La freccia del destino

di christy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Il ragazzo misterioso ***
Capitolo 2: *** Riflessioni nella foresta ***
Capitolo 3: *** Il Riflesso ***
Capitolo 4: *** Robin Hood ***
Capitolo 5: *** Parlare di se stessi ***
Capitolo 6: *** Complicazioni ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Il ragazzo misterioso ***


AVVISO:

Ciao a tutti!Dopo lungo tempo ho deciso di riprendere a scrivere questa fan fiction e di portarla a termine.Mi scuso con tutti li lettori di questa storia per la mia lunga pausa senza nemmeno aver lasciato un avviso,spero comunque che vogliate continuare a leggere e a recensire con la stessa passione di prima.

Ho revisionato e corretto i vari capitoli scritti fino ad adesso, l'ho ritenuto necessario a causa del tempo passato e delle varie nuove idee che ho avuto recentemente. Chi l'aveva letta in passato, adesso, la troverà cambiata nello stile e leggermente nella trama anche se di base la storia rimarrà uguale. Ho corretto i primi quattro capitoli e nei prossimi giorni aggiungerò quello nuovo,la storia ovviamente continuerà dal punto in cui l'avevo interrotta. Ringrazio in anticipo chi leggerà per la prima volta e chi la rileggerà!


 


 


 

Foresta di Sherwood


 

Corre.

Corre più veloce che può attraverso la foresta.

I suoni ,gli odori intensi,i colori,le luci..tutto è sfocato alla vista della giovane Calien mentre corre,i loro passi si fanno sempre più vicini.

I capelli castani e mossi sono sciolti e scompigliati, il suo vestito blu scuro elegante non è come al solito portato in perfetto ordine,al contrario è sciupato e anche un po’strappato in diversi punti..a suo giudizio dovrebbero darle un premio solo per l’impresa di essere riuscita a correre con un abito del genere indosso.

Non badò minimamente alla strada che prese o a che cosa ci fosse attorno a lei, sapeva solamente che doveva correre se voleva sopravvivere e scappare.

Certo,perché non le capitava tutti i giorni di essere inseguita da un gruppo di guardie infuriate e con aria decisamente assassina.

In una situazione normale avrebbe almeno provato a combattere ma oltre allo spreco di energie ritenne che le guardie fossero davvero troppo numerose.

<< Accidenti! >> esclamò arrestando di colpo il passo mentre dentro di lei incominciò a dilagare il panico.Già perché non avendo guardato la strada aveva avuto la brillante idea di finire in una bella radura senza via d’uscita,facendosi così circondare con facilità dai suoi aggressori.

Era quasi sicura di poter dire addio ai suoi vent'anni di vita.

Indietreggiò lentamente cercando di rimanere tranquilla e di analizzare bene la situazione così facendo senza neanche accorgersene finì con la schiena contro un grosso albero.

Ora era certa che sarebbe morta.

<< Bella fanciulla è ora di tornare a casa..altrimenti saremo felici di averti con noi nelle prigioni del castello >> le disse uno di loro con espressione beffarda,certo di avere la vittoria in pugno contro di lei ,mentre gli altri sfoderarono in una frazione di secondo tutte le arimi possibili e immaginabili.

Calien non era di certo fuggita da casa mettendo sù un grande trambusto per farsi riacciuffare poco dopo ma soprattutto dopo aver corso così a lungo,il che per lei era già un impresa,così decise di provare a reagire e a combattere come poteva.Pensò che l'unica cosa che avrebbe potuto salvarla sarebbe stato un colpo di fortuna o forse anche un miracolo.

Ad un tratto,alla velocità della luce, una freccia venne scagliata da un punto non ben definito dell'albero dietro di lei sfiorandola e andando a finire proprio a pochi centimetri dalle guardie.Calien rimase quasi paralizzata per lo stupore.

<< Hey!dico a voi! >>una voce maschile risuonò sicura dentro la radura,anche se non si capì bene da dove provenisse.

<< Vi sembra il caso di infastidire una così bella fanciulla indifesa? >>disse ancora la voce che ora si poteva notare provenire chiaramente da un giovane uomo appollaiato su un ramo dell’albero alle spalle di Calien,la quale si voltò verso di lui stupita immaginando che probabilmente fosse la persona che aveva lanciato la freccia poco prima.

Tutta l’attenzione delle guardie ricadde verso di lui compresa quella della giovane.Di certo non poteva negare che il ragazzo avesse un aspetto molto bello,forse avrebbe dovuto fuggire più spesso di casa.

Il giovane era alto,dal fisico atletico, dai biondi capelli scompigliati e con dei grandi occhi azzurri che al momento erano puntati dritti su di lei,cosa che in fondo non le dispiaque poi tanto.Le sorrise.Aveva un che di misterioso,e Calien doveva ammettere che, se non fosse stato par la situazione drastica in cui si trovava al momento, sarebbe rimasta lì a fissarlo ancora a lungo.

Calien però era anche una ragazza abbastanza orgogliosa o quantomeno voleva mostrare di essere più forte di quello che in realtà era davvero così decise di rispondergli a tono << primo non sono indifesa e secondo...vi ringrazio per l’interessamento ma non credo che siano cose che vi riguardino ser... >>

<< Allan Dale...potrete chiamarmi così per ringraziarmi più tardi... >> le disse ignorando beatamente la risposta scontrosa della ragazza e tuffandosi allegramente nella mischia,iniziando a combattere come mai Calien aveva visto fare prima.

La giovane rimase imbambolata a guardarlo per qualche minuto mentre il giovane era alle prese con le varie guardie,solo in seguito si rese conto che forse avrebbe potuto dare seppur in minima parte un aiuto.Si buttò così anche lei nella rissa iniziando a combattere,tirando pugni e calci ben piantati ovunque le capitasse a tiro una guardia,doveva ammettere che tutto sommato era piuttosto divertente.

<< Allora..mi credete ancora così indifesa? >>Gli domandò divertita mentre si trovava poco distante da lui e continuava a combattere come poteva facendo del suo meglio per non farsi ferire.

<< In effetti mi avete stupito...ma rimango comunque io il migliore >> rispose lui a tono stordendo un’ altra guardia con un calcio.

Calien sorrise anche se per poco visto che in un attimo le guardie sembravano essere aumentate a vista d’occhio, i due giovani si ritrovarono schiena contro schiena guardandosi attorno con aria decisamente preoccupata.

<< E ora che facciamo mio eroe..? >> gli chiese infuriata con una nota di sarcasmo mentre nella sua mente si stava facendo largo pian piano un'unica grande soluzione.

<< Mi sembra ovvio... >>disse lui in un sussurro lanciandole una fugace occhiata con i suoi grandi occhi blu.

<< SCAPPIAMO!!!>>

Calien riprese a correre veloce quasi come prima non curandosi della fine che aveva fatto del ragazzo che era con lei ,prima di tutto devo pensare a salvarsi.

Pain piano le forze incominciarono a venir meno,era troppo stanca e dopo un combattimento non aveva abbastanza forza per fuggire...non ce la faceva a continuare...stava per cedere...

E poi fu un attimo.

Il ragazzo di nome Allan la prese per un braccio e la nascose con lui dietro un albero abbastanza grande per coprirli entrambi alla vista delle guardie, che stupide come erano continuarono a correre nella direzione sbagliata.

Erano vicini...troppo vicini.

I due giovani si guardarono negli occhi e rimasero in assoluto silenzio...Calien poteva sentire il suo respiro affannoso confondersi con il proprio mentre ancora rimanevano stretti quasi per paura di quello che sarebbe potuto succedere se si fossero lasciati.

Calien era sicura che non le fosse mai capitato di provare qualcosa del genere..

