But now, I'm asking you to stay

di ImOnlyHuman_
(/viewuser.php?uid=385232)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** She's Back ***
Capitolo 2: *** Surprise! ***
Capitolo 3: *** In the rain ***
Capitolo 4: *** Last Night ***
Capitolo 5: *** Black - Out ***
Capitolo 6: *** You are not alone ***
Capitolo 7: *** I'm Afraid ***
Capitolo 8: *** You are not my friend ***
Capitolo 9: *** I miss you ***
Capitolo 10: *** I'll be fine ***
Capitolo 11: *** I'll fight for you ***
Capitolo 12: *** I’ve always been in love with you ***
Capitolo 13: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** She's Back ***





She's Back


 
Un anno dopo…
 
 
ZaynPov
 
Continuavo a guardare l’orologio rendendomi conto di essere in un mostruoso ritardo. Saltellavo per la camera cercando di infilarmi i jeans e perquisendo ogni angolo della stanza alla ricerca delle mie scarpe da ginnastica. La sera prima le avevo lanciate con noncuranza in qualche remoto angolo della stanza e questa mattina ne pagavo le conseguenze.
Afferrai di fretta l’orologio lasciato sul comodino e lo misi al polso controllando ancora una volta l’ora: era tardissimo. Se non fossi arrivato in tempo all’aeroporto si sarebbe sicuramente arrabbiata.
Chiusi con violenza la porta alle mi spalle e mi diressi nell’appartamento di fronte al mio, Louis mi aveva invitato con la scusa di fare colazione insieme, ma ero sicuro che dovesse dirmi qualcosa. In quell’anno ci eravamo legati davvero molto, uscivamo spesso insieme, ci vedevamo uno a casa dell’altro per estenuanti partite a fifa che finivano puntualmente con bottiglie vuote di birra sparse per il salotto e con discussioni su chi fosse il più bravo tra i due.
Suonai con fretta il campanello e in poco tempo mi si parò davanti un Louis appena sveglio con i capelli scompigliati e gli occhi assonnati.
“Buongiorno!” annunciai entrando in casa.
“Buongiorno, – rispose sbadigliando – accomodati pure!”
“Ciao Zayn! – mi salutò Allison impegnata a preparare la colazione – vuoi il caffè?”
Io annuii con decisione, sorridendo per ringraziarla. Poi rivolsi lo sguardo verso Louis che si sorreggeva la testa con la mano destra.
“Perché mi hai invitato?”
“Non ti si può nascondere nulla, eh?” rispose facendo un mezzo sorriso.
Dopo una breve pausa, in cui non smisi di tenere il mio sguardo fisso su di lui, riprese il suo discorso.
“Riguarda Maddie. – mi sentii mancare il respiro – L’ho sentita ieri e mi ha detto che torna a Londra. Non ha voluto dirmi quando, però” . Mi guardò come se avesse paura di incontrare il mio sguardo, e io mi trovai spiazzato da quelle parole.
“Quindi pensavo che se vi rincontrate, potreste riprendere da dove avete lasciato e..” continuò a parlare Louis vedendo che non rispondevo.
“No Louis, fermati! – lo interruppi – Le vorrò sempre bene, credimi. Non ho mai amato nessuna come ho amato lei e dimenticarla sotto quel punto di vista è stato difficile. Ma certe volte le persone si allontanano troppo per poter tornare indietro. E credo, anzi sono sicuro, che questo sia il nostro caso”
“Ma..”
“No, scusa Louis, - dissi interrompendolo – mi dispiace ma la realtà è questa! Ora scusami ma devo andare che sono in ritardo per un appuntamento” mi alzai e mi diressi verso la porta.
“E il caffè?” chiese Allie venendomi dietro.
“Sarà per un’altra volta” sorrisi amaramente e uscii dalla porta.
 
MadisonPov                 
 
Sollevai la maniglia del mio trolley e inizia a trascinarlo sul lucido pavimento dell’aeroporto. Londra mi era mancata. Quello che non mi era mancato affatto, invece, era il clima umido con la pioggia e la nebbia, considerando il perfetto clima mite californiano.
Dopo aver preso un cappuccino da Starbucks continuai a camminare nell’area arrivi dell’aeroporto. Portai alla bocca il bicchiere bianco di cartone e bevvi un lungo sorso di cappuccino sentendo il liquido caldo percorrere tutto il mio esofago, fino ad arrivare allo stomaco.
“Maddie!” un brivido mi percorse la schiena. Quella voce, non la sentivo da quasi più di un anno. E ora era proprio davanti a me.
“Zayn” risposi cercando di frenare l’emozione, l’imbarazzo e un punta di nervosismo.
“Non ci vediamo da un bel po’” anche lui sembrava contenere il suo imbarazzo.
“Eh già, da parecchio tempo”
“Tutto bene?” chiese, cercando di smorzare la tensione che si era creata tra noi.
“Si, bene! Tu invece? Che ci fai qui?”
“Bene, grazie! Ehm, sono qui perché aspetto una persona”
I suoi occhi si fecero più scuri e più intensi. Sospirò e abbassò la testa.
“Ho conosciuto una ragazza, e.. e ora la mia vita è cambiata”
Quell’affermazione mi provocò un altro brivido. Rimasi spiazzata e guardai i suoi occhi farsi più liquidi. Nella mi testa rimbombava una vocina “Davvero credevi che ti avrebbe aspettata per tutto questo tempo?”
Non ebbi il tempo di rispondere a questa mia domanda perché notai una ragazza bionda avvicinarsi a noi.
“Amore, eccoti qui!” la ragazza si avvicinò a Zayn e gli stampò un bacio sulle labbra. Io rimasi pietrificata a guardare quel gesto d’amore appena accennato.
“Ti stavo aspettando e ho incontrato una.. una mia amica, lei è Madison” disse indicandomi, mentre cingeva un braccio intorno alla vita della ragazza.
“Molto piacere – disse allungando la sua mano con le unghie perfettamente curate – io sono Chelsey!”
“Piacere mio!” risposi accennando un sorriso e stringendole la mano sottile.
Zayn si portò la mano dietro alla nuca, lo conoscevo: si sentiva in imbarazzo.
Decisi che era arrivato il momento di togliere entrambi da quella situazione di imbarazzo, così afferrai la maniglia del mio trolley.
“E’ meglio che vada, devo avvertire Louis e Allie del mio ritorno”
“Ehm, certo!” rispose Zayn prendendo la valigia di Chelsey.
“E’ stato un piacere conoscerti, Madison!” disse Chelsey sorridendomi.
“Anche per me, Chelsey” sorrisi anche io, uno dei sorrisi meno spontanei che avessi mai fatto in tutta la mia vita.
Li sorpassai velocemente e mi diressi verso l’uscita dell’aeroporto. Mi tolsi quel sorriso così finto dalla faccia e mi voltai. Li vidi passeggiare mano nella mano come due innamorati felici. Mi morsi il labbro al pensiero che, se fossi stata più coraggiosa, avrei potuto esserci io al suo posto. 




I'm Back! 
Ciao miei Splendori, sono tornata con il sequel di If not now, when? Il capitolo non è molto lungo e diciamo che è una breve introduzione sulla vita dei personaggi un anno dopo. Avrei voluto pubblicare prima il continuo della storia, ma sono davvero tanto presa dalla scuola e quindi ce l'ho fatta soltanto oggi. Come vi avevo già detto nella precedente storia non vi avviserò ogni volta che aggiorno perchè siete tante e non riesco a scrivere a tutte, quindi vi chiedo di stare attente ai miei aggiornamenti. 
Non ho altro da dire, vi chiedo solo di lasciare una recensione per farmi sapere cosa ne pensate dell'inizio del sequel. Se c'è qualcosa che non capite o che non vi piace ditemelo pure, basta che mi scriviate qualcosa ahahah! 
Vi saluto, un grosso bacio a tutte.


                                  

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Surprise! ***






Surprise!

 

Allison Pov
 
Louis era stato chiaro: questo pomeriggio dovevo tenere occupata Madison mentre lui le organizzava la festa a sorpresa per il suo ritorno.
“Allora raccontami un po’ della California” le chiesi affannando.
 Avevo deciso di invitarla a correre, con la scusa di passare un po’ di tempo insieme senza avere Louis in mezzo ai piedi.
“Ti ho già raccontato tutto ieri sera!” rispose affannando anche lei.
“Ma a me interessano i particolari piccanti, dovresti saperlo”
“Allie! Non c’è niente di piccante da raccontare, ho studiato e basta”
“Che noia!” affannai fermandomi poi di colpo. Si fermò anche Maddie, qualche passo davanti a me, giusto in tempo per vedermi piegata con il busto in avanti per riprendere fiato.
 
Madison Pov
 
“Ho incontrato Zayn!” affermai riprendendo fiato.  Subito dopo ricominciai a correre per evitare le sue numerose domande.
“Cosa? Perché non me l’hai detto prima?” urlò correndomi dietro.
“Ci siamo incontrati ieri all’aeroporto, ma ci siamo scambiati solo quattro parole”
“Solo? – rispose raggiungendomi con il fiatone – Dopo un anno che non vi vedete?”
Decisi di fermarmi una volta per tutte. Ripresi nuovamente fiato respirando velocemente e portai una mano sulla fronte per asciugarmi il sudore.
“Era con un ragazza”
“Oh… Bé è normale che si sia rifatto una vita”
“Già” sbiascicai cominciando a fare alcuni esercizi di stretching.
“Maddie, ti ha detto che ti amava e tu sei praticamente scappata dall’altra parte del mondo. Credevi che ti aspettasse per un anno?”
Continuai a fare gli esercizi, senza sapere cosa rispondere a Allison. Alla fine aveva ragione, e io non sapevo quali fossero le mie reali sensazioni riguardo a questa situazione.
“Aspetta, cioè.. Tu non lo ami, vero?”
Smisi di fare stretching e la guardai per qualche secondo negli occhi. Controllai che avesse ripreso fiato e poi ricominciai a correre più lentamente e lei mi seguì senza dire una parola.
“Avresti dovuto vederla: è davvero bella e sembra una ragazza così dolce e simpatica. E poi avresti dovuto vedere Zayn: i gesti d’affetto nei suoi confronti, quel braccio che le stringeva la vita, il suo sguardo felice quando lei si è avvicinata. Sembrava davvero innamorato!”
“Maddie, sei gelosa?”
Mi fermai di colpo e sentii subito il mio stomaco attorcigliarsi su se stesso. Allie si fermò affianco a me e mi guardò preoccupata.
“Ho bisogno di una doccia! Andiamo a casa”
“No aspetta! – urlò la mia amica andando a sedersi sulla panchina – Riposiamoci un po’!
La raggiunsi e mi sedetti accanto a lei, ricominciando a respirare in modo normale.
 
 
Appena entrammo a casa regnava il silenzio. Louis dormiva sul divano, con il telecomando fra le mani. Aron, che dormiva anche lui, era accanto ai suoi piedi. Quando mi chiusi la porta alle spalle, Louis si svegliò di soprassalto.
“Che succede?” borbottò.
Allison lo guardò in cagnesco e io sorrisi andando verso il bagno con la voglia di buttarmi sotto la doccia.
 
 
Louis Pov
 
“E’ questo il tuo modo di organizzare una festa a sorpresa?” sbottò Allie una volta sicura che Maddie fosse sotto la doccia.
“Stai tranquilla, è tutto programmato! Doveva farsi trovare tutta sudata e puzzolente?”
Allie sbuffò e si tolse la felpa, rimanendo in top e mostrando il suo fisico tonico.
“E ora invece si farà trovare in accappatoio?” disse prendendosi una bottiglietta d’acqua dal frigo.
“Assolutamente no! Ti prego Allie, stai tranquilla e lascia fare tutto a me. Tu pensa a farti una doccia e a prepararti, al resto penso io” dissi con convinzione. Mi avvicinai a lei e le stampai un bacio sulle labbra. Appena sentimmo la porta del bagno aprirsi ci staccammo e quando la voce di Maddie urlò un “è libero”, Allie si diresse verso il bagno.
 
 
Madison Pov
 
“Non ti trucchi?” chiese Allie entrando in camera mia.
“Dovrei truccarmi per stare in casa? chiesi divertita.
Allie aprì il mio armadio e cominciò a rovistare al suo interno estraendo una buona parte dei miei vestiti.
“Allie, si può sapere che stai facendo? E poi perché stai in casa con i tacchi?”
“Perché non metti questi jeans? Ti stanno benissimo! Disse Allie senza rispondere e mostrandomi un paio di jeans strettissimi.
“Mi spieghi cosa succede?” dissi prendendole i jeans dalle mani.
La mia migliore amica si sedette sul letto molleggiando appena, si mese a braccia conserte e sbatté gli occhi più volte tenendo il suo sguardo fisso su di me.
“Ti fidi di me?”
“Si, ma..”
“Allora mettiti qualcosa di carino e truccati!” Non mi diede nemmeno il tempo di risponderle che uscì dalla mia stanza chiudendosi la porta alla spalle.
Io rimasi perplessa per un po’, poi mi infilai i jeans e cominciai a cercare una maglia da poterci abbinare.
 
Uscii dalla mia stanza truccata e vestita, come aveva detto Allison. Alla fine avevo scelto i jeans che mi avevo consigliato abbinati ad una camicetta rosa antico con le maniche a tre quarti e avevo indossato i miei tanto amati stivaletti neri. Mi sentivo davvero ridicola a girare per casa conciata in quel modo. Camminai per il corridoio e arrivai in salotto. Era tutto buio e subito pensai che si fosse bruciata la lampadina. Mi avvicinai all’interruttore e quando accesi la luce fui invasa da “Sorpresa” urlati da ogni angolo della stanza e fui felice e stupita di vedere alcuni dei miei compagni di università, tra cui Niall, e fui contenta di notare i riccioli ribelli del mio collega. Fui contenta anche di incontrare lo sguardo di Liam, affiancato dalla famosa cugina di Zayn. Dietro non potei fare a meno di scorgere il viso di Zayn affiancato dal viso dolce e simpatico di Chelsey.
Sorrisi a tutti e li ringraziai per la sorpresa. Ringraziai soprattutto i miei migliori amici ritenendoli colpevoli dell’organizzazione della festa.
 
