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-Kim! Muoviti! Siamo in ritardassimo! Non vorrei perdere il
treno!-
-Scusa… ma all’edicola c’era una fila incredibile… arrivo!-
Traversammo il famoso spartitraffico tra i binari nove e dieci ed arrivammo di
fronte al treno scarlatto. Vedemmo Ginny e Neville sbracciarsi da un
finestrino: avevano trovato uno scompartimento e ci stavano tenendo i posti.
Neville mi guardò un po’ sorpreso e lo vidi chiedere qualcosa a Ginny. Lei gli
sorrise e poi la sentii rispondere:
-È la sorella di Harry.- Neville la guardò ancora più
stupito. Mentre Harry saliva sul treno portando le valige di entrambi io mi
volsi indietro e presi a correre verso Sirius. Quando arrivai vicino a lui lo
abbracciai stretto stretto. Fece una faccia sorpresa, poi mi abbracciò a sua volta.
Il treno fischiò per la terza volta. Srius mi spinse verso di esso, sorridendo
e dicendomi:
-Vedi di non perderlo, questo treno… forza, non
preoccuparti! Non ti sentirai sola… non ci sarà solo Harry… ma anche gli altri
ragazzi, e poi… vedrai! Sarà un anno interessante per te! Ci vediamo a Natale…
siete tutti invitati a casa Black! Ora va… e divertiti…-
-Va bene papà… ti voglio bene!-
-Anch’io, Kim…- Il portellone si chiuse dietro di me e…
Sirius si sciolse in lacrime, consolato da Molly. Non lo vidi, ero troppo
impegnata a cercare di raggiungere lo scompartimento in cui sapevo essere
Harry, Ginny ecc. ma, sfortunatamente andai a sbattere contro qualcuno.
“È un classico… è quasi come in una fan fic… ora, come
minimo, mi sono scontrata con…”
-Ehi, tu! Ma vuoi fare più attenzione?! Dove diavolo credi
di correre?-
-N-non è possibile!”
-Cosa guardi, idiota? Alzati!-
-Sc-scusami… i-io…- In quel momento dallo scompartimento, si
affacciò Harry, per vedere dove ero finita.
-Km dove
s…? Malfoy?!-
-E-ecco… sono inciampata e…-
-…e mi è venuta addosso! E spostati, stupida!- Concluse per
lei Draco, spintonandola.
-Ehi, Malfoy, non ti azzardare a toccarla, sai?- Harry mi
porse la mano, aiutandomi ad alzarmi.
-Potter… ti sei fatto una nuova ragazza? La Weasley era troppo
povera per te?-
-Taci, Malfoy! Stai bene, Kim?-
-Sì, grazie…-
-Kim? Che nome poco altisonante…- i miei occhi si
accesero d’ira: il nome era l’unica cosa che mia madre mi aveva lasciato…
-Draco…- Replicai, sprezzante, -… che nome da serpe… oh, ora
che lo noto hai anche l’espressione da serpente… no, no, scusa… somigli di più
ad un verme.- Harry sorrise, sorpreso. Odiavo Malfoy… leggere di lui era un
conto, poteva anche sembrare un ragazzo bello e dannato, ma parlandone con
Harry avevo capito che in realtà era proprio un VERME! Draco si voltò
lentamente verso di me con uno sguardo omicida…
-Che cosa hai detto?- Mi chiese in un soffio.
-Ho detto che sembri un verme. Oh, scusa… forse ti ho
offeso… volevo dire che sei un verme.-
-I-io ti uccido!- Esclamò, venendomi incontro con la
bacchetta sguainata. Harry si frappose tra di noi.
-Tu non uccidi proprio nessuno, Malfoy. Tanto meno mia
sorella!-
-T-tu… a
s-sor… ?- Si stupì lui. –M-ma che…?- Sorrisi di fronte al suo
stupore. –Andate al diavolo!- Esclamò, andandosene.
