Bruciante felicità

di Chiaramor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bruciante felicità ***
Capitolo 2: *** Fratello custode ***
Capitolo 3: *** Terrestre ***
Capitolo 4: *** Come una favola ***
Capitolo 5: *** Una notte da terrestri ***
Capitolo 6: *** Una dei 100 ***



Capitolo 1
*** Bruciante felicità ***


Può bruciare la felicità sul viso?

Perchè era così, febbricitante di libertà che Octavia si sentiva.

Nulla importava, o almeno nulla importava in quel momento.

Era solo lei circondata da mille farfalle blu.

Finalmente si sentiva una persona.

Basta pavimenti, stanze strette e mancanza di ossigeno.

Basta anche fratelli troppo gelosi e pressanti.

Libera a piedi nudi nel bosco sentiva aria e pioggia sul viso.

Non sapeva quanti giorni avrebbe vissuto, quante altre persone sarebbero morte.

Era pronta a pagare qualsiasi prezzo in cambio di quei momenti di assoluta libertà che sull'arca non aveva osato nemmeno sognare.

Come non aveva mai sognato di un terrestre, muscoloso e misterioso, che la salvasse e la portasse in braccio per kilometri.

Lui l'aveva salvata e lei l'aveva curato. Era stato come un patto segreto fra loro, firmato col sangue. Qualcosa che li aveva uniti. Forse per sempre.

“Grazie”. Questo le aveva sussurrato. Una parola che valeva tutto. Che la faceva sentire viva e importante. Importante per qualcuno che non fosse suo fratello. Importante per qualcuno che potesse amarla.

Non erano solo le farfalle blu brillanti a farla sorridere.

No, era qualcosa di nuovo che provava per la prima volta.

E che provava per qualcuno che gli altri volevano morto.

Poteva essere un nemico il suo salvatore?

Lei gli aveva letto negli occhi e sapeva che non lo era.

Lo avrebbe fatto capire anche agli altri.

E avrebbe continuato a provare quella bruciante felicità.

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Capitolo 2
*** Fratello custode ***


Lei era sua.
Non perchè lui avesse qualche obbligo nei suoi confronti, ma perchè da quando lei era nata, lui era stato con lei ogni singolo giorno della sua vita.
L'aveva vista crescere, l'aveva protetta e amata.
Era sua sorella ed era tutto ciò che aveva.
Non gli importava degli altri in quel momento.
Gli importava solo di lei, e tutto quello che aveva fatto, l'aveva fatto per lei.
Così ribelle.
Come poteva tenerla al sicuro se lei gli sfuggiva ogni momento?
Come poteva spiegarle il suo sacrificio?
Aveva rinunciato alla sua vita affinchè lei potesse averne una.
E anche ora continuava a pagarne le conseguenze.

 

Sorella mai desiderata

ma sorella amata.

Solo sotto un pavimento al sicuro.

Sorella segreta e nascosta

dava gioia al cuore venduto

del fratello un tempo adorato.

Sorella protetta e difesa

che sognava libertà e amore

non un fratello custode.

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Capitolo 3
*** Terrestre ***


Era successo davvero?

Un bacio dal suo salvatore, che ora lei aveva salvato.

Lincoln.

Sorrise.

Strano nome per un terrestre.

Un uomo fatto di muscoli e di gentilezza. Un guerriero? Un Nemico?

Forse un amante.

Voleva rivederlo ma aveva paura per la sua vita.

Cosa gli avrebbe fatto Bellamy? Perchè non capiva ciò che lui era stato per lei?

Salvezza. Novità. Felicità.

Un bacio d'addio.

Lei sperava di no. Voleva rivederlo, conoscerlo meglio.

Conoscere la sua gente e la sua storia.

Lincoln.

Un nome importante come importante lui era per lei.

Octavia chiuse gli occhi e lo seguì per prati verdi abitati da farfalle blu.

Lo vide immergersi in un fiume e nuotare. Nuotò con lui.

Si baciarono e lei finalmente divenne parte della Terra.

Era a casa.

Aprì gli occhi e vide suo fratello.

La guardava e cercava di capire il suo cuore.

Non c'era più posto per lui.

Aveva trovato la felicità con un'altra persona, un salvatore misterioso.

Guardò l'orizzonte: alberi e cielo.

Era a casa.

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Capitolo 4
*** Come una favola ***


Come una favola.

Quando era piccola suo fratello gliele leggeva sempre.

Le parlava di principesse infelici e imprigionate che alla fine di molte peripezie riuscivano a trovare il loro principe.

In ogni storia c'era un momento in cui la coppia felice si separava, in cui accadeva qualcosa di brutto.

Ma alla fine arrivava sempre un lieto fine, però.

