Compagna, l'eternità

di Vanel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Avvisi ***
Capitolo 2: *** Vi presento i Guardiani ***



Capitolo 1
*** Avvisi ***


Quel poco di parvenza d'ordine che sembrava esserci, svanì.
Il suo di problema non era banale.
Per lei gli anni passavano come secondi, e l'eternità non era altro che compagna fedele.
Il suo viso, privo di ogni forma di vecchiaia, mostrava senza sgomento, tutta la sua bellezza.
Occhi come perle, brillavano e rapivano.
Il viso splendente, non era che una delle qualità di essere come era lei.
Le sembravano passati secondi da quando aveva preso un altro caffè, ma come ben si può capire, erano passati già anni.
La sua figura giovanile si alzò con noia, uscì dalla stanza lasciando la porta aperta.
Mentre il vento le accarezzava i lunghi capelli biondo cenere, il suo sguardo si posò accattivante su una figura non troppo lontana.
E' più vecchia di quanto tu possa immaginare, ma non è l'unica.
<< Naiada, mi avevi forse scambiato per un'altra tua vittima? >>
La ninfa lo guardò indispettita, non che poteva aspettarsi che si fosse comportato diversamente.
E' conosciuto da secoli, se non da millenni, che il peggior difetto degli elfi è la superbia.
<< Suvvia Alfar, non ti avrei mai concesso un simile privilegio >>-Ribattè la ninfa.
<< Figlia di Potameide, la tua conoscenza a proposito degli elfi inizia a mancare? La tua mente diceva altro...
E comunque non voglio divergenze tra noi, dopotutto entrambi abbiamo qualcosa in comune, giusto? >>
<< L'eternità? >>
<< L'Acqua >> -Rispose annoiato.
<< E' difficile pensare all'acqua quando si ha un'eternità da trascorrere >> -In maniera piacevole, voleva aggiungere.
<<  Diversamente da come puoi pensare, mia cara Naiada, non sono qui per indispettirti, o per crearti malumori. Come ben puoi sapere, gli elfi tornano solo quando ci sono problemi >>
<< Non vedo come tale argomento possa interessarmi, i problemi dei terrestri non mi riguardano, come ben sai sono immune a tutte le epidemie che manderanno >>
<< Ah! Figlia di Zeus, neanche il tuo egoismo potrà restare indifferente a ciò che sto per dirti >>
<< Carissimo Alfar, hai problemi di memoria che ti costringono a dover ogni volta ricordarmi di chi son figlia? Mi chiamo Naiada >>
<< Come preferisci, Naiada. Noi elfi siamo pacifici, come ben sai, e con voi ninfe abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, per non aggiungere altro, ma ho come l'impressione che a te non importi nulla del mondo da cui sei venuta al mondo, preferisci vivere tra loro, tra i terrestri, mentre gli anni se li portano via >>
<< Oh ma i terrestri sono così...patetici! E a dir la verità, provo per loro anche un po' di compassione, coi giorni contati >>
<< Eppure ai preferito loro a noi che della morte non abbiamo paura, per quale ragione? >>
<< Perché loro sanno amare, Alfar. Non come noi, che pensiamo a soddisfare i nostri piaceri, loro non hanno un'eternità come compagna, ma hanno la morte. Rende tutto più eccitante >>
<< Ciò che più ami di loro potrebbe sparire cara Naiade >>
<< E questa storia poi!? Sbaglio o avevi promesso di non portarmi alcuno scontento? >>
<< Se non fosse per il tuo caratteraccio Naiade, mi porta quasi tristezza dovertelo dire >>
<< Parla elfo dell'Acqua, ora >>
<< Quando gli elfi si mescolano tra i terrestri, non va mai bene.
Come ben sai rispettiamo i nostri elementi, e la nostra più onorata madre natura, come voi Ninfe amate e proteggete il luogo a cui siete affidate (fatta te come eccezione), forze superiori cara Ninfa, forze superiori vogliono ristabilire l'ordine, promettendo a noi fedeli protettori della Natura e di tutto ciò che è buono, l'immunità >>
<< Forze superiori? Esattamente cosa... >>
<< Distruggeranno ogni cosa creata sin ora, e poi verrà creata un'altra, priva di ogni senso di pericolo che il terrestre ha causato >>
<< Alfar, non mi sembra un argomento da prendere alla leggera, e con quale diritto le forze superiori pensano di distruggere tutto ciò? Non siamo anche noi, esempio di tanti peccati? Come il vostro, la superbia >>
<< Non ho mai detto di essere d'accordo a questo proposito, ma volevo tenerti aggiornata, sei forse una delle mie più vecchie conoscenze >>
<< Suvvia Alfar, mille anni non sono così tanti >>
<< E lo dici proprio tu, che vivi tra i terrestri >>
<< E non pensare che consideri la mia eternità in maniera troppo dura, non mi annoio mai a differenza tua, ho fatto per ben novantasei volte il giro del mondo interno, non tralasciando alcun posto, anche quello più remoto >>
<< So che odi noi esseri superiori all'umanità, dei, semidei, elfi, ma non tutti devono esserti nemici, Naiada >>
<< Preferisco vivere qui >>
<< Noi almeno resteremo per sempre, ma loro, le persone a cui ti stai affezionando, andranno via presto, l'apocalisse è vicina >>
<< Quale Dio condanna a morte i propri figli!? >>
<< Di sicuro non il nostro >>
E fu così che l'elfo svanì.
I riccioli biondi che cadevano delicati sul viso, il viso delicato ma con gli zigomi leggermente sporgenti, gli occhi luminosi e grandi, verde smeraldo, o probabilmente ancora più verde.
Gli elfi sanno esser attraenti a modo loro.
Pensò ingenuamente la Ninfa, dimenticandosi delle faccende serie, come spesso le succedeva.
C'era da aspettarselo da una ragazza bella, e seducente che ha conosciuto i più illustri uomini dei tempi, è stata testimone di eventi che il mondo non sa ancora spiegare.
Ha preferito abbandonare la sua specie per vivere tra gli umani.
E il caro prezzo che ha dovuto affrontare, le fa odiare ancora di più il mondo da dove è venuta.

