazie Ken, meno male che ti ho incontrato. -
-No, aspetta. Lynn e Bart sono con me dall’inizio e sono ancora in vita. -
Raul sospirò rassegnato. -Ken, Lynn verrà rapita e venduta come schiava sull’isola dei demoni, fino a che Caio non le pigerà uno tsubo rendendola la bella addormentata. E Bart, facendosi scambiare per te verrà torturato nelle maniere più orribili e ridotto in fin di vita. -
-Che culo. - Dissero i due bambini. -Pensavamo peggio. -
Raul si strinse nelle spalle. -E’ meglio che vada io, dai retta. -
-Uffa… allora rimarrò qui a prendermi cura di queste persone. -
-Noooooo!!!!! - Tutti i paesani e gli uomini del re cominciarono a scappare in ogni direzione, fuggendo a gambe levate, lasciandosi dietro un polverone gigantesco, che non appena si dissolse rivelò una palla di fieno rotolare solitaria dove prima c’erano 2 folle di persone.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8 - Missione Chi la Fa l'Aspetti ***


Missione Chi la fa l’Aspetti
Leoni e Lupi di Mare

Riuniti nel nuovo quartier generale di Destino il gruppetto di criminali, decise di dare inizio alla missione Chi la Fa l’Aspetti.
Sinistro e Destino rimasero al quartier generale per coordinare la missione, via microfono, mentre gli altri si avviarono verso il bosco che contornava la scuola per supercriminali, un tempo di Destino.
Già entrandovi, poterono sentire anche all’esterno la nefanda influenza di Disney, e così lo spacciatore cantava Erba di Casa Mia, il maniaco sessuale Tuca Tuca, e lo stitico Uno su Mille ce la fa.
Superato il primo ostacolo, arrivarono davanti agli enormi cancelli della scuola.
Un branco di iene li accerchiarono, mentre un leone con una cicatrice in un occhio e la criniera nera si avvicinò con fare arrogante.
Skar, questo era il nome del leone era un altro cattivo del mondo Disney, più precisamente del film il Re Leone. Infatti secondo il MOIGE un cacciatore che spara alla madre di Bambi è una scena che suscita polemiche, invece un leone che uccide il fratello e tenta di ammazzare il nipote, per diventare capo branco e Discovery Channel insegna, farsi tutte le leonesse del branco inclusa la vedova di suo fratello e l’amica d’infanzia del nipote è una cosa normalissima. L’importante è che poi muoia sbranato da delle iene.
-Un gruppo di invasori. - Esordì Skar osservando il gruppetto. -Non penserete che io vi lasci passare indisturbati vero? -
-Per la verità non ci avevamo pensato per niente. - Disse Voldemort estraendo due rotoli di pergamena.
-Cos’è? Un incantesimo contro gli animali? - Chiese Skar.
-Hahahaha. Povero stolto. - Voldemort consegnò le pergamene a Sabretooth e Wolverine, che non sapendo di che si trattasse cominciarono a leggerle.
Le pergamene contenevano storie Yaoi sul loro conto, e subito i due mutanti diventarono degli animali assetati di sangue. Prima si mangiarono le pergamene, si buttarono da una finestra (non chiedetemi come), si strapparono i vestiti, gli dettero fuoco e poi uccisero e sacrificarono tutte le iene ai siti di fanfiction che impedissero alle fangirl di scrivere storie Yaoi.
Skar spaventato da quella visione scappò velocemente, finendo, ironia della sorte, travolto da una mandria di fangirl di Twilight che andavano a vedere l’ultimo capitolo della saga appena uscito.
Dopo aver procurato altri vestiti ai due mutanti decisero di proseguire.
Siccome l’entrata principale era bloccata dovettero usare una via alternativa, la porta in questione era blindata, ma venne facilmente scassinata da Shang Tsung, che dette sfoggio delle sue abilità da scassinatore.
Una volta dentro si ritrovarono in un’enorme piscina all’aperto, talmente grande da sembrare di essere in riva al mare.
-Sarà la mia memoria che comincia a fare cilecca, ma io non mi ricordavo una piscina come questa. - Sabretooth sembrava piuttosto confuso.
-E’ la tua memoria, non ti ricordi neppure di essere mio cugino. - Gli disse Wolverine con fare saccente.
-Sono tuo cugino?! E questo quando è stato scritto?! - Spaventato tirò fuori i numeri di Wolverine dove appariva anche lui e cominciò a sfogliarli velocemente.
-Io non sono un geniaccio, ma credo che ci serva una barca. - Ipotizzò Baraka.
-Tsk… stupidi homo sapiens, ci penso io. - Magneto si fece scricchiolare le dita tutto tronfio, dopo di ché utilizzò i suoi poteri per attirare una nave, purtroppo per lui però attirò solo il Titanic, con tanto di iceberg annesso che lo centrarono in pieno e lo spiaccicarono contro il muro.
Tutti osservavano sconvolti il relitto e l’enorme cratere formato nel muro dove un attimo prima c’era Magneto.
-Speriamo sia morto. - Disse Wolverine.
A quelle parole Shang Tsung balzò sulla nave con un salto e cominciò a correre come un ossesso lungo il ponte. -La sua anima è mia! - Gridò.

Nella storia del Titanic nel frattempo:
Jack Dawson aveva preso per mano la sua amata Rose, stavano ridendo e correndo per il ponte, dirigendosi alla poppa della nave. Tenendola fra le braccia la fece salire sulla ringhiera che delimitava i contorni del ponte, aprendole le braccia, per farle sentire il vento che forte s’infrangeva sui loro volti.
-Ti fidi di me? - Gli sussurrò all’orecchio lasciandole le mani.
-Si. - Rispose lei abbandonandosi a quelle sensazioni.
-Apri gli occhi. -
Rose aprì gli occhi e fece appena in tempo a vedere un vecchio vestito con uno strano costume viola e rosso, che con una smorfia di terrore e le mani protese verso di lei quasi volesse fermarne l’avanzata, le si stava avvicinando sempre di più urlando in una maniera talmente acuta da far sorgere dubbi sulla sua sessualità.
Un attimo dopo, lo schianto contro di lui, e tutti e 3 finirono 3 metri dentro al muro, spiaccicati tutti insieme.
-Jack… - Disse Rose praticamente incollata a Magneto.
-Si? - Chiese Jack completamente attaccato alle sue spalle e quasi faccia a faccia con il mutante.
-Ma vaffanculo. -

Rimasti sul ponte, dopo la collisione con il muro, tutti pensarono che si trattasse dell’iceberg, che tuttavia era incastrato nel muso della nave, così cominciarono a buttarsi in acqua, senza rendersi conto di essere arenati sulla spiaggia e così tutti quelli che si buttavano finivano per sbattere musate sulla sabbia.

L’orchestra che di solito suonavano a cena, per tirare su il morale alla gente che stava per morire, si misero a suonargli Requiem for a Dreams.

Un uomo dai corti capelli neri stava cercando la sua fidanzata, anche se non riusciva a passare dalle porte per via delle corna che teneva. Quando vide i 3 spiaccicati nel muro, pensando che fosse un giochino porco della sua fidanzata, non poi tanto fedele, andò su tutte le furie. Gli staccò dal muro incazzato come un caimano.
Rose che ormai aveva firmato per farsela con il topo di sentina, decise di esordire con una frase ad effetto.
-Potrai avere il mio corpo, ma mai la mia anima! -
-La sua anima è mia! - Gridò un uomo moro che correva lungo il ponte come un assatanato.
-Ma quanti te ne sei fatta? - Chiese il fidanzato che ormai si vedeva come toro in una corrida. Poi entrambi fecero per chiedere spiegazioni all‘uomo che stava arrivando di corsa, ma non fecero in tempo a dire niente che Rose li buttò a terra con una culata e si lanciò al collo del nuovo arrivato gridandogli: -Prendimi! -
Shang Tsung per tutta risposta fece per saltarla, ma la donna gli si attaccò ad un piede, sbavando e urlando: -Si, mi piacciono gli uomini esotici! -
Lo stregone che non aveva tempo da perdere la scansò con un calcio in bocca facendole partire tutta la dentiera e la maschera che teneva sulla faccia, infatti Rose, sul Titanic, era la stessa Rose che raccontava la storia, ovvero una specie di mummia rinsecchita come una prugna secca e puzzava pure di varichina. Spaventati Jack e il fidanzato scapparono velocemente, Rose si rialzò e cominciò ad inseguirli, montando sulla sedia a rotelle, visto che Shang Tsung proprio non ne voleva sapere.
-Avevate giurato che era amore. - Gridava rincorrendo i due.
Lo stregone raggiunse Magneto, trovandolo dello stesso spessore di un foglio di carta velina, respirava a malapena e sembrava sul punto di tirare le cuoia da un momento all’altro.
Shang Tsung si stava leccando i baffi ed aveva già preso una cannuccia per succhiargli l’anima, quando arrivò Mistica con una capriola.
-Ci penso io a rianimarlo. - Detto questo afferrò però Shang Tsung e cominciò a rianimarlo a suo modo.

Sulla spiaggia Baraka si era divertito a fare i castelli di sabbia, ma a causa dei naufraghi che continuavano a buttarsi, glie li avevano distrutti tutti e lui si era incazzato come un doberman e adesso rincorreva tutti quanti agitando le lame attaccate alle braccia.
In mezzo a tutto quel casino c’era anche chi si preoccupava per Magneto, che però non era Sabretooth, che stava ancora cercando in quale fumetto avessero ipotizzato che lui fosse cugino di Logan, e neppure Raul, perché mentre si grattava la nuca si era pigiato per sbaglio uno tsubo e adesso era caduto addormentato come un pupo.
Wolverine, Orochimaru, e Voldemort salirono sul ponte della nave, appena in tempo per vedere Shang Tsung che saltellando cercava di rinfilarsi i pantaloni, e Mistica che lo rincorreva con la bava alla bocca e la lingua penzolante da un lato. Si diressero da Magneto ancora a terra e scambiato da molti per un tappetino.
-Dobbiamo rianimarlo. - Disse Wolverine inginocchiandosi vicino al magnete umano. -Io comprimo e tu Voldemort soffi nella sua bocca. -
Voldemort corrugò lo sguardo perplesso. -Perché devo soffiare io? Fallo fare a Orochimaru. -
-Ma non lo vedi in che stato è? - Orochimaru infatti aveva srotolato la lingua per tutto il ponte guardando Shang Tsung che tentava di scappare dalle grinfie di Mistica che ogni tanto riusciva a riacchiapparlo. -Lui con quella lingua è capace di soffocarlo. -
Voldemort si strinse nelle spalle e aprì la bocca di Magneto, ma il mutante si era mangiato schiacciata alla cipolla, peperonata, cavolfiore al vapore, crema di porri e infine una pizza marinara, il povero serpeverde, seppur senza naso, venne estasiato talmente tanto da quell’odorino che cadde svenuto, quasi morto a terra vicino al mutante.
-Porca pupazza! - Logan si voltò verso Orochimaru. -Andiamo, devi farlo te. -
Il ninja si strinse nelle spalle, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, uno sputo lanciato dal ponte superiore centrò in pieno la bocca del mutante.
Magneto cominciò a tossire e scaracchiare senza ritegno, diventando rosso come un pomodoro, ma riacquistando anche un po’ di spessore.
Wolverine si voltò notando due ragazzi che sputavano dal ponte superiore.
-Ma chi sono quei lezzi lassù? -
-Un ragazzo biondo e una vecchia prugna rinsecchita che puzza di varichina. - Disse Orochimaru.
-Occupatene tu. -
Orochimaru spiccò un salto altissimo, arrivando di fronte ai due. -Ma siete lordi di brutto, a sputare alla gente che passa. -
-Noi siamo innamorati e facciamo quello che ci pare. - Ribatté la vecchia.
A quell’affermazione perfino Shang Tsung e Mistica si fermarono sconvolti, osservando perplessi la scena. -E poi dicono che il romanticismo è finito. - Commentò Mistica.
-Lasciace vivvere. - Disse anche il ragazzo, poi entrambi sputarono addosso al ninja, il quale incassò il colpo, dopodiché evocò una serpe gigante che fu ben lieto di contrattaccare con uno sputo infuocato delle dimensioni dell’iceberg che gli aveva speronati.
Finalmente entrambi morirono. L’orchestra aveva finito di suonare Requiem for a Dreams e adesso veniva linciata dai passeggeri del Titanic ancora in vita, Voldemort venne rianimato dopo un’altra fiatata da parte di Magneto, tutti quelli sulla spiaggia per fuggire a Baraka erano rimontati sulla nave, Shang Tsung si era arreso e fu costretto a soddisfare Mistica.
Nel frattempo che gli aspettavano, gli altri riuscirono a trovare un’altra barca.
Grazie ai poteri magici dello stregone, alle migliaia di anime imprigionate nel suo corpo, e alla sua capacità di cambiare anche lui aspetto lo fecero giocare alla pari con la mutante mutaforma, certo quando ne uscì era piuttosto affaticato, si reggeva a malapena sulle gambe e per un’oretta buona dovettero aiutarlo a camminare, ma almeno non sarebbe stato annoverato tra le vittime di Mistica.
La nave che trovarono per il trasporto, in realtà somigliava più ad una zattera, un palo funzionava da albero maestro, gli abiti di un naufrago moribondo che avevano trovato sulla sabbia da vela, (il naufrago lo avevano lasciato lì moribondo, lo volevano aiutare ma quando lo sentirono parlare di giganti da un occhio solo pensarono si trattasse di un redivivo di un orgia e per non avere brutte sorprese lo lasciarono lì).
Infine per dare un tocco di classe all’imbarcazione, Baraka vide un bambino nipponico che correva con ai piedi un pallone, tutto contento, così il Tarkatan gli rubò il pallone, pestò il bambino e gli colpì ripetutamente il viso contro la palla finché sul cuoio non si impresse il volto del ragazzino, poi lo bucò con dei legnetti per fargli i capelli e lo conficcò sul palo.
-Lo chiamerò Sparky. - Disse sempre con il suo sorrisone abnorme.
In realtà Sparky non campò poi molto una volta in mare, visto che per non annoiarsi decisero di fare una partitella di pallavolo, e Raul con una schiacciata buttò la palla fuori campo che colpì Moby Dick e gli fece saltare le cervella, Akhab sopra di essa cominciò ad imprecare neanche fosse uno scaricatore di porto livornese in una giornata afosa e con il premier in visita.
Il viaggio con la zattera durò poco, infatti passò lì vicino un gigantesco galeone malmesso, pieno di alghe e conchiglie attaccate ovunque e gli issarono a bordo.
L’equipaggio della nave era formato da uomini-pesci, minacciando la squadra anti-censura con delle armi gli fecero mettere in riga uno accanto all’altro.
Mistica aveva una mano su naso e l’altra l’agitava per scacciare il puzzo di pesce. -Roba da matti, questi tizi sono talmente aberranti che mi hanno fatto passare la mia solita voglia. -
Shang Tsung si inginocchiò a terra ridendo come un ossesso. -Grazie! Oh Signore misericordioso grazie! Dio onnipotente, ti ringrazio! -
Baraka sconvolto vicino a lui lo guardava come se gli fosse spuntato un 3° occhio.
Raul guardava impassibile tutto quel cacciucco davanti a lui, e cominciò a provare un certo languorino, immaginandoseli tutti in un pentolone d’acqua bollente, così assunse la tipica espressione da Homer Simpson quando pensa alle ciambelle, con tanto di gocciolina di bava nell’angolo sinistro della bocca.
Sabretooth stava vomitando senza ritegno per il puzzo, Wolverine si era messo una molletta nel naso, Orochimaru aveva gli stessi pensieri di Raul, e dopo aver srotolato la lingua sul ponte si era messo a sbavare pure lui, Voldemort era senza naso e non capiva perché tutti si lamentassero per il puzzo, e Magneto vicino a lui si stava esercitando nel togliersi le caccole dal naso col suo potere.
Da una cabina sopra la Santa Barbara uscì un essere piuttosto strano, al posto della testa aveva un polipo, al posto di un braccio un tentacolo, e al posto dell’altro una chela, una gamba era di legno e l’altra aveva la scarpa slacciata.
Sto disgraziato si chiamava Davy Jones, oltre a puzzare anche lui di pesce marcio, era il capitano della nave. Noi alunni lo conoscevamo perché ovviamente ce ne aveva parlato Sinistro.

Davy Jones era un pirata che, come tutti i pirati non si lavava mai, scendeva a terra una volta ogni 10 anni (per fare il bagno in acqua dolce presumibilmente), non poteva lavarsi in mare perché il sale, a suo dire, gli irritava l’interno coscia, ed era ghiotto di pesce (per forza, vedrai che ti vuoi mangiare in mare). Un giorno scese e vide una bella donna dalle forme prosperose e dalla pelle d‘ebano che puzzava di pesce che non gli si stava vicino, Questa era Callipso. Il marinaio se ne innamorò, e per farsela decise di accalappiarsi il suo lavoro e traghettare le anime dei morti in mare nell‘altro mondo. L‘unica volta che stanco dal lavoro poté tornare a casa la trovò, molto generosamente, a donare parti del suo corpo ad Ulisse e a tutta la sua ciurma. Davy Jones apprese che le corna che gli spuntavano non era perché stava prendendo le fattezze somatiche di un pesce toro. Così la lasciò, si licenziò e si ritirò in mare a non lavarsi mai per centinaia di anni, in cui scrisse un best seller con il titolo “Il Diario di Davy Jones“.

