Are you my happy ending?

di thesailingship
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First chapter ***
Capitolo 2: *** Second chapter ***



Capitolo 1
*** First chapter ***


15 settembre 2012

“Ma insomma, è la quarta volta che ti chiamo. Vuoi svegliarti? Devi andare a scuola!” sbraitò Maura, la mamma di Niall, entrando nella stanza del figlio aprendo le finestre.
“Ma che ore sono?” chiese Niall tenendo gli occhi chiusi.
“Diciamo solo che tra quindici minuti chiudono i cancelli e tu sei ancora nel letto!” urlò la madre.
“Ora mi alzo” rispose Niall girandosi dall’altra parte del letto.
Sentendosi il peso dello sguardo della madre alle spalle si alzò dicendo “ti voglio bene mamma” e si mise a ridere.
“Sbrigati!” contestò la donna, cercando di essere più severa possibile, uscendo dalla stanza sbattendo la porta.
 
Per Niall iniziava l’ultimo anno di liceo insieme ai suoi amici Harry e Zayn.
Harry, negli ultimi due anni, si era rivelato un ottimo amico agli occhi di Niall. Aveva i capelli ricci di color castano scuro e gli occhi verdi. Era gentile con tutti e forse era anche per questo che stava simpatico a molte persone; ogni volta che andava a casa di Niall per studiare, per esempio, portava sempre qualcosa da mangiare: cioccolata, torte, rosticceria, bevande eccetera. Insomma, sapeva come farsi voler bene dalla gente.
Zayn, invece, non si faceva apprezzare subito in quanto tendeva sempre a starsene sulle sue. Gli occhi color nocciola incantavano tutte le ragazze della scuola e i suoi capelli neri dovevano essere sempre e costantemente in ordine. Aveva uno stile tutto suo, infatti, vestiva con giacche di pelle e pantaloni neri strappati alle ginocchia. Ma conoscendolo era un ragazzo premuroso e sempre disponibile per gli amici.
 
Niall riuscì fortunatamente ad entrare nell' istituto subito dopo la chiusura dei cancelli.
“Amico, mi devi dieci sterline - Harry rise mentre tendeva la mano a Zayn aspettando i soldi guadagnati per la scommessa- primo giorno di scuola, primo incasso –continuò- te l’avevo detto che ce l’avrebbe fatta”
“Merda” imprecò Zayn prendendo il portafoglio dalla tasta posteriore dei pantaloni.
“Devo imparare a mettere la sveglia la mattina - disse con affanno Niall che, osservando lo scambio dei soldi tra  due amici aggiunse sconcertato- avete scommesso su di me?”
“Esattamente –disse compiaciuto Harry - Zayn credeva che saresti entrato a seconda ora il primo giorno di scuola- rise- principiante”
“Quando ho visto il bidello che andava a chiudere i cancelli ero certo di avere la vittoria in tasca” si giustificò Zayn.
Niall rimase allibito dal comportamento dei due ma dopo si unì alle risate.
“Certo che –pensò Harry mentre chiudeva l’armadietto- l’orario di quest’anno è una vera tortura, voglio dire, come primo giorno di scuola, abbiamo Jonson per le prime due ore!”
“Perché è una tortura? Con la professoressa Jonson mi faccio le migliori dormite- contestò Zayn divertito- questo vuol dire che ogni lunedì avrò due ore in più per riposare!” risero i due.
Niall nel contempo era alle prese col suo armadietto. Lo aveva ritrovato esattamente come lo aveva lasciato l’ultimo giorno di scuola. In quell’armadietto c’era di tutto, dai panini avariati ai libri rovinati e addirittura da fogli sparsi ovunque. Cercò un cestino dell’immondizia e vi gettò tutto tranne i libri, anche se esitò un istante, prima di riporli con ordine nell’armadietto.
Suonò la campanella della prima ora e piano piano tutti i ragazzi si avviarono nelle rispettive classi.
Harry, Zayn e Niall entrarono nell’aula d’italiano e si sedettero agli ultimi banchi. Zayn scelse il banco vicino alla finestra dove la luce del sole riscaldava il legno. Appena seduto, appoggiò le braccia e la testa sul banco lasciandosi cullare dai raggi del sole che ricordavano l’estate passata a prendere il sole lungo il bagnasciuga al mare.
Le prime due ore passarono lentamente con la professoressa Jonson che raccontava nel dettaglio il suo viaggio in crociera. Harry si guardò in giro ed effettivamente nessuno era interessato minimamente a quello che diceva la prof: chi disegnava, chi mandava sms con il cellulare nascosto nel borsellino, chi giocava col Nintendo sotto il banco; alla scena di Zayn che dormiva beatamente e di Niall con le cuffie che sbucavano dalla maglietta, Harry soffocò una risata.
Finita anche la terza ora, finalmente suonò la campanella che indicava l’inizio della ricreazione.
I tre amici si avviarono alla macchinetta del caffè e presero il solito caffè espresso, il che era ritenuto, da Zayn, un rito che avveniva ogni giorno e subito dopo uscirono nel cortile della scuola.
Si appoggiarono ad un muro ed Harry propose di chiamare Liam e Louis, che frequentavano una scuola diversa, ma non distante dalla loro.
 
