All We Need Is Believe

di Charlie 483
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- La lettera ***
Capitolo 2: *** 2- Partenza ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** 1- La lettera ***


Capitolo 1 - La lettera

Era davvero sconcertante. Perché si era fatto vivo dopo tutti quegli anni passati nel silenzio quasi totale. Probabilmente era stata un'idea della nuova moglie. Ma la domanda era; perché?

Insomma, Simone, sapeva che in fondo il marito era legato ai figli, ma invitarli da lui a passare l'intera estate...non era normale.

Di certo si stava facendo troppi problemi. Forse i ragazzi non avrebbero accettato. Andare ad Hannover per un'intera estate poteva essere stressante, per di più se poi sarebbero andati in qualche località più distante. Nella lettera scriveva anche che forse sarebbero andati a Los Angeles, la città natale della nuova moglie, per un mesetto.

Simone era seduta sul divano quando sentì la chiave girare nella serratura.

- Ciao mamma!!!!-un ragazzo baciò la donna sulla guancia

- Ciao Bill, tuo fratello?-

Un ragazzo moro, alto sul metro e ottanta alzò un sopracciglio

- Sicura di volerlo sapere?-

- Bill, dimmi subito dov'è Tom!!!-

- Sono qui-

Simone si girò verso la porta e si trovò davanti un ragazzo, anzi un essere, ricoperto dalla testa ai piedi di farina.

- TOM!!!!-

- dai mamma, oggi era l'ultimo giorno di scuola e in più io e Bill abbiamo finito la quarta, abbiamo diciassette anni, dovevamo festeggiare- disse il ragazzo alzando le mani, per sottolineare quanto ovvio fosse quello che aveva detto.

- Ok, tranquillo, ma tu Bill, come mai sei così lindo?-

- Guarda che non è lindo affatto!!!- disse Tom iniziando a sghignazzare

- Grazie Tom!!- Bill si avvicino al fratello tirandogli uno scappellotto, per poi aprire il giubbotto che portava mostrando così la maglia nera che aveva indossato la mattina, ormai bianca.

- E adesso questa roba chi la lava?- chiese Simone guardando storto Bill e Tom, che come unica risposta fecero un sorrisone a 32 denti e andarono dalla madre a baciarla

- Ruffiani!!! Forza andate su a lavarvi, dopo vi devo parlare- la donna tornò seria e i ragazzi capirono al volo che qualcosa non andava, così senza dire niente salirono le scale.

Mentre si stavano spogliando, Bill si fermò e osservò attentamente il fratello.

- Tom secondo te di cosa ci vuole parlare mamma?-

- Bo-

- Mamma mia oggi sei più loquace del solito, eh?-

- Ma che problemi ti fai Bill, vedrai che non è niente di grave-

Il moro non rispose. aveva capito che anche il gemello era preoccupato, ma come al solito preferiva non darlo a vedere.

 

due ore dopo, io ragazzi scesero per la cena, dove anche Gordon, li aspettava al tavolo.

- Tom, Bill, sedetevi per favore-

I due si scambiarono un'occhiata veloce e si sedettero.

Simone tirò fuori la lettera e la porse ai due, che dopo averla guardata dubbiosi iniziarono a leggere.

 

Hannover, 25 Maggio 2006

 

Cara Simone,

probabilmente leggendo questa lettera ti stupirai molto, ma sappi che non è uno scherzo. So che sono stato un padre assente per Bill e Tom, ma anche se forse è un po' tardi vorrei rimediare.

Per questo, anche sotto consiglio di Daphne, mi farebbe piacere che i ragazzi passassero l'estate da me. So che può sembrare una richiesta pretenziosa, ma sarei davvero felice se Bill e Tom, anche con il tuo assenso, accettassero la mia proposta. Probabilmente nel mese di Luglio, andremmo a Los Angeles, dai parenti di Daphne e vorremmo che anche i ragazzi venissero. Sono certo che si divertirebbero molto, e con la lingua non avrebbero problemi, dato che anche la famiglia di Daphne parla correttamente tedesco.

Questo è tutto. Appena prendete una decisione telefonate.