Quello che però fece strabuzzare gli occhi a tutti fu che al fianco di Jones (non Indiana, ma quello di prima) c’era un altro essere raccapricciante. Tale, una donna panciuta, per metà donna (vita in su) e per metà polipo nero (dalla vita in giù). Questo bocconcino prelibato per ogni mangiatore di insalata di polipo, era niente popò di meno che la strega del mare della Sirenetta, nome di battesimo Ursula.
Ursula era un’altra cattiva dei cartoni Disney (anche Davy Jones in quelle condizioni, poveraccio, non poteva che essere una creatura a marchio Disney), sarebbe una strega, che vuole spodestare Tritone, re dell’oceano, nonché probabilmente figlio di una scappatella di Zeus con qualche strano pesce (dopotutto è risaputo che Zeus non guardava in faccia a niente e nessuno). Per spodestarlo circuisce la figlia più giovane Ariel, che era una graziosa sirena, ma voleva diventare un grazioso trans, ballerino di Samba Brasiliano, promettendogli delle gambe in cambio della sua voce. Ariel furba quanto un cetriolo di mare accetta, tanto voleva fare il ballerino, mica la cantante, ma Ursula le mette una clausola scritta in piccolo sul contratto, dove non solo gli interessi aumenteranno del 35% ad ogni minuto in cui lei sarà una donna, ma in più che non avrà la proboscide, finché non si farà dare il bacio del vero amore da un uomo. Quello che Ursula non aveva considerato, era, non solo che Ariel era un’arrivista, nonché bagascia che pur di diventare un uomo era pronta a darla via come se non fosse sua, ma che senza la proboscide, lei era effettivamente una donna. Quindi non gli fu difficile fare innamorare un principe che aveva la passione, pure lui, per i pesci (un po’ come Zeus) e quindi non badava al tremendo puzzo di pesce che emanava la ragazza. Come dire, oltre al danno la beffa, Ursula fu costretta a rispettare il contratto, diede alla ragazza la proboscide (ora Ariel sfila fiera nel carnevale di Rio), e non ebbe il potere di Tritone. In compenso riscosse una consistente somma di denaro grazie agli interessi alti, ma in fondo al mare al posto dei soldi tenevano le conchiglie, quindi…
I due appena usciti erano in atteggiamento molto intimo, ed il che fece intuire cosa stessero facendo chiusi in cabina mentre l’equipaggio catturava i prigionieri, il che fece dare di stomaco alla maggior parte dei prigionieri, solo Orochimaru, invece di rimettere il cenone del 45 srotolò nuovamente la lingua sul ponte sbavando come un allupato.
Davy Jones dopo una tale scena, si avvicinò ai prigionieri e partendo dal primo della fila, ovvero Baraka. -Temi tu la morte? - Chiese.
Per tutta risposta il Tarkatan gli dette un morso.
-Ma che fai! - Sbraitò il capitano ritirandosi.
-Mi piace il pesce. - Rispose l’altro con sguardo assatanato.
Davy Jones si sentì percorrere da un brivido di paura, poi lo fece mettere in disparte, nell’attesa di essere ucciso.
Passò al successivo. -Temi tu la morte? Dimmi che la temi o morirai. -
-Tu sei già morto. Solo che non lo sai. - Rispose Raul guardandolo dall’alto in basso.
Davy Jones parve piuttosto irritato. -Adesso lo vedremo. Uomini! - Si voltò per richiamare la sua ciurma, che tuttavia stava correndo ovunque sbraitando come donnicciole isteriche. La causa, era Baraka che gli rincorreva con uno spicchio di limone e posate, con la lingua che gli penzolava da un lato.
Davy Jones tornò a guardare Raul con qualche perplessità. -Hem… io stavo scherzando. Lo avevi capito vero? - Poi si nascose dietro Ursula.
La strega del mare decise di intervenire. -Ditemi, prigionieri. Perché non facciamo un patto? Voi ci date le vostra voci e noi vi lasciamo liberi. -
Tutti si guardarono negli occhi, poi a parlare fu Wolverine. -Io ho un’idea migliore. -
Cinque secondi dopo tutto l’equipaggio era a bollire dentro un enorme calderone.
Dopo essersi mangiati un bel piatto di cacciucco, la squadra anti-censura utilizzò la nave per arrivare sull’altra sponda.
Sulla spiaggia tuttavia incontrarono un altro pirata, il Capitan Uncino.
Il Capitan Uncino, è l’esempio più lampante di come Disney rovini le persone.
Infatti nel libro di Peter Pan, Peter e Wendy, Uncino, è descritto come un uomo alto, dagli occhi azzurri, aspetto da aristocratico e in sintesi un bell‘uomo. Nell’adattamento Disney invece questa figura così maestosa e attraente è stata ridotta ad un essere segaligno, dal naso abnorme, le occhiaie di chi gioca spesso al solitario, con il fascino di un comodino e il carisma di un tubetto di maionese vuoto, soprattutto grazie all’adattamento italiano del suo nome, ovvero Giacomo Uncino (in realtà si chiamerebbe James Matthew Hook. Da chiedersi anche perché se lui lo hanno chiamato con il nome in italiano, Peter, non è stato chiamato Pietro?). Insomma un essere insulso.
Già questo spiegherebbe il motivo per cui il pirata sopra citato abbia deciso di allearsi con la squadra anti-censura, ma in realtà i motivi principali sono altri.
1. Uncino odia i bambini di conseguenza qualsiasi cosa miri a proteggerli lui la detesta.
2. La squadra anti-censura ha Peter Pan e gli ha promesso che terminata la missione glie lo consegnerà e lui potrà farci quello che gli pare (no, no, no, e poi no. Queste sono le mie risposte a chi si sta immaginando una possibile scena Yaoi fra i due. Ma scherziamo? Io questo cartone lo guardavo mangiandomi la torta dei miei gloriosi 7 anni, come potete rovinare così i miei ricordi d’infanzia?!)
3. Uncino è furioso con Disney e con l’allegra combriccola perché gli ha trasformato i capelli da riccioli a lisci (sul fatto che gli abbiano mozzato l’altra mano, e tutta la sua descrizione gettata ai maiali questo non gli importa, ma i capelli non si toccano! Probabilmente è imparentato con Lucius.)
4. Ha ricevuto delle avances dagli altri pirati Disney (Jack Sparrow in primis) e spaventato ha deciso di darsi alla fuga.

Uncino consegnò, come da accordi, la mappa della struttura e i codici di accesso. Non potendo unirsi fisicamente alla squadra anti-censura, poiché doveva procurargli una valida via di uscita nel caso di un fallimento, gli fece i suoi migliori auguri e si allontanò.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9 - Le Mille e Una Fiaba ***


Le Mille e una Fiaba

Passata la spiaggia il gruppetto si addentrò in una folta boscaglia, la mappa la teneva in mano Raul, ma purtroppo per lui, non sapeva assolutamente come leggerla, e di conseguenza dopo ore e ore di viaggio per quel bosco, erano ancora da punto e da capo, ma come se non bastasse Raul si era pigiato uno tsubo alle corde vocali, per imitare al meglio la voce del navigatore e continuava a ripetere:
-Appena possibile, invertire il senso di marcia. -
E questo stava facendo andare fuori di testa un po‘ tutti.

-Ascolta Transformer, se volevo girare senza meta in un bosco, andavo con quelli di Blair Witch Project. - Esordì Sabretooth piuttosto stufo di gironzolare senza meta.
-Zitto, non lo vedi che mi sto concentrando?! -
-Stai leggendo una cartina, non giocando a scacchi! - Sbraitò il mutante.
Raul per tutta risposta gli pigiò uno tsubo e Sabretooth venne affetto da tifo, si strappò i vestiti, si dipinse il corpo con i colori della sua squadra preferita e andò allo stadio ad urlare insulti alla squadra avversaria.
Wolverine decise di attaccarlo alle spalle per rubargli la mappa, ma Raul con un calcio di riflesso lo fece diventare paraplegico, Magneto tentò di usare i suoi poteri, ma con una lieve pressione sulla nuca, Raul lo trasformò in un umano, provocando forti scompensi al mutante che distrutto dal dolore aveva cominciato a battere ghignate contro un albero. Purtroppo per lui, passarono di lì degli ambientalisti, che vedendolo fare del male alla pianta, decisero bene di legarlo ad essa con catene roventi. Orochimaru tentò di usare la lingua, ma in seguito ad un altro colpo di Hokuto, si ritrovò vestito come Cenerentola e da ogni dove spuntarono animaletti che volevano fargli un vestito (nel senso che lo volevano malmenare), Raul pigiò uno tsubo anche a Voldemort che gli ricrebbero capelli e naso, così, perché ormai ci aveva preso gusto.
Mistica spaventata si nascose dietro Shang Tsung.
-Fai qualcosa. - Gli disse.
-Manco fossi scemo. - Rispose l’altro.
Baraka nel frattempo si era messo a mangiare briciole di pane che trovava sparse sul sentiero, e così facendo si avviò lungo una stradina secondaria.
Shang Tsung e Mistica fecero appena in tempo a vedere il Tarkatan sparire dietro a degli alberi.
-Baraka! - Gridarono, ma quando fecero per rincorrerlo, si stupirono nel vedere la boscaglia chiudersi in quel punto bloccandogli il passaggio, ma mostrandogli un altro sentiero. I due fecero per tornare in dietro, ma la strada venne bloccata da una vegetazione spinosa e pressoché invalicabile.
-Che facciamo? - Chiese Shang Tsung.
-C’è ben poco da fare, proseguiamo per qui e vediamo dove si sbuca. -

Mentre a causa di Raul che pigiava tsubo a chiunque gli capitasse a tiro, compresi gli animali, in quel punto regnava il caos, l’attenzione del maestro di Hokuto venne catturata da una figura nell’ombra che lo guardava con insistenza.
-Psst… hey… vieni qui. -
Raul che come risaputo non aveva paura di niente e nessuno, se si esclude ovviamente Yuda, che come si sa, spaventava un po’ tutti nel mondo di Ken per il suo vizio di prenderti da dietro, si avvicinò ben diritto sulla schiena, mostrando fiero tutta la sua possenza fisica. Quando fu abbastanza vicino, poté notare che la strana figura nell’ombra era una ragazzina con addosso un lungo impermeabile rosso e un cappuccio, la ragazzina si comportava in modo furtivo.
-Dove siete diretti? - Chiese a bassa voce guardandosi attorno come a temere che qualcuno li stesse ascoltando.
-Chi sei? -
-Chiamami Rosso, Cappuccetto Rosso. -
-Cosa vuoi? -
-Vi posso aiutare… posso indicarvi la strada, ma dovete fare una cosa per me. -
-E cosa sarebbe? -
La ragazzina aprì di botto l’impermeabile, e temendo la classica mossa del maniaco Raul si tappò gli occhi, ma quando quella gli mostrò un cestino, si tranquillizzò.
-Dovete portarmi questo cestino fuori dal bosco. Se vi ferma qualcuno digli che state portando la focaccia alla nonna. La casa si trova lungo la via, non dovete far altro che seguire il sentiero. La parola d’ordine è: Rosso di sera bel tempo si spera. Quando avrete consegnato il pacco alla nonna potrete continuare. Io verrò a prelevarlo appena mi sarò liberata degli sbirri. -
Cappuccetto Rosso gli strizzò un occhio e scomparve nell’oscurità della selva.
Raul in verità non ci aveva capito niente e così per farsi aiutare fece tornare tutti come prima, compreso Voldemort, poveraccio che adesso, disperato, stava continuamente sbattendo la testa contro un masso.
Deciso che comunque non sapevano dove andare tanto valeva fare quello che gli aveva detto Cappuccetto Rosso, anche se l’idea di fare da corrieri della droga non li allettava particolarmente, infatti nel cestino c‘era si una focaccia, ma preparata con farina di Marijuana.
Il gruppetto si avviò tranquillamente lungo il sentiero, circa nel mezzo del cammino incontrarono un lupo, che gli si avvicinò con fare sospetto.
-Ciao. -
Magneto spaventato cominciò ad urlare istericamente.
-Oddio! - Voldemort si nascose dietro Sabretooth.
-Ma che schifo un lupo parlante. - Disse invece Wolverine.
-Bello te. - Rispose il lupo indispettito.
-Ammazziamolo. - Propose Raul che si faceva scrocchiare le dita.
-Ma che hai l’artrosi? - Chiese Sabretooth.
-In verità si. - Confessò il maestro di Hokuto.
-Non potete ammazzarmi, sono una specie protetta. - Gli scimmiottò il lupo.
-E ti pareva, questi enti ambientali ci rovinano tutto il divertimento. -
Ignorando il commento di Sabretooth, il lupo riprese a parlare.
-Che cosa avete lì dentro? - Chiese indicando il cestino.
-Una focaccia da portare ad una nonna. -
-Ma chi credete che io sia? Un idiota? - Il lupo tirò fuori un distintivo. -Commissario Rex, della narcotici. Aprite il cestino. -
-E adesso? - Chiese Wolverine a bassa voce a Raul che teneva ancora il cestino in mano.
-Lo uccido? -
-Non possiamo ucciderlo. -
-Gli faccio scoppiare la testa. -
-Raul… si è detto che non possiamo ucciderlo. -
-Fagli perdere il pelo. - Suggerì Voldemort.
-Eh no… perché il lupo perde il pelo ma non il vizio. - Voldemort e Magneto attaccarono a ridere come dei cerebrolesi. Gli altri si guardarono preoccupati.
-Ma dove cazzo è Shang Tsung quando serve? - Chiese Wolverine cercando di ignorare i due idioti che continuavano a ridere.
-Mi è venuta un’idea. - Raul velocemente afferrò la focaccia e la fece ingurgitare intera al povero Orochimaru lì vicino, che per poco non si strozzò, dopodiché fece vedere il cestino vuoto al lupo. -Visto? Siamo puliti. -
-Voi mi convincete poco. - Ammise il lupo.
-Bè… si in effetti Sabretooth ha le pulci, ma a parte lui noi siamo puliti. -
Rex dopo averli guardati in cagnesco (senza molto sforzo ovviamente), riprese il sentiero senza voltarsi e piuttosto di fretta.
-Bè… direi che è andata bene. - Wolverine si voltò verso Orochimaru. -Dai, risputa la focaccia. -
-Veramente l’ho ingoiata. - Rispose il ninja.
-Perfetto, così adesso i contrabbandieri cercheranno di farci la pelle. - Wolverine sembrava piuttosto contrariato.
-Che si fa? - Chiese Sabretooth.
-Proseguiamo come se niente fosse. - Raul gettò il cestino nel bosco, inquinando l’ambiente e centrando in testa un bradipo che passava di lì, al quale subito dopo scoppiò la testa. Così facendo proseguirono allegramente lungo la strada, ma quando giunsero in vista della casina, ci fu un grosso problema.
Orochimaru cominciò ad accusare forti dolori intestinali, proprio nei pressi della casetta della nonna, così il gruppetto fu costretto a farvi irruzione, il primo fu Orochimaru che con sguardo assassino si era precipitato dentro spaccando la porta, per poi correre al bagno.
La vecchia credendo di essere finita, chissà come, nel film di Arancia Meccanica, credeva che la volessero violentare e cominciò ad urlare come un ossessa, Wolverine tentò di farla stare zitta tappandole la bocca, nello stesso momento arrivò Cappuccetto Rosso, che venne informata della fine della focaccia.
Appena Orochimaru uscì dal bagno, fece per entrarci lei e recuperare qualcosa, ma il tanfo che aveva prodotto il ninja la fece svenire all’istante, Magneto le alzò le gambe per far circolare il sangue al cervello e farla rinvenire, ma in quel mentre arrivò il commissario Rex, che, ovviamente, fraintese tutto, e cercò di intervenire. Spostò Magneto per sincerarsi delle condizioni di Cappuccetto Rosso, ma il caso volle che passasse di lì un cacciatore che pensò che il cane stesse per mangiarsi la bambina e gli sparò.
Il gruppetto capito che non era il caso di rimanere lì, decise di darsela a gambe.
Dopo diversi km di cammino Wolverine si voltò verso Raul al suo fianco. -Ma questa dobbiamo portarcela per forza dietro? -
Raul si voltò a guardare la nonna attaccata ad una gamba del mutante, che a causa dell’Halzaimer non si ricordava perché fosse lì e continuava a chiedere:
-Quando consumiamo la nostra prima notte di nozze? Parteciperanno anche i tuoi amici vero? -
Raul si strinse nelle spalle. -In effetti… - Così dicendo le pigiò uno tsubo e la nonna cadde addormentata sulla strada, così poterono proseguire tranquillamente.

Rex non è morto, non si sa come è sopravvissuto alla fucilata, c’è chi dice di averlo visto sbranarsi un agnello che non voleva andare a bere in un altro ruscello.
Il Cacciatore è stato seviziato e impalato da quelli di Greenpeace, che passavano di lì per caso.
La nonna venne derubata dai briganti della cuffietta da notte, una volta risvegliata pensò di essere la Bella Addormentata nel Bosco e decise dunque di innamorarsi della prima persona che vedeva… il tale fu un certo Romoaldo che saltellava per il bosco in atteggiamento poco maschile, raccogliendo fiori e rincorrendo farfallette.


Baraka continuando a seguire le briciole di pane giunse in una casetta. Sperando di trovarci dentro altra roba da mangiare bussò alla porta rendendosi conto che era fatta di marzapane, le pareti erano di cioccolato, le finestre in zucchero il tetto di pan di Spagna, insomma in breve era tutta fatta di roba commestibile.
Il Tarkatan dunque senza preoccuparsi minimamente che dentro ci potesse essere qualcuno cominciò ad azzannare pezzo per pezzo della casa, sembrando una versione umana di Packman e mangiandosi tutte le pareti, porte, mobili etc… ma lasciando i sanitari (quelli facevano schifo pure a lui), fu così che un quarto d’ora più tardi lui giaceva tra i resti (ovvero briciole) della casa con una pancia che usciva fuori dai pantaloni, mentre tre individui lo guardavano sconvolti.
Tali erano il Dr. House, un tempo dottore della scuola Destino, ed ora rinchiuso in una cella, Lucius Malfoy, padre di Draco e infiltrato, scoperto al MOIGE, vestito come un cuoco provetto e la vecchia strega, proprietaria della casa, che non aveva fatto niente fino ad allora per il semplice fatto che se vedi un tizio che ricorda, sia per la dentatura, che per la voracità, uno squalo bianco, l’ultima cosa da fare è contraddirlo. Ma adesso che giaceva pieno come un uovo per terra, e soprattutto che gli aveva mangiato tutta la casa la strega decise di intervenire.
-Ma guarda che cosa hai fatto disgraziato! - Urlò avvicinandosi.
Il Dr House, che era rinchiuso in quella cella in attesa di essere pappato dalla strega cominciò ad urlare di scappare.
Anche Lucius, nonostante stesse preparando il forno, urlò al Tarkatan di fuggire.
La strega cominciò a leccarsi i baffi vedendo la pancia che si era formata a Baraka.
-Tu si che sei bello gadollo. Credo proprio che ti mangerò per primo. -
Ovviamente la strega non poté mangiarsi Baraka, per due ragioni:
1. E’ che era sdentata e addentare qualcuno quindi per lei era impossibile. Poteva provare a succhiarlo, ma non essendo Cell, non penso che le sarebbe andata bene.
2. Vivendo in una casetta fatta di roba da mangiare, lei profumava di roba da mangiare, e Baraka lo sentì… di conseguenza la strega fece la fine di quella che andò per mangiare ma venne mangiata.
Baraka fece un poderoso rutto, stirandosi per bene, House era sconvolto, mentre Lucius gettati in aria cappello bianco e grembiule si era rimesso il vestito da Mangiamorte e se ne andava in giro saltellando contento e facendo svolazzare i suoi bellissimi e setosi capelli platinati al sole.
-Ragazzo mio… devo essere sincero con te. Sei affetto da una rarissima malattia… il Lupus. - Disse House.
Baraka lo liberò dalla prigione. -E che è? -
-Non lo so, ma se vuoi te lo posso curare con un clisterino. -
-E che cos’è? - Chiese ancora il Tarkatan.
-Te lo faccio vedere. -


House non riuscì mai a fare quel clistere a Baraka e lui non guarì mai dal Lupus, anche perché non ne era affetto.
La cella era fatta di zucchero e servì da alimento a due bambini abbandonati dai genitori nel bosco. Hansel e Gretel, questi erano i bambini, divennero dipendenti da canna da zucchero e vendettero i genitori per potersela comprare.
Della strega nessuno ha più sentito niente.


Shang Tsung e Mistica giunsero nei pressi di un villaggio dove ogni muro, finestra e quant’altro era tappezzato da reclami di un certo ballo di gala. Mistica si era messa a saltellare come una scolaretta.
-Si va anche noi? - Cominciò a ripetere con voce stridula nell’orecchio dello stregone che le lanciò un’occhiataccia.
-No. - Rispose secco. -Dobbiamo trovare gli altri. -
Una vecchia raggrinzita e ingobbita dall’età si avvicinò ai due.
-Volete una mela cari ragazzi? -
-Una mela sola? E di che me ne faccio? O tutte e due o niente. - Disse Mistica strizzando l’occhio alla vecchia che scioccata si voltò verso Shang Tsung.
-E tu giovanotto? -
-Ma brutta vecchiaccia arrapata che non sei altro. - Le piantò un calcio in culo e se la tolse dalla vista.
-Non sai che ti perdi bel giovine. - Disse la strega allontanandosi e fermando subito un altro passante.
-Ha ragione lei, le donne mature sono quelle con più esperienza. -
-Quella non è matura, è marcia. Ora proseguiamo. -
Si incamminarono di passo svelto verso la piazza della città, dove ci trovarono una folla di donne tutte con il piede scoperto, e per questo c’era un puzzo di formaggio che non ci si stava, e un povero disgraziato che gironzolava a provare la famosa scarpetta di cristallo a chiunque gli capitasse a tiro, compreso ovviamente Shang Tsung che nonostante urlasse di togliergli le mani di dosso, lo afferrarono in 4 omoni, gli tolsero le scarpe, gli fecero il solletico per divertirsi e gli provarono la scarpetta che… gli stette a pennello. (non è che Shang Tsung ha il piede di un lillipuziano, ma il fatto è che in quel villaggio avevano tutti come minimo il 54, e così un misero 40 era considerato un piedino)
Appena appurarono che la scarpa gli stesse, lo afferrarono in gloria sulla testa e lo portarono verso il palazzo.
Lo stregone urlava come un disperato, ma in suo soccorso si affacciò solo la vecchia di prima.
-La vuoi una mela ragazzo? -
-Ma vattene! - Gli urlò lui tirandogli un parrucchino preso a qualcuno.
Mistica divertita andò con la folla incitandola ad andare più veloce.
Quando giunsero a palazzo mollarono Shang Tsung sul pavimento, davanti a lui c’era un tizio vestito con una tutina attillata azzurra.
-Ma allora sei tu. - Disse il tizio, che era il principe azzurro afferrando le mani dello stregone. -Sei tu la dolce fanciulla con cui ho ballato la scorsa notte. -
-Ma sei scemo?! - Gli gridò lui dandogli una spinta. -Come faccio ad essere una fanciulla io? Ho pure la barba! -
-Donna barbuta sempre piaciuta. - Disse lui.
Shang Tsung fece per voltarsi, ma gli avevano messo le scarpette di cristallo e lui con i tacchi non ci sapeva camminare e così cadde nuovamente a terra, di nuovo nessuno gli si avvicinò per aiutarlo, tranne il principe e la vecchia di prima.
-La vuoi una mela? -
-Non le voglio le tue mele! -
-E le mie?! - Chiese il principe.
-Misticaaaa!!! - Gridò Shang Tsung con le lacrime agli occhi. -Aiutami! -
Ma Mistica si stava divertendo troppo e così a parte ridere non fece altro.
Dalla folla si fecero largo 3 megere, una più brutta dell’altra, la più anziana fu quella che parlò.
-Le mie figliole posso indossare le scarpette. - Disse.
Subito tolsero le scarpette a Shang Tsung per provarle alle due megere.
Lo stregone si alzò, recuperò le sue scarpe, Mistica che continuava a ridere e cercò di scappare dal palazzo, ma quando furono sulla porta vennero fermati da una inquietante figura.
-La volete una mela? - Chiese nuovamente la vecchia.
-Mi fanno schifo le mele! - Shang Tsung la prese di peso e la buttò giù dalla scalinata del palazzo, dopodiché insieme a Mistica fuggirono da quel paesino assurdo.


