I migliori anni della nostra vita

di isina4everyoung
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** incontro...scontro ***
Capitolo 2: *** la punizione...!?! ***
Capitolo 3: *** perplessità ***
Capitolo 4: *** la rivincita del biondo ***
Capitolo 5: *** appuntamento al 7° piano ***
Capitolo 6: *** nella stanza delle necessità ***
Capitolo 7: *** Risveglio ***
Capitolo 8: *** Inviti ***
Capitolo 9: *** Il primo appuntamento ***
Capitolo 10: *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo 11: *** Un'oasi di pace in un mare di guai ***
Capitolo 12: *** Il discorso... ***
Capitolo 13: *** Si torna a casa ***
Capitolo 14: *** La nostra stanza ***
Capitolo 15: *** Regali ***
Capitolo 16: *** Guanti e Carillon ***
Capitolo 17: *** Ma allora il ballo? ***
Capitolo 18: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 19: *** Drogato di te ***
Capitolo 20: *** Prologo ***
Capitolo 21: *** Un treno verso la fine ***
Capitolo 22: *** L'addio ufficiale- dolori, rimpianti e paure ***
Capitolo 23: *** L'ultimo sguardo ***



Capitolo 1
*** incontro...scontro ***


È la prima volta che scrivo una Lily-Scorpius… personalmente adoro Scorp, mi sa tanto di ragazzo perfetto….adesso vi lascio alla lettura

 un'altro avvertimento l'età non è esatta cioè James fa l'ultimo anno, Albus il 6° e Lily il 5°. Scorpius ha la stessa età di James!

 

Lily era in ritardo. Stava correndo a perdifiato nel corridoio che l’avrebbe portata alla Sala Grande. Anche Gea era già scesa e se lei non si fosse sbrigata avrebbe perso la colazione.

Stava svoltando l’angolo ad una velocità sorprendente quando…BANG… era andata a sbattere contro qualcosa, qualcuno! si corresse mentalmente quando sentì la sua vittima borbottare qualche imprecazione.

- scusa non ho fatto apposta, è che sono molto in ritardo e quindi…- le parole di Lily sembravano quasi una supplica

- stai tranquilla non ti preoccupare, ecco tieni il tuo libro, ti era caduto-

Lily guardò il ragazzo negli occhi e rimase sorpresa: gli occhi che si ritrovò di fronte erano semplicemente fantastici, ghiacciati e bellissimi.

Deglutì, ringraziò e fece per presentarsi quando….

- HEI MALFOY! ALLONTANATI SUBITO DA MIA SORELLA!!!- James stava correndo verso di lei a perdifiato, la prese per mano e la trascinò in Sala Grande.

Quando si furono messi a sedere la guardò esattamente come faceva suo padre per sgridarla e le disse:

- Cosa ci facevi da sola con Malfoy? Ti è andato di volta il cervello?? Devi stare lontana da lui, porta solo guai!-

Lily guardò suo fratello, stupita dalla sua reazione e cercò di calmarlo:

- James io non ero da sola con Malfoy, più che altro gli sono andata addosso, mi è caduto il libro che avevo in mano e lui me l’ha raccolto.

È stato molto gentile per dirla tutta.-

Suo fratello sembrava essersi calmato, tuttavia qualcosa in quell’incontro, anzi scontro, l’aveva lasciata perplessa.

Scospius Malfoy. Non l’aveva mai osservato per bene e non si era accorta di quanto fosse bello. I suoi occhi. Quei fantastici occhi argento e la pelle così chiara erano un’accoppiata perfetta e micidiale per qualunque ragazza.

Persa nei suoi pensieri non si era accorta di Gea che cercava di riportarla con i piedi per terra fino a quando ricevette un sostanzioso pizzico nel braccio:

- Hei Gea ! Cosa c’è?-

Gea le sorrise: - Come cosa c’è? Ti sto chiamando da dieci minuti buoni! Dobbiamo andare a lezione-

 

 

 

Scorpius, nella serra di erbologia dove il professor Paciok stava elogiando tutti i pregi della mandragola, sorrise al ricordo dell’incontro di quella mattina. La piccola Potter non era davvero niente male con quei suoi occhioni verdi e i bellissimi capelli rossi, per non parlare del suo corpo perfetto. Stava per presentarsi quando era arrivato quel montato di Potter a rovinare tutto. Lui e le sue stupide paranoie…

- Signor Malfoy è tra noi oggi?- Paciok aveva parlato con un tono tra lo scocciato e il divertito.

- O si mi scusi professore diceva?- Scorpius cercò di assumere un’aria attenta.

- Dicevo mio caro ragazzo che la campanella è suonata e che potete andare!- Neville riuscì a stento a trattenersi dal ridere. Poi si ricordò che era un professore e aggiunse: -È stato distratto tutta la lezione, questo suo comportamento le costerà 20 punti!-

- No la prego professore, non può passarci sopra? Farò qualsiasi altra cosa!- Malfoy adesso supplicava, ma lui era il capitano della squadra dei serpeverde e non poteva permettersi di far perdere dei punti alla sua casa.

- Bhe in effetti ci sarebbe qualcosa che può fare per me. Vede devo fare una lezione un po’ movimentata con quelli del quinto anno e avrei bisogno di un’assistente, avrei chiesto ad Hagrid ma visto che lei si è offerto di fare qualunque cosa…-

- O sisi certo professore andrà benissimo-

- Bene allora ci vediamo qui subito dopo pranzo per preparare tutto. Ora vada prima che i suoi compagni si mangino tutto.-

 

 

Bene il 1° capitolo è finito…spero che vi sia piaciuto!

Ne ho già pronti altri due ma se la storia non vi piace allora la smetto…

Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate e…

…RECENSITE!!!!!!!

Grazie isina4everyoung

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Capitolo 2
*** la punizione...!?! ***


Ecco a voi il secondo capitolospero che vi piaccia

 

Scorpius stava scendendo verso la serra numero 3 dove si sarebbe tenuta la lezione di erbologia del quinto, ignaro di cosa stava per succedere. Entrando vi trovò solo il professor Paciok che stava tranquillamente seduto a leggere la gazzetta del profeta. Quando si accorse di Scorpius, Neville si alzò e rivolse un sorriso al ragazzo.

- Bene signor Malfoy, adesso che è arrivato possiamo iniziare a preparare l’aula. Prenda i vasi e li sistemi intorno al tavolo-

Scorpius prese i vasi e cominciò a sistemarli quando la campanella suonò e nell’aula si riversarono circa una trentina di studenti, Grifondoro e Tassorosso.

 

 

 

Lily stava parlando con Gea quando entrarono nella serra. Appena vide il ragazzo che sistemava i vasi ebbe un sussulto. Non poteva essere vero. Malfoy era lì. Cosa ci faceva?

Non riusciva a capire perché fosse così emozionata al fatto che Scorpius si trovasse nella sua stessa aula. Ma era così…

 

Il cambiamento nell’umore di Lily non sfuggì a Gea che, dopo essersi guardata in torno capì il perché del sorriso che si era disegnato sul volto dell’amica.

- Oddio Lily, Malfoy!!! È lui il motivo del tuo buono umore o sbaglio? Che cosa è successo questa mattina? Perché James era arrabbiato con te, dove eravate tu e Malfoy??? Non riesco a credere che tu non mi abbia detto niente!- Gea riusciva a stento a nascondere l’eccitazione per quella domanda.

Lily invece si fece più  seria:

- Ascoltami bene Gea Lovegood Paciok! Non so di cosa tu stia parlando! Sono solo contenta per l’imminente lezione, se devo essere sincera non mi ero neanche accorta che Malfoy fosse qui.- Lily aveva assunto una tonalità di rosso talmente forte che sembrava essere vittima di un incantesimo.

Gea invece sorrise: - Sarà come dici tu….-

 

 

… Scorpius si accorse subito che Lily era entrata nell’aula e ringraziò mentalmente il Professor Paciok per averlo punito. Non riusciva a capire perché fosse così importante per lui averla vista, ma c’era qualcosa nel suo aspetto che lo colpiva profondamente. No. Non poteva assolutamente avere una cotta per lei! Lei era una Potter e lui un Malfoy, rivali a vita, lo sarebbero sempre stati….Ma perché?

 

Il professor Paciok iniziò la lezione,spiegò cosa c’era nei vasi e disse ai ragazzi cosa dovevano fare. Poi si ricordò di Scorpius e aggiunse:

- Il signor Malfoy è qui per aiutare chiunque ne abbia bisogno. Se avete dei dubbi chiedete a lui!-

Tutti annuirono e iniziarono subito il loro lavore. Molti ragazzi, come aveva previsto Neville, erano in difficoltà e così sia lui che Malfoy ebbero da fare per tutta la lezione.

Lily e Gea erano le più avanti, Gea infatti aveva ereditato da suo padre l’amore per le piante e da sua madre una certa passione per tutte le cose strane, accoppiata perfetta per quella lezione sugli orcolumpi.

            [per chi non lo sapesse l’orcolumpo e una pianta scandinava, di colore rosa o arancio ed è molto apprezzata dagli gnomi.]

Le due ragazze finirono prima del tempo e quindi ricevettero il permesso di uscire dalla serra ed aspettare il suono della campanella in giardino.

 

Quando suonò la campanella Lily e Gea aspettarono i loro compagni per dirigersi insieme a trasfigurazioni ma Gea venne trattenuta da un ragazzo di Tassorosso, un certo Tobias, che voleva da lei qualche consiglio sui compiti ricevuti.

Lily si strava avviando da sola quando vide Malfoy che si avvicinava al castello. Senza sapere perché si fermò ad aspettarlo e quando furono davanti lei rimase ad assorvervarlo per un po’ fino a quando un colpo di tosse la fece ritornare con i piedi per terra.

- Emm… ciao, volevo chiederti scusa per il comportamento di mio fratello questa mattina. Pensava che fossi in pericolo non sapeva che mi stavi aiutando- Lily disse tutto d’un fiato.

Scorpius la  stava osservando: come era bella!

- Ehi piccola non ti preoccupare, ormai ci sono abituato alle sfuriate di tuo fratello. Comunque io sono Scorpius.-

- Si lo so, sia mio fratello…- disse Lily diventando sempre più viola.

Scorpius sorrise della sua reazione e continuò:

-         Ah giusto, conoscendo tuo fratello ti avrà messo in guardia da me dicendoti che sono pericoloso e cose così, ma non è tutto vero.-

Le rivolse uno dei suoi sorrisi migliori e poi continuò:

- Adesso sarà meglio andare altrimenti farai tardi a lezione.-

Lily sembrò riscuotersi: - Oddio la  professoressa Fisher

mi ucciderà se faccio tardi. Ciao Scorpius è stato un piacere conoscerti!- e così dicendo corse a perdifiato per i corridoi.

 

VI PREGO RECENSITEEEEEE

 

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Capitolo 3
*** perplessità ***


Scorpius era rimasto totalmente allibito dal comportamento di Lily: all’improvviso era corsa a lezione lasciandolo lì come uno stupido! Nessuna lo aveva mai fatto sentire uno stupido! Chi era lei per fare il contrario! Però come è carina!

Malfoy aveva il cervello completamente in panne, prima era arrabbiato con la piccola Potter e subito dopo si ritrovava a pensare a quanto fosse carina, non ci capiva più niente!

Perso nei suoi pensieri non si era accorto dove stesse andando fino a quando andò a battere contro una statua. Si rialzò e si guardò intorno e così capì di essere arrivato di fronte all’aula di trasfigurazione.

Mancava un minuto al suono della campanella ed era quindi inutile tornare indietro per evitare di essere visto quindi decise di rimanere lì ad aspettarla.

 Quando sentì la sua voce non poté fare a meno di sorridere, ma si ricompose subito e, appena le fu passata accanto, le prese un braccio e la fermò.

 

Lily lanciò un urlo ma appena vide quei fantastici occhi azzurri si calmò.

- Hei Malfoy mi stai forse pedinando?- Si sorprese delle sue parole, da dove tirava fuori tutta quella grinta? Poco prima quasi non lo guardava in faccia e adesso…Mah...

Neanche a Scorpius  era sfuggito l’improvviso cambiamento del suo carattere, sfoggiò un sorriso beffardo e le rispose:

- Hei Potter, da dove arriva tutta questa grinta? Comunque sono qui perché prima te ne sei andata senza lasciarmi il tempo di dire qualcosa e a me piace avere l’ultima parola-

- Questo è un grande problema, vedi anche a me piace molto. Ora se vuoi scusarmi devo andare ho un tema di 500 parole per domani-

Si voltò e se ne andò a raggiungere Gea.

 

Appena si fu avvicinata alla sua amica questa le diede una giocosa sberla nel capo e disse:

- Scusa ma tu eri quella che neanche nota Malfoy e che non lo conosce e che …bhe hai capito il concetto no?-

- Si ero io quella persona, e lo sono ancora!- Lily non era proprio capace a dire le bugie. Diventava tutta rossa e chinava il capo. Gea scoppiò a ridere:

- Sai dovrei offendermi! Pensi veramente che sia così stupida da non accorgermi di niente? Però tu sei troppo buffa quando cerchi di mentire e mi fai morire dal ridere; certo che se hai intenzione di frequentare Malfoy dovrò insegnarti a farla altrimenti tuo fratello ti ucciderà!-

- James non dovrà uccidere nessuno, visto che nessuno sta facendo niente!- Marcò con decisione queste parole e si allontanò di fretta dalla sua migliore amica.

 

 

Malfoy era sempre più stupito da Lily: non riusciva a credere che ogni volta lo lasciasse da solo come uno stupido senza dargli il tempo di replicare. Adesso toccava a lui prendere il gioco in mano! Ma da quando c’era un gioco???

Erano passati tre giorni dal loro ultimo incontro e Scorpius si trovava spesso a fissare al Potter al tavolo dei grifondoro che rideva a scherzava con i suoi amici e i suoi fratelli. Intento a contemplare la rossa si ritrovò a pensare quanto fosse bella quando rideva…

Immerso nei suoi pensieri non si era accorto del suo migliore amico che gli stava ripetendo la stessa domanda da cinque minuti.

- Scorp ci sei??? Terra chiama Scorp!!! Amico torna tra noi!- Sam era leggermente scocciato

- Emm scusa Sam dicevi?-

- Dicevo che…Oddio Scorp lo fai apposta! Ma cosa stai guardando?-

- Io no niente scusa, adesso ci sono- Scorpius cercava di calmare il suo amico.

- Eh no mio caro adesso non ci casco più! Dimmi cosa hai in questi giorni!-

il tono di Sam non ammetteva repliche così Malfoy fece un respiri profondo e confessò…

- Ma ti è andato di volta il cervello? Cioè la Potter! Mio dio ma ti rendi conto che se lo scoprisse Potter ti ucciderebbe?-

- Sai onestamente Albus non mi smebra tanto pericoloso!-

- Non fare lo scemo Scorp sai benissimo che mi riferivo al più grande!-

- Si beh comunque non c’è niente per cui preoccuparsi visto che la Potter non mi fila…- Malfoy sembrava avvilito

- Dai Scorp non dire così sai che non c’è una sola ragazza in tutta la scuola che non ti veneri!- Sam era diventato improvvisamente serio.

- Ti piace così tanto eh? Stai tranquillo amico io sono qui per aiutarti-

- Grazie Sam, non so cosa farei senza di te!- Malfoy sorrise all’amico e insieme si diressero verso la Sala Comune.

 

Lily intanto seduta sul letto pensava a Malfoy.

Non lo vedeva da tre giorni. Certo, ogni volta il Sala Grande lo guardava attentamente ma non si erano più parlati da quando lei lo aveva lasciato, per la seconda volta in un giorno, da solo senza avere il tempo di dirgli niente.

Forze era colpa, magari si era offeso veramente ma lei non aveva fatto niente di male! No non era certo colpa sua! Però come avrebbe voluto sentire ancora la sua voce.

Neanche Gea, alla quale dopo molte insistenze aveva raccontato dei loro incontri, aveva detto che gli mancava Malfoy, i suoi occhi, la sua voce, i suoi capelli. Ma era così.

Si lasciò cullare dal ricordo della sua voce e si addormentò.

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Capitolo 4
*** la rivincita del biondo ***


Quella mattina Lily si alzò con il sorriso in faccia. La nottata era trascorsa tranquilla e adesso si sentiva riposata, inoltre aveva anche la sensazione che sarebbe successo qualcosa di memorabile.

Andò in bagno si fece una doccia e indossò la divisa poi disse a Gea che l’avrebbe aspettata in Sala Grande e si incamminò.

Era scesa già di due piani quando una mano apparsa dal nulla l’afferrò e la portò dietro la statua dalla quale era apparsa.

Lily fece per lanciare un urlo quando una mano le tappò la bocca.

 

 

Scorpius non poteva credere di quello che stava facendo. Aveva aspettato Lily Potter e l’aveva trascinata dietro una statua con se. In molti l’avrebbero definito pazzo, e lui lo era, era pazzo di lei! Ma perché? Che cosa aveva di così speciale quella ragazza non lo sapeva nemmeno lui ma c’era qualcosa nel suo modo di parlare,ridere,camminare,addirittura di imbarazzarsi che lo faceva impazzire.

 

Tolse la mano dalla bocca di Lily, che l’aveva riconosciuto e si era calmata, e la salutò.

Lily rispose al suo saluto con un sorriso che lo fece impazzire. Senza dire niente iniziò ad accarezzarle le guancie, che si erano arrossate per il contatto, e avvicinò il suo volto al suo. La distanza tra i due diminuiva, prima erano vicini, poi terribilmente vicini, poi paurosamente vicini ed infine successe.

 

Lily sentì il calore del respiro di Malfoy sulla sua bocca, stava per accadere, erano vicini, troppo vicini.

Quando le loro labbra si toccarono Lily sentì il cuore uscirle dal petto: era il suo primo bacio e non voleva rovinare tutto.

Ma Scorpius sembrava non essersene accorto, continuava a baciare quelle labbra, a mordere quelle labbra ad agognare quelle labbra.

Quando, purtroppo il loro contatto finì, rimasero a guardarsi, i volti a meno di dieci centimetri di distanza, ancora troppo vicini, avevano disegnati sopra dei sorrisi imbarazzati. Si tenevano la mano.

Poi improvvisamente una voce sembrò riportarli alla realtà: James stava vivacemente discutendo con suo fratello Albus dell’imminente partita di Quiddicht.

 

Lily sgranò gli occhi terrorizzati ma Scorpius la strinse con più forza a se impedendogli così di muoversi.

Rimasero intrappolati in quella posizione finchè non sentirono la voce di James scomparire leggermente.

A quel punto Scorpius prese la mano di Lily e le disse:

- Adesso sarà meglio andare. Altrimenti non ci rimarrà niente da mangiare- Mosse il primo passo, ma vedendo che la rossa non era ancora immobile, le prese il viso e l’avvicinò pericolosamente al suo. Poi continuò: - Signorina Potter?!?! Mi sente? È ora di andare-

Lily lo guardò senza aprire bocca.

Così Scorpius sorrise e prima di andare le sussurrò all’orecchio:

- Bene, questo è per avermi lasciato senza parole due volte di fila-

 

 

Lily era ancora lì dietro, sembrava una sciocca e lo sapeva ma non riusciva a muoversi.

Era successo. Aveva baciato quel bel biondo tenebroso…

Stava attentamente analizzando la scena quando Gea la afferrò e la riportò nel corridoio:

- Hei Lily cosa hai? Sembra che tu abbia visto un fantasma! E poi perché eri lì dietro e non in Sala Grande dove avevi detto di essere??- prese un respiro profondo e continuò

- adesso però abbiamo problemi più grandi: Albus e James sono preoccupati con te quando non ti hanno vista al tavolo-

Lily sembrò riprendersi: - Oddio e adesso cosa gli dico?-

Il fatto che Lily fosse in preda al panico fece incuriosire Gea che però, da brava amica quale era disse: - Non ti preoccupare, ho già la scusa perfetta: tu stavi andando a fare colazione quando ti sei ricordata che avevi ancora un libro da restituire e così ti sei fermata in biblioteca- Sfoderò un sorriso beffardo che voleva dire “ma tu cosa faresti sensa di me?” ed entrò in Sala Grande seguita a  ruota da Lily.

 

Scorpius alzò la testa e sorrise alla scena che aveva di fronte:

Lily Potter con un’espressione ancora un po’ intontita era stata assalita dai suoi fratelli che si erano preoccupati di non vederla nella Sala Grande. Lily pertanto aveva sfoderato la scusa della biblioteca che aveva calmato i due e si era messa a mangiare.

Scorpius sorrise ancora una volta prima di abbassare lo sguardo.

 

Allora cosa ve ne pare???

Spero che vi piaccia!

Fatemi sapere…

Un grazie a tutti

Alemalfoy: stai tranquilla per tuo figlio!!!!!

 

Isina4everyoung

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Capitolo 5
*** appuntamento al 7° piano ***


Lily era immobile nel suo letto. Non riusciva ancora a credere  che fosse successo. Non a lei…

Anche se non aveva mai prestato molte attenzioni ai pettegolezzi perfino a lei erano arrivate all’orecchio le molteplici storie di Malfoy. Certo lei non era affatto stupita. Malfoy era bellissimo, 17 anni, la pelle chiara, i capelli biondi e due fantastici occhi argentati.

Più ci pensava e più si convinceva che non poteva essere successo a lei. Lei la piccola Potter era stata baciata da Malfoy, l’esperto Malfoy!

Eppure,come Gea le aveva fatto notare, per tutto il giorno Scorpius le aveva lanciato occhiate interessate e provocanti…

Scosse la testa. Di sicuro quelle occhiate non erano per lei.

Persa nel filo dei suoi pensieri Lily non si era accorta del gufo che stava picchiettando insistentemente il vetro dietro al suo letto fino a quando un assonnata Gea le aveva lanciato un cuscino pregandola con soavi parole di aprire a “quel maledetto uccellaccio” come l’aveva chiamato.

 

Con la lettera in mano Lily si era seduta alla sua scrivania.

Chissà chi era che le scriveva a quell’ora, perché? Certo non poteva essere niente di buono…

- Lily vuoi darti una mossa? Se non la apri non saprai chi ti scrive e perché -Gea sembrava averle letto nel pensiero, e anche se  il suo più che un consiglio sembrava un ordine la rossa non poté fare a meno di pensare alla fortuna che aveva avuto nell’incontrarla.

 

Con mani tremanti aprì la busta.

Il messaggio era di poche righe. Una prima occhiata rivelò alla ragazza che nessuno dei suoi parenti le aveva scritto.

Ma allora chi poteva essere?

Riga dopo riga la risposta si fece avanti nella sua testa…Scorpius…

Il messaggio era breve e coinciso, scritto con una calligrafia decisa e dolce al tempo stesso e sembrava racchiudere perfettamente l’essenza del mittente.

 

Lily,

ho bisogno di vederti.

Ti aspetto davanti alla statua del gargoyle al settimo piano.

                                                                                        S.M

Ancora seduto alla scrivania della sala comune dei serpeverde Scorpius pensava a cosa aveva fatto.

Un gesto alquanti stupido,azzardato e incosciente.

Eppure il pensiero che presto avrebbe rivisto Lily lo faceva sorridere tanto quanto lo spaventava la reazione di suo padre se fosse venuto a sapere della sua ultima cotta…

ODDIO…quella ragazzina lo aveva cambiato, non sopportava il pensiero che una ragazza fosse così importante per lui, ma era così.

Mentre passava silenzioso per i corridoi ripensò a cosa l’aveva spinto a fare un gesto così affrettato: dopo il bacio di quella mattina lui e Lily non si erano più parlati. Ok, c’era da aspettarselo visto che lei era una Potter e lui un Malfoy. Un Montecchi e una Capuleti. Il giorno e la notte.

