The way to love [h.s.]

di Ele9911
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


E' mattina, i raggi del sole entrano dalla finestra, illuminandomi la stanza. Ora mi accorgo della dannatissima sveglia che continua a suonare sul mio comodino, ecco l'oggetto che ogni persona odia, ma che stranamente quel giorno sembrava il richiamo di un avventura fantastica. La spengo in modo brusco, come effettivamente si merita avendo rovinato il mio sonno, infilo le pantofole e mi guardo allo specchio proprio di fronte al letto.
<<Hai bisogno di una bella sistemata!!>>
Mi rimprovero sempre, ho lo specchio di fronte al'letto proprio per farlo ogni mattina, me lo merito, di prima mattina ho sempre delle condizioni pessime, soprattutto i miei capelli sembrano un cespuglio, e di quelli grandi. Esco dalla camera e mi dirigo al bagno di fronte la mia stanza. Faccio per girare la maniglia ma la porta è chiusa
<<Sto ioo!! Mi spiace ti svegliavi prima!>>
Ecco come al solito, questo è sempre occupato da mio fratello e mi tocca dover scendere le scale di prima mattina per andare a quello di sotto. Mi avvio verso le scale scendendole come se fossi ubriaca, anche se effettivamente non lo sono. Chissà perchè ma oggi non mi sembra un giorno uguale agli altri, si nota perchè la mia vita è diventata abbastanza monotona da quando ho finito la scuola, potrei benissimo divertirmi con i miei amici andando in discoteca siccome ho 19 anni, però al solo pensiero l'idea non mi attira, lì trovi solo gente talmente sbronza che ti fanno venir voglia di vomitare anche se non hai bevuto un solo goccio di quella schifezza, vabbè detto da me è il massimo, anche io ho avuto parecchie sbronze in passato, ma con il tempo mi sono responsabbilizzata. Sono molto fiera di come ho concluso i miei anni da liceale diplomandomi con un bel 90. Del mio aspetto non mi sono mai lamentata, sono mediamente alta, ho i capelli castani e occhi dello stesso colore. Vivo in Italia , sono molto fiera del mio paese, soprattutto per la nostra cucina. La mia famiglia è composta da mia madre, che lavora come chef in un albergo, mio padre, che fa l'avvocato, una sorella più piccola che frequenta la seconda media di nome Francesca e un fratello più grande di me, Marco. Lui ha ben 28 anni, credo che per lui sia arrivata l'ora di trasferirsi, alla sua età vive ancora con noi; o meglio: lui è ancora qui che rompe! Non so perchè sto facendo un sunto della mia vita, avevo il bisogno di farlo, tornando nel mondo reale, inizio a riempire la vasca con l'acqua calda e dei sali profumati, sono i miei preferiti, mi sono sempre piaciuti i sali minerali, rendono il bagno ancor' più rilassante e la mia mente si libera completamente, però nell'ultimo periodo non riesco più ad avere pace, Anna la mia migliore amica, è una grande fan dei The Fray, è non mi dà tregua, ogni volta che ci incotriamo almeno una volta deve parlare di loro. Sono molto bravi come cantanti ma è un genere ababstanza sobrio rispetto a la mia ossessione 'Lady Gaga'. Ok, non perdiamo tempo in chiacchiere e meglio che inizi a insaponarmi, ho sempre quella sensazione che oggi debba fare qualcosa di importante. Appena finito di lavarmi indosso l'accappatoio, metto l'intimo e senza un minimo di vergogna nel'attraversare la casa mezza nuda vado nella mia camera per scegliere cosa indossare. Apro l'armadio e ammiro i miei vestiti, sono stranamente pochi, sono tutti a lavare??. Altro appunto su di me, io adoro i vestiti soprattutto quelli estivi, l'estate in generale adoro, il mare, la spiaggia, il relax e... i bei ragazzi!. Prendo una canotta nera che arriva fino all'ombelico, un pantaloncino di jeans e le mie amatissime Vans nere. Corro in bagno, non voglio che qualcuno lo occupi, mi lavo i denti e inizio a truccarmi. Non mi trucco mai troppo, lo faccio solo se devo recarmi ad un avvenimento importante, metterò solo un po' di eyeliner, mascara, lucidalabbra. Mi sistemo i capelli raggruppandoli in una treccia a spina di pesce su un lato.
<<Elenaa!! Vuoi scendere!!>>
E' mia mamma che come al solito inizia a urlarmi di prima mattina
<<Mamma ora scendoo!>>
Scendo le scale il più in fretta possibile....
<<Cazzo, stavo per inciampare!!>> oddio, l'ho detto ad alta voce, spero che mia mamma non abbia sentito! Perchè? Bhè a lei non piace quando utilizzo queste parole. Arrivo in salotto dove mi ritrovo lei già vestita e truccata che batte il tacco della scarpa sul parquet e mi guarda con uno sguardo rimproveratorio, che vorrà?? All'improvviso ricordo...
<<AAAH SI!! Oggi dobbiamo andare a fare compere prima della partenza!!>>
Ecco sapevo che me ne sarei dimenticata, sono propio sbadata...Ops!!.Come potevo dimenticarmi del bellissimo viaggio a Londra che mi hanno regalato mamma è papà in conseguenza al bel voto del diploma, starò lì per ben 5 mesi, sono eccitatissima, tanto che le valige le ho preparate 2 settimane prima della partenza, infatti ecco spiegata la carenza di vestiti nell'armadio! Ma i miei pensieri come a solito vengono interrotti dalle continue citazioni di mia madre
<<Non stare lì impalata, non abbiamo molto tempo, devi partire alle 14! Abbiamo solo 4 ore per fare tutto!!>>
<<Sii!! Ho capito, mi sbrigo, non c'è bisogno che urli tanto..!>>
Salgo le scale due a due precipitandomi in camera per prendere la borsa, la raggiungo di nuovo in salotto e le faccio un cenno come per dire "Sono pronta". Andiamo giù in garage a prendere la macchina, quella di mamma è una smart grigia metallizzata, molto carina!Le smart sono belle perchè sono piccole. Intanto già ho capito dove lei ha intenzione di andare, sicuramente al centro di Napoli, ci vuole sempre molto tempo per arrivare fin laggiù, tutto per colpa del traffico, ma una volta arrivati non ci se ne pente. Dopo una mezz'oretta di viaggio finalmente parcheggiamo, noto che la mia presupposizione era corretta, in fin dei conti mi è sempre piaciuto il centro e lei lo sa , ci sono molti negozi e c'è sempre gente. Il primo negozio in cui entriamo è di vestiti e costumi, come se già non ne avessi abbastanza, ma siccome il mio corpo in questi anni è diventato molto sviluppato alcune cose mi vanno strette soprattutto i costumi! Poi entriamo in un negozio di trucchi, di gioielli, di scarpe ed infine ci prendiamo un gelato per premiare il nostro grande shopping. Ci sediamo su una panchina che affaccia sul bellissimo golfo di Napoli. Ora che tornerò a casa dovrò aggiungere tutto nelle valige ed il più in fretta possibile.
<<Oddio mamma...ho rinnovato l'armadio, ora ho vestiti fino ai prossimi 20 anni!!>> le dico con una leggera risata , ma lei sembra non prestare attenzione a quello che ho appena detto, cos'è questo cambio d'umore, mi sembra preoccupata. Non posso vederla così devo saperne il motivo.
<<Mamma, mi sembri preoccupata che succede?>>
Noto che ha gli occhi leggermente lucidi
<<Niente, sono solo un pò preoccupata per la tua partenza, sei sempre stata la mia bambina, ed ora mi rendo conto che stai crescendo e che farai un magnifico viaggio a Londra da sola..>>
<<Oddio mamma, non devi dire queste cose senò mi inchiodo qui!! Però non preoccuparti, sarò sempre la tua bambina e ti chiamerò ogni sera per sapere come stai e raccontarti la mia giornata..!>>
Noto subito che la mia voce è leggermente spezzata. Ed ecco il momento madre-figlia che mi mancherà di più, quando ci leghiamo in un grande abbraccio. Mi sono sempre piacuti i suoi abbracci, quelli di una mamma che farebbe di tutto per tenerti stretta e d accontentarti sempre. Dopo qualche istante decidiamo di separarci, è il momento di tornare a casa a prendere le valige, l'aeroporto mi aspetta. Mamma si alza di scatto dalla panchina e inizia a trascinarmi fino alla macchina
<<Forza, andiamo a casa a prendere le valigie, altrimenti perderai il volo.>>
Annuisco sorridendole, apro lo sportello e con già un pò di malinconia perechè non vedrò più questa città per ben 5 mesi, così osservo fuori dal finestrino tutta la sua bellezza che mano a mano scompare dalla mia visuale. Arrivate a casa, salgo le scale con effettiva urgenza ed apro la porta quando...
<<TORNA PRESTO, CI MANCHERAII!!>>
O'Cazzo, mi sono talmente spaventata che stavo per imprecare davanti a tutti quanti
<<Che ci fate tutti voi qui??>>
Dal mio tono e il respiro pesante per lo spavento avranno capito che il loro intento di sorpresa è riuscito. Tutti i miei parenti mi stavano aspettando per salutarmi, come se stessi andando in guerra invece che a Londra. Tra di loro notai Anna, mi si fionda addosso e ricambio il suo abbraccio stringendola fortissimo, finchè quel momento non viene interrotto da una bussatina sulla mia spalla. E' mia zia, ecco come suo solito mi deve fare il discorsetto dell brava bambina.
<<Trova qualche bell' inglese lì, e faccelo conoscere!! Però stà molto attenta, al tuo ritorno non vorremo qualche sorpresa, fa la brava bambina!>>
<<Zia!!!Ma che dici, per chi mi hai preso?? Io sono affidabilissima................!!Ook te lo prometto!>>
Mi conosco bene, e anche lei, non sono propio una santarellina, cioè non voglio dire che sono una troia, non ho ancora.....capitemi, ma ho avuto un bel pò di ragazzi. Anna con una risatina maliziosa acconsente a quello che ha appena detto mia zia. Abbraccio ringraziando tutti per avermi fatto questa fantastica sorpresa, così da avere già una forte nostalgia ancor prima di partire. Salgo le scale andando in camera per mettere i nuovi vestiti nelle valige per poi scendere di nuovo, ormai è ora. Anna è dietro di me che mi segue dovunque come un cagnolino.
<<Anna, per caso hai voglia di stolcherarmi??>> chiedo sorridendo al suo gesto sollevando il medio.
<<Dai Elenaa....comprendimi, non ti vedrò per ben 5 mesi! Non posso stare senza di te!! Con chi parlerò dei The Fray, dei ragazzi con qui usciro?? E' una tragedia!>>
Sembrerà strano ma ora ci faccio caso. Lei ne parla così tanto di questi ma io non ne ho presenti i volti, li vidi solo una volta perchè c'erano dei poster in camera di Anna, ma da quando i suoi si sono separati lei ha cambiato casa insieme con la madre e avrà rimasto tutto nella vecchia casa, poichè penso continui ad andare dal padre ogni tanto, non vado a casa sua da ben 2 anni, non perchè lei non mi inviti, sono io che pur non sapendo il perchè non mi sento a mio agio.  
<<Fidati non ti mancherò, ti chiamerò tutti i giorni, sarai sempre aggiornata! E sarò sempre a disposizione nel sentire tutte le tue conquiste!>>
Ci abbracciamo, ed osservando l'orologio appeso al muro sobbalzo gridando
<<E' TRADIII!!!>>
Trascino Anna giù per le scale piombando di sotto ed esorto mio padre, che per l'occasione non è andato a lavoro
<<Papà, sbrighiamoci sennò facciamo tardi!! >>
Anna ad un tratto mi si precipita a dosso e inizia a supplicarmi
<<Posso accompagnarti? Ti pregoo!!>>
Owwh che carina vuole stare con me fino all'ultimo istante, questa si che è un'amica, così decido di non farla soffrire e accetto la sua proposta con un cenno. Corriamo al garage per caricare i bagagli in macchina,e saliamo. L'auto di mio padre mi piace molto di più rispetto a quella di mamma, è molto spaziosa essendo una Multipla. Ovviamente ci tengo a precisare che io ho una lieve passione per le auto, si, lo so, è un passatempo maschile, ma io sono normalmente anormale(?). Finalmente partiamo e poco dopo arriviamo in aeroporto, vorrei non salutarli ancora, detesto i saluti mi mettono troppo nostalgia, così do un bacio veloce a papà, e mi rivolgo ad Anna
<<Ciao, amoruccia non piangere ti chiamerò tutti i giorni!!>>
<<Sali ora su quell'aereo, prima che cominci a piangere, sennò ti faccio salire a calci in culo..!!>>
Ha la voce roca, starà per scoppiare a piangere così mi dirigo subito verso il corridoio che porta all'aereo che dovrò prendere, mi sbrigo un tantino spaventata perché sarebbe capace di farlo e anche per non vederla piangere. L'aereo è enorme e all'interno è ancora più bello, sono in prima classe, sedile 27. Non riesco a trovarlo.......ok, devo mettere gli occhiali, come si fa a non vedere un sediolino??
<<AAA!!Santo Zeus...., non è possibile, sto perdendo la pazienza!>>
Continuo a scrutare tra le persone fin quando.......... Oh si eccolo!!Finalmente l'ho trovato!". Mi siedo sistemandomi comodamente, manca poco all'avviso del comandante per la partenza e intanto dal finestrino vedo l'aereo che si prepara per il volo
Mi mancheranno tanto......

