Balls of dream

di Cele D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto, un pomeriggio di tristezza... ***
Capitolo 2: *** Due ragazze mai viste ***
Capitolo 3: *** Altre informazioni ed un'altra isola! ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto, un pomeriggio di tristezza... ***


aaa Angolino per me e per voi
Nuova storia!!!! YEEEEEEE! Che bello! Ok, basta  delirio... Questa storia mi fa venire tristezza, ACEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE T-T Vabbe vado!
BYE & buona lettura
CELE_MISS_TWO_THOUSAND fuori -> :)  dentro-> T-T

L'inizio di tutto, un pomeriggio di tristezza...
'ACE... ACE... ACE... CARNE... ACE...' pensieri, pensieri e solo pensieri... 'ACE... ACE... ACE... COSCIOTTO...ACE...'
"Ehy Chopper, hai preso qualcosa?"        "No Usoop, solo delle sardine piccole meno del mio zoccolo..."        "Peccato... E tu Rufy hai preso qualcosa?"        "Non vedi che è traumatizzato? Scemo!"    Parole, parole e parole...
'ACE... ACE... ACE... PESCE FRITTO... ACE...' ancora pensieri e pensieri...
"Rufy... Rufy, posso parlarti?". Ci trovavamo su una nave, si chiamava Thousand Sunny. Sul ponte della nave una ragazza rossa e un ragazzo moro erano vicini, un altro ragazzo moro riccio e uno strano essere simile ad un orsetto lavatore o ad una renna stavano pescando, un altro ragazzo dai capelli verdi stava dormendo e una ragazza mora stava leggendo un libro sulla navigazione.
"Sì... Che c'è?"
"In privato, un attimo... Posso?". I due ragazzi vicini parlavano, erano tristi...
"Sì...". La rossa prese per mano il moro e andarono in una stanza vicino.
"Senti, ho avuto delle informazioni..." disse la ragazza di nome Nami.
"Tipo?". Il ragazzo, chiamato Rufy, era perplesso.
"Ho sentito che esiste un posto dove ci sono delle sfere strane, si chiama DragonCity..."
"E a cosa ci servirebbero queste sfere?"
"Fanno avverare dei desideri... Anche resuscitare...". Il volto del moro si illuminò, aveva capito cosa intendeva.
"Re-resuscitare?" esso deglutì a fatica.
"Mh mh. Hai capito vero? Ace, potrà tornare"
"Sì sì ho capito ma solo una cosa... Perché in questo periodo continui a dirmi le cose in privato?"
"Ti dovevo dire una roba però mi sono dimenticata..."
"Ok, se mi vuoi sono in cucina a mangiare qualcosa"
"Come sempre del resto" e tutti e due scoppiarono a ridere. Dopo di che il capitano uscì e se ne andò. Passarono circa 40 minuti e tutto era uguale, apparte Rufy che era riuscito a sgraffignare qualcosa dal frigorifero e ora si trovava sul suo punto di vedetta preferito. Ognuno faceva quel che voleva: Zoro, il ragazzo dai capelli verdi, dormiva come suo solito; Robin, la ragazza bruna, leggeva un nuovo libro; Sanji, un ragazzo biondo, adulava Robin; Usop, il ragazzo riccio, e Chopper, lo strano essere, si raccontavano storie con Brook, uno scheletro, che suonava affianco a loro; Franky, un ragazzo dai capelli azzurri, costruiva qualcosa per il suo corpo essendo un cyborg e infine Nami, la rossa, leggeva delle carte strane. Si sentivano un po' di rumori, però non erano molti. Soprattutto si sentivano Chopper e Usop che gridavano estasiati:"WOW USOP! SEI UN FENOMENO!"    "Sì, sì lo so! Il capitano Usop non sbaglia mai!". Tutti sentivano quei rumori, pure Zoro che dormiva. Tutti apparte Rufy.
'ACE... ACE... ACE... CIBO... NAMI... ACE...' questo era l'unica cosa che sentiva, i suoi pensieri. All'improvviso una porta sbattè. BIRO BIRO. BIRO BIRO. Un lumacofono suonava... Avevano un lumacofono?? Da quando?? Bah...
"Pronto? ... Sì, sono Nami... Oh, ciao..." Nami rispose. Allo stesso tempo in un'altra parte del mondo anche Bibi, una principessa loro amica, parlava in un lumacofono. Era proprio lei dall'altro capo del lumacofono.
"Come va?" chiese Bibi.
"Beh, oggi l'ho portato in un'altra stanza ma non ce l'ho fatta... Io voglio uscire dalla friendzone. Siamo migliori amici ma niente di più. Sono bloccata in questa stupida situazione!" rispose la rossa.
"Ti capisco, sai com'è. Con il mio è successo uguale". Le due amiche chiacchieravano sui ragazzi, tipico delle femmine.
"Ehm, Nami ti do fastidio se sto qui a gurdare un po di Visiondial?". Entrò all'improvviso Rufy, era abbastanza imbarazzato.
"No no stai pure. Stavo per chiudere qui..." disse la ragazza "Vado Bibi, parliamo sta sera, ok?"
"Certo!" si sentì il rumore metallico dellla persona all'altro capo. Allora Nami appoggiò il microfono e tutto intorno si fece silenzio. Rufy stava in piedi sull'uscio e Nami era seduta su una picoola sedia molto graziosa. Tutto era molto imbarazzante. Sì, erano migliori amici. Parlavano tutti i giorni senza nessun problema. Stavano vicini, anche abbracciati, e questo faceva ingelosire Sanji come non so cosa. Questa però era solo amicizia, un amicizia molto intima.
"Beh, allora io vado..." fece la rossa alzandosi e andando verso l'uscio.
"Ehm... Vorrei tanto se stessi qui con me a guardare il Visiondial...". Rufy intanto si era avvicinato al divano presente nella stanza.
"C-cosa?". Nami si stupì come non mai.
"Sì, mi sembra una cosa normale. Non lo facciamo sempre quando c'è un bel programma?"
"S-sì...". Ella deglutì a fatica.
"Ma perchè continui a fare così? Mi sembri strana. Hai fame per caso? Ti sgrafigno qualcosa". Lui sorrise. Nami pensò che quel sorriso fosse il migliore al mondo, quello perfetto. E mentre pensava quello si avvicinò anche lei al divano. Si sedette e appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo. Volava dirglielo, ma qualcosa la fermava. Forse era indecisione. Oppure paura. O ancora insicurezza. Chissà cosa le succedeva.
"Ehm... Senti..." disse Nami.
"Sì?"
"No, niente...". Erano tutti e 2 sul divano che vedevano delle proiezioni mandate dal dial. Erano più lontani delle altre volte. Di solito stavano abbracciati.
"Cosa ti prende in questi giorni Nami? Hai un corpontamento strano...". Rufy la guardò. Lei abbassò lo sguardo, non sapeva come dirlo.
"Ehm... Non so come dirtelo ma..." iniziò lei. Diventò così rossa che sembrava un pomodoro oppure un peperone. Sta il fatto che era rossissima.
"Ma...?" Rufy diventò curioso e questa curiosità aumentava sempre di più ogni minuto che passava di silenzio "Allora? Non avere paura. E' successo qualcosa?"
"Beh, io... io... io ti... ti amo!!!". Il capitano si spaventò così tanto che cadde dal divano. Perchè non glie l'aveva detto prima? Erano amici da tempo. Erano MIGLIORI amici da tempo. Come mai solo allora?
"T-tu cosa?" balbettò lui.
"Io ti amo..." sussurrò lei ora che l'aveva detto.
"S-scusa, vado un attimo in bagno" e detto questo tutto sudato si alzò e andò via.
"Zoro... Zoro..." bisbigliò per non svegliarlo bruscamente. Finalmente dopo 5 volte che lo chiamava si svegliò. Dopo che Rufy gli diede delle spiegazioni molto vaghe si alzarono e andarono nella loro stanza.
"Allora che è successo?" chiese lo spadaccino dai capelli verdi.
"Sai Nami?" rispose Rufy.
"Noooo... Guarda! E' la nostra navigatrice e non so chi sia...". Scoppiarono tutti e due a ridere, erano molto vicini anche se non sembrava. Tutto buzzurro Zoro riusciva a smentire ogni relazione con gli altri, con i compagni nella ciurma. Dopo che smisero di ridere Rufy continuò:"Ecco, mi ha detto una roba" e poi si avvicinò all'orecchio dell'amico e bisbigliò qualcosa. Zoro spalancò gli occhi e si coprì la bocca con la mano.
"E te lo dice così? Intendo, senza niente mentre guardate il Visiondial?" disse lo spadaccino.
"A quanto pare, solo che non ero pronto... Diciamo che non so cosa risponderle". Rufy diventò pensieroso. 'NAMI... NAMI... NAMI... CIOCCOLATO... ACE... NAMI...' erano questi i suoi pensieri.
"Non saprei, cosa provi tu?"
"E' proprio questo il punto! Non lo so neanche io..."
"E io non so cosa dirti, se non mi dai altre informazioni non posso aiutarti" e dopo di che si girò e se ne andò. Rufy andò in bagno veramente e si guardò nello specchio. Si toccò la fronte e si asciugò le piccole goccioline. Vide che la porta era aperta e la chiuse. Subito dopo averla chiusa si lasciò cadere sulla porta e chiuse gli occhi. Immaginò suo fratello, gli sorrideva... Lui sicuramente sarebbe riuscito a dargli qualche consiglio... Si mise a piangere, lo faceva lì perchè non poteva farlo davanti agli altri. Stette lì, con la schiena contro la porta, per molti minuti. Da fuori si sentivano i suoi singhiozzi, tutti erano tristissimi perchè ovviamente Ace era stato loro amico. E non solo, anche perchè nel vedere il loro capitano così condividevano la sua tristezza.
"Rufy..." qualcuno bussava la porta "E' pronta la cena..."
"Non ho fame..." rispose il capitano.
"Come?" disse la persona dietro la porta, era Sanji.
"Rufy, dai vieni" incitò un'altra voce, era Nami. Rufy aprì la porta e si buttò fra le braccia della ragazza davati a lui. Stranamente Sanji non si ingelosì, forse perchè tutto era tristissimo.
"Su su dai..." Sanji gli diede delle pacche sulla schiena "Ti preparo un dessert coi fiocchi, ti potrebbe tirare un po' su?". Anche Nami si mise a piangere, era contagiata dal suo amato. Singhiozzavano tantissimo.
"Ragazzi che succede?". Arrivarono Usop con Chopper in braccio. Videro la scena e Chopper non potè non saltare giu e andare ad abbracciare la gamba del capitano. Dopo un po' arrivarono anche Brook, Robin e Franky. Anche loro osservavano la scena con un volto abbastanza triste. I singhiozzi diventarono sempre più forti e pure Zoro si svegliò. Tentò di fare l'indifferente come sempre ma non ci riuscì. Si fiondò abbracciandolo e piangendo come non mai, si era sciolto come burro su una padella. Era come uno di quele caramelle con il fuori dura come la pietra e dentro cremoso come il caramello.
"Rufy, sono così dispiaciuto... Sigh... Non so cosa potrei fare per aiutarti" disse il verdino. Il moro alzò la testa dalla spalla della ragazza e guardò l'amico ancora con le lacrime che gli rigavano gli occhi.
"Potresti aiutarmi in un impresa" disse ancora guardandolo.
"Tutto quello che vuoi, ti sarò fedele a vita e la sacrificherò ache perchè so che tu lo faresti per me..." rispose lo spadaccino.
"Verrai a cercare delle strane sfere in una strana isola?"
"Sì! Verrò amico, verrò!". Rufy sorrise tra le lacrime che contagiò anche Zoro. Rufy si staccò da Nami e se ne andò. Poi si fermò, si girò e disse:"Allora? Mangiamo?". Non aveva più le lacrime agli occhi, ma solo un sorriso a 32 denti. Tutta la ciurma sorrise nel vederlo felice. Allora tutti urlarono in coro:"SSSSSSI'I'I'I'I'I'I'I'I'I''!!!!!!"e alzarono il braccio.

