From Now ...Never Will Be The Same.

di _Jane_Doe_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What Are You? ***
Capitolo 2: *** Femme Fatal ***
Capitolo 3: *** Beautiful Monster ***
Capitolo 4: *** I'm Afraid.. Because I Love You. ***
Capitolo 5: *** Il passato che non avrei voluto avere ***



Capitolo 1
*** What Are You? ***


- Tsukune…
- Moka-san…
- Tsukune…
- Moka-san…
-Piantatela! Siete dannatamente irritanti!!!
-Ehy tettona!! Quella che irrita, sei tu!
-Sta zitta piccoletta!!- Kurumu mi prende per la manica della giacca e mi trascina…tra le sue tette! – Vieni Tsukune-kun…vieni da una vera donna!!!
-No Tsukune!!!
 
 
Finisce sempre così.
Io, che soffoco incastrato tra le tette di Kurumu, che non ha alcuna intenzione di lasciarmi andare.
Moka, sopra di me, che beve tranquillamente il mio sangue.
Yukari che urla come una pazza contro Kurumu, e Mizore che, invece di liberarmi, tenta di prendere il posto di Kurumu.
Risultato: Sto soffocando ancora di più!
 
 
La porta dello Shinbumbu si spalanca di colpo, spaventandoci.
Entra Gin, ha il fiatone.
Per quanto ha corso?
-Tsukune! Moka! Venite subito da Ruby-san!
Mi libero da tutte le ragazze –E’ successo qualcosa?
Scuote la testa – C’è una studentessa nuova…le ho lasciate che parlavano ma…
Gin si blocca-Ma….cosa?
Incontro il suo sguardo terrorizzato – ma non so se riusciranno a fare solo quello…nessuna delle due sembrava averne l’intenzione….
-Andiamo da loro…di corsa!
Usciamo subito dal club, correndo come dei pazzi, verso Ruby.
Speriamo non sia troppo tardi.
 
 
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-Per l’ultima volta…vuoi dirmi il tuo nome?
-Non vedo come ti possa interessare…
-Sei una studentessa di questa scuola…no?
Sbuffa – Si…e allora?
-Devo conoscere i nomi di tutti gli studenti.. in più sono stata incaricata dal preside in persona di punire tutti coloro che ignorano le regole di quest’accademia.
Sbuffa di nuovo.
Devo farle passare la voglia di farlo- Io non le sto ignorando..
Certo. Come se non si vedesse – E la divisa?
Alza gli occhi al cielo – Ho un permesso per vestirmi come voglio…chiedi pure al direttore…
-Certo, come no…e pensi che io ti creda?
-Fa quello che vuoi…a me non interessa, basta che mi lasci passare……strega.
 
Come….come osa dire la mia natura con quel tono di disprezzo?
Questa ragazza, proverà sulla sua pelle tutti i miei poteri.
Qui, ora, su questo piazzale.
-Tu, non vai da nessuna parte, senza il mio permesso….ragazzina.
-….Come scusa?
-Ti farò tornare al tuo posto!
Sorride.
Come fa a sorridere in un momento simile, dopo che le ho detto che la distruggerò?
Non mi ritiene una minaccia..
-..Accomodati pure…mostrami quello che sai fare…
Giuro, che ti pentirai di avermi sfidata!
 
 
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Polvere.
Sembra ci sia stata una guerra.
Siamo arrivati tardi?
- Ruby-san!! Ruby-san!! – Nulla. Per quanto possa urlare, lei non risponde.
 
Qualcosa cade lentamente dal cielo, proprio davanti a me.
Qualcosa di scuro, forse nero.
Lo prendo tra le mani.
Un colpo al cuore. –Ragazzi….-Le parole quasi mi muoiono in gola – Questa…è una piuma di Ruby-san….
La polvere si appoggia a terra, mostrandoci una figura stasa al suolo, immobile.
E’ lei…Ruby!
 