Lei l'avrebbe avuto?

Il suo momento di felicità era durato solo qualche giorno; ora lei e Lincoln erano separati.

Separati non solo da kilometri, ma anche dal destino.

Lui era ferito. Il dolore che provava lo sentiva pure lei. Lo sentiva forte e pungente, come solo poche ore prima aveva sentito vivi e pungenti i suoi baci.

L'avrebbe rivisto?

Lui aveva rischiato tutto per lei, per riuscire ad ottenere una pace.

Pace fra chi poi? Fra terrestri e...? Non erano anche loro terrestri, in fondo?

Ogni volta che lo baciava lei sentiva che erano fatti della stessa sostanza:

Carne, sangue, pensieri e amore.

Erano uguali. Volevano solamente stare insieme.

Ma non potevano se c'era una guerra in corso.

 

Gli mancava già. Nessuno poteva consolarla. Né Clarke, che credeva di essere la principessa dell'accampamento, né Jasper, che l'aveva tradita rovinando tutto.

Di suo fratello poi nemmeno a parlarne.... Lui non riusciva a capirla, a capire le sue scelte. Non accettava il fatto che lei non fosse più una bambina.

Il rapporto che avevano anni fa, quando lui le leggeva storie stringendola forte, era ormai perduto.

Ora Octavia desiderava qualcun altro al suo fianco. Un terrestre tatuato, forte, con il sorriso da principe.

Qualcuno che potesse darle un lieto fine.

Come in una favola.

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Capitolo 5
*** Una notte da terrestri ***


E' notte sulla terra. I superstiti dei 100 stanno dormendo nelle loro tende. Solo Bellamy e Clarke sono svegli, a fare la guardia e a scambiarsi confidenze. Sdraiati vicini, con le teste che quasi si sfiorano, guardano il cielo.
 

“Presto non saremo più soli. Domani arriverà la prima navicella con mia madre e forse riusciremo a evitare la guerra con i terrestri. Finalmente oggi mi sento tranquilla. Basta responsabilità....
Hey Bellamy, grazie per avermi seguita e per avermi guardato le spalle dai terrestri...cosa che ormai fai ogni giorno. Continuiamo a salvarci la vita a vicenda e a salvarla anche a tutti gli altri.”

 

Clarke lo guardò e gli sorrise. Voleva davvero che Bellamy smettesse di sentirsi in colpa per quello che aveva fatto e che iniziasse a capire quanto lui fosse indispensabile per tutti loro.
Lui continuava a negare ma ormai lei lo conosceva e sapeva che nel profondo non sapeva darsi pace per aver sparato a Jaha e per aver rotto la radio.

 

“Pensavo che la terra sarebbe stata il mio purgatorio, per quello che ho fatto sull'arca. Non immaginavo nulla di tutto ciò. Non pensavo che un giorno sarei stato importante, che gli altri mi avrebbero visto come un leader. Ora fanno affidamento su di me, mentre l'unica persona per cui ho fatto tutto questo non mi guarda nemmeno.
Ma è bello sapere che la Principessa si fida di me, questo mi fa capire che c'è speranza...”

 

Bellamy ricambiò il sorriso e strinse a sé il suo fucile, come per rassicurarsi.
 

“Ce la caveremo. E tutto si sistemerà anche fra te e Octavia. Io ho perdonato mia madre, lei perdonerà te.”
 

Clarke appoggiò la sua mano vicina a quella di Bellamy, sopra il fucile.

Ora potevano riposare un po'.

 

Era una notte di stelle cadenti sulla terra
e due ragazzi guardavano il cielo.
Entrambi con desideri inespressi
chiesero all'universo felicità,
una famiglia riunita e una vita sulla terra.
Chiesero di diventare terrestri e di diventarlo insieme.
Entrambi chiesero questo,
in silenzio nei loro cuori.

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Capitolo 6
*** Una dei 100 ***


Vieni via con me


Era il sogno di una vita
la proposta che per anni aveva aspettato
nascosta sotto al pavimento


Ti prego, parti con me


Voleva dirgli di sì, voleva urlarlo
andare via con lui, vivere con lui
con il suo salvatore, il suo bellissimo terrestre


Scappiamo insieme


Ma non poteva. 
Non poteva abbandonare la sua gente
e suo fratello.
Un fratello che non sopportava ma che amava


Ti prego, vieni con me


Lui avrebbe capito
Lincoln non voleva vivere con loro
per non tradire la sua gente.
Nemmeno lei avrebbe tradito i suoi
Era una dei 100


Octavia....


Torna da me un giorno, ti prego.
Ogni volta che vedrò un fiore
penserò a te mio salvatore. 

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