La leggenda di Aika

di KAGOlove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'iniziazione di Inuyasha ***
Capitolo 3: *** L'iniziazione di Kagome ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Il regno di Aika era suddiviso in tre terre principali. La prima era la terra dei draghi, possenti creature che vivevano pacificamente con gli uomini grazie al Patto di Kia, siglato circa 2000 anni prima con le altre due terre: la terra dei demoni e la terra degli elfi e delle ninfe. Inu-no Taisho, siglante del patto e Re della terra dei demoni, morì durante la Grande Battaglia, avente luogo circa 500 anni prima sul confine della terra degli elfi, che aveva come reggenti la famiglia reale Higurashi. Dopo la morte del sovrano il trono fu spezzato in due parti… una parte andò al figlio maggiore, Sesshoumaru, destinato a divenire Sovrano assoluto nel caso le tre terre si fossero riunite. L’altro passò nelle mani di Inuyasha, giovane mezzodemone che aveva il compito di difendere gli umani e gli elfi da qualsiasi pericolo. Sesshoumaru aveva ai suoi piedi tutti i demoni. Ognuno di loro gli era devoto, tanto che veniva definito “il glaciale principe dei demoni”… suo padre gli aveva lasciato in eredità una delle due spade, Tenseiga, che aveva grandissimi poteri curativi e era in grado di salvare i morti e riportarli in vita prima che venissero portati negli inferi. Ma quella spada non era all’altezza del compito che gli era stato affidato. Era capace solo a salvare vite… ma lui doveva anche distruggere. Proprio per questo bramava Tessaiga, la zanna di suo padre che era stata affidata a suo fratello minore. Ma la spada era protetta da una barriera invalicabile, a cui solo Inuyasha poteva far fronte. Il grande demone possedeva un drago, che egli aveva scelto molti anni prima e che gli era fedele in ogni cosa. Il suo nome era A-Un. L’iniziazione era una pratica che veniva svolta quando il principe era in grado di succedere al potere, ed era una pratica a cui solo coloro che avevano tracce di sangue demoniaco o comunque innaturale vi potevano accedere. I draghi erano creature che non si facevano comandare da nessuno, solo il legame che si istaurava tra un drago e colui che doveva salirgli in groppa valeva veramente. Ogni regno aveva un’iniziazione differente. Il regno degli elfi e delle ninfe era un regno tenuto legato dall’amicizia e dalla purezza, ma la guerra contro i demoni incalzava continuamente. persino i draghi si erano divisi: quelli viola, chiamati anche Gynu, erano passati dalla parte degli elfi. Un regno pacifico, che aveva come reggenti un elfo e una ninfa, il cui amore aveva dato vita a una ragazza bellissima, Kagome Higurashi, che aveva le fattezze da elfo e la pelle e le movenze da ninfa. Ma la guerra era sempre al varco, e sia Inuyasha che Kagome dovevano procedere al rito di iniziazione e costruire un legame indissolubile coi loro draghi. Quel rito… si sarebbe tenuto quella sera stessa per entrambi

spero che questa nouva ff piaccia... e spero che ci saranno tanti commenti dato che mi aiutano a migliorare... un grandissimo bacio... -ramo-

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Capitolo 2
*** L'iniziazione di Inuyasha ***


Ormai mancava poco alla cerimonia di iniziazione. Inuyasha doveva indossare un semplice mantello che gli coprisse gli occhi, in modo che i draghi con lo guardassero e non avessero nessun tipo di contatto con lui prima della scelta. Gli avevano spiegato cosa doveva fare. Era una cosa che doveva venire naturale. Camminare davanti ai vari draghi fino a quando non avesse incrociato quello che sarebbe divenuto suo compagno di vita e di morte. Lui aveva chiesto da cosa lo poteva capire, ma l’unica risposta che arrivò fu:

“Dal suo cuore.” La vecchia pulce Myoiga ne sapeva una più del diavolo… aveva partecipato a migliaia di cerimonie.

“Signorino Inuyasha, deve prendere in seria considerazione il fatto che se lei prendesse tutto come uno scherzo, e scegliesse il drago sbagliato, mosso dalla sete di possedere quello più forte, il drago, nel caso non fosse quello che è legato a lei dal filo dell’anima, la ucciderebbe. Se lei dovesse trovare il drago giusto, questi si inchinerà al suo cospetto.” La faceva facile lui… non doveva rischiare la morte. Iniziò a incamminarsi verso la caverna dove si teneva la cerimonia. Vi arrivò dopo una buona mezz’ora di cammino. Vi entrò. Era una stanza illuminata da migliaia di torce, che stavano magicamente sospese… il soffitto era immerso nel buio segno che quella caverna doveva essere piuttosto alta… camminava a testa bassa, così come gli era stato ordinato. Arrivò al cospetto di sette draghi, ne sentiva la maestosa potenza e iniziò a camminare davanti a loro… Non sentì nulla né al primo né agli altri. Era impossibile… forse non era abbastanza concentrato… ripeté la cosa per tre volte, e alla quarta i concentrò con tutte le sue forze. Il primo… nulla… il secondo niente… il terzo neppure… ma al quarto il mezzodemone sentì il suo cuore battere sempre più velocemente e la sua anima leggera. Era indeciso sul da farsi, ma si inginocchiò così come doveva essere. Sentì uno strano movimento davanti a lui. Aspettò tempo debito e poi alzò lo sguardo… si era inginocchiato… ci aveva visto giusto. Si alzò il cappuccio scoprendosi al drago. Era un esemplare fantastico con possenti muscoli. La sua corazza era rossa con le scaglie che emanavano luci soffuse color oro. I suoi occhi erano come quelli di un gatto, ma il loro colore era tra il verde e l’oro. Aveva delle piccole corna sull’estremità della testa, segno che era un drago molto giovane… ma dall’aspetto e dalla muscolatura si vedeva che era molto forte.

