I migliori anni della nostra vita di isina4everyoung (/viewuser.php?uid=51218)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** incontro...scontro ***
Capitolo 2: *** la punizione...!?! ***
Capitolo 3: *** perplessità ***
Capitolo 4: *** la rivincita del biondo ***
Capitolo 5: *** appuntamento al 7° piano ***
Capitolo 6: *** nella stanza delle necessità ***
Capitolo 7: *** Risveglio ***
Capitolo 8: *** Inviti ***
Capitolo 9: *** Il primo appuntamento ***
Capitolo 10: *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo 11: *** Un'oasi di pace in un mare di guai ***
Capitolo 12: *** Il discorso... ***
Capitolo 13: *** Si torna a casa ***
Capitolo 14: *** La nostra stanza ***
Capitolo 15: *** Regali ***
Capitolo 16: *** Guanti e Carillon ***
Capitolo 17: *** Ma allora il ballo? ***
Capitolo 18: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 19: *** Drogato di te ***
Capitolo 20: *** Prologo ***
Capitolo 21: *** Un treno verso la fine ***
Capitolo 22: *** L'addio ufficiale- dolori, rimpianti e paure ***
Capitolo 23: *** L'ultimo sguardo ***
Capitolo 1 *** incontro...scontro ***
È
la prima volta che scrivo
una Lily-Scorpius… personalmente adoro Scorp, mi sa tanto di
ragazzo perfetto….adesso
vi lascio alla lettura
un'altro
avvertimento l'età non è esatta cioè
James fa l'ultimo anno, Albus il 6° e Lily il 5°.
Scorpius ha la stessa età di James!
Lily
era in ritardo. Stava correndo a
perdifiato nel corridoio che l’avrebbe portata alla Sala
Grande. Anche Gea era
già scesa e se lei non si fosse sbrigata avrebbe perso la
colazione.
Stava
svoltando l’angolo ad una velocità
sorprendente quando…BANG… era andata a sbattere
contro qualcosa, qualcuno! si
corresse mentalmente quando sentì la sua vittima borbottare
qualche
imprecazione.
-
scusa non ho fatto apposta, è che sono
molto in ritardo e quindi…- le parole di Lily sembravano
quasi una supplica
-
stai tranquilla non ti preoccupare,
ecco tieni il tuo libro, ti era caduto-
Lily
guardò il ragazzo negli occhi e
rimase sorpresa: gli occhi che si ritrovò di fronte erano
semplicemente
fantastici, ghiacciati e bellissimi.
Deglutì,
ringraziò e fece per
presentarsi quando….
-
HEI MALFOY! ALLONTANATI SUBITO DA MIA
SORELLA!!!- James stava correndo verso di lei a perdifiato, la prese
per mano e
la trascinò in Sala Grande.
Quando
si furono messi a sedere la
guardò esattamente come faceva suo padre per sgridarla e le
disse:
-
Cosa ci facevi da sola con Malfoy? Ti
è andato di volta il cervello?? Devi stare lontana da lui,
porta solo guai!-
Lily
guardò suo fratello, stupita dalla
sua reazione e cercò di calmarlo:
-
James io non ero da sola con Malfoy,
più che altro gli sono andata addosso, mi è
caduto il libro che avevo in mano e
lui me l’ha raccolto.
È
stato molto gentile per dirla tutta.-
Suo
fratello sembrava essersi calmato,
tuttavia qualcosa in quell’incontro, anzi scontro,
l’aveva lasciata perplessa.
Scospius
Malfoy. Non l’aveva mai
osservato per bene e non si era accorta di quanto fosse bello. I suoi
occhi.
Quei fantastici occhi argento e la pelle così chiara erano
un’accoppiata
perfetta e micidiale per qualunque ragazza.
Persa
nei suoi pensieri non si era
accorta di Gea che cercava di riportarla con i piedi per terra fino a
quando
ricevette un sostanzioso pizzico nel braccio:
-
Hei Gea ! Cosa c’è?-
Gea
le sorrise: - Come cosa c’è? Ti sto
chiamando da dieci minuti buoni! Dobbiamo andare a lezione-
…
Scorpius,
nella serra di erbologia dove
il professor Paciok stava elogiando tutti i pregi della mandragola,
sorrise al
ricordo dell’incontro di quella mattina. La piccola Potter
non era davvero
niente male con quei suoi occhioni verdi e i bellissimi capelli rossi,
per non
parlare del suo corpo perfetto. Stava per presentarsi quando era
arrivato quel
montato di Potter a rovinare tutto. Lui e le sue stupide
paranoie…
-
Signor Malfoy è tra noi oggi?- Paciok
aveva parlato con un tono tra lo scocciato e il divertito.
- O
si mi scusi professore diceva?-
Scorpius cercò di assumere un’aria attenta.
-
Dicevo mio caro ragazzo che la
campanella è suonata e che potete andare!- Neville
riuscì a stento a
trattenersi dal ridere. Poi si ricordò che era un professore
e aggiunse: -È
stato distratto tutta la lezione, questo suo comportamento le
costerà 20
punti!-
- No
la prego professore, non può
passarci sopra? Farò qualsiasi altra cosa!- Malfoy adesso
supplicava, ma lui
era il capitano della squadra dei serpeverde e non poteva permettersi
di far
perdere dei punti alla sua casa.
-
Bhe in effetti ci sarebbe qualcosa che
può fare per me. Vede devo fare una lezione un po’
movimentata con quelli del
quinto anno e avrei bisogno di un’assistente, avrei chiesto
ad Hagrid ma visto
che lei si è offerto di fare qualunque cosa…-
- O
sisi certo professore andrà
benissimo-
-
Bene allora ci vediamo qui subito dopo
pranzo per preparare tutto. Ora vada prima che i suoi compagni si
mangino
tutto.-
Bene
il 1° capitolo è
finito…spero che vi sia piaciuto!
Ne
ho già pronti altri due
ma se la storia non vi piace allora la smetto…
Vi
prego fatemi sapere
cosa ne pensate e…
…RECENSITE!!!!!!!
Grazie
isina4everyoung
|
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Capitolo 2 *** la punizione...!?! ***
Ecco
a voi il secondo
capitolo…spero
che vi piaccia…
Scorpius
stava scendendo verso la serra
numero 3 dove si sarebbe tenuta la lezione di erbologia del quinto,
ignaro di
cosa stava per succedere. Entrando vi trovò solo il
professor Paciok che stava
tranquillamente seduto a leggere la gazzetta del profeta. Quando si
accorse di
Scorpius, Neville si alzò e rivolse un sorriso al ragazzo.
-
Bene signor Malfoy, adesso che è
arrivato possiamo iniziare a preparare l’aula. Prenda i vasi
e li sistemi
intorno al tavolo-
Scorpius
prese i vasi e cominciò a
sistemarli quando la campanella suonò e nell’aula
si riversarono circa una
trentina di studenti, Grifondoro e Tassorosso.
…
Lily
stava parlando con Gea quando
entrarono nella serra. Appena vide il ragazzo che sistemava i vasi ebbe
un
sussulto. Non poteva essere vero. Malfoy era lì. Cosa ci
faceva?
Non
riusciva a capire perché fosse così
emozionata al fatto che Scorpius si trovasse nella sua stessa aula. Ma
era così…
Il
cambiamento nell’umore di Lily non
sfuggì a Gea che, dopo essersi guardata in torno
capì il perché del sorriso che
si era disegnato sul volto dell’amica.
-
Oddio Lily, Malfoy!!! È lui il motivo
del tuo buono umore o sbaglio? Che cosa è successo questa
mattina? Perché James
era arrabbiato con te, dove eravate tu e Malfoy??? Non riesco a credere
che tu
non mi abbia detto niente!- Gea riusciva a stento a nascondere
l’eccitazione
per quella domanda.
Lily
invece si fece più seria:
-
Ascoltami bene Gea Lovegood Paciok!
Non so di cosa tu stia parlando! Sono solo contenta per
l’imminente lezione, se
devo essere sincera non mi ero neanche accorta che Malfoy fosse qui.-
Lily
aveva assunto una tonalità di rosso talmente forte che
sembrava essere vittima
di un incantesimo.
Gea
invece sorrise: - Sarà come dici
tu….-
…
Scorpius si accorse subito che Lily
era entrata nell’aula e ringraziò mentalmente il
Professor Paciok per averlo
punito. Non riusciva a capire perché fosse così
importante per lui averla
vista, ma c’era qualcosa nel suo aspetto che lo colpiva
profondamente. No. Non
poteva assolutamente avere una cotta per lei! Lei era una Potter e lui
un
Malfoy, rivali a vita, lo sarebbero sempre stati….Ma
perché?
Il
professor Paciok iniziò la
lezione,spiegò cosa c’era nei vasi e disse ai
ragazzi cosa dovevano fare. Poi
si ricordò di Scorpius e aggiunse:
- Il
signor Malfoy è qui per aiutare
chiunque ne abbia bisogno. Se avete dei dubbi chiedete a lui!-
Tutti
annuirono e iniziarono subito il
loro lavore. Molti ragazzi, come aveva previsto Neville, erano in
difficoltà e
così sia lui che Malfoy ebbero da fare per tutta la lezione.
Lily
e Gea erano le più avanti, Gea
infatti aveva ereditato da suo padre l’amore per le piante e
da sua madre una
certa passione per tutte le cose strane, accoppiata perfetta per quella
lezione
sugli orcolumpi.
[per chi non lo sapesse l’orcolumpo
e una pianta scandinava, di colore rosa o arancio ed è molto
apprezzata dagli
gnomi.]
Le
due ragazze finirono prima del tempo
e quindi ricevettero il permesso di uscire dalla serra ed aspettare il
suono
della campanella in giardino.
Quando
suonò la campanella Lily e Gea
aspettarono i loro compagni per dirigersi insieme a trasfigurazioni ma
Gea
venne trattenuta da un ragazzo di Tassorosso, un certo Tobias, che
voleva da
lei qualche consiglio sui compiti ricevuti.
Lily
si strava avviando da sola quando
vide Malfoy che si avvicinava al castello. Senza sapere
perché si fermò ad
aspettarlo e quando furono davanti lei rimase ad assorvervarlo per un
po’ fino
a quando un colpo di tosse la fece ritornare con i piedi per terra.
-
Emm… ciao, volevo chiederti scusa per
il comportamento di mio fratello questa mattina. Pensava che fossi in
pericolo
non sapeva che mi stavi aiutando- Lily disse tutto d’un fiato.
Scorpius
la stava
osservando: come era bella!
-
Ehi piccola non ti preoccupare, ormai
ci sono abituato alle sfuriate di tuo fratello. Comunque io sono
Scorpius.-
- Si
lo so, sia mio fratello…- disse
Lily diventando sempre più viola.
Scorpius
sorrise della sua reazione e
continuò:
-
Ah
giusto, conoscendo tuo fratello ti
avrà messo in guardia da me dicendoti che sono pericoloso e
cose così, ma non è
tutto vero.-
Le
rivolse uno dei suoi sorrisi migliori
e poi continuò:
-
Adesso sarà meglio andare altrimenti
farai tardi a lezione.-
Lily
sembrò riscuotersi: - Oddio la
professoressa Fisher
mi
ucciderà se faccio tardi. Ciao
Scorpius è stato un piacere conoscerti!- e così
dicendo corse a perdifiato per
i corridoi.
VI
PREGO RECENSITEEEEEE
|
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Capitolo 3 *** perplessità ***
Scorpius
era rimasto totalmente allibito
dal comportamento di Lily: all’improvviso era corsa a lezione
lasciandolo lì
come uno stupido! Nessuna lo aveva mai fatto sentire uno stupido! Chi
era lei
per fare il contrario! Però come è carina!
Malfoy
aveva il cervello completamente
in panne, prima era arrabbiato con la piccola Potter e subito dopo si
ritrovava
a pensare a quanto fosse carina, non ci capiva più niente!
Perso
nei suoi pensieri non si era
accorto dove stesse andando fino a quando andò a battere
contro una statua. Si
rialzò e si guardò intorno e così
capì di essere arrivato di fronte all’aula di
trasfigurazione.
Mancava
un minuto al suono della
campanella ed era quindi inutile tornare indietro per evitare di essere
visto
quindi decise di rimanere lì ad aspettarla.
Quando sentì la
sua voce non poté fare a meno
di sorridere, ma si ricompose subito e, appena le fu passata accanto,
le prese
un braccio e la fermò.
…
Lily
lanciò un urlo ma appena vide quei
fantastici occhi azzurri si calmò.
-
Hei Malfoy mi stai forse pedinando?-
Si sorprese delle sue parole, da dove tirava fuori tutta quella grinta?
Poco
prima quasi non lo guardava in faccia e adesso…Mah...
Neanche
a Scorpius era
sfuggito l’improvviso cambiamento del suo
carattere, sfoggiò un sorriso beffardo e le rispose:
-
Hei Potter, da dove arriva tutta
questa grinta? Comunque sono qui perché prima te ne sei
andata senza lasciarmi
il tempo di dire qualcosa e a me piace avere l’ultima parola-
-
Questo è un grande problema, vedi
anche a me piace molto. Ora se vuoi scusarmi devo andare ho un tema di
500
parole per domani-
Si
voltò e se ne andò a raggiungere Gea.
Appena
si fu avvicinata alla sua amica
questa le diede una giocosa sberla nel capo e disse:
-
Scusa ma tu eri quella che neanche
nota Malfoy e che non lo conosce e che …bhe hai capito il
concetto no?-
- Si
ero io quella persona, e lo sono
ancora!- Lily non era proprio capace a dire le bugie. Diventava tutta
rossa e
chinava il capo. Gea scoppiò a ridere:
-
Sai dovrei offendermi! Pensi veramente
che sia così stupida da non accorgermi di niente?
Però tu sei troppo buffa
quando cerchi di mentire e mi fai morire dal ridere; certo che se hai
intenzione di frequentare Malfoy dovrò insegnarti a farla
altrimenti tuo
fratello ti ucciderà!-
-
James non dovrà uccidere nessuno,
visto che nessuno sta facendo niente!- Marcò con decisione
queste parole e si
allontanò di fretta dalla sua migliore amica.
…
Malfoy
era sempre più stupito da Lily:
non riusciva a credere che ogni volta lo lasciasse da solo come uno
stupido senza
dargli il tempo di replicare. Adesso toccava a lui prendere il gioco in
mano!
Ma da quando c’era un gioco???
Erano
passati tre giorni dal loro ultimo
incontro e Scorpius si trovava spesso a fissare al Potter al tavolo dei
grifondoro
che rideva a scherzava con i suoi amici e i suoi fratelli. Intento a
contemplare la rossa si ritrovò a pensare quanto fosse bella
quando rideva…
Immerso
nei suoi pensieri non si era
accorto del suo migliore amico che gli stava ripetendo la stessa
domanda da
cinque minuti.
-
Scorp ci sei??? Terra chiama Scorp!!!
Amico torna tra noi!- Sam era leggermente scocciato
-
Emm scusa Sam dicevi?-
-
Dicevo che…Oddio Scorp lo fai apposta!
Ma cosa stai guardando?-
- Io
no niente scusa, adesso ci sono-
Scorpius cercava di calmare il suo amico.
- Eh
no mio caro adesso non ci casco
più! Dimmi cosa hai in questi giorni!-
il
tono di Sam non ammetteva repliche
così Malfoy fece un respiri profondo e
confessò…
- Ma
ti è andato di volta il cervello?
Cioè la Potter! Mio dio ma ti rendi conto che se lo
scoprisse Potter ti
ucciderebbe?-
-
Sai onestamente Albus non mi smebra
tanto pericoloso!-
-
Non fare lo scemo Scorp sai benissimo
che mi riferivo al più grande!-
- Si
beh comunque non c’è niente per cui
preoccuparsi visto che la Potter non mi fila…- Malfoy
sembrava avvilito
-
Dai Scorp non dire così sai che non
c’è una sola ragazza in tutta la scuola che non ti
veneri!- Sam era diventato
improvvisamente serio.
- Ti
piace così tanto eh? Stai
tranquillo amico io sono qui per aiutarti-
-
Grazie Sam, non so cosa farei senza di
te!- Malfoy sorrise all’amico e insieme si diressero verso la
Sala Comune.
…
Lily
intanto seduta sul letto pensava a
Malfoy.
Non
lo vedeva da tre giorni. Certo, ogni
volta il Sala Grande lo guardava attentamente ma non si erano
più parlati da
quando lei lo aveva lasciato, per la seconda volta in un giorno, da
solo senza
avere il tempo di dirgli niente.
Forze
era colpa, magari si era offeso
veramente ma lei non aveva fatto niente di male! No non era certo colpa
sua!
Però come avrebbe voluto sentire ancora la sua voce.
Neanche
Gea, alla quale dopo molte
insistenze aveva raccontato dei loro incontri, aveva detto che gli
mancava
Malfoy, i suoi occhi, la sua voce, i suoi capelli. Ma era
così.
Si
lasciò cullare dal ricordo della sua
voce e si addormentò.
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Capitolo 4 *** la rivincita del biondo ***
Quella
mattina Lily si alzò con il
sorriso in faccia. La nottata era trascorsa tranquilla e adesso si
sentiva
riposata, inoltre aveva anche la sensazione che sarebbe successo
qualcosa di
memorabile.
Andò
in bagno si fece una doccia e
indossò la divisa poi disse a Gea che l’avrebbe
aspettata in Sala Grande e si
incamminò.
Era
scesa già di due piani quando una
mano apparsa dal nulla l’afferrò e la
portò dietro la statua dalla quale era
apparsa.
Lily
fece per lanciare un urlo quando
una mano le tappò la bocca.
…
Scorpius
non poteva credere di quello
che stava facendo. Aveva aspettato Lily Potter e l’aveva
trascinata dietro una
statua con se. In molti l’avrebbero definito pazzo, e lui lo
era, era pazzo di
lei! Ma perché? Che cosa aveva di così speciale
quella ragazza non lo sapeva
nemmeno lui ma c’era qualcosa nel suo modo di
parlare,ridere,camminare,addirittura di imbarazzarsi che lo faceva
impazzire.
Tolse
la mano dalla bocca di Lily, che
l’aveva riconosciuto e si era calmata, e la salutò.
Lily
rispose al suo saluto con un
sorriso che lo fece impazzire. Senza dire niente iniziò ad
accarezzarle le
guancie, che si erano arrossate per il contatto, e avvicinò
il suo volto al
suo. La distanza tra i due diminuiva, prima erano vicini, poi
terribilmente
vicini, poi paurosamente vicini ed infine successe.
…
Lily
sentì il calore del respiro di
Malfoy sulla sua bocca, stava per accadere, erano vicini, troppo
vicini.
Quando
le loro labbra si toccarono Lily
sentì il cuore uscirle dal petto: era il suo primo bacio e
non voleva rovinare
tutto.
Ma
Scorpius sembrava non essersene
accorto, continuava a baciare quelle labbra, a mordere quelle labbra ad
agognare quelle labbra.
Quando,
purtroppo il loro contatto finì,
rimasero a guardarsi, i volti a meno di dieci centimetri di distanza,
ancora
troppo vicini, avevano disegnati sopra dei sorrisi imbarazzati. Si
tenevano la
mano.
Poi
improvvisamente una voce sembrò
riportarli alla realtà: James stava vivacemente discutendo
con suo fratello
Albus dell’imminente partita di Quiddicht.
Lily
sgranò gli occhi terrorizzati ma
Scorpius la strinse con più forza a se impedendogli
così di muoversi.
Rimasero
intrappolati in quella
posizione finchè non sentirono la voce di James scomparire
leggermente.
A
quel punto Scorpius prese la mano di
Lily e le disse:
-
Adesso sarà meglio andare. Altrimenti
non ci rimarrà niente da mangiare- Mosse il primo passo, ma
vedendo che la
rossa non era ancora immobile, le prese il viso e
l’avvicinò pericolosamente al
suo. Poi continuò: - Signorina Potter?!?! Mi sente?
È ora di andare-
Lily
lo guardò senza aprire bocca.
Così
Scorpius sorrise e prima di andare
le sussurrò all’orecchio:
-
Bene, questo è per avermi lasciato
senza parole due volte di fila-
…
Lily
era ancora lì dietro, sembrava una
sciocca e lo sapeva ma non riusciva a muoversi.
Era
successo. Aveva baciato quel bel
biondo tenebroso…
Stava
attentamente analizzando la scena
quando Gea la afferrò e la riportò nel corridoio:
-
Hei Lily cosa hai? Sembra che tu abbia
visto un fantasma! E poi perché eri lì dietro e
non in Sala Grande dove avevi
detto di essere??- prese un respiro profondo e continuò
-
adesso però abbiamo problemi più
grandi: Albus e James sono preoccupati con te quando non ti hanno vista
al
tavolo-
Lily
sembrò riprendersi: - Oddio e
adesso cosa gli dico?-
Il
fatto che Lily fosse in preda al
panico fece incuriosire Gea che però, da brava amica quale
era disse: - Non ti
preoccupare, ho già la scusa perfetta: tu stavi andando a
fare colazione quando
ti sei ricordata che avevi ancora un libro da restituire e
così ti sei fermata
in biblioteca- Sfoderò un sorriso beffardo che voleva dire
“ma tu cosa faresti
sensa di me?” ed entrò in Sala Grande seguita a
ruota da Lily.
…
Scorpius
alzò la testa e sorrise alla
scena che aveva di fronte:
Lily
Potter con un’espressione ancora un
po’ intontita era stata assalita dai suoi fratelli che si
erano preoccupati di
non vederla nella Sala Grande. Lily pertanto aveva sfoderato la scusa
della
biblioteca che aveva calmato i due e si era messa a mangiare.
Scorpius
sorrise ancora una volta prima
di abbassare lo sguardo.
Allora
cosa ve ne pare???
Spero
che vi piaccia!
Fatemi
sapere…
Un
grazie a tutti
Alemalfoy:
stai tranquilla per tuo figlio!!!!!
Isina4everyoung
|
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Capitolo 5 *** appuntamento al 7° piano ***
Lily
era immobile nel suo letto. Non
riusciva ancora a credere che
fosse
successo. Non a lei…
Anche
se non aveva mai prestato molte
attenzioni ai pettegolezzi perfino a lei erano arrivate
all’orecchio le
molteplici storie di Malfoy. Certo lei non era affatto stupita. Malfoy
era
bellissimo, 17 anni, la pelle chiara, i capelli biondi e due fantastici
occhi
argentati.
Più
ci pensava e più si convinceva che
non poteva essere successo a lei. Lei la piccola Potter era stata
baciata da
Malfoy, l’esperto Malfoy!
Eppure,come
Gea le aveva fatto notare,
per tutto il giorno Scorpius le aveva lanciato occhiate interessate e
provocanti…
Scosse
la testa. Di sicuro quelle
occhiate non erano per lei.
Persa
nel filo dei suoi pensieri Lily
non si era accorta del gufo che stava picchiettando insistentemente il
vetro
dietro al suo letto fino a quando un assonnata Gea le aveva lanciato un
cuscino
pregandola con soavi parole di aprire a “quel maledetto
uccellaccio” come
l’aveva chiamato.
Con
la lettera in mano Lily si era
seduta alla sua scrivania.
Chissà
chi era che le scriveva a
quell’ora, perché? Certo non poteva essere niente
di buono…
-
Lily vuoi darti una mossa? Se non la
apri non saprai chi ti scrive e perché -Gea sembrava averle
letto nel pensiero,
e anche se il suo
più che un consiglio
sembrava un ordine la rossa non poté fare a meno di pensare
alla fortuna che
aveva avuto nell’incontrarla.
Con
mani tremanti aprì la busta.
Il
messaggio era di poche righe. Una
prima occhiata rivelò alla ragazza che nessuno dei suoi
parenti le aveva
scritto.
Ma
allora chi poteva essere?
Riga
dopo riga la risposta si fece
avanti nella sua testa…Scorpius…
Il
messaggio era breve e coinciso,
scritto con una calligrafia decisa e dolce al tempo stesso e sembrava
racchiudere perfettamente l’essenza del mittente.
Lily,
ho
bisogno di vederti.
Ti
aspetto davanti alla statua del
gargoyle al settimo piano.
S.M
…
Ancora
seduto alla scrivania della sala
comune dei serpeverde Scorpius pensava a cosa aveva fatto.
Un
gesto alquanti stupido,azzardato e
incosciente.
Eppure
il pensiero che presto avrebbe
rivisto Lily lo faceva sorridere tanto quanto lo spaventava la reazione
di suo
padre se fosse venuto a sapere della sua ultima cotta…
ODDIO…quella
ragazzina lo aveva
cambiato, non sopportava il pensiero che una ragazza fosse
così importante per
lui, ma era così.
