Look After You

di Sunrise19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma per favore. ***
Capitolo 2: *** Un favore. ***
Capitolo 3: *** Voci. ***
Capitolo 4: *** Uscita. ***
Capitolo 5: *** Legata. ***
Capitolo 6: *** Fidati di me. ***
Capitolo 7: *** Vendetta. ***
Capitolo 8: *** Opposti. ***
Capitolo 9: *** Ridere. ***
Capitolo 10: *** Solo per te. ***
Capitolo 11: *** Gelosia. ***
Capitolo 12: *** La cosa giusta? ***
Capitolo 13: *** Il posto giusto. ***
Capitolo 14: *** Baciami. ***
Capitolo 15: *** Famiglia. ***
Capitolo 16: *** Tensione. ***
Capitolo 17: *** Cambiamenti. ***
Capitolo 18: *** Lasciarmi? ***
Capitolo 19: *** Ultima possibilità. ***
Capitolo 20: *** Perfetto. ***



Capitolo 1
*** Ma per favore. ***


Angolo traduttrice:
Buongiorno a tutti! Non ho mai scritto di A tutto reality, nè su questo sito nè su altri siti, pur essendone una grande fan. Vorrei iniziare proponendovi questa storia, di cui non sono l'autrice ma solamente la traduttrice ahah, perchè credo che sia una delle più belle che siano mai state scritte riguardanti Duncan e Courtney ( o almeno questo è il mio parere ahah. ) Beh, non so cos'altro aggiungere, se non: buona lettura! :D
Recensioni e cose varie saranno ben accette, sia critiche che apprezzamenti, soprattutto per il fatto che l'autrice controllerà o comunque le riferirò
ogni cosa riguardante questa traduzione. Ora buonaa lettura, davvero! ahah :D
 

“ E’ vero che non sappiamo quello che abbiamo finchè lo perdiamo, ma è anche vero che non sappiamo quello che ci è mancato finchè non arriva “

- Sconosciuto

Era solo un altro giorno di scuola e un altro giorno a lezione di psicologia in cui il professore era uscito per pochi minuti dando agli studenti istruzioni per l’imminente verifica. Naturalmente quasi nessuno stava ascoltando l’insegnante, e naturalmente c’era una santarellina che faceva tutto ciò che il professore diceva.

“ Quindi ricordate solo che un programma a rapporto fisso è un programma intermittente di rinforzo in cui il rinforzo si verifica solo dopo un numero fisso di risposte. “ Courtney guardò Bridgette finendo solo per notare che stava guardando senza scopo il soffitto. Courtney si schiarì la gola per ottenere l’attenzione dell’amica.

“ Huh? “ chiese Bridgette finalmente tornando alla realtà.

Courtney sospirò. Alcune volte era così un peso essere la più intelligente della classe. La gente continua a chiedere il tuo aiuto, ma sembra incapace di prenderlo. “ Bridgette stai almeno ascoltando? “ le chiese già sapendo la risposta.

Bridgette guardò la sua amica scusandosi. “ Scusa Court, sto solo pensando a questo fine settimana. Un sacco di persone andranno giù alla spiaggia e spero davvero di riuscire a prendere qualche onda. “

Courtney avrebbe dovuto capire che Bridgette non avrebbe avuto nient’altro in mente che gli sport. Non che Bridgette non fosse una fantastica atleta e un’esperta surfista, ma i talenti fisici possono portarti solo fino ad un certo punto. Courtney sapeva che era importante esercitare la mente tanto quando il corpo.

“ Dovremmo davvero focalizzarci sulla verifica questo venerdì “ disse Courtney cercando di far studiare Bridgette. “ Voglio dire onestamente questa roba non è così difficile. “

“ Si, per una secchiona, “ Courtney sentì qualcuno mormorare dietro di lei.

Lo ignorò e continuò a parlare a Bridgette “ Hai solo bisogno di organizzare meglio i tuoi scopi e mettere il lavoro prima del gioco. “

“ Ed essere una totale perdente. “

Courtney si girò verso l’unica persona che sapeva avrebbe osato prendersi gioco di lei. Il pieno di piercing, verde di capelli, bocca rumorosa, punk e giovane delinquente. “ Scusami Duncan ma penso che il gel della tua cresta si stia infiltrando dentro ciò che resta del tuo cervello. “

Duncan guardò la prepotente secchiona e sorrise diabolicamente. Era tempo che lei iniziasse a lamentarsi e a piagnucolare e lui ad inimicarsela ulteriormente. Era parte del loro rito giornaliero. Lui insultava lei, lei insultava lui, lui l’avrebbe poi presa in giro, lei avrebbe preso in giro lui, lui avrebbe fatto circolare voci sul fatto che lei stesse lavorando come spogliarellista, lei gli avrebbe tirato un calcio nelle balle. Loro erano molto vicini.

“ Penso che quel palo stia salendo ulteriormente nel tuo culo, “  disse Duncan guardandola dall’alto al basso.

Courtney lo derise ma decise di provare ad essere civile almeno. “ Penso che alcune persone stiano in realtà cercando di studiare, “ disse lei più educatamente possibile.

“ Penso che tu intenda persona, “ disse Duncan sapendo che lei fosse l’unica a fare quello che l’insegnante aveva chiesto loro di fare.

Courtney sorrise solamente. Non le importava che fosse l’unica. Meglio essere l’unico genio in una folla di idioti piuttosto che solamente un’altra idiota. “ Si sono l’unica persona che studia, questo dev’essere il motivo per cui ho il voto più alto della classe, “ si vantò Courtney orgogliosa delle sue realizzazioni.

Duncan in qualsiasi caso non era impressionato, si limitò semplicemente a ridere prima di rispondere, “ E il culo più sodo. “

Courtney alla fine perse la sua calma. “ Penso che qualcuno si meriti un calcio nel culo, “ minacciò.

Era il turno di Duncan di accendersi. “ Penso che qualcuno stia per averlo in faccia, e non gli piacerà! “

Ora stavano urlandosi l’uno contro l’altro e tutti stavano guardando. L’evento della classe di psicologia era vedere chi stava per tagliare la gola a chi per primo, il punk o la prepotente.

“ Non ho paura di te, “ disse Courtney intenendolo. Non le importava che lui fosse stato in carcere minorile o che fosse il più gran cazzuto del mondo. Era solo uno stronzo per lei. “ Tutti voi criminali siete uguali: deboli e patetici. “

Duncan finse un’umoristica risata prima di darle uno sguardo pericoloso. “ Vedremo come patetico io realmente sono quando sarai tu quella che scapperà spaventata. “

“ Fatti sotto stronzo! “

La fiducia di Courtney scomparve non appena l’insegnante entrò nella stanza. “ Courtney! Non tollererò l’imprecare nella mia classe signorina. “

Lei provò a fare una faccia innocente. “ Lui mi stava minacciando! “ piagnucolò indicando Duncan.

Duncan non si tirò nemmeno indietro. Invece si rivolse a Mr. Grants con una ancor più innocente espressione sul viso. “ Mr. Grants stavo cercando solamente di studiare, quando la qui presente Courtney, ha iniziato a parlarmi e io educatamente le ho chiesto di lasciarmi studiare. “

La bocca di Courtney si spalancò. “ Mi stai prendendo in giro? “

“ Penso che sarebbe meglio se lei imparasse a organizzare meglio i suoi scopi e mettesse il lavoro prima del gioco. “

“ COSA! “

Mr. Grants annuì con la testa e sorrise con approvazione rivolta a Duncan. “ Buona idea Duncan, forse potresti imparare qualcosa da Duncan Courtney. “

Courtney continuò a rimanere seduta completamente scioccata. Guardò Duncan incredula che si limitò a sorriderle compiaciuto. “ Hai sentito Courtney? Forse puoi imparare qualcosa da me. “ Contorse le sue sopracciglia maliziosamente rivolto a lei.

Courtney lo guardò disgustata prima di rispondere, “ Crepa. “

 
Così tanti ragazzi, così tante ragioni per rimanere sola.

- IDK

 

“ Cosa c’è con voi due? “ chiese Bridgette cercando di tenere il passo con Courtney in corridoio.

“ Cosa vuoi dire? “ sbottò Courtney andando verso il suo armadietto.

“ Tu e Duncan, voi due sembrate sempre pronti ad uccidervi a vicenda, “ spiegò Bridgette.

Courtney finalmente raggiunse il suo armadietto e iniziò a giocherellare con il lucchetto a combinazione. “ Lui è un immaturo poser che prova piacere ad umiliare le persone. “

Bridgette sollevò un sopracciglio. “ Si ma lui è davvero così solo con te, lo sai. “

Courtney realizzò che aveva sbagliato la combinazione e iniziò tutto da capo. “ Di cosa stai parlando? Lui è cattivo con Harold tutto il tempo. “

“ Si ma quasi tutti prendono in giro Harold. Quello che sto dicendo è che Duncan può sembrare un po’ duro ma ha amici decenti e non agisce così nei confronti di ragazze che non siano te. “

“ Questo è perché le altre ragazze vogliono saltare nel letto con lui, “ disse Courtney con disgusto. “ Il fatto che io lo sfidi e sappia difendere me stessa e abbia rispetto di me è il motivo per cui non gli piaccio. “ Courtney finalmente fece la combinazione giusta ma il lucchetto non voleva aprirsi.

“ Forse non è che non gli piaci, forse tu solamente lo confondi perché reagisci diversamente a lui rispetto alle altre ragazze e questo è ciò che lo infastidisce. “ Bridgette si ritrasse come Courtney iniziò a sbattere sull’armadietto con il pugno. Per essere una ragazza Courtney era molto più forte di quel che sembrava, basta chiedersi delle ammaccature sull’armadietto.

Courtney continuò a picchiare l’armadietto finché Bridgette la spostò per sbloccare il lucchetto per lei. “ Qualsiasi sia il suo problema mi sta facendo venir la voglia di ucciderlo di più e di più ogni giorno. “

Bridgette aprì l’armadietto di Courtney e si spostò per lasciarla prendere le sue cose. “ Forse voi due non siete così diversi. Lui è davvero un buon amico di Geoff, “ disse Bridgette riferendosi al suo ragazzo. “ Magari voi due potreste essere amici. “

Courtney fece una smorfia a Bridgette. “ Duncan ed io? Ma per favore. “

 
Se non hai mai voluto uccidere il tuo compagno, non sei mai stato innamorato

- Chris rock

 

“ Ti piace. “

Duncan sbuffò al commento di Geoff. “ Lei è una principessa amico, una prepotente, lei è dall’altra parte del mondo. “

“ Allora perché litighi sempre con lei? “ chiese Geoff seduto sulla panchina della scuola mentre Duncan era appoggiato contro un albero.

Duncan si scrollò e tirò fuori il suo accendino e una sigaretta. “ Mi piace una buona battaglia e con lei so che posso sempre ottenere una sfida. “ Bloccò la sigaretta nella sua bocca e portò la fiamma dal suo accendino ad essa.

“ E’ per questo che ti piace? Ti piace una sfida? “

Duncan inalò profondamente prima di roteare gli occhi. “ Ho detto che mi piace combattere con lei non ho mai detto che mi piace lei. “

Geoff roteò gli occhi. “ Oh mi dispiace ho dimenticato che ti piacciono le pollastrelle come Heather. “

Duncan rise e diede a Geoff un cattivo sguardo. “ Odio le pollastrelle come Heather. Certo loro hanno il sex appeal, ma non sono disposto a mettermi in gioco con una puttana. “

Geoff ridacchiò prima di rispondere, “ E cosa ne dici di Gwen? Voi due andate davvero molto d’accordo. “

Duncan fece spallucce. “ Mi piace Gwen ma solo come un’amica, lei è forte ma abbiamo troppo in comune, al massimo la vedo come una sorella. Inoltre è innamorata di Trent e Trent è un ragazzo abbastanza decente. Sarebbe un buon fidanzato per lei. “

Geoff sospirò. “ Quindi cosa dici amico? Non ti piace nessuna ora? “

Duncan improvvisamente pensò a Courtney, anche se non aveva idea del perché. “ Non sto dicendo che non mi piace nessuna al momento, sono solo… non sicuro. “

La faccia di Geoff improvvisamente si illuminò. “ Non sicuro? Aspetta tu non hai mai detto che non ti piace Courtney hai solo elencato ragioni per le quali non dovrebbe piacerti, il che vuol dire che ti piace totalmente, solo che tu non vuoi ammetterlo! “

Duncan si bloccò e pensò alla possibilità per una frazione di secondo prima di bloccare fuori l’idea tutta assieme. “ Cosa sei una specie di coach dell’amore? Smettila di preoccuparti della mia vita amorosa e preoccupati della tua. Courtney è amica di Bridgette e per tutto ciò che sai Courtney potrebbe dire ogni genere di brutte cose su di te solo perché sei mio amico. “

Geoff scosse la sua testa. “ Nah amico, Bridgette dice che Courtney è forte lei tende solo ad essere abrasiva, qualsiasi cosa significhi. Le uniche cose cattive che Courtney dice davvero su qualcuno sono su di te amico. “

Duncan guardò Geoff completamente sorpreso. “ Davvero? Lei parla di me fuori dalla classe? “

Geoff non sembrò capire quale il grosso problema fosse. “ Tu parli di lei fuori dalla classe. “

Duncan realizzò che aveva ragione. “ Tu l’hai nominata per primo, “ accusò Duncan cercando di portare l’attenzione lontana da sé stesso.

“ Si, ma tu l’hai tirata in ballo ieri e il giorno prima e così via. “

‘ Parlo davvero di lei così tanto? ’  Lui non la pensava così, ma ovviamente aveva torto se Geoff stava dicendo che lo faceva. Era un pochino scioccato dal sentire che Courtney parlava di lui. Non sapeva di irritarla così tanto. Era abbastanza figo il fatto che lui potesse farla arrabbiare così tanto considerando che lei tendeva ad avere lo stesso effetto su di lui.

“ Guarda amico puoi dire quel che vuoi, ma penso che voi due potreste possibilmente avere qualcosa in futuro, “ disse Geoff.

Smettere di combattere con principessa, agire come uno stronzo, e farla arrabbiare per iniziare una reale, seria, e matura relazione con lei?

Duncan rise prima di prendere un altro tiro e rispondere, “ Courtney ed io? Ma per favore.“

 
E’ più facile resistere all’inizio che resistere alla fine

- Leonardo da Vinci


 

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Capitolo 2
*** Un favore. ***


Angolo traduttrice:
Ed ecco il secondo capitolo! Mi scuso per il praticamente mese passato senza aggiornare, ma ci sono stati alcuni problemi che non mi hanno permesso di lavorare a questa traduzione. Però ahah buona lettura!
Ricordo che è solo una traduzione, ogni parola non appartiene a me ma all'autrice originale della storia, di cui potete trovare il link sul mio profilo.



 
Gli uomini sono come i posti del parcheggio, quelli buoni sono già occupati e quelli liberi sono handicappati.

- Sconosciuto

Lei sentì la testa scattare in avanti e gli occhi spalancarsi, era stanca morta. Era rimasta in piedi tutta la notte cercando di finire il suo progetto di scienze e ovviamente aveva finita in un’altra battaglia con sua mamma a causa della scuola.

Apparentemente la A+ di Courtney in matematica era scesa ad una B. Si era subita una predica di cinque ore su quanto diventare la seconda migliore fosse inaccettabile e su come la vita richiedesse te al top della tua partita eccetera, eccetera, eccetera. Courtney aveva sentito tutto questo un milione di volte prima e non aveva bisogno che le venisse detto quello che già sapeva, desiderava solamente poter prendersi una pausa ogni tanto.

“ Ehi principessa quale capitolo dovremmo studiare? “ chiese Duncan picchiettandola bruscamente sulla spalla.

Lei ringhiò leggermente a bassa voce. ’ Davvero non lo sa? ‘  Courtney iniziò a chiedersi quanto fosse stupido.

“ E’ lo stesso capitolo che abbiamo studiato durante le due settimane passate idiota, “ replicò Courtney imbronciata.

Duncan inarcò un sopracciglio e schioccò il suo piercing sulla lingua contro i denti. “ Cos’hai? Ti sei alzata dalla parte da stronza del letto questa mattina? “

Courtney lo guardò. “ Accade quindi si mi sono alzata di cattivo umore questa mattina dato che non ho dormito molto, perciò Duncan dammi tregua oggi, “ lo pregò disperatamente. Non era davvero nell’umore per una delle loro guerre quel giorno.

Duncan non si fece sfuggire il motivo e lo trovò un po’ strano. Solitamente lei si infuriava con lui ma raramente s’arrabbiava a causa sua. “ Hai davvero dormito così male da non essere nemmeno disposta a combattere con me? Caspita devi proprio avere avuto una nottataccia. “

Courtney sospirò. “ Non ne hai idea, “ bisbigliò.

“ Cosa? “ chiese Duncan non avendo capito ciò che aveva detto.

Lei scosse la testa. “ Niente. Ad ogni modo è il capitolo 8 nel caso in cui te lo stessi ancora chiedendo. “ Iniziò a mettere via le cose nella sua borsa dato che la campanella sarebbe suonata di lì a poco e notò che Duncan la stava fissando. Se stava cercando di non irritarla stava facendo un pessimo lavoro.

“ Cosa stai guardando? “ gli chiese tristemente.

Duncan stava guardando le borse sotto i suoi scuri occhi color carbone, le parti spettinate dei suoi morbidi capelli castani, e il modo in cui la sua delicata bocca rosa era diventata una quasi permanente smorfia. Anche quando sembrava essere a terra continuava ad essere sexy. Era dopotutto un ragazzo e non poteva fare a meno di ammetterlo, ma questo lo portava ad averne pietà per il suo sentirsi così di merda riguardo alla vita quando aveva molte opportunità. Sapeva che Courtney non aveva lezioni libere, frequentava molte classi per ricevere crediti  e tonnellate di attività extrascolastiche e clubs. Lui non capiva come una persona potesse reggere facendo tutto in una volta e non cedere ad un certo punto.

“ Perché ti sfinisci così tanto? “ chiese Duncan seriamente. “ So che non ti piace divertirti ma non hai bisogno di lavorare fino alla morte. “

Courtney non poteva credere a ciò che stava sentendo. Davvero lui le stava dando una lezione? Lo guardò e rise.

“ Anche a me piace divertirmi, e solo perché non amo essere pigra non vuol dire che mi stresso così tanto. “ Courtney si portò rapidamente lo zaino sulla schiena. “ Se ci fosse qualcosa a portarmi allo sfinimento sareste tu e le tue stupide domande. “ Finalmente la campanella suonò e Courtney si diresse fuori dalla classe prima che Duncan potesse dire altro.

Lui rimase seduto sulla sua sedia mezzo sorridente. Oh si lei stava per cedere, ed era interessato a vedere come sarebbe stato.


 
Se io sono cherosene, allora tu sei la scintilla che implora di accendersi.

- Cauterize “Closer”


 

Courtney sospirò non appena si sistemò nel suo letto. Non poteva credere che la giornata era finalmente finita, era strana troppo dannatamente lunga.

Non da menzionare che lo stupido Duncan aveva avuto il coraggio di- no non ci avrebbe pensato. Courtney chiuse gli occhi e iniziò ad andare alla deriva.

Fu presto svegliata dall’abbaiare del suo cane. “ Duncan stai zitto! “ aveva chiamato quel cane come qualcuno che detestava, ma questo era accaduto prima che lei lo incontrasse, non c’era bisogno che se ne irritasse al momento.

Il labrador continuò finché Courtney non riuscì più a sopportarlo. Gettò via le coperte e andò a prendere il collare antiabbaio. Si diresse al cortile dove il suo cane continuava a ringhiare al cielo notturno. “ Duncan non fare in modo che ti punisca, cattivo ragazzo! “

“ Beh principessa non sapevo fossi così pervertita “

Courtney saltò e si girò per trovarsi il Duncan in piedi davanti al suo cancello che le sorrideva diabolicamente in un grande cappotto di pelle. “ Cosa diavolo ci fai qui? “ chiese lei.

Duncan scrollò una spalla e con disinvoltura replicò, “ Cammino qui intorno, penso ad infrangere un po’ di leggi. “

“ Questo include lo stalkerare giovani ragazze e aggirarsi dove vivono? “ chiese Courtney ancora spaventata dal fatto che lui fosse davanti a casa sua.

“ Non adularti dolcezza, davvero stavo solo camminando quando questo tuo cane è arrivato a tutta velocità e ha iniziato ad abbaiarmi contro. “

Courtney prese il collare del suo cane e iniziò a mettergli quello antiabbaio. “ Ha solamente un buon senso di giudizio allora. “

“ Così hai chiamato il tuo cane come me uh? “ chiese Duncan compiaciuto.

Courtney si girò per roteare gli occhi. “ L’ho chiamato Duncan molto prima di incontrarti. “

Duncan sbuffò e la guardò dall’alto in basso.  “ Comunque bel completo. “

Courtney non potè fare a meno di arrossire quando realizzò di indossare un paio di pantaloncini corti e una canotta larga. Solitamente indossava qualcosa di largo e comodo per andare a letto, ma accadde che dovesse aver su queste cose quando Duncan si trovava lì.

Fu così impegnata ad essere imbarazzata che il suo cane si staccò da lei e iniziò a correre per il giardino. Courtney gemette e si sfregò le tempie mentre Duncan ridacchiava. “ Non dovresti mettergli quella cosa, maltrattamento sugli animali. “

“ Scommetto che tu sia un esperto in questo, “ insultò lei già arrendendosi e camminando verso casa.

“ Ehi dove stai andando? Stava iniziando a piacermi la nostra conversazione per una volta principessa. “ In realtà a lui piaceva solo guardarla ma non c’era bisogno che lei ne venisse a conoscenza.

Courtney si girò e portò le mani sui fianchi. “ Non chiamarmi principessa, non sono una delle tue ragazze,  e sto andando a letto perché domani mattina ho scuola a contrario di certe persone che ci vanno nel pomeriggio. “

Duncan annuì sapendo già che lei stesse parlando di lui dato che saltava lezioni o nemmeno si dava il fastidio di presentarsi. “ Ma sono solo le nove, perché non vieni con me a questa festa a cui sto andando. Non hai nemmeno bisogno di prepararti, indossa solo quelle cose, “ disse lui ghignando.

Courtney si irrigidì frustrata. “ Non andrò ad una festa a quest’ora della notte con te. Ho cose più importanti da fare. “

Duncan rise e iniziò ad allontanarsi. “ Abbiamo sempre cose più importanti da fare ma questo non significa che non dovremmo goderci le nostre vite. “ Iniziò a camminare quando Courtney improvvisamente si diresse verso di lui apparendo incavolata da morire.

“ Come ti permetti di dirmi che non mi godo la vita? “ Courtney urlò appoggiandosi al recinto per avvicinarsi a lui. “ Non sai niente di me! “

Duncan andò vicino a lei finchè le loro fronti arrivarono quasi a toccarsi. “ Pensi che io non ti conosca. Sei praticamente il mio opposto. Tu lavori più del necessario, sei prepotente, sei una santarellina, sei tesa, e oltre tutto questo vai anche a letto presto! “

Courtney continuò a fissarlo prima di ridere amaramente. “ Non posso credere che Bridgette mi abbia realmente suggerito che noi avremmo potuto essere amici. “

Duncan la guardò con un po’ di sorpresa. “ Divertente perché Geoff mi ha detto la stessa cosa. “

Courtney scosse la testa. “ Perché tutti vorrebbero essere tuoi amici a parte me. “

“ Forse perché sono intelligente, bello, una persona con cui è divertente festeggiare, “ elencò Duncan.

“ Infantile, egoista, narcisista, rude, oh si chi non amerebbe questo. “ Courtney ne aveva avuto abbastanza e iniziò ad incamminarsi quando realizzò qualcosa. “ Perché mi fai questo? Perché hai il bisogno di negare ogni cosa che faccio o dico? “ chiese realmente desiderosa di saperlo. Cos’aveva lei per far si che Duncan sentisse il bisogno di stuzzicarla ed infastidirla.

Il ragazzo non era pronto per questa domanda e sfregò il piede a disagio. “ Potrai anche non credermi principessa ma ti sto davvero facendo un favore. “

Ebbe ragione lui sul fatto che non gli avrebbe creduto. “ Un favore? “ chiese lei con voce incredula.

Duncan annuì. “ Come ho detto hai bisogno di lasciarti andare. Posso dire, specialmente oggi, che hai bisogno di scatenarti. Pensaci seriamente e vedrai che ho ragione… come sempre. “ Detto questo finalmente si allontanò lasciando lì Courtney senza parole. Non poteva credere a quel che era appena accaduto. Lui stava cercando di influenzare le sue decisioni. Che razza di amico era quello?

Il suo cane iniziò ad abbaiare ancora. “ Duncan stai zitto! “

Rientrò e si buttò sul letto. Era irritata come sempre da lui e ancora più infastidita da quel che aveva detto. “ Pensaci seriamente e vedrai che ho ragione… come sempre. “

Sbuffò e portò le coperte sopra la testa sperando di non sognarlo quella notte.

Se l’amore è la risposta, potresti per favore ripetere la domanda

-Lily Tomlin


 
Lui non poteva dire di sentirsi bene con se stesso, si sentiva meravigliosamente con se stesso! Non riusciva a credere a quanto le era stato vicino oggi e come aveva potuto vederla in quel bel completino. Nonostante tutto era felice che il cane avesse iniziato ad abbaiargli contro. L’aveva lasciata lì sbalordita e per qualche ragione questo aveva dato un senso alla sua giornata.

La festa non potè nemmeno essere paragonata a quanto bene si fosse sentito imbattendosi in Courtney. Certo lui si era comportato come uno sciocco con lei, ma come aveva detto, le stava facendo un favore.

Alla fine arrivò a casa odorando di alcool. Sperò che sua madre non si svegliasse. I suoi genitori venivano da una lunga serie di agenti di polizia il che rendeva l’infrangere le leggi ancora più divertente e pericoloso ma uno schifo da affrontare quando lo scoprivano.

Si diresse verso il letto e chiuse gli occhi sperando di sognare Courtney quella notte. Soprattutto in quel completo!

“ Sei una malvagia donna astuta! Ed è un’eccitazione enorme. “

-House M.D

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Capitolo 3
*** Voci. ***


Angolo traduttrice:
Il terzo capitolo è qui! Ho aggiornato più in fretta dell’altra volta, mi pare ahah. Avrei in realtà potuto farlo anche prima, ma ho preferito ricontrollare bene e quindi spero che non ci siano errori di cui non mi sia accorta.
Ricordo che è solo una traduzione, ogni parola non appartiene a me ma all'autrice originale della storia, di cui potete trovare il link sul mio profilo. ( ormai è una frase d’obbligo questa ahah. )
Buona lettura :D




 
“ Alla gente piace parlare delle persone. Ci fa sentire superiori. Ci fa sentire in controllo. E a volte, per alcune persone, sapere certe cose fa si che gliene importi “

-House M.D


Courtney lanciò un’occhiata al banco dietro di lei e non vide Duncan. Non fu poi così sorpresa, l’altra notte aveva detto che stava andando ad una festa quindi era probabilmente nel mezzo di una sbornia. Non sapeva perché ma per qualche ragione continuava a ripetersi la notte precedente ancora ed ancora nella mente come un brutto film. Voleva davvero lasciarla perdere ma ultimamente era stata così stressata che il cattivo consiglio che lui le aveva dato ora era quasi allettante. Ma la gente cos’avrebbe detto e pensato di lei se avesse improvvisamente perso il controllo e fosse uscita con persone come Duncan?

Si picchiò mentalmente da sola e tornò al lavoro. La lezione passò tranquillamente e l’ora di pranzo stava quasi per iniziare e Courtney si stava dirigendo verso la mensa quando qualcuno improvvisamente la chiamo. “ Courtney aspetta! “

Courtney si girò per vedere Heather e Lindsay camminare verso di lei. Resistette all’impulso di lamentarsi ad alta voce. Heather era senza dubbio una manipolatrice che aveva amici solo come Lindsay dato che essi erano troppo stupidi per capire quanto doppia-faccia fosse.

Tutti avevano assistito in prima persona alla cattiveria di Heather quando aveva pubblicato pagine del diario di Gwen sul giornale della scuola. Qualsiasi cosa Heather avesse voluto dire a Courtney lei non ne era impaziente.

“ Ehi ragazza, ho sentito che Duncan è venuto a fare una piccola visita a casa tua l’altra notte, “ disse Heather con voce sospetta.

L’avrebbe ucciso! Certamente lui se n’era andato a dirlo a tutti, era così un bambino. “ Stava solo andando a una qualche festa ed è accaduto che passasse da casa mia, è stata tutta una coincidenza. “

Heather annuì. “ Certo, gli uomini esagerano sempre con le loro storie, vero Lindsay? “ chiese Heather all’amica bionda dagli occhi azzurri.

“ Totalmente, “ concordò la bellissima ma incompetente ragazza.

Courtney non capiva dove questa conversazione stesse andando finché Heather non parlò ancora. “ Beh Duncan ha anche detto che potresti sentirti leggermente stressata e volevo solamente farti sapere che se hai bisogno di qualcuno sono qui per te. “

Courtney avrebbe dovuto saperlo. Heather era una così brava fornitrice di cose da ucciderti le cellule cerebrali. Aggiunto alla sua massima popolarità di essere una ricca puttana. “ Uhm… no grazie Heather preferirei mantenermi pulita. “

Heather la guardò in modo impressionante. “ Buona idea ragazza, l’offerta è sempre valida. “ Con questo Heather gesticolò un piccolo arrivederci e così fece anche Lindsay seguendola fedelmente.

Courtney scosse la testa incredula e provò ad allontanare la conversazione dalla mente, aveva già abbastanza cose a cui pensare e abbastanza da provare riguardo Duncan.


 
Se odi una persona, odi qualcosa di lui che è una parte di te stesso. Ciò che non è parte di noi non ci disturba.

-Hermann Hesse


“ Ho appena visto Heather e Courtney parlare in corridoio, “ disse Gwen a Duncan, il quale era ancora sdraiato sull’erba del giardino della scuola a grattarsi la testa.

“ Si, quindi? “ chiese Duncan strizzando gli occhi non appena il vento spostò l’ombra delle foglie dell’albero facendo si che il sole gli arrivasse negli occhi.

Gwen si appoggiò contro l’albero e lo guardò in modo strano. “ Quindi? Pensavo avessi una gran cosa per lei. “

Duncan aprì un occhio per guardare la sua gotica amica. “ Chi l’ha detto? “

“ Solo chiunque nell’intero edificio. Dai tu sei qualcosa tipo il ragazzo cattivo numero uno della scuola mentre lei è la capoclasse. Per non parlare del fatto che litigate dal giorno in cui vi siete incontrati. Come la metti? “

Ah il primo giorno in cui si erano incontrati. Duncan lo ricordava bene.

Tre anni e mezzo fa…

Primo anno.


La scuola superiore era un gran affare. Era il momento in cui il lavoro che facevi importava realmente, era il momento in cui scoprivi chi eri, era il momento in cui diventavi un adulto. Per Courtney Lawrence erano gli anni il cui scopo era dimostrare se stessi e lei non aveva certo intenzione di lasciarsi andare.

Esaminò il suo programma e iniziò a farsi strada verso la classe. Era in anticipo di venti minuti prima ancora che la scuola iniziasse ma voleva memorizzarsi i luoghi in cui si trovavano le sue lezioni di modo che non sarebbe arrivata in ritardo a nessuna di loro.

Girò bruscamente l’angolo e finì per imbattersi con qualcuno finendo a terra. Aveva cercato di tenersi su mantenendo l’equilibrio solamente per poi trascinare l’altra persona a terra su di lei.

I suoi occhi si spalancarono e videro un ragazzo con una cresta verde, dei piercings e un teschio addosso. “ Beh ciaoooo, “ disse il ragazzo non facendo nemmeno la fatica di spostarsi.

Lei arrossì imbarazzata. “ Uhm… mi dispiace è stata colpa mia, “ disse lei cercando di spingerlo via.

“ Beh fortunato me. Credo che questo significhi che tu ed io ci avvicineremo molto d’ora in poi. “

Courtney lo guardò in modo strano. “ Non penso che tu sia il mio tipo, “ disse cercando di non apparire rude.

Il giovane uomo abbassò il viso avvicinandosi al suo. “ Sono il tipo di tutti. “

“ Ewe, vattene da me pervertito, “ disse Courtney spingendolo via. “ Dovresti andare verso la tua classe prima di finire nei casini. “

Duncan ora guardò con aria interrogativa la ragazza dai capelli castani vestita in modo casual. Era senza dubbio bellissima ma il suo atteggiamento gli stava davvero dando sui nervi. “ Di cosa stai parlando? E’ il primo giorno di scuola e la lezione non è nemmeno iniziata, andrò a verniciare il muro della palestra, “ disse Duncan estraendo una bomboletta di vernice spray dalle gonfie tasche.

Courtney lo guardò con orrore. “ Sei pazzo? Finirai nei guai. “

“ Guaio è il mio secondo nome dolcezza, “ disse ammiccandole.

“ Fallo e non avrò altra scelta che dirlo alla sicurezza della scuola, “ minacciò.

Duncan la guardò sorpreso. “ Sei seria? “

Annuì. “ Non posso farti infrangere le regole della scuola! “

Duncan rise. Capì che fosse una secchiona, dal libro che aveva. “ Smettila di far tanto la principessa e fai un po’ di casino. “

“ Smettila di far tanto il criminale e fai quel che ti è stato detto! “

“ Non puoi dirmi ciò che devo fare principessa. “

“ Non chiamarmi principessa orco. “

“ Orco? E’ il meglio che hai? Sono stato chiamato peggio “
 
-Presente-

Da quel giorno in poi erano stati in guerra l’uno con l’altro. Lui continuava a chiamarla principessa per romperle e lei continuava a provare e cercare di capeggiarlo. Non facevano nulla se non farsi battute e punzecchiarsi l’un l’altro da anni ma non si erano mai avvicinati o avuto qualcosa di personale. Col passare del tempo lei era diventata la brava ragazza-studentessa onorevole della scuola. Lui era stato mandato al riformatorio e aveva ottenuto il record per il numero più alto di detenzioni.

“ E’ che non andiamo così d’accordo, cosa posso dire? “ disse Duncan a Gwen.

Gwen roteò gli occhi. “ Penso che ci sia più di quello che rivelate o lasciate accadere. Non è possibile che due persone litighino così tanto senza avere un buon motivo. “

“ Sono pieno di buone ragioni, è buffo, è divertente, e lei è facile da irritare, “ disse Duncan con orgoglio.

“ Ti sei mai fermato a pensare che questa cosa potrebbe piacerti per altre ragioni? “ insistette Gwen.

“ Ti sei mai fermata a pensare che magari tu e Trent dovreste trovarvi per un appuntamento? “

Gwen arrossì. Non era un segreto che lei e Trent si piacessero l’un l’altro. Questa voce era ancor più evidente di quella riguardante il fatto che Courtney e Duncan potessero piacersi. “ Guarda uomo tutto quello che sto dicendo è che bisogna stare attenti dato che Heather ha parlato a Courtney. Chi sa a quante cose brutte potrebbe portare ciò. Conoscevo a malapena la strega da mezza giornata e lei ha stampato il mio diario sul giornale della scuola. “

Duncan si sedette e si stiracchiò. Heather che usciva con Courtney non era definitivamente una buona idea. Heather non gli piaceva nemmeno un po’ e improvvisamente sentì il bisogno di sapere che principessa stesse lontana da lei. Si alzò e iniziò a camminare verso l’interno della scuola.

“ Dove stai andando? “ chiese Gwen.

“ A lezione, “ mentì lui.

“ Uh-huh, di’ a Courtney che la saluto, “ replicò Gwen sorridendogli.


 
Non è necessario capire le cose per poterci litigare su

-Pierre Beaumarchais


Abbastanza sicuro era il fatto che lei fosse dietro mentre ogni altra persona se ne andava per tornare a casa. Miss C.I.T. era diretta a Dio solo sa quale club doposcuola e non aveva nemmeno notato Duncan avvicinarsi a lei.

“ Come va principessa? “

Courtney saltò e fece cadere i libri che aveva tra le mani. Guardò Duncan che le stava solo sorridendo innocentemente. Si piegò per raccogliere le sue cose. “ Cosa vuoi? “ chiese inacidita per l’essersi imbattuta in lui ancora una volta!

Lui si inginocchiò per aiutarla a tirar su le sue robe. “ Voci di strada dicono che tu abbia parlato a Heather. “

Courtney si fermò per guardarlo. “ Si e quindi? Voci di strada dicono che tu abbia raccontato a tutti di avermi fatto visita la scorsa notte, “ disse Courtney con disapprovazione.

Duncan onestamente non ricordava molto della notte passata ma non sarebbe stato sorpreso se si fosse vantato con chiunque di averla vista. “ Tutti sembrano pensare che ci piacciamo a vicenda, “ aggiunse lui porgendole un libro.

Lei glielo strappò via e si alzò per mettersi a posto ignorando il commento. “ In qualsiasi caso continuo a non capire perché sia così un gran problema l’aver parlato con Heather o meno. “

“ Perché Heather è uguale a cattiva notizia, “ disse Duncan aiutandola a sistemarsi i libri tra le braccia per poter essere più comoda.

Courtney sentì una strana scarica di energia attraversarla non appena Duncan la sfiorò. Si allontanò difensiva. “ Ci vuole una persona come lei per conoscerla, “ disse incamminandosi.

“ Tutto quello che sto dicendo è di stare attenta alle persone con cui stai, “ l’avvertì Duncan.

“ Forse dovresti dare questo consiglio a Gwen e Geoff, “ disse Courtney ghignandogli snobisticamente.

Duncan sogghignò. Il modo in cui l’aveva allontanato l’aveva reso pazzo di lei nel modo più strano possibile. Presto capì che era lo stesso corridoio in cui si erano visti la prima volta, riferendosi al bellissimo modo di incontrare una persona e fare una cattiva prima impressione. Rimase lì a guardarlo stupidamente. Non c’era da chiedersi perché le persone facessero girare voci su di loro.


 
Il desiderio anche nei suoi capricci più selvaggi, non può né convincermi che sia amore né fermarmi dallo sperare che lo sia.

-W.H. Auden





 

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Capitolo 4
*** Uscita. ***


Angolo traduttrice.
Quarto capitolo! Ahah.
Ricordo che è solo una traduzione, ogni parola non appartiene a me ma all'autrice originale della storia, di cui potete trovare il link sul mio profilo.




 
Non è vero che la vita è una dannata cosa dopo l’altra, è una dannata cosa ripetuta più e più volte.

-Edna St. Vincent Millay


 
Cercò di mantenersi calma ma non riusciva. “ Cosa vuol dire che non hai avuto il programma? Te l’ho spedito via e-mail la scorsa notte! “ Courtney urlò al suo pari. Era parte del senato della scuola e li aveva aiutati con l’assemblea scolastica. Apparentemente nulla del suo lavoro poteva essere trovato. Aveva lavorato così duramente per cercare di stare al passo con le aspettative sue e dei suoi genitori che sinceramente non ricordava nemmeno se avesse davvero fatto tutto il lavoro.

“ Courtney abbiamo cercato di capirci qualcosa ma siamo giunti alla conclusione che tu non hai solamente fatto la tua parte. “

Courtney guardò tutti loro con disgusto. “ Non ho fatto la mia parte? Io sono quella che fa più lavoro di ognuno di voi. “

Tutti condivisero uno scomodo silenzio prima che una persona finalmente parlò. “ Sappiamo che lavori molto, probabilmente più del necessario… ed è questo il motivo per cui pensiamo che dovresti prenderti una pausa dal senato. “

Courtney poteva praticamente sentire le sue orecchie fischiare. “ Cosa? “

“ Pensiamo che sia meglio per te Courtney noi semplicemente ci sentiamo… “

Non aspettò nemmeno che finissero che si incamminò fuori dalla scuola e iniziò a dirigersi verso casa. Casa sua era solamente a dieci minuti a piedi di distanza, ma desiderò che fossero di più. Aveva bisogno di star da sola, aveva bisogno di capire di aver davvero deluso se stessa e la scuola. Cosa non andava in lei? Perché improvvisamente le cose andavano più veloci di lei? La gente l’aveva sempre accusata di lavorar troppo ma Courtney si era sempre sentita bene lavorando più del dovuto.

Le parole di Duncan improvvisamente echeggiarono nella sua mente. “ Come ho detto hai bisogno di rilassarti. “ Si batté i pugni contro le orecchie. Anche nei suoi pensieri lui riusciva ad irritarla da morire.

Pensò che il peggio della giornata fosse passato e che sarebbe stata in grado di trovare rifugio nella sua stanza. Aprì il cancello e fu accolta da Duncan ( il suo cane ) e stancamente gli diede un colpetto sulla testa, aprì la porta principale sperando di entrare in un caloroso e felice posto. Capì di essersi sbagliata quando vide sua madre e suo padre seduti in sala con un’espressione seria nei loro occhi.

“ Abbiamo appena ricevuto una scheda di valutazione dalla scuola… “


 
“ Hai cercato di fare del tuo meglio e hai fallito miseramente. La lezione è ‘mai provare.’ “

-Homer Simpson

Stava davvero dormendo lei, in classe! Duncan era sorpreso che Mr. Grants non l’avesse ancora notato. Era già giovedì e la verifica sarebbe stata il giorno seguente e lui stava facendo domande a riguardo e probabilmente avrebbe chiesto anche a lei.

Mentre il pensiero di vederla finire nei guai sarebbe stato un bel momento‘ prima volta per tutto ‘  decise che sarebbe stato meglio cercare di svegliarla. Scosse la sua spalla e fu colto alla sprovvista con uno schiaffo in faccia.

“ Ma che diavolo? “ urlò Duncan portando la mano al punto in cui lei l’aveva schiaffeggiato.

“ Perché mi stai toccando? “ chiese Courtney irritata.

“ Stavo cercando di svegliare il tuo culo! “

“ Duncan, Courtney! Nell’ufficio del preside ora! “ ordinò Mr. Grants stufo dei due che interrompevano la sua lezione.

“ Cos’ho fatto è stata lei a schiaffeggiarmi! “ disse Duncan indicando Courtney la quale era appoggiata al banco assonnata.

“ Ora! “ disse Mr. Grants raggiungendo il limite della pazienza.

Duncan si tirò su e corse fuori dalla classe, mentre Courtney si trascinò dietro. Sperava che Duncan fosse già andato avanti ma si trovò colta da un’amara delusione quando vide che la stava aspettando fuori dalla porta. Fu ancora più sorpresa quando lui la prese per il polso e se la portò più vicina. Ancora quella stupida elettricità la colpì attraversandola.