 
Liam e Louis erano gli altri ‘componenti’ del gruppo.
Liam era un ragazzo davvero dolce ma se lo si faceva incazzare erano guai amari. Aveva i capelli castani, gli occhi color nocciola scuro e labbra carnose. Negli ultimi periodi aveva fatto crescere la barba e aveva cambiato il suo stile, ad esempio come primo giorno di scuola aveva scelto di vestirsi con una camicia a righe blu chiaro e dei jeans sul beije e le vans dello stesso colore della camicia, a differenza dello scorso anno che si era presentato con una maglia semplice e jeans normali. Anche Liam era gentile con tutti, soprattutto con le ragazze, ma non lo faceva per potersele al letto, semplicemente perché faceva parte del suo carattere essere altruista ed educato.
Louis, invece, era popolare nella sua scuola, tutti lo conoscevano, anche le matricole del primo anno. Faceva parte del comitato studentesco. Stava simpatico a tutti e durante la pausa era quasi impossibile non trovarlo a chiacchierare con qualche ragazza. Aveva i capelli castani e lisci, i suoi occhi erano di color smeraldo con piccoli accenni di celeste. Aveva sempre la battuta pronta, sia negli scherzi sia nelle discussioni. Louis era ritenuto una di quelle persone con cui non ci si annoia mai; non stava mai fermo. Si riteneva uno ‘spirito libero’ diceva, facendo ridere chi lo ascoltava dal momento in cui improvvisava una telefonata simulata con sua madre dicendo “si mamma, lo farò, ok, ok, va bene, si – visto? Nessuno mi comanda. Sono uno spirito libero, io!”      
 
 
Niall, chiusa la telefonata, avvertì Harry e Zayn che dopo scuola sarebbero dovuti andare a prendere Louis e Liam per prendere poi il bus insieme e tornare nelle rispettive case.
 I due acconsentirono e Zayn fece in tempo a spegnere la sigaretta che la campanella di fine ricreazione suonò.

 
Liam girò tutta la scuola prima di trovare Louis che flirtava con una ragazza dai capelli biondi e lunghi.
“Ora devo proprio andare, ma ci sentiamo, si?” domandò Louis che, avendo il consenso della ragazza si chinò per darle un bacio sulle guancia.
“Bel tipo” giudicò Liam.
“Si chiama Jennifer, fa il secondo anno e, fino all’anno scorso non l’avevo mai vista. Ci avresti giurato?” disse sorpreso Louis della sua stessa affermazione.
“Sarà quella giusta?” chiese Liam con un tono forse troppo disperato. Era stanco di avere un amico che tutte desideravano ma non erano adatte per stare con un tipo come lui.
“Ovvio che no amico, non è quella giusta per me, per ora non voglio avere storie serie fondate sull’amore eterno e bla bla bla.”
Si lanciarono sguardi che volevano significare ‘ma ti pare?’ per poi mettersi a ridere.
Prima di lasciare Louis davanti alla sua classe, Liam lo ricordò che dopo scuola dovevano prendere il bus con gli altri. “Ah, certo amico, lo ricordavo!” disse facendo ridere Liam.
 