Mentre
passava silenzioso per i corridoi
ripensò a cosa l’aveva spinto a fare un gesto
così affrettato: dopo il bacio di
quella mattina lui e Lily non si erano più parlati. Ok,
c’era da aspettarselo
visto che lei era una Potter e lui un Malfoy. Un Montecchi e una
Capuleti. Il
giorno e la notte.
Tuttavia
durante le lezioni non riusciva
a controllarsi e per tutto il giorno aveva assunto un atteggiamento
assente.
Era stato Sam a dirgli che il suo strano comportamento aveva a che fare
con la
Potter e,anche se all’inizio aveva declinato il suggerimento,
Scorpius sapeva
che aveva ragione.
Era
rimasto nella sala comune fino a che
tutti se ne erano andati e poi, come in trance, si era visto prendere
carta e
piuna e scrivere il messaggio per Lily.
Ne
aveva scritti una decina prima di
arrivare all’abbinamento di parole perfetto e poi aveva
spedito il messaggio.
Era
rimasto seduto a pensare e poi
finalmente si era deciso ad andare.
E
adesso eccolo lì nascosto dietro il
gargoyle ad aspettare quell’incredibile ragazzina.
…
Lily
rilesse quelle parole a lungo per
assicurarsi di aver capito bene.
Lui,
Scorpius Malfoy l’aveva pregata di
raggiungerlo nella stanza delle necessità e lei ci sarebbe
andata. Anche se non
sapeva come.
Chiamò
Gea, le passò il biglietto e le
chiese aiuto.
Da
brava amica quale era Gea si mise
subito in atto per cercare il modo di farla uscire.
I
minuti passavano, Lily camminava
agitata per la stanza, Gea era immobile a pensare.
Poi
improvvisamente l’idea geniale.
-
Lily!- esclamò- ho trovato il piano
perfetto: adesso noi faremo un’incantesimo di appello per
prendere il mantello
dell’invisibilità di James e così
potrai uscire senza essere vista e poi
domattina entreremo nel dormitorio di tuo fratello con qualche scusa e
lo
rimetteremo apposto- concluse con un sorriso e guardò Lily.
Quest’ultima
era ancora dubbiosa- ma
come faremo ad entrare nel dormitorio?-
- di
questo me ne occuperò io. Ho tutta
la notte per escogitare qualcosa, visto che ormai non potrei
più dormire.
Adesso corri dal tuo serpeverde- così dicendo
abbracciò Lily, effettuò
l’incantesimo e la spinse fino al ritratto della signora
grassa.
Lily
correva per i corridoi. Sapeva che
era rischioso anche con il mantello ma non riusciva a calmarsi.
Aveva
bisogno di vederlo, di abbracciarlo,
di toccarlo, di sentire la sua
voce, del suo calore.
Non
riusciva a calmarsi. Correndo il
panico si era trasformato in tensione ed infine in desiderio. Voleva
arrivare
da lui subito,sfidando il tempo e la velocità. Volava tra i
corridoi.
Quando
finalmente arrivò alla curva del
settimo piano tutta l’energia del suo corpo si dissolse
immobilizzandola.
Lui
era lì per lei.
La
stava aspettando dietro al gargoyle.
Aveva
i capelli leggermente arruffati e
lo stesso sguardo desideroso di quella mattina.
Lily
rimase ammaliata dalla sua bellezza
poi improvvisamente si lasciò cadere il mantello e si
diresse dal suo angelo.
E
un altro capitolo è giunto al termine.
Spero
vi sia piaciuto.
Voglio
ringraziare tutti voi che recensite la mia storia. Spero che
continuerete a commentare.
Un
grazie anche a chi non commenta ma legge solamente.
Isina4everyoung
|
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Capitolo 6 *** nella stanza delle necessità ***
Prima
di cominciare mi scuso per
l’errore che ho messo nell’altro capitolo. La
stanza delle necessità si trova
al settimo piano davanti all’arazzo di Barnaba il babbeo e
non davanti al
gargoyle. Mi scuso ancora.
Adesso
vi lascio alla storia. Buona
lettura
“Vorrei
essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella”
Scorpius
guardò Lily avvicinarsi.
L’unica cosa che riusciva a pensare era quanto era bella. Non
importava che stessero
violando milioni di regole e che potevano finire in guai seri. Non gli
importava di James Potter, ne di suo padre. No. C’erano solo
loro. Lui e lei.
Insieme.
Appena si fu
avvicinata,Scorpius le prese la
mano e in silenzio la portò dentro la stanza delle
necessità, che per
l’occasione si era riempita di divani e cuscini di ogni
genere.
Si
sedette e guardò la rossa che
scrutava la stanza con aria confusa.
I
minuti passavano e Lily non aveva
detto una parola.
Scorpius
da parte sua non voleva
rovinare la perfezione della rossa; Lily era semplicemente incantevole:
aveva i
capelli folti e sciolti e uno sguardo intenso nel quale si potevano
leggere
tutte le emozioni che provava.
Il
silenzio avvolgeva tutta la stanza quando finalmente Lily
parlò.
-
Dove
siamo? Che cosa è questa stanza?-
Scorpius
sorrise al suono della sua voce
e le rispose con una calma perfetta -Questa è la stanza
delle necessità. Esiste
da sempre e viene usata come nascondiglio o come rifugio. A dire la
verità in
questa stanza puoi trovarci di tutto, basta chiedere e passare davanti
all’entrata tre volte. È stata un nascondiglio
perfetto per molti studenti,
credo che tuo
fratello
continui ad usarla tuttora, è
strano che non te ne abbia parlato.-
Lily
era confusa. La stanza delle
necessità. Non ne aveva mai sentito parlare,
chissà perché suo fratello non le
aveva detto niente e perché loro due erano lì?
Che cosa stava succedendo?
Si
mise a sedere e Scorpius continuò.
-
Sò
che ti starai chiedendo perché ti ho
chiesto di venire qui. A dire la verità me lo sono chiesto
anche io mentre
venivo qui ma non sono riuscito a trovare una risposta razionale. So
che
potremmo finire nei guai, che è stata una cosa stupida
uscire di notte e lo
sapevo anche quando scrivevo il biglietto ma non mi importava e non mi
importa
neanche adesso. Io avevo bisogno di vederti. Dopo il bacio di questa
mattina
non ho più avuto la possibilità di parlarti.
Sapevo che sarebbe stato
impossibile tuttavia non sono mai riuscito a concentrarmi su qualcosa
che non
fossi tu. Sono praticamente impazzito, non riuscivo a seguire una
lezione, a
non guardarti nei corridoi o a pranzo. Quando Sam mi ha detto che la
mia
distrazione era a causa tua non volevo crederci, non volevo ammettere
che una ragazzina
mi avesse ridotto in questo stato ma è così. Per
questo ti ho chiesto di
incontrarci qui. Io avevo bisogno di vederti.- Scorpius finì
di parlare e
abbassò lo sguardo.
Lily
non poté fare a meno di sorridere a
quel gesto mentre una lacrima le solcava il volto.
Non
si era immaginata niente.
Scorpius
era lì per lei.
Il
loro bacio aveva significato qualcosa
anche per lui.
Si
alzò dal divano e si avvicinò a quel
fantastico angelo. Gli sollevò il viso, lo guardò
negli occhi e lo baciò.
Quel
bacio fu molto meglio del primo. Le
loro labbra si conoscevano, si desideravano.
Rimasero
a baciarsi per un tempo
indefinito e, quando si dovettero staccare, rimasero abbracciati a
lungo.
Era
un momento perfetto, per tutti e due,ma
poi la verità si lanciò su Lily come una meteora:
come avrebbero fatto?
Improvvisamente
cominciò a piangere.
Scorpius la strinse forte a sé consapevole della sua paura e
cominciò a
tempestarle il collo di baci.
Quando
la rossa si fu calmata parlò:
- Oh
Scorp, come faremo?-
Malfoy
strinse Lily ancora più forte. –
Non ti preoccupare piccola, in un modo o nell’altro ce la
faremo. Magari
all’inizio non sarà facile per gli altri accettare
la situazione ma noi non ci
daremo per vinti e lotteremo contro tutti i pregiudizi. Tu sei troppo
importante per me, non posso perderti.- E così dicendo si
tuffò tra le sue
labbra.
Lily
aprì gli occhi assonnati imprecando
in silenzio contro lo stupido raggio di sole che l’aveva
colpita. Si mise a
sedere ed improvvisamente ricordò tutto.
Era
andata nella stanza delle necessità
per parlare con Scorpius, poi si erano baciati e poi…si
erano addormentati.
ODDIO. Adesso si che erano nei guai. Scosse leggermente Scorpius per
farlo
svegliare ma questo non si muoveva, sembrava una statua di marmo. Una
bellissima
statua di marmo.
Dopo
molti tentativi riuscì a richiamare
Scorpius nella realtà.
La
prima cosa che vide quando aprì gli
occhi fu il volto di una bellissima ragazza dai capelli rossi. Sorrise
a quella
visione. Lily da agitata era ancora più bella del normale.
Non riuscendo a
trattenersi Scorpius si alzò e intrappolò la
povera malcapitata in un abbraccio
mortale capace di resistere addirittura alla sua furia ansiosa poi,
quando si
fu finalmente arresa, le prese il viso tra le mani e la
baciò ancora.
Quando
si staccarono Lily sembrava
un’altra persona. Adesso non era più una pazza
isterica furiosa ma bensì una
tranquilla, spensierata e bellissima ragazza.
Tuttavia,
anche se Scorpius avrebbe
preferito di gran lunga restare lì con lei, dovette
ammettere che Lily aveva
ragione e che doveva trovare un modo di tornare nei loro dormitori
prima che
fosse troppo tardi, se non lo era di già.
Diede
un altro bacio alla piccola Potter
e le prese la mano. Camminarono mano nella mano per tutta la scuola,
attenti a
non essere visti, fino a quando non giunsero al quadro della signora
grassa.
Lily
si strinse forte a Scorpius
un’ultima volta, disse la parola d’ordine al quadro
ed entrò nella sala comune
dove un’agitatissima Gea le andò incontro urlando.
Bene
e anche questo capitolo e’
finito, spero che vi piaccia.
Fatemi
sapere quello che ne
pensate e recensiteeeeeeeee
Un
grazie a tutti.
Isina4everyoung
|
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Capitolo 7 *** Risveglio ***
Prima
di cominciare volevo ringraziare
per le recensioni della mia ff “Il
fatidico si lo voglio”. Sono contenta che vi sia piaciuta.
Grazie a tutti voi!
Lily
si strinse forte a
Scorpius un’ultima volta, disse la parola d’ordine
al quadro ed entrò nella
sala comune dove un’agitatissima Gea le andò
incontro urlando.
-
O mio dio!!! Ma dove sei
stata tutta la notte? Che cosa è successo??? DEVI
raccontarmi tuttooooooooo -
Gea
sembrava impazzita. Lily sorrise nel
vedere la sua amica così agitata ed eccitata per lei e corse
ad abbracciarla.
Quando
le due ragazze si staccarono Gea
si sedette, incrociò le braccia, guardò verso la
rossa e disse:
-
Allora?
–
-
Allora
cosa? –
-
Come
“allora cosa?”, ieri sera sei
uscita dicendo che saresti tornata nel giro di una o due ore e invece
torni
all’alba, dopo aver passato tutta la notte con un ragazzo e
ti aspetti che io
faccia finta di niente? – Gea aveva assunto un tono alla Mrs.
Weasley e
guardava con occhio assassino Lily che era scoppiata a ridere.
-
Oddio…ahaha…scusa…ahah
è solo che mi hai
ricordato…ahah… mia
nonna…ahaha…oki
adesso….ahah…mi fermo – prese un
respiro
profondo – Bene, adesso ci
sono…mmm…allora vediamo da dove
cominciare…-
Quando
Lily finì di raccontare cosa era
successo Gea rimase zitta per un po’ e poi corse ad
abbracciarla.
-
Wou.
Scorpius Malfoy eh? Sono così
felice per te, quel ragazzo è bellissimo ma…-
-
Ma…cosa?-
-
Bhe
ecco, stavo pensando che se James
dovesse scoprirlo scoppierebbe la terza guerra magica…- Gea
abbassò la testa intomorita
-
Si lo so cosa intendi, ma
non mi importa. Io
voglio bene a James, è il mio fratellone, ma non ho
intenzione di perdere Scorp
solo per i suoi stupidi pregiudizi. Alla fine se ne farà una
ragione come
tutti. – Lily pronunciò queste parole con un tono
talmente sicuro e autoritario
che Gea non potè fare a meno di sorride.
-
Bene, adesso che abbiamo
chiarito questo punto
direi che è ora di iniziare a preoccuparci del mantello.
– Gea sorrise a Lily
che aveva uno sguardo alla oddio-me-ne-sono-completamente-dimenticata e
continuò:
-
Dopo
un’attenta riflessione sono giunta
al piano perfetto: quando tuo fratello James si sveglierà
noi entreremo in
camera sua e, mentre tu parlerai con lui di una cosa molto importante
(la
scelta la lascio a te) io mi metterò a sedere sul suo letto
e lancerò il
mantello lì sotto- Gea aveva un sorriso a 32 denti.
-
Bene, questo piano
è perfetto, e io ho anche
l’argomento giusto. Adesso non ci resta che aspettare!
–
Scorpius
era seduto nella sala comune
deserta. Tutti i suoi compagni, Sam compreso, stavano ancora dormendo e
lui
quindi poteva liberamente sedersi e pensare.
Chiuse
gli occhi e sorrise all’immagine
di Lily, come era bella. Non si sarebbe mai aspettato di vivere
un’esperienza
del genere, cioè lui di notti fuori con delle ragazze ne
aveva passate, ma mai
in questo modo.
Ripensò
alla faccia che Lily aveva fatto
mentre gli parlava della stanza delle necessità e poi a come
il suo sguardo si
era fatto lucido dopo il suo discorso. Ripensò ai loro
lunghi baci, al calore
del suo corpo accanto al suo, al suo tono agitato quella mattina ed a
come si
era rabbuiata pensando alla reazione dei compagni. Lei non voleva darlo
a
vedere, ma Scorpius aveva capito che era spaventata ed aveva cercato di
confortarla.
-
Scorp?
Ehi Scorp, muoviti!-
-
Mmm…cosa?-
Malfoy aprì gli ochhi ancora
assonnato. Era la seconda volta che veniva svegliato, ma la prima era
molto
meglio. Ripensò a Lily e sorrise, poi improvvisamente si
ricordò di essere
ancora nella sala comune e balzò in piedi.
Sam
guardò l’amico con aria
interrogativa.
-
Non
ti preoccupare, Sam. Adesso mi vado
a sistemare e poi ti racconto tutto- Sfoggiò un sorrisetto
di sfida e corse nel
suo dormitorio.
15
minuti dopo…dormitorio maschile,
Serpeverde.
-
Allora?-
-
Allora cosa?-
-
Come “Allora cosa?”, voglio sapere dove
sei stato stanotte e perché! – disse Sam imitando
perfettamente il tono di Gea.
Scorp
guardò il suo amico. Il suo sguardo
non ammetteva un rifiuto, e quindi si decise a raccontarlo.
Come
Gea, anche Sam era senza parole. Dopo
qualche minuto di silenzio Sam guardò Malfoy negli occhi e
parlò:
-
Ti
piace tanto vero?-
-
Si
–
-
E
pensi che valga la pena? –
-
Ma
certo…comunque cosa intendi?-
-
Io
sto solo cercando di capire se per te
Lily è tanti importante da…-
-
Ma
certo che è importante-
-
No
Scorp, fammi finire, ti rendi conto di
cosa succederebbe se lo venisse a sapere Potter?-
-
Si
che lo so, o almeno lo immagino; ma io
non ho intenzione di farmi intimorire da uno stupido montato. Lily
è troppo importante.
Lei è diversa dalle altre ragazze. Con lei è
diverso. –
Lo
sguardo e il tono deciso di Scorp misero
Sam al tappeto.
-
Ah
– Fu l’unica parola che riuscì a dire.
Bene
questo capitolo è giunto
al termine. Ho pensato di far vedere prima le reazioni dei rispettivi
migliori amici
perché penso che il loro parere conti molto per Lily e
Scorpius.
Ditemi
cosa ne pensate.
Un
grazie a tutti voi che mi
seguite nella mia fan fiction.
Isina4everyoung
|
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Capitolo 8 *** Inviti ***
Lily
si chiuse la porta alle spalle e
tirò un sospiro di sollievo.
Oddio
ce l’avevano fatta. All’inizio
James era stato un po’ sospettoso ma poi si era lasciato
convincere ed aveva
raccontato a Lily e Gea quello che sapeva sulla stanza delle
necessità.
Le
due amiche stavano andando in sala
grande quando la loro attenzione fu attirata da un gruppo di ragazze
urlanti.
Incuriosite
si avvicinarono alla massa
informe di corpi e lessero l’annuncio che aveva causato tanto
scompiglio tra
gli studenti.
Il
preside Bryant Cooper (l’ho inventato
XD)
È
lieto di informare i ragazzi che per il prossimi week end è
stata programmata
una gita ad Hogsmeade.
Pertanto
si ricorda agli alunni inferiori ai 13 anni che è necessario
un permesso
firmato dai genitori.
Si
informano invece gli studenti del quinto,sesto e settimo anno che la
gita per
loro durerà tutta la giornata.
- O
mio Dio! Che bello una gita ad
Hogsmeade!!!- Gea era come impazzita, saltellava intorno a Lily come
una
bambina il giorno di natale.
Anche
Lily era felice della notizia. Il quinto
anno era molto difficile e una gita sarebbe servita per calmarla.
Sorrise
a Gea e la trascinò dentro la
sala per fare colazione.
Arrivate
al tavola trovarono ad
aspettarle James, Albus, Hugo e Rose.
Tutti
aveva saputo dell’inaspettata gita
ed erano tutti contenti.
Quando
ebbero finito di mangiare Lily e
Gea si alzarono e si recarono in riva al lago per poter finire i
compiti per il
lunedì dopo.
Gea
e Lily stavano studiando da circa un’ora
quando sentirono una voce chiamare.
-
Gea, Geaaaaaaaaaaa-
La
ragazza alzò la testa incuriosita
giusto in tempo per vedere Tobias corrergli incontro.
-
Ehm ciao Tobias- sottolineò l’ultima
parola per far capire a Lily come si chiamava in
“visitatore”
-
Ah…Tobias, ciao…- Lily farfugliò
queste parole con aria confusa.
-
Emm Gea…mi chiedevo se…ecco ti posso
parlare un secondo? Sai ho bisogno di un aiuto per erbologia. Non
riesco
proprio a capirla- Fece un sorriso impacciato a Gea e chinò
la testa.
- Ma
certo si andiamo…- Gea era molto
confusa tuttavia mantenne un certo contegno e seguì il
Tassorosso.
Lily
guardò i due allontanarsi, scosse
la testa e si ributtò nei compiti.
Dopo
circa un quarto d’ora Lily vide Gea
che si avvicinava, così posò il libro a terra e
andò incontro all’amica.
-
Allora? Che cosa voleva Tobias???-
Lily aveva stampato in faccia un sorrisino malizioso.
Gea
intanto era diventata tutta rossa.
-Bhe
ecco lui…-
-
Si?-
-
Tobias-mi-ha-invitata-a-Hogsmeade –
Gea disse tutto senza mai riprendere aria e poi si mise a sedere.
-
Uhuhuhuhuhuhuhuhu – Lily era
felicissima, corse da Gea e le saltò addosso –
Come sono felice per te! –
Gea
si lasciò sfuggire un sorriso
compiaciuto e le disse – Grazie, io sono
eccitatissima…il mio primo ragazzo…-
Lily
capì immediatamente la paura della
sua amica e iniziò a consolarla:
-
Gea stai calma! Andrà tutto bene. Dopo
saliamo su e chiediamo aiuto a Rose. Lei è esperta, sta con
Dean da un anno. -
Abbracciò l’amica e le scoccò un sonoro
bacio sulla guancia.
Le
due amiche si guardarono e
improvvisamente scoppiarono a ridere.
Scorpius
sorrise nel sentire la risata
di Lily. Fece un respiro profondo e si diresse verso le due ragazze.
-
Salve signore. Disturbo?-
Lily
sussultò al suono della sua voce,
si ricompose e gli sorrise.
-Bhe,
a dire la verità si…però visto che
sei qui…-
-Ah…-
sorrise a Lily e poi si voltò
verso Gea. – Tu devi essere Gea, vero? Lily mi ha parlato di
te: ha detto che
sei la sua migliore amica.- Sorrise gentilmente alla ragazza e le porse
la
mano. – Piacere di conoscerti, io sono Scorpius Malfoy-
-Ciao,
anche a me LiLy ha parlato di te-
Gea rispose al sorriso del serpeverde e si alzò.
-Bene,
adesso devo proprio andare. È stato
un piacere conoscerti Scorpius, Lily ti aspetto in sala comune.- fece
un’ultimo
sorriso e se ne andò.
-
Wou…avevi ragione su Gea. Quella ragazza
sembra avere sempre la testa tra le nuvole ma invece è molto
intelligente, sa come
comportarsi ed ha carattere. Sam sarebbe rimasto a sedere come uno
scemo fino a
quando qualcuno non gli avesse fatto notare che doveva andarsene-
Sorrise al
pensiero di Sam.
-
Ehi, non ci credo che il tuo amico sia
uno stupido!-
- Io
non ho mai detto questo. Sam è
molto intelligente, il migliore della classe ma per alcune cose
è infantile,
non ci pensa e si comporta da stupido –
- Ah-
-
Bhe comunque io non sono venuto per
parlare di Sam.- allungò la mano.- Seguimi!-
Camminarono
per circa dieci minuti, mano
nella mano.
Ad
un certo punto Scorpius la disse : -
Bene, siamo arrivati-
Lily
si guardò intorno: era un posto
normalissimo, alberi, foglie, erba.
- Si
certo- cercò di non far intravedere
la sua delusione.
Scorpius
la guardò e scoppiò a ridere.
-
Che cosa hai da ridere?- Lily era
arrabbiata e offesa.
- No
niente, scusa è solo che dovevi
vedere la tua faccia.- guardò Lily e le prese la mano.
-
Non volevo offenderti, piccola, lo so
che questo posto non ha niente di speciale ma almeno qui siamo da soli
e nessuno
ci vedrà-
- Ma
come? Non volevi fare le cose per
bene? Ci hai ripensato?- Lily parlò con un filo di voce.
-
NO! Certo che non ci ho ripensato, ma
vedi ieri ho visto la faccia che hai fatto pensando a come la
potrebbero
prendere gli altri e quindi ho deciso che è meglio
aspettare. Io ci tengo a te
e non voglio rovinare la nostra storia perché sei
spaventata. Possiamo continuare
a vederci di nascosto, almeno per un pò’.In fondo
questi appuntamenti segreti
sono eccitanti non trovi?- Scorpius sfoderò uno dei suoi
infallibili sorrisi.
Lily
lo guardò per un attimo poi gli
corse incontro e lo baciò.
Per
l’impatto Scorpius cadde a terra, ma
non lasciò Lily. I due rimasero a baciarsi fino a quando non
ebbero più fiato e
poi rimasero sdraiati uno accanto all’altro.
Dopo
diversi minuti Scorpius si mise a sedere
e guardò Lily.
-
Allora hai saputo della gita ad Hogsmeade?
Sembra divertente.-
Lily
annuì. – Già non vedo l’ora
di andarci.
Ho proprio bisogno di un po di riposo.-
-
Oh- Scorpius sembrava deluso
-
Cosa c’è?-
- No
niente è solo che…- esitò.
-
Si?-
-
Bhe ecco…signorina Potter, mi farebbe l’onore
di accompagnarmi ad Hogsmeade il prossimo fine settimana?-
-
Ah… ecco io…- Lily sembrava volersi scusare.
Guardò
Scorpius che sembrava veramente mortificato
e scoppiò a ridere.
-
Ehi cosa c’è?-
-
No, io..niente…certo che vengo ad Hogsmeade
con te!-
Scorpius
la guardò con uno sguardo interrogativo
-
Prima stavo scherzando. Volevo vendicarmi!-
-
Piccola peste…sei sicura di essere una
grifondoro?-
Lily
gli sorrise: - Purtroppo per te, si-
Poi
si staccò da lui e si mise a correre.
- Oh
se ti prendo….- Scorpius si lanciò
all’inseguimento
della rossa.
Rimasero
a giocare per molto tempo finò a
quando sentirono l’orologio della scuola che indicava
l’ora di pranzo.
-
Oddio ma tardi! Devo scappare.-
-
aspetta! Vengo con te!- Scorpius prese
per mano Lily ed insieme corsero verso la scuola.
E
ANCHE QUESTO CAPITOLO è
FINITO.
SPERO
CHE SIA PIACIUTO. FATEMI
SAPERE.
UN
GRAZIE A TUTTI VOI CHE MI
SEGUITE DALL’INIZIO.