“ Qual è il tuo problema? Ti addormenti in classe, fai tutta la depressa e ora mi schiaffeggi senza una buona ragione! Quale diavolo è il tuo problema? “

La sonnolenza di Courtney si prosciugò in un secondo dal suo corpo e venne sostituita dalla rabbia. Strappò il polso dalla sua presa e si alzò verso il suo viso stringendo i denti. “ Non ho dormito per giorni, sono appena stata buttata fuori dal senato, i miei genitori ce l’hanno con me perché due dei miei voti sono passati da A a B, sono stanca e irritabile. Ed ora non me la sento di essere vittima di bullismo da parte di un qualche stronzo immaturo che si intromette nei miei fatti privati!

Quando ebbe finito la sua faccia era rossa e il suo respiro si era velocizzato pazzamente e stava guardando il ragazzo con il più cattivo sguardo di morte che lui avesse mai visto. Era letteralmente rimasto senza parole, non voleva che la successiva cosa che le avesse detto gli costasse le palle. E ancora non poteva far nulla se non rischiare.

“ Tutto qui? “ chiese spostandosi indietro per sfuggire ad un altro colpo. “ Dai! Sei stata buttata fuori da quello stupido senato, ora hai più tempo libero. Hai due B quando tutti gli altri ragazzi dell’ultimo anno hanno solo D e F! Non riesci a dormire? Prendi una pillola o qualcosa! E per quanto riguarda me e il mio entrare nei tuoi fatti, “ parlò osando avvicinarsi a lei. “ Non riesco proprio a trattenermi, “ disse seducentemente sperando di rompere la tensione.

Courtney lo guardò in soggezione prima di iniziare a ridere istericamente. Se ci fosse stato un qualcosa di divertente in ciò che aveva detto lui non riusciva a capirlo. Alla fine lei smise di ridere e lo guardò scuotendo tristemente la testa. “ Tu proprio non capisci. “

Come se se lo aspettasse? Perché mai avrebbe dovuto aspettarsi qualcosa da lui? Iniziò ad allontanarsi quando lui le riprese il polso.

“ Allora fammi capire, “ disse intensamente.  “ Ti comporti come se fosse la fine del mondo ma non lo è. “

“ Non mi toccare Duncan! “ ordinò Courtney spingendolo lontano da lei. “ E poi perché ti importa? Non sono tua amica e non voglio nemmeno esserlo, lasciami in pace. “

Questa frase colpì duramente Duncan. Lei voleva giocare a questo gioco. Bene a lui non importava, lei aveva ragione non erano amici e mai lo sarebbero stati. Il ragazzo si incamminò nella direzione opposta dimenticandosi di dover andare dal preside.

Courtney ci arrivò tutta sola sentendosi uno schifo per quel che aveva appena detto. Lui stava solo cercando di aiutare, ma per qualche ragione tutto quello che aveva detto aveva reso peggiore la situazione, forse perché nel profondo lui aveva ragione e lei non riusciva ad ammetterlo. Ammettere che avesse ragione sarebbe stato come ammettere la sconfitta, qualcosa che lei non riusciva più a sopportare quel giorno.

Proprio mentre stava per entrare nell’ufficio Heather uscì con indosso un altro abito rivelatore ghignandole. “ Courtney come va? “

O per il suo stato, il suo stato emozionale, o per quello che Duncan le aveva ripetuto più e più volte sul fatto del lasciarsi andare si trovò a dire, “ La tua offerta è ancora valida? “


 
Il primo passo per ottenere le cose che vuoi avere dalla vita è questo: decidere quello che vuoi.

- Ben Stein

“ Perché sei così arrabbiato? “ chiese Gwen.

“ Perché lei mi fa dannatamente incazzare, “ disse Duncan aprendo rapidamente l’accendino con fare arrabbiato.

“ Si ma non devi prenderla così sul personale, ti ha già schiaffeggiato un milione di volte e non ti ho mai visto così provato per questo, “ notò Gwen mentre lui continuava a fumare la sua sigaretta irosamente.

Non era per l’essere stato schiaffeggiato, poteva sopportare il dolore fisico. Era il modo in cui si comportava con lui che lo seccava. “ Lei vuole comportarsi come una stronza e dirmi che non sono abbastanza buono per essere suo amico e allora va bene! Non volevo nemmeno esserlo in principio. “ Gettò la sigaretta a terra e la calpestò, non gli faceva alcun effetto quel giorno.

“ Se non avessi mai voluto essere suo amico ora non saresti così arrabbiato, “ disse Gwen calma.

Duncan le lanciò un’occhiataccia. “ Non hai alcun posto in cui andare? “

A questo Gwen sorrise ampiamente. “ In realtà ho un appuntamento con Trent appena inizia l’ora di pranzo. “

Duncan la guardò sorpreso. “ Davvero? “ chiese.

“ Si devo praticamente dire grazie a te, sei stato tu a dirmi di andare a parlargli e io ho seguito il tuo consiglio. “

Duncan rise ripensando a Courtney. “ Se solo principessa accettasse il mio dannato consiglio. “

Gwen gli mise una mano sulla spalla. “ Vacci piano con lei Duncan, sai meglio di chiunque altro quanto sia stressata e quanto ora si senta come se stesse perdendo il controllo su tutto. Non ha bisogno di essere bombardata dai tuoi insulti in questo momento. “

Duncan scrollò via la mano di Gwen e continuò a fumare. Qualsiasi cosa la gente avesse da dire lui non la voleva sentire, era ancora incavolato. “ Quel che è, “ mormorò.

Il modo in cui lui e Courtney litigavano non era mai stato un gran problema prima, si stavano sui nervi a vicenda ma questa era stata la prima volta in cui si erano davvero affrontati personalmente. Non sapeva se fosse a causa della situazione o se fosse dovuto al fatto che le cose stavano cambiando, magari proprio perché voleva avvicinarsi a lei dopo tutti questi anni. Forse era per questo che lei lo faceva incazzare così tanto, perché lei era qualcosa che lui voleva ma non poteva avere. Lo stava allontanando per davvero questa volta e ciò lo spaventava.

Gwen roteò gli occhi lasciandolo lì a buttar fuori il fumo, onestamente non capiva perché Duncan e Courtney semplicemente non limonassero!


 
Non è bene o male. E’ solo il modo in cui vanno le cose. Niente rimane lo stesso.

- Real Live preacher

Era una cosa stupida, davvero stupida ma non le importava. Sapeva che era ora o mai più dato che i suoi genitori se n’erano finalmente andati fuori città per lavoro, non doveva preoccuparsi del cane dato che era già stato nutrito, e lei non avrebbe studiato per la verifica del giorno dopo. Aveva già due B, quindi cosa sarebbe mai accaduto se fosse arrivata a tre. Davvero non le importava, tutto quello a cui pensava al momento era ad una pausa da tutto, da tutte le cavolate, da tutto il dramma, ripeté una volta a se stessa.

Aveva speso due ore per prepararsi all’uscita serale con Heather e Lindsay. Non le piacevano ma questo non era necessario se voleva avere quel che desiderava. Avrebbe sopportato tutto quello che avevano da dire e presto non se ne sarebbe più preoccupata. Niente importava più.

Si esaminò un’ultima volta allo specchio, indossava una camicetta nera con taglio profondo e una minigonna con tacchi da abbinare. Si era messa solo un po’ di trucco e qualche accessorio e si era arricciata i capelli. Stava molto bene, ora ciò che mancava era il sentirsi bene.

Sentì il suono di un clacson provenire dall’esterno e capì che si trattava di Heather e Lindsay. Prese la borsetta e si diresse verso la porta. ‘ Duncan vuole che io mi lasci andare, ‘ pensò tra sé e sé. ‘ Bene mi lascerò andare. ‘

Saltò sulla decappottabile di Heather che l’accolse con un ghignò diabolico. “ Ehi Courtney sei pronta a scaricarti? “ chiese Heather voltandosi verso di lei e porgendole delle pillole.

Courtney non sapeva cos’erano ma non si preoccupò di chiederlo. Ne prese qualcuna ed ingoiò. “ Andiamo a divertirci, “ disse Courtney.

Heather inarcò un sopracciglio a Lindsay. “ Oh si ci divertiremo, “  disse sorridendo. “ Ci divertiremo tanto tanto. “


 
Se prendi una pillola per rendere tutto migliore, allora non sai quando le cose sono incasinate. Se non sai quando le cose sono incasinate allora non puoi ripararle da solo.

- Alexa Junge

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Capitolo 5
*** Legata. ***


Angolo della traduttrice:
Quinto capitolo! Ahh Courtney è abbastanza in difficoltà qui, direi… beh, leggete e scoprirete :D ahahah e mi scuso in anticipo per il fatto che non risponderò subito alle recensioni dato che tra qualche ora parto per una meritata vacanza dopo tre anni passati a non vedere il mare per più di qualche ora ahahah. Quindii godetevi il capitolo ee fatemi sapere cosa ne pensate :D Appena tornerò avrete risposta ahah
Ricordo che è solo una traduzione, ogni parola non appartiene a me ma all'autrice originale della storia, di cui potete trovare il link sul mio profilo.



 
A volte do a me stessa qualche ammirabile consiglio ma, sono incapace di prenderlo.

-Mary Wortley Montagu



Si sentiva bene, si sentiva davvero bene. Non sapeva se fosse la droga o solamente il fatto che fosse davvero libera dai suoi doveri usuali ma si sentiva inarrestabile. Piegò la testa all’indietro non appena subentrò la dolce euforia e chiuse gli occhi come il vento passò tra i suoi capelli.

‘ Vorrei che Duncan fosse qui. ‘ Perché pensasse questo non se lo chiese e non si preoccupò di fermare il tutto, lasciò solo che i suoi pensieri arrivassero liberamente e apertamente senza obiezione.

Heather guardò nel suo specchietto retrovisore e ghignò malignamente a Courtney. Non sopportava più la cosiddetta ragazza perfetta da un bel po’. Era stufa di sentire le persone dire quanto fosse una brava studentessa e ancora più stanca di come Courtney pensasse di avere autorità su tutti quanti. Se qualcuno aveva autorità su qualcun altro quella era Heather e si era rotta di avere la brava piccola “principessa” davanti a lei.

Se tutti vedevano Courtney in un certo modo allora lei avrebbe cambiato il fatto in peggio. Courtney sarebbe stata imbarazzata e umiliata, ma era tutto parte dello scherzo.

Heather tirò fuori il cellulare e andò al lettore fotocamera e video. “ Ehi Courtney ti va di fare un film? “

3 ore dopo…
 
Merda quella roba stava davvero facendo effetto. Courtney guardò intorno vagamente e divenne estremamente confusa. Cosa ci facevano lì?

“ Ok Court ti lasceremo qui per un pochino, “ disse Heather guadagnandosi un cenno di approvazione da Lindsay.

“ Perché? “ chiese Courtney ridacchiando ancora in uno stato di felicità.

“ Abbiamo solo alcune cose di cui occuparci, torneremo a prenderti tra due minuti. Okey? “

Courtney si sentiva un pochino a disagio con ciò, ma si era divertita con Heather quindi perché avrebbe dovuto preoccuparsi? Saltò fuori dalla macchina dimenticandosi completamente della borsa, mentre Heather e Lindsay guidavano ridendo.

Courtney sentì ancora un leggero giramento di testa e decise di andare a fare una passeggiata nei dintorni per rinfrescarsi la mente, tanto Lindsay e Heather sarebbero tornate di lì a poco giusto? Non l’avrebbero lasciata lì tutta sola giusto?
 
Sii buono e sarai solo.

-Mark Twain


 

“ Quindi come vanno le cose con Gwen? “ chiese Duncan dando giocosamente un pugno al braccio di Trent. Al momento si trovava a casa di Geoff con Trent e Geoff tutti a parlare delle tipiche cose da ragazzi sulla veranda.

Trent guardò le stelle con aria sognante. “ Penso di essere innamorato. “

Duncan roteò gli occhi mentre Geoff gli batté il cinque. “ Bene ragazzo! Hai finalmente trovato la fidanzata. “

Trent rise e diede una gomitata a Duncan. “ Credo che Duncan ora sia l’unico ragazzo single qui. “

Geoff sorrise e portò una mano sulla spalla di Duncan. “ Si ma qualcosa mi dice che non lo sarà a lungo. “

Duncan lo guardò interrogativamente. “ Di cosa stai parlando? “

“ Gwen ci ha detto cos’è successo oggi, “ disse Trent.

Dio le ragazze non riuscivano mai a tener le cose per loro per cinque secondi! “ Ho reagito in modo eccessivo, “ disse Duncan alzandosi. “ E’ come ho detto prima, io e principessa non siamo tagliati per essere amici. “

“ Beh non lo so, perché non dai un’occasione a ciò? “ offrì Geoff.

“ Già è ovvio che vuoi, “ concordò Trent.

Duncan guardò i due amici come se fossero stupidi. “ Cosa dovrei fare forzarla di diventarmi amica? “

“ Si, “ replicarono entrambi seriamente.

Duncan li guardò prima di andarsene. “ Si certo, quel che è. “

“ Ehi fratello dove stai andando? “ gridò Geoff.

“ Ci vediamo più tardi ragazzi, “ disse Duncan scuotendo la mano pigramente.

“ Abbiamo imbarazzato Mr. Duro? “ scherzò Trent. “ Stai andando a casa dalla mamma a piangere? “ Geoff e Trent risero mentre Duncan se ne andava mostrando loro il dito medio.

Duncan tornò a casa sua con le mani in tasca lasciando che l’oscurità della notte lo calmasse mentre la conversazione con i ragazzi gli girava per la testa. Avrebbe davvero dovuto provare ad essere amico di Courtney? Solitamente faceva quel che voleva ma era il suo rifiuto il vero ostacolo. Ma alla fine cosa gliene importava della sua approvazione?

Proprio mentre stava iniziando a fare pensieri profondi sentì un risolino. Quella risata suonava così familiare. Si guardò intorno e vide una ragazza inciampare qua e là stupidamente come se fosse fatta di qualcosa. In effetti pareva quasi familiare.

“ Oh cavolo mi sono persa, “ ridacchiò la ragazza.

Non si poteva negare di chi fosse la voce. “ Principessa! “

Courtney improvvisamente guardò Duncan e sorrise mentre si dirigeva verso di lui. “ Duncan? “ chiese toccandogli la faccia in modo strano. “ Guarda guarda il mio criminale preferito, “ disse muovendosi e cercando di baciarlo.

Duncan avrebbe voluto baciarla di rimando nello stesso momento in cui le labbra della ragazza incontrarono le sue ma qualcosa nella mente gli stava dicendo, “ qualcosa non va. “

Si staccò e la prese per le spalle. “ Whoa aspetta! Cosa c’è che non va? “ chiese esaminando il suo viso il quale era arrossato e sudato.

Lei provò ad avvicinarglisi ancora portando le braccia attorno al suo collo. “ Il palo è fuori dal mio sedere, “ rise nel suo orecchio.

Ancora Duncan la allontanò per guardarla meglio. “ Cosa? “ chiese sentendo la realtà colpirlo duramente. Il suo comportamento, la sua faccia, il modo in cui appariva e si muoveva. “ Courtney cos’hai preso? “ chiese portando le mani sulle sue guancie.

Courtney rise ancora e cercò di baciarlo nuovamente. “ Perché non mi baci e lo scopri? “

Duncan la spinse via ora davvero preoccupato per lei. “ Sei fatta? “

“ Già, “ farfugliò Courtney ora avendo problemi a stare in piedi.

Duncan la sostenne e le prese le spalle ferocemente il che fece irritare Courtney.  “ Courtney ho bisogno che tu- “

Lo spinse e lo guardò pazzamente. “ Cosa Duncan? Improvvisamente hai bisogno che faccia qualcosa per te. Sono stufa del fare cose per le persone! Sono stufa dell’essere perfetta tutto il tempo! Quindi vaffanculo a te e ai tuoi bisogni! Ho esigenze anch’io! “

Duncan espirò lentamente mentre lei continuava a inveire. “ Ok allora… Courtney hai bisogno di venire con me, “ disse cercando di avvicinarsi solo per essere allontanato.

“ Stai lontano da me! “ praticamente urlò.

Duncan non voleva che la gente pensasse che la stesse attaccando quindi indietreggiò e portò le mani in alto. “ Stai impazzendo, “ le sospirò frustrato da questo gioco.

“ Non chiamarmi pazza, “ continuò lei ad urlare. “ Sono una persona perfettamente razionale, sana, e sofisticata. “ finì a malapena la frase prima di chinarsi in un cespuglio e vomitare.

Duncan accartocciò il naso in disgusto avendo visto la scena troppe volte prima ed essendo anche stato al suo posto. Si diresse verso di lei tranquillamente quando ebbe finito e la sentì piangere. Si inginocchiò accanto a lei e la portò tra le sue braccia mentre continuava a singhiozzare. Sentì il cuore quasi fermarsi quando lei gli prese il fronte della maglietta e seppellì il volto nel suo petto.

“ Cos’ho che non va? “ pianse appoggiata a lui.

Duncan non era sicuro di cosa dirle e finì per replicare, “ Al momento sei ricoperta di vomito. “

La sentì ridere prima di afflosciarsi e diventar completamente silenziosa. Venne preso dal panico e le prese il viso per assicurarsi che fosse ancora viva. La schiaffeggiò leggermente. “ Ehi principessa! “ disse schiaffeggiando ancora. “ Courtney svegliati. “ Tutto ciò che ottenne fu un lamento prima di rannicchiarsi nuovamente contro il suo petto per poi rimanere lì ferma.

Sospirò e portò un braccio attorno alla sua schiena e l’altro attorno alle gambe e l’alzò. “ Sarà meglio che tu abbia una buona scusa domani mattina principessa, “ disse ad alta voce già immaginandosi i suoi genitori, i professori, e i suoi amici.

Fu felice del fatto che casa sua non fosse così lontana dato che il portare una persona tra le braccia non era così facile come la televisione e i film facessero sembrare. Dopo un po’ ti rendi conto di quanto pesante possa essere una persona quando è a peso morto tra le tue braccia.

Calciò la porta per aprirla felice che i suoi genitori stessero allenando dei nuovi arrivati all’accademia di polizia per qualche giorno a seguire e che suo fratello fosse al college. Si trascinò faticosamente sulle scale e attentamente si diresse verso il letto su cui distese accuratamente Courtney. La ragazza mugolò un po’ prima di raggomitolarsi a palla e rimanere profondamente addormentata.

Duncan si grattò la testa preoccupato. Sapeva che sarebbe ceduta prima o poi ma non aveva mai pensato che sarebbe andata in questo modo. Certamente le droghe erano un gran modo per lasciarsi andare ogni tanto, ma era una cosa stupida da fare, lui stesso lo ammetteva. Ciò che era ancora più stupido era il fatto che fosse la prima volta che lei facesse qualcosa di simile e apparentemente era andata oltre il limite. Se non avesse avuto le persone giuste con lei avrebbe potuto farsi del male o andare in overdose. Aveva fatto tutto questo solo per ciò che lui aveva detto? Sentì un gran senso di colpa pugnalarlo. Chi cavolo le aveva dato la droga?

Le persone che non erano con lei! Le mani di Duncan si trasformarono in pugni. Una volta scoperto chi le avesse fatto questo li avrebbe uccisi! Ma avrebbe aspettato il giorno seguente, ora lei aveva bisogno di qualcuno che se ne prendesse cura. Duncan prese una coperta di scorta e la sistemò a terra accanto al letto. Rimase sveglio molto tempo sentendo il suo respiro mentre pensava. “ Non vuoi essermi amica principessa, allora male. Sei legata a me. “
 
Nessuna donna odia un uomo perché è innamorato di lei, ma spesso una donna odia un uomo perché le è amico.

-Alexander Pope


 
La testa la stava uccidendo e il sole la stava accecando. Schioccò le labbra prima di alzare il suo corpo dolorante e sfregarsi le tempie. Si sentiva come se un treno l’avesse colpita. ‘Cos’è successo la scorsa notte?’ Ricordava Heather e Lindsay, ricordava di aver riso e poi ricordava capelli verdi, piercing, l’urlare, e l’essere trasportata.

Gli occhi le si spalancarono quando si accorse che non si trovava in camera sua! Era nella stanza di uno sconosciuto! Courtney iniziò ad andare in iperventilazione. Saltò quando la porta si aprì e quasi gridò quando vide Duncan lì in piedi!

“ Buongiorno raggio di sole. “

Courtney andò dall’altra parte del letto e iniziò a lanciargli cuscini urlando come una pazza.

“ Whoa, whoa, whoa! “ urlò Duncan cercando di non rovesciare il bicchiere d’acqua tra le sue mani. “ Calmati sono solo io. “

Courtney finalmente si fermò e rimase paralizzata respirando pesantemente contro il muro. “ Cosa diavolo ci fai qui? “

Duncan la guardò stupidamente. “ E’ casa mia. Sei svenuta ricordi? “ Lei continuò a guardarlo completamente sconcertata. “ Vomitare, farneticare, cercare di baciarmi? “ elencò lui aspettando il suono di una campanella.

La bocca di Courtney si spalancò prima di iniziare a dirigersi vero l’altro lato della stanza lontano da lui. “ Okey… vedi ora so che sei pieno di te perché non proverei mai a baciarti anche se non fossi in me. “

Duncan ignorò l’ultima parte della sua frase e fece spallucce. “ Beh qualsiasi cosa tu abbia preso ti ha davvero fatto male quindi ho dovuto portarti a casa mia. “ Guardò mentre Courtney iniziava ad assimilare le notizie e mostrò l’acqua e un’aspirina nella sua mano. “ Aspirina? “

Courtney non lo sentì, era troppo occupata a ricordare metà della notte precedente e realizzò che lui aveva ragione. Si portò una mano sulla faccia e si lamentò. “ Oh Dio sono così stupida! Non riesco a credere di essermi fidata di quella puttana Heather. “

Duncan avrebbe dovuto sapere che fosse stata opera di Heather. Riempì gli spazi vuoti e seppe che Heather l’aveva abbandonata in mezzo al nulla mentre era ancora fatta. Si assicurò che l’avrebbe pagata. “ E’ stata davvero una cosa idiota da parte tua, “ concordò con Courtney. “ Dovresti essere grata che ti abbia trovata io. “

La testa di Courtney si alzò velocemente. “ Grata? Grata di essere stata rapita da te! “

Duncan la derise. “ Ti ho salvato il culo dall’essere rapita da un vero lunatico, “ disse seriamente.

Courtney lo derise di rimando. “ Cosa? Stai dicendo di non essere un lunatico? “

Lui sorrise solamente al suo insulto. “ Potrei volerti fare un bel po’ di cose cattive principessa ma sono cose che ti piacerebbero. “

Lei rabbrividì e si alzò. Voleva tornare a casa e ripulirsi. “ Sei malato, “ disse camminando oltre lui e giù per le scale. Duncan la seguì immediatamente dietro.

“ Dove stai andando? “

Lo guardò incredula. “ A casa, dove altro? “

Il ragazzo inarcò un sopracciglio e si appoggiò contro la ringhiera delle scale a braccia incrociate. “ Oh davvero? Ed esattamente come pensi di andarci dolcezza. “

Dannazione aveva ragione. “ Posso prendere un taxi, “ propose lei.

“ Con quali soldi? “

Merda! Aveva lasciato la borsa con Heather, avrebbe ucciso quella puttana, “ Tua mamma non può darmi un passaggio o- “

“ Mia mamma e mio papà non sono qui ora, “ disse prendendo un mazzo di chiavi e spingendola fuori dalla porta con lui.

Courtney presto capì che non aveva scelta e decise di tollerarlo. Dopotutto lui si era preso cura di lei la notte passata e aveva fatto si che stesse bene, e per quanto il pensiero la disturbasse lui aveva ragione quando aveva detto che sarebbe potuta finire con un vero lunatico. L’avrebbe ringraziato più tardi per questo. In qualsiasi caso considerò l’idea di tornare a casa a piedi quando vide una moto nel viale.

“ Cos’è questa? “ disse indicando l’Harley Davidson come un oggetto estraneo.

Duncan sorrise e replicò, “ Una moto, duh. “

Lei scosse la testa mentre lui prendeva un casco e lo piazzava attentamente sulla sua cresta. “ No, no, no “ protestò lei. “ Dov’è la tua macchina? “

Sbuffò. “ Perché avere una macchina quando ho questa dolce bambina. “

Incrociò le braccia ostinatamente. “ Non salirò su questa cosa. “

Lui solo ghignò mentre saliva sulla moto. “ Non hai davvero scelta. “

“ Ma è pericoloso. “

“ Ho un casco in più, “ disse Duncan porgendole un casco.

“ Ma le strade- “

“ Sono pulite. Non ha piovuto né nevicato per mesi principessa. Sali, “ ordinò lui accendendo la moto.

Courtney si trovò a disagio prima di salire e stringere forte le braccia attorno a Duncan. “ Sai come si guida questa cosa vero? “ chiese nervosamente.

Duncan la guardò e ghignò maliziosamente. “ Goditi la corsa, “ disse facendole l’occhiolino.

Courtney roteò gli occhi frustrata dall’intera situazione. Che le piacesse o meno era legata a lui.


 
Ho detto che forse sarai la persona che mi salverà,
E dopo tutto, sei la mia ancora di salvezza

-Oasis

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Capitolo 6
*** Fidati di me. ***


Angolo traduttrice.
Okey okey potete insultarmi quanto volete, me lo merito proprio questa volta ahahah. Mi dispiace ma sono stata piena di impegni, tra agosto passato a festeggiare per gli ultimi giorni di libertà e l’inizio della scuola! Ma vi “giuro” ( o almeno spero ahah ) che d’ora in poi cercherò di aggiornare massimo ogni due settimane! Nel caso, insultate pure ahah.
Ricordo che è solo una traduzione, ogni parola non appartiene a me ma all'autrice originale della storia, di cui potete trovare il link sul mio profilo.
Buona lettura :D




 
Hyde: Sai qual è il tuo problema, sei davvero carina e quindi nessuno ti ha mai detto di startene zitta.

Jackie: Pensi che io sia carina?

Hyde: Stattene zitta!

-That’s 70’s show



 
Non riusciva a credere che le stesse piacendo. Ma andare su una moto con Duncan non era male come pensava che sarebbe stato. La velocità e l’aria aperta erano piacevoli e rilassanti nonostante il fatto che lei fosse spaventata dal poter fare un incidente, ma Duncan non aveva mentito quando aveva detto di saper guidare. Non fece alcun trucco speciale o spettacolo che avrebbe potuto farla impazzire, lei ne fu felice dato che la testa era ancora un po’ incasinata.

Continuava a non poter credere di aver toccato il fondo così disastrosamente la scorsa notte. Pensava di essere un po’ grata che Duncan l’avesse trovata e non uno dei suoi amici. Per qualche ragione Duncan non la vedeva come qualcuno che doveva seguire le regole, semmai era quasi come se lui avesse capito che questo momento sarebbe arrivato perché lo evidenziava sempre quando era stressata.

Non era come se lui avesse intenzione di giudicarla o di esserne deluso, piuttosto si sarebbe preso gioco di lei per questo più tardi. In più si n’era preso cura, non ne aveva approfittato né l’aveva abbandonata quando era svenuta. Era come se gli… importasse.

Lo strinse un po’ più forte sperando che lui non lo notasse, ma era davvero felice che l’avesse aiutata. Forse avrebbe potuto perfino chiedergli di aiutarla a far vendetta su Heather, qualcuno come Duncan doveva conoscere qualche bello scherzo.

Finalmente arrivarono a casa sua dove il cane iniziò ad abbaiare come un pazzo. Non avrebbe mai pensato che sarebbe stata così felice di vedere quel bastardino. Duncan scese dalla moto per primo, si tolse il casco e tese la mano verso di lei. Lei la prese nervosamente mentre l’aiutava a scendere.

“ Ti sei divertita lì dietro? “ chiese prendendo il suo casco.

Courtney si passò le mani tra i capelli “ Penso di aver avuto abbastanza divertimento da farmelo bastare per un po’, “ replicò camminando verso la porta.

“ Hai una chiave? “ chiese lui già sapendo che la sua borsa se n’era ormai andata con Heather.

Courtney alzò lo zerbino e gli sventolò una chiave con falso entusiasmo. ‘ Dovrò nascondere questa chiave da qualche altra parte, ‘ pensò mentre apriva la porta.

Era sul punto di entrare in casa quando capì di star dimenticando qualcosa. Si voltò e guardò Duncan, le parole bloccate in gola. “ Uhm… graz-”

“ Prego, “ disse Duncan interrompendola.

Sorrise e espirò rumorosamente. “ Non lo dirai a nessuno vero? “ L’ultima cosa che voleva era che l’intera scuola sapesse che fosse stata così fuori la scorsa notte da aver dovuto passare la notte a casa di Duncan.

Duncan ghignò e portò una mano sul cuore. “ Nessuno lo saprà mai, “ promise.

Fece un sospiro di sollievo. “ Bene, “ disse preparandosi a chiudere la porta.

“ Ma me lo devi, “  mormorò.

Courtney spalancò la porta e lo guardò in stato di shock. “ Sei serio? “ Proprio quando pensava che fosse un ragazzo decente.

Annuì vivacemente traendo piacere da quanto la stesse facendo impazzire. “ Certo che sono serio, ho praticamente salvato la tua vita, me lo devi. “

“ Non te lo devo, “ Courtney sbottò ridendo leggermente. “ Un po’ di tutto questo è anche colpa tua lo sai. “

Duncan si sentì un po’ ferito dal fatto che lei l’avesse sottolineato dato che lui stesso si sentiva già responsabile. Ma decise di declinare piuttosto che lasciarglielo sapere. “ Non sono io ad averti detto di assumere quelle droghe, “ disse cercando di rimanere calmo.

“ No tu sei stato quello che continuava a dirmi ‘rilassati, rilassati, fai uscire il palo dal culo, prendila alla leggera, lasciati andare, scatenati!‘ ”

Il ragazzo si morse il labbro cercando di trattenersi dall’andare in collera. Iniziava a pentirsi di averle detto tutto ciò, ma non poteva sapere che avrebbe fatto qualcosa di stupido. “ Non ho mai detto di renderti uno schifo da sola, “ disse avvicinandosi a lei. “ Tutto ciò che intendevo era di prenderti una pausa e divertirti un po’, senza metterti in pericolo. Pensi che io volessi che ti facessi del male? “

Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo. “ Non sono sicura di ciò che vuoi da me, “ rispose lei onestamente.

Lui roteò gli occhi e appoggiò una mano sulla cornice della porta per avvicinarsi più di quanto lei pensasse che fosse necessario. La ragazza riusciva a sentire il suo respiro su di lei e questo le fece andare il sangue alla testa in modo pazzo. “ Voglio essere tuo amico, “ Duncan disse alla fine.

Sbattè gli occhi rapidamente. Amici? “ Cosa? Io-io non so… Voglio dire io non-io… Cosa? “

Resistette dal ridacchiare alla sua mancanza di parole. “ Cosa? Ti ho presa alla sprovvista principessa? “

Negò rapidamente con la testa sperando che facendolo riuscisse a svegliarsi. “ Penso che tu abbia parlato troppo con Geoff e Bridgette, “ disse cercando di chiudere la porta solo per ritrovarla bloccata da un piede di Duncan.

“ No sono estremamente serio, “ disse guardandola dritto negli occhi.

Era spaventata dal fatto che se avesse guardato da qualche altra parte lui avrebbe fatto qualcosa. “ Ma perché? Non abbiamo nulla in comune, litighiamo costantemente, non andiamo nemmeno d’accordo. Perché mai vorresti essere mio amico? “

Finalmente si ritirò un pochino per darle aria. Voleva davvero essere solo suo amico, essere qualsiasi cosa più di questo ora era proprio… spaventoso. “ Guarda Principessa non lascerò che tu esca dalla mia vista. Dopo la scorsa notte… “ cercò di trovare accuratamente le parole. “ Beh tutto ciò che voglio dire è che penso di poter essere un buon amico e che tu possa fidarti di me. “

Fidarsi di lui? Courtney sentì un duro tonfo al cuore. Il pensiero di fidarsi di Duncan era assurdo… ma dopo la scorsa notte.

“ Devo prepararmi per la scuola, “ disse cercando di cambiare discorso.

Duncan poteva dire che stesse cercando di evitare l’intero momento e non la incolpava di ciò. Tornò dov’era inizialmente e prese posto di fronte alla veranda. “ Ti aspetterò. “

Avrebbe voluto urlargli di lasciar perdere, ma era stanca di gridare. Inoltre era chiaro che lui avesse già le sue idee. Chiuse la porta e si fece strada verso la doccia. Se avesse seguito fino in fondo questa intera cosa dell’amicizia non lo sapeva ancora.


 
“ Non  pareva affatto come l’ultima volta che qualcuno mi aveva abbracciata in questo modo. Questa era amicizia. “

-Bella Swan ‘Twilight’



 
Come aveva detto Duncan aveva aspettato Courtney. Si lamentò silenziosamente prima di chiudere la porta e mettersi lo zaino sulla schiena. Iniziò a camminare senza dirgli nulla aspettandosi che l’avrebbe seguita.

Passeggiarono con un silenzio imbarazzante finchè Duncan finalmente parlò. “ Avremmo potuto prendere la mia moto. “

Courtney roteò gli occhi. “ Non permettono agli studenti parcheggi per moto e la scuola è lontana solo dieci minuti a piedi. “

“ Si ma avremmo potuto parcheggiarla da qualche altra parte e saremmo sembrati super fighi. “

“ E’ tutto ciò che ti importa, sembrare figo? “

“ C’è qualcos’altro? “ disse scherzoso.

Courtney si fece uscire una piccola risata prima che riuscisse a fermarsi. Non riusciva a credere a come improvvisamente si sentisse a proprio agio con lui. Perché c’erano sempre state tanta tensione ed ostilità prima?

“ Ehi ti ho fatta ridere, “ disse Duncan orgogliosamente.

Lo guardò male, l’ostilità ritornò. “ Zitto. “

Lui rise un po’ e continuò a camminare con lei. Sarebbe morto se fosse riuscito a farla scoppiare a ridere. Ricordava che una volta nel corridoio aveva visto lei e Bridgette parlare di qualcosa e Bridgette doveva aver detto qualcosa di divertente perché Courtney aveva iniziato a ridere così tanto e ad alto volume che pensava stesse per avere un infarto. Non aveva mai sentito una risata come la sua ed era certamente il momento in cui era più bella.

‘No Duncan non pensare così!’ rimproverò se stesso. Gli amici non pensano agli amici in questo modo. La guardò ancora e notò che indossava zeppe e jeans Capri,  un top bianco con un gilet avvolgente. I suoi capelli rilasciavano un profumo di lavanda mente la sua pelle era una specie di aroma alla vaniglia e zucchero di canna. Era leggermente truccata anche se non ne avrebbe avuto affatto bisogno.

Dannazione! Questo essere solo amici lo avrebbe ucciso.

Finalmente arrivarono a scuola e fu felice di vedere tutti guardarli in modo confuso.

“ Perché ci stanno fissando tutti? “ sussurrò Courtney a Duncan.

“ Perché stiamo passeggiando insieme, “ disse Duncan.

Oh duh dimenticava, lei e Duncan dovevano essere nemici. Vide Bridgette salutarla con la mano e darle una strana occhiata. “ Devo andare, “ disse indicando Bridgette.

Duncan annuì e vide anche Trent e Geoff guardarli stranamente. “ Si devo andare anche io. Ci vediamo dopo a psicologia. “

“ Oh merda! E’ vero abbiamo una verifica oggi! “

Ridacchiò pensando che fosse una cosa carina quando lei malediceva, poi mentalmente si prese a calci per aver pensato ancora una volta che fosse carina. “ Non ti preoccupare cara, “ disse dandole un leggero pugno sulla spalla.

Lei rispose dandogli a sua volta un forte pugno. “ OWE! “

“ Non lo farò caro, “ disse sarcasticamente lasciandolo lì con un dolore alla spalla.

Quando Courtney finalmente raggiunse Bridgette aveva confusione scritto su tutta la faccia. “ Cos’era quello? Un minuto prima voi due camminate come se foste amici e poi lo picchi? “

Courtney le sorrise prima che iniziassero a camminare all’interno la scuola. “ Penso che tu abbia ragione, credo che potremmo essere amici, “ disse Courtney.

Gli occhi di Bridgette diventarono dischi. “ Davvero? “

“ Si, “ disse Courtney con voce aggravata. “ Ma questo non significa che non mi irriti ancora. “


 
Un amico è una persona che sa tutto di te e gli piaci lo stesso.

-Christi Mary Warner



 
“ Amici! “ Trent e Geoff gridarono allo stesso tempo.

Duncan roteò gli occhi. “ Si idioti, ci siamo accordati per essere amici. “

“ Aspetta un minuto vorresti dire che ha accettato di esserti amica? “ chiese Geoff ancora inorridito.

“ Beh… tecnicamente non ha accettato, ma non ha nemmeno dissentito. “

Geoff e Trent si guardarono l’un l’altro ancora increduli. “ Amico, com’è solo possibile, “ chiese Trent. “ Voglio dire cosa diavolo hai fatto per lei? “

Duncan si morse la lingua, dopotutto aveva promesso a Courtney di non raccontare nulla. “ Te l’ho detto uomo, lei mi vuole. “

“ Ma se ti vuole così tanto allora perché non esci con lei e basta? “ chiese Trent.

Duncan gli sghignazzò. “ Stai scherzando! “ praticamente gridò. “ Si fida di me e vuoi che ne prenda vantaggio! “

“ Calmati fratello non volevamo dir questo, “ disse Geoff cercando di proteggere Trent dalla furia di Duncan. “ Tutto ciò che volevamo dire era che se vi piacete entrambi perché non uscite insieme? “

Duncan fece scorrere una mano sul viso prima di rispondere, “ Perché ci piacciamo solo come amici ora e anche se ci piacessimo in quest’altro modo non la porterei fuori come qualsiasi altra ragazza con cui sono stato prima, perché lei non è come le altre, e perché voglio che si fidi di me. CAPITO! “

Entrambi annuirono non capendo completamente, ma realizzando una cosa, sicuramente gli piaceva, gli piaceva.


 
Tutti gli uomini sono stupidi. Amicizia e amore è solamente una questione di quanta stupidità tu possa tollerare.

- Questa l’ho fatta io!



 
Courtney camminò verso la classe di psicologia preparata a fallire miseramente la verifica. Meglio ancora avrebbe potuto far finta di svenire ed essere portata in ospedale. Ma avrebbe affrontato la faccenda eventualmente ed era pronta a pagare le conseguenze delle sue azioni.

Proprio mentre stava per sedersi al suo posto di fronte a Duncan,  Mr. Grants la chiamò alla cattedra. Guardò interrogativamente Duncan che le sorrise solamente. Quando finalmente arrivò presso Mr. Grants lui disse, “ Puoi aspettare fino al prossimo venerdì per fare la verifica Courtney. “

Courtney non poteva credere a ciò che stava sentendo! “ Cosa? Perché? “ chiese davvero curiosa.

“ Duncan ha ammesso di averti tormentata molto ultimamente durante la lezione e che tu potresti non essere pronta per la verifica a causa della sua infantilità. Quindi se non ti senti pronta per fare la verifica potrai aspettare finchè lo sarai. “

Courtney riusciva a malapena a captare ciò che stesse sentendo, ma annuì a Mr. Grants e disse, “ Penso che aspetterò. “

Detto questo tornò al suo banco e guardò con stupore Duncan, che ghignò solamente e disse, “ Te l’ho detto, puoi fidarti di me. “

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Capitolo 7
*** Vendetta. ***


Angolo della traduttrice
Salvee!
Okey sono più o meno rimasta nelle due settimane promesse ahahah e oggi ho tradotto come un’ossessa dato che quasi non avevo fatto nulla! D: Quindi in ogni pausa dal ripasso di arte traducevo un pezzo di capitolo ee spero che sia uscito qualcosa di buono! Anche perché non l’ho controllato bene come le altre volte… boh vabbè, tanto ora è qui, è nelle vostre mani e quindii buona lettura! :D



 
La vendetta è una confessione di dolore

-Proverbio latino



 
Tutti avevano parlato tutto il giorno di Duncan e Courtney e della loro improvvisa amicizia. Erano anche confusi, sorpresi, o dicevano che segretamente uscissero insieme e raccontavano di essere solo amici. In qualsiasi caso a Courtney non importava finchè nessuno avesse detto che si fosse drogata o che avesse dormito a casa sua.

Ma a dirla tutta essere amica di Duncan non era orribile come pensava che sarebbe stato. Continuava a chiamarla con nomignoli e a tormentarla, ma lei gli rispondeva sempre e lo compiaceva con i suoi stessi insulti. Se non altro era l’unico modo in cui erano capaci di comunicare l’uno con l’altro. Ciò li teneva sulle punte e pronti a vedere chi era il più astuto a parole.

“ Dai devi ammettere che è impressionante. “

“ Duncan quando dirai qualcosa di intelligente sarò impressionata, “ replicò Courtney aridamente.

Duncan rise. “ Non è che tutti sappiano farlo, “ rimproverò.

“ Oh si essere capace di intagliare un teschio dal legno è un talento davvero impressionante, “ commentò sarcasticamente.

“ Sai ti piacerebbe se mai te ne facessi uno, “ disse in modo convincente.

“ Quale ragazza non ama uno strano e spaventoso regalo? “ ribattè scherzosa.

“ La mia ragazza amerebbe qualsiasi regalo le facessi, “ si vantò Duncan.

Courtney roteò gli occhi. “ Beh non sono la tua ragazza e devo andare a fare una cosa, “ disse aprendo il suo armadietto e mettendo via lo zaino.

Lui alzò un sopracciglio con aria interrogativa. “ Cosa devi fare? “

Courtney sbatté l’armadietto e gli sorrise malignamente. “ Vado a cercare Heather, “ disse in tono pericolosamente basso.

Duncan in un attimo si caricò e continuò a camminare con lei. “ Andrai a prenderla a calci nel culo? “ chiese eccitato. Ogni ragazzo adorava una buona lotta tra donne e tutti avrebbero goduto nel vedere Heather essere  pestata pesantemente.

“ Non andrò a picchiarla, “ spiegò Courtney. “ Solo a riprendere la mia roba, urlarle contro… forse poi un occhio nero. “

Duncan battè le mani rumorosamente e ululò. “ Oh mamma devi lasciare che lo registri! “

Courtney si girò e mise una mano sul suo petto per fermarlo. “ Duncan devo farlo da sola. Apprezzo l’entusiasmo ma posso cavarmela senza essere distratta da te. “

Piagnucolò e si portò le mani alla testa. “ Oh cavolo dai mi uccidi qui! Non sarò una distrazione, al massimo lasciarmi fare una foto. “

Sorrise e gli diede un colpetto leggero sulla spalla, “ Smettila di essere così bambino e vai… fuma una sigaretta o qualcosa. “

Il ragazzo notò la sua voce diventare disgustata nel dire la parola sigaretta. “ Cosa? Non ti piacciono le persone che fumano o qualcosa? “

Arricciò il naso rumorosamente. “ Onestamente non capisco come le persone possano sopportarne l’odore. “

Quando se ne andò Duncan rimane lì imbarazzato e si annusò. ‘ Non puzzo vero?’


