Sulle note dell'amore

di chiara_981
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** INFORMAZIONI ***
Capitolo 2: *** The birthday ***
Capitolo 3: *** 17 years old ***
Capitolo 4: *** Pandemonium ***



Capitolo 1
*** INFORMAZIONI ***


Voglio anzitutto scusarmi con coloro che hanno letto, seguito e recensito la mia storia. Avevo promesso che l'avrei aggiornata una volta a settimana ma  ad ottobre l'ho abbandona a causa di impegni scolastici. Non connettendomi da tempo, ho dimenticato la password e anche l'e-mail con la quale mi ero iscritta,m per cui ho duvuto creare un nuovo accaunt. Voglio continuare a scrivere la storia che ho iniziato e vorrei finirla entro la fine dell'estate. Per chi volesse seguirla qua sotto ci sono i link,


http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2315145
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2341052&i=1
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2342827&i=1

Su quest'altro accaunt continuerò con la trascrizione dei capitoli. 



 

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Capitolo 2
*** The birthday ***


Prima di addormentarmi la mia mente tornó ad un anno fa, alla notte del mio compleanno,precisamente, la notte della  scomparsa di Lucy.
 Lucy quella sera andó  ad una festa con un paio di sue  amiche ma il giorno seguente, alle 6 di mattina, mamma si accorse che non era tornata a casa. 
Chiamammo gli agenti di polizia e prima che questi arrivassero mio padre mi portó a casa di mia zia.
 Tutti si dimenticarono del mio compleanno..nessuno dei miei parenti, troppo distratti dalla scomparsa di lucy, non mi fecero neppure gli auguri. 
Dopo tre mesi gli agenti si presentarono a casa nostra dicendo che non avevano trovato alcuna traccia di Lucy e che avrebbero archiviato il caso.
 Mia madre fece di tutto per far continuare l'indagine ma il capo della polizia e disse semplicemente di voltare pagina.
 Cosí fece.
 Dalla mattina alla sera cambió tutto,  sembrava quasi essersi dimenticata della scomparsa di Lucy, ma anche andando avanti, facendo finta che non fosse successo niente ,molte cose cambiarono.
 Mia mamma inizió ad assumere un atteggiamento troppo protettivo nei miei confronti e mio padre, dalla scomparsa di Lucy, inizió a fumare e a bere
.   Dopo un anno le acque si sono un po' calmate ma la casa senza Lucy sembra esser vuota e pur se non parliamo mai di lei so che ogni membro della mia famiglia pensa tutti i giorni a lei
. Cosí, mentre cerco di cacciare quei pensieri cado nelle braccia di Morfeo.
 Mi trovavo  in un parco debolmente illuminato dalla luce delle luna, mi guardavo intorno per cercar di capire dove mi trovassi esattamente ma l'unica cosa che attiró la mia attenzione fu  un'altalena un po' arrugginita. 
Inizialmente non capii perchè quell'altalena mi fosse cosí tanto familiare ma dopo un po' mi ricordai dei pomeriggi che passai con mia sorella in questo parco. Un tempo, quell'altalena non era  verniciata di rosso. 
   Facevamo a turno: prima era lei che spingeva me e poi ero io che spingevo lei. 
Mentre fissavo paralizzata quell'altalena sentii un rumore e mi  girai di scatto.
  Quando mi assicurai che fosse solo il vento mi voltai e sussultando per lo stupore e per lo spavento vidi mia sorella da piccola seduta sull'altalena. 
"Lucy"sussurrai.
"Sorellina spingi l'altalena??.
 " Emh..certo". 
Mi avvicinai all'altalena e spinsi piano.
   "Più forte.. Come piaceva a me.Perché piangi,sorellina?".
 "Dove sei? Perchè te ne sei andata?"
 Lei sorridendomi si alzó dall'altalena e mi disse
"Cerca trova"
."Cosa intendi per cerca trova?? Cosa devo cercare??".
 "Non sono morta Clary, ma non posso dirti dove mi trovo.Mi devi trovare tu"
. Non ebbi il coraggio di dire niente. Lei si avvicinó a me, mi diede un bacio sulla guangia e mi disse
"ti ricordí di cosa avevo paura da piccola?"
 Non ebbi il tempo di rispondere che suona la sveglia.
. 'Buon compleanno Clary, pensai. 
 Chiudo  gli occhi per raccogliere i pensieri e per  riflettere su quel sogno che mi turbó molto.
  È la prima volta che sogno mia sorella e non so se fosse  frutto della mia immaginazione dovuto ai pensieri della sera precedente oppure se quel in quel sogno mia sorella avesse voluto darmi un indizio per trovarla. 
Dopo un anno l'idea che non fosse morta era andata a scemare ma dopo questo sogno non ho alcuna certezza.  
 Scaccio  dalla mente quei pensieri e scendo giù in cucina. Non appena mi siedo  a tavola mia mamma si avvicina a me e abbracciandomi dice 
 "tesoro mio, auguri.".
 "grazie mamma"
. Come procedono i preparativi per la festa?".
  " Abbastanza bene. Alfred(il nostro maggiordomo) alle 10 deve ritirare la torta e devo chiarire alcune cose con il fioraio. Oggi hai l'appuntamento alle 15 con l'estetista  e alle 18 con il parrucchiere cosí alle 20 arriverai a casa e sarai pronta per la festa. Cosa ne pensi?".
 "Sai benissimo cosa ne penso. È solo una festa di compleanno...non mi devo sposare. Preferisco di gran lunga una cosa "inter nos" con voi e con le mie amiche a una festa di 50 invitati."
 "Questo è un giorno speciale e voglio che venga festeggiato come merita"
 "Basta poco per rendere questo giorno speciale".
 "Clary..non voglio continuare questo discorso. Mangia e vai scuola". Mi da un bacio e va via.


