A Birthday Not so lonely

di Agnese_san
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sam Pt 1 ***
Capitolo 2: *** Sam pt2 ***
Capitolo 3: *** Puck ***
Capitolo 4: *** Finn ***
Capitolo 5: *** Kurt ***
Capitolo 6: *** Rachel ***
Capitolo 7: *** Burt ***
Capitolo 8: *** Carole ***
Capitolo 9: *** Finn ***



Capitolo 1
*** Sam Pt 1 ***


SAM parte 1
“Noah, Sam è qui!”
Sam rabbrividì all’urlo di Sarah rivolto al fratello, ma tirò fuori la mano a pugno, a cui lei rispose timidamente, prima di salire le scale e aprire la porta della stanza di Puck.
 
“Ho portato il nuovo Assassins Creed” disse Sam ghignando “Tu fai schifo a AC, ti distruggerò”
Puck era seduto con le gambe incrociate sul letto, la chitarra sullo stomaco e un quaderno davanti a lui. “ amico, che ci fai qui?” chiese, nascondendo velocemente il quaderno e sistemando la chitarra accanto a lui.
 
“la sera dei giochi? Come tutte le altre domeniche da quando sono tornato? Insomma, a meno che non vuoi, amico…” Sam e Puck stavano uscendo insieme da quando era ritornato a Lima, ma c’era sempre una parte di Sam che aveva paura che Puck avrebbe presto cambiato idea, che si sarebbe ricordato della storia di Quinn e che avrebbe preferito nuovamente tirargli delle granite che uscire con lui.
 
Qualsiasi cosa successa con Quinn, era solo passato per Sam che era solo per Mercedes. Puck poteva avere Quinn se voleva ,e , supponeva, se lei lo volesse a sua volta. L’anno scorso il suo scopo era arrivare al top: Quarterback, usciva con Quinn, Leader del glee… ma quest’anno,  voleva degli amici.
Non importa quello che dicevano riguardo al glee che erano una famiglia, lui si sentiva ancora come uno straniero, e faceva schifo tornare a scuola dopo la settimana e scoprire che Puck e Mike avevano visto Avatar insieme, sbronzi, la domenica pomeriggio, perché era il film preferito di Sam, e loro lo sapevano, quindi perché non invitarlo ?! … comunque, il punto era, quest’anno Sam voleva degli amici.
 
Finn e Sam erano in una relazione migliore dell’anno precedente. Doveva esserlo per forza quando dormi accanto al letto dell’altro. Sam poteva chiamarlo migliore amico. Ovviamente, Migliore amico o no, quando vivi con qualcuno c’era sempre qualche problema e Finn aveva la pessima abitudine di togliersi i calzini nel mezzo della notte e buttarli nel letto di Sam.
 
Quindi ecco dove spuntava Puck. Era un bravo amico, Sam pensava. Un po’ crudo, ma in modo divertente, e ragazzi, il ragazzo giocava per niente. Sam aveva iniziato a rompersi un giorno dopo il glee riguardo la Ps3 di Finn e a quanto volesse giocare a Mario, e Puck lo aveva guardato e gli aveva detto “ Amico, Star worlds?” e aveva lasciato la sala, aspettandosi che Sam lo seguisse. E Sam lo aveva fatto.
 
E Ora Finn e Puck erano di nuovo amici, quindi Sam aveva due fantastici amici che erano amici fra di loro, ed era meglio di quanto pensasse. Ora, se solo poteva capire come sbloccare la situazione con Mercedes … di sicuro non voleva essere nemico di Shane, ovviamente.
 
“Si” disse Puck “ certo che voglio amico, pensavo solo che saresti stato con Finn e la sua famiglia stanotte, e probabilmente Rachel,  immagino. So che significa, odiavo essere l’estraneo nella famiglia. Ma Carole è fantastica, quindi, non avrebbero avuto problemi se tu fossi rimasto con loro. E la cucina di Hummel è mitica. Io sarei rimasto”
 
Sam era confuso “ Burt e Carole non fanno cene domenicali, pensavo lo avessi capito dato che sono qui ogni domenica.. le cene di famiglia di solito sono venerdì a casa loro, e si, Kurt è un fantastico cuoco, e Carole è molto accogliente. Burt e Carole in realtà sono fuori per il fine settimana, sarebbero dovuti tornare oggi, ma hanno chiamato stamattina dicendo che il loro volo era stato cancellato quindi non ce l’avrebbero fatta fino a domattina . E spero che tu abbia patatine o altro perché sto morendo di Fame pensando al cibo.”
 