Saluti

Hans

 

Tom si alzò dalla sedia e andò via. Bill invece rimase seduto a fissare il foglio. Dal piano superiore si sentirono dei rumori forti e poi il silenzio. Rimasero così per alcuni minuti, poi Bill aprì la bocca come per parlare, ma la richiuse subito.

Simone appoggiò la mano su quella del figlio.

- Bill, lo sai che la decisione spetta a voi, io non mi opporrò se decideste di andare o di restare, ora vai da Tom -

Bill alzò lo sguardo e annuì. Poi senza proferire parola salì le scale e bussò alla porta di Tom.

Dall'interno nessuno rispose

"Bé chi tace acconsente" pensò.

Quando Bill entrò nella stanza trovò suo fratello seduto sul letto con la testa fra le mani, andò a sedersi di fronte a lui sulla sedia della scrivania.

- Perché quel bastardo ci ha fatto questo?- domandò Tom

- Io ci vado!-

Tom alzò lo sguardo e sgranò gli occhi.

- cosa?-

- ho detto che io vado da lui!-

- perché? ti sei rincitrullito? devo ricordarti quello che ha fatto? devo ricordarti quanto abbiamo sofferto? é? é?- urlò Tom alzandosi in piedi

- SMETTILA!! Non sono io quello che me ne sono andato-

Tom si risedette.

- Vieni anche tu!-

- No-

- Avanti Tom. Sai che non posso farlo da solo!-

- Allora non andarci-

- No, io voglio andarci, ma voglio farlo anche con te, non è solo mio padre-

- Non m'importa Bill se è o no mio padre! Io non voglio rivivere quei momenti-

- Tom ascolta, non è scappando che risolverai la situazione, ok?-

Tom annuì. Bill sorrise in modo che il gemello non lo vedesse, si stava convincendo. Se Tom era testardo, Bill a volte riusciva a esserlo anche di più.

- Proviamoci. Non ci proverai tu, e non ci proverò io, ma ci proveremo noi!-

- Ehi, ora non fare il saggio! Sono io il fratello maggiore!!-

- E io quei dieci minuti che avresti fatto tu? L'intelligenza è arrivata tutta a me!-

- Io facevo qualcosa di molto più furbo!-

Bill alzò un sopracciglio

- osservavo le tette della dottoressa!-

I due scoppiarono a ridere.

Continuarono per un po', tornando poi seri.

- Ok, verrò ma a un patto...-

- dimmi-

- se qualcosa va storto o se non ci troviamo bene torneremo a casa-

- va bene!-

I due si strinsero la mano e si abbracciarono.

- Mammaaaaaa!!!-

Simone alzò lo sguardo e vide che come sempre i gemelli stavano scendendo le scale di corsa.

- Immagino che abbiate preso una decisione! E immagino anche che abbiate deciso di andare-

- Mamma da quando sei veggente-

- Non sono una veggente, sono una madre!-

Simone abbracciò Bill, e diede una grande grosso bacio a Tom, che si esibì in smorfie varie.

- Bene io chiamo vostro padre, voi andate a mangiare, ho ordinato la pizza!!!-

- PIZZAAAAAAAAAAAAA!!!!!!- i due si precipitarono in cucina.

- Bene ragazzi. State per intraprendere una nuova avventura-

disse sarcasticamente Gordon

- Gordon, mangia!!!-

Ave! Dunque inanzi tutto, vorrei scusarmi per i possibili errori di ortografia o di scritttura in generale. Se il mio modo di scrivere non è chiaro commentate, così lo aggiusto. Detto ciò, spero che la storia vi piaccia! XD

Aspetto i vostri commenti. 

Bacio

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Capitolo 2
*** 2- Partenza ***



IMPORTANTE!!!!! questa fanfic la pubblico io x una mia amica, che tra parentesi è qui con me, quindi  lei vorrebbe precisare che  l'essere dotato di intelligenza superiore c
he ha scritto la ff è lei e non io che pubblico (inutile sottolineare che è modesta)! ihihih apparte gli scherzi, buona lettura e fate tanti commenti!!! ciau!!!!


