[Giulia]

Manca solo Carmen a tavola per la colazione. Quella ragazza mi preoccupa:questa notte è tornata all’alba dopo essersi fatta lasciare ad un bar ieri sera dopo il cocktail. Davanti a me ci sono Bob e Pilar ad amoreggiare,mentre Bianca li guarda quasi con disgusto.

“ Avete finito di farci venire il diabete?” domanda Bianca ai due piccioncini.

“ Ah Bianca,dobbiamo fare scorta!” le risponde mio fratello.

“ Ma poi ieri sera come hai liquidato Josh?” le domando. Bianca sta quasi per strozzarsi con il caffè.

“ Ho capito:lasciamo stare!” le dico. Esce Carmen dalla sua stanza,vestita e pronta per uscire.

“ Alla fine sei tornata a casa!” le dice Bianca.

“ Se sono qui,evidentemente si!” le risponde.

“ E dove sei stata?” le domando. Arrossisce leggermente.

“ Da un amico!” mi risponde.

“ E lo conosciamo?” le domanda Bob.

“ No. Finito l’interrogatorio?” chiede lei.

“ Daii vogliamo sapere di più! Lo porterai al nostro matrimonio?” le domanda Pilar.

“ Ahhhh è solo un amico! E poi neanche lo conoscete!” risponde Carmen.

“ E l’hai conosciuto a Medellin?” le domando. Annuisce.

“ Quindi Mario lo conosce!” dice Bob.

“ Basta,per favore! Mario non sa niente e non voglio sappia nulla!” risponde Carmen.

“ Va beh noi… posticiperemo il nostro interrogatorio al rientro di Pilar … e chissà che per allora non si sveli il misterioso nome dell’amico di Carmen che la intrattiene fino all’alba!” dice mio fratello.

[Barbara]

Dio mio,che mal di testa! Questo sole che irradia dalle persiane mi sta uccidendo! Ma che cavolo è successo ieri sera al cocktail?

Apro gli occhi lentamente e cerco di mettere a fuoco il luogo in cui mi trovo,ma mi gira ancora la testa. Devo essermi presa una bella sbronza!

Ma dove diavolo mi trovo? Questa non è la camera che mi hanno mostrato ieri zia Betty e zio Armando! Cavolo ieri ho dimenticato di avvisarli! Si saranno presi un bello spavento!

Sulla poltrona accanto al letto ci sono i miei indumenti quindi questo vuol dire che … sono nuda! Che cavolo ho combinato?

Nel letto accanto a me non c’è nessuno ed è un buon segno! Forse qualcuno mi ha portato in un residence!

Si apre la porta di una stanza adiacente a quella dove mi trovo ed esce un uomo coperto solo da un asciugamano in vita.

“ AHHHHHHHHHHHHH!” grido. Ma questo chi cavolo è?

“ Ma sei matta? Vuoi farmi prendere un colpo?” mi domanda.

“ Tu sei matto ad uscire così dal bagno!” gli rispondo.

“ Scusami tanto,se faccio la doccia nudo a casa mia! Tu di solito la doccia la fai in costume?” mi domanda. In fondo non ha proprio tutti i torti,ma devo scoprire cos’è successo con questo tipo.

Vedo dei flash di lui e me al cocktail,me appesa al suo collo ubriaca e poi … cavolo l’ho trascinato sul letto con me! Che diavolo ho fatto!

“ Come ti senti?” mi domanda.

“ Intontita! E tu?” gli chiedo.

“ Io ieri ero sobrio! Piuttosto dovresti andare a casa a cambiarti se devi andare nell’azienda dei tuoi zii!” mi dice.

“ E tu che ne sai?” gli domando.

“ Diciamo che da ubriaca sei parecchio logorroica oltre che … intraprendente!” mi dice,sottolineando la sua ultima parola con un tono malizioso! Allora è vero!

“ Posso usare il bagno?” gli domando,ancora imbarazzata.

“ Si,certo!” mi dice. Mi avvolgo il lenzuolo addosso a mo di vestito e corro in bagno.

[Pilar]

Abbiamo trascorso tutta la notte ad amarci,come se il fare l’amore tutta la notte potesse farci sentire meno nostalgia nel periodo di lontananza che ci toccherà da oggi in poi.

Il mio volo è stato chiamato già 2 volte ed è arrivato il momento dei saluti. Sento le lacrime uscire prepotentemente dai miei occhi,mentre lo abbraccio.

“ Amore mio,mi mancherai da morire!” mi dice. Lo stringo a me ancora più forte,come a voler portar con me il suo odore.

“ Sono sicura che questi giorni passeranno in fretta e che questa lontananza renderà più forte il nostro amore! Io intanto,approfitterò dei momenti liberi per guardare qualche abito da sposa e qualche tariffa per i viaggi di nozze!” gli dico. Mi travolge in un bacio appassionato,come a voler imprigionare il mio sapore per questi giorni in cui farà a meno di me ed io di lui.

“ Mi penserai sempre,vero?” gli domando.

“ Ma che domande mi fai,amore mio? Certo che ti penserò e conterò i giorni che mancheranno al tuo ritorno fra le mie braccia!” mi dice.

