Sangue di lupo

di Akeryana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Sangue di lupo ***
Capitolo 2: *** La prima trasformazione di Tori ***
Capitolo 3: *** La luna nuova ***
Capitolo 4: *** Il ritorno di Olric ***
Capitolo 5: *** Divisi ***
Capitolo 6: *** Non ci lasciare Tori ***
Capitolo 7: *** Il ritorno di Tori ***
Capitolo 8: *** Xael Isori ***
Capitolo 9: *** Un nuovo studente ***
Capitolo 10: *** Huruai ***
Capitolo 11: *** La partenza ***
Capitolo 12: *** Mary o Cristina? ***
Capitolo 13: *** La vera storia ***
Capitolo 14: *** La cura ***
Capitolo 15: *** Torna in te Rio! ***
Capitolo 16: *** Troppe vittime, tante lacrime ***
Capitolo 17: *** La colpa ***
Capitolo 18: *** Occhi indiscreti ***
Capitolo 19: *** Di nuovo insieme ***
Capitolo 20: *** Un giorno di vacanza ***
Capitolo 21: *** Possibili fratelli ***
Capitolo 22: *** Artù, Ginevra e Lancillotto ***
Capitolo 23: *** Il perdono-La promessa con Four ***
Capitolo 24: *** L'ultimo scontro ***



Capitolo 1
*** I Sangue di lupo ***


I Sangue di lupo vivevano tra gli umani indisturbati, erano delle creature per metà umani e metà lupi. Potevano vivere tra le persone nelle città o tra i lupi nelle foreste, molto spesso venivano confusi con i lupi mannari ma era un errore da non fare. I Sangue di lupo erano nati con il sangue da lupo ma con le sembianze da umani. Si potevano riconoscere i Sangue di lupo dalle abilità, l'olfatto, la vista, l'udito, la velocità distinguevano un Sangue di lupo da un essere umano. Essere un Sangue di lupo era molto difficile ma esserlo da adolescente era ancora più dura e questo lo sapeva soprattutto Reginald Kastle, soprannominato Shark, un ragazzo con gli occhi blu scuro, pelle pallida e capelli viola scuro e davanti viola chiaro che assomigliavano a dei tentacoli. All'apparenza poteva sembrare un normalissimo ragazzo di quattordici anni  scorbutico e serio che non  mostrava le sue emozioni ma non era così, nel suo corpo scorreva il sangue di un lupo che non si faceva scrupoli per difendere i suoi amici e la sua famiglia. 
Stava camminando con lo sguardo fisso davanti a se mentre si dirigeva a scuola con la sua divisa che comprende una camicia bianca con maniche verdi e cravatta blu, i suoi accessori includono una collana con un dente di squalo e due anelli grigi sulla sua mano destra.  
Appena arrivò davanti il cancello iniziò ad aspettare il suo migliore amico Kite, aspettò 5 minuti e se ne stava per andare, essendo che detestava aspettarlo, però una voce che lo chiamava lo fermò  <<  Shark  >>  si girò e vide un ragazzo con gli occhi azzurro-grigi, pelle chiara e capelli biondi con parti più appuntite verde scuro sul davanti con indosso la sua stessa divisa. Quello era Kite. 
<<  Mi spieghi come fai ad essere sempre in ritardo ?  >>  chiese ironicamente il ragazzo
<<  Tu piuttosto perché sei sempre in anticipo ?  >>  ribatté l'amico 
<<  Non pensiamoci, ora entriamo  >>  propose il ragazzo
I due entrarono dal cancello e si diressero verso la loro classe
<<  Hai saputo che oggi arriverà una nuova studentessa ?  >>  chiese Kite
<<  Mi dovrebbe interessare ?  >>  chiese Shark
<<  Si perché starà nella nostra classe >> rispose Kite
<<  Tu come fai a saperlo ?  >> chiese Shark
<<  Me l'ha detto Rio  >> rispose Kite 
<<  Perché Rio non me l'ha detto ?  >>  chiese Shark
<<  Prova a parlarle  >>  propose Kite 
I due arrivarono davanti la porta delle classe, Kite si appoggiò alla parete di destra posando lo zaino a terra mentre Shark si appoggio a quella di sinistra mettendosi davanti l'amico e buttando lo zaino a terra 
<<  No perché va sempre a finire nello stesso modo  >>  ribatté Shark
<<  Cioè ?  >>  chiese curioso Kite 
<<  Con me che l'aspetto tre ore davanti il centro commerciale  >>  rispose seccato Shark
<<  Sei sempre il solito melodrammatico. Non può essere tanto brutto dal non parlare più a tua sorella  >>  disse Kite 
<<  Kite ti dico solo che una volta ho aspettato così tanto che una signora mentre mi passava vicino mi ha dato dei soldi  >>  raccontò Shark per poi scoppiare in una risata contagiosa che veniva dal suo amico Kite. 
<<  Kastle. Tenjo. Tornate in classe  >>  ordinò il professore di storia 
I due obbedirono a mala voglia ma non avendo potere in quelle quattro mura dovevano fare quello che gli veniva imposto. Entrarono nella classe che era abbastanza grande, c'erano cinque banchi in verticale e orizzontale tutti singoli, Shark andò nel quarto banco della quinta fila mentre Kite nel quarto banco della quarta fila. 
<<  Buongiorno ragazzi, da oggi....  >>  il professore non terminò la frase che entrò una ragazza con gli occhi rosa scuro e, come suo fratello, lei aveva la pelle pallida e capelli blu scuro con luce frangetta blu, indossava l'uniforme standard e come accessori aveva un anello al mignolo destro. Quella era la sorella umana di Shark, Rio. 
<<  Professore mi dispiace per il ritardo  >>  si scusò la ragazza per il ritardo 
<<  Va bene signorina Kastle è perdonata ma solo per questa volta, alla prossima non entra in classe  >>  rimproverò il professore 
Rio si andò a sedere al primo banco della seconda fila e si girò verso suo fratello fulminandolo con lo sguardo, Shark a quello sguardo rispose con un sorriso facendo innervosire ancora di più sua sorella. 
<<  Come stavo dice prima, da oggi avremo una nuova studentessa  >>  spiegò il professore indicando la porta 
Da lì entrò una ragazza con i capelli verdi, sempre legati con un nastro rosso, e gli occhi arancio-nocciola, la sua divisa comprendeva un vestito molto corto con la gonna e il colletto rosa e i fianchi azzurri e calze scure fino al ginocchio. 
<<  Salve mi chiamo Tori Mizuki  >>  disse la ragazza con filo di voce per l'imbarazzo 
<<  Tori puoi andarti a sedere vicino a Rio  >>  disse il professore indicando il posto vicino a Rio
La ragazza obbedì e si andò a sedere. Passata l'ora di storia Shark e Kite, come sempre, andarono alle macchinette a prendersi da mangiare e li raggiunsero Rio e Tori che sembravano essere diventate già molto amiche. 
<<  Ciao ragazzi vorrei presentarvi a Tori  >>  disse Rio 
<<  Ciao io sono Kite, sono il migliore amico di Shark e anche il fidanzato di Rio  >> si presentò il ragazzo stringendo la mano alla ragazza
<<  Ciao io sono Reginald ma voglio essere chiamato Shark, sono il fratello di Rio e il migliore amico di Kite  >> si presentò anche Shark stringendo la mano a Tori
<<  Ciao io sono Tori e come amici ho voi e non sono fidanzata  >>  disse la ragazza 
<<  Bene noi andiamo che dobbiamo ancora vedere molte cose  >>  disse Rio tirando dall'altro lato Tori e facendole cadere dallo zaino una fiala con dentro un liquido rosso che Shark raccolse
<< Cos'è ?  >> chiese curioso Kite 
Shark tolse il tappo e avvicinò il naso per capire cosa fosse 
<<  Non è possibile...  >>  disse Shark quasi sconvolto 
<<  Shark hai capito cos'è ?  >>  chiese Kite 
<<  Si, è un liquido che viene usato dai Sangue di lupo che ancora non hanno fatto la prima trasformazione  >>  disse Shark
<<  A che serve ?  >> chiese il ragazzo 
<<  A non trasformarsi prima della luna piena  >>  spiegò Shark 
<<  Quindi Tori è una Sangue di lupo come te  >>  sospettò Kite 
<<  Credo di si  >>  disse Shark 
I due andarono nel giardino dove c'erano anche Tori e Rio. Le due ragazze erano sedute sotto un albero a parlare e scherzare però smisero quando videro i visi seri dei due ragazzi 
<<  Ragazzi che succede ?  >>  chiese Rio preoccupata 
I due non risposero ma Shark si limitò a prendere dalla tasca la fiala facendo rabbrividire Tori, la ragazza con uno scatto agile si alzò prendendo la fiala, appena presa la getto nella tasca dello zaino e tentò di andarsene ma Shark la fermò tenendola per il polso 
<<  Sei una Sangue di lupo ?  >>  chiese Shark a bassa voce 
<<  Si, ma come fai a sapere chi sono ?   >>  rispose Tori con la stessa tonalità di voce del ragazzo 
<<  Perché anch'io lo sono  >>  spiegò Shark 
<<  C'era bisogno di parlarne anche ad un umano ?  >>  chiese ironicamente la ragazza 
<<  Io so tutto e anche Rio  >>  si intromise Kite 
<< Rio tu non sei una Sangue di lupo ?  >>  chiese Tori sedendosi vicino a lei 
<<  No, solo nostro padre è un Sangue di lupo e quindi solo Shark lo è diventato  >>  spiegò Rio mentre Kite e Shark si sedevano davanti a loro 
<<  Kite tu come fai a saperlo? te l'ha detto Shark o l'hai scoperto da solo ?  >>  chiese Tori 
<<  Io e Shark ci conosciamo da quando eravamo piccoli, il primo giorno in questa scuola Shark mi ha detto che era un sangue di lupo e poi la notte della sua prima trasformazione ero rimasto con lui  >>  spiegò Kite
<<  Quando tu e Rio vi siete messi insiemi ?  >>  chiese con un sorriso Tori 
<<  L'anno scorso  >>  rispose Kite
<<  Quindi lui è mio ci siamo capite ?  >> chiese ironicamente Rio stringendo da dietro Tori 
<<  Non ti preoccupare non mi metterei mai contro di te  >>  scherzò Tori 
<<  Shark forse è meglio che andiamo  >>  proprose Kite 
<<  Perché ?  >>  chiese Shark
<<  Perché sta arrivando Caswell >>  spiegò Kite indicandolo con la testa 
Intanto che Caswell si avvicinava Tori prese la fiala e ne bevve un sorso attirando l'attenzione del ragazzo 
<<  Fermati. Spero per te che quella non sia una bevanda alcolica  >>  gli gridò contro Caswell 
<<  No, è la mai medicina mi serve perché soffro di mal di testa  >>  spiegò Tori 
<<  Il tuo medico non ti dovrebbe dare dei medicinali ?  >>  chiese sospettoso Caswell 
<<  Il mio medico utilizza piante e liquidi di questo genere per curare i suoi pazienti  >>  spiegò Tori 
Caswell se ne andò ma si ripromise che avrebbe scoperto la verità sui quei quattro
Finita la scuola i quattro uscirono ma ad un certo punto Kite e Rio si allontanarono mano nella mano
<<  Dove vanno ?  >>  chiese Tori 
<<  Hanno un appuntamento  >>  rispose seccato Shark 
<<  Non dirmi che sei geloso  >>  disse ironicamente Tori 
<<  No, non sono geloso  >>  rispose irritato Shark 
<<  Va bene. Scusa  >>  si scusò Tori 
<<  Stasera c'è la tua prima trasformazione ?  >>  chiese Shark
<<  Si, sai dove mi posso trasformare ?  >>  chiese Tori 
<<  Ti posso portare dove mi trasformo io  >>  rispose Shark 
<<  Davvero ?  >>  chiese euforica e incredula Tori 
<<  Si, è proprio alla fine del parco. Il parco della città è praticamente attaccato alla foresta e io vado sempre li per trasformarmi. Ma ti avviso ci dovremo fare una bella corsa  >> spiegò Shark 
<<  Grazie Shark  >>  disse Tori per poi saltare addosso a Shark e stringerlo in un abbraccio tenero e sincero, dopo pochi secondi, che a Shark sembravano infiniti, Tori sciolse l'abbraccio imbarazzata. 
<<  I tuoi genitori non vogliono vedere la tua prima trasformazione ?  >>  chiese Shark 
<<  No, perché i tuoi la volevano vedere ?  >>  chiese Tori 
<<  Mio padre voleva ma io l'ho fermato  >>  disse Shark
<<  Perché ?  >> chiese confusa Tori 
<<  Perché voleva addirittura portare la videocamera per filmarmi ma grazie a Kite sono riuscito a evitarlo  >>  spiegò Shark 
<<  Tu e Kite siete molto amici. Forse è per questo che ti irriti quando esce con Rio.  >> disse Tori
Shark non le rispose ma la fissava con insistenza: " come fa una ragazza che ho incontrato stamattina a sapere questo di me ?! I Sangue di lupo non hanno capacità di questo tipo ma allora come ha fatto ? " pensava Shark mentre la guardava interrogativamente. Quella ragazza, si può dire, che lo incuriosiva. 
<<  Io ho fame dove andiamo a pranzare mentre i piccioncini sono al loro appuntamento ?  >>  chiese Tori distraendo Shark dai suoi pensieri 
<<  Vieni a casa mia, credo che ci siano degli hamburgher (non so come si scrive) che possiamo riscaldare  >> propose Shark 
<<  Ottima idea  >>  disse Tori sorridendo, quel sorriso era sincero e dolce. Era un sorriso che anche se non si vedeva più continuava ad emanare calore, un calore che riesce a riscaldare per sino il cuore. 
I due si diressero verso la casa del ragazzo che sembrava più una reggia che una casa, entrarono nella cucina che era enorme.
<<  Tori puoi sederti  >>  disse Shark dirigendosi verso il frigo
Tori si sedette in una delle sei sedie del tavolo rettangolare mentre Shark dopo avere preso gli hamburgher li mise nel forno, passati dieci minuti erano pronti, Shark ne mise uno a testa in due piatti di plastica e li portò a tavola.
<<  Bravo il nostro chef  >>  applaudì Tori scherzando 
<<  Veramente è l'unica cosa che so fare  >>  confessò Shark 
<<  Come fai quando i tuoi genitori non sono a casa e Rio esce con Kite ?  >>  chiese la ragazza mentre il ragazzo si sedette nella sedia di fronte alla sua  
<<  Il nostro maggiordomo oggi ha una giornata libera, ecco come faccio  >>  spiegò Shark 
<<  Avete un maggiordomo ?!  >>  chiese quasi sconvolta Tori 
<<  Si, si chiama Bertram  >>  rispose disinvolto Shark 
<<  Scusa Shark, se mi posso permettere, ma i tuoi che lavoro fanno ?  >>  chiese curiosa 
<<  Sono dei registi, mia madre fa commedie d'amore mentre mio padre si occupa di quelli horror e d'azione.  >>  spiegò il ragazzo  <<  Invece tua madre e tuo padre ?  >>  chiese infine. 
La ragazza posò l'hamburgher non avendo più fame e mentre una lacrima le rigava il viso i ricordi orribile di qualche mese fa ritornavano nella sua mente come scene di un film che si ripetono in continuazione e le voci sono come un cd rotto che si ripetono senza mai fermarsi che per la ragazza sembrava una punizione troppo crudele da sopportare .....

NOTA AUTORE: Salve rieccomi con una storia che è allo stesso tempo simile ma diversa, vorrei ringraziare le persone che hanno recensito e mi voglio anche scusare per avere cancellato la storia ma ci sarebbero state troppe cose da modificare e ho ritenuto più semplice fare così. Ma adesso andiamo al capitolo. Shark, Kite e Rio ricevono nella loro classe una nuova alunna, Tori, che alla fine si rivela una Sangue di lupo come Shark e il suo comportamento fa venire dei dubbi a Caswell. Dopo che finisce la scuola Kite e Rio vanno al loro appuntamento facendo restare da soli Shark e Tori che iniziano a parlare un po di loro fino a che Shark non le chiede dei suoi genitori che, a quanto avete capito, per lei è un argomento piuttosto doloroso. Cosa succederà ?  Recensite. 

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Capitolo 2
*** La prima trasformazione di Tori ***


<<  Invece tua madre e tuo padre ?  >>  chiese il ragazzo
La ragazza posò l'hamburgher non avendo più fame e mentre una lacrima le rigava il viso i ricordi orribile di qualche mese fa ritornavano nella sua mente come scene di un film che si ripetono in continuazione e le voci sono come un cd rotto che si ripetono senza mai fermarsi che per la ragazza sembrava una punizione troppo crudele da sopportare. 
<<  Tori che ti succede?  >>  chiese Shark preoccupato 
<<  Io mi sono trasferita a causa di mio padre  >>  confessò Tori iniziando a piangere 
<<  Tori non capisco, spiegati meglio  >>  disse il ragazzo allontanando il piatto con il panino e avvicinandosi con la sedia alla ragazza
<<  Perdonami Shark, ti sto sembrando una stupida  >>  si scusò la ragazza
<<  Tori prova a spiegarmi  >>  propose Shark
<<  Va bene  >>  disse Tori.
Intanto che raccontava i ricordi riemergevano dalla sua mente 

Flashback
Tori stava tornando a casa da scuola quando si sentì seguita e senza mai voltarsi camminava sempre più veloce e anche quello che la stava seguendo aumentava il passo, continuarono così fino a che la ragazza non iniziò a correre e lo stesso fece l'altro e per sua sfortuna Tori inciampò, mentre era a terra la ragazza si girò e vide che ad averla inseguita era un lupo con il pelo per la maggior parte castano mentre dall'inizio della schiena fino alla coda era marrone scuro e dallo stomaco fine alle zampe era bianco. I suoi occhi gialli la fissavano con aria di sfida, piano piano che si avvicinava si ritrasformava in un umano. Tori capì che era un sangue di lupo. 
<<  Sei tu Tori Mizuki?  >>  chiese in modo minaccioso l'uomo che ora mai era arrivato davanti a lei e copriva la luce del sole che ricadeva sopra Tori con la sua lunga statura adatta ad un uomo della sua età
<<  Si  >>  rispose la ragazza poggiandosi sui gomiti 
L'uomo alzò una mano minaccioso mentre l'altra la avvicinava alla ragazza, dalla mano che era ancora in aria uscirono degli artigli affilati mentre l'altra stava stringendo sempre più il collo di Tori sollevandola da terra intanto la ragazza tentava di togliere la mano rimanendo con il poco fiato che aveva ancora in corpo. L'uomo con velocità abbassò la mano mirando al viso della ragazza con l'intensione di squarciarle il bellissimo viso, Tori si prese coraggio e dalla mano destra anche lei tirò fuori gli artigli e precedette l'uomo lasciandogli un graffio che partiva dalla guancia fino a raggiungere la parte inferiore del'occhio. L'uomo per il colpo ricevuto l'asciò la ragazza e gridò dal dolore, Tori non aspettò un secondo e corse verso casa e l'uomo la raggiunse dopo essersi ripreso dal colpo, Tori era a un passo dalla porta di casa sua ma l'uomo la raggiunse e la fermò tenendola per il braccio.
<<  Cosa vuoi da me?  >>  chiese confusa la ragazza con le lacrime agli occhi  
<<  Non puoi mentirmi, tu sai tutto eppure hai preferito stare qui  >>  disse con disgusto l'uomo 
Stava per continuare a parlare ma un ululato lo fermò, i due si girarono e videro che sul tetto della casa c'era una donna con gli occhi gialli, le vene blu e sulle mani degli artigli ed era uguale a Tori. Era sua madre. La donna saltò giù dal tetto con un balzo agile e finì addosso all'uomo facendolo cadere a terra, i due iniziarono a lottare, continuarono fino a che stremati e pieni di graffi non si fermarono. L'uomo corse via fino a che ad una certa distanza disse  <<  Allora Tori non sa niente di me?  >>  l'uomo ridacchiò  <<  Allora mentre tu gli spiegherai tutto io avviserò il branco del suo ritorno  >>  terminò l'uomo con un sorriso agghiacciante che fece gelare il sangue sia a Tori che a sua madre.  <<  Non puoi decidere tu per lei  >>  gridò la madre con voce tremante e con le lacrime che ricoprivano il suo viso,  <<  io posso e lo farò e se qualcuno tenterà di fermarmi io non avrò pietà  >>  avvertì l'uomo per poi correre verso la foresta. 
La donna rimase li in piedi pensando a cosa fare intanto Tori la fissava interrogativa, voleva delle risposte. "Chi era quell'uomo? Cosa vuole da me? Cosa c'entra lui con mia madre? Perché ha detto che avrebbe avvisato il branco del mio ritorno? Cosa significavano quelle minacce? ". Queste domande rimbombavano nella testa di Tori facendogliela scoppiare, si prese coraggio e chiese delle spiegazioni a sua madre.
<<  Mamma chi era quell'uomo?  >>  chiese preoccupata e spaventata la ragazza
<<  Quell'uomo si chiama Olric e lui è...  >>  la donna non riusciva a terminare la frase, come avrebbe potuto reagire una ragazza alla scoperta d quella dura verità? L'avrebbe accetta o non le avrebbe creduto? 
<<  "Lui è..." Chi è quell'uomo?  >>  chiese innervosita Tori
<<  Quell'uomo è....tuo padre  >>  confessò la donna guardando la figlia negli occhi che indietreggiava alla scoperta di quella notizia. Chiese gli occhi sperando fosse un sogno, che tra poco si sarebbe svegliata  nella sua stanza, nel suo letto. Li riaprì. No, non era un sogno, era la crudele realtà. La ragazza si mise le mani tra i capelli e si accasciò a terra lasciando che le sue lacrime uscissero con tutto il suo dolore e la sua tristezza. 
Fine Flashback

Tori terminò di raccontare e chinò la testa aspettando una risposta da Shark che la fissava a bocca aperta, non si aspettava che una ragazza come Tori avesse potuto subire una cosa così brutta. La ragazza mise le mani davanti la faccia iniziando a piangere mentre il ragazzo la avvicinava a se stringendola in un abbraccio. Shark le si avvicinò all'orecchio, sentendola ancora piangere, e le sussurrò  <<  Ti proteggerò io  >>. Tori smise immediatamente di piangere e dopo essersi asciugata le lacrime ricambiò l'abbraccio di Shark, si tennero stretti per qualche minuto fino a che  non sentirono suonare il campanello e mentre Tori, con il permesso di Shark, si andava a sedere sul divano Shark andava ad aprire la porta e ad avere suonato erano stati Kite e Rio.
<<  Ma tu non dovresti avere le chiavi?  >>  chiese ironicamente Shark alla sorella che sembrava essere abbastanza infastidita dalla domanda 
<<  Si, ma le ho dimenticate  >>  si giustificò Rio 
I due entrarono e mentre i due ragazzi andavano in cucina a fare un piccolo spuntino le ragazza parlavano nel salone. 
<<  Ti sei divertita all'appuntamento con Kite?  >>  chiese curiosa Tori
<<  Si molto  >>  rispose felice Rio
<<  Da quanto tu e Kite state insieme?  >>  chiese la ragazza dai capelli verdi
<<  Da un'anno, era da quando eravamo piccoli che sapevamo dei nostri sentimenti ma abbiamo preferito aspettare prima di stare insieme  >>  spiegò l'umana 
<<  Invece a tuo fratello piace qualcuno?  >>  chiese Tori
<<  A quanto ho visto gli piaci tu  >>  rispose subito Rio abbastanza divertita 
<<  Cosa?!  >>  chiese sia contenta ma confusa la Sangue di lupo
<<  Si, se non gli piacevi o almeno gli interessavi ti avrebbe già ignorata a scuola  >>  spiegò Rio  <<  Invece a te piace mio fratello?  >>  chiese Rio 
<<  Io...ehm....  >>  non riusciva a parlare la ragazza per l'imbarazzo
<<  Non ti preoccupare ti aiuterò io  >>  disse l'umana sorridendo 
Tori stava per parlare ma la porta della cucina si aprì e i due uscirono con in mano 4 bicchieri di aranciata. 
<<  Grazie  >>  dissero le due ragazze in coro 
<<  Di che parlavate?  >>  chiese Shark
<<  Niente  >>  rispose nuovamente le ragazze in coro facendo insospettire i due. 
Shark ad un certo punto si girò verso l'orologio appeso alla parete e vide che stava per arrivare la luna piena, bevve tutto e con Tori corse verso la foresta. Arrivarono appena in tempo, Tori si stava per trasformare.
<<  Tutto bene?  >>  chiese Shark
<<  Com'è trasformarsi per la prima volta?  >>  ribatté Tori
<<  Lo scoprirai tra poco  >>  rispose Shark alzando lo sguardo alla luna, Tori e Shark chiesero gli occhi e mentre si stringevano le mani sentivano un cambiamento nel loro corpo. Si erano trasformati in lupi. Shark era un lupo con il pelo viola, con dei lineamenti in viola scuro sulla schiena e dallo stomaco fino alle zampe era bianco e lo stesso Tori solo che al posto di essere viola era verde. Giravano intorno ammirandosi entrambi mentre la luna rifletteva gli occhi di entrambi illuminando quei lineamenti gialli che a delle persone potevano fare paura ma a loro invece piaceva e da li sarebbe iniziato il loro cammino per diventare dei veri Sangue di lupo. 


NOTA AUTORE: salve rieccomi con il secondo capitolo e vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito. Adesso andiamo al capitolo. Tori ha la forza per raccontare a Shark quello che è successo e il ragazzo di conseguenza la consola (sta nascendo qualcosa...chi lo sa? aspettate, io ahaha) i due si abbracciano ma a rovinare dovevano essere Kite e Rio tornati dal loro appuntamento e mentre i due ragazzi sono in cucina Rio e Tori parlano in salotto e per sfortuna, di Tori, Rio si accorge di qualcosa di strano nel comportamento sia del fratello che della sua amica (Rio ti stimo XD ahahahah. Niente i miei scleri). Dopo Shark e Tori vanno nella foresta per trasformarsi ed essendo la sua prima trasformazione Tori è molto nervosa ma Shark le sta vicino e poi si trasformano. Vorrei aggiungere solo una piccola cosa. Alcuni mi hanno scritto nelle recensione (anche in questo capitolo, la sto aggiungendo ora questa piccola informazione) che dovrei rallentare il tempo perché Shark non si può innamorare in così poco tempo di una ragazza, vorrei solo dire che secondo me il fatto che Shark e Tori si abbraccino o passino del tempo insieme non significa che siano innamorati, anche gli amici si comportano così. Cosa succederà? Recensite.

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Capitolo 3
*** La luna nuova ***


Sangue di lupo

La luna nuova

Questo giorno era diverso dagli altri ma solo per i Sangue di lupo che speravano finisse il prima possibile. Oggi c’era la luna nuova a. << Reginald non voglio che esci di casa quando c’è la luna nova >> disse la madre di Shark vedendolo uscire con la divisa scolastica e in spalla lo zaino

<< Cristina se Reginal mancasse ogni volta che c’è la luna nuova qualcuno inizierebbe a insospettirsi  >>  si intromise il padre con aria seria

<< Non preoccupatevi per me, sapete che me la so cavare da solo >> disse Shark abbastanza seccato dalla situazione

<< Reginald noi sappiamo che tu te la sai cavare ma quella che mi preoccupa è Tori. Sei sicuro che ci possiamo fidare?  >>  chiese preoccupato l’uomo. Shark gli aveva raccontato di Tori e da ieri notte avevano dubbi su di lei e sul suo passato.

<< Si ci possiamo fidare di Tori >> rispose quasi offeso il ragazzo. “Perché non si fidano di Tori? Sanno qualcosa che non mi vogliono dire o sono semplicemente preoccupati?” pensava Shark alle strane domande dei suoi genitori, secondo lui, Rio e Kite, Tori è una brava ragazza. << Vado senno faccio tardi >> concluse Shark per poi uscire di casa

<< Secondo te l’uomo che insegue Tori è Olric ?  >>  chiese preoccupata la donna

<< Non lo so, ma se è così Shark e Tori dovranno dividersi il prima possibile >> spiegò serio l’uomo preoccupato per l’incolumità di suo figlio

Intanto Shak arrivò a scuola e davanti il cancello c'erano Tori, Kite e Rio che lo aspettavano curiosi di sapere il motivo del suo ritardo

<< Questa volta per che cosa hai fatto tardi? La sveglia non ha suonato o pensavi che fosse domenica ? >>  chiese in modo ironico il biondo scatenando una risata tra i quattro amici

<< Molto spiritoso Kite. Oggi ho fatto tardi perché i miei genitori mi hanno fatto le solite raccomandazioni che mi fanno ogni volta che c’è la luna nuova >>  spiegò il Sangue di lupo poggiando lo zaino a terra e appoggiandosi con la schiena al muro tra Kite e Tori.

