Love By Mistake

di balim
(/viewuser.php?uid=163496)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** When Worlds Collide ***
Capitolo 2: *** Nice Ink! ***
Capitolo 3: *** Surprise surprise! ***
Capitolo 4: *** Its All Good With Matt Good ***
Capitolo 5: *** A Kiss My Darling A Kiss ***
Capitolo 6: *** Bugs Don't Bite Guys Who Wear Makeup ***
Capitolo 7: *** Welcome To My Bat Cave ***



Capitolo 1
*** When Worlds Collide ***


 

WHEN WORLDS COLLIDE












La giornata era cominciata calda e umida, una tipica giornata di luglio nel nord-Virginia. La differenza tra quel giorno e un qualsiasi altro giorno si trovava  nel fatto che tutti i giovani di quell’area si stavano preparando per qualcosa di speciale. Accadeva ogni estate e loro si ammassavano lì, falene verso una fiamma, in cerca di quell’unico giorno in tutto l’anno  durante il quale non venivano  ridicolizzati. Quello era il giorno in cui il Vans Warped Tour avrebbe raggiunto l’area di Nova.  Adolescenti che erano emarginati, o che non si erano mai sentiti normali si stavano in quel momento accumulando nelle loro macchine, facendosi strada verso la sede per poi attraversare i cancelli per vedere le loro band preferite.
Tutti tranne una, Moira Montgomery.
No, in quel momento lei stava supplicando la sorella maggiore Odessa per farsi portare al Warped tour, il suo primo vero festival musicale.
“ Ti prego Dess! La mamma ha detto che sarei potuta andare solo se tu fossi venuta!” I lamenti che ormai spillavano dalla bocca della quindicenne stavano davvero cominciando a stufare Odessa.
“ Chi c’è quest’anno?” sospirò lei concentrandosi sulla sorella minore con uno sguardo ostile, allontanando la sua attenzione dal suo bozzetto.
“ Ci sono i The Used! E so che sono i tuoi preferiti!” Dess guardò la sorella e sorrise.
Con i suoi capelli scuri e occhi verdi chiaro Moira sembrava stesse sempre  architettando qualcosa, e in quel momento stava chiaramente cercando di convincere la sorella facendo leva sulla possibilità di poter vedere la sua band preferita dal vivo.
I suoi occhi erano incorniciati da uno spesso strato di eye-liner che scendeva fino alla sua guancia e si concludeva con una linea frastagliata, le sue labbra erano di un rosso acceso, con una linea nera che si estendeva verso sinistra con segni scuri, somiglianti a punti di sutura. La sua lunga frangia era perfettamente dritta, sopra all’ occhio sinistro, il resto dei suoi capelli era sparato così in alto che quasi sembrava ancora più alta di quanto già non fosse.
“ bhè, immagino che allora… A che ora dobbiamo essere lì?” Chiese Dess guardando l’abbigliamento della sorella e chiedendosi se sarebbe sopravvissuta al caldo in quei jeans neri strettissimi, canottiera nera e stivaletti rigorosamente neri.
Le cose erano decisamente cambiate dall’epoca in cui era Dess a frequentare quel tipo di ambiente.
“ I cancelli aprono alle 11 e dobbiamo essere lì in orario! Io devo avere il braccialetto per incontrare i Black Veil Brides o morirò!!” la sorella minore strillò quasi rompendo la barriera del suono cominciando a correre verso camera sua.
Odessa con i suoi 21 anni aveva ormai superato la situazione in cui si trovava sua sorella in quel preciso momento. Certo, amava ancora la musica che ascoltava,  ma la maggior parte delle band della sua gioventù erano ormai sciolte o comunque non più attive come una volta. Non si vestiva più come tutti coloro che ascoltavano quel tipo di musica, ma ovviamente si era vestita in quel modo durante i suoi anni di scuola superiore. Purtroppo attualmente il lavoro non le permetteva tutta quella libertà riguardo il suo aspetto che lei avrebbe voluto.
Sospirando si alzò dalla sedia della scrivania, i suoi bozzetti lasciati incompleti da finire un altro giorno. La sua assegnazione per la DC Comics non era da consegnare se non entro la fine della settimana quindi aveva ancora tempo per sistemare tutto ciò che non quadrava con la storia che il suo capo Matt le aveva assegnato oltre un mese prima. Era l’unica ragazza illustratrice per la DC e amava il suo lavoro. Poter disegnare i suoi supereroi preferiti ogni giorno era un sogno divenuto realtà.
Odessa si mosse silenziosa verso il suo armadio e aprì le ante per vedere le sue opzioni. Tirando fuori un paio di pantaloncini neri e indossandoli optò per una canotta praticamente scoperta sulla schiena, se non per un una decorazione in pizzo. I suoi capelli biondi erano sciolti e le incorniciavano il viso, lisci come al solito, con i ciuffi laterali leggermente mossi. Le punte appena tinte di un rosa acceso erano chiaramente visibili alla luce del sole che arrivava attraverso la finestra, si mise un po’ di eye-liner e mascara, e si diresse  giù per le scale trovando la sorella in attesa.
“ Non dimenticarti la crema solare…” Ricordò alla giovane prendendo la boccetta da sopra il frigo e cominciando a spalmarsene addosso una generosa quantità, facendo particolarmente attenzione a viso e tatuaggi.
“Possiamo andare per favore? Oh, e ascolteremo il mio Ipod in macchina…” Moira era sempre stata una ragazza impaziente, ma quel giorno lo era anche più del solito.
“ Si si, d’accordo, ma cosa c’è di così speciale quest’anno?” Chiese Odessa prendendo le chiavi e salendo con Moira sulla sua amata macchina.
“ I Black Veil Brides  suoneranno su uno dei palchi e il loro cd è appena uscito! Non li ho mai visti live e questa è la mia possibilità di incontrarli!” quai  urlò Moira collegando l’Ipod alla docking station e premendo Play.


“We are the in between, cast down as sons of war
Struck to the earth like lightning, on this world we're torn
We won't cause the pain, of living out their law
Take joy in who you are, we know our wings are flawed”



“ Cosa? E chi sono questi?” Odessa storse il suo naso, non tanto  per ciò che stava sentendo, più per il fatto che non seguiva la musica più attuale e non aveva mai sentito quella canzone prima d’allora.
“ Sono i Black Veil Brides! E questa è una loro canzone!” ancora una volta la minore stava strillando. Odessa non ricordava di essere mai stata così tanto agitata per una band che aveva amato nella sua adolescenza. Era ilare e inquietante allo stesso tempo.
“ Oh ho sentito parlare di loro! Mi piace uno dei loro video…. Perfect Weapon mi sembra, oh come si chiama.” Odessa cercava insistentemente un modo per correlarsi alla sorella, ma dall’espressione sul viso di Moira era abbastanza visibile il suo miserabile fallimento.
“Dess! È  una canzone così vecchia. Il nuovo materiale è decisamente migliore!” Moira roteò gli occhi e tornò a rivolgere tutta la sua attenzione alla musica.
Caddero in un confortabile silenzio mentre  il traffico avanza lentamente verso l’epicentro del concerto. Odessa, mentre ferme a un semaforo rosso, abbassò lo sguardo verso i suoi polsi notando di aver seriamente bisogno di far ritoccare il suo tatuaggio riguardante Batman in quei giorni. Era il suo tatuaggio preferito e se ne prendeva moltissima cura. Si trovava nella parte interna del  polso, esattamente a metà del suo avambraccio, era un cupcake con una glassa di colore blu scuro, un involucro nero , decorazioni a forma di pipistrello e un batarang esattamente in cima, come fosse una ciliegina. Sua madre odiava tutti i suoi attuali 10 tatuaggi,  Odessa invece li adorava, specialmente quello.
Suo padre era stato un grandissimo collezionista di fumetti e aveva amato Batman esattamente quanto lo amava lei. Lui era stata la ragione per cui Odessa aveva cominciato a disegnare ed era voluta diventare una disegnatrice per fumetti . Purtroppo morì 2 anni prima, poco prima che lei venisse assunta come interna alla DC e Odessa si era sempre sentita in colpa per non essersi trovata in città nel momento in cui era morto. Ora ogni volta che un suo fumetto veniva pubblicato lei sorrideva e recitava una piccola preghiera per suo padre.
“ Siamo arrivate! Ora non ti starò attaccata per tutto il tempo, quindi cerca i tuoi amici e comportati bene ma divertiti. Ho il cellulare nel caso ti servisse qualcosa e ci rincontreremo esattamente davanti a questa macchina alle nove stasera, okay?” Non aveva nemmeno fatto in tempo a parcheggiare la macchina che Moira era saltata fuori dal sedile ed era corsa oltre i cancelli.
“ Questa sarà una lunga giornata…” e con questo pensiero Odessa si preparò a entrare in quel mondo di cui ormai non faceva più parte da molti anni.












*Nota della traduttrice*
Ciao Army, partendo dal presupposto che questa è la mia prima traduzione, e che quindi vi voglio schietti schietti ( Vi prego, se qualcosa non vi convince o non vi quadra grammaticalmente avvertitemi!!! ) Vi ringrazio per essere arrivati alla fine del primo capitolo! Come avrete già notato, questa storia non è assolutamente mia! Ma di Brandie! Una ragazza americana che ha pubblicato la sua storia sul sito di fan fiction in inglese! Io infatti l’ho letta da lì, e come storia mi è piaciuta così tanto ( perché ragazzi vi assicuro che merita!) che ho pensato di tradurla e postarla qui, così che anche voi abbiate la possibilità di leggerla!
Questo è solo il primo capitolo, e i nostri ragazzi sono stati appena nominati, ma tranquilli che ci sarà una grande evoluzione nel corso della storia! ;)
Davvero, fatemi sapere cosa ne pensate, anche un piccolo pensiero!
Baci!
Balim
 
Questo comunque è il profilo dell’autrice! ----->
http://www.blackveilbridesfanfiction.com/Member/21108/
Questa è la storia se qualcuno avesse voglia di leggerla in inglese ----> http://www.blackveilbridesfanfiction.com/Story/12612/Love-By-Mistake/
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Nice Ink! ***