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Capitolo 2
*** Due ragazze mai viste ***


bbb Angolo dell'autrice
Ecco un nuovo capitolo della storia più strana del mondo. Ok, allora... Volevo solo dire che ad un certo punto ci sarà una cosa che vi stupirà abbastanza, credo... Non ho altro da dire quindi
BYE & buona lettura :)
CELE_MISS_TWO_THOUSAND

RIEPILOGO

'ACE... ACE... ACE... CARNE... ACE...' pensieri, pensieri e solo pensieri... 'ACE... ACE... ACE... COSCIOTTO...ACE...'
"Ehy Chopper, hai preso qualcosa?"        "No Usoop, solo delle sardine piccole meno del mio zoccolo..."        "Peccato... E tu Rufy hai preso qualcosa?"        "Non vedi che è traumatizzato? Scemo!"    Parole, parole e parole...
'ACE... ACE... ACE... PESCE FRITTO... ACE...' ancora pensieri e pensieri...
[...]
"Senti, ho avuto delle informazioni..." disse la ragazza di nome Nami.
"Tipo?". Il ragazzo, chiamato Rufy, era perplesso.
"Ho sentito che esiste un posto dove ci sono delle sfere strane, si chiama DragonCity..."
"E a cosa ci servirebbero queste sfere?"
"Fanno avverare dei desideri... Anche resuscitare...". Il volto del moro si illuminò, aveva capito cosa intendeva.
"Re-resuscitare?" esso deglutì a fatica.
"Mh mh. Hai capito vero? Ace, potrà tornare"
[...]
'ACE... ACE... ACE... CIBO... NAMI... ACE...' questo era l'unica cosa che sentiva, i suoi pensieri.
[...]
"Ehm... Senti..." disse Nami.
"Sì?"
"No, niente...". Erano tutti e 2 sul divano che vedevano delle proiezioni mandate dal dial. Erano più lontani delle altre volte. Di solito stavano abbracciati.
"Cosa ti prende in questi giorni Nami? Hai un comportamento strano...". Rufy la guardò. Lei abbassò lo sguardo, non sapeva come dirlo.
"Ehm... Non so come dirtelo ma..." iniziò lei. Diventò così rossa che sembrava un pomodoro oppure un peperone. Sta il fatto che era rossissima.
"Ma...?" Rufy diventò curioso e questa curiosità aumentava sempre di più ogni minuto che passava di silenzio "Allora? Non avere paura. E' successo qualcosa?"
"Beh, io... io... io ti... ti amo!!!". Il capitano si spaventò così tanto che cadde dal divano. Perché non glie l'aveva detto prima? Erano amici da tempo. Erano MIGLIORI amici da tempo. Come mai solo allora?
"T-tu cosa?" balbettò lui.
"Io ti amo..." sussurrò lei ora che l'aveva detto.
[...]
Rufy diventò pensieroso. 'NAMI... NAMI... NAMI... CIOCCOLATO... ACE... NAMI...' erano questi i suoi pensieri.
[...]
"Rufy..." qualcuno bussava la porta "E' pronta la cena..."
"Non ho fame..." rispose il capitano.
"Come?" disse la persona dietro la porta, era Sanji.
"Rufy, dai vieni" incitò un'altra voce, era Nami. Rufy aprì la porta e si buttò fra le braccia della ragazza davanti a lui. Stranamente Sanji non si ingelosì, forse perché tutto era tristissimo.
[...]
"Potresti aiutarmi in un impresa" disse ancora guardandolo.
"Tutto quello che vuoi, ti sarò fedele a vita e la sacrificherò anche perché so che tu lo faresti per me..." rispose lo spadaccino.
"Verrai a cercare delle strane sfere in una strana isola?"
"Sì! Verrò amico, verrò!". Rufy sorrise tra le lacrime che contagiò anche Zoro. Rufy si staccò da Nami e se ne andò. Poi si fermò, si girò e disse:"Allora? Mangiamo?". Non aveva più le lacrime agli occhi, ma solo un sorriso a 32 denti. Tutta la ciurma sorrise nel vederlo felice. Allora tutti urlarono in coro:"SSSSSSI'I'I'I'I'I'I'I'I'I''!!!!!!"e alzarono il braccio.

