Luigi: Acchiappafantasmi a domicilio!

di Debby_Gatta_The_Best
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il film ***
Capitolo 2: *** Il Poltergust 6001 ***
Capitolo 3: *** Inconvenienti stradali ***



Capitolo 1
*** Il film ***


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La luce fredda della lanterna tremolava in modo sinistro. Il Boo avanzava nella foresta tenendo il lume ben dritto davanti a sé, per illuminare quel buio che neanche i suoi occhi spettrali riuscivano a trafiggere. Spostava continuamente lo sguardo dalla strada alla mappa, e ogni tanto doveva addirittura fermarsi per controllare di non aver sbagliato. Dietro di lui, un minuto Boo rosa lo seguiva a ruota, sobbalzando ogni qual volta dalle fronde scure degli alberi si levava lo strepito di un gufo o la corteccia di un tronco vecchio scricchiolava sotto il peso degli anni.

-Finiscila, Cobarde! Ne ho abbastanza della tua fifa!-

Aveva brontolato con voce rauca il primo Boo ad uno strillo particolarmente acuto del fantasmino dato dal saettare furtivo di una lucertola.

-Scusa, capo...-

Capo” era il soprannome appioppato al Boo più anziano dal giovanetto rosa, e “Cobarde” era, a sua volta, il soprannome che il Boo candido aveva dato al suo allievo. Proprio per la sua “codardaggine”, come la chiamava lui.

Il vero nome del rosa era in realtà “Valiente”, ma nessuno ci credeva, e il Boo veniva spesso sbeffeggiato anche dai novellini come lui.

-Su, sbrighiamoci! Al Re non piace aspettare!-

Valiente era da una parte eccitato dall'idea di poter conoscere per la prima volta il proprio Re, ma allo stesso tempo anche intimorito. Era risaputo che il Re fosse un tremendo comandante dal pugno di ferro, che non permetteva il minimo sbaglio, e che pretendeva la “perfezione”.

-Allora... quanto manca...?-

Chiese dopo qualche minuto tremando per il rumore del vento che scuoteva i rami contorti dei tetri arbusti.

-Uff... è la quarantesima volta che me lo chiedi! Ma adesso guarda con i tuoi occhi!-

Il Boo scostò un cespuglio e dinnanzi a loro si parò una vasta radura, con al centro un grande castello diroccato.

-Siamo arrivati!-

-Ma davvero...?-

Ironizzò con finto entusiasmo il fantasma più anziano. Valiente lo seguì senza aggiungere altro, a testa bassa.



Pop corn, bibita gassata, coperte di pail per il freddo e pigiama: era tutto pronto! Luigi sedeva comodamente sul divano, con i piedi poggiati sul tavolino, ed il telecomando della TV a portata di mano.

-Hey, Mario! Quando vieni? Lo vogliamo vedere o no questo film?-

Chiese al fratello,ancora in completo da lavoro. Questo era inquieto: girava intorno per la stanza quasi come se aspettasse qualcosa.

-Che c'è? Tra meno di un quarto d'ora inizia il film!-

-Lo so, Luigi, lo so! È solo che avevo invitato un paio di amici...-

-Cosa? Avevi invitato degli amici senza avvertirmi?-

Luigi pareva molto seccato, ma proprio in quel momento suonò il campanello.

Mario si precipitò ad aprire, e Luigi si sporse in avanti cercando di mantenere la sua comoda postazione ma tentando di vedere oltre la porta. Dopo pochi secondi, dall'uscio entrarono, in fila indiana:

Yvan, Wolley* e... le due Principesse! Peach e Daisy!

Il cuore di Luigi scoppiò di gioia nel vedere la seconda, vestita secondo il suo carattere, con un completo pratico e sportivo.

Le due cugine** salutarono cortesemente i fratelli:

-Ciao Mario! Ciao Luigi!-

Si limitò Peach. Mario arrossì, e Luigi ricambiò sventolando leggermente la mano. Poi il suo sguardo cadde per Daisy, dove sarebbe rimasto per gran parte della sera.

-Ciao gente!!! Siamo arrivati, yeh! Scusate per il ritardo, ma questa lumacona... - e diede una spintarella scherzosa alla principessa rosa – non si decideva a scegliere il vestito!-

-Oh, Daisy! Per l'ennesima volta: ci vuole un abito formale e adeguato per ogni occasione!-

-E quello lo chiami adeguato? Sveglia, stiamo per vedere un film horror! E poi questo è una cosa più simile ad un pigiama-party che ad una “formale riunione tra amici”!-

Iniziarono a punzecchiarsi come erano solite a fare, con quei piccoli litigi da grandi amiche.

Luigi diede uno strattone a una bretella del fratello, mentre gli invitati erano impegnati a togliersi i cappotti:

-Mario! Perché non mi hai detto niente? Perché non mi hai avvertito che c'era anche Daisy?-

Arrossì dicendo questo. Mario intuì che Luigi doveva sentirsi a disagio perché in pigiama, mentre se avesse saputo della Principessa, probabilmente avrebbe indossato uno smoking elegante.

-Scusa, fratellino, ma mi ero proprio dimenticato di avvertirti! Oggi sono stato tutto il tempo a contare i nostri recenti guadagni in fatto di idraulica, e devo dire che negli ultimi mesi non stanno andando troppo bene...-

Ma prima che potesse continuare, tutti si erano spogliati dai giacconi ed avevano preso posto nel lungo divano di casa Mario. Anche quest'ultimo si era poi deciso a sedersi, non prima di aver distribuito bevande e pop-corn a tutti, accompagnati da morbide coperte.

Yvan premette il pulsante d'accensione della TV, e subito questa obbedì. Subito apparve il canale su cui era stato sintonizzato, e quando iniziò la musichetta di presentazione, Mario spense le luci. Il film iniziò.


-Wack!-

Il baffuto in camicia da notte sobbalzò e d'istinto si aggrappò al braccio della prima persona che aveva vicino. In questo caso si trattava proprio di Daisy.

-Oh, emm... eh,eh...-

Ridacchiò staccandosi e arrossendo, ma la principessa era troppo presa dal film per notare gli strani comportamenti dell'idraulico.

-Ah,ah,ah! Ma avete visto che faccia ha l'assassino? Sembra uscito da un fumetto! Ah,ah,ah!!!-

E mentre tutti tremavano rannicchiati sotto le copertine, Daisy commentava ogni singola scena a gran voce, ridendo e spanciandosi come se stesse guardando un telefilm comico.

Luigi si pose una mano sul cuore; riuscì a riprendersi dalla scena spaventosa di poco prima solo dopo alcuni minuti.

