Alter ego- altro io

di raffa_94
(/viewuser.php?uid=35095)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Ci sono altre Mew Mew?! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Gelosa di me stessa?! ***
Capitolo 3: *** 3.Quelle siamo noi?! ***
Capitolo 4: *** Tra alieni ci si intende...o no!? ***
Capitolo 5: *** Clonazioni e dubbi. ***
Capitolo 6: *** Il piano ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Ci sono altre Mew Mew?! ***


Alter-ego


(Altro io )



Capitolo 1: Ci sono altre Mew?!

“ Conoscete la teoria dei mondi paralleli?! ” Ryou si appoggiò al tavolo del laboratorio incrociando le braccia.
“ La teoria dei mondi paralleli?! ” domandò Ichigo portandosi le mani congiunte al petto, coprendo la spilla.
“ Sì, Ichigo. ” confermò lui “ La teoria dei mondi paralleli. ”
“ E cos’è?! ” chiese Purin.
“ Una dottrina che afferma che esistano dei mondi paralleli al nostro. ” affermò alzando le spalle.
“ In cosa consiste? ” chiese la Momomya.
“ E’ molto semplice. ” cominciò Keiichiro “ Immaginate un duplicato della Terra. Un duplicato che si trova, però, in un’altra dimensione. ”
“ In altre parole ci sarebbero un’altra Tokyo ed altre Mew Mew ” asserì Zakuro.
“ Già, ma non necessariamente in fotocopia ” proferì il biondino.
“ Quindi, vuol dire che…” azzardò Retasu.
“ Sì. Potrebbero avere caratteri e gusti diversi. ”
“ In fondo il corso della vita potrebbe aver preso tutt’altra direzione, se non contraria…” concluse il ventenne.
“ Quindi da qualche parte nell’ Universo c’è un Ryou Shirogane umile, modesto, educato e cortese?! ” scherzò Ichigo fingendo uno sguardo sognante.
“ Pensa c’è anche un Ichigo Momomya più puntuale, maggiormente matura e meno pasticciona di quella che c’è qui! ” rispose con nochalance Ryou.
La ragazza gli fece la linguaccia mentre le spuntavano coda e orecchie da gatto. Un gocciolone comparve sulla testa del ragazzo che scosse il capo tenendosi la fronte con l’indice ed il pollice della mano destra.

“ Scusa Ryou…” cominciò a dire Retasu “ ma cosa c’entra con il motivo per cui ci avete convocate?! ”
Ryou si voltò verso il computer alle sue spalle. Digitò qualcosa sulla tastiera facendo comparire sullo schermo dinanzi a loro un’ immagine.
“ Vedete?! Questa è la banda che da giorni sta seminando il panico a Tokyo! ” affermò. “ Vi sono familiari?! ” chiese mentre sullo schermo compariva un primo piano delle cinque figure. Le Mew Mew rimasero stupite.
“ Ma…” iniziò la Mew Neko.
“…siamo noi! ” concluse per lei Purin.
“ Cosa significa?! ” chiese Minto.
Un’altra immagine comparve, questa volta ritraeva la Via Lattea.
“ Osservate a Nord-Ovest. ” incitò Keiichiro.
Vi era un cerchio nero dal contorno ceruleo.
“ Ha tutta l’aria di essere un buco nero. ” notò Zakuro.
“ Hai detto bene. Ne ha tutta l’aria ma non lo è.”
“ E’ in realtà un passaggio dimensionale che potrebbe aver collegato il mondo dal quale provengono quelle ragazze con il nostro.” precisò Ryou.
“ E cosa dovremo fare adesso?! ” chiese la Mew Bird
. “ Solo cercare un modo per fermarle. ” affermò lui. “ Saprete i vostri punti deboli. Utilizzateli a vostro favore.”
“ Ma se i nostri punti deboli sono i loro punti di forza?! ” chiese Ichigo
“ In quel caso, utilizzerete i vostri punti di forza a loro sfavore.”
- Risposta scontata…- pensò la Mew Mew con una piccola gocciolina in testa.
“ Squadra Mew Mew in azione.”


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: Gelosa di me stessa?! ***


Nota: I personaggi dell’altra dimensione hanno i nomi dell’anime^^
Buona lettura!



Alter-ego


(Altro io )



Capitolo 2: Gelosa di me stessa?!