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Siamo ancora in aeroporto, ma suppongo partiremo tra pochi istanti, infatti ecco l'avviso del comandante

-Signore e Signori, l'aereo sta per decollare, preghiamo ai passeggeri di spegnere i cellulari e di agganciare le cinture fin quando il decollo non sarà ultimato.-

Intanto potrei iniziare una scaletta su cosa dovrò fare appena arrivata a Londra: devo visitare il museo di Madame Tussauds, devo salire sul London Eye, fare una foto vicino al Big Bang e molte altre cose...., ma ecco che i motori dell'aereo si accendono e parte un alto avviso

-Signore e Signori l'aereo sta decollando, vi pregiamo di spegnare i cellulari e agganciare le cinture di sicurezza.-

Così faccio come mi dice il comandante, voglio andare a Londra non in ospedale sono troppo giovane per morire mi metto comoda asservando fuori dal finestrino notando l'aereo che correre sull'asfalto e man a mano staccarsi da terra, .così che l'asfalto mano a mano si allontana dalla mia visuale, è una cosa abbastanza emozionante per chi non ha mai preso l'aereo. Ormai siamo decollati e riesco a vedere le case e le stade così piccole in lontananza. Riaccendo il telefono e inserisco i miei auricolari, ovviamente, la prima canzone che parte è Applause.., come ci si aspetta da me..!! Ad un trattto sento che sta succedendo qualcosa di strano , il mio sediolino sta tremando... è un impressione mia??, non è che l'aereo sta precipitando......O porca puttana!!! Tolgo gli auricolari, mi guardo intorno, e noto che nessuno passeggero è allarmato, che cosa è stato??...abbasso lo sguardo sui sediolini della fila dietro e vedo un bambino che sta dando i calci al mio sediolino. Non può essere sembrano una di quelle scenette comiche che fanno vedere in tv, non può succedere a me. Ok Elena stai calma, diglielo e lui la smetterà.

-Bimbo, per favore puoi smetterla di dare i calci al mio sediolino??-

Il bambino con aria sfacciata ed imperttinente mi gurda

-Vecchiaccia, non ti lamentare, faccio quello che voglio!!-

Questo moccioso mi ha dato della vecchia e mi ha fetto anche la linguaccia, giuro che se non la pianta subito finisce male.

-Sai che non ci si rivolge così a persone più grandi di te??- mi sento sempre grande quando dico queste cose, tanto ha detto che sono vecchia, allora mi deve rispettare, anche se a volte la mia mentalità è peggio di una bambina.Ma il bambino mi guarda ancora con aria impertinente

-Ti ho detto che io faccio quello che voglio!!-

Questa peste ha trovato pane per i suoi denti, non mi arrendo così facilmente, ora chiamo la mamma così vediamo chi l'avrà vinta!