Accorriamo da lei.
E’ piena di graffi e lividi e ha peso conoscenza.
-Merda..- Gin-sempai stringe i pugni - …non dovevo lasciarla sola…
Tsukune gli appoggia una mano sulla spalla, cercando di consolarlo – Non è colpa tua Ginei..
-Si invece! – Ha le lacrime agli occhi – Io, la porto in infermeria.. voi, chiedete a qualcuno se ha visto quello che è successo…- Prende Ruby-san in braccio - ….Maledizione…ti avevo detto di aspettarmi…
 
Lo guardiamo allontanarsi.
Povero Gin-sempai..si sente in colpa.
Chiunque tu sia, ragazza nuova, devi pagare per quello che hai fatto a Ruby-san e anche a Gin-sempai.
Parola di strega.
 
 
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Siamo fuori dall’infermeria ormai da mezz’ora.
Siamo tutte nervosissime, e continuiamo a camminare avanti e indietro, mentre Gin-sempai è seduto a terra con Tsukune vicino, che cerca di consolarlo.
Quella ragazza ha fatto una cosa veramente imperdonabile…ma non possiamo perdere la testa.
 
L’infermiera esce, finalmente.
-Ragazzi, siete ancora qui?
-Non possiamo abbandonare Ruby-san…è nostra amica!
La donna sorride alle parole di Yukari.-Ruby sta bene…si rimetterà in un paio di giorni…è forte.
-Possiamo vederla?
Gin si alza di scatto.
-Non ancora… deve riposare. Ora devo andare, e dovreste farlo anche a voi.
 
Appena l’infermiera si volta, tra di noi, cala il silenzio.
Come una pesante ombra.
Stiamo tutti pensando alla stessa cosa?
 
-Dobbiamo trovare quella ragazza…-Ma cosa…. Mizore?-Dobbiamo fargliela pagare!
Intervengo – No, no…Mizore! Non dobbiamo comportarci come lei!
-Ma Moka! Vuoi lasciar correre la cosa come se niente fosse?
-No.. ma…. – Deglutisco. Il suo tono è talmente freddo che mi fa ghiacciare il sangue nelle vene.- forse…basta parlarne!
-No! – Ci ammutolisce tutti – Con quello che ha fatto… possiamo capire che non è una persona con cui i può parlare – Stringe i pugni.
-Ma Kurumu…
Silenzio.
-Non siete obbligati a seguirmi…ma io, devo fargliela pagare!!
Si allontana, con uno sguardo, che urla vendetta.
 
Restiamo qui, a guardarla andare via, senza poter fare nulla per fermarla.
Fai attenzione Kurumu…non sappiamo con cosa abbiamo a che fare.
 
 
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Dove sei??
Dove sei, maledetta?
Fatti trovare!!
Devi pagare per tutto quello che hai fatto!
Ti troverò, lo prometto, anche se ti dovessi essere nascosta in un buco.
Nel più piccolo buco esistente al mondo, io ti troverò!
E poi……
 
Un momento….
Ruby, è una strega molto potente…anche Moka ha fatto fatica a batterla quando ci siamo incontrate la prima volta..
Se quella ragazza l’ha battuta senza nemmeno farsi un graffio…allora….
 
No No, Kurumu, calmati….
I testimoni hanno detto che Ruby era accecata dall’odio….però.. è anche vero, che nessuno di loro, si ricorda di che mostro si tratta….è come…se non si fosse trasformata.
 
Sto cominciando….a non essere.. più…sicura di quello che voglio fare…..
 
-E’ così carina!!!
Alzo lo sguardo.
Un gruppo di ragazzi è fermo davanti alla porta di un’aula.
Mi avvicino.
-Che succede?
Sembrano sorpresi dal mio arrivo – Ah..Kurumu…c’è…c’è una ragazza nuova…
Ragazza…..nuova?
Che sia….lei?
 
Mi faccio spazio tra i ragazzi, e raggiungo la porta della classe.
Capelli dorati, viso chino, intenta a leggere un libro.
Mi volto.
-Ragazzi…credo che sia arrivato per voi il momento di andare..
La folla si disperde.
Il mio potere è utile a volte…anche se non sono abituata ad usarlo così.
 
Sospiro.
A noi due adesso!
 