Isina4everyoung
|
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Capitolo 9 *** Il primo appuntamento ***
Sabato
mattina Lily si alzò presto,
agitata ed elettrizzata per il suo appuntamento.
Quella
settimana era passata
velocemente, tra pettegolezzi, vestiti, trucchi e piani.
Dopo
aver risolto il problema vestiti,
grazie ad un espertissima Rose, le due amiche si erano concentrate sul
piano da
mettere in pratica quel week-end.
All’inizio
non era stato semplice,
avevano cercato, senza risultati, magie
e incantesimi per tenere a distanza James, ma il giovedì
tutto si era fatto più
chiaro.
Lily
era in bagno quando due
ragazze, molto eccitate erano entrate.
All’inizio
si era decisa ad ignorare la
loro conversazione, ma quando le due avevano iniziato a parlare di suo
fratello
le era stato impossibile non ascoltare.
Lily
si era acquattata contro la porta
ed era riuscita a sentire quello che dicevano:
“Oddio,
non riesco a credere che James
Potter mi abbia invitata ad uscire sabato” aveva detto la
bionda.
“Sei
molto fortunata. Quel ragazzo è
così fico” aveva risposto l’altra.
Lily
aveva a stento trattenuto una
risata.
Dopo
quell’episodio nel bagno, per Lily
e Gea organizzare un piano era stato più facile: sapevano
infatti che James
avrebbe avuto una ragazza e che quindi sarebbe stato abbastanza
occupato; a
quel punto Lily e Scorpius avrebbero solo dovuto stare attenti a non
essere
visti.
Alle
nove Lily e Gea erano pronte ad
uscire.
La
prima aveva un paio di jeans blu
scuri attillati e una maglietta stretta sotto il seno, lilla con sopra
un
elegante copri spalle bianco; mentre Gea aveva optato per una minigonna
panna
ed un magione a collo alto marrone.
Le
due ragazze si guardarono un’ultima
volta allo specchio e, soddisfatte, scesero nell’atrio.
Rimasero
lì immobili, ognuna ad aspettare
il proprio ragazzo, fino a quando un Tobias più raggiante
che mai le raggiunse.
-
Ciao Gea, sei fantastica oggi – Tobias
aveva parlato con un tono molto sicuro e rilassato, poi si rivolse a
Lily:
-
Lily, come stai? –
-
Bene grazie – Lily non riusciva a
credere che quello fosse Tobias, il ragazzo timido della settimana
prima. Era
molto cambiato.
-
Wou Tobias, sei… ti trovo diverso-
anche Gea era rimasta scioccata dal cambiamento repentino ma, vedendo
la faccia
del suo accompagnatore si affrettò ad aggiungere: - No, io
dicevo in senso
positivo-
-
Davvero?- Tobias adesso aveva stampato
in faccia un sorrisetto compiaciuto-Allora andiamo?-
Gea
guardò Lily dubbiosa.
-
Ehi tesoro, vai tranquilla, davvero!
Io aspetto Scorpius e ci vediamo dopo- la abbracciò e
salutò Tobias.
Adesso
Lily era rimasta sola. I minuti
passavano e Scorpius non si faceva vedere, la cosa era sospetta.
-
Emm, scusa, tu sei Lily Potter?- a
parlare era stato un piccolo bambino di 11 o 12 anni. Sembrava molto
imbarazzato. Lily gli sorrise e gli rispose
- Si
sono io, posso aiutarti?-
-
No, cioè
io…Scorpiusmihadatoquestoperte!- aveva detto tutto
d’un fiato e le aveva dato
un piccolo biglietto.
Lily
lo prese, ringraziò il bambino e si
sedette a leggere.
Ehi
piccola,
ho
ritenuto più prudente non farci
vedere insieme nell’atrio della scuola.
Ti
sto aspettando.
Non
ti agitare, ci sono le
indicazioni.
Seguile
e arriverai a destinazione.
Io
sarò lì ad aspettarti.
Ti
voglio bene
Scorpius.
Tipico
di Scorpius pensò Lily mentre
ripiegava il biglietto e se lo metteva in tasca. Però doveva
ammettere che
l’idea non le dispiaceva affatto. Era un po’ come
una caccia al tesoro dove il
premio era un bellissimo angelo.
La
rossa seguì le indicazioni alla
lettera e, con sua grande sorpresa si ritrovò in una piccola
radura.
Si
guardò in torno ma non vide nessuno.
Si sedette e rilesse le indicazioni, aveva fatto esattamente quello che
le
aveva detto Scorpius.
Poi
improvvisamente vide brillare
qualcosa dietro un albero e vi si diresse come ipnotizzata. Lui era
là, lo
sentiva. Camminò in silenzio per la radura e
arrivò all’albero. Lo oltrepassò e
si ritrovo subito stretta in un abbraccio.
Scorpius
le sorrise e la baciò.
-
Buon giorno amore-
-
Buon giorno anche a te- Lily era
estasiata. Dietro le spalle di Scorpius c’era un piccolo
tavolo apparecchiato e
pieno di dolci.
- Ma
cosa…?-
Scorpius
sorrise soddisfatto dell’effetto
della sua sorpresa – Questa è la colazione.
Conoscendoti non avrai mangiato
questa mattina. Quindi… se vuole accomodarsi
signorina…- le fece cenno con la
mano e le sorrise.
Lily
passò la mattina migliore della sua
vita, giocando, parlando e baciandosi con Scorpius.
Pensava
che la giornata non potesse
andare maglio, quando Scorpius le propose di fare un giro sulla scopa.
Anche
se non giocava nella squadra, Lily
amava volare. Le piaceva la sensazione di non avere niente sotto i
piedi, di
essere libera e veloce. Adorava la velocità.
Prese
la scopa che gli aveva dato
Scorpius e ci salì.
-
Allora, che ne dici di una gara?- Lily
era entusiasta di poter volare.
- Ma
certo piccola, solo non piangere
quando ti avrò battuta ok?-
-
Ahah, spiritoso, davvero spiritoso.
Ora se sei pronto.-
- Io
sono nato pronto. 1…2…3!- Scorpius
si lanciò in aria seguito a ruota da Lily.
Quella
ragazza riusciva sempre a
stupirlo, sapeva anche volare. In fondo, si disse, non c’era
da stupirsi visto
la bravura dei fratelli…
Rimasero
in aria per circa un ora
rincorrendosi. Uno scattava in avanti e poi si fermava per permettere
all’altro
di raggiungerlo e poi ricominciavano.
-
Vediamo se riesci a prendermi- urlò
Lily in uno scherzoso tono di sfida mentre si lanciava nel vuoto.
Scorpius
non se lo fece ripetere e si
lanciò all’inseguimento di Lily.
-
Oddio, sono morta – Lily aveva il
fiatone e stava distesa in terra per riprendersi.
-
Eh, che vuoi farci non tutti posso tenere
il mio ritmo- disse Scorpius con un ghigno.
- A
si? Ora ti faccio vedere io quanta
energia mi è rimasta! – Lily si alzò da
terra e si distese sopra il bel
serpeverde.
Scorpius
rimase a fissarla. – Sei
bellissima, lo sai?-
Poi,
con un’agile mossa, riuscì a
ribaltare la posizione.
Rimasero
a fissarsi a lungo.
-
Non sono ancora pronta a far sapere di
noi a tutti.- Lily sussurrò quelle parole.
-
Stai tranquilla piccola. Sono pronta
ad aspettare-
- Io
lo so quanto ci tenevi, ma quello
che c’è tra noi è importante per me e
io non voglio rovinarlo.-
-
anche per me è importante, proprio per
questo sono disposto ad aspettare. Non voglio perderti. Farei qualsiasi
cosa
per te.-
Le
mordicchiò dolcemente l’orecchio.
-
Qualsiasi cosa.-
ecco
qui un altro capitolo. Spero vi
sia piaciuto.
Recensite.
Grazie
a tutti
Isina4everyoung
|
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Capitolo 10 *** La calma prima della tempesta ***
Le
settimane dopo l’appuntamento passarono
talmente velocemente che Lily neanche se ne accorse. Passava tutto il
giorno con
Gea e Scorpius, attenta a non farsi vedere da James e gli altri, e
studiava
come un’ossessa per gli esami di fine anno. Fu per questo che
non si accorse
neanche che era iniziato dicembre, con il riposo e le vacanze di natale.
Lily
quella mattina si alzò di buon umore, era
domenica e quindi avrebbe avuto tutto il giorno libero per stare con
Scorpius,
mentre Gea usciva con Tobias. Alle nove di quella mattina scese a fare
colazione e salutò silenziosamente Scorpius che la osservava
dal tavolo dei serpe
verde insieme a Sam. Finì
di mangiare e
uscì nel parco. Si mise a sedere sotto il suo albero
preferito, un grande
salice che le faceva ombra con i rami, e si rilassò.
Chiuse gli occhi e si calò nel suo mando
immaginario dove lei era libera
dagli esami e dai pregiudizi e dove avrebbe potuto rivelare la sua
relazione
con Scorpius.
Scorpius
scese nel parco della scuola e la vide.
Era semplicemente fantastica, con i suoi capelli sciolti e gli occhi
chiusi
distesa nell’erba. Improvvisamente ebbe voglia di correrle
incontro e di
baciarla lì nel parco davanti a tutti, ma poi si riprese.
Non avrebbe certo
distrutto le loro poche possibilità di farcela per un simile
impulso. Si avvicinò
e le porse la sua sciarpa:
-Tieni
piccola. Avrai freddo qui in terra-
Lily
sorrise al suono della sua voce. Non aveva
bisogno di aprire gli occhi per capire chi fosse. Lui era
lì, per lei, con lei.
Aprì gli occhi e ricambiò il
sorriso di
Scorpius.
-Ehi
ciao, come va? Cosa facciamo oggi?- allungò
la mano perché lui gliela prendesse e si alzò
Scorpius
strinse la mano nella sua e gli
sussurrò in un’orecchio:
-Abbiamo
in programma una gita….ad Hogsmeade!-
sorrise spavaldo alla rossa che si era fatta seria
-
Stai Scherzando vero? Cioè non oggi non
possiamo andare ad Hogsmeade il pres…-
Lily
non riuscì a finire la frase che Scorpius
la portò dietro l’albero e la baciò.
-Stai
tranquilla Potter, non succederà niente,
te lo prometto. Io farò in modo che non ti succeda mai
niente. Ti fidi di me?-
Lily
rispose senza esitazione. – Si, mi fido-
All’ora
di pranzo Lily era al colmo della
felicità. Questa gita improvvisata ad Hogsmeade era stata
meglio della prima perché
adesso c’erano solo Lily e Scorpius. Senza fratelli e
studenti da cui nascondersi,
solo loro due. Il resto del pomeriggio passò ancora
più velocemente della
mattina. Scorpius portò Lily alla stamberga strillante, poi
da tornarono ad
Hogsmeade per guardare le vetrine ed infine si fermarono in un campo
sulla via
del ritorno.
Scorpius
guardò Lily al tavolo dei Grifondoro
che rideva con Gea. Sembrava tutto tranquillo ma lui sapeva che
c’era qualcosa
che non andava, come si dice la calma prima della tempesta. Avrebbe
voluto
chiamarla, stringerla a se e confidarsi ma non poteva fare altro che
stare lì a
guardarla e ripescare momenti della giornata appena trascorsa.
Lily
e Gea stavano tornando nel loro dormitorio
quando Lily chiese dove fosse James.
Gea
era diventata improvvisamente più seria:
-Emm…ecco,
te lo volevo dire, comunque James si
è accorto che non eri a pranzo e si è
insospettito. Io non c’ero me l’ha detto
Tobias. Dice che James era molto arrabbiato e spaventato quando
è uscito dalla
sala e poi io oggi pomeriggio non sono riuscita a trovarlo quindi non
so cosa
sia successo dopo….-
-LILY
POTTER VIENI SUBITO QUIIIIIIIII- James era
furioso dalla rabbia, prese Lily per un braccio e la
trascinò dentro un’aula
deserta.
-James
cosa…-
-Non
ti azzardare a fare quella faccia stupota
sciocca bambina! Non so dove sei stata oggi ma so che non eri a scuola
e neanche
Malfoy c’era. Non sono un ingenuo, mi sono accorto di come ti
guardava, non gli
ho spaccato la faccia prima perché pensavo che non fosse
ricambiato ma oggi
quando vi hanno visto uscire insieme dal cancello …e poi te
che non eri a
pranzo. –
Lily
aveva gli occhi lucidi, non riusciva più a
calmarsi, rabbia e spavento strabbocarono dai suoi fantastici occhi e
anche lei
iniziò a parlare.
-James,
ti prego calmati. Mi dispiace, avrei
dovuto dirtelo ma stavamo solo cercando di evitare una strage come
questa. Devi
credermi, io non ti ho mai nascosto niente, ti prego…-
-COSA?!?!
Io dovrei calmarmi? Dovrei stare a
guardare te e quel coso…che pomiciate davanti a tutti?
Dovrei stare da parte mentre
MALFOY tocca la mia sorellina? Quello lì e grande. Ha in
mente solo una cosa e
io lo so bene cosa è?-
-
Aspetta un secondo- adesso Lily non piangeva
più, solo la rabbia straboccava dalle sue parole- pensi che
io sia una stupida
e ingenua bambina??? So badare a me stessa, non sono una stupida
sprovveduta.-
fece un respiro profondo e guardò James neglio occhi.
– Ti prego, devi fidarti
di me-
-
Io…io, non posso- James si girò e uscì
dall’aula
lasciando Lily in lacrime più scioccata di prima.
Gea
vide James uscire dall’aula infuriato e capì
che Lily era li dentro e che aveva bisogno di una spalla su cui
piangere, ma
sapeva anche che non era la sua. Si girò e corse fino nei
sotterranei dove
trovò Scorpius che stava per entrare nella sua sala comune.
-MALFOYYY-Gea
usò tutto il fiato che aveva in
gola per chiamarlo.
-
Scorpius, io…Lily….James, seguimi è
successo
un casino- Gea aveva il fiatone per l’urlo di poco prima.
Tuttavia Scorpius
capì che era importante e corse accanto a Gea fino ad
arrivare nell’aula in cui
Lily e James avevano litigato.
Lily
completamentein lacrime non si accorse che
qualcuno era entrato fino a quando quel qualcuno non gli si mise seduto
accanto.
Scorpius
prese la mano di Lily e la strinse
forte a se. Non sapeva cosa era successo di preciso ma non poteva
essere niente
di buono se aveva ridotto la sua piccola in quello stato. Il solito
coglione di
Potter.
I
due rimasero abbracciati a lungo fino a quando
Lily non ebbe esaurito tutte le lacrime, a quel punto Scorpius la prese
in
braccio e la portò fino al ritratto della signora bianca.
Lì loa posò a terra,
la baciò e l’aiutò a varcare la soglia.
Stava
ritornando al suo dormitorio quando un
James Potter più furioso che mai gli si parò
davanti.
-Potter…-
-
Malfoy, come hai osato? Lei è mia sorella, è
solo una bambina, non è roba per te. Devi lasciarla stare.
Se ti rivedo con lei
io…-
-
Tu…cosa?-
-
Non ti azzardare a parlarmi con quel tono
Malfoy. Lily è mia sorella, io le voglio bene, voglio
proteggerla, non voglio
che soffra a causa tua…-
-
Ipocrita, tu non vuoi che lei soffra? Ma ti
rendi conto di come l’hai lasciata prima? Da sola in lacrime
in un’aula vuota. E
tu sei quello che non vuoi che soffra? Perché per una volta
non ci parliamo
chiaramente? Tu non mi sopporti tanto quanto io non sopporto te; Lily
però è un’altra
storia. Lei mi piace, io ci tengo a lei e se anche tu ci tieni
è meglio se
metti da parte il tuo orgoglio e cerchi di capire cosa è
meglio per lei.-
Scorpius parlò con un tono calmo e diplomatico, poi se ne
andò lasciando James
di sasso e ancora più infuriato di prima.
Ta
dan! E anche quasto capitolo è finito, cosa ve ne
pare???
Spero
che vi sia piaciuto anche se è solo l’inizio di
una vera guerra….va bhe leggete per scoprire cosa
succederà dopo.
Recensiteeeeee
Ringrazio
tutti quelli che leggono la mia ff e che l’hanno
messa tra i preferiti.
Un
bacione
Isina4everyoung
|
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Capitolo 11 *** Un'oasi di pace in un mare di guai ***
Lily
quella mattina si alzò tardi e ancora
turbata dalla discussione della sera precedente. Salutò Gea
e si chiuse subito
in bagno per farsi una doccia. Si tolse i vestiti e si mise sotto il
getto
caldo dell’acqua. Non riusciva a credere che James si fosse
comportato così.
Non era giusto. Lei era sua sorella e lui si doveva fidare di lei. Non
importava che Scorpius fosse un Malfoy, era solo un ragazzo, proprio
come loro.
Iniziò a piangere e pian piano crebbe la rabbia del giorno
prima.
Scorpius
non era riuscito a chiudere occhio
quella notte. L’immagine di Lily, seduta sul pavimento a piangere lo stava
torturando. Non riusciva
a credere che James l’avesse lasciata in quelle condizioni,
lì da solo. Lo odiava
per questo, ma da una parte odiava anche se stesso. Era anche colpa
sua, se lui
non si fosse mai innamorato di Lily lei avrebbe continuato la sua vita
e
sarebbe stata felice. Non sapeva cosa fare, da una parte voleva tornare
da lei,
abbracciarla, baciarla e consolarla; dall’altra sapeva che
era anche un po’ colpa
sua e cresceva il senso di colpa.
Lily
uscita dalla doccia aveva riacquistato la
sua determinazione, non gli importava di cosa pensava James, lei amava
Scorpius
e niente e nessuno
gli avrebbe impedito
di stare con lui. Si vestì e uscì dal dormitorio.
Intravide James e Albus in
una poltrona davanti al caminetto ma non li degnò di uno
sguardo. Di sicuro
James aveva detto tutto ad Al e lei non sarebbe riuscita a sopportare
un’altra
predica.
Camminò per i corridoi fino ad arrivare nei
sotterranei. Non sapeva come
ma sarebbe riuscita ad entrare. Lei doveva entrare, doveva vederlo e
dirgli che
non aveva dubbi, lei avrebbe messo la loro storia davanti a tutti.
Rimase ferma
davanti all’entrata della sala comune dei serpe verde fino a
quando una
ragazzina del primo anno uscì. Più veloce che mai
Lily riuscì a mettersi tra la
bambina e l’entrata e si intrufolò nella sala
comune. Si guardò intorno ma non
vide né Scorpius
né Sam. Il panico si
stava impadronendo di lei quando all’improvviso una mano la
afferrò da dietro.
Capì subito che non era Scorpius e cacciò
un’urlo spaventata. Il ragazzo le
mise la mano libera davanti alla bocca e la trascinò con se.
Nonostante Lily
scalciasse e opponesse resistenza il ragazzo la trascinava con una
facilità
disumana. Quando aprì la porta di camera sua Lily
cercò di urlare sempre più
spaventata ma la mano le impediva di immettere alcun suono. Ormai era
la fine,
lo sapeva anche lei, ma era una Potter e non si sarebbe arresa tanto
facilmente.
Stava pensando a come liberarsi quando la porta del dormitorio si
aprì e uno
Scorpius più furioso che mai fece irruzione nella stanza. A Lily sembrava di non aver
mai visto una cosa
tanto bella. I lineamenti di Scorpius erano ancora più belli
sconvolti dalla
rabbia e dalla paura. In pochi passi Scorpius raggiunse il ragazzo e
gli sferrò
un pugno sullo stomaco. Poi lo riempì di calci fino a quando
non si accasciò a
terra. Adesso Lily aveva paura. Paura che Scorpius facesse qualche
sciocchezza
per lei, paura che venisse espulso. Senza rendersene conto
cacciò un urlo
spaventoso che riportò Scorpius alla realtà. Lui
la guardò intensamente come
per accertarsi che stesse veramente bene e poi, prendendola per mano la
portò
fuori da lì.
Quando
l’aria fresca gli sfiorò il viso Scorpius
riacquistò la parola. Si fermò, guardò
Lily e iniziò a parlare:
-
Ehi,
piccola stai bene? Mi dispiace
tanto, è tutta colpa mia. Ti avevo promesso che ti avrei
protetta, che non ti
sarebbe mai successo niente e
invece…io…io…mi dispiace tanto Lily,
per tutto-
la guardò come mai prima d’allora. Con lo sguardo
vagava sul suo corpo, le
chiedeva scusa e cercava di capire come stava. Poi i loro occhi si
incrociarono. Rimasero immobili in quella posizione fino a quando lily
parlò:
-
Oh,
Scorpius. Non devi sentirti in
colpa. Tu mia hai salvato, non oso immaginare cosa mi sarebbe successo
se solo
tu non fossi entrato in quella stanza. Parlo anche per ieri sera. Tu
sei la mia
salvezza, non potrei vivere senza di te.- finì
di parlare e gli saltò al collo.
Scorpius
ricambiò l’abbraccio completandolo con
piccoli baci sul collo. Non riusciva a credere di aver pensato di
lasciarla. Non
sapeva come avrebbe fatto senza di lei, lei la sua piccola Lily. Il suo
amore. Senza
pensarci le baciò l’orecchio e le
sussurrò dolcemente:
-
Ti
amo.-
Lily
non riusciva a crederci. La sera prima
pensava di aver toccato il fondo e adesso credeva di scoppiare per la
felicità.
– Ti amo anche io- gli sorrise e lo baciò.
James
non riusciva ancora a crederci. Lily e
Scorpius. La sua sorellina con quella serpe. Non poteva accettarlo.
Anche se
lei non lo capiva era per il suo bene. Lui doveva proteggerla, e poi
come si
permetteva Malfoy di parlargli in quel modo? No! Avrebbe escogitato
qualcosa. Infondo
anche Al diceva che non andava bene, anche lui era arrabbiato e
preoccupato.
Prese
la pergamena e una piuma che aveva davanti
e scrisse ai suoi genitori che quell’anno loro tre sarebbero
tornati volentieri
a casa per le vacanze di natale. Accluse anche qualche bacio e
inviò la
lettera.
Lily
e Scorpius rimasero abbracciati per molto
tempo. Adesso che si erano dichiarati il loro amore niente e nessuno li
avrebbe
separati.
Oki
lo so
che questo capitolo è molto corto ma era necessario per
andare avanti con la
storia. Ditemi cosa ne pensate.
Ringrazio
tutti
voi che mi seguite. Recensite mi raccomando. Un bacione
Isina4everyoung
Ps:
mi scuso
per eventuali errori di ortografia e battitura.
|
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Capitolo 12 *** Il discorso... ***
Era
già passata una settimana dalla litigata tra
Lily e James e i due non accennavano a parlarsi. Al sapeva che Lily
aveva
sbagliato, nascondere una cosa così a loro due era da pazzi,
ma poteva anche
capirla. Odiava quella situazione. Loro tre non si erano mai ignorati
tanto a
lungo. Sebbene James e Al sposassero la stessa causa tra di loro
c’era un sorta
d’imbarazzo dovuto alla separazione da Lily ed il fatto che
quest’ultima non si
vedeva quasi mai. Al e James sapevano benissimo che stava sempre con
Malfoy e
questo li rendeva ancora più tesi.
Quando
Lily passò accanto a loro senza degnarli
di uno sguardo Al si decise a prendere in mano la situazione. Sapeva
che
sarebbero tornati a casa per le vacanze, sua madre glielo aveva
comunicato la
sera prima e sospettava che anche Lily ne fosse a conoscenza. Non
sapeva ancora
come ma doveva fare qualcosa. Si alzò in piedi, disse a
James che andava in
biblioteca e si mise a cercare Malfoy. Lo trovò in giardino
con un libro in
mano. Prese un respiro profondo e si diresse verso di lui. Sapeva che
la sua
mossa avrebbe aggravato la situazione tra lui e Lily e James ma sapeva
anche
che era necessario.
-Scusa
Malfoy, posso parlarti?- rimase
impassibile a scrutare il ragazzo. Non era affatto brutto, con la sua
pella
chiara, i capelli biondi e gli occhi grigi. Sforzandosi riusciva anche
a capire
perché sua sorella lo trovasse attraente.
Scorpius
era sospettoso e incuriosito insieme.
Era passata una settimana da quando i due fratelli Potter avevano
saputo di lui
e Lily e si aspettava una qualche reazione. Si alzò e
seguì Albus. Quando
raggiunsero un posto abbastanza nascosto si fermarono. Rimasero a
fissarsi per
qualche secondo e poi Al iniziò:
-Venire
qui a parlarti mi costa molto Malfoy.