“ Io adesso vado … non vorrei perdere l’aereo!” gli dico,prima che la nostalgia prenda il sopravvento ed il mio cuore mi imponga di restare qui con lui.

“ Giurami che tornerai da me!” mi dice. Gli do un bacio.

“ Amore mio,questo anello è una promessa che non intendo sciogliere,ma che voglio rafforzare fra sei mesi,quando ci sposeremo!” gli dico. Lo abbraccio per l’ultima volta,come se partissi per 3 anni,invece che per tre settimane.

“ Adesso vai!” mi dice. Sta per scoppiare a piangere anche lui.

Prendo i miei bagagli e vado verso il gate d’imbarco senza voltarmi indietro. So bene che il guardarlo di nuovo causerebbe un’ulteriore sofferenza sia per me che per lui.

[Hermes]

Non capisco perché Giulia mi abbia fatto chiamare,anche se manca ancora parecchio alla riunione con i Valencia.

Entro in sala riunioni e la vedo seduta al posto di comando. La sua faccia non prospetta nulla di buono.

“ Dimmi,sorella!” le dico.

“ Buongiorno,Hermes! Ti ho convocato qui perché devo parlarti!” mi dice.

“ E di cosa?” le domando.

“ Del bacio che hai dato a Pilar! Ieri non abbiamo avuto occasione di parlarne e anche se so che ti sono arrivate della lavate di capo,volevo dirti la mia: devi lasciare stare Pilar! Lei ama nostro fratello e noi dobbiamo essere felici perché lui ha trovato l’amore e invece tu non fai altro che metterti di mezzo per distruggere tutto!” mi dice.

“ Posso andare?”le domando.

“ No. Hermes,io vorrei che tu tenessi il tuo sadismo lontano da Bob e Pilar,anzi a dir la verità vorrei che tu mostrassi al mondo che non sei solo l’essere malvagio che tutti conoscono,vorrei che tu trovassi il coraggio per mostrare il tuo lato buono,quello che non hai mai mostrato a nessuno,ma che sono sicura tu possiedi!” mi dice.

“ Se non l’ho mostrato a nessuno è perché forse non ho nessun lato buono da mostrare!” le dico.

“Sei ancora in tempo, per farti amare da qualcuno,ma sappi che il tempo passa e le persone si stancano presto della malvagità e della cattiveria …!” mi dice.

“ Pazienza!” le rispondo.

“ Fai come vuoi,ma so che un giorno ripenserai alle mie parole e spero che allora tu sia ancora in tempo per redimenti e porre riparo al male che hai fatto!” mi dice.

“ Mi stai forse maledicendo?” le chiedo.

“ No,ma a volte il destino è beffardo e potrebbe farti conoscere l’amore e far in modo che tu non riesca mai a viverlo a pieno! Hermes,il male è come un boomerang ed io credo che tu abbia fatto abbastanza male a Bob!” mi dice.

Iniziano ad entrare Mario e Carmen che prendono posto.

“ Bob?” domanda Mario.

“ Che domande …è andato ad accompagnare la sua donna all’aeroporto e tra bacini e bacetti si è dimenticato della riunione!” rispondo. Entrano Giulio Valencia e i fratelli Doinel che si siedono accanto a me.

“ Allora mio fratello lo conoscete già … loro due sono Mario jr. Calderon,il direttore amministrativo dell’Ecomoda e sua sorella Carmen Calderon,la direttrice di marketing e da oggi anche dei punti vendita sia dell’Ecomoda che della Perfect Day,che sarebbe il nuovo nome dell’ex Valencia Wedding Dress!” spiega mia sorella.

[Giulia]

Entrano Bob,Bianca,zia Asia e zio Nicola che si dispongono casualmente.

“ Lui è mio fratello Roberto Mendoza,il direttore del personale dell’Ecomoda,loro sono Bianca Mora e Asia Suarez Mora,le stiliste dell’Ecomoda e lui è Nicola Mora,uno degli azionisti dell’Ecomoda e anche della Perfect Day!” dico presentandoli. Arrivano anche zio Mario,zia Sandra e Nick.

“ Nicola l’avete già conosciuto durante l’infausto episodio dell’aeroporto e loro sono i coniugi Calderon, azionisti dell’Ecomoda e della Perfect Day!” dico.

“Manca solo nostra cugina,che sbadata com’è di sicuro si perderà una ventina di volte prima di arrivare qui!” dice Hermes,beccandosi uno sguardo di traverso da parte mia.

“ Veramente manca anche Carlos!” risponde Bianca. Arriva finalmente Barbara.

“ Scusate,ma mi sono persa!” dice.

[Giulio]

Non è possibile! Qualcuno mi svegli da questo incubo! La cugina svampita della donna che dovrei sposare è la ragazza che ha dormito a casa mia e che da come mi ha guardato quando si è svegliata,di sicuro immagina di aver fatto ben altro con me nel mio letto!

“ Lei è Barbara Lascano Mendoza,che ricoprirà il ruolo di stilista per la Perfect Day!” dice Giulia. Barbara si volta verso di me e le cade il caffè dalle mani.

