Senses

di Kumiho
(/viewuser.php?uid=58262)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tatto (pelle) ***
Capitolo 2: *** Olfatto (bagno) ***
Capitolo 3: *** Udito (voce) ***
Capitolo 4: *** Gusto (baci) ***
Capitolo 5: *** Vista (sorriso) ***



Capitolo 1
*** Tatto (pelle) ***


Tatto

(pelle)

 

 

Erwin sta invecchiando. Levi se ne accorge ogni giorno in cui si sofferma a guardarlo. Le mani dalle nocche dure e ruvide, i capelli sulla fronte ogni volta un po' più radi, e gli occhi più stanchi. Quando si china su di lui, ogni tanto, Levi sente la schiena dell'altro irrigidirsi, accompagnata dallo schiocco netto e ovattato di qualche osso impigrito. Ma Erwin sorride, ignorandolo, e gli accarezza i capelli, baciandogli le labbra.

 

La notte è morbida e scura e Levi la passa col petto contro la sua schiena grande, o stretto tra le sue braccia. Ne tocca ogni porzione, sfiorando ogni dosso delle ferite e ogni curva soda dei muscoli. Riconosce, al buio, ogni imperfezione ed ogni superficie: la ruvidezza dei gomiti, la morbidezza del costato e del collo e la sensazione pungente della barba sul mento. Si sofferma un po' sui peli radi del ventre per poi risalire verso il petto ampio e solido. Lo accarezza con le dita e con la bocca, con il corpo e con il fiato. Ogni parte di lui. Nutrendosi dei suoi sospiri e delle imperfezioni perlacee e gonfie delle cicatrici.

Col primo sole dell'alba, gli sfiora le prime rughe morbide vicino agli occhi chiusi, baciandogli la fronte e circondandogli le spalle grandi, premendoselo addosso. Erwin, caldo di sonno, apre appena gli occhi, chiarissimi e limpidi alla prima luce del sole, per poi sorridere appena ed abbracciare Levi a sua volta, soffocandolo dolcemente in un abbraccio che sa di malinconia e di estate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui.

Infine ce l'ho fatta a donare a questi due una storia (anzi, una raccolta) che non sfoci nel porno... è, più che altro un esperimento. Non ho mai scritto flash fic né raccolte... ma ho sempre voluto farlo. Ho pensato che loro due se lo meritassero. Mi farebbe piacere ricevere una vostra opinione in merito <3

P.S: Un grazie ENORME a JoiningJoice... che mi sostiene sempre nei miei scleri e mi ha sopportato anche questa volta <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Olfatto (bagno) ***


Olfatto

(bagno)


 

A Levi non piace l'odore di sudore, ed ancor meno gli piace l'odore del sangue. Ed Erwin puzza sempre di sangue ogni volta che rientrano dentro la gabbia di mura, nel chiasso e nel calore gelido del loro mondo. Sa che non deve toccarlo e non lo fa mai. Non prima di un bagno caldo.

Erwin sa che non deve usare alcun profumo: a Levi non piace nemmeno quello... e a lui, francamente, non interessa proprio. Si lava bene i capelli con del sapone semplice e strofina la pelle finché non sente che il velo di sudore che la ricopriva non è sparito completamente.

Levi alle volte è proprio dietro la porta, poggiato contro il muro, con gli occhi sottili e stanchi e le braccia incrociate. Altre volte è sul divanetto vicino alla scrivania: le gambe accavallate e gli occhi chiusi. Non li apre finché non sente il profumo di Erwin e il suo peso sopra di sé. La pelle di Erwin ha l'odore del sole e della terra, l'odore che Levi immagina che abbia la libertà. I capelli fini e umidi sanno ancora un po' di sapone ma la nota salata e morbida tipica di Erwin si sente ugualmente, quindi a Levi va bene così. Quando sono troppo stanchi per fare l'amore, Erwin lo abbraccia semplicemente, stringendolo forte, e Levi chiude gli occhi e si addormenta dopo poco, intorpidito da quel profumo che sa di campi, di luce... e anche un po' di amore.




















Ed ecco anche il secondo capitolo... Spero che vi piaccia! 
Commenti, pareri o critiche sono graditissimi! <3 Grazie infinite a chi ha commentato e anche a chi ha semplicemente letto il capitolo precedente! 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Udito (voce) ***


Udito

(voce)

 

Erwin sa che le notti in cui dormono insieme, se il sonno lo permette, a Levi piace sentirlo parlare prima di addormentarsi. Non glielo ha mai detto, ovviamente, ma Erwin lo ha capito da come rilassa i muscoli delle spalle, accoccolandosi meglio contro il suo petto, respirando piano e a pieni polmoni. Erwin se lo tira contro, facendogli posare la schiena contro il proprio petto e, poggiandogli la guancia contro al capo, con la bocca vicinissima al suo orecchio, gli sussurra racconti o semplici osservazioni. Levi capta ogni cambio di timbro, anche se appena sospirato contro al proprio orecchio, misura la profondità della voce bassa di Erwin nei peli radi che gli si alzano lungo le braccia, e si bea del suono umido della sue labbra che si schiudono ad ogni vocale e della lingua che vibra contro i denti. Chiude gli occhi e si lascia guidare da quel suono caldissimo e morbido verso ciò che quelle parole costruiscono: che siano mondi immaginari, leggende o eventi mondani, che Levi non ha mai visto, non gli importa; vuole solo che Erwin non smetta mai di parlargli. Ama come si sofferma su certe parole, come se volesse lasciar cadere un discorso, o come sente la gola di Erwin fremergli contro la nuca ad ogni nuovo vocabolo: la cantilena dolce e vibrante del suo modo di parlare. E Levi vuole solo che non arrivi mai domani per restare per sempre in silenzio al suono della sua voce.
