Noi due non siamo mai stati in ottimi rapporti ed inoltre so che
così facendo
farò arrabbiare sia James che Lily. Ma devo farlo. Non sono
stato molto felice
di sapere che tu e mia sorella avete una specie di relazione, e
all’inizio ero
d’accordo con James, ma la situazione non è
più tollerabile. So che è sbagliato
dare tutta la colpa a te, ma tra tutti mi sei sembrato il
più propenso a
ragionare. Ti prego, cerca di parlargli. Non te lo sto chiedendo da
Potter a
Malfoy ma da Albus a Scorpius. Fallo per noi, fallo per Lily.-
-Io
ti capisco Albus ma non posso dimenticare
come James ha trattato Lily. Io la amo e vederla soffrire mi ha fatto
stare
malissimo.-
-È
per questo che te lo sto chiedendo, Scorpius.
Se è vero che la ami ti sarai reso conto che anche lei
soffre. Se non fossi
sicuro che è indispensabile io non ti chiederei niente.
Almeno pensaci. Fallo
per lei.- si girò e se andò.
Scorpius
pensò tutto al giorno al discorso di
Albus. Lo ammirava per il suo coraggio. Era andato da lui a chiedergli
aiuto
per cercare di ristabilire i rapporti con i suoi fratelli. Un
comportamento
davvero ammirevole. Ma adesso toccava a lui fare la prossima mossa. Al
gli
aveva ciesto aiuto e adesso lui doveva decide se aiutarlo o meno. A
fine serata
prese la sua decisione. Aveva lati positivi e negativa ma sapeva che
era scelta
migliore. Anche se Lily cercava di non dare peso alla litigata con
James e alle
conseguenze a cui aveva portato lui sapeva che ci stava male.
La
mattina dopo Scorpius si alzò nervoso e
agitato. Aveva preso una decisione e l’avrebbe rispettata ma
sapeva che Lily
era molto suscettibile e doveva cercare il modo giusto di farla
ragionare.
-Ehi
Scorp, che hai? In questi giorni sembri
distante non è che…-
-Lily
ti devo parlare- oddio
no! Anche se non aveva mai avuto un ragazzo prima di allora sapeva che
quelle
parole non erano mai un buon segno, tuttavia decise di sentire cosa
aveva da
dirgli.
-Allora
per prima cosa devi promettermi che
starai in silenzio ad ascoltarmi dall’inizio alla fine e non
ti arrabbierai. promesso?-
-Scorp,
così mi fai preoccupare. Cosa è…-
-PROMETTI!!!-
-Io,
oh d’accordo prometto-
-Bene.
Ieri e venuto tua fratello Albus a
parlarmi. Mi ha fatto un discorso che mi ha colpito molto e per il
quale lo
ammiro. È venuto a chiedermi aiuto per voi. Nonostante
avrebbe voluto
strozzarmi per il fatto che stiamo insieme e che sono un Malfoy mi ha
chiesto
aiuto. È stato davvero un bel gesto. Mi ha colpito e ho
deciso di aiutarlo.-
-Io
non capisco…-
-
In breve Al mi ha detto della vostra
situazione e mi ha aperto gli occhi. È anche colpa mia se tu
non parli più a
tuo fratello e mi dispiace.- Lily fece per parlare ma Scorpius la
zittì prima-
avevi promesso che mi avresti fatto finire.- sorrise e
continuò.- il fatto che
tu mi abbia anteposto a tuo fratello è una grande prova
d’amore nei miei
confronti. Tu hai perso tutto per me ed io invece mi sono limitato a
prenderti.
Quello che ha detto tuo fratello è vero. Se io ti amo non
è giusto che ti
obblighi a non vedere più i tuoi fratelli. Mi dispiace, ma
ho deciso di
rimediare. Ti prego cerca di parlare con loro. Se hanno reagito male
è solo perché
ti vogliono bene.-
-Io,
io… oh Scorpius ti amo così tanto. Posso solo
immaginare quanto ti costi dirmi
queste
cose, soprattutto dopo quello che ti ha detto James.- Lily aveva le
lacrime
agli occhi.
-Ehi
piccola calmati, lo sai che ti amo e che
farei tutto per te, o meglio quasi tutto. Per quanto mi sforzi non
posso
dimenticare come ti ha lasciata James dopo la vostra litigata.
Però ho ammirato
molto Al e ho deciso di cercare di aiutarlo. Ti prego non arrabbiarti
con lui,
l’ha fatto solo per il tuo bene.-
Lily
stava correndo verso la torre di
grifondoro. Doveva assolutamente trovare Albus e parlargli.
Entrò
nella sala comune e lo vide in una
poltrona vicino al fuoco.
-Oh,
Al.- gli corse in contro e lo abbracciò.-
sei stato fantastico ad andare a parlare con Malfoy. Ti ringrazio tanto
per
quello che hai fatto, io…-
-COSA?
TU SEI ANDATO A PARLARE CON MALFOY?-
James era furioso.
-Io,
ecco ho solo pensato che magari avrei
potuto risolvere..-
-Oddio,
sei sempre il solito. Tu il precisino
Albus Severus che fa il santarellino e che va a cercare Malfoy per
cercare di
sistemare tutto. Pensavo che tu fossi dalla mia parte ed invece ti
allei con
quella schifosa serpe che…-
-MA
COME TI PERMETTI? TU SEI SOLO UN’IPOCRITA.
ALBUS E SCORPIUS HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI METTERE DA PARTE I LORO
PREGIUDIZI
PER CERCARE DI RISOLVERE UNA SITUAZIONE CHE TU HAI CAUSATO ED ADESSO
HAI IL
CORAGGIO DI ARRABBIARBI? E DI RINFACCIARE AD ALBUS CHE TI HA
“TRADITO”? NON TI
RICONOSCO PIU’.-
-Ecco
ma sentila anche lei, la piccola Lily che
si mette con il grande e bello Scorpius e che poi prende le difese del
fratello. Credo che le vacanze siano arrivate al momento giusto, magari
cambiando aria rinsavirai..-
-Cosa?
Un momento, sei stato tu a “suggerire ”
alla mamma di passare il natale insieme? Ma non ti vergogni neanche un
po’?-
Lily si voltò e salì nel suo dormitorio.
Gea
aveva assistito a tutta la scena, la seguì e
la strinse forte a se. Rimasero abbracciate a lungo fino a quando Gea
non ruppe
la tensione con una battuta. A quel punto le due amiche scoppiarono a
ridere e
iniziarono una spietata battaglia di cuscini che si concluse con le due
ragazze
distese sul letto piene di piume e senza più fiato.
Allora
anche questo capitolo è finito. Ditemi cosa ne pensate e se
vi piace la
reazione di Albus. Recensite.
Un
bacione isina4everyoung
Ps:
mi scuso per eventuali errori di ortografia e battitura.
|
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Capitolo 13 *** Si torna a casa ***
Il
giorno della partenza era arrivato. Lily,
seduta in terra, dietro alla capanna di Hagrid sarebbe voluta
sprofondare nel
terreno ed uscire da quel incubo.
-Hei,
piccola!- Scorpius le stava correndo
incontro bello come un dio. -Mi mancherai in questa
settimana -
Lily
sorrise al suono della sua voce. Scorpius
per lei era come un isola deserta nel mezzo della tempesta.
L’unico luogo dove
stare serena e al sicuro. -Anche tu, non so come farò senza
di te una settimana
intera.-
-Lo
so, piccola. Ma poi quando ci ritroveremo sarà
molto meglio, fidati.- sorrise malizioso-Ho in programma un paio di
cosette che
potremo fare insieme.- La rossa scoppiò a ridere e gli diede
un bacio sul collo
-
Di che genere?-
Scorpius
la guardò negli occhi e fece per
rispondere quando un Al più imbarazzato che mai si
avvicinò alla coppia:
-Scusate
se vi interrompo. Lily dobbiamo andare.
Tra un’ora parte il treno.-
-
Ok, arrivo. Dammi solo un’attimo per salutare
Scorp-
Al
annuì impercettibilmente e si allontanò.
-Ci
siamo. Devo andare…-
-Già-
-Mi
prometti che farai il bravo?-
-
Certo, ma solo se la farai anche te -
-Puoi
starne certo, anche se folessi tra James e
mio padre sarebbe impossibile.-
-
Ehi, questa era scorretta!- rise Scorpius
Si
fissarono in silenzio e poi si baciarono.
Quel bacio le fece ricordare quando si erano baciati la prima volta.
Allora
quel gesto le era sembrato così strano e inappropriato,
mentre adesso il
pensiero di rinunciarci per una settimana la atterriva.- ci vediamo tra una
settimana-
-
Ti amo piccola.-
Il
treno scivolava sui binari. Nello
scompartimento dei Potter non volava una mosca.
James
fissava il pavimento immobile. Non era
ancora riuscito a riprendersi. Il pensiero di sua sorella con quella
serpe lo
uccideva. Non riusciva a tollerarlo. Non voleva tollerarlo. Al era
stato il
colpo di grazia. Ancora non si capacitava di come suo fratello avesse
potuto
chiedere aiuto a Malfoy. Era stata una mossa stupida e
l’aveva ferito
profondamente. Lo credeva dalla sua parte ed invece…
Lily
stava pensando alle parole di Malfoy: “Ho
in programma un paio di cosette che potremo fare insieme”. Al
momento erano
sembrate parole come tante, ma più ci pensava più
la facevano
riflettere.potevano significare tutto come niente. E se Scorpius avesse
voluto
fare…lei non era affatto pronta. Rimase tutti zitti per
quasi quaranta minuti.
Ognuno perso nei propi pensieri poi Al cercò di rompere il
ghiaccio:
-Stavo
pensando che magari per evitare di
scatenare delle tragedie inutili e per non rovinare il natale a nessuno
potremmo fare vinta di niente…-
-Per
me va bene- sbottò James
-Anche
per me- aggiunse Lily e sul treno tornò
il silenzio.
Arrivati
a casa i tre fratelli salutarono i
genitori, risposero alle classiche domande di routine e poi con una
scusa salirono
in camera.
Rimasti
soli in sala Harry e Ginny si guardarono
sbigottiti.
-Ma
cosa?- Harry era in crisi
-Io,
non saprei…ma sono sicura che non è niente
di che altrimenti ce l’avrebbero detto- Ginny, seppur
preoccupata cercava di
calmare Harry
-Mha,
io so solo che c’è qualcosa che non va…-
Dopo
un primo momento disastroso la situazione
in casa Potter sembrava riprendersi. Nel pomeriggio tutta la famiglia
si riunì
in salotto per guardare un film e poi le donne di casa uscirono per
fare gli
ultimi acquisti, lasciando i tre Potter a casa da soli per preparare la
cena.
Sembrava tutto normale.
Alle
sette e mezzo tutta la famiglia era seduta
intorno al grande tavolo per cena. Harry parlava con i suoi figli degli
esami e
Ginny ascoltava divertita i racconti di suo marito.
-Allora,
James coma va con la tua ragazza?- la
domanda semplice e curiosa di Ginny fece precipitare la situazione
-Ecco
noi due non stiamo più insieme sai lei era
più giovane di me e quindi ho capito che non poteva
funzionare.- guardò Lily
con aria di sfida. Tutti e due sapevano che non era questo il motivo ma
che
James l’aveva detto solo per provocare Lily.
-Io
non credo che gli anni siano un problema se
c’è l’amore…-
-
Se tu non lo pensi non vuol dire che non sia
così, ci sono persone più grandi e mature che
riescono a capire meglio certe
cose- anche se Harry e Ginny non capivano il motivo di questo
improvviso cambio
d’umore sapevano che il battitecco non era dovuto solo ad un
pensiero astratto…
-
Mmm, fammi pensare. Saresti tu la persona
matura ed esperta che capisce meglio queste cose?-
-
Indubbiamente ho più esperienza io di quella
serpe schifosa di Malfoy…-
-
Ma non vedi come sei infantile?- Lily si alzò
dalla sedia e salì in camera sua sbattendosi la porta alle
spalle.
-
Cosa? Io sarei infantile? Ti rendi conto che
non riesci ad affrontare una discussione senza lasciarla a
metà per scappare
via?- anche lui si alzò lasciando Al, Harry e Ginny da soli
in cucina.
-
Non credo di essere la persona adatta per
spiegarvi cosa sta succedendo, forse è meglio se esco un
secondo…- Fece per
andarsene quando…
-TU
NON TI MUOVI, CHIARO?- Ginny era furiosa.-
LILY,JAMESSS SCENDETE SUBITO SE NON VOLETE CHE SALGA IO…- le
parole della madre
suonarono come una minaccia tanto forte che pochi secondi dopo tutti e
cinque i
Potter erano seduti sul divano della sala.
-È
chiaro che c’è qualcosa che non va. Io e
vostra madre non sappiamo cosa sia, ma è logico che
è una cosa seria. Quindi
non perdiamo tempo e diteci cosa è successo.- Il tono di
Harry non ammetteva
repliche.
Al
guardò Lily e poi James, Lily fece lo stesso,
James invece guardava dritto davanti a se. I minuti passavano e nessuno
parlava. Poi improvvisamente James scoppiò:
-Allora
Lily, cosa aspetti?- aveva un tono di
sfida che fece sbottare la rossa.
-Io
faccio quello che mi pare!-
-Se
non lo dici te lo faccio io!-
-Io,
ok va bene… mamma, babbo, io devo dirvi una
cosa…- Guardò Al che gli rivolse un sorriso
incoraggiante e continuò – ecco, io
mi sono fidanzata!- lo disse tutto d’un fiato e
guardò i genitori che erano
impassibili.- con Scorpius Malfoy-
Se
Voldemort in persona si fosse materializzato
in casa Potter in quel momento la situazione sarebbe stata
più tranquilla.
James, Albus e Lily erano fissi sui genitori in attesa di reazioni,
Ginny aveva
spalancato la bocca ed Harry sembrava catatonico. Lily rimase a
guardare i
genitori che non diceva niente, poi improvvisamente si alzò,
il viso rigato
dalla lacrime.
-Lo
sapevo, anche voi…- guardò prima Harry e poi
Ginny e corse in camera.
-Adesso
fa anche la vittima - anche James se ne
andò.
Bene,
un altro capitolo è finito. Ditemi se vi è
piaciuto. Recensiteeee
Un
grazie a tutti quelli che mi hanno messo tra i preferiti.
Isina4everyoung
|
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Capitolo 14 *** La nostra stanza ***
Sarà
che noi due siamo
di un altro lontanissimo pianeta,
ma
il mondo da qui
sembra soltanto una botola segreta.
Tutti
vogliono tutto
per
poi accorgersi che
è niente,
noi
non faremo come
l’altra gente…
Lily
corse in camera sua e si chiuse la porta alle
spalle. Sapeva che i suoi genitori non l’avrebbero presa
bene, ma sperava
almeno in qualche parola. Non era una grande richiesta. Loro invece si
erano
limitati a stare zitti, a guardarla come due idioti. Si
sdraiò sul letto e
cominciò a piangere.
I
minuti passavano, Harry e Ginny sentivano Lily
piangere e James agitarsi nelle rispettive stanze ma rimanevano a
sedere.
Stavano immobili, cercando di assimilare una notizia così
sconvolgente. Harry
era totalmente catatonico. La sua bambina, la sua piccola Lily aveva un
ragazzo! Avrebbe voluto correre ad Hogwarts per uccidere
quell’essere che si
era permesso di toccarla ma sapeva che non era la cosa migliore da
fare. Doveva
andare da James.
-Io
vado a parlare a James, tu a Lily…- si alzò
e uscì lasciando Ginny lì da sola.
-James,
sono tuo padre, fammi entrare!- Harry
sentì una chiave girare e vide la porta aprirsi. James era
seduto sul davanzale
della finestra. Lo sguardo perso nel vuoto.
-
James posso sapere cosa è successo tra te e
Lily?-
James
rimase immobile a guardare il padre. Come
poteva capirlo? Lui non aveva visto come Malfoy guardava Lily, non
aveva
percepito il desiderio che la serpe provava. Non sapeva come era stato
scoprire
che tua sorella ha una storia con un ragazzo più grande di
lei di due anni che
è per giunta un Malfoy. Non lo sapeva.
Guardò
gli occhi del padre. Erano verdi e pieni
di domande. Guardandoli si scorgeva ancora l’undicenne timido
che entra ad
Hogwarts la prima volta, si vedeva il ragazzo che si era trovato contro
Lord
Voldemort per ben sei volte e l’aveva sconfitto, si
intravedeva la paura di non
sapere e quella ancora più forte di sapere cose che
l’avrebbero turbato. Decise
di raccontargli tutto. Gli parlò della loro prima litigata,
del tradimento di
Al e della seconda litigata a cui aveva portato. Gli disse come si era
sentito
tradito e come provava il desiderio di uccidere Malfoy
perché toccava la sua
sorellina. Gli raccontò tutto.
Anche
Harry era immobile. James gli aveva confidato
tutto quello che era successo e lui
non sapeva come reagire.
-James
io capisco come ti devi essere sentito e
non ti nascondo che al tuo posto avrei fatto la stessa cosa ma posso
anche
capire come si sia sentita Lily. So cosa significa non poter rivelare
il
proprio amore per una persona e so quanto siano forti i pregiudizi tra
i Potter
e i Malfoy. L’unica cosa che posso dirti e di pensare a
quello che ha provato e
prova Lily. Pensa alla rabbia, la delusione e la tristezza che deve
aver
provato. Prova a pensare a come si sia sentita quando tu
l’hai attaccata. Pensa
al dolore della scelta che ha dovuto compiere. Non è mai
facile scegliere tra
la persona che ami e la tua famiglia. Pensa al fatto che Lily,
nonostante
sapesse a cosa andava incontro, ha deciso di lottare per Scorpius.
Pensa a come
si deve essere sentita nel non poter contare su suo fratello. Pensa a
come deve
essere sentire una delle persone che hai più care criticare
e disprezzare
l’uomo che ami. Rifletti su queste cose e cerca di trovare la
forza di
perdonarla, perché se davvero le vuoi bene non puoi
abbandonarla in questo
momento. Anche se sei contrario alla sua relazione cerca di sostenerla
e farle
sentire che ci sei e che può contare su di te.
Pensaci…-
-Lil,
posso entrare?- Ginny aveva una voce
tremante.
-
No-
-
Ti prego, voglio parlarti…-
-
Mamma, sono io che ti prego. Vattene. Ho
bisogno di stare sola. Perfavore!-
-
Ok-
Lily
non sapeva cosa fare. La voce della madre
l’aveva riportata alla realtà. L’aveva
tratta male, ma non le importava. Adesso
che la crisi di pianto era passata l’unica cosa a cui pensava
era Scorpius.
Aveva bisogno di vederlo. Di sapere che su di lui poteva contare. Si
alzò in
piedi e si vestì, poi uscì dalla finestra.
In
silenzio attraversò il giardino ed arrivò al
capanno degli attrezzi. Lo aprì e prese la vecchia scopa di
suo padre. Ci montò
sopra ed iniziò a solcare la notte.
Lily
volava. Non sapeva bene cosa fare ne come
ma doveva vedere Scorpius. Aveva bisogno della sua voce e della sua
pelle
candida. Continuava a volare. Più il tempo passava e
più il paesaggio
sottostante cambiava. La foresta si avvicinava e questo significava
solo che
era più vicina a Scorpius ed a Hogwarts. Doveva trovare il
modo di entrare a
scuola ma non sapeva come. Adesso riusciva a vedere le luci della
scuola
riflette sul lago. Sapeva che Scorpius era vicino e questo le infondeva
coraggio. Costeggiò il perimetro della scuola fino ad
arrivare alla torre dei
grifondoro. Aveva bisogno dell’aiuto di Gea e sapeva che
sull’amica poteva
sempre contare. Si avvicinò alla finestra del suo dormitorio
e sbirciò dentro.
Era tutto buio, quindi stavano dormendo tutte. Iniziò a
picchiettare la
finestra vicina a Gea. La vide rigirarsi e decise di colpire con
più forza.
Gea
aprì gli occhi ancora assonnata. Stava
sognando di essere al caldo alle Bahamas e qualcosa l’aveva
svegliata. Afferrò
la bacchetta e pronunciò lumos.
La
luce delle bacchetta illuminò il viso di Lily e per poco la
bionda non cadde a
terra.
-
Cosa
ci fai qui?- le due
ragazze erano
sedute davanti al fuoco.
-
È
successo un disastro. I miei hanno
saputo di me e Scorpius e…-
-
Cosa?
E che gliel’ha detto?-
-
Io,
però non è questo il punto. Sono
scappata. Devo vedere Scorp in un posto sicuro ed ho bisogno del tuo
aiuto.-
-
Puoi
contarci, ho già in mente un
piano…-
Scorpius
correva come un fulmine. La lettera di
Gea era stata chiara: doveva andare nella stanza delle
necessità. Lily era lì e
doveva vederlo. Quelle parole erano state sufficienti a convincerlo.
Arrivò
senza fiato davanti alla porta invisibile e pronunciò le
parole che gli aveva
suggerito Gea.
Trovò
Lily seduta su un cuscino. Il viso
arrossato e gli ochhi gonfi. Si precipitò da lei.
-
Che
cosa è successo piccola? Gea mi
ha detto che eri qui e che avevi bisogno di me.-
-
Scorpius.
È tutto un disastro. Io
sono un disastro la mia vita è un disastro..
-
Lily
Potter, calmati e raccontami
quello che è successo-
James
era sdraiato sul letto a pensare. Sapeva
che suo padre aveva ragione ma non riusciva a trovare la forza per
andare da
Lily e chiederle scusa. Chiuse gli occhi e continuò a
riflettere sul da farsi.
Lily
aveva finito di raccontare cosa era
successo. Scorpius la teneva stretta a se, come per paura che potesse
rompersi.
-
Mi
dispiace tanto amore-
-
Non
è colpa tua Scorp. Sono stata
una sciocca. Dovevo saperlo che non avrebbero capito.- ù
-
Non
dire sciocchezze tesoro. È la
tua famiglia e volevi il suo consenso. È normale-
James
aveva deciso. Anche se quella scelta lo
faceva soffrire sapeva che era la cosa migliore da fare.
Uscì dalla camera e
percorse il corridoio fino ad arrivare alla camera di Lily,
bussò. Nessuna
risposta. Abbassò la maniglia ed entrò.
L’unica cosa che vide fu la finestra
aperta e subito capì…
-
Sai
piccola, questo posto è speciale
per noi. L’ultima volta che ci siamo venuti è
iniziato tutto…mi sembra passato
così tanto tempo…-
-
Lo
so anche a me. ma sono felice.
Nonostante tutto non cambierei mai questi ultimi mesi.-
James
era nel pallone. Non sapeva cosa fare.
Lily era scappata. Se i loro genitori l’avessero scoperto
sarebbe stata la
fine. Doveva cercare di proteggerla. Dopo tutto era il minimo che
poteva fare
per lei. Corse da Albus e gli raccontò tutto.
-
E
adesso cosa facciamo?-
-
Non
lo so. Io provo a scrivere a
Gea, magari sa qualcosa…-
-
Ok.
Io intanto cerco di tenere mamma
e papà lontani dalla camera di lil.-
Lily
era seduta in terra, la testa appoggiata
alle gambe di Scorpius. Adesso la calma era tornata. Stare
lì con lui. Sentire
la suo voce, respirare il suo profumo,toccare la sua pelle candida.
Sentire i
muscoli del suo petto perfettamente scolpiti. Era una sensazione
fantastica a
cui lei non poteva rinunciare.
-
A
cosa pensi?- la voce di Lily era
un sussurro
-
Penso
a noi due. Non riesco ad
immaginare un momento più perfetto. Noi due insieme in
questa stanza. La nostra
stanza. Ti amo Lily. Ho bisogno di te…-
Lily
e Scorpius erano
sdraiati in terra. L’uno sopra l’altro. Potevano
sentire i rispettivi petti
alzarsi e abbassarsi, i loro cuori battere, i loro respiri affannosi.
Stavano
andando oltre. Lily lo sapeva. Quello che era iniziato come un bacio
innocuo
aveva risvegliato qualcosa in loro. Le mani di Scorpius vagavano sul
suo corpo.
Percorrevano le sue curve infondendo il Lily un senso di pace.
Lei
era più
impacciata. Non sapeva cosa fare ne come farlo. Ma aveva bisogno di
quello che
stava per accadere. Lo desiderava, lo implorava con ogni parte del suo
corpo.
Aveva bisogno di un legame definitivo con Scorpius. Qualcosa che li
facesse
appartenere per sempre. Iniziò a sbottonare la camicia del
ragazzo. Sentiva i
muscoli muoversi sotto le sue mani affannosi e desideriosi quanto lei.
Lily
si svegliò
colpita da un raggio si sole. In una frazione di secondo le tornarono
in mente
i fatti della notte passata. Avrebbe voluto urlare per la gioia ma
Scorpius
dorniva accanto a lei. Più bello che mai. Delicatamente
posò le sue labbra sulle
sue e lo svegliò.