-Scusi Signora, potrebbe far smettere suo figlio, dà calci dietro al mio sediolino!!-

La signora alza lo sguardo dalla rivista che stava leggendo, è il "Vougue" e con ovvio disinteresse si degna a sgridare il figlio

-Alessandro, smettilaM di dare fastidio alla signorina.-

-No!!- protesta il bambino con le braccia incrociate sul petto

-Mi spiace ma io non posso farci niente se lui non vuole smetterla...!-

Ecco ora grazie alle parole incoraggiatrici della madre il bambino non smetterà di dare calci dietro il sediolino, infatti così accade. Cerco di mantenere la calma mamentre sto scoppiando il bambino finalmente la finisce. Giuro, se ci riprova lancio questa peste e la madre dall'aereo, sarà solo un grosso spiacevole incidente, nessuno sospetterà......ma mettiamo da parte il mio istinto omicida, per ora è tutto calmo. Reinserisco gli auricolari e con l'intenzione di dormire almeno un ora per abituarmi al cambio d'ora chiudo gli occhi.

Mi sveglio dopo un'ora e mezza, ed ormai siamo quasi arrivati, per passare acora quel po di tempo rimasto incomincio a leggere un libro che ho portato con me "Shadowhunters". Mi stiracchio sul sediolino e a pochi mi nuti dall avviso del comandate per l'arrivo, inizio a raccogliere le mie cose. Inizio ad intravedere l'asfalto dell' aeroporto.

Scendo dall'aereo e mi diriggo a prendere le valige per poi uscire. Eccomi qui a Londra, è immensa, già respiro la sua aria umida e accogliente, già noto la frenesia delle persone diversa da Napoli, qui vanno tutti di fretta e siccome è ancora presto decido di fare un giro. Chiamo un taxi così faccio un giro per la città e mi faccio lasciare d'avanti ad il primo negozio che mi salta all'occhio, un negozio di giocattoli. Pago il tassista che mi prende le valige, ne sono tre e inizio a trascinarmi nel negozio. Appena le porte si aprono mi sembra di essere entrata in un mondo incantato, c'è di tutto!!

-Oh Dio...ditemi che non e un sogno, quello è il reparto di Spongebob!!-

Lo adoro, l'ho sempre guardato quando ero bambina, ma lo faccio tutt'ora! Lascio le valige pesantissime sotto l'occhio vigile della commessa all'entrata che mi aveva già adocchiato già dall'inizio così dà venirmi incontro, così mi fiondo subito vicino al reparto. C'è di tutto, tazze, cuscini, orologi e chi ne ha più ne metta. Ma la mia esultazione viene interrotta da delle urla , sono delle ragazze?? M perchè urlano nel reparto a fianco..? inclino la testa per sbirciare oltre lo scaffale e noto che quello è il reparto...non riesco a capire, ma è molto moolto affolato. Mi faccio spazio tra la folla e vedo questo ragazzo circondato, una ragazza a fianco a me si metter ad urlare

-Scusami, sai dirmi chi è quel ragazzo?- la ragazza mi guarda in modo strano

-Quello è il cantante dei The Fray!-

-Ah si giusto , non l'avevo riconosciuto, grazie mille- gli rivolgo un finto sorriso e mi dirigo via di li. Anna sarebbe impazzita qui e inoltre ci saremo rimasti per più di un ora o decideva di stolkerarlo. Ma non pensiamoci solo al pensiero mi spaventa. Decido di avventurarmi negli altri reparti che hanno un aspetto fantastico, mi ci sto perdendo qui dentro per quanto è grande!!Ohh!! che bello ci sono anche i Lego, delle costruzioni grandi quanto me! Ho fatto il giro di quasi tutto il negozio senza comprare niente, scommetto che tutti i commessi del negozio mi vogliano cacciare a calci nel lato B, cosi guardo l'orologio e mi accorgo che ho perso molto tempo dentro il negozio. Sono già le sette! E' meglio uscire, fare la spesa e poi andare alla casa che i miei mi hanno affittato. Riprendo le valigie e siccome non sò orientarmi bene è meglio che prenda la mappa.

-OOH!!..Che fortuna, il supermercato è proprio qui all'angolo!-

Seguo le indicazioni e mi ritrovo d'avanti un supermercato immenso. Entro, e mi esorto a dover fare in fretta. Mi fermerò al reparto dei panini e poi a prendere qualcosa da metterci dentro. Pago alla cassa, ed esco. Grazie al cielo c'è un taxi qui fuori libero, salgo e osservo la strada che scorre, pensando a come dovrò gestire la mia vita per ben 5 mesi. Il tassista attraverso lo specchietto punta gli occhi su di me e mi chiede dove siamo diretti. Prendo la mappa e gli mostro il punto esatto, non sono molto brava a dare indicazioni figuriamoci in inglese. Finalmente siamo arrivati fuori casa mia. Oddio!!E' immensa, non posso credere che questa casa sia tutta mia. Mi rivolgo al conducente e chiedo stranita:

-E' sicuro che sia questo l'indirizzo?- il taxista annuisce

-Si, sono sicurissimo.- dice per poi scendere ed aiutarmi con le valige.

Dirigendomi verso la casa e penso al fatto che non hanno badato a spese, andava bene anche una casa più piccola, li chiamerò e gli farò una bella ramanzina. Trascinandomi le valige con l'aiuto del taxista, apro il cancelletto intorno alla casa camminando su una stradina di asfalto che conduce ad essa. Arrivata alla porta d'entrata apro e incomincio a guardarmi intorno. Prendo i soldi dall'borsellino per poi porgerli al tassista. Sempre sulla soglia della porta inizio a guardarmi intorno, al primo piano sul lato destro c'è una porta che conduce alla cucina mentre in corrispondenza sul lato sinistro c'è la stanza per il salotto, difronte alla porta d'entrata dove sono in questo momento ci sono delle scale che portano al piano di sopra. Chiudo la porta e mi dirigo al secondo piano. Qui invece ha quattro porte, la prima a destra è un bagno mentre il resto sono camere. Lascio le valige in una delle tre stanze e mi dirigo in cucina per la cena, si ho ereditato le abilità culinarie da mia madre. Mi preparo un bel panino che vado a mangiare nel soggiorno mentre guardo la tv. Sono molto stanca, divoro in fretta la mia cena e salgo su per lavarmi. Anche il bagno è molto bello, di colore verde acqua, riempio la vasca e come mio solito ci aggiungo i sali. Appena finito indosso il pigiama, pulisco il viso, mi lavo i denti e corro nella mia futura camera, non capisco ancora la scelta di una casa con tre camere siccome dovrò abitarci da sola. Cavolo!!Ho dimenticato di chiamare mia madre e Anna, saranno in pensiero meglio che lo faccia subito. Prendo il telefono dal letto e chiamo mamma che risponde dopo cinque squilli.

-E' andato bene il viaggio?, ti piace Londra?, ti piace la casa?-

La interrompo, sennò non la finisce più di fare domande..

-Si mamma , mi piace tutto, però non avete badato a spese, potevate anche trovare una casa più piccola!-

-No tesoro mio, tu ti meriti questo e altro!-

Meglio che stacchi non volgio addormentarmi attaccata al telefono perlando con mia madre, devo chiamare anche Anna.

-Mamma, vado a dormire seno domani non mi sveglio.!-

-Ma come di già..!! Va bene ciao tesoro, richiama presto!-

Adesso chiamiamo Anna, lei invece mi risponde subito dopo uno squillo.

