Mia moglie.

di 24maggio2011
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La donna della mia vita. ***
Capitolo 2: *** Dobbiamo parlare. ***
Capitolo 3: *** Litigare per poi fare pace. ***
Capitolo 4: *** Sono incinta. ***
Capitolo 5: *** Il giorno dei papà. ***
Capitolo 6: *** Jeffry e Claudia Stilinski. ***



Capitolo 1
*** La donna della mia vita. ***


Piccole avvertenze:
- Come al solito i personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Jeff Davis.

- AU-TUTTI UMANI. 

Stiles e Lydia, stanno insieme dall'età di 16 anni. Adesso, ne hanno 21, sono sposati e laureati. Stiles è il vice sceriffo di Beacon Hills e il suo sogno fin da bambino che era proprio quello di lavorare al fianco del padre, si è finalmente avverato. Lydia è laureata in psicologia infantile. Il suo capo è Peter Hale che ha da sempre una cotta per lei che spera proprio che il marito non lo scopra mai. Ebbene si, Stiles Stilinski è terribilmente geloso di sua moglie che ha appena scoperto di essere incinta e non vede l'ora di dirglielo.


 
- La donna della mia vita.

Quella mattina, la signora Stilinski, si era svegliata con la consapevolezza che per lei, sarebbe stato un giorno migliore e aveva ragione. E' due settimane circa che ha una strana, quanto bellissima sensazione. Era sposata con Stiles da nove mesi ormai e nemmeno il giorno del loro matrimonio o in viaggio di nozze alle Maldive, si sentiva così. Qualcosa dentro di lei stava cambiando o per meglio dire crescendo e se fosse stato vero, Lydia, non poteva essere più felice di così.
La sera precedente, andò in farmacia e sotto ordine della loro dottoressa, nonché migliore amica e cognata, Allison Argent, comprò un test di gravidanza. Lo nascose nel suo beauti, certa che il marito non avrebbe mai messo mano nei suoi trucchi e con un sorriso in volto si diresse alla loro casa per preparare la cena. 

Quasi non ne avevano parlato di avere un figlio e forse, adesso, tra poco meno di nove mesi, ne avranno uno. O una. Dio, quanto vorrebbe che dentro la sua pancia ci sia Claudia Stilinski.


"Dio mio, Lydia. Non fasciarti la testa, ancora nemmeno sai se sei incinta! Andiamo. Ma che ti prende?!" 

Mentre si dava della pazza da sola, il suono del suo cellulare che segnalava l'arrivo di una nuova chiamata, la distrasse dei suoi pensieri.
Conosceva bene quella musichetta. Era suo marito. Con un sorriso in volto, si affrettò a rispondere.
- Mio piccolo principe, buona sera! - Dice dolcemente Lydia.
- Oh mia regina. Buona sera a lei! Sei a casa, amore? - Chiede Stiles. Altrettanto dolce.
- Certo! Ti sto aspettando mentre preparo il tuo piatto preferito. 
- Ma quanto ti posso amare, Lydia Stilinski? Quanto? Sto arrivando.
- Proprio quanto Ti Amo io, amore. A tra poco. Guida con prudenza! - Dice Lydia.
- Si mamma! - Scherza Stiles prima di chiudere la telefonata e accedere la macchina per raggiungere casa sua.

All'ultima parola di suo marito, Lydia, non trattene una lacrima di emozione che scese piano ad accarezzargli il viso. Il suo cuore ebbe un tonfo e lo stomaco prese a girargli al massimo della velocità, per la felicità. Le guance infiammate e un sorriso a trentadue denti sulla faccia.


"Tu, mi manderai al manicomio, un giorno o l'altro."

La cena è pronta. Sono le 19:20 e Stiles è appena entrato in casa con un mazzo di rose rosse tra le mani.
- Principessa, sono a casa. - Strilla felice Stiles, raggiungendola in cucina.
- Ciao amor..woow! E quelli? - Chiede Lydia con un sorriso enorme in volto.
- Oh, nulla di che. Sono per la donna della mia vita. Lydia Martin Stilinski. La conosci, per caso? - Risponde con finta noncuranza, Stiles.
- Lydia Martin? Mai sentita nominare. Lydia Stilinski? Assolutamente si e a meno che io abbia un omonimo e non lo sappia, penso proprio di essere io. La risposta è esatta, mio piccolo, grande ed unico amore? - Chiede Lydia con tono seducente avvicinandosi alle labbra del marito.
- Direi di si. - Risponde lui, un secondo prima di baciarla con dolcezza. Si staccano di malavoglia, solo per riprendere fiato ma sorridono nelle labbra dell'altro e poi, Stiles, inizia a parlare.
- Per te. - Dice consegnando le rose alla moglie che sorride di gioia, mentre il suo cuore si è appena sciolto come neve al sole.
- Grazie. Mio re. Sono bellissimi! - Dice Lydia dandogli un dolcissimo bacio a stampo.
- No, non sono bellissimi amore. Non c'è niente più bello di te. - Dice Stiles mettendogli una ciocca di capelli, dietro l'orecchio.
Lui ama da sempre farlo e lei, ama da sempre farselo fare.
- O di te. - Sorride lei.

Tra una parola, un bacio ed un altro ancora, la cena è giunta al termine. Sparecchiano, Lydia lava i piatti mentre suo marito la distrae passando lenta una mano lungo tutto il suo corpo e dandogli un infinità di baci nel collo, nelle guance, sotto l'orecchio e nelle labbra.
- Hai finito, signora Stilinski? - Chiede Stiles quando finalmente, la moglie, si è girata nel suo abbraccio e sorridendo maliziosa, lo guarda negli occhi.
- Direi di si. Perchè? Ha qualche programma, signor Stilinski? 
- Mhhmh.. - Finge di pensare Stiles, mentre morde con dolcezza il labbro inferiore di Lydia. Li mette le mani intorno ai fianchi, scende sempre più giù, gli fa allacciare le gambe intorno alla sua vita e le braccia al suo collo, la prende in braccio e se la porta in camera da letto, mentre Lydia, ride divertita.
- Wooww. Qui, mio marito ha sentito la mia mancanza oggi.
- Oh, non immagini quanto. Non immagini quanto! - Risponde Stiles mentre la sdrai nel letto e rimanendo sopra di lei.
- Perchè, tu no? - Chiede ancora. 
- Mi chiedo esattamente perchè siamo ancora vestiti. - Lo provoca Lydia.
- Non provocarmi! - Dice Stiles un secondo prima di attaccarsi prepotentemente alle sue labbra e farci un attentato. Le bacia, le lecca, le morde. Poi accarezza con movimenti lenti e caldi, il suo corpo da sotto i vestiti e in pochissimi minuti, l'eccitazione è alle stelle per tutti e due.
Dieci minuti al massimo e Stiles Stilinski e Lydia Martin si sono uniti corpo ed anima per la milionesima volta.
Quando entrambi ne ebbero abbastanza, dopo una doccia veloce, si misero il loro pigiamino, si distesero l'uno al fianco dell'altra, si strinsero le mani, intrecciarono le gambe e si addormentarono.

