Solo una sfida.

di Tellie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro. ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette. ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto. ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove. ***
Capitolo 11: *** Capitolo dieci. ***
Capitolo 12: *** Capitolo undici. ***
Capitolo 13: *** Capitolo dodici. ***
Capitolo 14: *** Capitolo tredici. ***
Capitolo 15: *** Capitolo quattordici. ***
Capitolo 16: *** Capitolo quindici. ***
Capitolo 17: *** Capitolo sedici. ***
Capitolo 18: *** Capitolo diciassette. ***
Capitolo 19: *** Capitolo diciotto. ***
Capitolo 20: *** Capitolo diciannove. ***
Capitolo 21: *** Capitolo venti. ***
Capitolo 22: *** Capitolo ventuno. ***
Capitolo 23: *** Capitolo ventidue. ***
Capitolo 24: *** Capitolo ventitre. ***
Capitolo 25: *** Capitolo ventiquattro. ***
Capitolo 26: *** Capitolo venticinque. ***
Capitolo 27: *** Capitolo ventisei. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27. ***
Capitolo 29: *** Capitolo ventotto. ***
Capitolo 30: *** Capitolo ventinove. ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30. ***
Capitolo 32: *** Capitolo trentuno. ***
Capitolo 33: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Harry quel lunedì sera mi aveva invitato a casa sua con i ragazzi a cena,dato che i suoi genitori erano fuori città e non sarebbero rientrati per tutta la sera.Accettai quasi subito la proposta del riccio,anche perchè non avevo nulla da fare e non avevo nessuna ragazza da portarmi a letto.Presi il giubbotto nero in pelle che avevo indossato per andare a scuola e andai verso casa Styles a piedi,tanto non era poi così lontana,ci si arrivava in cinque minuti a piedi da casa mia.Suonai il campanello e mi venne ad aprire Niall.
«Oh,finalmente Zayn,tu l'orologio non sai neanche cosa sia» commentò Niall non appena varcai la soglia.
«Lo sai che sono fatto così,Niall» gli risposi io,volevo sempre farmi desiderare,e soprattutto accadeva con le ragazze.
Tutte cadevano ai miei piedi,bastava uno sguardo,un gesto,un sorriso per farle letteralmente sciogliere.
Mi avviai in cucina dove ormai erano già tutti gli altri,intenti a mangiare una pizza.
«Ciao ragazzi» annunciai appena entrai nella stanza.
«Pensavamo non venissi più» disse Louis,sorseggiandosi una Becks.
«Ecco il signor Malik» aggiunse Harry,spostandosi i ricci dalla fronte.
«Hei ritardatario,ti abbiamo preso la pizza» mi salutò Liam,allungandomi il cartone nel quale stava la mia cena.
Liam,tra i quattro,è quello con cui ho legato di più.Non che con gli altri non ci sia amico,anzi,con loro ci sono cresciuto,con tutti quanti,ma Liam è sempre stato capace di capirmi prima degli altri tre.
«Grazie» borbottai io,mentre addentavo la pizza.
Mangiammo tutti insieme,e poi decidemmo di andare in camera di Harry per raccontarci le nostre ultime esperienze,ormai ogni volta che ci vedevamo finiva così:parlavamo delle nostre ultime fiamme e facevamo considerazioni sulle ragazze della nostra scuola.
«Ragazzi,dico solo una parola:Holmes» annunciò Louis soddisfatto,sdraiandosi sul letto di Harry a pancia all'insù.
«Non dirmi che te la sei fatta!» gli urlò Niall tirandogli una pacca amichevole sulla spalla.
«Ci manca poco!L'altra sera ci sono uscito,e devo dire che non è niente male» disse infine Louis,contento «il nostro biondino invece?Cos'hai da dirci?» gli chiese.
«Ti dirò,mi voglio prendere una pausa e ricomincio a rimorchiare all'apertura della nuova discoteca questa domenica» concluse Niall.
«E tu,Liam?Sempre con la Parker?» si rivolse Harry a Liam.
Liam odia quando parliamo 'male' della sua ragazza.Lui è davvero preso da questa storia con questa ragazza,è tanto che stanno insieme,mi sembra un mese -tanto per me,ovvio-,nonostante tutto non la vuole lasciare perchè,beh,dice che si amano a vicenda.
«Oh Harry,se gli piace non ci può fare nulla» andai in difesa di Liam,che mi rivolse un sorriso «ti ricordi invece quando tu sbavavi dietro a quella del quinto anno quando noi stavamo in seconda?»
«Il passato è il passato» affermò Harry con fare filosofico «non passo più tanto tempo dietro ad una ragazza,infatti questo mese sono andato a letto con quattro ragazze» concluse il discorso sempre rinfacciandoci il suo record personale.
«Invece te Zayn?La tua ultima preda?» mi domandò Niall.
«La scorsa settimana mi sono fatto una delle cheerleader,quella rossa,ma al momento non sono preparato per discutere» ridacchiai io alla fine.
Di solito ne avevo sempre una con cui stare -stare per me significa una botta e via- e magari se mi andava bene avevo anche quella di riserva,ma questa settimana me la sono presa comoda.
«Aspetta un secondo» prese fiato Liam «Zayn Jawaad Malik che non ha una ragazza con cui stare?Dai Zayn,non ci credo neanche se ti vedo» sia Liam sia i ragazzi sembravano sbalorditi.
«Allora rimediamo subito» si affrettò Harry.
Prese il portatile della Apple e se lo appoggiò sulle ginocchia,mettendosi a sedere in terra accanto a me,poggiato con la schiena al bordo del letto,così da far vedere a tutti lo schermo.
«Allora,vediamo un po'..» Harry smanettava sul computer,era entrato sul suo profilo facebook e stava andando sull'opzione 'amici'.
«Siccome non ne hai nessuna adesso» spiegava Harry «troviamo un modo per fartela avere.Io ho molti amici di scuola su facebook,premi una lettera a caso senza guardare della tastiera,e la prima ragazza che viene diventerà la tua prossima vittima» concluse Harry,con un sorrisetto in viso.
«Qualsiasi ragazza sia,niente ripensamenti,tanto sono convinto che la farai tua Zayn» mi appoggiò Louis.
Certo che il riccio non aveva avuto una cattiva idea,era una cosa nuova e di certo non mi sarei mai tirato indietro ad una sfida del genere.Chiusi gli occhi e lasciai cadere un dito sulla tastiera,poi quando sentii toccare un tasto aprii gli occhi per vedere cosa fosse uscito fuori.
«Uhm,K.La prima ragazza che c'è si chiama Kate Watson,e frequenta la mia stessa classe di spagnolo,chimica e qualche altra lezione che non mi ricordo»aggiunse Harry.
«Andiamo a vedere le foto» disse prontamente il biondino.
Harry aveva questa 'Kate' come amica solo per il fatto che aveva qualche lezione in comune con lei,così cominciammo a scorrere le foto del suo profilo e devo ammettere che la fortuna aveva girato a mio favore,non era neanche poi così brutta,anzi.
«Mi sembra una cosa trattabile,totalmente» condivisi con i ragazzi il mio pensiero.
Aveva un fisico oserei dire perfetto,dei lunghi capelli ricci e castani con dei riflessi ramati,degli occhi verde smeraldo -che un po' mi ricordavano quelli di Harry.
«Scherzi Zayn?E' proprio figa questa» aggiunse Louis,totalmente imbambolato nella vista di una foto della ragazza di spalle.
«Kate ha tutto,ci resta solo da scoprire se è brava a letto come lo è a scuola» disse prontamente Harry.
«Non dirmi che è una secchiona..» odiavo le secchione.
«No,non va nè bene nè male,tutto qua,se non sbaglio a spagnolo e chimica ha la media del sette» mi rispose il riccio.
«Più di quanto Louis prenderebbe in tutto un anno scolastico» scherzò Liam,provocando la risata di tutti.
«Okay,si può decisamente fare» si,era proprio una sfida per Zayn Malik.
«Attento però Zayn,potremmo provarci noi» disse Niall da parte degli altri due.
Continuammo per tutta la sera a guardare le foto di questa ragazza,auto convincendoci del fatto che in ogni foto era sempre più figa,e discutemmo anche del piano da attuare.Perlomeno mi sarei divertito.Verso le 23 decisi di tornarmene a casa,salutai i ragazzi e mi incamminai verso casa mia.Non appena entrato,urlai a mia madre che ero tornato e me ne andai in camera buttandomi sul letto e riflettendo senza l'aiuto dei ragazzi -i quali mi avevano offerto qualche consiglio,ma io sapevo benissimo fare da solo- quale tecnica utilizzare per conquistare Kate Watson.

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. ***


Me ne stavo imbambolata davanti alla televisione a vedere un programma di due migliori amici,uno dei quali era innamorato dell'altra e si stava per dichiarare,con il computer sulle gambe e una vaschetta di gelato accanto.
Spuntarono su facebook 4 nuove richieste d'amicizia:Niall Horan,Louis Tomlinson,Liam Payne,Zayn Malik vogliono essere tuoi amici,conferma o rifiuta.Cos'era tutta quell'attenzione nei miei confronti da parte loro?
Non ero mai stata una ragazza che desiderava stare al centro dell'attenzione,a scuola mia ero discretamente conosciuta,avevo avuto varie occasioni con i ragazzi,ma non capivo il loro interesse.Frequento il quarto anno di liceo con le mie quattro migliori amiche -Jennifer,Anne,Rose e Nancy- e vivo da sola perchè i miei genitori hanno voluto lasciarmi il mio spazio per studiare.Stavo riflettendo ancora sui quattro nomi di quei ragazzi,e mi accorsi solo dopo che Liam Payne è il ragazzo di Rose ormai da un mese,e ancora lei non ce l'ha fatto conoscere.
Beh,non mi stupisco che Liam abbia voluto chiedermi l'amicizia,dopotutto sono la migliore amica della sua ragazza.Pensavo soprattutto alla ragione per cui dei tipi come Niall,Zayn e Louis venivano a cercare una come me.Mi ricordai anche del fatto che nel loro gruppo c'era anche quel Harry,quel ricciolino che fa spagnolo,chimica e molte altre materie con me.Pensando a Liam,potevo constatare che erano tipi apposto,ma poi vedendoli singolarmente forse no.Cioè,Liam è calmo e tranquillo,Harry invece non so in realtà come sia,ma in classe -le volte che ci parliamo- è gentile,degli altri tre poi non so assolutamente niente.
Forse mi stavo facendo dei falsi pregiudizi su di loro,nonostante li vedessi cambiare ragazza ogni giorno,non significava veramente che fossero 'cattivi',no?

La sveglia suonò precisamente alle 6.45 con una canzoncina terribilmente odiosa,dato che faceva un casino allucinante.Mi vestii velocemente,mi passai un velo di trucco sul viso,raccolsi lo zaino preparato la sera prima e attraversai la strada per suonare il campanello di Rose,per poi avviarci verso scuola.Arrivò,come al solito,con tre minuti di ritardo,lei è sempre e costantemente in ritardo,oramai non mi stupivo più di tanto.
«Buongiorno bellezza» le stampai un bacio sulla guancia.
«'Giorno a te,splendore» si limitò a dirmi lei,di prima mattina non è del tutto lucida.
Ci avviammo verso scuola con passo lento,tanto non eravamo in ritardo,e l'aria tiepida di settembre era piacevole.
«Ah,prima che mi dimentichi,ieri sera il tuo ragazzo e i suoi amici mi hanno chiesto l'amicizia su facebook» le dissi semplicemente.
Lei si bloccò un momento e tossì,mi guardò sbattendo le palpebre più volte e ricominciò a camminare accanto a me.
«Dai,lo sapevi che non volevo che accettassi Liam come amico fino a che non te l'avrei presentato!» scherzò lei «in ogni caso,quali amici di Liam?»
«Horan,Malik e Tomlinson»
«Di solito c'è anche Styles all'appello» mi fece notare lei.
«Si,ma lui frequenta qualche classe con me,e lo avevo già amico»
Vedevo il suo sguardo pensieroso e vuoto,guardava un punto fisso vicino i suoi piedi e mi toccava trascinarla per un braccio per non farla andare a sbattere contro i vari cassonetti e pali della luce lungo il marciapiede.
«Mmh,tutti insieme la richiesta d'amicizia..questa storia mi puzza un po'» confessò lei,alzando gli occhi.
Finalmente raggiungemmo il cancello della scuola,e ci andammo a sedere sul solito muretto,il 'nostro muretto' ormai da quattro anni,sul quale stavamo aspettando le altre tre,le quali non tardarono ad arrivare.Ci salutammo con un bacio sulla guancia ed un abbraccio,le altre tre presero posto accanto a noi e Jennifer mi offrì una sigaretta che prontamente accesi e cominciai a fumare,facendo scattare Rose in piedi e facendola allontanare un pochino.
Lei è l'unica che non fuma,e odia profondamente chi le fa arrivare la nuvola di fumo in viso.
«Ah ragazze,vi devo dire l'ultima» urlò Rose per farsi sentire.
«Liam ti ha chiesto di sposarti?» le domandò ironicamente Anne,provocano la risata di noi altre.
«No sceme,Tomlinson,Malik e Horan hanno chiesto l'amicizia alla nostra Kate» confessò Rose.
«Quei tre figoni a cui sbava dietro mezza scuola?» chiese Nancy.
«A quanto pare anche te sei inclusa nella categoria,N» le feci notare.
«Ma con loro con c'è anche il ricciolino sexy e l'amore di Rose?» domandò Jennifer.
«Si,ma Harry lo aveva già come amico,hanno molte lezioni in comune lui e Kate» spiegò Rose.
«Insomma K,hai l'imbarazzo della scelta» concluse Anne.
«Dai ragazze,lo sapete come sono fatta.Certo,sono dei gran pezzi di ragazzi,però ho i gusti particolari e..» stavo cercando di parlare.
«Arriva Liam»! cominciò a sbraitare Rose «oggi è il giorno buono che ve lo presento,aspettate che lo vado a chiamare» corse nella direzione del suo ragazzo tutta felice.
Noi guardammo la scena dal muretto,Rose era saltata addosso a Liam e si stavano tenendo la mano mentre parlavano tra di loro.Vidi un gruppetto di quattro ragazzi avvicinarsi ai due innamorati,e subito dopo,i sei si avvicinarono a noi quattro.
Ci arrivarono davanti sorridenti,cominciando un po' a scrutarci dalla testa ai piedi.
«Ragazze,questo è Liam.Liam,queste sono Jennifer,Anne,Nancy e Kate» Liam ci strinse la mano facendo un cordiale sorriso,poi quando arrivò alla mia mano,mi rivolse un sorriso che mi parve sincero,ed io contraccambiai mostrando il mio.
«E questi sono Harry,Louis,Niall e Zayn» li presentò Liam indicandoli,e anche loro ci strinsero la mano.
Aspetta un secondo,ma non sono loro quelli che mi hanno chiesto l'amicizia ieri sera?
Tra un tiro e l'altro,strinsi la mano a tutti:prima Harry,che mi rivolse un sorriso,riconoscendomi poi come la sua compagna di classe,poi Niall,che mi fece sciogliere con la sua risata provocata da una battuta fatta da Liam,in seguito Louis,il quale mi fece perdere nei suoi occhi ed infine Zayn,quello che mi parve il più misterioso,e già la cosa mi intrigava un po'.Mi allungò la mano ed io la mia,poi lo guardai fisso negli occhi color oro e mi parve un'eternità.
La cosa che mi fece tornare alla normalità,fu il pensiero che la mia sigaretta si stava consumando inutilmente.Presi un altro tiro,poi Zayn mi chiese se poteva farne uno anche lui dalla mia,così gliela passai,e le sue labbra si poggiarono sulla sigaretta,poi me la rese e continuai a fumarla come se niente fosse.
Quel ragazzo era davvero sexy,potevo già fantasticare su di lui,era quello che mi aveva incuriosito di più.Non credo di essere una ragazza come Rose,che sta con un solo ragazzo tanto tempo,io ho smesso di essere così.La vita secondo me va vissuta,e ti devi divertire più che mai.Niall ci fece notare che la campanella stava per suonare,così scendemmo dal muretto e ci incamminammo verso l'entrata,gettando la sigaretta ormai finita.
Harry mi si affiancò sorridente chiedendomi quale lezione avessimo,così salutammo gli altri ed io e il riccio ci dirigemmo verso la classe di chimica -l'unica materia che non ho in comune con le mie amiche-,e lui mi propose di stare compagni di banco,accettai.
Sistemammo gli zaini a terra e ci accasciammo sulla sedia,quella mattina sarebbero state due lunghe ore di spiegazione.
«Allora,che te ne pare?» cominciò il riccio il discorso.
«Di cosa?» risposi io,non sapendo di che cosa volesse parlare.
«Dei miei amici,come ti sembrano» si era girato verso di me per guardarmi negli occhi,e potevo quasi scorgere in quei smeraldi un filo di malizia.
«Ad essere sincera,Liam mi sembra un tipo apposto,dato che Rose non la smette mai di lodarlo quando è con noi.Niall mi sembra molto simpatico,ha la risata contagiosa,e anche Louis sembra che sia uno che vuole solo divertirsi.Zayn invece è quello che mi ha incuriosito di più,poi fuma anche,un punto a favore»non sapevo perchè confidavo i miei pensieri veri ad una persona che conoscevo da quasi 10 minuti,ma forse perchè anche se gli avessi detto cosa pensavo,non sarebbe cambiato nulla.
Ad Harry era spuntato un sorrisetto in faccia,e aveva trattenuto una risata.
«Con chi dei tre ti metteresti?» domandò lui.
«Passi già alle conclusioni Harry?Li conosco da neanche dieci minuti,ce ne vuole di tempo per capire chi è quello disposto a stare con me.Non fraintendermi,non sono quel genere di ragazza che cerca il principe azzurro,intendiamoci,ma non sono neanche una troia,diciamo che sono la via di mezzo»ero fiera delle mie parole. 
«Non avevo mai sentito una ragazza parlare così,sei la prima giuro.E devo dire che mi piace questo tuo essere spontanea,credo che nascerà una grande amicizia fra voi e noi» se la cavò con un sorriso da togliere il fiato a chiunque e poi rispose 'presente' al professore di chimica che stava facendo l'appello.
«Quindi credi che tutti e dieci potremmo essere un unico gruppo?» chiesi io,infondo non mi dispiaceva stare con dei ragazzi assolutamente migliori dei modelli dell'Abercrombie.
«Si,perchè no,anche perchè Liam e Rose ormai fanno coppia fissa,quindi come potremmo non diventarlo»ammise lui.
«Presente!»urlai per farmi sentire dal professore «e comunque adesso parlami un po' di te,dato che ho parlato solo io.Come ti sono sembrate le mie amiche?»«Devo dire che già il fatto che fumate vi rende delle persone particolari,in senso buono,e mi avete suscitato curiosità.Nancy mi è sembrata molto solare,Anne a prima vista mi è parsa una ragazza che un po' assomiglia a Rose,un po' timida con chi non conosce,ma comunque amichevole,e poi Jennifer è una persona molto socievole» confessò.
«Si,noi cinque siamo un bel gruppo,e siamo anche bellissime» scherzai io,rivolgendogli uno dei miei sorrisi più divertiti.
«Oh,su quello non c'è dubbio,e non lo dico per scherzo,però devi ammettere che anche noi non siamo male»
«Scherzi?Siete dei fighi assurdi» sarebbe falso se dicessi il contrario.
«E come mai nessuna di voi ci è ancora saltata addosso,se siamo così belli?» si stava pavoneggiando.
«Dai tempo al tempo,poi vedremo» gli risposi io sussurandogli all'orecchio,poi gli morsi il lobo -mi piace provocare le persone,che ci posso fare- e posai lo sguardo sul professore,intento a spiegarci qualche legge di qualche uomo vissuto centinaia di anni fa.
Sentivo lo sguardo di Harry addosso,e mi sentivo tremendamente osservata.Spostai di pochissimo i miei occhi dalla lavagna al mio compagno di banco,il quale mi guardava divertito passandosi la lingua sul labbro superiore.
«Ragazzi,allora,per domani avrei piacere che faceste una ricerca a coppie su un chimico che adesso vi dirò.Le coppie sono quelle dei vostri attuali compagni di banco» disse il professore,mentre ripeteva i nomi dei compagni e subito dopo,il nome del chimico.
«Mi sa che oggi dovremo vederci» pronunciò solamente il riccio.
«Credo anch'io,se non vuoi prendere un brutto voto»
«Styles,vedo che ha preso la buona decisione di studiare con la Watson,ne sono lieto» il professore si complimentava con Harry.
«Facciamo oggi,a casa mia?» chiese lui,allungandomi la mano destra stretta in un pugno.
«Okay» gli battei il pugno e poi iniziai a scrivere qualcosa su un foglio.
Passarono così due ore di chimica,tra le domande di Harry riguardanti i ragazzi e il disinteresse totale per la lezione che non stavamo nemmeno ascoltando.La campanella suonò ed uscimmo per goderci il sacro intervallo in santa pace tra di noi.Uscii dalla classe con Harry e raggiungemmo gli altri che si erano 'accampati' nel giardino della scuola.Appena arrivata,mi sdraiai a pancia all'insù poggiando la testa sulle gambe di Jennifer,che era intenta a parlare con Niall del perchè l'Irlanda avesse un trifoglio come simbolo -della serie 'come sprecare un intervallo'.
Eravamo tutti seduti accerchiati,Zayn fumava,Liam e Rose si tenevano la mano abbracciati,Nancy ripassava per l'assicurata interrogazione di storia,Anne chiaccherava amabilmente con Louis e poi Harry appoggiò la sua testa sulla mia pancia,una volta che mi fui sdraiata a terra.
«Ragazzi,oggi pomeriggio io e Kate dobbiamo fare una ricerca di chimica,vi dispiace se viene a casa nostra?» domandò Harry,mentre cercava con lo sguardo Zayn.
«Non ci sono problemi» rispose semplicemente il moro,mentre consumava la sua sigaretta.
Gli feci cenno di passarmela,e la allungò verso di me:inspirai il fumo e subito dopo buttai fuori,poi resi la sigaretta a Zayn,che se ne riappropriò in meno di un secondo.
La campanella annunciò la fine del primo intervallo,controvoglia tornammo dentro ed io accompagnai Jennifer al suo armadietto,così che lei potesse prendere una pila di fogli,segno che,anche oggi,me ne sarei stata a dormire con la testa poggiata sul libro di geografia.La lezione iniziò e la mia amica andò alla cattedra per illustrare alla classe la sua ricerca sugli Stati Uniti -che sarebbe durata tutta l'ora-,mentre io mi limitai a prendere il telefono dalla tasca e poggiarlo sul banco per messaggiare con Anne,che sicuramente a quell'ora aveva palestra e non l'avrebbe fatta per colpa del suo ginocchio che non si era ancora 'accomodato' -Anne era caduta dal motorino il mese scorso,si fece male al ginocchio e per altre due settimane non può fare esercizi fisici.
-Ginnastica?
-Si,anche se sai che mi rilasso.
Ps.insieme alla mia classe c'è anche quella dei cinque figoni.
-Ricordati che uno dei quali è occupato (non farti sentire da Rose,altrimenti te le da)
ps. che culo.
-Se intendi che culo nel senso di fortuna si,ma se intendi che culo in un altro senso..beh,devo dire che hanno un bel culo tutti.
-Quando la smetterai di essere così pervertita?
-Ho preso dalla migliore.
-Sempre diretta tu,eh?
Per cinque minuti buoni caddi nell'abisso della noia,Anne aveva smesso di rispondermi,forse il professore le aveva affidato un lavoro da compiere,o semplicemente aveva finito i soldi -anche se lei aveva la tariffa apposita per i messaggi-,quindi finii per ascoltare l'esposizione di Jennifer,controllata dagli sguardi attenti della nostra professoressa,la Turner,che annuiva ad ogni parola della mia amica.Mi lampeggiò improvvisamente il telefono,Anne aveva ripreso vita.
-Avrai pensato che fossi morta,invece stavo solo investigando.Mi sono passati accanto i cinque,e hanno parlato di te.
-Si,credevo che fossi caduta in un pozzo o qualcosa di simile.Cos'hanno detto?
-Hanno fatto i complimenti sul tuo didietro e il moro ha detto che ti trova estremamente interessante.
Il mio sedere è davvero così bello?Bah,a me non sembra,però dopotutto sono gusti.Il moro ha detto?L'unico moro che c'è nel gruppo è Zayn,possibile che proprio lui mi trovasse 'estremamente interessante'?
-Anche io lo trovo un bel bocconcino,se è per questo.
-La nostra K colpisce ancora,bang!
Mi lasciai scappare una risata silenziosa mentre leggevo l'ultimo messaggio,poi Jennifer mi affiancò e si sedette accanto a me,segno che la sua interrogazione era finita;le allungai il mio I-Phone e le feci leggere la conversazione con Anne.Prima che potesse proferire parola,suonò la campanella e dovetti correre nella classe di francese,dove avrei incontrato Rose e avrei preso posto accanto a lei.Quest'ora sarebbe stato il mio turno di essere interrogata,quella di francese mi chiamò alla lavagna per correggere gli esercizi assegnati e per farmi qualche domanda.Chiesi alla professoressa se potevo andare in bagno a sciacquarmi le mani,dato che le mie dita erano tipo diventate bianche,e la vecchia acconsentì.
Mi stavo dirigendo verso il bagno,e vidi Niall che stava per rientrare in classe.Chiamai il suo nome e lui si voltò,rivolgendomi un sorriso che fece risplendere il suo apparecchio bianco.
«Che combini?» chiese lui.
«Quella di francese mi ha interrogato,mi sto andando a lavare le mani»
«Okay,ci vediamo dopo» il biondino si voltò dopo avermi salutato.
«Ah,Niall,una cosa!» urlai quasi io,per farlo girare nuovamente nella mia direzione «anche tu hai un bel culo» entrai in bagno soddisfatta,sapendo di averlo spiazzato.
Mi lavai le mani e tornai velocemente in classe,dovevo raccontare a Rose,che ancora era all'oscuro della conversazione con Anne e anche di quella con Niall.Anche se,ripensandoci,mancavano pochi minuti all'intervallo,così decisi di aspettare il trillo della campanella per raccontare tutto a tutte.
Sgattaiolai fuori dalla classe con Rose,presi Nancy,Anne e Jennifer con me e raccontai loro cos'era successo velocemente,dato che Liam e Harry si stavano per avvicinare a noi.
«Hei bellissime» ci salutò Harry,mentre Liam si avvinghiava alla sua ragazza nel modo più casto possibile.
«Ciao compagno di chimica» lo salutai io.
«Allora,rimaniamo qua o raggiungiammo gli altri tre?Sono al bar» ci disse Liam,mentre si staccava da Rose e si dirigeva dietro di noi abbracciato a lei.
Erano così perfetti insieme,io non capivo proprio come due persone che stanno insieme da un mese e poco più possano essere così belli,così completi.Dopotutto,anche se molte volte facevo la stronza con i ragazzi,anche io desideravo avere un ragazzo per bene.
Arrivammo ad un tavolino vicino alla finestra,e Louis,Niall e Zayn erano là ad aspettarci,che parlavano amabilmente tra di loro,mentre il biondo stava addentando qualcosa simile ad un panino ripieno di tutto ciò di commestibile e salato che vendevano al bar della scuola.
«Non ti sembra di mangiare troppo?» chiesi a Niall,comparendogli da dietro appoggiando le mie mani sulle sue spalle e il mio mento accanto al suo collo.
«Niall ha il dono di mangiare e non ingrassare» mi rispose Louis,mentre io prendevo posto a sedere sul tavolo accanto al biondo.
«Che culo» aggiunsi io,malgrado il doppiosenso che non capii subito.
Il biondino a quell'affermazione arrossì lievemente,io sfoggiai un bel sorriso che lui ricambiò subito dopo,seguito dallo sguardo penetrante dei suoi occhi color ghiaccio.
«Kate,va bene se oggi vieni alle quattro e mezzo da noi?» domandò Harry,sedendosi accanto a Zayn.
«Si,non ci sono problemi,tanto compiti per domani non ne ho apparte chimica,la mia classe di francese va a vedere un film in lingua..oh,non voglio pensare alla noia» conclusi il discorso con un'espressione schifata,che fece ridere gli altri. 
Zayn mi guardava incuriosito,stava attento ad ogni parola che dicevo,e quando distoglieva lo sguardo da me per far sì che non mi accorgessi che mi fissava -cosa inutile- io mi voltavo verso di lui ad ammirare quel viso tanto perfetto.
La campanella suonò nuovamente,io ed Harry ci guardammo negli occhi e salutammo i nostri amici velocemente e scappammo nella classe di spagnolo,la nostra professoressa era una maniaca della puntualità e non era raccomandabile arrivare un secondo in ritardo.
Ci sistemammo frettolosi nei primi banchi che occuparono la nostra vista,ovvero quelli centrali,e aspettammo che la lezione iniziasse.
Quel giorno fu quello più pieno di interrogazioni che abbia mai vissuto,Harry fu chiamato alla lavagna per fare delle frasi sul pretérito perfecto -un tempo verbale corrispondente all'italiano passato prossimo-,l'argomento spiegato nell'ultima lezione.
«Forza Styles,scrivi una frase a tuo piacere e traducila» gli chiese la maniaca dell'orario.
«Zayn ha detto che Kate è molto bella.Mmmh..Zayn ha dicho que Kate es muy guapa» rispose Harry alla professoressa,poi si girò verso di me e mi sorrise.
Capii solo dopo qualche secondo il senso della frase del riccio,e mi prese un colpo.
«Bene Styles,può tornare al suo posto» gli ordinò,e lui si sedette accanto a me ancora con quel sorrisino stampato in viso.
«Hai una grande fantasia» gli dissi io,ridendo.
«Peccato che non sia solo una fantasia,Zayn lo pensa davvero» era convinto di ciò che diceva.
«Sarà anche vero,ma io non ci casco nei suoi trucchetti per rimorchiare» gli feci la linguaccia e mi voltai verso la professoressa che sbraitava e parlava a proposito di un altro tempo verbale.
La campanella suonò la fine della quinta ora,uscii dalla classe e incontrai Nancy fuori dal bagno delle ragazze ad aspettarmi,così ci dirigemmo verso la classe di storia,terza fila a destra,accanto alla finestra.La professoressa fece l'appello e subito dopo chiamò gli interrogati:Nancy -se l'aspettava- e Brad,speravo tanto che gli andasse bene;prima di iniziare l'interrogazione,la prof mi chiese di andare a fare delle fotocopie di un libro per una prima -mandava me visto che ero la persona con la media più alta a storia-,così uscii dalla classe dirigendomi verso la fotocopiatrice.
Nel preciso istante in cui scesi al primo piano,Zayn chiuse la porta alle sue spalle e mi fissò:io lo salutai,e lui si avvicinò.
«Buttato fuori?» chiesi io.
«Si,troppo casino» spiegò lui «tu?»
«Fotocopie per una primina.Dai,vieni con me,almeno non mi annoio»
Scendemmo le scale insieme,e lui mi poggiò una mano sulla spalla abbracciandomi,come volesse avvicinarmi a lui.Alla fotocopiatrice non c'erano ovviamente custodi,quindi mi toccò inserire da me la quantità delle fotocopie e quanto grandi dovevano essere.
«Così oggi con Harry eh?»domandò Zayn,appoggiandosi al banco accanto a me.
«Si,ma per una ricerca,non pensare male» risposi io,non era lui quello che mi intrigava di più.
«Si,vabbè,dicono tutte così,poi intanto ci finiscono a letto» commentò lui convinto.
«Io non sono tutte,ricordatelo» conclusi io,facendolo zittire.
Non si azzardò a rispondermi infatti,si limitò a sorridermi per tutto il tempo in cui dovevo fare le fotocopie,poi lo salutai e me ne tornai sù in classe.Quel ragazzo era davvero bello,dovevo ammetterlo,avrei voluto conoscerlo in circostanze più intime,anche se fantasticare su una persona che conosci da solo sei ore non è il massimo.Aveva un sorriso davvero particolare,e la sua voce era tremendamente bella.Finalmente il suono dell'ultima campanella della giornata mi rilassò,era segno di tornare a casa e di restarci fino alle quattro e mezzo.Uscimmo dalla prigione chiamata 'scuola' ed io e le mie amiche ci incamminammo verso casa di Rose,quel giorno saremmo state tutte a pranzo da lei,era il suo turno.
Buttammo gli zaini a terra accanto al divano ed io mi ci stravaccai sopra,in attesa che il pranzo fosse pronto.
«Allora K,quale dei quattro?» mi chiese Nancy,buttandosi sulla poltrona,seguita da Jennifer che si sistemò accanto a me.
«Quattro cosa?Ah,si giusto,Rose ieri ha comprato quattro gusti diversi di patatine,penso che prenderò quelle al formaggio..» sapevo esattamente cosa stava intendendo la mia amica,e la risposta non tardò ad arrivare dato che mi lanciò un cuscino in piena faccia.
«Stupida scema,lo sai che intendo i quattro del gruppo di Liam» rispose prontamente lei.
«Dobbiamo ammettere che sono tutti e quattro dei fighi assurdi» entrò nel discorso Anne,sedendosi sul bracciolo della poltrona.
«Su quello vi do ragione.Comunque,ve l'ho già detto,secondo me quello più intrigante è il moro con il crestone» continuai io,almeno se avrei risposto sarebbero state zitte.
«Hai anche l'occasione per fartelo oggi!» saltò sul divano Jennifer,battendo il cinque con le altre due.
«A tavola arrapate» urlò Rose dalla cucina.
Rose ci aveva cucinato -si fa per dire,aveva infilato il contenitore di plastica nel microonde- un piatto di pasta al ragù,che noi ci gustammo,tanto era buono.
Ci sdraiammo sul divano a guardare la televisione per due ore poco più,a ridere e a non pensare a niente.

 
HERE I AM C:
Ecco finalmente il primo capitolo di questa storia :3
volevo ringraziare una mia amica,Carlotta,per avermi aiutato
a scrivere alcune parti (:
scusate il ritardo tremendo, ma ho fatto un macello scrivendo 
il capitolo,ho confuso l'orario scolastico,quindi ho dovuto riscriverlo ù.ù
spero che sia di vostro gradimento,
Tellie.

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Capitolo 3
*** Capitolo due. ***


Mi squillò il telefono,mi presi uno spavento e risposi alla chiamata.
«Pronto?»
«Futura scienziata,ricordati che abbiamo una ricerca da fare!»
«Si,lo so Harry!Ma non mi hai detto dove abitate,come faccio a venire?»
«Esci da casa di Rose e monta in macchina,non vorrai fare tardi!»
Guardai fuori dalla finestra e vidi una macchina nera e una testa ricciola all'interno che muoveva la mano per salutarmi.
«Arrivo» riattaccai.
Raccattai lo zaino,salutai le ragazze,uscii fuori da casa della mia amica e montai in macchina di Harry.
«Eccola»
«Ciao riccio»
Harry partì e in meno di 10 minuti ci trovammo davanti casa sua e degli altri cinque.Parcheggiò davanti ad un garage e mi accompagnò alla porta,la quale si aprì non appena ci trovammo sull'uscio.
«Oh,Harry mi sei mancato!Ciao Kate» urlò Louis,invaso dalla felicità.
«Bene,io adesso entro e vi lascio sbaciucchiare,okay?» ridacchiai e mi addentrai dentro quella villa,anche se chiamarla villa era quasi riduttivo.Ilsalone era praticamente enorme,con un televisore gigantesco attaccato alla parete,un divano in pelle bianca al centro della stanza.Mi voltai a sinistra e vi trovai Niall che apriva il frigo della cucina,alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare.Raggiunsi lui,dato che era l'unico che vedevo.
«Hei biondino» lo salutai e gli diedi un bacio sulla guancia,ma non venni ricambiata,stava ancora rovistando nel frigorifero «staccati per 5 secondi dal cibo,salutami almeno,non muori mica» scherzai io facendo la finta offesa,sedendomi sulla penisola.
«Abituati,il cibo è il suo unico amore,non cambierà mai.Ciao Kate» mi salutò Zayn entrando in cucina per bere una birra.
«Ciao Zayn» non l'avevo ancora guardato in faccia,ma sicuramente sarebbe stato meglio se il mio sguardo fosse rimasto sul biondino,dato che stavo per avere un attacco cardiaco:il moro stava tranquillamente in casa con dei semplici jeans stretti e con il busto scoperto,aveva un fisico da togliere il fiato.Teneva una mano in tasca e l'altra attaccata alla bottiglia,era estremamente sexy.
Deglutii lentamente a quella visione paradisiaca,e poi rivolsi la mia attenzione a Liam che si sistemò accanto a me con un balzo.Nonostante il tentativo di voltarmi del tutto verso Liam,con la coda dell'occhio vedevo ancora Zayn che ridacchiava fra sè e sè e si passava una mano nei capelli perfettamenti impeccabili.
«Insomma,Rose che vi ha rifilato per pranzo?» mi tirò una pacca sulla spalla Liam e mi fece risvegliare dallo stato di trance in cui ero mentalmente entrata,la mia mente aveva solo un'immagine:Zayn senza maglia.
«La tua ragazza ha messo nel microonde un pasto pronto,almeno quello lo sa fare,e menomale che non mi sente!» risi alla fine seguita da Liam,e Zayn si avvicinò prendendo una sedia.
Ne sono sicura,Zayn mi vuole far collassare,è l'unica soluzione.
«Insomma piccola chimica,prima iniziamo prima finiamo!» annunciò Harry facendo spuntare la testa dalla porta.
«Eccomi» scesi dalla penisola e salutai Liam -che mi fece un sorriso- e Zayn,che mi guardò da capo a piedi,passandosi la lingua sul labbro superiore.
Harry mi prese per mano e mi portò in camera sua,mi fece distendere sul letto e mi porse il computer,mentre girava per la stanza alla ricerca di un non so che.
«Kate,ti dispiace se mi metto a mio agio?» mi domandò lui,poggiandosi le mani sui fianchi.
«E' casa tua,fai quello che ti pare» risposi io,ne aveva tutto il diritto.
Non se lo fece ripetere due volte che si sfilò la maglietta e la lanciò sopra la sedia dove già erano ammucchiati altri vestiti.Anche Harry mi fece restare senza fiato,il suo fisico era assolutamente perfetto come quello di Zayn.
«Avete deciso di farmi impazzire tutti oggi?» chiesi retoricamente io,mentre cercavo su google le informazioni sul chimico che il professore aveva scelto.
Mi guardò malizioso e gattonò fino ad arrivare accanto a me sul letto,poi rivolse il suo sguardo verso il computer,cercando di leggere e di capire qualcosa riguardante il tizio.
«Perchè scusa?» oh,che bastardo che sei,lo sai benissimo.
«Sia te che Zayn senza maglia,volete farmi prendere un attacco cardiaco?» non so perchè,ma potevo stare con Harry senza avere peli sulla lingua,e ciò mi faceva stare bene.
«Siamo irresistibili,ma io sicuramente di più» si leccò entrambi i labbri «adesso puoi anche saltarmi addosso» mi poggiò una mano sulla guancia,la accarezzò.
«Non vorrai tradire il tuo caro amico Zayn che è innamorato di me spero?» chiesi io retorica.
«Oh,ma Zayn non lo saprà mai..» continuò con il tono malizioso,avvicinandosi a me.
«Allora apposto» conclusi io,rivolgendo nuovamente lo sguardo al display «ma solo quando avremo finito la ricerca.Prima finiamo,prima iniziamo,no?» speravo che avesse capito il doppio senso avendo cambiato le parole della sua stessa frase.
Scoppiò a ridere per qualche secondo,poi si avvicinò a me per vedermi mentre copiavo e incollavo informazioni da Wikipedia ad un documento.Appoggiai il computer sul comodino,in modo che non cadesse,e con un balzo saltai a sedere sui fianchi di Harry,il quale non aveva opposto resistenza.Mi sorrise,e abbassai il busto su di lui,cominciando a baciargli il collo,facendo inoltre scorrere le mie mani lungo il suo fisico.Qualcosa sotto i suoi pantaloni si stava muovendo,lui appoggiò le mani sul mio sedere iniziando a palparlo.
«Si,lo so,ho un bel culo» dissi io,ricordando quello che aveva sentito Anne «dai ho fame,andiamo giù»
«Niall non ti starà mica contagiando,vero?Non vuoi rimanere un altro po' con me?» chiese lui,schiudendo le labbra sul mio collo e lasciando una scia di baci.
«Non ti bastano tutti i giorni?» mi alzai con un balzo dal suo corpo e tornai in piedi.
Lui si alzò e andò a riprendersi la maglia,per poi rimettersela;io nel frattempo avevo dato la stampa alla nostra ricerca.Abbassai la maniglia della porta e la suoneria dei messaggi del mio telefono prese a suonare,così lo sbloccai e lessi il messaggio di Anne.
-Allora come sta andando?Fatta la ricerca?Siamo curiose di sapere com'è Zayn a letto!
Finii di leggere l'ultima parola e poi Harry mi strappò il telefono dalle mani correndo giù per le scale;io lo seguii stando attenta a non volare a terra lungo di esse.Arrivammo al piano inferiore,nel salone,e rincorsi Harry attorno al divano,occupando la visuale dei ragazzi,intenti a guardare un programma scarsamente interessante.
«Infame di uno Styles!» urlai io,mettendomi davanti a Liam,oscurandogli la visuale.
«Tieni Louis!» disse Harry,tirando il telefono a Louis,il quale si alzò dal divano correndo dall'altra parte della casa,rincorso da me.
Di conseguenza,anche Liam e Zayn si alzarono dai rispettivi posti,mentre di Niall non c'era traccia - era sicuramente in cucina.
«A te Liam!» continuò Louis,mentre lanciava il mio preziosissimo gioiellino a Liam,quindi mi diressi verso Liam.
«Zayn,è tuo!» concluse Liam,che passò l'I-phone a Zayn,dalla parte opposta a Liam.
Corsi nella direzione di Zayn -che aveva indossato la maglietta che aveva a scuola-,che sventolava il telefono in aria con la mano destra,in modo da non farmici arrivare.Io provavo a saltare per riprenderlo,ma ogni tentativo risultava invano.Mi allungai un po' più del dovuto,e la maglia mi si alzò soprà l'ombelico,cosa che Zayn si accorse,infatti abbassò lo sguardo per guardare meglio.Lui si voltò poi verso Liam,che gli stava segnalando qualcosa in non so quale lingua,ed io ne approfittai del fatto che non mi stava guardando per montare sullo schienale del divano.Appoggiai prima un piede,poi l'altro ed ero più alta di Zayn,poi mi allungai in modo da prendere il telefono,ma quando poi mi mancava così poco persi l'equilibrio e finii sulla schiena del moro.
«Ridammi il telefono» bofonchiai io,volevo riavere il mio gioiellino tecnologico e non volevo far leggere il messaggio a Zayn,chissà cosa avrebbe pensato!
«E perchè dovrei?» sussurrò lui,avviandosi verso il divano e inserendo il mio telefono nella tasca sinistra.
«Beh,perchè è mio» sussurrai allora io,mentre mi aggrappavo sempre più al suo corpo per non cadere.
Finii sdraiata sul divano con la schiena rivolta verso il cuscino con Zayn che mi si buttò a peso morto sopra,cercavo di levarlo ma provare era deludente.Con uno scatto improvviso,si rigirò,e sopra di me non trovai la mia schiena,ma bensì il suo petto.
«Ooh,la situazione si fa bollente!» urlò Harry da lontano,anche se poi erano pochi metri.
Zayn mi continuava a fissare con i suoi occhi profondi,e mi stavo sentendo avvampare da un momento all'altro.Poi,l'idea di saltargli addosso trapassò il mio cervello improvvisamente,e divenne sempre più un desiderio quasi irrefrenabile,insomma,lui era sopra di me e qualche centimetro ci divideva,cosa potevo fare?Fece incontrare i nostri bacini e i nostri corpi aderirono perfettamente,come se quella posizione fosse la cosa più naturale al mondo.
«Dai ragazzi,lasciateci da soli che io e Kate abbiamo da fare..» annunciò Zayn agli altri,che mentre ridacchiavano uscivano dal salotto e si dirigevano in non so quale altra stanza.
«Ti dispiace farmi sapere cosa dobbiamo fare?Almeno così mi organizzo..» chiesi al moro,facendo scorrere una mia mano lungo il suo petto coperto dalla maglia -perchè ti sei messo la maglia,Zayn?- per poi inserirla sotto di essa.
«Non hai proprio nessuna idea?» mi rispose domandandomi a sua volta qualcosa,mentre puntava i suoi occhi nei miei,facendo comparire sul volto quel perfetto sorriso.          
«Non sei l'unico ad averla avuta..» iniziai io,non alludendo a me «anche Harry aveva in mente qualcosa di simile» allungai la mano fino al bordo dei suoi jeans,guardando il percorso che faceva,facendogli scappare una risata - in realtà,avevo allungato la mano per riprendermi il telefono.
«Ah,quindi Harry voleva fare le cose in grande» aggiunse lui,sollevandomi il viso con due mani,riportando il mio sguardo nel suo.
«Si,e mi dispiace che ti abbia escluso,sarebbe stato divertente» finalmente recuperai il telefono da quella maledetta tasca e mi levai Zayn di dosso,andando in cucina dove c'era tutto il resto della banda.
Louis ed Harry erano seduti a tavola con due bicchieri di coca-cola in mano,Liam stava accennando qualcosa su Rose e Niall era ancora a rovistare nel frigo.
«Zayn è stato veloce a quanto pare» annunciò Liam,vedendomi arrivare.
«Più di quanto credi» gli feci intendere,anche se alla fin fine non era successo un bel niente.
Il moro entrò in cucina aggiustandosi la cresta di otto centimetri e sedendosi sul tavolo.
«Niall,non sarai mica come loro vero?» chiesi,avvicinandomi al biondino.
«Ti svelo un segreto,Kate:Niall sembra tanto santarellino perchè sembra il principe azzurro,ma poi..» disse Louis,facendomi intendere.
«Mi sento leggermente tirato in causa» protestò Niall,tirando fuori la testa dal frigo con un pezzo di non so cosa in bocca.
«Povero piccolo Horan» lo abbracciai.
«Zayn,io fossi in te farei qualcosa,Niall ti sta rubando la ragazza» lo avvertì Harry,ridendo.
«Eh Niall,questi torti agli amici non si fanno» aggiunse Liam.
La risata di Niall mi invase le orecchie,era un suono piacevole.Il biondino continuava ad abbracciarmi stringendomi a sè,e non avevo intenzione di staccarmi.Poi fece in modo di nascondere la mia bocca e la sua e facemmo finta di baciarci,tanto per vedere la reazione degli altri.
«Eh no,così mi sembra troppo Niall» lo rimproverò Louis,non smettendo di ridere.
«Almeno lui non è così pervertito come voi,o almeno non lo da a vedere» arrivai io,staccandomi da Niall pulendomi il labbro inferiore con un dito.
«E chi ti dice che noi fuori siamo pervertiti,e dentro siamo..come dire..teneri?» domandò Harry,sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
«Per esempio,Zayn,fuori sembra un puttaniere» iniziò Louis,gesticolando.
«Ed infatti lo è» precisai,facendolo sorridere.
«Però ha un cuore d'oro,e sa essere anche molto dolce» continuò Liam,puntando lo sguardo nei miei occhi.
«Quello che si dice a scuola è ben diverso,ma non vedo l'ora di provare questo lato dolce del malato di sigarette.Ora scusatemi,ma devo andare a controllare la ricerca,torno dopo» girai i tacchi e andai in camera di Harry,soddisfatta di ciò che avevo detto.
La ricerca era già pronta e stampata,dovevo solo suddividere le parti che avrei imparato io,e quelle di Harry.Mi sdraiai sul letto prendendo un quaderno dalla scrivania del riccio,presi un evidenziatore e cominciai a sottolineare delle frasi,poi quando Harry sarebbe arrivato,gli avrei fatto vedere ciò che doveva studiare.
«Harry,vieni un attimo!» urlai affacciandomi alla porta,mi ero stancata di stare da sola,avevo almeno bisogno di un interlocutore.
Mi ributtai sul letto a riflettere su una cosa della ricerca,ma al posto di quella chioma con i ricci mi ritrovai accanto una cresta mora.
«Ciò che può fare Harry,lo so fare anche io,che credi» si vantò,sdraiandosi accanto a me.
«Oh,ne sono più che certa,ma sei sicuro che puoi aiutarmi con la ricerca?» chiesi provocatoria,Zayn era tremendo.
«Vedrò cosa posso fare» ammiccò,puntando i suoi occhi nei miei «sei sicura che vuoi fare solo la ricerca?Potremmo continuare la cosa di prima»
«L'idea mi alletta,ma al momento l'unico pensiero che ho è questo.Magari,appena ho finito,possiamo mandare avanti ciò che abbiamo lasciato in sospeso» risposi,quel Zayn mi avrebbe fatto impazzire prima del tempo «ora però devo andare da Harry,scendi con me?» proposi.
Mi alzai dal letto facendo leva sulle braccia,feci per avvicinarmi alla maniglia della porta,ma il moro mi attirò a sè prendendomi per i fianchi.
«Harry,Harry e sempre Harry..non è che ti sei invaghita di lui?» si stava avvicinando al mio viso,non che mi dispiacesse eh.
«Ma no,Harry è solo un buon amico» ammisi,non avevo mai visto Harry sotto quella luce,nonstante lo conoscessi da poco.
«Mh,e come faccio a saperlo?Come faccio a capire davvero che non sei interessata ad Harry,ma a me,per esempio?» chiese,facendo spuntare un sorrisetto malizioso sul suo volto.
«Intanto non starei tra le sue braccia come tu stai facendo con me» puntualizzai «ti do un'anticipazione» dissi,mi avvicinai a lui quanto bastò per mordergli il labbro inferiore.
Presi la ricerca e me ne andai giù,seguita -sicuramente- da Zayn.
«Harry,ho diviso le parti,dimmi se ti va bene» entrai in cucina trovandolo ancora a sedere dove l'avevo lasciato.
«Oh,grazie mille» cominciò a leggere il lavoro completato con molta attenzione.
«Io intanto vado a chiamare Nancy» annunciai,prendendo un cracker dal piatto di Niall,dirigendomi poi in salotto sentendomi tremendamente osservata da Zayn.
«Pronto?» rispose lei dall'altro capo telefonico.
«Hei N» diedi un morso al cracker.
«Ragazze,c'è Kate al telefono,correte,dobbiamo farci raccontare com'è andata con Zayn!» urlò Nancy,poi sentii dei rumori di sottofondo,segno che anche le altre tre squinternate stavano arrivando.
«Proprio questo volevo chiederti,se eravate ancora tutte a casa di Rose»
«Vogliamo sapere tutto e subito!» urlò Jennifer tutta pimpante.
«Non hai neanche risposto al messaggio,secondo me te lo stavi portando a letto» concluse Anne.
«Cosa volete sapere?Non ci sono andata a letto,ho fatto la ricerca con Harry e poi niente» ammisi.
«Tanto noi non ci crediamo!» annunciò Rose.
«Eh,vabbè,non so più che dirvi,ci vediamo domani!» riattaccai,altrimenti avrebbero continuato per tutto il pomeriggio.
«Penso che sia tutto apposto,ce la faremo ad imparare tutto per domani?» chiese Harry non appena rientrai nella stanza.
«Se mi riporti a casa adesso,io ce la faccio eccome» risposi,ormai si erano fatte le cinque.
«Come,già te ne vai?» domandò Louis,bevendo ciò che era rimasto nel bicchiere.
«Eh si,tanto ci vediamo domani a scuola,no?» sorrisi «Harry,mi riporti tu a casa?»
«Va bene» andò a prendere le chiavi della macchina nell'ingresso.
«Allora a domani mattina,ciao ragazzi» li salutai tutti,mentre mi avviavo verso la porta con Harry.
«Dove abiti?» mi chiese,mettendo in moto.
«Praticamente davanti casa di Rose» gli risposi.
Dopodichè partì,parlammo del più e del meno e mi fermò davanti casa,lo salutai e tirai fuori le chiavi per aprire.Mi sdraiai sul divano a studiare la ricerca,e fino alle sette e mezza non mi mossi di lì,avevo già imparato quasi tutto per mia fortuna.Alle otto il mio telefono trillò,mi era arrivato unmessaggio.
-La prossima volta voglio il continuo dell'anticipazione. Zayn xx
Seriamente,era tremendo quel ragazzo.


Heeeeeilà (:
Sciaaao(?)
sono tornata con questo nuovo capitolo,ovviamente in ritardo come mio solito,
quindi inizio col chiedere perdono c:
anyway,il capitolo l'avevo iniziato già tempo fa,ma ho avuto il cosiddetto
'blocco dello scrittore',(in questo caso scrittrice),
anche se io non lo sono,e l'ho finito di scrivere questa mattina.
Ho trovato il wi-fi a culo,perchè sono in un posto sperduto
in montagna,e non c'è campo D:
Fatemi sapere che ne pensate,e ditemi se il carattere della storia
è troppo piccolo,così lo cambio.
Baci,
Tellie.

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Capitolo 4
*** Capitolo tre. ***


Le ragazze non la finivano di borbottare a proposito di Zayn e di cosa fosse successo,nonostante avessi ripetutamente detto loro ciò che realmente era accaduto,eppure non ci credevano,pensavano che ci fossi andata a letto sul serio.Bah,chi le capisce è un genio.
«Come ve lo devo dire che non me lo sono portato a letto?In arabo?» sbottai per l'ennesima volta.
«Okay,non te lo sei portato a letto ieri» disse Rose.
«Oh,finalmente!» allargai le braccia.
«Ma quando vi rivedrete sicuramente si!» continuò Nancy.
«Dopotutto,vuole il continuo,giusto?» ammiccò Jennifer.
«Oh,questo è un altro discorso» commentai,ripensando al messaggio che mi aveva mandato.
«E non vediamo l'ora che ce lo racconti,forza forza!» propose Jennifer «magari,davanti ad una buona sigaretta» mi allungò una sigaretta che
prontamente accesi.
«Beh,ecco..» cominciai.
«Buongiorno splendori» ci salutò Louis sorridente.
«Ciao a tutti» risposi io,buttando fuori il fumo.
Rose e Liam si scambiavano effusioni amorose in pubblico,erano davvero perfetti insieme,l'ho sempre detto.Gli altri quattro se ne stavano in
piedi,chiaccherando amabilmente tra di loro,e mi sentivo lo sguardo di Zayn addosso,nonstante stesse parlando con Niall.
«Insomma,l'hai imparata la ricerca?» si avvicinò Harry,poggiando le mani sulle mie gambe,e di seguito,Zayn - che coincidenza.
«A memoria» annuii soddisfatta «e tu?»
«Sì,nonostante il trambusto che facevano i ragazzi ieri» rispose il riccio.
«Mi immagino» risi,guardando Zayn.
Harry andò a parlare con Nancy,ed il moro si sedette accanto a me sul muretto.
«Vuoi una?» domandai,alludendo alla sigaretta.
«Se ti dicessi che non voglio la sigaretta ma voglio te?» mi rispose con un'altra domanda.
«Dovrai aspettare,anche perchè le lezioni iniziano tra poco,intanto fumatene una» lo feci ridere e gli allungai una delle mie sigarette «che facciamo,ci
avviamo?» chiesi a tutti.
«Vieni,ti accompagno io» disse Rose,finendo di salutare Liam e affiancandomi «come mai sei voluta scappare via?» mi chiese,una volta entrate
dentro l'edificio.
«Non so,mi sentivo troppo al centro dell'attenzione,sai che a me non piace farmi notare» ammisi,facendole cenno di andare in bagno - è lì che
andavamo ogni mattina.
«Zayn che ti ha detto?Ho visto che avete parlato,anche se per poco» aggiunse,mentre si sistemava la frangia.
«Ha usato una delle classiche tecniche per rimorchiare..non ha ancora capito che io alle frasi dolci e smielate non ci casco» risi,anche se in parte
quella frase mi aveva colpito - aveva colpito solo una piccola parte di me,quella più sensibile.
«Non ti conosce ancora bene..non sa che sei una stronza» commentò,guardandosi un'ultima volta allo specchio.
«Scema» conclusi,spettinandole la frangia ricevendomi delle imprecazioni da parte sua.
La campanella suonò,così uscì dal bagno con la mia amica.
«Watson,Parker,scusate un attimo» ci chiamò la professoressa di francese «scusate il disturbo ragazze,ma potete dire a Malik e Payne che partiamo
alle nove?Ho visto che siete amici,e io non riesco a trovarli»
Riavvolga il nastro professoressa,che io non ho capito.Malik e Payne che partono con noi alle nove?Si sono iscritti alla lezione di francese!?
«Certo prof,li avvertiamo noi» rispose prontamente Rose,sorridente.
La donna se ne andò,io ero ancora immersa nei miei pensieri.
«Avvertili te,io devo andare a chimica,devo ripetere la ricerca» le dissi,avviandomi nella classe.
Entrai,trovando Harry che si stava sedendo.Mi precipitai accanto a lui,salutandolo con un sorriso.Entrò subito dopo il professore,cominciando a fare
l'appello.
«Styles,Watson,vi concedo l'onore di venire per primi» annunciò il vecchio,così io ed Harry ci alzammo e andammo alla cattedra,consegnando il
nostro lavoro.
Cominciammo a blaterare della noiosa vita di quel tizio,date,avvenimenti,nomi.Fortunatamente,dopo una chiaccherata di 15 minuti,ci rimandò a
posto,complimentandosi per il sette e mezzo appena preso.
«Studiando con te mi si alzerà la media» commentò Harry,ridendo.
«La sai l'ultima del tuo amico Zayn?Si è iscritto alla mia lezione di francese» lo informai,mentre un'altra coppia parlava.
«Sul serio?Ha sempre detto che gli interessa il francese» spiegò il riccio.
«Il francese o chi lo parla?!» chiesi,con una punta d'ironia nella voce.
«Mah,entrambe le cose.Se tu parli francese,allora lo adorerà» aggiunse,sfoggiando un meraviglioso sorriso.
«Quel ragazzo è imprevedibile» scossi la testa.

L'ora si concluse,così mi diressi davanti all'aula di francese,era lì il ritrovo per tutti.Rose era già là davanti,appoggiata ad un armadietto,aspettando me- credo.
«Rose» la chiamai.
«Com'è andata la ricerca?» Rose si stiracchiò le braccia.
«Sette e mezzo,siamo stati bravi» risposi,mentre mi sistemavo meglio la borsa dell'Eastpack sulla spalla.
«Ciao di nuovo» arrivò Liam,baciando Rose di nascosto.
«Hey» Zayn mi abbracciò un fianco,scoccandomi un bacio sulla guancia «sorpresa di vedermi qua?»
«Non più di tanto,ho scoperto il tuo piano in anticipo» mi alzai sulle punte per rispondere al saluto.
«Peccato,volevo farti una sorpresa» sussurrò al mio orecchio,tanto che un brivido mi trapassò.
«Ragazzi,ascoltatemi tutti.Payne e Malik hanno voluto unirsi alla nostra ora di francese,quindi trattateli a modo.Adesso verrà un autobus fuori scuola
e ci porterà a teatro,quindi adesso ci avviamo al cancello e vi sistemate in posti di due,intesi?» annunciò la professoressa,precedendoci nell'andare fuori.
La seguimmo tutti insieme nemmeno fossimo pecore che seguivano il pastore dentro il recinto.L'autobus -ovviamente- era in ritardo,così ci sedemmo
sul marciapiede e per intrattenere l'attesa,mi accesi una sigaretta.
«Posso?» chiese il moro,alludendo alla sigaretta,mettendosi accanto a me.
«Certo» gli passai la mia Winston dopo aver fatto un tiro.
«Ha un sapore diverso..» commentò,prima di rendermela.
«Perchè?E' sempre la nostra solita Winston» risposi,di certo non l'avevo fabbricata io e non ci avevo messo del veleno.
«Non so come dirti,ma sa di te» non potei rispondere perchè l'autobus arrivò,ma devo ammettere che quella frase mi è piaciuta tanto.
Montammo sul veicolo,io e Rose corremmo per prendere i posti a coppia in fondo,ma Liam e Zayn ci precedettero e si misero in quello che doveva
essere il nostro posto,così ci sistemammo davanti a loro.
«Che carogne,potevate farci mettere a noi» Rose incrociò le braccia.
«Consideratelo come un favore da parte vostra» spiegò Liam,facendo un sorriso per discolparsi.
«E poi noi renderemo il favore a voi,ed ho già in mente qualcosa» continuò Zayn con fare malizioso.
«Ah,sei tremendo Zayn» commentai,prendendo l'I-phone che aveva trillato per un messaggio,distendendomi sul seggiolino.
«Kate,copriti tutto quel ben di Dio che ti ritrovi al posto del seno» mi avvertì.
Istintivamente ci buttai l'occhio,alzandomi la canottiera.
«Hey,ma che guardi?!» chiesi,voltandomi con tutto il busto verso di lui.
Si limitò a ridere,accompagnato da Liam.Quei due insieme non ne fanno uno.Guardai il telefono,Harry mi aveva scritto.Risi alla sola lettura.
-Come sta andando?Zayn ti ha stuprato? xx
-Sta andando bene.No,Zayn non può farlo,siamo in autobus. xx
«Non vedo l'ora di arrivare là al cinema.Tutti insieme,in una stanza buia..» parlò Zayn,tossendo alla fine della frase.
-Aspetta di arrivare al cinema e poi vedi. xx
-E' proprio quello che ha detto lui adesso,ma cosa siete,telepatici?Fai a modo a scuola,e trattami bene le mie amiche ed il resto della banda, ti voglio
bene. xx
«Ragazzi,stiamo per arrivare,iniziate ad alzarvi,ma arreggetevi» ci avvertì la prof,dicendo qualcosa all'autista.
-Lo conosco come le mie tasche.Certo mammina,faccio per bene. Ti voglio bene anche io. xx
L'autobus si fermò proprio davanti all'entrata del teatro,scendemmo velocemente e la professoressa andò a blaterare con quella della cassa,che ci
consegnò i biglietti.Ci fece strada dentro ad una sala,ancora tutta illuminata,con delle poltroncine rivestite in velluto rosso.
«Forza ragazzi,sistematevi come più credete in queste due file» ordinò «ah,Kate,Rose,visto che siete già amiche di Zayn e Liam,perchè non vi
sistemate accanto a loro?» propose.
«Meglio di così» sussurrò il moro,passandomi dietro.
Alzai gli occhi al cielo ridendo,e Rose non potè che imitarmi e sedersi di fianco a me,così da far mettere Liam alla sua destra e Zayn alla mia sinistra.
«Che film è?» chiese Liam.
«Si intitola 'Welcome'» rispose Rose,prendendogli la mano.
«Io l'ho già visto alle medie in tutte e tre le lingue» commentai,stravaccandomi sulla poltroncina - okay,ero stanca.
«Allora puoi anche evitare di guardarlo,non credi?» Zayn mi spostò una ciocca dietro l'orecchio.
«Dipende se ne vale la pena» conclusi,facendolo sorridere.
«Te lo assicuro» continuò convinto,mollandomi un bacio sulla guancia.
«Kate,scusami una cosa» mi chiamò un mio compagno di classe accanto a Zayn.
«Dimmi Josh» mi sbilanciai verso di lui - il che significa mi sbilanciai sopra il moro.
«Ma domani c'è il test di letteratura inglese?» mi chiese.
«No,è venerdì all'ultima ora,domani facciamo il ripasso» gli risposi,ricordando ciò che avevo scritto sul diario.
«Che sollievo mi dai,non ho studiato un cazzo» ammise,ridendo e tornando a parlare con il suo amico.
«La smetti di guardarmi le tette?» domandai retorica a Zayn.
«Dai,è impossibile non farlo» ammise,portando le mani avanti.
«E dì al tuo amichetto di non muoversi che me ne accorgo subito» dissi,posandoci una mano sopra dandogli due colpetti.
Lui ha fatto impazzire me il giorno prima?Bene Zayn,è il giorno della vendetta.
«Non dovevi farlo» commentò,socchiudendo gli occhi «Jawaad non può sopportarlo»
«Jawaad?» chi diavolo è Jawaad?!
«Il mio amichetto l'ho chiamato Jawaad,è il mio secondo nome» confessò,con il suo solito sorrisetto.
«Mi sorprendi ogni giorno di più,Zayn» ammisi,buttando la testa all'indietro.
«Spero che sia una cosa positiva» concluse,mostrandomi un altro sorriso.
Le luci della sala cominciavano ad affievolirsi,fino a che non si spensero del tutto,così il film iniziò.Potevo quasi dire di averlo imparato a memoria,l'ho
visto in inglese,francese e pure in italiano,più di così.Zayn non osservava minimamente il film,o così a me pareva,perchè ogni volta che buttavo l'occhio verso di lui,vedevo che con la coda dell'occhio mi guardava.Dopo una decina di minuti,sentii una mano sulla mia coscia sinistra,che pian piano si avvicinava verso l'interno.
«Tieni quella mano a posto,Jawaad» lo rimproverai,mettendo la mia mano sulla sua e spostandola un po',poi mi girai verso di lui e mi accorsi solo in
quel momento di quanto fosse vicino.
«Posso aspettare ma..» si leccò entrambi i labbri «ripeti il mio nome,ti prego»
«Jawaad» pronunciai il nome con estrema lentezza,avevo capito che facendo così gli si sarebbero un po' mossi gli ormoni.
«Ridillo» mi chiese nuovamente,avvicinandosi ancora di più - fin quanto fosse possibile.
«Jawaad» lo dissi ancora più lentamente,tanto lentamente che lui si avvicinò di scatto per baciarmi.
Posò le labbra sulle mie,dolcemente,quasi avesse paura di danneggiarle.Erano come le avevo immaginate,morbide e seducenti,sapevano di tabacco e
menta,due sapori contrastanti,il che le rendeva ancora più invitanti.Dischiusi leggermente la mia bocca,per far spazio alla sua lingua di entrare e di far toccare la mia.Devo ammetterlo:Zayn Malik -anzi,Zayn Jawaad Malik- bacia da Dio.Poggiai una mano sui suoi addominali,bramandoli;lui poggiò la mano sinistra su un mio fianco,per volermi avvicinare di più a lui - ma non ha notato che c'è il bracciolo di mezzo?!
Continuai a baciare quel ragazzo tanto perfetto per un tempo interminabile,poi morsi delicatamente il labbro inferiore,staccandomi da lui e
ricomponendomi.
«Siamo pur sempre a lezione,contieni i tuoi istini perversi Zayn» dissi,passandomi la lingua sul labbro superiore.
«Sì ma se fai così giri il coltello nella piaga» commentò facendo labbruccio.
«Piccino,il povero Malik non sa trattenersi» lo sfidai.
«Ci credo che non ci riesco,con una come te come si fa!» ammise sorridendo - nonostante fosse un buio tremendo,riuscivo a distinguere quella
meraviglia di sorriso.
Puntai gli occhi verso il mega schermo,il film era arrivato praticamente a metà:quanto ero rimasta appiccicata a Zayn?



