la principessa e il drago

di stardust94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo passato e presente si intrecciano ***
Capitolo 2: *** Larrivo ***
Capitolo 3: *** un imprevisto inaspettato ***
Capitolo 4: *** il sogno ***
Capitolo 5: *** il ritorno di Vector ***
Capitolo 6: *** la sconfitta di Yuma! ***
Capitolo 7: *** ricordi e nostalgia ***
Capitolo 8: *** appuntamenti e malintesi ***
Capitolo 9: *** rapimento ***
Capitolo 10: *** dove ti porta il cuore ***
Capitolo 11: *** la squadra Bariana alla riscossa! ***
Capitolo 12: *** rosso come la mia passione per i duelli! ***
Capitolo 13: *** un nuovo alleato per Kanae! ***
Capitolo 14: *** verde speranze di un nobile cavaliere ***
Capitolo 15: *** la memoria smarrita ***
Capitolo 16: *** ricordi prezziosi frammenti di luce ***
Capitolo 17: *** un cerchio si chiude ***
Capitolo 18: *** speranza in rotta verso il domani ***



Capitolo 1
*** prologo passato e presente si intrecciano ***


Yu-GI-Oh! Zexal fan-fiction
 
I sette più potenti imperatori del mondo Bariano Durbe Vector, Gilag, Alit e Misael...
E io. La principessa.
 

SETTE ANNI PRIMA NELL' MONDO BARIANO...
 
Kaen: Vector Vector! siete tornati presto dalla missione ih, ih.
Vector: principessa non dovreste essere a palazzo?
 

Vector uno dei sette imperatori indossava un cappuccio scuro gli occhi così come il viso erano celati da una maschera bianca impreziosita da alcune pietre rosse.
 
Vector osservò incuriosito la dolce bambina.
Aveva gli occhi di un colore eccezionale simili a due meravigliosi zaffiri grandi e luminosi come il sorriso innocente che gli stava mostrando.
Era la principessa. Figlia dell’grande Don Thousand tuttavia i lunghi capelli mossi dal vento erano di un colore diverso.
Blu, come il mare in tempesta erano legati in due codini lunghi.
Una vispa principessa ignara che il padre che non vedeva mai, fosse proprio il giovane che le stava dì fronte.

 
Vector: non era una missione molto difficile. Gli altri sono andati a riposare...
Kaen: Vectoor tu non sei stanco? eh, eh!
 

Il giovane abbassò il capo cercando a suo modo di sembrare gentile, non sapeva cosa stesse facendo tuttavia si levò la maschera mostrando il viso alla dolce fanciulla che un po’ stupita sorrise incrociando le braccia dietro la schiena.
Indossava un lungo abito bianco molto elegante e principesco
Che si confondeva con i lunghi capelli azzurri della bambina.

 
Vector: non particolarmente. Eh, eh principessa se volete oggi gioco con voi?
Kaen: sì che bello! che bello!
 

Indosso di nuovo la maschera. Quella era stata solo l’ennesima innocua bugia, perché lui era particolarmente bravo a manipolare e mentire.
Forse era la cosa che gli riusciva meglio.
Tuttavia la presenza di quella bimba non lo disturbava affatto, era buffo osservare come una creatura così dolce e innocente credesse senza il minimo sforzo a qualsiasi cosa lui le dicesse.
Osservavano il mondo Bariano passeggiando come fossero amici.
Lei ci credeva. Aveva sempre creduto nella buona fede delle sue azioni e considerava lui e tutti gli imperatori degli eroi.
 

Kaen: um. Um.
Vector: qualcosa non va principessa Kaen?
 

la bimba scosse il capo cercando di non dare a vedere quanto la sua espressione fosse triste e spaventata, Vector lasciato scivolare all' indietro il cappuccio sorrise aveva appoggiato una mano sulla testa della fanciulla cercando di essere gentile, ovviamente stava mentendo anche in quell' momento.
 
Vector: la prossima volta che torno possiamo giocare tutti insieme che ne dite è una buona idea no?
Kaen: si. Vector. Quanto starai via...?
Vector: sette Numeri Leggendari. Quando li avrò trovati tornerò. È una promessa ok?
Kaen: ...sob...s-si.
 

Sorrise quando la fanciulla asciugatasi le lacrime lo abbraccio singhiozzando. Lui stava mentendo ma qualcosa stava cambiando forse agli occhi di un essere malvagio come lui quella bambina innocente che non conosceva nulla dell’suo passato o dell’vero obbiettivo dell’mondo Bariano stava riscaldando il suo cuore.
No. Era impossibile. Doveva smettere di pensarci e concentrarsi sulla sua missione.

 
Vector: devo andare.
Kaen: ...Vector..?
 

si voltò di nuovo verso la bimba che dopo avergli afferrato con la piccola mano un lembo dell' mantello aveva abbassato il capo rimanendo in silenzio per un po’.
Kaen: Vector tornate presto così possiamo giocare tutti insieme eh, eh!
 

Il sorriso della bambina lo stupì nuovamente, cosi dopo aver ricambiato il saluto si diresse nella sala dell’teletrasporto.
 
"Ero triste. Il mio migliore amico stava per andare sulla terra alla ricerca delle carte numero e io non potevo seguirlo, potevo solo credere e sperare che andasse tutto bene."
 

DUE ANNI DOPO. MONDO BARIANO (nell' nostro mondo il tempo è diverso quindi sono passate poche settimane n,d,a)
 
Durbe: principessa. Qualcosa vi preoccupa?
Kaen: oh...Durbe. Ciao.
 
Sono passate poche settimane nell' mondo degli umani mentre qui, nell' mondo Bariano sono esattamente due anni.
io sono Kaen la principessa del 'mondo dei Bariani e sto per compiere sedici anni.
 
Kaen: ahh...suppongo che non tornerà nemmeno quest' anno vero Durbe?
Durbe: no. Se vi riferite al gruppo mandato sulla terra alla ricerca delle carte numero no non torneranno.
 
Sorrisi fredda avevo una grande nostalgia e pensare ai miei compagni sulla terra non era dì aiuto, cercai di fingermi allegra ma Durbe se ne accorse subito.
 
Durbe: se vi preoccupa qualcosa dovreste dirlo. Una principessa triste non è per niente onorevole. Non dimenticate che in assenza di vostro padre avete il compito di gestire il nostro mondo.
Kaen: si. Lo so. è solo che vorrei sapere come stanno! se torneranno.. Oh...detesto starmene qui con le mani in mano!
Durbe: principessa. Presto partirò anche io per il modo umano. Se lo desiderate potreste venire con me.
Kaen: COSA! SUL SERIO NON MI STAI PRENDENDO IN GIRO VERO!!.SI, SI, SISISI!
 
Sorrisi per la prima volta essere costantemente controllata da Durbe mi sembrò la cosa migliore dell’mondo così dopo averlo sorpreso abbracciandolo mi gustai la felicità di quell' istante.
Finalmente avrei potuto incontrare di nuovo Vector e gli altri, cullavo già l’idea di rivederlo quando Durbe mi riportò con i piedi per terra.
 
Durbe: ad una condizione. Verrete con me sulla terra ma non dovrete mostrare a nessuno la vostra identità eccetto gli altri Bariani o fare amicizia con gli umani sono stato chiaro principessa?
Kaen: ah? Si qualsiasi cosa per rivedere i miei amici.
Che bello! Ah...Durbe ce una cosa che devo chiederti...ecco.
Durbe: si?
Kaen: quale l’abito più adatto per andare sulla terra?
Durbe: uhm? Ah...voi non cambiate mai vero principessa...?
Kaen: eh, eh.
 

ANGOLO AUTRICE (Cioè IO.)
VI è PIACIUTO IL PRIMO CAPITOLO VERO VERO? PARDON.MI STAVO EMOZIONANDO UN PO TROPPO.
EH, EH. COMUNQUE QUESTO è UNA SPECIE DI PROLOGO.EH, EH.
CONTINUATE A SEGUIRE LE AVVENTURE DI KAEN E DEI BARIANI SULA TERRA.
PS: DAL PROSSIMO CAPITOLO IL NOME DELLA PROTAGONISTA DIVENTA KANAE. TIPO VECTOR CHE DIVENTA REI.

 
SEE YOU AGAIN!

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Capitolo 2
*** Larrivo ***


Yu-Gi-Oh! Zexal fan-fiction cap. 2

 

Nell' mondo degli umani era una tranquilla giornata primaverile, quando correndo trafelato il nostro eroe raggiunse la sua scuola.

Quello che Yuma Tsukumo non poteva ancora sapere era che da quell' caldo mercoledì quasi estivo tutto nella sua vita sarebbe radicalmente cambiato.

Ma andiamo per ordine.

Io sono Kaen la principessa dell’mondo dei Bariani.

Vi chiederete cosa dell’mondo umano possa interessare una nobile come me presto detto.

Io sono alla ricerca dell’gruppo di Bariani guidato da mio padre.

In realtà sarei dovuta restare a palazzo ma Durbe deciso a scoprire cosa sia successo agli altri mi ha invitata a seguirlo.

è un ragazzo un po’ freddo ..però sono sicurissima che dentro di lui è preoccupato quasi quanto me.

Mentre cercavo di non dare troppo nell’ occhio. "sono pur sempre una specie di alieno. Quale umano non stramazzerebbe al suolo non appena vedesse un visitatore dell’altro mondo. Qualcosa attirò la mia attenzione.

Un ragazzo con dei buffi capelli di un colore improponibile scherzava in compagnia dei suoi amichetti umani. Però in lui cera qualcosa di diverso. Un profumo se così si può chiamare davvero insolito.

Capì di trovarmi di fronte ad una creatura simile a me non appena scorsi la figura semi trasparente accanto al ragazzo.

Un essere dell’mondo astrale.

Non vi erano più dubbi quello era Astral e il ragazzo doveva essere proprio la persona che stavo cercando.

Kaen: ...Y-Yuma Tsukumo...?

si voltò subito sentendo la mia flebile voce. Era sorpreso e si avvicinò seguito a ruota dall' messaggero dell’mondo astrale che mi guardò incrociando le braccia al petto.

Yuma: come fai a conoscere il mio nome? oh! ma tu sei...!

Prima che potesse dire una parola di troppo lo trascinai lontano dagli altri umani cercando di non farmi vedere troppo losca.

Tirai un sospiro di sollievo quando mi chiese di sederci da qualche parte.

In realtà l’idea non era venuta a lui ma bensì ad Astral che aveva suggerito di non attirare troppo l’attenzione.

Ero incuriosita dallo strano rapporto di amicizia che intercorreva tra quei due tuttavia evitai di farmi vedere troppo interessata e rimasi in silenzio.

i miei occhi non si erano ancora dell' tutto abituati alla luce dell' sole o al fatto che vi fosse così tanta caldo in generale.

Mi sforzai di sorridere cercando di sopportare il vento caldo e tutta quella luce.

Yuma: ehi! mi vuoi spiegare che cosa ci fa una Bariana nell' mio mondo non sarai anche tu interessata a catturare Astral vero?!

Kaen: ...no.

Sospirai e dopo aver sorriso gelida incrociai le braccia al petto.

Ero parecchio seccata dall' modo in cui quell' ragazzino mi stava parlando.

Ma ragionando sulla situazione decisi di non dire nulla dell’fatto che ero la principessa e scossi di nuovo il capo.

L’unico che sembrava conoscere la verità e che evitava di parlarmi sembrava essere Astral.

Kaen: tu sei Yuma Tsukumo vero? per caso...per caso conosci un Bariano di nome Vector!

Esitò qualche istante dopo di che scosse la testa. Sembrava sincero quindi decisi di cambiare argomento cercando di fingermi interessata al suo mondo.

Mi sporsi dal muretto cercando di afferrare un fiore di ciliegio. Era morbido e delicato proprio come mi aveva sempre raccontato lui.

Non vedevo l’ora di rivederlo e di sentire nuovamente la sua voce.

Improvvisamente Yuma interruppe il mio sogno ad occhi aperti rivolgendomi la più stupida delle domande.

Yuma: hai detto che non vuoi catturare Astral allora perché sei qui! oh!

Sorrisi cercando per l’ennesima volta di non incrociare il suo sguardo dopo di che arrossendo leggermente cercai di evadere quella domanda.

non mi andava ne di dirgli chi fossi ne tanto meno di svelare la ragione della mia presenza nell' suo mondo così dopo aver abbassato il capo rimasi in silenzio.

Astral: sei alla ricerca delle carte numero come gli altri Bariani non è così?

Kaen: no. Sei fuori strada Astral. Eh, eh. Io sto cercando un. Un amico.

Yuma: oh...quel...V-Vector giusto?

Sorrisi annuendo. Avevo il sole negli occhi e una nebbia nell' cuore. Non lo avevo più visto dopo il mio sesto compleanno. E nonostante cercassi di non darlo troppo a vedere mi mancava da morire.

lui era stato il mio primo e solo amico, nonostante poi si fossero aggiunti Durbe e gli altri il rapporto che avevo con Vector era speciale. Un confidente o per meglio dire quasi un fratello.

Vector era questo per me.

Kaen: io. Sono decisa a trovarlo a qualsiasi costo...insomma quello che sto cercando di dire è che non mi importa delle carte numero. E non voglio catturare il tuo amico! Sei libero di non credermi se vuoi.

Yuma: certo che ti credo! insomma se Astral fosse in pericolo anche io mi comporterei come te eh, eh.

Sorrisi ero parecchio sorpresa dalla sua risposta così dopo aver scostato dall' viso una ciocca azzurra di capelli abbassai il capo.

Per la prima volta dopo la mia partenza stavo cambiando opinione sugli umani.

Improvvisamente guardando nella tasca della tuta argentea che indossavo "non sapevo quale fosse l’abito più adatto cosi avevo optato per una tuta argentea con un cappuccio azzurro e un paio di scarpe da ginnastica nere. Insomma cercavo di adattarmi al mondo umano." estrassi una carta di duel monstre.

vi era raffigurato un bellissimo drago color angora elegante e minaccioso al tempo stesso, il mostro sembrava quasi brillare all' interno della carta come se dovesse uscire da un momento all' altro.

Yuma: quindi sei una duellante anche tu! ti va di combattere ah, ah!

Kaen: no. Io. Non duello. E questa è l’unica carta che possiedo...è un ricordo di mia madre.

Yuma: ah. Peccato.

Guardai la carta unico ricordo di mia madre morta quando ero piccola. Mi era stata regalata da Vector e nonostante fosse solo un pezzo di carta ne ero profondamente affezionata.

Guardandola dentro di me si rafforzava la speranza di trovare Vector e di tornare a vivere come una volta. Senza più dovermi preoccupare di problemi o altro.

Il sole all’orizzonte stava lentamente svanendo lasciando posto ad un incredibile tramonto.

Yuma: se non hai un posto dove stre puoi venire a casa mia...se vuoi?

Kaen: oh. D’accordo. Fai strada Yuma Tsukumo.

Annui e ci dirigemmo verso casa sua. Ero un po’ stanca e volevo riposare ...l indomani mi sarei riunita a Durbe e avremmo cominciato a cerare Vector e gli altri insieme.

 

ANGOLO AUTRICE

Vector: ce praticamente questa è innamorata di me?

Io: boh... e poi che gusto ce se lo dico io devi scoprirlo da solo stupido!

 

Scusate. Sono sempre io e questo è il secondo capitolo della mia fic. Eh, eh. Come dicevo non è tutto come sembra comunque prometto che dall' prossimo capitolo risponderò a tutte le domande che vi ronzano nella testolina.

 

ps: Kanae o Kaen per voi che non conoscete la storia è un personaggio inventato da me. In pratica è un original characters.

 

 

SEE YOU AGAIN!

 

 

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Capitolo 3
*** un imprevisto inaspettato ***


Yu-Gi-Oh! Zexal fan-fiction cap.3 un imprevisto inaspettato

 

La luce che filtrava lentamente, dalla finestra di casa Tsukumo accompagnò il mio risveglio.

Ero distesa, sul futon ancora un po’ assonata.

Sbadigliai e alzatami mi diressi subito verso il bagno, indossavo un paio di pantaloni di flanella bianchi e una maglietta a maniche lunghe nera col collo alto.

Yuma dormiva ancora quando mi accorsi dell’panorama all' esterno della casa.

Aveva nevicato, la neve nell' mondo Bariano era decisamente una cosa singolare, soprattutto in quella stagione.

 

Wow che panorama stupendo!

 

Scossi leggermente il capo, la neve ricopriva ogni cosa come un manto gelido e affascinante, improvvisamente avverti una presenza e mi ritrovai a girarmi di colpo finendo col incontrare il suo sguardo.

 

Buongiorno Astral.