“ Grazie mille. ” affermò una ragazza dai capelli rossi al direttore della banca. “ E’ stato un piacere fare affari con lei.” dichiarò ghignando passando un sacco alla ragazzina bionda che le era affianco.
“ Su Strawberry, filiamo prima che arrivi la polizia. ” asserì l’altra.
“ Aspetta Paddy…” le rispose un’altra persona. “ non dimenticare che ci hanno viste in faccia e che potrebbero riconoscerci. ”
“ Ma Lory…”
“ Ci resta un' unica cosa da fare…” rivelò una ragazza dai capelli neri. “ Ovvero…”
“…ucciderli. ” continuò quella che prima era stata chiamata Strawberry leccandosi le labbra.
Le tre si trasformarono ma, proprio quando stavano per sferrare un attacco combinato, scomparvero lasciando stupite ed incredule le persone che si trovavano lì.

Si ritrovarono in un altro luogo. Si guardarono intorno seccate.
“ Strawberry!Mina!Lory! Cosa credevate di fare?! ”.
Le dirette interessate si voltarono verso il proprietario di quella voce.
“ Andiamo Ryan…” asserì Mina “ da quando siamo qui non facciamo altro che rubare…”
“ … e quando vogliamo divertirci ce lo proibisci! ” affermò Lory.
“ Sei il solito guastafeste!” sbuffò la rossa.
“ Ricordate che questa non è la nostra dimensione. Se commettiamo qualche reato non veniamo accusate noi ma le nostre copie. ” sostenne una giovane donna dai lunghi capelli viola. “ Casomai avrebbero riconosciuto loro e non voi.”
“ Pam ha ragione! ”
“ Secondo la logica di Pam…avremo potuto ucciderli!” sibilarono in coro le tre.
“ Se avreste perduto tempo ad ammazzarli stareste già in cella…” affermò un uomo.
“ Esatto. Quindi la prossima volta non fate nulla che io o Kyle non vi diciamo di fare…sono stato chiaro?! ”
“ Si paparino…” lo derisero loro sbattendo velocemente le palpebre.
“ Comunque io sono felice di non aver ucciso quella gente, in fondo mi era simpatica!” asserì gioiosa Paddy.
“ Già quando tremano o piangono di paura le persone sono simpaticissime! ” rise Strawberry.

“ Ragazze abbiamo trovato le altre MewMew! ” asserì Keiichiro.
“ Dove sono?!” chiese Ichigo correndo.
“ Hanno da poco rapinato una banca e, secondo i rilevatori, dovrebbero essere al parco.”
“ Bene.” affermarono in coro.
“ Iniziate ad andare io e Keiichiro vi raggiungeremo lì.” le informò Ryou.
“ Certo! ”

“ Ragazze! Ho trovato qualcosa. ” affermò Zakuro ma ormai le altre sembravano essersi dileguate. “ Sembra…” si avvicinò a ciò che aveva visto.
Si nascose dietro un albero ritrovandosi davanti all’immagine di se stessa e di Ryou che passeggiavano l’uno di fianco all’altra. Il braccio del ragazzo cingeva dolcemente la vita della ragazza che aveva il capo appoggiato sulla spalla di lui. Si guardarono negli occhi, sembravano incatenati. Sorrisero e si baciarono. Un bacio dolce, veloce e breve.
Zakuro distolse lo sguardo scoprendo di essere arrossita lievemente.
- E’ strano… – pensò – il solo pensiero di me e lui insieme mi…mi…cioè mi…- non riusciva a spiegarselo eppure aveva sentito una sensazione che non aveva mai provato dinanzi a quella scena. Non solo una ma, anche un’ altra. Un vuoto alla bocca dello stomaco: ciò che aveva provato non appena Ryou (o meglio quello che somigliava a Ryou) aveva baciato quella ragazza. Quasi fosse gelosa di se stessa.
- E’ assurdo! Zakuro Fujiwara non puoi essere gelosa di te stessa è contro ogni ragione! – si disse – Gelosa di chi poi?! Di Ryou?! E’ puramente insensato! – asserì – O forse no?!-
Si voltò di scatto: quella scena stava avendo uno strano ‘ ascendente ’ su di lei.
Non appena si voltò scoprì dietro di lei Ryou che la osservava.