-Cominciamo bene…- Mi lamentai, roteando gli occhi.
-Almeno non ti sei fatta mettere i piedi in testa , come tuo
solito…- Replicò Harry. –Anzi… direi che gliele hai cantate giuste…-
-Che intendi con “come tuo solito”?- replicai, andando a
scompigliargli i capelli, già spettinati. E, sorridendo, entrammo nello
scomparto.
L’angolo della… recensione:
Salve!!! Sono tornata con la seconda parte di “Un amico per
continuare a vivere”… se non lo avete letto e qualcosa non vi è chiaro non
disperate! Nel prox cap, infatti, farò una specie di “succu succu”, o
riassunto, che dir si voglia.
Le differenze con la prima parte mi sembrano evidenti:
-Capitoli più corti (causa mancanza di tempo) per farvi
aspettare di meno;
-Parte di trama più importante: la storia d’amore tra Kim e
Remussino dolce (ebbene sì, ancora lui!)
Se mi verranno in mente altre differenze le scriverò alla
prossima!!!
-Ciao, Kimberly! Vieni a sederti qui…! Ti ho tenuto il
posto!- Mi accolse Ginny.
-Grazie!- Porsi poi la mano a Neville, Dean e Seamus,
invitati da Ginny a conoscermi. –Piacere… Kimberly Black. Sono la sorella di
Harry E la figlia di Sirius Black.- Neville mi strinse poco convinto la mano.
-Che faccia, Neville… sembra tu abbia visto un fantasma…-
-In effetti… sto parlando con la figlia di una persona che
ho visto morire… e che credevo single.-
-Oh, ma Sirius è single!- Precisò Harry. –Forse è meglio che
vi spieghiamo un momento come sono andate le cose…- E per l’ennesima volta
ascoltai la storia del mio ritrovamento di un cane nero vicino a dei bidoni, di
come poi lo scoprii essere Sirius Black, il personaggio di una serie di libri
che avevo letto e di come lo avevo aiutato a raggiungere di nuovo il suo mondo.
Harry raccontò anche dell’attacco dei Dissennatori prima a casa Black e poi a
casa Dursley, di come lui e Moody avevano raggiunto Hogwarts e del tempo che io
e lui vi avevamo trascorso quell’estate (tempo nel quale avevo preso
ripetizioni dagli insegnanti della scuola per poter subito entrare al sesto
anno di Grifondoro, come il cappello mi aveva annunciato poco tempo prima).
Della nostra nuova casa ed infine dell’adozione da parte di un Sirius libero,
mia e di Harry.
-È incredibile… in un mese tutta la tua vita è cambiata,
Harry! Sono contento per te!- Esclamò Neville, apparendo sinceramente felice.
-Grazie, Neville…-
-E tu? I tuoi… genitori come stanno?- Tentò Ginny,
timidamente.
-Oh, bene, bene…- Arrossì lui, per la domanda così
personale. -… la nonna dice che non ci sono speranze… ma l’infermiera ha detto
che nota dei miglioramenti ogni tanto…-
-Tua nonna è sempre così negativa… io continuerei a sperare,
se fossi in te.- Mi scappò detto.
-Conosci mia nonna?- Chiese Neville, incuriosito e sollevato
di poter cambiare argomento.
-S-sì… cioè… non di persona, ma…-
-Ha sicuramente letto di lei nei suoi libri…- Così Harry
spiegò loro anche qualche particolare in più riguardo i libri…
-… E questo è tutto.- Concluse, soddisfatto. Seamus e Dean,
rimasti ad ascoltare fino a quel momento con la bocca aperta, furono chiamati
fuori dallo scompartimento e, salutandoci, si congedarono. In quella entrarono
nello scompartimento Hermione e Ron.
-Finalmente ci hanno lasciati andare… era ora…- Si lamentò
lei.
-Hai visto che faccia ha fatto Malfoy quando quel Tassorosso
gli ha tolto cinque punti per essere arrivato in ritardo? Non me la sarei persa
per niente al mondo… è stata troppo bella!!!- Esultò Ron.
