My mortal love

di panic_inmymind
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Meeting. ***
Capitolo 2: *** London Beckoned ***
Capitolo 3: *** Disaster Day* ***
Capitolo 4: *** ~~~ Oh my Juls. ***
Capitolo 5: *** Carrie Diaries ***



Capitolo 1
*** Meeting. ***


Londra è sempre stata la mia città preferita, fin da quando dieci anni fa venni qui per la prima volta, in seconda media. 
E pensare che ora ci vivo. 
Sono una apprendista giornalista, lavoro per una gazzetta secondaria della città che mi piace molto, perché affronta diverse rubriche che mi interessano molto. 
Passeggiare per Hide Park mi provoca sempre quel senso di spensieratezza, sedermi sul quell'erba che profuma di fresco, e leggere un libro all'ombra.. Tutto come il primo giorno. Non mi stancherò mai di questa vita, perché per la vera prima volta mi sento a casa mia. 

Torno a casa dopo un po di jogging e mi faccio una doccia per allentare i muscoli nervosi, induriti dal caldo lancinante che sta inondando Londra in questi giorni. 
Osservo il cellulare e lo vedo illuminarsi per l'arrivo di un messaggio. 
La mia migliore amica, Juls, mi ha scritto di andare a fare un giro in centro. 
Lei è la mia migliore amica dai tempi delle elementari ed abbiamo affrontato molte avventure insieme, compresa quella di venire a vivere a Londra. 
In realtà lei è venuta esclusivamente per me, ma ne ha tratto anche lei i suoi vantaggi dal momento che è fidanzata da un po con un coach di lacrosse del liceo, un bel ragazzone alto e slanciato con la barba in volto e dagli occhi glaciali e sinceri, sono molto felice per loro. 
Io e lei siamo molto simili, non siamo due ragazze di quelle che si vedono nelle pubblicità, tutte moda-dieta-chiesa, noi siamo più, come dire, genuine. 
Molto criticano questo lato del mio modo d'essere, il fatto che il mio aspetto non sia rilevante per me, che io, a differenza di molte altre persone note, non mi faccio problemi ad indossare maglie larghe ma che mi rappresentano, al posto di quei tailleur che tanto mi stanno sulle palle. 
Molte persone mi giudicano una ragazzina, nonostante io abbia 22 anni e non sono da reputare ne ragazzina ne adulta. 

Ci troviamo alle 11 di mattina su Oxford street, famosissima per i suoi innumerevoli negozi. 
-Alex, dio, la settimana prossima è il compleanno di Ryder e mi ha invitato a cena a casa dei suoi genitori per presentarmi a loro, finalmente.. Ma sono in palla.. Non vorrei mettere i soliti jeans e i soliti maglioncini di cui tanto mi sono stancata.. - dice lei chiedendomi indirettamente una mano per indossare qualcosa per andare a casa di Ryder. 
La prendo per mano e la porto in uno dei negozi per strada per iniziare a vedere qualcosa che le può piacere ma che le stia anche bene. 
Iniziamo a girovagare quando vedo qualcosa che le si addice molto, un vestito che ha le maniche corte e corto fino a metà coscia, poco elegante ma molto bello e sfizioso.
Abbastanza rigido e non aderente, ha sul davanti una stoffa particolare molto colorata. 
Lo prendo e vedo Juls avvicinarmisi come estasiata. Lo prende e quasi si commuove, almeno le piace. 
Lo va subito ad indossare mentre io giro per delle scarpe adatte. 
Alla fine ricordo che lei ha degli anfibi neri che potrebbero andare molto bene, così ne prendo un paio solo da provare e glieli porgo. 
Quando esce dal camerino sembra molto soddisfatta ed in effetti tutto il completo le sta molto bene. 
Decide di comprarlo ed usciamo dal negozio. 
Ci fermiamo ad un Accessorize per poter comprare una collana da abbinarci. 
Usciamo una mezz'oretta dopo munite di collana, borsa e un cappellino in cotone leggero. Sarà perfetta. 
Girovaghiamo un altro po per le strade di Londra finché non arriviamo in Trafalgar Square, dove decidiamo di prendere un panino al Mc'. 
Oggi pomeriggio devo andare in redazione quindi facciamo un altro giro per poi lasciarci per andare ognuno per la propria strada. 
Mi saluta con un bacio e ringraziandomi ancora per i consigli. 

Mentre sono in metro per tornare a cDa metto le cuffie nelle orecchie ed inizio ad ascoltare Getaway dei Pearl Jam un paio di vecchiette mi guardano male a causa del volume troppo alto della musica. 
Sento due occhi oltrepassarmi le spalle, osservarmi con aria curiosa al di sopra dei miei occhiali, così alzo lo sguardo ed incrocio due occhi celesti intenti sul serio a guardarmi. 
Ed io che pensavo fosse qualche vecchietta più arrogante. 
Il tipo continua ad osservarmi come per volermi studiare attentamente, ed un po mi da sui nervi. 
È un tipo biondo con un viso quasi angelico, e quegli occhi sono azzurri, sembrano così profondi...
Ma chi cavolo si crede di essere per guardarmi così insistentemente?! Già mi sta sulle palle il tipo. 
Ops, la voce metallica annuncia la fermata ad Uxbridge alla quale devo scendere, ma che peccato.
Abbandono velocemente il mezzo lasciandomi alle spalle sempre quegli occhi celesti che non ne volevano sapere proprio di smettere di guardarmi. 

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Capitolo 2
*** London Beckoned ***




Capitolo due. 