Nel mentre Liam percorreva il corridoio per arrivare nella sua classe notò una ragazza mai vista prima, doveva per forza fare il primo anno di liceo. Aveva i capelli di un castano scuro e due occhi marroni che se guardati più intensamente, sembravano ti leggessero dentro l’ anima. Aveva la pelle chiara e in quel momento indossava una lunga e larga maglia rosso-mattone, dei jeans chiari e le superga rosse con la fantasia floreale. Tutto sommato non era niente male come ragazza, ma Liam non ci diede molta importanza e le passò di fianco.
Al contrario, fu la ragazza a trovare il coraggio e rivolgerli parola.
“Ciao –disse- sai per caso dov’è il laboratorio di chimica?”
“Certo” le rispose Liam. Stava per indicare il laboratorio quando “Ti ci posso accompagnare, se vuoi” sorrise.
“Se non devi rientrare subito in classe, mi faresti un enorme favore” ricambiò il sorriso.
Liam si guardò alle spalle, dov’era la sua classe e aggiunse
“Tranquilla – si incamminarono- sei nuova?” chiese.
“In un certo senso si, mi sono trasferita da poco e mi sono iscritta a questa scuola”
“Quindi a quale anno sei?” chiese Liam
“Al secondo” rispose la ragazza.
“Comunque – Liam cambiò discorso un po’ imbarazzato- dopo questo corridoio, giri a destra, e dopo le scale, giri ancora a destra, sarà la seconda porta a sinis- si fermò vedendo la ragazza in difficoltà- va bene dai, ti accompagno” risero.
“Grazie per avermi accompagnata” disse la ragazza
“Figurati- ma prima di andarsene disse- comunque piacere, mi chiamo Liam” le porse la mano.
“Mars” rispose la ragazza mentre gli stringeva la mano.
“Bel nome, ora scusami, ma devo proprio andare” disse lui facendo segno con la mano verso il corridoio.
“Si anche io” indicò Mars il laboratorio alle sue spalle.
“Ci si vede allora” affermò poi mentre si incamminava per andare dalla parte opposta.
“Certo, ciao Liam” rispose Mars sussurrando le ultime due parole per poi entrare in laboratorio.
 
Mars prese posto dietro un banco di lavoro e, visto che il professore di chimica non era ancora arrivato, due ragazze le si avvicinarono.
“Piacere, io mi chimo Abby lei si chiama Scarlet, tu?”
“Piacere, io mi chiamo Mars.”
“Devi essere nuova, non ti abbiamo mai vista in questo corso”
“Si, in effetti mi sono trasferita da poco e-”
Abby annuì ma non le fece finire il discorso che la interruppe “Sai, con chi hai appena parlato?”
Mars fece di no col capo.
“Quello era uno dei ragazzi più al top di tutto il liceo.”
Scarlet tirò fuori dallo zaino un foglio dove vi era scritta una lunga lista di nomi. I primi tre erano cerchiati di rosso.
“Liam Payne è al terzo posto nella nostra lista, al primo posto beh- fece segno alla sua amica con un gesto ovvio- ci sta Louis Tomlinson”
“Che non ha bisogno di presentazioni” si intromise Abby.
“E al secondo Ashton Smith, capitano della squadra di basket.”
Le due fecero un sospiro di ammirazione per i ragazzi appena nominati.
Mars spalancò gli occhi per l’atteggiamento delle due ragazze. Erano sicuramente quelle tipette che farebbero di tutto per mettersi al centro dell’attenzione. Atteggiamenti che Mars, non poteva proprio sopportare.
Fortunatamente, entrò il professore e le ragazze tornarono ai loro posti.
 