 
Ma sono frustrato sempre con un istantaneo spegnimento: ogni persona per cui inizio ad avere una cotta… fuma

-Sconosciuto



 
Courtney girò per la scuola con una missione. Era l’ora di pranzo e sapeva che Heather era con tutte le altre ricche, viziate e presuntuose ragazze al tavolo principale della caffetteria. Ad ogni modo quando ci arrivò non trovò alcun segno di Heather, stava iniziando a diventare impaziente.

“ Ehi Courtney! “

Courtney si girò per trovare Lindsay sorriderle stupidamente. Courtney non potè trattenersi prima di prenderla dal collo della maglietta e dire a denti stretti, “ Dov’è Heather? “

Lindsay si scosse nervosamente prima di sussurrare. “ Um… in realtà è il motivo per cui sono qui a dirti… che lei voleva parlarti nel laboratorio principale dei computer. “

Courtney fu sorpresa che Lindsay sapesse anche solo che a scuola ci fosse un laboratorio di computer. Finalmente la lasciò andare e marciò verso la stanza.

Certo che la traditrice doppiogiochista dai lunghi capelli corvini e vestita trasandatamente la stava aspettando nel laboratorio guardandosi le unghie come se il suo arrivo non importasse.

“ Puttana, “ sbottò Courtney una volta chiusa la porta.

Heather non sembrò minimamente sconcertata, non che Courtney ne fosse sorpresa, era sicura che molte persone l’avessero chiamata con quella parola che inizia con la p- prima.

“ Awe Courtney non fare così. Ci siamo divertite la scorsa notte ricordi? “ chiese Heather in una voce da finta innocente.

“ Si fino al punto in cui mi hai abbandonata e ti sei portata via tutte le mie cose, “ disse Courtney diventando sempre più arrabbiata di minuto in minuto.

La bocca di Heather si spalancò e ci mise una mano sopra. “ Ops! Pensavo di aver dimenticato qualcosa la scorsa notte, “ replicò perfidamente.

Courtney guardò e iniziò ad avvicinarla. “ Non sto scherzando Heather, voglio le mie cose indietro adesso! O giuro… “

“ Okey, okey Courtney. Non perdiamoci la testa. “ Heather si girò e arrivò dietro ad uno dei banchi. “ Sono sicura di avere le tue cose qui in giro- OH! Cos’è questo? “

Il cuore di Courtney sprofondò nello stomaco quando vide Heather tenere un piccolo disco. Era un DVD bianco su cui Courtney era sicura ci fosse qualcosa. “ Cos’è quello? “ chiese debolmente.

“ Penso che sia un disco masterizzato con su qualche filmato interessante, “ scherzò Heather crudelmente.

Courtney quasi svenne quando la notte passata le tornò in mente con una grande, brutta sfocatura. “ Heather non farlo, “ pregò disperatamente.

“ Sai cos’è fantastico dei computer? “ chiese Heather ignorando la richiesta. “ E’ che puoi postare un video su così tanti siti in tutto il mondo, e quel che è ancor meglio è che c’è un intero branco di nerd pronti a fare il lavoro se offri loro le cose giuste. “

Mentre Heather continuava a sorridere a Courtney la giovane era completamente intorpidita.

“ Quindi cosa dici Court? Dovremmo decidere a quale nerd mostrarlo prima di mandarlo a tutti gli altri? “

Courtney sentì il sangue bollire. “ Non ne hai il diritto! Non oseresti nemmeno! “

Heather le rise beffardamente. “ Awe Courtney non mi conosci così bene vero? “ Heather ammirò il disco nelle sue mani. “ e apparentemente nessuno ti conosce così bene miss perfezione. “

“ E’ successo una sola volta e mi avevi dato droga! “ gridò Courtney vicina alle lacrime.

Heather la derise. “ Ma tu le hai prese volentieri ed eri l’unica. Non sono io quella che ha sbagliato. “

Courtney voleva gridare, voleva strozzare la ragazza di fronte a lei finchè fosse stato possibile farlo. Ma se avesse fatto questo Heather avrebbe mandato il video lo stesso. Ma doveva far qualcosa! Qualsiasi cosa!

“ Farò tutto ciò che vuoi, “ pregò Courtney.

Heather non si mosse.

“ Per il resto dell’anno scolastico, “ aggiunse.

Heather ci pensò su. “ Avere Courtney che fa qualsiasi cosa dica o voglia per il resto dell’anno? “

Heather ghignò a Courtney prima che mettesse via il piccolo dvd dentro quella che Courtney comprese essere la sua borsa. “ Affare fatto “


 
Non possono farti del male a meno che tu non glielo permetta

-Sconosciuto

Duncan aveva aspettato ansiosamente tutto il giorno di vedere Courtney dopo pranzo. Voleva ascoltare ogni dettaglio dalla parte in cui Heather piangeva per pietà. Saltò quando vide il retro della testa di Courtney camminare verso la sua prossima classe. Spinse e spintonò persone sul suo percorso per raggiungerla. L’aspetto del suo viso non era quello che si aspettava.

“ Cos’è successo? “ chiese curiosamente.

Sbuffò e continuò a camminare rapidamente. “ Non ora, “ rispose.

Rimase perplesso dal suo umore. Pochi minuti prima sembrava pronta e sicura, ora appariva come se fosse stata picchiata in faccia troppe volte. Si stufò di andare avanti e indietro e la prese per un braccio.

“ Ehi Duncan -! “

La spinse dentro un sgabuzzino dei bidelli vuoto e la guardò seriamente. “ Cos’è successo? “

Aggrottò le sopracciglia prima di brontolare. “ Niente. “

“ Niente? “ chiese incredulo. “ Beh perché no? “

“ Perché Heather ha un dannato video! “ ringhiò. “ Perché ora devo fare qualsasi cosa dica o rischierò di essere umiliata dall’intero mondo. “

Duncan la guardò stranamente. “ E quindi qual è il gran problema? Hai agito stupidamente una notte e ora hai paura di quel che le persone penseranno di te? Tutti hanno i loro stupidi momenti, a nessuno importa! Non ti preoccupare di questo! “

“ Mi importa! “ urlò Courtney. “ Tu hai il lusso di non doverti preoccupare della tua immagine, io no! Non solo ho dei bizzari genitori che continuano a controllarmi e che non mi perdonerebbero mai se scoprissero tutto ma anche a me importa della mia educazione e di non essere sospesa per colpa di una cattiva scelta. Quindi non dire di non preoccuparmi. “

Duncan capì che aveva ragione. I suoi genitori erano fuori città e se tornando avessero scoperto ciò che la loro figlia aveva fatto, sarebbe stata in un mondo di guai. Per non parlare del fatto che se la scuola avesse scoperto tutto l’avrebbero sospesa e l’ultimo anno non era quello giusto per finire in seri pasticci. Anche lui ultimamente era stato abbastanza attento.

“ Giusto mi dispiace. Capisco, “ disse.

Rise tristemente. “ Come potresti anche solo capire? “

“ Oh dai principessa potrebbe non importarmi del mio futuro ma questo non significa che tu non dovresti. “ Non voleva che lei si cacciasse in un qualche problema grave che avrebbe rimpianto tutta la vita, era stata alla fine solo una cattiva nottata. Heather aveva solo registrato tutto e ne stava prendendo vantaggio.

Courtney improvvisamente rise leggermente. “ Cosa dici, non hai un futuro o solo non ti importa? “

Ghignò. “ Vivo per il presente, “ dichiarò orgogliosamente.

Sospirò e iniziò ad uscire. “ Fortunato te. Devo andare a prendere appunti per Heather e iniziare a fare i suoi compiti. “

Duncan l’afferrò indietro e la guardò in soggezione. “ Aspetta, cosa? Hai intenzione di far qualsiasi cosa dica? “

“ Che scelta ho? “ chiese pateticamente.

La guardò deluso.  “ Pensavo avessi più spina dorsale di questa. “

Lo fissò infastidita. “ Cosa dovrei fare? “

“ Vendicati, ricattala, uccidila! “

Chiuse le labbra e scosse la testa “ Credimi queste cose, e specialmente quell’ultima, hanno attraversato la mia mente, ma finchè non trovo un modo per avere quel disco devo fare qualsiasi cosa dica! “

Duncan sorrise largamente, un piano si formava nella sua mente. “ Dolcezza hai dimenticato di avermi come amico ora? Lascia fare a me, “ disse aprendo la porta della stanza e lasciandola uscire per prima.

“ Cosa farai? “ chiese preoccupata ed eccitata allo stesso tempo.

“ Ti ho già detto che devi fidarti di me, “ le ricordò. “ Siamo amici giusto? “

Cercò i suoi occhi prima di rispondere. “ Giusto. “ La risposta sembrò soddisfarlo e iniziò ad andarsene. “ Ma Duncan, “ lo richiamò facendolo girare. “ Non dovresti chiamarmi dolcezza se siamo amici, “ scherzò un po’.

Ridacchiò prima di roteare gli occhi e replicare, “ Okey ma non smetterò di chiamarti principessa. “

Sospirò prima di annuire, capendo il suo bisogno di chiamarla principessa.

Le diede un pollice in su prima di dire, “ Incontriamoci dopo la scuola e non dovrai preoccuparti di Heather ancora. “

Si morse il labbro inferiore e chiese, “ Sei sicuro? “

Schioccò le nocche e sbuffò ad alto volume. “ La vendetta per me è una puttana. “


 
Sento una sensazione davvero inusuale- se non è indigestione, penso che possa essere gratitudine

-Benjamin Disraeli



 
Courtney camminò rapidamente verso il retro della scuola proprio come Duncan aveva detto di fare. Fu sorpresa nel trovare lì anche Gwen e Leshawna.

“ Ehi ragazza come va? “ chiese la voluttuosa Leshawna dal gran atteggiamento. Gwen salutò Courtney mentre Duncan era appoggiato al muro della scuola ghignando come sempre.

“ Um… ciao. Cosa ci fate qui? “ chiese guardando Duncan che la fissava di rimando.

“ Duncan ha detto che vuoi vendicarti di Heather, “ disse Leshawna.

Courtney lanciò un’occhiata a Duncan. “ Cos’altro vi ha detto? “ chiese sospettosa.

“ Non ti preoccupare, “ disse Gwen difendendo Duncan. “ Non ha dato nessun dettaglio solo che tu hai bisogno di aiuto e che noi siamo le migliori candidate. “

Beh Courtney non poteva ribattere. Heather aveva sempre fatto cose cattive a Gwen come pubblicare il suo diario segreto sul giornale scolastico. Leshawna non aveva mai preso alla leggera l’atteggiamento da ricca e vanitosa di Heather ed era in guerra con lei da tempo.

Courtney sorrise alle ragazze e chiese, “ Okey quindi cos’avete in mente? “

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Capitolo 8
*** Opposti. ***


Angolo traduttrice:
Bonjour! ahahah nuovo capitolo, a voi! :)




Leela: tu sei un uomo, io sono una donna
 
Siamo troppo diversi

- Futurama


 
Courtney era felice che fosse scuro e che ci fossero un sacco di cespugli. Lei, Duncan, Gwen e Leshawna si stavano nascondendo dentro di essi di fronte alla casa di Heather.

Il piano era così cattivo e crudele che Courtney lo aveva immediatamente accettato. Non solo avrebbe ottenuto vendetta su Heather ma Duncan inoltre le aveva assicurato che il disco sarebbe stato recuperato. La cosa più grandiosa di tutto questo, era che si stava realmente divertendo. Non era fatta e non si trovava con persone che l’avrebbero pugnalata alle spalle, certamente stava facendo cose cattive ma Heather se lo meritava da tempo.

“ Ehi Leshawna, hai ancora con te le formiche rosse di Harold? “ Courtney sentì Gwen chiedere.

Leshawna rise malignamente e alzò una scatola di vetro riempita di formiche rosse sporche e piccole. “ Oh yeah tesoro, per gentile concessione del mio più importante uomo. “

Questa era una relazione che Courtney non riusciva proprio a capire. Trent e Gwen poteva capirli in quanto entrambi erano artistici, ma Harold e Leshawna erano completamente l’opposto.

“ Okey ragazzi aspettiamo che si addormenti e poi entriamo, “ sussurrò Duncan inginocchiato accanto a Courtney. Le diede un leggero colpetto sulla spalla in modo da avere la sua unica attenzione. “ Sei sicura di voler fare tutto questo? “

Sorrise perfidamente e si lasciò scappare una leggera risata. “ Diavolo si, non mi sono mai divertita così tanto finora quest’anno. “

Le fece l’occhiolino prima di andare in un cespuglio che permetteva di veder meglio quando Heather si sarebbe addormentata, quando sarebbe accaduto lui avrebbe fatto loro un segnale.

Courtney continuava a rimaner giù quando Leshawna si spostò accanto a lei. “ Quindi tu e Duncan siete vicini ora? “ chiese curiosamente.

Courtney la fissò prima di lanciare un’occhiata a Duncan che stava giocherellando con il suo coltello da tasca. “Credo che tu possa dir così, “ rispose.

“ Wow è fantastico. Non posso dire di non averlo predetto, “ disse a sua volta Leshawna.

Courtney aggrottò le sopracciglia. “ Cosa intendi? Siamo l’uno l’opposto dell’altro, siamo le persone con meno probabilità di essere collegate. “

Leshawna fece spallucce. “ Beh sai come dicono, gli opposti si attraggono. “

“ Questo è vero per te e Harold? “ si chiese ad alta voce.

Leshawna ghignò prima di dire, “ Ciò che so è che quel ragazzo è uno dei più dolci, fighi e strani ragazzi bianchi che abbia mai incontrato. Ma ama Leshawna in un modo che nessun altro uomo potrebbe. “

Courtney pensò di poterla capire. Era così gelosa di Leshawna e Harold, di Gwen e Trent e di Bridgette e Geoff. Tutti avevano qualcuno, qualcuno a cui parlare e da amare, qualcuno di cui prendersi cura. Lei voleva questo.

“ Dev’essere bello avere un amico come Duncan che fa questo per te, “ Leshawna disse improvvisamente.

Courtney si sentì arrossire. “ Um… si credo. “

“ Potrai anche non crederlo ma vi completate l’un l’altro. Tu hai bisogno di cose sbagliate e lui ha bisogno di cose giuste. “

Courtney si sentì arrossire ancor più profondamente. “ Siamo solo amici. “

Leshawna sbuffò. “ Okey, come dici tu, “ disse non suonando convinta.

Duncan improvvisamente fischiò e puntò in direzione della porta sul retro della casa di Heather. Tutti si diressero verso di essa più silenziosamente che poterono. Duncan portò un dito sulle labbra per avvisar loro di essere silenziosissimi. Tirò fuori quelli che sembravano essere due bastoncini di metallo dalla tasca e iniziò ad agire con il pomello. Courtney aveva visto cose del genere solamente nei film, ma se ci fosse stato qualcuno che sapeva come irrompere in una casa inosservato era Duncan.

La porta improvvisamente si aprì e tutti arrivarono ad avere una scarica di adrenalina. Duncan entrò per primo con il resto del gruppo che lo seguiva ravvicinato. Courtney osservò i dintorni della bella casa costosa. Doveva essere stata progettata da un professionista. Tutto era completamente arredato ed elegante. Persone come Heather non meritavano cose del genere.

Si fecero strada sulle scale e riconobbero subito la camera della ragazza grazie ad un gran segnale sulla sua porta che diceva “ Regina Heather. “ Courtney avrebbe voluto vomitare, parlando di narcisismo.

Duncan indicò con la testa la porta e tutti annuirono entusiasti. Il ragazzo fece un sorriso rassicurante a Courtney e senza far rumore aprì la porta della stanza in cui la strega stava dormendo.

“ Vuoi far tu gli onori principessa? “ mormorò Duncan porgendole il rasoio elettrico.

Courtney sorrise e prese il rasoio provando una strana sensazione quando le loro mani si toccarono momentaneamente. “ Non potrebbe esserci niente di più bello, “ disse sorridendogli con apprezzamento.

“ Gwen cerca la sua borsa, “ disse Duncan.

Gwen annuì e presto trovò la borsa di Courtney dietro quella di Heather. Duncan frugò in essa e recuperò il disco. Strizzò l’occhio a Courtney e mise il disco nell’orlo dei suoi pantaloni e allungò la borsa a Courtney, lei se la mise attorno al petto felice di aver avuto indietro le sue cose.

“ Gwen attaccami, “ disse Courtney stufa di far casino. Era pronta a passare all’azione ora che il disco era nelle loro mani.  Gwen inserì il rasoio elettrico in una presa vicina. “ Leshawna prepara le formiche rosse. “ Leshawna ridacchiò sottovoce e scosse il formicaio più forte che poteva.

Heather, che apparentemente dormiva come una roccia, non si mosse nemmeno quando Courtney accese il rasoio e lo portò vicino a lei. L’unica cosa sentita per il resto della notte fu il suono di urla di risveglio e risate fragorose.

Courtney  aveva ormai rasato quasi tutta la testa di Heather quando si era svegliata apparendo confusa e poi inorridita capendo ciò che Courtney stesse facendo. Ciò peggiorò quando Leshawna e Gwen buttarono le formiche rosse dentro il letto e queste iniziarono ad aggirarsi per esso.



 
Dove c’è unità c’è sempre vittoria

-Publilius Syrus
 




L’intera notte fu spesa festeggiando. Non solo avevano ottenuto vendetta su Heather per tutto lo schifo che aveva fatto passar loro, ma si erano anche ripresi il disco e Courtney non avrebbe potuto esserne più felice.

“ Grazie mille ragazzi, “ disse Courtney dando un ultimo abbraccio a Gwen e Leshawna.

“ Ehi nessun problema bambolina, “ disse Leshawna abbracciandola di rimando. “ Sempre per te, e soprattutto sempre se significa farla pagare ad Heather. “

“ Si è stato così divertente, “ concordò Gwen. “ Chi avrebbe mai detto che tu potessi essere così vendicativa. “

Courtney sorrise innocentemente e scrollò le spalle. “ Ah, cosa posso dire? “

Duncan e Courtney salutarono con le mani Gwen e Leshawna prima che le due parti andassero per le loro strade. Courtney cercò di ignorare il modo in cui Leshawna le fece l’occhiolino allusivamente prima che lei e Duncan se ne andassero.

La ragazza era ancora euforica mentre camminavano verso casa sua e ciò doveva essere scritto su tutto il suo viso. “ Non penso di averti mai vista così felice, “ disse Duncan improvvisamente. “ Se avessi saputo prima che diventi così felice a far vendetta sulle persone avrei iniziato ad esserti amico tempo fa. La principessa ha un lato oscuro. “

Courtney rise e scosse la testa. “ E’ stato come se una volta fatto qualcosa di sbagliato… avessi voluto farne ancora di più dal divertimento provato! “

Duncan ghignò prima di tirar fuori il disco e sventolarlo in aria. “ E noi ne abbiamo di più proprio qui.  “

Courtney lo guardò inorridita e cercò di toglierglielo dalle mani solo per veder lui spostarlo al momento giusto. “ No Duncan! Il piano non è mai stato di guardare quella stupida cosa! “

Provò a riprenderlo ma questa volta lui lo portò sopra la sua testa il che era un gran svantaggio dato il fatto che era più alto di lei. “ Ehi me lo devi. “

Rimase a bocca aperta mentre sbatteva un piede a terra. “ Cosa vuoi dire? Ho già accettato di esserti amica! “

“ Si ma non è davvero il modo in cui voglio essere ripagato per averti salvato il culo una notte, l’intera cosa dell’amicizia era un qualcosa che avevo già in mente prima della tua stupida nottata con Heather. “

Courtney era sorpresa di essere venuta a conoscenza di quest’informazione. Avrebbe fatto i conti con tutto ciò più tardi. “ Duncan dai. Davvero non voglio che nessuno veda cosa ci sia su, nemmeno tu. “

Il ragazzo si mise una mano sul petto. “ Giuro che tu ed io saremo gli unici a vederlo e poi lo distruggeremo se vorrai. Ma sto davvero morendo dalla voglia di vedere cosa c’è su tesoro. “

Non si mosse.

“ Oh dai non è come se non avessi già avuto un assaggio di ciò che potrebbe esserci! “

“ Allora quell’assaggio dovrebbe essere abbastanza per te, “ disse lei cercando di riprenderselo ancora. Fu presa alla sprovvista quando Duncan improvvisamente richiuse le mani insieme e le mise attorno la vita di Courtney e la avvicinò.

Il respiro della ragazza lasciò il suo corpo in un secondo e la mente si svuotò. Non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia da tanto erano vicini. Poteva sentire il suo respiro caldo sulla pelle, notò anche che non aveva lo stesso persistente odore di sigarette di cui sapeva solitamente. ‘ Ha smesso di fumare? ‘

Sentì la bocca asciugarsi e i muscoli tramutarsi in gelatina. Si sentì anche tremare leggermente contro il suo controllo. Duncan, sentendo tutte queste reazioni da parte della ragazza, si limitò a stringerla ancora più vicina e a sussurrarle nell’orecchio. “ O potresti solo darmi un bacio, ripagherebbe abbastanza, in più sarebbe leggermente cattivo. “

Lui stesso non sapeva cosa stesse facendo. Un minuto prima la vedeva solo come un’amica, ma dopo averla vista riscattarsi su Heather, dopo averla fatta sentire meglio, dopo un solo cavolo di giorno! La voleva. La voleva davvero.

Courtney sentì un brivido lungo la spina dorsale e ci pensò su. Il modo in cui Duncan l’aveva aiutata ancora. Forse… forse per un secondo… forse una volta.

No!

Courtney alzò un ginocchio e lo portò all’inguine del ragazzo. Duncan gemette per il dolore e cadde sulle ginocchia permettendo a Courtney di afferrare il disco dalle sue mani. Lo guardò divertita mentre si contorceva dal dolore e le dava uno sguardo tipo ‘ Ma che cazzo? ‘

Duncan la guardò come se fosse pazza. “ Si può andare bene per me. “ Aveva quasi dimenticato quanto fossero buoni i vecchi calci di Courtney nelle balle. Bello vedere che non tutto tra di loro fosse cambiato.



 
Gli uomini dimenticano ma non perdonano mai. Le donne perdonano ma non dimenticano mai.

-Sconosciuto




 
Courtney tenne le mani davanti alla bocca aperta tutto il tempo mentre Duncan continuava a guardare in totale divertimento e intrattenimento. La ragazza era così felice che i suoi genitori non sarebbero tornati fino alla mattina, ciò le dava tutto il tempo per poter distruggere quell’abominio.

“ Come diavolo hai fatto a metterti la gamba sopra la testa in quel modo per poi non riuscire a tornare alla normalità? “ rise Duncan riportando il disco sul suo portatile ad un imbarazzante momento in cui Courtney apparentemente pensava di essere una cheerleader. Il video andò avanti mostrando lei mentre faceva vedere le tette a qualche auto che guidava dietro la decappottabile di Heather.

“ Oh Dio! “ gemette affondando la testa tra le mani.

Cercò di fermare il video solo per finire con la mano schiaffeggiata via da quella di Duncan. “ No, lascialo, sta diventando sempre meglio. “ Lo guardò facendolo guardare di rimando in modo difensivo. “ Cosa? Sono un ragazzo dopotutto. “

Tenne gli occhi protetti dalle mani per il resto del video, non voleva veder di più. Duncan continuò a fischiare e ridere finchè il video fu finito. La ragazza fece uscire il disco dal computer e lo guardò con disprezzo.

“ Oh Dio, è stata la cosa più pazza che abbia mai visto, “ disse Duncan ridacchiando un’ultima volta.

“ Sta zitto! “ disse Courtney picchiandolo sulla spalla e camminando per la stanza.

“ Cosa stai facendo? “ chiese Duncan guardando ogni suo movimento.

“ Sto cercando qualcosa per distruggere questa cosa, “ disse disperatamente.

“ Dammi qui, “ offrì Duncan tirando fuori il suo coltellino portatile. Courtney glielo porse e guardò come lui lo mise sulla sua scrivania e lo divise esattamente a metà.

“ Fallo ancora, “ domandò lei. “ Taglialo finchè non si possa più dire che sia un disco. “

Duncan fece come la ragazza aveva chiesto e spaccò il disco finchè non fu nulla se non piccoli frammenti che non avrebbero potuto essere messi insieme nemmeno se ci avessi provato. “ Soddisfatta, “ le chiese già mettendo via il coltellino.

“ Molto, “ rispose lei fregandosi le spalle e sentendosi più rilassata.

Duncan si stiracchiò e sbadigliò rumorosamente. “ Beh sono esausto. “ Courtney notò come Duncan si tolse la giacca e si buttò nel suo letto matrimoniale. Aspettò che si rialzasse e dicesse di star scherzando ma lui continuò a rimaner sdraiato lì.

“ Cosa stai facendo? “

La guardò addormentato. “ Sto andando a dormire cosa sembra? “

“ Molto divertente, “ disse lei senza allegria.

Lui sorrise pigramente e si spostò più lontano ma sempre nel letto. “ Vuoi unirti a me? “

“ Duncan vai a casa, “ ordinò lei.

“ Oh capisco… per te è okey dormire a casa mia ma non è okey se io dormo nella tua, “ si lamentò.

“ Prima di tutto, “ iniziò Courtney. “ Non avevo scelta e secondo non sei fatto o svenuto. “

“ Ma tu non lo sai. “

Sospirò assonnata e lo guardò con occhi imploranti. Duncan colse il segno e saltò fuori dal letto. “ Okey lasciami andar fuori durante la fredda notte e fammi dormire tutto solo. “

La ragazza ghignò e gli diede colpetti sulla testa scherzosamente. “ Sopravviverai. “

Duncan stava per andarsene quando improvvisamente ricordò qualcosa. “ Oh non dimenticarti di metterti il costume domani. “ Fece per uscire quando Courtney lo prese per il braccio.

“ Perché? “ chiese spaventata dal sentire la risposta.

“ Bridgette stava parlando di un gruppo di persone che vanno in spiaggia questo fine settimana, il che include te e me principessa. “

Lo guardò per capire se fosse serio. “ Non posso andare. I miei genitori tornano a casa di mattina e non posso uscire con un bikini addosso con un ex carcerato su una moto. “

Il ragazzo si lamentò sperando che il suo fare da brava ragazza non tornasse così presto. “ Allora metti in uno zaino il bikini e farò in modo che Gwen o Bridgette ti passino a prendere. “ Si fece strada verso la porta principale non volendo più sentire discussioni.

“ Ma ho i compiti da fare e verifiche per cui studiare e- “ fu interrotta da Duncan che le premette un dito sulle labbra e la guardò duramente.

“ Studi e ti attieni sempre alle regole. “ Schiacciò il dito contro le labbra ancora più forte quando lei fu sul punto di parlare, non aveva ancora terminato. “ Motivo per cui tu verrai alla spiaggia per lasciarti andare con i tuoi amici e non voglio più sentire proteste. Farò venire Gwen e Leshawna a rapirti se proprio devo. “ Finalmente rimosse il dito e aspettò una sua risposta.

Lei sembrò combattere con la decisione nella sua testa prima di annuire e rispondere, “ Va bene. “ Proprio mentre Duncan se ne stava andando Courtney disse, “ Giuro, penso di star prendendo da te. “

Tornò dentro e si portò così vicino a lei che la ragazza ebbe paura che stesse per far qualcosa. “ E’ okey, anche io penso di star prendendo da te, “ colpì leggermente il suo naso in modo scherzoso prima di uscire dalla porta. “ Ehi Duncan, “ lo richiamò facendolo fermare. “ Hai smesso di fumare? “

Sorrise prima di rispondere. “ Fumare non va bene secondo te. “ Chiuse la porta e la lasciò senza parole.

Forse davvero si stavano influenzando l’un l’altro, da quando Duncan evitava le cose cattive? E da quando lei aveva iniziato a prenderne parte?

“ Potrai anche non crederlo ma vi completate l’un l’altro. Tu hai bisogno di cose sbagliate e lui ha bisogno di cose giuste. “ Forse quel che aveva detto Leshawna era abbastanza vero, forse essere opposti non era così una brutta cosa dopotutto.


 
Gli opposti si attraggono

-Proverbio


 

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Capitolo 9
*** Ridere. ***


Angolo traduttrice:
Nuovo capitolo! Finalmente un’altra buona dose di tenerezza, il nostro Duncan è proprio cotto…
Buona lettura!



 
“ Mio papà era sempre per l’amore ‘severo’, e io mi sono sempre chiesto quando la parte dell’amore sarebbe arrivata. “

-Dane Cook



 
“ Non ti credo Courtney! “

Courtney resistette all’impulso di roteare gli occhi. A quanto pare aveva scioccato i genitori sapere che la loro unica figlia adolescente voleva andare alla spiaggia con i suoi amici.

“ Cosa sulla terra si è impossessato di te mentre eravamo via? E’ meglio che usi il tempo per studiare ed alzarti i voti, “ la madre praticamente urlò.

“ Mamma ho il voto più alto in ogni materia e costantemente studio e cerco di star davanti a tutti, ma ho bisogno di una pausa, “ provò a spiegare.

“ Una pausa? “ ringhiò improvvisamente suo padre. “ Una pausa da cosa? Dalla vita e dal modo in cui è. Nel mondo reale non hai possibilità di far pause Courtney e se non stai davanti a tutti l’unica cosa che ti accadrà sarà che verrai calpestata ovunque. “

Questa volta Courtney roteò davvero gli occhi. “ Papà mi farò male comunque e prenderò decisioni sbagliate. Ma non voglio vivere la mia vita cercando di essere più astuta di qualsiasi persona, voglio divertirmi e solo vivere un po’. “

Sua madre si alzò avendo sentito abbastanza. “ Ne parleremo un’altra volta. Al momento devi chiamare i tuoi amici e dire che non potrai andare. “

Courtney improvvisamente sentì l’ira attraversarla. Tutto ciò che aveva chiesto era un giorno, un giorno per divertirsi e essere una persona normale piuttosto che un’ossessiva, super-lavoratrice, nervosa ragazza.

Sbatté la mano sul tavolo della cucina e si alzò. “ No! Andrò che lo vogliate o no! “

I genitori la guardarono scioccati, lei stessa era un po’ scioccata dal suo comportamento. Non aveva mai ribattuto contro i suoi, li ascoltava sempre e viveva in base alle loro regole. Ma stava venendo soffocata e doveva ribellarsi prima di far ancora qualcosa di stupido mentre erano fuori città. Doveva farglielo capire.

Prima che qualcuno di essi potesse dire un’altra parola Courtney sentì il suono di un clacson provenire da fuori. Guardò dalla finestra e vide Gwen aspettarla.

“ Tornerò per le 7:00, “ disse prendendo la borsa e uscendo dalla porta. Salutò Gwen con un movimento della mano ed entrò in macchina sentendosi un po’ scossa.

“ Stai bene? “ chiese Gwen notando il suo strano comportamento.

“ Si, “ replicò Courtney. Era solamente meravigliata da se stessa per aver affrontato i suoi genitori. Quel giorno era davvero stato un nuovo passo nella loro relazione, in seguito le cose non sarebbero mai state le stesse.



 
La vita è così com’è. Devi seguirne il corso. Datti al momento. Lascia che accada.

- Jerry Brown




 
Courtney fu sorpresa nel vedere quante persone fossero lì. Isabel, o Izzy come le piaceva essere chiamata, si stava comportando come uno squalo fuor d’acqua. Owen, il goffo incredibilmente enorme, stava mangiando qualsiasi cosa il barbecue offrisse. I due cloni Katie e Sadie stavano ammirando il Big Jim Justin che si stava contemplando allo specchio. Bridgette stava prendendo qualche onda sulla sua tavola da surf mentre Geoff, DJ, Trent, Tyler e Cody stavano giocando a frisbee.

Gwen lasciò Courtney da sola per prendersi un ombrellone e nascondersi all’ombra. Courtney andò a cercare Duncan.

“ Ehi ragazza! “ Leshawna chiamò raggiungendo Courtney con Harold, il quale dava segni di orribili segni d’abbronzatura.

“ Ehi, “ disse Courtney sentendosi un po’ fuoriposto.

“ Hai portato con te il tuo costume? “ chiese notando che Courtney non indossava nulla se non una canottiera e dei pantaloncini.

“ Si è qui dentro, “ disse alzando la borsa.

“ Cavolo ragazza cos’hai qui? “ chiese rimanendo a bocca aperta per la grandezza.

“ Costume, salviette, protezione solare, berretto, boccaglio, tappi per il naso, tappi per le orecchie… “

Harold e Leshawna si guardarono dubbiosi mentre Courtney andava avanti e avanti. Persino Harold che era un ragazzo insolitamente bisognoso non portava in giro così tanta roba.

“ Bottiglia d’acqua, nastri per capelli, cappello per il sole, occhiali da sole, -”

“ OKEY!OKEY! Abbiamo capito, hai portato l’intero negozio con te, almeno se abbiamo bisogno di qualcosa sappiamo da chi andare. “

Courtney arrossì leggermente imbarazzata. Si guardò attorno freneticamente per cercare Duncan.

“ Non ti preoccupare sarà qui, “ disse Leshawna.

“ Chi? “ chiese lei facendo finta di nulla.

Leshawna roteò gli occhi e le prese la borsa e la aprì tirando fuori il suo costume. “ Perché non vai a prepararti e Harold ed io guarderemo la tua roba. “

“ Ti dispiace se uso un po’ di crema solare? “ chiese Harold. “ L’esposizione al sole può portare ad ogni tipo di problema medico per non parlare delle scottature e della tensione che causano scomode irritazioni. “

Courtney guardò Leshawna stranamente, la quale si limitò a sorridere e a far spallucce. “ Uhm… certo, “ disse Courtney andando verso gli spogliatoi.

Courtney uscì velocemente dai propri vestiti e si mise il costume. Aveva considerato l’idea di indossare il vecchio costume grigio che la copriva discretamente. Ma con tutto quello che era successo negli ultimi tempi, si sentiva benissimo con se stessa e aveva deciso di cambiare un pochino.

Il costume corrente era un bikini con i lacci, nero, a due pezzi. Non pensava fosse troppo sexy considerando quel che aveva visto indossare dalle altre ragazze come Lindsay in luoghi pubblici come la scuola. Questa era la spiaggia, tecnicamente la regola era mostrare più pelle possibile senza far vedere l’ovvio.

Courtney si assicurò che il bikini fosse al suo posto prima di uscire dallo spogliatoio. Fu incontrata da un sorprendente scontro con un’altra persona.

“ Whoa attenta! “ disse la voce reggendo entrambi prima di cadere.

“ Mi dispiace, “ si scusò Courtney allontanandosi dallo sconosciuto prima che le cose diventassero più scomode.

“ No è stata tutta colpa mia mi dispiace, “ disse lui sorridendole educatamente.

Sorrise di rimando. “ Si hai ragione è tutta colpa tua. “

Rise e porse la mano. “ Sono Adam. “ La ragazza lo studiò velocemente. Capelli biondo sabbia, occhi azzurro chiaro, mascella forte e un gran corpo muscoloso. Sembrava il classico surfista californiano.

Gli diede la mano e si introdusse. “ Sono Courtney. “

“ Courtney? “ disse guardandola dall’alto al basso. “ Non penso di averti mai vista prima qui. “

“ Non esco molto, “ ammise. “ Vai alla scuola? “

“ Se stai parlando della Mountain Ridge High School allora no non vado lì, “ replicò.

“ Oh che peccato. “ Non sapeva perché l’avesse detto, l’aveva appena incontrato dopotutto. Ma sembrava carino abbastanza.

“ Ma mi trasferirò lì questa settimana, “ ammise vivacemente. “ Magari potresti farmi fare un giro. “

Il modo in cui le sorrise le fece agitare le farfalle nello stomaco. Proprio mentre stava per accettare sentì un forte e dominante braccio mettersi attorno alle sue spalle e stringerla vicina.

“ Ehi va bene amico penso di doverti far fare un giro. Sembra proprio un’idea migliore, vero principessa? “

Courtney poteva immaginare che fosse Duncan già dal suo tocco, era bizzarro come familiare fosse diventato il suo corpo. Lo guardò e cercò di staccare il braccio solo per trovarlo irremovibile. “ Duncan, nessuno ti ha mai detto che è rozzo infiltrarsi nelle conversazioni della gente? “ disse stringendo i denti.

Le sorrise compiaciuto. “ Davvero? Si vede che i miei non me l’hanno insegnata questa. “

Adam potè sentire immediatamente la tensione tra i due e lo prese come un segnale per andarsene. “ Beh devo andare, suppongo ci vedremmo lunedì Courtney. “

Courtney non ebbe nemmeno la possibilità di dire ciao che Duncan s’intromise ancora. “ Si non sta nella pelle Allan. “

“ Adam, “ corresse.

“ Quel che è. “

Courtney diede una gomitata a Duncan nello stomaco non appena Adam iniziò ad andarsene. Quando fu fuori dal campo uditivo Courtney si voltò verso Duncan urlandogli contro. “ Per che cos’era quello? Stavo avendo una conversazione decente con quel ragazzo finchè sei piombato tu ed hai iniziato ad agire in modo irrispettoso. “

Duncan roteò gli occhi e rise. “ Ma per piacere, ti ho fatto un favore sbarazzandomi di quel ragazzo. Il modo in cui ti guardava… potrei dire che avesse una sola cosa per la testa. “

Anziché sentirsi insultata come lei stessa pensava sarebbe accaduto, si sentì lusingata dal fatto che un ragazzo del genere poteva persino ammirarla in quel modo. “ Davvero? “ Courtney rise arrossendo.

“ Si davvero, “ mormorò Duncan suonando irritato.

Courtney gli roteò gli occhi. “ Beh almeno so che non è gay. Qual è il problema? Non stava facendo nulla di male. “

Duncan inizò a camminare con lei ancora appiccicata al suo fianco. “ Oh si era innocentissimo mentre non faceva altro che stuprarti con gli occhi. “

Courtney gli colpì il petto che notò essere molto muscoloso e forte. “ Non lo conosci, “ ribattè lei.

“ Nemmeno tu, “ grugnì Duncan.

La ragazza sospirò ad alta voce ignorandolo. Non avrebbe lasciato che il suo cattivo umore la toccasse.

“ Ma comunque, “ Duncan improvvisamente mormorò. “ Non posso dire di biasimarlo. “

Tolse il braccio da Courtney e camminò davanti a lei così che non potesse vedere quanto imbarazzato si sentisse per aver detto quella cosa. Era sicuro che in qualche modo Courtney sapesse che voleva esserle più che un semplice amico. Voleva andarci piano e far si che lei andasse da lui quando sarebbe stata pronta. Ma dopo aver visto il modo in cui quel ragazzo le aveva parlato… non era sicuro che sarebbe riuscito a controllarsi. Specialmente quand’era in quel dannato bikini!

Nel frattempo le farfalle di Courtney erano passate dal semplice volare al farla sentire come se fosse malata. In tutta onestà non era sicura sul cosa farne di Duncan e di quello che provava per lei. Sapeva che il ragazzo flirtava con tutte le donne a cui era vicino, ma non sapeva dire se fosse genuino in tutti gli approcci con lei. Agiva così tanto da duro in superficie che era difficile ottenere una chiara immagine di quel che c’era sotto tutto questo.

Inalò profondamente. Tutti questi pensieri iniziavano a renderla tesa e preoccupata. Non era venuta per questo. Qualsiasi cosa stesse passando per la mente di Duncan, se ne sarebbe occupata più tardi. Al momento voleva che lui facesse come promesso.

Corse verso di lui e prese con il suo braccio quello del ragazzo. “ Ehi mi hai promesso divertimento, mi aspetto che gli amici mantengano le promesse. “

Ancora fermi nella fase-amici, ma ciò non lo infastidiva tanto. Finchè lei era con lui, era soddisfatto. “ Va bene, ma ad una condizione. Tu fai quel che dico quando lo dico. Capito? “

Annuì felicemente, si fidava abbastanza. Non importava quanto frustrato fosse o quanto confusa la rendesse, sapeva che lui si sarebbe preoccupato di farle passare una bella giornata.



 
Lei è tutto ciò di cui ho bisogno che non ho mai saputo di volere

Lei è tutto ciò che voglio che non ho mai saputo di necessitare

-The Fray




 

“ Non credo di poterlo fare, “ disse lei per la milionesima volta.

Duncan sospirò e le tenne la mano saldamente. “ Stai andando bene, è per questo che esiste la pratica. “

Courtney stava cercando di capire come stare in piedi e mantenere l’equilibrio su una tavola da surf. Duncan sorprendentemente sapeva un po’ come surfare e stava cercando di insegnarglielo. Bridgette l’aveva notato e aveva pensato di aiutare Duncan dato che era la miglior surfista di tutta la spiaggia, ma decise di non farlo quando vide Courtney sorridergli nervosamente. Sapeva che era meglio lasciare ai due un po’ di tempo da soli.

“ Okey sei pronta per portare questa bambina in acqua? “ disse Duncan già prendendo la sua tavola, che era decorata interamente da disegni di teschi.

Courtney guardò l’acqua e sentì lo stomaco capovolgersi. “ Uh… magari un’altra volta. “

Duncan roteò gli occhi e lasciò cadere la tavola per prendere Courtney con una mano e la tavola della ragazza con l’altra. “ L’accordo era, principessa, che tu avresti fatto qualsiasi cosa avessi detto. Quindi andiamo. “

Courtney si lamentò mentre Duncan la trascinava in acqua. Era confortevolmente calda come quella della vasca da bagno mentre lei se ne stava lì immobile e Duncan posizionava la tavola proprio nel punto in cui le onde arrivavano di più. Guardò la ragazza che sembrava una bambina sul punto di fare qualcosa di spaventoso.

La prese per la vita e la mise sulla tavola, sentendola protestare per tutto il tempo. Poi salì dietro di lei e la tenne saldamente ferma così che non sarebbe scappata. “ Rilassati, “ ordinò. “ Ti aiuterò un paio di volte e mi assicurerò che non ti accada nulla. “

“ Promesso? “ chiese guardando indietro mentre le onde iniziavano a formarsi.

Il ragazzo la guardò dritto negli occhi senza dire una parola. Sapevano entrambi abbastanza bene che non avrebbe permesso che le accadesse qualcosa. Courtney iniziò a vedere l’acqua alzarsi, il che significava che le prossime onde erano per loro. Duncan si spostò al limite della tavola e disse a Courtney, “ Okey ora sdraiati e inizia a remare! “

Courtney gli lanciò un’occhiata sapendo che lui le avrebbe guardato il sedere tutto il tempo, lui sapeva che lei sapeva e le ghignò felicemente. La ragazza fece come ordinato e sentì l’acqua alzarli. “ Alzati! “ urlò Duncan.

Courtney saltò in piedi e stava per perdere l’equilibrio quando le mani di Duncan la tennero dritta. Durò per cinque secondi, ma furono i migliori cinque secondi della sua vita. Si sentì come se stesse scivolando aggraziatamente sull’acqua, si sentì invincibile, si sentì libera, si sentì potente. Courtney finalmente aveva capito perché Bridgette l’amava così tanto.