Ai tempi era una delle tante giovani Ninfe, nate dall'unione tra il Dio Zeus e una ninfa di bellezza unica, Potameide.
Le ninfe non sono immortali, però quando nel loro sangue c'è anche quello di un Dio, l'eternità diventa loro compagna.
Naiade era una delle ninfe dell'acqua, come sua madre.
Ma odiava il mondo da cui era venuta, e restava affascinata da quello degli umani, fragile ed esile.
Abbandonò le sue origini, rifugiandosi negli umani, come una di loro.
Sua madre cercò di nascondere la sua fuga, ma il padre la punì per la mancanza fatta, facendola diventare sterile.
La giovane Ninfa non venne più cercata in seguito, ma talvolta, elfi dell'Acqua (e in alcuni casi anche degli altri elementi) le proponevano incontri piacevoli, ed alcuni di loro la chiesero in sposa.
Naiade rifiutò tutte le proposte di matrimonio e continuò a vivere tra gli umani, conoscendo nomi di strabiliante prestigio, e vantandosi di esser stata la musa ispiratrice di importanti poeti.
Alfar fu l'unico tra gli elfi a voler dalla Ninfa solo amicizia, declinando ogni invito.
Nonostante Naiada detestasse l'elfo, in sentimento, provava per lui un'immensa gratitudine.
Le faceva da messaggero e le raccontava le nuove vicende nel popolo divino.

Avanzò dentro l'immenso giardino isolato dal resto del mondo, venne fabbricato da alcuni umani definendolo "una possibile raffigurazione dell'Eden".
Ma Naiade ne rideva di simile confronto, lei sapeva dell'Eden, era impossibile raffigurarlo in tutta la sua immensa bellezza.
Eppure Naiada gradiva e amava il piccolo giardino, trovava pace e tranquillità, e le faceva amare ancor di più l'ingenuità umana.
<< Oh mia bellissima Naiada, mai ti convincerò a tornare tra noi? >>
<< Piccolo buffardello, quando capirete che di quel mondo non voglio avere più niente a che vedere? >>
<< Lo sai Ninfa, il buffardello è un diavoletto curioso! Ma dovresti tornare prima possibile, hai già saputo? >>
<< Dell'Apocalisse? Mio caro folletto ho i miei buoni informatori, ma nessuno di loro mi ha rilevato il nome di vuole simile fine, forse tu ne sai qualcosa... >>
<< Non definirmi malvagio, ma non posso renderti omaggio alle tue parole, forze superiori mia cara Ninfa >>
<< Suvvia Buffardello, parlami di questa fantomatica Apocalisse, ci saranno delle piaghe? Come quelle che ci furono in Egitto qualche tempo fa? >>
<< Qualche tempo fa!? Oh mia cara Ninfa, ha una misura del tempo al quanto limitata, da quei tempi son passati millenni! >>
<< Non cambiare argomento >>
<< Qualcosa del genere >>
E fu così che il folletto scomparve come l'elfo.
La Ninfa si specchiò nel piccolo ruscello d'Acqua, che le proiettava il suo bel viso.
Finché, nella sua figura non andò ad associarsi un altro bel viso luminoso, simile a quello della Ninfa.
<< Oh cara sorella, sapevo di trovarti qui >>
<< Ninfa Eleadi, a quale proposito? Non ti vedo da millenni >>
<< Sono venuta qui ad avvertirti, il mondo che ami, e che talvolta curi, sta per morire >>
<< Sorella ho già saputo >>
<< Oh ma giusto! Il Buffardello dopotutto è innamorato di te! >>
<< Mia cara sorella, non mettermi simile simpatia, sai che non sono mai stata attratta dalle piccole misure >>
<< Ma i mortali? Sorella devi assolutamente tornare tra noi, ti perdoneremo, anzi! Ti abbiamo già perdonata >>
<< Eleadi, del vostro perdono non ho bisogno! Come sta la cara mamma? >>
<< Senza te soffre di malincuore, dovresti far visita, almeno una volta >>
<< Se farò visita, resterò lì per sempre >>
<< Naiade, spero di ricever tua notizia attraverso il Buffardello, che son sicura ti verrà a far visita! Pensaci cara sorella >>