Il film procedeva, mentre fuori dalla casa iniziava a levarsi un vento freddo e violento. Iniziarono a cadere le prime gocce di una tempesta, e il ramo dell'albero vicino all'ingresso iniziò a far ondeggiare pericolosamente i rami.

tic, tic, tic...

Il suono che produceva uno di essi mentre sbatteva contro la finestra rendeva la scena ancora più paurosa. La suspence aumentava. Sarebbe riuscito l'ultimo protagonista rimasto in vita a trovare il fantasma e distruggerlo definitivamente, prima che questo potesse fare altre vittime? Armato solo di un bastone e della sua intelligenza, il giovane sarebbe riuscito a trovare quelle poche ragazze superstiti non ancora tramutate in zombie nelle segrete dell'antico maniero?

Con lo sguardo fisso sullo schermo, il gruppo trattenne il fiato. Ecco che il ragazzo apriva la porta cigolante... un lampo illuminò la scena, e tutti sobbalzarono, tranne Daisy, che però si zittì.

Ed ora, tenendo il bastone ben nascosto dietro la schiena, il protagonista azzardò un passo all'interno della stanza...


-Notizia dell'ultim'ora!!!-


Gli amici lanciarono un grido quasi all'unisono, poi si accorsero che la voce non era altro che quella squillante di Lilly Koopa (divenuta da poco giornalista ufficiale del TG Fungo).

-Che scoop! Sembra che da poco Fantasmi e Boo di ogni genere abbiano lasciato cimiteri e case stregate per rivoltarsi ai vivi! Passo la parola al nostro inviato Giorgius Koopoldi, in diretta dal Regno di Fagiolandia!-

La scena cambiò, mostrando adesso le scene in diretta della capitale di Fagiolandia che veniva attaccata da una moltitudine di spiritelli colorati. I passanti fuggivano terrorizzati dagli scherzi dei Verdini dispettosi, gridavano appena intravedevano un Boo...

Al centro della scena, un Koopa di una certa età con in mano un microfono annunciava a gran voce:

-Qui nel Regno di Fagiolandia, come in molti altri Stati e Regni, è in corso un'invasione di spettri! Sembra che i Fantasmi si siano accordati ed abbiano deciso di infestare paesi e città!-

Ma prima che potesse andare avanti, uno spiritello gli passò accanto scippandogli il microfono. Si sentì un “ehy!” seccato del giornalista e la telecamera si spense, per poi ripassare la linea a Lilly.

-Tenetevi ben stretti i vostri averi, gente! Sbarrate porte e finestre! I fantasmi potrebbero infestare anche la vostra casa!-

E lo speciale TG si arrestò. Sfortunatamente, il film non era stato fermato, e appena era ripreso, erano apparsi sullo schermo i titoli di coda.

-Uffa! Volevo vedere se il ragazzo vinceva o finiva assoggettato come tutti gli altri!-

Sbuffò la Principessa dei fiori. Gli altri erano troppo occupati a tremare di paura per accorgersi che il film era finito. Peach era pallida:

-Questo significa... che neanche il Regno è più al sicuro? Devo subito correre al castello ad avvisare le guardie!!! Devo... devo assicurarmi la sicurezza di tutti gli abitanti!-

La Principessa rosa si alzò di scatto e si diresse verso l'appendiabiti dove aveva lasciato il giacchetto. Se lo infilò e salutò frettolosamente Mario e gli altri. Poi ricordò a Daisy che doveva sbrigarsi a rientrare presto a castello, dato che da diverso tempo questa alloggiava con la cugina, e che non doveva trattenersi troppo a lungo fuori con il pericolo che c'era.

-Pfff! Questi fantasmi mi fanno un baffo! Se ne incontro uno...-

-Auguriamoci che non accada...-

Iniziò intimorito Yvan, ma Wolley fu subito pronto a continuare con una battuta:

-... per il povero fantasma!-

Daisy ed i due Toad presero a ridere, mentre Mario apriva la porta all'altra Principessa e la salutava. Luigi era ancora accucciato sotto la copertina di pail, in preda al panico.

Dopo un po', qualcuno lo scosse: lui scattò seduto, e si rese conto di essersi addormentato, e che gli altri erano già andati via.

-Luigi, andiamo a letto! Domani sarà una giornata lunga e impegnativa, sicuramente la Principessa ci chiamerà per aiutarla a mantenere la calma in città-

Sempre che riesca a mantenermi io stesso calmo!”

Pensò preoccupato mentre saliva le scale.



*Yvan e Wolley sono i nomi dati dai fan ai due Toad co-protagonisti in Super Mario Bros Wii/Wii U. Mi è stato detto che sembra che la Nintendo abbia rilasciato i veri nomi, ma personalmente preferisco questi. Yvan è quello blu e Wolley quello giallo.

**Non sappiamo se le due Principesse sono solo amiche o imparentate tra loro. Io fingo che siano cugine.


Commento

Ed eccomi con una nuova fan-fiction, questa volta con protagonista Luigi (il terzo del mio trio favorito, composto proprio da Ludwig, Blumiere e Luigi)! Questa però è solo la prima parte, e anche se per adesso non sembra una storia comica, vi assicuro che lo diventerà presto. Cosa escogiterà il nostro eroe?

Vi avverto subito che in questa storia ci saranno moltissimi personaggi, alcuni anche di Super Paper Mario (lo so, sono FISSATA), ed altri inventati. Ma lo vedrete più avanti. Per il momento vi saluto e vi auguro buonanotte. Ciao!


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Capitolo 2
*** Il Poltergust 6001 ***


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-Luigi, io vado dalla Principessa!-

La voce lontana del fratello l'aveva svegliato. Ancora ad occhi chiusi aveva mugolato un “Ok” per poi tornare a ronfare sotto le coperte calde, mentre le parole di Mario che, dalla cucina, spiegavano al gemello il motivo per cui la Principessa lo aveva chiamato si persero al vento.

Passò qualche altra ora. Il sogno era stupendo: Luigi saltellava allegramente in un prato fiorito, con in mano la lettera di un appuntamento con Daisy. Ad un certo punto tutti i fiori si erano trasformati in farfalle e uccellini colorati, ed erano volati via. Quindi a Luigi era apparsa la shiluette di Daisy, in lontananza, che si avvicinava a passo svelto. Lui le era andato incontro e...

DRIIIIIIIIIN!!!! DRIIIIIIIIIN!!!