Le figlie della megera si amputarono i talloni per indossare le scarpette, questo gesto fece insorgere il popolo contro il regnante accusandolo di indurre le proprie figlie a seguire un modello di vita anoressico e troppo concentrato sull’aspetto esteriore, il regnante aperto all’incontro con il popolo gli fece lapidare.
Il Principe Azzurro non trovò mai più nessun altro in grado di indossare le scarpette, tranne un manichino, che si sposò e da cui ebbe due splendidi bambini, Barbye e Ken.
La vecchia venne arrestata per atti osceni e libidinosi in luogo pubblico, accusata di mostrare e vendere le mele ai passanti.


Alla fine di ogni sentiero intrapreso dai gruppetti, si ritrovarono ad entrare in una porta alquanto sinistra, che gli portò a ricongiungersi con i compagni nei corridoi deserti e oscuri della scuola.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10 - La Fine del 4Kids ***


La Fine del 4Kids
Lucius e House erano un’aggiunta alla squadra anti-censura utile quanto un’aspirina ad un malato di peste, ma come si suol dire, più siamo, meglio stiamo. Inoltre Lucius aveva portato delle notizie quantomeno interessanti in quei mesi passati come infiltrato del MOIGE. Infatti il mangiamorte platinato aveva scoperto cose interessanti, una fra tutte, di una mente malvagia dietro ai due gruppi di censura. Aveva anche scoperto che gli esponenti di maggior rilievo del MOIGE erano tutte donne femministe convinte, e fu proprio a causa di quello che venne scoperto, Lucius infatti si era intrufolato durante una riunione segreta, vestendosi da donna (cosa che non gli risultò poi così difficile) ma venne tradito dal fatto che fosse l’unico che si depilava.
-Tsk… - House si portò le braccia incrociate sul petto. -Tutto qui? Se vi dovessi raccontare la mia storia vi farei tremare di paura. -
-Lo sappiamo già come sei finito lì. - Ribatté Orochimaru con un sorriso divertito. -Hai provato a fare un clistere a qualcuno, dì la verità. -
House sembrò piuttosto offeso e volse lo sguardo dall’altra parte.
-Dite quello che vi pare ma la barba di Chuck Norris non è naturale, è ovvio che sia affetto da Lupus. -
A riportare tutti alla realtà della missione fu Wolverine, che con il suo udito super sviluppato aveva captato qualcosa.
-Le sentite anche voi? -


Tutti tesero gli orecchi prestando attenzione ai rumori provenienti dal corridoio. In effetti cominciarono ad udire un cumulo di voci che si sovrapponevano.
-Cosa sono? - Chiese Mistica.
-Non riesco a sentire bene. - Disse Voldemort, ma prima che se ne accorgesse Raul gli pigiò uno tsubo e le sue orecchie divennero gigantesche.
-Ora senti meglio? - Chiese il maestro di Hokuto.
Voldemort si guardò nello specchio di una finestra. -Perché? - Chiese con le lacrime agli occhi rivolto a Raul. -Perché lo hai fatto?! -
-Oh… che ci vuoi fare mi piace aiutare la gente. -
-Basta! Sono senza naso, senza capelli, con gli occhi di un serpente e con gli orecchi di Dumbo! Non voglio più vivere! - Voldemort fece per aprire la finestra e buttarsi di sotto, mentre tutti cercavano di fermarlo, il più veloce fu Raul che gli pigiò uno tsubo privandolo dell’uso delle gambe. Voldemort allora cominciò a tirare testate contro il pavimento.
-Basta! Voglio morire! -
Tutti si guardarono perplessi mentre il signore oscuro continuava a battere delle craniate che presto avrebbero aperto crepe sul pavimento.
-Ma dobbiamo fermarlo? - Chiese Shang Tsung rivolto a Lucius, il quale si stava specchiando in uno specchietto portatile.
-Si… ora… appena ho finito di ammirarmi. - E si spostò una ciocca di capelli più a sinistra.
Lo stregone guardò Mistica. -Ma nessuno lo ferma? -
-Io non ho mai incitato nessuno a fermarsi, semmai a continuare. - Disse lei ammiccante.
Alla fine fu Raul che gli pigiò un altro tsubo e lo fece cadere in catalessi sul pavimento.
Finalmente nel silenzio poterono riuscire ad udire tutti, quello che intendeva Wolverine, erano delle urla di disperazione, rassegnazione e dolore. Tutti scattarono in quella direzione, Sabretooth con un calcio buttò giù la porta dell’aula da dove provenivano quelle strazianti urla di dolore, ma non appena vide quello che stava accadendo si pietrificò per l’orrore.
L’aula era completamente al buio e su uno schermo gigante c’erano le inquietanti immagini di 3 Metri Sopra il Cielo, uno dei film horror più riusciti degli ultimi 20 anni, dove a farti paura non sono le stragi e lo scorrimento di sangue ma la prova recitativa degli attori.
Sabretooth appena si accorse della cosa si voltò gridando di non guardare, ma ormai Raul era arrivato e sentendo quelle parole gli pigiò uno tsubo e gli tolse la vista. Il mutante prese a imprecare come un turco muovendosi a tentoni per l’aula.
Magneto si gettò urlando come un assatanato dalla finestra, ma la finestra era stata rinforzata con vetri antiproiettili e il signore del magnetismo ci si stampò sopra rimettendoci la sua dentiera, poi si spalmò sul pavimento come un budino.
Baraka sguainò le lame e per non far assistere ai ragazzi quello scempio, tentò di cavargli gli occhi, poi, capito di spaventare i poveracci, assaltò lo schermo facendolo in frantumi. Shang Tsung tolse la pellicola, e Orochimaru gli dette fuoco,
Wolverine gridò a Mistica di accendere la luce, ma lei gridò che preferiva farlo al buio, allora dovette intervenire Lucius che riportò la luce nell’aula cinematografica.
House stava vomitando e Voldemort era ancora svenuto nel corridoio.
-Devo farvi i miei complimenti. - Voltandosi la squadra anti-censura videro un uomo alto, segaligno dal volto lungo con un cappello e un vestito uno più improbabile dell’altro, il tale era Jafar, e ve lo dico subito anche lui è un personaggio Disney, al suo fianco c'erano Gastone della Bella e la Bestia, Yzma delle Follie dell'Imperatore, Ade di Hercules e Crudelia Demon della Carica dei 101.

Jafar era il cattivo di Aladdin, gran visir del sultano di cui nessuno sa il nome, è il tipico cattivo, ovvero… niente… è cattivo, che altro c’è da aggiungere?
Dovrebbe essere intelligentemente maligno, ma fa architettare i suoi piani malvagi da un pappagallo, che cosa si può pretendere dunque?
La sua storia è un po’ il sogno di ogni lavoratore dipendente, ovvero uccidere il proprio capo e sposarsi una bella ragazza giovane e piena di soldi. Sarebbe discreto nella magia, e quella fava di Aladdin riesce perfino a farlo diventare un genio potentissimo in grado di esaudire ogni desiderio, con l’inconveniente di vivere in un monolocale dentro una teiera del servizio buono. Della serie chi ha il pane non ha i denti.

Gastone della Bella e la Bestia è un bel ragazzotto con l'intelligenza di una bertuccia. Gli piace Belle, figlia di un tizio che somiglia ad uno zerbino con le gambe, e per far colpo su di lei se ne va in giro a sparare a qualsiasi cosa con il suo fucile, per appenderne la testa sul muro di casa sua. Ovviamente Belle lo odia, perché è ambientalista e animalista e infatti preferisce intrufolarsi nel castello della Bestia, il quale invece voleva solo andarsene in giro per il castello strofinando il di dietro sul pavimento e trascinandosi con le zampe anteriori.

Yzma invece è una strega vecchia e rinsecchita che puzza di varichina, ma che si è trovata un bel ragazzotto giovane come amante. Chiamala scema.
Come ogni dipendente che si rispetti, odia il proprio datore di lavoro, un ragazzetto simpatico quanto una spina in un piede. Siccome l'omicidio è punibile per legge, lei lo trasformerà in un lama parlante, che per tutto il tempo del film verrà scambiato per una donna. Le cose son due, o da quelle parti i contadini si sentono parecchio soli, oppure le donne da quelle parti sono parecchio brutte.

Ade di Hercules, sarebbe un Dio, e anche se nell'immaginazione globale un Dio è sempre un bello gnocco, la Disney se n'è sbattuta e lo ha trasformato in una cosa blu con i capelli di fuoco, i denti appuntiti, gli occhi a palla e le occhiaie.
Ade è il Dio dell'Oltretomba, che secondo la Disney vorrebbe spodestare Zeus dal trono dell'Olimpo, e per far questo, non si sa perché, ma deve uccidere Hercules. Ci riesce? Ovviamente no.

Crudelia Demon invece è una tizia che vuole semplicemente farsi una pelliccia con qualsiasi animale esistente al mondo. Compresi i cani dalmata. Finisce per sbaglio in un convegno di animalisti e non fece una bella fine.

-Addosso! -
Crudelia Demon vedendo Sabretooth e Wolverine belli pelosini, decise che voleva farsi una pelliccia con loro. I due mutanti non furono molto d'accordo.
Gastone venne subito agguantato da Mistica, che lo trascinò in un anfratto dove volle approfondire la conoscenza. Facciamogli i nostri migliori auguri.
Yzma voleva tirare fuori una pozione da sotto il vestito, ma con quel gesto spaventò a morte Baraka che credeva volesse mostrargli una coscia rinsecchita e le tirò una poderosa randellata in testa facendola svenire sul colpo.
Raul per dare del pazzo a Jafar, si era battuto un indice sulla tempia e per sbaglio si era pigiato uno tsubo, così adesso era addormentato in un angolo.
Ade si era dimenticato il forno acceso in casa e così se la dette a gambe.
Lucius stava dando dimostrazioni di magia contro Jafar. Si tirò su le maniche sicuro di se e poi dette sfoggio di tutta la sua abilità nella magia, mettendo le mani a coppa davanti a se…
-Jafar l’uccellino è vivo o morto? -
Venne picchiato pesantemente, anche con attrezzi agricoli quali vanghe, zappe e così via da un incavolatissimo Voldemort.
-Guarda che figure che facciamo!!! -
Per fortuna Orochimaru rubò la lampada di Jafar e la lanciò in un fiume di lava, perché nei combattimenti finali Disney, un fiume di lava o un incendio doloso fa sempre molto figo. Certo c'era l'incombenza poi di scappare dall'incendio, ma per fortuna Shang Tsung aprì un portale.
Senza fare ulteriori domande, recuperarono Magneto e Raul e si fiondarono dentro il portale, giungendo nell’Outworld, dove subito un gruppo di omaccioni brutti e pelosi agguantarono Magneto e lo portarono via.
-Ragazzi state uniti, non vi allontanate dal gruppo. - Disse subito Shang Tsung riconoscendo il posto.
-Perché dove siamo? - Chiese Lucius.
-Siamo a casa. - Esclamò Baraka. -Nell’Outworld, dove se ti vedono in disparte e da solo ti prendono e ti violentano. -
Tutti si voltarono verso l’oscuro sentiero da dove era sparito Magneto, tesi come corde di violino, House stringeva tra le mani il suo bastone pronto a colpire chiunque gli si fosse avvicinato, quando da una zaffata di fuoco apparve un ninja giallo e nero, subito non appena lo vide House gli tirò una bastonata, Lucius un avada, Mistica cominciò ad urlare: Prendi me! Prendi me! Wolverine lo infilzò con gli artigli, Sabretooth lo morse ad uno stinco, Orochimaru lo lavò con una slinguazzata, Raul invece sbadigliò perché si era appena risvegliato.
-Ohè! - Brontolò il ninja pulendosi dalla bava di Orochimaru. -E datevi un po’ una calmata gente! -
-Scorpion. - Dissero all’unisono Shang Tsung e Baraka.
-Ma siete impazziti a tornare qui? Non sapete che sta succedendo? -
-E’ arrivato il MOIGE? - Chiese Lucius che ormai ne aveva il terrore, e pure delle femministe.
-Macché… magari! - Scorpion sospirò allargando le braccia esasperato. -Guarda… Shao Kahn ha deciso di allenare tutti quelli di Street Fighter e Tekken, perché non gli piace come combattono. -
Baraka si guardò attorno. -Ecco da dove veniva questa musichina di Roky che sentivo nell’aria. -
-Guarda… chi ha potuto si è nascosto, Sub Zero è in freezer da 3 giorni, vi conviene alzare i tacchi. -
Shang Tsung si voltò alla sua destra dove un enorme piramide si stagliava contro il cielo rosso dell’Outworld, in cima c’era la statua di bronzo di Roky Balboa, film che era piaciuto fin troppo al loro imperatore che gli aveva costretti a salire quella scalinata in un torneo con il sottotitolo di Armageddon, ma quello che più lo spaventava di quei giorni e di cui ancora oggi aveva gli incubi, non era il duro percorso che erano stati costretti ad affrontare per arrivare in cima, ma le grida di Shao Kahn dietro di loro che gli rincorreva:
-Se vi prendo siete miei! -
Deglutì a vuoto sentendo la voce di Shao Kahn riecheggiare tra le pareti degli edifici. -Correte! Correte! Muovete quelle meline! -
Baraka infilò la testa dentro la sabbia. -Andiamo via! Andiamo via! -
Scorpion sparì spaventato che potesse averli scoperti.
-Via! Via! - Gridò Shang Tsung aprendo il portale e tuffandosi dentro con un tuffo carpiato, seguito da tutti gli altri.
Ci fu solo un inconveniente, si dimenticarono Magneto nell’Outworld, che seppure riuscì a scappare a quegli omaccioni, non riuscì a raggiungere il portale, in compenso venne visto da Shao Kahn e costretto a scappare da lui su quella scalinata. Compito che si rivelò essere mooolto difficile.

Tornati nella scuola Destino, fecero pulizia degli ultimi professori rimasti, cosa che fu piuttosto facile, costrinsero Raul a far tornare come era Voldemort sotto minaccia di una visita di Yuda.
Così la scuola per supercriminali di Destino era libera. Il preside Destino e il vicepreside Sinistro ripresero il loro posto di diritto nella scuola, il loro primo gesto fu quello di riassumere tutti i vecchi dipendenti, dopodiché prepararono la squadra anti-censura alla battaglia finale.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11 - MOIGE vs Anti-Censura ***


MOIGE vs anti-censura
Inizia la sfida.