Puck lo stava ancora fissando e Sam stava iniziando a sentirsi non proprio a suo agio.
 
xxx
 
n.d.T: Questa storia è stata scritta per il Glee Angst meme su questo sito. Purtroppo non mi sono salvata il link della storia e non so nemmeno il nome dell’autore originale ( potrebbe anche essere anonimo per quanto ne so) ma mi piace molto è ho pensato di tradurla :)

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Capitolo 2
*** Sam pt2 ***


SAM parte 2
 
“Finn è fuori con Rachel?” chiese Puck con la voce un po’ stranita, anche se Sam non capiva perché.
Aveva sentito che Puck era uscito con Rachel prima di Finn, ma Finn e Rachel erano insieme da motlo e non pensava che gli desse ancora fastidio.
 
“Nah, Kurt è a casa di Rachel facendo roba della NYADA, credo. Finn era da solo quando me ne sono andato.”
 
Puck si alzò improvvisamente “ andiamo. Ora andiamo a prendere del cibo e poi torniamo a casa tua.”
 
Sam seguì Puck fuori dalla stanza fino al piano inferiore. “Perché amico, preferisco stare qui. Dovrò uscire di casa ogni tanto. Inoltre Finn non era di umore fantastico quano sono uscito, e non voglio affrontare qualsiasi problema abbia con Rachel questa settimana”
 
Puck si lamentò ad alta voce “ Evans, il suo problema è probabilmente che è il suo fottuto diciottesimo compleanno e suo madre e Mr H sono fuori città, la sua ragazza è uscita con suo fratello invece che con lui, e i suoi amici stanno giocando senza di lui. Quindi ora andiamo alla casa dei Waffle lungo la strada e prendiamo quella fottuta capanna di Waffle che l’idiota adora e prendiamo un pezzo di torta mentre andiamo lì, dopo torniamo a casa tua, gli facciamo mangiare quella roba, lo facciamo ubriacare, e gli facciamo dimenticare che tutti lo hanno snobbato il giorno del suo compleanno. Ok?”
 
Sam annuì, al a ricerca improvvisa di aria. “ Puck, non ne avevo idea… lui non ha detto nulla. Burt e Carle dovevano ritornare stasera a casa, e pensavo che saremmo usciti quando sarebbero arrivati, ma non sono tornati quindi Kurt ha annullato tutto … pensavo fosse solo una cosa del congresso, pensavo avessero buone notizie o qualcosa del genere.. io non… merda. Sono un pessimo compagno di stanza, immagino”
 
Puck alzò le spalle “ Finn non ha mai avuto grandi compleanni. Sua madre non aveva molti soldi e lui odiava chiedergli le cose una volta capito che era difficile per lei ottenerle. Quando eravamo bambini eravamo solo lui, la madre ed io a mangiare il negozio di Waffle con un pezzo di torta, e mi ricordavo quanto cazzo facesse schifo, perché per il mio compleanno mio padre faceva dei party fantastici con le pistole d’acqua… insomma, prima che se ne andasse. Finn non ha mai voluto nulla per il compleanno eccetto per le persone di filarselo, amico”
 
 Sam capiva la povertà molto meglio in modi che non pensava fossero possobili. Per il suo compleanno era solito avere grandi feste, come quelle che dava il padre di Puck, fino a che non era diventato troppo grande, ma anche allora riceveva regali costosi e molti soldi, fino all’anno scorso, quando aveva celebrato il suo compleanno in una stanza di un Motel con i suoi genitori e i suoi fratelli. I ragazzi gli avevano fatto una carta decorata a mano e i suoi parenti si erano scusati per non avergli potuto comprare nulla, e la sua mamma aveva pianto… quindi, si, Sam capiva. Perché non avrebbe scambiato quella carta per nessun IPod del mondo

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Capitolo 3
*** Puck ***


PUCK
 
Puck non si era aspettato che Sam si presentasse quella notte, quindi aveva deciso di lavorare un po’ sulla nuova canzone che stava scrivendo. Ma era un fottuto segreto che Puck scrivesse canzoni, quindi quando Sam entrò all’improvviso Puck nascose il quaderno più velocemente possibile.
 
