Un Fiore Esotico

di Edward_Son 2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


E’ passata qualche settimana da quando Zelena è stata sconfitta. L’atmosfera è tornata serena e Hook aveva deciso di organizzare una serata per festeggiare lui e Emma, assicurando che avrebbe fatto le cose in grande.
 
Forse  la Salvatrice non avrebbe gradito molto ma…pazienza!.

 Questo pensava mentre  sicuro si dirigeva verso la stiva della Jolly Roger.  In quello spazio,  angusto e non molto pulito e con tre oblò per lato,  vi erano delle bellissime ragazze, una ventima, dai tratti arabici.
Avevano fatto un viaggio lungo, erano state scelte per un qualcosa che a loro non era nemmeno stato spiegato.

Tra di esse ne spiccava una, per bellezza, eleganza e portamento.

 
La giovane rivolse un breve sguardo a Killian, sentendosi osservata:  era alta con capelli castano scuro e due grandi occhi azzurrri:  aveva un fisico asciutto e allenato. Non comprese perché la stesse guardando, magari i loro sguardi si erano  semplicemente  incrociati. Il pirata non parlò quindi tornò a conversare con un’amica dai capelli ricci.

“Capitano Jones?” La voce di Spugna lo distrasse dall’ammirare quella meraviglia che aveva davanti.
“Siamo arrivati al porto. Dico agli uomini di buttare le ancore?” Chiese.
“Ovvio…e aspettate a far scendere le ragazze. “ disse prima di abbandonare la stiva per ritornare sul ponte di comando.  

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Capitolo 2
*** 2 ***


“Ehi la sai la novità?”
Chiese Ruby, andando al tavolo di Belle che in quel momento si stava godendo il suo The freddo. Era quasi ora di chiusura e la cameriera aveva deciso di godersi qualche minuto di tranquillità

“Quale novità?” chiese sinceramente curiosa.
“A quanto pare Hook ha deciso di dare una festa. Molto particolare a suo dire. Per lui e Emma” disse Ruby sedendosi di fronte a Belle.

“Hook e festa insieme non mi dice niente di buono”
Ruby annuì.
“A quanto so, Hook ha dovuto persino lasciare Storybrooke per organizzare questo party”.

L'altra la guardò stupita.

“Bè è da Hook fare questi colpi di testa. Ma si sa dove è andato?”
“No, niente. Ho chiesto pure alle fate madrine, sai quanto piaccia parlare a loro, ma neppure loro sapevano.”
“ Mi chiedo cosa abbia in mente.”
“Mah…per quanto mi riguardo io ci andrò, alla festa” disse Ruby

Belle sorrise sorniona.
“E non sarai sola, immagino. Giusto?”
La cameriera  arrossì.

“Oh, ho indovinato eh? Il dottor Frankenstein sarà molto felice.”
“Belle! e io che pensavo fossimo passati inosservati”
“No, per niente. Ma comunque sia sono contenta per te, sai?”

Ruby sbuffò.
“Non ti si può nascondere niente.” Disse quasi scocciata la mora.
 
Poco lontano, anche il Banco dei Pegni del Signor Gold stava per chiudere.

L’ultimo cliente era uscito da poco e ne stava approfittando per riordinare un mobiletto vicino al suo bancone da lavoro.
La sua attenzione venne attirata da due oggetti riposti al primo piano del mobiletto. Due orecchini, dalla forma triangolare e cavi al centro, e un bracciale, entrambi di oro massiccio, facevano bella mostra di sé.

Non erano altro che uno dei pegni che lui, L’oscuro, aveva riscosso negli anni precedenti alla maledizione originaria.
Ovviamente quei ninnoli erano solo una parte dei preziosi che aveva voluto come pegno per aiutare la principessa che lo aveva evocato. I restanti preziosi erano sparsi per ill negozio o andati perduti.

Un sorriso triste si dipinse sul volto dell’uomo.
 
Era notte fonda, quando si era materializzato al Castello Oscuro. Era stanco, e tanto.

Non fisicamente,  era molto più resistente di qualsiasi altra creatura che abitava quei reami,ma mentalmente. Certo il patto stretto in quelle terre arse dal sole aveva dato i suoi frutti, anzi eccellenti frutti: ma si era accorto che questo non era bastato.
Non era bastato per dimenticare.


Oltretutto l’aver conosciuto quella fanciulla con occhi tremendamente uguali a quelli di Lei, non aveva fatto altro che peggiorare la cosa. E aveva cercato di portare a termine velocmente quel patto.

Si avviò verso la sala dell’arcolaio; Non c’era nessuno ad aspettarlo, del resto come avrebbe potuto esserci con un mostro quale era lui?
Entrà nell’ampio salone e subito adocchiò l’arcolaio, posto vicino a una delle grandi finestre, quasi tutte coperte da uno spesso tendaggio.


Con un sospiro si lasciò andare sullo sgabello vicino al suo strumento di lavoro.
Si guardò intorno.

Aveva ragione Lei. Era condannato alla solitudine ed all’avere un cuore spezzato. Tutto per colpa sua. Per colpa della sua avidità di potere e stupidità.

Si prese la testa tra le mani.

Ora non aveva più nessuno scopo, nessuno se non trovare Baelfire.
Ormai era l’unica cosa che gli era rimasta da fare.

Due mesi dopo, per opera di Regina, venne scagliato il sortilegio che avrebbe tolto tutti i lieto fine.
 
Con un sospiro si riebbe da quel rapido viaggio nei ricordi.

Chissà che fine aveva fatto quella principessa. In teoria anche lei doveva essere inclusa nella maledizione ma mai l’aveva vista li, a Storybrooke.

Chiuse il cassetto e uscì dal negozio, deciso a non pensarci troppo.
Il suo umore migliorò a pochi passi dal Granny’s.  Dentro quel locale, ad aspettarlo da chissà quanto tempo, c’era Lei, Belle, sua moglie.

A volte, ancora, non credeva di aver potuto meritare una donna del genere. Si, poteva decisamente  considerarsi un uomo molto fortunato.
 
Eccomi! Ringrazio chi mi ha recensito e messo la storia nelle seguite. Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento. Come sempre, critiche e consigli sono ben accetti!

Alla prossima! Ciao!!!

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