 Nice Ink




























Dopo aver sorpassato la security e aver mostrato il suo biglietto Odessa cominciò a girovagare, fermandosi ogni tanto e guardando i vari stand finché finalmente trovò quello che stava cercando. Qui, come un ricordo della sua infanzia, stava la scheda del programma di tutta la giornata. Scorrendola velocemente Odessa vide che i The Used avrebbe suonato mezz’ora dopo sullo stage “Ernie Ball” e che i Black Veil Brides avrebbero suonato subito dopo. “ bhè, meglio rimanere in giro per vedere a cosa è dovuta tutta questa agitazione.” decise silenziosamente Odessa.
Camminando in giro, Odessa notò moltissimi ragazzi , la maggioranza dei quali vestiti uguali a sua sorella e sorrise, ripensando a quel tempo in cui quel festival ancora non era così popolare e decisamente non così affollato.
Aveva 13 anni quando andò al suo primo Warped  Tour con le sue due migliori amiche e Odessa aveva sempre ricordato quegli anni come i suoi preferiti. Ma il tempo cambia, e lei era dovuta  crescere in fretta, purtroppo lasciando indietro quello stile di vita che aveva sempre amato.
“ Hey, bel tatuaggio…” Qualcuno le disse e Odessa annuì come a ringraziare silenziosamente e continuò a muoversi.
Riceveva sempre commenti sui suoi tatuaggi, soprattutto perché la maggior parte di essi era visibile quando indossava shorts e maglie a maniche corte, ma contemporaneamente erano invisibili quando doveva andare a un meeting, e in quei casi rimanevano coperti anche se la temperatura avesse raggiunto i 100 gradi. Le dispiaceva che in quella società ancora i tatuaggi fossero così mal visti ma così era e lei non poteva farci nulla.
Improvvisamente Odessa si trovò smarrita in quella ondata di persone e cominciò a sentire gli spintoni della folla. Riprendendo il controllo dei suoi pensieri si spostò verso sinistra aggrappandosi al palo della tenda più vicina mentre la gente la superava velocemente. Apprezzando l’ombra, decise di rimanere lì per un po’, non realizzando di trovarsi praticamente attaccata al petto della persona dietro di lei.
“ Questo è un tatuaggio su Batman davvero fantastico…” una voce bassa e roca parlò dietro di lei e Odessa si girò, sbattendo quasi il naso contro un petto completamente coperto da body paint.
Facendo un passò indietro Odessa guardò la persona che si era appena ritrovata davanti e sorrise. Entrambe le sue braccia erano coperte da tempera nera mentre la sua faccia era truccata in un modo molto simile a quella di Moira poco prima. I suoi capelli neri e lucidi erano tirati, facendolo sembrare ancora più alto di quello che già era*.
Dess figurò che probabilmente stava aspetando la stessa band che sua sorella era venuta a vedere.
“Uh grazie. È il mio supereroe preferito in assoluto. Ho pensato fosse giusto rendergli omaggio in qualche modo…” La sua voce sembrava una campanella in confronto alla  profonda voce del ragazzo.
“ Ottima scelta! Quindi, come sta andando la tua giornata?”  Chiese lui, prendendo una lunga tirata dalla sigaretta che stava fumando. Lei sorrise e guardando in alto boccheggiò quando il suo sguardo si incrociò con due occhi di un blu così intenso mai aveva visto prima.
“ Ehm.. Bhè,  bene penso, non avevo intenzione di venire oggi ma mia sorella minore doveva assolutamente vedere una band e mi ha chiesto di accompagnarla.” Sorrise lei, avvolgendo il braccio contro il palo su cui era appoggiata per stabilizzarsi..
“ Oh. Non il tuo tipo di musica, se ho capito bene?” lui passò una mano attraverso i suoi capelli, le dita rimanendo impigliate nei ciuffi verso la fine.
“ No, in realtà amo questo genere di  musica, sono cresciuta ascoltandola. I The Used sono la mia band preferita. Mia sorella adora questa nuova band chiamata Black Veil Brides, mai sentiti nominare?” gli occhi di lei incontrarono ancora una volta quelli del ragazzo, occhi di un verde intenso persi nei suoi blu cristallo. ”Ah si, da quel che ho sentito dire sono una band niente male…” Rise lui e lei non poté che avere un presentimento, quasi  lui sapesse qualcosa che a lei sfuggiva.
“ Ho sentito alcuni dei loro lavori, per lo più attraverso i muri di camera mia , ma mi piace uno dei loro video… mi sembra si chiami Perfect  Weapon! oh, sono Odessa comunque.” Lei sorrise timidamente e porse la mano.
“Mi piace quella canzone.. è una delle migliori di sicuro. Io sono Andy e adoro il tuo nome…” Lui rispose sorridendole, posando la sua mano in quella della ragazza, mentre lei sentiva le scintille sprigionarsi dalle loro pelli in contatto.
“ Oh grazie. Da piccola lo odiavo profondamente ma la mia famiglia ha origini scozzesi e Odessa è un nome di famiglia quindi mi è toccato semplicemente abituarmi. I miei amici comunque mi chiamano Dess…” Arrossendo non era sicura del perché stesse divulgando così tante informazioni a un completo sconosciuto, ma era così semplice parlare con lui.
“ Bhè mi piace. Potrei avere il tuo numero? Magari possiamo incontrarci più tardi e continuare la nostra chiacchierata visto che devo proprio scappare…” Lui le sorrise ancora, il suo piercing al labbro scintillante nella luce. Lei annuì passandogli il suo cellulare e prendendo quello del ragazzo aggiungendo il suo numero in rubrica.
“ Allora goditi il resto della tua giornata  e assicurati di non perdere il set dei BVB, non ti deluderanno.” Lui rise, avvolgendo le sue lunghe braccia attorno alla ragazza, abbracciandola velocemente, e poi si incamminò verso la direzioni in cui i The Used si stavano preparando per la loro performance.
Sorridendo tra se e se Odessa si diresse verso lo stage preparandosi per sentire una delle sue band preferite suonare. Si avvicinò lentamente  al palco, ma decise di rimanere sulla sinistra, per evitare la calca di moshers e surfers che sicuramente sarebbero arrivati non appena iniziato il concerto.
Finalmente dopo aver atteso 10 minuti sotto il sole soffocante  i The Used salirono sul palco. Il loro set fu spettacolare, Odessa chiuse gli occhi e cantò ogni singola nota insieme a Bert. Aveva da sempre sentito una forte connessione con quella band, un po’ come i ragazzi in quel periodo si sentivano nei confronti dei BVB. La band suonò la sua canzone preferita, “I Caught fire”, come canzone di chiusura a una meravigliosa performance. Ciò ricordò semplicemente a Dess il perché del suo grande amore verso quella band. Avrebbe cercato di incontrarli più tardi, ma per il momento voleva rimanere nei paraggi per guardare questi rinominati Black Veil Brides, giusto per capire chi era questa band così amata.
Finalmente dopo 20 minuti di attesa, a causa del cambio di set, partì una forte musica e il batterista della band arrivò sul palco, scatenando un forte applauso dalla folla presente, per poi sedersi dietro alla batteria. Poco dopo 2 ragazzi, entrambi coperti di tempera e indossanti giacche di pelle, corsero attraverso lo stage, le loro chitarre oscillanti seguendo il ritmo dei due musicisti, che intanto avevano preso posto ai lati del palco. Un altro ragazzo, senza maglia e con un basso, arrivò correndo  e si pose quasi di fronte a lei. Dess alzò gli occhi e incrociò il suo guardo, i suoi occhi erano pesantemente truccati di nero e Dess notò un grande tatuaggio che recitava “OUTLAW” abbastanza grande da ricoprire tutto il suo stomaco. Urla attraversarono l’aria esattamente quando la canzone introduttiva finì e il cantante uscì sul palco.
I suoi capelli erano disordinati, il suo corpo coperto da strisce nere, indossava pantaloni in pelle così stretti che lasciavano poco all’immaginazione. Urlò nel microfono, la sua voce bassa e gutturale mentre i riff di chitarra davano inizio a quell’unica canzone che Odessa conosceva.  Guardando verso l’alto Odessa si ritrovò faccia a faccia con lui, gli  occhi di lei fissi in quegli occhi blu cristallini che aveva visto poco tempo prima durante la loro conversazione.
“Odessa… questa è per te!” urlò il ragazzo accovacciandosi esattamente di fronte a lei, la sua mano indugiando sulla guancia della ragazza per un solo attimo prima che ricominciasse a correre dall’altra parte del palco.
Stavano suonando Perfect Weapon, l’unica canzone da lei conosciuta.
“ Oh Mio Dio…” pensò lei ridendo mentre guardava il cantante girovagare per lo stage e avvicinarsi a lei di tanto in tanto cantando, quasi stesse cantando per lei e nessun altro.
Lei non lo sapeva, ma Odessa aveva appena instaurato una connessione con uno dei musicisti più desiderati dell’intero tour. Che cosa avrebbe fatto adesso?
 
















*In questo punto la scrittrice fa riferimento a un altezza pari a circa 5.7 piedi, che in teoria sono 1.73 metri





























*Nota della traduttrice*
Ciao bella gente!! Ed ecco che entra in gioco la band con annesso incontro a sorpresa! Possiamo dire che la storia stia già prendendo una piega :D
Impressioni? Non ho avuto nessun tipo di riscontro con lo scorso capitolo! Ci sarà questa volta qualche coraggioso recensore?
Vaaaaaabè, grazie per l’attenzione, al prossimo capitolo! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Surprise surprise! ***


Surprise Surprise





















“ Grazie infinte Virginia! È stato fantastico suonare per voi! Buona notte!” Andy urlò verso il pubblico non appena ebbero finito il set, e camminò fuori dallo stage.
Odessa era ancora sotto shock. Lo avrebbe dovuto riconoscere dagli innumerevoli poster attaccati sui muri della camera di sua sorella, ma per qualche strana ragione non si era accesa alcuna lampadina nella sua testa. Era anche stato un ragazzo davvero  gentile ed educato rispetto a quello che lei si era aspettata, cosa che glielo aveva fatto piacere ancora di più. Lentamente la folla cominciò a dissiparsi, ognuno di loro allontanandosi per andarsi a prendere qualcosa da magiare, per comprare qualche gadget o per vedere un’altra band. Silenziosamente Odessa si fece strada verso quella che realizzò essere la tenda destinata a tutta la merce riguardante i BVB, per vedere se Andy e il resto della band avesse intenzione di fare una signing. Non erano ancora arrivati, ma secondo l’addetto alla tenda sarebbero stati lì entro un’oretta.
Quindi Odessa, avendo un’ora da perdere, si diresse verso la tenda dei The Used e si mise in fila, tra l’altro una fila piuttosto corta, per incontrare la band. Comprò il loro ultimo album e se lo fece firmare da tutti i componenti. Bert le sorrise e subito dopo guardò i suoi polsi.
 “ Amo quel tatuaggio… è fantastico cazzo..” Le disse, fatto che fece ridere Odessa.
“ Grazie. Bhè in realtà ho anche un tatuaggio dedicato ai the Used dietro all’orecchio” Rispose lei girandosi verso sinistra e tirando su i suoi capelli, mostrando loro il tatuaggio.
“ È  davvero fantastico cazzo, sei una fan da un bel po’ vero?” Chiese Bert tornando seduto dopo aver guardato il tatuaggio e aspettando l’arrivo di altri fan.
“ Da quando avevo 13 anni. Voi ragazzi mi avete aiutata attraverso alcuni momenti abbastanza brutti...” La sua voce era sincera e Berth e Quinn si alzarono ancora per darle un abbraccio.
“ Grazie mille. Spero ti sia goduta la giornata.” Le disse Bert facendole un cenno mentre lei lasciava la tenda e si dirigeva di nuovo verso l’area dedicata ai BVB.
Una lunga fila si era formata per la signing e Odessa camminò lentamente lunga essa per vedere se Moira era tra i fortunati ad avere ricevuto il braccialetto che permetteva l’accesso alla signing. Finalmente, all’incirca verso metà della coda  trovò la sorella minore insieme alle sue due migliori amiche, tutte e tre aggrappate saldamente alle loro maglie e  ai loro poster, così forte da avere ormai le nocche pallide. Toccò la spalla di Moira e sorrise alla giovane quando si girò verso di lei.
“ Ti stai divertendo? Hey Brady, hey Trish!” Disse rivolgendosi alle altre due ragazze che la guardarono e sorrisero, i loro sguardi quasi insidiosi e maliziosi.
“ Si molto! Ha visto il set dei BVB? Andy ha detto il tuo nome proprio all’inizio, è stato strano.” Moira disse alla sorella maggiore, insicura riguardo alla reazione che avrebbe avuto la sorella alla notizia.
“ Ero esattamente davanti, verso la sinistra, e sì, l’ho sentito anche io. Mi sono scontrata con lui poco prima del suo set e abbiamo chiacchierato un po’, ma non avevo idea di chi fosse prima di vederlo salire su quello stage.” Disse Dess arrossendo e rabbrividendo in seguito alle urla e risatine emozionate provenienti dalle tre ragazzine intorno a lei. Improvvisamente sentì una vibrazione proveniente dalla sua tasca e mordendosi il labbro tirò fuori il cellulare  e notò un messaggio non letto.