<< Cos’è la luna nuova? >> chiese Tori

<< La luna nuova è quando il sole copre totalmente la luna facendo indebolire noi Sangue di lupo essendo che molte delle nostre energie sono derivate dalla luna >> spiegò il ragazzo

<< Quindi oggi noi ci indeboliamo >> sottolineò Tori

<< Tra quanto entriamo ? >> chiese improvvisamente Shark annoiato

<< Tra quindici minuti >> rispose Kite guardando l’orologio del telefono

Shark e Tori si rivolgono uno sguardo ed entrambi capiscono le intenzioni l’uno dell’altra. Buttano a terra le proprie felpe per poi iniziare a correre. Durante la luna nova i Sangue di lupo si indeboliscono ma i loro sensi e le loro abilità no. In poco tempo arrivarono nella foresta e stremati si sdraiarono sotto un albero coperti dai rami e dalle foglie.

<< Siamo diversi da loro e non se ne accorgono >> iniziò Shark 

<< Non siamo tanto diversi come credi tu >> ribatté Tori

<< Io credo che se conoscessero il nostro segreto non aspetterebbero ad ucciderci >> continuò il ragazzo

<< Lo farebbero solo perché avrebbero paura, ma se noi gli facessimo capire che non siamo tanto diversi da loro >> disse la ragazza

<< Non mentiresti solo a loro ma anche a te stessa Tori >> concluse il ragazzo innervosito dalla risposta dell’amica


<< Noi siamo Sangue di lupo no Lupi mannari. Non siamo dei mostri Shark >> terminò la ragazza irritata

I due si alzarono di scatto e si fissarono negli occhi entrambi irritati dalle risposte l’uno dell’altra, continuarono fino a che gli occhi di Tori non emanavano più rabbia e frustrazione ma tristezza. Quando Shark se ne accorse fu come un colpo al cuore però non abbastanza forte da spezzarlo, ma poi una lacrima rigò il viso della ragazza e nel vedere quella lacrima sentì come se una spada gli trafiggesse il cuore, quello fu il colpo finale che spezzò il cuore del ragazzo. Provava un dolore lancinante quando vedeva soffrire quella ragazza e l’unica cosa che gli poteva restare da fare era soffrire in silenzio. Tori scappò in direzione della scuola intanto Shark restò da solo nella foresta cercando di raccogliere i pezzi del suo cuore e di riattaccarli, ma non ci riuscì. “Tori è solo una cucciola non capisce che gli umani ci odiano, che se ci scoprissero non esiterebbero ad ucciderci. Kite e Rio sono gli unici di cui possiamo fidarci, se io ho detto tutto a Kite è perché stato l’unico a starmi vicino quando ne avevo più bisogno. I miei genitori erano partiti e Rio era ancora in coma, Kite quando ha saputo che ero un Sangue di lupo ha continuato a starmi vicino perché lui mi ha conosciuto come persona. Ma non tutti gli umani sono uguali, avrebbero paura di noi senza nemmeno conoscerci, ci ucciderebbero senza che noi avessimo fatto niente per paura. Voglio proteggere il mio branco e per farlo nessuno deve sapere chi sono veramente.” Pensava Shark nel tentativo di auto convincersi, ma senza alcun risultato.

Intanto era già passata la seconda ora e Kite era preoccupato. Mentre Rio e Tori stavano parlando sotto un albero nel giardino della scuola, Kite stava cercando Shark per tutta la scuola, ma non avendo avuto alcun risultato andò a parlarne con Tori e Rio.

<< Ragazze sapete dov’è Shark? >> chiese abbastanza preoccupato Kite

<< No, perché?  >>  chiese Tori anche lei preoccupata.

<< Dopo che tu e lui siete andati a fare quella corsa lui non è tornato >> spiegò Kite

<< Tori è successo qualcosa?  >> chiese Rio

Tori raccontò della sua “discussione” con Shark.

<< Mi sento in colpa. Shark forse no è tornato perché non mi vuole vedere >>  confessò Tori col morale a pezzi

<< Non devi sentirti in colpa Reginald ha sbagliato >> la consolò Rio << Tu che dici? >>  chiese poi la ragazza al suo fidanzato

<< Cosa!? No,no. Io non rispondo >>  disse deciso Kite

<< Perché non vuoi rispondere?  >>  chiese irritata Rio

<< Perché è un’altra delle tue domande trabocchetto. Se io rispondo che hai ragione ti arrabbi dicendo che lo dico solo per darti ragione. Se dico che ha ragione Shark ti arrabbi lo stesso.  >>  si giustificò il ragazzo

Rio stava per rispondere ma Shark la fermò

<< Rio non immischiare Kite >>  rimproverò Shark avvicinandosi all’amico

<< Dove sei stato ?  >> chiese curioso Kite.

Shark lanciò un’occhiata fredda e distaccata a Tori che le gelò il cuore

<< Te lo dico dentro, adesso andiamo >> concluse il ragazzo per poi dirigersi verso la classe con l’amico

I due arrivarono davanti la classe

<< Dove sei stato ?  >>  richiese l’amico

<< Nella foresta a riflettere  >>  confessò il Sangue di lupo

<< A riflettere su cosa?  >>  chiese Kite

<< Sulle parole dei miei genitori, mi hanno detto che non si fidano di Tori e forse hanno ragione a non farlo, forse Tori non merita la mia fiducia  >>  confessò il ragazzo

<< Shark girati  >>  avvisò Kite

Il ragazzo si girò e vide Rio davanti a lui su tutte le furie ma lo spettacolo peggiore era vedere Tori appoggiata all’armadietto con le lacrime che ricoprivano il suo viso e di nuovo Shark si sentì a pezzi. Shark cercò di avvicinarsi a lei ma appena le stava per sfiorare il braccio lei lo spinse via e disse  << Se ti ho fatto qualcosa di male dimmelo perché io non lo riesco a capire  >>. Tori scappò via continuando a piangere. Se con una sola lacrima il cuore di Shark si era spezzato vedere il viso di Tori coperto di lacrime lo aveva fatto sentire come se non avesse un cuore.

Terminata la scuola Shark fece strada per andare a casa, ma prese una strada diversa sperando di incontrare Tori ma invece incontrò qualcun altro. 3 ragazzi circondarono Shark ma lui tentò di non farci caso e continuò a camminare dritto ma arrivarono altri 2 così lo circondarono e lo trascinarono in un vicolo

<<  Ciao Shark. Ti ricordi di noi ? Il primo giorno di scuola noi ci siamo scontrati con te e Kite e non è finita molto bene  >>  disse il capo della banda

<< Si, per voi >>  rispose Shark

I 5 stavano per attaccare e i sintomi della luna nova si stavano iniziando a fare sentire. Per i Sangue di lupo nel giorno della luna nova più si avvicina la notte più si indeboliscono e per sua sfortuna i sintomi si stavano iniziando a fare sentire. Shark si accasciò a terra iniziando a vedere tutto sfocato fino a che tutto buio. L’ultima cosa che ricorda di avere sentito erano le grida di quei ragazzi spaventati da qualcosa.

 
 
 

Nota autore: Salve eccomi con il mio nuovo capitolo e vorrei ringraziare tutte le persone che recensiscono e che mi seguono.  Adesso andiamo al capitolo. Oggi c’è la luna nova ma i genitori di Shark sono più preoccupati di Tori e le parole di Tori sugli esseri umani fanno venire dei dubbi anche a Shark il quale ne parla con Kite ma per sua sfortuna ad averlo sentito sono state Rio e Tori, la quale scappa in lacrime. Finita la scuola Shark la va a cercare ma invece incontra dei ragazzi con i quali lui e Kite si sono già scontrati e rivogliono la rivincita ma per sfortuna di Shark gli effetti della luna nova si fanno sentire e sviene ma riesce a sentire le grida di terrore di quei ragazzi. Chi avrà salvato Shark ? Farà pace con Tori ? Recensite

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Capitolo 4
*** Il ritorno di Olric ***


Sangue di lupo

Il ritorno di Olric

Appena aprì gli occhi Shark vide che si ritrovava nella sua stanza, nel suo lette e che vicino a lui c’era Kite con aria sia preoccupata che felice

<< Sai lo spavento che mi hai fatto prendere ? Se non ti salvava quelli ti avrebbero ucciso  >> rimproverò Kite su tutte le furie

<< Kite calmati sembri Rio. Ma come sono finito qui? L’ultima cosa che ricordo è che avevo incontrato quei ragazzi con cui abbiamo litigato il primo giorno di scuola e poi sono svenuto >> disse Shark alzandosi dal letto per poi andare verso la cucina

<< Dopo che sei svenuto quei bulli ti stavano per iniziare a picchiare ma indovina chi li ha fermati ? >> chiese Kite divertito

<< Ti prego dimmi Rio >> lo supplicò seccato il Sangue di lupo

<< Ti sbagli, ti ha salvato Tori >> disse il ragazzo lasciando confuso l’amico. “Abbiamo litigato perché mi è venuta a salvare ?” pensò Shark alle parole dell’amico

<< Ma come ha fatto? Quelli erano cinque contro una sola, poi dobbiamo anche contare il fatto che ieri c’era la luna nova quindi era ancora più debole  >> cercò di capire Shark

<< Ha fatto uscire il lupo che è in lei. Ha tirato fuori gli artigli e ha fatto diventare i suoi occhi gialli, quelli hanno capito che non ara umana e sono scappati urlando come delle femminucce >> raccontò Kite divertito

<< Tori dov’è ?  >> chiese con ansia il ragazzo

<< Nel salotto >> rispose l’amico

Il ragazzo stava per andare nel salotto ma lo anticiparono le ragazze che erano entrate in cucina per prendersi da bere e in un attimo ci fu un freddo glaciale in quella cucina pur essendo a settembre.

<< Come stai ? >> chiese Tori con aria fredda avvicinandosi alla sedia del tavolo

Kite e Rio uscirono dalla cucina lasciando i due da soli

<< Bene, grazie  >> disse con difficoltà il ragazzo.

<< Non devi ringraziarmi. Ti confesso che anche se tu mi avessi detto di peggio la scorsa mattina lo stesso ti avrei salvato, non avrei mai permesso a quei ragazzi di farti del male  >> confessò la ragazza.

A Shark doveva solo fare piacere sapere che Tori ci teneva a lui invece si sentiva come uno straccio usato, sentiva di non meritare l’affetto di Tori. La ragazza uscì dalla casa accompagnata da Rio e dopo 10 minuti uscirono anche Kite e Shark diretti a scuola.

<< Devi chiederle scusa >> ripeté il ragazzo con aria seccata

<< Te lo scordi Kite >> disse il ragazzo infuriato. L’idea di scusasi gli faceva venire la nausea. L’unica volta che si era scusato aveva cinque anni e l’ha fatto con kite.

<< Non capisci che così Tori ti perdonerà >> disse Kite abbastanza arrabbiato. Voleva molto bene a Shark ma detestava quando non lo ascoltava.

<< Chi ti dice che voglio che lei mi perdoni ? >> chiese il Sangue di lupo

<< Il fatto che da quando hai litigato con lei stai malissimo >> rispose con aria vincente l’amico

Il Sangue di lupo infuriato si gira verso l’amico rivolgendogli uno sguardo di odio, il ragazzo ricambiò lo sguardo e continuarono fino a che non fu il Sangue di lupo ad arrendersi

<< Se questo ti fa stare zitto lo farò >> si arrese Shark non riuscendo più a sopportare la pressione che gli faceva l’amico. Odiava. Odiava scusarsi, quella era la cosa che detestava di più. Una volta lui e il padre si stavano per picchiare perché l’uomo pretendeva delle scuse per le parole dette in quella conversazione, ma il ragazzo, sicuro di avere ragione, non intendeva dargliele. La stessa cosa era capitata con sua sorella e anche in quell’occasione non intendeva dare scuse, pensava fosse per deboli scusarsi e adesso invece era costretto a darle costretto dal suo migliore amico. Shark si sentiva sconfitto.

I due raggiunsero le ragazze che si trovavano nel corridoio e, mentre Kite si trascinava Rio nella aula di chimica, Shark e Tori iniziarono a parlare.

<< Tori vedi io … ti volevo chiedere … >> era tanto umiliante l’idea di dare delle scuse che il ragazzo sembrava essersi dimenticato addirittura come parlare.

<< Se cerchi di scusarti puoi risparmiare il fiato >> disse fredda e distaccata la ragazza

<< Si, cerco di scusarmi e dovresti almeno apprezzare il tentativo >> disse Shark con aria pentita, voleva scusarsi ma ancora una volta il suo orgoglio aveva preso il sopravvento su di lui. La ragazza prese lo zaino che precedentemente aveva posato a terra e si diresse verso l’aula di scienze.

Una volta terminate le ore scolastiche la ragazza fece strada verso casa ma ancora una volta si sentì seguita, anche solo il pensiero che potesse riessere Olric la fece rabbrividire e senza pensare iniziò a correre e come temeva ad inseguirla era stato proprio Olric, appena riuscì a superarlo la ragazza ululò sperando che qualcuno la sentisse e infatti Shark capì che era nei guai.

<< Correte a casa io vado da lei >> ordinò Shark iniziando a correre verso casa di Tori senza dare il tempo ai due di opporsi.

Gli occhi del ragazzo divennero gialli, le vene blu e sulle mani gli spuntarono degli artigli lunghi e affilati. Corse più veloce del vento e tagliò per la foresta cercando di arrivare prima che le succedesse qualcosa, saltava agile i piccoli rialzi del terreno, evitava i rami bassi degli alberi riuscendo a non farsi neanche sfiorare e non rallentò nemmeno per un secondo fino a che arrivò davanti una casa immensa che si trovava a pochi metri dalla foresta, la casa si trovava a pochi passi dal confine che separa la città dalla foresta e proprio in mezzo c’era il corpo il corpo di Tori ,che Shark riuscì a intravedere grazie alla vista dei Sangue di lupo, ma temette il peggio quando riuscì a vedere meglio che giaceva a terra immobile come una statua.

Il ragazzo con estrema velocità arrivò vicino alla ragazza, la sollevò per le spalle scuotendola leggermente e la chiamò nella speranza che si svegliasse.

<< Tori ! Tori svegliati ! >> la continuò a chiamare il ragazzo con il cuore in gola. La ragazza aprì gli occhi e finalmente Shark si tranquillizzò.

<< Shark che ci fai qui ? >> chiese confusa la ragazza con filo di voce e con gli occhi ancora socchiusi. L’unica volta che si era scusato aveva cinque anni e l’ha fatto con kite.

 

<< Adesso non ha importanza, piuttosto dimmi cosa ti è successo >> la incitò a parlare il ragazzo

<< Io … >> Tori stava per spiegargli fino a che non vide apparire da dietro Shark un ombra e sbiancò  << Shark attento dietro di te >> avvisò la ragazza lanciando un urlo.

Shark si girò e vide dietro di se un uomo sulla trentina d’anni che si stava per trasformare in lupo, il ragazzo capì che si trattava di Olric e gli saltò addosso attaccandolo. I due si trasformarono in lupi e iniziarono il combattimento, Shark alzò la zampa tirando fuori gli artigli e graffiando la parte sinistra del muso di Olric e l’uomo risponde a quell’azione infilzando Shark con gli artigli sulla pancia facendogli lanciare un ululato straziante ma non a farlo arrendere. Il giovane Sangue di lupo raccoglie le ultime forze rimaste per mordere la gamba di Olric il quale dopo, stanco e ferito, si ritrasforma in umano urlando disperatamente.

<< questa volta ve la do vinta ma non mi arrendo e tu ragazzo ti conviene stare attento, non sai ancora con chi hai a che fare  >> minacciò l’uomo zoppicando il più velocemente possibile verso la foresta.

Shark si ritrasformò in umano e si accasciò a terra a causa della sua ferita allo stomaco, Tori si alzò da terra e corse dal ragazzo sedendosi vicino a lui e sollevandogli la testa.

<< Perché l’hai fatto ? perché sei venuto qui rischiando la vita anche se prima avevamo litigato ? >> chiese Tori piangendo e continuando a tenere il ragazzo tra le sue braccia

<< Non potevo permettere che ti facesse del male  >> confessò Shark per poi emettere un lungo respiro e chiudere gli occhi.

 

Nota autore : Salve eccomi con un nuovo capitolo e ringrazio le persone che mi seguono e che recensiscono, grazie con tutto il cuore. Adesso andiamo al capitolo. Finalmente scopriamo che ad avere salvato Shark è stata Tori che però è ancora arrabbiata con lui per quello che ha detto (chi non lo sarebbe ? ), lui cerca di farsi perdonare ma senza alcun risultato. Finita la scuola Tori torna a casa ma, ancora una volta, Olric la segue per portarla dal branco contro la sua volontà ma non ci riesce perché Shark arriva in tempo per fermarlo, i due iniziano un combattimento che vince Shark ma ne esce malconcio e sviene di nuovo. Cosa succederà ? Shark e Tori faranno pace ? Recensite.

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Capitolo 5
*** Divisi ***


Sangue di lupo

Divisi

Appena aprì gli occhi si ritrovò nuovamente nella sua camera solo che questa volta accanto a lui vide Tori, intanto che Shark la fissava spostandole con la mano un ciuffo che pendeva sul suo viso per poi accarezzarle i capelli. Tori aprì gli occhi sorridendo, fissò il ragazzo per qualche secondo per poi correre tra le sue braccia dove fu ben accolta e solo in quel momento il ragazzo si accorse di non avere la maglietta ma solo delle fasce che coprivano il suo stomaco e metà dei suoi pettorali ma si vedevano i suoi muscoli, appena anche la ragazza si ricordò che il ragazzo era a petto nudo si staccò da quell’abbraccio imbarazzata.

<< Come ti senti ? >> chiese gentilmente Tori

Shark capì dal tono gentile e dolce che Tori l’aveva perdonato e sorrise

<< Molto meglio >> rispose felice il ragazzo

I due si fissarono in silenzio fino a che non entrò Kite

<< Amico stai meglio ? Certo che te la sei vista brutta >> disse Kite avvicinandosi all’amico

<< Meglio >> disse Shark tentando di alzarsi, ma appena lo fece si distese di nuovo gemendo per il dolore causatogli dalla ferita

Kite e Tori lo tennero per le braccia in modo che stesse fermo  << Shark per ora non puoi alzarti. Quando Olric ti ha ferito, per fortuna, non ti ha danneggiato organi vitali ma la ferita era molto grave  >> spiegò Kite sedendosi vicino all’amico

<< Quanto era grave la ferita ? >> chiese il Sangue di lupo

<< Shark hai dormito per tre giorni  >> spiegò Tori

<< Cosa ?! >> chiese Shark scioccato

<< Si e Tori ti è stata vicino per tutti e tre i giorni senza mai alzarsi, pensa che abbiamo persino dovuto portarle noi il cibo  >> si intromise Rio sorridendo e facendo arrossire Tori

<<  Veramente ?  >>  chiese contento Shark

Tori stava per rispondere ma entrarono i genitori di Shark e Rio con aria preoccupata.

<< Kite. Rio. Lasciateci soli con Shark e Tori  >> ordinò l’uomo

I due ragazzi obbedirono senza fare storie intanto sulle facce di Shark e Tori si leggeva confusione e preoccupazione

<< Ragazzi ci dispiace dovervelo dire ma da oggi in poi non vi potrete più vedere >> disse la donna

<< Perché ?!  >> chiese Shark su tutte le furie

<< Perché noi quell’uomo lo conosciamo e sappiamo che se continuerete a vedervi potrebbe ucciderti Shark >> spiegò Morgan infuriato

<< Io non ho paura di Olric >> ribatté il ragazzo tentando di alzarsi

<< Forse tu no Shark ma noi si e vogliamo che voi due non vi vediate più >> ordinò Morgan gridando

Shark stava per ribattere ma Tori lo fermò  << Shark hanno ragione >> disse la ragazza iniziando a piangere

<< Cosa stai dicendo Tori ?! Poi noi siamo compagni di scuola ci continueremo a vedere >> disse il ragazzo sconvolto dalle parole dell’amica

<< Per la scuola ci penserà mia madre >> spiegò la ragazza andando verso la porta

<< Tori non lo permetterò  >> gridò il ragazzo raccogliendo tutte le forze per poi alzarsi dal letto

<< Nemmeno io posso permettere che ti capiti qualcosa di male Shark >> confessò la ragazza girando il viso ormai ricoperto dalle lacrime.

I due si fissarono per qualche secondo fino a che la ragazza non uscì dalla stanza facendo piombare il silenzio.

<< Shark sono contento che tu abbia capito che la nostra decisione era la più giusta >> ruppe il silenzio Morgan sorridendo.

Il padre avvicinò la mano verso la spalla del figlio ma il ragazzo lo fermò con una semplice frase  << Lasciatemi da solo >> ordinò il ragazzo per poi sedersi sul letto, i genitori obbedirono parecchio confusi dalle parole del figlio.

La notte arrivò presto e con lei anche la luna che guarì le ferite del ragazzo che sedeva in giardino, appena anche la più piccola ferita venne guarita dai raggi della luna piena il ragazzo si trasformò in lupo e corse verso casa di Tori per fermarla, con l’incredibile velocità arrivò in poco tempo. Arrivò nel tempo necessario che serviva a fermare Tori anche lei trasformata in lupo, Tori stava per percorrere il confine che porta alla foresta ma Shark si mise davanti a lei fermandola.

I due iniziarono a ringhiare l’uno contro l’altra fino a che dalla foresta non si sentì un ululato, Tori non poté più aspettare e mentre una lacrima scendeva sul suo viso si preparò per attaccare, Shark se ne accorse e anche se molto confuso anche lui si preparò per l’attacco. Nessuno dei due voleva farlo ma dovevano per la propria felicità, una vuole solo che l’altro stia bene e sia felice, l’altro non voleva lasciarla andare senza combattere ed è quello che avrebbe fatto, pur sapendo che avrebbero rimpianto tutta la vita questa loro decisione lo fecero sapendo che era l’unica cosa che potevano fare. Entrambi andarono all’attacco.

 

Nota autore: Salve a tutti, eccomi con un nuovo capitolo, mi scuso se è un po’ noioso ma serve per continuare la storia. Comunque ringrazio come sempre tutte le persone che mi seguono e che recensiscono, vi ringrazio. Andiamo al capitolo. Shark si risveglia nella sua stanza ma questa volta la ferita era tanto grave che ha dormito addirittura per tre giorni e Tori gli è stata sempre vicino e Shark capisce che l’ha perdonato ma a rovinare questo momento sono i genitori del ragazzo che ordinano ai due di non vedersi e mentre Shark si ribella a questo ordine Tori comprende le loro ragioni e obbedisce. Appena arriva la sera, e la luna piena guarisce le ferite di Shark, lui va a cercare Tori che cerca di scappare nella foresta ma lui la ferma e iniziano a combattere. Cosa succederà ? Recensite.

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Capitolo 6
*** Non ci lasciare Tori ***


Sangue di lupo

Non ci lasciare Tori

Entrambi andarono all’attacco. Shark tentò di attaccarla ma Tori si rivelò un avversario molto abile e schivò ogni attaccò lanciato dal ragazzo, dopo avere dato una serie di attacchi, sempre schivati dalla ragazza, Shark smise per prendere fiato e questo diede la possibilità a Tori di scagliare un attacco che sfiorò il ragazzo strappandogli pochi peli. La ragazza continuò fino a che Shark non reagì e graffiò il fianco di Tori, il ragazzo guardò quella ferita e si ritrasformò in umano come la sua amica che si toccava con la mano la parte della ferita e appena tolse la mano dal fianco Shark rimase scioccato da quello che aveva fatto, voleva sotterrarsi, si sentiva un mostro. La mano di Tori era sporca di sangue. Il ragazzo si avvicinò sedendosi di fronte all’amica.

I due si fissarono negli occhi per qualche secondo e videro solo tristezza e pentimento, Shark si strappò una parte della sua maglietta che usò per fasciare la ferita di Tori.

<<  Perché sei venuto qui ? Perché mi hai fermata ? Perché adesso mi stai aiutando ?  >>  chiese Tori confusa, fino a qualche giorno fa diceva che non si fidava di lei e adesso la medicava.

<<  P-Perché io …  >> cercò di parlare Shark ma non ci riuscì, era come se le parole non volessero uscire, sembravano bloccate da qualcosa, una cosa che non aveva mai provato e voleva che sparisse.

<<  Allora perché stai facendo tutto questo ?  >> chiese Tori con insistenza

<<  Perché io ci tengo a te Tori  >> confessò tutto d’un fiato Shark abbastanza imbarazzato

<<  Veramente ?  >> chiese felice e incredula Tori

<<  Si, ma se stavi per andartene significa che non tieni a me quanto io tengo a te  >>  divenne cupo Shark alzandosi da terra dopo avere finito di fasciare la ragazza.

Tori stava per ribattere ma Shark iniziò a correre verso la foresta. Correva senza avere una meta ma si doveva sfogare e l’unico modo che aveva per farlo era correndo, continuò e continuò fino a che stanco e senza più molte energie si sedette su un rialzamento del terreno incrociando le braccia intorno alle gambe e ammirando il tramonto. Pensava che aveva fatto bene, non voleva rimpianti e non li avrà, i suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno che lo abbracciò da dietro. Era Tori.

<<  Se me ne vado è proprio perché ci tengo a te e non voglio che ti capiti nulla di male  >>  confessò Tori sussurrandolo dolcemente all’orecchio di Shark.

Tori gli accarezzò la guancia facendogli girare il viso, i due si ritrovarono a un centimetro di distanza fino a che, a rompere questa distanza non fu Tori che lo fece dando un dolce bacio a Shark che ricambiò. Più si baciavano più i baci diventavano dolci e passionali, sembravano dei desideri nascosti in un luogo profondo del cuore, che solo adesso si stavano manifestando e pian piano si stavano realizzando.

Tutto attorno a loro sembrava essere scomparso, non c’era più il vento ma i loro respiri, non c’era più il rumore dei rami, che si strofinavano tra loro per causa del vento, ma i battiti dei loro cuori. Non si erano nemmeno accorti che li stavano spiando. Da la parte di destra c’erano Rio e Kite la quale idea iniziale era quella di andarli a cercare ma era terminata in un altro modo,ma dall’altra parte c’era Olric, era venuto per prendere Tori ma la trovò insieme a Shark e provò una strana sensazione, era fastidiosa, quasi pungente e odiosa. Era la gelosia. Non voleva che sua figlia stesse con lo stesso ragazzo che lo aveva attaccato e ferito, gliela avrebbe fatta pagare.

I due si lasciarono ma continuarono a fissarsi negli occhi in attesa che uno dicesse qualcosa, ma niente, silenzio era quello che sentivano. Shark accarezzò la guancia di Tori con l amano destra e lo stesso fece lei, continuarono a fissarsi e ad accarezzarsi fino a che Olric non uscì dal suo nascondiglio saltando dal rialzamento e ululando in attesa che Tori lo seguisse, i due si alzarono dal terreno e la ragazza, a mala voglia, lasciò il ragazzo e corse dal padre senza guardarsi indietro. Le avrebbe fatto troppo male guardare negli occhi Shark dopo quello che era successo tra loro e quello che lei stava facendo, padre e figlia corsero nella parte nord della foresta dove ad attenderli c’era il branco del quale Olric era il capo e si trasformarono in lupi correndo lontano dalla città.

Dopo Kite e Rio confusi dalla situazione uscirono dal loro nascondiglio per chiedere spiegazioni a Shark

<<  Non la fermi ? Perché la lasci andare così ?  >> chiese Rio confusa e irritata dall’azione del fratello

<<  Rio questa è la decisione giusta  >>  rispose semplicemente Shark freddo e distaccato

<<  Shark, Rio ha ragione. Vi siete baciati, non puoi lasciarla andare via così. Se corri ora arriverai in tempo per farle cambiare idea  >>  consigliò Kite anche lui confuso

<<  Ragazzi non insistete, questa è la decisione migliore  >> ripeté Shark iniziando a fare strada verso casa.

