An unexpected love

di Roccuncolo
(/viewuser.php?uid=629324)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ballo del ceppo ***
Capitolo 2: *** Luna piena ***



Capitolo 1
*** Il ballo del ceppo ***


-IL BALLO DEL CEPPO-

Era da mezz'ora che lo stava aspettando. Hermione era seduta su una sedia di quercia,e giocava impazientemente coi morbidi boccoli color nocciola che le cadevano delicatamente sulle spalle, coperte da un soffice vestito di seta blu. I suoi occhi color cioccolato erano umidi, spenti, vuoti. Non voleva assolutamente pensare che le avesse dato buca, eppure... 'Magari sta male, oppure...'. La grifona si alzò di scatto dalla sedia e si fece spazio tra le persone che ballavano lentamente un dolce valzer. Giunta davanti all'imponente porta della Sala Grande la aprì, e si precipitò rapidamente verso i dormitori Grifondoro; obiettivo: la mappa del Malandrino.
Le luci erano spente, dato che erano tutti, o quasi, al Ballo del Ceppo. La ragazza allora prese in mano la bacchetta e sussurrò "Lumos". Una tenue luce candida naque dalla bacchetta, dando ad Hermione la possibilità di spostarsi più velocemente attraverso le scale e per i corridoi. La grifona era quasi arrivata alla scala a chiocciola che conduceva alla Sala Comune Grifondoro, quando udì un lieve sussurro, quasi impercettibile, proveniente da una porta alla sua destra. Quella voce l'avrebbe riconosciuta tra mille. Era lui. 
In quel momento tutto intorno a lei iniziava a farsi più freddo. La fronte della strega era imperlata di sudore. Si sentiva indesiderata, un rifiuto. Ma ora voleva sapere solo una cosa: perché. La ragazza si giro verso la maniglia di ottone ed aprì la porta lentamente. Riusciva a scorgere due sagome vicine, TROPPO vicine. Hermione aumentò l'intensità del Lumos, per vedere le due persone che, probabilmente, non l'avevano vista. Un gemito strozzato uscì dalla gola di lei, appena dopo averli visti. Viktor e Pansy si stavano scambiando un bacio, che alla strega sembrava interminabile. Le figure allora si resero conto della presenza della Granger, e si voltarono verso di lei. Krum le si avvicinò e, scostandole una ciocca di capelli le sussurrò: “Non è come pensi, piccola...”.
“Non mi toccare!” urlò la strega, schiantandolo “Tu! Tu! Sei uno stronzo!!” urlò la strega contro il corpo inerme del bulgaro. “Io... io ti amavo...” sussurrò, per poi lasciarsi trascinare dalla tristezza. In quel momento l'unica cosa che la strega voleva era andarsene, il più lontano possibile da lui. E così fece. Iniziò a correre, senza sapere dove, voleva solo scappare via.
Dopo qualche minuto si ritrovò nel cortile. Gli alberi si inchinavano sotto il fruscio del vento, e le foglie danzavano nell'aria. La grifona si inginocchiò a terra e si abbandonò ai singhiozzi. Le lacrime scendevano lungo le sue morbide gote velocemente, rigandole il volto. 'Non mi innamorerò mai più. Mai.' sussurrò la strega.
Era lì da venti minuti ormai, quando una figura si avvicinò a lei.
“Hey” le disse.
Hermione alzò lo sguardo verso il volto del ragazzo: occhi grigi, capelli biondi, volto magro. “Draco?” disse lei “Cosa vuoi da me? Sputtanarmi perché non avevo un accompagnatore? Per favore, vattene.”.
“Non son venuto qui per quello, e no, non me ne vado. Volevo capire perché sei scappata così frettolosamente dalla Sala Grande, e ti ho seguita. Mi dispiace...”.
Hermione era scioccata. Draco che si preoccupava per qualcuno? Che si preoccupava per una 'lurida mezzosangue'?
Il silenzio che si era creato fu rotto da Malfoy, che porse la mano ala strega, e, inchinandosi, disse alla Granger con voce suadente “Ti andrebbe di ballare?”.
Hermione annuì con la testa ed un dolce sorriso si formò sul suo volto. Il biondo le asciugò il volto dalle lacrime e la strinse a sé.
“Ti dona questo vestito, mezzosangue” le disse la serpe.
Non c'era ostilità nelle parole del mago. Il tono era dolce ed amichevole. Forse Draco non era più il ragazzo stronzo che aveva conosciuto nei tre anni precedenti. Forse era cambiato. Forse i due sarebbero diventati amici. O forse...
Hermione arrossì un po' e si avvicinò di più a lui, appoggiando la testa sul suo petto.
I due ballarono fino a tarda notte, e , stanchi, si avviarono dentro la scuola.
“Buonanotte Granger” disse Draco sorridendole.