 

Ciaaaao (:
e ho pubblicato anche questo capitolo, scusate il ritardo ma stavo scrivendo l'altra mia ff su Liam '30 cose da fare prima di partire', mi ha preso talmente tanto che mi sono dimenticata di scrivere l'ultimo pezzo T.T
sorry :(
anyway, 'sto capitolo è un po' lunghino, però continuerà il pezzo del cinema anche nel prossimo, se lo scrivevo in questo non si finiva più lol
SI SONO BACIATI, ALLELUIAAA! hahahahahah, era l'ora via c:
ho già in mente tutto il resto della storia, mi basta solo sapere se vi piace -con qualche recensione- e se la devo continuare, così la scrivo (:
vi lascio qualche link che potrebbe essere utile,
xx
mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?
sid=1154081&i=1

'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1
'If i could, I'll give you the world',storia mia sulla bromance 'Narry': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1230244&i=1
'30 cose da fare prima di partire',storia mia su Liam: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1217301&i=1

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro. ***


Ormai il film non lo seguivo più,come facevo con uno come Zayn accanto?Era praticamente impossibile.
Ogni due secondi lo vedevo con la coda 
dell'occhio che mi guardava,e pure lui sapeva che lo stavo guardando.
Mi voltai verso Rose,la quale teneva la mano di Liam stretta:quanto 
potevano essere carini?
«Rose..» sussurrai,cercando di non farmi sentire da nessun altro - da Zayn.
«Dimmi» si voltò verso di me.
«Ci siamo baciati» dissi soltanto,sapevo che avrebbe capito.
Strabuzzò gli occhi neanche le avessi detto che avevo commesso un omicidio e un sorrisetto si formò sulle sue labbra.
«Liam,Zayn e Kate hanno pomiciato» borbottò lei al suo ragazzo.
Certo,mi sembrava chiaro,quando una cosa la sapeva Rose,la sapeva pure Liam,soprattutto se riguardava uno di noi.
«Cosa?» Liam si sporse in avanti «Kate,vieni al mio posto»
Obbedii agli ordini del ragazzo e andai al posto suo,fortunatamente accanto a me non avevo nessuno.Riuscivo a distinguere,anche se al buio,qualche testa dei miei compagni e anche quella della professoressa.
«Che ti è sembrato?» domandò la mia migliore amica.
«Cosa?» chiesi distratta.
«Cosa» Rose mi guardò ovvia.
«Ah!» annuii «provare per credere»
«Non posso,sono fidanzata» mi ricordò lei.
«Era un modo di dire» scossi la testa.
«Insomma,com'è stato?» continuò.
«Una meraviglia» mi portai le ginocchia al petto.
«Non hai mai descritto un bacio così» mi fece notare.
«E' che lui ci sa fare..» mi passai la lingua sulle labbra.
«Ragazzi,c'è l'intervallo di dieci minuti» la professoressa si alzò dalla sua poltroncina.
«Io vado in bagno» informai Rose.
Camminai velocemente verso il bagno del piano inferiore,il perchè non lo sapevo neanche io.
Non ero inseguita da nessuno,e il bagno c'era pure 
al piano della sala.Entrai aprendo la porta gialla,e mi appoggiai al lavandino,dando le spalle allo specchio.
Mi passai un dito sulle labbra,potevo 
ancora sentire il suo sapore.
«Perchè sei scappata?» se ne stava appoggiato alla porta con le gambe incrociate.
«Io non sono scappata» replicai,ammirandolo.
«Correvi neanche fossi nell'ora di ginnastica» si chiuse la porta dietro le spalle.
«Sai che sei nel bagno delle donne,vero?» lo vidi avvicinarsi a me.
«E sai che tu sei bellissima?» mi alzò il mento con due dita.
«Di solito,dopo una frase come questa,cadevano tutte ai tuoi piedi?» alzai un sopracciglio.
«Di solito» rise «ma con te,la normalità non esiste»
«Menomale che l'hai capito» volevo mettermi a sedere sul lavandino,ma per sbaglio il mio bacino toccò il suo.
«Uh» un gemito fuoriuscì dalla sua bocca.
«Sei tremendo» gli tirai una pacca sul braccio.
«Non dire che è colpa mia perchè stavolta non lo è» si difese,circondandomi i fianchi con entrambe le mani.
«Invece sì,sei tu che ti ecciti troppo facilmente» replicai,abbassando lo sguardo su 'Jawaad'.
«E io ti ripeto,sei te che sei così..» non trovava la parola.
«Così?» mi stavo quasi divertendo.
«Così tremendamente eccitante» confessò,mordendosi il labbro.
«Se vuoi far sì che ti venga dietro supplicando,sappi che non è il modo giusto» portai una mano sulla cintura marrone di Zayn.
«Io sto confessando tutti i miei pensieri su di te,e tu mi prendi in giro?» abbassò il viso all'altezza del mio.
«Non cedo così facilmente,Malik» dichiarai a testa alta.
«Non cederai alle mie parole,ma ai miei baci sì» posò,nuovamente,le sue labbra sulle mie,facendo ricominciare quel piacevole gioco.
Le sue labbra erano così morbide,così invitanti,come ho fatto a resistere fino ad ora?
Dischiusi la bocca per permettergli un completo 
accesso,non potevo resistere.Mi aggrappai al suo collo alzandomi sulle punte,la differenza d'altezza è qualcosa che ho sempre odiato.Si abbassò un po' -secondo me sarebbe diventato gobbo- e indietreggiò stringendomi a sè,fino a chiuderci in un bagno del cinema,piccolo,stretto e disgustoso.
«Accidenti che posto di classe» notai,con una punta d'ironia nella voce.
«Avrei anche io preferito stare sul mio letto,ma non si può avere tutto» sorrise,riprendendo possesso delle mie labbra.
Intrufolò una sua mano dentro la mia maglietta,facendola pian piano salire fino al ferretto del reggiseno.
Perchè solo lui si doveva divertire?
Volevo la mia parte.
Portai anche io una mia mano dentro la sua maglia,toccando quegli addominali così tremendamente perfetti.
Succhiai 
leggermente il suo labbro superiore,poi presi a lasciargli qualche bacio lungo la mascella,molto lentamente.Scesi,in seguito,a torturare il collo,lasciando qualche bacio pure lì.
«Il mio amichetto laggiù non ce la fa più» borbottò sofferente.
«Quindi?» portai il mio sguardo nel suo.
«Quanto sei stronza» si gettò per la terza volta sulle mie labbra.
Era come essere in mezzo ad un vortice dal quale è difficile uscirne,e che meraviglioso vortice.Mi morse il labbro inferiore più volte,delicatamente,neanche si rompesse.
«Zayn,che ore sono?» chiesi,'cambiando argomento'.
«Mi sa che dovremmo tornare in sala» constatò sconsolato.
«Hai avuto il tuo continuo,non ti basta?» gli lasciai un ultimo bacio a fior di labbra e uscii dal bagno,soddisfatta.
 
«Ragazzi,vi è piaciuto il film?» ci chiese la professoressa una volta usciti dal cinema.
Un grugnito positivo uscì dalle nostre bocche,chi aveva voglia di risponderle?
«Spero che lo abbiate visto,perchè vorrò farvi fare un lavoro a riguardo» ci informò,guardandosi intorno per vedere se l'autobus arrivasse.
«Cazzo,io ho visto poco e nulla..» Rose si portò le mani nei capelli «tutta colpa tua!» si rivolse a Liam.
«Prossima volta ci pensi due volte prima di pomiciare durante un film» lo rimproverai,tirandogli una pacca sul braccio.
«Parla per te,guarda!» mi riservò un'occhiataccia divertita.
«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere» Zayn alzò le mani in segno di resa.
«Voi avete fatto anche peggio di noi» aggiunse l'altro.
«Ma almeno noi abbiamo fatto le nostre cose in bagno» lo canzonò il moro.
«Mica in posti in cui tutti ci possono vedere» continuai,prendendo il telefono per guardare l'ora.
«Le vostre cose?Che avete fatto?!» Rose spalancò gli occhi.
«Non sono incinta,tranquilla» la rassicurai,sorridendole.
«Malik,Payne,avete mai fatto francese prima d'ora?» la vecchia ci affiancò.
«Si,abbiamo studiato qualcosa alle medie» rispose prontamente Liam.
«Menomale.In ogni caso,questi primi tempi,cercate di farvi aiutare da queste due fanciulle,che gentilmente vi spiegheranno ciò che non capite» la donna girò i tacchi e se ne andò verso un altro gruppo dio miei compagni.
«Sarai costretta a rimanere con me anche se non vuoi» esordì Zayn.
Rose e Liam si erano allontanati per un motivo sconosciuto -sicuramente erano a fare le porcate da qualche parte- e io ero rimasta dal sola con Zayn.
«Oppure potrebbe rimanerci Rose con te,e io andrei con Liam» alzai lo sguardo per osservare i suoi occhi color nocciola.
«Non credo che Rose ti ci farebbe rimanere» constatò lui,portando l'attenzione davanti a sè.
«Conosco modi per convincerla» replicai,guardando le mie scarpe.
«Non vorresti stare con me?» si morse un labbro.
«Se non mi stupri,ci posso anche stare» risi.
«Secondo me sarai tu a stuprarti me,invece che il contrario» stavolta si voltò verso di me.
«Sei troppo convinto» scossi la testa divertita.
«Ah già,tu sei quella diversa» si ricordò lui.
«Io son quella che non ti sbava dietro e che non ti implora di venire a letto con me» puntualizzai,notando l'autobus in lontananza.
«Stai forse insinuando che sarà io a supplicarti?» alzò un sopracciglio.
«Non si sa mai nella vita» conclusi,lasciandolo dietro di me mentre mi avviavo verso l'autobus.
La professoressa ci aveva richiamati tutti lì davanti per tornare a scuola,fece velocemente l'appello e vidi ricomparire a destra Rose e Liam - ma dove si erano infilati?
«Mi spieghi dov'eravate finiti?» le domandai,lei arrossì «non voglio sapere che avete fatto,solo dove eravate»
«Dietro la porta dell'uscita..» confessò imbarazzata.
Montammo sull'autobus e ci fiondammo nei quattro posti in fondo,seguite poi da Zayn e Liam,sistemandoci nelle stesse posizioni in cui eravamo in sala.
«Dite tanto di me e lui..» ammiccai,alzando un po' la voce,così che Liam mi sentisse «pensavo fossi un ragazzo per bene»
«Sarà che Liam aveva una voglia imminente» ipotizzò Zayn,ridendo.
«Non sono mica te,amico» gli rispose Liam.
Il telefono mi vibrò nella tasca destra,così lo presi per vedere chi mi aveva mandato un messaggio.
Jennifer: Ti sei fatta Zayn?!Voglio i dettagli!
E loro come avevano fatto a saperlo?Subito dopo,me ne arrivarono altri tre,tutti di fila.
Nancy: Ti pomici Malik di nascosto?Non è giusto,voglio sapere tutto!
Anne: Voglio sapere tutto,com'è successo,quando,come e perchè,andarci con Zayn è uno scoop!
Harry: Hey mammina,non si pomicia con uno dei miei migliori amici,ti potrebbero denunciare per pedofilia!
Oh,no..
 
Le ragazze si erano trattenute lungo il tragitto da scuola a casa di Jennifer dal farmi domande o dal chiedermi qualsiasi cosa che potesse essere rilevante al fine di capire qualcosa della mia situazione.Sono stata in pace solo in quei pochi minuti del tragitto,poi si è scatenato l'inferno.
«Ora,non rompere i coglioni e dicci» esordì Nancy.
«Ci hai fatto stare in ansia tutta la mattina» borbottò Anne.
«Adesso ci racconti tutto!» Jennifer mi puntò un dito contro.
Lo sapevo,adesso non uscirò viva da questa situazione.
«Devo proprio?» domandai incredula.
«Tu che dici?» mi rispose retorica Rose «okay che ero con te,ma non so tutta la storia»
«Allora sedetevi e reggetevi forte» enfatizzai sorridente.
Non se lo fecero ripetere due volte che si precipitarono a sedere sul divano,attente a tutte le parole che stavo per pronunciare.Cominciai a raccontare tutto quello che successe,sia nella sala -anche se Rose lo sapeva già- sia in bagno,dove nessuno sapeva di preciso cos'era accaduto.Le ragazze avevano 
«Giuro,Zayn bacia da Dio» conclusi,lasciandomi andare sulla poltrona.
«Cioè,in poche parole,se non fosse stato per il film,te lo saresti fottuto nel bagno del cinema?» chiese Anne interessata.
«Oh,non credo» pensai,mi avrebbe fatto schifo farlo lì.
«Brutto farlo in un bagno..» constatò Jennifer.
«Ma non mi dire» la prese in giro Rose.
«Sta' zitta te che sei andata dietro una porta a fare non so cosa» la rimproverai,facendola zittire.
«La pura e casta Rose?Non ci voglio credere» Nancy spalancò gli occhi.
Rose avvampò diventando uguale ad un peperone,mentre noi ridevamo come delle matte.
«Ragazze zitte che mi suona il telefono» Rose prese il cellulare dalla tasca «pronto?Oh Liam!» si allontanò nell'altra stanza.
«Era l'ora che diventasse un po',come dire,piccante» commentò Anne.
«Eppure Liam non sembra così selvaggio,almeno all'apparenza» Jennifer storse la bocca.
«Com'era il detto?L'apparenza inganna?» disse scherzosa Nancy.
«Kate,ti vogliono» urlò Rose dal ripostiglio,perchè si era rintanata lì?
«Zayn,Zayn!» iniziarono ad urlare le mie amiche,ridendo poi.
«Pronto?» presi il telefono e mi avviai al piano di sopra.
«Le tue amiche ci hanno messo poco per riconoscermi,eh?» potevo immaginare che stava sorridendo.
«Era quasi prevedibile che fossi tu» constatai,andando a fumare una sigaretta in terrazzo.
«Fidati,sono tutto fuorchè prevedibile» ammiccò.
«Mmh,va bene,ci crederò» aspirai dalla sigaretta.
«Che ne dici se venerdì vieni da me per aiutarmi con il lavoro di francese?» propose,sicuramente aveva ancora stampato in viso il suo classico sorrisetto.
«Non ho altra scelta,vero?» domandai ovvia.
«Se non vuoi subirti una Rose infuriata,ti conviene venire con me» spiegò,poi sentii il rumore di una porta chiudersi.
«Non è per Rose che accetto» ammisi io.
«E sentiamo,perchè mi degni di questo onore?» chiese divertito.
«Non posso perdermi l'occasione di vedere Malik,voglio fare invidia a tutte le ragazze della scuola che vorrebbero essere al mio posto» enfatizzai,inumidendomi le labbra.
«Mi sembra una spiegazione logica» constatò «senti,Liam sta rompendo,ci vediamo domani a scuola,intesi?»
«Certo»
«Ciao bellezza» riattaccò.
Finii la mia sigaretta in pace,pensando a cosa avrebbe potuto fare domani Zayn.


Ebbene no, non sono morta!
non fucilatemi, vi prego, so che sono in un ritardo ultra super iper arci extra mega galatticamente pazzesco, ma sto scrivendo cinquecento storie contemporaneamente, e non ce la faccio a stare dietro a tutte, scusami davvero D:
il capitolo non è lunghissimo ma non mi sembra neanche una cacata, dai su.
l'ho iniziato ieri pomeriggio e l'ho concluso poco fa, proprio perchè volevo pubblicarlo.
ho lasciato perdere tutte le fan fiction che dovevo scrivere per continuare questa, mi congratulo con me stessa lol
aaallooooora,
zayn e kate pomiciano liberamente in bagno, finalmente dai, dovevano farlo, no?
praticamente poi, da rose e liam lo viene a sapere anche tutto il resto del gruppo.
il prossimo capitolo non so quando arriverà, dipende dalle altre storie e quando l'ispirazione avrà la voglia di venirmi.
spero vi sia piaciuto, se lasciate una piccola recensione posso capirlo.
se vi va, passate anche dalle altre mie storie.
love you all, xx

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque. ***


Dopo aver urlato a mia madre che uscivo per andare a scuola,sbattei la porta dietro di me e mi incamminai per il marciapiede.Rose sarebbe entrata due ore più tardi perchè doveva andare dal medico,perciò mi toccava fare il tragitto casa-scuola da sola.Mi sistemai i capelli da una parte e mi misi ad osservare la strada intorno a me,come sempre vuota e solitaria.Ogni tanto passava una macchina,probabilmente qualche uomo che andava a lavoro.
Il suono di un clacson mi fece sobbalzare,e con la coda dell'occhio guardai chi potesse essere.
«Hey bellezza che fai,vai a scuola tutta sola?» l'inconfodibile voce di Zayn mi fece voltare del tutto.
«Mi fanno compagnia le sigarette» ironizzai,sorridendogli.
«Forza,salta su» propose,mostrandomi un casco.
«Guarda che a piedi non ci si mette tanto» replicai,dondolandomi su un piede.
«Non rompere e sali» concluse,sorridendomi sornione.
Scossi la testa divertita,accettando il passaggio.Zayn se ne stava con un piede a terra e un altro appoggiato sulla moto rosso fiammante,al fine di non farla cadere a terra,dato che sembrava davvero costosa.
Era impeccabile come sempre:il suo solito paio di jeans stretti scuri,un paio di Blazer rosse,una giacca college rossa e bianca e una t-shirt rossa.Si abbassò il casco e rimise in moto,mentre io ancora salivo sopra quell'aggeggio.
Mi sistemai il casco e appoggiai le mani sui suoi fianchi,poi il rombo della moto occupò le mie orecchie.
Un fresco venticello mi accarezzava la pelle e scompigliava i miei capelli,rendendoli ancora peggio di quel che erano.
Quando intravidi da lontano il cancello della scuola,notai che già un gruppetto di persone si era appostato lì davanti per vedere chi fossimo.
Odiavo stare al centro dell'attenzione,era risaputo dalle mie amiche.
Parcheggiò proprio lì davanti,e c'era ormai molta gente che ci osservava.Avevamo entrambi il casco integrale,quindi eravamo quasi irriconoscibili,anche se la moto di Zayn l'avevo già vista,quindi credo che stessero di capire chi fossi in realtà io.
Scesi poggiando finalmente i piedi a terra,Zayn sistemò qualcosa al suo mezzo di trasporto e poi si tolse il casco,sistemandosi con una mano la cresta che rimase perfettamente intatta.Io lo imitai,slacciando il casco e poggiandolo sul sellino,ravvivandomi i ricci.
«Poco appariscente,non credi?» osservai,notando che praticamente tutti ci stavano guardando.
«Abituati» si limitò a dire,mettendo meglio lo zaino nero sulla sua spalla.
Camminammo lentamente verso il cortile stando in silenzio,sentivo bisbigliare un sacco di persone alle mie spalle 'quello è Malik,che ci fa con la Watson?','Kate e Zayn stanno insieme?','Kate ha fatto una bella scelta','Zayn se la porta a letto sicuro'.
«Ciao ragazzi» salutò lui.
Eravamo davanti alla panchina dove erano seduti Harry e Louis,comodamente stravaccati neanche fosse il divano di casa loro.
«Ecco chi era l'attrazione della mattinata!» Louis si sedette composto.
«Non fanno altro che guardarvi,neanche foste due celebrità» Harry si rigirò un accendino fra le mani.
«Fumi?» gli domandai,cercando di non pensare al fatto che tutta la scuola mi stava guardando.
«In realtà questo è mio» Zayn glielo rubò dalla mani.
«Cos'è questa storia di Kate e Zayn?» Niall arrivò tutto sorridente con una stecca di cioccolata bianca.
«Dammene un po',che ho fame!» presi un pezzo e cominciai a mangiarlo.
«Ecco dov'eri!» Nancy mi affiancò fumando una sigaretta.
«Rose?» mi chiese Jennifer.
«Ha una visita» risposi,tirando fuori il pacchetto di sigarette.
«Non viene?» domandò Anne,aspirando dalla sua Camel Light.
«Entra alla terza» le fregai la sigaretta.
Ogni studente che passava per il vialetto si voltava verso la nostra panchina,ma che avevano ancora da guardare?
Ero parecchio nervosa,infatti aspirai tutta la nicotina in un tempo record.
Mi mordicchiai il labbro inferiore cercando di tenermi occupata e di non pensare al resto delle persone che camminavano alla mia sinistra,finchè non udii una frase.
'che troia' sentii solamente,e questo mi fece scattare letteralmente.
Tutto mi si poteva dire,ma non che ero troia.
Certo,avevo avuto anche io i miei ragazzi e mi piaceva provocarli,ma questo non significava che ci provavo con tutti.Ogni volta che mi si rivolgeva quell'insulto,la rabbia dentro di me raggiungeva il massimo livello e diventavo una bestia.Dato però che ero a scuola,cercai di trattenermi dal strapparle i capelli.
Lanciai lo zaino a terra e voltai di scatto la testa verso quella bastarda che poteva aver pronunciato quella frase,che riconobbi subito come Beth.
Mi avviai a passo spedito verso di lei e le sue due lecchine dietro.
«Hai qualche problema?» domandai,fermandomi davanti a lei.
«Io?» no,tua madre,stupida.
«Mio malgrado,sto parlando con te,quindi deduco che sia tu» spiegai ovvia.
«Non ho nessun problema,perchè?» un'aria seria le andò ad occupare il volto.
«E allora perchè mi hai chiamato troia?» continuai,cercando di non sbatterle la testa al muro.
«L'ho fatto davvero?Oh,non me ne sono accorta» rispose con nonchalanche.
«Allora,mettiamo in chiaro una cosa:non sono io quella che si va a sbattere i primini nella cucina del bar,quindi ricrediti» puntualizzai «e poi,troia per cosa?Perchè sono arrivata a scuola con uno dei ragazzi più fighi e scopabili della scuola,con il quale tu non hai nessuna possibilità?»
Strabuzzò gli occhi arrabbiata,per poi oltrepassarmi adirata come una iena,seguita ovviamente dalle sue amichette,che mi lanciarono un'occhiata che mi doveva mettere paura.Sbuffai sonoramente,poi mi voltai verso la panchina,la quale era deserta.Il motivo era semplice,perchè erano tutti e sette ad assistere alla scena.
Nancy,Anne e Jennifer mi guardavano contente,tirando su il pollice,Harry,Liam -da quando era arrivato?-,Niall e Louis mi facevano il segno dell'okay con la mano,e Zayn mi sorrideva,morendosi il labbro inferiore.
Oh Dio,che avevo detto..
 
«Avresti dovuto vedere,è sbiancata tutta insieme!» enfatizzò Anne.
«Poi è corsa via subito seguita dalle altre due» aggiunse Jennifer.
«Io credo che la prossima volta terrà la bocca chiusa» ipotizzò Nancy.
«Quanto avrei voluto esserci,quella bastarda ti rompe i coglioni dall'anno scorso» Rose mi mise una mano sulla spalla.
«Come mai dall'anno scorso?» domandò Liam,tirando su una gamba.
«Kate si è fidanzata con Josh Devine lo scorso febbraio,e proprio in quel periodo,piaceva anche a Beth» spiegò la prima,accendendosi una sigaretta.
«Devine non è quello che ti ha fregato la ragazza,Zayn?» domandò divertito Louis.
«Purtroppo.Che fine ha fatto?» ringhiò fra i denti.
Da quando avevo parlato con la troia,ovvero Beth,tutto il gruppo era venuto a farmi i complimenti,e lui se n'era rimasto in silenzio,con il suo sorrisetto malizioso in viso,passandosi la lingua sul labbro superiore ogni tanto.
Avevo evitato il suo sguardo e una possibile conversazione con lui,dato che mi rintanai dentro l'edificio subito dopo.
«Si è trasferito in una scuola di Manchester» rispose Liam,ricordandosi l'annuncio fatto dal suo professore.
«Oh meglio,così non mi ruberà altre ragazze» constatò,mandandomi un'occhiata veloce.
«E così,per colpa di un ragazzo,ti chiama troia da più di un anno?» continuò Niall.
«A quanto pare» disse Harry,sistemandosi meglio sulla panchina.
«E a Kate questo non va bene» Louis si risvoltò i pantaloni.
«Da cosa l'hai capito?» lo prese in giro Jennifer.
«Giuro che se la becco fuori da scuola ed è da sola la uccido e butto il cadavere nel Tamigi» minacciai,incrociando le braccia.
«Sarebbe uno spettacolo anche quello» ironizzò Rose,sedendosi sulle gambe di Liam.
Sentii vibrare il telefono nella tasca,lo tirai fuori e vidi il nome di mio padre sul display.
«Scusate ragazzi,è papà» corsi dietro un albero e risposi.
Chissà che voleva dirmi,per chiamarmi a scuola..
«Pronto?»
«Ciao piccina» rispose lui.
«Papà,che succede?» domandai,leggermente preoccupata.
«Perchè,che è successo?» che mi stava prendendo per il culo?
«Lo sto chiedendo a te» dissi,ovvia «mi hai chiamato tu,avrai qualcosa da dirmi»
«Sì,ma non è successo niente di grave,tranquilla» mi tranquillizzò.
«No sai,l'ultima volta che mi hai chiamato a scuola,è stato per dirmi che era morto il nonno» ricordai,poggiandomi con la schiena all'arbusto.
«Comunque» si raschiò la gola,forse per riprendermi «te l'ha detto mamma?»
«Che cosa?» quell'uomo mi faceva perdere dieci battiti ad ogni sua parola.
«Ti dovrebbe avvertire,ma non so quando..mi ha riferito che ti deve dire una cosa,che tipo oggi non c'è e che devi fare qualcosa..non mi ha detto nient'altro» mi informò lui.
«Ah,va bene» conclusi.
«Dai che devo tornare a lavoro,ci vediamo a cena» mi congedò,riattaccando.
Quando mia madre doveva dirmi qualcosa,c'era sempre da preoccuparsi.
«Non ho avuto l'occasione per farti i complimenti per il discorsetto di stamattina,così ne approfitto per farteli ora» la voce del ragazzo mi fece sobbalzare leggermente «proprio brava» si appoggiò all'albero.
«So dire sempre quello che penso» ammisi,voltandomi nella sua direzione.
«E allora» mi alzò il mento con due dita «io sono uno dei ragazzi più fighi e scopabili della scuola?»
«Se l'ho detto,ci sarà stato un motivo» alzai lo sguardo,incrociando i suoi occhi color oro.
«Sei sicura che non mi implorerai di venire a letto con me?» domandò divertito.
Cazzo,mi ero scavata la fossa da sola,che brava idea Kate!
«Ho solo detto la verità» cercai di trovare una risposta ad effetto «sei figo e scopabile,ma non per questo mi inginocchierò davanti a te e ti implorerò ti sbattermi al muro»
Rimase spiazzato da quella risposta,e io mi sentivo fiera di me stessa e di quanto il mio cervello fosse stato veloce ad elaborare una risposta così ben congeniata.
«Quello sta a me decidere se sbatterti al muro o su un tavolo» si mise di fronte a me,poggiando le mani ai lati della mia testa,in modo che non me ne potessi andare.
«Però io devo essere consenziente,altrimenti potrei denunciarti per stupro» feci scorrere un dito lungo tutto il suo petto,guardandolo poi negli occhi e mordendomi un labbro.
«Non credo che avrai qualcosa da ridire» si avvicinò,fino ad arrivare ad un soffio dalle mie labbra «ce la fai a resistere?»
«Ancora non mi conosci bene,sarai tu a cedere» mi leccai il labbro superiore.
«Oh,al diavolo le nostre stupide frecciatine» borbottò spazientito,annullando la distanza.
Sorrisi contenta,sapere di provocargli una battaglia interna fra cervello e ormoni mi rincuorava,avevo più potere su di lui di quanto mi aspettassi.Affondai una mano nei suoi capelli,cercando di avvicinarlo ancora di più a me.
Le sue labbra erano morbide come sempre,e quel sapore misto fra tabacco e menta mi faceva decisamente andare fuori di testa.
Passai la lingua sul suo labbro inferiore per delinearne il contorno,e sentii la stretta sui miei fianchi farsi più stretta.
«Se avessimo scommesso qualcosa,avresti perso» gli soffiai a due millimetri.
«Mi rifarò la prossima volta» si promise,donandomi un ultimo bacio.
 
Il giovedì stranamente passò più veloce del normale,nonostante il pesante orario.
Beth non si era fatta vedere,sicuramente si era rintanata in bagno a piangere per quanto le avevo detto,consolata dalle sue amiche che mi stavano dando,a loro volta,di troia.
Ci sarà mai stato qualcuno,in questo pianeta,che non ti giudichi per cose false?
Lo squillo del telefono mi distolse dai miei pensieri.
«Mamma?» risposi,sedendomi su un tavolino.
Ci eravamo fermati al bar della scuola,Niall voleva assolutamente mangiare qualcosa di salato,e noi lo avevamo accontentato.
«Tesoro,scusami ma ti ho potuto avvertire solo adesso» parlò lei.
«Non mettermi ansia,già papà stamattina mi ha chiamato e mi ha fatto preoccupare,che mi devi dire?» domandai,sperando che almeno lei me lo dicesse.
«Io oggi non posso tornare a casa» disse solamente.
«Come mai?» mi misi una mano nei capelli.
«Il mio capo mi ha dato un po' di lavoro in più,e non ce la faccio a tornare a casa..papà è a Leeds,e non tornerà prima del week-end.Quindi oggi la mia collega Trisha si è offerta di ospitarti a casa sua per il pomeriggio e la notte» mi spiegò.
«E come faccio con i compiti,scusa?» continuai,arricciandomi una ciocca.
«Domani hai la visita,non ricordi?» mi chiese ovvia lei.
«Oh,giusto..e io come faccio ad andare a casa di questa tua collega?» mia madre mi diceva sempre le cose a metà.
«Nella tua scuola ci dovrebbe essere suo figlio,si chiama Zayn,ha la tua stessa età,Trisha mi ha detto che ha una cresta nera..» iniziò.
«Sì mamma,so chi è Zayn» scossi la testa divertita.
«Tanto meglio.Trisha lo ha già avvertito,ti porterà a casa lui.Adesso devo andare,baci» riattaccò.
Ma com'è che entrambi i miei genitori mi attaccano al telefono ancor prima che io possa dire qualcosa?
Mi alzai dal tavolino,e andai verso la direzione di Zayn,che stava anche lui parlando al telefono.Chiuse la chiamata e si girò,incontrando il mio sguardo.
«Sembra che ci facciano stare insieme apposta» sussurrò,passandosi seducentemente la lingua sulle labbra.
«Sarà il destino» ipotizzai.
«Kate che fai,vieni con noi a casa?» mi domandò Rose,stringendo la mano al suo Liam.
«No,mi riaccompagna Zayn» annunciai,e tutti mi guardarono straniti.
«E' così strano che le offra un passaggio?» chiese lui,come se non gli interessasse di niente.
«No» rispose Louis.
«Allora ci vediamo domani» mi circondò le spalle con un braccio e ci incamminammo verso l'uscita.
«Ti chiamo dopo» mimai con le labbra a Rose,mentre uscivo di scuola.
Mi consegnò l'altro casco e lo indossai,per poi salire dietro di lui sulla moto.Sarei stata a casa sua e lo conoscevo solo da una settimana poco più,come inizio non era affatto male.Non ci volle molto per arrivare alla villetta di casa Malik,la quale era una graziosa casetta color panna con le finestre blu.
Parcheggiò nel vialetto di casa sua e mi fece scendere,mi sistemai meglio lo zaino in spalla e aspettai che avesse fatto le sue cose con quell'aggeggio meccanico.
«Vogliamo entrare?» mi propose,suonando il campanello.
Una donna con i capelli corvini tirati su in una coda aprì la porta,in un tailleur grigio chiaro,una camicetta bianca abbottonata fino al 
colletto,accuratamente piegato e un sorriso che mi sembrava di aver già visto da qualche parte.
«Zayn,eccoti!Tu sei Kate giusto?La figlia di Carrie» mi rivolse nuovamente un gran sorriso.
«E tu sei Trisha,la madre di Zayn» constatai,ironica.
«Scusate ragazzi,ma devo scappare,devo andare a prendere le ragazze a scuola e poi dobbiamo fare i nostri giri,ci vediamo stasera.Ah Zayn,papà tornerà prima di me,avvertilo tu» gli lasciò un bacio sulla fronte e uscì di casa.
La situazione era questa:casa Malik totalmente vuota,uno dei ragazzi più fighi e scopabili della scuola e io,entrambi attratti dall'altro e una tempesta ormonale interna.
Che fare?



Ooooolè!
oggi sono iperattiva, è già il secondo capitolo che pubblico, mi sento fiera di me stessa per la seconda volta :3
(il primo capitolo è quello dell'altra mia storia '30 cose da fare prima di partire')
è tutta la settimana che scrivo questo capitolo, e inizialmente non sapevo cosa far succedere, poi mi è venuto il lampo di genio e oggi ho buttato giù tutte le mie idee.
ho già immaginato che il prossimo capitolo parlerà di cosa succederà a casa Malik, e credo che sarà un capitolo un tantino hot, per così dire.
e il capitolo dopo ancora, credo che farò parlare Zayn, del quale non sentiamo i pensieri dal prologo.
è entrata in scena Beth, la troi..ovvero,quella cattiva ragazza che rompe le scatole,che si farà sentire sicuramente nei prossimi capitoli.
è stato nominato pure Josh, e lui arriverà un po' più tardi, dato che si è trasferito a Manchester,e sia lui che Beth complicheranno questa storia.
Kate deve andare dal dottore il venerdì mattina, proprio come ho fatto io oggi, e scoprirà una cosa.
no, non è incinta, lol
grazie a chi mi ha recensito il capitolo quattro, siete davvero importanti per me. (:
grazie a chi legge, a chi preferisce, a chi recensisce, e a chi mette tra le seguite o ricordate la mia storia. c:
xx


 

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Capitolo 7
*** Capitolo sei. ***


Zayn appoggiò lo zaino di fianco all'attaccapanni,posando poi la sua giacca stile college sullo schienale della poltrona lì vicino.Si passò una mano tra i capelli per poi voltarsi verso di me.
«Che fai lì tutta impalata?Fai come se fossi a casa tua» mi invitò,sedendosi sul bracciolo della poltrona.
Appoggiai lo zaino di fianco al suo,e osservai attorno a me:era un salotto abbastanza grande,con un grande divano in pelle nera,due poltrone lì di fianco,un mobile in legno alla parete e un tavolino di vetro,sul quale erano poggiate varie foto di famiglia.
«Mia madre mi uccide se non sono gentile con gli ospiti»  continuò,inumidendosi le labbra.
«Anche se,in realtà,non sono proprio un'ospite,sono più un'infiltrata costretta a restare qua» mi spostai il ciuffo.
«E non sei contenta di stare con me?» mi domandò,guardandomi indagatore.
«Ti lascio il dubbio» gli feci l'occhiolino.
«Che dici,andiamo a mangiare?» propose.
«Spero solo che non cucini tu,non voglio morire così giovane» lo canzonai,aspettando che si alzasse.
«Come sei diffidente» mise labbruccio «mia madre ci avrà lasciato qualcosa.Di solito,è Harry che cucina» spiegò,andando verso l'altra stanza.
«Harry Styles un cuoco?Pensavo si limitasse alla carriera di studente part-time» mi appoggiai al tavolo.
«Sono tante le cose che non sai su di noi» rimase vago,aprendo il frigo e tirando fuori due pacchetti.
«E per esempio,di te cos'è che non so?» mi avvicinai a passo lento verso la sua figura.
«Cosa vorresti sapere?» si voltò verso di me.
«Non so,vedi tu» posai la mia mano sinistra sulla sua destra.
«Beh,stravedo per le more» ammise,intrecciando le nostre dita.
«Sì okay,lo so che stravedi per me,ma passiamo oltre» roteai gli occhi,sotto lo sguardo divertito di lui.
«Mmh,allora..scusa,ma non so che dirti» Zayn sorrise,incastrando la lingua tra i denti.
«Che ne so,che profumo usi,qual è la tua canzone preferita,dove hai comprato tutte queste Nike Blazer,che boxer porti..» ipotizzai,accorgendomi solo dopo dell'ultima cosa che avevo detto.
«Calvin Klein neri,con la scritta bianca» mi sussurrò all'orecchio,prima di depositare il pranzo su due piatti.
Zayn adorava quando tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi,ma io non ero una di quelle:sarebbe stato lui,a cadere ai miei.
Cominciò ad 
apparecchiare il tavolo,posizionando piatti,bicchieri e posate in due postazioni l'una davanti all'altra.Prese l'acqua dal frigo e la sistemò al centro della tavola,invitandomi poi a sedermi.
Mangiammo la pasta al pesto -nonostante io non ne andassi matta- tranquillamente,parlando di 
cosa avevamo fatto il giorno a scuola,senza fare allusioni a niente - avrà sicuramente evitato al fine che io non potessi risputare l'acqua che bevevo,altrimenti sarebbe andata su di lui.
Decisi poi,una volta finito,di lavare i piatti,dovevo rendermi utile in qualche modo,non solo facendo 
schizzare gli ormoni di Zayn a mille.
Presi i piatti e li sciacquai,passandoci sopra la spugna con il sapone.
«Wow» mormorò,venendo accanto a me.
«Che cosa?» chiesi,senza staccare lo sguardo dai piatti.
«Il modo in cui strofini la spugna sul piatto» ammiccò,passandosi la lingua sul labbro superiore.
«Cosa vorresti che fosse?» domandai maliziosa.
«Contenuto vietato ai minori di diciotto» ironizzò sorridente,portando indietro la testa.
«Sei una cosa tremenda» lo schizzai con un po' d'acqua.
«Se mi hai disfatto la cresta,non so cosa ti faccio» minacciò,sistemandosela con le mani.
Mi bagnai ben bene le mani e le sfregai sui suoi capelli,alzandomi sulle punte per arrivarci -ma perchè doveva essere così alto?- e facendo diventare la sua cresta, un marasma scomposto di capelli corvini.
«Cosa mi fai?» lo guardai divertita.
«Se ti prendo..» cominciò.
Scattai in avanti correndo in salotto,sicuramente seguita da lui.Cominciai a girare attorno al divano,cercando di non farmi prendere da lui,che ogni tanto allungava la mano per afferrarela mia maglietta,invano.
Presi a ridere fragorosamente,mentre scappavo ancora da Zayn.Quando poi 
girai per la dodicesima volta attorno al divano,Zayn lo scavalcò e mi piombò addosso,facendomi aderire la schiena a terra.
«E ora dove credi di andare?» domandò retorico,posando una mano sul mio fianco.
«Dove potrei andare con te sopra di me?» puntai i miei occhi nei suoi.
«In camera mia,sai,ho il letto matrimoniale» ammiccò,passandosi la lingua fra le labbra.
Ne ero sicura,quella maledetta lingua gliel'avrei strappata a morsi.
«Ma non sai pensare ad altro,tu?» gli tirai un buffetto sulla spalla.
«Con una come te no» ammise,abbassandosi per succhiare un lembo del mio collo.
Buttai la testa all'indietro,chiudendo gli occhi,godendomi quel momento.Scese lungo tutto il collo,soffermandosi due secondi in ogni punto in cui passava.Intrufolò una mano sotto la maglietta,facendo scorrere le sue dita affusolate lungo il mio fianco.
«Ma tu i compiti non li hai da fare?» sussurrai,deglutendo.
«Merda» imprecò «me n'ero dimenticato»
«Se vuoi,ti aiuto» proposi,sicura del fatto che non avrebbe rifiutato.
«Te ne sono grato» fece leva sulle mani per alzarsi.
Mi tese le mani in modo da far alzare anche me,guardandomi con sguardo contento.Una volta in piedi,attirò il mio corpo al suo,stringendomi a lui mediante una mano sul mio fondoschiena.La mano libera la posò sulla mia guancia,ci passò un dito sopra e poi la avvicinò al suo viso,permettendomi di accedere al Paradiso.
Le sue labbra combaciavano perfettamente con le mie,come perfetto era quel bacio - come tutti 
gli altri.
Dopo qualche secondo mi staccai,tornando alla mia altezza -bassezza- naturale -stavo sulle punte-,prese il suo zaino e mi portò al piano 
di sopra,facendomi ammirare casa sua.Entrai in una semplice camera da letto,ovviamente la sua,con una scrivania,un armadio a parete,una scarpiera contenente i vari paia di Nike Blazer e aveva ragione:c'era il letto matrimoniale.
«Che ne dici?» prese dall'armadio una sedia.
«Mmh,non è male» mi girai su me stessa.
«Per domani devo fare matematica e biologia» mi informò,chiudendo il diario.
«Così poco?» di solito io ogni giorno me ne stavo a studiare.
«Si,perchè domani ho due ore di non so cosa e ginnastica,quindi ho solo questo da fare» mi spiegò,andando a prendere da uno sportello libro e quaderno delle materie citate.
«Ma com'è che te non fai mai un cazzo,e io studio come una dell'università?» domandai retorica,avvicinandomi alla scrivania.
«Non è vero,è solo che domani mi è capitato un giorno fortunato» si difese,stringendosi nelle spalle.
«In cosa devo aiutarti?» chiesi,sedendomi.
«Biologia» rispose,aprendo il libro di matematica.
«Non ci credo che sei bravo a matematica» lo presi in giro,rigirandomi fra le mani una matita.
«Ah-ah,simpatica» mi fece una linguaccia.
«Forza,invece di cazzeggiare,fai matematica che io sono qua ad aspettare te» lo intimai ad iniziare i compiti,che io non avevo da fare.
Prese un lapis e cominciò a scrivere qualcosa,qualche lettera seguita da qualche numero:io non c'avrei mai capito niente.Era troppo complicata per i miei gusti,tutti quei numeri affiancati senza un motivo,le lettere lì di fianco..era troppo difficile e troppo insensata.Il telefono trillò nella tasca dei miei pantaloni,un messaggio.
-Mi chiami? 
Rose,la solita.Mi alzai dalla sedia e uscii in terrazzo -avevo appena scoperto che ce l'avesse-,digitando il numero della mia amica.
«Com'è 'sta storia che non mi hai chiamato?Hai avuto cose più importanti da fare?» mi domandò quasi arrabbiata.
«Scusa,mi è passato di mente..e poi,se devo essere sincera..» sussurrai,in modo che lui non mi potesse sentire.
«Te lo sei fatto!?» urlò lei,con la voce sorpresa.
«Sono andati a letto insieme?!» urlò poi la voce di Liam.
«Ciao anche a te,Liam..» dissi rassegnata.
«Forza,rispondi!» continuò Rose.
«No carissimi,il letto è ancora intatto» risposi soddisfatta.
«Ricordati che posso chiedere conferma a Zayn» mormorò Liam.
«Fai pure,ti dirà soltanto che ci siamo fatti una pomiciata» mi arricciai una ciocca.
«Proveremo a crederci» borbottò lui.
«Adesso devo andare,devo aiutarlo a fare i compiti» li salutai.
«Sì,i compiti,bella scusa» mi canzonò lei «a domani»
«Mi raccomando,divertitevi e non distruggete niente» li rimproverai,riattaccando.
Tornai dentro richiudendo la finestra dietro di me silenziosamente.
Mi fermai un secondo ad osservarlo:era tutto concentrato sul libro verde di 
matematica,trascriveva qualcosa su un foglio a quadretti a buchi e poi usava la calcolatrice,per poi continuare a scrivere.
Mi avvicinai con 
calma alla sua figura,e posai le mani sulle sue spalle,appoggiando la mia testa alla sua.
«Ma come siamo impegnati» commentai,osservando il suo operato.
«Sto per finire gli esercizi» annunciò vittorioso.
«Oh,allora aspetto» mi sedetti di nuovo accanto a lui.
Aspettai che finisse,anche perchè non ci mise molto,nel giro di cinque minuti chiuse il libro e lo fece scorrere in fondo alla scrivania.
«Allora,biologia» esordì.
«A che punto siete?» domandai,dato che dovevo aiutarlo.
«Stiamo ripassando le cellule,tra poco avremo il compito» mi informò,prendendo a sfogliare il libro bianco e viola.
«Di già?Il nostro di scienze sa a malapena come si chiama» ironizzai,scuotendo la testa.
«Ecco» mi posizionò davanti due pagine «non le ho capite»
«Le cellule vegetali e quelle animali?Scherzi?» non c'era da capire nulla,dovevi solo impararle.
«Giuro» si mise una mano sul cuore.
Gli feci leggere ogni paragrafo -erano otto- e ogni volta che arrivava al punto,dopo aver letto quattro righe,si fermava e io gli chiedevo 'hai capito?' e lui mi rispondeva 'no',allora ero costretta a rispiegare da capo tutto,per poi riponergli la domanda e finalmente mi diceva 'ora sì',così poi da continuare.
Per quanto all'apparenza non potesse sembrare -perchè lui era tutto fuorchè uno studioso-,si stava impegnando davvero nel 
capire quello che gli stavo dicendo.
«Basta,ti prego» poggiò la testa sul libro,esasperato.
«Sai che non abbiamo ancora finito,vero?» gli ricordai «mancano ancora le altre due pagine,quelle sulla descrizione interna delle cellule»
«Per favore,una pausa» mi pregò.
«Certo,tanto sei tu che devi studiare» mi spaparanzai sulla sedia.
«Dato che sono stato così bravo» iniziò con fare filosofico «mi merito una ricompensa»
«Ma se non hai fatto niente!» lo presi in giro,tirandogli un pugno sulla spalla.
«Oh sì invece,ho capito due pagine» si difese «quindi mi merito una ricompensa» ripetè.
Stavo per chiedergli cosa volesse,ma neanche il tempo di aprir bocca che la sua era premuta sulla mia:avrei dovuto aspettarmelo.
Intrufolò una 
mano nei miei capelli e io lo facilitai,sporgendomi a mia volta in avanti,dato che lui lo aveva già fatto.Con entrambe le mani poggiate sulle sue gaunce,lo attiravo ancor di più a me,anche se eravamo già tanto appiccicati.Mi alzò dalla sedia per poi poggiarmi sulla scrivania,scaraventando il libro di biologia e le varie cose che aveva sopra -come i due quaderni,il diario e la bustina piena di roba-  a terra,senza preoccuparsene 
minimamente.Tenne le mani sui miei fianchi,mordendomi ogni tanto il labbro inferiore.
«Che dici,ricominciamo?» proposi,soffiandogli sulle labbra.
«Solo se,quando abbiamo finito anche queste altre due pagine,mi dai un'altra ricompensa» decise.
Sorrisi e gli diedi un ultimo bacio,per poi rimettermi seduta.


Olèèèè!
ho aggiornato pure questa cc:
lo so che sono in un ritardo stratosferico, ma ho una miriade di cose da fare: aggiornare la mia storia '30 cose da fare prima di morire', devo scrivere 'I think we got a problem', devo studiare per la scuola, fare i compiti, studiare per le verifiche.. io un giorno di questi schiatto.
da me oggi ha nevicato, non so da voi, ma io spero che nevichi tutta domenica, almeno così lunedì me ne sto a casa al calduccio, così posso continuare anche a scrivere.
il capitolo sette l'ho già iniziato per la vostra fortuna, e spero che potrò pubblicarlo il prima possibile.
mi sono divertita tanto a scrivere questo capitolo, non è esaltante ma è carino, su,
concedetemelo qualche complimentuccio cc:
adesso mi vado a guardare i cesaroni, spero che il capitolo vi piaccia, scusate se ho scritto poco in questo mio 'angolo autrice', ma non so che dire apparte che vi ringrazio infinitamente (:

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Capitolo 8
*** Capitolo sette. ***


«Trisha,è tutto buonissimo» mi complimentai,ingerendo l'ultimo pezzo di carne.
«Lo dici solo per farmi contenta» arrossì.
«No sul serio,non assaggiavo una carne così da giorni,i miei sono sempre a lavoro» le spiegai,prendendo un sorso d'acqua.
Trisha era tornata a casa con le sorelle di Zayn la sera,era andata a fare un giro al centro commerciale con loro ed erano tornate con una montagna di buste.
Aveva aspettato il padre di Zayn -che scoprii si chiamava Yaser- e poi avevamo cominciato a cenare tutti insieme,come 
fossimo un'unica famiglia,come se io ne facessi parte.
Walihya,Doniya e Safaa erano davvero simpatiche,Trisha e Yaser non la smettevano di 
farmi complimenti su come fossi stata gentile di aver aiutato Zayn con biologia -anche se poi abbiamo finito per fare altro- e che erano contenti che fosse amico di una brava ragazza come me.

Io.
Una.
Brava.
Ragazza.
Mi veniva da ridere.

 
«A proposito» sembrò ricordarsi la donna «tua madre mi ha accennato che vai all'ospedale domani»
«Come ospedale?» Zayn quasi si strozzava con un pezzo di pane.
«Sì,devo fare una visita,niente di grave» spiegai.
«Oh,menomale» il moro sembrò rilassarsi.
«Ma voi due,come avete fatto a conoscervi?» chiese la piccola Safaa.
Ma che..?!
«Liam,ce l'hai presente?» la bambina annuì «ecco,lui sta con un'amica di Kate»
«Ah,quella Rose» rammentò Doniya.
«Liam ne parla continuamente» aggiunse Walihya.
«E voi come fate a sapere tutto questo?» Zayn non capiva.
«Sentiamo di cosa parlate quando siete in salotto» gli rispose quest'ultima.
«E sentiamo anche cosa dite su Kate» lo riprede Doniya.
«Zayn,è per te» lo avvertì Trisha,che aveva il cordless in mano.
Si alzò e lo andò a prendere,fiondandosi in salotto dopo aver risposto.Io mi sentivo un po' in imbarazzo,insomma:Zayn mi aveva lasciata da sola con la sua famiglia che io conoscevo da solo un giorno e non sapevo assolutamente cosa fare.Aiutai Trisha a sparecchiare la tavola,poi mi proibì categoricamente di fare altro,dato che ero l'ospite - stesso discorso di Zayn.Mi feci trascinare da Doniya in salotto,e il moro non era lì -forse era in camera- e mi fece sedere sul divano,accendendo la televisione.
«Kate» mi chiamò la più piccola,arrivando di corsa.
«Dimmi» le rivolsi un sorriso.
«Ma tu sei la fidanzata di Zayn?» mi domandò,sedendosi di fianco a me.
«No,perchè?» la guardai.
«Zayn ha detto che sei bella..» confessò,portando le ginocchia al petto «e secondo te,mio fratello è bello?»
«Oh sì,molto» ammisi «proprio come te»
«Davvero?» mi sorrise.
«Certo,tu sei bellissima,molto più di me,te lo assicuro» le accarezzai una guancia.
«Grazie» mi si buttò,letteralmente,tra le braccia.
«Safaa,che ne dici di lasciare Kate,così che andiamo su io e lei?» Zayn spuntò da dietro di me.
«Che volete fare?!» chiese con sguardo offeso lei.
«Dobbiamo finire di ripassare» risposi subito io.
La piccola annuì lasciandomi alzare,mentre Zayn mi guardava divertito.Ci avviammo in silenzio per le scale,arrivando fino all'ultimo scalino.
«Ah,ragazzi!» ci chiamò Trisha «dato che ora andate su,Zayn dalle una tua maglia per dormire,e apri l'altro letto,non vorrai far dormire Kate sul divano?!»
«Oh,nessun problema se dormo sul divano,in fondo sono venuta a rovinarvi i piani,e sono io quella che disturbo» chiarii.
«Non se ne parla neanche!Non ti farei mai dormire scomoda,perchè su quel divano è impossibile dormirci,dormi nell'altro letto in camera mia» la riprese il moro.
«Ecco,non provare ad opporti perchè quando Zayn decide una cosa,è difficile che cambi idea.Se non ci vediamo,buonanotte ragazzi» ci salutò definitivamente,prima di sparire con lui in camera sua.
Sparimmo definitivamente in camera sua,dato che mi avevano vietato di dormire sul divano.
Poggiai il telefono sulla scrivania,controllando 
quanta batteria fosse rimasta.
«Quando Zayn decide una cosa,è difficile che cambi idea..mmh,mi viene in mente qualcosa» esordii,sedendomi sul letto.
«Ti ci voleva mia madre per capirlo?» mi affiancò «non ti lascerò andare tanto facilmente» si morse un labbro.
«No,l'avevo già capito che eri ostinato» gli lasciai un bacio sulle labbra «ah,cos'è che dici su di me insieme a Liam?» mi ricordai.
«Beh» sorrise «cosa vuoi che dica?» si difese.
I nostri nasi praticamente si sfioravano,la mia mano era sotto la sua e un suo dito passava sopra la mia.I miei occhi cercavano disperatamente i suoi,come se fosse necessario che ci guardassimo.
«La verità..?» domandai retorica.
«Sai,qualche volta noi ragazzi parliamo di ragazze» cominciò «e nel discorso,ci sei capitata pure tu»
«O forse parlavate solo ed esclusivamente di me?!» tentai,inclinando la testa.
«Non posso dire che hai torto» rise «in ogni caso,ho detto a Liam che sei bella,che baci da Dio e che saresti da portare a letto»
«Tutte cose che io so già» mi strinsi nelle spalle,sorridendo.
«Ah,e che sei tremendamente modesta» sembrò ricordarsi.
«Quasi ai tuoi livelli» gli tirai un pugno sulla spalla «e perchè non mi hai ancora portato a letto?»
«Perchè voglio che sia tu a supplicarmi» ammiccò «e poi,voglio farti impazzire ancora un po'»
Si sporse poco in avanti e mi stampò un bacio sulle labbra,sentii di nuovo quel misto fra tabacco e menta che tanto mi intrigava,il che mi fece ricordare che non avevo ancora fumato.
«Che ne dici di una sigaretta,mister sono-figo-solo-io-e-tutte-cadono-ai-miei-piedi?» gli soffiai sulle labbra.
«Certo,miss non-bacio-Zayn-Malik-perchè-altrimenti-lo-implorerei-di-farmi-sua» commentò retorico,alzandosi.
«Sei davvero così certo che ti implorerò,eh?» tirai fuori dallo zaino -che avevo portato su prima di cena- un pacchetto di Winston,notando che ne avevo ancora tante,fortunatamente.
«Sarei pronto a scommetterci» ammiccò,aprendo la porta del terrazzo.
Uscimmo e ci appoggiammo sul balcone,in silenzio,l'unico rumore che si sentiva era quello del vento e i nostri respiri quando buttavamo fuori il fumo.Io mi guardavo un po' attorno,lì la zona era davvero carina,ed io non ci ero mai stata.Era un posto tranquillo,se non fosse stato per Zayn.
Ogni tanto buttavo un'occhiata sulla sua figura,e dovevo ammettere che era davvero bello - riconfermavo quello che avevo detto a Safaa.Ora capivo perchè ogni ragazza cadeva ai suoi piedi.
«A che pensi?» esordì,distogliendomi dai miei pensieri.
«A te» ammisi,aspirando.
«Oh,allora non sono l'unico» borbottò,sorridendo.
«Anche tu pensi a te stesso?» ironizzai.
«Ammetto che succede» si leccò le labbra «ma in realtà stavo pensando a te»
«Wow,che onore» spiacciai il mozzicone sul davanzale «perchè non metti dei fiori?E' così vuoto questo terrazzo»
«Morirebbero» si strinse nelle spalle «perchè,a te piacciono i fiori?»
«No,li odio» confessai «quindi,se ti viene in mente di regalarmi delle rose..cambia idea e prendimi un pacchetto di cioccolatini»
«Me ne ricorderò» aspirò un'ultima volta e la gettò nel prato sotto di noi,chiudendo gli occhi.
«Soffri di vertigini?» domandai,osservandolo.
«Solo un po'» lo guardai storta «soffro di vertigini,okay?»
«Anch'io» cercai di rassicurarlo.
«Vedi quante cose abbiamo in comune?» mi sorrise.
«Sicuramente non il fatto che vado a letto con tutti» gli feci una smorfia.
«E tu che ne sai?» borbottò quasi accigliato.
«Le voci corrono,e poi tutti conoscono la tua reputazione» gli feci notare.
«Ah,quindi tu adesso vuoi fare la santarellina?Guarda che anche tu te ne sei fatti parecchi» tirò fuori il suo asso nella manica.
«Prego?» domandai con evidente disappunto.
«Guarda che ci sono voci anche su di te,che credi?La nostra scuola è peggio di facebook» disse con fare filosofico.
«E che si dice riguardo a Kate Watson?» mi poggiai al davanzale.
«Che proprio l'altra settimana,ti sei lasciata con Andy Samuels,capitano della squadra di basket,perchè lui è venuto a sapere che ti sei fatta il suo migliore amico,Scott Brown due settimane prima» mi informò.
«Informato,eh..» abbassai lo sguardo,imbarazzata «che ne dici di andare a letto,invece di parlare delle mie scopate?In fondo,tu domani hai scuola»
«Com'è che le buone idee vengono solo a te?» mi circondò le spalle con un suo braccio,rientrando dentro.
Tirò fuori il letto dove avrei dovuto dormire da sotto il suo,posizionandolo davanti alla scrivania.Sistemò il lenzuolo e la coperta azzurra,poi cacciò fuori dall'armadio un cuscino e lo sistemò sul letto.
«Mia madre ha detto di darti questa per dormire stanotte» mi lanciò una sua maglietta «sicuramente non hai il pigiama,e mia madre non ha potuto comprartelo perchè non sapeva che taglia avevi»
«Dovrò ricordarmi di ringraziarla» dissi «credi che mi starà?»
«Certo,sta a me» rispose tranquillo.
«Allora vado a cambiarmi,sai non vorrei eccitarti» gli feci la linguaccia ed entrai nel bagno di camera sua - ragazzo fortunato che aveva il bagno in camera.
Mi spogliai velocemente e indossai la sua t-shirt nera marchiata Adidas con il logo e la scritta in oro,e mi arrivava a metà cosce.Mi diedi una sistemata ai capelli e uscii,tornando in camera sua.
«Come mi sta?» mi morsi un labbro.
«Staresti bene anche senza» mi guardò dalla testa ai piedi.
«Scemo» mi infilai nel 'mio' letto.
«Scusa,che fai?» chiese,mentre si sistemava i pantaloni grigi.
«Dormo?» risposi retorica.
«Tu non dormi lì» decise.
«Ma se hai messo il letto apposta!?» quel ragazzo era la contraddizione fatta persona.
«Non importa,tu dormi con me» mi prese di peso e mi fiondò nel suo letto.
Si infilò sotto il leggero lenzuolo subito,di fianco a me.Non ho avuto neanche il tempo di protestare o dire qualcosa che mi stampò un bacio sulle labbra e uno sulla sfronte,sussurrandomi 'buonanotte'.Mi cinse un fianco con un braccio e mi attirò a sè,ed io poggiai la testa sul suo petto.