-
Buon
giorno amore…-
-
Non
potrebbe essere migliore…-
James
si era addormentato in camera di Lily. Non
era riuscito a rintracciarla ma perlomeno i loro genitori non avevano
scoperto
niente. Guardò fuori dalla finestra e vide una macchia scura
scendere sulla
casa.
-
James!-
-
Lily!
-
|
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Capitolo 15 *** Regali ***
This is home
Now I'm finally
Where I belong
Where I belong
Yeah, this is home
I've been searching
For a place of my own
Now I've found it
Maybe this is home
Yeah, this is home
Lily
era sorpresa
di trovare suo fratello James in camera sua. Si sarebbe aspettata di
vedere sua
madre e suo padre arrabbiati e preoccupati, Albus agitato ma non certo
James.
Nella sua mente si stavano affollando diverse idee del
perché suo fratello fosse
lì quando quest’ultimo le corse incontro. Lily
infilò la mano in tasca pronta
ad affrontare l’ira del fratello quando si ritrovò
stretta in un caloroso
abbraccio.
-Lil.
Mi dispiace
tanto, per tutto. Potrai mai perdonarmi?- James guardo Lily dritto
negli occhi.
La sua arroganza e la sua rabbia si erano fatte da parte per lasciare
spazio ad
uno stato di apprensione.
Lily non rispose. Si
limitò a guardarlo negli
occhi ed a sorridergli.
Gli
si avvicinò a
James e lo abbracciò. Era davvero tutto finito. Adesso
poteva sorridere alla
vita. Aveva di nuovo il suo fratellone e quello che era successo con
Scorpius li aveva
uniti in modo più profondo. Unico.
Indimenticabile. Continuarono ad abbracciarsi fino
a quando Harry e Ginny seguiti da un
Albus in preda al panico fecero irruzione nella stanza.
Lily
vide la scena
a rallentatore. I suoi genitori che aprivano la porta consapevoli che
qualcosa
non andava. Al sudato
fradicio che cercava
di giustificarsi e poi in un secondo la tensione svaniva e tutti si
calmavano. Si
guardavano intorno come a voler giustificare la loro presenza
lì. Come se
fossero entrati per sbaglio.
James
si staccò da
Lily e guardò suo padre. Era grazie a lui che aveva trovato
il coraggio di
chiederle scusa ed
era per lui se adesso
era finalmente felice.
Gli
sorrise e uscì
dalla stanza trascinando Al che, troppo arrabbiato per parlare, stava
in piedi
a guardare Lily boccheggiando. Sollevato e incredulo contemporaneamente.
Adesso
erano soli
nella stanza.
Lily
e i suoi
genitori.
Avrebbe
voluto
chiedere scusa ma sapeva che non era il momento. Dovevano essere loro
ad
accettare la notizia. Lei doveva solo aspettare e il tempo li avrebbe
calmati.
Come era successo con James.
Harry
guardò Ginny
e le sorrise. Poi le strinse la mano.
Lily
si stupì di
quel gesto e si chiese se lei e Scorpius avrebbero potuto avere lo
stesso
futuro. Subito la sua mente iniziò a vagare in un futuro
dove lei e Scorpius
erano sposati da molti anni e avevano dei figli. Li stavano
accompagnando a
scuola e lei era triste. Scorpius se ne accorgeva e le stringeva la
mano
proprio come aveva fatto la sera precedente quando lei tremante le
aveva
raccontato cosa era successo. Sorrise a quel pensiero e rimase a
cullarsi in
quella fantasia così dolce e in qualche modo naturale.
Intanto
James e
Albus erano scesi di sotto.
-Vuoi
spiegarmi
cosa è successo?-
-Niente,
ieri sera
mi sono addormentato in camera di Lily e stamane mi sono svegliato e
l’ho vista
entrare dalla finestra. Ecco tutto.-
-Ah…-
Al si sedette
sprofondando nella poltrona- potevate almeno informarmi non trovi?-
-Certo
Al. Scusami se
non ho pensato a venire giù in cucina ed urlarti che Lily
era rientrata in casa
dopo una notte fuori davanti ai nostri genitori ma sono rimasto da lei
a
chiederle scusa. Hai ragione ho le priorità tutte
sbagliate!- James era quasi
divertito dal pronunciare quelle parole
-Effettivamente
…-
Al prese in mano il telecomando e, leggermente imbarazzato, accese la
TV e
iniziò a guardare un programma a caso.
Lily
tirò un
sospiro di sollievo e si lasciò cadere sul letto.
L’interrogatorio era finito.
I
suoi genitori le
avevano chiesto scusa e dopo essersi informati su lei e Scorpius erano
usciti
chiedendole di cambiarsi per uscire.
Un’ora
dopo tutti e
cinque i Potter erano nel centro di Londra pronti a fare le spese
natalizie. Il
24 tutto il clan, come lo definiva scherzosamente Ginny, sarebbe andato
da loro
e dovevano ancora comprare gli ultimi regali. I Weasley erano dopo
tutto una
dozzina!
Dopo
circa un’ora
di camerini e vetrine il ramo maschile della famiglia decise che era
meglio
lasciare le due donne da sole e con una scusa banale se ne andarono.
Lily e
Ginny risero pensando che almeno quell’anno avevano retto per
un ora intera e
si ributtarono tra vestiti e maglioni.
All’ora
di pranzo
le due donne si chiusero in un piccolo bar per mangiare un panino.
Stavano
parlando di Hogwarts e degli esami quando Lily si accorse che stava
inscenando
un monologa da dieci minuti. Ginny infatti si era incantata e guardare
la
figlia e sorrideva.
-Mamma
cosa c’è?-
-Eh?
Oh, cosa?-
-Mamma
ci sei?-
-Io?
Si perché?-
-No
sai è da dieci
minuti che parlo praticamente da sola. A cosa pensi?-
-Hai
ragione scusa
piccola, ma ho notato che da quando sei tornata nei tuoi occhi
c’è uno strano
luccichio. In questa mattina non hai fatto altro che sorride.-
-Oh
mamma…- Lily
era arrossita.
-Sono
così contenta
per te. Il tuo primo ragazzo. Come è?-
-Scorpius
è
perfetto, mamma. Non puoi capire è bello intelligente
sensibile e poi mi fa
ridere e mi da sicurezza e…bhe ecco io lo amo.
Ginny
aveva gli
occhi lucidi. – La mia piccola è cresciuta.-
-Dai
mamma ti prego
controllati, sono sempre io.-
-Si
scusami.- si
passò una mano sugli occhi e continuò –
Allora dimmi, cosa regalerai al tuo
Scorpius?-
Oddio!
Lily nel
trambusto generale si era completamente dimenticata del regalo e adesso
non
sapeva cosa comprargli. Era un disastro. Ginny sembrò aver
capito e cercò di
rassicurarla:
-Vedrai
che
troveremo qualcosa. Andiamo.-
Ma
si sbagliava.
Tornata
a casa
avevano i regeli per tutti, anche quello per Gea, ma nessuna idea su
cosa
regalare a Scorpius. A cena Lily aveva era ritornata quella della sera
prima,
cupa e pensierosa.
-Lil,
cosa hai?-
-Niente
pa’. Non puoi
capire.-
-Dai
provaci,
infondo non sono tanto vecchio e rimbambito e poi…-
-Ok
ok adesso te lo
dico: non so cosa regalare a Scorpius. Hai qualche idea?-
-Uh.-
-Visto?
Nessuno può
aiutarmi. Non troverò mai il regalo giusto. Sono rovinata!-
-Dai
Lily calmati. Perché
non gli regali un bel libro?-
Lily
fulminò Al con
lo sguardo e fece sprofondare il pane nella salsa che aveva nel piatto.
Dopo
cena Lily
aiutò i suoi a sparecchiare e salì in camera per
scrivere una lettera a Gea,
poi si mise seduta con il viso tra le mani a disperarsi per il regalo
del suo
ragazzo.
Toc
toc.
-Posso?-
-Si
si, fai pure…-
-Ancora
a pensare
al regalo per Malfoy eh?-
-James!
Il tuo
umorismo non aiuta affatto…-
-Invece
credo di
poterti aiutarti …-
-A
si? Come?-
Chiese Lily con un tono scettico
-Se
mi lasciassi
finire te lo direi!-
-Ok-
-Allora,
dovresti
pensare a cosa piace di più a Mal…a Scorpius.-
-Lui
adora il
quiddicht. E a quello che so è anche piuttosto bravo-
-Si
è vero. Ma mai
quanto me…comunque magari potresti regalargli qualcosa che
glielo ricordasse…-
-Si
potrei ma…-
-Ma?-
-Bhe
ecco a quel
punto qualunque cosa risulterebbe impersonale. Io voglio regalargli
qualcosa
che gli ricordi me…-
-Mmm.
Potresti regalargli
un paio di guanti, magari con qualche scritta sopra. Una frase o un
disegno che
vi rappresenti.-
A
quelle parole Lily si illuminò. Un paio di guanti con
scritto qualcosa sopra
potevano andare bene. Gli sarebbero stati utili e magari gli avrebbero
fatto
ricordare la loro storia. Si. Era il regalo giusto e lei lo doveva
soltanto a
James.
Ed
eccoci qui. Siamo quasi al giorno di natale e Lily ha trovato il regalo
per
Scorpius. Lo so che non è proprio una cosa originale ma non
so mi è venuto in
mente così e allora….
Passiamo
ai ringraziamenti:
grazie
atutti voi che mi avete messo tra i preferiti e grazie a chi
recensisce. Sono contenta
che la stori a vi piaccia.
Alemalfoy:
grazie per assecondare la mia pazzia e le mie ossessioni
Chiaraburrobirra:
allora non hai ancora recensito. Quindi non ti posso dire niente, solo
muoviti!!!! Ahah no scherzo!!!
|
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Capitolo 16 *** Guanti e Carillon ***
Si
rigirava nervoso il piccolo pacchetto argentato tra le mani.
Era
da quella sera, quella fantastica sera, che non la rivedeva ed aveva
paura di
quello che sarebbe successo.
Ricordava
ancora come le era sembrata bella con i suoi capelli rossi un
po’ scompigliati
e il viso felice e riposato ma
allo stesso tempo già in agitazione. Ricordava come
l’aveva vista volare via
dalla scuola con ancora il ricordo della notte appena trascorsa vivido
nella
pelle.
Poi
non si erano più visti. Si erano scritti a volte, due di
preciso, e la seconda
solo per darsi quell’ appuntamento. Non ne avevano mai
riparlato e questo la
spaventava.
Lo
spaventava non aver avuto modo di parlare di persona, o di vedere il
suo viso,
quel viso fantastico e dolce del quale lui ormai sapeva leggere tutto.
Guardò
l’orologio. Erano le 16. 55 quindi Lily sarebbe arrivata nel
giro di cinque
minuti.
Sospirò
e si sedette ad aspettare.
Lily
guardò l’orologio sopra la porta ancora una volta.
Era
in ritardo e lo sapeva ma non voleva darle anche questo dispiacere.
Ginny ci
era rimasta male quando Lily le aveva detto che non voleva essere
accompagnata,
ma aveva capito: in fondo anche lei aveva avuto quindici anni!
Adesso
però la stava vestendo e truccando e ci stava mettendo
più del previsto.
Lily
gettò un’altra occhiata furtiva
all’orologio alle sue spalle cercando di non
farsi vedere dalla madre.
-Cosa
c’è?- Lily si era guardata nervosa allo specchio
dopo la risata improvvisa di
Ginny
-No,
niente scusa. È solo che mi fai ridere. Non riesci a non guardare
quell’orologio in
continuazione…- disse Ginny sorridendo
-Ecco
io mamma, scusa ma sai sono in ritardo quindi…-
-
Ok va bene, sei pronta,. Ginny sorrise alla vista della figlia e le
diede un
sonoro bacio sulla guancia.
-Grazie
mamma.-
Lily
scese le scale tre gradini alla volta sperando di uscire prima quando
si trovò
la strada bloccata dai tre Potter.
-Ragazzi,
è tardi! Devo andare…- Lily cercò
inutilmente di protestare
-Non
così veloce piccola…prima voglio ricordarti di
stare in guardia.- Harry le
sorrise maligno- io ho molti amici da cui potrei farti seguire e sono
anche un
mago niente male, quindi non avrei problemi contro un ragazzino troppo
invadente.- guardò il golf con lo scollo a
“V”di Lily e continuò…- non
ti
sembra di essere un po’ troppo scollata?-
-No
sinceramente no, babbo. E adesso scusatemi tutti e tre…-
spinse i tre uomini di
lato ed uscì in giardino seguita a ruota da James
-Lily,
aspetta un secondo!!!!!!!!-
-Oh,
James! È tardissimo..-
-Solo
un attimo piccola.- sorrise nel vedere la faccia di Lily che si incupiva
-Io
non sono piccola James. Ho quindi anni e un ragazzo della tua
età quindi…-
-È
proprio di questo che volevo parlarti… ecco stai attenta
pic…Lil- sorrise
alla sorella e rientrò in casa.
Scorpius
la vide scendere dalla scopa e si alzò. La guardò
per un momento e subito i
dubbi provati poco prima scomparvero. Lily era bellissima, sorridente e
radiosa, come non era mai stata. Si abbracciarono e si baciarono, in
modo
passionale, desideroso ma tenero allo stesso tempo. Un bacio come per
capire se
erano davvero loro. Un bacio come se fosse il primo e
l’ultimo di una lunga
serie. Un bacio per ritrovarsi e non lasciarsi più.
Si sedettero su di un
masso vicino e si
osservarono in silenzio.
-
Sei molto più bella di come ti ricordavo, piccola- le parole
di Scorpius
arrivarono come un sussurro all’orecchio della rossa che
rabbrividì.
-
Tu invece sei sempre lo stesso, e lo adoro-
quasi non riuscì a finire la frase che le
labbra di Scorpius iniziarono
a morderle il collo, morbide e calde.
-
Basta, basta, pietà!- Lily rideva cercando di scansare le
labbra di Scorpius
-
Hei così mi offendi! Non ci vediamo per una settimana e non
vuoi neanche un
bacino?-
-
Mi sembra che per adesso i baci bastino! Voglio sapere tutto quello che
è
successo ad Hogwarts in questi giorni!-
-
Certo, come se Gea non ti avesse raccontato tutto…-
-
Non mi importa, voglio sentirlo da te. Adoro la tua voce così calda e
sensuale…- fece Lily maliziosa
-
Adesso sei scorretta! Prima non ti posso baciare e poi mi provochi in
questo
modo… non sono una roccia io…-
-
E questo che c’entra?-
-
Bhe ecco era per dirti che non so se riuscirei a
controllarmi…- e così dicendo
Scorpius si lanciò sopra Lily che cadde in terra per il peso
inaspettato….
I
due ragazzi continuarono a ridere e scherzare per un bel po’,
poi quando ebbero
finito tutte le provocazioni si misero a sedere, consapevoli che era
arrivato
il momento di scambiarsi i regali.
Stavano
fermi con i loro pacchetti in mano, uno rettangolare ed argentato e
l’altro
tondo e verde. Nessuno dei due voleva iniziare perché
avevano segretamente
paure di aver sbagliato regalo…
-
Bhe credo che stare qui a temporeggiare non serva a niente- disse Lily
dopo
dieci minuti di silenzio totale - quindi ecco…-
Scorpius
prese il pacco e lo guardò curioso. La carta verde e lucida
era soffice al
tatto, ma aveva anche una forma rotonda quindi non aveva la
più pallida idea di
cosa contenesse. Strappò con delicatezza la carta, per non
sciuparla e si
ritrovo tra le mani una confezione blu scura. Sollevò il
coperchio e si ritrovò
ad osservare un paio di guanti da portiere, i più belli che
avesse mai visto. I
guanti erano neri ma con delle rifiniture argentate. Li prese in mano
per
osservarli meglio e vide che nel palmo c’era scritta una
frase.
La
lesse e uno strano groppo gli salì in gola.
I
miei occhi si rispecchiano nei tuoi,
il
mio sorriso nasce dal tuo,
le
mie mani si stringono alle tue,
io
sono con te, sempre.
Scorpius
strinse forte i guanti nella mano, i suoi occhi erano lucidi. Si
avvicinò a
Lily e la baciò sulle labbra.
-
Sono meravigliosi…-
-
Grazie- disse Lily rispondendo sia al complimento sia al gesto di
Scorpius che
le aveva avvicinato un pacchetto.
Si
sedette concentrata e lo scartò. Si ritrovò a
stringere un carillon di legno
lucido. Lo aprì e subito una musica dolcissima si diffuse
per tutta l’aria
circostante. Lily aveva le lacrime
agli occhi, Scorpius la abbracciò da dietro e le disse:
-
Sono contento che ti piaccia,guarda nello specchio-
Lily
guardò e rimase sensa fiato. Una piccola figura con dei
lunghi capelli rossi
stava danzando come una fata.
-
Scorpius, tesoro, è bellissimo. Grazie -
Poi
improvvisamente sentì uno strano trillo acuto che la fece
sobbalzare. Si guardò
la testa e vide che lampeggiava. Ci infilò la mani e ne
tirò fuori un piccolo
orologio stregato messo lì da suo padre che
l’avvertiva che era tardi e che
doveva tornare.
Facendo
uno sforzo enorme per non cadere dalla scopa pur ridendo a crepapelle
Lily si
alzò in volo e tornò a casa, lasciando Scorpius
seduto in terra tra attacchi
di risate isteriche: questa volta
Harry si era superato!
Bene
e anche questo
capitolo è finito!
Fatemi
sapere, un grazie
a tutti.
|
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Capitolo 17 *** Ma allora il ballo? ***
Era
la mattina di natale e tutta la famiglia era riunita in cucina per
scambiarsi i
regali e per prepararsi all’assalto dei parenti.
Lily
stava bevendo una tazza di cioccolato quando sentì uno
strano ticchettio alla
finestra, si alzò e fece entrare il gufo. Questo
planò sul tavolo, lasciò
cadere la lettera che portava sopra il logo di Hogwarts e
uscì elegante come
era entrato. Subito tutti e cinque si lanciarono sulla lettera, curiosi
e
spaventati allo stesso tempo ma la più veloce fu Lily che
con uno scarto in
avanti riuscì a prendere la lettera e a scansarsi. Si mise
in un angolo della
cugina la aprì e lesse quello che c’era scritto,
prima mentalmente poi ad alta
voce, come per assicurarsi di non essersi inventata tutto.
Scandì
ogni parola con una lentezza incredibile, per dare a tutti la
possibilità di
capire quello che dicevano:
“Il
preside e tutti gli insegnati sono lieti di invitare gli studenti della
scuola
di magia e stregoneria di Hogwarts a partecipare al ballo che si
terrà il 31
dicembre per festeggiare il nuovo anno.
L’invito
è esteso a tutta la famiglia.
Auguri,
il
preside e gli insegnanti”
Nella
cucina di casa Potter calò il silenzio.
Tutti
era persi nei loro pensieri, alcuni positivi altri meno…
Lily
era in preda ad una crisi isterica: un ballo a scuola significa un
ballo con
tutti gli studenti e quindi anche con lui, lui…
chissà se lo sapeva di già.
Magari non la voleva invitare, oppure si…e lei cosa avrebbe
fatto? Non poteva
rifiutare ma accettare significava mostrarsi davanti a tutti, TUTTI, con Scorpius e poi lei non
sapeva ballare!
Anche
Harry non era da meno. Appena aveva saputo che anche i genitori erano
invitati
ad Hogwarts era andato nel panico: negli ultimi anni era stato a scuola
solo
per parlare con il preside e si era smaterializzato direttamente nel
suo
ufficio, non entrava a scuola da molti anni. L’ultima volta
che ci era stato
era stata circa due giorni dopo la caduta di Voldemort e quel
particolare
giorno non gli riportava alla mente ricordi tanto felici…
Ginny
invece sembrava tranquilla. Anche lei come il marito non tornava a
scuola da
molto tempo ma a differenza sua lei associava quel ultima visita al
momento in
cui aveva salutato degnamente suo fratello Fred e in cui aveva capito
che era
tutto finito, senza contare che era stato in quel giorno che aveva
riparlato ad
Harry dopo i suoi mesi in clandestinità…
James
e Albus come la madre erano sereni e felici. Loro erano due ragazzi,
Potter per
giunta, e grazie al loro fascino non avevano mai avuto problemi con le
ragazze
e quindi trovarne una per un ballo non li preoccupava
minimamente…
____________________________________________________________________
Lily
salì in camera stravolta.
Passare
una giornata intera con la famiglia Potter-Weasley non era
un’impresa facile e
per di più lei si era tormentata tutto il giorno sul ballo.
Si infilò il
pigiama e si mise a letto, ma il pensiero dell’imminente
ballo l’agitava a tal
punto che dopo 5 minuti di sbuffi decise di alzarsi. Si
guardò intorno incerta
su cosa fare quando vide il carillon posato sulla sua scrivania. Lo
prese in
mano e si sedette. Quando lo aprì la delicata musica che
aveva sentito il
giorno prima risuonò nella camera. Si distese comoda nel
letto, non sapeva come
mai ma quella melodia la calmava e si addormentò tenendo il
regalo del suo
ragazzo tra le mani.
La mattina dopo si
alzò riposata e tranquilla.
Si infilò sotto la doccia e si vestì pronta per
una giornata in stile Potter.
Quando
arrivò il suo gufo aveva la mano sulla maniglia abbassata a
metà. Corse alla
finestra e prese la lettera che l’uccello teneva nel becco.
La calligrafia era
di Gea.
Hei Lily, grazie tanto per
il regalo, mi
servirà moltissimo un maglione visto il freddo che fa qui.
Hai
saputo del ballo?
Io
non riuscivo a
crederci! Un ballo ad Hogwarts. Non vedo l’ora di andarci.
Tobias
è stato
dolcissimo…
Questa
mattina quando
sono scesa a fare colazione ho trovato una rosa rossa davanti al mio
posto ed
un biglietto..
Scorpius
te l’ha
chiesto?
Ti
voglio tanto bene,
Gea
Lily
rimase ad osservare la lettera travolta da sentimenti contrastanti: da
una
parte era contenta per Gea ma dall’altra non riusciva a non
essere invidiosa
del suo fidanzamento normale….
Prese
la piuma per scrivere una risposta quando per la seconda volta in una
mattina
un gufo
entrò in camera sua lasciando
cadere una lettera sopra la prima.
Con
un tuffo al cuore Lily riconobbe la scrittura di Scorpius.
Prese
la lettera e la aprì con mani tremanti. Qualunque
informazione contenesse
poteva essere devastante per lei.
Trattenne
il respiro e lesse, poi la rilesse.
Era
una lettera neutra, solo poche righe per chiederle se si potevano
incontrare
quel pomeriggio.
Lily
rispose subito di si e gli chiese il luogo e
l’ora, poi scese di sotto per fare colazione con i suoi.
Quando
tornò in camera trovò un nuovo gufo sul
davanzale, che appena la
vide entrare
posò la lettera sulla scrivania e volò via.
Lily
lesse la lettera, rispose che ci sarebbe
stata e corse di sotto a chiedere a sua madre di accompagnarla a Londra.
-
Lil, mi dispiace ma io non posso proprio
venire. In casa devo ancora sistemare tutto. Mi dispiace non posso
proprio.
Magari puoi chiede a tuo padre…-
-
Si, sai che bello?!?!- rispose sarcastica- papa,
scusa mi potresti accompagnare a Londra che devo uscire con il mio
ragazzo?-
Ginny
scoppiò a ridere – Si hai ragione…-
-
Già, ma allora come faccio?-
-
Come fai a fare cosa?- chiese James entrando in
cucina per mangiare qualcosa
- No
niente…ecco io dovrei uscire con Scorpius ma
non trovo nessuno disposto ad accompagnarmi…lascia
stare…- Lily aveva l’aria
sconfitta
-
Potrei accompagnarti
io. Così ne approfitterò per fare un discorsino a
Malfoy…- James sembrava
assorto nei suoi pensieri- si, ti ci porto io!- concluse con un sorriso
ed uscì
dalla cucina lasciando Lily più in crisi che mai…
-
Lily, ti vuoi muovere? Ti sto aspettando da un
quarto d’ora!-
-
Arrivo James…- Lily si guardò un ultima volta
allo specchio, con i jeans attillati, il golf a collo alto panna e un
trucco
leggero sembrava più grande. Almeno questo sarebbe servito a
risollevare il
morale a Scorpius dopo che James gli avrebbe parlato…oppure
no?
-
ARRIVOOOO- Urlò in risposta a James e scese le
scale pronta a partire.