Capitolo 2 - Partenza

Una settimana dopo, i gemelli erano nella macchina della madre, pronti per partire per Hannover. Tom con due bagagli enormi, uno zaino e la sua chitarra, tenuta a riguardo nella sua custodia.
Bill con tre bagagli enormi e uno zaino, pieno di cianfrusaglie.
Simone si era offerta di portarli, in modo da avere la possibilità di parlare con l'ex-marito faccia a faccia.
Quando arrivarono alla stazione di Hannover, ebbero una bella sorpresa. Nessun Hans era lì ad aspettarli.
- Lo sapevo che non dovevamo fidarci- esclamò Simone scocciata
- Vedrai mamma, arriverà!- le disse Bill
- Già, sarà in ritardo- aggiunse Tom, che si avvicinò a Bill per parlargli in modo che la madre non li sentisse.
- Ricordati del patto, questo è già un punto in meno!- bisbigliò
- Avanti Tom non fare così! Tu sei sempre in ritardo-
- Ma hai sempre qualcosa da dirmi tu!- gli disse dandogli un pugno sulla spalla.
Dopo ormai una mezz'ora che aspettavo, avevano tutti perso la pazienza.
Simone perchè aveva poca voglia di incontrare il marito, che per di più era in ritardo.
Tom, perchè gli scocciava essere lì.
Bill, perchè semplicemente odiava le persone in ritardo.
- Bill e Tom?-
I due sentendosi chiamare si girarono e si ritrovarono davanti una donna alta almeno venti centimetri in meno di loro.
- Oh mio Dio, per fortuna vi ho trovato, pensavo foste andati via. E' da mezz'ora che vi cerco!-
- Mi scusi, ma lei chi è?- chiese Bill
- O, che sbadata, io sono Daphne, immagino che Hans, vi abbia detto di me!-
- Daphne è un piacere conoscerti!- esclamò Simone.
- Il piacere è mio, tu devi essere Simone, giusto?-
- Si sono io!-
- Ma come ha fatto Hans a lasciare una bella donna come te?-
Le due si misero a ridere, sotto lo sguardo allibito di Bill e Tom. Normalmente due donne nella loro situazione si sarebbero lanciate frecciatine velenose, invece loro si parlavano come se fossero grandi amiche.
- I tuoi figli mi sembrano un po' allibiti che ne dici?-
- Su ragazzi, che vi aspettavate, che io e Daphne ci uccidessimo! Ci siamo parlate molte volte al telefono nell'ultima settimana.
- Daphne, ma dov'è nostro padre?- chiese Tom
- Come Hans non ve l'ha detto che sarei venuta io a prendervi?-
- No ci spiace, non lo sapevamo- disse deluso Bill
- Mio dio, quell'uomo è proprio incorreggibile, ma via non restate lì, prendete i vostri bagagli, almeno che voi non desideriate restare in stazione, anche se non ve lo consiglio, non è molto comodo-
- No grazie, preferiamo un letto- disse Bill.
Daphne gli piaceva. Sembrava una di quelle donne simili a Simone. Allegra e con il senso dell'umorismo. Non era molto alta, e non era ne magra ne grassa. Più di tutto lo aveva colpito il suo aspetto. Non sembrava affatto una donna classica. Sembrava giovanile.
Tom invece non aveva avuto un'ottima impressione. Quella donna aveva comunque in qualche modo, sostituito loro madre, e lui questo non lo poteva accettare.
Arrivarono alla macchina. Un enorme Cadillac grigio metallizzata.
- O porca puttana!!!-
- Tom!- Simone lo riprese subito
- Scusa, ma hai visto che macchina???-
- Non mi sembra comunque il caso di fare tutto questo chiasso-
- Mi dispiace Tom, ma questa macchina non è mia!-
- E allora qual è?-
- Tom!- di nuovo Simone lo riprese
- Non preoccuparti Simone, i ragazzi curiosi sono sempre i più intelligenti-
- Ahahah, Tom intelligente, questa donna si che è simpatica- disse Bill
- Cretino, comunque grazie Daphne, sei la prima che mi dice una cosa del genere!!!!- disse Tom rivolgendosi prima al fratello, che ancora rideva e poi a Daphne. Forse poteva essergli anche lontanamente simpatica.
Daphne intanto rideva.
- Per risponderti Tom, questa macchina non è proprio mia, perchè quella che guido di solito è stata sfondata, e tra parentesi è colpa di Hans che è da mesi che gli dico di comprarsi un paio di occhiali. Quindi la mia ditta, dato che servo in ufficio mi ha dato questa, finchè la mia non sarà riparata-
