Eight days a week.

di OlliChoi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Monday ***
Capitolo 2: *** 2. Tuesday ***
Capitolo 3: *** 3. Wednesday. ***
Capitolo 4: *** 4.1 Thursday night ***
Capitolo 5: *** 4.2 Thursday ***
Capitolo 6: *** 5. Friday ***
Capitolo 7: *** 6. Saturday ***
Capitolo 8: *** 7. Sunday ( Epilogo.) ***



Capitolo 1
*** 1. Monday ***




« Sono uno stupido. Ho perso tutto, ed ora sono rimasto qui. Solo. Se solo non fossi stato così stupido, adesso tutto sarebbe diverso. »
Il sapore delle lacrime, nere a causa dell’eyeliner sciolto, non gli era mai piaciuto. Fin da piccolo si era chiesto il sapore di queste ed ogni volta che piangeva, per felicità o per angoscia, si era reso conto che il sapore cambiava ogni volta. Ma nessuno di questi riusciva a piacergli davvero e questa volta il sapore era terribile.
Ma cosa avrebbe dovuto fare in quel momento se non piangere?
Non avrebbe potuto immaginarsi che in pochi giorni sarebbe accaduto tutto ciò.
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1. MONDAY.
 

Byun Baekhyun aprì gli occhi e si accorse che quella mattina era come le solite mattine di lunedì: noiose. Il Lunedì mattina sembrava che il mondo rallentasse per qualche ora. Nessuno aveva voglia di lasciare la propria casa e di immergersi in quella che il mondo chiama ‘ vita frenetica’, e Baekhyun era tra quei nessuno. Come ogni mattina la prima cosa che fece fu afferrare il cellulare sotto il suo cuscino e mandare un messaggio di buongiorno alla persona che più amava al mondo: il suo ragazzo.
Ma quella mattina per Baekhyun era davvero diversa dalle solite, ma lui ancora non riusciva a capirlo. Lasciò il cellulare sul letto ed andò in bagno per prepararsi per la scuola. Byun Baekhyun, era un ragazzo di diciotto anni appena compiuti, non molto alto e non molto magro. Era ‘nella media’ o almeno così si definiva. La sua pelle era molto chiara, ed i suoi occhi neri con i tratti asiatici molto accentuati risaltavano davvero tanto. Era un ragazzo molto vanitoso e sicuro di sé, per questo non si vergognava a curare il suo lato estetico a partire dai suoi capelli biondi, insoliti per un ragazzo coreano, fino al suo look.
Una cosa che amava era di sicuro il trucco che non poteva mai mancare, arrivando addirittura a truccarsi solo per uscire a buttare la spazzatura. L’eyeliner era quello che preferiva di più, ed era davvero bravo a metterlo ma quella mattina non riusciva a fare una linea precisa come al solito.
« Baekhyunnie! Muoviti, o farai tardi a scuola! » Urlò una voce di una dolce anziana dalla cucina.
« Un attimo solo, nonna! »  Rispose Baekhyun abbandonando l’idea di riuscire a fare una linea perfetta. Corse di nuovo nella sua stanza e aprì l’armadio sfilando la divisa che riteneva “poco stilosa” per i suoi gusti, ma nonostante tutto la indossava per obbligo del preside della scuola che aveva minacciato di sospenderlo più volte. Si guardò allo specchio nell’armadio e sbuffò a causa di questa, e poi afferrò la borsa che conteneva i libri per la scuola, accuratamente preparata la sera prima. Di nuovo la nonna lo richiamò appena finì di mettersi le scarpe, afferrò il cellulare e guardò di sfuggita l’orario: 7:38. Spalancò gli occhi e corse in cucina afferrando un biscotto e dando un bacio a sua nonna, colei che lo aveva cresciuto e a cui Baekhyun doveva la vita. Uscì correndo dalla porta ingoiando il biscotto e salì sull’autobus che stava passando alla fermata di fronte casa sua.
Circa un quarto d’ora dopo arrivò alla fermata della sua scuola, e Baekhyun si affrettò a scendere ed afferrare il cellulare nella sua borsa controllando se il suo ragazzo avesse risposto al messaggio e fu allora che si accorse di aver commesso un errore. Al posto del nome del suo ragazzo, sul nome del destinatario c’era quello di “ Chen.” Spalancò gli occhi e si fermò proprio davanti all’ingresso della scuola ignorando la campanella che gli ordinava di andare in classe.
« Buongiorno Hyung! » Gli si avvicinò un ragazzo alto, dalla carnagione scura con un dolce sorriso sulle sue labbra. Gli poggiò delicatamente una mano sulla spalla e lo guardò in volto scoprendo quella strana espressione.
« Va tutto bene? » Gli chiese inclinando il volto sulla spalla destra. Baekhyun alzò lo sguardo scuotendo la testa quasi impaurito.
« Jongin Ah… ho inviato il messaggio a Chen e non a Chanyeol. » A quel nome persino quel ragazzo chiamato Jongin fece un sussulto.
« Quel Chen? » Gli chiese sperando in una risposta negativa ma ricevette solo un cenno da parte del biondo. Sospirò afferrandolo per mano e quasi trascinandolo in classe.
Cinque ore dopo, Baekhyun era decisamente più nervoso. Aveva ricevuto un messaggio da parte di Chanyeol nella quale c’era scritto un luogo e l’orario preciso, niente di più niente di meno. E il biondo si era recato subito nel giardinetto dietro la scuola aspettando che il suo ragazzo si facesse vivo. Appena lo vide arrivare si alzò di fretta dalla panchina dov’era seduto e cercò di studiare la sua espressione.
Park Chanyeol, detto il re dell’espressione, era un ragazzo di poco più piccolo di Baekhyun di età ma molto più alto. Aveva un volto solare e pieno di gioia che emanava tramite i suoi occhi grandi ed il suo ampio sorriso. Il suo carattere era infantile da un lato, ma molto geloso dall’altro soprattutto nei confronti di Baekhyun. Lui e Baekhyun si erano conosciuti casualmente quattro anni fa durante un corso estivo di canto organizzato dalla loro scuola ed erano subito diventati molto amici. Quella stessa amicizia era iniziata per diventare poco a poco qualcosa di più ed era più di un anno che l’amore fra i due era nato, eppure fra alti e bassi c’erano stati due mesi di distacco proprio a causa di questo Chen.
Il ragazzo alto si avvicinò a lui sorridendo e sedendosi sulla panchina, invitando il ragazzo a fare lo stesso. Lo guardo negli occhi e gli afferrò la mano ridacchiando. In quel momento avrebbe voluto tanto baciarlo, riusciva a percepire il nervosismo negli occhi di Baekhyun ma non poteva farlo, per lo meno non in quel luogo. Per quanto l’omosessualità fosse “accettata” dalla società, c’era sempre gente molto bigotta pronta a giudicare con ignoranza e per quanto la si provi a combattere si ha sempre il timore di venire colpiti. Chanyeol aveva già vissuto l’esperienza di vedere il suo Baekhyun in ospedale a causa di questi bulli, e da allora aveva smesso persino di abbracciarlo se non per occasioni speciali. Lo guardò più profondamente negli occhi e gli chiese cosa non andava e perché quella mattina non aveva ricevuto nessun messaggio di buongiorno. Baekhyun non era bravo a mentire, era una persona che preferiva dire la verità appena ne aveva l’occasione nonostante sapesse che questa avrebbe potuto ferire una persona. Lo guardò, e fece un sospiro girando il cellulare che aveva tra le mani e mostrandogli quel messaggio.
« E’ stato un errore mio. Questa mattina stavo dormendo, ieri ho fatto tardi perché ho letto quel libro che mi hai regalato. Ti ricordi? Mi sta piacendo davvero tanto… » Baekhyun iniziò a sentirsi meglio dopo essersi liberato, e subito cominciò con la sua inarrestabile parlantina ma si fermò dopo aver visto lo sguardo del ragazzo pieno di rabbia e si morse il labbro.
« Ma dico io, fra tutte le persone che esistono sulla Terra, perché proprio lui?! Voglio dire, non potevi mandarlo a KyungSoo, a Joonmyun, o a che ne so io! » Gli lasciò la mano e si alzò dalla panchina così come il suo tono di voce iniziò a diventare quasi un rimprovero. Baekhyun provò ad aprire bocca ma ricevette solo più odio contro.
« Non voglio sentire le tue stronzate, ok? E poi ti avevo detto di eliminare il suo numero e di non aver più niente a che fare con quel ragazzo! Ed ora lasciami in pace. » Detto questo se ne andò rimanendo Baekhyun solo su quella panchina tra i suoi pensieri, gli stessi che per tutta quella giornata lo tormentarono. Dalla fine della scuola, fino al lavoro in quel centro estetico che lui odiava con tutto il cuore ma che aiutava le spese che doveva affrontare sua nonna. Se i lunedì erano tremendi, quel lunedì in particolare lo aveva distrutto profondamente. Questo rappresentava la fragilità di quel ragazzo biondo e di come la sua sicurezza rappresentava un po’ il suo  amato eyeliner: era come una maschera che indossava per dimostrare agli altri di essere forte, ma in realtà era debole ed infatti questa maschera molto spesso non era perfetta o era incompleta.
A fine giornata avrebbe voluto solo farsi una doccia e dormire cercando di trovare un modo per dimenticare la brutta litigata che aveva avuto con Chanyeol. Ma le sorprese per lui dovevano ancora finire:
verso il cammino per andare a casa, intravide un ragazzo fuori alla porta di casa appoggiato al muretto. Gli corse incontro sperando fosse Chanyeol, ma poco a poco notò che quel ragazzo era troppo basso per essere il suo fidanzato e finalmente riuscì a mettere a fuoco l’immagine, scoprendo che quel ragazzo era Chen.
Sbuffò pensando che l’ultima persona con cui avrebbe avuto parlare era proprio con colui che era stata la causa, o almeno secondo Baekhyun, del litigio con il suo ragazzo. Lo ignorò completamente e cercò le chiavi di casa nella sua borsa.
« Buonasera Baekhyun ah ~ »
Baekhyun continuò a far finta di ignorarlo infastidito da quel sorrisino così terribilmente irritante e quella voce che sembrava una continua presa in giro. Il ragazzo avvicinò la mano sul braccio del biondo e glielo toccò chiamandolo.
« Che maleducato, non saluti il tuo Hyung? » Baekhyun gli afferrò il braccio e lo guardò malissimo, assottigliando gli occhi.
« Tu non sei il mio Hyung, quante volte devo ripeterlo? Ho avuto una brutta giornata, quindi per piacere vai a farti fottere. Non ho voglia di parlare con un essere come te. » Chen scoppiò a ridere e Baekhyun alzò un sopracciglio non riuscendo a capire che cosa ci fosse di così divertente e la risposta non tardò ad arrivare.
« Ehy Baekkie, da quando sei così volgare? In ogni caso solo perché hai litigato con quella specie di clown che ti azzardi a chiamare ancora ragazzo nonostante tutto,  non puoi prendertela con m- »
Il rumore di uno schiaffo si diffuse nell’aria, quando con violenza il palmo della mano del minore colpì la guancia del suo Hyung. Baekhyun sbuffò e lo spinse all’indietro afferrando le chiavi.
« Per l’amor del cielo, non ti è bastato tutto quello che mi hai già fatto? LASCIAMI IN PACE!! » Gli gridò aprendo la porta di casa e scappando dentro, sbattendo la porta.
Chen rimase lì a guardarlo meravigliato, senza riuscire a comprendere il gesto del ragazzo.
Cosa gli aveva fatto per meritare ciò? 