-Pronto, chi è?-

-Ciao bella!-

-We puttanella, ti avevo detto di chiamarmi prima, perché non l'hai fatto?-

-Scusa me n'ero dimenticata, perchè mi chiami così? Troiaa-

-Colpa della parlata con tu zia!!Mi manchiii!-

-Anche tu mi manchi già!! Si sente già la mia mancanza??-

-Diciamo, ora devo trovarmi qualcun altro con cui fare cazzate e sclerare! Ma verrò lì appena posso per romperti le scatole!!-

-Lo sai prima sono andata in un negozio..-

-Eh?- mi incita a continuare

-Ehh... indovina chi c'era..?-

-Se non lo dici tu come faccio a saperloo!-

-Okay hai sofferto abbastanza Ahah, il cantante dei The Fray!-

-Oh cavolo! Ti prego dimmi che ti sei fatta fare l'autografo!!-

-No Anna sei pazza era piena di gente e sai che io odio fare la file e aspettare e poi che mi facevo firmare la fronte?-

-Ecco! Se c'ero io questo non succedeva e ora avrei il suo autografo! Cattiva!-

-Ma sei impazzita Anna ahah, aspetto con anzia che vieni a trovarmi, ora stacco devo andare a dormire, sennò domani non mi reggo in piedi!-

-Ok, buona notte puttanella! haha-

-Buona Notte anche a te!! e finiscila di chiamarmi così!!-

-Ok forse un giorno..Quando gli asini voleranno haha! Nottee!!-

-Notteee!!-

Le voglio molto bene, è le mia migliore amica e tra migliori amiche questi nomignoli "affettuosi" ci stanno tutti. Ma questo hahaha è troppo. Mi infilo nelle coperte e penso a quello che mi aspetta domani dovrò  sistemare le valige, la casa, è troppo vuota e devo ancora vedere le altre due stanze, però prima farò una bella passeggiata per Londra. Appoggio il telefono sul comodino accanto a letto e mi accartoccio sotto le coperte. Domani sarà l'inizio della mia avventura, devo prepararmi.

-Buona Notte mondo(?) , domani sento che sarà una giornata molto movimentata!-

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


-Applause, applause , applause, I live for the applause...-

Mi strofino gli occhi, noto che quel pò di sole dalla finestra riesce ad illuminare l'ambiente e accorgendomi in fine del cellulare allungando il braccio lentamente rispondo.

-Chi mi chiama a quest'ora??-

Le persone non hanno niente di meglio da fare la mattina che svegliarmi?

-Pronto, tesoro sono mamma, sono le 9 a che ora ti decidi ad alzarti?Ti ho chiamato ben 8 volte!-

-Mamma, ma qui sono le 8!! E poi mi hai tempestato di chiamate solo per dirmi questo??!-

Ok lo ammeto avvolte sono scortese, ma se disturbano il mio sonno posso essere capace di ucciderli...

-No tesoro, volevo solo dirti di prendere qualche pensierino a tua sorella e che mi manchi tanto!-

-Mamma sarà la centesima volta che me lo dici!! Anche tu mi manchi tanto.Approposito come stanno Martina,Marco e papà?-

Mia sorella il giorno della partenza aveva l'orario prolungato a scuola perchè deve fare l'esame, mentre mio fratello aveva un colloquio di lavoro.

-Stanno benissimo, hanno detto che ti chiamano appena possono, Marco dorme come un ghiro, Martina è a scuola, e tuo padre come sai è già a lavoro.-

-Ovvio solo tu ti alzi alle 8 di mattina anche se non devi fare niente per poi in aggiunta rompere anche alla sottoscritta non facendola dormire!!Ora mi vado a vestire, ci sentiamo più tardi o domani....Ciaooo!-

-Ok,Ciao tesoroo!!Chiama ogni tanto!-

Mi alzo dal letto trascinandomi in bagno, mi pare sia di fronte alla mia camera, non sò ancora orientarmi qui dentro.

-Finalmente ho una casa tutta mia!!- che bella sensazione ora posso parlare da sola liberamente, fare casino, feste e l'immaginazione lasci immaginare. Ok però non in quel senso....penso che non arrivo a quello!

Mi lavo faccia, i denti, mi vesto e come al solito un po' di trucco. Più tardi sistemerò i bagagli, ora vado a fare un giro per la città, farò colazioni nei dintorni!

Prendo le chiavi di casa, i miei fidatissimi occhiali da sole Ray ban, immancabili, essendo una giornata stranamente soleggiata ed esco di casa.

-Da dove comincio?-

A chi lo sto chiedendo? Ecco cosa intendo con il parlare da sola, mi trovo a farlo da sola perchè so che almeno mi ascolto rispetto mentre se lo dico ad un altra persona non se ne ha la conferma del suo interesse per il tuo discorso!

Prendo la mappa, mi sento una vera turista con questa ed è grazie a questa se non mi perdo, mi chiedo sempre da chi abbia ereditato l'orientamento di un bradipo in coma! Poi guardo mia madre e smetto di domandarmelo. Perchè quando siamo andate in centro per la prima volta da sole era a Napoli, ci siamo perse, lo so siamo una bella coppia..! Decido di andare al Green Park. Chiamo un taxi che mi lascia a circa un chilometro di distanza dal parco perchè da lì è tutta strada pedonale. Scendo lo pago e sospiro.

-Non ci credo, devo anche farmela a piedi..!! Vabbè rassoderò i glutei.-

Mentre cammino inizio a scattare fotografie a tutto quello che mi capita di vedere, occuperò la memoria in un giorno, ma poco importa, di questa vacanza deve essere immortalato tutto. Londra è molto grande, spero di non perdermi. D'un tratto noto che un ragazzo molto carino seduto vicino ad un tavolino di una gelateria sulla mia sinistra mi fa l'occhiolino, ma i ragazzi fanno tutti così? ti abbordano anche se non ti conoscono, poi la maggior parte delle volte non sono buone compagnie, soprattutto quel ragazzo è molto più grande di me, sarà sulla 30. Così come ogni ragazza, o meglio come quasi ogni ragazza oppure come faccio solo io..decido di usare la tattica "sto parlando a telefono con mamma". Inizio a scavare nella borsa ma non trovo il telefono, noto che il ragazzo si sta alzando dal tavolino della gelateria e si sta incamminando verso la mia direzione. Dove cazzo sta il telefono, non dirmi che l'ho lasciato a casa. Cammino sempre più veloce essendo agitata e rivolto la borsa perennemente stracolma di cianfrusaglie inutili, ma niente, mi giro e il ragazzo mi segue, cosa vuole? Sono agitata, chissà cosa mi potrà fare, perchè ho messo questi vestiti corti, come primo giorno che bella esperienza.

Ad un certo punto mi ritrovo stesa per terra con un dolore lancinante alla testa, non mi dire che sono andata a sbattere contro un palo come una scema..! Appoggio una mano sulla testa ed apro lentamente gli occhi. Ho la vista sfocata sia per il sole che per la botta. Ad un tratto appare d'avanti alla mia visuale una faccia di un uomo che si inginocchia su di me. Non vedo i capelli, sarà pelato, credo che sia sulla cinquantina dalle rughe ed è abbastanza robusto.

-Hey, scusami, tutto bene?-

Io stordita, quasi credendo di essere morta non rispondo.Dopo di che sento dei passi avvicinarsi ed anche un' altra persona si avvicina a me.

Questa però mi sembra più giovane e con capelli ricci. Li sento mormorare in sottofondo.

-Che cosa è successo a questa ragazza?- sento chiedere dal ragazzo

-Niente, ci siamo scontrati ed è caduta.-

Intanto io continuo a lamentarmi per il dolore. Ma questi qui, invece di parlare potrebbero aiutarmi ad alzarmi!!

Quasi come se mi avesse letto nel pensiero, il ragazzo mi aiuta a mettermi in piedi

-Ti senti bene?- mi chiede mantenendomi dietro la schiena e per un braccio.

-Si, grazie.-

Mi sistemo gli occhiali in testa e raccolgo il telefono che tanto cercavo da terra. Non poteva farsi vivo prima. Cerco di inquadrare meglio le due persone che fino ad ora vedevo sfocate.

-Per fortuna ti seni bene!- dice il ragazzo

-Sicura di non esserti fatta niente?-  mi chiede ancora con tono preoccupato.

Alla sua domanda mi accorgo che la mia mano sta sanguinando.

-Oh, ho la mano è leggermente graffiata, ma non importa!- cerco di tranquillizzarlo.

Lui mi afferra la mano e studia attentamente la ferita

-Non è solo un graffio sta anche sanguinando!- punta i suoi occhi che ora noto di un bel verde nei miei

Il ragazzo si gira indietro e si gurda attorno, rivolge poi velocemente il viso verso di me 

Ma che stà succedendo? Non riesco a capire..sono ancora un po stordita dalla botta.