“ Iniziamo bene! Non sei neanche arrivata e già hai rovinato la moquette che è stata messa solo 2 settimane fa,complimenti! Barbara,te lo dico con il cuore in mano: se hai intenzione di distruggere l’Ecomoda in un periodo minore od equivalente a quello in cui Dio ha creato l’universo,vorremmo saperlo,giusto per avere la consapevolezza di doverci cercare un altro lavoro!” la aggredisce Hermes. Barbara sta per piangere.Ma che grandissimo stronzo!

“ Non le sembra di esagerare?” gli dico. Mi da fastidio vedere quella ragazza offesa da quel pallone gonfiato di suo cugino!

“ Queste sono questioni di famiglia … famiglia di cui lei non fa parte,quindi la invito vivamente a starne fuori! Nostra zia l’ha descritta come una calamità vivente e adesso ne comprendo i motivi! L’Ecomoda è nata più di 60 anni fa e noi vorremmo esistesse per altri 100 anni!” mi risponde quel tale.

“ Hermes,stai esagerando!” lo riprende Bob.

“ Il sermone risparmiamelo!” risponde Hermes a suo fratello.

“ Adesso basta! Hermes,ti ricordo che nostro padre mi ha dato carta bianca e che i macchinari della produzione si puliscono con molto olio di gomito!” gli dice Giulia.

“ Non capisco,sorella!” le risponde Hermes.

“ Allora te lo spiego una volta per tutte: tu qua dentro non sei mio fratello ed io non sono tua sorella,sono la presidente … PRE – SI – DEN – TE! E siccome mamma e papà mi hanno dato carta bianca,io al tuo posto la smetterei con quell’aria da presuntuoso e chiederei scusa immediatamente a Barbara,al dottor Valencia, a Bob e a tutto il consiglio qui riunito per il penoso comportamento che hai messo in atto!” gli intima la sorella. Questa Giulia è un osso duro!

[Jean Lou]

Non mi aspettavo Giulia avesse questo caratterino! Ha fatto bene a tener testa a suo fratello e sono contento che sia così!

“ Mi scuso che le persone che ho offeso con il mio comportamento e con il consiglio che ha dovuto assistere a questo teatrino!” dice sottomesso Hermes.

“ Bene! Barbara,i miei fratelli li conosci … loro sono Mario jr. Calderon,il direttore amministrativo,sua sorella Carmen,la direttrice di marketing e dei punti vendita, e loro sono i loro genitori Mario e Sandra Calderon,azionisti di quest’azienda; poi ci sono Nicola Mora,azionista di quest’azienda, sua moglie Asia e sua figlia Bianca che sono le tue colleghe e che ti daranno una mano nel tuo lavoro: invece l’uomo che ti ha difeso è il dottor Giulio Valencia, direttore del personale della Perfect Day,l’azienda per cui lavorerai appena ti sentirai pronta e loro due sono i suoi cugini il dottor Jean Lou Doinel,direttore commerciale della Perfect Day e sua sorella la dottoressa Charlotte Doinel,direttrice amministrativa della Perfect Day!” dice Giulia,presentandoci tutti.

“ Giulia,cos’è la Perfect Day?” le domanda sua cugina.

“ L’ultimo affare di mio padre acquistato con gli utili dell’Ecomoda,quindi è anche di tua proprietà! Comunque è un’azienda che produce abiti da sposa e se accetterai,sarai la stilista di punta della Perfect Day!” le dice.

“ Certo,sono felice!” le risponde la cugina entusiasta.

[Carlos]

Cavolo proprio oggi dovevo far tardi! Porca miseria! Premo il pulsante per aprire le cabine elettroniche che introducono all’Ecomoda,ma mi scontro con una ragazza per entrarvi.

“ Stia più attento!” mi chiosa.

“ Potrei dirle lo stesso!” le rispondo.

“ Chi è?” domanda Giulia dall’altoparlante.

“ Giulia,sono Carlos e qui con me c’è una signorina di cui non conosco il nome!” le rispondo.

“ Beh fattelo dire!” mi dice.

“ Si presenti!” dico alla signorina.

“ Al microfono?” mi domanda.

“ Preferisce restare qui tutta la giornata o magari che Giulia chiami la security?” le rispondo.

“ Sono Susanna Valencia Fernandez!” dice quella tipa. Iniziamo bene!

[Giulia]

Aziono il pulsante per far sbloccare le porte e favorire l’ingresso di Carlos in azienda.

“ Chi era?” mi chiede Bianca.

“ Tuo fratello e la signorina Susanna Valencia!” le rispondo.

“ Mia sorella?” mi chiede Giulio. Annuisco.

“ E cosa ci fa qui?” mi chiede sorpreso.

“ Se non lo sa lei!” gli rispondo. Speriamo non sia come sua madre perché mio padre l’ha sempre descritta come una decerebrata,che gli ha fatto perdere le staffe più di una volta!

“ Con la signorina Valencia arriverà anche Carlos Mora,il direttore commerciale dell’Ecomoda!” dico a tutti.

Si spalancano le porte della sala riunioni e Carlos e la strana signorina che lo accompagna stanno per incastrarsi nelle porte visto che hanno deciso di entrare in concomitanza.

“ Prima la moquette ora le porte… una bella bomba per distruggerla l’Ecomoda,no?” dice sarcasticamente Hermes.