-Oh, Kim! A proposito di Malfoy… ti devo parlare…- Disse
Hermione, trascinandomi fuori dallo scompartimento.
(Comunicazione di servizio: d’ora in avanti la storia sarà narrata in
terza persona per… esigenze di trama… ciao e buona lettu
(Comunicazione di servizio: d’ora in avanti la storia
sarà narrata in terza persona per… esigenze di trama… ciao e buona lettura!!!)
Terza parte:
-Dimmi Hermione.- Era pallida… e sembrava enormemente
preoccupata.
-Vedi… da quando suo padre è stato messo in prigione, Malfoy
non fa altro che parlare di vendetta. Lo ho sentito che ne parlava con Goyle…-
-E perché lo dici a me?-
-Perché, non ne conosco il motivo, ma poco fa Malfoy è
arrivato infuriatissimo alla riunione dei prefetti, ed ha detto qualcosa come
“maledizione… quella Kimberly… me la pagherà!”. Ora: non credo si riferisse a
te, però…- Kimberly la guardò con espressione colpevole.
-I-io invece credo che… si riferisse proprio a me…-
-Cosa hai fatto?!- Kimberly le raccontò dello scontro con
Malfoy. –Ma non è possibile! Sei proprio la sorella di Harry… subito nei guai!-
-Sai com’è, Granger,… la Potter- sfiga colpisce ogni membro
della famiglia… fra un po’ si diffonderà anche tra gli amici… stateattenti tu e Lenticchia…- La provocò Draco,
entrando nel corridoio in quel momento.
-M-Malfoy! Cosa…?- Arrossì Hermione vergognandosi perché
stava parlando di lui alle sue spalle.
-Arrossisci, Granger? Parlavi male di me?- Hermione tacque,
sentendosi in colpa. Kimberly, vedendo la ragazza in difficoltà, rispose al
ragazzo.
-Ed anche se fosse?- Lo sfidò.
-Anche se fosse, Black… posso chiamarti Black, vero? O
forsenon ti piace?-
-Come altro mi potresti chiamare?-
-Non lo so… Sfregiata, per esempio. O raccattata…-
-Black andava benissimo, verme. Tu, piuttosto… sei sicuro di
volere che io ti chiami Malfoy? O provi vergogna?- Draco la fulminò con lo
sguardo. Hermione la osservò: dove voleva arrivare.
-Tranquilla, orfanella… mi va benissimo. Almeno io un
cognome veramente mio, ce l’ho.- La guardò sprezzante. Poi se ne andò, soddisfatto.
“Uno a zero per me!” Pensò.
-Kim… tutto bene?- Le chiese Hermione, dopo qualche istante
di silenzio, preoccupata. Kimberly si girò verso di lei, con un sorriso tanto
forzato quanto falso.
-Certo! Raggiungiamo gli altri, vuoi? Si staranno preoccupando…-
-Ok…- Le rispose Hermione, poco convinta. Quando raggiunsero
gli altri si sedettero e cominciarono a chiacchierare. Dopo qualche ora
Kimberly si alzò ed uscì dallo scompartimento, per andare in bagno.
-Cosa le è successo, Hermione? Da quando siete tornate non
fa altro che fingere di stare bene.- Le sussurrò Harry ad un orecchio.
-Sì… un incontro sfortunato con Malfoy… le ha detto una
cattiveria…- E gli riferì la discussione.
-Io… io… lo disintegro! La famiglia è uno dei suoi punti
deboli…!-
-Se è per questo lo è anche per Malfoy, Harry. Anche lei non
è stata molto gentile, in realtà…-
-Vado da lei.- Sbottò Harry. –Al contrario di Malfoy lei si
merita di essere consolata.- E andò verso la porta scorrevole… quando questa si
aprì.
-Oh, Harry… stavi andando da qualche parte?- Gli sorrise
Kimberly. Fu un sorriso vero.