~ ~ 

Note dell'autrice:
Se sei arrivato fin qui, grazie mille!! ~
Questa è la mia prima long sugli exo a cui ci tengo particolarmente.
Ho già tutti i capitoli pronti e molto probabilmente li pubblicherò il martedì, il giovedì  ed il sabato. La storia è strutturata con un capitolo per ogni giorno della settimana ( più il giovedì che è diviso in due parti, ed la domenica che è l'epilogo finale della storia.)
Sto parlando troppo! Spero vi sia piaciuta, se si lasciate una recensione negativa o positiva a me fa solo piacere! 
Ps. Non per fare minacce, ma io ed una mia amica stiamo lavorando anche ad un trailer per la fanfiction ma credo verrà pubblicato solo quando avremo più di 10 recensioni in generale
Un ringraziamento particolare alla mia editor che ha avuto la forza di sopportarmi <3
K
kaebsong! 
- OlliChoi

 

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Capitolo 2
*** 2. Tuesday ***


2.    Tuesday
 
Byun Baekhyun quella notte non era riuscito a prendere sonno. Ogni volta che chiudeva gli occhi la sua mente lo riportava a qualche mese fa. Non riusciva a smettere di pensare a Chanyeol e stranamente anche a Chen.
Qualche mese prima a scuola si era sparsa la voce che Baekhyun fosse un ‘frocio che andava negli spogliatoi per far diventare checche come lui gli etero.’ Baekhyun se n’era sempre fregato delle voci, soprattutto perché lui era molto popolare e bravo a scuola e lo ammiravano quasi tutti. Eppure aveva sempre persone che lo odiavano che purtroppo erano molto più forti di lui e che quindi era costretto ad evitare poiché se fosse stato per lui li avrebbe affrontati. Baekhyun era riuscito a superare un periodo di crisi economica grazie all’aiuto di Chanyeol ma soprattutto di Chen. Lui e Chen erano da sempre stati migliori amici fin da quando erano piccoli. Erano andati sempre nella stessa scuola, erano sempre in classe insieme ed erano molto legati. Nonostante Baekhyun quell’anno fosse parecchio distante, molto preso da Chanyeol, il loro legame era comunque molto forte. Entrambi avevano una testa dura ed erano molto orgogliosi. In quegli ultimi mesi Chen cercò in tutti i modi di convincere il suo amico a lasciare Chanyeol, dicendo che aveva scoperto cose brutte sul suo conto. Baekhyun, testardo com’era, aveva  fatto finta di ignorare Chen ma segretamente litigava spesso con il più piccolo, litigi così forti tale da farli dividere per due mesi fin quando un giorno d’inverno, Baekhyun venne accerchiato da dei bulli e fu picchiato a sangue. Il ragazzo biondo fu portato in ospedale e fu lì che ritrovò Chanyeol ma soprattutto la memoria. 
Tra il gruppo di teppisti ricordò c’era anche il fratello di Chen, ed il ragazzo più piccolo arrivò alla conclusione che era stato Chen a rivelare il segreto della loro relazione, il segreto che Baekhyun gli aveva raccomandato di tenere nascosto. Questo scatenò l’ira dei due innamorati che eliminarono definitivamente Chen dalla loro vita, e per Baekhyun fu un brutto colpo ma che riuscì a superare. 
Erano le sette del mattino, e Baekhyun quel giorno non aveva la forza di andare a scuola ma si alzò comunque andandosi a truccare. Se non andava a scuola, avrebbe aiutato sua nonna nelle faccende quotidiane e anche per questo ci voleva un po’ di trucco. Mise l’eyeliner, inutile dire che la linea gli venne completamente storta ma questa volta non si curò di questo. Andò in camera indossando dei vestiti comodi, ed afferrò il cellulare. Avrebbe dovuto mandare un messaggio a Chanyeol? Posò lo sguardo sui nuovi messaggi e lesse un messaggio da parte di Chen. Sbuffò più volte infastidito ma aprì lo stesso il messaggio in cui il ragazzo gli chiedeva di incontrarsi per pranzo e rispose con un secco “NO.” Decise infine di non mandare un messaggio al proprio ragazzo, innervosito dal messaggio di Chen avrebbe potuto scrivergli davvero brutte cose ed era l’ultima cosa che voleva. Si rimise a letto, e sentì la voce di sua nonna chiamarlo. A sua nonna non riusciva a dire di no, e quindi sospirò abbozzando un sorriso stanco e dirigendosi in cucina. Le diede un bacio sulla guancia salutandola e si sedette sulla sedia.
« Oggi non vai, tesoro? » La nonna gli chiese e subito con uno sguardo capì che qualcosa non andava. Baekhyun scosse la testa e la poggiò chiudendo gli occhi.
« Sono stanco nonna, non ho chiuso occhio. » La nonna lo guardò e si alzò per poi prendere un pacco che aveva posato sullo armadietto porgendoglielo al ragazzo che aprì subito gli occhi.
« Cos’è? » Gli chiese curioso afferrando il pacco e subito la nonna gli rispose che un ragazzo era passato stamattina e lo aveva lasciato nella cassetta delle lettere. Per un attimo Baekhyun sperò fosse un pacco da parte da Chanyeol, infondo non era colpa sua se il ragazzo si era arrabbiato così ma quando aprì trovò una scatola di cioccolatini ed un biglietto con su scritto:
“ Sono i tuoi preferiti, no? 
Questi ti faranno stare meglio!
- Chen”

Baekhyun per un attimo stava per stracciare il bigliettino, cosa voleva ancora quel traditore da lui? 
Ma quando la nonna gli chiese cosa c’è che non andava lui svuotò il sacco; con sua nonna parlava di qualsiasi cosa ed infatti questa conosceva anche la sua storia con Chanyeol e ciò che in passato era accaduto con Chen.
« Ho litigato con Chanyeol a causa di Chen, di nuovo. Ed ora lui continua a darmi fastidio, secondo me vuole prendermi in giro ma questa volta non mi faccio fregare. »
« O forse vuole una seconda opportunità, e vuole chiederti scusa. Non credi? Mettilo alla prova, Baekhyun. Tutti hanno diritto ad una seconda chance. Me lo hai detto tu stesso quando ti sei rimesso con Chanyeol! » La nonna, saggia com’era, era riuscita a far cambiare idea a suo nipote testardo. Gli sorrise e iniziò a lavare i piatti allegramente dopo aver ricevuto il bacio dal ragazzo che era corso nella sua camera a prepararsi. Forse sua nonna aveva ragione, forse doveva dare anche al suo vecchio migliore amico una seconda opportunità. Lo aveva eliminato dalla sua vita lasciandosi guidare dal suo ragazzo, ma non si era mai fermato a riflettere quanto effettivamente gli mancasse Chen. Riprese il cellulare ed inviò un messaggio a Chen in cui gli diceva di incontrarsi al parco fra mezz’ora, e che questa sarebbe stata l’ultima opportunità che gli avrebbe dato per vedersi. Se il ragazzo fosse davvero interessato sarebbe dovuto correre da lui. Si cambiò velocemente indossando qualcosa di più presentabile, sistemandosi i capelli ed il trucco – che stranamente gli venne decisamente meglio- e corsa al parco che si trovava a poco minuti da casa sua. Quel parco per lui significava davvero molto, era il luogo dove, da bambino, aveva conosciuto Chen ed era il luogo in cui quando era triste si rintanava ascoltando musica. Arrivò presto al parco, molto in anticipo, e si mise a sedere su di una panchina. D’improvvisamente il cellulare squillò e subito Baekhyun si apprestò a rispondere.
« Pronto? » Chiese squillante al cellulare.
« Hyung, sono Kyungsoo. » Rispose timidamente la voce dall’altra parte della cornetta. Kyungsoo Do era un ragazzo bassino dai capelli gli occhi neri. Era nella stessa classe di Chanyeol ed era il ragazzo di JongIn, nonostante di questi periodi non stavano vivendo una storia rosa e fiori. Baekhyun fu sorpreso di sentirlo a cellulare, soprattutto durante l’orario scolastico. 
« Nae, KyunSoo Ah. Non dovresti essere a scuola? Perché mi chiami? » 
« L’insegnante non è ancora arrivato. E’ per JongIn. » Disse preoccupato il nome della persona che amava. « Era molto preoccupato per te perché non ti ha visto e non lo hai avvisato. Aveva paura di disturbarti… quindi ti ho chiamato io al posto suo, s-scusa. » 
« Sta tranquillo. » Gli rispose sorridendo al cellulare senza un motivo particolare. Trovava adorabile i suoi dongsaeng così timidi e rispettosi nei suoi confronti. Erano molto amici perché tutti frequentavano il corso di canto a scuola, e Baekhyun a volte era così geloso della loro bravura. 
« Posso farti una domanda? Alla fine come avete risolto il fatto di Taem- AH! Ci sentiamo dopo, scusa!  » 
Sentì qualcuno posargli le mani sugli occhi ed oscurarli. Staccò subito la chiamata sentendo un “ Indovina chi sono!” e capendo subito che era la voce irritante e acuta di Chen.
« Chen, sei tu. Smettila di fare il bambino. » Il ragazzo più grande scoppiò a ridere e si staccò andandosi a sedere affianco a lui. Si guardarono tutti e due imbarazzati negli occhi. Non sapevano che dirsi e avrebbero voluto chiedersi tante cose. Ma proprio quando Baekhyun gli stava per chiedere il perché, mesi fa, gli aveva fatto quella cosa orribile, Chen si alzò in piedi e sorrise esclamando:
« Gelato! »
« Gelato? » Lo guardò confuso, senza riuscire a capire che cosa volesse effettivamente.
« Ho sentito il tuo stomaco brontolare, non hai neanche mangiato. Anzi secondo me non mangi da ieri sera, quindi ora ti porto a mangiare il gelato. » Baekhyun sorrise teneramente a quella scena. Era così preso da altri problemi che aveva proprio ignorato il suo stomaco che brontolava e annuì contento per le cure del ragazzo alzandosi anche lui.
« Grazie. » Gli disse freddamente, dopo tutto non poteva mica perdonarlo solo perché gli aveva offerto un gelato? I due iniziarono ad incamminarsi verso un chiosco che si trovava al centro del parco vicino al laghetto e presero un gelato a testa sedendosi sui trochi d’albero usati come sedie. Il silenzio imbarazzante regnava tra i due, ma poi fu Baekhyun che prese la parola.
« Ti ricordi quando eravamo piccoli e venivamo sempre qui a dar a mangiare le papere prendendo in giro Jung Hwan perché assomigliava ad una papera? » Scoppiò a ridere pensando alla scena e Chen gli sorrise teneramente perché era da davvero tanto tempo che non vedeva Baekhyun così felice. Perché da quando era finito in ospedale non era mai stato felice, neanche con Chanyeol. E questo Chen riusciva a capirlo, perché nonostante il suo migliore amico lo aveva escluso dalla sua vita, lui continuava a volergli bene ma non aveva mai avuto il coraggio di fare tutto ciò che stava facendo in quel momento. 
La giornata passò così, tra risatine e vecchi ricordi che spuntavano alla luce. Quando si era fatta una certa ora si salutarono con gioia ma fu allora che Baekhyun, onesto com’era, gli confessò l’amara verità:
« Mi ha fatto davvero piacere stare con te, oggi. Ma io e te non possiamo essere amici di nuovo, è… lo sai. »
« Per Chanyeol, lo so. Voglio solo sapere se tu in cuor tuo provi risentimento nei miei confronti. » Lo guardò negli occhi intensamente, e per la prima volta Baekhyun potette giurare di aver visto per la prima volta Chen serio. Ma non poteva ancora dargli una risposta, sussurrò uno scusa e scappò al lavoro.
Arrivato al lavoro notò tra i clienti, un volto familiare che voleva a tutti i costi farsi fare un massaggio da Baekhyun e fu accontentato. Quando Baekhyun si avvicinò al lettino sbuffò infastidito verso il ragazzo.
« Jongin-ah, si può sapere che ci fai qua? Ti ho detto mille volte di non venire mentre lavoro. »  Iniziò ad affondare le mani tra i polpacci del minore iniziando a massaggiarli.
« Alla mia scuola di danza mi hanno dato dei buoni per dei massaggi e sono venuto. »  Mentì Jongin mentre chiudeva gli occhi ma fece un sussultò quando ricevette un pizzico dal più grande.
« Bugiardo dimmi la verità. » Ridacchiò contento di quella reazione, ed il minore si arrese sbuffando. 
« Ok, ero preoccupato. Kyungsoo oggi ti ha chiamato, che dolce no? Però dice che gli hai attaccato il cellulare in faccia, ed ero ancora più preoccupato. Perché non mi hai avvisato? » 
« Me ne sono dimenticato, tutto qui. Scusami Jong-in, prometto che non lo farò più. Domani ti racconto tutto, ora non posso dire nulla o il mio datore di lavoro mi ammazza. »
Finito il lavoro, finalmente si diresse a casa sbadigliando poiché il sonno si faceva sentire, ed rientro in casa salutando la nonna e raccontandole tutto ciò che la mattina gli era successo. Dopo la cena si struccò prima attentamente, o il suo viso così prezioso si sarebbe sciupato, e dopo una doccia calda si mise a letto.
Quella notte riuscì a prendere sonno, eppure era ancora nervoso su cosa fare con Chanyeol ed infatti prima di addormentarsi promise a se stesso che il giorno seguente avrebbe fatto pace con il ragazzo.
Cosa poteva andare storto? 