L’ultima ora passò forse troppo velocemente dal momento in cui Mars dovette sbrigarsi nel mettere i libri nello zaino o avrebbe perso il bus che l’avrebbe portata a casa.
Suonò l’ultima campanella alle 13:00 in punto. Mars percorreva il cortile della scuola quando incontrò Liam. Timidamente la ragazza alzò una mano arrossendo dal momento che aveva saputo che Liam era uno dei ‘popolari’ nella scuola.
Il ragazzo ricambiò il saluto, gesto che non fu andato inosservato a Louis che era al suo fianco.
“Ohoh, chi è lei? ”
“No ma niente è solo una-” non finì la sua frase che Louis si intromise
“Sssh, sento nell’aria nuovi amori” scherzò
“Lou so a malapena come si chiama” rise
“E quindi? Questo non giustifica nulla, la conoscerai. E poi- continuò- mica male come ragazza”
“Ma smettila, non credo di volermi impegnare seriamente. Altrimenti ci avrei già provato, non credi?”
“Morirai sul letto a furia di guardare filmini porno se non provi ad uscire con qualche ragazza, amico” disse serio Louis trattenendo però una risata.
“Certo che sei proprio un coglione alle volte” rispose Liam prendendosi il viso tra le mani.
“Dimmi che le parlerai di nuovo” lo incoraggiò Louis.
Dal momento che Liam non rispose, Louis diede un pugno scherzoso sul braccio dell’amico.
“Va bene … va bene, lo farò” buttò lì.
“E bravo il mio ragazzo- rise- ehi, comunque, se non dovesse andare bene…”
“Louis!”
“Quindi ci tieni a lei, ammettilo.”
“Smettila. Neanche la conosco.” Tagliò corto Liam.
 
Usciti da scuola incontrarono Harry, Niall e Zayn che aspettavano all’ombra.
“Allora, com’è andata oggi?” domandò Niall.
“Amico, ti dico solo ‘bionda’ ‘secondo anno’ ‘ formosa’ ‘ Jennifer’” disse Louis contando sulle mani le parole dette.
“Sei sempre il solito” disse esasperato Harry.
“Ah, Liam, vuoi dire qualcosa tu?” Louis si girò verso l’amico.
“Ma non ho nulla da dire- rise- ho solo accompagnato una ragazza al laboratorio di chimica, tutto qui.”
“Beh, si inizia piano piano” scherzò Zayn.
“Come si chiama?” chiese Harry.
“Mars. Comunque- cambiò discorso- a voi com’è andata?”
Niall iniziò a parlare della partita a calcetto durante l’ora di educazione fisica e tutti sembrarono molto interessati.
Liam fu l’ultimo a scendere dal bus. Da quando era andato via Harry aveva messo le cuffie e ascoltava il suo gruppo preferito.
‘Non mi interessa davvero quella ragazza’ pensò mentre tornava a casa.


 

HERE I AM

Salve a tutti, ho deciso di scrivere queste ff soprattutto per tenermi impegnata, in qualche modo, quest'estate. Insomma, capitemi, non so che fare ora che è finita la scuola lol.
Comunque, spero che, come prima fan fiction, forma grammaticale e idea per una storia vi piaccia, fatemelo sapere con una recensione, sarò felice di rispondervi. 
okay, nulla di più, se volete contattarmi su twitter sono @thesailingship 

 

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Capitolo 2
*** Second chapter ***