Andy: Hey, grazie per aver guardato lo show…
Andy: Oh comunque sei davvero carina quando ti mordi il labbro in quel modo ;)


Guardandosi intorno Odessa finalmente lo trovò, seduto al tavolo con il resto dei suoi compagni, aspettando che il manager desse il via alla fila per la signing. Sorridendo si girò, in modo che non potesse vedere il suo viso mentre gli scriveva la risposta.


Dess: Nessun problema, in realtà mi è piaciuto più di quanto pensassi.
Dess: Oh comunque non dovresti essere lì a firmare magliette o qualcosa del genere?
Andy: Sono contento e sì, ma vorrei che ti girassi per vedere la tua faccia.
Dess: Mia sorella probabilmente scoppierà a piangere quando ti vedrà per tua informazione :)


“ A chi stai scrivendo?” Chiese Moira cercando di sbirciare lo schermino del cellulare oltre la spalla della sorella.
“Oh, nessuno….” Sorrise alla sorella minore spingendola a procedere lungo la fila.
“ Quindi di cosa avete parlato tu e Andy? Non è surreale?” Trish chiese con aria sognante dietro ad Odessa. Lei si girò e sorrise all’adolescente.
“Soprattutto di tatuaggi, gli è piaciuto molto il mio cupcake.” La fila stava finalmente cominciando a muoversi, c’erano solo dieci persone davanti a loro.
“ Lui ama Batman! Ecco perché! Dio, non sai proprio nulla…” Moira esclamò, emettendo poi un respiro profondo, realizzando di essere la prossima per la signing.
“ Hey ragazze come va?” Chiese per primo il batterista sorridendo alle ragazze mentre firmava loro le magliette. Odessa desiderò sapere tutti i loro nomi,quando in realtà non sapeva nemmeno quale fosse quello di Andy fino a poche ore prima.
“ Grazie per essere venute oggi, e complimenti per i war paint!” Il bassista sorrise a Moira e poi adocchiò Odessa, soffermandosi più che altro sulle sue tette. Le ragazze si fecero strada arrivando verso la fine della fila, quando Odessa avvertì Moira irrigidirsi sui suoi passi, e scoprendo il perché. L’ultimo della fila era Andy, il quale esibiva un grandissimo sorriso. Spiando il viso della sorella Odessa vide che ciò che aveva detto ad Andy era vero, Moira stava veramente piangendo alla sola vista del cantante.
“Bhè sorpresa sorpresa. Guarda un po’ chi ha deciso di venire a vedermi ancora!” Andy rise alzandosi e abbracciando Odessa, per poi posare una mano sulla spalla di Moira.
“ Grazie mille per essere venuta e per continuare a sostenerci. Sto per abbracciarti ora… Okay?” Chiese il cantante a Moira, e tutto ciò che lei riuscì a fare fu annuire silenziosamente. L’abbraccio durò appena un paio di secondi, ma Odessa sapeva che Moira li avrebbe ricordati come momenti fantastici per tutta la durata della sua adolescenza.
“ Bellissimo show comunque, e grazie per la dedica…” Odessa si spostò di lato per permettere a Trish e Brady di seguire la fila per far autografare i loro poster.
“Lieto che ti sia piaciuta. Hey, rimarremo nei paraggi per tutta la sera e avevamo intenzione di fare una piccola grigliata, stavo pensando che magari ti piacerebbe venire e chiacchierare ancora un po’…” il suo sorriso era contagioso, un lato della sua bocca rivolto verso l’alto che rendeva i suoi occhi ancora più luminosi.
“ Certo. Prima accompagno mia sorella a casa e tornerò nel giro di un’oretta più o meno…” Lei gli sorrise, vedendo i suoi occhi illuminarsi ancora di più mentre il suo cuore cominciava a martellarle nel petto.
“ Suona bene. Ci vediamo presto… oh e Moira…. Bel War paint.” Disse lui sorridendo alla ragazzina e battendole pugno.
Odessa rise e piazzò la sua mano sulla schiena della sorella, spingendola delicatamente verso l’uscita sulla destra, dove si potevano notare un piccolo spiazzo pieno d’erba e qualche albero. Le ragazze si sedettero, tutte quante rimaste senza parole dopo ciò che era appena accaduto.
“Moira perché non chiami mamma e le dici che torni a casa con Brady stasera?” Disse Odessa passando il cellulare alla sorella e guardandola comporre velocemente il numero. Poco dopo Moira si girò verso la sorella maggiore con un espressione leggermente scocciata.
“ Perché non posso venire con te? Sono io la più grande fan. Tu non sapevi nemmeno chi fosse…” Odessa roteò gli occhi sentendo la sorella minore cominciare a lamentarsi come una bambina di 5 anni.
“ Perché probabilmente non potreste nemmeno avvicinarvi a questo posto di sera perché siete tutte minorenni.” Esclamò Odessa come fosse un dato di fatto, quale era, e terminando in questo modo la conversazione.
Le ragazze rimasero all’ombra ancora per un po’ e infine si diressero verso un’altra band che avrebbe suonato a breve mentre Odessa rimase dov’era. Improvvisamente sentì ancora vibrare il cellulare contro la sua coscia e un piccolo sorriso si fece strada sul suo viso.


Andy: Sembri piuttosto comoda seduta sotto quell’albero

Odessa sollevò lo sguardo e notò infatti Andy dall’altra parte dello spiazzo che le faceva un cenno da dietro un recinto. Si ergeva attraverso la folla, non solo per la sua altezza, ma anche a causa dei suoi strano capelli.

Odessa: Dovresti unirti a me ;)
Andy: Ed essere sbranato dai miei fan…. Tu dovresti unirti a me qui.
Odessa: Aww non sei davvero spaventato da una massa di tredicenni vero Andrew?
Andy: Sì. Lo sono. Ti prego vieni qui! *faccia da cucciolo*