Sono le 06:00 del mattino in casa Stilinski e la sveglia strilla nelle orecchie dei due sposi. O meglio, di Stiles. Lydia era in bagno a fare solo lei, sa cosa.
- Devo andare amore, oggi devo coprire il turno di mio padre, mi sono dimenticato di dirtelo ieri sera, scusa. - Dice Stiles raggiungendola, già vestito per il lavoro.
- Tranquillo amore. Ci vediamo stasera. Ma non andrai da nessuna parte senza avermi dato un bacio. - Dice Lydia nascondendo dietro la sua schiena il test di gravidanza.


"Maledizione. Proprio ora doveva entrare?"

- Tutto bene? - Chiede Stiles dopo averla baciata e iniziato a fare pipì.
- Mai stata meglio amore mio. - Dice Lydia forzando un sorriso. Stiles stamattina, ha veramente troppo sonno per capire che c'è qualcosa che non va e quindi scrolla la testa, da un ultimo bacio alla moglie e se ne va.

Il rumore della porta di casa che si chiude, fu coperto dal timer. Il test è pronto.
Con mani tremanti, lo prende e vede il risultato.
Sorride.
Il test è positivo.


"Lydia Martin e Stiles Stilinski, presto genitori."  

Un secondo dopo, Lydia Martin Stilinski, è scoppiata in un pianto di felicità.
 
Piccolo spazio autrice:
 
Ok, miei splendori. 
Questo è quanto. Sono tutti umani e io li amo e non ho potuto fare a meno di scrivere di loro. Grazie a chiunque sia arrivato fin qui. 
Volete un continuo di questa storia oppure la metto completa? La scelta sta a voi. <3 Io avrei delle belle idee. Per esempio, in uno dei
capitoli ci potrebbe essere Peter che ci proverà in maniera spudorata con Lydia tanto che dovrà confessarlo a Stiles e Stiles perderà la
testa. Ad ogni modo.. Un bacione a tutti. Vi voglio bene.

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Capitolo 2
*** Dobbiamo parlare. ***


- Dobbiamo parlare.

Con un sorriso enorme in volto, Lydia, preparò un caffè e nell'attesa, chiamò la sua migliore amica.
- Lydia, tesoro. - Risponde Ally.
- Ciao tesoro. Come stai?! - Chiede Lydia.
- Tutto bene, tu? Hai fatto il test?
- Si, ma non farti scappare una sola parola con tuo marito Scott McCall, nonchè fratello di Stiles, visto che nostra suocera, si è sposata con nostro genero.
- Tranquilla cognatina. Ho diritto al segreto professionale, ricordi? - Chiede Ally, ridendo divertita.
- Oh, si certo.
- Lydia, allora?
- Positivo. - Dice lei, mentre un altra lacrima di gioia, ha rigato il suo viso.
- Siiii. - L'urlo che fece Allison, portò Lydia a dover staccare il cellulare dall'orecchio.
- Già, devo andare dal ginecologo, però, presumo. 
- Passa in ospedale da me nel tardo pomeriggio, quando finisci di lavorare. Posso visitarti io, se vuoi.
- Sei mia cognata e sei la mia migliore amica, cosa posso chiedere di meglio? Allora ci vediamo stasera, Ally? Finirò per le 19:00, è un problema, per te?
- Figurati! Scott finirà più tardi e non ho voglia di cucinare, quindi stasera, pizza.
- Anche Stiles non è da meno. Pizza anche per noi. Venite a cena, qui?
- Come vuoi tesoro. Avviso Scott e gli dico che vengo a casa con te? Anche perchè ho la macchina rotta.
- Si dai, io avviso Stiles e noi due ci vediamo stasera in ospedale, ok? Ti voglio bene Ally.
- Ti voglio bene anche io, cognatina. A stasera! - Dice Ally un secondo prima di chiudere la chiamata.

Lydia sorrise. Stiles, Allison, Scott, Melissa e Jonh sono la sua vita e alla lista, presto si sarebbe aggiunto un bambino, frutto di un amore. Il loro.
Come vorrebbe che la sua mamma, fosse li con lei in questo momento. Nonostante le manchi come l'aria quando sei sott'acqua, Lydia sa che qualcuno da lassù protegge lei e la famiglia di pazzi che si porta appresso. Lydia sa che anche se la sua mamma, per un incidente stradale che gli costò la vita, ormai non è più con loro da due mesi, è sempre e comunque presente nei loro cuori. Sorride sempre divertita ripensando al momento in cui gli presentò quello che adesso è suo marito. Mamma Martin, amava Stiles in una maniera allucinante e Lydia, ancora oggi non può essere più felice di così. Lydia è orgogliosa di aver scelto l'uomo giusto con cui passare il resto della vita.

Con questi pensieri in testa e con il suo solito sorriso in faccia, prese il suo caffè giornaliero e andò nella sua stanza. Sistemò il letto, diede uno sguardo alla sveglia li di fianco a lei che segnava ormai le 06:30, aprì l'armadio e iniziò a pensare a qualcosa di carino da indossare. Fuori è primavera e lei è felicissima, quindi optò per un vestitino blu, corto fino a metà coscia, un tailleur nero sopra e degli stivaletti di pelle nera. Si diede una pettinata ai capelli dandogli un pò di volume, mise la matita nera sugli occhi, un pò di mascara, del leggero fondotinta, un pò di rossetto, un pizzico di profumo alle viole, borsa in una mano e cellulare nell'altra, Lydia Martin, bellissima come non mai era pronta per uscire di casa ed affrontare un altra giornata di lavoro, nella speranza che il suo capo, non la importunasse troppo. Odiava quell'uomo. Più volte ha pensato di mollare tutto, chiudere baracca e burattini e stare il più lontano possibile da lui. Ma Lydia Martin Stilinski o semplicemente Lydia Stilinski come amava farsi chiamare lei, amava il suo lavoro e poi come poteva spiegare a suo marito che aveva lasciato il lavoro dei suoi sogni, solo perchè il suo capo la importunava e ci provava con lei, quasi pericolosamente, da quasi un anno, ormai? No. Stiles, non l'avrebbe affatto presa bene. Avrebbe mosso mari e monti, affrontato e molto sicuramente, anche urlato contro Peter, fino allo sfinimento e poi, allora, dopo essersi sfogato con lui, avrebbe litigato con lei. L'avrebbe accusata e sgridata per avergli nascosto una cosa del genere per quasi un anno, gli avrebbe ricordato che lui era suo marito, che erano sposati e che tra di loro non dovrebbero esserci segreti e lei, lei non ce l'avrebbe fatta. Sarebbe crollata in un pianto isterico per via degli ormoni ma sopratutto perchè lei, odia litigare con suo marito.

