Together

di Rassy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Party ***
Capitolo 2: *** Him ***
Capitolo 3: *** kiss ***
Capitolo 4: *** illusa ***
Capitolo 5: *** sister. ***
Capitolo 6: *** Ryan. ***



Capitolo 1
*** Party ***


"No non ci pensare neanche" Dissi alla mia migliore amica. "Perché?” chiese mettendo il muso. "No, Sam non pensarci proprio, non posso..” "Ti prego.." "Okay, ma usciamo da questo schifoso bagno." "Grazie, grazie, grazie!" disse stringendomi in un forte abbraccio. Cosa dovevo fare? Beh.. semplice, dovevo fingere di stare male per andare a casa visto che ora stavamo a scuola, perché? Semplicemente perché la mia migliore amica voleva uscire prima per comprare un vestito da poter mettere questa sera alla festa del più "figo" della scuola. Perché non poteva fingere lei? Non aveva una buona media e in più era stata sorpresa parecchie volte fare cose proibite all'interno dell'edificio scolastico. Dopo aver ottenuto il permesso dalla preside di poter uscire prima -ho dovuto falsificare un permesso- Usciamo entrambe dall' edificio, avevo dovuto dire che Sam avrebbe dovuto accompagnarmi a casa perché conosceva bene la mia famiglia ed eravamo come sorelle. – infatti è così, lei è sempre con me- Camminiamo per le strade di Londra cercando un vestito ‘adatto’ per la festa di questa sera, abbiamo girato quasi mezza Londra ma la signorina è estremamente viziata. “Ti prego sono esausta.” Ammetto dopo un po’ “Dai, stasera ci si diverte” Cosa? Ci si diverte? Cosa ha capito… Io non andrò a quella stupida festa dove droga e sesso sono la cosa principale. Poi anche con il festeggiato no ho un bel ricordo. “No Sam, sai che questo tipo di feste non fanno per me ,e sai anche con il festeggiato cosa è successo.” “O guarda il vestito in quel negozio.” Cerca di cambiare discorso, il fatto è che io e Sam siamo tanto diverse quanto uguali. Lo so non ha senso ma è così. Lei è alta, capelli biondi occhi azzurri, magrissima e ha avuto tanti ragazzi. Be come non fare ad averli lei è bellissima. La gente spesso la giudica per aver avuto tante relazioni, la chiamano puttana, troia e altri nomi non gradevoli. Mentre io mora, capelli mori bassa be anche io snella ma non quanto lei. Sulle relazioni-ora ci divertiamo- ho avuto qualche relazione alle medie ,e una al liceo Al liceo con Austin ovvero il festeggiato della festa di questa sera insomma non è un bel ricordo. “Ti piace?” Sam mi risveglia dal mio trance. “Non è troppo corto?” le chiedo riferendomi al vestito che ha scelto ,come modello è carino, è nero con sfumature d’oro ma è decisamente troppo corto. “Oddio Ali sembri mio padre, comunque no non è corto e vuoi sapere l’ultima? Verrai alla festa con me e comprerai tu questo vestito e io ne scelgo un’ altro che tu lo voglia oppure no.” Okay lo ammetto quando incominciava non la smetteva più e non puoi fermarla quindi devo per forza accettare, odio quando mi mettono i paletti. “Okay lo compro e vengo, ma devi stare con me alla festa” “Si ma ora andiamo che devo comprare un vestito” ** Dopo aver comprato il vestito sono tornata a casa, okay Ali ora devi solo farti dare il permesso, anche se è questo il punto, se non mi danno il permesso come faccio a diglielo a Sam? Scendo di sotto e mi avvicino a mio padre che in questo momento è indaffarato al computer ,starà scrivendo uno dei suoi articoli-per chi non lo avesse capito mio padre è giornalista- “Papino” dico abbracciandolo di solito faccio così quando voglio qualcosa “Cosa ti serve Ali?” infatti credo che se ne sia accorto anche lui “Okay non la faccio lunga, stasera devo andare ad una festa con Sam” dico sperando che capisca e mi dia il permesso. “No, stasera torna tuo fratello” o andiamo cosa devo fare di mio fratello. Ormai ciò che provo per lui è odio, mi aveva promesso che ci sarebbe stato invece ora dov’è? In giro per il mondo con i suoi altri quattro amichetti ,mi aveva promesso che ci sarebbe stato quando avrei avuto la prima delusione in amore che sarebbe stata la spalla su cui piangere ,invece quando ho rotto con Austin lui dov’ era? In tour. Ma infondo- molto infondo- sono felice per lui perché sta diventando famoso in tutto il mondo. Su questo no posso essere egoista. “Sai che ti dico papà? Io alla festa ci vado, e sai perché? Ho diciotto anni e ne ho tutto il diritto” “Alison Grace Styles puoi ripetere?”