“Riprendere le abitudini scolastiche dopo tre mesi di puro relax è veramente faticoso” constatò Zayn mentre insieme ad Harry e Niall varcava il cancello della scuola.
Nonostante fosse settembre, era una giornata piuttosto afosa e tutti cercavano un posto all’ombra aspettando il suono della prima campanella.
“Il tempo di abituarti amico, anche se, ad essere sincero mi ero stancato delle vacanze” ammise Harry mentre sorseggiava la bevanda della lattina.
“Come fai a stancarti del mare, del sole, del relax, del dolce far niente?” chiese Zayn guardando Harry con stupore.
“Ti stai rincoglionendo Styles” aggiunse Niall senza tralasciare espressione nella sua frase.
“Andiamo, tre mesi senza far nulla! Preferisco avere un orario preciso per svegliarmi la mattina, anziché dormire fino a mezzogiorno. E poi il pomeriggio, oltre ad andare in palestra ho anche lo studio, la mente è sempre impegnata così.” Asserì Harry buttando la lattina nel cestino posto di fianco ad un’aiuola con piccoli fiori viola in mezzo al prato ben curato della scuola.
“Io mi son rotto già le palle e siamo solo al terzo giorno. Lo zaino già pesa.” Disse infastidito Niall mentre si contorceva nel disperato modo di trovare una posizione adatta affinché il peso dello zaino non gli lasciasse segni sulle spalle.
“Se ti piace essere stressato, buon per te Styles”  continuò Zayn dando una pacca sulla spalla ad Harry.
La campanella suonò e tutti i ragazzi entrano nell’edificio molto lentamente.
Durante le vacanze estive a scuola era stata ristrutturata. Le pareti, adesso, erano di un bianco pulito e gli armadietti furono ridipinti da arancione scuro a rosso acceso. Anche la palestra era stata ripulita del tutto. Il colore nelle classi era diverso per settore, ad esempio i laboratori, erano stati dipinti di celeste, la palestra di un arancione chiaro. Ora era molto più ordinata e presentabile.
I tre ragazzi si avvicinarono ai loro rispettivi armadietti.
“Ciao Zayn” disse una ragazza molto carina mentre passava dietro di loro.
Zayn si voltò e le sorrise ma la ragazza era già andata via timidamente.
“Già, è bruttissimo ritornare a scuola, vero?” domandò Harry facendo ridere Niall.
Mentre Zayn maneggiava il lucchetto inserendo il codice, un foglio piegato in due  cadde per terra.
“Oh amico, sarà stata la ragazza che è appena passata? ” domandò Niall.
“No, io non credo- asserì Harry- era troppo timida, non sarebbe riuscita a salutarlo sapendo che avrebbe letto il bigliettino”
“Giusta osservazione” meditò Zayn.
Aprì e lesse ciò che conteneva il bigliettino:
‘Volevo solo farti sapere che amo il modo in cui sorridi.
“E questi quando li hai presi?” chiese Harry prendendo dei fumetti dall’armadietto dell’amico.
“Non li ho mai comprati.” Disse
“Figo però. Sono certo che è stata la ragazza del bigliettino.”
“A me queste smancerie non piacciono. – sovrastò Zayn accartocciando il bigliettino che aveva tra le mani- La cosa che mi ha dato fastidio è che ora sa la combinazione. Capite? Ora potrà riempirmi di dolci al cioccolato e smancerie da femmine.”
“Ma dai Zayn- incalzò Harry- è stato un pensiero molto dolce. E giudicando dai fumetti, devi ammettere che ti conosce più di quanto credi.”
“Spero sia l’ultima sorpresa per oggi.” Sbuffò.
“Va bene, se proprio non li vuoi, li prendo io” disse Niall prendendo i fumetti dalle mani di Harry e li mise nel suo zaino.
La ragazza che inserì il bigliettino e che grazie all’aiuto del bidello, aprì l’armadietto di Zayn, era nascosta dietro l’angolo.
Aveva sentito tutto. Aveva sentito il disprezzo, il disgusto nelle parole di Zayn nel trovare quello che lei stessa aveva messo nell’armadietto. Così prese il suo zaino da terra e si avviò nella sua classe. Con passo veloce e senza guardarli in faccia, passò davanti ai ragazzi.
“Qualcun altro è nervoso stamattina, non sei il solo, vedi?- notò Harry quando la ragazza sfrecciò davanti a loro facendosi largo tra la gente nel corridoio - magari avrà ricevuto un regalo anche lei - Zayn lo fulminò con uno sguardo-  amico, non prendertela, era per scherzare” continuò alzando le mani in segno di scuse.
“Si, certo” tagliò corto Zayn.
 
“Ehi? Allora? Com’è andata?- chiese l’amica seduta al banco- Claire? Allora?”
“Niente. Niente, Jessy ho lasciato il bigliettino e i fumetti nel suo armadietto e me ne sono andata.” Rispose lasciando cadere lo zaino per terra e sedendosi dietro il banco di fianco alla sua amica.
“Non hai visto la sua reazione?”
“No, sono arrivata tardi.”
“Ah”
Claire era rimasta delusa dall’atteggiamento e dalla reazione del ragazzo. Insomma, quanto poteva dare fastidio un regalo del genere? Tuttavia, preferì non parlarne con l’amica. O non ancora.
Fortunatamente, per Claire,  entrò il professore e le due amiche non ebbero il tempo di parlare.
Claire era una ragazza con un carattere tutto suo. Le piaceva vestirsi con giacche di pelle preferibilmente nere, jeans chiari strappati sul ginocchio, kult e larghe felpe con sopra stampe dei super eroi.
Aveva i capelli neri e lisci, due grandi occhi color castano scuro dove non mancava mai una linea spessa di eyeliner. Amava tutta la roba che fosse borchiata,i dilatatori, ed i piercing.
Aveva un septum nero ed due dilatatori bianchi ai buchi delle orecchie.
 