“ Cosa guardi?! ” le chiese scrutandola. Zakuro abbassò lo sguardo.
“ Nulla. Solo che ho trovato le nostre ‘ copie ’! ” lo informò con voce neutra indicando i due alle sue spalle.
“ Davvero?! ” domandò osservando nella direzione indicatagli. Sbarrò lievemente gli occhi in segno di stupore. “ Wow…”
Lei annuì. “ In fondo ci avevate avvertito tu e Keiichiro; potevano avere caratteri e gusti diversi da noi.” asserì.
“ Già, gusti completamente diversi…”. si osservarono. Occhi negli occhi.
- Ancora quella strana sensazione…- considerò la ragazza indietreggiando. La schiena si poggiò al tronco.
C’ era qualcosa quel giorno…era insolito e Ryou lo sapeva.
Posò la mano destra sul tronco, di fianco alla tempia di Zakuro; con la mano sinistra, invece, mantenne alto il suo (di lei) volto, tenendole il mento. Si avvicinò. Di più, sempre di più.

La spilla della Mew Mew ‘ squillò ’.
“ Zakuro, sono Minto, io e le altre abbiamo trovato qualcosa che…raggiungici! Siamo accanto al salice piangente. ”






Autrice-time^^
Ed avete capito perché ho messo la nota “OOC” xDD
Ringrazio chi ha letto.
Chi ha commentato: PanSon, pinkgirl, hachi92.

Spero di non avervi deluso. Bacioni^o^

Raffa^^.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3.Quelle siamo noi?! ***


Alter-ego


(Altro io )



Capitolo 3: Quelle siamo noi?!

Due figure camminavano a passo svelto fra il verde del parco.
“ Non credevo che qui ci fossero salici piangenti.” ammise Ryou stupito.
“ Non lo credevi perché non ci sono.” asserì Zakuro sorridendogli. “ ‘ Il Salice Piangente ’ è il nome di un piccolo chiosco che si trova dalle parti della fontana.” dichiarò dopo aver notato l’ espressione interrogativa del ragazzo.
“ Come fai a saperlo?! ”
“ Uno dei miei film è stato girato proprio in questo parco! ” rivelò “ Tra un ciack e l’altro tutta la troupe si riforniva lì. ”
“ Ah…ecco svelato l’arcano.” asserì.

“ Eccola finalmente! ” dichiarò Minto correndo incontro alla Mew più grande. “ Come va?! Dov’eri finita?! ” chiese preoccupata.
“ Credevo di aver visto qualcosa…” osservò di sottecchi Ryou “…ma mi sbagliavo. ”
“ Voi?! Cosa avete trovato?! ” domandò il ragazzo.

“ Mh…tu devi essere la ‘ copia ’ di Ryan di questa dimensione…esatto?! ” domandò una voce proveniente dall’alto.
“ Ryan?! Chi è Ryan?! ” chiese Purin.
“ Sono io.” Affermò, facendosi avanti, un ragazzo biondo dagli occhi azzurri. Indossava una giacca nera ed un pantalone bianco. Attorno al collo una fascetta rossa.
“ E’ strano. E’ come trovarsi dinanzi ad uno specchio! ” asserì Ryou. L’altro annuì.
I due Shirogane si scrutarono a lungo.
“ Ragazze venite pure! ” incitò Ryan.
Dietro di lui comparvero cinque figure.
La prima da sinistra era somigliante a Purin: a posto del completo cinese indossava una maglia a collo lungo azzurra e un gonnellino blu.
Purin sorrise.
“ Io mi chiamo Purin. ” le tese la mano “ Tu?! ”
L’altra sorrise. “ Io, invece, sono Paddy.”