~ ~ 

Note dell'autrice:
Salve a tutti, e grazie per aver letto qui! Vorrei ringraziare in primis le persone che hanno seguito la storia, che hanno recensito e le mie editor ( Rossana e Federica! ) Grazie mille.
In ogni caso, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. ^ ^
Purtroppo dal 21 al 28 non ci sarò e non credo di riuscire ad aggiornare, sto ancora decidendo come fare per non "lasciarvi soli". In ogni caso se volete passate nella mia pagina di autrice, lì troverete in futuro dettagli!
Un bacione a tutti quanti ~
Kkaebsong! 
- OlliChoi

 

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Capitolo 3
*** 3. Wednesday. ***


3. WEDNESDAY.
 
Byun Baekhyun quella mattina si era svegliato con il cuore più leggero rispetto al giorno precedente. L’avvicinamento con Chen lo aveva fatto star decisamente meglio, ma sentiva l’amaro in bocca pensando al fatto che non avrebbe comunque potuto ritornare ad essergli amico. Scese dal letto facendo un sospiro e acciuffando il cellulare che gli riservava una sorpresa. Finalmente un messaggio da Chanyeol, non di buongiorno però. Gli diceva, quasi minacciosamente, che i due dovevano parlare al più presto e che lui sapeva. Ma non era specificato niente, eppure Baekhyun pensò alla sua uscita con Chen e si morse il labbro preoccupato. Conosceva bene Chanyeol, e sapeva di cosa era capace a causa della sua gelosia. Corse in bagno cercando di non pensarci e iniziando a truccarsi il più carino possibile per il suo ragazzo nonostante avrebbe dovuto indossare quell’orribile divisa. Era in perfetto orario quella mattina eppure trovò strano il fatto che sua nonna era ancora a letto. Fece un sorriso intenerito e le preparò la solita colazione mettendo affianco un bigliettino in cui c’era scritto “Nonna ti amo.” Prese il bus e in quel quarto d’ora di tragitto iniziò ad ascoltare “ She loves you” una canzone dei Beatles, che Baekhyun adorava molto. Il biondo amava la musica ed aveva una voce davvero incantevole e particolare e con KyunSoo e Jongin aveva formato un trio carino di canto che aveva anche vinto ad una competizione scolastica. Lui avrebbe davvero voluto diventare un cantante ma i soldi per andare ad una scuola di canto non ne aveva, e con tutti i talenti che c’erano in giro era impossibile superare un audizione. Era così preso dalla musica che non si rese conto che iniziò a cantare a voce medio-alta. Quando scese dal pulman, tolse le cuffiette e sentì un uomo chiamarlo. Si girò e si ritrovò un uomo alto, dai capelli neri e gli occhiali da soli insoliti.
« Ragazzo! Ti ho sentito cantare sull’autobus, sei davvero talentuoso. Io sono di una casa discografica, e se venissi a trovarci ci faresti un piacere! Grazie. » Gli porse un bigliettino da visita della casa discografica con il cellulare dell’uomo che scomparve subito senza neanche lasciar dire una parola a Baekhyun. Subito gli si avvicinarono due ragazzi preoccupati avendo visto la scena. KyungSoo e Jongin, due ‘saeng davvero adorabili.
« HYUNG!! » Urlarono entrambi facendo spaventare ulteriormente Baekhyun, che era ancora sorpreso da ciò che aveva vissuto prima.
« Che è successo? Chi era quell’uomo?? Yah, parla!! » Gli disse JongIn scuotendolo per aver una risposta. Il biondo fece una risatina e mostro il biglietto da visita ai due iniziando a saltellare.
« DEVO FARE UN PROVINOO!! DEVO FARE UN PROVINO OMOMOMO!! Quell’uomo mi si è avvicinato e mi ha fatto i complimenti ed io ero tipo scioccato, ma mi ha detto di fare un provino!! » Disse tutto di un fiato mentre i due ragazzi venivano travolti dal troppo entusiasmo che emanava il ragazzo scoppiando a ridere a loro volta. In quel momento però passò Chen che guardò Baekhyun ridacchiando e facendolo arrossire e fermare. Jongin, accortosi del ragazzo guardò malissimo Chen e poi Baekhyun.
« Hyung, che vuole quello da te? Mh? » Gli chiese alzando un sopracciglio sorpreso dalla reazione del suo hyung, che scosse la testa. Proprio mentre gli stavano per chiedere di più, suonò la campanella e Baekhyun si defilò presto con una scusa correndo in classe.
Ma quella giornata di scuola non sarebbe passata come normale, poiché durante la terza ora il professore di letteratura Coreana interruppe la lezione di matematica chiamando Baekhyun fuori, che uscì per pochi secondi contento di essere stato salvato dal professore ma la sua felicità si distrusse in mille pezzi quando gli fu detto il vero motivo per cui era stato chiamato.
« Tua nonna è stata ricoverata d’urgenza in ospedale. Sei libero di uscire, posso darti un passaggio in ospedale. »
Baekhyun a sentire quelle parole sentì il suo mondo essere distrutto. Perché ogni volta che aveva una bella notizia gli doveva succedere qualcosa di triste? Non era mai stato un ragazzo fortunato, e in questi giorni la sfortuna lo perseguitava. Scoppio in lacrime e l’unica cosa che fece fu annuire.
Dopo pochi isolati arrivarono all’ospedale in cui sua nonna era ricoverata. Ringraziò il professore e barcollando entrò in ospedale chiedendo informazioni. Lo mandarono fuori ad una stanza ad aspettare.
Durante il tragitto Baekhyun iniziò a pensare a tutte le cose che non aveva fatto o che avrebbe voluto fare per sua nonna. La nonna che lo aveva cresciuto fin da quando aveva appena cinque anni, perché secondo la nonna un bambino non poteva vivere in una condizione simile. Sua mamma soffriva di depressione da circa quattro anni, una depressione tale che la portò a scegliere il suicidio piuttosto che la vita tormentata da spiriti che probabilmente neanche esistevano. Suo padre, affranto dal dolore ha iniziato a lavorare ignorando completamente il figlio arrivando a trasferirsi da solo in America, inviando di tanto in tanto lettere e soldi a sua madre, la persona che non aveva abbandonato la vera vittima di questa storia.
Baekhyun aveva sempre nascosto questa storia a chiunque, ed se qualcuno gli chiedeva il motivo perché vivesse con sua nonna lui rispondeva che i suoi genitori erano purtroppo morti in un incidente stradale. Aveva perso tutto, perché doveva perdere anche sua nonna adesso? Prima o poi sarebbe dovuto succedere, ma perché proprio quando era più fragile?  Il ragazzo non riusciva minimamente a spiegarlo, e continuava a piangere istericamente in quella stanza vuota. Un’infermiera gli si avvicinò suggerendogli di chiamare qualche amico ed il biondo annuì asciugandosi le lacrime. Afferrò il cellulare e sospirò cercando un nome in rubrica da chiamare e poi lesse il nome di ‘ Chen’ e per la prima volta sentì davvero il bisogno di averlo affianco in una situazione del genere. 
« Pronto? » Rispose Chen con la sua solita voce, che si incupì quando ascoltò i singhiozzi di Baekhyun. « Baekkie, va tutto bene? »
« T-ti prego.. mia nonna sta male. V-vieni all’ospedale. Ho bisogno di te. » Disse fra un singhiozzo e l’altro staccando poi la chiamata. Non amava far vedere alle persone di star male, figuriamoci in quella circostanza.
Dopo pochissimo sente la voce del ragazzo venirgli incontro e abbracciarlo forte stringendolo a sé. Baekhyun si stringe forte al ragazzo continuando a singhiozzare e non avendo la forza neppure di ringraziarlo.
« Baekhyun… tua nonna starà bene. E’ una donna forte, sta tranquillo. »  Chen lo conosceva più di chiunque altro, e conosceva bene anche la nonna che aveva tanto affetto nei suoi confronti. Gli accarezzava la schiena stringendolo a se e lasciandolo sfogare in un pianto tremendo. Passarono i minuti, passarono le ore e la situazione era esattamente quella di prima solo che Baekhyun ora stava dormendo tra le braccia di Chen che lo coccolava dolcemente. Mai si sarebbe aspettato di trovarsi una persona lì davanti: Chanyeol.
Questo aveva chiesto ai professori del, siccome non gli rispondeva al cellulare, e scoperto ciò che gli era capitato alla nonna era corso da lui, ma mai si sarebbe immaginato di trovare Chen e Baekhyun abbracciati.
« Che sta succedendo qui? »
« Shhh.» Chen si girò facendogli cenno che Baekhyun stava dormendo. Si tolse da lui senza svegliarlo e fece cenno al minore di seguirlo.
« Voglio una spiegazione adesso. » Chanyeol lo guardò assottigliando gli occhi con sguardo odioso. 
« Non devo darti nessuna spiegazione. Baekhyun stava male, il professore mi ha avvisato e sono corso qui. » Mentì il ragazzo conoscendo della gelosia di Chanyeol. Non gli era mai stato simpatico, e aveva molto spesso fatto piangere Baekhyun con stupide paranoie e sapeva anche che l’allontanamento fra lui ed il suo migliore amico era avvenuto causa sua. 
« Lo stavi abbracciando, tu. » Lo guardò con aria ancora più minacciosa. 
« Ma sei scemo?! STA MALE, SUA NONNA STA MALE. COME PRETENDI CHE NON VOGLIA ESSERE ABBRACCIATO DA ME? » I suoi toni iniziarono a diventare sempre più alti e nervosi.
« SENTI COSO, CALMATI. IO TI AVEVO ESPRESSAMENTE DETTO DI STARE ALLA LARGA DA LUI.»