Apro la porta dell’aula.
La ragazza mi da un occhiata veloce, per poi tornare subito al suo libro.
Entro, chiudendomi la porta alle spalle.
Non mi muovo.
-Sei tu…la ragazza che ha attaccato Ruby?
-Quella strega?- E’ fredda, pungente. Cambia tranquillamente pagina. – Si, sono io. -Deglutisco.
Con che leggerezza mi ha risposto. -E tu…devi essere una sua amica…magari, venuta per vendicarla-Alza lo sguardo, e lo posa su di me-….sbaglio?
Deglutisco di nuovo.
Quello sguardo…mi fa venire i brividi.
-No, non sbagli…sono qui per questo.
 
Silenzio.
Cosa sta aspettando?
-Bene….-chiude il libro con un colpo secco-…cominciamo pure!
 
 
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Aula dello Shinbunbu.
Sono venuta a trovarli, e li trovo più deprimenti del solito.
Gin sta guardando fuori dalla finestra, e la sua macchina fotografica è dall’altra parte della stanza, cosa molto strana.
Gli altri…beh, non mi interessa che cosa stanno facendo, so solo che sono di una tristezza infinita.
Che noia!!
Gin si alza di colpo dalla sedia – Io, vado a cercare Kurumu..ci sta mettendo troppo tempo…
 
La porta in quel momento si apre.
E’ proprio Kurumu! Parli del diavolo….
 
Gin le si avvicina – Cosa è successo con la….
-Non preoccupatevi….abbiamo solo parlato…
La prende per le spalle, scuotendola. - Kurumu! Cosa è successo?
-…Abbiamo solo parlato..
La lascia andare e stringe i pugni.
-Non…aspettatemi….
Esce di corsa, senza dare spiegazioni a nessuno.
Ma che diavolo gli è preso?
 
 
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Gin è uscito di corsa, non appena Kurumu ha detto per la seconda volta di avere solamente parlato con quella ragazza.
Eppure…ora che ci penso, è stata lei, la prima a dire che con una così non si poteva parlare.
 
Mi è sembrato veramente strano.
Mi avvicino a lei.
Sembra in trance.
-Kurumu..tutto apposto? Sei sicura?
 
Mi blocco.
I suoi occhi, sono vuoti, spenti, senza alcuna emozione.
Non è la Kurumu di tutti i giorni.
E’ forse per questo che Gin è uscito di corsa non appena l’ha guardata in viso?
Si è accorto subito che qualcosa non andava.. ed è passato all’azione.
Quello che farò anche io.
 
Esco dal club.
Devo raggiungerlo. Forse in due riusciremo a fermarla.
 
Aspettami.
Vengo ad aiutarti, Ginei.
 
 
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Mi fermo per riprendere fiato.
 
Ho cercato in tutta la scuola, ma di lei, nemmeno l’ombra.
Dove diavolo è finita?
 
-Stai cercando qualcuno?
Una voce familiare.
Purtroppo o per fortuna?
-Fatti vedere!
-Alza lo sguardo..-Eccola li, seduta su un ramo d’ albero, con un libro in mano.Mi saluta – Ciao bel ragazzo…
-Scendi!- non va bene.. devo mantenere la calma.
La bionda scende dall’albero, cadendo in piedi, proprio davanti a me.
-Allora è me che cercavi…quanto sono fortunata!
Sospiro- Tu devi…
-Pagare per quello che hai fatto a Ruby…lo so.. me l’ha già detto la tua amichetta.. quel succubo. –E’ vero allora. Kurumu è stata con lei.
-Cosa le hai fatto?
La ragazza sospira –Niente di male…si riprenderà in un paio di minuti…è solo incantata.
-Ma…
-Ha cominciato lei….sfidandomi…
Sospiro.
Ora è tutto chiaro.
-Ti chiedo scusa…per entrambe.
La ragazza mi sorride, scuotendo la testa – Sono io che devo chiedere scusa…soprattutto alla strega. Non volevo farle del male…ho perso il controllo…mi dispiace…ho visto…quanto ci tieni a lei..
Era li.. quando ho portato via Ruby?
In lontananza, la voce di Mizore che mi chiama. – Comunque come…
 
Mi bacia.
Le sue labbra morbide sulle mie.
Le sue mani sul mio petto.
Il mio cuore ha cominciato a battere come un pazzo, sembra un treno in corsa.
-Yvaine…..