-Ovviamente sta sera tu vieni con me..- mi dice Juls con fare da cane bastonato. 
-Il tuo boy che fine ha fatto scusa? Io devo finire di revisionare un articolo che devo consegnare subito..- dico, sperando di sembrare credibile. 
-Certo, subito quanto? Tra un mese? Oppure due? Dai Alex non esci mai!- dice più esasperata di prima. 
-Ma che tra due mesi?! È sono per.. Cioè non è proprio tra due mesi ma.. Cioè devo consegnarlo tra due settimane, ecco.- okay, sono fritta. 
Juls scoppia in una fragorosa risata beccandosi, da parte mia, un'occhiataccia. 
Quando, esattamente dieci minuti dopo, si è ripresa, mi guarda ancora con le lacrime agli occhi. 
-Allora, se non vuoi diventare una zitella acida e marcire in questa casa For the rest of your life ti conviene uscire e divertirti e, guarda un pò che fortuna, io sono qui per farti divertire! Yee!- 
Altro che per mia fortuna, ora ti uccido bella mia. La fulmino di nuovo e, ormai esasperata, vado a farmi una doccia. 
Io e Juls abitiamo in due zone lontane di Londra e, davvero per mia fortuna, le volte in cui lei viene a casa mia sono davvero poche. Ma qualche ora fa ho ricevuto questa splendida visita, a detta sua, per cercare in ogni modo di convincermi a portarmi in un locale appena aperto nella zona di Green Park. 
Non sono contraria alle uscite, anzi è anche venerdì oggi, ma il lavoro è davvero duro e per riuscire a dormire qualche ora in più rinuncerei anche ad uscire. 
Ma non si può, perché ho una migliore amica scassante e rompente che attraversa Londra pur di convincerti ad uscire. 
Fortunatamente non mi impone un modo in cui vestirmi e così sono libera di indossare qualcosa di comodo ma carino allo stesso tempo. 
Esco dal bagno con un asciugamano avvolto e noto,  con mio sommo piacere devo dire, che Juls era già bella e pronta, indossando un vestito verde militare con delle borchie sulla spallina, largo sopra è stretto sotto, con degli anfibi ai piedi. 
Molto bene, neanche lei è particolarmente elegante. 
Indosso un paio di pantaloncini a vita alta di jeans, una camicia bianca larga e corta che lascio fuori dai pantaloncini, un giacchetto di pelle e le vans nere. 
Mando a fanculo la mia femminilità ed esco insieme a Juls dirette alla fermata del pullman. 
Uxbridge è la zona più in periferia rispetto a Londra, ma è anche la più tranquilla, piena di college e di case appartenenti a famigliole. 
 Prendiamo il pullman, rigorosamente a due piani per poter immaginare di essere Harry Potter, e ci prepariamo ad affrontare un viaggio di tipo mezz'ora. 

Il nuovo locale non è perfettamente al centro, meglio, così eviteremo di incontrare celebrità e persone che credono di esserlo. Mi stanno così sulle palle. Da fuori ci fanno un controllo, sia per l'età che per il grado di "eleganza". 
Io vengo subito notata, più che per la mia sciatteria per la noia che mi si legge in volto. La mia amica, con un'occhiataccia, si libera del bodyguard che quasi intimorito ci lascia entrare. 
Ci avviciniamo quasi immediatamente al bar che, grazie all'inaugurazione, scopriamo essere open bar. Sento che la serata sta migliorando, già. 
Prendo una birra e con Juls ci avviciniamo al centro dove ci sono persone che stanno ballando, coppie intente a baciarsi appassionatamente e ragazzi in astinenza pronti a provarci con qualsiasi cosa respiri. 
Ci mettiamo a ballare ma questo non è il tipo di musica che piace a me, quasi per nulla. Per cui, una volta finita la birra ed avendo visto che un tipo era intento a ballare con Juls, prendo e vado via. 
Ordino un drink al barista e vado ad occupare una postazione per controllare che Juls non faccia niente di azzardato. 
Ad aspettarla ha il suo Dylan e non credo che a lui piacerebbe se sapesse che la sua ragazza sta ballando con un altro ragazzo. Ma io sono la sua migliore amica e di sicuro non le farò un torto del genere. 
Finisco il drink e per noia ne prendo un secondo, accompagnato da alcune patatine in un cestino rubato da sopra al balcone. 
Che serata emozionante, davvero. 
Intanto la musica inizia a peggiorare, da canzoni senza senso iniziano a passare musica, se così si può definire, con parole in arabo.  
Della serie "Hamlahamlahamla". 
Non so come mi ritrovo in mezzo alla pista facendo movimenti arabi, con le dita, il pollice e l'indice, uniti a Fare un cerchio ed ancheggiando come una fessa. 
Mi accorgo di aver finito il secondo drink e mi avvio per prenderne un terzo, continuando ad ancheggiare come una vera indiana. 
-Non credi di stare esagerando?- mi dice il barista al terzo drink. 
-Non credi che quest siano affari che non ti riguardano?- sbotto io infastidita, prendendo il drink ed abbandonandolo li con una faccia strana alla quale non presto molta attenzione.
Inizio a ballare ma davvero non mi reggo più e, tra l'altro, chissà che ora si è fatta. 
Barcollo fino alla borsetta lasciata sul mio amico divanetto e prendo il cellulare. 
Oh, ma che carino, sono le due di notte. 
Vedo Juls in lontananza ballare con una ragazza, 'Ha cambiato momentaneamente sponda' penso. 
La raggiungo, le sorrido, la saluto con una mano e me ne vado. 
Esco dal locale e saluto animatamente il bodyguard che prima non mi voleva far entrare, e che invece ora ricambia con una sonora risata. 
Mentre cammino per la via che porta alla metro inizio a cantare 'Miss Jackson' dei Panic! e immagino un Brendon vestito da Superman, con gli occhiali da nerd, quella sua solita matita nera che gli contorna gli occhi ed i suo capelli neri che lo contraddistinguono per quel suo stile punk/emo. 
Chissà perché mi sto facendo tutti questi film mentali, alle due di notte e per le strade di Londra. 
Okay, forse solo un po ubriaca. 
Sento dei passi dietro di me, ma non oso girarmi. 
La mente mi si schiarisce in un istante ed inizio a camminare il più velocemente possibile. 
Dio. 
Arrivo alla stazione metro e sento quella presenza ancora dietro di me. 
Cerco lo scompartimento più pieno. 
Strano dire 'Più pieno' per le due di notte ma, hey, siamo a Londra. 
Alla fine mi accontento di uno in cui ci sono sue coppie intente a scambiarsi saliva e succhiarsi l'anima e delle famiglie con dei bambini addormentati in braccio. 
-Non è prudente da parte tua girare per Londra in queste condizioni, sai?- dice qualcuno dietro di me. Quasi mi metto a ridere per l'accento buffo, ma riesco a trattenermi e a girarmi con splendida nonchalance. 
'Oh cazzo' penso e -Oh cazzo.- dico. 
-Quanta finezza per una così bella ragazza- dice colui che ho di fronte. 
Adesso davvero non riesco a trattenermi, scoppio in una risata tale da far girare tutti nella metro. 
Questa se la poteva proprio risparmiare, il biondo. 
Certo, il biondo che ho incontrato, sempre in metro, ieri. 
-E sentiamo, perché mi hai seguita?-chiedo. 
-Ti ho vista da lontano, ti ho riconosciuta ed ho avuto paura che qualcuno potesse farti del male..- dice lui puntando quei suoi occhi ghiaccio nei miei. 
-E a te cosa importa?- dico sempre più scazzata da questo suo animo fin troppo protettivo nei miei confronti. 
-Non sei mica mio padre!- sbotto io, sentendo dei brividi percorrermi la schiena. 
-Non intendevo dire questo, avevo solo paura che qualcuno potesse farti del male..- dice dopo aver abbassato lo sguardo, come se ci fosse rimasto male. 
-Per quanto ne so potresti essere un killer pronto a prendermi alle spalle, portarmi fuori dalla metro, stuprarmi e poi buttarmi giù sui binari..- ma perché cavolo sto facendo uscire queste parole dalla mia bocca? 
-Oppure, ancora meglio, mostra il lato migliore di te, illudimi e poi abbandonami.. Così come è sempre stato fatto..- dico alla fine mentre sento che davvero non posso più trattenere le lacrime. 
Mi giro di spalle a lui e mi metto a guardare nella metro. 
Mi accorgo solo ora di un senzatetto barbuto che dorme su due sedili più avanti. 
Sento la metro annunciare la fermata prima della mia e mi appresto a prendere le mie cose, la borsa e la giacca di pelle, dal sedile su cui le avevo appoggiate. 
Mi giro e lo vedo li, con la testa bassa, come rattristato da qualcosa. 
Mi avvicino e lui alza la testa. 
-Io sono Alex comunque, piacere.- dico io per rimediare a ciò che gli avevo detto prima. 
-Io sono Niall.. - dice lui arrossendo. 