    Arrivata a scuola mi siedo sulla panchina e aspetto che arrivino anche Lottie e Brenda . Mi immergo nei miei pensieri e non posso non pensare al sogno. Per far chiarezza ho bisogno di andare in quel parco e vedere se c'è qualche cosa che si riallacci con la sua scomparsa. 
Mentre vedo le mie amiche da lontano decido che, per ora, sarebbe meglio non dire niente per non farle preoccupare.
 Neppure il tempo di sedersi che urlano in coro:"augurii Claryy".
 Mezza scuola si voltó a guardarci e, sicuramente, la maggior parte di loro non avrà pensato al mio compleanno ma alla scomparsa di mia sorella. 
Cerco di scacciare quei pensieri dalla mia mente e abbracciandole dissi 
"buongiorno e..grazie mille ahahahha."
"quanta gente ci sarà stasera?" chiede  Lottie sedendosi sulla panchina. 
" una cinquantina, saranno per lo più parenti che non vedo da anni..ah..quest'anno verrà anche zia Lucilla." 
"ahahahah davvero ??" 
"Si. Mi aspetto che voi veniate, non posso affrontare da sola tutta quella gente e.."
 "inviterai anche Simon ?" chiede Brenda interrompendomi. 
"non credo. Non ci sentiamo da un anno."
 "é il tuo migliore amico" 
"era, Bren , era"
 Suona la campanella ed entriamo in classe. Ci sediamo e subito dopo entra quella vecchia megera della professoressa di latino. 
"ragazzi, prima di iniziare la lezione, vorrei che faceste gli auguri alla vostra compagna di classe, Clary"
 Tutti si voltano  a guardarmi e con un'aria di compassione mi fanno gli auguri. Affondo il viso nei capelli e rispondo con un timido grazie. L'ora passa molto lentamente, sento gli occhi di miei compagni che mi fissano chiedendosi cosa si debba provare quando il giorno del proprio compleanno scompare la propria sorella. Appena suona  la campanella esco di corsa dalla classe e in un attimo mi ritrovo chiusa in bagno a piangere tutta la rabbia che provo verso lei. È sempre stata lei la figlia preferita e io ho sempre vissuto nella sua ombra. Lei era più bella, più intelligente, e più simpatica di me. Anche ora che non c'è più  è sempre sulla bocca di tutti, quando mi incontrano per strada mi riscono come la sorella di Lucy, quella povera ragazza cosí amata e apprezzata da tutti che è scomparsa misteriosamente  e non  semplicemente come Clary. Sono sicura che se fossi scomparsa io, nessuno l'avrebbe notato, neppure i miei genitori, nessuno.
 Dopo questo sfogo mi sciacquo la faccia ed esco dal bagno. La giornata passa tranquillamente fin quando non mi sento chiamare da una voce fin troppo familiare. 
 Clary". Mi volto e vedo Saimon. 
"Simon..CHE VUOI ??"
 " ehi..sai che è vietato arrabbiarsi il giorno del proprio compleanno".
 " Ero felice come una bambina al luna Park prima che arrivassi tu"
 "Non posso neppure farti gli auguri?" 
"Non dopo quello che hai fatto"
 "A cosa ti riferisci, esattamente?"
 "A cosa mi riferisco?.A COSA MI RIFERISCO?? Non so se ti ricordi ma dalla scomparsa di Lucy non ti sei fatto più sentire, ti ho mandato cosí tanti messaggi vocali che ormai la tua segreteria conosce a memoria il mio numero e a scuola, hai sempre  cercato di evitarmi.." 
"Clary ascolt.."
 "No ascoltami tu, invece. È da un anno che non mi rivolgi la parola e ora, proprio oggi, ti presenti come se non fosse accaduto nulla e mi saluti come se fossimo amici. Scusami tanto, ma proprio non riesco a capire"
 " So che ho sbagliato e me ne sono andato proprio nel momento in cui avevi bisogno di me. Mi sono allontanato perchè pensavo che volessi restare sola e in parte mi sento anche responsabile perchè, come già sai, quella notte anche io andai in quella discoteca ed ero cosí ubriaco che anche se avessi visto tua sorella  lasciare il Pandemonium  l'avrei sicuramente dimenticato. Comunque, ti ho portato un regalo." .
Mette le mani nella tasca ed estrae un piccolo pacchetto e porgendomelo dice 
"Scusa. Voglio ritornare ad essere tuo amico."
Presi il pacchetto e lo ringraziai.
 Aprii il pacchetto e trovari una collana in argento con un ciondolo a forma di cuore e uno zaffiro incastonato.Era davvero bella. 
 "È bellissima, Simon. Mi aiuti a metterla?".
 "Certo". Prende la collana e mentre armeggia con il gancio gli dico 
"Stasera c'è una festa a casa mia alle.." 
"Si alle otto e mezza,lo so. Tua mamma organizza sempre la stessa festa da anni." 
"Già, Ci sarai ?"
 "Certo, Ecco fatto.Ti sta benissimo. Ora devo andare, ci vediamo stasera, grazie per la seconda opportunità."
 "Grazie per il regalo". Mi diede un bacio sulla guancia e si incamminó verso la parte opposta. 
"Simon?" 
 Si voltò "Si?". 
"Mi sei mancato" 
"Anche tu, Clary, anche tu". Ci guardiamo  per un altro secondo poi si volta  e si incammina verso l'uscita. Lo guardo  da lontano e pensando all'accaduto  non mi rendo  conto che Lottie e Bren stanno  a pochi passi da me e mi chiamano  a gran voce. 
"Clary,,ma sei sorda ??" dice scherzando Lottie. 
"Ho parlato con Simon. O meglio, lui si è avvicinato a me ."
 "Davvero?" dicono in coro Lottie e Bren.
 "Si è scusato per la sua assenza. Si è allontanato perchè si sentiva in colpa. Quella notte andó anche lui al Pandemonium  ma era ubriaco, ha visto mia sorella entrare, ma non uscire. Si sente in colpa perchè se non fosse stato ubriaco, avrebbe potuto vedere o seguire mia sorella."
 "A proposito di uscire..da dove esce quella collana ?". Mi chiede.
Me l'ha regalata lui. Mi ha chiesto scusa e vuole che ritorniamo ad essere amici. Ho apprezzato molto il suo gesto, anche se non capisco perchè si sia fatto vivo dopo un anno, perchè abbia aspettato tutto questo tempo."
 "Cosa penserai di fare?" Chiede Bren. 
"L'ho invitato alla festa che si terrà stasera, per ringraziarlo del regalo."
 "È davvero bellissima la collana".
Guardo l'orologio:sono le tre. Tra dieci minuti ho l'appuntamento con l'estetista. 
Usciamo da scuola e dopo averle salutate mi dirigo dall'estetista e dopo un'ora dal parrucchiere, 
Guardo l'orologio:sono le tre. Tra dieci minuti ho l'appuntamento con l'estetista. 
Usciamo da scuola e dopo averle salutate mi dirigo dall'estetista e successivamente dal parrucchiere.
Appena entro in casa vedo nel salone un tavolo lungo almeno due metri dove si sarebbe tenuto il buffet. 
Cinque camerieri vestiti di tutto punto iniziano ad imbandire la tavola con rustici, caviale, champagne  e altre delizie. 
Prima di poter dire qualcosa si avvicina mia mamma 
"Clary, fatti guardare,sei bellissima. Ora peró vai in camerai tua, e indossa quel bel vestito che abbiamo comprato" .
"Va bene. Grazie per tutto quello che stai facendo per il mio compleanno." Nonostante non apprezzassi ,molto questo tipo di compleanno, mia mamma si stava impegnando moltissimo affinchè fosse tutto perfetto. 
Le do  un bacio sulla guancia e vado in camera mia. Indosso un vestito tutto bianco a maniche lunghe con dei "ghirigori" neri tutto intorno all'orlo ( http://www.pinterest.com/pin/271271577529719968/),sistemo un po' i capelli e non appena scendo giù bussano alla porta. 