Per l'ennesima volta, i suoi pensieri, vennero interrotti dallo squillo del suo cellulare tra le mani che segnalava l'arrivo di un nuovo messaggio. Era suo marito.
Lo aprì e non pote non scoppiare in una calorosa risata, avendo letto che Stiles, si era preso la porta del suo ufficio in faccia perchè troppo impegnato a pensare alle labbra della sua bellissima moglie, chiuse in un bacio, da quelle sue. Sapendo che se non avrebbe potuto parlare, non avrebbe risposto, semplicemente lo chiamò. Uno squillo e la voce di suo marito che la chiamava amore, gli scaldò il cuore.
- Hei vice sceriffo. Tutto apposto? Come sta il tuo bel faccino? - Chiede Lydia, trattenendo le risate.
- Sta bene, almeno credo. Che fai? - Chiede Stiles, guardando il leggero rossore alla sua tempia e passandoci la mano sopra, facendo subito dopo una smorfia di dolore.
- Niente. Sono pronta. Tra poco esco di casa e vado a lavoro. Torno con Allison a casa. Lei e Scott mangiano da noi stasera.
- Perfetto. A dire la verità anche papà e Melissa.
- Oh teneri. Allora ci vediamo tutti stasera a casa.
- Agli ordini, regina del mio cuore. Ti chiamo dopo e ci vediamo stasera. Fa attenzione a lavoro, ok? - Fa il premuroso Stiles. Se solo sapesse!
- Tranquillo. A stasera. - Dice dolcemente Lydia un secondo prima di chiudere la telefonata, prendere il suo mazzo di chiavi, chiudere casa, salire nella sua bellissima macchina blu elettrico e partire alla volta del lavoro.

Il tragitto da casa a lavoro, dura poco più di mezz'ora, sono le 07:05 ormai e lei, dopo aver salutato e sorriso ai pochi pazienti che erano già arrivati e ai pochi colleghi, entrò nel suo ufficio e nel suo viso, svanì il sorriso che aveva appena lasciato posto ad una smorfia di disgusto alla vista del suo capo. Era seduto sulla sedia girevole, capelli tirati all'indietro con un pò di gel, camicia completamente sbottonata, gambe aperte sulla sua scrivania, sigaretta in una mano e sorriso stampato in faccia, da prendere a schiaffi.
- Ciao principessa! Ti aspettavo. - Dice Peter.
- Fuori dal mio ufficio in due minuti, se non vuoi che chiami MIO MARITO. Il vice sceriffo, nel caso te lo fossi dimenticato. E spegni subito quella sigaretta, mi da fastidio il fumo.
- Il vice sceriffo è un poppante, non merita di essere tuo marito. Io invece..
- Tu invece, sei un lurido verme schifoso! Lascia subito stare, mia cognata e sparisci subito da qui. - Strilla Scott, entrato miracolosamente in scena e mettendosi istintivamente davanti a Lydia, per proteggerla. Peter sbuffa. Si risistema e se ne va richiudendosi con fare violento la porta alle sue spalle, lasciando i due cognati, intenti a discutere.
- Cosa ci fai qui, Scott? - Chiede Lydia, terrorizzata.
- So che ti vedi con Allison, dopo. Si è dimenticata questa chiave a casa. E' del suo armadietto, le servirà stasera, vengo per chiederti se gentilmente avresti potuto dargliela tu e trovo un coglione, nonché il tuo capo, che ci prova con mia cognata. Perché ho l'impressione che di tutto questo, MIO FRATELLO non ne sappia niente? - Strilla sulle ultime parole, Scott.
- Perchè è così, ti prego, non dirglielo Scott. Stasera, quando saremo soli, gli parlerò.
- Ok, ma fa attenzione. Potrebbe non prenderla bene. Qualcosa chiamami, o chiama Stiles. Quello non mi piace. Ci vediamo stasera, ti voglio bene. - E dopo avergli messo le chiavi in mano, la saluta con un bacio nella guancia. Lei sorride, ricambia e si dividono.

La giornata scorse serena. Qualche messaggino con Stiles nel primo pomeriggio e presto venne la sera. Terminò il suo turno e raggiunse Allison in ospedale.
Gli fece delle analisi del sangue e nell'attesa dei risultati, chiacchieravano tranquille. I risultati arrivano, ma Allison non si pronuncia. E' decisamente arrivata l'ora di fare un ecografia. Dopo un abbraccio di incoraggiamento, dei dolci sorrisi e un respiro profondo, la visita, ha inizio. Qualche minuto di silenzio per Allison che era concentrata nel suo lavoro e di timore per essersi fasciata la testa ancor prima di rompersela, per Lydia, un sorriso a trentadue denti sulla faccia, accompagnato da una lacrima di commozione, nel viso di Allison, fa capire che si, ormai è ufficiale. I coniugi Stilinski, saranno presto genitori. Gli altri due coniugi che portano lo stesso cognome, saranno presto nonni e infine i coniugi McCall, presto zii e perchè no, forse anche loro, molto presto, saranno genitori. Sarebbe fantastico. Un sogno che si realizza.
- Ho un ritardo di tre settimane. Ho fatto il test, è positivo e anche le analisi del sangue dicono lo stesso. Sono incinta anche io Lyd. - Confessa Allison nel tragitto da lavoro a casa Stilinski. Lydia, che era alla guida, frena bruscamente e accosta dove può per soffocare la sua migliore amica in un abbraccio. Lydia è di circa un mese, quindi i loro bambini, nasceranno su per giù nello stesso periodo e le due ragazze, non possono essere più felici di così.

Sono le 23:45 ormai in casa Stilinski. La cena è giunta al termine, tutto è andato bene e Scott non ha detto nulla a Stiles. I prima ad andarsene, furono i coniugi Stilinski che dopo aver baciato i figli e le nuore, diedero la buonanotte e stanchi, tornarono alla loro casa. Allison e Scott li seguirono poco dopo e Lydia e  Stiles, sono finalmente soli. Lydia è nervosa. Deve dirgli di Peter, adesso! Si mangia le unghie e sbatte freneticamente i piedi a terra, sul pavimento della loro cucina.
- Lydia, tutto bene? - Chiede Stiles, captando l'agitazione della moglie.