-
Tieniti stretta alla mia mano Lily-
-
Ok- strinse la mano di James e subito fu
risucchiata dal buio più totale, un buio che le impediva di
respirare…
Atterrò
in un vicolo buio…
- Ma
dove siamo?-
-
Non volevi andare a Londra? Ti ci ho portato!-
James guardò la sorella confusa e continuò- non
ti aspettavi mica di
smaterializzarti in mezzo a tutti quei gabbani, vero?-
-
Oddio che stupida, non ci pensavo…comunque
andiamo che siamo in ritardo!- disse guardando l’orologio che
aveva al polso e
trascinando James per la strada in cui erano
“atterrati”.
Lily
avvistò Scorpius quasi subito, seduto su una
panchina nella piazza. In mezzo a tutta quella gente il biondo
risplendava di
una luce propria, bellissima e potente, tanto che molte delle ragazze
che gli
passavano accanto gli lanciavano sguardi ammirati, cosa che, Lily
notò con
molto piacere, Scorpius non dava segno di notare.
James
si accorse che Lily si era fermata e con un
misto di divertimento e fastidio capì che il motivo per cui
stavano immobili in
una piazza era Scorpius.
Facendo
finta di niente disse a Lily di andare
avanti per preparare il suo ragazzo. Vide Lily che si avvicinava e
Malfoy che
cercava di baciarla ma la rossa lo scansava e adesso lo stava
indicando. Con
una punta di piacere vide l’espressione di Malfoy farsi seria
ed infastidita,
ma solo per un secondo, perché quando il biondo gli
andò incontro aveva un
sorriso, se non radioso per lo meno cordiale.
-
‘giorno Potter…-
-
Malfoy…posso parlarti un secondo?-
-
Certo…-
- In
privato- aggiunse quando Lily fece un passo
verso di loro.
Lily
rivolse uno sguardo indagatore a James, poi
guardò Scorpius preoccupata, ma quando questo le rivolse un
sorriso
incoraggiante acconsentì ad aspettarli.
James
iniziò a camminare seguito da Scorpius e si
diresse verso una gelateria dal lato opposto della piazza.
- Ti
va un gelato?- James si sforzava di essere
gentile
-
Emm..si- anche Scorpius cercava di sembrare
tranquillo quando in realtà si chiedeva cosa stesse
succedendo…
I
due ragazzi si misero a sedere nel tavolo
indicato loro dalla cameriera che gli aveva preso le ordinazioni.
-
Allora, so che ti starai chiedendo perché siamo
qui, bhe è presto detto. È chiaro che noi due non
siamo mai stati in rapporti
amichevoli, ma adesso le cose stanno cambiando. Tu stai con mia sorella
ed io
non voglio compiere lo stesso errore da qualche settimana fa.- si
fermò a
riflettere – quindi voglio proporti una specie di tregua. Non
dico che dovremmo
essere amici, ma solo che sarebbe saggio per il bene di tutti cercare
di
mantenere almeno una certa civiltà tra di noi…-
-
quindi se ho capito bene tu vuoi che noi due ci
comportiamo da persone civili? Niente amore, ma neanche odio? Semplice
cortesia?-
- Si,
penso che a Lily farebbe piacere…-
Scorpius
rimase zitto un secondo- Ok, ci sto!-
-Bene.
Grazie.. Mal…Scorpius- James rivolse un
sorriso a Scorpius e fece per andarsene, poi ci ripensò e
guardò negli occhi il
biondo.
- Se
farai del male a Lily non risponderò delle
mie azioni.- Si avvicinò di più al suo viso
– prendilo come un avvertimento-
-
Non ho bisogno di essere avvertito, James, non
ho intenzione di fare del male a tua sorella; ci tengo a lei.- Scorpius
sostenne lo sguardo di James che sembrò contento della
risposta.
-
Bene, allora ciao Scorpius. Ci vediamo in giro-
-
Si, in giro- Aspettò che James si allontanasse
e andò da Lily che lo stava guardando preoccupata.
Si
sedette vicino a lei e finalmente la baciò, in
modo delicato, come un saluto poi staccò le labbra dalle sue
e le prese la
mano.
-
Andiamo?-
-
Non così in fretta…voglio sapere cosa ti ha
detto mio fratello!-
-
Niente di che piccola, cose da ragazzi…- sa
alzò e la tirò a se ridendo.
-
Uffa...io lo voglio sapere!- cantilenò la rossa
come una bambina di cinque anni.
-
Dai Lily, se fai la brava ti compro un
regalino…-
-
Non voglio che mi compri niente mamma! Magari
un bacio risolverebbe tutto…-
Scorpius
scoppiò a ridere- Ho dei dubbi, ma
possiamo provare…- avvicinò le sue labbra a
quelle carnose di lei per un
semplice bacio a stampo, ma si ritrovò stretto in una morsa
micidiale fatta di
baci e piccole torture
-
Sei scorretta piccola, ma non cederò…- sorrise
ed iniziò a canticchiare una canzone rock che aveva sentito
provenire da un
negozio mentre aspettava Lily.
Passarono
tutto il pomeriggio tranquillo a ridere
e scherzare fino a quando Lily si fermò rapita davanti ad
una vetrina in cui
spiccava un fantastico abito da sera,
argentato lungo, stretto in vita e più lento sotto con uno
scollo nella
schiena. Scorpius sorrise alla vista di Lily.
-
Dai entriamo…-
-
Cosa! Dove?
No grazie, sto bene così…-
-
Dai ti prego…se ti voglio portare al ballo devo
sapere cosa mi aspetta…no?-
-Cosa?
Sarebbe un modo originale di chiedermi di
venire al ballo con te?- Lily cercava di fare l’arrabbiata ma
le parole di
Scorpius l’avevano riempita così tanto di
felicità che non ci riusciva
proprio..
-
È un invito solo se anche tu vuoi venire al
ballo con me quanto io vaglio andarci con te!-
Per
tutta risposta Lily gli si aggrappò al collo
e lo baciò…
- Lo
prendo per un si?- e sia Scorpius che Lily
scoppiarono a ridere lì, davanti al negozio con la gente che
li guardava
sorridendo…
A
cena Lily non fece altro che parlare del
vestito meraviglioso che aveva visto fino a quando Harry gli disse che
non gli
avrebbe comprato nessuno vestito che lasciasse scoperta più
della caviglia o
del viso, facendo ridere James che approvava in pieno, ma facendo
arrabbiare
Lily.
Dopo
cena Lily salì in camera e si accorse che
non aveva risposto ancora a Gea quindi prese carta e piuma ed
iniziò a
scriverle tutto quello che era successo nel pomeriggio, includendo
infine un
sacco di baci e congratulazione per il suo invito.
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Capitolo 18 *** Ritorno ad Hogwarts ***
Il
31 dicembre era finalmente arrivato. Lily si alzò presto
quella mattina e scese
in cucina. La casa era deserta così si preparò
una cioccolata e si sedette sul
bancone sorridendo.
Pensava a Scorpius, al ballo, a Gea e Tobias ed al meraviglioso vestito
che,
dopo molte insistenze, era riuscita a farsi comprare da suo padre.
Già
il vestito. Da quando
due giorni prima
era andata al negozio insieme a sua madre e l’aveva comprato
non faceva che
prenderlo ogni ora e fissarlo ammirata.
Non
aveva mai visto un vestito tanto bello ed il fatto che Scorpius
l’avesse
invitata proprio grazie a quel vestito lo faceva
sembrare mille volte
meglio.
Prese
la cioccolata e la versò in una tazza.
In
una mattina fredda e fantastica come quella niente era meglio di una
cioccolata
al latte con la panna sopra.
-
Ciao piccola, come mai già sveglia?- Harry era entrato in
cucina e si stava
preparando un cafè.
-
Non riuscivo a dormire…-
Harry
aprì la bocca come per dire qualcosa poi la richiuse.
Lily
si accorse di questo gesto e trattenne un sorriso.
-
A che ora partiremo oggi?-
-
Pensavamo verso le tre del pomeriggio, in questo modo tu e i tuoi
fratelli
avrete tutto il tempo per disfare i bagagli e prepararvi-
-
Ok, perfetto-
-
Sbrigatevi è tardi! Rischiamo di perdere il trenoo- Harry,
sotto le scale,
urlava invano da circa venti minuti…
-
Tesoro calmati è presto. Ce la faremo andrà tutto
bene- Ginny abbracciò il
marito scendendo le
scale
-
Lo so, è solo che è da tanto tempo che non
riprendo un treno, quel treno per
Hogwarts e…-
-
Tesoro lo so, ti conosco da quando hai undici anni. Ormai riesco a
capirti
meglio di quanto ci riesca tu stesso-
-
Si lo so. E non sai quanto ti amo per questo- Harry avvicinò
la sue labbra a
quelle di Ginny…
-
Non potete aspettare che ce ne siamo andati prima di fare certe cose?-
James,
Albus e Lily stavano scendendo le scale gli ultimi due ancora ridendo
per la
battuta del fratello maggiore.
___________________________________________________________________
Harry
stringeva forte la mano di Ginny.
Stavano
camminando tra la gente a King Cross, cercando il momento migliore per
attraversare il muro tra i binari 9 e 10.
-
Io vado ok?- James spinse il carrello contro il muro e lo
attraversò
tranquillamente…
Lily
e Albus lo seguirono subito dopo lasciando i due genitori
indietro…
-
Andiamo?- Ginny sorrise ad Harry che si sentiva uno sciocco, da quando
James
aveva undici anni attraversava quel muro come minimo una volta
all’anno, ma
adesso sapere che non si sarebbe fermato davanti al treno per salutare
i figli ma
che ci sarebbe salito come tanti anni prima lo spaventava a morte.
Strinse
forte la mano di Ginny ed insieme attraversarono il muro.
Si
ritrovarono lungo il binario, circondati da visi conosciuti o meno.
Videro che
i loro figli li aspettavano e li raggiunsero.
-
Saliamo o non troveremo mai uno scompartimento vuoto!-
-
Ok…-
I
cinque Potter si misero seduti nel primo scompartimento vuoto ed
aspettarono
con pazienza che il treno partisse.
Harry
guardava il paesaggio scorrere al di fuori del finestrino…
Si
ricordava ancora
l’ultima volta che era salito su quel treno.
Era
stato subito dopo il
funerale di Silente. Ricordava ancora come si sentiva quando il treno
si era
mosso sui binari…
Aveva
appena lasciato Ginny,
Silente non c’era più ed aveva deciso di non
tornare ad Hogwarts. Tutto quello
per cui aveva deciso di lottare gli sembrava scuro ed inutile, adesso
che il
suo mentore non c’era più per colpa
dell’uomo che odiava quasi quanto
Voldemort, Piton.
Ricordava
che desiderava
ucciderlo con tutto se stesso. Era un sentimento troppo
forte… solo dopo molti
mesi aveva scoperto che Piton era invece un uomo coraggioso e leale.
-
Babbo ci siamo!- sentì la voce di Albus arrivargli lontana,
come se non fosse a
pochi metri da lui…
-Harry,
dobbiamo scendere- Il tocco della mano di Ginny lo riportò
completamente alla
realtà. Si alzò e seguì tutta la sua
famiglia nel corridoio e poi giù nella
strada in attesa di una carrozza che li portasse al castello.
Stavano
per arrivare.
Avevano già superato il cancello e Harry poteva chiaramente
vedere il profilo
della scuola grande ed incombente. Ci era già tornato, lo
sapeva ma adesso era
diverso. Stava per entrare dal cancello principale, stava per salire
quei
gradini che ad undici anni li erano sembrati tanto belli ma quasi
irreali.
Stava per partecipare ad un ballo nella sala dove tutto era finito.
Avrebbe
camminato sulle pietre che aveva passato girando con Voldemort. Tutti i
ricordi
di quell’orribile periodo sarebbero riaffiorati alla mente
proprio come quando
era tornato a scuola due giorni dopo la grande vittoria per i funerali
generali…
-Ragazzi
allora noi andiamo ok? Ci vediamo dopo al ballo…-
-
Ok, ciao a dopo- Lily seguì i suoi fratelli su per le scale
e salì nel
dormitorio femminile.
-
Ma guarda chi si rivede!- Lily era entrata nella sua stanza e stava
correndo
incontro a Gea
-
Lilyyyy oddio che bello! Sei arrivata presto eh?-
-
I miei hanno preferito arrivare prima così potevamo
sistemarci, ma in realtà
credo che sia solo per mio padre, ritornare a scuola l’ha un
po sconvolto-
rideva ma non sapeva quanto era vero….
-
Harry, Ginny che piacere vedervi!- Neville e Luna si avvicinarono
sorridenti
alla coppia- come state?-
-
Tutto bene, anche se Harry ha qualche difficoltà ad
ambientarsi però...-
-
Lo so, sembra strano eh? Ancora mi ricordo che anno abbiamo passato
cercando di
creare scompiglio a Piton. E poi la battaglia finale…- Luna
sembrava persa nei
suoi pensieri- però infondo sono tutti ricordi che fanno
parte del nostro
passato, se non ci fosse stato Voldemort io non vi avrei mai incontrati
e
adesso non sarei qui con il mio Neville e la mia Gea-
-
Lily mi ha detto che è rimasta qui, come mai?- Ginny sorrise
guardando il
marito. Era sicura che stesse pensando la stessa cosa: Luna era
incredibile,
non era da tutti trovare del buono anche nel periodo della guerra ed in
Voldemort stesso ma quella ragazza ci riusciva sempre ed infondo poteva
capire
come mai
Neville
l’avesse scelta.
-
È stata lei che è voluta rimanere e quindi noi ne
abbiamo approfittato per
farci un viaggio, siamo tornati questa mattina. Ho ancora il sapore di
baguette
in bocca-
-
Siete stati in Francia? Mi hanno detto che è bellissima,
dove di preciso?-
-
Siamo andati a Parigi. La Torre Eiffel è fantastica
con la neve…-
Harry
aveva perso il filo del discorso da quando Luna aveva detto quelle cose
su
Voldemort. Sul momento avrebbe voluto dirle che era una sciocca e che
non
poteva veramente pensare che si fosse del buono in quegli anni,
tuttavia più ci
pensava più capiva che aveva ragione. Si erano conosciuti
grazie all’Es ed era
da quel momento che aveva stretto le amicizie più importanti
senza contare Ron
ed Hermione.
Come
se li avesse chiamati con il pensiero anche
loro due raggiunsero gli amici e si unirono alla conversazione;
però dopo circa
mezz’ora le coppie si separarono su insistenza delle mogli
che dovevano
prepararsi.
Lily
stava osservando il mazzo di fiori sul suo letto. 31 rose rosse. Sul
biglietto
c’era scritto:
“
31 rose come il
giorno del tuo ritorno.
Rosse
come i tuoi
bellissimi capelli.
Ti
aspetto sotto la
scala principale alle 7 pm.
Ti amo.”
-
Lily non credi che dovresti mettere i fiori in un vaso?-
-
Si Gea, solo un attimo-
-
Li stai guardando da venti minuti, tra un po’ li vedrai
appassire sulle tue
mani. Mettili qui dentro, adesso!- Gea era seccata dal comportamento
della sua
migliore amica. A volte sembrava proprio una bambina, tuttavia doveva
riconoscere che il gesto di Scorpius era stato davvero dolce e
romantico…
-
Senti io scendo ok? Tobia s mi sta aspettando già da dieci
minuti…- Gea avvertì
Lily che era ancora in bagno ed uscì dal dormitorio. Odiava
essere in ritardo,
il ballo iniziava alle sei precise ed erano già le sei e un
quarto, ma i tacchi
che si era messa per l’occasione non le permettevano di fare
passi più lunghi
di due centimetri alla volta.
Lily
era da sola nel dormitorio, quel silenzio le piaceva perché
le dava modo di
pensare, anche se da un po’ di
tempo non
faceva che pensare a lui.
Guardò
lo specchio ammirando la figura che vi si rifletteva. Una ragazza alta
con i
capelli rossi mossi e voluminosi che le ricadevano dolcemente sul viso
e le
coprivano una parte della schiena che un bellissimo vestito lasciava
scoperta.
Il trucco leggero ma perfetto le metteva in risalto gli occhi nocciola
perfettamente.
Sorrise.
L’unico
problema erano i tacchi, alti sette centimetri, a spillo e con dei
finissimi
lacci bianchi non la facevano sentire molto in equilibrio.
Scorpius
aspettava sotto le scale con lo smoking che sua madre aveva insistito
per
comprargli.
Aveva
lasciato che i suoi genitori entrassero senza di lui dicendogli che
doveva
aspettare una ragazza, ma non gli aveva detto chi…
Quando
vide la figura leggiadra che scendeva lentamente le scale uno strano
groppo gli
salì in gola.
Lily
era bellissima: un lungo vestito bianco avorio le avvolgeva
delicatamente il
busto e la vita per poi scendere più leggero sui fianchi. I
capelli rossi erano
sciolti e le ricadevano leggeri e perfetti come non erano mai stati. Ai
piedi
aveva un paio di scarpe molto raffinate che le spuntavano leggermente
dal
vestito quando camminava e che rallentavano la sua andatura, cosa che
Scorpius
adorava perché gli permetteva di osservarla più a
lungo.
-
Sei bellissima stasera- le disse porgendole la mano quando scese
l’ultimo
gradino e accompagnandola dentro la Sala
Grande.
Bene
cosa ve ne pare?
Fatemi
sapere.
Grazie
a tutti
Per
chi avesse già letto, come alemalfoy, mi scuso per
l’errore
nel cambiare il nome di Ginny con quello di Lily. È stata una mia svista enorme!!!!!
Scusatemi
vi prego….
|
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Capitolo 19 *** Drogato di te ***
Lily sentì
immediatamente gli sguardi della sala posarsi su di loro. Sapeva che
Scorpius
era fantastico, ma non capiva per quale motivo qualcuno potesse
guardare lei…
- Sai che sei
bellissima stasera?- Scorpius parlò per la seconda volta in
un sussurro, come
per essere sicuro che sentisse solo lei…
- Grazie…-
- Sei così
bella
che non riescono a toglierci gli occhi di dosso, ma se questi stupidi
ragazzi
ti guardano ancora in quel modo sarò a costretto a mettergli
le mani addosso.
Penso che anche tu fratello sia d’accordo- La fece girare
verso James che
lanciava occhiate spaventate da lei ad un gruppo di ragazzi.
- Non ti ci
provare! Non ho intenzione di scatenare una rissa…-
- Ok, ma credo
che dovrai trovare il modo di distrarmi se vuoi che stia buono
buono…- Scorpius
aveva un sorrisetto sghembo
- MMM, fammi
pensare…ok, solo un bacino però-
- Non chiedo di
meglio- e così dicendo avvicinò il suo viso a
quello della rossa e la baciò
dolcemente.
- Malfoy Lily-
- James!- Lily si
staccò di corsa da Scorpius e salutò il fratello-
La mamma e il babbo sono già
qui?- Iniziò a guardarsi intorno isterica
- Si, ma stai
tranquilla…l’unico che ha avuto il piacere di
vedervi sono stato io- Guardò
Scorpius dritto negli occhi- ed è un bene…da una
parte, perché se ti dovessi
uccidere magari mio padre cercherebbe di impedirmelo…-
- JAMES!-
- Hai ragione
scusa Potter, se vuoi parlare…-
- L’abbiamo
già
fatto! E anche se ho deciso di abbandonare la mia posizione estrema non
è detto
che non potrei tornarci…- tutti e due i ragazzi si voltarono
sentendo un
lamento provenire da Lily..
- Ops, forse sono
stato esagerato…scusami Lil…-
- Si scusami-
- Lilyyyy!- La
rossa si voltò appena in tempo per veder Gea che cercava di
correrle in contro
leggermente impacciata nel suo vestito rosa. Aveva i capelli raccolti
in una
crocchia trasandata che, insieme al vestito senza spalline, lasciava
scoperta
una generosa parte di schiena…
- Mio padre
all’inizio non voleva che mettessi questo vesito. Ma poi sono
riuscita a
convincerlo- Gea aveva parlato prima che qualcuno potesse commentare, ma aveva
centrato il punto
- E come hai
fatto a convincerlo?-
- Lui era tutto
un “ma è troppo scollato per te”,
“sei ancora una bambina” e alla fine io gli
ho fatto “non sono più una bambina da un pezzo, ho
anche un ragazzo”- Tobias,
che le teneva la mano arrossì leggermente, ma lei non ci
fece caso
probabilmente perché gli aveva già detto questa
storia- allora lui è rimasto
zitto ed io ho continuato: “e, solo per informazione, se
volesse togliermi il
vestito qualche centimetro in più di stoffa non farebbe la
differenza! ”-
- Oddio. Non ci
credo! E cosa ha detto tuo padre?- Lily era scoppiata a ridere
- Lui,
ovviamente, non ha detto niente così io sono rimasta in
silenzio ad aspettare e
dopo un oretta si è alzato e mi ha detto “andiamo
a conoscere questo ragazzo”-
- E così
adesso,
caro Tobias non
puoi più tirarti
indietro…se hai conosciuto i Paciok…sei uno di
loro- Lily era riuscita a
riprendersi
- Si, ma non
avevo intenzione di tirarmi indietro- Tobias sorrise a Gea e le strinse
la
mano…
-
Oh….forse è
meglio se andiamo…-
- Ma cosa?- Lily
non fece quasi in tempo a chiedere che da dietro la spalla di Scorpius
comparvero i suoi genitori…
- Mamma, babbo-
- Lily tesoro sei
bellissima- Ginny fissò sua figlia ammirata e si rivolse a
Scorpius- Piacere di
conoscerti, io sono Ginny Potter-
- il piacere
è
mio signora Potter- strinse la mano che Ginny gli aveva porso
- Ti prego
chiamami Ginny, signora Potter sa così di vecchio-
- Ma lei non
è
assolutamente vecchia Ginny!-
- Uuu, un ragazzo
educato ed adulatore, adesso ho capito perché mia figlia non
ha saputo
resisterti-
- Grazie, ma non
credo che le caratteristiche mi appartengano- sorrise amabilmente e si
rivolse
ad Harry- Piacere sono Scorpius Malfoy, posso chiamarla Harry?-
- No, per te
signor Potter- Harry
guardò
Scorpius dritto
negli occhi, provocando
la risata di James…
- Scusami,
scusami e scusami! Sono in debito con te!- Lily cercava di farsi
perdonare, ma
sapeva che delle semplici scuse non erano sufficienti per quello che
aveva
fatto passare al suo ragazzo, così buono e
perfetto…..
- Lily tesoro
calmati, non è andata poi così male: tua madre
non mi odia!-
- Neanche mio
padre ti odia, è questo il punto! Lui si è
comportato così solo per vedere come
reagivi….-
- Ma come fai ad
essere così sicura?-
- Fidati conosco
la mente malata di mio padre. Come posso farmi perdonare?-
- Tesoro, non hai
niente da farti perdonare, però se proprio ci tieni tanto la
mia camera è
libera quindi…-
- Scorpius!-
- Cosa?-
- Niente, hai avuto
semplicemente un’idea geniale, baciò il biondo e
si fece guidare giù nei
sotterranei, poi nella sua camera. Quando Scorpius
l’adagiò nel letto dimenticò
tutto quello che era successo al ballo. Improvvisamente il ricodo di
suo padre
che parlava a Scorpius a suon di minacce, ironiche o meno, le
sembrò comico e a
stento trattenne una risata.
Poi, quando la
mano di Scorpius iniziò a scenderle lungo la chiusura del
vestito la voglia di
ridere passò così come era arrivata lasciando
spazio ad un incredibile bisogno
di lui.
Sentì la
chiusura
scendere e vide il suo vestito adagiato in terra. Ogni movimento
sembrava
amplificato dalla consapevolezza che era la cosa giusta. Quella sera
era tutto
più piacevole, la paura della prima volta non
c’era più ed aveva lasciato il
posto ad una passione molto più travolgente della prima.
- Non ti fermare
continua…- I baci di Scorpius inebriavano il corpo e la mente di Lily
- Tutto per
te…-
si rituffò in quella chioma rossa che tanto amava…
- Scorp, ti amo-
- Anche io piccola,
amo ogni piccola cosa di te, la tua pelle i tuoi occhi, i tuoi capelli
e il tuo
odore, vorrei drogarmi con il tuo profumo- la guardò
intensamente negli occhi-
forse sono già drogato-
- Lo spero
tanto…- lo abbracciò e si addormento
così, tra le sue lenzuola, appoggiata al
suo meraviglioso petto…
- E così
questa
serata è finita… dobbiamo salutare Hogwarts.