Tuttavia durante le lezioni non riusciva a controllarsi e per tutto il giorno aveva assunto un atteggiamento assente. Era stato Sam a dirgli che il suo strano comportamento aveva a che fare con la Potter e,anche se all’inizio aveva declinato il suggerimento, Scorpius sapeva che aveva ragione.

Era rimasto nella sala comune fino a che tutti se ne erano andati e poi, come in trance, si era visto prendere carta e piuna e scrivere il messaggio per Lily.

Ne aveva scritti una decina prima di arrivare all’abbinamento di parole perfetto e poi aveva spedito il messaggio.

Era rimasto seduto a pensare e poi finalmente si era deciso ad andare.

E adesso eccolo lì nascosto dietro il gargoyle ad aspettare quell’incredibile ragazzina.

 

Lily rilesse quelle parole a lungo per assicurarsi di aver capito bene.

Lui, Scorpius Malfoy l’aveva pregata di raggiungerlo nella stanza delle necessità e lei ci sarebbe andata. Anche se non sapeva come.

Chiamò Gea, le passò il biglietto e le chiese aiuto.

Da brava amica quale era Gea si mise subito in atto per cercare il modo di farla uscire.

I minuti passavano, Lily camminava agitata per la stanza, Gea era immobile a pensare.

Poi improvvisamente l’idea geniale.

- Lily!- esclamò- ho trovato il piano perfetto: adesso noi faremo un’incantesimo di appello per prendere il mantello dell’invisibilità di James e così potrai uscire senza essere vista e poi domattina entreremo nel dormitorio di tuo fratello con qualche scusa e lo rimetteremo apposto- concluse con un sorriso e guardò Lily.

Quest’ultima era ancora dubbiosa- ma come faremo ad entrare nel dormitorio?-

- di questo me ne occuperò io. Ho tutta la notte per escogitare qualcosa, visto che ormai non potrei più dormire. Adesso corri dal tuo serpeverde- così dicendo abbracciò Lily, effettuò l’incantesimo e la spinse fino al ritratto della signora grassa.

 

Lily correva per i corridoi. Sapeva che era rischioso anche con il mantello ma non riusciva a calmarsi.

Aveva bisogno di vederlo, di  abbracciarlo, di toccarlo, di sentire la sua voce, del suo calore.

Non riusciva a calmarsi. Correndo il panico si era trasformato in tensione ed infine in desiderio. Voleva arrivare da lui subito,sfidando il tempo e la velocità. Volava tra i corridoi.

Quando finalmente arrivò alla curva del settimo piano tutta l’energia del suo corpo si dissolse immobilizzandola.

Lui era lì per lei.

La stava aspettando dietro al gargoyle.

Aveva i capelli leggermente arruffati e lo stesso sguardo desideroso di quella mattina.

Lily rimase ammaliata dalla sua bellezza poi improvvisamente si lasciò cadere il mantello e si diresse dal suo angelo.

 

 

E un altro capitolo è giunto al termine.

Spero vi sia piaciuto.

Voglio ringraziare tutti voi che recensite la mia storia. Spero che continuerete a commentare.

Un grazie anche a chi non commenta ma legge solamente.

                                                                   

                                                                                                   Isina4everyoung

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Capitolo 6
*** nella stanza delle necessità ***


Prima di cominciare mi scuso per l’errore che ho messo nell’altro capitolo. La stanza delle necessità si trova al settimo piano davanti all’arazzo di Barnaba il babbeo e non davanti al gargoyle. Mi scuso ancora.

Adesso vi lascio alla storia. Buona lettura

 

 

“Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella”

 

Scorpius guardò Lily avvicinarsi. L’unica cosa che riusciva a pensare era quanto era bella. Non importava che stessero violando milioni di regole e che potevano finire in guai seri. Non gli importava di James Potter, ne di suo padre. No. C’erano solo loro. Lui e lei. Insieme.

 Appena si fu avvicinata,Scorpius le prese la mano e in silenzio la portò dentro la stanza delle necessità, che per l’occasione si era riempita di divani e cuscini di ogni genere.

Si sedette e guardò la rossa che scrutava la stanza con aria confusa.

I minuti passavano e Lily non aveva detto una parola.

Scorpius da parte sua non voleva rovinare la perfezione della rossa; Lily era semplicemente incantevole: aveva i capelli folti e sciolti e uno sguardo intenso nel quale si potevano leggere tutte le emozioni che provava.

 Il silenzio avvolgeva tutta la stanza quando finalmente Lily parlò.

-         Dove siamo? Che cosa è questa stanza?-

Scorpius sorrise al suono della sua voce e le rispose con una calma perfetta -Questa è la stanza delle necessità. Esiste da sempre e viene usata come nascondiglio o come rifugio. A dire la verità in questa stanza puoi trovarci di tutto, basta chiedere e passare davanti all’entrata tre volte. È stata un nascondiglio perfetto per molti studenti, credo che tuo

fratello continui ad usarla tuttora, è strano che non te ne abbia parlato.-

Lily era confusa. La stanza delle necessità. Non ne aveva mai sentito parlare, chissà perché suo fratello non le aveva detto niente e perché loro due erano lì? Che cosa stava succedendo?

Si mise a sedere e Scorpius continuò.

-         Sò che ti starai chiedendo perché ti ho chiesto di venire qui. A dire la verità me lo sono chiesto anche io mentre venivo qui ma non sono riuscito a trovare una risposta razionale. So che potremmo finire nei guai, che è stata una cosa stupida uscire di notte e lo sapevo anche quando scrivevo il biglietto ma non mi importava e non mi importa neanche adesso. Io avevo bisogno di vederti. Dopo il bacio di questa mattina non ho più avuto la possibilità di parlarti. Sapevo che sarebbe stato impossibile tuttavia non sono mai riuscito a concentrarmi su qualcosa che non fossi tu. Sono praticamente impazzito, non riuscivo a seguire una lezione, a non guardarti nei corridoi o a pranzo. Quando Sam mi ha detto che la mia distrazione era a causa tua non volevo crederci, non volevo ammettere che una ragazzina mi avesse ridotto in questo stato ma è così. Per questo ti ho chiesto di incontrarci qui. Io avevo bisogno di vederti.- Scorpius finì di parlare e abbassò lo sguardo.

Lily non poté fare a meno di sorridere a quel gesto mentre una lacrima le solcava il volto.

Non si era immaginata niente.

Scorpius era lì per lei.

Il loro bacio aveva significato qualcosa anche per lui.

Si alzò dal divano e si avvicinò a quel fantastico angelo. Gli sollevò il viso, lo guardò negli occhi e lo baciò.

Quel bacio fu molto meglio del primo. Le loro labbra si conoscevano, si desideravano.

Rimasero a baciarsi per un tempo indefinito e, quando si dovettero staccare, rimasero abbracciati a lungo.

Era un momento perfetto, per tutti e due,ma poi la verità si lanciò su Lily come una meteora: come avrebbero fatto?

Improvvisamente cominciò a piangere. Scorpius la strinse forte a sé consapevole della sua paura e cominciò a tempestarle il collo di baci.

Quando la rossa si fu calmata parlò:

- Oh Scorp, come faremo?-

Malfoy strinse Lily ancora più forte. – Non ti preoccupare piccola, in un modo o nell’altro ce la faremo. Magari all’inizio non sarà facile per gli altri accettare la situazione ma noi non ci daremo per vinti e lotteremo contro tutti i pregiudizi. Tu sei troppo importante per me, non posso perderti.- E così dicendo si tuffò tra le sue labbra.

 

Lily aprì gli occhi assonnati imprecando in silenzio contro lo stupido raggio di sole che l’aveva colpita. Si mise a sedere ed improvvisamente ricordò tutto.

Era andata nella stanza delle necessità per parlare con Scorpius, poi si erano baciati e poi…si erano addormentati. ODDIO. Adesso si che erano nei guai. Scosse leggermente Scorpius per farlo svegliare ma questo non si muoveva, sembrava una statua di marmo. Una bellissima statua di marmo.

Dopo molti tentativi riuscì a richiamare Scorpius nella realtà.

 

La prima cosa che vide quando aprì gli occhi fu il volto di una bellissima ragazza dai capelli rossi. Sorrise a quella visione. Lily da agitata era ancora più bella del normale. Non riuscendo a trattenersi Scorpius si alzò e intrappolò la povera malcapitata in un abbraccio mortale capace di resistere addirittura alla sua furia ansiosa poi, quando si fu finalmente arresa, le prese il viso tra le mani e la baciò ancora.

Quando si staccarono Lily sembrava un’altra persona. Adesso non era più una pazza isterica furiosa ma bensì una tranquilla, spensierata e bellissima ragazza.

Tuttavia, anche se Scorpius avrebbe preferito di gran lunga restare lì con lei, dovette ammettere che Lily aveva ragione e che doveva trovare un modo di tornare nei loro dormitori prima che fosse troppo tardi, se non lo era di già.

Diede un altro bacio alla piccola Potter e le prese la mano. Camminarono mano nella mano per tutta la scuola, attenti a non essere visti, fino a quando non giunsero al quadro della signora grassa.

Lily si strinse forte a Scorpius un’ultima volta, disse la parola d’ordine al quadro ed entrò nella sala comune dove un’agitatissima Gea le andò incontro urlando.

 

 

Bene e anche questo capitolo e’ finito, spero che vi piaccia.

Fatemi sapere quello che ne pensate e recensiteeeeeeeee

Un grazie a tutti.

                                                                                                 Isina4everyoung

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Capitolo 7
*** Risveglio ***


Prima di cominciare volevo  ringraziare per le recensioni della mia ff “Il fatidico si lo voglio”. Sono contenta che vi sia piaciuta. Grazie a tutti voi!

 

 

 

 

 

Lily si strinse forte a Scorpius un’ultima volta, disse la parola d’ordine al quadro ed entrò nella sala comune dove un’agitatissima Gea le andò incontro urlando.

 

- O mio dio!!! Ma dove sei stata tutta la notte? Che cosa è successo??? DEVI raccontarmi tuttooooooooo -

Gea sembrava impazzita. Lily sorrise nel vedere la sua amica così agitata ed eccitata per lei e corse ad abbracciarla.

Quando le due ragazze si staccarono Gea si sedette, incrociò le braccia, guardò verso la rossa e disse:

-         Allora? –

-         Allora cosa? –

-         Come “allora cosa?”, ieri sera sei uscita dicendo che saresti tornata nel giro di una o due ore e invece torni all’alba, dopo aver passato tutta la notte con un ragazzo e ti aspetti che io faccia finta di niente? – Gea aveva assunto un tono alla Mrs. Weasley e guardava con occhio assassino Lily che era scoppiata a ridere.

-         Oddio…ahaha…scusa…ahah è solo che mi hai ricordato…ahah… mia nonna…ahaha…oki adesso….ahah…mi fermo – prese un respiro profondo – Bene, adesso ci sono…mmm…allora vediamo da dove cominciare…-

Quando Lily finì di raccontare cosa era successo Gea rimase zitta per un po’ e poi corse ad abbracciarla.

-         Wou. Scorpius Malfoy eh? Sono così felice per te, quel ragazzo è bellissimo ma…-

-         Ma…cosa?-

-         Bhe ecco, stavo pensando che se James dovesse scoprirlo scoppierebbe la terza guerra magica…- Gea abbassò la testa intomorita

-          Si lo so cosa intendi, ma non mi importa. Io voglio bene a James, è il mio fratellone, ma non ho intenzione di perdere Scorp solo per i suoi stupidi pregiudizi. Alla fine se ne farà una ragione come tutti. – Lily pronunciò queste parole con un tono talmente sicuro e autoritario che Gea non potè fare a meno di sorride.

-          Bene, adesso che abbiamo chiarito questo punto direi che è ora di iniziare a preoccuparci del mantello. – Gea sorrise a Lily che aveva uno sguardo alla oddio-me-ne-sono-completamente-dimenticata e continuò:

-         Dopo un’attenta riflessione sono giunta al piano perfetto: quando tuo fratello James si sveglierà noi entreremo in camera sua e, mentre tu parlerai con lui di una cosa molto importante (la scelta la lascio a te) io mi metterò a sedere sul suo letto e lancerò il mantello lì sotto- Gea aveva un sorriso a 32 denti.

-          Bene, questo piano è perfetto, e io ho anche l’argomento giusto. Adesso non ci resta che aspettare! –

 

 

 

Scorpius era seduto nella sala comune deserta. Tutti i suoi compagni, Sam compreso, stavano ancora dormendo e lui quindi poteva liberamente sedersi e pensare.

Chiuse gli occhi e sorrise all’immagine di Lily, come era bella. Non si sarebbe mai aspettato di vivere un’esperienza del genere, cioè lui di notti fuori con delle ragazze ne aveva passate, ma mai in questo modo.

Ripensò alla faccia che Lily aveva fatto mentre gli parlava della stanza delle necessità e poi a come il suo sguardo si era fatto lucido dopo il suo discorso. Ripensò ai loro lunghi baci, al calore del suo corpo accanto al suo, al suo tono agitato quella mattina ed a come si era rabbuiata pensando alla reazione dei compagni. Lei non voleva darlo a vedere, ma Scorpius aveva capito che era spaventata ed aveva cercato di confortarla.

 

-         Scorp? Ehi Scorp, muoviti!-

-         Mmm…cosa?- Malfoy aprì gli ochhi ancora assonnato. Era la seconda volta che veniva svegliato, ma la prima era molto meglio. Ripensò a Lily e sorrise, poi improvvisamente si ricordò di essere ancora nella sala comune e balzò in piedi.

Sam guardò l’amico con aria interrogativa.

-         Non ti preoccupare, Sam. Adesso mi vado a sistemare e poi ti racconto tutto- Sfoggiò un sorrisetto di sfida e corse nel suo dormitorio.

 

15 minuti dopo…dormitorio maschile, Serpeverde.

- Allora?-

- Allora cosa?-

- Come “Allora cosa?”, voglio sapere dove sei stato stanotte e perché! – disse Sam imitando perfettamente il tono di Gea.

Scorp guardò il suo amico. Il suo sguardo non ammetteva un rifiuto, e quindi si decise a raccontarlo.

Come Gea, anche Sam era senza parole. Dopo qualche minuto di silenzio Sam guardò Malfoy negli occhi e parlò:

-         Ti piace tanto vero?-

-         Si –

-         E pensi che valga la pena? –

-         Ma certo…comunque cosa intendi?-

-         Io sto solo cercando di capire se per te Lily è tanti importante da…-

-         Ma certo che è importante-

-         No Scorp, fammi finire, ti rendi conto di cosa succederebbe se lo venisse a sapere Potter?-

-         Si che lo so, o almeno lo immagino; ma io non ho intenzione di farmi intimorire da uno stupido montato. Lily è troppo importante. Lei è diversa dalle altre ragazze. Con lei è diverso. –

Lo sguardo e il tono deciso di Scorp misero Sam al tappeto.

-         Ah – Fu l’unica parola che riuscì a dire.

 

 

Bene questo capitolo è giunto al termine. Ho pensato di far vedere prima le reazioni dei rispettivi migliori amici perché penso che il loro parere conti molto per Lily e Scorpius.

Ditemi cosa ne pensate.

Un grazie a tutti voi che mi seguite nella mia fan fiction.

 

Isina4everyoung

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Capitolo 8
*** Inviti ***


Lily si chiuse la porta alle spalle e tirò un sospiro di sollievo.

Oddio ce l’avevano fatta. All’inizio James era stato un po’ sospettoso ma poi si era lasciato convincere ed aveva raccontato a Lily e Gea quello che sapeva sulla stanza delle necessità.

 

Le due amiche stavano andando in sala grande quando la loro attenzione fu attirata da un gruppo di ragazze urlanti.

Incuriosite si avvicinarono alla massa informe di corpi e lessero l’annuncio che aveva causato tanto scompiglio tra gli studenti.

 

Il preside Bryant Cooper (l’ho inventato   XD)

È lieto di informare i ragazzi che per il prossimi week end è stata programmata una gita ad Hogsmeade.

Pertanto si ricorda agli alunni inferiori ai 13 anni che è necessario un permesso firmato dai genitori.

Si informano invece gli studenti del quinto,sesto e settimo anno che la gita per loro durerà tutta la giornata.

 

- O mio Dio! Che bello una gita ad Hogsmeade!!!- Gea era come impazzita, saltellava intorno a Lily come una bambina il giorno di natale.

Anche Lily era felice della notizia. Il quinto anno era molto difficile e una gita sarebbe servita per calmarla.

Sorrise a Gea e la trascinò dentro la sala per fare colazione.

 

Arrivate al tavola trovarono ad aspettarle James, Albus, Hugo e Rose.

Tutti aveva saputo dell’inaspettata gita ed erano tutti contenti.

Quando ebbero finito di mangiare Lily e Gea si alzarono e si recarono in riva al lago per poter finire i compiti per il lunedì dopo.

 

Gea e Lily stavano studiando da circa un’ora quando sentirono una voce chiamare.

- Gea, Geaaaaaaaaaaa-

La ragazza alzò la testa incuriosita giusto in tempo per vedere Tobias corrergli incontro.

- Ehm ciao Tobias- sottolineò l’ultima parola per far capire a Lily come si chiamava in “visitatore”

- Ah…Tobias, ciao…- Lily farfugliò queste parole con aria confusa.

- Emm Gea…mi chiedevo se…ecco ti posso parlare un secondo? Sai ho bisogno di un aiuto per erbologia. Non riesco proprio a capirla- Fece un sorriso impacciato a Gea e chinò la testa.

- Ma certo si andiamo…- Gea era molto confusa tuttavia mantenne un certo contegno e seguì il Tassorosso.

 

Lily guardò i due allontanarsi, scosse la testa e si ributtò nei compiti.

 

Dopo circa un quarto d’ora Lily vide Gea che si avvicinava, così posò il libro a terra e andò incontro all’amica.

- Allora? Che cosa voleva Tobias???- Lily aveva stampato in faccia un sorrisino malizioso.

Gea intanto era diventata tutta rossa.

-Bhe ecco lui…-

- Si?-

- Tobias-mi-ha-invitata-a-Hogsmeade – Gea disse tutto senza mai riprendere aria e poi si mise a sedere.

- Uhuhuhuhuhuhuhuhu – Lily era felicissima, corse da Gea e le saltò addosso – Come sono felice per te! –

Gea si lasciò sfuggire un sorriso compiaciuto e le disse – Grazie, io sono eccitatissima…il mio primo ragazzo…-

Lily capì immediatamente la paura della sua amica e iniziò a consolarla:

- Gea stai calma! Andrà tutto bene. Dopo saliamo su e chiediamo aiuto a Rose. Lei è esperta, sta con Dean da un anno. - Abbracciò l’amica e le scoccò un sonoro bacio sulla guancia.

Le due amiche si guardarono e improvvisamente scoppiarono a ridere.

 

 

Scorpius sorrise nel sentire la risata di Lily. Fece un respiro profondo e si diresse verso le due ragazze.

- Salve signore. Disturbo?-

Lily sussultò al suono della sua voce, si ricompose e gli sorrise.

-Bhe, a dire la verità si…però visto che sei qui…-

-Ah…- sorrise a Lily e poi si voltò verso Gea. – Tu devi essere Gea, vero? Lily mi ha parlato di te: ha detto che sei la sua migliore amica.- Sorrise gentilmente alla ragazza e le porse la mano. – Piacere di conoscerti, io sono Scorpius Malfoy-

-Ciao, anche a me LiLy ha parlato di te- Gea rispose al sorriso del serpeverde e si alzò.

-Bene, adesso devo proprio andare. È stato un piacere conoscerti Scorpius, Lily ti aspetto in sala comune.- fece un’ultimo sorriso e se ne andò.

 

- Wou…avevi ragione su Gea. Quella ragazza sembra avere sempre la testa tra le nuvole ma invece è molto intelligente, sa come comportarsi ed ha carattere. Sam sarebbe rimasto a sedere come uno scemo fino a quando qualcuno non gli avesse fatto notare che doveva andarsene- Sorrise al pensiero di Sam.

- Ehi, non ci credo che il tuo amico sia uno stupido!-

- Io non ho mai detto questo. Sam è molto intelligente, il migliore della classe ma per alcune cose è infantile, non ci pensa e si comporta da stupido –

- Ah-

- Bhe comunque io non sono venuto per parlare di Sam.- allungò la mano.- Seguimi!-

 

Camminarono per circa dieci minuti, mano nella mano.

Ad un certo punto Scorpius la disse : - Bene, siamo arrivati-

Lily si guardò intorno: era un posto normalissimo, alberi, foglie, erba.

- Si certo- cercò di non far intravedere la sua delusione.

Scorpius la guardò e scoppiò a ridere.

- Che cosa hai da ridere?- Lily era arrabbiata e offesa.

- No niente, scusa è solo che dovevi vedere la tua faccia.- guardò Lily e le prese la mano.

- Non volevo offenderti, piccola, lo so che questo posto non ha niente di speciale ma almeno qui siamo da soli e nessuno ci vedrà-

- Ma come? Non volevi fare le cose per bene? Ci hai ripensato?- Lily parlò con un filo di voce.

- NO! Certo che non ci ho ripensato, ma vedi ieri ho visto la faccia che hai fatto pensando a come la potrebbero prendere gli altri e quindi ho deciso che è meglio aspettare. Io ci tengo a te e non voglio rovinare la nostra storia perché sei spaventata. Possiamo continuare a vederci di nascosto, almeno per un pò’.In fondo questi appuntamenti segreti sono eccitanti non trovi?- Scorpius sfoderò uno dei suoi infallibili sorrisi.

Lily lo guardò per un attimo poi gli corse incontro e lo baciò.

Per l’impatto Scorpius cadde a terra, ma non lasciò Lily. I due rimasero a baciarsi fino a quando non ebbero più fiato e poi rimasero sdraiati uno accanto all’altro.

Dopo diversi minuti Scorpius si mise a sedere e guardò Lily.

- Allora hai saputo della gita ad Hogsmeade? Sembra divertente.-

Lily annuì. – Già non vedo l’ora di andarci. Ho proprio bisogno di un po di riposo.-

- Oh- Scorpius sembrava deluso

- Cosa c’è?-

- No niente è solo che…- esitò.

- Si?-

- Bhe ecco…signorina Potter, mi farebbe l’onore di accompagnarmi ad Hogsmeade il prossimo fine settimana?-

- Ah… ecco io…- Lily sembrava volersi scusare.

Guardò Scorpius che sembrava veramente mortificato e scoppiò a ridere.

- Ehi cosa c’è?-

- No, io..niente…certo che vengo ad Hogsmeade con te!-

Scorpius la guardò con uno sguardo interrogativo

- Prima stavo scherzando. Volevo vendicarmi!-

- Piccola peste…sei sicura di essere una grifondoro?-

Lily gli sorrise: - Purtroppo per te, si-

Poi si staccò da lui e si mise a correre.

- Oh se ti prendo….- Scorpius si lanciò all’inseguimento della rossa.

Rimasero a giocare per molto tempo finò a quando sentirono l’orologio della scuola che indicava l’ora di pranzo.

- Oddio ma tardi! Devo scappare.-

- aspetta! Vengo con te!- Scorpius prese per mano Lily ed insieme corsero verso la scuola.

 

 

E ANCHE QUESTO CAPITOLO è FINITO.

SPERO CHE SIA PIACIUTO. FATEMI SAPERE.

UN GRAZIE A TUTTI VOI CHE MI SEGUITE DALL’INIZIO.