- Accidenti, mamma perchè anche tu non sfondi la tua, magari di danno anche a te qualcosa che funzioni e che non si spenga tutte le volte che vogliamo usarla- disse Bill
- Molto simpatico tesoro!!-
Una ventina di minuti dopo arrivarono a casa.
Era un posto molto carino. Una villetta di due piani con un ampio giardino.
- Che bella casa Daphne, complimenti!-
- Grazie Simone, a proposito, a che ora hai il treno di ritorno?-
- Hai voglia di mandarmi via?- chiese offesa la donna
- Assolutamente no, avevo anzi intenzione di invitarti a pranzo se non avevi il treno prima!!!- aggiunse frettolosamente la donna
- OH, perdonami!-
I quattro entrarono in casa.
- Ben ragazzi vi mostro la casa. Al piano terra, c'è la cucina e la sala da pranzo, che sono a destra dell'atrio. Quella porta la davanti è la camera da letto mia e di Hans. Questo a sinistra è il salotto. Scusate il disordine, ho cercato di dare una ripulita nell'ultima settimana, ma con poco successo-
Tom e Bill, si guardarono intorno. Non c'era traccia di polvere, ne di oggetti fuori posto. Non si poteva chiamare ordine quello!! Era molto di più.
- Laggiù abbiamo la scale che porta al seminterrato-
Bill si guardò in giro. La casa era davvero molto grande.
Sopra al camino, era appeso un quadro enorme. Era un ritratto. Due bambine, entrambe sui cinque anni, forse meno. Entrambe con i capelli castano scuro. Non si assomigliavano molto. La prima, che sembrava più grande, aveva degli occhi verdissimi. Portava una salopette di jeans con sotto una maglietta azzurra. La seconda, quella più piccola, aveva gli occhi nocciola, e ora che Bill li osservava meglio, sembravano uguali ai suoi, forse più scuri. Aveva un vestito giallo con tanti fiorellini, e i capelli a caschetto, sulla frangia erano tenuti su, come se fossero una banana.
Quando salirono al piano di sopra, scoprirono che era un lungo corridoio con cinque porte.
- Bene, questo è il bagno, mentre queste due camere, sono le vostre. Scegliete voi quale preferite. Bene questo è tutto.
Potete iniziare a disfare le valige!-
Daphne e Simone scesero al piano inferiore.
- Accidenti che casa! Papà si è trattato bene!-
 disse Bill
- Secondo me invece è lei che è ricca, papà fa il camionista!-
sottolineò Tom
- Giusto hai ragione, comunque che camera prendi?-
- Quella a destra, dalla parte della strada, va bene a te?-
- Si, si, guarda mi resta indifferente-
- Secondo te perchè non ci ha detto che c'è nelle altre due camere?-
Disse Tom con un'aria troppo furba, che a Bill non piaceva affatto
- Tom non siamo autorizzati, non è casa nostra!-
- Bè tecnicamente lo è dato che ci vive nostro padre, quindi...-
- BILL! TOM!- un urlo della madre richiamò l'attenzione dei gemelli
- Andiamo Indiana Jones!!- disse Bill prendendo per mano il fratello
Quando arrivarono di sotto trovarono la madre e Daphne pronte per uscire.
"Fantastico se escono potrò dare un'occhiata a quelle stanze" pensò subito Tom
- Daphne mi porta a fare un giro ad Hannover, venite!-
- Ma mamma...- Tom si sgonfiò tutto, ma forse poteva scamparla
- Niente storie Tom, passerai qui molto tempo, devi iniziare ad ambientarti!-
- Veramente dobbiamo disfare ancora le valige - intervenne Bill. Anche se non approvava l'idea del fratello, era curioso anche lui
- Bill, Daphne ha detto che in centro c'è il più grande negozio della zona di gioielli gotici, penso che potrebbe interessarti!-
- Arrivoooooooo!!!- urlò il moro e si fiondò verso la porta
"Fantastico abbandonato dal mio gemello per dei gioielli!!!! La prossima volta convinco l'infermiera (vd. capitolo 1) a fare cambio!”
- Tom?- Daphne guardò speranzosa il ragazzo
- Va bene mi avete convinto!!!-
Quando arrivarono in centro Tom e Bill erano entrambi a bocca aperta. Quel posto era fantastico! A Bill uscirono i cuoricini dalla testa quando entro nel negozio di gioielli. E Tom poté notare che era pieno di belle ragazze.
- Sai Bill forse non è stata una così cattiva idea venire!-
- già. io ADORO, questo posto-
I due risero, e continuarono a camminare per almeno mezza giornata.