Carlos prende posto accanto a sua sorella e Susanna accanto a suo fratello.

“ Immagino lei sia la sorella del dottor Valencia!” le dico.

“ Si,sono Susanna Valencia!” mi dice.

“ E qual è il motivo per cui aveva talmente tanta fretta di raggiungerlo da aver quasi distrutto le porte scorrevoli della sala riunioni?” le domando.

“ Vorrei lavorare con mio fratello e i miei cugini!” mi risponde. A Jean Lou sta quasi per andare l’acqua si traverso!

“ Tu sei sicura di star bene,si?” le domanda.

“ Certo Jean!” gli risponde. Ok,questa è peggio di sua madre!

“ Susanna,ragiona: tu non hai mai conosciuto il significato del verbo lavorare!” le dice il cugino. Iniziamo bene!

“ Mi dispiace interrompere questa simpatica diatriba,ma la signorina possiede un CV?” domanda Hermes. Susanna lo guarda interrogativamente.

“ Susy,il curriculum!” le spiega la cugina.

“ Ah certo!” dice porgendomelo,dopo averlo tirato fuori dalla sua pochette e spiegato per bene.

[Carlos]

Certo che questa ragazza ha un cervello più piccolo di quello dei volatili! Giulia ha la faccia di una che la caccerebbe volentieri a pedate.

“ Qui dice che ha fatto alti studi …sarebbero?” le domanda.

“ Ho studiato alla San Marino!” risponde lei tutta orgogliosa. Non sapevo che alla San Marino regalassero lauree!

“ Quindi si è laureata alla San Marino!” le dice Mario jr.

“ No,ho conseguito solo 8 semestri! Poi ho iniziato a lavorare nell’azienda della mia famiglia con Giulietto e i miei cugini!” spiega. Speriamo che Giulia non assuma questa gallina!

“ E che mansione aveva alla Valencia Wedding Dress?” le domando.

“ Ero la vice presidente!” mi risponde. Io e Giulia ci scambiamo uno sguardo abbastanza eloquente. Ora capisco perché la Valencia Wedding Dress è andata in malora!

“ Susanna,i ruoli dirigenziali sono tutti occupati!” le spiega il cugino.

“ Davvero?” gli domanda sbalordita.

“ E poi senza un documento che attesti le sue competenze,non possiamo assumerla come dirigente!” le spiega Hermes.

“ Ah no? E da chi devo farmi dare questo documento?” domanda questa tizia. Ti prego,Giulia,non assumere questa decerebrata!

“ Susy,il dottore vuole dire che senza laurea non puoi fare la dirigente!” le spiega il fratello.

“ Ma cosa dici? Per due anni sono stata la vice presidente della Valencia Wedding Dress e poi io ho fatto 8 semestri di finanza alla San Marino,non sono un’ignorante!” risponde lei. Giulia è esasperata e la capisco!

“ E questo è uno dei motivi per cui la Valencia Wedding Dress ha cambiato sia nome che proprietario!” le dice sarcasticamente Hermes.

“ Hermes! Comunque,se vuole un lavoro per lei c’è!” dice Giulia. Mettila a lavare i pavimenti o a portare i caffè!

“ Ah si? Tipo la modella?” chiede Susanna.

“ No … si tratta di svolgere le famose P.R.” le risponde Giulia.

“ Ossia?” domanda la nota decerebrata. Menomale che non era ignorante!

“ Public Relations!” le dico. Susanna guarda tutti interrogativamente.

“ Pubbliche relazioni! Dovrà inviare gli inviti per le sfilate,contattare i vari catering sia per le sfilate sia per i pranzi durante i consigli di amministrazione,accogliere i rappresentanti di aziende,crede di potercela fare?” le domanda Hermes.

“ Certo!” risponde quella tizia.

“ Scusa,Betty …ehm … Giulia … mi dispiace per il lapsus,è che sei così simile a tua madre! Giulia,ma le segretarie?” le domanda mio padre.

“ Zio,io non credo servano! Insomma siamo in un’era in cui la tecnologia fa da padrone e mi sembra un dispendio di denaro assumere personale per cose che possiamo fare benissimo da soli! Ogni ufficio è munito di wi-fi,tablet e smartphone,con una scheda aziendale per comunicare con la produzione e con gli altri dipartimenti. Le chiamate interne o inerenti a problemi lavorativi saranno gratis,mentre se userete la scheda per effettuare telefonate personali,il costo della chiamata sarà detratto dalla vostra busta paga!” dice Giulia.

[Mario jr.]

“ Si,ma tu vuoi mettere una bella segretaria 90- 60- 90?” dice Hermes.

“ Hermes,mi sembra che di 90-60 -90 con il quoziente intellettivo rasente a 0 ce ne siano fin troppe in quest’azienda! Tu sei qui per lavorare!” gli dice Giulia.In effetti tra le modelle e questa nuova addetta alle P.R. di decerebrate ce ne sono fin troppe!

“ E per la collezione,cos’hai in mente?” le domanda Bianca.

“ La prossima sfilata ci sarà fra tre mesi. Avevo pensato ad una nuova linea da affidare a zia Asia!” dice Giulia.

“ In che senso?” le domanda zia Asia.