Isina4everyoung

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Capitolo 9
*** Il primo appuntamento ***


Sabato mattina Lily si alzò presto, agitata ed elettrizzata per il suo appuntamento.

 

Quella settimana era passata velocemente, tra pettegolezzi, vestiti, trucchi e piani.

Dopo aver risolto il problema vestiti, grazie ad un espertissima Rose, le due amiche si erano concentrate sul piano da mettere in pratica quel week-end.

All’inizio non era stato semplice, avevano cercato, senza risultati,  magie e incantesimi per tenere a distanza James, ma il giovedì tutto si era fatto più chiaro.

 

       Lily era in bagno quando due ragazze, molto eccitate erano entrate.

All’inizio si era decisa ad ignorare la loro conversazione, ma quando le due avevano iniziato a parlare di suo fratello le era stato impossibile non ascoltare.

Lily si era acquattata contro la porta ed era riuscita a sentire quello che dicevano:

“Oddio, non riesco a credere che James Potter mi abbia invitata ad uscire sabato” aveva detto la bionda.

“Sei molto fortunata. Quel ragazzo è così fico” aveva risposto l’altra.

Lily aveva a stento trattenuto una risata.

 

Dopo quell’episodio nel bagno, per Lily e Gea organizzare un piano era stato più facile: sapevano infatti che James avrebbe avuto una ragazza e che quindi sarebbe stato abbastanza occupato; a quel punto Lily e Scorpius avrebbero solo dovuto stare attenti a non essere visti.

 

Alle nove Lily e Gea erano pronte ad uscire.

La prima aveva un paio di jeans blu scuri attillati e una maglietta stretta sotto il seno, lilla con sopra un elegante copri spalle bianco; mentre Gea aveva optato per una minigonna panna ed un magione a collo alto marrone.

Le due ragazze si guardarono un’ultima volta allo specchio e, soddisfatte, scesero nell’atrio.

 

Rimasero lì immobili, ognuna ad aspettare il proprio ragazzo, fino a quando un Tobias più raggiante che mai le raggiunse.

- Ciao Gea, sei fantastica oggi – Tobias aveva parlato con un tono molto sicuro e rilassato, poi si rivolse a Lily:

- Lily, come stai? –

- Bene grazie – Lily non riusciva a credere che quello fosse Tobias, il ragazzo timido della settimana prima. Era molto cambiato.

- Wou Tobias, sei… ti trovo diverso- anche Gea era rimasta scioccata dal cambiamento repentino ma, vedendo la faccia del suo accompagnatore si affrettò ad aggiungere: - No, io dicevo in senso positivo-

- Davvero?- Tobias adesso aveva stampato in faccia un sorrisetto compiaciuto-Allora andiamo?-

Gea guardò Lily dubbiosa.

- Ehi tesoro, vai tranquilla, davvero! Io aspetto Scorpius e ci vediamo dopo- la abbracciò e salutò Tobias.

 

Adesso Lily era rimasta sola. I minuti passavano e Scorpius non si faceva vedere, la cosa era sospetta.

- Emm, scusa, tu sei Lily Potter?- a parlare era stato un piccolo bambino di 11 o 12 anni. Sembrava molto imbarazzato. Lily gli sorrise e gli rispose

- Si sono io, posso aiutarti?-

- No, cioè io…Scorpiusmihadatoquestoperte!- aveva detto tutto d’un fiato e le aveva dato un piccolo biglietto.

Lily lo prese, ringraziò il bambino e si sedette a leggere.

 

Ehi piccola,

ho ritenuto più prudente non farci vedere insieme nell’atrio della scuola.

Ti sto aspettando.

Non ti agitare, ci sono le indicazioni.

Seguile e arriverai a destinazione.

Io sarò lì ad aspettarti.

Ti voglio bene

Scorpius.

 

Tipico di Scorpius pensò Lily mentre ripiegava il biglietto e se lo metteva in tasca. Però doveva ammettere che l’idea non le dispiaceva affatto. Era un po’ come una caccia al tesoro dove il premio era un bellissimo angelo.

 

La rossa seguì le indicazioni alla lettera e, con sua grande sorpresa si ritrovò in una piccola radura.

Si guardò in torno ma non vide nessuno. Si sedette e rilesse le indicazioni, aveva fatto esattamente quello che le aveva detto Scorpius.

Poi improvvisamente vide brillare qualcosa dietro un albero e vi si diresse come ipnotizzata. Lui era là, lo sentiva. Camminò in silenzio per la radura e arrivò all’albero. Lo oltrepassò e si ritrovo subito stretta in un abbraccio.

Scorpius le sorrise e la baciò.

- Buon giorno amore-

- Buon giorno anche a te- Lily era estasiata. Dietro le spalle di Scorpius c’era un piccolo tavolo apparecchiato e pieno di dolci.

- Ma cosa…?-

Scorpius sorrise soddisfatto dell’effetto della sua sorpresa – Questa è la colazione. Conoscendoti non avrai mangiato questa mattina. Quindi… se vuole accomodarsi signorina…- le fece cenno con la mano e le sorrise.

 

Lily passò la mattina migliore della sua vita, giocando, parlando e baciandosi con Scorpius.

Pensava che la giornata non potesse andare maglio, quando Scorpius le propose di fare un giro sulla scopa.

Anche se non giocava nella squadra, Lily amava volare. Le piaceva la sensazione di non avere niente sotto i piedi, di essere libera e veloce. Adorava la velocità.

Prese la scopa che gli aveva dato Scorpius e ci salì.

- Allora, che ne dici di una gara?- Lily era entusiasta di poter volare.

- Ma certo piccola, solo non piangere quando ti avrò battuta ok?-

- Ahah, spiritoso, davvero spiritoso. Ora se sei pronto.-

- Io sono nato pronto. 1…2…3!- Scorpius si lanciò in aria seguito a ruota da Lily.

 

Quella ragazza riusciva sempre a stupirlo, sapeva anche volare. In fondo, si disse, non c’era da stupirsi visto la bravura dei fratelli…

 

Rimasero in aria per circa un ora rincorrendosi. Uno scattava in avanti e poi si fermava per permettere all’altro di raggiungerlo e poi ricominciavano.

- Vediamo se riesci a prendermi- urlò Lily in uno scherzoso tono di sfida mentre si lanciava nel vuoto.

Scorpius non se lo fece ripetere e si lanciò all’inseguimento di Lily.

 

- Oddio, sono morta – Lily aveva il fiatone e stava distesa in terra per riprendersi.

- Eh, che vuoi farci non tutti posso tenere il mio ritmo- disse Scorpius con un ghigno.

- A si? Ora ti faccio vedere io quanta energia mi è rimasta! – Lily si alzò da terra e si distese sopra il bel serpeverde.

Scorpius rimase a fissarla. – Sei bellissima, lo sai?-

Poi, con un’agile mossa, riuscì a ribaltare la posizione.

Rimasero a fissarsi a lungo.

- Non sono ancora pronta a far sapere di noi a tutti.- Lily sussurrò quelle parole.

- Stai tranquilla piccola. Sono pronta ad aspettare-

- Io lo so quanto ci tenevi, ma quello che c’è tra noi è importante per me e io non voglio rovinarlo.-

- anche per me è importante, proprio per questo sono disposto ad aspettare. Non voglio perderti. Farei qualsiasi cosa per te.-

Le mordicchiò dolcemente l’orecchio.

- Qualsiasi cosa.-

 

 

 

 

ecco qui un altro capitolo. Spero vi sia piaciuto.

Recensite.

Grazie a tutti

Isina4everyoung

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Capitolo 10
*** La calma prima della tempesta ***


Le settimane dopo l’appuntamento passarono talmente velocemente che Lily neanche se ne accorse. Passava tutto il giorno con Gea e Scorpius, attenta a non farsi vedere da James e gli altri, e studiava come un’ossessa per gli esami di fine anno. Fu per questo che non si accorse neanche che era iniziato dicembre, con il riposo e le vacanze di natale.

Lily quella mattina si alzò di buon umore, era domenica e quindi avrebbe avuto tutto il giorno libero per stare con Scorpius, mentre Gea usciva con Tobias. Alle nove di quella mattina scese a fare colazione e salutò silenziosamente Scorpius che la osservava dal tavolo dei serpe verde insieme a Sam.  Finì di mangiare e uscì nel parco. Si mise a sedere sotto il suo albero preferito, un grande salice che le faceva ombra con i rami, e si rilassò.                                                                                                                                                                     Chiuse gli occhi e si calò nel suo mando immaginario dove lei era libera dagli esami e dai pregiudizi e dove avrebbe potuto rivelare la sua relazione con Scorpius.

 

Scorpius scese nel parco della scuola e la vide. Era semplicemente fantastica, con i suoi capelli sciolti e gli occhi chiusi distesa nell’erba. Improvvisamente ebbe voglia di correrle incontro e di baciarla lì nel parco davanti a tutti, ma poi si riprese. Non avrebbe certo distrutto le loro poche possibilità di farcela per un simile impulso. Si avvicinò e le porse la sua sciarpa:

-Tieni piccola. Avrai freddo qui in terra-

Lily sorrise al suono della sua voce. Non aveva bisogno di aprire gli occhi per capire chi fosse. Lui era lì, per lei, con lei. Aprì gli occhi e ricambiò il  sorriso di Scorpius.

-Ehi ciao, come va? Cosa facciamo oggi?- allungò la mano perché lui gliela prendesse e si alzò

Scorpius strinse la mano nella sua e gli sussurrò in un’orecchio:

-Abbiamo in programma una gita….ad Hogsmeade!- sorrise spavaldo alla rossa che si era fatta seria

- Stai Scherzando vero? Cioè non oggi non possiamo andare ad Hogsmeade il pres…-

Lily non riuscì a finire la frase che Scorpius la portò dietro l’albero e la baciò.

-Stai tranquilla Potter, non succederà niente, te lo prometto. Io farò in modo che non ti succeda mai niente. Ti fidi di me?-

Lily rispose senza esitazione. – Si, mi fido-

 

All’ora di pranzo Lily era al colmo della felicità. Questa gita improvvisata ad Hogsmeade era stata meglio della prima perché adesso c’erano solo Lily e Scorpius. Senza fratelli e studenti da cui nascondersi, solo loro due. Il resto del pomeriggio passò ancora più velocemente della mattina. Scorpius portò Lily alla stamberga strillante, poi da tornarono ad Hogsmeade per guardare le vetrine ed infine si fermarono in un campo sulla via del ritorno.

 

Scorpius guardò Lily al tavolo dei Grifondoro che rideva con Gea. Sembrava tutto tranquillo ma lui sapeva che c’era qualcosa che non andava, come si dice la calma prima della tempesta. Avrebbe voluto chiamarla, stringerla a se e confidarsi ma non poteva fare altro che stare lì a guardarla e ripescare momenti della giornata appena trascorsa.

 

Lily e Gea stavano tornando nel loro dormitorio quando Lily chiese dove fosse James.

Gea era diventata improvvisamente più seria:

-Emm…ecco, te lo volevo dire, comunque James si è accorto che non eri a pranzo e si è insospettito. Io non c’ero me l’ha detto Tobias. Dice che James era molto arrabbiato e spaventato quando è uscito dalla sala e poi io oggi pomeriggio non sono riuscita a trovarlo quindi non so cosa sia successo dopo….-

-LILY POTTER VIENI SUBITO QUIIIIIIIII- James era furioso dalla rabbia, prese Lily per un braccio e la trascinò dentro un’aula deserta.

-James cosa…-

-Non ti azzardare a fare quella faccia stupota sciocca bambina! Non so dove sei stata oggi ma so che non eri a scuola e neanche Malfoy c’era. Non sono un ingenuo, mi sono accorto di come ti guardava, non gli ho spaccato la faccia prima perché pensavo che non fosse ricambiato ma oggi quando vi hanno visto uscire insieme dal cancello …e poi te che non eri a pranzo. –

Lily aveva gli occhi lucidi, non riusciva più a calmarsi, rabbia e spavento strabbocarono dai suoi fantastici occhi e anche lei iniziò a parlare.

-James, ti prego calmati. Mi dispiace, avrei dovuto dirtelo ma stavamo solo cercando di evitare una strage come questa. Devi credermi, io non ti ho mai nascosto niente, ti prego…-

-COSA?!?! Io dovrei calmarmi? Dovrei stare a guardare te e quel coso…che pomiciate davanti a tutti? Dovrei stare da parte mentre MALFOY tocca la mia sorellina? Quello lì e grande. Ha in mente solo una cosa e io lo so bene cosa è?-

- Aspetta un secondo- adesso Lily non piangeva più, solo la rabbia straboccava dalle sue parole- pensi che io sia una stupida e ingenua bambina??? So badare a me stessa, non sono una stupida sprovveduta.- fece un respiro profondo e guardò James neglio occhi. – Ti prego, devi fidarti di me-

- Io…io, non posso- James si girò e uscì dall’aula lasciando Lily in lacrime più scioccata di prima.

Gea vide James uscire dall’aula infuriato e capì che Lily era li dentro e che aveva bisogno di una spalla su cui piangere, ma sapeva anche che non era la sua. Si girò e corse fino nei sotterranei dove trovò Scorpius che stava per entrare nella sua sala comune.

-MALFOYYY-Gea usò tutto il fiato che aveva in gola per chiamarlo.

- Scorpius, io…Lily….James, seguimi è successo un casino- Gea aveva il fiatone per l’urlo di poco prima. Tuttavia Scorpius capì che era importante e corse accanto a Gea fino ad arrivare nell’aula in cui Lily e James avevano litigato.

 

Lily completamentein lacrime non si accorse che qualcuno era entrato fino a quando quel qualcuno non gli si mise seduto accanto.

Scorpius prese la mano di Lily e la strinse forte a se. Non sapeva cosa era successo di preciso ma non poteva essere niente di buono se aveva ridotto la sua piccola in quello stato. Il solito coglione di Potter.

I due rimasero abbracciati a lungo fino a quando Lily non ebbe esaurito tutte le lacrime, a quel punto Scorpius la prese in braccio e la portò fino al ritratto della signora bianca. Lì loa posò a terra, la baciò e l’aiutò a varcare la soglia.

Stava ritornando al suo dormitorio quando un James Potter più furioso che mai gli si parò davanti.

-Potter…-

- Malfoy, come hai osato? Lei è mia sorella, è solo una bambina, non è roba per te. Devi lasciarla stare. Se ti rivedo con lei io…-

- Tu…cosa?-

- Non ti azzardare a parlarmi con quel tono Malfoy. Lily è mia sorella, io le voglio bene, voglio proteggerla, non voglio che soffra a causa tua…-

- Ipocrita, tu non vuoi che lei soffra? Ma ti rendi conto di come l’hai lasciata prima? Da sola in lacrime in un’aula vuota. E tu sei quello che non vuoi che soffra? Perché per una volta non ci parliamo chiaramente? Tu non mi sopporti tanto quanto io non sopporto te; Lily però è un’altra storia. Lei mi piace, io ci tengo a lei e se anche tu ci tieni è meglio se metti da parte il tuo orgoglio e cerchi di capire cosa è meglio per lei.- Scorpius parlò con un tono calmo e diplomatico, poi se ne andò lasciando James di sasso e ancora più infuriato di prima.

 

 

 

Ta dan! E anche quasto capitolo è finito, cosa ve ne pare???

Spero che vi sia piaciuto anche se è solo l’inizio di una vera guerra….va bhe leggete per scoprire cosa succederà dopo.

Recensiteeeeee

Ringrazio tutti quelli che leggono la mia ff e che l’hanno messa tra i preferiti.

Un bacione

Isina4everyoung

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Capitolo 11
*** Un'oasi di pace in un mare di guai ***


Lily quella mattina si alzò tardi e ancora turbata dalla discussione della sera precedente. Salutò Gea e si chiuse subito in bagno per farsi una doccia. Si tolse i vestiti e si mise sotto il getto caldo dell’acqua. Non riusciva a credere che James si fosse comportato così. Non era giusto. Lei era sua sorella e lui si doveva fidare di lei. Non importava che Scorpius fosse un Malfoy, era solo un ragazzo, proprio come loro. Iniziò a piangere e pian piano crebbe la rabbia del giorno prima.

                                                                                                    

Scorpius non era riuscito a chiudere occhio quella notte. L’immagine di Lily, seduta sul pavimento  a piangere lo stava torturando. Non riusciva a credere che James l’avesse lasciata in quelle condizioni, lì da solo. Lo odiava per questo, ma da una parte odiava anche se stesso. Era anche colpa sua, se lui non si fosse mai innamorato di Lily lei avrebbe continuato la sua vita e sarebbe stata felice. Non sapeva cosa fare, da una parte voleva tornare da lei, abbracciarla, baciarla e consolarla; dall’altra sapeva che era anche un po’ colpa sua e cresceva il senso di colpa.

 

Lily uscita dalla doccia aveva riacquistato la sua determinazione, non gli importava di cosa pensava James, lei amava Scorpius e  niente e nessuno gli avrebbe impedito di stare con lui. Si vestì e uscì dal dormitorio. Intravide James e Albus in una poltrona davanti al caminetto ma non li degnò di uno sguardo. Di sicuro James aveva detto tutto ad Al e lei non sarebbe riuscita a sopportare un’altra predica.                            Camminò per i corridoi fino ad arrivare nei sotterranei. Non sapeva come ma sarebbe riuscita ad entrare. Lei doveva entrare, doveva vederlo e dirgli che non aveva dubbi, lei avrebbe messo la loro storia davanti a tutti. Rimase ferma davanti all’entrata della sala comune dei serpe verde fino a quando una ragazzina del primo anno uscì. Più veloce che mai Lily riuscì a mettersi tra la bambina e l’entrata e si intrufolò nella sala comune. Si guardò intorno ma non vide né  Scorpius né Sam. Il panico si stava impadronendo di lei quando all’improvviso una mano la afferrò da dietro. Capì subito che non era Scorpius e cacciò un’urlo spaventata. Il ragazzo le mise la mano libera davanti alla bocca e la trascinò con se. Nonostante Lily scalciasse e opponesse resistenza il ragazzo la trascinava con una facilità disumana. Quando aprì la porta di camera sua Lily cercò di urlare sempre più spaventata ma la mano le impediva di immettere alcun suono. Ormai era la fine, lo sapeva anche lei, ma era una Potter e non si sarebbe arresa tanto facilmente. Stava pensando a come liberarsi quando la porta del dormitorio si aprì e uno Scorpius più furioso che mai fece irruzione nella stanza. A  Lily sembrava di non aver mai visto una cosa tanto bella. I lineamenti di Scorpius erano ancora più belli sconvolti dalla rabbia e dalla paura. In pochi passi Scorpius raggiunse il ragazzo e gli sferrò un pugno sullo stomaco. Poi lo riempì di calci fino a quando non si accasciò a terra. Adesso Lily aveva paura. Paura che Scorpius facesse qualche sciocchezza per lei, paura che venisse espulso. Senza rendersene conto cacciò un urlo spaventoso che riportò Scorpius alla realtà. Lui la guardò intensamente come per accertarsi che stesse veramente bene e poi, prendendola per mano la portò fuori da lì.

Quando l’aria fresca gli sfiorò il viso Scorpius riacquistò la parola. Si fermò, guardò Lily e iniziò a parlare:

-         Ehi, piccola stai bene? Mi dispiace tanto, è tutta colpa mia. Ti avevo promesso che ti avrei protetta, che non ti sarebbe mai successo niente e invece…io…io…mi dispiace tanto Lily, per tutto- la guardò come mai prima d’allora. Con lo sguardo vagava sul suo corpo, le chiedeva scusa e cercava di capire come stava. Poi i loro occhi si incrociarono. Rimasero immobili in quella posizione fino a quando lily parlò:

-         Oh, Scorpius. Non devi sentirti in colpa. Tu mia hai salvato, non oso immaginare cosa mi sarebbe successo se solo tu non fossi entrato in quella stanza. Parlo anche per ieri sera. Tu sei la mia salvezza, non potrei vivere senza di te.-  finì di parlare e gli saltò al collo.

Scorpius ricambiò l’abbraccio completandolo con piccoli baci sul collo. Non riusciva a credere di aver pensato di lasciarla. Non sapeva come avrebbe fatto senza di lei, lei la sua piccola Lily. Il suo amore. Senza pensarci le baciò l’orecchio e le sussurrò dolcemente:

-         Ti amo.-

Lily non riusciva a crederci. La sera prima pensava di aver toccato il fondo e adesso credeva di scoppiare per la felicità. – Ti amo anche io- gli sorrise e lo baciò.

 

James non riusciva ancora a crederci. Lily e Scorpius. La sua sorellina con quella serpe. Non poteva accettarlo. Anche se lei non lo capiva era per il suo bene. Lui doveva proteggerla, e poi come si permetteva Malfoy di parlargli in quel modo? No! Avrebbe escogitato qualcosa. Infondo anche Al diceva che non andava bene, anche lui era arrabbiato e preoccupato.

Prese la pergamena e una piuma che aveva davanti e scrisse ai suoi genitori che quell’anno loro tre sarebbero tornati volentieri a casa per le vacanze di natale. Accluse anche qualche bacio e inviò la lettera.

 

Lily e Scorpius rimasero abbracciati per molto tempo. Adesso che si erano dichiarati il loro amore niente e nessuno li avrebbe separati.

 

 

 

Oki lo so che questo capitolo è molto corto ma era necessario per andare avanti con la storia. Ditemi cosa ne pensate.

Ringrazio tutti voi che mi seguite. Recensite mi raccomando. Un bacione

Isina4everyoung

Ps: mi scuso per eventuali errori di ortografia e battitura.

 

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Capitolo 12
*** Il discorso... ***


Era già passata una settimana dalla litigata tra Lily e James e i due non accennavano a parlarsi. Al sapeva che Lily aveva sbagliato, nascondere una cosa così a loro due era da pazzi, ma poteva anche capirla. Odiava quella situazione. Loro tre non si erano mai ignorati tanto a lungo. Sebbene James e Al sposassero la stessa causa tra di loro c’era un sorta d’imbarazzo dovuto alla separazione da Lily ed il fatto che quest’ultima non si vedeva quasi mai. Al e James sapevano benissimo che stava sempre con Malfoy e questo li rendeva ancora più tesi.

Quando Lily passò accanto a loro senza degnarli di uno sguardo Al si decise a prendere in mano la situazione. Sapeva che sarebbero tornati a casa per le vacanze, sua madre glielo aveva comunicato la sera prima e sospettava che anche Lily ne fosse a conoscenza. Non sapeva ancora come ma doveva fare qualcosa. Si alzò in piedi, disse a James che andava in biblioteca e si mise a cercare Malfoy. Lo trovò in giardino con un libro in mano. Prese un respiro profondo e si diresse verso di lui. Sapeva che la sua mossa avrebbe aggravato la situazione tra lui e Lily e James ma sapeva anche che era necessario.

-Scusa Malfoy, posso parlarti?- rimase impassibile a scrutare il ragazzo. Non era affatto brutto, con la sua pella chiara, i capelli biondi e gli occhi grigi. Sforzandosi riusciva anche a capire perché sua sorella lo trovasse attraente.