“ Ho due Ryan davanti a me, incredibile. Che il sogno dell’altra notte sia diventato realtà?! ” rise la seconda.
Dei lunghi ed ondulati capelli verdi le incorniciavano il viso. Indossava un top corto rosso con sopra una giacca bianca, una minigonna nera e degli stivali dello stesso colore. Non portava occhiali.
“ Non voglio sapere come continua il sogno. Okay, Lory?! ” dichiarò scherzosamente Ryan.
“ Va bene…” asserì innocentemente mordendosi il labbro inferiore.
Retasu si fece avanti intimidita. Le porse la mano.
“ Piacere il mio nome è Retasu Midorikawa. ” asserì sorridendo dolcemente.
“ No…tu saresti me?! ” chiese sconcertata “ Non dirmi che in questa dimensione non sono altro che una povera verginella puritana e bigotta!? ”
L’altra non rispose, abbassò lo sguardo. Lo rialzò poco dopo, come se avesse colto l’idea inculcatale da Ichigo: difendersi da soli quando vieni presa in giro.
“ Tu non dirmi che nella tua dimensione io sono una misera sgualdrinella da quattro soldi!? ”
Lory sorrise. “ Hai fegato se ti permetti di parlarmi così, lo sai?! ”

“ Lasciala stare è solo una povera stupida. ” asserì una ragazza dai capelli rossi.
“ Ehi, ‘ come ti chiami ’ ! Non ti permetto di offendere una mia amica! ” dichiarò Ichigo.
“ Innanzitutto, cara, io mi chiamo Strawberry. ” disse “ In secondo luogo se ‘ povera stupida ’ ti sembra un’offesa, non ti arrabbierai se la chiamo…mh…” fece finta di pensarci “ ‘ sacco di patate che respira ’ ” sorrise “ A me piace, a te?! ”
Il volto di Ichigo divenne rosso-ira. Le orecchie e la coda le spuntarono per la seconda volta in quel giorno.
“ Non mi piace e sai perché?! Perché ferisce la sensibilità degli altri. ” la osservò con ostilità.

“ Strawberry… ” piagnucolò una ragazza dai capelli neri “ non ti metterai a discutere anche tu con questi sciatti ed inutili esseri viventi! ”
“ Ma chi ti credi di essere? ” le chiese Minto.
“ Semplice: io sono Mina Aizawa, discendente di Soichiro Aizawa grande ladro del sedicesimo secolo.”
“ Pfff…una ladruncola ?! ” domando retorica l’altra “ Nulla in confronto all’erede degli Aizawa, la più potente e facoltosa famiglia del Giappone.”
“ Navigate nell’oro, vero?!”
Minto la osservò stranita.
“ Magari una di queste sere veniamo a farti visita!”
“ Mina! ” la richiamò quella che sembrava la più grande del gruppo. “ Sai che non è compito tuo decidere cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, vero?! ”.
L’altra si zittì donandole uno sguardo truce.
“ Tu, piuttosto. ” fece riferita a Zakuro “ Perché spiavi me e Ryan prima? ”
“ Io?! ” chiese l’altra indicandosi.
La ragazza annuì.
“ Credevo di aver trovato qualcosa. Non vi spiavo. ”.
“ Scusa ma per noi è strano vederci in certi atteggiamenti…” riferì Ryou sorridendo.
“ Comunque, mia cara…”
“ Pam. Pam Fujiwara..” continuò l’altra per lei. Rispetto alle altre sembrava più grande, perfino più di Zakuro.
“ Scusa Pam…quanti anni hai? ” chiese Ichigo.
“ Ho, anzi avevo diciassette anni. ”
“ Come ‘ avevo ’ ? ” domandò la Mew Neko.
“ Pam è morta circa un anno fa. ” rese noto Ryan.


Autrice-time^^
Perdonate se non ringrazio chi ha commentato la scorsa volta...
Lo farò nel prossimo capitolo. Bacioni ^_-


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Tra alieni ci si intende...o no!? ***


ALTER-EGO

Alter-ego

(Altro io )

 

 

Capitolo 4: Fra alieni ci si intende…o no?!

 

“ Sarà meglio entrare. Fa freddo. ” asserì un piccolo alieno entrando nell’abitazione.

Vide i suoi compari seduti a terra. Uno di loro, Kisshu Ikisatashi, era completamente disteso; aveva la testa appoggiata su di una mano mentre leggeva con svogliatezza una di quelle insulse riviste terrestri (come le chiamava lui).

L’altro, Pie, era seduto a gambe incrociate, in posa di meditazione. Forse stavo ideando un piano per sbarazzarsi delle ragazzine…

“ Pie che fai di bello?” chiese Taruto mettendosi disteso a bocconi sul legno del pavimento, con la testa appoggiata sui pugni, muovendo le gambe per giocherellare un po’.

“ Medito.” Fu l’ “ estenuante ” risposta del più grande.