Angolo autrice!!! 
Mio dio!! 5 recensioni al primo capitolo?! Ma voi siete matte ❤️ 
Spero che la storia vi stia piacendo perché io davvero ci sto mettendo tutto il cuore! 
Vi prego di lasciarmi una recensione per farmi sapere se la storia vi piace o meno, e se c'è qualcosa che posso fare per migliorare. 
Ringrazio di cuore Marika, Arianna e Giulia perché ci siete sempre ❤️ 
Aspetto vostre notizie, un bacio.. 
Ale. 

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Capitolo 3
*** Disaster Day* ***


Il risveglio post sbornia è una delle cose più brutte del bere alcool. 
Sono abituata ai mal di testa, di quelli così forti che ti tirano i nervi su per il collo. 
Ma questa sensazione è diversa, ti senti rincitrullita, privata del tuo senso del volere, come controllata dall'alcool che scorre ancora nel tuo corpo. 
Una sensazione odiosissima.
Ed odio dovermi svegliare, dopo una sbornia, a causa del suono del telefono o del citofono. 
Scendo dal mio letto ancora addormentata e raggiungo il telefono che squillava prima: 30 chiamate. 
Ed indovinate un po da chi?! Juls. 
Molto bene. 
Adesso manca andare a vedere chi e alla porta per poter mettere su un po di musica e ritornare beatamente a dormire. 
Scendo di corsa le scale che collegano il piccolo appartamento alla porta d'ingresso e mentre apro trovo una 'Fantastica' sorpresa davanti a me. 
-Ma si può sapere che cazzo ti è passato per la testa ieri?! Ma dico sei scema? E se ti avessero rapito? Eh? Dio tu non stai bene Alex..- dice lei sbraitando e gesticolando mentre spalancava la porta e non esitava ad entrare ed a salire le scale. 
-No, ma Juls, entra pure..- dico io sarcastica. 
-Beh sei grande e vaccinata, responsabilità tua. -Dice lei facendo la finta offesa. 
Faccio mente locale alla serata di ieri e mi ricordo vagamente di essere uscita dal locale ma di averla avvisata, del resto poi il vuoto più totale. Penso di aver preso un taxi, o al massimo proprio la metro. Anche se ho fissi in mente due occhi azzurri contornati di blu. 
-Povera, piccola indifesa Juls... Ma che per caso sei in quel periodo del mese?? No perché sei così solare, gioiosa ed amichevole che quasi mi ammazzi.-  dico cercando di sdrammatizzare. 
Poi mi accorgo di una cosa. La mia amica ha gli occhi arrossati e gonfi di pianto. 
Come se avesse passato tutta la notte a piangere al posto di dormire. 
-Juls che cosa è successo?- dico io allarmata. Lei non è mai così. La vita l'ha sempre sottoposta a dire sfide che hanno contribuito a farla diventare la donna bella e forte che è oggi.. Ma adesso sembra essere tornati a cinque anni fa, quando eravamo ancora delle quindicenni. 
-Alex devo dirti una cosa.. Ieri, quando sono tornata a casa, beh io non avevo bevuto molto.. Cioè veramente non avevo bevuto niente.. Ma non è questo il punto- dice lei smettendo di dissimulare e abbassando la testa afflitta -Quando sono tornata a casa ero felice per aver conosciuto Marta, una ragazza universitaria, che nel tempo libero fa l'attrice e niente siamo diventate amiche.. Ma quando sono tornata a casa non era particolarmente tardi.. Saranno state le due e mezza.. Ma vabbè, sono entrata in casa ed ho visto una giacca che non è di Dylan. Mi sono molto stranita.- continua lei mentre un risolino la interrompe. Più che risolino sembra una risata isterica. 
-Dylan mi aveva detto che sarebbe stato a casa con i suoi amici a vedere la partita, ma alle due la partita era finita da un pezzo...- continua ancora lei. 
-Se non concludi subito mi addormenterò sul tavolo, ora..- dico completamente priva di emozioni e di voglia di fare. 
-Beh, il punto è che Dylan è gay.. L'ho visto mentre.. Mentre beh faceva sesso con uno dei suoi amici, Max- disse d'un fiato mente il suo occhio sinistro iniziò a pulsare facendole fare un movimento strano che, accompagnato dalla risatina, la faceva sembrare ancora più isterica. 
Non riuscii a trattenermi. 
Una risata così forte aleggiò per la stanza mentre collegavo alle parole le immagini ed i pensieri sulla scena a cui Juls ha assistito. 
-Okay, quando finisci avvisami eh.- disse lei alzandosi dalla sedia ed andandosi a fare un caffè. 
-Va bene, mi calmo.- dico imitandola è prendendo una tazza decisamente troppo grande 
-Spiegami.. Lui come si è giustificato- dico per provare ad assecondarla. 
-Beh ha iniziato a dire che non potevo capire, che non avrei potuto immaginare il suo disagio nel vivere costantemente con quella sensazione di vuoto nello stomaco oggi volta che stava con un ragazzo, mentre con me era solo per smentire i suoi sospetti. Mi ha detto che se avessi voluto sarei potuta rimanere li, ma tutto mi ricordava di noi e sinceramente è ridicolo parlare di 'noi' dopo ciò che è successo, per cui sono andata via.. C'è un hotel qui vicino quindi prenderò una camera li finché non troverò un'altra casa..- mi continua a dire, più che triste sembrava abbattuta, delusa. 
-Ma tu sei tutta scema.. Lo sai che ho una camera degli ospiti qui e possiamo benissimo vivere insieme.. Io non ho problemi..- dico io con un sorriso, sperando di rincuorarla. 
Difatti la vedo alzare lo sguardo e guardarmi con oggi lucidi e piedi di gioia. 
-Ma dici sul serio..?- dice facendomi sorridere. Che tenera che è . 
-Ma certo che dico sul serio, vieni qua.- le dico abbracciandola e sentire le lacrime scenderle sul volto e bagnarmi la maglietta dei kiss. Per lei posso anche passare sopra dai. 
Il resto della giornata lo passiamo a fare il 'Trasloco' delle cose da casa di Dylan a casa mia. Non mi sono mai accorta di quanti vestiti abbia Juls! 
La vedo triste, nonostante tutto ciò, come se il suo sogno fosse stato investito da una nave da crociera. 
Arrivata sera non le va neanche di uscire, ordiniamo due pizze che io divoro ma che lei lascia completamente intera, e andiamo a dormire, nonostante lei oggi non abbia fatto altro che questo. 