Scorpius era sospettoso e incuriosito insieme. Era passata una settimana da quando i due fratelli Potter avevano saputo di lui e Lily e si aspettava una qualche reazione. Si alzò e seguì Albus. Quando raggiunsero un posto abbastanza nascosto si fermarono. Rimasero a fissarsi per qualche secondo e poi Al iniziò:

-Venire qui a parlarti mi costa molto Malfoy. Noi due non siamo mai stati in ottimi rapporti ed inoltre so che così facendo farò arrabbiare sia James che Lily. Ma devo farlo. Non sono stato molto felice di sapere che tu e mia sorella avete una specie di relazione, e all’inizio ero d’accordo con James, ma la situazione non è più tollerabile. So che è sbagliato dare tutta la colpa a te, ma tra tutti mi sei sembrato il più propenso a ragionare. Ti prego, cerca di parlargli. Non te lo sto chiedendo da Potter a Malfoy ma da Albus a Scorpius. Fallo per noi, fallo per Lily.-

-Io ti capisco Albus ma non posso dimenticare come James ha trattato Lily. Io la amo e vederla soffrire mi ha fatto stare malissimo.-

-È per questo che te lo sto chiedendo, Scorpius. Se è vero che la ami ti sarai reso conto che anche lei soffre. Se non fossi sicuro che è indispensabile io non ti chiederei niente. Almeno pensaci. Fallo per lei.- si girò e se andò. 

 

Scorpius pensò tutto al giorno al discorso di Albus. Lo ammirava per il suo coraggio. Era andato da lui a chiedergli aiuto per cercare di ristabilire i rapporti con i suoi fratelli. Un comportamento davvero ammirevole. Ma adesso toccava a lui fare la prossima mossa. Al gli aveva ciesto aiuto e adesso lui doveva decide se aiutarlo o meno. A fine serata prese la sua decisione. Aveva lati positivi e negativa ma sapeva che era scelta migliore. Anche se Lily cercava di non dare peso alla litigata con James e alle conseguenze a cui aveva portato lui sapeva che ci stava male.

La mattina dopo Scorpius si alzò nervoso e agitato. Aveva preso una decisione e l’avrebbe rispettata ma sapeva che Lily era molto suscettibile e doveva cercare il modo giusto di farla ragionare.

-Ehi Scorp, che hai? In questi giorni sembri distante non è che…-

-Lily ti devo parlare-                                                                                                                                       oddio no! Anche se non aveva mai avuto un ragazzo prima di allora sapeva che quelle parole non erano mai un buon segno, tuttavia decise di sentire cosa aveva da dirgli.

-Allora per prima cosa devi promettermi che starai in silenzio ad ascoltarmi dall’inizio alla fine e non ti arrabbierai. promesso?-

-Scorp, così mi fai preoccupare. Cosa è…-

-PROMETTI!!!-

-Io, oh d’accordo prometto-

-Bene. Ieri e venuto tua fratello Albus a parlarmi. Mi ha fatto un discorso che mi ha colpito molto e per il quale lo ammiro. È venuto a chiedermi aiuto per voi. Nonostante avrebbe voluto strozzarmi per il fatto che stiamo insieme e che sono un Malfoy mi ha chiesto aiuto. È stato davvero un bel gesto. Mi ha colpito e ho deciso di aiutarlo.-

-Io non capisco…-

- In breve Al mi ha detto della vostra situazione e mi ha aperto gli occhi. È anche colpa mia se tu non parli più a tuo fratello e mi dispiace.- Lily fece per parlare ma Scorpius la zittì prima- avevi promesso che mi avresti fatto finire.- sorrise e continuò.- il fatto che tu mi abbia anteposto a tuo fratello è una grande prova d’amore nei miei confronti. Tu hai perso tutto per me ed io invece mi sono limitato a prenderti. Quello che ha detto tuo fratello è vero. Se io ti amo non è giusto che ti obblighi a non vedere più i tuoi fratelli. Mi dispiace, ma ho deciso di rimediare. Ti prego cerca di parlare con loro. Se hanno reagito male è solo perché ti vogliono bene.-

-Io, io… oh Scorpius ti amo così tanto. Posso solo immaginare quanto ti costi  dirmi queste cose, soprattutto dopo quello che ti ha detto James.- Lily aveva le lacrime agli occhi.

-Ehi piccola calmati, lo sai che ti amo e che farei tutto per te, o meglio quasi tutto. Per quanto mi sforzi non posso dimenticare come ti ha lasciata James dopo la vostra litigata. Però ho ammirato molto Al e ho deciso di cercare di aiutarlo. Ti prego non arrabbiarti con lui, l’ha fatto solo per il tuo bene.-

 

Lily stava correndo verso la torre di grifondoro. Doveva assolutamente trovare Albus e parlargli.

Entrò nella sala comune e lo vide in una poltrona vicino al fuoco.

-Oh, Al.- gli corse in contro e lo abbracciò.- sei stato fantastico ad andare a parlare con Malfoy. Ti ringrazio tanto per quello che hai fatto, io…-

-COSA? TU SEI ANDATO A PARLARE CON MALFOY?- James era furioso.

-Io, ecco ho solo pensato che magari avrei potuto risolvere..-

-Oddio, sei sempre il solito. Tu il precisino Albus Severus che fa il santarellino e che va a cercare Malfoy per cercare di sistemare tutto. Pensavo che tu fossi dalla mia parte ed invece ti allei con quella schifosa serpe che…-

-MA COME TI PERMETTI? TU SEI SOLO UN’IPOCRITA. ALBUS E SCORPIUS HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI METTERE DA PARTE I LORO PREGIUDIZI PER CERCARE DI RISOLVERE UNA SITUAZIONE CHE TU HAI CAUSATO ED ADESSO HAI IL CORAGGIO DI ARRABBIARBI? E DI RINFACCIARE AD ALBUS CHE TI HA “TRADITO”? NON TI RICONOSCO PIU’.-

-Ecco ma sentila anche lei, la piccola Lily che si mette con il grande e bello Scorpius e che poi prende le difese del fratello. Credo che le vacanze siano arrivate al momento giusto, magari cambiando aria rinsavirai..-

-Cosa? Un momento, sei stato tu a “suggerire ” alla mamma di passare il natale insieme? Ma non ti vergogni neanche un po’?- Lily si voltò e salì nel suo dormitorio.

Gea aveva assistito a tutta la scena, la seguì e la strinse forte a se. Rimasero abbracciate a lungo fino a quando Gea non ruppe la tensione con una battuta. A quel punto le due amiche scoppiarono a ridere e iniziarono una spietata battaglia di cuscini che si concluse con le due ragazze distese sul letto piene di piume e senza più fiato.

 

Allora anche questo capitolo è finito. Ditemi cosa ne pensate e se vi piace la reazione di Albus. Recensite.

Un bacione isina4everyoung

Ps: mi scuso per eventuali errori di ortografia e battitura.

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Capitolo 13
*** Si torna a casa ***


Il giorno della partenza era arrivato. Lily, seduta in terra, dietro alla capanna di Hagrid sarebbe voluta sprofondare nel terreno ed uscire da quel incubo.

-Hei, piccola!- Scorpius le stava correndo incontro bello come un dio. -Mi mancherai in questa  settimana -

Lily sorrise al suono della sua voce. Scorpius per lei era come un isola deserta nel mezzo della tempesta. L’unico luogo dove stare serena e al sicuro. -Anche tu, non so come farò senza di te una settimana intera.-

-Lo so, piccola. Ma poi quando ci ritroveremo sarà molto meglio, fidati.- sorrise malizioso-Ho in programma un paio di cosette che potremo fare insieme.- La rossa scoppiò a ridere e gli diede un bacio sul collo

- Di che genere?-

Scorpius la guardò negli occhi e fece per rispondere quando un Al più imbarazzato che mai si avvicinò alla coppia:

-Scusate se vi interrompo. Lily dobbiamo andare. Tra un’ora parte il treno.-

- Ok, arrivo. Dammi solo un’attimo per salutare Scorp-

Al annuì impercettibilmente e si allontanò.

-Ci siamo. Devo andare…-

-Già-

-Mi prometti che farai il bravo?-

- Certo, ma solo se la farai anche te -

-Puoi starne certo, anche se folessi tra James e mio padre sarebbe impossibile.-

- Ehi, questa era scorretta!- rise Scorpius

Si fissarono in silenzio e poi si baciarono. Quel bacio le fece ricordare quando si erano baciati la prima volta. Allora quel gesto le era sembrato così strano e inappropriato, mentre adesso il pensiero di rinunciarci per una settimana la atterriva.-  ci vediamo tra una settimana-

- Ti amo piccola.-

Il treno scivolava sui binari. Nello scompartimento dei Potter non volava una mosca.

James fissava il pavimento immobile. Non era ancora riuscito a riprendersi. Il pensiero di sua sorella con quella serpe lo uccideva. Non riusciva a tollerarlo. Non voleva tollerarlo. Al era stato il colpo di grazia. Ancora non si capacitava di come suo fratello avesse potuto chiedere aiuto a Malfoy. Era stata una mossa stupida e l’aveva ferito profondamente. Lo credeva dalla sua parte ed invece…

Lily stava pensando alle parole di Malfoy: “Ho in programma un paio di cosette che potremo fare insieme”. Al momento erano sembrate parole come tante, ma più ci pensava più la facevano riflettere.potevano significare tutto come niente. E se Scorpius avesse voluto fare…lei non era affatto pronta. Rimase tutti zitti per quasi quaranta minuti. Ognuno perso nei propi pensieri poi Al cercò di rompere il ghiaccio:

-Stavo pensando che magari per evitare di scatenare delle tragedie inutili e per non rovinare il natale a nessuno potremmo fare vinta di niente…-

-Per me va bene- sbottò James

-Anche per me- aggiunse Lily e sul treno tornò il silenzio.

 

 

Arrivati a casa i tre fratelli salutarono i genitori, risposero alle classiche domande di routine e poi con una scusa salirono in camera.

Rimasti soli in sala Harry e Ginny si guardarono sbigottiti.

-Ma cosa?- Harry era in crisi

-Io, non saprei…ma sono sicura che non è niente di che altrimenti ce l’avrebbero detto- Ginny, seppur preoccupata cercava di calmare Harry

-Mha, io so solo che c’è qualcosa che non va…-

Dopo un primo momento disastroso la situazione in casa Potter sembrava riprendersi. Nel pomeriggio tutta la famiglia si riunì in salotto per guardare un film e poi le donne di casa uscirono per fare gli ultimi acquisti, lasciando i tre Potter a casa da soli per preparare la cena. Sembrava tutto normale.

Alle sette e mezzo tutta la famiglia era seduta intorno al grande tavolo per cena. Harry parlava con i suoi figli degli esami e Ginny ascoltava divertita i racconti di suo marito.

-Allora, James coma va con la tua ragazza?- la domanda semplice e curiosa di Ginny fece precipitare la situazione

-Ecco noi due non stiamo più insieme sai lei era più giovane di me e quindi ho capito che non poteva funzionare.- guardò Lily con aria di sfida. Tutti e due sapevano che non era questo il motivo ma che James l’aveva detto solo per provocare Lily.                 

-Io non credo che gli anni siano un problema se c’è l’amore…-

- Se tu non lo pensi non vuol dire che non sia così, ci sono persone più grandi e mature che riescono a capire meglio certe cose- anche se Harry e Ginny non capivano il motivo di questo improvviso cambio d’umore sapevano che il battitecco non era dovuto solo ad un pensiero astratto…

- Mmm, fammi pensare. Saresti tu la persona matura ed esperta che capisce meglio queste cose?-

- Indubbiamente ho più esperienza io di quella serpe schifosa di Malfoy…-

- Ma non vedi come sei infantile?- Lily si alzò dalla sedia e salì in camera sua sbattendosi la porta alle spalle.

- Cosa? Io sarei infantile? Ti rendi conto che non riesci ad affrontare una discussione senza lasciarla a metà per scappare via?- anche lui si alzò lasciando Al, Harry e Ginny da soli in cucina.

- Non credo di essere la persona adatta per spiegarvi cosa sta succedendo, forse è meglio se esco un secondo…- Fece per andarsene quando…

-TU NON TI MUOVI, CHIARO?- Ginny era furiosa.- LILY,JAMESSS SCENDETE SUBITO SE NON VOLETE CHE SALGA IO…- le parole della madre suonarono come una minaccia tanto forte che pochi secondi dopo tutti e cinque i Potter erano seduti sul divano della sala.

-È chiaro che c’è qualcosa che non va. Io e vostra madre non sappiamo cosa sia, ma è logico che è una cosa seria. Quindi non perdiamo tempo e diteci cosa è successo.- Il tono di Harry non ammetteva repliche.

Al guardò Lily e poi James, Lily fece lo stesso, James invece guardava dritto davanti a se. I minuti passavano e nessuno parlava. Poi improvvisamente James scoppiò:

-Allora Lily, cosa aspetti?- aveva un tono di sfida che fece sbottare la rossa.

-Io faccio quello che mi pare!-

-Se non lo dici te lo faccio io!-

-Io, ok va bene… mamma, babbo, io devo dirvi una cosa…- Guardò Al che gli rivolse un sorriso incoraggiante e continuò – ecco, io mi sono fidanzata!- lo disse tutto d’un fiato e guardò i genitori che erano impassibili.- con Scorpius Malfoy-

Se Voldemort in persona si fosse materializzato in casa Potter in quel momento la situazione sarebbe stata più tranquilla. James, Albus e Lily erano fissi sui genitori in attesa di reazioni, Ginny aveva spalancato la bocca ed Harry sembrava catatonico. Lily rimase a guardare i genitori che non diceva niente, poi improvvisamente si alzò, il viso rigato dalla lacrime.

-Lo sapevo, anche voi…- guardò prima Harry e poi Ginny e corse in camera.

-Adesso fa anche la vittima - anche James se ne andò.

 

 

Bene, un altro capitolo è finito. Ditemi se vi è piaciuto. Recensiteeee

Un grazie a tutti quelli che mi hanno messo tra i preferiti.

Isina4everyoung

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Capitolo 14
*** La nostra stanza ***


Sarà che noi due siamo di un altro lontanissimo pianeta,

ma il mondo da qui sembra soltanto una botola segreta.

Tutti vogliono tutto

per poi accorgersi che è niente,

noi non faremo come l’altra gente…

 

Lily corse in camera sua e si chiuse la porta alle spalle. Sapeva che i suoi genitori non l’avrebbero presa bene, ma sperava almeno in qualche parola. Non era una grande richiesta. Loro invece si erano limitati a stare zitti, a guardarla come due idioti. Si sdraiò sul letto e cominciò a piangere.

 

 

I minuti passavano, Harry e Ginny sentivano Lily piangere e James agitarsi nelle rispettive stanze ma rimanevano a sedere. Stavano immobili, cercando di assimilare una notizia così sconvolgente. Harry era totalmente catatonico. La sua bambina, la sua piccola Lily aveva un ragazzo! Avrebbe voluto correre ad Hogwarts per uccidere quell’essere che si era permesso di toccarla ma sapeva che non era la cosa migliore da fare. Doveva andare da James.

-Io vado a parlare a James, tu a Lily…- si alzò e uscì lasciando Ginny lì da sola.

 

-James, sono tuo padre, fammi entrare!- Harry sentì una chiave girare e vide la porta aprirsi. James era seduto sul davanzale della finestra. Lo sguardo perso nel vuoto.

- James posso sapere cosa è successo tra te e Lily?-

James rimase immobile a guardare il padre. Come poteva capirlo? Lui non aveva visto come Malfoy guardava Lily, non aveva percepito il desiderio che la serpe provava. Non sapeva come era stato scoprire che tua sorella ha una storia con un ragazzo più grande di lei di due anni che è per giunta un Malfoy. Non lo sapeva.

Guardò gli occhi del padre. Erano verdi e pieni di domande. Guardandoli si scorgeva ancora l’undicenne timido che entra ad Hogwarts la prima volta, si vedeva il ragazzo che si era trovato contro Lord Voldemort per ben sei volte e l’aveva sconfitto, si intravedeva la paura di non sapere e quella ancora più forte di sapere cose che l’avrebbero turbato. Decise di raccontargli tutto. Gli parlò della loro prima litigata, del tradimento di Al e della seconda litigata a cui aveva portato. Gli disse come si era sentito tradito e come provava il desiderio di uccidere Malfoy perché toccava la sua sorellina. Gli raccontò tutto.

Anche Harry era immobile. James gli aveva  confidato tutto quello che era successo e lui non sapeva come reagire.

-James io capisco come ti devi essere sentito e non ti nascondo che al tuo posto avrei fatto la stessa cosa ma posso anche capire come si sia sentita Lily. So cosa significa non poter rivelare il proprio amore per una persona e so quanto siano forti i pregiudizi tra i Potter e i Malfoy. L’unica cosa che posso dirti e di pensare a quello che ha provato e prova Lily. Pensa alla rabbia, la delusione e la tristezza che deve aver provato. Prova a pensare a come si sia sentita quando tu l’hai attaccata. Pensa al dolore della scelta che ha dovuto compiere. Non è mai facile scegliere tra la persona che ami e la tua famiglia. Pensa al fatto che Lily, nonostante sapesse a cosa andava incontro, ha deciso di lottare per Scorpius. Pensa a come si deve essere sentita nel non poter contare su suo fratello. Pensa a come deve essere sentire una delle persone che hai più care criticare e disprezzare l’uomo che ami. Rifletti su queste cose e cerca di trovare la forza di perdonarla, perché se davvero le vuoi bene non puoi abbandonarla in questo momento. Anche se sei contrario alla sua relazione cerca di sostenerla e farle sentire che ci sei e che può contare su di te. Pensaci…-

 

-Lil, posso entrare?- Ginny aveva una voce tremante.

- No-

- Ti prego, voglio parlarti…-

- Mamma, sono io che ti prego. Vattene. Ho bisogno di stare sola. Perfavore!-

- Ok-

 

Lily non sapeva cosa fare. La voce della madre l’aveva riportata alla realtà. L’aveva tratta male, ma non le importava. Adesso che la crisi di pianto era passata l’unica cosa a cui pensava era Scorpius. Aveva bisogno di vederlo. Di sapere che su di lui poteva contare. Si alzò in piedi e si vestì, poi uscì dalla finestra.

In silenzio attraversò il giardino ed arrivò al capanno degli attrezzi. Lo aprì e prese la vecchia scopa di suo padre. Ci montò sopra ed iniziò a solcare la notte.

Lily volava. Non sapeva bene cosa fare ne come ma doveva vedere Scorpius. Aveva bisogno della sua voce e della sua pelle candida. Continuava a volare. Più il tempo passava e più il paesaggio sottostante cambiava. La foresta si avvicinava e questo significava solo che era più vicina a Scorpius ed a Hogwarts. Doveva trovare il modo di entrare a scuola ma non sapeva come. Adesso riusciva a vedere le luci della scuola riflette sul lago. Sapeva che Scorpius era vicino e questo le infondeva coraggio. Costeggiò il perimetro della scuola fino ad arrivare alla torre dei grifondoro. Aveva bisogno dell’aiuto di Gea e sapeva che sull’amica poteva sempre contare. Si avvicinò alla finestra del suo dormitorio e sbirciò dentro. Era tutto buio, quindi stavano dormendo tutte. Iniziò a picchiettare la finestra vicina a Gea. La vide rigirarsi e decise di colpire con più forza.

Gea aprì gli occhi ancora assonnata. Stava sognando di essere al caldo alle Bahamas e qualcosa l’aveva svegliata. Afferrò la bacchetta e pronunciò lumos. La luce delle bacchetta illuminò il viso di Lily e per poco la bionda non cadde a terra.

 

-         Cosa ci fai qui?- le due ragazze  erano sedute davanti al fuoco.

-         È successo un disastro. I miei hanno saputo di me e Scorpius e…-

-         Cosa? E che gliel’ha detto?-

-         Io, però non è questo il punto. Sono scappata. Devo vedere Scorp in un posto sicuro ed ho bisogno del tuo aiuto.-

-         Puoi contarci, ho già in mente un piano…-

 

Scorpius correva come un fulmine. La lettera di Gea era stata chiara: doveva andare nella stanza delle necessità. Lily era lì e doveva vederlo. Quelle parole erano state sufficienti a convincerlo. Arrivò senza fiato davanti alla porta invisibile e pronunciò le parole che gli aveva suggerito Gea.

Trovò Lily seduta su un cuscino. Il viso arrossato e gli ochhi gonfi. Si precipitò da lei.

-         Che cosa è successo piccola? Gea mi ha detto che eri qui e che avevi bisogno di me.-

-         Scorpius. È tutto un disastro. Io sono un disastro la mia vita è un disastro..

-         Lily Potter, calmati e raccontami quello che è successo-

 

James era sdraiato sul letto a pensare. Sapeva che suo padre aveva ragione ma non riusciva a trovare la forza per andare da Lily e chiederle scusa. Chiuse gli occhi e continuò a riflettere sul da farsi.

 

Lily aveva finito di raccontare cosa era successo. Scorpius la teneva stretta a se, come per paura che potesse rompersi.

-         Mi dispiace tanto amore-

-         Non è colpa tua Scorp. Sono stata una sciocca. Dovevo saperlo che non avrebbero capito.- ù

-         Non dire sciocchezze tesoro. È la tua famiglia e volevi il suo consenso. È normale-

 

 

James aveva deciso. Anche se quella scelta lo faceva soffrire sapeva che era la cosa migliore da fare. Uscì dalla camera e percorse il corridoio fino ad arrivare alla camera di Lily, bussò. Nessuna risposta. Abbassò la maniglia ed entrò. L’unica cosa che vide fu la finestra aperta e subito capì…

 

-         Sai piccola, questo posto è speciale per noi. L’ultima volta che ci siamo venuti è iniziato tutto…mi sembra passato così tanto tempo…-

-         Lo so anche a me. ma sono felice. Nonostante tutto non cambierei mai questi ultimi mesi.-

 

James era nel pallone. Non sapeva cosa fare. Lily era scappata. Se i loro genitori l’avessero scoperto sarebbe stata la fine. Doveva cercare di proteggerla. Dopo tutto era il minimo che poteva fare per lei. Corse da Albus e gli raccontò tutto.

-         E adesso cosa facciamo?-

-         Non lo so. Io provo a scrivere a Gea, magari sa qualcosa…-

-         Ok. Io intanto cerco di tenere mamma e papà lontani dalla camera di lil.-

 

 

Lily era seduta in terra, la testa appoggiata alle gambe di Scorpius. Adesso la calma era tornata. Stare lì con lui. Sentire la suo voce, respirare il suo profumo,toccare la sua pelle candida. Sentire i muscoli del suo petto perfettamente scolpiti. Era una sensazione fantastica a cui lei non poteva rinunciare.

-         A cosa pensi?- la voce di Lily era un sussurro

-         Penso a noi due. Non riesco ad immaginare un momento più perfetto. Noi due insieme in questa stanza. La nostra stanza. Ti amo Lily. Ho bisogno di te…-

 

Lily e Scorpius erano sdraiati in terra. L’uno sopra l’altro. Potevano sentire i rispettivi petti alzarsi e abbassarsi, i loro cuori battere, i loro respiri affannosi. Stavano andando oltre. Lily lo sapeva. Quello che era iniziato come un bacio innocuo aveva risvegliato qualcosa in loro. Le mani di Scorpius vagavano sul suo corpo. Percorrevano le sue curve infondendo il Lily un senso di pace.

Lei era più impacciata. Non sapeva cosa fare ne come farlo. Ma aveva bisogno di quello che stava per accadere. Lo desiderava, lo implorava con ogni parte del suo corpo. Aveva bisogno di un legame definitivo con Scorpius. Qualcosa che li facesse appartenere per sempre. Iniziò a sbottonare la camicia del ragazzo. Sentiva i muscoli muoversi sotto le sue mani affannosi e desideriosi quanto lei.

 

Lily si svegliò colpita da un raggio si sole. In una frazione di secondo le tornarono in mente i fatti della notte passata. Avrebbe voluto urlare per la gioia ma Scorpius dorniva accanto a lei. Più bello che mai. Delicatamente posò le sue labbra sulle sue e lo svegliò.