Ad un tratto il vento iniziò a scuotere più forte le fronde degli alberi, che andavano a scontrarsi l’un l’altra violentemente, creando un’insopportabile fruscio di foglie. L’alieno più anziano aprì gli occhi in una muta sorpresa.

“ Pie smettila! Sto leggendo e mi da fastidio il rumore del ventaglio.” Fece scocciato Kisshu non alzando gli occhi dalla propria lettura.

“ Non sono io.” Disse d’un soffio l’altro.

 

“ Infatti, sono io.” Dal nulla apparve un alieno simile a Pie.

“ Stiamo cercando una banda di teppistelle che semina da mesi lo scompiglio nella Tokyo della nostra dimensione.” Kisshu spalancò gli occhi: dannazione quella era la sua voce! “ Si fanno chiamare Mew Mew.”

“ Voi chi sareste?!” chiese Taruto alzandosi in piedi e puntando lo sguardo verso di loro.

“ Noi siamo i protettori della città.” Rispose un giovane alieno somigliante a lui.

“ Esatto siamo, rispettivamente: Ghish, Pai e Tart.” Dichiarò colui che doveva chiamarsi Ghish, indicando man mano i proprietari dei nomi.

“ Quindi, si è aperto davvero un passaggio dimensionale.” Rifletté Pie.

“ Sì, è la causa sono loro. Vogliono derubare anche questa dimensione, ma non ci riusciranno. Replicò il suo simile.

 

“ Un attimo, voi state dicendo che le Mew Mew, quelle sciocche ragazzine, vogliono sottrarre dei preziosi a questa città?” chiese retorico Kisshu “ Io non ci credo. Neanche se lo vedessi con i miei stessi occhi.

“ Non solo.” Fece Tart “ Sarebbero anche in grado di ammazzare per i propri scopi.”

“ Non è poi così incredibile Kisshu.” Affermò Pie. “ Ragiona: noi vogliamo riconquistare il nostro vecchio pianeta, anche a costo di uccidere gli attuali terrestri. Loro invece li proteggono.” Dichiarò “ Perché non potrebbe essere possibile che le nostre peggiori nemiche, in un’altra dimensione, fossero delle ladruncole assassine?”

“ Tsk…ragazzi, io non mi ci vedo a proteggere questi sciocchi esseri umani.” Rise Taruto.

“ Non ti permetto di usare certi epiteti. Gli esseri umani sono incredibilmente generosi. Asserì Tart “ Noi prima vivevamo in un pianeta il cui clima rigido non ci permetteva di vivere. Siamo giunti qui sulla Terra con i vostri stessi scopi. Alla fine, però, i terrestri ci hanno aiutato ed adesso i nostri due popoli vivono in un clima di pace e solidarietà.

“ Per questo ci siamo offerti come difensori: per contraccambiare” continuò Ghish. “ Solo che, poi, sono arrivate loro, quelle maledette Mew Mew e non ci hanno dato vita facile.” Lo sguardo s’incupì.

“ Hanno saccheggiato e distrutto il villaggio dove vivevamo. Il nostro popolo, adesso, è costretto a vivere di stenti. La voce neutra di Pai, risuonò per un bel po’ nella testa dei nostri alieni.

Avevano distrutto, saccheggiato. Era incredibile.

Kisshu si ritrovò a pensare, per sdrammatizzare, che forse, nell’altra dimensione, era la sua micina ad essere ossessionata da lui e non viceversa.

 

 

 

 

Spazio dell’autore:

 

Non avevo intenzione di continuare questa ff perché mi sono resa conto che non ne valeva la pena.

Poi ho ricordato che ho dedicato questa ff ad una persona e che non potevo non mandarla avanti: avrei fatto un torto a lei ed a voi lettori. Quindi se la continuo è solo per la mia sorellona MaHy-chan e per quelli che ne desideravano il continuo. Un bacio e grazie a chi ha letto e commentato^^

 

Raffa.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Clonazioni e dubbi. ***


Alter Ego

ALTER EGO

(Altro io)

 

Capitolo 5. Clonazioni e dubbi

 

 