Risultato dell’osservazione N. 33 anche i Bariani si emozionano quando vedono la neve.

 

Mi ritrovai basita. Non riuscivo a comprendere le parole dell’astrale che rimasto in silenzio aveva incrociato le braccia e socchiuso gli occhi.

Sorrisi cercando di non sembrare cosi stupita dalle sue parole, dopo di che cercando di sembrare calma e sicura di me appoggiai la mano contro il vetro della finestra.

 

È la prima volta che vedo un panorama simile ...deve essere lo stesso per te dico bene?

 

Si. Anche se ho perso i miei ricordi ci sono tante cose incredibili da scoprire in questo mondo.

 

Ero scioccata Astral mi aveva appena detto di aver perso la memoria! Era una cosa incredibile, tuttavia preoccupata come ero per i miei compagni non me ne ero accorta. Astral il messaggero dell’mondo astrale non ricordava nulla dell’suo passato o della sua missione.

 

Oh! Mi spiace dico sul serio!

 

Per un istante nello sguardo dell’astrale percepì un po’ di tristezza forse, come me anche lui aveva degli amici da qualche parte.

Persone che aspettavano il suo ritorno una famiglia che gli voleva bene...

Ma lui s differenza di me non poteva saperlo. Perché anche se avesse voluto veramente ricordarli i suoi ricordi erano stati completamente azzerati.

 

Qualcosa non va?

He? no...!

 

Improvvisamente la terra cominciò a tremare, Yuma caduto dalla amaca a causa della scossa si rialzò preoccupato, qualcosa non andava, capì subito che non si trattava di un terremoto normale cosi seguita a ruota da Yuma mi diressi fuori dall' edificio.

Ciò che vidi d' fronte a me mi terrorizzò a tal punto da farmi tremare come una foglia.

Un enorme duel monsters si ergeva minaccioso in quello che sembrava un campo sfera Bariano.

Era un drago dalle dimensioni colossali, nero come la notte. la bestia draconica era reale e forte quanto bastava per distruggere l’intera città.

In quell' preciso istante comparve un ragazzo. Aveva i capelli verdi sparati in aria, il viso nascosto da una maschera nera a forma di lupo.

Non era umano. Non lo era per niente.

 

SI SCATENATI DRAGO FIAMMA-NERA DISTRUGGI TUTTO AHAHAHAH! OH! ma guarda abbiamo compagnia.

 

Proprio in quell' momento i miei occhi rimasero paralizzati quando mi acori delle figure che si stavano avvicinando a tutta velocità.

Avevo un groppo in gola e non riuscivo a distogliere lo sguardo, anche Yuma e Astral rimasti accanto a me sembravano sorpresi.

PRINCIPESSA! State bene non siete ferita?

Scossi un po’ la testa cercando di non farmi sovrastare dall' emozione, il biondo accanto a me sorrise aiutandomi ad alzarmi.

 

Misael s-sono felice di vederti.

Io sono sorpreso che cosa ci fate voi sulla terra? ...ah. Ne parleremo più tardi.

 

Il biondo imperatore Bariano si tolse il mantello giallo. E me lo mise sulle spalle sorridendo, dopo di che raggiunse Durbe che era già arrivato da un po’ e comincio a combattere.

Ed ecco che d' fronte ai miei occhi stupiti comparvero Numero C107: Neo Drago Galattico Occhi Tachionici e Numero 102: Sacro Fulmine - Glorioso Halo. In un attimo il cavaliere dorato colpì dritto verso il muso dell’drago.

Io che naturalmente ero rimasta in disparte osservavo il combattimento sperando che non accadesse nulla ai miei amici.

Nell’ frattempo arrivarono anche Alit e Gilarg che sorpresi di vedermi si precipitarono subito da me.

 

Ma voi siete lady-Kaen!

 

Alit, Gilarg. Ci siete anche voi. State bene? Ma cose successo?

 

Non preoccuparti io Gilag e gli altri risolveremo questa situazione vero capoccione?

PARLA PER TE DEFICIENTE! ...oh?

 

Il loro buffo modo di litigare riuscì a strapparmi un sorriso.

Ero felice finalmente ceravamo riuniti. Mancava solo lui.

Improvvisamente lo strano campo di forza che ricopriva la città scomparve segno che i miei amici avevano vinto la battaglia.

Durbe e Misael tornarono indietro raggiungendoci.

Avevano vinto senza pochi problemi lo strano nemico che si era volatilizzato nell’ nulla.

Chi fosse? O quale fosse il suo reale scopo era avvolto nell’ mistero.

Tuttavia non mi importava molto la cosa che volevo a tutti i costi scoprire era un'altra.

Come avevano fatto i miei compagni a materializzare quei mostri reali?

 

 Come avete fatto? Quei mostri sembravano quasi reali.

 

 Forse perché lo erano principessa. Il campo sfera che avete visto è opera di Durbe.

 

Il Bariano dai capelli grigi-argento sorrise freddo annuendo, dopo aver incrociato le braccia al petto mi fece segno di guardare il polso di Misael.

Al suo polso era legato Un braccialetto d’ argento sottile vi era incastonata una pietra rossa che riluceva accarezzata dai raggi di sole.

 

Quindi è grazie a questa pietra se sono comparsi quei mostri dico bene?

 

Yuma sorrise un po’ sorpreso cercando di osservare più da vicino lo stano oggetto. Durbe che dal canto suo sembrava seccato, annui in silenzio mentre Alit continuava a spiegare a parole sue il funzionamento dell’dispositivo.

 

Esatto Yuma tieni cene uno anche per quei due. Com’è che si chiamavano. Ah! sì Shark e Kite.

 

Grande! grazie con questo, anche io potrò evocare dei mostri reali. Ma come è che funziona?

 

Premi il pulsante al centro e il resto lo fa il cristallo. Però ricorda puoi evocare solo Utopia. Questo è il massimo che sono riuscito a fare.

 

Mentre Yuma ascoltava la spiegazione di Durbe io e Astral rimasti soli ci chiedemmo la stessa cosa.

 

Ma chi era quell’ ragazzo dai capelli verdi…? Astral potrebbe trattarsi di una creatura come noi vero?

 

Umm …non lo so. Il suo aspetto e quell’ drago nero. Non è un essere umano questo è certo però cera qualcosa di strano in lui...

 

Non resta che aspettare.

 

Sorrisi dopo di che andai da Yuma volevo dirgli chi ero non mi andava di avere segreti con lui.

In fondo eravamo amici quindi gli spiegai ogni cosa.

Lui ascoltò fino alla fine la mia storia dopo di che sorrise appoggiandomi una mano sulla spalla.

 

Quindi sei una principessa? Che forte ah, ah! Non devi preoccuparti capisco perché non volessi parlarne. Stai tranquilla io sono dalla tua parte.

Grazie Yuma. Comunque cosa facciamo ora?

 

Mi guardò con aria confusa sospirando. Io per tutta risposta mi voltai verso la finestra.

Fuori il tempo stava peggiorando le nuvole oscuravano il cielo mentre lampi minacciosi si affacciavano all’orizzonte.

 

Ho idea che i nostri problemi siano appena cominciati ragazzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Vector: ma io non ci sono?

 

Io: di solito i fighi fanno un entrata in scena da urlo. Infatti nell’ prossimo capitolo arriva Kite ^^

 

Vector: farò finta di non aver sentito.

 

Eh, eh. Guardate che ce anche Vector. Però non adesso. Dovrete avere un po’ di pazienza ci si vede nel cap. 4!

 

Ps: ho cambiato lo stile dei dialoghi però credo di aver fallito miseramente per favore seguitemi lo stesso prometto di migliorare!

 

SEE YOU AGAIN!

 

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Capitolo 4
*** il sogno ***


Fan fiction yu gi oh Zexal cap. 4 il sogno

Il giorno seguente mi diressi in compagnia di Yuma verso un misterioso luogo chiamato scuola.

Yuma e i suoi amici passavano la metà del loro tempo in quell’ posto tuttavia Yuma non sembrava molto felice di andarci.

Mi ero cambiata d’ abito perché il tempo era pessimo, soffiava un vento gelido e il sole era coperto dalle stesse nuvole temporalesche della sera prima.

Yuma: HEI Bronk ragazzi siamo qui!

Gli amici di Yuma erano piuttosto normali. I classici ragazzini gentili e privi di qualsiasi malvagità. Insomma mi facevano venire i nervi solo a guardarli.

L’ unico che faceva eccezione sembrava più grande di loro.

Occhi blu intenso e capelli viola. Indossava un completo che si intonava perfettamente con questi ultimi e aveva l’aria di uno che marinerebbe senza problemi le lezioni.

Shark era questo il nome dell’ragazzo era accompagnato da una bellissima fanciulla. I lunghi capelli azzurro-blu erano sciolti sulle spalle mentre gli occhi osservavano curiosi e un po’ infuriati l’atteggiamento da scansafatiche dell’fratello.

Kanae: ciao. Voi siete amici di Yuma vero? Io sono Kanae Yuki mi sono appena trasferita.

Feci un inchino lasciando scivolare in avanti la folta e soprattutto lunga chioma blu oltre-oceano dei miei capelli.

Subito Rio (la sorella di Shark) sorrise presentandosi tranquillamente.

Io rimasta in silenzio non riuscivo a spiccicare mezza-parola. Forse per via della timidezza. Rimasi in silenzio mentre Yuma rideva e scherzava con i suoi amici.

Per fortuna il momento di imbarazzo era destinato a finire quando apparvero loro.

Misael indossava una divisa identica a quella di Yuma tuttavia nonostante avesse dei colori diversi (era più grande di noi) su di lui aveva decisamente un altro effetto  forse a causa della sua innata belezza.

Sorrisi rincuorata dalla sua presenza, non cera solo lui difatti il nostro gruppo era al gran completo.

Alit e Gilarg non facevano che discutere prevalentemente erano insulti rivolti fra loro.

Misael che come al solito era attorniato da una folla di ragazze sorrideva affabile contemplando la sua immagine riflessa nello specchio dell’atrio.

Durbe sonnecchiava beatamente appoggiato al muro, non doveva aver dormito molto stava lavorando come un pazzo da più di due settimane (così mi aveva detto Astral)

Quindi intenerita da quella scena mi avvicinai sorridendogli.

Lui apri gli occhi e ricambiato il sorriso si portò una mano alla bocca sbadigliando assonato.

Risi fra me e me. Lo trovavo troppo carino, anche se sapevo benissimo che Durbe lavorava molto lo trovavo adorabile quando per il poco sonno e il troppo lavoro finiva per addormentarsi.

Kanae: ih, ih. Non si dorme molto vero?

Durbe: AUW! ...oh! Sono rimasto in piedi più del dovuto, volevo finire di modificare il sistema di comando. E ho fatto tardi.

Kanae: dovresti riguardarti di più lo sai! In fondo anche la salute è importante.

Durbe: grazie. Ma non dovete preoccuparvi io sto auw! Bene. “Zzz”

Si riaddormentò di nuovo così decisi di allontanarmi un po’ dalla scuola. Cera un posto di qui il mio amico mi aveva sempre parlato cosi preso un autobus (era la prima volta nell’ mio mondo era tutto tramite teletrasporto) mi feci accompagnare in quell’ posto.

Era una collina dove sovrastava una casetta molto carina immersa nell’ verde e circondata da dei bellissimi fiori bianchi mi incamminai di buona lena e dopo pochi minuti di cammino la raggiunsi.

Kanae: bene ci siamo…un bel respiro profondo.

Aprii la porta. La notte prima avevo sognato quell’ luogo. Era tutto come ricordavo una sala dove stavano un tavolo di legno e due sedie d’ fronte ad un caminetto acceso.

Tutto era ricoperto da uno spesso strato di polvere, segno che fosse disabitata da anni. Salii al piano di sopra, e con mia grande sorpresa mi accorsi di non essere sola. Nella stanza da letto d’ fronte alla grande finestra, intento a giocare con una specie di robot, stava un bimbo con i capelli azzurri e gli occhi dorati.

Mi avvicinai un po’ titubante attirando la loro attenzione.

Kanae: ciao piccolo come ti chiami?

Hart: ciao anche te sorellona io mi chiamo Hart. Da dove vieni?

Sorrisi accarezzandogli la testa dopo di che annui dolcemente. Era proprio un bambino grazioso e sorridente

In realtà sapevo già il suo nome perché lo avevo già incontrato dentro un sogno.

Era una mia capacita riuscivo a connettere il mio cuore con quello di qualcun altro, tuttavia questo potere non lo controllavo io. Semmai era lui a indirizzarmi verso una determinata persona.

E quella notte mi aveva condotto proprio dall’ piccolo Hart. Tuttavia non ne conoscevo il motivo.

Il bimbo sorrise divertito stava giocando con uno strano robottino che parecchio intimorito dalla mia presenza azzardò una presentazione alquanto formale, facendomi scappare una risata.

Orbitar: io, sono la guardia dell’corpo, dell’padroncino Hart. Mi chiamo Orbitar umana

Kanae: certo. E quindi mi vorresti dire che siete tipo fratelli separati alla nascita giusto ih ih...?

Proprio in quell’ momento sentii aprire la porta della stanza, un nuovo visitatore era appena comparso.

Era un ragazzo, doveva avere sui 18 anni, alto dal fisico longilineo, biondo e con gli occhi azzurri.Aveva un bel viso dai lineamenti affascinanti tuttavia non sembrava molto felice di vedermi, quasi quanto il robot che intimorito dal suo presunto padrone si avvicinò di corsa cercando di giustificare la mia presenza in quella casa.

Più guardavo Kite più sentivo di non poter distogliere lo sguardo. Era bello più di ogni altra cosa avessi mai visto.

Lui tuttavia sembrava non accorgersi dell’mio interesse nei suoi confronti o dell’fatto che cercavo di nascondere l’evidente rossore sul mio viso.

Orbitar: padrone questa umana è entrata di nascosto!

Kanae: umana!? HEI! Specie di scatoletta di latta sta attento a come ti rivolgi a me! …io non sono un umana chiaro!

Orbitar: COSAA? COME TI PERMETTI RAGAZZINA!

Kite: Orbitar fai silenzio.

Orbitar: si padrone!

Kite: non so chi tu sia ma se sei venuta a crearmi qualche fastidio ti avverto sono di pessimo umore.

Solo in quell’ momento mi accorsi delle sue ferite. Kite era pieno di graffi e sembrava davvero stanco. Così dopo essermi alzata e aver sorriso timidamente mi chinai in segno di rispetto. Non volevo creare problemi a nessuno, tanto meno ad un ragazzo così affascinante. Tuttavia fu il gesto di Hart a sorprendermi il bimbo prese le mie difese.

e dopo esser’ corso dal’ fratello gli rivolse uno sguardo che avrebbe intenerito anche il più malvagio dei malvagi.

Il fratello sospirò freddo cercando di rassegnarsi e assecondò il bambino permettendomi di restare.

Kite: se Hart vuole che resti per me non ce problema.

Kanae: g-grazie Kite. I-io mi chiamo. K-Kanae!

Kite: tsk..come vuoi tu.

 

Angolo dell’autrice (prima o poi ci trovo un nome più bello)

Ed eccoci al tanto atteso cap. 4 che bello!

Eh, eh. Scusate l’emozione. Visto che questo capitolo presenta un personaggio che rientra nei miei preferiti (e lo ammetto pure)

Vi aspetto al cap. 5!

Vector finalmente sarà il tuo momento di apparire sei contento?

 

Kite: uhmpf. Non bastava quello stupido di Yuma adesso mi ritrovo anche questa qui.. (intende Kanae)

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Capitolo 5
*** il ritorno di Vector ***


Fan fiction yu gi oh Zexal cap. 5 il ritorno di Vector

Nei giorni seguenti tornai spesso a trovare i due fratelli, un po’ per giocare insieme al piccolo Hart e un po’..

Per passare dell’tempo con Kite.

Nell’ istante stesso in cui lo avevo conosciuto dentro di me qualcosa era scattato, come se una strana e inspiegabile sensazione volesse spingermi dritta verso di lui.

Insomma nonostante non riuscissi a spiegarlo bene, ero rapita dal suo sguardo gelido dal suo profilo fiero e serio e dalla sua voce, così forte e sicura.

Ma la cosa che più di tutte sembrava attirarmi a lui come una falena con la luce, era quel suo orgoglio

Avrei tanto voluto distruggere e trasformare in amore.

Kanae: ehi Hart. Tuo fratello non sorride mai?

Il bimbo sospirò dopo di che mi passo una costruzione rossa a forma di tetto perfetta per la casetta che stavamo costruendo, e scosse il capo.

Hart: di solito no. A volte si sforza, ma io so che sono sorrisi finti. Vorrei che si rilassasse un po’.