 ***
 
Suonata la campanella di inizio pausa, Liam uscì dalla classe per poi andare a prendere qualcosa da sgranocchiare per l’ora successiva.
Vicino al distributore incontrò Mars.
“Sai che le Kit Kat fanno ingrassare?” disse Liam facendola spaventare.
“Oh beh, ho ancora tanto tempo per la prova costume” rispose Mars prendendo il pacchetto appena comprato.
“Ok, hai vinto” rise mentre prendeva un mars dal distributore.
Stava per parlare quando Mars lo interruppe:
“Ti prego, so già cosa stai per dire- lo bloccò con una mano mentre notava Liam guardare con espressione stupita prima verso la sua merenda e poi verso di lei- è una battuta che ho sentito forse troppe volte” rise.
“Ti mangerò nell’ora successiva” fece finta di ignorare ciò che aveva appena detto la ragazza.
“Fanculo!” diede un pugno sul braccio.
Liam fece un espressione di finto dolore per poi chiederle “Ti va di uscire fuori al cortile con me?”
Mars non amava stare al centro dell’attenzione. Ora che sapeva che quasi tutta la scuola conosceva Liam, le faceva strano uscire con lui nella pausa. Avrebbe avuto tutti gli occhi puntati su di lei. 
“Possibilmente, prima che suoni la fine della ricreazione” scherzò Liam.
“Idiota- roteò gli occhi- andiamo”
Detto, fatto. Appena Mars e Liam uscirono nel cortile, le prime ad avvicinarsi furono Abby e Scarlet.
“Ciao Mars, come va?” disse Scarlet con una voce troppo squillante.
“Bene, grazie”
“Tu devi essere…Liam vero?” disse con finto disinteresse Abby.
“Si, in persona” gonfiò il petto.
“Ma smettila” lo stuzzicò Mars.
“Bene, Mars –deglutì Scarlet folgorata dalla bellezza di Liam- ci vediamo ok?”
“ok, va bene”
“Ciao Liam” squittirono in coro
“Ciao ragazze”
Mars aspettò che le due ragazze furono lontane per tirare un sospiro di sollievo.
“Dimmi la verità- disse Liam guardando dritto davanti a se- non ti piacciono, vero?” si voltò per guardarla.
“Ma…non è che non mi piacciono- gesticolò- sono solo troppo…troppo.”
“E tu? Tu come sei?”
“Io? –si indicò- Liam, io sono tutto l’opposto. Pensa che hanno fatto una lista con forse più di trenta nomi. E nei primi tre ci sei tu.”
“Io?”
“Si” se la risero.
 
Louis parlava con Jennifer quando si accorse di Liam e Mars seduti sulla ringhiera che contornava le scale che accedevano nell’aula di informatica.
“Scusami un attimo tesoro, un mio amico mi ha chiamato” buttò lì.
“Non metterci troppo” schioccò un bacio sulla guancia di lui.
Si avvicinò ai due amici
“Liam, mi presenti la tua nuova amica?” disse guardando prima Mars e poi il suo amico con un piccolo sorrisetto.
Liam sbuffò prima di presentare Mars.
“Louis, ti presento Mars. Mars-”
“Louis. Si, lo conosco. Non si parla d’altro” disse la ragazza stringendo la mano di Louis.
“Sono onorato” fece un piccolo inchino mentre ricambiava la stretta di mano.
I tre iniziarono a parlare e scherzare. Ogni tanto Liam diceva delle battute che facevano ridere Mars. Mentre Louis non perdeva occasione nel raccontare qualche perla di saggezza detta da Liam quando era ubriaco, mettendo l’amico in imbarazzo.
La campanella di fine ricreazione suonò e mentre tutti gli altri ragazzi rientravano nelle proprie classi, Liam aiutò Mars a scendere dalla ringhiera sotto l’occhio furbo e malizioso di Louis.
“Mars, è stato un piacere conoscerti, alla prossima” disse Louis mentre si allontanava dai due.
“Anche per me, ci vediamo” fece un cenno di saluto con la mano.
“Vado anche io -aggiunse Liam- sempre che tu non abbia bisogno di essere accompagnata in qualche laboratorio” diede una leggera gomitata sul braccio di lei.
“Ehi!” fece la finta offesa.
“Ci vediamo”
“Va bene” concluse Mars voltandosi dalla parte opposta a quella di Liam per poi entrare nella sua classe.
 