<< Lasciatemi! >> gli disse ad un tratto scontrosa divincolandosi dalla sua presa con uno strattone deciso,lui al contrario delle aspettative della giovane la lasciò fare tranquillamente << Si può sapere perché avete voluto aiutarmi?Avete rischiato di farvi catturare o peggio uccidere per una causa che non è la vostra! >> disse decisamente irritata con fare orgoglioso.

<< Vi assicuro che è anche la mia se si tratta di combattere contro le guardie dello sceriffo e di aiutare qualcuno >>le rispose altrettanto irritato << In ogni caso..si può sapere come mai eravate inseguita dalle guardie?Siete una fuorilegge? >> chiese incuriosito ora squadrando la giovane da capo a piedi. << Dal vostro abbigliamento così elegante non si direbbe.. >> continuò guardandola con un espressione quasi interessata..

<< No non sono una fuorilegge..sono semplicemente scappata dalle grinfie della mia famiglia che ho scoperto essere capace di grandi malvagità >> spiegò riassumendo la sua situazione,che i realtà era molto più complessa.

<> disse in tono di scherno.

<< grazie per avermelo ricordato ser..da come siete fuggito però voi mi sembrate un fuorilegge >> disse Calien in tono schietto e pungente osservando il giovane con attenzione.Forse quel ragazzo avrebbe potuto tornarle utile.

<< Persipicace la ragazza..faccio parte della banda di Robin Hood ma se ti stai chiedendo dove sono gli altri…be sono in missione da solo per un po’ di tempo e loro sono molto lontani quindi dubito che vi capiterà d’incontrarli >> le disse come se già sapesse che la giovane avrebbe voluto incontrarli.

<< Capisco..comunque ho ben altro da fare ora..se voglio rimanere libera >>disse la giovane voltandosi ed incamminandosi verso un'altro luogo non ben definito della foresta.

<> le chiese ancora raggiungendola e mettendosi al suo passo.

<< Si sono sicurissima! >>gli rispose lei con tono deciso guardandolo negli occhi,quanto bastava per rimanere incantata e per finire quasi contro un albero.

Le mancava proprio quella figuraccia.

Calien lo guardò di sfuggita in tempo per notare il suo ghigno divertito,sarà stato anche avvenente ma era davvero odioso a suo parere.

<< Addio! >>gli disse sempre più nervosa aumentando il passo con la netta intenzione di lasciarlo indietro e di non rivederlo mai più.

<< Non mi avete nemmeno detto il vostro nome! >>le urlò dietro lui visto che aveva smesso di seguirla già da un pezzo, ma non di assillarla.

Calien si fermò per qualche attimo,si voltò a guardarlo e gli sorrise divertita.

<< Calien.. chiamatemi pure così quando dovrete ringraziarmi.. >>gli diede le spalle riprendendo la sua camminata rapida e decisa…in effetti ora che ci pensava aveva scordato di ringraziarlo…

<< Comunque..grazie… >>

Ma il suo grazie si disperse nell’aria e non arrivò al suo destinatario,visto che il giovane era già svanito nelle profondità della foresta lasciandola lì sola a riflettere sul suo futuro e su quello che le sarebbe accaduto.

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Capitolo 2
*** Riflessioni nella foresta ***






Capitolo 2: Riflessioni nella foresta



Foresta di Sherwood

Ormai erano passati diversi giorni,e Calien si trovava ancora nella foresta sola,non che questo fosse un grave problema per lei, ma determinata a raggiungere il suo obbiettivo.

Riflettendo durante gli ultimi giorni, aveva deciso che la soluzione migliore ai suoi problemi fosse trovare Robin Hood.

Certo,lo sapeva benissimo che il famigerato fuorilegge avrebbe potuto essere chissà dove,intento del compiere qualche eroica missione, in quel caso però non si trattava solo di lei ma anche di salvare molte altre persone..e Calien, per quanto non desse quest’idea all’apparenza, non era in realtà una persona egoista.

Aveva lasciato tutto quello che possedeva..amici..ricchezze..ma soprattutto aveva tradito la sua famiglia,la stessa famiglia che l'aveva profondamente delusa da quando era riuscita a scoprire il loro segreto non che il motivo della sua presenza in quel luogo.

La giovane dama estrasse dalla sua piccola borsa una lettera un po’ consunta ma tutto sommato ben leggibile con l’intenzione di rileggerla per la milionesima volta,come se non riuscisse ancora a credere a quello che vi era contenuto.

Suo padre aveva esplicitamente scritto le sue intenzioni ovvero di allearsi con lo sceriffo di Nottingham per aumentare il suo potere insieme a lui sul territorio circostante,ma non finiva lì,a quanto pareva aveva in mente un piano ancora più subdolo,alla fine di tutta quella storia avrebbe fatto fuori lo stesso sceriffo all'insaputa dello stesso.

Calien non sapeva verso chi fosse diretta la lettera ,ma sicuramente era qualcosa che avrebbe dovuto vedere Robin Hood.

Aveva sentito dire che solo il fuorilegge Robin Hood fosse in grado di tenere testa allo sceriffo e di conseguenza sarebbe riuscito a tenere testa anche a suo padre, inoltre aveva sentito che lui fosse l'unico ad avere il coraggio di fare qualcosa per cambiare la situazione disperata in quel periodo che attanagliava i territori circostanti.Nella migliore delle ipotesi avrebeb potuto fare qualcosa anche per questo nuovo problema.

Calien si mise ad osservare ciò che la circondava..alberi..natura..aveva sempre desiderato tutto quello..aveva sempre desiderato la libertà e finalmente era riuscita a trovare il coraggio di scappare,di dire quello che pensava e di ribellarsi.

Non che avesse discusso molto per rivendicare la sua indipendenza,aveva dovuto aspettare solo l’occasione giusta,scappare senza motivo non avrebbe avuto senso e avrebbe creato solo più scompiglio.Ora però stava facendo un’ azione buona sia verso gli altri che verso se stessa e ciò la rincuorava almeno in parte.

Sorrise mentre continuava il suo incedere senza una meta , quando nella sua mente balenò un’ idea interessante: per cominciare avrebbe potuto andare a Locksley.Aveva sentito molto parlare di quella città e forse lì avrebbe potuto trovare Robin Hood.

Se solo non fosse stata così orgogliosa da lasciare che quel ragazzo se ne andasse..più ci pensava e più mi arrabbiava con se stessa,lui avrebbe potuto darle una mano oltretutto si era anche offerto.

Ormai era fatta doveva darsi da fare da sola e andare avanti con le proprie capacità.Se almeno le sue capacità avessero compreso un briciolo di orientamento forse sarebbe riuscita anche a prendere la direzione giusta.

Avendo sempre vissuto negli agi in una famiglia decisamente ricca non era assolutamente preparata a vivere da sola senza un briciolo di aiuto.Aveva sempre avuto tutto quello che voleva ma le mancata la cosa più importante...l’affetto.Non aveva mai ricevuto molto affetto e così facendo non conosceva bene quel tipo di sentimento.

Calien continuava a domandarsi cosa fosse quella strana emozione che aveva provato qualche giorno prima quando era stata salvata dal giovane fuorilegge,era la prima volta,le era bastato guardarlo negli occhi e si era sentita strana.Non sarebbe riuscita a scordare tanto facilmente quegli occhi azzurri e quello sguardo.

Ma non era di certo quello il momento di pensare a lui!Altrimenti avrebeb incominciato a distrarsi troppo come al suo solito.

Come non detto.

Fece qualche passo avanti e riuscì appena in tempo ad evitare una buca nel terreno,c'era mancato poco e sarebbe cadutra a terra come un sacco di patate.

