Dark: the parody

di powerouis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo one ***
Capitolo 2: *** Capitolo two ***



Capitolo 1
*** Capitolo one ***


Anche questo sabato sera ero andata a ballare in discoteca. Il mio nome è Bo,lo so che è una merda,ma devo accontentarmi. Era appena mezzanotte e la festa iniziò ad affollarsi. Intravidi subito il mio gruppetto di amiche sedute su uno dei divanetti all’angolo della casa. Non ho mai avuto un ragazzo e sinceramente non so il perchè. Sarà per l’aspetto..ho un corpo minuto,dei lunghi capelli castano scuro, degli occhi celesti e due poppe che fanno invidia a quelle della Minaj. Mentre vagabondavo per la casa immersa dalla puzza di alcool, notai un gran pezzo di gnocco apparire sulla soglia della cucina. Aveva un sorriso brillante e abbagliante sorrisi timidamente quando capii che mi stava fissando, ma dalla smorfia del suo viso, probabilmente avevo l'aspetto di un topo morto con la paralisi. Mi irrigidii quando vidi che si stava avvicinando.

La musica truzza che pompava nelle casse sembrava il mio cuore battere quando il ragazzo riccio mi fece ombra dalla balla rotante da discoteca, che stranamente un ragazzo teneva in casa. Spostai i miei occhi su tutta la lunghezza del moro, finchè la sua voce mi fece prendere un colpo.
"Balla con me." Disse a mo’ di ordine per poi attirarmi a sé senza lasciarmi rispondere.
Sentii la presenza di una mano di grandezza disumana sulla mia schiena che mi costrinse contro il suo corpo. Per evitare di finire frantumata contro il suo corpo muscoloso, come quello di un dio greco, appoggia una mano sul suo petto ma il ragazzo senza nome l’afferrò e tentò a tutti i costi di portarla dietro il suo collo. Stufa della sua prepotenza me lo scrollai di dosso per poi alzare lo sguardo verso di lui. Sulla sua faccia vi era un ghigno divertito mentre i suoi occhi di falco percorrevano il mio corpo. "Comm t chiam ciaccarè?"
"B-Bo." Balbettai. Il riccio aggrottò le sopracciglia confuso.
“Come bo?”
“Bo” ripetei con convinzione.
“Ma io voglio sapere come ti chiami!” sorrise il moro. Credo che il riccio pensasse che mi fossi dimenticata il nome e quindi con il suo sorriso voleva darmi un po’ di conforto. “BO” urlai nella disperazione di quel momento. Fanculo a mia mamma.
“MA M STAJ PIGLIANN P'CUL? TU NUN SAJ CHI SONG IJ!” urlò a sua volta il riccio.
“ ALLORA DIMMELO”
“Harry.” Sorrise calmo. “E tu?” cambiò improvvisamente umore.
“BO,B-O ” Il moro capì il mio disagio quindi si avvicinò al mio orecchio. Chiusi gli occhi per trattenere le lacrime che si stavano formando nei miei occhi ma li riaprii nel preciso momento in cui premette il suo bacino contro il mio. Il riccio iniziò a ridere per la mia reazione. Del resto, non mi era mai successa una cosa simile, cosa pretendeva?! Che mi abbassassi subito a fargli un pompino? Beh si, magari più avanti.
Cosa? Gli piaccio? E’ la prima volta che me lo stento dire. Gli piaccio perché sono innocente? Bene, ritiro subito la storia del pompino. Il suo sguardo si posò sulle mie poppe. Pensa come una ragazza innocente Bo, pensa come una ragazza innocente.. Cosa farebbe una ragazza innocente al tuo posto? Alzai le mani contro il suo petto per spingerlo via, ma improvvisamente lui mi afferrò i polsi.
“Ora, ora.” Sussurrò lui al mio orecchio.
“Hem..sarà mezzanotte e mezza..” risposi titubante. Il riccio sorrise divertito, per poi spostare le mie braccia lungo il mio corpo. Lasciò il mio polso sinistro e spostò la sua mano lungo il mio sedere. Sussultai quando sentii la sua mano infilarsi nella mia tasca e cercare il cellulare. Prima di portarlo fuori dai jeans strinse saldamente il mio fondoschiena. Dalla mia bocca uscì un grugnito simile a quello del maiale. Un ghigno divertito e mezzo spaventato comparve sulla sua bocca. Rimasi in silenzio, cercando di non fare più rumori animaleschi mentre Harry scriveva il suo numero. Sentii un bip qualche secondo dopo e capii che si era mandato un messaggio dal mio cellulare.
Stu strunz m spenn pur ri sord? Glieli avrei fatti pagare. Un respiro caldo mi solleticò il collo quando rimise il cellulare al suo posto. Iniziai a ridere finchè capendo il motivo, il riccio di sposto. L'aria quasi mi mancò mentre Harry premette nuovamente il suo corpo contro il mio. Il profondo gemito che emise dal fondo della gola mi colse di sorpresa perché non immaginavo che esistesse un’altra persona al mondo capace di fare grugniti come i miei.
"A vuò frnì chitemmuò?" Supplicai debolmente. Sentii il suo petto vibrare quando rise. Le sue labbra carnose si avvicinarono al mio orecchio ancora una volta. Gli tirai uno schiaffo in pieno viso. Capii dalla sua espressione che non se l’aspettava.
"Chitebbiv,ma si scem?" Feci una strana espressione. Improvvisamente appoggiò le sue labbra sul mio collo e i suoi ricci mi solleticarono la guancia. Appena provai a muovermi per spostarlo, iniziò a succhiare con prepotenza.
"Chitammuò" Lo supplicai. Stavo per pisciarmi sotto dalla paura. Harry si fermò un secondo,si guardò attorno. Come niente fosse, Harry si riattaccò al mio collo. Iniziai a sentire dolore non appena i suoi denti sfiorarono la mia pelle. Il riccio smise di mordermi, passò la sua lingua sul mio collo ormai dolente e poi mi soffio. Il moro si allontanò di qualche passo da me. Sobbalzai quando il riccio si avvicinò nuovamente a me.
"Si'a'mij" Disse percorrendo il mio corpo con il suo sguardo per poi voltarsi e andare via.
"Afangul" Imprecai. Cercai di attraversare il salotto senza schiacciare due ragazzi che facevano una gara di puzzette. Chivebbiv.