Apro gli occhi.. e lei non c’è più.
-Gin…è tutto apposto?
Mizore è arrivata.
E lei, se ne è andata.
 
Mi passo un dito sulle labbra.
L’ho solo immaginato, o la misteriosa ragazza mi ha veramente baciato?

Sospiro.
Yvaine.
E’ questo il tuo nome allora?
 
Bello e misterioso.

Proprio come te.

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Capitolo 2
*** Femme Fatal ***


Guardo fuori dalla finestra in cerca di una risposta che non c’è.
Non presto molta attenzione alla lezione, so benissimo che rischio parecchio con la nostra prof, ma non posso non pensare a lei, Yvaine.
 
Maledizione, questa notte non ho chiuso occhio.
Ho continuato a pensare a lei, alla sua voce, ai suoi capelli dorati, ai suoi occhi porpora, alle sue labbra…….a quel bacio.
Sono completamente perso, e non riesco a togliermelo dalla testa.
È stato…….fantastico è dir poco.
 
Non mi sono mai sentito così….mai.
È una sensazione strana e inspiegabile, totalmente nuova per me…
 
Ma che mi sta succedendo?
Non sono mai stato preso da una cosa come da lei adesso.
Non è che mi sto…no, no, no e no!
È impossibile, l’ho appena conosciuta!
 
-Allora…qualcuno sa dirmi il ri..sul..ta..to?
 
Guardo svogliato la lavagna.
Io e la matematica, non siamo per niente in sintonia, ma almeno, mi terrà occupato per un po’ e non penserò ancora a quella misteriosa ragazza.
 
Numeri, simboli, lettere insieme…non ne trovo il senso.
Sospiro.
Forse, pensare a Yvaine non è poi cosi male.
 
-Tu lo sai Gi..ne..i?
 
Guardo la professoressa.
Mi odio, lo so, ormai me ne sono fatto una ragione.
-Ehm….ci sto pensando..
Già, pensando.
A Yvaine, non alla matematica.
Ma questo proprio non posso dirglielo.
 
Sospiro ancora, ritornando a qualche ricordo di ieri, mentre l’insegnante continua a insistere, affinché io, le dia una risposta.
 
Qualcuno bussa alla porta dell’aula.
Salvato per un pelo…no, un momento.
Quei capelli, quel viso…io li conosco.
Il mio sogno è diventato realtà, quella è Yvaine!
 
-Ragazzi, mi hanno appena informato che lei, sarà una vostra nuova compagna di classe.. si chiama…
-Yvaine….Yvaine Blaze.
-Già….beh, siamo nel bel mezzo di una lezione, e lì c’è un posto libero….siediti.
 
Yvaine fa un passo e si ferma a guardare la lavagna.
Di colpo, prende il gesso dalle mani dell’insegnante e comincia a svolgere l’operazione.
È incredibile, è velocissima! Ma come fa?
 
La bionda riconsegna il gesso alla prof, rimasta di stucco come tutti noi.
-Lo prenda come se fossero le mie scuse per il ritardo.
 
Ricomincia a camminare, sotto gli sguardi stupiti dei miei compagni.
Avanza, ma è come se il mondo andasse a rallentatore, solo per farmi godere ogni suo singolo movimento.
 
No, fermi tutti.
Dove deve sedersi?
 
Mi guardo intorno.
L’unico posto libero è… oh no, ti prego.
Non lì, non nella riga vicino alla mia!
Non posso averla così vicina, già non mi concentro di mio, se ci si mette anche lei adesso io…
 
-Ciao…
Un sussurro mentre elegantemente si siede.
-Ci..ci..ciao.
Ecco, non riesco nemmeno a parlare.
Sto impazzendo.
 
La lezione ricomincia, ed io mi perdo a guardare lei.
Ogni movimento della penna, ogni battito delle ciglia.
Sono incantato dal suo modo di mettersi i capelli dietro l’orecchio.
 
Ancora non ci credo.
L’ho sognato per tutta la notte e ho continuato a pensarla fino adesso…. Ed ora…. Non è più solo un sogno.
Yvaine è qui, vicino a me, ed  ancora più bella di come me la ricordavo.
 