« BASTA!! » Urlò Baekhyun che si era svegliato a causa delle grida dei due ragazzi che si erano zittiti di improvviso. Come potevano essere così egoisti in quel momento e pensare a loro stessi?
« Baekhyun… » Il ragazzo alto si avvicinò a lui ma fu respinto brutalmente dal biondo che, singhiozzando, cercava di trovare la forza di parlare.
« Voglio stare solo, andatevene! ANDATEVENE ADESSO! » Urlò cacciandoli via ed i due furono costretti ad abbassare il capo e andare via con la coda tra le gambe. Sapevano che avevano sbagliato, e che erano state due persone orribili.
Baekhyun barcollante si sedette a terra, nell’angolo della sala d’attesa con gli occhi pieni di lacrime e guardando ansiosamente quella lucina rossa che lampeggiava più volte con sopra scritto “ Emergenza.” 
In quel momento mandò tutto al diavolo, e chiuse gli occhi. Quella notte Baekhyun non avrebbe dormito affatto, sarebbe stato tutto il giorno in ansia per sua nonna. 
Quella notte Byun Baekhyun si sarebbe ribellato a quel mondo che lo stava distruggendo poco a poco.





 

~ ~ 

Note dell'autrice:
Faccio schifo, lo so. Questo capitolo nemmeno è editato quindi ci sono tanti errori! 
Ma non ho aggiornato per ben 2 settimane, ed ho i capitoli belli e pronti, quindi rendiamocene conto!
Spero che vi piaccia, scusate mille! Cercherò di pubblicare con le date giuste da oggi!!
Kkaebsong! 

- OlliChoi
 

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Capitolo 4
*** 4.1 Thursday night ***


4.1 THURSDAY NIGHT   

Byun Baekhyun si era svegliato sul pavimento di quell’ospedale su cui era seduto da ore. Controllò l’orologio, notando che era l’una di notte e l’ospedale in quell’ala era completamente silenzioso. Si alzò andando in bagno e sciacquandosi il viso. Era ormai caduta la sua maschera, il suo eyeliner non c’era più. Le persone ora potevano fargli più male di prima. Era debole ed inerme.
Decise di uscire un po’ fuori e prendere una boccata d’aria: si sentiva completamente soffocato dalla situazione di schifo che stava vivendo. Uscì fuori e si affacciò al balcone di ferro guardando la luna così luminosa in cielo e continuando a pensare a quei due che continuavano ad urlarsi contro. 
« Ehy, ragazzo. Dico a te. » Qualcuno da dietro lo stava chiamando, ma Baekhyun fece finta di niente ignorandolo completamente. La voce di quel ragazzo era così bassa ed il suo accento era davvero particolare, probabilmente non era coreano.
« Yo, ragazzo. Se vuoi suicidarti, non ti conviene farlo. Lo dico per te. » Il biondo si voltò di scatto, ricordandosi di sua madre. Era come una beffa, che cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto questo?
« Mi stai prendendo in giro?! » Disse nervoso incrociando le braccia affondando le unghie nervosamente.
« N-no… scusami, ragazzo. » Forse aveva esagerato, ed il ragazzo sembrava davvero dispiaciuto. Fece un sospiro scuotendo la testa.
« Mi chiamo Byun Baekhyun, non ragazzo. E tu sei..? »
« YiFan Wu. » Rispose e il biondo lo studiò meglio. Era molto alto con i capelli castani tenuti con il gel, gli occhi avevano tratti cinesi gli confermavano la sua nazione di provenienza. Lo vide ridacchiare e inclinò il capo senza capire.
« Rido perché il tuo nome mi ricorda il Bacon. Da oggi ti chiamerò così! » L’ingenuità del ragazzo fece sorridere Baekhyun che lo invitò a sistemarsi di fianco a lui, voltandosi di nuovo verso la luna e continuandola ad osservare. Era la prima volta che un ragazzo lo guardava senza trucco, ma non riusciva a capire perché riusciva  comunque a fidarsi ciecamente di quello sconosciuto che in quel momento si stava accendendo una sigaretta. 
« Fumare fa male. »
« Fumare ti fa distrarre dai problemi. » Gli ribatté velocemente il cinese, facendo un tiro alla sigaretta ed espirando il fumo. 
« Non ti voglio avere sulla coscienza. »
« Mio fratello ha un tumore ai polmoni. » Disse francamente il cinese e Baekhyun si portò una mano sulla bocca vergognandosi profondamente di quello che aveva detto. Come poteva essere un senza cuore in quelle circostanze. Abbassò il capo volendo sprofondare miseramente nella vergogna ma con una mano il ragazzo gliel’alzò guardandolo negli occhi.
« Non preoccuparti, basta che non ti faccio pietà. Vuoi fare un tiro? » Baekhyun non aveva mai provato a fumare, ma in quella circostanza avrebbe davvero voluto distrarsi da tutti i problemi annuì e portò la sigaretta alla bocca ispirando il fumo, ma subito dopo tossendo forte e facendo ridere il ragazzo.
« E’ la tua prima volta, è naturale. » Guardò l’espressione ed il viso rosso del minore che si portò la mano sulla fronte, quasi disperato. « D-dai, non fare così. C’è sempre un altro modo per liberarsi dai problemi. » 
« Piangere? »
« Bere. Da quanto tempo sei qui in ospedale? »
« Da stamattina. » Il cinese mostrò una faccia mista fra la pietà e lo stupore. Da quando suo fratello era in ospedale, passava molto tempo in quel luogo ma mai rimanendo per così tanto tempo. L’ospedale gli dava troppa angoscia ed infatti non riusciva a capire come il ragazzo avesse fatto a rimanere per così tanto tempo. Decise di scoprirlo usando tutte le sue carte. Provava una certa attrazione caratteriale, e lo riteneva molto interessante.
« Muoviti dai, usciamo da questo posto di schifo. Ti porto in disco qui vicina. » Baekhyun tentennava poiché gli era sempre stato detto che degli sconosciuti che ti vogliono portare in dei posti non ci si può fidare ma soprattutto perché non voleva abbandonare sua nonna.
« NO! Intendo, non voglio lasciare mia nonna sola qui in ospedale. » YiFan era già riuscito a farsi confessare una cosa dal ragazzo, era davvero bravo in queste cose. Gli mise una mano sulla testa, scombinandogli i capelli.
« Neanche io voglio lasciare mio fratello da solo, ma lui ora è nelle mani di Dio. E meno ci pensi, meglio ci stai. » Ammise con un po’ di tristezza negli occhi guardando il ragazzo che riuscì a cogliere una luce negli occhi del maggiore.
« D’accordo ma non sono truccato, e francamente non ho intenzione di farmi vedere ridotto così. » Il cinese scoppiò a ridere vedendo la personalità dello sconosciuto venire fuori. A volte il dolore è quello che ci frena ad essere se stessi. Gli fece segno di entrare dentro e si diressero verso la stanza 122, molto probabilmente era la stanza del fratello.  YiFan gli fece segno di rimanere fuori la porta, per poi entrare ed uscire dopo poco con una borsa di trucco di sua madre. Gliela porse sorridendo ed il ragazzo corse in bagno truccandosi.
Questa volta la linea dell’eyeliner fu molto più spessa a particolare rispetto alle altre volte, gli occhi erano molto più gonfi ma al ragazzo questo non importava. 
Dieci minuti dopo si ritrovò fuori ad una discoteca chiamata ‘ The Destiny’, come se volessero ancora prenderlo in giro ma non ci fece poi così caso. Entrando nel locale si guardò attorno e notò quante poche persone ci fossero, infondo era Giovedì notte le persone preferivano stare a casa. I volti di quelle persone sballate dalla musica alto volume e da alcolici belli forti erano tutti molto stanchi. Baekhyun pensò che tutte quelle persone erano come lui, tutte accomunate da un problema che volevano dimenticare o a cui non volevano pensarci. Fu preso per mano dal ragazzo che lo trascinò ad un bancone e lo fece sedere su quelle sedie che erano molto consumate. Si avvicinò il barista, un ragazzo di circa ventidue anni dai capelli rossi e molto basso rispetto al ragazzo cinese che appena lo vide, lo salutò con un pugno che venne ricambiato.
« YiFan ti sei portato un amico? Che ti faccio? » Gli chiese il ragazzo e Baekhyun gli studiò il volto. Era molto delicato e pallido. Sembrava avere appena diciotto anni, ma se parlava in modo così informale al cinese, voleva dire che era più grande di lui.
« Minseok, yo, lui è Bacon. Fammi il solito, per me e per lui. » Minseok Kim, o così lo aveva chiamato il ragazzo, era uno di quei ragazzi che per pagarsi l’università fanno i lavori più squallidi, come il barista in uno dei locali peggiori della città. Nonostante tutto era davvero intelligente e gentile verso chiunque. Si voltò verso il più piccolo appena stato presentato e ridacchiò.
« Bacon, eh? Sei proprio simpatico. »
« Il mio nome è Baekhyun… » cercò di contestare, ma il ragazzo si era già defilato verso i cocktail. Decise di girarsi verso il cinese che stava mangiucchiando delle patatine rinsecchite in una ciotola di vetro, molto probabilmente erano lì da ore.
« Ammettilo, è la prima volta che ti sbronzi. » Disse con la bocca piena girandosi verso Baekhyun che arrossì di scatto. Aveva ragione in effetti, Baekhyun non era mai stato un ragazzo ‘ribelle’ come era YiFan. Non aveva mai fumato, mai bevuto, mai fatto niente di così particolarmente spericolato. Per non parlare dal suo lato della vita sessuale. Non era mai andato oltre un semplice bacio e delle carezze più spinte con un altro ragazzo.
YiFan riusciva a percepirlo questo, tempo fa anche lui era così ma dopo la malattia di suo fratello era completamente cambiato. In peggio o in meglio, questo non poteva dirlo.
Minseok ritornò con i due cocktail, e li posò accuratamente sul bancone davanti a due ragazzi. Fece un cenno ed il cinese gli lanciò una banconota come invito a farlo allontanare e quello percepì facendogli l’occhiolino e andandosene via.
« Bevi, non ti farà male. » Baekhyun sospirò e annuì alle parole del ragazzo afferrando il bicchiere e mandando giù quel liquido azzurrino che era contenuto. Chiuse gli occhi bevendone in un solo sorso, e sentire la sua gola andare in fiamme come se si fosse dato fuoco. Posò il bicchiere e aprì gli occhi iniziando a percepire qualcosa alla testa. La sua vista fu annebbiata di poco, ed una scarica di adrenalina gli percosse la schiena.
Se c’era una cosa che YiFan conosceva era i tipi di sbronza che una persona poteva avere, e passando molte sere in quel luogo aveva imparato a distinguerle. La sbronza irascibile, la sbronza con risata isterica, la sbronza con pianto ed altri tipi. Ogni sbronza rappresentava una parte del carattere di una persona eppure per Baekhyun non riusciva ancora comprendere. Fece un sorso dal suo cocktail e poi glielo porse, non per cattiveria, non era uno stupratore o un serial killer, era solo desideroso di aiutare il ragazzo. 
Il ragazzo con eyeliner accettò volentieri il cocktail e, dopo averlo bevuto, si alzò dirigendosi sulla pista da ballo. YiFan lo seguì, e fu trascinato in un ballo frenetico dove i due loro corpi sudati si scontravano tra di loro persi in un mondo fatto di note e di musica.
Un’ora dopo il cinese riuscì a scoprire che Baekhyun aveva un tipo di sbronza che non aveva ancora studiato. Si erano messi su di un divanetto appartato ed il ragazzo gli si era accoccolato, desideroso di attenzioni. In quell’ora era riuscito a farsi raccontare tutto dalla morte dei suoi genitori fino alla storia con i due ragazzi. Il nome di Chanyeol Park sorprese YiFan che giurò di averlo già sentito da qualche parte.
Improvvisamente una domanda inaspettata lo sorprese.
« Scopiamo? TI PREEEEEGO. » Gli disse Baekhyun mettendosi sulle sue gambe e strofinandosi su di lui. Per quanto quella situazione era davvero eccitante, non voleva toccarlo non si meritava di avere quello. 
Lo guardò e gli accarezzò il volto, scuotendo la testa ma ecco che la sbronza di Baekhyun si fece sentire quando quest’ultimo si attaccò alle labbra del ragazzo succhiandole con violenza mentre la sua lingua si infilava nella bocca del cinese cercando disperatamente un contatto. Una lacrima gli scese sul viso, e YiFan impietosito chiuse gli occhi ricambiando il bacio mentre le sue mani andavano ad accarezzargli la schiena.
Cosa avrebbe dovuto fare in quale situazione?