“Che diavolo ha fatto in bagno? È tornata di buon umore
davvero… un miracolo…”
-I-io… niente. Sediamoci.- E così fecero. Pochi minuti dopo
il treno cominciò a rallentare e, indossate le divise, scesero nella notte
umida e cercarono una carrozza abbastanza grande da contenerli tutti, e
raggiunsero la scuola continuando a raccontarsi cosa avevano fatto
quell’estate.
L’angolo della recensione:
Ho tre secondi per dire… GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO
RECENSITOOOOOOO!!!
(Comunicazione di servizio: l’altra comunicazione di
servizio non era vera!!! Il racconto è tornato in prima persona, scusate!!!)
-Potter! Black! Venite un momento di là con me.- Ci chiamò
la professoressa McGranitt. La seguimmo di fronte all’entrata della Sala
Grande.
-Non ho molto tempo, i ragazzi del primo anno mi aspettano,
devo solo dirvi di fare finta di niente, di fronte all’ignoranza degli altri,
durante l’annuncio del preside. Lo sapete solo voi due, il signor Weasley, la
signorina Granger ed anche la signorina Weasley. Mi raccomando. Dite anche a
loro di tacere, quando sarà il momento.-
-Ma cosa…?- Tentò Harry.
-Scusate… devo andare. Capirete più tardi. Il preside vi
aspetta nel suo ufficio subito dopo cena per chiarire la questione.- La
osservammo allontanarsi, poi tornammo a sederci a tavola, scrollando le spalle,
e riferendo il tutto a Ron ed Hermione.
Gli alunni del primo anno erano carinissimi così piccoli e
tesi. La professoressa McGranitt li chiamò uno ad uno, poi tutti si sedettero
al loro posto, il preside si alzò e la professoressa McGranitt richiamò
l’attenzione della scolaresca.
-Due parole di benvenuto, ai nuovi ed ai vecchi commilitoni,
se così vogliamo definirci, visti i tempi in cui ci troviamo.- Lungo la sala si
sentì la tensione salire. I tempi di Voldemort non erano certo belli per
nessuno. Qualcuno si voltò verso Harry. Mi tornò in mente che lui non aveva
ancora detto della profezia né a Ron, né ad Hermione, né tanto meno a Neville.
-Comunque sia siamo di nuovo qui, per alcuni è la prima
volta in realtà, pronti per un nuovo anno scolastico. Come sempre ricordo agli
alunni che è vietato l’ingresso alla Foresta Proibita senza permessi degli
insegnanti. E, a proposito di insegnanti, vi presento il vostro non-nuovo
insegnante di Difesa contro le Arti Oscure: il professor Remus J Lupin.-
I miei polmoni si svuotarono improvvisamente, mentre
arrossivo nell’osservare Lupin entrare e sedersi a tavola, vicino agli altri
insegnanti. –Spero che i ragazzi dal terzo anno in su si ricordino di lui e del
suo buon operato. Ricorderete anche che per problemi di salute, dopo un solo
anno di insegnamento, il professore ci ha dovuti lasciare… ma ora è tornato.
Spero lo accoglierete tutti con calore.- Un lungo applauso partì da tutti i
tavoli, persino da Serpeverde, poi il preside annunciò l’inizio della cena.
Osservai le espressioni di tutti i ragazzi della scolaresca. Nessuno sembrava
turbato dal fatto che nella stessa nostra stanza stava mangiando un lupo
mannaro. Poi mi venne un dubbio e mi voltai verso Neville, chiedendogli:
-Scusa, Neville, sai dirmi che problemi di salute ha avuto
il professor Lupin per dover lasciare la scuola?- Nello stesso istante Hermione
gli aveva posto una domanda quasi identica. Ci squadrammo, ci facemmo
l’occhiolino capendo entrambe cosa l’altra pensava e, sorridendo, ci voltammo
verso di lui.