Tap...tap...tap...

Ad un tratto dei passo lenti risuonarono nel luogo circostante,non erano molto lontani…

Il cuore della giovane incominciò a battere più forte mentre la paura prese lentamente il sopravvento..si bloccò ed iniziò a guardarsi attorno, velocemente.

Guardie?

No,loro non sarebbero state così silenziose.

Si guardò attorno cercando di rimanere calma e di fare silenzio...

Ma non c’era nessuno.

Tap.tap…tap…

O meglio quasi nessuno.

Si spostò velocemente dietro un albero e sbirciò da dietro di esso per sicurezza,bisognava essere molto prudenti,almeno una cosa l'aveva imparata.

<< Hey..chi è la? >> una voce misteriosa si udì forte e chiara.

La voce era una voce femminile e Calien immaginando che probabilmente una dama come lei non avrebeb avuto istinti omicidi decise di uscire allo scoperto.

In effetti era una donna quella che vide davanti a lei,o meglio una ragazza a giudicare dall’aspetto giovane,doveva essere anche lei di buona famiglia,vestiva bene e aveva dei bei capelli castano scuro mossi e dei grandi occhi azzurri. Quello che colpì di più Calien era l o sguardo fiero e forse anche lievemente turbato allo stesso tempo.

<< Hem..non mi farete del male vero? >> le domandò anche se sapeva che sarebbe potuta suonare un po’ stupida come domanda.

<< No,perché dovrei?>>chiese la giovane dama misteriosa osservando Calien attentamente.

<< Di questi tempi…non si sa mai...comunque diciamo che non dovrei essere da queste parti ed è meglio che non mi faccia vedere.. >> le rispose Calien un po’ titubante.In fondo sembrava una brava ragazza anche se dall’aspetto molto serio ed autoritario.

<< Mi domando cosa tu abbia potuto fare per doverti nascondere...in ogni caso non ti preoccupare..ti puoi fidare di me >> le disse la giovane con tono più rassicurante avvicinandosi di qualche passo.

<< Grazie...io sono Calien...molto lieta >> le fece un piccolo inchino prima di muovere anche lei qualche passo un po’ più sicura e meno impaurita.

<< Lady Marian…vengo da Locksley e voi?non mi sembrate del posto.. >> disse ora mostrandosi curiosa,anche se sempre molto cortese ed educata nei modi.

<< Beh...già...io vengo da una città molto lontana...come avete detto?Da Locksley? >>le chiese Calien ricordandosi solo in quel momento che la sua meta era quella. Forse lei poteva aiutarla.

<< Si...la conoscete anche voi?? >> chiese Lady Marian un po’ stupita,come è giusto che fosse in quella situazione.

<< No ma ecco…sono diretta lì ma mi sono persa...potreste aiutarmi? >> le chiese calien assumendo una delle sue migliori espressioni da giovane ragazza disperata ed implorante da brava attrice quale era.

<< Va bene…non siamo molto lontane.. >> le disse con fare convinto e risoluto, a Calien sembrò strano il fatto che non facesse tante domande…forse aveva capito che preferiva non parlare molto della sua situazione.

Proprio in quel momento però si sentirono chiaramente arrivare, a giudicare dagli schiamazzi,delle guardie.

Calien pallida come un cencio guardò Lady Marian , la quale con un rapido cenno della testa le fece capire di nascondersi ancora dietro ad un albero.

Senza farselo ripetere due volte si nascose più in fretta che riucì dietro all'albero utilizzato allo stesso modo poco prima.Fortunatamente da quella posizione poteva udire le voci ben distinte e nel frattempo iniziò a pregare che Lady Marian non la tradisse,non si era mai fidata così su due piedi di nessuno e sperava di non doversene pentire proprio ora…

Lady Marian cosa ci fate qui nella foresta da sola?”chiese uno di loro.

Ecco…diciamo che…stavo facendo una passeggiata e stavo raccogliendo delle erbe...medicinali.Non preoccupatevi…andate pure…sto per fare ritorno in città >> risponse lei con un tono di voce che a Calien parve molto sicuro,ma era in realtà una bugia.A quanto pareva erano in due ad avere qualcosa da nascondere.

Calien si strinse dietro l’albero come meglio potè, ora riusciva anche ad intravedere la figura della guardia a poca distanza da lei..

<< Hey guardate! >> esclamò ad un tratto lady Marian.

La guardia si voltò e ritornò dov’era prima insieme al suo gruppetto e Calien dopo aver perso circa dieci anni di vita sospirò il più silenziosamente possibile.

<< Mi è sembrato di aver visto qualcuno da quella parte che fuggiva…forse è meglio che andiate a controllare >> mentì prontamente Lady Marian.

Attese che le guardie se ne andassero e dopo qualche minuto la giovane si fece di nuovo vedere avvicinandosi ancora alla dama appena conosciuta << Grazie.. >> disse solamente guardandola negli occhi e sospirando ancora.

<< Non c’è di che…ora andiamo..prima sarete in città e meglio sarà...lì potrete confondervi tra la gente e di sicuro non vi troveranno >>rispose Lady Marian con fare pratico dando l'impressione di essere abituata a quel genre di situazioni.

Calien le sorrise dopo aver dato un ultimo sguardo attorno a lei,riprese ad incamminarsi a passo svelto in compagnia di Lady Marian ,diretta verso la città e verso un destino a lei ancora sconosciuto.


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Capitolo 3
*** Il Riflesso ***




Città di Nottingham





Alla fine,le numerose ricerche a Locksley, raggiunta solamente grazie all’aiuto di Lady Marian,non erano servite nulla.

Calien aveva saputo molte cose in più sul conto del famigerato Robin Hood,ma l’unica cosa che più l'interessava non la sapeva nessuno.

Dove si era cacciato?

Da quanto aveva capito non si faceva più vedere da diversi giorni,proprio come le aveva detto il ragazzo di nome Allan,probabilmente era veramente impegnato in qualche altra missione lontano da lì.

Non era rimasta però delusa dal quella visita nella cittadina,aveva potuto constatare la situazione drammatica del luogo cosa di cui non si era mai resa conto e mai si era preoccupata.

Era pieno pomeriggio nella città,il sole era alto nel cielo e sarebbe tramontato solo dopo qualche ora ,faceva decisamente caldo e c’era tantissima gente che girava per le vie o nel centro.Doveva dire che era davvero una città molto movimentata totalmente diversa rispetto alla propria e più la osservava e più ne rimaneva affascinata.

Calien sì guardò attorno rimanendo però sempre ben nascosta avvolta nel suo mantello con il cappuccio alzato per celare anche il suo viso,preferiva non farsi vedere in giro, non amava particolarmente il rischio.

Erano già molte ore che continuava a camminare e a cercare,ed era rimasta decisamente a corto di idee mentre la stanchezza si stava facendo sentire,soprattutto con quel caldo.

Svoltò in una strada non molto affollata ,ovviamente stando sempre molto attenta a non farsi riconoscere,nonostante fosse già comunque ben nascosta nel suo mantello.

Si guardò attorno destandosi per un attimo dai suoi pensieri e si accorse di essere arrivata in un piccolo spiazzo circondato da alcuni edifici antichi e da un porticato,al centro c’era una grande fonte rettangolare in pietra molto suggestiva, coperta in parte da piante e fiori.Attorno a lei stranamente regnava la quiete più assoluta,evidentemente doveva essere un luogo conosciuto solo da poche persone o nella periferia.

Sorrise osservando il suggestivo posto attorno a lei rimanendo quasi incantata poi decise di riposarsi per un po' prima di riprendere le sue ricerche.

Si avvicinò così a passo lento verso la fontana godendosi la tranquillità del luogo e ammirandolo,poi prese sul bordo di pietra abbassandosi il cappuccio del mantello.