Sospirai rassegnata dalla sua risposta dopo di che sorrisi cercando di non fargli notare quanto in realtà fossi delusa.

Kanae: a chi lo dici. Va beh. E i vostri genitori?

Hart: papà è uno scienziato. E la mamma è morta quando ero piccolo. Almeno credo, mio fratello non ne parla mai.

Kanae: capisco. Lo sai anche la mia mamma non c'è più. Però non devi essere triste anche se ti senti solo ok?

Hart sorrise, vedendolo così contento mi convinsi di aver usato le parole giuste per tirarlo su di morale.

Hart: ma io non sono solo! Ci siete tu e il mio fratellone con me.

Kanae: hai ragione sei proprio un bambino adorabile.

Hart: grazie sorellona.

Gli accarezzai la testa sorridendo, in un certo senso quella che aveva più bisogno di sentire quelle parole ero io.

Proprio in quell’ momento una voce mi fece voltare di colpo.

Dai miei occhi color ametista cominciarono a scendere lacrime di nostalgia.

Nonostante avesse un aspetto umano, riuscii comunque a riconoscerlo.

Kanae: ma-ma tu sei Vector!

Il ragazzo dalla chioma color arancio sorrise annuendo.

Più tardi eravamo solo noi due, seduti sull’ muretto bianco di un parco verdeggiante.

Non sapevo da che parte cominciare, avevo così tante cose da chiedergli, tuttavia ad interrompere quello strano silenzio, fu proprio lui.

Vector: è strano vedervi qui principessa. Forse dovreste tornare nell’ nostro mondo. Qui la situazione si farà sempre più grave.

Kanae: vuoi che me ne vada?!...ma io sono venuta ad aiutarvi!

Sorrise scuotendo il capo e continuò a parlare cercando di spiegarsi meglio.

Vector: no. Cioè si tratta di qualcosa di difficile da spiegare…vedi i nostri nemici Sono dei Bariani traditori. Il mio compito mi porterà a scontrarmi con loro.

Kaen: oh. Abbiamo incontrato un ragazzo con i capelli verdi aveva un drago nero. E un pessimo carattere. Comunque Misael e gli altri lo anno sconfitto!

Vector: gli altri? ...uhm capisco allora promettimi che qualsiasi cosa accada farai in modo di farmela sapere. Ok?

Kanae: d’accordo. Vector…

Mi alzai e dopo aver sorriso incrociai le braccia dietro alla schiena distogliendo lo sguardo.

Lui incuriosito aspetto una mia risposta che non si fece certo attendere.

Kanae: sono felice di rivederti. Mi sei mancato molto.

Ci sorridemmo entrambi. Ciò che però non potevo ancora sapere era che da li a poco quell’ innocente sorriso mi avrebbe ferita fin nell’ profondo e ci avrebbe allontanati. Forse per sempre.

ANGOLO AUTRICE

ED ECCO CHE ADSL APPARTE.IL COMPUTER A FATTO I CAPRICCI.

FINALMENTE SONO RIUSCITA A PUBBLICARE IL 5 CAPITOLO. E SORPRESA PRESTO Sarà PRONTO ANCHE IL PROSSIMO.

SPERO CHE CONTINUIATE A SEGUIRE L’ AVVINCENTE STORIA DI KANAE.

SEE YOU LATER!

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Capitolo 6
*** la sconfitta di Yuma! ***


Fan fiction yu gi oh Zexal cap. 6 la sconfitta di Yuma!

Kanae: che noia. Uffa.

Sospirando per l’ennesima volta attirai la sua attenzione, Yuma si girò verso il mio banco sorridendo, sembrava più annoiato di me questo era certo, tuttavia perfino Astral stava schiacciando un pisolino.

Certo lui a differenza nostra aveva la gran fortuna di non essere visto se non da me e da Yuma.

Dopo che avevo finalmente trovato Vector che nell’ mondo degli umani era chiamato Rei, ero venuta a conoscenza di qualcosa di inaspettato.

Un gruppo di Bariani non autorizzati da mio padre, era venuto sulla terra con la nostra stessa intenzione.

Recuperare le carte numero.

Vector o se preferite Rei sorrise affabile consegnandomi il foglio bianco per fare il tema di classe.

“K-KANAE!”

Kanae: ma cosa...! “Q-questa è telepatia...!”

Udii forte e chiara la sua voce nella testa, era il suono della voce di Alit che sembrava chiedermi di aiutarlo.

Come se mi avesse letto nell’ pensiero anche Vector sembrò paralizzarsi mostrandomi uno sguardo gelido e preoccupato, cosi ignorando la sfuriata dell’professore io e lui uscimmo dall’ aula seguiti a ruota da Yuma.

Arrivammo sull’ luogo dove era chiaramente avvenuto un violento scontro. Tutto intorno a noi era devastato e ridotto in macerie.

Gilag e Misael stavano controllando Alit quando ci videro arrivare.

In un attimo i loro sguardi si fecero affilati come lame taglienti.

Gilag: che ci fai tu qui! MALEDETTO COME IA OSATO FAR DELL’ MALE AD ALIT!

D’prima pensai ce l’avessero con Yuma, tuttavia capì presto di sbagliarmi.

Quei lampi d’ odio erano diretti verso Vector.

Lui scosse il capo e avvicinatosi mi sussurrò qualcosa all’ orecchio, facendomi sussultare.

Vector: non dire nulla. Nessuno sa della mia vera identità.

Io abbassai la voce cercando di non farmi sentire.

Kanae: nemmeno loro?

Mossi uno sguardo verso i due Bariani.

Misael stava controllando lo stato in cui versava Alit, proprio in quell’ momento scuotendo il capo Vector sorrise freddo.

Vector: no e nemmeno Yuma lo sa.

Proprio mentre Gilag stava sfidando Yuma e Rei ad un duello arrivo Misael aveva un’espressione parecchio preoccupata.

Misael: principessa torno nell’ nostro mondo. Solo così potrò curare Alit. Ti prego di prenderti cura di Gilarg.

Kanae; si ci penso io a lui. Fai dell’tu meglio per aiutare Alit ok?

Sorrise freddo annuendo dopo di che scomparve in un portale violaceo.

Gilarg sembrava piuttosto seccato e se ne andò senza salutare o avvertire nessuno.

Yuma cosi come Astral vollero subito seguirli, tuttavia li convinsi che non era una buona idea e andai da sola.

Lo trovai quasi subito aveva un aria triste e stava dando da mangiare ai piccioni.

Sorrisi e mi avvicinai con l’intenzione di rincuorarlo e convincerlo a tornare indietro.

Kanae: ciao. Oh. Su avanti Alit se la caverà vedrai!

Gilarg: io non lo perdonerò…Sconfiggerò REI E Vendicherò IL NOSTRO COMPAGNO!

Kanae: AH! ASPETA!

Cercai di fermarlo ma fu tutto inutile.

In un attimo scomparve lasciando sola, cosi decisa a scoprire cosa fosse veramente successo decisi di cercare Vector.

Se era stato veramente lui a ferire Alit doveva darmi una buona spiegazione e motivare il suo strano comportamento.

Sentii subito un esplosione e recatami nell’ luogo dalla quale proveniva rimasti scioccata.

Yuma era riverso a terra incosciente e pieno di ferite, accanto a lui sparsi per terra cerano dei frammenti metallici di colore oro.

Kanae: ma questa. È la chiave di Yuma…!

Vector: non pensavo fosse così facile battere Yuma Tsukumo. È proprio deludente come avversario.

Ero rimasta in silenzio Rei o meglio Vector aveva sconfitto Yuma e fatto a pezzi la chiave doro.

Non riuscivo a crederci tuttavia qualcosa dentro di me mi diceva che era tutto vero.

Continuavo a chiedermi perché avesse fatto una cosa simile quando dopo avermi mostrato un sorriso gelido e crudele incrociò le braccia al petto.

Vector: è stato facile conquistare la tua fiducia. Ora puoi anche sparire ^^. Dopo tutto tu. Sei solo un Numero.

Kanae: cosa…cosa hai detto i-io non sono un numero ...no. Non è vero!

Restai in silenzio inginocchiata accanto a Yuma quando senti una voce famigliare e mi voltai di colpo.

Kite: pensavo di averlo già detto. Sono di cattivo umore.

Kanae: Kite. Tu sei un duellante?

Il biondo sorrise mentre si preparava a duellare con Vector improvvisamente accanto a lui comparve un enorme drago viola e azzurro.

Kite: non so cosa stia succedendo. Però ti farò rimpiangere di aver ferito Yuma e Kanae Bariano!

 

ANGOLO AUTRICE

E ducis in fundo finalmente è venuto fuori il vero carattere di Vector. Nell’ prossimo capitolo finalmente scopriremo qualcosa di interessante e soprattutto comincerà il flash-back sull’ passato di Kanae.

All’ prossimo capitolo ciao XD

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Capitolo 7
*** ricordi e nostalgia ***


yu gi oh zexal fan fiction cap. 7 ricordi e nostalgia.

 

Sorrise, vedere la sorella così felice lo rendeva di buono umore forse più del solito.

Nash imperatore del regno Bariano guardava con occhi entusiasti la meravigliosa sorella di nome Merang.

 

Nash: sta crescendo così in fretta. Non trovi?

 

La donna dai lunghi capelli blu intenso sorrise cullando la neonata, con la dolcezza di una madre amorevole proprio come era lei.

Proprio in quel momento comparvero gli altri imperatori.

 

Misael si avvicinò estasiato alla bimba mostrandole un’espressione che agli occhi di Alit e Gilarg sembrò decisamente inusuale o per lo meno più strana del solito.

 

Misael: ma che carina che sei cuci cuci cu piccola ...ah, ah! Uhm. Che guardate voi!?

 

Il biondo si girò di scatto guardando le espressioni divertite di Alit e Gilag.

 

Alit: ma guarda il grande domatore di draghi intenerito da una piccola bambina ah, ah ah!

 

Misael: brutto..."calma Misael..queste sciocchezze non ti faranno perdere la calma ..ught ..io lo uccido.."

 

Alit venne subito ammonito da Nash ovviamente seccato dal commento fuori luogo dell’compagno.

Nell' frattempo un altro Bariano stava giocando con la piccola.

 

Gilarg: bubu, setete!

 

Gilarg sembrava a suo agio con la piccola principessa che sorrideva amichevole. Nessuno dei presenti osava prenderlo in giro.

Cosa ovvia visto che somigliava ad un enorme orso dall' carattere mite e tranquillo a patto che non si trattasse di dover combattere, allora in quell' caso poteva diventare un avversario temibile e agguerrito.

Mentre il ragazzo dai capelli viola osservava estasiato la neonata che dormiva nella culla la voce di Durbe lo interrogo sulla sua assenza alla riunione di quell' giorno.

 

Durbe: vostra altezza ora dovremmo proprio andare. Ci sono degli affari urgenti. Capisce vero lord Nash?

 

Il giovane sovrano sorrise freddo sospirando rassegnato all' idea di doversi congedare dalla sorella e soprattutto dall' adorabile nipotina dopo i che con un colpo di tosse cercò di sembrare serio e autoritario. Cosa difficile quando volevi giocare e spupazzarti un neonato.

Alla fine si arrese allo sguardo insistente dell’argenteo e annui salutando la sorella.

 

Nash: sarò presto di ritorno.

Merang sorrise annuendo e abbraccio il fratello.

E così anche se a malincuore l’imperatore si allontanò diretto alla sala del trono e a quella che sarebbe stata la sua ultima battaglia.

Nell' frattempo lasciata sola anche la sorella stava per ricevere una visita alquanto inaspettata.

Entrò nella stanza mostrandole il solito sorrisetto falso e socchiuse gli occhi incrociando le braccia e appoggiandosi al muro.

Merang rimase sorpresa di vedere proprio lui. In fondo non ci aveva mai parlato molto. Anche perché da quando era nata la bambina la sovrana non aveva avuto molto tempo per occuparsi delle incombenze di palazzo.

 

Merang: desideri qualcosa? se cerchi mio fratello non è qui in questo momento.

 

Vector sorrise non sembrava per niente sorpreso dall' tono gelido e dalle parole della ragazza che cercando di non sembrare spaventata come in realtà era torno a cullare la bambina.

 

Vector: è proprio una bimba deliziosa...bella come voi maestà.

 

il sorrisetto malevolo e sicuro di se fini con l' intimorirla.

Cosa voleva da lei? qualcosa non quadrava.

 

Vector: una bimba piena di vita se solo. Nash non avesse deciso di ucciderla....

 

Non fu il sorriso decisamente cattivo dell’giovane. Furono le parole uscite dalla sua bocca che la terrorizzarono. Era nel panico più totale.

Merang: mio fratello non farebbe mai nulla di male! stai mentendo lui. Non lo farebbe mai!

 

La giovane in cera di risposte corse dall' fratello lasciando Vector da solo con la figlia.

 

Vector: se solo tu non fossi mai nata. Forse le cose sarebbero diverse.

 

la odiava lui non riusciva a vedere la luce ma solo le tenebre.

Profonde e gelide tenebre questo vedeva negli occhi di quella piccola fragile e innocente creatura.

Per un istante penso sul serio di ucciderla ponendo fine alla sua sventura e a quella oscurità che lo pervadeva. Tuttavia proprio all' ultimo istante si tirò indietro.

 

Vector: no. Non ancora.

 

Improvvisamente il paesaggio cambiò di nuovo. Kanae si accorse di trovarsi in mezzo alle macerie di un antica città.

Nash: sorella mia resisti!

Merang: Nash. Perdonami io non cela faccio.

 

Il giovane teneva stretta a se quella fanciulla ormai in fin di vita.

Improvvisamente ella sorrise asciugando una lacrima che rigava il bell' viso dell’fratello,

 

Merang: no. Nash. Non puoi morire Ka-Kanae ha bisogno di te fratello tu devi tornare indietro. Ti prego vivi. Vivi per entrambe. Addio Nash fratello mio.

Nash: MERANG NON MI LASCIARE NOOO! ...

 

In quell' istante proprio sotto gli occhi disperati dell’fratello Merang scomparve lasciando dietro di se solo un tenue bagliore.

Cosi anche se non ne aveva la forza l’imperatore decise di assecondare per l’ultima volta il desiderio dell’amata e si diresse dalla bimba.

 

L’uomo che ferito continuava a camminare arrivò nei pressi di un tempio. Laggiù superato un lungo corridoi si era ritrovato d' fronte una sala completamente bianca nella quale su di un piedistallo di cristallo faceva bella mostra un oggetto quadrato che l’uomo si apprestò a prendere.

Raggiunse la stanza e dopo averle sorriso dolcemente Prese tra le braccia la bimba e abbassò il capo stringendola a se.

Nash: mi. Mi dispiace questo è l’unico modo per permetterti di sopravvivere. Ti prego Kanae perdonami.

 

Improvvisamente lo strano oggetto cominciò a brillare ed entrò nel corpo della neonata.

Proprio in quell' momento la voce di Vector attirò l’attenzione dell’ragazzo.

 

Vector: cosa hai fatto. NASH!

Il Bariano dai capelli arancioni mostrò al sovrano un’espressione folle sguainando la spada.

Subito i due ingaggiarono un violento scontro.

Vector: quella luce! era il numero Code! tu. Maledetto!

 

Stupefatto l’uomo adagiò la bimba che teneva tra le braccia ed estrasse la sua spada puntandola contro l’ormai delirante compagno.

 

Nash: tu come fai ad esserne a conoscenza questo è un segreto che si tramanda nella famiglia reale!

 

Vector: hai idea di ciò che ai fatto! sprecare quell' potere per salvare la vita di un insulsa mocciosa!

 

Nash colpito nell' profondo dalle parole di quello che un tempo reputava suo migliore amico dopo di che colpì il giovane con un fendente facendolo rotolare a terra.

 

Nash: torna in te Vector!

Vector: sciocco! Il potere. Il potere sarà soltanto mio ah!

Nash: sei un folle!

 

Improvvisamente i ricordi scomparvero. Mi ritrovai sull' campo di battaglia Yuma era ancora incosciente e Kite aveva vinto il combattimento.

 

D' fronte a me cera Vector trasformato nella sua forma Bariana.

Kite: stai bene?

Kanae: io-io sono…sob...no non è vero. Vector dimmi la verità ti prego!

 

Vector: la verità è che tu sei solo una pedina di un gioco più grande! non dimenticartelo stavolta ai vinto ma tornerò di nuovo e ti assicuro che la pagherete!

 

Dette queste ultime fredde parole il Bariano si dileguo lasciandoci soli.

Ero in preda all' panico quando avverti uno strano tepore. Era la mano di Kite che aveva appena sfiorato la mia alzai il capo.