Ad un tratto il ragazzo mi porge la mano.

-Vuoi venire con me??-

-Io?Dove?- sono perplessa.

-Si tu chi altro senò!- aggiunge con una leggera risata

-Ok, ma dove?- ripeto

-Vedrai..! Mi serve un favore- e gli si stampa un sorrisino sulla faccia.

Intanto il ragazzo mi ha afferato la mano e mi sta trascinando con lui in non sò quale posto sconosciuto.

Scappo da un ragazzo e mi prende un altro, che succede oggi? Approposito che fine avrà fatto quel ragazzo?

Dopo un po' mi viene l'affano, eppure non abbiamo corso era solo un passo abbastanza veloce, questo dimostra la mia mancanza di esercizio fisico! Arriviamo dietro un vicolo dove c'è una macchina pazzesca, ed ecco venir fuori la mia passione per le auto

-Oddio, bellissimoo!-

-Si, lo so che sono bellissimo!- mi sorride

Ma quanto se la pensa questo ragazzo haha

-Ma non dicevo a te, dicevo a questa bellissima porsche, intelligentone!-

Lo vedo ritornare serio, avvicinarsi all'auto e sfilarsi delle chiavi dalla tasca

-Quindi è tua?- chiedo sbalordita

-Si che pensavi? che l'avevo trovata e volevo mostrartela per rubarla?- ed ecco dinuovo quel sorrisetto, ma ride sempre!

-Si, poteva essere!- ridacchio

-Ok ma adesso andiamo. Sali!-

-Ok ok, mi muovo!- è agitato ma che fretta ha?e poi la gente non mi può comandare, soprattutto lui!

Salgo sulla macchina che con un rombo del motore scatta veloce, speriamo che la sappia guidare, non voglio morire!! Man mano che lui aumenta la velocità io prego Dio. Dopo un po' sento una mano toccarmi per attirare la mia l'attenzione

-Mettiti la cintura!-

-Perchè? Non mi trovo con la cintura!- dico come se non avessi appena pregato di non morire

-Hey sei nella mia macchina, quindi tu mi ascolti e metti la cintura!-

Ma come si permette di parlarmi così.! Nemmeno mio padre mi obbliga in questo modo

-Ma che hai bevuto veleno?- lui mi guarda con una faccia seria ed io di conseguenza allungo il braccio per tirare la cintura su di me

-La metto solo perchè voglio farlo!- lo vedo sorridere

Mamma mia, non pensavo potesse essere così scorbutico sembrava più simpatico! Ma penso si sia solo preoccupato, ed è carina come cosa nei miei confronti visto il mio carattere! Sento una musica familiare che parte dalla radio, la conosco, si è una di quelle che di solito ho sentito con Anna in questo periodo, è di.... Ed Sheeran! Si, mi piace molto, la canzone è Kiss Me mi sembra.

-Non cambiare canzone senò ti faccio pentire di essere nato!- lo vedo sorridere

-Meno male che ho bevuto io del veleno! Comunque non l'avrei cambiata piace anche a me.-

-Perfetto allora!-

Incomincio a cantare e ad agitarmi sul sediolino come una matta. Appena la canzone è finita noto che lui mi sta guardando in modo strano, lo guardo a mia volta, e ad un certo punto scoppiamo a ridere

-Guarda la strada, non me! Sai non volgio morire.!- gli sorrido.

-Pensi che io possa farti morire?- replica con finta innocenza

-Oh, ci puoi scommettere! Non so chi tu sia, e come hai preso la patente, e come giudi questa macchina poi!- gli sorrido per fargli capire che sto scherzando, ricambia continuando a tenere gli occhi fissi sulla strada.

-Hey, non mi hai ancora detto il tuo nome! Come ti chiami?- mi chiede

-Ah, si scusa, mi chiamo Elena Roberts ho 19 anni e sono italiana!- rispondo in modo molto veloce

-Ho chiesto solo il tuo nome, non la carta di identità!-, ridacchia ed io lo seguo

-Fantastico, mi piacciono le ragazze italiane!- aggiunge, credo che sia un complimento, così lo ringrazio sorridendogli imbarazzata.

-E sono nata il 6 settembre 1995. Gruppo sanguigno RHpositivo!- aggiungo sorridendogli, lui ricambia.

-Il tuo cognome è inglese per caso tuo padre è nato qui?-

-No i miei nonni erano di qui e quando hanno partorito mio padre hanno deciso di trasferisi in Italia-

-Capisco, è un bel posto l'Italia!-

-Già confermo!-

-Bhè, parlami un po' di te!-

Sorridendo inizio a parlargli di me, della mia famiglia, della mia super promozione a scuola, dei miei amici e anche della mia migliore amica.

Dopo tutto questo parlare mi sento in colpa, ho monopolizzato la conversazione mentre lui è stato in silenzio ad ascoltare.

Ma mi è sembrato attento suppongo che non gli sia dispiaciuto ascoltarmi

-E' il tuo turno!-  accenna un sorriso ma in tutto questo tiene sempre lo sguardo puntato sulla strada

-Certo, se ti va di ascoltare!- sono entusiasta di sentire un pò di più su di lui, inoltre solo adesso mi accorgo che non conosco il suo nome

-Ma certo, mi hai sorbito per 30 minuti Ahah!-

Nemmeno il tempo di iniziare a parlare che la macchina si ferma

-Siamo arrivati!- esclama girandosi verso di me

Dal finestrino noto una casa molto grande, penso sia casa sua. Parcheggia la macchina, toglie la chiavi e aprendo la portiera scende.

Lo vedo fare il giro dell'auto e mentre io sto scendendo con un gesto inaspettato, che mai nessun ragazzo aveva mai fatto per me mi apre la portiera. Io con un'espressione "sai cos'è lo fanno tutti" scendo dall'auto, fin quando ad un tratto sento gira la testa , tutto intorno a me inizia a sbiadirsi e mano a mano a farsi nero.....

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Mi risveglio, sono su un divano blu notte, collocato al centro di una stanza che non mi è familiare . Di fronte al divano c'è un tavolino di vetro e attaccata al muro una maxi schermo. E' stato tutto un sogno? Dove mi trovo? Cosa mi è successo? Sono svenuta? Ok basta fare domande, è inutile, non mi portano da nessuna parte. Sento qualcosa sulla fronte, ci appoggio la mano e mi accorgo che c'è un panno bagnato. Improvvisamente mi ricordo della caduta e del mio salvatore, un ragazzo alto, con capelli ricci e occhi verdi, di cui il nome mi è ancora sconosciuto. Intanto eccomi qui fuggiti insieme su una porsche a tutta velocità diretta a casa sua. Mi ricordo della mia mano che mi sono ferita cadendo, la sento avvolta da qualcosa e la osservo. A coprire i graffi trovo una fasciatura legata saldamente e allo stesso tempo amorevolmente. Sarà stato lui? Mentre cerco di sedermi arriva lui accovacciandosi accanto.

-Come stai? ti senti bene?-

-Si, grazie a te. Mi hai salvato ancora una volta- gli rispondo riconoscente sorridendo.

-Oh, di niente!- mi sorride, un sorriso così caldo fuso alla sua bella voce roca.

-Ti sentirai meglio se bevi un bicchiere d'acqua, vado a prendertela!- aggiunge iniziando ad alzarsi dalla sua ex posizione.

-No, aspetta vengo anch'io, è meglio se cammino un po'!-

Lo seguo fino alla cucina che si trova sulla sinistra del divano. Non è molto grande, suppongo che raramente lui ne faccia uso, ma è molto bella. Prendo il bicchiere d'acqua che mi porge e mi siedo su uno degli sgabelli vicino l'isola con gli occhi bassi. Lui si accomoda affianco a me, finisco la mia acqua con calma e decido di spezzare il silenzio imbarazzante che si è creato

-Ma prima sono svenuta?- che domanda stupida che ho fatto, è ovvio. Mi verrebbe da darmi uno schiaffo in pieno viso!

-Si, come una pera cotta!- è divertito.