 
 
~ ~ 

Note dell'autrice:
Ehy yo, come va? 
Scusate se aggiorno di tanto in tanto, ma in questo periodo non ho neanche la forza di leggere. ^ ^ ;;
Vorrei ringraziare tutti quelli seguono questa storia. Questo è il mio capitolo preferito sinceramente, e adoro molto i personaggi di YiFan e Minseok! Ci vediamo alla prossima! 
Cercherò di non farvi attendere troppo :)
Kkaebsong! 

- OlliChoi
 

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Capitolo 5
*** 4.2 Thursday ***


4.2 THURSDAY    
 
 Questo capitolo è dedicato alla mia Mari unnie,
che mi ha sempre sopportato e sopportato!
Gomawo unnie! <3
Byun Baekhyun si era svegliato e subito un fortissimo dolore alla testa iniziò a pulsargli. Si portò una mano sulla fronte guardandosi intorno: quella non era la sua stanza, e di sicuro non era il suo letto. Dopo poco riuscì a realizzare ciò che aveva fatto la sera prima ed iniziò ad urlare. Non aveva fatto sesso con quel ragazzo, vero? 
« Oddio santo, che cosa ti urli! » Dalla stanza accanto spuntò il ragazzo cinese che lo guardò accigliando lo sguardo per il troppo sonno. Baekhyun si alzò dal letto e si diresse verso il ragazzo.
« Perché ho vinto al lotto?! Secondo te? Perché mi sono svegliato nel letto di un ragazzo che conosco appena, e che probabilmente si è portato via la mia verginità! » Stava per urlare di nuovo, quando il ragazzo gli mise un dito sulla bocca ridacchiando.
« Calmo Bacon. Io e te non abbiamo scopato, non abbiamo fatto niente. Ti ho solo portato a casa mia perché eri così sbronzo che quando ti ho chiesto dove vivevi mi hai risposto Unicornlandia. » Baekhyun arrossì vistosamente abbassando il capo, sia perché aveva tratto conclusioni affrettate sia perché era stato davvero stupido. Pochi secondi di silenzio ed YiFan gli porse il cellulare.
« Mi sono permesso di metterlo sotto carica, nonostante continuasse a suonare per messaggi e chiamate. Stavo per impazzire. » Baekhyun alzò il volto e lo prese guardando l’orario: 10:14.
Le chiamate perse erano da parte di tantissime persone, che gli chiedevano le sue condizioni e quelle di sua nonna. Non aveva voglia di rispondere a coloro che riteneva dei falsi, quel tipo di persona che si fa vivo solo quando ti succede qualcosa. Mandò un messaggio a JongIn, l’unico che riteneva davvero suo amico e notò che Chen lo aveva inondato di messaggi di scusa, circa una cinquantina e lo aveva chiamato per lo meno venti volte. 
Chanyeol invece non si faceva proprio sentire.
« Credo dovresti lasciarlo e al più presto. » YiFan annuì andando a preparare del caffè. 
« E tu che ne sai? Non lo conosci neanche. » Il cinese esitò un po’ e poi si sedette al tavolo invitando il ragazzo a fare lo stesso. Baekhyun non riusciva a capire, ma fece come il ragazzo voleva e si sedette anche lui. Subito gli prese la mani e YiFan lo guardò negli occhi.
« Io lo conosco. Mesi fa era in un centro di riabilitazione con me, sulla droga. Baekhyun ah, quello che sto cercando di dirti è che… frequentava persone cattive. E da quello che mi hai detto, credo proprio che sia stato lui a confessare tutto a quei bulli. Mi hai detto che è diventato sempre più irascibile e possessivo, ma ti sei mai chiesto come mai sei stato picchiato solo tu, e non lui? » Baekhyun non poteva credere alle parole di quel YiFan, si alzò e scosse la testa iniziando a singhiozzare disperato.
« Bugiardo. Sei solo un bugiardo. » Era stanco di tutte quelle bugie, non ne poteva più. Scappò da quella casa, ed iniziò a correre per tutta la città con gli occhi pieni di lacrime. Seul era una città davvero ricca di vita, manessuno si era mai fermato a pensare alla vita che ogni persona aveva, ognuno viveva per la propria vita.
Eppure quando videro Baekhyun correre per la città, tutti si fermavano a riflettere che cosa effettivamente fosse successo al ragazzo e a riflettere su come ci fosse tantissima solitudine in una città così grande.
Baekhyun dopo aver corso per quasi un’ora arrivò presso la riva del fiume Han e decise di fermarsi lì con grande affanno. Gli occhi erano gonfi e pieni di lacrime, si sentiva davvero uno stupido.
« Sono uno stupido. Ho perso tutto, ed ora sono rimasto qui. Solo. Se solo non fossi stato così stupido, adesso tutto sarebbe diverso. » 
Il sapore delle lacrime, nere a causa dell’eyeliner sciolto, non gli era mai piaciuto. Fin da piccolo si era chiesto il sapore di queste ed ogni volta che piangeva, per felicità o per angoscia, si era reso conto che il sapore cambiava ogni volta. Ma nessuno di questi riusciva a piacergli davvero e questa volta il sapore era terribile. 
Ma cosa avrebbe dovuto fare in quel momento se non piangere? 
Improvvisamente sentì qualcuno chiamarlo, e si girò di scatto: era Chen che gli andò incontro abbracciandolo e Baekhyun se lo lasciò fare, mentre tra i singhiozzi gli chiedeva scusa. Aveva ferito il suo migliore amico per ingenuità e al sol pensiero gli venivano i brividi. 
« S-scusami. » Gli disse ancora una volta ma Chen gli alzò il viso e gli sorrise. Il suo sorriso, il suo sguardo ora non lo trovava più irritante. Non si era lasciato manipolare da Chanyeol, poteva essere libero adesso.
« Non preoccuparti, Baekkie ma la prossima volta non farmi fare tutta Seul a piedi. » Asciugò le lacrime del ragazzo e lo fece sedere su una panchina facendolo accoccolare a lui. Chen aveva sempre avuto ragione sul conto di Chanyeol, ma il ragazzo non gli aveva mai dato ascolto.
« Baekhyun, tua nonna sta bene per fortuna. Sono passato in ospedale a cercarti, e mi hanno informato che si è ripresa. Credo dovremmo andare, da lei. » Annuì e si alzò ma con le gambe ancora tremanti per la fatica. Si appoggiò a Chen con difficoltà e questo lo sorresse continuandolo a coccolare. Era la prima volta che vedeva il ragazzo stremato e distrutto in quel modo, avrebbe fatto di tutto per il suo migliore amico. 
Improvvisamente da una macchina che si era accostata lì, un ragazzo alto fece un fischio ai due e Baekhyun riconobbe subito Kris e Minseok in macchina. Fece un sorriso.
« Serve un passaggio? » I due annuirono e salirono in macchina. Kris spiegò di come, mentre il più piccolo dormiva, aveva rintracciato Chen e si erano messi d’accordo sul rivelare il segreto di Chanyeol e soprattutto  di come Chen lo aveva informato appena ritrovato il suo migliore amico. Baekhyun sorrise ancora volta ringraziandoli. Si era comportato molto male nei confronti di queste persone eppure loro non lo avevano abbandonato e stava iniziando a capire determinate cose sul proprio carattere. Lui doveva essere forte ed indipendente, doveva smetterla di essere manovrato dalle persone.
Sarebbe stato forte senza l’eyeliner, senza un appoggio.
Arrivato all’ospedale corse subito, assieme a Chen, alla stanza della nonna che qualche minuto prima si era risvegliata.
« NONNA! » Urlò Baekhyun avvicinandosi al letto e abbracciandola teneramente cercando di non farle male. La nonna guardò il suo nipotino accarezzandogli il viso.
« Pensavi ti avrei abbandonato adesso? Tua nonna è forte. » Baekhyun scoppiò a piangere ed annuì più volte  riempiendola di baci.
« Ho temuto il peggio, quando tornerai a casa? »
« Domani, sta tranquillo. » Poi si rivolse verso Chen facendogli un sorriso tenero e un cenno di avvicinarsi.
« Chennie, prenditi cura di lui fino a domani. Voglio che dorma da te stanotte, d’accordo? E se fa il cattivo vienimelo a dire. » Gli tirò una guancia affettuosamente e poi li cacciò fuori desiderosa che i due stessero insieme dopo tanto tempo. Appena usciti dalla stanza Chen prese per mano il suo migliore amico e lo guardò con un po’ di nervosismo: era il tempo che sapesse l’ultima delle verità. 