-         Buon giorno amore…-

-         Non potrebbe essere migliore…-

 

James si era addormentato in camera di Lily. Non era riuscito a rintracciarla ma perlomeno i loro genitori non avevano scoperto niente. Guardò fuori dalla finestra e vide una macchia scura scendere sulla casa.

-         James!-

-         Lily! -

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Capitolo 15
*** Regali ***


This is home
Now I'm finally
Where I belong
Where I belong
Yeah, this is home
I've been searching
For a place of my own
Now I've found it
Maybe this is home
Yeah, this is home

 

Lily era sorpresa di trovare suo fratello James in camera sua. Si sarebbe aspettata di vedere sua madre e suo padre arrabbiati e preoccupati, Albus agitato ma non certo James. Nella sua mente si stavano affollando diverse idee del perché suo fratello fosse lì quando quest’ultimo le corse incontro. Lily infilò la mano in tasca pronta ad affrontare l’ira del fratello quando si ritrovò stretta in un caloroso abbraccio.

-Lil. Mi dispiace tanto, per tutto. Potrai mai perdonarmi?- James guardo Lily dritto negli occhi. La sua arroganza e la sua rabbia si erano fatte da parte per lasciare spazio ad uno stato di apprensione.

 Lily non rispose. Si limitò a guardarlo negli occhi ed a sorridergli.

Gli si avvicinò a James e lo abbracciò. Era davvero tutto finito. Adesso poteva sorridere alla vita. Aveva di nuovo il suo fratellone e quello che era successo con Scorpius  li aveva uniti in modo più profondo. Unico. Indimenticabile. Continuarono ad abbracciarsi  fino a quando Harry e Ginny seguiti da un Albus in preda al panico fecero irruzione nella stanza.

Lily vide la scena a rallentatore. I suoi genitori che aprivano la porta consapevoli che qualcosa non andava. Al  sudato fradicio che cercava di giustificarsi e poi in un secondo la tensione svaniva e tutti si calmavano. Si guardavano intorno come a voler giustificare la loro presenza lì. Come se fossero entrati per sbaglio.

James si staccò da Lily e guardò suo padre. Era grazie a lui che aveva trovato il coraggio di chiederle  scusa ed era per lui se adesso era finalmente felice.

Gli sorrise e uscì dalla stanza trascinando Al che, troppo arrabbiato per parlare, stava in piedi a guardare Lily boccheggiando. Sollevato e incredulo contemporaneamente.

 

Adesso erano soli nella stanza.

Lily e i suoi genitori.

Avrebbe voluto chiedere scusa ma sapeva che non era il momento. Dovevano essere loro ad accettare la notizia. Lei doveva solo aspettare e il tempo li avrebbe calmati. Come era successo con James.

Harry guardò Ginny e le sorrise. Poi le strinse la mano.

Lily si stupì di quel gesto e si chiese se lei e Scorpius avrebbero potuto avere lo stesso futuro. Subito la sua mente iniziò a vagare in un futuro dove lei e Scorpius erano sposati da molti anni e avevano dei figli. Li stavano accompagnando a scuola e lei era triste. Scorpius se ne accorgeva e le stringeva la mano proprio come aveva fatto la sera precedente quando lei tremante le aveva raccontato cosa era successo. Sorrise a quel pensiero e rimase a cullarsi in quella fantasia così dolce e in qualche modo naturale.

 

Intanto James e Albus erano scesi di sotto.

-Vuoi spiegarmi cosa è successo?-

-Niente, ieri sera mi sono addormentato in camera di Lily e stamane mi sono svegliato e l’ho vista entrare dalla finestra. Ecco tutto.-

-Ah…- Al si sedette sprofondando nella poltrona- potevate almeno informarmi non trovi?-

-Certo Al. Scusami se non ho pensato a venire giù in cucina ed urlarti che Lily era rientrata in casa dopo una notte fuori davanti ai nostri genitori ma sono rimasto da lei a chiederle scusa. Hai ragione ho le priorità tutte sbagliate!- James era quasi divertito dal pronunciare quelle parole

-Effettivamente …- Al prese in mano il telecomando e, leggermente imbarazzato, accese la TV e iniziò a guardare un programma a caso.

 

 

Lily tirò un sospiro di sollievo e si lasciò cadere sul letto. L’interrogatorio era finito.

I suoi genitori le avevano chiesto scusa e dopo essersi informati su lei e Scorpius erano usciti chiedendole di cambiarsi per uscire.

 

 

Un’ora dopo tutti e cinque i Potter erano nel centro di Londra pronti a fare le spese natalizie. Il 24 tutto il clan, come lo definiva scherzosamente Ginny, sarebbe andato da loro e dovevano ancora comprare gli ultimi regali. I Weasley erano dopo tutto una dozzina!

Dopo circa un’ora di camerini e vetrine il ramo maschile della famiglia decise che era meglio lasciare le due donne da sole e con una scusa banale se ne andarono. Lily e Ginny risero pensando che almeno quell’anno avevano retto per un ora intera e si ributtarono tra vestiti e maglioni.

All’ora di pranzo le due donne si chiusero in un piccolo bar per mangiare un panino. Stavano parlando di Hogwarts e degli esami quando Lily si accorse che stava inscenando un monologa da dieci minuti. Ginny infatti si era incantata e guardare la figlia e sorrideva.

-Mamma cosa c’è?-

-Eh? Oh, cosa?-

-Mamma ci sei?-

-Io? Si perché?-

-No sai è da dieci minuti che parlo praticamente da sola. A cosa pensi?-

-Hai ragione scusa piccola, ma ho notato che da quando sei tornata nei tuoi occhi c’è uno strano luccichio. In questa mattina non hai fatto altro che sorride.-

-Oh mamma…- Lily era arrossita.

-Sono così contenta per te. Il tuo primo ragazzo. Come è?-

-Scorpius è perfetto, mamma. Non puoi capire è bello intelligente sensibile e poi mi fa ridere e mi da sicurezza e…bhe ecco io lo amo.

Ginny aveva gli occhi lucidi. – La mia piccola è cresciuta.-

-Dai mamma ti prego controllati, sono sempre io.-

-Si scusami.- si passò una mano sugli occhi e continuò – Allora dimmi, cosa regalerai al tuo Scorpius?-

Oddio! Lily nel trambusto generale si era completamente dimenticata del regalo e adesso non sapeva cosa comprargli. Era un disastro. Ginny sembrò aver capito e cercò di rassicurarla:

-Vedrai che troveremo qualcosa. Andiamo.-

Ma si sbagliava.

Tornata a casa avevano i regeli per tutti, anche quello per Gea, ma nessuna idea su cosa regalare a Scorpius. A cena Lily aveva era ritornata quella della sera prima, cupa e pensierosa.

-Lil, cosa hai?-

-Niente pa’. Non puoi capire.-

-Dai provaci, infondo non sono tanto vecchio e rimbambito e poi…-

-Ok ok adesso te lo dico: non so cosa regalare a Scorpius. Hai qualche idea?-

-Uh.-

-Visto? Nessuno può aiutarmi. Non troverò mai il regalo giusto. Sono rovinata!-

-Dai Lily calmati. Perché non gli regali un bel libro?-

Lily fulminò Al con lo sguardo e fece sprofondare il pane nella salsa che aveva nel piatto.

Dopo cena Lily aiutò i suoi a sparecchiare e salì in camera per scrivere una lettera a Gea, poi si mise seduta con il viso tra le mani a disperarsi per il regalo del suo ragazzo.

Toc toc.

-Posso?-

-Si si, fai pure…-

-Ancora a pensare al regalo per Malfoy eh?-

-James! Il tuo umorismo non aiuta affatto…-

-Invece credo di poterti aiutarti …-

-A si? Come?- Chiese Lily con un tono scettico

-Se mi lasciassi finire te lo direi!-

-Ok-

-Allora, dovresti pensare a cosa piace di più a Mal…a Scorpius.-

-Lui adora il quiddicht. E a quello che so è anche piuttosto bravo-

-Si è vero. Ma mai quanto me…comunque magari potresti regalargli qualcosa che glielo ricordasse…-

-Si potrei ma…-

-Ma?-

-Bhe ecco a quel punto qualunque cosa risulterebbe impersonale. Io voglio regalargli qualcosa che gli ricordi me…-

-Mmm. Potresti regalargli un paio di guanti, magari con qualche scritta sopra. Una frase o un disegno che vi rappresenti.-

A quelle parole Lily si illuminò. Un paio di guanti con scritto qualcosa sopra potevano andare bene. Gli sarebbero stati utili e magari gli avrebbero fatto ricordare la loro storia. Si. Era il regalo giusto e lei lo doveva soltanto a James.

 

Ed eccoci qui. Siamo quasi al giorno di natale e Lily ha trovato il regalo per Scorpius. Lo so che non è proprio una cosa originale ma non so mi è venuto in mente così e allora….

Passiamo ai ringraziamenti:

grazie atutti voi che mi avete messo tra i preferiti e grazie a chi recensisce. Sono contenta che la stori a vi piaccia.

Alemalfoy: grazie per assecondare la mia pazzia e le mie ossessioni

Chiaraburrobirra: allora non hai ancora recensito. Quindi non ti posso dire niente, solo muoviti!!!! Ahah no scherzo!!!

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Capitolo 16
*** Guanti e Carillon ***


Si rigirava nervoso il piccolo pacchetto argentato tra le mani. 

Era da quella sera, quella fantastica sera, che non la rivedeva ed aveva paura di quello che sarebbe successo.

Ricordava ancora come le era sembrata bella con i suoi capelli rossi un po’  scompigliati e il viso felice e riposato ma allo stesso tempo già in agitazione. Ricordava come l’aveva vista volare via dalla scuola con ancora il ricordo della notte appena trascorsa vivido nella pelle.

Poi non si erano più visti. Si erano scritti a volte, due di preciso, e la seconda solo per darsi quell’ appuntamento. Non ne avevano mai riparlato e questo la spaventava.

Lo spaventava non aver avuto modo di parlare di persona, o di vedere il suo viso, quel viso fantastico e dolce del quale lui ormai sapeva leggere tutto.

Guardò l’orologio. Erano le 16. 55 quindi Lily sarebbe arrivata nel giro di cinque minuti.

Sospirò e si sedette ad aspettare.

 

 

 

Lily guardò l’orologio sopra la porta ancora una volta.

Era in ritardo e lo sapeva ma non voleva darle anche questo dispiacere. Ginny ci era rimasta male quando Lily le aveva detto che non voleva essere accompagnata, ma aveva capito: in fondo anche lei aveva avuto quindici anni!

Adesso però la stava vestendo e truccando e ci stava mettendo più del previsto.

Lily gettò un’altra occhiata furtiva all’orologio alle sue spalle cercando di non farsi vedere dalla madre.

-Cosa c’è?- Lily si era guardata nervosa allo specchio dopo la risata improvvisa di Ginny

-No, niente scusa. È solo che mi fai ridere. Non riesci  a non guardare quell’orologio in continuazione…- disse Ginny sorridendo

-Ecco io mamma, scusa ma sai sono in ritardo quindi…-

- Ok va bene, sei pronta,. Ginny sorrise alla vista della figlia e le diede un sonoro bacio sulla guancia.

-Grazie mamma.-

 

Lily scese le scale tre gradini alla volta sperando di uscire prima quando si trovò la strada bloccata dai tre Potter.

-Ragazzi, è tardi! Devo andare…- Lily cercò inutilmente di protestare

-Non così veloce piccola…prima voglio ricordarti di stare in guardia.- Harry le sorrise maligno- io ho molti amici da cui potrei farti seguire e sono anche un mago niente male, quindi non avrei problemi contro un ragazzino troppo invadente.- guardò il golf con lo scollo a “V”di Lily e continuò…- non ti sembra di essere un po’ troppo scollata?-

-No sinceramente no, babbo. E adesso scusatemi tutti e tre…- spinse i tre uomini di lato ed uscì in giardino seguita a ruota da James

-Lily, aspetta un secondo!!!!!!!!-

-Oh, James! È tardissimo..-

-Solo un attimo piccola.- sorrise nel vedere la faccia di Lily che si incupiva

-Io non sono piccola James. Ho quindi anni e un ragazzo della tua età quindi…-

-È proprio di questo che volevo parlarti… ecco stai attenta pic…Lil-  sorrise alla sorella e rientrò in casa.

 

 

 

Scorpius la vide scendere dalla scopa e si alzò. La guardò per un momento e subito i dubbi provati poco prima scomparvero. Lily era bellissima, sorridente e radiosa, come non era mai stata. Si abbracciarono e si baciarono, in modo passionale, desideroso ma tenero allo stesso tempo. Un bacio come per capire se erano davvero loro. Un bacio come se fosse il primo e l’ultimo di una lunga serie. Un bacio per ritrovarsi e non lasciarsi più.

  Si sedettero su di un masso vicino e si osservarono in silenzio.

- Sei molto più bella di come ti ricordavo, piccola- le parole di Scorpius arrivarono come un sussurro all’orecchio della rossa che rabbrividì.

- Tu invece sei sempre lo stesso, e lo adoro-  quasi non riuscì a finire la frase che le labbra di Scorpius iniziarono a morderle il collo, morbide e calde.

- Basta, basta, pietà!- Lily rideva cercando di scansare le labbra di Scorpius

- Hei così mi offendi! Non ci vediamo per una settimana e non vuoi neanche un bacino?-

- Mi sembra che per adesso i baci bastino! Voglio sapere tutto quello che è successo ad Hogwarts in questi giorni!-

- Certo, come se Gea non ti avesse raccontato tutto…-

- Non mi importa, voglio sentirlo da te. Adoro la tua voce così  calda e sensuale…- fece Lily maliziosa

- Adesso sei scorretta! Prima non ti posso baciare e poi mi provochi in questo modo… non sono una roccia io…-

- E questo che c’entra?-

- Bhe ecco era per dirti che non so se riuscirei a controllarmi…- e così dicendo Scorpius si lanciò sopra Lily che cadde in terra per il peso inaspettato….

I due ragazzi continuarono a ridere e scherzare per un bel po’, poi quando ebbero finito tutte le provocazioni si misero a sedere, consapevoli che era arrivato il momento di scambiarsi i regali.

 

Stavano fermi con i loro pacchetti in mano, uno rettangolare ed argentato e l’altro tondo e verde. Nessuno dei due voleva iniziare perché avevano segretamente paure di aver sbagliato regalo…

- Bhe credo che stare qui a temporeggiare non serva a niente- disse Lily dopo dieci minuti di silenzio totale - quindi ecco…-

Scorpius prese il pacco e lo guardò curioso. La carta verde e lucida era soffice al tatto, ma aveva anche una forma rotonda quindi non aveva la più pallida idea di cosa contenesse. Strappò con delicatezza la carta, per non sciuparla e si ritrovo tra le mani una confezione blu scura. Sollevò il coperchio e si ritrovò ad osservare un paio di guanti da portiere, i più belli che avesse mai visto. I guanti erano neri ma con delle rifiniture argentate. Li prese in mano per osservarli meglio e vide che nel palmo c’era scritta una frase.

La lesse e uno strano groppo gli salì in gola.

 

I miei occhi si rispecchiano nei tuoi,

il mio sorriso nasce dal tuo,

le mie mani si stringono alle tue,

io sono con te, sempre.

 

Scorpius strinse forte i guanti nella mano, i suoi occhi erano lucidi. Si avvicinò a Lily e la baciò sulle labbra.

- Sono meravigliosi…-

- Grazie- disse Lily rispondendo sia al complimento sia al gesto di Scorpius che le aveva avvicinato un pacchetto.

Si sedette concentrata e lo scartò. Si ritrovò a stringere un carillon di legno lucido. Lo aprì e subito una musica dolcissima si diffuse per tutta  l’aria circostante. Lily aveva le lacrime agli occhi, Scorpius la abbracciò da dietro e le disse:

- Sono contento che ti piaccia,guarda nello specchio-

Lily guardò e rimase sensa fiato. Una piccola figura con dei lunghi capelli rossi stava danzando come una fata.

- Scorpius, tesoro, è bellissimo. Grazie -

Poi improvvisamente sentì uno strano trillo acuto che la fece sobbalzare. Si guardò la testa e vide che lampeggiava. Ci infilò la mani e ne tirò fuori un piccolo orologio stregato messo lì da suo padre che l’avvertiva che era tardi e che doveva tornare.

Facendo uno sforzo enorme per non cadere dalla scopa pur ridendo a crepapelle Lily si alzò in volo e tornò a casa, lasciando Scorpius seduto in terra tra  attacchi di risate isteriche: questa volta Harry si era superato!

 

Bene e anche questo capitolo è finito!

Fatemi sapere, un grazie a tutti.

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Capitolo 17
*** Ma allora il ballo? ***


Era la mattina di natale e tutta la famiglia era riunita in cucina per scambiarsi i regali e per prepararsi all’assalto dei parenti.

Lily stava bevendo una tazza di cioccolato quando sentì uno strano ticchettio alla finestra, si alzò e fece entrare il gufo. Questo planò sul tavolo, lasciò cadere la lettera che portava sopra il logo di Hogwarts e uscì elegante come era entrato. Subito tutti e cinque si lanciarono sulla lettera, curiosi e spaventati allo stesso tempo ma la più veloce fu Lily che con uno scarto in avanti riuscì a prendere la lettera e a scansarsi. Si mise in un angolo della cugina la aprì e lesse quello che c’era scritto, prima mentalmente poi ad alta voce, come per assicurarsi di non essersi inventata tutto.

Scandì ogni parola con una lentezza incredibile, per dare a tutti la possibilità di capire quello che dicevano:

 

“Il preside e tutti gli insegnati sono lieti di invitare gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts a partecipare al ballo che si terrà il 31 dicembre per festeggiare il nuovo anno.

L’invito è esteso a tutta la famiglia.

Auguri,

il preside e gli insegnanti”

Nella cucina di casa Potter calò il silenzio.

Tutti era persi nei loro pensieri, alcuni positivi altri meno…

 

Lily era in preda ad una crisi isterica: un ballo a scuola significa un ballo con tutti gli studenti e quindi anche con lui, lui… chissà se lo sapeva di già. Magari non la voleva invitare, oppure si…e lei cosa avrebbe fatto? Non poteva rifiutare ma accettare significava mostrarsi davanti a tutti, TUTTI,  con Scorpius e poi lei non sapeva ballare!

 

Anche Harry non era da meno. Appena aveva saputo che anche i genitori erano invitati ad Hogwarts era andato nel panico: negli ultimi anni era stato a scuola solo per parlare con il preside e si era smaterializzato direttamente nel suo ufficio, non entrava a scuola da molti anni. L’ultima volta che ci era stato era stata circa due giorni dopo la caduta di Voldemort e quel particolare giorno non gli riportava alla mente ricordi tanto felici…

 

Ginny invece sembrava tranquilla. Anche lei come il marito non tornava a scuola da molto tempo ma a differenza sua lei associava quel ultima visita al momento in cui aveva salutato degnamente suo fratello Fred e in cui aveva capito che era tutto finito, senza contare che era stato in quel giorno che aveva riparlato ad Harry dopo i suoi mesi in clandestinità…

 

James e Albus come la madre erano sereni e felici. Loro erano due ragazzi, Potter per giunta, e grazie al loro fascino non avevano mai avuto problemi con le ragazze e quindi trovarne una per un ballo non li preoccupava minimamente…

 

____________________________________________________________________

 

Lily salì in camera stravolta.

Passare una giornata intera con la famiglia Potter-Weasley non era un’impresa facile e per di più lei si era tormentata tutto il giorno sul ballo. Si infilò il pigiama e si mise a letto, ma il pensiero dell’imminente ballo l’agitava a tal punto che dopo 5 minuti di sbuffi decise di alzarsi. Si guardò intorno incerta su cosa fare quando vide il carillon posato sulla sua scrivania. Lo prese in mano e si sedette. Quando lo aprì la delicata musica che aveva sentito il giorno prima risuonò nella camera. Si distese comoda nel letto, non sapeva come mai ma quella melodia la calmava e si addormentò tenendo il regalo del suo ragazzo tra le mani.

 La mattina dopo si alzò riposata e tranquilla. Si infilò sotto la doccia e si vestì pronta per una giornata in stile Potter.

Quando arrivò il suo gufo aveva la mano sulla maniglia abbassata a metà. Corse alla finestra e prese la lettera che l’uccello teneva nel becco. La calligrafia era di Gea.

 

 Hei Lily, grazie tanto per il regalo, mi servirà moltissimo un maglione visto il freddo che fa qui.

Hai saputo del ballo?

Io non riuscivo a crederci! Un ballo ad Hogwarts. Non vedo l’ora di andarci.

Tobias è stato dolcissimo…

Questa mattina quando sono scesa a fare colazione ho trovato una rosa rossa davanti al mio posto ed un biglietto..

 

Scorpius te l’ha chiesto?

Ti voglio tanto bene,

Gea

Lily rimase ad osservare la lettera travolta da sentimenti contrastanti: da una parte era contenta per Gea ma dall’altra non riusciva a non essere invidiosa del suo fidanzamento normale….

Prese la piuma per scrivere una risposta quando per la seconda volta in una mattina un  gufo entrò in camera sua lasciando cadere una lettera sopra la prima.

Con un tuffo al cuore Lily riconobbe la scrittura di Scorpius.

Prese la lettera e la aprì con mani tremanti. Qualunque informazione contenesse poteva essere devastante per lei.

Trattenne il respiro e lesse, poi la rilesse.

Era una lettera neutra, solo poche righe per chiederle se si potevano incontrare quel pomeriggio.

Lily rispose subito di si e gli chiese il luogo e l’ora, poi scese di sotto per fare colazione con i suoi.

 

Quando tornò in camera trovò un nuovo gufo sul davanzale, che appena  la vide entrare posò la lettera sulla scrivania e volò via.

Lily lesse la lettera, rispose che ci sarebbe stata e corse di sotto a chiedere a sua madre di accompagnarla a Londra.

- Lil, mi dispiace ma io non posso proprio venire. In casa devo ancora sistemare tutto. Mi dispiace non posso proprio. Magari puoi chiede a tuo padre…-

- Si, sai che bello?!?!- rispose sarcastica- papa, scusa mi potresti accompagnare a Londra che devo uscire con il mio ragazzo?-

Ginny scoppiò a ridere – Si hai ragione…-

- Già, ma allora come faccio?-

- Come fai a fare cosa?- chiese James entrando in cucina per mangiare qualcosa

- No niente…ecco io dovrei uscire con Scorpius ma non trovo nessuno disposto ad accompagnarmi…lascia stare…- Lily aveva l’aria sconfitta

- Potrei accompagnarti io. Così ne approfitterò per fare un discorsino a Malfoy…- James sembrava assorto nei suoi pensieri- si, ti ci porto io!- concluse con un sorriso ed uscì dalla cucina lasciando Lily più in crisi che mai…

 

 

 

- Lily, ti vuoi muovere? Ti sto aspettando da un quarto d’ora!-

- Arrivo James…- Lily si guardò un ultima volta allo specchio, con i jeans attillati, il golf a collo alto panna e un trucco leggero sembrava più grande. Almeno questo sarebbe servito a risollevare il morale a Scorpius dopo che James gli avrebbe parlato…oppure no?

 

- ARRIVOOOO- Urlò in risposta a James e scese le scale pronta a partire.

- Tieniti stretta alla mia mano Lily-

- Ok- strinse la mano di James e subito fu risucchiata dal buio più totale, un buio che le impediva di respirare…

Atterrò in un vicolo buio…

- Ma dove siamo?-

- Non volevi andare a Londra? Ti ci ho portato!- James guardò la sorella confusa e continuò- non ti aspettavi mica di smaterializzarti in mezzo a tutti quei gabbani, vero?-

- Oddio che stupida, non ci pensavo…comunque andiamo che siamo in ritardo!- disse guardando l’orologio che aveva al polso e trascinando James per la strada in cui erano “atterrati”.