Lo spavento fu tale che il povero baffuto si svegliò sobbalzando. Accanto a lui, l'ora più che mai odioso apparecchio trillava incostantemente. Luigi sbuffò, poi, ancora mezzo addormentato, alzò la cornetta:

-Chi è...?-

-Pronto? Luigi? Sei tu, vecchio mio?-

La voce era falsata dalla linea telefonica che negli ultimi giorni ventosi aveva preso a funzionare male, ma a Luigi parve familiare. Non si mise però a riflettere a chi potesse appartenere, dato che l'espressione “vecchio mio” non gli era piaciuta affatto. Lui l'aveva sempre presa come un saluto un po' a presa di giro.

-Sì... sono io... -

-Ah, ciao ragazzo mio!-

Ecco, adesso il vocabolo andava più che bene. Luigi sorrise tra sé e sé, avendo intuito a chi apparteneva la voce:

-Professor Strambic...?-

Aveva infatti chiesto senza però avere dubbi sulla risposta.

-Eh, sì! Sono proprio io! Hai visto il TG ieri? Hai visto che si è scatenata l'apocalisse paranormale?-

-Sì. Mario è già andato ad aiutare la Principessa Peach per tenere sotto controllo la situazione!-

Cercò di precisare, dal momento che era sicuro che il Professore lo aveva chiamato per dirgli che doveva subito mettersi a lavoro come ai vecchi tempi; sperava che accennando al fatto che Mario aiutava con le misure di sicurezza, lui non avrebbe dovuto faticare con opere aggiuntive. Sfortunatamente, aveva sperato male:

-Ho sentito, nelle news di questa mattina, che sono state avvistate specie di fantasma mai viste prima! Si pensa addirittura ad anime di defunti sfuggite al Game Over*! Cosa mai successa prima, dunque! Chiunque sia sotto a questa faccenda, potrebbe rappresentare un pericolo per l'intera popolazione vivente! Luigi, ho un lavoretto per te!-

Luigi sospirò. Ci aveva visto giusto, purtroppo.

-Aspetta che preparo il tele-trasporto! Devo ancora collaudarlo!-

-Eh??? No, no, no!!! … E poi non esiste già?-

-Non “teletrasporto”, ma “tele-trasporto”. Trasporto via telefono, insomma!-

La risatina divertita del Professore risuonò nella cornetta. Luigi non lo trovò affatto divertente:
-No, professore! Sono ancora in pigiama e devo fare colazione...-

-Suvvia, Luigi! Davvero non hai interesse a rivedere il tuo amichetto?-

Il volto dell'idraulico si illuminò di nuova gioia:

-Significa che hai finito di fare le analisi a Spillo!-

Un abbaio contento risuonò allegro all'orecchio di Luigi.

Spillo era il nome che i fratelli Mario avevano scherzosamente appiccicato al cagnolino fantasma che nell'ultima avventura dell'idraulico in verde alle prese con i fantasmi** aveva fatto di tutto per essere adottato. Il cucciolotto di ectoplasma era cicciottello e non faceva altro che fare spuntini, ed era così che a Luigi era venuta l'idea di dare un nome totalmente opposto all'animale. “Spillo” appunto.

-Sì. Devo ringraziarti per avermelo “prestato” in questi mesi. Ho potuto studiare più a fondo questa razza canina spettrale sino a ricavare informazioni davvero succulente sui fantasmi in generale-

-Mi vesto e arrivo subito...-

Aveva poi concluso un po' abbattuto il verde.

Si era quindi preparato per andare.


La macchina, vecchia e malconcia, avanzava lentamente, lanciando piccoli sbuffi di tanto in tanto.

Questo trabiccolo non durerà ancora a lungo...”

Pensò Luigi dando un colpetto al sedile accanto, che subito produsse uno scricchiolio di supplica.

Penso non ne possa più! Povera creatura! Avrà almeno 10 anni... e pensare che quando io e Mario la si prese, era il nuovo modello, quello ad edizione limitata per di più!”

Ridacchiò ripensando agli anni che aveva passato con la piccola ferraglia a due posti, pitturata di rosso e verde.

Dopo un'altra mezz'oretta, finalmente, Luigi scorse il laboratorio del Professore.

Parcheggiò e si diresse all'entrata: appena ebbe suonato il campanello, Spillo sbucò dal portone per abbaiare contento e corrergli incontro. Poco dopo, anche Strambic si fece vivo:

-Luigi, ragazzo mio! Vieni dentro!-

Attraversato il vialetto per il giardino, l'idraulico entrò nella lussuosa abitazione del Professore rinomato i tutto il Regno. Era un peccato, però, che la villa antica che lo scienziato aveva acquistato fosse stata completamente svuotata dal suo classico mobilio e riempita invece di aggeggi ultramoderni sparsi senza un ordine preciso per ogni stanza.

-Un caffè?-

Chiese una voce.

-No grazie, ho già fatto colazione...-

Ma quando l'idraulico si voltò si trovò di fronte al naso una tazza fumante di caffè postagli da un braccio robotico. Luigi afferrò la tazzina e notò con sorpresa che anche Yoshi Scienziato era lì. Yoshi Scienziato era un vecchio amico dei due fratelli, uno Yoshi grigio di una certa età, con un paio di baffetti color metallo, un camice bianco ed un cervello invidiabile, che spesso collaborava con Strambic nelle ricerche. Lui non era specializzato in cose paranormali, ma nel costruire nuovi oggetti e aggeggi assurdi. Nonostante fosse geniale almeno quanto il quartogenito di Bowser, Iggy, e inventivo allo stesso modo, il suo pensiero continuo erano progresso e SOLDI. Chi non conosceva il suo buon animo poteva affermare che era davvero difficile da sopportare.

-Yoshi Scienziato è venuto qui a darmi una mano con il mio ultimo progetto...-

Precisò Strambic.

-Ma... Pensavo che stessi lavorando agli impianti di sicurezza per Fungopoli!-

Luigi era un po' preoccupato che lo scienziato (che più che altro era un inventore) non stesse mettendo il suo zampino tra le apparecchiature anti-fantasma che aveva visto costruire in città mentre era in macchina.

-Oh, non preoccuparti, Gigi. Fungopoli è più che sicura anche senza di me!-

Strano – pensò l'idraulico – che non abbia accettato di contribuire alla difesa della Capitale. La Principessa offre spesso molte ricompense...”

-Infatti TU mi... emm... ci frutterai molto di più!-

Si corresse poco dopo. Luigi sospirò.

-Ah, non preoccuparti ragazzo! Yoshi Scienziato sta solo scherzando! Vedi, ti ho chiamato qui per un lavoretto, è vero, ma non è nulla che potrebbe preoccuparti!-

I due professori scortarono Luigi, seguito a ruota da Spillo che non faceva altro che saltellargli attorno, fino ad una stanza piuttosto ampia, ancora più colma di oggetti delle precedenti. Computer e attrezzi di ogni tipo sbucavano ovunque. Il colore del pavimento era praticamente irriconoscibile, dal numero di fogli sparsi per terra.