L'indomani mattina quasi non mi viene un colpo quando la vedo sotto la porta del bagno a fissare il lavandino. Sembra essere in una specie di stato di trans, 
Stato in cui non le va di mangiare e tanto meno di vivere. 
Sembra essere fatta solo per dormire e per messaggiare al telefono, penso con Marta. 
Oggi però io ho bisogno di lavorare, devo concludere un articolo sui procedimenti di alcune gare sportive tenutesi a Manchester e devo correggere un articolo di un'altra tirocinante. 
Lavori semplici ma che servono per farmi abituare ed imparare a ciò che può essere lavorare in una redazione. 
Mi preparo un caffè molto lungo, prendo il pc e mi appoggio sul tavolo per lavorare meglio. 

Dopo qualche ora passata tra gare ciclistiche e corse in canoa ad Oxford, chiudo il computer alla ricerca di Juls che per tutto questo tempo sembrava come sparita. 
Salgo in camera mia per mettere da parte il mio fido amico e la trovo addormentata nel letto della camera degli ospiti, alias camera sua finché vorrà. 
Mi dispiace troppo svegliarla ma è ora di pranzo ed io alle tre devo andare in redazione, per cui scendo giù e decido di ordinare due pizze e di mangiarci quelle per pranzo. 
Gustose, calde e comode pizze portateci a casa da un fattorino. 

Una volta arrivate le prendo, insieme ad una bottiglia di coca e vado in camera, dove la trovo seduta sul letto con il cellulare in mano. 
-Non dovevi..- mi dice mentre prende la pizze e si sistema meglio sul letto affiancata subito dalla sottoscritta. 
-Ju, io alle tre devo stare in redazione, per cui dovrai rimanere da sola.. - iniziai il discorso io. 
-D'accordo, io ho il lavoro, e devo andare al bar solo alle cinque.. Nel caso poi ci sentiamo per telefono..- dice sei sicura. 
-Allora le chiavi le lascio a te e quando ho finito in redazione vengo al bar okay?- 
-Certo!- conferma lei ridestandosi dal cellulare. 
 Mi alzo dal letto non appena ho finito di mangiare e mi inizio a preparare per andare in redazione. 
La lascio tranquilla perché tanto so che al locale c'è Ryder che la controlla e per cui non può fare nulla di compromettente. 
Ryder è una ragazza che lavora con lei al locale, ma è più piccola di noi: mente noi abbiamo diciannove anni, lei ne ha diciassette ma sembra realmente molto più grande della sua età. La prossima settimana è il suo compleanno ed ha invitato Juls ad andare alla festa, ma a quanto sembra, lei se n'è dimenticata.. 
Esco di casa già pronta ed indossando un comodo jeans con la maglietta dei Linkin Park e le vans nere ed una borsa per il cellulare ed il portafoglio.

Il redazione è una palla, sono tutti molto più grandi di me e fare conversazione non è proprio il loro forte. 
Mi siedo nella mi postazione ed accendo il computer. 
Noto una mail ,che a casa non avevo visto, e la apro. 