Intanto nella sua testa rimbombavano le parole di Tori “Se me ne vado è proprio perché ci tengo a te e non voglio che ti capiti nulla di male”, questa era l’unica ragione per cui non era andato a fermarla, lei sapeva quello che stava facendo e lui si fidava di lei e solo per questo, col cuore a pezzi, non l’aveva fermata. Non sapeva se aveva fatto la scelta giusta o meno, sapeva solo che dopo quel bacio l’unica cosa che poteva fare era soffrire in silenzio in attesa del suo ritorno, che sperava sarebbe stato il prima possibile.

 
 

Nota autore: Allora già mi immagino nelle recensione “il tempo è sbagliato” “ Shark non si innamorerebbe così presto di una ragazza” però secondo me così è passato abbastanza tempo e poi ne hanno passate tante diamogli un attimo romantico. Adesso andiamo al capitolo. Shark e Tori combattono e dopo un po’ Shark ferisce Tori ma si pente della sua azione e quindi fascia la ferita della ragazza e intanto si dichiara ma non lascia il tempo a lei di rispondergli che scappa fino a che, stanco e stremato, si ferma dove c’è un rialzamento e si siede e mentre riflette sulla situazione qualcuno lo abbraccia da dietro per poi baciarlo. Quella persona è Tori, ma non si accorgono che li stanno spiando, da una parte ci sono Rio e Kite mentre dall’altra Olric che alla fine esce dal suo nascondiglio e porta via con se Tori e stranamente Shark non la ferma. Anche Rio e Kite escono dal loro nascondiglio e chiedono spiegazioni a Shark e l’unica risposta che hanno è “questa è la decisione migliore”. Cosa succederà ? Recensite.

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Capitolo 7
*** Il ritorno di Tori ***


Sangue di lupo

Il ritorno di Tori

Era passato un mese dalla partenza di Tori e Shark stava peggio di quanto immaginava e a consolarlo c’erano Kite e a volte, quando non piangeva, Rio la cui anche aveva sofferto per la partenza della migliore amica. Ma il dolore di Shark era peggio, anche se lui e Tori avevano passato la maggior parte del tempo a litigare quello che li aveva uniti l’ultimo giorno era qualcosa di indescrivibile, qualcosa di cui il linguaggio umano non aveva ancora trovato le parole per descriverlo. Shark stava appoggiato al suo armadietto fissando il paesaggio che riusciva a intravedere dalla finestra, lo fissava come se si aspettasse che da un momento all’altro sarebbe tornata Tori e che sarebbe corsa dentro scuola gettandosi tra le sue braccia. Ma quelle potevano essere solo delle fantasie e potevano restare nella sua testa. A interrompere quel suo sogno a occhi aperti furono proprio Kite e Rio, il biondo si appoggiò con la schiena sull’armadietto accanto mentre la ragazza si mise di fronte a loro stando in piedi.

<<  Shark rattristarti in questo modo non farà tornare Tori  >>  fece notare Kite

<<  Kite così nemmeno tu migliori la situazione  >>  ribatté Shark

<<  Smettetela voi due. Reginald io e Kite vorremmo aiutarti  >>  confessò Rio

<<  Se mi volete veramente aiutare …  >>  disse Shark alzandosi dall’armadietto e prendendosi lo zaino  <<  …  aiutatemi a trovare Tori  >> concluse per poi dirigersi nel giardino. Intanto che i avviava i due lo guardavano una con tristezza e l’altro con dispiacere.

Shark arrivò in giardino e si sedette sotto lo stesso albero dove Tori rivelò di essere una Sangue di lupo, intanto che i ricordi riemergevano il ragazzo sentì una stretta al cuore, era il dolore. Odiava. Odiava provare dolore, odiava soffrire. Sempre è stato da solo, a parte Kite e Rio, proprio per evitare di soffrire, di stare male. Ha sempre pensato che, chi si lasciasse sopraffare dalle emozioni fosse un debole. Lui era un debole. A interrompere la sua autocommiserazione fu una persona che lo abbracciò da dietro, Shark girò il viso e i suoi occhi si incrociarono con degli occhi che conosceva molto ben, erano gli occhi arancio-nocciola di una persona molto importante per lui. Erano quelli di Tori. Shark girò il busto Stringendo Tori fra le braccia, la ragazza si mise seduta sulle gambe del ragazzo per stare più comoda e lui le appoggiò la testa sul petto. L’orecchio di Tori era all’altezza del cuore e si lasciava cullare dai battiti, Shark le sollevò il mento con il dito e le lasciò un bacio sulle labbra la quale ricambiò, il bacio durò poco ma a loro bastava perché si sentiva tutto quello che provavano. I due si fissarono negli occhi e intanto che Tori gli accarezzava la guancia, Shark la stringeva sempre più forte come se avesse paura che potesse andarsene di nuovo e la ragazza avvertì questo suo timore.

<<  Shark non devi temere. Non mene andrò più  >>  promise Tori per poi lasciarsi scappare una risata sincera e sobria che fece sorridere Shark.

<<  Tori mi chiedevo se vuoi …  >>  cercò di chiedere Shark, si poteva leggere imbarazzo nella sua voce ma non fu quello a fermarlo  <<  Tori  >>  chiamò Rio correndo verso l’amica. Tori si alzò di scatto dalle gambe di Shark e corse verso Rio e le due si strinsero in un abbraccio quasi soffocante. Le due iniziarono a parlare insieme senza fare capire nulla a Shark e a Kite, che arrivò dopo sedendosi vicino all’amico.

<<  Rio, io stavo parlando con Tori  >>  sottolineò Shark infastidito da quella interruzione

Rio lo ignorò continuando a parlare con l’amica e Kite ne approfittò per parlargli

<<  Shark tu e Tori state insieme ?  >>  chiese curioso il biondo

<<  Perché me lo chiedi ?  >>  ribatté il Sangue di lupo

<<  Vi siete baciati due volte e poi quegli sguardi mentre vi abbracciavate si notavano molto  >>  spiegò Kite

<<  Come fai a saperlo ?  >>  chiese Shark

<<  Rio aveva visto Tori mentre ti abbracciava e stava per venire da voi ma io l’ho trattenuta ed è stata un impresa, forse mi ha anche lasciato dei lividi  >>  spiegò il ragazzo seccato

Shark si lasciò sfuggire una piccola risata che trasportò anche Kite  <<  Comunque no, io e Tori non stiamo insieme. Prima ho tentato di chiederglielo ma Rio ci ha interrotti, ma ammetto che ero anche un p nervoso  >> spiegò Shark guardando l’amico

<<  Lo so che è difficile, ho fatto di tutto per cercare di chiedere a tua sorella di stare insieme senza essere almeno un po’ imbarazzato. Ma niente. Alla fine ci sono andato e con il cuore in gola gliel’ho chiesto e lei mi ha detto di si  >>  raccontò Kite abbastanza divertito dalle sue parole

<<  Secondo te dovrei dirglielo senza preoccuparmi ?  >>  chiese il Sangue di lupo. L’amico si limitò a fare cenno con la testa.

Mentre Kite e Rio tornavano a casa Shark e Tori andavano verso la foresta per parlare ma non sapevano chi c’era li

<<  Come ti sei trovata nel branco selvaggio ?  >>  chiese il ragazzo per iniziare una conversazione

<<  Se devo essere sincera io sono più una Sangue di lupo addomesticata  >>  rispose la ragazza fissando il tramonto

<<  Tuo padre cosa ha detto quando sei andata via?  >>  chiese con preoccupazione Shark

<<  Mio padre quando sono partita mi ha detto di fare un mese di prova per vedere se ero adatta o no a essere una Sangue di lupo selvaggio. Così alla fine del mese gli ho detto che non faceva per me e mi ha detto, con testuali parole “Accetto la tua decisione ma non la condivido”  >>  spiegò Tori

<<  Secondo te attaccherà di nuovo ?  >>   chiese Shark

<<  Non lo so. Ma secondo me ci dovremmo preoccupare di qualcun altro  >> confessò Tori preoccupata

Shark non ebbe il tempo di rispondere che si sentì qualcuno chiamare Tori  <<  Tori  >>  Shark capì che era una voce maschile e in un secondo mille dubbi invasero la mente di Shark “ Chi la chiamava ? Dove l’ha conosciuto ? Sono solo amici ? “. Ad interromperlo fu l’ombra di un ragazzo che si avvicinava, Tori si mise dietro Shark impaurita da quel ragazzo. Shark capì che quel ragazzo doveva starle lontano.

 
 

Nota autore : Salve a tutti, ringrazio(come sempre) tutte le persone che mi seguono e che recensiscono ma ho un avviso: non potrò aggiornare presto perché ho gli esami e mi devo concentrare, mi dispiace. Andiamo al capitolo. Tori ritorna e Shark cerca di chiederle di stare con lui ma viene interrotto e quando Shark e Tori vanno a fare una passeggiata nella foresta si presenta un ragazzo che sembra fare paura a Tori e Shark è deciso a proteggerla. Cosa succederà? Chi sarà quel ragazzo ? Perché Tori ha tanta paura di lui ? Recensite.

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Capitolo 8
*** Xael Isori ***


Sangue di lupo

Xael Isori

Avvertimento: In questo capitolo tratterò un tema piuttosto delicato: la violenza sulle donne. Ma durerà poco perché anche a me dispiace molto parlarne ma serviva per continuare la storia.

Shark non ebbe il tempo di rispondere che si sentì qualcuno chiamare Tori  <<  Tori  >>  Shark capì che era una voce maschile e in un secondo mille dubbi invasero la mente di Shark “ Chi la chiamava ? Dove l’ha conosciuto ? Sono solo amici ? “. Ad interromperlo fu l’ombra di un ragazzo che si avvicinava, Tori si mise dietro Shark impaurita da quel ragazzo. Shark capì che quel ragazzo doveva starle lontano.

<<  Tori che c’è ? Non ti sono mancato ?  >>  chiese il ragazzo andando alla luce e facendosi vedere meglio dai due ragazzi

Il ragazzo aveva la pelle parecchio scura, il ciuffo castano alzato, gli occhi neri e indossava una felpa nera con sotto una maglietta bianca parecchio scollata sul davanti, dei pantaloni neri attillati e delle scarpe marroni.

<<  Cosa vuoi Xael ?  >>  chiese Tori balbuziente per la paura che le manifestava quel ragazzo

<<  Come cosa voglio ? Credo che u lo sappia benissimo, voglio te  >> rispose il ragazzo, nel suo sguardo si celava malizia e questo fece infuriare Shark

<<  Sentimi bene Xael o come ti chiami. Ti conviene sparire  >>  minacciò Shark tentando di mantenere quanta più calma possibile.

<<  Chi ti credi di essere, il suo ragazzo ?  E poi è lei che deve decidere non tu  >>  fece notare Xael andando di fronte a Shark. I due si fissavano con aria di sfida.

<<  Xael io non voglio ne parlarti ne vederti quindi vattene. Shark mantieni la calma, per lui non ne vale la pena  >>  disse Tori mettendosi tra i due per poi andare vicino a Shark

<<  L’hai sentita ? Vattene.  >>  ordinò Shark incrociando le braccia

<<  Shark?! Ma che razza di nome è ?  >>  chiese abbastanza divertito Xael

<<  Non devo darti spiegazioni. Adesso VATTENE  >>  ripeté il ragazzo scandendo l’ultima parola.

Xael si trasformò in lupo e corse verso la foresta intanto Tori corse tra le braccia di Shark iniziando a piangere ripensando a quello che le aveva fatto quel ragazzo.

<<  Tori cosa ti ha fatto quel ragazzo ?  >>  chiese Shark accarezzandole con la mano destra i capelli.

<<  Shark è una lunga storia  >>  ripose la ragazza tra un singhiozzo e l’altro

<<  Ho tutta la notte  >>  ribatté il ragazzo mettendo una mano sulla schiena e l’altra mano dietro le ginocchia della ragazza, per poi prenderla in braccio fino a portarla sotto un albero.

Shark poggiò Tori sotto l’albero per poi sedersi vicino a lei.

<<  Il primo giorno che ero arrivata nel branco di mio padre Xael si comportava in modo strano con me, mi stava sempre vicino, tentava di ridurre ogni giorno di più le distanze tra noi fino a che non si è dichiarato  >>

Flashback

Tori correva per la foresta trasformata da lupo fino a che, in lato parecchio alto della foresta, non vide la scuola e seduto nel giardino c’era proprio lui. Shark. Tori si trasformò in umana e si sedette li continuando a fissare il ragazzo e ripensando al bacio che si erano dati un mese fa, non voleva che il suo primo bacio fosse dato come addio ma come un nuovo inizio. Ad interrompere i suoi pensieri fu proprio Xael, il quale si trasformò in umano e si sedette vicino alla ragazza.

<<  Che ci fa una bella ragazza come te qui da sola ?  >>  scherzò il ragazzo fissando la ragazza

<<  Stavo pensando  >>  rispose con tristezza l’amica

Xael girò lo sguardo con aria interrogativa, vide l’edificio e capì che quella era la scuola per umani di cui Tori gli parlava sempre e si infastidì l’idea che a Tori mancasse una cosa del genere.

<<  Tori io non ti capisco. Anche gli umani odiano andare a scuola invece a te piace  >> 

La ragazza a un certo punto si alzò nel tentativo di farsi notare da Shark, ma fu tutto inutile. Xael la guardava confuso ma poi capì chi stava guardando e il suo cuore si stava per spezzare. Tori si sedette di nuovo e Xael si prese coraggio.

<<  Tori … io ti amo  >>  confessò Xael lasciando la ragazza senza parole.

Tori non gli rispose e si limitò a chinare la testa

<<  Tu ? Tu mi ami ?  >>  chiese con insistenza il ragazzo

<<  Mi dispiace Xael ma io amo un altro ragazzo  >>  confessò Tori.

Quello fu il colpo finale. Il colpo che spezzò il cuore del giovane Sangue di lupo, poteva accettare il fatto che Tori era innamorata di un altro, ma non accettava il ragazzo.

<<  Ti sei innamorata di un umano ?!   >>  chiese infuriato il ragazzo alzandosi in piedi e mettendosi di fronte alla ragazza

<<  Non è un umano, lui è un Sangue di lupo  >>  ribatté Tori alzandosi da terra e mettendosi di fronte all’amico

<<  Un Sangue di lupo addomestica ?! Io valgo molto più di lui  >>  disse infuriato Xael

<<  Xael tu non puoi prendere il posto di Shark nel mio cuore. Io amo solo lui  >>  ribatté Tori irritata dalle parole di Xael

Xael perse il controllo e diede uno schiaffo a Tori che la fece cadere a terra. Tori iniziò a piangere e questo, stranamente, infastidì ancora di più Xael. Il ragazzo si abbassò e diede dei continui schiaffi a Tori, intanto lei lo supplicava di smettere mentre le sue lacrime le coprivano tutto il viso. Xael smise e si mise a cavalcioni sopra Tori e mise una mano sul suo fianco e le alzò pian piano la maglietta fino a che non le arrivò fino a sotto il seno, Tori lo fermò dandogli uno schiaffo sulla guancia che glie fece girare la faccia verso sinistra il tempo necessario per darle il tempo di scappare.

Fine Flashback

Tori ricominciò a piangere intanto Shark stringeva i pugni tentando di mantenere la calma, quello che gli aveva raccontato Tori lo fece infuriare “Quello non merita di essere chiamato ne Sangue di lupo ne ragazzo. Quello è solo un … porco, un maniaco. Farò di tutto per tenerlo lontano da Tori” pensava Shark. Ma i suoi pensieri vennero interrotti dai singhiozzi di Tori che diventavano più forti ogni secondo che passava, Shark mise le mani sulle sue braccia per poi alzarla e farla sedere sulle sue gambe e farle appoggiare la testa sul suo petto. Dopo pochi secondi Tori si calmò e abbracciò Shark il quale ricambiò subito dopo, si tennero stretti per molto fino a che Shark mise un dito sotto il mento di Tori per alzarle il viso di poco, i due si fissarono per qualche secondo fino a che non si baciarono. Shark avrebbe voluto trattenersi ma il sapore che emanavano le labbra di Tori era quasi indescrivibile e ne voleva ancora, anzi, ne voleva di più, sempre e sempre di più. Ma purtroppo vennero interrotti da due persone che avrebbero preferito non vedere: i genitori di Shark.

<<  Lascia mio figlio  >>  ordinò Morgan andando verso i due con gli occhi gialli, le vene blu e gli artigli lunghi e affilati.

Shark e Tori si staccarono e si alzarono da terra e anche Tori fece diventare gli occhi gialli, le vene blu e fece uscire gli artigli.

<<  Avevi detto che te ne saresti andata  >>  si intromise Cristina restando a fianco del marito

<<  Ho tentato ma non ci sono riuscita  >>  si giustificò Tori

<<  Vattene dal nostro territorio  >>  ordinò Morgan andando verso la ragazza con aria di sfida ma il figlio lo bloccò mettendosi di fronte a lui e anche lui aveva gli occhi gialli, le vene blu e fece uscire gli artigli.

<<  Se Tori sene va io vado con lei  >>  si intromise Shark guardando i suoi genitori con aria di sfida. Lui ci teneva ai suoi genitori ma quello che provava per Tori lo faceva stare bene.

Intanto nella foresta Xael corre più veloce del vento ancora trasformato in lupo fino a che non incontra Olric trasformato in umano. Xael si avvicina all’uomo ritrasformandosi in umano.

<<  Olric, tu sei il capo branco e quindi ti devi assumere la responsabilità di tutti i Sangue di lupo che ne fanno parte  >>  disse Xael serio

<<  Xael mi hai fatto venire qui per dirmi cose che già so ?  >>  chiese seccato Olrci appoggiandosi con la mano all’albero alla sua destra

<<  No Olric, so che il tuo tempo è prezioso. Ma prima di dirti il vero motivo per cui ti ho fatto venire vorrei farti una domanda  >>  ribatté il ragazzo dando le spalle all’uomo

<<  Quale sarebbe ?  >>  chiese confuso l’uomo fissando il ragazzo

<<  Sai perché Tori sene è andata ?  >>  chiese con un sorriso in volto Xael

<<  Si, perché lei non si sentiva una Sangue di lupo selvaggia  >>  rispose seccato Olric

<<  Ti sbagli. Tori sene è andata per potere stare con un Sangue di lupo addomesticato e credo che tu lo conosca molto bene  >>  ribatté il ragazza sghignazzando

<<  No, non dirmi che è Shark  >>  disse Olric furioso delle azioni della figlia.

<<  Si, proprio lui. Lo stesso ragazzo che ti ha ferito alla gamba e la tua cara figlia quando l’ha rivisto lo sai che ha fatto ? Non gli ha detto ne fatto nulla, anzi, è corsa tra le sue braccia come se nulla fosse  >>  rispose Xael girandosi per fissare negli occhi l’uomo

<<  Potevo accettare che sene era andata perché non sentiva che questo era il suo posta, ma adesso voglio che ritorni. Non importa se non vuole, non importa chi mi fermerà, ma Tori tornerà costi quel che costi  >>  promise l’uomo fissando la luna intanto il ragazzo rideva di gusto sapendo che non sarebbe stato Shark a vincere ma lui.

 

Nota autore: Salve a tutti, a quanto pare ho trovato del tempo per scrivere e per pubblicare. Ringrazio le persone che hanno sopportato l’attesa. Adesso andiamo al capitolo. Finalmente conosciamo questo ragazzo che fa paura a Tori e si chiama Xael Isori ( mio fratello mi ha chiesto di chiamarlo così e non so il perché), Shark riesce a mandarlo via e chiede spiegazioni a Tori che gli racconta di essere stata picchiata da Xael ( all’inizio ho messo l’avvertimento di questa scena quindi non mi aspetto critiche si questa scena). Shark e Tori, dopo che Tori si riprende, si baciano ma a interromperli sono i genitori di Shark che cacciano di nuovo Tori ma questa volta Shark, per difendere Tori, li minaccia di scappare con lei. Intanto Xael racconta ad Olric che Tori è scappata dal branco per stare con Shark e questa notizia lo fa innervosire. Cosa succederà ? Shark e Tori si metteranno insieme ? Tori scapperà con Shark ? Olric cosa farà per far tornare Tori nel branco ? Cosa farà Xael per avere Tori ? Recensite.

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Capitolo 9
*** Un nuovo studente ***


Sangue di lupo

       Un nuovo studente

Shark era ancora davanti al padre in segno di sfida, intanto Cristina e Tori guardavano la scena con preoccupazione. Figlio e padre continuavano a lanciarsi sguardi di sfida fino a che a Morgan viene un dubbio e l’unico che può rispondergli è il figlio, l’uomo si avvicina al ragazzo e gli sussurra all’orecchio.

<<  Reginald, tu ami Tori ?  >>  chiese con un sussurro l’uomo aspettando una risposta.

Shark non rispose e abbassò gli occhi, il padre capì che la risposta era si e in un attimo l’immagine del figlio davanti a se svanì e vide lui alla sua età e al posto di Tori c’era Cristina.

Flashback

<<  Traditore ! Hai scelto un’umana al tuo branco  >>  gridò Olric furioso contro Morgan

I due si trovavano nell’angolo della foresta dove giocavano da piccoli e dove avevano deciso di creare il branco.

<<  Olric cerca di capire, io la amo e poi è incinta del mio cucciolo  >>  gli ripeté per l’ennesima volta l’uomo cercando di far calmare l’amico, ma fu tutto inutile.

<<  Non mi importa  >>  gridò Olric facendo uscire gli artigli per poi sfogarsi su un albero.

<<  Olric per me la nostra amicizia conta ancora molto e quindi voglio andarmene senza combattere. Spero di rivederti  >>  salutò Morgan cercando di andarsene, ma Olric lo fermò.

<<  Aspetta  >>  lo fermò Olric.

Morgan sorrise, pensava che neanche Olric volesse mettere fine alla loro amicizia, ma si sbagliava. Morgan si girò verso l’amico che lo colpì con gli artigli graffiandogli il viso dalla parte sinistra.

<<  Vattene, ma porta con te il segno del tuo tradimento e anche il disprezzo di un tuo vecchio amico  >>  disse Olric per poi correre verso il branco, intanto Morgan tornava da Cristina ferito non solo sul viso ma anche nel cuore.

Fine Flashback

<<  Puoi restare  >>  disse Morgan per poi andare dalla moglie.

Tori corse tra le braccia di Shark che la strinsero in un forte abbraccio.

<<  Mi spieghi che stai facendo ?  >>  chiese preoccupata e confusa Cristina

<<  Guardali bene  >>  disse semplicemente l’uomo indicando con la testa i due ragazzi. La donna obbedì e vide che al posto dell’immagine di Shark e Tori c’era la sua e quella del marito. Cristina capì che i due si amavano come lei e il marito alla loro età e per questo non li avrebbero separati. I quattro tornarono a casa in attesa del giorno nuovo che non tardò ad arrivare.

Quella mattina in classe c’erano solo Rio e Tori, di Shark e Kite nemmeno l’ombra, fino a che non entrò il professore.

<<  Buongiorno professore  >>  salutò l’uomo intanto che si dirigeva nella sua sedia nella quale si sedette. Stava per aprire bocca ma ad interromperlo fu la porta che si apriva e ad averlo fatto furono Shark e Kite.

<<  Kastle. Tenjo. Siete in ritardo !  >>  rimproverò il professore

<<  Lei adesso è qui ?  >>  chiese Shark non ascoltando il rimprovero

<<  Si Kastle  >>  rispose seccato il professore

<<  Allora noi andiamo  >>  terminò Shark, stava per chiudere la porta ma il professore lo fermò

<<  Dove credete di andare ?  >>  chiese furioso il professore

<<  Professore forse non ci siamo capiti. O esce lei o usciamo noi  >>  spiegò Kite riaprendo la porta.

Il professore chinò la testa in segno di resa per poi dire  <<  Andatevene  >>  Shark e Kite non se lo fecero ripetere e se ne andarono.

Il professore si riprese e si alzò dalla sedia per fare il suo annuncio.

<<  Ragazzi oggi avremo un nuovo studente, si chiama Xael Isori  >>  annunciò il professore, a quel nome Tori rabbrividì, Xael entrò e appena vide Tori sul suo viso ci fu un sorriso malvagio e nei suoi occhi Tori leggeva rabbia e questo la spaventò.

Xael si andò a sedere nell’ultimo banco intanto a Tori tremavano le mani e Rio era molto confusa dal comportamento dell’amica. Una volta finita l’ora Tori si precipitò fuori per avvisare Shark, intanto Rio e Xael rimasero da soli in classe e il Sangue di lupo ne approfittò.

<<  Tu sei Rio Kastle ?  >>  chiese Xael avvicinandosi a Rio

<<  Tu come fai a saperlo ?  >>  chiese Rio, Xael capì che Tori non le aveva raccontato di lui e l’avrebbe usato a suo vantaggio.

<<  Sono un amico di Tori, ci siamo conosciuti mentre lei era nel branco di suo padre, e mi ha parlato di te e del fatto che vorresti essere una Sangue di lupo  >>  spiegò il Sangue di lupo mettendo le mani nelle tasche

<<  Si, vorrei essere una Sangue di lupo. Ma non è possibile  >>  disse Rio con un filo di tristezza

<<  Ma tu lo puoi diventare  >>  ribatté Xael uscendo dalla tasca una fiala con dentro un liquido violaceo e mostrandolo alla ragazza.

<<  Cos’è ?  >>  chiese curiosa l’umana

<<  Haruai, questo liquido è conosciuto solo da due Sangue di lupo e può farti diventare un Sangue di lupo come me, Tori e tuo fratello  >>  spiegò il Sangue di lupo dandole in mano la fiala.

Xael uscì dalla classe intanto Rio fissava la fiala che stringeva tra le dita indecisa se dare retta alla sua ragione o al suo desiderio.

 

Nota autore : Salve a tutti, non ho finito gli esami ma ho una settimana prima degli orali e quindi ho scritto questo capitolo. Ringrazio le persone che mi seguono e che recensiscono. Adesso andiamo al capitolo. Morgan e Cristina si rivedono in Shark e Tori e capiscono che i due ragazzi sono innamorati come lo erano loro alla loro età e quindi danno la possibilità a Tori di restare. Il giorno dopo Shark e Kite non entrano ma arriva un nuovo studente, Xael e Tori è spaventata alla sua presenza, quindi, quando finisce la lezione, Tori corre da Shark per avvisarlo e intanto Xael vuole usare il desiderio di Rio di diventare una Sangue di lupo per i suoi scopi e le da una fiala con dentro un liquido violaceo che si chiama Haruai. Cosa succederà ? Rio berrà il liquido ? Shark cosa farà a Xael ? Recensite.

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Capitolo 10
*** Huruai ***


Sangue di lupo

       Huruai

Xael uscì dalla classe intanto Rio fissava la fiala che stringeva tra le dita indecisa se dare retta alla sua ragione o al suo desiderio.

Rio aveva deciso. Aprì la fiala e bevve tutto il liquido. Iniziò a sentirsi strana, sentiva che pian piano perdeva le forze e fece cadere la fiala che teneva tra le dita, la vista si faceva sfocata e le gambe le iniziarono a tremare. Rio tentò di stare in piedi con le ultime forze che le rimanevano, ma non ci riuscì e cadde a terra perdendo i sensi.

In quel momento arrivarono Kite, Shark e Tori che si fiondarono da Rio. Kite la prese in braccio mentre Tori notò sul pavimento la fiala con dentro ancora due o tre gocce, la prese e i quattro ragazzi andarono a casa di Shark per avere spiegazioni.

I quattro arrivarono a casa di Shark e, dopo avere poggiato io sul divano, chiesero delle spiegazioni a Morgan e Cristina.

<<  Questo è Huruai. Io e Olric lo abbiamo creato tanto tempo fa per controllare gli umani che trovassero il nostro branco  >>  spiegò Olric lasciando tutti sorpresi

<<  Cosa c’entri tu con Olric ? E che significa “il nostro branco” ? Non sei stato tu a dirmi che non sei mai stato un Sangue di lupo selvaggio ?  >>  chiese infuriato e confuso Shark. Non sapeva niente di suo padre e quel poco che credeva di sapere era tutto falso. Shark guardava un uomo di fronte a se che riteneva di essere suo padre ma non lo conosceva, l’aveva ingannato.