Luigi dovette procedere a zig zag per non inciampare in qualcosa, mentre i due colleghi procedevano con disinvoltura tra il caos del salone.

-Questa....- iniziò lo Yoshi quando tutti raggiunsero il centro della stanza – è la nostra ultimissima invenzione! In realtà, io ho solo aggiunto qualche particolare, ha fatto tutto Strambic...-

Accennò cercando di non far notare il fatto che non potersi vantare di qualcosa di suo gli dava un gran fastidio.

-Sì sì!-

Strambic, eccitato, afferrò un lembo del telo che copriva un qualche strano oggetto posto su un tavolo, per poi strattonarlo violentemente: sotto, una nuovissima aspirapolvere rossa fiammante, completa di dettagli e rifiniture, giaceva immobile, quasi addormentata. La polvere non l'aveva neanche sfiorata.

-Questo è il nuovissimo Poltergus 6001!-

-Poltergust...6001?-

-Già!-

Rispose lo Yoshi.

Luigi la guardò con attenzione, poi commentò:
-Ma cos'ha di tanto diverso dalla precedente?-

-Moltissime nuove impostazioni, mio caro ragazzo, oltre ad essere più potente. Permette di ricevere dati in tempo reale sul fantasma catturato, rivelare segni paranormali... riesce perfino a percepire quei diavoletti dei Boo! Un vero gioiellino!-

Chissà perché dice così tutte le volte...”

Si domandò il verde.

-E... cosa dovrei farci...?-

-Collaudarla, semplicemente! Questa sembra una situazione perfetta per provare ad accalappiare qualche fantasmino agitato e riportarlo alla tranquillità!-

Spiegò Strambic dondolandosi da una gamba all'altra.

Luigi prese la nuova invenzione e subito la indossò come uno zaino: era piuttosto leggera e molto maneggiabile. Aveva, a differenza delle sue precedenti versioni, ben due tubi per aspirare.

-A cosa serve questo?-

Chiese afferrando il tubo sinistro.

-Quello è una mia aggiunta!-

Iniziò raggiante lo Yoshi.

-Vedi... quel tubo non serve ad aspirare, bensì a espellere fantasmi!-

-Temiamo che i fantasmi si stiano comportando così a causa di un effetto negativo che rende i loro animi inquieti e agitati. Per questo abbiamo potenziato la sacca in cui vengono rinchiusi i nostri amichetti ectoplasmatici...-

-...ed ho... emm... abbiamo ideato un tessuto in grado di sedare, tranquillizzare gli spettri che vi vengono racchiusi-

-Dopo aver studiato a lungo gli effetti calmanti che la Luna Scura aveva sui non-viventi, siamo riusciti a riprodurre, in quantità minime, una sostanza simile...-

-Quindi... i fantasmi che catturerò con questo... - e Luigi afferrò la bocca dell'aspiratore destra - … si tranquillizzeranno direttamente dentro il Poltergust... e potrò liberarli subito da qui?-

Chiese mostrando adesso il tubo sinistro.

-Esattamente, mio caro Gigi!-

Luigi ringhiò piano allo Yoshi, che a presa di giro lo chiamava sempre “Gigi”, ben sapendo che l'idraulico in verde odiava quel nomignolo.

-O meglio: non tutto ciò che catturerai si calmerà, all'interno del Poltergust. Ricorda bene che i fantasmi che noi siamo soliti ad incontrare ed a studiare, spesso non sono anime di defunti, ma esseri nati sì da gente giunta a miglior vita, ma con una coscienza totalmente diversa...-

Mentre il Professor Strambic spiegava la differenza tra anime di defunti semplicemente tramutate in spiritelli dispettosi ed anime di morti che ancora nutrivano un certo rancore per la vita precedente, quindi con volontà e coscienza più simili a quelle viventi, Luigi si mise a grattare il pancino molle di Spillo. La sostanza di cui era fatto era molto “gommosa”, fatto sta che il cagnolino spesso veniva paragonato ad una palla di gomma.

Il verde iniziò poi a studiare il suo nuovo attrezzo, ed a pensare a come avrebbe potuto collaudarlo, mentre i due egregi signori di mezza età discutevano tra di loro completamente ignari della poca attenzione di Luigi.


Dopo l'interminabile e barbosa spiegazione di tutti i contenuti optional dell'aspirafantasmi, tra cui l'opzione di preparare un bicchierino di spumante con tanto di ombrellino decorativo, Luigi riuscì finalmente a staccarsi dalla morsa dei due geni, che sennò lo avrebbero assillato per il successivo mezzo secolo su tutte le invenzioni che assieme avevano progettato di inventare.

Quei due cervelli sarebbero capaci di fare tutto... è una fortuna che non siano dalla parte di Bowser, sennò a quest'ora il Regno era sotto il suo totale controllo!”

Pensò mentre saliva in macchina. Spillo si sedette sul sedile accanto al suo, allacciandosi addirittura la cintura. Luigi gli diede una carezza sulla testa e azionò il motore, che prese a brontolare paurosamente, intento a tornare a casa.


-Mario? Ci sei? Sono tornato!!!-

Spalancò la porta facendo un frastuono incredibile.

-Anche se non avessi parlato, ti avrei sentito uguale arrivare, fratello! Hai quasi distrutto la parete!-

Commentò ridendo Mario, mentre faceva capolino dalla cucina.

-Allora, dove sei stato?-

-Il Professor Strambic aveva finito di studiare Spillo...-

Si limitò lui poggiando il Poltergust 6001 a terra come se niente fosse. Mario non lo notò neanche, dirigendosi però verso il cagnolino e iniziando a vezzeggiarlo, mentre questo abbaiava contento.

-Come è andata dalla Principessa?-

Chiese poi cambiando discorso.