Un minuto dopo, la loro abitazione è ricoperta dalle urla di Stiles, che in questo momento è al quanto furioso. Lydia ha confessato. Come lei stessa aveva previsto, Stiles sta facendo il suo monologo e Lydia è stanca e per evitare di piangere, cerca di raggiungere la loro stanza, quando all'improvviso.. 
- Non ti muovere di li, Lydia. Noi due adesso dobbiamo parlare! 

 
Piccolo spazio autrice:

Ciao cuccioli. Anzi tutto, mi scuso per questo capitolo, super lungo. Prometto che il prossimo sarà corto, breve ma intenso, per capirci. Venendo alle cose serie. Piccolo riepilogo: Lydia è incinta, Allison è incinta e Stiles e Scott, presto saranno papà, ma questo, ancora, loro non lo sanno. Peter ha fatto la sua mossa e il primo a scoprirlo, è stato Scott. Lydia, è alle strette e si è ritrovata costretta a confessare tutto, a suo marito, prima che l'avrebbe fatto Scott. Stiles è furioso e loro, adesso, devono parlare.
Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e vi do appuntamento alla prossima, dolcezze.
Un ringraziamento speciale, va a loro due.
- Stydia4ever.
- AnnaMARIA1997.
 
<3 Grazie per il vostro sostegno. Questo capitolo, è tutto per voi.
Spero abbiate gradito e .. niente.. alla prossima.

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Capitolo 3
*** Litigare per poi fare pace. ***


- Litigare per poi fare pace.
 
Lydia stava per andare nella stanza da letto e riposare almeno qualche ora quando la voce dura di suo marito la costrinse a rimanere sul posto. 
- Non ti muovere di li Lydia, noi due adesso dobbiamo parlare. - Dice gelido Stiles e Lydia si ferma, si gira e lo guarda negli occhi.
- Ok Stiles, parlare ok, ma onestamente di sentirti urlare non ne ho voglia. Non ne ho voglia perchè ti amo, perchè sei mio marito, perchè odio litigare con te, perchè sei tu, solo e soltanto tu l'unica cosa che conta per me, perchè non te l'ho detto prima perchè sapevo che avresti reagito in questa esatta maniera e poi perchè speravo che la smettesse. - Dice Lydia mentre le lacrime hanno iniziato a rigare il suo bel viso, se le asciuga alla svelta e ricomincia a parlare.
- So di essere tua moglie Stiles, lo so, ti ho sposato per questo, per essere un unica cosa e non chiedo altro al mondo, mi dispiace non avertelo detto pri.. - Il parlare di Lydia venne fermato dalle labbra di Stiles che in pochi passi l'ha raggiunta, gli ha preso il viso tra le mani e l'ha baciata. Stanno così, stretti e chiusi in quel loro bacio per un pò, Stiles se la stringe forte a se e con le mani sotto le sue cosce, la solleva e la piglia in braccio senza mai staccare le labbra della moglie, dalle sue. Continuano a baciarsi chiedendosi perdono l'un l'altro senza avere il bisogno di parlare, poi, con dolcezza, Stiles fa aderire perfettamente il corpo di Lydia tra il suo e il divano che distava a pochi passi da loro, in soggiorno. Si mette sopra di lei e continua a baciarla. Dio, quanto ama quelle labbra. Se solo potrebbe le bacerebbe ventiquattro ore su ventiquattro. Sono la sua droga preferita, da quando ha sedici anni ed è perfettamente consapevole di esserne dipendente. Si staccano solo per riprendere fiato, non si staccano gli occhi di dosso, si guardano bisognosi di altro contatto fisico, mentre Stiles non ha ancora smesso di accarezzargli le gambe da sotto il vestito. Infondo è sua moglie, è la donna che ha sposato, è la donna con cui ha scelto di passare il resto della vita, è la regina del suo cuore, è la sua donna, sua e di nessun'altro. Gli da un altro bacio, questa volta a stampo, si fa serio e inizia a parlare.
- Io adesso ti dico una cosa e ascoltami bene perchè non te lo ripeterò una seconda volta. Questa è la prima e l'ultima volta che mi nascondi una cosa del genere. Tu sei MIA moglie, sei la MIA donna e nessun'altro ti può toccare o semplicemente amare. Devi dirmi tutto, chiaro? - Dice lui con il dito indice, alzato, a qualche centimetro dal viso di Lydia. Non è mai stato più serio di così.
- Chiarissimo vice sceriffo e re del mio cuore. - Dice Lydia un secondo prima di tirarlo per la maglietta e facendo ricongiungere le loro labbra. 

Mentre suo marito la riprendeva, l'unica cosa che la signora Stilinski sentiva era il frenetico battito del suo cuore e vedeva solamente i movimenti di quelle labbra che tanto ama, le bramava, le desiderava. Suo marito è l'uomo della sua vita e tra poco sarà anche il padre di suo figlio e non vede l'ora di dirglielo. Pochi minuti e i baci non sono più abbastanza, i vestiti sono di troppo e l'eccitazione e il desiderio di unirsi corpo ed anima per la milionesima volta, è alla stelle. E' così tra di loro, litigano e poi fanno la pace facendo l'amore.
- Sei così maledettamente eccitante quando ti arrabbi e fai il geloso. Te l'ha mai detto nessuno? - Chiede Lydia con voce ansimante. Le sue labbra sono rosse e gonfie per i baci e i morsi di Stiles.
- Io mi sto ancora chiedendo esattamente perchè mia moglie mi stia provocando. - Dice Stiles coricandosela sulle spalle come un sacco di patate e salendo le scale per raggiungere la loro camera da letto.
- Ahhh. Ahahha Stiles cosa fai. - Dice tra le risate Lydia, quando vede che suo marito non è intenzionato a mollare la presa. Stiles li fa segno di stare zitta.
- No, non sto zitta Stiles. Abbiamo a disposizione un vasca idromassaggio ENORME e non vedo perchè dobbiamo usare il letto. - Dice maliziosa Lydia, parlando con voce suadente direttamente nel suo orecchio.
- Ok, adesso basta signora Stilinski. - Dice Stiles continuando a tenerla sulle spalle e aprendo l'acqua della vasca, poi la poggia per terra, la bacia con dolcezza e aspettando che la vasca si riempa, iniziano a spogliarsi a vicenda. 