Lily avvistò Scorpius quasi subito, seduto su una panchina nella piazza. In mezzo a tutta quella gente il biondo risplendava di una luce propria, bellissima e potente, tanto che molte delle ragazze che gli passavano accanto gli lanciavano sguardi ammirati, cosa che, Lily notò con molto piacere, Scorpius non dava segno di notare.

James si accorse che Lily si era fermata e con un misto di divertimento e fastidio capì che il motivo per cui stavano immobili in una piazza era Scorpius.

Facendo finta di niente disse a Lily di andare avanti per preparare il suo ragazzo. Vide Lily che si avvicinava e Malfoy che cercava di baciarla ma la rossa lo scansava e adesso lo stava indicando. Con una punta di piacere vide l’espressione di Malfoy farsi seria ed infastidita, ma solo per un secondo, perché quando il biondo gli andò incontro aveva un sorriso, se non radioso per lo meno cordiale.

- ‘giorno Potter…-

- Malfoy…posso parlarti un secondo?-

- Certo…-

- In privato- aggiunse quando Lily fece un passo verso di loro.

Lily rivolse uno sguardo indagatore a James, poi guardò Scorpius preoccupata, ma quando questo le rivolse un sorriso incoraggiante acconsentì ad aspettarli.

 

 

James iniziò a camminare seguito da Scorpius e si diresse verso una gelateria dal lato opposto della piazza.

- Ti va un gelato?- James si sforzava di essere gentile

- Emm..si- anche Scorpius cercava di sembrare tranquillo quando in realtà si chiedeva cosa stesse succedendo…

I due ragazzi si misero a sedere nel tavolo indicato loro dalla cameriera che gli aveva preso le ordinazioni.

- Allora, so che ti starai chiedendo perché siamo qui, bhe è presto detto. È chiaro che noi due non siamo mai stati in rapporti amichevoli, ma adesso le cose stanno cambiando. Tu stai con mia sorella ed io non voglio compiere lo stesso errore da qualche settimana fa.- si fermò a riflettere – quindi voglio proporti una specie di tregua. Non dico che dovremmo essere amici, ma solo che sarebbe saggio per il bene di tutti cercare di mantenere almeno una certa civiltà tra di noi…-

- quindi se ho capito bene tu vuoi che noi due ci comportiamo da persone civili? Niente amore, ma neanche odio? Semplice cortesia?-

-  Si, penso che a Lily farebbe piacere…-

Scorpius rimase zitto un secondo- Ok, ci sto!-

-Bene. Grazie.. Mal…Scorpius- James rivolse un sorriso a Scorpius e fece per andarsene, poi ci ripensò e guardò negli occhi il biondo.

- Se farai del male a Lily non risponderò delle mie azioni.- Si avvicinò di più al suo viso – prendilo come un avvertimento-

- Non ho bisogno di essere avvertito, James, non ho intenzione di fare del male a tua sorella; ci tengo a lei.- Scorpius sostenne lo sguardo di James che sembrò contento della risposta.

- Bene, allora ciao Scorpius. Ci vediamo in giro-

- Si, in giro- Aspettò che James si allontanasse e andò da Lily che lo stava guardando preoccupata.

Si sedette vicino a lei e finalmente la baciò, in modo delicato, come un saluto poi staccò le labbra dalle sue e le prese la mano.

- Andiamo?-

- Non così in fretta…voglio sapere cosa ti ha detto mio fratello!-

- Niente di che piccola, cose da ragazzi…- sa alzò e la tirò a se ridendo.

- Uffa...io lo voglio sapere!- cantilenò la rossa come una bambina di cinque anni.

- Dai Lily, se fai la brava ti compro un regalino…-

- Non voglio che mi compri niente mamma! Magari un bacio risolverebbe tutto…-

Scorpius scoppiò a ridere- Ho dei dubbi, ma possiamo provare…- avvicinò le sue labbra a quelle carnose di lei per un semplice bacio a stampo, ma si ritrovò stretto in una morsa micidiale fatta di baci e piccole torture

- Sei scorretta piccola, ma non cederò…- sorrise ed iniziò a canticchiare una canzone rock che aveva sentito provenire da un negozio mentre aspettava Lily.

 

Passarono tutto il pomeriggio tranquillo a ridere e scherzare fino a quando Lily si fermò rapita davanti ad una vetrina  in cui spiccava un fantastico abito da sera, argentato lungo, stretto in vita e più lento sotto con uno scollo nella schiena. Scorpius sorrise alla vista di Lily.

- Dai entriamo…-

- Cosa! Dove?  No grazie, sto bene così…-

- Dai ti prego…se ti voglio portare al ballo devo sapere cosa mi aspetta…no?-

-Cosa? Sarebbe un modo originale di chiedermi di venire al ballo con te?- Lily cercava di fare l’arrabbiata ma le parole di Scorpius l’avevano riempita così tanto di felicità che non ci riusciva proprio..

- È un invito solo se anche tu vuoi venire al ballo con me quanto io vaglio andarci con te!-

Per tutta risposta Lily gli si aggrappò al collo e lo baciò…

- Lo prendo per un si?- e sia Scorpius che Lily scoppiarono a ridere lì, davanti al negozio con la gente che li guardava sorridendo…

 

 

A cena Lily non fece altro che parlare del vestito meraviglioso che aveva visto fino a quando Harry gli disse che non gli avrebbe comprato nessuno vestito che lasciasse scoperta più della caviglia o del viso, facendo ridere James che approvava in pieno, ma facendo arrabbiare Lily.

Dopo cena Lily salì in camera e si accorse che non aveva risposto ancora a Gea quindi prese carta e piuma ed iniziò a scriverle tutto quello che era successo nel pomeriggio, includendo infine un sacco di baci e congratulazione per il suo invito.

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Capitolo 18
*** Ritorno ad Hogwarts ***


Il 31 dicembre era finalmente arrivato. Lily si alzò presto quella mattina e scese in cucina. La casa era deserta così si preparò una cioccolata e si sedette sul bancone sorridendo.
Pensava a Scorpius, al ballo, a Gea e Tobias ed al meraviglioso vestito che, dopo molte insistenze, era riuscita a farsi comprare da suo padre.

Già il vestito. Da  quando due giorni prima era andata al negozio insieme a sua madre e l’aveva comprato non faceva che prenderlo ogni ora e fissarlo ammirata.

Non aveva mai visto un vestito tanto bello ed il fatto che Scorpius l’avesse invitata proprio grazie a quel vestito lo faceva sembrare mille volte meglio.

Prese la cioccolata e la versò in una tazza.

In una mattina fredda e fantastica come quella niente era meglio di una cioccolata al latte con la panna sopra.

- Ciao piccola, come mai già sveglia?- Harry era entrato in cucina e si stava preparando un cafè.

- Non riuscivo a dormire…-

Harry aprì la bocca come per dire qualcosa poi la richiuse.

Lily si accorse di questo gesto e trattenne un sorriso.

- A che ora partiremo oggi?-

- Pensavamo verso le tre del pomeriggio, in questo modo tu e i tuoi fratelli avrete tutto il tempo per disfare i bagagli e prepararvi-

- Ok, perfetto-

 

 

 

 

- Sbrigatevi è tardi! Rischiamo di perdere il trenoo- Harry, sotto le scale, urlava invano da circa venti minuti…

- Tesoro calmati è presto. Ce la faremo andrà tutto bene- Ginny abbracciò il marito scendendo  le scale

- Lo so, è solo che è da tanto tempo che non riprendo un treno, quel treno per Hogwarts e…-

- Tesoro lo so, ti conosco da quando hai undici anni. Ormai riesco a capirti meglio di quanto ci riesca tu stesso-

- Si lo so. E non sai quanto ti amo per questo- Harry avvicinò la sue labbra a quelle di Ginny…

- Non potete aspettare che ce ne siamo andati prima di fare certe cose?- James, Albus e Lily stavano scendendo le scale gli ultimi due ancora ridendo per la battuta del fratello maggiore.

 

___________________________________________________________________

 

Harry stringeva forte la mano di Ginny.

Stavano camminando tra la gente a King Cross, cercando il momento migliore per attraversare il muro tra i binari 9 e 10.

- Io vado ok?- James spinse il carrello contro il muro e lo attraversò tranquillamente…

Lily e Albus lo seguirono subito dopo lasciando i due genitori indietro…

- Andiamo?- Ginny sorrise ad Harry che si sentiva uno sciocco, da quando James aveva undici anni attraversava quel muro come minimo una volta all’anno, ma adesso sapere che non si sarebbe fermato davanti al treno per salutare i figli ma che ci sarebbe salito come tanti anni prima lo spaventava a morte. Strinse forte la mano di Ginny ed insieme attraversarono il muro.

Si ritrovarono lungo il binario, circondati da visi conosciuti o meno. Videro che i loro figli li aspettavano e li raggiunsero.

- Saliamo o non troveremo mai uno scompartimento vuoto!-

- Ok…-

I cinque Potter si misero seduti nel primo scompartimento vuoto ed aspettarono con pazienza che il treno partisse.

Harry guardava il paesaggio scorrere al di fuori del finestrino…

 

Si ricordava ancora l’ultima volta che era salito su quel treno.

Era stato subito dopo il funerale di Silente. Ricordava ancora come si sentiva quando il treno si era mosso sui binari…

Aveva appena lasciato Ginny, Silente non c’era più ed aveva deciso di non tornare ad Hogwarts. Tutto quello per cui aveva deciso di lottare gli sembrava scuro ed inutile, adesso che il suo mentore non c’era più per colpa dell’uomo che odiava quasi quanto Voldemort, Piton.

Ricordava che desiderava ucciderlo con tutto se stesso. Era un sentimento troppo forte… solo dopo molti mesi aveva scoperto che Piton era invece un uomo coraggioso e leale.

 

- Babbo ci siamo!- sentì la voce di Albus arrivargli lontana, come se non fosse a pochi metri da lui…

-Harry, dobbiamo scendere- Il tocco della mano di Ginny lo riportò completamente alla realtà. Si alzò e seguì tutta la sua famiglia nel corridoio e poi giù nella strada in attesa di una carrozza che li portasse al castello.

 

Stavano per arrivare. Avevano già superato il cancello e Harry poteva chiaramente vedere il profilo della scuola grande ed incombente. Ci era già tornato, lo sapeva ma adesso era diverso. Stava per entrare dal cancello principale, stava per salire quei gradini che ad undici anni li erano sembrati tanto belli ma quasi irreali. Stava per partecipare ad un ballo nella sala dove tutto era finito. Avrebbe camminato sulle pietre che aveva passato girando con Voldemort. Tutti i ricordi di quell’orribile periodo sarebbero riaffiorati alla mente proprio come quando era tornato a scuola due giorni dopo la grande vittoria per i funerali generali…

 

-Ragazzi allora noi andiamo ok? Ci vediamo dopo al ballo…-

- Ok, ciao a dopo- Lily seguì i suoi fratelli su per le scale e salì nel dormitorio femminile.

- Ma guarda chi si rivede!- Lily era entrata nella sua stanza e stava correndo incontro a Gea

- Lilyyyy oddio che bello! Sei arrivata presto eh?-

- I miei hanno preferito arrivare prima così potevamo sistemarci, ma in realtà credo che sia solo per mio padre, ritornare a scuola l’ha un po sconvolto- rideva ma non sapeva quanto era vero….

 

- Harry, Ginny che piacere vedervi!- Neville e Luna si avvicinarono sorridenti alla coppia- come state?-

- Tutto bene, anche se Harry ha qualche difficoltà ad ambientarsi però...-

- Lo so, sembra strano eh? Ancora mi ricordo che anno abbiamo passato cercando di creare scompiglio a Piton. E poi la battaglia finale…- Luna sembrava persa nei suoi pensieri- però infondo sono tutti ricordi che fanno parte del nostro passato, se non ci fosse stato Voldemort io non vi avrei mai incontrati e adesso non sarei qui con il mio Neville e la mia Gea-

- Lily mi ha detto che è rimasta qui, come mai?- Ginny sorrise guardando il marito. Era sicura che stesse pensando la stessa cosa: Luna era incredibile, non era da tutti trovare del buono anche nel periodo della guerra ed in Voldemort stesso ma quella ragazza ci riusciva sempre ed infondo poteva capire come mai Neville l’avesse scelta.

- È stata lei che è voluta rimanere e quindi noi ne abbiamo approfittato per farci un viaggio, siamo tornati questa mattina. Ho ancora il sapore di baguette in bocca-

- Siete stati in Francia? Mi hanno detto che è bellissima, dove di preciso?-

- Siamo andati a Parigi. La Torre Eiffel  è fantastica con la neve…-

Harry aveva perso il filo del discorso da quando Luna aveva detto quelle cose su Voldemort. Sul momento avrebbe voluto dirle che era una sciocca e che non poteva veramente pensare che si fosse del buono in quegli anni, tuttavia più ci pensava più capiva che aveva ragione. Si erano conosciuti grazie all’Es ed era da quel momento che aveva stretto le amicizie più importanti senza contare Ron ed Hermione.

Come se li avesse chiamati con il pensiero anche loro due raggiunsero gli amici e si unirono alla conversazione; però dopo circa mezz’ora le coppie si separarono su insistenza delle mogli che dovevano prepararsi.

 

 

Lily stava osservando il mazzo di fiori sul suo letto. 31 rose rosse. Sul biglietto c’era scritto:

 

“ 31 rose come il giorno del tuo ritorno.

Rosse come i tuoi bellissimi capelli.

Ti aspetto sotto la scala principale alle 7 pm.

                                                                                                         Ti amo.”

- Lily non credi che dovresti mettere i fiori in un vaso?-

- Si Gea, solo un attimo-

- Li stai guardando da venti minuti, tra un po’ li vedrai appassire sulle tue mani. Mettili qui dentro, adesso!- Gea era seccata dal comportamento della sua migliore amica. A volte sembrava proprio una bambina, tuttavia doveva riconoscere che il gesto di Scorpius era stato davvero dolce e romantico…

 

- Senti io scendo ok? Tobia s mi sta aspettando già da dieci minuti…- Gea avvertì Lily che era ancora in bagno ed uscì dal dormitorio. Odiava essere in ritardo, il ballo iniziava alle sei precise ed erano già le sei e un quarto, ma i tacchi che si era messa per l’occasione non le permettevano di fare passi più lunghi di due centimetri alla volta.

 

Lily era da sola nel dormitorio, quel silenzio le piaceva perché le dava modo di pensare, anche se da un po’  di tempo non faceva che pensare a lui.

Guardò lo specchio ammirando la figura che vi si rifletteva. Una ragazza alta con i capelli rossi mossi e voluminosi che le ricadevano dolcemente sul viso e le coprivano una parte della schiena che un bellissimo vestito lasciava scoperta. Il trucco leggero ma perfetto le metteva in risalto gli occhi nocciola perfettamente. Sorrise.

L’unico problema erano i tacchi, alti sette centimetri, a spillo e con dei finissimi lacci bianchi non la facevano sentire molto in equilibrio.

 

 

Scorpius aspettava sotto le scale con lo smoking che sua madre aveva insistito per comprargli.

Aveva lasciato che i suoi genitori entrassero senza di lui dicendogli che doveva aspettare una ragazza, ma non gli aveva detto chi…

Quando vide la figura leggiadra che scendeva lentamente le scale uno strano groppo gli salì in gola.

Lily era bellissima: un lungo vestito bianco avorio le avvolgeva delicatamente il busto e la vita per poi scendere più leggero sui fianchi. I capelli rossi erano sciolti e le ricadevano leggeri e perfetti come non erano mai stati. Ai piedi aveva un paio di scarpe molto raffinate che le spuntavano leggermente dal vestito quando camminava e che rallentavano la sua andatura, cosa che Scorpius adorava perché gli permetteva di osservarla più a lungo.

- Sei bellissima stasera- le disse porgendole la mano quando scese l’ultimo gradino e accompagnandola dentro la Sala Grande.

 

Bene cosa ve ne pare?

Fatemi sapere.

Grazie a tutti

 

Per chi avesse già letto, come alemalfoy, mi scuso per l’errore nel cambiare il nome di Ginny con quello di Lily. È stata una  mia svista enorme!!!!!

Scusatemi vi prego….

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Capitolo 19
*** Drogato di te ***


Lily sentì immediatamente gli sguardi della sala posarsi su di loro. Sapeva che Scorpius era fantastico, ma non capiva per quale motivo qualcuno potesse guardare lei…

- Sai che sei bellissima stasera?- Scorpius parlò per la seconda volta in un sussurro, come per essere sicuro che sentisse solo lei…

- Grazie…-

- Sei così bella che non riescono a toglierci gli occhi di dosso, ma se questi stupidi ragazzi ti guardano ancora in quel modo sarò a costretto a mettergli le mani addosso. Penso che anche tu fratello sia d’accordo- La fece girare verso James che lanciava occhiate spaventate da lei ad un gruppo di ragazzi.

- Non ti ci provare! Non ho intenzione di scatenare una rissa…-

- Ok, ma credo che dovrai trovare il modo di distrarmi se vuoi che stia buono buono…- Scorpius aveva un sorrisetto sghembo

- MMM, fammi pensare…ok, solo un bacino però-

- Non chiedo di meglio- e così dicendo avvicinò il suo viso a quello della rossa e la baciò dolcemente.

- Malfoy     Lily-

- James!- Lily si staccò di corsa da Scorpius e salutò il fratello- La mamma e il babbo sono già qui?- Iniziò a guardarsi intorno isterica

- Si, ma stai tranquilla…l’unico che ha avuto il piacere di vedervi sono stato io- Guardò Scorpius dritto negli occhi- ed è un bene…da una parte, perché se ti dovessi uccidere magari mio padre cercherebbe di impedirmelo…-

- JAMES!-

- Hai ragione scusa Potter, se vuoi parlare…-

- L’abbiamo già fatto! E anche se ho deciso di abbandonare la mia posizione estrema non è detto che non potrei tornarci…- tutti e due i ragazzi si voltarono sentendo un lamento provenire da Lily..

- Ops, forse sono stato esagerato…scusami Lil…-

- Si scusami-

- Lilyyyy!- La rossa si voltò appena in tempo per veder Gea che cercava di correrle in contro leggermente impacciata nel suo vestito rosa. Aveva i capelli raccolti in una crocchia trasandata che, insieme al vestito senza spalline, lasciava scoperta una generosa parte di schiena…

- Mio padre all’inizio non voleva che mettessi questo vesito. Ma poi sono riuscita a convincerlo- Gea aveva parlato prima che qualcuno potesse  commentare, ma aveva centrato il punto

- E come hai fatto a convincerlo?-

- Lui era tutto un “ma è troppo scollato per te”, “sei ancora una bambina” e alla fine io gli ho fatto “non sono più una bambina da un pezzo, ho anche un ragazzo”- Tobias, che le teneva la mano arrossì leggermente, ma lei non ci fece caso probabilmente perché gli aveva già detto questa storia- allora lui è rimasto zitto ed io ho continuato: “e, solo per informazione, se volesse togliermi il vestito qualche centimetro in più di stoffa non farebbe la differenza! ”-

- Oddio. Non ci credo! E cosa ha detto tuo padre?- Lily era scoppiata a ridere

- Lui, ovviamente, non ha detto niente così io sono rimasta in silenzio ad aspettare e dopo un oretta si è alzato e mi ha detto “andiamo a conoscere questo ragazzo”-

- E così adesso, caro Tobias  non puoi più tirarti indietro…se hai conosciuto i Paciok…sei uno di loro- Lily era riuscita a riprendersi

- Si, ma non avevo intenzione di tirarmi indietro- Tobias sorrise a Gea e le strinse la mano…

- Oh….forse è meglio se andiamo…-

- Ma cosa?- Lily non fece quasi in tempo a chiedere che da dietro la spalla di Scorpius comparvero i suoi genitori…

- Mamma, babbo-

- Lily tesoro sei bellissima- Ginny fissò sua figlia ammirata e si rivolse a Scorpius- Piacere di conoscerti, io sono Ginny Potter-

- il piacere è mio signora Potter- strinse la mano che Ginny gli aveva porso

- Ti prego chiamami Ginny, signora Potter sa così di vecchio-

- Ma lei non è assolutamente vecchia Ginny!-

- Uuu, un ragazzo educato ed adulatore, adesso ho capito perché mia figlia non ha saputo resisterti-

- Grazie, ma non credo che le caratteristiche mi appartengano- sorrise amabilmente e si rivolse ad Harry- Piacere sono Scorpius Malfoy, posso chiamarla Harry?-

- No, per te signor Potter-  Harry guardò Scorpius  dritto negli occhi, provocando la risata di James…

- Papà!-

 

 

- Scusami, scusami e scusami! Sono in debito con te!- Lily cercava di farsi perdonare, ma sapeva che delle semplici scuse non erano sufficienti per quello che aveva fatto passare al suo ragazzo, così buono e perfetto…..

- Lily tesoro calmati, non è andata poi così male: tua madre non mi odia!-

- Neanche mio padre ti odia, è questo il punto! Lui si è comportato così solo per vedere come reagivi….-

- Ma come fai ad essere così sicura?-

- Fidati conosco la mente malata di mio padre. Come posso farmi perdonare?-

- Tesoro, non hai niente da farti perdonare, però se proprio ci tieni tanto la mia camera è libera quindi…-

- Scorpius!-

- Cosa?-

- Niente, hai avuto semplicemente un’idea geniale, baciò il biondo e si fece guidare giù nei sotterranei, poi nella sua camera. Quando Scorpius l’adagiò nel letto dimenticò tutto quello che era successo al ballo. Improvvisamente il ricodo di suo padre che parlava a Scorpius a suon di minacce, ironiche o meno, le sembrò comico e a stento trattenne una risata.

Poi, quando la mano di Scorpius iniziò a scenderle lungo la chiusura del vestito la voglia di ridere passò così come era arrivata lasciando spazio ad un incredibile bisogno di lui.

Sentì la chiusura scendere e vide il suo vestito adagiato in terra. Ogni movimento sembrava amplificato dalla consapevolezza che era la cosa giusta. Quella sera era tutto più piacevole, la paura della prima volta non c’era più ed aveva lasciato il posto ad una passione molto più travolgente della prima.