Mi veniva da piangere, lacrime amare nate dalla scioccante rivelazione di Vector e forse dall' mio cuore ormai ferito.

Il biondo sorrise freddo abbracciandomi.

Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro come se riuscissi a non pensare a quanto avevo scoperto.

 

Kite: va meglio...?

Kanae: io-io sono una stupida...

Scoppiai a piangere di nuovo mentre Yuma rialzatosi aveva trovato i pezzi della chiave doro.

Yuma: no. ASTRAL! amico mio.

 

Ricordo davvero poco di ciò che successe in seguito. L’unica cosa che mi era rimasta in mente era la mano di Kite che stringeva la mia e il calore dell’suo corpo che mi cullava mentre ero tra le sue braccia.

L’unica cosa che mi era ormai chiara in mente era che Vector aveva sempre mentito e che io non ero né un essere umano né tanto meno una Bariana.

Il problema non era cosa fossi ma bensì come avrei fatto d' ora in avanti?

Quale era il mio destino e chi ero veramente?

 

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti spero che vi ricordiate chi sono in tal caso vi rinfresco la memoria!

Il mio nome è Sturdust94 è sono l’unica e sola autrice di questa storia.

 

Apprezzo di cuore tutti quelli che l’anno seguita fin d' ora e voglio ringraziarvi tuti.

Soprattutto Yulin e Damned_angel. In realtà il ringraziamento è esteso a tutti sia a chi legge che a chi recensisce.

 

Questo capitolo avrà di certo lasciato l'amaro in bocca a tutti ma non preoccupatevi dall' prossimo le cose dovrebbero migliorare.

Ps: tranquilli Astral sta bene è stato salato da una certa nebbiolina dispettosa. Che comparirà nell' prossimo capitolo fino ad allora.

SEE YOU AGAIN! ^^

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** appuntamenti e malintesi ***


Yu gi oh Zexal fan fiction cap. 8 appuntamenti e malintesi

Ero stanca e soprattutto giù di corda.

Dovevo ancora assorbire la notizia del tradimento di Vector e della mia vera identità, solo pensarci mi faceva venire mal di testa.

Decisi quindi di lasciarmi alle spalle quello che era accaduto il giorno prima e mi diressi di sotto per fare colazione.

Noi Bariani viviamo tutti sotto lo stesso tetto. Anche se dormiamo in stanze diverse.

La mia camera è spaziosa, un futon bianco e steso sull’ terrazzo dal quale si gode di un ottima vista.

Vicino alla finestra ce la mia scrivania abbastanza vuota direi. E sull’ muro sono appese delle foto di noi sei.

stanza di Kanae

Subito scesa al piano inferiore mi trovai d’ fronte una scena che si ripeteva ormai da due giorni.

Misael ai fornelli.

Aveva legato la chioma bionda in una vaporosa coda di cavallo lasciando scivolare soltanto alcuni ciuffi di capelli dai riflessi dorati ogni tanto li spostava dietro le orecchie.

Era intento a leggere un libro di cucina in vita aveva legato un buffo grembiule nero che lo faceva somigliare ad un sommelier professionista.

Si accorse della mia presenza voltandosi prontamente e mi sorrise chinando di poco la testa.

Misael: buon-buon giorno principessa Kanae ^^

Kanae: oh…ciao.

La mia risposta dal tono un po’ triste li mise subito in allarme io sospirai quando notai lo sguardo altrettanto gelido di Misael e mi diressi fuori dalla stanza.

La verità era che in quell’ istante in quell’ solo momento di tranquillità Misael era riuscito a percepire quanto in realtà fossi spaventata.

Era sempre così, lui riusciva a intuire subito quando mentivo, forse era una cosa normale visto da quanto ci consociavamo quindi ormai non ci facevo più molto caso.  Almeno tentavo.

Il biondo Bariano in grembiule da cucina mi corse subito dietro. Era preoccupato per me gli e lo si leggeva nell’ espressione e in quei occhi di un intenso color oceano.

Misael: Yuma Tsukumo mi ha raccontato ogni cosa

Kanae: allora saprai già che io non sono quella che pensavi.

Lui socchiuse gli occhi e cercò di avvicinarsi di più a me ma fui più veloce e riuscii ad impedirglielo.

Non mi andava di raccontargli quello che era accaduto né di parlare dell’perché avessi quella espressione triste sospirò e rimase in silenzio.

Kanae. Capisco. Scusa devo andare a scuola.

Usci dalla casa lasciandolo da solo.

Proprio mentre ero ancora immersa nei miei mille pensieri la voce del mio amico Yuma mi fece voltare attirando la mia attenzione.

Era in compagnia di Shark e sorrideva mostrandomi la più lucente delle espressioni. Fu allora che notai cosa aveva al collo e soprattutto la figura accanto a lui.

Non riusci a non sorridere quando con mia grande sorpresa mi accorsi di chi si trattava.

Kanae. ASTRAL! Che bello vederti!

Astral: anche io sono contento.

Sorrisi facendomi spiegare per filo e per segno cosa fosse successo.

Pareva che un Numero 96 credo. Avesse ricostruito la chiave usando la sua forza e avesse cosi salvato Astral. Ero felice di sapere che i miei amici stavano bene.

Astral: è tutto così strano ignoro il motivo dell’aiuto di numero 96.

Yuma. Ah! Che importa la cosa che conta è che tu sia di nuovo tra noi giusto Kanae? ...oh! Kanae tutto ok?

Kanae: ah.si. .scusate.

Sorrisi e dopo aver fatto un inchino mi allontanai.

Avevo talmente tanti pensieri in testa che avevo voglia di rivederlo.

Mi diressi verso quella casa senza farmi notare troppo, lui era l’unica persona in grado di capire come mi sentissi.

Kanae: uhm…ho il cuore a mille ma devo farmi coraggio. È permesso!

Kite. Oh? Kanae e tu che ci fai qui?

Kanae: ecco. Io. *imbarazzo*

Sorrise freddo e mi invitò a sedermi. Ero agitata e il cuore mi batteva a mille cosi dopo aver sospirato presi il coraggio che mi mancava e decisi di parlare.

Kanae. V-volevo ringraziarti per avermi salvata e. Ecco…ti andrebbe di fare una passeggiata?

Kite. Uhm? Perché no.

Ero al settimo cielo quando notai il suo sorriso.

Più tardi eravamo seduti sulla panchina di un parco a chiacchierare come due perfetti esseri umani.

Parlammo di duelli dei mostri numero e finalmente mi confidai con qualcuno.

Kite ascoltò in silenzio tutta la storia di come avevo scoperto di essere il Code number e di come Vector aveva alterato la mia memoria dei ricordi che avevo ritrovato. Insomma, mi sfogai raccontandogli ogni cosa.

Alla fine lui sospirò incrociando le braccia al petto.

Kite: quindi cosa pensi di fare ora?

Kanae. Non lo so…oggi non sono riuscita a pensare a nulla. E non l’ho nemmeno detto a Yuma e a gli altri Bariani. L’ unico che sa la verità sei tu.

Kite: uhm? D’accordo.

Si alzò dalla panchina dopo di che voltatosi verso di me socchiuse gli occhi ghiaccio. Io ero un po preoccupata e non volevo proprio sentire la sua risposta.

Kite: la cosa migliore almeno per il momento è che resti un segreto. Non sappiamo ancora nulla dei piani e delle intenzioni di Vector quindi per il momento stai in guardia.

Kanae. Si .Kite…t-tu mi-mi…no. Non importa.

Feci per andarmene quando la sua voce attirò di nuovo la mia attenzione.

Mi voltai incontrando il suo sguardo qualcosa era cambiato mi sentivo più leggera come se fossi riuscita a togliermi un peso dallo stomaco.

Kite: ti proteggerò io. Quindi non avere paura.

Kanae. Kite…

Sorrisi dopo di che tornai verso casa. Dovevo chiedere scusa ai miei amici per il mio comportamento. Misael era fuori e stava spazzando il giardino quando mi vide arrivare di corsa.

Misael: ma cosa. Non eravate andata a scuola…!

Lo abbracciai senza parlare e sorrisi. Sull’ suo viso evidentemente imbarazzato notai subito un po di rossore così gli accarezzai i capelli e gli sussurrai qualcosa vicino all’ orecchio.

Kanae. Grazie e scusa per prima.^^

Misael. Principessa. L-la verità è che io...!

Mi prese la mano facendomi voltare. Ciò che successe dopo fu come una doccia gelida, un bacio le nostre labbra si sfiorarono.

Non fu lungo solo un piccolo bacio che però valeva mille emozioni provate in quell’ momento. Senti un calore e una dolcezza mai provata prima quando avverti come una fitta improvvisa al cuore e alla testa. Improvvisamente dai miei occhi color ametista scivolarono rigandomi il viso lacrime gelide.

Misael: … ma che mi è preso. Maledizione.

Kanae: Misael s-sei uno stupido!

Corsi via mentre cercavo di non pensare a quell’ bacio a Misael e ai miei sentimenti o al fatto che per un istante quell’ bacio mi fosse piaciuto da morire.

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Capitolo 9
*** rapimento ***


Yu gi oh Zexal fan fiction cap. 9 rapimento

Correvo all’ impazzata diretta non so dove, volevo solo dimenticare quell’ bacio quell’ errore che non sarebbe dovuto accadere.

Improvvisamente qualcosa attirò la mia attenzione era Vector nella sua forma umana.

Si avvicinò a me era ferito e sembrava avesse combattuto molto, ero arrabbiata ma non potevo fare a meno di preoccuparmi quando cadde a terra.

Kanae: Vector!

Mi precipitai in suo soccorso quando sentì un male terribile alla testa e capi di essere stata colpita da qualcosa.

Non riuscivo a respirare e fini con l’inginocchiarmi a terra, Vector era d’ fronte a me sorridente come sempre solo in quell’ momento realizzai che mi aveva ingannata.

Vector: bene ora tu verrai con me.

Mi sfiorò il viso con la mano facendomi assopire l’ultima cosa che vidi fu la luce dell’tramonto poi il buio.

Mi svegliai poco dopo realizzando mio malgrado di non trovarmi più sulla terra. Ero chiusa in una sorta di prigione che puzzava di muffa, avevo mani e piedi legati con delle catene dorate e al collo una sorta di collare nero.

Non riuscivo a tenere gli occhi aperti a causa dell’potere di Vector.

Cercai di stare calma forse potevo scappare dalla mia prigionia era inutile non riuscivo a muovermi di un passo.

Vector: ti consiglio di non muoverti. In fondo dove pensi di andare?

Kanae: p-perché mi ai portata qui e soprattutto dove siamo?!

Vector: in un posto dove il cacciatore di numeri non ti troverò mai.

Non riuscivo a non provare paura ero terrorizzata e completamente in balia della sua oscurità quando sentii qualcosa una specie di luce cominciò ad avvolgermi completamente e mi protesse dall’ potere di Vector.

Vector: e va bene. Resta a dormire per un po’. Almeno finché non arriverà l’ospite d’ onore.

Il Bariano scoppio in una risata folle e chiusa la porta della cella rimasi da sola.

Nell’ frattempo sulla terra…

Kite: Uhm. Yuma cosa vuol dire che non è venuta a scuola?

Yuma: oggi Kanae non si è vista forse le è successo qualcosa.

I due ragazzi preoccupati chiesero l’indirizzo di casa della loro amica intenzionati a scoprire dove fosse.

Ma proprio in quell’ momento Astral percepì una presenza un ragazzo dagli occhi rossi e i capelli verdi sorrise freddo rivolgendosi a loro.

Kumasa: Voi non sapete come raggiungerla ma forse Misael vi può aiutare.

Il ragazzo dai capelli verdi scortò i due amici a casa della principessa dove incontrarono Misael preoccupato per la ragazza.

Misael: detesto doverlo fare.

Il biondo si inginocchia d’ fronte a Yuma e Kite e abbassa la testa implorante.

Misael: vi affido la sorte della principessa badate umani il luogo svelatomi da Kumasa è un posto pericolosissimo se andate non ce garanzia che torniate vivi. Volete comunque rischiare?

Yuma e Kite si guardarono per un istante per poi sorridere annuendo entrambi.

Yuma: io sono pronto giusto Astral?

Astral: si. Yuma conta su di me.

Kite. Andiamo.

Il Bariano sorrise freddo dopo di che apri un portale di luce nell’ quale Yuma si gettò subito.

Kite rimasto l’ultimo ad attraversare fu fermato da Misael che abbassò subito il capo.

Misael: salvala. Non ho altro da aggiungere.

Sorrise freddo ed entrò nel ‘portale Kite si lasciava alle spalle il mondo degli umani pronto a salvare l’ amica.

Quello che ancora non poteva sapere era che qualcuno lo avrebbe fermato proprio utilizzando il suo punto debole Kanae.

ANGOLO AUTRICE.

CIAO ERA DA UN PO CHE NON CI VEDEVAMO QUESTA è Lì INIZIO DELLA SECCONDA Metà DELLA MIA FIC. ORMAI AVRETE CAPITO CHE STA PER TERMINARE.

SICURAMENTE VI STARETE CHIEDENDO SI KITE ARRIVERA IN TEMPO PER SALVARE KANAE E SE MISAEL CI METTERA IL SUO ZAMPINO.

NON VI RESTA CHE ATTENDERE IL PROSSSIMO CAPITOLO PER SCOPRIRLO. CIAO XD

 Kite

 

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Capitolo 10
*** dove ti porta il cuore ***


Yu gi oh Zexal fan fiction cap. 10 dove ti porta il cuore

Sbattei di nuovo contro la porta cercando di aprirla, avevo le mani legate, tuttavia mi rimanevano ancora i piedi liberi. L’unico problema, era rimanere sveglia abbastanza per gettarsi contro la porta e riuscire in qualche modo ad aprirla.

Piena di ferite lievi, tranne che per la fronte che sanguinava, non vedevo bene a causa dell’sangue e del dolore che mi percorreva tutto il corpo facendomi annaspare ad ogni passo.

Erano sedici volte non che le avessi sul serio contate, non sapevo dove mi trovassi e l’unica consolazione che avevo era di essere viva. Almeno per il momento Vector si era limitato a prendermi in giro ma non mi aveva ancora uccisa.

Ignoravo completamente il motivo delle sue azioni e non mi importava nemmeno sapere cosa volesse da me tuttavia qualcosa di oscuro stava accadendo, ogni minuto che passava il mio corpo si faceva sempre più pesante e i miei occhi faticavano a restare aperti.

Strano era strano che nonostante fossi ancora viva sentivo che qualcosa si era spezzato. Improvvisamente svenni di nuovo ero lucida e perfettamente sveglia tuttavia era come se dormissi i rumori al di fuori della mia prigione mi arrivavano attenuati come quando al mare ti entra l’acqua nelle orecchie, on capivo dove mi trovassi finché non senti una voce era come se provenisse dal mio cuore, quindi cercando di ascoltare quello che mi stava dicendo socchiusi gli occhi.

Improvvisamente mi ritrovai d’ fronte un uomo.

Il viso era identico a quello di Shark ma qualcosa in lui era diverso.

Per cominciare nonostante fosse d’ fronte a me era etereo come se fosse un fantasma inoltre sembrava come se mi conoscesse perché sorrise avvicinandosi e mi sfiorò il viso con la mano attraversandomi.

Nash: ciao. Scusami ti ho spaventata Kanae.

Kanae: t-tu chi sei? No aspetta io ti conosco sei Nash vero?

L’ uomo dagli incredibili e profondi occhi blu sorrise annuendo dopo di che si girò di colpo facendomi sussultare leggermente.

Non che fossi spaventata da lui ma mi domandavo cosa stesse succedendo improvvisamente una altra presenza attirò il mio sguardo. Era una bellissima donna dai capelli blu molto simile come aspetto alla sorella di Shark.

I miei occhi stupefatti cominciarono a farsi umidi mi accorsi solo in quell’ momento che stavo piangendo.

Kanae: T-tu se…mamma?

La donna annui. Fu allora che capi Nash era mio zio e Meran mia madre. Cecai di dire qualcosa ma non mi veniva in mente nulla che potessi dire cosi asciugatami le lacrime sorrisi.

Nash: ascolta Kanae Vector è posseduto da uno spirito estremamente malvagio.

Kanae: cosa posso fare voglio aiutarlo ma on so come!

Fu lei a rispondermi aveva una voce melodiosa ed era talmente bella che desiderai non svanisse subito.

Improvvisamente avverti una fitta alla testa e la visione cominciò a farsi più sfocata.

Meran: ascolta figlia mia. Non perdere la speranza e vedrai che troverai la forza per affrontare e vincere le avversità addio. Kanae.

Kanae: MAMMA! oh…

Scomparvero e mi ritrovai di nuovo sola in quella prigione.