Odessa rise e si alzò, spazzando il retro dei pantaloni dall’erba che si era attaccata. Lentamente si fece strada verso il recinto e si  ritrovò di fronte ad Andy, la recinzione ancora a dividerli. Lei pose la sua mano sul bordo del recinto, le sue dita stringendosi sulle maglie quando improvvisamente sentì la mano di lui sulla sua, le sue dita appoggiate gentilmente su quelle della ragazza.
Odessa alzò lo sguardo e notò ancora una volta quegli occhi blu che sembrava scavassero nelle profondità della sua anima. Velocemente incrociò il suo sguardo e gli fece la linguaccia, cosa che lo fece ridere, la sua voce profonda decisamente allegra mentre accennava con la testa verso il cancello della recinzione.
“Bhè ora che sono qui.. Cosa facciamo?” Odessa chiese ridendo mentre attraversava il cancello e lo chiudeva dietro di lei.
“Hai fame? Vuoi conoscere il resto della band? Vuoi sederti?” Le chiese lui sparando domande alla velocità della luce, e tutto ciò che lei poté fare in risposta era ridacchiare notando il nervosismo del ragazzo.
“ Sì, mi piacerebbe conoscere il resto della tua band se per te è okay.” Rispose infine sorridendogli, i suoi occhi verdi splendenti sotto il sole che stava lentamente scendendo sotto la linea dell’orizzonte delimitata dagli alberi.
“ Certo, ma dov’è tua sorella? Non le ho rovinato la vita o qualcosa del genere vero?” Esclamò Andy sorridendo mentre camminavano fianco a fianco, e Odessa per la prima volta dopo molto tempo si sentì completamente rilassata, si sentì assolutamente come la vecchia se stessa.
“ L’ho mandata con le sue amiche, è un po’ arrabbiata con me ma le passerà e no, sono abbastanza sicura che non smetterà più di parlare di quell’abbraccio per un annetto circa.” Lei rise e si mosse attraverso il prato dovendo aumentare il passo per tenere testa alla velocità delle enormi falcate di  Andy. Era davvero  troppo alto.
“ Sono contento che significhi così tanto per lei. Quindi tu seriamente non hai mai sentito nulla di nostro  prima di oggi?” Le chiese lui, girandosi faccia a faccia con Odessa, con la sua mano che pigramente prendeva quella della ragazza facendole poi oscillare avanti e indietro.
“ Cioè in realtà ho sentito parlare di voi e ho sentito le tue urla attraversare casa mia per oltre un anno, ma non avevo la più pallida idea di chi tu fossi, uh, quando stavamo chiacchierando prima.”
Lei sorrise e guardò in basso, notando che le loro mani erano saldamente unite insieme.
Continuarono a camminare attraverso il Backstage, passando tra vari autobus e tende che appartenevano sicuramente ad altre band in tour. Facendo  ciò la mente di Odessa si riempì dei ricordi derivanti dai tour passati. Lei aveva amato far parte di quell’ambiente e le mancavano molto i suoi vecchi piercing e i suoi abiti strappati. Non si sentiva mai completamente se stessa in abiti da lavoro.. si sentiva forzata e finta. Questa Odessa invece, quella che stava ridendo e camminando a fianco di uno dei ragazzi più simpatici e carismatici che avesse mai conosciuto, quella era la vera lei e si giurò che avrebbe lavorato per riottenere la sua vecchia se stessa indietro.
“ Allora, questo è il bus… probabilmente sarà completamente sottosopra quindi mi scuso in anticipo.” Andy disse ridendo e lasciò la mano di Dess per togliersi i lunghi capelli da davanti il viso. Il suo trucco era ormai sbavato e poco definito a causa del sudore derivato dallo show poco prima.
“ Tutto a posto, la stanza di Moira è sicuramente peggiore. Se vuoi entrare per cambiarti o qualsiasi altra cosa posso aspettare qui fuori.” Odessa disse, ma lui scosse la testa e le fece strada verso gli scalini, per poi aprire lentamente la porta.
“ Ragazzi… RAGAZZI!” urlò Andy per farsi sentire in mezzo al caos che regnava nel tourbus fino a che finalmente uno dei chitarristi  alzò lo sguardo e tirò una gomitata al ragazzo di fianco a lui.
“ Ragazzi… questa è Odessa. È la ragazza di cui vi stavo parlando prima. Dess, questo è Ashley, il nostro bassista. Jinxx , la nostra chitarra ritmica, Jake, che suona la chitarra solista e quel figlio di puttana è CC, il nostro batterista.” Mentre parlava indicava ogni singolo componente, tralasciando CC, il quale, alto almeno quanto Andy, si era alzato e avvicinato ai due, per prendere Odessa e farla ruotare vorticosamente.
“ È  bello conoscervi ragazzi. Avete un ottimo sound” In realtà Odessa non aveva idea di cosa dire e si sentì abbastanza imbarazzata stando lì in piedi sotto le attenzioni di tutti.
“Davvero non ci hai mai sentiti prima d’ora?” Domandò Ashley dalla sua posizione sul divano e improvvisamente Odessa si sentì quasi sotto processo.
“Bhè in realtà mia sorella minore è una grandissima fan e ho ascoltato la vostra musica, moltissima ad essere sinceri, ma non mi ha mai presa particolarmente. Non che sia male, è davvero ottima. Penso di volerla aggiungere sul mio Ipod questa sera quando torno a casa.” Balbettò Odessa e si sentì davvero molto stupida, finché non vide dei sorrisetti diffondersi per la stanza, capendo che si stavano semplicemente prendendo gioco di lei.
“Stanno solo cercando di metterti in difficoltà. Ti dispiace rimanere qui per un po’ mentre io vado a cambiarmi e lavarmi?” Andy le strinse la mano mentre lei lo osservava dal basso e annuiva. Lo guardò poi mentre si allontanava verso il retro dell’autobus silenziosamente.
“ Se vuoi puoi sederti qui, voglio vedere il famoso tatuaggio sul quale Biersack non riesce a stare zitto.” Jinxx le sorrise dal tavolo della cucina e lei si avvicinò felicemente, contenta di essere stata accettata e di stare lontana dal caldo infernale.
“ L’ho disegnato io, sono un’illustratrice per la DC Comics e ho sempre adorato Batman.” Odessa esclamò orgogliosamente mostrando il suo braccio a tutti loro e sentendo dei coretti di ‘ooh’ e ‘ahh’ provenire dal gruppo, arrossendo di conseguenza.
“ Andy  sa che tu collabori alla creazione del personaggio del suo cartone animato preferito in assoluto?” Chiese Jake dalla sua destra e lei sorrise scuotendo la testa in negazione.
“ Il ragazzo fangirleggerà come non mai quando sentirà ‘sta roba!” CC strillò dall’altro lato della stanza mentre Odessa si chiedeva se il batterista urlasse così tutto il tempo.
“ Chi sta per fangirleggiare?” Chiese Andy da dietro Odessa, facendola girare per guardarlo.
Il suo viso era libero da Make-Up eccetto per un filo di eye-liner, il quale faceva risaltare ancora di più i suoi occhi. I capelli erano decisamente meno sparati ma assumevano comunque angolazioni strane, fatto che lo rendeva ancora più adorabile. Aveva sostituito il suo giubbotto in pelle optando per una maglietta strappata dei Black Flag con le maniche completamente tagliate, esponendo le braccia tatuate. Velocemente ma silenziosamente si sedette al lato di Odessa e inarcò un sopracciglio, i suoi occhi blu brillanti con malizia.
“ Oh, stavamo giusto parlando del luogo in cui lavora Odessa….” Disse Jake sorridendo ai due, seduto al lato opposto del tavolo come a dire: “prova a dirglielo e vedi che succede.”
“O-kay. Lavori in qualche laboratorio top-secret per il governo o qualcosa di simile?” Chiese allora Andy, con voce grave che creò brividi lungo la schiena di Dess.
“ No, lavoro per la DC Comics….” Suggerì lei, i suoi occhi connessi per un breve attimo con quelli di lui, chiedendosi quando la consapevolezza lo avrebbe colto.
“Okay, tipo come segretaria o qualcosa del genere?” Chiese lui, chiaramente non creando alcuna connessione tra il tatuaggio della ragazza e il suo lavoro.
“ No, io uh… lavoro come illustratrice per la divisione Batman-comics. Ho disegnato Batman: Streets of Gotham, Batman and Robin e Gotham City Sirens. ho anche aiutato nell’illustrazione per The dark knight e sto lavorando proprio ora su the dark knight rises…” Si morse nervosamente il labbro, aspettando  l’esplosione di fangirlite acuta.
“Cazzarola! Leggo quei fumetti da quando sono usciti nel ’09! Amo i tuoi lavori! Com’è collaborare con Chris Nolan? Ho sentito dire che è fantastico!” Andy stava ormai blaterando senza controllo  e tutto ciò che Odessa poteva fare era ridere, poggiando la sua mano sul viso del ragazzo.
“ Io amo il mio lavoro. Come la trovi come risposta?” Rimosse la mano dalla sua guancia e sorrise agli altri ragazzi.
“ La sua ossessione è abbastanza…  Pesante… per questo fatto gli piacerai qualcosa come 10 volte in più del normale a questo punto.” Esclamò Ashley ridendo dal divano.
“ Quindi…. Chi vuole un po’ di cibo?!”  urlò CC dalla sua posizione sul pavimento,  facendo ridere Dess.
Quella serata sarebbe stata sicuramente una serata molto interessante…
 


 
 




 


 
Note dell’autrice
Ecco un altro aggiornamento! Grazie a tutti quelli che hanno recensito. Questa è giusto una piccola nota per affrontare  ora questo argomento: Come si sarà notato questa ff è ambientata in un universo parallelo leggermente diverso da quello dei BVB… quindi Juliet Simms non esiste in questa fan fiction, o per lo meno non nel modo in cui esiste realmente, per quanto riguarda la sua relazione con Andy. Spero di aver risolto eventuali dubbi per coloro tra voi che se lo stavano domandando.
 
 
 







Note della traduttrice
ho ripubblicato il capitolo, ho eliminato quel problema riguardante i vari interlinea, ma mi si è formato un altro problema riguardante i colori, ragazzi, 'sto capitolo non s'ha da fare, ne ora, ne mai, mettiamoci l'anima in pace, ma vi assicuro che è meglio in bianco e nero che tutto "smonco" come lo era prima!
Scusatemi per il ritardo D:
Enjoy! :)
 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Its All Good With Matt Good ***


Its All Good With Matt Good

 















Presto il sole si abbassò sull’orizzonte, abbastanza da rendere sostenibile il caldo della giornata e premettendo a Odessa e gli altri di uscire all’aperto. L’aria era pregna dell’odore di carbonella, carne cucinata e birra, risate risuonavano per tutto lo spazio occupato. Odessa sospirò contenta ammirando l’ambiente rilassato e sentendosi sempre più a suo agio, ogni minuto che passava. In quel momento aveva infatti una birra in mano e discorreva amabilmente con Ashley a proposito di tatuaggi.
“ Amo tatuare persone. È un ottimo metodo per sfogare il proprio estro creativo.” Disse il ragazzo sorridendo, i suoi occhi castani spostandosi poco più in basso sul petto della ragazza per quella che probabilmente era la milionesima volta.
“ Occhi qua sopra Purdy…” Rise Dess dando una spinta giocosa alla spalla del bassista. Finalmente la ragazza individuò Andy che lentamente si stava dirigendo verso di loro, con un piatto in ogni mano.
“ Okay okay, è tutta tua” Disse Ashley, sempre con un sorriso sul viso, inclinando leggermente il suo bicchiere indicando Dess, per poi allontanarsi, in cerca probabilmente di ragazze più disponibili.
Non che Odessa fosse occupata…. O almeno non che lei sapesse.
“ Ecco a te. Spero ti piaccia il pollo..” Andy le passò uno dei piatti con un piccolo sorriso e la condusse verso due casse da imballaggio che per quella sera erano state rigirate e trasformate in sedie decisamente improvvisate.
Mangiarono in silenzio, mandandosi veloci occhiate di tanto in tanto. Odessa si chiese cosa avrebbe fatto, ma decise di mantenere una mente aperta, per vedere cosa le avrebbe portato questa particolare esperienza. Andy sembrava davvero un bravo ragazzo ed era una persona davvero simpatica. Se non altro sarebbe potuto essere un ottimo amico, ma Odessa non era sicura di voler instaurare un qualsiasi tipo di rapporto con qualcuno che avrebbe potuto vedere a malapena qualche mese all’anno.
Certo, avrebbe potuto andare in tour con lui, il suo lavoro era abbastanza elastico sotto questo punto di vista, l’importante era consegnare le tavole in orario, e volendo avrebbe potuto procurarsi tutto il necessario attraverso FedEx. Scosse la testa ridendo, come a liberarsi da quegli sciocchi pensieri, guadagnandosi così un piccolo sorriso da parte di Andy.
Finì poi di mangiare, e prese il suo cellulare dalla tasca posteriore dei jeans. Per fare ciò dovette alzarsi, sollevando le gambe e notò Andy fissare il suo culo durante il leggero movimento. Ridendo Odessa rivolse il suo sguardo verso il basso, leggendo il messaggio apparso sullo schermino.
Roteò gli occhi non appena ebbe letto il messaggio:

Moiralove: dormi con Andy stasera?