 
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Forse, ho fato uno sbaglio ad iscrivermi nella sua stessa classe, ma dovevo rivederlo.
Mi sono sempre detta che il colpo di fulmine non esiste però….
 
Il fatto di venire in questa scuola è già stato un errore…ma innamorarmi di uno che ho appena conosciuto?
 
Sospiro.
 
Temo sia inevitabile.
Ora devo solo impedire che gli facciano del male nel caso lo vengano a scoprire.
O avrò i sensi di colpa per l’eternità.
 
Le lezioni finiscono.
 
Bene. C’è una cosa che devo fare prima di parlare direttamente con lui.
 
Esco di corsa dall’aula.
Percorro veloce i corridoi.
 
L’infermeria.
Mi accosto alla porta
Sento dei passi e delle voci.
 
I passi si avvicinano.
La porta si apre.
È l’infermiera che esce e fortunatamente si dirige nella direzione opposta alla mia.
 
È meglio che nessuno, tranne la diretta interessata, mi veda.
 
Entro nella stanza.
-Ciao.
-Ehy, sei tornata!
Annuisco, mentre prendo una sedia per sedermi accanto al suo letto.
-Te l’avevo detto no?
-Si ma…pensavo non lo facessi…
Mi guarda dall’alto in basso.
-Si Ruby…non h messo la divisa.
 
Il solo pensiero di dover indossare una gonna, mi mette i brividi.
-Dovevo aspettarmelo.. non potevi esserti cambiata da sta mattina…
Faccio spallucce. – Già..
-Comunque…stavo dicendo…
 
Ieri, dopo che l’ho quasi ammazzata, ho deciso di venire a chiederle scusa.
Non mi aspettavo lo facesse eppure…mi ha perdonata, dicendomi, dopo aver visto il mio sguardo stupito, che non era la prima volta che qualcuno la picchiava.
 
Se solo sapesse cosa le avrei fatto se non fossi riuscita a fermarmi….
 
-Yvaine? Ci sei?
Scuoto la testa – Ehm….si…
-Ti stavo dicendo…che ho pensando alla descrizione del ragazzo e..
-È lui.
-Uhm?
-Quello…che hai detto sta mattina.
-È proprio Gin? Beh…bene! – Mi sorride – Comunque…credo che dovresti conoscere le sue abitudini prima.. non è proprio, quello che si definisce “un bravo ragazzo” -Non so esattamente cosa intende ma… - a meno che tu non riesca a fargli cambiare strada…
Ok. Sono confusa.
Si vede che tutti i ragazzi di questa scuola sono cresciuti con gli umani…ci sono cose che io, proprio non capisco.
-Ruby…credo che…
Sospira – Ok…capirai con il tempo – Beh…speriamo. – Comunque… dovevi dirmi altro?
 
Mi blocco.
Sono venuta qui, da lei, per uno scopo preciso.
-Ruby…. È giusto che tu lo sappia… io sono…
-Yvaine…- mi prende la mano – Non ti devi preoccupare di nulla…non sei la prima persona che bisogna proteggere e da cui doversi proteggere…. -Non capisco. – Io so, cosa sei.

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Capitolo 3
*** Beautiful Monster ***


-Io so cosa sei.
-Tu sai…
-Il direttore mi aveva detto che stava arrivando una ragazza speciale. Non avevo idea di cosa intendesse – siamo tutti un po’ speciali dopotutto - Almeno fino a quando non mi ha detto di che tipo di mostro si trattava – Ho avuto paura. Tanta paura- Ma quano ti ho vista li, davanti a me, non mi è certo venuto in mente che potessi essere tu. Una bella ragazza come te, essere una cosa del genere.. nessuno l’avrebbe potuto immaginare. - Ma non appena ho provato i tuoi poteri sulla mia pelle, ho capito. -mi aveva avvertito che dovevo stare attenta: sei da proteggere ma allo stesso tempo, ogni persona che entra in contatto con te, dev’essere protetta.
-Èper questo che mi hai perdonato con tanta facilità? Perché sono….pericolosa??
Scuoto la testa – L’ho fatto perché ho capito di aver sbagliato.
-Tu non hai sbagliato niente! Proprio niente Ruby!!
Sorrido. Proprio cocciuta questa ragazza.  – Se non avessi insistito, se avessi capito subito chi eri.. ora non sarei in questo lettoe tu, non mi guarderesti con quell’espressione shoccata che hai sul volto.
-Ruby… io….
 