Sospirò.

Il suo sguardo cadde sull’acqua al suo fianco,sul suo riflesso…

Più si osservava e più si rendeva conto di quanto fosse cambiata e di quanto stesse cambiando.Non era più la bambina di un tempo,era cresciuta ed aveva una grande responsabilità anche se non era solo quella che la spaventava.

La cosa che la spaventava più di tutte,e solo in quel momento se ne rendeva conto, era la solitudine.

Aveva sempre avuto l’appoggio di qualcuno quando era in difficoltà e si ritrovava doversela cavare solo con le mie uniche forze da un giorno all' altro.

Osservò ancora il suoo riflesso per qualche attimo,poi chiuse gli occhi sospirando ancora.

Li riaprì lentamente.

Ed era lì.

Il riflesso non era più uno solo,il suo,ma erano ben due.

No.

Non era possibile.

Quegli occhi blu profondi...quello sguardo…quei lineamenti..

Calien rimase quasi pietrificata per lo stupore,poi si voltò di scatto alzando lo sguardo mentre il cuore incominciava a battere forte per l’emozione.

Davanti ai suoi occhi increduli era comparsa la figura del ragazzo fuorilegge Allan Dale.

A quanto pareva la fortuna non l'aveva del tutto abbandonata.

La giovane l'osservò ancora un po’ stupita << Ser Allan!Che cosa ci fate qui?Mi stavate seguendo? >>chiese sospettosa ma in realtà contenta di questo colpo di fortuna,ora che l’aveva ritrovato non doveva lasciarselo sfuggire,lui era l’unico che poteva realmente esserle d’aiuto nel trovare Robin Hood.

<< Mah..mi trovavo da queste parti..gentile come al solito noto.. >>affermò lui con sarcasmo e con un mezzo sorriso sul bel volto prima di sedersi anche lui sul bordo della fonte a poca distanza da Calien<< E voi invece..che cosa ci fate da queste parti?Non scappate più dalle guardie? >>le chiese con tono divertito.

<< No...almeno non per ora... >> rispose lei allo stesso modo << E voi invece non andate più in giro per la foresta a salvare damigelle in pericolo? >> domandò sorridendo beffarda.

<< No…quello è un privilegio che ho riservato per voi… >>

<< Che onore… >>rispose sorridendo la giovane , prima di tornare seria << comunque è una fortuna che vi abbia incontrato ho bisogno di parlarvi è una cosa molto importante >> aggiunse cercando di assumere un espressione più seria e preoccupata possibile,anche se in realtà in quel momento era la cosa che le riusciva meglio data la situazione.

Il ragazzo la osservò decisamente sorpreso da questa richiesta ma non esitò a risponderle << Parlarmi?Be..ditemi tutto sono pronto ad ascoltarvi… >>

Calien non si aspettava che il giovane si rivelasse così disponibile,lo stava quasi rivalutando.Si guardò attorno assicurandosi che non ci fosse nessuno di sospetto nei paraggi,ma a quanto pareva erano solo ed unicamente loro due.

<< Ecco...è dura per me ammetterlo ma ho bisogno del vostro aiuto >> gli confessò con espressione rassegnata.Le costava davvero tanto calpestare il suo orgoglio,ma era necessario visto che la posta in gioco era molto alta.

Sul viso del fuorilegge comparve un mezzo sorrisetto soddisfatto,come se si aspettasse prima o poi una richiesta del genere da parte di Calien,la quale in quel momento cercava con tute le sue forze di rimanere calma e di non innervosirsi troppo a quella sua reazione.

<< Del mio aiuto??Spero non sia qualcosa che riguardi il farsi arrestare o uccidere dalle guardie dello sceriffo sapete…non mi sono molto simpatiche e poi…mi sembra di avervelo offerto già qualche giorno fa il mio aiuto ma voi rifiutaste,quindi… >> rispose lui con fare risoluto guardandola negli occhi.

<< Vi prego è una cosa di estrema importanza e non ve lo chiederei se non fosse così >> gli disse Calien assumendo un espressione di supplica,dolce e commovente,degna delle sue migliori esibizioni.

Lui continuò a guardarla negli occhi con estrema attenzione rimanendo in silenzio e la giovane ricambiò il suo sguardo rimanendo stupita di quanto fosse difficile per lei sostenere il suo sguardo,cosa che non le capitava quasi mai con le altre persone.

Silenzio.

Poi con somma sorpresa di Calien sospirò e le disse rassegnato << Va bene… >>

Calien sorrise molto più ampiamente decisamente sollevata da quella risposta,ora avrebbe avuto una,seppur minima,speranza di potercela fare.Senza aspettare si mise subit oa riassumere brevemente la sua situazione e il problema del complotto di suo padre con lo sceriffo.

<< Certo che io pensavo di essere messo male riguardo alla mia famiglia ma tu sei messa ancora peggio.. >>affermò alui schietto e con tono di scherno.

<< grazie per avermelo ricordato >> gli disse irritata la giovane.Che cos'altro avrebbe potuto aspettarsi da uno come lui?

<< Quindi...se ho capito bene dovrei aiutarvi a trovare Robin Hood giusto? >> le domandò.

<< Si...e anche alla svelta direi..>>

<>disse lui come per tentare di scoraggiarla.

<< Farò qualsiasi cosa!Lo pagherò anche, se necessario... e poi riguarda anche le sue terre…il suo popolo...la sua patria… >> forse buttarla giù sul drammatico avrebbe fatto più effetto.

Il giovane sembrava assorto nei suoi pensieri e guardava fisso nel vuoto come se fosse incantato.Che cosa stesse pensando Calien non avrebbe mai potuto capirlo.Dubbiosa si chiese se lui stesse prendendo una decisione o se semplicemente non glie ne importasse nulla di tutto ciò che lei aveva detto fin oa quel momento.

<< Hey…mi state ascoltando? >>gli chiese dopo un po' infastidita dal suo atteggiamento.

Il giovane tornò in sè e con un sorriso,che la giovane non avrebbe saputo dire se fosse stato di scherno o di sincera solidarietà affermò con convinzione << Per me va bene...vi aiuterò >>

Calien se avesse potuto avrebbe esultato o meglio sarebbe saltata al collo del ragazzo per abbracciarlo ma com'è logico che fosse decise di conservare la sua dignità almeno per qualche tempo ancora.

<< il fatto è che… >> aggiunse lui ad un tratto,il sorriso del giovane si fece più ampio mentre poteva osservare la giovane in ansia per questa sua affermazione.

<< che…? >> Calien lo spronò a continuare la frase quasi con la paura di sapere la fine.

<< Che sono io Robin Hood >>

Che cosa???”





Nb. Lo so che il finale vi potrà sembrare un po ‘strano ma come avrete ben notato nel telefilm al personaggio di Allan piace molto mentire per salvarsi dalle situazioni scomode o per attirare l’attenzione.In questo caso mentirà sulla sua identità ma per una motivazione ben precisa che si scoprirà più avanti.


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Capitolo 4
*** Robin Hood ***




Capitolo 4: Robin Hood







L'espressione di Calien era diventata un misto tra lo sconvolto e l’incredulo,e ci mancò poco che cadesse dentro alla fonte alle sue spalle.

Si guardaronoo per qualche attimo negli occhi,mentre il cervello della giovane stava ancora rielaborando le informazioni appena ricevute,decisamente con molta fatica.

<< Ahahhaha!Mi prendete in giro? >>

Calien scoppiò in una sonora ristata che risuonò tutt’intorno a loro nel luogo isolato.Per la giovane era ovvio che la stesse prendendo in giro,non era assolutamente possibile che fosse lui il vero Robin Hood,c'erano un sacco di cose che non tornavano.