“ Beh da ieri i Mendoza,i Calderon e i Mora si sono impegnati a vestire la donna in ogni tappa della sua vita,dalla nascita all’adolescenza,dal primo giorno di lavoro al matrimonio,ma credo che finora ci sia sfuggito qualcosa!” le risponde Giulia.

“ La vecchiaia?” le domando. Giulia sorride.

“ No,la donna del terzo millennio si sente realizzata quando trova il suo posto nel mondo del lavoro,ma c’è un altro tipo di realizzazione che accomuna le donne di tutti i tempi oltre al matrimonio!” risponde Giulia.

“ La gravidanza!” risponde Bianca.

“ Oddio,mi sento male!” esclama zio Nicola.

“ Papà,ma che hai capito? Non sono incinta!” risponde Bianca.Ci scambiamo uno sguardo.

“ Bianca ha capito a cosa mi riferivo! L’Ecomoda produrrà anche una linea pre-maman di cui si occuperà zia Asia!” dice Giulia.

“ Dovremo trovare una modella incinta!” dice Hermes.

“ Possibilmente,non ingravidata da te,eh Hermes?! Comunque io avevo pensato di far sfilare Pilar per questa linea!” risponde Giulia.

“ Pilar? Oddio!” esclama zia Asia.

“ Bob,che vuol dire?” chiede zio Nicola.

“ Niente! Pilar non è incinta … almeno credo!” risponde Bob.

“ Forse Giulia sa qualcosa!” dico.

“ No,volevo solo dire che potrebbe indossare quelle pance finte che si vendono in commercio!” si spiega Giulia.

“ Buona idea!” le dice Hermes.

“ Naturalmente i tessuti dovranno essere i più comodi in commercio e i modelli adatti ad ogni situazione e soprattutto molto femminili… quelle donne saranno mamme,ma sono soprattutto donne!” dice Giulia.

“ A proposito di stoffe,io fra una settimana dovrò partire per il Messico,per incontrare dei compratori di stoffe!” le dice Hermes.

“ Ah! E quanto starai via? Lo sai che non posso occuparmi di entrambe le aziende da sola!” gli risponde Giulia.

“ Una settimana e poi sei la figlia di Beatrice Pinzon Solano e puoi farcela anche senza di me!” le risponde Hermes.

“ E dove andrai di preciso?” gli domanda Bob.

“Ad Ojo de Agua,perché? Vuoi faccia un salto a Città del Messico? Ti assicuro che ne sarei entusiasta!” gli risponde Hermes,per provocarlo. Bob sta per reagire,ma lo tengo fermo.

“Stai lontano da Pilar!” gli intima Bob.

[Armando]

Io e Betty siamo ormai in volo verso Milano. Le nostre figlie hanno bisogno di noi e quelli che abbiamo lasciato a Bogotà sono in buone mani e sono sicuro che Nicola e Mario saranno in grado di tenerli d’occhio.

“ Pensi ai ragazzi,vero?” mi domanda Betty.

“ Mi chiedo sono come se la stia cavando Giulia come Cerbero della storia e se sia riuscita a porre un freno alle diatribe tra Hermes e Bob senza commettere omicidi!” le dico.

“ Ti ricordi cos’hai sempre detto di Giulia?” mi chiede.

“ Che ti somiglia sia fuori che dentro!” le rispondo.

“ Solo che Giulia somiglia alla Betty dopo Cartagena,quella sicura di sé e credo sia la persona giusta per guidare quella che è stata la nostra vita. L’Ecomoda e la Perfect Day non potrebbero essere in mani migliori!” mi dice.

“ Ed Hermes e Bob? Le controversie fra quei due stanno prendendo delle pieghe amare e il fatto che siano arrivati alle mani davanti ai tuoi occhi,non mi fa stare tranquillo!” le rispondo.

“ Beh oggi Pilar è partita per Città del Messico e credo che le divergenze fra i due con la lontananza di Pilar,si appianeranno!” mi dice.

“ Si,ma prima o poi Pilar tornerà e quasi sicuramente tornerà prima di noi e allora quei due ricominceranno a litigare! Povera la mia bambina,lasciata in quella bolgia!” le dico.

“ Giulia è una donna e chissà che la nostra lontananza non le porti fortuna in amore!” mi dice Betty. La guardo sconvolto.

“ Giulia è ancora una bambina,ha solo 25 anni!” le rispondo.

“ Sei la reincarnazione di mio padre! Che poi era più piccola quando ha iniziato la sua storia con Mario!” mi dice.

“ Ma che c’entra? Mario è come se fosse figlio nostro,ti ricordo che ho accompagnato anche io Sandra in ospedale quando stava per nascere! Invece con un altro ragazzo sarebbe diverso … potrebbe essere un serial killer,un maniaco,un criminale!” le dico.

“ Ma potrebbe anche essere un insigne uomo d’affari! L’importante adesso è una cosa sola!” mi dice.

“ Sarebbe?” le domando.

“ Xanax o Valium?” mi domanda.

[Charlotte]

Questa riunione da incubo è terminata! Ogni due minuti scoppiava una lite…sembrava che da un momento all’altro dovessimo chiamare il 911 per soccorrere i feriti!