-Non c'è niente da ridere!- sono offesa del suo umorismo, non mi piace quando le persone mi prendono in giro

-Scusami non era mia intenzione offenderti..!- che dolce, ha notato il mio fastidio e si è scusato

-Scusami tu prima che ti sentissi male ti ho chiesto di raccontarti qualcosa su di me, vorresti ancora farlo?- mi domanda incerto.

-Certo!-

-Ora scopro che sei un cantante famoso che stolkera le sue fan minorenni- comincio a ridere per la mia squallida battuta, ma stranamete ride anche lui

-No, non sono nessuno di importante non ti preoccupare!- mi dice facendo un sorriso

-Comunque raccontami di te! Non significa niente che tu non sei una persona importante, avrai comunque una storia interessante da raccontarmi.- gli sorrido, è contaggiosa la sua risata, non rido così tante volte al giorno da tanto. Lui mi guarda e gli si illuminano gli occhi insieme ad un bel sorriso anch'esso luminoso

-Comunque prima che inizi, qual'è il tuo nome?-

-Mi chiamo....Harry. Harry Styles.- un suono melodioso lascia la sua bocca, insieme al suo nome

-Bel nome!- rido alla strana concidenza, lo vedo rilassare il viso e di conseguenza ridere.

-Ci credo! E' non te l'ho detto completo!-  ride ancora una volta.

-Sarebbe?-

-Harold Edward Styles- delle leggere risatine lasciano la sua bocca

-Ma dai invece è carino che hai da lamentarti- non posso trattenere delle risatine

-Sii certo!- 

-Vivi da solo?-

Sono piuttosto imbarazzata dalla mia domanda, non so il perchè ma mi sento così...strana. Harry prende un sospiro come al prepararsi a qualcosa e comincia a parlarmi di lui ed io pendo dalle sue labbra.

..............

-Io ho avuto un infanzia molto difficile..-

-Come mai?- ma che domanda stupida che ho fatto, se non ne vuole parlare..

-Se posso chiederlo..- aggiungo svelta

-Si, bhè i miei genitori si sono separati quand'ero piccolo, e per me è stata una cosa bruttissima. All'inizio è sato abbastanza difficile ,adesso più o meno mi ci sono abituato anche perche ora mia madre è sposata.!- prende un respiro -E per un periodo sono stata a casa di mia madre, ma incominciavi a sentirmi come dire...fuori posto cos'ì ho deciso di andare a vivere da solo-

-Ti capisco e non ti capisco. Bhe, insomma non la parte dei genitori i miei non sono separati ma appena li sento litigare ci sto molto male. Intendo per la parte del sentirsi fuori posto-

-Comunque meglio non parlare del passato, meglio il presente!- mi sorride come se volesse consolarmi, quando penso che sia lui quello ad averne bisogno

-Come va in amore? Fidanzata?-

Ovviamente ha voluto cambiare argomento, senza volerlo ha toccato un tasto dolente della mia vita. Inoltre mi domando come siamo finiti col parlare di nuovo di me? Non riesco a rispondergli, mi sta quasi per cadere una lacrima se ripenso a quello stronzo, che mi ha fatto così tanto male da non meritarsi ancora le mie lacrime. Così decido di svincolare la domanda con una semplice risposta

-Tutto normale, non ho ancora trovato ancora il mio principe azzurro! Tu invece?-

-Io? La mia ultima relazione è stata con una ragazza un pó...come dire...capricciosa.- ad un tratto si interrompe e mi da il tempo di pensare all'odio, forse insensato, che provo verso di lei, perché al posto suo non riuscirei a far soffrire una persona così dolce come lui.

-Ma lei non si fidava di me , e io non la amavo così tanto da senire il bisogno di dover continuare la nostra relazione.-

Ho notato il suo aprirsi con me, si sta fidando senza nemmeno conoscermi bene e inoltre lui non monopolizza le conversazioni come faccio io, chiede anche il mio parere. Guardo l'orologio è mi rendo conto che abbiamo chiacchierato per molto tempo come due vecchi amici di infanzia, è sera e srarà meglio che io vada.Vedo che anche Harry si rende conto dell'orario così mi affretto a parlare

-E' tardi, è stato un piacere stare con te ed inlotre ti ringrazio di tutto!-

-No! Non te ne andare rimani è abbastanza tardi e poi io avevo pensato di ordinare una pizza.Resta..-

-Sai non vorrei darti fastidio, già hai fatto molto per me..!- in effetti podtrei dire che se non era per lui non saprei come sarebbe finita questa giornata.

-Non c'è nessuno problema, e poi un pò di compagnia non fa mai male!- mi dice facendomi un occhiolino. Io arrossisco leggermente e annuisco in segno di arresa e consenso.

-Io vado a farmi una doccia, nel frattempo fai come se fossi a casa tua, se ti va puoi chiamare al posto mio la pizzeria?- lo vedo si avviarsi verso le scale.

-Si non c'è problema!-

Detto ciò mi indica il telefono sul piano della cucina e il post-it attaccato al frigo, penso sia la sua pizzeria di fiducia. Così seguo le istruzioni mentre si avvia al piano di sopra.Il tempo di chiamare la pizzeria, scegliere la pizza più comune siccome non mi ha detto cosa preferisce, alla fine ho scelto quella che piace a me, pomodoro e mozzarella, che lui è di ritorno. Alzo lo sguardo e per l'amor di Dio, indossa una maglietta bianca con uno scollo a V, che mostraprobabilmente un tatuaggio raffiguranti due uccelli. Un pantalone a tuta ed una bandana nei capelli, che a dir la verità sembra una maglietta. Dalla mia bocca aperta potrebbe essere accidentalmente uscito un rivolvo di bava ed il campanello che suona mi salva dal fare una figuraccia ancora peggiore, sia benedetto il fattorino! Apre la porta ed eccoci servite le pizze. Si dirige sul divano in salotto ed io lo seguo a ruota, per intederci quello su cui ero accasciata prima. Iniziamo a mangiare mentre guardiamo la televisione.

........

Harry ogni tanto fa battutine quasi per niente divertenti ma il suo sorriso è molto contagioso, non smetto di ridere per un secondo. Ad un tratto però lo colgo a fissarmi

-Hai del pomodoro vicino la bocca...- mentre avvicina il pollice alla mia bocca, lo guardo fisso in quegli occhi verde smeraldo puntati sulle mie labbra per poi scattare leggermente al contatto del suo dito sul lato della mia bocca. Imbarazzata scatto come una molla dal divano

-Ora dovrei andare grazie della pizza e..di tutto!- O Dio potrei morire da un momento all'altro!!

-No dai rimani qui per la notte, ormai è tardi, tu non hai la macchina ed io sono senza benzina! E non esiste che io ti faccia camminare per strada das sola!-

-Potrei chiamare un taxi.- sono super imbarazzata e vorrei solamente scomparire o almeno affondare imn una buca.

-A quest'ora non sono più di servizio. Ti sono talmente antipatico?- non me lo sarei mai aspettata di aver dato questa impressione

-No no, per niente anzi è il contrario. Soltanto è che gia ti ho disturbato molto per oggi e non vorrei sembrare un peso!- lo vedo sorridere

-Se fossi un peso te lo direi..! Non ti preoccupare.- mi sorride dolcemente e solo questo basta convincermi a restare.

-Grazie, sei molto gentile..- sono leggermente rossa in viso, posso saperlo anche se non mi vedo dall'aumentare della temperarura nella stanza.