“Ehi” disse Zayn avvicinandosi  a me.
“Sei venuto anche tu” risposi io sorridendo.
“Non potevo perdermi la tua festa a sorpresa” mi abbracciò. Riconobbi il suo profumo e capii che mi era mancato. Era strano stare di nuovo fra le sue braccia. L’abbraccio fu breve, troppo, per i miei gusti e per i miei desideri.
“Maddie! – Chelsey spuntò al fianco di Zayn, mi si avvicinò e ci scambiammo un bacio sulla guancia per salutarci – Spero non ti dispiaccia se mi sono unita anche io alla tua festa”
Perché era così dannatamente gentile e perfetta?
“No, no figurati. Mi fa davvero piacere” risposi sforzandomi di sorridere.
“Ciao ragazzi! – salutò Louis riferendosi a Zayn e Chelsey – Fate come se foste a casa vostra, e grazie per avermi dato una mano oggi” 
“Di niente! – si affrettò a rispondere Zayn – Ora andiamo verso il buffet, sto morendo di fame”. Si lasciò prendere sotto il braccio da Chelsey e si avviarono verso il tavolo del salotto che era stato allestito come un buffet.
Rimasta sola con Louis lo ringraziai ancora e lo strinsi forte a me: mi era mancato davvero tanto.
“Tu lo sapevi?” chiesi staccandomi da lui.
“Parli di Zayn e Chelsey?  - io annuii cercando i suoi occhi azzurri – Me l’ha detto oggi quando l’ho chiamato per chiedergli se mi dava una mano ad allestire la casa. Ha detto se poteva portare pure lei e io non ho potuto dirgli di no, mi dispiace. Non pensavo che…”
“No, sta tranquillo, lo sapevo già. Li ho incontrati ieri in aeroporto e Zayn mi ha dato la bella notizia” risposi con amarezza. Mi allontanai da Louis e andai a prendere qualcosa da bere, per andare poi a salutare Niall e Harry.
 
Mi avvicinai alla finestra ammirando la Londra notturna colma di luci. Poi mi voltai verso il salone, guardai tutti i miei amici e notai con piacere che Allison e Louis erano esattamente innamorati come quando li avevo lasciati. Spostai lo sguardo verso destra e trovai Zayn. In quel momento stava stringendo la sua ragazza a se. Stava ridendo. Sembrava felice. Mi accorsi che, oltre al suo profumo, mi era mancata anche la sua risata.
Mi allontanai dalla finestra e attraversai il corridoio, diretta verso la mia camera. Mi sdraiai sul letto e puntai lo sguardo fisso sul soffitto.
“Maddie?”
Alzai la testa e notai Zayn fare capolino dalla porta.
“Stavo andando in bagno e ti ho visto sdraiata qui, tutto bene?” chiese premuroso. Mi chiedevo come potesse essere ancora così gentile con me dopo tutto quello che gli avevo fatto passare.
“Ehm, avevo un po’ di mal di testa, ma ora mi sento meglio” risposi alzandomi dal letto.
“Mal di testa? – chiese titubante – Dai, Maddie, che c’è che non va?”
Io sbuffai e girai la testa dall’altra parte per non incontrare i suoi occhi scuri.
“E’ che, per un attimo, mi sono sentita sola”
Zayn iniziò a scrutare la mia espressione e con i suoi occhi addosso sentivo vampate di calore percorrermi tutto il corpo e il mio stomaco non smetteva di fare i salti mortali.
“Insomma, – ricominciai, non sopportando più quel silenzio fatto di sguardi -  guardavo voi tutti insieme felici e io, affacciata alla finestra, mi sono sentita sola”
“Ma ora smettiamola di parlare di me. – cercai di deviare il discorso abbozzando un sorriso – Zayn Malik si è fidanzato”
“Eh già, mi sono ripreso dopo che mi hai detto che non ricambiavi i miei sentimenti. Se devo essere sincero ci ho messo un po’, ma ora non ti amo più. Da tre mesi c’è Chelsey e non potrei essere più felice”
Finsi un sorriso e sentii il cuore stringersi in una morsa e il respiro mi si fermò in gola per qualche secondo.
“Sono felice per te, te lo meriti”.
Era vero. Ero contenta che fosse riuscito a trovare qualcuna che le dava qualcosa che io non ero stata in grado di dargli.
“Sarà meglio che torniamo in salotto o ci daranno per dispersi”
Zayn annuii e io andai verso la porta, sentendo i suoi passi dietro di me.
“Ehi, aspetta! - disse afferrandomi per il polso. Io mi voltai in attesa delle sue parole – Non sei sola, ci sono io con te. Sono tuo amico e non ti lascerò da sola” mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò sola nella mia stanza.
Già, amico.





Ciao Bellezze!
Cioè, io vi amo! Non avrei mai immaginato di arrivare a 14 recensioni nel primo capitolo e non credevo che vi ricordaste di me e della mia fan fiction. Quindi grazie a tutte e ringrazio anche le lettrici che hanno già messo la storia fra le seguite, preferite e ricordate.
Non so se ci sono nuove lettrici, ma se ci siete vi consiglio di passare a leggere anche la prima parte della storia, per rendere il tutto più comprensibile. Credo che questa storia si possa capire pure senza leggere quella precedente, ma per  evitare i dubbi vi consiglio di passare (vi lascio il link con il banner in fondo alla pagina).
Scusate se ci ho messo un po’ per aggiornare, ma è finita la scuola e ho iniziato a studiare per la maturità e non ho mai un minuto libero. Spero di aggiornare durante la pausa fra scritti e orali o prima che inizino gli scritti. Mi dispiace davvero tanto, ma fino a luglio dovrete avere pazienza.
Spero che il capitolo vi piaccia e che abbiate voglia di farmi sapere la vostra opinione.
Un grosso bacio a tutte!  ♥


         


 
If Not Now, When?

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** In the rain ***





In The Rain

 

Ero entusiasta all’idea di riprendere il tirocinio in ospedale. Oggi mi avevano inserita nel reparto di pediatria e non vedevo l’ora di entrare.
Attraversai la porta scorrevole del King’s Hospital con entusiasmo e sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Salutai l’infermiera all’accettazione con un cenno della testa e poi mi diressi verso gli spogliatoi per i tirocinanti e indossai il camice bianco attaccandoci il cartellino con il mio nome.
 
“Oggi dobbiamo passare a visitare la bambina della 12A.  La settimana scorsa le è stato rimosso un tumore all’intestino, speriamo in un recupero totale” m’informò la Dott.ssa Kendel, la pediatra che mi avrebbe seguito oggi.
Io annuii distrattamente, mentre la dottoressa continuava a controllare le cartelle cliniche sotto i suoi occhi. Continuavo a pensare a ieri sera e a quello che mi aveva detto Zayn prima di uscire dalla mia camera.
“Signorina Kyle, tutto bene?” la dottoressa mi scosse dai miei pensieri e mi riportò alla realtà.
“Scusi?”
“Santo cielo! Ho tantissimi bambini che hanno bisogno di me oggi, e l’ultima cosa di cui ho bisogno è che tu sia distratta! Quindi, ti prego, sii concentrata!”
Aveva ragione, dovevo essere concentrata! I bambini erano più importanti dei discorsi fatti con Zayn nella mia camera.
“Scusa, hai ragione! – sospirai e mi spostai un ciocca di capelli finita davanti agli occhi – Mi passi le cartelle, per favore”
Dopo un po’ di titubanza, mi passò le cartelle e io iniziai a sfogliarle con uno sguardo attento e interessato. Mi bloccai su una cartella in particolare. Aveva stampato sopra “Safaa Malik”.
“Qualcosa non va?” mi chiese la dottoressa.
“Questa bambina, Safaa, ha qualche problema particolare?” chiesi con un tono preoccupato.
“E’ stata portata al pronto soccorso stamattina presto. L’hanno investita mentre andava a scuola, pare che abbia una brutta frattura alla gamba e deve essere operata”
Appena la dottoressa finì di parlare chiusi la cartella e mi avviai verso la camera assegnata alla piccola Safaa. Entrai e la vidi sdraiata sul lettino con la gamba fasciata e una flebo attaccata al braccio.
“Maddie!” esultò appena mi vide. Io sorrisi e le andai in contro, sedendomi sul suo letto.
“Come stai piccolina?”
“Ora bene, ma stamattina ho avuto tanta paura!”
Io le accarezzai la fronte e lei appoggiò la sua testa sulle mia gambe.
“Ma devo tenerlo per molto questo ago nel braccio? Mi da fastidio!”
“Fino a che la sacca non sarà vuota”
“Ma a cosa serve?”
“Lo vedi quel liquido? – chiesi indicando la sacca trasparente sopra la mia testa – E’ un antidolorifico, serve a non farti sentire dolore alla gamba”
“Si, ma mi da fastidio al braccio!” si lamentò Safaa.
“Se vuoi posso stare con te fino a che la sacca non si svuota”
“Non serve, ci sono io!” Alzai lo sguardo e trovai gli occhi scuri di Zayn puntati sul letto di Safaa.
“Zayn!” esordì la bambina.
Zayn entrò nella stanza con uno sguardo preoccupato e io notai subito la sua tensione. Non sapevo come tranquillizzarlo o cosa dirgli per farlo calmare.
“Scusate, dovremmo portare la bambina in sala operatoria” dissero alcuni infermieri entrando in camera. Zayn si spostò appena tenendo lo sguardo fisso su Safaa e la bambina mi strinse forte la mano. Io le diedi un bacio sulla fronte e lasciai che gli infermieri la portassero via.
“Cosa le faranno adesso?” chiese Zayn puntando il suo sguardo vuoto su di me. Io mi alzai dal letto e mi avvicinai a lui.
“Senti, perché non facciamo una passeggiata?” Zayn annuì e uscì dalla stanza.
 
“E’ carino questo giardino, vero?” chiesi io, cercando di interrompere quel silenzio. Zayn, però, sembrò non ascoltare le mie parole e continuava a camminare con le mani in tasca. Capii che aveva bisogno di essere rassicurato.
“In questo momento Safaa sarà circondata da infermieri e medici che si occuperanno di lei. L’anestesista le metterà una mascherina anestetica sulla bocca e tanto l’infermiera le dirà di pensare a tante cose belle fino a che lei non chiuderà gli occhi”
Zayn posò il suo sguardo su di me e per la prima volta non lo vidi vuoto, ma bensì pieno di gratitudine e di comprensione. Capii di aver trovato il modo migliore per tranquillizzarlo e così, facendo una breve analisi dei miei studi di medicina, cercai il modo più semplice per spiegargli l’intervento che stava affrontando Safaa.
“Safaa ha riportato una frattura scomposta alla gamba destra, vuol dire che i frammenti ossei non sono allineati dopo la rottura e quindi è necessario un intervento.  Nella gamba di Safaa metteranno alcune viti per far allineare l’osso durante la guarigione. Poi la porteranno in camera e piano piano si sveglierà dall’anestesia. Avrà un po’ di dolore alla gamba, ma con qualche antidolorifico starà bene. E entro un mese dovrebbe riprendersi completamente”.
Zayn mi avvolse fra le sue braccia e mio ritrovai attaccata al suo petto con il suo profumo nelle mie narici.
“Grazie per aver capito di cosa avevo bisogno” mi sussurrò all’orecchio stringendomi ancora di più a sé.
Mi staccai dal suo petto sentendo quanto stava diventando importante per me quel contatto.
“Allora, - iniziò Zayn – ti piace molto questo lavoro!”
“Assolutamente si!” risposi con entusiasmo
“Io credo di aver trovato il lavoro per me”
“Cioè?” chiesi interessata
“In centro c’era un locale in affitto, l’ho affittato per creare uno studio fotografico”
“Wow, non credevo che ti piacesse così tanto la fotografia!”
“Già, ci sono tante cose di me che non hai avuto il tempo di sapere” rispose lasciando in sospeso la frase. Io sentii il mio stomaco contorcersi e puntai lo sguardo a terra.
Improvvisamente iniziò a piovere. Alzai lo sguardo verso il cielo sentendo le gocce d’acqua che mi bagnavano il viso. Zayn mi prese per mano e iniziammo a correre.
“Dove stiamo andando?” urlai a Zayn.
Si fermò di colpo e io evitai per poco di andare a sbattere contro la sua schiena. Iniziò a ridere e io lo guardai confusa.
“Zayn, perché ridi?”
“Perché mi sto divertendo sotto la pioggia! - rispose come se fosse la cosa più ovvia – dovresti farlo anche tu”
Io non risposi, lo guardai ridere e schizzare acqua ovunque. In quel momento non so perché ma iniziai a ridere pure io.
Mi prese di nuovo per mano e ricominciammo a correre sotto l’acqua che aveva iniziato a cadere con più forza. Mi stavo divertendo, davvero tanto. Era da parecchio tempo che non ridevo così tanto e con così tanta foga.
“Mi è mancata la pioggia di Londra” dissi continuando a ridere. Avrei voluto aggiungere che mi era mancato anche lui, ma non ne avevo il coraggio. Smisi di ridere e iniziai a battere i denti per il freddo.
“Hai freddo?” mi chiese Zayn
Io annuii sentendo le gocce d’acqua scendere dai capelli e il camice inzupparsi sempre di più.
“Andiamo a ripararci” disse andando verso il porticato dell’ospedale.
“Ho le mani gelate” dissi, battendo i denti.
Prese le mie mani fra le sue e iniziò a soffiarci sopra per riscaldarle, sentivo il calore del suo respiro diffondersi non solo sulle mie mani, ma anche in tutto il mio corpo.
I nostri visi erano vicini e io ero felice di guardare di nuovo quegli occhi così scuri da vicino.
“Va meglio?”
“Si.. si grazie!”
Piombò il silenzio, interrotto solo dal rumore della pioggia. I nostri occhi erano gl’uni dentro quelli dell’altro e io mi sentivo bene anche se ero bagnata e avevo freddo.
Il telefono di Zayn iniziò a suonare e mi scosse dal mio stato di trans.
“Pronto?  Si, Chelsey, ti vengo a prendere. Scusa, sono stato bloccato – disse guardando nuovamente me – La pioggia mi ha bloccato”
Io mi allontanai e entrai in ospedale lasciando Zayn al telefono con la sua fidanzata e pensando a quanto fosse stato bello correre sotto la pioggia con lui.

 


Eccomi di nuovo!
Scusate ma non sono riuscita ad aggiornare dopo gli scritti, come vi avevo detto, perchè ho avuto subito dopo l'orale e quindi ho dovuto studiare. Ma ora sono finalmente libera e mi dedicherò completamente alla storia e spero di pubblicare una volta a settimana, magari più avanti vi dirò anche il giorno della settimana in cui aggiornerò!
Volevo ringraziarvi per le recensioni e per tutto l'affetto che mi dimostrate. Ho letto tutte le rencensioni, ma non ho davvero avuto tempo per rispondere. Ma vi ringrazio davvero tanto e ringrazio anche le nuove lettrici che hanno recensito la storia e l'hanno inserita fra le preferite/seguite/ricordate. 
Qualcuna di voi è andata al concerto? Io sono stata a quello di sabato e sono ancora tutta esaltata, è stato davvero bellissimo. Se vi va raccontatemi qualcosa :) 

Passiamo al capitolo, Zayn e Maddie si incontrano di nuovo e forse sembrano molto più uniti di quanto dovrebbero. Mi dispiace se in questo capitolo Allison e Louis non sono presenti, so quanto li amate, ma tranquille, mi rifarò ;)
 Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, sono curiosa di sentire la vostra opinione! 
Vi mando un bacio enorme!