Dopo aver realizzato che Sam non aveva idea che fosse il compleanno di Finn, e che sia Kurt che Rachel erano troppo  presi a pensare a se stessi per ricordarselo, Puck sapeva che era il momento di mettersi all’opera : Operazione TirareSuFinnCheProbabilmenteStaPiangendoComeUnaRagazzinaPerchèTuttiSiSonoDimenticati… okay, sul nome ci doveva lavorare
 
Avevano provato a chiamare sia Kurt che Rachel dal telefono di Puck, ma nessuno dei due era a portata di orecchio o nessuna stava controllando il telefono. Il nome di Puck non era solito apparire spesso sul loro telefono. Come ultima speranza gli lasciò un messaggio “ CHE CAZZO. 18esimo di Finn. Dv Czz Siete voi 2?”
 
Arrivando alla casa degli Hummel-Hudson, Sam e Puck presero il cibo e l’alcol e entrarono in casa. La prima cosa che Puck notò era che la TV non era accesa, e che la casa era silenziosa. Poggiando le cibarie sul bancone della cucina, fece gesto a Sam di fare lo stesso, prima di salire le scale diretto alla camera di Finn.
 
La Porta era chiusa, ma invece di bussare, Puck la aprì giusto il poco per vedere dentro. Non erano nemmeno le 9.30, eppure Finn era già a letto. La schiena era rivolta alla porta, ed era rannicchiato su se stesso, come quando c’era una tempesta ed era spaventato dai tuoni. Puck era un tipo  troppo cazzuto, anche da bambino, da ammettere che ne aveva paura anche lui, ma non si era mai preso gioco di Finn per svegliarsi in lacrime durante un temporale, quindi immaginò che era praticamente la stessa cosa.
 
Merde come queste erano il motivo per cui Finn e Puck erano ancora amici.  Perché, ammettiamolo, Puck aveva combinato un bel po’ di stronzate nei confronti di Finn, ma ritornavano sempre alla modalità “Fratelli” dopo un po’. La cosa di Quinn era stata la più lunga da sistemare, ma adesso erano tornati, ed era questo l’importante. Era fottutamente ironico, ora che Puck ci pensava, che Quinn aveva creato una connessione tra lui, Finn e Sammy Evans. Lei aveva tradito Finn per Puck. Aveva mollato Puck quando era andato in riformatorio per Sam. Poi aveva tradito Sam con Finn. Una specie di cerchio. Ora erano tutti andati oltre, ed erano amici meglio di prima.
 
Puck guardò alle sue spalle a Sam, sperando che capisse il “segui me” che gli stava lanciando, e Sam annuì, quindi sperò di aver ricevuto il messaggio giusto. Puck prese un profondo respiro e iniziò a spegnere e ad accendere la luce, urlando “ Hudson forza, è ora di svegliarsi. Abbiamo i Waffle di sotto e quella cosa è per tre fottute persone. Se le mangio tutte finirò per sentirmi male di nuovo, e te lo giuro, ti vomiterò sul cuscino. E’ una minaccia amico, esci da quel fottuto letto.”
 
Finn reagì come Puck sperava. Fece un salto in aria di un metro e si arrotolò alle coperte, prima di cadere miseramente al suolo con un tonfo. Dal pavimento guardò intontito ai suoi migliori amici.
 
“Ma che cazzo, amico?” chiese Finn, accettando la mano che Sam gli stava offrendo.
 
“Ma che cazzo, amico?” lo prese in giro Puck. “ in diciotto anni mi sono perso solo un compleanno, amico. E sai cosa? Mi sono mancati quei fottuti Waffle. Quindi quando Sammy mi ha chiamato e mi ha detto tua madre era fuori per il fine settimana e che Kurt e Rachel sono fissati solo sui loro culi, ho pensato, CFP?”
 
Finn stava sorridendo a metà. Quello era un inizio “ Cosa farebbe Puck?” ipotizzò.
 
“Cosa farebbe Puckasaurus, amico. Andiamo. So cosa farebbe Puck, io sono Puck. Puckasaurus dall’altro lato, pensa solo “ Cosa c’è per me?”. Di solito funziona sotto le gonne delle ragazze, ma oggi, oggi è per i Waffle. Quindi andiamo a mangiare quei maledetti Waffle. E abbiamo una torta, giusto Evans?”
 