Con questo capitolo mi sono messa un razzo in culo, come quello che usa Niall quando salta.
sono un mito, ditelo cc:
ho aggiornato con pochissimo tempo di distanza dal capitolo precedente, il che mi rende decisamente una grande lol
questo capitolo è carino e coccoloso :3
Zayn e Kate chiaccherano amabilmente tra di loro, e mi piacciono tanto tanto
il capitolo otto pensavo di farlo dal punto di vista di Zayn, dato che è dal prologo che non dice niente, però mi ci vorrà un po' più di tempo, come sapete ho tante FF da scrivere, e non ho il tempo materiale per farle tutte insieme
se solo a scuola ci fosse la materia 'fan fiction', saremmo tutte più contente.
come vi sembra? non è pieno di colpi di scena come fanno loro di solito, però è carino, ci sono loro insieme e blaterano teneramente, certo Zayn fa il cascamorto ma vabbè, è carino uguale (:
grazie per chi legge la mia storia e chi la recensisce, ogni volta che leggo cosa ne pensate mi fate sempre felice :')
il mio contatto twitter è @yeahdevine, se volete contattarmi io ci sono fissa su twittah, basta che mi dite chi siete e vi risponderò tranquillamente, se volete farmi domande sulla storia o semplicemente sparare qualche stronzata, mi ci trovate
adesso mi dileguo, xx

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Capitolo 9
*** Capitolo otto. ***


Zayn's part.
Fortunatamente riuscii a fermare la sveglia prima che suonasse,mi ero svegliato -stranamente- cinque minuti prima delle sette non si sa con quale miracolo.
Mi ero messo ad osservare Kate,dato che ancora dormiva:era così bella.Le accarezzai una guancia con due dita,scostandole una ciocca riccia.Mi alzai lentamente attento a non svegliarla e scesi in cucina,dove regnava il silenzio - ancora per poco.
Arrivò di corsa Safaa,seguita da Walhiya;mia madre posizionò le tazze di latte fumante in ogni posto,eccetto quello di mio padre,dato che non c'era.
«Oh,buongiorno Zayn» mi salutò mamma,rivolgendomi un sorriso.
«Ciao mamma» risposi «i cornetti..»
Mia madre posò il vassoio dei cornetti sul tavolo,due se li prese Safaa,uno Walhiya,un altro mia madre e l'ultimo lo afferrò Doniya.
«Bene,non faccio colazione» annunciai,lasciandomi andare sulla sedia.
«Che avete fatto ieri sera tu e Kate?» chiese curiosa Walhiya.
«Abbiamo fumato una sigaretta e poi ci siamo infilati a letto» risposi,omettendo tutto il nostro discorsetto.
«Mmh,davvero?Non è che avete dormito inseme?» domandò con fare indagatore Doniya.
Ma cos'era,una nuova puntata di 'mettiamo in imbarazzo Zayn'?
Mi stavano letteralmente sputtanando di fronte a mia madre,e sinceramente non era la migliore delle cose.Infatti,mi guardò un po' strana,alzando le sopracciglia,poi prese a fare le sue solite faccende,ma mi ero accorto che voleva assolutamente ascoltare ciò che stavo per rispondere.
«Ma certo che no» cercai di essere il più convincente possibile.
«E allora voglio controllare» Doniya si alzò e corse di sopra.
Oh cazzo,cazzo,cazzo.
Ero nella merda più totale.
Mai ero stato in imbarazzo per aver dormito con una ragazza,men che meno con una con cui non ho fatto niente.Rincorsi mia sorella per le scale,preoccupato.
Lo avrebbe detto a mia madre,e le moine e gli interrogatori non avrebbero mai avuto fine.Non è che potevo dire a mia mamma che Kate è davvero sexy e che andremo a letto insieme -perchè andremo a letto insieme-!?
Nessuna delle mie sorelle mi avrebbe dato più pace,e anche Kate poi sarebbe stata incastrata dalle loro domande.Gli interrogatori della CIA non erano niente in confronto a ciò che avrebbero fatto le mie apparentemente adorabili mini-Zayn in versione femmina.
«Mi sono sbagliata» si strinse nelle spalle e tornò giù,salterellando.
Aprii la porta di camera mia e trovai Kate distesa nel letto singolo davanti alla scrivania.
Quella ragazza era un genio.
Sicuramente si era svegliata,oppure mi ero sognato tutto.Incrociai le braccia al petto e incrociai una gamba,battendo silenziosamente la punta del piede.
La osservavo con un sorrisetto stampato in faccia:dormiva beatamente con un braccio dietro la testa e uno sulla pancia,la bocca dischiusa,il torace che si alzava e abbassava con ritmo regolare.Era stata geniale,neanche avesse sentito tutto il trambusto del piano di sotto.
Mi ricordai poi,che io avevo scuola,perciò dovevo prepararmi.Andai in bagno e mi lavai,poi tornai in camera e scelsi un paio di jeans stretti scuri e le Blazer grigie,che avrei abbinato ad una maglietta del medesimo colore.Mi spogliai -tanto Kate ancora dormiva,e poi vedermi mezzo nudo era soltanto l'ottava meraviglia del mondo- e indossai i pantaloni e le scarpe,rimanendo a torso nudo,dato che la maglietta non mi convinceva.
«Che bello spettacolo» la sua voce mi bloccò.
«Lo so,me lo dico spesso» ammisi,sorridendole.
«Cosa c'è che ti affligge?» si alzò dal letto.
La mia maglia le stava decisamente bene,sarebbe stato un peccato sfilargliela.Peccato che in casa mia ci fossero altre quattro persone.
«Non mi piace la maglia» storsi la bocca.
«Permetti?» domandò.
Misi le mani indietro in segno di difesa e la lasciai frugare nel mio armadio colmo di roba.Alla fine,sembrò trovare una maglietta che le piaceva.
«Questa» maglietta bianca della Nike.
«Se lo dici tu» mi infilai subito la t-shirt «vado a farmi i capelli»
Entrai in bagno e avevo 12 minuti per occuparmi dei miei meravigliosi capelli.Presi lacca,gel e cera e operai affinchè il risultato fosse un'impeccabile e perfetta cresta.Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio e mi trovai perfetto,proprio come ogni mattina.Uscii di lì e Kate stava seduta sulla scrivania,dondolando le gambe.Mi stavo trattenendo dal desiderio di saltarle addosso,solo perchè casa mia era abitata.
Presi il giubbotto di pelle nero -l'avevo portato in camera il pomeriggio prima- e lo indossai,raccolsi lo zaino e me lo misi in spalla.
«Non mi saluti?» Kate fece labbruccio.
«Vuoi così tanto un mio bacio?» ammiccai,avvicinandomi a lei.
«E tu ne vuoi così tanto uno mio?» si morse il labbro.
«Non puoi fare così» posai una mano sulla sua coscia «io sto cercando di trattenere i miei istinti»
«Era proprio questo il punto» mi attirò a sè per il colletto «dovrai passare un'intera giornata scolastica senza di me,ce la farai?»
«E tu invece,ce la farai a stare all'ospedale senza pensare a me?» mi passai la lingua sulle labbra.
«Non te lo prometto,non pensarti è difficile» sorrise «non montarti la testa dopo questa frase»
«Oh,non lo farò» mi sporsi per posare le mie labbra sulle sue,delicatamente.
Intrufolai la lingua nella sua bocca,lei allacciò le gambe al mio bacino e mi tenne le guance.Era strano come ogni conversazione fra me e lei finisse così,non mi era mai successo con nessuna ragazza - anche perchè con tutte le altre non parlavo neanche.
«Se continuiamo,finiremo per farlo» la avvertii,volevo conservarmela la nostra 'prima volta'.
«Sì,perchè tu ti ecciterai a tal punto che non resisterai» ecco tornata la solita stronza.
«Purtroppo devo andare a scuola» le stampai un altro bacio «ricordati che oggi pomeriggio dobbiamo rivederci per francese»
«Oh,giusto.Ti vengo a prendere a scuola e poi andiamo in biblioteca con la tua trappola infernale chiamata moto,okay?» mi baciò un'altra volta.
«Va bene capo» le diedi un ultimo bacio a fior di labbra «a dopo»
 
Arrivai a scuola sistemandomi i capelli e mettendo il casco sul braccio destro,subendomi gli sguardi maliziosi di molte delle ragazze del liceo.
Ormai era una routine:loro mi mangiavano con gli occhi,e io sorridevo loro leccandomi le labbra,classico.Presi una sigaretta dal giubbotto e la accesi,la prima sigaretta della giornata era sempre la più buona.Una ragazza conosciuta mi si parò davanti nel mio percorso di ogni mattina che serviva ad attirare l'attenzione di tutte le ragazze e a far girare i loro ormoni.
«Ciao» sorrise.
«Ciao» le risposi,aveva un'aria familiare,ma non mi veniva in mente..
«Non so se mi conosci,ma sono Beth» mi allungò la mano.
Ecco chi era!
«Zayn» strinsi la mano.
«Oggi non c'è la tua amichetta?» mi domandò retorica.
Ah,questa era quella troia che ha litigato con Kate l'altro giorno.
«Potrei dire lo stesso» notai che neanche lei era circondata dalle sue oche.
«Sono già entrate» non me ne fregava niente «avrei una proposta da farti»
«Mmh,sentiamo» non si diceva mai di no ad una ragazza.
«Che ne dici se alla ricreazione» si avvicinò al mio orecchio e fece scorrere un dito lungo tutto il mio petto «ce ne andiamo al Vuoto?»
Il Vuoto era un posto in cui ci stavano i peggio drogati,i peggio cannati e quelli che scopavano come dannati.Avevo regalato a molte ragazze molte delle mie performance lì,era un posto non proprio di lusso,ma almeno lì nessuno poteva scoprirti.Arrivò con la mano sotto il bottone dei miei jeans,e dovevo fermarla prima di combinare un disastro.
«Dico che non sia una buona idea» allontanai la sua mano.
«Zayn Malik che rifiuta di farsi una ragazza,dovevo ancora sentirla questa» mi canzonò.
«Lo so,è strano,ma credo che rifiuterò la tua gentile offerta» la superai,incamminandomi verso i miei amici.
«Ah giusto,tu adesso te la fai con la troia della Watson» borbottò.
«Ma tu la bocca chiusa non la sai tenere?» mi voltai irato verso di lei «troia?»
«Certo,è una troia» continuò sicura.
«Almeno lei non va a fare richieste esplicite» la difesi «e poi,guardati per te,che apri le gambe a comando» gettai la sigaretta a terra e mi avviai verso Niall.
 
«Come mai oggi Kate non c'è?» mi chiese Harry,prendendosi una bottiglietta d'acqua.
«Doveva andare all'ospedale» risposi,tirando fuori il cellulare.
-Tutto okay? xx
«Come ospedale?» Louis strabuzzò gli occhi.
«Deve fare una visita di controllo,mi pare..» mi morsi un labbro.
«Com'è andata stanotte?» Liam mi tirò una gomitata.
«Non ci hai raccontato ancora niente» piagnucolò Niall.
«Ah,scusate» mi sedetti sulla panchina «siamo andati a letto insieme»
«Lo sapevo» esultò Liam.
«E com'è?E' brava?» chiese curioso il biondo.
«Quindi,la tua sfida si conclude qua» constatò Louis.
«Siamo andati a letto insieme nel vero senso della parola,abbiamo dormito insieme» spiegai.
«Te la vuoi lavorare per bene,eh» il riccio mi guardò malizioso.
«Ma quindi,se non te la sei fatta,che avete combinato?» Liam storse la testa.
«Abbiamo parlato,abbiamo fumato una sigaretta..» iniziai.
«No Zay,non hai capito,noi vogliamo sapere le parti interessanti» mi fermò Louis.
«Ovvero quelle piccanti» mi fece capire Niall.
«Non ci saremo fatti una sana scopata,ma una sana pomiciata sì,e anche più di una» cominciai «e poi per dormire le ho dato la mia maglia,quella nera dell'Adidas,e credetemi se vi dico che non è stato facile contenermi:cioè cazzo,una come lei,chiusa in camera mia con me e coperta solamente da una maglia..» non trovavo altre parole con le quali descrivere Kate,e mi lasciai andare ad un sospiro.
«Possiamo capire» Harry mi tirò una pacca sulla spalla.
«Io non so se sarei riuscito a resistere» ammise Louis.
«Non so neanche io come ho fatto,giuro» mi passai una mano fra i capelli.
Kate: Sto aspettando il mio turno, sono in ansia! ps. sei stato il mio pensiero fisso. xx
Sorrisi alla vista di ciò che mi aveva scritto.Non era mio solito messaggiare con le mie future o già castigate vittime,o se dovevo farlo,era per decidere a che ora andare a casa loro.
Non sapevo perchè,ma ero preoccupato per Kate.
Di tutte le ragazze con cui ci avevo provato,era l'unica ad avermi fatto uno strano effetto che nemmeno io sapevo descrivere.
- Vai tranquilla, è solo una visita. ps. sto provando ad abituarmi alla tua assenza, ma è difficile. xx
Quello bravo con le parole era Liam,e se ne avessi parlato con lui forse avrei avuto una spiegazione,dato che mi capisce al volo.
O forse,mi avrebbe preso in giro.
La campanella di fine ricreazione suonò,ed io dovevo andare con Liam -appunto- in teatro,un tizio doveva parlare di non so cosa per due ore di fila,quindi avrei anche io avuto il tempo di dire qualcosa a Liam.Mi trascinai con una forza immaginaria in quel posto con le poltroncine e mi sedetti di fianco al mio amico.
«Liam?» lo feci voltare verso di me.
«Che c'è che non va?» ecco il potere di William James Payne:riesce a capire anche solo dal tono di voce che hai,qualcosa che ti turba.
Io non ho mai capito come fa,è un mistero per me.O mi legge nella mente,oppure non lo so.
«Cioè,non è che è qualcosa che non va,è qualcosa che..» mi bloccò la vibrazione del telefono.
Kate: Sto per entrare, mi sto cagando sotto. Mi ci vorresti tu, qua. xx 
Sorrisi di rimando alla lettura del messaggio,era già il secondo sorriso che facevo per via di tre frasettine mandate da Kate.
«C'è che Kate ti sta iniziando ad interessare,e questa cosa non ti torna perchè ti è successo solo una volta,con quella» mi esaminò,sottolineando poi l'ultima parola.
«Odio essere trasparente per te,mi leggi dentro» incrociai le braccia.
Non me ne accorsi,ma gli diedi involontariamente ragione.Aveva detto a parole ciò che non riuscivo ad ammettere a me stesso:Kate mi intrigava.
Certo,me la sarei portata a letto in ogni caso -non c'erano dubbi-,ma era una ragazza che sapeva utilizzare le armi che aveva a suo favore,e sapeva anche tenermi testa,cosa che non è da tutte.Ripensai,solo per un secondo,a lei,ma scacciai subito quell'orribile immagine dalla mia mente,facendo spazio a qualche pensiero perverso su Kate,mentre quell'uomo parlava di una cosa che nemmeno mi interessava.



Buon Natale a tutti/e (:
oltre a ciò che avete sotto l'albero, vi regalo il capitolo otto, contenti/e? 
stamattina mi sono svegliata presto presto, ho aperto i regali e non avevo più un cazzo da fare, quindi ho detto 'perchè non entrare su efp?'
questo capitolo è frutto di un lavoro di momenti diversi di giorni diversi, perchè l'ispirazione è arrivata spezzata (?)
so che sono in ritardo, ormai mi conoscete, ma ho tante di quelle storie da scrivere, che mi perdo la testa per strada!
Devo scrivere quella su Liam, quella su Louis/Harry (non è una fanfiction gay), ne devo iniziare un'altra con una mia amica, e poi c'è anche questa, e il mio piccolo cervellino ce la fa fino ad un certo punto ewe
mio padre sta ascoltando il cd dei Negramaro che gli ho regalato per Natale sdraiato sul divano, mentre a me tocca stare su una scomoda seggiolina di plastica -.-
in questo capitolo, è presente nuovamente quella bastarda di Beth che Zayn a mandato a farsi fottere -detto in modo garbato, è Natale dopotutto-, e 'quella ragazza' di cui parlano Liam e Zayn alla fine sarà presente prossimamente, e di sicuro non è una figura piacevole, perchè metterà i bastoni fra le ruote di Kayn -non sono brava a fondere nomi-, però si capisce che è qualcuno legato a Malik; poi si intravedono chiari e tondi i pensieri di Zayn, cosa prova per Kate, e poi ci sono ancora loro insieme, mi piacciono tanto tanto :3
grazie, grazie davvero per chi mi segue, mi fate contenta ogni volta che leggo le vostre recensioni, davvero, senza di voi non sarei niente.
adesso vi lascio, dato che ho rotto abbastanza, ci vediamo al capitolo nove. xx

 

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Capitolo 10
*** Capitolo nove. ***


All'ospedale mi avevano detto che sarei dovuta tornare per un'altra visita due settimane più tardi,dicevano che c'era qualcosa che non andava ma non c'avevo capito un accidente -non solo perchè Zayn era un'immagine fissa che passava nella mia mente- perchè parlava talmente piano e talmente con termini tecnici che il mio piccolo cervellino non ce la faceva a capire.
Chiesi spiegazioni a mia madre,e mi disse che forse avrei 
dovuto mettere gli occhiali perchè non ci vedevo tanto bene.In realtà,io ci vedevo benissimo,ma siccome per un piccolo incidente che avevo avuto l'anno passato sembrava che non ci vedessi più dall'occhio sinistro,allora tutto questo casino.
Cercai di non pensarci nel resto della 
mattinata,anche se mi fumai quattro sigarette tutte di fila sul mio piccolo terrazzino,segno inequivocabile della mia agitazione.Mi feci accompagnare da mia madre all'uscita -era esilarante,non sono andata a scuola eppure ci ero davanti- e la rimandai a casa,dicendole che andavo in biblioteca con Zayn.
Era contenta che fossi a scuola con il figlio di una sua collega,e siccome era mia madre sapevo che aveva qualcosa 
in mente,ma non avevo intenzione di chiederle niente.Mi appoggiai al muretto della scuola poggiando lo zaino a terra e presi a fumare una sigaretta,aspettando l'uscita degli studenti.
Era strano come un ragazzo che conoscevo neanche da una settimana mi avesse stravolto la 
vita.
Cioè,ero già stata a casa sua,ci avevo già dormito,ci avevo già combinato qualcosa con contenuti accessibili anche ai minori di 18 e lo stavo 
per rivedere oggi.Era una cosa assurda.
«Guarda chi c'è» spunta Zayn alla mia destra.
«Hey» gli sorrisi.
«Forcaiola» mi salutò Niall.
«Che avete fatto oggi?Noia totale?» domandai,gettando a terra la sigaretta ormai consumata.
«Decisamente» rispose Louis.
«Che ne dici,andiamo?» mi propose il moro.
«Che combinate oggi voi due?» Liam mi sorrise.
«Se non te ne ricordi,oggi io e Rose dobbiamo aiutarvi per français» gli rammentai.
«Tanto andavo da Rose comunque» si strinse nelle spalle.
«Okay,ci vediamo lunedì,se non prima» li salutai con la mano.
Raccolsi lo zaino di terra e seguii Zayn fino alla sua moto,il quale ovviamente aveva il mio adorato casco in più.Partimmo alla velocità della luce,e ci fermammo ad un bar lì vicino,dato che nè io,nè lui avevamo pranzato.
«Insomma,oggi non avete fatto niente,come al solito» posizionai il mio panino su un tavolo.
«Guarda che io studio» borbottò offeso.
«Seh,certo» andai a prendere due bottigliette d'acqua.
«Kate,la ragazza dalle offese facili» ironizzò,prendendo la sua bottiglia.
«Dai,non riesci a studiare cose semplici come quelle di ieri di biologia e non hai capito niente di francese perchè non apri libro» lo rimproverai,mordendo il mio panino.
«Sei poco fiduciosa» bevve un sorso d'acqua «oltre ad essere fisicamente magnifico,so impegnarmi molto nelle cose che mi interessano»
«Okay Capitan Perfezione,allora inizia a passare un po' più tempo sui libri invece che a farti le ragazze al Vuoto» lo canzonai.
«Certo che oggi sei davvero simpatica» mi sorrise ironico «ah,a proposito..»
Come dire,avevo un brutto presentimento.Zayn si morse il labbro nervosamente,passandoci subito la lingua sopra.Fermò l'ingerimento del suo panino e lo appoggiò sul piattino bianco,preparandosi a dirmi qualcosa di disastroso.
Non mi azzardai a domandare niente,i miei occhi lo 
facevano per me.Lo scrutavo in ogni suo movimento,finchè non aprì bocca.
«Stamattina ho incontrato Beth» parlò con una calma assurda.
«Che ti ha detto?» non la sopportavo quella là.
«Voleva venire con me al Vuoto» continuò.
«E..?» lo incitai a continuare.
«E io le ho detto di no» quello che volevo sentire.
Io Beth la conoscevo bene,e mi chiedevo come Zayn facesse il contrario:tutti conoscevano Beth.
Certo,si andava a fare -soprattutto- quelli più 
piccoli di lei negli sgabuzzini o nei bagni dei disabili -o anche nel Vuoto,giusto-,e adesso un ragazzo l'aveva rifiutata:quella per lei sarebbe stata una sfida.Ci avrebbe provato e riprovato con Zayn,fino a che lui non avrebbe ceduto e se lo sarebbe fatto.
E poi,ci si metteva anche il fatto che 
lei mi odiava per Josh,come dimenticare.Quindi,un motivo in più per farsi Zayn,non solo per aggiungerlo alla sua lista,ma anche per farmela pagare e farmi un torto.
«Le ho detto di no perchè,sinceramente,non mi andava di farmela,anche perchè spezzerei il tuo cuore» mi accarezzò una guancia.
«Oh,certo,come no» risi «è meglio che mangio,altrimenti non so cosa potrei dirti»
«Mi diresti che sono bellissimo» ammiccò «Capitan Perfezione..mi piace.Sai cosa non hai fatto?»
«Cosa?» conclusi il panino.
«Non mi hai dato un bacio» si fece più vicino,toccò la mia spalla con la sua.
«Ah,perchè adesso sono io che devo dartene uno?» alzai un sopracciglio.
«Eh certo,sei tu quella pazza di me» mi alzò il mento con due dita.
«Ragione per cui,in caso io sia pazza di te,in teoria sarei più timida e imbarazzata,e l'iniziativa non la prenderei mai» spiegai con fare filosofico.
«Ma tu non sarai mai timida e imbarazzata» si leccò le labbra «e siccome io sono intraprendente..» mi scoccò un bacio.
«No,è che a te piace baciarmi,lo hai detto anche tu che bacio bene» dissi orgogliosa.
«Senti,facciamo una cosa:adesso ci diamo un bacio come si deve e la finiamo con queste inutili chiacchere,perchè preferisco sprecare fiato in un bacio che a parole» propose.
Mi sporsi in avanti e mi gettai a capofitto sulle sue labbra,tenendogli le guance in modo che non se ne uscisse con un'altra frase senza senso.
Quanto parlava,per Dio!
Vuoi baciarmi? E baciami,porca miseria!
Tutti questi problemi per niente,mah.
Parve quasi sorpreso dalla mia 
presa di posizione,pertanto affondò una mano nei miei capelli e una la poggiò sul mio collo,in modo da avvicinarmi ancor di più a lui.Dovevo -di nuovo- ammetterlo:Zayn baciava davvero bene.
Posai una mia gamba sulla sua coscia,e lui lasciò la mano dalla mia testa e la posò 
lì,accarezzandola piano.
«Fermati casanova,siamo in un locale pubblico» lo fermai,staccandomi appena.
«L'ho detto e lo ripeto,trattenere i miei istinti con te» sussurrò,lasciandomi un ultimo bacio a fior di labbra.
 
«Forza,riproviamo:il verbo essere» lo incitai,per la quinta volta consecutiva.
«Je suis,tu es,il est,nous sommes,vous êtes,ils sont» ripetè.
«Sia ringraziato il cielo» mi accasciai sulla sedia.
Per fargli capire che quello era il verbo essere e non parole senza senso,ci sono voluti venti minuti,e per farglielo imparare,altrettanti.Eravamo lì in biblioteca da un po',e Zayn era un caso perso.Perchè aveva voluto intrufolarsi nel corso?E' negato.
«Okay,ce l'abbiamo fatta per miracolo fino a qua,adesso impara a dire 'mi chiamo Zayn'» sospirai «Je m'appelle Zayn»
«Non posso dire 'mi chiamo Zayn e sono molto bello'?» incurvò le labbra in un sorriso.
«No,non rompere» lo rimproverai «forza»
«Je m'appelle Zayn» disse «giusto?»
«Scrivilo,adesso» gli ordinai.
Sbuffò e prese la penna,scrivendo la frase appena pronunciata -cercando di scriverla-,infatti il risultato fu deludente,dato che la scrisse male.
«Sei un disastro» mi portai una mano alla fronte.
Presi una penna rossa e corressi il verbo,guardandolo male.
«Okay,adesso prova a dire 'mi chiamo Zayn,ho 19 anni e sono bello'» proposi «ricordati che bello è beaux,e diciannove si dice dix-neuf»
«Mmh» sembrò pensarci «se riesco a dirlo,voglio un bacio»
«Se ci riesci sì,ti do un bacio,ma dubito che..» gli diedi ragione.
«Je m'appelle Zayn,j'ai dix-neuf ans et je suis beaux» disse tutto d'un fiato,sorridendo alla fine.
Ma guarda 'sto stronzo!
«Adesso dammi questo bacio» annunciò sorridente «anzi no,te lo do io» mi stampò un bacio sulle labbra.
Quel ragazzo era incorreggibile,cosa avrebbe fatto per un bacio!
Figuriamoci quando saremo andati a letto insieme -perchè ero sicura che 
sarebbe successo,come d'altronde lui-,sarebbe stato insaziabile,incontrollabile!
Prese a baciarmi con foga,muovendo la sua lingua 
sapientemente ed in sincronia con la mia.
«Cosa vuoi farmi imparare ora?Ho sete di conoscenza» incrociò le braccia.
«No,tu hai voglia di pomiciare,la cosa è molto diversa» lo feci ridere - mi ero improvvisamente accorta che la sua risata era favolosa.
«Più cose imparo,più volte posso baciarti» si leccò le labbra - voleva farmi morire.
«I tuoi non sono baci,sono competizioni fra la tua lingua e la mia,per vedere qual è che prevale» lo corressi.
«Non suona male messa così» osservò il libro «forza forza,che voglio imparare qualcos'altro»
Sospirai pesantemente sotto lo sguardo divertito di Zayn e mi appoggiai sul tavolo della biblioteca con un gomito,sorreggendomi la testa.
 
Erano quasi le sette,ed eravamo appena usciti dalla biblioteca.Ci eravamo stati rinchiusi da cinque ore,ed io avevo il cervello fuso in misura doppia rispetto al suo.Era un'impresa far imparare qualcosa a Zayn,soprattutto quando voleva una ricompensa ogni volta che diceva qualcosa bene - non che mi dispiacesse.
«E' casa tua questa?» mi domandò il moro.
Mi accompagnò fino a casa seguendo le mie indicazioni via via che correvamo a tutta velocità per le strade della nostra città.
«Sì» scesi dalla moto.
Mi ravvivai i capelli una volta che mi tolsi il casco e glielo consegnai,guardando in direzione del mio vialetto.
C'era qualcosa che non 
quadrava,qualcosa in più.Storsi la testa e guardai nella direzione di quella macchina blu che stava dietro a quella di mia madre.
«Che ci fa mia madre a casa tua?» ecco spiegato.
«E' di tua madre quella macchina?» lo guardai «se non ti ricordi,sono colleghe di lavoro,Capitan Perfezione»
«Se non ci fossi tu,Kate..» sospirò sorridente.
«Se non ci fossi io,tu saresti perso» gli scoccai un bacio a stampo «forza,entriamo»
Parcheggiò la moto davanti al cancellino di casa mia ed entrammo,osservando le nostre madri tranquillamente sedute sul divano a chiaccherare come due adolescenti che si confidavano i loro segreti.
«Oh Kate,sei tornata» mia madre Carrie si voltò verso di me.
«Ciao Zayn» lo salutò Trisha.
«Ci siamo messe a parlare tra di noi,abbiamo perso la cognizione del tempo» si scusò la mia,prendendo un biscotto.
«E' andata bene in biblioteca oggi?» domandò la sua.
«Certo,benissimo» mi anticipò lui,sorridendo e guardandomi con la cosa dell'occhio.
«Sei riuscita a fargli imparare qualcosa di francese?» Trisha mi sorrise.
«In cinque ore qualcosa ha imparato,ho dovuto dargli una caramella ogni volta che diceva qualcosa di giusto» risi,cambiando leggermente la versione dei fatti.
«Me lo immagino» sua madre si lasciò andare ad una risata «oh mio Dio,devo andare a riprendere Walhiya alla palestra»
«Perchè domani sera non venite a cena da noi?Così posso ringraziarti per aver ospitato Kate da voi» propose mia madre.
«Zayn,tu hai da fare domani?» chiese Trisha.
«No,avevo programmato una serata a casa mia e dei ragazzi ma posso rimandare» si ricordò Zayn.
«Okay,allora alle sette e mezzo qui da noi» sorrise la mia.
«A domani» ci salutò Trisha.
«Ciao Kate» Zayn mi lasciò un bacio sulla guancia -molto vicino alle labbra,il bastardo- e mi sorrise,voltandosi poi per salutare mia madre ed uscire insieme alla sua.



sono ricomparsa, sì.
ci ho messo un'eternità a partorire 'sto capitolo, scusatemi D:
non uccidetemi, per favore..
sono in ultrasuperiperarcimegaextra ritardo.
il risultato a me non piace, non so da dove possa essere uscito questo capitolo schifezza.
però Zayn e Kate sono sempre più carini insieme, è l'unica cosa che mi rallegra, lol
ho tante idee per questa storia, me la sono già immaginata tutta e devo dire che viene una bella cosa - modestia on.
che ne pensate di questo capitoluccio?
fatemi sapere.
ho in mente una nuova fan fiction su Niall, se volete che la scriva, fatemi sapere, perchè ho già scritto una specie di prologo, e non so se pubblicarlo..
il mio contatto twitter è @ehydevine, se volete scrivermi sono là, fissa su twittah, se volete chiedermi qualcosa sulla storia o sparare qualche stronzata, sono lì (:
xx

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Capitolo 11
*** Capitolo dieci. ***


Mia madre aveva avuto la brillante idea di organizzare una cena con Zayn e sua madre,e la cosa mi metteva a disagio non poco.
Quando eravamo solo io e lui,oppure con il gruppo okay,ma ci sarebbero state entrambe le madri,e potevano metterci in imbarazzo in qualsiasi momento.
Mi sembrava una cosa stupida,in fondo era sempre Zayn.Non era la presenza di sua madre che mi mandava in soggezione,perchè con me era sempre stata gentile,per il poco che ci siamo viste.
Forse,era proprio la presenza della mia,di mamma.
Non sapevo perchè,ma prevedevo una serata disastrosa per quanto riguardava i miei ricordi personali:sapevo -ne ero certamente convinta- che avrebbe raccontato qualche aneddoto imbarazzante sul mio passato sul quale Zayn mi avrebbe preso in giro per il resto dei miei giorni.
Ne avevo di aneddoti imbarazzanti,e speravo vivamente -anche se era improbabile- che mia madre non li tirasse fuori.
Il problema -oltre a tutto il resto- più grande era che non avevo niente da mettermi,per questo proposi alla mia bellissima e fantastica mamma -sapevo essere una vera leccaculo quando volevo- di andare a fare un po' di shopping.
Girammo per tutti i vari negozi,mia madre aveva già trovato cosa indossare e mancavo io,come sempre.
Dovevo trovare l'abito perfetto per stasera,e non avevo la più pallida idea di cosa scegliere.
«Tesoro,ma perchè sei così attenta per il vestito di stasera?Vuoi percaso fare colpo su -com'è che si chiama?- Zayn?» domandò,guardandomi negli occhi con fare indagatore.
Già fatto mamma,già fatto.
«Ma no,che ti passa per la mente!» mentii spudoratamente.
«No sai,perchè ieri ho visto che occhiate vi siete mandati,e poi quando ti ha salutato..» argomentò,lasciando poi la frase in sospeso,lasciandomi intendere solo una parte di ciò che voleva dire.
«Quando mi ha salutato,cosa?» chiesi a mia volta.
«Ho visto come vi siete guardati..non è che c'è qualcosa fra voi?» continuò,ma non dovevamo fare shopping?
«Io e Zayn insieme?Mamma,ma che ti fumi?Siamo solo amici..e poi,ci conosciamo da una settimana neanche» le risposi a tono,anche se non ero del tutto sicura di ciò che avevo detto.
C'era davvero qualcosa fra me e Zayn?Non sapevo dirlo neanche io.
Ma qualcosa cosa?Qualcosa in che senso?
Perchè,se questo 'qualcosa' era attrazione,allora avrei detto di sì,assolutamente.
Non stavamo insieme,questo era certo,ma tra di noi c'era la scintilla.La scintilla era una cosa particolare,unica e irripetibile.
Di solito,veniva quando doveva iniziare un amore,ma tra me e lui ancora non c'era,e credo che non ci sarebbe stato mai.
Lui non poteva innamorarsi,e neanche io.Zayn in primis,perchè le ragazze gli servivano solo per soddisfare le sue voglie -ero sorpresa del fatto che non ci avesse ancora provato con me-;io non mi innamoravo,perchè non ne capivo il bisogno.
Non necessitavo di un ragazzo che mi stava addosso,che mi controllava e che mi costringeva a stare sempre con lui,che ero,un uccellino in gabbia?
«Non sembrerebbe,perchè per chi vi guardasse sembrate che vi conoscete da un'eternità e che,sotto sotto..» continuò.
Non dovevo dirglielo,ma mia madre ci aveva dato,e anche di brutto.
Com'è che le madri azzeccano sempre tutto?Hanno un sesto senso maledetto?Oppure mettono un microcip da qualche parte in grado di ascoltare tutte le conversazioni dei figli?
Forse,quando diventerò madre,ce l'avrò anche io questa capacità,ma nel frattempo devo impedire alla mia di capire cosa c'è fra me e Zayn.
Anche perchè,come avevo già analizzato nella mia mente,non lo sapevo nemmeno io.
«Mamma,smettila di far uscire parole insensate dalla tua bocca» la fermai,sorridendole «adesso troviamo quel benedetto vestito»
Presi -nuovamente- a cercare tra le ceste e tra le arelle del negozio,finchè non lo trovai:corpetto nero senza spalline e gonna azzurra lunga fino al ginocchio.
Mi fiondai in camerino e me lo provai,scoprendo che mi stava d'incanto - che stavo diventando come Zayn?
Andai alla cassa e lo pagai,poi tornai finalmente a casa,i piedi mi facevano male e avrei dovuto indossare dei tacchi neri per tutta la sera.
 
«Così,cenetta romantica con Zayn?» ammiccò Rose,una volta che la chiamai.
«No,ci sono anche le nostre vecchie» sistemai il vestito sul letto.
«Ma niente può impedirvi di stare insieme,accoccolati sul divano o sul tuo letto,a fare le vostre cose..» propose.
«Ma perchè non pensi alle tue di cose?Non c'è Liam sdraiato sul tuo letto con soltanto l'asciugamano della doccia che lo copre?» ironizzai.
«Mmh,mi hai dato un'idea» rise «comunque,sai come ti vestirai?»
«Sì,ho trovato un vestitino carino prima al centro commerciale» le risposi.
«Tanto so che lo farai eccitare appena entra» scommise.
«Appena entra in casa,do' un'occhiata lì in basso e ti faccio sapere» mi morsi il labbro inferiore.
«Sei tremenda» mi rimproverò.
«Ah,io eh?Non sono io quella che si sta immaginando tutte queste cose» ribattei.
«Stare con Zayn fa quest'effetto,e Liam ne subisce le conseguenze» borbottò.
«Mmh,quindi in che posti o posizioni l'avete fatto?» la mia piccola pervertita Rose stava diventando come me,ero fiera di me stessa.
«Letto,il più classico,divano,vasca con idromassaggio..» elencò «non ho letto il Kamasutra,non so dirti»
«Mmh,sono fiera di te e di me che ti ho insegnato» ridacchiai.
«Dai,adesso ti lascio,così vado a fare un po' di compiti» mi avvertì.
«Ecco,fanne un po' e poi fammi copiare,che la voglia di farli è andata a farsi fottere» le chiesi.
«Certo,ci sentiamo domattina» riattaccò.
Neanche il tempo di poggiare l'Iphone sul letto che trillò di nuovo,facendo comparire il nome di Zayn.
«Ma guarda un po' chi si fa sentire» lo salutai.
«Mia madre mi ha fatto storie tutta la mattina,crede che stiamo insieme segretamente e che non vogliamo dirlo a nessuno» esordì lui.
«Allora credo che si sono messe d'accordo,perchè mi ha messo sotto torchio pure a me la mia» aggiunsi.
«Senti,io non ho la più pallida idea di cosa mettermi..elegante o come tutti i giorni?» domandò.
«Elegante,non ti voglio vedere con le tue giacche college e le blazer» lo rimproverai.
«Okay,vedrò cosa posso fare..anche se sarà bellissimo lo stesso» ammiccò.
«E ti pareva..tu la bassa autostima non sai neanche dove sta di casa» era incredibile.
«Guarda che anche tu non sei da meno» ribattè.
«Io non sono vanitosa come te» affermai.
«Però ci sei quasi» continuò.
«Ti piacerebbe» presi i tacchi dall'armadio.
«Senti,mia madre ti vorrebbe parlare» mi avvertì.
«Kate?» Trisha prese il telefono.
«Sì Trisha?» sistemai le scarpe di fianco al letto.
«Senti,per stasera avevo pensato di portare un dolce..cioè,volevo farlo io,però non so su che gusto orientarmi» mi informò.
«Qualsiasi cosa va bene,ma ti prego,non il millefoglie,io e mia madre non lo sopportiamo» mi sedetti sul letto.
«Okay,grazie» disse «adesso ti ripasso Zayn..così potete parlare tranquillamente»
«Che stai facendo?» domandò il moro.
«Ho sistemato ciò che mi devo mettere stasera» risposi «e tu?»
«Mi sto immaginando te» sussurrò.
«Il mio vestito mi copre» mi raschiai la gola.
«Anche se ti coprisse,dopo resteresti scoperta» potevo immaginarmi il suo sorrisetto malizioso.
«Vai a comprarti qualcosa di decente e ci vediamo stasera,intesi?» mi raccomandai.
«Certo..a dopo» ci salutammo e riattaccò.
Adesso avrei dovuto pensare a farmi un bel bagno,avrei riempito la vasca con dell'acqua tiepida,avrei aggiunto del bagnoschiuma alla vaniglia,ci sarei rimasta per una mezz'ora buona e poi mi sarei preparata con estrema calma per la cena di questa sera.
Bene,mi ero già fatta il programma per il resto del pomeriggio,un rilassante programma perfetto.
«Kate,hai una visita!» strillò mia madre dal piano inferiore.
Chi diavolo era che veniva a casa mia di sabato pomeriggio e interferiva con il programma perfetto?
Uscii dalla mia stanza e scesi le scale,pronta a vedere chi fosse,e se fosse stata una delle ragazze,l'avrei fatta entrare e l'avrei mandata via poco dopo,utilizzando la scusa del mio programmino relax,che ovviamente loro conoscevano e con il quale non si poteva interferire.
«Niall?» domandai sorpresa.
«Ciao Kate» sorrise «disturbo?»
«Oh,certo che no» sorrisi «vieni,andiamo di sopra»
«Kate,ricordati che stasera c'è la cena» si intromise mia madre.
«Certo che me lo ricordo» come scordarsene?
«No davvero,se stavi facendo altro,ripasso in un altro momento,oppure ci sentiamo per messaggio..» cercò di scusarsi.
«Smettila,non mi hai disturbata,stavo per farmi un bagno» chiusi la porta della stanza in questione «è successo qualcosa?E poi,come hai fatto a sapere dove abitavo?»
«Zayn mi ha accennato dove stavi ed eccomi qua» ammise «no,non è successo niente in particolare,ma siccome la voce di Zayn a casa tua si è diffusa velocemente nel gruppo,sono venuto a saperne di più» spiegò,mostrando un sorriso.
«Ecco il trucchetto» aprii l'acqua della vasca e questa iniziò a riempirsi. 
«Non è soltanto una curiosità mia,ma anche di Harry,Louis e Liam» si difese.
«Ah,anche di Liam l'apparente santarellino?Non l'avrei mai detto» ammisi.
«Sono sorpreso quanto te» ridacchiò.
«Andiamo,spara» versai il bagnoschiuma alla vaniglia.
«Vorrei sapere come ti vestirai,come vi comporterete e cosa avrai intenzione di farci.Bada bene che poi queste domande te le rifarò domenica mattina,così per sapere se i tuoi piani sono stati esatti» si appoggiò al lavandino.
«Facciamo una cosa:io adesso mi spoglio,mi faccio il bagno e continuiamo a parlare,così posso rispondere alle tue domande,okay?Però devo chiederti il favore di uscire,so che vuoi raccontare a Zayn come sono senza vestiti,ma preferirei di no» sentii se l'acqua era della temperatura giusta.
«Io credo che se ti vedrò io senza vestiti,Zayn impazzirà e con molta probabilità starà a disperarsi» rise «va bene,ora esco»
«Ti dico io quando rientrare» gli promisi.
Niall uscì dal bagno chiudendosi la porta alle spalle,ed io chiusi l'acqua e aggiunsi ancora bagnoschiuma:la vasca era piena di schiuma e bollicine,e un intenso odore di vaniglia di stava diffondendo nell'aria.
Mi spogliai velocemente e poggiai un asciugamano vicino a me,in modo che appena uscita avrei potuto asciugarmici - era questa la sua funzione,no?
I vestiti sporchi li gettai nella cesta bianca di fianco al lavandino,e poi mi immersi nella vasca:una sensazione paradisiaca.Tutti i miei muscoli si stavano rilassando,tutte le mie preoccupazioni allontanando ma poi il pensiero di Niall fuori dalla porta mi risvegliò dai miei pensieri,così lo feci rientrare e si sedette su una seggiolina di plastica che lasciavo sempre in bagno,in caso ci fosse qualcuno a parlare con me o non avessi abbastanza spazio per posare le cose - soprattutto la seconda opzione.
«Mmh,se non ci provasse Zayn con te,ammetto che ci farei io un pensierino» ammise,guardandomi.
«E se io non ci provassi con Zayn,ci proverei con te» ammisi a mia volta,facendogli un occhiolino.
La situazione era un pochino strana,ma non ero per niente a disagio.Tutti i quattro amici di Zayn mi facevano sentire a mio agio,non mi sentivo un'estranea,perchè erano dei ragazzi come me,solo in versione maschile.
«Io all'inizio pensavo che volessi provarci con Harry» confessò.
«Harry,per quanto può essere un bel ragazzo,è troppo perfetto» spiegai con fare filosofico «a me piacciono i belli e dannati,come si suol dire,e credo che Zayn inerpreti bene il mio tipo»
«Quindi ti piace» era una domanda o cosa?
«Si può dire che mi interessa,ecco» cercai di arrivare ad una conclusione.
«E anche lui è interessato a te,come se non si vedesse» capì.
«Uhm,e quanto è interessato da una scala da uno a dieci?» domandai.
«Io direi dieci» rise.
«Beh,non è facile resistermi» ironizzai «no vabbè,a parte gli scherzi,ci conosciamo da una settimana e sono già successe un mucchio di cose»
«Spero soltanto che non te ne sia pentita» mi guardò.
«No no,certo che no» sorrisi.
«Insomma?Che cosa ti metterai?Il costume da gattina non gli piace,è più da Harry,quello da diavoletta piace a Louis,Zayn ha il debole per le infermiere sexy» si sistemò meglio sulla sedia.
«Grazie del suggerimento,ma ci sono anche le nostre mamme,quindi mi limiterò ad un vestitino carino e dei tacchi» lo avvertii.
«E che farete?Di certo,non potete pomiciare davanti a loro» si accorse.
«No infatti,ma sospettano che ci sia qualcosa fra di noi,com'è vero che c'è» dissi «quindi cercheremo di fare i più normali possibile,di fare gli amici»
«Quindi niente contatto?Niente di niente?» fece labbruccio.
«Per quanto mi piacerebbe,no..» spostai un po' di schiuma con la mano.
«Neanche di nascosto?» prese il telefono in mano.
«Se capita,allora sì» poggiai la testa sul bordo della vasca.
«E poi,cosa più importante,non starete tutta la sera con le vostre mamme,ci saranno anche dei momenti in cui sarete da soli,ed è lì che la cosa si fa intrigante!Non credo che Zayn riuscirà a trattenersi e a tenere le mani a posto,ci è riuscito a fortuna a casa sua» stava aggeggiando al telefono.
«Lascerò stare al destino:se crede che debba succedere qualcosa succederà,altrimenti pace,tanto avremo tanti altri momenti» da quanto ero così profonda? 
«Kate,mi dispiace tantissimo,ma devo scappare,mio fratello ha bisogno che lo vadi a prendere al centro commerciale» si scusò,alzandosi «ci sentiamo per telefono domani,okay?» mi stampò un bacio in fronte.
«Certo Niall,a domani» gli sorrisi.
Niall uscì dal bagno tranquillamente,sventolandomi la mano destra prima di chiudersi la porta alle spalle.L'interrogatorio era finito,ne avevo avuti tre in un solo giorno -mamma,Rose e lui-,il che era preoccupante.Era davvero così evidente che fra me e Zayn ci fosse qualcosa,anche se pur minima?Perchè,allora,dovevamo cercare di non farlo capire a nessuno,anche se mi sembrava ormai una cosa impossibile:primo,perchè fra me e Zayn riuscivamo a trattenerci poco -lui soprattutto- nei confronti dell'altro,e secondo,perchè già tutti l'avevano capito.



Ebbuonasera! C:
non fucilatemi, non mandatemi gli accidenti, non imprecatemi contro per il mio immenso ritardo.
ho una montagna di impegni, la settimana scorsa ho dovuto studiare come una matta e questa settimana che viene ho una verifica al giorno, e questo era l'unico momento in cui potevo aggiornare.
ho postato l'ottavo capitolo della mia storia su Harry e Louis (che non è una fan fiction gay) e ora pure questo, sto diventando quasi brava, quasi.
poi devo ancora mettere l'epilogo della storia su Liam, che è ancora in corso di scrittura e che spero di pubblicare se non prima di venerdì, il prima possibile.
quando sarà finita quella, mi concentrerò molto di più su questa, che sennò la lascio indietro lol
so che il capitolo non sarà soddisfacente come vi aspettavate, ma secondo me non è malaccio. 
cioè, non mi sembra bruttissimo, anche perchè ci ho lavorato tanto, non mi veniva niente da scrivere, e questa è la causa della lunghezza del capitolo, che rispetto agli altri credo sia un po' più corto, ma vabbè.
mi piacciono tanto le conversazioni fra Kate e Rose,Niall e Zayn, mi sembra che siano venute abbastanza bene, sù.
grazie per le recensioni ad ogni capitolo, mi rende felice sapere che seguite la storia e che vi piace ciò che scrivo :')
il mio contatto twittah è @ehydevine, se vi va di scrivermi c:
xx



 

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Capitolo 12
*** Capitolo undici. ***


«Kate,vai ad aprire!» urlò mia madre dalla cucina.
Da quando era andato via Niall,ero rimasta immersa nella vasca,mi ero rilassanta e avevo fatto tutto il mio comodo.Stavo bene,nessuno che mi disturbava -neanche mia madre- e le ragazze non si erano azzardate a chiamarmi.
Mi ero preparata con calma e molto accuratamente,dovevo 
essere impeccabile per la cena - per Zayn.
Niente era fuori posto,tutto di me mi piaceva sempre di più fino ad arrivare al risultato finale,che 
certamente avrebbe mandato il moro fuori di testa.Mi ero seduta sul divano,una volta pronta,e avevo aspettato ardentemente l'ora x,e sembrava che finalmente fosse arrivata.
Cercai di non cadere con i trampoli e andai verso la porta,sistemandomi un'ultima volta i capelli e il 
vestito.Diedi un'occhiata veloce allo specchio alla mia destra e mi convinsi un'ultima volta che andavo bene.Aprii la porta e trovai una Trisha sorridente con un pacchetto bianco in mano e uno Zayn che non credeva ai suoi occhi con un mazzo di rose e un pacchetto blu.
«Ciao Kate» mi salutò Trisha.
«Prego,entrate» feci loro spazio e li feci entrare in casa mia,chiudendo la porta alle mie spalle «Trisha,mia madre è in cucina,se volete darmi i giubbotti,li porto sù in camera»
Li presi e li portai nella mia stanza,sentendo lo sguardo di Zayn trapassarmi da parte a parte.Li sistemai sulla scrivania e scesi di nuovo giù,credando nuovamente di non finire con il culo a terra,trovandoceli tutti in cucina.
Le nostre madri avevano già preso a parlare di 
qualcosa,mentre Zayn era appoggiato al tavolo con una gamba incrociata che mi scrutava attentamente dalla testa ai piedi.
«Kate,non stare lì impalata!Porta Zayn a fare il giro della casa» mi ordinò.
Puntai lo sguardo in quello del moro e mi si avvicinò,capendo che doveva alzare il suo meraviglioso didietro e seguirmi.Non ci eravamo ancora detti niente,forse era proprio colpa delle nostre madri se eravamo così in imbarazzo,però era merito di loro -e dei nostri padri- se avevano fatti dei figli belli così - Zayn mi stava contagiando anche troppo.Lo feci entrare nella mia stanza che mia madre fortunatamente si era presa la briga di sistemare e mi appoggiai alla scrivania,aspettando che dicesse qualsiasi cosa.
«E così,questa è camera tu eh?» si girò su se stesso «letto matrimoniale anche tu,a quando vedo»
«Sorpreso?» incurvai le labbra in un mezzo sorriso.
«Quanti hanno dormito nel tuo letto?» domandò.
«Dormito o fatto altro?» domandai di rimando.
«La seconda che hai detto,ma volevo essere garbato» ammise,leccandosi le labbra.
Un giorno di quelli sarei collassata se l'avrebbe fatto di nuovo,seriamente.Forse lo sapeva e lo faceva apposta,chi lo sa.
«Oh,Malik garbato..mi ci potrei abituare» inclinai la testa di lato.
«Goditi questo momento perchè sai che non risuccederà» posò le mani al lato dei miei fianchi,sulla scrivania.
«Quale momento?Quello in cui sei garbato,o quello in cui mi stai per baciare?» mi morsi il labbro inferiore.
«Credo che il secondo che hai detto accadrà molto spesso,quindi lascio a te le conclusioni» sorrise.
Le parole erano praticamente inutili fra me e lui,perchè dopo un po' che parlavamo,alla fine finivamo per fare altro.Premette le sue labbra sulle mie,come sempre,ripetendo sempre la solita routine di scambi di saliva.
Ormai era sempre lo stesso,e a me andava più che 
bene.Insomma,un ragazzo bello come Zayn Malik capita una volta sola nella vita,se si ha fortuna.
«Dovevo farti fare il giro della casa,non farti fare me stessa» mi lisciai il fondo del vestito.
«Possiamo fare entrambe le cose,se tu vuoi» mi morse il labbro superiore.
«Certo,ma adesso ti faccio vedere il resto della casa e poi torniamo giù,altrimenti ci danno per dispersi» sorrisi,lasciandogli un ultimo bacio.
Uscimmo dalla mia camera e gli feci vedere il resto del piano,la camera dei miei,i terrazzi,la stanza degli ospiti e il bagno,in caso ne avesse bisogno durante la cena,tanto ce n'era uno anche di sotto.
«Mmh,vaniglia» riconobbe l'odore «mi piace la vaniglia»
«Anche a me» gli diedi ragione.
«C'è anche un altro profumo» notò «sembra..One Million..»
«Oh,si,oggi pomeriggio è venuto Niall a trovarmi mentre mi facevo il bagno» mi ricordai.
«Cosa?» alzò il tono della voce di un'ottava «Niall..qui..tu..bagno..»
«Se te lo stai chiedendo,non mi ha visto nuda» lo avvertii.
«Non importa,adesso Niall mi sente» borbottò arrabbiato,prendendo il cellulare.
Voleva chiamare Niall per dirgli non so cosa,quando eravamo in bagno io e lui,da soli,io avevo un vestitino non proprio lungo,e quell'idiota vuole seriamente prendere il cellulare?
Mi avvicinai lentamente al suo corpo,e puntai lo sguardo sul suo collo,che mai mi era sembrato così t
remendamente invitante.Ci passai delicatamente il naso sopra,inspirando quel favoloso profumo,e poi ci lasciai un piccolo bacio.Percorsi tutto il lato sinistro -sinistro visto con i miei occhi,destro visto con i suoi- del suo collo con le labbra.
«Niall,brutto bastardo,mi hai risposto finalmente» esordì accigliato il moro.
«Che mi devi dire?» sentii dire dall'altro capo telefonico il biondo.
Zayn prese aria e voleva sicuramente imprecare contro il povero Niall,ma le parole gli morirono in gola quando presi fra i denti un lembo del collo,succhiando leggermente,senza però farci rimanere un segno.La mia mano destra intanto era scesa giù,verso la sua cerniera,e credevo che a quello non sarebbe stato per niente indifferente.
«Ti richiamo dopo,okay?» balbettò,a voce più basso.
Si infilò velocemente il telefono nella tasca posteriore e mi spinse verso la porta,facendomi aderire la schiena ad essa.
«Non puoi provocarmi così,non riuscirei a trattenermi» sibilò a denti stretti,avvicinandosi sempre di più alle mie labbra.
«Vedi di far riabbassare Jawaad,che dobbiamo scendere giù» gli ricordai,alzando lo sguardo.
«E come faccio io,con lui?» indicò la sua accennata erezione.
«Non so,pensa a qualcosa di schifosamente orrendo -o a qualcuno- e vedi di riuscirci» gli stampai un bacio e uscii dal bagno.
Camminai velocemente verso le scale e le scesi,arrivando in cucina dove le nostre madri chiaccheravano allegramente.Le avvertii del fatto che Zayn non era sceso con me perchè era rimasto in bagno e iniziai ad apparecchiare -o meglio,a mettere le ultime cose- la tavola.
Zayn arrivò,si 
infilò una mano fra i capelli tirandosi indietro la cresta perfettamente impeccabile.Ci sedemmo a tavola,io di fianco a Zayn sulla panca e con mia madre davanti accanto a Trisha.
Cominciammo a mangiare,mia madre e la sua parlavano dei turni di lavoro e di come si fosse vestita una 
loro collega quel giorno nel turno dopo pranzo,mentre io e Zayn ci limitavamo a mandarci qualche occhiatina.
Mi trillò il telefono alla mia 
sinistra,lo presi e lessi il messaggio.
Zayn: Stasera sei particolarmente sexy,ne sei consapevole?
«Kate,metti via il telefono» mi ordinò mia madre.
«Solo un secondo,Nancy vuole sapere i compiti» cercai una veloce scusa.
- Faccio del mio meglio,e anche tu non sei da meno.Ma perchè non me lo dici a voce,scusa?
«Carrie,lo sai che Zayn si è iscritto allo stesso corso di francese di Kate,vero?» esordì ad un certo punto la madre di Zayn.
«Sì,mi avevi accennato qualcosa» si ricordò la mia.
«Comunque,Kate,Zayn ha detto che si trova molto bene con te che gli fai da tutor» mi sorrise.
«Oh» esclamai «ne sono contenta» lo guardai per poi sorridere.
«Zayn ha studiato un po' di francese durante i tre anni delle medie» continuò la donna.
Zayn portò una mano sotto il tavolo,lasciandola in un primo momento lungo il suo fianco,ma poi la sentii arrivare sul mio ginocchio,accarezzandolo facendo movimenti circolari.Poi risalì lungo la coscia,alzando leggermente la gonna del vestito e facendo delle figure circolari con l'indice e il medio.
Una serie di brividi andarono ad occupare la pelle delle mie braccia,poi tossi e Zayn se la riportò sul suo di 
ginocchio,finalmente.
«Kate se lo è portato dietro dall'asilo,poi in Francia abbiamo degli amici,quindi siamo costretti tutti a parlare francese,in questa casa» spiegò mia madre.
«Uhm,la Francia,mi piacerebbe andarci» commentò Zayn,addentando un pezzo di pane.
«La prossima volta che ci andiamo,vieni con noi,promesso» mia madre gli sorrise.
 
«Non vedo l'ora di andare in Francia con te» ammiccò lui,sedendosi sul mio letto.
«E non hai paura che un francese possa provarci con me?» domandai,chiudendo la porta alle mie spalle.
«E tu non hai paura che una francese ci possa provare con me?» ripetè.
«Per quanto tu possa essere bello no,e anche se ci provasse,tu la respingeresti,proprio come hai fatto con Beth» mi misi davanti a lui.
«E invece tu non manderesti via il francesino?» mise una mano su un mio fianco,avvicinandomi ancor di più a lui.
«Mmh» feci finta di pensarci «non credo,no» mi misi a cavalcioni su di lui.
«Ma dai!Ma i francesi non sono belli,hanno un brutto odore,poi hanno sempre la puzza sotto il naso..» elencò.
«Lasciami finire la frase» lo zitti «non lo manderei via,perchè so che ci penseresti tu»
«Sì,anche perchè» infilò una mano nei miei capelli «tu sei mia»
«E da quando,questa decisione?» inclinai la testa di lato.
«Da sempre,solo che tu non lo sapevi» commentò con tono filosofico.
«Mi sembra però di non avere scritto 'Zayn' da qualche parte» ironizzai,mordendomi il labbro inferiore.
Ribaltò le posizioni,io finii con la schiena sul materasso e lui sopra di me.Scese con le labbra lungo il mio collo,prendendo a succhiare in un determinato punto.
Portai la testa indietro e chiusi gli occhi,sperando che quel momento potesse non finire mai.
«Adesso hai il mio segno sulla pelle» sussurrò «non credo che andrà via tanto facilmente»
«Non credo che sarà tanto facile da nascondere» ci passai due dita sopra.
«Tutti devono sapere che sei di mia proprietà» mi soffiò sulle labbra.
Mi stampò un bacio,seguito da molti altri.Mi tolsi le scarpe e le lanciai ai piedi del letto,sistemandomi meglio sul materasso.Zayn si spalmò -letteralmente- su di me,alzandomi il tessuto dell'abito e prendendo ad accarezzarmi la coscia.Rispetto ai nostri standard,ci stavamo spingendo leggermente oltre,e non ci curavamo neanche del fatto che le nostre madri fossero giù.L'altra mano libera andò sulla cerniera del vestito,abbassandola del tutto.
Gli tolsi frettolosamente la giacca lanciandola da qualche parte,e successivamente anche la maglia,staccandomi 
per poco dalle sue labbra così paradisiache.
«Mi sento in dovere di dirti a voce che anche tu sei sexy» mormorai,mordendogli il labbro.
«Oh,ma io lo so già» lasciò scivolare il vestito lungo il mio corpo «e devo riammettere che anche tu lo sei,messa così» il suo sguardo vagò maliziosamente lungo tutta la mia figura.
Ripresi possesso delle sue labbra in men che non si dica,mentre presi a sbottonargli i pantaloni.Sì,eravamo andati decisamente oltre i nostri normali standard.
«Zayn,è ora di andare!» urlò sua madre.



cosa vi aspettavate, che postassi puntualmente? HAHAHAHAHA, la puntualità non è cosa da me, come si può ben capire ç_ç
ormai sono consapevole del fatto che mi avete mandato le peggio maledizioni e i peggio accidenti, però oh, ormai sapete come sono fatta e dovete soltanto aspettare che la mia vena artistica si faccia sentire per scrivere questa ff.
ho finalmente aggiornato, yaaay!
dovevo pubblicare ieri sera, ma il sonno mi aveva travolto e mi sono catapultata nel letto, così stamattina ho continuato, mi sono portata il pc da mia nonna -dove sono ancora- e sto aggiornando adesso.
mio cugino di quasi sette anni sta giocando con l'Iphone all'applicazione di Cartoonito, e ho paura che faccia cadere il cellulare..
ieri mi sono dimenticata di scriverlo nell'angolo autrice di un'altra mia storia -il migliore amico del mio ragazzo- perciò lo scrivo adesso:
BUON COMPLEANNO HAROLD EDWARD STYLES, LUCE DEI MIEI OCCHI <3
e chi ci crede che sono 19!?
anyway,tornando alla storia..
questo è uno dei miei capitoli preferiti, uno di quelli scritti meglio, e non lo sto dicendo per vantarmi.
mi piace tanto, e so che aspettavate anche voi con ansia la famosa cena.
non l'ho scritta nel capitolo scorso perchè volevo farvi stare sulle spine MUAHAHAH :3
spero che vi piaccia, ma non ho tempo per dire altro perchè ho il computer scarico..
grazie mille per le recensioni, fatemi sapere che ne pensate 
xx
contatto twitter: @ehydevine
ps. se volete passare dalla mia nuova long su niall, ne sarei felice cc:

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Capitolo 13
*** Capitolo dodici. ***


Ero appena uscita dalla doccia,ogni domenica mattina andavo a fare una corsetta nel parco vicino casa mia e subito dopo mi fiondavo nella doccia che il secondo bagno di casa mia aveva.Mi frizionai i capelli con un asciugamano e ce li raccolsi,parendo una di quelle donne africane che portano in testa il vaso con l'acqua.
Indossai l'intimo e mi coprii con la mia vestaglia color oro scuro,sedendomi poi sul letto -o 
meglio,stravaccandomici sopra- e presi il portatile,poggiandolo sulle gambe.Lo accesi,entrando su facebook,controllando le notifiche.
«Kate,scendi un attimo!» mi chiamò mia madre dal piano inferiore.
Scesi dal letto,poggiando il pc sul comodino e andai in cucina,dove ce la trovai,intenta a preparare il pranzo -sarebbero venuti i nonni a mangiare da noi- mentre apparecchiava la tavola con il servizio buono.Mi indicò con il capo un pacchetto blu che stava sul piano cucina davanti al microonde.
Mi disse che era per me,così lo presi e tornai in camera,chiudendo la porta.Un odore di menta misto all'odore di fumo mi invase le 
narici,quando presi in mano il biglietto e lo avvicinai al viso per leggere cosa c'era scritto - ci vedevo il giusto da lontano.
Sapevo esattamente 
chi era il mittente,non ci voleva un genio per capire che Zayn aveva fatto un gesto carino nei miei confronti.Scartai il pacchetto e mi ritrovai davanti una scatola di cioccolatini della Ferrero,con tanto di fiocchetto rosso.
''Ho portato le rose a tua madre,ma a te i fiori non piacciono e mi sono ricordato della conversazione a casa mia.Spero ti piacciano xx'' recitava il biglietto.
Un sorriso mi sorse spontaneo alla vista di tutto ciò,e scattai una foto alla scatola e la pubblicai,scrivendo come didascalia ''dopo la mia corsetta settimanale,niente è meglio di una doccia e una scatola di cioccolatini''.
Zayn: Vedo che hai gradito il regalo.
Il rumore della chat mi fece sobbalzare quasi dalla paura,dato che il silenzio mi aveva fatto compagnia fino ad ora.Ripresi possesso del pc e lo posai su un pezzo di plastica che serviva apposta per non farlo surriscaldare.
Kate: Eh direi,a chi non piacciono i cioccolatini?
Presi un Ferrero Rocher e lo portai alle labbra,gustandone il sapore,visto che era tanto che non ne mangiavo uno - dieta maledetta.
Zayn: Di sicuro non a te ;)
Kate: Solo perchè te l'ho detto,altrimenti non lo avresti mai saputo.
Zayn: Ma io sono Zayn Jawaad Malik, riesco sempre a capire le ragazze.
Kate: Peccato che io sono indecifrabile.
Zayn: Non mi sembra, perchè quando vuoi essere baciata, io ti bacio, ed è già una cosa che ho decifrato di te.
Kate: E sentiamo, adesso che cosa vorrei?
Zayn era davvero più indecifrabile di me,come ragazzo:i suoi occhi color oro -che richiamavano vagamente la mia vestaglia- trapelavano un vortice di emozioni tutte insieme e c'era sempre quel filo di malizia che gli faceva sempre compagnia;talvolta un sorrisetto divertito o malizioso,mentre altre non riuscivo,purtroppo,a sapere che cosa pensasse,e quindi a prevedere le sue mosse.Il ragazzo in questione si era disconnesso,e io non sapevo più che fare:in fondo,avevo soltanto una scatola di cioccolatini al cioccolato - com'ero sarcastica.
Ne mangiai un 
altro e poggiai il computer dall'altra parte del letto,sul pavimento;tolsi l'asciugamano dai capelli e lo lanciai sulla sedia della scrivania,poi mi risedetti sul letto con la schiena appoggiata alla testiera.Mi pettinai i capelli -avevo sempre un pettine nel comodino- e poi lo riposi sul comodino.Sentii un rumore provenire dalla mia sinistra,qualcuno stava bussando ripetutamente,e anche con una certa ripetitività e con un certo ritmo.
Mi alzai leggermente irata dal letto,perchè mia madre bussava così insistentemente?ùCosa diavolo era successo per rompermi così 
le scatole?
«Mamma,che c'è?!» borbottai,aprendo la porta.
«Non credo di essere tua madre» commentò quella figura,appoggiandosi allo stipite della porta.
«Zayn» sospirai «che ci fai qui?»
«Ho capito che volevi vedermi» ammiccò «ho detto a tua madre che dovevamo parlare di francese»
«E invece..?» domandai,dato che mi fece intendere che non era ciò che avrebbe voluto fare.
«Se magari mi fai entrare in camera..» si passò una mano fra i capelli.
Lo lasciai passare e aspettai una sua prossima mossa.Posò il giubbotto di pelle sulla scrivania e si guardò intorno.
«Ti conviene chiudere la porta,non vorrei che tua madre entrasse» si inumidì le labbra.
«Uhm,okay» chiusa la porta,alle mie spalle,a chaive.
«Che stavi facendo?» domandò,poggiandosi alla scrivania.
«Stavo mangiando i tuoi cioccolatini» risposi,mettendomi sul letto.
«Ho azzeccato il gusto,no?» si morse il labbro,puntando lo sguardo sulle mie gambe scoperte - la vestaglia mi arrivava fino a metà coscia.
«A chi non piace il cioccolato?» ne scartai uno «è così dolce» lo portai alla bocca,addentandone una parte.
Mi leccai le labbra per evitare che vi rimanesse del cioccolato e in seguito guardai Zayn,che stava osservando attentamente la scena.Mangiai anche l'altra parte del cioccolatino e,intenzionalmente,mi sporcai appena sopra l'angolo destro della bocca.
«Oh» feci la finta sbadata.
Con il dito mi pulii e leccai via il cioccolato dall'indice,guardando Zayn negli occhi.Il moro sospirò e guardò in basso,grattandosi la testa.
«E tu?» domandai,spostando i cioccolatini dal letto.
«Cosa?» scosse la testa distratto e puntò lo sguardo sulla mia figura.
«Che stavi facendo prima di venire qui?» ridacchiai di nascosto,davvero quel piccolo gesto lo aveva fatto smettere di pensare?
«Stavo messaggiando con una ragazza» alzò gli occhi al cielo,facendoli vagare da una parte all'altra della mia stanza.
«Ah» ragazza?Come ragazza? «chi è?»
«Una della nostra scuola» si limitò a dire - ma chi diavolo era?
«La conosco?» mi legai i capelli bagnati.
«Certo» rispose.
«La sopporto?» chiesi ancora.
«Non so,come ti descriveresti?» sorrise.
Oh,ora capisco tutto..Che bastardo,e io che pensavo che si sentisse con un'altra!Anche se,in teoria,potrebbe farlo,dato che non stiamo insieme..come,d'altronde,potrei farlo io,no?
«Ah no scusa,il tuo ego è immenso,ti dovresti stare simpatica da sola e ti dovresti considerare la più bella di tutte» si corresse.
«Che cosa?» esclamai «ma senti questo!Parli proprio tu,che la tua vanità supera di gran lunga la tua cresta e che ti credi il più figo nell'universo»
«Perchè,non lo sono?» fece un giro su se stesso.
«No,ne ho visti di meglio e molto più bravi di te» mentii,nessuno era paragonabile a lui.
«Ah davvero?» si avvicinò al letto.
Mi misi a sedere sul bordo del letto e la vestaglia mi si alzò un po' -infatti Zayn parve accorgersene dato che mi guardò le cosce-,Zayn mi si posizionò davanti con fare misto tra l'offeso e il divertito.
«E in che cosa sono molto più bravi di me?Sentiamo» mise le mani ai lati dei miei fianchi.
«Intanto non hanno l'autostima più alta della mia» iniziai «cosa che tu hai in abbondanza,e poi molti di quelli che mi sono fatta baciano meglio»
«Oh certo,come no» scosse la testa divertito.
«Perchè non mi dimostri il contrario?» domandai «che c'è,hai paura che tutto ciò che ho detto è vero?»
Sorrise,passandosi poi la lingua sulle labbra,per poi puntare lo sguardo nei miei occhi.Si morse il labbro inferiore e poi si avvicinò a me,mantenendo il contatto visivo.Posai lo sguardo sulle sue labbra,così seducentemente perfette in ogni momento,e quando fumava lo erano ancora di più e ogni volta ti prendeva la voglia di diventare quella dannata sigaretta.
«Che c'è,non sai resistermi?» sussurrò.
«Veramente,caro mio,quello sei tu» feci leva sulle mani per sdraiarmi sul letto.
Scivolai lentamente dalla sua presa e feci aderire la schiena al materasso,alzando un poco la gamba,scoprendola ancora di più.Zayn mi si posizionò sopra,posando le mani sui miei fianchi e premendo le sue labbra sulle mie.La sua lingua chiese immediatamente l'accesso nella mia bocca,cosa che ovviamente non gli negai.Strinsi il colletto della sua maglietta fra le mani,attirandolo ancor di più a me.
Dovevo essere sincera 
con me stessa,nessun ragazzo baciava meglio di lui,era una cosa assicurata.Direi 'provare per credere',ma nessun'altra ragazza,da adesso,doveva e poteva baciarlo oltre a me.Sentii la vestaglia allentarsi e sganciarsi,ma non me ne preoccupai più di tanto,in fondo in quella stanza c'era solo Zayn,e con il suo nome ho già detto tutto.
«Dovevi dirmelo che eri così eccitante senza vestiti» commentò,facendo scorrere lo sguardo su di me.
«E perchè avrei dovuto?Per farti fare sogni erotici su di me la notte?» ironizzai,leccandogli il labbro superiore.
 