~ ~ ~ ~

« VINTO! HAHA, SONO TROPPO FORTE! »
« Com’è possibile? Mi sono allenato per tanto tempo. » Chen sbuffò dopo la decima vittoria di Baekhyun a just dance. Erano troppo orgogliosi entrambi per lasciar vincere l’altro. 
« Voglio la rivincita! »
« Basta, sono stufo. Dammi i soldi che mi devi, e siamo pace e d’accordo. » Chen sospirò chiudendo la console e salendo in camera sua. I genitori ed il fratello non c’erano, poiché fuori città a casa di un matrimonio a cui Chen non volle partecipare. Baekhyun lo raggiunse e si buttò sul letto, facendogli cenno di mettersi accanto a lui e così fece.
« Scemo non li voglio i tuoi soldi. » Ridacchiò il minore abbracciando il suo amico che si mise su di un fianco e lo guardò negli occhi. Per pochi attimi stettero entrambi in silenzio, e poi il rumore dei baci sul collo iniziarono a risuonare come se fossero una nuova melodia. 
« NO! » Chen si alzò di scatto mettendosi a sedere, e Baekhyun lo guardò non capendo dove aveva sbagliato. Erano soliti coccolarsi riempiendosi di baci e carezze. Si mise a sedere anche lui e inclinò il capo notando che Chen era diventato tutto rosso. 
« Cosa succede? »
« Mi piaci, Baekhyun. Ecco che succede! E sai da quando mi piaci? Da un anno più o meno, e Chanyeol questo lo sapeva e ha fatto di tutto per separarci. Ecco perché non ho fatto niente, credi che ti avrei lasciato andare così? Ora con permesso, vado a dormire sul divano. » Mentre si stava per alzare Baekhyun lo afferrò per un braccio e lo tirò a sé in un bacio a stampo sulle labbra. Si guardarono negli occhi e si sorrisero.
« Idiota. » 

Baekhyun non ricordò tutti i suoi gesti esatti o le sue emozioni. Sa solo che per la prima volta si sentì completo e felice e che tutto quello che provava fu grazie a Chen.
Era la prima volta per entrambi, e tutti e due erano davvero intimoriti ma capirono che quella era la persona giusta con cui farlo, la persona con cui vuoi passare tutta la tua vita. Le carezze e i baci di Chen lo facevano sentire completo, lo facevano sentire in paradiso. E quando sentiì dentro di se Chen, riuscì a capire che tutto quello che aveva fatto era sbagliato e che doveva abbandonare il suo vecchio “io”.
Da quella sera Baekhyun era diverso, più sicuro di sé, più coraggioso e più indipendente ma soprattutto più amato.











- OlliChoi

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Capitolo 6
*** 5. Friday ***


5. FRIDAY    
 
Byun Baekhyun quella mattina aprì gli occhi e per la prima volta in vita sua sentì qualcuno accanto a sé. Si strinse a lui credendo di stare ancora sognando, ma effettivamente quello che avevo vissuto non era un sogno.
« Buongiorno. » Gli sussurrò Chen dandogli un bacio sulla fronte. Erano entrambi svestiti e si sentivano leggeri.
« Da quanto tempo sei sveglio? » Gli chiese Baekhyun con la voce impastata dal sonno e stropicciandosi gli occhi.
« Da quasi mezz’ora, ma eri troppo bello. Non volevo svegliarti. » Ammise Chen e Baekhyun arrossì di scatto alzandosi e notando di non avere niente addosso. Mise una mano sugli occhi del ragazzo che si meravigliò considerato ciò che avevano fatto la notte prima.
« Zozzone, prendimi dei vestiti. »
« Zozzone a me? Tsk, chi era quello che gridava “ancora”? » Baekhyun diventò completamente rosso e tirò un ceffone a Chen che annuì prendendo un boxer e dei vestiti per poi lanciarglieli sul letto. Ne prese altri per lui e andò in bagno. Quando Baekhyun sentì la porta del bagno chiudersi aprì gli occhi, chiusi in precedenza, ed iniziò a vestirsi senza però prima aver dato un’occhiata alla camera di Chen. Non era cambiata di una virgola e c’erano ancora tutte le loro foto attaccate sul muro. Baekhyun si sentì un mostro per averle stracciate tutte e bruciate.
« Cosa vuoi per colazione? » Sentì le braccia del ragazzo cingergli il petto da dietro e fece un sussulto, era così concentrato a guardare le foto che si era completamente immerso nel suo mondo. Ridacchiò girandosi ed il ragazzo gli poggiò un bacio sulle labbra.
« Me lo chiedi anche? Pancakes, grazie. »
« Sai che non sono in grado di cucinare. »
« I cereali andranno bene. » Salutò con un altro bacio il ragazzo che si diresse in cucina, afferrò il cellulare e andò nel bagno della mamma che aveva i trucchi. Iniziò a truccarsi per bene in modo carino, e finalmente per la prima volta l’eyeliner gli venne quasi perfetto ma poi il cellulare – che stava sulla mensola – iniziò a vibrare. Controllò le notifiche e lesse i nuovi messaggi spaventandosi così tanto da cadere a terra facendo un gran rumore. Chen corse subito in bagno chiedendogli cosa succedeva e Baekhyun gli mostrò il cellulare terrificato.
« Oggi non posso andare a scuola. Chanyeol vuole ammazzarmi, lo dice chiaramente qui. Tu però vacci pure. »
« Non ti lascio solo, stai scherzando? » Baekyun scosse la testa alzandosi e gli accarezzò il volto.
« Resterò a casa sistemando per il ritorno di mia nonna, sta tranquillo. Starò bene. » Chen fece un sospiro, conosceva fin troppo bene il ragazzo e se decideva di fare una cosa la faceva e basta. 
Dopo aver finito la colazione, Chen accompagnò a casa Baekhyun e poi si diresse a scuola. Il ragazzo biondo iniziò a cercare le chiavi di casa che aveva nella borsa ma non riuscendo a trovarle. 
« Cercavi queste? » La voce di Chanyeol gli risuonò dietro la schiena e Baekhyun si girò di scatto.
« Dammele. Posso denunciarti per furto. » Chanyeol scoppiò a ridere e il biondo notò il rossore nei suoi occhi e riuscì a capire per la prima volta il motivo di quello.
« Ti sono cadute, le ho raccolte. » Baekhyun indietreggiò non appena lo vedi avvicinarsi a lui.
« Dammi le chiavi e vattene, stalker. » Non avrebbe dovuto sfidarlo molto probabilmente perché quello gli mise una mano alla gola stringendogliela forte.
« Che cosa hai fatto con Chen, eh?! Dove sei stato?! » Nonostante Baekhyun cercasse di pregarlo lui non gli dava ragione. Dov’era il Chanyeol di cui tempo fa si era innamorato? Ora doveva farsi forza, non poteva farsi sottomettere da quel mostro che era diventato. Gli sferrò a fatica un calcio poché per fortuna aveva studiato Hapkido e sapeva autodifendersi nonostante Chanyeol fosse molto più forte. Lo lasciò stare e Baekhyun iniziò a correre chiedendo aiuto ma in quel momento nessuno stava passando per quella stradina. Proprio come se fosse in un cliché di un film, si ritrovò in un vicolo chiuso e per la prima volta bestemmiò disperatamente.
Fece un sospirò chiudendo gli occhi mentre Chanyeol lo raggiunse e gli diede un pugno sul viso. Forse era quello che doveva ricevere per qualche sorta di punizione? Forse sarebbe dovuto morire lì? Sotto le violenze del ragazzo si stava per accucciare a terra quando sentì il rumore di un colpo violento e si accasciò Chanyeol a terra senza sensi. Quello che vide fu un ragazzo dai tratti cinesi abbastanza alto, dai capelli biondi anche lui che guardava i due. Molto probabilmente era il suo salvatore.
« Come si chiama? » Gli chiese il ragazzo con uno strano accento, diverso da quello di YiFan. Baekhyun tremava e quasi tentennava a dire il nome del ragazzo.
« P-Park C-Chanyeol. »
« Ora va. Mi occupo io di lui. » Baekhyun annuì, prese le chiavi che Chanyeol aveva in tasca ed iniziò a correre verso casa. Si girò solo una volta e vide il cinese prendere in braccio il ragazzo svenuto. Arrivato a casa trovò JongIn fuori ad aspettarlo e lo abbracciò forte.
« Yah, Hyung! Ti sto aspettando da un sacco, visto che non ti fai più vivo a scuola ho deciso di venirti a trovare. Tutto bene? » Il sorriso del ragazzo dalla carnagione scura si tramutò in uno sguardo serio e preoccupato non appena sentì il suo Hyung tremare sotto le sue braccia. Si morse il labbro ed accompagnò a casa il ragazzo. Lì dentro, Baekhyun gli raccontò tutto, dall’uscita che aveva avuto con Chen il martedì a quello che aveva vissuto un attimo primo. JongIn lo ascoltava meravigliato accarezzandogli la mano, non poteva aspettarsi che il suo amico avesse vissuto tutto questo e si sentiva terribilmente uno schifo sapendo di non essergli stato vicino. 
« Scusa se ti ho annoiato, non dovevi dirmi qualcosa? » Gli disse Baekhyun cercando disperatamente di fare un sorriso o avrebbe pianto.
« Oh già, giusto hyung! Volevo invitarti allo spettacolo della mia scuola di danza. Volevo fosse una sorpresa, ma sono stato scelto come primo ballerino! »
« Davvero è una fantastica notizia! » JongIn però non poteva far meno di non osservare i lividi sul volto del suo Hyung, che quando sorrideva si accentuavano maggiormente. Proprio mentre gli stava chiedendo se avrebbe potuto disinfettarli qualcuno bussò alla porta, e Baekhyun impallidì: aveva il timore che fosse Chanyeol. JongIn andò a controllare dallo spioncino e davanti trovò un ragazzo che non conosceva.
« Chi è? »
« YiFan! » Urlò il ragazzo dall’altra parte e JongIn riferì al biondo che si alzò per andare ad aprire chiedendosi come mai tutti conoscevano tutto di lui. Quando aprì la porta però vide sua nonna accanto a YiFan e l’abbracciò forte. 
« Te l’ho riportata a casa. Ringrazia Minseok-Gege. »
« Gege? » Si chiese JongIn ad alta voce e subito il ragazzo gli rispose.
« E’ cinese. Ora devo proprio andare scusate. » Salutò i presenti e si dileguò mentre Baekhyun portò sua nonna dentro casa dandole tutte le attenzioni possibili e immaginarie. Non voleva lasciarla sola neanche per un attimo, ma si era dimenticato di tutti quei lividi e dovette dare una spiegazione a sua nonna.
« Devi denunciarlo! » Disse sua nonna e JongIn annuì dandole ragione. Baekhyun scosse la testa abbassando il volto.
« No, lui non è il Chanyeol che conosco. E’ schiavo della droga, nonna. Voglio che stia bene, credo che sia ovvio che ormai fra me e lui non c’è più niente, ma tutti nella vita hanno bisogno di una seconda opportunità. »
« Ma quando Chen lo verrà a sapere non credo ne sarà tanto contento. » Ammise JongIn. Baekhyun non aveva considerato la reazione di Chen, e temeva che in quello stato il ragazzo sarebbe arrivato ad uccidere il minore. Fece un sospiro e salutò JongIn che era in ritardo per le prove del suo spettacolo. Si chiedeva che cosa avrebbe potuto fare e soprattutto in che modo lo avrebbe detto a Chen. Non mangiò a pranzo, e decise di chiudersi in camera sua giocherellando con il cellulare per tutto il tempo fin quando non ricevette un messaggio da un numero sconosciuto.