L’onda terminò e Courtney volò in acqua portando Duncan con sé. Fortunatamente il ragazzo riuscì a tener presa su di lei e la riportò in superficie dove iniziò a ridere.

Non la sua risata controllata, ma la sua esplosiva, incontrollabile risata che lui così tanto voleva sentire. La ragazza aveva gli occhi chiusi e la testa all’indietro e un sorriso a bocca aperta. La sua risata era forte, alta e euforica.

Presto lui si trovò a ridere con lei e continuarono a farlo quando tutte le persone in spiaggia cominciarono ad applaudire.

“ Bel lavoro Courtney, “ disse Bridgette.

“ Così si fa Courtney! “ fischiò Geoff.

“ Sei davvero bella Courtney, “ commentò Cody in quel modo che fece venire a Duncan la voglia di picchiarlo ferocemente.

Courtney sorrise a Duncan e prese la tavola con entusiasmo. “ Rifacciamolo! “

Col tempo la ragazza divenne abbastanza coraggiosa da prendere qualche onda da sola e comprese lo sport in qualche minuto. Bridgette cavalcava accanto a lei di tanto in tanto e Duncan prendeva le onde sempre dietro di lei schizzando un po’ quando la ragazza cadeva dalla tavola e finiva sott’acqua, ma tornava sempre su ridendo come una pazza. Altre persone cercarono di andare in acqua comportandosi come surfisti. Sfortunatamente pareva che solo Bridgette, Courtney e Duncan riuscissero a rimanere in piedi sulle tavole. Geoff si eccitava troppo e finiva per cadere sempre, Cody non era un gran nuotatore, e Tyler veniva spazzato via ogni volta.

Quando il sole incominciò a tramontare fecero tutti ritorno a terra dove Courtney iniziò a ridacchiare vicino a Duncan.

“ Cosa? “ chiese lui confuso.

“ I tuoi capelli, “ disse lei strizzando i suoi.

Duncan toccò la sua ormai appiattita cresta e le fece un sorrisetto. “ Oh e per te questo è divertente? “ La ragazza ridacchiò ancora e annuì. Improvvisamente lui le prese una ciocca di capelli e la sentì urlare. “ Beh vediamo come ti piace, “ disse alzandole i capelli il più delicatamente possibile facendoli finire come una cresta sciatta.

Stava iniziando a ridere dato che i suoi capelli erano rimasti in piedi e lei lo guardò scioccata. Lo shock si trasformò in un pericoloso sorriso il quale Duncan sapeva che stava a significare che era nei guai. Gli finì sopra prima ancora che lui se ne rendesse conto.  Cercò di tenerlo a terra e cominciò a lottarci mettendogli i capelli nel rudo.

“ Forza Duncan, aiutami con i tuoi capelli, “ rise lei prendendo una manciata di sabbia e sfregandogliela in testa.

Cercò di scuotere il capo furiosamente ma non c’era modo. La ragazza gliel’aveva già riempita di sabbia quando finalmente riuscì a liberarsi e a rimanere lì sdraiato con Courtney sopra di lui che rideva.

Anche con i capelli tutti sporchi non avrebbe potuto far altro che amare questa posizione. Non durò comunque molto e Courtney si sollevò e si sedette accanto a lui tenendosi i fianchi doloranti.

“ Oh Dio, “ boccheggiò continuando a sorridere e a guardare il tramonto. “ Non penso di aver mai riso così tanto. “

Duncan scosse la testa freneticamente e si sedette molto più vicino a lei guardando lo stesso panorama. “ Devi definitivamente farlo più spesso. “

Ridacchiò un’ultima volta, lo guardò e proprio quando Duncan sperava che lo stesse per baciare baciato, lei portò la mano ai suoi capelli e gli tolse la sabbia. “ Grazie, “ disse ferendolo.



 
Gli uomini sono stupidi, ma le donne sono crudeli

-Book: Dance With the Devil

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Capitolo 10
*** Solo per te. ***


Angolo traduttrice
Non ci posso credere, siamo a metà storia! ahah
Ecco il capitolo 10, tutto per voi :D
Buona lettura! ( Povero Duncan )



 
Wyatt: “ Striscerei nel fuoco per te… ma spero che tu non mi chieda mai di farlo. “

-6teen



 

“ Come sei riuscito a diventare così bravo a surfare? “ chiese Courtney sgranocchiando il suo dolce. Erano tutti seduti attorno al falò creato da lei e Duncan. Lei aveva raccolto legna ed erba mentre lui aveva dato l’accendino.

Duncan leccò il cioccolato sulle sue dita prima di risponderle. “ Non è molto diverso dal fare skate, richiede equilibrio, concentrazione, e una buona tavola. “

Courtney aveva quasi dimenticato che facesse skate. Si era imbattuto in lei un paio di volte nel passato. La maggior parte del tempo faceva skate con Geoff, che la guardava sempre in tono di scusa quando Duncan la faceva cadere a terra, la spaventava o le faceva cadere le cose.

Duncan doveva averle letto nella mente perché disse, “ Scusa, “ con un sorriso imbarazzato sul viso.

Gli fece gli occhi da cerbiatta per fargli capire che era perdonato.

Mise un altro marshmallow sul bastone e rimproverò Duncan per il suo bruciarne sempre fino a farli diventare croccanti, mentre qualsiasi altra persona, specialmente Owen, li mangiava con loro. Courtney si sentiva così bene con tutti, era come se fossero dello stesso gruppo.

Ormai iniziava a sentirsi il fresco e Courtney dovette cambiarsi il costume per mettersi una giacca leggera e i pantaloncini. Duncan si mise su una maglietta lunga. Le offrì una camminata sulla spiaggia giusto per parlare e lei accettò portandosi dietro qualche extra.

“ Tieni, “ disse lei dandogli quel che pareva un collare a spuntoni per cani. “ Il mio cane è cresciuto quest’ultima settimana e pensavo che tu magari lo volevi. “

Duncan rise quando vide il suo nome sulla targhetta, si era quasi dimenticato che il cane aveva il suo stesso nome. “ Mi stai dicendo che sono un cane? “ chiese scherzoso.

La ragazza ghignò e guardò da un’altra parte. “ No… beh forse. “

Duncan scosse la testa ma si mise su il collare stando attento che la targhetta fosse nascosta per non apparire troppo sciocco. Courtney odiava ammetterlo ma gli si addiceva proprio. Andava bene con il resto dei piercings.

Improvvisamente le venne qualche domanda in mente riguardo i gioielli sul suo corpo. “ Te li sei fatti tutti da solo? “

All’inizio Duncan non capiva cosa intendesse finchè lei non indicò il naso e le sopracciglia. Lui fece la lingua orgogliosamente per mostrare quello che l’avrebbe infastidita di più. “ Si me li sono fatti da solo, all’antica con un bel lungo ago. “

Rabbrividì. “ Non sei preoccupato delle infezioni? “

“ Non sono così stupido principessa, li sterilizzo e mi prendo cura di loro. “ Courtney voleva chiedere un’altra cosa ma non era troppo imbarazzante dirlo ad alta voce. Duncan aveva probabilmente capito perché la guardò e disse, “ Vuoi chiedermi qualcos’altro? “

Mordicchiò nervosamente il labbro inferiore. “ Beh… hai… voglio dire ci sono altri piercings…? “

Duncan alzò un sopracciglio e le sorrise malignamente. “ Vuoi scoprirlo? “

Fece una faccia disgustata prima di picchiargli la spalla un paio di volte. “ Ewe! No! “

Duncan rise e le prese i polsi cercando di calmarla. “ Okey, okey, impara ad essere vittima di scherzi, Dio! E no non ne ho altri. “ Continuarono a camminare in silenzio finchè a Duncan venne un’idea. “ Ne vuoi uno? “

Courtney lo guardò sorpresa. “ Voler un cosa? “ chiese sperando che non stesse intendendo quel che intendeva.

Duncan si picchiettò l’anello al naso stupidamente.  “ Uno di questi principessa? Posso fartelo io, gratuitamente. “

Rise come se stesse scherzando. “ Cosa? Duncan mi fido di te ma non così tanto. “

Le saltò davanti e si mise a camminare all’indietro mentre lei continuava a camminare dritto. “ Oh dai! L’ho fatto un sacco di volte ad amici e stanno tutti bene. Solo uno, dove vuoi tu e ti prometto che non lo rimpiangerai. “

“ Già lo rimpiango, “ replicò con tono asciutto.

Duncan continuò a camminarle di fronte cercando di pensare a modi per convincerla a farselo fare. “ Non puoi dire di non volerne nemmeno uno, non averne è come non avere un cellulare, tutti ce l’hanno. “

Roteò gli occhi. “ Non mi interessa se sono l’unica nell’intero universo a non averne uno, non vuol dire che ti lascerò infilarmi un ago. “

Duncan improvvisamente si fermò, il che la portò a fermarsi. “ Se me lo lasci fare, farò qualsiasi cosa tu voglia. “

Lo guardò un po’ impressionata. “ Stai negoziando come me? “

Annuì felice di aver finalmente catturato il suo interesse. “ Tutto ciò che vuoi per un solo piercing. Tecnicamente è una grande vincita per te dato che non solo ottieni un nuovo gioiello per il corpo, ma riesci anche ad avermi piegato al tuo volere. “

A Courtney piaceva il suono di questo, e se Duncan avesse fatto cavolate con quell’ago avrebbe pur sempre avuto dalla sua parte un bravissimo dottore e un avvocato, e avrebbe potuto benissimo anche dargli calci nelle balle finchè non fossero scomparse.

Incrociò le braccia e gli sorrise innocentemente. “ Tutto ciò che dico? “

Alzò la mano destra e disse, “ Tutto, lo giuro. “

Annuì e rise crudelmente. “ Per l’intera giornata. “

Si accigliò. “ Non ho mai detto nulla sull’intera giornata. “

Fece spallucce e iniziò ad andarsene. “ Allora niente patto. “

Riuscì a resistere all’impulso di urlare prima di prenderle il braccio ed accettare. “ Okey, okey, tutto domani, ciò che vuoi. Considerami il tuo schiavo. “

Rise prima di toccargli il collare e rispondere, “ o la mia puttana. “

Spalancò la bocca mentre lei rideva ancora e iniziava ad andarsene. “ Oh… questo è crudele, “ disse inseguendola.


 
Ora non posso fidarmi di nient’altro che questo

E questo è ciò che accade quando lasci che il tuo cuore vinca

-Paramore


 
“ Rilassati Courtney, “ disse Gwen stringendole la mano per extra supporto. “ Non devi essere spaventata. “

“ Non ho paura di nulla, “ disse Courtney debolmente. Sentì uno sbuffo da Duncan che stava sterilizzando l’ago.

Una volta accordati, un po’ di persone avevano voluto aggiungersi e guardare. Ora lei era seduta su una sedia reclinabile a casa di Duncan con Gwen, Leshawna, Bridgette, Trent, Geoff, e anche Harold che di certo non rendeva le cose più facili.

“ Stai attento a non farlo entrare troppo o potresti colpire qualche organo interno, “ disse Harold con voce affannata.

“ Stai zitto cretino, “ disse Duncan.

Leshawna lanciò a Duncan uno sguardo di disapprovazione mentre Courtney gli sorrise.

“ Ti starà benissimo Court, “ assicurò Bridgette.

Courtney aveva scelto l’ombelico dato che Gwen e Bridgette l’avevano già fatto, e sorprendentemente da Duncan. Non stava scherzando quando aveva detto di averlo fatto prima. Forse se mai fosse riuscito ad organizzarsi avrebbe potuto farne davvero un business.

“ Okey principessa sei pronta? “ disse Duncan con gioia.

Courtney strillò una volta e si mise le mani sugli occhi. “ Si, “ mormorò tra le labbra tremolanti.

Lo sentì ridere prima di applicare qualcosa di bagnato e freddo all’ombelico facendola ansimare. Sapeva che era una specie di detergente per pulire ma ciò non significava che la sorprendesse meno. Sentì una mano sulla parte superiore dell’addome tenerla saldamente mentre l’altra di Duncan era sotto il suo ombelico.

“ Okey andiamo, “ disse tenendola fermamente. La ragazza strizzò gli occhi forte quando sentì l’ago pronto a penetrare la sua pelle. “ Prendi un respiro profondo, “ fece come detto e sentì l’ago entrare. “ Trattieni. “ trattene il respiro e urlò nella sua testa. “ E fuori. “

Espirò rumorosamente e vide Duncan metterle il nuovo gioiello e darle un pollice in su.

“ Bel lavoro Courtney! “

“ Così si fa! “

“ Oh si giusto ragazza! “

“ Massì, “ fece lei.

Duncan le spiegò qualche regola su come prendersene cura e tenerlo pulito, entrambi sapevano che avrebbe seguito ogni ordine alla lettera.

Una volta finito lui ghignò e disse, “ Sono felice che tu me l’abbia lasciato fare. “

Scosse la testa e sorrise. “ Solo per te. “ Poi divenne seria. “ Domani ti aspetto a casa mia alle dieci di mattina per servirmi ad ogni mio capriccio. “

Annuì nervosamente ed eccitato allo stesso tempo.


 
Il matrimonio è dare e prendere. E’ meglio che dai a lei altrimenti te lo porterà via.

- Joey Adams



 
“ Lui? “ suo padre chiese in tono preoccupato quando Courtney disse che un amico stava arrivando.

Courtney diede una piccola stretta alla mano del padre. “ E’ un amico papà, non c’è bisogno di preoccuparsi. “

I genitori si guardarono inquieti. Non sapevano ancora cosa fare dell’improvvisa ribellione di Courtney e furono ancora più scioccati quando Duncan arrivò. Courtney lo forzò ad entrare per fargli incontrare i genitori.

“ Staranno meglio se ti incontrano, “ gli sussurrò. “ Cerca solo di comportarti bene. “

Roteò gli occhi sapendo di non poter ribattere, qualsiasi cosa lei avesse detto quel giorno doveva essere fatta senza problemi. In qualsiasi caso ebbe paura per la propria salute quando vide il padre della ragazza. La sua testa era perfettamente splendente e pelata, i suoi occhi erano duri e freddi, la mascella ampia e quadrata ed era fatto come se fosse parte dei marines!

“ Mamma, papà, questo è Duncan. “

Nessuno di loro disse niente mentre introduceva il suo “amico.” Duncan era rimasto così terrificato dal padre che non aveva nemmeno notato la madre. Era l’immagine sputata di Courtney solo un po’ più vecchia e formosa, riuscì anche a capire da dove Courtney avesse preso il suo sguardo di morte.

“ Salve, “ disse Duncan alzando debolmente la mano.

Il padre fu il primo a parlare. “ Da quanto tempo siete amici voi due? “

“ Ah… tecnicamente ci conosciamo da quando eravamo matricole ma ci siamo avvicinati solo recentemente. “

“ Avvicinati?! “

Courtney scosse la testa a Duncan per dirgli di non parlar più prima che il padre finisse per sparare un colpo di pistola.

“ Okey ciao, “ disse Courtney prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori con sé.

“ Uh… piacere d’avervi conosciuto, “ disse Duncan. Una volta fuori lasciò ricadere la sua amabilità e guardò Courtney mentre rideva. “ Ehi non è stato per nulla divertente, mi vuoi morto! “

Lo spinse giocosamente e iniziò a camminare verso la sua moto. “ Ah dai mio padre non stava per ucciderti. “

“ No solo torturarmi un po’ e poi darmi in pasto ai cani, “ sputò sarcasticamente. “ E’ stato nell’esercito o qualcosa? “ chiese ancora meravigliato dalla sua stazza.

“ Si, “ ammise mentre lui la guardava ancora scioccato. “ Non essere così bambino, sei mio amico ora e volevo che li incontrassi… volevo anche vederti contorcerti un pochino, “ rise.

“ Beh ah, ah, andiamocene da qui, “ disse prendendo il casco e salendo sulla moto. “ Altre torture che dovrei sapere? “ chiese mentre saliva dietro di lui.

“ Ora che le menzioni… “ disse tirando fuori un guinzaglio. “ Lo metterai al collare quando scenderemo, “

La guardò cupamente prima che ridesse e dicesse, “ Sto scherzando! “ Proprio quando iniziò a sentirsi sollevato lei aggiunse, “ Solo se sarai un cattivo ragazzo. “


 
Voglio un cattivo ragazzo in pubblico e un micio a casa!

-Christina Aguilera



 
Stava facendo il bravo ragazzo. L’aveva aiutata a far shopping per circa due ore e aveva tenuto tutte le cose, non dicendo nulla di sarcastico o rozzo a nessuno ( anche quando un cretino quattr’occhi gli aveva versato gassosa addosso ). Poi erano stati al parco locale in cui Courtney gli aveva detto di donare tutti i soldi che aveva nel portafoglio a un qualche ragazzo che faceva la carità.

Dopotutto Duncan pensava che fosse stata abbastanza gentile considerando quel che avrebbe potuto fargli fare. Ma si rese conto di essersi incredibilmente sbagliato quando lei gli ordinò di guidare fino a scuola e fare qualcosa contro l’intera dignità di un uomo.

“ No, no, no, no, no… “ disse rifiutando assolutamente.

“ Lo farai invece, “ disse Courtney lanciandogli l’uniforme e indicando gli spogliatoi.

“ Per favore! Qualsiasi cosa tranne questo. Sarò il tuo schiavo per una settimana se non mi fai fare questo. La mia reputazione sarà rovinata! “

Courtney roteò gli occhi. “ Pensavo fossi un ragazzo duro, se qualcuno si prende gioco di te tu lo picchi. Oltretutto mi hai fatto fare un sacco di cose che di solito non faccio, è il tuo turno ora. Chi lo sa potrebbe anche piacerti. “

Entrambi sapevano già che l’avrebbe odiato e questa era la ragione per cui lei voleva che lo facesse. Courtney non avrebbe potuto pensare a qualcosa di meglio che guardare il cattivo Duncan far questo.

“ Non lo farò, “ disse Duncan fieramente.

“ Scommetto che Adam lo farebbe per me, “ disse tirando fuori il ragazzo che aveva incontrato alla spiaggia il giorno precedente che aveva certamente fatto ingelosire Duncan.

Duncan improvvisamente si arrabbiò pensando a quel ragazzo carino che si era messo a flirtare con Courtney. Per nessun motivo avrebbe lasciato un altro ragazzo fargli vedere come rendere felice la ragazza. Si prese l’uniforme e andò a cambiarsi negli spogliatoi mentre Courtney spediva un messaggio a qualche persona per farle andare alla palestra della scuola.

Duncan si sentì arrossire dall’imbarazzo mentre entrava in palestra e tutte le ragazze cheerleaders sghignazzarono e parlottarono tra loro. Vide Courtney seduta sulle panchine dargli pollici in su mentre lui arrivava vestito con l’uniforme da cheerleader sentendosi completamente fuori posto. La coach lo guardò come se fosse un alieno.

“ Duncan Malone? “ chiese la signora Lee. “ Dovrebbe essere una specie di scherzo o sei qui per incontrare le cheerleaders più carine? “ tutte le ragazze iniziarono a ridere mentre Duncan strinse i denti. “ No signora sono qui per fare il provino per il cheerleader maschio. “

Le sopracciglia della signora Lee si alzarono improvvisamente. “ Hai già un numero preparato? “

Lanciò un’occhiata a Courtney che gli annuì di farlo. “ Um… si signora ce l’ho. “

Ancora lei lo guardò sorpresa e si sedette non sapendo cosa dire se non “ Quando vuoi. “

Duncan guardò Courtney, la quale stava aspettando impazientemente di vederlo rendersi stupido. Tirò fuori il voglio di carta per memorizzare il coro che gli aveva scritto Courtney e le lanciò un’ultima occhiata. La ragazza rise e ripiegò le mani aspettando.

Duncan ingoiò l’orgoglio e ringraziò Dio che i suoi amici non lo stessero guardando. Iniziò a fare il coro e a battere le mani insieme.

“ Amo la scuola, è bella… amo le regole, e tu?… mi piace acclamare si mi piace… lo faccio ogni volta che sono in camera mia da solo… potrebbe sembrare una cosa gay, ma è okey… mamma dice che sono speciale lo stesso”    *

Tutti inclusa Courtney si piegarono dal ridere mentre Duncan se ne stava lì completamente rosso, ma almeno era finita. Guardò Courtney che stava ancora morendo dalle risate e la vide indicare la porta principale.

Guardò dove indicato per vedere Geoff, DJ, Trent e anche Harold far capolino e ridere come matti. Li avrebbe uccisi una volta finito con Courtney. La signora Lee si schiarì la gola e cercò di vincere sulle sue stesse risate. “ Um… grazie Duncan, è stato molto interessante. “

“ Quel che è, “ disse Duncan andandosene. Courtney si alzò e lo inseguì con un gran sorriso stampato sul viso. Il ragazzo si fermò per guardarla in modo vendicativo. “ Abbiamo finito? “

Annuì e fece qualcosa che lo prese completamente alla sprovvista. Si alzò in punta di piedi e gli diede un piccolissimo bacio a stampo sulle labbra.

Aveva avuto molte ragazze che l’avevano baciato in qualsiasi modo prima. Ma quel piccolo bacio fu probabilmente il migliore che avesse mai ricevuto in tutta la sua vita, con i suoi occhi sorridenti che lo guardavano con apprezzamento e adorante felicità, l’intera cosa ne era valsa la pena. Lo prese come un segno che le cose stavano andando da qualche parte, se far tutto questo non le avesse fatto capire quanto gli piaceva, non sapeva proprio cosa fare.
 
“ Si abbiamo finito, “ disse mettendo un braccio attorno al suo. “ E sei andato benissimo, un bel modo per mostrare un po’ di spirito scolastico. “

Il ragazzo rise e intrecciò una mano con la sua, pronto ad uscire da quella stupida uniforme e rientrare nei propri vecchi abiti. Ora che non doveva comportarsi più bene, spinse Harold dentro un vicino cestino mentre camminavano oltre i ragazzi che stavano ancora morendo dalle risate.

Guardò Courtney che era ancora raggiante nella sua gloria. Scosse la testa e ghignò stringendole la mano più forte. “ Solo per te principessa. “


 
Se non sei stupido per una persona e non fai cose stupide per lei, probabilmente non la ami.

- Anche questa l’ho fatta io!





* in italiano ovviamente ciò che “canta” Duncan non fa rima, quindi vi allego qui anche la versione originale!
“I love school, it is cool... I love rules, how 'bout you? ... I like cheering yes i do... I do it whenever I'm alone in my room... it may seem gay, but that's OK... my mom says I'm special anyway “

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Capitolo 11
*** Gelosia. ***


Angolo traduttrice
Un altro capitolo! Questa volta davvero pensavo di non farcela, cavolo, non sono stata bene e fino a ieri sera vedevo tipo doppio ahah. E invece ta-daaaan eccolo!




 
Tale incoerenza del vero amore, che è sempre posto sotto sospetto, tuttavia irragionevole; vengono sempre richieste nuove forme di rassicurazioni dall’oggetto del suo interesse.

-Ann Radcliff



 
Lunedì mattina e ritorno a scuola. Courtney era particolarmente eccitata oggi perché non poteva aspettare di vedere Heather!

Courtney, Duncan, Gwen e Leshawna aspettarono all’entrata principale per vedere il loro abile lavoro. Come sempre Heather arrivò con la sua macchina costosa e uscì indossando una bruttissima parrucca e piccoli morsi di formica rossa su tutta la pelle.

Tutti e quattro morirono dal ridere come qualsiasi altra persona che era arrivata. Heather si accigliò e si gettò vicino a Courtney che si limitò a sorriderle malignamente.

“ Spero lo troverai ancora divertente dopo che avrò detto a tutti della tua notte con me e Lindsey, “ minacciò.

Courtney roteò gli occhi. “ Buona fortuna nel farlo credere alle persone quando in realtà non hai più il video. “

Heather rise e piazzò una mano sul fianco. “ Beh allora sentirai i miei avvocati! “

Heather sbuffò a Duncan, Gwen e Leshawna prima di andarsene pavoneggiandosi. “ Per la cronaca, “ disse Gwen. “ Bel tappeto. “

Tutti ricominciarono a ridere finché Duncan guardò Courtney preoccupato. “ Pensi che cercherà davvero di citarti in giudizio? “

Courtney agitò le mani sprezzante. “ Ho uno dei migliori avvocati della città. Tutto quel che fa lei posso controllarlo. “

Il ragazzo le sorrise con durezza. Gli piacevano la sua sicurezza e la sua indipendenza. Nessun dubbio che avesse il miglior avvocato in città, non si sarebbe mai accontentata del secondo migliore.

“ Beh noi dobbiamo andare, “ disse Leshawna già andando via mentre lanciava un altro sorriso allusivo a Courtney e Duncan.

“ Si mi incontro con Trent prima di andare a lezione, “ aggiunse Gwen arrossendo.

Duncan alzò le sopracciglia. “ Voi due state diventando seri vero? Ti darà un anello e ti farà diventare la sua ragazza? “ chiese Duncan scherzando.

Gwen rise prima di replicare, “ Beh almeno Trent non farà un provino per cheerleading. “

Gli occhi di Duncan divennero sporgenti mentre Courtney sbuffò e lo guardò in tono di scusa. “ Voi due siete già seri, “ sottolineò Duncan. “ Parlate come una coppia sposata. “

“ Quel che ti pare, ci vediamo più tardi a cheerleading, “ disse Gwen sventolando un paio di immaginari pomp pomps.

Duncan roteò gli occhi e si morse il labbro mentre Courtney continuava a ridere di lui. La guardò e disse, “ Spero che tu sia felice. “

Trattene la sua risata e annuì. “ Molto felice. “ Gli strinse il braccio e se ne andò verso classe. Pensava che Duncan sarebbe rimasto fuori e avrebbe saltato la lezione come faceva solitamente ma fu sorpresa quando entrò con lei. “ Cosa stai facendo? “

“ Niente, “ negò. “ Cosa stai facendo? “ chiese scherzosamente.

Strinse le labbra assieme con forza e rispose seriamente, “ Sto cercando di capirti. “

La guardò sbalordito prima di sorridere e rispondere, “ Strano… io lo faccio dal giorno in cui ti ho incontrata. “


 
La gelosia è allevata nei dubbi. Quando quei dubbi diventano certezze, allora la passione cessa o si trasforma in pazzia.

- François de la Rochefoucauld



 
 
La giornata stava andando bene. Tutti nell’intera scuola parlavano della testa rasata di Heather e dell’orribilmente tagliata parrucca che indossava. Courtney era ancora vista come una brava ragazza nonostante il fatto che ora fosse amica di Duncan e che tutti stessero parlando di come Duncan aveva fatto il provino per cheerleading e si congratulavano con Courtney per averglielo fatto fare. A Duncan non importava davvero di quel che le persone dicessero su di lui dato che era ancora al settimo cielo per il piccolo bacio che aveva ricevuto.

Courtney era stata così presa da tutto che quasi non aveva riconosciuto il ragazzo davanti al suo armadietto. “ Adam? “ chiese ricordandosi i capelli biondi, gli occhi azzurri e la pelle abbronzata.

Le sorrise prima di replicare, “ Pensavo ti fossi dimenticata di me. Dovevi farmi fare un giro della scuola ricordi? “

Portò una mano alla testa e lo guardò in tono di scusa. “ Mi dispiace così tanto, ci sono state cose così strane sai? “

Annuì capendo. “ Si lo so, dopotutto sono un nuovo studente qui e speravo di non starmene tutto solo il primo giorno senza sapere dove andare. “

Courtney sospirò sentendosi già in colpa. “ Ripeto mi dispiace, se vuoi posso ancora farti fare un giro e aiutarti ad imparare le regole della scuola. “

“ Beh sta per iniziare solo la quarta ora quindi penso che ci sia abbastanza tempo per farti perdonare, “ scherzò.

Espirò con sollievo e gli fece cenno di seguirla. “ Dov’è il tuo programma? “

Glielo porse e gli occhi della ragazza si alzarono splendenti. “ Ehi! Abbiamo psicologia insieme. “

“ Fantastico! Almeno conoscerò qualcuno in una delle mie lezioni, “ rispose felice.

“  Potresti conoscere anche qualcun altro, c’è anche Duncan. “

Adam fece una smorfia. “ E’ lo stesso ragazzo con la cresta, quello con cui eri alla spiaggia? “

Rise e annuì. “ Si è lui. “ Notò che la sua faccia si era inacidita. “ Non ti preoccupare lui è così con tutti, “ assicurò. “ Una volta che lo conosci scopri che è un ragazzo decente. “

Wow! Questa era una parola che non avrebbe mai pensato di usare per descrivere Duncan. Ma era vero. Lui era un cattivo ragazzo, ma Courtney sapeva che c’era un grande cuore una volta tralasciati la grande bocca e il grande ego.

Intanto…

Duncan picchiettava la penna impazientemente aspettando Courtney, era quasi sempre in anticipo per la lezione e il fatto che lui fosse arrivato prima solo per vederla lo stava ora irritando, dato che la ragazza non si era nemmeno fatta ancora vedere.

“ Wow, qualcuno è ansioso, “ disse Bridgette ammettendolo.

Duncan roteò gli occhi e fece un’espressione irritata. “ Voglio solo sapere quando la signorina ape regina arriverà qui così potrò copiare i suoi appunti. ”

“ Giusto, “ disse Bridgette non credendogli. “ Penso che stia aiutando un ragazzo nuovo ad andare in giro per la scuola. “

Duncan smise di giocare con la penna e guardò Bridgette incredulo. “ Un ragazzo? “ chiese cercando di tener lontana l’ostilità dalla sua voce.

“ Si un ragazzo nuovo, “ aggiunse lei non notando il cambiamento improvviso dell’umore di Duncan.

Prima che il ragazzo potesse chiedere altre domande Courtney entrò ridendo con quello stronzo della spiaggia. Lo fissò malamente mentre camminava con lei fino al banco davanti al suo. La ragazza non si girò nemmeno a guardarlo, continuando a ridere per qualsiasi battuta schifosa le stesse facendo.

Decise che ne aveva avuto abbastanza dell’essere ignorato e si alzò dalla sedia per andare a sedersi sopra il banco di Courtney. Lo guardò confusa per un secondo prima di guardare Adam. “ Duncan ti ricordi di Adam giusto? “

Duncan lo guardò prima di mormorare tra i denti, “ Certo ricordo Allan. “

“ Adam, “ corresse il ragazzo guardandolo nervosamente.

“ Quindi hai questa lezione? “ chiese Duncan non guardando proprio lui ma focalizzando gran parte della propria attenzione su Courtney che stava a sua volta guardando Adam e ascoltando qualsiasi diavolo di cosa stesse dicendo.

“ Si Courtney mi ha mostrato la scuola tutto il giorno, “ le sorrise.

Il sangue di Duncan iniziò a bollire. Conosceva quel sorriso molto bene. Sapeva che lei gli avrebbe gridato contro più tardi, ma non aveva scelta ora. “ Si ma non è proprio irritante? “

Courtney rimase a bocca aperta e guardò Duncan completamente scioccata. “ Scusami! “

“ Voglio dire tutto quello che fa è parlare e parlare, per non dire del fatto che probabilmente ti ha detto di non andar contro nessuna regola, o star sereno e ti ha comandato costantemente, “ continuò a brontolare mentre Courtney lo guardava inorridita.

Adam sembrò confuso da tutto ciò che Duncan stesse dicendo e alzò le spalle. “ No amico è stata molto simpatica con me tutto il giorno… voglio dire si parla un po’ troppo. “

“ Ehi! “ urlò Courtney.

“ M-ma voglio dire… è fantastica lo sai? “

Duncan annuì vivacemente e mise il muso a Courtney. “ Si è fantastica… quando non ha quel palo su per il culo. “

Avendo finito il suo lavoro Duncan tornò al suo posto mentre Courtney era lì completamente intorpidita. Voleva gridargli sanguinoso omicidio ma si ricordò che Duncan stava solo agendo da Duncan ed era meglio ignorarlo. Inoltre la lezione stava per cominciare e voleva focalizzarsi sui suoi studi.

Adam continuò a rimanere in  piedi davanti a lei andando avanti e indietro sui propri tacchi. “ Quindi dove mi siedo? “

La ragazza guardò in giro e notò che la persona solitamente seduta accanto a lei era assente. “ Puoi sederti accanto a me ora. “

Mentre Adam si metteva di fianco a lei Courtney potè giurare di aver sentito un ringhio da parte di Duncan.


 
La rabbia è un segnale, e vale la pena ascoltarlo.

- Harriet Lerner


 
Non sapeva come sentirsi. Non voleva essere uno di quei ragazzi gelosi solo perché la ragazza che piace loro se ne va in giro con qualcun altro. Ma questo altro era un ragazzo, un ragazzo che non faceva altro che flirtare apertamente con lei. E il peggio era che lei faceva lo stesso e apertamente lo invitava. Era come se non esistesse e lo faceva arrabbiare incredibilmente.

Anche quand’erano nemici gli faceva piacere che lei lo notasse, che lei lo riconoscesse, che lei ci litigasse. Anche se non le piaceva almeno era nella sua vita in qualche modo. Ora era come se stesse scomparendo mentre quel ragazzo faceva la sua mossa.

Non gli piaceva nemmeno un po’. Se qualcuno doveva star con Courtney era lui, lei era sua prima che questo stronzo si facesse vivo. Lei era sua!

Non appena la campana suonò Duncan prese la mano di Courtney e la trascinò fuori dalla porta mentre lei cercava di staccarsi. “ Duncan! Cosa stai facendo? “

“ Ti porto fuori a pranzo, Trent e Gwen si incontreranno con noi, “ disse continuando a portarla.

“ E Adam? “ chiese guardando oltre la propria spalla.

“ E Adam? “ sbottò.

Corrugò le sopracciglia al modo in cui il ragazzo sembrò arrabbiarsi menzionando Adam. “ Beh devo mostrargli come arrivare al bar. “

Duncan fece schioccare la lingua. “ Cosa? Il ragazzo è troppo idiota da non riuscire a trovarselo da solo? Deve solo seguire la folla. Ora forza andiamo. “

Courtney a malincuore lo seguì. Sapeva che Duncan tendeva ad essere prepotente come lei, ma questo era semplicemente fastidioso.

Quando arrivarono al fast food dall’altra parte della scuola Gwen e Trent li stavano aspettando. Duncan e Courtney si sedettero sulla panca opposta rispetto alla loro, ognuno un po’ arrabbiato per motivi differenti.

“ Ehi ragazzi, “ salutò Gwen. Quando non ricevette un saluto di rimando e notò le loro espressioni chiese, “ State bene? “

Courtney decise di rispondere dato che Duncan aveva buttato la testa nel menù. “ Stiamo bene. “

Gwen annuì incerta e sorrise quando la mano di Trent si intrecciò con la sua.

Courtney notò il piccolo gesto e sentì una fitta di gelosia. Com’era possibile che al mondo tutti sembravano avere qualcuno a parte lei? Si ricordò di aver parlato con Adam e pensò a quanto sarebbe stato un buon fidanzato.

Era intelligente, divertente, affascinante, per non dire addirittura bellissimo. Ma per qualche ragione Courtney si sentiva in colpa a pensare ad Adam quando Duncan era seduto accanto a lei. Perché? Non stavano uscendo insieme, diavolo non erano nemmeno compatibili l’uno con l’altro. Ma intuiva che il ragazzo voleva che fossero qualcosa di più e questo la spaventava. Era Duncan per amor di Dio! Aveva disastro scritto ovunque, quindi perché il pensiero di lui con qualcun’altra la infastidiva così tanto? Perché non era abbastanza essergli solo amica?

“ Ragazzi siete pronti ad ordinare? “ chiese improvvisamente Trent.

Courtney si risvegliò dai propri pensieri e guardò Duncan che fissava ancora accigliato il menù. Era arrabbiato con lei, davvero arrabbiato con lei e questo la faceva stare solo peggio di quanto avesse fatto mai in vita sua. “ In realtà non ho molta fame, “ disse alzandosi.

Non si girò nemmeno per vedere se il ragazzo la stesse seguendo perché corse talmente veloce quanto le era possibile per scappare. Aveva bisogno di un po’ di tempo da sola. Se lui voleva agire in quel modo con lei allora lei sarebbe semplicemente uscita con qualcun altro.

Si fece strada verso il bar e vide Adam seduto da solo. La notò e le indicò con la mano di andar vicino a lui. Courtney gli sorrise debolmente. Tutte le cose giuste per essere un buon fidanzato eppure non provava niente. Riusciva a provare solamente ciò che poteva essere provato per Duncan. Non sapeva cosa significasse ed era troppo vigliacca per arrivarci da sola.


 
Ricorda che la paura si nasconde sempre dietro il perfezionismo. Confortare le tue paure e permetterti il diritto di essere umano può, paradossalmente, renderti una persona più felice e più produttiva

- Dr. David M. Burns



 
Avrebbe dovuto solamente arrendersi? Duncan non voleva nemmeno considerare quell’opzione, aveva dopotutto ricevuto un piccolo bacio sulle labbra da Courtney proprio ieri. Non significava qualcosa?

‘ Era solo un bacio e l’ha fatto solamente perché ti sei reso un cretino per lei. ‘ Cercava di ignorare la voce nella sua testa ma non c’era modo. Iniziava a dubitare se fosse mai riuscito a far sentire Courtney innamorata di lui.

Forse stava sbagliando tutto. Dopotutto non era mai stato un ragazzo romantico e forse lei non vedeva la sua sincerità nel volerla. Tutto questo pensare gli stava facendo venire mal di testa.

Duncan sospirò rumorosamente, sentendo il bisogno di una sigaretta. “ Me ne vado, “ disse lasciando Gwen e Trent da soli al loro tavolo.

Fu sorpreso quando Trent lo seguì e lo prese per la spalla fermandolo. “ Amico stai bene? Voglio dire è successo qualcosa tra te e Courtney? Perché sembrava davvero arrabbiata quando se n’è andata. “

“ Stiamo bene, “ sbuffò Duncan già arrabbiato per il fatto che l’aveva fatta arrabbiare. “ Solo un cretino con cui se ne va in giro mi infastidisce. “

Gli occhi di Trent si spalancarono non appena la realtà lo colpì. “ Aspetta un minuto… sei geloso? “

Duncan stava per parlare ma l’espressione sul suo viso doveva aver dato la risposta perché Trent si portò le mani alla testa e aprì la bocca in puro shock. “ Oh mio Dio! Sei davvero geloso! Non pensavo fosse possibile ma dannazione! Allora sei abbastanza serio con lei. “

Duncan lasciò cadere il viso e si grattò la testa teso. Considerò la domanda di Trent prima di rispondere. Era serio riguardo Courtney?

Sapeva che utilizzava un profumo alla vaniglia e allo zucchero di canna, i suoi occhi diventavano onice quando era arrabbiata e assumevano una tonalità più chiara di grigio quando era felice. Si mordeva le labbra quando era immersa nei pensieri, e corrugava il suo naso lentigginoso ogni qualvolta era appassionata a quel che diceva. In più lo sopportava e sopportava tutte le sue buffonate di giorno in giorno senza mai esitare. La maggior parte delle ragazze non avrebbe saputo come controllarlo, ma lei non sembrava mai tirarsi indietro alla sfida e questo era il motivo per cui si sentiva più vicino a lei che a qualsiasi altra persona.

“ Si… “ ammise Duncan a Trent sentendosi strano.

Trent riconobbe quel sentimento e gli diede una pacca sulla spalla. “ Lo so amico, “ disse comprensivo. “ E’ una bella sensazione vero? “

Duncan rise prima di parlare, “ Si una vera puttana. “


 
Wilson: Un ragazzo incontra una ragazza. Il ragazzo diventa stupido. Il ragazzo e la ragazza vivono stupidamente per sempre.

- House M.D.




 
Courtney evitò Duncan per il resto della giornata non volendo trattare con lui al momento. Era confusa, davvero confusa.

Da una parte non voleva smettere di essergli amica perché ammettiamolo, l’aveva sciolta, l’aveva fatta ridere, l’aveva fatta uscire dalle sue abitudini. Ma questo era anche quello che la spaventava. Cosa doveva fare con qualcuno a cui non sapeva dire no, che le faceva voler fare tutto quello che lui voleva, che la faceva sentire… fuori controllo.

Sospirò e tornò a casa. Sperava di dimenticarsi completamente di Duncan ma era troppo difficile quando si aveva un cane con lo stesso nome della persona che stavi cercando di cancellare per il momento.


C’è un posto in cui puoi toccare una donna che la farà impazzire. Il suo cuore.

- Melanie Griffith

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Capitolo 12
*** La cosa giusta? ***


Angolo traduttrice

Buonaseraa! Capitolo dodici a voi! ahah
In questo capitolo ne vediamo delle belle: due adolescenti direi “bipolari” quasi ahah alle prese con l’amour. Ci faranno soffrire. Incredibilmente soffrire. Leggere per credere.
Intanto, nel caso non ne avessi più l’occasione ( ma potrei averla, chi lo sa ahah ) vi auguro buon Natale :D ( in anticipo di qualche giorno ahah ma amen ahah. )



 
House: Lui ti ama

Thirteen: Lui pensa solo di amarmi

House: È la stessa cosa!

- House M.D.



 
“ Stai bene? “

Courtney alzò la testa dal letto per vedere sua madre in piedi sulla porta. Sospirò e lasciò ricadere il capo con un tonfo pesante. “ Non lo so. “

La mamma si fece strada verso il letto della ragazza e si sedette accanto a lei apparendo un tantino angosciata. “ Tesoro so che tuo padre ed io tendiamo ad essere troppo duri con te la maggior parte delle volte, ma… sai che è solo perché vogliamo il meglio per te vero? “

Courtney annuì senza il bisogno che fosse detto. Tutti i genitori volevano il meglio per i loro figli, così tanto che non sempre capivano che i loro voleri e le loro aspettative potevano essere terribilmente prepotenti.

“ Ma voglio che tu sappia che puoi parlare con me di qualsiasi cosa, “ continuò la madre. “ Se qualcosa ti sta infastidendo voglio che tu me lo dica così che possa provare ad aiutarti. “

Courtney strinse gli occhi. Doveva dirlo a qualcuno prima che il cervello le esplodesse quindi questo qualcuno poteva essere sua mamma. “ È Duncan. “

La donna la guardò con disapprovazione. “ Quel ragazzo a cui ci hai presentato. “

Courtney annuì. “ È una meravigliosa persona, è un grande amico, ma… è difficile. “

La madre sorrise e picchiettò la spalla. “ Lo è sempre. Il mio consiglio è di non pensarci troppo e fare ciò che pensi sia giusto. “

Non appena la madre se ne andò Courtney si sdraiò ancora più confusa. ‘ Quale diavolo è la cosa giusta? ‘

Intanto…

Duncan camminava per la sua stanza avanti e indietro senza sosta. Cos’avrebbe fatto? Pensava di picchiare quel cretino di nome Adam, ma sapeva che Courtney l’avrebbe odiato per questo, come se avesse bisogno di infastidirla ancora di più.