La porta dell’infermeria si apre.
-Come sta la mia strega preferita?
 
Ginei qui? Adesso?
Puntualità zero, eh ragazzo?
 
Si è fermato, immobile, a guardare Yvaine.
-Tu… tu cosa ci fai qui Yvaine?
 
Lei non risponde.
Sembra non essersi nemeno accorta del ragazzo.
Tiene il viso basso, e continua a girare l’anello che ha sul pollice destro.
L’anello a forma di teschio con dei rubini che fanno da occhi.
Sono preoccupata.
 
-Yvaine?
Finalmente alza lo sguardo, che incontro.
I suoi occhi porpora sembrano più scuri di prima.
-Non ho bisongo di protezione. Proteggete gli altri.
 
Detto questo, si alza e se ne va, lasciando me e Gin senza una parola.
 
Yvaine…. Cosa ti è venuto in mente adesso??

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Capitolo 4
*** I'm Afraid.. Because I Love You. ***


Come faccio…
Come faccio a fidarmi di questa gente se, anche ‘uomo che ha giurato di non rivelare a nessuno la mia identità, ha mancato questa promessa?
Aveva detto che nessuno, mai, avrebbe saputo che in realtà io..
 
No. Ferma tutto Yvaine.
 
Avevamo detto “chi sono” non “cosa sono”.
Quello sarebbe spettato a me nasconderlo come dicono le leggi scolastiche.
Ruby ha detto questo….
Lei non sa cosa sono per la mia gente e soprattutto non sa perché mi trovo qui..
 
E non lo deve sapere.
 
Le voci corrono in fretta dopotutto.
Se qualcuno dovesse sapere la verità, non passerebbe molto tempo che LUI si presenterebbe davanti a me, con la convinzione di potermi riportare a casa.
 
Come se ciò potesse accadere.
Sono andata via proprio per colpa sua, perché voglio impedire a tutti i costi la realizzazione del suo scopo.
 
Un rumore alle mie spalle.
Qualcuno mi ha seguita.
-Sei veloce, non me l’aspettavo. Sei arrivata così lontano in poco tempo..
Questa voce. –Ginei.. Perché sei qui?
Non mi sono nemmeno accorta di essere nella foresta ormai da tempo.
Sorride, e il mio cuore comincia a battere – Abbiamo ancora un discorso in sospeso mi pare.. – Si avvicina a me, con una calma sorprendente – No?
Si riferisce  a ieri quando.. l’ho baciato?
-Io…
-Non essere timida Yvaine..- è proprio davanti a me. Non respiro più. Maledizione, che mi sta succedendo? – Ieri, non lo sei stata.. –Mi alza il mento con l’indice. – Perché sei scappata? Hai improvvisamente paura di me?
 
Involontariamente mi scappa un sorriso. – Tu dovresti averla.
-Infatti..iohopaura.
-Capisco. –Perché mi sento così triste?
-Non ho paura di te Yvaine.. Ruby mi ha detto cosa sei, e sinceramente, non ho alcun problema.
Faccia un passo indietro, appoggiando la schiena contro un albero.
Mi si forma un nodo in gola, quando incontro i suoi occhi cioccolato. – si può sapere che stai dicendo?
-Semplicemente, che questa notte non ho chiuso occhio, e che ho continuano a pensarti durante tutta la mattinata.. è per questo che ho paura.
Scuoto lentamente la testa – Io.. non capisco. – o non voglio capire?
-Io ho paura, di provare qualcosa di nuovo. Ho paura di te perché sei la prima che non mi fa capire più niente.. – Mi prende il viso tra le mani – è per questo che ti ho seguita.. solo per dirtelo. – Sospira.  Io non capisco più niente.. – Io.. credo di amarti Yvaine.
Chiude gli occhi, appoggiando le sue labbra alle mie.





Writer's Time :)

Ciao tesorini!!
si, lo so. Il capitolo è corto, molto corto. Ma, amatemi così ^_^
a presto piccolini!!