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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Capitolo 3 - Incontro in biancheria

 

IMPORTANTE. (Prometto che la smetterò con ‘sti avvisi importanti!)

Riguarda i nomi del padre dei gemelli. Non so se Hans é giusto, per cui vi chiedo, se lo sapete di scrivermeli, così almeno posso aggiustare. Se invece non vi importa dei nomi che uso, allora tengo questi!

Grazie.

Vi lascio alla lettura!

 

Erano ormai le sette di sera quando tornarono a casa. Simone era già partita, e i gemelli erano pronti ad incontrare il padre.

Quando entrarono in casa trovarono un uomo intento a preparare la tavola.

- Ehm...ehm...Hans?!- Daphne attirò l'attenzione del marito

L'uomo alzò gli occhi.

- Bill, Tom!!-

Bill andò verso il padre e lo abbracciò.

- Accidenti ragazzo mio, sei cresciuto un sacco!!-

Poi lo osservò meglio. Di certo non passava inosservato.

- Hai un look particolare, ma mi piace!-

- Davvero?- Bill si sentì invadere dal calore. Suo padre era sincero e lo aveva accettato, e questa era la cosa più importante per lui.

Anche Tom si sciolse. Non avrebbe sopportato di sentire critiche da parte del padre nei confronti del fratello.

Hans, andò ad abbracciare anche Tom. Questo rimase immobile, ma poi strinse a sua volta il padre, forse anche troppo forte, infatti questo tossicchiò più volte.

- scusa-

- No, tranquillo Tom, é quello che volevo!! Mi siete mancati ragazzi!-

- Anche tu papà!!-

- Forza ora andate di sopra a mettere a posto le vostre cose, qui prima che sia tutto pronto ce ne vorrà di tempo-

- ok-

I due salirono al piano di sopra.

- Tom, io dopo mi faccio una doccia ok?-

- Va bene, ma non metterci troppo-

- Tranquillo-

Entrambi entrarono nelle rispettive camere, ed erano stati così presi dal non aver notato che in bagno l'acqua scorreva e che in una delle "camere misteriose" era accesa la luce.

 

Poco dopo Bill aveva finalmente finito con la sua camera. Era spaziosa, con un letto ad una piazza e mezzo, scrivania e ora con un armadio stracolmo di vestiti.

Senza pensarci troppo, ed essendo ormai abituato così, si spogliò in camera rimanendo in boxer e andò dritto verso il bagno, spalancò la porta e...

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!-

- ODDIO SCUSA!!!!!- urlò il moro

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH ESCIIIIIII!!!!!-

Bill richiuse la porta e accese la luce nel corridoio.

"bene Bill, quella che hai appena visto in bagno era un allucinazione. Non c'era una ragazza in biancheria, che ti ha visto con solo i boxer addosso"

Tom uscì dalla sua stanza, e in contemporanea se se ne aprì un'altra

- AHHHHHHHHHH I LADRIIIIIIIIII!!!!!- urlò la persona che era uscita da una stanza

- COSA!!! E TU CHI SEI?- chiese Tom indicando la ragazza

- COME CHI SONO IO??!!! CHI SEI TU, TARZAN, E TU, MANIACO IN BOXER!!!!

La porta del bagno si aprì e ne uscì una ragazza con una maglietta ,ma in mutande, che si fiondò nella camera dell'altra ragazza

- SI PUO' SAPERE CHE CI FATE TU E LEI QUI!!!????- chiese Bill alla ragazza che era rimasta sulla soglia

L'altra sbucò da dietro con addosso una gonna

- CI VIVIAMO!!!- dissero all'unisono

- NO, NOI CI VIVIAMO!!!- ripeterono i gemelli

- BE' IERI NON C'ERAVATE DI SICURO, PERCHE' MI SAREI ASSICURATA DI CHIUDERE A CHIAVE IL BAGNO, SE AVESSI SAPUTO CHE UN RAGAZZO MEZZO NUDO SAREBBE ENTRATO MENTRE ERO IN BIANCHERIA!!!!!!!!- urlò la ragazza del bagno

I quattro si guardarono e urlarono tutti insieme

- HANS!!!!-

I ragazzi scesero al piano terra dove Hans e Daphne, che avevano sicuramente sentito tutti i discorsi ridevano.