Sentì bussare alla porta sapendo già chi fosse. “ Entra, “ borbottò.

Sua madre entrò sorridendogli. Era una donna piccola ma dura come un chiodo quando si trattava di lavoro, alla fine devi esserlo se sei un poliziotto. Era anche l’unica che vedeva Duncan come un dolce bambino, mentre suo padre lo vedeva come un punk piantagrane. Amava sua madre intensamente, lei capiva e non giudicava come il padre. I suoi genitori erano l’opposto. ‘ Come te e Courtney. ‘  Fece star zitta la voce nella sua testa.

“ Figlio mio stai bene? Riesco a sentirti camminare avanti e indietro da giù e lo fai solo quando qualcosa non va. “

Duncan fece scorrere la mano sulla faccia e continuò a passeggiare. “ È quella dannata ragazza, “ disse.

La donna fu sorpresa. Sapeva che suo figlio aveva avuto molte ragazze ma non era mai sembrato serio con loro. Era giovane e dopotutto un ragazzo. Ma vederlo combattere tra sé e sé e camminare avanti e indietro lo fece apparire come un uomo che stava finalmente emergendo.

Sorrise al figlio per farlo continuare, cosa che fece con gran passione. “ Lei è ostinata,  repressa, sempre a posto, autoritaria, divertente, frustrata, intelligente, fantastica… e… e… se ne va in giro con un altro ragazzo… “

Guardò sua madre per un aiuto e lei rise leggermente. “ Mio figlio è innamorato. “

Duncan mugolò. “ Mamma no! Non iniziare con tutte quelle stronzate okey? “

Si limitò ad annuire rispettando i desideri del figlio ma notò che non aveva negato ciò che aveva detto. “ Tesoro limitati ad essere bravo e rispettoso nei suoi confronti. Non lasciare che la tua immagine da duro si metta in mezzo, “ avvertì.

Quando se ne andò Duncan aggrottò la fronte. ‘ Come diavolo dovrebbe aiutarmi questo? ‘



 
È più facile escludere le passioni dannose piuttosto che comandarle, e negare loro l’ingresso piuttosto che controllarle dopo che sono state fatte entrare.

- Seneca




 
Courtney masticò la penna aspettando che la sua verifica fosse valutata. Era arrivata presto a scuola per poter fare la verifica di psicologia che aveva saltato. Era riconoscente a Duncan per averle dato più tempo di prepararsi.

Duncan.

Erano in classe, lui era seduto dietro di lei mentre Adam le era accanto. Riusciva a sentire che Duncan la stesse fissando da dietro. Non gli aveva parlato ancora una volta oggi. Era ancora arrabbiata con lui per il giorno precedente e incredibilmente confusa.

Digrignò i denti quando sentì Duncan toccarle la spalla. “ Cosa? “ sibilò.

“ Cosa fai oggi dopo scuola? “

Fu sorpresa dal fatto che glielo stesse chiedendo. Pensava che l’avrebbe insultata o qualcosa di simile. “ Uhm… non molto. “

Duncan stava per dire qualcosa quando Adam ( che aveva origliato ) lo interruppe. “ Farò una festa dopo scuola oggi. Dovresti venire, “ offrì a Courtney.

La ragazza sorrise e guardò Duncan. “ Cosa pensi? Vuoi andare ad una festa? “

Il ragazzo si risedette normalmente sulla sedia e incrociò le braccia. “ Non penso di essere invitato. “

Courtney aggrottò la fronte. “ Da quando hai bisogno di una scusa per andare ad un party? Dai sarà bello. “

Duncan rise e tornò a scarabocchiare il proprio quaderno. Courtney lo guardò sempre più infastidita. Non avrebbe giocato a questo gioco, non ancora. Guardò Adam e disse “ Okey verrò. “

La testa di Duncan si sollevò e vide i due scambiarsi un sorriso. Ne aveva abbastanza! Si alzò così velocemente che la sedia cadde e corse fuori dalla classe sbattendo la porta dietro di lui. Era sul punto di cercare di dimenticare ciò che era accaduto il giorno prima ma non appena quello stronzo aveva aperto bocca lei aveva accolto il suo invito. Al diavolo ciò che aveva detto sua madre, essere duro era l’unico modo in cui poteva controllare tutto ciò.

Courtney rimase lì seduta a bocca aperta. ‘ Per che cos’era? ‘ Duncan pensava forse che lei stesse cercando di tradirlo? Aveva solo accettato di andare alla festa di un amico, dov’era il problema? Era  arrabbiata per il fatto che Duncan stesse cercando di farla sentire in colpa. Non aveva niente per cui star male, non aveva fatto nulla di sbagliato!

Bridgette la guardò con aria interrogativa. “ Cos’è successo? “

Courtney scosse la testa e tornò al lavoro. “ Duncan sta facendo l’immaturo ecco cos’è successo. “ Ebbe indietro finalmente il compito. A+. Non riuscì a provarne gioia.



 
Per tutta la loro forza, gli uomini erano spesso come dei bambini piccoli.

- Lawana Blackwell





 
La ragazza saltò quando aprì la porta principale. Lui era davvero lì! Duncan era lì in piedi davanti alla sua porta. Non sembrava felice e la guardava in modo grave.

Il ragazzo dovette ingoiare il groppo in gola. Lei indossava un abito da festa nero che mostrava le sue curve, le sue gambe e parte del suo petto. I capelli erano arricciati e gli occhi scintillavano sotto il leggero ombretto che aveva applicato. Lui non si era nemmeno scomodato di cambiare i jeans larghi, le scarpe ( doc martens ), e la maglia nera. Probabilmente sembrava un contadino accanto a lei.

“ Cosa ci fai qui? “

Quasi non la sentì essendosi ipnotizzato. “ Andiamo ad una festa, ricordi? “

Courtney lo guardò stranamente prima di arrabbiarsi. “ Pensavo non ci volessi andare! “ si sfogò.

Il ragazzo si limitò a mantenere la propria espressione calma e replicò, “ Non ho mai detto di non volerci andare. “ Era vero non ci voleva andare, si stava recando là solo per assicurarsi che il bel ragazzo non le mettesse le mani addosso.

Courtney avrebbe voluto gridargli contro e prenderlo a pugni fino a renderlo una poltiglia sanguinosa. Ma si controllò e sbuffò.  “ Okey. Andiamo. “

Quando arrivarono Courtney fu sorpresa dalla grandezza della casa di Adam. Era gigante! Quasi più grossa di quella di Heather. “ Wow, “ disse a bocca aperta. “ È grande. “

Duncan sbuffò. “ Si, doveva compensarci con qualcosa. “

Courtney si accigliò e gli picchiò una spalla. “ Smettila di essere crudele e andiamo dentro. “

Courtney si diresse all’interno con Duncan che la seguiva vicino. Era felice di vedere altra gente che conosceva. Andò verso Bridgette che stava flirtando con Geoff. “ Courtney sei venuta, “ disse Bridgette abbracciandola.

Courtney l’abbracciò di rimando e sorrise. “ Si sono venuta qui con Duncan. “

“ Dov’è? “ chiese l’amica guardandosi intorno. Courtney si girò sorpresa che non fosse più con lei. Stava cercando di rubare Trent a Gwen. La ragazza si girò verso l’amica e fece spallucce.

“ Penso sia occupato. “

Certo che Duncan era occupato, occupato a cercare di convincere Trent a rovinare la festa. “ Dai amico a malapena conosciamo questo ragazzo, “ disse Trent tentando di allontanarsi da Duncan per tornare da Gwen.

“ Esatto! “ sottolineò Duncan. “ Questo ragazzo va a malapena nella nostra scuola e pensa che sia figo perché fa una festa. “

“ Ma è davvero una bella festa, “ rispose Trent.

“ Non è questo il punto! “ Duncan ribolliva. “ Il punto è che dobbiamo insegnare al ragazzo una lezione. Che lui non è il migliore, lo siamo noi. Siamo noi i ragazzi in carica. “

“ No, il punto è impressionare Courtney con il tuo fare da cattivo ragazzo, “ disse Trent indifferente.

Duncan gesticolò noncurante al ragazzo. “ Se impressiono Courtney è solo un bonus. Davvero, non mi importa- “

Ti importa, “ lo interruppe Trent. “ Se non ti importasse non faresti di tutto per attirare la sua attenzione. Ma ti dico che è una cattiva idea, la farai solo arrabbiare e potrebbe pure farti fisicamente male o allontanarti. “

Duncan rise e notò qualcosa con l’angolo degli occhi. Adam stava andando verso Courtney. Allungò la mano e sembrò chiederle di ballare.

“ Tornerò più tardi, “ disse Duncan allontanandosi da Trent per arrivare da Courtney.

Lei non aveva nemmeno visto Duncan avvicinarsi quando lui le rubò la mano da quella di Adam e le ordinò, “ Balliamo. “

La ragazza era sul punto di protestare ma Duncan la portò nella sala principale dove tutti stavano ballando a suon di musica. “ Duncan cosa- “ La tirò verso se stesso tenendole una mano e forzando l’altra a posarsi sul suo braccio. Lui portò l’altra mano attorno alla sua vita con fermezza.

Courtney arrossì profondamente per la sua vicinanza e lo guardò completamente confusa. “ Da quando balli? “ chiese seriamente.

Il ragazzo non la guardò, si sentiva già abbastanza strano. “ Da ora. “ Notò che la canzone che ballavano non era davvero lenta, ma non gli importava, voleva solo tenere Courtney lontana da Adam.

Courtney d’altro canto stava combattendo con se stessa non sapendo se urlargli contro o picchiarlo. Decise di semplificare le cose e domandarglielo direttamente. “ Cosa c’è che non va in te? “ La guardò ma non le rispose. “ È come se fossi arrabbiato con me, “ continuò lei. “ Perché? “

Sospirò. “ Non sono arrabbiato con te principessa. Penso solo che non dovresti andartene in giro con quel ragazzo. “

Courtney cercò di staccarsi ma lui la tenne stretta. “ Cosa? Duncan lui è un ragazzo carino e posso essergli amica se voglio. “

“ Proprio come volevi essere amica di Heather. “ Cosa sbagliata da dire. Sentì il corpo della ragazza irrigidirsi e l’umore cambiò così come la stretta alla sua mano si indurì.

Non farlo, “ lo avvertì. “ Non provare ad usare ciò contro di me. “

Duncan cercò di cambiare soggetto ora che ondeggiavano avanti e indietro completamente fuori tempo e sincronia. “ Beh e cosa dici di me? Pensavo di essere tuo amico.

“ Tu sei mio amico! “

È per questo che stai cercando di rimpiazzarmi con Signor Sacchi di denaro? “ Sapeva che avrebbe dovuto smettere di parlare ma ora non riusciva a fermarmi.

Nessuno ha detto che ti stavo rimpiazzando, “ urlò Courtney che stava praticamente spaccando la mano del ragazzo. “ C’è qualcos’altro che ti infastidisce e non me lo dici! Cosa c’è che non va? “

Ormai avevano raggiunto lo stereo che era a tutto volume nelle orecchie di Duncan. Era così arrabbiato con se stesso, con Adam, con tutto. Agì di impulso e tirò un pugno ad uno degli altoparlanti che fece volare il resto dell’attrezzatura dello stereo mandandola a terra.

Courtney saltò all’indietro con le mani sulla bocca mentre tutti guardavano lei e Duncan completamente scioccati. Adam si avvicinò con orrore alle cose danneggiate mentre Duncan gli ghignò in modo sporco.

“ Oops. Colpa mia amico, non ti preoccupare, era uno schifo in qualsiasi caso. “ Duncan pensava di star apparendo figo ma apparentemente era l’unico a crederlo mentre tutti lo guardavano inorriditi. Specialmente Courtney che aveva le lacrime sul punto di traboccare dagli occhi. In quel momento Duncan avrebbe voluto ritirare tutto. “ Principessa io- “

“ Portami a casa. Ora! “ domandò già incamminandosi verso l’esterno.

Duncan la seguì sentendosi uno schifo. Aveva davvero fatto una cazzata, avrebbe dovuto ascoltare Trent. Diavolo avrebbe dovuto ascoltare sua mamma!




 
Ci sono certi tipi di persone che mi fanno incavolare senza fine. Il tipo di persone che ti cerca e viene a chiederti un consiglio, e poi quando dai il consiglio non lo segue, e arriva da te una settimana dopo ed è tipo “ Non posso credere che tutto sia andato male. “ Vuoi sapere perché è andato tutto male? Perché non hai seguito il mio consiglio e sei fottutamente stupido.

- Foamy the squirrel




 

Courtney fece irruzione in casa propria felice che i suoi genitori quella notte stessero lavorando così che potesse urlare contro Duncan. “ Cos’era quello! “ gridò non aspettandosi una risposta. “ Non era figo, o divertente. Non era nemmeno cattivo, era solo fare il cretino! “

Duncan cercò di rimanere calmo. “ L’ho fatto perché non mi piaceva il ragazzo- “

“ Questo non significa che dovevi far ciò che hai fatto Duncan! “ urlò la ragazza. “ Adam è un ragazzo carino- “

È un cretino! “ gridò Duncan alla fine. “ Per ciò che sai avrebbe potuto approfittare di te o farti male solo perché pensi che sia un bravo ragazzo. Solo perché hai accettato di andare alla sua festa. “

Courtney roteò gli occhi. “ Stai drammatizzando troppo. “

Duncan continuò solo ad urlare. “ Sai qual è il tuo problema? “ Courtney gemette, come se non se lo fosse aspettato. “ Pensi sempre di aver ragione su tutto che non capisci nemmeno quando stai facendo qualche cavolata. Come quella notte con Heather. “

Devi smetterla di rinfacciarmelo! “ disse Courtney gridando. “ Pensavo che ci fossimo già accordati sul fatto che ciò che ho fatto è stupido. Non ho bisogno di una guardia del corpo che mi protegga da ogni errore che potrei fare, ho i miei genitori per questo! Quindi smettila di forzarmi in cose che non voglio fare!

Ora Duncan era davvero incavolato. “ Non ho fatto niente che tu non volessi fare segretamente, e tutto ciò che ho fatto è stato per il tuo stesso bene.

Il mio bene? “ sbuffò Courtney.

Si il tuo bene! “ gridò il ragazzo avvicinandosi a lei.

Beh smettila di cercare di decidere ciò che è meglio per me, “ urlò lei spingendolo via. “ Ho una mente mia e non ho bisogno che tu mi dica cosa devo fare e cosa non devo. Non sono una patetica bambina di cui bisogna prendersi cura.

Il tempo sembrò fermarsi. Duncan fu intimorito. Onestamente non aveva idea di cosa fare o dire. Alzò le braccia leggermente prima di lasciarle ricadere lungo i fianchi. “ Quindi cosa dici? “

Courtney inalò tremante prima di guardarlo tristemente. “ Sto dicendo che… ho bisogno che tu mi lasci da sola… per un po’. “

Duncan voleva urlare, scusarsi, buttarsi in ginocchio e dire che non pensava davvero qualsiasi cosa avesse detto. Ma aveva paura ad aprire bocca, aveva paura di perderla più di quanto stesse già facendo. Si limitò a guardarla un’ultima volta prima di arrendersi e dire, “ Va bene. “

Courtney lo guardò uscire sentendosi come se qualcuno le avesse appena sparato in pieno petto. Non voleva ferire Duncan, non voleva allontanarlo. Ma aveva bisogno di spazio, non voleva sentirsi controllata, non voleva aver bisogno di lui anche se ne aveva.

Sapeva che era la cosa giusta da fare. Vero?



 

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Capitolo 13
*** Il posto giusto. ***


Angolo traduttrice
Bonsoir ahah okey ho perso una settimana, lo so, ma non ho potuto evitarlo dato che mi è tornata l’ispirazione per scrivere cose mie e soprattutto per scrivere musica ahah. Quindi mi sono lasciata un po’ trasportare e bla bla bla. Ma torniamo a noi, con questo capitolo così teneroso ahah. Leggete leggete che vi piacerà! ahah






 
Dico sempre che non ho bisogno di te

Ma poi ci ritorno sempre su

Per favore non lasciarmi

- Pink




 
Si sentiva male. Il peggio era che si sentiva come se avesse commesso il più grande errore della sua vita. Era passata una settimana intera da quando aveva chiesto a Duncan di lasciarla sola, ma ora il ragazzo la stava chiaramente ignorando. Gli si era avvicinata due volte e l’aveva ignorata come se non esistesse. Aveva provato a parlare a Gwen per vedere se potesse dirgli qualcosa per indurlo a parlarle, ma non appena Gwen aveva pronunciato il nome di Courtney lui se n’era andato. Gwen aveva provato a convincere Trent a parlare con l’amico ma Trent aveva ottenuto la medesima risposta.

Stare in classe con Duncan era diventato davvero sgradevole. Non parlavano, non litigavano, non si dicevano nulla. Col tempo il ragazzo iniziò a non farsi nemmeno più vedere a lezione facendo sentire Courtney completamente sola.

Bridgette vedendo come l’amica fosse irritata ordinò a Geoff di far ragionare Duncan, Geoff non capiva come potesse essere d’aiuto al momento ma promise di provarci.

Il ragazzo andò in cerca dell’amico durante la sua ora libera sapendo già che Duncan stesse saltando la propria lezione. Lo trovò al parco locale dall’altro lato della scuola mentre si faceva un lungo tiro con la sigaretta. Si sedette accanto all’amico imbronciato e disse, “ Pensavo avessi smesso di fumare. “

Duncan alzò le spalle con disinvoltura. “ A quanto pare no “ rispose con tono uniforme.

Geoff sospirò, odiava veder l’amico in quello stato, stoico e freddo. “ Amico perché non vai a parlare a Courtney e basta? “

Duncan ringhiò, “ La sto lasciando sola come mi aveva chiesto di fare. “

“ Si ma aveva detto di lasciarla da sola per un pochino, Bridgette mi ha raccontato che le manchi davvero fratello. “

Duncan si esaltò quasi a sentire ciò ma la sua felicità fu presto rimpiazzata dalla rabbia. “ Quel che è, “ disse alzandosi per andarsene.

Geoff lo seguì. “ Non ti capisco. Fai tutto il cattivo e duro ma non riesci a dirle cosa provi? “

Duncan ora si stava irritando. “ Cosa cazzo te ne importa? “ sibilò.

“ Mi importa perché sei mio amico e penso che Courtney provi lo stesso per te. “ Geoff si allarmò quasi quando Duncan si girò di scatto verso di lui incazzato da morire.

“ Come diavolo puoi sapere di ciò che prova Courtney? Ho smesso di essere ciò che sono e tutto quel tipo di cavolate per quella ragazza e lei va a provarci con un altro e mi tratta come un amico. Come diavolo si traduce questo in “amore” o in qualsiasi cazzata che pensi che sia. “

Geoff alzò le mani difensivo e disse, “ Ti sei mai fermato a pensare che forse ha paura? Forse è solo confusa, o forse ha paura che sia tu quello che non ricambia. “

Duncan voleva crederlo con tutto se stesso, ma aveva già troppi dubbi per la testa. Non sapeva se arrendersi, provarci, o semplicemente rimanerci amico.

Sapeva già di non poter essere più solo suo amico, non dopo tutto quel casino con Adam. Ma allo stesso tempo non sapeva se poteva provarci ancora, non sapeva se aveva la forza di essere rifiutato nel caso in cui lei non provasse la stessa cosa. Lasciar perdere sembrava la scelta più semplice.

Duncan gettò il resto della sigaretta a terra e la calpestò. Si allontanò da Geoff. “ Ehi amico dove stai andando? “

Duncan non rispose, scomparendo.



 
Nonostante i miei trent’anni di ricerca nell’animo femminile, non sono ancora riuscito a rispondere… alla più grande domanda che non ha mai ottenuto risposta: cosa vuole una donna?

- Sigmund Freud




 
Courtney punzecchiava il cibo, ben lontana dall’essere affamata. Anche se lo fosse stata non avrebbe mai potuto mangiare il pranzo a scuola, Chef era un cuoco terribile.

Saltò quando sentì qualcuno toccarle la spalla, sperava di girarsi e trovare Duncan. Ma era solo Bridgette. “ Ti stavo cercando. “

Courtney le diede uno sguardo di scusa prima di tornare all’immangiabile cibo. “ Scusa, avevo bisogno di passare un po’ di tempo da sola, “ ammise pesantemente.

“ Pensavo stessi festeggiando. Ho sentito che il senato della scuola ti rivuole indietro e che i tuoi voti sono alti di nuovo. Hai lavorato duro questi ultimi giorni. “

“ Si lo so, “ Courtney replicò intontita. L’unica ragione per cui si era impegnata tanto era che stava cercando di distrarsi dal dolore che rodeva.

Bridgette le strofinò la spalla con simpatia. Stava per dire qualcosa quando Adam improvvisamente apparve davanti a loro. “ Ehi Bridgette posso parlare a Courtney un secondo? “

Bridgette guardò Courtney e se ne andò non appena ella le annuì. Non si sentiva a proprio agio da sola con Adam ma gli doveva almeno delle scuse per quello che Duncan aveva fatto.

“ Ehi. Sentì mi dispiace per Duncan, “ disse sussultando mentre il ricordo di quella notte ritornava.

Adam scrollò le spalle noncurante. “ Non ti preoccupare, non è stata colpa tua. “

Rise senza allegria. “ Non è vero, ma se ti fa sentire meglio posso risparmiare qualche soldo per aiutarti a comprare una nuova attrezzatura. “

Ancora Adam agitò indifferente la mano. “ Posso sempre comprarmi le cose da solo. Solo che non riesco a capire perché qualcuno debba disprezzare in questo modo altra gente. “

Courtney sentì uno spiraglio di rabbia attraversarla non appena insultò Duncan. “ A lui importa delle altre persone, era solo arrabbiato quella notte, “ disse difendendolo.

Adam rise. “ Beh dovrebbe imparare a controllarsi. “

Courtney iniziò ad essere frustrata per colpa di Adam, era così presuntuoso, solo perché era ricco e aveva dato una stupida festa. “ Guarda, conosco Duncan meglio di chiunque altro, e credimi non l’avrebbe fatto se non lo avessi fatto arrabbiare. Quindi smettila! “

Adam fu scioccato dalla sua rabbia e anche un po’ spaventato. “ Whoa! Scusa, non volevo farti incavolare, “ disse difensivo. “ Non capisco perché gli sei così vicina. Non sembra essere il tuo tipo. “

Courtney roteò gli occhi sciocciata, come se avesse dovuto spiegar tutto. Ma nonostante ciò lo fece comunque. “ No non è il mio tipo ideale. Non è ciò che mi aspettavo ma non mi importa. È divertente, è attento, è dolce quando non fa il cretino! È mio amico… e mi importa di lui. “

Adam corrugò le sopracciglia. “ Se tutto ciò è vero perché litigate costantemente? “

Sorrise al ricordo delle loro battaglie nel corso degli anni. Tutti gli insulti, i battibecchi, i capricci, le sarcastiche osservazioni. “ Penso… penso che sia il modo in cui andiamo d’accordo. O forse è… è per nascondere ciò che vorremmo davvero dirci. “

Improvvisamente qualcosa le venne in mente. Fu come un’improvvisa realizzazione che portò via tutta la sua confusione, tutti i suoi dubbi, tutte le sue paure. Si alzò in preda al panico. “ Oh mio Dio, devo andare. “ Corse fuori dalla mensa lasciando Adam lì e andando a cercare Duncan.

Andò in tutti i luoghi in cui solitamente il ragazzo si recava. Dietro la scuola, al fast food, in biblioteca… cavolo giusto! Finalmente arrivò al parco e corse verso Geoff che stava facendo qualche salto con lo skateboard. Lo fece praticamente cadere andandogli incontro e prendendogli un braccio con forza. “ Geoff! Dov’è Duncan? “

Geoff la guardò sorpreso prima di scuotere la testa preoccupato. “ Non lo so. Se n’è andato senza dir nulla, non so dove sia finito. “

La ragazza lasciò Geoff e iniziò a preoccuparsi. Duncan era conosciuto per il fare cose stupide quando era abbastanza arrabbiato o infastidito, e ora l’ultima cosa che voleva era che si facesse del male. ‘ Duncan dove sei? ‘



 
Hyde: Qualcosa, qualcosa, qualcosa, pazza ragazza. Qualcosa, qualcosa, qualcosa, bevi molta birra.

-That 70’s Show





 
Era ubriaco. Non che fosse qualcosa di nuovo ma questa volta tutta la birra del mondo non poteva fargliela dimenticare.

Prima di Courtney avrebbe potuto bere e sentirsi il re del mondo, avrebbe potuto dimenticare i suoi problemi per un po’ di tempo. Ma con la ragazza non aveva bisogno di una ragione per bere, con lei i suoi problemi sparivano all‘istante tutti insieme. Con Courtney era come se avesse tutto ciò di cui aveva bisogno. Motivo per cui era solo una questione di tempo prima che finisse per rovinare tutto.

Era capace di distruggere e sprecare qualsiasi cosa buona arrivasse. I desideri dei suoi genitori, la sua educazione, la sua libertà. Si ribellava contro l’autorità, non gli importava della società, e veniva sempre portato in carcere.

Con Courtney aveva sperato di avere qualcosa di buono. Di cercare di tenersi qualcosa di importante, di essere davvero felice per una volta. Ma stare con lei lo spaventava anche perché gli faceva capire quanto gli importasse. Era abituato ad essere visto e a comportarsi in un certo modo e poi lei era arrivata e aveva scombussolato il suo mondo.

Duncan improvvisamente barcollò e vomitò in un cespuglio. Era disgustato da se stesso. ‘ Non mi merita, ‘ pensò furiosamente.

Continuò a camminare in modo impacciato nella notte finchè udì una voce. “ Duncan? “ si voltò e quasi svenne. O era davvero ubriaco o Courtney era di fronte a lui.

“ Principessa? Cosa diavolo ci fai qua? “

La ragazza camminò verso di lui e improvvisamente gli prese il viso tra le mani. Il tocco lo fece attraversare da brividi. “ Ti stavo cercando. “ Il naso le si arricciò mentre lo annusava. “ Sei ubriaco? “

Duncan roteò gli occhi e disse a fatica, “ Oh per favore come se non sapessi che bevo. Sei così ingenua. “

Courtney lo guardò tristemente prima di allontanare le mani. “ Duncan devo dirti una cosa. “

A questo il ragazzo sembrò solo accendersi di più. “ Oh sei qui per dirmi qualcosa? Cioè? Cioè che sono uno stronzo, che non ho valore, che sono patetico.

Courtney sospirò mentre lui continuava ad urlarle contro. “ Sai che non è questo ciò che provo per te, “ sussurrò.

Beh allora perché non me lo dici e basta? “ gridò avvicinandosi alla ragazza. “ Perché io non lo so. Mi dici che vuoi rimanere sola, cosa diavolo dovrei farci con questo!

Si morse le labbra in segno di sconfitta e cercò di spiegarsi. “ Avevo bisogno di stare da sola perché non capivo cosa provavo… ma ora lo so. “

Duncan si fermò come congelato. Com’era possibile che stesse accadendo, probabilmente stava sognando, sicuramente si. Si allungò e prese la sua mano giusto per sapere che lei era davvero lì con lui e stava dicendo quelle parole.

Si sentì sollevato quando la ragazza riprese a parlare. “ Perché non mi hai detto come ti sentivi tu? Perché dovevi essere così arrabbiato con me? “

Sapeva che si stesse riferendo a tutto il casino con Adam e la notte alla festa. Duncan scosse la testa e farfugliò, “ I-Io non lo so… forse io- “ non arrivò molto lontano prima di vomitare ancora mancando di poco le scarpe di Courtney.

Ancora la faccia della ragazza fece emergere il proprio disgusto mentre Duncan continuava a vomitare l’anima. “ Beh non è familiare? “ disse lei una volta finito. “ Solo la scorsa volta c’ero io al tuo posto. “ Faceva ridere come lui si fosse imbattuto in lei quando era fatta e come lei si fosse imbattuta in lui da ubriaco. Erano davvero una strana coppia.

Duncan rise alla sua frase prima di andarle addosso. Non c’era modo di camminare dritto.

Courtney grugnì per il peso mentre gli prendeva un braccio e se lo metteva attorno alle spalle. “ Forza andiamo a casa, “ disse aiutandolo a stare in equilibrio.

Duncan la guardò pensieroso e le chiese con onesta curiosità. “ Perché lo stai facendo? “ l’aveva trattata malissimo e non l’aveva presa in considerazione per una settimana ed ancora lei lo stava aiutando.

La ragazza gli sorrise. “ Tu ti sei preso cura di me ricordi? “

Stava ricambiando il favore. Duncan sorrise essendo ora pari. Forse Geoff aveva avuto ragione dopotutto. Forse lei provava le stesse cose, forse entrambi erano stati troppo confusi, troppo testardi, troppo spaventati di dirlo ad alta voce. Era il motivo per cui litigavano in quel determinato modo, per mascherare ciò che provavano davvero. Forse non erano così diversi.



Chi non desidera avere qualcuno da stringere

Chi sa come amarti senza che gli venga insegnato

- Natasha Bedingfield



 
Courtney aiutò Duncan a sdraiarsi sul letto e scese le scale per prendergli un po’ d’acqua e un cestino nel caso in cui avesse dovuto vomitare ancora. Quando si sentì meglio Courtney si stese accanto a lui e lo fissò in viso. Aveva avuto così paura di dirgli ciò che provava che quasi lo aveva perso.

Prima di Duncan era sempre stata lontana dai guai, non ne aveva mai avuto bisogno. Poteva sentirsi sempre al sicuro in quel modo, sentirsi sotto controllo. Rispettava l’autorità, faceva quel che ci si aspettava da lei e seguiva le regole.

Con Duncan non doveva essere perfetta, poteva vivere la vita e sfruttare le opportunità. Con lui poteva essere davvero felice, e questo la spaventava perché le faceva capire ciò che si era persa tutto quel tempo. Era abituata ad essere vista e a comportarsi in un certo modo e poi lui era arrivato e aveva scombussolato il suo mondo.
 
Sentì Duncan brontolare un “ grazie “ prima di coprirle la mano con la sua e assopirsi. Courtney sorrise, lo baciò sulla fronte e gli strinse forte la mano. “ Ti amo, “ sussurrò non più capace di negarlo. Notò come il ragazzo si mosse leggermente e aprì la bocca per dire le parole che non si sarebbe mai aspettata di sentire.

“ Ti amo anche io. “

Courtney sentì il proprio cuore spalancarsi e dovette portarsi una mano alla bocca per frenarsi dal gridare di gioia. Finalmente l’avevano ammesso. Finalmente tutto era come doveva essere. Finalmente il mondo era al posto giusto. Loro erano nel posto giusto.

“ Duncan… “

“ Mmm? “ mormorò addormentato.

Farai meglio a ricordartelo domani mattina!




 
La mia matrigna mi diceva sempre che le persone ammettono la verità quando sono ubriache. Beh mio padre deve davvero amarla perché è in quei momenti che la dice di più.

- Anche questa l’ho fatta io ( perlopiù dalla realtà )

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Capitolo 14
*** Baciami. ***


Angolo traduttrice:
Siamo arrivati a ciò che tutti stavamo aspettando da secoli! Beh, il titolo del capitolo è già uno spoiler a sé ahahahah. Buona lettura!







 
L’amore immaturo dice “ Ti amo perché ho bisogno di te. “ L’amore maturo dice, “ Ho bisogno di te perché ti amo. “

- Erich Fromm




 
Duncan si svegliò annebbiato e sorpreso di vedere Courtney in piedi presso la sua porta con in mano un bicchiere d’acqua mentre gli sorrideva. Sapeva perché fosse lì e cos’era successo la notte passata, ma ciò non voleva dire che non poteva divertirsi un po’.

“ Principessa? Cosa ci fai qui? “

Guardò divertito come l’espressione della ragazza divenne preoccupata. “ Non ricordi ciò che è successo la scorsa notte? “

“ Nemmeno una cosa, “ disse Duncan cercando di rimanere serio, amava farla innervosire.

Duncan!

Si ce l’aveva fatta. Rise rumorosamente mentre lei lo guardava leggermente ferita. “ Sto scherzando! Certo che ricordo. Dovresti spararmi alla testa per farmelo dimenticare. “

“ Pare una buona idea al momento, “ borbottò lei con rabbia.

Duncan roteò gli occhi mentre lei teneva il broncio. Le si avvicinò velocemente e la prese per un braccio e la tirò verso sé per un abbraccio. All’inizio Courtney cercò di allontanarlo come lui stesso si aspettava ma alla fine si rilassò tra le sue braccia e si tenne saldamente. “ Dicevi? “

“ Stai zitto, “ disse lei staccandosi dal ragazzo ma, allo stesso tempo, sorridendo. Non riusciva a credere che tutto aveva portato a questo. Non troppo tempo prima non avrebbe mai creduto che si sarebbe innamorata di Duncan. Lo stesso Duncan che le dava nomignoli, che la irritava, che la frustrava.

Il ragazzo la guardò in modo strano quando iniziò a ridere senza apparente motivo. Era fantastico come dopo tutti quegli anni non aveva smesso di sorprenderlo. “ Hai dimenticato di prendere le medicine questa mattina? “

Gli diede uno schiaffo giocoso al braccio prima di rispondere, “ No solo che è… pazzesco. “

“ Cosa intendi? “ chiese davvero curioso.

Courtney inspirò  e si grattò il collo sentendosi a disagio, cercando di trovare il modo corretto per esprimere a parole i propri pensieri. “ È che… da quando ti conosco ho sempre visto il lato negativo. Tutto ciò che facevi di sbagliato o inappropriato o irritante… non riesco a credere di non aver visto questo lato di te. “

Duncan non potè fermare il sorriso che si allargò sul suo viso. “ Stai facendo la dolce principessa? “

Courtney arrossì e allungò il bicchiere d’acqua nelle sue mani. “ Bevi l’acqua. “

Duncan non discusse e sorseggiò l’acqua lentamente. La testa gli faceva male così come lo stomaco ma non era nulla che non potesse sopportare. Ciò che pareva difficile era l’essere tranquillo quando c’era lei. Si sentiva come se in qualsiasi momento avesse potuto rovinare tutto, per non parlare del fatto che i suoi sentimenti per lei stavano aumentando ora che le aveva detto di amarla. L’intera cosa era così nuova per lui che non era sicuro di cosa fare. Aspetta un minuto!

“ Ti ho fatto una cosa, “ disse timidamente.

Courtney si rianimò, ora sorpresa e curiosa.  “ Davvero? Dov’è? “

“ Uhm… è nel primo cassetto, “ balbettò indicando il cassettone.

Courtney saltò eccitata e aprì il cassettone cercando freneticamente il regalo. Non le ci volle molto per trovarlo. In mezzo ai vestiti era posato un piccolo teschio di legno. Courtney lo prese tra le sue mani con un sorriso scintillante che fece fare salti mortali allo stomaco del ragazzo.

“ L’hai fatto tu? “

Duncan annuì, gli occhi vagabondavano ovunque. “ Si… l’ho fatto proprio per te. “

Courtney non sapeva come descrivere le proprie emozioni. Chiuse il teschio tra le sue mani, muovendole. “ Me lo stai dando perché ora sono la tua ragazza? Hai sempre detto che avresti fatto un teschio di legno per la tua fidanzata. “

Duncan si grattò il braccio e la guardò serio. “ In realtà non ho mai pensato di darlo ad una ragazza che non fossi tu. “ Quando notò la sua espressione aggiunse, “ Non mi credi? Giralo. “

Courtney fece come detto e rise vivacemente quando vide la parola ‘ principessa ‘ incisa nell’oggetto. “ Quando l’hai fatto? “ chiese sedendosi accanto a lui.

Duncan gemette sentendosi a disagio mentre ammetteva, “ Proprio dopo aver deciso che dovevamo essere amici. “

Courtney scoppiò a ridere e appoggiò la testa contro la sua spalla mentre il viso di Duncan diventava completamente rosso dall’imbarazzo. La ragazza portò le braccia attorno al suo collo e sussurrò, “ Ho sempre sospettato che avessi ulteriori motivi. “

Duncan ghignò mentre la prendeva per la vita e la portava sulle sue gambe. “ Se lo sapevi perché mi hai lasciato soffrire? “

Courtney fece spallucce. “ Penso che mi piaccia torturarti, cosa posso dire? “

“ Puoi dire ancora ti amo, “ suggerì Duncan ora accarezzandole lentamente la schiena.

Courtney iniziò a accarezzagli il collo con entusiasmo e disse, “ O potresti dirlo tu. “

Duncan rise e scosse la testa. “ Devi sempre avere il controllo su tutto? “

La ragazza scrollò le spalle e lo guardò innocentemente. “ Vorresti che fosse diverso? “

Duncan voleva baciarla, voleva davvero. Ma gli faceva ancora male la testa, lo stomaco era sottosopra e poteva solo immaginare che odore avesse il suo alito. Non avrebbe rovinato il loro primo bacio, dato che non era in forma. Voleva che fosse il momento perfetto al momento giusto, perché lei era la ragazza giusta.

Optò per il baciarle una mano teneramente prima di dire, “ No… non ti vorrei in nessun altro modo. “




 
Mi diresti come potrebbe andar meglio di così?

-Life house




 

“ Quindi ciò significa che state insieme ora? “ chiese Bridgette ancora in soggezione per ciò che Courtney le aveva appena raccontato.

La ragazza sorrise ma corrugò la fronte. “ Penso che stiamo insieme ora. Non l’abbiamo detto ufficialmente ma penso che l’aver pronunciato le tre* parole significhi questo. “

Bridgette sbuffò e disse, “ Wow. “ Solo ieri sembrava tutto finito per entrambi e poi dopo una notte tutto era svanito ed ora stavano insieme! “ Non capisco come tutto sia accaduto così in fretta. “

Courtney decise di non raccontare a Bridgette della notte da ubriaco di Duncan. Lui non aveva detto a nessuno della notte in cui si era drogata quindi lei non l’avrebbe tradito dicendo a tutti i dettagli della loro relazione. Inoltre ciò era qualcosa di speciale tra loro due.

“ A volte l’inaspettato accade, “ disse Courtney semplicemente.



 
C’è sempre un po’ di pazzia in amore. Ma ci sono sempre anche un po’ di ragioni per la follia.

- Friedrich Nietzsche




 
 
“ Amico davvero! “ Geoff gridò eccitato. “ Tu e Courtney finalmente state insieme? “

Duncan non riusciva a smettere di sorridere, ma era vero. Courtney finalmente stava con lui, proprio quando pensava che non potesse accadere era diventato realtà. Lui l’amava e lei amava lui. Non riusciva a pensare a un momento migliore nella sua vita in cui tutto era andato così perfettamente bene. Beh c’era stata quella volta in cui aveva derubato quel posto… Ah chissene frega! Questo era molto meglio.

“ Amico sono così felice per te, “ disse Trent dandogli il cinque.

Duncan sorrise compiaciuto e si portò le mani dietro la testa. “ È vero amici. Duncan Malone è ufficialmente impegnato. E qualsiasi cretino che osi mettere le mani su Courtney sarà seriamente ferito. “

“ Oddio, sei proprio innamorato. Sei già iperprotettivo, “ rise Trent.

“ Ehi non sono iperprotettivo, solo non voglio che qualche punk ci provi con lei, a meno che quel punk sia io certo. “

“ Quindi vi siete già baciati? “ chiese Geoff.

Duncan l’aveva avuto per la testa tutta mattina. “ Non ancora, voglio che sia… beh sapete. “ Duncan non voleva suonare troppo romantico di fronte ai ragazzi ma era troppo tardi.

“ Awe vuoi che sia speciale, “ disse Trent con la voce da bambino dolce. Geoff lo seguì.

“ Vuole che sia romantico e perfetto, “ aggiunse l’amico imitando i rumori che si fanno quando ci si bacia.

Duncan li derise un po’ ma sorrise comunque perché avevano ragione. L’unica domanda era: come diavolo avrebbe reso il bacio con Courtney perfetto?




 
Incontrarti è stato destino, diventarti amico è stata una scelta, ma innamorarmi di te è stato qualcosa su cui non ho avuto il controllo.

- Sconosciuto





 
“ Aspetta non vi siete ancora baciati? “ si stupì Bridgette. Immaginava che i due fossero avvinghiati l’uno all’altro ormai, qualsiasi persona avrebbe percepito che la tensione sessuale tra i due si poteva tagliare con un coltello.

“ Non è ancora arrivato il momento, “ disse Courtney mangiandosi la sua mela. Aveva programmato di passare la pausa pranzo con Duncan ma entrambi sapevano che sarebbe stato impossibile una volta che tutti fossero giunti a conoscenza della loro relazione. Anche durante psicologia Duncan e Courtney non avevano avuto l’occasione di parlarsi in quanto tutti erano stati troppo occupati a far loro domande. La ragazza fu felice che Adam fosse a casa malato quel giorno, se avesse detto qualcosa a Duncan su di lei il ragazzo l’avrebbe picchiato a sangue.

“ Devi esserne impaziente, “ disse Bridgette.

Courtney si entusiasmò e rispose, “ Beh, si. “

“ Se fossi in te ne sarei intimorita. “ Courtney riconobbe la voce di Heather senza il bisogno di girarsi.

“ Perché non ti metti la lozione in testa Heather, “ sbottò la ragazza. “ Sono sicura che ormai ti stia venendo via la pelle. “

Bridgette rise dando il cinque a Courtney.

“ Oh pensi di essere così divertente. Beh non credo riderai quando Duncan scoprirà che baci male, “ disse Heather con un sorriso maligno.

“ Di cosa stai parlando? “ chiese Courtney sentendo sempre di più la voglia di picchiarla.

“ Beh andiamo Courtney. Non sei esattamente conosciuta per la tua esperienza con i ragazzi. Duncan invece… sono sicura che sia un grande esperto nel campo dei baci. Sarebbe triste sapere che ti abbia mollata perché non sei alla sua altezza. “

Ormai anche alla tranquilla Bridgette erano saliti i nervi e sbottò ad Heather, “ Vaffanculo. “

Heather fu abbastanza sorpresa dal sentire questo tipo di linguaggio da parte di Bridgette, ma si sentiva soddisfatta comunque.

Bridgette si rivolse quindi a Courtney che aveva una brutta espressione in viso. “ Non ascoltarla Courtney. Sta solo cercando di farti impazzire. “

La ragazza annuì consapevolmente ma Heather era sicuramente riuscita a farla andare fuori di testa.




 
La prima volta che ci siamo baciati, io ho chiuso gli occhi, lui ha chiuso gli occhi e poi… ci siamo mancati.