“Il mio nome è Inuyasha… per servirti.” Il drago emise uno sbuffo di approvazione. Finita la cerimonia Inuyasha decise di andare al lago… lo aveva stremato. Il lago era abbastanza lontano, al confine con la terra degli elfi. Amava camminare… soprattutto con il vento che gli scompigliava i capelli. Arrivato al lago vide una ragazza seduta sulla sponda. Era bellissima… aveva capelli scuri e la pelle diafana di un bianco incredibile… le sue orecchie erano leggermente a punta… decise di farsi avanti.

“Ehi… ciao…” Lei parve spaventata per un secondo, ma si ricompose immediatamente.

“Ciao…”

“Come ti chiami?”

“Kagome… tu?” Non avrebbe detto la sua identità a una persona conosciuta così… se fosse stato un maniaco??

“Il mio nome è Inuyasha…”

Inuyasha… era il nome del principe della terra dei demoni… era convinta che non l’avesse riconosciuta… loro erano in guerra… non doveva lasciarsi attirare da lui… eppure i suoi occhi… i suoi capelli…

“Mi posso sedere??”

“Fa tu… per me ti puoi sedere…” Lui si sedette accanto a lei e iniziò a guardarla… certo era vestita in modo strano… aveva mezzo seno di fuori ed era mezza scosciata.

Kagome parve accorgersene…

“Ehi… ma dove guardi??” Inuyasha arrossì di botto.

“Sei un maniaco… mi stavi mangiando con gli occhi…”

“Tsk… Io maniaco? Ma chi ti guarderebbe?? Non sei mica chissà che…”

“Tu mi guardavi il seno… e le cosce… sei un maniaco… sisi…”

“Ma cosa dici?? Conosco ragazze che hanno più fascino di te…”

“Allora se è così… che ci fai qui? Io me ne vado… ciao.” La guardò allontanarsi… c’era rimasto un po’ male… ma era stato lui a dirle che era brutta… anche se non lo pensava.

 

Finito… ringrazio Yuly… spero ti piaccia questo cappy… anke se a me sembra poco bello… grazie anke a te Kirarachan… nn ti preokkupare… mi basta ke tu mi sei sempre fedele…^^ anke a me piace il fantasy… spero ke questo capitolo ti sia piaciuto anke se non penso sia venuto proprio bene… ma sta a voi giudicare… e spero sia in positivo… un bacioneone… ciao!!!

 

grazie a ki legge e ki lascia un commentino… un bacio…

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Capitolo 3
*** L'iniziazione di Kagome ***


Eccomi qui con un nuovo cappy… mi scuso con tutti coloro che aspettavano questo capitolo prima… e ora scrivo…

 

Kagome non credeva ancora che quel ragazzo fosse così impertinente… come osava trattarla così?? Anche se era il Principe, non aveva nessun diritto di farle quelle osservazioni. era furiosa… ma nella sua mente ancora aleggiavano gli occhi di quell’hanyou… erano occhi d’oro, fantastici… ma non doveva distrarsi… quello sarebbe stato il giorno della sua iniziazione e non doveva assolutamente farsi trovare non pronta dal drago… se avesse scelto quello sbagliato sarebbe stata la fine. Arrivò a palazzo che mancava pochissimo all’inizio della cerimonia. Nessuno poteva assistervi, e si teneva sotto le profondità marine, dato che quei draghi nascevano dall’acqua. Il vestito di Kagome era fatto con tutti i tipi di piante intrecciate tra loro… era di colore verde acqua, lungo fino alle ginocchia e stretto in vita con un fascio di violette avvolte intorno a una corda ricavata durante i riti che si facevano al grande Dio Albero. Piccoli fasci di rose si arrampicavano sulle sue braccia formando una specie di manica lunga che però lasciava intravedere il colore pallido della sua pelle. I suoi capelli corvini erano legati in due lunghe trecce, contornate da fronde di salici piangenti che le davano un’aria da vera regina. Il trucco, anch’esso verde, risaltava la profondità dei suoi occhi. Un mantello con un  cappuccio fatto di piume di cigno le fu adagiato sulla testa prima di entrare nella caverna. I draghi non dovevano assolutamente vedere gli occhi di Kagome… tantomeno il viso… ne potevano rimanere eccessivamente influenzati. Laggiù faceva freddo… tanto freddo e per la prima volta si maledisse per aver indossato quel vestitino succinto e lieve. Percorse tutta la grotta interna fino ad arrivare ad un ampio spiazzo che emanava una luce candida… quasi accecante. Kagome camminò con grazia davanti a quelle creature maestose, e sentiva i loro sguardi poggiati su di lei… non ci volle molto. Appena arrivò al secondo drago il suo cuore iniziò a battere sempre più veloce, e le sue mani stavano sudando freddo. Quando si inginocchiò e chiuse gli occhi per aspettare il verdetto vide di nuovo di fronte a sé il viso di quel ragazzo… Accidenti – pensò – proprio ora devo pensare a quello stupido… eppure mi ha offesa… così posso compromettere la cerimonia… devo stare calma…