Non potevo fare molto tuttavia proprio mentre stavo per essere assalita ancora dalle paure riflettei su quanto mi avevano detto mia madre e mio zio.

Vector stava agendo così a causa di un essere maligno che si era impossessato di lui. Dovevo fare qualcosa cosi anche se a fatica mi rialzai. Non potevo mollare ne andava del ‘mio orgoglio di Bariana cosi raccolte le ultime disperate energie urlai a più non posso.

Kanae: QUALQUNOI MI AIUTI VI PREGO!! Oh.

Stavo per cedere quando senti una voce molto famigliare Quindi corsi davanti alla porta e lo vidi. Mi mancò un battito e per poco non caddi all’ indietro, era normale visto che stavo per perdere ogni speranza.

Nonostante il sorriso gelido sapevo benissimo che non mi avrebbe tradita o abbandonata per poco non scoppiai di nuovo in lacrime quando notai le altre figure alle sue spalle Yuma e Shark erano accanto al biondo.

.Kanae: Ragazzi siete venuti davvero. Io-io.

Grazie ad alcuni oggetti simili a chiavi i miei amici riuscirono a sprangare la porta ero finalmente libera coperta di graffi gli corsi incontro finendo col cadergli addosso.

Kite: e levati sei pesante lo sai?

Kanae: Non importa sono così felice…

Lui sorrise dopo di che distrusse le catene che mi tenevano imprigionata e sospirò gelido alzandosi da terra.

Io un po’ intimorita notai gli sguardi sollevati di Shark e di Yuma e sorrisi a mia volta felice di essere libera.

Kite: Uhm. D’accordo lascia stare non importa.

Kanae: Yuma Vector è…

Yuma: tranquilla gliela farò pagare per quello che ti ha fatto! Shark Kite siete con me vero?

Cercai di fermarli cadendo a terra Kite mi aiutò ad alzarmi subito come se per un istante fosse veramente in ansia per me. Feci un bell’ respiro profondo

Kanae: N-no Vector non centra nulla. L-lui è manovrato da qualcuno di malvagio. V-vi prego non fategli del male!

Si voltarono verso di me i loro erano sguardi gelidi e forse anche un po’ sorpresi io dal canto mio mi sentivo in ogni caso in colpa a causa di quello che avevo detto mi domandavo se i miei amici avessero o meno la forza di credermi quando il biondo mi prese la mano naturalmente cercò di non farsi notare da Yuma e Shark impegnati ad ascoltare le parole di Astral

Kite: io ti credo. Cioè non me ne importa molto di quell’ tipo però se tu dici che dobbiamo salvarlo voglio crederti.

Kanae: Kite... Grazie.

Sorrisi facendo l’unica cosa che mi veniva naturale e appoggiai la testa contro la sua spalla. Lui che era diventato improvvisamente rosso in viso cercò di distogliere lo sguardo.

Kite: non devi ringraziarmi l’avrei fatto comunque.

Kanae. Quando torniamo a casa devo dirti una cosa.

Shark accortosi dell’mio imbarazzo prese Yuma tirandolo per il cappuccio della felpa e si allontanò lasciandoci da soli. Era l’unica occasione che avevo per dire a Kite dei miei sentimenti e di quanto mi piacesse. Quella sarebbe stata la più dura delle battaglie e se avessimo perso io non lo avrei sopportato così mi feci coraggio e gli sorrisi cercando di superare l’imbarazzo.

Kanae. Io-io. È difficile vedi io ti ho sempre...

Non mi diede il tempo di terminare la frase perché dopo aver sorriso si avvicinò sfiorandomi la guancia e mi baciò sulle labbra.

Un candido e indimenticabile bacio dolce come la sua espressione in quell’ momento. Rimasi basita quando accortosi della mia espressione imbarazzata sorrise ridendo sotto i baffi.

Kanae: ma-ma c-cosa…oh.

Kite. Sei carina quando ti imbarazzi. Stavi dicendo cos’è che hai sempre voluto dirmi?

Sorrisi fredda cercando di sembrare seccata in realtà ero al settimo cielo cosi dopo aver sospirato cercai di distogliere completamente lo sguardo da quei occhi gelidi ma affascinanti.

Kanae. Uffa lo sai no…

Kite: dillo. Avanti. Lo so che vuoi dirlo.

Kanae. Ah…t-ti amo!

Sorrise e mi scocco uno dei suoi proverbiali sguardi che mi facevano perdere la testa dopo di che mi accarezzò di nuovo la guancia baciandomi dolcemente.

 

KITE

Nquesto è il sorriso di Kite quando Kanae gli ha confessato i suoi sentimenti XD

 ANGOLO AUTRICE.

E finalmente si sono rivelati i propri sentimenti!

Nonostante la situazione un po’ triste Kanae è riuscita a ritrovare la speranza anche grazie a qualcuno.

Kite. Quindi ora?

Ora non resta che aspettare nell’ prossimo capitolo comincia la battaglia contro Vector per liberare il suo cuore e scopriremo la promessa che Misael ha fatto a Nash. XD

 

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Capitolo 11
*** la squadra Bariana alla riscossa! ***


Yu gi oh Zexal fan fiction cap. 11 la squadra Bariana alla riscossa!

In tanto sulla terra vergono i preparativi per fermare i piani di Vector.

I Bariani separatisi continuano a fermare gli emissari dell’loro nemico tuttavia le marionette di Vector sono forti così forti da costringere Misael ad una piccola riunione d’ emergenza.

Misael: molto bene quando chiamerò i vostri nomi fate un passo avanti. Alit Gilag, Durbe

I tre Bariani sorrisero freddi alla adunata speciale di Misael. Improvvisamente il biondo si fece scuro in volto. Era evidente che si sentiva stanco aveva lavorato tuta la notte per predisporre un piano d’ azione in grado di sbaragliare Vector quindi non aveva dormito per niente.

Sorrise freddo socchiudendo i meravigliosi occhi celesti dopo di che sbadigliò assonato.

Accortosi degli sguardi indagatori dei compagni tentò la strada dell’indifferenza e riprese a spiegare da dove il poco sonno rimastogli lo aveva interrotto.

Misael: molto bene vi ho riuniti qui perché devo confessarvi una cosa…tempo fa. Nella mia prima vita Nash mi rivelò un segreto.

Alit: Avanti Misael sbrigati io voglio duellare!

Zittito con lo sguardo il compagno, quando voleva Misael riusciva davvero ad essere spaventoso. Riprese il discorso per la seconda volta interrotto.

Misael: dicevo. Nash mi rivelò il modo per sigillare il potere del numero Code.

Tutti sconvolti da quella rivelazione rimasero ammutoliti il primo a parlare fu l’argenteo Durbe

Durbe: ma se esiste un modo per sigillarlo. Lo stesso Nash deve averlo fatto in passato?

Misael annui freddo dopo di che si sedette sul divano invitando i compagni a fare lo stesso. Quindi dopo aver mostrato loro una sfera dai sette colori dell’iride sorrise continuando a spiegare.

sfera

Misael: Questa è la Sfera arcobaleno è in grado di assorbire il potere di un Bariano ed è anche in grado di trasferirlo nell’ corpo di un essere umano.

Durbe. Quindi stai dicendo che dobbiamo servirci di quella sfera?

Annui nuovamente sospirando, mai nella vita avrebbe utilizzato un metodo così pericoloso ma ne andava della sopravvivenza dell’suo mondo quindi aveva preso la decisione migliore o almeno era questo che continuava a ripetersi.

Sapeva benissimo che una volta effettuato il trasferimento loro non sarebbero rimasti sulla terra e forse nemmeno in vita. Quindi decise di essere del tutto sincero se mai qualcuno si fosse opposto ad una sua decisione quello era il momento migliore per impedirgli di attuare il suo piano.

Gli altri continuarono ad osservare lo strano oggetto di forma sferica ammaliati dal potere da esso emesso.

Una nuvola di particelle color arcobaleno ricopriva la sfera anche al suo interno. Era come se vi fossero disciolte particelle vive di colore.

Misael. Io so che potrò essere un duro colpo per voi. Ma è necessario per salvare il nostro mondo.

Annuirono tutti sapevano benissimo quale fosse la prossima cosa che avrebbe detto ed erano pronti ad accettarla. Cosi Alit nettamente il più coraggioso prese la parola.

Alit. Dobbiamo solo trovare sette individui con la giusta forza! E che ce di difficile...?

Misael. Stolto! non si tratta di forza fisica! Ma di luce di aura o come dire.

Durbe: la risonanza giusta?

Misael: esatto. Ci divideremo e cercheremo degli esseri umani adatti. Dopo di che trasmetteremo loro la nostra forza vitale e li manderemo a sconfiggere Vector. Io aspetterò…ho già scelto l’umano insopportabile e adatto. Mentre voi...?

Alit: L’ unico degno di ricevere la mia forza è Yuma Tsukumo! Quindi aspetterò il suo ritorno.

Durbe: uhm. Non conosco molte persone dotate della mia stessa risonanza ma vedrò cosa posso fare.

Gilarg: uhm…anche io andrò a cercare qualcuno.

Cosi lasciati soli Alit e Misael finirono per parlare di qualcosa che il biondo non si sarebbe mai aspettato uscire dalla bocca dell’suo compagno.

Alit: quando avremo passato l’energia agli umani scompariremo vero? Perché non lo ai detto anche a gli altri!

Misael. Non è necessario. Io stesso non so cosa accadrà. li allarmerei per nulla distraendoli dalla loro missione.

Alit: uhm. E per quanto riguarda Merag e Nash?

Misael: Loro anno già scelto a chi affidare il proprio potere. Sì dal caso che si tratti di due fratelli…

Alit abbassò il capo sapeva benissimo a chi si stesse riferendo, quindi evitò di sembrare seccante facendo troppe domande e si alzò dal divano, scompigliandosi la chioma castana con una mano.

Alit: d’accordo come vuoi tu. Avvertimi quando torna Yuma così posso fare subito il passaggio. Nell’ frattempo vado a duellare ci si vede.

Misael: uhm. Va bene.

Il biondo tornò a contemplare la luce che filtrava dalle finestre mentre la sua mente vagava negli ultimi ricordi della sua vita passata quando ancora si faceva chiamare con il nome di Zeta.

Improvvisamente udii una voce famigliare voltandosi e ritrovandoseli d’ fronte. Erano in compagnia della principessa il che per lui era meraviglioso.

Kanae sorrise dolcemente non sembrava molto in forma tuttavia la cosa fondamentale per lui era che fosse viva.

Accanto a lei Yuma Tsukumo e il messaggero del mondo astrale e subito dopo di loro appoggiati al muro uno d’ fronte all’ altro Kite e Shark.

Kanae. Siamo di nuovo a casa. Ciao Misael.

Il sorriso della principessa spazzò via tutte le sue incertezze stava per correrle incontro quando notò il sorriso che aveva rivolto all’ altro “sovrano galattico”

Un sorriso dolce e decisamente diverso da quello che le mostrava lui. Era diverso quasi soffocante. Come se sentisse che non si trovava più nell’ posto giusto.

Improvvisamente capi quei due si amavano.

Ormai per lui non cera più posto. O per lo meno era tutto cambiato e si sa Misael odiava i cambiamenti.

Kanae: Misael tutto ok? Sembri pallido.

Il biondo scosse il capo dopo di che andò a chiamare Alit.

Riuniti (dopo una bela doccia e dopo un pranzo decente) il Bariano biondo spiegò loro il piano senza naturalmente dir loro della morte che li aspettava se avessero avuto successo.

Kanae: quindi possiamo sconfiggere quell’ essere malvagio usando questa sfera?

Misael. Esatto. Shark tu e Rio siete perfetti come sostituti di Nash e Merag.

Shark. Se serve a riportare la pace ci stiamo vero Rio?

Rio: certo!

Misael: bene. Ora Yuma Alit poggiate la mano sulla sfera.

Annuirono entrambi facendo quello che Misael aveva detto loro di fare. Tuttavia non ci fu alcuna reazione cosi Misael sospirando freddo ammise il suo microscopico errore di calcolo.

Misael: Sapevo che non poteva essere così semplice. Alit Yuma temo che dovrete duellare…

Entrambi sorrisero di gusto pregustando l’imminente duello. Già lo sapevo Alit adorava duellare e quando si trattava di combattere contro Yuma era al settimo cielo.

Misael: ora riposatevi domani duellerete uno contro l’altro.

Alit: sta in guardia Yuma sono molto migliorato dall’ ultima volta!

Yuma. A chi lo dici! Ah ah non vedo l’Ora!

 

 ahah

ANGOLO AUTRICE.

Ed eccoci a l’inizio della parte dedicata ai duelli tra umani prescelti e imperatori Bariani.

Vi dico subito che andranno avanti un po’.

Lì idea di base mi è venuta pensando all’ arcobaleno quindi ogni personaggio avrà un colore non li ho ancora scelti tutti però dovrebbero essere più o meno questi.

  1. Arancione Girag Nistro.
  2. Giallo Misael Kite
  3. Verde Durbe Tre
  4. Rosso Alit Yuma
  5. Azzurro Merag Rio
  6. Indaco Shark Nash
  7. Viola Vector Nelson

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Capitolo 12
*** rosso come la mia passione per i duelli! ***


Yu gi oh Zexal cap. 12

 Rosso come la mia passione per i duelli!

Kanae: AH…

La principessa dai lunghi capelli blu sospirò di nuovo quando ascoltando l’ennesima litigata dei due Galaxy dragon le venne un terribile mal di testa.

I due biondi stavano dritti uno d’ fronte all’ altro lanciandosi lampi d’ odio e saette elettriche, si sopportavano a mala pena e in fondo pensò Kanae era una cosa naturale.

Misael: Il cielo non è abbastanza grande per tutti e due Kite ora sistemeremo la faccenda una volta per tutte!

Proprio in quell’ momento a placare gli animi ci pensò Alit, il pugile si avvicino ai due ragazzi abbassando seccato il capo.

Alit: dovrete farlo in un altro momento. Perché oggi ce un duello che devo assolutamente vincere!

Misael indignato o anche più indignato del solito abbassò il capo ritirandosi seccato in un angolino. Lo stesso fece Kite che andò diretto e spedito verso Kanae dopo aver scoccato l’ennesimo sorriso di sfida al suo pseudo rivale naturalmente.

La ragazza sorrise a sua volta e si concentrò sull’ duello eminente.

Alit era più carico del solito il suo sguardo trasmetteva la sua grande passione per i duelli, finalmente arrivò anche Yuma. Entrambi e entusiasti all’ idea di dover duellare uno contro l’altro.

La ragazza non aveva mai assistito ad un vero duello e non vedeva l’ora. Cosi dopo aver attivato il duel Geyser sorrise socchiudendo gli occhi e dentro di se espresse il desiderio che Yuma e Alit potessero divertirsi come non mai.

Non le importava molto l’esito della sfida tuttavia si ricordò le parole di Misael.

Non potevano e soprattutto non dovevano fallire da quella prova e dalle successive sei sarebbe dipeso il destino non solo del mondo umano ma anche quello del mondo dei Bariani.

Dovevano riversare l’energia dei sette imperatori Bariani in sette umani adatti che sarebbero a loro volta diventati i nuovi guardiani. Era in ansia ma bastò un sorriso del suo adorato Kite a dissolvere come fumo tutte le sue preoccupazioni. Le aveva preso la mano stringendola con la sua e le stava sorridendo dolcemente facendola di conseguenza arrossire.

Kite: non è da te…mi correggo si è da te preoccuparti in questo modo.

Kanae: Spero che vada tutto bene.

Il biondino dall’ aria seria sorrise accarezzandole una guancia dopo di che annui.

Kanae si sentiva al sicuro e non poteva fare a meno di chiedersi se nella sua vita ci fosse stato qualcuno in grado di farla sentire come quando stava con lui.

Distratta dai suoi pensieri la ragazza fece poco caso al duello che continuava improvvisamente Alit decise di trasformarsi, e cosi sotto gli occhi di tutti assunse la sua forma definitiva quella Bariana.

barian form

Subito le cose per Yuma si fecero difficili, Kanae che aveva visto Alit allenarsi nel mondo Bariano sapeva quanto il giovane fosse forte e temuto perfino dai più forti duellanti.

Ma Yuma era determinato a vincere così con un colpo da maestro riuscì ad evocare sul terreno la sua carta più forte N 39 Utopia e a ribaltare il pronostico del duello. Con un colpo maestrale distrusse il mostro dell’Bariano facendolo finire al tappeto.

 

Yuma aveva vinto forse pensò la ragazza ora erano pronti per lo scambio. Tuttavia non era ancora finita Alit si alzò da terra lo sguardo era nascosto dai capelli castani, si avvicinò a Yuma un po intimorito convinto che il Bariano fosse arrabbiato per la sconfitta subita.