-Bene... le misure di sicurezza sono... ecco... sicure. Tutto funziona alla grande. È un peccato che non esistano “misure anti-Bowser”!-

-Ma se non ci fosse Bowser a movimentare un po' le giornate, non ci sarebbe più gusto, non credi? E poi... come faresti a smaltire 6 porzioni di spaghetti e salsicce se non ci fosse quel povero illuso che ti fa correre per tutte e otto le regioni del Regno?-

I due si misero a ridere. Poi Mario si rabbuiò:

-Ero in cucina a controllare i nostri recenti guadagni. Sai, il nostro lavoro da idraulici non sta andando affatto bene...-

Anche il fratello s'incupì:

-Be', mi pare ovvio. Praticamente non ci chiamano quasi mai! Saranno almeno tre mesi che non prendo in mano un chiave inglese... ormai i bagni che costruiscono oggi sono talmente resistenti che neanche un Pallottolo Bill riuscirebbe a scalfirli...-

-Insomma, non che i soldi manchino... la Principessa è fin troppo generosa nel ringraziarci quando la salviamo... in fin dei conti abbiamo una bella villetta ed un giardino con tanto di gazebo e laghetto. Ma l'idea di non poter più praticare il mio lavoro mi mette a disagio...-

-E poi i risparmi non sono infiniti. Di questi tempi, poi... la disoccupazione sta aumentando, la crisi economica di molti altri Stati influisce anche sul Regno... speriamo che la cosa non si aggravi ulteriormente...-

-Comunque...-

Continuò il fratello in rosso, cercando di essere positivo:

-Cosa ti ha dato il Professore?-

Chiese notando solo adesso il Poltergust nuovo di zecca.

-Oh, quello... è la nuova invenzione di Strambic e Yoshi Scienziato. Mi hanno chiesto di collaudargliela...-

-Oh, be', non sarà difficile! Basta uscire da Fungopoli e ne troverai molti, di fantasmi...-

Prima che Luigi potesse commentare, un urlo inorridito richiamò l'attenzione di entrambi, che uscirono subito di casa a vedere cos'era successo. Era la vicina, una Koopa di una certa età, che stava correndo per il giardino:

-Aiutooo!!! Un fantasma è riuscito ad intrufolarsi in casa miaaa!!! Aiutooo!!!-

Luigi, senza neanche pensarci, afferrò l'aspirafantasmi e corse nella casa accanto, dove, seguito dal fratello, cercò di calmare la tartaruga:

-Si calmi, Melissa! Cosa succede???-

-In casa!!! In casa è entrato un fantasmaaa!!!-

Pronunciò prima di svenire dalla paura.

Mario afferrò la signora prima che potesse sbattere in terra, facendo segno all'altro di entrare nella casa.

Luigi si avvicinò alla porta principale, rimasta aperta quando la Koopa era uscita fuori, e esitò un'istante. Poi Spillo gli trotterellò accanto, ed allora lui si decise ad entrare, prendendo coraggio.

Dentro pareva tutto normale, con la tappezzeria e i mobili retrò completamente intatti. Luigi avanzò verso il salotto, in punta di piedi, poggiando una mano sulla bocca dell'aspiratore destra. Poi, con la coda dell'occhio vide sgusciare un qualcosa di trasparente dietro di lui: si volse di scatto ma non vide nulla. Quando però fece per girarsi nuovamente, sobbalzò vedendo un Verdino*** seduto sul vecchio orologio a pendolo.

-Vieni qui!-

Urlò accendendo il Poltergust. Sfortunatamente, la nuova versione era un po' più complicata della precedente, e finì che attivò, per sbaglio, il rivelaspettri, ovvero una piccola antenna che suonava quando vicino c'era un fantasma. Questa iniziò a trillare impazzita, ed allora il fantasmino si spaventò e volò svelto verso la cucina.

-Torna qui!!!-

Gridò mentre lo inseguiva. Quando giunse nell'altra stanza, però, era già scomparso.

Dove si sarà cacciato quel diavoletto?”

Si chiese mentre apriva uno sportello della vetrina per controllare. Spillo iniziò a mugolare, poi si avvicinò al frigo, iniziando a puntarlo costantemente, mentre il mugolio si trasformava in ringhio.

-Che c'è Spillo?-

-Grrr....-

Luigi si fece avanti ed aprì lo sportello bianco. Dentro, il Verdino se ne stava seduto su una forma di formaggio, intento a gustarsi un enorme barattolo di gelato con un grosso cucchiaio.

-EHY! Il gelato di Melissa non si tocca!!!-

Anche perché sennò come fa ad offrircelo d'estate?”

Balzò in avanti, cercando di afferrare la pestifera creaturina, che però fu più svelta e fece sbattere una musata contro il formaggio a Luigi.

-Vuoi la guerra, eh? GUERRA SIA!-

Spillo iniziò a rincorrerlo, mentre il Verdino sfrecciava da una sala all'altra. Luigi si lanciò all'inseguimento tentando nuovamente di accendere il Poltergust, attivando questa volta due esili braccia meccaniche che dal nulla crearono un piatto di spaghetti al sugo.

ARGH!!! Maledetto Yoshi Scienziato e le tue birbonate!”
Pensò irritato mentre poggiava su un tavolo il piatto di spaghetti fumante.

Dopo altri 4 tentativi, riuscì finalmente a farcela, e il Poltergust iniziò a vibrare, producendo un cupo brontolio. Ma dopo pochi minuti il rumore si trasformò in quello di un aspirapolvere, e con invidiabile rapidità l'idraulico riuscì ad aspirare quello sfuggevole tipetto trasparente.


-La mia casa sarà distrutta??? Oooh! Non ci voglio neanche pensare!!!-

-Si calmi, signora! Luigi ci sa fare con i fantasmi!-

Mario cercava di tener alto l'umore della signora di mezza età per evitare che svenisse di nuovo dalla paura.

Dopo qualche altro minuto, Luigi sbucò dalla porta con un sorriso compiaciuto sulla faccia, e con un piatto di spaghetti in mano. Spillo gli saltellava attorno, eccitato.

-Ce l'hai fatta, caro?-

Chiese lei tenendosi una mano sul cuore-

-Eh,eh. Sì! Ovviamente! Insomma, sono o non sono il Formidabile Luig...-

Ma un forte flash lo aveva stordito. Nel giardino irruppe Lilly Koopa, seguita da una troupe di giornalisti.

-Qui in diretta Lilly Koopa, gentili ascoltatori! Siamo nelle vicinanze della casa dei Fratelli, e sembra che l'Impavido Luigi sia riuscito ad accalappiare il fantasma che era riuscito ad entrare in città prima che la sicurezza potesse essere attivata!-

Lilly si avvicinò a Luigi, ed iniziò ad intervistarlo:

-Allora, Luigi! Come sei riuscito a catturare quello spiritello?-

-Emm... ecco...-

Luigi era rosso in faccia. Non era solito a ricevere interviste. Ma poi iniziò a raccontare le sue “eroiche gesta”, e quando Spillo mise il muso, accennò anche alla parte “fondamentale” che il cane aveva avuto nella vicenda. Dopo un po' la giornalista chiese:

-Dicci un po': tu sembri molto portato per questo genere di cose! Non hai mai pensato di aprire una vera e propria agenzia?-

-Come?-

-Be', mettendo su un'attività in proprio! Probabilmente di questi tempi molte saranno le case infestate. Potresti guadagnarci anche parecchio!-

Gli occhi di Luigi brillarono per un secondo. Ecco cosa poteva fare per compensare la mancanza di lavoro idraulico!




