Le bugie hanno le gambe corte

di kya99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La telefonata ***
Capitolo 2: *** -2,-1, è arrivata! ***
Capitolo 3: *** Svolte ***



Capitolo 1
*** La telefonata ***


Erano pssati alcuni mesi da quando Sara e Lorenzo avevano detto quel fatidico sí, Ma il biondino casinista di casa Martini aveva voluto un po' di tempo per abituarsialla situazione, e soggiornava serenaente a casa dei nonni insieme ai gemelli.
 
Giulio ed Elena sembravano felici, avevano poche discussioni nonostante il caratterino della ragazza, e non mostravano segni di screzio; ma in realtá il segreto di questa loro unitá stava nella capacitá del ragazzo di passare sopra ad ogni atteggiamento e comportamento infantile, irresponsabile e capriccioso della sua lei.
 
Tommy, non aveva piú avuto una relazione seria, nonostante fosse passato quausi un anno da quando Giada l'aveva lasciato, non l'aveva mai spuperata del tutto, non che provasse ancora qualcosa per lei, ma fu una batosta che non aveva mai ricevuto, di solito era lui che scaricava le ragazze, e invece quella volta era successo il contrario, anzi, a pensarci bene, l'aveva dovuta anche conquistare, non come le altre che gli sbavavano sempre dietro.
 
Gli unici ad avere una situazione "normale" erano Bobó e Alice, perché la loro storia era basata sulla sinceritá, formata da sentimenti puri e semplici; a lui piace lei, a lei piace lui, loro si piacciono a vicenda e si sono fidanzati.
 
Ma purtroppo a quest'etá a volte non é cosí semplice, tante situazioni intrecciano sentimenti che spesso non sono chiari ad avvenimenti che lasciano il segno, e non permettono che certe relazioni nascano.
 
"Driiiiiiiiiiin"
 
"Tommy il telefono" Aveva urlato Elena, non aveva neanche guardato chi l'aveva chiamato, aveva avuto giá abbastanza casini per via di quel telefono.
 
Tommy rispose, aveva una faccia sconvolta, e nonostante usasse espressioni come:"wow, che grande notizia!, non vedo l'ora..." continuava a passarsi una mano sulla faccia e camminare nervosamente per la stanza.
 
La telefonata finí, ed Elena a quel punto fremendo dalla curiositá esclamó con la sua solita voce acuta e impicciona:"Chi era??".
 
Il biondino non rispose e cominció a camminare ancora piú nervosamente mordendosi le unghie.
 
La ragazza un po' scossa lo stette a guardare per un paio di minuti poi annunció:"Vabbé, io vado in cucina, c'é anche bobó, raggiungici quando puoi."
 
Non convita che il messaggio fosse arrivato, cominció ad avviarsi lentamente verso la porta, ma quando stava per varcare la soglia il ragazzo la fermó.
 
"Elena" aveva gli occhi come illuminati, sembrava aver trovato la soluzione al problema che sembrava tormentarlo.
 
"Sí" rispose speranzosa.
 
"É un discorso lungo, se hai ancora intenzione di scendere in cucina..."
 
"Nonnó, resto quí" ((Non so se si puó scrivere cosí, ma volevo rendere il modo in cui lo diceva di solito.))
 
"Vedi, da un po' Giada e io ci scriviamo, lo facevo solo per non troncare quella che era stata una bella storia , ma chiaccherando, é capitato anche l'argomento situzioni sentimentali, lei ha detto che comunque la vita va avanti, e che é fidanzata con uno da qualche mese, io non volevo sembrare da meno e le ho detto lo stesso."
 
"E allora?, che problema c'é, se hai deciso di mentire, puoi continuare, dallo schermo di un computer non puó seguirti e vedere se sei davvero fidanzato o no"
 
"É proprio questo il punto, verrá quí tra due giorni, verrá a trovare i nonni e tutti noi, e resterá per una settimana, e non credo che in una normale relazione due persone che abitano nella stessa cittá in una settimana intera non si vedano né si messaggiano"
 
"Questo é un problema!, ma perché lo hai detto cosí proprio a me?"
 
La ragazza rifletté qualche secondo, poi sussultó "No, no no no no, no, non ci pensare neanche lontanamente, queste bugie non funzionano mai, creeremo solo altri casini, e poi Giulio non sarebbe di certo d'accordo"
 
"Non se non lo scopre, ascolta, Giada stará con noi in casa, mentre Giulio lo vedi fuori, basta che lei ci veda uscire insieme per andare a scuola e il pomeriggio, svoltato l'angolo ognuno andrá per la sua strada."
 