“ Quindi, quella Pam non è altro che una specie di ‘ sosia ’ della vera Pam…” rifletté Keiichiro, portandosi una mano sotto il mento a mo’ di pensatore. “ creata da Ryan e Kyle.”
“ Già.” confermò Ryou “ Avranno preso un po’ di DNA della ragazza e ne avranno creato un clone.”
“ Ryou” la voce seria di Ichigo attirò l’attenzione “ anche la nostra Zakuro morirà com’è morta Pam?” chiese malinconica annegando il cioccolato nell’oceano. I presenti sbarrarono gli occhi.
“ Vedi Ichigo…” iniziò il biondino mettendo le mani nelle tasche dei jeans “ gli avvenimenti sono diversi. Se la Pam dell’altra dimensione è morta a causa di un grave virus è estremamente raro che anche la nostra Zakuro ne sia colpita.
“ I tuoi genitori, però…” azzardò lei. Il ragazzo abbassò lo sguardo passandosi una mano fra le ciocche bionde.
“ Per i miei genitori è stato diverso. I miei, o meglio, i genitori di Ryan sono morti in un incendio non causato da un chimero. Sorrise ironico. “ Quindi Zakuro, non sperare in un nostro fidanzamento.” Cercò di sdrammatizzare. La ferita per la morte dei genitori faceva ancora male.
“ Io non ci speravo di certo.” Scherzò lei. “ Comunque concordo con Ryou, gli eventi ed i caratteri sono completamente diversi. Difatti Pam non faceva il mio stesso lavoro, era una semplice liceale e Lory è molto più ‘ espansiva ’ di Retasu.” a quelle parole Retasu arrossì. Stupida timidezza.

“ C’è una cosa che non capisco, però.” affermò Purin “ Perché Paddy non è diversa caratterialmente da me, perché è esattamente come me?”
“ Vedi Purin, ” iniziò Keiichiro “ è difficile ed improbabile che un bambino o comunque un ragazzo della tua età, sia smaliziato o ambizioso. In fondo la più grande dote dei fanciulli è questa: essere schietti e non soffrire né d’invidia né di cupidigia.
“ Come si dice: beata ingenuità, no!?” asserì Ryou.
“ Sarà…”


“ Ti fa male?” Ryan si avvicinò a Pam che si era accasciata a terra e si teneva il cuore. Le doleva come quella volta.
Annuì alla domanda del biondo. “La medicina, per favore.” lo pregò iniziando a tremare.
“ Aspetta forse Kyle potrebbe…”
“ Ryan la medicina! ” urlò sentendo ormai il fiato mancarle. Annaspò pronunciando frasi sconnesse.
Il ragazzo corse verso il laboratorio e mise a soqquadro la stanza alla ricerca della fiala contenente il medicinale.
Niente. Nulla. Nada. Non c’era. Iniziò a farsi prendere dal panico, mentre continuava a cercare, cercare ed ancora cercare. Dove l’aveva messa Kyle?! Dove?
Strabuzzò gli occhi osservando il frigorifero dinanzi a sé. L’aprì di scatto trovando il flaconcino.
Ritornò dalla ragazza. Pam era stesa a terra. Poteva essere svenuta o…
Scosse il capo. Non poteva essere morta, no. Le alzò il capo obbligandole a bere il liquido.
Vide il petto di lei alzarsi ed abbassarsi di nuovo. Il corpo ritornare caldo e gli occhi riaprirsi.
“Bentornata, Pam.” sorrise flebile.


Era possibile che…?
Le doleva il petto. Sentiva il fiato mancarle.
Era il virus o Ryou?!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il piano ***


Alter-ego


(Altro io )



Capitolo 6: Il piano

Kisshu se ne stava a capo chino, osservando il se stesso buono e zelante. Orribile, a dire il vero.
Si stiracchiò. Aveva voglia di combinare qualcosa contro quei miseri umani. Qualcosa che, forse, avrebbe distrutto le Mew Mew per sempre. Quelle sciocche ragazzine che non si facevano mai i fatti propri. Mai.
Sempre a combattere per il bene. Non mi sarebbero mai arrese. Pff..che idiozia.
Incredibile come degli sciocchi, inutili ed insensati terrestri avessero a cuore il bene degli altri. Erano solo degli usurpatori. Quel pianeta era suo e dei suoi simili. Li apparteneva e loro lo stavano distruggendo a poco a poco. Per il bene del progresso, la Terra stava morendo pian piano. Sarebbe arrivato un giorno in cui, come un fiore nel più bello dei suoi periodi si raggrinza ed appassisce, il pianeta azzurro sarebbe morto. Nessuno di quei sciocchi terrestri, però, si sarebbe incolpato. La colpa sarebbe stata degli altri ed avrebbero continuato a giocare allo scarica barile anche quando sarebbero morti. Nessuno che se importasse davvero.
In un moto di rabbia scagliò le sue armi contro un albero, che cadde al suolo rumorosamente.
Un lampo attraversò gli occhi di Kisshu. Aveva trovato l’idea giusta per sconfiggere finalmente quelle ragazzine inutili ed avere per sé la sua gattina.