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Capitolo 5
*** Il passato che non avrei voluto avere ***


 
YVAINE
Le sue labbra sulle mie, premute con forza. Le mia schiena appoggiata all’albero rugoso. Le mie dita tra i suoi capelli morbidi e le sue mani intorno ai miei fianchi.
È tutto così perfetto che sembra irreale. Non vorrei mai smettere. Ma, in un momento, Gin si allontana da me, a corto di fiato.
-Gin – Quasi non riesco a parlare.
-Hai sentito? – È in allarme. Cos’è successo?
-Cosa… – Una forte scossa chef a vibrare il terreno. Mi appoggio all’albero per non perdere l’equilibrio mentre una scarica di paura mi trafigge in cuore. Ora lo sento, non è un semplice terremoto. Lui è vicino, troppo.
-Cosa può essere? – Io lo so. Sono sicura che questa sensazione dica il vero. Mi hanno trovata. –Yvaine, cos’hai? Sei pallida.
-Io... –Non posso dirtelo. Anche se presto lo scoprirai da solo, non posso. – Dobbiamo andare.
Prendo la sua mano e comincio a correre.
Tra gli alberi intravedo una fitta nuvola di fitta polvere.
-Che diavolo sta accadendo laggiù? – Un’altra scossa, ancora più forte. Altra polvere sollevata.
Arrivati davanti all’entrata della foresta, si staglia davanti a noi un enorme mostro melmoso. Una sottospecie di informe macchia nera piena di bava.
Che schifo.
Proprio davanti a lui ferma con la bacchetta in mano pronta a scagliare un incantesimo, c’è Yukari, la piccola strega amica di Ruby. Il suo corpicino esile verrà inesorabilmente schiacciato da uno solo di quegli orrendi tentacoli.
-Yukari. – Devo farla spostare da li o per colpa mia, qualcun altro morirà.
Faccio per correre verso di lei ma Gin è più veloce di me. In un secondo si trasforma in lupo mannaro e si scaglia contro la streghetta spostandola di qualche metro, mentre il tentacolo gelatinoso scende sbattendo contro il suolo, causando un’altra forte scossa.
Il suolo trema ancora. Jem, dimmi perché proprio qui. Tra tutti i tuoi orrendi sottoposti hai mandato un distruttore.
Questo mi fa incazzare.
Il tuo amore per la distruzione e l’odio ha superato il limite.
Se io non fossi venuta subito qui, tutti questi ragazzi sarebbero morti.
Ora sono vistosamente arrabbiata.
Stringo i pugni. Le unghie mi feriscono i palme facendo colare il rosso sangue al suolo.
Non mi interessa se qualcuno dovesse vedere come sono realmente. Tutto questo sta succedendo a causa mia, io devo fare qualcosa. Lo fermerò Jem, a qualunque costo.