- Odio profondamente quando mi chiamano con il mio secondo nome- “Papà, per favore non sono mai uscita senza il tuo consenso, e sono anche rare le volte che lo faccio, ti prometto che se vado torno un’ora prima così da poter salutare…Harry” disprezzo l’ultima parola. “Ali, sai quanto mi costa vero? Non vedi tuo fratello da nove mesi ansi io non lo vedo da nove mesi tu in vece da tre anni, non sai lui quanta voglia abbia di vederti, ma okay puoi uscire ma per le undici devi tornare” Amo mio padre, amo mio padre, amo mio padre.. ho già detto che amo mio padre? No un attimo, le undici devo stare qui? Dai ma andiamo nemmeno un’ora? Mi conviene accettare, perché so che se non accetto non andrò proprio. ** “Sam dove sei?” chiedo appena risponde alla chiamata “Arrivo, sono quasi sotto casa tua fatti trovare pronta.” Non ho nemmeno il tempo di risponderle che stacca la chiamata, ma bene mi tocca anche aspettare adesso. Esco fuori attendendola e dopo un po’ la vedo accostare con la sua Smart, quasi mi viene da ridere pensando alla faccia che fece quando vide quest’auto ,voleva un’auto più grande solo che non poteva visto che è minorenne e ha solo il patentino. “Cosa hai da ridere Grace?” Oh Ma andiamo sa benissimo che odio quando mi chiamano Grace… “Samantha andiamo” Odia quando la chiamano col suo nome completo. Bene amica mia hai voluto la guerra ed eccoti accontentata. “Stronza” ** Sono qui da quasi venti minuti e già mi sto annoiando ,Sam aveva detto che sarebbe restata con me invece sta ballando con un tizio. “Ali che piacere rivederti” NO NO NO NO NO NO Di nuovo questa voce, la sua schifosa voce, quella voce di cui ero innamorata, avanti Ali rispondigli come si deve, dagli un calcio nei coglioni e faglieli ingoiare in modo che possa sentir tutto-o quasi-il dolore che ti a provocato tradendoti. “C-iao” Oh ma andiamo la mia determinazione si è andata a farsi fottere? “Ho sentito da un uccellino che è tornato tuo fratello” “Gli uccellini non parlano ,Coglione” “Be forse hai ragione, ma dimmi un po’è vero che sta sempre con te e ti ha consolato quando mi sono scopato Jali?” “Lui ,lui non c’è mai a casa…aveva promesso che sarebbe stato la spalla su cui piangere, invece no. Non c’è mai stato, e sai la cosa che più odio? E’ che dopo tutto questo non riesco ad odiarlo” Mi guarda, come dire.. scandalizzato? “Ora vattene a fanculo tu, la tua festa e Jali, io vado via” Non sono stata nemmeno un’ ora e già sto male, bene no? Non avviso nemmeno Sam, le manderò un messaggio. Infilo il giubbotto di pelle ed esco da quest’inferno. Devo dire che la casa di Austin-o meglio stronzo- è parecchio distante dalla mia. Sono esausta sto camminando da mezz'ora e non ne posso più, qui le strade fanno paura non passa un’anima viva c’è solo la luce fioca dei lampioni che illumina le vie lunghe e strette di Londra. Mi appoggio ad un muretto, devo assolutamente fermarmi ,questi tacchi sono la mia rovina. Dopo un po’ la mia attenzione cade su un gruppetto di cinque ragazzi poco distanti da me che continuano a guardarmi. Oh no spero che non siano quei maniaci che si vedono nei film che non scopano da tempo e che disturbano una brava -non proprio -ragazza Mi alzo dal muretto e decido di camminare per andare a casa , non sono vergine, non per mia volontà almeno, non voglio che qualcuno mi metta le mani addosso, non voglio rivivere quel terrore. “Scopiamo? Sai sembri esperta per varie cose” mh ora a questo gli spacco il culo, ne ho una voglia pazzesca lo giuro . Ma oggi non è proprio serata quindi è meglio che non rispondo e continuo a proseguire verso casa “E’ anche sorda” dice un’altra voce è totalmente diversa da quella di prima, è roca e mi ricorda qualcosa ansi qualcuno. “Sorda è tua madre, coglione, che quella sera non aveva nient’altro da fare che a concepirti” rispondo secca avvicinandomi ora come ora non mi frega se possono essere dei maniaci “Stronza, almeno lei era più donna di te” dice afferrandomi i gomiti e sbattendomi violentemente al muro Lo guardo in faccia pronta per sputarci sopra ma non appena mi accorgo chi è abbasso lo sguardo, ho detto esplicitamente che nostra madre è una puttana, e normale che si sia arrabbiato lei è morta.