 

- Non ti fermare continua…- I baci di Scorpius inebriavano il  corpo e la mente di Lily

- Tutto per te…- si rituffò in quella chioma rossa che tanto amava…

 

 

- Scorp, ti amo-

- Anche io piccola, amo ogni piccola cosa di te, la tua pelle i tuoi occhi, i tuoi capelli e il tuo odore, vorrei drogarmi con il tuo profumo- la guardò intensamente negli occhi- forse sono già drogato-

- Lo spero tanto…- lo abbracciò e si addormento così, tra le sue lenzuola, appoggiata al suo meraviglioso petto…

 

 

- E così questa serata è finita… dobbiamo salutare Hogwarts. Spero di poterci tornare presto…-

- Mmm-

- Hei tesoro cos’hai?-

-  Hai anche il coraggio di chiedermelo? Come se non sapessi  cosa hai combinato stasera…-

- Ma di cosa diavolo…ah-

- Già ah-

- Tesoro scusami tanto. Lo sai che l’ho fatto solo per vedere come si comportava, non ce l’ho veramente con lui…

- Non provare a rigirare la frittata! Anche se fosse stato uno dei piani che solo la tua mente perversa può escogitare lo sai che quel ragazzo non ti va a genio…-

- Io…Ok, hai ragione. Mi perdoni?-

- Per ora no di certo. Credo che sia più saggio aspettare cosa dirà Lily-

- Dai non credi di essere esagerata?-

- Cosa io sarei esagerata? Parla quello che stava per schiantare il ragazzo di sua figlia solo perché le teneva la mano… vorrei ricordarti che tu a quindici anni ti pastrugnavi in pubblico con Cho piagnucolona Chang!-

- Cosa? Credi che Lily?-

- Non lo so! E non mi interessa, deve vivere la sua vita e tu anche. Andiamo adesso…-

- Ron aveva ragione: tutte le donne impazziscono ad una certa età…- Harry cercò di sussurrare quel commento ma non ci riuscì. In un secondo Ginny gli si mise davanti con le mani sui fianchi in stile Molly Weasley

- Cosa? Ho sentito bene? “Le donne ad una certa età…” ma come ti permetti sfregiato…-

- Era solo una battutina innocente…-

- La tua battutina innocente ti costerà il letto per un bel po’. Quando arrivi a casa di consiglio di fermarti sul divano!- Harry fece una faccia schifata e Ginny continuò- e ringrazia che non ti faccio dormire in giardino!- lanciò un’ultima occhiata di fuoco ad Harry e fece un giro su se stessa pronta per tornare a casa.

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Capitolo 20
*** Prologo ***


Il ballo di capodanno era passata già da alcuni mesi, tuttavia per Lily era come se fosse stato due giorni prima. Ancora si ricordava il piacere di ballare stretta a Scorpius, la perfezione del corpo del ragazzo contro il suo e soprattutto la presentazione tra Scorpius e suo padre.

Era così in collera con lui che non gli aveva parlato per una settimana e a giudicare dalle lettere che sua madre gli aveva spedito sapeva che la sua “campagna” era stata appoggiata in pieno.

Pensare a suo padre che dorme sul divano per una settimana intera, rimpiangendo l’infelice battuta che aveva fatto a sua moglie la faceva ancora sorridere; anche se adesso la fonte più grande della sua felicità era la sua storia con Scorpius.

Nessuno avrebbe mai potuto dire che una Potter e un Malfoy durassero tanto, ma era proprio così. In tutti quei mesi avevano avuto solo qualche piccola litigata, che si risolveva la sera stessa, massimo quella dopo, sempre nello stesso modo.

Ancora si stupiva del fatto che né James né Gea si fossero accorti delle sue assenze notturne…

La semplicità con cui lei e Scorpius portavano avanti la loro storia era esemplare tuttavia in quell’ultimo mese si erano visti meno. Tutti e due avevano gli esami, chi i G.U.F.O chi i M.A.G.O, e le materie da ripassare erano così tante che i due passavano la maggior parte della giornata a studiare in biblioteca.

Tra fine  aprile e maggio avevano iniziato a vedersi meno, ma la passione rimaneva bella e vigorosa come sempre.

Quel giorno era una domenica e Lily aveva deciso di prendersi una pausa per stare con Scorpius visto che mancavano poco più di due settimane agli esami. Sarebbero andati a fare una gita ad Hogsmeade con Gea e Tobias e si sarebbero fermati lì per cena. O almeno così credeva.

 

- Lily sbrigati, siamo in ritardo!- Gea era sulla porta del dormitorio femminile e guardava l’amica leggermente irritata

- Gea, stai calma siamo in orario….- mentre usciva la rossa gettò un’ultima occhiata allo specchio.

- Hai visto che siamo in anticipo? Non sono ancora arrivati…- Lily aveva un’aria quasi compiaciuta, anche se il ritardo di Scorp la insospettiva…

- Forse non verranno mai…- la voce di Gea era spenta, spaventata e scioccata insieme…

- Ma cosa…- prima che potesse finire di parlare Gea le prese la mano e la fece avvicinare al muro, dove spuntava un  grosso avviso…

Lily ebbe voglia di piangere quando lo lesse. Non era possibile. No, no e poi no!

Non potevano anticipare gli esami di una settimana. Era scorretto. Era un incubo!

 

Lo vide arrivare bello come sempre e gli corse incontro.

- Hai visto?-

- Si…- la voce di Scorpius, che in genere era pacata, quel giorno sembrava spenta…

- Ciao Lily, Malfoy- Anche James si era unito al gruppo, più avvilito che mai

- Hai letto vero?- Lily era preoccupata per il fratello

- Si, e non so come fare, cavolo dieci giorni per prepararsi ai M.A.G.O sono impossibili…- James era più sconsolato che mai ed in fondo conoscendo la sua situazione scolastica non era difficile capirne il motivo. James Potter era sempre stato uno studente dotato, che non aveva il vizio di usare le sue doti, per così dire. In pratica aveva sempre fatto lo stretto necessario per cavarsela, ma la professoressa di trasfigurazione era stata chiara con lui, la sua intelligenza non sarebbe bastata per superare gli esami e adesso aveva solo dieci miseri giorni…

 

-Lily, tesoro io non ce la faccio ad uscire oggi, devo studiare sarà per un’altra volta…- la voce di Scorpius riportò la rossa alla realtà

- Si, anche io dovrò studiare. Ciao- diede un veloce bacio a stampo a Scorpius e lo guardò allontanarsi, poi salì alla torre di grifondoro con James e Gea per avvisare Al e iniziare a studiare…

 

- Oddio, chi è che manda un gufo in un momento del genere, lo schianterei…- Lily stava continuando la sua protesta quando si accorse che era una lettera di Tobias per Gea. Gliela porse imbarazzata…

- Scusa, non sapevo che fosse lui-

- Non ti preoccupare Lil…- Gea aprì la lettera e lesse.

- Beato lui!-

- Cosa?- Lily che si era riimmersa nella lettura di storia della magia di Batilda Bath, si era completamente dimenticata della lettera

- Tobias. Il preside è andato a parlare con lui oggi e gli ha detto che grazie alla sua media era libero di prendersi una pausa e l’ha spedito a casa per tre giorni….capitano tutte a lui-

- Già- adesso Lily era ancora più a terra di prima…

 

 

Albus stava seduto tranquillamente in una poltrona davanti al camino. Il sesto anno aveva i suoi lati positivi, niente esami e si diventava maggiorenni. Aprì il libro che teneva in grembo e iniziò a leggere…

 

 

Scorpius era seduto nel pavimento gelido della sala comune di serpe verde. Un grosso libro di trasfigurazione in mano che fissava da circa venti minuti senza leggerlo veramente, altri pensieri gli ronzavano in testa…

 

 

Tobias era  seduto sul divano di casa sua a guardare un film con sua sorella Meggie.

- Allora chi è?- Meg guardava il fratello con un’aria divertita e curiosa allo stesso tempo

- Chi è cosa?-

- Non fare il finto tonto con me, fratellino. Ho quasi il doppio dei tuoi anni, non ci casco. Sono stata innamorata anche io e so riconoscere lo sguardo di un innamorato…-

- Beh io…- Tobias era diventato tutto rosso

- Si?-

- Si chiama Gea Paciok, è semplicemente fantastica-

- Paciok, come il professore di scuola?-

-È sua figlia…-

- Bello…da quanto state insieme?-

- Ci siamo conosciuti poco dopo l’inizio della scuola ma ci siamo ufficialmente fidanzati a novembre-

- Ah, è una storia duratura. Da quanto sei innamorato di lei, se posso saperlo-

- Da prima di conoscerla. L’ho vista una volta sul treno e non me la sono più cavata dalla testa-

- Cavolo, deve esserne lusingata…-

- A dire la verità non  gliel’ho mai detto- Tobias era sempre più rosso, però doveva ammettere che parlarne finalmente con qualcuno gli faceva piacere

- E per quale motivo non gliel’hai mai detto?-

- Non volevo spaventarla. Gea è una ragazza fantastica ma non è molto normale- sorrise- nel senso che ha delle reazioni diverse dal comune e non volevo mandarla in tilt-

Meg ora aveva uno sguardo lucido

-Perché gli uomini perfetti non esistono anche per me, sei così dolce-

- Grazie, sorellona-

 

 

James chiuse il libro con uno scatto.  Si alzò sbuffando e uscì. Non sapeva dove andare ne cosa fare, sapeva solo che doveva uscire da quella scuola. Non ce la faceva più, i professori, gli alunni, i libri, gli esami. Al diavolo tutto!

Prese il mantello dell’invisibilità di suo padre e la mappa del malandrino ed uscì.

Scese fino a trovarsi di fronte la statua della strega gobba e ci si infilò. Sentì subito l’aria diversa che arrivava sottoterra. Corse fino ad arrivare ad Hogsmeade e senza farsi vedere entrò alla testa di porco. Si avvicinò al bancone e senza farsi vedere prese due bottiglie di whiskey incendiario e se le mise sotto il mantello. Uscì dal locale. Non voleva stare lì, quel posto lo faceva sentire fallito. Tornò ad Hogwarts e si infilò in un alula vuota. Si sedette per terra e prese una delle due bottiglie, fece per aprirla poi ci ripensò. La poggiò in terra e si prese la testa fra le mani cadendo in un pianto silenzioso fatto di incertezze e paure.

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Capitolo 21
*** Un treno verso la fine ***


Il lunedì era stato ancora più apatico del giorno prima per Lily e Gea, si erano messe a studiare trasfigurazione per tutto il giorno ma quando era stato il momento di andare a cena si erano già scordate tutto.

-Lily vieni un secondo?- Scorpius prese Lily per mano e le sorrise. La rossa annuì e seguì il suo fantastico ragazzo nella sua stanza…

 

Stava girovagando da dieci minuti per la scuola senza meta quando decise di entrare in un’aula. La stanza era buia e perfetta per pensare così ci si infilò dentro e si mise sopra un banco.

Sentì un rumore provenire da un angolo e spaventata prese la bacchetta e pronunciò “lumos”. Fu allora che lo vide.

James stava seduto in terra, una scena simile a quella della sera precedente ma non del tutto uguale. Lo sguardo del ragazzo sembrava perso nel vuoto come a cercare un qualcosa di inesistente o comunque lontano e la bottiglia che la sera prima era rimasta chiusa era aperta ed appoggiata distrattamente alla gamba del ragazzo che ne beveva meccanico alcuni sorsi.

- James…- le parole di Gea, poco più di un sussurro, non arrivarono a James che continuava a muovere il braccio con cui teneva la bottiglia meccanicamente.

Gea allora gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.

- James-

Alzò il capo e la guardò stupito- Gea-

- Cos’hai?-  vide James guardarla interrogativo come intento in una faticosa lotta interiore e capì per la prima volta che le persone non sono mai come sembrano. Conosceva quel ragazzo da prima che iniziasse la scuola e mai avrebbe pensato di vedere una scena simile

- Tutto. La mia vita fa schifo, io non sono niente….-

Lo fermò prima che potesse continuare – Non fare così James, tutti abbiamo dei momenti oscuri, ma poi passano…-

-Quando?- la voce di James conteneva una preghiera, sembrava che volesse che lei gli dicesse che sarebbe tutto andato bene

- Prima o poi James, prima o poi tutto si aggiusterà…- e mentre parlava sapeva che quella frase era anche per lei perché anche se in quel momento andava tutto bene, sapeva che prima o poi le cose precipitavano.

- Posso?- senza aspettare una risposta prese la bottiglia e ne bevve un sorso molto lungo. Tossì. Le bruciava la gola, ma quel bruciore la stuzzicava a bere di più. Prese la bottiglia che James le aveva prontamente tolto di mano e ne bevve ancora un po’.

- Calma bimba!- James stava sorridendo- non pensi di essere troppo piccola per bere così?-

- E tu non sei troppo giovane per avere già una crisi di mezza età in cui non sai cosa farai della tua vita?- Gea lo guardò dritto negli occhi. Poteva avere due anni in meno, ma lei non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.

- Colpito e affondato!- James alzò le mani in segno di sconfitta prima di prendere la bottiglia dalle mani della ragazza- ma almeno lasciamene un sorso-

 

 

 

Lily stava abbracciata a Scorpius nella sua camera. Anche se non si vedevano da domenica mattina ed era solo lunedì sera c’era qualcosa di diverso tra di loro…

- Tutto bene?-

- Si, sono solo stanco…sai questa cosa degli esami anticipati mi ha sconvolto…-

- Già ha sconvolto tutti- Lily lo guardò titubante ma alla fine decise di fidarsi di lui, forse erano veramente solo gli esami... chiuse gli occhi  si strinse forte a lui.

 

 

 

- Sai Gea, non ti avevo mai capita davvero…- gli occhi di James adesso erano grossi e lucidi, ma era la prima volta in quei due giorni che si sentiva sereno

- A si?- Gea lo guardava curiosa con quei suoi occhi che sono capaci di perforare ogni cosa…

- Si. Sembri una ragazza simpatica, allegra e un pò strana ma in realtà hai capito il mondo molto meglio di altre persone. Credo che la tua sia solo una maschera. Se te la togli diventi una ragazza profonda, dolce e bellissima- James guardò Gea negli occhi, e le accarezzò una guancia con due dita…

- Jam – non riuscì a dire altro. Si ritrovò con il viso a pochi centimetri della lebbra perfette del ragazzo e le baciò. All’inizio fu un bacio timido. Si staccarono subito, si guardarono appannati dal whiskey e si ribaciarono. Questa volta il bacio fu più consapevole e più travolgente. In un secondo Gea era in terra e James sopra di lei. Continuarono a baciarsi per un po’, baci innocenti alternati a baci disperati, ma mai consapevoli. Poi si addormentarono. Abbracciati l’uno all’altra come in cerca di un ancora.

 

 

Quando si svegliò era ancora l’alba. Cercò di mettersi a sedere senza sveglirlo ma lo sentì muoversi nel letto e seppe che nel giro di cinque minuti si sarebbe alzato, ormai aveva vissuto quella scena molte volte e la conosceva molte volte. Lily però non sapeva che quello sarebbe stato l’inizio della fine.

 

 

Un raggio di sole colpì James negli occhi e lo fece svegliare. Inizialmente non si rese conto di essere steso nel pavimento di un’aula abbracciato a Gea, ma dopo qualche minuto gli eventi confusi della sera prima presero il sopravvento. Non poteva credere di aver baciato quella ragazzina. La conosceva da uqndo aveva due anni, era la migliore amica di sua sorella, aveva la stessa età di sua sorella ed era fidanzata, ma non avrebbe cambiato niente della sera precedente. Ma sapeva che era sbagliato, per tutti e due. La sera prima non erano veramente loro, avevano bevuto e la disperazione si era impossessata di loro come una droga che ti porta alla pazzia…ma quanto era dolce e invitante quella particolare pazzia…

Si alzò e uscì dalla stanza. Non era giusto per lei e neanche per Tobias. non era colpa di nessuno dei due se era pazzo…era lui quello che doveva pagare le conseguenze delle sue azioni…

 

 

 

Il treno correva sui binari. Tobias guardava fuori dal finestrino in cerca del profilo di Hogwarts. Dopo la conversazione con sua sorella Meggie aveva le idee più chiare. Doveva parlare con Gea e dirle che teneva a lei più di quanto desse a vedere e che non voleva assolutamente spaventarla ma solo farle capire quanto l’amava…già lui l’amava e glielo avrebbe detto…in fondo sapeva che anche lei l’amava…poi un fischio lacerò l’aria. Avrebbe voluto farlo smettere. Cercava di tapparsi le orecchie ma non ci riusciva, le sue mani non rispondevano ai comandi. Poi come era iniziato tutto finì e Tobias chiuse gli occhi velice che quel suono atroce fosse finito. Poi vide una luce bianca, un tunnel dal quale uscì gea che sorridente allungò le braccia verso di lui e lo baciò. Poi, tenendolo ancora stretto a se, lo portò verso la fine del tunnel.

 

 

 

Gea stava studiando in giardino con Lily quando vide James dirigersi verso di loro. All’inizio fu presa dal panico, non era pronta per parlargli quando si ricordò che Lily era sua sorella e che magari voleva parlare con lei. Era a qualche metro da loro. Prese un respiro profondo.

- Ciao ragazze- la voce di James era tornata serena  come sempre, o almeno così voleva che sembrasse

- Ciao Jam, come stai fratellone?-

- Tutto bene, posso rubarti Gea per un secondo?- James sorrise ma straboccava tensione da tutti i pori. Gea era diventata tutta rossa e Lily guardava interrogativa il fratello e l’amica. Dopo un minuto di silenzio fu costretta ad assentire e così si mise a sedere mentre Gea e James si allontanavano.

 

 

Scorpius guardava Lily dalla finestra.  Era incredibile quanto fosse diventata più bella dalla prima volta che l’aveva vista con i capelli rossi che le erano cresciuti, il fisico magro e asciutto al punto giusto e quella labbra fantastiche. Avrebbe voluto saltare giù dalla finestra, prenderla e portarla in camera, ma una malsana parte di lui lo faceva rimanere lì a guardarla. Sospirò. Aveva preso una decisione per il bene di Lily ed era deciso a rispettarla, anche se sembrava così difficile…

 

 

- James io…-

- No Gea ti prego fammi parlare. Mi dispiace tanto per ieri sera. Ero ubriaco e non mi sono comportato bene con te. Non avrei dovuto lasciarti bere in quel modo e soprattutto non avrei dovuto baciarti ma vedi…-

- James smetti! Lo stai rifacendo: ti addossi tutte le colpe. Eravamo in due dentro quella stanza, sono stata io che ti ho preso la bottiglia, è colpa mia quanto tua..-

- Non è vero. Per le mutande di merlino, io ho due anni più di te, sei ancora una bambina avrei dovuto proteggerti…-

- Proteggermi? E da cosa? Non ho tre anni, ne ho quasi sedici. Non sono una bambina!-

- Si che lo sei! Sei fantastica e bellissima, ma sei sempre una bambina e io sono il fratello maggiore della tua migliore amica…io!-

- Basta James, smettila! Non è successo niente di grave. Non abbiamo fatto niente di sbagliato. Sono fidanzata non succederà più. Fine della questione, tu  non hai colpe chiaro?- Gea guardò James fisso negli occhi.

- Scusate se vi interrompo, Signorina Paciok deve venire subito con me…-L’infermiera, la signora Campell guardò Gea con una faccia preoccupata

- Cosa è successo?- Gea non riusciva a muoversi, era terrorizzata dalla paura

- Mi creda è meglio se viene con me, io non sono la persona adatta per spegare…- prese la mano di Gea che la strattonò via

- IO NON MI MUOVO DA QUI SE NON MI DICE SUBITO COSA E’ SUCCESSO!- Gea era scoppiata in lacrime. L’infermiera la guardò per un secondo poi decise che era meglio dirle tutto

- Si tratta del signor Weeb, Tobias.- guardò Gea come per chiederle scusa per quello che stava per dirle- il treno su cui viaggiava è uscito dai binari. Non ci sono superstiti.-

Gea sentì il mondo crollarle addosso. Scoppiò in lacrime e scappò via. Non sentì i richiami di James e dell’infermiera. L’unica cosa che voleva era andare via da quel posto dove tutto, persino James, gli ricordava lui.

 

 

Allora prima di ringraziarvi una piccola precisazione. Anche il il capitolo precedente si chiama prologo non è l’inizio di una nuova parte della storia, siamo quasi alla fine. Manca poco ma il capitolo precedente ha dato il via a tutta una serie di fattori determinanti in questo e nei successivi capitoli. Non sono ancora completamente sicura ma credo che dopo la storia ci saranno uno o due capitoli per farvi capire come sarà la vita futura dei personaggi. Spero che questo capitoli vi sia piaciuto. Un bacio.

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Capitolo 22
*** L'addio ufficiale- dolori, rimpianti e paure ***


Lily vide Gea in lacrime correre  via e capì subito che qualcosa non andava. Si alzò in piedi e spaventata corse da suo fratello.

 

Scorpius vide Lily alzarsi in preda al panico e correre verso la scuola. Senza pensare la imitò e corse giù dove vide James in piedi a fissare il vuoto.

 

James sentì Lily arrivare raggiunta poco dopo da Scorpius. Era chiaro che qualcosa non andava, ma lui non aveva il coraggio di parlare. Le domande supplichevoli di Lily gli passavano attraverso. Niente aveva più senso.

- Per l’amor del cielo Potter vuoi dirci cosa sta succedendo?- Scorpius teneva stretta Lily che piangeva in preda al panico.

- Tobias…treno…Gea…- James non riuscì a formulare una frase completa

- Cosa è successo James, ti prego! Cosa è successo?- Lily aveva smesso di piangere il viso ancora rigato dalle lacrime guardava James

- Tobias…il treno su cui viaggiava….è morto- disse le ultime due parole come un sussurro tuttavia sembrarono echeggiare per la scuola.

Lily iniziò a singhiozzare più forte di prima e Scorpius la lasciò andare sconvolto. Nessuno aveva mai conosciuto Tobias prima di quell’anno tuttavia negli ultimi mesi si erano uniti tutti molto e questa perdita così improvvisa li aveva scioccati.

 

Lily era ancora in singhiozzi quando arrivarono Neville e Luna.

- Lily, dov’è Gea?- Luna aveva la voce rotta

- Io non lo so, mi dispiace…per tutto-

- Anche a me, tesoro…scusami- prese suo marito per un braccio e iniziò a correre disperata verso sua figlia. Ma Lily non diede segno di vederla. Le parole di James avevano spezzato qualcosa dentro di lei e anche se sapeva che sarebbe dovuta andare da Gea non riusciva a muoversi. Sapeva che con il suo umore non avrebbe potuto essere di aiuto alla sua migliore amica. Però i minuti passavano e con loro anche le ore, Gea non si faceva vedere e James, che aveva superato lo stato catatonico stava iniziando a preoccuparsi…

- Lily, Scorp tiratevi su! Dobbiamo trovarla!-

- Chi scusa?- Lily era ancora scossa, con la gola secca per il pianto sembrava essersi appena svegliata da un incubo

- Gea!- continuò in  risposta allo sguardo interrogativo della sorella- non so se ti ricordi che To…è lei quella che ci sta più male! E non si vede da ore, dobbiamo cercarla!-

- Cavolo, Scorpius andiamo!- Lily prese il biondo per mano e corse via lasciando James da solo a pensare su dove poteva essere quella ragazzina…

 

 

- Allora l’avete trovata?- James, Scorpius e Lily si erano ritrovati davanti alla sala grande, ma nessuno aveva notizie di Gea.

- Noi andiamo a cercarla fuori da scuola, anche Luna e Neville sono ad Hogsmeade, ci uniremo a loro…-

Hogsmeade! Come aveva fatto a non pensarci? Certo…

- Devo…- non finì neanche la frase che corse via…

 

 

Gea stava seduta al buio. Non sapeva cosa fare. Sapeva che doveva andare dai suoi genitori, da Lily, Malfoy e James ma non aveva la forza per vedere i suoi amici… i suoi amici vivi e vegeti…li odiava per questo, e odiava anche se stessa per non essere morta con il suo ragazzo, il ragazzo che, ne era certa, amava.

 

- Gea…- non ebbe neanche bisogno di voltarsi per riconoscere la sua voce

- James…lasciami sola-

- No. So che non sei nelle condizioni adatte per ridere, ti chiedo solo di farmi stare un po’ qui con te. Non ho detto a nessuno dove andavo-

Gea lo fissò in silenzio e così James continuò- ho portato questa- estrasse una bottiglia dal mantello e la porse alla ragazza che la prese e ci si attaccò.