A sorpresa di tutti il moro sorrise scoppiando in una fragorosa risata spacca timpani che confuse ancora di più Yuma.

Alit: AH, AH, AH! Stavolta ai vinto tu Yuma. Mi hai sconfitto sono K.O!

Yuma: sì ma per poco. Grazie Alit è stato davvero un duello divertentissimo.

 

I due si strinsero la mano, ma proprio in quell’ momento dall’ corpo di Alit ritrasformatosi in forma umana usci una strana luce rosa brillante che si diresse contro Yuma investendolo in piano.

Yuma: Ma questa che cosa cavolo è?

Alit: Ah…è la prova che ti accetto come mio successore.

Yuma si avvicinò all’ amico dagli occhi verdi e lo aiutò ad alzarsi, improvvisamente però accadde qualcosa di inaspettato il giovane Bariano cominciò a scomparire sotto gli occhi di Misael e soprattutto di Yuma e Kanae.

Kanae: Misael. Alit sta...!

Alit sorrise dolcemente scuotendo il capo, si sentiva stanco ma era felice anche se quello fosse stato il suo ultimo giorno aveva duellato contro Yuma e soprattutto era pronto a tornare nell’ suo mondo cosi sorrise e invitò Kanae ad avvicinarsi.

Kanae: non capisco. Tu stai…

Alit. Torno nell’ nostro mondo. ma non preoccuparti principessa prometto che ci rivedremo presto. Yuma guai a te se perdi e non dimenticare. La prossima volta sarò io a vincere.

Kanae: Alit ...è scomparso…Misael.

Il biondo abbassò il capo annuendo ormai era tempo di dirle la verità doveva e soprattutto voleva essere sincero. Stavolta non si trattava più di semplici duelli.

Misael: ogni volta che l’energia viene trasferita succede questo. Il Bariano scompare. Non so cosa accada ne dove sono i nostri compagni.

Kanae: perché. Perché... Non voglio che succeda!

Lo sguardo gelido e ferito della principessa lo fece stare malissimo, il biondo Bariano sorrise freddo e senza proferire parola si allontanò mentre le lacrime sul viso di Kanae si confondevano con il rosso fuoco del tramonto.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

“Il mio colore è il colore della passione del ardore e dell’energia ardente, della mia passione per la vita che va vissuta istante per istante.

 Questa è la promessa il pugile di fuoco tornerà più ardente di prima!”

aliu

 

ANGOLO AUTRICE

E così se n’è andato il primo dei sette imperatori. L’ ultima frase l’ho inventata io è una sorta di promessa che gli imperatori Bariani fanno quando scompaiono ne inventerò una ogni volta sempre diversa naturalmente.

Voglio che sappiate quanto il vostro sostegno per me sia importante.

Questo capitolo rappresenta una vera sfida che credo di aver vinto. Per quanto riguarda il prossimo ho deciso di fare una breve anticipazione. Cioè lo farà il protagonista.

Gilarg: salve a tutti non perdetevi il prossimo episodio… OPS! il prossimo capitolo. Duello io quindi se ve lo perdete vi riduco in polpette!

Nistro: non perdetevi il prossimo capitolo. Sono figo eh?

Io: più o meno. Comunque il prossimo sarà il capitolo dedicato a Gilarg e Nistro e al colore arancione!

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Capitolo 13
*** un nuovo alleato per Kanae! ***


Yu gi oh Zexal fan fiction cap. 13   un nuovo alleato per Kanae!

Girag era depresso e come dargli torto.

Il suo migliore amico era scomparso in una scia di scintille rosse.

Proprio cosi Alit uno dei sette imperatori Bariani era scomparso senza lasciare traccia al seguito del combattimento contro Yuma Tsukumo che ne aveva cosi ereditato il potere e il destino di imperatore.

Sorrisi appoggiando d’ fronte a Girag la tazza di caffe bollente, il Bariano era decisamente giù di corda cosi come lo erano Durbe e Misael, quest’ ultimo si era fatto scuro in volto e mi aveva ricordato di essere in ritardo per la scuola.

Annui un po’ intristita dall’ suo sguardo gelido dopo di che mi diressi fuori dalla nostra casa precedendo per la via che portava a scuola.

Improvvisamente mentre attraversavo il giardino diretta verso l’entrata e verso la mia classe andai a sbattere contro qualcosa o meglio contro qualcuno finendo per ruzzolare all’ indietro in malo modo.

Responsabile dell’improvvisa caduta era un individuo che non avevo mai visto in vita mia.

Muscoloso e decisamente alto aveva gli occhi molto intensi e dallo sguardo fiero e nobile come quelli di un grandioso felino della savana.

I capelli erano del colore dell’tramonto sparati in aria scompostamente.

 rrgr

Mi rialzai massaggiandomi il capo dopo di che incontrando il suo sguardo mi chinai in un goffo quanto dispiaciuto inchino cercando di scusarmi.

Kanae: s-sono spiacente signore ero distratta!

Gauche: no la colpa è anche mia. Ero di fretta. Scusami AH, AH, AH! Uhm? ma tu chi sei ragazzina?

Raccolse uno dei miei libri porgendomelo educatamente e sorrise.

Ero un po’ sorpresa tuttavia mi sembrava corretto accettare quell’ gesto spontaneo e amichevole quindi sorrisi timidamente.

Kanae: m-mi chimo Kanae. Molte grazie signore.

Gauche: ehi non chiamarmi signore solo Gauche…comunque che ne dici se ti accompagno in classe? ..sai per scusarmi dell’ piccolo incidente di prima.

Stavo per scusarmi quando alle nostre spalle comparve una bellissima ragazza dai capelli viola.

Interruppe la nostra conversazione incrociando le braccia al petto e scoccando a Gauche un occhiataccia gelida.

Droite: Gauche smettila di fare le avances alle ragazzine sei in ritardo per il duello.

Gauche: non è che sei gelosa cara la mia Droite?

Proprio mentre stavo per andarmene anche a causa degli sguardi affilati della ragazza Gauche mi prese la mano invitandomi di corsa a seguirlo.

Kanae: HEI! M-MA…dove stiamo andando!

Gauche: corri ti spiego dopo ah, ah!

lago

Il rosso mi trascinò fino ad un lago davvero stupendo immenso nella natura incontaminata, si appoggiò all’ tronco di un salice probabilmente doveva essere parecchio esausto a causa della corsa fuori programma cosi sorrise passandosi una mano nei capelli e si lasciò scappare un sospiro.

Gauche: finalmente l’abbiamo seminata. Credimi quando si arrabbia non ce verso di fermare Droite. Ah, ah.

Non ero per niente dell’umore per ridere e scherzare tuttavia mi sforzai di non sembrare triste. Lui per tutta risposta sorrise tranquillamente e come se nulla fosse mi mostrò uno sguardo davvero dolce come se avesse intuito che non ero molto felice.

Gauche: sai dopo un duello di solito mi fermo in questo posto è in assoluto il massimo!

Non mi andava di parlare così mi sedetti in silenzio sull’ erba dai riflessi color smeraldo e restai in silenzio tenendo la testa tra le ginocchia.

Kanae. P-perché. Perché mi ai portata qui?

Gauche: sembravi parecchio giù di corda ho pensato che ti saresti sentita meglio. E poi volevo togliermi Droite dai piedi per un po’ ah, ah!

Alzai il capo sospirando e facendolo di conseguenza sorridere mi guardò per un istante incuriosito dalla mia espressione dubbiosa.

Gauche: che ce non sarai arrabbiata per la corsetta che ti ho fatto fare vero?

Kanae: no. Lo sai mi ricordi una persona che conosco.

Gauche sorrise freddo, non riuscivo a credere di averlo detto tuttavia era vero, quell’ suo modo irruento di fare e dire le cose mi ricordava molto il imo amico Alit.

Incrociò le braccia dietro la schiena sorridendo e socchiuse gli occhi.

Gauche: doveva essere proprio un tipo in gamba per somigliarmi tanto AH, AH!

Sorrisi abbassando di nuovo lo sguardo e sospirai freddamente, ripensandoci qualcosa in Gauche mi ricordava molto anche Girag ma non ci feci caso più di molto.

Kanae: può darsi.

Proprio in quell’ momento una violenta scossa di terremoto fece tremare la terra mi alzai di colpo rimanendo allibita dì fronte a noi era comparso un enorme creatura simile ad un verme gigante.

Gauche: suppongo che quell’ bestione non sia affatto un tuo amico vero?

Kanae. Davvero perspicace…ah!

Stavo per precipitare dentro alla voragine creata dall’ enorme creatura quando in mio soccorso arrivo Girag. Il mio compagno si era trasformato nella sua forma Bariana e con un violento pugno aveva spazzato via l’enorme bestia che stremata boccheggiava accanto ad un albero.

Girag: principessa avevate dimenticato il pranzo a casa.

Kanae. Grazie dell’aiuto.

Sorrisi abbracciandolo forte e facendogli spostare lo sguardo per l’imbarazzo.

Nell’ frattempo l’enorme verme aveva afferrato Gauche buttandolo a terra, subito mi ero precipitata ad aiutarlo quando improvvisamente il mostro si era abbattuto su di noi.

Aperti gli occhi senti un liquido caldo sull’ viso era sangue il sangue dell’mio compagno che ci aveva protetti dall’ attacco dell’enorme e mostruosa creatura.

Girag si accascio a terra privo di forze.

Girag: per fortuna quell’ essere non vi a fatto del male coff. Principessa.

Gauche: SI Può SAPERE CHE SUCCEDE?!

Kanae: GIRAG T-TIENI DURO! TI PREGO!

Mi mise una mano sulla testa spostando lo sguardo verso Gauche e socchiuse gli occhi. Dopo di che chiamò il rosso e lo fece avvicinare.

Girag: tu sembri forte. Devo. Devo chiederti un favore umano.

Gauche sorrise freddo annuendo e si inginocchiò accanto a me ascoltando le ultime parole di Girag. Che posata una mano sulla sua fronte cominciò a diventare trasparente.

Girag: i-io ho bisogno della tua forza. Umano promettimi che proteggerai questa ragazza e che la difenderai con le unghie e con i denti. Promettimelo umano!

Il rosso leggermente confuso restò in silenzio annuendo dopo di che spostò lo sguardo verso di me e annui quando si accorse che stavo tremando.

Girag guardò verso l’alto e rise.

Girag: ora capisco. Presto ti raggiungerò anche io. Sto arrivando Alit.

Alla fine chiuse gli occhi svanendo e lasciando dietro di se un paio di scintille color arancione.

Gauche: hai tanto da spiegarmi ma prima.

Gauche si alzò e aiutatami fare lo stesso mi accompagno verso casa.

Per tutto il tragitto restai in silenzio finché non arrivammo, Misael che aveva già scoperto ogni cosa ci invitò a entrare entrambi, subito scorsi Shark e Rio accompagnati come sempre da Yuma.

Raccontai loro ogni cosa dell’verme che ci aveva attaccati e dell’sacrificio di Girag.

Gauche: non so in che guaio vi siate cacciati ma vi aiuterò lo stesso.

Kanae: grazie Gauche.

 Sorrisi e usci dalla casa recandomi in giardino.

Avevo la testa completamente piena di pensieri ma non potevo ancora sapere che sarebbe comparso qualcuno in grado di peggiorare la situazione.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Forte come la terra stessa il colore tra il rosso e il verde l’arancione.

Un titano invincibile forgiato da innumerevoli battaglie.

Tornerò più forte di prima spazzando via i nemici con la forza di un terremoto.

Questa è la mia promessa. E questo è il mio onore!

 

 

ANGOLO AUTRICE.

Ed eccoci al capitolo su Girag e Gauche. Un nuovo imperatore Bariano è nato e Kanae ha trovato un nuovo incredibile amico.

Ogni volta che nasce un nuovo imperatore quello vecchio scompare lasciando una promessa alla propria sovrana.

In questo caso il titolo Titano invincibile è basato sulla forza di Girag e sull’ suo desiderio di proteggere Kanae.

Come avete visto la prova non è necessariamente un duello.

Il prossimo capitolo è dedicato al cavaliere splendente Durbe e al colore verde. XD

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Capitolo 14
*** verde speranze di un nobile cavaliere ***


Fan fiction. Yu gi oh. Zexal. Cap 14   verde speranze di un nobile cavaliere

A volte quando pensi che le cose possano peggiorare di più succede che ti accorgi di aver solo smarrito la strada.

Kanae: ma c-cosa!

Non feci in tempo a parlare perché mi afferrò facendomi scomparire insieme a lui nell’ portale di color rosso acceso.

Mi staccai posando lo sguardo sul suo viso.

Era in forma Bariana capelli argento dal taglio sparato in aria occhi intensi e gelidi come l’espressione che mi mostrava in quell’ momento.

Mi alzai da terra parecchio infuriata per il modo in cui si era comportato e abbassai lo sguardo.

Mi fingevo forte e controllata tuttavia in quell’ momento d’ fronte al Bariano ero congelata dal terrore.

Kanae: c-che cosa ci fai qui. Pensavo che non ti saresti più fatto vivo!

Cercai di avvicinarmi.

Odiarlo avrei dovuto odiarlo ma non ci riuscivo era più forte di me ci ero troppo affezionata e nonostante tutti i suoi inganni e le sue macchinazioni non riuscivo a dimenticare i giorni in cui da buoni amici passeggiavamo per il castello, improvvisamene una figura famigliare comparve dietro di lui.

Durbe: Per fortuna vi ho seguita principessa!

dfdf

Kanae: Durbe!

Il mio argenteo amico indossava i panni della sua forma umana tuttavia qualcosa in lui sembrava diverso. Aveva uno sguardo forte e sicuro.

Il Bariano seccato abbassò il capo cercando di non dare l’impressione di aver già capito le future intenzioni del mio alleato che dopo aver schivato un ondata di energia oscura rotolò accanto a me.

Durbe: quando dico corri. Dovete scappare il più in fretta possibile d’accordo?

Kanae: e che ne sarà di te! Non voglio lasciarti da solo!

Lui sorrise accarezzandomi la testa, mi faceva sentire al sicuro e mi ricordava quanto il legame tra me e i miei amici era importante mi asciugai una fugace lacrima e lo abbracciai stringendolo forte.

Kanae: va bene. P-però promettimi che torneremo a casa dagli altri. Promettilo!

Durbe: ve lo giuro sul mio orgoglio principessa ora però andate!

Annui dopo di che corsi a più non posso schivando i raggi di energia lanciati da Vector ero abbastanza agile e li schivai tutti.

Nell’ frattempo Durbe era corso contro Vector afferrandolo e trattenendolo con tutta la forza ch aveva.

Io rimasta allibita lo chiamai a gran voce, ma era troppo tardi.

Con un violento calcio Vector spedì il mio compagno dritto contro una parete dopo di che lo colpi con un raggio di pura oscurità in pieno.

Rimasi scioccata quando mi accorsi che il petto cominciava a squarciarsi come se fosse fatto di carta quindi corsi da lui con le lacrime agli occhi.

Kanae: NO! DURBE …NO..TI PREGO NON MUORIRE. OH!

Improvvisamente sorrise dal bordo della bocca usci un leggero rivolo di sangue cremisi che gli asciugai con la manica della felpa azzurra. Quello che stava succedendo era terribile le lacrime mi uscirono senza sosta ballandomi gli occhi e il viso.

Durbe sorrise dolcemente scuotendo la testa.

Durbe non è colpa tua. Io sono felice…sono felice di morire qui. Vedete ho già affidato il mio potere e la mia luce a qualcuno che ritengo degno. Forse non sarà facile ma v-voi dovete proseguire principessa.

Kanae: scemo…aveva. AVEVI PROMESSO DI FARCI TORNARE A CASA S-SEI UN BUGIARDO!

Cominciai a singhiozzare appoggiando la testa contro il suo torace e sporcandomi i capelli cercai di non sembrare debole tuttavia cominciai a tremare come una foglia.

Improvvisamente una voce misteriosa e sconosciuta mi fece voltare.

Mi accorsi subito della scomparsa di Vector e della presenza d’ fronte a me. Un ragazzo dai luminosi occhi verdi e i capelli mossi e rossi sorrise dolcemente avvicinandosi.

III: sono arrivato tardi. Ciao tu sei Kanae?

Sorrisi fredda asciugandomi le lacrime. Improvvisamente una luce color verde intenso avvolse il ragazzo che mi porse la mano in segno amichevole.

Ero confusa e parecchio spaventata. Durbe era scomparso insieme ai residui di luce che erano penetrati in quell’ misterioso ragazzo.