KURUMU
Che sta succedendo? La cupola magica non funziona più?
Mi avvicino correndo a Yukari e Ginei.
-Gin, cosa...
-Non lo so, io ero... – Si volta indietro. – Dove diavolo è....
Eri con la bionda vero? – Eri con una ragazza?
Turnato umano, un vistoso segno di rossetto sulla sua guancia ha attirato la mia attenzione. – Cosa?
Gli pulisco lo zigomo con la mano. – Di a Yvaine che non se lo metta più, o rovinerà la tua reputazione.
Quasi non ci crederei se non l’avessi visto con i miei occhi, il lupo è arrossito e non poco.
-Glielo dirò allora...
Avevo ragione. Stava proprio con lei. – Meglio.
Mi volto di scatto quando il terreno alla mia sinistra cede.
Dalla parte opposta del piazzale, proprio davanti alla foresta, una colonna di nero fuoco si alza. Anche il mostro sembra spaventato quanto me. Si è improvvisamente bloccato, immobile.
Quella è lei, è Yvaine. Ne sono sicura.
Dal primo momento, quando ho visto Ruby ferita e priva di conoscenza, uno strano pensiero mi è balenato in mente. Poi, quando ci siamo incontrate faccia a faccia, ho capito. E quello che sta accadendo ora, ne è la conferma.
In un momento, la colonna nera sparisce mentre la ragazza, con una velocità eccezionale si schianta contro il muso della creatura, scaraventandolo indietro di alcuno metri.
Con una grazia assurda si appoggia al suolo chiudendo le scintillanti ali nere per un instante, mostrando i biondi capelli dai quali spuntano un paio di corna. La coda nera si muove lentamente, alzando della polvere è questa la vera forma di...
-Quella è Yvaine?
Gin non sembra impaurito o scioccato, al contrario. È interessato alla forma attuale di Yvaine.
Io invece, sento qualcosa di strano.  Forse si, forse è paura. Non è la prima volta che ne vedo uno, ma lei è totalmente diversa dagli altri. Bellissima anche se spaventosa.
-È un demone – Ruby si avvicina. Cosa ci fa già in piedi? – E così, hai deciso di trasformarti eh?
Sorride, guardando Yvaine intenta a prendere a calci quella cosa viscida.
La bionda prende una di quelle protuberanze bavose e comincia a stringere forte.
-Torna da lui, lurida creatura. – Comincia ad urlare contro il mostro – E digli che lo sto aspettando!
Pochi secondi dopo il mostro non c’è più. Al suo posto, una chiazza scusa che sta venendo assorbita dal terreno.
Yvaine cade a terra, svenuta, mentre ritorna alle sue fattezze umane.  Dev’essere stremata.
Gin corre da lei, inciampa perfino, rischiando di cadere rovinosamente a terra. La prende tra le braccia e la solleva delicatamente.
-Portala in infermeria Gin, ha bisogno di riposo.
Lui annuisce ed esegue gli ordini di Ruby con una triste e preoccupata espressione sul volto.
La strega si volta verso di me, seria. Mi sta guardando in modo strano.
-Ruby?
-Come l’hai capito?
Sospiro, mettendomi in ordine I capelli. – Beh, gli unici mostri che potrebbero ritorcerci contro la nostra magia, sono i Demoni, che io sappia almeno. E poi... – Mi fermo un attimo. Quella sensazione di freddo che ho provato quando ho incontrato i suoi occhi la prima volta, erano un avvertimento ed io non le ho dato retta. – La prima volta che l’ho incontrata, ho avuto la stessa sensazione che Yukari mi descrisse quando incontrò te.
-Ovvero?
Guardo in la, verso il bosco, cercando di trovare le parole più giuste. – La sensazione di avere di fronte qualcuno come noi, ma di un livello nettamente superiore.
 
GINEI
Più ti guardo mentre non sei cosciente e più penso a quanto tu sia fantastica. Sei riuscita a cambiare un pezzo di me in soli due giorni sorprendendomi. Spero però che non sia l’ultima volta che lo fai.
Anche se dell’ultima sorpresa avrei fatto volentieri a meno.
Un demone, chi avrebbe mai potuto immaginarlo?
-Gin… -Yvaine muove una mano fino a raggiungere la mia appoggiata alle candide lenzuola dell’infermeria.
-Ehi – è ancora più bella quando cerca di capire cos’è successo. – Stai bene?
-Uhm... - Si mette seduta, sospirando. Cos’è che non va? –Gin, tu… hai visto?
La sua vera forma. Parla di quella. –Ne riparleremo.
-No. – La sua voce sembra rotta dal pianto. – Non volevo tu lo scoprissi. Nessuno doveva saperlo. Volevo che non avessero paura di me. – Stringe i pugni. – Ma lui ha mandato quella creatura, e io ho dovuto farlo. Volevo proteggervi.
-Yvaine. – Mi alzo dalla sedia e mi risiedo sul letto accanto a lei. – Io, non mi faccio problemi se è questo che ti preoccupa. Te l’ho già detto, e poi eri spaventosamente bella prima.
-Ma tu non sai alcune cose, anzi non sai proprio niente di me…
-Non importa. Me le dirai, quando sarai pronta.
-Quello è stato mandato per me Gin. Lui vuole...
Le prendo il viso tra le mani e la bacio.
-Non preoccuparti.
La stringo a me, come se non volessi lasciarla mai.
In realtà, è proprio quello che voglio.
Yvaine ti prometto che chiunque voglia separarti da me ne pagherà le conseguenze. 

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