“Notte serpe, e grazie” gli rispose lei. Prima di andarsene la strega si alzò in punta di piedi e gli diede un bacio sulla guancia, per poi andare verso il dormitorio Grifondoro con un sorriso stampato sulle labbra.


Spazio dell'autore
Ciao!!! :)
Questa è la mia prima Dramione, siate clementi!
Spero davvero che vi piaccia :)
Io li shippo troppo!!!
Comunque questa storia la sto costruendo con l'aiuto di Giorgia e di IBelieveInMyself, anche lei sta scrivendo una FF su Harry Potter ed è davvero brava!!! Vi consiglio anche Jenny Anastan come autrice, scrive davvero bene, e quasi tutte le sue storie sono Dramione. Un salutone!!!

Roccuncolo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Luna piena ***


II CAPITOLO - LUNA PIENA


 

RONALD

Il ballo era stato infernale per il rosso, che non vedeva l'ora di tornare nella Sala Comune: il vestito era ridicolo... perché come i suoi amici non poteva avere uno smoking? Ma certo, perché era povero. Non era facile vivere in quelle condizioni economiche, soprattutto se si voleva conquistare una ragazza... ed inoltre la serata era peggiorata dopo aver visto Hermione e Draco ballare... Quasi tutti gli studenti di Hogwarts li avevano visti, ma i loro sguardi erano troppo concentrati gli uni sugli altri per accorgersi del pubblico... Così Ronald tornò con Harry in dormitorio, e si stese sul letto... Perché continuava a pensare ad Hermione, perché? Ricordava ogni centimetro del suo corpo al Ballo del Ceppo: i suo morbidi capelli ricci che le ricadevano sulle spalle, i suoi occhi color cioccolato, le sue lunghe ciglia corvine e la sua bocca... La sua splendida bocca...

'Ron, smettila!' pensò. Ma continuavano a tornargli in mente i suoi ricordi di Hermione. Così, per levarsela di mente si alzò per fare qualche passo all'aria fresca, ma questa sua scelta non fece altro che peggiorare la situazione... Scese le fredde scale a chiocciola in pantofole e pigiama, e raggiunse la calda Sala Comune. Il fuoco scoppiettava nel camino e fuori c'era una splendida luna... si sedette per qualche istante sulla soffice poltrona di pelle rossa, ma la sua amica continuava ad entrare nei suoi pensieri. Così si alzò e aprì la porta della Sala Comune, schiantandosi contro una figura.
- Ehm, scusami – disse Ron, massaggiandosi la fronte. Poi, appena la vide, il suo volto arrossì ed un'espressione di sorpresa mista a disagio si formò sul suo viso.



 

HERMIONE


Dopo quella serata Hermione era riuscita a dimenticare Victor, e nel suo cuore si era fatto spazio il ragazzo tanto odiato gli anni precedenti. Quel cambiamento radicale nella serpe l'aveva un po' insospettita ma non era più importante, perché l'aveva resa felice, e lei non se ne sarebbe dimenticata, mai e poi mai. Tutti erano tornati nei propri dormitori ed Hermione si spostò per i corridoi e le scale di Hogwarts silenziosamente, verso la Torre Grifondoro.

