Sympathy For The Devil

di hope_dreamOne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Your Innocence ***
Capitolo 2: *** "Play The Guitar" ***



Capitolo 1
*** Your Innocence ***


"Dio Esiste... Dio ti ama!"
esclamò il sacerdote vestito di nero gesticolando il fatto e strillando come se non lo sentisse nessuno in quella chiesa stupenda di Cheltenham; Janis si mise a quardare il soffitto e pensando "Dio davvero mia ama? allora perchè non ascolta le mie preghiere?"

La ragazza ebbe un dubbio, lei è sempre stata una ragazza che andava in chiesa per pregare e porre fine al comportamento del padre che abusava di lei, senza che la madre lo venisse a spere, lei non poteva fare niente perchè aveva paura... paura che il padre in qualche modo avesse picchiando la madre e lei.

Janis guardò l'uomo vestito di nero (sacerdote) e pensò, chiuse gli occhi e disse a bassa voce "se mi stai sentendo vorrei solo una cosa... vorrei un ragazzo o una ragazza che mi salverà da tutto questo... ti prego" Aprì gli occhi e sospirò.

Finita la messa uscì da quella chiesa, si guardò intorno e ad un certo punto si sentì osservata, cercò tra la gente qualcuno che la stesse fissando e lo trovò.

Era un ragazzo appoggiato su un albero con la sigaretta in bocca, era davvero bello : aveva gli occhi marroni a mandorla e quei capelli dorati che spelndevano al sole, la sua bocca era eccitante e quando metteva in bocca la sua sigaretta lo era ancor di più.

Janis lo fissò con i suoi occhi verdi che al sole dventavano gialli nel mezzo; lui fece un ghigno e se ne andò.
La ragazza era molto turbata ed essendo  molto curiosa si pose delle domande "chi era quel ragazzo? perchè mi fissava?" voleva sapere tutto, e mentre si sciolse i suoi capelli rossi che prima erano raccolti da uno chignon sua madre la chiamò per andare a casa.

La ragazza dagli occhi verdi annuì e entrò nella macchina.
Ad un certo punto passò la radio una canzone della cantante Janis Joplin, la ragazza incitò la madre ad alzare, ma alla sua domanda spense la radio dicendo "non devi sentire quella roba e specialmente quella donna che si droga", sapete Janis (la ragazza dagli occhi verdi) piaceva quella cantante era la sua preferita e era orgogliosa del suo nome uguale alla cantante.

Si mise appogiata al finestrino chiuse gli occhi e si addormentò sognando che quel ragazzo la vienisse a salvare da tutto questo .

Entrate in casa non vi era nessuno e questo a Janis dava un senso di allegria, se non c'era il padre lei poteva starsene tranquilla ma non per molto.

Ma il suo attimo di felicità svanì quando la madre disse "Devo andare ho un' urgenza al lavoro" Janis a queste parole scosse la testa "posso venire con te, non voglio stare a casa da sola" la madre sorrise accarezzò la guancia di Janis e disse "non ti preoccupare papà sta arrivando,e il pranzo sta su i fornelli" diede un bacio alla figlia e se ne andò lasciando Janis in pericolo.

Il padre stava arrivando e questo procurò un senso di odio, rabbia e paura alla ragazza, non sapeva cosa fare voleva porre fine a questa cosa una volta per tutte.
Si guardò intorno per cercare una via di fuga ma non la trovò, stava piangendo fino a che sentì una voce dicendo "vieni da questa parte".

Lei non fece caso a chi era ma voleva solo scappare, quella voce proveniva dalla finestra,era un ragazzo, ma dalla fretta uscì con lui lasciando il pericolo alle spalle.

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Capitolo 2
*** "Play The Guitar" ***


CHAPTER TWO:
Janis scappò da quella casa che a quell’ora fu occupata dal padre che cercava la figlia disperatamente, non si rese conto del ragazzo che la fece uscire così disse “grazie” e corse senza rendersi conto che l’uomo che l’ha aiutata era lo stesso di quello che la fissava uscita dalla chiesa.
Dopo un po’ di metri di distanza si fermò si rese conto che il tipo le era familiare, si girò lasciò che i suoi capelli rossi ondeggiassero liberi, lo guardò con i suoi occhi verdi che chiedevano chi fosse lui e perché la fissava.
Janis si avvicinò e chiese con aria molto curiosa “tu chi sei? Ci siamo già incontrati?” a quelle parole il ragazzo fece un piccolo sorriso e alla fine rispose “tu sei la ragazza da chiesa, si ci siamo già incontrati non ti ho parlato… ma i miei occhi lo fecero di più” lei corrugò la fronte facendo unire le sue sopraciglia, lei sapeva leggere le espressioni ma non fu capace a leggere le sue.
“Di che cosa parlavano i tuoi occhi?” il ragazzo ridacchiò facendo innervosire Janis e rispose “mah… niente di importante…” “lo voglio sapere!” disse la ragazza al quanto arrabbiata ma curiosa allo stesso tempo.
“Non sono il tuo servo… e per tanto non me ne sto a parlare con una ragazza di chiesa” Janis allargò le narici e esclamò con un modo interrogativo “allora perché mi hai aiutata e perché mi hai fissato in quel modo!” il ragazzo spalancò gli occhi mostrando bene le sue pupille marroni che erano davvero stupende.
Janis sbuffò incrociò le braccia e se ne andò in quella via piena di negozi.
Corse fino ad arrivare al suo migliore amico Mick Taylor che la faceva rallegrare o calmare con il suono della sua chitarra.
Suonò il campanello premendo più volte il bottone che provocava quel suono assai fastidioso, L’amico rispose sapendo che era la sua migliore amica Janis.
La ragazza entrò con fretta e disse “Mick suona !” Janis era molto turbata e si vedeva dal suo comportamento, ma si rese conto che era sbagliato fare così, allora guardò l’amico che aveva un espressione da ragazzo pieno di domande rivolte alla ragazza che poco prima lo aveva ordinato di suonare; Mick odiava essere il servo di qualcuno e di solito picchiava qualcuno se osasse ordinarlo a fare qualche cosa, ma non osava fare del male Janis non solo perché aveva il padre che abusava di lei o la picchiava ma perché era sua migliore amica.
Janis scosse la testa e disse “scusa davvero tanto ma ero talmente arrabbiata!” a quelle parole Mick disse “non fa niente ma non ci provare mai più. Riguarda tuo padre?”, Mick lo sapeva benissimo che il padre abusava di lei, aveva provato a denunciarlo ma lei non voleva perché aveva paura che un giorno il padre rovinava la vita del suo caro amico, ma Mick lo voleva fare per il bene di Janis e le aveva promesso che un giorno lo farà a costo di perdere la vita. Le voleva tanto bene era come una sorella per lui.
Janis fece no con la testa alla domanda di prima  “è per un ragazzo”, Mick si alzò dal divano con fretta pensando che questo tipo aveva fatto soffrire Janis, ma lei lo calmò dicendo “tranquillo non è quello che pensi ti spiegherò dopo, adesso mi puoi suonare Maybe della Joplin?” Mick annuì sorridendo.
Incominciò a suonare la sua amata chitarra, facendo cantare e ballare la sua amica.
 
 
 
 

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