<<  Si, io ero un Sangue di lupo selvaggio, ma appena ho conosciuto Cristina me ne sono andato e Olric questo l’ha sempre ritenuto un tradimento da parte mia. Ma Reginald devi credermi, se ti ho tenuto lontano dalla vita del Sangue di lupo selvaggio è per proteggerti.  >>  spiegò Morgan

<<  Mi hai sempre ingannato. Ora chi mi può dire che sei mio padre  >>  disse Shark con freddezza per poi uscire di corsa da quella casa.

Arrivò nel punto della foresta dove si trasformava ogni notte e si mise seduto ad ammirare il tramonto, ma, come sempre, a distrarlo dai suoi pensieri fu Tori che lo abbracciò da dietro.

<<  Non so come ti devi sentire ma sappi che io ti starò vicino  >>  gli disse molto dolcemente Tori

<<  Non so cosa succederà ma sappi che ti proteggerò sempre  >>  rispose determinato Shark

Intanto a casa Kastle Rio non si era ancora svegliata e Kite restò preoccupato dalle parole dette da Morgan

<<  Tu e Olric usavate Huruai per controllare le menti degli umani, e tra quanto farà effetto ? E quando Rio si sveglierà ?  >>  chiese preoccupato Kite

<<  Rio si sveglierà tra qualche minuto, mentre Huruai farà effetto tra un mese e appena succederà non potremo aiutare Rio, sarà sotto il controllo si Xael e per liberarsi dovrà contare su le sue sole forze  >>  spiegò Morgan fissando la figlia

<<  Quindi la possiamo aiutare nel frattempo  ?  >>  chiese Kite speranzoso

<<  Si, ma nel branco di Olric c’è la cura. Io non posso tornare  >>  spiegò l’uomo

<<  Ma Tori si  >>  propose il ragazzo

<<  Tocca a lei decidere se andare si o no  >>  ribatté l’uomo

Intanto i due parlavano del più e del meno fino a che Shark non decise di dichiararsi a Tori ma era più complicato di quel che pensava.

<<  Tori ti voglio chiedere una cosa  >>  iniziò Shark con un po’ di preoccupazione.

<<  Dimmi  >>  disse Tori sorridente

<<  Mi chiedevo se tu … volessi …  >>  cercò Shark di parlare

<<  Se io volessi ?   >>  chiese Tori curiosa della domanda

<<  S-se …  >>  il ragazzo non ci riuscì neanche stavolta.

Shark si arrese e si alzò dal terreno per tornare a casa, ma Tori lo fermò tenendogli la mano.

<<  Si, lo voglio  >>  rispose Tori euforica

<<  Cosa ?  >>  chiese Shark sconvolto, credeva che lui e Tori pensassero le stesse cose, ma non si aspettava che arrivassero fino a questo punto.

<<  Mi stavi chiedendo se mi volevo mettere con te giusto ? E la risposta è si  >>  disse Tori felicemente

I due si baciarono contenti di essersi dichiarati dopo tanto tempo, ma qualcuno pianificava per separarli e la stessa persona in quel momento li stava fissando con odio, disprezzo e tristezza. Xael si ripromise di separarli, non importava il prezzo che avrebbe dovuto pagare, non importavano le conseguenze. L’avrebbe fatto costi quel che costi.

 

Nota autore: Salve a tutti, sono contenta di avere trovato il tempo per scrivere questo capitolo e lo dedico a tutte le persone che mi seguono e che recensiscono. Adesso andiamo al capitolo. Rio decide di bere Huruai ma sviene, Kite, Shark e Tori la portano a casa dove Morgan confessa che prima era un amico di Olric e anche un Sangue di lupo selvaggio. Shark si sente preso in giro e scappa e Tori lo segue, intanto Morgan dice che hanno solo un mese di tempo per andare a prendere la cura e decidono che deve essere Tori ad andare. Intanto Shark e Tori si dichiarano, ma Xael li spia e si ripromette di separarli. Cosa succederà ? Tori partirà per prendere la cura ? Riusciranno a salvare Rio ? Xael come separerà Shark e Tori ? Recensite. 

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Capitolo 11
*** La partenza ***


Sangue di lupo

       La partenza

Shark e Tori tornarono in casa Kastle mano nella mano felici di quello che era successo, ma non si aspettavano che sarebbero stati divisi dopo dieci minuti che stavano insieme. I due entrarono in casa e si sentirono stranamente osservati.

<<  Che succede ?  >>  chiese Shark confuso dalla situazione

Morgan e Cristina spiegarono tutto ai due ragazzi, che alla fine della spiegazione si guardarono sapendo di dovere fare la cosa giusta.

<<  Se è per salvare Rio, partirò  >>  disse abbastanza sicura Tori

<<  E io verrò con te  >>  si intromise Shark lasciando tutti senza parole

<<  Te lo scordi. Se andrai nel branco di Olric lui e i suoi alleati ti uccideranno  >>  lo proibì Morgan

<<  Io me la so cavare  >>  ribatté Shark determinato

Morgan si arrese e diede il permesso al figlio.

Arrivò il momento di partire e Rio si stava per svegliare, intanto Shark, Kite, Tori, Morgan e Cristina erano arrivati al confine con la foresta per avere le ultime informazioni.

<<  Tori secondo te quanto durerà il viaggio ?  >>  chiese Cristina parecchio in ansia

<<  Il branco dei Sangue di lupo selvaggi si sposta ogni giorno, credo che la maggior parte del tempo la useremo per trovare il branco. Dopo dovremo convincere l’anziana del villaggio a darci l’antidoto e vi assicuro che lei non da le pozioni o gli antidoti agli estranei del branco tanto facilmente. E, purtroppo, dobbiamo anche contare il ritorno. Quindi credo che ci vorrà un mese al massimo.  >>  spiegò Tori

<<  Tori sai benissimo che tra un mese Rio non solo diventerà una Sangue di lupo, ma sarà sotto il controllo di Xael, quindi dovrete cercare di tornare prima  >>  disse Morgan

<<  Non possiamo sapere quello che succederà, ma vi assicuriamo che faremo di tutto per salvare Rio  >> si intromise Shark sicuro delle sue parole

<<  Vorrei potere fare qualcosa di più per aiutarvi  >>  disse improvvisamente Kite auto commiserandosi

<<  Non dire sciocchezze. Tu devi tenere Rio lontano dai guai che è molto peggio del restare per un mese nella foresta  >>  lo rassicurò Shark

I due si salutarono battendo i pugni, ovviamente piano per non farsi male, e subito dopo i due ragazzi partirono e intanto Rio si svegliò.

Shark e Tori iniziarono il loro percorso correndo più veloci del vento che li accarezzava, intanto che schivavano i rami degli alberi più bassi, intanto che il loro istinto di lupo si faceva sempre più vivo e aspettava la luna per uscire allo scoperto. Poi davanti a loro si presentò il tronco di un albero caduto, ma non si fermarono e si diedero una forte spinta per saltare quell’ostacolo e ci riuscirono.

Intanto Rio si svegliò e appena tornarono Kite e i genitori gli chiese spiegazioni. I quattro erano seduti sul divano, Kite e Rio dalla parte di destra e Morgan e Cristina di sinistra.

<<  Rio quello che ti ha dato Xael si chiama Huruai e non trasforma in Sangue di lupo, ma scatena negli esseri umani degli “effetti collaterali”  >>  iniziò la spiegazione Morgan cambiando dei particolari, non voleva che Rio sapesse in quel momento la verità, le avrebbe detto tutto dopo che avrebbe preso la cura

<<  Che effetti collaterali ?  >>  chiese Rio parecchio preoccupata

<<  Come svenire e credo che tu non debba preoccuparti di questo  >>  la calmò Cristina

<<  Va bene. Ma dove sono Shark e Tori ?  >>  chiese confusa la ragazza

<<  Shark mi ha detto che lui e Tori dovevano fare un viaggio che fanno tutti i Sangue di lupo alla loro età, è una specie di rituale  >>  spiegò Kite cercando di non fare vedere che stava fingendo, Rio riusciva sempre a capire quando lui mentiva e dopo restavano litigati per un mese, minimo. Kite sperava con tutto il cuore che almeno per quella volta non l’avesse scoperto.

<<  Capisco  >>  disse Rio con un po’ di tristezza, teneva molto a suo fratello e a Tori, visto che era la sua migliore amica, e le dispiaceva non vederli per un po’, ma il pensiero che sarebbe stata sola per un po’ con il suo fidanzato la risollevava. Intanto Kite tirava un sospiro di sollievo, non si era fatto scoprire ma, anche se lo faceva per il suo bene, odiava mentirle.

Intanto dopo tre ore di corsa Shark e Tori si stesero nell’erba per riposarsi un po’, si distesero sotto un albero e a coprirli erano le foglie degli alberi che si muovevano lentamente per il leggero vento che stava soffiando. I due intanto si tenevano stretti senza provare imbarazzo e ne erano molto felici, ma a rovinare quel momento fu Xael che con un balzo saltò sopra Shark separandolo da Tori, i due si trasformarono in lupi e iniziarono a combattere.

Xael graffiò il viso di Shark che rispose dandogli un morso sulla zampa anteriore, intanto Tori cercava di separarli, ma i due continuarono fino a che Xael per sbaglio non le graffiò la guancia destra facendola cadere a terra. Shark si ritrasformò in umano e corse dall’amata per vedere se stesse bene e dopo anche Xael ritornò umano.

<<  Tori stai bene ?  >>  chiese premuroso Shark aiutandola ad alzarsi

<<  Si, grazie Shark  >>  rispose dolcemente Tori alzandosi da terra per poi guardare Xael.  <<  Perché l’hai fatto ?  >>  chiese Tori confusa e amareggiata.

<<  Perché …  >>  cercò di parlare il ragazzo ma si fermò improvvisamente.

<<  Perché ?  >>  chiese Tori sempre più confusa.

<<  Perché ho visto i baci che hai dato a Shark e dovevano essere miei, non suoi  >>  confessò Xael lasciando Tori senza parole e scatenando l’ira di Shark.

 

Nota autore: Salve a tutti, questo capitolo lo dedico a tutte le persone che recensiscono e che mi seguono, vi ringrazio molto. Adesso andiamo al capitolo. Tori decide di partire e Shark va con lei, intanto che i due sono fuori, Rio si sveglia e chiede spiegazioni. Kite e i suoi genitori le mentono per non farla preoccupare, intanto Shark e Tori si godono una pausa stando stretti l’una all’altro (lo so, sto impazzendo per la coppia SharkxTori XD, ma andiamo oltre i miei scleri). Ma Xael rovina tutto attaccando Shark, i due iniziano a combattere e Xael per sbaglio colpisce Tori, Shark smette di combattere per aiutare Tori, la quale gli chiede spiegazioni e Xael confessa di essere geloso perché lui voleva che i baci di Tori fossero suoi e non di Shark (continua a illuderti). Cosa succederà ? Cosa dirà Tori della confessione fatta da Xael ? Come reagirà Shark? Riusciranno a portare la cura per Rio in tempo ? Recensite.

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Capitolo 12
*** Mary o Cristina? ***


Sangue di lupo

       Mary o Cristina?

<<  Perché ho visto i baci che hai dato a Shark e dovevano essere miei, non suoi  >>  confessò Xael lasciando Tori senza parole e scatenando l’ira di Shark.

<<  Xael mi dispiace ma io amo Shark è per questo che i miei baci saranno sempre suoi e di nessun altro  >>  disse con la massima gentilezza Tori.

I due ragazzi cambiarono umore, uno era contento e aveva un aria di vittoria, mentre l’altro era depresso e aveva un aria malinconica.

Xael corse dall’altra parte della foresta con le lacrime che gli coprivano il viso, intanto Tori e Shark continuarono il viaggio. Ricominciarono a correre per tutta la foresta, fino a che non videro in lontananza il branco di Olric.

I due si nascosero dietro un albero e fissavano ogni loro singolo movimento.

<<  Cosa facciamo ?  >>  chiese Tori con filo di voce per non farsi sentire

<<  Tu sai dove possiamo trovare l’anziana del branco ?  >>  ribatté Shark a tono

<<  No, è mischiata tra il branco. Ma so come chiamarla  >>  rispose Tori per poi andare dalla parte opposta del branco, seguita da Shark.

Tori fece degli ululati spezzati, quasi come se avesse la tosse e Shark notò che tra tutto il branco solo un lupo con il pelo grigio scuro si girò. Il lupo andò verso di loro per poi trasformarsi un umano, era l’anziana del villaggio.

Aveva i capelli castani scuri che le arrivavano fino alle spalle e la frangetta le copriva la fronte, aveva gli occhi castano scuri quasi neri e la pelle molto chiara. Indossava degli abiti strappati, se sarebbe andata tra gli umani sarebbe sembrata una barbona.

<<  Tori, sono così felice che sei tornata  >>  disse la donna per poi correre ad abbracciare la ragazza

<<  Mary (che si legge Meri), non sono qui perché voglio tornare nel branco  >>  confessò Tori ricambiando l’abbraccio.

<<  Allora perché sei qui ?  >>  chiese sciogliendo l’abbraccio Mary

<<  Perché Xael ha dato Huruai a una mia amica umana e ho bisogno dell’antidoto  >>  confessò Tori con aria decisa.

<<  Non ho intenzione di parlare di Huruai di fronte uno sconosciuto  >>  ribatté la donna indicando Shark

<<  Lui non è uno sconosciuto, è anche lui un Sangue di lupo ed è anche il figlio di Morgan e Cristina  >>  spiegò Tori e a quei nomi Mary sbiancò.

<<  Tu ti chiami Reginald ?  >>  chiese Mary mettendosi di fronte al ragazzo

<<  Si, ma tu come lo sai ?  >>  chiese Shark confuso

<<  Morgan ti ha detto che Cristina è tua madre ?  >>  chiese Mary infischiandosene della domanda precedente.

<<  Si, perché mi fai queste domande ? Chi sei ?  >>  chiese insistentemente Shark

<<  Perché Morgan ti ha ingannato. Io sono tua madre  >>  confessò con le lacrime agli occhi.

<<  Non è possibile, non è vero  >>  cercò di auto convincersi il ragazzo, ancora scosso per la notizia, ma Mary lo contraddisse.

<<  Morgan non ti ha detto che prima lui e Olric erano in un branco per Sangue di lupo selvaggi? In quel branco c’ero anch’io  >>  confessò la donna fissando Shark.  <<  Io e Morgan eravamo fidanzati ed ero rimasta incinta di te, tutto andava bene, fino a che non è andato a fare una ricognizione nel mondo degli umani. Lì ha incontrato Cristina e se ne è innamorato. Poi quando sei nato …  >> 

Flashback

Mary dormiva nella foresta e tra le braccia teneva il suo bambino, Reginald. Dormiva beata, fino a che non sentì più il respiro di Reginald sul petto, preoccupata si svegliò e vide che non era più vicino a lei. Mary lo andò a cercare, poi vide allontanarsi verso il mondo degli umani Morgan con in braccio Reginald, Mary tentò di seguirlo, ma era troppo tardi. Morgan era già nel territorio degli umani, un posto dove Mary non si voleva avvicinare.

Mary se ne stava per andare, fino a che non vide arriva Cristina, Morgan le sorrise e le diede in braccio Reginald. Rabbia, ira, tristezza e malinconia erano dentro Mary intanto che vedeva quella donna baciare ed abbracciare il suo bambino. Ma vide anche un’altra cosa, la pancia di Cristina era gonfia, aspettava un bambino da Morgan e intanto aveva tra le mani un bambino non suo. Voleva vendetta e l’avrebbe avuta, anche a costo della sua vita.

Fine Flashback

Shark a sentire quel racconto sbiancò improvvisamente, non era vero, non voleva che fosse vero. La sua vita, la sua famiglia, erano tutto una bugia. Cristina non era sua madre, Rio non era sua sorella e lui non era un Sangue di lupo addomesticato. Non sapeva più in cosa doveva credere, era confuso.

“Starà dicendo la verità? Non è possibile,io so chi è mia madre, è Cristina e ne sono certo. Eppure, sarebbe la risposta a molte domande: allora sarebbe quello il motivo per cui non voleva che stessi vicino a Tori, non avevano paura solo di Olric, ma anche di Mary, avevano paura che potessi scoprire la verità. Se è così, adesso di chi mi posso fidare? Adesso che so che i miei genitori mi hanno ingannato per tutta la vita”.

Shark corse via, sperava di potere scappare da quelle parole a cui più pensava, più cominciava a credere che fossero vere. Sperava che in quel momento sarebbero arrivati i suoi genitori dicendogli che quella donna stava vaneggiando, che era tutto finto.

Shark si sedette sotto un albero, non sapeva più cosa era vero e cosa invece no, non sapeva chi gli era vicino e gli dicesse la verità o chi gli stesse vicino e gli mentisse. Intanto che era immerso nei suoi pensieri si sentì abbracciare da dietro, girò di poco il viso e vide la sua amata Tori.

<<  Tu cosa faresti al mio posto ?  >>  chiese Shark troppo confuso sul da farsi.

<<  Io non lo so  >>  rispose Tori stringendo l’amato

<<  Non hai neanche un consiglio da darmi  >>  insisté Shark

<<  Non seguire più la testa ma il cuore  >>  consigliò Tori.

<<  Non so, è troppo difficile  >>  disse il ragazzo rattristendosi

<<  Forse prima ne devi parlare con i tuoi genitori  >>  propose la ragazza.

Shark si limitò a fare cenno di si con la testa e i due tornarono da Mary.

 
 

Nota autore: Salve a tutti, eccomi con questo nuovo capitolo (abbastanza lungo) e lo dedico a …

Hope_Lightsky_

VanessaAlyaBizzozeroShark
Xavier_Chan

Adesso andiamo al capitolo. Shark e Tori trovano il branco di Olric e riescono a contattare l’anziana del villaggio. Poi scoprono che lei è la vera madre di Shark, ma lui non vuole crederle. Cosa succederà? Recensite.

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Capitolo 13
*** La vera storia ***


Sangue di lupo

       La vera storia

Shark si limitò a fare cenno di si con la testa e i due tornarono da Mary.

<<  Mary devi darci la cura così la possiamo portare a Rio  >>  disse Tori mettendosi di fronte alla donna

<<  No, scordatevelo  >>  disse la donna determinata

<<  Perché no ?  >>  chiese Shark infuriato, anche se aveva scoperto che Rio non era sua sorella le voleva bene come se lo fosse e la voleva aiutare.

<<  Perché se ve la do tu te ne andrai di nuovo  >>  disse con le lacrime agli occhi la donna

<<  Mi serve per aiutare mia sorella  >>  cercò di convincerla Shark

<<  Lei non è tua sorella e quella donna non è tua madre  >>  lo rimproverò Mary  <<  E poi perché dovrei aiutare la figlia della donna che mi ha portato via mio figlio ?  >>  chiese Mary

<<  Mary non so come ti senti, ma se non ci aiuti Rio finirà nelle mani di Xael. Lei non centra non questa storia  >>  disse Tori con calma che a Mary sembrava freddezza

<<  Non ve la darò mai  >>  terminò Mary per poi andare verso il branco

<<  Cosa facciamo ?  >>  chiese Tori parecchio preoccupata

<<  L’unica cosa che possiamo fare è tornare  >>  rispose Shark con un filo di amarezza

<<  Ma come faremo ad aiutare Rio ?  >>  chiese la ragazza con le lacrime agli occhi  <<  Ci deve essere una soluzione  >>  terminò Tori

<<  Forse mio padre può farle cambiare idea  >>  propose il ragazzo

<<  Così darà delle spiegazioni sia a te che a Mary  >>  terminò Tori e i due iniziarono il ritorno verso casa, avevano ancora due settimane di tempo e Morgan era la loro ultima speranza.

Verso sera riuscirono a tornare a casa, ma la loro presenza sembrava dare confusione.

<<  Che cosa ci fate qui !?  >>  chiese quasi scioccato Morgan

<<  Prima di risponderti ho una domanda da farvi  >>  ribatté Shark con aria seria  <<  Sei tu la mia vera madre ?  >>  chiese fissando la donna negli occhi

Morgan e Cristina sbiancarono, l’uomo stava per rimproverare il figlio ma la donna lo fermò  <<  No, la tua vera madre è un’altra  >>  confessò Cristina chinando di poco la testa

<<  L’ho conosciuta si chiama Mary. Papà dimmi perché mi hai portato via da lei  >>  disse Shark al padre

<<  L’ho fatto per Olric. Quella sera io e lui avevamo litigato e mentre io me ne stavo andando …  >>

Flashback

Morgan stava uscendo dalla foresta e ad aspettarlo c’era Cristina.

<<  Morgan guarda  >>  disse Cristina indicando un punto della foresta che Olric riuscì ad individuare.

Olric, con la mano alzata e con gli artigli che gli fuoriuscivano, puntava a Reginald che era tra le braccia di Mary. Morgan corse a tutta velocità contro l’uomo e lo attaccò da dietro fermandolo, ma Mary non si svegliò.

<<  Solo perché odi me non puoi prendertela con mio figlio  >>  disse Morgan mettendosi di fronte a Reginald e a Mary

<<  Ti sbagli, adesso il banco è mio e con loro anche Reginald e Mary. Quindi posso decidere anche di uccidere quel cucciolo  >>  minacciò Olric per poi andarsene.

Morgan era spaventato, ma sapeva cosa fare e credeva che sarebbe stato meglio per tutti, prese il piccolo Reginald e senza svegliare Mary lo portò da Cristina.

<<  Cristina posso capire se non accetterai Reginald, ma non posso lasciarlo qui  >>  disse Morgan in ansia per la risposta dell’amata.

Cristina prese tra le braccia il bambino e gli sorrise  <<  Non lo lascerei mai qui  >>  terminò Cristina e sorrise anche Morgan

Fine Flashback

Shark rimase stupito dal racconto del padre, invece Tori si sentiva come uno straccio usato, si sentiva in colpa per le azioni del padre e Cristina se ne accorse.

<<  Tori non devi sentirti in colpa, tu non centri con le azioni di tuo padre. Non hai colpa  >>  la consolò la donna

<<  Reginald perdonami per non averti detto che ero un Sangue di lupo selvaggio e per non averti detto la verità sulla tua vera madre  >>  si scusò l’uomo

<<  Non devi scusarti, ho capito che l’hai fatto per proteggermi  >>  disse Shark

<<  Allora, cosa hai deciso ?  >>  chiese Cristina in ansia

<<  Per me tu sei mia madre  >>  confessò Shark.

I due si abbracciarono però Morgan non capiva il motivo del loro ritorno

<<  Perché siete qui ?  >>  chiese l’uomo

<<  Perché Mary non vuole darci la cura  >>  spiegò Tori

<<  E magari se ci parli tu e le spieghi quello che è veramente successo ce la darà  >>  spiegò Shark

Morgan ci pensò per qualche secondo, che ai due ragazzi sembravano ore, e dopo decise  <<  Va bene, verrò con voi  >>  disse Morgan e dopo i tre uscirono per evitare di farsi vedere da Rio.

Passarono tutta la notte a cercare il branco fino a che non spuntò il sole e li individuarono. Tori chiamò ancora una volta Mary, che non aveva ancora visto Morgan, e la fece venire, appena si avvicinò sbiancò alla vista dell’uomo.

<<  Che ci fai lui qui ?! Mi hai già portato via mio figlio, cosa altro vuoi da me ?!  >>  chiese Mary sconvolta dalla presenza di Morgan.

 

Nota autore: Salve a tutti, eccomi con questo nuovo capitolo. Che dedico a

VanessaAlyaBizzozeroShark

Hope_Lightsky_

Xavier_Chan

Adesso andiamo al capitolo. Shark e Tori chiedono a Mary la cura, ma lei si rifiuta di dargliela perché sa che se gliela darà perderà di nuovo Shark (francamente nemmeno io vorrei rinunciare a Shark). Tori e Shark tornano a casa e Morgan gli racconta la verità, Shark decide che Cristina è la sua unica madre e dopo i tre tornano al branco dove Mary non gradisce la presenza di Morgan. Cosa succederà? Mary crederà a Morgan? Darà la cura a Shark e Tori? Riusciranno a salvare Rio? Recensite. 

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Capitolo 14
*** La cura ***


Sangue di lupo

       La cura

<<  Che ci fai lui qui ?! Mi hai già portato via mio figlio, cosa altro vuoi da me ?!  >>  chiese Mary sconvolta dalla presenza di Morgan.

<<  Mary calmati, sono qui per dirti la verità  >>  rispose Morgan con calma

<<  No, non voglio ascoltare le tue menzogne e se sei qui significa che Reginald crede a te  >>  disse con delusione e amarezza la donna

<<  Si, io credo a lui. Ma se tu lo ascolti …  >>  cercò di parlare Shark, ma Mary scappò nella foresta lasciando i tre amareggiati e preoccupati per Rio.

Passarono due settimane e rimaneva solo un giorno per farsi dare la cura da Mary, prima che l’Huruai abbia effetto su Rio.

<<  Secondo te Mary cambierà idea ?  >>  chiese Shark seduto sotto l’albero vicino al padre.

<<  Non so, è cambiata molto  >>  rispose Morgan

<<  Come faremo allora a salvare Rio ?  >>  chiese Shark seccato, voleva bene a sua sorella e l’idea di non essere riuscito a proteggerla di non riuscire ad aiutarla, lo faceva sentire inutile. Se non riusciva a proteggere sua sorella come avrebbe potuto proteggere Tori o Kate ?

<<  La salvezza di Rio è nelle mani di Mary, ma non le importa  >>  rispose con amarezza Morgan  <<  Ma non voglio arrendermi, riuscirò a trovare un modo per salvare Rio  >>  promise Morgan con determinazione

Shark e Morgan si abbracciarono e a vedere quella scena commuovente era Mary, aveva notato dal primo momento che Shark era un tipo che preferiva stare solo, a parte che con gli amici più stretti, e non capiva come Morgan fosse riuscito ad avere la sua fiducia. Poteva anche essere suo padre, ma la fiducia se l’era guadagnata in un altro modo e voleva scoprire come.

Era passata un’ora e Mary aveva chiesto a Morgan di parlargli da solo.

<<  Mary hai cambiato idea ?  >>  chiese Morgan con gli occhi pieni di speranza

<<  No, non ho cambiato idea. Ma potrei farlo se tu mi dicessi come hai fatto a guadagnarti la fiducia di Reginald  >>  rispose con freddezza la donna

<<  Perché lo vuoi sapere ?  >>  chiese l’uomo confuso dalla proposta che gli era stata appena fatta

<<  Perché Reginald non è tipo da dare la sua fiducia a chiunque e mi pare strano che un bugiardo e un ladro come te, sia riuscito ad averla  >>  rispose Mary seccata

<<  Io ho ricevuto la fiducia di Reginald perché ho saputo dargliela a sua volta  >>  spiegò Morgan sorridendo

Mary pensò alle parole dell’uomo e se Reginald era riuscito a fidarsi di lui dopo tutto quello che era, forse anche lei doveva dargli una possibilità.

<<  Dimmi la verità  >>  disse Mary

<<  Questa è la ver …  >>  rispose Morgan

<<  No, non sulla fiducia, su quello ti credo. Voglio che mi dici la verità su quella notte  >>  fermò Mary

Morgan sorrise e le raccontò tutto, intanto Tori era da sola distesa sotto un albero a rilassarsi, intanto che i raggi del sole le coprivano il viso. Ma una figura alta le fece ombra così da farla girare.

<<  Ci sono novità ?  >>  chiese Tori sorridente nel vedere l’amato

<<  Mary ha chiesto a mio padre di parlargli da solo  >>  rispose Shark sedendosi vicino alla ragazza e stringendola fra le braccia.

<<  Sei preoccupato ?  >>  chiese la ragazza appoggiando la testa sul petto di Shark e facendosi cullare dal battito del suo cuore.

<<  Un po’, se non faremo in tempo Xael avrà il controllo su Rio. Già una volta ha fatto del male a te e il pensiero che possa farlo anche a Rio mi fa imbestialire  >>  confessò il ragazzo accarezzando i capelli di Tori

<<  Io conosco Mary e non è cattiva, ma si sente tradita. Quando ti ha rivisto pensava che tu saresti tornato con lei  >>  spiegò Tori stringendo sempre più forte Shark

<<  Spero che mio padre la riesca a convincere  >>  disse Shark

Dopo pochi minuti arrivò Morgan e fece vedere a Shark e Tori la fiala con dentro la cura.