*Il Game Over è l'equivalente della morte nei giochi di Super Mario. In Super Paper Mario, in particolare, il Game Over è proprio un regno, una dimensione a se, dove riposano le anime di coloro che hanno finito il proprio gioco. Vi avverto che vi saranno diverse citazioni a questo luogo, quindi tenetelo bene a mente!

**L'ultima avventura di Luigi con i fantasmi, per adesso, è stata “Luigi's Mansion 2”, gioco a cui mi sono ispirata per questa Fan Fiction. Anzi, possiamo dire che è proprio il seguito di questo.

***I Verdini sono i fantasmi più comuni nel gioco di Luigi's Mansion 2. Fantasmini dispettosi di piccola taglia, di un colore verde trasparente.



Commento

Avrei voluto veramente aggiornare prima, ma si da il caso che fossi in vacanza dai miei nonni dell'Elba dove non c'era internet, e solo ogni tanto trovavo un bar con il wi-fi libero.

Nel frattempo però ho scritto parecchio, e non vedo l'ora di continuare anche le altre storie. Parlando di questa, invece... vi è piaciuta? Personalmente, penso sia carina, anche se il bello deve ancora iniziare! Aspettate e vedrete! Preciso una cosa e poi vi lascio: Yoshi Scienziato è un personaggio che abbiamo inventato io e il mio migliore amico quando andavamo ancora alle elementari, insieme. Ormai avevamo lavorato così tanto sul suo carattere e avevamo inventato così tante storie con lui come co-protagonista, che mi dispiaceva ignorarlo. Cercherò però di utilizzare il più possibile solo personaggi già inventati. Ora vi saluto, ringraziandovi per aver letto. A presto e... recensite, mi raccomando!





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Capitolo 3
*** Inconvenienti stradali ***


taglia/modifica

Era tutta la mattina che Luigi girava per le strade con il suo vecchio catorcio. Mario, anche quel giorno, era con la sicurezza ad accertarsi che le barriere rimanessero inespugnabili, od almeno che fossero oltrepassate da pochi. Era passata più di una settimana dal suo debutto in TV come “Luigi l'Acchiappafantasmi”, ma ancora non aveva ricevuto richieste di lavoro. Aveva preparato tutto per bene, impiegandoci un intero pomeriggio, nello scrivere i volantini e a distribuirli per Fungopoli. E questo era il terzo giorno di seguito che continuava a gironzolare in auto per la Capitale alla ricerca di qualcuno che lo chiamasse.

Forse le barriere hanno funzionato fin troppo bene. Mario ha ragione, devo cercare fuori da Fungopoli se voglio trovare qualcuno che abbia bisogno del mio aiuto!”

Sospirò. Mentre procedeva sobbalzando sul sedile, lanciò un fugace sguardo al cielo. Grigio pallido, smorto, come in pieno inverno. Le nuvole, rade e cupe, trasmettevano un senso di inquietudine. Era diverso tempo che il cielo si comportava in quel modo. Eppure nella Capitale vantava di un clima mite e soleggiato in gran parte dell'anno. Che quelle nubi tardassero così tanto ad andarsene era curioso ma anche un po' inquietante.

Luigi diede un'occhiata al suo Polteegust 6001, poggiato con estrema delicatezza sul sedile lì accanto, fermato addirittura dalla cintura di sicurezza. Gli diede una pacca amichevole, poi si concentrò nuovamente sul volante sgangherato.

Proprio mentre inforcava una stradina sterrata che dava verso la periferia della Capitale, una musichetta alquanto monotona echeggiò nell'aria. Il motivetto, inizialmente ritmato e in seguito scocciante, ripetitivo e quasi nauseante, era esploso in un fragore insopportabile dalla tasca del verde. Luigi subito accostò vicino ad una delle casette minute della periferia vicina alla campagna, afferrando il cellulare e balbettando un “accidenti, mi ero dimenticato di cambiare suoneria!”.

-Pronto? Qui Luigi Mario, Acchiappafantasmi a domicilio!-

Aveva scritto nei volantini sia numero di telefono di casa sia del suo cellulare. L'emozione di aver ricevuto la prima richiesta di lavoro iniziò a pulsare nel cuore del baffuto. Un largo sorriso gli si dipinse sulle labbra, destinato a svanire poco dopo:

-Mi scusi... ho sbagliato numero...-

Il volto di Luigi assunse un'aria così comicamente malinconica che chiunque si sarebbe messo a ridere. Poi sospirò, gettando il cellulare in tasca. Provò quindi a riaccendere la macchina, ma questa produsse un suono sgradevole e mai sentito prima d'allora.

Negli ultimi mesi, la minuta automobile stava dando segni davvero preoccupanti. Sbuffava in continuazione, dondolava pericolosamente, talvolta si spegneva senza preavviso... Luigi era certo che la macchina a due posti non avrebbe avuto ancora lunga vita, ma non avrebbe mai potuto immaginare che il vecchio macinino avrebbe abbandonato l'idraulico seduta stante.

-Ehy, cosa ti prende?-

Commentò appena il motore ebbe finito di tremolare, lasciando l'auto inerme. Luigi diede un paio di colpi al volante, cercando inutilmente di farla ripartire. Girò più volte le chiavi, ma non ottenne risposta. La fidata compagna era morta.

-Be', perfetto! Proprio adesso che sono così lontano da casa!-

Osservò con pessimismo il povero in salopette. Spinse con forza lo sportello e balzò giù, pronto a spingere l'ammasso di ferraglia fino al primo distributore, fantasticando l'improbabile possibilità che gli addetti sapessero aggiustare una cosa tanto vecchia.

E così prese a premere con tutto se stesso per far avanzare le ruote sgonfie del catorcio...



Il negoziante stava finendo di collocare i nuovi snack appena portatigli dal camionista. Il grosso Toad, dalla barba non ancora rasata, con il volto stanco e annoiato, si voltò verso il giovinetto, un Paratroopa dal volto serio, e consegnò lui una misera mancia.

-Tutto qui? Sai quanto costa la benzina di questi tempi? Eppure sei un benzinaio, dovresti essere esperto in materia!-

Sbuffò alquanto insoddisfatto il Koopa alato.