"Sí, ma," provó ad obbiettare, ma non sarebbe mai riuscita a dire di no a Tommy.
 
 

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Capitolo 2
*** -2,-1, è arrivata! ***


“Elena…Elena…Elena…” sussurrò una voce
“Sì Tommy?” *Lui le sorrise*
“Vieni con me…” * Le porse una mano*
Elena: “Dove mi porti Tommy?”
Bobò: “Elenaaaaaa, è tardi!”
“Per cosa siano in ritardo Tommy?” Disse Elena con gli occhi ancora chiusi.
Bobò: “Allora: 1 io non sono Tommy, 2 lui l’hai solo sognato, 3 Se non ti alzi subito faremo tardi a scuola e 4 esci con Giulio, quindi dovresti toglierti dalla testa quei pensieri su Tommy”.
*Elena si siede al bordo del letto*
“Pensa per te, Bobò, ok, adesso stai con Alice, ma non durerà in eterno!”
Il ragazzo rimase immobile a fissare un punto del soffitto, non gli era mai passato per la testa che questa bellissima storia potesse avere una fine, e poteva essere anche vicina, chissà…
La ragazza si alzò, gli passò accanto maliziosa e disse: “Se non ti muovi farai tardi!”
Il gemello cercò di pensare ad altro, si preparò e scese a fare colazione insieme agli altri.
Sulla strada per la scuola Elena chiese: “Tommy, come mi dovrei comportare con Giulio? ”
Il biondino la rispose: “Sii naturale, stai facendo le cose più complicate di quello che sono, stai tranquilla e continua a fare quello che fai di solito”
Gli arrivò in risposta un “Ok” detto con voce flebile, Elena era solo un po’ triste perché un possibile argomento di conversazione era già esaurito.
Bobò camminò più veloce, poi si fermò davanti ad Elena e Tommy con le braccia incrociate.
“Vorrei tanto sapere cosa succede” disse con tono severo.
“Niente”, risposero all’ unisono i due interrogati.
Lui li guardò alzano un sopracciglio, Tommy raccontò tutto e così questo piano ora aveva un altro testimone.
Bobò non sembrava di certo essere d’accordo, ma almeno non avrebbe riferito niente a nessuno (a meno che non gliel’avessero chiesto, non è molto bravo a mentire).
Entrarono in classe, ognuno al proprio posto, e Elena cominciò a disegnare cuoricini e scrivere il nome di Tommy, quasi senza accorgersene.
In classe lo guardava, lo fissava, eh sì era proprio cotta, proprio non riusciva a dimenticarlo, dalla prima volta che era entrato in casa Martini, l’aveva amato, ma lui continuava a respingerla.
Per questo, anche se sarebbe stato tutto una finzione, saltava di gioia all’idea di essere chiamata con parole dolci da lui…
Lui pensava completamente ad altro, “l’importante è divertirsi”, sembrava diventato il suo motto.
Bobò da dietro il quaderno di algebra sbirciava quei due, continuava a pensare al fatto che la situazione potesse degenerare, “e se facendo finta si innamorassero davvero?”, questa frase continuava a tormentargli la mente.
I due giorni passarono rapidamente, niente di speciale, la solita routine quotidiana.
“Oggi arriva Giada!” Aveva esclamato eccitata Enrica.
Un clima di festa pervadeva quella casa, ognuno indaffarato per i preparativi della festa a sorpresa.
Gli unici con la faccia preoccupata erano Tommy ed Elena.
“No, ho paura, non puoi semplicemente dirle la verità, probabilmente la farà soffrire meno, e noi dovremmo risparmiarci questa recita” Disse la ragazza.
Tommy, la sorrise per infonderle fiducia, cercava di convincerla che sarebbe andato tutto bene, ma in realtà cercava di convincere anche sé stesso.
Poi le diede un abbraccio, ormai convinto che i sentimenti di Elena fossero del tutto spariti.
Lei diventò rossa come un pomodoro, ma avrebbe voluto non staccarsi mai da quella stretta durata solo pochi secondi.
Una macchina parcheggiò, oramai era fatta, non ci si poteva più tirare in dietro.
Tommy sussurrò: “Si va in scena”, strappò un sorriso alla ragazza ed i due scesero mano nella mano giù dalle scale delle camere.
 