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Capitolo 3
*** 17 years old ***


Vado ad aprire la porta e subito mi trovo davanti zia Lucilla.

È una donna sulla sessantina composta per il 30% da acqua e per il 70% da vodka.

È vedova da ben quattro anni e più di una volta ha sostenuto che se il marito non fosse morto per infarto prima o poi l'avrebbe ucciso lei.

È l'unica zia di mia mamma che sopporto per la sua simpatia e sincerità.

Sorrido e mentre l'abbraccio le dico

"Zia, mi sei mancata tantissimo. Come stai ?!"

"Nipotina mia, fatti vedere, sei proprio una bella gnocca, scommetto che tutti i ragazzi sbavano quando ti vedono. Bhe..sicuramente peggio dell'anno scorso, il mio fegato rifiuta il mio stile di vita di 20 anni fa. Comunque, auguri".

"Non dovresti bere come una volta, ormai hai raggiunto una certa età"

"Infatti…però cara, goditi questi anni e bevi.."

"Zia Lucilla, stai consigliando a mia figlia di bere fino a sentirsi male ??

Zia Lucilla si avvicina a mia madre e l'abbraccia dicendo

"Cara, che piacere vederti. Bhe..alcol e sesso sono la parte più allettante dell'adolescenza."

"Non per mia figlia, Lucilla. Perdonatemi, devo sistemare ancora alcune cose", dice mia mamma con uno sguardo severo per poi allontanarsi verso la cucina.

Zia Lucilla guarda rassegnata mia mamma, anche lei, come me, ha notato questo atteggiamento iperprotettivo nei miei confronti dopo la scomparsa di Lucy.

"Zia, vuoi accomodarti in salone?! Sei arrivata per prima."

"Si, grazie. Prima però , voglio darti il regalo."

"Vodka e un pacco di preservativi?"

" Tu ridi e scherzi ma io ero veramente tentata dal regalarti queste cose, tuttavia ho deciso di regalarti qualcosa di meno indecoroso, non ho intenzione di fronteggiare tua madre nella vana speranza di convincerla a darti un briciolo di libertà."

"L'hai notato anche tu, vero?"

"Si, dopo la scomparsa di tua sorella tua madre è cambiata tantissimo. È iperprotettiva. Bisogna anche cercar di capirla ma prima o poi dovrai parlar con lei."

"Lo so, grazie mille per il regalo."

"Di nulla cara."

Mi da un bacio sulla guancia e si dirige verso il salotto.

Decido di raggiungere mia madre in cucina per aiutarla ma poco dopo sento il suonare il campanello. È mio padre. Subito mi prende in braccio e mi riempie di baci.

"Piccolina mia, auguri."

"Grazie papà, com'è andata a lavoro."

"È stata una giornata faticosa, avrei dovuto intrattenermi di più, ma non potevo perdere il compleanno della mia piccola."

Gli do un bacio sulla guancia e gli dico

"è arrivata la tua zia preferita"

"Zia Lucilla? "

"Sisi"

"La vado a salutare. Mentre arrivavo ho visto arrivare i tuoi amici e Zio James con Zia Lily. A breve dovrebbero arrivare."

Non appena mio padre raggiunge il salone per andare a salutare zia Lucilla, bussano. Apro la porta e vedo zio James, zia Lily(la sorella di mio padre con il marito), Simon, Lottie e Bren.

"Vedo che avete già fatto amicizia."

"Oh si cara, i tuoi amici sono simpaticissimi," dice zia Lily entrando in casa, alla quale seguono zio James, Lottie, Bren e Simon.

"Auguri, comunque. Questo è per te", mi dice Zia Lily dandomi il regalo.

"Grazie mille, zia. Potete andare in salone, è arrivata già zia Lucilla"

 

 

Nell'arco di venti minuti arrivano tutti gli invitati di cui non sto qui a parlare, posso solo dirvi che sono per lo più zii e cugini.

Arrivati tutti gli invitati mia madre da inizio al buffet e subito una decina di camerieri iniziano a servire champagne e vini accompagnati da formaggi ed altre delizie.

Subito vedo Simon che si affretta ad avvicinarsi al tavolo per prendere tutto ciò che riesce a contenere un piatto di media grandezza. Simon, nonostante sia magrissimo, mangia molto e ovviamente non ingrassa.