- MAMMA, PERCHE' C'E' UN MANIACO IN BOXER IN CASA?- chiese la ragazza "del bagno"

- E PERCHE' C'E' TARZAN, IN CASA??????- chiese l'altra

- PAPA' PERCHE' HO APPENA VISTO UNA RAGAZZA MEZZA NUDA, SENZA SAPERE CHE ERA QUI!!!!?????- fu il turno di Bill

- PAPA', PERCHé QUESTA TIPA, DICE DI ABITARE QUI?-

- Ragazzi potreste calmarvi?- chiese Daphne

- NO!- fu la risposta generale, escluso Hans

- Per favore sedetevi-

Nessuno si mosse

- NORAH E LYDIA MCGARRY, SEDUTE!- urlò Daphne

- Bau!- disse la ragazza del bagno, scatenando le risate di tutti

Bill e Tom rimasero in piedi.

- ANCHE VOI!- disse poi Daphne ai ragazzi.

I ragazzi vedendo il suo sguardo, non esitarono un secondo e si sedettero vicino alle due.

- Molto bene, é il momento di fare le presentazioni. Ninì, Lyd, questi sono Bill e Tom i figli di Hans!-

Le due li guardarono.

- Tom, Bill, queste sono le mie figlie. Lei é Norah, e lei Lydia.- disse Daphne indicando prima la ragazza che era apparsa dalla soglia e successivamente quella del bagno

I gemelli guardarono le ragazze.

Lydia si alzò in piedi e andò verso Bill

- Se prometti di NON entrare mai più in bagno senza bussare, per me é un piacere conoscerti- disse porgendogli la mano, che Bill afferrò e strinse. Poi Lydia si girò verso Tom e strinse la mano anche a lui. Infine si girò verso la sorella e alzò un sopracciglio.

Norah fece un mini-mini-sorriso e salutò entrambi con un cenno del capo, poi prese una Coca-Cola dal frigo e iniziò berla.

- bene ragazzi vi lasciamo qui per conoscervi meglio. Avete un'intera estate per farlo, ma prima si fa meglio é, no?- disse Daphne.

A Norah andò di traverso la cola, e iniziò a tossire

- Pa-passeranno TUTTA l'estate qui?- chiese

- Si tesoro, non ci sono problemi per te vero?-

Norah grugnì e senza proferire parola uscì dalla stanza e andò al piano superiore.

Gli altri tre intanto si diressero nella sala.

- Scusatela, di solito é gentile e simpatica, ma non ama molto le novità, soprattutto quelle così inaspettate!-

- Davvero non vi avevano detto niente?-

- Sapevamo che sareste venuti a trovare Hans, ma non pensavamo sareste rimasti per tutta l'estate!-

- Ci dispiace- intervenne Tom che era stato zitto fino a quel momento

- Ehm...ehm, Bill?- disse Lydia abbassando lo sguardo

- si?-

- Ecco...io...- iniziò diventando bordeaux - credo dovresti indossare qualcosa-

Bill si guardò e scoppiò a ridere

- ops, me ne ero dimenticato, aspettate-

Il ragazzo salì al primo piano e dopo cinque minuti era giù vestito.

- Quanti anni hai Lydia?- chiese Tom alla ragazza

- 16, mentre Norah ne ha 17, come voi!-

- Come fai a sapere...- iniziò Bill

- Quanto anni avete? E' una storia lunga, magari un giorno ve la racconto!-

- Ma tu e tua sorella avete proprio solo un anno di differenza?- domandò Bill

- Bé più o meno, lei é nata il29 Giugno, mentre io il 15 Luglio, quindi abbiamo giusto un anno di differenza - spiegò Lydia tutta orgogliosa

- é la cosa più strana che io abbia mai sentito!- esclamò Bill

- No, non credo!- ribatté Lydia

- E invece si- insistette il moro

- Ti dico di NO!- aggiunse Lydia

- La smettete voi due! Mi sento escluso!!- esclamò Tom d’un tratto

- Oh povero Tomi, viene qui!! fatti dare un bacino dal tuo fratellino!!!!-

- Bill non ti avvicinare!-

Tom iniziò a scappare per la sala, con Bill al seguito che cercava di baciarlo, e Lydia sul divano che rideva come una matta.