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Capitolo 2
*** Him ***


“Non parli?” dice alzandomi il mento-mentre sento delle risate da parte dei suoi amici coglioni- non ci vediamo da tempo, io sono cambiata tantissimo è passato quasi un anno che lui non è qui, mentre io mancavo da due anni quindi quando fu in pausa io non c’ero, ero in Italia per una borsa di studio. Lui non mi riconosce, non sa chi sono almeno credo. “H-arry” le parole mi muoiono in bocca, dio mio è bellissimo. “Scusa? Come fai a sapere chi sono? Be levando il fatto che sono una star” Voglio morire mi sento di morire, cavolo sono sua sorella. “Mrs.modestia” dico fredda, sia per il fatto che non mi riconosce che per la sua modestia. “Mrs.acidità” HARRY’S POV Eppure la ragazza che tengo ferma per i polsi vicino a questo squallido muro mi ricorda qualcuno, non so no dalla faccia questo è poco ma sicuro, dal carattere dalla voce, anche se devo ammettere che è bella-molto anche- ma stronza. “Dai come fai a sapere il mio nome?’’ Dico lasciandole i polsi ‘’ N-on mi riconosci?’’ Come faccio a riconoscerla se dalla mattina alla sera vedo volti di milioni di ragazze? “ TI dice qualcosa: < Ci sarò sempre per te, per la tua prima cotta, il tuo primo bacio, la tua prima delusione in amore. Sarò la spalla su cui poter piangere>. Alison, la mia Alison. Lo so le avevo fatto queste promesse, non le ho mantenute. Ancora oggi sto male pensando che non le ho mantenute. “Alison” dico abbracciandola sotto lo sguardo curioso dei ragazzi. “Harry” dice lei aggrappandosi a me , come se fossi la sua ancora di salvezza. Posso giurare di aver sentito delle goccioline d’acqua sulla mia pelle , infatti è cosi Alison sta piangendo “Shh non piangere piccola’’ Dico accarezzandole la schiena, sembra così indifesa, chissà se ha avuto per davvero una delusione d’amore.Anche se spero di no , ansi che non abbia proprio avuto una storia d’amore, non so sono geloso. Be è normale sono suo fratello maggiore. No? “Cosa ci fai qui? Non dovresti stare sola a quest’ora per Londra, e per di più con un vestitino” okay lo ammetto è bellissima ma ho paura che le possa capitare qualcosa di male, con me qui ora non avrà più la pazza gioia. “Stavo tornando da una festa” Da sola? Be risparmio le domande per quando andiamo a casa credo che ora sia meglio presentarla ai ragazzi per poi portarla a casa. “Allora ragazzi lei è Alison mia sorella, Alison loro sono Niall,Zayn,Liam e Louis i miei compagni di Band.” Dico indicandoli Lei si presenta e poi mi guarda. “Mi accompagni a casa?” chiede con voce speranzosa. Cosa crede che le dica di no? Quanto è stupida è ovvio che l’accompagno “Lo chiedi anche stupida? Dico sfregando la mia mano nei suoi capelli per poi lasciargli un bacio sul capo. “Stupido” ** ALISON POV’S Siamo in macchina da almeno un quarto d’ora e mi sento a disagio-forte disagio- oserei dire. “Siamo arrivati?’’ “Tu vedi casa nostra?” “NO” “Allora credo che sai la risposta.’’ Ma avete visto che simpatico mio fratello? “Comunque è un peccato che siamo fratelli, sai avevo fatto un pensierino quando ti ho vista prima’’ “Comunque è un peccato che siamo fratelli, sai avrei tanta voglia di romperti i coglioni” Si lo ammetto sono acida, ma cioè è mio fratello come fa a dire Avevo fatto un pensierino? NON HA SENSO. In sua risposta ottengo solo una risata. Bene Styles vedo che ti fai azzittire con poco. Arrivati a casa noto qualche cosa di strano , papà ha già salutato prima Harry-quando ero alla festa- ora lui dovrebbe stare a fare il turno di notte, quindi non vedo il motivo del perché c’è la luce accesa al piano di sotto. “Harry papà non c’è sta lavorando , in casa non dovrebbe esserci nessuno” “Perché Ali ci hai fatto un pensierino? A me non dispiacerebbe ma siamo fratelli.” COGLIONE COGLIONE COGLIONE ho già detto che HAROLD EDWARD STYLES nonché mio fratello è un coglione? “Harry le luci al piano di sotto sono accese non vedi? Qualcosa non va” “Aspetta qui non muoverti, controllo “ dice con voce roca ed è serio questa volta. Ma se pensa che lo lasci entrare solo è sulla strada sbagliata, non che mi frega qualche cosa di lui , ma ho paura di restare sola. “No, vengo con te” “Okay ma seguimi e sta