Mentre cerca si prendere un paio di polpette di melanzane gli dico ridendo

"Simon, quelle polpette non hanno né le gambe né le ali. Quando avrai mangiato tutto ciò che hai nel piatto, sta sicuro che le troverai dove le hai lasciate"

"E se qualcuno dovesse prenderle e non avessi neppure la possibilità di mangiarne una?" mi chiede con uno sguardo preoccupato

" Ci sono 100 polpette, all'incirca, almeno una ne avanzerà per te. Certo che non sei proprio cambiato."

"hey , tra me e le polpette di melanzane c'è un amore profondo.. un certo feeling, non possiamo essere separati." , detto questo prende una polpetta se la mette in bocca e se ne va.

Distolgo il mio sguardo da Simon per poi porlo su Lottie e Bren che ci provano spudoratamente con i miei cugini: Erik ed Edward.

Sono anni che fanno la corte ai miei cugini, ma loro sono troppo tonti per rendersene conto.

Mentre li guardo rassegnata, si avvicina a me zia Dolores, cugina di Zia Lucilla.

Zia Dolores é la più antipatica di tutti i miei parenti.

Avvocato in pensione, Dolores non è mai stata sposata, il poverino in questione dopo ben 10 anni di pazzia ha recuperato il senno lasciandola sull'altare. Infatti, nonostante sia molto ricca, per sopportarla i soldi non bastano.

Io non sopporto lei e lei non sopporta me, questo lo sappiamo entrambe, ma, per una sera posso pure fingermi gentile e simpatica, cosí le dico

"Allora zia, ti piace buffet?"

"É ottimo"

"Mi fa piacere che tu sia venuta"

Lei mi guarda per un secondo per poi scoppiare in una fragorosa risata.

"Tu sei felice che io sia qui?? È inutile che fai tanto la simpatica, la tua famiglia ha sempre preferito Lucy a te"

Sento gli occhi bagnarsi dalle lacrime che immediatamente scendono copiose sul viso. Mi asciugo frettolosamente gli occhi e, dopo aver riacquistato il controllo le dico

" Questa è la mia festa di compleanno, non quella di Lucy. Tutta la famiglia è qui riunita per me, non per Lucy e.."

Non riesco a terminare il discorso che mio padre chiede l'attenzione di tutti i presenti per il solito discorso.

Ci avviciniamo tutti al tavolo e prendendo un bicchiere di spumante dice

"voglio fare un brindisi per la mia bellissima figlia, Clary, che oggi festeggia il suo diciassettesimo compleanno. Io e mia moglie abbiamo pensato di farle un regalo un po' speciale. Abbiamo deciso di iscrivere Clary alla più prestigiosa scuola di musica di tutta New York per imparare a suonare il piano"

Il piano?? Stiamo scherzando vero ?? Il piano l'ha sempre suonato mia sorella, era lei che suonava durante le varie feste musiche dei più importanti pianisti. Io a stento conosco le note musicali.

Avrebbero potuto benissimo iscrivermi alla scuola di pittura. Sanno che amo dipingere e sanno che la musica non fa proprio per me.

Vogliono trasformarmi in lei, vogliono che abbia non solo la mia, ma anche la sua personalità, vogliono avere due figlie in una e io questo non posso accettarlo.

Cerco di mantenere il controllo e dipingendo sul mio viso uno dei sorrisi più falsi dico

"Ringrazio la mia famiglia per questa grandissima opportunità, anche se non penso di riuscir a combinare molto.."

"Tesoro, è per questo che ti abbiamo iscritto a quella scuola, pensa che potrai anche partecipare a dei concorsi" dice mia mamma sorridendomi.

Non voglio dargliela vinta, mi ha privato della mia libertà, mi tratta come se fossi una bambinetta di 10 anni e in più cerca di farmi diventare come lei, come se io non le bastassi.

Continuando a sorridere bevo un po' di champagne e dico

"Mamma ci proverò, ma non saró mai brava quanto Lucy, non saró mai più bella, intelligente e simpatica. Mi dispiace che vi sia rimasta la figlia peggiore."

Tutti mi fissano, alcuni sembrano provar pena per me, credo che stiano pensando 'poverina, mi ricorda quasi il brutto anatroccolo, ha sempre vissuto nell'ombra di sua sorella', altri invece, mi sembrano quasi irritati per questa situazione, infatti, mi sembra che stiano pensando ' finalmente, ne hai impiegato di tempo per capirlo'.

Infine, vi sono i parenti a me più cari e i miei amici che, secondo me, non pensano proprio a niente perché sanno già da un po' che prima o poi non avrei potuto più tenermi tutto dentro.

Mia madre inizia a piangere e mio padre, cercando di rimanere il più impassibile possibile, manda via tutti gli ospiti dichiarando che la festa è finita.

So di aver rovinato tutto , so di aver spezzato il cuore ai miei genitori, soprattutto a mia madre che, più di chiunque altro, si è occupata di rendere il mio compleanno indimenticabile.

"Mi dispiace" dico, sedendomi su una sedia.

"Tesoro mio, per nessuna ragione al mondo devi pensare che Lucy sia migliore di te. Io e tua madre ti vogliamo bene tanto quanto ne vogliamo a Lucy, anche se lei ora non è più con noi. Se ti abbiamo iscritta a quella scuola di musica è perché vogliamo che tu faccia qualcosa di diverso, qualcosa che non hai mai fatto. Lucy studiava piano da quando aveva quattro anni, a noi non interessa che tu diventa brava quanto lei. Noi vorremmo solo che imparassi qualcosa di diverso, nulla di più. Noi ti vorremmo sempre bene, indipendentemente dalla tua capacità di far qualcosa", dice mio padre sedendosi accanto a me.

"Clary, tesoro, tuo padre a ragione."

"Si, mamma anche io vi voglio bene ma dopo la sua scomparsa sono cambiate molte cose, papà è sempre più distante, ha avuto problemi con l'alcol e con il fumo e tu sei troppo oppressiva nei miei confronti. Ritardo di cinque minuti e mi chiami 300 volte e quando ritorno a casa inizia il terzo grado. Sono stanca di tutto questo, ho 17 anni ormai e ho bisogno di maggior libertà."