<< Assolutamente no >> il giovane la guardò con tutta la serietà possibile e forse anche con una punta d’irritazione e di conseguenza Calien si affrettò a tornare seria, era meglio se non farlo arrabbiare altrimenti avrebbe rischiato di perdere anche quel poco d’aiuto che avrebbe poituto ricevere.

<< ma..avete sempre detto di chiamarvi in un altro modo..e che Robin Hood era da tutt’altra parte…perchè non avete detto subito la verità?E poi..va bene avete dimostrato di essere abile con l’arco.. ma non mi sembrate proprio Robin Hood… >> disse lei con fare scettico trattenendosi ancora dal ridere,guardandolo negli occhi per vedere la sua espressione quando le avrebbe risposto.

<< Pensateci bene…io non sono così stupido da andare in giro a dire ai quattro venti e soprattutto ad una sconosciuta la mia vera identità,potevate essere chiunque,così come per il fatto di aver detto di essere da un'altra parte era tutto un modo per coprirmi in attesa di capire quali fossero le vostre vere intenzioni… >> spiegò con una semplicità e una scioltezza quasi irreale.Calien cercò di capire il più possibile se le stesse mentendo o meno,sembrava essere abbastanza convinto.

Essendo lei per prima un’abile attrice era sempre stata convinta di saper riconoscere chi mentiva o fingeva da chi era sincero, ma quella volta sembrava aver perso le sue capacità di giudizio.

<< Quindi mi vorreste far credere che quel giorno mi avete come dire... messa alla prova oltre che mentito??Mi avete presa in giro?? >> gli chiese traendo le conclusioni più ovvie dalle parole del fuorilegge mentre sentiva la collera aumentare ad una velocità straordinaria.

Il giovane fece per pensarci un attimo poi risponse con tranquillità e con un mezzo sorriso soddisfatto << in poche parole sì >>.

Calien rimase ancora immobile a guardarlo per qualche attimo, poi senza pensarci più si alazo scuotendo la testa e fece per allontanarsi dal luogo.Era stufa di essere continuamente presa in giro e non aveva la minima intenzione di stare agli stupidi giochetti di un fuorilegge qualunque.

<< Hey dove state andando? >> domandò lui alle spalle della giovane ormai già abbastanza lontana,lei continuò imperterrita il suo fare senza degnarlo di una risposta ma in un attimo il giovane fu vicino a lei e la prense per un braccio in modo da farla voltare,visto che lei non ne aveva nessuna intenzione.

Calien si voltò e lo guardò rimanendo per qualche attimo in silenzio come per meditare sulle parole che avrebbe dovuto dirgli.Attorno a loro regnava il silenzio più assoluto e una leggera brezza rinfrescò l’ambiente e le scompigliò lievemente i capelli scuri.

<< Come potete pensare che io mi fidi di voi e vi faccia affrontare un impresa del genere se voi stesso non vi fidate di me?? >> le disse guardandolo con espressione irritata e scocciata.

<< Avete ragione ma..avanti…fidatevi di quello che vi dico..perchè mai dovrei mentirvi mettendo a rischio la mia vita nell’affronatre questa missione?io sono l’unico che vi può aiutare…io sono Robin Hood >>le disse lui facendosi più serio mentre le stringeva ancora il braccio con delicatezza e la guardò negli occhi in silenzio.I loro sguardi s’incrociarono per qualche attimo.

Certo se la guardava così insomma,era davvero difficile per lei non credergli e poi in effetti il suo ragionamento non era del tutto sbagliato ed in oltre come aveva detto lui le serviva un aiuto per quella missione e lui sembrava essere l’unico a poter fare qualcosa per lei.Sospirò e abbassò lo sguardo mordendosi il labbro inferiore,come faceva sempre quando era indecisa e insicura ,cosa che capitava molto spesso.

<< Va bene..vi credo.. >> affermò Calien infine sperando di non doversene pentire in futuro << Ma se scopro che è tutta finzione e che ho riposto la mia fiducia nella persona sbagliata…Robin o non Robin saranno guai per voi ve lo posso assicurare >> disse scostandosi da lui e incrociando le braccia al petto.

<< Avete la mia parola! >>disse il fuorilegge convinto sorridendole soddisfatto forse anche per rassicurarla.

Se non fosse stato per la situazione così strana ed incerta la giovane sarebbe stata anche contenta di passare un po’ di tempo in sua compagnia << Be..allora..cosa proponete di fare..Robin? >>chiese curiosa,marcando volutamente il tono di voce sul nome.

<< Semplicemente dobbiamo andare a recuperare i miei compagni e organizzare con loro un piano… >> questa volta sembrava meno sicuro e lei ne approfittò per stare più attenta .

<< Bene allora non perdiamo tempo >>affermò sicura la giovane dama e detto questo allungò la mano in segno di fiducia in attesa che lui la stringesse a sua volta.

Lo sguardo di lui passò dalla giovane alla mano che gli stava tendendo con decisione, quasi sorpreso da questo gesto,poi lentamente anche la sua mano andò a stringere quella di lei cingendo così la loro futura alleanza.

Nella testa di Calien c'erano ancora mille dubbi e insicurezze che sperava però di poter scacciare… con il tempo.


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Capitolo 5
*** Parlare di se stessi ***


Capitolo 5: Parlare di se stessi

 

 

Foresta di Sherwood

 

 

Il sole era lato,il cielo limpido e faceva caldo ma soprattutto era ormai da molto tempo che Calien camminava nella foresta insieme a quello che, stando a ciò che lui affermava,si poteva definire Robin Hood.

Non avevano ancora escogitato un piano preciso per risolvere il problema di suo padre e dello sceriffo e la cosa stava iniziando ad innervosirla leggermente,inoltre aveva la vaga impressione di camminare insieme a lui da ore senza però avere una precisa meta.Doveva ammettere che era pur sempre una piacevole compagnia,o quantomeno,una piacevole vista ma questo non le bastava.

<< Sai dirmi di preciso dove stiamo andando?Stiamo camminando da ieri! >> disse Calien sbuffando irrequieta e lanciando uno sguardo verso il giovane che sembrava apparentamente tranquillo,se stesse fingendo o meno era tutto da vedere.Avevano deciso di darsi del tu visto che sarebbero dovuti stare a stretto contatto per un periodo di tempo abbastanza lungo e avevano quindi messo al bando ogni formalità.

<< Te l'ho detto stiamo andando alla ricerca dei miei compagni,insieme a loro possiamo iniziare a studiare un piano per aiutarti,purtroppo c'è questo piccolo dettaglio che non so dove siano finiti di preciso.Ora però non iniziare a lamentarti >> disse il ragazzo come avvertimento.

<< Apprezzo l'idea però ecco..se riuscissi ad essere un tantino più gentile nei miei confronti te ne sarei grata >> disse saracstica Calien continuando a camminare immersa nel verde della foresta,ormai da molte ore tutto ciò che era riuscita a vedere era solo verde, alberi e fogliame.

<< Visto che siete così irrequieta perchè non mi raccontate qualcosa in più di voi per passare il tempo e distrarvi un po'? >> domandò il ragazzo sorridendo mentre mostrava un ovvia curiosità nei confronti di Calien la quale effettivamente non aveva raccontato poi molto di se stessa salvo del suo problema.

Calien rimase in silenzio per alcuni minuti riflettendo,non era sicura di voler parlare di se stessa anche perchè non era mai stata brava in quello,non le era mai piaciuto dover raccontare qualcosa di personale e al contrario preferiva decisamente tenere tutto per sè e nascondere tutto ciò che riteneva

un segreto.In quel caso però sapeva di non avere scelta,se avesse voluto ottenere la fiducia di Robin completamente avrebbe dovuto seppur in minima parte esporsi.