Due ragazze mai viste
Tutti andarono in cucina a cenare, ognuno si era seduto nel posto che voleva: Rufy stava in mezzo a Nami e Zoro, Sanji dall'altra parte era da parte di Robin e lei stava da parte di  Brook, Franky era a capo tavola e sull'altro capotavola c'era Usop, in un piccolo spazio affianco a Nami si era seduto Chopper su uno di quei seggioloni  per bimbi.
"Allora ragazzi, quale sarà la nostra prossima meta?" chiese Robin inforchettando delle carote.
"Io e Rufy abbiamo..." tentò di rispondere Nami.
"EH? Qualcuno mi ha chiamato?" interruppe il capitano con la bocca piena.
"No, nessuno ti ha chiamato. Continua a mangiare" disse Zoro mettendogli una mano sulla spalla. Quindi Rufy fece spallucce e si rimise a mangiare.
"Stavo dicendo, io e Rufy abbiamo deciso che ci dirigeremo verso l'isola di DragonCity. Lì potremo trovare delle strane sfere e potremo esaudire dei desideri" continuò Nami.
"Che tipo di desideri?" chiese Sanji. Nami lanciò un'occhiata a Zoro e lui prese Rufy dicendo:"Vieni amico, mi sono ricordato che devi aiutarmi a fare una roba". Allora Rufy trascinato allungò il braccio per prendere ancora qualcosa da mangiare e se ne andarono.
 "Allora che tipo di desideri?" Richiese Sanji.
"Ecco, ho fatto andare via Rufy perché mi dispiaceva dire quello che volevo fare davanti a lui..." rispose la navigatore.
"Tipo?" Si domandò Robin.
"Ace..."
"Che significa? Intendo, ho capito che c'entra Ace, ma in che senso? Vuoi dire che resuscita o cose del genere?" Disse Usop.
"Hai indovinato, puoi esprimere ogni sorta di desideri che tu voglia. Anche far resuscitare persone... In questa isola dobbiamo trovare 7 sfere nascoste in ogni dove" spiegò Nami.
"Sentite, io direi che dovremmo fare una specie di votazione" propose Franky.
"Eccoci, abbiamo finito" Zoro seguito dal capitano arrivarono "Ci siamo persi qualcosa?"
"No, niente di niente" rispose Nami.
"Oh, ok. Comunque qual è la decisione definitiva?" Chiese lo spadaccino.
"Votazione" rispose Franky.
"No! Noi andremo là e basta!" Nami diede un colpo in testa al cyborg che non sentì niente "O non ho ragione Rufy?"
"Eh? Sì, sì..." Disse il capitano con la bocca piena di cibo.  Poi pensò:'Che stava dicendo Nami?? Vabbè'
Tutti finirono di mangiare e ognuno se ne andò a fare cose diverse. Usop era di vedetta e fu l'unico dopo che tutti furono andati a letto a rimanere sveglio, o così sembrava.  Nami e Robin parlavano nella loro camera su cose ovviamente da ragazze.
"Allora, cosa gli hai detto?" Chiese Robin.
"Glie l'ho detto e basta" rispose Nami.
"E lui come l'ha presa?"
"È scappato in  bagno... Uff"
"Secondo me non se l'aspettava". Nami si lasciò cadere sul letto appena finito di mettersi il pigiama violetto con dei mandarini disegnate sopra.
"Perché non ti metti quello verde coi Berry?" Chiese l'archeologia.
"Lo ha voluto Rufy, ha detto che i suoi si erano tutti rotti..."

[Intanto nella stanza dei maschi]
"Ma quello non è il pigiama di Nami?" Chiese il cuoco.
"Già, i miei si son tutti rotti..." rispose il capitano.
"Mi raccomando, non chiederlo a me. Chiedilo a una ragazza. Vabbè che hai un fisico così minuto che sembra quello di una ragazza, però..." Lo spadaccino si mise a ridacchiare per la sua battuta squallida. Rufy fece una faccia strana è poi fece spallucce, si infilò i pantaloni e la maglietta.
"Ah... Proprio giusto giusto della mia taglia!" Disse e poi inspirò.  Che Buon profumo di mandarini. Si infilò sul suo letto a castello e salutò tutti i presenti con un sonoro "Notte ciurma!" e chiuse gli occhi. Non riusciva a dormire.  Pensava molto (strano...) a Nami e a tutti i ricordi che aveva con questa persona. Inspirò di nuovo, quello odore di mandarini era buonissimo. Un odore buonissimo assieme a degli occhi nocciola bellissimi.  Pensava molto a cosa dire a Nami il giorno successivo. Pensò che non poteva aspettare il giorno dopo, si alzò e si buttò sul pavimento per scendere...

[Intanto nella stanza delle ragazze]
Tutte e due erano a letto, ma non tutte e due dormivano. Robin sognava, Nami no... Anche lei pensava molto a Rufy e ai momenti fantastici tra di loro. I più bei momenti erano quando il capitano le affidava il cappello, poteva sentire il suo profumo. Era un profumo di... Carne?? Eh?? Bah... Comunque le piaceva quel profumo... Pensava a quello che avrebbe potuto sentir dire dal capitano il giorno successivo. Pensò che non poteva aspettare il giorno dopo, si alzò e mise le ciabatte e la vestaglia...

[Rufy]
Si diresse verso la camera delle ragazze e pensava cosa dire, non sapeva esattamente cosa dire. Sicuramente si sarebbe bloccato e se avrebbe provato il copione qualche volta non avrebbe avuto problemi. Era più o meno a metà di strada ma...