Il drago sbuffò leggermente, forse perché sentiva l’inquietudine che avvolgeva la ragazza. Chinò i suo enorme muso e sfiorò leggermente la testa di lei, facendola sobbalzare. Era arrivato il momento di togliersi quel mantello. Con estrema cautela si sfilò il manto bianco ne lo lasciò scivolare a terra. Quello che vide era a dir poco favoloso… il drago era di un colore azzurrino che rifletteva piccoli effetti verdognoli sulla scaglie, le ali erano proporzionate al resto del corpo e i suoi occhi assomigliavano per fattezza a quelli di un gatto, ma le iridi erano celesti al centro e si andavano sfumando un blu acqua con riflessi verdi man mano che ci si spostava verso l’esterno. Il muso era di una strana dolcezza seguita da altrettanta voglia di combattere, di servire fedelmente, di diventare un tutt’uno con la ragazza che aveva davanti. Un piccolo sbuffo di fumo  uscì dalle sue narici, come per confermare anche la sua approvazione nei riguardi di Kagome. Era fatta… ora anche lei aveva il suo drago. Ma la cosa da una parte la spaventava, visto che prima o poi  avrebbe dovuto combattere una guerra dalla quale non sapeva se fosse uscita viva. Tirò un sospiro di sollievo… almeno il pensiero di quel mezzodemone non aveva influito sulla sua iniziazione… poteva essere contenta di essere scampata alla morte!!

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Inuyasha era rimasto a dir poco incantato da quella ragazza… certo lei era stata scortese con lui… ma non per questo lui pensava di avvalersi del titolo di principe per metterle addosso soggezione. La verità era che la voleva rivedere… ma non sapeva in che modo…

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Sesshoumaru stava sorvolando le rive del fiume Ikano con il suo drago… aveva mille pensieri che percorrevano imperterriti la sua mente, e non accennavano a svanire. La guerra imminente lo faceva continuamente bramare Tessayga, dato che la sua spada era solo capace di salvare e non di uccidere. Anche se si era fatto costruire la Tokijyn non si sentiva protetto… certo, la tecnica Sohoryuha era formidabile, ma poteva essere comparata con la forza di Tessayga?? No… assolutamente no. Ad un tratto scorse una figura verde che correva verso il suo palazzo… aveva un andatura goffa e continuava a cadere inciampando. Aveva riconosciuto quell’inetta creatura… era Jaken… il suo servo più fedele. Decise di scendere a terra. Il rospetto lo guardò con aria di ammirazione e supplichevole… poi iniziò a parlare.

“Padron Sesshoumaru… più in là ho trovato una ragazza… svenuta… o morta che sia… non è del nostro regno… ma di quello degli elfi… è nel nostro confine… questo scatenerebbe una guerra.”

Il glaciale principe lo guardò con un aria di superiorità.

“Portami da lei…”

Scese dal suo drago con grazia mentre le sue vesti danzavano seguendo i movimenti del suo corpo… arrivarono nella radura e vide una ragazza che giaceva a terra. Si avvicinò… e sentì pulsare Tenseyga… maledetta spada… era continuamente a salvare vite. Ma era anche vero che quella ragazza era un elfo… aveva capelli neri e delle orecchie a punta… ormai aveva deciso… estrasse la spada. Vide con chiarezza i demoni della morte… sarebbe bastato un fendente… e così fu.

 

Finito… mi scuso per il ritardo immenso… *me ke si inkina per kiedere scusa*…

 

Eiby:*___* QUANTO è KE NN CI SI SENTE?? Un’eternità!!! Mi manki davvero tantissimo… e spero di sentirti un pokino…sn felice ke ti sia piaciuta questo capitolo… certo ke lui è un po’ kome Miroku… sisi…spero ke prima o poi leggerai qst cappy… ci ho messo Sesshoumaru visto??? Un kiss… tvttttb –ramo-

 

Kirarachan… scusa se ti ho ftt aspettare… mi dispiace… ti kiedo scusa… ho deciso di fare questo drago del colore dell’ acqua e simili… spero ti piaccia lo stesso…*___*… devi sapere ke adoro i draghi… e adoro Inu… accoppiata vincente… te lo immagini lui su un drago con Tessayga in pugno… *___*… ahhhhhh… un bacio aspetto la tua impressione… grazie anke a ki legge

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