Puck sapeva che la stava facendo suonare come se Sam avesse deliberatamente telefonato a Puck per dirgli che tutti si erano dimenticati il compleanno di Finn. Sam aveva uno sguardo apprensivo, come se stesse per scusarsi, ma Puck scosse debolmente la testa. Era meglio che Finn pensasse che due persone si erano impegnate per lui che solo una. Sam annuì. “ Già, torta al cioccolato. Puck ha detto che era la tua preferita. Da quel ristorante che sta venti minuti fuori dalla città.

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Capitolo 4
*** Finn ***


 
Finn si sentiva una merda.
 
Sua madre e Burt avevano chiamato quella mattina dicendo che gli volevano bene e che speravano che lui passasse un buon compleanno ma dicendo anche che non sarebbero riusciti a tornare fino al giorno dopo. Burt era sembrato molto desolato realizzando che Finn non aveva mai passato un compleanno senza la madre e che era praticamente colpa sua se erano a Washington in primo luogo.
 
Finn si era depresso, ma si era rallegrato un po’ quando Burt gli disse dove trovare i soldi in ufficio e di portare lui, Kurt, Rachel, Sam a cena fuori. Burt aveva anche detto che poteva invitare Puck, e al signor Hummel non piaceva Puck.
 
Ma appena Finn aveva detto a Kurt che Burt e Carole non c’erano ma che potevano ancora andare a cena fuori, Kurt l’aveva solato, informandolo bruscamente che se suo padre non lo forzava, lui e Rachel avevano cose più importanti da fare, come preparare le audizioni per la NYADA, che cenare con loro tre.
 
Finn non riusciva a capire perché Kurt non voleva passare il suo compleanno con lui. Kurt non lo aveva chiamato fratello, tipo, il giorno prima? Al compleanno di Kurt Fin aveva pure indossato una giacca. Finn aveva allora chiamato Rachel, ma Kurt la aveva evidentemente chiamata appena era uscito di casa. Prima che lui potesse dire “Cena di compleanno” lei aveva affermato che Kurt aveva ragione, che potevano cenare altre volte, ma le audizioni si avvicinavano e dovevano provare.
 
Quindi suo fratello e la sua ragazza preferivano passare il compleanno insieme invece che con lui. Ciò era fantastico. Magnifico. Prima non era bravo abbastanza per avere una borsa di Studio, non era bravo abbastanza per la NYADA, lui non era… semplicemente abbastanza. Loro gli avevano detto, in momenti diversi, di non pensarla così. Quella era sottovalutarsi. Ma i comportamenti di quella sera avevano reso chiaro come la pensavano.
 
Quindi quando Sam gli aveva detto ”vado da Puck” alle sue spalle, Fin non aveva nemmeno protestato. Si era seduto sul divano guardando il nulla per un’ora e mezza, prima di decidere di andare a dormire. Almeno addormentato non si sarebbe sentito così male.
 
Addormentarsi fu più difficile del previsto, ricordava che si continuava a girare nel letto, muovendosi e scalciando le coperte senza trovare una collocazione. Finn era sempre abbastanza veloce a schiarirsi le idee. Finalmente decise di mettersi gli auricolari nelle orecchie, mise il timer a 15 minuti, e lanciò la playlist dei Journey. Dovette saltare un po’ di canzoni che gli ricordavano della sua ragazza, ma eventualmente…
 
La cosa successiva che sapeva è che i trovava sul pavimento. Le luce si stavano accendendo a sbalzi e ha avuto paura per un attimo di un rapimento alieno, ma dopo aver visto il ghigno di Puck e il sorriso esitante di Sam voleva sapere cosa diavolo stava succedendo.
 
 La cosa era a tratti divertente, a rtatti no. Si era dimentico che tipo di amico era Puck. Probailmente la maggior parte del tempo sarebbe stato un coglione, ma aveva questi momenti dove sapeva esattamente cosa Finn aveva bisogno per smetterla di sentirsi a terra. Come quando Santana continuava a sfotterlo per io suo corpo ogni fottuto minuto di ogni fottuto giorno e Puck gli aveva detto che doveva accompagnarlo in sala pesi con lui perché voleva fare un po’ di flessioni e gli serviva qualcuno abbastanza forte da mettersi sulla schiena.
 
Sam anche era diventato un fantastico amico durante l’anno. E si, sapeva che Sam non era a conoscenza che era il suo compleanno e che Puck lo stava comprendo, ma era li, ed era meglio di niente. E sul serio, una cassetta di Waffle era per tre quindi Sam doveva rimpiazzare sua madre.
 