E come l'elfo, e il folletto, anche Eleadi, la ninfa delle paludi, sparì nel vuoto.






Buondì!
Ho deciso di cimentarmi in una storia di genere simile, tutto questo perchè ieri mi sentivo particolarmente ispirata ^^
saranno pochi capitoli, credo cinque...
Ma comunque è giusto per divertimento :) 
Ciao e grazie per aver letto <3


                                                                                       
La Ninfa Naiade..
Ho trovato questa immagine in giro per il web, e sembra essere fatta apposta per lei! Proprio come l'avevo immaginata..
 

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Capitolo 2
*** Vi presento i Guardiani ***







Questo è l'inizio di un'anonima avventura
E finisce l'indifferenza del popolo Divino
Perchè alla cattiveria si è trovata una cura

Chi meglio di un Angelo potrebbe cambiare l'umanità?








Naiade non era mai stata una ninfa debole e succube, sempre accattivante e talvolta feroce come una vampira, che ella detestava per la straordinaria bellezza, ma derideva per la loro debolezza: la luce del sole.
Infondo lei poteva definirsi privilegiata, baciata dai raggi del sole e cullata lo stesso dall'immortalità.
Ma cosa sarebbe più potuto valere il suo potere se tutto andava incontro ad una fine terribile?
Se fosse tornata nel Popolo Divino, sarebbe stata una delle tante Ninfe.
Certo, avrebbe potuto contare sull'affetto della madre Potameide, che l'ha considerata sempre la prediletta, ma di certo non avrebbe mai sopportato la vista di colui che l'ha privata della fecondità.
Non aveva ben compreso cosa significasse apocalisse.
Sapeva che nessuno avrebbe più toccato il mondo degli umani, ma per qualche modo le cose stavano per cambiare.
Vivere per tutti quegli anni le aveva mostrato tutti gli errori e le debolezze del genere umano.
Cattiveria, opere malvagie e prive di senso o pensiero.
Forse mettere fine a quello non sarebbe stato un negativo compenso, ma perchè eliminare anche ciò che è buono?

Ninfa Naiada, figlia di Potameide e di Zeus

Era una voce che somigliava quasi a un suono melodioso e armonico.
La Ninfa si voltò con scaltrezza verso la voce ch aveva parlato.
Emanava un'immensa luce e la pelle dorata ne faceva da contorno.
Era un angelo.
"Si"-Rispose la Ninfa sebbene fosse senza parole.

Deve abbandonare questo mondo

"Perché mai? Voglio restare qui, anche se tutto diverrà brandelli"

Nulla verrà distrutto, ma rimpostato

"Voglio sapere di più, non andrò via senza una giustificazione"

Siete determinata quanto vostra madre, sa che non sono un semplice Angelo?

"Siete un cherubini, lo so"

Conoscete la gerarchia angelica? Noi siamo a capo, ritenetevi onorata

"Lo sarei se venissi informata..."

Le cattiverie - La interruppe l'angelo - Le cattiverie di questo mondo hanno sgomentato il popolo divino, se non interveniamo il mondo che tanto amate cadrà in rovina, sotto il fuoco, sotto la polvere.

"Cosa c'entra tutto questo con me?"