Pubblicato anche questo terzo capitolo. Credo che sia quello in cui ho messo più impegno... credo sia colpa del mio onnipresente fetish per le voci. Quella di Erwin non fa eccezione, naturalmente <3
A presto col nuovo capitolo! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Gusto (baci) ***


Gusto

(baci)


 

Il loro primo bacio ebbe il gusto amaro delle lacrime e del rimpianto. Venne una notte, da solo, semplicemente desiderato da entrambi in un momento in cui, ciò che veniva chiamata “speranza” sembrava avere un significato sconosciuto. Quel bacio seguì un attimo di infinita angoscia, un attimo in cui vivere non significava più nulla... e divenne solo il predecessore di un imbarazzo rassicurante e muto che non lasciava spazio a nient'altro. Entrambi ne riscoprono il sapore ogni volta, tra lo schioccare impercettibile delle loro labbra e i fiati spezzati di entrambi che mutano in un unico affanno disperato e commosso.

E' necessario ogni volta in cui Levi sente la sua fede vacillare e d'obbligo ogni volta in cui il peso del dolore (altrui e non) ammacca le spalle di Erwin, inginocchiandolo. Sa di fiducia umida e di affetto sincero; accompagnato da carezze lievi o abbracci frenetici ed avidi. Erwin lo bacia senza chiudere gli occhi, prendendogli il viso tra le mani ed avvicinandolo a sé, come si fa con una coppa di nettare prezioso, Levi gli poggia le mani sul petto e si consola del disagio lieve di doversi alzare sulle punte dei piedi, grazie al palpito frenetico del cuore di Erwin contro il palmo.

Levi non vuole baciarlo spesso, perché ogni nuovo bacio diviene la riprova sconcertata e temuta di quanto stia, pericolosamente, amandolo sempre di più... e Levi sa troppo bene cosa si prova a perdere le persone amate; Erwin, invece, ne fa una ragione per baciarlo ancora ed ancora, finché non sente la mascella dolergli e la lingua intorpidirsi: Levi ha il sapore di cannella e di impazienza, con le labbra che tremano e la lingua avida di chi non sa aspettare, ed Erwin lo accontenta ogni volta con un sorriso gentile, tormentandosi per la gratitudine inconscia che prova ogni giorno per quella notte di diversi anni prima.

La notte in cui Erwin si era preso il primo bacio di Levi, e la notte in cui Levi aveva rubato il primo battito sincero del suo cuore.
















Yuppiii! Ecco il quarto aggiornamento! <3 Devo dire di essere pienamente soddisfatta di come state accogliendo questa raccolta, dico davvero. Siete tutte carinissime e molta gente l'ha messa tra le seguite. Quindi... grazie infinite! Questa è una coppia che merita tutto l'amore del mondo. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se vi va, fatemelo sapere! <3 <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Vista (sorriso) ***


Vista

(sorriso)

 

Erwin è steso sul letto, ha l'affanno della febbre e il petto imperlato di sudore. Le coperte sono sporche di sangue e Levi non riesce davvero ad avvicinarsi più di così: la paura gli stringe il petto in una morsa. Non è abituato a quel calvario quando c'è in gioco qualcuno di importante: quelli che ama solitamente gli vengono strappati via e basta; così veloce che, ci spera ogni volta, non fa nemmeno in tempo a dispiacersene. Eppure Erwin è lì, davanti a lui: ansima e si lamenta tra i deliri della febbre, in un letto stretto, e Levi sente il fetore del sangue e della paura che gli striscia sotto la pelle. Riesce a vederlo, anche se a malapena, quel grumo di carne stretto tra le bende che tronca il braccio di Erwin a metà, poco prima del gomito. Levi sente la nausea che gli monta dentro e si siede di nuovo sull'unica sedia della stanza, poco lontana dal letto. “Ti prego” mormora Levi senza accorgersene realmente, in quella che è la prima preghiera della sua vita “Ti prego, non portarmi via anche lui”.

 

Levi apre gli occhi dopo quelle che, probabilmente, non sono state che poche ore di sonno, ha il collo dolorante per via della posizione scomoda in cui si è addormentato il sapore della nausea ancora in fondo al palato. Solo allora si accorge del silenzio nella stanza e solleva piano il capo, in direzione di Erwin che non emette alcun suono. La paura fa in tempo a prendere il sopravvento, facendolo balzare in piedi prima che si renda conto che l'uomo lo sta guardando a sua volta. Vivo.

Levi sente gli occhi bruciargli e la nausea della stanchezza prendere il sopravvento, ma continua a fissarlo nel terrore di svegliarsi da un momento all'altro davanti a una lapide di marmo. Erwin respira piano e a fatica, ha gli occhi esausti e cerchiati di nero, i capelli umidi di sudore e la linea della mascella che trema di dolore. Anche lui non smette di guardarlo. E Levi quasi ha un fremito quando vede gli angoli della sua bocca alzarsi verso l'alto e le labbra secche schiudersi, mostrando i denti bianchi in un sorriso esausto e debole. Levi riprende a respirare solo allora e piange. Piange per la prima volta dopo troppi anni.

 

Levi lo vede sorridere.

E, per un attimo, come fosse la prima volta, comprende cosa sia la speranza.

































Ebbene, eccoci infine giunti alla conclusione di questa mini raccolta. Mi ha davvero dato tanto e sono davvero grata per ogni lettura e commento che avete voluto lasciarmi! Garzie infinite e alla prossima!
Kumiho

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2647976