<<  Sei riuscito a convincerla ?!  >>  chiese Shark, quasi sconvolto ma felice

<<  Si, ma ora sbrighiamoci. Abbiamo poco tempo  >>  rispose Morgan e dopo i tre corsero verso casa.

Corsero il più velocemente possibile, ma non bastò. Appena arrivarono davanti la casa sentirono delle grida e poi … un ululato. Rio con un salto ruppe la finestra e arrivò al terreno senza un graffio, Shark, Tori e Morgan non credevano ai loro occhi. Rio aveva gli occhi gialli, le vene blu e gli artigli gli uscivano dalle mani e ripeteva … Xael. Erano arrivati tardi…

 
 
 

Nota autore: Salve a tutti, mi scuso per il ritardo ma non ho avuto molto tempo per scriverlo e mi dispiace anche se è piccolo,ma ho poco tempo. Riassumiamo in breve il capitolo. Allora Mary non vuole ascoltare Morgan e i tre aspettano che cambi idea, ma più passa il tempo più temono che Mary non cambi idea. Però vedendo una scena commuovente tra Morgan e Shark, decide di parlare da sola con Morgan e si fa raccontare cos’era successo quella notte. Morgan si fa dare la cura e i tre corrono verso casa, ma ormai è troppo tardi. Cosa succederà? Recensite e scusate ancora. 

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Capitolo 15
*** Torna in te Rio! ***


Sangue di lupo

       Torna in te Rio!

Erano tutti agitati per la trasformazione di Rio e non sapevano cosa fare, Cristina era seduta sul divano in pelle con le lacrime che le coprivano il viso e le facevano colare il trucco, intanto Tori cercava di confortarla trattenendo a stento le lacrime. Shark e Kite facevano avanti e indietro per la stanza, uno verso destra l’altro verso sinistra e viceversa, cercando di trovare un’idea, invece Morgan sbatteva nervosamente il piede a terra.

<<  Papà sei proprio sicuro che non ci sia un modo per aiutare Rio?  >>  chiese Shark per la centesima volta, fermandosi di fronte il padre

<<  Reginald se continui a farmi questa domanda incomincerò a chiedermi se sei stupido  >>  rispose seccato l’uomo

Shark ricominciò a camminare quando improvvisamente a Cristina venne un’illuminazione  <<  Morgan c’è una soluzione  >>  gridò felice la donna, alzandosi dal divano e stringendo il pugno

<<  Quale?  >>  chiesero i quattro scioccati ed entusiasti allo stesso tempo

<<  Morgan non ti ricordi? Un volta tu e Olric mi avevate fatto bere Huruai ma dopo tu e Olric mi avete liberata senza la cura  >>  raccontò Cristina

<<  Funzionerebbe solo se Xael volesse liberare Rio  >>  ribatté Morgan

<<  Ma come potrebbe farlo?  >>  chiese Kite confuso dalla proposta

<<  Per fare in modo di controllare una persona prima si deve bere una goccia di Huruai e subito dopo farla bere alla persona che si vuole controllare  >>  spiegò l’uomo seccato

<<  Quindi la salvezza di Rio è nelle mani di un Sangue di lupo, maniaco e pazzo che cerca di uccidere Shark?!  >>  chiese Kite ironico, pensando che lo stessero prendendo in giro

<<  A quanto pare l’unica cosa che ci rimane da fare è parlare con Xael  >>  disse Tori con molta preoccupazione

<<  Voi mi state prendendo in giro vero?!  >>  chiese Kite esasperato e sperando in un si come risposta, invece ebbe solo silenzio che stava a significare per un no

Appena arrivò la sera Tori, Shark e Morgan andarono nella foresta e aspettarono l’arrivo di Xael,che non tardò ad arrivare

<<  Grazie per avermi cercato, mi avete fatto risparmiare tempo  >>  disse sbucando da dietro un albero con fare minaccioso

<<  Xael siamo qui solo per parlare  >>  ribatté Tori facendo un passo avanti

<<  Parlare solo io e te?  >>  chiese Xael con sguardo malizioso

<<  No, ti sbagli  >>  rispose Shark andando vicino la ragazza e stringendole la vita con un braccio  <<  a parlare saremo noi tre e tu  ascolterai  >>  continuò il ragazzo con aria minacciosa

<<  se siete venuti a chiedermi di liberare Rio potete tornare indietro, non ho intenzione di farlo … ma potrei accettare uno scambio  >>  disse l’ultima parte fissando Tori

<<  Te lo puoi scordare  >>  gli gridò subito dopo Shark su tutte le furie

<<  Va bene  >>  ribatté Tori con la testa poco chinata e avanzando verso Xael

Shark la voleva fermare, ma sapeva quanto era testarda quindi doveva agire in un’altro modo. Saltò addosso a Xael, ma lui non reagì si limitò a schioccare le dite. Poco dopo dalla foresta uscì Rio che saltò addosso a Tori immobilizzandola al terreno.

<<  Rio uccidila  >>  ordinò Xael ancora sotto Shark

Tori fissava Xael con odio intanto che rideva, ma l’attenzione della ragazza venne attirata da una goccia caduta sulla sua guancia. Alzò gli occhi e vide il viso di Rio ricoperto di lacrime, non voleva fare del male alla sua migliore amica e neanche Tori voleva.

Dopo pochi minuti Xael capì che era inutile aspettare che Rio agisse, si librò dalla presa di Shark e con Rio scappò nella foresta.

 

Nota autore: salve a tutti, vi chiedo scusa per l’enorme ritardo ma tra mare, compleanni e matrimoni non ho avuto il tempo di scrivere e ammetto di avere anche il blocco dello scrittore. In tre giorni sono riuscita a scrivere solo questo, mi dispiace che è piccolo, noioso e scritto male ma non sono riuscita a fare di meglio e stasera ho un altro compleanno *sbatte la testa nel muro*. Ma adesso andiamo al capitolo, se così lo posso chiamare. L’unica soluzione è parlare con Xael, ma le cose non vanno come sperato. Arriva Rio che attacca Tori ma non le fa del male e dopo lei e Xael si ritirano. Lo so questo capitolo è schifoso ma sono bloccata L. Recensite.

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Capitolo 16
*** Troppe vittime, tante lacrime ***


Sangue di lupo

Troppe vittime, tante lacrime

Xael stava facendo una riunione con Olric e Mary che sembravano non accettare la trasformazione di Rio

<<  Sei solo uno stupido moccioso, non riesco a capire perché ti ho dato ragione  >>  gli urlò contro Olric su tutte le furie

<<  Olric mantieni la calma o ti trasformerai e poi tu mi hai chiesto di aiutarti per vendicarti di Shark, perché ti ha portato via Tori  >>  gli disse con aria seccata Xael

<<  Ma a quanto pare il tuo piano non ha funzionato, dovevi avvertirmi ti avrei detto che su Rio non poteva funzionare Huruai perché nel suo sangue scorre quello di un Sangue di lupo anche se non si era mai trasformata  >>  lo rimproverò Mary

<<  Infatti adesso dobbiamo colpire l’unico umano a cui Shark tiene  >>  ribatté Xael con un ghigno

<<  Ti riferisci al biondo? E cosa vorresti fare?  >>  chiese Olric calmandosi

Intanto che Xael illustrava il suo piano non sapevano che qualcuno li stava spiando.

Intanto a casa Castle tutti sono più sereni ma un presentimento non lascia Shark, ma non ha intenzione di dire nulla agli altri per non farli preoccupare.

Tori era tra le braccia di Shark ed erano poggiati sul divano vicino a Morgan e Cristina, nella loro stessa posizione, invece Kite era seduto nella poltrona rimuginando sul racconto di Shark, Tori e Morgan.

<<  Quindi Rio essendo anche lei una Sangue di lupo, anche se non si era mai trasformata, non ha subito gli effetti di Huruai ?  >>  chiese per l’ennesima volta Kite un filo di sollievo

<<  Si, ma Kite tu sei l’ultimo che deve gioire della situazione  >>  rispose Morgan con l’ansia alle stelle

<<  Perché?  >>  chiese Kite ritornando preoccupato

<<  Perché adesso se la prenderanno con l’unica persona che non è un Sangue di lupo  >>  rispose Shark con aria distratta e per sua sfortuna Tori se ne accorse

Dopo un’ora di discussioni Kite decise di tornare a casa mentre a Tori venne generosamente offerta la camera di Rio per la notte, ma Kite non riuscì ad andarsene molto presto essendo che Shark, per via del suo presentimento, lo trattenne usando delle scuse a cui l’amico non credette e ne usò di più sensate per potere andare.

Tori era nella camera di Rio, seduta sul letto a leggere uno dei libri che aveva trovato in uno scaffale, quando la sua tranquillità da Shark che sembrava essere parecchio nervoso e che entrò bruscamente nella stanza facendo sobbalzare per lo spavento l’amata.

<<  Mio padre mi ha detto che non sai dov’è il pigiama, te lo prendo io  >>  disse il ragazzo avvicinandosi al armadio della sorella, per aprirlo e cercare gli indumenti adatti.

<<  Tutto bene?  >>  chiese la ragazza abbracciando da dietro l’amato

<<      Detesto quando Kite usa la carta di suo Fratello  >>  rispose Shark seccato ma con un sorriso sulle labbra appena visibile, ci teneva molto a Kite sennò non avrebbe tentato di fermarlo ma avendo usato suo fratello come scusa non poteva di certo dirgli di no

<<  Kite ha un fratello?  >>  chiese Tori confusa, conosceva a mala pena Kite in quei mesi lei e il biondo si erano rivolti una frase al giorno, ma nulla di più. Si sentivano amici anche se non lo davano a vedere.

<<  Si, si chiama Hart e avrà su per giù dieci anni. Lui e Kite si vogliono molto bene ma usa sempre la scusa che non lo vuole lasciare da solo per troppo tempo per sbarazzarsi di me quando gli faccio la predica e gli secca sentire uno dei miei discorsi dove siamo perennemente contrari  >>  spiegò Shark allargando il sorriso. Più di una volta aveva incontrato Hart e lo riteneva un bambino parecchio simpatico ed educato, anche se, a suo preavviso, aveva un fratello maggiore come Kite.

Intanto Kite camminava prestando una minima parte d’attenzione alla strada, riusciva solo a pensare alle parole di Morgan e allo strano comportamento di Shark, ma quello che lo preoccupava veramente era l’incolumità di Rio. Per lui era strano tenere così tanto a una persona che non fosse Hart o Shark ma la cosa più strana era che gli piaceva, gli piacevano le attenzioni che gli dava Rio, le sue parole, il suo carattere, gli piaceva per sino vederla litigare con il suo migliore amico. In quel momento si ritenne un pazzo.

Ma un dolore atroce alla schiena lo fece distrarre dai suoi pensieri e lo fece accasciare a terra, ma aveva ancora i sensi. Girò il viso e vide Xael con gli artigli ricoperti del suo sangue quando l’aveva ferito e attorno a lui c’erano altri Sangue di lupo, dopo Xael scioccò le dite e gli altri Sangue di lupo lo sollevarono per poi portarlo nella foresta.

Intanto Shark e Tori avevano preso un altro discorso, stavano usando le labbra…ma non per parlare.

Shark aveva le mani sulla vita di Tori, mentre lei aveva le braccia intorno al collo di lui e gli stava accarezzando i capelli con le dita. Era da giorni che non si baciavano ed era mancata ad entrambi quella sensazione, ma si dovettero lasciare quando il telefono di Shark suonò.

Shark si staccò a mala voglia e prendendo il telefono vide che la chiamata era di Kite e rispose.

<<  Insomma Kite sono da molti giorni che non bacio la mia ragazza e mentre lo faccio tu ci interrompi !? Spera che sia un’emergenza sennò vengo li da te e…  >>  Shark non riuscì a terminare la frase che qualcuno lo fermò, ma non era la voce di Kite era quella di un bambino

<<  Shark sono Hart, scusa se ti disturbo ma sono molto preoccupato per Kite  >>  disse il bambino

<<  Hart perché hai tu il telefono di Kite? Dove l’hai trovato?  >>  chiese Shark con l’ansia alle stelle

<<  Ho sentito degli strani rumori venire da fuori così sono sceso a controllare e fuori ho trovato il suo telefono e ho pensato di chiamarti  >>  raccontò il bambino con molta preoccupazione e Shark capì cosa era successo

<<  Hart hai fatto bene a chiamarmi, torna in casa ci penso io a trovare Kite  >>  lo rassicurò il ragazzo, Hart lo ringraziò e chiuse la chiamata.

Shark raccontò tutto a Tori e Morgan e i tre corsero nella foresta sperando non fosse troppo tardi, intanto Kite si dimenava con le poche forze che gli erano rimasti ma non servì a nulla.

<<  Come fa Shark a ritenere un debole umano come te un suo amico? Ma tanto ora non serva a nulla saperlo.  >> disse con un ghigno e alzando il braccio facendo uscire gli artigli  <<  Addio Kite  >> …

Shark, Tori e Morgan correvano con tutta la loro velocità nella foresta senza sapere dove andare, fino a che le urla strazianti di Kite rimbombarono per tutta la foresta e loro corsero verso quella direzione.

Appena arrivarono c’era solo il corpo di Kite poggiato sul terreno in una pozza di sangue, non c’erano altre persone ma questo importava poco ai tre. Shark si mise in ginocchio vicino il corpo dell’amico, lo scosse incredulo che l’avesse lasciato  <<  Kite svegliati  >>  gli gridò contro, senza neanche accorgersi che era ricoperto di sangue, ma il biondo non dava segni di vita. Morgan gli mise una mano sulla spalla con le lacrime agli occhi cercando di consolare il figlio ma Shark scostò la mano con una mossa della spalla  <<  No, lui è vivo. Lui è vivo  >>  ma nemmeno lui credeva più alle sue parole e se ne accorse quando lo strinse al petto e per la prima volta dopo tempo immemore una lacrime rigò il suo viso…stava piangendo.

 

Nota autore: Salve a tutti, ho aggiornato per scusarmi della schifezza che avevo scritto l’altra volta e mi è tornata l’ispirazione quindi ho scritto molto e poi c’è anche un colpo di scena e vi avviso che ci stiamo avvicinando al finale della storia. Ma adesso andiamo al capitolo. Xael vuole attaccare Kite e Shark ha un presentimento e quindi decide di trattenere Kite, senza risultati. In questo capitolo c’è anche un piccolo momento SharkxTori ma viene interrotto da Hart (lo dovevo mettere, Hart è troppo adorabile *-*) che chiama Shark preoccupato per il suo fratellone. Shark, Tori e Morgan corrono dal amico ma è troppo tardi…Secondo voi cosa succederà? Recensite. 

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Capitolo 17
*** La colpa ***


Sangue di lupo

La colpa

Appena arrivarono a casa Shark si chiuse nella sua camera senza dare confidenza a nessuno, Morgan e Tori dissero tutto a Cristina ma adesso toccava a Shark dare la notizia ad Hart.

Tori andò da lui, appena aprì la porta lui sobbalzò, credeva di averla chiusa a chiave.

<<  Come hai fatto ad entrare?  >> chiese mettendosi su un lato, dando le spalle a Tori.

<<  Sai, stando un po’ con tua sorella si imparano dei trucchi, come aprire una porta con una molletta  >>  spiegò andando verso di lui  <<  Vuoi che me ne vada?  >> 

Shark si girò dall’altro lato prendendole il polso e facendola sdraiare vicino a lui  <<  No, resta  >>  disse stringendola a se e Tori ricambiò l’abbraccio. Era il modo di Shark per chiederle di stargli vicino, adesso più che mai la voleva vicina.

<<  Ne vuoi parlare?  >>

<<  Se Kite è morto è solo per cola mia  >> 

<<  Non dire sciocchezze …  >> 

<<  Se l’avessi fatto restare qui, se non l’avessi lasciato andare lui sarebbe ancora qui a darmi del ragazzino cocciuto e insopportabile, mi direbbe per l’ennesima volta di lasciare più spazio a lui e a Rio e mi darebbe del pervertito per tutte le cose che dicevo di noi due  >>

<<  Pervertito? Noi due?  >> 

<<  Sai anch’io sono un maschio  >> 

<<  Ci passo sopra perché hai appena perso il tuo migliore amico ma dopo facciamo i conti. Comunque non è colpa tua  >>

<<  Si invece… >>

<<  Ah quindi sei stato tu a dire a Xael dove viveva Kite? Sei stato tu ad aiutarlo a trascinare Kite nella foresta? Sei stato tu a usare i tuoi artigli affilati per ucciderlo?  >>

Shark la fissava come se avesse scoperto l’altra parte di se stesso, quella che c’era solo con Kite.

Ma lei aveva ragione, non era colpa sua se il suo migliore amico era morto…era colpa di Xael e gliela avrebbe fatta pagare, gli avrebbe dato tutto quello che si meritava…avrebbe vendicato il suo migliore amico.

<<  Hai ragione Tori, ma c’è un altro problema…come lo dico a Hart?  >> 

<<  Tu devi trovare le parole giuste  >> 

Shark andò da Hart, suonò il campanello e credeva i avere trovato le parole giuste, ma appena il piccolo uscì con gli occhi che gli brillavano e fece avanti e indietro alla ricerca del suo fratellone…le parole gli morirono in bocca.

<<  Shark dov’è Kite? Dai non mi starete facendo un altro dei vostri scherzi vero?  >>  chiese sorridendo, voleva riabbracciare il suo fratellone ma non immaginava di non poterlo più fare.

Shark gli andò vicino, si abbassò e gli mise le mani sulle spalle.

<<  Hart, mi dispiace ma Kite non è qui con me  >> 

<<  Allora dov’è?  >> 

Shark lo fissò negli occhi e Hart capì  <<  No, non può essere. TU STAI MENTENDO!  >>  gridò con tutta la voce che aveva in corpo

<<  Hart calmati  >>

<<  NO, IL MIO FRATELLONE STA BENE, TRA POCO LO VEDREMO CON IL SOLITO SORRISO SULLA FACCIA. MIO FRATELLO STA BENE, HAI CAPITO?!  >> 

Hart iniziò a piangere e Shark lo abbracciò, non sapeva cosa si provasse a perdere un fratello, ma sapeva cosa si provava a perdere un migliore amico.

 

Intanto nella foresta c’era un po’ di trambusto.

<<  Va piano, non ho più una certa età  >>  disse Mary intanto che teneva in mano Huruai

<<  Mary non c’è tempo da perdere  >>  la rimproverò

<<  Eccolo è là >>  lo indicò la donna

Le due si misero attorno al corpo, ormai senza vita, di Kite e lei iniziò ad accarezzargli il viso freddo.

<<  Presto, bevi un sorso e poi dallo a lui  >>  disse Mary passandogli Huruai, la ragazza ne bevve un goccio e dopo avere aperto la bocca del ragazzo fece scivolare il liquido nella sua bocca e fece subito effetto.

Il biondo riprese colorito e iniziò a tossire, dopo, molto lentamente, riaprì gli occhi e anche se vedeva ancora sfocato riuscì a riconoscere la figura che lo stava stringendo affettuosamente.

<<  Rio…  >> 

 
 

Nota autore: Mi scuso per il terribile e noioso capitolo che ho scritto ma almeno il colpo di scena finale fa dimenticare lo schifo di prima. Comunque non potevo abbandonare Kite ma…aspettate…adesso che Kite ha bevuto Huruai, significa che è anche lui un Sangue di lupo, giusto? Oppure visto che lui è solo un semplice umano non ha avuto effetto? Recensite. 

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Capitolo 18
*** Occhi indiscreti ***


Sangue di lupo

Occhi indiscreti

Era passata una settimana e quella sera ci sarebbe stata la luna piena, Shark e Tori erano in classe a parlare fino a che a interromperli non fu un ragazzo con la pelle abbronzata, gli occhi neri e rossi e i capelli blu e rossi a punta.

<<  Ciao ragazzi  >>

<<  Che vuoi Yuma?  >>  rispose con la sua solita gentilezza Shark.

<<  Tu sei Tori vero? Non ci siamo ancora presentati. Io sono Yuma Tsukumo e sono un amico di Shark  >>

<<  Amico!? Diciamo che sei un conoscente  >>  ribatté Shark

<<  Molto gentile  >> 

<<  Io sono Tori Mizuki, molto piacere  >> 

Dopo arrivarono i suoi amici.

<<  Ciao io sono Bronk Stone, un amico di Yuma. Ti dispiace se ti faccio una domanda?  >>  si presentò un ragazzo molto robusto ma sembrava essere comunque agile, aveva i capelli con un “ciuffo” verde-dorato che usciva dal cappello rosso col frontino, aveva gli occhi piccoli e tondi e il naso a patata.

<<  Ciao io sono Tori. Dimmi  >>

<<  Come mai una ragazza carina e simpatica come te sta con uno come Shark?  >>

Tori non sopportava che qualcuno insultasse il suo ragazzo e dopo avere passato molto tempo con Kite, Shark e Rio aveva capito molte cose.

<<  Perché com’è Shark?  >>

Bronk e gli altri rimasero stupiti, quella risposta se l’aspettavano da Shark o da Kite ma non da Tori, mentre il “protagonista” delle discussione era curioso di vedere come procedeva.

Dopo quella risposta a Bronk morirono le parole in bocca e così rispose un’altra ragazza che a Tori sembrava di più un gatto.

<<  Ti posso dire io com’è: è menefreghista, antipatico, sbruffone, solitario…devo continuare?  >>  chiese la ragazza con un sorriso beffardo sulle labbra che fece infuriare Tori, ma lei cercò di trattenersi per non darle soddisfazioni.

<<  E tu come fai a saperlo?  >>  la Sangue di lupo aveva in mano la gatta.

<<  Beh…io…tutti sanno che Shark è così, perché con te ha un altro comportamento?  >>  si era tradita con le sue stesse parole.

<<  Ah…quindi tu non hai mai passato del tempo con lui per sapere se queste “voci di corridoio” fossero vere?  >>

Silenzio. Ecco la sua risposta, solo silenzio. Tori prese la mano di Shark e lo trascinò nel corridoio.

<<  Perché mi guardi così?  >>  chiese ridacchiando la ragazza

<<  Oh, nulla…solo orgoglio  >>  i due risero e continuarono a passeggiare per i corridoi, erano giorni che Shark non rideva.

Finita la scuola i due si incamminarono per andare a casa Castle ma vennero di nuovo fermati da Yuma, Bronk, Cathy e Caswell.

<<  Cosa volete ancora?  >>  chiese palesemente seccato il Sangue di lupo.

<<  Sentite ragazzi per farci perdonare di quello che è successo prima in classe vorremmo invitarvi a casa mia stasera  >>  disse gentilmente Yuma.

<<  Grazie per l’invito ma non possiamo  >>  rispose a modo Tori

<<  Perché cosa dovete fare?  >>  chiese sospettoso Caswell, lui aveva sempre avuto dei sospetti su i quattro e adesso che Kite e Rio erano scomparsi e Shark e Tori si mostravano sospetti, era più sicuro della sua idea: erano lupi mannari.

<<  Non sono cose che ti riguardano  >>  rispose su tutte le furie Shark, sia lui che Kite avevano intuito i sospetti di Caswell e l’unico modo per tenerlo alla larga era trattarlo male, non era un impresa per lui.

Shark prese la mano dell’amata e la trascinò a casa, intanto i quattro ragazzi erano sempre più confusi.

<<  Ragazzi io l’ho detto e lo ripeto, quei due sono strani  >>  si lamentò Bronk

<<  Certo perché sono…  >> Caswell non poté finire la frase che un esasperato Yuma lo fermò.

<<  Piantala con questa storia dei lupi mannari  >> 

<<  Ma perché?  >>  chiese confuso e triste

<<  Perché non esistono i lupi mannari. Ma Bronk ha ragione, sono strani e io non credo che Kite e Rio abbiano avuto un incidente e che adesso sono in ospedale  >>  commentò Cathy

<<  Nemmeno io ci credo ma che possiamo fare?  >>  chiese il ragazzo dai capelli bi colore

<<  Possiamo spiarli  >>  propose quello dai capelli blu

<<  No è fuori discussione  >>  rimproverò Yuma

<<  Perché? E se quel Kite avesse fatto del male a Rio?  >>  si immischiò Bronk, aveva sempre avuto una cotta per Rio ma dopo che si era fidanzata con Kite il mondo gli era crollato addosso.

<<  Non possiamo perché non sarebbe giusto e poi Kite è il migliore amico di Shark, non può fare qualcosa a Rio senza che lui non lo venga a sapere  >> 

Ma alla fine la curiosità ebbe la meglio e verso l’ora del tramonto, i quattro si misero in un punto del giardino, a guardare la porta d’ingresso.

Intanto dentro Shark e Tori si stavano preparando. Erano nel salone, Tori era seduta sul divano mentre Shark faceva avanti e indietro per tutta la stanza.

<<  Secondo te rincontreremo Xael e Rio?  >>  chiese Tori palesemente triste e preoccupata.

<<  Non lo so, ma per ora quelli che mi preoccupano sono Yuma, Cathy, Caswell e Bronk, hanno dei sospetti su di noi  >> 

<<  Meglio se ce ne occupiamo dopo, se non andiamo adesso rischiamo di trasformarci qui  >>  

I due si presero per mano e si diressero verso la foresta, ma avevano la sensazione di essere spiati. Ad un passo dalla foresta li smascherarono.

<<  Voi quattro non sapete che pedinare delle persone è un reato?  >>  chiese Shark guardandoli e i quattro andarono da vanti a loro.

<<  Voi piuttosto perché volevate andare nella foresta?  >>  chiese Caswell

<<  Non sono cose che vi riguardano  >>  rispose Tori

<<  Ragazzi hanno ragione, andiamocene  >>  disse Yuma e gli altri lo seguirono.

Dopo i due andarono nella foresta dove si trasformarono e sembrava tutto tranquillo, fino a che davanti a loro non si piazzarono due lupi, uno biondo e uno azzurro.

 
 

Nota autore: Salve a tutti, mi scuso per il ritardo ma ho avuto dei problemi comunque secondo voi chi sono i due lupi? Recensite.

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Capitolo 19
*** Di nuovo insieme ***


Sangue di lupo

Di nuovo insieme

Piccola nota: questo è un piccolo regalo perché la storia è arrivata tra le preferite, non so come ringraziarvi ^_^ spero che questo capitolo basti.

 

 

Davanti a loro non si piazzarono due lupi, uno biondo e uno azzurro. Si fissarono per pochi dopo i due lupi si trasformarono in umani e Shark e Tori ne rimasero scioccati, dopo anche loro tornarono umani.

<<  Come è possibile?  >>  chiese Tori avvicinandosi a uno di loro, ma Shark la tirò per il braccio riportandola vicino a lui.

<<  Non lo è  >>  ribatté Shark

<<  Si può sapere perché non devi mai credere a niente e a nessuno?  >>  chiese il biondo, il ragazzo dai capelli viola sbiancò…quella domanda gliela faceva sempre Kite quando tentava di farlo stare zitto e quella volta c’era riuscito.

<<  Kite?  >>  si avvicinò a lui

<<  Si, Rio e Mary mi hanno salvato  >>  era sincero.

Shark gli andò davanti e gli diede un pugno sulla bocca  <<  Ma sei impazzito?! Ero morto e tu mi tratti così?!  >>  gli gridò contro.

<<  Lo sai che spavento mi hai fatto prendere?! Sei un irresponsabile!  >> 

Entrambi sembravano arrabbiati, ma dopo ci risero su e si abbracciarono. Rio e Tori si guardarono un secondo e dopo si strinsero l’una all’altra.

Stettero tutta la notte a parlare e a scherzare, a Rio scappò che quando Kite era morto Shark si era messo a piangere e il biondo minacciò l’amico di rinfacciarglielo per tutto il resto della sua vita.

Appena sorse il sole i quattro tornarono a casa Castle dove c’era anche Hart, Kite e Hart si stritolarono in un abbraccio, Rio, Shark e Tori cercavano di fare avere un po’ di contegno ai genitori essendo che dopo avere visto la soave visione della figlia scoppiarono in un pianto disperato.

<<  Forse è meglio che torni a casa, tra un po’ abbiamo la scuola  >>  disse Tori

<<  Se vuoi ti accompagno io  >>  propose Kite, con un Hart addormentato tra le braccia.

<<  No Kite la posso accompagnare io  >>  ribatté Shark

<<  Per me non ci sono problemi  >>  disse il biondo

<<  Allora va bene  >>  si arrese l’amico

Kite, Tori e Hart, sempre addormentato, fecero la strada per casa Mizuki.