-Ricordo che il preside aveva detto che aveva bevuto una
pozione fatta male ed era dovuto andare al San Mungo.-
-Ma…- Tentò Ron, ricevendo un pugno nello stomaco da un’ipocritamente
sorridente Hermione.
-Cavolo, ce ne ha messo per riprendersi!- Aggiunse Seamus.
-Chissà che pozione aveva preso! Probabilmente una fatta da Piton…
appositamente per lui… e lo aveva avvelenato! Guardate come lo guarda male…
come tre anni fa…- Ci voltammo tutti verso il tavolo degli insegnanti. In
effetti era proprio così. Piton lo stava letteralmente fulminando con lo
sguardo.
-Ehi, Harry… non ci presenti la tua nuova amica?- Chiese
Colin Canon, scattandomi una foto.
-Colin… tu e quel maledetto flash…!- Esclamò Harry infuriato
e mezzo accecato, scacciandolo con una mano.
-Piacere,- dissi, -mi chiamo Kimberly Black. Sono la sorella
di Harry.-
-Wow! La sorella di Harry Potter!! Qui ci vuole una foto!-
Sette foto dopo, quando Colin se ne andò, Harry era infuriato ed io
contentissima di aver conosciuto Colin Canon.
-Perché sorridi?- Mi chiese Harry.
-Non hai notato nulla nel comportamento di Colin?-
-No.-
-Beh… al contrario di tutti non ha fatto domande sul come
potessi essere tua sorella.-
-Già… non lo avevo notato. Chissà perché…-
-Forse perché a lui piaci così tanto che non gliene frega un
bel niente del come né del perché di qualcosa che ti riguardi, ma solo della
cosa in sé.- Intervenne Ginny con una nota di rimprovero verso Harry nella
voce.
-Mi hai tolto le parole dalla bocca. Non avrei saputo dirlo
meglio.- Concordai. Harry arrossì lievemente, poi commentò:
-Piantatela subito.- E bevve un lungo sorso di succo di
zucca, imbarazzato.
L’angolo della… recensione:
Scusate per il casino con le persone… ma avevo in mente di
far fare una cosa ad un personaggio… invece ci ho ripensato.
Mira’82: FFFFFFFFFFFF!!! *Ghirlanda si gonfia
soffiando come un gatto e tira fuori le unghie* Io ODIO malfoy. (Almeno quello
della Rowling, poi ce ne sono diverse versioni…)… non ci penso nemmeno a far
innamorare Kim di quel pallone gonfiato!!! Non voglio fare degli spoiler… ma
Malfoy non rimarrà con noi per molto tempo, eh, eh… *Ghirlanda si vergogna per
aver preannunciato quello che succederà*
La cena continuò con molta tranquillità. Quando finimmo di
mangiare, tutti si divisero per seguire ognuno il proprio capo-casa, mentre Ron
ed Hermione (anche se erano i prefetti), io, Harry e Ginny ci recammo verso
l’ufficio di Silente. Non dovemmo nemmeno scervellarci per cercare la parola
d’ordine, perché il preside arrivò subito dopo di noi con Remus.
-Seguitemi.- Esordì il preside.
Quando arrivammo nel suo ufficio tutti notammo l’assenza di
Fanny dal suo trespolo.
-È in missione.- Disse il preside, viste le nostre
espressioni stupite. –Con il da oggi Ministro della Magia, Kingsley
Shaklebolt.- Ricordai l’uomo pelato che lavorava al Ministero e che al quinto
anno era andato a prendere Harry dai Dursley insieme ad una numerosa squadra di
componenti dell’Ordine della Fenice.
-Ma veniamo a noi. Sedetevi pure.- Disse il preside, facendo
comparire altre quattro poltrone di chinz nella stanza. –Allora… come avrete
notato nessun alunno ricorda che il vostro amico, il professor Lupin è un
Licantropo. Questo è merito di un incantesimo piuttosto potente che io ed il
ministro abbiamo lanciato insieme ieri sera, su richiesta di Remus. Sto
parlando dell’incanto fidelius, naturalmente. Sapete tutti di cosa si tratta,
no? Bene. Sono relativamente poche le persone che sanno la verità, stavolta.