- Robin




 
Courtney cercò di stare calma ma non poteva. Aveva sperato che i suoi genitori le dicessero di non poter andare ad un appuntamento con Duncan quando lei aveva detto loro che avevano iniziato a vedersi come coppia. Ma abbastanza sorprendentemente i genitori l’avevano appoggiata, sua mamma l’aveva addirittura aiutata a prendere un vestito! Di tutte le volte che i genitori avrebbero potuto essere buoni, perché il momento doveva essere proprio ora?

“ Stai bene principessa? “ chiese Duncan una volta spenta la moto e sceso.

Courtney continuò a star lì seduta stupidamente con il casco in testa preoccupandosi che il momento stesse per arrivare. “ Uh si. Scusa avevo la mente da un’altra parte. “

“ Beh dai, “ esortò prendendole la mano.

Al momento erano al lago Wawanakwa e Courtney sapeva che il bacio stava arrivando. Per quale altro motivo Duncan si sarebbe scomodato tanto altrimenti? Nonostante il fatto che Duncan avesse pianificato tutto ciò era dolce, Courtney era ancora terrificata di rivelarsi una pessima baciatrice.

Camminarono fino al limite del molo dove Duncan si sedette e le disse di far lo stesso. La ragazza si sedette nervosamente, cosa che non passò inosservata a Duncan.

“ Okey non so cosa ti stia passando per la testa ma devi rilassarti principessa. Siamo da soli, vicino al lago e non ho detto nulla stanotte che possa essere considerato rude. Quindi cosa c’è che non va? Pensavo che saresti stata felice di tutto questo, “ disse innervosendosi un po’ per il cattivo umore della ragazza.

Courtney gli sorrise debolmente e intrecciò le dita con le sue. “ Non è che non sia felice Duncan, è che… beh… “ Il ragazzo aspettò che andasse avanti. “ Duncan non sono mai stata davvero con un ragazzo prima, non così e ho paura di non esserne troppo capace forse. “

Disse tutto così velocemente che Duncan a fatica aveva capito cos’avesse detto. “ Chi diavolo ti ha messo in testa quest’idea? “ chiese confuso su chi l’avesse fatta dubitare tanto di se stessa.

“ Heather, “ ammise vergognosamente.

“ Heather! Hai ascoltato i pareri di Heather sulle relazioni, “ chiese iniziando a ridere.

“ Non ridere! È dura per me ammetterlo. Inoltre ha ragione, tu hai baciato tante ragazze, “ disse facendo una smorfia. “ Mentre io non ho baciato nessuno e cosa accadrebbe se non ne fossi capace e non volessi più star con me? “

Duncan si calmò e le strinse la mano. “ Principessa devi dare a te stessa, e a me, più fiducia di così. Prima di tutto tu mi hai dato piccoli baci migliori di un bacio completo quindi sicuramente non è che tu non sia brava. Secondo, anche se non fossi capace non c’è motivo al mondo per cui romperei con te. Vorrebbe solamente dire che dovremmo far pratica, molta pratica. “

Courtney sorrise ma scosse la testa preoccupata. “ Continuo ad essere nervosa. “

“ Hai detto di amarmi e ora hai paura di un bacio? “

“ Un bacio dice tutto, “ rispose seriamente.

Duncan si avvicinò così tanto a lei che i loro nasi si toccarono, portò la mano dietro il suo collo e sfiorò le labbra con le sue. Questa piccola azione portò Courtney a chiudere gli occhi e godere ciò che le stava facendo provare.

“ Non devi essere spaventata. So di volerti e so che tu mi vuoi. “ Mosse leggermente le dita sulle sue labbra. “ Certo, chi non mi vorrebbe? “ aggiunse scherzando.

Courtney gli diede uno schiaffo al braccio ma tenne il viso vicino al suo mentre lui continuava a sfiorarle le labbra con le dita.

Duncan continuò a prenderla in giro in quel modo finchè lei non riuscì più a sopportarlo. Courtney portò le mani al viso del ragazzo e si avvicinò. Le labbra incontrarono altre labbra e per un po’ tutto ciò che riuscì a sentire furono le braccia di Duncan attorno a lei e le labbra muoversi con le sue. Nonostante fossero opposti, le loro bocche erano perfettamente in sincronia. Era in fiamme e al settimo cielo mentre continuava a toccare le sue labbra con le proprie. Non ci volle molto prima che Duncan iniziasse a esplorarle la bocca con la lingua, cosa che Courtney sembrò accettare felicemente e rispose ricambiando.

Sembrò che un’eternità fosse passata quando i due finalmente si separarono per prendere aria e si guardarono con stupore. “ Dannazione potresti essere la miglior baciatrice di sempre, “ disse Duncan senza fiato.

Courtney rise e cercò di trovar la voce. “ Immagino che significhi che non dobbiamo far pratica. “

Duncan improvvisamente andò in preda al panico. “ Aspetta ho detto miglior baciatrice? Volevo dire peggiore. “

Courtney rimase a bocca aperta prima di spingerlo talmente forte da farlo cadere in acqua. Era così occupata a ridere che non aveva nemmeno visto Duncan prenderle la caviglia e trascinarla in acqua con lui.

Tornò su buttando fuori acqua e fissando Duncan che continuava a ridere. “ Duncan sei un cretino. “

“ Eppure continui ad amarmi, “ disse compiaciuto.

Roteò gli occhi e sentì il proprio corpo intorpidirsi non appena vide il ragazzo togliersi la maglietta, le scarpe e le calze. “ Cosa stai facendo? “

“ Tranquilla, ho ancora i pantaloni. Dato che siamo qui potremmo farci una nuotata. “

“ Ma non dovremmo farlo, “ controbatté Courtney.

Duncan si limito a ridere. “ Beh allora non avresti dovuto buttarmi in acqua! Dai non guarderò. “ Giurò e si voltò ovviamente aspettando che la ragazza si svestisse ed entrasse a nuotare con lui.

Dopo aver superato il momentaneo capogiro Courtney rimosse maglietta, pantaloni, scarpe, e calze e nuotò dietro di lui baciandogli il collo. Duncan lasciò uscire un piccolo gemito per il quale lei rise. “ Ti sto uccidendo? “ chiese con voce scherzosa.

“ Non ne hai idea, “ disse prendendola e portandosela davanti.

Per un po’ si limitarono a guardarsi finchè Duncan rise nuovamente. “ Cosa? “ chiese Courtney sapendo bene che stesse ridendo di lei.

“ Non riesco a credere che tu abbia dato ascolto ad Heather. “

Courtney gli coprì la bocca con la mano e si avvicinò. “ Stai zitto e baciami. “



 
Un bacio è un piacevole promemoria che due teste sono meglio di una.

- Sconosciuto










 
* In italiano due ahah però vabbè, ovviamente quelle tre sarebbero “ I love you “

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Capitolo 15
*** Famiglia. ***


Angolo traduttrice:
Siamo al capitolo quindicii! ahahah la tenerezza.

Inoltre, nonostante c'entri ben poco ahah, vorrei esprimere la mia felicità per la presenza di una citazione de " La tata ", che adoro ahah. Okey piccolo sclero finito, buona lettura! :D




 
So sempre quando la suocera sta arrivando per poi rimanere qua; i topi si gettano da soli nelle gabbie

- Les Dawson




 

“ Vuoi che incontri la tua famiglia? “ chiese Courtney sperando che Duncan stesse scherzando. Erano seduti a pranzare quando Duncan improvvisamente aveva iniziato ad insistere per farle incontrare i suoi genitori.

Il ragazzo annuì serio mentre notava il disappunto sul suo viso. “ Cosa?! Duncan stiamo ufficialmente insieme da tre giorni e vuoi che incontri la tua famiglia così presto? “

“ Dov’è il problema? Io ho incontrato i tuoi, ricordi? “ disse Duncan acidamente.

“ Si ma solo perché ti stavo torturando, “ rispose lei dolcemente.

Duncan si limitò a ghignarle malignamente. “ Beh chi dice che non voglia torturarti? Inoltre devi incontrarli lo stesso, mia mamma sta morendo dalla voglia di incontrare la ragazza di cui sono innamorato, “ ammise imbarazzato. Non era abituato ad essere visto così dolce. Almeno sua mamma e Courtney parevano essere le uniche ad essersene accorte.

Courtney sorrise, felice che sua mamma fosse ansiosa di conoscerla. “ Sì penso che sia giusto far incontrare ai tuoi genitori la miglior cosa che accadrà mai al loro figlio, “ si vantò scherzando.

Duncan roteò gli occhi e le diede un leggero colpetto sul fianco prima di incamminarsi verso la classe. “ Sei incredibile, “ disse mentre lei lo seguiva.

Scrollò le spalle indifferente. “ Allora quando li incontro? “

“ Uhm… oggi dopo scuola. “

“ Cosa?! “ Duncan si ritrasse non appena la voce della ragazza si alzò di qualche decibel. Sapeva che avrebbe dato di matto non appena gliel’avesse detto. Duncan cercò di zittirla in quanto tutti li fissavano incuriositi. “ Duncan perché non me l’hai detto? Devo trovare il vestito giusto da indossare ed essere sicura di essere pronta per fare una buona impressione, non voglio arrivar lì con l’aspetto di una fidanzata poco presentabile. “

Duncan fece una smorfia scuotendo la testa incredulo. “ Mi stai prendendo in giro! Sono dei poliziotti per l’amor di Dio, e tu sei la regina nel seguir le regole e obbedire alla legge. Se non altro ti chiederanno perché stai con me. Devi solo essere te stessa e andrai bene. “

Courtney avrebbe voluto discuterne ma realizzò che aveva centrato il punto. Lei era una persona piacevole quando doveva esserlo e si rese conto che doveva essere passata una vita dalla volta in cui i suoi genitori avevano conosciuto una brava ragazza come lei. “ Okey penso che andrà bene, “ disse raggiante, nonostante fosse ancora nervosissima.

“ Ovvio che andrà bene, al massimo ti imploreranno di sposarmi e di trasformarmi in una specie di femminuccia, “ disse Duncan disgustato.

Courtney alzò un sopracciglio. “ Chi dice che ti voglia sposare? E cambiarti? “ Nonostante stesse chiedendo ciò, non riuscì a fare a meno di continuare ad immaginare di sposarlo.

Roteò gli occhi. “ Per favore principessa. Tutte le donne vogliono la stessa cosa. Cambiare e controllare un uomo per fargli fare qualsiasi cosa si voglia. “

Courtney roteò gli occhi a sua volta e lo guardò come se fosse stupido. “ Duncan se pensassi di poterti controllare, saresti in un tutu con un guinzaglio al collo a piangere come una bambina. “ rise mentre gli occhi di Duncan si spalancavano. “ Ma non cercherò di cambiarti o forzarti ad essere ciò che non sei. Inoltre non sei duro come pensi. “

“ Si beh tu non sei superiore come credi, “ rispose lui di rimando.

“ Il punto è, farai qualcosa di stupido, ti urlerò contro e sarà quello il momento in cui ci baceremo e dimenticheremo tutto. Perché cercare di cambiare qualcosa che sembra funzionare per noi. “ Nonostante fosse bizzarro, il loro litigare ed essere l’opposto funzionava come se fossero in sincronia perfetta. Ne risultava un perfetto equilibrio.

Duncan sorrise e portò la mano attorno alla vita della ragazza avvicinandola pericolosamente. “ Beh suona bene, perché non saltiamo la cosa del litigare e arriviamo direttamente alla parte in cui ci baciamo? “

“ Non ti sei ancora stancato di amoreggiare? “ chiese Courtney già esausta dagli ultimi tre giorni. Non che le importasse davvero.

Amoreggiare con Duncan era diventato un nuovo hobby. Era un baciatore abbastanza delicato nonostante l’aspetto da duro, ed era diverso da tutti gli altri dato che il piercing sulla sua lingua non cessava mai di coglierla di sorpresa con il suo metallo freddo, era una bella sensazione.

“ Per favore, non siamo messi male nemmeno la metà di quanto lo siano Bridgette e Geoff, “ disse sporgendo la lingua in disgusto.

Aveva ragione. Una volta che quei due iniziavano non la finivano più. “ Si ma non nei corridoi, “ dichiarò lei allontanandosi.

Duncan si lamentò non appena lei si staccò. “ Ah andiamo! Almeno un bacio. “

“ Sappiamo entrambi che non sarebbe solo un bacio. “

“ Ma incontreremo i miei genitori dopo la scuola. Cosa diavolo dovrei fare tutto il giorno senza amoreggiare un po’? “ chiese seriamente infastidito.

Courtney gli sorrise tranquillamente prima di incamminarsi nella direzione opposta verso la sua classe di matematica. “ Non so… e non mi importa. “

La ragazza era raggiante, lui borbottava. Sapeva che l’avrebbe pagata più tardi, e non vedeva l’ora.




 
Val: il rapinatore di banche ha preso tua mamma

Fran: Oh mio Dio! Povero uomo

- La tata




Duncan riusciva a percepire l’ansia di Courtney mentre le prendeva la mano nella sua, stava praticamente tremando piu del motore della sua Harley. “ Principessa devi davvero calmarti, solo perché sono dei poliziotti non significa che ti spareranno perché esci con me, non è un crimine per quanto ne sappia. “

Courtney sospirò impaziente non sentendosi dell’umore per il suo sarcasmo. “ Vorrei solo che me l’avessi detto prima. “

“ Te l’ho detto a pranzo, dovrebbe essere stato abbastanza per prepararti. “

“ Ma non capisci- “

“ Non capisco e non mi importa. “ Disse stringendole forte la mano per rassicurarla. Sapeva quanto le piacesse pianificare le cose molto prima, ma lui non era quel tipo di ragazzo e lei doveva accontentarsene.

Fortunatamente Courtney era dura e aveva deciso di tollerare la sua subitaneità e sopportare qualsiasi cosa l’aspettasse. Era sicura che la sua famiglia fosse carina, ma è normale voler essere pronti quando li si incontra per la prima volta, la prima impressione conta sempre.

Dopo un paio di minuti di passeggiata arrivarono alla casa di Courtney dove l’Harley di Duncan li aspettava. Guidava ogni mattina per poi andare a scuola con lei a piedi, troppo per il dispiacere dei suoi genitori. La ragazza saltò su e si tenne a Duncan più forte del normale, lui le accarezzò la mano teneramente prima di partire.

Quando arrivarono a casa sua Courtney si sentì come se fosse sul punto di volersene andare. Duncan accorgendosene le strinse più forte la mano e la trascinò verso la porta. “ Forza, come se non ci fossi mai stata. “

“ Non così. “

Duncan rise. “ Si sobria e decente. “

“ Stai zitto, “ ribattè Courtney mentre ormai avevano raggiunto la porta principale.

“ Beh vuoi bussare? Non è la cosa “ formale “ da fare? “ la prese in giro.

Courtney arricciò il naso e alzò il braccio aspettando che il ragazzo aprisse la porta  e la facesse entrare. Lui lo fece e gridò inutilmente “ È qui! “

Courtney lo guardò mentre lui sorrideva ampiamente, ghignando. Sapeva che non era facile per lei e voleva rendere il tutto peggiore solo per divertirsi. Beh due potevano giocare a quel gioco.

La madre del ragazzo arrivò raggiante. Courtney fu sorpresa da quanto fosse bassa ma presto si rese conto di quanto fosse forte non appena la strinse in un abbraccio che le fece scricchiolare le ossa. “ Quindi tu sei la ragazza di cui abbiamo sentito tanto parlare. “

Courtney sorrise e disse, “ E tu sei la mamma di cui ho sentito tanto. Duncan parla sempre di te. “

La madre guardò il figlio sorpresa mentre lui guardava Courtney inorridito. “ Davvero? “ chiese incredula.

Duncan forzò una finta risata mentre prendeva per una spalla Courtney e la stringeva accanto a sé. “ Ah! Courtney… non deve saper tutto questo, inoltre non dico quasi mai cose del genere. “

Courtney agitò la mano noncurante. “ È troppo modesto. “

La madre sorrise vedendo i due scherzare. “ Beh andiamo a cercare tuo padre, “ disse portandoli verso la sala.

Mentre camminavano Duncan sussurrò in un orecchio alla ragazza. “ Ora è lui quello di cui dovresti aver paura. “

Courtney deglutì avvicinandosi ad un uomo gigante con una barba simile a quella di Duncan, capelli neri, e penetranti occhi verde acqua. Era come guardare Duncan in versione enorme. L’uomo prese la piccola mano di Courtney nella sua e la strinse con sicurezza. “ Così tu sei Courtney, “ disse con voce bassa e profonda.

Courtney si ritrovò a bocca aperta e dovette ricomporsi. “ Si sono proprio io. “

Ghignò e lì per lì Courtney riuscì a vedere Duncan. Era incredibile quanto i due si somigliassero e allo stesso tempo fossero diversi. Un uomo che sosteneva la legge e un figlio che le andava contro.

Il padre fece gesto a tutti di sedersi e immediatamente Courtney capì chi aveva voce in quella famiglia. “ Quindi… “ iniziò. “ Raccontaci qualcosa di te Courtney. “





( riguardo la suocera di Kitty )

Kitty: la madre di Red sta arrivando

Midge: Qual è il soprannome che ha per te?

Kitty: puttana

- That’s 70’s Show




 
Courtney era realmente sorpresa di quanto fossero carini i suoi genitori e di come tutti stessero l’uno con l’altro. Per tutta la conversazione però, Courtney non potè fare a meno di notare che Duncan raramente diceva qualcosa al padre.  Parlava quasi sempre con sua madre ma per la maggior parte del tempo si allontanava dallo sguardo o dalle domande del padre.

La ragazza sentiva un po’ di tensione e ostilità nell’aria ed era abbastanza a disagio. Decise di cercare di porre fine a questa cosa. “ Così c’è qualcosa che dovrei sapere di Duncan? “ chiese direttamente al padre.

Il padre sembrò riflettere prima di rispondere. “ Beh stai con lui quindi credo che ci sia molto di cui non sei a conoscenza. “

Courtney sussultò nel sentire l’insulto mentre Duncan non sembrò colpito, probabilmente accadeva spesso e se n’era abituato. I genitori utilizzavano i modi più strani per ferire i loro figli quando nemmeno se ne accorgevano. Courtney diede dei colpetti alla gamba di Duncan e replicò, “ So quanto mi basta per sapere che voglio starci insieme. “

Duncan sembrò sorpreso dalla risposta così come suo padre, ma per ragioni leggermente diverse. “ Quindi sai che è stato in carcere minorile, che salta la scuola, che è stato condannato per danni alla proprietà, arsenico, e nudità pubblica.

Alla ragazza scappò una risata prima ancora di riuscire a fermarsi, il pensiero che Duncan corresse per le strade nudo la faceva ridere. Duncan la guardò scioccato così come fece il padre mentre anche la madre sembrò trattenere le risate.

Alla fine Courtney si schiarì la voce e annuì. “ Si so che va contro la legge, ma so anche altre cose su di lui. “

Il padre sembrò interessato. “ Davvero? Tipo cosa? “

Courtney fece scorrere i pensieri e iniziò ad elencare alcune delle migliori qualità del ragazzo. “ È atletico, sveglio, intelligente, divertente - anche se a volte è immaturo. È un grande amico, è onesto, è dolce- “

“ Dolce? “ interruppe suo padre.

Courtney eccedeva nelle smancerie e Duncan fece affondare la faccia tra le mani vergognandosi. “ Si è dolce, anche se non lo mostra spesso. “

La madre di Duncan sembrò sorridere consapevole di quanto la ragazza stesse dicendo mentre tutto appariva nuovo al padre. Grugnì prima di dire al figlio, “ Beh figlio mio sembra che ci sia speranza per te dopotutto. Forse un giorno riuscirai davvero a cambiare. “

Questa volta le parole colpirono Duncan e Courtney lo notò sentendolo allontanarsi. L’uomo sembrava sorpreso nel sentire belle cose su suo figlio e ciò fece sentire ferita la ragazza al pensiero di Duncan. Se le altre persone se ne escono con cose brutte su di te non è un gran problema perché ci sono possibilità che tu non le veda mai più. Ma avere la propria famiglia che si aspetta il peggio dev’essere proprio doloroso e forse era per questo che Duncan non cercava nemmeno di accontentarli, Courtney si rese conto che anche se Duncan fosse stato più rispettoso verso la legge, più studioso, e più lavoratore di lei, ancora non sarebbe cambiato nulla. Per suo padre non sarebbe mai stato abbastanza e Courtney poteva solo riflettersi in questa situazione.

Improvvisamente si arrabbiò e in voce di sfida disse, “ Beh penso che non dia abbastanza credito a suo figlio e dovrebbe essere felice di aver qualcuno come lui nella sua vita, io so di esserlo e so che è lei quello che deve cambiare, non lui.

Tutti rimasero a bocca aperta, inclusa Courtney. Non poteva credere che il suo umore avesse avuto la meglio su di lei. Perfetto per fare una buona prima impressione.



 
Gli amici sono il modo in cui Dio si scusa per le nostre famiglie

- Sconosciuto




 
Mentre Courtney teneva la mano di Duncan riusciva a sentire un’ondata di emozioni colpirla, lui sembrava confuso, felice, e un sacco di altre emozioni allo stesso tempo. Era sul punto di lasciarla entrare in casa quando si voltò e la guardò impressionato. “ Non posso credere che tu abbia detto quelle cose. “

Courtney si diede un colpo sul viso e gemette. “ Lo so! È stato incredibilmente rude e stupido. “

Duncan annuì, “ Si… e anche figo, ma non mi sarei mai aspettato che ci saresti andata giù pesante con mio padre per il suo comportamento con me. Semmai avrei pensato che ti sarebbe piaciuto il modo in cui mi comanda. “

“ Ehi, mi piace solo quando sono io a farlo e lo faccio per tenerti lontano dai guai. Tuo padre lo fa perché non ha una bella immagine di te, il che è un peccato perché sei un ragazzo fantastico… quando non fai il cretino. “

Duncan sorrise compiaciuto prima di lasciar uscire una breve risata. “ Oddio donna, non smetti mai di stupirmi. Il minuto prima penso di sapere ciò che farai e quello dopo rimango completamente sorpreso. “

Courtney fece spallucce timidamente. “ Beh penso di non essere più la benvenuta a casa tua, “ disse tristemente.

“ No mia mamma ti adora, “ promise facendola sorridere. “ E mio padre non ti odia, deve solo abituarsi, non è abituato ad avere persone che gli rispondono a meno che si tratti di me. Diavolo nemmeno io sono abituato a te e al modo in cui mi affronti. “

Courtney sorrise compiaciuta, “ Ehi non ho paura di dire ciò che mi passa per la testa o di ottenere ciò che voglio. “

Duncan rise sapendolo bene. “ Ma seriamente, perché l’hai fatto? So che hai già detto di pensare che io sia un ragazzo fantastico e tutto, ma dev’esserci più di questo. “

La ragazza ghignò e chiuse lo spazio tra di loro con un avanzare impettito e sexy che fece sbavare Duncan. “ Perché doveva sapere la verità, sapere che sei una meravigliosa persona e un figlio stupendo. “ Courtney si fermò per mettergli le braccia attorno al collo. “ E perché ti amo, duh. “

Duncan fermò le risate della ragazza con un piccolo bacio prima di lasciarla entrare. Era abbastanza certo che i genitori di Courtney la stessero aspettando alla porta guardandoli preoccupati. Non è che lo odiassero completamente, era più la sua reputazione che li teneva sulle spine. Courtney lo guardò in tono di scusa ma iniziò a preoccuparsi quando lui le fece l’occhiolino. ‘ Non oserebbe. ‘ pensò.

“ Ehi! Dovreste rilassarvi. È a casa puntuale come sempre, continua ad andare a scuola e non è ancora finita in carcere. È la figlia santerella migliore del mondo. Fidatevi un po’ di lei per l’amor di Dio! “

Con un ultimo occhiolino se ne andò lasciando lei e i suoi genitori sbalorditi. Courtney agitò la testa e guardò i famigliari non sicura di cosa dire.

Sua madre fu la prima a parlare. “ Courtney… cosa dobbiamo farci con quel ragazzo? “

Courtney fece spallucce e si incamminò verso camera. “ Abituatevici, perché sarà nei paraggi per un po’di tempo. “ Tanto che avrebbe potuto far parte della famiglia.



 
La famiglia non riguarda il tipo di sangue che hai, riguarda coloro di cui ti importa.

- Trey Parker e Matt Stone
 
 

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Capitolo 16
*** Tensione. ***


Angolo traduttrice:
Buonasera ahah altro capitolo arrivato finalmente! Il successivo dovrebbe essere pubblicato questo fine settimana, a meno che arrivi la fine del mondo o qualcosa di simile ahah.
Buona lettura :D




 
So che l’amore e la lussuria non tengono sempre la stessa compagnia

- Stephanie Meyer




 
Una cosa che molte persone avevano notato di Courtney era il suo cambio d’umore e personalità. Uno: era meno ansiosa. Due: era giocosa ed energica. Tre: pareva essere più flirtante. Certamente tutto ciò era diretto perlopiù a Duncan, che sembrava goderne più di qualsiasi altro fidanzato che si potesse ricordare. Continuavano a litigare e lottare per le cose più stupide ma questo sembrava solo intensificare la loro relazione piuttosto che logorarla.

Courtney si era anche avvicinata agli amici di Duncan. Ultimamente aveva conosciuto meglio Gwen e aveva pure accettato l’offerta di andare a casa sua. Courtney non si sorprese nel vedere quanto la camera della gotica fosse scura e in stile halloween. C’erano poster di gruppi metal ovunque, teschi, candele, e un gruppo di libri dall’aspetto strano.

“ Cosa ne pensi di questa? “ chiese Gwen prendendo un’altra gonna. Courtney la stava aiutando a scegliere come vestirsi per l’appuntamento con Trent. I due erano diventati seri come lo erano lei e Duncan.

“ Uhm… hai qualcosa che sia meno nero? “ chiese Courtney sapendo già che metà delle cose di Gwen erano nere o blu.

Gwen tirò fuori dal cassetto vestiti a caso scuotendo la testa. “ No, credo che l’unica altra gonna che ho sia da studentessa. “

“ Beh a Trent potrebbe piacere. Mica a tutti i ragazzi piace lo stile da studentessa? “

Gwen roteò gli occhi mentre prendeva in mano la gonna corta e rossa. “ Si è tutto ciò di cui ho bisogno per un appuntamento. Trent così distratto da non riuscire nemmeno a fare una conversazione. “

Courtney fece spallucce ed esaminò la gonna. “ È davvero carina, “ ammise.

Gwen la guardò prima di lanciare a Courtney uno sguardo incredulo. “ Davvero? Tienila se la vuoi, “ insistette lanciandogliela.

La ragazza la prese ma velocemente la rilanciò alla gotica. “ Non ho nulla con cui starebbe bene. “

Roteò gli occhi. “ Io ho un sacco di abiti che starebbero bene con quella. “

Courtney si morse le labbra insicura. “ Non è il mio stile. “

“ No, ma a Duncan piacerà, “ disse Gwen con un luccichio di malizia negli occhi.

Courtney era sul punto di ribattere ma il pensiero della reazione di Duncan le fece riconsiderare la cosa. Nonostante lo stile punk non fosse il suo genere e non lo sarebbe mai stato… un giorno soltanto non sarebbe stato così male.

“ Ehi Gwen, pensi di potermi trasformare un po’? “



Le caramelle rubate sono le migliori

- Colley Cibber




 
Il piede di Duncan batteva impaziente contro il cemento. Perché Gwen e Courtney ci stavano mettendo così tanto? Tutti loro dovevano uscire quel fine settimana e Gwen aveva insistito per un’uscita a quattro, lei e Trent, lui e Courtney. Nonostante il pensiero di un’uscita di questo tipo sembrava totalmente  non fare per Gwen, lui non aveva detto no, era amico di Trent ed era felice che Courtney stesse andando d’accordo con la ragazza, essere suoi amici non era sempre facile.

Duncan era sul punto di perdere la pazienza quando Trent improvvisamente disse,  “ Eccole sono qui! “

Gwen mise la propria macchina accanto a quella di Trent. “ Era ora, il film inizia tra un minuto, “ si lamentò Duncan. Odiava perdersi le anteprime, era il momento in cui ogni persona poteva diventare un critico.

Ora nonostante Duncan aveva sempre avuto le scalmane per Courtney, niente in tutta la sua vita o in tutto il suo controllo ormonale avrebbe potuto prepararlo per ciò che sarebbe accaduto successivamente. Courtney uscì dalla macchina indossando degli stivali alti di pelle, calze a rete, una gonna rossa da studentessa, una cintura borchiata, e una canotta nera che lasciava scoperti l’ombelico e parte della scollatura. Aveva lasciato il trucco abbastanza leggero eccetto per gli occhi che erano colorati dalla matita nera. Aveva tenuto i capelli come al solito, ma ciò non sembrò importare dato che la mascella di Duncan cadde a terra e gli occhi raddoppiarono la loro grandezza.

“ Cosa ne pensi? “ chiese Courtney già sapendo cosa stesse passando per la mente di Duncan.

Duncan ingoiò prima di chiedere, “ Perché-perché hai uhm… “ perse le parole. Diavolo era così sexy!

“ Ci stavamo solo divertendo un po’, “ disse Gwen sorridendo per il proprio lavoro. “ Courtney voleva cambiare un po’ per una sera. “

Duncan cercò di star calmo anche se ci fu un irrigidimento nei pantaloni. “ Uhm… stai davvero bene. “

Courtney sentì di doversi divertire un po’ con ciò. “ Si, ma non pensi che sia un po’ troppo? “ chiese facendo correre le proprie mani sul corpo e mostrando la pancia piatta, le gambe lunghe e magre, e gonfiando il petto.

Duncan dovette inspirare profondamente e trattenere il respiro per un secondo. Buon Dio cosa stava accadendo? Era in uno di quei suoi sogni “felici”? Non aveva nemmeno sentito la sua domanda, tornò a guardarla in viso e chiese, “ Cosa? “

Gwen sbuffò prima di mettere il proprio braccio attorno a quello di Trent e dirigersi all’entrata del cinema. “ Venite? “

“ Sì arriviamo, “ disse Courtney avanzando verso l’edificio. Duncan rimase immobile guardando i suoi fianchi ondeggiare di qua e di là facendo ballare la gonna con le sue curve. Courtney lo guardò da sopra la spalla e gli sorrise con una sensualità che lui non aveva mai visto prima. “ Forza Duncan perderemo le anteprime. “

Duncan uscì dallo stato di trance e mise velocemente il proprio braccio attorno alla ragazza pronto ad allontanare ogni ragazzo che l’avesse vista,  al momento era già abbastanza difficile tener lontano se stesso.

Si fermò poco prima dell’entrata del cinema e si mise di fronte a lei bruscamente, la ragazza era sul punto di dir qualcosa quando le labbra del ragazzo si scontrarono con le sue e le tolsero l’aria. Quando finalmente le diede il tempo di respirare, lo guardò intrigata e confusa.

“ Scusa, “ disse lui cercando di ricomporsi. “ Non sono riuscito a controllarmi. “



 
Le donne hanno bisogno di una ragione per fare l’amore. Gli uomini hanno solo bisogno di un posto.

- Billy Crystal



 

Guardare il film risultò essere estremamente difficile per il cattivo ragazzo dato che i suoi occhi vagavano continuamente su Courtney e il suo abbigliamento. Ciò che era peggio era che Courtney fosse completamente a conoscenza del vagare degli occhi di Duncan e decise di torturarlo ancora di più. Ogni volta che allungava la mano per prendere un popcorn si assicurava di sporgersi lentamente e di prendersi il tempo di leccarlo seducentemente. Anche Gwen aveva problemi a guardare il film dato che doveva trattenersi dallo scoppiare a ridere ogni volta che guardava Duncan e Courtney.

Alla fine il film terminò e Duncan ne fu grato dato che si sentiva come se stesse per esplodere. Gwen immediatamente afferrò Trent e disse, “ Penso che dovremmo andare tutti al lago, che ne dite? “

Courtney ricordando il luogo in cui lei e Duncan si erano scambiati il primo bacio annuì felicemente e Duncan accettò ansioso.

Gwen allora prese la mano di Courtney e iniziò a far strada. “ Fantastico andiamo. “

Mentre uscivano dal cinema Gwen le sussurrò, “ Quello è stato crudele. “

Courtney rise prima di rispondere, “ Si ma era sicuramente divertente guardare Duncan sudare per così tanto tempo, almeno al lago può rilassarsi. “

Gwen prese una boccata d’aria prima di guardare Courtney dubbiosa. “ Non ci conterei molto. Duncan starà probabilmente programmando di vendicarsi. Non lascia perdere le cose così. “

Il corpo della ragazza improvvisamente si agitò a quel pensiero. Duncan era senza dubbio spietato quando si trattava di ottenere ciò che voleva. Si sentì come se avesse fatto cadere se stessa in trappola.

“ Ehi non ti preoccupare, “ disse Gwen. “ Stai tranquilla e abbi la meglio su di lui. “

Courtney inghiottì profondamente prima di balbettare, “ Uh… si, si. Posso farcela. “

Intanto i ragazzi stavano avendo la loro piccola discussione. “ Dio, è stato proprio crudele, “ disse Trent dando colpetti alla spalla di Duncan.

“ Lo so amico! Non hai visto cosa mi stava facendo? “ rispose bruscamente Duncan sentendo la tensione ucciderlo fino in fondo.

“ Ma forza, era ovvio che stesse cercando di… uhm… irritarti. “

Gli occhi di Duncan uscirono dalle orbite non appena realizzò che Trent aveva ragione. Quella sfacciata lo aveva fatto di proposito. Improvvisamente iniziò a ridere in modo maligno facendo spaventare il ragazzo.

“ Cosa? Cosa c’è di così divertente? “ chiese Trent preoccupato.

“ Pensa di essere cattiva, “ disse Duncan determinato. “ Mostrerò alla principessa cos‘è cattivo. “



 
Ma la seduzione non è far fare a qualcuno ciò che non vuole fare. La seduzione è indurre qualcuno a far ciò che segretamente vuol già fare.

- Waiter Rant



 

Quando arrivarono al lago Wawanakwa le orecchie di Courtney stavano fischiando. Forse doveva dire a Duncan che era stato tutto uno scherzo, l’avrebbe lasciata stare poi giusto? Scosse la testa rimproverandosi.  ‘ Da quanto conosci Duncan? ‘

Non è che a Courtney importasse che Duncan la seducesse o qualcosa di simile ma al momento il ragazzo pensava fosse una specie di competizione, che lei era sicura di perdere. Courtney non l’avrebbe mai detto ad alta voce ma Duncan era assolutamente bello e sexy. Ogni volta che si baciavano le sue gambe si indebolivano e il viso arrossiva. Se avessero fatto quello stupido gioco probabilmente lei si sarebbe piegata nel giro di qualche secondo e sarebbe diventata completamente vulnerabile.

Saltò non appena Duncan la raggiunse e le mise il braccio attorno alla vita. “ Pronta per un po’ di divertimento principessa? “

Così il gioco iniziò. Courtney si girò per guardarlo in viso e fece il suo miglior sorriso fiducioso. “ Oh sono pronta, tu lo sei Duncan? “

Oh lo stava rendendo troppo semplice. La afferrò dalla parte inferiore della schiena e portò i suoi fianchi contro i propri e dovette trattenere le risate non appena il viso della ragazza si dipinse di shock e desiderio. “ Sono davvero pronto principessa. “ Detto ciò la lasciò… per il momento.

Courtney, testarda come sempre, gli fece l’occhiolino e gli indicò di seguirla dall’altra parte del lago di modo da avere un po’ di privacy, Gwen e Trent erano troppo occupati l’uno con l’altro per notarlo.

Mentre si dirigevano verso la riva del lago Courtney si sentì tremare di anticipazione ed eccitazione. Non aveva mai fatto nulla di così estremo con Duncan prima ma si fidava di lui con tutto il suo cuore.

Quando ebbe trovato il punto adatto si fermò e si girò verso di lui facendo scorrere le proprie mani lungo il suo petto fino allo stomaco. Duncan le sorrise mentre la luna le illuminava il viso e il corpo. “ Ricordami ancora perché hai voluto indossare ciò “ chiese lui tirando la gonna e poi lasciandola.

Courtney si morse il labbro inferiore timidamente prima di ammettere, “ Pensavo che ti sarebbe piaciuto. “

Ridacchiò prima di far scorrere le proprie mani sulla schiena della ragazza. “ Mi piace tutto ciò che indossi, ma certamente hai avuto un cambiamento carino. “

“ Felice che la pensi così, “ disse con voce roca, le sue mani si fermarono proprio sopra la cintura.

Duncan fece un’ulteriore mossa spostando le mani sotto la sua canotta facendola tremare non appena le sue dita incontrarono la pelle. Le mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio e sussurrò, “ Ma mi piacerebbe vederti con niente addosso. “

Il corpo di Courtney sembrò congelarsi ma il ragazzo notò che era perlopiù tensione e quando si allontanò abbastanza per guardarla vide che anche lei lo voleva. Entrambi dolevano per la stessa cosa e avevano problemi a contenersi.

Courtney alla fine rilasciò un respiro tremolante guardandolo quasi innocentemente e suggerì, “ Andiamo a nuotare senza vestiti. “

Duncan dovette contenere la propria felicità dovuta alla vittoria mentre annuiva con un luccichio nello sguardo.

Courtney annuì di rimando ed era sul punto di svestirsi quando Duncan notò la sua esitazione. Era nervosa, timida e vulnerabile. Duncan voleva assicurarsi che si sentisse bellissima, perché era questo ciò che era. Andò dolcemente verso di lei e le tolse le mani tremanti dall’orlo della gonna.

La guardò intensamente negli occhi per farle sapere che poteva fidarsi di lui e iniziò ad aiutarla a sentirsi a proprio agio. Iniziò a slacciare gli stivali al suo posto e l’aiutò a toglierseli, poi arrivò alle calze a rete e gliele tolse rivelando le gambe nude. Per tutto il tempo Duncan aveva tenuto lo sguardo connesso a quello della ragazza mentre lei aspettava di vedere cos’avrebbe fatto successivamente il ragazzo.

Il suo respiro accelerò quando le mani di Duncan raggiunsero l’orlo della gonna e la rimossero. Il viso le diventò molto rosso e lui continuò a tenere le mani sui suoi fianchi alzando lentamente la canotta e togliendola dalla testa. Courtney timidamente avvolse la braccia attorno al proprio corpo minuto finchè si rese conto che Duncan la stava ancora guardando, non solo il suo corpo, ma lei interamente. Tutto ciò che era e ciò che l’aveva resa chi era.

Courtney sentendosi più sicura rimosse le mani e iniziò a slacciare la cintura del ragazzo, il che fece si che i pantaloni cadessero automaticamente dato che erano già larghi. Duncan semplicemente lanciò via le scarpe e le calze mentre lei gli toglieva la giacca di pelle e la maglietta col teschio. La ragazza era sul punto di togliergli il collare quando le mani di Duncan la fermarono.

“ No, no, lascialo su questo, “ disse camminando verso l’acqua. “ Rende il tutto un po’ più perverso. “

La bocca di Courtney si spalancò mentre rideva e roteava gli occhi. Ovviamente doveva rovinare un così buon momento romantico. Le uscirono quasi gli occhi dalle orbite quando vide i suoi boxer volare oltre di sè. Era troppo imbarazzata per guardarlo interamente nudo mentre lo sentiva entrare in acqua.

“ Dai principessa non puoi tirartene fuori ora, è stata una tua idea il nuotar nudi e non ho intenzione di rimanere qui nudo tutto solo. “

Courtney si scosse determinata a finire ciò che aveva iniziato e rispose, “ Okey eccomi. “ Portò le mani dietro la schiena per slacciarsi il reggiseno per poi intimidirsi e lasciarle ricadere lungo i fianchi. Sentì Duncan lamentarsi in disappunto.

“ Cordarda! “ *1

“ Non sono codarda! Smettila di paragonarmi a Tyler! “

“ Beh allora muoviti! “

Stava diventando impaziente. Con questo Courtney ebbe un’altra brillante idea mentre raggiungeva l’acqua e si tuffava lasciandosi addosso reggiseno e mutande. Quando tornò su rise per l’espressione confusa di Duncan. “ Cosa stai facendo? Questo non è essere nudi, “ disse lui indicando con disapprovazione il reggiseno.

Courtney fece spallucce. “ Non mi spoglierò più di così. “

Duncan fece un pugno e battè su una nocca. Se ne stava davvero tirando fuori. “ Sei così dispettosa, “ sbottò duramente.

Rise per la sua frustrazione. “ Se mi vuoi così tanto nuda allora perché non fai qualcosa a riguardo? “

Il corpo di Duncan si agitò al suo suggerimento mentre rimaneva a bocca aperta per il suo sguardo di sfida. “ Seriamente? “

Courtney galleggiò sulla schiena dando a Duncan una visione intera del suo corpo. “ Solo se pensi di essere uomo abbastanza. “

 Normalmente Duncan non si sarebbe tirato indietro davanti ad una sfida ma questo era sicuramente un ostacolo. Si era immaginato Courtney nuda molte volte prima, era un ragazzo dopotutto, ma ora stava diventando davvero nervoso. Non diventava mai nervoso con una ragazza, ma Courtney non era una donna qualsiasi. Era la sua principessa e non voleva approfittarsene.

Nuotò lentamente verso di lei ed era sul punto di toccare la spallina del reggiseno quando le sue mani ricaddero lungo i fianchi. Courtney fu un po’ confusa dalla sua mancanza d’azione e divenne presto insicura. “ Cosa c’è che non va? “ chiese preoccupata per la risposta.

Duncan espirò prima di far scorrere le mani tra la cresta scompigliata. “ Niente… solo che non sono sicuro di poterlo fare. “

Courtney si sentì toccata dalle sue parole e dovette allontanarsi da lui prima di cominciare a piangere. “ Perché? C’è qualcosa che non va in me? “

Duncan velocemente scosse la testa realizzando che la ragazza aveva dato alle parole un significato diverso. “ No non sei tu! “ giurò.

“ È perché sono vergine o qualcosa di simile? “ chiese Courtney con la voce che si alzava diventando sempre più arrabbiata.

“ Cosa?! No amo che tu non l’abbia ancora fatto, amo che tu non sia una qualche troia. Solo che io… io… “

“ Solo cosa Duncan? Parla! “ sbottò Courtney buttandogli un po’ d’acqua in faccia.

“ Non penso di essere capace a fermarmi poi! “ ammise alla fine.

Inizialmente lo guardò intensamente e poi capì. Intendeva che se fossero andati avanti a far ciò che stavano facendo non sarebbe riuscito a controllarsi. Capì  che stava cercando di avvisarla, di assicurare che non avrebbe oltrepassato il limite o fatto qualcosa senza il suo permesso.

Gli sorrise seducentemente e portò le mani attorno al suo collo guardandolo dritto negli occhi. “ Non voglio che tu ti fermi. “

Duncan la guardò con gli occhi spalancati e si allontanò un pochino per studiare il suo viso. Sembrava seria ma non riusciva a capire perché. “ Sei sicura? “ chiese per essere sicuro.