“ Bene,vi auguro buon lavoro e spero di essere stata abbastanza chiara ed esaustiva!” dice la nostra presidente. È una ragazza in gamba e Jean Lou l’ha contemplata per tutto il consiglio.

“ Una domanda ci sarebbe!” le dice,quello che sarà il direttore generale della Perfect Day. Mio fratello mi guarda esasperato perché sicuramente gli sarà venuto un gran mal di testa.

“ Parla,Hermes!” gli risponde Giulia.

“ Il caffè … chi ci porterà il caffè?” le domanda.

“ Esiste un aggeggio chiamato telefono,basta comporre il numero della caffetteria e ordinare,altrimenti se hai voglia di fare un po’ di moto,puoi sempre scendere e andare a prenderlo con le tue gambe!” gli risponde.

“ Sorella,ma tu sei sicura di non voler assumere segretarie?” le chiede.

“ Hermes,non siamo in convento,quindi non chiamarmi “sorella”! Comunque no! Sugli smartphone e sui tablet ci sono applicazioni avanzate come agende elettroniche e quindi non avrete bisogno di altro! Siamo in una fase di austerità in entrambe le aziende e papà mi ha dato direttive precise quando mi ha chiesto di tornare!” gli risponde la sorella.

“Comunque potrei chiedere alla signorina qui presente di portarmi un caffè!” dice Hermes riferendosi a me.

“ Io non sono “la signorina qui presente”,ma la dottoressa Doinel e non lavoro qui né come segretaria né come cameriera,sono laureata proprio come lei e di sicuro non ho studiato tanti anni per portare caffè a lei!” gli rispondo.

“ Lo sa che dovrebbe essere meno scontrosa? Altrimenti potrebbe restare signorina a vita!” mi dice. Che sfacciato!

“ E lei dovrebbe imparare che le persone vanno rispettate a prescindere dalle gerarchie lavorative o di status! E poi chi le dice che io voglia finire per fare da cameriera da mamma e magari da moglie ad uno di quei maschilisti che ci sono in giro e di cui lei rappresenta il prototipo?” gli domando,prima di congedarmi da loro.

[Giulia]

Andiamo bene! Hermes ha appena fatto infuriare Charlotte Doinel! Io non capisco perché si sia comportato così! Anche se il suo atteggiamento con quella ragazza è stato solo l’apice di un consiglio d’amministrazione a dir poco disastroso! Tutti i presenti iniziano ad andare verso i loro uffici,mentre io cerco di godermi la pace e soprattutto il silenzio che vige in sala riunioni.

“ Mi dispiace per mia sorella!” mi dice Jean Lou.

“ Anche a me! Mio fratello è fatto così e ti assicuro che non è un vanto!” gli rispondo.

“ Beh anche Charlotte ha messo il suo carico da 90!” mi dice.

“ Si,ma come hai visto mio fratello ha litigato con tutto il consiglio… quella di oggi sembrava una riunione di condominio e non so te,ma io voglio lavorare in tranquillità!” gli rispondo.

“ Allora dovresti licenziare tuo fratello,mio cugino,mia cugina…” esclama.

“ Ah si…tua cugina è stata il pezzo forte della riunione! Mi chiedo ancora perché l’ho assunta!” gli dico.

“ Susanna è fatta così! Mia madre dice che è per metà sua madre e per metà nostra zia Bea … insomma è una matta!” mi risponde. Gli sorrido. Non so come fa ad essere così ottimista. E tantomeno riesco a spiegarmi come sia riuscito a farmi sorridere dopo tutto quello che è successo.

“ Al prossimo consiglio al posto dei caffè farò portare delle valeriane molto forti!” gli dico.

“ Così poi ti ritroverai a parlare con una schiera di addormentati!” mi risponde. Scoppiamo a ridere.

“ Io adesso vado nel mio ufficio!” mi dice.

“ Beh benvenuto in questa clinica di pazzi!” gli dico. Mi sorride prima di andar via.

[Giulio]

La ragazzina che devo sposare ha gli attributi! Io non sarei riuscito a domare quel soggetto odiabile di Hermes Mendoza. Si crede il padrone del mondo solo perché suo padre ha comprato l’azienda della mia famiglia,ma gli farò vedere io quando sposerò sua sorella! Mi ha dato un fastidio enorme come ha trattato Barbara. Va bene che quella ragazza su 100 cose che fa 90 le sbaglia,ma non era il caso di umiliarla così davanti a tutti.

La porta del mio ufficio si apre all’improvviso e mi compare davanti quella buffa ragazza del cocktail… scalza.

“ Scusi … mi sono persa!” dice rossa di vergogna.

“ Mi sembra che ci dessimo del tu ieri sera e anche stamattina!” le dico.

“ Giulio,io non ricordo nulla di quello che è successo ieri!” mi dice imbarazzata.

“ Barbara,non è successo niente di imbarazzante,te lo assicuro,ma ti consiglio di non bere alle feste perché quando sei ubriaca… diventi un’altra e ci sono persone cattive in giro!” le rispondo. È ancora parecchio imbarazzata.

“ Ok.Sai dov’è l’ufficio di Giulia?” mi domanda.