                     




 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Last Night ***





Last Night

 
Aprii gli occhi e mi ritrovai sul divano coperta da un plaid leggero. Come ci ero finita lì sopra? Sentivo il profumo del caffè provenire dalla cucina.
Cercai di fare mente locale, cercando di capire perché mi trovavo sul divano. Niente, buio completo.
Decisi di alzarmi e andare verso la cucina. Trovai Louis, intento a riempire le tazze con il caffè.
“Buongiorno!” pronunciai ancora assonnata. Louis si voltò di soprassalto e portò alle labbra la tazza colma di caffè.
“Buongiorno” rispose appena smise di bere.
“Come mai ero sul divano? Non mi ricordo niente!” dissi amareggiata, sedendomi sullo sgabello. 
“Bè diciamo che non hai avuto una serata facile. Sei uscita con i tuoi compagni di tirocinio e alle quattro di mattina mi hai chiamato per farti venire a prendere e appena siamo entrati in casa ti sei sdraiata sul divano e sei caduta in un sonno profondo” disse stampandosi sul volto uno dei suoi sorrisi e finendo il suo caffè.
Io, ancora frastornata, presi la tazza bianca accanto a me e bevvi un lungo sorso di caffè.
“Allie dov’è?”
“E’ uscita presto stamattina, è all’università. – bevve un sorso di caffè e poi riprese a parlare - Comunque a te l’alcool non fa bene!” sentenziò posando la tazza ormai vuota nel lavello.
“Cioè?”
“Hai iniziato a dire un sacco di cose strane!”
“Tipo?” chiesi preoccupata.
“Parlavi di Zayn. Hai iniziato parlando di Chelsey e poi sei passata a Zayn. E se provi a negare che ti piace giuro che ti faccio ingoiare questa tazzina!”
“Ma.. non è vero!”
Louis mi guardò inarcando un sopracciglio e io abbassai la testa posando gli occhi sulla tazza quasi vuota.
 
“Maddie, vai tu, per favore?” sentii urlare Louis dalla camera, non mi ero nemmeno accorta che avevano suonato alla porta.
Mi alzai controvoglia da quello sgabello così comodo e andai ad aprire la porta.
“Maddie, ciao! Non pensavo che ci fossi anche tu in casa”
“Ehm, ciao, entra!” risposi, entrando in panico.
“Maddie? Chi è? -  chiese Louis arrivando alle mie spalle – Ehi Zayn!
“Lou, ho attaccato i volantini per tutta la città!” disse Zayn accomodandosi sul divano.
“Fantastico!” rispose Louis sedendosi accanto a Zayn.
“Che volantini?” chiesi io, che ero rimasta in piedi davanti ai due.
“Sai la mia idea di studio fotografico? – io annuii ricordando la mia conversazione con Zayn – Ecco, ho messo i volantini con la data dell’inaugurazione”
“Ma è fantastico Zayn, sono felice per te” risposi sorridendo.
 
 
Uscii di casa con ancora un forte mal di testa, ma cercavo di non dargli peso. Avevo appuntamento con Allie per una delle nostre solite colazioni alla caffetteria dell’università.
Una volta entrata in università camminavo per i corridoi con confusione e con il vocio delle persone che rimbombava nella mia testa. Quando notai la porta con la scritta “caffetteria”, affrettai il passo e spinsi con forza la porta di vetro. Allison era già seduta al nostro solito tavolo appartato e io impiegai poco tempo per raggiungerla.
“Scusa se te lo dico, ma non hai proprio un bell’aspetto!” disse Allie, appena mi sedetti di fonte a lei.
“Grazie!” sbuffai io, posano i gomiti sul tavolo e tenendo la testa fra le mani.
“Comunque ho ordinato anche per te, i nostri soliti cappuccini con tanto cacao sopra”
“Ti adoro” sbiascicai cercando di non badare al mal di testa.
“Ecco qui!” disse la cameriera posando sul tavolo i nostri cappuccini bollenti.
“Cos’hai combinato ieri sera?” chiese Allie soffiando sulla tazza fumante.
Io mi premetti le tempie e chiusi gli occhi cercando di mandare via quel mal di testa assordante.
“Ero a una festa, in un locale stupendo. C’era alcool, tanta gente e bella musica..”
“E poi?” mi spronò la mia amica.
“E poi ho rimosso tutto!”
“Rimosso? – la mia amica mi guardò torvo – Madison, cos’hai fatto?”
“Ma niente di importante, dai”
“Chi ti sei scopata?” chiese Allison incrociando le braccia sotto il seno.
Io rimasi in silenzio e continuai a bere il mio cappuccino sotto lo sguardo curioso della mia amica.
“Madison!” mi richiamò Allie, alzando il tono di voce.
“E’ successo.. qualcosa.. ma io non volevo, ero ubriaca! – Allie continuava  a guardarmi in attesa di ascoltare il resto – Ho scopato con uno sconosciuto, in bagno”
“Madison!”
“Lo so, ho fatto una cazzata, ma mi è piaciuto! Ho dovuto farlo, capisci?”
“No, non capisco! Insomma, non hai pensato minimante alle conseguenze?”
“Abbiamo usato le precauzioni, se è questo che ti preoccupa! dissi, mettendomi sulla difensiva.
Allison non disse niente, si limitò a finire il suo cappuccino tenendo lo sguardo fisso su di me. Io mi sentivo nuda davanti alla mia amica, e stavo provando un imbarazzo che con lei non c’era mai stato.
“Perché hai dovuto farlo, Maddie?”
La sua domanda mi spiazzò. Non sapevo se essere pienamente sincera con lei, non ero sicura di voler condividere le mie ragioni con lei. Non che non mi fidassi, anzi, ma semplicemente non credevo che dovessi spiegarle per filo e per segno i miei pensieri.
“Maddie?”
“Per non pensare a Zayn, Allie. Ho scopato con un altro in un fottuto, lurido cesso di un locale per non pensare a Zayn” 



Ciao Bellezze!
Ok, so che questo capitolo fa davvero davvero davvero schifo, che è corto e  che non succede niente di che, ma è soltanto un capitolo di passaggio quindi scusatemi se pubblico questa cosa.  L’unica cosa importante e degna di nota del capitolo è la rivelazione finale di Madison.
Vi avevo detto che avrei scelto un giorno della settimana per aggiornare. Potrebbe essere il giovedì? Sinceramente non lo so ancora, ma potrei provare :)
Volevo informarvi anche dei progetti futuri e presenti: sto lavorando a una possibile fan fiction che ha come protagonista Louis, ma non vi assicuro niente, vi farò sapere più avanti. Sto rivalutando due vecchie fan fiction che ho sul computer e sto pensando a come modificarle per poterle poi forse pubblicare. Sto lavorando anche a una fan fiction scritta con una ragazza che ho conosciuto qua su Efp. Ieri abbiamo pubblicato il prologo e se siete interessate sotto vi lascio il banner con il collegamento (basta semplicemente cliccare sul banner e vi si aprirà la pagina della fan fiction).
Vi ringrazio se avete letto fino alla fine questo spazio autrice davvero troppo lungo e vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate di questo capitolo davvero schifoso e dei miei progetti! Vi prometto che il prossimo capitolo sarà sicuramente meglio ;)
Un grosso bacio a tutte! ♥


 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Black - Out ***




Black - Out
 

 
“Maddie? Mi ascolti?” chiese Louis, muovendo la sua mano destra davanti al mio viso. Eravamo da Starbucks, con la scusa di passarmi a prendere, Louis, si era fermato a bere il suo tanto amato frappuccino al caramello e io, avendo finito il turno, ne avevo approfittato per sedermi con lui e bere una bella cioccolata calda con tanta panna.
“Cosa?” chiesi di getto, guardandomi in torno intontita.
“Ti stavo spiegando una cosa importante, Maddie!”. Probabilmente lo era davvero, ma dopo una giornata fra dolci e miscele per cappuccini e frappuccini niente mi sembrava importante o di minimo interesse.
“Scusa, Lou”
“Niente! – sospirò rassegnato -  Come amica sei pessima, ma almeno fai degli ottimi frappuccini”
“Oh grazie Lou, sei davvero molto gentile!” scherzai sorseggiando la mia cioccolata.
“Se fossi nella tua situazione non scherzerei tanto!” sentenziò Louis, per poi avvicinare le labbra sottili alla cannuccia verde del suo frappuccino.
“Che situazione?”
“Tu e Zayn vi rincontrate dopo un anno e tu sembri pronta a lasciarti il passato alle spalle e stare con lui, ma compare Chelsey che rovina i tuoi piani!”
“Lou! Non è assolutamente vero! E poi è una ragazza così gentile”
“E chi ti dice che non sia una sua strategia? Insomma, fa tutta la santa leccandoti il culo. Non ti sei mai chiesta perché?”
Feci spallucce non capendo l’intento del discorso di Louis.
“Maddie, cavolo, ha paura di te!”
“Perché dovrebbe avere paura di me, Louis?”
“Perché, cazzo Madison, non hai mai fatto caso a come ti guarda Zayn? A come ti parla, a come ti sorride? Chiunque avrebbe paura se vedesse voi due insieme!”
Io scossi la testa a destra e sinistra negando ogni parola che usciva dalla bocca del mio amico.
“Lou, tu ti fai troppi film!”
“No, sei tu che non noti queste cose” sentenziò il mio amico finendo tutto il suo frappuccino e facendo quel fastidioso rumore di risucchio con la cannuccia.
“Smettila Lou, vuoi berti pure il bicchiere?” sbottai infastidita.
“Scusa, orecchio sensibile! – spostò il bicchiere di plastica ormai vuoto e poi tornò a guardarmi – Comunque, pensa a quello che ti ho detto, Maddie!”
 
 
“Sei sicura che basti una semplice bottiglia di vino?” mi chiese di nuovo Niall.
“Andrà benissimo, non ti devi preoccupare!”.
Harry aveva invitato me, Niall, Liam, Louis e Allison a cena a casa sua. Inizialmente l’invito era solo per me, Louis e Allison ma poi avevo chiesto ad Harry se potevo estenderlo anche a Liam e Niall e quindi ora ci ritrovavamo tutti e cinque nel parcheggio privato della palazzina dove viveva Harry.
Quando suonai al campanello sentii un “arrivo” urlato da Harry con la sua voce rauca.
Dopo pochi minuti la porta in legno scuro davanti a noi si aprì di colpo, mostrandoci Harry con i ricci tenuti fermi dalla bandana e con indosso un grembiule con la frase “keep calm and carry on cooking”, sorrisi per la frase e poi entrai in casa seguita dai miei amici.
“Dove posso metterla?” chiesi a Harry indicando la bottiglia di vino che tenevo in mano.
“Mettila pure sul tavolo in cucina, grazie”
Mi diressi verso la cucina lasciandomi guidare dal buon profumo che regnava nell’aria.
“Chelsey?” chiesi sbigottita notando la figura con i capelli raccolti intenta a cucinare.
“Oh ciao Maddie! Sei tu la collega di Harry?”
Annuii, ancora stupita per averla trovata a casa di Harry.  
“Io sono sua cugina” disse sorridendo e tornando poi a concentrarsi sulla cucina.
“Oh, non sapevo che Harry avesse una cugina!” dissi posando il vino sul tavolo. Chelsey alzò lo sguardo dai fornelli e mi sorrise cordialmente. Iniziai a pensare alle parole di Louis di quel pomeriggio, ma poi il rumore della porta mi riportò alla realtà in un attimo.
“Vedo che hai conosciuto mia cugina” disse Harry chiudendosi la porta della cucina alle spalle.
“Già! – sorrisi a Harry – Posso andare in bagno?”
“Certo! Però ti conviene usare quello in camera mia, nell’altro bagno c’è parecchia confusione”
Annuii e uscii dalla cucina pregando che Chelsey fosse l’unica presente a quella dannata cena.
 
Entrai sicura in camera di Harry e mi soffermai a guardare una foto che ritraeva Harry e Chelsey: dovevano essere molto uniti se teneva addirittura una loro foto in camera. Mi girai verso la porta del bagno e mi trovai Zayn completamente nudo davanti a me. Le mie preghiere di poco fa erano andate beatamente a farsi fottere.
“Che cavolo fai Zayn?” dissi girandomi dall’altra parte, dando le spalle a Zayn.
“Tu cosa fai, io devo farmi la doccia!” annunciò Zayn.
“Io dovevo semplicemente andare in bagno”
“Credo che potresti anche girarti, insomma non è la prima volta che mi vedi nudo. Non è niente di nuovo per te!” disse avvicinandosi al mio orecchio e facendomi rabbrividire.
“Zayn!” lo richiamai.
“Harry non mi aveva detto che ci saresti stata anche tu” disse cambiando discorso.
“E io non sapevo che ci fossi anche tu, direi che siamo pari”
“Maddie, potresti anche girarti, ti faccio così schifo?” disse in tono malizioso. Cercai di mantenere la calma anche se sentivo le gambe tremare e il respiro farsi sempre più corto per via del cuore che batteva nel petto in modo del tutto innaturale.
“No..” dissi con la voce che tremava e con l’istinto di girarmi e saltargli addosso.
Improvvisamente il buio calò intorno a noi.
“Credi che ci sia stato un black – out” annunciò Zayn.
Annuii cercando la sua sagoma nell’oscurità  proseguendo a tastoni.
“Posso andare prima un attimo in bagno? Così poi ti lascio fare la doccia con calma”
“Certo!”
Proseguii tenendo le mani avanti alla ricerca della porta del bagno, ma trovai solo la pelle muscolosa di Zayn.
“Credo… credo che.. che tu  abbia sbagliato” disse con il respiro che si faceva sempre più affannoso mentre facevo scivolare la mia mano lungo il suo petto.
“Lo so…” sussurrai, lasciando che la mia fronte si poggiasse sulla sua. Improvvisamente ebbi un flashback della nostra prima e ultima notte passata insieme casa sua. Le nostre labbra che si cercavano e i nostri respiri che si univano. I miei pensieri vennero interrotti dalle sue mani che si poggiarono sui miei fianchi e li stringevano saldamente. Quel contatto mi fece rabbrividire. Poi sentii le sue labbra lasciare dei baci umidi sul mio collo scoperto e mi lasciai andare facendo combaciare la mia testa nell’incavo fra il suo collo e la spalla.
“Madison..” sussurrò, soffiandomi il suo respiro caldo sul collo.
Posai le mia braccia intorno al suo collo e gli accarezzai i capelli. Lo sentii sospirare, staccando appena le sue labbra dal mio collo. Poi riprese a baciarmi il collo fino ad arrivare a sfiorare il lato del labbro. Io chiusi gli occhi lasciandomi andare a quel momento, non volevo fare altro che baciarlo pur sapendo quanto fosse sbagliato. Ma non feci in tempo a fare o dire niente, che il mio telefono prese a squillare e io mi staccai d’impulso ringraziando Dio mentalmente e rispondendo alla chiamata. 