Raggiunsi le miei amiche che non si erano spostate minimamente dal divanetto all’angolo.
"Oh,ammò ma ch tien ogg?" Chiese Zoe, preoccupata.
"I-Io.." Lucy si alzò improvvisamente correndo al bagno.
“Sta fatta.” sorrise Zoe. Senza dire una parola, spostai i miei lunghi capelli dal collo, mostrando loro il grande livido che ormai si era formato.
"A Miserij" Charlotte spalancò la bocca.
“me l’hanno fatto. Un ragazzo riccio.. Harry. Quello della storia che mi avete raccontato qualche tempo fa.” Sospirai fissando un punto indefinito, finchè non intravidi nuovamente il moro dall’altra aprte della sala. Mi fece un occhiolino per poi lasciare la casa. Finalmente se ne era andato. Mi voltai di nuovo verso le mie amiche.
La bocca di Charlotte si aprì per commentare ciò che era appena successo ma si richiuse subito dopo, non appena una mosca le entrò dentro iniziò a correre,anche lei al bagno.

*C'è nessuno?*


Haloa,bellezze,dfghsydh è il mio primo spazio autrice e sono emozionata (?) Come vi sembra la storia? Vi piace? Vi prego di lasciarmi qualche recensione,mi importa davvero sapere cosa ne pensate.
Continuo a due o più recensioni.

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Capitolo 2
*** Capitolo two ***


Non appena il taxi si fermò a qualche metro da casa mia, aprii velocemente la portiera per poi scappare senza pagare un solo centesimo.
Il taxista nel frattempo era sceso anche lui per strada e iniziò a rincorrermi, gridando parole a me sconosciute.
Non appena riuscii a seminarlo, entrai in casa mia e poi salii nella mia camera senza salutare mia madre.
Andai davanti allo specchio e in modo sensuale mi tolsi i vestiti di dosso, per poi gettarli nel cesto di lavaggio.
Afferrai una maglia e me la infilai velocemente mentre per mettermi i pantaloni iniziai a saltellare come una coniglietta da playboy.
Da piccola volevo fare la principessa.
Entrai in bagno e preparai il necessario per lavarmi i denti. Afferrai lo spazzolino e me lo ficcai in bocca per poi fargli un pompino. A quella parola mi venne in mente Harry e consecutivamente spostai i miei capelli dal collo per rivedere il grosso segno violaceo alias morso di vampiro.
Sciacquai la bocca piena di una sostanza biancastra comunemente chiamata sbor..hem..dentifricio.
Con passo di mummia andai verso il letto, finché uno strano suono mi vece sussultare.