Odessa rabbrividì… odiava messaggiare  con la sorella data la praticamente assenza di grammatica usata dalla sorella.* si mise a ridere  e girò il cellulare così che Andy potesse leggere cosa Moira avesse scritto. Lui inizialmente assottigliò lo sguardo, probabilmente cercando di decifrare ciò che Moira stava cercando di chiedere e improvvisamente spostò lo sguardo sulla ragazza ammiccando. Allora si alzò ritirando i piatti ormai vuoti, lasciandola seduta da sola per cercare il cestino più vicino,

Dess: come fai a sapere che io non lo abbia già fatto?
Moiralove: OMG!!11 in qst momento TI STO ODIANDO!!
Dess: Buonanotte sis :*

Odessa rise di gusto e rinfilò il cellulare nella tasca , ma presto si ritrovò a farsi qualche domanda. Avrebbe dormito con Andy quella sera? Era quello che si aspettava da lei il ragazzo? Non le avrebbe creato problemi, ma non era quel tipo di ragazza, indifferentemente dalla bellezza del ragazzo in questione. Improvvisamente interrogandosi sulla sua morale, Odessa cominciò a mordersi il labbro guardando in lontananza, oltre la linea di recinzione. Ormai la giornata del festival era finita e i ragazzini stavano lentamente abbandonando  il campo.  Alcuni erano riusciti a intrufolarsi nel back stage, un po’ come aveva fatto lei, altri potevano semplicemente guardarli dalla recinzione, facce stanche piene del desiderio di potersi trovare così vicine ai loro idoli e salvatori. Cambiando prospettiva vide Andy avvicinarsi a lei, questa volta con due bicchieri.
“ Quindi che le hai risposto? Fammi sapere così non lascerò crescere la mia speranza.” Disse lui sorridendole, mentre le passava uno dei bicchieri che era stato riempito di birra.
“ Le ho appena chiesto come faceva a sapere che io non lo avessi già fatto. Non mi parlerà per tipo i prossimi 2 giorni minimo dopo questa…” Disse lei ridendo divertita e notando che lui sembrava godere della sua risata.
“Quindi ti stai divertendo?” Chiese allora, il gomito appoggiato sul ginocchio e il mento posato sulla sua mano. Era decisamente tenero e sembrava più un giovane adolescente che una grande rockstar.
Odessa stava quasi per rispondere, ma uno stridio proveniente da chissà dove la interruppe. Subito dopo apparve un ragazzo dai capelli mori, di media lunghezza, che stava praticamente volando verso Andy. Atterrò violentemente infatti contro il petto di Andy, causando ad entrambi, comprendendo tra l’altro anche la cesta, una forte collisione con il terreno. Combatterono per un po’, ma finalmente Andy riuscendo ad imporsi sul ragazzo sconosciuto lo obbligò immobile a terra.
“Matt!” urlò Andy, colpendo non troppo violentemente la guancia del ragazzo, fissando però la ragazza, e chiedendosi quale pensiero stesse passando in quel momento nella sua testa.
“ Dess, questo è Matt Good da i D.R.U.G.S. Matt, questa è Odessa.” Li introdusse Andy, rialzandosi dal pavimento e spostandosi al fianco di Dess.
“  È un piacere conoscerti Matt.” Dess porse la mano, ma anziché stringerla, Matt si mosse velocemente e se la tirò in spalla come un sacco di patate.
“ Quindi questa è la ragazza di cui non hai smesso di parlare un attimo Biersack…” Disse Matt ridendo e cominciando a camminare via con lei ancora addosso, le sue gambe muovendosi velocemente avanti indietro, mentre lei urlava contro di lui.
“Matt  lasciami! Così cado!” Continuava ad urlare la ragazza. Lui allora si girò, facendola ritrovare faccia a faccia con Andy, il quale nel frattempo faticava a reggersi in piedi dalle risate.
“ È  tutto okay, quando Matt Good è nei dintorni!” esclamò Matt ridendo e cominciando a correre in cerchio per tutta la ristretta area, Odessa naturalmente ancora addosso a lui, ovviamente ancora urlante.
Finalmente il ragazzo la depose a terra e la guardò dall’alto, i suoi occhioni marroni tristi, sperando non fosse arrabbiata con lui. Tutto ciò che poté fare Odessa fu ridere e tirare un giocoso pugno sul braccio di Matt, prima che si allontanasse dirigendosi verso Andy, il quale era rimasto in piedi ridendo ancora leggermente tra sé e sé.
“ Non sei di grande aiuto sai?” Brontolò Odessa, i suoi occhi più scuri. Il sorriso di lui allora scomparve, e aprì le braccia per stringerla in un abbraccio.
Profumava di Shampoo e c’era un leggero odore di grasso che proveniva da lui, probabilmente derivante da tutta la tempera che si spalmava addosso per i suoi show. Per qualche strana ragione a Odessa tutto questo sembrò giusto, ed era molto strano per il semplice fatto che  i due si conoscevano da poco meno che una giornata e nonostante ciò sembrava loro un periodo molto più esteso del reale tempo speso insieme. Lei sentiva di poter parlare con lui di praticamente tutto e lui sembrava assolutamente felice di stare con lei. Lui non sentiva il bisogno di provarci con lei  per poi lasciarla indietro come molte altre ragazze con le quali aveva probabilmente passato serate.
“Ehi ragazzi! A quanto pare l’intero tour verrà ritardato di circa una giornata, ci sono stati dei problemi riguardo ad alcuni stage giù in Virginia beach!” Ashley urlò verso la folla, la quale eruttò in urla di gioia al solo pensiero di aver tecnicamente guadagnato un giorno extra di vacanza, con come conseguenza un’ intera giornata per festeggiare e fare casino.
“ Oh, che sfiga. Quindi voi ragazzi rimarrete a girare qui nelle vicinanze o andrete direttamente giù in Virginia beach aspettando che il problema si risolva?” Chiese Odessa e fu decisamente sorpresa quando Andy si voltò verso di lei, con un espressione gioiosa sul volto.
“Rimarremo qui, o per lo meno la maggior parte di bus rimarranno qui. Speravo di passare la giornata con te in realtà…” il suo sguardo era speranzoso mentre le si avvicinava e prendeva la piccola mano nella sua, tirandola poi verso un’area più tranquilla, dietro alla schiera di bus.
Si sedettero sull’erba. Odessa stese di fronte a se le gambe mentre Andy le incrociò, optando per uno stile più all’indiana, le sue spigolose ginocchia formando acuti angoli che fecero ridacchiare la ragazza. Stettero seduti in silenzio, la mano di lui posata gentilmente sopra quella della ragazza, le sue dita che giocherellavano con alcuni braccialetti sul braccio di Dess, le loro schiene appoggiate al lato del bus. Lei voleva dire qualcosa, ma cosa? Hey, hai voglia di pomiciare? Dio, il solo pensiero la faceva sentire così infantile e stupida, contando anche che stava cercando di non farsi troppo coinvolgere dalla situazione.  Gli lanciò allora una veloce occhiata e notò che invece lui la stava fissando abbastanza intensamente, i suoi occhi blu spalancati e la sua bocca atteggiata in uno dei migliori sorrisi che lei avesse mai visto.
“ Da dove è nata la tua passione per il disegno?” gli chiese lui tranquillamente.
“ Mio padre amava i fumetti, soprattutto Batman e questo è sempre stato un forte legame che ci ha uniti. A me sono sempre piaciuti i disegni su carta, il modo in cui si possono mostrare certe emozioni anche solo attraverso un paio di segni a matita o penna. Quindi quando ho compiuto sei anni mio padre mi ha comprato il mio primo set da disegno e da quel momento disegno. Io ero a uno stage all’estero quando lui se n’è andato. Mi  ha sempre fatto sentire male il fatto che io non ci sia stata nel momento in cui lui ha avuto maggiormente bisogno di me…” Una singola lacrima solcò il suo viso, fermata a metà strada grazie a Andy, il quale posando delicatamente un dito sul suo viso la aveva asciugata.
“ Sono sicuro che lui sia fiero di te. Dai fumetti  che ho letto posso dire che tu sei davvero talentuosa e bhè, sono sicuro che lui ti guardi e segua da lassù.” Disse lui delicatamente, i suoi occhi intensamente rivolti verso di lei, mentre i loro visi si avvicinavano sempre di più.
Era quello il momento? Stavano per baciarsi? Odessa non ne aveva idea, ma lo avrebbe scoperto presto.

 
 













 
  • Nella versione originale il messaggio di Moira doveva essere questo: “MoiraLove: Are u goin 2 sleep w/ Andy 2night?” in Italiano non ho trovato alcuno slang da aggiungere, ma immaginatevi un qualsiasi sms in bimbominkiese acuto.

 






























"Note dell’autrice"
Ciao ragazze, come state? Come stanno andando le vacanze?
Ecco a voi il nuovo capitolo! Che ne pensate? Come vi sembra la storia per ora? Intanto ringrazio Anadarklady97 che veramente sta lasciando una recensione per ogni capitolo, davvero sei la mia gioia! E forza, voi lettori nascosti! So che ci siete! Che ne dite di lasciarmi qualche commentino? La storia non è mia, ma comunque ci tengo a sentire le vostre impressioni :)
Comunque vi avverto, lunedì parto e starò via tutta la settimana, quindi per un po’ interromperò gli aggiornamenti, ma nel caso questo capitolo riceva qualche nuova recensioncina  magari prima che io parta potrebbe essere caricato un capitoletto in più… chissà…
 

 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** A Kiss My Darling A Kiss ***


A Kiss My Darling A Kiss











Molto delicatamente le loro labbra si sfiorarono, il piercing di lui risultava freddo sul labbro di lei, ma in un certo senso sprigionava una sensazione meravigliosa. Andy prese tra le mani il viso di Dess mentre si allontanava, per poi posare la sua fronte su quella di lei, i suoi occhi blu scintillanti mentre la guardava quasi con aspettativa. Lei sorrise, le sue pallide labbra leggermente incurvate in un sorriso, e lui non poté far altro che sentire come un profondo legame che lo collegava a lei. Era esattamente l’opposto del tipo di ragazza con cui lui solitamente usciva, non era nemmeno una sua fan, pronta a soddisfare il suo grande ego al momento giusto. No, quella ragazza avrebbe potuto tranquillamente dirgli in faccia ciò che pensava, anche se era per dargli del coglione, e non avrebbe certamente esitato a farlo.

“Bhè, è stato carino.” Disse Dess dolcemente, i suoi occhi verdi spalancati in seguito a una risatina.

“Mi piaci davvero Odessa. Non so spiegarti il perché, ma mi piaci sul serio.” Disse lui sospirando e allontanandosi da lei, leggermente frustrato per la mancanza di capacità di esprimere i suoi sentimenti in quel momento. Non aveva mai avuto problemi del genere nel passato.

“ Lo so e mi piace molto anche tu, ma cosa potremmo ottenere da questo?” Disse lei, riferendosi a ciò che era appena accaduto tra di loro, mentre si riappoggiava al retro del bus, i suoi capelli lunghi capelli sparsi dietro di sé come quasi un velo.

“ Cosa vorresti ottenere da questo?” Le chiese allora lui, impaurito che la risposta a quella domanda potesse essere qualcosa che in realtà non aveva voglia di sentire, ma che aveva comunque bisogno di sapere.

“Un’amicizia. Magari qualcosa di più quando il tempo sarà giusto. Vuoi comunque passare la giornata con me domani?” Chiese allora lei, non sapendo cosa aspettarsi dal ragazzo dopo la sua improvvisa  decisione di piazzarlo nella friendzone.

“Si, ovviamente. Mi piace seriamente stare con te… anche se puzzi.” Esclamò con una risatina nella parte finale e spostando lo sguardo da lei con aria innocente.