Retasu era a capo chino sul letto. Non sapeva cosa fare. Osservò il biglietto che aveva trovato. Perché tra tutte proprio lei? Credevano fosse l’anello debole?
Sì. di sicuro era solo per quello. Insomma era goffa, impacciata, timida, sola, stupida... era per quello che l’avevano scelta. Si alzò di scatto e lesse ancora una volta il biglietto. Si guardò allo specchio. Una lacrima le percorse la guancia fino ad arrivare al mento e gocciolò per terra. Si trasformò ed uscì dalla finestra.

Paddy era seduta sul tavolo della cucina, le sue gambe dondolavano allegramente nel vuoto mentre osservava Kyle cucinare. Il ventenne ruppe un uovo e lo fece cadere nell’olio bollente. L’albume si estese lungo tutta la padella ed ogni tanto il cuoco rifiniva i contorni con una forchetta, per non farlo attaccare.
La bambina sbuffò, scendendo dal tavolo: non le piacevano le uova.
“Cosa c'è sorellina?” le chiese, mentre continuava la sua operazione; Paddy scosse il capo.
“Nulla fratellone, è solo che...non mi piacciono le uova!” s'imbronciò per poco: non appena un'idea la colse, sorrise felice. “Kyle! Che ne dici se andassimo a comprare dei takoyaki? Sì, dai andiamo ad Osaka con quella macchina che hai costruito! Sarà divertente!” lo incitò, pregustandosi già il sapore originario del Kansai riempirle la bocca.
“Non possiamo Paddy. Tra poco sarà qui e tu sarai occupata con le altre; Ryan potrebbe punirci se disubbidiamo”
La bambina sbuffò e non nascose un'espressione disgustata quando l'altro le posò davanti la frittata. “Ora mangia questo, le uova ti fanno bene!”
“Pfui...” emise lei, cominciando a mangiare a malvoglia.

“Ryou, Retasu non si trova da nessuna parte!” la voce preoccupata della MewNeko gli arrivò forte e chiara.
“Lo so” disse soltanto, continuando a digitare qualcosa sulla tastiera.
“Come fai ad essere così tranquillo? E se l'avessero presa loro? Ryou!” gli urlò contro Ichigo, stringendo la spilla che aveva al petto, come se volesse trattenersi.
“Calmati Ichigo” le sorrise Keiichiro “sappiamo dov'è. Ognuna di voi nella spilla ha una ricetrasmittente” continuò, mostrandole sullo schermo gigante la pianta della città nella quale si trovavano cinque puntini rossi.
“Bene! Andiamo!” fece irruenta lei, correndo verso la porta del laboratorio per uscire. Ryou la fermò.
“Credo che Retasu voglia dimostrare qualcosa a se stessa. Non dobbiamo interferire”
“Ma potrebbe essere in pericolo!” ribatté lei.
“Andrà tutto bene Ichigo” le promise lui, tornando davanti allo schermo del pc. Deve andare tutto bene.



Autrice-time~
Non credevo di poter tornare a scrivere su un manga.Perdonatemi per l'anno sabatico dato a questa storia *s'inchina*
Perdonatemi anche per le altre storie che non so quando continuerò. [Se volete qualcuno a cui dare la colpa, datela agli idols della Johnny's che mi hanno completamente assorbito. Quindi date la colpa a loro (soprattutto ad una certa tempesta) u.u]. Spero mi tornerà presto la voglia di scrivere su un manga/anime. Però mi è tornata la voglia di concludere questa storia e prometto che un giorno finirà. L'idea sta ricominciando a piacermi, quindi...vi lascio sperare xD
Fatemi sapere cosa ne pensate...

Raffa

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=263003