Un ora dopo, dopo essersi amati per l'ennesima volta, i due coniugi sono a letto, stretti in un abbraccio, prossimi all'addormentarsi. Ma Stiles, di dormire non ne ha nessuna voglia a quanto pare visto che ha fatto salire Lydia sopra di se e con le mani è sceso ad accarezzargli il culo.
- No ma tocca pure se vuoi è. - Lo provoca Lydia.
- Ceerto! - Dice Stiles.
- Ma anche no. Togli le mani dal mio culo signorino. - Dice Lydia, trattenendo le risate e provando a levargliele. Stiles li picchietta la mano.
- Oh, non ci provare, sai. - Dice Stiles continuando a tenere le mani al loro posto.
- Ahhahah ma io non ho parole guarda. - Dice Lydia riempiendogli la guancia di baci.
- Ecco, meglio e non ridere. Non c'è da ridere. Tu devi solo lasciarmi fare. 
- Oh beh, allora se lo dic..
- Lydia finiscila, è. E' il mio culo e te lo tocco quanto voglio.
- Beh, in teoria è mio. Però.. 
- Di chi è? - Chiede Stiles pizzicandogli una chiappa.
- Ahhh stupido. - Dice Lydia non trattenendo le risate.
- Di chi sei, tu? - Chiede ancora Stiles dandogli un bacio nella guancia e pizzicandola ancora.
- Ahahha finiscila di pizzicarmi. - Dice Lydia ridendo.
- Tu dimmi di chi sei tu e io la smetto. - Dice Stiles, anche lui ridendo e continuando a pizzicarla e riempirla di baci.
- Ahhahah sono tua. - Dice lei abbracciandolo meglio.
- Solo mia? - Chiede Stiles lasciandoli l'ennesimo bacio a stampo.
- Tua e di nessun'altro. - Dice felice lei, imitando il gesto del marito.
- E quindi di chi è questo culo? 
- Mio. - Dice Lydia, ridendo a più non posso all'ennesima pizzicata.
- Non ho capito. - Dice Stiles sorridendo.
- Cosa? Tuo, ho detto che questo culo qui, è tuo. - Dice lei.
- Mh, adesso si che si ragiona. Vieni qui amore mio! - Dice lui, prendendogli il viso tra le mani per baciarla con la sua solita ed infinita dolcezza.
- Tu sei mia Lydia Stilinski, mia e di nessun altro. E da domani ti porto e ti vengo a prendere io a lavoro e niente storie. - Dice lui, dopo il bacio.
- Ok capo. Se ti fa stare più tranquillo! - Dice lei baciando il marito.

Tra una parola, un bacio ed un altro ancora, i coniugi Stilinski sono ancora nella stessa posizione e ad entrambi iniziano a chiudersi gli occhi. Sono cotti di sonno e in meno di due minuti si addormentano.

La mattina dopo, al risveglio, dopo un caffè alla veloce, la signora Stilinski brilla di luce nuova e suo marito se n'è finalmente accorto.
- Sei più bella del solito. Hai gli occhi che brillano di una luce nuova e, amore, devi dirmi qualcosa? - Chiede dolcemente Stiles con un sorriso enorme in volto.
- Si amore, devo dirti una cosa.

 
Piccolo spazio autrice:

Ok, questo capitolo probabilmente non può essere definito tale, ma spero abbiate gradito.
Come al solito un ringraziamento speciale ad:
-AnnaMARIA1997.
-Stydia4ever.

E anche a tutti quelli che leggono questa storia. 
Vi bacio e vi abbraccio e vi do appuntamento alla prossima.

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Capitolo 4
*** Sono incinta. ***


- Sono incinta.

Stiles è estasiato dalla bellezza della moglie, non che lo sia diventata solo ora, lei lo è da sempre ma oggi lo è particolarmente! Indossa un vestitino rosso fuoco, i suoi immancabili stivaletti di pelle nera e il suo giubottino, ma i suoi occhi brillano di luce nuova. Senza sapere perchè, chiese alla moglie se avrebbe dovuto dirgli qualcosa e quando lei gli rispose di si, trattenne il respiro e si mise in ascolto.
- Cosa? - Chiede Stiles. Dal sorriso della moglie sa che è una cosa bella, quindi si rilassa e sorride anche lui.
- Vedi Stiles, tu non sei solo mio marito. - Dice Lydia.
- Non ti seguo. - Dice Stiles.
- Beh, attendi signorino, no?! Un attimo di suspance. - Ci scherza su lei.
- Lydia.. - Dice Stiles. La sottoscritta fa un respiro profondo, abbassa gli occhi, si avvicina a lui, le labbra ad un centimetro da quelle dall'altro, sorride, gli prende la mano, la unisce alla sua e le porta al grembo. Gli occhi di Stiles sono già lucidi, quelli di Lydia ancor di più.
- Tu non sei solo mio marito Stiles, sei anche il padre di mio figlio. - Dice tutto d'un fiato lei. Stiles sorride mentre non trattiene le lacrime, qualche secondo per metabolizzare la notizia, alza gli occhi sulla moglie e..
- Sei incinta? - Chiede Stiles.
- Sono incinta. - Risponde Lydia.
- Ma.. ma.. è.. è sicuro? - Balbetta lui per la troppa emozione.
- Sicurissimo. Test, analisi del sangue ed ecografia dicono di si. - Risponde Lydia, anche lei sta piangendo di felicità.
- Ahhhhhhhhh! - Urla Stiles prendendosela in braccio e facendola girare su se stessa, Lydia ride.
- Ahaha amore mio. - Dice Lydia.
- Oddio amore aspetta, hai la nausea? 
- Ahah no scemo. 
- Ti amooooo. - Dice Stiles riempiendoli le labbra di baci e stringendola forte a se.
- Ti amo anche io. - Risponde Lydia. Poi Stiles gli asciuga le lacrime.
- Ehhehe grazie amore mio, grazie. - Dice Stiles senza riuscire a smetterla di baciarla.
- Hei, hai fatto tutto tu un mese fa, mica io. 
- Un mese, potevi dirmelo prima. - Dice Stiles confuso.
- Oh beh, l'avrei fatto se l'avrei scoperto prima, tu che dici? L'ho scoperto solo ieri anche se è due settimane che ho qualche dubbio.
- Ahh va beh, poco importa, aspetta! - Dice Stiles prendendo il suo cellulare e componendo una telefonata, poi gli mette un braccio intorno alla vita per abbracciarla.
- A chi chiami? - Chiede Lydia.
- Si, buongiorno sono il signor Stilinski, mia moglie non verrà questa mattina. - Dice Stiles. Lydia lo sta fulminando con lo sguardo.
- Si un influenza. Tornerà domani. Grazie e buongiorno. - Dice Stiles prima di chiudere la chiamata.
- Stiles ma ti sei rincretinito per caso? - Chiede Lydia.
- Mh direi di no. Papà, si ciao, oggi non vengo a lavoro! Si, poi ti spiego, tranquillo. Ciao papì, saluta Melissa. - Dice Stiles.
- Ma che ca.. - Ma no, Lydia non può continuare a parlare perchè suo marito l'ha baciata.
- Fuori sta piovendo, tu, io, letto, coperte, coccole, adesso. - Dice Stiles tra un bacio ed un altro, sollevandogli le gambe per prenderla in braccio.
- Mh, mi piace. - Risponde lei.
- Anche a me. - Risponde lui.
- Ma quando la smetterai di prendermi in braccio per ogni cosa? So camminare sai, amore? - Chiede teneramente Lydia.
- Non la smetterò mai, mai e poi mai. - Dice Stiles infilandola sotto le coperte e seguendola poco dopo.
- Ahha si si come no, di piuttosto che la tua è tutta una scusa per toccarmi. - Lo provoca con fare malizioso lei.
- Scusa non ho capito, cos'hai detto? - Chiede Stiles ad un centimetro dalle sue labbra. I suoi capelli sono tutti all'aria.
- Ho detto che la tua è tutta una scusa che hai per toccarmi. - Risponde Lydia.
- Tu dici? 
- Dico di si. 
- Io non credo sai? Non ho bisogno di una scusa per toccare il corpo di mia moglie. O meglio, il mio corpo. - Dice Stiles toccandola da per tutto.
- Ahaha ancora con questa storia? E' il mio corpo. - Dice Lydia. Ama così tanto provocarlo. Con uno scatto, Stiles ha ribaltato le posizioni e per stuzzicarla li va a toccare il culo. Sa che a Lydia non piace quando lo fa senza motivo.
- Stiles?
- Si?
- Se ti dico di levarmi le mani dal culo, adesso, tu lo faresti? 
- Tu che dici?
- Dico di no. - Risponde lei ridendo.
- Ecco. Appunto! - Risponde lui.