«Brutta stronza,non mi hai chiamato ieri!» urlò Niall,arrabbiato.
Come diavolo faceva ad avere la forza di parlare di lunedì mattina?
Io sembravo uno zombie investito da un autobus.Era passato da casa mia 
per andare insieme a scuola,aveva fatto amicizia con mia madre e aveva scroccato pure la colazione da me,pur avendola già fatta a casa sua.
«Sono dovuto venire a sapere le cose da Zayn,che poi il bastardo non mi ha neanche detto tutto,mi ha solamente accennato qualcosina» aggiunse,sbuffando «signorina Watson,ha intenzione di parlare o devo cavarle le informazioni io dalla bocca?»
«Ma come cazzo fai ad essere così attivo di lunedì mattina?Spiegamelo,voglio conoscere il tuo segreto» borbottai,prendendo una sigaretta dalla tasca del giubbotto.
«Vado a letto presto e la domenica mi rilasso,non è che passo la giornata a scopare» tossì.
«Ma io non ho passato la giornata a scopare con Zayn» puntualizzai,facendo un tiro.
«E allora che minchia avete fatto?Dai su,sono curioso!» trillò.
«E' venuto a casa mia ieri mattina,ci siamo baciati per un po' e poi è andato via» risposi semplicemente.
«Tutto qui?Non ti ha tolto nessun indumento di dosso?E poi,sabato sera?Com'è andata la cena?Cos'è successo?» riprese.
«Hai uno strano accento..non mi sembri inglese» notai.
«Sono irlandese,ma non è la risposta che volevo» incrociò le braccia.
«Stai calmo,ti vengono le rughe se ti arrabbi,e non vorrai che il tuo viso invecchi a 17 anni» ridacchiai.
«Kate,giuro che ti faccio fuori,sto morendo dalla curiosità,ma non solo io,anche i ragazzi vogliono saperlo,dato che Zayn non ci dirà mai niente» piagnucolò.
«Okay,adesso ti racconto» feci un altro tiro «è arrivato con sua madre,l'ho portato a fare il tour di casa mia,siamo rimasti un po' in camera a pomiciare,l'ho portato in bagno e ha riconosciuto il tuo profumo,così ti ha chiamato.Ma dico io,io ero lì con un vestito che mi copriva mezza,e lui sta a pensare al tuo profumo,che tra l'altro è pure buono?»
«Mmh,aggressiva» rise «ah,grazie per il complimento»
«Siamo andati a mangiare e dopo cena siamo tornati in camera mia,dove quasi me lo stavo per fare se sua madre non l'avesse chiamato per andare via» conclusi,buttando fuori il fumo «sei contento adesso,impiastro?»
«Sì,acida» sorrise contento,salterellando verso il muretto.
Seriamente,come fa ad essere così contento di lunedì mattina?Per me è un trauma svegliarmi dopo due giorni in cui ho oziato bellamente tutte e due le mattine.Niall andò verso Jennifer e ci si sedette di fianco,Harry era a parlare con Nancy ed Anne con Louis,poi c'era Liam che stava al telefono per i cazzi suoi poco lontano da loro.
«Buongiorno» biasciai,spengendo la sigaretta.
«Kate,non far finta di avere sonno,che dopo ti facciamo il terzo grado» minacciò Jennifer.
«Ma io ho sonno» ribattei.
«Ma questo non significa che non dobbiamo parlare,noi quattro e Rose» continuò Anne.
«Ti fai passare il sonno per quando parleremo,okay?» finì Nancy.
«Ma che avete tutti stamattina?Volete tutti sapere che cosa ho fatto con Malik?Ebbene,non siamo andati a letto insieme,contenti?» sbuffai
«E credi che a loro basterà questo?» mi sussurrò Zayn all'orecchio,circondandomi i fianchi con le mani.
«Non credo proprio» mi voltai verso di lui «buongiorno»
«'Giorno» mi stampò un bacio sulle labbra.



so che mi volete morta, so che mi volete fare fuori, ma perdonatemi.
non ci sono parole per dirvi quanto mi dispiace per il mio assurdo ritardo, ma finirei col dilungarmi davvero troppo, e non voglio annoiarvi più del dovuto.
sono stata male, ho dovuto studiare un casino e sto cominciando a fare le scatole per il trasloco imminente, casa mia sembra un magazzino.
ieri sera ho visto i brit, e cazzo, erano fottutamente belli e fottutamente bravi, ho sclerato come una matta quando li ho visti.
la cosa più importante è che adesso ho aggiornato, e che potete leggere questo capitolo, che a mio parere, è tanto carino, almeno un po'.
la Kayn è tanto carina, ma non è ancora il momento per farli andare a letto insieme, mi dispiace ;)
credo che nel prossimo capitolo andrò avanti di qualche mese, perchè mi sono venute delle idee fantastiche e sennò questa storia non finisce più, e anche perchè poi non mi verrebbero più idee.
questo è il mio contatto twitter, @ehydevine, se volete contattarmi io sono là.
xx

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Capitolo 14
*** Capitolo tredici. ***


Dicembre.
 
Faceva freddo,eppure il coach voleva farci allenare lo stesso,quel bastardo.
Diceva che,correndo,ci si riscaldava,eppure io restavo un cubetto di ghiaccio artico anche se mi muovevo.
E poi,era lunedì,e il lunedì era sempre un giorno di merda,anche se adesso mi stavo allenando di pomeriggio,rimaneva il fatto che io avevo sonno,e l'allenamento di sicuro non aiutava.
Il nostro coach,una volta eseguita la corsa,voleva farci fare tutta la coreografia imparata fino a quel momento senza errori nè imperfezioni,una vera impresa impossibile dato che mezze di noi sbagliavano sempre qualche passo.
I ragazzi erano entrati a far parte della squadra di calcio della scuola per un motivo sconosciuto due mesi prima -forse per ottenere crediti in qualcosa,ma non ne sono sicura- e noi,costrette da loro e da Rose -che aveva un motivo in più per farlo-,siamo diventate cheerleader.Sinceramente,non mi piaceva essere una di loro,perchè erano quasi tutte delle troie o delle oche,ed io e le mie quattro amiche non eravamo nulla di tutto ciò.
All'inizio volevo rifiutare quella proposta assurda,ma poi quel bastardo di Zayn mi aveva fatto cedere -
«per giocare ho bisogno del tifo,e nessuno è più bravo a farlo di te.Poi,senza di te,giocherei male,quindi mi servi.Ti prometto poi,che se vinciamo o se segnerò un goal,saprò come farmi perdonare per averti messo dentro a questa cosa».
Odiavo essere una cheerleader,perchè tutti i ragazzi credevano che fossi una facile,cosa per niente vera.
Ma poi,da quando esistono le cheerleader per la squadra di calcio?
Era la prima volta che lo sentivo dire,e mi sembrava una cosa a dir poco stupida.Già le cheerleader erano una cosa stupida,in più io odiavo il calcio.
Però,dovevo ammettere che i giocatori di calcio erano molto più belli di quelli di basket e rugby,ed erano molto meno idioti rispetto agli altri - o almeno così speravo.Un'altra cosa che decisamente odiavo del fatto di essere una cheerleader,era Beth:appena aveva saputo che Zayn si sarebbe iscritto alla squadra di calcio,lei non aveva perso tempo e si era inserita nel gruppo,insieme alle altre due.
«Forza ragazze,in posizione» strillò il vecchio Jefferson,ma non aveva un cazzo da fare nella sua vita che insegnare al liceo?
Ci mettemmo tutte ai nostri posti e la canzone partì -Give Me All You Love,Madonna ft. Nicky Minaj ft. Mia-,facendoci muovere come delle non so cosa.
La verità era che mi vergognavo da morire a ballare con quelle altre,anche perchè ballare per cosa?
Per incitare la squadra a vincere?E se perde?Tutto lavoro sprecato?
«Odio i pon-pon» bisbigliai a Jennifer.
«E anche tutto il resto dell'essere cheerleader» mi fece notare «lo so,odio tutto questo anche io»
«Adesso andiamo fuori» decise.
Era un pazzo!
Ci saranno stati come minimo zero gradi se non di meno,faceva un freddo bestiale e noi avevamo addosso soltanto quella cazzo di divisa che tra l'altro aveva una gonna corta e la maglia era una canottiera,il tutto colorato di rosso e con le iniziali della scuola in bianco sul petto.
Ma di cosa si era fatto il coach?Roba pesante,sicuramente.
Lo seguimmo -per mia sfortuna- senza protestare all'esterno della palestra,nel giardino di fianco al campo di calcio,dove casualmente ci si stava allenando la squadra per la quale avremmo dovuto fare il tifo.
Camminai di fianco ad Anne,la quale non sentiva minimamente il freddo,anzi,non ci faceva neanche caso,dato che aveva cominciato a scambiarsi degli sguardi con Louis,il quale le fece l'occhiolino una volta vista.
«Hey ragazzi,fermatevi un secondo» urlò Mister G,l'allenatore della squadra di calcio «le nostre amate cheerleader ci hanno voluto degnare della loro presenza.Albert,perchè non li facciamo correre tutti insieme?» propose.
«Ragazze,alzate il culo e andate a correre con gli uomini,forza» ci incitò il nostro,Albert Jhonson.
«Se sono uomini quelli..» commentai sottovoce,riferendomi a certi elementi.
«Watson,dieci giri in più di pista rispetto alle altre prima di andare a cambiarvi» ordinò il bastardo.
«Allora credo che farà compagnia a Malik,prima ha fatto una certa battutina» aggiunse Mister G.
Prendemmo a correre insieme alla squadra di calcio:loro andavano come schegge e dovevano fare il doppio dei nostri giri,ma noi andavamo con un'andatura normale,anche perchè avevo da fare cinque giri in più,e se consumavo tutte le energie adesso,sarei tornata a casa morta più del dovuto.
Beth si attaccò come una sanguisuga a Zayn,muovendo il sedere più del dovuto e mettendo in mostra il seno,non dandomi neanche la minima occasione di avvicinarmi a lui.
«Speriamo inciampi» imprecai,alla vista di lei che rideva con il moro.
«Ci sta provando spudoratamente» Harry mi affiancò.
«E Zayn ci sta pure» scossi la testa.
«Sicuramente vuole farti ingelosire» mi sussurrò all'orecchio.
«Mi devi un favore per quel bel voto che ti ho fatto prendere a scienze» gli rammentai,facendogli l'occhiolino.
«Allora preparati a correre,perchè vado veloce» mi fece anche lui un occhiolino,prendendomi la mano e aumentando la velocità della corsa.
Forse era per questo che io ed Harry eravamo diventati amici fin da subito:capiva esattamente cosa pensassi e cosa volessi.E forse era per questo che,fra tutti e cinque,era quello a cui mi ero avvicinata di più.
Sorpassammo praticamente tutti fino ad arrivare davanti a Zayn e Beth e altri due giocatori di calcio,cominciando a correre lì davanti.Il moro mi aveva notata,mi aveva guardato con la coda dell'occhio mentre mi allontanavo da lì con Harry.
«Ti ha visto» disse il riccio «e adesso ti sta insistentemente guardando il culo»
«Mh,buono a sapersi» commentai.
«Hey Styles,nuovo acquisto?» domandò un ragazzo dietro,alludendo a me.
«E' soltanto una mia amica» rispose semplicemente lui.
«Allora potresti farla diventare un mio nuovo acquisto» il ragazzo castano scuro di prima mi guardò da capo a piedi.
«Stan,frena i tuoi istinti,lei è una difficile» Zayn gli posò una mano sulla spalla «e poi,ha già con chi divertirsi»
«E con chi,Zayn?» voltai appena la testa indietro,sorridendo beffarda.
«Se vuoi,un giorno,possiamo fare qualcosa insieme» ammiccò il presunto Stan.
«Certo,mi piacerebbe» gli sorrisi.
Ovviamente,non ci avrei mai fatto nulla.Certo,non potevo dire che era brutto,anzi,era abbastanza discreto,ma non era il ragazzo con il quale me l'ero bellamente spassata da settembre fino ad ora.
«Stan,rinunciaci:lei è mia» disse tagliente Zayn.
Sorrisi di nascosto portando una mano a coprirmi la bocca e continuai a correre come se nulla fosse,portando lo sguardo davanti a me.Vidi ridacchiare Harry per la situazione bizzarra che si era andata a creare,per poi veder scomparire quella massa informe di ricci non so dove.
Sentivo due voci borbottare dietro di me,ma non diedi loro tanta importanza,anche perchè non dovevano parlare di me,anche se a parlottare erano Zayn e Stan - oh,sì,certo che parlavano di me.
«Cosa vuoi rinfacciarmi?» Zayn mi affiancò.
«Oh,qual buon vento Malik» non lo guardai minimamente,mi limitai solo a rispondergli.
«E' sempre eccitante il modo in cui pronunci il mio cognome» sussurrò «perchè sei arrabbiata con me?»
Zayn le capiva certe cose,quando ero irata nei suoi confronti per qualcosa -come per l'argomento 'altre ragazze'-,e cercava sempre di farsi perdonare,e dovevo ammettere che lo faceva anche molto bene.
«Io non sono arrabbiata con te» mi voltai,incontrando quegli occhi così meravigliosamente ipnotici «solo che,lo sai Beth com'è fatta..»
«Sei un tantinello gelosa,che dici?» mi punzecchiò il fianco.
«Veramente no,dico solo che lei non è una ragazza che dovresti frequentare per le ragioni che ti ho elencato un trilione di volte,ecco» ci girai attorno.
«Le ragazze orgogliose e gelose sono le più intriganti» mormorò.
«Ecco,Beth non è nessuna delle due» continuai.
«Infatti è per questo che sei la mia preferita» si passò la lingua sulle labbra.
«Ah,perchè ce ne sono altre che non sono le tue preferite?Te lo sogni il tuo bacio passionale ogni volta che azzecchi una parola in francese» sorpassai un paio di persone di fronte a me e raggiunsi Liam,che si era messo a parlare con Rose.
Eseguito tutto l'allenamento,tutti i ragazzi andarono negli spogliatoi -che si trovavano all'interno della palestra,al calduccio e al riparo- a farsi la doccia,e così pure le mie amiche e compagne.
«Malik,Watson,dieci giri forza» Jhonson battè le mani.
«Insieme per forza?» domandai,lasciando le braccia lungo il busto.
«Perchè,tu non sei presa dall'incredibile e risaputo fascino di Malik?» ironizzò Mister G.
«Solo perchè è un mio superiore,non le posso rispondere» sbuffai,mentre li vidi ridere entrambi.
Presi a correre senza dar conto a Zayn,che mi aveva affiancato e che mi mandava qualche occhiata.Si era fatto più vicino,il mio braccio sinistro toccava il suo destro,e nostri respiri affannati si stavano fondendo a poco a poco.
«Si era insinuata fra me e Chris e non potevo snobbarla» esordì,a bassa voce.
«Non ti piace,vero?» alzai lo sguardo su di lui.
«Certo che no,lo sai che sei l'unica» ammise.
«Malik sdolcinato no,per favore» scossi la testa divertita e presi a correre più velocemente,superandolo di gran lunga e compiendo subito un altro giro e mezzo.
«Malik,forza!Vuoi farti battere da una ragazza che non risponde alle tue avances?Dov'è finita tutta la tua virilità?» gli urlò il suo coach.
Aumentai la velocità non appena Zayn 'ingranò la quarta' per raggiungermi,ma ero già avanti di quasi due giri,anche se temevo che,dato che era un ragazzo,mi avrebbe raggiunto molto facilmente e più velocemente di una scheggia.Misi il turbo,volevo vincere quella sfida a tutti i costi,volevo sfigurare il moro.
Il fiato mi mancava,la gola era secca e le gambe mi facevano male un po' più del dovuto,ma niente di tutto questo mi distraeva dal mio obiettivo.
«Fine,stop!» urlò Jhonson «ben fatto Watson»
Diminuii la velocità fino a fermarmi,piegai un po' le ginocchia e mi ci appoggiai con le mani,respirando a pieni polmoni e aspirando tutta l'aria possibile,cercando di regolarizzare il respiro.
Mi passai poi una mano sulla faccia,e poi mi tirai su,spostando tutto il peso su un fianco.Mi risistemai la coda,mentre Zayn arrivava eseguendo una corsetta un po' strascicata al mio fianco.
«Battuto nella corsa da una ragazza..non è degradante?» ironizzai,prendendo un respiro profondo.
«Te lo do io,il degradante» sibilò a labbra strette.
Scattai in avanti per non farmi prendere,e dopo quella stancante corsa nella pista del giardino di scuola,ne dovetti fare un'altra,per sfuggire a Zayn - c'entrava sempre lui.
«Malik,portatela in bagno e scopatela!» gli urlò il mister.
I mister delle squadre di calcio avevano un rapporto strano con i calciatori:facevano gli amici,si offendevano,si tiravano i peggio accidenti,e poi ridevano di nuovo.L'uomo faceva quasi da secondo padre,conosceva le loro vite private e i loro caratteri,sapeva fin dove si potevano spingere,e i ragazzi qualche volta gli chiedevano anche qualche consiglio.Corsi di nuovo fino allo spogliatoio femminile della palestra,dove però non entrai perchè il moro mi prese per il polso ed entrò nel bagno per i ragazzi disabili,il più grande di tutti e munito anche di doccia.
«Sai che ti ho lasciato vincere,vero?» Zayn mi sbattè poco delicatamente contro la porta,tenendomi fermi i polsi sopra la testa.
«Ti scoccia che hai perso in velocità contro di me,Capitan Perfezione?» lo presi in giro,mordendomi il labbro.
«Credi quel che vuoi,ma io oggi non stavo neanche bene» mi lasciò un morso sul collo.
«Tutte scuse» gli lasciai un bacio sulle labbra.
 
«Ragazzi,vi ricordate quel progetto di cui vi avevo parlato verso la fine di settembre?» la professoressa di francese si appoggiò alla cattedra.
L'ora di francese,da quando Zayn e Liam -ma soprattutto Zayn- erano entrati nel nostro corso,era diventata molto più interessante.Davo ripetizioni a Zayn durante il tempo libero della lingua straniera,e ad entrambi non dispiaceva stare in compagnia dell'altro,dato che in ogni caso,ci saremmo visti lo stesso.
Una volta finita la ripetizione,finivamo sul mio o sul suo letto a baciarci,ma senza mai andare a letto insieme,o almeno non ora,ci sarebbe stato il momento,e una strana sensazione mi diceva che sarebbe arrivato presto.
«Ecco,da quando ve l'ho detto ho iniziato a lavorarci,e indovinate un po'?» ci fece rimanere un po' sulle spine «andremo a Parigi!»
Un boato generale si alzò nella classe,chi applaudiva,chi gioiva,chi si abbracciava e chi esultava.Abbracciai Rose di fianco a me,battei il cinque a Liam e mandai un'occhiata maliziosa a Zayn,che lui capì immediatamente:saremmo stati insieme,in Francia.
«Ho consultato il preside,e il periodo più giusto sarebbe dal 29 di dicembre fino al 4 gennaio.Mi dispiace che andiamo durante le vacanze natalizie,però ho trovato un'offerta conveniente per dei gruppi numerosi durante il periodo festivo» spiegò.
La prof continuava a parlare della Francia,delle modalità di viaggio,dell'hotel,dei tempi di alloggio,di un possibile itinerario già previsto:io ne ascoltai la metà di tutto il discorso,e credo anche il resto della classe.
«Parigi,la città della Torre Eiffel» commentò sognante Rose.
«La Francia,il paese delle crepes» aggiunsi io.
«Parigi,la città di Disneyland Paris» continuò Liam.
«Ragazzi,datevi un contegno!» strillò la donna «comunque,ho già organizzato buona parte del progetto,mi mancano le ultime cose,poi convocheremo una riunione con i vostri genitori dove illustreremo loro tutto il programma per filo e per segno»
«Non vedo l'ora» trillò contenta la mia amica,battendo le mani più volte.
Il telefono vibrò nella tasca -lo lasciavo sempre acceso,tanto non se ne accorgeva,e poi avevo messo il silenzioso- e lo tirai fuori,nascondendolo dietro ad un quaderno che mi appoggiai sulle gambe.

Zayn: Parigi, la città delle crepes, della Torre Eiffel, di Disneyland, la città dell'amore.. o meglio, la città per fare l'amore.

Cioè,era dietro di me e ha speso soldi per mandarmi un messaggio?
Un bigliettino di carta no eh?Troppo faticoso prendere una penna?
Ah già,lui sa a malapena cosa significa 'prendere appunti',cosa mi dovevo aspettare?
La città per fare l'amore.
Mi voltai con calma verso di lui solamente con la testa,e lo vidi alzare lo sguardo verso di me,dato che prima stava smanettando al telefono.
Per fare l'amore.
Curvò le labbra in un sorriso malizioso,seguito da me che mi morsi il labbro inferiore,il quale mi inumidii subito dopo.La campanella suonò,segnando la fine dell'ora.
«Aspetto Parigi con ansia» mi sussurrò all'orecchio,prima di scomparire con Liam fuori dall'aula.




sono quasi puntuale, mi meraviglio di me stessa HAHAHAHAHA
sono stata brava dai, ho scritto come se c'avessi un flash nelle dita, le idee mi sono spuntate tutte insieme e le ho dovute scrivere, perchè altrimenti niente sarebbe venuto così.
sto ascoltando Ed Sheeran, e non so voi, ma ne sono innamorata. giuro, lo amo alla follia, è meraviglioso.
mi sono ascoltata tutto Plus al pc mentre scrivevo, e devo dire che ispira parecchio.
questa sarà una settimana pienissima e da suicidio, ho un compito praticamente ogni giorno a partire da domani -martedì ho il giorno libero- e sono uno più difficile dell'altro, apparte spagnolo -latino, due compiti di inglese e storia- e credo che mi impiccherò o mi butterò dalla finestra - la mia classe è al secondo piano.
ieri sono stata al raduno delle directioners di Firenze, mi sono divertita tantissimo, ma mezze non sapevano cantare what makes you beautiful: mi volevo far prestare la botilia da Zayn.
a proposito di Zayn, dato che parliamo soprattutto di lui, in questo capitolo si capiscono le intenzioni che hanno entrambi.
certo, questo è un capitolo di passaggio e più che altro spiega un po' cos'è successo e come sono le cose adesso, perchè sono passati tre mesi, e si introducono i progetti futuri e la piega che prenderà la storia.
spero vi sia piaciuto, grazie come sempre a chi legge e a chi recensisce, senza di voi non sarei niente.  c:
il mio contatto twitter è @ehydevine, per qualsiasi cosa ;)
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Capitolo 15
*** Capitolo quattordici. ***


Quel cavolo di streching era fastidioso,mi tirava tutti i muscoli e mi faceva venire mal di schiena.A fine settimana mi ritrovavo come una vecchina con i peggio acciacchi,e ciò mi faceva preoccupare:avevo 17 anni,sarei invecchiata precocemente.La coda alta che mi ero fatta ondeggiava ad ogni mio passo e ad ogni mio esercizio,e mi dava non poca noia.
Ma ciò era il meno,dato che una certa ragazza -o meglio,troia,ops- stava spudoratamente provando a conquistare un ragazzo che mai sarebbe stato suo,o almeno fino a che sarebbe interessato a me.
Il coach si era dileguato da qualche minuto per sbrigare un qualcosa per la scuola,così noi ne avevamo approfittato per cazzeggiare o ridurre l'intensità dell'allenamento -cosa che avevo fatto io-,oppure qualcuno in particolare,appunto,ne aveva approfittato per andare a flirtare con Zayn,il quale la stava guardando con estremo interesse.Era già successa una cosa simile durante l'allenamento fuori la settimana scorsa,ma lui cercava soltanto di non farle vedere che gli stava rompendo le scatole,mentre stavolta mi sembrava veramente preso dalle parole di quella sottospecie di ragazza.Condividevamo la palestra per gli allenamenti con la squadra di calcio,anche perchè era dicembre,e io non avevo proprio la forza di beccarmi una febbre a 40° e una broncopolmonite solamente facendo un allenamento. 
«Un giorno di questi la faccio fuori,giuro» borbottai,mordendomi il labbro dalla rabbia.
«Non ti irritare più di tanto» esordì Rose.
«O almeno,non dare a vedere che sei arrabbiata» aggiunse Nancy.
«E' proprio questo che vuole,vederti incazzata» commentò Jennifer.
«Non farci caso» concluse Anne.
Ennesimo allenamento,ennesima Beth,ennesime tecniche di 'seduzione'.
Dannata Beth,dannata gonna eccessivamente corta,dannato Zayn che ci sta.
Sbuffai sonoramente e ripresi ad allungarmi,arrivando con il palmo delle mani a terra,vedendo con la coda dell'occhio lo sguardo del moro soffermarsi sul mio sedere.
Eh no,caro mio,te ne stai a parlare con Beth?Non provare a venire da me,non sono la ruota di scorta.
«No,cioè,ma guardate lui più che altro!» esclamai,senza farmi sentire dalle amiche di quella «con Beth ormai ci sono abituata e non mi stupisco,ma lui
«Ma farà come l'altra volta,dai» cercò di difenderlo Rose.
«O vorrà farti ingelosire apposta» ipotizzò Jennifer.
«Avrà tutte le sue ragioni,ma stavolta mi sente» mi rimisi in piedi,rivolgendo loro un'ultima occhiata.
Andammo tutte e cinque verso la panca per fare streching,questa volta per le gambe,tanto per fare qualcosa,perchè se non avessi avuto niente da fare,sarei andata lì e le avrei sbattuto la testa contro il palo della portiera da calcio.
Lì vicino ci avevo poggiato il telefono,che aveva vibrato una volta e si era illuminato,segnalandomi l'arrivo di un messaggio.
Numero sconosciuto: è un po' che non ci vediamo, e sinceramente, non vedo l'ora di rifarlo. scommetto che sei diventata ancor più bella.
«Chi è?» sbadigliò Anne.
«Non lo so..non ho questo numero» risposi,storgendo la bocca.
- Chi sei?
«Mmh,un ammiratore segreto» scherzò Nancy,alzando notevolmente il tono della voce.
Ridacchiai tra me e me,voltandomi leggermente verso Zayn che si era nuovamente voltato,ma stavolta era solo:Beth stava tornando indietro,e sinceramente adesso non mi curavo di dove stesse andando.
Gli occhi del moro erano color oro liquido,e non si capiva mai che cosa volessero lasciar intendere e trapelare.
Mi guardava negli occhi -e mi ci dovevo ancora abituare a quel contatto visivo così intenso- e aveva un'espressione seria in volto,un misto fra l'arrabbiato e l'offeso,tanto che strinse i pugni e tornò ad allenarsi con gli altri,voltandosi di spalle.Avevo considerato varie volte la possibilità che Zayn fosse veramente lunatico -cosa che,tra l'altro,ero anche io talvolta- però lui no,ci godeva a farmi arrabbiare.
«Ammiratore segreto?La Watson?Che battuta» l'odiosa voce di Beth mi trapanò le orecchie.
Sì,trapanò,perchè era un rumore fastidioso,come quello che fa la zanzara in estate quando ti vuole pinzare mentre stai cercando di dormire.
«Che c'è,quelli più piccoli ti hanno detto di no e vai a cercare quelli della tua età?Ti diranno di no pure loro» dissi tagliente,rigirandomi il telefono fra le mani.
«Il tuo caro amico Zayn non la pensava a questo modo..» si guardò le unghie.
«Ti piacerebbe che uno come Zayn venisse dietro a te» misi il cellulare sulla panchina,così avrei potuto picchiarla.
«E a te piacerebbe che uno della squadra venisse dietro a te» spostò tutto il peso sulla gamba destra.
«Sei sicura?» un'idea mi passò per la testa.
Lei mi mandò un'occhiata come dire 'no che non ti viene dietro nessuno' e allora fu lì che partii in quarta,lasciando le mie amiche -mi dispiaceva- con l'arpia.Andai verso i giocatori di calcio,e quando passai davanti ad alcuni di loro,mi guardarono da capo a piedi,facendo qualche commentino.
Mi pareva di aver visto Stan lì nelle vicinanze,ed era proprio da lui che volevo andare.Mandai un'occhiata ad Harry poco più in là che forse aveva già capito qualcosa -siamo telepatici,e non capisco come possa essere successo- e mi indicò con un cenno della testa Zayn,ma quindi aveva inteso soltanto una parte di ciò che era successo.
Vidi la testa di Stan dietro ad un ragazzo biondiccio e mi avvicinai a lui,il quale,avendo alzato la testa,mi aveva visto,sorridendomi.Gli arrivai davanti e presi il suo viso fra le mani,premendo poi le mie labbra sulle sue.
Dopo un paio di baci timidi,Stan mi fece dischiudere la bocca,facendomi incontrare la sua lingua che non vedeva l'ora di arrivare a toccare la mia.Allacciai le braccia al suo collo,mentre stavo leggermente sulle punte,e lui posò le mani sul mio fondoschiena,stringendolo di tanto in tanto.
Sapevo che Stan aveva un certo interesse nei miei confronti -dopo la corsetta della settimana scorsa,anche se Zayn gli aveva detto chiaramente di starmi alla larga,ma questo non vietava a me di girargli intorno- e sinceramente,dovevo ammettere che era anche un bel ragazzo.E poi,cosa più importante in quel momento,baciava davvero bene:certo,niente a che vedere con Zayn,ma ci sapeva fare.
Ci staccammo soltanto quando l'aria divenne più importante di fargliela pagare a Beth,altrimenti sarei morta per mancanza d'ossigeno.
«Grazie» gli sussurrai sulle labbra.
«Quando vuoi» mi stampò un ultimo bacio e mi sorrise.
Mi voltai e tornai dalle mie amiche trotterellando,contenta del mio operato.Avevo osservato per un momento Louis e Niall che mi avevano sorriso quasi maliziosi,poi Harry si era passato la lingua sulle labbra,Liam aveva accennato ad un sorriso e Zayn sembrava che stesse per esplodere da un momento all'altro.
Se lo meritava.
Il coach tornò insieme a Mister G -che neanche mi ero accorta era andato via- e ci fecero riprendere l'allenamento,sotto il loro sguardo vigile e attento.Quando ci si mettevano,quei due insieme erano una rottura di palle assurda.In quell'un'ora e mezza di esercizi e di prove,avevo mandato qualche occhiata a Zayn un paio di volte,e tutte le volte che lo avevo guardato,aveva sempre quell'espressione arrabbiata in viso.
Quando il mio allenatore fischiò la fine della sessione di allenamento,sospirai contenta ed esultai mentalmente.
Presi il telefono e andai direttamente nello spogliatoio -lo spogliatoio maschile e quello femminile avevano due stanze per uno,nelle quali ci stava una fila composta da dieci docce circa-,spogliandomi velocemente e buttandomi sotto il getto d'acqua.
Mi rilassava l'acqua che scendeva sul mio corpo a velocità costante,con un calore tiepido,le orecchie piene dello scroscio delle gocce sul pavimento bianco.
Ci rimasi per una mezz'ora buona,tanto ormai era tardi,i compiti li avevo già fatti e non avevo niente da fare a casa mia dopo l'allenamento.
Avvolsi il mio corpo e i miei capelli in un asciugamano bianco,per poi tornare nello spogliatoio vero e proprio.Le mie amiche si stavano già cambiando ed erano asciutte da un pezzo,a giudicare dai loro capelli.
«Kate,ti è suonato il telefono prima» mi avvertì Anne,indicando con un cenno della testa il cellulare.
Zayn: Dobbiamo parlare. Alle sette al Vuoto.
Che voleva adesso?Sicuramente avrebbe avuto qualcosa da ridire su Stan,ma stavolta era lui a non passarla liscia,gliene avrei dette anche più di quattro,anche se poi temevo che sarebbe finita come tutte le altre volte:una sana pomiciata un po' spinta.
Non volevo che si lasciassero le cose irrisolte,volevo sapere per quale cazzo di motivo ci provava con Beth di fronte a me.Mi iniziai a preparare senza rivolgere parola a nessuna di loro quattro e ad altre due ragazze che si cambiavano con noi,le scatole mi giravano e sapevano tutte e sei quanto fossi pericolosa quando ero arrabbiata.
Asciugati i capelli alla bell'è meglio,mi vestii,raccattando poi tutte le mie cose dalla stanza e infilandole alla rinfusa nel mio zaino nero,indossai le scarpe e salutai tutte con un 'ciao' forzato,mi sarei fatta perdonare con una cenetta a casa mia o con una giornata al centro commerciale.Presi subito una sigaretta e,una volta accesa,la portai alle labbra,aspirando e buttando fuori il fumo come una forsennata,ero leggermente irata.
«Ciao» un caldo sussurro mi arrivò all'orecchio.
«Zayn» affermai,senza nessuna nota maliziosa nella mia voce «proprio qui dovevamo incontrarci?»
Il Vuoto era un posto lurido,osceno e disgustoso.Non avevo mai offerto a quel posto una delle mie performance -era troppo anche per me-,neanche se con me ci fosse stato Zayn.Ci andavano tutti per scopare,o almeno tutti quelli così disperati da non trattenere i propri ormoni,drogarsi o cannarsi,ed io sinceramente non avevo motivo per visitare quel luogo.
«Qui non ci vedranno,era l'unico posto isolato» rispose.
«Sai che a me fa schifo questo posto,sì?» mi sistemai meglio lo zaino sulla spalla.
«E sai che non dovevi baciare Stan,sì?» domandò retorico lui.
«E tu invece sei a conoscenza del fatto che sono incazzata con te?» gettai la sigaretta a terra.
«Oh,ma senti questa!» sembrò alterarsi.
«Ti rammento il momento in cui ci provavi con quella» spiaccicai la sigaretta con il piede abbastanza energicamente.
«Non è vero,e questo tu lo sai bene» si difese «te l'ho già spiegato»
«Oh,certo,che gran rottura parlare con una ragazza che vuole portarti a letto,mi chiedo come fai a resistere alla tentazione» incrociai le braccia.
«Ma io non voglio portarmela a letto» ribadì,come tante volte mi aveva detto.
«I tuoi sorrisetti maliziosi rivolti a lei e la tua lingua passata lentamente e seducentemente sulle tue labbra sono due movimenti che non mi sono persa,sai» gli rinfacciai.
«E allora tu?La tua camminata sensuale,il tuo sguardo ammiccante,e poi la lingua ficcata in gola a Stan che ti ha assecondato in tutto e per tutto.Adesso lui si farà trecento filmini mentali sul fatto che voi due potreste uscire insieme» si passò nervosamente una mano fra i capelli.
«In realtà potremmo,io non sto con te» misi in chiaro.
«E allora perchè tutta questa scenata di gelosia?» alzò un sopracciglio.
«Non è una scenata di gelosia,solo che non sopporto la tua incoerenza:prima mi dici che non la sopporti,e un attimo dopo te ne stai a chiaccherare con lei nel modo in cui lo fai con me.Scusami,ma mi sento un po',come dire,presa per il culo» mi sfogai.
Rimisi a posto lo zaino sulla mia spalla e,con in testa l'idea di tornare a casa,feci per andarmene,per uscire da quel buco -o topaia,insomma,di aggettivi negativi ce n'erano- il più in fretta possibile,ma una forte stretta sul mio polso mi trattenne ferma sul posto.Fui costretta a girarmi,volevo solamente tornare a casa e sdraiarmi sul letto mentre infamavo mentalmente Zayn,ma questo mi attanagliò i fianchi con le mani e posò le labbra sulle mie,quasi con violenza.
Se avessi potuto sbuffare/sospirare,l'avrei fatto,ma le labbra di Zayn erano così morbide e tremendamente invitanti che avevano represso qualsiasi offesa avessi dovuto dirgli.Tanto lo sapevo che sarebbe andata a finire così,era impossibile che Zayn mi chiedesse scusa a parole,e dato che non ci riusciva,usava i baci - e neanche mi dispiaceva.Andai a finire con la schiena contro un muro più nero che bianco,lo zaino gettato a terra di fianco al borsone blu di Zayn.
Le mie mani stavano una sul suo collo e l'altra nella sua cresta,con il tentativo di avvicinarlo ancor di più a me.Per tutta risposta,una sua mano andò a posarsi sotto la mia coscia,alzandola,per far scontrare le nostre intimità,e a Zayn stesso -l'autore di quel gesto- scappò un gemito dalle labbra.
«Sei solo uno stronzo» gli morsi violentemente il labbro inferiore.
«E tu sei bellissima,ma non per questo sei uno stinco di Santo pure tu» mi stampò un bacio.
«Devo ricominciare a parlare?Perchè ho tante cose da dirti,tante offese da-» cominciai,ma intrappolò le mie labbra in un altro bacio.
'Stronzo' pensai,solo per non farmi parlare.Tanto lo sapevo,ancor prima di incontrarlo lì al Vuoto,che saremmo finiti così.




sono tornata a rompere le scatole, e ovviamente, sempre con un certo ritardo.
mio padre mi ha trascinato al centro commerciale e mi sono fatta compare Hunger Games, il libro sugjdbviwsdbvsa
ero indecisa fra questo e Narnia, ma non riuscivo a trovarne nessuno dei due, quindi ho fatto scegliere a mio padre e siccome Narnia l'ha visto in film, ha detto che gli piaceva di più l'altro :))
ho già cominciato a buttar giù qualche idea sul prossimo capitolo, dove sarà prevista una parte raccontata da Zayn e una da Kate, poi ho previsto che nel 16° capitolo andranno in Francia,e da lì sì che le cose si faranno interesting!
questo è un capitolo un po' discorsivo e parecchio descrittivo, un po' cortino ma mi piace così.
mi è arrivata l'ispirazione sabato mattina mentre leggevo una Zouis, e da lì sono stata fissa a scrivere questo capitolo affinchè potessi pubblicarlo il prima possibile.
succedono parecchie cose qui: Beth che ci prova con Zayn -Beth sarà importante prossimamente-, Stan che è sempre nel mezzo, Zayn e Kate gelosi ma che non lo vogliono ammettere, ma soprattutto, il numero sconosciuto del messaggio.
chi sarà?
eheheh, come si suol dire ''lo scoprirete nella prossima puntata'', anche se in questo caso, si scoprirà fra qualche capitolo, perchè sarà importante quando torneranno dalla Francia.
non voglio anticiparvi altro dsdvjsbkdfbv
il mio contatto twitter è @xjoshsdrums -quel ragazzo è un figo assurdo-, sono sempre là se volete c:
xx

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Capitolo 16
*** Capitolo quindici. ***


Zayn's part.
Altro che calcio,la mia squadra e le partite,per prepararmi bene non ci voleva una serie di esercizi di tre ore di fila,ma un bel film,dei pop-corn,delle Haribo -fortuna che non c'era Harry,altrimenti le divorava tutte lui-,due lattine di birra -forse di più-,due pizze gigantesche e il divano di casa.
Io e i ragazzi avevamo un appartamentino di medie dimensioni preso qualche anno fa,forse un paio,e ci trasferiamo lì,quando vogliamo stare fra di noi o semplicemente per i cazzi nostri.
Di solito,il ritrovo era casa del riccio,quando volevamo semplicemente stare da qualche parte,ma adesso alterniamo fra questa casa e la sua,dato che questo appartamento è proprio la nostra tana,e casa Styles è una delle più grandi e più comode.
«Non ho preso Toy Story,rassegnati» lo ammonii,visto che stava guardando verso la busta che avevo in mano.
«Uffa,i ragazzi non mi fanno mai contento,speravo in te» fece labbruccio.
«Leeyum,mi è venuto a noia dopo le tredici volte in tre giorni» andai verso il lettore dvd.
«Ma è Toy Story..» si difese lui «che film hai preso?Se è qualcosa in cui squartano qualcuno,me ne vado e porto via tutto»
«Siccome ti conosco,ho optato per qualcosa più,come dire,soft» mi lasciai andare sul divano,prendendo il telecomando.
«Hunger Games e Saint Valentine's day,mmh» commentò «da quando sei così romantico?»
«Non lo so neanche io,mi ispiravano gli attori del cast» premetti play.
«Dovresti farlo vedere a Kate» ipotizzò.
«Non credo che le piacerebbe,le cose sdolcinate sono più da te e Rose» allungai le game sul tavolino «comunque adesso guardiamo Hunger Games»
Il rapporto che avevo con la Watson era parecchio strano:litigavamo come due fidanzatini isterici,ci guardavamo come due innamorati famelici,avevamo il desiderio di andare a letto come due amanti che stavano per essere scoperti e andavamo d'accordo quasi su tutto.
Lo Zayn di prima avrebbe detto 'perchè non ti ci metti insieme?',ma ripensandoci adesso..no.
Non perchè fosse una brutta ragazza -altrimenti tutto ciò che stavo facendo non avrebbe avuto senso-,ma perchè sapevo che non mi serviva.
Una relazione stabile,pff.
Non ero per quel genere di cose,o meglio,non più.Avevo dovuto fare i conti con una relazione,e sapevo che era impegnativa,per questo ormai mi ero rassegnato all'idea di averne una.Sono stato con una ragazza,tanti anni fa,ed era tutto un 'Zayn vienimi a prendere','Zayn andiamo a fare shopping','Zayn ho bisogno che stai con me',e sinceramente non voglio più niente di tutto questo.Niente paranoie,niente rotture,niente problemi,solo sesso.
Era questo che mi ero promesso.
«Ah,sai anche i suoi gusti..?» non so se era un'affermazione o una domanda.
«Ormai mi sembra anche il minimo» mangiai un pezzo di pizza.
«E per esempio,cosa sai di lei?» afferrò la lattina.
«Direi che quella dei film sdolcinati è una,poi che fuma Winston blu da dieci e infatti una volta ogni due giorni è costretta a ricomprarle,non indossa mai niente di rosa,mi parla in francese quando non vuole che capisca quello che dice,le piace che la baci sul collo,ogni domenica mattina va a correre,le piacciono i cioccolatini al cioccolato anche se crede che la facciano andare fuori forma,utilizza solo bagnoschiuma alla vaniglia..cose così» elencai.
Dopo la mia frase,Liam tacque,prese un sorso dalla sua birra e mangiò due caramelle,seguite dai pop-corn.
In Hunger Games eravamo arrivati alla fine della mietitura,quando Katniss e Peeta vengono condotti nel Palazzo di Giustizia,dove avrebbero salutato i loro cari.Io avevo,nel frattempo,divorato altri due tranci di pizza,e mi cadde lo sguardo su Liam,riconoscendo -dalle sue mani convulsamente rigirate fra loro e poi intrecciate- che doveva dirmi qualcosa.
«Zayn» ecco,appunto.
«Mmh?» mi voltai del tutto verso di lui.
«Non è che ti sta iniziando a piacere sul serio Kate?» azzardò.
Sapeva quanto me -o forse di più- che quello per me era un argomento abbastanza critico,e provavo fatica nel riuscire ad esporre i miei pensieri.Forse perchè aveva capito qualcosa,aveva osato con quella domanda,eppure non riuscivo a capirlo neanche io.
Mi stava piacendo sul serio?Sicuramente,mi interessava più di qualsiasi altra ragazza che avessi mai provato a far diventare mia,eppure c'era qualcosa che non andava,qualcosa che mi bloccava.
O meglio,il ricordo di qualcuno..
Qualcuno che era entrato nella mia vita e che se n'era andato senza un motivo preciso,o forse il motivo ce l'aveva,ma non mi è stato detto.Non dovevo pensare a certe cose,mi distruggevano e lo sapevo,eppure infliggermi del mare a livello sentimentale era la mia specialità.Non dovevo farmi prendere troppo da certi ricordi,che ancora erano rimasti come se li avessi vissuti cinque minuti prima,perchè mi riducevano ad un idiota,e quindi dovevo ogni volta ricompormi psicologicamente e tornare lo Zayn nuovo,quello di sempre.
«Ma no,che dici!» sorseggiai un po' di birra «sono solo impegnato a capire tutte le sue mosse,sai,per questa cosa della sfida che abbiamo fatto,tutto qua»
Liam,dallo sguardo,non credette ad una parola di ciò che avevo detto,e forse neanche io avevo avuto un tono così convincente.
 
Finito il film,avevamo deciso di tornare verso casa di Liam,dato che Louis ci aveva chiesto espressamente di lasciargli casa libera con un messaggio -stasera ho un'ospite,ho bisogno di casa,so che ci siete perciò andatevene- molto carino e gentile,come suo solito.
«E tu mi stai dicendo che hai lasciato le ragazze da sole in casa tua?» domandai di nuovo.
«Si Zay,si» sbuffò rassegnato.
«Hai la minima idea di che casino abbiano potuto fare?» scesi dalla macchina.
«Macchè,no,dai,non sono così terribili» si strinse nelle spalle,chiudendo lo sportello.
«Sai cosa sarebbe bello?» Liam fece cenno di no «trovarle a fare lotta di cuscini,in camera da letto»
«Peccato che il tuo è solo un sogno» chiuse la macchina con il telecomando «staranno guardando un film»
«Ma tu prova a immaginarti tutte e cinque le ragazze,in camera tua,sul tuo letto,a tirarsi a vicenda i cuscini» gli posai una mano sulla spalla.
«Non sarebbe male,alla fin fine» la voce di Niall mi fece sobbalzare.
«Zayn,devo dire che a fantasia non stai messo male» Harry lo affiancò.
«Che ci fate qui?» Liam tirò fuori le chiavi di casa.
«Louis ci ha sfrattato dall'appartamento» spiegò il biondo.
«Così speravamo di stare un po' insieme noi quattro,ma se ci sono le ragazze,ancora meglio» il riccio si passò la lingua sulle labbra.
«Okay» si lasciò convincere Liam.
Entrammo in casa e le ragazze non erano nè in salotto nè in cucina,così provammo ad andare al piano superiore nella camera di Liam:il mio sogno si era appena avverato.
 
Kate's part.
Liam non tornava,ci aveva detto che andava a fare un salto a casa loro -nel loro appartamento dove avevo fatto la ricerca,mi pare- e non aveva più fatto ritorno da quel pomeriggio.Ci eravamo preparate la cena,e poi,dato che non sapevamo più che fare,ci eravamo messe a fare la lotta di cuscini,i quali avevamo trovati in giro per la casa e nelle camere,e per stare più comode,ci eravamo coperte con una delle maglie larghe di Liam.Anne però,era dovuta scappare via,sua madre l'aveva chiamata e non poteva rifiutare la sua richiesta di aiutarla.Ridevamo come fossimo delle idiote ubriache -forse solo idiote- mentre ci colpivamo.
«Penso sia l'entrata del Paradiso,questa» commentò una voce,che ci fece voltare tutte.
«L-Liam!» a Rose uscì piuttosto un balbettio stridulo «non sapevamo tornassi così presto..»
«Ma non credo che dal modo in cui ti sta guardando,gli dispiaccia questa situazione» tossicchiai.
«A nessuno di loro dispiace questa situazione,sia chiaro» Jennifer tirò su un sorrisetto.
«Hanno dei pensieri perversi in testa,gli si legge in faccia» notò Nancy.
«Colpiti e affondati?» Harry si voltò verso i suoi amici.
«Perchè non ci fate vedere come vi stavate divertendo prima?» Zayn si morse il labbro.
Ci guardammo negli occhi l'una dopo l'altra,per poi farci un cenno con la testa indicando i quattro ragazzi -mancava anche Louis?Strano- per poi andare verso di loro,e iniziare a tirare addosso a loro i cuscini.Non contenti dell'affronto subito,corsero in salotto a prendere quattro altri cuscini con cui difendersi,e fu lì che iniziò la vera battaglia.
Era un 'tutti contro tutti',e stavamo ridendo ancora più forte di noi quattro ragazze prima.Inizialmente,non colpii Zayn,volevo lasciarlo da ultimo e disfargli la cresta accuratamente preparata,ma mi sorprese prima lui,beccandomi sulla schiena.
«Guarda chi si rivede» lo guardai negli occhi,prima di lanciargli il cuscino in faccia.
«Non dovevi farlo» lasciò cadere il suo cuscino a terra e mi prese in braccio,facendomi finire con la testa appoggiata sulla sua schiena.
Avevo una paura matta di cadere a terra,non sapevo se Zayn era così forte da portarmi e così stabile,più che altro,ed io non facevo altro che peggiorare la situazione perchè mi muovevo,di certo non mi volevo far torturare da lui!
«Sai che poco fa,ai ragazzi,dissi che speravo di vedervi fare la lotta con i cuscini?» eravamo finiti nel bagno di casa Payne.
«O speravi di vederci mezze nude come nei telefilm americani a fare la lotta con i cuscini?» domandai,cercando di cogliere il suo pensiero.
«E' incredibile come riesci a tirar fuori le mie fantasie più nascoste» si leccò le labbra.
«Ho solamente visto come mi hai guardato appena sei entrato,tutto qua» ammisi,finendo con la schiena contro la parete.
Ma perchè ogni volta che ero con lui,finivo contro una parete come un animale in trappola?Lui il leone,io la preda.
«E come ti guardavo?» cominciò a lasciare dei baci sulle mie labbra.
«Come se mi volessi strappare i vestiti di dosso» gli morsi il labbro superiore.
«E' una delle cose da fare della mia lista» rise,imprigionando il mio labbro inferiore tra i denti.
«E cosa c'è,ancora,nella tua lista?» allacciai le braccia al suo collo.
«Inutile dirlo,lo stiamo già facendo» sorrise maliziosamente e premette finalmente le sue labbra sulle mie.




sono resuscitata.
non ho avuto internet sul pc per un'eternità, sono nel bel mezzo di un trasloco e vivo da mia nonna.
è un periodo un po' strano, ma ho fatto il possibile per scrivere e aggiornare - adesso sono da una mia amica dove c'è campo, il che è una novità per me, dato che nella camera dove sto adesso sono isolata dal mondo.
che dire, questo è un capitolo un po' discorsivo e di passaggio.
mi piaceva l'idea della battaglia di cuscine fra le ragazze, me la sono sognata qualche notte fa.
poi Zayn che parla e chiarisce ciò che 'prova', e c'è in più un accenno sulla sua ex, che al solo pensarci, lui sta male.
non so se è corto o lungo questo capitolo, ma dato che non vedevo l'ora di pubblicare, l'ho troncato qui e spero che vi piaccia.
non ho molto da dire, anche perchè devo continuare a scrivere le altre storie che sto pubblicando.
il prossimo capitolo è ambientato all'aereoporto, per poi arrivare in Francia.
il mio contatto twitter è @xjoshsdrums
grazie a tutti per seguirmi, leggere i miei capitoli e recensirli, sul serio, grazie infinite.
xx

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Capitolo 17
*** Capitolo sedici. ***


La professoressa cercava di mantenere la calma il più possibile,anche se le riusciva parecchio male:era agitata,in crisi,e pure sclerotica,ma cercava di non darlo a vedere.
La responsabilità di 20 ragazzi diciassettenni scatenati era impegnativa,e capivo come si sentisse - non avrei mai fatto l'insegnante.Nonostante durante le sue lezioni appariva calma e tranquilla,adesso sembrava un demonio:urlava,sbraitava e forse si era pentita di essere una dei due accompagnatori per il nostro viaggio.
Forse lo ha fatto solo perchè voleva andare pure lei in Francia,non di certo per noi,dal modo in cui ci stava trattando.
Era arrivato il grande e atteso giorno della partenza,e io la notte non avevo dormito per niente dalla troppa felicità - oh,ma chi voglio prendere in giro!,sono ansiosa per le parole di Zayn.
Non che sia preoccupata,perchè non sono uno stinco di Santa e so cosa sia il sesso,ma forse l'idea che con me,sul letto -o su qualsiasi altro posto- ci possa essere lui,mi fa agitare non poco.La sua notorietà a scuola non è di certo dovuta solamente alla quantità di ragazze fatte,ma anche dai commenti positivi di tutte queste,partendo dal modo in cui bacia -cosa a cui,posso dire anche io,do ragione- al modo in cui scopa - cosa che avrò modo di provare tra qualche tempo.
Non si era degnato di rivolgermi la parola però,questa mattina,aveva categoricamente evitato di starmi vicino e aveva invece preso a parlare con un'altra ragazza,Amanda,il che mi faceva andare di matto.
Che tattica stava usando?Perchè stava facendo così?
Che se la fosse presa per il fatto che io e Stan,poco prima della fine della scuola,abbiamo pranzato insieme?
O per qualcos'altro?Che fosse lunatico -io penso di sì-?
Fatto sta,che mi ero ritrovata a subire Liam e Rose che non la smettevano di tenersi per mano e che ogni tanto si lasciavano qualche tenero -non da me- bacio,e io stavo per voltarmi e dire loro qualcosa,ma non volevo disturbarli,anche perchè la professoressa chiamò me e Danny da lei.
«Ragazzi,io devo parlare con una signora,voi per favore potete distribuire i biglietti?» ci pregò lei.
«Certo prof.,non si preoccupi» le sorrisi,mentre lei con un sospiro di sollievi ce li dava e si allontanava.
«Che lecchina» mi prese in giro.
«Ma va',senti chi parla» gli tirai una gomitata debole «sciagurati,venitevi a prendere questo cazzo di biglietto se non volete rimanere in Inghilterra!» avvertii tutti.
«La tua finezza mi colpisce» rise.
«Intanto però ha funzionato» gli feci l'occhiolino.
Diedi,mano a mano,ad ognuno il suo biglietto,mentre chiaccheravo amabilmente con Danny,e poi arrivò anche il turno di Zayn:guardò prima me,poi lui,e poi si prese direttamente il biglietto dalla mia mano,strappandomelo quasi.
Gli lanciai un'occhiataccia mentre si girò per allontanarsi,e parve non accorgersene - o forse sì?
Mi voleva ignorare,era chiaro,ed io mi stavo arrabbiando sempre di più.
Forse era quello il suo intento,perchè così poi avrebbe potuto calmarmi a suon di baci -o di qualcos'altro,chi può saperlo- perchè sapeva che avrei smesso di essere in collera nei suoi confronti.
Sbuffai contrariata da ciò che pensavo,perchè doveva avere tutto quel potere su di me?
Avrei dovuto provvedere.
 