<<  Grazie Kite  >> 

<<  Come ho già detto per me non ci sono problemi  >> 

<<  Hart è un bambino adorabile  >>  disse Tori accarezzandogli i capelli

<<  Si  >> 

Appena arrivarono si salutarono e Kite riprese a camminare verso casa sua, un pensiero gli attraversò la mente: era la prima volta che lui e Tori passavano del tempo da soli. Se Shark sapesse del suo pensiero lo ucciderebbe di nuovo.

A scuola tutti fissavano i quattro come se avessero visto dei fantasmi o dei mostri. Entrarono in classe e videro tutti riuniti in torno al banco di Caswell, ma appena li videro si misero in fondo alla classe spaventati a morte.

<<  Cosa succede?  >>  chiese Kite

<<  Ragazzi state bene?  >>  chiese Tori avanzando di un passo ma Cathy le gridò contro.

<<  Sta lontana! Voi quattro state lontani, siete dei mostri!  >> 

Caswell lanciò il telefono a Shark che lo mise al centro tra i quattro, c’era un video…Cosa!? Erano loro quattro prima da lupi e poi da umani, mentre si trasformano…Li avevano scoperti!

<<  Cosa siete?  >>  gridò Yuma

I quattro non risposero, furono distratti dalla sirena della polizia.  

Dopo entrò il preside  <<  Mizuki, Castle, Tenjo. Venite con me e anche i ragazzi che hanno pubblicato e girato il video  >>

I ragazzi ubbidirono e andarono nell’ufficio del preside dove c’erano anche degli agenti di polizia.

<<  Dobbiamo parlare del video  >> 

 
 
 
 
 

Nota autore: come avevo già detto, questo capitolo è un regalo perché la storia è arrivata tra le più popolari, GRAZIE *_*, mi dispiace se è un po’ corto ma non era previsto e ho fatto del mio meglio. Ma ci sono molti colpi di scena come il rincontro dei quattro amici e il video girato da Caswell, Bronk, Yuma e Cathy dove si vedono i quattro mentre si trasformano da lupi a umani…cosa faranno per tirarsi fuori dai guai? Recensite.

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Capitolo 20
*** Un giorno di vacanza ***


Un giorno di vacanza

Piccola nota: Salve a tutti, volevo solo avvisarvi che in questo capitolo ci sarà un piccolissima scena di sesso (ovviamente rimango sul reating arancione), per chi non volesse leggere la parte metterò questi segni all’inizio e alla fine.

 

<<  Dobbiamo parlare del video  >>  disse un agente di polizia.

<<  Agente è tutto falso  >>  gridò Rio.

<<  Sta mentendo, li abbiamo visti con i nostri occhi  >>  ribatté Cathy.

<<  Vi dovreste vergognare, soprattutto tu Caswell che vai in giro a dire che non sono permessi alcolici e droghe e alla fine tu ne fai uso  >>  disse Kite.

<<  Noi abbiamo il video che conferma  >>  disse Caswell.

<<  Lo avete modificato  >>  ribatté Tori.

<<  Adesso basta, ragazzi il video conferma che voi siete dei…cosa siete?  >>  si intromise il preside.

<<  Siamo degli esseri umani  >>  rispose Shark.

<<  Tsukumo, Stone, Todoroki e Catherine uscite di qui e cancellate quel video  >>  disse il poliziotto.

Tutte ne rimasero scioccati.

<<  Cosa?! Non gli crederà, vero?!  >>  chiese scioccato Yuma.

<<  Vi ho detto di uscire e di cancellare il video o volete che vi arresti?  >> 

I quattro uscirono e il poliziotto riprese la parola.

<<  Sappiamo che voi siete dei Sangue di lupo  >> 

I ragazzi ne rimasero nuovamente scioccati.

<<  Come fate a sapere dei Sangue di lupo?  >>  chiese Rio.

<<  Lo sappiamo perché lo siamo anche noi  >>  rispose il preside.

<<  E manterremo il segreto, ovviamente. Ma spero che non ricapiti un’altra situazione come questa  >>  disse il preside e i ragazzi annuirono.

I quattro dopo andarono in classe ma prima Tori e Rio dovevano prendere dei libri e gli dissero che li avrebbero raggiunti.

<<  Tori ora che ci penso noi due non siamo mai uscite per conto nostro senza quei due impiccioni  >>  disse Rio aprendo l’armadietto.

<<  Che bel modo di parlare del tuo ragazzo e di tuo fratello  >> disse prendendo il libro e ridendo con l’amica.

<<  Ma è la verità, comunque che ne dici se questo pomeriggio dopo pranzo molliamo quei due e ce ne andiamo al centro commerciale per conto nostro?  >>  chiudendo l’armadietto.

<<  Certo  >>  le sorrise e le due tornarono in classe.

Per pranzare andarono a casa Castle, Morgan e Cristina non c’erano, andarono in cucina e prepararono i soliti panini.

<<  Oggi che si fa?  >>  chiese il biondo, Rio e Tori non avevano ancora detto nulla.

<<   Io e Rio andiamo al centro commerciale  >>  disse la ragazza con i capelli verdi addentando il panino.

<<  Quindi oggi restiamo da soli Kite  >>  continuò Shark anche lui mangiando il suo panino.

<<  Si e mi immagino di cosa parlerete  >>  ribatté Tori e i due ragazzi si strozzarono con i panini.

<<  Cosa vuoi dire ?  >>  chiese Rio confusa.

<<  Nulla, a che ora pensate di tornare?  >>  cercò di cambiare discorso Kite, ma senza risultato.

<<  I nostri cari fidanzati quando sono soli parlano e pensano cose sconce su di noi  >>  disse Tori

Rio sgranò gli occhi e diede uno schiaffo sulla spalla di Kite. 

<<  AIII!  >>   gridò dal dolore.

<<  Quello che ti meriti, Tori andiamo adesso al centro commerciale?  >>  chiese irritata.

<<  Certo  >>  rispose a tono Tori.

Appena le due uscirono Kite e Shark si affacciarono alla finestra che dava sulla strada.

<<  Vuoi veramente che vadano da sole in un centro commerciale? Circondate da ragazzi?   >>  chiese Kite.

<<  Certo che no e tu?  >> 

<<  Ovviamente no, ma che possiamo fare? E poi io devo anche badare ad Hart oggi  >> 

<<  Mi è venuta un’idea e potresti anche controllare Hart  >> 

I due uscirono da casa. Intanto Tori e Rio erano arrivate al centro commerciale e iniziarono il loro giro per i negozi.

Entrarono in un negozio di vestiti e se ne provarono almeno una ventina e uscirono con tre vestiti ciascuna, Rio aveva scelto: un vestito che le arrivava fino al ginocchio, completamente bianco ma con dei fiori blu disegnati un po’ ovunque e con le spalline fini; il secondo era indaco, un po’ più corto dell’altro e senza spalline, veniva stretto sul seno e largo sulle gambe, l’aveva scelto per fare un dispetto a Kite; mentre l’ultimo era rosso con dei ricami neri sulla gonna, le spalline ricoprivano le spalle e veniva molto lungo.

Mentre tori scelse: un vestito verde lungo dietro e corto davanti, largo sulle gambe e a maniche corte; il secondo, scelto per fare un dispetto a Shark, era parecchio corto, le arrivava fino alle cosce, era senza spalline ed era stretto sia sui fianchi che sul seno ed era di colore rosso; mentre l’ultimo era rosa chiaro, le arrivava fino a sotto il ginocchio e le spalline ricadevano sulle spalle.

Dopo entrarono in un negozio di scarpe e ne scelsero solo un paio da abbinare con tutti e tre i vestiti. Rio scelse delle zeppe abbastanza alte nere, chiuse davanti e dietro mentre sopra avevano un laccio nero con sopra un fiore blu.

Tori invece ne prese un paio con il tacco non troppo lungo nere.

Si andarono a riposare in un bar con i tavoli all’esterno e ordinarono due frullati, avevano scoperto che entrambe preferivano la fragola. Ma ad un certo punto Rio si fece stranamente seria.

<<  Tori posso farti una domanda piuttosto intima?   >> 

<<  Certo  >>  rispose confusa dall’atteggiamento dell’amica.

<<  Tu e Shark a che punto siete nella vostra relazione?  >>  avvampò improvvisamente e stranamente dopo si misero dietro di loro due orsi, uno grigio e uno marrone che distribuivano volantini.

<<  Che vuoi dire? Spiegati meglio  >> 

Rio prese un respiro profondo e poi  <<  Tu e Shark avete già fatto l’amore?  >>  sembrava un proiettile.

Tori avvampò e rispose imbarazzata  <<  No, io e Shark ancora no. Non abbiamo mai preso il discorso e non so nemmeno se lui vuole  >>  rispose sinceramente, insomma era un passo importante magari per un maschio no ma per una ragazza si.  <<  Invece tu e Kite?  >>

<<  No, in effetti non ne abbiamo parlato  >> 

<<  Ma perché mi fai questa domanda tu…  >> 

<<  Beh…ecco…io…mi sento pronta per farlo ma non so se Kite lo è   >> 

<<  Senti mi è venuta un’idea, vieni con me  >>  mise i soldi sul tavolo e prese Rio per il braccio trascinandola in un negozio di intimo.

Entrarono e Rio si provò molti intimi ma uno colpì entrambe, un intimo in pizzo nero che sembrava fatto apposta per lei.

Appena uscì, Tori stava per andare a pagare ma l’amica la fermò  <<  No cara dove credi di andare?  >> 

<<  A pagare, perché hai visto qualcos’altro che ti piace?  >> 

<<  Si ma non per me  >>

<<  Per chi?  >> 

<<  Per te cara  >>  la trascinò in un camerino e le passò l’indumento.

<<  Perché anche per me?  >>  chiese Tori dentro il camerino.

<<  Non mi hai detto che ti senti pronta per farlo?  >> 

<<  Si ma…  >> 

<<  Ma niente, il piano vale anche per te  >> 

Tori aprì di poco la tendina, quel che bastava per farsi vedere dall’amica.

<<  Mio fratello cadrà ai tuoi piedi   >>  le due risero.

Dopo che la ragazza si cambiò le due uscirono ma Tori riuscì a intravedere in un bar Hart seduto da solo ad un tavolo. Le due lo raggiunsero e si sederono vicino a lui.

<<  Hart che ci fai qui?  >>  chiese Rio.

<<  Oggi Kite doveva badare a me   >> 

<<  Ma dov’è Kite?  >>  chiese Rio.

<<  Con Shark  >> 

<<  E dove sono ?  >>  chiese Tori.

Hart indicò ma le due non li vedevano, vedevano solo i due orsi….un momento…

<<  Hart non vorrai farci credere che quei due matti si sono travestiti da orsi per controllarci?  >>  chiese la Castle infuriata.

<<  Si, Shark è quello marrone mentre Kite quello grigio  >> 

Le due li fissavano con il fuoco negli occhi ma a Rio venne un’idea.

<<  Tori so come vendicarci, tu sta al gioco  >> 

<<  Va bene  >> 

Fortunatamente due ragazzi si stavano avvicinando alle due, dovevano ammettere che erano piuttosto carini. Erano un biondo e un moro. Il biondo si sedette vicino Tori mentre il moro vicino Rio.

<<  Ciao bellezze e chi è questo bambino?  >>  chiese con arroganza il moro.

<<  è il fratellino di un mio amico  >>  disse l’ultima parola quasi gridando, sapeva che Kite la stava guardando.

<<  E come mai due bellezze come voi sono qui da sole?  >>  chiese il biondo mettendo il braccio intorno alle spalle di Tori.

<<  Non c’è un motivo  >>  rispose sorridendogli Mizuki, aveva capito il piano dell’amica.

<<  Allora che ne dite se andiamo a farci un giro?  >>   chiese il moro mettendo il braccio intorno alla vita di Rio, mentre il biondo scendeva pericolosamente con la mano. Shark e Kite non ce la fecero più. 

I due, ancora vestiti da orsi, iniziarono a spingere i due ragazzi per allontanarli dalle loro ragazze.

<<  Sloggiate  >>  disse Kite.

<<  Si loro sono già impegnate con noi  >>  continuò Shark.

<<  Forse loro vogliono di più di due orsi puzzolenti  >>  disse il moro e il biondo rise.

Shark e Kite si tolsero le teste da orsi e li fulminarono con lo sguardo.

<<  Andatevene prima che perdiamo la pazienza  >>  minacciò Kite.

<<  Perché sennò che ci fate?  >>  chiese il biondo.

Tori e Rio si alzarono e andarono ognuna accanto al loro ragazzo.

<<  Adesso basta e voi due andatevene  >>  disse Rio abbracciando Kite.

<<  Appunto, voi nemmeno immaginate come diventano quando si trasformano  >>  disse Tori abbracciando l’amato, in effetti era la verità quei due non immaginava che quando i due si arrabbiavano si trasformavano in due lupi.

I due ragazzi se ne andarono senza dire una parola.

<<  Vogliamo delle spiegazioni  >>  disse Kite infuriato.

<<  Voi? Oh no carino noi vogliamo sapere perché vi siete mascherati da orsi  >>  ribatté Rio a tono.

<<  Cosa c’è non vi fidate di noi?  >>  chiese Tori.

<<  Certo che ci fidiamo di voi, ma no degli altri ragazzi  >>  spiegò Shark prendendo le mani di Tori.

<<  Che ne dici? Li perdoniamo?  >>  chiese Rio e i due furono molto furbi, le abbracciarono. Sapevano bene quanto si scioglievano in uno dei loro abbracci.

<<  Perdonati  >>  dissero in coro le ragazze e ricambiarono gli abbracci.

I cinque tornarono a casa, Shark accompagnò Tori a casa, sua madre non c’era, mentre Kite, Hart e Rio erano a casa Castle e Morgan e Cristina non c’erano.

<<  Hart si è addormentato, beh è molto tardi. Perché non dormite qui?  >>  chiese Rio.

<<  Se non diamo disturbo  >>

Kite posò Hart sul divano, che era un divano letto e gli mise le coperte.

<<  Rio tu e Tori cosa avete comprato?  >>  chiese il biondo.

<<  Vieni te lo faccio vedere  >>  lo trascinò di sopra.

Intanto da Tori e Shark le cose procedevano come previsto dalle due, già lui le aveva chiesto cosa avevano comprato e lei aveva risposto come pianificato. Si mise l’abito che all’inizio aveva comprato per fare un dispetto all’amato ma in quel momento sarebbe servito a tutt’altro.

Shark era seduto sul letto ad aspettare la sua ragazza che si stava cambiando in bagno, ma appena uscì sgranò gli occhi e si sentì la gola secca, quell’abito le copriva lo stretto necessario…non era un vestito era…un…non sapeva nemmeno lui cos’era ma su Tori gli stava benissimo.

<<  Allora ti piace?  >>  chiese avvicinandosi a lui, così che pochi centimetri li potessero dividere.

<<  Ti sta benissimo ma…  >>  si alzò stringendole la vita con le mani  <<  …tu non vai più a comprare vestiti con Rio  >>  Cosa!? Lei cercava di fargli capire che si sentiva pronta e quello che riceveva in cambio era una sgridata?

Tori tornò dentro il bagno infuriata e lasciando Shark confuso, lei chiuse la porta sbattendola e lui andò davanti e le chiese  <<  Ma cosa ho detto di male?  >>  e dire che fino a quella mattina riusciva a capirla in un gesto.

Intanto a casa Castle la situazione era la stessa, Rio infuriata era dentro il bagno mentre Kite confuso batteva sulla porta chiedendole cosa avesse detto di tanto offensivo.

<<  Insomma Rio ho solo detto che hai comprato un abito troppo piccolo  >> 

<<  Insomma dopo tutto questo tempo ancora non riesci a capirmi?!  >> 

<<  Cosa devo capire?  >> 

<<  Perché ho comprato quest’abito e perché ti ho chiesto di dormire qui  >> 

Kite dopo capì, che stupido che era stato. Non aveva capito che lei era pronta, aveva rovinato quella che sarebbe dovuta essere la notte più bella per loro due.

<<  Rio mi dispiace, non pensavo che avessi fatto tutto questo per una ragione ma non ne abbiamo mai parlato e …non ho scuse ma se esci forse ne possiamo parlare  >> 

Intanto a casa Mizuki Shark aveva usato le stesse parole e Tori uscì ma le parole dell’amato l’avevano calmata.

<<  Cosa mi vuoi dire?  >>  chiese incrociando le braccia.

<<  Che anch’io mi sento pronto ma credevo che tu, non avendo mai preso il discorso, invece no  >> 

***

Lei non sapeva cosa rispondere, aveva ragione come poteva capire le sue intenzioni se non ne avevano nemmeno parlato…ma lei non voleva più aspettare. Lo fissò negli occhi e con un coraggio che nemmeno lei sapeva di avere gli prese il viso tra le mani e lo baciò con passione. Lui ricambiò subito il bacio e le strinse nuovamente la vita avvicinandola di più a se, così da far toccare i loro corpi. Tori gemette appena l’erezione di Shark le sfiorò l’intimità, fece scivolare le mani sul petto di lui, intanto lui le abbassò la zip del vestito fino ad arrivare alla fine di quella cerniera che in quel momento sembrava non finire più. Lei gli tolse la giaccia facendola cadere a terra, la sollevò tenendola per le cosce per non farla cadere e lei gli mise le gambe in torno alla vita.

Shark la portò fino al letto, abbastanza grande per entrambi, e la poggiò delicatamente separandosi dalle sue labbra per riprendere fiato e intanto le tolse il vestito lasciandola in intimo. Iniziò a percorrere il collo di lei lasciandole dei baci, con le mani le accarezzò delicatamente i fianchi mentre lei gli tolse la maglia e iniziò ad accarezzargli il petto e sentì il suo respiro accelerare. Dopo le sue mani finirono sul gancetto del reggiseno che dopo, non poche imprecazioni, riuscì a sganciare e a toglierle quel indumento diventato ingombrante e si prese del tempo, non solo per riprendere fiato ma anche per ammirarla. Si appoggiò ai gomiti e ammirò la sua amata, in quel momento sembrava più fragile e delicata di quanto già non fosse.

Intanto a casa Castle, lei era in intimo mentre lui ancora con i pantaloni, che si stava baciando con foga e passione ma Rio aveva invertito le parti, lei stava sopra, con l’intento di levargli i pantaloni ma i bottoni erano contro di lei. Ma alla fine, con l’aiuto di Kite, riuscì a sbottonarli e a toglierglieli. Il suo sguardo ricadde sui boxer blu che la fecero ridacchiare, nemmeno lei sapeva il perché ma vederlo lì in quel modo la faceva ridere, ma smise quando lui, per vendicarsi di quella risata che sfortunatamente per Rio aveva senti, avvicinò la sua erezione all’intimità di lei facendola avvampare pesantemente.

Rio mise le mani in quel biondo chiaro, stringendolo e avvicinandolo a lei mentre Kite iniziò a giocare con l’elastico dei suoi slip per farla innervosire, si divertiva a provocarla. Dopo che capì che Rio stava per perdere le staffe glieli sfilò iniziando ad accarezzarle l’intimità e lei cercò di gemere ma fu sempre soffocata dal bacio, dopo Rio si separò dalle gustose labbra dell’amato e iniziò a vendicarsi percorrendo il collo di lui con dei baci, ma appena arrivò al petto il respiro di lui si fece irregolare e appena l’amata gli iniziò a tormentare un capezzolo i suoi gemiti riempirono la stanza, intanto lei gli toglieva anche i boxer e iniziò a tormentare la sua erezione e Kite tentò di trattenere le grida ma senza molti risultati. Una volta terminata la tortura Kite coprì entrambi con il lenzuolo e cambiò le posizioni.

Intanto a casa Mizuki anche i due sono completamente nudi, Tori credeva che si sarebbe sentita in imbarazzo ma invece le sembrava la cosa più naturale di tutto il mondo, ovviamente all’inizio c’era sempre un po’ d’imbarazzo ma scomparve pochi minuti dopo.

<<  Sei sicura?  >>  chiese Shark con un espressione seria sul viso.

<<  Si, sicurissima  >>  rispose decisa.

Tornarono a baciarsi con foga e Shark le infilò un dito nell’intimità e la sentì muoversi sotto di lui, Tori sentì come se un calore la stesse ricoprendo come una coperta d’inverno e vorrebbe trattenere i gemiti però uno le scappò ma fortunatamente venne soffocato dal bacio. Lei non voleva perché alla destra di casa sua c’era una fidata e spiona amica di sua madre che ogni sera, quando la madre tornava dal lavoro o quando era fuori per giorni e la chiamava sempre la sera, questa le raccontava tutto quello che faceva la figlia e il pensiero che quella vecchia spiona potesse raccontare della sua prima volta alla madre la imbarazzava parecchio.

Dopo tolse il dito e le loro labbra si staccarono per pochi minuti e lei poté tornare a respirare. Dopo tanta attesa, finalmente, Shark la penetrò facendola sua, Tori tentava con tutte le sue forze di trattenere le grida, prese il viso della amato tra le mani e fece combaciare nuovamente le loro labbra e portò le sue mani in quel viola scuro che iniziò a tirare leggermente ma non fece nulla a lui, non aveva molta forza quindi non poteva fargli male anche se avesse tirato con tutta la forza che aveva in corpo, la resistenza e la forza di lui era di un altro pianeta rispetto a quelle di lei.

***

Dopo innumerevoli minuti i due si lasciarono e Shark si distese al lato di Tori, che appoggiò la testa sulla sua spalla e gli accarezzò il petto, stringendola verso di lui per la vita. I due poterono finalmente dormire dopo una notte d’amore passata insieme.

 
 
 

Nota autore: Non so se ho esagerato, non so se è decente ma sappiate che ho messo il cuore e l’anima in questo capitolo, come negli altri ma soprattutto in questo. Non potete immaginare quanto sia stato difficile, sia perché io non ho ancora avuto la mia prima volta e quindi ho chiesto aiuto e anche perché sia io chela ragazza ch emi ha aiutato eravamo tremendamente in imbarazzo e ogni volta che entrava qualcuno nella stanza, per l’esattezza ogni cinque minuti, cambiavamo pagina e cambiavamo discorso. Ma almeno questo è molto più lungo degli altri. Comunque io ho appena fatto un account su Twitter, parlo dei capitolo, rispondo alle domande e metto degli spoiler, per chi mi volesse seguire questo è il mio account https://twitter.com/Akeryana Spero vi piaccia e recensite.

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Capitolo 21
*** Possibili fratelli ***


Possibili fratelli

Era passata una settimana , Kite quel giorno era stranamente silenzioso e Shark lo tormentò per tutta la mattinata.

<<  Ora basta Kite dimmi cos’hai o ti sbatto contro la parete e ti costringeranno i miei pugni a farti parlare  >>  lo minacciò Shark sbattendo con forza l’armadietto.

<<  Shark quante volte ti devo dire che non ho nulla?  >>  chiese Kite seccato.

<<  Ti conosco bene, non puoi mentirmi  >> 

Iniziarono a camminare verso la classe.

<<  Oggi mi sono svegliato col piede sbagliato, tutto qui  >>  ovviamente il biondo stava mentendo.

Finita la scuola Kite e Rio avevano un appuntamento e per tutto il tempo lui si stette zitto, fino a che lei non lo prese per il colletto della giacca, lo avvicinò al suo viso e gli disse con fare minaccioso  <<  Ora parli e mi dici cos’hai  >>  per poi lasciarlo.

<<  è una lunga storia  >>  sperava di chiudere il discorso, povero illuso.

<<  Ho tutto il tempo  >>  incrociò le braccia.

Intanto si sederono su una panchina.

<<  Io e Tori…  >>  non trovava le parole ma invece Rio credeva d’avere capito.

<<  Cosa?! Dopo tutto quello che è successo tu mi fai questo?!  >>  gridò Rio mentre delle lacrime rigano il suo viso.

<<  No Rio, tra me e Tori non è successo niente. Ti volevo dire che forse io e Tori potremmo essere fratelli  >>   disse l’ultima frase tutto d’un fiato.

La blu sgranò gli occhi e si asciugò le lacrime  <<  Come fai a saperlo?  >> 

<<  Ieri sera ho sentito mio padre e la madre di Tori parlare  >>

Flashback

Kite stava tranquillamente andando in cucina per prendersi una mela per placare il brontolio del suo stomaco, ma appena arrivò davanti la porta sentì suo padre parlare con una donna e preferì aspettare.

<<  Adesso basta Miranda vattene subito  >>  cercò di tenere bassa la voce il dottor Faker, ma il nervosismo non lo aiutava.

Al sentire quel nome Kite sgranò gli occhi, molto spesso lui con Rio, Shark e Tori andavano a casa Mizuki e la madre di Tori si chiamava proprio Miranda. Aprì di poco la porta e la vide, era proprio lei. Ma cosa c’entrava suo padre con lei?

<<  Io ho il diritto di vederli  >>  le lacrime rigarono il viso della donna che singhiozzava.

<<  Lo so e vorrei farteli vedere ma cerca di capire, non possiamo andare da loro dopo tutti questi anni  >>  la fece calmare il padre.

<<  Capisco, allora è meglio che me ne vada  >>  si asciugò le lacrime e si girò dando le spalle all’uomo.

<<  Aspetta, se vuoi posso darti delle loro foto. In fondo sono sempre i tuoi…  >> 

Dopo sentì il suo telefono squillare dalla sua tasca e fu costretto a scappare senza sapere l’ultima parola.

Fine Flashback

<<  Quindi secondo te stava per dire “i tuoi figli”. In effetti avrebbe senso il discorso  >> 

<<  Ma anche se lo fossimo cosa faremmo? Io e Tori abbiamo sempre scambiato due o tre parole, non abbiamo legato abbastanza per sopportare questa notizia  >>  disse il biondo pensieroso.

<<  Perché non provi a passare del tempo con lei? Così potrete conoscervi meglio e la notizia sarà più sopportabile per entrambi  >>  propose Rio.

<<  Non si può  >>  disse incrociando le braccia.

<<  Se è per me ti do il mio permesso e se è per Shark non preoccuparti, domani lo terrò a bada io mentre voi due potreste andare a fare un giro oppure la puoi portare a casa tua così anche Hart passerà più tempo con lei e sarà più felice della notizia  >>  risolse il problema Rio.

I due si abbracciarono ma Kite non si sentiva ancora sicuro, se Shark li avesse visti insieme sarebbe successo un casino. Ma forse doveva solo fidarsi della sua ragazza.

Il giorno dopo Kite arrivò per primo a scuola, si andò a sedere sotto l’albero dove si incontravano sempre loro quattro e dieci minuti dopo arrivò anche Tori che si sedette vicino l’amico.

<<  Buongiorno Kite  >>  gli sorrise.

<<  Giorno Tori  >>  ricambiò e Tori ne rimase scioccata, di solito le dava il buongiorno con la sua solita aria da duro e dopo girava il viso per controllare se arrivassero Shark e Rio. Perché oggi era tanto socievole con lei?

<<  Che succede?  >>  chiese lei confusa.

<<  Nulla. Senti ti va di venire a casa mia oggi?  >> 

Tori rimase spiazzata. Cosa le aveva chiesto?! Era passato in un giorno dall’ignorarla al chiederle di andare a casa sua, ma in fondo non c’era nulla di male, erano amici e passare del tempo insieme li avrebbe uniti quel che serviva per ritenersi veramente amici.

<<  Certo  >>  gli sorrise.

<<  Ti va se ci andiamo dopo la scuola?  >> 

Tori si limitò a fare cenno di si con la testa e dopo arrivarono Shark e Rio, lui si sedette vicino la sua ragazza mentre lei vicino il suo ragazzo.

<<  Tori ti va se oggi andiamo al cinema?  >>  chiese Shark sedendosi vicino l’amata e mettendole un braccio intorno alle spalle.

<<  Mi dispiace ma oggi non posso  >>  rispose appoggiando la testa sulla spalla del suo ragazzo.

Rio vide che suo fratello stava per fare una domanda all’amica e intervenne  <<  Ma poi Reginald ti sei dimenticato che oggi mi devi accompagnare al centro commerciale?  >>  chiese fingendosi irritata.

<<  Tu non mi hai detto che ti dovevo accompagnare al centro commerciale  >>  ribatté confuso.