<< e che cosa vorresti sapere di me in particolare? >>chiese sperando vivamente dentro di lei che non fosse qualcosa di particolarmente privato.

<< Non saprei...qualcosa di più sulla tua famiglia per esempio oppure sulla vita che facevi prima di scappare cose così >> disse lui guardandola per qualche attimo mentre continuava a

camminare al suo fianco.

Calien sospirò ma non si rifiutò di rispondere << in realtà non c'è molto da dire,sono nata in una famiglia agiata e mio padre è un ricco conte anche mia madre proviene

da buona famiglia >>iniziò a raccontare ora mantenendo lo sguardo basso << ho una sorella e un fratello più grandi di me ma entrmbi sono già andati via di casa da tempo,cosa che a pensarci ora avrei dovuto fare anche io senza esitare >> disse con una nota d'ironia nella voce,il ragazzo sorrise diverito,Calien continuò << io sono sempre stata quella più viziata ma ne pago ora le conseguenze visto che non so quasi badare a me stessa senza qualcuno che mi dia una mano,so giusto difendermi il necessario >> ammise con sincerità sempre evitando accuratamente di guardare il giovane << ah si poi so cacciarmi sempre nelle situazioni più scomode quello mi riesce alla perfezione >> aggiunse divertita evitando casualmente di menzionare anche le sue doti di attrice.

Il ragazzo la guardò ancora sorridendole divertito << siamo in due allora >> disse con convinzione << ma dimmi come hai fatto a scoprire il complotto di tuo padre con lo sceriffo?Non penso che lui abbia lasciato i suoi documenti personali a disposizione di tutti >> chiese poi con interesse.

La giovane gli rispose esitando per qualche attimo << è successo tutto una sera,mentre stavo passando davanti alla stanza dei miei genitori,sentì mio padre parlare con un suo sottoposto e capì che c'era qualcosa che non andava >> iniziò a spiegare guardandosi attorno << poi la sera seguente presi coraggio ed entrai di nascosto nella stanza percercare qualcosa che confermasse i mei timori,trovai documenti compromettenti di ogni genere ma in particolare una lettera richiamò la mia attenzione ed era quella indirizzata allo sceriffo di Nottingham >> fece una pausa<< quando lessi tutte le malvagità contenute all'interno mi crollò quasi il mondo addosso e presa dalla rabbia e dallo spavento presi le mie cose e scappai senza più voltarmi indietro >> un triste sorriso comparve sul volto della giovane << avevo sentito molto parlare di te e delle tue prodezze contro lo sceriffo così la mia prima idea fu quella di cercarvi ed eccomi qui >> concluse sospirando.

Il ragazzo era stato estremamente attento alle parole di Calien osservandola con altrettanta attenzione << credo che tu abbia fatto la scelta più giusta scappando >> disse per poi aggiungere subito dopo << e venendomi a cercare ovviamente >> disse con un ampio sorriso.Arrestò il suo passo mettendosi a guardare attorno a sè come per cercare la direzione più giusta.

Calien ebbe modo di guardarlo con più attenzione,non che non l'avesse già fatto,questa volta voleva osservarlo meglio per riuscire a decifrare qualcosa di più su di lui,fino a quel momento era stato decisamente molto misterioso sul suo conto.

<< per quanto io sia consapevole di essere un ragazzo decisamente affascinante non credo ci sia bisogno di fissarmi in quel modo >> la voce del giovane,che la fissava con aria anocora più beffarda del solito, ruppe i pensieri di Calien che a quel punto avrebbe tanto voluto scavare una buca e sotterrasi per l'imbarazzo, magari sarebbe uscita fuori solo dopo un centinanio d'anni.

<< haem ...che cosa stai dicendo?Io credo che invece tu sia decisamente presuntuoso se credi così fermamente che ti stia ammirando per la tua bellezza >> si ,era decisamente una bravissima attrice e per sua fortuna sapeva come rispondere a tono.

Il ragazzo rise di gusto mostrando di credere ben poco alle parole di Calien o forse lo fece solo per provocarla.

<< piuttosto perchè invece non mi racconti qualcosa di te Robin Hood?insomma ti conosco appena e solo per fama>> disse Calien fingendo noncuranza e cercando di ritornare ad assumere un colorito che non assomigliasse a quello di un pomodoro maturo.

Il ragazzo parve abbastanza preso alla sprovvista da quella domanda e dopo alcuni attimi di esitazione si decise a rispondere << qualcosa su di me? >> chiese ora scompigliandosi appena i capelli biondi con una mano intento a riflettere << beh sono il noto fuorilegge della foresta di Sherwood rubo ai ricchi per dare ai poveri... >> disse cerando di assumere l'espressione più convincente possibile << lady Calien guardatevi attorno non avete notato che bel paesaggio? >>disse ad un tratto sorridendo mentre il discorso veniva deviato bruscamente.

La ragazza si mostrò abbastanza confusa << certo ma credo sia sempre lo stesso identico paesaggio da più di due ore >>rispose poi pungente e sarcastica.

Il sorriso del ragazzo dai grandi occhi azzurri si affievolì leggermente ma continuò imperterrito << in realtà io credo... >>

Ma Calien non riuscì mai a sapere cosa credeva il giovane visto che fu interrotto dal rumore di molti passi non molto distanti.

Si guardarono condividendo la stessa espressione di terrore,per una volta la pensavano allo stesso modo,erano decisamente nei guai.

<< Nascondiamoci forza! >>disse il giovane fuorilegge prendendo per un braccio Calien e trascinandola dietro ad un grande gruppo di arbusti e cespugli lì vicini.

Non sapeva come ma Calien aveva l'impressione di una sorta di dejavu,lui e lei appicciati per nascondersi.

Rimasero in silenzio,il fuorilegge si sporse appena di lato per osservare le figure che di lì a poco sarebbero passate per il sentiero,Calien molto lentamente con il cuore che incominciava a batterle a mille per la paura e la tensione, si appoggiò leggermente alla schiena del ragazzo per poter sporgersi anche lei a guardare meglio.

Una leggera brezza attraversò il luogo scompigliando le foglie degli alti alberi ed i lunghi capelli della ragazza che in quell'istante sentì il profumo del giovane vicino a lei,era un profumo dolce, speziato.Per qualche attimo Calien ne rimase quasi stordita dimenticandosi di tutto il resto.Inoltre il fatto di essere così vicina a lui non aiutava,anzi l'agitava ancora di più.

La realtà però la raggiunse subito dopo,i passi si fecero sempre più vicini e in pochi istanti poterono vedere entrambi un grande gruppo di soldati con un uniforme differente da quella di Notingham ma armati fino ai denti.

Calien si portò una mano alla bocca ancora più terrorizzata menbtre una morsa allo stomaco prese ad attanagliarla.

Il ragazzo si volto verso di lei osservandola con perplessità << che cosa succede?Sai chi sono per caso? >> le chiese anche se la risposta parve evidente.

<< sono i soldati personali di mio padre...sono venuti a cercarmi immagino >> disse Calien in un fil di voce sbirciando ancora uan volta oltre la siepe << non per fare lo spiritoso ma immagino che non ti stiano cercando per portarti a cogliere dei fiorellini in un prato >> disse lui ironico nonostante la situazione.

Calien non rispose ma nella sua mente cercava freneticamente di trovare una soluzione,se fossero scappati li avrebbero visti sicuramente ma d'altra parte non sarebbero potuti rimanere lì nascosti per sempre.