Il viaggio in aereo non era stato niente di che,Zayn si era seduto accanto ad Amanda -avrei dovuto aspettarmelo,in fondo- e non si era fatto sentire per niente,neanche per prestargli le cuffie o chissà cosa,il che mi stava continuando a dare ai nervi.
Che volesse giocare?
Forse era perchè non ci vedevamo dall'inizio delle vacanze di Natale e voleva testare qualcosa,ma io non posso entrare nella sua testa,e non posso sapere cosa devo fare o cosa vorrebbe che facessi.
Ma perchè non me lo diceva direttamente?
Stavamo cercando di recuperare le valigie,ma per uno scherzo del destino sia quella mia che quella di Zayn volevano non essere trovate.
«Mi spieghi che hai?» lo affiancai,andando verso il rullo che le trasportava.
Alzò lo sguardo verso di me e poi lo riposò sulle varie borse,borsoni,valigie che passavano,senza degnarmi di una risposta,ma a me bastava anche un monosillabo.
Possibile che fossi così disperata?
«So che sei silenzioso,ma così è un po' troppo,non credi?» mi misi davanti a lui,incrociando le braccia.
«Che c'è?» sbuffò.
«Che c'è?Sul serio?» alzai un sopracciglio «è tutta la mattina che mi eviti»
«Non ti evito» rispose prontamente.
«Non sei molto bravo a mentire» lo ripresi «ti ho visto,prima con Amanda,cercavi una qualsiasi scusa pur di stare lontano da me»
«Come se tu non hai fatto lo stesso» serrò la mascella.
«Io sono stata con Danny perchè tu stavi con Amanda» spiegai «e comunque,dato che non hai smentito ciò che ho detto,devo presumere che sia vero»
«Quella è la mia valigia» si sporse un po' in avanti per afferrarle il manico.
La sua azione mi fece sbilanciare leggermente all'indietro,tra poco sarei finita sul rullo come una valigia,forse sarei stata presa da qualcuno e portata via.La mano libera di Zayn si posò sul mio fondoschiena,sorreggendomi,e l'altra scaraventò la valigia a terra -la quale arrivò sul pavimento con un tonfo- per poi appoggiarsi su un mio fianco.
Alzai lo sguardo per incontrare il suo:il mio era quasi stupito dal suo gesto,il suo era forse sorpreso.Mi ricomposi e mi sistemai i capelli,tornando in una posizione decente.Mi voltai e tornai con lo sguardo alla ricerca della mia valigia,la quale sembrava fosse stata presa da un alieno,quando poi me l'aveva presa Rose per scherzo.
Andammo verso l'autobus che ci avrebbe portato all'albergo -seguendo la professoressa neanche fosse una guida turistica- e mi sedetti di fianco a Liam,dato che Rose era scomparsa con non-so-chi e Zayn si era messo -ovviamente- di fianco ad Amanda.
Che poi,lei non era neanche una cattiva ragazza,era gentile e carina,non ce l'avevo con lei,ma con quel decelebrato microcefalo maniaco delle creste e delle sigarette.
«Ho notato anche io» Liam si stravaccò sul sedile.
«Come scusa?» mi voltai verso di lui.
«Tu e Zayn» fece una pausa «non vi siete calcolati per niente»
«Non eri impegnato a divorare la bocca di Rose?» chiesi sarcastica.
«Anche quello,sì» rise «però guardo anche cosa fa il mio pollo,così da vedere se sbaglia:e,decisamente,sta sbagliando»
«In che senso?» alzai un sopracciglio.
«Te ne accorgerai fra qualche tempo» sospirò,mettendosi le cuffie e togliendomi ogni possibilità di chiedergli qualcosa di più.
Che Liam prevedesse il futuro?
Io questo non lo sapevo,però avevo qualche ipotesi.O aveva fatto una scommessa con qualcuno su come potessero andare le cose fra me e Zayn.Sospirai e mi misi a guardare il paesaggio francese che sfrecciava di fianco a me,portando una mano sotto il mento.Forse mi appisolai,pensando a cosa poter dire ancora a Zayn se me lo sarei trovato davanti e immaginando un possibile inizio di vacanza,quando Liam mi scosse leggermente il braccio,informandomi che eravamo arrivati all'hotel.
Scendemmo dall'autobus e prendemmo i nostri bagagli,dirigendoci verso la reception.La professoressa parlò con l'uomo lì dietro,mentre io ero impegnata a seguire i movimenti di Zayn:mano fra i capelli,sguardo verso Amanda che gli stava parlando,sorrisetto forzato,poi sorriso spontaneo con la lingua fra i denti,occhiata veloce verso di me,di nuovo sguardo verso Amanda e dopo sulla scollatura della sua canottiera.
«Ragazzi,ho preso quasi per tutti una camera con due letti singoli,e ho già formato le coppie:sono quasi tutte femmina e femmina,e maschio e maschio,tranne per due eccezioni» si fermò a leggere il foglio che teneva in mano «Andrew e Cindy sono insieme nella 123» consegnò al ragazzo la chiave,e i due andarono verso l'ascensore «e Zayn e Kate nella 126» venne da me e mi diede la chiave «adesso vi dico le altre coppie»
Con la sfiga che mi porto sempre dietro,questo era il minimo.Mandai un'occhiata al ragazzo interessato,il quale era voltato verso di me -che ci fossimo letti nel pensiero?- e stava trattenendo un sorriso mordendosi il labbro inferiore.Forse gli era passata per la mente la stessa idea che stava venendo a me,e forse avrebbe smesso di essere arrabbiato per un motivo che neanche sapevo.
Raggiungemmo Andrew e Cindy nell'ascensore e salimmo al secondo piano,entrando nelle rispettive stanze.
La nostra -che effetto mi faceva dirlo- era abbastanza grande e luminosa,appunto con due letti singoli -ci mancava solo dormire con lui ora,di nuovo-,un armadio a parete,il mobile della televisione,un terrazzo di medie dimensioni -perfetto per fumare-,una scrivania,due comodini e una porta vicino all'armadio che forse portava al bagno.
«Niente male,no?» commentai,sperando in una sua risposta.
«Per essere una doppia,anche troppo grande.Penso che ci perderemo,qui dentro» avanzò al centro della stanza.
Rose: Sono in camera con la nuova amica di Zayn. Devo fare qualcosa? Qualche piano malefico in mente?
- Appena escogito qualcosa ti faccio sapere, tu nel frattempo fai l'amica e scopri quanto più puoi.
«Vogliamo sistemarci?» si voltò verso di me.
Trascinai la valigia fino all'armadio e lo aprii,rivelando che era davvero immenso per due persone e basta.
Poggiai la valigia sul letto di fianco a quella di Zayn e presi a fare avanti e indietro fra il letto e l'armadio.
Forse Zayn aveva proposto questa cosa solo per trovare un modo per non parlarmi e per non far parlare me di ciò che era successo,dato che le parole che ci scambiavamo erano 'vuoi te questa parte di armadio?','vuoi tu questo cassetto?','quante grucce hai?Io ne ho due in più,se ne hai bisogno','mi passi le Blazer,per favore?','puoi attaccarlo lassù?Non ci arrivo'.
Mentre sistemavo un paio di tacchi neri in un punto basso dell'armadio -avevo messo le scarpe tutte in fondo-,sentii Zayn imprecare.
«Merda,mi sono sporcato» stava mangiando una merendina,e sulla coscia destra era visibile una macchia di cioccolata.
Si tolse velocemente le scarpe e subito dopo i pantaloni,rimanendo con una misera t-shirt che gli arrivava proprio sopra l'elastico dei boxer - perchè non poteva essere più lunga quella maglia?
Mi stava lasciando una visuale piuttosto,come dire..beh,qualcosa che non si poteva non guardare e che non poteva passare inosservato.
Che lo facesse apposta?
Mi ero bloccata per qualche secondo ad osservare tutto quel ben di Dio che si ritrovava,e lo trovai a ridacchiare silenziosamente.
Vuoi giocare,Zayn?
«Dio,che caldo» mi sventolai una mano davanti alla faccia e mi tolsi la maglia che mi ero messa quella mattina.
Lo vidi -con la coda dell'occhio- irrigidirsi e fermarsi nel bel mezzo delle sue azioni,non distogliendo lo sguardo dalla mia figura.
Il gioco è appena iniziato Zayn,faresti bene a stare attento.




non è ancora arrivata l'ora della mia morte, come forse qualcuna di voi ha pensato.
il tempo per scrivere è sempre meno, siamo agli ultimi mesi di scuola e veramente, ho così tanto da studiare che non riesco neanche a uscire.
scrivere è l'unica cosa che mi rilassa, e non riesco più neanche a far quello, mio malgrado.
non so perchè tutto questo è in corsivo, e non so neanche perchè non mi si toglie, ma vabbè.
mi accontento del risultato di questo capitolo, in cui finalmente sono arrivati in Francia.
certo, vi ho fatto aspettare una barcata di tempo per una cosa così, però capitemi vi prego.
dal prossimo, penso che saranno più carini, i capitoli, dato che sono in Francia e sapete tutte cosa dovrà succedere, in un modo o in un altro, perciò aspettatevelo e immaginatevi da sole come potrà accadere.
Zayn fa un po' il, come dire, distaccato no, ma la vuole tenere alla larga per un motivo sconosciuto, e ovviamente Kate se ne accorge, ma lui è talmente stronzo che non le vuole dire niente.
Liam è il veggente della storia, e infatti avrà un ruolo importante in uno dei prossimi capitoli.
che dire, grazie per seguire la mia storia, anche se ci metto sempre un'eternità per aggiornare.
contatto twitter: @xjoshsdrums
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Capitolo 18
*** Capitolo diciassette. ***


Stare in camera con Zayn sarebbe stata una delle imprese titaniche che avrei compiuto nel corso della mia vita.
Avrei dovuto cavargli fuori le informazioni di bocca,per sapere il motivo del suo silenzio,e da come erano andate le cose la mattina,potevo sperare che saremmo tornati a parlare prima del previsto.
 
«Kate» mi chiamò Rose.
Alzai la testa dal libro che stavo leggendo e le rivolsi la mia attenzione.
«Sei sicura che non ti stai facendo prendere troppo da Zayn?» si morse il labbro.
«Perchè questa domanda?» chiusi per un attimo il libro.
«Perchè so che Zayn è uno stronzo con le ragazze..» si grattò la testa.
«Lo so anche io,e non per questo sarò anche io un'altra aggiunta alla sua lista di ragazze fatte» le risposi a tono.
«Allora sto tranquilla adesso.Non voglio che ti innamori di lui come ti è successo con tu-sai-chi» pensò.
«Lo sai,l'amore non fa per me» mi strinsi nelle spalle.
 
La conversazione fatta con Rose qualche mese prima mi tornò in mente:lei è sempre stata un po' protettiva nei miei confronti quando si parlava di 'ragazzi&cotte',dopo una delle batoste che presi in campo amoroso.
Ha sempre avuto quel timore che potessi ricacciarmi in qualche guaio dal quale non sarei più riuscita ad uscirne,e perciò la sua anima protettiva si faceva sempre sentire.Zayn ormai era diventato un punto fisso nella mia mente,e anche io avevo paura che riuscisse ad occupare troppo spazio nella mia vita. In fondo,era solo un ragazzo.
La professoressa ci aveva lasciato la mattinata libera per sistemare le nostre cose e per ambientarci in hotel,ed io sgusciai fuori dalla mia camera e mi piombai in quella della mia amica,dove mi sorpresi quando non trovai Amanda.
Che fosse già con il moro?Nella nostra stanza,magari?
Il pomeriggio avremmo girato per i dintorni dell'hotel,così per capire dove ci trovassimo.Dopo essermi coperta anche troppo -sembravo un eschimese-,scesi con Rose a mio seguito e andai davanti alle porte scorrevoli dell'edificio,per fumarmi la seconda benedetta e meritata sigaretta della giornata che stavo agognando da quando avevo finito la prima.
«Capito?Bastano ancora due o tre cose,e poi diventerà totalmente pazza» sentii una voce maschile mormorare alla mia sinistra.
«Sicuro?» una voce femminile si aggiunse.
«Certo Amanda,basta poco,la conosco» continuò la voce maschile,zittendosi subito dopo.
Lanciai un'occhiata a Rose e avanzammo,perchè sentivo i passi di quelle due voci avvicinarsi a noi,e non volevo farmi trovare là davanti.Aspirai dalla sigaretta già quasi arrivata a metà quando Rose prese a parlare di cosa aveva comprato per venire in Francia e Zayn sbucò con Amanda -lo vidi con la coda dell'occhio- dal posto in cui erano.
Spostai il peso su un fianco,formando di seguito una nuvoletta con il fumo,ma Zayn era sempre lì,con Amanda,un suo braccio era a circondarle la vita mentre passeggiavano tranquilli lì davanti.Feci finta di non vederli,spiaccicando la sigaretta ormai finita e consumata sotto la suola della mia Converse invernale.
«Ragazzi,tutti qui per favore!» ci chiamò la professoressa «adesso giriamo un po' per i dintorni,okay?»
Ovviamente,i due si avviarono in coppia verso la povera donna che ci aveva voluto portare in Francia,parlando fra di loro,e gli sguardi che Zayn mi rivolgeva di certo non mi sfuggivano.Facevo finta di non guardarlo per troppi secondi occupando il mio tempo con Rose e Liam che per rispetto a me non si baciavano o altro -o almeno quando li guardavo io-,ma parlavano con me per distrarmi da quello che era il mio pensiero fisso.
 
Zayn non faceva altro che stare con Amanda,parlare con Amanda,sorridere con la lingua fra i denti ad Amanda,il suo sguardo era solo per Amanda,la conversazione mentre fumava la sigaretta era con Amanda.
C'era solo Amanda per lui,ma perchè?
Ed io forse ero diventata giusto un po' paranoica,gelosa e forse isterica.
Forse,una volta in camera,gli avrei urlato contro come un'ossessa,se non sarei riuscita a trattenere i miei istinti omicidi verso di lui e lei,oppure avrei optato per una soluzione più easy e magari anche più divertente,come fargliela pagare con la stessa moneta.
Ormai era arrivata l'ora di cena,fra giri,occhiate maligne lanciate a Zayn e maledizioni contro Amanda,ed io dovevo organizzare qualcosa per far andare fuori di testa il moro come lui voleva evidentemente fare grazie all'aiuto di Amanda.
«Tutto okay?» Danny mi affiancò.
Dio mi lancia i segnali,e finalmente uno sono riuscita a coglierlo.
«Sì,certo.E tu?» incontrai i suoi occhi color cioccolato.
«Oui,mademoiselle» fece un piccolo inchino «è la prima volta dopo due ore che parlo in inglese,è quasi strano»
«Io ho dovuto spiegare ad una bambina cosa facevamo,di dove siamo,perchè siamo qui..e poi anche sua madre voleva sapere altre cose» aggiunsi,scuotendo la testa.
«Ragazzi,adesso andiamo a cena,ho riservato un tavolo con 21 posti apposta per noi» ci informò la donna,entrando in una sala enorme.
C'erano tanti tavoli,occupati da altrettante tante persone che parlottavano fra loro,e molte di quelle si voltarono verso di noi.
Ma i francesi avevano mai visto dei turisti?Guardavano,e poi chiaccheravano a bassa voce come se ti criticassero:sì,siamo inglesi,e anche fieri!
«Che ne dici se ci sediamo vicini?» proposi al ragazzo di fianco a me.
«Certo,perchè no» Danny mi sorrise.
Zayn mi passò accanto proprio in quel momento,e Dio veramente voleva che quella fosse la mia serata,o che almeno lo diventasse piano piano,grado per grado.L'occhiata che rivolse al suo amico era truce,e ciò mi faceva qualsi saltare dalla gioia.Mi sedetti di fianco a Danny e a Rose,con Zayn poco lontano intento a chiaccherare con Amanda.
Finita la cena -i francesi avevano i pasti molto diversi da i nostri,la pasta era usata come secondo piatto e mangiavano un sacco di formaggio-,mi ritirai subito in camera,perchè volevo solamente che quella giornata finisse con una bella dormita.Appena entrai però,alzai un sopracciglio dal cambio di programma che si era presentato davanti ai miei occhi:un letto matrimoniale.
Ma che diavolo..?
''Ci scusiamo per l'inconveniente, ma avevamo sbagliato ad assegnare i letti nelle nostre camere. Avevamo confuso il vostro numero con quello di un'altra stanza. Scusate per il disagio.''
Un bigliettino color panna stava sul letto,scritto a mano,e firmato dal direttore dell'hotel.Mi venne da ridere,alla prima lettura di quel messaggio,ma rileggendolo un paio di volte,mi sarei messa a piangere.
Il disagio me lo stava creando adesso,prima era molto meglio.
«Perchè è cambiato il letto?» Zayn mi fece voltare indietro - era solo,fortunatamente.
Gli consegnai il biglietto che tenevo fra le mani e mi passai una mano fra i capelli,realizzando che avrei dovuto dormire con Zayn per il resto della mia permanenza in Francia.
«E quindi ora che facciamo?» domandò.
Solo io ci vedevo il doppio senso in quella frase?Forse Zayn l'aveva detta apposta.
Spalancai leggermente gli occhi a quella frase e tossii un paio di volte,al che Zayn sorrise,e lì ci vidi un po' di malizia,cosa che l'accompagnava ovunque.
Distolsi lo sguardo dal suo e presi il pigiama,rifugiandomi in bagno e cambiandomi subito dopo:mai la mia camicia da notte non mi è mai sembrata così inadeguata.Io durante la notte muoio di caldo,anche lì in Francia avevo caldo,ma condividendo il letto con Zayn..avrei preferito indossare una tenuta da astronauta.
«Se vuoi,il bagno è libero,io non ho più da fare» uscii di lì,cercandolo con lo sguardo.
Indossava i pantaloni di una tuta e una t-shirt a maniche corte,fortunatamente non dormiva in boxer.Andai verso l'armadio e presi una felpa e un paio di leggins,così da coprirmi un po' di più.
«Che fai,ti vesti invece di svestirti?» ironizzò lui,sdraiandosi.
«Mi è preso un po' freddo» mentii,indossando la felpa.
Andai verso il letto e mi ci sedetti,poggiando i leggins accanto a me e mettendo il telefono in carica,che fra poco avrebbe cessato di esistere.Mi ravvivai i capelli con la mano e accesi l'abat-jour - eravamo in Francia,dopotutto.
«Ma si sa,che per andare a letto ci si tolgono i vestiti..» lo sentii parlare.
«Tu non ti sei tolto niente,perchè dovrei spogliarmi io?» lo guardai con la coda dell'occhio.
«Allora facciamo così» si alzò dalla sua postazione,prese i miei leggins e li posò sul suo comodino,poi si tolse la maglia «così siamo pari,non credi?»
Perchè aveva ripreso a parlarmi?Che Liam o Rose gli avessero fatto cambiare idea su qualcosa della quale non ero neanche a conoscenza?Cosa gli era preso?Amanda gli era venuta a noia?
Non lo sapevo,però mi limitai a guardarlo per qualche secondo e infilarmi sotto le coperte,dato che almeno quello mi era concesso.Gli diedi le spalle e mi sdraiai sul fianco sinistro,rivolta verso la porta.
«E poi,quando siamo a letto,lo sai che a me piaci di più con meno vestiti» borbottò.
Spalancai gli occhi alla sua frase,che stesse tornando quello di prima?O meglio,che stesse facendo rivedere a me lo Zayn che avevo lasciato a scuola prima delle vacanze di Natale?
Sentii il suo respiro vicino a me,le sue parole si erano dissolte nell'aria e il tocco della sua mano sulla mia schiena mi stava provocando dei brividi che non ci dovevano essere.Io ero arrabbiata con lui perchè mi evitava per un motivo sconosciuto,e stavolta non l'avrebbe avuta vinta lui,come al solito.Un suo braccio andò a cingermi la vita,mentre le sue labbra si posavano sulla spalla che aveva scoperto poco prima.
«Com'è che sei così amica con Danny?» lasciò un altro bacio sulla mia spalla.
«Ci ho solamente voluto passare la cena,tutto qua» risposi secca.
«Non ci vuoi andare a letto?» passò al mio collo «perchè lui vorrebbe,si vedeva..ma io non vorrei,perchè vorrei ricordarti che lui ti userebbe soltanto..se vuoi ci penso io a mandarlo via»
«E per mandare via Amanda,che dovrei fare?» con un balzo,gli circondai il bacino con le ginocchia,guardandolo negli occhi.
«Allora sei gelosa» sorrise,la lingua fra i denti e le mani subito sui miei fianchi.
«No,più che altro sono furiosa nei tuoi confronti!» alzai un po' il tono della voce «non mi parli da quando siamo partiti,e ora perchè ci hanno messo il letto matrimoniale torni a fare lo Zayn di sempre:scusa,ma non capisco»
«Sai che sei attraente quando sei arrabbiata?» il suo sguardo percorse tutto il mio corpo.
«Non usare queste frasette con me,io non ci casco,sono comunque arrabbiata con te,e finchè non mi dici perchè mi hai evitato,questa situazione non si smuoverà» imposi,bloccandogli i polsi contro il letto.
«A me di certo non dispiace stare ai tuoi ordini..» si leccò le labbra - lo faceva apposta,il bastardo.
«Allora non vuoi parlare eh?» mi avvicinai al suo volto «perchè hai fatto finta che non esistessi?»
«Tra poco non potrei più rispondere delle mie azioni» ammise,guardandomi le labbra.
«Facciamo una cosa» decisi «niente più baci finchè non mi dirai la verità,non ti potrai avvicinare neanche alle mie labbra,così vediamo se ti decidi a parlare» ritornai alla posizione di prima «buonanotte Zayn»




ormai le scuse che vi devo sono troppe, si sa.
ho beccato la mononucleosi, sono stata al concerto dei ragazzi, tra un po' mi devo operare, internet non c'è, i compiti sono troppi, ho avuto la febbre a 39, sono stata dal dentista -dove ho sentito what makes you beautiful e ho fatto prendere un colpo al dentista- e veramente, credetemi se il tempo è sempre meno.
ho fatto un casino per riuscire a completare il capitolo: prima pensavo che fosse troppo lungo, ho tolto un dialogo e poi mi sembrava troppo corto, quindi ho dovuto aggiungere altra roba, e spero vivamente che vi possa piacere, perchè penso che il risultato non sia così deludente.
nel giro di due-tre capitoli e forse anche meno, c'è il capitolo famoso, e vi anticipo che succederà il 31 di dicembre/1 gennaio. non voglio anticiparvi troppo, diamine!
sicuramente non sarà il prossimo, nel successivo le frecciatine fra Kate e Zayn saranno presenti, e poi chi lo sa se vi metto subito il capitolo che tanto aspettiamo.. boh, vi faccio una sorpresa.
come sempre, grazie a tutti voi che leggete, e se vi piace ciò che ho scritto, fatemelo sapere, se ho sbagliato qualcosa, pure, insomma..una recensioncina è gradia.
twitter: @xjoshsdrums
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Capitolo 19
*** Capitolo diciotto. ***


Zayn fortunatamente dormiva quando mi sono svegliata io.Mi aveva intrappolata nella sua presa durante la notte,stringendomi per i fianchi e facendo sì che poggiassi la testa sulla sua spalla.Io mi ero addormentata mantenendo le distanze perchè ero troppo arrabbiata con lui -e orgogliosa,parecchio- per poter assecondare ciò che aveva in mente,perciò lui aveva approfittato del fatto che non potessi respingerlo.
Ero 
scivolata via dalle sue braccia il più silenziosamente possibile,sgattaiolando in bagno e preparandomi subito dopo,senza che il ragazzo aprisse minimamente gli occhi - aveva il sonno pesante,eh?
Alle otto e mezza ero pronta,vestita e truccata,e mi fermai un attimo ad osservare 
l'immagine che un Zayn senza maglia sotto le coperte,dormiente,con un braccio sotto la testa,i capelli sfatti ed arruffati e un adorabile -non l'avrei mai ammesso ad alta voce- broncio sulle labbra invece del suo sorrisetto malizioso perenne.
Presi un foglio di carta e una penna e 
''Buongiorno Capitan Perfezione. Stavi ancora dormendo quando sono uscita, se non farai in fretta la colazione finirà e non potrai sfamarti. Ricordati, nessun bacio, trattieni i tuoi istinti, vediamo quanto resisti. K xx'' scrissi,lasciandolo sopra il suo cellulare,così che avrebbe dovuto vederlo per forza. Raccolsi il mio cellulare e la mia felpa,sbattendo la porta alquanto rumorosamente,sperando almeno di svegliarlo.Feci inoltre squillare il suo telefono un paio di volte,sperando vivamente che si svegliasse.
Scesi giù salutando la professoressa,prendendo un piatto e 
sedendomi allo stesso tavolo di Danny e Richard,rivolgendo uno dei miei migliori sorrisi che potessi sperare di fare in mattinata.
«Buongiorno prof» Zayn era appena entrato nella stanza passandosi una mano fra i capelli,venendo nella mia direzione «buongiorno»
«Hey Zayn» Danny gli indicò con un cenno del capo la sedia accanto a lui.
«Dormito bene?» domandò il moro,sedendosi e spalmando un po' di marmellata su una fetta biscottata.
«Sì,anche se il mio letto è un po' scomodo,ho trovato uno stratagemma con dei cuscini» Richard si strinse nelle spalle.
«Io ho dormito con le cuffie e la musica alta,cercando di non sentire Michael che russava» Danny scosse la testa «voi?»
«Io sì,il mio letto è molto comodo» Zayn mi mandò un'occhiata.
«Io preferirei il mio letto matrimoniale,ma mi accontento» ignorai l'occhiata del moro e continuai indisturbata a mangiare.
«Non voglio sentire rumori strani durante la notte,intesi?Sono a qualche camera di distanza dalla vostra» borbottò Danny,facendomi strabuzzare gli occhi.
«Faremo piano,promesso» Zayn gli fece l'occhiolino,ridacchiando subito dopo.
Scossi la testa e mandai un messaggio a Rose,cercando di capire se fosse morta o se stesse solamente dormendo con il suo amato Liam.
«Liam vuole che andiamo nella sua stanza» Zayn interruppe quello stato di normalità e tranquillità che si era creato.
«Perchè?» alzai un sopracciglio.
«Guarda» mi passò il telefono e ''Zayn, tu e Kate potete salire in camera mia? Ho avuto una meravigliosa idea!'' lessi.
«Okay» mi alzai «ci vediamo dopo»
Lasciai a malincuore la mia colazione sul tavolo e mi avviai verso l'ascensore con Zayn,che non aveva voglia di parlare.Ma come,hai dispensato occhiatine e sorrisetti fin'ora,e adesso non parli?
Liam stava in camera con Andy al terzo piano,perciò premetti il pulsante con il tre e aspettai 
che quel lungo tragitto dal piano terra fino al terzo finisse.
Sospirai,appoggiandomi con la schiena alla parete dell'ascensore,alzando gli occhi 
verso il soffitto e cercando di non pensare a..
«La parte della distaccata ti riesce male» Zayn.
«Anche a te» non lo guardai.
«Io non ho fatto il distaccato» borbottò,che era diventato un bambino?
Ci mancava solo che mettesse il broncio,incrociasse le braccia e battesse un piede a terra.
«Ah no?Come chiami quando qualcuno non ti parla per un motivo sconosciuto?Ah no,quello non è fare il distaccato,è ignorare per divertimento» lo guardai male.
«E adesso?Dici che sono abbastanza distaccato dal tuo corpo?» non feci in tempo a sbattere le palpebre che me lo trovai praticamente spalmato sul mio corpo.
La sensazione delle nostre pelli a contatto mi era mancata parecchio,anche se speravo che non si capisse.
Il mio cuore accellerò i battiti -
maledetto- e puntai lo sguardo nei suoi occhi -maledetti pure loro-,mordendomi l'interno della guancia.Aveva poggiato le mani accanto ai miei fianchi,su quella sorta di ringhiera d'acciaio,in modo da non farmi scappare.Il suo sorrisetto era sempre lì,e mi veniva voglia di toglierlo dalla sua faccia.
«Non pensare che ti perdoni tanto facilmente» mi morsi il labbro.
«Non ho in mente solo questo» si avvicinò alle mie labbra.
«No Zayn,niente più baci finchè non mi dici quello che voglio sapere» mi impuntai.
«Però questo non mi impedisce di darteli da altre parti» sussurrò al mio orecchio,prima di morderlo.
Okay,stavo perdendo il controllo della situazione,secondo dopo secondo,e quando mi decisi a riprenderlo,scese con le labbra sul mio collo,il che mi fece mandare a 'fanculo ogni tentativo.Torturai il mio labbro inferiore,mentre il moro aveva preso a succhiare un mio lembo di pelle.
Quando però mi ricordai che il controllo dovevo averlo io -perchè ero ancora arrabbiata con lui-,ripresi coscienza della mia mente e lo feci 
staccare.
«Questo non significa che ti ho perdonato,nè che sono caduta ai tuoi piedi» ribadii.
«Sì,ma intanto un succhiotto da Zayn Malik te lo sei fatto fare» constatò.
«Un momento di debolezza capita a tutti» me lo scollai di dosso e uscii dall'ascensore,che aveva aperto le porte proprio in quel momento.
Andammo verso la camera di Liam e bussai,avevo preso la decisione che se Zayn non mi avesse detto la verità,non mi avesse detto il motivo per il quale mi aveva bellamente ignorato dall'inizio della vacanza e,anzi,dall'inizio delle vacanze di Natale,lo avrei ignorato anche io,avrei smesso di parlagli,ci avrei solamente dormito insieme -uno da una parte,e uno dall'altra- e niente di più.Entrai seguita da Zayn,trovando Rose seduta sul letto.
«Stasera ce ne usciamo noi quattro,okay?Andiamo a cena fuori,ho prenotato in un ristorantino carino qua vicino,e poi ce ne andiamo a fare una passeggiata nei dintorni!Ho già chiesto alla prof,non è una bellissima idea?» trillò Liam.
Un altro incubo sta per avere inizio.
 
 
Rose mi aveva imposto di presentarmi almeno un po' carina,il che significava che avrei dovuto mettermi uno stupido vestito.Perchè avevo deciso di portarmelo?
Rose si era piantata in camera mia,davanti al mio armadio,setacciando attentamente tutto ciò che mi ero 
portata,scegliendo alla fine un abitino nero a maniche corte -le quali erano di un tessuto più leggero del vestito- lungo fino a metà coscia con dei tacchi del solito colore.Mi chiuse in bagno finchè non mi sarei finita di truccare,e poi mi fece uscire a forza - o meglio,mi trascinò fino all'uscita dell'albergo,dove Liam e Zayn stavano già ad aspettarci.
Cercai di evitare lo sguardo del moro e andammo verso il ristorante che 
Liam aveva scelto -c'era da fidarsi?- a piedi:i due fidanzatini,giravano mano per la mano,io stavo di fianco a Rose e Zayn accanto a  Liam.
Era una situazione un po' imbarazzante,dov'era finita tutta l'affinità che avevamo io e Zayn?
Ah,già,lui non voleva parlare.
Il ristorante 
non era lontano dall'hotel,fortunatamente,perciò l'agonia del tragitto durò poco.La prenotazione a nome 'Payne' prevedeva un tavolo a quattro posti vicino alla parete vetrata che divideva le due parti del ristorante,vicina anche al bagno dove ero sicura che mi sarei rifugiata.
«Vous n'etes pas françaises,n'est pas?» un cameriere arrivò al nostro tavolo.
«Oui,c'est vrai.Nous sommes anglais» risposi prontamente io,dato che i due non sapevano un accidente di francese e Rose era occupata a scrivere a non so chi.
«J'aime bien l'Angleterre» aggiunse,sfogliando il suo taccuino.
«Et j'aime la France» sorrisi.
«Qu'est-ce que je vous porte?» domandò,una volta sfogliati i menu.
Alla mia destra,sfortunatamente,si era dovuto sedere Zayn,dato che i fidanzatini maledetti -volevo loro un bene dell'anima- volevano stare accanto a godersi una cenettina accanto.
Ma perchè non erano venuti da soli loro due a mangiare,invece di portarsi appresso me 
e Zayn,consapevoli che non ci stavamo parlando?Maledetto amore.
«Perchè ci siamo messi davanti a loro?» borbottò Zayn,voltandosi dalla parte opposta.
«Perchè ci hanno organizzato la serata e non abbiamo potuto opporci» sbuffai.
«Che ne dici se ce ne andiamo?» propose.
Lo guardai:finalmente aveva detto qualcosa di sensato.Sorrisi appena e mi alzai,sistemandomi il fondo del vestito.
«Scusate,vado un attimo in bagno» mi voltai verso Zayn e gli indicai con un cenno del capo la porta.
Io andai verso il bagno così da non destare sospetti e poi mi allontanai verso l'uscita,una volta che vidi Zayn che era già là.Dissi ad un cameriere di annullare metà degli ordini del tavolo 14 ed uscii,prendendo il mio cappotto.
Lo trovai lì davanti intento ad accendersi una 
sigaretta,e una volta che mi vide,mi sorrise e me la passò.
«Dove pensi di andare adesso?» domandai,rendendogliela dopo aver fatto un tiro.
«Andiamo verso sinistra,ieri sono venuto a passeggiare con Liam qui vicino» mi informò.
Mi strinsi nel mio cappotto e mi accesi una sigaretta,così che non avrei dovuto fregargliene un'altra.Fumavamo insieme,lui buttava fuori il fumo e io aspiravo,sembravamo così uguali.
Non parlavamo,ci limitavamo a camminare lungo quel viale pieno di negozietti e fast food.C'era 
silenzio,era come se qualcosa si fosse rotto - mai sentito parlare di fiducia,Zayn?
«Sei davvero sicura di voler sapere perchè ti ho ignorato?» parlò ad un certo punto «perchè,inevitabilmente,ti troverai dentro alla mia vita»
«Perchè,non ci sono già?» ironizzai quasi,sorridendo appena.
«Ma ora il danno sarà irreversibile» mi avvertì di nuovo.
«Sto camminando di fianco a te,Zayn» gli feci intendere.
«Non so se qualcuno te l'ha mai detto,ma io stavo con una ragazza,Perrie.Quella è stata una delle mie poche storie serie avute nella mia vita.Solo che fin dall'inizio è stata un'agonia,voleva tutto e subito,e io ovviamente,come un cagnolino,obbedivo,perchè non riuscivo a capire che mi manipolava e basta.Ci lasciammo perchè lei ne aveva trovato un altro,siamo stati insieme per più di un anno,e ovviamente ne rimasi distrutto,perciò tu mi hai conosciuto come lo 'Zayn bastardo',nonostante sia passato un bel po' di tempo dalla storia con lei,e nonostante questo,io in un certo qual modo sono ancora legato a lei.All'inizio delle vacanze di Natale si è ripresentata,ha detto che mi ama e che vuole tornare con me.Le ho detto che ci dovevo pensare,e che lei sarebbe tornata dalle sue vacanze ad inizio scuola,perciò avremmo potuto rivederci.Per questo motivo,io ti ho evitato,perchè dovevo pensare senza la distrazione più grande che il mio cervello ha in questo periodo» spiegò tutto d'un fiato,ed io non feci altro che ascoltare ogni sua singola parola,ogni sillaba.
«Anche io ho avuto una storia del genere,ma ne parliamo un'altra volta,dato che Liam e Rose stanno venendo infuriati verso di noi» notai,voltandomi verso di lui.
I fidanzatini iniziarono a sbraitarci contro,eravamo stati a passeggiare per così tanto?
Iniziarono a diventare rossi,sputare fuoco dalla 
bocca e fumo dalle narici.Ci trascinarono in albergo di peso,quasi portandoci a sacco di patate.Ci fiondammo in camera,per sfuggire ad un Liam Payne ancor più furioso che avrebbe iniziato a urlare.
«Zayn?» mi sdraiai.
«Sì Kate?» lo sentii parlottare.
«Grazie per avermi detto ciò che volevo sapere» sorrisi,nascondendo il volto nel cuscino.
«Quindi mi hai perdonato?» non feci in tempo a rispondergli,stavo già dormendo.






sono in anticipo, e dovete veramente farmi una statua.
adoro questo capitolo, perchè mi ci sono impegnata un bel po', perchè volevo aggiornare questa ff al più presto, dato che le idee sono arrivate tutte insieme.
mancano tre giorni all'ultimo giorno di scuola, e sto smattando per non prendere il debito a qualsiasi materia.
non vedo l'ora che finisca tutto, perchè sinceramente non ne posso più, voglio passare tutto il giorno a scrivere e a cazzeggiare.
sotto minaccia di Carlotta -sì, dovevo dirlo- sono qua a pubblicare, e anche perchè era talmente assillante che non si sopportava più - much love.
mi piace ciò che ho scritto, anche se veramente è un capitolo lunghino, ho dovuto togliere un'altra volta un pezzo di conversazione perchè altrimenti veniva un papiro egizio, però il risultato mi soddisfa, anche perchè è un capitolo importante per la fan fiction.
molte frasi le ho lasciate in sospeso, con un'interpretazione da fare, anche perchè non volevo allungare ulteriormente il capitolo e poi perchè un po' di suspence fa bene, no?
voglio che siate voi ad arrivarci, perchè come dicono i professori 'ha un grande potenziale, speriamo che lo sfrutti' - tutti così oh .-.
se non capite che cosa c'è scritto nella parte in francese -io lo studio,ma non so se ho tradotto bene- ve lo scrivo qua:
«Voi non siete francesi, non è vero?»
«Sì,è vero.Noi siamo inglesi»
«Mi piace l'Inghilterra»
«E a me piace la Francia»
«Che vi porto?»
il prossimo capitolo parlerà, finalmente, di Capodanno, e lascio a voi le conclusioni.
è entrato in scena un nuovo personaggio, anche se solo accennato: Perrie.
io non ho niente contro di lei, solo che è il primo nome che mi è venuto in mente, anzi, io amo le Little Mix c:
grazie per seguire la mia storia, e scusate se non riesco a rispondere alle recensioni, ma internet è limitato, e lo è anche il tempo, ma le vedo, e veramente, grazie di cuore, senza di voi non sarei niente. cc:
twitter: @ehydevine

 

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Capitolo 20
*** Capitolo diciannove. ***


Capodanno:tanto atteso,tanto desiderato,tanto agognato.
Il giorno per fare le ultime cose che non si sono fatte durante tutto l'arco dell'anno,il 
giorno per dire addio alle vecchie emozioni per far spazio a delle nuove.Non avevo altra scelta,avevo già la giornata programmata e non potevo neanche replicare.Se avessi bisogno di risolvere delle situazioni scomode,come avrei fatto?
Dovevo concludere il discorso con Zayn,dovevo 
raccontare anche a lui ciò che successe a me,dato che lui si era lasciato andare e mi aveva fatto conoscere una parte di sè fondamentale nella sua vita.Mi sentivo quasi in dovere di farlo,ma il momento non si era ancora presentato,dato che il moro,quando mi svegliai,non c'era in camera.
''Ti ho guardata una decina di minuti mentre dormivi, e devo ammettere che sei davvero carina, almeno non mi hai offeso. Sono sceso giù, ho dormito anche troppo. Ti aspetto, non fare tardi, mi raccomando. Z xx''
Il foglietto che sostava sul suo cuscino era scritto anche troppo bene,che l'avesse dettato e Liam l'avesse scritto?Scossi la testa divertita e mi andai a preparare,avevo fame e dovevo fare colazione,se volevo che la giornata proseguisse bene.Di Zayn,nella sala grande al piano terra,neanche l'ombra,ma non voleva vedermi?
Presi il mio piatto ed iniziai a riempirlo,sedendomi poi accanto ad una Rose particolarmente 
assonnata.
«Buongiorno amica mia!» trillai io per svegliarla.
«Abbassa la voce,ti sembra il modo?» borbottò.
«Ore piccole stanotte?» le allungai una fetta biscottata con la nutella.
«Piccolissime» addentò voracemente ciò che le avevo dato «e tu invece?Perchè così contenta?Ti sei divertita anche tu stanotte?»
«Al contrario di quello che hai appena ammesso tu,io ho dormito» mi strinsi nelle spalle,bevendo un po' di caffè mischiato con il latte.
«La signorina Watson?» un uomo mi si parò di fianco.
«Sono io» alzai lo sguardo.
«Mi hanno incaricato di consegnarle questo» l'uomo mi posò un pacchetto blu sul tavolo.
«Très gentil» lo ringraziai,allungandomi per prendere il pacco.
''Appena ho visto questo vestito, ho pensato a te, e che ti potrebbe stare bene. Perchè non lo indossi stasera?
PS. Ricordati che devi tener fede 
ad una promessa. xx'' un altro biglietto.
Aprii il pacco e vi trovai un abitino rosso,a maniche corte,con scollo a cuore,fra la carta bianca del negozio francese.Rose sorrise beffarda,alla vista del mio regalo.
Quale promessa?Che cosa mi ero dimenticata di fare?
«C'entri qualcosa,tu?» la guardai con sguardo indagatore.
«C'è il mio zampino,ma piccolo piccolo» alzò le mani in sua difesa «non sapeva la taglia»
- Sei in vena di bigliettini, oggi.
Inviai a Zayn,perchè chi poteva essere,se non lui?
La calligrafia,era praticamente identica a quella del bigliettino di stamattina firmato da 
lui,certo che con le sorprese è abbastanza negato.
Era abbastanza prevedibile,o lo era solo per me?
 
 
Possibile che dovevamo passare il Capodanno rinchiusi in quel maledetto hotel francese?
Io volevo uscire,ma la gracchiante professoressa me 
lo aveva bellamente impedito,a me e ad il resto dei miei compagni.Maledetta donna.
Ci aveva imposto di stare nella stanza principale 
dell'hotel,con le altre persone che ci alloggiavano,a festeggiare l'inizio del nuovo anno,tutti insieme:che poi,sapevo che non tutti ci andiavamo a genio,per esemprio Richard non andava d'accordo con Andrew,Allison con Heloise..non eravamo tutti in buoni rapporti,ma alla donna non importava proprio nulla.Ma siamo grandi e vaccinati,cosa vuole che combiniamo in giro per la Francia,disgrazie e sciagure?
La mia parte 
preferita della serata era il tempo prima della mezzanotte:erano gli ultimi minuti in cui potevi fare ciò che ci siamo dimenticati durante tutto l'anno,gli ultimi minuti per commettere gli errori che poi nell'anno successivo non si sarebbero fatti.Mi scolai l'ennesimo bicchiere di qualcosa di semi-alcoolico ascoltando un discorso che Danny aveva iniziato sul fatto che il cibo francese gli provocasse dolori allo stomaco.
Erano le 
23:40,e ancora non avevo parlato con Zayn:non l'avevo neanche visto,non sapevo dove fosse nè che fine avesse fatto.
Perchè l'appello,in quelle 
occasioni,non si faceva?Dannazione.
«Kate?» Rose mi affiancò «Liam mi ha detto che Zayn ti voleva un secondo in camera»
Spalancai leggermente gli occhi,sorpresa,mentre mi scusavo con Danny e andavo verso l'ascensore -troppo sfaticata per fare le scale e con i piedi doloranti,avrei dovuto portare i miei tacchi 13 rossi per il resto della notte- e salivo al secondo piano.Estrassi la chiave dalla pochette rossa ed entrai,trovando la stanza intatta e deserta.
Che Zayn fosse in bagno?Ma da lì,non proveniva nessun rumore.Dove diavolo era?
«Hey» il moro entrò in quel momento nella camera.
«Oh» esclamai sorpresa «pensavo di trovarti già qua»
«Perchè,scusa?» domandò,alzando un sopracciglio.
«Perchè Rose mi ha detto che Liam le ha detto che tu mi volevi in camera» spiegai,cercando di non fare confusione.
«In realtà,Liam mi ha detto che Rose gli ha detto che tu mi volevi qui» mi riprese lui,chiudendosi la porta alle spalle.
«Ah,che casino» borbottai «o sono loro esauriti,o qui uno dei due non ha capito»
«Io ho capito benissimo» si difese lui.
«E io pure,quindi è colpa loro» conclusi.
«Però devi ammettere che almeno su qualcosa hanno avuto ragione» lo guardai interrogativa «in camera,effettivamente,ci siamo» constatò «e poi,se ci pensi bene,io ti voglio,e so che anche tu mi vuoi.Poi,ciò che volevi sapere,te l'ho detto,e tu devi ancora adempire ad una promessa»
«Che promessa?» lo guardai negli occhi.
«''Niente più baci finchè non mi dici la verità''» imitò la mia voce,avvicinandosi «ricordi adesso?»
«Oh,già» annuii flebilmente,ritrovandomelo davanti.
«Io,se non ricordo male,la verità te l'ho detta..» mi aveva circondato il bacino con le braccia.
«Quindi adesso vieni a riscuotere il premio» scherzai,mordendomi il labbro.
«Perchè,tu non vorresti farmelo riscuotere?» si leccò il labbro superiore «ci guadagneresti pure tu»
«Oh certo,tu sei il grande Zayn,quello per cui tutte morirebbero per stare al mio posto,certo» ridacchiai.
Ovviamente,non poteva permettere che si mettesse in dubbio il suo sex appeal,perciò mi zittì,posando le sue labbra sulle mie.La sensazione mi era mancata parecchio,come se un disperso nel deserto trovasse finalmente l'acqua.
Lo sapevo che voleva solamente farmi smettere di 
parlare e di contestare le sue abilità,ma sapevo anche che non gli dispiaceva divorarmi la bocca con una certa voracità.Gli circondai il collo con le braccia,mentre le sue mani stavano una sul mio fianco e l'altra scorreva lungo la schiena.
Fece aderire il mio corpo al suo -
completamente- e mi ritrovai fra lui e la parete del muro.
Sentivo il suo bacino premere contro il mio,e sapevo cosa sarebbe 
successo.Gli morsi il labbro inferiore,mentre una sua mano birichina andò a scorrere sulla pelle della mia coscia.Risalì fino al bordo delle calze e prese a farle scendere,fino a toglierle del tutto,una gamba per volta.
«Mi hai sbattuto così violentemente al muro,che la mia schiena è dolorante» ripresi fiato «perchè non sfruttiamo il letto?»
«Non è un caso ce l'abbiano messo matrimoniale» commentò,con un sorriso malizioso.
Indietreggiai lentamente,fino a toccare con le gambe i bordi del letto.Nel frattempo,avevo ripreso possesso delle sue labbra,dato che tanto mi erano mancate,cosa che lui apprezzò.Montai sul letto alla cieca,e indietreggiai,così da farci salire anche lui.Eravamo entrambi in ginocchio,perciò nessuno dei due poteva essere sottomesso - per ora.
Gli tolsi frettolosamente la giacca nera e la lanciai non so 
dove,mentre lui si accingeva a stringermi i fianchi.
Iniziai a sbottonare la camicia bianca lentamente,lasciai le sue labbra e mi dedicai prima alla 
linea della mascella,poi un po' all'orecchio e infine al collo,ma mi accorsi che i bottoni erano tutti sganciati,perciò mi presi un attimo di pausa per dedicarmi a contemplare mentalmente il suo fisico.
«Porca puttana,quanto minchia sei sexy,cazzo» esclamai a voce alta,ma non dovevo stare zitta?Avrebbe sicuramente aumentato la sua autostima.
Fece una risatina e riprese a baciarmi,con lentezza,imitando i suoi movimenti:mi stava sfilando con calma l'abito che mi aveva comprato e mandato quella mattina,facendolo scivolare lungo il mio corpo.
Mi strinse possessivamente le natiche,al che mi trovai ad emettere un gemito 
d'approvazione,che mi distrasse un attimo;mi ritrovai sdraiata sotto di lui,con le sue mani che vagavano ininterrottamente sul mio corpo e le labbra intente a torturare un lembo di pelle del collo.
Non mi piaceva essere sottomessa,eppure quel trattamento era così piacevole,che non mi 
andava di replicare.Solo che quando iniziò a baciarmi il petto,scendendo poi sulla pancia e fino al basso ventre non concludendo niente,mi stancai,così lo feci sdraiare sotto di me,e lì mi sentii piena di potere.
La sua espressione era divertita dal mio gesto e allo stesso tempo curiosa 
per cosa avrei fatto.Gli sorrisi e scesi a baciare il suo petto,sbottonando l'unico bottone dei pantaloni e abbassandoglieli subito dopo.
Era la 
seconda volta che lo vedevo semi-nudo ed era la seconda volta che l'occhio mi cadeva:di certo,non era di poco conto,anzi,non si poteva non notare,adesso che aveva indosso solamente i boxer e che quest'ultimi erano particolarmente stretti.
Per punirlo delle azioni di 
prima -non era arrivato al dunque-,presi a baciare il suo basso ventre con una lentezza estenuante,spostando di tanto in tanto i boxer di qualche millimetro.
«Kate..» lo sentii borbottare.
«Mmh?» alzai la testa.
«Forza..» mi incitò.
«No caro mio,sto solo ricambiando il favore» sorrisi strafottente.
Dovette capire,dopo la mia frase,perciò sentii un ''okay'' e ribaltò nuovamente la situazione,facendomi ritrovare sdraiata con la schiena a contatto con il materasso.
Slacciò velocemente il mio reggiseno -non credevo ci sarebbe mai riuscito in così poco tempo- e si allungò 
verso il suo comodino per prendere un preservativo.
«Da quant'è che li tieni nascosti lì per questa grande occasione?» mormorai,mentre lui strappava la confezione con i denti.
«Harry me ne regalò una confezione da viaggio che tengo sempre in valigia,e appena arrivati qui me li sono ritrovati nella tasca delle scarpe» ammise.
«Quante altre volte l'hai strappato con i denti?» domandai,abbassandogli i boxer.
«Non vorresti saperlo» rise,abbassandomi gli slip «e tu quante volte l'hai visto strappare con i denti?»
Ridemmo entrambi e tornai a guardarlo negli occhi,che adesso erano di un oro stranamente brillante.Sembrò che lui avesse avuto lo stesso pensiero,guardarmi neglio occhi:li stava scrutando,in ogni minima sfumatura del mio verde-marrone.Sorrise,un sorriso dolce,non adatto al suo comportamento nei miei confronti,ma che non guastava sul suo volto.Gli dava un'aria da ragazzo per bene -cosa che non era affatto- con quella lingua fra i denti,gli angoli della bocca tirati su,e se non lo conoscessi e se non mi trovassi in quella situazione con lui,penserei davvero che non avesse pensieri perversi per la testa - cosa che aveva perennemente.
Forse arrossii un po' a quel contatto visivo,perchè sentivo uno strano 
calore sulle guance,che Zayn si precipitò a sfiorare con la punta delle dita con una dolcezza che mai mi sarei aspettata.Per interrompere quel momento -che era durato anche troppo,nel quale non riconoscevo nè me nè Zayn- gli strappai il profilattico dalle mani e lo misi al posto suo,sentendo il suo respiro irregolare.Dopo di che,presi ad ansimare proprio nell'orecchio del moro -sembrava che gli piacesse sentire il piacere che mi procurava- una volta che con una spinta decisa era entrato in me.Le voci su 'come Zayn Malik era bravo aletto' le stavo confermando tutte,ma mai gliel'avrei detto apertamente - questo decisamente no,la sua autostima sarebbe salita a livelli cosmici,più di ora.Sapevo che,come minimo,mi sarei presa un'influenza,ma ciò che stavamo facendo avrebbe ripagato ogni dolore successivo.
Le labbra mie e 
di Zayn si incontrarono solamente un paio di volte,le sue erano prese a divertirsi con il mio collo -che domani sarebbe stato sicuramente rosso,o viola,se non peggio- e le mie erano intente a torturargli il lobo dell'orecchio.
E mentre sentivo l'orgasmo farsi particolarmente 
vicino,rivolsi il mio sguardo verso la finestra,dalla quale si intravedevano benissimo i fuochi d'artificio:tutti stavano urlando un 'buon anno',ed io ero sicura che fra poco avrei urlato con un tono più alto il nome di Zayn,perchè i fuochi d'artificio più belli li stavamo facendo noi.






non sono morta, e ovviamente, vi chiedo scusa per il ritardo.
ormai è una cosa di routine che io non sia puntuale, perciò ci siete abituate tutte, no?
sono troppo felice dalla visione del trailer e dall'annuncio di Best Song Ever, sono elettrizzata.
non voglio dilungarmi più di tanto, il capitolo è di per sè abbastanza abnorme come lunghezza -e spero che non vi annoiate-, era il capitolo che tutti stavamo aspettando -perchè la sfida consisteva in questo, dopotutto- e vi avverto che le cose cambieranno, d'ora in avanti.
grazie mille per le recensioni, adoro ogni lettrice/lettore che mi segue, grazie sul serio - o meglio, a massive thank you.
twitter: @xjoshsdrums

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Capitolo 21
*** Capitolo venti. ***


La pacchia era finita,ed era tempo di ritornare a scuola.Gennaio era inevitabilmente arrivato,con il suo freddo imperioso e qualche fiocco di neve che ancora non ci aveva dato modo di vedere la città completamente coperta dal manto bianco.Noi,ovviamente,eravamo tornati a casa dopo la nostra vacanza in Francia,e non potevo essere più contenta:sì,la Francia era carina,ma mai tradire la madre patria.
Fortunatamente,tutto il peso della prima settimana era quasi finito,e il venerdì era ritornato ad essere il giorno tanto agognato da tutti.Non avevo tenuto il conto dei giorni,forse eravamo al 12 gennaio -ricontrollai la data più volte perchè me la dimenticavo,durante l'ora di matematica - e c'era qualcosa che mi stavo dimenticando,qualcosa di importante.
Cercai di non pensarci e mi alzai di scatto al suono della campanella,raccattando le sigarette che intanto erano cadute dal banco -ci stavo giocando prima- e corsi direttamente fuori:una sorta di senso di oppressione mi stava girando attorno,era come se fossi rinchiusa in una cupola senz'aria - ma perchè?Che fosse lo stress della prima settimana?
Ne dubitavo fortemente,doveva essere dovuto a qualcos'altro di più importante e significativo.
Mi sedetti da sola sulla panchina del giardino,aspirando dalla sigaretta,cercando di non pensare al mal di testa che stava martellando incessantemente.Scossi la testa e continuai la mia azione,cercando di rilassarmi.
Sospirai,sentendo un brusio avvicinarsi alle mie spalle.
«Hai una brutta cera stamattina Kate» commentò Louis,stravaccandosi di fianco a me.
«Tu sì che sai come far sentire bella una ragazza» Jennifer gli tirò un pugno sul braccio.
«Sei privo di tatto,Lou» la maledetta voce di Zayn mi arrivò alle orecchie.
Maledetto,sciagurato ragazzo.Da quando la notte del 31 era successo,non avevamo avuto poi così tanto tempo per riparlarne:i programmi della professoressa avevano iniziato a farsi intensi -c'era sempre da girare- e dato che Rose si era sentita poco bene,mi ero presa la responsabilità di dormire con lei tutte le notti -a parte una,in cui Liam si era impuntato- fino alla fine.Zayn,se avevo fortuna,lo beccavo a colazione,e nonostante fosse poco,mi andava bene così.Ormai,ciò che mi ripeteva di dover fare da quando ci eravamo conosciuti,era successo,e la domanda che mi tartassava era:e adesso?Che succederà?
«Sorridi un po',Kate!Oggi è un giorno speciale» mi spronò Harry,alzandomi gli angoli della bocca con le sue dita.
Alzai un sopracciglio,come a fargli capire che non ricordavo assolutamente niente.Buttai fuori il fumo con fare annoiato,aspettando una risposta.
«E' il compleanno del nostro Zaynie oggi!» trillò Niall tutto contento.
Ecco,c'era qualcosa che mi sfuggiva..Zayn sorrise di rimando,scacciando Niall -che intanto si era avvinghiato a lui come un koala e gli stava spettinando i capelli- per poi puntare il suo sguardo nel mio.Sapevo che non l'aveva fatto apposta,è che si era girato verso destra ed inevitabilmente il mio verde si era incontrato con il suo oro.
«Beh,auguri» mi strinsi nelle spalle,tornando al mio vero intento:fumarmi in pace quella cazzo di sigaretta.
«Beh,grazie» si ritrovò a rispondere lui,guardandomi strano.
Che pretendi,che rinizi a parlarti io,Zayn?Se non sbaglio,neanche tu hai avuto tanta iniziativa,nei miei confronti.
Dopo la Francia,non ci eravamo neanche parlati,nè un messaggio,uno squillo,un messaggio di fumo,niente.E poi la scuola era riniziata,ed è andata ancora peggio,il nostro rapporto era andato in discesa,o detta meglio,era andato a farsi fottere.Quella era la prima volta che eravamo costretti a stare insieme ed a parlarci,perchè durante i giorni appena passati,facevamo in modo di non stare in compagnia dell'altro:o andavo via io,o lui.
Ma perchè questa volta lui non aveva evitato di essere lì?Sarebbe stato molto meglio.
«Ragazzi» esordì il moro,voltandosi verso una ragazza bionda poco distante da lui «devo darvi un meraviglioso annuncio»
«Dicci» lo incitò Liam.
La ragazza bionda affiancò Zayn,sorridente:i suoi occhi erano azzurrissimi,truccati con una linea troppo marcata di matita,eye-liner e mascara,ma comunque glaciali.
Liam sgranò gli occhi a quella vista,ed iniziai a preoccuparmi:brutto,bruttissimo segno.
«Io e Perrie siamo tornati insieme» annunciò felice il moro,dando un bacio sulle labbra alla ragazza.
Quella era la famosa Perrie,allora..
Harry,Louis e Niall iniziarono a borbottare qualche parola come 'bravo Zayn',mentre Liam rimase impassibile.Anzi,a dirla tutta,sembrava quasi arrabbiato.
La testa iniziò a girare più di prima,le tempie pulsavano e i brividi di freddo percorsero tutta la mia schiena in un attimo.Mi ritrovai a boccheggiare silenziosamente,deglutendo nervosamente.Le palpebre iniziarono a farsi pesanti,così pesanti che mi sembrava un peccato non chiuderle,e non trovavo neanche un motivo che mi spingesse a non farlo,non vedere Zayn con Perrie sarebbe stato decisamente meglio.
Inconsciamente,mi trovai a terra,sdraiata sull'erbetta fredda della scuola,la sigaretta quasi consumata ancora fra le dita,un senso di nausea assurdo e gli occhi di Zayn,preoccupatissimi,puntati su di me.
 
Zayn's part.
La lezione di letteratura -nella quale stavo sempre di fianco a Liam,era tradizione- non mi interessava più di tanto,la mia mente era occupata con altri pensieri,primo fra tutti Kate.Era vero che non ci parlavamo dall'inizio del nuovo anno e che oggi ci avevano invogliato a scambiarci quelle due parole,ma quando l'ho vista cadere a terra,è stato come se mi paralizzassi.Sapevo che non avrebbe voluto il mio aiuto,come biasimarla.
Per cause non volute,eravamo costretti a vederci poco in Francia,e dopo l'ho praticamente allontanata mettendo le distanze da lei,perchè avevo bisogno di un altro periodo di riflessione.Perrie iniziò a farsi risentire,e avevo bisogno di pensare senza che Kate mi distraesse.
Poi,il fatto che avessi portato a termine la sfida,rendeva tutto ancor più facile/difficile:facile per lo Zayn di settembre,difficile per lo Zayn di dicembre-gennaio.
Perchè,diciamocelo,alla fin fine un po' mi ero affezionato a lei,era oltre che a una delle mie scopate,anche un'interessante ragazza,che sicuramente sarebbe rimasta mia amica,dato che i nostri due gruppi si erano fusi grazie alla sfida e alla storia fra Liam e Rose.
Alla fine,mi ero deciso a tornare insieme a Perrie,cedendo alle lusinghe del passato.Ho aspettato il momento giusto per dirlo ai ragazzi,perchè ufficialmente,noi stavamo insieme già dall'inizio della scuola.Mi domandavo se avessi fatto la cosa giusta,perchè non ne ero convinto al cento per cento,e subito l'altra domanda mi sorgeva spontanea,'perchè non ne sei sicuro?',ed era lì che la figura di Kate si  presentava al centro dei miei pensieri.
«Notizie di Kate?» domandai sotto voce a Liam,che teneva il telefono sul banco.
Harry e Rose -che era arrivata neanche dieci secondi dopo che Kate piombasse a terra senza motivo- l'avevano portata di corsa in infermeria,il riccio l'aveva presa in braccio e la ragazza l'aveva seguito,perchè 'non poteva assolutamente lasciarla',ed entrambi avevano promesso che,appena ci fosse stato un cambiamento,ci avrebbero aggiornato.
«Non ancora.Ho scritto un messaggio a Rose due minuti fa,ma nessuna risposta» rispose secco.
Liam era stato totalmente taciturno dalla prima ricreazione,o meglio,dal momento in cui avevo annunciato il grande ritorno mio e di Perrie.Avevo paura che Liam tramasse qualcosa,e il suo silenzio non era mai un bene,nonostante fosse un tipo abbastanza quieto:sapevo distinguere quando stava in silenzio perchè era il suo carattere,e quando stava in silenzio perchè c'era qualcosa che non andava.
«Liam» presi coraggio «che succede?»
«Sei sicuro di volerlo sapere?» sussurrò retorico.
«S-sì» annuii titubante.
«Succede che hai fatto una grandissima stronzata» sputò,e quando Liam iniziava ad usare parolacce -cosa che faceva poche volte-,era la fine per tutti «perchè sei tornato con Perrie?Sai che ti farà male di nuovo»
«Ma vogliamo provare a vedere come può andare stavolta» tentai di difendermi.
«Cosa vuoi vedere,eh?Vuoi vedere come ti tradisce un'altra volta?Come ti sfrutta senza ritegno?Io me le ricordo sai,tutte le volte che venivi da me e ti sfogavi perchè la tua relazione andava a puttane» Liam era furibondo «non che a me dispiacesse consolarti,in fondo sono tuo amico,e gli amici servono anche a questo,ma non voglio rivivere un periodo infernale come quello,soprattutto perchè eri riuscito finalmente a togliertela dalla testa,grazie a Kate»
«Stavolta non andrà così» ribattei,forse poco convinto.
«E chi te lo assicura,Zayn?Io non voglio che tu stia male per i soliti errori di quella bastarda,perchè veramente,ne ho le palle piene di lei e tutte le stronzate che ti ha detto.Il tuo errore madornale,però,non è quello di esserti rimesso con Perrie,ma quello di aver lasciato andare Kate» la rabbia si era impossessata di Liam,i cui occhi dal color miele che di solito avevano,adesso erano di un marrone scuro.
Chiese al professore se potesse andare in bagno,mi lanciò un'occhiata infuocata ed uscì dalla classe,sbattendosi la porta dietro.Aveva fatto tutta quella sfuriata perchè mi voleva bene,perchè era il mio migliore amico e voleva soltanto che fossi felice,ma perchè non credeva che sarei stato felice questa volta,con Perrie?
Mi passai una mano fra i capelli,disperato per quella situazione che si era andata a creare e ad incasinare più del dovuto.Sbuffai silenziosamente e con la coda dell'occhio vidi Liam rientrare in classe e prendere posto accanto a me,lanciando il cellulare di fianco alla bustina.Cercai di concentrarmi sull'esercizio che il professore ci aveva assegnato -era un modo per non parlare con Liam- e iniziai a scarabocchiare qualcosina su un foglio.
«Se ti interessa,il mio telefono ha appena ricevuto un messaggio da Rose» lo sentii sussurrare.
Alzai lo sguardo dalla pagina del quaderno e lo rivolsi al mio amico -i suoi occhi erano tornati color miele,segno che forse la rabbia era un po' diminuita-,aspettando una risposta.Mi passò il telefono senza farsi vedere dal vecchio e lo posò sul libro.
Nuovo messaggio da My Love: Dopo una serie di sveglia-svieni, Kate è sul lettino dell'infermeria a bersi un thè. Passate da lei dopo, se vi va, credo che le farebbe piacere.
Cercai di reprimere il sorriso che mi stava spuntando sul volto,altrimenti avrei dato ragione a Liam.Lei stava bene,e adesso potevo anche mettermi l'anima in pace e cercare di seguire la lezione.
«Guarda,lo so che sei contento perchè lei stia bene.Dopo tutto questo tempo passato insieme,anche se stai con Perrie,sei inevitabilmente,inesorabilmente legato a Kate,e credo che tu lo sia anche di più» affermò convinto Liam,che mi cavò fuori ciò che pensavo e lo espresse a parole.
Alla fine della lezione,andai direttamente verso l'infermeria con Liam che mi affiancava e credo che si aspettasse un cenno,una parola,qualsiasi cosa da parte mia per spiegare quella situazione:il problema è che non lo sapevo neanche io,nè cosa dire,nè cosa fare.Entrammo nella stanzina e la trovai seduta sulle gambe del riccio,il quale le stava accarezzando i capelli,e mano nella mano con Rose.
Eravamo i primi ad essere arrivati,infatti gli occhi di Kate si spalancarono un po' alla vista della mia figura.Di nuovo,il verde e l'oro costretti a scontrarsi,perchè il nostro non era un incontro,era più una sorta di battaglia per vedere chi avesse fatto la cazzata più grande.Abbassai la testa,mi sentivo troppo a disagio per sostenere il suo sguardo,e mi sedetti su una sedia bianca non poco lontano da lei,tirando fuori il telefono che aveva appena iniziato a vibrare.
Nuovo messaggio da Perrie: Dove sei tesoro? Ho una sorpresina per te ;*
Perchè proprio ora mi doveva scrivere?Non aveva avuto neanche la decenza di chiedermi come stesse la mia amica - era davvero mia amica,Kate?Mi importa poco e nulla della sua sorpresina,adesso.
- Non posso, ci sentiamo dopo.
Liam,che intanto osservava prima me e poi lo sfondo del telefono,una volta letta la mia risposta,mi guardò con quel suo sorrisetto:che avesse capito qualcosa che io non avevo afferrato?






mi sono scervellata tutto il pomeriggio per tirare fuori un capitolo abbastanza decente, perchè l'ho dovuto riniziare una marea di volte per far sì che il risultato mi convincesse almeno un po'.
non l'ho neanche ricontrollato perchè l'avrei cancellato e riscritto da capo, perciò perdonate gli eventuali errori.
le note nel capitolo scorso mi sono dimenticata di aggiungerle, sorratemi T.T
anyway, voglio commentarlo qui: era un capitolo tanto atteso, era il capitolo più importante della ff, perchè finalmente sono andati a letto insieme, yuhuuu cc:
non vedevo l'ora di pubblicarlo, perchè ero veramente contenta del risultato.
questo capitolo ha la sua importanza per i successivi, perchè mi sto ormai immaginando come possa proseguire la storia -o meglio, ce l'ho già in mente- e quando finirla, perchè, secondo i miei calcoli, non è così lontana la fine, e mi dispiace DD:
non so quanti capitoli ancora voglio fare, però ho già ben chiari -quasi del tutto- gli avvenimenti successivi.
via, vado a vedere Panariello, che è della mia stessa città :))
grazie per seguire la mia storia, lo sapete, senza di voi non sarebbe lo stesso xx
twitter: @xjoshsdrums

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Capitolo 22
*** Capitolo ventuno. ***


Era una situazione stressante,quella che avevo,perchè non sapevo che cosa mi succedesse.
Era passata una settimana da quando mi ero sentita male la prima volta,ed il mio dottore di fiducia non aveva 
trovato una soluzione plausibile a tutto ciò,aveva solo detto che avrei dovuto limitare le attività in cui faticavo -come buona parte dell'allenamento per cheerleader,santi svenimenti- e che sarei dovuta rimanere calma.Non volevo l'esonero da ginnastica,altrimenti non avrei avuto più niente da fare era l'unica ora in cui Zayn non stava con Perrie.
Mi stava antipatica,più che altro perchè era 
appiccicosa:non frequentava la nostra scuola,ma ogni giorno era lì,ed io mi chiedevo sempre se avesse qualcosa da fare.Mi sembrava più grande di noi,aveva già l'aria di una giovane donna,e a mio parere,non faceva per Zayn.
Zayn non era tipo da relazione seria -come me,d'altronde-,e non mi sembrava che stessero bene insieme:ma,dopotutto,chi ero io per giudicare?
Chi ero io per decidere con chi 
dovesse stare Zayn?
Chi ero io per Zayn?