<<  Anche se non te lo ricordi lo stesso mi devi accompagnare  >>

Passata un’altra noiosa giornata di scuola, Rio trascinò suo fratello a casa, per non fargli vedere che Tori e Kite stavano andando a casa del biondo, mentre gli altri due erano arrivati a casa Tenjo e Tori e Hart si erano appena salutati.

<<  Che strano credevo fossi venuto con Rio  >>  disse il bambino.

<<  Perché ti dispiace che sia io?  >>  chiese la ragazza sorridendogli.

<<  No  >>  ricambiò il sorriso.

<<  Ora è meglio che inizi a cucinare o si farà tardi  >>  disse il biondo aprendo la porta della cucina.

<<  Aspetta tu sai cucinare?  >>  chiese Tori scioccata. Non se l’aspettava.

<<  Si, essendo che non abbiamo la madre e che mio padre cucina veleno per topi  >>  Hart rise a quell’affermazione  <<  ho imparato io  >>  spiegò Kite.

<<  Posso aiutarti?  >>  chiese la verde euforica.

<<  Si Kite pure io voglio aiutarti  >>  disse il piccolo.

<<  Se proprio volete  >> 

Ci misero poco, contando anche che a un certo punto Tori accese la radio e lei e Hart iniziarono a ballare mentre Kite li guardava e sorrideva, era felice che Hart e Tori si divertissero, in effetti Tori sarebbe stata una buona sorellona e forse anche una tenera sorellina.

Erano le quattro e Kite e Tori erano nella camera del ragazzo che dovevano fare i compiti, fecero una piccola pausa e il biondo andò a prendere qualcosa da bere ma appena tornò in camera trovò Tori e Hart intenti a giocare con il videogioco che Kite aveva regalato al fratellino. Finita la partita Tori emise un suono seccato e disse  <<  Uffa hai vinto di nuovo  >>  e Hart rise di gusto.

<<  Hart hai già finito i compiti?  >>  chiese Kite posando le bibite sulla sua scrivania.

Il fratellino fermò di botto la sua risata e corse in camera sua.

<<  Tori l’hai fatto vincere, vero?  >> chiese il biondo.

La ragazza incrociò le braccia avvampando sulle guancie  <<  Quel gioco era molto difficile  >>  si giustificò e Kite ridacchiò.

Finiti i compiti passarono altro tempo a scherzare e ridere con Hart e arrivati alle sette Kite riaccompagnò Tori a casa.

Erano sulla porta d’ingresso e la verde stava per aprire ma un dubbio che la tormentava da tutta la giornata glielo impediva.

<<  Kite perché mi hai invitato a casa tua? E perché non l’hai detto a Shark?  >>  chiese seria Tori e fissandolo negli occhi.

<<  Tori per ora non posso dirti nulla ma sappi che lo faccio per il bene di tutti  >>   rispose e dopo cercò di andarsene ma lei lo prese per il braccio fermandolo.

<<  No Kite, se qualcosa mi riguarda me lo devi dire  >>  era determinata a sapere la verità, a quanto pare per alcune cose si assomigliavano.

Kite la guardava sorridendo, ma non si aspettavano che Shark sarebbe riuscito a sfuggire dalle grinfie di sua sorella e sarebbe andato a trovare la sua ragazza per avere un po’ di conforto, ma appena fu arrivato alla fine della strada la vide insieme al suo migliore amico. Capiva molte cose, perché Kite si comportava in modo strano con lui e cosa doveva fare Tori quel giorno.

Corse verso casa, aveva il cuore in mille pezzi. Il suo migliore amico e la sua ragazza l’avevano preso in giro.

Intanto Kite pensava se dirle una bugia o dirle la pura, anche se scioccante verità.

<<  Va bene Tori, vuoi la verità? Eccola: noi due forse siamo…fratelli  >>  disse il biondo e la verde gli lasciò il braccio sconvolta, chinando la testa. Cosa…Come…? Non sapeva nemmeno lei cosa chiedere, aveva sempre creduto di essere figlia unica e che suo padre era Olric. Invece era tutta una menzogna, tutti quegli anni erano finti, aveva vissuto tra inganni e bugie.

Corse in casa senza dire un’altra parola a Kite, si appoggiò alla porta per riformulare un momento le idee. Intanto il ragazzo corse a casa a chiedere spiegazioni al padre.

Tori si era ripresa e andò in salotto dove trovò la madre, seduta sul divano intenta a leggere un libro.

<<  Ciao Tori, ma stai bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma  >>  ridacchiò Miranda.

<<  Starò bene appena mi avrai detto la verità  >>  disse seria sedendosi vicino la madre.

<<  Di cosa parli?  >>  chiese facendo finta di non capire, invece dentro di se temeva di aver capito dove la figlia voleva arrivare.

<<  Olric è veramente mio padre?  >>  chiese sicura di se.

Miranda chiuse il libro poggiandolo al suo fianco e guardò la figlia negli occhi.

<<  No, Olric non è tuo padre. So che in questo momento mi odi perché ti ho mentito ma cerca di capire l’ho fatto per salvare sia te che Kite e Hart  >> 

Flashback

Hart era nato da due mesi e a casa con i due c’era Faker, mentre Miranda e Tori erano andate nel vecchio branco per dire addio a Mary. Ma per loro sfortuna quando c’erano andate Morgan se n’era andato e Olric comandava.

<<  Cosa vuoi tu traditrice  >>  le gridò contro mentre erano lontani dal branco e Tori si nascose dietro la gamba della madre, spaventata.

<<  Sono venuta solo a dire addio a Mary  >>  disse con determinazione.

<<  Tu e Morgan avete preferito tradirci per dei miseri esseri umani  >>  la guardò con disprezzo.

<<  Morgan ha fatto bene a scappare  >>  ribatté lei.

<<  Ma quel misero umano cosa può darti che un Sangue di lupo non può? Cos’ha lui in più di me?  >> 

<<  Amore  >> 

Olric rise di gusto  <<  Forse lui può darti amore ma io posso assicurarti la vita di tua figlia   >>  schioccò le dita e i suoi tre leali seguaci comparvero e presero la piccola Tori che piangeva.

<<  Cosa vuoi da me?  >>  chiese con le lacrime che le rigavano il viso.

<<  Voglio che tu e Tori restiate qui nel branco  >>  dopo prese una boccetta con dentro un liquido violaceo e lo lanciò a lei  <<  Dai questo ai bambini, non solo dimenticheranno Tori ma il loro istinto di Sangue di lupo rimarrà represso dentro di loro  >> 

Fine Flashback

<<  Feci come mi chiese ecco perché non vi ricordate  >> 

Intanto a casa Tenjo anche Faker raccontò dell’accaduto.

I tre sorrisero, erano felici di essere fratelli. Fratelli. Gli suonava ancora strano.

 
 

Nota autore: Ammettetelo, vi ho sorpresi. Non ve lo aspettavate che Kite e Tori fossero fratelli. Ma…NOOO!! Shark ha frainteso tutto, adesso cosa succederà? Vi anticipo solo che…la nostra povera Tori ne risentirà più di tutti di questa situazione. Dipende dai punti di vista. Recensite.

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Capitolo 22
*** Artù, Ginevra e Lancillotto ***



Artù, Ginevra e Lancillotto

Nota autore: Piccola nota, forse in questo capitolo Shark e Tori sono un pò OC, ma insomma in nessun episodio li abbiamo visto subire  quello che vedrete e quindi mi sono orientata con quel poco del loro carattere che sapevo, essendo che pur troppo non sono i protagonista. Detto questo...buona lettura.

 

 

Quella mattina Shark non aveva dato confidenza a nessuno e Tori, Kite e Rio ne erano sia irritati che confusi.

Erano arrivati all'ultima ora di quella noiosissima, ma allo stesso tempo complicata, giornata di scuola. C'era solo un  problema, l'ultima ora era quella di storia e come se non bastasse la professoressa era una "fan" di re Artù.

<<  Artù, dopo essere diventato re e aver creato i cavalieri della tavola rotonda pensò, anzi, era sicuro di avere una vita perfetta. Aveva sempre al suo fianco il suo migliore amico, Lancillotto...  >>  Shark guardò Kite  <<  e la sua amata, Ginevra...  >>  guardò Tori  <<  Ma non avrebbe mai pensato che proprio questi due lo avrebbero tradito, ingannandolo con la loro segreta storia d'amore  >>  e gli venne in mente la scena di ieri tra i due...Per la prima volta trovava interessante una lezione di storia.  <<  Dopo averli scoperti, con il cuore appezzi, essendo stato tradito dalle due persone più care a lui...scomparve dal regno non avendo più la forza di combattere  >>.

Suonò la campanella e gli studenti scapparono fuori dalla classe. Shark ovviamente si avviò verso l'uscita senza aspettare nessuno, ma Kite, prendendolo per lo zaino, lo fermò  <<  mi spieghi cosa ti prende?  >>  gli chiese seccato e abbastanza nervoso.

<<  Vuoi pure che te lo dica?! Pensavo fossi un mio amico, anzi, il mio migliore amico  >>  gli gridò in faccia.

<<  Ma cosa stai dicendo Shark?! Certo che lo sono!  >>  ribatté a tono il biondo più confuso di prima.

<<  Ieri ti ho visto con Tori   >>   disse serrando la mascella e i pugni, in un tentativo disperato di non saltargli addosso e iniziare una rissa che sarebbe sicuramente finita male per entrambi.

Kite dopo venne in mente quel momento davanti la casa della nuova sorella, quando si sono abbracciati.  <<  No, hai confuso tutto! Io e Tori...  >>  non ebbe il tempo di finire che vide il viola ricominciare a camminare verso l'uscita.

<<  Visto il rapporto che hai con Tori, quando la vedi dille che tra noi è finita...e un'ultima cosa...non avvicinarti più a mia sorella! >>  scomparve dietro il portone, ma anche se nelle sue parole cercava di mettere freddezza e determinazione...non ci riuscì. Kite lo conosceva molto bene e poteva affermare che nel tono di Shark aveva sentito un tremito, quasi se volesse piangere. In effetti un ragazzo della sua età se scoprisse che la sua ragazza l'aveva tradito avrebbe pianto. Ma lui no. Lui era dovuto crescere in fretta. L'aveva deciso per lui e per sua sorella, ma in effetti i due si somigliavano perché anche il biondo, era stato costretto a crescere in fretta per lui e per Hart.

Continuò a fissare l'uscita come se si aspettasse di veder tornare Shark, ma era ovvio che non l'avrebbe fatto.

<<  Kite cosa ti ha detto?  >>  gli chiese una voce femminile a lui molto familiare, era Rio seguita da Tori, sorridevano speranzose di una buona notizia ma appena Kite gli raccontò della sua discussione con Shark i sorrisi svanirono e gli occhi di Tori si riempirono di lacrime.

<<  Quel testardo di mio fratello!  >>   girò verso l'amica  <<  Non preoccuparti, ora vado a casa e parlo con lui, ma Tori tu è meglio se vai a casa. Sei più pallida del solito.  >>  la rassicurò.

<<  Si, Rio ha ragione. Andiamo ti accompagno io  >>  le prese la mano, i due fidanzati si salutarono con un bacio a stampo e andarono per la propria strada. Ma lui no, li vedeva da lontano.

Perché si ostinava a farsi del male? Perché li fissava anche se sapeva che si stava solo uccidendo? Chi lo sa, forse gli piaceva soffrire? Forse per riprendersi da quel assurdo mondo del "vissero felici e contenti" in cui era stato per qualche mese doveva uccidere piano e lentamente quell'amore che in quei mesi era sempre cresciuto. Li guardava da lontano, ma prima di andarsene li riguardò, sperando che Tori si accorgesse di lui e si buttasse tra le sue braccia. Nulla. Niente. Era sempre lì, mano nella mano col suo migliore amico.

Di solito in quei casi uno pensava "Magari sarà più felice con lui" ma lui no. Era egoista e una cosa del genere non gli avrebbe mai attraversato la mente.

Mentre lui camminava verso casa, i due fratelli erano a pochi passi da casa, ma lei era stranamente silenziosa.

<<  Tori che succede? Non ti senti bene?  >>  le chiese gentilmente e con preoccupazione.

Lei non rispose, lo fermò e gli strinse ancora di più la mano. Un dolore lancinante le attraversò lo stomaco, strinse la maglietta in quel punto cercando in più possibile di trattenere le urla.

Il fratello la prese per le spalle e la scosse un pò, lei lo guardò negli occhi...all'inizio vide tutto sfocato e dopo...buio.

Intanto a casa Castle Rio e Shark stanno discutendo nella camera di lui.

<<  Rio mi spieghi che stai combinando?! Lui ti bacia e dopo se ne mano nella mano con Tori e tu non fai nulla?!  >>  le gridò più scioccato che altro.

<<  Reginald ieri io e Kite ci siamo organizzati per lasciarlo da solo con Tori...  >>  non terminò che il fratello le lanciò un'occhiata agghiacciante.

<<  Bene, quindi il mio migliore amico, la mia ragazza e mia sorella mi hanno ingannato e preso in giro  >>  sbraitò infuriato come mai.

<<  L'abbiamo fatto per un motivo  >>  cercò di spiegargli.

<<  E quale sarebbe?  >>  si calmò per sentire le "ragioni" di quell'atto.

<<  So che può sembrarti assurdo ma Kite e Tori...  >>  prese un grande respiro  <<  ...Sono fratelli  >>  disse tutto d'un fiato.

Il fratello ne rimase scioccato  <<  Ma..se fosse vero...perché Kite non me l'ha detto?  >>

<<  Non lo voleva dire nemmeno a me perché prima voleva esserne certo, ma io l'ho costretto e voleva dirtelo oggi  >>.

Shark non ebbe il tempo di rispondere che il telefono di Rio squillò e lei rispose  <<  Pronto... Cosa?!... Arriviamo subito!  >>  chiuse.

<<  Cos'è successo?  >>  chiese il ragazzo vedendo la sorella in ansia.

<<  Tori è all'ospedale  >>

I due corsero all'ospedale, con la moto di Shark. Appena arrivarono trovano Kite, Hart, Miranda e Faker seduti nella sala d’aspetto.

 

Rio corse da Kite che appena la vide si alzò dalla sedia in plastica, mentre Shark stava in disparte, il biondo lo guardò da lontano…nel suo sguardo si leggeva tristezza e preoccupazione.

 

<<  Shark non ti ha creduto?  >>  chiese il biondo all’amata.

 

<<  Veramente non abbiamo finito il discorso, ma sai quant’è testardo. Devi andarci a parlare tu  >>  gli disse.

 

Kite lo guardò per pochi secondi e poi andò da lui. I due si guardarono, sembravano entrambi arrabbiati…intanto Rio e gli altri li guardavano temendo una rissa.

 

I due continuarono a fissarsi, sembrava che stessero parlando con lo sguardo…pochi minuti dopo i due scoppiarono in una fragorosa risata lasciando gli altri confusi.

 

<<  Vuoi proprio che lo dica?  >>  chiese seccato ma con un sorriso, anche se piccolo, sul viso il viola.

 

<<  Te lo meriti  >>  disse semplicemente.

 

<<  Va bene: Sono uno stupido!  >>  disse mettendosi le mani in tasca.

 

<<  Dai abbracciatevi  >>  gridò Rio.

 

I due si guardarono e fecero segno di no con la testa, per poi battersi i pugni. Dopo uscì il dottore.

 

<<  Come sta?  >>  chiese in ansia Miranda.

 

<<  Lei è la madre?  >>  chiese il medico.

 

Miranda fece cenno di si con la testa.  <<  Sa se sua figlia è fidanzata?  >>  continuò a chiedere il medico.

 

<<  Si, sta con questo ragazzo  >>  rispose indicando Shark.

 

<<  Beh…congratulazioni  >>  strinse la mano prima a Miranda e poi a Shark e diede una cartella gialla alla donna che non esitò ad aprirla. Appena la lesse le sue gambe iniziarono a tremare e Rio e Faker l’aiutarono a sedersi.

 

<<  Cosa c’è scritto?!  >>  chiese la ragazza preoccupata come mai.

 

<<  Tori è…  >>  iniziò la donna per poi guardare il viola  <<…incinta  >> tutti gli sguardi ricaddero su di lui. C’era quello felice ma anche preoccupato di Rio, come quello di Kite. Hart che non capiva dove fosse il problema. Miranda con uno sguardo indecifrabile e Faker che voleva ucciderlo con uno sguardo.

 

Rio e Hart si precipitarono dentro da Tori con la cartella.

 

<<   Tu maledetto! Ti rendi conto in quale guaio vi siete cacciati?!  >>  gridò il signor Tenjo prendendo Castle per il colletto della divisa, essendo che non si era potuto cambiare, come Kite, Rio e Tori.

 

<<   Papà lascialo!  >>  cercò di farlo calmare il figlio e infatti l’uomo lo lasciò.

 

<<    Miranda tu non dici nulla?!  >>  si rivolse all'amata.

 

La donna guardò il ragazzo dai capelli viola  <<  Sono Tori e Shark che devono decidere  >> 

 

In quel momento uscì Tori pallida come un fantasma e il suo sguardo incrociò quello di Shark.

 

<<  Forse dovremmo lasciarvi da soli  >>  disse Rio uscendo seguita dagli altri.

 

<<  Tori Kite e Rio mi hanno detto tutto e sono stato uno sciocco  >>  si scusò, a modo suo, pendendole le mani ma lei le scansò e gli diede le spalle.

 

<<  Non posso perdonarti, no questa volta  >>  disse mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.

 

<<  Lo capisco Tori...  >>  in effetti aveva più che ragione, l'aveva lasciata dicendo a Kite di riferirglielo e non le aveva nemmeno parlato  <<  ...ma dobbiamo trovare un accordo per il bambino  >>.

 

<<  Non è un problema tuo  >>  iniziò a camminare verso l'uscita.

 

Ma Shark la fermò prendendola per il polso  <<  Cosa significa che non è un problema mio. E' mio figlio!   >>.

 

<<  Fino a stammattina non ti importava di me, quindi perché ora ti dovrebbe importare di lui?!  >>  ed ecco la goccia che fece traboccare il vaso. Aveva ragione, aveva maledettamente ragione. Ma non poteva comportarsi in quel modo. Il bambino aveva bisogno di un padre.

 

<<  Tori parliamone...  >> 

 

<<  Stamattina hai voluto parlare con me? Non volevi sapere cosa ne pensavo? Non potevi darmi fiducia?!   >>  con uno scossone si liberò dalla sua prese e continuò a camminare verso l'uscita lasciando lui lì, al centro della sala d'aspetto, per la prima volta senza parole.

 

Cosa poteva fare? La ragazza che amava non lo voleva vedere, e come darle torto? E non voleva nemmeno che vedesse suo figlio. Doveva fare qualcosa, non li avrebbe mai lasciati andare senza lottare.

 

 

Nota autore: Salve a tutti. Mi scuso se il capitolo è corto ma come ho detto temevo che i personaggi fossero OC e forse lo sono, ditemi voi. Ma siamo pieni di novità quindi andiamo un pò alla volta:

Tori e Kite sono veramente fratello e sorella, infatti Faker è molto geloso di lei.

Shark, come molti temevano, ha frainteso tutto e ha avuto delle discuossioni con Kite, Tori e Rio. Ma per fortuna ha fatto pace con due dei tre. Ma chi darebbe torto a Tori, in un rapporto ci vuole fiducia, secondo me, e Shark ha dimostrato di non averne.

E infine...Tori è incinta! Mi immagino i vostri volti scioccati. Ma c'è un problema: non vuole che Shark veda il bambino dopo il modo in cui si è comportato. Secondo voi cambierà idea o Shark riuscirà a farsi perdonare? Recensite.

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Capitolo 23
*** Il perdono-La promessa con Four ***


Il perdono-La promessa con Four

<<  Reginald come te lo devo spiegare?! Tori vuole fare pace con te ma tu prima devi dimostrarle che ti fidi di lei  >>  gli gridò in faccia Rio per la centesima volta.
<<  Io voglio dimostrarglielo ma non so come fare  >>  ribatté Shark.
I due erano nel salone di casa Castle, lui era seduto sul divano mentre lei era al in piedi di fronte il fratello.
<<  Devi fare un gesto romantico  >>  rispose Rio.
<<  Sai con chi stai parlando?  >>  chiese neanche la sorella fosse stupida.
<<  Si e tu sai che per amore si fa la qualunque?   >>  lui incrociò le braccia al petto e chiuse gli occhi.  <<  Andiamo Reginald, per una volta lascia uscire il tuo animo romantico e pensa a qualcosa per riconquistare Tori.  >> 
A quelle parole riaprì gli occhi e guardò un angolo indefinito della sala.
“In effetti io per Tori farei qualsiasi cosa, ma non sono un tipo romantico o smielato. Gli atti romantici non erano per me.”  pensò.
<<  Non ti viene proprio nulla in mente?   >>  lo guardò per un secondo  <<  Potresti andare da lei con un mazzo dei suoi fiori preferiti e dichiararle tutto il tuo amore  >>  aveva gli occhi a cuoricino mentre lui stava per vomitare, ma i fiori potevano essere un opzione  <<  Oppure potresti scriverle un biglietto con scritto che l'ami   >>   si portò le mani sulle guancie, strinse le braccia al petto e chiuse gli occhi, lui invece si portò una mano sulla bocca per non vomitare, ma l'idea di biglietti era buona.  <<  O puoi prenderle un oggetto a cui non può fare a meno e ridarglielo dopo dicendole che ti dispiace  >>  incrociò le dita e fece l'occhiolino al fratello come per dirgli di scegliere tra quelle opzioni. Lui invece fece un piccolo sorriso e si alzò di scatto dal divano per poi correre verso la porta per uscire.   <<  Comunque prego  >>  gridò Rio offesa.
Lui tornò dentro di fretta e furia e le lasciò un bacio sulla guancia per poi correre nuovamente fuori, seguito dalla sorella.
Era finito l'orario scolastico e tutti stavano per uscire quando Tori posò il telefono per pochi minuti sul banco, prese lo zaino e si alzò, ma quando vide che il telefono non c'era più, al suo posto c'era un foglio piegato. Si guardò da tutte le parti per capire chi l'avesse preso, per capire se fosse solo un brutto scherzo. Prese il biglietto, lo aprì e lo lesse.
"Tori, scusa se ti ho preso il telefono ma dovevo parlarti.
Vai nel corridoio, lì ce ne è un altro.
E scusa...si, hai capito bene...scusa se una volta ogni morte di Papa ti dicevo che ti amo, ma pensavo lo sapessi bene.
Shark"
Aveva le lacrime agli occhi per quelle parole. Si capiva che era pentito ma il loro litigio non riguardava il pentimento o meno, riguardava la fiducia.
Andò nel corridoio e dopo pochi passi vide l'altro biglietto attaccato all'aula di scienze. Lo prese e lo lesse.
"Tori, so che questa situazione ti sta stancando ma forse è l'unico modo che ho per dirti realmente quello che penso.
Ti odio. Ti odio per avermi fatto soffrire per quei tre schifosi mesi in cui mi sentivo come una donna in fase premestruale. Ti odio per quei mesi che volevo piangere, neanche fossi stato una mielosa tredicenne. E ti odio perché mi hai fatto scoprire di avere un cuore che pochi minuti dopo ti sei presa e che hai ancora.
Ma il prossimo biglietto lo trovi sul portone della scuola.
Shark"
Tori quando lesse il primo "ti odio" il suo cuore perse un battito ma poi iniziò a piangere di gioia.
Corse all'uscita e appena trovò il biglietto lo aprì di fretta e furia.
"Tori, il prossimo biglietto sarà sul palo del nostro incrocio.
Si, so che te lo ricordi. Quel incrocio dove tutti i giorni ci incontravamo e ci davamo baci interminabili.
Quante volte siamo potuti entrare in ritardo.
Shark"
Lei se lo ricordava, anche molto bene. Quante volte i passanti li avevano guardati male e dopo Shark le diceva "Lasciali guardare, così almeno non devo andarli a minacciare dicendo che sei solo mai".
Percorse tutta la via correndo con il vento in viso, le lacrime che le volavano dagli occhi e un sorriso a trentadue denti sul viso.
Appena arrivò si fermò di fronte ad un palo dove sopra c'era il biglietto e l'aprì.
"Tu mi hai parlato di fiducia ieri ma mi ricordo di un giorno. Quando, mentre ti stavo aspettando, stavo suonando la chitarra e una ragazza, pure brutta, mi si è avvicinata e mi ha chiesto delle lezioni private. Dopo sei arrivata tu, la stavi per tirare per i capelli, ti sei seduta vicino a me e le hai detto, con testuali parole "Lui è SOLO MIO quindi puoi andare".
Quel gesto mi ha fatto piacere perché sapevo che ti fidavi di me, ma eri anche gelosa di me.
Il prossimo biglietto è nel palazzo accanto alla nostra chiesa.
Shark"
Mise il biglietto, come gli altri, nella borsa e ricominciò la sua corsa fino a che arrivò davanti la chiesa nominata da lui.
Andò pochi passi più avanti, vide il palazzo e trovò il biglietto.
"Ti ricordi che tutte le volte che ci passavamo davanti dicevi sempre che ci saremmo sposati in questa chiesa e poi ti immaginavi ad alta voce il nostro marimonio.
Io ti dicevo sempre di non correre troppo con la fantasia ma in fondo mi piaceva sentire come volevi che fosse e volare con la fantasia con te.
Il prossimo biglietto è all'entrata del parco.
Shark"
Tori riprese a camminare, ma poi notò una cosa: Shark stava scegliendo, per i posti dei suo biglietti, tutti i loro posti speciali.
Appena arrivò all'entrata del parco fu il vigilante a darle il biglietto sorridendole.
"Ti ricordi quando una mattina, era vacanza, alle nove ti ho chiamato e ti ho detto "Ma non hai niente di meglio da fare la notte che venirmi a disturbarmi nei sogni?!"?
Era la verità, per una notte interna mi hai tormentato e ogni dieci minuti ci trovavamo in scenari diversi. Come ora, che ti ho portato dalla scuola alla strada, dalla chiesa al parco e ora ti porto in un posto che hai sempre sognato...
Per arrivarci devi solo seguire il percorso.
Shark"
Tori mise anche quel biglietto nella borsa e percorse il sentiero come le aveva chiesto Shark. Dopo pochi passi di fronte a lei iniziarono a vedersi degli alberi con sopra dei fiori rosa ai lati del percorso che facevano da apertura a quel giardino pieno di fiori di ogni topo e colore sparsi nell'erba. Piano piano ci passò acconto cercando di non calpestarli, ma nel tentativo ci cadde sopra e tanti petali le caddero sul viso e sui capelli.
Stava per rialzarsi quando di fronte a se apparvero due gambe maschili con sopra i pantaloni della divisa della sua scuola.
Alzò di poco il viso e incrociò quei meravigliosi occhi blu mare. Lui gli allungò una mano per aiutarla ad alzarsi e lei gliela strinse.
<<  Shark è tutto meraviglioso e i tuoi biglietti sono...mi mancano le parole per descriverli    >>  ricominciò a piangere e lui le prese il viso tra le mani asciugandole le lacrime con i pollici  <<  Perdonami per avere pensato che tu non ti fidassi di me, ora ho capito che avevi ragione ad essere geloso. In effetti da quando io e Kite abbiamo scoperto che siamo fratelli ci siamo avvicinati molto e perdonami se non te l'ho detto subito ma Kite diceva che te lo voleva assolutamente dire lui  >>  
<<  Tu lo sai che ti amo e che quello che è scritto nei bigliettini resta nei bigliettini, soprattutto quella parola...   >>  disse Shark all'inizio dolce e poi serio.
<<  Intendi scusa?  >>  ridacchiò lei, sapeva che il suo amato non l'avrebbe mai più ridetto.
<<  Infatti, se Kite lo viene a sapere mi tormenterà per dirglielo  >>  
I due risero e si baciarono con foga e passione. Quanta nostalgia.
Dopo che lui le ridiede il telefono i due tornarono a casa Castle pronti a dare la buona notizia, ma appena arrivarono sotto casa sentirono le grida di Kite   <<  ADESSO BASTA! MI HAI STANCATO! VA FUORI DA QUESTA CASA!   >> 
I due corsero dentro e videro Kite che si stava per trasformare, Rio che cercava di tranquillizzarlo e un ragazzo molto familiare a Shark di fronte e lui che sorrideva beffandosi del biondo. Ma...era Four.
<<   Cosa sta succedendo?  >>  chiese Shark mettendosi al centro tra i due, mentre Tori andava dal fratello.
<<  Ciao Shark, quanto tempo. Credo che il tuo amico si senta male   >>  disse aprendo le braccia come per dirgli di andarlo ad abbracciare ma il ragazzo girò lo sguardo verso Kite.
<<  Kite che succede?   >>  chiese.
<<  Succede che se non mi levi quel verme da davanti agli occhi sono capace di tutto  >>  gridò furioso il biondo e il viola vide che le sue vene stavano diventando blu.
<<  Four è meglio che tu vada, ora  >>   gli disse serio.
<<  Va bene, ho capito.   >>  nell'uscire passò accanto a Rio  <<  Ma sappi che la questione non finisce qui   >>  
Kite stava per saltargli addosso ma Shark lo prese per il petto fermandolo.
Una volta che Four uscì Kite si sedette sul divano calmandosi e Rio raccontò tutto ai due.
Flashback
Kite e Rio erano sul divano, abbracciati, mentre si vedevano un film horror e lei, ovviamente, stava tramando di paura. Quando il biondo le mise il braccio intorno alla vita avvicinandola a lui, lei poggiò la testa sul suo petto. Si era calmata quando sentì bussare alla porta, si alzò di scatto e prese un ombrello puntandolo minacciosa verso la porta.
Kite cercò di trattenere quando andò ad aprire, certo che erano Shark e Tori ma appena si trovò davanti Four perse il sorriso.
<<  Ciao Kite, c'è Rio?  >>  chiese lui sorridendo.
<<  No, ora vattene  >> stava per chiudergli la porta in faccia quando lui gli mise la mano sopra aprendola di nuovo ed entrando in casa.
<<   Ciao Rio  >>   gridò correndo ad abbracciarla, mentre lei era sbiancata alla visione del ragazzo e ricambiò timidamente l'abbraccio.
<<  Ciao Four  >>  balbettò imbarazzata per la situazione.
Dopo Kite, infastidito da quella vicinanza che aveva il ragazzo con la SUA ragazza. Tirò Rio per il polso e le cinse la vita con il braccio avvicinandola a se.
<<  Four credo che si sia fatto tardi e che ora tu debba andare. Io e Rio, essendo fidanzati  >>  calcando la parola  <<  Ci stavamo guardando un film  >> 
<<  Kite credo che tu ti stia sbagliando. Rio non è la tua ragazza   >>  le prese la mano e si avvicinò a lei  <<  Ma la mia  >>
Kite e Rio sbiancarono al sentire quelle parole.
<<  No Four, tu ti stai sbagliando. Io e Rio stiamo insieme da due anni   >>  disse attirandola ancora di più a se, così facendola arrossire.
<<  Rio, non gli hai detto della nostra promessa?   >>  chiese parlando alla ragazza.
<<  Che promessa?  >>   chiese il biondo confuso.
Rio si liberò dalla stretta di entrambi e disse  <<  Kite, io e Four qualche anno fa, molto prima che noi due stessimo insieme, abbiamo fatto una promessa: che quando sarebbe tornato dal suo viaggio ci saremmo messi insieme.   >>  Kite girò il viso.
<<  Si, quindi sei tu quello di troppo   >>  la prese per la vita  e lei cercò di liberarsi, ma la sua stretta era troppo forte.
Il biondo infuriato prese Four per la manica della giacca e lo attaccò al muro. Intanto lei cercava di farlo calmare.
<<  Kite ti prego, non ne vale la pena  >> 
Lui si allontanò, quando entrarono Shark e Tori.
Fine Flashback.
Kite chinò il viso e Rio lo prese tra le mani costringendolo a guardarla negli occhi <<   Ti giuro che se avessi saputo quello che ricambiavi il mio amore non l'avrei mai fatto. Io non lo amo e non l'amavo prima. Se ho accettato di fare quella promessa è stato solo perché credevo di non avere possibilità con te e non volevo più soffrire. Perdonami  >>  aveva le lacrime agli occhi.
Il biondo le prese le mani togliendole dal suo viso, si alzò e si diresse nel piano di sopra. Shark lo seguì e lo trovò nella sua stanza, seduto nel suo letto, chiuse la porta e gli s mise vicino.
<<  Tori ti ha spiegato tutto?  >>  chiese il biondo.
<<  Si  >>  disse semplicemente il Sangue di lupo.
<<  Vi siete perdonati a vicenda e state di nuovo insieme?  >>  continuò a chiedere.
<<  Si. Se tu mi chiedi scusa perdono anche te  >>  disse per smorzare la tensione.
<<  Scordatelo, io non ho nulla da scusarmi  >>  disse deciso.
<<  E il fatto che non mi hai detto che credevi che Tori fosse tua sorella e che quando l’hai saputo non me l’hai detto non è cosa per cui scusarsi?  >>  ribatté.
<<  Va bene, sappi che sono pentito ma non ti dirò mai quella parola  >>  incrociò le braccia al petto.
<<  Siamo in due.   >>  fece una pausa   <<  Kite io ce l’ho con Rio almeno quanto te ma quando ti ha dato quelle spiegazioni mi sembrava sincera  >> 
<<  Anche a me  >> 
<<  Allora cosa ci fai qui?   >>  lo guardò per la prima volta in quella conversazione.
<<  Sono irritato perché non me l’ha detto   >> 
<<  Tu sei l’ultima persona che può irritarsi per questo motivo dopo quello che mi hai fatto  >>  
Kite lo guardò e i due scoppiarono a ridere. Dopo scesero e trovarono sul divano Rio in lacrime e Tori che cercava di consolarla, ma appena sentirono i due scendere Rio corse da Kite e si baciarono. Shark andò da Tori facendole segno che stava per vomitare.
Appena i due si staccarono.
<<  Ci sono altre cose che devi dirmi?  >>  chiese il biondo.
<<  Io no e tu?  >>  chiese lei.
Lui scosse la testa per fare segno di no.
<<  Va bene ragazzi ma ora come ci liberiamo di Four?  >>  chiese Shark.
<<  Potremmo fargli capire che Rio ama solo Kite  >>  propose Tori.
<<  Nulla da fare Tori. Ciò provato ma non mi vuole ascoltare  >>  ribatté Kite.
<<  Si, perché sei stato tu a parlargli ma non Rio  >>  disse Tori e i due ragazzi la guardarono come per darle ragione, mentre Rio era un po’ nervosa. Non voleva ferire Four, perché in fondo era un suo amico.
Intanto nella foresta Xael e Olric stavano discutendo animatamente. Olric colpì violentemente Xael allo stomaco facendolo cadere a terra.
<<  Sei un incapace! Ti ho dato un compito solo, uno solo! E non sei stato capace di portarlo a termine  >>  gli gridò contro.
<<  Olric, dammi un’altra occasione. Ti giuro che non fallirò questa volta!  >>  cercò di fargli cambiare idea ma nulla.
<<  No! Tra poco mi riscontrerò con Shark e Morgan e se Tori vorrà stare dalla loro parte io non avrò pietà di lei  >> 
 