Il ragazzo allo stesso modo sembrava essere concentrato nel cercare uan soluzione ma non sembrava riuscire a trovarne una.

<< Non posso credere che il conte ci abbia affidato un incarico stupido come quello di ritrovare una ragazzina >> disse uno dei soldati che si erano fermati sul sentiro poco distante da loro.

<< se la ragazzina in questione è sua figlia ed è a conoscenza dei suoi piani non credo che sia poi così stupida come cosa >> rispose uno dei compagni con aria seria e risoluta << non mi ha lasciato per niente stupito che abbia messo una taglia sulla testa di sua figlia, ha detto esplicitamente che non gli importava se fosse stata viva o morta l'importante era fare in modo che non rimanesse in circolazione >> continuò mentre con lo sguardo attento cercava tracce della presenza di qualcuno nei dintorni.

Calien tremò a quelle parole rimanendo sempre più sgomenta,suo padre colui che l'aveva cresciuta era arrivato a metterle una taglia sualla testa lasciando che morisse pur di riuscire nei suoi intenti di potere e malvagità.Sentì per qualche attimo mancarle il terreno sotto i piedi e l'aria farsi quasi soffocante.

Indietreggiò lentamente di qualche passo allontanadosi dal ragazzo che era rimasto ancora fermo ed immobile in ascolto e in attesa di decidere sul dafarsi.

Ma quella evidentemente no nfu la scelta migliore.

 

CRAK

 

Senza accorgersene come al solito con la sua tipica goffaggine Calien calpestò con il suo piedino "delicato" un ramo caduto a terra e il rumore risuonò chiaramente tutto attorno a loro,probabilmente l'avevano sentita perfino in città.

Il suo primo pensiero fu che qualcuno le stava lanciando qualche maledizione per essere così sfortunata.

Il ragazzo si voltò di scatto verso di lei con espressione indignata e terrorizzata allo stesso tempo,non disse una parola ma la ragazza non ci mise molto ad intuire quali fossero i pensieri di lui.

<< Hey c'è qualcuno laggiù! >>sentirono dire ad uno dei soldati che a grandi passi si stava avvicinando.

Non ebbero scelta.

Il fuorilegge la prese per un braccio e alla velocità della luce la trascinò via con sè iniziando a correre nuovamente per la foresta senza una precisa meta.

Calien lo seguiva cercando di reggere il suo passo ma faceva fatica ed era ancora molto turbata per quello che aveva appena udito.

Percepì a malapena le frecce che li sfioravano alle loro spalle o che le passavano vicino al viso e si conficcavano negli alberi vicini,l'unica cosa di cui si rendeva conto è che stava correndo con tutte le sue forze oltrepassando siepi arbusti e cespugli.

Il ragazzo davanti a lei continuava a correre senza mollare mai la presa sul braccio della giovane,sembarava molto agile e si poteva notare la sua esprienza nel vivere nella foresta da molto tempo.

Calien era allo stremo delle sue forze sentiva il fiato corto e il cuore battere a mille,non aveva nemmeno la forza di chiamare il ragazzo per dirgli di fermarsi.

Fu in attimo che si rese conto di scivolare.

E poi tutto fu buio.

 

 

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Capitolo 6
*** Complicazioni ***


 

Capiotlo 6: Complicazioni

 

 

Caldo e odore di legna bruciata,il suo odore preferito, era tutto ciò che riusciva a percepire.

Calien aprì gli occhi molto lentamente come se avesse quasi paura di scoprire cosa fosse successo nel periodo di tempo in cui si rese conto di aver perso conoscienza.

Tutto ciò che vide furono due grandi occhi azzurri che la scrutavano a poca distanza.

Decisamente una bella visione se non fosse stato per la sensazione acuta di dolore alla gamba sinistra e alle braccia che incominciava a farsi strada e a diventare dannatamente reale. E dolorosa.

<< Ti sei svegliata finalmente!Pensavo volessi dormire per altri tre giorni...ero pronto a lasciarti qui ovviamente >> disse con un sorriso ironico il giovane biondino che Calien lentamente riuscì ad identificare come il fuorilegge Robin Hood conosciuto qualche giorno prima.Anche lui sembrava conciato ababstanza male.

<< molto cavalleresco devo dire...sei sempre così simpatico? >> disse sarcastica mettendosi lentamente a sedere e strizzando gli occhi per la scossa di dolore acuta alla gamba.Riaprì gli occhi e si guardò attorno decisamente confusa,non capiva dove si trovassero di preciso erano in una specie di radura isolata nella foresta,era buio ormai e un fuoco scoppiettava allegramente a poca distanza da lei illuminando tutto intorno.

<< Che cosa è successo? >> domandò al ragazzo osservandolo mentre questo tentava di mettere sul fuoco qualcosa che aveva evidentemente cacciato mentre lei era ancora priva di sensi.

<< diciamo che abbiamo fatto un bel volo da una rupe fortunatamente non troppo alta ma sufficientemente ripida per farci male e per fare in modo che i soldati smettessero di inseguirci >> rispose lui tutto concentrato nella sua occupazione.Il suo viso era illuminato dal fuoco e gli occhi azzurri brillavano alla luce.

<< ecco perchè ho la sensazione di non avere più una gamba e le braccia >> affermò la giovane osservando le sue braccia entrmabe molto graffiate ed infine la sua gamba sinistra dove una parte della lunga gonna del vestito era strappata mostrando una lunga ferita insanguinata sul polpaccio,era abbastanza profonda.Distolse subito lo sguardo per no nrischiare di perdere i sensi nuovamente. << beh la cosa importante è essere salvi ed ancora in vita non sta andando poi così male >>aggiunse cercando di trovare qualcosa di positivo in quella situazione che al momento risultava alquanto drastica.

<< sei decisamente ottimista devo dire >> rispose il giovane ora voltandosi ad osservarla,la scrutò interamente come per osservare meglio il suo stato fisico << sei coperta di graffi ed hai una gamba ferita in più hai appena scoperto di essere una super ricercata...si devo dire che sei un' ottimista decisamente inguaribile >> rispose lui come al solito con tono ironico.

Calien l'osservò meglio giusto in tempo per notare che anche lui era ferito, aveva un taglio sulla fronte che fortunatamente però non sembrava grave, e una ferita  sul braccio quest'ultimo tenuto appositamente nascosto.

<< Anche tu sei ferito!Che cos' altro stai nascondendo e perchè non mi ha detto nulla fino ad adesso? >> domandò subito lei a raffica e con aria indignata,le mancava solo che l'unica persona di cui poteva fidarsi al momento le nascondesse anche quelle cose.

<< beh non credo che da svenuta avresti potuto capire molto se ti avessi parlato e nemmeno ora credo tu stia capendo bene la situazione >> rispose il fuorilegge con sarcasmo assumendo una posizione che nascondesse meglio la ferita.

<< bene allora prova a spiegare così vediamo >> disse Calien sempre più indignata e irritata per le parole irriverenti del giovane.

<< la situazione è semplice in realtà, per ora non possiamo fare nessun piano di nessun tipo dobbiamo trovare un posto dove rifugiarci lontano dai confini di Nottingham e riposare per alcuni giorni finchè non ci saremo ristabiliti >> disse il giovane con fare risoluto e pratico << ora sei ricercata quasi quanto me e hai sentito i soldati,se ti prendono non si faranno scrupoli ad ucciderti se necessario >> disse con tono decisamente più serio << quindi non è proprio il momento di rischiare e di avventurarci al castello con o senza i mei compagni >>

Calien sentì una morsa allo stomaco molto spiacevole al ricordare cosa avevano udito riguardo a suo padre e all'intenzione di sacrificarla se necessario.Le lacrime si fecero avanti prepotenti ma le ricacciò subito indietro deglutendo.Era decisamente molto più preoccupata e arrabbiata di prima,non avevano tempo dovevano assolutamente fare qualcosa per fermare suo padre e non potevano permettersi soste o cose simili.