“ La seconda porta dell’altro corridoio … ma perché sei scalza?” le chiedo.

“ Queste scarpe mi fanno malissimo e ho rischiato di cadere più di una volta e siccome Hermes ha già detto a tutti che sono una calamità non voglio rafforzare l’idea che vi siete fatti di me!” mi risponde.

“ Comunque io non ho dato peso alle parole di tuo cugino,mi farò un’idea di chi sei e di quanto vali quando vedrò sfilare i tuoi modelli!” le dico. Mi sorride.

“ Ti ringrazio per avermi difeso quando Hermes …” mi dice.

“ Diciamo che tuo cugino non è il massimo della simpatia e mi ricorda qualcuno che non voglio emulare!” le rispondo.

“ Io adesso vado in atelier!Grazie di tutto,Giulio!” mi dice,prima di andare via.

Non so perché mi sono comportato così! Questa ragazza ha un’influenza strana su di me: ieri potevo portarmela a letto,ma non l’ho fatto ed oggi ho rischiato di farmi licenziare dal direttore generale della baracca per difenderla! Ma non mi va che se la prendano con lei…proprio non lo sopporto! E poi quel tale somiglia così tanto a mio padre,che ogni volta che apre bocca mi viene voglia di andargli contro. So benissimo anch’io di avere molto di mio padre e me ne sono reso conto soprattutto quando c’è stato il diverbio all’aeroporto,ma è la parte che più detesto di me! Forse sarebbe stato peggio somigliare a mia madre ed essere quindi la versione maschile di mia sorella,ma io non riesco proprio ad accettare che mio padre,quel tale o chicchessia si diverta a deridere le persone in pubblica piazza.

[Hermes]

Maledetta ragazzina! Come diavolo si è permessa di tenermi testa davanti a tutti! Forse non ha capito bene che sono io il capo e che se non vuole perdere il posto,forse è il caso che si moderi.

Entro nel suo ufficio senza bussare,giusto per renderle chiaro chi comanda in quest’azienda. Si accorge di me e stacca gli occhi dallo smartphone. I suoi occhioni azzurri si posano su di me.

“ Non le hanno insegnato a bussare?” mi domanda con un tono arrogante.

“ Le ricordo che anche la sedia dove poggia le sue grazie,è mia! Qui non devo bussare!” le rispondo con il suo stesso tono.

“ Ah già come dimenticare una cosa che ripete ininterrottamente! Comunque le ricordo che sua sorella ci ha chiesto di restare!” mi risponde.

“ Ed io le ricordo che sono il direttore generale della Perfect Day e che non tollero risposte irriverenti come quelle ricevute in sala riunioni!” le dico.

“ Io non so come la pensi sua sorella,ma se crede che io,mio fratello e i miei cugini,siamo qui per lustrarle le scarpe o per portarle il caffè,forse abbiamo sbagliato ad accettare di restare,ma possiamo sempre fare un passo indietro! Se vuole essere rispettato,impari a rispettare gli altri a partire da suo fratello!” mi risponde.

“ Lei è qui per lavorare e non per fare da mediatrice familiare!” le dico.

“ Io inizierei a lavorare volentieri,se lei togliesse il disturbo!” mi risponde. Maledetta,mi ha zittito un’altra volta! Avrei voglia di strozzarla!

“ Ma chi diavolo crede di essere! Lei qui è solo una dipendente,non lo dimentichi!” le dico.

“ Sono una dipendente,ma ciò non vuol dire che mi farò sopraffare da lei,che sopporterò i suoi soprusi o le sue umiliazioni!” mi risponde. L’afferro per i polsi e mi avvicino a lei.

“ Non mi sfidi!” le intimo,mentre sono a pochi centimetri dal suo viso.

“ Io non ho paura di lei,né di nessun altro!” mi risponde,mentre mi allontana da sé.

[Betty]

Armando finalmente si è addormentato e ne approfitto per telefonare a mia figlia per sapere com’è andata.

“ Mamma!” mi risponde.

“ Tesoro,scusami se parlo a bassa voce ma tuo padre sta riposando!” le dico.

“ No,fai benissimo a parlare a bassa voce perché ho un mal di testa terribile!” mi risponde.

“ Sarà lo stress!” le dico.

“No,sono le urla di Hermes,che ha trasformato la riunione di stamattina in una specie di mercato rionale!” mi risponde. Lo sapevo io!

“ Perché?” le chiedo.

“ Faccio prima a dirti con chi non ha litigato! Ha iniziato con l’offedere Barbara,ma Giulio Valencia l’ha difesa e stava per attaccare la lite anche con lui,poi ha iniziato con Bob e alla fine,ciliegina sulla torta,ha iniziato a provocare Charlotte Doinel! Se va avanti così finisco dritta al manicomio!” mi risponde.

“ Tu lo sai che tuo padre ti ha dato carta bianca ed anch’io! Se Hermes da fastidio sai bene cosa fare! Ma con Charlotte com’è andata?” le domando.

“ Mamma,diciamo che i Valencia non sono così pessimi, a parte Susanna Valencia che è una di quelle galline che piacciono tanto ad Hermes. Comunque Hermes ha trattato Charlotte malissimo,quasi come se fosse la sua colf! Guarda io al suo posto gli avrei tirato una scarpa tacco 12 in fronte!” mi risponde. Andiamo bene!