Lydia sorride, poi si fa seria e li tira una sberla in testa.
- Ahuu! - Si lagna Stiles massaggiandosi la parte lesa.
- Questo è per non avermi detto che sono ingrassata! - Lo riprende Lydia. Stiles scoppia a ridere.
- Non te l'ho detto perchè non sei ingrassata. Sei bellissima amore mio. - Risponde Stiles.

Stanno in silenzio per un minuto buono a guardarsi negli occhi, poi Lydia lo bacia, si avvicina al suo orecchio e gli sussurra una cosa.
- Papà. - Dice lei. Stiles, se possibile la stringe ancora più forte.
- Mamma. - Dice lui non trattenendo l'ennesima lacrima d'emozione.
 
Piccolo spazio autrice:

Eccoci! 4° capitolo, inserito :)
Come al solito ringrazio a 
- Stydia4ever.
- AnnaMARIA1997.

Spero che anche questo sia stato di vostro gradimento e ringrazio anche ai lettori silenziosi. A chi l'ha messa tra le preferite, ricordate o seguite.
Un bacione enorme e alla prossima. E buona partita dei Mondiali. <3

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Capitolo 5
*** Il giorno dei papà. ***


- Il giorno dei papà.

La pioggia scendeva incessantemente su Beacon Hills e Stiles, che ha appena scoperto che tra 8 mesi sarà papà, sta ancora stringendo forte la moglie, sotto il caldo delle loro coperte. Non gli e l'aveva detto ma sentiva il desiderio di un figlio, ne ha parlato spesso con suo fratello e anche Scott sentiva il desiderio di diventare papà, adesso lo sono, entrambi. Solo che Scott, ancora non lo sa. 
- Tu mi stai nascondendo ancora qualcosa. - Dice sorridendo Stiles.
- Si ma non te la posso di..
- Che mi venga un colpo. Anche Allison è incinta? - Chiede euforico Stiles.
- Siiii. - Strilla felice Lydia, mentre richiede con fare cucciolo, un abbraccio da suo marito che non tarda ad arrivare.
- Oh Mio Dio. Ma che bellezza. - Dice Stiles.
- Si ma guai a te se parli con Scott. Ti taglio la lingua Stiles, giuro. Lui ancora non lo sa. - Dice Lydia.
- Sarò muto come un pesce. Promesso!
- Nasceranno più o meno nello stesso periodo. Io sono di un mese. Allison di tre settimane. - Dice Lydia.
- Amore mioooooooo. - Dice Stiles. Lydia sorride ma poi si fa triste.
- Tu non mi lascerai vero? - Chiede lei.
- Perchè dovrei farlo? - Chiede lui.
- Perchè diventerò grassa. 
- Ok, cosa c'era nel caffè? Lydia, amore, ascoltami. Tu credi davvero che a me interessi qualcosa se metta su qualche chilo? Stai portando in grembo nostra  figlia. Ti amo Lydia e lo farei anche se tu pesassi 150 chili.
- Mh. Ok! Ad ogni modo, figlio. E' maschio, me lo sento.
- Ancora meglio. - Dice Stiles.
- Ahha perchè? - Chiede Lydia.
- E beh, perchè è diverso. Il maschio è maschio. - Dice felice come una pasqua, lui.
- Maschilista! Ad ogni modo, mi chiedo. Se sei geloso con me, con nostra figlia che farai? Una strage?
- Oh beh vorrei ben vedere, signorina.
- Mh, primo ragazzo a 14 anni, che fai?
- Lydiaaa! Vedi che mi arrabbio con te. 
- Stilesss. Ahaha. - Lo riprende Lydia.
- No, non sto scherzando. 14 anni, ma sei fuori di testa?
- Beh noi ci siamo messi insieme a 16. 
- Non ha importanza. Nostra figlia non uscirà di casa così presto. 
- Ahhah voglio proprio vedere quando scapperà perchè non la lascerai vivere. Ti ritornerà a casa alle due di notte dopo essere uscita alle nove del mattino, senza una telefonata, un messaggio, niente di niente. - Lo prende in giro Lydia.
- Si e magari anche con minigonna e tacchi a spillo, vero? - Quasi strilla Stiles. La sola idea lo fa star male.
- No, così no dai, non esageriamo. Ma gonna si, vestitini si, sarà bellissima come la sua mamma.
- Si si poi vediamo. - Dice Stiles, certo del contrario. Sua figlia, la sua bambina, con una gonna? Mai e poi mai.
- Spero che il bambino prenda da me, perchè se prende da te, nemmeno lui farà vivere la sua sorellina quando diventerà adolescente. Vabbè, tanto c'è mamma che vi mette a K.O. a tutti e due. Comanderemo solo io e Claudia. - Dice con naturalezza, Lydia.
- Cosa? - Chiede Stiles non trattenendo una lacrima al sol sentire il nome della loro bambina.
- Claudia, Stiles. Nostra figlia si chiamerà Claudia, proprio come la tua mamma. - Dice Lydia asciugandogli con il pollice la lacrima che scendeva lenta sul suo viso.
- Ne sei sicura, amore? Pensavo volessi chiamarla come tua madre.
- Claudia andrà benissimo. - Risponde Lydia.
- Non la smetterò mai di dirti quanto Ti Amo amore mio. - Dice Stiles.