Ciao bellissime! Si è giovedì e sto aggiornando, sono stata di parola : )
Allora partiamo subito con il capitolo: cosa ne pensate? So che è completamente diverso da quello precedente e Maddie si trova praticamente tra le braccia di Zayn, ma credo che ci volesse una scossa fra sti due, e  poi ammetto che il momento di buio totale mi piace davvero tanto.
Giovedì prossimo non potrò aggiornare perché lunedì parto e sarò senza computer fino a lunedì prossimo, quindi per il prossimo capitolo dovrete aspettare un po’ di più. Scusate!
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo! : )
Vi lascio sempre il collegamento per la fan fiction che sto scrivendo con l’altra ragazza, nel caso voleste passare.
Un bacio enorme a tutte, vi voglio bene ♥

          

 








 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** You are not alone ***





You Are Not Alone

 
Chiusi la chiamata sotto gli occhi attenti di Zayn, che nel frattempo si era rivestito, e strinsi il telefono fra le mani.
“Tutto bene?” mi chiese Zayn, cercando il mio sguardo.
“Ehm.. si.. Era mia madre, voleva dirmi che mia cugina Liz si sposa e mi ha invitato al suo fidanzamento”
“Il tuo tono di voce esprime tutta la tua felicità” disse ironico sedendosi sul letto matrimoniale al centro della stanza di Harry.
“Lo sono, davvero! Ma mia cugina è la più piccola di tutte, e ora si sposa anche lei e io…”
“E tu rimani l’unica non sposata?” completò la mia frase Zayn.
“Io rimango l’unica ragazza sola della famiglia!” dissi abbassando lo sguardo.
“Ehi – mi richiamò, facendo incontrare i nostri sguardi – Nessuno rimane da solo! E poi io ti conosco, Maddie, sei la persona più dolce, speciale e fantastica che conosca e a parte quello che è successo tra noi sono sicurissimo che un giorno arriverà qualcuno che ti vorrà con sé per tutta la vita. Fidati, una persona come te non può rimanere da sola”
Le sue parole, il suo tono calmo e sincero, i suoi occhi profondi, il suo sorriso, tutto di lui mi infondeva protezione, sicurezza e amore e io mi sentivo sempre più stupida per averlo lasciato andare l’anno scorso. Mi morsi il labbro per frenare l’impulso di saltargli addosso e baciarlo e mi limitai a ringraziarlo.
“Non rimarrai sola. Prendi me, per esempio, Chelsey mi ama e io amo lei. Siamo tutti fatti per qualcuno”
“Ti piace, vero?” chiesi a Zayn, riferendomi alla sua ragazza.
“Da morire!” disse stampandosi un sorriso da ebete in faccia. Sentii una fitta al cuore e capii di aver perso per sempre il posto che occupavo nel suo cuore fino all’anno scorso. Ed era solo colpa mia.
“Zayn, tesoro, puoi scendere?” riconobbi la voce di Chelsey e subito trasalì dai miei sensi di colpa.
“Ha bisogno di me! - disse Zayn scherzando – Io scendo, ci vediamo di sotto”
Lo guardai uscire dalla stanza, lo seguii con lo sguardo mentre percorreva il corridoio fino a che non iniziò a scendere le scale e non lo persi di vista.
In quel momento capii quanto Chelsey fosse fortunata.
“Maddie? -  mi richiamò Allison – va tutto bene?”
“No, – risposi asciugandomi una lacrima che stava percorrendo la mia guancia – per niente!”
La mia migliore amica sospirò e senza dire niente mi strinse forte a sé colmando, almeno un po’, il mio senso di solitudine.
 
ZaynPov
 
Louis entrò nel mio piccolo ufficio senza bussare e si chiuse la porta alla spalle.
“Ehi amico!” dissi al castano davanti a me.
“Come va lo studio fotografico?” mi chiese poggiando le mani sulla scrivania, per poi allungare il braccio per darmi una leggera pacca sulla spalla.
“Bene dai, come inizio non è male” risposi pensando che era appena passata una settimana dall’inaugurazione.
“Zayn, come ti puoi immaginare non sono qui per chiederti come va il lavoro”
“Immaginavo” risposi sorridendo e alzandomi dalla sedia. Presi il pacchetto di sigarette sulla mensola, ne estrassi una dal pacchetto e la portai alla bocca accendendola subito dopo. Buttai il fumo fuori dalla bocca e poi feci un altro tiro.
“Dovrei smettere di pensare a lei” dissi, buttando fuori altro fumo dalla bocca.
“A lei?” mi chiese Louis.
“A Madison” confessai continuando buttare fuori fumo.
Louis mi guardò confuso, probabilmente ripensando a quando poco tempo fa gli avevo detto che io e Maddie non potevamo stare insieme.
“Non fraintendermi. – ricominciai a parlare – Io amo Chelsey e sono felice di stare con lei, ma non riesco a non pensare a Madison. Rivederla mi ha stravolto”
Louis sbarrò gli occhi e sospirò. Sicuramente stava pensando a quanto fossi stupido a confessargli quelle cose, ma da quando l’avevo rivista, da quando la sera prima avevo sentito le sue mani sul mio petto nudo e avevo baciato il suo collo il suo pensiero in me si faceva sempre più vivo.
“Zayn, sei fidanzato!” sospirò sedendosi sulla sedia girevole.
Io iniziai a camminare avanti e indietro per la piccola stanza, grattandomi la nuca.
“Scusa, fai finta che non ti abbia detto niente” dissi bloccandomi di colpo al centro della stanza.
“Sicuramente non sarai venuto qui per parlarmi di Maddie, quindi, cosa volevi dirmi?” dissi riprendendo a parlare dopo una breve pausa.
“Volevo chiederti se avevi bisogno di una mano qui, sono stanco di vivere con i soldi di papà. Voglio lavorare!” disse Louis tutto d’un fiato. Lo ringraziai mentalmente per aver prestato attenzione alle mie parole e per aver posto fine a quel discorso che avevo iniziato.
“Ehm, certo, puoi darmi una mano qui!”
 
 
LouisPov
 
Dopo aver concordato con Zayn l’orario di lavoro e il compenso che mi spettava, lo salutai e uscii di fretta dallo studio fotografico. Pioveva e, ovviamente, ero senza ombrello. Decisi di passare per il parco, così sarei arrivato a casa più velocemente.
La pioggia aveva iniziato a cadere più fitta e ormai i miei capelli e i miei vestiti erano zuppi.
Camminavo a passo spedito verso l’uscita del parco quando notai una figura famigliare seduta sulla panchina.
“Maddie?”. La ragazza davanti a me alzò la testa e mi mostrò i suoi occhi bagnati e le sue guancie sporcate dal nero del mascara.
“Che ci fai qui?” le chiesi prendendola per le mani a facendola alzare. Le sue mani erano gelate, era scossa da brividi di freddo e i suoi denti battevano freneticamente.
“Ho.. ho finito il turno da S-Starbucks e ho pensato di venire a fare un giro al parco, ma.. ma poi hai iniziato a povere” mi spiegò, continuando a battere i denti.
Capii che era sconvolta e triste e così la strinsi a me guidandola verso l’uscita del parco.
“Ti porto a casa, andiamo!” 




Ciao Bellezze! 
Scusate il ritardo, ma ho avuto solamente oggi un attimo libero.  Sono stata una settimana in vacanza in Spagna, sono tornata e dopo due giorni sono di nuovo partita e quindi non ho avuto un attimo libero. Fortunatamente qui ho la connessione ad internet e il mio computer, quindi potrò continuare ad aggiornare tranquillamente. Non so se riuscirò ad aggiornare una volta alla settimana, ma farò del mio meglio! :) 
Il capitolo non è lunghissimo, ma spero che vi piaccia anche perchè Zayn fa una rivelazione abbastanza importante! 
Vi saluto perchè sono davvero di fretta, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo :) 
Un bacio a tutte e grazie come sempre ♥



 
       
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** I'm Afraid ***





I'm Afraid

 

Mi svegliai e notai la finestra di fronte a me, dove si poteva scorgere il piovoso cielo di Londra di quella mattina. Louis la sera prima mi aveva tolto i vestiti bagnati e mi aveva messo a letto, e poi ero caduta in un sonno profondo.
Sentivo gli occhi gonfi e il viso accaldato e le mie gambe non avevano la minima intenzione di alzarsi dal letto.
Le voci arrivavano alla mia stanza. Riconobbi la voce di Allie e il suo tono preoccupato e poi sentii la voce allegra di Louis che cercava di calmare la sua ragazza.
“Le porto un po’ di latte caldo?” chiese Allie.
“No, è meglio lasciarla riposare ancora per un po’. Tanto sicuramente arriverà da un momento all’altro” concluse Louis.
Non capii chi dovesse arrivare da un momento all’altro, ma poco importava. In quel momento volevo solo stare in quel letto caldo e confortevole.  Mi accovacciai per bene sotto le coperte, sentendo un brivido percorrermi tutto il corpo. Nel salone invece regnava il silenzio, interrotto solamente di tanto in tanto dal rumore dell’acqua e delle stoviglie.
“E’ arrivato!” annunciò Louis quando sentii suonare il campanello. Poi riconobbi il rumore della porta che si apriva e che si richiudeva subito dopo.
“Dov’è? Come sta?” questa volta faticai a riconoscere la voce perché le coperte sopra la mia testa ovattavano il suono.
“Stai calmo, - la voce squillante di Louis l’avrei riconosciuta in ogni caso – sta bene, ora sta riposando”
 “Devo vederla!”. Ora pensai di sapere a chi appartenesse quella voce, ma non ne ero pienamente convinta. Sentii dei passi avanzare verso la porta della mia stanza e io mi strinsi maggiormente sotto la coperta.
“Zayn aspetta! - lo richiamò Louis. I miei dubbi si risolsero nell’esatto momento in cui il mio amico pronunciò quel nome. - Io e Allie andiamo all’università, mi raccomando!” Sentii il rumore dei passi che si allontanavano e poi la porta che si chiudeva, sbattendo con forza.
Alzai la testa per guardare la porta e notai che la maniglia si stava abbassando, segno che Zayn aveva intenzione di entrare. Abbassai la testa sotto il piumone e mi rannicchiai per bene.
Sentivo il suo passo calmo, si avvicinò al mio letto e mi tolse delicatamente le coperte dal viso. Posò le labbra sulla mia fronte calda “Bruci”, lo sentii sussurrare appena, come se non volesse svegliarmi.
Sentii il letto muoversi, segno che si era seduto accanto a me. Posò la sua mano sulle mie gambe, ai piedi del letto, e le accarezzò dolcemente.
“Che devo fare con te, – disse sospirando –  ti avevo dimenticato ed ero riuscito finalmente a farmi una nuova vita con Chelsey e ora eccoti di nuovo qui”
Io mossi appena una gamba, e lui ritrasse la mano.
“Amo Chelsey, lei mi rende felice, – sentii di nuovo la sua mano posarsi sulla mia gamba – ma se qualcuno mi chiama preoccupato per te io corro da te senza esitare! Non voglio soffrire ancora e non voglio assolutamente perdere Chelsey”
Presi quelle sue parole per una riflessione personale. Solo che non compresi fino in fondo il suo significato. Cosa voleva dire?
Mi stiracchiai muovendo le gambe e poi aprii gli occhi, trovando lo sguardo di Zayn puntato su di me.
“Buongiorno” annunciai tirandomi su e sedendomi, facendo aderire la mia schiena alla spalliera del letto.
“Buongiorno” rispose Zayn sorridendo.
“Perché sei qui?”
“Louis stamattina mi ha chiamato dicendomi che ti aveva trovata al parco ieri sera in condizioni pessime e quindi mi sono preoccupato per te e sono venuto a vedere come stavi”
Sentii le guance andarmi a fuoco e probabilmente arrossirono lievemente.
“Grazie, non.. non dovevi”
“Di niente! Ma mi dici che diavolo ci facevi al parco su una panchina, sotto la pioggia?”
Quella domanda mi spiazzò, non sapevo cosa rispondergli. Di certo non potevo dirgli che per colpa della mia assurda paura di perderlo ero scoppiata a piangere nel bel mezzo della strada e che poi mi ero rifugiata al parco incurante della pioggia che mi stava bagnando.
“Ho avuto una brutta giornata” dissi abbassando lo sguardo.
“E stare sotto la pioggia l’avrebbe resa migliore?” scherzò Zayn, cercando il mio sguardo stanco e spento.
“Lascia stare, non capiresti” sbiascicai.
Zayn si alzò con la faccia decisamente arrabbiata.
“E’ ovvio che non capisco, Maddie, tu non mi hai mai spiegato niente. Hai sempre preteso che io fossi pronto a capirti, a venirti in contro, e a starti vicino” urlò, diventando rosso in viso e facendo gonfiare la sua vena sul collo.
“Ho paura di perderti Zayn!” sospirai, non sapendo nemmeno da dove mi fosse uscita quella dichiarazione. Però se voleva che fossi chiara, lo sarei stata. E in quel momento non potevo essere più chiara di così.
Zayn non disse nulla e l’espressione arrabbiata sparì decisamente dal suo volto.
Il campanello suonò. Sembrava che ne io e ne Zayn avessimo la minima intenzione di andare ad aprire la porta. Ce ne stavamo immobili a fissarci, senza fare effettivamente niente. Ma sapevo la sensazione che i suoi sguardi provocavano dentro di me, sapevo quanto il mio cuore battesse veloce e sapevo quante farfalle abitassero il mio stomaco in quel momento.
Il campanello suonò nuovamente, questa volta senza sosta e io presa da uno scatto impulsivo mi alzai dal letto rabbrividendo per il pavimento gelido e andai infuriata verso la porta.
“Ma chi diav..” mi bloccai non appena vidi  Chelsey sulla soglia di casa mia.
“Zayn è qui? Louis mi ha detto che lo avrei trovato qui”
Io cercai di riprendere la calma e sospirai a lungo prima di rispondere alla ragazza davanti a me.
“Ehm, si, è qui! Era passato per un semplice saluto!” dissi, cercando di sorridere.
“Chelsey! – riconobbi la voce di Zayn alle mie spalle -  Che ci fai qui?”
“Ti cercavo, – rispose non badando a me e entrando in casa mia – ma a casa tua non c’eri così ho chiamato Louis per sapere dove fossi e lui ha detto che stamattina eri passato a casa loro e che forse eri ancora qui. E quindi…” concluse la ragazza lasciando la frase in sospeso.
Poi posò il suo sguardo su di me, squadrandomi dalla testa ai piedi.
“Hai ancora bisogno del mio ragazzo?” mi chiese in tono sarcastico.
“Assolutamente no!” annunciai io fieramente.
“Bene, quindi possiamo andare, amore” disse Zayn cingendo con il braccio la vita esile della sua ragazza.
 