Era arrivata davanti alla Sala Comune quando urtò un ragazzo...
Quando alzò lo sguardo vide che era il suo amico Ron. Anche lui era cambiato, ma di certo il vestito che aveva portato al ballo non risaltava il suo aspetto. I capelli del rosso erano sparpagliati disordinatamente sulla fronte ed aveva gli occhi lucidi...

- Cosa ci fai fuori dai dormitori a quest'ora? - le chiese Weasley.
- Potrei farti la stessa domanda – rispose Hermione, con aria perplessa.
- Okay, non importa... Semplicemente non riuscivo a dormire... - gli occhi di Ron la guardavano incerti, e continuava ad abbassare lo sguardo.
- Vuoi parlare? - gli chiese la strega.
- No, non serve grazie... sono semplicemente un po' confuso. Posso accompagnarti dentro?
- Certo Ron – gli rispose sorridendo.
- Ehm... Herm, ti ricordi la parola d'ordine? - chiese il rosso.
- Certo, fai fare a me... Guazzabuglio! - esclamò la grifona, ma la porta non si aprì – Che ore sono Ron?
- Mmh... Mezzanotte e dieci minuti.
- Oh, Merlino! È troppo tardi per entrare... ci toccherà aspettare la mattina – disse la Granger, appoggiandosi contro il freddo muro grigio al di fuori della Sala comune – Non voglio essere espulsa per un semplice ritardo...
- Non preoccuparti, resto io a controllare che non arrivi nessuno – le disse Weasley, con un timido sorriso.
- Ne sei sicuro?
- Certo, certo...
- Grazie Ron – rispose la Granger abbracciandolo, per poi rannicchiarsi sulla parete.


 

RONALD


Dopo due ore Ron si sedette accanto ad Hermione. Era davvero bella quando dormiva... certo, aveva i capelli spettinati ed il trucco rovinato dalle lacrime, ma il suo volto era così dolce...
'Come ha osato quel viscido rumeno farla soffrire... Se la vedrà con me' pensò Ron, tornando a guardare il sorriso sul volto della sua amica. 'A chi starà pensando? Ad Harry? A me? A Krum? Sembra una piccola stella... una piccola stella scesa sulla terra...'.

Il corpo di Hermione iniziò a tremare, così Ron le si accoccolò accanto per scaldarla.
- Miseriaccia, quanto sei bella... - bisbigliò Ron, guardandola infatuato. Poi il suo sguardo si abbassò sulle labbra dell'amica. Quelle labbra rosee e morbide... 'Oh Godric, a cosa sto pensando? Perché proprio lei?' pensò. Si mise in piedi e si tolse la giacca, sistemandola sul corpo gracile ed infreddolito della strega.
- Sogni d'oro Herm – le disse, e la baciò. La baciò sulle labbra che aveva tanto sognato in quelle ultime notti. Non le assaporò per molto, fu un bacio a stampo, un bacio casto... e fu anche il suo primo bacio. Con colei che desiderava. Ed in quel momento, era certo di non poter chiedere di più...





- Commento dell'autore -

Ciao a tutti :)
Scusatemi per il ritardo nella pubblicazione del capitolo, ma sono stato parecchio impegnato nella storia ed ho avuto 'il blocco dello scrittore'... Scusatemi per eventuali errori e per la lunghezza del testo, ma non sono riuscito a scrivere di meglio... :( 
Comunque vedo che siete in molti a seguire la mia storia, e ne sono davvero entusiasta! :D
Vi ringrazio per tutte le recensioni :3

Roccuncolo


P.S.: Mi è venuta questa ispirazione per la Romione, poi deciderò come si evolverà la storia ;)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2635393