Quando il preside Destino, insieme a tutti i suoi alleati fece il suo ingresso nel cortile della fu scuola Xavier, noi eravamo a lezione di cucina.
Il nostro professore, se così si poteva chiamare era quel ratto schifoso e sudicio di Remì, di Ratatouile, infatti secondo il MOIGE, è perfettamente sano e naturale permettere ad un topo che fino al giorno prima aveva scorrazzato per le fogne, di cucinare in un ristorante, e indubbiamente naturale che il suddetto topo, assaggi le pietanze da servire, sbattendosene altamente di tutte le malattie infettive, parassiti e pestilenze che così facendo trasmetterà a coloro che mangeranno i suoi piatti.
Il primo ad accorgersi dell’arrivo della squadra anti-censura fu Draco.
Balzò sul cornicione urlando come un ossesso, si strappò la maglia  e si gettò a volo d’angelo, convinto, chissà come, che la squadra anti-censura lo avrebbero afferrato, invece tutti se ne sbatterono altamente i cosiddetti, perfino suo padre, e si infilzò da solo sul dito di Raul che stava indicando un maiale che volava.
Quando anche noi vedemmo la squadra anti-censura cominciammo a gettare in aria i banchi, strapparci le orribili divise rosa confetto che ci avevano costretto ad indossare, e gettammo Remì nel cesso, il quale finì poi mangiato da Vermin, che passava di lì per sbaglio.
Destino fece un passo avanti rispetto ai suoi alleati, chiamando a gran voce Chuck Norris, il quale si fece avanti spalleggiato da tutti i suoi.
-Mi stavi cercando Destino? -
-Si. Prendi i tuoi compagni, le tue censure, e levatevi dalle scatole, questa scuola tornerà in mano a Xavier. -
-Mai nessuno mi ha costretto a fare qualcosa, e men che meno nessuno comincerà adesso. -
-Sai quanto me che una guerra tra le nostre due fazioni sarebbe una strage. -
-Si, ma di quale parte? - Poi si rivolse ai suoi alleati. -MOIGE! Qual è il vostro mestiere? -
-AU! AU! AU! -
Destino si avvicinò all’orecchio di Sinistro. -Che vuol dire? - Il vicepreside si strinse nelle spalle.
-Di certo non vuol dire Alternative Universe. -
-Allora… Intanto le troie delle vostre madri! Poi ci informiamo su quello che ci avete detto e vi si fa un culo in questa maniera. -
Lo scontro stava per cominciare, quando ad un certo punto un branco di uomini in gonna a scacchi, con lunghi capelli e visi dipinti di blu si misero tra le nostre due fazioni e sollevandosi la gonna cominciarono a mostrare le chiappe a tutti indistintamente, urlando: -Libertà! -
-William Wallace! - Gridò Sinistro. -Il campo da guerra per la liberazione della Scozia è nel poggio più in giù! -
-Si, lo so, ma adesso lotto per la libertà dei diritti dei gay. -
Destino fece una spallucciata. -Tutto fa brodo contro sti bigotti, unitevi a noi. -
-Dai ragazzi, facciamogli il culo! - Gridarono quelli del MOIGE.
-Si! - Urlarono i gay felici.
Le due fazioni si corsero in contro velocemente urlando come scimmie urlatrici.
-Sembra di essere tornati a Mortal Kombat Armageddon. - Disse Baraka.
Fu così che cominciò lo scontro.
Snake si lanciò subito contro Paperino, o come era conosciuto alla questura, sotto la denuncia di atti osceni in luogo pubblico, a causa della sua abolizione dei pantaloni, Donald Duck. Lo prese e se lo cosse in forno.
Topolino indossò un cappello a punta e chiamò in aiuto un sacco di scope, cenci, stracci, spugne e chi più ne ha, più ne metta.
Cenerentola non appena vide tutti quegli oggetti per pulire venne presa da attacchi di diarrea e dovette correre in bagno, dove purtroppo per lei, ci trovò Blaze di Mortal Kombat che stava evacuando la ribollita della sera prima, e ironia della sorte, venne ridotta ad un mucchietto di cenere.
Buffy si lanciò contro Chuck Norris, e cominciò ad esibirsi in capriole, piroette, salti mortali, prese dei plaetti e cominciò a farli roteare fra le dite, poi tirò fuori 3 teste di vampiri e cominciò a farci la giocoliera, mentre faceva i salti mortali e si faceva roteare i paletti tra le dita, Chuck Norris gli piantò un calcio volante e la fece decollare in orbita, facendola passare alla storia come la prima donna andata nello spazio.
Baraka si buttò su Topolino e se lo mangiò, Pippo, visto che non era aria tentò di darsela a gambe, ma Snake e Baraka cominciarono a rincorrerlo.
Mary Poppins attaccava alle spalle con il suo fidato ombrello, ma incrociò l’ombrello con il dr. House, che rispose usando il suo fido bastone, i due si scatenarono in un duello alla Dartagnan, ma House era zoppo e cadde subito, quando Mary Poppins fece per colpirlo, il suo ombrello venne intercettato dal bastone di Lucius, ma Mary Poppins aprì la borsa e il mangiamorte venne risucchiato al suo interno, solo l’intervento tempestivo della lingua di Orochimaru, riuscì a salvarlo da morte certa.
Mary Poppins rideva, House imprecava, Lucius gridava, Orochimaru sbavava, poi ad un tratto arrivò Voldemort agitando la sua bacchetta. -Vi salvo io! - Inciampò e la bacchetta gli cadde nel borsone.
Mary Poppins continuava a ridere, House imprecava, Lucius offendeva Voldemort in lingue sconosciute, Orochimaru sbavava.
Voldemort piantò un calcio in culo a Mary Poppins e la buttò dentro il suo stesso borsone, salvando così House, Lucius e Orochimaru, che finalmente poté assaggiare un coscio di papero allo spiedo cotto da Snake.
La fata Smemorina cercò di fare un vestito a Shang Tsung, il quale proprio non prese bene il fatto che gli avesse trasformato i suoi pantaloni preferiti in un reggicalze sadomaso, e appena le mise le mani addosso la utilizzò come spazzolone del cesso.
La Bestia di la Bella e la Bestia attaccò Raul, il quale gli pigiò uno tsubo e lo fece tornare normale, la Bestia a quel punto fu talmente contento che esplose di felicità.
In aiuto alla squadra anti-censura erano giunti anche tutti quelli di Mortal Kombat, e Kabal, grazie alla sua velocità stava rubando il portafogli a tutti, quando ad un tratto qualcuno lo vide e gridò:
-Ma che orrore è? -
Fantaghirò sentì e si gettò come un’assatanata sul combattente.
-Lo bacio io! Lo bacio io! -
Kabal non riusciva a respirare senza maschera e rimase soffocato, solo il tempestivo intervento di House, prima, che gli curò il Lupus con un clistere, e Tsunade dopo, che lo fece riprendere a respirare, lo salvarono da morte certa.
Ben presto arrivarono anche tutti quelli di Hokuto no Ken, Rey effettuò un salto mortale con un grido acuto, tagliando con il solo movimento delle mani chiunque provasse a contrastarlo… il caso volle che in quel momento Raul vedesse passare un ciuco volante e indicandolo con un dito sorpreso, infilzò per sbaglio Rey che stava atterrando proprio in quel momento.
Fantaghirò vide Baraka, ed essendo lui terribilmente brutto decise che doveva assolutamente baciarlo, purtroppo per lei Baraka era sposato con Mileena, e Mileena è solo una pericolosa psicopatica con manie omicide piuttosto trucolente, e guarda caso anche molto gelosa, così appena le mise le mani addosso decise di divertirsi a sperimentare tutte le Fatality delle varie edizioni di Mortal Kombat.
Shao Kahn rincorreva chiunque, dopotutto era nato nell’Outworld, e di conseguenza, chiunque vedesse da solo e in disparte, lo afferrava e lo violentava, sia che fossero, uomini, cani, cavalli, leoni, elefanti dalle orecchie giganti, cerbiatti e così via, per sfogare la frustrazione del suo amore impossibile (faccio un appello alle scrittrici Yaoi… questo disgraziato non è mai apparso in una fan fiction Yaoi… vi prego fatelo apparire e fatelo sfogare, che sul campo di battaglia e soprattutto  nell‘Outworld, non ne possono più di vederselo aggirare arrapato come un mandrillo nella stagione degli amori)
Lady Oscar chiamò a raccolta tutti i suoi amici francesi della rivoluzione, ma siccome i francesi non vincono mai un cazzo senza aiuti, vennero brutalmente trucidati dai giocatori online di Call of Duty.
Aladdin volava sopra la confusione con il suo fido tappeto volante e gettava tè bollente sulla squadra anti-censura utilizzando una vecchia lampada, ma il tappeto scambiando la lingua di Orochimaru per un vellutatissimo tappeto rosso, si lanciò calorosamente verso di lui, sperando di poter rimorchiare e realizzare il suo sogno di vivere in un lussurioso castello dopo aver procreato una 30ina di gomitoli, la sua manovra azzardata però fece cadere Aladdin che atterrò sopra William Birkin, che in un angolo in disparte non solo si stava drogando, ma si stava per iniettare il virus G, in modo che la trasformazione gli permettesse di combattere al fianco dei suoi alleati. Aladdin, cadendogli addosso gli ruppe la siringa con dentro il virus, e William Birkin, colto da un eccesso di bontà cristiana, decise di prenderlo a sprangate nella schiena, poi Shao Khan gli vide da soli e in disparte… e il resto lo sapete.
Due strani aggeggi con una coroncina sulla testa e le ali, simili a delle fatine, ma più brutti e più grossi, anche chiamati Fantagenitori, per impedire a Quan Chi di combattere gli fecero crescere lunghissimi capelli neri. Lo stregone finalmente con il ciuffo che aveva sempre desiderato cominciò a correre saltellante e ridere come un ossesso chiamando a gran voce Shang Tsung, deciso finalmente a prendersi la sua rivincita, ma purtroppo per lui nello stesso istante che si voltò Shang Tsung, passò lì vicino Goblin sul suo aliante, che volando basso, con l’elica del motore gli tagliò tutti i capelli facendolo tornare lucido come una palla di biliardo.
Shang Tsung attaccò a ridere come un ossesso, Quan Chi si mise a piangere disperato e corse via in lacrime, finendo da solo e in disparte, dove venne visto da Bella di Twilight, e scambiato per un vampiro venne preso e violentato.
I Fantagenitori, finirono investiti dal Fenomeno, che siccome quando partiva non si fermava mai, passò con il rosso al semaforo e venne investito da un tir che trasportava acido muriatico, soda caustica e altri corrosivi, di cui non conosco il nome, né la formazione chimica, ma il fatto sta che al Fenomeno si corrose tutta l‘armatura e per paura che anche lui potesse fare la stessa fine, si gettò in acqua, dove venne sbudellato dal delfino Willy, il quale poi venne mangiato da un‘orca assassina, la quale venne pescata da Sampei, il quale venne impalato da Green Peace.
Un idraulico obeso si mangiò un fungo geneticamente modificato che lo fece diventare gigante, purtroppo era perfino allucinogeno, di conseguenza credeva di essere King Kong e scambiando Sabretooth per una supermodella bionda di biancheria intima lo prese e lo rapì per accoppiarsi con lui, per fortuna del mutante, Super Mario aveva aggiustato male le tubature dell’acqua a Bruce Banner, il quale si era talmente incazzato, quando, dopo aver sborsato la bellezza di 300 000 dollari per rifare tutto l’impianto, le tubature dell’acqua calda erano esplose, che si era trasformato in Hulk. Il gigante verde alla ricerca di vendetta attaccò come una furia Super Mario, permettendo così a Sabretooth di fuggire casto e pulito.
Chuck Norris attaccò Kenshiro con un calcio rotante, colpendolo al volto e facendogli perdere 7 o 8 litri di sangue. Ken si strappò la maglia incavolato come un bisonte e cominciò un sanguinoso scontro fra i due, che però vide Ken andare in svantaggio.
Giunse allora Goku, che afferrò Chuck Norris alle spalle, impedendogli ogni movimento, Junior ci mise 7, o 8 ore a concentrarsi, fece in tempo addirittura a finire una partita di Capitan Tsubasa, dopodiché lo colpì con il Cannone dell’ Anima, ma Chuck Norris si era chinato per farsi una pennichella e Goku stava probabilmente guardando un uccellino e così il colpo finì per trapassare solo Goku. Junior dunque, avendo capito di aver fatto danno pensò bene di darsela a gambe.
Qualcuno pensò bene di mettere in pericolo Saori, così che i Saint sarebbero accorsi immediatamente, ma morirono lungo il tragitto per incidenti stradali, e giunsero in fondo solo Ikky e Seya, mentre Seya cercava un’armatura sbrilluccicante da indossare, Ikky si faceva massacrare di botte da Chuck Norris. Dopo aver perso i 5 sensi a forza di calci rotanti, il cavaliere della Fenice, si accorse che Seya aveva tirato una catena, pensando fosse quella di un cloth, in realtà era la catena di Megatron, il quale non aveva preso bene quella violazione delle sue parti intime, e così adesso stava usando Seya come sturalavandini. Ikky decise bene di mandare a fare in culo tutti e ritirarsi in pensione su di un’isola vulcanica, Krakatoa.
Ken si era ripreso e fece cenno a Chuck Norris di avvicinarsi per continuare lo scontro, i due presero a massacrarsi di botte a suon di calci rotanti e pugni nel viso, poi un calcio rotante fece volare al tappeto nuovamente Ken.
-Non puoi battermi. La vostra è una causa persa! La Censura vincerà sempre. - Allargò le braccia indicando il campo di battaglia ancora pieno dei combattenti stremati che nonostante non avessero più fiato continuavano a scontrarsi. -Seguirà un’era in cui cartoni animati come voi, con una storia alle spalle, con una trama contorta e piena di incongruenze non ci saranno più. Ci saranno canali e canali dedicati ai bambini dove voi non ci sarete, dove ad ogni ora del giorno verranno trasmessi i Fantagenitori, o i Fantaeroi. Un canale dove una mano si diverte a perpetrare torture fisiche agli animali che appaiono sullo sfondo. Il vostro tempo è finito. Voi siete finiti. Ormai siete morti. -
Ken si alzò faticosamente da terra, reggendosi in modo malmesso sulle gambe.
-Tu sei già morto. Solo che non lo sai. - Disse abbozzando un sorrisetto che raramente si era dipinto sul suo volto in tutti quegli anni di guerre sanguinose sul suo manga.
-Ma che…? - Prima che Chuck Norris potesse finire la frase un sibilo acuto risuonò nell’ambiente.
-No! - Aveva capito ormai la fine che lo attendeva. -Non è finita qui! Credete di aver vinto… ma non è così! - Dopodiché il suo corpo esplose.
Seguì un urlo di gioia e liberazione da parte dei reduci sul campo di battaglia, molti si lasciarono andare ad atteggiamenti affettuosi, abbracciando i propri compagni, altri semplicemente si dettero alla rincorsa degli sconfitti, che privi di un capo, stavano battendo in ritirata, altri ancora si accasciarono a terra stremati urlando la propria gioia contro il cielo.
Poi c’erano quelli come Mistica, che invece festeggiava con chiunque, in qualsiasi modo, basta che fosse contorto e c’entrasse in qualche modo il sesso.
Draco e Rey vennero a sapere che gli rimanevano solo 3 giorni di vita, in cui avrebbero sofferto come cani, ma Raul gli tranquillizzò dicendogli che suo fratello Toky, avrebbe potuto curarli in cambio di una ripassatina alla fidanzata, o sorella, o mamma.
Seguirono i festeggiamenti e la riappropriazione della scuola Xavier, da parte di quest’ultimo che commosso, ringraziò tutti i presenti.
Sembrava finalmente che tutto fosse tornato alla normalità.

Ma la guerra non era ancora vinta.
Pochi giorni dopo Xavier chiamò a raccolta i più alti esponenti della scuola Destino per un colloquio sul da farsi.
Destino stava leggendo alcuni documenti che avevano rinvenuto nella scuola.
-Questa è una cosa troppo grande. - Piagnucolò Xavier. -Come possiamo competere contro di loro? -
Destino poggiò i documenti sul tavolo con un tonfo. -Ascolta! Io non ho fatto tutto questo casino per arrendermi adesso! Siamo arrivati fin qui, dobbiamo arrivare fino in fondo! -
Xavier lo guardava sconvolto.
-Che hai? - Gli chiese Destino.
-Mi hai spaventato con quelle urla. -
-E allora? -
-Mi sono cacato sotto. -
La riunione si spostò nel corridoio, senza di Xavier, chiuso dentro in quarantena.
-Sapevamo sin dall’inizio che non avevano agito da soli. - Continuò Destino. -Riuniamo una squadra e affrontiamoli. -
-Sai che non possiamo. - Sinistro sembrava pensieroso. -Non da soli. Abbiamo bisogno di qualcuno che conosca le loro mosse. -
-Amiciii! - Gridò Xavier da dietro la porta. -Mi fate uscire? Qui dentro c’è puzzo. -
-Così impari! -
-Ma sei stato te a spaventarmi! -
-Dobbiamo riformare la squadra anti-censura. - Propose Sinistro.
-Devo essere sincera… mi aspettavo qualcosa di terribile, ma che dietro ci fosse il Vaticano… -
-Signori… - Disse solenne Destino. -Che si dia inizio alla missione LCCFUP. -
-E che vuol dire? - Chiese Tsunade.
-Le Crociate Ci Fanno Una Pippa. -

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12 - Missione LCCFUP: Star Wars ***