Io, voi cinque, tutto il resto della famiglia Weasley, Sirius, alcuni
professori della scuola, compreso- aggiunse subito, vedendo le nostre
espressioni speranzose- il professor Piton, il ministro, un altro paio di
persone e Remus stesso, naturalmente. Tutti gli altri, a meno che uno di noi
non parli, non lo verranno mai a sapere. Nemmeno se Remus si trasformasse di
fronte a loro.-
Silenziosamente Hermione alzò la mano.
-Dimmi, Hermione.-
-Io… perché avete deciso di far tornare di nuovo il
professor Lupin? V-voglio dire… non ho nulla contro di lui, lo sapete tutti in
questa stanza, ma…-
-Ti stai chiedendo perché proprio un lupo mannaro come
insegnante, visto che vi metto tutti in pericolo una volta al mese.- Spiegò
Remus. Hermione arrossì e poi aggiunse, in fretta:
-E credo sia stancante anche per lei questa vita…-
-Beh, cara Hermione, è presto detto: nessun’altro ha
accettato questo incarico. Il professor Piton ha deciso che per questo anno non
aveva intenzione di prendere questa cattedra… forse dal prossimo, ha detto.
Moody ha gentilmente declinato l’offerta. Quindi non rimanevo altro che io. E,
a dirla tutta, la “colpa” è della qui presente Kimberly. Oh, è vero, volevo
dire signorina Black. Quando le ho dovuto dare ripetizioni, quest’estate, mi è
di nuovo venuta voglia di insegnare… e qualcuno mi ha detto poco tempo fa di
non lasciarmi influenzare sempre dalla mia… condizione. Così ho gentilmente
chiesto l’aiuto del preside e del Ministro e… eccomi qua.-
“Per fortuna!” Pensai.
IL preside ci congedò poco dopo:
-Bene. Ora che abbiamo chiarito tutto è meglio che andiate
nel vostro dormitorio… la parola d’ordine è Caritas. Buonanotte.-
-Buonanotte.- Disse Remus.
-Notte…- Sospirai, uscendo dall’ufficio. –Beh… sicuramente
farò dei bei sogni.-
In pochi minuti raggiungemmo il dormitorio ed ognuno andò
nella sua stanza. Od almeno… quasi tutti.
-Beh, ragazze… buonanotte.- Ci salutò Ron.
-Buonanotte.- Rispondemmo. Poi Hermione e Ginny andarono
dalla parte opposta alla mia. Non ci feci nemmeno caso, fino a che non arrivai
alle scale e Ron si voltò, guardandomi male.
-Dove stai andando?- Ero ancora fra le nuvole per il fatto
che Remus sarebbe stato con noi per tutto l’anno scolastico e non avevo pensato
che sarei dovuta andare in una nuova stanza e non nella mia vecchia camera.
-Oh… scusate… ero abituata… n-non…-
-Ehi, sorellina… no problem.- Mi sorrise Harry conciliante.
–Ora segui Hermione… sei in stanza con lei. Notte.- Mi dette un bacio su una
guancia, poi sparì per le scale con Ron.
-Allora? Andiamo?- Mi chiese Hermione, sorridendo.
-Sì… buonanotte, Ginny!- La salutai, prima di entrare nella
nostra stanza. La camera era esattamente identica a quella dei ragazzi solo
che… era piena di cianfrusaglie come phon, piastre per i capelli, nastri…
-Ma…! Cosa…?!- Mi stupii.
L’angolo della… recensione:
Mira’82: ok, fedele lettrice… perdonata! Chi lo sa…?
Remus è sempre così misterioso…
Marta: Bene, eccomi… con il quinto cap!!! alla
proxima!!!