 

- Non riesco ancora a crederci..- erano in silenzio da quando James le aveva dato la bottiglia ed avevano già usato più volte un incantesimo per riempirla di nuovo…

- Lo so, non è facile per nessuno…-

- No, per me è diverso, era il mio ragazzo! E guarda come l’ho ripagato…-

- Gea quello che c’è stato tra noi non c’entra niente. Eravamo ubriachi e se ti fa star meglio posso anche andarmene- fece per alzarsi ma Gea lo tenne stretto con una mano

- Ti prego non lasciarmi, non adesso. Ho bisogno di te. Sei l’unico con cui mi sono aperta da quando è successo- gli occhi le si riempirono di lacrime al solo pensare a quello che era successo

- Non c’è bisogno che lo dici, so di cosa parli e starò qui fino a quando avrai bisogno di me, gli amici servono a questo…ad aiutarti nei momenti difficili…tutto si aggiusta prima o poi…-

Gea non disse niente si limitò a posare la testa sulla sua spalla e si addormentò.

 

 

 

- Lily torniamo dentro…- Scorpius prese la rossa per un braccio e la tirò via

- Non mi lasciare Scorp, ho bisogno di te…promettimi che non farai come Tobias-

Come poteva promettere? Ma lei ne aveva bisogno…

- Non farò come Tobias…io ci sarò sempre…- in un modo o nell’altro aggiunse mentalmente

 

 

- James…-

- Gea, hai bisogno di qualcosa?-

- Lily, devo parlare con lei per favore…-

- Vado subito a chiamarla…- si alzò e corse via in cerca di sua sorella.

Era di nuovo tutto buio. Gea pensava di soffocare, aveva bisogno dell’amicizia di James, anche se non sapeva perché. Sentiva che si era creato un legame strano con quel ragazzo e non voleva perderlo, considerando che era l’unico che la faceva rimanere in quell’universo di segreti e dolori…

 

- Gea, tesoro…- Lily corse dalla sua migliore amica e l’abbracciò

- Lily - non ci fu bisogno di dire altro, si guardarono e in un secondo ognuna capì quello che provava l’altra.

Paura dolore confusione rabbia tensione si aggiravano nelle menti e negli occhi delle due ragazze

- Ti voglio bene Gea, tanto-

- Grazie…-

 

 

Lily e Scorpius stavano andando verso il lago nero. Gea era già scesa e James era con lei. Albus avanzava con i suoi genitori poco dietro la sorella…il giorno del funerale era arrivato e, anche se stava iniziando giugno, il cielo era scuro quel venerdì pomeriggio alle tre.

Una ragazza con il volto pallido e grosse occhiaie si avvicinò a Gea che era seduta in prima fila.

- Posso parlarti?-

Gea la fissò in silenzio, quelle labbra, i lineamenti del volto che aveva accarezzato cento volte – Certo…- si alzò e seguì la giovane

- Tu devi essere Gea…-

- si, e tu sei la sorella di Tobias- era passata una settimana dall’incidente e, anche se il lutto aleggiava su tutto il castello, Gea era riuscita a ritrovare un equilibrio, del quale James Potter faceva assolutamente parte…

- Si. - rimasero in silenzio a guardarsi, ognuna persa nei ricordi che l’altra evocava- volevo dirti una cosa, so che forse non è il momento giusto…ma devo dirtela adesso che ne ho l’opportunità- Gea la guardava in silenzio

- Voglio che tu sappia quanto lui ti amava, Gea. Me l’ha detto la sera prima di..- eclissò sull’ultima parola che rimase sospesa in aria come un oggetto di vetro delicato- mi ha detto che ti ha amata ancora prima di conoscerti, ti adorava, l’ho capito da come gli brillavano gli occhi quando me ne ha parlato- Maggie guardò Gea che non parlava. – Pensavo fosse giusto che lo sapessi anche tu. A proposito mi chiamo Meggie, Meggie Webb.- sorrise, un sorriso triste e forzato, a Gea e si allontanò per raggiungere la sua famiglia.

Gea guardava il vuoto. Doveva andare, raggiungere Jam e gli altri per il funerale del suo ex-ragazzo ma le parole di Meg l’avevano inchiodata al terreno

- Tesoro…- la voce pacata di suo padre suonò come una ninna nanna per le orecchie di Gea nelle quali rimbombavano le parole della ragazza – Gea, sta per iniziare…-

- Babbo…- Gea si voltò, gli occhi lucidi e corse ad abbracciare il padre

- Non  fare così amore mio. Lo so che una perdita è un dolore insormontabile, ma ho conosciuto Tobias e so che lui non vorrebbe vederti così. Sei una ragazza forte, mio piccolo fiore, reagisci. Spacca il mondo fai sentire che ci sei ancora, il dolore è forte ma tu lo sei di più. Torna a vivere e sorridere, fallo per Tobias, fallo per te stessa. Non rovinarti così…tu sei forte, se non ce la fai tu non ce la può fare nessuno-

- Mi sono stufata di essere forte babbo. Vorrei potermi stendere e non alzarmi più vorrei…-

- Ti prego non lo dire Gea, non spezzare il mio cuore più di quanto non lo sia già…se non vuoi reagire per te fallo per i tuoi amici, ci sarà qualcuno per cui vale la pena vivere!-

James…

- Grazie papà…-

- Di niente, andiamo adesso…-

Gea annuì e prese la mano del padre. Doveva farcela, poteva farcela e con i suoi amici ci sarebbe riuscita…

 

 

Il prete finì il suo sermone e guardò le persone sedute, gli occhi alla tomba

-Adesso la parola a chi ha conosciuto più da vicino Tobias-

Era arrivato il momento dei discorsi. Gea era paralizzata sulla sedia ma Lily e James ai suoi lati le facevano forza.

- Stai tranquilla Gea, non devi farlo per forza…-

- Lo so Lil, voglio farlo-

Meggie risalì il corridoio di sedie e salì accanto al prete. Gli occhi, identici a quelli di Tobias, erano rigati di lacrime. Cercò con lo sguardo Gea e si appigliò a lei mentre pronunciava il suo discorso.

- Mio fratello era un ragazzo fantastico, gentile e buono. Tra di noi non c’è mai stato il solito rapporto che c’è tra due fratelli. Ci siamo voluti bene e abbiamo litigato, ma qualcosa ci faceva riunire subito. Nessuno ha mai avuto segreti per l’altro ed è per questo che vorrei chiamare a parlare Gea Paciok, la sua ragazza. Credo che sia lei la più giusta per parlarci di Tobias, che ha passato quest’ultimo anno insieme a lei ed ai suoi amici-

Gea volle sprofondare. Non era giusto. Era Meggie la sorella, era lei che doveva parlare, i suoi genitori non lei…lei la ragazza che lo ama da morire, così tanto da pensare di morire…

- Dai…- la foce di James le fece forza e quasi inconsciamente si alzò e prese il posto di Meggie, vicino al prete

 Guardava il viso dei presenti. Tutti la fissavano ma nei volti di tutti Gea poteva vedere il vuoto o la disperazione in cui erano penetrati, proprio come lei.

- Ho conosciuto Tobias solo quest’anno e l’ho amato con tutta me stessa. Non ho la presunzione di averlo conosciuto veramente, ma la parte di lui che ho conosciuto l’ho amata dal primo istante. Tobias è riuscito ad incantarmi da subito,quando mi chiese aiuto per erbologia. Abbiamo passato splendidi momenti insieme, Tobias è stato prima di tutto un amico per me, lui mi ha consolata quando ne avevo bisogno e mi ha fatto ridere. Sono contenta di averlo conosciuto e di aver condiviso con lui l’anno più bello della mia vita, mi dispiace solo che non siano stati gli anni migliori…ma ho imparato a prendere la vita come viene ed ad accettare tutto. Prima o poi tutto passa e ritorna il sole e io voglio esserci, voglio godermi il sole per  me e per Tobias. grazie – Gea scese e tornò al suo posto mentre la madre di Tobias prendeva il suo posto.

Il discorso che seguì fu straziante, proprio come il dolore della donna e lasciò a tutti una malinconia nuova, come se Emma Webb avesse trasferito un po’ del suo dolore ai parenti e agli amici che piangevano suo figlio.

 

 

Bene ci siamo quasi, vi annuncio che questo è il penultimo capitolo. Ce ne sarà un altro conclusivo della storia al tempo in cui la racconto e molto probabilmente metterò due capitoli per fare vedere come sono andate le cose, ma non lo so con precisione. Spero che questo vi sia piaciuto. Aspetto le vostre recensioni.

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Capitolo 23
*** L'ultimo sguardo ***


Era la mattina degli esami. Lily si alzò e cercò di calmarsi. Pensò che presto sarebbe scesa giù con Gea e questo la consolò leggermente, ma il pensiero che James non avrebbe affrontato i M.A.G.O la demoralizzò in partenza.

La comunicazione era arrivata qualche giorno prima. James era stato chiamato dal preside che gli aveva detto che con la sua media partecipare agli esami era quasi impossibile ma che conoscendolo avrebbe fatto un’eccezione visto l’intelligenza che aveva.

Era stato proprio il giovane Potter a rifiutare. James aveva detto che preferiva rimanere ad Hogwarts ancora un anno e prepararsi per bene per gli esami piuttosto che uscire dalla scuola con una sufficienza regalata e non meritata.

Ovviamente la notizia aveva lasciato tutti senza parole e sia Harry che Ginny avevano cercato di fargli cambiare idea, ma conoscendo James alla fine avevano rinunciato.

 

E così adesso Lily stava per affrontare gli esami.

Gea stava per affrontare gli esami.

Scorpius stava per affrontare gli esami…

Lily respirò profondamente e scese in sala grande che era stata preparata per l’occasione, i tavoli erano spariti e al loro posto erano comparsi dei banchi. Toccava prima agli studenti del quinto anno affrontare gli esami, poi nel pomeriggio sarebbe stato il turno di quelli del settimo anno e poi, il giorno dopo, a casa per le vacanze. Pensare alle vacanze impauriva Lily più degli stessi esami, la sua storia con Scorpius aveva qualcosa di strano e la lontananza la spaventava…

- Lily, dobbiamo andare- Gea strinse la mano di Lily ed entrò nella sala grande. Era agitata. Pensare agli esami che Tobias non avrebbe mai fatto, ai momenti che si era perso l’aveva tenuta sveglia tutta la notte, tuttavia si fece forza ed entrò nella stanza.

Vide il preside che li guardava entrare e prendere posto poi con un colpo di bacchetta chiuse le porte della sala e fece comparire il compito sopra ogni banco.

- Potete iniziare- Gea e Lily trassero un respiro profondo e si immersero nell’esame.

 

 

 

- Wow, pensavo peggio…- Erano passate tre ore da quando avevano iniziato il test e le due giovani grifondoro stavano uscendo per prendere una boccata d’aria. Lily avrebbe voluto vedere Scorpius ma sapeva che era impossibile, meno di venti minuti dopo sarebbero iniziati gli scritti del settimo anno e loro avrebbero avuto la pratica…

Stanca e sconsolata Lily si lasciò cadere sull’erba seguita da Gea.

 

 

 

Scorpius vide la rossa lontano sul prato e sentì un tuffo al cuore. Lui l’amava ne era certo ma qualcosa si era rotto dentro di lui. Sapeva che non sarebbe stato possibile continuare la loro storia al di fuori di Hogwarts. Non avrebbe fatto bene ne a lui ne tantomeno a Lily. Combattendo l’impulso di avvicinarsi si voltò e si avviò in sala grande per gli esami. Chiunque l’avesse visto avrebbe pensato che era in ansia per gli esami, ma era quello che sarebbe venuto dopo a spaventarlo…

 

 

 

- Lily Potter!- la voce del commissario esterno la fece sobbalzare. Si alzò dalla sedia in cui era sprofondata aspettando il suo turno e  sorrise cortese all’auror che l’avrebbe valutata e ai suoi professori.

- Bene signorina Potter, suo padre molti anni fa si è distinto in questi esami evocando un patronus esemplare per uno studente della sua età, sarebbe così gentile da togliermi la curiosità se è una dote di famiglia…-

Lily lo guardò sicura e pensando al ballo di capodanno pronunciò le parole “expecto patronus” subito una fiotto di luce argentata uscì dalla sua bacchetta e, poco dopo, la nebbia si trasformò in un fantastico felino. Sicuro di se come Lily, ma affascinante e ipnotizzante. L’auror affascinato scoppiò in un fragoroso applauso che riportò Lily alla realtà ricordandole tutte le incertezze che aveva visto nel volto di Scorpius e la morte di Tobias. Si sentì sprofondare in un baratro nero e senza via d’uscita, ma non voleva cedere. Con uno sforzo enorme e senza ascoltare i professori Lily si aggrappò con tutta la forza possibile ai ricordi più belli che aveva con Scorpius, Gea e la sua famiglia e piano piano sentì il velo disfarsi e rivide la luce.

Quando uscì dalla sala era ancora scossa. Sapeva che dopo il patronus i professori ci erano andati calmi con lei, e ne era felice, ma doveva stendersi. Passò accanto ai ragazzi che ancora aspettavano di fare l’esame e raggiunse Gea che era salita in camera.

 

- Gea andiamo?- Lily guardò la sua amici insicura, era la cena per festeggiare la fine della scuola, ma non era sicura che Gea ne avesse voglia, anche se ultimamente stava reagendo bene.

- Arrivo, siamo in ritardo, James ci ucciderà…-

Lily sorrise pensando a quanto suo fratello fosse speciale e aprì la porta per lasciare passare Gea.

-Alla fine ce l’avete fatta!- James sorrise a Gea e la prese per le spalle.- Andiamo!-

 

Erano nella sala. Urla di gioia, festoni colorati, ragazzi seduti nei tavoli sbagliati ansiosi di passare gli ultimi momenti con i loro amici erano lo scenario di quella sera. Lily si sentiva un po’ fuori posto, tutta quella felicità non le sembrava appropriata e sapeva che anche Gea si sentiva come lei. La vedeva sforzarsi di sorridere alle battute ma sapeva che dentro di sé era distrutta. Non c’era bisogno che glielo dicesse, lo leggeva nei suoi occhi tuttavia stava lì, aspettando che il dolore passasse e che tornasse la felicità. Era forte Gea, anche troppo, ma di una forza instabile…

- Scusate- Gea si alzò e uscì dalla sala. James fece per alzarsi ma Lily fu più veloce

- vado io-

 

Seguì Gea allontanarsi dalla fasta il più possibile e poi la chiamò…

- Gea, aspettami-

- Lily, scusa. Torna di là, ti ho rovinato la festa non volevo…-

- Figurati, anche io non ce la facevo più…-

- Domani torniamo a casa…- per la prima volta Gea parlava con qualcuno delle sue paure per l’estate

- Sarà più facile usciti di qui…dimenticare sarà più semplice. E poi io ci sarò sempre. Puoi venire a casa mia quando ti pare e lo sai che io non aspetto che un segnale per potermi trasferire da te e abbandonare per un po’ James e Albus-

- La mia casa è sempre aperta…-

- Anche la mia Gea. Non te lo scordare, io ci sarò sempre per te…-

- Grazie-

 

 

Era finita la scuola. Stavano per partire. Lily credeva di impazzire. Non trovava più nessuno, Albus era chissà dove a fare chissà cosa, James e Gea non si vedevano e questo rendeva la rossa nervosissima e in più non vedeva Scorpius da nessuna parte. Quello la stava letteralmente uccidendo. Aveva bisogno del suo calore e dei suoi baci e lui era sparito. Aveva bisogno di qualcuno a cui confidare quello che stava succedendo tra Gea e suo fratello, anche se non sapeva cosa fosse esattamente, e lui non c’era. Voleva urlare. Aveva bisogno di trovarlo, ma non ci riusciva. Decise che era meglio iniziare a preparare le valigie e così si chiude in camera. Quando finì portò il baule insieme agli altri, convinta di aver perso tempo ma con un rapito sguardo all’orologio capì che non ci aveva messo neanche un’ora. Accidenti alla sua efficienza. Si girò più nervosa che mai quando sentì la voce che tanto amava.

- Lily, vieni.- wow. La voce di Scorpius era seria e tesa, i suoi occhi, che generalmente cercavano quelli di Lily erano abbassati e socchiusi, non le prese neanche la mano per condurla dove voleva lui.

Si fermarono in una stanza.

- Cosa c’è?- Lily aveva la voce rotta, qualcosa le diceva che non sarebbe stato niente di bello…

- Dobbiamo parlare.- la tipica frase. Scorpius non voleva usarla. Aveva pensato a cosa dirle ma non aveva mai trovato qualcosa di giusto, ma adesso non poteva più rimandare. Anche se avrebbe voluto…ma sapeva che non poteva

- Lily io ti amo, lo sai, ma non possiamo più continuare.-

Niente. Lily avrebbe pensato di sentire qualcosa dentro di se, il rumore del suo cuore spezzato e la pesantezza di quelle parole. Invece niente. Era talmente scioccata, incredula che non gli arrivava niente. Sentiva i suoi respiri e, anche se non lo guardava, sapeva che Scorpius la stava osservando ma non sentiva niente. Ne dolore ne voglia di piangere. Vuoto. Inutile,freddo e raccapricciante vuoto.

- Lily, tu sei fantastica, non ti ho mai meritata…-

- Stai zitto.- Lily non riusciva a capire perché continuasse a parlare. Aveva detto quello che voleva dire, perché non se ne andava? Perché non veniva inghiottito dalla nebbia che aveva inghiottito tutto?

Perché?

Fu in quel momento preciso che sentì quello che sarebbe dovuto arrivare in precedenza. Sentì il rumore di qualcosa che cade, si spacca in mille pezzi. Tanti piccolo pezzettini impossibili da raccogliere ma affilati e pericoloso. Poi sentì un velo caldo sugli occhi e seppe che stava per piangere. Non voleva farlo davanti a lui, a quel essere mostruosamente bello ma non poteva muoversi. Scorpius continuava a farfugliare…

- Ti prego stai zitto. Hai fatto quello che volevi no? Mi hai lasciata adesso vattene-

- No. Non dire così Lily. Lo sai che ti amo io…-

- Io non so niente Scorp. Solo che non voglio più vederti. Pensavi che sarei rimasta qui a sentire i tuoi discorsi su come siamo stati bene insieme? Te lo scordi. Io non sono come quelle stupide oche che farebbero di tutto per sentirti parlare. Non mi vuoi più? Ok, ciao, anzi addio.- le lacrime le avevano bagnato le punte dei capelli… si girò e fece per andarsene quando Scorpius le prese il braccio con forza e l’avvicinò a sé.

- Lily, lo sai che ti amo. Io vorrei stare con te, ma non possiamo. Non sarò più a scuola. Soffriremmo e basta. Non posso vederti soffrire…-

- Scorpius, lasciami subito andare. Non dire niente, per favore. Stai zitto e lasciami in pace. Non peggiorare tutto…- Le lacrime rigavano il suo volto perfetto

- No. Non ti lascio andare così. Tu devi sapere…-

- Non c’è niente da sapere! Non voglio sapere niente, LASCIAMI!-

In quel momento entrò Albus…

- Lily, va tutto be..Oh. rimase un secondo in silenzio a guardare la scena - Cosa sta succedendo?- Guardava le lacrime della sorella, ma il tono di voce era duro e severo, chiaramente diretto al biondo

- Albus, andiamocene- Lily si lanciò tra le braccia del fratello e si lasciò trasportare fuori da quella maledetta stanza

- Aspetta, devo fare una cosa- Albus tornò verso la stanza...

- Albus - Vide lo sguardo omicida del ragazzo e si zittò - Potter, lasciami spiegare…-

- Non c’è niente da spiegare Malfoy. Ho capito tutto. Lei si fidava di te, noi ci fidavamo di te…- Con una forza che mai avrebbe pensato di avere Albus scagliò un pungo in faccia a Malfoy e uscì.

 

 

Camminavano tutti insieme. Lily muta, con lo sguardo spento e negli occhi un dolore sincero. Albus con la mano fasciata. James con i pugni stretti per impedirsi di andare da Malfoy. Gea che per la prima volta da un po’ di tempo sentiva dolore per Lily e non solo per quello che le era successo. Tutti e quattro sembravano fuori posto lì alla stazione tra ragazzi urlanti e spensierati.

 

Scorpius li vide da lontano.

 

La vide abbracciare James e poi scoppiare in lacrime. Avrebbe voluto stringerla tra le sue braccia, ma sapeva che non era più possibile. Non era neanche giusto, aggiunse una vocina nella sua testa. Per nessuno di loro. Si costrinse a voltare le spalle e dirigersi verso la stazione. Chiuse gli occhi. Una lacrima timida e solitaria partì dal suo bellissimo occhio grigio e gli solcò il volto.

Salì sul treno pensando a Lily e alla loro storia finita troppo presto. Fatta finire troppo presto. Ed era stata tutta colpa sua. Lui aveva pronunciato le parole che avevano messo fine a tutto.

Sentì il fischio del treno e si lasciò cadere sul sedile. Ripensò a tutto quello che era successo quell’anno. Dopo tutto quello che aveva passato non lo avrebbe cambiato con niente al mondo. Mettersi con Lily gli aveva dato l’accesso ad un posto fantastico che lui si era richiuso. L’aveva fatto perché era la cosa giusta. Si forzava di ripetere tra sé questa frase, ma se si lasciava andare l’unica cosa a cui riusciva a pensare era il rimpianto. Il rimpianto per aver abbandonato Lily in un momento delicato della sua vita. Il rimpianto di non aver fatto in modo che quell’anno si fosse trasformato in anni. I migliori anni della nostra vita. Sorrise tristemente a tale pensiero e chiuse gli occhi.

 

Quando si svegliò il treno era arrivato alla stazione. Si alzò leggermente intorpidito e prese il suo baule. Si fermò sull’ultimo gradino e si bloccò.

Lily era a pochi metri da lui, con la sua famiglia. Si fece forza. Un passo dopo l’altro scese dal treno e si allontanò verso i suoi genitori a qualche metro di distanza.

Stava per varcare la barriera del binario quando si lasciò sfuggire un ultimo sguardo indietro. Quello che vide gli rimase impresso nella mente per tanto tempo.

Lily era in singhiozzi tra le braccia della madre. Non lo guardava e Scorpius gliene fu grato. Alzò leggermente gli occhi e si accorse di Harry. Non lo aveva mai visto in quel modo. Era scioccato. Lo vide alzare lo sguardo su di lui e fulminarlo. Fu solo un secondo, poi Harry si voltò ancora verso sua figlia.

Scorpius era pietrificato dal dolore.

Se Lily soffriva era solo colpa sua. Non era pentito della sua scelta, sapeva che con il senno di poi sarebbe stata la cosa migliore per tutti, ma non poteva fare a meno di come sarebbe stato avere ancora Lily tra le sue braccia, abbracciarla e baciarla. Non l’avrebbe mai più fatta soffrire, mai più.

Non si sarebbe più avvicinato a lei, in nessun modo. Lui sarebbe completamente sparito dalla sua vista. Lily Potter non avrebbe mai più versato una lacrima per lui. Di questo ne era certo.

Guardò un’ultima volta Lily e si accorse che anche lei lo guardava.

Rimase a fissare i suoi occhi ancora, poi improvvisamente staccò lo sguardo. Non si girò più.

Quello fu il loro ultimo saluto.

 

 

 

The end.

 

 

Allora ci siamo. È finitaaaaaaaaaaa. Spero che vi sia piaciuta questa ff.

Prima di andarmene volevo solo dirvi che alla fine ho deciso di non fare nessun seguito. Preferisco lasciare la storia così. Lo so che è un finale triste ma la vita non è tutta rose e fiori….

Un grazie a tutti quelli che mi hanno recensita o hanno solamente letto i miei capitoli.

 

Isina4everyoung

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