zitta” Avanziamo verso il salone che si trova appena apri la porta d’ingresso. Ma questa chi è sul divano? “Harry sai chi è questa? ‘’Sussurro al suo orecchio in modo che la ‘’ ragazza’’ non possa sentirmi “Non ne ho idea” sussurra lui a sua volta. Decido di prendere io il controllo della situazione e schiarisco la voce in modo che questa qui possa accorgersi della nostra presenza. “Oh scusate io sono Katherine , la compagna di vostro padre , lui dov’è? Ma bene , non l’ha presentata nemmeno lui , non sembra la cosa più bella della vita sapere che il proprio padre ha una compagna e trovarsela d’improvviso dentro casa. “Lui è a lavoro” la liquida Harry. “Comunque io sono Alison, piacere-bugiarda- di conoscerla” “Io Harry” “Non preoccupatevi non datemi del voi , ho solo 24 anni” dice sorridendo qualcosa mi dice che l’ha detto solo per dirci che è piccola di età. “Io vado di sopra” diciamo insieme io ed Harry, wow tempismo perfetto. La liquidiamo e saliamo sopra ognuno nelle proprie stanze. Devo dire che è stata una giornata pesante. Con questo pensiero cado in un sonno profondo. Mi sveglio a causa della forte sete ho. Scendo le scale e noto la luce accesa in cucina, vedo che non sono l’unica che soffre d’insogna. Quando metto a fuoco la persona che cerca di scaldare il latte sul fornellino per poco non muoio. Harry “Ehi” dico strofinandomi con i pugni chiusi gli occhi e sedendomi sul tavolo. “Alison, che ci fai qui?” dice prendendo posto al mio fianco. “Non ho sonno” dico semplicemente “Anche io” Abbiamo una cosa in comune l’insonnia. “Perché mi odi?” chiede improvvisamente dopo un po’ di silenzio e guardando un punto fisso della stanza “Non ti odio ““Non si direbbe” “Harry, sai quanto è stato difficile per me accettare di non vederti, come fa una persona ad accettarlo? Siamo stati fino a 15 insieme, ora siamo grandi, tu più di me, Harry dovresti capirlo eppure hai 20 anni” “Ne ho 19 veramente, comunque credi che per me sia stato facile? Ho dovuto scegliere.” “E hai scelto di diventare famoso” dissi sospirando. Lo so che tutti sceglierebbero la fama e forse anche io l’avrei fatto, solo che quando aveva tempo libero poteva fare una telefonata, no? “Ho sempre sognato di diventare famoso Alison, nessuno poteva impedirmelo e tantomeno tu.” “Adesso mi parli come se non fossi niente Harry? Sono tua sorella non avrei mai impedito che non realizzassi il tuo sogno.” “Lo so Ali, e io ti credo, so come sei fatta .Sei mia sorella no? Disse per poi alzarsi e mettersi difronte a me. “Già.” Dissi rivolgendogli un sorriso. “Perché questo faccino triste” disse imitando la voce di un bambino dispiaciuto. “Mi sei mancato” dissi per poi abbracciarlo. “Anche tu, e non sai quanto Ali” disse per poi ricambiare il mio abbraccio.

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Capitolo 3
*** kiss ***


La luce del sole che oltrepassa la finestra mi sveglia, non ho nemmeno un po’ di voglia di andare a scuola l’unica cosa positiva e che rivedrò Sam, ieri non le ho nemmeno mandato il messaggio sarà preoccupatissima. Apro la cabina armadio e tiro fuori la divisa, l’ ho sempre odiata ansi odio i colori, in pratica è una gonna nera ,camicia azzurra, cravatta nera e ballerine nere. Ora ditemi se non potrebbe farmi sentire un ‘’PERFETTINA’’. Indosso la divisa e mi dirigo verso la porta della camera, ma quando sto per aprirla qualcuno mi precede e mi ritrovo a terra con il naso dolorante “Merda” impreco. “Ali scusa, pensavo che stessi ancora dormendo, volevo svegliarti altrimenti avresti potuto far tardi a scuola” dice mentre mi aiuta ad alzarmi “Non fa niente, ma santo cane fa male” dico massaggiando il naso rotto “Andiamo in bagno, disinfettiamo” Andiamo nel bagno della mia stanza e mi fa sedere sulla cassapanca che uso per metterci i vestiti sporchi che poi Madison-cameriera nuova che odio a morte non si fa mai i cazzi suoi- lava. “Fa male?” dice tamponando con l’ovatta il mio povero naso “No” dico con ironia Stiamo vicini, troppo vicini la mia testa sta per scoppiare è bellissimo mio fratello e se non lo fosse stato in questo momento già l’avrei baciato. Cristo i suoi occhi. “Va meglio ora?” dice sussurrando a un centimetro di distanza dalle mie labbra “Mhh” dico avvicinandomi, perché lo sto facendo? Oddio non posso resistergli lo so che è mio fratello ed è sbagliato ma è pur sempre HARRY STYLES. Ditemi che non sta per succedere, sto per baciare mio fratello? No non posso, ma voglio. Cazzo lo so che è sbagliato ma riesco solo ad avvicinarmi sempre di più. “Sai che è sbagliato vero? Ma voglio farlo, non mi interessa delle conseguenze” chiede avvicinandosi, e poggiando le sue labbra sulle mie. Eccolo finalmente il nostro bacio, le nostre lingue si rincorrono come se avessero paura che da un momento all’ altro tutto potesse finire, sto per morire lo sento ,sto provando sensazioni che non dovrei provare con mio fratello. Questo non è giusto ma è più forte di me. Dopo un po’ si stacca e mi guarda negli occhi “Non avremmo dovuto” dice accarezzandomi una guancia che in questo momento ha preso un colorito roseo “I-io non so cosa mi è preso sc-cusa” scendo dalla cassapanca sotto al suo sguardo confuso e esco dal bagno, prendo la cartella e mi dirigo a scuola. ** “Lo hai baciato” dice la mia migliore amica con un espressione sconvolta. “Non gridare tutti ci guardano stiamo pur sempre in una mensa no? E comunque lui mi ha baciata io mi sono solo avvicinata’’ “Ma era quello il tuo intendo vero” dice addentando il suo panino “Già” “Cosa hai provato baciandolo?” “è mio fratello cosa dovevo provare?’’ “Non si risponde ad una domanda con un'altra, avanti cosa hai provato’’ “E’ stato strano, in senso buono ovviamente, non dovrei provare queste sensazioni con lui, è mio fratello” “Ti sei innamorata di tuo fratello? Dice schiudendo le labbra “Io ho sempre avuto una cotta per mio fratello da quando avevo 12 anni, ma è sempre stata attrazione fisica, ma ora ho il sospetto che si sia trasformato in qualcosa di più forte, qualcosa che non avrei dovuto provare” “Alison, ti sei innamorata di tuo fratello, sai che è sbagliato vero?” “Lo so , e ti giuro che sto male non ho neanche il coraggio di tornare a casa e guardarlo in faccia” “Devi parlargli Alison” “Come, dicendo Harry lo so che sei mio fratello ma credo che provo qualcosa per te? No non credo proprio ** Sono tornata a casa, stiamo solo io ed Harry- be se vogliamo mettercela anche la cameriera- non ho il coraggio di parlare con Harry infatti sto nella mia camera, e non ho intenzione di uscirne. Sto navigando su internet per staccare un po’ la spina, ma è come se questo ragazzo mi perseguita. Ecco una news sugli ONE DIRECTION o meglio dire sul membro, HARRY STYLES. Ma per favore anche qui questo? Decido di spegnere il computer e scendere di sotto, ho una fame da lupo. Calma Ali, ora scendi prendi qualcosa da mangiare e Sali in camera. Scendo per andare in cucina ma una voce mi distrae, è Harry che parla al telefono, so che non dovrei farlo ma è più forte di me devo sentire cosa dice. -No Louis ti ho detto che.. -Si okay l’ho baciata e allora? -Lo so che è mia sorella, ma lo desideravo da tanto ed è stata la miglior cosa che avessi mai potuto far in vita mia. La amo Louis, secondo te perché sono tornato? Per stargli vicino avrei potuto usare questi mesi di pausa per divertirmi invece sono qui nella mia stanza, per lei perché la amo Louis e non potevo farcela -Okay ciao ci vediamo dopo in discoteca ? sempre lo stesso no? Ciao. Lui mi ama? Io lo amo? Oddio no non doveva succedere siamo fratelli, nemmeno fratellastri che poteva diciamo funzionare. Dio che nervoso Ma ho deciso stasera andrò in discoteca, non perché ci andrà lui, ma perché voglio dimenticare, dimenticare di tutto e tutti anche solo per una notte. SPAZIO A ME. spero che vi sia piaciuto. Spero che iniziate a seguirla in tanti perchè non avrebbe senso continuarla. grazie per chi già la segue:)

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Capitolo 4