Spero di poterci tornare presto…-
- Mmm-
- Hei tesoro
cos’hai?-
-
Hai anche il coraggio di chiedermelo? Come se
non sapessi cosa
hai combinato stasera…-
- Ma di cosa
diavolo…ah-
- Già ah-
- Tesoro scusami
tanto. Lo sai che l’ho fatto solo per vedere come si
comportava, non ce l’ho
veramente con lui…
- Non provare a
rigirare la frittata! Anche se fosse stato uno dei piani che solo la
tua mente
perversa può escogitare lo sai che quel ragazzo non ti va a
genio…-
- Io…Ok,
hai
ragione. Mi perdoni?-
- Per ora no di
certo. Credo che sia più saggio aspettare cosa
dirà Lily-
- Dai non credi
di essere esagerata?-
- Cosa io sarei
esagerata? Parla quello che stava per schiantare il ragazzo di sua
figlia solo
perché le teneva la mano… vorrei ricordarti che
tu a quindici anni ti
pastrugnavi in pubblico con Cho piagnucolona Chang!-
- Cosa? Credi che
Lily?-
- Non lo so! E
non mi interessa, deve vivere la sua vita e tu anche. Andiamo
adesso…-
- Ron aveva
ragione: tutte le donne impazziscono ad una certa
età…- Harry cercò di
sussurrare quel commento ma non ci riuscì. In un secondo
Ginny gli si mise
davanti con le mani sui fianchi in stile Molly Weasley
- Cosa? Ho sentito
bene? “Le donne ad una certa
età…” ma come ti permetti
sfregiato…-
- Era solo una
battutina innocente…-
- La tua
battutina innocente ti costerà il letto per un bel
po’. Quando arrivi a casa di
consiglio di fermarti sul divano!- Harry fece una faccia schifata e
Ginny
continuò- e ringrazia che non ti faccio dormire in
giardino!- lanciò un’ultima
occhiata di fuoco ad Harry e fece un giro su se stessa pronta per
tornare a
casa.
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Capitolo 20 *** Prologo ***
Il ballo di
capodanno era passata già da alcuni mesi, tuttavia per Lily
era come se fosse
stato due giorni prima. Ancora si ricordava il piacere di ballare
stretta a
Scorpius, la perfezione del corpo del ragazzo contro il suo e
soprattutto la
presentazione tra Scorpius e suo padre.
Era così
in
collera con lui che non gli aveva parlato per una settimana e a
giudicare dalle
lettere che sua madre gli aveva spedito sapeva che la sua
“campagna” era stata
appoggiata in pieno.
Pensare a suo
padre che dorme sul divano per una settimana intera, rimpiangendo
l’infelice
battuta che aveva fatto a sua moglie la faceva ancora sorridere; anche
se
adesso la fonte più grande della sua felicità era
la sua storia con Scorpius.
Nessuno avrebbe
mai potuto dire che una Potter e un Malfoy durassero tanto, ma era
proprio
così. In tutti quei mesi avevano avuto solo qualche piccola
litigata, che si
risolveva la sera stessa, massimo quella dopo, sempre nello stesso
modo.
Ancora si stupiva
del fatto che né James né Gea si fossero accorti
delle sue assenze notturne…
La
semplicità con
cui lei e Scorpius portavano avanti la loro storia era esemplare
tuttavia in
quell’ultimo mese si erano visti meno. Tutti e due avevano
gli esami, chi i
G.U.F.O chi i M.A.G.O, e le materie da ripassare erano così
tante che i due
passavano la maggior parte della giornata a studiare in biblioteca.
Tra fine aprile e maggio avevano
iniziato a vedersi
meno, ma la passione rimaneva bella e vigorosa come sempre.
Quel giorno era
una domenica e Lily aveva deciso di prendersi una pausa per stare con
Scorpius
visto che mancavano poco più di due settimane agli esami.
Sarebbero andati a
fare una gita ad Hogsmeade con Gea e Tobias e si sarebbero fermati
lì per cena.
O almeno così credeva.
- Lily sbrigati,
siamo in ritardo!- Gea era sulla porta del dormitorio femminile e
guardava
l’amica leggermente irritata
- Gea, stai calma
siamo in orario….- mentre usciva la rossa gettò
un’ultima occhiata allo
specchio.
- Hai visto che
siamo in anticipo? Non sono ancora arrivati…- Lily aveva
un’aria quasi
compiaciuta, anche se il ritardo di Scorp la insospettiva…
- Forse non
verranno mai…- la voce di Gea era spenta, spaventata e
scioccata insieme…
- Ma
cosa…- prima
che potesse finire di parlare Gea le prese la mano e la fece avvicinare
al
muro, dove spuntava un grosso
avviso…
Lily ebbe voglia
di piangere quando lo lesse. Non era possibile. No, no e poi no!
Non potevano
anticipare gli esami di una settimana. Era scorretto. Era un incubo!
Lo vide arrivare
bello come sempre e gli corse incontro.
- Hai visto?-
- Si…- la
voce di
Scorpius, che in genere era pacata, quel giorno sembrava
spenta…
- Ciao Lily,
Malfoy- Anche James si era unito al gruppo, più avvilito che
mai
- Hai letto
vero?- Lily era preoccupata per il fratello
- Si, e non so come
fare, cavolo dieci giorni per prepararsi ai M.A.G.O sono
impossibili…- James
era più sconsolato che mai ed in fondo conoscendo la sua
situazione scolastica
non era difficile capirne il motivo. James Potter era sempre stato uno
studente
dotato, che non aveva il vizio di usare le sue doti, per
così dire. In pratica
aveva sempre fatto lo stretto necessario per cavarsela, ma la
professoressa di
trasfigurazione era stata chiara con lui, la sua intelligenza non
sarebbe
bastata per superare gli esami e adesso aveva solo dieci miseri
giorni…
-Lily, tesoro io
non ce la faccio ad uscire oggi, devo studiare sarà per
un’altra volta…- la
voce di Scorpius riportò la rossa alla realtà
- Si, anche io
dovrò studiare. Ciao- diede un veloce bacio a stampo a
Scorpius e lo guardò
allontanarsi, poi salì alla torre di grifondoro con James e
Gea per avvisare Al
e iniziare a studiare…
- Oddio, chi
è
che manda un gufo in un momento del genere, lo schianterei…-
Lily stava
continuando la sua protesta quando si accorse che era una lettera di
Tobias per
Gea. Gliela porse imbarazzata…
- Scusa, non
sapevo che fosse lui-
- Non ti
preoccupare Lil…- Gea aprì la lettera e lesse.
- Beato lui!-
- Cosa?- Lily che
si era riimmersa nella lettura di storia della magia di Batilda Bath,
si era completamente
dimenticata della lettera
- Tobias. Il
preside è andato a parlare con lui oggi e gli ha detto che
grazie alla sua
media era libero di prendersi una pausa e l’ha spedito a casa
per tre
giorni….capitano tutte a lui-
- Già-
adesso
Lily era ancora più a terra di prima…
Albus stava
seduto tranquillamente in una poltrona davanti al camino. Il sesto anno
aveva i
suoi lati positivi, niente esami e si diventava maggiorenni.
Aprì il libro che
teneva in grembo e iniziò a leggere…
Scorpius era
seduto nel pavimento gelido della sala comune di serpe verde. Un grosso
libro
di trasfigurazione in mano che fissava da circa venti minuti senza
leggerlo
veramente, altri pensieri gli ronzavano in testa…
Tobias era seduto sul divano di casa
sua a guardare un
film con sua sorella Meggie.
- Allora chi
è?-
Meg guardava il fratello con un’aria divertita e curiosa allo
stesso tempo
- Chi è
cosa?-
- Non fare il
finto tonto con me, fratellino. Ho quasi il doppio dei tuoi anni, non
ci casco.
Sono stata innamorata anche io e so riconoscere lo sguardo di un
innamorato…-
- Beh io…-
Tobias
era diventato tutto rosso
- Si?-
- Si chiama Gea
Paciok, è semplicemente fantastica-
- Paciok, come il
professore di scuola?-
-È sua
figlia…-
- Bello…da
quanto
state insieme?-
- Ci siamo conosciuti
poco dopo l’inizio della scuola ma ci siamo ufficialmente
fidanzati a novembre-
- Ah, è
una
storia duratura. Da quanto sei innamorato di lei, se posso saperlo-
- Da prima di
conoscerla. L’ho vista una volta sul treno e non me la sono
più cavata dalla
testa-
- Cavolo, deve
esserne lusingata…-
- A dire la
verità non gliel’ho
mai detto- Tobias
era sempre più rosso, però doveva ammettere che
parlarne finalmente con
qualcuno gli faceva piacere
- E per quale
motivo non gliel’hai mai detto?-
- Non volevo
spaventarla. Gea è una ragazza fantastica ma non
è molto normale- sorrise- nel
senso che ha delle reazioni diverse dal comune e non volevo mandarla in
tilt-
Meg ora aveva uno
sguardo lucido
-Perché
gli
uomini perfetti non esistono anche per me, sei così dolce-
- Grazie,
sorellona-
James chiuse il
libro con uno scatto. Si
alzò sbuffando
e uscì. Non sapeva dove andare ne cosa fare, sapeva solo che
doveva uscire da
quella scuola. Non ce la faceva più, i professori, gli
alunni, i libri, gli
esami. Al diavolo tutto!
Prese il mantello
dell’invisibilità di suo padre e la mappa del
malandrino ed uscì.
Scese fino
a
trovarsi di fronte la statua della strega gobba e ci si
infilò. Sentì subito
l’aria diversa che arrivava sottoterra. Corse fino ad
arrivare ad Hogsmeade e
senza farsi vedere entrò alla testa
di
porco. Si avvicinò al bancone e senza farsi
vedere prese due bottiglie di
whiskey incendiario e se le mise sotto il mantello. Uscì dal
locale. Non voleva
stare lì, quel posto lo faceva sentire fallito.
Tornò ad Hogwarts e si infilò
in un alula vuota. Si sedette per terra e prese una delle due
bottiglie, fece
per aprirla poi ci ripensò. La poggiò in terra e
si prese la testa fra le mani
cadendo in un pianto silenzioso fatto di incertezze e paure.
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Capitolo 21 *** Un treno verso la fine ***
Il lunedì
era
stato ancora più apatico del giorno prima per Lily e Gea, si
erano messe a
studiare trasfigurazione per tutto il giorno ma quando era stato il
momento di
andare a cena si erano già scordate tutto.
-Lily vieni un
secondo?- Scorpius prese Lily per mano e le sorrise. La rossa
annuì e seguì il
suo fantastico ragazzo nella sua stanza…
Stava girovagando
da dieci minuti per la scuola senza meta quando decise di entrare in
un’aula.
La stanza era buia e perfetta per pensare così ci si
infilò dentro e si mise
sopra un banco.
Sentì un
rumore
provenire da un angolo e spaventata prese la bacchetta e
pronunciò “lumos”. Fu
allora che lo vide.
James stava
seduto in terra, una scena simile a quella della sera precedente ma non
del
tutto uguale. Lo sguardo del ragazzo sembrava perso nel vuoto come a
cercare un
qualcosa di inesistente o comunque lontano e la bottiglia che la sera
prima era
rimasta chiusa era aperta ed appoggiata distrattamente alla gamba del
ragazzo
che ne beveva meccanico alcuni sorsi.
- James…-
le parole
di Gea, poco più di un sussurro, non arrivarono a James che
continuava a
muovere il braccio con cui teneva la bottiglia meccanicamente.
Gea allora gli si
avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.
- James-
Alzò il
capo e la
guardò stupito- Gea-
- Cos’hai?- vide James guardarla
interrogativo come
intento in una faticosa lotta interiore e capì per la prima
volta che le
persone non sono mai come sembrano. Conosceva quel ragazzo da prima che
iniziasse la scuola e mai avrebbe pensato di vedere una scena simile
- Tutto. La mia
vita fa schifo, io non sono niente….-
Lo fermò
prima
che potesse continuare – Non fare così James,
tutti abbiamo dei momenti oscuri,
ma poi passano…-
-Quando?- la voce
di James conteneva una preghiera, sembrava che volesse che lei gli
dicesse che
sarebbe tutto andato bene
- Prima o poi
James, prima o poi tutto si aggiusterà…- e mentre
parlava sapeva che quella
frase era anche per lei perché anche se in quel momento
andava tutto bene,
sapeva che prima o poi le cose precipitavano.
- Posso?- senza
aspettare una risposta prese la bottiglia e ne bevve un sorso molto
lungo.
Tossì. Le bruciava la gola, ma quel bruciore la stuzzicava a
bere di più. Prese
la bottiglia che James le aveva prontamente tolto di mano e ne bevve
ancora un
po’.
- Calma bimba!-
James stava sorridendo- non pensi di essere troppo piccola per bere
così?-
- E tu non sei
troppo giovane per avere già una crisi di mezza
età in cui non sai cosa farai
della tua vita?- Gea lo guardò dritto negli occhi. Poteva
avere due anni in
meno, ma lei non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
- Colpito e
affondato!- James alzò le mani in segno di sconfitta prima
di prendere la
bottiglia dalle mani della ragazza- ma almeno lasciamene un sorso-
Lily stava
abbracciata a Scorpius nella sua camera. Anche se non si vedevano da
domenica
mattina ed era solo lunedì sera c’era qualcosa di
diverso tra di loro…
- Tutto bene?-
- Si, sono solo
stanco…sai questa cosa degli esami anticipati mi ha
sconvolto…-
- Già ha
sconvolto tutti- Lily lo guardò titubante ma alla fine
decise di fidarsi di
lui, forse erano veramente solo gli esami... chiuse gli occhi si strinse forte a lui.
- Sai Gea, non ti
avevo mai capita davvero…- gli occhi di James adesso erano
grossi e lucidi, ma
era la prima volta in quei due giorni che si sentiva sereno
- A si?- Gea lo
guardava curiosa con quei suoi occhi che sono capaci di perforare ogni
cosa…
- Si. Sembri una
ragazza simpatica, allegra e un pò strana ma in
realtà hai capito il mondo
molto meglio di altre persone. Credo che la tua sia solo una maschera.
Se te la
togli diventi una ragazza profonda, dolce e bellissima- James
guardò Gea negli
occhi, e le accarezzò una guancia con due dita…
- Jam – non
riuscì a dire altro. Si ritrovò con il viso a
pochi centimetri della lebbra
perfette del ragazzo e le baciò. All’inizio fu un
bacio timido. Si staccarono
subito, si guardarono appannati dal whiskey e si ribaciarono. Questa
volta il
bacio fu più consapevole e più travolgente. In un
secondo Gea era in terra e
James sopra di lei. Continuarono a baciarsi per un po’, baci
innocenti
alternati a baci disperati, ma mai consapevoli. Poi si addormentarono.
Abbracciati l’uno all’altra come in cerca di un
ancora.
Quando si
svegliò
era ancora l’alba. Cercò di mettersi a sedere
senza sveglirlo ma lo sentì
muoversi nel letto e seppe che nel giro di cinque minuti si sarebbe
alzato,
ormai aveva vissuto quella scena molte volte e la conosceva molte
volte. Lily
però non sapeva che quello sarebbe stato l’inizio
della fine.
Un raggio di sole
colpì James negli occhi e lo fece svegliare. Inizialmente
non si rese conto di
essere steso nel pavimento di un’aula abbracciato a Gea, ma
dopo qualche minuto
gli eventi confusi della sera prima presero il sopravvento. Non poteva
credere
di aver baciato quella ragazzina. La conosceva da uqndo aveva due anni,
era la
migliore amica di sua sorella, aveva la stessa età di sua
sorella ed era
fidanzata, ma non avrebbe cambiato niente della sera precedente. Ma
sapeva che
era sbagliato, per tutti e due. La sera prima non erano veramente loro,
avevano
bevuto e la disperazione si era impossessata di loro come una droga che
ti
porta alla pazzia…ma quanto era dolce e invitante quella
particolare pazzia…
Si alzò e
uscì
dalla stanza. Non era giusto per lei e neanche per Tobias. non era
colpa di
nessuno dei due se era pazzo…era lui quello che doveva
pagare le conseguenze
delle sue azioni…
Il treno correva
sui binari. Tobias guardava fuori dal finestrino in cerca del profilo
di
Hogwarts. Dopo la conversazione con sua sorella Meggie aveva le idee
più
chiare. Doveva parlare con Gea e dirle che teneva a lei più
di quanto desse a
vedere e che non voleva assolutamente spaventarla ma solo farle capire
quanto
l’amava…già lui l’amava e
glielo avrebbe detto…in fondo sapeva che anche lei
l’amava…poi un fischio lacerò
l’aria. Avrebbe voluto farlo smettere. Cercava di
tapparsi le orecchie ma non ci riusciva, le sue mani non rispondevano
ai
comandi. Poi come era iniziato tutto finì e Tobias chiuse
gli occhi velice che
quel suono atroce fosse finito. Poi vide una luce bianca, un tunnel dal
quale
uscì gea che sorridente allungò le braccia verso
di lui e lo baciò. Poi,
tenendolo ancora stretto a se, lo portò verso la fine del
tunnel.
Gea stava
studiando in giardino con Lily quando vide James dirigersi verso di
loro.
All’inizio fu presa dal panico, non era pronta per parlargli
quando si ricordò
che Lily era sua sorella e che magari voleva parlare con lei. Era a
qualche
metro da loro. Prese un respiro profondo.
- Ciao ragazze-
la voce di James era tornata serena
come
sempre, o almeno così voleva che sembrasse
- Ciao Jam, come
stai fratellone?-
- Tutto bene,
posso rubarti Gea per un secondo?- James sorrise ma straboccava
tensione da
tutti i pori. Gea era diventata tutta rossa e Lily guardava
interrogativa il
fratello e l’amica. Dopo un minuto di silenzio fu costretta
ad assentire e così
si mise a sedere mentre Gea e James si allontanavano.
Scorpius guardava
Lily dalla finestra. Era
incredibile
quanto fosse diventata più bella dalla prima volta che
l’aveva vista con i
capelli rossi che le erano cresciuti, il fisico magro e asciutto al
punto
giusto e quella labbra fantastiche. Avrebbe voluto saltare
giù dalla finestra,
prenderla e portarla in camera, ma una malsana parte di lui lo faceva
rimanere
lì a guardarla. Sospirò. Aveva preso una
decisione per il bene di Lily ed era
deciso a rispettarla, anche se sembrava così
difficile…
- James
io…-
- No Gea ti prego
fammi parlare. Mi dispiace tanto per ieri sera. Ero ubriaco e non mi
sono comportato
bene con te. Non avrei dovuto lasciarti bere in quel modo e soprattutto
non
avrei dovuto baciarti ma vedi…-
- James smetti!
Lo stai rifacendo: ti addossi tutte le colpe. Eravamo in due dentro
quella
stanza, sono stata io che ti ho preso la bottiglia, è colpa
mia quanto tua..-
- Non è
vero. Per
le mutande di merlino, io ho due anni più di te, sei ancora
una bambina avrei
dovuto proteggerti…-
- Proteggermi? E
da cosa? Non ho tre anni, ne ho quasi sedici. Non sono una bambina!-
- Si che lo sei!
Sei fantastica e bellissima, ma sei sempre una bambina e io sono il
fratello
maggiore della tua migliore amica…io!-
- Basta James,
smettila! Non è successo niente di grave. Non abbiamo fatto
niente di
sbagliato. Sono fidanzata non succederà più. Fine
della questione, tu non
hai colpe chiaro?- Gea guardò James fisso
negli occhi.
- Scusate se vi
interrompo, Signorina Paciok deve venire subito con
me…-L’infermiera, la
signora Campell guardò Gea con una faccia preoccupata
- Cosa è
successo?- Gea non riusciva a muoversi, era terrorizzata dalla paura
- Mi creda
è
meglio se viene con me, io non sono la persona adatta per
spegare…- prese la
mano di Gea che la strattonò via
- IO NON MI MUOVO
DA QUI SE NON MI DICE SUBITO COSA E’ SUCCESSO!- Gea era
scoppiata in lacrime.
L’infermiera la guardò per un secondo poi decise
che era meglio dirle tutto
- Si tratta del
signor Weeb, Tobias.- guardò Gea come per chiederle scusa
per quello che stava
per dirle- il treno su cui viaggiava è uscito dai binari.
Non ci sono
superstiti.-
Gea
sentì il
mondo crollarle addosso. Scoppiò in lacrime e
scappò via. Non sentì i richiami
di James e dell’infermiera. L’unica cosa che voleva
era andare via da quel
posto dove tutto, persino James, gli ricordava lui.
Allora
prima
di ringraziarvi una piccola precisazione. Anche il il capitolo
precedente si
chiama prologo non è l’inizio di una nuova parte
della storia, siamo quasi alla
fine. Manca poco ma il capitolo precedente ha dato il via a tutta una
serie di
fattori determinanti in questo e nei successivi capitoli. Non sono
ancora
completamente sicura ma credo che dopo la storia ci saranno uno o due
capitoli
per farvi capire come sarà la vita futura dei personaggi.
Spero che questo
capitoli vi sia piaciuto. Un bacio.
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Capitolo 22 *** L'addio ufficiale- dolori, rimpianti e paure ***
Lily vide Gea in
lacrime correre via
e capì subito che
qualcosa non andava. Si alzò in piedi e spaventata corse da
suo fratello.
Scorpius vide
Lily alzarsi in preda al panico e correre verso la scuola. Senza
pensare la
imitò e corse giù dove vide James in piedi a
fissare il vuoto.
James
sentì Lily
arrivare raggiunta poco dopo da Scorpius. Era chiaro che qualcosa non
andava,
ma lui non aveva il coraggio di parlare. Le domande supplichevoli di
Lily gli
passavano attraverso. Niente aveva più senso.
- Per
l’amor del
cielo Potter vuoi dirci cosa sta succedendo?- Scorpius teneva stretta
Lily che
piangeva in preda al panico.
-
Tobias…treno…Gea…- James non
riuscì a formulare una frase completa
- Cosa è
successo
James, ti prego! Cosa è successo?- Lily aveva smesso di
piangere il viso ancora
rigato dalle lacrime guardava James
-
Tobias…il treno
su cui viaggiava….è morto- disse le ultime due
parole come un sussurro tuttavia
sembrarono echeggiare per la scuola.
Lily
iniziò a
singhiozzare più forte di prima e Scorpius la
lasciò andare sconvolto. Nessuno
aveva mai conosciuto Tobias prima di quell’anno tuttavia
negli ultimi mesi si
erano uniti tutti molto e questa perdita così improvvisa li
aveva scioccati.
Lily era ancora
in singhiozzi quando arrivarono Neville e Luna.
- Lily,
dov’è
Gea?- Luna aveva la voce rotta
- Io non lo so,
mi dispiace…per tutto-
- Anche a me,
tesoro…scusami- prese suo marito per un braccio e
iniziò a correre disperata
verso sua figlia. Ma Lily non diede segno di vederla. Le parole di
James avevano
spezzato qualcosa dentro di lei e anche se sapeva che sarebbe dovuta
andare da
Gea non riusciva a muoversi. Sapeva che con il suo umore non avrebbe
potuto
essere di aiuto alla sua migliore amica. Però i minuti
passavano e con loro
anche le ore, Gea non si faceva vedere e James, che aveva superato lo
stato
catatonico stava iniziando a preoccuparsi…
- Lily, Scorp
tiratevi su! Dobbiamo trovarla!-
- Chi scusa?-
Lily era ancora scossa, con la gola secca per il pianto sembrava
essersi appena
svegliata da un incubo
- Gea!-
continuò
in risposta allo
sguardo interrogativo
della sorella- non so se ti ricordi che To…è lei
quella che ci sta più male! E
non si vede da ore, dobbiamo cercarla!-
- Cavolo,
Scorpius andiamo!- Lily prese il biondo per mano e corse via lasciando
James da
solo a pensare su dove poteva essere quella ragazzina…
- Allora
l’avete
trovata?- James, Scorpius e Lily si erano ritrovati davanti alla sala
grande,
ma nessuno aveva notizie di Gea.
- Noi andiamo a
cercarla fuori da scuola, anche Luna e Neville sono ad Hogsmeade, ci
uniremo a
loro…-
Hogsmeade! Come
aveva fatto a non pensarci? Certo…
- Devo…-
non finì
neanche la frase che corse via…
Gea stava seduta
al buio. Non sapeva cosa fare. Sapeva che doveva andare dai suoi
genitori, da
Lily, Malfoy e James ma non aveva la forza per vedere i suoi
amici… i suoi
amici vivi e vegeti…li odiava per questo, e odiava anche se
stessa per non
essere morta con il suo ragazzo, il ragazzo che, ne era certa, amava.
- Gea…-
non ebbe
neanche bisogno di voltarsi per riconoscere la sua voce
-
James…lasciami
sola-
- No. So che non
sei nelle condizioni adatte per ridere, ti chiedo solo di farmi stare
un po’
qui con te. Non ho detto a nessuno dove andavo-
Gea lo
fissò in
silenzio e così James continuò- ho portato
questa- estrasse una bottiglia dal
mantello e la porse alla ragazza che la prese e ci si
attaccò.