" Gentilissima S.na Alex Giannoni, 
    Volevamo informarla che è stato            indetto un concorso per vincere                   la stesura di un articolo d'attualità sugli One Direction, la Boy Band mondiale che sta facendo scintille in                        questo periodo. Lei fa parte del     concorso, ovviamente, perché una       delle migliori apprendiste inviateci dall'Italia. 
L'articolo sarà compreso di foto dei ragazzi. 
Verrà decretato colui che deve incontrarli dopo la prossima consegna per il prossimo numero del giornale.         
                                        La redazione. "

One Direction. 
L'ha chiamata Band, per cui immagino che debbano suonare. 
E se loro suonano allora la musica sarà rock. 
Ma se la musica è rock perché io non li ho mai sentiti?! 
Farei anche delle ricerche su questi tipi misteriosi mai sentiti ma devo lavorare sugli articoli per poter vincere almeno il posto per fare delle foto, dal momento che amo fare delle fotografie. 
"I vincitori saranno decretati" che paroloni mamma mia "alla prossima consegna per la pubblicazione del giornale."
Queste parole sono stampate nella mia testa e mi deconcentrano dal mio lavoro, e devo fare di tutto pur di concentrarmi. 
Chiamo così in azione la mia amata musica e mi metto ad ascoltare la playlist dei Panic! At the disco, mio gruppo preferito assolutamente dopo i Led. 
Strano come la musica abbia il potere di allontanarmi da tutto e da tutti e di farmi completamente concentrare in quello che sto facendo. 

Una volta finito l'articolo spengo il computer e metto a posto tutte le carte e gli appunti in una cartella che infilerò nel cassetto della scrivania. 
Un volta finito ciò sento una voce maschile chiamare il mio nome. 
Mi giro e raggiungo il mio interlocutore che sembra molto febbricitante. 
-Signorina Juls, sappia che lei, come aspirante giornalista, lei accompagnerà chi verrà scelto per l'intervista agli One Direction!- mi dire il direttore pronunciando "One Direction" in una maniera alquanto ridicola. 
-Okay, grazie mille..- dico incamminandomi verso l'uscita della redazione. 
 Oggi pomeriggio mi dovrò informare su questa fantomatica band tanto conosciuta nel mondo. 

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Capitolo 4
*** ~~~ Oh my Juls. ***


"Nota boy band inglese che ha debuttato nel 2010 grazie ad xfactor. Ne sono componenti cinque ragazzi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik, Liam Payne e Niall Horan" 
Genere: non definito. 
Cosa vuol dire genere non definito? Semplice, musica commercialissima. 
E certo, perché una "Boy Band" composta da cinque ragazzi bellocci e spopolata tra le adolescenti assaltante mica può fare buona musica. 
Ed alla fine la delusione più grossa è stata il fatto che loro non suonano affatto, loro cantano e basta, tutti insieme. 
Non capisco che senso ha questa cosa. 
Ed il lato peggiore è quello che io devo andare ad intervistarli. Io che odio la musica commerciale, il rap e tutta la musica spazzatura. 
Mi potessero cascare tutti i capelli dalla testa, ma io da quei cinque tizi non ci vado. 
Ed il bello è che su wikipedia non c'è neanche una loro foto, ma ora mi è venuto troppo mal di stomaco per continuare a vedere le loro stupide notizie. 
 Chiudo il computer dell'ufficio e inizio a mettere ogni mia cosa a posto. 
Alla fine mi sono ricordata che Juls era al bar e mi sono concessa dieci minuti per usufruire del wi fi della redazione. 

Arrivata al bar vedo Ryder, la ragazza che lavora con Juls, seduta sullo scalino con le mani nei capelli. 
-Ciao Ryder, scusami sono Alex, un'amica di Juls.. Per caso lei è dentro?- chiedo sperando di non spaventarla. 
-SI, CERTO! LA TUA CARA AMICA JULS È DENTRO! VALLA A RECUPERARE! QUESTA VOLTA SARANNO CAZZI AMARI.- mi sbraita contro lei. 
Che cosa avrà fatto Juls?! 
Entro e la trovo sul bancone con due bottiglie vuote affianco a lei comodamente addormentata di faccia sul bancone, completamente ubriaca. 
-Soldi... Bhrr.. Mamma.. Sonno..- dice nel sonno. 
Non è da lei comportarsi in questo modo, affatto. 
La recupero, lascio dieci euro sul bancone sperando che bastino e, con lei sulla spalla, mi avvio verso la fermata della metro più vicina. 
 
Arrivate a casa la faccio mettere sul letto e subito lei si addormenta. 
Io vado a prepararmi da mangiare, anche se la fame non mi accompagna. 
È stata una giornata così di merda che a malapena mi va di dormire. 
Prima quella sottospecie di gruppo che fa della sottospecie di musica, poi Juls che fa la cogliona. Speriamo che non vomiti perché se no rischio di sentirmi male. 

Alla fine il sonno si è impossessato di me. Un sogno, simile ad un flashback, si fa largo nella mia mente. 

" Cammino da sola, in una strada poco trafficata e buia. 
È notte, o per lo meno penso sia notte. 
Sono da sola, vestita più casual che elegante. C'è qualcuno che mi segue. Un Ragazzo biondo è dietro di me ma è coperto dal buio e non riesco a vederlo bene. 
La fermata della metro, scendo le scale ed entrò nel primo treno che trovo. 
Lui è ancora dietro di me. 
Entra nella metro poco dopo me, ma il fatto che ci siano persone mi tranquillizza. 
Mi guarda ancora, ma sembra abbastanza sulle sue. 
Lo guardo. 
È biondo e con gli occhi azzurri. 
Ma che dico azzurri, sono glaciali. 
Alza lo sguardo, incrocia le mie iridi arancioni ed arrossisce. 
È lo stesso ragazzo che ho incontrato nella metro un po di tempo fa. 
Mi sorride. 
Gli sorrido. " 

Poi poof, tutto nero finché una Juls, così sveglia quanto di buonumore mi viene a svegliare, molto garbatamente, tirandomi un cuscino appresso. 
-Ma dico io, sei andata fuori di senno?- le sbraito contro. 
-Non rompere anche tu per piacere, ho mal di testa ed ho bisogno di una camomilla, preparamela.- bene, questa qui ha scambiato casa mia per un albergo. Molto molto molto male, ma almeno, per un po, smetto di pensare al ragazzo dagli occhi ghiaccio.