 
 
Nota autore: Salve a tutti, scusatemi per il terribile ritardo ma con la scuola ho poco tempo per continuare. Comunque vi confesso che in questo capitolo, Shark sia un po’ IC. Ma doveva farsi perdonare in qualche modo.
Prima di andarmene vorrei avvisarvi di una piccolissima cosa: il prossimo capitolo sarà l’ultimo. Non so se è una buona o una cattiva notizia ma vorrei farvi sapere che mi mancherete tanto, anche perché credo che la prossima storia la farò molto dopo. Ma intanto ditemi cosa pensate di questo capitolo. Un beso.

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Capitolo 24
*** L'ultimo scontro ***


L'ultimo scontro

Rio e Four erano al parco, lui la fissava sorridente, mentre lei teneva lo sguardo fisso sulle sue scarpe come se fossero la cosa più interessante del momento.
<<  Rio perché mi volevi parlare?  >>  chiese lui, Rio stava per parlare ma il ragazzo la fermò nuovamente    <<  Aspetta, fammi indovina...o mi stai per dire che hai lasciato Kite e che vuoi stare con me, ma dal tuo comportamento non credo di aver indovinato, o hai scelto Kite e mi stai per dire che non ci sarà mai niente fra di noi  >>  lei sgranò gli occhi, era incredibile quanto la conoscesse, infatti le aveva tolto le parole di bocca.
<<  Four tu sei un ragazzo meraviglioso ma il mio cuore appartiene a Kite  >>   gli disse guardandolo negli occhi.
<<  Che frase fatta   >>  disse ridacchiando amaramente.
<<   Lo so, ma mi è venuta in mente solo quella.  >>  i due risero  <<  Ancora amici?  >>  gli allungò la mano.
<<   Certo Rio  >>  gliela strinse.
Dopo un giro nel parco passato a parlare del più e del meno Rio tornò a casa.
Intanto nell'ospedale, nel reparto maternità a fare la prima visita dal ginecologo c'erano Shark e Tori, lei era sdraiata su un lettino, con la maglietta alzata fino a sotto il seno, sulla pancia aveva uno strano liquido che le aveva messo il medico per fare la visita. Intanto il medico era all'in piedi alla sinistra di lei, che muoveva avanti e indietro sul ventre di lei uno strano aggeggio che tramite un computer faceva vedere ai tre l'immagine confusa del bambino. Invece Shark era alla destra di lei che le teneva la mano.
<<  Congratulazioni, il bambino è sano   >>  disse togliendo l'aggeggo dal ventre di Tori.
<<  Ma quando sapremo se è femmina o maschio?  >>  chiese Shark.
<<  Lo scoprirete al quinto mese  >>   disse ridacchiando.
<<  Cos'ha da ridere?  >>  chiese Shark seccato. Lui aveva fatto una semplice domanda e lo irritava che il medico lo prendesse in giro.
<<   Mi scusi signor Castle non volevo offenderla, è solo che ho visto molti casi di ragazze che rimangono in cinta a un età così giovane come la sua ragazza. Ma voi siete il caso più strano  >>  spiegò l'uomo.
<<  Cosa vuole dire?  >>   chiese Tori in ansia per il pensiero che il medico avesse dei sospetti su la loro...umanità.
<<   Che voi preferite venire di mattina piuttosto che di pomeriggio o di sera, non volete fare il test del sangue, cosa che dovremmo fare al momento del parto però, e soprattutto non volete vedere fumo. Come mai?  >> 
Shark e Tori si guardarono come per chiedersi  "Cosa dobbiamo fare adesso?".
<<  Mi scusi ma queste sono cose private e se ora mi dà la dieta della mia ragazza noi andremmo   >>  allungò la mano e il medico gli porse un foglio.
I due uscirono e tornarono a casa.
A casa Castle i quattro Sangue di lupo stavano leggendo la dieta della povera ragazza che si lamentava in continuazione.
<<  Cosa?! Anche il sushi?! Ma io l'adoro!  >>   si lamentò sedendosi sul divano in mezzo a Shark e Kite, mentre Rio leggeva ad alta voce la lista dei cibi da non mangiare mentre si era incinta, ed era piuttosto lunga.
<<  Non puoi bere alcol  >>  disse Rio.
<<  Io non bevo  >> 
<<  Non puoi bere bevande gassate  >>  continuò.
<<  Cosa?!  >> 
<<  Dopo di cioccolata ne puoi prendere poca  >> 
<<  Tipo?  >> 
<<  Mezza barretta  >>  
Tori fece un suono depresso per poi poggiare la testa sulle gambe dell'amato.
<<  Dai Tori non è la fine del mondo, pensa che dopo tu e Reginald avrete il vostro bel bambino   >>   la consolò l'amica.
<<   Si, per una volta Rio ha ragione   >>   disse Shark accarezzando i capelli verdi dell'amata.
<<  Che hai detto?!   >>  chiese irritata Rio a quel "Per una volta Rio ha ragione".
<<   Ragazzi per ora ci dobbiamo occupare di un'altra faccenda  >>  disse Kite.
<<  Quale?  >>  chiese la sorella.
<<   Se Tori si dovesse sentire male durante la notte e tu non fossi raggiungibile, cosa faremmo?  >>   fece una ipotesi il biondo.
<<   Hai ragione, mia madre per il suo lavoro molte volte sta via molti giorni e io sto da sola a casa   >>    gli diede ragione la sorellina.
<<  Kite tu non la puoi ospitare quando sua madre è fuori?   >>    chiese la Castle.
<<  Lo farei molto volentieri ma il problema è Hart. Non gli ho ancora detto che siamo dei Sangue di lupo e già a me nelle sere di luna piena viene difficile uscire di casa senza farmi notare, se fossimo in due attireremo troppo l'attenzione, soprattutto se una delle due è incinta  >>  spiegò giustamente Tenjo.
<<   Nemmeno noi possiamo, sarebbe come fare il passo più lungo della gamba. Olric avrà di certo scoperto dove abitiamo per usarlo un giorno per vendicarsi e di certo avrà messo dei sui complici qua davanti e non ce ne siamo ancora accorti, quindi appena Tori entrerebbe sarebbe la fine.   >>  spiegò Shark.
<<   Cosa facciamo?   >>  chiese Tori alzandosi dalle gambe dell'amato per poi andare tra le sue braccia, dove fu ben accetta.
<<   Potreste cercarvi una nuova casa  >>  propose Cristina che apparve dalla cucina seguita dal marito.
<<  Ci stavate spiando?  >>  chiese il ragazzo dai capelli viola irritato dal comportamento immaturo dei genitori.
<<  No  >>  disse Morgan con voce stridula, significava che stava mentendo.
<<  Comunque anche se volessimo non potremmo: non siamo maggiorenni, non abbaimo un lavoro e andiamo ancora a scuola  >>  continuò Shark.
<<  Potremmo pagare noi la casa fino a che non trovi un lavoro Reginald, sai che i soldi non sono un problema. Poi tu e Kite tra pochi mesi fate diciotto anni e per quel poco tempo potreste dire di vivere con un adulto.   >>  disse il padre.
<<  Beh...allora meglio andare a cercare  >>  disse Shark guardando Kite e i due, seguiti da Morgan uscirono alla ricerca di un appartamento.
Dopo una settimana ancora nulla, il ventre di Tori era cresciuto di pochi centimetri ma già a casa Castle, dove c'erano come ospiti per la cena la famiglia Tenjo-Mizuki, c'era la discussione per il nome.
Tori e Shark erano seduti accanto sul divano, mentre vicino a loro c'erano Kite e Rio. Il primo ragazzo veniva controllato da Faker che era sulla poltrona di sinistra con la fidanzata seduta con la sedia vicino a lui e Hart sulle gambe, mentre il secondo era controllato da Morgan che era nella poltrona di destra con la moglie vicina, seduta sul comodino.
<<   Se nasce femmina che ne dite di Rio?  >>  propose Rio.
<<   Che immaginazione  >>  disse sarcastico Shark.
<<  Che ne dici di Luke?  >>  chiese Tori.
<<  No, non mi piace  >>  rispose l'amato.
<<  Sai Reginald, è tradizione dare al proprio figlio il nome del padre    >>  si intromise quasi offeso l'uomo.
<<  Papà, no per gufarti, ma si da il nome del nonno al bambino, quando il nonno muore    >>   ribatté lui e vide il padre toccarsi i gioielli di famiglia.
<<   Che ne dite di Runo?   >>  propose Hart e tutti gli sguardi andarono su di lui.
<<  Ma Runo femminile o maschile?  >>  chiese Kite.
<<  Femminile  >>  rispose il fratellino.
<<  Si, mi piace tantissimo  >>  disse Tori.
<<  Anche a me piace   >>   appoggiò il futuro padre.
<<  Mentre per il nome maschile sappiamo già che fare vero?  >>   chiese la ragazza all'amato sorridendogli.
<<  Si, esatto  >>   continuò lui.
<<  Che nome avete deciso?   >>  chiese curioso Kite.
<<  Vogliamo che sia una sorpresa  >>   disse Tori.
Tutti li guardarono confusi, chissà che nome avevano scelto.
Ma quello era l'ultimo dei loro problemi. Nemmeno cinque minuti dopo che sentirono degli ululati venire da fuori, li riconobbero: Xael li stava chiamando.
Morgan lanciò uno sguardo a Shark e Kite, che capirono al volo. Olric volevo un ultimo scontro, quello decisivo.
I due ragazzi, seguiti dall'uomo si alzarono dai loro posti e si diressero verso la porta, quindi videro anche le loro ragazze, con la donna Sangue di lupo, alzarsi dai loro posti per raggiungerli.
<<  No, voi restate qui  >>   disse Shark serio e deciso.
<<  Cosa? E lasciarvi andare da soli da Olric. Scordatevelo!  >>   ribatté Tori stringendo i pugni.
Il Sangue di lupo dai capelli viola prese per le spalle l'amata, fissandola negli occhi intensamente  <<  Se succedesse qualcosa a te o al bambino non me lo perdonerei mai  >>
<<  Ma se capitasse qualcosa a te io cosa farei?  >>  chiese con le lacrime agli occhi.
<<  Rio anche tu resti qui  >>  disse Kite.
<<  Scordatelo, io non ti lascio andare da solo. Se Olric e Xael si portassero degli alleati sareste solo in tre e di certo perdereste  >>   ragionò lei.
<<   Reginald, Kite. Rio e Miranda verranno con noi, se è come dice Rio perderemmo e non avremmo scampo. Mi dispiace Tori ma Reginald ha ragione, nelle tue condizioni potresti perdere molto.   >> 
Dopo i cinque uscirono lasciando i quattro da soli.
<<  Dove vanno?  >>  chiese ingenuamente Hart andando di fronte la ragazza.
Tori si abbassò quel che bastava, prese Hart per le spalle e gli rispose  <<  Vanno a fare una cosa molto importante  >> 
<<   Ma tornano, vero? Mi sembri molto preoccupata  >>   continuò a chiedere il bambino.
<<  Certo che tornano. Non devi preoccuparti  >>  disse per poi guardare la luna incorniciata dal cielo stellato dalla finestra.
Doveva fare qualcosa, non poteva stare lì con le mani in mano. Ma cosa?
Intanto i cinque erano arrivati alla foresta e davanti a loro spuntarono da dietro gli alberi Olric e Xael con una ventina di Sangue di lupo selvaggi, tutti dalla loro parte.
<<  Olric  >>  lo chiamò l'uomo.
<<  Morgan  >>  disse l'altro con freddezza.
<<   Terminiamo qui questa disputa prima che qualcuno si faccia male. Pensa a Tori  >>    disse con calma allungando la mano in segno di pace.
<<  Se tu hai paura non è un problema mio, voglio che tutti capiscano che i Sangue di lupo che si alleano con gli umani sono dei deboli. Mentre per Tori, perché me ne dovrei preoccupare? Tanto non è mia figlia, giusto Miranda?  >>   chiese infine quando l'amata donna che chinò la testa.
Dopo fu Kite ad intervenire per aiutare la madre  <<  Tori non sarà tua figlia ma le sei stato vicino quel tempo che bastava per ritenerla tale. Basta guardare Shark e Cristina, lei non è sua madre eppure le vuole bene come se lo fosse  >> 
<<  Tu sta zitto moccioso. Sei il figlio proprio dell'uomo che mi ha portato via l'unica donna che amavo  >>  gli gridò contro.
<<  Non osare rivolgerti così a mio figlio  >>  dopo intervenne Miranda per proteggere il figlio.
Lui lo guardò con disprezzo e stava per risponderle quando si intromise Xael.
<<  Basta con questi discorsi, io e Shark abbiamo ancora un conto in sospeso   >>     lo fulminò con lo sguardo.
<<  Si, devi pagare per quello che hai fatto alla mia ragazza, a mia sorella e al mio migliore amico  >>  ricambiò lo sguardo.
<<  Sei sicuro che quello che ho fatto a tua sorella sia stato un male? Perché se non l'avessi fatto adesso non sarebbe qui con te, a lottare al tuo fianco    >>   disse l'ultima parte con amarezza.
"In effetti non ho mai visto Xael con un amico, è sempre stato da solo" pensò Shark.
Olric capì che la situazione stava degenerando  <<  Infatti lui ha sbagliato ma io posso rimediare uccidendoti  >>  urlò per poi saltare addosso al Sangue di lupo dai capelli viola, ma ad un passo apparve dal nulla Mary che si mise davanti al figlio proteggendolo e fermando l'uomo.
<<  Mary?  >>   dissero in coro Olric e Morgan, il primo era confuso dalla sua presenza, l'altro invece era felice perché sapeva che era dalla loro parte.
<<  Morgan, non pensare che aiuterò te o tua figlia. Io sono qui solo per Reginald   >>  disse seria guardando l'uomo.
<<  A me va bene lo stesso  >>  disse Morgan.
<<  Mary, sei una traditrice  >>  urlò Olric per poi uscire gli artigli e attaccarla, ma lei si difese.
<<  Loro hanno ragione. Noi scappiamo dagli umani perché abbiamo paura di loro ma se li conoscessimo meglio sapremmo che sono come noi, sotto certi versi.    >> 
<<  Sta zitta! Voi cosa aspettate? Attaccate!   >>   dopo quel ordine una ventina di Sangue di lupo si catapultarono sui sei.
Un gruppo di sette attaccarono Rio e Kite. Con uno sguardo capirono cosa fare. Kite la prese per i fianchi, lei appoggiò i piedi sul l'albero e si diede lo slancio per poi colpire i suoi avversari e atterrarli.
Dopo altri cinque circondarono Shark, che uscì gli artigli e diede dei colpi a raffica senza che gli altri si potessero difendere.
Mentre altri quattro circondarono Morgan, lui con un incredibile balzo atterrò dietro ad uno, cinse il suo braccio attorno al collo dell'avversario per poi farlo cadere a terra e atterrò gli altri avversari con incredibili mosse che sembravano kung fu.
Dopo gli ultimi quattro circondarono Miranda e Mary che collaborarono buttandoli tutti a terra.
Intanto, mentre Shark era distratto Xael gli saltò addosso facendolo cadere a terra.
<<   Xael perché lo fai?   >>  chiese il Sangue di lupo dai capelli viola.
<<  Perché non tutti sono fortunati come te. Non tutti hanno una sorellina buona e gentile. Non tutti hanno un migliore amico che anche se scoprono di essere diversi restano vicini. E non tutti hanno la fortuna di stare con una ragazza dolce e gentile come Tori.   >>  gli gridò contro   <<  Tu cosa hai fatto per avere tutto questo? Perché hai tu questa fortuna? Perché hai tu questa vita perfetta?  >>  aveva le lacrime agli occhi.
<<  Anche tu puoi avere tutto questo, devi solo lasciare Olric e venire con noi   >>  gli propose.
Xael si stava per alzare quando Olric lo spinse dalla parte opposta e in quel poco tempo Shark si alzò.
<<  Sei solo uno sciocco moccioso!   >>  gli gridò contro l'uomo.
<<  No, tu sei uno sciocco  >>  si intromise Morgan che era piuttosto lontano.   <<  Hai usato un ragazzo per la tua vendetta quando lui voleva solo degli amici e vivere come un ragazzo della sua età   >> 
<<   Perché tu sei un esperto. Infatti quando eri solo un ragazzo hai avuto un figlio e sei dovuto crescere in fretta. Proprio nel momento in cui avevi paura sei venuto da me chiedendomi disperatamente aiuto e io, da buon amico, ti avevo giurato che ti sarei stato vicino.   >>      
<<   Io ti ringrazio, non è passato un giorno senza che io ti fossi grato ma quando me ne sono andato tu mi hai rinnegato. Tu mi hai allontanato quando potevamo ancora restare amici...   >>  non terminò la frase che l'uomo si mise a ridere.
<<   Sai...ora che ci penso, tutti i problemi sono iniziati quando...lui è nato   >>  disse per indicare Shark e andargli contro tirando fuori gli artigli.
Chiuse gli occhi gustandosi il momento, sentiva che i suoi artigli avevano colpito qualcuno, ma una strana sensazione lo pervase. Sentì un corpo cadere a terra, ma capì che non era il corpo di Shark quando lo sentì gridare   <<  Tori  >>  a quel nome Olric aprì gli occhi e sbiancò alla visione di sua figlia distesa a terra, con il sangue che le usciva dal ventre.
Shark si chinò, stava tremando, prese Tori per il busto e la tenne stretta tra le sua braccia. Aveva le lacrime agli occhi.
Miranda guardò l'uomo che dopo scappò verso la foresta, ma nessuno lo inseguì.
<<  Tori! Tori apri gli occhi!  >>  gridò il ragazzo all'amata.
<<  Shark  >>  disse con filo di voce.
<<  Piccola risparmia le energie e bevi questo   >>  disse Mary facendo bere a Tori Huruai.
<<   Dopo sia lei che il bambino staranno bene?  >>  chiese Rio speranzosa mentre Shark la prese in braccio a mo di sposa.
Da quel giorno passò una settimana.
Tori e il bambino stavano bene, di Olric non si ebbero più notizie, Xael andò a scuola e fece molta amicizia con Yuma e co. Ma essendo che doveva avere dei genitori per iscriversi Mary lo adottò e sembravano proprio una bella famiglia.
Intanto Tori e Shark stavano camminando da venti minuti, lei aveva gli occhi coperti dalle mani di lui, che le aveva detto che era una sorpresa.
<<  Siamo arrivati?  >>  chiese per la centesima volta lei facendosi guidare dall'amato.
<<  Tori te lo dirò io quando saremo arrivati   >>  ripeté lui ridacchiando. In quei momenti gli sembrava una bambina.
Pochi minuti dopo tolse le mani dagli occhi di lei, che le ci volle un pò per mettere a fuoco la vista, ma appena vide davanti a se un enorme casa i suoi occhi brillarono.
<<  Questa casa...è...è nostra?  >>  balbettò lei senza parole.
<<  Si, tutta nostra. Ti piace?   >>   chiese speranzoso in un si.
<<    Se mi piace? L'adoro!   >>  saltò addosso all'amato riempiendolo di baci.
Dopo passarono sette mesi, ed era il momento del parto.
Shark e Miranda erano dentro ad aiutare Tori, mentre fuori c'erano Kite seduto con Rio e Hart  vicini, Faker e Morgan stavano parlando del bambino, mentre Cristina faceva avanti e indietro per tutto il corridoio.
Dopo un ora uscì l'infermiera euforica e tutti le andarono intorno.
<<   Congratulazioni, è un bellissimo maschietto   >>   tutti esultarono e si abbracciarono entusiasti.  <<  Ma se volete potete entrare, i genitori e la nonna sono con il bambino, dopo lo prenderemo per portarlo nell'incubatrice   >>  li avvisò la donna.
Entrarono e videro Tori seduta sul lettino con il bambino tra le braccia e Shark che la stringeva tra le sue ed entrambi ammiravano il bambino. Mentre Miranda stava vicino alla figlia. Intanto gli altri si mettevano intorno al letto.
<<  Reginald, posso?  >>  chiese Morgan al figlio indicando con la testa il bambino e prendo le braccia.
<<  Certo  >>  prese il bambino tra le braccia e dopo, molto delicatamente lo passò al padre e Rio, dopo aver preso Hart in braccio, si avvicinò per guardare il nipote.
Morgan ammirò il nipote con le lacrime agli occhi   <<  Come lo volete chiamare?   >>  chiese.
I due nuovi genitori si guardarono per poi rispondere in coro   <<  Kite   >> 
Il biondo sgranò gli occhi  <<  Come?  >>  chiese scioccato.
<<    Perché? Non ti piace?   >>  chiese Shark, già sapendo che la risposta sarebbe stata si.
Kite ridacchiò e dopo Morgan diede il bambino a Rio, che aveva passato Hart a Kite.
<<  Benvenuto in questa strana famiglia Kite Castle   >> 
 
 

Fine.

 
Nota autore: Salve a tutti, pur troppo questo era l'ultimo capitolo *cerca di trattenere le lacrime*. Ma che ne pensate del finale? E del nome del bambino? Ve lo sareste mai aspettati? Poi Hope-Chan ti è piaciuto il finale di Xael? In effetti lui voleva solo degli amici e Shark è stato molto nobile ad offrirgli una seconda possibilità. Comunque volevo dare due nuove notizie: 1) Se avete delle idee per il sequel o volete degli spoiler sulla nuova storia, di cui parlerò tra poco, contattatemi su Twitter, trovate il link nel mio account EFP. 2) Appena finirà la serie TV Zexal scriverò una piccola storiella di due-tre capitoli, quattro forse, su un finale alternativo (ovviamente Dangershipping e Diamondshipping). Ditemi che ne pensate. Un beso.
 

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