[Nami]
Era uscita dalla stanza e camminava verso la camera dei ragazzi. Intanto pensava cosa dire. Sicuramente non sarebbe riuscita a dire niente senza aver fatto qualche prova. Decise di programmare alcune probabili risposte e di programmare cosa dire dopo quelle. Era più o meno metà strada ma...

"Nami! Cosa fai qui?" Disse il ragazzo.
"Cosa ci fai tu qui! Io stavo solo facendo una passeggiata!" Rispose lei, era inspiegabilmente arrabbiata.
"Scusami... non volevo farti arrabbiare.  Volevo solo dirti una cosa, anzi volevo FARE una cosa...". Allora Rufy si avvicinò prendendo le la testa e appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza.
"R-Rufy..." fece la ragazza subito dopo essersi staccata da lui.
"Nami, anche io ti amo..." rispose il capitano.
"Ma... Non capisco...". La navigatrice era perplessa.
"Non c'è niente da capire... C'è solo che io ti amo e che tu mi ami, cosa non capisci?". A Nami iniziarono a lacrimare gli occhi però era gioia questa.
"Cosa vuoi dire allora con questo?" Chiese la ragazza.
"Beh, mi sembra ovvio... Vuoi essere la mia ragazza?" Rispose il capitano. Allora Nami gli saltò al collo dicendo:"Certo! Certo! Certo!". Girarono e Girarono e Girarono. La rossa era felicissima,  così felice che non voleva che quel momento durasse per sempre.
"Oh, mamma... Mi ha gira la testa!!" Disse ad un certo punto il moro.
"Oh, gira pure a me... Wooo Ooooh" fece la rossa girando in un modo strano su un solo piede strabuzzando gli occhi.
"Ok, diciamo che... Yawwwn! Che ho un pochetto di sonno...". Rufy sbadiglio.
"Come? Di già? Volevo che restassi con me..." Disse Nami. Anche Rufy strabuzzò gli occhi, forse era rimbecillito. Fece spallucce e si lasciò trascinare.
"Uuuuuuuuusoooooooop!!!!" Urlò la navigatrice dopo aver nascosto il ragazzo ancora sonnolente.
"Se? Che c'è? Stavo dormendo!" Gridò Usop.
"Vieni giù!"
"Okeyyy". Allora Usop si fece calare sulla rete di corde per scendere.
"Che c'è?" Chiese appena arrivato a terra.
"O niente, solo che non riesco a dormire e quindi potrei stare io di vedetta. Visto che tu STAVI DORMENDO!" Rispose lei. Usop fece una risata come per dire 'scusa'. Poi fece spallucce e se andò nella sua camera, non si accorse nemmeno che Rufy non era nel suo letto da quanto era addormentato. Appena il cecchino fu fuori portata di vista Nami e Rufy si arrampicarono e si misero comodi comodi a guardare le stelle.
"Sai" Disse Nami continua lo sguardo alto "sono proprio felice che tu sia qui con me... Intendo, sì siamo amici ma questo è diverso... Oh ma mi ascolti??"
"Ronnnffff... Shhhhhh... Ronnnffff...". Lui stava dormendo,  che rabbia!! Però Nami non poteva arrabbiarsi con lui. Allora si tirò su fino al collo la coperta e si sistemò con la testa sulla spalla del ragazzo e pure lei si addormentò.
"Sanji, dai ti prego... Dai dai dai la colazione!"
"No! Prima devono arrivare tutti gli altri!!"
"Uff!"  Sanji e Rufy litigavano ovviamente per il cibo.
"Ehy, che succede?" Chiese Nami entrando in cucina.
"Dai, ora c'è anche Nami! Siamo abbastanza per mangiare!" Si lamentò il capitano.
"Già, in 4 siamo tanti..." una ragazza sconosciuta disse.
"Ehy chi ha parlato?" Chiese la rossa.
"Io...". La ragazza misteriosa spuntò dal soffitto. Nami si mise a urlare perchè la piccola ragazza le apparì proprio davanti al naso. Per quello la giovane cadde fece un tonfo ma non sentì nulla, poi disse:"Che caduta... Comunque mi chiamo Celeste...". Sì, la ragazza misteriosa ero io... Allora tesi la mano per stringerla alla navigatrice che disse:"Nami" poi lei lasciò la mia mano e continuò"E cosa ci faesti tu qui??"
"Sono venuta apposta per lui..." indicai Rufy.
"Eh, per me?". Rufy si stupì. Andai fino alla panca vicino al tavolo, mi sedetti sul tavolo e misi i piedi sulla panca. Nami si infuriò come non mai, ma non lo dava a vedere.
"Allora Rufy? Non ti ricordi di nulla?" Feci guardandolo in quegli occhi neri. Lui si grattò la fronte pensando, ma non riusciva a ricordare.
"Non ti ricordano niente questi vestiti? Questi capelli? Questo cappello di paglia simile al tuo ma con la striscia azzurra? Questa insaziabile voglia di cosciotto? Il nome Monkey D. Celeste?"
"Monkey D. Celeste??" Urlarono Nami e Sanji.
"Hai capito, fratellone?" Dissi.
"Fratellone??" Riurlarono Nami e Sanji.
"Sorrelina che ci fai qui?" Urlò infine il capitano ricordatosi.
"Abbiamo deciso di venirti a trovare, perchè non potevamo?" Spiegai.
"Tu e chi?" Chiese mio fratello.
"Oh già, è fuori... 'Spe" uscii dalla cucina con lui dietro. Rufy appena vide qualcuno sul suo punto di vedetta preferito si arrabbiò tantissimo e urlò:"Ehy tu! Scendi da li!". Quindi la persona seduta si girò e disse:"Dici a me?". Una ragazza dai capelli lunghi e neri un po' più lunghi dei miei saltò giù e si avvicinò calma. Era vestita con dei pantaloncini neri sostenuti da una cintura arancione. La pancia era scoperta e l'unica cosa coperta era il seno con un top azzurro. Un cappello arancione da cowboy con delle palline rosse e due faccine, una triste e un felice, le copriva la testa e una collana di palline rosse uguali a quelle sul cappello le circondavano il collo. La carnagione non era né scura nè chiara con sotto gli occhi delle lentiggini che le illuminavano il viso. Sul braccio un tatuaggio con scritto FIANM con la N crocettata la identificava ed infine sotto il tatuaggio portava una specie di protezione arancione.
"Fiammy, questa è Nami. Questo ovviamente lo conosci, è Rufy. E infine lui è..."
"Sanji". Il cuoco si presentò inginocchiandosi con gli occhi a cuoricino prendendo la mano alla ragazza dalla pancia nuda. Lei adulata mi guardò e fece un risatina da disagio. Per spezzare quel momento presentai uno a uno, anche se non erano tante, le persone presenti lì. Finite le presentazioni Rufy e io dicemmo:"Ora possiamo fare colazione?? Daiiiiii"