III: scusa. Io sono Tre ero un amico di Durbe-sama.

Kanae: un amico di Durbe?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Falciando con la forza della sua luce i nemici e facendosi carico della sofferenza della propria sovrana.

Io il cavaliere splendente illuminerò la via cavalcando il mio fido destriero alato. Aprendo le porte alla speranza.

Questa è la mia promessa...

durbe

 

Angolo autrice

Corto come capitolo però deve essere così. E con questo si è formata un'altra coppia.

Quella composta da Durby e Tre

Come avevo promesso il prossimo capitolo è quello dedicato a Misael e Kite. Ovvero lo scontro tra Galaxy dragon. Il colore è il giallo.

Spero che vi sia piaciuto il capitolo XD

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Capitolo 15
*** la memoria smarrita ***


Fan fiction. Yu gi oh. Zexal. Cap 15 la memoria smarrita

Three e Kanae erano rimasti immobili uno d’ fronte all’ altro senza proferire parola.

Il vento si era fatto gelido per un istante avevo desiderato di rivedere i miei amici.

Alit, Girag e Durbe..

L’ unico che mi era restato accanto era Misael tuttavia sapevo che prima o poi avrei finito per vederlo allontanarsi attraverso quella calda luce che mi investiva ogni volta, era come se i sentimenti dei miei compagni fossero prenotati dritti nel mio cuore riscaldandolo dal gelo di quelle lacrime che sgorgavano ogni volta come fosse la prima.

Il dolore che provavo fu alleviato dall’ sorriso di quell’ ragazzo dai capelli cremisi e gli occhi come smeraldi lucenti.

Three: stai bene riesci ad alzarti?

Annui un po’ spaventata dopo di che mi alzai dovetti fare un enorme sforzo perché cadendo mi ero sbucciata il gomito e il ginocchio che perdeva sangue. Tuttavia grazie all’ aiuto del ragazzo riuscì a camminare verso l’uscita.

Guardò dritto davanti a se, il suo umore era solo peggiorato e pensare all’ espressione di quella patetica ragazzina non faceva che farlo infuriare di più.

Vector udì il suono di una voce a lui purtroppo famigliare trovandosi faccia a faccia con un individuo che non avrebbe certo voluto vedere in quell’ momento.

Abbassò il capo mentre il ragazzo dai capelli verde muschio incrociava le braccia sogghignando.

Kumasa: hai fallito anche stavolta Vector?

Lo trovava fastidioso e a dire il vero avrebbe tanto voluto ucciderlo facendo cosi smettere le sue battutine e i suoi commenti sarcastici.

Improvvisamente il ragazzo dai capelli color angora senti una stretta al cuore come se una lama lo stesse infilzando da parte a parte.

Era un dolore che non riusciva a sopportare e che ogni volta finiva col lasciarlo senza fiato.

Vector: ma-maledetto. Che male…ah…

Si strinse il punto in cui gli doleva il petto maledicendo quella terribile punizione.

Ogni volta che falliva un compito assegnatogli da Don Trousdan succedeva cosi.

Il malvagio dio faceva di tutto per ricordargli quanto fosse misero e impotente davanti al potere delle tenebre.

Vector: la-la prossima volta. Io…ah…ho in mente un nuovo piano. Stavolta non fallirò!

Kumasa: tsk…

Il ragazzo dagli occhi scuri come la notte si avvicinò al Bariano inginocchiatosi a causa del cuocente dolore appoggio una mano sulla sua spalla sorridendo beffardo.

Kumasa: vedi di non sbagliare. Amico.

Lo maledisse mentalmente rimanendo da solo nella stanza, esausto e ancora dolorante il Bariano si avvicinò al muro appoggiandosi con la schiena, lo sapeva benissimo se avesse fallito nuovamente il suo dio non gliel’avrebbe di certo perdonato. Socchiuse gli occhi pregando che quell’ terribile dolore cessasse presto.

 

Raggiungemmo l’uscita passando per uno stretto corridoio.

Ero stanca e affaticata e non avevo parlato nemmeno un po’ con quell’ ragazzo che ogni volta si voltava per controllare le mie condizioni.

Improvvisamente raggiungemmo la periferia di Hartland. Er9o ancora sulla terra e soprattutto ero a due passi da casa mia.

Three: oh! Guarda ci sono i miei fratelli!

Li notai nell’ tramonto rosso che si stagliava a vista d’ occhio.

Erano più alti di noi due uno dei due lo avevo già incontrato tempo fa a scuola di Yuma.

Un bel viso occhi rosso-fuoco capelli biondo con una striscia marrone era una specie di duellante campione di non so cosa. L’ altro ragazzo aveva un viso dai lineamenti più freddi ma comunque affascinanti lunghi capelli argentei come la luna scendevano in una fitta cascata color angora.  Aveva gli occhi azzurri dire che non fossi imbarazzata era poco perché entrambi avvicinatisi e salutato il rosso cominciarono a osservarmi cercando di capire chi fossi.

Kanae: Three...?

Four: oh? E bravo il fratellino ti sei trovato la ragazza finalmente AH, AH!

Il mio amico arrossi di colpo piegando la testa imbarazzato. Subito un occhiataccia dell’altro giovane (quello con i capelli argento) lo rimise in riga. Fu proprio lui a presentarsi per primo.

Five: scusa il comportamento irruento di mio fratello. Io sono Five. È bello poterti finalmente conoscere.

Sorrisi cercando di sembrare a mio agio, ero incuriosita da quelle strane persone tuttavia l’unica cosa che volevo era tornare a casa e rivedere i miei amici.

Improvvisamente mi balenò per la testa una domanda cosi anche se ero intimorita e piuttosto imbarazzata presi la parola.

Kanae: m-ma voi come fate a sapere chi sono?

Four: cela detto Yuma Tsukumo!

Five: come dice mio fratello è stato Yuma Tsukumo a pregarci di aiutarti. E visto che Three ha ereditato l’anima di quell’ Bariano…

Sorrise chinandosi in modo elegante e mi prese la mano socchiudendo gli occhi.

Five: Siamo venuti per aiutarvi a salvare i nostri mondi.

Avvampai imbarazzata quando mi mostrò il più affascinante dei sorrisi, anche se non sapevo perché o in che modo spiegarlo quel’ ragazzo mi ricordava molto Kite.

Il giorno seguente Misael mi sveglio al alba, sapevo che qualcosa non andava perché con lui cera Kite.

Purtroppo era arrivato il momento della loro battaglia e il momento per me di dire addio a Misael forse per sempre.

Non ero pronta e avevo la pessima sensazione che qualcosa sarebbe andato storto. Non sapevo ancora quanto i miei dubbi e i miei timori fossero fondati.

Kite e Misael cominciarono subito il duello.

In poco tempo entrambi riuscirono ad evocare i loro mostri più potenti per Kite ovviamente era Neo drago fotonico mentre per Misael il suo inseparabile n- 107 drago galattico occhi tachionici.

La bellezza dei due mostri si confondeva con la freddezza e risolutezza dei loro sguardi.

Kite: quindi? Pensi che mi arrenderò come se niente fosse?!

Misael: tsk. Sei un osso duro ragazzino. MA IO SONO IL MAESTRO DEGLI OCCHI GALATTICI NON PUOI BATTERMI!

Un potente colpo ridusse al minimo le speranze di vittoria di Kite era rimasto con 500 life point cosa che lo metteva in netto svantaggio.

Improvvisamente però si rialzò anche se a fatica era coperto di graffi ma era determinato a vincere.

Kite: no. I-io.no. STAVOLTA NON POSSO PERDERE!

Proprio in quell’ momento senti qualcosa perforarmi la testa da parte a parte, un dolore cuocente si propago per tutto il corpo facendomi perdere i sensi e svenire. L’ ultima cosa che vidi furono gli sguardi preoccupati dei miei amici e poi il buio mi avvolse.

……………………………………………………….

Kanae: d-dove sono...?

Kite: KANAE!

Apri gli occhi davanti a me cera un ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Un ragazzo che nonostante mi trasmettesse nostalgia non riuscivo a ricordare. Chi ero? E cosa stava succedendo?

Avevo una terribile confusione in testa e non mi ricordavo niente di antecedente al mio risveglio.

Kanae: m-ma tu chi sei...?

Era scioccato non riusciva a credere a ciò che stava sentendo. Kanae era svenuta e si era risvegliata poco dopo tuttavia non si ricordava di lui.

Vector era comparso nel bel mezzo del duello tra lui e Misael colpendo la ragazza in pieno.

Strinse i pugni e abbassò il capo voltandosi.

Il dolore la tristezza e perfino la paura lo avevano completamente assalito

Kanae la sua ragazza la persona che più di tutte amava non ricordava più nulla di lui e di loro.

Improvvisamente una fugace lacrima gli rigò il viso. Non voleva farsi vedere da lei in quello stato cosi restò per alcuni minuti in silenzio prima di parlarle di nuovo.

Aveva la voce rotta dalla paura tuttavia cercò di sembrare freddo.

Kite: io sono. Sono il cacciatore di numeri. Mi chiamo Kite.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Angolo autrice

Scusate ma per questo capitolo non ce la promessa del Bariano.

Visto che Msael non è ancor scomparso.

Prometto che la metto nel prossimo capitolo XD

E COSI Kanae ha perso la memoria come si metteranno le cose tra le i e Kite? e soprattutto che novità porteranno i nuovi personaggi che sono comparsi?

Per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo. XD

kite

 

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Capitolo 16
*** ricordi prezziosi frammenti di luce ***


Yu gi oh Zexal fan fiction cap. 16   ricordi preziosi frammenti di luce

Mi ero svegliata da poco. Niente di quella casa mi era famigliare cosi come non lo era il volto di quell’ ragazzo che se ne stava ai fornelli cucinando la colazione per entrambi.

Misael questo il nome del suddetto giovane mi aveva accolta a casa sua che poi era anche casa mia.

E spiegatami con calma la situazione aveva cercato in tutti i modo di rendermi completamente a mio agio.

Improvvisamente mi accorsi che il suddetto biondo mi stava chiamando e alzai la testa ch avevo appoggiato sull’ tavolo della cucina lasciando scivolare la cascata di capelli azzurri disordinatissima.

Misael: sarò meglio che ti sbrighi o arriverai in ritardo a scuola Kanae.

Abbozzai un sorriso tirato sospirando.

Almeno aveva smesso di chiamarmi principessa, il che mi sembrò una cosa positiva.

Improvvisamente udì una voce alle mie spalle e incontri il suo sguardo freddo.

Sembrava che i suoi occhi potessero leggermi dentro come se lo avessero sempre fatto, aveva uno sguardo gelido e teneva le braccia incrociate.

Non appena mi vide socchiuse gli occhi appoggiandosi al muro con la schiena.

Misael: uhm. Kite ti posso parlare un attimo prima che andiate?

Il biondino liquido l’altro con un occhiataccia gelida e mi fece segno di muovermi con la testa.

Il cacciatore di numeri era un incognita per me, si era presentato così dicendo di chiamarsi Kite e di conoscermi, tuttavia io non ricordavo di averlo mai incontrato in vita mia.

Nonostante questo avevo la terribile sensazione di aver smarrito qualcosa di più dei semplici ricordi.

Qualcosa che nonostante cercassi di afferrare mi scivolava via dalle mani.

Si fermò voltandosi verso di me e abbassò il capo socchiudendo gli occhi.

Io per tutta risposta mi passai tra le dita una sottile ciocca di capelli lasciandola lentamente scivolare.

Kanae: q-qualcosa non va?

Si avvicinò a me facendomi sussultare dopo di che mi posò una mano sulla guancia, io un po sorpresa da quell’ gesto rimasi paralizzata lascando che avvicinasse il suo viso al mio.

Ormai a separarci cera solo un muro invisibile facilmente superabile.

Kite: tu. Io…ah. Lascia stare.

Si allontanò voltandosi di colpo. Fu allora che accade una cosa singolare che non riuscì a spiegarmi.

Mi avvicinai come spinta da qualcosa che non conoscevo e gli appoggiai la testa contro la schiena, senti il cuore andarmi a mille e provai una piacevole sensazione quando lo senti ridere lentamente come sollevato da quell’ mio gesto improvviso.

Kanae: i-io cosa ero per te Kite?

Lui si voltò con lo sguardo e sorrise attirandomi a se. Per un istante nonostante non riuscissi a provare nulla di diverso dalla confusione e dalla paura mi senti al sicuro.

Era come se sentissi dentro di me che le cose si sarebbero risolte presto.

Un nugolo di pensieri e di sensazioni che pensavo di aver dimenticato mi investi. Senti il suo respiro farsi più vicino come se i nostri cuori si fossero messi in contatto, improvvisamente sussultai quando accarezzandomi una spalla avvicinò il suo viso al mio orecchio sussurrandomi dolcemente quello che non avrei mai sperato di sentirmi dire da lui.

Kite: Kanae tu mi piacevi e mi piaci anche adesso. Io sono innamorato di te.

Mi copri il viso terribilmente imbarazzata le lacrime cominciarono a scendere senza sosta mentre io come una stupida chiedevo al mio cuore di smettere di battere.

Kanae: i-io.

Mi veniva da piangere ma a lui non sembrava importare nulla del mio imbarazzo perché dopo avermi asciugato una lacrima mi guardò con quei occhi grigio-azzurri che mi facevano perdere la testa.

Kite: ehi. Quando si è felici non bisogna piangere. Kanae.

Annui stringendomi di più a lui. Improvvisamente una luce dorata lo avvolse, il suo sguardo si fece dolcissimo mentre mi accarezzava i capelli.

………………………………………….

Misael: principessa…con questo il mio lavoro e la mia missione su questo mondo sono terminati. L’ unica cosa che posso ancora fare è restituirti la memoria.

Improvvisamente la luce dorata che emanava andò via via affievolendosi il corpo dell’Bariano stava scomparendo.

Tuttavia prima di sparire del tutto il biondo prese la sfera dove erano contenuti i poteri dei sette imperatori e la strinse forte a se.

Aveva trovato la luce di tutti e sette. Nash e l’imperatrice si erano già sacrificati inserendo nell’ dispositivo la loro energia vitale.

Ora grazie a quell’ potere Misael stava per aiutare di nuovo la sua amata sovrana sorrise mente dagli occhi scivolavano rigandogli il bel viso lacrime gelide che significavano un addio a quell’ mondo e soprattutto a Kanae.

La guardò sorridere nonostante tutto accanto al giovane Galaxy dragon che la teneva accanto a se.

Per un istante fu tentato di rinunciare a tutto quanto e di andare da lei ricominciando una nuova vita.

Tuttavia si rese presto conto di non poterlo fare così attivò la sfera che illuminata dai sette colori dell’iride riversò la sua energia dritta contro Kanae che investita in pieno si illuminò di luce.

Kanae. Hai la testa. Oh.

Kite: tutto ok non ti sei ferita vero?

Lo guardai era in preda al panico così mi venne un idea abbastanza carina e lo guardai con aria interrogativa.

Kanae: m-ma tu chi sei?

Lui per tutta risposta rimase congelato stava per dire qualcosa quando gli saltai tra le braccia finendo col farlo cadere.

Kanae: scemo stavo scherzando vuoi che non mi ricordi il imo ragazzo?

Gli feci una smorfia per prenderlo in giro.

Lui per tutta risposta sorrise avvicinandomi a se e mi schioccò un rapido bacio sulle labbra cercando di non sembrare seccato dal mio piccolo scherzo dopo di che sorrise.

Kite: punizione. Fallo un'altra volta e ti uccido…

Sorrisi abbracciandolo dopo di che ridendo leggermente ascoltai il battito del suo cuore rilassandomi completamente.

Kanae: ah, ah. Ok ricevuto. Kite ti amo.

Kite: anche io. Scema.

Restammo immobili mentre il cielo cominciava a illuminarsi di una calda luce dorata.

E il vento diventava più caldo e gradevole.

Come un drago orgoglioso si eleva sopra tutto e tutti.

Macchiato dalla solitudine e dalla forza di un cuore pieno di ferite.

Il Galaxy Dragon ruggisce spalancando le possenti ali.

E facendo a pezzi chiunque si metta sulla sua strada ritorna più fiero e forte che mai.

Questa è la mia forza e la mia leale promessa.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

 

 efefe

ANGOLO AUTRICE.

E con questo siamo a 16 capitoli.

Grazie al sacrificio di Misael Kanae a riacquistato i suoi ricordi e una nuova strada le si apre davanti.

Cosa accadrà ora che tutti i frammenti sono al loro posto?

Per saperlo dovete solo continuare a leggere. XD

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Capitolo 17
*** un cerchio si chiude ***


Yu gi oh zexal fan fiction cap. 17 un cerchio si chiude

Era il sogno, o per meglio dire l’incubo peggiore che avevo mai fatto in vita mia.