Sono così, sorridenti, abbracciati, in silenzio, in sottofondo il rumore della pioggia che si infrange contro i vetri della loro bella villetta in centro e la consapevolezza che tra 8 mesi saranno tre. Stiles non vede l'ora di dirlo a Scott. A proposito di Scott..

- Hei fratello, come te la passi? - Chiede Stiles rispondendo alla telefonata.
- Alla grande Stiles. Non indovinerai mai cos'ho scoperto stamattina. Allison è incinta. Sarò papà, fratello. Papà.
- Anche io Scott, anche io sarò papà. La signora Stilinski me l'ha detto stamattina. Non immagini nemmeno quanto ho pianto.
- Ahhah dobbiamo dirlo ai nostri genitori. - Dice Scott. Dalla sola voce, si sente quanto sia felice.
- Hei, andiamo a cena da loro stasera. Avvisali tu però.
- Dai ok, chiamo mamma. A stasera bello mio. Ti voglio beneeeeee. - Strilla Scott.
- Ahahhaha anche io. Ciao Scott, a stasera. - Dice Stiles.

La pioggia sta ancora scendendo, ma questo non nega ai quattro futuri genitori di dare la notizia ai futuri nonni. La cena si è svolta serenamente.
- Sarete nonni. - Lo dicono così, Stiles e Scott. Dal nulla. 
- Cosa? - Strilla felice Melissa.
- Sono incintaaaaa. - Strillano Allison e Lydia tenendosi la mano e iniziando a piangere. Adesso anche Melissa piange ed è corsa ad abbracciare alle nuore. Nonostante Jonh, dovrebbe essere il più duro della famiglia è scoppiato in un mare di lacrime e corre ad abbracciare i figli. Poi, con la moglie si da il cambio e adesso è Melissa ad abbracciarli.
- Senti, vita mia. Io ti amo da morire, ok?! Ma smettila di piangere. - Dice Scott ad Allison, baciandogli le labbra e asciugandoli le lacrime.
- Si appunto, amore, vieni qui dai. Se devi piangere, piangi adesso ma poi basta. - Dice Stiles andando ad abbracciare Lydia.
- Ahahha siete due grandissimi idioti amori miei. Faranno così ancora per otto mesi. - Dice Melissa.
- Promette bene. - Dicono in coro i due fratelli, coccolando le loro mogli.
Piccolo spazio autrice:

Ciao piccolini. Dal prossimo capitolo vedremo come procede la gravidanza di Lydia e qualche accenno di quella di Allison. Vedremo Peter far spaventare a morte Lydia e di conseguenza fare arrabbiare il vice sceriffo. Vedremo la nascita del piccolo o piccola che sia e seguiremo passo passo questa famiglia che piano piano si sta allargando. Rinnovo i miei soliti ringraziamenti a:
- Stydia4ever.
- AnnaMARIA1997.

E a tutti gli altri. Al prossimo capitolo.

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Capitolo 6
*** Jeffry e Claudia Stilinski. ***


Jeffry e Claudia Stilinski.

Sono passati sedici anni dalla nascita del primo loro figlio e quattordici da quella della seconda. 
Il loro primogenito si chiama Jeffry e a parte qualche problemino a scuola con dei voti terribili, non ha mai dato problemi alla coppia. 
Oggi, insieme a Connor, primo figlio di Allison e Scott, ne ha combinata una delle sue e per lui, adesso saranno guai. 

Stava tranquillamente lavorando nel suo ufficio, quando il telefono della centrale, squillò.
- Sceriffo Stilinski?
- Si, si sono io. Chi è?
- E' la scuola di suo figlio. Sono la preside. Ho provato a chiamare sua moglie ma non mi ha risposto, suo fratello e sua cognata neanche e per fortuna mi ha risposto lei. Scusi se l'ho disturbata durante il suo lavoro ma era proprio necessario.
- Si figuri ma mi dica cos'è successo, per favore. Mi sto preoccupando! E' successo qualcosa a mio figlio e mio nipote?
- Vorrei saperlo anche io. La sto chiamando proprio per questo ma a quanto pare è ignaro di tutto. Suo figlio e suo nipote non frequentano la scuola da quasi un mese, ormai.
- Scusi, cosa? - Strilla Stiles.
- Già. Rischiano l'anno signor Stilinski.
- Oh mamma mia! Sono mortificato, mi creda. Da domani stesso torneranno a scuola. Ce li manderò a pedate io stesso se sarà necessario. 
- Bene, lo voglio ben sperare. Comunica lei la notizia a suo fratello e a sua cognata?
- Si grazie mille e ancora scusi. 
- Si figuri. Buona giornata!
- Salve.

Chiude la telefonata, controlla l'orologio, avvisa il vice sceriffo che lui se ne deve andare e con una rabbia disumana in corpo, va a casa ad aspettare quei due teppistelli. 16:45, puntuali come un orologio Svizzero, Jeffry Stilinski e Connor McCall entrano in casa e trovano il padre e lo zio, seduto sulla sedia del soggiorno con le braccia incrociate e lo sguardo minaccioso.
- Ciao papà. - Biascica Jeff in pre dal panico, dandogli un bacio nella guancia. Conosce quello sguardo.
- Ciao zietto. - Dice Connor imitando il gesto del cugino. Anche lui, adesso è nervoso.
- Brutta giornata? - Chiede Jeff deglutendo a vuoto. 
- Sedetevi. - Ordina.
- Ahm, zio io avrei un app..
- Sedetevi ho detto. - Ordina Stiles. Connor in quel periodo dormiva in casa loro perchè Scott e Allison erano fuori città a festeggiare i loro 17 anni di matrimonio.