Courtney annuì spingendoglisi ancora più vicina. “ Duncan ti amo, e se qualcuno dovesse essere il mio primo allora voglio che sia tu. “ Vide che appariva ancora nervoso e si limitò a stringere ancora di più le braccia attorno a lui. “ Mi fido di te. “

Era così bello sentir quelle parole. Duncan le spostò i capelli dietro l’orecchio e la baciò intensamente prima di slacciarle il reggiseno. Courtney arrossì violentemente mentre lui faceva correre le mani sul seno. Iniziò a baciarla così appassionatamente che Courtney ebbe un capogiro e il suo intero corpo si scaldò. Gemette non appena Duncan iniziò a baciarle e a morderle il collo.

Improvvisamente si ricordò qualcosa e fermò le mani del ragazzo dallo stringerle il seno e lo guardò ansiosa. “ E Trent e Gwen? “

Duncan si allontanò scioccato. “ Non sono sicuro che una cosa a quattro sia una grande idea, ma se la vuoi davvero io- OWE! “ Duncan fu interrotto da un calcio della ragazza all’inguine.

Non intendevo quello! Voglio dire e se ci sentissero? “

Dopo aver superato il dolore tra le gambe Duncan scrollò le spalle. “ Immagino che dobbiamo essere silenziosi allora, “ disse Duncan facendo aggianciare la propria mano all’elastico delle mutande della ragazza. Courtney ansimò non appena lui iniziò a tirarle via. “ O almeno così sarà se riuscirò ancora a far ciò che devo dopo quel colpo basso. “

Gli occhi di Courtney parvero confusi mentre diceva in voce tremante, “ Pensavo ti piacessero le cose brusche. “

Rise prima di baciarla intensamente e dire, “ Sei pronta? “

Annuì per poi dire velocemente, “ Cerca solo di tenerlo basso. “ *2

“ Non penso che lo vorrai giù principessa. “

Courtney non ebbe nemmeno la possibilità di urlargli addosso che la tensione tra i due finalmente si ruppe.

Tempo dopo…

“ Cos’avete fatto ragazzi? “ chiese Gwen seduta accanto a Trent sul cofano della macchina.

Courtney e Duncan arrossirono leggermente prima di dire entrambi, “ Niente. “

Mentre si preparavano tutti per andare a casa Gwen sussurrò a Trent, “ Qualcuno dovrebbe dir loro che non erano così silenziosi come pensavano. “



 
Il sesso senza amore è un’esperienza priva di significato, ma tra le esperienze insignificanti è davvero bella.

Woody Allen




 
 
*1 lui le direbbe “ gallina “ ma in pratica il senso è quello ahah

*2 Oddio che traduzione orrenda. In inglese sarebbe “ Just try to keep it down. “ che da parte di Courtney ovviamente avrebbe tutt’altro significato, però vabbè ahah.

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Capitolo 17
*** Cambiamenti. ***


Angolo traduttrice:
Oddio non ci credo ce l’ho fatta davvero! ahah non pensavo, mi sorprendo di me stessa.
In qualsiasi caso, problemi problemi. Già dal titolo…
Buona lettura!




Ricorda sempre che il futuro arriva un giorno per volta

- Ellen Glasgow




 
Courtney e Duncan erano inseparabili. Stavano insieme tutto il tempo e scoprivano sempre più cose l’uno sull’altro e condividevano più di ciò che avrebbero potuto condividere con qualsiasi altra persona. I loro battibecchi verbali ora solitamente portavano ad amoreggiamenti o altre cose che non si possono dire!

I genitori di Courtney ormai erano completamente tranquilli col ragazzo nei dintorni dato che vedevano che non era cattivo come appariva. Diavolo ultimamente sembrava che anche il padre di Courtney si stesse lasciando un po’ andare. Duncan sembrava aver quell’effetto sulle persone una volta che lo conoscevano.

Courtney era persino riuscita ad incontrare ancora i genitori del ragazzo. Come Duncan aveva previsto lei e sua madre andavano perfettamente d’accordo. Il padre aveva imparato a star attento a ciò che diceva quando nei dintorni aveva la mora e si stava pian piano abituando a lei. Una cosa che era decisamente cambiata a casa di Duncan era il comportamento del padre nei confronti del figlio. Ultimamente i due erano riusciti a conoscersi un po’. Non erano ancora così tanto vicini, ma ci stavano arrivando lentamente.

Come molte persone avevano detto prima, i due si stavano influenzando a vicenda. Duncan era stato abbastanza bravo negli ultimi tempi mentre Courtney era stata più socievole e disposta a far cose. L’ultimo anno scolastico sarebbe arrivato alla fine entro pochi mesi e tutti stavano parlando del termine, ma Courtney e Duncan non sembravano notarlo.

Courtney sbadigliò stancamente cercando di finire la colazione. Ultimamente era stato un po’ difficile finire le cose per la scuola con Duncan che le rubava molto tempo. Ma essendo una che non si tirava mai indietro davanti ad una sfida Courtney provò di essere in grado di gestire la cosa.

Sua madre improvvisamente fece cadere una lettera davanti a lei. “ Cos’è? “ chiese Courtney sfregandosi gli occhi.

“ Aprila, “ disse la madre con impazienza.

Courtney iniziò ad aprirla lentamente finchè riconobbe il nome dell’università a cui aveva fatto domanda sulla busta. Immediatamente la aprì e fece ugualmente con i fogli tra le mani tremanti. Gli occhi li scorsero così velocemente che quasi si sarebbe pensato che non li stesse nemmeno leggendo.

Improvvisamente si alzò dalla sedia gridando e ballando per tutta la stanza. Ciò che non aveva notato era che Duncan era appena entrato pronto per andare a scuola con lei. La guardò ballare in giro per la cucina, era abbastanza carina come cosa ma ancora non era al corrente di ciò che stava accadendo e guardò la madre curioso. “ Uhm… cosa sta accadendo? “

Courtney smise di ballare e si gettò tra le braccia di Duncan quasi facendolo cadere a terra. “ Oh Duncan! “ urlò felicemente continuando a stargli contro.

Sorrise ampiamente e la strinse. “ Vorrei sentirmi dire che stavi ballando a causa mia ma qualcosa mi dice che sia per un’altra ragione. “

Courtney finalmente si separò da lui e gli mise la lettera davanti al viso non dandogli nemmeno l’occasione di leggerla. “ Vogliono farmi un colloquio! “

Duncan ancora non capiva. “ Chi? L’FBI? “

Courtney roteò gli occhi e indicò la parte in alto della lettera. “ No idiota. La scuola, l’università a cui voglio andare da quando avevo dieci anni! Vogliono davvero farmi un colloquio e poi potrei anche entrarci! “ Ancora Courtney strillò e iniziò a ballare. Duncan le strappò la lettera dalle mani e la osservò più attentamente.

Courtney era troppo impegnata ad abbracciare la madre e parlare del proprio futuro per notare il cambio d’umore di Duncan. Il ragazzo era stato inizialmente felice che Courtney stesse avendo l’opportunità di far ciò che aveva sempre voluto. Gli aveva detto un sacco di volte quanto volesse far l’avvocato, lui stesso pensava che ciò fosse perfettamente adatto a lei. Sapeva abbastanza com’era la legge, ed era così testarda da vincere ogni discussione. Pensava inoltre che fosse bello avere un avvocato come ragazza che lo aiutasse a tirarsi fuori dai guai. Comunque tutto ciò sembrò sparire dalla mente di Duncan non appena si rese conto del luogo in cui si trovava l’università. Era lontano. Davvero lontano.

Fu allontanato momentaneamente dai pensieri quando Courtney lo abbracciò di nuovo e gli diede un piccolo bacio sulla guancia. “ Non è eccitante? “

Cercò di rispondere ma non ci riuscì. Era sempre stato completamente onesto con lei prima ma questa era una situazione spiacevole. Se le avesse detto le proprie preoccupazioni sul fatto che fosse troppo lontana l’avrebbe solo fatta arrabbiare e le avrebbe rovinato il momento. Ma se avesse detto che stava bene allora avrebbe potuto rompere con lei anche subito.

“ Stai bene? “ chiese Courtney quando lui non rispose.

Duncan scosse la testa e forzò un sorriso. “ Sì sto bene… sono davvero orgoglioso di te Court. “

Courtney gli sorrise vivacemente, lo baciò, e scappò per prepararsi per andare a scuola. Duncan rimase lì in silenzio con sua madre ancora raggiante d’orgoglio. “ Ho sempre saputo che poteva farcela. Questa scuola sceglie così tante persone e suo padre ed io stiamo tenendo da parte soldi per la sua educazione da quando è nata. “

Duncan annuì tenendo gli occhi rivolti verso terra. Mosse i piedi sentendosi a disagio e la guardò. “ Quindi… non la vedrà molto spesso, “ disse cercando di apparire tranquillo.

Il suo sorriso si alleviò leggermente. “ Penso che mi mancherà terribilmente. Ma la amo e voglio solo il meglio per lei. “

Queste parole lo colpirono duramente. “ Giusto… “

Courtney arrivò saltando i gradini completamente vestita, con un sorriso ancora incollato al suo viso. “ Va bene andiamo, “ disse prendendogli la mano.

Le sorrise e le strinse la mano più forte del solito. “ Sì… andiamo. “


 
Ogni cambiamento, anche agognatissimo, ha le sue malinconie, perché quel che ci lasciamo alle spalle è parte di noi: dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un’altra.

- Anatole France




 
Per tutto il giorno Courtney corse da chiunque a dire le buone notizie. La ragazza notò tutto il tempo il comportamento da solitario e distaccato di Duncan. Voleva parlargli ma ogni volta che ne aveva l’occasione qualcuno si congratulava con lei o vedeva qualcuno a cui doveva raccontar tutto.

Dopo un po’ Duncan smise di starle accanto. Courtney non se ne preoccupò molto immaginando che il discorso università non fosse esattamente ciò che più lo interessava e che aveva bisogno di stare un po’ con gli amici maschi.

La ragazza si stava vantando del colloquio con Bridgette che ascoltò attentamente e i quali occhi uscirono dalle orbite non appena Courtney le disse dove fosse. “ Così lontano? “ chiese Bridgette con voce preoccupata.

“ Beh sì, se voglio che il mio futuro vada lontano devo andare il più lontano possibile. È una delle migliori università del paese e voglio che sia qualcosa di completamente nuovo ed eccitante. “

Bridgette annuì all’amica ma Courtney capì che c’era qualcosa che stava trattenendo. “ Cosa? “ chiese Courtney notando la sua esitazione.

“ Beh è che… Geoff ed io andremo in scuole diverse ma sono davvero vicine tra loro. Trent e Gwen andranno insieme all’università d’arte e perfino Leshawna e Harold saranno poco lontani. “

Courtney ancora non vedeva dove la conversazione stesse finendo. “ Che cosa vuoi dire? “ chiese Courtney confusa.

Bridgette scrollò le spalle e aggiunse, “ Quindi… tu e Duncan? Non è che lui presto farà domanda ad un’università e tu sarai miglia e miglia lontana da lui. “

Courtney era stata così presa in tutta la sua gloria che non aveva nemmeno avuto il tempo di pensare al suo futuro con Duncan. Ma ora che ci stava pensando si era resa conto che Bridgette aveva ragione. Non sarebbero finiti a fare i piccioncini all’università dato che Duncan era molto lontano dal tipo da università, e non poteva chiedergli di andar con lei. Dove sarebbero stati? Courtney aveva già pianificato di vivere nel dormitorio con le altre ragazze. Non era giusto che lei gli chiedesse di andarsene di casa solo per poter fare ciò che voleva.

Courtney sentì il proprio stomaco attorcigliarsi e il cuore accelerare. Tutte le loro notti insieme, tutte le lotte, le scuse, l’amore. Era la fine di tutto ciò? Si era arrivati a questo? Sembrava accadere troppo velocemente e intanto la sua mente si gettava nella preoccupazione. Doveva esserci una soluzione.

Courtney doveva parlare a Duncan.



 
Se non ti piace qualcosa cambialo. Se non puoi, cambia il tuo atteggiamento.

- Mary Angelou




 
Duncan aveva deciso di saltare le lezioni pomeridiane e prendersi tempo per se stesso. Tornò a casa di Courtney per prendersi la moto e guidò fino a casa propria per rilassarsi. Si sorprese quando vide la macchina di suo padre. Ormai doveva essere di pattuglia per tenere i punk come lui fuori dai guai.

Non era che Duncan non potesse essere bravo se ci avesse provato. Solo che suo padre non gli aveva mai dato un’opportunità. Forse se gli fosse stata data la possibilità avrebbe potuto farlo una volta. Ma lui non era preoccupato dell’impressionare il padre, era più preoccupato per altre cose.

La scuola superiore sarebbe finita presto e non era completamente sicuro di cos’avrebbe fatto. Era sempre andato con la corrente e aveva sempre lasciato che le cose arrivassero naturalmente, ma ora ciò era abbastanza spaventoso dato che Courtney se ne sarebbe andata. Considerò l’idea di andare con lei ma non è che fosse pieno di soldi, poteva sempre derubare un posto ma quei soldi col tempo sarebbero finiti. Per non parlare del fatto che fosse impossibile trovar lavoro dopo essere stato mandato in carcere.

Per Courtney sembrava che tutto fosse già stato programmato e lui sapeva che non appena avesse preso una decisione non avrebbe cambiato idea. In più non aveva mai visto qualcuno così felice di andare all’università e rendersi una persona di successo. Ma alla fine cosa avrebbe dovuto aspettarsi da lei se non l’andare fino in fondo.

Duncan entrò in casa e si tolse la giacca e si recò in cucina per ritrovarci suo padre che lo aspettava. “ Ehi papà, “ disse Duncan prendendo dell’acqua frizzante dal frigorifero.

“ Bigiato? “ chiese il padre con disapprovazione.

Duncan fece spallucce e aprì l’acqua. “ La prima volta negli ultimi quattro mesi, “ disse orgogliosamente. Da quando si era messo con Courtney lei lo aveva praticamente forzato ad andare ad ogni lezione. Non che lui prestasse attenzione, o che si addormentasse di tanto in tanto. Ma i suoi voti si erano leggermente alzati grazie alla sua presenza e almeno suo padre gliel’aveva riconosciuto.

Il padre annuì sapendo che la fidanzata del figlio aveva contribuito a ciò. “ Sì… ricordo che quando incontrai tua madre per la prima volta mi fece finire tutto il lavoro d’ufficio alla scuola di polizia giorni prima del dovuto. “

Duncan si sentì abbastanza strano nell’avere una conversazione col padre. Non avevano mai realmente parlato prima, e non era sicuro di cosa dire. Apparentemente non ebbe bisogno di dir nulla perché il padre continuò a parlare.

“ In qualsiasi caso figlio, sono felice che tu sia qui perché c’è qualcosa di cui vorrei parlarti. “

‘ Uh-oh ‘, pensò Duncan. ‘ Ha scoperto che quella notte… aspetta no qualcuno chiamò i vigili del fuoco. ‘

“ So che la scuola finirà tra un paio di mesi, “ continuò il padre. “ E so che non vuoi andare all’università. “

Non che fosse stupido, ma era vero che non aveva il desiderio, la pazienza, o la motivazione di andare ad altre lezioni, conferenze, e bla, bla, bla. Una volta che le superiori fossero finite Duncan avrebbe finito. Non voleva andarsene in giro come un qualunque perdente che metteva in mostra il proprio spirito scolastico e parlava di quando fosse felice di andare a quell’altra dannata scuola.

“ Quindi volevo farti sapere… C’è una piccola entrata alla scuola di polizia. “ Dopo aver visto l’espressione del figlio il padre disse velocemente. “ Non è per un addestramento di polizia o cose simili. “

“ Bene, “ disse Duncan sollevato. Un poliziotto era l’ultima cosa che voleva essere.

“ Ma c’è questo centro di consulenza giovanile. Pensavo che dato che puoi identificarti in alcuni di questi ragazzi potresti andar lì e dar loro una mano ed assicurarti che nessuno degli ufficiali sia prepotente con loro o faccia aver loro problemi. “

Duncan non riusciva a credere a ciò che stava sentendo! Il padre stata offrendo a suo figlio che andava contro la legge un lavoro all’accademia di polizia per tenere gli altri ragazzi lontani dai guai e tenere in riga gli ufficiali! Duncan era uno che faceva i casini non che faceva rispettare le regole.

In qualsiasi caso… suo padre aveva ragione. Poteva identificarsi in quei ragazzi dato che ci era stato prima e ancora non ne era del tutto fuori. E il pensiero di tenere un ufficiale in riga era troppo bello da lasciar perdere. Gli era sempre stato detto cosa fare da quegli uomini e ora lui poteva dir loro cosa fare. Diavolo poteva tener pure d’occhio quei poliziotti corrotti che abusavano dei loro titoli. C’era inoltre il fatto che Duncan avesse bisogno di un lavoro se sperava di uscire di casa, e suo padre ora gliene stava offrendo uno e si stava fidando!

Duncan avrebbe probabilmente detto si, probabilmente avrebbe accettato l’offerta e seguito il corso delle cose come aveva sempre fatto. Ma qualcosa - o meglio qualcuno - lo tratteneva.

Courtney.

Se avesse detto sì l’avrebbe perduta sicuramente. Lui sarebbe rimasto e lei se ne sarebbe andata. Non poteva chiederle di rimanere. Che genere di egoista avrebbe chiesto a qualcuno di lasciar perdere il suo futuro per rimanere con lui? Ma allo stesso tempo non poteva perderla. Lei era tutto per lui. Non poteva finir tutto così!

Duncan si schiarì la gola prima di parlare ancora. “ Uhm… potresti darmi un po’ di tempo per pensarci su? “

Suo padre annuì una volta ma aggiunse, “ Non metterci troppo tempo. Ti ho offerto un buon affare ma posso tenerti aperta questa porta solo per un po’. “

Duncan capiva perfettamente. Ma al momento aveva altre cose di cui prendersi sicura. Improvvisamente tutto sembrava cambiare troppo velocemente. Un minuto prima lui e Courtney insieme era l’unica cosa nella sua testa, e ora il pensiero di perderla era tutto ciò che lo affliggeva.

Duncan doveva parlare a Courtney.



 
( Kyle sull’andare a Londra per un lavoro )

Kyle: Ho 24 ore per prendere la decisione più importante della mia vita, e in qualsiasi modo vada finisco per lasciare qualcosa di cui mi importa.

Overton: Perché non la porti con te e basta?

Kyle: E lasciarla terrorizzare un altro continente!

- Living Single

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Capitolo 18
*** Lasciarmi? ***


Angolo traduttrice:
* segnali di vita *
Ebbene sì, esisto ancora ahah, a distanza di quello che forse è un mese o quasi.
Siamo quasi giunti a destinazione, mancano due ( lunghissimi ) capitoli e poi il viaggio sarà terminato, questa storia sarà terminata. Avverto subito che la traduzione del diciannovesimo capitolo è già in corso quindi spero di postarlo presto! Altrimenti vi chiedo direttamente di picchiarmi ahah ( e già che ci siamo, picchiate anche Duncan per la sua cattiveria… ma non spoilero niente, quindi buona lettura ahahah )



 
Se dovrò perderti

ti perderò ora per sempre

- Pete Yorn



 
Duncan guidò la propria moto dritto verso casa di Courtney senza idea di cosa dirle. Avrebbe dovuto rompere con lei? Non voleva, nemmeno un po’. Avrebbero dovuto provare una relazione a distanza? Quanto sarebbe durata o per quanto sarebbe stata abbastanza?

Guidando superò un po’ il limite, aveva bisogno di velocità, di adrenalina, di pericolo. Era l’unica cosa in grado di calmarlo fino a che sarebbe arrivato da lei. Sfortunatamente tutto ciò che la velocità sembrava fare era farlo arrabbiare di più. Perché l’universo stava scherzando con lui in questo modo? Perché non poteva essere un fidanzato che andava alla stessa università della fidanzata e tutto? Perché semplicemente quello non era lui.

Quando arrivò a casa sua corse sulle scale e praticamente picchiò contro la porta. Fu investito dal disappunto quando la madre rispose.

“ Duncan? Cosa ci fai qui? “

“ Devo parlare a Courtney, “ disse cercando di non sembrare troppo impaziente.

La madre sospirò stancamente. “ È andata a casa tua per parlarti. “

Duncan imprecò tra i denti il che portò la madre della ragazza a guardarlo abbastanza scioccata. “ Mi dispiace, “ farfugliò. Era sul punto di andarsene quando la donna lo fermò.

“ C’è un problema tra voi? “ chiese seria.

Duncan non voleva giocare alle venti domande ma allo stesso tempo capiva che fosse interessata. “ Uhm… una specie. “

Finalmente uscì con Duncan, le braccia incrociate come se avesse avuto qualcosa di importante da dire. “ So che ciò ha a che fare con il fatto che se ne stia per andare per l’università e… e voglio solo assicurarmi che tu non abbia intenzione di cercare di farle cambiare idea. “

Duncan rimase in silenzio. A dir la verità non sapeva cosa fare.

“ Perché se lo stai pensando, ti suggerisco di non farlo. So che ami mia figlia, lo vedo con i miei stessi occhi, ma… “ fece una pausa per assicurarsi che lui stesse cogliendo ogni parola detta. “ Ma non voglio che Courtney rinunci ai propri sogni solo perché è innamorata di te. Non voglio che abbia rimpianti e sono sicura che nemmeno tu lo voglia. “

Duncan recepì tutto per quanto non volesse e sospirò profondamente. “ Beh allora… cos’altro faccio? Non voglio perderla… ma “ Smise di parlare, tutto questo aprirsi non era da lui, a meno che fosse con Courtney.

Questa volta fu la madre a sospirare e gli disse onestamente. “ Lasciala andare. Non trattenerla. “ Detto ciò tornò all’interno.

Duncan rimase lì in piedi pensando a cosa far dopo. Qualsiasi altro ragazzo sarebbe andato dalla ragazza e l’avrebbe mollata delicatamente. Ma Duncan non era come la maggior parte di essi e anziché andare verso casa sua dove si trovava la ragazza, salì sulla moto e guidò in direzione opposta. Si sarebbe sorpreso se fosse stato lui stesso a porre fine a tutto ciò.




 
La vera perdita arriva quando perdi qualcosa che ami più di te stesso.

- Sconosciuto




 

“ Cosa vuol dire che era qui? “ chiese Courtney ancora confusa.

Sua madre la guardò calma e ripetè. “ Era qui per parlarti cara. “

“ Gli hai detto che ero a casa sua? “ chiese Courtney cercando un modo per incolpare sua madre. Quando era andata i genitori del ragazzo erano già andati via ed aveva aspettato lì stupidamente per ore sperando che lui si facesse vedere, ma non lo aveva fatto.

“ Gli ho detto che eri andata a casa sua, pensavo sarebbe andato direttamente lì se avesse saputo che stavi aspettando. “

Courtney appoggiò i gomiti al banco da cucina e guardò le piastrelle triste. Perché l’aveva snobbata? Perché la stava evitando? Doveva volerle parlare se era andato a casa sua, allora perché aveva cambiato idea tutto ad un tratto?

“ Non so cosa fare mamma, “ disse parlando per lo più a se stessa. Già sapeva che sua madre le avrebbe detto di rompere, ma non voleva sentir ciò. Ma cos’altro doveva fare? Non andare all’università e star lì con lui?

Invece sua mamma le diede colpetti alla testa e sospirò. Entrambe sapevano che l’inevitabile sarebbe arrivato presto o tardi. Finalmente la madre parlò dopo quelli che erano parsi anni e disse, “ Dovresti andare a studiare. “

Courtney annuì e d’abitudine salì in camera sua preparandosi per ore e ore di studio. In passato solitamente avrebbe chiamato Duncan per parlargli durante lo studio. Era quasi troppo facile tornare alla vecchia routine. Aprì uno dei suoi libri e si lasciò dimenticare il ragazzo che apparentemente si era dimenticato di lei.




 
Se qualcuno mi avesse detto che tra tre anni

tu te ne saresti andato da tempo

io mi sarei alzata e l'avrei preso a pugni

perché sapevo che sbagliavano

- Pink




 
La mattina seguente Courtney si alzò aspettandosi che Duncan apparisse come sempre per andare a scuola a piedi con lei. Aveva pianificato un lungo e necessario discorso da fargli quando sarebbe arrivato ma con suo estremo disappunto non lo fece. Cosa stava cercando di fare? Ferirla?

Era sicura che fosse solo arrabbiato, ma non è che intenzionalmente si fosse sforzata di fargli del male. Era la vita, tutti andavano avanti. Aveva il diritto di inseguire ciò che voleva. Non è che avesse pianificato di stare con Duncan comunque. Da quando si erano conosciuti erano stati nemici. Perché erano cambiati questi ultimi mesi?

‘ Per colpa di quella stupida notte. ‘ pensò Courtney ricordandosi come fosse stata stupida a fidarsi di Heather, e a come Duncan fosse stato in realtà l’eroe.

‘ Cosa sarebbe accaduto se ciò non fosse mai successo? Cosa sarebbe accaduto se non mi fossi cacciata nei guai e fossi rimasta a casa? ‘ Pensava Courtney. Realizzò, da un triste punto di vista, che le cose non sarebbero mai cambiate. Loro sarebbero rimasti nemici, due persone diverse. Non si sarebbe innamorata di lui.

Mentre pensava tutto ciò andando verso scuola vide Duncan vagabondare vicino all’entrata della scuola come se fosse perso nella nebbia. La sola vista del ragazzo le fece torcere il cuore, non voleva ferirlo ma cos’altro poteva fare? Sapeva che nemmeno tra un milione di anni lui l’avrebbe ferita. Lui si prendeva cura di lei. Si fece velocemente strada verso il ragazzo e si sedette.

“ Ehi, dove sei stato? “ chiese cercando di non suonare arrabbiata. “ Sono venuta a casa tua ieri ma non ti sei fatto vedere. Mamma ti ha anche detto che ero lì e tu mi hai snobbata? “

Duncan arcò un sopracciglio e fece spallucce. “ Scusa tesoro, avevo altre cose da fare. Non sei l’unica ad essere impegnata sai. “

La bocca della ragazza si spalancò mentre lo guardava in totale shock. “ Scusami! Ma io- “

“ Mi spiace devo andare a lezione, ci vediamo più tardi, “ disse Duncan lasciandola lì.

Courtney rimase lì seduta cercando di restar calma. Prese qualche respiro profondo, fece scomparire le lacrime e si diresse a lezione. Non poteva credere che le stesse facendo questo. Stava cercando di farla sentire in colpa? Non si sarebbe scusata, non avendo fatto nulla di sbagliato. Piuttosto doveva essere lui a chiedere perdono.

Per il resto della giornata tutti poterono constatare che Courtney fosse di cattivo umore e cercarono di starne alla larga. Arrivata l’ora di psicologia la ragazza stava bollendo e praticamente gettando fuori fumo dalle orecchie. Bridgette decise di cogliere l’occasione e chiedere all’amica cosa la stesse infastidendo.

“ Ehi Courtney, va tutto bene? “

Inalò bruscamente prima di brontolare sarcasticamente, “ Oh sì, il mio ragazzo si comporta come uno stronzo con me, ma a parte questo la mia giornata è stata grandiosa. “

Bridgette notò che Duncan non era a lezione il che era strano dato che lui era sempre a quella lezione in quanto c’era Courtney.

“ Non capisco, cosa sta succedendo tra di voi? “

“ È arrabbiato con me perché me ne andrò, perché a contrario suo io avrò un futuro. Perché a contrario suo mi importa della mia vita, “ sputò Courtney che non aveva notato che Duncan fosse appena entrato.

Era stato male tutto il giorno per l’averla ignorata. Il suo piano era di farla arrabbiare tanto fino al punto in cui lei l’avrebbe odiato abbastanza da lasciarlo. Era di trovare qualcosa che l’avrebbe esonerato da ogni responsabilità. Il suo piano era di assicurarsi che lei volesse andare avanti. Preferiva che fosse arrabbiata con lui piuttosto che con il cuore spezzato a causa sua.

Ma una volta entrato e ascoltato il suo piccolo discorso si sentì vuoto. Era questo ciò che pensava di lui? Che non gli importava della propria vita? Che non aveva alcuna meta? Che non aveva un futuro? Era questa l’unica ragione per cui stava con lui, perché pensava che potesse rendere la sua insignificante vita significativa? Pensava davvero che fosse così danneggiato da poter essere aggiustato da lei? Non aveva bisogno di essere messo a posto!

Duncan rise ad alta voce ottenendo la sua attenzione prima di andarsene senza dire un’altra parola.

Courtney non intendeva ciò che aveva detto. Era solo arrabbiata. Non pensava male di Duncan e mai l’aveva fatto. Piuttosto lo ammirava. Era la sua metà, tutte le cose che si perdeva nella propria vita. Realizzò ora che se quella notte con Heather non fosse accaduta allora sarebbero stati ancora nemici, lei sarebbe stata ancora sola, sarebbe stata ancora stressata, non avrebbe mai conosciuto la gioia che ora conosceva.

Prese velocemente la propria roba e lo inseguì ignorando la voce dell’insegnante che le ordinava di tornare indietro.




 
Sappiamo entrambi come si concluderà a fine giornata

ma non mi importa e non mi importerà più

- Avril Lavigne





 
Courtney corse attorno a tutta la scuola cercando di trovarlo. Alla fine lo trovò al parco con in bocca una sigaretta. Gli avrebbe detto quanto facesse male alla sua salute se non fosse stato per l’espressione sul suo viso.

Prese un respiro profondo e si fermò a tre passi da lui. “ Guarda… riguardo ciò che ho detto prima… non lo intendevo davvero. “

Duncan sogghignò scuotendo la testa. “ Certo che lo intendevi. Voglio dire dai principessa, “ ringhiò alzandosi. “ Per quale altro motivo una ragazza come te starebbe con me? Quale ragazza non vuole un ragazzo che può mettere in ombra e superare? Questo è tutto ciò di cui si tratta giusto? Mi vedi come qualcuno che ha bisogno di essere messo a posto, di essere curato perché è così stupido da non poter avere un futuro a meno che tu ti prenda cura di lui. “

“ Questo non è vero Duncan! “ urlò Courtney. “ Sto con te perché ti amo. Amo tutto di te e non proverei mai ad oscurarti solo perché potrei. Non hai bisogno di essere messo a posto o di essere curato. Io… “ prese un respiro vacillante cercando di non piangere. “ Io non voglio che accada. Non mi aspettavo che fosse così difficile. “

Duncan si limitò ancora a fare una smorfia e roteò gli occhi. “ Non ti aspettavi che fosse così? Voglio dire cos’altro dovremmo aspettarci l’uno dall’altro Courtney? “

“ Cosa? Non capisco “ disse Courtney non capendo la piega che stava prendendo la conversazione.

Duncan si sfregò gli occhi prima di indicarla. “ La gente come te è fatta per andare all’università, avere doti naturali che danno grandi opportunità e tutta quell’altra merda. “ Duncan puntò il dito a se stesso. “ La gente come me, noi lavoriamo con ciò che abbiamo e ciò che otteniamo. Così forse non finiamo sempre all’università e forse abbiamo un lavoro di seconda mano. “

Courtney scosse la testa realizzando che lui li stesse separando, facendoli sembrare incompatibili.

“ Ci sono persone come te e persone come me. Cos’altro ti aspettavi se non che questo dovesse accadere presto o tardi? “

“ Quindi si tratta di questo? “ urlò Courtney. “ Di quanto siamo diversi? Duncan non puoi dire che questo è stato tutto un errore. Okey forse se l’intero incidente con Heather non fosse successo non staremmo insieme ma sono felice che sia accaduto. Non puoi dire che non dovesse andar così. “

Duncan sospirò ora prendendo la sua decisione. Doveva farlo ora o l’avrebbe ferita ancora di più. Ma non l’avrebbe fatta sentire in colpa per la persona che era e quello che doveva fare. L’avrebbe lasciata andare anche se ciò lo uccideva. “ Principessa, non importa dove vai o cosa fai, sarai sempre due passi avanti a me. È la tua natura, è ciò che sei. Ti amo… ma non posso continuare a inseguirti per il resto della mia vita. Non posso continuare a farlo se alla fine della giornata finiremo per cadere a pezzi. “

Courtney indietreggiò di qualche passo di modo da non buttarsi su di lui e iniziare a colpirlo. “ Cosa stai dicendo Duncan? Che ti stai arrendendo? Che non ci proverai nemmeno? Che tutto ciò non significava niente?! “

Duncan si morse le labbra prima di forzar ciò che doveva dire, “ Sto dicendo… è finita principessa. Non devi più preoccuparti del fatto che io possa trattenerti. “

Courtney portò una mano alla bocca e scoppiò a piangere. Ciò che le aveva appena detto era che l’intera relazione era destinata a finire fin dall’inizio, che era stata un errore, che non erano fatti per stare assieme. E forse questo era vero, ma come poteva guardarla e non dire che ne era valsa la pena. Che non significasse qualcosa. Che non voleva nemmeno provare a sfidare le probabilità e continuare a star con lei. Come poteva buttar via tutto?
Mentre Courtney soffocava tra i singhiozzi, Duncan se ne andò velocemente prima di ferirla, o ferirsi, ulteriormente. Ora lei l’avrebbe lasciato, sarebbe andata avanti e avrebbe trovato di meglio di lui. Qualcuno che poteva essere tutto ciò che lei era e continuare ad essere lì per lei. Duncan sentì il collare per cani che gli aveva dato iniziare a bruciargli il collo mentre tutti quei pensieri gli entravano in testa. Guardò indietro e vide che Courtney se n’era già andata.

Intanto Courtney si era diretta a casa ed era crollata sul letto piangendo più di quanto avesse mai fatto in tutta la sua vita. L’aveva davvero ferita, aveva davvero rotto con lei! Mentre continuava a piangere prese il piccolo teschio di legno che Duncan le aveva fatto e lo lanciò per la stanza con tutta la sua forza. Lei avrebbe dovuto lasciarlo, ma lui se n’era andato e aveva cambiato i suoi piani e le aveva distrutto il cuore. Almeno lei gli avrebbe offerto qualcosa, un modo per farla funzionare, si sarebbe scusata mille volte per ciò che gli aveva detto, ma lui l’aveva chiaramente lasciata!

Guardò il teschio di legno a terra e sussurrò, “ Mi hai lasciata… come hai potuto lasciarmi? “




 
Non ritirare tutto

Non scusarti

Non perdere l’occasione

Non guardarmi negli occhi

e dirmi addio

- Me

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Capitolo 19
*** Ultima possibilità. ***


Angolo traduttrice:
diciannovesimo capitolo! Oddio ne manca solo uno ahah che in teoria dovevo postare stasera ma non ce la posso fare. Intanto godetevi questo ahah, riserva belle sorprese! Almeno, questo è il mio punto di vista ahah, lo adoro tanto.
Torno a festeggiare/deprimermi, invecchio oggi! Questi compleanni… avete mai l’impressione che il tempo se ne vada troppo in fretta?


Io sono qui e tu sei lì - uno di noi è nel posto sbagliato!

-IDK

 

Due settimane…

Due settimane incredibilmente lunghe. Il giorno seguente alla loro rottura Duncan era andato dritto da suo padre e aveva accettato la sua offerta di lavoro senza pensarci due volte e non aveva più tirato fuori l’argomento.

Courtney si era immersa negli studi preparandosi meglio di qualsiasi altra persona per le sue verifiche AP. Anche la maggior parte dei club in cui partecipava avevano aumentato la produttività. Avrebbe potuto essere il principio della scuola, si prendeva cura dei programmi, delle date, delle assemblee, controllava gli aggiornamenti scolastici settimanali e aiutava chiunque avesse bisogno. Il suo colloquio scolastico andò benissimo e fu accettata alla scuola quasi immediatamente.

Mentre la vita accademica di Courtney andava a gonfie vele, tutto il resto che la riguardava non era così splendente. Era ovvio a tutti che avesse pianto tanto con i suoi occhi gonfi e la gola secca. Non sorrideva o rideva mai. Non si arrabbiava o irritava per nulla. Era come se fosse in un blocco emotivo e tutto il lavoro era solo un modo per tenerla il più possibile distratta dai suoi sentimenti.

Duncan nel frattempo era tornato alla sua routine usuale. Si faceva vedere alla maggior parte delle lezioni, ne saltava qualcuna qua e là. Era tornato a fumare ancora più di prima. Ogni volta durante la lezione di psicologia si sedeva il più lontano possibile da Courtney cercando, ma solitamente fallendo, di ignorarla. Proprio quando pensava di potercela fare per tutta la lezione, si ritrovava a fissarla. Lei non lo guardava mai, nemmeno una volta. Teneva gli occhi incollati alla cattedra e se ne andava prima che lui avesse la sola possibilità di alzarsi dalla sedia. Non ci volle molto prima che il ragazzo smettesse direttamente di presentarsi a lezione.

Fondamentalmente era come se un’ombra fosse caduta sui due ragazzi. Il resto del mondo sembrava passare mentre la gente sembrava troppo occupata con altre cose. Verifiche, imminenti esami finali, università, ballo della scuola, diploma. Ciò era stupido e senza senso per entrambi. Courtney se ne fregava e si comportava come se le importasse della scuola, quando in realtà moriva dalla voglia di uscirne. Duncan andava invece nella direzione opposta e mostrava il suo odio per quel posto tutte le volte che poteva, che fosse parlar dietro agli insegnanti, saltare le lezioni, o essere solamente un bullo nei confronti di ogni cretino o perdente con un animo scolastico che incontrava lungo la sua strada.

La cosa principale a cui miravano entrambi era il diploma e il non vedersi mai più. Era qualcosa che portava loro sia angoscia che sollievo.



 
Vorrei aver tenuto tutte le lacrime che ho pianto per te di modo da fartici annegare dentro

-IDK



 

Courtney sospirò passandosi una mano tra i capelli. Aveva appena finito un altro incarico da credito extra e si stava stancando, per non dire che era affamata. Andò verso una delle macchinette della mensa non sapendo cosa comprare. Il suo appetito sembrava scombussolato negli ultimi tempi.

“ Prendi gli M&M’s al burro di arachidi. “

Courtney si voltò per trovare Gwen sorriderle dolcemente. Non sorrise di rimando, ma annuì e premette i numeri. “ Grazie, a quanto pare non riesco a prendere decisioni ultimamente, “

“ Forse perché la tua mente non si prende una pausa da un pezzo, “ fece notare Gwen continuando a sorriderle.

Courtney scrollò le spalle infilandosi qualche dolcetto colorato in bocca. “ Sto solo cercando di andarmene col botto prima del diploma. “

Gwen rise. “ Oh sì sei una vera ribelle, “ disse sarcasticamente.

Gwen stava cercando di ottener da lei una reazione diversa dallo stato di coma in cui la ragazza si trovava ma ciò non sembrava funzionare. Lasciò cadere il sorriso e decise di essere diretta. “ Okey Courtney devi uscirne fuori. Ti sei comportata come un robot in queste ultime due settimane e anche se stai diventando la persona che lavora più duro in tutta la scuola hai seriamente bisogno di piantarla. “

La tranquillità di Courtney finalmente si affievolì e per la prima volta dopo giorni un’emozione oltre alla tristezza emerse. Era la rabbia. Tutta la rabbia che provava verso Duncan, verso la scuola, verso l’intero mondo. Sarebbe dovuta stare con lui e invece non lo era, e questo la faceva incavolare!

“ Ascolta spaventosa ragazza gotica! Ho ogni diritto del mondo di agire e sentirmi come diavolo voglio! Non ho bisogno di qualcuno tutto preso dall’oscurità e dalle cose spaventose che mi dica di uscirne fuori. E a proposito, se qualcuno qui deve piantarla è Duncan! Pensa di poter rompere con me e trattarmi come se fossi stata un grande errore? Beh sono la miglior cosa che gli sia mai accaduta e se non può vederlo allora è sua la perdita, non mia. Se devo avere il cuore spezzato e qualche lacrima per andare avanti allora che sia così, perché non avrò persone che si sentono male per me e non lascerò mai più che mi si faccia del male! “

Quando finì era senza fiato e completamente rossa. I suoi occhi si erano riaccesi con quel fuoco familiare e pareva che le si fosse tolto il peso del mondo dalle spalle. Courtney sembrava sollevata di aver esternato le emozioni represse.

Gwen le sorrise orgogliosamente prima di incrociare le braccia e chiedere. “ Ti senti meglio ora? “

Courtney inalò un paio di volte prima di annuire e dire, “ Sì… un pochino. “

“ Bene, andiamo a mangiare, “ disse Gwen portandola fuori e via dalla scuola.

Per una volta Courtney non si lamentò. Si permise di sentire i propri sentimenti ancora e avere nuovamente a che fare con la realtà. Mentre lei e Gwen camminavano chiese. “ Duncan non si arrabbierà se esci con me? “

Gwen agitò le mani con noncuranza. “ Se ha problemi riguardo le persone con cui esco può andarsene affanculo. “

Courtney rise, il che era bello da fare ancora. In qualsiasi caso una parte di lei desiderava che non avesse tirato fuori Duncan per nulla dato che la sua mente immediatamente iniziò a far scorrere i ricordi nella sua testa e il cuore iniziò a serrarsi.

Gwen notandolo le diede una piccola gomitata e le indicò la caffetteria. Dopo aver preso le loro bevande e gli spuntini si sedettero e Gwen iniziò immediatamente a parlare.

“ Allora dato che pare tu abbia così tanta energia ultimamente mi stavo chiedendo se potevi aiutarmi con qualcosa. “

Courtney guardò Gwen curiosamente. “ Certo, con cosa? “

Gwen arrossì leggermente il che colorò la sua pelle pallida brillantemente. “ Beh Trent mi ha invitata al ballo… in un primo momento ho detto no, ma ha insistito sull’andarci così ora ho bisogno di aiuto per trovare un vestito. “

Courtney arcò le sopracciglia. “ Non ne hai uno? “

Gwen diede a Courtney uno sguardo di incredulità il che le fece scoppiare a ridere e portò Courtney ad accettare di aiutarla. “ Oh e tu vieni comunque, “ aggiunse Gwen.

Courtney quasi si ingozzò col cibo prima di guardare Gwen in completo shock. “ Scusami? Ma chi l’ha detto? “

“ Io, Trent, Leshawna, Harold, Bridgette, Geoff, praticamente tutti. “

Courtney scosse la testa rifiutando del tutto. “ Non ho un ragazzo con cui andarci, non ho un vestito e non ho i soldi per comprare un biglietto, “ elencò Courtney.

Gwen comunque non si sarebbe arresa così facilmente. “ Andremo tutti da amici oppure ti troveremo un ragazzo per quella notte, troverai un vestito quando mi aiuterai, e tutti contribuiremo ad aiutarti a comprare un biglietto. “

“ Ma io- “

Gwen alzò una mano, cosa che la fece zittire immediatamente. “ Non hai parola in ciò. Hai evitato i tuoi amici queste ultime due settimane e hai lavorato un sacco. Se io vado a questa stupida tradizione scolastica vuol dire che ci verrai pure tu e diavolo ce la faremo piacere anche se dovesse ucciderci. Non mi importa quello che dici, ti ci trascinerò io.