Missione LCCFUP
Conosci il Tuo Nemico

Siccome la maggior parte dei membri della lotta contro la censura non sapevano neppure come si scrivesse Vaticano, figuriamoci poi sapere chi fossero e cosa facessero, così venne indetta una riunione di aggiornamento e conoscenza.
A Sinistro l’arduo compito di insegnare qualcosa.
-Oggi vi parlerò del Vaticano, i nostri nemici per eccellenza. Una cosa va detta prima di cominciare. Dimenticate tutto quello che sapete su questa istituzione, qui… oggi… io vi dirò la verità. -
Mentre Sinistro parlava delle diapositive venivano proiettate su uno schermo gigante.
-Questo che vedete in questa foto è il Papa, capo della chiesa. Tutto il popolo lo conosce con il nome di Benedetto XIV, o Papa Ratzinger, in verità sotto quel vestito candido e quel volto angelico… -
-Ma se sembra il cugino cattivo di Dracula! - Gridò qualcuno.
-Io ho paura! -
-Basta! - S’inalberò Sinistro. -State zitti e ascoltate. In breve chi si nasconde dietro queste mentite spoglie, altro non è che… l’Imperatore Palpatine di Star Wars! -
Sotto lo sbigottimento generale Sinistro continuò la sua spiegazione.
-Ciò che viene spacciato ai comuni mortali, nonché nostri lettori e fans è tutta una bugia. Il Vaticano altro non è che la sede dell’Impero Galattico, attraverso questa facciata religiosa, stanno progettando di controllare tutto il mondo, e poi tutte le galassie. Se riusciranno ad entrare nelle case dei nostri lettori attraverso le censure potranno indottrinare i nuovi bambini come più gli pare, e a quel punto avranno un esercito ancora più numeroso e spaventoso di adepti.
Come per ogni cosa, se si vuol prevederne il futuro, dobbiamo conoscerne la storia.
Tutto cominciò in una galassia lontana, lontana, tanto tempo fa.
La storia racconta di un ragazzo di nome Luke Skywalker che compra 2 robottini da dei venditori abusivi che non gli rilasciano lo scontrino, il suo intento è quello di provarci giochini erotici, visto che non aveva una ragazza, né sapeva come erano fatte. Uno di questi robottini decide di darsela a gambe e scappa nel deserto, fino a raggiungere delle montagne dove viene catturato dai mutanti delle Colline Hanno gli Occhi, pure loro intenzionato a violentarlo.
Luke decide per tanto di riprendersi il suo robottino e già che c’è, provare la novità di essere lui una volta tanto il giochino erotico di qualcun altro, trascinandosi dietro l’altro robottino dorato, che essendo un pervertito gli andava bene tutto. Sul più bello però interviene un tizio che arriva, tortura e massacra tutti, in realtà questo tizio stava cercando sua figlia rapita a Parigi da degli albanesi, di cui ovviamente nessuno sapeva niente. Dopo aver torturato tutti presenti e dopo aver appurato che nessuno sapeva niente, decise di ucciderli tutti, lasciò in vita solo Luke, perché gli sembrava una rana e gli faceva schifo toccarlo.
Quando Luke si svegliò era appena arrivato il vecchio eremita che tutti chiamavano Ben, e credendo che fosse stato lui ad uccidere tutti, lo vide subito come un mito.
Si venne a scoprire che Ben in verità si chiama Obi Wan Kenobi, che era stato un cavaliere Jedi, e che una principessa aveva registrato un messaggio di aiuto su uno dei due robottini comprati illegalmente da Luke. Senza motivo alcuno, né criterio, Obi Wan decide, dopo 20 anni di cazzeggio sulle montagne, di dare un contributo alla ribellione che lottava contro l’Impero, per poi prendersi il merito di una eventuale vittoria. Chiede aiuto a Luke, che sa essere figlio di un bastardo traditore, ma questi rifiuta e vuole tornare a casa, che però… ovviamente, è stata rasa al suolo. Loro credono dall’Impero, in verità era stata la Guardia di Finanza, in uno dei suoi controlli fiscali, aveva scoperto, non solo che la famiglia comprava illegalmente senza farsi emettere lo scontrino, ma addirittura evadeva le tasse, e siccome vigeva la legge che se evadevi le tasse dovevi essere seviziato e sodomizzato dai mutanti delle Colline Hanno gli Occhi, così era andata.
Alla ricerca di vendetta Luke si imbarca in una guerra di cui in realtà non glie ne frega una mazza, ma è solo una scusa per farsi regalare la spada laser da Obi Wan e farsi figo agli occhi degli amici.
Incontrano un contrabbandiere con una paresi facciale che sembra rida sempre e secondo lui, gli da un’espressione da figo. Tale Han Solo.
Vanno a salvare la principessa Leila, che si divertiva a dare informazioni fasulle su dove si trovasse la vera base dei ribelli, condannando così all’esplosione interi pianeti e la conseguente estinzione delle razze che si trovavano sopra, e soprattutto, essendo lei masochista, godeva nel farsi torturare, facendo invece incazzare Lord Darth Vader.
Durante la missione per puro vandalismo distruggono la Morte Nera, che non è la peste, né Mike Tyson, ma bensì una stazione spaziale dell’Impero.
Siccome Luke e Han, cominciavano ad avere dei sospetti sull’utilità combattiva di Obi Wan, quest’ultimo decide di fare il ganzo e va a sfidare Darth Vader che lo riduce ad uno spezzatino.
Leila, capo della resistenza contro l’Impero, arruola con la forza nella Resistenza Luke e Han, il primo semplicemente perché non capiva una mazza e seguiva l’ultimo con cui parlava, il secondo invece lo accalappiava con la scusa di dargliela gratis.
Finiscono a combattere in un pianeta ghiacciato, dove Luke, mentre sta per essere cotto e mangiato da un Bigfoot ha una visione di Obi Wan che gli dice di andare ad allenarsi, da un Jedi su di un altro pianeta.
Così appena si libera, decide di andare dal maestro Yoda, che ovviamente non sapendo come è fatto, appena lo vede, piccolo, tozzo e verde, decide bene di prenderlo in giro, fargli gestacci e cercare di sodomizzarlo.
Yoda, prima lo massacra di botte, poi decide di allenarlo a suon di rastrellate nelle gengive e mazze chiodate nei genitali, con la scusa che quello fosse l’allenamento standard per ogni Jedi. In verità anni di solitudine gli avevano dato al cervello.
Darth Vader nel frattempo cattura Leila e Han Solo con una trappola ingegnosa, dichiara i saldi in un centro commerciale, sapendo che Leila ci si sarebbe fiondata.
Siccome di Han non se ne fa niente e per di più gli da fastidio la sua faccia, decide bene di congelarlo in una lastra di carbonio e venderlo ad un cacciatore di taglie di nome Boba Fett.
Luke si precipita a salvarli, ma per Han è troppo tardi e Leila è già stata salvata da Lando, un tizio che viveva lì. Così l’intervento di Luke serve solo a farsi tagliare una mano da Darth Vader e scoprire che lui in realtà è suo figlio.
Luke torna da Yoda, il quale continua ad allenarlo, aggiungendo all’allenamento precedente le zappate negli stinchi. Luke diventa un Jedi, va a salvare Han che è stato venduto a Jabba, una specie di cacata di elefante parlante, e salva pure Leila che non si sa bene come o perché si era messa un completino sadomaso e se ne stava sulle ginocchia di Jabba.
Salvato Han decidono di uccidere una volta per tutte Darth Vader e l’Imperatore Palpatine con un’azione combinata a 3. Lando guida una flotta stellare contro la nuova Morte Nera, Han e Leila, con l’aiuto dei peluche Trudi attaccano una base militare su di un pianeta, e Luke va a combattere contro Darth Vader nella Morte Nera.
Luke, contro ogni pronostico, vince contro Darth Vader, il quale sembra si sia rammollito nel frattempo e cominci a pensare di aver fatto qualche errore nella sua vita. Vinto contro Darth Vader, tutto sembra finito, ma arriva Palpatine che comincia a friggerlo perché lo aveva scambiato per una rana, e lui andava ghiotto per le cosce di rana fritte. Darth Vader, che invece era stufo dei piatti aberranti dell’Imperatore e si voleva mangiare una pizza, decise di buttarlo dalla tromba delle scale, salvando così Luke, ponendo fine alla guerra e facendo vincere i ribelli, ma morendo lui stesso fritto al posto della rana… pardòn, Luke.
Sembra che tutto finisca bene. Il male è sconfitto, la vittoria è dei buoni etc, etc…
Ma è qui che entra in gioco la mente malvagia e perversa di Palpatine. Perché a 20 anni dalla loro apparente sconfitta ecco che ritornano con dei prequel. Per chi non si intende di piani criminali potrà sembrare una semplice operazione commerciale, ma in verità si tratta di un piano per posizionarsi al comando della galassia, infatti, come finisce il 3 capitolo? Con Palpatine che forma l’Impero e diventa il leader indiscusso. E’ questo il vero finale di Star Wars.
Ma andiamo per ordine.
Tutto ricomincia con un maestro Jedi, Qui Gon Jinn, maestro di un giovane Obi Wan Kenobi, che devono negoziare una pace tra Naboo e la Federazione dei Mercanti, questo vuol dire entrare nell’astronave della federazione e massacrare a colpi di spada laser chiunque incontrino. Scoperto che la Federazione dei Mercanti vuol attaccare Naboo per convincere la regina Amidala a firmare un trattato, vanno anche loro su Naboo, dove purtroppo per Qui Gon Jinn, del tutto casualmente salva un certo Jar Jar Binks, essere dalla sola utilità di far odiare la nuova trilogia. Jar Jar dichiara di essersi innamorato di Qui Gon e da allora gli starà sempre attaccato ad una gamba stile cane in calore. Saltando a pié pari la fuga dei due Jedi da una città sottomarina abitata da un popolo di soli uomini, non per niente è la città di Jar Jar, Qui Gon Jinn e Obi Wan Kenobi salvano la principessa e dovrebbero portarla in salvo, ma finiscono in un pianeta deserto, anche chiamato Egitto. Lì Qui Gon Jinn si allontana dall’astronave, lasciando Obi Wan a confortare le giovani ancelle della regina e la regina stessa.
Una delle ancelle (che poi in realtà è la regina) siccome è attratta da uomini più maturi, decide di attaccarsi clandestinamente alla gamba libera di Qui Gon, l’altra infatti era occupata da Jar Jar. Cercando i pezzi per l’astronave, incontreranno Anakin, giovane schiavo, che non si sa bene per quale ragione, si attacca alla tunica di Qui Gon, e comincia a seguirgli ovunque.
Capendo che presto o tardi Qui Gon si troverà con un altro marmocchio fra i piedi cerca di tornare all’astronave, con la scusa di una tempesta di sabbia in arrivo, ma chiamando Obi Wan, scopre che si, all’astronave c’erano le ancelle e la finta regina terrorizzate ben liete di farsi consolare dal giovane Jedi, ma anche 3 omoni di colore, altrettanto felici di essere consolati e consolare. Visto che il maestro Jedi non ci teneva poi molto ad essere consolato decise di accettare il marmocchio fra i piedi e si fece ospitare a casa sua, dove fece la conoscenza della madre di Anakin, che per tutto il suo soggiorno ci proverà sfacciatamente con lui, nella vana speranza di farsi liberare come schiava, o anche solo farsi dare una botta e via. Qui Gon che per quanto recepire messaggi subliminari di sesso non era proprio il più ricettivo, non raccattò nessuna occasione, neppure quelle offertogli da Padme e Jar Jar. In breve il Jedi libera Anakin dalla schiavitù cercando di farlo prima uccidere in una corsa d’auto di Fast & Furious, e poi portandolo via alla madre, la quale accetta solo in virtù del fatto, che così Qui Gon sarebbe dovuto tornare prima o poi con suo figlio, e allora nessuno glie lo avrebbe più tolto dalle mani.
Il signore dei Sith, Darth Sidious, manda il suo allievo Darth Maul, a uccidere i due Jedi. Fallisce miseramente il primo tentativo e così ci riprova una seconda volta durante l’invasione di Naboo da parte della Federazione dei Mercanti.
La regina Padme Amidala va a chiedere aiuto al popolo di Jar Jar, promettendogli in cambio Qui Gon e Obi Wan come schiavetti personali tutto fare per un mese, per il semplice motivo che ce l’aveva a morte con il primo perché non la cagava neanche di striscio, ed era un buzzurro che non capiva niente di donne, neppure che la vera regina era lei, e con il secondo perché le sue ancelle non erano rimaste soddisfatte, e neppure i negroni.
I due Jedi con lo stomaco in gola vanno in guerra, e qui incontrano nuovamente Darth Maul, che gli sfida prima in un duello a chi si spoglia più sensualmente, vinto ovviamente da Obi Wan, che in fatto di grazia non lo batte nessuno, e poi in un sanguinoso duello con la spada laser, dove Qui Gon, cogliendo l’occasione al volo si fa uccidere, per non finire schiavetto personale tutto fare di quel grasso pesce verde. Obi Wan sveglio come una trota congelata, si incazza e uccide Darth Maul, condannandosi ad un mese di sevizie. Le ultime parole di Qui Gon al riguardo furono: -Mo’ so cazzi tua. -
Obi Wan dopo aver tenuto fede all’accordo, prende Anakin come allievo, passano 10 anni e il ragazzo è diventato un bel ragazzetto di cui tutte le fangirl s’innamoreranno. Anakin e Obi Wan devono fare da guardia del corpo a Padme, ma subito Obi Wan si butta da una finestra finendo a rompere i coglioni ad un cacciatore di taglie di nome Jango Fett, e tra i due comincerà una faida che durerà per tutto il film.
Anakin nel frattempo prenderà talmente sul serio il suo ruolo di guardia del corpo, tanto da accompagnare Padme ovunque, perfino in bagno, sotto la doccia, a letto e soprattutto gli mangerà tutto prima che lei lo possa assaggiare. A seguito di un’abbuffata di cinghiale maremmano Anakin fa un brutto sogno a causa della digestione e si precipita a vedere come sta sua madre, la quale si era sposata con un tizio che era passato dal negozio per sbaglio e poi era scappata con un branco di beduini. Anakin la cerca e la trova, ma la madre, credendo che ci fosse anche Qui Gon e credendo di potersi finalmente togliere le voglie con lui, esce velocemente dalla casa, inciampa su uno zerbino batte il capo contro un gradino e muore.
Anakin quindi decide di uccidere tutti i beduini, comprese donne, bambini e parenti alla lontana, dopodiché va a piangere e a fustigarsi perché ha commesso peccato.
Nel frattempo Obi Wan scopre che Jango Fett si è fatto fare una miriade di cloni, e già che c’era perfino un figliolo, perché trovarsi una donna gli faceva fatica, per conto di un altro Jedi defunto 10 anni prima.
Obi Wan medita di chiamare Poirot, per risolvere il mistero, ma siccome se arriva lui, poi c’è sempre un morto, decise bene di rincorrere un altro pochino Jango Fett e farsi catturare dal conte Dooku, un altro Sith che passava di lì per sbaglio.
Anakin e Padme corrono a salvare Obi Wan, ma vengono catturati pure loro e buttati in un’arena insieme ad Obi Wan e Massimo Meridio del Gladiatore, il quale gli insegna a combattere contro altri gladiatori, ma dalle gabbie escono i persiani di Serse, e allora comincia una sanguinosa battaglia in cui arrivano anche tutti i Jedi e cominciano a darsele tutti di santa ragione senza un motivo preciso. Jango Fett viene potato diverse volte da Windu, e muore.
Dooku, siccome era in ritardo per la medicina, scappa su di un motorino, ma è senza casco e allora si becca una multa. Obi Wan e Anakin lo raggiungono e lo affrontano e tutti e due vengono bastonati per bene, ad Anakin viene mozzata perfino una mano, per fortuna arriva Yoda e salva baracca e burattini.
Anakin e Padme si sposano, ma a nessuno frega una mazza.
Passano altri anni, non si sa bene quanti, facciamo circa 10, per arrotondare.
I cloni di Jango Fett sono l’esercito della Repubblica, il conte Dooku aveva catturato Palpatine per sfizio probabilmente, costringendo Anakin e Obi Wan ad andarlo a salvare e già che c’è Anakin uccide Dooku e poi si fustiga perché era una cosa che non doveva fare.
Anakin a questo punto comincia ad avere visioni di Padme che muore sotto atroci sofferenze, ma quando lo racconta nessuno lo caga, tranne Palpatine, il quale ha la facoltà di dormire ad occhi aperti, quindi Anakin non si accorgeva che mentre parlava, lui in verità dormiva. Per di più il consiglio Jedi non lo vuol promuovere maestro, principalmente perché è antipatico e non ride alle barzellette sconce di Ki Adi Mundi, ma anche perché è un sanguinario psicopatico.
Anakin dunque comincia ad agire a caso, prima denuncia Palpatine al consiglio Jedi come signore dei Sith, poi uccide Windu andato ad eliminarlo, poi fa una strage di bambini credendosi Erode.
Obi Wan nel frattempo combatte contro il nuovo capo dei Separatisti, il Generale Grevious, affetto da tosse cronica a causa dei 20 pacchetti di sigarette che si fumava in gioventù, e molto lealmente gli spara.
A quel punto Palpatine appare in video chiamata con 3 verso tutti e ordina ai cloni di uccidere tutti i Jedi, sbattendosene altamente degli anni passati a combattere insieme.
Vengono eliminati tutti tranne Obi Wan e Yoda che tornano al tempio e trovano una strage.
Obi Wan chiama Poirot, il quale risolve subito il mistero e gli dice che a uccidere i bambini è stato Anakin, dunque va da Padme e insieme vanno da Anakin che senza un motivo era finito su di un pianeta in distruzione. Qui Padme per scherzare dice ad Anakin che il figliolo che porta in grembo non è suo ma di Obi Wan, e così il già poco centrato Anakin va completamente di fuori, cerca di strangolare la moglie e poi di uccidere Obi Wan, il quale dimostrandosi un brav’uomo gli mozza gambe e braccia e invece di dargli almeno una morte indolore in virtù dell’amicizia passata, lo lascia a bruciare vivo in un mare di lava e scappa perfino con sua moglie, rubandogli pure la spada laser.
Padme mette al mondo 2 gemelli e vedendo quanto è brutto Luke si dissocia e muore.
Palpatine si fa eleggere Imperatore, dando così inizio al suo regno di terrore a cui noi oggi dobbiamo porre fine. Subito dopo essersi fatto eleggere, va a salvare Anakin, trasformandolo in Robocop con l’asma e mettendogli un mantello nero per renderlo più spaventoso.

Adesso vi parlerò dei nostri nemici:
Palpatine: E’ l’Imperatore, nonché signore dei Sith. Come si può evincere dal nome è ovviamente un maniaco pervertito che palpa chiunque sia a portata di mano. Quando lo si incontra, anche se si prova a dargli la mano, lui comunque ti palperà una chiappa. Si dice che i Jedi avrebbero potuto accorgersi del piano oscuro di Palpatine se solo, non fossero stati così affamati dell’attenzione sessuale che solo Palpatine gli dava. Altra dimostrazione della sua stranezza sta nel fatto che quando fa le sue chiamate di affari malvagi deve sempre vestirsi in accappatoio, si narra che essendo in video chiamata e non potendo palpare chi gli sta di fronte, rimedia facendogli la mossa del maniaco. Degno di nota è il suo piano di conquista del Senato, infatti pur avendo due armate a disposizioni, gli fa fare la guerra fra di loro per farsi eleggere Imperatore, chissà perché invece non ha optato per il più semplice e bellicoso colpo di stato.

Anakin Skywalker\Darth Vader: Questo elemento qui è indubbiamente l’elemento più instabile di tutta la storia, tanto da cambiare personalità in continuazione. Prima è un bambino dall’incredibile altruismo e voglia di aiutare gli altri, poi diventa un ragazzino arrogante sociopatico con attacchi di violenza inspiegabili, poi, diventa un uomo dalla dubbia personalità, moralità e capacità mentale, tanto da farsi infinocchiare da chiunque abbia la pazienza di parlarci, ovvero nessuno tranne Palpatine, con un’unica espressione facciale per tutto il film che lo fanno somigliare ad una colica intestinale. Fino a che non diventa un gigante affetto d’asma che sa di essere cattivo, se ne vanta e ci prende pure gusto nel fare cattiverie.

Darth Maul: Grandi doti atletiche, ma non sa dire altro che: -Si, maestro. -

Darth Tyranus, o Conte Dooku: Non si sa bene il motivo, ma questo simpatico vecchietto dalla spada laser storta rimane simpatico, anche per il semplice fatto che riempie di mazzate Anakin. Come si fa a non amare? Messo da parte dal consiglio, il quale non lo reputava all’altezza di giocare a briscola in un torneo ufficiale, il nostro simpatico vecchietto si dimette mandando tutti a fanculo e fa vita solitaria, finché Qui Gon non muore. A quel punto si incazza con il mondo intero e diventa un Sith. Poi, probabilmente a causa della senilità che avanza si dimentica di essere alleato con Palpatine e cerca di farlo fuori. C’è anche chi insinua che in realtà si era semplicemente stufato e voleva andare in pensione, così ha fatto si di morire.

Generale Grevious: Questo simpatico droide, che probabilmente droide non è, ma una specie di cyborg, è l’amico di rivolta del Conte Dooku. A causa delle molte sigarette fumate in gioventù è affetto da tosse cronica, che spesso e volentieri lo portano a sputare polmoni a destra e manca.

Nel Vaticano c’è una lotta interna, da una parte i Sith, dall’altra i Jedi.
Yoda: E’ il Jedi più anziano, e a dire di tutti anche il più forte. A causa del suo aspetto minuto e verde, e visto che non riesce a trovarsi una donna neppure a pagarle oro, ha messo il divieto ai Jedi di copulare. Era solito aggirarsi per i corridoi con delle forbici di dimensioni spropositate, pronto a tagliare i codini davanti a chi trasgrediva alle sue regole. Finché c’era Qui Gon rincorreva lui, dopo la sua morte è entrato in depressione perché non ha più nessuno da rincorrere con le forbici.

Windu: Nonostante il suo aspetto sempre incazzato e il suo taglio alla naziskin, Windu ha la spada laser viola, ed essendo lui l’unico ad averla di questo colore ha fatto sorgere dubbi sulla sua sessualità.

Ki Adi Mundi: Appare poco e dice una parola in 3 film, a giudicare dalla forma del suo cranio si direbbe che è una testa di cazzo, ma non ci sono prove a supporto di ciò.

Obi Wan Kenobi: Allievo di Qui Gon, e maestro di Anakin. Lascia morire il primo e fa passare al lato oscuro il secondo, e da questo si può evincere che sia un incompetente e pure un pochino idiota, ma avendo lui un bel faccino da cuccioletto che vien voglia di coccolare, nessuno lo ha mai buttato fuori dall’ordine dei Jedi a calci in culo. Secondo le fangirl era innamorato del suo maestro, che neppure a dirlo, in realtà corrispondeva, ma non voleva dimostrarlo, facendo così soffrire il povero cuccioletto ed etichettando in questa maniera come stronzo e ottuso il povero Qui Gon, solo perché preferiva le donne. Ci sono ipotesi anche sul fatto che fosse innamorato pure del suo allievo, ma Anakin mette subito le cose in chiaro sposando Padme. Insomma il povero Obi Wan è condannato a rimanere solo e infelice. Anche perché se un amico tradisce la sua fiducia, lui gli mozza le gambe, le braccia e lo lascia a morire arso vivo in un pianeta in distruzione.
Da vecchio getta le basi dell’addestramento Jedi a Luke, regalandoci così la gioia di un altro essere inutile.

Qui Gon Jinn: Ora Qui Gon ha la particolare peculiarità di fare più danno di Carlo in Francia. Infatti è colpa sua se Anakin viene preso come Jedi e poi succede quello che succede, è a causa della sua morte che il conte Dooku diventa un Sith, ma soprattutto è stata colpa sua se adesso Obi Wan è un Jedi e ci tocca sorbircelo a noi. Bisogna dire che Qui Gon Jinn ha dei problemi nel rispettare l’autorità e di fatti fa sempre come gli pare a lui, e per questo sta sulle scatole a quasi tutti i Jedi del consiglio. Prima di Obi Wan aveva avuto un altro allievo, Xanatos. Inutile dire che invece di occuparsi del suo addestramento lui preferiva andare a fare gli occhi dolci alla sua amica Thal, così Xanatos diventa prima uno stupratore di cavalli da corsa, e poi un Sith.
Nelle fan fiction, e nei siti di fangirl, gli saranno state attribuite almeno una 20ina di paternità.
Lo so che i Jedi hanno fatto voto di celibato… ma si sa… lui è uno spirito libero.
Inoltre la lunghezza delle forbici con cui Yoda era solito rincorrerlo, dettavano interesse da parte delle giovani allieve Jedi che indubbiamente credevano che forbici grosse in quella maniera servissero per tagliare per forza qualcosa di grande.

Luke: Luke somiglia ad una rana, cammina come una rana, salta come una rana, e gracida come una rana, in sintesi Luke è una rana.
Luke, come il padre, dimostra dei problemi mentali, infatti si innamora in un primo momento della sorella, poi di Obi Wan, poi di Yoda e infine di Han Solo. Luke è l’unico protagonista a non suscitare interesse delle fangirl che non lo cagano neanche di striscio, probabilmente perché somiglia ad una rana. - Lo schermo si spense. -Bene ragazzi, l’aggiornamento è finito. Lascio la parola a Destino che vi illustrerà la missione. -
Destino montò sul palco. -Abbiamo bisogno di qualcuno che sappia come muoversi all’interno del Vaticano, non possiamo fidarci dei Jedi, anche loro mirano al potere, avremo bisogno di una persona esterna. Siccome squadra che vince non si cambia, la squadra anti-censura che si è occupata della liberazione di questa scuola, partirà domani mattina in missione. Tsunade sarà a capo della missione. Ragazzi… buona fortuna. -

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13 - LCCFUP: Inizio Missione ***


LCCFUP
Reclutamento alleato e inizio missione.