- Non riesco
ancora a crederci..- erano in silenzio da quando James le aveva dato la
bottiglia ed avevano già usato più volte un
incantesimo per riempirla di nuovo…
- Lo so, non
è
facile per nessuno…-
- No, per me
è
diverso, era il mio ragazzo! E guarda come l’ho
ripagato…-
- Gea quello che
c’è stato tra noi non c’entra niente.
Eravamo ubriachi e se ti fa star meglio
posso anche andarmene- fece per alzarsi ma Gea lo tenne stretto con una
mano
- Ti prego non
lasciarmi, non adesso. Ho bisogno di te. Sei l’unico con cui
mi sono aperta da
quando è successo- gli occhi le si riempirono di lacrime al
solo pensare a
quello che era successo
- Non
c’è bisogno
che lo dici, so di cosa parli e starò qui fino a quando
avrai bisogno di me,
gli amici servono a questo…ad aiutarti nei momenti
difficili…tutto si aggiusta
prima o poi…-
Gea non disse
niente si limitò a posare la testa sulla sua spalla e si
addormentò.
- Lily torniamo
dentro…-
Scorpius prese la rossa per un braccio e la tirò via
- Non mi lasciare
Scorp, ho bisogno di te…promettimi che non farai come Tobias-
Come poteva
promettere? Ma lei ne aveva bisogno…
- Non farò
come
Tobias…io ci sarò sempre…- in un modo
o nell’altro aggiunse mentalmente
- James…-
- Gea, hai
bisogno di qualcosa?-
- Lily, devo
parlare con lei per favore…-
- Vado subito a
chiamarla…- si alzò e corse via in cerca di sua
sorella.
Era di nuovo
tutto buio. Gea pensava di soffocare, aveva bisogno
dell’amicizia di James,
anche se non sapeva perché. Sentiva che si era creato un
legame strano con quel
ragazzo e non voleva perderlo, considerando che era l’unico
che la faceva
rimanere in quell’universo di segreti e dolori…
- Gea,
tesoro…-
Lily corse dalla sua migliore amica e l’abbracciò
- Lily - non ci
fu bisogno di dire altro, si guardarono e in un secondo ognuna
capì quello che
provava l’altra.
Paura dolore
confusione rabbia tensione si aggiravano nelle menti e negli occhi
delle due
ragazze
- Ti voglio bene
Gea, tanto-
- Grazie…-
Lily e Scorpius
stavano andando verso il lago nero. Gea era già scesa e
James era con lei.
Albus avanzava con i suoi genitori poco dietro la sorella…il
giorno del
funerale era arrivato e, anche se stava iniziando giugno, il cielo era
scuro
quel venerdì pomeriggio alle tre.
Una ragazza con
il volto pallido e grosse occhiaie si avvicinò a Gea che era
seduta in prima
fila.
- Posso
parlarti?-
Gea la
fissò in
silenzio, quelle labbra, i lineamenti del volto che aveva accarezzato
cento volte
– Certo…- si alzò e seguì la
giovane
- Tu devi essere
Gea…-
- si, e tu sei la
sorella di Tobias- era passata una settimana dall’incidente
e, anche se il
lutto aleggiava su tutto il castello, Gea era riuscita a ritrovare un
equilibrio, del quale James Potter faceva assolutamente
parte…
- Si. - rimasero
in silenzio a guardarsi, ognuna persa nei ricordi che l’altra
evocava- volevo
dirti una cosa, so che forse non è il momento
giusto…ma devo dirtela adesso che
ne ho l’opportunità- Gea la guardava in silenzio
- Voglio che tu
sappia quanto lui ti amava, Gea. Me l’ha detto la sera prima
di..- eclissò
sull’ultima parola che rimase sospesa in aria come un oggetto
di vetro
delicato- mi ha detto che ti ha amata ancora prima di conoscerti, ti
adorava,
l’ho capito da come gli brillavano gli occhi quando me ne ha
parlato- Maggie
guardò Gea che non parlava. – Pensavo fosse giusto
che lo sapessi anche tu. A
proposito mi chiamo Meggie, Meggie Webb.- sorrise, un sorriso triste e
forzato,
a Gea e si allontanò per raggiungere la sua famiglia.
Gea guardava il
vuoto. Doveva andare, raggiungere Jam e gli altri per il funerale del
suo
ex-ragazzo ma le parole di Meg l’avevano inchiodata al terreno
- Tesoro…-
la
voce pacata di suo padre suonò come una ninna nanna per le
orecchie di Gea
nelle quali rimbombavano le parole della ragazza – Gea, sta
per iniziare…-
- Babbo…-
Gea si
voltò, gli occhi lucidi e corse ad abbracciare il padre
- Non
fare così amore mio. Lo so che una perdita
è
un dolore insormontabile, ma ho conosciuto Tobias e so che lui non
vorrebbe
vederti così. Sei una ragazza forte, mio piccolo fiore,
reagisci. Spacca il
mondo fai sentire che ci sei ancora, il dolore è forte ma tu
lo sei di più.
Torna a vivere e sorridere, fallo per Tobias, fallo per te stessa. Non
rovinarti
così…tu sei forte, se non ce la fai tu non ce la
può fare nessuno-
- Mi sono stufata
di essere forte babbo. Vorrei potermi stendere e non alzarmi
più vorrei…-
- Ti prego non lo
dire Gea, non spezzare il mio cuore più di quanto non lo sia
già…se non vuoi reagire
per te fallo per i tuoi amici, ci sarà qualcuno per cui vale
la pena vivere!-
James…
- Grazie
papà…-
- Di niente,
andiamo adesso…-
Gea annuì
e prese
la mano del padre. Doveva farcela, poteva farcela e con i suoi amici ci
sarebbe
riuscita…
Il prete
finì il
suo sermone e guardò le persone sedute, gli occhi alla tomba
-Adesso la parola
a chi ha conosciuto più da vicino Tobias-
Era arrivato il
momento dei discorsi. Gea era paralizzata sulla sedia ma Lily e James
ai suoi
lati le facevano forza.
- Stai tranquilla
Gea, non devi farlo per forza…-
- Lo so Lil,
voglio farlo-
Meggie
risalì il
corridoio di sedie e salì accanto al prete. Gli occhi,
identici a quelli di
Tobias, erano rigati di lacrime. Cercò con lo sguardo Gea e
si appigliò a lei
mentre pronunciava il suo discorso.
- Mio fratello
era un ragazzo fantastico, gentile e buono. Tra di noi non
c’è mai stato il
solito rapporto che c’è tra due fratelli. Ci siamo
voluti bene e abbiamo
litigato, ma qualcosa ci faceva riunire subito. Nessuno ha mai avuto
segreti
per l’altro ed è per questo che vorrei chiamare a
parlare Gea Paciok, la sua
ragazza. Credo che sia lei la più giusta per parlarci di
Tobias, che ha passato
quest’ultimo anno insieme a lei ed ai suoi amici-
Gea volle
sprofondare. Non era giusto. Era Meggie la sorella, era lei che doveva
parlare,
i suoi genitori non lei…lei la ragazza che lo ama da morire,
così tanto da
pensare di morire…
- Dai…- la
foce
di James le fece forza e quasi inconsciamente si alzò e
prese il posto di
Meggie, vicino al prete
Guardava
il viso dei presenti. Tutti la
fissavano ma nei volti di tutti Gea poteva vedere il vuoto o la
disperazione in
cui erano penetrati, proprio come lei.
- Ho conosciuto
Tobias solo quest’anno e l’ho amato con tutta me
stessa. Non ho la presunzione
di averlo conosciuto veramente, ma la parte di lui che ho conosciuto
l’ho amata
dal primo istante. Tobias è riuscito ad incantarmi da
subito,quando mi chiese
aiuto per erbologia. Abbiamo passato splendidi momenti insieme, Tobias
è stato
prima di tutto un amico per me, lui mi ha consolata quando ne avevo
bisogno e
mi ha fatto ridere. Sono contenta di averlo conosciuto e di aver
condiviso con
lui l’anno più bello della mia vita, mi dispiace
solo che non siano stati gli
anni migliori…ma ho imparato a prendere la vita come viene
ed ad accettare
tutto. Prima o poi tutto passa e ritorna il sole e io voglio esserci,
voglio
godermi il sole per me
e per Tobias.
grazie – Gea scese e tornò al suo posto mentre la
madre di Tobias prendeva il
suo posto.
Il
discorso che
seguì fu straziante, proprio come il dolore della donna e
lasciò a tutti una
malinconia nuova, come se Emma Webb avesse trasferito un po’
del suo dolore ai
parenti e agli amici che piangevano suo figlio.
Bene
ci
siamo quasi, vi annuncio che questo è il penultimo capitolo.
Ce ne sarà un
altro conclusivo della storia al tempo in cui la racconto e molto
probabilmente
metterò due capitoli per fare vedere come sono andate le
cose, ma non lo so con
precisione. Spero che questo vi sia piaciuto. Aspetto le vostre
recensioni.
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Capitolo 23 *** L'ultimo sguardo ***
Era la mattina
degli esami. Lily si alzò e cercò di calmarsi.
Pensò che presto sarebbe scesa
giù con Gea e questo la consolò leggermente, ma
il pensiero che James non
avrebbe affrontato i M.A.G.O la demoralizzò in partenza.
La comunicazione
era arrivata qualche giorno prima. James era stato chiamato dal preside
che gli
aveva detto che con la sua media partecipare agli esami era quasi
impossibile
ma che conoscendolo avrebbe fatto un’eccezione visto
l’intelligenza che aveva.
Era stato proprio
il giovane Potter a rifiutare. James aveva detto che preferiva rimanere
ad
Hogwarts ancora un anno e prepararsi per bene per gli esami piuttosto
che
uscire dalla scuola con una sufficienza regalata e non meritata.
Ovviamente la
notizia aveva lasciato tutti senza parole e sia Harry che Ginny avevano
cercato
di fargli cambiare idea, ma conoscendo James alla fine avevano
rinunciato.
E così
adesso
Lily stava per affrontare gli esami.
Gea stava per
affrontare gli esami.
Scorpius stava
per affrontare gli esami…
Lily
respirò profondamente
e scese in sala grande che era stata preparata per
l’occasione, i tavoli erano
spariti e al loro posto erano comparsi dei banchi. Toccava prima agli
studenti
del quinto anno affrontare gli esami, poi nel pomeriggio sarebbe stato
il turno
di quelli del settimo anno e poi, il giorno dopo, a casa per le
vacanze.
Pensare alle vacanze impauriva Lily più degli stessi esami,
la sua storia con
Scorpius aveva qualcosa di strano e la lontananza la
spaventava…
- Lily, dobbiamo
andare- Gea strinse la mano di Lily ed entrò nella sala
grande. Era agitata.
Pensare agli esami che Tobias non avrebbe mai fatto, ai momenti che si
era
perso l’aveva tenuta sveglia tutta la notte, tuttavia si fece
forza ed entrò
nella stanza.
Vide il preside
che li guardava entrare e prendere posto poi con un colpo di bacchetta
chiuse
le porte della sala e fece comparire il compito sopra ogni banco.
- Potete
iniziare- Gea e Lily trassero un respiro profondo e si immersero
nell’esame.
- Wow, pensavo
peggio…- Erano passate tre ore da quando avevano iniziato il
test e le due
giovani grifondoro stavano uscendo per prendere una boccata
d’aria. Lily
avrebbe voluto vedere Scorpius ma sapeva che era impossibile, meno di
venti
minuti dopo sarebbero iniziati gli scritti del settimo anno e loro
avrebbero
avuto la pratica…
Stanca e
sconsolata Lily si lasciò cadere sull’erba seguita
da Gea.
Scorpius vide la
rossa lontano sul prato e sentì un tuffo al cuore. Lui
l’amava ne era certo ma
qualcosa si era rotto dentro di lui. Sapeva che non sarebbe stato
possibile
continuare la loro storia al di fuori di Hogwarts. Non avrebbe fatto
bene ne a
lui ne tantomeno a Lily. Combattendo l’impulso di avvicinarsi
si voltò e si
avviò in sala grande per gli esami. Chiunque
l’avesse visto avrebbe pensato che
era in ansia per gli esami, ma era quello che sarebbe venuto dopo a
spaventarlo…
- Lily Potter!-
la voce del commissario esterno la fece sobbalzare. Si alzò
dalla sedia in cui
era sprofondata aspettando il suo turno e sorrise
cortese all’auror che l’avrebbe
valutata e ai suoi professori.
- Bene signorina
Potter, suo padre molti anni fa si è distinto in questi
esami evocando un
patronus esemplare per uno studente della sua età, sarebbe
così gentile da
togliermi la curiosità se è una dote di
famiglia…-
Lily lo
guardò
sicura e pensando al ballo di capodanno pronunciò le parole
“expecto patronus”
subito una fiotto di luce argentata uscì dalla sua bacchetta
e, poco dopo, la
nebbia si trasformò in un fantastico felino. Sicuro di se
come Lily, ma
affascinante e ipnotizzante. L’auror affascinato
scoppiò in un fragoroso
applauso che riportò Lily alla realtà
ricordandole tutte le incertezze che
aveva visto nel volto di Scorpius e la morte di Tobias. Si
sentì sprofondare in
un baratro nero e senza via d’uscita, ma non voleva cedere.
Con uno sforzo
enorme e senza ascoltare i professori Lily si aggrappò con
tutta la forza
possibile ai ricordi più belli che aveva con Scorpius, Gea e
la sua famiglia e
piano piano sentì il velo disfarsi e rivide la luce.
Quando
uscì dalla
sala era ancora scossa. Sapeva che dopo il patronus i professori ci
erano
andati calmi con lei, e ne era felice, ma doveva stendersi.
Passò accanto ai
ragazzi che ancora aspettavano di fare l’esame e raggiunse
Gea che era salita
in camera.
- Gea andiamo?-
Lily guardò la sua amici insicura, era la cena per
festeggiare la fine della
scuola, ma non era sicura che Gea ne avesse voglia, anche se
ultimamente stava
reagendo bene.
- Arrivo, siamo
in ritardo, James ci ucciderà…-
Lily sorrise
pensando a quanto suo fratello fosse speciale e aprì la
porta per lasciare
passare Gea.
-Alla fine ce
l’avete fatta!- James sorrise a Gea e la prese per le
spalle.- Andiamo!-
Erano nella sala.
Urla di gioia, festoni colorati, ragazzi seduti nei tavoli sbagliati
ansiosi di
passare gli ultimi momenti con i loro amici erano lo scenario di quella
sera.
Lily si sentiva un po’ fuori posto, tutta quella
felicità non le sembrava
appropriata e sapeva che anche Gea si sentiva come lei. La vedeva
sforzarsi di
sorridere alle battute ma sapeva che dentro di sé era
distrutta. Non c’era
bisogno che glielo dicesse, lo leggeva nei suoi occhi tuttavia stava
lì,
aspettando che il dolore passasse e che tornasse la
felicità. Era forte Gea,
anche troppo, ma di una forza instabile…
- Scusate- Gea si
alzò e uscì dalla sala. James fece per alzarsi ma
Lily fu più veloce
- vado io-
Seguì Gea
allontanarsi dalla fasta il più possibile e poi la
chiamò…
- Gea, aspettami-
- Lily, scusa.
Torna di là, ti ho rovinato la festa non volevo…-
- Figurati, anche
io non ce la facevo più…-
- Domani torniamo
a casa…- per la prima volta Gea parlava con qualcuno delle
sue paure per
l’estate
- Sarà
più facile
usciti di qui…dimenticare sarà più
semplice. E poi io ci sarò sempre. Puoi
venire a casa mia quando ti pare e lo sai che io non aspetto che un
segnale per
potermi trasferire da te e abbandonare per un po’ James e
Albus-
- La mia casa
è
sempre aperta…-
- Anche la mia
Gea. Non te lo scordare, io ci sarò sempre per
te…-
- Grazie-
Era finita la
scuola. Stavano per partire. Lily credeva di impazzire. Non trovava
più
nessuno, Albus era chissà dove a fare chissà
cosa, James e Gea non si vedevano
e questo rendeva la rossa nervosissima e in più non vedeva
Scorpius da nessuna
parte. Quello la stava letteralmente uccidendo. Aveva bisogno del suo
calore e
dei suoi baci e lui era sparito. Aveva bisogno di qualcuno a cui
confidare
quello che stava succedendo tra Gea e suo fratello, anche se non sapeva
cosa
fosse esattamente, e lui non c’era. Voleva
urlare. Aveva bisogno di trovarlo, ma non ci riusciva. Decise
che era
meglio iniziare a preparare le valigie e così si chiude in
camera. Quando finì
portò il baule insieme agli altri, convinta di aver perso
tempo ma con un
rapito sguardo all’orologio capì che non ci aveva
messo neanche un’ora. Accidenti
alla sua efficienza. Si girò più nervosa che mai
quando sentì la voce che tanto
amava.
- Lily, vieni.-
wow. La voce di Scorpius era seria e tesa, i suoi occhi, che
generalmente
cercavano quelli di Lily erano abbassati e socchiusi, non le prese
neanche la
mano per condurla dove voleva lui.
Si fermarono in
una stanza.
- Cosa
c’è?- Lily
aveva la voce rotta, qualcosa le diceva che non sarebbe stato niente di
bello…
- Dobbiamo
parlare.- la tipica frase. Scorpius non voleva usarla. Aveva pensato a
cosa
dirle ma non aveva mai trovato qualcosa di giusto, ma adesso non poteva
più
rimandare. Anche se avrebbe voluto…ma sapeva che non poteva
- Lily io ti amo,
lo sai, ma non possiamo più continuare.-
Niente. Lily
avrebbe pensato di sentire qualcosa dentro di se, il rumore del suo
cuore
spezzato e la pesantezza di quelle parole. Invece niente. Era talmente
scioccata, incredula che non gli arrivava niente. Sentiva i suoi
respiri e,
anche se non lo guardava, sapeva che Scorpius la stava osservando ma
non
sentiva niente. Ne dolore ne voglia di piangere. Vuoto. Inutile,freddo
e
raccapricciante vuoto.
- Lily, tu sei
fantastica, non ti ho mai meritata…-
- Stai zitto.-
Lily non riusciva a capire perché continuasse a parlare.
Aveva detto quello che
voleva dire, perché non se ne andava? Perché non
veniva inghiottito dalla
nebbia che aveva inghiottito tutto?
Perché?
Fu in quel
momento preciso che sentì quello che sarebbe dovuto arrivare
in precedenza.
Sentì il rumore di qualcosa che cade, si spacca in mille
pezzi. Tanti piccolo
pezzettini impossibili da raccogliere ma affilati e pericoloso. Poi
sentì un
velo caldo sugli occhi e seppe che stava per piangere. Non voleva farlo
davanti
a lui, a quel essere mostruosamente bello ma non poteva muoversi.
Scorpius
continuava a farfugliare…
- Ti prego stai
zitto. Hai fatto quello che volevi no? Mi hai lasciata adesso vattene-
- No. Non dire
così Lily. Lo sai che ti amo io…-
- Io non so
niente Scorp. Solo che non voglio più vederti. Pensavi che
sarei rimasta qui a
sentire i tuoi discorsi su come siamo stati bene
insieme? Te lo scordi.
Io non sono come quelle stupide oche che farebbero di tutto per
sentirti
parlare. Non mi vuoi più? Ok, ciao, anzi addio.- le lacrime
le avevano bagnato
le punte dei capelli… si girò e fece per
andarsene quando Scorpius le prese il
braccio con forza e l’avvicinò a sé.
- Lily, lo sai
che ti amo. Io vorrei stare con te, ma non possiamo. Non
sarò più a scuola.
Soffriremmo e basta. Non posso vederti soffrire…-
- Scorpius,
lasciami subito andare. Non dire niente, per favore. Stai zitto e
lasciami in
pace. Non peggiorare tutto…- Le lacrime rigavano il suo
volto perfetto
- No. Non ti
lascio andare così. Tu devi sapere…-
- Non
c’è niente
da sapere! Non voglio sapere niente, LASCIAMI!-
In quel momento
entrò Albus…
- Lily, va tutto
be..Oh. rimase un secondo in silenzio a guardare la scena - Cosa sta
succedendo?- Guardava le lacrime della sorella, ma il tono di voce era
duro e
severo, chiaramente diretto al biondo
- Albus,
andiamocene- Lily si lanciò tra le braccia del fratello e si
lasciò trasportare
fuori da quella maledetta stanza
- Aspetta, devo
fare una cosa- Albus tornò verso la stanza...
- Albus - Vide lo
sguardo omicida del ragazzo e si zittò - Potter, lasciami
spiegare…-
- Non
c’è niente
da spiegare Malfoy. Ho capito tutto. Lei si fidava di te, noi ci
fidavamo di
te…- Con una forza che mai avrebbe pensato di avere Albus
scagliò un pungo in
faccia a Malfoy e uscì.
Camminavano tutti
insieme. Lily muta, con lo sguardo spento e negli occhi un dolore
sincero. Albus
con la mano fasciata. James con i pugni stretti per impedirsi di andare
da
Malfoy. Gea che per la prima volta da un po’ di tempo sentiva
dolore per Lily e
non solo per quello che le era successo. Tutti e quattro sembravano
fuori posto
lì alla stazione tra ragazzi urlanti e spensierati.
Scorpius li vide
da lontano.
La vide
abbracciare James e poi scoppiare in lacrime. Avrebbe voluto stringerla
tra le
sue braccia, ma sapeva che non era più possibile. Non era
neanche giusto,
aggiunse una vocina nella sua testa. Per nessuno di loro. Si costrinse
a
voltare le spalle e dirigersi verso la stazione. Chiuse gli occhi. Una
lacrima
timida e solitaria partì dal suo bellissimo occhio grigio e
gli solcò il volto.
Salì sul
treno
pensando a Lily e alla loro storia finita troppo presto. Fatta finire
troppo
presto. Ed era stata tutta colpa sua. Lui aveva pronunciato le parole
che
avevano messo fine a tutto.
Sentì il
fischio
del treno e si lasciò cadere sul sedile. Ripensò
a tutto quello che era
successo quell’anno. Dopo tutto quello che aveva passato non
lo avrebbe
cambiato con niente al mondo. Mettersi con Lily gli aveva dato
l’accesso ad un
posto fantastico che lui si era richiuso. L’aveva fatto perché era la
cosa giusta.
Si forzava di ripetere tra sé questa frase, ma se si
lasciava andare l’unica
cosa a cui riusciva a pensare era il rimpianto. Il rimpianto per aver
abbandonato Lily in un momento delicato della sua vita. Il rimpianto di
non
aver fatto in modo che quell’anno si fosse trasformato in
anni. I migliori anni della nostra vita.
Sorrise tristemente a tale pensiero e chiuse gli occhi.
Quando si
svegliò
il treno era arrivato alla stazione. Si alzò leggermente
intorpidito e prese il
suo baule. Si fermò sull’ultimo gradino e si
bloccò.
Lily era a pochi
metri da lui, con la sua famiglia. Si fece forza. Un passo dopo
l’altro scese
dal treno e si allontanò verso i suoi genitori a qualche
metro di distanza.
Stava per varcare
la barriera del binario quando si lasciò sfuggire un ultimo
sguardo indietro.
Quello che vide gli rimase impresso nella mente per tanto tempo.
Lily era in
singhiozzi tra le braccia della madre. Non lo guardava e Scorpius
gliene fu
grato. Alzò leggermente gli occhi e si accorse di Harry. Non
lo aveva mai visto
in quel modo. Era scioccato. Lo vide alzare lo sguardo su di lui e
fulminarlo.
Fu solo un secondo, poi Harry si voltò ancora verso sua
figlia.
Scorpius era
pietrificato dal dolore.
Se Lily soffriva
era solo colpa sua. Non era pentito della sua scelta, sapeva che con il
senno
di poi sarebbe stata la cosa migliore per tutti, ma non poteva fare a
meno di
come sarebbe stato avere ancora Lily tra le sue braccia, abbracciarla e
baciarla. Non l’avrebbe mai più fatta soffrire,
mai più.
Non si sarebbe
più avvicinato a lei, in nessun modo. Lui sarebbe
completamente sparito dalla
sua vista. Lily Potter non avrebbe mai più versato una
lacrima per lui. Di
questo ne era certo.
Guardò
un’ultima
volta Lily e si accorse che anche lei lo guardava.
Rimase a fissare
i suoi occhi ancora, poi improvvisamente staccò lo sguardo.
Non si girò più.
Quello fu il loro
ultimo saluto.
The end.
Allora
ci siamo. È
finitaaaaaaaaaaa. Spero che vi sia piaciuta questa ff.
Prima
di andarmene
volevo solo dirvi che alla fine ho deciso di non fare nessun seguito.
Preferisco lasciare la storia così. Lo so che è
un finale triste ma la vita non
è tutta rose e fiori….
Un
grazie a tutti
quelli che mi hanno recensita o hanno solamente letto i miei capitoli.
Isina4everyoung
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