 
“Questo non va bene!” ribadì Allie, ancora una volta.
“Allie, andiamo, è soltanto riso. Uno vale l’altro” dissi sbuffando e mettendo nel carrello la confezione di riso.
“Non è soltanto riso! – mi riprese la mia amica, togliendo dal carrello la confezione di riso che avevo appena messo dentro – C’è riso e riso, e quello che hai preso tu è riso che si attacca solo alla pentola”
“Ok, va bene, ma dobbiamo stare qui a discutere sul riso?”
“Assolutamente no, anche perché ho trovato il riso giusto!” disse allungandosi verso lo scaffale più alto e prendendo il pacco di riso.
Adoravo Allison, ma a volte sapeva essere davvero testarda. Scossi la testa sorridendo divertita davanti alla mia migliore amica testarda e cocciuta. Lei sbuffò divertita e posò soddisfatta il riso nel carrello.
“Ora da che parte andiamo?” chiese prendendo il comando del carrello. Io guardai la lista fra le mie mani e cercavo di decifrare la scrittura di Louis.
“Credo che Louis abbia scritto pa..”
“Maddie!” sentii una voce famigliare che mi chiamava. Mi voltai e alle mie spalle trovai la piccola Safaa, che si reggeva perfettamente sulle stampelle stando attenta a non appoggiare per terra la gamba fasciata.
Accanto a lei c’era Trisha che la reggeva per un braccio e con l’altra mano teneva il carrello.
“Ciao!” dissi avvicinandomi.
“Mamma, senti, va bene quest..” Zayn arrivò accanto a Trisha con una confezione di salatini in mano, ma appena mi vide smise di parlare e rimase a guardarmi.
“Ehi, ciao!” salutai Zayn e Allie iniziò a tossicchiare nervosamente, prendendomi per un braccio.
“Zayn? – sua madre richiamò la sua attenzione – Hai detto a Maddie della festa per la guarigione di Safaa?”
“No, non ho avuto tempo!” rispose lui apatico.
“Perdona il menefreghismo di mio fratello, – disse Safaa, che si beccò un’occhiataccia da parte di Zayn – sarei davvero felice se venissi anche tu alla mia festa”
“Ovviamente sono invitati anche Allie e Louis” disse Trisha, guardando Allison che sorrise cordialmente.
“Safaa, non puoi invitare la gente all’ultimo minuto!” intervenne Zayn, che fino a quel momento era stato in silenzio.
“Oh no, accettiamo molto volentieri!” risposi scambiandomi uno sguardo d’intesa con Allie. Zayn mi guardò e io posai il mio sguardo su di lui. Era chiaro che dopo la nostra discussione e dopo la mia rivelazione non impazziva all’idea di avermi tra i piedi, ma io non avevo nessuna intenzione di dargliela vinta.
“Che bello, sono così felice!” disse Safaa avvicinandosi a me per abbracciarmi. 




Ciao Bellezze! Lo so che è passato un mese dall’ultimo aggiornamento, ma quando si è in vacanza il tempo vola e io non mi sono resa effettivamente conto di quanto tempo fosse passato. Quindi vi chiedo scusa! Ora sono a casa e quindi ho molto più tempo da dedicare alla storia per poterla definitivamente concludere. Ho anche tempo per quei nuovi progetti di cui vi avevo parlato, quindi state attente alle novità.
Dalle recensioni ho visto che ad alcune di voi non è molto chiaro il discorso che fa Zayn a Louis e quindi ci tenevo a spiegarlo una volta per tutte. In pratica Zayn è solo molto confuso, (lo si può vedere anche in questo capitolo) lui ama Chelsey, ma non dimentica di certo i sentimenti che ha provato per Madison, soprattutto trovandosela davanti. Spero di essere stata chiara, se non è cosi chiedetemi pure chiarimenti e sarò felice di rispondervi. Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, ci tengo molto.
L’ultima cosa e me ne vado: vi ricordate la storia che sto scrivendo insieme alla ragazza che ho conosciuto su EFP? L’abbiamo aggiornata, vi lascio sotto il link. Se vi va, passate! :)
Un grosso bacio a tutte, al prossimo capitolo♥


 



 

                       




 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** You are not my friend ***





You Are Not My Friend

 

“No, non ce la faccio!” sbottai per l’ennesima volta davanti al portone di casa Malik. La nuova casa Malik. Con il suo lavoro Zayn aveva potuto comprare una casa alla sua famiglia e aveva assunto suo padre come suo assistente, la situazione della sua famiglia era certamente migliorata – così mi aveva riferito Louis -  e io non potevo che esserne felice.
“Dai Maddie, ormai siamo qua e poi sei stata tu ad accettare l’invito da parte di Safaa” mi spronò Louis.
“Si, lo so, ma ora non ce la faccio. Non riesco a vederli insieme!” dissi indietreggiando di qualche passo.
“No cazzo, - sbottò Allison – tu ora entri là dentro sorridendo e lasci perdere la tua fottuta paura di vederli insieme. Accetta la realtà, Maddie, te lo sei lasciata scappare. Ma scappare di nuovo da lui non ti farà stare di certo meglio, quindi smetti di fare la bambina e suona quel cazzo di campanello” . La schiettezza della mia migliore amica portò direttamente la mia mano sul campanello, senza pensarci nemmeno.
La porta davanti a noi si aprì e la signora Malik ci salutò con un bacio.
“Benvenuti!” sorrise, facendoci segno di entrare.
Il salotto era addobbato al meglio. Una grande tavola da pranzo al centro era imbandita con ogni tipo di cibo, da banali salatini a veri e propri pasti.
“Maddie!” urlò Safaa venendomi in contro felice. Notai con piacere che il gesso, a differenza della settimana scorsa, era sparito e la sua gamba era più sana che mai. Ovviamente zoppicava ancora un po’, ma ero sicura che fra qualche settimana sarebbe tornata più in forma di prima.
L’abbracciai calorosamente e le schioccai un bacio sulla fronte. Poi mi guardai in giro, ma di Chelsey e Zayn non c’era traccia.
 
Finalmente vidi Zayn seduto sul divano che parlava con un ragazzo. I suoi gesti calmi, la sua bocca che si muoveva ad ogni parola e la sua espressione concentrata su quel discorso.
“Attenta che ti cola la bava” mi richiamò la voce di Allie. Mi voltai e scossi la testa sorridendo alla mia amica.
“Ho parlato con Doniya, Chelsey non c’è. Ha detto che è in Scozia perché sua nonna non sta molto bene”. Mi sentii subito sollevata da quelle parole, non avrei dovuto vedere i due piccioncini che si scambiavano effusioni amorose. Allie si allontanò da me sorridendo e andò in contro a Louis tuffandosi fra le sue braccia sempre pronte ad accoglierla.
 
“Maddie, vieni, - Doniya mi prese la mano – voglio presentarti una persona” . Mi trascinò verso la cucina dove vidi una signora anziana  molto indaffarata.
“Lei è nostra nonna” disse Doniya facendo voltare la signora di soprassalto.
“Mi hai fatto prendere un colpo, tesoro”
“Nonna, volevo presentarti Madison, l’amica di Zayn e la ragazza che si è presa cura di Safaa in ospedale”
“Oh, cara, non vedevo l’ora di conoscerti! Qui tutti parlano così bene di te.”  Se sapessero che ho spezzato il cuore del loro Zayn non credo che parlerebbero ancora così bene di me. Nonna Malik mi strinse forte fra le sue braccia e io feci lo stesso.
“Nonna, così la soffochi, lasciala andare” disse Doniya sorridendo alla nonna.
L’anziana signora mi lasciò andare e poi mi guardò affascinata.
“Sei molto più bella di come ti aveva descritta Zayn, assolutamente più bella”
“Lui.. Zayn mi ha descritta?”
“Oh si cara, lui parla molto spess..”
“Nonna! - la interruppe Doniya fulminandola con lo sguardo – Lei parla troppo, scusala” disse poi rivolgendosi a me.
“Il pollo!” urlò la donna girandosi verso la pentola alle sue spalle.
“Nonna, ci sono tutti. Possiamo iniziare a mangiare!” disse Zayn entrando in cucina, guardando prima sua nonna e poi me.
“Zayn, tesoro, non mi avevi detto che la tua amica Madison era così bella” disse la nonna, facendomi arrossire di colpo.
“Già.. La bellezza di qualcuno non si può mai descrivere a dovere”. Io arrossii ancora di più, se possibile, e posai lo sguardo per terra. Doniya, divertita dalla scena si avvicinò alla porta della cucina.
“E’ pronto!” gridò, facendo sedere tutti gli invitati e levandomi da quella situazione di imbarazzo.
 
 
 
“Come mai non hai portato il tuo ragazzo a cena? Un posto a tavola si poteva aggiungere benissimo!” esordì il padre di Zayn. Alle sue parole sentii le gambe cedermi e, fortunatamente, riuscii a prendere appena in tempo il piatto che tenevo fra le mani e che stava per cadere rovinosamente a terra.
Il padre di Zayn si beccò un’occhiataccia da parte di Zayn e successivamente spostò il suo sguardo confuso su di me.
“Ho detto qualcosa che non va?”
“No, - gli occhi di Zayn erano puntati su di me – non si preoccupi. Il… il mio ragazzo è morto quasi due anni fa e diciamo che io sto ancora cercando di andare avanti”
“Oh, scusami tanto! Non lo sapevo” si scusò prontamente il padre di Zayn. Io gli mostrai un sorriso rassicurante e ricominciai a sparecchiare dando una mano a Doniya.
Portai tutti i piatti in cucina e li posai nel lavello facendo attenzione a non farli cadere o romperli. Poi poggiai le mani sul bordo del lavello, bagnato, e feci un profondo sospiro. Mentire così spudoratamente davanti a tutti non era stato affatto facile. Ormai mi ero abituata alla morte di Luke, anche se con grosse difficoltà, ci avevo fatto il callo. Passare un anno in America mi era servito per riscoprire me stessa e capire che potevo andare avanti anche senza di lui, ma avevo anche capito che non avrei potuto più andare avanti senza di Zayn. Peccato che l’avevo capito troppo tardi.
“Ehi, - la sua voce alla mie spalle mi fece sussultare – mi dispiace per mio padre. Non immagini quanto”. Entrò in cucina con in mano alcuni bicchieri, che posò nel lavello accanto ai piatti che avevo messo poco prima.
“No, non preoccuparti. Non lo sapeva” dissi sorridendo e appoggiandomi al lavello in metallo.
Zayn annuì e andò verso il frigo, prendendo una bottiglia di birra.
“Non ti è bastato il vino che abbiamo bevuto a tavola?” scherzai, incrociando le braccia sotto il seno.
“Non posso fare a meno della birra”
“Dovresti provarci” dissi avvicinandomi a lui e afferrando la bottiglia di birra nelle sue mani. Lui posò la sua mano sopra la mia, per impedirmi di prendergli la bottiglia dalla mani. Quel contatto fece aumentare improvvisamente il mio battito cardiaco e sentii una piacevole sensazione partire dalla mia mano prima di diffondersi in tutto il corpo. I suoi occhi scuri mi scrutavano, entravano dentro i miei e cercavano di estrapolare qualche informazione.
“Non è facile fare a meno di qualcosa che desideri, non credi?” chiese Zayn, continuando a tenere i suoi occhi dentro i miei, mentre la sensazione di piacere dentro di me continuava ad aumentare. Riuscii solo ad annuire, tenendo lo sguardo fisso sul moro davanti a me.
“Credo.. Credo che io e i due piccioncini di là, dovremmo andare a casa” dissi interrompendo quel silenzio e togliendo la mia mano dalla bottiglia di birra, dopo un lieve momento di imbarazzo.
“Ehm, no, non credo. Mia madre non lascia andare a casa nemmeno me.  E’ già andata al piano di sopra a preparare il letto per te e Allie. Louis dormirà con me”
“No, ma non c’è n’è bisogno, andiamo a casa” dissi avviandomi verso la porta della cucina.
“Non ti conviene metterti contro mia madre, hai già perso in partenza” disse abbozzando un sorriso e portandosi alla bocca la bottiglia di birra.
Rinunciai a mettermi contro la mamma di Zayn. Avrei passato la notte in casa Malik.
 
Una volta entrate in camera Allie si buttò sul grande letto matrimoniale che occupava il centro della stanza.
“E’ morbidissimo”! esordì rigirandosi nel letto.
Io sorrisi e mi sedetti sul letto, togliendomi le scarpe.
“Trisha è stata davvero gentile” aggiunse la mia amica.
“Già!”
“Maddie, va tutto bene?” mi chiese Allie, posandomi una mano sulla spalla.
“Direi di no, cazzo! – sbottai alzandomi dal letto e iniziando a gesticolare -  Come faccio a stare bene sapendo che Zayn dorme nella stanza accanto alla mia? Come diavolo faccio a stare bene sapendo che se l’anno scorso avessi avuto più coraggio ora potrei addormentarmi fra la sue braccia?”
“Finalmente!” sbottò Allie, sorridendo.
“Finalmente cosa?” chiesi confusa.
“Finalmente hai ammesso a voce alta di amare Zayn”. Mi presi il tempo di metabolizzare le parole della mia amica e subito dopo mi resi conto che aveva ragione. Avevo reso i miei sentimenti reali.
“Ora, però, - continuò Allison – devi andare a riprendertelo!”
“Cosa? Ora? Assolutamente no”
“Madison Kyle!” mi richiamò la mia amica.
“No, non ce la faccio adesso, Allie” dissi infilandomi sotto le coperte.
 