*** illusa ***


** Ho messo un vestito blu notte corto, e dei tacchi vertiginosi neri e una giacca sempre nera. No questa non posso essere io Alison Styles non si sarebbe mai vestita così, ma devo dire che per essere una ragazza di quasi 18 anni so essere bella. Sono qui dentro da quasi un ora con Sam che per mia sfortuna oggi ha le sue cose e non smette due fottutissimi minuti di lamentarsi “Alison Grace Styles mi stai ascoltando” mi risveglia dal mio trance Sam “Vado a bere qualcosa” Non bado nemmeno alla sua risposta che sono già vicino al bancone, mi siedo difronte dando un occhiata alla mia destra, devo conoscerlo è un biondino con occhi azzurri Niall si Niall l’amico di… Harry. “Cosa prende” domanda il barista “ Qualcosa di forte” “Posso darti io qualcosa di forte” “Scusa?” chiedo con faccia irritata, la botta gliela do io nei coglioni se non la smette, non ha capito che non è serata. “Il mio amico qui sotto-indica i pantaloni- si divertirebbe molto, sai sei eccitante” “ La mia gamba si divertirebbe molto a castrarti” dico per poi prendere il drink e allontanarmi da questo pedofilo di merda. ** Ho bevuto troppi drink e mi gira la testa da morire e devo andare in bagno, sarebbe più facile se questa massa di scimmioni si spossasse e mi facesse passare. Dopo che ho attraversato quasi tutta la sala, mi ritrovo finalmente in bagno. Ma vedo ansi sento dei gemiti dalla porta-del bagno- in fondo. “AH SI H-ARRY” No di sicuro mi sono sbagliata non può essere Harry. “S-amantha ah ‘’ No di sicuro non è Harry e non Samantha non possono essere loro, Sam non mi farebbe mai una cosa del genere, le ho confessato di amare Harry e lui ha detto a Louis che mi ama. No no non possono essere loro mi sarò sicuramente sbagliata sarà colpa dell’ alcool Mi appoggio con le mani sul lavandino e cerco di non respirare affannosamente cercando di calmarmi e di non farmi venire una crisi d’asma-sono asmatica- All’ improvviso la porta dell’ ultimo bagno si apre ed esce la persona-persone- che non avrei mai voluto vedere. Harry e Sam. “V-oi” dico indicandoli, ormai sto piangendo non me lo aspettavo da loro due Il ragazzo che poco fa avevo sentito dire che mi amava e la mia migliore amica, che oltretutto sapeva cosa provo nei confronti di Harry “Ali per favore posso spiegare” dice Harry afferrandomi per il polso. “Non hai niente da spiegare Harry, e non toccarmi” dico tra i singhiozzi. Non avrei mai dovuto piangere difronte a loro, è un umiliazione troppo grande. “Alison i-oo scusami, non volevo” Ora capisco, la gente fa bene quando la chiama puttana perché lo è. “Zitta Samantha, sapevi che cosa provo per lui, perché lo hai fatto? Io mi fidavo.” Dico per poi aprire la porta di questo schifoso bagno e uscire. ** Sono tornata a casa, sto malissimo, Sam, la mia migliore amica si è portata a letto il ragazzo che amo nonché mio fratello Mi fidavo ciecamente di lei. Poi lui, un altro bastardo che prima dice di amarmi e poi si scopa la mia migliore amica. Bella merda eh? “Posso entrare?” dice con voce roca Harry. “NO” dico secca. “Alison, scusa io non sapevo che fosse la tua migliore amica.” “Harry il fatto è che mi avrebbe fatto male anche se non fosse stata Sam” “In che senso?” “Niente lascia perdere, per favore vattene dalla mia stanza” dico per poi alzarmi dal letto e avvicinandomi alla porta per farli capire che deve sparire. ORA DOMANI E PER SEMPRE “No Alison ora me lo spieghi” mi afferra pe i polsi e mi sbatte al muro per poi incastrare il mio corpo tra il suo e il muro. Abbasso lo sguardo sui tacchi, non posso sopportare questo no non posso, Anche se mentirei cosa cambierebbe? Niente. “TI AMO Harry, Ti amo. E’ così difficile da capire?” cerco di non piangere ma non ci riesco e mi ritrovo in un mare di lacrime. SPAZIO A ME. spero che vi sia piaciuto:) sempre grazie a chi segue la storia. e no, non eliminerò la storia. mi scuso per aver pubblicato un capitolo così corto.

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Capitolo 5
*** sister. ***


“TI AMO Harry, Ti amo. E’ così difficile da capire?” cerco di non piangere ma non ci riesco e mi ritrovo in un mare di lacrime. “Sei mia sorella” Ora sono sua sorella? Quando ha detto a Louis che mi amava, quando mi ha baciata non ero sua sorella? No vero? “Lasciami e sparisci dalla mia vita come ci sei entrato” “No Alison non posso perché non ci riuscirei” “Ti prego Harry “ dico singhiozzando e abbassando nuovamente lo sguardo. “TI AMO Ali” rialzo subito la testa, lo ha detto? HA detto che mi ama? Si l’ha fatto e ora come ora non mi interessa più di niente ne di Sam ne che siamo fratelli niente, Siamo noi io e lui. Lo bacio, lui