La squadra anti-censura era nuovamente attiva, più agguerrita che mai, partirono la mattina seguente verso l’universo di Star Wars, dove gli avrebbe attesi la guerra più sanguinosa che si fosse mai vista.
Una volta giunti a Croussant si diressero al tempio Jedi.
-Salve, sono Tsunade, il capo della squadra anti-censura, ho un appuntamento con il maestro Yoda… -
La guardia all’ingresso attaccò a ridere, e rise talmente tanto da strozzarsi e morire soffocato.
Subentrò un’altra guardia. -Dica pure. -
-Avrei un appuntamento con il maestro Yoda… -
-HAHAHAHAHAHAHA! - Pure questo attaccò a ridergli in faccia.
-Un appuntamento di lavoro. - Precisò lei.
-Ah… - Con le lacrime agli occhi il giovane Jedi cercò di darsi un contegno. -Prego allora, seguitemi. -
Gli guidò all’interno del tempio, lungo i corridoi, fino ad una porta enorme.
-Mi dispiace signorina, ma qui può entrare solo lei. - Tsunade fece cenno agli altri che ci avrebbe pensato da sola. -Se voi altri volete seguirmi, vi porto nella stanza comune. -
Tsunade entrò nel salone del consiglio Jedi e subito 2 dei più anziani uscirono in ambulanza dichiarando che finalmente potevano morire felici perché avevano visto una tetta.
Dopo il primo attimo di sbigottimento Tsunade si rivolse ai rimanenti, che non stavano sbavando e non allungavano il collo per vedergli nella scollatura. -Maestri, sono qui per chiedervi aiuto contro il malvagio Impero Sith. -
-Perché aiutare te, noi dobbiamo? - Chiese Yoda che ormai aveva rinunciato a tentare di allungare il collo.
-Perché l’Impero è anche un vostro nemico. -
-Si, esatto, ma la rana Luke di loro si occuperà. -
Tutti si voltarono verso un tizio che somigliava ad una rana appiccicato contro la finestra del consiglio, dallo spavento Tsunade cacciò un urlo spaventoso.
-Ma perché quel cretino è appeso al muro? - Chiese Windu.
Dalla porta entrò di corsa Obi Wan. -Perdonate l’interruzione maestri… - Allungò il collo per vedere nella scollatura di Tsunade e un destro micidiale lo mandò a diventare tutt’uno con il muro.
-Perdonare Obi Wan tu devi… purtroppo lui scemo è. -
Obi Wan venne tirato giù dal muro. -Dicevo… - Tentò di sbirciare nuovamente nella scollatura della ninja leggendaria ma un accenno ad un altro schiaffone lo fece desistere immediatamente.
-Come mai quel tuo allievo è appeso al muro come una caccola? - Chiese Windu.
-Vedete… il fatto è che si crede di essere un geco. Non vi dico la fatica che faccio a dargli da mangiare. E poi è abbastanza preoccupante… chissà se una mattina di queste si sveglia credendosi un piccione che macello mi combina nel tempio. -
-Piantala di sproloquiare imbecille! - Proruppe Windu incazzato nero come sempre. -Ma ti rendi conto che adesso non possiamo contare su di lui per distruggere l’Impero? -
-Ah… perché qualcuno ha mai creduto in lui? -
-FUORI DI QUI! - Windu estrasse la spada laser e subito Obi Wan se la dette a gambe. -E PORTATI VIA QUESTA RANA CHE SI CREDE DI ESSERE UN GECO!!! -
Una volta rimasti soli, mentre Windu tentava di farsi passare il mal di testa massaggiandosi le meningi, Yoda decise di parlare.
-La tua offerta credo che noi accettare dovremo. -
-Vi ringrazio. -
-Ma il dubbio di chi mandare rimane. Scegliere tu volevi? -
-Io speravo di attenermi ad un vostro giudizio. -
-Prima di tutto voglio sapere una cosa della tua squadra. - S’intromise Windu. -Ci sono uomini di colore? -
-No… in verità tendono tutti al chiaro mortuario ma… -
-RAZZISTA!!!!! SCHIFOSI RAZZISTI IO VI SBUDELLO TUTTI!!! - Windu estrasse la spada laser fuxia fashion, ma subito venne fermato da sette omoni vestiti di bianco che lo portarono fuori mentre gridava: -POTERE NERO! -
Tsunade era sempre più sconvolta e Yoda riprese nuovamente la parola. -Maestro Windu perdonare tu devi. A mio fratello Gollum somiglia, quando attacchi di isteria gli prendono. Ma comunque nostro problema di risolvere vediamo mh? - Scese dalla sedia avanzando verso di lei aiutandosi con un bastone. -Con me tu venire. A te io mostro nostre risorse. -
-Anche noi vogliamo mostrare le nostre risorse! - Gridarono gli altri Jedi già arrapati come scimmie.
-Di aiuto per la sua squadra io parlo. - Precisò Yoda guardandoli male. -E se perdere vostre risorse voi non volete. 10 ore di meditazione sotto doccia bollente dovrete fare. -
-E che palle… mi si lessano i preferiti. - Si lamentò un Jedi.
-A me si lessa la testa. - Esordì Ki Adi Mundi facendo ridere tutti quanti.
-Perdonare loro tu devi. A donne attraenti poco abituati sono. -
-Certo, capisco… non si preoccupi. -
-Ma io codini di forza a tutti taglio se istinti controllare loro non possono. - Ed estrasse un paio di forbici grandi quanto una spada di Final Fantasy. -Arrivati siamo noi. -
Entrarono nella sala comune dove gli altri membri della squadra anti-censura stavano ammazzando il tempo, o come nel caso di Baraka e Sabretooth stavano ammazzando dei droidi per puro divertimento.
-Questa squadra tua presumo che sia. - Si grattò il mento pensieroso. -Io persona adatta penso per voi di avere. - Fece entrare Chewbecca, ma venne scartato immediatamente perché Sabretooth era geloso che gli potesse usurpare il ruolo del più peloso della squadra.
Arrivò dunque Han Solo, che subito venne afferrato da Mistica e provato più volte, ma non rispose ai suoi requisiti e venne gettato come uno straccio fuori dalla porta mentre farneticava di qualcosa di grande fra di loro. Non penso si riferisse comunque ad un sentimento, o alla canzone dei Lunapop.
Venne il turno di Obi Wan da vecchio, ma non riscosse successo dal pubblico femminile, e così venne ringiovanito immediatamente e questa volta le donne sembrarono apprezzare, e pure lui visto che facendo il gesto dell’ombrello scappò gettandosi dalla finestra gridando che avendo un’altra vita a disposizione questa volta non l’avrebbe sprecata a giocare al solitario. Il problema fu che nel gettarsi di sotto atterrasse proprio sopra il parabrezza dall’auto nuova di Jango Fett, che non prese bene l’ennesima auto distrutta dal Jedi e i due ricominciarono a darsele di santa ragione.
Al limite della disperazione fecero entrare Anakin Skywalker.
-Ma aspettate un attimo… - Intervenne Orochimaru, che da sempre era un fan della serie. -Ma lui non dovrebbe essere Darth Vader? -
-Si, ma a corto di Jedi noi siamo. Da Lucas prestare Anakin Jedi, fatti ci siamo. -
Il ragazzo aveva l’espressione contratta in una smorfia di dolore, respirava affannosamente e si teneva lo stomaco.
-Ma sta male? - Chiese Shang Tsung.
-No, sempre così lui è. -
-Non è vero… è che ho mangiato un piattata di cozze… e se non mi fate andare immediatamente al bagno affogherete in un mare di merda in senso letterario. -
Anakin scappò via emettendo rumori alquanto sinistri, e così anche lui venne scartato.
Arrivati all’estremo delle risorse, Yoda mostrò anche Luke, che ormai credendosi un geco viaggiava appiccicato alle pareti mangiandosi zanzare e ragni, e leccandosi gli occhi con la lingua.
-Lui… lo terremo in considerazione se non abbiamo altre alternative. - Disse Tsunade cercando di evitare di ridere come tutti quelli della sua squadra.
-Utile quanto uno stallone sterile lui è… ma a voi mostrare tutti io devo. -
Dalla porta entrò Jar Jar Binks con camminata claudicante, ma dal tetto scese Windu che lo spartì in due parti uguali. -Da quanto desideravo farlo. -
-Ma perché diviso Jar Jar tu hai? Che noia dava a te lui? -
-Era un razzista. -
-Tutti razzisti per te sono. -
-Questa è una frase da razzista. -
Yoda scosse la testa esasperato, mentre 2 allievi portavano via i resti del povero gungan.
-Chi altri da mostrare noi abbiamo? Alla fine Luke prendere dovranno… e ai maiali missione buttata con lui è. -
Windu si avvicinò. -Quante probabilità ci sono di sopravvivere a questa missione? -
-In verità poche… -
-Allora abbiamo la persona che fa per voi. -
-Di chi parlando tu stai? -
-Ma di Qui Gon Jinn, è ovvio… se è una missione suicida è la volta che ce lo togliamo dalle palle. -
-Sempre con lui ce l’hai te. E se poi lui di nuovo morire chi, con le forbici rincorrere potrò? Tutti asessuati qui dentro voi siete. -
-Cos’è più importante la salvezza della Galassia o il divertimento? -
Yoda sbuffò sonoramente. -E va bene. Qui Gon entrare fate. -
Qui Gon Jinn avanzò con espressione, come al solito, menefreghista nel salone.
-Mi avete mandato a chiamare? -
-Si… in missione di nuovo, noi ti mandiamo. -
-Devo ancora morire? - Chiese lui.
-No… ma se occasione ti capitasse, felice Windu tu faresti. -
-Posso rifiutarmi? -
-Non in repubblica noi siamo. Ma rompi palle tu sei, e così decidere a te io farò. - Yoda mostrò con una mano i membri della squadra. -Tuoi compagni loro saranno. E tuo capo lei sarà. -
-Spero che questo non sia un problema. -
-Mai una donna come voi potrebbe rappresentare un problema. - Le strinse la mano con un sorriso.
-Spero che accetterai di unirti a noi… abbiamo bisogno di qualcuno che non si creda di essere un geco o che non si butti dalle finestre ad ogni buona o cattiva notizia. -
-Accetto senz’altro. -
Windu gli si parò davanti e cominciò ad urlargli in perfetto stile sergente Hartman. -RICORDATI SMIDOLLATO! NON E’ STATA UNA TUA SCELTA! SONO STATO IO A SCEGLIERTI! SEI IN MISSIONE PER MIA VOLONTA’! TU NON HAI NESSUNA AUTORITA’ O VOLONTA’! IO HO L’AUTORITA’! IO HO IL POTERE! POTERE NERO! POTERE NERO! -
Entrarono nuovamente gli omaccioni vestiti di bianco e portarono via nuovamente Windu a forza di braccia.
-Con donne di squadra provare tu non devi. -
-Maestro Yoda mi credete capace di una cosa del genere? -
-Se guardo te negli occhi, io credo a te, ma a leggere articoli su internet poi vado e nuova paternità attribuita a te io vedo. Ma prima o poi in flagrante ti becco e allora codino di forza a te tagliare. -
Ed estrasse le forbici gigantesche.
-Maestro anche meno… insomma… non c’è bisogno così grandi. -
Tutti erano rimasti a bocca spalancata.
-Orco boia! - Esclamarono tutti insieme.
Voldemort sconvolto si guardò dentro i pantaloni e si depresse, mentre Orochimaru sbava come un alano.
-Benvenuto in squadra! - Gridò Mistica cercando di saltargli addosso, ma Raul e Sabretooth, subito la bloccarono a mezz’aria.
-Rimanda le conoscenze a dopo la missione, che adesso ci serve in piene facoltà. -
-NNOOOOO!!!! - Dalle scale apparve un Obi Wan stralunato che si buttò ai piedi di Qui Gon.
-Non partire maestro! Non lasciarmi nuovamente da solo! Guarda… sono giovane… sono un maestro anch’io… potremmo finalmente dare sfogo alle nostre passioni remote. -
-Obi Wan… io non so più come dirtelo. Mi piacciono le donne! -
-Non è vero… tu mi ami ma non lo sai. -
Tutti erano basiti di fronte a quella scena.
-Hai ragione… non lo so. Quando lo scopro te lo faccio sapere. - Fece per andarsene, ma Obi Wan lo fermò afferrandogli un piede.
-Ci vorrà molto? - Chiese con occhi da cucciolotto.
-Sai Obi Wan… il tempo è soggettivo. Una cosa a me può sembrare che duri poco, e per te molto… -
-A me piace quando dura molto! - S’intromise Mistica.
-Non posso rispondere alla tua domanda… ma senti… perché nel frattempo non te ne vai a sedurre qualcuna delle mie figliole? Così per passare il tempo? -
-Va bene… ma penserò a te. - Tirando su con il naso Obi Wan, mestamente, uscì dalla sala, mentre Qui Gon rabbrividiva terrorizzato per quella eventualità.
Yoda si era addormentato.
Tutti sembravano soddisfatti del nuovo acquisto, ma soprattutto erano soddisfatti di togliersi da quel tempio di perversi psicopatici.

Nel frattempo Jango Fett era alle Hawaii (non chiedetemi come abbia fatto ad arrivarci in così poco tempo, soprattutto considerando che qualche riga prima aveva appena investito con la macchina Obi Wan. Mica posso sapere tutto io) disteso sul lettino sotto un ombrellone, con occhiali da sole sugli occhi e una bibita ghiacciata nella mano, si godeva il massaggio alle spalle da parte di una massaggiatrice brasiliana, quando il cellulare cominciò a suonare incessantemente.
Liquidò con un movimento della mano la donna che si allontanò sculettando e rispose.
Subito gli apparve in video chiamata l’Imperatore Palpatine in accappatoio che gli fece la mossa del maniaco, facendogli andare di traverso la bibita.
-Jango Fett, devi assolutamente eliminare un gruppo di eroi-criminali che vogliono porre fine al nostro impero di terrore. -
-Signor si, signore. Provvederò immediatamente. -

La squadra anti-censura stava viaggiando tranquillamente su di un’astronave, diretti a Roma, e l’occupanti dell’astronave ammazzavano il tempo come meglio gli era consono.
Sabretooth si spulciava.
Wolverine e Baraka erano impegnati in una sfida su chi riusciva a scaccolarsi con le lame senza tagliarsi il naso, con il risultato che, tutti e due, per il momento, erano pieni di buchi.
Magneto stava raccontando la sua infanzia a Raul, ma giunto a circa 12 anni, il maestro di Hokuto gli aveva pigiato uno tsubo rendendolo muto.
Voldemort osservava con aria triste e affranta Lucius che si stava pettinando la folta chioma e s’incipriava il naso.
Mistica era stata legata ad una sedia visto che dava il tormento a tutti con proposte oscene.
Orochimaru stava sbavando.
Shang Tsung raccoglieva campioni di DNA di tutti i membri della squadra per creare un ibrido nelle fosse di carne.
Qui Gon Jinn stava flirtando con Tsunade insegnandogli a guidare l’astronave.
Un tonfo gli riscosse dai loro perdi-tempo, l’astronave cominciò a barcollare lungo la linea di volo.
-Che è stato? - Chiese Tsunade.
-Ci stanno attaccando. - Qui Gon si sedette al posto di guida, velocemente. -Reggiti forte. -
Per schivare i colpi laser dell’inseguitore, Qui Gon fece una ripida virata a sinistra, con conseguenze disastrose.
Wolverine si infilzò un occhio, Baraka perse l’equilibrio e cadde a terra, stessa sorte capitò a Sabretooth che s’infilzò una chiappa con le lame di Baraka.
Shang Tsung per lo spavento fece partire un teschio di fuoco che incendiò il mantello di Raul, il quale si tuffò addosso ad Orochimaru per spegnere l’incendio con la sua bava, il povero ninja leggendario venne spiaccicato così dall’enorme deretano del maestro di Hokuto.
Magneto era ancora muto e nessuno si accorse che era infilato a testa in giù nel water e stava rischiando l’annegamento.
Lucius si stava pettinando quando l’astronave aveva fatto la brusca virata e adesso gli era rimasta una ciocca di capelli in mano.
Nella confusione nessuno si accorse di Mistica, che ormai libera aveva agguantato Voldemort, che urlava come un’aquila, ma le sue urla erano soffocate dalle imprecazioni e dalle urla degli altri e così la sua sorte fu segnata.
Le peripezie di Qui Gon alla guida, gli consentirono di seminare l’inseguitore, al caro prezzo tuttavia, di aver trasformato l’abitacolo, durante la fuga, in un frullatore.
L’astronave aveva riportato gravissimi danni, e così dovettero atterrare nel primo pianeta disponibile.
Non appena l’astronave toccò terra la maggior parte uscì fuori a vomitare, Mistica si stava fumando una sigaretta divertita, Voldemort era in coma in un angolo, e Qui Gon cercava di capire dove cavolo fossero atterrati.
-Ma chi cazzo te l’ha data la patente! - Sbraitò Lucius mostrando la sua ciocca di capelli strappata dal cuoio capelluto.
-Cos’è una patente? - Chiese il Jedi.
-Adesso basta! - Intervenne Tsunade. -Litigare tra di noi non servirà a niente. -
-Mi ha rovinato la mia splendida e meravigliosa chioma… - Crollò in ginocchio scoppiando a piangere come un pupo. -Non riesco ad immaginarmi niente di peggio… -
Da un portale apparso dal nulla sbucò Quan Chi che assalì Lucius, lo massacrò di botte e gli rubò il brandello di chioma che stringeva in una mano, per poi sparire ridendo come un ossesso dallo stesso portale da cui era apparso.
Poi una strana astronave giunse vicino a loro, dalla quale uscì Jango Fett con la pistola in mano.
-Fermi tutti dove siete o vi friggo come delle patatine. -
-Tsk… e tu pensi di spaventarci con una misera pistola? - Magneto si fece avanti tutto fiero di se. -Io sono il signore del magnetismo, nessuna della tue armi può impensierirmi. -
Dall’astronave partì un siluro che prese in pieno Magneto riducendolo ad una pila di cenere.
Tutti alzarono le mani contemporaneamente, e senza storie si lasciarono trasportare sino ad una stazione militare sul pianeta, dove vennero portati al cospetto del comandante, ovvero il Conte Dooku.
-Bada chi si vede… - Disse il vecchietto vedendo il suo ex allievo. -Come mai da queste parti? -
-Ci hanno catturati. -
-Male! Mi deludi giovane padawan… -
-Ma io non sono più il tuo padawan da… -
-Silenzio! E ora fammi 500 flessioni per esserti fatto catturare come una fava! -
Qui Gon si buttò a terra esaudendo l‘ordine impartitogli.
-Bene… cosa abbiamo qui. - Dooku squadrò tutti i presenti. -Dunque siete voi la squadra anti-censura che fa tremare l’Imperatore… bene, bene… ho proprio la fine giusta per voi. -