-Be', cosa ti aspettavi? C'è crisi per tutti!-

-E con ciò? Io lavoro inesauribilmente dall'alba al tramonto, dirigendo quel bestione del mio camion, che mangia più benzina in una settimana di quanto caffè beva io in un anno! Inoltre... – fece un gesto con il muso appuntito verso gli snack – quelli vengono da parecchio lontano. Il mio solito rifornitore ha chiuso, ed ora per soddisfare i tuoi bisogni devo fare più del doppio dei chilometri che facevo prima!-

Il grasso Toad produsse un mugolio insoddisfatto, poi estrasse dalla tasca un malandato portafogli unto e rovinato. Afferrò un'altra manciata di monete, porgendole a mo' di lancio al camionista, che però non accennò a cambiare espressione.

-Non ci siamo ancora...-

-Accontentati! Non sei l'unico che potrebbe iniziare a patire la fame da un giorno ad un altro, sai? La gente va sempre di più a piedi o in bicicletta per risparmiare, ed io potrei perdere facilmente il lavoro!-

Iniziarono a discutere, litigio che si trasformò da un cupo brontolio ad una sequenza di urli da un momento ad un altro. Quando i due stettero per iniziare a darsele di santa ragione per un nonnulla, un rumorino sinistro fece bloccare le due creature antropomorfe.

-Cos'è stato?-

Si chiese il Toad, dimostrando di avere un cuore di coniglio.

-Non so... pareva provenire da là!-

Rispose la tartaruga indicando il ripostiglio dove erano conservati i barili di benzina. Il Toad si avvicinò non convinto. Poggiò una delle mani grassocce sulla maniglia, e lentamente fece scattare la serratura. Appena ebbe aperto la porta, diede ad essa un forte colpo, così da farla spalancare, e nel medesimo istante balzò all'indietro intimorito. Nulla. Impaziente, il Koopa dalle piume candide scostò il fungoso fifone da una parte, affacciandosi nel ripostiglio, buio pesto. I barili erano allineati perfettamente, e non pareva esserci nulla di strano. Stava per chiudere la porta, quando due occhi bianchi balenarono in fondo alla stanza. Il Paratroopa balzò indietro. Gli occhi sparirono.

-Cosa c'è?-

La risposta al Toad arrivò immediatamente: un Occultino* sgusciò tra i barili con l'agilità di un'anguilla in mare, schizzando davanti ai due e pronunciando, in una lingua buffa e sconosciuta, il suo “sorpresa!”. I due si abbracciarono ed iniziarono ad urlare.


è molto più pesa di quanto ricordassi!”

Luigi aveva avuto, fortunatamente, poche occasioni di spingere la macchina versione micro per diversi chilometri, ed era sempre stato assieme a Mario, più forte e robusto di lui. Ansimando, guardò l'orologio, e lanciò un sottile lamento quando notò che stava proseguendo 20 minuti e ancora non aveva scorto tracce di officine o distributori. Si fermò un attimo per riprendere fiato, e proprio in quel momento il suo orecchio destro captò un acuto grido il lontananza. Subito voltò il capo, e prima che potesse capire cosa stava succedendo, si vide travolgere da due tipi mai conosciuti. Finì a terra sbattendo il naso, ed assieme al dolore montò l'ira:

-Che succede??? Che vi prende??? Perché non guardate dove andate?-

I due, anch'essi distesi a terra dallo scontro, si portarono subito eretti, tremanti e balbettanti. Uno di loro – un grasso Toad dall'aspetto unto – alzò la mano spasimante per indicare qualcosa dietro la schiena del verde, ovvero dalla direzione in cui i due fuggiaschi erano giunti. Luigi, ancora accigliato, dette un'occhiata nella direzione indicatogli. Ben presto la sua rabbia si trasformò in fifa: almeno una dozzina di Occultini volavano in massa, muovendosi come grossi pesci blu in un mare invisibile, con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra. Luigi perse colore, ma poi si ricordò il suo ruolo. Inspirando profondamente, con la speranza di assorbire anche un po' di coraggio, l'idraulico afferrò il Poltergust ancora sul sedile della ferraglia, lo indossò con gesti lenti ma precisi e, appena l'onda turchina fu abbastanza vicina, premette il bottone che attivava il “turbo” all'aspiratore (Luigi lo aveva scoperto pochi giorni addietro, quando per sbaglio vi aveva premuto sopra e la bocca dell'aspirapolvere aveva iniziato a risucchiare tutti i volantini appena scritti a mano del verde, che quindi aveva dovuto passare il resto della serata a cercare di smontare il Poltergust, ricordandosi poi della seconda bocca di tale ageggio). L'effetto fu immediato: la bocca si dilatò enormemente, iniziando ad inghiottire tutto ciò che aveva attorno. Luigi riuscì a stento a tener saldi i piedi in terra, mentre il tubo cercava di trascinarlo in una danza scombinata per aria, diretta da quella bocca impazzita. Il verde vide finir dentro al Poltergust dei sassi, ciuffi d'erba, gli occhiali del Toad dietro di lui, lo specchietto destro della ferraglia e per poco non ci si infilò anche il suo cappello. Ma, stranamente, neanche un fantasmino azzurro parve essere stato minimamente spostato dal vortice risucchiante. Luigi, incredulo, vedendo come gli Occultini ignoravano palesemente il suo risucchio, ed anzi, di come si prendevano gioco di lui con linguacce e versi, danzandogli attorno scomposti, compiendo capriole perfettamente sincronizzate sopra la sua testa... perse la concentrazione. Le sue scarpe non ressero e ben presto il povero idraulico si ritrovò a cavallo dal tubo estendibile intento a divincolarsi come una serpe impazzita per aria. Ben presto lo stomaco del soggetto in salopette iniziò ad accusare, e le mani iniziarono a sudargli. Finì, dopo pochi secondi, disarcionato dal tubo, che a sua volta si accasciò a terra dopo poco. Luigi si rialzò, aiutato dal giovane Paratroopa, che lo aveva osservato stupito fino a quel momento:

-Ma tu... sei Luigi l'Acchiappafantasmi!-

Esclamò dopo un breve attimo speso nell'osservare l'Umano dalla testa ai piedi.

-Be', si nota solo adesso?-

Chiese un po' seccato l'altro, facendo cenno con la testa al Poltergust privo di vita.

-Ma... non dovresti fermare quei cosi???-

Chiese con voce ancora tremante il Toad, con il naso all'insù per non perdere una mossa del clan di Occultini, che avevano preso a descrivere un grosso cerchio in cielo, ricordando dei grossi condor celesti.