«Hey,tutto okay?» Liam mi passò una mano davanti agli occhi.
«Sì Liam,grazie» gli sorrisi.
Dovevamo avere un'ora in comune per un progetto su una pacchia di film -un altro-,ma la professoressa mancava,perciò eravamo tutti al bar,e non c'era neanche Nancy o Anne a farmi compagnia,perchè entrambe se n'erano andate al centro commerciale.
«Vuoi che ti prenda qualcosa?» domandò gentilmente.
«Oh no grazie,non ho soldi» mi stravaccai su una sedia.
«Te lo pago io,tranquilla.Insisto» mi sorrise.
«Se vuoi spendere soldi,allora fa' pure» ironizzai.
Liam si diresse direttamente verso il bancone -non si sedette neanche- e prese un pezzo di torta al cioccolato perchè «E' la mia preferita»,esordì una volta di fronte a me.
«Mmh,bene» presi una delle due forchettine.
«Sei riuscita a capire che cos'hai?» chiese,addentandone un pezzo.
«Il mio dottore non riesce a capirlo..bella merda» scossi la testa,prendendone una piccola parte.
«Cioè,e tu quindi svieni ogni tre per due senza motivo?Bella merda davvero» esclamò divertito.
«Vabbè,ormai ci ho fatto l'abitudine» mi strinsi nelle spalle.
«E apparte fisicamente..emotivamente come stai?» lasciò la forchettina sul piatto.
«Oh,direi che sto bene,non mi lamento» cercai di sorridere.
«Vedo che sono due settimane che non parli con Zayn» notò,guardandomi negli occhi.
Lo sapevo che prima o poi avrebbe tirato fuori quell'argomento,in fondo Zayn era il suo migliore amico,ed io ero la migliore amica della sua ragazza.
Sospirai,imitandolo e lasciando la forchettina di fianco a 
quella di Liam.Mi passai una mano fra i capelli,nervosa,non sapendo bene cosa rispondere.
«E non sono l'unico che ha notato questo cambiamento così drastico,o meglio,sono l'unico che ha avuto il coraggio di venirne a parlare con te e Zayn» confessò.
«Ne hai parlato con Zayn?» alzai lo sguardo.
«In realtà,ho parlato solo io,ma comunque adesso sa come la penso» sorrise «in ogni caso,mi preoccupo di te adesso» si fermò «stai bene?» ripetè.
Stavo bene? Non lo sapevo neanche io.
Passare da 'stare fissa con Zayn' a 'evitare Zayn come la peste' è stato un po' traumatico e un po' difficile,ma alla fine mi ci ero abituata,più o meno -più 
meno che più-,e la consideravo una cosa di routine.
Cercavo di pensarci il meno possibile,ma vedere saltellare Perrie a destra e a manca praticamente ogni giorno era abbastanza irritante e strano.
«Si va avanti,Liam» esordii,una volta trovate le parole «come ho sempre fatto,perchè di stare male per un ragazzo a cui non importa niente,non è ciò che voglio,non di nuovo»
«Di nuovo?» si azzardò a chiedere.
Mi bloccai subito,una volta che i ricordi tornarono alla mia mente.Non volevo ridurmi nello stato comatoso nel quale finivo sempre ogni volta che pensavo al passato.
«No,scusa Kate,non volevo intromettermi nella tua vita» si affrettò a dire,scuotendo le mani «non voglio farti parlare del tuo passato,Rose mi ha accennato che per te è difficile,e quasi dolor-»
«Liam,frena la lingua» risi «è tempo che questa storia venga raccontata di nuovo» presi un respirone «un po' di tempo fa stavo con un ragazzo,Sean.Avevo aspettato tanto per averlo,e lo stesso valeva per lui,e quando ci siamo messi insieme,sembravo la ragazza più felice della terra.Dopo un po',lui ha iniziato ad allontanarsi da me,gradualmente,e usciva con delle persone che non mi piacevano molto,ma a lui non importava.Stavamo insieme da anno,e quando andai a casa sua per festeggiare,lo trovai a letto con un'altra.Ovviamente,ci rimasi malissimo,e la tortura non era ancora finita:uscii in lacrime e i suoi amici erano lì ad aspettarmi per picchiarmi,cosa che fecero senza sforzo.Riuscii a tornare a casa,dolorante,zoppa e sanguinante,e non riuscii più ad uscire di casa per un mese intero,poi pian piano mi costruii una sorta di armatura,la stessa armatura che porto dietro ormai da tanto» involontariamente,una lacrime mi scese «ti giuro Liam,era il ragazzo più fantastico e meraviglioso che avessi mai trovato..ma poi quando ho conosciuto Zayn,mi sono dovuta ricredere,e l'armatura che avevo si è praticamente distrutta»
«Kate..io non so cosa dire,è..è una storia..» balbettò.
«Brutta?Deprimente?Sì» mi strinsi nelle spalle.
«Non so che cosa dire» mi guardò allarmato.
«Un abbraccio vale più di mille parole» sussurrai,prima di essere avvolta dalle sue braccia.
«Mi dispiace» aggiunse «io penso che sei stata forte a superare tutto ciò,e penso anche che Zayn,con quello che ha passato con Perrie,abbia pensato a te nello stesso modo.Io lo consco il mio pollo,e scommetto che,prima di mettersi con lei di nuovo,abbia pensato costantemente a te,e sono ancora più sicuro che ci stia pensando ancora»
«Grazie Liam» sorrisi «ora,se non ti dispiace,mi vado a fumare una sigaretta,così mi calmo un po' e ti lascio finire la torta»
«Va bene» rise.
Mi alzai e andai verso il giardino della scuola,cercando di ricomporre i pezzi di me stessa rotti dal ricordo di Sean e mai riattaccati a dovere.Quella ferita non era mai guarita,era stata soltanto tappata,sperando che guarisse da sola.
Mi accesi una sigaretta ed iniziai a vagare senza meta per tutto il perimetro della scuola -fortunatamente,tutte le classi stavano dal primo piano in poi e da lì,il piano 
terra non si vedeva- cercando di calmarmi.Una volta messo da parte Sean -non dovevo pensarci troppo,altrimenti sarei tornata nello stato comatoso di prima-,ritornai a concentrarmi sull'unico mio pensiero fisso:se Liam aveva ragione,allora potevo ancora avere una possibilità con Zayn,potevo ancora sperare che lui capisse chi fosse la ragazza giusta per lui.
Non volevo ammettere a me stessa la 
verità che Liam mi aveva fatto pian piano capire:io provavo qualcosa per Zayn.Non sapevo ancora bene cosa -me n'ero resa conto solo da poco-,ma era un sentimento vero e proprio.Mi spaventava un po',ma con il suo aiuto avrei potuto imparare a conviverci.
Passai davanti al Vuoto -il posto più lurido della scuola- e tra il gruppetto dei drogati e quello dei cannati,sentii inoltre dei gemiti provenire non 
molto lontano.
Chi erano i due idioti che si mettevano a fare sesso proprio lì,alle orecchie di tutti?
«Zayn..» sussurrai,una volta che riconobbi la sua cresta nera.
Era appoggiato contro un muro,la lingua in bocca a Perrie che stava davanti a lui con una mano nei suoi pantaloni.
Di certo,non mi aspettavo che mi accogliesse a braccia aperte,ma lo preferivo solo.Mi 
portai una mano alla bocca,tremolante.
Non che non avessi mai visto nessuno fare sesso,sia chiaro,ma uno di quei due non era mai stato lui.Mi morsi il labbro inferiore nervosamente,abbassando lo 
sguardo.
Mi trillò il telefono proprio lì davanti,il che mi fece imprecare mentalmente.
Nuovo messaggio da sconosciuto: Non hai ancora capito chi sono?
Quel numero mi aveva ormai mandato -quanti?- una decina di messaggi da dicembre a quella parte,con cose tipo ''mi manca vederti'',''vorrei risentire il suono della tua voce'',''posso immaginarmi l'odore dei tuoi capelli'',e avevo dedotto che fosse qualcuno che mi conoscesse,ma non ci avevo dato poi tanto peso,anche perchè poteva essere una delle mie amiche ad avermi fatto uno stupido scherzo - oppure lo stesso Zayn,ma adesso escludevo quella possibilità.
Quest'ultimo,sentito il trillo del telefono,spalancò gli occhi e,con il labbro fra i denti,scoprì che il telefono dal quale il rumore era venuto era il 
mio:spalancò di poco gli occhi,una volta che mi vide,ma non fermò quel che Perrie gli stava facendo al collo -proprio dove un po' di tempo indietro gli lasciai un succhiotto per il quale fu costretto a portare la sciarpa per una settimana e mezzo-,puntò gli occhi nei miei senza dare attenzione alla sua ragazza;soltanto quando questa gli sussurrò qualcosa nell'orecchio,lui parve risvegliarsi dallo stato di trance che lo aveva avvolto -e che aveva colpito anche me-,mentre io mi limitavo a svignarmela.
Che ci facevo ancora lì?Ero una stupida.
Mi ero davvero immaginata Zayn che lasciava Perrie per me?

Illusa.
Ripresi il telefono e decisi di rispondere,tanto per cambiare l'oggetto dei miei pensieri.
- Eh no, sai, non sono mica una veggente.
Rimisi il cellulare in tasca e mi limitai a finire la sigaretta continuando ad avanzare sulla parte cementata intorno alla scuola -faceva quasi da bordo all'edificio-,schiacciandola poi sotto la suola.Guardai il cielo,il quale non prometteva un tempo poi così fantastico,finchè la mia vista non si oscurò del tutto,vidi tutto nero.
«Chiunque tu sia,stavo guardando il cielo,perciò vorrei continuare a farlo» commentai,all'azione dell'individuo.
«Ricordavo che sei sempre stata un po' acidina» ridacchiò la voce dietro di me,e per poco non sbiancai.
Non poteva essere davvero lui..Piano piano la mia vista tornò,così ebbi la possibilità di voltarmi indietro.
«Sean?!» quasi urlai il suo nome.




non sono morta, sono solo andata un po' in letargo.
il caldo è assurdo, devo fare i compiti e ora mi sono anche iscritta in palestra tanto per non rimanere a poltrire sul divano tutto il giorno.
scusate se non rispondo a tutte le recensioni, perchè non ce la faccio: entro su internet soltanto quando devo pubblicare e poi mi rimetto subito a scrivere, così da aggiornare in minor tempo, cosa che non mi riesce mai.
capitolo lunghino, lo so, scusate, ma è un capitolo abbastanza importante e si capisce il passato burrascoso di Kate.
tra un po' avevo intenzione di far finire questa ff, perchè comunque questa è la parte finale della storia, è la parte che mi ero immaginata fin dall'inizio.
ho già programmato la serie di avvenimenti che si susseguiranno, e credo che in una decina di capitoli -forse anche meno, who knows- la storia giungerà al termine.
grazie per seguire la mia storia e grazie delle recensioni, vi assicuro che le leggo tutte e che mi fanno tanto piacere c:
twitter: @xjoshsdrums / @sheeryoo

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Capitolo 23
*** Capitolo ventidue. ***


La pioggia quando sta per arrivare ti avverte:l'aria calda,il cielo grigio,le nuvole,il sole scomparso,i tuoni;e poi le prime gocce di pioggia,quelle che ti fanno prendere subito l'ombrello perchè non ti vuoi bagnare,e poi l'acquazzone vero e proprio.
Anche la neve ti avverte:la temperatura estremamente fredda e sotto lo zero,il cielo bianco,la pioggerellina che ha acquistato consistenza,la vista annebbiata.
I tuoi genitori ti avvertono quando ti stanno per mettere in punizione,o meglio,ti mandano gli avvertimenti:lo sguardo serio e severo,il tono di voce che non ammette repliche,la sgridata.
Il passato non avverte quando decide di tornare:tu pensi che sia passato -lo dice la parola,no?-,ed invece è lì,pronto a ripresentarsi davanti a te:Sean,un lampo a ciel sereno,l'ultimo gradino di una scala che si pensava aver concluso e che ci fa inciampare,qualcosa di inaspettato.Era forse un segno del destino?No,impossibile,il destino era stato carino con me fino a qualche settimana fa,questa era sfiga.
Non credevo nel ''felici e contenti'',ma un briciolo di felicità sì,dannazione!
«Vuoi qualcosa,delizia?» Sean si alzò prendendo dalla tasca posteriore dei jeans il portafoglio nero in pelle.
«Una ciambella alla vaniglia e un cappuccino,grazie» gli sorrisi debolmente.
Avevo accettato ad uscire fuori 'come amici' per una merenda da qualche parte -anche se amici non eravamo-,come due persone che si sono perse per tanto tempo e che volessero aggiornarsi sull'accaduto:il problema era che,non eravamo amici,nè due vecchi conoscenti.Solo due ex,uno dei quali stava cercando ancora di rimettere a posto i pezzi che l'altro aveva lasciato.Per qualche forza sconosciuta però,gli avevo detto di sì,nonostante quello che mi aveva fatto,perchè forse anche io ero in un certo qual modo legata al passato.
Forse,una parte di me era ancora legata a Sean,inevitabilmente.Ma volevo essere legata a lui?
Le ferite si erano riaperte del tutto -anche perchè,non si erano mai richiuse- una volta che lo vidi,e mi sono dovuta mettere l'anima in pace,perchè lui era davvero lì in carne ed ossa.
«Ecco a te,delizia» tornò con un vassoio colmo di cibo.
 
La torta al cioccolato che mia madre aveva lasciato per me e Sean era davvero così invitante,che non sono riuscita a resistere.Ne volli assaggiare un pezzo,perchè aspettare?Era buona,anche se mia madre non era mai stata brava con i dolci,il 'cake boss' di casa era sempre stato papà.Il primo pezzo lo divorai subito,ma poi ne seguirono altri due,e anche abbastanza grandi.
«Kate,ma dove sei finita?» Sean arrivò in cucina.
Mi fermai a guardarlo,la bocca piena di torta al cioccolato,un pezzo ancora in mano,un pezzo sul tovagliolo sul tavolo.
«Mamma l'ha fatta per merenda» mi difesi «e avevo fame..»
«Ne hai fatto rimanere un pezzo anche per me,ingorda?» ridacchiò lui,venendosi a sedere di fianco a me.
Gli tagliai una fetta anche a lui -più piccola rispetto alle mie- e gliela passai sopra un altro tovagliolo,continuando a gustarmi la mia.
«Mmh» ingoiai «è una delizia»
«Delizia,eh?» alzò un sopracciglio,divertito.
 
Sorseggiai un po' del mio cappuccino e addentai la ciambella,rimanendo in attesa di una sua possibile frase.Sapevo che mi stesse guardando -lo notai con la coda dell'occhio-,e mi stavo chiedendo per quale motivo non avesse ancora fatto la sua mossa.
«Mi ricordavo che fossi carina,ma non così tanto» ammiccò sorridente.
Se quella frase,tanto tempo fa,avesse potuto colpirmi e farmi arrossire di botto,adesso non scatenava praticamente più nulla.Mi limitai ad un sorrisetto,come poteva fare così il cascamorto dopo la delicatezza che aveva usato nel lasciarmi?
«Grazie,anch'io ti trovo bene» ammisi,perchè non era una bugia.
I capelli castano chiaro nascosti da un berretto di lana grigio -ne spuntavano alcune ciocche-,gli occhi marroni che ricordavano un po' il cioccolato,la pelle abbronzata 365 giorni all'anno,il fisico allenato -lo si notava bene,anche sotto la maglietta-,e il sorriso a 32 denti che mi aveva sempre fatto impazzire:non si poteva dire che fosse un brutto ragazzo,ma il suo passato lo tradiva.
«Cos'ho dovuto fare per meritarmi un complimento da parte tua?» ingoiò una fetta di bacon.
«Lo sai che ti ho sempre trovato bello,questo è solo un dato di fatto» mi strinsi nelle spalle,bevendo un altro po'.
«E tu invece sai che ti ho sempre trovato attraente» la butto lì,guardandomi negli occhi.
«Ma non me lo hai mai detto» parlai,a voce forse troppo bassa - maledetti ricordi.
«Te lo sto dicendo adesso» riprese «che c'è,non posso tentare di recuperare il tempo perso?»
«Tentar non nuoce» aggiunsi.
«Dici che è troppo tardi?» si morse il labbro inferiore.
«Dipende» sorrisi.
«Tu e i tuoi maledetti 'dipende',siete stati il mio incubo per tanto» sbuffò divertito.
Io mi limitai a ridere,da quando Sean mi faceva ridere?Forse perchè era cresciuto,forse perchè era maturato,che mi sembrava un'altra persona?Quello che mi avevano fatto i suoi amici lo avevo messo da parte,accantonato nella scatola dei brutti ricordi,mentre adesso venivano a galla tutti i momenti belli e piacevoli passati con lui:la passeggiata sul lago,il pattinaggio sul ghiaccio,il negozio del cioccolato..
Stavo vedendo Sean sotto una luce diversa,come fosse un ragazzo diverso,arrivato nel momento giusto della mia vita.
L'unico merito che gli si poteva riconoscere,era quello che mi stava distogliendo dai miei pensieri e preoccupazioni principali:i problemi di salute,il mio pacchetto di sigarette finito,l'insufficienza da recuperare in matematica,Zayn che era appena entrato nel bar mano nella mano con Perrie..
No,un attimo.
«Kate?Ci sei?» Sean mi sventolò una mano davanti alla faccia.
Era un'allucinazione.O un ologramma.O un frutto della mia immaginazione.
«Sì sì,scusa» tossicchiai «lo vedi anche tu quel ragazzo con la cresta affiancato da quella bionda?»
Si voltò a vedere il punto in cui guardavo io e «Si,perchè?» si girò nuovamente verso di me.
«No,è che è uno di scuola mia,e dato che ci vedo poco,pensavo di essermi confusa» cercai una scusa velocemente,anche se non era delle migliori.
Okay,adesso anche il destino era contro di me:perchè proprio adesso lui doveva entrare in questo cazzo di bar con lei?
Non riuscii a togliere gli occhi di dosso a Zayn,il quale si era appena seduto poco più in là,in qualche divanetto poco distante,e -l'ironia della sorte,comunemente chiamata sfiga- si voltò nella mia direzione,cogliendomi in flagrante -Perrie era di spalle rispetto a me-:il verde e l'oro si erano ormai abituati ad incontrarsi -o scontrarsi-,ma da qualche settimana a questa parte,ogni minimo contatto dava loro fastidio,perchè l'oro era stato catturato da un azzurro cristallino,ed il verde era prigioniero di un marrone cioccolato.
«Vuoi andare a salutarlo?» chiese incuriosito.
«No no,non importa» scossi la testa «se non ti dispiace,vado in bagno un secondo»
Mi alzai dalla sedia e Sean mi sorrise,poi mi allontanai da quell'enorme sala.Lanciai un'ultima occhiata al tavolo di Zayn,per poi rintanarmi in bagno,il quale aveva un'unica stanza con una fila di cinque bagni,senza distinzione fra maschi e femmine.Mi sciacquai la faccia con dell'acqua fredda,per cercare di calmarmi:quale serie di ricordi mi stava squarciando l'anima?Sospirai pesantemente,non preoccupandomi che qualcuno fosse entrato.
«Ciao,Kate» quella voce mi bloccò,come fossi ibernata all'istante.
Calma,sangue freddo e ricordati di respirare.
«Ciao,Zayn» cercai di mantenere un tono di voce calmo e regolare.
«Come,sì insomma,come stai?» si grattò la testa,nervoso.
«Direi bene,e tu?» mi voltai a guardarlo. 
«Si tira avanti» ammise.
 
«Perchè sei scappata?» se ne stava in piedi sulla porta,una gamba incrociata sull'altra,un sorrisetto sul volto e l'aria da predatore.
 
Al cinema con la scuola ci eravamo trovati in bagno,ed il suo atteggiamento era così diverso:voleva farmi cadere ai suoi piedi,per farmi diventare una delle sue vittime,un'altra tacca sul letto,un'aggiunta alla sua lista.Mentre adesso sembrava più un cucciolo indifeso,impaurito,con i sensi di colpa.
«Senti,Kate» prese fiato «volevo spiegarti una cosa»
«A che proposito?» cercai di non guardarlo negli occhi.
«A proposito..di quello che è successo in Francia..di noi» trovò il coraggio di dire.
«Non ho bisogno di spiegazioni,Zayn» lo fermai «non c'è nessun noi adesso,e non c'è stato prima.Ciò che abbiamo fatto in Francia è stato per puro divertimento,io sono stata una tua scopata e tu sei stato una mia,fine della storia»
Vidi una serie di emozioni passare negli occhi color oro -che mi ero promessa di non guardare,ma poi avevo ceduto- di Zayn,un misto di rabbia,stupore,tristezza e molto altro.
Che ci stesse ripensando?Cercai di non tremare,perchè sarebbe bastato un mio passo falso per tradire tutto ciò che avevo detto,la fermezza con cui avevo pronunciato quelle parole -la cui provenienza era sconosciuta- e tutto sarebbe crollato,e avrei finito per rifare Zayn il centro dei miei pensieri.
«Detto questo,ci vediamo in giro,Jawaad» gli accennai un sorriso,uscendo dal bagno.
Nonostante tutto,nonostante la situazione,io gli volevo bene,perchè quello che avevamo passato non si poteva cancellare.Non sperai che mi fermasse,che mi bloccasse per un polso e mi baciasse,perchè sapevo che non sarebbe mai successo,che lui era fidanzato,e che sarebbe stata una situazione difficile da gestire.
Tornai a sedere di fronte a Sean,che mi aspettava con aria interrogativa.
«Tutto okay?Ti vedo un po' strana» domandò.
«Tutto a posto,grazie per l'interessamento» presi un pezzo della mia ciambella.
«Oh,è mio dovere interessarmi a te» sorrise - ma che aveva,una paralisi alla faccia?
«E sentiamo,come mai?» avevo una vaga idea che quel discorso avrebbe portato a qualcosa.
«Beh,perchè intanto sei più piccola di me» ridacchiò,sapendo quanto a me desse fastidio il fatto della nostra differenza di età -due anni,sei mesi e dodici giorni più grande,contati personalmente- «e poi anche perchè sei la mia delizia»
«E da quando questa smania possessiva?» alzai un sopracciglio,non ricordavo che Sean fosse così divertente!
«Io sento che tu sia ancora mia» allungò la mano fino a toccare la mia,con la punta delle dita.
Guardai le nostre mani insieme,quanto tempo era passato!Perchè,però,mi stavano facendo uno strano effetto?
«E tu Kate?» riprese il discorso.
«Cosa?» chiesi spaesata.
«Tu non senti di essere ancora mia?» intrecciò le nostre dita «oppure,non senti che io sia ancora tuo?E non dirmi dipende»
Sorrisi alla sua ultima frase,interrogandomi interiormente:lui era ancora mio ed io ero ancora sua?Davvero ci appartenevamo ancora?
Ma poi,perchè quella domanda mi stava facendo pensare?Forse era vero,c'era una qualche sorta di forza che ci stava riavvicinando.
Stando attenta a non far cadere la tazzina del cappuccino,mi sporsi verso di lui e gli lasciai un bacio sulle labbra,solitario.
Sarà stato il momento,sarà stato che Zayn mi stava guardando,sarà stato che non ragionavo,eppure avevo poggiato la mia bocca sulla sua,anche se per poco.
«Era la risposta alla mia domanda,suppongo» constatò,inumidendosi le labbra «mmh,non ricordavo che le tue labbra sapessero anche di fumo»
«Ti da fastidio?» chiesi timida.
«No,era solo un'osservazione» scrollò le spalle «che ne dici se andiamo a fare un giro?»
«Okay» ripresi il mio giubbotto e la borsa e uscimmo di lì.
Zayn aveva continuato a guardarmi con lo stesso sguardo che mi aveva rivolto in bagno,ed io volevo scordarmi di quel ragazzo e concentrarmi su quest'altro ragazzo,il mio ex che mi ha fatto patire le pene dell'inferno,che intanto mi stava guardando con aria interrogativa.
«Che c'è?» mi fermai nel mezzo della strada.
«No è che..mi accorgo adesso di quanto sei cresciuta,quanto sei cambiata» mi accarezzò i capelli,sistemandomeli sulle spalle.
«Ed è un male?» lo guardai negli occhi,aspettandomi una risposta.
«No no,certo che no,questa tua audacia mi piace» posò le mani sui miei fianchi.
Conoscevo quella mossa:il suo sguardo nel mio,la vicinanza del suo viso,il suo respiro che si infrange con il mio e le sue labbra sulle mie,stavolta per un vero bacio,dove tutto era come un deja-vu continuo.I suoi capelli erano ancora morbidi al tatto -ne sentii la constistenza quando ne strinsi qualche ciocca fra le dita-,e così le sue labbra,anche se avevo avuto l'occasione di sentirle poco prima.



ne è passato di tempo prima che aggiornassi, ma ne è valsa la pena.
per gentile concessione divina e del computer di una mia amica, riesco ad aggiornare oggi, altrimenti.. ne passava di tempo!
sto aspettando il video di best song ever -l'ho sentita e preordinata, ed è fantastica- perchè già vedendo i teaser sono morta dal ridere e muoio dalal curiosità.
questo è uno dei miei capitoli preferiti, ed è strano che io lo dica di qualcosa che scrivo io.
segnatevi questa data sul calendario, lol
so che il capitolo non è ciò che ci si aspetta, leggendo quello precedente, però l'idea che mi era venuta era parecchio buona, e volevo che succedesse.
Kate e Sean.. non so se approverete questa new entry, :)
in ogni caso, volevo ringraziarvi per le recensioni, le ho viste e lette tutte, solo che non posso rispondere al momento, non ho connessione in casa .-.
twitter: @xjoshsdrums 
xx

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Capitolo 24
*** Capitolo ventitre. ***


Il vento freddo di gennaio mi aveva accompagnata fin da quella mattina,fin dalla prima sigaretta consumata frettolosamente sul muretto della scuola,ascoltando lo sproloquio di Louis riguardo una cosa in cui sperava lo aiutassi ed evitando di guardare Zayn,oggi tristemente solo.
Mi strinsi nel piumino,tossicchiando leggermente,mi ravvivai i capelli e andai verso la via che Sean mi aveva scritto per messaggio.Mi aveva chiesto se andavo a trovarlo nella sua nuova casa,un appartamentino che divideva con un ragazzo,Ryan,oggi pomeriggio.Con la metro,ci arrivai in poco tempo,e una volta scesa,mi accorsi che quella zona della città l'avevo già visitata,ma al momento non ricordai perchè e quando.
Cercai di non pensare a come il vento mi stava riducendo i capelli e notai la palazzina grigia -simile al colore degli occhi di Harry quando c'è brutto tempo- di fronte a me.Suonai al campanello ''Mason S. Laurence R.''.
«Chi è?» la voce di Sean suonò metallica.
«Sono Kate» risposi,rendendo la voce riconoscibile.
«Sali» aprì il portone «terzo piano»
Sfruttai lo specchio dell'ascensore per migliorare la mia figura e per non risultare una pazza schizzofrenica sigarettomane dipendente dal profumo alla vaniglia.
«Ti stavo aspettando,delizia» Sean sbucò da una delle tre porte color mogano «pensavo ti fossi persa»
«Sarò impedita,ma non fino a questo punto» ironizzai,entrando in casa.
Riconoscevo,nel giro della casa che mi stava facendo fare,il gusto di Sean:il bianco e il nero erano i colori predominanti -tifava per una qualche squadra italiana di calcio da quando era piccolo- in camera sua,dove aveva quasi tutto di quei colori,come in cucina e in salone,e mi stavo chiedendo se quel Ryan avesse in qualche modo contribuito all'arredamento della casa.
«Ah,prima che me ne dimentichi» mi fece voltare «questo è Ryan,Ryan questa è Kate»
Ryan era un bel tipo:biondo,occhi verdi,alto,fisico allenato -si intravedeva dalla camicia lasciata aperta- e un braccio pieno di tatuaggi.
«Sean non ti ha reso giustizia quando parlava di te» mi strinse la mano,sorridente.
«Ha parlato di me?» mi girai a guardare il castano,sorpresa.
«Oh,eccome se l'ha fatto!Parlava di quanto Kate fosse bella,quanto fosse cresciuta,quanta voglia avesse di rivedere Kate..» elencò sulle dita.
«Sarebbe anche l'ora di smettere di sfottermi,che ne dici?» Sean alzò un sopracciglio.
Ridacchiai,accompagnata da Ryan,il quale poi si sedette sul divano con un blocchetto sulle cosce e con una penna,iniziò a scarabocchiare qualcosa.Sean mi prese per mano e mi riportò in camera sua,per farmi posare il cappotto e la sciarpa,rispettivamente sulla scrivania.
«Prima non ti ho salutata come si deve..» mi sentii presa per i fianchi,poi le sue labbra sulle mie.
Non ci avevo ancora fatto l'abitudine a quel deja-vu continuo,dato che i baci che ci eravamo scambiati erano solamente quattro -con questo-,ma sapevo che in fondo,non mi ci sarei mai abituata:forse perchè mi ricordavano perennemente il passato,il che era un male,perchè credevo di aver già combattuto la mia guerra contro i ricordi.
Allacciai le braccia attorno al suo collo,cercando di non pensare alla prima chance che avevamo avuto.Una volta che mi staccai da quelle labbra carnose,Sean sorrise,lasciandomi un ultimo bacio a stampo,prendendomi per mano e facendomi tornare nell'altra stanza,in cucina - aveva fame.
«Che ne dici di una crostata al cioccolato con il thè,delizia?Non siamo ancora andati a fare la spesa» frugò nella dispensa.
Annuii,tamburellando le dita sul tavolo.Ryan ci raggiunse,si sedette di fronte a me,girandosi due o tre volte sullo sgabello nero.
«Thè con la crostata?Wow,veramente british» commentò sarcastico quest'ultimo.
«Zitto,che se non fosse per te,ci sarebbero i biscotti,se ti saresti degnato di uscire e non poltrire tutto ieri» lo ammonì Sean,preparando il thè «ma poi,non hai niente da fare tu?»
«Stavo scarabocchiando prima,e ho scoperto che Rayn è un anagramma di Ryan,e poi ho sentito del thè e ne approfitto» il biondo si strinse nelle spalle.
Nonostante lottassi contro la mia mente per non pensare a lui,il mondo voleva che lo facessi.Bastava cambiare l'iniziale,una sola dannata lettera,e il suo nome si formava a caratteri cubitali nella mia testa,riportando inevitabilmente i ricordi a farsi vivi.
Perchè in ogni cosa c'era sempre lui?Perchè,nonostante tutti i miei sforzi,la sua presenza era -come dire- ovunque?Non volevo ricordarlo,mi prendeva la tristezza,perchè mi mancavano quei momenti insieme.Abbiamo trascorso così tanto tempo insieme,che non stare più con lui è stato veramente un trauma:non ero preparata.
Mi morsi il labbro,nervosa,portando lo sguardo sul tavolo,incupendomi visibilmente.
«Tutto okay?» si preoccupò Sean,posandomi una mano sulla spalla.
«Sì sì» annuii,poi il castano mi lasciò un bacio sulla fronte.
 
Il vento si era un po' placato,anche se il freddo era rimasto.Strinsi la sciarpa al collo -faceva comodo in quel momento,soprattutto per nascondere il segno somigliante al morso di un vampiro sulla parte bassa del collo- ed entrai in un bar poco lontano dalla fermata della metropolitana,così da esserci vicina.Presi un cappuccino da portar via,così che avrei potuto berlo mentre aspettavo la metro che mi avrebbe portata a casa,e nell'uscire di lì,mi scontrai con una ragazza,cercando di non imprecarle contro.
«Oh,scusa..» alzò gli occhi «Kate!»
Okay,non è giornata.
«Perrie,ciao» cercai di fare un sorriso decente.
«Hai da fare?» mi chiese.
«Uhm,non direi» indicai il cappuccino.
«Ti scoccia aspettarmi?Così andiamo a farci una passeggiata,magari ci fermiamo al parco» mi sorrise,raggiante.
Il suo sorriso è uno dei motivi per il quale lui ne è attratto.
«No certo,ti aspetto qua» sorrisi -era davvero un sorriso?- di nuovo.
La vidi andare verso la cassa:avevo fatto un patto con il diavolo?
Sarebbe stata l'occasione buona per conoscere com'era fatta la ragazza che mi aveva rubato -sì,rubato- il ragazzo che stavo disperatamente cercando di dimenticare per causa sua - ma riconoscevo più la colpa a lui.
Ancora non volevo dire il suo nome,perchè faceva sembrare il tutto più reale,e finchè avrei creduto che non mi causasse poi così tanti problemi,allora non lo consideravo un cambiamento così drastico - anche se sapevo che lo fosse.Una volta tornata,Perrie mi trascinò fuori,nonostante il freddo.
Fa' che non parli di lui,per favore.
«Che cosa ci fai qui da queste parti?» esordì,sorseggiando qualcosa con del latte.
Oh,che fortuna.
«Qui vicino ci sta il mio..ehm..un ragazzo che sto frequentando» non trovai le parole giuste per descrivere il rapporto fra me e Sean.
«Uh,come si chiama?» domandò curiosa.
«Sean» abbozzai un sorrisetto.
«Sean,eh?E com'è,carino?» ma che era,una mia amica?
Lei mi stava trattando come tale,e forse dovevo provarci anche io.In fondo,fin'ora non è stata cattiva.
In fondo,cos'aveva fatto?Mi aveva solamente fatto prendere le distanze dal ragazzo che doveva essere il più importante della mia vita,niente di che.Ma poi,apparte questo,niente.
«Sì,molto carino» ammisi,diventando un po' rossa.
«Sono contenta per te» prese un altro sorso.
Camminammo sul marciapiede fino ad arrivare ad un parco,di medie dimensioni -ma perchè avevo l'impressione di averlo già visto?-,dove qualche genitore stava guardando suo figlio giocare,scendere dallo scivolo,sull'altalena,e ci sedemmo su una panchina davanti alla fontana in mezzo ad una piccola piazzetta.
«Ho saputo che ti sei sentita poco bene,nell'ultimo periodo» prese la cannuccia fra due dita,facendola girare all'interno del bicchiere.
«Sì,sono svenuta qualche volta» ammisi,prendendo anch'io un sorso «ma ora credo di stare meglio»
«Oh,menomale,Zayn era molto preoccupato per te» ammise.
Merda,lo sapevo che l'avrebbe nominato.
Lui?
Preoccupato?
Per me?
Impossibile.
«Davvero?» mi lasciai sfuggire,pentendomene subito.
«Perchè non avrebbe dovuto?Sei una sua cara amica,e lui ci tiene davvero a te»  aggiunse.
«L'ha detto sul serio?» merda,e io l'ho detto sul serio ad alta voce?
«Certo,mi ha parlato tante volte di te.Perchè,c'è qualcosa che non va?» mi guardò preoccupata.
Quindi Perrie non sa niente..e menomale che le ha parlato di me.
«Beh,a dire la verità,adesso non siamo in buoni rapporti» guardai a terra,nervosa.
«E come mai?» chiese.
Cosa mi potevo aspettare?Che non lo nominasse neanche una volta?In fondo è la sua ragazza,ed è un mio ''conoscente'',è praticamente ovvio che parliamo dell'unico argomento che abbiamo in comune,dell'unica cosa che ci unisce davvero,perchè in realtà io e Perrie non abbiamo poi così tante cose in comune -credo-,se non una,la più grande:Zayn Jawaad Malik.
Ecco,ora che ho detto nome,secondo nome e cognome nella mia mente,il problema sembra già molto più reale.
Beh,perchè lui sta con te;perchè io sto con Sean;perchè lui si è allontanato da me;perchè lo distraevo;perchè doveva pensare a te;perchè tutto quello che abbiamo passato non è stato niente;perchè è stata solo una scopata,una delle tante,una delle troppe,una che però non si dimentica,malgrado tutto.
«Non ci siamo trovati d'accordo su..alcune cose.Anzi,parecchie cose.E,ora come ora,non ci parliamo» ammisi,con una nota nostalgica -sperai che non la sentisse- nella voce.
«Dai,non essere triste.Zayn è uno che non tiene il muso per tanto,e sono sicuro che ci stia pensando sù.Una volta avevamo litigato,e il giorno dopo si presentò a casa mia con un mazzo di rose rosse e una vaschetta di gelato alla menta,il mio preferito» mi rassicurò.
Con me,non l'aveva mai fatto.
Ma io non gliel'avevo chiesto.
Perrie neanche.
Ma io e Zayn non stavamo insieme.
O meglio,non eravamo fidanzati.
Ed entrambi non volevamo una relazione stabile.
Ad entrambi andava bene così.
 

 
Zayn: Dobbiamo parlare. Alle sette al Vuoto.
 
''Ho portato le rose a tua madre,ma a te i fiori non piacciono e mi sono ricordato della conversazione a casa mia.Spero ti piacciano xx'' 
 
Zayn: Vedo che hai gradito il regalo.
 
Zayn: Ma io sono Zayn Jawaad Malik, riesco sempre a capire le ragazze.
 
Zayn: Non mi sembra, perchè quando vuoi essere baciata, io ti bacio, ed è già una cosa che ho decifrato di te.
 
«Ho capito che volevi vedermi»
 
''Appena ho visto questo vestito, ho pensato a te, e che ti potrebbe stare bene. Perchè non lo indossi stasera?
PS. Ricordati che devi tener fede ad una promessa. xx'' 
 
«Mmh,wow» commentai,poco interessata.
«Quindi sta' tranquilla,lui ci tiene a te,fra un po' si farà vivo» controllò il telefono «ora scusami,ma devo proprio andare.Mi ha fatto piacere passare del tempo con una persona che per Zayn significa tanto.I suoi amici sono i miei»
«Anche a me Perrie.Ci vediamo in giro» la salutai.
«Certo» mi sorrise di rimando e sparì alla mia destra,in fretta.





sono viva, anche se nessuno ci sperava veramente.
il tempo per scrivere è poco, e l'ispirazione pure, anche se ho provato a fare del mio meglio.
domenica o lunedì partirò per la Campania a trovare i miei parenti, e sono sicura che non scriverò, a meno che non mi venga un'idea  lampante.
dopo, poi, riparto e vado in montagna da altri parenti, e li scriverò, nonostante la connessione internet assente.
il capitolo mi piace abbastanza, anche se il finale non mi convince, ma ci tenevo ad aggiornare prima di partire.
cos'altro da dire, ovviamente che vi ringrazio per le recensioni -le vedo tutte, una ad una, appena posso rispondo, giuro- e che spero di aggiornare il più presto.
twitter: @xjoshsdrums

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Capitolo 25
*** Capitolo ventiquattro. ***


Quello doveva essere un giorno importante,da ricordare,da raccontare alle amiche,eppure non ne ero del tutto convinta.
Quel giorno che tanto in passato avevo aspettato e agognato,adesso non mi sembrava niente di che.
O meglio,il 50% di me credeva che fosse una cosa meravigliosa,e l'altro 50% era convinto del fatto che fosse assolutamente sbagliato.
Perchè dovevo essere perennemente in continua lotta con me stessa?Ci sarebbe mai stato un periodo di pace?
Forse c'era già stato.
Ormai mi guardavo allo specchio da sette minuti buoni,statica,nel mio abitino bianco panna che metteva in risalto le mie curve,non sapendo ancora con quale parte di me stessa schierarmi.Perchè,una delle due aveva ragione,no?Ma quale?
«Kate,due cose» esordì Rose,una volta entrata in camera mia «uno,sei favolosa,e due,Sean è arrivato e ti sta aspettando giù»
Mi voltai verso la mia amica e annuii;ridiedi un'altra alla mia figura allo specchio e feci un respiro profondo,chiudendo gli occhi.
«Tranquilla,andrà bene» mi rassicurò lei,con un sorriso raggiante,al quale risposi con un flebile «sì» poco comprensibile.
Scesi le scale ed indossai il cappotto,salutai Rose ed uscii di casa,sentendomi quasi sicura di me.
Sean mi aveva invitata a cena fuori,il nostro primo appuntamento
.
Cioè,il nostro primo appuntamento di adesso,dato che lo avevamo già avuto,e posso ammettere di ricordarmelo come se fosse ieri -andammo a mangiare in un ristorantino italiano,dove poi incontrammo cinque ragazzi della sua comitiva e fui costretta ad aggeg
giare al mio telefono per tutto il resto della serata-,ed io ero comunque agitatissima.A pensarci bene,non ero mai nervosa,eppure stavolta mi sudavano le mani.
Per cosa poi?Forse avevo paura che potesse succedere come tempo fa,ma credevo davvero che fosse cambiato,perciò dov'era il problema?
La mia mente non poteva evitare di fare paragoni:se avessi avuto un primo appuntamento con lui,come sarebbe stato?
Ma poi,perchè in ogni cosa che facevo,il suo pensiero si faceva spazio dentro di me?Era assurdo quanto quel ragazzo condizionasse ancora la mia vita,nonostante..
«Buonasera delizia» Sean mi sorrise,aprendomi lo sportello.
Fortuna che riusciva a distrarmi.Entrai in macchina ed aspettai che si sedesse al posto del conducente.Partì subito dopo,sorridendo per tutto il tragitto;io tamburellavo nervosamente il piede per l'agitazione.
''Dannazione,calmati!E' solo un cazzo di primo appuntamento.''
Arrivati al ristorante -quattro stelle,per la cronaca-,lasciammo i cappotti al guardaroba e andammo verso il tavolo con prenotazione 'Mason'.Mi tenne la mano da quando ha parcheggiato fino a che non ci siamo seduti.
Che tenero.
«Con questo vestito sei bellissima» si sistemò sulla sedia «non che vestita normalmente tu sia brutta,perchè tu stai bene con tutto,anche con la tuta e senza trucco,anche perchè sei bella in qualsiasi modo,perciò io non volevo..»
«Hey» lo fermai,anche lui era nervoso -che carino- «tranquillo,ho afferrato.Grazie.Anche tu sei molto bello» sorrisi.
Sean arrossì un po' -che spettacolo,lui non lo faceva mai,avrei voluto immortalare quel momento- e abbassò lo sguardo,mugugnando qualcosa -''non è vero,non me lo sta dicendo sul serio'' o qualcosa del genere,non saprei dire-,e dopo qualche minuti arrivò il cameriere -rigorosamente maschio,per la mia fortuna- a prendere le ordinazioni - avrebbe pagato tutto Sean,ma i soldi gli uscivano dal culo?
«Non dovevi metterti questo vestito,ti hanno guardato tutti qua dentro,e il cameriere ti guardava come se fossi un dolce e lui fosse molto affamato» incrociò le braccia al petto.
«Pensavo non ti dispiacesse» alzai un sopracciglio,sorridendo.
«Quelli sono dettagli» sorrise di rimando «ma piace a troppi,è quello il punto»
«Ma dovresti sapere che sono solo tua,che gli altri non mi possono avere.Tu sì,tu sei il fortunato» gli feci l'occhiolino.
«Adoro sentirtelo dire..mi-» si morse il labbro violentemente,impedendosi di parlare.
«Eccita?» completai la frase al posto suo.
«Se fossimo da soli,in camera mia,non faresti tanto la spavalda» un sorrisetto malizioso si fece strada sul suo volto.
«Ah sì?» presi un sorso d'acqua,guardandolo con fare innocente.
«Faresti meglio a non provocarmi in pubblico,signorina» un vero e proprio sorriso accompagnò le sue parole.


Le nostre mani intrecciate erano come un must per Sean,che non perdeva l'occasione per avere quel contatto.Non mi dispiaceva affatto,sia chiaro,anche perchè mi ero schierata con il 50% di me che pensava che fosse tutto giusto,perciò non mi lamentavo,anzi,un po' di romanticismo non guastava affatto.
Non troppo,sia chiaro,ma neanche troppo poco.Il giusto.
«Vado a prendere le sigarette,aspettami qua se non vuoi entrare» lo avvertii,fermandomi davanti al tabaccaio.
«Per quanto non mi piaccia questa tua abitudine,è sexy vederti fumare» si strinse nelle spalle,facendomi l'occhiolino.
Scossi la testa,divertita,ed entrai,andando verso la cassa di sinistra,dove per fortuna c'era poca fila.
«Un pacchetto di Winston blu da dieci» dissi alla ragazza,che si girò per prendermele.
«Un pacchetto di Winston blu da venti» sentii dire alla mia destra.
Merda. «Zayn» mi lasciai sfuggire.
«Kate..» sgranò gli occhi.
Il 50% di me diceva che era sbagliato uscire con Sean.Il 50% di me voleva Zayn.
Ci guardammo negli occhi per otto secondi buoni,finchè non mi ricordai del vero motivo per cui ero lì -non pensare a Zayn-,così pagai le mie tre sterline e venti e lanciai un'ultima occhiata al moro,il quale mi stava ancora guardando,come in trance.
Non dovevo vederlo,peggiorava le cose.Tutto dentro di me era sottosopra,in subbuglio.Meno parole ci scambiavo,meglio era,non volevo sentire la tua voce più di tanto.Troppi pensieri di conversazioni mai avute si sarebbero fatte strada nella mia mente.
Uscii di lì,tornando verso Sean,che stava parlando tranquillamente con una ragazza che mi pareva di conoscere.
«Kate!» trillò lei.
«Perrie,buonasera» cercai di fare un sorriso.
«Quindi è lui il Sean di cui mi parlavi?» domandò la bionda.
«Esattamente» annuii contenta.
«E' carino!» mi sussurrò all'orecchio «io e lui ci conosciamo dalle medie»
«Frequentavamo due classi diverse,però avevamo parecchi amici in comune» spiegò lui,avvicinandomi a sè «ma tu che ci fai qui in giro da sola?»
E' tutt'altro che sola,credimi.
«In realtà,non sarei sola..» lanciò uno sguardo verso sinistra «sono con il mio ragazzo,Zayn»
Una pugnalata mi trapassò il petto.Un bulldozzer passò sopra il mio cuore.Una mitragliatrice lo colpì.Perrie ci sputò sopra.E Zayn ci spiaccicò la sigaretta finita.
«Ma lui non è il ragazzo della tua scuola?» mi chiese Sean,vedendolo arrivare.
«Sì,abbiamo alcuni corsi in comune» restai sul vago.
«E sono anche grandi amici» aggiunse lei «vero,Zainey
Zainey?Ma che razza di nome ridicolo è?
«Cosa?» il moro fece balzare lo sguardo da me a Sean un paio di volte.
«Tu e Kate» alla frase di Perrie,spalancai gli occhi «siete molto amici»
«Ehm,sì,certo» annuì poco convinto il moro.
Amici?Ormai neanche quello.
«Comunque,io sono Sean,il ragazzo di Kate» si presentò,davvero era ufficiale?Era il mio ragazzo sul serio?
Le sue pupille si dilatarono,mentre strinse la mano di Sean e «Zayn»,disse solamente,dato che la sua presentazione già l'aveva fatta Perrie,e poi si sapeva che il moro non era famoso per il suo straparlare.Perchè sembrava quasi scocciato di conoscere Sean?Dannati i suoi occhi impenetrabili.
«Io dovrei fumarmi una sigaretta» mi intromisi,tirando fuori il pacchetto e l'accendino,così che sarei potuta rimanere un po' da sola.
«Facciamo una cosa:io e Sean entriamo in quel bar all'angolo,così chiacchieriamo un po',e voi due ve ne state qua fuori a fumare,così potete anche parlare» propose Perrie sorridente.
Sarebbe stato un incubo.
Non potei fare altro che annuire,abbassando lo sguardo.Sean mi lasciò un bacio frettoloso sulle labbra,prima di dirigersi con Perrie verso il bar,che non era lontano da dove eravamo noi.C'era un muretto di fianco a me,dal quale si poteva benissimo vedere il Tamigi,perciò mi ci andai ad appoggiare,gustandomi finalmente quella povera sigaretta che sarebbe stata vittima della mia ira,della mia frustrazione e di Dio sa cosa.La accesi,facendo subito un tiro,tranquillizzandomi.Zayn mi affiancò,un po' titubante -lo sarei stata anch'io-,e solo ora mi accorsi di quanto fossi nervosa - fortuna che non tremavo.
«E così..Kate Watson fidanzata» esordì lui,espirando.
«Posso dire lo stesso di te,Zayn Malik» mi strinsi nelle spalle.
«Chi l'avrebbe mai detto» una sorta di sorrisetto gli si formò sulle labbra.
«Noi due,entrambi contrari ad una relazione..» iniziai,riprendendo la sigaretta fra le labbra.
«E ci troviamo entrambi con qualcuno accanto» scosse la testa,quasi divertito.
«A sentirla così,credo che il destino avesse altro in serbo per noi» alzai le sopracciglia,voltandomi verso il Tamigi.
«Mi piace quando usi il 'noi',mi fa pensare che ci tieni ancora a me» lo sentii dire,mentre si voltava anche lui verso il fiume.
«Ovvio che ci tengo,Jawaad,come potrei non farlo?» guardai davanti a me,per non fissarlo.
«Wow,Kate Watson che esprime i suoi sentimenti e che si ricorda ancora di me,questa non me la dovevo perdere» ridacchiò.
«Se è per questo,io mi ricordo tutto di te,Capitan Perfezione» lo guardai negli occhi -pessima scelta,erano meravigliosi alla luce della Luna,e non che normalmente non lo fossero e non fossero meno intensi- «qua c'è qualcun'altro che si è dimenticato»
«Credimi Kate,se ti dico che mi ricordo ancora ogni singola cosa di te,di me,di noi,del tempo passato insieme» confessò.
«Ah sì?» alzai un sopracciglio,stava dicendo la verità?
«Come potrei scordarlo?Sei stata importante per me» si morse il labbro - perchè diavolo lo stavo ancora guardando?
Stavo continuando a ripetermi ''sei fidanzata,sei fidanzata da stasera,lui è fidanzato,non fare mosse affrettate,resta ferma e ascolta,magari parla,ma non dirgli ciò che pensi''.
«Non sembra affatto» abbassai lo sguardo,spegnendo la sigaretta finita e gettandola dietro di me.
A me piaceva il silenzio,ogni tanto:ti dava l'opportunità di riflettere sulle tue questioni,su ciò che ti accadeva,ti faceva isolare da tutto quanto.Perciò,quando Zayn non fiatò per sei minuti e trentadue -contati personalmente- mi sentii quasi rilassata,come se lui non fosse veramente di fianco a me e la conversazione precedente non fosse mai avvenuta.Non riuscivo ad escluderlo dalla mia vita,a non pensarlo,era stato troppo presente per me per poter cancellare tutto ciò che era successo in due minuti.
Non fiatai per quei sei minuti e trentadue,e non fiatai neanche quando le braccia di Zayn si strinsero attorno a me,in una morsa protettiva e affettuosa.
«Non dubitare mai della tua importanza per me:sei stata,sei tutt'ora e spero che sarai ancora importante,se tu me lo permetti» mi sussurrò all'orecchio.
Alzai lo sguardo per guardarlo -di nuovo,ma la lezione non la imparavo?Mai guardarlo negli occhi,mi avrebbe fatto cedere prima del previsto- e annuii impercettibilmente,poi mi staccai da lui -per quanto ci stessi bene-,appena in tempo per vedere Sean e Perrie sbucare fuori dall'angolo.





non era previsto che pubblicassi puntualmente, perciò eccomi in ritardo.
scusatemi davvero, ma sapete, la connessione praticamente è un lusso, e nonostante avessi il capitolo già pronto, posso postare solo adesso.
ho già scritto la scaletta dei prossimi capitoli, dovrei arrivare fino al 30, epilogo escluso, però non ne sono convinta, volevo scrivere un po' di più.. questa ff mi mancherà :(
questo è uno dei capitoli che preferisco, credo che sia scritto abbastanza bene -per quanto la modestia me lo permetta- e non sono inorridita del risultato, perciò ben venga.
avevo in mente un'altra scena fra Kate e Zayn, ma poi ho deciso che sarebbe stata perfetta per un altro capitolo -l'ho già scritta- perciò ve la leggerete fra un po'.
grazie di cuore a tutti voi lettori/lettrici che mi seguite e che leggete, è davvero importante per me sapere che non vi fa schifo ciò che tiro fuori c:
spero che vogliate seguirmi anche dopo la conclusione di questa storia, ci terrei davvero tanto.
twitter: @xjoshsdrums

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Capitolo 26
*** Capitolo venticinque. ***


«Direi anche basta,che dici?» Sean mi sfilò il libro dalle mani «sei venuta qua per vedere me,non per fare i compiti»
«Lo so,scusami,ma sono rimasta indietro e non ho avuto tempo» mi giustificai.
Non ero riuscita a fare in tempo i compiti,troppo impegnata a pensare alla sera del primo appuntamento,ma soprattutto,alla conversazione con lui.Maledetta me e la mia mente.
Cioè,più che altro,maledetto Malik.
«Però dovresti essere contento,invece di restarmene a casa,ho preferito vederti e fare i compiti qua» alzai gli occhi dal quaderno che avevo sulle gambe.
«Sì,però degni di attenzioni più i libri che me» incrociò le braccia al petto e mise il broncio.
«Se non mi interrompi ogni cinque minuti,io finisco prima» lo guardai male,riprendendomi il libro.
«Uffa» sbuffò.
«Appena finisco i compiti ci guardiamo un film chiusi a chiave in camera tua,sul letto,al buio,okay?» proposi,sussurrando al suo orecchio.
Sapevo bene che l'idea l'avrebbe allettato parecchio,dopo la confessione al ristorante,immaginavo che qualsiasi situazione in cui potesse stare solo con me gli avrebbe fatto piacere.Ryan stava stravaccato sul tavolo della cucina a cercare di rimettere a posto il pc di casa,perciò non potevamo fare chissà che lì di fronte - anche perchè Sean non voleva,Ryan lo avrebbe tartassato a vita e ci avrebbe disturbati ogni volta con entrate a sorpresa.
«C-certo,c-come v-vuoi» balbettò,mordendosi il labbro.
Guardai verso Ryan,che era totalmente immerso in ciò che stava facendo,e mi sporsi verso Sean,mordendogli delicatamente il labbro nello stesso punto che lui l'aveva fatto poco prima.Sorrise timido,poi si sistemò sul divano a gambe incrociate,appoggiando la testa sul palmo della mano,osservandomi studiare.
Leggevo il libro,scrivevo qualche parola chiave sul quaderno,scarabocchiavo un po',e tornavo a leggere,ogni tanto guardavo con la coda dell'occhio Sean,scrivevo la sua iniziale da qualche parte e ripartivo.Dopo quarantasei minuti,chiusi quaderno e libro,facendo fare loro un tonfo sordo.
«Finito?» domandò impaziente,ed io annuii «era l'ora!»
Mi prese di peso a mo' di sposa,sotto le risate di Ryan che «non voglio sentirvi!» urlò,ma Sean era troppo occupato a non farmi cadere a terra e a non farmi battere la testa contro il muro.Mi lasciò sul suo letto e andò a chiudere la porta a chiave -sentii la serratura scattare-,tornando a guardarmi.
«Che film vuoi vedere?» chiese lui,indicando la mensola dei film.
«Scelgo io?» lui annuì «okay»
Feci scorrere il mio sguardo lungo tutta la mensola -avrà avuto una settantina di film,diamine!- per poi optare per Narnia -nonstante li avessi visti tutti un paio di volte- e il Principe Caspian -che è un gran fico a cui non si dice mai di no-,lanciandolo subito dopo a Sean.Mi sdraiai sul letto,aspettando che il castano avesse finito di aggeggiare al lettore dvd.
Spense la luce e si sdraiò di fianco a me:sapevo già come andavano a finire i film se li guardavi con lui.
Alla fin fine non ne vedevi nemmeno mezzo.

Camminare mi dava un senso di tranquillità,pensare poi che andavo anche a correre,mi dava una pace assoluta.Ero solo io,con i miei pensieri e i miei dilemmi.
Domande senza risposta.
Soprattutto su Zayn.
Come al solito.
Normale amministrazione.
Perchè quel ragazzo aveva condizionato così tanto la mia vita?Erano giorni che mi ripetevo sempre la stessa cosa -un buon 70% della mia mente era occupata da lui,il 25% da Sean e il 5% da tutto il resto-,e a me stessa risultavo persino ripetitiva e noiosa,perchè mai mi ero fissata così tanto in una situazione con un ragazzo.Nessuno era mai stato così simile a me,come carattere e come atteggiamento.
Perchè proprio uno come lui?Se me ne capitava uno senza gli occhi inverosimili e le labbra meno carnose,sarebbe stato meglio.
Spiacciai la sigaretta a terra,guardando il suolo,sentendomi subito dopo catapultata a terra.
«Ma che cazzo..?» imprecai,cercando di alzarmi.
«Kate?» la figura che mi aveva urtato si alzò dalla mia schiena.
Ma cazzomerdavaffanculo.
«Zayn,porca puttana..che diavolo ci fai qua?» mi sedetti sul cemento del vialetto del parco.
«Abito qua vicino,se non ti ricordi» mi rammentò «mi ricordavo vagamente la tua finezza» mi tese una mano.
Ecco perchè quel posto mi era familiare.
Ecco perchè Perrie era a quel bar.
Perciò Zayn e Sean stanno quasi vicini di casa?
Oh merda.

«Ed io mi ricordavo..» ma mi bloccai,perchè mi ricordavo praticamente tutto.
Fa' che non mi dica 'che cosa',ti prego.
«Tipo?Cosa ti ricordavi?» domandò,guardandomi negli occhi.
E' Zayn,che cosa ti aspetti?
Oh,fanculo.

«Ogni cosa.Ogni singola cosa che ti riguarda» mi lasciai sfuggire,abbassando lo sguardo,afflitta.
Il suo respiro si bloccò per qualche istante,nonostante non lo vedessi -gli guardavo le Blazer,che per un caso della sfortuna,erano identiche alle mie,e ce le avevo addosso,fanculo di nuovo- ed io mi morsi il labbro inferiore,impedendomi di dire altro per il momento.
«Mi ricordo quando te lo mordevo io,il labbro» mi alzò il mento con due dita.
Spalancai gli occhi,sorpresa,senza però farmi troppo vedere dal moro.Che stava succedendo?
«A che gioco stai giocando,Zayn?» cercai di non mandarlo bellamente a quel paese.
La sua frase aveva scaturito in me una serie di brividi incontrollati,il suo sguardo su di me mi metteva un po' in soggezione ed io volevo soltanto baciarlo.Perchè,nonostante Sean,nonostante Perrie e nonostante tutto,mi mancava tutto di lui,a partire dalle sue labbra.Non l'avrei mai ammesso di fronte a lui,sarebbe stato come dargli subito la vittoria.
«Nessun gioco» strinse il braccio sinistro attorno alla mia vita «dico la verità»
Certo,la verità.Verità così vera,che sei fidanzato con Perrie,non con me.
Ops.