ricambia stringendomi a se, infilo le mani nei suoi ricci e incrocio le gambe alla sua vita approfondendo il bacio. Questo bacio sta diventando man mano sempre meno casto. Ci stiamo spingendo oltre e io non voglio, non sono pronta. Non adesso. HARRY’S POV. La poggio delicatamente sul letto e gli prendo i lembi della maglia, ma lei mi ferma “No Harry io non sono pronta” ho corso troppo che stupido che sono “Non preoccuparti, non volevo forzarti, sono uno stupido” Mi sorride dolcemente per poi annuire. “Dormi qua” mi chiede, credo che sia la cosa giusta da fare Dormire “Si vieni qui” dico abbracciandola ed è così che cadiamo entrambi in un sonno profondo *** La luce fioca che oltrepassa le persiane non mi permette di dormire ed è così che mi sveglio. Prendo il cellulare dal comodino e vedo l’ora. 9:00 come immaginavo, Alison dovrebbe andare a scuola, ma non ho intenzione di svegliarla. E’ così bella, sembra un angelo in versione castana, i suoi lunghi capelli castani e i suoi occhi, oh i suoi occhi, mi mandano completamente in tilt. Amo ogni suo piccolo difetto, perché i difetti sono quelli che rendono una persona speciale, si perché lei per me lo è, so che amarla non è la cosa giusta, lo so perfettamente, so quanto è sbagliato, siamo fratelli stessa madre, stesso padre stesso sangue. Non è come quelle storie dove i due fratellastri s’innamorano, no, qui è diverso, non potremmo mai stare insieme, sarebbe una cosa più grande di noi, non potremmo mai avere una vita facile, tranquilla. Non potremmo mai avere dei figli, non potremmo mai stare allo scoperto di tutto, la gente parla, anche se questo è l’ultimo dei miei pensieri. Ho fatto un’ errore irrimediabile, l’ho baciata e non una volta. La vedo muoversi al mio fianco e alzarsi con il busto per poi strofinare con i pugni chiusi gli occhi. E’ così dolce la mangerei di baci, ma so che non posso, e per quanto possa amarla voglio che abbia una vita facile, con me non lo sarebbe, dovrebbe aspettarmi per i tour, essere sempre sola quando non ci sono, sopportare tutte quelle news false su di me e sentirsi male, ascoltare la gente, i paparazzi, i fan criticare sul nostro rapporto perché siamo fratelli. No non voglio, ed è per questo che glielo dirò, ora, si ora perché non ne avrei il coraggio un’altra volta. O ora o mai più. “A cosa pensi” dice accucciandosi sul mio petto. “A noi” la sento sospirare e alzare il viso verso me. “So a cosa starai pensando, so che penserai a tutti i lati negativi, ma Harry per favore pensa anche a quelli positivi.” “Alison non ci sono dei lati positivi” affermo e lei si alza dal mio petto e ritorna nella posizione che era prima. “E’ per ieri vero?” la sento mormorare quasi come se non si potesse percepire, ma io l’ho sentita e se pensa che non voglio stare con lei perché ieri non siamo andati a letto a sbagliato strada completamente. “No Ali-dico prendendole il viso tra le mani- non è per quello, io ti aspetterei e lo sai benissimo, andare a letto con te è uno dei miei ultimi pensieri, ma vedi la nostra relazione sarebbe sbagliata e..” Non finisco di parlare che lei mi precede. “Harry, tu non mi ami, chi ama rischia, chi ama è disposto a perdere ,a perdonare ma soprattutto chi ama lotta” Sospira e continua “E credimi io l’ho fatto, ho lottato, quello che volevo diventò mio, sono stata delusa, io amavo e non poco, avevo deciso di sotterrare quel sentimento e continuare, e ci sono riuscita, ma poi tu sei tornato, sei tornato per restare e io non potevo più nascondere l’evidente, ho ricominciato ad amare, non importandomi del mondo intero, non è stato facile, Harry, io ho lottato, ho lottato sperando che ciò che successe con Austin non ricapitasse, ho dovuto lottare per cercare di fidarmi, di nuovo, e ci stavo riuscendo, poi ieri mi è cascato il mondo addosso quando ti ho visto in bagno con Samantha , mi fidavo così tanto, di te, di lei.-sospira e tira indietro le lacrime che cercano di scendere- ma nonostante questo ho continuato, Harry ho continuato, ti ho perdonato e questo perché Ti amo” Mi sento in colpa, l’ho fatta soffrire, io che volevo essere la sua ancora di salvezza colui che l’avrebbe consolata, l’ha fatta morire dentro, per la seconda volta.