 
Era la decima volta che mi rigiravo nel letto sbuffando. Allie, accanto a me, dormiva tranquillamente su un fianco respirando profondamente. Io scostai le coperte e mi avvicinai alla porta. Chiusi delicatamente la porta stando attenta a non fare rumore e scesi al piano di sotto.
Mi ritrovai nel salone e la luce che proveniva dalla televisione mi fece socchiudere gli occhi. L’orologio sulla parete segnava le 4.45.
“Zayn? Che ci fai qui?” chiesi, trovandolo seduto sul divano con il telecomando fra le mani.
“Non riuscivo a dormire. - disse facendo spallucce – Tu?”
“Io.. io avevo sete” dissi usando la scusa più banale del mondo. Si spostò per farmi spazio e io mi sedetti accanto a lui.
Il silenzio stava diventando decisamente imbarazzante e pensai che, forse, il destino aveva voluto farci incontrare nel bel mezzo della notte nel salone di casa Malik, per confessargli finalmente i miei sentimenti per lui.
“Zayn, ehm.. io.. io devo dirti una cosa!” dissi esitando.
“Dimmi!” rispose lui spegnendo la tv e mostrandomi tutta la sua disponibilità nell’ascoltarmi.
“Ti volevo chiedere scusa. Per come mi sono comportata con te l’anno scorso, intendo. Sono consapevole di essere stata un’emerita cogliona e.. e tu sei sempre stato così gentile con me. Io.. Io…”
“Maddie, - mi interruppe Zayn posandomi una mano sul ginocchio – non mi devi ringraziare. E nonostante tutto, è stato un piacere conoscerti. E sono davvero felice che ora siamo diventanti buoni amici”
“Eh no Zayn, è questo il problema. Tu.. tu non sei mio amico! – il suo sguardo si fece confuso – Ho finalmente capito cosa sei per me e, fidati, non sei un amico. Io ci ho provato. Me ne sono andata, ma da te non posso andare via. L’ho fatto, ma poi sono tornata ed è stato come girare l’angolo e rivedere casa”.
“Cosa? Cosa stai cercando di dire Maddie? Fammi capire, ti prego. Tu ora sei pronta a ricominciare? Sei pronta a stare con me? Stai scherzando? Ti viene in mente solo ora, cazzo! Non ci potevi arrivare prima?” urlò Zayn alzandosi dal divano. L’ultima volta che avevamo litigato eravamo finiti a letto insieme e io speravo con ogni molecola del mio corpo che questa volta accadesse la stessa identica cosa.
“Zayn, non urlare ti prego. Non voglio metterti nei casini, volevo soltanto farti sapere che per me non sei un semplice amico”
“Ho capito Maddie! Tu hai capito che io ho già una ragazza e che l’ultima cosa che voglio fare è farla soffrire?”
“Lo so, Zayn, lo so! Io..”
“Io parto, Maddie! Mi hanno proposto uno stage di fotografia a New York. Parto con Chelsey”
“Oh. Sono.. sono davvero felice per te Zayn. Per favore, dimentica quello che ti ho detto. Io torno a dormire, buonanotte”.

 


Ciao Splendori! 
Sono tornata con un nuovo capitolo, spero che vi piaccia davvero tanto anche perchè diciamo che è uno dei capitoli decisivi della storia dato che Madison confessa apertamente i suoi sentimenti a Zayn.
Non so come commentare questo capitolo, anche perchè vado parecchio di fretta! Volevo solo dirvi che mi dispiace un pò che negli ultimi capitoli le rencesioni siano calate, se c'è qualcosa che non vi piace o che non capite della storia abbiate pure il coraggio di dirlo tranquillamente :) Io ci tengo davvero tanto alla vostra opinione, quindi niente, fatemi sapere cosa ne pensate!
Un grosso bacio a tutte voi e grazie per tutto! ♥



                       
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** I miss you ***




I miss you

 

“Due cappuccini con tanto cacao” disse gentilmente Allison alla cameriera. La ragazza prese velocemente appunti e si allontanò dal nostro tavolo sparendo dietro il bancone.
Io giocavo con il portatovaglioli al centro del tavolo, spingendo dentro e fuori i sottili tovagliolini di carta. Sentivo lo sguardo pungente della mia amica su di me e mi concentrai maggiormente sul portatovaglioli.
“La vuoi smettere con quest’affare?” le mani calme di Allie bloccarono le mie, nervose, e mi privarono del mio diversivo.
“Allora? Che è successo l’altra sera? E’ quasi una settimana che sei in questo stato, Maddie”
“Ecco i vostri cappuccini” disse la cameriera, servendoci gentilmente.
“Maddie?” mi richiamò Allie.
“Zayn e Chelsey vanno a New York. Fine della storia!” risposi freddamente, mentre versavo una bustina di zucchero nella tazza fumante davanti a me.
“Cosa?” urlò Allie, facendo voltare tutti i presenti del locale verso il nostro tavolo.
“Abbassa la voce, Allie!” la rimproverai, portandomi alla bocca il cappuccino.
“Ok, va bene, ma mi racconti cosa è successo?”
Io sbuffai posando la tazza sul tavolino.
“L’altra notte, io e Zayn abbiamo parlato. Gli ho detto che non lo vedo come un semplice amico e lui ha iniziato a sbraitare dicendo che ormai è tardi e che parte con Chalsey”
“Maddie.. – disse in tono dispiaciuto-  Ma aspetta, tu non gli hai detto che sei innamorata di lui!” il volto di Allison si illuminò all’improvviso e io non capii le sue intenzioni.
“Bè.. Tecnicamente no, ma gli ho detto che non lo vedo come un semplice amico e quindi.. io credevo che…”
“Tonta! Sei davvero una tonta, Maddie!”
“Perché?”
“Ma è possibile che non capisci? Tu devi dirgli che lo ami, non puoi soltanto dirgli che non lo vedi come un amico! Devo ricordarti come sono finite le cose tra di voi solo perché tu non sapevi deciderti? Ora che sai che lo ami devi dirglielo, non girarci in torno” concluse soddisfatta Allie, finendo il suo cappuccino.
Feci una smorfia contrariata, non ero molto convinta delle parole di Allison.
“Non fare quella faccia! Devi darti da fare, o lo perderai. Per sempre” concluse la bionda, alzandosi e mettendosi il cappotto.
 
 
Avevo cercato smaniosa il suo nome in rubrica e l’avevo chiamato aspettando una sua risposta che non tardò ad arrivare. Ed ora, io e Louis, ci trovavamo seduti al tavolo del nostro ristorante giapponese preferito pronti per gustarci un pranzo a base di sushi.
“Va tutto bene, piccola?” disse Louis, litigando con le bacchette di legno fra le sue mani.
“Non esattamente!” risposi portandomi alla bocca il sushi a base di riso e gamberi.
“Zayn, giusto?” disse, sorridendo soddisfatto per essere riuscito a prendere il suo sushi con le bacchette.
“Parte, va a New York con Chelsey”
 “Lo so” sussurrò Louis
“Lou.. tu..”
“Si lo sapevo, me l’ha detto Zayn qualche giorno fa”.
Gli occhi del mio amico passavano velocemente dal suo piatto al mio viso e io non sapevo cosa dire. Mi sentivo tradita, in un certo senso, da quello che reputavo il mio migliore amico praticamente da sempre.
“Mi dispiace, Maddie. Non sapevo quando e come dirtelo”
“Mah, per esempio, prima che confessassi i miei sentimenti a Zayn?”
Louis si strozzò con il sushi e iniziò a tossire con foga, dandosi dei leggeri colpetti sul petto. Io gli versai l’acqua nel bicchiere e, non appena smise di tossire, glielo passai.
“Tu cosa?” disse con voce stridula lui, posando il bicchiere sul tavolo.
“Gli ho detto che per me non è solo un amico e diciamo che lui non ha reagito nel migliore dei modi. Ma la cosa peggiore è che si trasferirà a New York con la sua ragazza e io, davvero Lou, inizio a non sopportarla. Con quei suoi capelli perfettamente biondi, il suo sorriso dolce e il suo modo di fare.. io…”
“Brutta la gelosia, eh?”
“Si!” ammisi.
“Maddie, ascolta. Zayn mi ha confidato di non essere molto sicuro di questa cosa e io credo, anzi sono convinto, che se avesse un buon motivo per restare lo farebbe!”
Scrutai l’espressione del mio amico e poi mi concentrai sul sushi nel mio piatto. Presi la salsa di soia davanti a me e la versai sul mio sushi.
“Madison!” mi richiamò Louis, costringendomi ad incontrare il suo sguardo.
“E quel buon motivo dovrei essere io, Lou?”
“Si cazzo, tu sei sempre stata il buon motivo di Zayn. Solo che non lo hai mai voluto capire”
 
 
Avevo appena concluso il tirocinio al pronto soccorso e non vedevo l’ora di levarmi il camice e andare a casa per buttarmi sotto un bel getto d’acqua  calda. Attraversai il reparto di pediatria e mi sciolsi i capelli, sorridendo all’infermiera che camminava per il corridoio.
“Madison?”
Mi voltai e riconobbi il volto di Doniya. I capelli raccolti in una treccia laterale e gli occhi scuri accentuati dal trucco. Le sorrisi e andai a salutarla, cingendola fra le mie braccia.
“Che ci fai qui? Tutto bene?” le chiesi preoccupata.
“Oh si, grazie! Safaa deve fare fisioterapia e l’ho accompagnata. – disse indicando la porta alle sue spalle – Dovrebbe aver quasi finito”.
Io annuii sorridendole e mi tolsi il camice, tenendolo in mano.
“Sai, mia nonna ti adora!” disse sorridendomi entusiasta.
“Davvero?”
Doniya annuii contenta e sorrise di nuovo. Il suo sorriso mi ricordava molto quello di Zayn. Gli stessi denti bianchi e perfetti, lo stesso modo di allargare la bocca e le stesse labbra carnose. Scossi la testa per cercare di rimuovere, ancora una volta, i pensieri su Zayn.
 
 
 
 
 
ZaynPov
 
“Ha quasi finito!” dissi uscendo dalla stanza della fisioterapia e rivolgendomi a Doniya.
Sbarrai gli occhi notando la figura di Madison accanto a mia sorella. Subito mi tornarono in mente le sue parole dell’altra notte e sentii il cuore iniziare a martellare più forte. Portai una mano dietro la nuca per cercare di rilassarmi e per togliermi da quella situazione di imbarazzo totale. Madison invece non sembrava affatto a disagio. Se ne stava lì in piedi a guardarmi con i suoi grandi e brillanti occhi.
“Bene!” sospirò Doniya, interrompendo quel silenzio che iniziava a infastidirmi.
“Scusate, ma ora devo andare che si sta facendo davvero tardi”. Disse Madison salutando Doniya e me, io la ringraziai mentalmente.
 
Se c’era una cosa che mi piaceva fare di sera, era stare al telefono con Chelsey nel silenzio più totale della casa. Dopo averla salutata almeno una decina di volte e poi aver ricominciato a parlare, le diedi la buonanotte – questa volta per davvero – e chiusi la chiamata posando poi il telefono sul tavolino al centro del salotto. Un attimo dopo fui sorpreso dal suono del campanello e, chiedendomi chi fosse, andai ad aprire la porta.
“Maddie?”
“Zayn!” sussurrò lei, tenendo un’ espressione seria in volto.
“Cosa ci fai qui?”
Madison non rispose ed entrò in casa e io chiusi la porta. Puntò i suoi occhi su di me: “Voglio parlarti!” disse avvicinandosi a me. Io, invece, mi sentivo confuso e indeciso. Da una parte avrei voluto mandarla via, ma la curiosità mi spinse ad ascoltare le sue parole.
“Di cosa vorresti parlare?” le chiesi incrociando le braccia al petto.
“In realtà non so cosa mi abbia spinto a venire a casa tua, stasera. Non so come mia sia venuta in mente quest’idea malsana, ma.. ma ora sono qui e..” Madison bloccò l’affluire delle sue parole e si passò una mano fra i capelli con fare nervoso, lo faceva spesso quando si sentiva in difficoltà. Ormai avevo imparato a conoscere i suoi gesti e i suoi movimenti e credo che questo sia un vizio che non riuscirà mai a togliersi. Madison inspirò profondamente e io le lasciai tutto il tempo per capire cosa volesse effettivamente dire.
“La verità è che mi manchi, Zayn!” disse tornando a fissarmi. Sentivo che il mio cuore, dentro di me, s’impegnava a battere più del dovuto. La sua dichiarazione, però, mi stupì e m’innervosì contemporaneamente e sentii che le vecchie ferite di un tempo, che ero riuscito a rimarginare, stavano ricominciando ad aprirsi una ad una.
“Ti manco?” sbottai infastidito. I suoi occhi continuarono a fissarmi, come se volessero confermare quella mia domanda al posto della bocca di Madison.
“Mi dispiace Zayn! Io.. Io ho sbagliato e..”
“Fermati, Madison! – la supplicai – Per favore”. Sentii il bisogno di riordinare il flusso di parole che Madison mi aveva appena vomitato addosso, prima che lei rincarasse la dose. Lei sembrò capirlo e rimase in silenzio a scrutarmi.
“Cosa ti aspetti che faccia, se tu mi dici che senti la mia mancanza?” le chiesi sinceramente.
“Non lo so Zayn, io..”
“Non lo sai? Bene, te lo dico io allora! Non perderò un minuto di più ad ascoltarti, Madison. Sono stanco di te e delle tue patetiche scuse. Sono stanco di dover aspettare i tuoi tempi e di dover essere paziente”
“Zayn.. Dimmi solo una cosa: che effetto ti ha fatto rivedermi? – io non risposi e continuai a guardarla cercando di dimostrare indifferenza – Non ci credo che non hai provato niente quando mi hai rivisto, andiamo Zayn!”
Io sospirai ma non risposi niente. Mi limitai a prendere la borsa che Madison aveva lasciato sul divano e gliela porsi, invitandola ad uscire. Lei, scoraggiata, la prese e si diresse verso la porta uscendo.
Quando rimasi solo riuscì ad ammettere a me stesso che rivedere Madison aveva completamente abbattuto tutte le mi certezze di averla dimenticata e di essere riuscito a rifarmi una vita anche senza di lei e che, certamente, non mi era del tutto indifferente. Ma tutte quelle cose lei non le avrebbe mai sapute.



Ciao Splendori!
Scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi con il computer che mi hanno impedito di aggiornare. Ma ora sono qui con un nuovo capitolo. Diciamo che è un capitolo che può essere definito di passaggio, a parte l'ultima parte dove veniamo a sapere anche qualcosa di più sui sentimenti di Zayn. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo davvero tanto :)
Ora vi saluto perchè devo fare ancora un sacco di cose!
Alla prossima Bellezze, e grazie per tutto.



       
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** I'll be fine ***


 

I'll be fine
 
LouisPov
 
“Non intendo assolutamente fare una cosa del genere” sbottò Zayn.
“Si tratta solo di fare una gentilezza nei suoi confronti” cercai di giustificare la mia proposta.
“Oh certo, per ripagare tutte quelle che lei ha fatto per me” contestò Zayn ironicamente.
Come potevo dargli torto? Madison non aveva di certo dato il meglio di sé con Zayn, ma ero convinto che stare un po’ insieme gli avrebbe fatto sicuramente bene.
“Lo sai anche tu che si sente sola”
“Poteva pensarci prima invece di piangersi addosso adesso”
“Si ma..” cercai di convincerlo, ma Zayn mi interruppe con un gesto della mano.
“Scusa Lou, ma ora devo proprio andare!” disse prendendo la sua giacca sul divano.
Si avvicinò alla porta  e io lo seguii per accompagnarlo.
“Promettimi che ci penserai, almeno” dissi in tono supplichevole.
Zayn mi lanciò un’occhiataccia, – era irremovibile – poi mi salutò con un cenno della mano e si chiuse la porta alle spalle.
 