Deve abbandonare questo mondo, tutte le creature divine devono farlo, affinché sia reimpostato.
A questo mondo verranno aggiunti i Guardiani, ebbene guardate la popolazione terrestre come una bilancia.
Da un lato ci sono gli umani, dall'altro i divini.
I divini saranno numericamente uguali ai terrestri, e se a questa bilancia si andasse ad inserire una sola altra figura divina, l'equilibrio verrebbe a mancare.


"Quali sono le vostre intenzioni esattamente?"

Prima che il mondo cada in rovina, ad ogni essere umano verrà affidato un Angelo Custode, si chiameranno Guardiani, della stessa età e di sesso opposto.
Il compito dell'Angelo è quello di condurre sull'esatta via i propri protetti, e la sua presenza andrebbe a eliminare l'equilibrio.


"Non ci posso credere"

Dovete andare via da qui, con me

"Non potrò tornare più qui?"

Mai più.

Con molta probabilità, dopo decenni, gli occhi della ninfa si riempirono di lacrime.
Dire addio a ciò che lei stessa infondo aveva custodito.
Dire addio ai luoghi tanto amati, ai volti familiari, alla sua vita dove poteva vantarsi della sua eternità.
Ma l'Arcangelo non poteva essere disubbietito in quanto a capo persino degli angeli stessi.

Percepisco l'affetto provato per gli umani, ma verranno protetti, verrano guidati verso la giusta direzione

Poi la Ninfa vide solo la luce, e un attimo dopo i campo sconfinati del mondo Divino.
L'albero dei frutti sempre vivi, il suo mondo non era quello.
E poi vide sua madre, Potameide la ninfa.
Con le lacrime agli occhi, la ninfa corse verso la figlia, abbracciandola e massaggiandole i dolci capelli.
"Oh figlia mia!"
"Madre, adesso sono qui, per sempre"
"C'è amarezza nella tua voce, perchè mai?"
"Gli Angeli"
La madre aveva già capito.
In realtà l'apocalisse segnava solo il termine della cattiveria, della malvagità dell'uomo.
Da quel giorno ogni abitante della terra sarebbe stato custodito e mandato verso le scelte più appropiate.
Ne avrebbe voluto sapere di più conoscere ogni singolo dettaglio a riguardo, e le sue parole vennero esaudite.
"Popolo divino"-Una voce si elevava nel cielo, finchè scesero figure dorate dotate d'immensa bellezza, i cherubini.
"Da oggi ogni Angelo verrà mandato in terra a portare bene.
Questo prenderà il nome di Guardiano, e il suo compito sarà proteggere e custodire, a partire dai 16 anni, ogni terrestre vedrà il proprio Angelo custode della stessa età.
Nessun terrestre avrà la possibilità di vedere gli altri Guardiani, se non lo stesso.
I Guardiani potranno interagire tra loro.
Da oggi verrà istituito il Consiglio degli Angeli e dei Divini, dove osserveremo i miglioramenti avvenuti nel mondo terrestre.
Chi di voi vorrà unirsi al consiglio, sarà il benvenuto, ma non potrà più lasciarlo.
Chi viene a conoscenza del Consiglio poi dovrà rimanerci, per sempre.
Il Consiglio sarà l'unico modo a voi divini per poter osservare, interagire con i terrestri, fate bene le vostre scelte"
Scintille di luci si accostarono tra loro, mentre negli occhi della Ninfa tornò vita, tornò sole.
Se non potrò vivere con loro, mi occuperò di visionarli anche da quassù, e di proteggerli, finché l'eternità diventa mia compagna.











Devo assolutamente dire la mia riguardo questa storia.
Non è altro che un presequel, di cosa chiederete voi...
Ho in mente una nuova storia, genere "Urban Fantasy".
Gli avvenimenti verrano ripresi   anni dopo, e il nome della storia sarà "Guardian - Custodisci e Proteggi"
Non ci saranno Spoiler di alcun tipo in questa storia, quindi potete leggere senza problemi, poiché seguirà il filo logico delle vicende della Ninfa Naiade.
Voglio chiarirvi le idee:
CHERUBINI
ARCANGELI
ANGELI
Questa è la posizione gerarchica degli Angeli se vi interessa, e gli Angeli sono sempre stati a stretto contatto con gli uomini, ma adesso le cose cambieranno.
Ogni umano avrà il proprio Angelo Custode.
In questa storia ne parlerò un po', ma comunque mi terrò stretta alla trama di Naiade, e quindi rivedremo alcuni personaggi del primo capitolo!
Detto questo, un saluto grande!!

GUARDIAN XOXOXO


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