«Quindi tu stai con Perrie,però pensi ancora a me?Scusa Zayn,ma non capisco» scossi latesta.
«Come potrei non pensarti?Sei stata importante per me,te l'ho già detto» confessò,leccandosi le labbra.
Perchè stava tornando lo Zayn spavaldo?Perchè mi stava tormentando con quella situazione malsana?Era fidanzato,ed io pure.
Perchè tornava proprio adesso?Aveva a tornare prima,quando ero single,maledetto!Il punto è che conosceva i miei punti deboli,e ora li stava sfruttando a suo favore,il bastardo.
«Lo so,me l'hai già detto» sospirai «ma perchè me lo dici ora?Avevo bisogno prima delle tue parole»
I suoi occhi si spalancarono un po' per la sorpresa della mia schiettezza,non aveva detto di ricordarsi di me?
Dovevo metterlo alle strette per farmi dire quello che volevo sentire.
«Non lo so,a dire la verità,però so anche che dovevo dirtele prima,hai ragione.Però,in ogni caso,so solo che non riesco a starti lontano» ammise.
«Sei in crisi con Perrie percaso?No perchè,sai,di essere considerata la seconda scelta non mi va proprio» cercai di fargli lasciare la presa,invano.
«Non sei la seconda scelta» sussurrò,aggiungendo pure -con voce ancor più bassa- un «non lo sarai mai»
«Eh certo,mi vieni a cercare adesso Zayn,mi sembra giusto!Proprio adesso che stavo ricostruendo una sorta di vita senza di te,che ero riuscita a fare un piccolo passo dimenticandoti,tu ripiombi così,perchè ti va,perchè non hai niente da fare,perchè con Perrie non scopi da non so quanto.Non puoi entrare ed uscire dalla mia vita come fossi un'ascensore,Zayn!» con uno strattone,tolsi il suo braccio dalla mia vita «non puoi decidere quando tornare.Io avevo bisogno di te,ma tu avevi lei,perciò mi sono arrangiata,ma Sean mi ha distratto da tutto quello che facevi,mi ha fatto accantonare il tuo pensiero costante.E adesso,che c'ero riuscita in piccola parte,ti ripresenti così?» gli urlai tutto in faccia.
Era rimasto in silenzio per tutta la sfuriata.Che cosa si aspettava,che con due giochetti di seduzione,io tornassi da lui come se niente fosse?
Povero illuso!Forse la parte di me che pensava costantemente a lui l'avrebbe fatto,ma adesso il cervello aveva preso il sopravvento,ripetendo la frase 'mandalo a fanculo,che se lo merita'.Non urlavo in quel modo da tanto tempo,nessuno mi aveva mai fatto arrabbiare -è un eufemismo,la parola esatta è incazzare pesantemente- in quel modo.
I suoi occhi mi guardavano attentamente,scrutavano il mio verde per vedere una qualche traccia di verità nascosta,ma cercai -come faceva lui,del resto- di nascondere l'altra verità dietro un velo ipotetico;la mascella contratta,le braccia lungo i fianchi,la sua totale attenzione rivolta a me.
La testa prese a farmi male sul serio,le cose intorno a me presero a girare vorticosamente per poi sdoppiarsi,la mia vista si appannò e niente era più nitido come prima,neanche la figura di Zayn,che piano piano stava scomparendo dal mio campo visivo.Sentivo le ginocchia deboli,come fatte di gelatina,le quali si piegarono in un istante,facendomi finire a terra.





premetto che in ogni angolo autrice saranno scontate le scuse per il ritardo.
ora è anche iniziata la scuola, perciò non trucidatemi se aggiorno ogni mille anni.
non dipende da me.
cioè, un po' si.
ma dettagli.
premessa: 28 GIUGNO 2014 ONE DIRECTION A SAN SIRO, YUHUUUUU
anyway, il capitolo non è lunghissimo, però ci tenevo a pubblicarlo così com'era soprattutto per la seconda parte, non sapevo come continuarla e devo dire che non mi piace del tutto, ma la accetto almeno un po'.
volevo quel momento fra Zayn e Kate, quella sorta di discussione e Zayn che ci prova un po' con lei, e poi K di colpo sviene.
me l'ero sempre immaginato così questo capitolo, perciò eccolo così.
spero che piaccia anche a voi, perchè per me è davvero importante.
credo di fare più di trenta capitoli, perchè mi sono venute in mente delle cose che potrei aggiungere, perciò dovrei rientrare nei 35 capitoli compreso l'epilogo.
spero che abbiate ancora voglia di seguirmi.
grazie di cuore a tutti/e, ripeto, per me è importante.
twitter: @xjoshsdrums

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Capitolo 27
*** Capitolo ventisei. ***


Il bianco era l'unico colore che vedevo,anche se era parecchio confuso,uno strano odore mi invase le narici,facendomi pensare che facesse proprio schifo.Mi passai una mano sulla faccia,scoprendo che non potevo muovere più di tanto il braccio perchè era attaccato da qualche parte che ancora non vedevo.
C'era qualcosa di positivo in quella situazione?Non sapevo dove fossi,c'era un odore terribile e non potevo neanche muovermi.
«Dottore,dottore!Si è svegliata!» trillò una voce che mi fracassò i timpani.
Che cazzo aveva da urlare questa?
«Signorina Watson,ben svegliata» una voce maschile si fece strada nelle mie orecchie «come si sente?»
«Come un topo mangiato da un gatto e subito risputato» risposi a fatica,ricordandomi una delle battutacce di Louis.
«Mi avevano informato del suo senso dell'umorismo,signorina» l'uomo fece una risatina «vado ad avvertire che si è svegliata,okay?»
«Avvertire chi?Perchè?» sbattei più volte le palpebre,alzandomi con cautela a sedere,riconoscendo il dottor Wellington.
«Vede signorina,due giorni fa un ragazzo l'ha portata qui in ospedale,dicendo che era svenuta di fronte a lui» mi spiegò il mio dottore di fiducia «è molto debole,ha avuto un calo di forze,provocato da stress e forse dal fatto che era sotto pressione per qualcosa.Dovrà stare a riposo per qualche settimana,niente attività impegnative,niente alcool -se non in minima e in piccolissima dose,non esageri-,e tranquillità assoluta,come ho detto ai suoi genitori»
«Ah,wow» sbuffai «posso almeno fumare,vero?»
«Non si è svegliata per due giorni e c'è un corteo di persone ad aspettarla,e lei pensa se può fumare?» il dottore si lasciò andare ad una divertente ed ilare risata «c'è una ragazza castana che non smette di fare avanti e indietro e un ragazzo riccio che non la finisce di muovere la gamba,e forse sarà il trentesimo caffè che prende,e lei davvero pensa se può fumare?Lei è il colmo,signorina Watson»
Scosse la testa,divertito,mentre uscì dalla porta,seguito dall'infermiera che andava non so dove.
Che aveva da ridere quello?Fumare è un bisogno umano.
Che poi,a dirla tutta,neanche mi aveva risposto,mpf.
Avrei dovuto fare la vita da asociale per non si sa quanto?Datemi la forza.
Ragazza castana e ragazzo riccio,eh?Si erano preoccupati.
Significa che ci tenevano davvero a me,e quel pensiero mi fece sorridere.
Solo che,se Harry non avesse smesso di prendere caffè,sarebbe diventato nevrotico al millesimo stadio,più di come lo fosse già.


Sono stata addormentata per due giorni e c'era una fila di persone che voleva vedermi:diamine,neanche fossi la Regina Elisabetta!I miei sono passati a farmi un saluto e per vedere come stavo,poi buona parte della famiglia -quella che non era troppo lontana-,e la processione degli amici.
«Sei una stupida!Ci hai fatti preoccupare tutti!» Rose mi bloccò in un abbraccio.
«Ros-Rose,mi stai soffocando,Rose.Rose,non respiro» cercai di scollarmela di dosso.
«Ed io che ero a casa a farmi i cazzi miei..ero tranquilla,poi Zayn mi ha chiamato e-» iniziò a raccontare.
«No no no,aspetta.Zayn che cosa?» spalancai gli occhi.
Ora ricordavo..stavo parlando -okay,discutendo- con Zayn e poi..oh,va bene.
Quindi è lui che mi ha portato qui?E' lui che il dottore aveva detto?
Cazzo,gli dovevo un favore.
«Non te l'ha detto nessuno?» inclinò la testa verso sinistra,ed io scossi la testa «oh,okay» prese una sedia e la sistemò di fianco al mio letto «ti ha portato lui qua.Mi ha chiamata subito dopo,mi ha detto di correre all'ospedale perchè eri svenuta.E ho passato -anzi,abbiamo- due giorni qui,ad aspettare te»
«Abbiamo?Chi c'è?» chiesi ancora.
«Tutti quanti» rispose «li devo chiamare?»
«Sì grazie,li voglio vedere» annuii sorridente.
Rose si alzò sorridendomi,andando verso la porta e «ragazzi,venite un attimo» la sentii dire,accostando la porta per poi tornare a sedersi di fianco a me.
«Due giorni senza avere notizie certe,due giorni ad aspettare che si svegli quella testa a nocciolina e-» borbottò la voce di Niall,entrando nella stanza «ehy!»
«Grazie per la testa a nocciolina,Mr.Irlanda,è bello tornare alla realtà offensiva dei miei migliori amici» sorrisi,abbracciando il biondo,che prese subito dopo a ridere.
Vennero ad abbracciarmi tutti -Niall,Nancy,Louis,Jennifer,Anne,Liam,chi prima e chi dopo- ed Harry fu la ciliegina sulla torta:rimase in fondo,dietro a tutti,l'ultimo ad entrare e l'ultimo a salutarmi.
Voleva che mi gustassi quel momento.Mi guardò,sorrise,si avvicinò piano:passò le dita sul mio braccio destro,lentamente,poi si sedette sul bordo del letto,e mi strinse fra le sue braccia,con calma,senza fretta.
«Mi hai fatto preoccupare tantissimo» sussurrò al mio orecchio,per non farsi sentire dagli altri.
Voleva mantenersi la sua facciata da stronzo menefreghista,ma lo sapevamo tutti che era un romanticone che non sapeva dire di no e che era un sentimentale che non faceva altro che dimostrare quanto ci tenesse alle persone che gli volevano bene.
«Io neanche me ne sono accorta» strinsi la sua camicia fra le dita.
«Scusa per non esserci stato quando ti sei sentita male» poggiò le labbra sulla mia fronte.
«Almeno tu ci sei quando mi sono ripresa» borbottai infastidita,lasciando andare Harry.
Sean non c'era,e neanche Zayn.Ed il bello era che,il mio primo pensiero,non è mai stato Sean.Perchè Zayn non ha chiamato prima lui di Rose?Maledetto enigmatico Zayn.
«Di questo ne parleremo poi» mi scoccò un bacio sulla guancia.
«Adesso Harry la smetterà di prendere caffè» constatò Louis,facendo ridere tutti di gusto.
«Mi ha accennato qualcosa il dottore» aggiunsi «e se ne prendi altri,rischi di essere più nevrotico di quanto non sei già»
«Svenuta sì,ma stronza sei rimasta lo stesso» mi spettinò i capelli.
Dato che ogni visita poteva durare pochi minuti,i ragazzi già se ne dovevano andare -maledizione-,perciò mi beccai un secondo giro di abbracci e raccomandazioni.Liam,di fianco a Rose,mi sorrise dolcemente,abbracciandomi subito dopo.
«E' molto preoccupato,è tipo pallido da due giorni e si dispera da un po'.Non ha potuto esserci sempre per impegni suoi,ma credo che verrà da te molto presto» confessò il castano a voce appena udibile.
«Ora riposa,okay?» Harry mi accarezzò i capelli «ci vediamo stasera verso l'ora di cena,ti porto qualcosa»
Annuii,chiudendo gli occhi,non facendo in tempo neanche a rispondergli che già ero inserita nei miei sogni,un flashback della notte di Capodanno.Quella maledetta notte.
Mi svegliai aprendo gli occhi lentamente,non avendo nessun orario o scadenza,abituandomi alla luce tenue della mia camera da letto dei prossimi giorni.Mi passai una mano sulla faccia,facendo attenzione ai cavi attaccati al braccio che non volevo nemmeno guardare,altrimenti mi avrebbero fatto effetto,e cercai di evitare di notarli.
«Dicevi che non saresti mai caduta ai miei piedi» ridacchiò una voce «eppure mi risulta il contrario»
Ci misi un po' a realizzare la situazione,a capire di chi fosse quella voce,a chi appartenesse,il motivo della sua presenza:Zayn,di fronte a me,una maglietta leggera,dei jeans stretti,una giacca nera,la lingua fra i denti.
Merda.
«Che ci fai qua?» domandai irata,in fondo ero ancora arrabbiata con lui.
«Mi sembra ovvio,sono venuto a vedere come stai,se devo salvarti un'altra volta» si avvicinò al bordo del letto,vicino a dove avevo i piedi.
«Non sentirti un eroe per ciò che hai fatto.Non ti devo un favore.Hai fatto solo il tuo dovere» cambiai la direzione del mio sguardo,portandolo altrove.
Che si aspettava?Che l'avrei ricompensato perchè ha salvato 'la donzella in difficoltà'?Si sentiva forse un principe delle favole?
Ero irata con lui,non si sarebbe fatto perdonare tanto facilmente,non come le altre volte.
«Tu l'avresti fatto per me?» chiese,a bassa voce.
Dovevo davvero rispondergli?
Non era ovvio?Forse non per lui.
Ed il problema,era che era ovvio per me.
«Certo» risposi senza indugi,guardandolo negli occhi.
Abbassò lo sguardo,non riuscendo a mantenere il mio.Zayn in difficoltà,che spettacolo meraviglioso.
«Sai che questa tua ammissione significa tanto,vero?» si sedette sul bordo del letto,il più lontano possibile da me.
«Certo che lo so,e l'ho detta perchè la penso.Lo sai che per me sei stato importante:hai stravolto la mia vita che stava filando liscia senza preavviso.Poi d'un tratto sono rimasta sola,senza spiegazioni.Hai idea di come mi sia sentita quando hai annunciato che ti sei fidanzato con Perrie?Non mi hai parlato da Capodanno,e poi è saltato fuori questo..mi sono sentita,come dire,tradita.Hai tradito la mia fiducia» confessai,frustrata.
Dovevo approfittare del fatto che era lì -per me,ma non ci pensai,mi rendeva meno arrabbiata- per farlo parlare,per farmi dire qualcosa,qualsiasi cosa.
«Non ho avuto il coraggio di parlarti del fatto che avrei potuto rimettermi con Perrie perchè non sapevo come l'avresti presa.Mi dispiace se in qualche modo ti ho fatta star male,non era mia intenzione,lo sai che non desidero il tuo male e la tua tristezza» parlò.
«Zayn,il punto è che non ne devi fare una tragedia» anche se lo è stata,per me «noi non stavamo insieme.Solo,ci tenevo a sapere le cose.Saresti dovuto venire da me e dirmi 'Kate,guarda,mi dovrei rimettere con la mia ex,finiamola qua',e a me sarebbe andato bene,saremmo rimasti buoni amici e saremmo usciti nello stesso gruppo senza problemi,ma evidentemente non la pensiamo nello stesso modo.Avrei preferito saperlo da te subito,avrebbe fatto meno male» perchè stavo dando vita a tutti i miei pensieri e gli stavo confessando tutto?
Mi morsi il labbro inferiore,accorgendomi solo dopo di ciò che gli avevo detto.Mi guardava,non distoglieva lo sguardo da me.Si alzò,iniziando a camminare avanti e indietro di fronte a me.
«Non ne faccio una tragedia,solo che..» si fermò un attimo,sospirò e si passò una mano fra i capelli «per me era una situazione strana»
Strana?Lui è tutto strano!
«E perchè mai?» chiesi.
Allarme conversazione pericolosa. Trovare al più presto una via di fuga.
Avevo una strana paura.
«Perchè stavo iniziando a provare qualcosa per te.Qualcosa che andava oltre l'attrazione fisica,oltre il sesso,oltre le provocazioni e tutto il resto» trovò la forza di confessare.
Rimasi a bocca aperta.Non avevo idea di cosa dire.O meglio,avevo troppe cose da dire,troppe domande da fargli,ma non riuscivo a fargliene neanche una.
Ero paralizzata,totalmente.Non sapevo che cosa fare,adesso.
Quindi lui provava qualcosa per me?Mi ricambiava,forse?Era quello il senso?
Tecnicamente,aveva detto che stava iniziando a provare,nel passato,qualcosa per me,perciò come la dovevo prendere?Come soluzione attuabile e attendibile?Forse era stato davvero interessato a me,in un passato,in un universo che pensavo non esistesse.
Perchè ero io quella strana,quella stupida,quella che si era lasciata sopraffare dalle emozioni,che non le aveva sapute tenere a bada.Ma adesso lui mi faceva compagnia,anche lui non aveva resistito alla tentazione di lasciarsi andare.
C'era una domanda che mi tormentava,adesso,l'unica e la sola,l'unica che avrebbe fatto cambiare la mia posizione,avrebbe fatto cambiare un sacco di cose.
«E provi ancora qualcosa per me?» domandai,non sapendo se essere titubante o sicura di me.
Non potevo ammettere niente,per ora,non finchè lui non rispondeva.Sapevo la verità dentro di me:una parte era ancora legata a lui.
Come negarlo.Non potevo.
Altrimenti tutto ciò che stavo provando in quel momento non poteva essere spiegato.
O meglio,la spiegazione c'era,tanto valeva ammetterla.Non potevo demordere adesso,l'avevo in pugno,e mi bastava un monosillabo per cambiare tutto.In qualsiasi verso,sia in negativo,che in positivo.Il suo silenzio mi faceva sperare,anche se era terribilmente frustrante.
«Come potrei mentirti.Non posso.Non ci riesco» sussurrò,la voce roca.
Che voleva dire?Che gli interessavo?Che non gli piacevo?Che voleva dirmi che non ne voleva sapere di me?
Che cazzo Zayn,parla chiaro una buona volta!
«Zayn» l'infermiera lo chiamò per nome -come cazzo lo conosceva?- «il tempo delle visite è finito,mi dispiace»
No,no,no,merda,no!Imprecai pesantemente,perchè il tempo non si era fermato?
Il moro annuii con gli occhi bassi,rivolgendo poi lo sguardo verso di me.Si avvicinò lentamente,sedendosi di fianco a me:mi accarezzò il volto con la punta delle dita,lasciandomi un bacio sulla guancia.Chiudemmo gli occhi entrambi a quel contatto,e migliaia di immagini mi passarono di fronte in quei tre secondi.
«Perrie non sarà mai uguale a te» sussurrò al mio orecchio destro,accarezzandomi poi la guancia un'ultima volta,per poi uscire dalla stanza,guardandomi soltanto quando toccò la maniglia della porta:sbattè le palpebre un paio di volte,poi uscì,lasciandomi con l'ennesima domanda per la testa:che diavolo significava?





sono in ritardo, e sono anche di fretta, come al solito, ormai ci siete abituate tutte.
ho finito ora di guardare la prima puntata di White Collar con una mia amica, e devo continuare a scrivere i nuovi capitoli di tutte le altre long che ho in corso e che devo aggiornare da una vita.
ci tenevo a pubblicare questo capitolo che ho finito oggi stesso perchè è molto importante per lo svolgimento degli eventi, da qui tutto cambia, e la fine si avvicina sempre di più :((
grazie a tutti voi per seguirmi, mi rendete felice. cc:
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Capitolo 28
*** Capitolo 27. ***


Per festeggiare il fatto che adesso ero guarita e mi ero rimessa -in realtà no,ma in teoria stavo bene-,Harry aveva organizzato una festa in una sala di un hotel,abbastanza grande da farci entrare tutte le persone della scuola -e non- che conosceva.L'aveva organizzata durante il ponte di Carnevale,così che il giorno dopo non dovevamo svegliarci presto per la scuola.Aveva imposto di travestirsi,per la festa,dato che era Carnevale,ed io ho passato le due settimane antecedenti «all'evento» -così l'aveva definita il riccio,presentandola come il film dell'anno- a cercare un cavolo di costume adatto.
Harry aveva organizzato la festa non solo per divertirsi lui -perchè era in astinenza,poverino,e sentiva il bisogno-,ma anche per far svagare me:sapeva che ero pensierosa,e voleva tirarmi su il morale,dato che sapeva il mio amore per le feste.
«Ancora non mi hai detto da cosa ti vesti stasera» borbottò Harry,sistemando un amplificatore.
«Se non te l'ho detto,forse è perchè non voglio che tu lo sappia» lo guardai ovvia.
«Ma io te l'ho detto che mi vesto da diavolo,sei ingiusta» incrociò le braccia al petto.
«No,sei tu che non sai stare zitto» gli scompigliai i capelli,finendo di sistemare gli alcoolici sul tavolo.
«Eddai..» mi abbracciò da dietro,poggiando il mento sulla mia spalla.
Faceva degli strani ghirigori sulla mia pancia con la punta delle dita,i suoi ricci mi solleticavano la guancia,e le sue labbra lasciarono un leggerissimo bacio proprio sotto l'orecchio.
Perchè quel bastardo conosceva i miei punti deboli?
«Sei insistente» sospirai,poggiando le mani sulle sue «fai il bravo,altrimenti se poi ti senti male quando mi vedi,mi tocca raccattarti da terra»
Speravo che avesse inteso il mio indizio -Harry di solito capiva al volo-,infatti mi scoccò un bacio sulla guancia e prese a scrivere al telefono,che poi ripose nella tasca posteriore dei jeans:mi sorrise complice,per poi riprendere a sistemare le luci,sapendo che ne aveva combinata un'altra delle sue.



Sean mi aveva detto che sarebbe venuto,ma ci credevo poco.Ci speravo,ma era altamente improbabile.Era venuto a trovarmi poche volte quando stavo all'ospedale -certo,ogni volta mi portava un mazzo di fiori,ma Rose,Harry e i ragazzi erano praticamente fissi lì- perchè «avevo da fare,scusami,mio zio è in coma,sta per lasciarci»,ed ovviamente la famiglia prima di tutto.Non volevo fare false supposizioni,perciò repressi il pensiero che forse mi avrebbe deluso di nuovo.
Mi stavo preparando nel bagno dello stanzone con Nancy ed Anne -Rose e Jennifer dovevano fermarsi a casa della seconda per recuperare un nonsochè di utile-,avendo categoricamente proibito ai ragazzi di entrare -stavano bussando da tipo 45 minuti solo per sbirciare i costumi,ed avevamo inoltre coperto la serratura,era uno spiraglio da cui vedere-,tanto erano curiosi ed assillanti - io avevo berciato contro di loro un trilione di volte,ma non accennavano a demordere.
«E' tanto che non vedo Sean,sarà qualche anno,forse un paio» commentò Nancy,finendo di applicare l'ombretto.
«Io lo incontrai l'estate scorsa,e per poco non gli sputai in faccia» Anne fece una faccia schifata «però,se sei in pace con te stessa e sei convinta di stare con lui,allora non lo picchierò a sangue»
Sono tutto fuorchè in pace con me stessa,tutto fuorchè convinta di stare con lui.Ero più incasinata che mai.
La mia testa era un groviglio di pensieri contrastanti che non se ne volevano andare,pensieri che non ci dovevano essere,e altri che non capivo perchè c'erano.I miei sentimenti per Sean erano un po',come dire,strani forse,perchè non era stato minimamente presente per me quando ho avuto bisogno,non solo ora,ma anche negli anni addietro,dato che era proprio lui la causa del mio malessere.
Non sapevo più che fare,come potevo valutare il mio fidanzato,che non era più neanche tale?
In teoria lo era,ma in pratica non lo era affatto.Non era presente per me,quando lo chiamavo aveva sempre da fare,mi inventava scuse per non rispondere ai miei messaggi..invece c'era un'altra persona presente nella mia mente,che non se ne voleva andare per nessuna ragione al mondo e che non si era fatta più rivedere dopo quella sorta di confessione che ho cercato in tutti i modi di decifrare,ma che non avevo ancora capito.Perchè Zayn era così complicato?Forse era per quello che mi p..
«Kate,ti è suonato il telefono» Anne mi passò l'Iphone.
Nuovo messaggio da Sean: Stasera ci sono, ma non ti dico come mi vesto. Dovrai riconoscermi. A dopo delizia. xx
Beh,meglio di quanto mi aspettassi.

Finalmente -per i ragazzi- uscimmo dal bagno,rivelando loro il nostro travestimento:Anne e Nancy erano fantastiche nei loro costumi da Wonder Woman e da Cappuccetto Rosso,ed erano semplicemente bellissime:avevano un bel corpo e una meravigliosa personalità,il che le rendeva ancora più belle.
Io avevo optato per un costume da infermiera,così forse «se Zayn si sentisse male,potresti curarlo con un bacetto dei tuoi» -la tesi di Harry- mi sarei potuta sentire spericolata per una sera.
Mi ricordavo,inoltre,che Niall in passato mi aveva dato un piccolo consiglio sul travestimento -«Zayn è più tipo da infermiera sexy»-,però non potevo valutare come mi sarebbe stato,se gli sarebbe piaciuto.
«Non è neanche lontanamente immaginabile a ciò che mi ero aspettato di vedere» la mascella di Louis era sottoterra.
«Siete contenti?» Nancy fece un giro su se stessa.
«Mi aspettavo qualcosa di più coperto,soprattutto da Kate» Harry mi guardò con quel suo solito sguardo da sfida «sto scherzando» mi abbracciò come quel pomeriggio,la testa sulla mia spalla «lo sappiamo tutti che ti sei vestita così per farlo contento»
«Solo che non so da cosa si veste» abbassai lo sguardo sulle mani del riccio sulla mia pancia.
«Non voglio dirtelo,lo riconoscerai nello stesso istante in cui varcherà quella soglia -purtroppo- con lei» mi lasciò un bacio sulla spalla e poi tornò nella sala grande.
Ma non stavamo parlando della stessa persona?Io mi riferivo a Sean,mentre lui parlava di qualcun'altro,fidanzato per di più.Ma forse,sotto sotto,mi riferivo anche io a quella stessa persona menzionata -non direttamente- da Harry,solo che mi costava ammetterlo.Perchè adesso quel bastardo aveva surlcassato Sean?Maledetto,lui e tutto il resto.Perchè non poteva essere tutto più semplice?No,c'era lui,non era minimamente possibile!Lui era Mr. mi-complico-la-vita-è-divertente.
«Vogliamo andare?» Anne mi si parò davanti.
«Sì,certo» le sorrisi.
Perchè avrei dovuto rovinarmi anche la festa di Carnevale per colpa sua?Cercai di eliminarlo dalla mia mente -se quella era una sfida..- ed evitai di pensarci,anche se mi risultava pressochè impossibile:ci provai,dato che ero ad una festa e che dovevo divertirmi.Dopo una quindicina di minuti,il flusso di gente era aumentato,e stavano iniziando ad arrivare tutti:il banco dell'alcool era già quasi del tutto pieno,una fila enorme per bere un po'.
Harry salutava a destra e a manca gente che non avevo mai visto -qualcuno era di scuola,ma non ne ero sicura- ed Andy -un ragazzo che lavorava in una discoteca in centro- era disposto a fare il deejay per tutta la serata.Riuscii ad intravedere Rose,la quale entrò insieme a Liam,vestiti da Batman e Robin -che coppia perfetta- ed andai a salutarli,beccandomi un «sei troppo provocante stasera!» dalla mia amica;Liam mi squadrò da capo a piedi,poi sembrò pensieroso:gli si accese una lampadina in testa,gli si spalancarono gli occhi e annuì,guardandomi.
Arrivò anche Jennifer -subito dopo Rose,erano insieme no?- vestita da spagnola,da ballerina di flamenco -aveva sempre amato la Spagna-,e una volta riunito il gruppo delle cinque  squinternate,ci fiondammo al tavolo degli alcoolici,facendoci spazio fra tutta quella calca che si era formata per rubare un paio di drink a testa,per scolarceli tutti di fila.
«Brindiamo a noi» Nancy alzò entrambi i bicchieri in alto.
«Giù tutto d'un sorso eh!» ci raccomandò Jennifer,iniziando a far scontrare i bicchieri.
Il liquido mi scese giù per la gola,scorrendo velocemente,lasciandomi l'amaro in bocca e la trachea in fiamme.Buttai subito giù anche l'altro bicchiere,così da non avere ripensamenti.Ci scambiammo un sorriso,per poi andare tutte insieme verso la pista,dove Rose fu sequestrata da Liam non appena la vide arrivare:le sussurrò qualcosa all'orecchio,mi guardarono entrambi,sorrisero,poi se ne andarono.
Noi quattro entrammo nella baraonda di gente,iniziando a ballare tra noi:in seguito,arrivarono anche Harry,Louis e Niall -quando era arrivato?-,cercando di muoversi a tempo.Il riccio prese a ballare con me,posizionandosi dietro di me -aveva la fissa,oggi- con le mani sui miei fianchi,muovendo il bacino a tempo -o cercando di farlo- e non tenendo ferme mai le mani.
«Tirale sù» lo ammonii parecchie volte,al che lui ridacchiava sempre,ma non capiva mai la lezione.
«Sei una tentazione bella e buona» si difese,con un sorrisetto stampato in viso.
«Facciamo che non ho sentito niente..» scossi la testa divertita.
Continuai a ballare,noncurante di Harry che stava facendo l'imbecille,e ad un certo punto sentii che il riccio scomparve dietro di me per poi ricomparire,perciò non ci feci tanto caso,forse doveva far passare qualcuno,oppure doveva sistemarsi i capelli che si erano afflosciati con tutto quel movimento.
Mi guardai attorno,cercando di vederlo:possibile che non fosse ancora arrivato?O forse ero io che non lo riconoscevo,date le mie scarse capacità visive?Avevo fatto girare i miei occhi per tutta la sala,senza risultati.Due mani mi si posarono sugli occhi,il che mi fece automaticamente portare le mie mani su quelle.
«Girati e non aprire gli occhi per nessuna ragione» mi sussurrò un ragazzo all'orecchio.
Non riconobbi la voce,ma mi fidavo del mio istinto:mi girai lentamente,il ragazzo mi strinse le mani attorno ai fianchi,ed io continuai a tenere gli occhi chiusi.La domanda,però,mi sorgeva spontanea,ma la repressi quando le labbra del ragazzo si posarono sulle mie,con una dolcezza inaudita,come se si volessero gustare quel momento.
Allacciai le braccia al suo collo,avvicinando il mio corpo al suo:sapevo esattamente chi c'era di fronte a me,riconoscevo perfettamente il suo modo di divorarmi la bocca,prima lentamente,e l'attimo dopo voracemente.Passai una mano fra i suoi capelli,scoprendo poi che indossava una maschera -non sapevo da cosa si era vestito-;posò le mani sul mio fondoschiena,indietreggiando.
«Non aprire gli occhi,intesi?» mi intimò ancora,al che io annuii.
Continuò a baciarmi,non staccandosi neanche per un secondo:mi prese in braccio a mo' di sposa,mentre continuava ad andare indietro,scansando chiunque con le spalle.Non avevo la più pallida idea di dove mi trovassi nè di dove stessi andando,le luci erano quasi del tutto spente,le finestre aperte -ma c'era buio la fuori- che illuminavano pochissimo il volto del ragazzo che mi trovavo davanti,con indosso un bizzarro costume da Flash -che gli piacessero i fumetti e che l'avessi scoperti adesso?- rosso e giallo.
Non dissi nulla quando lo guardai in viso,lui si limitò a farmi un sorrisetto dei suoi:fece passare una mano sulla mia coscia,poi strinse una mia natica,lasciandola lì neanche ci fosse attaccata.
Mi morsi il labbro,non dandogli soddisfazioni,al che lui iniziò a lasciare dei baci sul mio collo,lo stronzo,succhiando e mordendo ogni volta che voleva.Stanca di farmi sottomettere,posai le mani sul suo petto,spingendolo indietro,scoprendo poi che c'era un letto dietro di lui,che sfruttò abilmente per caderci a sedere sopra,volendo trascinare pure me.Lo guardai dall'alto al basso,togliendomi la tiara da infermiera e scuotendo i capelli subito dopo,lasciandoli ricadere sulle spalle senza un ordine logico;mi passai la lingua sulle labbra,circondandogli il bacino con le gambe.
«Non mi sento molto bene..» si morse il labbro inferiore,passandosi rudemente una mano sul cavallo del costume,che in quel momento non era mai stato così stretto.
«Sono qui apposta per farti stare meglio» sorrisi maliziosa,guardandolo negli occhi.
«Però fino ad ora sono stato abituato ad altro» mi fece intendere,alzando il suo bacino verso l'alto,facendolo scontrare con il mio.
«Allora hai bisogno di una cura speciale» passai una mano sul suo petto,capendo poi che la cerniera del costume era sotto al collo,dietro la schiena.
«Devo tornare alle vecchie abitudini,Kate» sussurrò,avvicinando il suo volto al mio,direttamente sulle mie labbra,al che potevo sentire il suo respiro infrangersi con il mio.
«Credo sia quello che ti ci vuole,Zayn» chiusi gli occhi,cercando di riorganizzare logicamente le idee,anche se il risultato fu piuttosto deludente.
Aspettai che posasse le labbra sulle mie,ma non successe subito:le sentivo così vicine,eppure non si azzardava ad avvicinarsi.Riaprii gli occhi di poco,per vedere cosa stesse combinando.Lo vidi sorridere con la lingua fra i denti -avevo dimenticato la sensazione che prendeva il sopravvento alla vista di quel gesto-,per poi guardarmi negli occhi:per qualche secondo riuscii a reggere il suo sguardo,poi lo abbassai,fissando il piccolo fulmine giallo che aveva sulla spalla.
Allungò il collo per riuscire a baciarmi -di nuovo,finalmente-,al che richiusi nuovamente gli occhi automaticamente,abbandonandomi all'appagamento.Strinsi le dita nei suoi capelli,lasciandomi sbottonare la camicetta bianca con la croce rossa sulla tasca a sinistra.
«Come sapevi che mi piacciono i costumi da infermiere?» iniziò a scendere con le labbra sul mio collo.
«Ho i miei agganci» gettai la testa all'indietro,ricordandomi della conversazione con l'irlandese.
«Quando ti ho visto ho creduto di svenire» morse un lembo di pelle alla base del collo.
«Svenire o venire?Io credo la seconda» mi morsi il labbro,nascondendo un sorriso.
«Che linguaggio scurrile» strinse una mano sul mio sedere,con il palmo aperto.
Mi lasciai sfuggire un gemito,e lui -abile com'era- mi mise a tacere con uno dei suoi baci famelici:mi ritrovai con la schiena sul letto e il corpo di Zayn spiaccicato contro il mio,il bacino che si scontrava ritmicamente con il mio e la camicetta del tutto sbottonati;mi tolse le scarpe e le calze ad occhi chiusi,attento a non pesarmi troppo.Abbassai la cerniera del suo costume che evidenziava ogni suo singolo muscolo e lo aiutai a toglierlo,prima scoprendo il petto ambrato pieno di tatuaggi -ne aveva di più di quanti ricordassi- per poi farla scorrere lungo tutto il corpo,fin sotto i boxer -che erano dello stesso colore del costume-,togliendo anche a lui gli stivaletti del suo personaggio e lasciandolo semi-nudo sopra di me.
Mi lasciai andare ad un sospiro di compiacimento,nell'osservare la sua figura,al che lui fece un sorrisetto soddisfatto:prese a spogliare me dei pezzi di stoffa che rimanevano,sfilandomi la gonna per poi buttarla giù dal letto,continuando a guardarmi negli occhi.Il flash di Capodanno mi si parò davanti agli occhi,velocemente,come se volesse fare in modo che il resto del ricordo lo dovessi ricomporre io stessa.
«Come a Capodanno» sussurrò,chiudendo gli occhi.
«Spero che non lo sia» decretai,ricevendomi un'occhiata dubbiosa «dopo non ci siamo più parlati,o meglio,tu ti sei fidanzato e da lì è andato tutto a puttane»
Lo vidi annuire,lo sguardo basso e la fronte aggrottata,come se stesse pensando a qualcosa che non riusciva a comprendere.Sperai vivamente che non se la fosse presa per quel commento,ma sapeva che non ero famosa per tenere ciò che penso nascosto;anche perchè poi,se lui si fosse arrabbiato,io avrei avuto più cose di cui lamentarmi,perciò la sua battaglia era persa in partenza.
«Stavolta non sarà così» alzò gli occhi,puntandoli nei miei «te lo prometto»
«Sono pronta a fidarmi di te,Zayn» confessai,respirando a fondo «ma se poi succedesse qualcosa che-»
«Non succederà» affermò sicuro «fidati di me,Kate.Non tradirò la tua fiducia,non dopo tutto questo tempo»
Annuii,completamente convinta a lasciarmi andare con lui:allungai il collo per lasciargli un bacio sulle labbra,consapevole che per lui avrebbe significato la mia risposta alla sua richiesta disperata.Sorrise alzando gli angoli della bocca insù,strofinando il naso contro il mio.






lo so che mi volete tipo morta e passare un trattore sopra il mio cadavere, ma sapete quando la scuola possa essere assillante, e mi hanno riempita di compiti così tanto che non riuscivo mai a scrivere perchè troppo stanca.
ho un sonno sempre addosso assurdo, e mi dispiace che le mie storie ne risentano, perchè fosse per me, sarei fissa a scrivere, ma cause maggiori me lo impediscono.
ero indecisa se pubblicare questo capitolo dopo un altro che avrei scritto oggi, ma poi siccome è tanto che ci lavoro per farlo venire un pochino decente -almeno quello- lo pubblico così, anche perchè l'ho concluso stamattina perchè volevo trovare una fine decente ed un po' ad effetto, e forse qualcosa ho trovato.
il capitolo è un po' ovvio, perchè è ovvio che sia con lui, no? ma in qualche modo doveva accedere, perciò meglio così.
hope you like it, thank you for everything. (:
twitter: @xmarquezsmilee

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Capitolo 29
*** Capitolo ventotto. ***


Trotterellare per la scuola non era mai stato così piacevole,soprattutto se non si aveva niente da fare e si poteva uscire fuori a fumare.C'era tranquillità per i corridoi,nessuno fiatava,tutti si facevano gli affari propri -chi c'era- e nessuno rompeva i coglioni.
Tirai fuori una sigaretta dal pacchetto che tenevo nella tasca posteriore dei pantaloni,mentre mi rigiravo l'accendino fra le dita della mano sinistra,aprendo il portone della scuola con il fianco,la accesi,facendo ondeggiare un po' la fiamma,poi aspirai e buttai fuori il fumo subito dopo,appoggiandomi con una spalla alla colonna lì vicino,le braccia conserte al petto e la gamba destra incrociata sulla sinistra.
Osservavo il giardino intorno a me,quasi completamente vuoto,tranne che per Jay e Richard che si baciavano appassionatamente sulla panchina ed altre quattro persone.Sospirai,feci un altro tiro,chiusi gli occhi:perchè?
La domanda più frequente di tutte,l'unica che mi stava opprimendo,preoccupando,distruggendo.Non ero tipa da defiance,ma da adesso sapevo che potevano capitare,all'improvviso,senza avvertire,perchè non sono da pensare,sono da vivere.
Perchè è successo?
Le risposte sono quasi impossibili da dare senza un fondamento alla base,senza un ragionamento,qualcosa che confermi una tesi.Essere insicuri condiziona inevitabilmente la risposta che si darà,perchè tutto dipende da noi,da ciò che si prova,da quello che si sente dentro.
Ed io,che cosa provo?Ma siamo sicuri che riesca a provare qualcosa?A provare qualcosa dopo tutto questo tempo?
«Perchè giochi a nascondino?» la voce affannata di Harry raggiunse le mie orecchie «ti ho rincorso fin'ora»
«Non sapevo volessi stare con me» feci un tiro.
«Io voglio sempre stare con te,gattina» borbottò sorridente,circondandomi i fianchi con le braccia «che ci fai qui tutta sola?»
«Stavo pensando» ammisi,guardando in basso.
«Pensa pensa pensa» ripetè,ridacchiando contro il mio collo «stai studiando troppa filosofia» 
«Stupido riccio» gli schiaffeggiai una mano «lo sai»
«Lo so,facevo per sdrammatizzare» si difese.
«Lo so,ti conosco» voltai il viso per guardarlo negli occhi,baciandolo poi sulle labbra,com'eravamo soliti fare «e so anche che qualcosa sta vibrando,e spero vivamente che sia il tuo telefono»
Il ragazzo si lasciò andare ad una risata,si passò una mano fra i capelli e si staccò da me,prendendo il telefono e andando a rispondere poco più in là.Lo sentivo borbottare alla mia sinistra qualcosa che non capivo -affari suoi,bah- e me lo immaginavo gesticolare mentre i suoi ricci andavano in giro per l'aria.
Una mano mi si posò sul sedere,sulla tasca in cui avevo messo il pacchetto di sigarette -me n'erano rimaste solo tre,porca merda-,e non sapevo se quella mano voleva stare lì per bellezza o se perchè voleva fregarmene una.
«Guarda che ogni cinque secondi mi devi pagare una sterlina» aspirai dalla mia.
«In realtà volevo fregarti una sigaretta senza che tu te ne accorgessi» sentii la sua voce direttamente nell'orecchio sinistro.
Mi spostò i capelli su una spalla,passando le dita alla base del mio collo,come in una carezza leggera.
«Cos'è tutto questo amore fra te ed Harry?» continuò a sussurrarmi nell'orecchio «pensavo che tu e l'amore non andaste d'accordo»
«L'amore non ha mai fatto per me» gettai la sigaretta a terra «e con Harry è sempre stato così.Amore fraterno,da migliori amici» mi voltai «che c'è,sei geloso?»
«La gelosia non ha mai fatto per me» si strinse nelle spalle «solo difendo ciò che è mio»
«E da quando in qua io sarei di tua proprietà?» alzai un sopracciglio.
«Da sempre,solo che tu non lo sapevi» sorrise.
«Lo sai che queste frasettine con me non attaccano,Zayn» incrociai le braccia al petto.
«Con te ci vuole più un approccio pratico» si abbassò in ginocchio prendendomi sulle spalle come un sacco di patate.
Possibile che con quel fisico magrolino avesse tutta quella forza?Da dove la tirava fuori?Non cercai neanche di dimenarmi,sapevo che sarebbe stato tutto inutile contro di lui:non mi avrebbe lasciato andare tanto facilmente,in nessun senso.Potevo immaginarmelo:il sorrisetto soddisfatto stampato in viso,l'espressione serena,la mente piena di pensieri,la camminata molleggiata.
«Smettila di atteggiarti.Mi hai solo presa in braccio» lo brontolai,tirandogli una pacca sul sedere.
«Che bambina cattiva» borbottò,mettendomi giù.
«Al Vuoto?» notai,guardandomi attorno «eddai,Zay!»
Sorrise,traditore,stampando le sue labbra sulle mie,per non farmi più parlare:utilizzava questa scusa molto spesso.Fra i due,ero io quella razionale,o almeno un po' più razionale del moro:lui agiva d'impulso,pensava dopo alle conseguenze.
Mi spinse contro una delle colonne,una mano fra i miei capelli e l'altra sul mio fianco,le labbra sempre premute sulle mie.Mi lasciai andare,abbandonandomi completamente al suo gioco:strinsi i suoi capelli in una mano,portando una mano sotto la maglietta,sapendo che avrebbe apprezzato.
«Adoro queste tue prese di posizione improvvise..» sussurrò,staccandosi per un momento.



«Vado un attimo in bagno» mi sussurrò Sean all'orecchio,al che io annuii.
Mi aveva portata al cinema a vedere American Hustle,consapevole che io lo desiderassi ardentemente in quanto «c'è Jennifer Lawrence!» avevo urlato la prima volta che vidi il trailer,«tu mi ci porti,volente o nolente!»,perciò non aveva via di scampo in nessuno modo.
Continuai a guardare il film indisturbata,finendo l'intera confezione di pop-corn -Sean l'aveva già avviata ed era arrivato solo lui a più di metà,mi sembrava giusto che anche io usufrussi del cibo,dato che l'avevo pagato anche io-,dovendomi alzare per andare a riprenderli.Si accesero le luci segnando l'inizio dell'intervallo a metà film di otto minuti -solitamente,poi in quel cinema facevano un po' come volevano- ed uscii dalla sala,portandomi dietro i soldi -ero senza borsa- in tasca e arrivando fino al banco cibo.
«Guarda chi si vede..» sentii la sua voce direttamente nell'orecchio,le braccia a circondarmi i fianchi,il mento sulla mia spalla.
«Sapevi benissimo che oggi sarei venuta qua,e tu non fai altro che seguirmi e combinare casini» borbottai arrabbiata,prendendo una confezione media di pop-corn e andando verso la cassa.
«Sono assolutamente certo che anche tu sei felice di vedermi» aggiunse,venendomi dietro.
«Non ho mai detto il contrario,ma se ci vedono insieme siamo nella merda Zayn» lo guardai negli occhi,cercando di fargli capire il concetto.
Sapeva sempre dove e quando uscivo con Sean,che avesse ingaggiato un investigatore privato?O che avesse semplicemente fatto una chiaccherata con quel ciarlatano di Harry?Stupido riccio che non si fa gli affari suoi.Era venuto a conoscenza del fatto che io sarei andata al cinema quel sabato,e si era presentato anche lui,stesso film,stessa sala.Ovviamente,io l'avevo già visto dopo aver fatto la fila per il biglietto,ma mi ero limitata ad ignorarlo,perchè forse così non mi avrebbe stalkerato come le altre volte.Mi sbagliavo.
«La tua finezza mi colpisce sempre» ridacchiò «e comunque,se ci vedessero insieme non sarebbe un problema così grande,siamo amici» 
«Certo,così amici che tu mi stai abbracciando come se fossi il mio ragazzo» alzai un sopracciglio,guardandolo negli occhi.
«E chi può saperlo?» si strinse nelle spalle «scusi» si voltò indietro a parlare con una signora «secondo lei,siamo fidanzati?Mi dia un'opinione sincera»
La signora sembrò pensarci un attimo:ci squadrò entrambi,prima me e poi lui,e poi guardò nel complesso il quadretto che formavamo.
«Sembrate fidanzati.Perchè,non lo siete?» ci sorrise.
«Abbiamo una relazione complicata,per così dire.Grazie signora» le sorrise cordialmente «visto?Tanto non ci conosce,che ne può sapere?»
«E se passa qualcuno che ci conosce?Qualcuno che sa che siamo fidanzati con altre due persone?Te lo ricordo in caso te ne sia dimenticato» gli rammentai,voltandomi verso la commessa e pagando i pop-corn.
«Non me ne sono dimenticato» mi affiancò nuovamente «proprio per questo voglio sfruttare il mio tempo,quando è possibile,con te»
«E se io non volessi?» gli chiesi,sapendo già io stessa che avrei mentito.
«Questo non può succedere» affermò sicuro «hai ammesso che sei felice di vedermi,il che mi fa dedurre che tu voglia passare del tempo con me.Perciò risparmiati le battutine con la tua lingua tagliente,e utilizzala per altro»
«Oh,e tutta questa sicurezza da dove viene?Non sei irresistibile,e lo sai che io non cado ai tuoi piedi con queste frasette fatte» replicai,incamminandomi verso la sala.
Ah,ma a chi la davo a bere.Era irresistibile eccome!
Stavo soltanto cercando un modo per resistergli,cosa non molto facile,dato che ci ricascavo sempre,nonostante avessi con chi stare.Perchè ci ricascavo sempre?Mi prese per un polso e per poco non urlai -cazzo,stavo per inciampare e mezzi pop-corn stavano per cadere a terra-,trascinandomi nel bagno dei disabili.Chiuse la porta a chiave,mentre io ne approfittai per appoggiare la confezione sul ripiano rigido,almeno lì sarebbero stati al sicuro.
«Zayn..» borbottai,guardandolo male.
Ma a lui non interessava.Mi aveva portata lì per un motivo.Ed era difficile distogliere Zayn da ciò che voleva fare.Soprattutto se si trattava di sesso.
«Dovresti solamente sentirti onorata che voglia sfruttare gli otto minuti di pausa con te e non con Perrie» si avvicinò,il suo solito sorriso sulle labbra con la lingua fra i denti.
«Fanculo Malik» lo tirai verso di me stringendogli i capelli alla base del collo,premendo le mie labbra sulle sue.
Mi sollevò per il sedere,facendomi stringere le gambe attorno al suo bacino,la schiena contro la parete,il petto contro il suo.Strinsi le mani nei suoi capelli,mentre lui mi reggeva con la sola forza del bacino.
«Ci hai mai pensato?» chiesi,quando ripresi aria.
«In questo momento,in realtà,ho solo un pensiero in testa» mi ansimò nell'orecchio «ad ogni modo,a che cosa?»
«E se ci vedessero?» notai,guardandolo negli occhi,fronte contro fronte.
Il senso di colpa era qualcosa che mano a mano mi stava logorando da dentro.Era giusto o sbagliato ciò che stavamo facendo?Mi ripetevo sempre che era sbagliato,ma poi lo guardavo negli occhi e tutto d'un tratto diventava giusto.Non sapevo più come guardare in faccia Sean.Mi sentivo una merda assoluta.
Non sapevo più niente:se mi avesse visto,cosa gli avrei detto?Se l'avesse scoperto in modo indiretto?Non avrei saputo trovare una scusa plausibile a ciò che io e Zayn eravamo ormai soliti fare.
«Ci sono due cose a cui penso solitamente,ed una di quelle è il fatto che stiamo soltanto rendendo loro pan per focaccia» mi spiegò frettolosamente,prima di mettermi a tacere di nuovo.




sono piuttosto di fretta.
ovviamente mi scuso per il ritardo, come sempre.
devo andare in palestra fra pochissimo, non ho un minimo di connessione espero di riuscire a pubblicare.
questo è un capitolo che mi piace, sono soddisfatta del risultato, una volta tanto.
grazie per le recensioni ,lo sapete che mi fate felice ogni volta.
twitter: @xmarquezsmilee
tumblr: marcmarquezsmilee

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Capitolo 30
*** Capitolo ventinove. ***


Mi stiracchiai,allungando le gambe e le braccia,strizzando gli occhi per poi aprirli,focalizzando che di fianco a me ci fosse Sean:i capelli castani arruffati,gli occhi marroni aperti e vispi che già mi stavano osservando,le labbra rosse e vagamente gonfie sulle quali aleggiava un sorriso.
«Hey,bell'addormentata» mi accarezzò la guancia con la punta delle dita.
«Che ore sono?» mugugnai,nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Inspirai profondamente,cercando di non farmi sentire:miele.Odiavo il miele,non mi piaceva la sensazione che si provava a mangiarlo,ma l'odore era fantastico.Soprattutto su Sean.
«Le tre del pomeriggio.Hai dormito qualche ora» mi rispose,passandomi una mano fra i capelli.
«E tu da quanto sei sveglio?» domandai ancora.
«Da dieci minuti circa» mi lasciò un bacio sulla fronte.
Strinsi un braccio attorno a lui,andandogli a toccare la spina dorsale con la punta delle dita.Poggiai la testa sul suo petto,chiudendo gli occhi di nuovo.
«Non avrai intenzione di addormentarti di nuovo,spero..» borbottò incredulo,alzando la testa per guardarmi.
«No,tranquillo» risi «mi sono riposata abbastanza.Si sa che,dopo un po' di esercizio,ci si deve rilassare»
«Per ricaricarsi e riniziare daccapo» sorrise,stampandomi un bacio sulle labbra «vado a preparare la colazione,delizia.O meglio,la merenda»
Si alzò dal letto,rimanendo qualche secondo seduto sul bordo del letto.Si guardò intorno,cercando qualcosa nella stanza,per poi trovarla:si alzò dal letto -mi appoggiai sui gomiti per godermi lo spettacolo- e indossò i pantaloni della tuta che aveva quella mattina,passandosi poi una mano fra i capelli.
«Che fai,osservi il panorama?» chiese divertito.
«Decisamente.E devo anche ammettere che è un meraviglioso panorama» mi passai la lingua sulle labbra.
Sorrise,montando sul letto con i gomiti e gattonando fino ad arrivare al mio viso:troneggiava su di me,le mani ai lati delle mie braccia bloccandomi così sotto la coperta,il naso che sfiorava il mio,le mie mani che scorrevano lungo i suoi avambracci con la punta delle unghie.
Posò le labbra sulle mie,ed io mi aggrappai ai suoi capelli,spingendolo più verso di me.Spinse la lingua nella mia bocca,facendomi alzare leggermente con le spalle per andargli incontro,più vicina.
«Sean,io esco!» urlò Ryan dall'altra parte della porta,bussando un paio di volte.
«Mm-mmh» annuì,senza staccarsi da me.
«Non tornerò prima di cena,okay?» aggiunse.
«Mm-mmh» ripetè,posandomi una mano sul fianco,scostando la coperta.
«Sean,dovresti uscire un attimo perchè dovevo farti vedere quella mattonella che si muove» concluse il ragazzo oltre la porta.
«Ora lo trucido» mi sussurrò sulle labbra,sospirando.
«Vai,altrimenti ne troverà altre» gli stampai un ultimo bacio «tanto dovresti alzarti lo stesso,e andando avanti così non ti saresti alzato»
«Per la cronaca:mi sarebbe piaciuto rimanere a letto con te» mi sorrise,facendomi l'occhiolino,per poi aprire la porta e sparire.
Scossi la testa divertita,decidendomi ad alzarmi dal letto e non dormire tutto il giorno.Cercai con lo sguardo qualcosa da mettermi,trovando a terra i boxer neri che aveva quella mattina e prendendo la t-shirt bianca del suo pigiama,cercando di rendermi un minimo presentabile,nonostante la mancanza della biancheria -era sparita,la foga di quella mattina aveva fatto scomparire ogni cosa.
Andai verso la cucina,Ryan già uscito -avevo sentito la porta sbattere-,Sean a preparare qualcosa ai fornelli.
«Dall'odore sembrano frittelle» mi avvicinai,sedendomi sul piano cucina.
«Con zucchero a velo,nutella e frutti di bosco» aggiunse,sorridendomi subito dopo.
«Tu sei allergico ai frutti di bosco.Ti vengono le labbra gonfie» mi ricordai,passandogli il pollice sul labbro inferiore.
«Infatti le mangerai tu.Io ne farò comodamente a meno,altrimenti non potremmo baciarci per tre giorni» ridacchiò «stai bene vestita così»
«Svestita,vorrai dire» lo corressi «non trovavo la mia roba.La mia biancheria è scomparsa,e con lei i miei vestiti»
«Mi chiedo chi sia il responsabile» si strinse nelle spalle «appena lo trovi dimmelo,che secondo me dovresti portartelo a letto.Dai,vai a cercare la tua roba,che a me mancano ancora cinque minuti»
«Ti farò sapere qualcosa» gli feci l'occhiolino «okay,allora ne approfitto per fare una doccia»
Gli lasciai un bacio sulla guancia e tornai in camera,rendendomi conto solo ora del trambusto che c'era:il letto disfatto,libri a terra caduti dalla scrivania,vestiti ovunque.Ci eravamo dati da fare,quella mattina.Mi aveva invitato da lui per il pranzo,e eravamo finiti a fare altro.
L'unica cosa,l'unico problema,era che mi sentivo così in colpa.
Li vedevo gli occhi brillanti ogni volta che mi rivolgeva lo sguardo,adorante per giunta.
Il suo dolce bisogno di avermi più vicina mentre guardavamo un film oppure durante la notte.
Tutte le volte che mi preparava il pranzo o la cena quando mi invitava da lui.
Ed ogni volta che io ero lì,cercavo di non pensare a lui,cercavo di rimuoverlo dalla mia mente,cercando di sentirmi meno colpevole.Risultato molto deludente,perchè ogni tanto mi arrivavano dei messaggi come ''vorrei averti qui con me,sono solo e scommetto che sapresti cosa fare'',''se n'è appena andata,adesso posso ricominciare a respirare e a pensare a te'',ovviamente sempre dalla stessa persona.
Lui riusciva così bene a fare il doppio gioco,a fingere che non gli interessassi,che lei era la sua ragazza,che lo soddisfasse.Mentre io riuscivo a malapena a nasconderlo a me stessa,sentendo la voce della coscenza che «stronza!»,«puttana!»,«doppiogiochista!» urlava.
Scossi la testa,passandomi una mano fra i capelli,imponendomi di mettere ordine nella camera.Raccattai i libri,rifeci il letto,piegai i vestiti che erano finiti a terra dalla troppa foga,riuscendo a trovare la mia maglia e i jeans.Andai alla ricerca del reggiseno -che trovai dietro la porta-,dei calzini -sotto la scrivania-,e degli slip,non trovandoli.Mi abbassai,cercando sotto il letto,trovandoli poi poco più in là.
Lo sguardo,però,mi cadde sotto il centro del letto,su un qualcosa di nero,fatto di stoffa,che presi,allungando un po' di più il braccio.Mi alzai,tornando alla luce,esaminando meglio:un altro paio di slip.
Alzai un sopracciglo,non capendo:non erano mie -ce le avevo nell'altra mano-,nè tantomeno le avevo lasciate qui un'altra volta.Sembrava totalmente assurdo e squallido:stavo esaminando delle mutande da donna!
Mi sentivo quasi stupida,e più di ogni altra cosa,una depravata.Scoprii,sull'etichetta,una lettera scritta a mano,e subito di fianco,il resto del nome,in carattere più piccolo.Sbiancai,ma cercai di ricompormi,mettendole in borsa,nascondendole bene,andando a farmi la doccia.


«Zayn,dobbiamo parlare» decretai,una volta che aprì la porta,entrando subito dopo in casa sua.
«Prego,accomodati» ironizzò,chiudendo la porta.
Dovevo dirglielo.Non potevo tenerlo per me.La scoperta del pomeriggio appena passato mi aveva destabilizzata un po',ma a Sean non l'avevo fatto notare,altrimenti avrei sputato il rospo.
«Ti vuoi sciacquare la bocca dopo averlo baciato?» chiese,una volta che ebbe notato il segno rosso che avevo alla base del collo.
«Andiamo in camera» ordinai seria.
«Oh,di già?Autoritaria.Sean deve proprio avere fatto schifo,dato il tuo bisogno impellente» commentò,passandosi la lingua sulle labbra,avvicinandosi poi a me.
«Idiota,è una cosa seria» scossi la testa,guardandolo divertita.
Si strinse nelle spalle,sorridendo -la lingua fra i denti,lo faceva apposta?Sapeva l'effetto che mi faceva-,per poi avviarsi con me al piano superiore,verso la sua stanza,che chiuse nonostante la casa fosse vuota.Gettai il cappotto sul bordo del letto,e la borsa -che sicuramente mi sarebbe servita- sulla scrivania,appoggiandomici.
«Ti vedo distrutta,Kate» commentò,avvicinandosi «dormito poco stanotte?»
«Ho dormito oggi pomeriggio» risposi,guardando di fronte a me,notando sul comodino la foto di un fulmine giallo su sfondo rosso.
«Quindi,devo dedurre,che è stato abbastanza noioso..» posò un bacio sul mio collo,la voce più bassa.
«In realtà no,ho faticato un bel po'» ammisi,cercando di non fare caso a lui.
Ero combattuta.Prima volevo dirglielo,di getto,ora stavo cambiando idea.Volevo far passare un po' di tempo,magari qualche ora,così avrei potuto passarla con lui in totale tranquillità,e dopo avrei gettato la bomba.Stavo diventando codarda e paurosa:che mi stava succedendo?Dovevo dirglielo,fine della storia.
«Ma so che avresti desiderato altro..» sussurrò al mio orecchio,circondandomi la vita con un braccio «se lui non ti fa sentire bene a letto -come,sicuramente,faccio io-,dovresti lasciarlo..Dovresti pensare un po' di meno e lasciare che sia il tuo corpo a parlare..se non lo capisce,è proprio idiota..io capisco quando una cosa ti piace,eppure ti conosco anche da meno tempo rispetto a lui,ed ho imparato molte più cose su dite..»
Oh,c'mon!
«Zayn» lo fermai «basta con questi discorsi sul lasciare Sean»
«Ma se non ti fa stare bene..» ci riprovò,tirando fuori sempre la stessa scusa.
Ogni volta che ne parlavamo,era sempre lui ad iniziare l'argomento:voleva che lo lasciassi,a tutti i costi,però lui non poteva lasciare Perrie.
«Allora perchè tu non lasci Perrie?» gli chiesi,le braccia incrociate al petto.
«Sai anche tu che non posso.E' complicato» si strinse nelle spalle.
«E perchè per te è complicato e per me no?Cosa c'è di diverso fra la mia e la tua relazione?Allora,neanch'io posso.Quando mi richiederai ''perchè non lo lasci?'' ti dirò che è complicato» sbottai.
Zayn se ne rimase in silenzio,gli occhi fissi su di me.Ero stanca di sentirmi dire sempre le stesse cose:chi era lui per poter non fare certe cose?
Perchè lui non poteva lasciare Perrie per me,ma io potevo benissimo lasciare Sean per lui?
Lui non poteva lasciarla perchè era una ragazza e quindi,di conseguenza,soffriva di più alla rottura di una relazione?Non mi sembra che ci abbia sofferto più di tanto quando la troncarono la prima volta.E poi,che c'entra,Sean ci potrebbe benissimo stare male.
«Kate..» sussurrò,ma io non mi voltai,mi doveva delle scuse e lo sapeva anche lui «che situazione del cazzo»
«Puoi dirlo forte» decretai.
«Mi dispiace,okay?E' che..vorrei fare chiarezza in tutto quanto,sono così incasinato» ammise,sospirando «mi perdoni?»
Aveva messo sù il suo solito broncio da non-puoi-dirmi-di-no e lo sfruttava a suo favore,sapendo che non avrei rifiutato.Annuii,al che lui sorrise,lasciandomi un bacio sulle labbra,lento.Ci rimase qualche secondo,ripetendo l'operazione,posando poi una mano sulla guancia,avvicinandosi a me.
«Zayn» lo bloccai nuovamente -mi avrebbe odiata?-,altrimenti ciò per cui ero andata da lui non l'avrei mai fatto «devo farti vedere una cosa» affermai sicura,iniziando a frugare in borsa.
«Oh,un regalino per me?» trillò curioso «non dovevi.Mi basta ciò che mi dai..»
Perchè non potevo schiaffeggiarlo?Alzai gli occhi al cielo,facendolo ridacchiare.Le trovai,tirandole fuori.
Mi voltai lentamente verso di lui,lo sguardo basso e insuro,prendendogli poi il palmo della mano e posandogliele lì.
«Le riconosci queste?» chiesi,guardandolo negli occhi.
Le strotolò -erano diventate una pallina di stoffa-,guardandole successivamente,notando il dettaglio delle lettere sull'etichetta.I suoi occhi si spalancarono leggermente,continuando a passare le dita sul tessuto.Sapevo le parole,frasi,domande che gli stavano passando per la testa,o meglio,potevo inuirle:le riconosco;so di chi sono;l'etichetta è quella del suo negozio preferito;gliele ho tolte io una volta;le piacciono tanto;le mette nelle occasioni speciali;sono abbinate ad un reggiseno dello stesso colore;le ho tolto anche quello;starebbero bene anche a Kate,ed altre mille.Ma c'era una domanda principale che lampeggiava nella sua mente,e quasi la potevo vedere stampata sulla sua fronte.Deglutì,alzando lo sguardo verso il mio.
«Da dove hai detto che torni?» domandò a bassa voce.
«Non l'ho detto.Tu l'hai dedotto ed io non ti ho smentito» stava arrivando alla conclusione anche lui,magari con un po' di ritardo.
«Dove le hai trovate?» chiese ancora.
«Sotto il letto.Stavo cercando le mie,e ho trovato anche queste» risposi,guardandolo negli occhi.
Le osservò ancora,rigirandosele nella mano.Sembrò rimuginare su qualcosa,come se gli fosse passata un'idea per la testa,e infatti alzò il capo,gli occhi vispi e un sorriso che gli aleggiava sulle labbra.
«Che c'è?» sorrisi alla sua reazione.
«Ho appena avuto un'idea geniale!» trillò felice,lasciando cadere gli slip che aveva in mano per prendermi fra le braccia,facendomi girare in cerchio.
Urlai,presa alla sprovvista,non aspettandomelo.Risi,poggiando le mani sulle sue spalle per non cadere.
«E dimmela invece di fare il cretino e basta» lo incitai,una volta che toccai terra con i piedi.
«Tu non puoi lasciare Sean e io non posso lasciare Perrie,giusto?» chiese.
«In teoria no» gli detti ragione.
«Ma in pratica sì» sorrise,posandomi un bacio sulle labbra.




ho poco internet, non prende niente ed è lentissimo.
dovrei studiare filosofia, -l'ultimo platone-, ma la voglia è andata a farsi fottere -come se ci fosse mai stata..
cercherò di non dilungarmi ancora, perchè sono sicura che tra qualche minuto la mia connessione andrà a farsi benedire perchè sta lampeggiando, e non mi piace.
ci saranno sicuramente errori di scrittura, ma scusatemi, l'ho scritto tutto martedì mattina e non l'ho ricontrollato.
sono sicura che fra qualche capitolo la storia finirà, e sono depressa al solo pensiero..
però sto avendo un'altra idea per una long su Zayn, perciò tutti pronti ;)
grazie per le recensioni, lo sapete xx
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Capitolo 31
*** Capitolo 30. ***


«Che palle» sbuffò Rose,agitando la mano per mandare via il fumo che le avevo volutamente soffiato addosso «vedi di metterci poco»
«Sei una lagna» mi lamentai «lo sai che ci metto in media meno di cinque minuti,non fare la scassacazzi»
«Una volta tanto che sono arrivata puntuale,tu mi fai fare ritardo» aggiunse la castana.
«Guarda che il centro commerciale è dietro di noi,non scappa mica» la guardai ovvia.
«Uff,che rottura» incrociò le braccia al petto.
Ridacchiai silenziosamente,finendo la sigaretta.Rose era sempre la solita ansiosa ritardataria:arrivava sempre in ritardo,ma se succedeva a te,lo rinfacciava per una vita.Spiaccicai il filtro sotto la suola della scarpa,per poi «contenta?» domandarle,al che la mia amica mi mandò tranquillamente a fanculo.Entrammo dentro,iniziando a guardare le varie vetrine:Rose mi aveva trascinata al centro commerciale perchè doveva fare shopping,sua madre le aveva dato una cospicua cifra e lei non aveva perso l'occasione,coinvolgendo anche me,che avevo meno della metà del doppio dei suoi soldi.
Mi portò di peso dentro H&M,costringendomi a reggerle gli abiti mentre lei ne sceglieva altri,per poi portarli al camerino.
«Esigo una paga a fine giornata» decretai,sedendomi di fronte al camerino.
«Ti pagherò il frullato a scuola» ridacchiò.
Scossi la testa divertita,aspettando che si provasse ogni singola cosa e preparandomi psicologicamente per dirle che le stava bene tutto ma chedoveva prendere una quantità minima di vestiti,in quanto avevamo da girare ancora tutto il centro commerciale.Tirai fuori il telefono dalla 
borsa,dato che prese a suonare.
Nuovo messaggio da Zayn: Hey, che fai? Aspetti con ansia oggi pomeriggio?
Mi stupii che ci avesse messo così tanto per scrivermi.Di solito,mi rompeva l'anima a forza di sms,whatsapp e chiamate,mentre oggi si era controllato.Forse stava rivedendo il piano del pomeriggio,per vedere se aveva programmato tutto alla perfezione.
- Guarda che non sono mica come te, che ti penso sempre eh. Sono a fare compere con Rose. O meglio, è lei a fare compere, io sono qua che aspetto. Tu?
Sentii Rose sbuffare e un'imprecazione,riguardo a tre taglie sbagliate di due maglie ed un vestito.Cambiai posizione sulla sedia,aspettando.
Nuovo messaggio da Zayn: Oh, quanta sicurezza infondata! Dovrò farti calare un po' di autostima, carina. Sto guardando un po' di tv, ma avevo intenzione di andare in palestra prima di oggi pomeriggio. Mi sa che dovrai aspettare per vedermi, tesoro.
Scossi la testa divertita,ma prima che potessi rispondergli,Rose uscì dal camerino,la pila di vestiti fra le braccia e in una mano tre cose che aveva scelto di comprare in quel negozio.Lasciò ciò che non le serviva su un bancone lì vicino,pagò e mi trascinò in un altro negozio:e quello era solo l'inizio.
«Provatelo» mi incitò la mia amica.
«Ma no dai,siamo venute qui per te» cercai una scusa.
Eravamo entrate dentro TopShop,e avevo intravisto un abito davvero carino che poteva fare al caso mio -color crema,con la gonna leggermente a campana,pizzo nero sulla schiena e leggermente sul seno-,ma detto francamente non avevo voglia di rovinare il pomeriggio di shopping sfrenato a Rose,nè tantomeno avevo voglia di togliermi i vestiti -«Infatti è meglio se te li tolgo io» mi venne in mente la voce di Zayn-,perciò avevo cercato di passare inosservata -fallendo- di fronte agli occhi della castana.
«In realtà,saremmo venute qua per fare un giro,ed io ho approfittato per prendere più soldi da mia madre» puntualizzò «e poi,non è vero che siamo qui per me.Forza,muovi il culo ed entra in camerino»
Acchiappai il vestito con una mano -me l'aveva lanciato praticamente contro- e mi diressi in un camerino,seguita da lei che mi stava attaccata come una cozza per controllare che l'avrei provato davvero.Una volta indosso,uscii.
«Prendilo» decretò,guardandomi,
«Dici?» mi girai su me stessa.
«Ti dico di sì.Sù,prenditelo,ti sta benissimo» sorrise.
Me lo tolsi nuovamente,rivestendomi,dirigendomi poi verso la cassa,lasciando che Rose girasse a suo piacimento ancora una volta.
Nuovo messaggio da Zayn: Forse è meglio se non compri niente oggi, potrebbe attirare l'attenzione delle persone sbagliate.
Scossi la testa divertita,cercando di non guardarmi attorno.Non mi sentivo -non ancora,perlomeno- particolarmente osservata,perciò repressi l'istinto di guardare ogni singola persona di fianco a me.Ignorai il telefono,infilandolo in tasca,pagai ed uscii di lì,aspettando che Rose avesse finito lo shoptour anche di questo negozio -aspettai undici minuti buoni lì fuori,lo sguardo fisso sulla sua testa castana-.
Quando uscì,mi trascinò in un negozio di intimo perchè doveva «assolutamente comprarsi almeno due reggiseni»,dopo essere stata mandata a farmi fottere dopo aver detto «per Liam?».Iniziò a guardare per conto suo,al che io la imitai,dirigendomi verso la parte del negozio che riguardava i reggiseni con il pizzo.
Nuovo messaggio da Zayn: Io opterei per quello nero a sinistra.
Ma cos'era,uno stalker?Cercai di tenere lo sguardo puntato sulla parete,altrimenti se mi fossi messa a cercare la sua figura con lo sguardo,avrei dato l'impressione di una che non aspettava altro che trovarselo davanti -anche se in parte,era così-.
- Hai finito di importunarmi?
Tenni lo sguardo fisso sull'Iphone,in modo da non avere distrazioni di alcun tipo.
Nuovo messaggio da Zayn: In realtà, ho appena iniziato.
Quel maledetto..
- E sentiamo, perchè preferiresti quello nero a sinistra?
«Perchè vedertelo addosso prima di togliertelo sarebbe uno spettacolo che gradirei molto» sussurrò nel mio orecchio,le mani attorno alla mia vita,la mia schiena contro il suo petto,tre baci umidi sul collo e un morso dietro l'orecchio.
Non lo guardai neanche in faccia,consapevole dell'espressione che aveva.Mi guardai finalmente attorno,per vedere se qualcuno ci avesse notato:presi di fretta e furia il reggiseno nero a sinistra ed uno grigio in mano,trascinandomi dietro il moro verso i camerini,in modo che nessuno potesse dire che fossimo veramente lì.
«Zayn,io non so che cosa ti passa per la testa quando hai queste uscite» lo rimproverai,una volta chiuso il camerino «per quanto sia felice di vederti,sei un imprudente del cazzo»
«Dovresti vedere il lato positivo della cosa,invece» mi sorrise malizioso «quando ho queste uscite,significa che voglio vederti a mia volta,che mi manchi e che ho un bisogno impellente di stare solo con te»
«Sei diventato troppo sentimentale» ridacchiai,afferrandolo per la maglia e mettendolo a tacere.