Dopo la camomilla Juls è piombata in un sonno così profondo tanto da aver russato per quasi tutta la mattinata ed il pomeriggio mentre io, con delle cuffiette nelle orecchie, ero intenta a cercare qualche articolo sulla boy band famosissima in tutto il mondo e sconosciuta solo a me. 
Hanno fatto concerti un po in tutto il mondo, dalla Cina all'Italia.. In Olanda e soprattutto in America. 
Dice che su Twitter hanno molti seguaci ognuno, più di un milione. 
Devono essere molto famosi vedo. 
Trovo una loro foto: sono poco più grandi di me. C'è un riccio, uno che sembra mulatto pienissimo di tatuaggi, due brunetti dalla faccia simile a quella di due dodicenni ed un ragazzo biondo... Biondo per modo di dire.. Inizio a ridere come una deficiente urlando come una pazza per tutta casa. 
-AHAHAH! Ma come si fa? Dio santo..- rido ancora mentre sento Juls rinvenire dal sonno e chiedermi sconcertata la causa di così tante risate. 
-Guarda qua! AHAHAH- dico indicando il ragazzo biondo con la ricrescita nera sotto. 
-Ma io dico no.. Cosa ci vedi di male?- mi chiede come offesa lei. 
-Che lo conosci??- dico incrociando le braccia al petto e guardandola di sbieco. 
-Ma no.. È solo che io non ci vedo nulla di male in un ragazzo che si fa ... Che si fa... - non riesce a trattenersi e inizia a ridere anche lei come una matta. 
-Che si fa la tinta volevo dire.. - dice facendo la finta seria con le lacrime che quasi le colano dagli occhi. 
Chiudo il computer perché poco mi sta importando di quei cinque, e mi siedo al tavolo in modo da farle capire che dobbiamo parlare. 
-Okay, hai ragione Ax- 'ax' è una specie di diminutivo ancora più piccolo di Alex. 
-Ho fatto una cazzata di quelle madornali. Avrei dovuto 'bere con responsabilità' e non farmi prendere dai pensieri ed affogarli nell'alcool.. Ryder me lo ha detto di smetterla, di non bere più perché i ricordi non andranno mai via, ma cazzo avevi detto che una volta qua ci saremmo buttate tutto alle spalle. 
Poi credevo di aver incontrato finalmente LUI. Mi faceva sentire speciale Alex. Davvero tanto. Ma il fatto che noi non avessimo mai... Beh hai capito, mi avrebbe dovuto far pensare.
Ma alla fine sono solo io quella scema, quella che si fida sempre di tutto e di tutti. 
Mi manca Dylan Alex, non come fidanzato, bensì come persona. 
Mi ci sono affezionata e adesso so che non gli posso piacere in quel senso e mi sono messa l'animo in pace, ma io lo rivoglio come semplice amico. - 
Dice iniziando a piangere. 
Non immaginavo che ne fosse così affezionata. Cioè avrei dovuto capirlo, era andata a viverci insieme dopo neanche due mesi. 
-Va a dirglielo allora.- dico improvvisamente. 
-Va a prenderti il tuo migliore amico, ora!- dico mettendomi in piedi e costringendola ad alzarsi. 
Noto che indossa solo un paio di mutande ed una canottiera. 
-Okay no, magari prima ti fai una bella doccia e ti vesti, poi corri da lui, Va a sbrigarti!- le ordino e lei come un cagnolino esegue ciò che le ho detto, andando in bagno a prepararsi. 
Continuo a guardare le foto. 
Due dei cinque sono molto affiatati. 
Hanno un sacco di foto insieme. 
Penso che siano quelli che si chiamano uno Harry, che sarebbe il riccio molto carino, e uno dei due con la faccia da culetto, ma non so se Louis o Liam. 
Poi trovo una foto con i loro occhi. 
Tutti e cinque i paia di occhi uno sotto l'altro. 
Verdi i primi con dei boccoli che si vedono un po. 
Marroni molto profondi i secondi. 
Azzurri i terzi con le sopracciglia da donna, oh mamma. 
Nocciola i quarti, abbastanza simile al colore dei miei. 
Ed i quinti.. I quinti erano del colore del ghiaccio, azzurro cielo, cristallini. Unici. 
Rimango a fissarli per più o meno un ora finché uno scatto di nervosismo mi fa chiudere il computer di forza. 
 
Aspetto il ritorno di Juls per sapere che lui  provava le stesse cose e che si è messo a piangere e l'ha abbracciata forte quando l'ha vista. 
Mi ha raccontato che lui ora vive con Max e che sono davvero molto affiatatati. 
Mi ha detto che Max è così carino e che è davvero un peccato che sia gay, guarda caso però Max ha un fratello gemello, Charlie, che è etero. 
In poche parole lei vuole vedere se questo fantomatico fratello Charlie se la può filare. 
Mi ha detto anche che l'ha chiamata Ryder che le ha detto che il proprietario del locale l'ha cacciata e che non deve più farsi vedere da quelle parti. 
Ed ora lei è senza lavoro, senza soldi nelle mie mani. 
Ed ancora, sembra che quello stupido iPhone si sia incollato alle sue mani perché non lo lascia un attimo. Dice che parla con Marta, che lei la sta aiutando e, boh, forse le sta trovando un lavoro. 
Marta ha l'età nostra, studia qualcosa tipo giurisprudenza in un'università più o meno al centro di Londra. Dotata di super bellezza, gambe mozzafiato e chi più ne ha ne metta, fa anche l'attrice e, a detta sua 'quando mi capita l'occasione', la modella. 
Perché dio a volte è così generoso da donare a certa gente un corpo fantastico ed una mente brillante. 
Mentre io mi ritrovo un corpo di merda, alto un metro e sessanta, con curve no al posto giusto, una faccia di merda ed un cervello che a volte perde i colpi. 