"Ahi ahi ahi ragazzi, avete sempre fame...". La seconda ragazza scosse la testa.
"Senti chi parla!" Risposi e tutte e due ci mettemmo a ridere. Quindi ci avviammo verso la cucina, ma Nami ci fece cambiare strada.
"Potete andare a svegliare anche gli altri, ragazze? Grazie" ci chiese e noi acconsentimmo. Mentre camminavamo dissi:"Ti ricordi di Zoro?"
"Quello con cui abbiamo combattuto? Quello spadaccino dai capelli verdi?" Chiese l'altra ragazza.
"Se..."
"È quello per cui avevi una cotta?"
"Ehy! Non avevo una cotta, pensavo solo che fosse carino, tutto qui. Comunque, ho saputo che fa parte della ciurma di mio fratello..."
"Wow, allora riincontrerai il tuo fidanzato!!"
"Tu svegli quelli, io questi" sussurrai entrando in camera silenziosamente dopo essermi arrabbiata con la giovane a me vicino.
"Tu svegli lo spadaccino, wuuuu uuuuh"
"E smettila". Lei diedi  un colpetto amichevole e poi accesi la luce.
"SVEGLIAAAAAAAAAAA!!!!!!!" Urlai e quasi tutti caddero a terra, quasi tutti.
"Zoro, svegliati. Mihawk è morto..." dissi poi più dolcemente avvicinandomi allo spadaccino.
"Eh? Mihawk è morto?". Zoro si svegliò e mi vide sorridere e poi vide tutti gli altri a terra e una ragazza in piedi molto familiare. Anche lui cadde, ma all'indietro.
"C-che cosa ci fate voi qui?" Chiese lui.
"Mah niente... Siamo solo venute a batterci con te" risposi, sorrisi, mentii.
"Cely! Cosa fai?". La mia compagna ridacchiò, mi girai, spensi il sorriso e la guardai storto e lei smise. Anche se è più grande di me di 3 anni riesco a farmi rispettare. Comunque, tornando alla storia, stavo prendendo per mano Zoro per tirarlo su ma lui rifiutò dando uno schiaffo alla mano. Intanto l'altra ragazza tirava su i giovanotti ,si fa per dire, da terra. Rifiutata andai ad aiutarla. Ci incamminammo verso la cucina seguite dai maschi. Nel cammino incontrammo Robin, un'altra ragazza parte della ciurma. Arrivammo a destinazione in pochi secondi e ci stringemmo per mangiare.
"Allora tu ti chiami Fiammetta, giusto?" Chiese Robin.
"Già" rispose l'interpellata "Portuguese D. Fiammetta"
"Già, è la gemella di... beh, era la gemella di... voi avete capito di chi..." dissi con la bocca piena. Io, il mio gemello e mia sorella diventammo tristi, ma subito gli feci tornare il sorriso con un abbraccio sulle spalle. Passato il momento triste vidi che il mio piatto era vuoto quindi guardandomi attorno allungai il braccio per prendere qualcosa dal piatto di Usop che, abituato a Rufy, riuscì a fermarmi la mano prima che tornasse indietro.
"Ma cosa? Anche tu hai lo stesso potere di Rufy?" Chiese il cecchino.
"Certo! Non sapevi che se uno di due gemelli mangia un frutto del mare anche l'altro ne acquisisce i poteri?" Risposi.
"Ehm, no..." fece lui.
"Ecco, ora lo sai..." dissi inforchettando delle uova strapazzate rubate a Rufy, vinco sempre io sia per cibo che per forza. Era finita la colazione e tutti si sentirono sazi.
"Senti Fiammy, stavo guardando..." sussurrai a mia sorella, anche se era illegittima.
"Il verdino? Beh, ovvio!". Lei ridacchiò, le piaceva tanto prendermi per i fondelli su quelle cose.
"Sì guardavo il verdino e ho notato che è molto più bello ora. È cresciuto e sono cresciuta pure io e ho capito cosa era successo in quei giorni"
"Se lo dici tu... Però io penso che sia molto più bello quel cuoco..."
"Il biondino? Quello che litiga con Roronoa? Col mio Roronoa?"
"Sì... È così carino". Ora ridacchiavo io perchè di solito era lei a prendermi in giro. Fiammetta appoggiò la testa sulla mano e sospirò, era pure lei innamorata. Tutti si alzarono di tavola appena Nami diede dei pugni in testa ai due litiganti che litigavano per... Uhm... L'ho scordato, comunque litigavano di brutto.
Diciamo che tutti erano attorno a me e a Fiammy, volevano sapere della nostra vita. Usop, Chopper e Rufy ci tempestavano di domande. Sanji e Brook, i due pervertiti, ci chiedevano delle mutandine e lei era tentata di fargliele vedere a Sanji. Franky prendeva le nostre misure per costruire chissà cosa. Nami stava con la schiena sull'albero maestro e picchiava il piede a terra scocciata. Robin leggeva, che scoperta. Infine Zoro, Roronoa come lo chiamavo io dormiva, poi si allenava e dopo dormiva ancora, dopo aver dormito si allenava di nuovo, praticamente era un uomo da dormita e allenamento. Non era proprio il mio ragazzo ideale però al cuore non si comanda (ok, frase fatta time). Passarono le ore e la sera arrivò, io e Fiammy dovemmo dormire tra i ragazzi. Io e lei non riuscimmo a dormire per un bel po' e osservammo i comportamenti delle due cause dei battiti dei nostri cuori. Che carini che erano mentre dormivano. Dopo un po' Fiammetta si addormentò ma io no, ero insonne come in tutti gli ultimi giorni. Mentre mi giravo e rigiravo sentii Rufy che si alzava e se ne andava in silenzio. Lo seguii senza far rumore, scoprii che usciva per vedere Nami. Non mi faceva nè caldo nè freddo, mi dava solo fastidio un pochetto che mio fratello gemello non mi avesse detto che era fidanzato con la sua navigatrice. Sì anche io non gli avevo ancora raccontato di Zoro, ma glie lo avrei detto subito appena mi sarei svegliata. Invece lui non aveva detto nulla di nulla di nulla, neanche un cenno. Tornai a letto, se un sacco a pelo si può chiamare letto, e finalmente mi addormentai. Mi addormentai sapendo che comunque ero protetta da qualcuno in particolare, non sapevo da chi ma era una certezza che sentivo dentro. Mi svegliai il mattino dopo molto tardi, ero immersa nei pensieri strani che mi balenavano e mi balenano ancora oggi in mente. Oramai in camera c'erano solo 3 persone: io, Fiammetta che non era abituata a svegliarsi presto e... Zoro? Già stranamente lo spadaccino era rimasto a dormire sul letto e non sul ponte. Quando mi alzai Rufy mi salutò, non si era accorto di quello che era successo la scorsa notte.