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Capitolo 3
*** Svolte ***


La ragazza se ne stava imbarazzata immobile sulla porta.
Era diversa, i capelli lunghi sciolti la rendevano ancora più bella, aveva un vestitino leggero rosso che le arrivava sopra il ginocchio, ma ai piedi si notavano un paio di converse bianche, come a mostrare che la sua personalità era rimasta sportiva.
Pochi secondi dopo si ritrovò assalita dai Martini che le sorridevano e le facevano domande interessati; a quel punto intervenne Ave che la accompagnò al tavolo dicendo: “Lasciate respirare questa povera putea”, poi rivolgendosi a lei: “Tutto bene?”. In risposta le arrivò un: “Sì” convinto e sincero, e ne fu felice.
Tommy era rimasto quasi incantato, e Elena gli aveva dato una gomitata.
Poi le si avvicinarono facendo finta di niente, parlarono un po’, ma non ebbero il coraggio di dirle: ”Stiamo insieme”.
Arrivò la cena, che come al solito in casa Martini era più che abbondante.
Parlarono, scherzarono in compagnia, fino a quando non entrarono nell’argomento “Fidanzati”, la ragazza sorrise, dalla tasca tirò fuori il cellulare e mostrò una foto di lei ed un ragazzo moro abbracciati sorridenti, “si chiama Tom…” si fermò, non si era mai resa conto che il suo nome fosse in realtà lo stesso di Tommy, in realtà aveva pensato poco all’ ex da quando aveva cominciato ad uscire con Tommaso.
Tommy era in un impeto di rabbia mista a gelosia, si alzò dicendo che non si sentiva molto bene ed usciva a fare due passi.
Elena si alzò urlando: ”Aspetta Tommy”, e in poco tempo lo raggiunse, il ragazzo non voleva vedere nessuno, le urlò di andare via, ma la ragazza tenace gli rispose: “Invece di sfogare la tua rabbia così, prova ad ammettere i tuoi sentimenti!” Si morse un labbro, sapeva che questo avrebbe fatto bene a lui, ma diminuiva le probabilità che tra i due potesse esserci qualcosa.
Però, in quel momento non le importava e disse: “Io sono geloso del ragazzo di Giada perché lei era mia, ed adesso sta tra le braccia di un altro, non è difficile, devi solo ammetterlo”
Tommy era dubbioso, ma ci provò lo stesso, corse per tutto poggio fiorito urlando: “Sì, io sono geloso di Giada, perché io la amo, l’ho sempre amata sin dal primo momento, la amo ancora e la amerò per sempre!” Sorrise, e disse: ”Grazie Elena, stavo negando un sentimento che è ancora vivo dentro di me, ed adesso ho le idee chiare”
“Figurati”, disse la ragazza in tono moscio, le venne una fitta al cuore, aveva aiutato Tommy, il suo amato a convincersi che gli piaceva ancora Giada, che tra l’altro era già fidanzata, e quindi gli avrebbe provocato solo ferite.
Tornarono in casa, lui euforico, e lei sofferente, riprese la cena, sembrava che si fossero scambiati i ruoli, così Ave non poté fare a meno di dire: “Tommy, ti ha fatto proprio bene questa passeggiata, ma non si può dire lo stesso di te, Elena” Lei abbozzò un sorriso e disse “sono solo un po’ stanca”.
Alzati da tavola, i grandi lasciarono un po’ di tempo ai ragazzi per stare insieme.
Erano seduti sul divano, immersi in un silenzio imbarazzante, con il rumore del temporale come unico sottofondo.
Lo ruppe Giada dicendo: ”Sono felice che tu sia così allegro Tommy, e abbia trovato una ragazza, se devo dire la verità ero un po’ preoccupata, perché quando sono andata via sembravi distrutto, ma per fortuna ora è tutto a posto”
Elena e Tommy si guardarono non sapendo cosa rispondere, ma il più confuso di tutti era Bobò, seduto in disparte cercando di trovare un senso alla faccenda.
Elena prese coraggio, non si sarebbe fatta scappare un’occasione come quella: “Sì, vedi, ecco, tommy non voleva dirtelo per telefono, ma in realtà sono io la sua ragazza” Poi lo abbracciò e lui l’assecondò confuso.
Giada era sorpresa, cercò di sorridere, ma si vedeva benissimo che questa faccenda non le andava giù.
Ci furono dei lunghissimi secondi di silenzio, finché qualcuno non suonò il campanello, e Elena si soprese aprendo la porta nel vedere un Giulio bagnato fradicio con il casco in mano.
La situazione stava diventando più complicata del previsto.
 
Note dell’autrice
Ciao a tutti e grazie per le recensioni, sono felice che questa storia possa piacere a qualcuno, cercherò di postare più spesso i capitoli, continuate a seguirla, e se vi piace (o c’è qualcosa che non va’) non esitate a recensire!
Alla prossima,  Kya

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