Qualche oretta dopo erano tutti legati a delle colonne.
-Che cosa ci vogliono fare? - Chiese Magneto, che non si sa come era tornato alla sua statura normale.
-Non preoccupatevi… è che da quando Dooku ha visto il Gladiatore gli è presa con i combattimenti nell’arena. - Spiegò Qui Gon. -Ci farà fare un paio di combattimenti, vinciamo e ce ne andiamo. -
-Chissà cosa uscirà da quei cancelli. - Disse Shang Tsung.
-Non lo so… ma vedendovi legati così mi vengono certe idee. - Ovviamente era stata Mistica a parlare.
-Speriamo non escano protagonisti Yaoi. - Disse Sabretooth in preda al panico.
Panico che si diffuse subito anche negli altri uomini della squadra che cominciarono ad agitarsi come dei forsennati.
Dooku si affacciò dalla sua postazione elevata, al suo fianco c’erano Greavius che tossiva senza ritegno, e Jango Fett.
-Scusi la domanda, ma cosa ha intenzione di fare con questi qui? Vuole di nuovo fargli combattere con dei gladiatori? -
-Naaa… - Dooku si stropicciò le mani tutto contento. -Mi è passata la mania del Gladiatore. -
Greavius spalmò un polmone per terra, che subito lo riprese e lo rimise al suo posto.
-E allora che cosa ha intenzione di fare? -
Dooku si voltò tutto contento. -Hai mai visto Scontro fra Titani? -
Jango Fett lo guardò incredulo, mentre il muro davanti alle colonne cominciava ad aprirsi, rivelando così un mostro gigantesco.
Tutti erano rimasti a bocca aperta.
-Meno male… - Sospirò Sabretooth. -C’è solo il Craken. -
-Meno male sto paio di ciufoli! - Sbottò Voldemort.
-Morire mangiato vivo… - Si lamentò Lucius. -Mi si rovineranno tutti i capelli. -
Wolverine vicino a lui cercò di tirargli un calcio offendendolo almeno in 5 lingue differenti.
-Non temete il mostro. - Disse una ragazza vestita con una tunica bianca legata anche lei ad una colonna. -Gli Dei non ci abbandoneranno… - Alzò la testa verso il cielo. -Guardate, lassù. Un eroe mandato dagli Dei è venuto a salvarci. -
Un tizio su di un cavallo alato giunse da chissà dove, con in mano una sacca di tela, contenente la testa della medusa, con la quale avrebbe dovuto pietrificare il Craken, ma Jango Fett, sparò a Perseo, ferendolo ad una mano e facendogli cadere la testa della Medusa. Rimasto senza armi Perseo cercò molto valorosamente di darsela a gambe, ma il Craken se lo mangiò in un sol boccone.
-Che bella figura. - Commentò Sabretooth, mentre la ragazza, tale Andromeda, stava osservando la scena con gli occhi fuori dalle orbita.
-Chissà che sapore aveva quel cavallo. - Disse Baraka leccandosi i baffi.
Quell’esclamazione fece venire un’idea geniale a Raul. -Orochimaru, con la tua lingua cerca di slegarmi da queste stramaledettissime doppie catene super resistenti di adamantio. -
Il ninja leggendario, però essendo un pervertito ne approfittò per leccare il maestro di Hokuto, con la scusa di provare a liberarlo, senza però provarci realmente, facendo incazzare parecchio Raul.
Wolverine estrasse gli artigli, per cercare di tagliare le catene, ma riuscì solo ad infilzarsi le chiappe.
Sabretooth cercò di rompere le catene con la forza, ma si sforzò troppo e si lasciò scappare una scorreggia.
Lucius urlava come un’aquila, Voldemort piangeva, Magneto era stato colto da un infarto, Baraka stava sbavando perché si voleva pappare pure lui Pegaso, Shang Tsung stava tentando di tenere lontana Mistica che tentava di palparlo con i piedi.
Tsunade si voltò di scatto verso Qui Gon, legato nella colonna vicina alla sua.
-Questa è la fine… vero? -
Il maestro Jedi le sorrise rassicurante. -No… certo che no. -
-Sei un pessimo bugiardo. - Mandò giù il magone che le bloccava la gola. -Ma… prima che succeda… volevo che tu sapessi che rimpiango solo…. -
-MAESTROOOOOO!!!! - Dal cielo scese in tuffo d’angelo Obi Wan Kenobi, agitando la spada laser, facendo capriole e piroette. -Ti salvo io maestroooo! - Il Craken fece uno sbadiglio e per sbaglio lo inghiottì intero.
-Ma che testa di pinolo! - Sbottò Qui Gon. -Non gli sono mai riuscite le entrate ad effetto. -
Il Craken tuttavia fece un rutto poderosissimo, poi si drizzò sulla schiena e ad un certo punto una lama blu lo tagliò in due dal ventre.
Dalla ferita uscì Obi Wan tutto ricoperto di schifezze varie, puzzolente come una fogna a cielo aperto.
-Maestroooo!!! - Corse da Qui Gon, cercando di abbracciarlo, mentre lui scalciava come un cavallo imbizzarrito, tentando di tenerlo lontano. -Maestro ti ho salvato… perché fai così? - Si lamentò con occhioni pucciosi.
-Perché puzzi come un avello. -
-Ma tu sei legato e io… - Lo guardò massaggiandosi la bazza. -Già… maestro… tu sei legato ad una colonna. -
Qui Gon capendo le intenzioni dell’allievo, sgranò gli occhi preoccupato. -No! Obi Wan… non ti ci provare… - Obi Wan si strofinò le mani tutto contento. -Obi Wan, sono il tuo maestro… - Sabretooth attaccò a piangere pregandolo di risparmiarlo. -Obi Wan… guarda che lo dico a Yoda. - Wolverine stava vomitando senza ritegno, Baraka non capiva che cosa volesse fare e stava chiedendo a Shang Tsung, il quale invece gli gridò immediatamente:
-Chiudi gli occhi! Non guardare! Per l’amor di Dio non guardare! -
Mistica attaccò a saltellare, per quanto le concedessero le catene. -Fai partecipare anche me! -
-No! Il maestro è mio! Il mio tesssoro! - Obi Wan fece per saltare addosso a Qui Gon, ma in quel mentre, le catene che tenevano legato il maestro Jedi si ruppero, liberandogli le mani in tempo per colpire con un gancio destro il volto di Obi Wan, che volò al tappeto con la mascella slogata, un occhio nero e qualche dente in meno, disteso a terra cominciò a piagnucolare con singhiozzi e gesti ben poco maschili.
-Mi hai picchiato… sigh, sob, sigh… sei manesco… cattivo… - Lo guardò con sguardo allupato. -Mi va bene lo stesso! Picchiami! -
Qui Gon non se lo fece ripetere e cominciò a pestarlo.
Anche le catene degli altri si ruppero, e Raul, afferrato Orochimaru, gli annodò la lingua a fiocco tutto intorno al corpo.
-Ma che diavolo… - Cominciò Wolverine.
-Salvato voi, io ho. - Apparve Yoda da dietro una colonna. -Sempre miei allievi io controllo. - Poi si voltò verso Qui Gon, e si stupì nel vedere che ad aiutarlo a pestare Obi Wan, erano giunti anche Windu, perché secondo lui ovviamente, era razzista, Anakin, perché era vittima di proposte oscene da parte di Obi Wan, Padme, perché le palpava il marito, Dooku, perché era solidale nei confronti di Qui Gon, Greavius, perché semplicemente gli stava sulle palle, Jango Fett, perché a suo dire, gli aveva fatto gli occhi dolci e lo aveva spiato sotto la doccia, e Sabretooth perché era rimasto sconvolto da quanto stava per accadere e ora si stava sfogando. -Non credete che bastare adesso possa? -
Tutti si fermarono, tranne Qui Gon, che gli piantò altri 4 o 5 calci, tanto per gradire.
-Tornare ai nostri vecchi affari adesso dobbiamo. -
Windu estrasse la spada. -Fatti sotto brutto razzista! - E attaccò Jango Fett, che gli fece il gesto dell’ombrello e scappò volando, abbandonando Dooku e Greavius da soli, contro i Jedi.
-Bene… siamo giunti allo scontro finale. - Dooku estrasse la spada. -Affrontami giovane padawan. -
Qui Gon estrasse la spada laser e i due cominciarono a duellare, con Voldemort e Lucius che gli cantavano in sottofondo la canzoncina di Duel of Fate.
Greavius estrasse 4 spade laser, ma Raul, era ancora impegnato ad annodare nella propria lingua Orochimaru, Lucius e Voldemort erano impegnati a fare la colonna sonora, Magneto era ancora svenuto a terra per l’infarto, quindi lo affrontarono Shang Tsung, Baraka, Mistica e Tsunade.
Sabretooth e Wolverine stavano sacrificando Andromeda ai siti di fan fiction.
Shang Tsung attaccò lanciando un teschio infuocato, che però Greavius spense con la sua tosse e siccome si era mangiato cipolle, lo fece diventare verde e si decompose.
Baraka allora attaccò con le sue lame, in un corpo a corpo, subito in suo soccorso arrivarono anche Tsunade e Shang Tsung, Mistica poi lo attaccò alle spalle trasformandosi in Blob e sedendosi sopra di lui spalmandolo a terra. I 4 si voltarono verso Qui Gon e Dooku che stavano duellando.
Per il momento nessuno sembrava avere la meglio, ma poi Qui Gon, inciampò sull’ammasso gelatinoso per terra, che un tempo era stato Obi Wan e cadde.
Obi Wan, vedendo il maestro a terra, cercò di strisciargli sopra e ricominciare a palparlo, ma venne infilzato, (con le spade laser, non cominciamo subito a capire male) sia da Qui Gon che da Dooku.
Mentre Obi Wan si lamentava, i due ripresero a suonarsele di santa ragione, ma ad un tratto, Dooku si distrasse a causa del suo passato Jedi, per guardare nella scollatura di Tsunade, distrazione fatale, perché inciampò su Obi Wan, ancora a terra, cadde e venne bloccato dal colpo della strega.
Dovettero chiamare l’ambulanza e farlo portare in ospedale.
Tsunade fece un sospiro di sollievo. -Per fortuna stiamo tutti bene. -
-Palla pe te. - Disse Orochiamru annodato nella sua lingua e legato stile punching ball ad una colonna, con Raul che ci si allenava dando di box.
-Visto che non è stata la fine? - Qui Gon si avvicinò alla ninja leggendaria rinfoderando la spada laser.
-Devo essere sincera… ho pensato al peggio. - Ammise lei.
-Hai ancora tempo per rimediare al tuo rimpianto. - Sorrise del rossore che si spanse sulle gote della donna, mentre lei non sapeva esattamente che cosa dire o fare per cavarsi d’impiccio.
-Mmmhh… Qualcosa a me non convince. - Yoda socchiuse gli occhi fissando i due.
-Ma è ovvio… - Windu gli si affiancò, tornato dall’inseguimento di Jango Fett. -Quando si guardano la tensione che si viene a creare fra loro è palpabile. Il loro gioco di sguardi, lo starsi accanto, lo sfiorarsi delle loro mani… è talmente ovvio che non capisco come tu non te ne sia accorto prima. E’ palese che sono due razzisti maledetti! -
Yoda lo guardò sconvolto. -Razzista Qui Gon non è. Tu ancora con lui ce l’hai, per la crema abbronzante che regalato ti ha. Ma uno scherzo suo era. - Poi tornò a fissare i due. -Ma ragione tu hai. Troppa tensione fra loro c’è. Solo una cosa questo significa! -

Qui Gon, percepì un movimento alla sua sinistra, voltandosi di scatto vide Yoda con in mano delle forbici gigantesche che gli stava saltando addosso.
-Taglio tutto! -
Qui Gon scattò di lato. -Ne riparliamo dopo. - Gridò a Tsunade scappando da Yoda che tagliava l’aria con le forbici.
-Con le mani in pasta beccato ti ho. -
Mentre i due sparivano di corsa verso l’orizzonte, lasciando Tsunade ovviamente delusa e sconvolta, Lucius le si avvicinò con passo da felino. -Se vuoi posso riprendere io da dove lui ha lasciato… - Disse con voce melliflua, avvicinandosi, ma un attimo dopo, il povero serpe verde si ritrovò incastrato dentro ad una colonna.
-Ma non è giusto… io sono molto più bello, e ho i capelli più lucidi, scintillanti e profumati. - Si lamentò.
Da un portale apparso dal nulla riapparve Quan Chi che lo pestò di botte e gli tagliò un’altra ciocca di capelli, per poi sparire nuovamente ridendo come un ossesso dallo stesso portale da cui era apparso.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 14 - Ultima Battaglia ***


Ultima Battaglia
La squadra anti-censura, giunse al Vaticano il giorno seguente.
Qui Gon era riuscito miracolosamente a seminare Yoda e Raul, con uno tsubo aveva fatto ricrescere i capelli a Lucius, che adesso tutto contento se li stava specchiando e pettinando.
-Ben arrivati. - Una voce fece voltare tutti verso una finestra dell’enorme edificio, non accorgendosi di una figura vestita di nero che velocemente si muoveva alle loro spalle.
Tutti sentirono qualcuno fargli la mano morta e voltandosi… successe il finimondo.
Raul si voltò di scatto e alle sue spalle c’era Orochimaru che stava sbavando, e una volta che gli mise le mani addosso fu una tragedia.
Dietro di Sabretooth c’era Wolverine, i due si guardarono negli occhi terrorizzati per qualche secondo, e pensando che l’altro avesse ceduto alle inclinazioni Yaoi descritte nelle fan fiction cominciarono a massacrarsi di botte a vicenda.
Lucius si voltò e vide Voldemort, ma siccome lui era abituato alle palpatine del signore oscuro non ci fece neppure più di tanto caso e riprese a specchiarsi la sua lunga e fluente chioma.
Tsunade voltandosi vide Magneto e con un pugno lo fece volare dall’altra parte della piazza.
Shang Tsung e Baraka si guardarono con sospetto, non volendo credere che fosse stato l’altro.
Mistica tutta contenta cominciò a lanciare gridolini di felicità.
-Ma ragazzi! Potevate dirlo subito che volevate divertirvi! - E cominciò a rincorrere tutti che se la dettero a gambe.
-No! Fermi! - Gridò Qui Gon. -E’ stato l’Imperatore Palpatine! - Poi rendendosi conto che qualcuno stava continuando a palpargli il sedere si voltò di scatto e vide Obi Wan, con occhi sgranati e lingua penzolante. -Ma la pianti?! - Con un calcio di tacco lo buttò a terra con il naso sanguinante.
Una risata sadica catturò l’attenzione di tutti. Palpatine si era affacciato dalla finestra.
-E dunque… siete voi i bastoni tra le ruote del mio progetto Censura. -
-Se scendi ti faccio vedere il bastone. - Disse Mistica ammiccando.
-Ecco il mio! - Urlò Lucius mostrando il bastone da passeggio e subito si beccò uno scapaccione da Wolverine.
-E’ una situazione alquanto comica. Avete fatto tanta strada… siete giunti fin qui… e per cosa? -
-Palpatine, ormai hai perso! - Tsunade fece qualche passo avanti. -Non hai più nessuno che ti possa aiutare. Il MOIGE e il 4Kids sono stati sconfitti. Non hai più nessun esercito ad aiutarti. -
-No? - Chiese l’Imperatore alzando un dito al cielo. -E loro come gli chiami? -
Nel cielo si materializzarono decine e decine di astronavi.
-Dimmi che sono gli alieni di Indipendence Day. - Supplicò Shang Tsung.
-Temo, purtroppo, che sia l’intera flotta stellare dell’Impero. - Rispose Qui Gon.
Senza molta scelta, né alternativa, la squadra anti-censura fu costretta ad alzare le mani e arrendersi.

-Preside Destino, signore. - Sinistro si avvicinò al suo capo. -Temo di doverle dare una brutta notizia. -
Destino alzò lo sguardo. -Si tratta della missione? -
-Si, signore. La squadra anti-censura è stata catturata. -
Destino chinò il capo. -Pensi che sia la fine? - Chiese.
-Con tutto il rispetto preside Destino. Ritengo che la speranza sia sempre l’ultima a morire. -
-Lo diceva anche Napoleone in Russia vero? - Chiese Destino.
-Che cosa facciamo? -
-Temo che ci sia rimasta solo una cosa da fare. - Giunse le mani davanti al viso. -Pregare. -

Rinchiusi nelle proprie celle la squadra anti-censura passava il tempo che gli separava dalla morte.

Poco dopo la loro cattura si era presentato un tizio tutto vestito di nero, con mantello nero e casco nero, con un’asma spaventosa e voce profonda.
-Sono qui solo per non farvi avere futili illusioni. Morirete tutti. Dal primo all’ultimo. Se siete ancora vivi è solo perché stiamo decidendo in che modo farvi uccidere e nel frattempo divertirci. E perché oggi è domenica e ci sono le partite di calcio e… -
-Gooooolll!!!! - Un tizio vestito di nero, con la testa rosso-nera passò di corsa a braccia spalancate facendo l’aereoplanino, poi si mise la maglia sulla testa e non vedendo nulla batté una craniata contro un muro e si accasciò a terra privo di sensi.
Darth Vader lo guardò per qualche secondo, poi tornò a fissare quelli della squadra anti-censura.
-Non appena le partite saranno finite ci occuperemo di voi. E detto per inciso… ho avuto una visione in cui il Milan perdeva e non credo che lui ne sarà molto contento. - Poi ridendo divertito, si caricò il deficiente di prima, tale Darth Maul, su una spalla e uscì.

Orochimaru stava suonando una melodia da prigioniero con un’armonica, datagli in dotazione non appena erano stati catturati, mentre Voldemort batteva a ritmo la tazza di alluminio contro le sbarre.
Raul stava dormendo sdraiato sulla branda, e Lucius si stava pettinando con aria solenne, per l’ultima volta i suoi bellissimi, lucenti etc, etc… capelli platinati.
Sabretooth poggiato di schiena alla parete stava osservando con aria pensierosa le sbarre che gli precludevano la libertà, mentre Wolverine, seduto sulla branda poco distante osservava perso nei suoi pensieri le medagliette che portava sempre al collo.
-Sai Logan… Devo essere sincero. - Si voltò verso il suo compagno di cella. -Questa volta ci credevo davvero. - Scosse la testa incredulo. -Ero sicuro che questa volta avremmo vinto. Che tutto sarebbe tornato come prima. -
Wolverine annuì, aveva avuto gli stessi pensieri. -Già. Alla fine… insieme abbiamo cominciato e pare che insieme finiremo. -
Sabretooth annuì pensieroso. -Già… chissà quante storie Yaoi verranno fuori ora grazie a questa tua frase del cavolo! - Si staccò dal muro furioso.
-Sei tu, tra i due, il più ambiguo imbecille. - E ripresero a darsele di santa ragione.
Tsunade era poggiata alle sbarre e assistette alla scena. -Guardate che così non risolvete niente. Che ne dite di conservare le forze? -
-Forse ti converrebbe dirlo a Mistica. - Disse Qui Gon osservando con interesse la cella vicino alla loro. -Come si chiama codesta posizione? -
-Mistica! - Gridò Tsunade vedendo cosa stava facendo a Magneto, per sua sfortuna, finito in cella insieme a lei. -Ma lo lasci stare? -
-Che vuoi mi dovrò divertire un pochino no? -
-Vi prego… qualcuno mi uccida. - Supplicò il poveraccio, legato alla brandina.
Tsunade rossa come un peperone si sedette vicino al muro, con le ginocchia al petto, Qui Gon le si sedette accanto.
-Chi pensava che finisse così? - Chiese la ninja leggendaria stringendosi nelle spalle.
-A volte si vince, a volte si perde, a volte si capita in cella con Mistica… - Commentò laconico Qui Gon, osservando i vicini di cella, ma notando lo sguardo assassino della ninja leggendaria decise che fosse il caso di distogliere lo sguardo.
-E’ tutta colpa mia se siamo finiti qui… - Tsunade aveva come la sensazione che l’uomo non l’ascoltasse, alzando lo sguardo, infatti lo vide nuovamente interessato ai due nella cella accanto.
-Ma la pianti di guardare? - Gli piantò una gomitata tra le costole.
-Scusa, stavo imparando qualcosa. -
-Do lezioni anche private. - Urlò Mistica.
Tsunade lo guardò furiosa e il Jedi tornò a concentrarsi su di lei.
-Tsunade non è colpa tua… nessuno poteva prevedere che finisse così. -
-Invece avrei dovuto. - Abbassò la testa, ma sentì una mano passarle intorno alle spalle.
-Tutti, quando siamo messi davanti alla morte abbiamo il rimpianto delle azioni non fatte, le scelte non prese, le premonizioni non ascoltate… -
Tsunade lo guardò negli occhi di scatto. -Se siamo a questo punto c’è un rimpianto che assolutamente non voglio avere. - Si strinse a lui, avvicinandosi alla sua bocca quando…
-Maestro! -
Qui Gon assunse un’espressione disperata scuotendo la testa come a supplicare la donna davanti a lui di non fermarsi, di non costringerlo a vedere chi lo avesse chiamato.
Ma Tsunade fece un profondo sospiro.
-No… - Disse lui.
-E’ il tuo allievo. - Disse lei scostandosi.
-Perché quando rompe i coglioni è sempre il mio allievo? - Chiese.
-Non pretenderai mica che sia il mio? - Rispose.
-Maestro… -
-CHE VUOI! - Gridò esasperato. Grido che fece venire i lacrimoni negli occhioni del povero Obi Wan.
-Maestro… sono giunto fin qui per salvarti… e tu mi tratti così? - E attaccò a piangere. -Non mi vuoi bene… sigh, sob, sigh. - Poi alzò un pugno al cielo. -Ma cambierai idea maestro! Perché io ti salverò! Niente è più forte del nostro amore! Nessuno può tenerci separati! - E lasciando una squadra anti-censura piuttosto sconvolta, soprattutto Qui Gon, Obi Wan scappò di corsa.
Cinque secondi più tardi Qui Gon stava osservando con occhi omicida Obi Wan che stava facendo le trecce a Tsunade, mentre parlavano del più e del meno come due vecchie amiche.
Obi Wan batté le mani insieme. -Ma sei un amore. - Poi si rivolse a Qui Gon. -Maestro posso pettinarti i capelli? -
-Se ti avvicini ti stacco un braccio. -
-Ma… - Obi Wan assunse nuovamente l’espressione da cane bastonato.
-E’ inutile che fai gli occhi da cucciolo, tanto con me non attacca. E poi non dovevi tirarci fuori da queste celle? Si può sapere come hai fatto a farti catturare in neanche 5 secondi? -
-Io maestro avevo detto che niente poteva tenerci separati. E infatti ora siamo insieme! - Si alzò e cercò di andarlo ad abbracciare.
-Avvicinati e ti estirpo la colonna vertebrale. -
Obi Wan riprese a piangere e si nascose dietro Tsunade, la quale cominciò a consolarlo.
-Non essere così rigido con lui, voleva solo dimostrarti il suo affetto. -
-Ma poi fra tutte le celle che c’erano proprio in questa dovevi venire?! -
Obi Wan piangeva senza ritegno. -Sei cattivo… sigh, sob, sigh… lo dicono anche le fangirl… sigh, sob, sigh… che noia ti do? Se vuoi provarci con Tsunade fai pure… non ti disturbo mica… -
-Ma se sei sempre fra i piedi! -
-Facciamo una cosa a 3 maestro e non se ne parla più. -
-Basta, lo ammazzo. - Qui Gon cominciò a massacrarlo di botte, mentre Tsunade si era appena seduta sulla branda con un profondo sospiro. -Ho bell’e capito come va a finire qui. -
Tutti gli altri si erano messi ad incitare Qui Gon a colpire più forte.
Logan si voltò verso Sabretooth, attaccato alle sbarre.
-Scusa, ma se tanto dobbiamo morire, che me lo dici che diavolo siamo io e te? -
-Ma si, dai… visto che dobbiamo morire. Allora io e te siamo… -
-Ragazzi! - Dal gabinetto apparve Snake. -Sono venuto a salvarvi. -
-E appari dal cesso come uno stronzo? - Chiese Sabretooth sconvolto.
-Bé… in mancanza dei condotti d’aria ho dovuto trovare un altro posto puzzolente dove strisciare. -
-Una domanda Snake. - Chiese Lucius affacciandosi dalla sua cella. -Come farai ad uscire dalla cella? -
-Tsk… e secondo te io non sono mai evaso da una cella in vita mia? A che ore passa la guardia a controllarvi? -
-Tra poco. -
-Bene… guardate come si fa ad evadere. - Snake estrasse una bustina di ketchup dallo zaino e se lo spalmò in testa, poi si sdraiò a terra e attese che passasse la guardia, che gli lanciò un pacchetto di patatine fritte e si allontanò.
-Wow… che ganzata. Voglio provare anch’io. - Disse subito Baraka, ma Shang Tsung lo guardò male e lui decise di tornare serio.
-Ma come diavolo ci dovrebbero essere utili delle patatine fritte per evadere?! - Sbraitò Logan.
-Che ne so. Rilassati e vedrai che ne usciremo vivi. Succede sempre così nei miei videogiochi. - Rispose mangiandosi le patatine.
Le celle si aprirono e dal nulla apparve Fox. -Hey ragazzi come va? - Non fece in tempo a ricevere risposta che venne infilzato alle spalle da Darth Maul, incazzato perché, come aveva previsto Darth Vader, il Milan aveva perso e lui era andato lì per sfogarsi.
-O no! Hanno ucciso Fox! - Snake gli rubò la mimetica ottica e scappò ridendo come un ossesso velocemente, lasciando il povero ninja in mutande alla mercé di Darth Maul, che lo stava riducendo ad un cola brodo.
Uccidendo Fox, venne sbloccata la spada laser, che subito venne presa da Qui Gon.
-Andate. A lui ci penso io. - Notando lo sguardo preoccupato di Tsunade le sorrise. -Non mi succederà niente, vedrai. -
-C’è una cosa su di me che non ti ho detto. -
-Sei un uomo? - Chiese preoccupato.
-No! Brutto buzzurro. E’ che ogni volta che mi innamoro di un uomo… poi quello muore. -
-Ah… c’è altro che devo sapere? -
-Due volte è successo, e sai come si dice: Non c’è 2 senza 3. E il 4° vien da se. -
-Toccati maestro, che questa porta iella. - Disse Obi Wan dandosi una bella grattata in mezzo alle gambe.
-Ma io mi sarei anche rotto i coglioni di stare qui ad aspettare i vostri porci comodi. Sapete com’è. - S’intromise Darth Maul.
-Voi andate! - Poi guardò Tsunade. -Fidati, andrà tutto bene. -
-E’ la stessa cosa che mi ha detto Dan prima di morire. - Disse uscendo, lasciando Qui Gon bianco come un cencio.
Obi Wan accorgendosi per tempo dell’enorme pericolo che si stava avvicinando al suo maestro si lanciò in tuffo carpiato su di lui, facendogli gli scongiuri per le gufate di Tsunade.
Qui Gon non prese particolarmente bene gli scongiuri dell’allievo, e gli lasciò andare un manrovescio che lo spiaccicò come una zanzara contro il muro.
-Ma sei più depravato di quanto pensassi! -
-Maestro lo facevo per te… Ma maestro… non è che sei un po’ omofobo? A San Remo lo fanno in continuazione, ma nessuno ha mai reagito in questa maniera. -
-Obi Wan sappi che quando si è finito qui ti mando io a San Remo a forza di calci nel culo. -
Poi si rivolse a Darth Maul, che nel frattempo aveva optato per bersi un caffè e leggersi la pagina sportiva, tanto per masochismo, così si arrabbiava un pochino di più. -Allora si combatte o no? -
I due cominciarono a duellare con le spade laser, mentre Obi Wan lottava per uscire dal muro.