Stavo anche per arrivare in ritardo.Zayn me l'avrebbe fatta pagare cara,anzi,carissima.Doveva essere tutto perfetto,altrimenti non si sarebbe sistemato nulla.Merda,me l'aveva detto di prepararmi prima -in realtà,mi aveva detto una cosa tipo «so che quando ti fai la doccia pensi a me,ma stavolta non farlo,tanto mi potrai avere dopo»-,ed io me l'ero pure imposta!
Mi ritrovai a correre come una forsennata verso il bar,non potendo neanche fumare una sigaretta dai nervi a fior di pelle e dalla tensione che avevo addosso.Arrivai di corsa nel bar,al che il ragazzo al bancone mi domandò «tutto bene?» una volta che mi vide sull'uscio,con il fiato corto che cercavo di recuperare aria.Annuii sorridendogli,cercando il moro con lo sguardo:lo vidi seduto ad un tavolo proprio di fronte alla parete a vetro,in bella vista dai passanti.
Mi avvicinai velocemente,sedendomi di fianco a lui.
«Sono così in ritardo?» sistemai il giubbotto sulla sedia.
«Sei sull'orlo del limite massimo» mi informò «tra poco arriveranno»
Lo vedevo in tensione,forse anche più di me.Lo capivo.Significava lasciare andare una vecchia parte di noi,risvegliata negli ultimi tempi,tornata a galla per poi essere soppressa da chi,prima,voleva lasciarla in vita.Come poteva il passato sempre tornare a tormentarci?
«A che ora gli hai detto?» chiesi,osservando l'orologio.
«Alle cinque precise,ma conoscendola arriverà dieci minuti in ritardo,se anche tu le hai scritto alla stessa ora» si strinse nelle spalle.
«Allora,dobbiamo solo aspettare loro,ed il momento giusto..» sospirai,facendo cenno ad un cameriere di venire da noi.
Zayn aveva elaborato un piano eccezionale,e per la prima volta aveva azionato il cervello per qualcosa di veramente utile.Supponeva che,se la nostra teoria fosse giusta -e quindi che Sean e Perrie stavano insieme segretamente-,allora si sarebbero incontrati oggi.Cioè,mi spiego:ovviamente,avevano i numeri di cellulare l'uno dell'altra perchè,ovviamente,erano ex compagni di scuola.Io presi il telefono di Sean e digitai un messaggio a Perrie,con scritto di farsi trovare alle cinque nella piazza di fronte al One Way,il bar a cui eravamo seduti io e Zayn e che eravamo soliti frequentare,e lui aveva fatto lo stesso con Perrie,inviandolo a Sean.Se anche la nostra teoria fosse stata errata,avremmo potuto stare insieme senza complicazioni.In ogni caso,ci saremmo fatti vedere insieme -facendo non so cosa,dovevamo ancora deciderlo,Zayn non ci era arrivato a questo punto del piano- e in un modo o in un altro,io mi sarei lasciata con Sean e lui con Perrie.
Presi un Cappuccino Americano ed una ciambella,e Zayn sembrò farsi più taciturno del solito.
Di conseguenza,ordinai per lui un cappuccino ed un croissant alla nutella,sperando che gli zuccheri potessero svegliarlo un po'.La mia gamba aveva iniziato a muoversi per forza propria,come con un tic nervoso.Neanche la ciambella alla vaniglia ed il fatto che il Cappuccino Americano mi avesse bruciato la lingua mi aveva fatto distrarre dalla piazza di fronte al bar e dalla figura di Zayn -finendo perfino di diventare strabica,dato che i miei occhi stavano seguendo una partita di tennis- che sembrava ancor più rabbiuato di prima.
Il suo petto si gonfiava ad intervalli irregolari,i suoi occhi sbattevano più del necessario e le sue mani tremavano più del normale.
«Zayn» sussurrai,avvicinandomi a lui.
Presi entrambe le sue mani fra le mie,stringendole.Aspettai che mi guardasse negli occhi -cosa che avvenne parecchio dopo-,prima di parlare.
«Hey,è tutto okay» gli sorrisi debolmente.
«Sì,certo» borbottò sarcastico «come se ciò che stiamo facendo fosse giusto»
«Ah,perchè loro stanno facendo una cosa giusta?» alzai un sopracciglio.
«Stiamo facendo il loro stesso gioco» scosse la testa.
«No,gliela stiamo facendo pagare» affermai,al che mi guardò perplesso «so come ti senti.So cosa stai provando.Anche per me non è facile,sai?Io l'ho amato,mi ha spezzato il cuore,e poi è tornato come se nulla fosse,e credimi che sono stata bene con lui questa seconda volta.E' difficile lasciar andare via una buona parte della nostra vita che è tornata a tormentarci,Zayn,ma si fanno delle scelte:alcune sono semplici e indolori,altre che fanno male.Anzi,malissimo.Per te è lo stesso discorso.So che ti dispiace,anche a me,perchè questo significa chiudere un capitolo che non è mai stato chiuso del tutto fin'ora:lo credevamo concluso,invece era rimasto sempre aperto un pochino,ed ora si è rispalancato» sospirai «io sono pronta a chiuderlo definitivamente con te.Sei disposto a fare lo stesso?»
I suoi occhi tremavano.Come un lampadario nel bel mezzo del terremoto.Come un sasso gettato nell'acqua piatta.Erano lucidi,potevo vedere l'oro fuso colare nelle sue pupille.Prese un respiro profondo,e continuò a guardarmi,come se continuassero a rimbombargli nella testa le parole che avevo appena detto.
«Sono pronto» annunciò,sospirando.
Sorrisi,stringendogli una mano nella mia.Sapevo che significava tanto questo passo per lui,almeno quanto significava per me.Lo capivo perfettamente.Mi guardò negli occhi,si morse il labbro,ci passò la lingua:mi avvicinò a sè e posò le labbra sulle mie,in un gesto quasi disperato,come se ne avesse bisogno.Chiusi gli occhi automaticamente,lasciandomi completamente andare fra le braccia del moro.Strinsi una mano fra i suoi capelli,mentre l'altra la fissai sul suo collo,che sentivo tendersi ad ogni movimento.
«Qualsiasi cosa,io sono qui per te,okay?» gli promisi «ricordatelo»
Mi lasciò un bacio veloce sulle labbra,volgendo poi lo sguardo alla sua destra per un attimo,con la coda dell'occhio.I suoi occhi si sgranarono un po',il che mi fece girare anche a me:Perrie e Sean avevano visto tutto.





BOOONJOOOOUR A TOUT LE MONDE!
sono in Francia, quindi perdonate l'influenza francese.
qui è meravigliosamente tranquillo, e cazzo mi ci trasferirei subito.
ovviamente, non c'è niente scritto in italiano -ma porca troia-, ma quando trovo qualcosa, sento l'alleluia e le campane che fanno festa.
ho finito il capitolo venti minuti fa, poi sono andata a comprare le sigarette con scritto ''fumer tue'' e ora pubblico, anche perchè oggi devo andare a vedere la partita di calcio del mio corrispondente ed una di pallavolo con una corrispondente ed una delle mie migliori amiche, quindi quale momento migliore di adesso?
sono ancora un po' rincoglionita da ieri sera, dato che c'è stato un festino a casa di una francese -dove ho bevuto un po' troppo, ops- e quindi non ho ricontrollato bene quello che ho scritto: donc, se ci sono errori grammaticali, perdonatemi.
il capitolo è un po' così. cioè, non mi dispiace, non mi sembra questo grandissimo schifo.
la parte del centro commerciale è un po' tirata via perchè mi interessa di più la seconda, anche perchè è più importante.
ovviamente, vi ringrazio come al solito perchè seguite la mia storia.
au revoir! xx

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Capitolo 32
*** Capitolo trentuno. ***


Mi passai una mano fra i capelli,consapevole che non se ne sarebbero rimasti al loro posto neanche con tre chili di lacca.Mi sistemai gli occhiali da sole sul naso,non volendo che il sole mi finisse negli occhi.Feci un respiro,facendo entrare l'aria dal naso,e poi espirai,facendomi venire in mente che era dalla sera prima che non fumavo.Record assoluto,dato che adesso erano le tre del pomeriggio ed era davvero troppo che non mi accendevo una sigaretta.Controllai l'ora per essere sicura:le tre e due minuti.L'appuntamento era alle tre precise,ero in ritardo di due minuti eppure di lui non c'era traccia.Magari non si sarebbe presentato.
Ma che diavolo dicevo,ovvio che si sarebbe presentato,me l'aveva chiesto lui di vederci.
Mi aveva scritto un messaggio quella mattina stessa,prima di pranzo,così da accertarsi che non avrei avuto altri impegni.Tirai fuori il cellulare,come a convincermi davvero,aprendo il messaggio.
Possiamo incontrarci oggi pomeriggio allo Chapeau? Vorrei parlare. Ti va bene alle tre? rilessi,annuendo di seguito.No,non me l'ero sognato,quindi dovevo solamente aspettare qualche altro minuto.
Non era come Zayn,che si faceva attendere in quanto irresistibilmente fascinoso qual era,doveva stupire gli occhi con il suo arrivo,in modo che potessero avere gli occhi puntati su di lui.Magari mentre si sistemava il giubbotto di pelle sulle spalle,poi si passava una mano fra i capelli e sorrideva con la lingua fra i denti,guardando le ragazze che lo circondavano con lo sguardo più sexy che riusciva a fare,e che veniva tradotto con ''non sai quel che ti farei''.
«Kate?» mi sentii chiamare,e quindi mi voltai «scusa il ritardo»
«Tranquillo Sean,solo tre minuti e mezzo di ritardo.Ma considera che anche io ero in ritardo di due minuti,quindi per par conditio sei in ritardo di un minuto e mezzo» mi strinsi nelle spalle,sorridendo imbarazzata.
Quando ero nervosa,iniziavo a parlare a macchinetta.Nessuno mi fermava.Era una cosa che utilizzavo per nascondere il mio nervosismo e la mia sicurezza in certe situazioni difficili.E lui lo sapeva.
«Respira ogni tanto» ridacchiò «dai,entriamo»
Tra noi,Sean era sempre stato il più sicuro.Forse era per quello che era lui la parte dominante della coppia.Ma adesso,dopo la prima volta -dopo ciò che mi aveva fatto-,ero diventata più forte,dominavo anche io.Ma perchè con lui risultavo sempre la stessa ragazzina fragile di tanto tempo fa?
Entrammo nel bar senza scambiarci una parola,in silenzio assoluto,rimpiazzato però dal chiacchiericcio generale di tutti gli altri presenti.Si offrì di andare a prendere qualcosa e mi fece sedere.Trovai un tavolino appartato per due,indicandoglielo subito dopo,perchè altrimenti non mi avrebbe trovato.Tornò dopo cinque mintuti,un vassoio fra le mani in precario equilibrio.
«Cappuccino Americano e ciambella alla vaniglia per te,delizia» me le sistemò di fronte «caffè macchiato e cornetto al cioccolato per me»
«Grazie mille» sorrisi «quanto ti devo?»
«No no,non voglio niente.Consideralo un regalo» sorrise debolmente.
Sapevo che voleva aggiungere qualcosa,tipo ''un regalo da amici'',ma non poteva.Cos'eravamo adesso?O meglio,cos'eravamo stati tutto quel tempo?Io avevo provato dei sentimenti per lui,ne ero pienamente sicura,ma la nostra relazione era stata solamente una bugia?Di nuovo?
«Parliamoci chiaro Kate,» esordì,stanco di quel silenzio che aleggiava su di noi «come l'hai scoperto?»
Tanto valeva dirsi le cose subito,e metterle in chiaro il prima possibile.
«Quando ero a casa tua l'ultima volta.Stavo cercando la mia biancheria e ho guardato sotto il letto per vedere se c'era qualcosa.Effettivamente,qualcosa c'era,ma non era mio» raccontai «me li misi in borsa e andai da Zayn per dirglielo»
Rimase con la tazza bianca a mezz'aria,lo sguardo basso,l'espressione vuota.Scosse la testa,come se volesse dire qualcosa ma si rese conto che non serviva.
«Diciamoci la verità Sean,così potremmo chiarire questa storia» decisi «da quanto tempo va avanti fra te e Perrie?»
«Ci siamo incontrati per la prima volta la sera del nostro primo appuntamento.Abbiamo preso un drink e ci siamo scambiati i numeri.Dopo qualche giorno,ci siamo rivisti.E così per un po' di tempo.Qualche giorno dopo la festa di Carnevale,ci siamo visti a casa sua,e durante il film ci è scappato un bacio.Ci eravamo promessi che non sarebbe più successo,perchè volevamo portare avanti le nostre relazioni.Ma non abbiamo mai mantenuto quella promessa» si morse il labbro inferiore,alzando lo sguardo verso di me,gli occhi vagamente lucidi.
Non sapevo cosa dire.Non sapevo neanche che cosa provare:se rabbia per essere stata tradita,se delusione perchè aveva rovinato tutto un'altra volta,se un'altra miriade di emozioni verso Sean.
Non sapevo neanche se avrei voluto tirargli uno schiaffo talmente forte da farlo rigirare o se mi volevo ritirare in un angolino a piangere disperatamente.Ripetevo il discorso nella mia mente,parola per parola,piano,lentamente,come a voler analizzare ogni minimo dettaglio.''Qualche giorno dopo la festa di Carnevale''..
«Non volevo che andasse così» sussurrò,sospirando pesantemente.
«Neanche io» ammisi «ma non si può prevedere il destino,Sean»
Sorrise debolmente.«Sei sempre stata così attaccata alla sorte,tu» passò la punta del suo dito sul dorso della mia mano «credevi che la vita fosse decisione del destino»
«Adesso non più.Credo che la vita la facciamo noi,con le nostre scelte e i nostri sbagli.Forse,il destino c'è sempre,ci controlla ancora,ma sono io che decido come deve andare,non un libro già stampato» conclusi.
Riflettè sulle mie parole.Se ne restò un altro po' in silenzio,sorseggiando il caffè macchiato che per poco non gli cadeva sui jeans.
«Quindi sono state una serie di scelte giuste e sbagliate a portarci qui,giusto?» domandò,posando la tazzina.
«Suppongo di sì» mi strinsi nelle spalle,prendendo un morso dalla mia ciambella.
«Ma dimmi di te,invece» si riprese «fra te e Zayn da quanto dura?»
''Qualche giorno dopo la festa di Carnevale ci siamo visti''..
Avrei dovuto confessare.Avrei dovuto sputare il rospo.Non erano loro ad aver rovinato entrambe le relazioni.
Siamo stati io e Zayn.
Ed io che non lo credevo possibile.
Ed io che credevo che avesse distrutto ogni singola cosa un'altra volta.
Ed io che credevo che lui fosse in torto.
Ed io che invece ero una stronza.
«Vuoi davvero saperlo?Vuoi davvero sapere la verità?» chiesi titubante,guardandolo negli occhi marroni.
Così diversi da quelli di Zayn..
«Siamo qui per questo,Kate.Per chiarire ogni minimo dubbio.Non importa se farà male,voglio sapere la verità» chiarì lui.
«Okay» presi un bel respiro «Zayn già quando stava con Perrie,provava ancora qualcosa per me,ed io pure,me ne rendo conto adesso,ma con te riuscivo a scordarlo,a dimenticarlo almeno per un po'.Non ti ho mai usato per dimenticarlo,nè per distrarmi,ci tengo a metterlo in chiaro.Alla festa di Carnevale io stavo ballando,ed è arrivato Zayn.Ce ne siamo andati in una stanza poco dopo,ed io ero consapevole di starti tradendo,però in quel momento mi sembrava la cosa giusta da fare,perchè avevo desiderato Zayn così a lungo e poi Perrie me lo aveva portato via.Ci siamo visti al cinema,al centro commerciale quando ero con Rose,a casa sua,e troppe altre volte per poterle elencare..» mi fermai soltanto quando mi accorsi di star trattenendo un singhiozzo.
Tirai sù col naso e mi asciugai una lacrima che stava scendendo dalla guancia destra.Perchè stavo piangendo?Forse perchè mi sentivo una persona orribile.
Traditrice,bugiarda,puttana.Erano i tre appellativi che più mi rispecchiavano.
«Lo so,sono una traditrice,una bugiarda e pure una troia.Sono una ragazza orribile» scossi la testa,iniziando a piangere sul serio.
Perchè quel cambio repentino di umore?Ero bipolare,ora ne avevo la conferma.Prima volevo inveirgli contro,ora volevo solo piangere finchè le lacrime non si sarebbero esaurite.Mi portai le mani di fronte alla faccia,per non far vedere a Sean lo stato pietoso in cui mi trovavo,perchè non facevo altro che aumentare la mia colpa.
«No no no,hey,hey» il castano si precipitò accanto a me,stringendomi fra le sue braccia.
Mi strinse forte,accarezzandomi i capelli,lasciandomi sfogare,nascondendomi dagli sguardi indiscreti degli altri clienti,che fortunatamente non stavano prestando attenzione a noi.Non riuscivo a pensare che ero veramente una persona spregevole,orribile,che non faceva altro che fare male alle persone per il suo fare egoistico.Non volevo essere quello,non volevo essere una persona cattiva.
''Lo hai fatto per ripicca.Lui ti ha tradito in passato,tu lo hai tradito adesso.Siete pari'' ripeteva la mia mente.Ma quella non era una partita a chi tradiva di più l'altro,quella era la vita vera,e per certe cose le persone stanno male.Mi imposi di pensare a quanto sono stata male con il suo tradimento,e a quanto la sensazione di potenza e vendetta mi aveva riempita nell'ultimo periodo.Non volevo pensare ai sensi di colpa,solo al fatto che,adesso,eravamo uno ad uno pari.Non era una cosa giusta da pensare,ma era l'unica cosa che mi fece smettere di piangere.
«Tu non sei una cattiva persona,okay?Tu sei fantastica,sei una ragazza meravigliosa» mi confessò «hai semplicemente fatto ciò che reputavi giusto in quel momento.E anche nei momenti dopo.E sai perchè l'hai fatto?Perchè provi qualcosa per Zayn,qualcosa di più forte di ciò che provavi per me.E poi,penso che sentivi come se avevi come un debito nei miei confronti.Ti ho tradito io la prima volta,tu mi hai tradito la seconda»
Lo guardai negli occhi,ancora arrossati e un po' lucidi,lo vedevo sorridere gentilmente.Mi accarezzò una guancia con la punta delle dita,guardandomi dolcemente.
«Non sarebbe dovuta andare così.Nessuna delle due volte.Eppure che ci possiamo fare,la vita è fatta di scelte» mi lasciò un bacio sulla fronte.
Sorrisi,respirando a pieni polmoni.Mi asciugai il viso velocemente,aiutandomi con tre fazzoletti di carta.Presi un sorso di Cappuccino e mi sentii meglio.Ora che mi ero sfogata,mi sentivo decisamente meglio.
«Grazie» dissi semplicemente,sperando che capisse.
«La vita è fatta di scelte,no?Quindi,io adesso potrei benissimo scegliere di restare così e consolarti da amico,ma penso che quel ragazzo laggiù mi ucciderebbe con la sola forza del pensiero» ridacchiò contro il mio orecchio.
Voltai la testa verso il resto del bar,notando la figura di un ragazzo moro che se ne stava in piedi di fianco all'entrata,lo sguardo puntato su di me che non ne voleva sapere di guardare qualcos'altro.Sorrisi appena,rivolgendomi poi a Sean.
«Vai,che altrimenti poi si arrabbia» mi incitò.
«E tu rimani qui da solo?» chiesi,ricomponendomi.
«Non preoccuparti.Pensa a te stessa per una volta.Vai,forza» mi alzò di peso.
Restai imbambolata per qualche secondo,poi presi gli occhiali,il telefono e la borsa.
«Buona fortuna,Sean» gli augurai,lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Anche a te,Kate» mi sorrise.
Sapevo che,dopo quel giorno,non l'avrei più rivisto.Era una sensazione che sentivo mia,ogni passo che percorrevo verso Zayn che mi allontanava da lui.Forse era meglio così.Oppure sarebbe sempre andata così:ci saremmo divisi dopo ogni tradimento,per poi incontrarci dopo tanto tempo.
«Andiamo?Ti porto al mare» mi passò un braccio attorno alla vita.
Lanciai un'ultima occhiata al tavolo a cui era seduto Sean.Mi salutò con un cenno della mano,a cui risposi,ed uscii dal bar,sentendo che avevo lasciato una parte di me lì dentro.Forse si era finalmente chiuso quel capitolo della mia vita che avevo cercato invano di seppellire e di cominciarne uno nuovo.Ma era per quello che non ci riuscivo:come potevo pretendere di iniziare un nuovo capitolo,se quello precedente non era ancora finito?



La spiaggia non era troppo affollata -in quel periodo dell'anno,chi vuoi che ci fosse-,c'era qualche turista e qualche famiglia che aveva voluto passare un week-end diverso dalla solita routine.
Sistemò il telo sulla sabbia,tirò fuori il cibo e lo mise di fianco a noi.Il sole stava tramontando,e iniziava a dare delle luci arancioni sull'acqua,che rifletteva l'enorme cerchio giallo.Mi fece sedere fra le sue gambe,la mia schiena contro il suo petto.
«Che vi siete detti?» domandò curioso.
Lo sapevo che moriva dalla curiosità di sapere tutta la nostra conversazione,per filo e per segno.
Ma soprattutto,voleva sapere perchè ero fra le sue braccia.Lo conoscevo,il mio pollo,troppo orgoglioso per ammettere quanto fosse geloso di me.Non lo avrebbe mai detto a voce alta.
Piuttosto,si sarebbe fatto tagliare i capelli.
«Abbiamo semplicemente parlato di ciò che è successo nell'ultimo periodo» inizia,guardando di fronte a me «lui e Perrie si sono iniziati a vedere dopo il mio primo appuntamento con Sean,ma hanno iniziato ad essere dei veri ''amanti'' soltanto dopo la festa di Carnevale.Capisci cosa intendo?»
Il moro rimase in silenzio per qualche secondo.«Abbiamo iniziato noi,quindi..» intese,poggiando il mento sulla mia spalla.
«E' per questo che mi hai visto in quello stato,prima» cominciai a spiegare «ho iniziato a parlare di me e te,da quanto andiamo avanti,e tutto quanto..e mi sono sentita una persona orribile.I sensi di colpa mi hanno sopraffatto,mi sono sentita malissimo perchè non ho mai creduto che fossi capace di una cosa simile,ma ora che ci ripenso capisco che sono stata una vera stronza.Pensavo fosse stato lui a rovinare tutto una seconda volta,ma in realtà sono sempre stata io.Magari prima non ero all'altezza delle sue aspettative e non ero ciò che desiderava,e adesso l'ho tradito io per primo..Credo di essere un fallimento totale»
Zayn ascoltò attentamente ogni parola che pronunciai con il fiato sospeso,sembrava quasi che trattenesse l'aria per non distrarsi dalla mia voce.Dovette capire che ero sull'orlo di una seconda crisi giornaliera -allarme rosso,decisamente,era già rosso se ne avevo una,due erano una faccenda seria-,infatti mi strinse ancora di più fra le sue braccia,come a volermi proteggere.
«Non devi pensare questo di te,perchè non è vero.Non sei una persona orribile,non sei una stronza e non sei tutto ciò che ti sta passando per la testa.Non farti tutti questi complessi mentali:dov'è la Kate forte e insensibile che conoscevo io?Quella bastarda,quella con le palle ferme,quella che mi diceva che non sarebbe mai caduta ai miei piedi con le frasi fatte,quella stronza con i ragazzi,quella che mi rigirava con una parola?» iniziò.
«Cazzo Zay,così mi fai passare per una bastarda senza cuore!» esclamai,facendolo ridacchiare.
«Perchè,non lo sei?» ironizzò,beccandosi un pugno sulla spalla «comunque,sai che non intendevo questo.Volevo farti capire che..insomma,che ti succede?Non ti ho mai vista così.Non ti devi abbattere.Pensa a tutto ciò che ti ha fatto lui in passato,le pene dell'inferno che hai dovuto affrontare..non ti è mai passata per il cervello l'idea di una sorta di vendetta nei suoi confronti quando lui ti ha tradita?Non ti è mai venuto in mente di fargli passare ciò che lui ti ha fatto passare?Secondo me non dovresti distruggerti così.Nella vita non può andare sempre tutto bene,certe volte si fanno degli errori ed altre volte li fanno gli altri.Dobbiamo solo imparare da essi,e provare a prepararci per il futuro.Non voglio vederti così di nuovo,mai più.Anche io non sono del tutto a posto con me stesso,ma ho accettato questa situazione:Perrie mi ha fatto del male in passato,ha tentato anche stavolta di farmelo,ma io sono stato più furbo di lei e mi sono fatto trovare pronto.Nonostante non sia una cosa molto etica da fare,ma mi hai aiutato molto a non rimanere bruciato di nuovo»
«Da dove viene tutta questa filosofia di vita?» lo guardai ilare.
«Oh,ma fanculo!Io sto facendo tutto questo per te,ingrata!» borbottò,fintamente infastidito.
«Lo so tesoro,lo so» ridacchiai,lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Tesoro?Mi hai chiamato tesoro?Cazzo,qui qualcuno deve stare veramente male!» si lasciò andare ad una risata sguaiata.
Mi feci trascinare anche io dal suono della sua risata,troppo spensierata da poter essere arrabbiata con lui.Mi sentivo improvvisamente leggera,priva di ogni peso addosso,priva di ogni senso di colpa.
La testa si era liberata di ogni pensiero,come una folata di vento che porta via con se ogni cosa che incontra,ogni cosa che si trova nel suo cammino.Che Zayn avesse uno strano potere terapeutico?
Quello non lo sapevo,ma di sicuro stava funzionando.Forse,inconsapevolmente,mi aveva detto ciò che volevo sentirmi dire.Era questo che Zayn faceva,mi faceva stare bene.Non sapevo perchè,non sapevo come,ma lo faceva,magari non se ne accorgeva neanche.In noi si era concretizzata l'idea del poter stare insieme senza problemi.Da quando Sean e Perrie ci avevano visti al bar,ovviamente eravamo single,se guardavamo dal punto di vista della nostra vecchia relazione,ma se consideravamo il nostro punto di vista -mio e di Zayn-,stavamo insieme.Forse non ufficialmente,ma ce n'era davvero bisogno?
Mi voltai a guardarlo,ancora il sorriso sulle labbra:la testa buttata indietro,la bocca sorridente,la lingua fra i denti -era una delle cose che notavo sempre,ed era anche una di quelle che mi piaceva di più-,la mano fra i capelli per sistemarsi meglio la cresta corvina.Mi guardò negli occhi,smettendo di ridere e sorridendo solamente,prima di avvicinarsi a me e premere le sue labbra sulle mie.Lo lasciai respirare solo parecchi secondi dopo,mi sistemai meglio contro il suo petto,sdraiata sul telo,a guardare le onde infrangersi sulla riva.
Un pensiero si fece spazio in me,una realtà che si faceva sempre più prepotente e scalpitava per uscire:stava sulla punta della lingua,ci mancava così poco per dirla,e non ne voleva sapere di andare giù deglutendo,perciò decisi.
«Lo sai Zayn?» iniziai,prendendo un respiro -senza farglielo notare- «credo di amarti» sputai,con calma «sì,ti amo»
Continuai a guardare il movimento del mare,non accennando neanche morta a guardarlo negli occhi.Cosa ci avrei trovato?Sorpresa?Stupore?Disgusto?Una parte di me non accettava il fatto che lo avessi detto io per prima.In tutti i film romantici strappalacrime ed estremamente irrealisti che avevo visto,era sempre il ragazzo,il maschio a fare la prima mossa,a confessare per primo i suoi sentimenti alla sua amata,al quale di conseguenza -e per forza- ricambiava sempre.
«Cosa?» chiese spaesato.
Cosa?
«Che?» mi ripresi dal mio stato di trance temporaneo.
«Non rispondere ad una domanda con un'altra domanda.Che hai detto?» mi fece voltare verso di lui,la faccia perplessa. 
Che ho detto?Gliel'ho detto davvero?Cazzo!
«Non ti aspettare che io lo ripeta.Hai capito benissimo» scossi la testa,tornando a guardare di fronte a me.
Se ne rimase per un pochino in silenzio,rimuginando su ciò che avevo detto.«Hai visto che poi ti sei innamorata di me?» domandò divertito.
«Fottiti Zayn» imprecai,guardandolo per un attimo.
Lo sapevo che avrebbe reagito così.Zayn non era quasi mai serio su queste cose,ci scherzava.Eravamo stati entrambi un po' contro queste cose,un po' ostili,e abbiamo cercato entrambi di evitarle.
Il problema era che -me n'ero accorta già prima-,che ci ero troppo dentro.
Ormai non potevo più tirarmi indietro,tanto valeva ammettere ogni cosa e mettere le mani avanti.Almeno,avevo la coscenza pulita.
«Ti amo» decretò,al che mi fece girare di scatto.
Non l'aveva detto sul serio..No,me l'ero immaginato sicuramente.Osservando però,la sua faccia convinta,il vago sorriso che gli aleggiava sulle labbra,forse l'aveva detto veramente.
«Sono sicuro,senza se e senza ma.Sono sicuro al cento per cento.E te lo ripeterò fino alla noia» affermò convinto.
Sentii il cuore scoppiare:troppe informazioni tutte insieme,non ha potuto reggere all'emozione.
Mi amava?
Le mie labbra iniziarono a piegarsi involontariamente in un sorriso enorme:Zayn ricambiava.
«Che avevi paura,che non te lo dicessi?» azzardò,un bacio a stampo a tradimento.
«Mm,un po' si.Mi aspettavo che me lo avresti rinfacciato per una vita,diventando ancora più egocentrico.Ma adesso hai detto di amarmi,e che me lo ripeterai fino alla noia,quindi hai involontariamente ammesso che sei più vulnerabile di me,sotto questo punto di vista» ragionai,sorridente.
«Oh,fanculo i tuoi ragionamenti filosofici» mi portò sotto di lui «ti amo,è questo quello che conta»
Premette le labbra contro le mie,il sorriso che gli aleggiava ancora sul viso,la sua smania di possesso e di controllo su tutto.Il mare che si infrangeva contro la riva,il sole che tramontava emanando una luce arancione su tutta la spiaggia.I gabbiani che svolazzavano qua e là,la suoneria del mio telefono che trillava per l'arrivo di un messaggio,il suo per una chiamata.Ma in quel momento,non c'era tutto questo:tutto il mondo esterno era sparito,facendo piombare me e Zayn in un mondo parallelo,fatto interamente e solamente di me e lui.




faccio veloce, tranquille.
l'ispirazione va e viene, ho a malapena il tempo di andare in bagno, devo studiare un casino e lunedì mi devo operare, quindi ho approfittato della pubblicità di the voice per pubblicare.
ora che ci penso, questo è l'ultimo capitolo, e mi si stringe il cuore a pensare che non scriverò più di loro.. ovviamente, scriverò anche l'epilogo, ma mi mette tristezza già questo!
per questa ragione ho cercato di farlo il più esplicativo possibile delle situazioni dei personaggi prinicipali, e -perchè no-, anche il più poetico e puccioso possibile -cosa non facile, per me-.
che dire, ringrazio ovviamente tutti e ci vediamo all'epilogo. xx

twitter: @xmarquezsmilee

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Capitolo 33
*** Epilogo. ***


Cinque anni dopo.





Feci scorrere il dito lungo la pagina del libro,voltandola poco dopo e continuando a leggere senza essere -ancora- interrotta.Cambiai posizione sulla sdraio,sdraiandomi con la pancia rivolta verso l'alto,sistemando l'asciugamano sotto di me.
Era una giornata soleggiata come poche,nell'ultimo periodo,e faceva davvero fin troppo caldo per essere ancora a maggio.Harry era passato da casa mia con un «oggi è bel tempo e ce ne andiamo in piscina.Ho già chiamato gli altri»,il costume già indosso e la borsa frigo azzurra in mano.
Mi aveva costretta.Come ormai faceva da sei anni a questa parte.
Mi rompeva l'anima finchè non approvavo tutte le sue idee pazze.Ma ormai sapevo che non gli avrei mai detto di no.Non al mio migliore amico che sapeva persuadermi come pochi.Ma anche io avevo qualche asso nella manica per costringere lui.
Lo avevo lasciato nella piscina con l'idromassaggio insieme agli altri,perchè non avevo più voglia di stare in acqua.Ero stata pure un po' riluttante all'inizio per l'idea del riccio,dato che una certa persona non amava particolarmente le distese d'acqua,anche se piccole,ma poi chissà come,ci sono finita lo stesso.Saranno state le doti discorsive del riccio,o ero io che non volevo rovinare la festa a nessuno?Passai al capitolo successivo,totalmente immersa nel libro.Non facevo molto caso ai rumori che si diffondevano intorno a me -bambini che urlavano,madri che sbraitavano,qualche coppietta-,anche perchè stavo leggendo,e nessuno poteva permettersi di disturbarmi durante la lettura.
«Hey,tutto okay?» un ragazzo arrivò in mia direzione.
Nessuno tranne Zayn.
Il moro arrivò grondante,l'acqua che gli grondava dal suo corpo,il costume nero aderente leggermente abbassato che faceva spuntare l'orlo dei boxer -perchè mettersi un paio di boxer sotto il costume!?Ridicolo-,la cresta sfatta che cercava di portarsi sù con un movimento della mano..e se avrei continuato a guardarlo nei suoi minimi dettagli,forse avrei finito per appartarmi con lui da qualche parte,o per sciogliermi direttamente li sopra.
La vista di Zayn,ai miei occhi,appariva come il Paradiso.O meglio,come l'Inferno,e lui il diavolo tentatore al quale non potevi dire di no.
Per me era semplicemente Zayn.Eravamo cresciuti,maturati -io di più,ovviamente-,ma eravamo ancora insieme.Tutto il gruppo era ancora insieme,nonostante le strade diverse dopo il diploma.
Ormai era passato un po',e quello era solamente un bellissimo ricordo,che ci teneva ancora uniti.
Io e Zayn avevamo perfino progettato di andare a vivere insieme,alla fine dell'estate.
Adesso eravamo fin troppo presi dagli studi e dal lavoro,quindi era meglio fare tutto con calma.Vivevamo in simbiosi,come una persona sola:lui abitava da me ed io da lui.Mi era rimasto accanto,contro ogni prospettiva.Cioè,io lo sapevo che mi sarebbe rimasto vicino,ma erano gli altri a dubitarne:conoscendo lui e ciò che era,nessuno si aspettava una relazione fissa e seria,e soprattutto che la mantenesse.
«Ma non eri quello del ''non mi faccio un bagno neanche morto'',tu?» domandai sarcastica,continuando a leggere.
«Sì ma l'acqua è bassa,e poi era quella calda con l'idromassaggio.Un'eccezione si può sempre fare» si strinse nelle spalle,andando a prendere l'asciugamano.
Se la passò velocemente fra i capelli,in modo da poterli modellare subito dopo con le dita.Essendo ancora decisamente umidi,erano piuttosto malleabili,anche se dubitavo che il risultato sarebbe stato duraturo.Si asciugò velocemente anche il resto del corpo,il busto,le gambe,le spalle,e poggiò il mento sulla mia spalla.
«Anzi,dovresti venirci anche tu» mi lasciò un bacio sulla guancia «che leggi?»
«Oh,niente di che» mi strinsi nelle spalle «''Tutta colpa delle stelle''.Non mi dispiace come libro.E comunque no,adesso non ci vengo in piscina»
«Sei una lagna,Watson» borbottò «una volta tanto che entro in acqua!Che c'è,hai paura che non saprai resistere al mio corpo totalmente bagnato?»
Alzai lo sguardo dalla pagina,puntandolo sul suo viso:aveva il solito sorrisetto bastardo che usava per convincermi ad accettare una sfida.Sapevamo entrambi che nessuno dei due sapeva resistere a battere l'altro in qualsiasi altra cosa,quindi era un po' difficile dire di no a qualsiasi tipo di sfida.
Incrociò le braccia al petto,come a ribadire il concetto.Voleva che perdessi il controllo,e ci stava riuscendo.
Lasciai il libro sul lettino,lo presi per un polso e lo trascinai nella piscina dell'acqua calda,quella con le postazioni per sedersi dello stesso materiale del pavimento della piscina,così da poter architettare la mia piccola vendetta su Zayn.Avanzai nell'acqua,tenendolo sempre stretto per il polso -potevo benissimo immaginare il sorriso soddisfatto che aveva,il bastardo-,facendolo poi sedere sulle piastrelle di una di quelle postazioni,prendendo posto su di lui,le ginocchia al lato del suo bacino.
«Contento adesso?» chiesi retorica,al che lui annuì divertito «mi hai trascinata qui,sei soddisfatto?E comunque,sei tu quello che non riesce a resistere a me bagnata» sussurrai al suo orecchio.
Per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.Spalancò gli occhi,controllando che nessuno ci avesse sentito.La piscina dell'acqua calda era,come sempre,poco frequentata,perchè tutti preferivano quella grande con il bar al centro,l'acqua fresca e tanto spazio.Si morse il labbro inferiore,guardando verso il basso,nel punto in cui il mio costume toccava il suo.
«Soddisfatto,ora?» alzai un sopracciglio,guardandolo negli occhi.
«Sarei molto più soddisfatto se tu fossi bagnata a causa mia» sussurrò,lo sguardo languido,la lingua ad inumidirsi le labbra.
Ricambiò il mio sguardo,portando il suo bacino a scontrarsi con il mio.Amava quel genere di contatto.
«Oh,quello sempre tesoro» gli fece l'occhiolino,lasciandogli un bacio sulle labbra.
Posò una mano dietro la mia nuca,facendo combaciare le nostre labbra,di nuovo.
Come se non ne avesse mai abbastanza.Come se anche io non ne avessi mai abbastanza.
Sono passati cinque anni,e lo voglio ancora come all'inizio.Lo amo ancora come all'inizio.
Magari ci siamo detti 'ti amo' un po' troppo presto,ma dopo tutto quello che abbiamo passato in quell'anno,sono contenta di averlo pronunciato per prima.Magari non era così che me lo sarei aspettato,ma questo era prima di conoscere Zayn.
Strinse le mani attorno ai miei fianchi,portandomi ancora più vicino a lui,per sentire il mio corpo contro il suo.Fece scorrere le dita lungo la mia spina dorsale,per poi posare una mano sul mio sedere,e l'altra scorreva lungo il bordo del mio costume.Strinsi una mano fra i suoi capelli bagnati e sfatti,mentre l'altra vagava lungo il suo petto,le spalle,il collo.
«Ora ho capito perchè sono venuti qui:la piscina è praticamente vuota» mormorò una voce.
«Così,se fanno le porcate,non li vede nessuno» aggiunse un'altra.
«Però li stiamo vedendo noi» notò una terza.
«Sì,ma noi non contiamo.Ci siamo abituati» concluse l'ultima.
Mi staccai a malincuore da lui,come spesso accadeva grazie ai geni che ci portavamo dietro da sei anni.Sorrisi appena,stampandogli un ultimo bacio sulle labbra.
«Ma perchè qui nessuno si fa mai gli affari suoi?» alzai il tono della voce,retorica.
«Ormai dovresti averci fatto l'abitudine» arrivò Harry,sedendosi nella postazione di fianco alla nostra.
«Sai che io non ho problemi a farmi la mia ragazza di fronte a te,vero?» Zayn mi strinse fra le sue braccia.
«Ma io sì» ribattei «non voglio che gli altri sentano i tuoi gemiti e come urli quando-»
«Okay!» il moro mi posò una mano sulla bocca per farmi stare zitta.


Scesi dall'aereo sistemandomi il basco francese che mi ero messa per l'occasione,togliendomi gli occhiali da sole.Avevo deciso di andarmene per qualche settimana a Parigi dai miei amici francesi,che mi avevano gentilmente concesso di poter stare da loro per un po'.Non vedevo l'ora di tornare,Parigi è una città stupenda e tutte le sue stradine mi facevano sorridere.L'aria francese era una delle migliori che avessi mai respirato.
Aspettai la mia valigia,la trovai,la presi e poi uscii dall'aereoporto,fumandomi una sigaretta inglese -qui le sigarette esistevano solo in pacchetti da venti e costavano un sacco- mentre aspettavo che Jean-Claude e Pauline venissero a prendermi.
«Kate?» mi sentii chiamare,al che mi voltai.
«Oncle Claude!Tante Pauline!» esclamai,andandoli ad abbracciare.
Erano passati tanti anni dall'ultima volta che ero andata in Francia:lo zio Claude -per abbreviare- aveva una delle sue solite giacche marroni con le toppe sui gomiti,mentre zia Pauline aveva i capelli più corti di come me li ricordavo.Mi portarono a casa loro in macchina,domandandomi mille cose.
Erano una coppia che i miei genitori avevano incontrato la prima volta che andammo in Francia:Parigi,Le Mans -per vedere la MotoGp con papà-,Cherbourg,Caen,Nizza.Io ero piccola allora,ed io avevo iniziato a considerarli come zii ogni volta che tornavamo in Francia.
Gli zii avevano sempre una stanza in più per qualsiasi evenienza,ed io adoravo stare da loro,perchè cucinavano sempre le specialità tipiche della Francia,di qualsiasi regione.Adoravano vedere come divorassi sempre qualsiasi cosa preparassero.
Vivevano in un appartamento in centro,non troppo distante dalle maggiori attrazioni:se uscivi sul balcone,si vedeva la Tour Eiffel e si trovava uno skyline mozzafiato della città,con la Senna che scorreva lenta,l'Arco in ricostruzione,e si riusciva a scorgere anche la piramide del Louvre.
Sistemai le mie cose nella camera,andando poi verso la cucina,dove la zia stava finendo di apparecchiare.Mi chiesero dei miei genitori,dell'università,della casa,dei viaggi,degli amici..
«Zayn?C'est un prènom étrangèr?» domandò zio Claude,tagliando l'omelette.
«Oui,son père vient du Pakistan.C'est pour ça» risposi,prendendo della baguette.
«Il n'est pas seulement un ami pour toi,n'est pas?» chiese zia Pauline,guardandomi sorridente.
Abbassai lo sguardo,trattenendo un sorriso. «C'est mon petit ami» confessai,mordendomi il labbro.
Pensare a Zayn mi faceva venire parecchia nostalgia della madre patria.Mi mancavano tutti:Harry,Rose,Nancy,Jennifer,Louis,Anne,Liam,Niall..e ovviamente Zayn.Aveva fatto una storia assurda perchè avevo deciso di partire,mi volevo prendere un periodo lontano da ogni cosa.Più che altro,secondo me se l'era presa perchè a lui non andava bene.


«Zayn» lo chiamai dalla cucina «vieni qua un attimo»
Si era stravaccato sul suo divano a guardare la tv.Io ero una cliente abituale a casa sua,e lui ormai,aveva messo le radici in casa mia;era normale vederlo gironzolare per casa in boxer -o anche senza,tanto erano inutili- con una vaschetta di gelato in mano.Sentii il rumore dei piedi nudi sul parquet farsi più vicini,finchè il moro non mi raggiunse -aveva stranamente indosso i vestiti-.
«Che succede?» chiese,vedendomi in piedi in mezzo alla stanza.
«Devo parlarti» decretai in tono serio,al che il suo volto mutò da rilassato a nervoso «tranquillo,non voglio lasciarti.So che non sopravviveresti un minuto senza di me»
«Quanta sicurezza infondata» sbuffò sollevato.
Ci sedemmo attorno al tavolo,l'uno di fronte all'altra.Dovevo parlargli di un'importante questione lavorativa.Avevo scritto degli appunti su un foglio lì di fianco,che passai al moro davanti a me.
«Che cos'è?» lo sentii chiedere,e dentro di me sapevo che aveva già capito.
Deglutii. «Mi hanno chiamato un'ora fa dalla Francia» iniziai a spiegare «mi hanno detto che grazie al progetto fatto nel triennio,posso andare in Francia tranquillamente ed accedere all'università senza neanche fare gli esami.Mi hanno offerto un posto in un'università a Parigi» alzai lo sguardo,incontrando il suo «e non solo.Mi hanno anche offerto un lavoro subito dopo la laurea,sempre a Parigi»
Mi fermai qualche secondo,prendendo un respiro.Erano diverse informazioni da assimilare,tutte insieme,e sapevo che stava già elaborando qualcosa per conto suo nella sua mente,qualche varia possibilità,qualche diretta conseguenza.
«E' un'opportunità fantastica studiare e lavorare in Francia.Sai quanto amo quel paese» continuai «e mi hanno organizzato un colloquio la settimana prossima»
Abbassai lo sguardo ed intrecciai le mani tra di loro.
Ero nervosa.Quando avevo ricevuto quella chiamata e avevo riagganciato,mi era preso il panico.Ero rimasta immobile nel mezzo del salotto come un pesce lesso,a guardare un punto vuoto nel muro.
Dovevo parlarne con qualcuno,e chi meglio di Zayn?Sarebbe stato neutrale,e poi dovevo parlarne per primo con lui.Era la persona di cui mi fidavo ed affidavo di più.Solo che,il fatto che non parlava nè mi faceva capire qualcosa,mi stava facendo preoccupare non poco.
«Beh..di' qualcosa» lo incitai,la voce che tremava un po'.
«Vuoi davvero sapere che cosa ne penso?» parlò,e mi fece paura «penso che non dovresti prendere decisioni affrettate.Secondo me ci dovresti pensare un po',prima di decidere»
«Infatti vado apposta a Parigi per vedere com'è» gli ricordai «e poi non ho già detto di sì»
«Ma lo farai» mi guardò finalmente negli occhi «ti conosco.Quando una cosa ti piace,non ci pensi due volte.So che ami la Francia,Parigi e tutto quanto.Ma pensaci:è questo ciò che vorrai fare?Si tratta del tuo futuro,Kate,non puoi fare scelte avventate solo perchè sul momento ti piacciono.E se fra qualche anno poi non ti piacerà più?Non potrai mollare così,perchè non hai più voglia.E poi,i nostri progetti?Non ci hai pensato?Io volevo continuare a stare con te,ma adesso?Hai dimenticato tutto?»
«Non ho dimenticato niente.Anzi,ho passato un'ora in pena perchè non sapevo da che parte rifarmi.Ma pensa:potremmo andare entrambi in Francia,tu potresti studiare lì e lavorare anche,potremmo trovare anche una casa,chi lo sa..» ipotizzai.
«Sei tu quella brava a francese,non io.Sei tu quella a cui hanno offerto una possibilità,non a me.Sei tu che sei abituata alla Francia.Sei sempre
tu» ribadì il concetto «non io.E' il tuo futuro,messa così.Non il nostro»
«Proprio perchè si tratta del
mio futuro,dovresti aiutarmi a capire cosa fare,non inveirmi contro» incrociai le braccia al petto «sei il primo a cui l'ho detto proprio perchè speravo in un consiglio che potesse aiutarmi.Ma da ciò che hai detto,non vuoi che io abbia un futuro che mi piaccia»
Seil mio sguardo avesse potuto bruciare,Zayn sarebbe finito incenerito.Io gli avevo chiesto aiuto per una delucidazione,e lui non aveva fatto altro che confondermi le idee.Mi alzai arrabbiata e raccolsi la mia roba di fretta e furia,uscendo di casa come una furia.



Era anche per questo che avevo deciso di partire.Dovevo fare quel colloquio,che ci sarebbe stato fra tre giorni,ma volevo anche starmene un po' per conto mio.
Magari avevo avuto una reazione esagerata,ma era del mio futuro che stavamo parlando!
Avevo chiesto consiglio a lui perchè sapevo che mi avrebbe dato una risposta neutrale,invece ha voluto pensare solo al futuro che avremmo potuto condurre insieme.Ed io non avevo bisogno di complicazioni.
Non l'avevo più visto nè cercato dopo la discussione,doveva farmi sbollire ed io sapevo che se l'avessi rivisto,avremmo solamente litigato su questa storia della Francia,quindi forse era meglio così.
Dopo cena decisi di andare a fare un giro perchè morivo dalla voglia di vedere la città illuminata,quindi mi incamminai verso la Torre.Non era molto distante,una decina di minuti a piedi.
Arrivai lì sotto e rimasi senza parole:già di giorno la Torre era meravigliosa,di notte era illuminata e risplendeva.Sospirai,di fronte alla sua bellezza;ma la vista della Torre fu coperta dal buio.
«Mais qu'est ce-qu'il y a..?» iniziai a dire in francese,anche perchè nessuno mi avrebbe capito se avessi imprecato in inglese.
«Ti ho sempre trovata sexy mentre parli in francese» sentii sussurrare al mio orecchio.
Mi voltai sorpresa,gli occhi sgranati e la bocca aperta. «Zayn!» esclamai incredula «che diavolo..»
«Ti ho seguita» si strinse nelle spalle,sorridente «sono arrivato con il primo aereo che partiva da Londra,ho preso tutti i dati che avevi lasciato sul tavolo in cucina e sono venuto qua.Sono riuscito a farmi intendere da Jean-Claude e Pauline,che mi hanno detto che eri alla Torre.GoogleMaps è servito a qualcosa» mi mostrò l'iPhone con la scritta ''arrivato a destinazione''.
«Che ci fai qua?» domandai seria.
Ero sorpresa -felicemente- che fosse venuto dall'Inghilterra fino a Parigi per trovarmi,ma ciò non cambiava la nostra discussione.Era il mio ragazzo,certo,e lo amavo sempre come il primo giorno,ma c'era una cosa di cui dovevamo discutere.Ed era anche piuttosto importante,perchè si trattava di cosa avrei voluto fare dopo.
«Sono venuto per te» confessò «sono venuto per dirti che mi sei mancata,questa settimana.Mi è mancato vederti girare per casa,parlare con te -e litigare anche,perchè no.Ho sbagliato ad attaccarti,dovevo dirti le cose in modo diverso.Dovevo pensarci prima di dirti ciò che pensavo,perchè mi ci voleva un po' di più per assimilare ogni parola perchè,ammettilo,non è una cosa facile,eh!Ci ho pensato,comunque.E' il tuo futuro,è ciò che vuoi fare,ed io non posso fare niente per ostacolarti.Non posso impormi su di te,o su quello che vuoi fare.E' una tua scelta.Io non ti ho consigliato a dovere,ma alla fine sei tu che scegli»
Un attimo prima mi teneva fra le braccia,subito dopo mi aveva lasciata,ed io avevo iniziato a sentire freddo.Fra le braccia di Zayn avevo trovato un porto sicuro,lo scudo che mi serviva da tempo.
Ma adesso..avevo una sensazione strana.Si era infiltrata dentro di me a poco a poco,salendo su dalle braccia fino al cervello.C'era una frase che lampeggiava nella mia mente,e non era per niente positiva,come la sensazione che avevo.
Ora mi lascia.Sono sicura che ora mi lascia perchè non ce la fa a stare con me.
Lo vidi abbassarsi,un ginocchio toccava terra,l'altra gamba era piegata.Si schiarì la gola,come a prepararsi.Frugò nel taschino interno della sua giacca,per poi estrarre una scatolina blu.
Oh.
Oh.
«Ci ho pensato molto,da quando abbiamo discusso.Ho chiesto consiglio a Rose,Harry,Liam,Jennifer,Niall,Anne,Louis e Nancy.Sono andato anche dai tuoi genitori,questo fine settimana.Li ho contattati,e ci siamo incontrati un giorno che loro non erano a lavoro» spiegò -come se ce ne fosse bisogno- «ne abbiamo passate tante insieme,ma a me non bastano.Quando mi hai detto della Francia,non potevo crederci.Non potevo credere che ti saresti fatta una vita senza di me»
«Sai che non l'avrei fatto» risposi,la voce tremante.
«Lo so.Cioè,adesso lo so.Ma quando me ne hai parlato,ero confuso,e volevo solamente che tu restassi con me.Sei la mia migliore amica,la mia nemica,la mia fidanzata e,se accetti,sarai mia moglie» sospirò «quindi,Kate Sarah Watson..vuoi sposarmi?»
Ero shockata.Non me l'aspettavo minimamente.Ero paralizzata,le lacrime agli occhi e le parole che non ne volevano sapere di uscire.Delle persone si erano radunate attorno a noi mormorando sottovoce.Era un posto così strano per la proposta di matrimonio..
«Tu hai preso un aereo per la Francia solo per venirmi a chiedere di sposarti» realizzai,passandomi una mano fra i capelli «ed io non posso fare altro che dirti di si,senza altri giri di parole»
Zayn sfoderò un sorriso enorme,tolse l'anello dal velluto e me lo mise al dito,con mano tremante.
Le persone attorno a noi credo non avessero capito,nonostante l'anello,quindi il moro si sentì in dovere di dire «Elle a dit qu'elle va me marier!»,praticamente urlandolo,al che seguì un applauso.Mi sorrise raggiante,stringendomi fra le braccia e baciandomi.
«La signora Kate Malik..suona bene,non trovi?»




Oddio.
non posso credere di aver pubblicato anche questo.
speravo che questo giorno non arrivasse, ma non potevo fare la storia infinita, no? o forse sì?
ad ogni modo, cerco di non commuovermi come mio solito quando finisco una storia, mi faccio forza.
perchè, alla fine, ci si affeziona ai personaggi, ai loro caratteri e personalità, ci si affeziona alle loro avventure e una volta che non si deve più raccontare di loro, fanno sentire la loro mancanza.
mi mancherà scrivere di Kate, Zayn, Liam, Rose, Louis, Jennifer, Anne, Niall, Harry, Nancy, Sean, Perrie.. tutti loro sono stati importanti a modo loro nella storia e hanno un posticino nel mio cuore.
ringrazio l'ispirazione che venne nel 2012 -se non sbaglio- e il posto sperduto in cui ero.
ringrazio il mio povero piccolo pc che mi sopporta ancora e che non si è ancora fuso, perchè ne avrà ancora per molto, con tutto ciò che ho da scrivere.
ringrazio il film Il Mio Ragazzo E' Un Bastardo che ha in parte ispirato la trama.
ringrazio tutti voi, che senza di voi questa storia non sarebbe stata niente, solamente un file nascosto nell'hard disk mai aperto nè tirato fuori.
quindi qui, ad uno ad uno, c'è il nome di chi ha recensito la ff, e a cui voglio fare un enorme grazie perchè si sono presi il disturbo di scrivere qualche parola per me:
Emily__99
pia__98
lin_
Ele_payne
tonia1305
machi87
La Directioner Senza Nome
missmalikxx
Chaaaarliee* 
(a te un ringraziamento speciale perchè mi hai consigliata dall'inizio fino ad adesso, mi hai aiutata a farmi venire le idee)
Francy_CrazyMofos
freeandwildforever
fedlou
justdream
AriLovesSophiaBush
Malik_Mustafina
que*
(a te un altro ringraziamento speciale perchè so quanto ti è costato recensire data la tua pigrezza cronica -come la mia, dopotutto- e grazie anche perchè mi approfitto della tua wi-fi)
Mart1naD
Ashley_94
schmerz
Imfabulouiss_
Fede_Zayn
Niallusha
VeniVidiVici
Dany 03
liamsdoll
ohzjm
Fly_With_Me
HoDatoFuocoAllaPioggia
Samemistake_
ludsels
harrehsdimples
pharrell
smilen
cecilia040596
so_call_me_Directioner
Fire Human Guts
Harry_styles my love
tonia1305
AdrysCorner
_TommaKovic_

ringrazio chi ha messo la storia nei preferiti, nelle seguite, nelle ricordate, perchè anche senza il vostro aiuto, io non sarei qui a pubblicare l'epilogo.
grazie alle 101 recensioni, 142 preferiti, 44 ricordate, 185 seguite, e alle 69151 visualizzazioni.

è stato un periodo molto bello, quello in cui ho scritto la ff, un percorso fatto con tutti voi che mi sono stati accanto che adesso è arrivato al termine.
ovviamente continuerò a scrivere, ci mancherebbe altro, ma questa long si conclude con questo capitolo.
chissà, in futuro potrebbe arrivare qualche one shot sul loro futuro, è una mezza idea che mi frulla in testa, quindi attenzione a ciò che potrei pubblicare AHAHAHAH
che dire ancora?
grazie mille di nuovo. se volete, potete continuare a seguirmi con altre long.
e questa si conclude.
baci, Tellie. xx

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