"Ciao..." lo salutai io con indifferenza.
"Ehy, sorellina, che succede?" Chiese lui.
"Niente..." continuavo sempre ad essere indifferente.
"No, io so che hai qualcosa. Dimmelo!"
"Ti ho detto che non ho niente!" Mi arrabbiai.
"Tu! Hai! Qualcosa! Vieni qui e dimmi che hai ". Mi sedetti affianco a lui e stetti in silenzio col muso, tipico (veramente).
"Allora? Che c'è?" Richiese lui.
"C'è che mi fidavo di mio fratello gemello! Che pensavo non avessimo segreti noi due!" Urlai infuriata. Lui fece una faccia interrogativa.
"Non capisci? Allora ti do un indizio! La tua navigatrice ti dice qualcosa?" Continuai a urlare ma senza far sentire l'indizio, avevo capito che era un segreto.
"Beh, allora cosa mi dici di Zoro?" Disse lui però a bassa voce, anche lui lo aveva capito. Capii di essere nel torto e abbassai lo sguardo sui miei piedi.
"Ehy, basta litigare..." fece Rufy mettendomi una mano sulla spalla. Mi girai e lo guardai negli occhi e le lacrime iniziarono a sgorgare.
"Fratellone, mi sei mancato tantissimo... Ho subito moltissimo, dolore dolore e ancora dolore..."
"Lo so lo so..."
"Quando mi hanno rapita ho provato un dolore immane. Perchè non sei venuto? Da quel giorno dovetti diventare una tirapiedi di quel brutto porco di Rashid Parpallet...". Appoggiai la testa sul suo petto, chiusi gli occhi e le lacrime diventarono sempre di più.
"Non sono venuto perchè dei banditi rapirono me... Appena riuscii a liberarmi Ace disse che non fu possibile salvarvi. Non sai quanto fui triste in quei mesi. Andavo tutti giorni a vedere se tornavi ma tu non c'eri..."
"E io andavo tutti i giorni in cima all'albero maestro di mattina presto, mi piaceva pensare che in quel giorno saremmo sbarcati nel villaggio... Avevamo solo 8 anni Rufy, solo 8 anni... Ogni notte io dormivo sognando, ma sentivo che Fiammy stava sveglia e mi teneva la mano". Infatti era lei quella forte, e non parlo di forza ma di carattere. All'improvviso, in quel momento così strano, si sentì un urlo:"Nave nemica a babordoooo!!!". Una nave della marina si dirigeva verso di noi, sicuramente volevano catturarci, almeno, volevano catturare loro.
"Continuiamo dopo la chiacchierata, ok?" Disse lui e se ne andò.
"S-sì... Sniff...". Sorrisi asciugando gli occhi col dorso della mano.
"Che succede Franky?" Chiese Robin.
"Ci insegue la marina" rispose il cyborg.
"E te pareva, ci mancava solo questa..." dissi avvicinandomi ai due.
"Yuppyyyy! Si lotta, yeeeeah!" Gridò di gioia Rufy, ovvio voleva combattere.
"Perchè Rufy sprizza gioia da tutte le parti?" Domandò Nami raggiungendoci.
"Marina..." risposi.
"Nami, possiamo combattere? Ti preeeeeeego...". Rufy si mise in ginocchio. "Ok, solo perchè ci sono le tue sorelle ed è un avvenimento" rispose esasperata la navigatrice, ma quella era solo una scusa per accontentarlo. Robin coi suoi poteri chiamò tutti e in pochi minuti eravamo lì pronti all'attacco.
"Vado?" Dissi guardando mio fratello gemello di fianco a me.
"Vai!" Fece lui e assieme dicemmo:"Ponte gom gom doppiooooo in azioneeee!". Costruimmo un ponte tra le due navi con le braccia e tutti saltarono su e corsero dall'altra parte. Poi ci lasciammo andare e la battaglia cominciò, io e Rufy lottavamo fianco a fianco per fare tutte le mosse gom gom doppie, la nostra specialità.
"Fiu... Dai è stato divertente, non credi Fiammy?" Dissi quando la battaglia fu finita.
"Sì, non lottavo così dalla volta che sbarcammo su quell'isola e ci battemmo con Zoro..." rispose lei. Appena sentii questa frase mi girai verso di lei e feci quel segno che si fa per far smettere a qualcuno di parlare di robe strane, quando fai quel movimento tipo quello che fanno i mafiosi per dire "Sei nei guai picciotto, se ti ritrovo ti ammazzo...". (Non so come dirlo...)
"Avete lottato con Zoro?" Chiese stupito Usop.
"Noi? Ma va...  Non sapevamo neanche che esistesse a quell'età!" Si mise subito sulla difensiva Fiammetta. Mi girai con gli occhi infuocati di rabbia.
"Non ascoltatela, dice solo cacchiate..." feci sorridendo, ma proprio mentre stavo riuscendo a far credere alla mia bugia Zoro arrivò e disse:"Sì, si sono battute con me. E allora?". Dentro mi sentii morire, ce l'avevo quasi fatta! Che rabbia.
"Come hai osato batterti con queste bellissime ragazze? Anche se non posso capacitarmi che lei è la versione femminile di Rufy..." urlò Sanji contro lo spadaccino.
"Che vuoi dire con questo?" Chiesi incacchiata come un diavolo.
"No no, intendo che la versione femminile di Rufy me l'aspettavo un orrore e tu sei uno splendore!" Si difese il cuoco
"Sempre il solito cretino..." borbottò Zoro, com'era carino quando lo faceva!!! Awww...
"Scusa? Ripeti?" Si arrabbiò Sanji.
"Non credo che io sia costretto, brutto cuoco da strapazzo!" Rispose lo spadaccino. Ovviamente Zoro e Sanji dovevano fare la loro litigata oraria e ovviamente Nami doveva finire quella litigata. Uffa, era bellissimo quando litigava... E sicuramente anche mia sorella lo pensava per Sanji...
"Sentite, è poco che io e mia sorella siamo qui ma era da quando sbarcammo che volevo dirvelo" feci sedendomi a terra con le gambe incrociate e le mani sulla testa di dietro.
"Cioè?" Chiese Robin.
"Beh, magari Nami vi avrà parlato delle informazioni che ha avuto in merito a delle sfere. Ecco io le ho dato quelle informazioni e mi sembra anche ovvio il perchè..." risposi. Guardai Fiammetta e la vidi a testa bassa con le palpebre che cadevano sugli quasi chiudendoli.
"Sì, e allora?" Domandò perplessa la rossa.
"Ehm, volevamo chiedervi se possiamo aiutarvi nell'impresa. Per piacere, anche noi eravamo molto legate ad Ace e soprattutto lei...". Indicai mia sorella.
