Storia di genti che un giorno scrissero un libro

di Lechatvert
(/viewuser.php?uid=453208)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno primo: Dipingimi come una delle tue donne francesi, Leonardo! ***
Capitolo 2: *** Giorno secondo: Incubo ***



Capitolo 1
*** Giorno primo: Dipingimi come una delle tue donne francesi, Leonardo! ***


polverenera

La settimana di Da Vinci's Demons
Pensavate che mi fossi ritirata nel mio angolino solitario, eh?
E inveeceeeee ci sono anche io v.v

Muoio di caldo, perciò vi lascio subito alla storia. 


Abbracci,
Lechatvert









Storia di genti che un giorno scrissero un libro

Giorno primo: "Dipingimi come una delle tue donne francesi, Leonardo!"
Leonardo/Vanessa





Vanessa è madre di un ragazzino che si sbuccia le ginocchia a saltare nei campi che circondano Firenze, eppure ogni sera si siede alla finestra e aspetta. Il tempo l’ha resa una donna paziente e quieta; cionondimeno, quando quella puntuale missiva giunge tra le sue dita, non può fare a meno di sentirsi impaziente.
Perché quando Leonardo torna dalla Francia, che sia inverno o primavera, non c’è mansione che lo possa tener lontano dalla casa di Vanessa.
Non ci sono baci come i suoi, né carezze più calde delle sue mani d’artista.
Così, come ogni volta, quando l’uscio si apre Vanessa è pronta a slacciarsi la veste per lasciarla scivolare sui suoi fianchi pallidi.
Guarda Leonardo in viso, lo trova invecchiato, eppure ride.
«Dipingimi come una delle tue donne francesi, Leonardo!»



Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Giorno secondo: Incubo ***


polverenera

La settimana di Da Vinci's Demons
Salve a tutti!

Sono sotto studio ma mi ritaglio dieci minuti per pubblicare v.v

Questa è stata la short che mi è piaciuto di più scrivere! Ed è veramente una cavolata xD Siete liberi di fustigarmi!

Prometto di rispondere a tutte le recensioni non appena questo maledetto esame mi lascerà dormire in pace, intanto ringrazio tutte le belle signorine e le rassicuro dicendo che correrò a leggere le loro opere quanto prima. Vi amo di bene! <3


Abbracci,
Lechatvert









Storia di genti che un giorno scrissero un libro

Giorno secondo: "Incubo"
La vera storia di Alfonso di Napoli e del dente malvagio





Si dice che le sorelle maggiori siano l’incubo di ogni bambino. Eleonora era più piccola di Alfonso di due anni, eppure per fare l’incubo pareva esserci nata.
Scherzi, burle e cattiverie erano all’ordine del giorno ma, a sentire Re Ferrante, l’apice venne raggiunto il giorno in cui il futuro regnante perse il suo primo dente da latte.
Neanche a dirlo, quella vipera di Eleonora era lì per cogliere l’occasione.
«Devi liberartene subito», disse, dopo aver strillato talmente forte da destare tutta Napoli. «Altrimenti la fata dei denti verrà per mangiarti il cranio.»
Alfonso era bambino, ma non era affatto stupido.
«Menti», rispose allora, gonfiando il petto mentre dalla bocca un rivolo di sangue scendeva sul mento.
Eleonora alzò le spalle.
«Lo ha detto anche il figlio ciambellano, ma poi papà ha dovuto staccargli la fata dalla testa di forza. Aveva i denti conficcati così in profondità che per salvarlo ha dovuto decapitarlo.»
Alfonso sgranò gli occhi.
«Tu l’hai visto?»
Eleonora annuì, convinta.
«Con questi occhi.»
Si sporse un poco in avanti e baciò Alfonso sulla guancia, sporcando la manica della camicia da notte per pulirgli il viso.
«Buonanotte, fratello.»
Quella notte, Alfonso non dormì, ma si premurò di gettare il dente caduto dalle mura del palazzo.
Non che credesse a quel genere di storie, certo che no, ma, anche a distanza di anni, preferiva non rischiare.




Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2650161