“Oh, io puzzo? Bhè, mister rockstar magari dovresti provare a dare un annusata al tuo delizioso odore…” Rispose lei ridacchiando e spingendolo amichevolmente, ritirandosi indietro velocemente in attesa della mossa offensiva di risposta.

Lui non disse nulla, ma semplicemente cominciò a solleticarle il fianco. Lei, non aspettandosi quell’improvvisa intrusione nella sua parte più sensibile al solletico ridacchiò scattando. Allora lui, notando ovviamente la reazione della ragazza, con un sorrisetto diabolico continuò a solleticarla sul fianco. Le sue dita erano fredde a contato con quella pelle esposta praticamente tutta la giornata al sole e lei continuò a ridere rumorosamente mentre quell’attacco di solletico continuava.

Improvvisamente però, lei emise uno strano sbuffo, abbastanza imbarazzante. Lui allora si fermò di colpo e le si piazzò di fronte, fissandola, i suoi occhi su Dess con estrema curiosità.

“Cos’era quello?” le chiese, notando l’improvvisa vampata di rossore distribuitasi sul suo collo.

“Quando rido troppo forte a volte sbuffo…” Rispose allora lei arrossendo ancora di più e portandosi le mani sul viso, cercando di nascondere l’imbarazzo.

“ Questa è la cosa più tenera che io abbia mai sentito…” disse lui ridendo di gusto e posandole un braccio sulle spalle abbracciandola, portandosela in questo modo più vicina, per poi posarle un bacio sulla guancia.

Rimasero fermi per un po’, solo chiacchierando riguardo argomenti abbastanza semplici e vari che si presentavano nelle loro teste. Lei gli raccontò curiosità riguardanti il suo lavoro, cosa che lui sembrò adorare, mentre lui le raccontò come sin da adolescente avesse cominciato a mettere insieme la band. Lei gli confessò la sua paura nei confronti dei ragni, e lui le parlò del suo amore per gli animali.  Il colore preferito di Dess, realizzò il ragazzo, era un verde tendente al blu e lei finalmente realizzò che lui non aveva solo uno, ma ben 3 tatuaggi riguardanti Batman. Lei allora gli mostrò altri suoi tatuaggi, incluso quella della sirenetta che si trovava nella parte posteriore della sua coscia destra e la rosa e il cipollotto che si trovavano poco sotto la linea del reggiseno sul suo fianco sinistro.

Lui adorava il modo in cui lei sorrideva e il fatto che lo facesse continuamente, mentre lei adorava il fatto che Andy sapesse il fatto suo a differenza di molti altri musicisti che aveva conosciuto durante la sua vita.

“Perché hai un unghia smaltata di rosso?” chiese ad un certo punto Dess, notando che le sue unghie erano libere da smalto, tranne per un'unica unghia pitturata di rosso.

“Per ricordare a me stesso di non mollare mai, e bhè, fin’ora a funzionato.” Rise lui, dondolando la sua mano destra con la mano sinistra della ragazza per poi portarsela alle labbra.

Lui rise, le sue labbra a formare  un piccolo sorriso contro le nocche della ragazza che sentì un bacio sulla mano da parte di Andy, il quale  poi fece ricadere la propria mano, che ancora stringeva quella di lei, senza lasciarla un attimo. Lei scosse la testa, un sorriso formatosi anche sulle sue labbra, mentre però formulava un pensiero. Era fatta. Non c’era modo per cui loro due sarebbero rimasti semplicemente amici, ma lei ci avrebbe provato, e sarebbe riuscita a far funzionare questa strana amicizia il più possibile.

“Tu sei un romanticone provetto Biersack…” disse lei spostandosi per recuperare il suo cellulare dalla tasca inferiore, notando che ormai erano le 3 del mattino. Gemette silenziosamente.

“Che hai, ti trasformerai in una zucca da un momento all’altro?” Le chiese lui, lanciandole un occhiata e capendo a cosa era dovuto il lamento precedente.

“No, ma è comunque un’ora di tragitto da qua a casa mia e ho già sonno.” Disse lei, cercando di sopprimere uno sbadiglio con il dorso della sua mano.

“E allora? Dormi qui, puoi dormire nel mio bunk. Ti darò anche una maglietta con cui dormire.” Disse lui sorridendo con semplicità a lei, la sua espressione speranzosa.

“Oh… E cosa penserà la gente di me?” Chiese lei, per metà seria, mentre per l’altra metà sinceramente esitante. Lei voleva seriamente mantenere questa cosa nel modo più platonico possibile.

“  È solo per una notte, e poi chissene frega cosa pensano gli altri. Per favore?” I suoi occhi erano spalancati e cucciolosi e lei si sentì cedere.

“ Okay, fammi strada. Ma cammina lentamente… i mie piedi mi stanno uccidendo.” Disse lei tirandosi su.  Lui allora, anziché lasciare la mano della ragazza che ancora teneva stretta se la caricò direttamente in spalletta portandola verso il suo bus. Lei strinse le sue braccia introno al collo di Andy, le penne nei capelli di lui che le solleticavano il viso e i suoi capelli che le volavano in faccia, mentre lei respirava il suo odore.

A quel punto Dess non aveva idea di cosa pensare, ma hey… si vive una volta sola, giusto?

 

 












Note della traduttrice

Enjoy :) e fatemi sapere cosa ne pensate :))

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Bugs Don't Bite Guys Who Wear Makeup ***


Bugs Don't Bite Guys Who Wear Makeup


















 

Andy la lasciò andare non appena riuscirono a superare le scale che conducevano all’entrata del silenzioso bus. O erano ancora tutti fuori e loro erano rimasti soli oppure semplicemente erano già andati tutti a dormire. Dess era abbastanza sicura riguardo la prima opzione, e di conseguenza si rilassò un pochino pensando che perlomeno nessuno avrebbe visto lei e Andy fino al mattino successivo. Silenziosamente lui la portò verso i Bunk, fermandosi verso la fine per prendere una maglia nera da un piccolo armadietto per poi porgerla a Dess con un sorriso.

“ Ti puoi cambiare qua fuori mentre io sono in bagno. Questo è il mio bunk se tu vuoi cominciare ad entrare e metterti comoda.” Disse lui sorridendo leggermente, cercando di rassicurarla e farla sentire a suo agio.

Odessa annuì e lo guardò scomparire oltre la porta. Velocemente si sfilò i pantaloni, ringraziando il cielo di aver scelto biancheria maschile quella mattina dal suo armadio. Rise tra se e se e poi realizzò…. Stava indossando i suoi pantaloncini intimi targati batman con reggiseno abbinato. Si tolse anche la canottiera, decise di tenere il reggiseno per la notte e sempre molto velocemente indossò la maglia che le era stata data, scuotendo la testa notando il viso del ragazzo rivolto verso di lei quasi brillante stampato sulla maglia. Che egocentrico. Lei avanzò e si infilò nel bunk, scivolò per la sua lunghezza, per poi ritrovarsi con la schiena rivolta verso la parete e sistemandosi su un gomito.

Odessa sentì dei passi avvicinarsi e improvvisamente Andy fu davanti a lei, senza maglia e indossando solo un paio di boxer . “Rimani calma” si disse lei mentre il ragazzo le rivolgeva un sorriso e si arrampicava a sua volta nel bunk, i capelli schiacciati sulla parete della cuccetta prima che riuscisse a posare la faccia sul cuscino vicino a lei.

“ Ti dona molto la mia faccia addosso…” Disse lui ridacchiando prima di sbadigliare e allungarsi per spegnere la piccola luce che ancora li illuminava.

“Buona notte Andy… e non farci mordere dai pidocchi tra le tue lenzuola.” Disse lei sorridendo prima di fare qualcosa che nessuno di loro si aspettava.

Lentamente ed esattamente quando la luce venne spenta Odessa si avvicinò ad Andy posando le proprie labbra contro quelle del cantante e così come era cominciato il bacio finì subito. Lui sospirò,  e si girò per posarle un braccio oltre lo stomaco, sentendo così l’alzarsi e l’abbassarsi del suo petto dovuto alla calma respirazione mentre entrambi lentamente si addormentavano.

La mattina seguente cominciò luminosa e inizialmente Odessa non era sicura di dove si trovava. La sua testa sembrava muoversi in su e giù seguendo il ritmo di una respirazione che non era la sua, allora spiò aprendo un occhio e tutto ciò che era accaduto la sera prima le tornò in mente. Andy era lì con lei, le sue braccia che la circondavano , le sue mani poggiate sulla schiena di lei mentre dormiva pacificamente. Dess lo guardò, e notò quanto in realtà il ragazzo sembrasse giovane, quanto potesse apparire innocente, soprattutto quando la sua bocca era tappata. Lei sorrise dolcemente, il suo mento poggiato sul petto del ragazzo, il mento di Andy appoggiato alla testa di lei.

“Andy…” Lo chiamò dolcemente, notando poi le sue sopracciglia accigliarsi a causa  dell’improvvisa interruzione del suo pacifico riposo.

“Chirs Nolan è arrivato per incontrarla  Mr. Biersack..” Disse allora lei alzando la voce e poi scoppiando a ridere nel vedere gli occhi di lui aprirsi di scatto sorpresi che poi si posarono su di lei.

“Sei antipatica…” mugugnò Andy, con la voce bassa e ancora impastata dal sonno mentre stringeva lentamente il suo abbraccio.

“ Ma se mi adori…” Disse lei ridacchiando  e spostandosi verso la parete del bunk, spostando leggermente la sua testa mentre Andy stirava le lunghe braccia.

“Che ore sono?” Chiese allora lui, tirandosi su e stropicciandosi la faccia per scacciare il sonno.

“Quasi mezzogiorno. Ti volevo mostrare una cosa oggi…” disse lei, mentre lui la guardava e si domandava come potesse quella ragazza essere già così carina appena sveglia.

“ Se è il fatto che indossi intimo firmato batman l’ho già notato questa mattina verso le 9 quando mi sono alzato per andare in bagno e il tuo culo era bellamente esposto completamente all’aria.” Esclamò lui ridendo mentre sollevava le coperte per dare un’altra occhiata.

“Andy!” lei lo spintonò leggermente e gli fece cenno di cominciare a scendere per poi renderle accessibile l’uscita.

Si mossero lentamente. Il resto del bus era silenzioso, tralasciando un leggero rumore proveniente dal luogo dove cucina e salotto erano collocati. Velocemente la ragazza si rimise gli shorts del giorno prima, ma decise di tenere su la maglia, fece quindi un nodo sul retro così che le cadesse meglio, anche se mostrando leggermente una striscia di pancia. Andy era andato in bagno per cambiarsi velocemente, allora Dess decise di dirigersi verso la parte anteriore del bus. Passando davanti agli altri bunk notò dei tacchi ovviamente femminili appesi ad un appendino poco vicino, e che la gamba che penzolava dallo stesso bunk era attaccato ad un piede dalle unghie smaltate.