"Ma certo che potete! E pure lo chiedete?" Esclamò di gioia Rufy. Io e lei sorridemmo (?). Ufficialmente eravamo parte di quella avventura.
"Ma allora dovremmo spostare i loro 'letti' nella nostra stanza..." propose Nami. No no e poi no! Non volevo affatto spostarmi per dormire! Volevo dormire nella stessa sua stanza!
"Certo! Non vorrei che vedano cose da maschi..." concordò Usop.
"Ma sì! Io non ho pigiami quindi... aspetta ma io sono uno scheletro e non potrebbero vedere niente! Yo oh oh oh" rise Brook. Nessun altro rise, anzi tutti fecero una faccia strana guardandolo.
"Ok, battuta squallida time..." dissi "Allora che si fa?"
"Pensavo" fece Usop interessato alla storia di prima "Com'è finita la battaglia tra voi e Zoro?"
"Beh, ora ti spiego ci battemmo una alla volta. Il motivo non lo ricordo, ma comunque fu una prova difficile" iniziò a raccontare Fiammetta. Io ero stufa di ascoltare quella storia, preferivo stare a chiacchierare con Rufy.
"Allora? Cosa hai fatto in questi anni?" Chiesi mentre il vento mi scompigliava i capelli.
"Beh, non molto..." rispose lui.
"E allora come mai hai una taglia così alta?" Non era una di quelle domande serie, era una di quelle retoriche.
"A proposito, perchè tu non hai una taglia sulla testa? Mi pare che tu sia molto forte e per di più eri una dei pirati di Rashid..."
"Beh, vedi io non è che ho combattuto con molti marine e pirati. Preferisco starmene tranquilla... Sei tu quello che si caccia nei guai, non io". Rufy ridacchiò sotto i baffi.
"Che c'è?" Chiesi perplessa.
"Non è che tu sia proprio una santarellina, conta che sei mia sorella gemella".
"Che vuoi dire con questo?" Ero sempre più perplessa.
"Beh, tra le due coppie siamo noi quelli più ingenui...". Sorrise. Scossi la testa. Andai in cucina, era tutta buia... Furtiva entrai e cercai la mensola con il cibo non da cucinare e...
"Rufy! Quante volte ti ho det...". Sanji entrò di colpo ma si stupì che non ero Rufy. Sorrisi innocente guardandolo.
"Ma se volevi qualcosa potevi chiedere!" disse il cuoco tirandosi su le maniche.
"Potresti cucinare qualcosa anche cucinare qualcosa per mio fratello?". Sbattei le palpebre molto velocemente, sapevo che non avrebbe resistito. Con i cuoricini agli occhi Sanji acconsentì, ovvio, e si mise a cucinare. Ad un certo punto finalmente il biondino smise di cucinare e io andai a portare il vassoio a Nami e Robin. Nami era in camera sua a leggere un libro. Entrai ed appoggiai il vassoio con le paste sul comodino.
"Oh, ciao Celeste!".
"Nami, ti ho portato delle paste. Sanji le ha cucinate poco fa"
"Ok, grazie...". Sorrise.
"Ehm... Senti Nami, posso chiederti una cosa?"
"Sì? Che cosa?", era perplessa. Mi sedetti sul letto affianco a lei.
"Perchè Sanji e Zoro litigano sempre? Intendo, c'è una motivazione precisa?". Diventai rossa in volto e questo diede un'idea strana, anche se corretta, alla rossa.
"Come mai sei diventata rossa? Cosa succede? Magari c'è un cuore che batte?". Sorrise, scherzava. Non pensava che quell'idea fosse esatta. Girai la testa dall'altra parte.
"Oddio, non mi dirai che ho ragione! Non è che ti piace qualcuno? Sanji o Zoro?". Nami era sempre più curiosa.
"Zoro..." sussurrai a bassissima voce.
"Eh?"
"Zoro..." risussurrai, ma ora più forte.
"Davvero? Mi sembravi una ragazza diversa... Mi sembravi una ragazza più, come dire... Più maschiaccia..."
"Beh anche le maschiacce hanno un cuore, non credi?". Fece spallucce.
"Comunque, da quanto ti piace?"
"Da quando avevo 15 anni..."
"Eh?". Nami i stupì tantissimo, era una cosa molto strana (Non per me).
"Beh, è abbastanza carino... E a te da quando ti piace Rufy?". Sorrisi, volevo dirglielo che li avevo visti.
"C-cosa? L-lo sai?"
"Sì" feci spallucce "Ieri sera vi ho visti, ma fidati non lo dico a nessuno". Mi alzai e me ne andai prendendo la paste. Mi diressi verso la stanza dove si trovava Robin però lei non aveva fame. Passai davanti a Rufy che era sdraiato sul prato. Aveva il cappello sulla faccia, chissà cosa faceva. Mentre camminavo verso il bordo della nave per sedermi pensavo.
'Credo che dovrei dirglielo... E se poi non ricambiasse? Avrei fatto una bruttissima figura... Ma se ricambiasse sarebbe una cosa fantastica. Non potrei mai saperlo se non glielo chiedo. Ho deciso, mi confesso!'. Mi diressi verso il punto più alto dell'albero maestro. Zoro stava di vedetta ma ovviamente dormiva.
"Zoro..." lo chiamai.
"Eh? Sì? Chi mi ha chiamato?". Il verdino si svegliò.
"Senti Zoro, posso dirti una cosa?". Ero nervosissima, giravo la punta della ciabatta sul legno.
"Sì... Spara". Lo guardavo dall'alto, lui era a gambe incrociate e con le mani sulla testa.
"Ehm... Io penso che tu sia abbastanza carino...". Tormentavo una ciocca di capelli neri. Zoro chiuse gli occhi e all'apparenza sembrava stesse dormendo.
"Ceh, io ti confesso tutto e tu non dici niente? E per di più ti metti a dormire?" mi misi ad urlare, ma non  motlto forte.
"Senti, io posso fare quello che voglio...". Continuava a stare ad occhi chiusi.
"Ma potresti dire almeno una parola, no? Tipo 'grazie' oppure 'ok' oppure..." mi misi a dire qualche esempio, però lui mi bloccò dicendo:"Se non mi lasci finire... Dicevo, io posso dire quello che voglio tipo 'anche io'..."
"C-cosa?" balbettai.
"Sei sorda o cosa?"
"N-no, non sono sorda..."
"Ecco, io mi rimetto a dormire. Tu fai quel che vuoi..."
"O-ok..."
"Ah dimenticavo, io non sono una persona di bacini e bacetti quindi non ti starò vicino o qualcosa del genere, ok?"
"S-si... Neanche io sono una persona così, sono una specie di maschiaccio". Non riuscivo a parlare normalmente, ero emozionata da morire.
"Bene, vedo che capisci. Hai la mentalità della ragazza perfetta... Bello che Rufy abbia una sorella così". Allora io tornai giù da mio fratello e Zoro si rimise a dormire.