Mentre io mi faccio tutti questi complessi mentali su quanto Marta possa essere perfetta e su quanto vorrei che Juls si trovi un lavoro per poter contribuire con le spese, non mi accorgo che l'ultima nominata è intenta a saltare con il cellulare in mano per tutto il 'salotto' del mio appartamento. 
-Marta mi ha detto che un produttore di una serie vuole parlarmi perché mi ha visto con lei e le sono molto piaciuta! Juls e se mi prendono??? Io così.. Che bello! Potrò aiutarti, guadagnare un sacco di soldi.. Andremo a fare ogni giorno shopping! Si si! Poi potremo andare i Scozia, Galles! Pure Irlanda se ti va! Cazzo cazzo cazzo!- ha detto tutte queste cose urlando come una ragazzina che ha appena preso i biglietti per il concerto della propria band preferita***. 




Angolo autrice. 
Chiedo umilmente perdono per il ritardo abnorme nel pubblicare il capitolo ma mi sono concentrata un po su Juls e su quello che riguarda un po più lei. 
Spero che vi piaccia e che non sia noioso perché io davvero ci metto del mio meglio, davvero. 
So di non essere questa grande bravura ma io ci provo. 
Per favore per qualsiasi cosa, critica e non, recensite/contattatemi in modo da poter agevolare la lettura e magari migliorare il mio modo di esprimermi. 
Ve ne sarei grata. 
Vi amo tutte e grazie per l'appoggio. 
Ale. 

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Capitolo 5
*** Carrie Diaries ***


Questo fatto che Juls sia stata notata da un produttore mi fa tanto piacere, piacerebbe tanto anche a me che qualcuno mi apprezzasse davvero per quello che faccio e per come lo faccio. È per questo che sto provando a guadagnarmi la fiducia di tutti in redazione, farmi conoscere positivamente dando sempre il meglio di me stessa come ho capito essere la cosa più giusta. 
 Aspetto che Juls si prepari perché deve andare a girare la prima puntata di questa nuova serie che pare sia già molto conosciuta. Lei interpreta uno dei personaggi secondari e lavorerà con un paio di attori più conosciuti. Credo che le si stiano aprendo un paio di porte che la porteranno dritta ad un futuro fantastico. 
Se lo merita, se lo merita troppo.

Accompagnata Juls prendo a scrivere qualche appunto per l'intervista con gli 'One Direction' la famosissima boy band che devo intervistare già domani e della quale ne sono così entusiasta che sprizzo allegria da ogni poro.  Domande sulla loro carriera appena, o quasi, iniziata, sulla lontananza dalla famiglia, sulle relazioni. Questo punto è abbastanza cruciale, perché dei ragazzetti, perché alla fine dei ragazzi di massimo 23 anni sono assolutamente non degli uomini e le relazioni alla nostra età sono abbastanza complicate, se poi contiamo che sono delle 'star' mondiali con milioni di fan assatanate che li seguirebbero persino, se non soprattutto, in bagno, che si spostano ogni giorno e che non hanno la possibilità di conoscere affondo la gente che incontrano beh, questo rende le cose molto più complicate. 


Pov Juls* 
Avete presenti quei sogni in cui è tutto chiaro con i contorni ombrati?? Beh il senso che mi dava quel set era più o meno lo stesso. Persone che girano indaffarate, cameraman annoiati e se sei fortunato anche qualche attore. Vengo avvicinata da un uomo sulla cinquantina che appena mi vede mi sorride e mi si presenta. 
-Salve signorina, credo che lei sia Juls, vero?- chiede con aria esperta. 
-Si salve sono io- dico io stringendoli la mano. 
Inizia a farmi un po di domande sul mio passato lavorativo, se ho mai avuto esperienze con i riflettori o se sono una persona timida. 
-Hai del potenziale, signorina.. Sono convinto che sfonderai e sarò ben lieto di essere il tuo trampolino- mi dice alla fine stringendomi animatamente la mano.
Riesco a dire solo un grazie che mi lascia in mano un copione, immagino, in una busta giallo ocra e mi manda da alcune assistenti. 
Le assistenti, Ana e Jenny, sono due ragazze più o meno della mia età che hanno vinto uno stage sul set di "the Carrie diaries" per entrare sempre nel mondo del lavoro. Mi spiegano che tutti hanno iniziato a parlare di me e che, nonostante la serie sia già abbastanza conosciuta, la mia presenza era molto nota già, ancor prima che lo venissi a sapere io. 
È strano, molto strano.. Ma mi piace. 
Giro per tutto il set con una cartellina in mano contenente il copione, alla ricerca di Marta finché non la vedo. 
È intenta a parlare con qualcuno di spalle. È un ragazzo, biondino , molto molto alto e dalla corporatura robusta. 
Appena mi vede si scusa con il suo interlocutore e mi so fionda addosso. 
-Allora??? C'è l'hai fatta??- mi dice prendendomi la cartellina ed iniziando ad agitarsi tutta contenta. 
-Così sembra- dico sorridendole ed abbracciandola. 
-Non mi presenti neanche la tua amica, Marta?- dice una voce dietro di noi. 
Lei si gira mentre io alzo lo sguardo e vediamo lo stesso ragazzo che era prima con lei, ora difronte a noi. 
-Austin lei è Juls. Juls, lui è Austin. È l'attore che interpreta il protagonista della serie.- mi informa lei. 
-Piacere- diciamo all'unisono mentre ci stringiamo le mani. Prendiamo la scossa e subito alzo lo sguardo. Incrocio due occhi color del mare. Arrossisco immediatamente e stacco la mano dalla sua perché ho iniziato a sudarla. 
Liquidiamo Austin con la scusa del "È nuova e devo farle visitare il set" e ci allontaniamo. 
-Allora, lui ti piace??- mi domanda subito. 
-Ma va Marta.. Non lo conosco neanche..- rispondo abbastanza freddamente. 
-Tu gli piaci, Juls.. Prima che arrivassi mi ha chiesto di te. Ti aveva vista in giro e mi ha chiesto se ti conoscessi. Ti puoi fidare di lui Juls.. È un bravo ragazzo..- mi dice prendendomi le mani e rassicurandomi. 
Sa la mia situazione, il mio passato, e sono contenta che mi dica ciò, ma io ho bisogno di andare comunque con i piedi di piombo, e chissà se un giorno non mi chiederà di uscire. 