“Sono l’unicorno che ti salvò.
Il ragazzo che tu chiami Chanyeol sta bene,
ma è in ospedale. Voglio parlarti. Vieni domani. 
- unicorno. “


Leggendo il messaggio iniziò a ridere pensando fosse uno scherzo soprattutto perché la grammatica coreana era davvero pessima e poi si ricordò di quel ragazzo che lo aveva salvato. Ma perché firmarsi unicorno?
Quel pomeriggio lo passò scambiandosi messaggi con Chen su quello che era accaduto, ma lo pregò di non venire e di incontrarsi domani in ospedale per andare a trovare Chanyeol. Avrebbe avuto davvero bisogno di lui in quella circostanza, e Chen acconsentì con rimorso ma decise di farlo per il suo amato.
Fece un sospiro ed indossò le sue cuffiette iniziando ad ascoltare musica e guardare il biglietto da visita che gli aveva dato quel signore. Forse avrebbe dovuto davvero provarci, forse anche lui si sarebbe meritato un’occasione, per andare avanti e per realizzare il suo sogno. 
Forse.










- OlliChoi

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Capitolo 7
*** 6. Saturday ***


6. Saturday   
Dedicato a Giorgia. 
Perché mi ha aiutato moltissimo in tutto questo.
Ricorda, i nonni pugliesi di Chen sono complicheti.
Grazie.
( Scusate lettori. )

Byun Baekhyun venne svegliato dalla mano di qualcuno che gli diede uno scossone leggero sulla spalla.
« Nonna, altri cinque minuti. » Si girò sul fianco per poi scoppiare a ridere a causa del solletico. Aprì gli occhi e sbadigliò notando il ragazzo che gli stava facendo quella tortura.
« Svegliati pigrone! » 
« Chen adesso vieni fino a casa mia a svegliarmi? » Notò sua nonna sull’uscio della camera e ridacchiò capendo che era stata la nonna a farlo entrare. Appena questa si allontanò dalla porta,  Baekhyun non perse un momento e poggiò le mani sulla guancia del ragazzo attirandolo a se per un bacio che durò pochi secondi ma fu davvero intenso.
« Vorrei svegliarmi tutte le mattine così. » Chen ridacchiò sorridendo per poi farsi subito serio e sedendosi accanto al ragazzo notando ancora i lividi ed accarezzandogli mentre il ragazzo emetteva piccoli lamenti di dolore.
« Quel bastardo… »
« Va tutto bene, amore. Sto bene, non sono niente questi lividi rispetto a ciò che ho vissuto mesi fa. » Vide Chen stringere i pugni arrabbiando e poggiò la sua fronte su quella del ragazzo.
« Se mi starai vicino non mi accadrà niente, d’accordo? » Sapeva che quella mattina sarebbe stato difficile vedere Chanyeol dopo ieri, ma quel ragazzo a cui gli doveva la vita gli aveva chiesto di vederlo e non poteva fare altrimenti. Sorrise mentre si alzò a prendere dei vestiti per poi andarsi a preparare in bagno. Indossò una maglia a mezze maniche grigia con il numero ‘04’ed un jeans nero molto attillato. Si guardò allo specchio e per la prima volta si sentiva davvero bello anche senza il suo eyeliner. Decise allora di non metterlo, ma coprì comunque i lividi con strati di BB cream e fondotinta. Uscì dalla stanza e Chen gli si avvicinò guardandolo meravigliato.
« So di essere bellissimo, ma non guardami così. Mi metti a disagio. »
« Senza il tuo eyeliner. Sei sicuro? » Baekhyun annuì: oggi era nato una persona completamente diversa, più matura e senza maschere. Chen gli sorrise accarezzandogli il volto e dandogli un bacio sulla fronte.
« Francamente, ti preferisco così… MA QUANTO CAZZO DI FONDOTINTA TI SEI MESSO? ORA CE L’HO ANCHE SULLE LABBRA! » Disse iniziandosi a pulire le labbra con il palmo della mano e facendo ridere istericamente Baekhyun che gli sussurrò un “ Ti amo” all’orecchio e scappò fuori casa facendolo rimanere di sasso. Dopo poco lo raggiunse abbracciandolo da dietro e prendendolo in braccio. 
« Yah, lasciami scemo! »
« No, maledetto. » Lo mise a terra e lo baciò dopo avergli sussurrato un  “Ti amo anche io.” Baekhyun aveva sempre avuto paura di baciarsi in pubblico con Chanyeol, aveva sempre avuto paura di venire giudicato ma con Chen al suo fianco il timore era completamente passato, e per quanto le parole potessero fargli del male, sapeva che le sue ferite sarebbero state risanate dal ragazzo che ora amava.
Lo prese per mano e camminò in ospedale. Il tragitto era davvero breve, ma sperò durasse per sempre. Mano per mano, sguardi innamorati, parlarono del più e del meno e Baekhyun gli confessò del provino a cui avevano proposto di andare e Chen ne fu davvero felice. Anche lui amava la musica, ma era un tantino timido e riservato – rispetto a Baekhyun che al confronto sembrava un diva di Hollywood. – e aveva preferito rimanere “ dietro le quinte” e diventare un produttore musicale. 
Arrivati in ospedale Chen riuscì a percepire la sicurezza del ragazzo venir sempre meno, e più salivano le scale verso il ragazzo più iniziava a tremare. Chen fece di tutto per controllare la sua rabbia ma soprattutto per dargli sicurezza, quella sicurezza di cui aveva bisogno. Fuori alla porta della stanza del ragazzo videro quel ragazzo cinese e biondo che appena li vide li salutò muovendo la mano. Aveva una strana espressione molto penseriosa, sembra molto triste eppure non lo era.
« Sei l’unicorno che ha salvato il mio Baekhyun? Grazie. » Chen fece un inchino e anche Baekhyun come segno di riconoscimento, ma “l’unicorno” gli sorrise muovendo la mano per farli smettere.
« Se proprio dobbiamo dirla tutta, io ho salvato lui, non Baekhyun. » Dice facendo segno della stanza in cui era ricoverato Chanyeol. Baekhyun e Chen si guardarono senza capire e poi dopo pochi attimi di silenzio, poi il più bassino prese la parola.
« B-beh, io sono Byun Baekhyun. Lui è il mio ragazzo C- »
« Jongdae Kim, Chanyeol mi ha detto tutto. Piacere io sono YiXing Zhang, detto l’unicorno. » Baekhyun guardò lo sguardo di Chen incupirsi ed abbassarsi. Sapeva che al ragazzo quel nome non piaceva ma non gli aveva mai chiesto il perché, nonostante si conoscessero da tanti anni. Il ragazzo cinese gli chiese di aspettare pochi secondi ed entrò nella camera. La curiosità di Baekhyun doveva essere esaurita, soprattutto perché non voleva più vedere il suo ragazzo con quello sguardo e sapeva che solo averne parlato con qualcuno avrebbe potuto superarlo.
« Amore, perché non ti piace Jongdae? Sempre se posso sapere… » Chen lo guardò e scosse la testa abbozzando un triste sorriso. 
« Ma figurati amore, è solo che non me lo ha mai chiesto nessuno. » Fece un sospiro e poi riprese a parlare.
« Tempo fa, quando ancora non ti conoscevo, di fronte a me abitava una bambina cinese. Era molto malata, ed ogni giorno io le facevo compagnia regalandole tante cose perché la sua famiglia era povera e non aveva amici.
Un giorno però, mi disse che il mio nome era sbagliato e che non le piaceva. Che avrei dovuto chiamarmi Chen, perché significa di cuore immenso ed io scherzando le dissi che da allora mi sarei fatto chiamare così. Beh, il giorno dopo andai da lei ma non c’era. Era morta Baekhyun, capisci? Lei non c’era più, ed io non avevo fatto niente seppur così piccolo. Decisi allora di chiamarmi Chen per sempre. » Mentre diceva quelle parole piene di amarezza e tristezza, delle lacrime gli percorrevano il viso tristemente e Baekhyun lo abbracciò stringendolo forte. Lui aveva vissuto la morte della madre in modo parecchio tragico e quindi riusciva a comprendere i sentimenti del suo ragazzo. 
Uscì YiXing che li invitò ad entrare dentro, e Baekhyun si ripromise che avrebbe raccontato tutta la verità su suoi genitori perché se voleva davvero cambiare avrebbe dovuto iniziare dal suo passato ma ora avrebbe dovuto concentrarsi sul presente. Entrò nella stanza, non lasciando mai la mano di Chen, e si avvicinò al letto di Chanyeol che trovò davvero pietoso in quelle circostanze.  YiXing toccò la sua spalla e Chanyeol rivolse il capo verso i due con le lacrime agli occhi.
« Scusatemi. Le mie scuse non valgono niente, ma in ogni caso io voglio provarci. Scusa Baekhyun se ti ho mentito per tutto questo tempo, scusa se ti ho ferito moralmente e fisicamente. Scusami Chen, ero così fuori di testa che ti ho fatto davvero questo. Prenditi cura di Baekhyun, tu lo amerai molto più di quello che ho fatto io.» Le parole di Chanyeol furono chiare e risuonarono per tutta la stanza dove regnava un silenzio tombale. Ma poi all’improvviso accadde una cosa che nessuno si aspettava. Chanyeol sentì il braccio di Baekhyun avvicinarsi al viso e chiuse gli occhi pensando di ricevere un pugno ma tutto ciò che ricevette fu un caldo abbraccio da Baekhyun che singhiozzando lo stringeva forte a sé.
« Sei sempre stato uno scemo, tu. Scusami per non aver capito i tuoi problemi e non averti aiutato come si deve. Ora starai meglio, ti prego Chanyeol promettimi che non toccherai mai più quella roba. Hai capito? Altrimenti ti spezzo le gambe, dico sul serio. » Disse singhiozzando ma allo stesso tempo ridendo, Chanyeol aprì gli occhi e sorrise guardando il volto intenerito di Chen  e poi quello del cinese annuendo. 
« Te lo prometto, da oggi sarò un uomo migliore. » Baekhyun si staccò dall’abbraccio e sorrise guardando il ragazzo cinese e finalmente capendo cosa voleva dire con “l’aver salvato il ragazzo.”
« Prenditi cura di lui, fino alla fine, d’accordo unicorno? »
« Te lo prometto! » Ridacchiò contento YiXing accarezzando i capelli di Chanyeol. Dopo poco mentre i due innamorati stavano per aprire la porta per uscire, Chanyeol chiamò ancora una volta Baekhyun e gli sorrise ammettendo.
« Sai che senza Eyeliner, sei più bello? »
« Grazie, lo so ~ » Scherzò uscendo dalla stanza e poi dall’ospedale assieme a Chen. Potette giurare di aver visto YiFan abbracciato ad un altro ragazzo dai capelli neri e dal viso piccolo, che il cinese aveva chiamato “ Panda ZiTao” ma preferì non indagare per non sembrare quello che si faceva i fatti degli altri.
« Come mai oggi sei uscito senza cellulare? » Gli chiese improvvisamente Chen, in effetti Baekhyun era davvero dipendente da quell’aggeggio elettronico e non lo aveva abbandonato per neanche un attimo durante quei giorni.
« Perché mi avrebbe distratto dal tuo bel visino. » Ammise ridacchiando e facendo arrossire Chen che sbuffò per il complimento e gli pizzicò il fianco. 
« Senti ti va se andiamo nel nostro parchetto devo parlarti di una cosa. »
« Anche io… » Disse Chen con il suo solito sorriso.