D’ fronte a me una porta orrenda chiusa da un enorme catena e dietro i me sette cristalli dai colori del arcobaleno.

La porta cerca di aprirsi e io disperata cerco di chiuderla mentre mi scendono le lacrime.

Sorrisi cercando di sembrare più forte per tutta risposta Kite mi prese la mano abbassando il capo, avevamo da poco scoperto che anche Misael in qualità di imperatore era scomparso donando la propria forza vitale al cacciatore di numeri, improvvisamente arrivarono Yuma e Astral.

Yuma: Kanae abbiamo scoperto dove si trova Vector!

A quelle parole mi alzai in piedi di scatto stupendo perfino Kite e sorrisi gelida facendomi cupa in volto.

Kanae: …dove?

Yuma mi spiegò ogni cosa di come la chiave del imperatore avesse svelato loro una mappa per trovare Vector e di come Rei (il tipo delle scorciatoie impossibili) fosse stato rapito da quest’ ultimo, sapevo che Rei e Vector erano la stessa persona tuttavia non riuscivo a rivelarlo e soprattutto a rivelare che io fossi una principessa a Kite.

Kanae: d’accordo. Devo fermare Vector altrimenti….

Yuma o forse più Astral si accorsero subito del mio tono di voce e cercarono di rassicurarmi, Kite tutt’altro che contento si alzò e incrociate le braccia al petto socchiuse gli occhi.

Kite: uhm…quindi vuoi partire per fermare quel Bariano.

Il modo in cui aveva detto la parola “Bariano” freddo e distaccato non mi era per niente piaciuto ma ero rimasta zitta annuendo piano.

Il giorno seguente io, Yuma, Kite, Shark e il resto del gruppo eravamo saliti su una sorta di dirigibile, ero rimasta stupefatta quando Astral mi aveva detto dove lo aveva trovato.

Yuma: guardate quello è un portale!

Attraversammo un portale rosso ritrovandoci nell’ mondo Bariano. Ero nervosa e lo si poteva vedere lontano un kilometro quanto fossi preoccupata.

Fu Kite il primo ad accorgersi della mia ansia cosi senza farsi vedere dagli altri mi prese la mano sospirando.

Kite: se ti fai prendere dalla paura non sarai in grado di andare avanti.

Sorrise dolcemente io ricambiai quell’ sorriso e appoggiai la testa contro la sua spalla socchiudendo gli occhi.

Kanae: potrebbe essere la battaglia finale. Kite.

Kite: lo so.

Abbassai il capo dovevo dirglielo o ora o mai più non cera più tempo e sentivo che se mi fossi tenuta per me quell’ segreto sarei morta con troppi rimpianti cosi voltato lo sguardo verso di lui sorrisi.

Kanae: quando tutto questo sarà finito io. Io tornerò.

Kite: nel mondo Bariano...?

Annui timidamente provavo una bruttissima sensazione e mi sentivo malissimo tuttavia non potevo ancora immaginare quanto sarei stata peggio in seguito. Lui abbassò il capo.

Kite: …se è ciò che desideri non sarò io a fermarti.

Furono parole gelide che segnarono definitivamente la nostra rottura mi allontanai mentre il dirigibile atterrava nel mio mondo senti una scossa alla testa.

Improvvisamente udì la sua voce.

“Vieni da me Kanae ti sto aspettando ahahah!”

Ero decisa a chiudere definitivamente i conti con Vector e visto che probabilmente mi stava invitando in una trappola scesi da sola dal dirigibile e andai subito da lui.

Vector era lì d’ fronte a me e a quella porta eravamo nelle rovine del tempio di Nash e stavamo per duellare uno contro l’altro.

Vector: che cosa ce non volevi farla finita? Ahahah!

Kanae: ugh...

Mi morsi la lingua quando vidi arrivare Yuma Shark e Kite, cercai di non sembrare sorpresa sperando di non averli fatti preoccupare Yuma sorrise rivolgendomi un occhiata gentile.

Yuma: eravamo preoccupati ma per fortuna stai bene perché sei scesa da sola Kanae?

Kanae: questa faccenda non riguarda voi…ma solo me e Vector.

Il mio sguardo cambiò quasi subito non volevo metterli in pericolo e quello era l’unico modo che conoscevo per proteggere i miei amici quindi sorrisi e pescai una carta.

Kanae: evoco Drago notte stellata (atk 5000 def 6000)

Vector evocò il suo mostro più potente cercando di colpirci quando una misteriosa luce apparve in nostro soccorso e come per magia comparvero nel tempio le sagome evanescenti dei sette imperatori Bariani.

Ero stupefatta quando li vidi nonostante l’aspetto da fantasmi trasparenti avevano respinto l’attacco del mio avversario.

Misael: scusa il ritardo principessa.

Sorrisi cercando di nascondere le lacrime e alzai il capo. Mi tremava la voce ma ero contentissima e naturalmente non ero la sola ad esserlo.

Alit: dai princess non fare quella faccia!

Sorrisi annuendo e mi asciugai le lacrime proprio in quell’ momento una frase del biondo Bariano mi fece capire molte cose.

Misael: non sei da sola. Ricordatelo Kanae.

Il sorriso dei miei amici mi convinse di quanto mi stessi sbagliando annui e feci un respiro profondo dopo di che mi voltai vero Yuma e gli altri e abbassai il capo.

Kanae: mi spiace ragazzi. Mi ero ostinata a fare tutto da sola. Però stavo dimenticando la vera ragione per la quale siamo qui. Io voglio chiedervi scusa.

Sorrisi abbassando il capo per tutta risposta i miei amici si avvicinarono fu Astral a parlare e sorpresa a chiamarmi finalmente per nome

Astral: risultato dell’osservazione numero 120 quando sbagliano e chiedono scusa umani e Bariani sono molto simili.

Il sorriso di Astral fini per strapparmi una risata.

Yuma sorrise cosi come tutti gli altri dopo di che mi voltai di nuovo verso Vector pronta a combattere.

Ero determinata e al mio fianco avevo tante persone che mi volevano bene.

Stava per cominciare la battaglia finale e io non mi sarei tirata indietro per nulla al mondo. Ciò che non potevo sapere era che stavo di nuovo per perdere qualcuno a qui tenevo

 

 

ANGOLO Stardust.

Salve a tutti spero che vi ricordiate chi sono in tal caso vi rinfresco la memoria!

Il mio nome è Sturdust94 e sono la creatrice indiscussa di questa fic.

Ora le cose diventano più chiare il prossimo purtroppo sarà lì ultimo capitolo ma vi prego di non essere tristi le avventure di Kanae si sono finite ma vi aspettano quelle di due gemelli davvero speciali!

 Quindi seguite anche cuore di drago anima di stella la mia nuova fic. E non dimenticate di recensire

SEE YOU AGAIN! ^^

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Capitolo 18
*** speranza in rotta verso il domani ***


Yu gi oh zexal fan fiction cap. 18 speranza in rotta verso il domani

 (questa canzone mi ha ispirato per il capitolo.

Max_Pezzali_-_L'Universo_Tranne_Noi____Lyrics___HQ__)

 

L’ ennesimo colpo che mi vece volare contro la parete del tempio, mi rialzai anche se a fatica, i miei amici erano ancora a terra stremati da violento duello, d’ fronte a me la porta orrida si stava aprendo.

Misael: mi dispiace lady Kanae non riusciamo ad arginare il potere di Vector. Di questo passo.

Si voltò verso di me aveva un’espressione gelida ma tentò di abbozzare un sorriso per rassicurarmi almeno un po’.

Guardai Yuma e Shark, quest’ ultimo si era avvicinato a me.

All’ collo portava un ciondolo che conoscevo bene abbassai il capo cercando di trattenere le lacrime

E sorrisi dolcemente.

Kanae: …zio Nash...?

Sorrise a sua volta annuendo mentre l’aspetto da ragazzo cambiava svelando quello dell’imperatore Bariano.

Accanto a lui era comparsa Merag mia madre che subito mi strinse a se dolcemente accarezzandomi i capelli e sorridendo addolci lo sguardo.

Nash: mi dispiace…se non avessi conosciuto Vector…se non lo avessi scelto come imperatore tutto questo non sarebbe successo.

Scossi un poco il capo abbassando lo sguardo dopo di che sorrisi scuotendo la testa e mi rivolsi nuovamente ai due Bariani.

Kanae: no. Mi rifiuto di credere che Vector sia malvagio! È un amico. Un mio amico!

Mi voltai verso Yuma che stava sorridendo anche lui come me aveva fiducia in Rei e sapeva che non ci aveva tradito di sua spontanea volontà.

Yuma: sono con te Kanae Rei è un nostro amico! Il vero nemico è chi lo controlla!

Nash sospirò incrociando le braccia, io mi limitai ad abbassare il capo dopo di che mi voltai verso il Bariano dai capelli color dell’tramonto d’ fronte alla porta che conduceva nel mondo Astrale.

Lui stava ridendo sadico e folle stentavo a riconoscerlo ma trovai la forza per parlare.

Kanae: ...V-Vector! O Rei o chiunque tu sia ora! Io-io non mi arrendo ti farò tornare a qualsiasi costo!

Si limitò a ridacchiare mostrandomi uno dei suoi gelidi sguardi taglienti come lame.

Vector: certo che sei noiosa…non ho fatto che usarti e ingannarti! E tu che fai vieni qui a dirmi che ti fidi di me. Ahia! sei patetica…ora ti uccido.

Sorrisi fredda e decisi di non arrendermi, socchiusi gli occhi. Dietro di me cerano gli imperatori e poco più indietro Yuma Astral e Kite.

Kanae: non ti credo…il Bariano che conosco io non si farebbe mai controllare da nessuno! Tu non sei Vector!

Getta la maschera vigliacco!

Proprio in quell’ momento l’espressione di Vector si fece sofferente in un attimo si illuminò di una luce viola ritrasformandosi nella sua versione umana.

Vector: m-mi dispiace Kanae. Ha preso il controllo del mio corpo. Io…

Yuma scosse il capo aiutandolo ad alzarsi io sorrisi dolcemente era tornato quello che conoscevo.

Improvvisamente la terra cominciò a fremere scossa da un ruggito improvviso e dalla porta d’ fronte a noi uscì un enorme creatura simile ad un drago.

L’ essere mostruoso stava per afferrarmi quando saltando davanti a me Kite prese il mio posto facendomi ruzzolare all’ indietro.

Kanae: Kite!

Kite: NO! RESTA DOVE SEI!

Rimasi ignobile coprendomi la bocca con le mani per non piangere, non potevo fare nulla per aiutarlo. Lui lo sapeva benissimo, solo restare lì guardarlo soffrire senza poterlo salvare.

Le lacrime si rifiutavano di smettere di uscire.

Ogni volta che facevo un passo in avanti per raggiungerlo la sua voce soffocata e fredda mi fermava.

Kanae: no. B-basta…ti prego…TI PREGO SMETTILA DI FARGLI DEL MALE!!!!

Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo quando udì una voce e vidi una luce colpire il mostro che lasciata la presa su Kite lo aveva fatto cadere a terra.

Avevo le lacrime agli occhi ma sorrisi al mio salvatore lui per tutta risposta sbuffò seccato e incrociò le braccia mostrandomi uno sguardo gelido.

Vector: vai da lui a questo mostro pensiamo noi!

Abbassai il capo stringendo i pugni e annui soltanto.

Kanae: grazie Vector.

Corsi in fretta e furia fermandomi d’ fronte a lui. Avevo il cuore in gola e mi inginocchiai scuotendolo leggermente.

Kanae: K-Kite…avanti alzati. . . Dai.

Abbassai il capo mentre le lacrime mi rigavano il viso singhiozzai, tremavo come una foglia cercando di non pensare sul serio al peggio.

Kanae: …non morire…scemo senza. Senza di te io...

Singhiozzai appoggiando la testa contro il suo petto.

Stavo ormai per perdere le speranze, quando senti che qualcuno mi stava accarezzando la testa e una risata famigliare mi fece alzare subito il capo.

Sorrise mostrandomi la più dolce delle espressioni.

Kite: ah, ah! Morire io? Non mi stai sottovalutando. Kanae?

Lo abbracciai scoppiando a piangere lui sorrise e dopo avermi asciugato una lacrima dalla guancia mi baciò dolcemente. Uno dei suoi baci appassionati che mi toglievano il respiro, dopo di che si alzò da terra voltandosi verso Yuma e Nash tornato di nuovo Shark.

Kite: è ora di finire questo duello!

I miei compagni annuirono evocando al loro fianco i loro più forti mostri.

Utopia Victory Draghetto squalo Vaise e Neo drago fotonico occhi galattici, acanto a me comparve Drago bianco notte stellata.

Subito dirigemmo gli attacchi combinati dei nostri mostri contro il nemico.

Yuma\ Astral: fendente spada della speranza vittoria!

Shark: morso della belva degli abissi!

Sorrisi prendendo la mano di Kite e socchiusi gli occhi addolcendo lo sguardo non cera niente che mi faceva spaventare se avevo Kite al mio fianco potevo fare qualsiasi cosa.

Lui ricambiò il mio sorriso aveva un’espressione fredda e seria.

Kite. Esplosione urto fotonico vai!

Kanae: cometa di luce Drago bianco notte stellata vai!

Con un ultimo colpo il mostro si disintegrò in mille piccole scintille color arcobaleno.

Avevamo finalmente vinto salvando così tutti i mondi. Proprio in quell’ momento guardandomi la mano realizzai con tristezza che stavo scomparendo.

Kanae: eh, eh. È ora di andare…

Socchiusi gli occhi sorridendo malinconica.

Il tempo a mia disposizione sulla terra era scaduto. Il biondo si girò verso di me.

Kite: Kanae tu stai scomparendo…!

Gli appoggiai l’indice sulla bocca e gli sorrisi baciandolo intensamente sulle labbra dopo di che mi voltai cercando di non piangere.

Kanae: n-non è un addio. Dimmi solo ciao ok?.ci rivedremo. Ne sono sicura Kite

Mi voltai sorridendogli dolcemente, lui strinse i pugni cercando di non dare a vedere quanto stesse soffrendo.

Gli stavo per asciugare una fugace lacrima sulla guancia ma lo attraversai e sorrisi gelida. Il mio corpo era sempre più trasparente.

Kite: ….

Sorrisi dolcemente a lui e gli altri.

Yuma Astral e perfino Shark avevano un’espressione sconvolta e triste.

Kanae: eh, eh ...ciao ragazzi ...ciao Kite...

Socchiusi gli occhi e sorrisi dolcemente scomparendo dell’tutto.

Stavo tornando a casa ma il mio cuore sarebbe rimasto sulla terra con i miei amici e con lui.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

(Alcuni mesi più tardi)

Kite: ….

Il biondo sospirò attirando l’attenzione del piccolo fratellino che preoccupato per lui restava in silenzio.

Erano passati pochi mesi dalla battaglia ma le cose non erano migliorate per niente.

Il biondo duellante sospirò e uscì di casa.

Il suo sguardo triste la diceva lunga su quello che provava. Stava soffrendo.

Decise di recarsi alla casa sulla collina, quello era il luogo più carico di ricordi.

Ricordi che facevano male, ricordi. Di lei della sua Kanae l’unica ragazza che aveva mai amato.

Una lacrima gli scivolò lungo la guancia mentre usciva dalla casetta.

Stava per andarsene quando il vento s fece caldo e nell’ aria si diffuse un profumo di ciliegi. Sentì una risatina e si voltò di colpo.

Kite: ma cosa...?

 Sorrise avvicinandosi al biondo scioccato e immensamente contento allo stesso tempo.

I lunghi e lisci capelli blu le incorniciavano il visetto gentile e dai tratti fini mentre gli occhi color ametista si specchiavano nei suoi viceversa azzurri.

Kanae. Solo ciao. Ricordi Kite?

Si precipitò ad abbracciarlo baciandolo con dolcezza il cielo era pieno di stelle luminose come il loro futuro.

Si sorrisero dicendosi l’uno all’ atra…

“Ti amo”

Fine

 

ANGOLO DI STARDUST

Si!! Siamo all’ultimo capitolo.

La storia di KITE E KANAE VOLGE FINALMENTE AD UNA CONCLUSIONE.

SPERO CHE VI SIA PIACIUTO L’ ULTIMO CAPITOLO E SPERO CHE CONTINUERETE A LEGGERE LE MIE FIC. ^^

ORA KANAE KITE SALUTATE.

Kite: alla prossima fic…^^

(Sorride ma solo perché con lui ce Kanae.)

Kanae: grazie di aver letto la nostra storia ...U_U

Un bacio da Stardust94 ^^

 

 

 

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