Nel frattempo i restanti membri della squadra vennero attaccati da un plotone di cloni, che gli costrinse a trovare riparo dietro un angolo.
-Andate avanti, a questo ammasso di ferraglia ci pensiamo io e Orochimaru. - Disse Magneto.
-Sei sicuro di sentirti bene? Insomma… dopo quello che hai passato… -
-Non c’è bisogno di ricordarmelo! - Sbottò. -Sto benissimo, e anzi, ho un’insolita voglia di trucidare qualcuno. -
Magneto uscì allo scoperto e venne bucherellato dalle pistole laser, Orochimaru evocò un serpente gigante, che non appena vide i cloni, piccoli e bianchi, gli scambiò per dei topi e cominciò a mangiarseli.
Lucius e Voldemort, rimasero in dietro per fronteggiare Jango Fett, al quale per sbaglio, non si sa come gli avevano sfasciato il cofano dell’astronave nuova e ora il cacciatore di taglie incazzato come un caimano aveva una mezza idea di fare uno spucinio.
Sabretooth e Wolverine, dovettero fronteggiare Greavius, che a suo dire questa volta non avrebbero avuto la stessa botta di culo, della volta precedente.
Shang Tsung e Baraka, invece vennero trattenuti dal Conte Dooku, intenzionato a vendicarsi del colpo della strega subito la volta precedente.
Ormai erano quasi giunti da Palpatine, e i restanti membri della squadra anti-censura si sentivano vagamente i Cavalieri dello Zodiaco.
-Patti chiari e amicizia lunga. - Disse subito Raul per mettere le cose in chiaro. -Io un’armatura scintillante da checca greca non la indosso. -
-Dopo che avrò finito con te non potrai indossare neppure un fazzoletto. - Da dietro un angolo apparve Darth Vader, ma prima che Raul potesse rispondere, Mistica si fece avanti.
-No, ragazzi. Lui lasciatelo a me. -
-Ma Mistica… - Cominciò Tsunade.
-Andate, dai… So quello che faccio. -
Tsunade e Raul proseguirono, giungendo finalmente nella sala dove Darth Sydius, ovvero Palpatine, gli stava attendendo, infatti non appena entrarono palpò le mele ad entrambi.
-Ben arrivati. - Disse con sorrisino soddisfatto. -Dunque è con voi che devo vedermela. -
-Che ti devi vedere? - Chiese Raul scioccato.
Dalla finestra, spaccando il vetro apparve Darth Maul.
-Che ci fa lui qui? - Chiese preoccupata Tsunade. -Che ne è stato di Qui Gon e Obi Wan? -
-Chi se ne frega di Obi Wan. - Sentenziò Raul. -Tu prendi quello grosso, che a quello piccolo ci penso io. -
Raul fronteggiò Palpatine, mentre Tsunade dovette vedersela con Darth Maul.

Il serpente di Orochimaru, scopertosi ghiotto di cloni, non si era accontentato di quelli presenti nella struttura e ora come un cane idrofobo, si aggirava per piazza S. Pietro nutrendosi dell’intera flotta stellare, e di qualsiasi altro umano che gli ricordasse un clone, poi decise di tentarsi di mangiare perfino Orochimaru. In verità avrebbero potuto abbatterlo tranquillamente se solo non fosse intervenuto il WWF, anche loro poi mangiati dal serpente gigante. Optarono così per far intervenire King Kong… certo, ci fu l’inconveniente di dover sacrificare una donna bionda con la quale accoppiarsi al gorillone, e così gli consegnarono Sailor Moon che visto che con Milord non batteva chiodo, era in cerca di emozioni forti.
Magneto ovviamente era stato inutile ed era stato calpestato da chiunque con qualsiasi tipo di scarpa, perfino una vecchietta lo aveva picchiato con la borsetta perché vedendolo sdraiato a terra credeva volesse sbirciargli sotto la gonna.

Lucius e Voldemort si batterono a suon di bacchette magiche contro Jango Fett, il quale aveva optato invece per un mitragliatore a canne rotanti che aveva messo in fuga i due maghi.
Ma da un’astronave giunsero i maestri Jedi in man forte, e subito Windu si buttò sul poveraccio gridando al razzista e cercando di potarlo più e più volte.
Lucius e Voldemort, contenti di vederli chiesero come avrebbero potuto sdebitarsi, e così i Jedi all’unisono accettarono di buon grado la disponibilità dei due e gli lasciarono ad ascoltare tutte le barzellette sporche di Ki Adi Mundi, che finalmente poté sfogarsi raccontando tutte quelle che sapeva. Purtroppo per i due maghi però, non solo erano barzellette vecchie quanto il cucco, ma addirittura facevano ridere quanto un documentario sulle malattie infettive.

Sabretooth e Wolverine non ebbero vita facile con Greavius, per quanto si sforzassero di combatterlo, non riuscivano a prevalere, optarono dunque per corromperlo con un pacchetto di sigarette e comprargli un appartamento nel villaggio della nebbia.

Shang Tsung e Baraka invece erano nei guai, il Conte Dooku era forte e determinato a non lasciargli vincere. Non erano in buone condizioni, ma la fortuna volle che passasse di lì una squadra di ballerine di samba, il Conte Dooku si voltò di scatto per sbirciargli nella scollatura e rimase bloccato nuovamente alla schiena, imprecando in aramaico antico venne portato nuovamente al pronto soccorso, dove purtroppo per lui, beccò il giorno in cui c’era House, che neanche a dirlo, volle curargli il Lupus in tutti i modi.

Darth Vader era un osso duro, e purtroppo per lui lo pensò anche Mistica, che ovviamente vi lascio immaginare che cosa gli abbia cercato di fare. Per tutta la base i cloni videro il loro capo scappare in mutande con Mistica dietro che lo rincorreva con la lingua di fuori ululando allupata.

Darth Maul e Tsunade cominciarono a combattere, lui con la spada laser, e lei con il chakra, poi Tsunade evocò una lumaca gigantesca, che purtroppo per lei venne avvistata da una folla di francesi che se la cossero e mangiarono. Essendosi distratta per mandare insulti osceni ai francesi, Tsunade venne ferita ad una gamba e cadde a terra, ridotta alle strette Darth Maul era sicuro di vincere ma il colpo venne bloccato da Qui Gon giunto appena in tempo.
-Ma quante volte devo ucciderti? - Ringhiò Darth Maul.
-Circa quante volte il Milan dovrà perdere per finire in classifica sotto il Napoli. -
-Ma io ti sganascio! - I due ripresero a combattere, senza risparmiarsi colpi bassi come quello che Darth Maul lanciò a Qui Gon su Naboo, l’infido inganno del: -Guarda Wonder Woman nuda che vola! -
Siccome Qui Gon non era uno stinco di santo, ma piuttosto uno stinco di porco, anche vagamente scemo, visto che ci cascò per la seconda volta, si voltò di scatto. -Dove?! -
Darth Maul si preparò a colpirlo tutto felice, ma quel trucchetto mentale, in grado di distrarre chiunque, non aveva tenuto conto di Obi Wan, forse l’unico uomo non attratto da tale prospettiva, che si frappose fra il Sith e il proprio maestro parando il colpo. Obi Wan prese a combattere contro di lui, mentre Qui Gon si sincerava delle condizioni di Tsunade.
-Porca trottola! Ma com’è che cicciate fuori come funghi oggi? - Chiese Darth Maul sempre più furioso, poiché si era perfino ricordato che aveva giocato la schedina e aveva messo Milan vincente.
-Con me non funzionano i tuoi trucchetti ciccio! Voglio proprio vedere come fai a distrarmi. -
-Guarda! Qui Gon Jinn nudo sotto la doccia! -
-Dove?! -
Per fortuna di Obi Wan il suo maestro era tornato a dargli man forte e così riuscì a salvarlo dal colpo a tradimento del Sith, senza però risparmiare l’allievo da un’occhiataccia.
-Che c’è? - Chiese Obi Wan.
Darth Maul mise distanza fra loro e cominciò a fare piroette, salti mortali, ruote, doppio salto mortale, fece roteare la spada laser, poi si rigirava in aria con movimenti veloci e contorti.
-Sono troppo agile, forte, atletico, bello, incazzato e cattivo per voi. Non riuscirete mai a sconfiggermi. -
-Attento! C’è Palpatine in accappatoio dietro di te! - Gli urlarono i Jedi.
Darth Maul si voltò di scatto spaventato mentre stava facendo un salto mortale, gli cadde la spada laser e lui ci finì sopra tagliandosi di tutto un po’. -Certo che siete stronzi. - Gli disse contorcendosi per il dolore.
-Maestro… visto che ti guardo sempre le spalle? -
-Lo so che mi guardi le spalle Obi Wan, ma se evitassi di guardarmi anche il culo, io lo preferirei. -
L’allievo sorrise in modo ebete, poi entrambi si avvicinarono a Tsunade che si lanciò al collo del Jedi più anziano. -Pensavo che foste morti. -
-Toccati maestro. Dammi retta. - Bisbigliò Obi Wan, beccandosi uno scapaccione dall’altro.
-Come avete fatto a salvarvi? -
-Mentre si combatteva Darth Maul ci ha portato in una trappola. Siamo finiti in un ippodromo, dove ci attendeva Xanatos, che ha una passione alquanto perversa per i cavalli da corsa. -
Tsunade sembrava piuttosto sconvolta. -E come avete fatto a fuggire a Xanatos? -
-Ho vestito Obi Wan da cavallo e me la sono data a gambe. -
-E Obi Wan come hai fatto a fuggire a Xanatos? -
-Ah! Dovevo fuggire? Io credevo che dovessi assecondare. - I due lo guardarono sconvolti, poi arrivò Yoda con le forbici che ritenendo Qui Gon e Tsunade troppo vicini decise bene di cercare di tagliare il codino di forza a lui e mettere delle mutande di piombo con chiusura a doppia mandata e lucchetti anti Lupin a lei, costringendoli così alla fuga.

Raul si avvicinò maestoso a Palpatine, il quale non sembrò molto spaventato dall’eventualità di uno scontro con lui, anzi sembrava vagamente felice.
-Bene, bene, bene. Finalmente io e te. -
-Togliti dalla testa qualsiasi pensiero depravato che tanto non c’è trippa per gatti. -
-La Forza è potente in te giovane guerriero. Io posso insegnarti ad usarla al meglio, posso tirarti fuori tutto il potenziale che tu reprimi. Unisciti a me, e io ti mostrerò cose che non avresti mai immaginato. -
Nonostante Palpatine non avesse alcun doppio fine, questa frase venne, come ovvio, mal interpretata da Raul, il quale non sapeva che cavolo fosse la Forza e quindi fraintese ciò che gli stava dicendo.
Decise dunque di non mostrare pietà, e lo sconquassò di mazzate, rendendolo in una forma gelatinosa, sanguinolenta e lamentosa.

Finalmente la guerra era finita.
I cloni sopravvissuti al serpente di Orochimaru (sto parlando dell’evocazione, non di parti del corpo del ninja leggendario) si arresero, o si allearono con la nuova direzione.
I nostri eroi si congratularono l’un l’altro felici, lasciandosi andare a pacche sulle spalle, e abbondanti dosi di alcol sequestrate dalla scorte personale di Greavius, che oltre ad un gran fumatore, beveva anche come una spugna.
-Tutto bene, quel che finisce bene è. - Disse Yoda alzando il bicchiere in un brindisi. -Guerra finita è. E adesso ricostruire insieme dobbiamo. -
-Hai proprio ragione maestro Yoda… - Obi Wan si guardò attorno. -Ma dove sono Qui Gon e Tsunade? -
Yoda parve scioccato, fece cadere il bicchiere ed estrasse delle forbici gigantesche.
-Maledetto. Un’altra volta me l’ha fatta. Ma prima o poi io becco lui. E allora zack! Zack! - E cominciò a tagliare l’aria, poi vide Ki Adi Mundi e decise che voleva tagliargli la testa.
-Ma che c’entro io? - Chiese lui scappando a gambe levate.
-Su qualcuno sfogare mi devo! -
Obi Wan venne preso dall’iperventilazione. -Devo assolutamente trovare il mio maestro e convincerlo a fare una cosa a 3. - Detto questo cominciò a correre alla ricerca di Qui Gon e Tsunade, ma passando vicino a Mistica, quella gli lasciò andare una bastonata nei denti talmente forte da fargli fare una capriole su se stesso e farlo svenire a terra.
-Perché? - Gli chiese Sabretooth.
-Che ci vuoi fare… sono una ragazza romantica. -
Wolverine si avvicinò a Sabretooth. -Adesso che è tutto finito me lo dici finalmente che grado di parentela, se esiste un grado di parentela tra noi? -
-Ma si, dai. Allora, io e te siamo… -

Sabretooth, Mistica, Magneto, Raul, Voldemorth e Orochimaru, ripresero il loro lavoro di insegnanti alla scuola di Destino, dove ancora oggi militano.

Wolverine e Tsunade ripresero il loro posto di insegnante e vicepreside della scuola Xavier.

Shang Tsung e Baraka tornarono nell’Outworld, finalmente privo dei membri di Tekken e Street Fighter, buttati a fare una crossover tra di loro, dove vennero accolti a braccia aperte. Soprattutto da Shao Kahn, che tuttavia, come al solito non batté chiodo e si dovette accontentare di coloro che rimanevano in disparte. Quan Chi cercò più volte di farsi trovare in disparte, soprattutto adesso che aveva fatto una parrucca con i capelli di Lucius, ma purtroppo per lui, veniva ancor di più scambiato per un vampiro, quando da Bella di Twilight che lo prendeva e lo violentava, oppure da Buffy, che prima lo violentava e poi lo impalava. Stufo dunque di questi soprusi Quan Chi rinunciò alla parrucca, ma anche pelato veniva continuamente scambiato per un vampiro e violentato dalle due, che non si sa per quale ragione continuarono a bazzicare nell’Outworld.
Shang Tsung e Baraka vennero spesso convocati dalla scuola Destino come consulenti e insegnanti freelance.

Lucius tornò a casa, dove venne salutato da Toky che stava giusto uscendo in quel momento, andato per riscuotere il pagamento della guarigione di Draco.
Narcissa continuò a richiedere dei suoi servigi anche in futuro.

Qui Gon Jinn tornò al tempio, dove passava la maggior parte del tempo a driblare Yoda con le forbici, malmenare Obi Wan allupato più che mai, ignorare le barzellette di Ki Adi Mundi, farsi dare del razzista da Windu e spesso veniva richiesta la sua consulenza nella scuola Xavier, dove solitamente spariva per qualche ora con Tsunade.

Palpatine venne arrestato e mandato in una struttura di recupero, dove però conobbe Yuda, Freezer e altri pervertiti con cui fece comunella. Nessuno di loro è mai stato riabilitato.

Il Conte Dooku si ritirò a fare l'eremita nella Terra di Mezzo, dove non si sa perché venne coinvolto in una guerra a causa di un tizio che aveva rubato un anello ad un altro tizio.

Greavius è diventato il nuovo sindaco del villaggio della nebbia, dove passa le sue giornate a fumare come un turco.

Darth Maul passò diversi mesi in ospedale, dove fece la conoscenza di un giovane Sith di nome Xanatos, che era sopravvissuto per pura fortuna ad un raduno di ambientalisti convinti.
I due fecero amicizia e ora si aggirano spesso per ippodromi, corride, corse dei cani, zoo e stadi.

Darth Vader venne assunto come insegnante alla scuola Destino, per il suo curriculum altamente qualificato.

Jango Fett invece andò a farsi clonare, così, perché si sentiva solo. Trovarsi una donna, gli faceva sempre più fatica.

Snake, finalmente con la mimetica ottica tanto desiderata, andò a trovare il Colonnello Campbell, che si era arricchito schierandosi con la censura, gli tirò un colpo in testa, lo vestì come un membro del KKK, gli mise degli attrezzi sadomaso in mano e lo caricò sopra una cavallo, dopodiché lo mandò nell’universo di Star Wars, dove Windu, Yoda e Xanatos, si occuparono di lui.

Fu così che la scuola di supercriminali Destino riaprì i battenti, ancora oggi, se vedete un cattivo sullo schermo di un videogioco, di un cartone animato, in un film, o telefilm, o su un giornalino, o in parlamento, ma soprattutto il vostro benzinaio, bé sappiate che è stato in quella scuola che ha studiato per diventare ciò che adesso è. E se è un po’ strano è perché ha conosciuto Mistica.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2623337