Finalmente arrivata all’entrata del bus, Odessa notò che lei ed Andy non erano gli unici già svegli. Jinxx e Jake erano entrambi seduti comodamente, Jinxx sorseggiando una tazza di caffè e leggendo il giornale, Jake sul divano guardando delle repliche di Scooby Doo. Sembravano, bhè, strani senza tutto il loro trucco e Odessa ridacchiò mentre si avvicinava a Jinxx, per sedersi in sua compagnia all’ altro lato del tavolo. Lui allora, notando il suo arrivo, alzò lo sguardo e sgranò gli occhi notando il suo aspetto.

“ Ci stavamo proprio chiedendo quando voi due vi foste ritirati ieri sera..” Sorrise Jinxx guardando la maglietta indossata da Dess, per poi riconcentrarsi sul giornale che stava leggendo.

“ Andy non voleva che guidassi a casa così tardi ieri notte e tra l’altro oggi saremmo usciti insieme quindi…” Spiegò lei focalizzando la sua attenzione sulla tv.

Improvvisamente Andy comparì di fronte a lei, la sua magra figura esattamente di fronte alla tv, mentre le porgeva le mani per aiutarla ad alzarsi. Jinxx li guardò di sottecchi, ridacchiando tra se e se mentre ripiegava il giornale. Odessa rivolse il suo sguardo verso Andy, e vide che i suoi capelli non erano più sparati in aria come la sera prima, ma la frangia era sempre posizionata a coprire un occhio. Era vestito decisamente casual nei suoi stretti jeans neri bucati su entrambe le ginocchia e il suo magro torso fasciato da una t-shirt bianca. Indossava persino un rosario al collo.

Aveva ai piedi degli stivali neri che li facevano sembrare ancor più grossi di quanto non fossero in realtà.

“Partiamo stasera verso le 7, penso tu possa riportarlo entro quell’orario.” Disse Jinxx nel tono più paterno possibile, facendo scoppiare a ridere Andy e Odessa.

“Si papà, ci vediamo dopo.” Disse Odessa, prese poi per mano Andy e quasi lo trascinò fuori dal bus verso la sua macchina ormai solitaria in quel parcheggio in cui l’aveva depositata il giorno precedente.

Il sole splendeva sul cofano e Dess aprì la macchina con le chiavi, per poi spalancare lentamente la portiera. Aria calda fuoriuscì dalla macchina e la travolse in pieno, facendo ridacchiare Andy dall’altra parte del mezzo. Silenziosamente entrarono tutti e due e mentre Dess accendeva la macchina ricordò che Moira aveva lasciato il suo Ipod nella dock. Stava probabilmente morendo in quel momento senza il suo amato Ipod.

 La voce di Andy esplose negli speakers, una canzone tranquilla si diffuse nella macchina mentre si allontanavano dal parcheggio. Odessa si ritrovò a cantarla, realizzando di saperla abbastanza bene, ma senza avere mai saputo che fosse dei BVB.


Those times in life we learn to try, with one intention
Of learning how and when we'll die, but we can't listen
I wish to God I'd known that I, I didn't stand a chance
Of looking back and knowing why, or pain of circumstance


Pensavo tu conoscessi solo una delle nostre canzoni…” Disse Andy sorridendo felice verso di lei, il suo piercing brillante sotto la luce del sole mentre imboccavano l’autostrada e si dirigevano verso ovest.

“Non avevo idea che fosse vostra. L’ho ascoltata per molto tempo dopo la morte di mio padre. È meravigliosa…” Rispose lei ricambiando il sorriso, guardando gli alberi che sorpassavano mentre si allontanavano dalla civiltà.

“Grazie. Ma… Tu non stai, uh, cercando di portarmi qui per uccidermi, vero?” Chiese lui, scoppiando a ridere ma con una punta di paura nella sua voce.

“No! Ti sto portando a casa mia, ho una sorpresa da mostrarti…” sorrise lei, la bocca atteggiata con un sorrisetto diabolico vedendo Andy sussultare e posizionare lo sguardo sulla strada davanti a loro.

“ Per caso comporta nudità?” Chiese furbescamente il cantante mentre Odessa arrossiva scuotendo la testa, subito dopo staccò l’Ipod di Moira per attaccare il proprio. Presto la voce di Bert inondò l’abitacolo dell’auto.


Seemed to stop my breath
My head on your chest
Waiting to cave in
From the bottom of my...
Hear your voice again
Could we dim the sun
And wonder where we've been


Dess cantava a voce bassa, la sua voce mescolandosi perfettamente con la melodia e Andy non poté far altro che sorriderle. Sembrava così innocente, rallegrandosi per cose così piccole come l’ascoltare le sue canzoni preferite guidando verso casa. Odessa sembrava una ragazza così semplice,  capace di adattarsi a qualsiasi situazione, buona o cattiva. E in più adorava Batman, cosa che Andy reputava decisamente sexy dato che la maggior parte delle ragazze amava Christian Bale senza nemmeno sapere che non era lui il Batman originale. Gli occhi di lui si fermarono sulla figura della ragazza e Andy se lo sentì nelle ossa… cominciava a piacergli decisamente troppo.

 
 
 
 
 
 





















*Note traduttrice*
Ok so di essere in mega-ritardo e mi scusa per questo, ma diciamo che tra la montagna, amiche che partivano, debito da recuperare e sinceramente anche pigrizia non ho avuto tempo, e sinceramente non mi piacciono alcuni parti di questo capitolo come son venute, quindi mi scuso in anticipo se vi farà schifo :(
 Detto questo, venerdì riparto e non tornerò prima del 30, quindi per un bel po’ non ci saranno aggiornamenti, ( anche se nell’eventualità in cui a questo capitolo arriveranno un discreto numero di recensioni, motivandomi nella traduzione, potrei riuscire a pubblicare il prossimo capitolo prima di partire…. Chissà)
Che dire, aspetterò con ansia :)
Grazie per l’attenzione e buona serata :3

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Welcome To My Bat Cave ***


 