Dopo essersi seduti, inizia l'interrogatorio, degno dello sceriffo Stilinski.
- Com'è andata a scuola? - Chiede sorridendo Stiles.
- Mh, bene zio. Tutto bene. 
- Sicuri?
- Si, papà. 
- Verifiche?
- No. - Rispondo in coro.
- Voti da dirmi?
- No. - Rispondo ancora in coro.
- Compiti per domani? 
- No. - Risponde Jeff.
- Zio, da quanto ti interessa così tanto di come andiamo a scuola?
- Da quando la vostra preside mi ha chiamato mezz'ora fa, in centrale dicendomi che è quasi un mese che non andate a scuola e che rischiate l'anno. - Urla Stiles. E' furioso.
- Oh merda. - Dicono in coro loro, abbassando la testa con fare pentito.
- Voglio una spiegazione e la voglio adesso Jeffry Stilinski e Connor McCall. E sperate per voi che sia abbastanza convincente. - Urla ancora.
- Stiles, che succede? - Chiede Lydia entrando in casa con sua figlia Claudia al fianco che corre ad abbracciare il padre.
- Mammaaaaa. - Strilla Jeff andandola ad abbracciare.
- Ziaaaa! - Si attacca a lei a mò di koala, Connor.
- Che succede cucciolini miei? - Chiede dolcemente Lydia, abbracciandoli e accarezzandogli.
- Non te li coccolare Lydia. Non lo fare. - Urla Stiles.
- Stiles ma non urlare.
- No, lo faccio invece. Questi due l'hanno fatta grossa.
- Tipo?
- Tipo che non vanno a scuola da un mese e che rischiano l'anno Lydia. Ti basta per sapere perchè sto urlando?
- Direi di si. Siete completamente impazziti? - Urla Lydia.
- Zia per favore. - Tenta Connor.
- Mamma ved..
- No! Ne zia, ne mamma, ne niente. Voglio una spiegazione signorini, la voglio adesso! - Li riprende duramente Lydia.
- Ok, senti, non ne ho più voglia. - Confessa Jeff.
- E ti sembra una spiegazione, questa qui? - Chiede Stiles.
- Direi di si. Nemmeno io ne ho più voglia. Ci avete chiesto una spiegazione e ve l'abbiamo data. - Risponde Connor scrollando le spalle come nulla fosse.
- Ma ci stanno prendendo in giro? - Chiede smarrita Lydia, al marito.
- Spero per loro di si. - Risponde Stiles sempre più nervoso.
- Senti zio, ma perchè è così importante? E' solo un fottutissimo anno di scuola. Uno come tanti. Ho pregato in mille modi diversi tuo fratello e tua cognata per farmi fermare in terza ma non ne vogliono sapere. Che non si stupissero di quel che ho fatto. 
- Ma questo qui è scemo? - Chiede Stiles.
- Connor, che cavolo ti sei fumato? E' per ripicca che avete fatto una cosa del genere? - Chiede Lydia mentre Claudia ghigna divertita. Ama vedere suo papà e suo zio e anche sua zia e sua madre, sgridare suo fratello e suo cugino.
- Si. - Rispondono in coro.
- Andate a studiare, adesso. Avete un mese da recuperare e non voglio sentire volare una mosca. MUOVETEVI. - Ordina Stiles.
- Bene, teatrino finito. Io esco. - Dice Claudia che nel frattempo si è cambiata. Indossa un paio pantaloncini cortissimi, neri, stivaletti di pelle nera, top praticamente trasparente e giaccia di pelle nera.

Stiles non diede molto peso alle parole di sua figlia ma dopo aver baciato la madre e si avvicinò per baciare anche lui, allora, li si rese conto di come era vestita.
- Dove. Credi. Di. Andare? - Chiede Stiles.
- Te l'ho detto, esco. - Dice Claudia.
- Non vestita in quella maniera. - Dice Stiles, serio più che mai.
- Io direi di si. 
- Claudiaaaa. - La riprende Lydia.
- Cosa?
- Smettila di rispondere e vatti a cambiare.
- No mamma, non lo farò. E' tardi, devo andare.
- Non ti muovere di li Claudia. Vuoi uscire, ti vai a cambiare. E poi mi dici dove devi andare? - Strilla Stiles.
- Dal suo fidanzatino. - La sfotte Jeff mentre Connor ride divertito e Claudia li sta incenerendo con lo sguardo.
- Cosa? - Chiede Lydia.
- Prego? - Chiede Stiles.
- Già. Ha 18 anni ed è spesso in caserma da te, papà. 
- Claudia Stilinski. Parla, adesso. - Sbotta Stiles. Ma oggi i suoi figli hanno proprio voglia di farlo arrabbiare? 
- Non ho niente da dirti. Sono grande ormai e faccio cosa voglio e tuo figlio sta mentendo. Addio! - Dice Claudia uscendo di casa nonostante l'impedimento di Stiles e Lydia. 

Ci ritorna solo intorno alle 19:00. All'ora di cena e non appena mette piede in casa, viene assalita dalle urla di Stiles. Solo adesso, Claudia inizia ad essere terrorizzata e mentre Lydia corre ad abbracciare la figlia, il marito la riprende. Nel frattempo, Connor è tornato a casa sua con i suoi genitori arrivati poco prima.
- Lydia, non ti azzardare a coccolartela perchè questa volta finisce male. Quanto a te, CLAUDIA STILINSKI, sei in punizione da questo esatto momento. Ti è dato di volta il cervello, per caso? Non iniziare a piangere perchè mi fai solo incazz*** ancora di più. Non avevi il permesso di uscire, non sappiamo dove sei stata e sopratutto con chi sei stata in tutto questo tempo e ti sembra il modo di vestirti questo? Sei nuda, accidenti a te. Adesso fila a tavole e dopo ne riparliamo. E ti ho detto di non metterti a piangere. - Urla Stiles. E' davvero arrabbiato. Non ha torto infondo. Quella è la sua bambina. E' la sua unica ragione di vita insieme a suo figlio e a sua moglie. La sua amata moglie.
- Papà per favore, scusami, io, io ero con Matt. - Ammette lei con le lacrime agli occhi.
- Cosa? E' il tipo che ha detto tuo fratello? Quello che ha fatto della centrale la sua seconda casa? E' uno sballato. - Urla lui.
- Non è uno sballato, è il mio ragazzo. - Urla lei.
- Allora, primo, abbassa quella voce. Primo. Secondo, non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere perchè altrimenti un mese di punizione non sarà sufficiente. E quello li non è il tuo ragazzo. Guarda come sei diventata Claudia. Cerca di cambiare perchè sennò ti faccio cambiare io.
- Stiles dai, basta urlare. - Tenta Lydia. Il marito la guarda male. 
- Ok sto zitta. Questa volta l'hai fatta grossa signorina. E per quanto non mi piaccia il tono che usa tuo padre, sono d'accordo con lui. Sei in punizione. E che non si ripeta mai più una cosa del genere. Sono stata chiara? - La riprende Lydia.
- Si mamma. - Dice lei gettandogli le braccia al collo. Poi si avvicina al padre.
- Dai, vieni qui nanerottola. - Dice dolcemente Stiles attirandola in un abbraccio.
- Ti voglio bene, papà.
- Anche io amore mio, tantissimo. Ma sei in punizione lo stesso. Adesso, perchè non ce ne andiamo tutti e quattro nel lettone e ci addormentiamo li, dopo cena? - Chiede Stiles lasciando un bacio trai capelli della figlia e sorridendo alla moglie e al figlio. Entrambi annuiscono felici e qualche ora dopo, la famiglia Stilinski è già crollata nel sogno più profondo, l'uno stretto all'altro.

 
Piccolo spazio autrice:

Eccoci! Ho deciso di eliminare i precedenti due capitoli e concludere con questo. Grazie mille a chiunque sia arrivato fin qui e alla prossima. <3

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