"Tesoro, scusami se ti ho privata della tua libertà ma prova a capirmi, ho perso tua sorella perchè ne ha avuta troppa. So che sono oppressiva ma il timore di perdere anche te mi distrugge"

Mia mamma si avvicina e, con gli occhi alle lacrime, mi abbraccia.

Tutti e tre abbiamo le lacrime agli occhi e per concludere in allegria il mio compleanno mio padre chiama Alfred e gli dice

"Alfred, puoi prendere la torta."

Subito Alfred si dirige in cucina e dopo una decina di minuti porta in salone una torta a tre piani rivestita con pasta di zucchero rosa chiaro e decorata con roselline arancioni.

"È...bellissima. Grazie mamma per tutto ció che hai fatto e ni dispiace che sia finito tutto cosí, scusa."

"Amore, per me, l'importante è che tu sia felice, non mi importa il resto."

"Bene, dopo aver concluso questa commovente scenetta familiare, direi di far spegnere le candeline a Clary e di scattare alcune foto" dice mio padre asciugandosi gli occhi.

Alfred prepara le candeline e dopo aver cantanto 'tanti auguri a te' soffio le candeline.

Di solito prima di soffiare le candeline si esprime un desiderio. Quest'anno desidero di essere felice, di avere una nuova vita, di lasciarmi tutto alle spalle.

Posso dire che, nonostante vi siano stati degli inconvenienti, questo è uno dei compleanni che ricordero per sempre e riguardo alla scuola di musica, credo che, dopo le vacanze natalie, inizieró a frequentare i corsi perchè si puó vivere un bel presente solo dopo aver 'fatto pace' col passato. 

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Capitolo 4
*** Pandemonium ***


È la mattina  del 30 Dicembre. Lottie, Lucy e Simon vogliono andare a ballare al  Pandemonium ma a differenza  delle altre sere, ho intenzione di non uscire clandestinamente e di chiedere  il permesso a mia madre. 
Non voglio deluderla, soprattutto dopo il chiarimento. 
So che per lei è difficile mandarmi alla  stessa discoteca dove andó anche Lucy prima della sua scomparsa, ma  so  anche  che è pronta per darmi maggior libertá e fiducia.
Cosí, scendo giù in cucina e interrompo mia madre e Marymargaret, che sono impegnate nel decidere il menú di domani, dicendo
"Mamma, stasera io, Bren, Lottie e Simon vorremmo andare a ballare al Pandemonium, posso andare?"
Nel sentire quelle parole sul volto di mia amdre si dipinge un'espressione di puro terrore. 
Sono certa che  abbia subito pensato  a trovare una possibile scusa per non farmi andare,ma, a parer mio, dovrebbe anche pensare alla promessa fatta. 
Passano all'incirca una decina di secondi prima che lei riesca ad aprire bocca, durante i quali mi chiedo se non fosse stato meglio uscire clandestinamente e se avessi sbagliato a sperare cosí tanto.
"Clary.."
"mamma, ti prego, lasciami andare. Devi fidarti di me"
" ma io mi fido di te, tesoro mio, ma sai che ho comunque paura"
"Lo so e lo capisco, ma devi superare questa tua paura. Devi superarla per me e per la mia libertá"
"D'accordo. Lasciami chiamare tuo padre"
Prende il telefono e si dirige in salotto, chiude la porta  e chiama mio padre.
 Mi avvicino alla porta per origliare e riesco a sentire mia madre che dice 
"Valentine, non voglio correre lo stesso rischio un'altra volta"
“Lo so che è grande, ma anche Lucy era grande quando l'abbiamo mandata in quella discoteca e non è tornata a casa"
"Va bene, faró cosí". 
Finita la telefonata mi allontano dalla porta e una  volta uscita dal solotto mi dice
"io e tuo padre abbiamo intenzione di mandarti al Pandemonium..ma ad alcune condizioni". 
Faccio un salto di gioia e  le dico abbracciandola
"Oh mamma grazie, mi hai resa felicissima. Qualsiasi cosa pur di andarci"
Mia madre sorride di fronte alla mia felicitá, poi torna seria e mi dice
"All'una e mezza devi stare a casa . Quando sei arrivata e prima di andartene devi chiamarmi. Non bere alcolici."
"Si signora. Grazie."
"Voglio darti prova della mia fiducia, so che per te è importante ma sta attenta" 
"Certo." 
"Ah dimenticavo..sei vuoi andare al pandemonium stasera, devi promettermi che a gennaio andrai alla scuola di musica."
"Non ti preoccupare, ho giá deciso che ci andró. Comunque, cosa hai deciso di organizzare per capodanno"
"Ho invitato a cena i tuoi zii preferiti."
"Zia Lucilla, Zio James e Zia Lily??" 
"Si. Quest'anno non facciamo cose in grande. In realtá avrei voluto fare una cena in famiglia, solo noi tre, ma i tuoi zii stanno ancora a New york e quindi ho pensato di invitare solo loro. Ti dispiace?.
"Assolutamente no. Sai che preferisco le cose semplici fatte in famiglia a quelle mega feste dove, oltre a zii insopportabili, ci sono anche colleghi e colleghe di papá che mi chiedo sempre 'il fidanzatino' ??. Mi danno veramente sui nervi, come se non sapessero che non sono fidanzata. A molte di loro vorrei rispondere a questa domanda con un'altra domanda 'e l'amante'??
Mia mamma piegata in due dalle risate mi dice
" Potresti anche farlo, non te lo impedirei, ma poi dovrai fare i conti con tuo padre."
"Infatti, non dico niente solo per lui."
"Ora torno in cucina per aiutare Marymargaret con la fine del menù, tu che farai questa mattina??" 
"Mi ha appena mandato un messaggio Lottie.."
Dopo aver letto il messaggio le dico
"Vuole che accompagni lei e Bren a prendere due vestiti per stasera."
"Potresti prendere un vestito anche tu."
La guardo allibita  e le dico
" Mamma, sul serio ?? Di solito mi compri i vestiti solo quando ci sei anche tu."
"Mi hai detto tu che vuoi  più libertá. Peró mi raccomando, un vestito che arrivi al ginocchio."
"Certo. Magari prima di prenderlo ti mando una foto cosí mi darai una conferma. Sai, so che ho detto di voler maggior libertá , ma faccio fatica a scegliere qualsiasi cosa, quindi ho bisogno anche del tuo parere."
"Allora rimango in attesa della foto". 
Detto questo ,prende 200 dollari dal portafogli e me li dà.  
Le do un bacio sulla guancia e le dico
"Per l'una dovrei stare a casa." 