Si stava anche divertendo: stesi sul divano, mangiando Waffle e sparlando con i ragazzi. Se fosse stata una notte diversa dal suo compleanno sarebbe stata perfetta, ma questa… non era esattamente come se l’era immaginata.
 
Era anche a metà nella fossa.
 
“è solo che… Insomma per il compleanno di Kurt siamo andati in questo scomodo ristorante, e mi sono anche vestito bene, e ho usato bene forchetta e roba varia, e ho cenato con i padri di Rachel per il suo compleanno, amico, se incontrare un padre solo è spaventoso, pensa a due. Ma l’ho fatto, no? E ora loro sono insieme invece che con me, e fa schifo, sai? Perché Rachel è la mia ragazza e un giorno la sposerò, e Kurt è mio fratello e gli voglio un cazzo di bene. Non sono stupido, no? È giusto che io sia incazzato?”
 
“No Stupido” balbetto Puck, e Sam annuì vigorosamente. Tra i tre si erano finiti i Waffle, un torta, e entrambe le casse di birra.
 
“Tu sei un fottuttissimo fantastico amico, Finn. Io sono una merda, e Sam è anche lui tipo una merda” Sam fece un verso indignato prima di alzare la spalle in accordo. “ Sei comunque meglio di me, amico, e tu sei il top, Finn. Quindi con questa festa di depressione, vado a irrompere nell’armadio dei liquori dei tuoi genitori.”

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Capitolo 5
*** Kurt ***


Kurt
 
Kurt era arrivato da Rachel intorno alle 3.00 e avevano provato fi da allora. Perfino Rachel fu fu pronta a smettere quando si resero conto che era quasi mezzanotte. Kurt stava morendo di Fame, non si erano fermati nemmeno per cenare, avevano solo bevuto dell’acqua quando la loro voce si stava seccando.
 
Kurt stava prendendo la sua giacca quando notò il cellulare non toccato di Rachel che faceva luce dal tavolo. “ hai un messaggio, Ms popolarità. Ci scommetto il mio stipendio in Wicked che è il mio caro fratello che si lamenta che ha fame, e che ci scoccia perché non ci siamo uniti a lui per cena.”
 
Rachel lo ignorò, sorridendo mentre afferrava il telefono. Il suo sorriso cadde miseramente mentre leggeva il messaggio.
 
“oh,no! Kurt, controlla il telefono. Siamo terribili persone”
 
Kurt afferrò il telefono e lesse lo stesso messaggio. Non poteva non essere d’accordo con lei. Il fatto che era stato Noah Pockerman a chiamarli rendeva tutto molto peggio. Kurt, e sapeva anche Rachel, aveva trascinato Finn ai loro compleanni e loro avevano lasciato Finn da solo.
 
Arrampicandosi sulla sua macchina, non era sorpreso di vedere che Rachel aveva già chiuso la porta del passeggero.
 
“mi sento uno schifo” ammise Kurt “ Papà e Carole erano via e io ho solo… me ne sono dimenticato. Come ci si dimentica del compleanno del fratello.”
 
“e quello del proprio fidanzato?” sussurrò Rachel
 
Furono silenziosi per il resto del viaggio e si lanciarono uno sguardo apprensivo prima di aprire la porta.

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Capitolo 6
*** Rachel ***


 
Rachel
 
Ricevere messaggi era una esperienza nuova per Rachel. Era stata nella lista di qualche messaggio malefico in passato, spesso per mano di alcuni dei più popolari membri del glee club, ma sorridere vedendo il suo telefono lampeggiare?  Questo era nuova.
 
Il suo sorriso vacillò quando vide che il messaggio era du Noah, non di Finn, ma Noah era ancora suo amico (almeno quella settimana) quindi supponeva che non era nulla di malefico.
 
Il sorriso se ne andò in attimo quando lesse il messaggio. Era il compleanno di Finn. Era ovvio che era il compleanno di Finn. Come poteva essere così stupida?
 
Lesi si ricordava  quanto si era sentito inappropriato al suo compleanno. Ma era rimasto, e aveva parlato con i suoi papà, e lei era stata felice e orgogliosa della loro relazione. E ora lui stava spendendo il suo compleanno con Noah e presumibilmente Sam perché lei e Kurt erano stati troppo distratti dalle loro vite da dimenticarselo.
 