-Sgrunf! È quello che cercavo di fare!-

Ribatté Luigi, ancora infastidito di come i due lo avevano travolto. Poi, riprendendo il Poltergust 6001, volse anche lui uno sguardo al cielo, e notò un dettaglio che gli illuminò la mente: tutti i fantasmi si muovevano nel medesimo modo, senza eccezione di lievi gesti involontari delle mani o del corpo. Quindi... sotto c'era un trucco! Osservando meglio, Luigi poté affermare che l'Occultino che chiudeva la fila aveva una tonalità leggermente più intensa, e sembrava il primo a muoversi, seguito dopo un nanosecondo da tutti gli altri.

-Che c'è?-

Domandò il Paratroopa.

-Forse... ho capito! Ma certo!-

Senza preavviso, fece una richiesta piuttosto inusuale al Paratroopa, ed esso rimase spaesato:

-Portarti... lassù??? E chi ci va in pasto a quei mostriciattoli?-

-Non preoccuparti... i fantasmi non mangiano creature viventi!-

O almeno spero!”

Il Paratroopa, intuendo che l'altro aveva un piano, non esitò ulteriormente ad afferrare sotto le braccia l'uomo, per poi trascinarlo a fatica verso l'alto. Quando si trovarono nella nube celeste, l'Occultino più scuro (e di conseguenza tutti gli altri) si accorsero dell'intrusione, e senza pensarci due volte si dette alla fuga, seguito dalle sue copie spiccicate.

Con tono da battaglia, Luigi accese l'aspiratore, dichiarando:

-Segui quei fantasmi!!!-


La Principessa Peach sfiorò con un dito il campo di forza ideato da Strambic qualche mese prima. Questo produsse una scintilla bianca e subito la giovane donna ritrasse la mano.

-è stata una vera fortuna che il nostro inventore di fiducia abbia messo appunto questa protezione pochi mesi fa-

-Già, puntualissimo. Chissà come avremmo fatto senza!-

Commentò da dietro Daisy, osservando le imponenti torri metalliche che si scagliavano in cielo, da cui partiva il campo di forza, una cupola trasparente in grado di coprire tutta Fungopoli.

Mario, però, si chiese:

-Ma... siamo sicuri che funzioni alla perfezione...?-

-Dubitare delle invenzioni di Strambic è una cosa assurda!-

Rispose entusiasta da dietro Capitan Toad, fiero di prender parte alle operazioni di sorveglianza della città.

-Mmm... però c'è qualcosa che non mi convince... è come se questa volta fosse diverso. Non so, ho uno strano presentimento-

-Non preoccuparti, Mario, non credo che questi fantasmi siano così potenti da spezzare la barriera-

Cercò di rassicurarlo la principessa in rosa, ma l'altro continuò a farsi domande:

-Ma i fantasmi non avevano mai avuto un comportamento così inusuale! Hanno attaccato molti regni, lavorando come un vero e proprio esercito. Non vi sembra strano?-

Peach, Daisy e Capitan Toad guardarono il baffuto con una faccia che esprimeva tutta la loro disapprovazione.

-Be', non c'è niente di normale nei fantasmi. Quindi non c'è da restare stupefatti...-

Concluse Daisy con un tono che chetò Mario una volta per tutte.

Mentre squadre di Toad ed altri addetti faceva avanti e indietro sulla strada che segnava il confine della Capitale, per fare tutti gli accertamenti, una nuvoletta fece ombra sulla testa di molti, tra cui lo stesso Mario. Appena questo guardò in alto, rimase letteralmente shockato dallo spettacolo: una nube di Occultini, seguita a ruota da un Paratroopa ansimante per lo sforzo di trasportare un non-peso-piuma come Luigi, armato di aspirapolvere per fantasmi.

-Ecco, spiegatemi ora se questo è normale!-

Ribatté con aria piuttosto offesa.


Avere i piedi penzolanti per aria non era proprio il massimo, e per uno come il baffuto in verde che soffriva di vertigini la situazione non era delle migliori. Ma, con un grande sforzo, riuscì a distogliere lo sguardo dal suolo ed a concentrarsi solo sulle sue prede... o meglio, sulla sua preda. La sua unica preda. L'Occultino più scuro, l'unico vero Occultino. Luigi ebbe conferma della sua intuizione quando lo stormo di fantasmi sfreccianti sbatté contro l'invisibile campo di forza. Per un attimo, tutte le copie scomparvero, lasciando intravedere l'unico Occultino confuso dalla batosta. Di sotto, un pubblico sempre più grande osservava rapito la scena, inneggiando di tanto in tanto al novellino cacciafantasmi. Luigi prese di nuovo un gran respiro, poi iniziò a dondolare ed alla domanda del Paratroopa di quali intenzioni avesse, questo si limitò a rispondere che “avrebbe dovuto prenderlo al volo appena finito il lavoro”. Prima che il Koopa dotato di alucce potesse fermarlo, Luigi si scaraventò con forza verso il fantasma intontito, attivando per un'altra volta il super-risucchio. L'Occultino non ebbe tempo di chiedersi cosa stesse accadendo che subito fu trascinato in quel violento vortice risucchiante, che lo aspirò come una tromba d'aria. Prima che potesse schiantarsi al suolo, l'eroe fu afferrato dal Paratroopa, che ancora lo guardava intontito, con la faccia di uno che deve riordinare i fatti successi troppo rapidamente. Anche 'sta volta Luigi venne acclamato da una grossa folla di spettatori entusiasta. Come per magia, apparve ben presto il furgone del TG, e questa volta Lilly trattenne Luigi per una buona mezz'ora. Mentre rispondeva nuovamente all'ondata infinita dei quesiti della Koopa, Luigi si chiese se non fosse davvero portato come cacciafantasmi. Poi una cosa gli ritornò in mente: l'Occultino si era duplicato. E poi, come era penetrato nel Regno con il campo di forza. Una certa inquietudine iniziò ad avanzare nel cuore dell'idraulico: cosa stava succedendo?




*Gli Occultini sono un'altra variante di fantasmi, lunghi, celesti e con la passione di nascondersi. Per chi non conoscesse Luigi's Mansion 2, su internet si trova una lista di tutti i fantasmi.



Commento

Bene, bene, bene! Finalmente AGGIORNOOO!!! Scusatemi davvero, non posso procedere velocemente, e non perché ho tre storie (due se escludiamo la raccolta) non completate, ma perché DEVO STUDIARE PER SCUOLAAA!!! Ciò significa che dopo il mese di giugno avrò un sacco di tempo libero e quindi potrò procedere con tutte le storie ed eventuali one-shot! Quindi, continuate a seguirmi perché, anche se con un po' di ritardo, continuerò tutte le storie. Al prossimo capitolo!

PS. E la macchinina rimase lì, in mezzo alla strada, abbandonata da tutti... naaa, ovviamente Luigi passerà a prenderla! E, non volendola rottamare, la aggiungerà nel garage come oggetto in mostra!

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