MadisonPov
 
La sera stessa avrei raggiunto i miei genitori che si trovavano nell’immensa villa della famiglia di mia cugina Liz, pronti per la festa di fidanzamento di domani sera. Guardai l’abito che avevo scelto per l’occasione adagiato sul mio letto. Un semplicissimo tubino bianco lungo fin sopra le ginocchia con una scollatura sulla schiena.
“E’ davvero bello!” commentò Allie entrando e chiudendo la porta.
“Già!” annuii, cercando la valigia sotto al letto.
“Quindi hai deciso di andare..” osservò la mia amica, lasciando la frase in sospeso. Mentre io litigavo con la mia valigia sotto al letto.
“Anche da sola, intendo” continuò Allie, quando riemersi gloriosamente con la mia valigia tra le braccia.
“Tanto non avrei avuto comunque nessuno con cui andarci” protestai iniziando a riempire la valigia con alcuni vestiti puliti.
“Bè in realtà..”
“No! Non dirlo!” la pregai, piegando una maglia.
Allison, in silenzio, mi aiuto a piegare le ultime cosa da mettere in valigia. Amavo Allison. La sua voce acuta, i suoi perfetti capelli biondi che cadevano ondulati sulle spalle, le sue parole giuste al momento giusto e le sue innumerevoli stranezze. Era in assoluto la migliore amica che si potesse desiderare. Chiusi la valigia e mi fiondai su di lei per abbracciarla con foga. Lei capì subito e mi strinse ancora più forte.
 
 
“Sei sicura di voler andare? Insomma puoi sempre inventarti una brutta influenza e..” disse Louis iniziando a tirare fuori le sue idee strampalate.
“Sono sicura Lou! – sorrisi – Andrà tutto bene, tranquilli, in fondo sono solo tre giorni” risposi sistemando la valigia in macchina.
“Voi, piuttosto, cercate di non combinare danni senza di me” scherzai chiudendo il bagagliaio e sorridendo ai miei migliori amici.
Louis ed Allie si avvicinarono a me e mi stritolarono in un lungo abbraccio. Quando ci staccammo dall’abbraccio sorrisi e salii in macchina accompagnata dal loro sguardo sorridente e confortevole e poi li guardai entrare nel portone mano nella mano.
Ero pronta per affrontare i tre giorni più difficili della mia vita. Era pronta ad essere considerata l’unica povera ragazza della famiglia ad essere rimasta sola ed ero pronta ad ascoltare la predica di nonni e zii sul non essere ancora riuscita a trovare l’uomo giusto.
Misi in moto la macchina e accesi subito la radio: avevo un assoluto bisogno di non ascoltare i miei pensieri. Notai in lontananza due figure che ormai conoscevo troppo bene. Zayn e Chelsey. Lui le cingeva la vita con il braccio e lei sorrideva felice mentre ascoltava le parole di Zayn. Li seguii con lo sguardo fino a che non arrivarono davanti al portone. Si salutarono con un bacio sulle labbra fino a che Chelsey non si staccò per proseguire la passeggiata da sola. Guardai Zayn entrare nel portone e uscii di fretta dal parcheggio mentre sentivo gli occhi pizzicare sempre di più.
Attraversai la città con la radio al massimo mentre una vocina nella mia testa mi ricordava quanto fossi stata stupida un anno fa.


Ciao Bellezze!
Lo so che il capitolo è parecchio corto e abbastanza irrilevante. Ma è un capitolo di passaggio, siamo quasi arrivate alla fine della storia e quindi bisogna collegare un paio di eventi e per questo avevo bisogno di scrivere questo capitolo! Controllando la mia scaletta ho visto che mancano circa 2 – 3 capitolo alla fine più l’epilogo. Vi prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi e più
ricchi e spero anche di riuscire ad aggiornare presto! :)
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo davvero tanto!
Un bacio belle ♥


P.S: ho aggiornato anche Let me love you. Vi lascio il link nel caso vi andasse di passare!






 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** I'll fight for you ***


I'll fight for you
 

Quella mattina mi svegliò la luce che penetrava dalla finestra, dirigendosi verso i miei occhi. Sbattei le palpebre più e più volte per abituarmi alla luce e mi stiracchiai sotto le coperte.
“Maddie?” la voce calma di mia madre mi fece sorridere, puntando il mio sguardo sul suo viso che spuntava dalla porta appena aperta.
Mi misi seduta e lasciai che mia madre entrasse nella stanza.
“Di sotto c’è qualcuno che ti aspetta” mi comunicò.
Confusa scostai il piumone e mi alzai cercando subito le ciabatte ai piedi del letto.
“Arrivo subito” dissi a mia madre mentre usciva dalla stanza.
Mentre mi lavavo la faccia pensavo a chi potesse venire a cercarmi a casa di mia cugina.
Appena uscii dal bagno cominciai a scendere le scale e un odore di uova e bacon mi invase le narici facendo gorgogliare il mio stomaco.
“Zayn?” chiesi confusa, più a me stessa che a lui.
“Buongiorno” disse lui alzandosi dalla sedia.
Mia madre lanciò un’occhiata veloce a entrambi e si dileguò con una scusa piuttosto banale.
Io mi rifugiai dietro il bancone e mi riempii il piatto di bacon e uova.
 
ZaynPov
 
E adesso eravamo di nuovo lì, uno di fronte all’altra e io non potevo fare a meno di continuare a guardarla, come se i miei occhi volessero insinuarsi dentro di lei. Mentre la guardavo cercavo di trovare le parole giuste per spiegare la mia presenza lì, in quel momento.
“Madison, – sbiascicai appena, lei alzò lo sguardo dal piatto e posò la forchetta sul bancone della cucina -  ti devo delle scuse” notai il sguardo farsi più intenso e interessato.
“Ti ho promesso che non ti avrei mai lasciato da sola. Quindi credo di dover mantenere la mia promessa” dissi continuando a guardarla negli occhi.  Lei mi venne incontro e mi abbracciò dolcemente. Io mi staccai dall’abbraccio e sorrisi imbarazzato.
“Però sappi che comunque lo cose tra noi non cambieranno!”
“Lo so” sussurrò lei tornando alla sua colazione.
“Rimarrò solo per stasera, per la festa di fidanzamento, domani mattina tornerò a casa. Sai, devo preparare le ultime cose. Domani parto” le comunicai atono. Non dovevo lasciar trasparire nessuna emozione. Notai la sua espressione ma non capii cosa volesse comunicare.
 
 
MadisonPov
 
Guardavo la città lontana dall’imponente terrazza della villa. Tenevo in mano un bicchiere con un cocktail preparato da un barista ingaggiato per la serata. Poco importava cosa ci fosse dentro, l’importante era che mi facesse dimenticare l’imminente partenza di Zayn.
“Salute” bofonchiai tra me e me, bevendo un lungo sorso dal bicchiere. Aveva un gusto dolce con una leggera nota aspra. Con un’espressione disgustata lasciai il bicchiere sul balcone e mi strinsi nelle spalle per il freddo.
“Ehi, - Zayn richiamò la mia attenzione – che ci fai qua fuori al freddo?”
“E’ il momento di cominciare a ballare” urlò il dj al microfono.
Io non gli risposi e lui mi porse la mano per invitarmi a ballare. Imbarazzata presi la sua mano e mi lasci condurre dentro da lui.
Una volta dentro ci spostammo verso il centro del grande salone, adibito a pista da ballo per l’occasione. La musica scelta dal dj cominciò a risuonare nell’ambiente e Zayn posò le mani sui miei fianchi e io avvolsi la mie braccia intorno al suo collo. Cominciammo a muoverci seguendo il ritmo della musica. Guardando in giro, incontrai lo sguardo di mia cugina: era felice stretta nell’abbraccio del suo futuro marito e io mi chiesi quando avrei potuto raggiungere anche io quella felicità.
La musica cambio e rallentò il suo ritmo, Zayn fece una leggere pressione sul mio fianco e fece aderire i nostri corpi. Combaciavano alla perfezione. Lo strinsi maggiormente a me e posai il mento sulla sua spalla. Durante quel contatto con lui una valanga di ricordi balenò nella mia testa. Dal nostro primo incontro al nostro primo bacio, dal suo starmi vicino in ogni situazione alla nostra prima volta a letto, dalla mia paura di amare di nuovo alla mia partenza, dal mio ritorno al suo “mi sono fidanzato”. Non mi ero accorta che dai miei occhi avevano cominciato ad uscire calde lacrime.
“Maddie? – sussurrò Zayn alzandomi il viso – Perché stai piangendo?”
“Scusami…”
“Che succede?”
“Non posso… Non ce la faccio! E’ meglio che tu vada Zayn, buon viaggio!” dissi fra i singhiozzi. Lui sembrò capirmi, come al solito, e si allontanò da me lasciandomi un leggero bacio al lato della bocca.
 
La mattina seguente scesi in cucina con le occhiaie e il viso pallido. Non avevo dormito per tutta la notte. Ero stata sveglia a pensare al “bacio” che mi aveva dato Zayn, alla sua partenza e al fatto di averlo perso per sempre. Mi lasciai cadere sullo sgabello della cucina, mentre mi reggevo la testa con la mano.
“E’ stato molto carino” disse mia madre alla mie spalle.
“Cosa?”
“Zayn, - mi prese le mani fra le sue – è stato molto carino ad accompagnarti al fidanzamento di Liz”
“Oggi parte” sbiascicai guardando verso il basso.
“Tu lo ami, vero?” Io annuii e mia madre mi sorrise dolcemente.
“Se ami qualcuno lascialo libero, no?”  sorrisi ironicamente.
“Credo che questo sia quello che dicono le persone senza coraggio. Io ti dico che se ami qualcuno devi lottare per lui, Madison!”
“Ormai è troppo tardi mamma. Lui è fidanzato e io ho perso la mia occasione con lui.”
“Madison Kyle! –mi richiamò mia madre – Io e tuo padre ti abbiamo insegnato questo? A mollare? Se c’è una cosa che dovresti aver imparato dall’incidente è che non sappiamo cosa ci potrà capitare, noi possiamo solo prendere il presente e scegliere come viverlo. Se pensi che Zayn sia il ragazzo giusto per te, non perdere tempo. Non stare qui in cucina a parlare con me. Se lo ami, corri da lui!”
“Ma..”
“Niente ma Madison”
Scattai in piedi.
Mia madre aveva ragione.
Dovevo lottare per quello che volevo.

 

Ciao Bellezze! 
Finalmente sono riuscita ad aggiornare. Vi avevo detto che avrei aggiornato presto, ma purtroppo ho avuto dei problemi con il computer e sono riuscita a postare solo oggi. Perdonatemi! 
Come vi avevo già accennato, siamo quasi alla fine del sequel di "If not now, when?". Questo dovrebbe essere il penultimo capitolo, quindi manca ancora l'ultimo capitolo e credo che farò anche l'epilogo giusto per concludere defintivamente la storia. 
Cosa pensate del capitolo? Io sinceramente trovo fondamentale la mamma di Madison, anche perchè a quanto pare fa prendere a Madison una decisione molto importante.
Io vi saluto e vi chiedo di farmi sapere la vostra opinione riguardo al capitolo!
Vi mando un grosso bacio e ci sentiamo presto! (Spero per davvero questa volta) 

 
                                    

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** I’ve always been in love with you ***




I've always been in love with you

 
 
Posteggiai la macchina malamente e scesi senza dare troppo peso alle auto che mi sfrecciavano a lato. L’ascensore era occupato e così fui costretta a farmi ben quattro piani di scale a piedi. Una volta che mi trovai davanti alla porta di casa sua, con il fiatone, suonai con forza il campanello ma nessuno aprì la porta. Al quinto tentativo capii che non c’era nessuno, così decisi di rinunciare.
 Tornata in macchina, pensai di provare a casa dei genitori di Zayn.
Anche qui provai a suonare più volte, ma niente. Quando mi voltai per andarmene sentii lo scatto della porta che si apriva, mi voltai e mi trovai davanti Doniya in accappatoio.
“Scusami, ero sotto la doccia. Vieni, entra pure” disse, facendo segno di entrare.
“Ehm.. io cercavo Zayn”
La ragazza alzò lo sguardo e mi fece un sorriso complice e felice. Io, di risposta, sorrisi imbarazzata.
“Sono contenta che tu te lo voglia riprendere” esclamò soddisfatta.
“Cosa?... io..”
“Oh andiamo, certe cose le capisco! E sono davvero felice che tu ti sia finalmente decisa. Credo che Zayn non aspettasse altro. Però ti devi muovere perché lui e Chelsey sono già all’aeroporto”.
Non me lo feci ripetere due volte. Salutai Doniya e salii in macchina diretta verso Heatrhow.
 
 
ZaynPov
 
L’aeroporto. Ho sempre amato questo luogo, gente che arriva, gente che parte. Io anche ero in partenza; Ero con Chelsey al gate d’imbarco. Mi sentivo parecchio nervoso e continuavo a guardarmi in giro. Non so cosa o chi cercassi esattamente. Forse cercavo Maddie. Aspettavo e speravo con tutto me stesso che arrivasse per impedirmi di salire su quel dannato aereo che ci avrebbe allontanati ancora una volta.
Mi voltai verso Chelsey e vidi che scrutava attentamente ogni mio gesto, io la guardai supplicandola mentalmente di perdonarmi per il male che le stavo facendo.
“Chelsey, ascolta, io..”
“Zayn, non dire niente, ti prego. Ho capito, l’avevo già capito da un po’. Tu non vuoi partire. – i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime e io mi sentivo dannatamente in colpa – Tu vuoi lei quanto io voglio te, tu ami lei quanto io amo te, con la sola differenza che anche lei ti ama”.
Non le risposi niente, mi limitai ad abbracciarla e a dirle grazie per aver capito. La guardai allontanarsi e avvicinarsi sempre di più verso l’entrata dall’aereo. Presi le mi valigie e mi diressi verso quelle scomode panchine dell’aeroporto. Avevo bisogno di riflettere.
 