-Se vuoi puoi anche farti un bagno.-

-Si grazie, ne avrei davvero bisogno!-

Gli sorrido e in modo molto svelto senza nemmeno sapere cosa sto facendo mi ritrovo a salire le scale che ha preso lui prima, ero troppo impegnata a fuggire da quella stanza in cui stava crescendo un aria veramente imbarazzante!O merda, ho dimenticato di chiedergli dov'è il bagno. Entro nella prima porta sulla sinistra che si rivela essere la sua stanza, che cosa da notare è molto bella, moderna e ordinata. C'è una seconda porta nella stanza, la apro ed ecco il bagno. Entro ed osservo. Tintinnante chiudo la porta della camera, mi spoglio ,lasciando i vestiti oramai sporchi di terra per colpa della mia caduta su una sedia. Entro nel bagno e chiudo la porta a chiave. Riempio la vasca e mi ci immergo. Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo prima, so che non è niente di che ma nel modo in cui l'ha fatto e la sua bellezza messa insieme rende la cosa...mozzafiato. Mi passo sul corpo un bagnoschiuma alla pesca che ho trovato sul ripiano appeso vicino al muro affianco alla vasca, mi risciaccuo e prendo un ascugamano dal mobiletto anch'esso appeso al muro. Avvolgo l'asciugamano intono al corpo e apro la porta per uscire dal bagno. Noto Harry disteso sul letto che fissa il soffito così ricordandomi che non sono a casa mia e richiudo subito la porta sbattendola bruscamente. Adesso sono decisamente ancora più imbarazzata di prima, ma se non li chiedo qualcosa da mettere non uscirò da questo bagno e la situazione sarà peggiore. Apro un pò la porta giusto per fsrci uscire la testa, Harry è ancora disteso sull'letto

-Ehm....Harry.... siccome i miei vestiti sono sporchi e non ho nient altro da mettermi, potresti prestarmi qualcosa?- non potrebbe essere più imbarazzante di così. Lui mi guarda a metà tra lo stranito e il divertito, ma senza commentare si alza e si avvicina all'armadio da cui estrae degli abiti, si avvicina e me li porge

-Ecco a te!-

Lo ringrazio con lo sguardo e richiudo la porta. Comincio ad esaminare i vestiti che mi ha dato e mi rendo conto che quelli che ho tra le mani sono.....boxer...MA CHE CAZZO DOVREI FARCI CON QUESTI!! Perchè mi ha dato un paio boxer? okay posso capirlo infondo è un ragazzo non penso che abbia delle mutandine, però questa maglietta così corta mentre lui non è di certo un nanerottolo?? Apro di nuovo la porta facendo spuntare solo la testa

-Harry, per favore , potresti chiudere gli occhi..-

Lui con aria divertita prende un cuscino dall'letto e se lo mette in faccia e sorridendo anch'io dalla mia reazione sgattaiolo vicino la porta della sua stanza per uscire.

-Elena!- mi ferma, il mio colorito inizia a diventare bordò, mi giro e lui non ha più il cuscino in faccia. Perchè l'ha tolto? Idiota!

-Mi lasci qui a dormire tutto solo..!- che? scherza??

-Ovvio, io vado a dormire sul divano!-

-Dai ma io ti ho fatto così tanti favori ti ho pure prestato i miei vestiti.!- posso sentirlo sghignazzare, che fa mi prende in giro?

-Bhè nessuno ti ha costretto a farlo!-

-Allora spogliati e ridammi i miei vestiti.->

Okay ora sono decisamente rossa come un pomodoro, mi volto con la faccia verso la porta

-Mi spiace Styles, ma me li terrò e dormirai da solo!- dico aprendo la porta e richiudendomela alle spalle.

Scendo le scale il più in fretta possibile buttandomi sul divano blu nel salotto, il tutto come se stessi tornando nel mio rifugio dopo uno scontro, come fanno gli animali. Fa un po' freddo qui. Mi rannicchio in modo da non congelare e cerco di dormire. Il mio ultimo pensiero è dedicato a quello che dovrò aspettarmi da domani..

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Un rumore fastidioso mi rimbomba nelle orecchie, socchiudo gli occhi e noto il telefono illuminarsi sul tavolino alla mia destra. Allungo un braccio fino ad esso per spegnerlo. C’è un post-it attaccato sopra, lo tolgo, spengo la sveglia e inizio a leggere

“Buongiorno principessa, quando avresti voglia di alzarti? Sto andando a compare delle cose. Se ieri sera restavi a farmi compagnia non avresti avuto freddo!  Torno subito

– Harry .
P.S.  Ti stanno bene i miei vestiti”


-IO LO FULMINO! Nessuno può osare interrompere il mio riposo!-                                                     

Detto questo, nel silenzio più totale sento brontolare il mio stomaco, il tipico segno di quando ho una gran fame così mi incammino verso la cucina per poter fare colazione. Apro il frigo, ma è vuoto. Lo richiudo con un gesto stizzito, e poi comincio ad aprire mobili a caso per cercare

-E' possibile non ci sia niente in questa cucina! Come sopravvive?-

Ok sto inizando anche a parlare da sola, questo non è un buon segno...e poi mio dio chi mi ha dato il permesso di frugare in giro dovrei aspettare Harry. Andrei mo,to volentieri io a faregli la spesa, detto tra noi non so perchè ma io amo fare la spesa! Va bene continuo a rivolgermi a persone immaginarie, sto pensando seriamente di andare da uno psicologo, ma tanto già so che se ci andrei solo dopo un minuto dalla seduta strapperebbe il certificato ed andrebbe a coltivare patate!(?)..... Ecco cosa intendo, sono leggermete....pazza. Vabbè aspetterò che lui torni, ritorno in salotto ed accendo la televisione, non so bene perché l’abbia accesa, è stato come un gesto automatico, da quando mi sono diplomata sono stata sempre a casa d'avanti la televisione, uscivo solo nei fine settimana. Sul tavolino c'era ancora il post-it che mi aveva scritto Harry, lo presi e me lo rilessi una seconda volta. Cavolo, solo ora mi sono accorta della parte imbarazzante, mi ha visto con questi vestiti addosso! Sono sicura che mi ha visto, l'ha scritto...non mi piace affatto, perchè devo morire dall'imbarazzo ogni volta che sto con questo ragazzo?

Sento aprire la porta e vedo spuntare una chioma ricciolina, è lui, Harry con una scatola rosa confetto in mano.  

-Hey! Bentornato!-

-Buongiorno a te! Dormito bene?-

-Si abbastanza, anche se il tuio divano non è molto comodo.-

-Ecco tutto perchè non hai accettao il mio consiglio-

-Finiscila, non l'avrei comunue accettato- continuo a restare della mia idea, insomma lo conosco da..ieri.

-Okay- mi mostra la scatola che ha in mano -Ti piacciono i croissant?-.

Il mio viso si illumina, adoro questo ragazzo!

-Sii!! Li adoro!- devo sembrare una bambina                                          

-Crema o cioccolato?-  socchiudendo un occhio e alzando la sopracciglia dell'altro aspettando una risposta.

-Crema…?- la faccia incerta e speranzosa di aver fatto la scelta giusta        

-Esattoo! Ottima scelta!!- pensarà che io sono matta

-Allora mi devo fare i complimenti! Comunque anch'io vado pazzo per la crema.-

-Bene, abbiamo trovato una cosa in comune Styles!- lo vedo trattenere una risasta    

-Come mi hai chiamato?- alza un sopracciglio    

-Styles! perché?- ho fatto qualcosa di male?    

-No niente, e che nessuno mi ha mai chiamato in quel modo.- continua la sua risata    

-Bhè perchè solo se lo dico io suona bene!- rido leggermente e lui con me mostrandomi delle bellissime fossette. Vado in coma se osservo troppo questo ragazzo!

Mi fà segno di seguirlo in cucina e poggia sull'isola la scatola con i croissant prende dei piatti e ci mette dentro i cornetti ancora caldi.

-Ecco a lei principessa, belli caldi, speriamo siano di suo gradimento!- il tono è sarcastico e poi mi porge il piatto.  

-Grazie maggiordomo!-  

 Inizio ad addentare il primo, non sono niente male, ma quelli che facciamo noi sono centomila volte meglio, mi spiace siamo sempre noi i migliori in campo di cibo. Ma come al solito butto giù qualsiasi cosa, il mio stomaco è un pozzo senza fondo, infatti molte persone mi chiedono sempre come faccio a rimanere in forma. Bhè cari miei perché io sono migliore di tutti voi INUTILI BABBANI!!(?)…ed ecco la mia Potterheard  in azione, amo Harry Potter, è uno delle più belle saghe che abbia mai letto. Intanto Harry si è già fiondato su un secondo croissant e meglio che mi sbrighi sennò rimango a mani vuote!