“ Si,ma lei ha subito le angherie di tuo fratello passivamente?” le domando.

“ No,quella ragazza gli ha risposto per le rime… quei due faranno scintille! Spero di non trovarmeli ogni giorno fuori la presidenza per lamentarsi dell’altro!” mi risponde.

“ Beh… c’era da aspettarselo: Marcella Valencia non è una donna rinomata per la sua mansuetudine! Diciamo che gran parte delle discussioni avute nella mia vita,sono state con quella donna!” le dico.

“ Andiamo bene!” mi risponde.

“ Adesso andrai in pausa pranzo?” le domando.

“ Si,andrò in caffetteria a prendere un panino! Quando arrivate,telefonate!” mi dice.

“ Ok,a presto!” le rispondo,prima di chiudere la chiamata.

Spero tanto di non aver sbagliato a lasciare la presidenza e soprattutto che la mia bambina sappia tener testa a quel pazzo di Hermes.

[Bianca]

Che giornata! I Valencia non sono male,ma la riunione è stata un disastro e non so come abbia fatto Giulia a tener tutto sotto controllo. La verità è che Giulia è speciale ed è per questo che Mario dopo tanti anni continua ad amarla e a voler tornare con lei. Ma dopo il bacio di ieri sera come faccio a togliermelo dalla testa? So bene che l’ha fatto solo per togliermi dai guai,ma il mio cuore continua a ragionare per conto suo e a non ascoltare mai il cervello.

“ Ehi!” dice una voce alle mie spalle. Mi volto per vedere chi mi ha chiamato.

“ Ti sono caduti i cartamodelli!” mi dice Mario.

“ Grazie!” gli dico,mentre mi riprendo i cartamodelli. Le nostre mani si sfiorano,ma mi allontano subito.

“ Bella riunione,no?” mi domanda.

“ Eh! Per poco tra mio fratello,quella cretina e Barbara,non distruggevano la sala riunioni,Hermes stava per litigare con tutto il consiglio…” gli dico. Mi sorride.

“ Sei impegnata per pranzo?” mi domanda.

“ In un certo senso …si!”gli rispondo.

“ E chi è questa volta?” mi domanda,quasi seccato.

“ Veramente vado in atelier per aiutare Barbara e per cercare di capire se può farcela da sola o se dovremmo incaricarci noi della prima collezione della Perfect Day. Però appena avrò un nuovo fidanzato a cronometro te lo presenterò,se ci tieni tanto!” gli rispondo.

“ No,ne faccio volentieri a meno!”mi dice.

“ Vai a pranzo con Giulia?” gli domando.

“ No,perché dovrei?” mi chiede.

“ Niente… è solo che visto che ti piace e vuoi riconquistarla,pensavo… insomma… che vi steste frequentando di nuovo!”gli rispondo.

“ No,non ci frequentiamo di nuovo e poi…” dice interrompendosi.

“ Lascia stare! Non devi stare a spiegarmi per forza le tue cose!Io vado!” gli rispondo.

“ E se stasera organizzassimo un’uscita o un film?” mi chiede.

“ Non so! Organizza con gli altri e poi mi fai sapere tramite Carmen o Giulia!” gli rispondo,prima di allontanarmi.

[Mario jr.]

Vedo Bianca imboccare il corridoio che porta in atelier. Ma che cavolo mi è venuto in mente di chiederle del pranzo,del fidanzato,di organizzare un’uscita! E poi perché mai ha voluto sapere di Giulia?

“ Ehi,amico!” mi dice Carlos.

“ Carlos,mi hai fatto morire di paura! Ma che si arriva alle spalle!” gli rispondo.

“ Poteva andarti peggio! Immagina se fosse stata la cretinetta arrivata questa mattina!” mi dice.

“ Quella degli 8 semestri alla San Martino?” gli chiedo.

“ Si,din don dan … San Marino! Comunque la tu ex è impazzita … non capisco proprio perché l’ha assunta!” mi dice.

“ Potresti evitare di citare ex legami?” gli domando.

“ Scusa! Non pensavo ti desse fastidio ricordare che tu e Giulia siete stati intimi!” mi risponde.

“ Non mi da fastidio,ma riguarda il passato e non mi pare corretto che voi vi riferiate a lei come << la tua ex >>… ha un nome!” gli dico.

“ E va bene … comunque fatto sta che la nostra Presidente poteva evitare di assumere Miss San Marino!” mi dice.

“ Ma che fastidio ti dà? E comunque non è che ti piace?” gli domando.

“ Ma smettila! E comunque quella cretina si stava incastrando con me nelle porte dell’ingresso,poi nelle porte della sala riunioni … è un impiastro!” mi dice.

“ Attento a non innamorartene,amico mio … perché quella ha il palato fine e sarebbe capace di spendere tutto il tuo denaro in scarpe e borsette!” gli dico.

“ Io al suo posto userei il denaro a disposizione per farmi una cultura!” mi risponde.

Allora cosa ne pensate di questo consiglio d'amministrazione? Gli scontri sono stati degni di quelli tra Armando e Daniele quando erano in carica? Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo e a presto!