“Zayn” mi voltai e vidi i suoi occhi, ormai inconfondibili.
“Maddie, perché sei qui?”
“Non sei partito”
“Non potevo”                           
“Perché?
“Credo che tu conosca già la risposta! – sospirai – Comunque tu non hai ancora risposto alla mia domanda: Perché sei qui, Madison?”
“Mi dispiace così tanto per averti fatto stare male. E so che non posso rimediare, ma voglio provare a recuperare il rapporto con te, anche se ci vorrà tutta la vita”
“Maddie, io sono stanco di fare la figura dell’idiota innamorato di una ragazza che non lo guarda nemmeno, a meno che non abbia paura di rimanere sola”
“Davvero pensi questo? Credi davvero che io non mi sia immaginata le tue mani sopra la mia pelle? Quando fuori pioveva, faceva freddo e la malinconia mi stava per entrare dentro, davvero credi che non abbia mai immaginato niente di noi due, insieme? Davvero credi che io, tra tutti gli altri, non ti abbia scelto?” Mi urlò contro, attirando su di noi lo sguardo di alcune persone che si trovavano lì.
“Ti aspetti che io ti creda?”
“Puoi farmi parlare fino a che non avrò finito, senza interrompermi?” chiese avvicinandosi a me e prendendomi le mani per farmi alzare.
“Ci provo!”
“Quando ci siamo conosciuti io non cercavo niente, avevo già perso troppo.
Quando mi sei arrivato davanti con quei tuoi modi semplici, con quei tuoi occhi grandi, con quelle gambe troppo magre, io non cercavo amore, avevo già perso troppo.
Quando mi hai chiesto come mi chiamavo, quando mi hai fatto ridere, quando mi hai fatto arrabbiare, io non cercavo carezze, sesso, attenzioni.
Tu mi avevi già scelta, mentre io avevo scelto la solitudine.
Io non volevo baci, non volevo cene fuori, non volevo regali a Natale, non volevo promesse, non volevo storie. Non volevo affezionarmi, e scappavo da te come se fossi stato il diavolo, la morte o la mia paura più grande.
Non volevo passare del tempo con te, non volevo vederti mangiare, dormire, arrabbiato, triste, confuso, felice, dolce. Non ero pronta. Non di nuovo. Non ancora. Ma tu insistevi. Io scappavo e tu mi rincorrevi.
Io ti dicevo cento no, e tu facevi di tutto per strapparmi un solo sì.
Stavi con me. Stavi con me a tempo perso, e io ti dicevo che dovevo andare e tu mi volevi accompagnare. Non ricordo nemmeno il giorno in cui non sono più riuscita a mandarti via. All’inizio era semplice.
“Ma guarda questo, ma chi si crede di essere?”
Poi, lentamente, sei andato ad adagiarti sui miei pensieri, tra i miei desideri, e dirti di no era più doloroso di farti restare. E così ci sono ricascata. Io che non ti avevo chiesto niente. Tu che mi davi così tanto.
Avevi ragione, avevi ragione ad insistere. Insieme eravamo perfetti, davvero. Un amore di quelli che spezza il fiato, che toglie la fame, che trasforma i volti di chi lo vive, uno di quegli amori che forse si incontra una volta, se si è fortunati. Non volevo affezionarmi e mi sono innamorata.
E da quel momento non ho mai smesso, Zayn.”
Ora mi guardava, in attesa di una  risposta. Io stavo lì, in piedi, con le mani sui fianchi, la felpa lasciata aperta e i jeans strappati senza dire nulla.
“Perché adesso? Insomma, dopo più di un anno arrivi nella mia vita con tutte queste belle parole” Mi liberai finalmente. Cercavo di regolare il respiro e mi sentivo gli occhi lucidi.
“E’ troppo tardi” sussurrò allontanandosi
“Maddie, tu.. tu sei – afferrai il suo braccio impedendole di allontanarsi- Tu sei la ragazza più complicata, più testarda, più lunatica, più indisponente, ma anche la più dolce, disponibile, unica e straordinaria che io conosca. Io non ho mai smesso di amarti nemmeno un attimo. Per me è tutto come prima. Ti amo ancora e non posso smettere, ho provato, ma non ci riesco. Io ti amo, punto” dissi sospirando.
“Ti amo anch’io Zayn!” disse saltandomi addosso e stringendomi le braccia intorno al collo. Io la strinsi forte a me e cominciai a baciarla.
Solo in questo momento capì quanto mi erano davvero mancate le sue labbra e quanto avevo avuto bisogno di lei per un anno intero.
 
MadisonPov
 
Appena entrammo in casa di Zayn, lui lasciò le valigie vicino alla porta d’ingresso e poi si fiondò sulle mie labbra. Entrambi avevamo bisogno l’uno dell’altra. Senza staccare le sue labbra dalle mie, Zayn mi portò fino alla sua camera e, appena sentì il bordo del letto battere sulle mie gambe, mi lasciai cadere su di esso e Zayn seguì i miei movimenti ritrovandosi sopra di me.
Un attimo dopo ribaltammo la situazione e io gli tolsi la felpa e poi la maglietta, rimanendo per un attimo ad osservare il suo petto scolpito. Cercavo di ricordarmi se fosse cambiato dall’ultima volta che lo avevo visto.
“Che c’è Maddie?” chiese preoccupato.
“Mi sei mancato Zayn, tanto”
Lui riprese a baciarmi e mi sfilò il maglioncino. Poi si sdraiò sopra di me e cominciò a darmi dei dolci baci sul collo facendomi un piacevole solletico.
Poco dopo ci ritrovammo completamente nudi.
Finalmente dopo tanto tempo sentivo che non avevo più alcuna paura di amare. Sentivo solo un bisogno incondizionato di amare e di essere amata.
 
Quando la mattina seguente mi svegliai, mi resi conto di quanto fossi davvero felice. Finalmente non ero stata costretta a rinunciare a niente e avevo avuto il coraggio di lottare per quello che volevo. Sorrisi e mi rigirai nel letto, ritrovandomi faccia a faccia con Zayn. Sentivo il suo respiro regolare e guardavo le sue labbra leggermente socchiuse e mi avvicinai ancora di più a lui. Poggiai le mie labbra sulle sue e poi sorrisi staccandomi.
“Maddie” bofonchiò aprendo gli occhi.
“Buongiorno, amore” dissi, calcando maggiormente la voce sull’ultima parola.
Zayn sorrise e mi baciò con passione. Poi intrecciò la sua mano con la mia e fece appoggiare la mia testa sul suo petto.
“Dai andiamo a fare colazione, ho fame!” Gli diedi un ultimo bacio e poi mi alzai dal letto indossando la sua felpa per coprirmi e legando i capelli in una crocchia disordinata.
“Madison?”
“Che c’è?”
“Niente.. solo che.. sono tanto felice” disse sorridendomi. Io sorrisi imbarazzata pensando che svegliarmi insieme a lui, sentire il suo profumo addosso e fare colazione insieme fosse tutto quello che avevo sempre desiderato e non potevo chiedere niente di meglio.


Ciao Bellezze! ♥
Questa volta sono riuscita ad aggiornare presto (fatemi un applauso).
Eccoci arrivati all’ultimo capitolo, finalmente dopo tanti casini e paranoie, i due piccioncini ce l’hanno fatta! (fate un applauso anche a loro). Vi informo che pubblicherò anche un epilogo, quindi lascio i saluti per quello. Per ora vi chiedo solo di farmi sapere la vostra opinione.
Invece volevo informarvi che nella mia testolina c’è già un’altra storia. Ho letto un libro che mi ha dato una grande ispirazione. Se riesco quando posterò l’epilogo vi lascio il link diretto con la nuova storia. Nel caso non riuscissi a scrivere niente, se vi va, vi avviserò quando pubblicherò la nuova storia!
Quindi a presto tesori, un grande bacio♥



                 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Epilogo ***


Epilogo
 

Un anno dopo…
 
“Sei la sposa più bella del mondo” apparsi alle spalle di Allison, facendola sussultare.
“E tu sei l’amica migliore del mondo” rispose abbracciandomi.
“Chi l’avrebbe mai detto che ti saresti sposata con il mio migliore amico” scherzai con Allison, sistemandole un ciuffo di capelli sfuggito dalla bellissima acconciatura che aveva per quel giorno speciale.
 
20 Luglio, matrimonio di Allison e Louis, entrambi avevano voluto organizzare una festa magnifica. Eravamo circa duecento invitati, tutti radunati in una villa da sogno con tanto di piscina in giardino. Avevo partecipato personalmente all’organizzazione del matrimonio, essendo la damigella d’onore della sposa, e ora mi stavo assicurando che tutto stesse andando come previsto prima che gli sposi arrivassero. Il sole stava tramontando e creava nel cielo un mix di colori caldi che rallegravano chiunque si soffermasse a guardare. Camminavo sul prato tenendomi con una mano il vestito lungo per evitare che si sporcasse e stando attenta a non sprofondare nel prato morbido.
“W gli sposi” urlarono all’unisono gli invitati, accogliendo gli sposini appena arrivati alla villa.
 
“E’ una festa fantastica!” esultò Zayn piombando alle spalle di Louis.
“Ringrazia la tua fidanzata” ammise il mio migliore amico indicandomi e finendo il suo bicchiere di champagne con un ultimo sorso.  Zayn mi sorrise e mi bacio dolcemente sulla guancia.
“Ho detto ai camerieri di portare la torta, credo che dovremmo uscire in giardino amore!” disse Allison rivolgendosi a suo marito.
“Agli ordini mogliettina” scherzò Louis cingendo per la vita Allison e accompagnandola in giardino.
 
“Prendi un altro pezzo di torta, Maddie” suggerì Louis, porgendomi il piatto.
“Scherzi? Sono piena, Lou! E devo trovare il mio fidanzato, l’hai visto?”
“Era qui poco fa, sarà qui in giro!” sorrise, mangiando quella che doveva essere la mia fetta di torta.
“Maddie? – sentii Allison richiamare la mia attenzione – Credo di aver lasciato la pochette nel gazebo vicino alla piscina, puoi andare a prendermela per favore?” Annuii alla mia migliore amica e mi diressi verso il gazebo.
Era circondato di candele profumate e alcuni petali di rosa giacevano sul prato. Non ricordavo che avevamo deciso di decorarlo in quel modo. Entrai senza darci troppo peso e cercai la pochette di Allison.
“Madison” mi voltai e trovai Zayn con in mano un mazzo di rose rosse.
“Zayn.. ma che..?”
“Quando sei venuta in aeroporto quel giorno io avrei voluto dirti tante, tantissime cose, ma hai parlato solo tu. – disse facendomi sorridere – Tu sei la ragazza più testarda perché quando ti metti in testa una cosa devi farla a tutti i costi e spesso trascini in mezzo anche me, sei la ragazza più complicata perché fai dei ragionamenti talmente contorti che spesso non capisci nemmeno tu, ma che mi strappano sempre un sorriso, tu sei la ragazza più fastidiosa perché mi svegli nel cuore della notte solo per farti abbraccia perché hai avuto un incubo e perché mi costringi a fare pace con le mie sorelle quando litighiamo e io, Madison Kyle, ti amo anche per tutto questo. Ti amo perché sei riuscita a farmi diventare una persona migliore tirando fuori il meglio di me ogni giorno”.  Mi avvicinai a lui per baciarlo, ma si tirò indietro.
“Che c’è?” chiesi preoccupata.
“Fammi finire” disse prendendo una scatoletta rossa dalla tasca dei pantaloni. Si inginocchiò di fronte a me io sorrisi confusa.
“E io voglio che continui a trascinarmi nelle tue pazzie, a infastidirmi e farmi migliorare ancora di più ogni giorno per il resto della mia vita. Quindi, vuoi sposarmi e passare tutta la tua vita insieme a me?” chiese aprendo la scatola e mostrandomi un meraviglioso anello con una pietra splendente al centro.
Rimasi a fissarlo sentendo gli occhi lucidi, lasciai che mi infilasse l’anello nell’anulare sinistro e poi, non riuscendo ad emettere alcun suono per l’emozione, annuii con veemenza aiutandolo ad alzarsi.
Mi avvicinai alle sue labbra baciandolo più e più volte.
“Ti amo Zayn, da impazzire” annunciai, stringendolo sempre più forte a me.
“Ti amo anch’io Maddie”
 
Ero riuscita a lasciarmi definitivamente il passato alle spalle e a costruirmi un presente e un futuro degni di essere vissuti e non potevo essere più felice di così.


Ecco finalmente l'epilogo :) 
So che non aggiorno da gennaio, ma putroppo il computer ha deciso di abbandonarmi e quindi ho dovuto recuperare un pò di cose (motivo per cui non c'è il banner).
E niente, che dire di questo epilogo? E' finalmente arrivato il lieto fine anche per Madison e Zayn e direi che se lo meritavano! Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Credo che sia arrivato il momento dei saluti e dei ringraziamenti:
- ringrazio chi ha recensito ogni capitolo della prima storia e del seguito
- ringrazio chi la messo la storia tra le preferite/seguite/ ricordate 
- ringrazio chi ha letto ogni capitolo in silenzio 
- ringrazio chi ha recensito con sincerità ogni capitolo
- ringrazio chi ha seguito la storia dall'inizio alla fine 
Grazie a tutte voi, davvero, perchè senza di voi questa storia non sarebbe mai stata così. 
Questa è stata la mia prima fanfiction e sono davvero molto orgogliosa di averla condivisa con tutti voi e sono contenta che vi sia piaciuta! 

Riguardo invece all'uscita di scena di Zayn dal gruppo, ammetto di esserci rimasta molto male ma alla fine ha fatto quello che si sentiva di fare e quindi mi sembra giusto così. E' anche vero che gli one direction  ora saranno diversi, perchè loro sono cinque e non quattro. Però io personalmente ci tengo a dire che continuerò a seguirli fino alla fine perchè apprezzo il loro coraggio di continuare nonostante siano rimasti in quattro. 
Mi farebbe davvero piacere sapere anche il vostro parere a riguardo, quindi se vi va sarò felice di leggerlo :)

P.S: so che avevo detto che avrei pubblicato un'altra storia, ma ora non ne sono più così convinta. Diciamo che l'ispirazione è svanita e che la questione di Zayn ha contribuito perchè nonostante il protagonista fosse Louis, Zayn aveva comunque un ruolo importante nella storia. Quindi ci rifletterò ancora un pò e, nel caso, vi farò sicuramente sapere qualcosa. Tanto fatemi anche sapere se, nel caso in cui pubblicassi, vi interesserebbe leggerla. Magari vi scrivo la trama qui infondo, così mi dite i vostri pareri! :)



 
Trama:
 Victoria Thompson è una donna in carriera: forte e indipendente. Ma quando si trova alla festa di fidanzamenteo della sua migliore amica, le basta incrociare lo sguardo di Louis Tomlinson, migliore amico e testimone dello sposo, per tornare ad essere la goffa e impacciata ragazzina del liceo. Quella stessa ragazzina sedotta e abbandonata da Louis per uno dei suoi soliti e semplici capricci di una notte per poi ritrovarsi con il cuore spezzato. Questa volta però Victoria non ha nessuna intenzione di lasciarsi incantare dai modi affabili di Louis e dalla sua bellezza. Peccato che siano costretti a passare molto tempo insieme per organizzare il matrimonio dei loro migliori amici..  


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2626366