Courtney fu presa alla sprovvista dalla severità di Gwen ma presto capì che lo stava facendo perché cercava di essere una buona amica. Tutti i suoi amici stavano cercando di farla sentire meglio e nonostante ciò non la facesse sentire completamente meglio, si sentiva sorprendentemente più leggera.

“ Okey, “ borbottò Courtney finalmente cedendo. “ Ma mi faccio da sola il trucco, “ aggiunse sapendo che Gwen l’avrebbe resa più dark e appariscente possibile. Non voleva esagerare troppo, solo qualcosa di carino e semplice.

Gwen alzò il bicchiere e Courtney fece lo stesso per brindare. “ D’accordo allora. A quanto pare andremo al ballo. “

Courtney sorrise sicura. ‘ Almeno Duncan non sarà lì. ‘




 
La verità è che non importa chi ti ha spezzato il cuore, o quanto ti serve per guarire, non ne uscirai senza i tuoi amici.

- Sex in the city





 

“ Cazzo no. “

Geoff si passò le mani sul viso e si lamentò, “ Ma devi andarci! È di consuetudine che tutti quelli dell’ultimo anno vadano al ballo. “

“ Così com’è abituale per alcune persone, ovvero me, non andarci, “ protestò Duncan non dell’umore per uno stupido ballo.

Amico ci devi andare!

Trent improvvisamente si avvicinò ai ragazzi e si sedette accanto a Duncan. “ Vedo che Geoff ti sta già pregando di andare al ballo. “

Duncan fece un risolino per esprimere ulteriormente il proprio fastidio. “ Sì e non ci andrò. Inoltre non ho nessuno con cui andarci. “ Non appena si lasciò uscire quelle parole di bocca pensò a Courtney. Si calciò da solo mentalmente. Come se avesse bisogno di sentirsi ancor più uno schifo.

“ Potresti sempre venire con noi come amico, “ disse Geoff.

“ Sì, sarò la terza ruota del carro mentre voi avete le vostre ragazze, “ ribattè Duncan.

“ Oh forza amico sarai in compagnia di amici, “ insistette Geoff.

“ Non forzarlo Geoff, “ improvvisamente disse Trent in modo serio. “ Se non vuole andare non dovremmo forzarlo. Lasciamolo solo. “

Duncan guardò Trent in modo sospetto. “ Perché non vuoi così tanto che venga? Pensavo che saresti stato dalla parte di Geoff. Che succede? “

Trent cercò di mantenere la calma ma non era molto bravo in ciò. “ Cosa? Non è che non voglia che tu vada e pensi che… io… uhm. “

Duncan ora lo stava fissando impazientemente.

“ Okey, okey, non volevo dir niente ma Gwen praticamente… beh sta facendo si che Courtney vada al ballo con tutti noi e pensavo che sarebbe strano per voi due dato che… sai, avete rotto. “

Duncan espirò il più lentamente possibile. Voleva urlare a qualcuno, era stufo della gente che girava intorno alla sua rottura con Courtney. Non che ciò non lo facesse soffrire da impazzire ma la gente che si comportava come se non fosse accaduto era irritante.

Duncan si passò una mano sul viso prima di alzarsi e dire, “ Vedi Geoff, ora non ci vado per davvero. “ Se ne andò.




 
Qualcosa deve averti fatto arrabbiare così tanto
 
Cosa posso fare per farti dire torna da me?

- Safetysuit





 
Courtney aveva passato tutto il fine settimana con Bridgette e Gwen cercando di trovare il vestito perfetto.

Gwen aveva trovato un seducente vestito blu marino che toccava terra, abbracciava le sue curve e rendeva la pelle pallida raggiante. Bridgette aveva trovato un vestito sexy e rosso che scintillava, era scollato sulla schiena e toccava il pavimento.

Courtney non aveva trovato nulla adatto a lei. Tutto erano troppo femminile, scintillante, colorato, o sopra le righe. Considerò ancora l’idea di non andarci ma sapeva che Bridgette e Gwen non l’avrebbero mai ascoltata.

“ Dai Courtney troveremo qualcosa, non puoi arrenderti adesso, “ disse Bridgette con ottimismo.

Courtney sospirò mettendo da parte un altro vestito. “ Sono senza speranza ragazze, potrei benissimo arrendermi ora. “

“ Questa non è la Courtney che conosciamo, “ la rimproverò Gwen. “ Troveremo qualcosa dobbiamo solo cercare un po’ di più. “

Dopo quelle che parvero ore le ragazze girarono per il centro commerciale lasciando ogni altro negozio in disfatta. Courtney era sul punto di andarsene e basta quando Gwen improvvisamente la prese così duramente per la spalla che Courtney trasalì dal dolore.

“ Owe! Cosa diavolo era… Oh mio Dio. “ Courtney finalmente vide la ragione per la quale Gwen l’aveva fermata e guardò il vestito perfetto.

“ Penso che abbiamo trovato quello giusto, “ annunciò Gwen.



 
Un vestito non ha alcun senso a meno che ispiri gli uomini a volertelo togliere

- Francoise Sagan



 
Courtney finalmente stava guarendo poco a poco. Se la prendeva comoda riguardo il lavoro più che poteva ma si ritrovava ogni tanto a lavorare fino alla morte ancora. Lo faceva sempre quando i pensieri su Duncan tornavano a galla, o qualcuno lo menzionava, o qualcosa glielo ricordava.

A casa aveva messo il suo teschio di legno in una scatola, non aveva il coraggio di buttarlo via. Diede a Gwen i vestiti che le aveva prestato quella notte tempo prima. Tutto sommato cercava di evitare qualsiasi cosa connessa a lui il più possibile.

“ Ehi Courtney. “

Courtney guardò oltre la propria spalla per vedere Adam camminare dietro di lei. Non sapeva cosa fare. Non solo le ricordava della gelosia di Duncan ma non le aveva detto nulla da quando lei e Duncan si erano messi insieme, ora che si erano lasciati cominciava improvvisamente a parlarle di nuovo? Forse Duncan aveva ragione, forse questo ragazzo aveva secondi fini.

“ Ciao Adam, “ disse Courtney a disagio. Voleva continuare ad andare verso casa ma il pensiero che lui camminasse con lei e vedesse dove viveva le fece riconsiderare l’idea. Non voleva che nessun ragazzo provasse ad avvicinarsi a lei al momento.

“ Ho sentito che vai al ballo senza un ragazzo, “ disse lui guardandosi i piedi timidamente.

Courtney cercò di trattenersi dal roteare gli occhi e optò per una risata nervosa. “ Ho scelto di non andare con un ragazzo. Sarò con i miei amici… quindi non è un gran problema. “

Il ragazzo sembrò leggermente ferito ma mantenne la calma. “ Beh anche io sono tuo amico giusto? “

Courtney si fece uscire un sospiro e annuì leggermente.

“ Beh allora perché non mi permetti almeno di accompagnarti lì. Prometto che non cercherò di far nulla. Solo che ancora non conosco molte persone e tu sei la prima ragazza che ho incontrato quando sono arrivato quindi… “

Dio le stava rendendo difficile dir di no. Courtney non voleva nemmeno che la tenesse per mano perché avrebbe iniziato a pensare a quella di Duncan. Ma lui le aveva offerto di essere solo amici, e nella peggiore delle ipotesi gli avrebbe tirato un calcio nelle balle. Inoltre non voleva farsi vedere al ballo solo come l’amica *, almeno avere un accompagnatore sarebbe stato meno umiliante.

Courtney si sforzò di sorridere e accettò l’offerta. “ Certo Adam. Mi piacerebbe. “

Adam sorrise ampiamente e portò le mani alle tasche. “ Ci vediamo allora. “ Con ciò se ne andò.

Courtney per tutta la passeggiata verso casa si intrattenne con pensieri su Duncan che si comportava come un gentiluomo e la accompagnava al ballo. Scosse la testa avendo imparato la lezione. Lui aveva perso la sua occasione.

Fece una leggera smorfia ricordandosi di Adam. Oh beh era meglio di niente no?

Improvvisamente sentì il bisogno di piangere ancora.



 
La sola cosa più difficile dell’essere soli è l’essere con la persona sbagliata

- Sconosciuto



 
Duncan non poteva credere di essere lì, in biblioteca. Era così impazzito a causa della noia tanto che l’ultima opzione era ormai la biblioteca? Non riusciva nemmeno a trovare qualche bel guaio in cui cacciarsi. Per non parlare di tutti i suoi amici maschi che erano troppo impegnati con le loro ragazze e quel diavolo di ballo.

Decise di navigare su internet e ammazzare il tempo prima che la scuola chiudesse, non voleva andar già a casa. Cercò di attutire tutti i discorsi tra gli ebeti attorno a lui e decise di fare qualche ricerca riguardante il suo futuro lavoro all’accademia di polizia. Si soffermò sulla storia e sulle informazioni sui programmi quando qualcosa catturò la sua attenzione.

Sapeva che l’accademia di polizia in cui lavorava il padre aveva un po’ di accademie legate ad essa che praticamente eseguivano gli stessi programmi e lavoravano sotto la stessa divisione e sotto lo stesso nome. Ce n’erano quattro, tutte sparse in luoghi differenti del paese. Era stato così distratto dal dolore ultimamente che non si era nemmeno preoccupato di controllare le altre accademie o la loro localizzazione, aveva deciso di rimanere qui e lavorare alla stessa del padre, ma improvvisamente…

“ Ehi ho sentito che Courtney Lawrence andrà al ballo con Adam Keeley. “

Sentendo il nome di Courtney Duncan origliò la conversazione tra i due ebeti.

“ Oh sì l’ho sentito anche io, pensi che andrà in seconda base con lei? “

Duncan improvvisamente si mise le informazioni viste sullo schermo nella memoria e saltò giù dalla sedia e si girò verso gli ebeti fulminandoli con lo sguardo. “ Nessuno arriverà in seconda base con lei! È mia!

FARE SILENZIO IN BIBLIOTECA! “ gridò il bibliotecario.

RIPRENDITI IL TUO STUPIDO AVVISO! “ gridò a sua volta Duncan uscendo di corsa da lì.

Duncan non avrebbe lasciato perdere tutto ciò, specialmente con quello stronzo che pensava di poter avere la sua ragazza. Courtney era sua, l’amava e si sarebbe assicurato che lui fosse l’unico uomo ad amarla e ad avere il suo amore. Non importava di tutte le differenze e del non essere perfetti l’uno per l’altro. La sua vita era perfetta solo quando lei era compresa.

Duncan guidò fino a casa di Geoff e quasi sfondò la porta. Geoff aprì sorpreso di veder lì Duncan. “ Andrò a quello stupido ballo, “ tagliò corto Duncan. “ Ora aiutami a trovare un completo! “

Questa era la sua ultima chance, e non l’avrebbe sprecata.



 
Kyle: sai è lo scherzo più cattivo che il cosmo abbia mai fatto, oppure è la prova concreta che siamo destinati a star insieme

Maxine: No Kyle, noi siamo condannati a stare insieme.




 
* cioè non voleva andare al ballo ed essere lì solo come l’amica di qualcuno, in questo senso ahah

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Capitolo 20
*** Perfetto. ***


Angolo traduttrice
Buongiorno cari lettori! Prima di tutto, finalmente è finita la scuola ahah ( e per me è già tempo di stage… non credo di farcela! ) Ma è anche tempo di aggiornamenti ed ecco L’ULTIMO CAPITOLO! Non riesco a credere che sia finita, penso mi mancherà ahah. È molto speciale questo capitolo, si capisce anche da dove sia stato tratto il titolo della storia e il tutto è totalmente azzeccato: l’autrice ha fatto un gran bel lavoro a mio parere. Spero che anche voi riusciate a riscontrare tutte queste sensazioni ahah e nulla, buona lettura!

Ps: grazie un miliardo per tutte le recensioni che avete lasciato, e i vari “ preferiti “, “ seguiti “ eccetera, sono stata felicissima di vedere quanto vi sia piaciuta (:
Approfittando dell’estate vorrei tradurre qualcos’altro ( se vi fa piacere ahah ), e, nel caso in cui vi faccia piacere, se avete anche qualche storia da consigliare ( per coloro che leggono anche su quell’altro sito ), ditemi pure in un messaggio privato! Qualche idea già ce l’avrei, ma sono comunque pronta a leggere le vostre proposte!
Alla prossima, e grazie mille ancora a tutti!







 
L’amore è tanto un oggetto quanto un’ossessione, tutti lo vogliono, tutti lo cercano, ma pochi lo ottengono, quelli che lo fanno ne avranno cura, ne saranno perduti all’interno, e soprattutto, mai… mai lo dimenticheranno.

- Curtis Judalet



 

L’hotel cinque stelle in cui si teneva il ballo aveva grandi luci stravaganti, striscioni, gente vestita in modo stravagante, musica che suonava, e cibo che veniva servito. I ragazzi stavano aspettavano fuori che arrivassero le loro ragazze, tutti eccetto uno che stava pianificando di rovinare un appuntamento.

Si sentiva così incredibilmente fuori luogo. Non solo indossava uno smoking stravagante ma era addirittura ad un ballo. Al suo ballo scolastico. E non per rovinarlo, ma per riconquistare una ragazza. La sua ragazza. Questo non era proprio da lui.

“ Amico rilassati, andrà tutto bene, “ disse Geoff supportivo.

“ Di cosa stai parlando? “ ringhiò Duncan. “ Certamente tutto andrà bene, è solo uno stupido ballo. “

“ Penso che stesse parlando di Courtney, “ replicò Trent.

Sentire il suo nome lo rese solamente più nervoso. “ Non sono preoccupato per Courtney, sto benissimo… com’è la mia cravatta? “

I ragazzi ridacchiarono finché videro arrivare una macchina. Immediatamente riconobbero la stravagante BMW di Leshawna con su gli altri. Duncan non poteva vedere Courtney dato che lei era dietro, bloccata da Bridgette.

Duncan osservò bene ovunque per cercare quel bel ragazzo di nome Adam. Non c’era più bisogno di preoccuparsi del ragazzo e del suo essere fantastico, non era nemmeno lì per accompagnarla all’interno.

Decise di tranquillizzarsi e far sembrare che non l’avesse aspettata. Si allontanò velocemente dai ragazzi e si appoggiò contro la porta d’entrata. Mentre le ragazze uscivano dalla macchina non poteva nemmeno cercare di guardarla. Optò per il tirar fuori una sigaretta.

Non appena lo fece uno dei dipendenti dell’hotel lo raggiunse. “ Signore, non le è permesso fumare qui. “

Fanculo, “ sbottò Duncan.

“ Lo perdoni, non conosce le buone maniere, “ disse una dolce e bellissima voce.

Duncan si voltò e improvvisamente sentì il proprio cuore fermarsi. Davanti a lui c’era la ragazza più bella del mondo. I suoi brillanti occhi onice, la sua scura pelle esotica, i suoi capelli castani e arricciati, le sue labbra leggermente rosa. La sua morbida e minuta figura era avvolta in un vestito nero di seta che toccava il pavimento e si gonfiava a partire dalla vita in modo arruffato. Il vestito era senza spalline e sul suo petto c’era uno scintillante gioiello che portava delle piccole luci brillanti a riflettere nei suoi occhi.

Duncan non riusciva nemmeno a trovar la propria voce mentre continuava a fissarla. Sembrava una principessa.

“ Stai bene, “ disse Courtney ammirando il suo smoking, la sua cravatta e le sue scarpe da sera neri. A dir la verità non sapeva che il ragazzo potesse farcela, ma davvero il tutto stava bene con la sua cresta e i suoi piercing brillanti. Diavolo non riusciva nemmeno a credere che si fosse presentato come un ospite e non come combinaguai. Non appena lo aveva visto il suo cuore s era capovolto, ma si era forzata ad andare da lui. Doveva averlo vicino almeno un’ultima volta, doveva parlargli, doveva assorbirlo.

Al momento  lui sembrava vulnerabile. I suoi occhi erano dolci e il suo viso era tenero e gentile. Questo era il Duncan che amava di più. Il vero Duncan, quello che si prendeva cura di lei e che aveva demolito le sue difese. Quello che le aveva fatto vivere la vita e le aveva permesso di apprezzarla più di quanto pensasse di poter fare. Colui  che era tutto ciò che voleva e di cui aveva bisogno.

“ Dannazione “ disse Duncan senza fiato, meravigliato dalla ragazza.

Courtney non riuscì a trattenersi dal ridere. Non era molto da principe azzurro, ma andava bene. Preferiva il criminale comunque. “ Grazie. “

Duncan deglutì nervosamente mentre le si avvicinava un po’ di più. “ Courtney sei così… beh come sei stata? “

Era così attento con lei. Courtney cercò di fare lo stesso. “ Sono stata bene, “ mentì orribilmente. “ Sono entrata all’università. “

Duncan annuì. “ Devi essere felice. “

Courtney avrebbe voluto andare avanti con la messinscena ma vederlo davanti a lei e parlargli a quanto pare era troppo difficile. Lasciò cadere la propria espressione e scrollò le spalle pietosamente. “ Pensi che io sia stata felice… ma “ Guardò il suo volto a lungo chiedendosi come fossero arrivati a quel punto. Non solo come ex, ma come amanti, come amici. “ Mi sei mancato Duncan. “

Duncan voleva stringerla tra le braccia lì e subito. Ma era come se sabbia gli avesse riempito i muscoli. “ Mi sei mancata anche tu principessa. “

Dio la ragazza non avrebbe mai pensato che le sarebbe mancato quel soprannome. I due avrebbero potuto rimanere lì così per sempre se una certa mano non si fosse piazzata sulla spalla di Courtney. Courtney si voltò e vide Adam lì. Mentre lo guardava non riusciva a credere come ordinario sembrasse accanto a Duncan. Duncan era di una bellezza indescrivibile.

“ Ehi Court, “ disse Adam ghignando.

“ Ciao Adam, “ disse Courtney con noncuranza.

La guardò dall’alto al basso velocemente. Troppo velocemente secondo Duncan. Avevi bisogno di molto più tempo per apprezzare quanto bella fosse.

“ Wow sei davvero carina Courtney. “

“ Bella, “ sbottò Duncan. “ Lei è bellissima, idiota. “

Courtney avrebbe fulminato Duncan con lo sguardo se non fosse stata troppo impegnata a sorridere. Adam intanto non aveva idea di cosa fare mentre cercava di trascinare Courtney dentro. Venne fermato velocemente da Duncan che aveva messo bruscamente una mano sulla sua spalla.

“ Penso che da qui ci possa pensare io, “ ordinò Duncan togliendo la mano di Courtney da quella di Adam.

Adam lo guardò confusamente e anche Courtney lo guardò in modo strano. “ Scusami amico ma penso che lei avesse pianificato di venirci con me. “

Duncan fece finta che gli importasse. “ Oh mi dispiace così tanto, ma credo ci sia stato un cambio di piani. “

Adam era sul punto di riprendere la mano di Courtney e Duncan era sul punto di tirargli un pugno quando improvvisamente Courtney si mise tra i due e alzò le mani. “ Ragazzi non fate i violenti. Ora Adam so di aver detto che sarei andata con te ma… “ Courtney guardò Duncan ancora. “ Andrò con Duncan. “

Adam fece un’espressione sconfitta mentre Duncan si illuminò grazie alla vittoria. Prese velocemente la sua mano e la portò dentro con sé. “ Ah buona scelta principessa, sapevo che quel cretino non aveva possibilità contro di me. ”

Courtney improvvisamente strinse fortissimo la sua mano e lo sbatté contro il muro. Prima ancora che avesse possibilità di rispondere Courtney gli stava già urlando contro, colpendolo al petto. “ Prima di tutto, tu sei molto più cretino di quanto lo sia lui. Secondo, ho accettato di venire con te solo per non farvi iniziare una rissa e mettervi nei casini. E terzo, cosa mi stai facendo? “

“ Cosa vuoi dire? “ chiese Duncan confuso.

Courtney si portò le mani al viso e gli ringhiò contro. Dio il ragazzo aveva quasi dimenticato quanto fosse sexy quando si arrabbiava. “ Non sai quant’è difficile per me? Mi hai lasciata e ora tutto ad un tratto pensi di poter tornare tra le mie simpatie solo perché è la notte del ballo e indossi un completo da due soldi. “

Duncan rise, prima che fosse il suo turno di indicarla, accusandola. “ Prima di tutto questo completo non costava poco. Secondo, come pensi che mi sia sentito quando ho sentito che saresti andata al ballo con Mr. Gran Colpo. E terzo, se avessi voluto starti simpatico ancora avrei dovuto solo… beh non lo dirò ad alta voce, ma non è questo il punto. “

“ E allora qual è il punto Duncan? “ chiese Courtney impazientemente. “ Perché adesso? Perché tutto ad un tratto ti va bene tornare nella mia vita quando sei tu quello che se n’è andato? “

Duncan non era ancora pronto per questo, non era pronto per spiegarle le sue ragioni. Non era nemmeno sicuro che lei fosse pronta a sentirlo. “ Guarda non possiamo solo- “

“ Duncan! Amico mio, sei venuto, “ disse Leshawna colpendolo sulla schiena. “ E stai davvero bene con questo completo. “ Guardò Courtney e le si spalancò la bocca. “ E cavolo ragazza sembri davvero alla moda! “ Diede una gomitata a Duncan in modo brusco. “ Come diavolo hai potuto lasciare questa ragazza. Guardala e dimmi che non lo rimpiangi. “

Courtney si aspettava che Duncan discutesse o le rispondesse, o lasciasse perdere la sua domanda. Invece fece qualcosa che la prese alla sprovvista. “ Lo rimpiango ogni giorno. “

La bocca di Courtney si aprì e si chiuse come quella di un pesce. Avrebbe detto qualcosa se non fosse stato per la folla di studenti che cercava di entrare.

“ Ehi ragazzi penso che stiamo rallentando la coda, “ disse Gwen dando a tutti una leggera gomitata.

Duncan prese la mano di Courtney nella sua e la portò nella stanza principale dove niente poteva sembrare più bello. C’era un grande lampadario nel centro della stanza. All’angolo c’era il DJ e la pista da ballo dove molte persone stavano già impazzendo. C’era la luce fioca che favoriva un’atmosfera romantica, i tavoli erano coperti con delle tovaglie bianche e delle candele circondavano il centrotavola di rose. Era elegante e di classe.

“ Gesù sono tutti impazziti vero? “ chiese Duncan facendo una smorfia.

Courtney sorrise dolcemente. “ Io penso che sia carino. “

Duncan fece spallucce prima di dirigersi verso un tavolo al quale tutti gli altri sedevano. Courtney si sentì tremare mentre si sedeva accanto a lui. Il solo averlo vicino le faceva venir voglia di cadere tra le sue braccia. Ma le aveva anche spezzato il cuore, quindi non sapeva se lo amasse o lo odiasse.

“ Non sapevo che fossi il tipo da ballo scolastico, “ disse Courtney in modo un po’ più aspro di quanto intendesse.

“ Non lo sono, solo che per te ne vale la pena, “ disse Duncan guardandola dritto negli occhi.

Courtney prese un respiro tremolante e iniziò a fissarlo. “ Cosa ti sta succedendo? “

“ Cosa vuoi dire? “ chiese innocentemente.

Courtney roteò gli occhi e lo guardò incredulamente. “ Duncan smettila di far giochi mentali con me. L’ultima volta che siamo stati insieme tu eri arrabbiato con me perché me ne stavo andando, prima di questo eri un gran fidanzato, prima ancora eri un amico geloso, e prima ancora… “ Courtney fece ricadere le mani sul tavolo e continuò a guardarlo. “ Deciditi e dimmi quello che vuoi! “

Duncan intrecciò le mani, a disagio, cercando di non incasinare tutto ora. Sapeva che la ragazza doveva essere incredibilmente confusa al momento ma era preoccupato che fosse già andata avanti e che fosse pronta a lasciarlo. Non sapeva se fosse capace di sopportare il rifiuto di Courtney.

“ Voglio te, “ ammise.

Courtney rise con disprezzo e si massaggiò le tempie. “ Vuoi me huh? E cosa mi dici del trattenermi? Dell’essere troppo diversi? Del fatto che me ne andrò? “

Duncan sospirò sapendo che la stava solo facendo arrabbiare. “ Niente di tutto ciò dovrebbe importare, “ disse tranquillamente.

“ Eppure è stato abbastanza per lasciarmi, “ disse Courtney arrabbiata alzandosi dal tavolo e lasciandolo lì. Duncan imprecò a bassa voce e si alzò a sua volta.

Anziché andare da Courtney prese Trent per il colletto e lo trascinò fuori. “ Ehi amico qual è il problema? “ chiese toccandosi il suo collo ora dolorante.

“ Sto mandando affanculo tutto, “ sottolineò Duncan bruscamente.

“ Cosa vuoi dire? “

“ Intendo Courtney! “ disse Duncan alzando le mani al cielo. “ È ancora incredibilmente arrabbiata con me. “

Trent si grattò la testa nervosamente. “ Beh la puoi incolpare? “

Duncan girò attorno a Trent fulminandolo con lo sguardo. “ Stai attendo amico. “

Trent alzò le mani difensivo. “ Ciò che voglio dire è che è ancora ferita dalla vostra rottura e ora tu stai capovolgendo tutte le cose per lei. Sii paziente. “

Duncan rise con disprezzo prima di tornar dentro. “ Facciamo finta che ascolterò il tuo consiglio. “


 
Amare qualcuno è come respirare… non puoi mai smettere

- Sconosciuto



 

Courtney era appoggiata al tavolo accanto alla ciotola del punch e stava cercando di rimanere calma. Non voleva cadere ancora di più nella trappola di Duncan perché lasciarlo sarebbe stato solo ancora più difficile. Perché lui stava facendo questo? Stava cercando di renderle le cose più difficili? Voleva farla arrabbiare?

Se non stavano più insieme significava che erano di nuovo nemici? Se questa era la situazione allora lei aveva tutto il diritto di respingerlo, aveva il diritto di proteggere se stessa. Ma dannazione era così bello averlo di nuovo vicino.

Si prese un altro bicchiere di punch prima di dirigersi verso il cibo. Sapeva di star mangiando un po’ troppo velocemente ma non poteva farne a meno. Prese più e più cibo spaventando gli altri. Sentì la mano di Duncan sulla propria spalla e immediatamente si allontanò.

“ Cosa stai facendo? “ chiese Duncan sapendo già che si stava ingozzando per lo stress.

“ Non sono affari tuoi, “ disse Courtney a bocca piena.

Duncan improvvisamente la prese per le spalle e la forzò a guardarlo. Quando lo fece la ragazza si bloccò. L’intensità negli occhi del ragazzo era quasi terrificante. “ Quando si tratta di te sono affari miei. Ora non so quale sia il tuo problema ma ti stai comportando come se fossi l’unica innocente in tutto questo, guardami negli occhi e dimmi che non mi avresti lasciato se non l’avessi fatto io per primo. “

Courtney deglutì sentendo già le lacrime formarsi. “ Io… io ci avevo pensato, ma speravo… non so per cosa stessi sperando. Che magari avremmo trovato un modo. Ma non ne hai dato nemmeno la possibilità. Non mi hai permesso nemmeno di scusarmi per quella stupida cosa che ho detto che ti ha fatto arrabbiare. “

Duncan roteò gli occhi. “ So che non lo intendevi davvero, stavo solo cercando una ragione per cui essere arrabbiato con te. Stavo cercando di renderti le cose più facili lasciandoti andare. “

“ Stavi cercando di rendermi le cose più semplici? “ chiese Courtney con voce leggermente spezzata. “ Duncan se vuoi rendermi le cose più facili allora smettila di cercare di prenderti cura di me. Smettila di sforzarti, perché l’unica cosa che stai facendo è farmi del male. “

Courtney prese un ultimo sandwich e se ne andò.



Ho paura ad affrontare un altro giorno

perché la paura in me non se ne andrà

In un istante sei sparito, e ora sono spaventata

- Duffy



 
Non ci volle molto a Courtney per iniziare a rilassarsi. Ballò molto, a tempo di musica. Sudando come una pazza e facendo stancare Gwen e Bridgette. Quando Adam si approcciò a lei, non si affaticò nemmeno ad allontanarlo e lo lasciò ballare con lei. Tutto ciò era per tenersi distratta. Se non poteva lavorare duramente per distrarsi allora avrebbe festeggiato più che poteva.

Un po’ sapeva che Duncan era sempre stato lì a guardarla tutta la notte. Era ancora un po’ inesperta quando si trattava di festeggiare anche se era solo un ballo scolastico. Il ragazzo sapeva di non star rispettando i suoi desideri tenendo continuamente d’occhio ogni suo singolo movimento ma non poteva farne a meno. Era come quella notte in cui l’aveva trovata completamente fatta. Era stata la prima volta che si era permesso di provare qualcosa così profondamente per qualcun altro. Per lei.

Ora era la stessa cosa. Non riusciva a smettere di provare quelle cose, non riusciva a smettere di volerla proteggere. Se mai si fosse fatta male non si sarebbe mai perdonato di non essere riuscito a proteggerla. L’aveva già ferita una volta e ora doveva curarla o perderla per sempre.

Mentre Courtney tornava al buffet per mangiare ancora un po’ di cibo uno strano ragazzo leggermente spettinato si fece strada verso di lei. Duncan digrignò i denti riconoscendo il pericolo non appena lo vide.

“ Sei un po’ un animale da festa vero? “

Courtney lo guardò con espressione confusa. “ È il ballo della scuola no? Perché non divertirsi un po’? “ tornò a mangiare non curandosi molto del ragazzo che le parlava.

Il ragazzo annuì con un ghigno malefico sul viso. “ Ti ascolto, quindi perché non rendiamo le cose più eccitanti? “ Improvvisamente aprì il pugno per rivelare un paio di pillole di ecstasy. Courtney poteva benissimo dire dal suo linguaggio del corpo che probabilmente era fatto di qualcosa e non le piaceva. “ Se vieni in macchina con me posso garantirti un gran divertimento. “

Prima che Courtney avesse la sola possibilità di dire no realizzò che Duncan stava arrivando verso di lei e il fattone, sembrando incredibilmente infastidito. ‘ No, Duncan non farlo. ‘

Duncan mise pesantemente la mano sulla spalla del ragazzo e lo girò violentemente. " Ehi amico cosa diavolo pensi di fare?

Il ragazzo essendo leggermente più grande di Duncan tolse la mano e si diresse verso di lui con fare minaccioso. “ Cosa fai tu amico. Perché non ti fai gli affari tuoi e lasci questa graziosa ragazza ballare? “

Duncan non era intimidito. Courtney poteva già vederlo formare un pugno. “ Non penso che lei sia interessata e credo che sia meglio per te andartene prima che il tuo povero culo lo rimpianga. “

Ora il ragazzo si stava davvero scaldando, ma anziché colpire Duncan optò per il prendere la mano di Courtney in una stretta davvero dolorosa. “ Verrà con me se lo vuole! “ urlò a Duncan.

Courtney poteva vedere Duncan già pronto a picchiarlo seriamente quindi si gettò velocemente su di lui facendo si che l’altro ragazzo perdesse presa su di lei. Courtney tenne Duncan in modo stretto e fece si che facesse qualche passo indietro. Lo guardò in modo serio e sussurrò, “ Calmati. “

“ Calmati! “ sibilò Duncan. “ Ti ha appena presa! Come fai a non volerlo picchiare tu stessa? “

Courtney guardò malignamente il ragazzo che a sua volta la fissava impazientemente. Ritornò a guardare Duncan, a cui stava ancora tenendosi, e notò la sicurezza arrivare verso di loro. “ Guarda. “

“ C’è qualche problema qui? “ chiese una delle guardie. Courtney iniziò ad indicare il ragazzo che le aveva offerto della droga. Il ragazzo era troppo fatto per rendersi conto ciò che lei stesse facendo.

LUI HA DELLA DROGA!

Gli occhi del ragazzo drogato uscirono dalle orbite non appena le guardie lo buttarono a terra e iniziarono a spogliarlo per cercare le cose. Il resto della stanza impazzì e si affollò attorno alla scena creando una gran confusione, il che portò il resto della sicurezza ad entrare e cercare di controllare la situazione. Tra la musica alta, la gente che spingeva e spintonava, la sicurezza e l’insieme delle droghe riunite dallo strambo ragazzo, Duncan e Courtney uscirono dal disordine generatosi e si fissarono in completo stupore e shock. Il luogo era letteralmente diventato un circo.

“ Merda, “ disse Duncan bagnandosi a causa di un drink volante. “ Non avevo idea che potessi creare tutto questo caos principessa. “

Qualcuno improvvisamente saltò da uno dei tavoli in mezzo alla folla mentre le grida iniziavano ad alzarsi. Courtney guardò la scena in orrore prima di scrollare le spalle con noncuranza. “ Beh ho imparato dal migliore. “

Duncan le sorrise prima che la sicurezza iniziasse a scovare altri ragazzi con droga ed alcool. Courtney notò che uno di questo era Adam che stava piangendo come un bambino. “ No signore giuro non so a chi appartengano queste cose. “

Courtney scosse la testa disgustata. Cosa aveva mai visto in quel ragazzo? Duncan improvvisamente iniziò a portarla fuori dato che la folla stava diventando pericolosamente frenetica.

Quando uscirono entrambi non riuscirono a trattenersi dalle risate. Si trattava di un ballo che non sarebbe stato presto dimenticato. Duncan continuò a ridere a crepapelle mentre tentava di dire. “ Wow principessa, sicuramente sai come sorprendermi. “

Courtney continuò a ridere dicendo, “ Beh dovevo far qualcosa o altrimenti la sicurezza ti avrebbe buttato fuori per aver dato inizio a una rissa. “

Le risate di Duncan iniziarono a diminuire mentre la guardava sempre più seriamente. “ Sì beh quel ragazzo stava cercando di far qualcosa con te. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un’altra Heather, tipo un ragazzo disgustoso che cerca di forzarti a… “ non finì nemmeno la frase. Era troppo doloroso pensarci.

Courtney scosse la testa. “ Ti ho detto che so prendermi cura di me stessa. “

“ Quindi va bene solo che tu ti prenda cura di me? “ chiese ora Duncan avvicinandosi a lei. “ Non dovevi fare ciò che hai fatto, avrei potuto cavarmela da solo in una qualsiasi lotta, anche se le guardie mi avessero buttato fuori non sarebbe stato un gran problema. “

Courtney arrossì violentemente e guardò ovunque tranne il suo viso. Duncan dovette prenderle il mento per forzarla a guardarlo. “ Non sei migliore di me principessa. “

Courtney sospirò tristemente prima di prendere la mano nella sua e ammettere, “ Cosa posso dire, continuo ad amarti, tu ribelle, irritante, infantile, egoista, criminale. “

Duncan intrecciò le dita con le sue prima di dire, “ Beh ti amo ancora, tu superlavoratrice, tesa, santarellina, principessa. “

Courtney gli sorrise prima di scuotere la testa, stanca. “ Duncan cosa stiamo facendo? Hai cercato di lasciarmi e non ha funzionato, ho cercato di ignorarti e non ha funzionato. Entrambi vogliamo stare l’uno con l’altro ma… cosa possiamo fare. Partirò non appena sarà finita la scuola. “

Duncan aprì la bocca per dire qualcosa, solo per essere poi interrotto da una canzone che suonava dolcemente all’interno.




Se non lo dico ora esploderò sicuramente
Mentre sto lasciando la sola che vorrei portare con me
Dimentica l'emergenza, piuttosto corri e aspetta
Il mio cuore ha cominciato a dividersi



 
 
“ Balliamo, “ disse Duncan avvicinandola a sé. Courtney fece lo stesso, avvolgendo le proprie braccia attorno al suo collo e lasciando la testa appoggiarsi alla sua. Prima che potesse fermare se stessa stava già piangendo. Lo guardò tristemente sapendo che quello era il momento perfetto per fargli sapere quanto significasse per lei. Erano tutti soli, nient’altro esisteva.


 
Oh, oh,
Sii la mia bambina
Ohhhhh
Oh, oh
Sii la mia bambina
Mi prenderò cura di te
 
“ Sai un paio di giorni fa ho detto a Gwen - beh in realtà gliel’ho urlato - che eri tu quello a dover essere arrabbiato perché ero la miglior cosa che ti fosse mai capitata. “ Courtney roteò gli occhi facendo si che più lacrime cadessero. “ Ma mi sbagliavo, tu sei la cosa migliore che sia mai capitata a me. “ La ragazza avvolse le proprie braccia più strette attorno a lui come se fosse sul punto di sparire improvvisamente.


 
Lì adesso, amore costante, così pochi vengono per non andare via
Andrai? Non andrai? Sii la sola che conoscerò per sempre
Quando sto per perdere il controllo, la città mi gira intorno
Tu sei la sola che sa, la rallenti



 
Duncan si teneva a lei saldamente, ora andando lentamente a tempo di musica. “ Beh non so se ti sbagli completamente su ciò che hai detto la prima volta. “ disse ghignandole. Era così bella con la luna che colpiva i suoi occhi bagnati. E il modo in cui gli sorrideva… Duncan non avrebbe trovato un momento più perfetto. “ Mio padre mi ha offerto un lavoro all’accademia di polizia, giusto per aiutare i ragazzi come me e tener d’occhio i nuovi assunti. “

Courtney sorrise brillantemente al ragazzo. “ È meraviglioso Duncan, sono fiera di te. “ Dopo aver finito la frase, il sorriso scomparve. “ Quindi significa che tu debba rimanere qui. “ Il ragazzo non disse nulla e si limitò ad appoggiare il mento sulla spalla della ragazza mentre lei faceva lo stesso.


 
Oh, oh,
Sii la mia bambina
Ohhhhh
Oh, oh
Sii la mia bambina
Mi prenderò cura di te
E mi prenderò cura di te


 
 
Courtney lo assorbì più che poteva. Decise di non odiarlo, sarebbe stata felice per lui e avrebbe continuato ad essere lì per lui più che poteva. Era l’unica persona a cui importava così tanto di lei e anche lei avrebbe continuato ad amarlo il più possibile. Perché era l’unico per lei, era l’altra sua metà, tutto ciò che lei non era, tutto ciò di cui aveva bisogno e che voleva. Cosa poteva essere più perfetto di ciò?

Improvvisamente sentì Duncan muovere il mento e lo sentì dire. “ Non ti mancherò. “

Courtney tolse la testa dalle sue spalle e lo guardò stranamente. “ Perché dici così? Certo che mi mancherai, non saprei come non sentire la tua mancanza. “

Duncan sembrò riflettere sulle sue parole mentre continuava a danzare con lei. “ Beh vedrai sarà impossibile, c’è più di un’accademia di polizia, e ci sono altri posti in questo mondo che prenderebbero qualcuno come me se un certo padre facesse un paio di telefonate e trasferisse suo figlio ad un’altra accademia di polizia che pare sia vicina ad una certa università. “

Courtney smise di muoversi e lo guardò con un’espressione scioccata.

“ Quindi sarà difficile che ti manchi se sarò nello stesso posto in cui sarai tu e continuerò a vederti mentre avrò il mio lavoro e tu potrai continuare ad andare a scuola. “



 
Se c'è mai stato qualche dubbio
Il mio amore, lei si appoggia a me
Questo conta senza dubbio
Lei dice senza dubbio



 
La bocca di Courtney si spalancò e gli occhi sembrarono far uscire lacrime ancora, questa volta solo di gioia.  “ Cosa dici? Che sei… “ non riusciva a finire la frase. Stava sicuramente sognando, non c’era modo che le cose fossero così perfette.

Mentre Duncan continuava a guardarla rise e tolse le lacrime dal suo viso e lo prese tra le mani prima di sussurrare, “ Verrò con te principessa. La nostra storia non è finita qui. “

Courtney improvvisamente urlò e si lanciò su di lui, avvolgendo le gambe attorno alla sua vita. Duncan cadde, ma si tenne stretto a lei lo stesso mentre continuava a baciarlo e a festeggiare.


 
Oh, oh
Sii la mia bambina
Mi prenderò cura di te
Di te
Oh, oh
Sii la mia bambina
Ohhhhh



 
Courtney improvvisamente si sedette fissandolo e mise le mani sui fianchi del ragazzo. Duncan si perse quell’espressione ma velocemente si ricordò di proteggere se stesso e il suo benessere fisico. “ Esattamente quand’è che avevi intenzione di dirmelo? “

Duncan scosse le mani. “ Alla fine. “

“ Alla fine? “ chiese Courtney ora intrecciando le braccia. “ Dopo che ti sei mostrato qui, dopo esserti comportato come mio accompagnatore, o dopo averti fatto uscire dai guai ancora? “

Duncan si limitò a sorridere. “ Ehi dai aspettavo il momento giusto, non solo dovevo essere sicuro che avresti ascoltato, ma dovevo anche aspettare affinchè ti rilassassi un po’, signorina tesa. “

Courtney sorrise guardando il cielo notturno e continuando ad ascoltare la musica. “ Beh hai fatto sicuramente un buon lavoro, “ disse colpendolo giocosa alla spalla. “ Ora non so se dover essere felice o arrabbiata con te, “ disse alzandosi e ripulendosi.


 
Riguarda sempre l'avere, mai il trattenere
Hai cominciato a sentirti come a casa tua




 
Duncan si alzò e si avvicinò a lei per baciarla, il che fu accettato felicemente dalla ragazza. Probabilmente non erano la coppia perfetta, probabilmente non avevano così tanto in comune. Ma non avrebbero desiderato niente di meglio.

Duncan finalmente si allontanò e disse seducente. “ Perché non ti togli questo vestito? “ Improvvisamente la sollevò sulla spalla e la portò verso la sua moto mentre lei protestava.

“ No Duncan non rovinarmi l’abito! Gwen e Bridgette mi hanno aiutata a sceglierlo! “

“ Beh allora assicurati di ringraziarle per me, “ replicò Duncan facendola sedere e baciandola ancora. Courtney scosse la testa e sorrise incapace di rifiutarlo ancora.



 
 Ciò che è mio è tuo, prendere o lasciare
Ciò che è mio è tuo, per renderlo di tua proprietà



 

Mentre Duncan accendeva la propria moto Courtney gli avvolse le braccia attorno e gli sussurrò nell’orecchio. “ Quindi credo significhi che condivideremo le nostre diversissime vite. Pronto a questa sfida? “

Duncan si voltò a guardarla mai così sicuro nella sua vita. “ Finchè ti prenderai cura di me, e io mi prenderò cura di te principessa, sarà tutto perfetto. “

E con ciò i due andarono via insieme lasciandosi tutto, eccetto il loro amore, indietro.



 
Oh, oh,
Sii la mia bambina
Ohhhhh
Oh, oh
Sii la mia bambina
Mi prenderò cura di te

- The fray

 

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