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Capitolo 6
*** Ryan. ***


“Vattene esci da questa stanza, Stronzo.” Dice alzandosi e spingendomi verso la porta, non ribatto e me ne vado, infondo l’ho voluto io. ALISON POV’S Illusa ecco cosa sono una grande illusa. Come ho potuto pensare che Harry Styles mi amasse? Sono così stupida che anche un bambino di pochi anni può accorgersene. Ho pensato davvero che mi amasse, forse lui voleva che sentissi quella conversazione così da potermi portare facilmente a letto pensando che mi amasse. Mi sono fidata. Sapevo che non dovevo farlo, tutta colpa di quella patetica frase “SEGUI IL CUORE” la odio come odio il fatto che dopo tutto ciò non riesco ad odiare la persona che mi ha fatto del male per la seconda volta. Ho perso tre persone che consideravo importanti, più di me stessa Austin la persona che fino a qualche mese fa era indispensabile per la mia vita Samantha la mia migliore amica, e lui, mio fratello la persona che amo Harry. Da oggi non mi affeziono, non amo. La parola SENTIMENTO non esisterà più. NARRATORE ESTERNO. Era passato un mese da quel giorno, quel giorno dove la ragazza mora e il ragazzo riccio avevano discusso, da quel giorno Alison stava sbagliando, aveva iniziato ad odiare, odiare tutto e tutti, frequentare gente sporca. Ma soprattutto in questo mese aveva conosciuto Ryan, un ragazzo che faceva parte di un clun, spacciava, fumava, uccideva .Ryan pensava che se le cose fossero sue nessuno poteva sfiorarle, avrebbero fatto una brutta fine se avessero osato farlo. Alison era entrata in questo clun, Ryan pensava che ormai lei fosse cosa sua, e lo sarebbe stata anche a letto. In questo mese aveva conosciuto il fumo, che ormai era diventato una dipendenza, la droga e l’ alcool. Aveva dimenticato suo fratello, aveva perso tutto, e la parte peggiore era che non si accorgeva che stava per perdere anche se stessa. Harry, Harry invece pensava tutte le notti se aveva fatto la scelta giusta, lui non sapeva cosa fare, ma infine si ritrovava sempre in discoteca con amici o a letto con qualche ragazza. Lui non sapeva niente di Alison, non sapeva delle nuove amicizie, non sapeva di Ryan, non sapeva delle dipendenze e soprattutto non sapeva che tra poco l’avrebbe persa. I due ragazzi si preparavano per la colazione, Alison era diventata fredda con tutti, anche le persone che non centravano. Lui invece il buon ragazzo di sempre. Entrambi stavano scendendo al piano di sotto, loro s’incontravano ogni mattina, ma non si guardavano in faccia e continuavano la propria strada, distanti. Ma questa mattina qualcosa cambiò, la ragazza inciampò sul gradino della scala e cadde di dosso il ragazzo che per fortuna riuscì a prenderla. Il ragazzo notava come negli occhi della sua piccola Alison fossero spenti, persi. “Stai bene?” chiese lui con voce roca, la solita. “Stavo meglio prima” rispose freddamente la ragazza per poi spingere il ragazzo e continuare a scendere per la colazione. HARRY POV’S E’ staccata, stronza, fredda. E’ cambiata, da quel giorno è cambiata e devo sapere il perché, deve esserci per forza qualcosa che la porta a questo. La vedo salire di sopra dopo la colazione e ne approfitto per parlare con mio padre. “Papà, non noti che Alison è strana?” “Alla sua età è normale” dice disinteressato e continuando a leggere il suo giornale, devo fare tutto io, se lui non è interessato a sua figlia non è detto che non lo sia anche io, è mia sorella e l’amo ancora. Dopo un po’ vedo scendere Alison con la divisa della scuola, decido di seguirla. *** Sto seguendo Alison da un quarto d’ora e non si sta dirigendo verso scuola. Avevo detto che c’era qualcosa di strano, lei è sempre stata un’ alunna eccellente, era contro marinare scuola. Dopo un pò si ferma avanti un negozio di tatuaggi. Ha intenzione di farsi un tatuaggio? Scendo dalla mia Range Rover e entro nel negozio. La vedo parlare con un ragazzo alto capelli neri alzati in un ciuffo ,Ryan , ho già avuto a che fare con lui, lui è malato, uccide è la parte che più ama, prima eravamo amici, ma non ho avuto più sue notizie dal giorno che è entrato nel clun, usa le ragazze per poi ucciderle, ama questa parte più di quanto ama se stesso. Lo ha fatto con sua cugina, perché non farlo con mia sorella? No non lo permetterò. “Buongiorno” dico entrando e attirando l’attenzione di entrambi, vedo Alison nascondere una bustina in tasca appena mi vede, spero solo che non sia come ho immaginato. “Cosa ti serve Styeles” dice Ryan venendomi in contro. “Mi sbaglio o qui fate i tatuaggi?” “No non ti sbagli, accomodati!” Mi siedo sulla poltrona e lo vedo prendere i vari oggetti che occorrono. Alison sta sempre incollata a Ryan, credo che stanno insieme, e questa cosa mi uccide dentro, ma soprattutto mi mette rabbia, io non le ho permesso di stare con me perché sarebbe stato sbagliato e complicato, mentre ora sta con Ryan che altrettanto sbagliato. “Cosa vuoi?” chiede Ryan infilandosi un guanto in lattice e accendendo la macchinetta “Una lettera, la A” rispondo dopo averci pensato la A che vale a dire Alison, dopo averlo detto vedo Alison guardarmi con faccia interrogativa. “Dove?” chiede Ryan “Sul polso” Affermo. Dopo aver fatto il tatuaggio pago e mi giro verso Alison la quale ha la testa bassa. “Alison, vieni con me?” le chiedo, anche se dirà di no, verrà lo stesso o con le buone o con le cattive. “No” dice solamente, vedo Ryan andare verso il lato opposto della stanza così da lasciarmi campo libero, non è così astuto “Tu ora vieni con me” la vedo scuotere il capo e incrociare le braccia al petto. Okay l’ha voluto lei. La prendo sulle spalle e esco dal negozio, anche se me lo rende difficile visto che continua a divincolarsi.

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