-Lyd vieni ti devo parlare-

Lydia si girò verso la sorella che l'aveva chiamata dal fondo delle scale.

- Arrivo!!-

 

In camera di Norah

- Sai molto arrabbiata?- chiese Lydia

- Mi da fastidio, che invece di venire su da me sei rimasta lì con loro- le rispose incrociando braccia e gambe

- Norah, se fossi venuta mi avresti mandata via. Pensi che non ti conosca?-

- é solo che...-

- che ti da fastidio che siano entrati nella nostra vita in modo così brusco, lo so, neanche io ne sono felicissima, ma non possiamo litigarci, altrimenti ce lo scordiamo di stare in pace!!! No?-

- Ma la smetti di anticipare quello che voglio dire… sei snervante!- disse Norah

- dai su fai la brava e vieni giù- disse Lydia incurante della critica subita dalla sorella

Norah guardò dubbiosa la sorella, che dopo neanche tre secondi iniziò letteralmente a fare le fusa.

- Lyd, dai..mi fai il solletico...ok , prometto che sarò gentile...ok , ammetto anche che sembrano simpatici-

- ben sono contenta-

- dammi le ultime informazioni-

- niente di che, hanno diciassette anni e...e abbiamo un'intera estate per saperne di più!!-

- RAGAZZE E' PRONTA LA CENA!!!-

- Arriviamo- gridò Lydia e uscì dalla stanza

- Ah Lyd?- la chiamò Norah

- si?-

- Il rasta é MIO!!!!-

Le due si misero a ridere e scesero le scale velocemente.

 

Ed ecco a voi il 3° capitolo con svelato cosa si celava dietro alle misteriose stanze!!!! Due belle sorellastre per i gemelli. Ma i misteri non sono finiti qua. Ora prima che vi riveli l’intera storia meglio dedicarsi ad altro.

 

I RINGRAZIAMENTI!!!! (applausi generali, e la sottoscritta che saltella felice)

Sarà che basta poco per farmi contenta, ma ero super happy di leggere i commenti che mi avete lasciato!!! J

Pandina_kaulitz => Grazie Tante!!!!! Sono davvero felice che la ff ti piaccia. Come vedi ho svelato cosa c’era in quelle stanze! Comunque grazie ancora x i complimenti!! Però mi raccomando, se pensi che debba aggiustare qualcosa fammelo sapere! Perché il cliente a sempre ragione, in questo caso il lettore!! (Meglio che la smetto con il mio umorismo per morti). Aspetto il tuo commento al prossimo chap. Un bacio.

Stefi => Grazie mille anche a te!! O come direbbe un cantante di mia conoscenza: CRAZIE MILEH!!! Svelato il mistero delle stanze, che ne pensi? Per quanto riguarda l’avvincente, se così possiamo definirla, relazione tra Simone e Daphne, io penso che due donne nella loro situazione non dovrebbero litigare. Anzi, la mia etica di vita é “Quando puoi, la colpa, dalla agli uomini”, per cui ora é anche la loro etica.. Se non sei d’accordo non esitare a dirlo. Sto attraversando un momento in cui sono aperta alle critiche! Meglio approfittarne! Detto ciò, ti mando un bacio, sperando di ritrovare un tuo commento anche nel prossimo capitolo! Ciauzzzzzzzz!!!!!

Tokiohotellina95 => Grazie per i complimenti, spero tu sia soddisfatta del terzo capitolo. E mi raccomando anche con te, continua a commentare, anche le critiche costruttive sono ben accette. Un bacio.

Scrizzoth_95 => Grazie di avermi commentata. Eccoti il terzo capitolo, con il momento dell’introduzione. Sono felice che tu l’abbia trovato divertente. E’ bello far ridere le persone! Che ne pensi? Era ciò che ti aspettavi? Spero di avere le risposte in un tuo futuro commento! Un bacio

 

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