Welcome To My Bat Cave























Finalmente un’ora dopo stavano imboccando uno dei vialetti più lunghi che Andy avesse mai visto. Alberi erano allineati ordinatamente su entrambi i lati della strada e quando arrivarono alla fine, Si ritrovarono di fronte a una vecchia casa in stile vittoriano, grandi alberi in fiore si trovavano anche qui su entrambi i lati del grande portico. Il sole risplendeva sulle finestre della casa e Andy notò una macchina già parcheggiata, una vecchia Cadillac ridipinta che anch’essa quasi risplendeva sotto la luce del sole. La macchina si fermò e Odessa guardò Andy.
“Bhè, eccoci qui. Non so se Moira sia a casa o meno, ma se lo è… preparati.” Disse ridendo Dess, slacciando la cintura di sicurezza e aprendo velocemente la portiera, subito imitata da Andy.
“Non potevo credere che si sarebbe davvero messa a piangere quando mi avrebbe visto. Davvero ama la nostra band così tanto?” Chiese stupito ma con un orgoglioso sorriso, quando improvvisamente un urlo interruppe la calma che si era creata.
Moira era evidentemente in casa.
“ Ch-che ci fa lui qui?!” Disse cominciano praticamente a correre verso Andy, fermandosi subito dopo, dato che Odessa aveva teso un braccio per proteggere Andy dalla sua più grande e devota fan.
“  È qui con me, l’ho portato per mostrargli il covo” Disse Odessa sorridendo ad Andy e contemporaneamente posando un dito sotto il viso di Moira per chiuderle la bocca spalancata.
“ Non posso credere che tu sia realmente qui… Devo chiamare Trish!” Moira fece per scappare via, quando Dess la riacchiappò dalla parte posteriore dei suoi pantaloni trattenendola.
“Nessuno sta per dire a nessun altro che Andy si trova in questa casa. Capito? È una persona come un’altra… smettila di essere ossessiva.” Disse Odessa con un sospiro mentre Moira le lanciò un’occhiata truce, dirigendosi poi in camera sua e sbattendo violentemente la porta dietro di lei.
“Mi dispiace per quello che hai dovuto vedere…” Disse Odessa arrossendo, mentre invece Andy minimizzo con un gesto della mano.
“Quindi… cosa c’è in questo tuo covo?” Chiese poi il ragazzo con un sorriso giocoso sulle labbra, mentre entrambi camminando attraversarono il portico e entrarono attraverso la porta principale.
La casa pareva quasi una di quelle vecchie fattorie, con una grande cucina esattamente all’entrata, una piccola sala da pranzo sulla sinistra e uno spazioso salotto sulla destra. Andy sbirciò su per le scale e notò un paio di splendenti occhi verdi che sbirciavano a sua volta nascosti dietro a una delle porte di legno al piano di sopra. Odessa lo guidò silenziosamente attraverso la cucina e girando l’angolo dove si trovavano una dispensa e una piccola stanza per il bucato.
Allungò quindi una mano come a spingere un pannello, rivelando così una porta nascosta alla vista. Andy rimase un attimo immobile dalla sorpresa, ammirando tutti i dettagli e seguendo la ragazza giù per le ripide scale. L’aria era stantia sul fondo e subito l’ambiente appena raggiunto si illuminò grazie a una lampada accesa da Odessa e posizionata su una scrivania.
Allineati lungo le pareti della stanza, immagini del suo supereroe preferito lo fissavano. Fumetti erano impilati ordinatamente in un angolo di fianco a un largo scaffale pieno di oggetti quali matite colorate, evidenziatori e contenitori di vernice. Guardandosi intorno, Andy notò che non solo Batman costellava le pareti della stanzetta, ma anche i migliori nemici del supereroe comparsi durante le sue storie. Cercò di mantenere un certo ritegno, e soprattutto le mani nelle tasche, ma la sua forza di volontà venne meno quando si ritrovò in corrispondenza di una figura in particolare.
Era in acquarello, quindi Andy capì subito che fosse un lavoro personale della ragazza e non qualcosa di preparato per conto della DC. Batman,  in tutta la sua gloria era inginocchiato di fronte a una tomba, il pugno stretto intorno a una rosa rossa. C’era neve tutto intorno e il cielo era nuvoloso sullo sfondo. Andy non riusciva a credere all’emozione che era riuscita a trasmettere attraverso pochi colpi di pennello. Si avvicinò, le sue dita a sfiorare la tempera e poi si girò, trovando la giovane seduta alla sua scrivania disegnando, mentre lui ammirava i suoi lavori.
“ Amo la tua roba. Su cosa stai lavorando ora?” Chiese lui avvicinandosi e rimanendo sorpreso nel vedere un rudimentale abbozzo di se stesso posto di fronte a lei. In quel momento stava proprio lavorando sull’ombra dovuta al suo makeup.
“Per te…” Disse lei porgendogli il disegno, mentre un leggero rossore si espandeva dal suo collo mentre lui le sorrideva. In silenzio lei si alzò. La parte superiore della sua testa quasi riuscendo a raggiungere la punta del mento del ragazzo mentre lui scoppiava a ridere per quanto lei sembrasse piccola in confronto a lui.
“Sei incredibilmente talentuosa Dess..” Lui in quel momento avrebbe voluto baciarla, voleva mostrarle la stessa passione che lei gli aveva appena dimostrato consegnandogli quel disegno.
“Grazie. Hai fame? Posso andare di sopra e cucinare qualcosa se ti va?” Disse lei sorridendogli, la sua piccola mano fermandosi sul fianco, in attesa di una risposta.
“Certo, ma possiamo ordinare qualcosa, non c’è bisogno che tu cucini per me.” Era lui quello ad arrossire questa volta… Non aveva mai conosciuto una ragazza dal cuore così grande.
Silenziosamente risalirono le scale, Andy rivolgendo indietro il suo sguardo per un’ultima volta, guardando ancora i vari lavori ancora esposti nel “covo” di Dess. Una volta raggiunta la fine delle scale Andy notò 2 ragazze sedute insieme a Moira intorno al piccolo tavolo nell’angolo della stanza; entrambe gli lanciarono una veloce ma pesante occhiata, per poi rigirarsi subito verso Moira per sussurrare freneticamente. Guardandosi intorno vide Odessa fuori in cortile, china in un piccolo orto, prendere quelli che da dove si trovava sembravano pomodori. Allora si andò a sedere su uno degli sgabelli della cucina e cominciò a tormentarsi le unghie, una cattiva abitudine che da sempre lo tormentava.
“Pizza in arrivo! Fidati se ti dico che ci vuole meno a farla che a ordinarla.” Disse Dess con un sorriso, le sue braccia cariche di piccoli pomodori, funghi e qualcosa che sembrava spinaci.
Guardò la ragazza silenziosamente mentre quella si muoveva tranquillamente in giro per la cucina.
Prese dal frigo della pasta per la pizza già fatta, e Andy continuò a guardarla mentre la stendeva e lavorava fino a fargli assumere la caratteristica forma circolare. Tagliò i pomodori, canticchiando tra se e se mentre li sistemava sulla pasta, versandoci poi un po’ di olio d’oliva prima di posarci sopra degli spinaci. Per ultimi mise i funghi, i quali aveva tagliato precedentemente, per poi ricoprire il tutto con mozzarella. Fatto ciò Dess posizionò la pizza su una teglia che poi infilò in forno, impostando il timer, per poi pulirsi le mani su un asciugamano lì vicino.
“ Ci vorranno circa 20  minuti. Trish e Brady… volete rimanere a mangiare prima che andiate al centro commerciale?” chiese Odessa, rivolgendosi alle due ragazze.
“Si per favore.” Risposero in coro le due, rivolgendosi per un attimo ai due adulti, rigirandosi poi a confabulare tra di loro.
“Se vuoi intanto noi possiamo andare nella mia stanza.” Suggerì Odessa ad un Andy sorridente.
Non c’era bisogno di una risposta, essendo infatti chiaramente visibile sul suo viso.
Entrambi allora si diressero verso le scale, Andy saltandone due alla volta, mentre ascoltava lo scricchiolio che scaturiva dal legno quando appoggiava tutto il suo peso.. Dess lo condusse fino alla fine del corridoio che si trovava alla fine delle scale e aprì l’ultima porta sulla destra. La sua stanza era pitturata di un marrone profondo, quasi color cioccolato su una parete, mentre il suo letto si trovava esattamente nel centro della stanza, il telaio in ferro e decisamente antico. Possedeva un paio di foto incorniciate, le quali erano state appese alle pareti. Avvicinandosi Andy diede loro un’occhiata e rimase a bocca aperta dallo shock. Chris Nolan, Christian Bale, Heath Ledger e Odessa gli sorridevano dalla prima foto. In quella poco lontano invece erano visibili Odessa e Tim Burton, lui che sorrideva alla fotocamera, un braccio intorno ad Odessa mentre l’altro sospeso in aria.
“Tu conosci queste persone?” Chiese Andy, la sua voce quasi spezzandosi mentre notò che Dess si era seduta sul suo letto, tesa all’indietro e appoggiata sui gomiti.
“Sì, ho lavorato con Chris sui suoi film e i vari concetti in relazione al fumetto, mentre Tim era un amico di mio padre.” Disse lei sorridendogli e picchiettando sul letto di fianco a lei, facendogli segno di andarsi a sedere. Lui allora andò a sedersi, tirandosi indietro i capelli per non coprirsi gli occhi e girandosi per fissarla.
“Tu sei stupefacente, lo sai vero?” Disse ridendo, un sopracciglio rialzato e la sua mano che andava a posarsi sopra quella della ragazza.
“Non sei male nemmeno tu….” Rispose lei, facendolo arrossire e provando una sorta di soddisfazione notando che anche lui si sentiva quasi timido intorno a lei.
“Dove sei stata per tutta la mia vita?” le chiese poi, con voce e bassa e seria.
“Oh… bhè in giro. Sai no, solo passando il tempo” Disse lei sorridendogli e notando il silenzio del ragazzo.
“ E se ti dicessi che sto cominciando a provare qualcosa per te….” Disse lui così piano che Dess, non aiutata dalla naturale bassa tonalità della voce del ragazzo, dovette sforzarsi per capirlo.
“Bhè, io ti risponderei che anche io provo qualcosa per te, ma cosa succederà quando te ne andrai? Ci conosciamo da un giorno.” Era molto pratica, e lui adorava anche questo di lei.
Dal piano di sotto arrivò seppur attutito dalla distanza il suono del timer, avvertendoli che il pranzo era pronto.
Alzandosi lentamente Odessa guardò Andy, notando quanto sembrasse un bambino in quel momento. Lei gli porse la sua mano e lui la prese con entrambe alzandosi dal letto. Anziché lasciarle poco dopo però, Dess continuò a stringere le mani del ragazzo, e poi si avvicinò avvolgendogli il collo con l’arto libero. La parte più alta della sua testa si ritrovò poco sotto il mento del ragazzo e dolcemente lei gli lasciò un bacio sul collo. Lui le sorrise, sospirando. Il momento venne improvvisamente interrotto da Moira, che dalla cucina urlava loro di scendere a mangiare.
Allora i due ragazzi camminarono silenziosamente mano nella mano e una volta raggiunta la fine delle scale Odessa lasciò gentilmente la mano di Andy e si incamminò verso la cucina. Le tre ragazze si erano già servite e stavano mangiando davanti la televisione in salotto, guardando un horror e urlando piuttosto ad alta voce. Odessa prese la pizza e ne porse un piatto  con due fette ad Andy, il formaggio filante su entrambi i lati delle fette. Entrambi si sedettero in silenzio  al bancone  e mangiarono. Una volta finito Odessa prese i piatti e li posò nel lavandino. Lanciò un’occhiata all’orologio, notando che erano solamente le 4 meno un quarto, lanciò poi un misterioso sorrisetto ad Andy.
“Vuoi venire in un posto con me?” Chiese allora la ragazza. Lui annuì e di conseguenza lei gli prese ancora la mano e lo fece uscire dalla porta posteriore scendendone poi i gradini.
Velocemente si diresse verso il boschetto e Andy seguendola non poté far altro che contemplarla. I suoi capelli splendevano sotto il sole, le punte rosa quasi brillanti in contrasto con la pelle leggermente pallida e i capelli chiarissimi. Era magra, ma non scheletrica come la maggior parte delle ragazze con cui era uscito nel passato e le sue curve si trovavano nei posti giusti.
Era decisamente bella e Andy doveva ammettere che voleva un contatto fisico con lei praticamente sempre, in qualsiasi modo. Silenziosamente continuarono a camminare finché Odessa si fermò e Andy notò che erano arrivati a una piccola radura. L’acqua scorreva placida in un piccolo ruscello, l’erba era di un verde acceso, di una morbidezza evidente, il prato era costellato da piccoli fiori bianchi. Odessa si incamminò verso il centro del prato e finalmente si sedette, posando la testa sopra le mani e ammirando il cielo.
“Io e mio papà venivamo spesso qui. Ho pensato che ti sarebbe piaciuto. Vengo qua quando ho bisogno di pensare senza che Moira mi stia addosso.” Disse sospirando abbassando lo sguardo verso di lui, che intanto si era sdraiato accanto a lei, un braccio sotto il capo e l’altro a farle un cenno invitandola ad avvicinarsi.
Lei allora si pose al suo fianco e si accoccolò, la sua testa poggiata sul petto del ragazzo. I capelli di lei solleticarono il naso di Andy, ma profumavano intensamente di Vaniglia e sole, quindi non se ne curò. Le sue dita si misero a tracciare cerchi invisibili sulle braccia mentre entrambi erano persi a guardar il cielo.
“Che cosa vedi?” Chiese lei improvvisamente, riferendosi alle strane forme che le nuvole stavano assumendo in cielo.
“Vedo… Bhè, quello sembra un drago.” Rise lui mentre indicava la nuvola a cui si riferiva.
“No, ora è un cane… Vedi? La coda si è accorciata ora.” Lei ridacchiò. La sua risata era contagiosa e improvvisamente  Andy si ritrovò a vedere cose nel cielo cui non aveva mai pensato prima. Rimasero così, in un calmo silenzio ancora per un po’ finché Odessa si sedette, i suoi capelli un po’ in disordine, cosa che fece sorridere Andy.
“Ti dovrei riportare al bus così che voi ragazzi partiate in orario per il vostro show domani.” Disse lei mordendosi il labbro e lui capì che in realtà la ragazza non voleva che lui andasse. In realtà nemmeno lui sarebbe voluto andare.
“ Magari dovresti venire con noi…” suggerì lui giocosamente, ma le parole da lui dette avevano un significato molto profondo attaccato ad esse.
“Non posso mollare tutto così Andy…” Disse lei con un sospiro, i suoi occhi estremamente tristi, facendo spezzare il cuore di Andy.
“ Vieni con noi solo fino a Virginia beach allora. Tanto dobbiamo tornare da queste parti per raggiungere gli show in Pennsylvania. Solo un altro giorno… Per favore?” I suoi occhi assunsero quello sguardo da cucciolo irresistibili e lei capì che non sarebbe stata capace a dirgli di no..
“ Mi prometti di riportarmi indietro dopo? Niente rapimenti….” Disse Dess ridendo quando in risposta Andy si fece una croce sul cuore  e le mostrò il mignolo.
“Torniamo in casa, almeno mi preparo una borsa e lascio un biglietto a mia madre.” Disse con un altro sospiro, mentre lui si alzò di scatto, tirandosela dietro e infine avviandosi velocemente attraverso il boschetto.
In cosa si era cacciata questa volta?
 






















angolo traduttrice:
scusate per l'immenso ritardo, ma tra vacanze, esame a settembre e fine dell'estate T.T è stato un periodo abbastanza pieno.
fatemi sapere che ne pensate e Enjoy :3

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2646570