*Mi piace la zucchina, zucchina ah ah,
mi sento birichina, birichina ahah*

Forse avrei dovuto cambiare quella stramaledetta suoneria per segnalare l’arrivo di un nuovo messaggio.
Afferrai il telefonino e lo tenni alzato di fronte al mio fiso finchè non mi cadde in testa.
Con un lamento di dolore mi alzai dal letto e notai che il messaggio era da parte di un numero sconosciuto.
 
*Sai, forse dovresti chiudere le tende prima di spogliarti. Ow, e cambia quella mutandone per favore. Nemmeno mia nonna le porta più. Già che ci sei potresti fare lo stesso lavoretto che hai fatto allo spazzolino a me, baby ;) Comunque grazie per lo show, amore. H x*
 
Non sono questo stronzetto mi spendeva i soldi al cellulare, ma adesso guardava anche i miei show gratis. Un giorno pagherà tutto questo, eccome se la pagherà muahah
Bo, perché stai facendo la scimmietta in calore? Ma cosa vuoi dalla mia vità? Un lucano.
Mi diressi verso la finestra per guardare dove fosse il maniaco alias Harry.
Il ragazzo era appena salito in macchina e con un ghigno aveva sgommato via.
Sospirando al pensiero del guaio in cui mi ero cacciata, chiusi la tenda e andai a sognare qualche scena erotica.  