<< ma non abbiamo tempo!Mio padre potrebbe arrivare a giorni dallo sceriffo e a quel punto sarebbe la fine! >> esclamò Calien mettendosi meglio a sedere e ignorando l'acuto dolore della ferita.

<< e come pensi di arrivarci al castello senza farti notare ma sopratutto come pensi di poter combattere così conciata? >> chiese lui ora assumendo un espressione altrettanto irata.

Calien sapeva bene che il ragazzo aveva ragione,in oltre lui era Robin Hood quindi ne sapeva sicuramente molto più di lei al riguardo,ma si sentiva decisamente frustrata per il fatto di non poter fare nulla.

Osservò in silenzio il fuoco scoppiettante davanti a lei,riflettendo sulla situazione.

Non avevano scelta.

<< faremo così allora ma non appena staremo meglio dobbiamo metterci subito all'opera >> si arrese Calien sospirando.I suoi occhi color cioccolato ricaddero nuovamente sulla sua ferita alla gamba,il dolore si stava facendo sempre più acuto e lei stava stringtendo i denti per riuscire a sopportarlo,non voleva lamentarsi e sembrare debole agli occhi del fuorilegge anche se la cosa le stava riusciendo davvero difficile.

Il ragazzo la osservò poi, lentamente, si alzò e la raggiunse in silenzio semplicemenete accovacciandosi al fianco della giovane dal lato della ferita .Sembrava molto concentrato e serio.

Calien lo guardò stupita ed un po' timorosa senza però riuscire a dire nulla,un po' per il dolore un po' per la tensione di ritrovarselo così vicino tutto ad un tratto.

Il giovane fuorilegge rimase immobile per qualche attimo,poi si tolse il fazzoletto che portava legato al collo e con fare pratico dopo averlo bagnato con un po' d'acqua, probabilmente recuperata in qualche torrente nelle vicinanze,lo avvolse delicatamente e strinse attorno alla ferita della ragazza facendo un piccolo nodo. Sembrava abbastanza esperto e sicuro di quello che stava facendo.

<< So che non è molto ma almeno dovrebbe bastare finchè non riusciremo a trovare qualcosa di meglio >> disse lui alzando poi lo sguardo verso Calien sorridendole appena,un mezzo sorriso che la giovane non riuscì a decifrare ma che le piaque molto, era davvero stupita da quel gesto.

Rimasero a guardarsi negli acchi per quello che alla giovane sembrò un secolo anche se furono solo pochi attimi.

Trattenne il respiro.

Il suo cuore riprese a batterle forte e il giovane volto assunse un colore lievemente rosso,deglutì appena prima di riuscire a dire qualcosa.

Quegli occhi avevano un potere davvero magnetico su di lei.

<< be grazie...sei stato davvero gentile >> disse con un timido sorriso.

Il ragazzo si alzò lentamente e si sedette a poca distanza da lei sempre nelle vicnanze del fuoco.

<< visto che ora vi siete ripresa direi che in cambio potreste cucinare la cena >> disse lui con aria assolutamente tranquilla.

Calien era sicura che il ragazzo non potessere essere davvero così generoso ed effettivamente si aspettava che volesse qualcosa in cambio. << Cucinare?e perchè dovrei farlo proprio io? >> chiese stupita.

Il fuorilegge sorrise per qualche attimo <> affermò come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

<< sicuro io sono una donna e quindi di conseguenza devo saper per forza cucinare...sei davvero...davvero..incredibile! >> esclamò Calien incredula ed indignata.In realtà lei non sapeva minimamente cucinare anzi era sempre stata una cosa che non le era interessata, il fuorilegge si stava rivolgendo proprio alla persona sbagliata.

<< lo farò solo perchè sei stato gentile con me aiutandomi con la ferita >> disse con fare orgoglioso e forse sentendosi solo un filino in colpa,effettivamente si sentiva in dovere di ricambiare il favore <> un ghigno ironico e anche un pochino malefico comparve sul volto di Calien,la quale sperava di prendersi una rivincita in quel modo.

Si alzò ed in modo cauto,una volta avvicinatasi un po' di più al fuoco, fece del suo meglio per riuscire a cuocere quel poco di selvaggina che il giovane era riuscito a procurarsi.Riuscì a mettere insieme qualcosa di apparentemente commestibile.

Il ragazzo osservò timoroso ciò che si stava apprestando a mangiare,forse gli avvertimenti della giovane avevano sortito qualche effetto.

<< dimmielo subito c'è la possibilià che io finisca avvelenato?In tal caso sappi che avrai sulla coscienza niente di meno che Robin Hood e non so quanto ti convenga >> disse lui ironico continuando ad osservare sospettoso il cibo.

Calien sorrise divertita << sono pronta a correre questo rischio...e poi mangerò anche io quindi siamo sulla stessa barca  >>  si guardarono entrambi per qualche istante.

Diedero il primo morso contemporaneamente e masticarono in fretta affamati.

Simisero poi di colpo di masticare ed i loro sguardi s'incorciarono nuovamente.

<< Si devo proprio dire che non so cucinare fa davvero schifo >> ammise Calien con la bocca piena deglutendo di colpo con aria disgustata,il giovane fece lo stesso << questo è peggio che essere avvelenati è quasi preferibile la tortura nelle carceri del castello >> disse lui con convinzione.

Poi accadde una cosa che Calien non si sarebbe mai aspettata in quelle circostanze.

Scoppiarono entrambi a ridere senza sosta come mai avevano fatto prima.Risero di gusto fino alle lacrime.

Calien non si ricordava nemmeno quando fosse stata l'ultima volta che era riuscita a ridere così liberamente senza pensieri.Per qualche attimo riuscì a scordarsi di tutti i problemi e le responsabilità che incombevano su di lei e si lasciò trasportare dalla pura felicità.

Qualche tempo più tardi dopo aver provato a mangiare ancora qualcosa,ma senza successo,decisero di andare subito a dormire per svegliarsi alla buon ora il giorno seguente.

L'oscurità era ormai calata nella radura e una brezza fresca attraversava il luogo,tutto era in silenzio attorno a loro tranne che per i rumori della natura.Calien era riuscità a trovare una sistemazione abbastanza comoda e non troppo dolorosa e il fuorilegge aveva fatto lo stesso.Le mancavano moltissimo le comodità della sua casa.

Erano distanti ma la giovane poteva osservarlo bene,il giovane volto da ragazzo era rilassato e sereno mentre teneva gli occhi chiusi cercando di dormire almeno un po'. La giovane non potè fare a meno di trovarlo decisamente bello anche così. Lei sapeva bene che in realtà era tutt'altro che addormentato e decise di provare a parlargli lo stesso.

<< Robin... >> lo chiamò a voce non troppo alta ma ben udibile dal fuorilegge,il quale rimase con gli occhi chiusi e non disse nulla.

Poi dopo qualche istante rispose solamente << dimmi Calien >>

<> disse lei lievemente in imbarazzo,superando l'ostacolo del suo orgoglio.

Sentiva che era una cosa che doveva fare. Lui stava facendo davvero molto per lei mettendo a rischio la vita stessa.

Lui non rispose ma continuando a rimanere immobile e con gli occhi chiusi le sorrise.

Con quel sorriso che Calien sentì una morsa allo stomaco,molto diversa dalle altre che aveva avuto in precedenza. Chiuse gli occhi lentamente e provò a dormire.

E fu in quel momento che realizzò quanto le cose fossero diventate ancora più complicate del previsto.

 

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