La giornata passa abbastanza in fretta ed alla fine ho conosciuto la maggior parte dello staff tecnico, tutti davvero molto simpatici. 
Mentre ritorno a casa, in metro, ripenso ad Austin, ai suoi occhi celestiali nascosti dietro ad un paio di occhiali enormi. E poi la sua mano, era così grande che incuteva timore e sicurezza allo stesso tempo. Inizia a squillarmi il cellulare, lo prendo ed è Marta. 
-Ehi, sono quasi arrivata a casa.. Che è successo?- le chiedo. 
-Non uccidermi, l'ho fatto per te..- mi dice e poi riattacca subito. 
Provo a richiamarla ma non ha più il telefono attivo. Esattamente COSA ha fatto per il mio bene? Penso ad Austin, ma è alquanto improbabile che sia qualcosa riguardante lui. 
Arrivata a casa trovo Alex davanti al computer che dorme, dev'essere stanchissima. Così metto via il computer ed inizio a cucinare qualcosa per entrambe. Sentendomi trafficare si sveglia. 
-Ehi Juls, ma che ore sono?- mi dice con voce assonnata. 
-Bella addormentata, sono già le 8 di sera, sto cucinando due omelette, vanno bene per te??- le dico cercando di non farla preoccupare. 
-Sono già le 8?? Ma quanto ho dormito?! Cazzo Juls scusami, togli faccio io, sarai stanchissima..- mi dice cercando di fare lei, ma essendo ancora mezza addormentata non è difficile toglierle le mani e farla calmare. 
-Almeno mi racconti com'è andata?- mi chiede. 
Le racconto allora l'incontro con il produttore. Le dico che ha avuto subito una buona impressione e che tutti sono fantastici. 
-E ragazzi? Hai conosciuto qualcuno?- mi dice facendomi l'occhiolino. 
-Forse- dico io in una risata. 
Le racconto allora di Austin, delle sensazioni e delle impressioni mentre lei mi guarda con gli occhi lucidi.
-Sai Juls, non ti vedevo così da almeno tre anni..- mi dice lei. 
-Spero non sia...- inizio a dire mentre mi inizia a squillare il cellulare. 
-Dicevo, spero non sia l'ennesima fregatura.. Pronto?- finisco la frase e la persona dall'altro capo del telefono sente le parole "ennesima fregatura". 
-Cosa dovrebbe essere l'ennesima fregatura?- mi dice la voce dal telefono. 
Ero così intenta a parlare con Alex che mi ero dimenticata di vedere chi fosse ed avevo risposto al telefono. Era un numero mai visto prima. 
-Scusi, chi è lei?- dico 
-Sono Austin Juls, Austin Butler, il ragazzo che hai conosciuto oggi..- dice alquanto imbarazzato. 
Avvampo ed Alex sembra accorgersene così mi mima un "È lui?" al quale io rispondo annuendo fortemente. 
-oh, ciao Austin.. Come hai avuto il mio numero? Oh aspetta, è stata Marta, vero?- gli dico. Ecco perché quella telefonata prima. 
-Veramente si, ma sono stato io ad insistere per poter avere il tuo numero, lei non me lo voleva dare.- dice allora. 
-Oh..- riesco solo a dire. 
-Senti, mi chiedevo se magari una sera ti andava di uscire a prendere un caffè, o magari il caffè lo prendiamo il pomeriggio e poi usciamo a cena.. Non so, sono così imbarazzato ahah, non ci so per nulla fare- disse poi in un misto tra risate ed imbarazzo. 
Accettai alla prima richiesta e ci mettemmo d'accordo per il giorno successivo alle sei per un caffè ed alle nove per una cena. Sarebbe stato davvero eccitante uscire con qualcuno di famoso.  
Cerco in google delle sue foto e ne escono una marea, il che fa rimanere Alex con la bocca aperta. 
-Cazzo Juls, è un Figo assurdo..- mi dice lei con la bocca aperta. 
-Eh già! Magari anche tu domani all'intervista conosci qualcuno di famoso e carino- le dico per rincuorarla. 
-mm, sono abbastanza insicura ma vabbè..- 
Ora è lei che prende in mano il computer e che digita un nome. 
'Niall Horan'. 
Escono un sacco di foto di un ragazzo biondissimo dagli occhi azzurri azzurri con un sorriso da bambino e l'apparecchio per i denti. 
-Ti sembra di conoscerlo?- mi chiede. 
-No Alex, non ha per nulla una faccia conosciuta, perché??- le chiedo. 
-Perché lui è uno dei tipi che devo intervistare domani ed ho la sua faccia impressa in testa, come se ci fossimo già conosciuti e come se mi perseguitasse in sogno. Vivo dei momenti con lui che sembrano quasi un sogno. Ma non ho idea di come faccia a ricordarmi di lui..- dice mettendosi le mani nei capelli e abbassando la testa. 
-Ci penseremo domani, ora va a riposare meglio.. Buonanotte Ale..- le dico 
Alza immediatamente la testa e mi guarda con gli occhi sgranati. 
-Era da tanto che non mi chiamavi Ale, Giù..- mi dice infatti. 
-A volte è bello tornare alle origini, no?- le dico dandole un buffetto sulla guancia ed andando a dormire senza aspettare la sua risposta. 




Angolo autrice.. 
Scusate l'enorme ritardo ma con le vacanze non ho avuto un secondo libero.. Spero che il capitolo vi piaccia e questo "pov" da parte di Juls non vi confonda troppo.. Si scopre qualcosa sulle nostre protagoniste che verrà approfondito nei prossimo capitoli che spero leggerete.. Grazie mille per aver letto e spero lascerete una recensione per correggere eventuali errori.. Un bacio 

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