Fine!


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Capitolo 3
*** Altre informazioni ed un'altra isola! ***


ccc WELLA!! Nuovo capitolo della storia più schifosa al mondo!! YYAAYY!!
CELE :D



NELL'EPISODIO PRECEDENTE
"Sanji, dai ti prego... Dai dai dai la colazione!"

"No! Prima devono arrivare tutti gli altri!!"
"Uff!"  Sanji e Rufy litigavano ovviamente per il cibo.
"Ehy, che succede?" Chiese Nami entrando in cucina.
"Dai, ora c'è anche Nami! Siamo abbastanza per mangiare!" Si lamentò il capitano.
"Già, in 4 siamo tanti..." una ragazza sconosciuta disse.
"Ehy chi ha parlato?" Chiese la rossa.
"Io...". La ragazza misteriosa spuntò dal soffitto. Nami si mise a urlare perchè la piccola ragazza le apparì proprio davanti al naso. Per quello la giovane cadde fece un tonfo ma non sentì nulla, poi disse:"Che caduta... Comunque mi chiamo Celeste...". Sì, la ragazza misteriosa ero io... Allora tesi la mano per stringerla alla navigatrice che disse:"Nami" poi lei lasciò la mia mano e continuò"E cosa ci faresti tu qui??"
"Sono venuta apposta per lui..." indicai Rufy.
[...]
"Non ti ricordano niente questi vestiti? Questi capelli? Questo cappello di paglia simile al tuo ma con la striscia azzurra? Questa insaziabile voglia di cosciotto? Il nome Monkey D. Celeste?"
"Monkey D. Celeste??" Urlarono Nami e Sanji.
"Hai capito, fratellone?" Dissi.
"Fratellone??" Riurlarono Nami e Sanji.
"Sorrelina che ci fai qui?" Urlò infine il capitano ricordatosi.
[...]
"Zoro..." lo chiamai.
"Eh? Sì? Chi mi ha chiamato?". Il verdino si svegliò.
"Senti Zoro, posso dirti una cosa?". Ero nervosissima, giravo la punta della ciabatta sul legno.
"Sì... Spara". Lo guardavo dall'alto, lui era a gambe incrociate e con le mani sulla testa.
"Ehm... Io penso che tu sia abbastanza carino...". Tormentavo una ciocca di capelli neri. Zoro chiuse gli occhi e all'apparenza sembrava stesse dormendo.
"Ceh, io ti confesso tutto e tu non dici niente? E per di più ti metti a dormire?" mi misi ad urlare, ma non  motlto forte.
"Senti, io posso fare quello che voglio...". Continuava a stare ad occhi chiusi.
"Ma potresti dire almeno una parola, no? Tipo 'grazie' oppure 'ok' oppure..." mi misi a dire qualche esempio, però lui mi bloccò dicendo:"Se non mi lasci finire... Dicevo, io posso dire quello che voglio tipo 'anche io'..."
"C-cosa?" balbettai.
"Sei sorda o cosa?"
"N-no, non sono sorda..."
"Ecco, io mi rimetto a dormire. Tu fai quel che vuoi..."
"O-ok..."
"Ah dimenticavo, io non sono una persona di bacini e bacetti quindi non ti starò vicino o qualcosa del genere, ok?"
"S-si... Neanche io sono una persona così, sono una specie di maschiaccio". Non riuscivo a parlare normalmente, ero emozionata da morire.
"Bene, vedo che capisci. Hai la mentalità della ragazza perfetta... Bello che Rufy abbia una sorella così". Allora io tornai giù da mio fratello e Zoro si rimise a dormire.

Altre informazioni ed un'altra isola!
"Hey fratellone... Che fai?" chiesi sdraiandomi accanto a lui.
"Imito Zoro" fu la sua risposta.
"Che??". Mi alzai sui gomiti e lo guardai perplessa.
"Imito Zoro... sto dormendo come fa lui..."
"Ma tu non sei a posto Rufy!!". Sorrisi.
"Perchè dici questo? Non c'è nulla di male nell'imitare qualcuno"
"Perchè devo essere la gemella di 'sto qui?" chiesi guardando al cielo.
"Perchè? Di chi volevi essere la gemella?". Rufy si spostò il cappello dalla faccia.
"Non lo so ma non di un pazzo come te!". Sorrisi ancora per fargli capire che scherzavo.
"Tu sei pazza Cel"
"Oh, come osi? Guarda che io ti strapazzo!". Mi lanciai su di lui e gli scompigliai tutti i capelli con una mossa da bullo. Iniziammo a lottare ridendo come matti sul prato della Sunny. Sfiniti e sudati ci buttammo a pancia in su con le braccia aperte a respirare pesantemente. Ci trasportammo nella nostra infanzia lontana, quando ancora eravamo felici tutti insieme. Prima che tutto qual putiferio iniziasse.
"Sei... anf... sei forte... anf... ragazza..." disse lui dopo qualche minuto che eravamo accasciati a terra.
"Di... anf... Di più di te sicuramente... anf..." feci io sorridendo (noto soltanto ora che avevo il sorriso facile).
"Mò... mò non esageriamo... anf..."
"Io non esagero mai..."
"Se se come no. Come quella volta che hai detto che ti sei mangiata 7 panini tutti di fila in 5 minuti!!"
"Non l'ho mai detto Rufy!"
"Ed invece sì!!"
"Non è vero!!"
"Sì che lo hai detto!!"
"PFFF...". Mi sdraiai e mi misi il cappello sulla faccia e mi misi a pensare.
"A che pensi?" chiese mio fratello guardandomi.
"Tante cose..." risposi.
"Com'è andata con Zoro?" domandò.
"Eh? C-che stai dicendo?". Lo guardai da sotto il cappello.
"Non sono scemo come credi... Io ho occhi ovunque!!"
"Spione! Che problemi hai?"
"Nessuno... Volevo vedere la mia sorellina in azione"
"Chissà che emozionante!! Eh?"
"Comunque, coincidete perfettamente"
"Che vuoi dire?"
"Siete tutti e due distaccati, nel vostro mondo. Capisci?". Feci spallucce. Non mi importava nulla di quello che pensavano gli altri. Sì, l'opinione di mio fratello era sempre ben accolta ma quasi mai una cosa su cui riflettere. Quello che pensano gli altri dei miei modi di fare strani, della mia mentalità ancora da bambina (perchè a 13 anni non sono più una bambina!! Che bimba minkia! P.S.: 13 anni sono la mia età attuale), le mie frasi tipiche stupide... Tutto ciò era solo un argomento su cui prendere in giro per tutti. Ero quella presa di mira... da tutti. Solo la ciurma, quella di mio fratello, mi trattava a dovere. Prima, dove stavo com Fiammy, venivo sempre lasciata daq parte in tutto. Molte volte dovevo pulire i bagni o fare da schiavetta per quegli uomini puzzolenti e sporchi. Odiavo quella nave e per fortuna non dovetti mai più vederla in vita mia.
"Hey Cele, posso chiederti una cosa?". Una voce femminile mi arrivò dal dietro. Mi girai. Nami stava in piedi davanti a me. Che bel fisico che aveva!! Magari lo avessi avuto io!!
"Sì, che c'è?" dissi alzandomi. Aveva la cartina in mano.
"Vedi questo?" fece indicando un punto sulla mappa "Dovrebbe essere prorpio davanti a noi, ma non c'è. Non è che forse questa mappa è un po' sbagliata?". Mi avvicinai. Presi delicatamente da un lato il foglio e lo osservai con le ciglia incurvate. Per poi osservare il punto indicato da Nami davanti a noi. Più e più volte feci questo procedimento. Poi conclusi con:"Ma questa sarebbe Plastic Beach?". Puntavo l'indice su una isola sulla mappa. Lei annuì. Rufy osservava la scena.
"Ah! Ora ricordo!! Plastic Beach ha una particolarità molto strana. Praticamente le maree in questo punto, proprio attorno all'isola, si alzano e si abbassano per molti metri sommergendola tutta, da cima a fondo. Ed essendo piatta piatta questa terra sembra sparire per poi ricomparire dal nulla" spiegai.
"Dici sul serio? È davvero strano!" esclamò la navigatrice "Quindi qui" indicò di nuovo davanti a noi "Ci sarebbe Plastic Beach sommersa?". Anuii.
"Queste maree durano vari mesi. Se non ricordo male più o meno in questa settimana dovrebbe riemergere". Fissavo avanti. Già, si vedeva qualcosa spuntare.
"Ah, dimenticavo, ho trovato un libro sulla nave di Rashid. Mi pare si chiami 'I tesori più strani nelle isole più strane'"
"Beh, e l'hai letto?" chiese Nami.
"Un po', quel che basta per sapere delle sfere"
"E cosa diceva?". Iniziai a spiegare tutto ciò che avevo letto. I giorni passarono e Plastic Beach riemerse. Decidemmo di sbarcare su quell'isola.
AL PROSSIMO CAPITOLO :D

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