***

"Buongiorno, Bo."
“Hmm.. non c’è l’ho io il vibratore.”
Appena mi accorsi della cavolata che avevo appena detto a mia madre mi alzai di colpo mentre lei iniziò a ridere.
“Tranquilla cara, l’ho già trovato.”
Ma che cazzo?
Mentre mi alzai per seguirla in cucina, mi ricordai dell’enorme livido sul mio collo, così lo coprii.
Mi bloccai improvvisamente alla vista di un barboncino seduto su una sedia vicino al tavolo.  Che avessero ritrovato Fuffy, il vecchio cane scomparso di zia Geltrude?
"Oh Bo, questo bel ragazzo era in piedi qui fuori che stava fumando, bevendo, uccidendo qualcuno, picchiando contemporaneamente qualcun altro e fissando male una vecchietta, così l'ho invitato ad entrare."
Alle parole di mia madre, aprii gli occhi e realizzai che la massa di ricci non appartenevano a Fuffy, bensì ad Harry.
"Hey, Harry." Mi costrinsi a dire, educatamente.
"Ciao, Bo." Sorrise ghignando.
"Mamma, posso parlarti per un secondo?" Le chiesi a denti stretti. Per fortuna avevo portato per due anni un grosso apparecchio da piccola, almeno ogni singola fessura si era chiusa.
Senza lasciare parola alla donna, la strascinai nel salotto. 
"Perchè l'hai invitato dentro?" Sussurrai arrabbiata.
"Mi ha detto che è un tuo amico, è davvero dolce. Ed è anche un gran bel figo"
"Mamma, sarebbe potuto essere un assassino." La avvertii preoccupata.
"Ovviamente non lo è, Harry è adorabile. Non farebbe del male a una mosca. Solo perché stava fissando male una vecchietta e stava picchiando qualcuno, non puoi dire che è un assassino. Dovresti vergognarti per quello che hai detto, Bo."
Alzai gli occhi al cielo. Non sapevo se ero più arrabbiata con Harry per essersi intrufolato in casa mia come un topolino alla ricerca disperata del suo formaggio, oppure con mia madre per averlo fatto entrare senza aver prima preparato qualche trappola.
"Ho preparato la colazione. Andiamo."
Iniziai a guardarmi in torno, non sapendo da che parte andare, nonostante quella fosse casa mia, così mia madre mi afferrò la mano e mi guidò nuovamente all'interno della cucina.
Fuffy 2 era ancora seduto al tavolo così mi avvicinai a lui e mi sedetti sullo sgabello al suo fianco.
Sussultai quando sentii la mano calda di Harry salire lungo la mia coscia: lo allontanai subito, sentendolo ridere silenziosamente. Avevo come l'orribile sensazione di non essermi lavata bene la patata il giorno prima.  Nel frattempo mia madre era occupata ai fornelli. Stava cercando di non far scoppiare la cucina, come l’ultima volta.
"Mmmm." Muggì Harry con fare mucchesco (?)
Allungò il suo collo verso di me, trasformandosi in una baby giraffa.
Quando Dio distribuiva le doti agli animali, lui era primo in tutte le file.
"Perchè sei venuto qui?" Sussurrai arrabbiata.
“Veramente non sono ancora venuto ma..se vuoi, provvediamo subito” disse il riccio ghignando, per poi farmi un occhiolino.
Che porco.
"Scherzo piccola, per vederti ovviamente." Sorrise.
Stufa di quel continuo scambio di sguardi abbassai la mia visuale sui miei pantaloni, finché la sua mano poggiarsi sotto al mio mento costringendomi a guardarlo di nuovo. 
"Voglio portarti fuori domani sera." Disse.
Rabbrividii al pensiero di non avere abbastanza tempo per depilarmi interamente.
"C-cosa?" Balbettai.
"Oh, sarebbe bellissimo, non è vero, Bo?" Disse mia madre intromettendosi nella conversazione.
"Le farebbe molto piacere. Sai, nessuno la cerca mai quindi è meglio sfruttare l’occ.." Continuò lei.
“Si mamma, ha capito. La smetti?” le chiesi frustrata.
“Oh, i giovani d’oggi. Non sanno più divertirti.” Sbuffo.” Ma se avessi la tua età, oh, scoperei tutto il giorno”
“MAMMA” le urlai indignata mentre Harry rideva sotto i baffi.
"Perchè non mi hai chiamata invece di venire qui?" mi girai infuriata verso il riccio.
"Perchè avresti detto di no." Sussurrò con calma.
"E cosa ti fa credere che non dirò di no ora?" Gli chiesi con fare ovvio.
I suoi occhi si spostarono velocemente su mia madre, la quale sembrava fantasticare tra i suoi pensiere. Al solo pensiero che mia madre potesse fare certi pensieri rabbrividii. BRR. BRRRRRR.
"Bene, io devo andare. Grazie per i pancakes signora Ellis."
"Chiamami Heather." Cosa cosa?! Adesso ci provava con lui? Eh no bella, l’ho visto prima io. Pft.
"Bo, accompagnalo alla porta." Oh, finalmente aveva capito che..cosa? No aspetta, a me Harry fa paura, è violento, potrebbe stuprarmi, uccidermi, gettarmi in un pozzo e poi dare la colpa al trattore..
Sbuffando e cercando di non fare altre storie lo accompagnai passando verso il salotto. Non appena la porta della cucina si chiuse, il riccio mi spinse contro il muro bloccandomi i polsi con una mano.
Cercai in ogni modo di staccarmi da lui, ma fu tutto inutile. Le sue mani erano troppo grandi e forti e grandi..forti, grandi. Si dice che la misura del pene equivale alla misura della mano e beh, se è vero credo di aver scoperto il motivo per quei la canzoni dice che il cobra con è un serpente. Il cobra è il pene di Harry.
Avvicinò nuovamente la sua bocca al mio collo, come la sera precedente, e iniziò a succhiare sullo stesso punto facendomi provare dolore.
"Dovresti lavarti più spesso." Disse col fiato corto.
M'inchiodò dolorosamente i polsi al muro prima di premere forte i suoi fianchi contro i miei.
Ma chi gli sembravo, Gesù?
Harry si lasciò sfuggire un profondo gemito dalla gola.
Come fa a godere facendo un succhiotto a qualcuno? Boh.. si dimmi? Oh, BASTA.
Prima che me ne rendessi conto, Harry si staccò da me e si recò di fianco alla porta d’ingresso.
"Ci vediamo domani sera, Bo. Profumati piccola"
Mi fece un occhiolino prima di andarsene. Immediatamente corsi nella mia camera per cercare la ceretta.
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Ciao a tutti/e :)  Allora, che ne pensate di questi due capitoli della parodia?
Potreste lasciarmi una recensione con qualche commento personale oppure anche qualche consiglio per favore? Grazie mille.
Se volete chiedermi qualcosa, potete trovarmi su twitter. Io sono @hazelasassycuin lol e su ask sono @janoskianscomeflebo 
Al prossimo capitolo, ciao c:

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