Appena uscita di casa, salgo in macchina di Lottie per andare alla ricerca dei vestiti. 
"Tua mamma ha detto subito sì quando le hai chiesto di andare a ballare ?" chiede Bren mentre armeggia con il telefono nuovo.
"Inizialmente non voleva mandarmi ma alla fine ha chiamato mio padre e l'ha convinta."
"Cosa indosserai stasera ??"
"Mia madre mi ha dato 200 dollari per comprare un vestito che arrivi al ginocchio."
"Facciamo progressi" dice ironicamente Lottie. 
"Giá. Avete chiamato Simon ??" 
"Si, verrà. Come va tra te e lui ?"
"Abbastanza bene. Le cose non sono tornate proprio come prima ma io gli voglio bene, mi è mancato, lui mi vuole bene...bhe,insomma, stiamo cercando di far tornare tutto come prima. Siamo arrivate ??". 
"Si, devo solo parcheggiare la macchina." 
Dopo aver parcheggiato, entriamo nel negozio. 
Vi sono centinaia di abiti bellissimi, li proverei tutto.
"È enorme questo negozio. Riusciremo a comprare tre vestiti in mezza giornata?". 
"Sicuramente sarà un'impresa" dice Bren che ha giá "afferrato" un abito per provarlo. 
Iniziamo il giro per il negozio. Proviamo svariati vestiti ma dopo tre ore riusciamo a decidere quali vestiti comprare.
Io, dopo l'approvazione di mia madre, opto per un vestito rosa con una fascia nera in vita (
http://m.weheartit.com/entry/63782612/search?context_type=search&context_user=sinotreasure&page=5&query=vestiti+discoteca+).
Bren decide di comprare un vestito tutto bianco con una scollatura a cuore (http://m.weheartit.com/entry/53563409) e Lottie un vestito rosso e argento (http://m.weheartit.com/entry/53557656/search?context_type=search&context_user=christinefos&page=9&query=vestiti+discoteca+). 
Dopo aver comprato i vestiti, saliamo in macchina per ritornare a casa. 
Mentre si parla del più e del meno,Lottie iniziando  a toccare un tasto un po' dolente mi dice 
"Clary, questa è la prima volta che tua madre ti lascia venire al Pandemonium, ma hai intenzione di metterla al corrente di tutte le uscite 'clandestine' ??.
"Non lo so. Non voglio tradire la sua fiducia proprio ora che ha iniziato a darmene. Forse è meglio se questa cosa finisca nel dimenticatoio...con il passato. Mia madre è cambiata e anche io so di essere cambiata." 
"In che senso 'cambiata' ??"  dice Bren incuriosita dopo essersi arresa contro il cellulare. 
" Non so che tipo di cambiamento ci sia stato, nè da che cosa è scaturito...probabilmente dal discorso con i miei. Bhe ecco..forse è proprio questo..sono in pace con me stessa e con la mia famiglia perchè ora non sono più divorata dalla gelosia che provavo per mia sorella. Lo so, che sembra egoista, ma Lucy fa parte del passato..o meglio, sará sempre ricordata da me e dalla mia famiglia ma non voglio che la sua assenza influenzi ancora la nostra vita." 
"Mi fa piacere, Clary, ma come sappiamo tua sorella è scomparsa, non è morta. Certo, la possibilità  che dopo un anno sia ancora viva è  scarsissima  ma comunque c'è , ed è proprio tale possibilità a tormentare l'animo dei tuo genitori, perchè loro, ogni notte, cosi come fai sicuramente anche tu, si chiedono dove possa essere." 
Lottie con queste ultime parole mi ha fatto vedere la veritá cosí com'è e il ricordo di quel sogno fatto la notte del mio 17esimo compleanno riaffiora. Avevo quasi dimenticato il parco, l'altalena, la bambina..
La mia mente mi dice che è solo frutto della mia immaginazione, ma sognare unicorni è immaginazione, non questo e il mio subconscio lo sa molto bene.
"Hai ragione, Carlotta,  ma non si deve dimenticare..si deve andare avanti".
Detto questo sorrido e dico
"Cambiando argomento, a che ora andiamo?"
" Ti vengo a prendere io alle 23. Questa sera ti vedrò uscire dalla porta principale e non da quella del retro..una data da ricordare direi". 
Entrambe ridiamo e dopo averle salutate scendo dalla macchina. 