~ ~
« Allora è questa la verità suo tuoi genitori? » Baekhyun annuì abbassando lo sguardo, vergognandosi di non averne mai detto prima soprattutto a colui che era il suo migliore amico ma Chen gli accarezzò il viso sorridendo. A lui non importava se gli aveva mentito su di una cosa che lo faceva stare male, ora stava per iniziare la loro vita insieme e non lo sarebbe lasciato sfuggire mai più.
« Non dovevi dirmi una cosa tu? » Inclinò la testa curioso ed impallidì quando vide il ragazzo fare una faccia seria ed iniziare a parlare.
« Byun Baekhyun, mio amico più caro, mio unico vero amore. So che tutto questo ti sembrerà un po’ strano, ma sai come sono io. Quindi lo farò senza troppi indugi. » Si inginocchio davanti a lui aprendogli una scatolina e sussurrandogli la fatidica domanda. « Vuoi sposarmi? » Baekhyun spalancò gli occhi, non era pronto a tutto quello. Era ancora giovane ed aveva una vita davanti.
« Chen se è uno scherzo non è divertente. Troll che non sei altro… » Ma Chen continuava a guardarlo negli occhi e questo lo faceva essere insicuro, forse non stava scherzando.
« Io ho appena diciotto anni, non voglio sposarmi subito, dannazione! Non te ne puoi fare queste uscite, ho tutta la vita davanti. »
« Non vuoi vivere la vita con me? »
« Beh sì… » sussurrò timidamente grattandosi la nuca.
« Allora urlarlo al mondo. » Chen si alzò e si girò verso il lago, alzò lo sguardo al cielo ed iniziò ad urlare. « IO AMO BYUN BAEKHYUN!! VOGLIO PASSARE LA MIA VITA CON LUI! » Gridò per poi guardarlo e porgergli la mano per farlo alzare. Prese coraggio ed iniziò ad urlare anche lui più forte.
« IO AMO CHEN, AMO JONGDAE KIM! QUESTO RAGAZZO MI FA IMPAZZIRE, ED IO VOGLIO SPOSARLO! Beh non proprio adesso adesso, magari fra qualche anno… MA VOGLIO SPOSARLO! »
Chen scoppiò a ridere e prese la mano sinistra infilandogli l’anello e sorridendogli.
« Adesso sei mio, è fatta. » Scoppiò a ridere divertito e lo abbracciò stringendolo forte a lui.
« … Fra almeno 5 anni, altrimenti niente. Scemo che non sei altro. »
« Cinque anni contati, o ti butto giù dal laghetto.» Baekhyun si liberò dalla presa del maggiore e gli fece la linguaccia iniziando a scappare ridendo ed urlando di catturarlo. Chen lo inseguì e così passarono il pomeriggio, fra inseguimenti, coccole e baci e Baekhyun si sentì davvero libero di quelle catene che lui stesso si era creato. 
Si sentiva diverso, si sentiva cambiato e si sentiva pronto per affrontare quella nuova vita fatta di amore che avrebbe condiviso con Chen.


















- OlliChoi

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Capitolo 8
*** 7. Sunday ( Epilogo.) ***


7. Sunday ( Epilogo.)    
Cinque anni dopo.

« Muovi quel culo moscio che ti ritrovi, e preparati. »
Byun Baekhyun quella mattina era già sveglio di un pezzo e stava lottando contro il tempo per arrivare in orario ad un appuntamento. Il ragazzo, con cui si rivolgeva con tanta dolcezza, rispose sussurrandogli un “Sì” senza dargli troppa importanza.
« Oh signore, ho sposato un bradipo non un uomo! » Iniziò ad urlare e lo spinse giù dal letto.
« Amore, ma che vuoi anche di domenica mattina. » Chen, che aveva appena subito la mossa del ‘ti butto dal letto hard’, mossa che Baekhyun utilizzava quando era nervoso ed arrabbiato, si alzò grattandosi i capelli.
« Che cosa voglio? A parte che è tardissimo, ti ricordi che dobbiamo andare a vedere JongIn a teatro?! IO NON LO SO, MA PIU’ ANDIAMO AVANTI, PIU’ TI INEBETISCI. » Solita dolcezza di Baekhyun che faceva decisamente impazzire ed innamorare sempre di più quell’uomo. Gli si avvicinò baciandolo come di consuetudine e facendo calmare il ragazzo.
« Adesso amore ti calmi, io mi vesto e stiamo tutti tranquilli. » Baekhyun annuì ma cominciò a far avanti e indietro per la stanza finché il marito non uscì dal bagno, ancora con gli occhi chiusi. Lo prese per una mano ed uscì di casa. Non erano poi così in ritardo, ma lui desiderava di arrivare puntuale. Salì in macchina dal lato del guidatore, aspettò che il marito salisse e partì spericolato verso il teatro tanto che Chen spalancò gli occhi per la troppa velocità.
« Oddio amore, rallenta! »
« Stai zitto, o ti butto giù dalla macchina.»
Arrivarono al teatro con appena due minuti di ritardo, ma Chen giurò di aver avuto per lo meno una decina di infarti tutti insieme.
« Omo Baekhyun, nuovo record! Due minuti e ventisette secondi di ritardo. » Chen provò a dire qualcosa ma aveva ancora l’affanno. L’unicorno YiXing si divertiva davvero tanto a prenderli in giro poiché trovava davvero spassosi i due ‘saeng.
« Chanyeol dov’è? » Chiese Baekhyung guardandosi in giro e YiXing lo indicò mentre parlava con un ragazzo dai capelli neri. Anche se era molto triste d’ammetterlo, Baekhyun lo riconobbe grazie alla sua “bassezza” accanto all’”altezza” del ragazzo. Si avvicinò ai due salutandoli.
« Kyungsoo, Chanyeol! » I due sorridenti si girarono verso il ragazzo e si complimentarono per essere arrivato così in orario.
« Mio marito è un pigrone, non posso farci niente! »
« GUARDA CHE TI SENTO! » Gli urlò Chen che era rimato a parlare con YiXing poco distante.
« E’ UN BENE, ALMENO COSI’ SMETTERAI DI LAVORARE ANCHE IL SABATO SERA. » Ognuno aveva realizzato il proprio sogno e si impegnava duramente. Chen lavorava come produttore in una casa discografica poiché i suoi pezzi venivano ammirati da tutti ed erano ricchi di significato, Kyungsoo faceva l’insegnante di canto e JongIn ballava per una delle compagnia più famose al mondo, YiXing e Chanyeol invece avevano aperto un centro di riabilitazione per tutti i ragazzi tossicodipendenti e ne andavano fieri.
Baekhyun invece dopo essere stato licenziato al centro estetico per tutti i giorni di festa era riuscito a fare il provino, ma non era stato accettato. Aveva quindi iniziato a fare i lavori più svariati fin quando fu Chen stesso a proporgli di fare un altro provino per la casa discografica dove lavorava lui.
Appena sentirono Baekhyun cantare quasi lo idolarano come se fosse un dio del canto sceso in terra, e da un anno a questa parte faceva il trainee ed il modello sperando di debuttare un giorno, soprattutto perché grazie alla sua comicità gli avevano promesso un ruolo importante in un nuovo dramma che sarebbe dovuto iniziare fra qualche mese
« Entriamo dentro, che tra pochi minuti lo spettacolo inizierà. » Disse Kyungsoo, ma proprio mentre si affrettavano ed entrare un ragazzo lì chiamò.
« Yo, Bacon. » Baekhyun si girò e corse ad abbracciare il suo hyung che era davvero diventato un uomo. Lo tartassò di domande e sul perché non si era fatto più vivo. YiFan gli confessò che avevano portato il fratello in America per farlo curare, e finalmente dopo tanto tempo stava sulla via della guarigione. Era ritornato da poco in Corea e  notando il faccione del ragazzo scuro di pelle sul poster, aveva pensato di poter rincontrare tutti i suoi amici. Entrarono tutti a vedere lo spettacolo, un musical del film preferito di Baekhyun e Chen: la bella e la bestia.
Mentre Kai si stava esibendo durante la canzone più bella, “ Uno sguardo d’amore”, Baekhyun poggiò la spalla su quella di Chen e gli sussurrò.
« Amore questa è la nostra storia, tu sei la bestia ed io sono la bellissima belle. »
« Yah, perché io devo essere la bestia? »
« Perché alla fine la bestia si trasforma in un bellissimo principe, come sei tu. » Chen arrossì sulle guance e lo guardò negli occhi.
« Sai perché è la nostra storia? » Gli chiese dopo poco.
« No, perché? »
« Perché c’è un lieto fine, proprio come la nostra storia. » 
« Sei proprio uno scemo, Chen. »


 
-    Fine. 


 
 
~ ~ 

Note dell'autrice:
Ho deciso di aggiornare tutti i capitoli delle fanfiction, perché purtroppo ho avuto una serie di problemi e mi stavo trascinando questa ff da troppo tempo.
Spero vi sia piaciuta, sto già lavorando a qualcos'altro di diverso, qualcosa più... Niente spoiler!
UN BACIO! Kkaebsong! 

- OlliChoi
 

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