Mentre finisco di divorare il mio secondo cornetto super ripieno squilla il telefono. Anche Harry butta giù in fretta il suo croissant e ripone l’attenzione sul mio cellulare.    

-Pronto?- ho ancora un pò di cornetto tra le fauci.

-Hey Elenaa! Che fine hai fatto?- cavolo, mi sono dimenticata di richiamarla.

-Ciao Anna! Scusa se non ti ho chiamato, ho avuto molti contrattempi!- e che contrattempi, passare tutta la giornata a casa di un ragazzo già al secondo giorno qui a Londra.

-OH DIO!!Che è successo? ti hanno stuprata?-

Ma è fuori di testa!                                                                                    

-No ma che dici!Stuprata! Ma dove diavolo pensi che sia andata?-        

Meno male che sto parlando in italiano, non oso immaginare cosa penserebbe Harry, alzo lo sguardo verso di lui e mi sta guardando con aria interrogativa, gli faccio cenno di aspettare.

-Senti Anna ci sentimo più tardi, ora ho da fare. Okay?-

-Okay. Ma per curiosità, sei con un ragazzo?-

Cosa? come ha fatto a capirlo?

-No, no. Ora devo andare ci sentiamo, ciao!-

-Mistai mentendo! Ti conosco!- non le do nemmeno il tempo di rispondermi al saluto che attacco immediatamente il telefono, come fa a sapere tutto anche se non è qui con me, mi fa paura quella ragazza.

-Chi era?- mi ero dimenticata della presenza di Harry

-Oh era la mia migliore amica, Anna.-

Fa un cenno con la testa e continua a mangaire un cornetto, di scatto guardo la scatola e vedo che ne è rimasto soltanto uno. Mi avvicino cautamente per prenderlo ad un tratto lui mi ferma.

-No, quello è mio!- mi provoca?-

 -E no, ti sbagli, questo è mio! Sei un maiale è il terzo quello che stavi mangiando!- quasi ringhio, cosa non farei per un cornetto alla crema.      

-No guarda sei tu quella a sbagliarsi, quello sono sicuro che è il mio! E poi tu devi stare attenta all linea!- ridacchia tra se e se.

-Mi hai dato della grassa! Io sono super in forma, posso mangiare anche una camionata di cornetti!- continuo a tenere stretto il cornetto e a tirarlo verso di me.  

-E poi io non vedo il tuo nome scritto sopra!- sorrido soddisfatta e con uno scatto sfilo il croissant dalla sua mano.

Fa una faccia sorpresa

-Hahah che c’è Harry, ti sei già arreso?- inizio a correre verso il salotto.

Dove credi di andare, quel croissant è di mia proprietà!- lo vedo raggiungermi in salotto.

-Ti ripeto che io non vedo il tuo nome scritto da nessuna parte!-  

-Vuoi per caso sfidarmi?-

 -E se così fosse? Non ci vedo niente di male! Non ti concedo niente solo perchè sei stato gentile con me! haha!- okay forse lo stò provocando un pò troppo.

 Corro verso le scale e mi precipito nella sua camera. Ho il batticuore, mi guardo intorno in cerca di un  nascondiglio e inquadro la tenda. Si, è un nascondiglio perfetto, è anche nera. Mi ci infilo dietro e resto immobile trattenendo il respiro. Lo sento salire le scale e aprire la porta. Non sento più alcun rumore fin quando sposta la tenda  facendomi sobbalzare.

-Ah!! Sei cretino! Mi hai spaventata!-

Inizio a correre fuori dal nascondiglio mentre lo sento ridere di gusto. Mi ha spaventata a morte!Con agilità salto sul suo letto, ed eccolo lì che prende la riconcorsa e mi raggiunge. Iniziamo a girare in cerchio su di esso come dei cretini.  

-Posso correre fino alla morte tenendomi stretto questo croissant!- è meglio che lo avvisi.

La mia faccia è super determinata, mentre Harry punta il cornetto come se fosse un bersaglio, che in effetti è.

-Guarda che anche io sono capace di inseguirti fini alla morte!-

Lo vedo prendere un cuscino che poi mi lancia in pieno volto, facendomi cadere a peso morto sul letto.

Sono immobile distesa. Lo sento raggiungermi chinandosi su di me

-Non è leale quello che hai fatto!-  

lo rimprovero con voce sofferente, si sarà preoccupato? Ho il viso coperto dalle mani.    

-Perchè che ho fatto?-

il tono talmente innocente da farmi quasi dimenticare l'accaduto.

-Noo, non hai fatto niente, mi hai solo lanciato un cuscino in pieno volto!-  

-Ti ho fatto male?-        

La sua voce è stranamente seria, ma cosa crede che mi ha sfigurato il volto con un cuscino?!

-Un pò...-

Hho fatto un di quelle voci innocenti del cazzo che non mi sarei mai aspettata di fare in tutta la mia vita. Che cavolo sto facemìndo, mi vergogno di me stessa!      

-Dove?-  la sua voce calda, mentre sposta le mie mani dal viso, ed il suo volto si avvicina spaventosamente al mio. Sono paralizzata, ho il suo volto a pochissimi centimetri di distanza.

-Sull'occhio?- mi chide indicando la cosa appena nominata con l'indice

Sull'naso?- anch'esso indica con lo stesso gesto  

-Oppure, sulle labbra?- anch'esse toccate dal suo indice. Al suo tocco ho sentito una leggera scossa, come la sera prima. Non posso reggere. Ormai la distanza tra noi e minima e il dito che prima separava le nostre bocche è sparito

-No, sto scherzando! Non ti preoccupare non mi hai fatto niente- scivolo da sotto di lui e mi metto a sedere sul letto cercando di apparire il più naturale possibile

-Meglio così, senò mi sarei sentito in colpa per il resto della vita- sorride

-Ecco, non avrebbe fatto bene tenermi sulla coscienza- gli rivolgo un sorriso a mia volta super imbarazzata

Con un gesto svelto prende il cornetto dalle mani

-Hey! Ridammelo è mioo!-

-Davvero..! Io non vedo il tuo nome scritto sopra!- dice imitandomi, ma non riuscendoci per niente bene

-Ah ah ah! Non è divertente, io ne ho mangiato solo uno!-

Okay, facciamo metà- spezza il cornetto e mi porge la metà

-Dove il trucco?-

-Non c'è nessun trucco, non ti prenderei mai in giro-

-Okay, mi posso fidare..- allungo una mano per prendere il cornetto e di conseguenza inizio a mangiarlo. Stano credevo mi avrebbe preso in giro mangiandoselo lui alla fine

-Era caduto a terra.-

Tossisco.

-Cavolo! Che schifo! Davvero?- a terra! Ed io che mi ero fidata.

-No! sto scherzando!- e scoppia in una fragorosa risata

-Non fare questi scherzi, dai che schifo! Credevo di essermi ingoiata mille germi-

-Va bene, lo prometto!- continua a ridere

-Approposito in tutto questo non ti sei accorta che ti sto vedendo con i miei vestiti!-

-Harry! Finiscilaa! Tanto lo so già che mia hai visto, l'hai scritto nel post-it. Ricordi?- intreccio le braccia al petto

-Si ma eri tutta rannicchiata e non vedevo bene, ora ti vedo meglio. Ti stanno bene i miei boxer!- mi fa l'occhiolino seguito da un sorriso. In risposta gli do un pugno sulla spalla.

-Vabbene io ora mi rimetto i miei vestiti e torno a casa. Grazie di tutto-

faccio per alzarmi dal letto ma mi ferma

-I boxer tieniteli, non penso che tu voglia metterti la biancheria sporca- continua a ridere

-Certo che no! E poi non sono affari tuoi!- gli faccio una linguaccia e prendo i miei vestiti da sopra la sedia per poi andare nel bagno e indossarli.            

_______________________________________________

Hey!! Da quanto non ci si sente, perdonatemi! Ho fatto dei piccoli cambiamenti alla storia, quindi se vi va vi consiglio di rileggerla tanto sono solo 5 capitoli, si può fare questo sacrificio! Anyway eccomi con un nuovo capitolo, continuate a farmi sapere il vostro parere se vi va.
See you soon
-Elena xx                                                                                                          
                                                                                                                                                                                              

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