*** 

Era l’ultima ora di lezione e Niall chiese di andare al bagno. In realtà, voleva solo andare via dalla classe usando qualche scusa. Non aveva mai sopportato l’ora di storia dell’arte. La professoressa non faceva altro che divinizzare quelle poche colonne d’arte che rimasero in piedi dopo tutto quel tempo.
Incontrò Harry uscendo dalla classe.
“E tu? Sbattuto fuori dalla classe già il terzo giorno?” disse l’amico dai capelli ricci.
“Se fossi rimasto lì dentro altri due minuti avrei iniziato a russare -indicò la porta alle sue spalle- tu che ci fai in giro?”
“Fisica. Avevo bisogno di un caffè.” Rispose Harry mentre mostrava il bicchierino.
“Capisco- annuì- ehi, dopo andiamo a prendere Louis e Liam? Mangiamo da me e poi andiamo al torneo di calcetto.”
“Per me va bene. Ma Zayn?”
“Non credo che ci sarà. È ancora preso da quello che è successo stamattina. Ha lo sguardo sempre perso nel vuoto.”
“Ci sta dando troppo peso.”
“Già. È quello che ho detto anche io. Mi ha detto inoltre che vuole scoprire chi è.”
“Sul serio? Come?”
“Dice che entrerà sempre prima che suoni la campanella e si nasconderà per vedere chi va ad aprire il suo armadietto.”
Harry provò a trattenere una risata, ma alla fine scoppiò facendo ridere anche Niall.
Mancavano pochi minuti al suono della campanella, così Niall decise di rientrare e, dopo essere stato rimproverato dalla professoressa, si andò a sedere. Trovò Zayn sempre con lo stesso sguardo perso, decise allora di parlarli.
“Ehi- bisbigliò- ti va di venire da me dopo? Alle tre andiamo a giocare al torneo di cal-”
“Io non vengo.”
Suonò la campanella e nel mentre gli altri compagni di classe mettevano i  libri nei propri zaini e uscivano dalla classe, Niall guardò Zayn fisso sperando che alle fine cambiasse idea.
Tuttavia, uscirono insieme dalla classe.
Claire era non molto distante da Zayn e Niall.
“Ecco Zayn!” sussurrò l’amica di Claire agitandosi.
“Si, l’ho visto.”
“È bellissimo- disse stringendo il braccio di Claire- non trovi?”
“Si..si.” rispose mentre stringeva a se il dizionario di francese alzando il sopracciglio.
 
All’uscita, come programmato, Niall ed Harry andarono nella scuola degli altri loro amici.
“Ehi come butta?” disse Louis mentre stringeva la mano ad Harry colpendo leggermente la spalla con la sua.
“Tutto bene amico” ricambiò il gesto.
“Zayn?” notò Liam.
Niall guardò Harry e spiegò il perché non era potuto venire.
Mentre raccontava l’accaduto, Mars passò tra Louis e Liam e li salutò.
“Ehi- fece, mentre dava una pacca sulla spalla contemporaneamente ai due- ci si vede domani” sorrise.
“Ciao Mars!” salutarono sorridendo
“È lei Mars?” chiese Harry.
“Si, carina vero?” disse Louis.
Gli altri annuirono.
‘Carina…’ ripeté sottovoce Harry. 

 

Here I am

Eccomi qui con il secondo capitolo, spero di essere stata più completa rispetto al primo.
Per quanto rgurda il capitolo, beh, sta iniziando a prendere forma e i personaggi sono quas tutti presentati. A questo punto, vorrei puntualizzare che, come avrete potuto notare, ho presentao tutti, tranne Niall; vorrei dirvi di non preoccuparvi perchè verrà descritto 'dagli occhi di Claire' nei capitoli successivi, so, stay tuned.
Grazie per le recensioni e per il vostro appoggio.
Se volete contattarmi, sono @thesailingship su twitter.
Alla prossima.

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