Il pomeriggio lo passo ad ascoltare musica e a completare i compiti per le vacanze natalizie. 
Alle nove di sera inizio a prepararmi. Mi faccio un doccia rilassante, mi asciugo e piastro i capelli, indosso il vestito e mi trucco. 
Alle 22:45 sento bussare il clacson : è Lottie. 
Scendo frettolosamente le scale e indosso le scarpe vertiginosamente alte. 
Saluto mio padre e mia madre che, prima di uscire, mi dice
"Clary ti ricordo che quando arrivi al locale mi devi chiamare, cosí anche quando stai per tornare. Mi raccomando, fai attenzione e...divertiti". 
Le do un bacio sulla guancia e le dico
"Sta tranquilla." 
Esco di casa e salgo nella macchina di Lottie dove vi sono anche Bren e Simon.
"Ciao ragazzi" 
"hey Clary sei uno schianto" dice Lottie facendomi l'occhiolino.
"Grazie Lottie, anche tu sei bellissima."
Lottie sorride, accende la macchina e nell'arco di venti minuti arriviamo al Pandemonium.
È una delle discoteche più belle della cittá, c'è sempre tanta gente e il fine settimana è pieno zeppo soprattutto perchè il sabato vi sono dei ballerini( che sono abbastanza svestiti) che ballano per un paio d'ore.
Chiamo mia madre per avvisarla del mio arrivo e, dopo aver consegnato i biglietti, entriamo. 
"Che dite, iniziamo a scatenarci??" dice Lottie che inizia a ballare trascinando  me, Simon e Bren in pista. 
Non sono mai stata una grande ballerina, di solito mi guardo intorno e cerco di imitare i passi degli altri, sono molto impacciata, ma poichè c'è molta gente, non me ne faccio un problema.
Mentre 'balliamo' il mio sguardo si posa sul bancone dove servono i drink e in modo particolare sul nuovo bartender che inizia a servire drink facendo diverse acrobazie con le bottiglie.
È un ragazzo molto carino: ha gli occhi e i capelli scuri che sono raccolti davanti con una specie di "cresta"ed è alto all'incirca un metro e ottanta. Indossa un paio di pantaloni blu scuro, abbastanza aderenti  che danno non poco spazio all'immaginazione, una camicia blu, giacca blu e una cravatta nera. 
È senza dubbio un bel ragazzo, ma non so perchè, non riesco a togliergli gli occhi di dosso. 
C'è qualcosa in lui che mi attrae..e sicuramente non è il suo fondo schiena. 
Mentre ballo inizio ad immaginare come possa essere il suono della sua voce e come possa essere al tatto quella sua pelle cosí bianca. 
Quando si vede  un bel ragazzo  gli ormoni arrivano a mille, certo, ma sicuramente non ci si sofferma sulla voce, sulla pelle..ma soprattutto sul carattere.
All'apparenza sembra un ragazzo molto simpatico e gentile, ma quando lancia in aria bottiglie di vodka e altri alcolici, si riesce ad intravedere anche un pizzico di superbia, come se si pavoneggiasse, come se gli piacesse che gli altri lo guardino. 
Sono cosí immersa nei miei pensieri che non mi rendo neppure conto che anche lui inizia a guardarmi e i nostri sguardi si incrociano.
Distolgo subito lo sguardo e mi giro di spalle. 
Da quanto tempo mi sta guardando?? Ha capito che mi piace ??. 
'Piace??'. Impossibile. Lui non mi piace, è solo un bel ragazzo...ce ne sono tanti in giro come lui. 
Nonostante vi sia una buona forza di volontà, cedo alla tentazione, e mi volto. 
Appena mi giro  e poso lo sguardo su  di lui mi accorgo che mi sta guardando e sorride, subito abbasso lo sguardo a terra, ma con la coda dell'occhio lo vedo avvicinarsi all'altro bartender che gli sussurra qualcosa all'orecchio e scoppia a ridere. 
Occhei, basta. Non DEVO assolutamente voltarmi più. Lui ha capito che l'ho fissato per più di mezz'ora e cosa peggiore, quando mi sono voltata, lui mi guardava e sorrideva. Mi sta prendendo in giro ??. 
Mi concentro sulla musica e sui miei amici, tutto sembra procedere per il verso giusto fin quando non sento il rumore di vetro rotto. 
D'istinto mi volto e lo vedo mentre cerca di raccogliere i pezzi di vetro del bicchiere rotto. 

Pov Vincent 
Stanotte è il primo giorno di lavoro al pandemonium. Dicono sia una delle piú importanti discoteche di New York e in effetti..il mio stipendio è anche abbastanza alto. 
La serata procede per il verso giusto fin quando non arriva una ragazza dai capelli rossi. Dio, è bellissima. 
Indossa un vestito rosa con una fascia nera in vita. 
In una discoteca di belle ragazze se ne vedono parecchie, ma lei è diversa. 
Sembra una tipa che non vuole attirare l'attenzione, anche se, da come balla...
"Vincent, ci sei ??" mi chiede Robert che lavora con me. 
"Si scusa, ero sovrappensiero." 
" Per ora, pensa a lavorare" 
"Si..scusa" 
Malvolentieri distolgo lo sguardo dalla ragazza coi  capelli rossi e inizio a preparare i vari drink. Sperando di attirare la sua attenzione, inizio a fare acrobazie con le bottiglie. 
Dopo aver servito tutti, pulisco il bancone e con lo sguardo inizio a cercarla. ECCOLA. È al centro della pista e..mi sta guardando?? 
I nostri sguardi si incrociano e lei, rossa in viso, si volta. 
Mi stava guardando ?? Sicuramente avrá pensato che mi pavoneggi troppo mentre mostro le mie doti. 
Sicuramente mi attrae sessualmente, ma con lei non sarebbe solo una botta e via. 
Guardo e sorrido. Lei si volta, di nuovo. Vede che la sto guardando e abbassa ancora lo  sguardo, ancora più rossa di prima. Il colore delle sue guance è uguale al colore dei suoi  capelli. 
"Hey Vincent" mi chiama Robert e mi avvicino a lui. 
"Ho notato come guardi quella ragazzina, te la stai scopando con gli occhi." 
"È troppo bella" 
Ride e si allontana. 
Devo essere concentrato sul lavoro, basta guardarla.
Nonostante abbia smesso di fissarla, il mio pensiero è rivolto a lei, tant'è vero che mente sto preparando un drink, distrattamente, mi cade il bicchiere  dalle mani.
 Cazzo. Prendo frettolosamente i pezzi di vetro e li butto nella spazzatura e dopo aver pulito il bancone prendo un altro bicchiere e ne preparo un altro. Quella ragazza mi sta fottendo il cervello.

Pov Clary
Lo guardo mentre raccoglie il vetro, anche quando sbaglia è perfetto. 
"Clary, ho sete, andiamo a prendere qualcosa da bere?" mi chiede Lottie che, senza neppure aspettare una mia risposta, mi prende per mano e mi trascina al bancone. 
Spero che non ci serva da bere lui ma, ovviamente, appena mi ha vista si è avvicinato subito a noi. 
Lottie gli chiede una lemon soda con ghiaccio e dopo aver pagato mi dice
"Vado da Simon e Bren, tu prendi qualcosa o vieni con me?" 
Una parte di me avrebbe voluto andare con lei, ma l'altra parte avrebbe voluto stare da sola con lui..forse sarebbe successo qualcosa. 
"Prendo qualcosa e vi raggiungo." 
Dopo essersi allontanata mi volto verso di lui. 
Finalmente ci guardiamo negli occhi, da vicino è molto più bello.
"Cosa desideri?" mi chiede maliziosamente.
"Una coca con  ghiaccio." dico, cercando di rimanere il più calma possibile. 
Dopo aver pagato e preso il bicchiere mi allontano, lui peró, mi afferra il polso, si avvcina a me e mi sussurra all'orecchio
" Tra cinque minuti  al bagno dei maschi " 
Cosa ?? Vuole fare sesso con me?? O vuole semplicemente parlare con calma senza urlarci nelle orecchie a causa del volume della musica troppo alto ?? 
Lo guardo meravigliata e dopo aver sfoggiato uno dei suoi sorrisi più belli si allontana. 
È impossibile che lui abbia notato proprio me. Stasera ci sono ragazze molto più belle di me e non riesco ancora a credere a ció che ha detto poco fa. 
Ritorno dai miei amici cercando di essere il più naturale possibile, come se il fatto che uno strafigo mi abbia notato non mi toccasse minimamente. 
I cinque minuti passano cosí lentamente che sembra essere passata un'eternità. 
Passati questi benedetti cinque minuti, mi rivolge un ultimo sguardo e si reca al bagno. 
La mia testa sta per esplodere dalla mille domande che mi pongo. È giusto ?? Devo andarci ?? Se mi volesse far del male ?? Quali sono le sue vere intenzioni?? 
La parte più sana e decorosa di me mi dice  di non andare, ma la parte più morbosa e trasgressiva vorrebbe che io andassi in quel bagno e che agissi d'istinto. 
"Ragazzi, vado un attimo in bagno." dico frettolosamente ai miei amici.
"Clary, vuoi che ti accompagni ??" mi chiede Lottie.
"No, faccio subito." 
Mi dirigo ai bagni e senza farmi notare, entro nel bagno degli uomini. 
Appena entrata me lo trovo  di fronte con il suo sorrisetto malizioso stampato sulla faccia. 
"Eccoti." dice, avvicinandosi.
"Ciao." 
Ciao?? Sul serio ?? Gli ho detto solo 'ciao'?? 
" Posso farti una domanda..perchè mi fissavi??". 
A ogni suo passo in avanti faccio un passo indietro.
"Non ti stavo fissando, e anche se fosse ??" cerco di mostrarmi superiore a lui, non voglio che capisca che mi mette terribilmente in soggezione. 
Scoppia in una fragorosa risata 
"Davvero?? Non mi stavi guardando ??A me sembra proprio di si e sono sicuro che ti piaceva ciò che guardavi". 
Fa un altro passo avanti, faccio un altro passo indietro e sento la mia schiena premere contro il muro freddo del bagno.
 Si avvicina. Pochi centimetri separano le nostre labbra.  Voglio baciarlo, ma non gli do questa soddisfazione.
“Ti sbagli, hai sbagliato persona”
"Bugiarda".
Sento il suo fiato caldo carezzarmi le labbra.
"Narcisista".
"Baciami, so che vuoi baciarmi" 
"Non è vero". 
"Bugiarda" 
Dopo avermi dato della bugiarda per la seconda volta preme le sua labbra contro le mie. Inizialmente oppongo un po' di resistenza, dopo poco peró mi lascio trascinare dal sapore e dalla morbidezza delle sue labbra, le nostre lingue iniziano una piacevole danza. 
Dopo un po' ci stacchiamo per prendere fiato e guardandolo negli  occhi mi avvicino e lo bacio. Questo, a differenza del primo, è un bacio più violento, carico di passio e di piacere. 
La sua bocca si allontana dalle mie labbra per soffermarsi sul mio collo. Lo mordicchia e lo bacia. Nel frattempo mi prende in braccio e mi appoggia dove stanno i rubinetti. 
Ritorna sulla mia bocca e infila una mano sotto il vestito, mi accarezza l'interno coscia per poi arrivare delicatamente all'orlo delle mie mutandine. Per l'eccitazione spingo la testa all'indietro e gemo dal piacere. Avvicino le mani alla patta dei suoi pantaloni e dopo aver armeggiato frettolosamente col bottone glieli slaccio. 
Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra 
"Sei sicura? Se non vuoi ci possiamo fermare" 
"Si, sono sicura."Peccato solo che sono vergine. 
Slaccia la zip del mio vestito le lo lascia scivolare a terra.
Lo sto per fare. Sto per fare sesso con uno sconosciuto. Ho sempre promesso a me stessa che sarebbe stato speciale. 
Un attimo prima di slacciarmi il reggiseno gli dico
"Scusa,ma non sono pronta. Non sei tu il problema, sono io. Non voglio farlo, per la prima volta, in un  bagno con un perfetto sconosciuto di cui non conosco neppure il nome." 
Prendo il vestito da terra e lo indosso, cerco di tirare la zip, ma non ci riesco. Si avvicina a me da dietro e mi tira la zip. 
"Mi chiamo Vincent Stewart. Lavoro solo la notte, la mattina sono libero. Questo è il mio numero." Prende un foglietto e una penna dalla tasca destra dei pantaloni , scrive il numero e mi porge il biglietto. 
" Spero di ricevere una tua chiamata", mi sorride, mi dá un bacio e se ne va.
"Io comunque sono Clary". 
"Piacere di conoscerti, Clary." 
Dopo aver risistemato alla meglio i capelli, esco anche io dal bagno. 
"Hey Clary, sei stata tantissimo tempo in bagno. Ci siamo preoccupati." mi dice Lottie abbracciandomi. 
"Si scusate credo che la coca mi abbia fatto male. Che ore sono.??" 
"l'una meno un quarto, dovremmo tornare."
"Si andiamo." Rivolgo un ultimo sguardo a Vincent e usciamo. 
Chiamo mia madre per avvisarla  che tra una ventina di minuti starò  a casa e salgo in macchina. 
Per tutto il tragitto e anche  a casa non faccio che pensare a lui e mi addormento col sapore delle sue labbra in bocca. 

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