La vista che le diede il benvenuto nella casa degli Hudson-Hummel sarebbe stata divertente sotto altre circostanze. Puck era steso sul divano, russando pesantemente, abbracciando il cuscino al petto come un animale di peluche.
 
Lei e Kurt salirono al piano superiore, notando le bottiglie vuote di Birra in cucina e in salotto, e fecero capolino nella stanza di Finn. Lui e Sam erano andati a letto in uno stato ovviamente pietoso: Entrambi i ragazzi  erano ancora in Jeans e la testa di Sam era dove dovevano essere i piedi. E la lampada da letto di Finn era sul pavimento.
 
“Penso che dovremmo lasciarli dormire” sussurrò Kurt, e Rachel fu d’accordo. Loro avevano ovviamente bevuto molto
 
“vuoi dormire nella mia o infilarti in quella di Finn? Io mi sveglierò presto per pulire le bottiglie e magari fargli la colazione. Mia Gaga, Rachel, mi sento davvero uno schifo. Gli ho perfino comprato il regalo, settimane fa. Mi sono solo distratto con La NYADA.”
 
“Penso che starò qui” disse Rachel, e Kurt la lasciò li.
 
Guardando attentamente alla figura addormenta del suo fidanzato, Rachel alzò dolcemente una della sue braccia, prima di arrampicarsi sotto di lui. Lei sorrise felice quando lui, anche nel sonno, usò quel braccio per stringerla ancora di più al suo petto. Proprio come Noah aveva fatto con il peluche, pensò Rachel, mentre si addormentava.

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Capitolo 7
*** Burt ***


Burt
 
Burt aprì la porta della rumorosa cucina. Kurt, Sam, e per qualche ragione, Noah Puckerman, erano insieme, cucinando, ridendo e pulendo.
 
“Sam” disse “ va ad aiutare Carole con i bagagli, ti dispiace?” Sam annuì, e Burt notò lo sguardo colpevole riguardo qualcosa.
 
“Quindi… Kurt, Puckerman, dove siete andati alla fine per il compleanno di Finn la scorsa notte?”
 
Kurt si mosse a disagio, e Puck non voleva nemmeno incontrare il suo sguardo.. “ Senta, Mr H” iniziò Puck, ma Kurt lo interruppe
 
“papà, ho fatto una cosa veramente crudele e imperdonabile e mi sento terribilmente in colpa per questo”
 
Burt annuì calmo, per quello che sapeva probabilmente aveva rovinato la maglietta preferita di qualcuno. Quel ragazzo non era nulla, se non drammatico.
 
“che è successo, Kurt?”
 
“Papà, io e… Rachel, ci siamo dimenticati il compleanno di Finn. Cii ha detto che voi non sareste tornati a casa, quindi la cena di famiglia non si sarebbe fatta, ma che potevamo comunque andare a cena fuori e io… io gli ho detto che, che io e Rachel avevamo cose più importanti da fare per l’audizione della NYADA che andare a cena con lui e i suoi amici. Io … mi sono dimenticato. Non mi era ricordato perché avevamo pianificato quella cena. Ho presunto che c’erano News dal congresso.
 
Sam e Carole erano ritornati a quel punto e Sam si unì al dialogo.
 
“Non sono solo Kurt e Rachel. io nemmeno lo sapevo. Me ne sono andato da Puck per giocare ai videogiochi come ogni settimana , ma Puck… be, lui sapeva che era il compleanno si Finn e mi ha chiesto cosa ci facevo lì. E allora ha capito che Finn era da solo, sapeva ciò che Carole era solita fare per il compleanno di Finn… la scatola di Waffle e la torta per cena, quindi abbiamo preso il cibo e e abbiamo portato un po’ di birra… scusa Burt… volevamo solo farlo stare meglio.”
 
Burt annuì, decidendo di lasciare il discorso birra-fuori-da-questa-casa ad un’altra giornata. “ Be, Kurt, Sam… non posso non dire di non essere deluso. Il diciottesimo compleanno è un grande traguardo, e sono grato a Puckerman che Finn non lo abbia speso da solo

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Capitolo 8
*** Carole ***


Carole
 
Carole permise a Sam di portare il bagaglio più grande, ma insistette nel portare da sola le altre due borse.
 
Era veramente un ragazzo dolce, e aiutava molto. Non aveva avuto ripensamenti nell’accoglierlo nella sua casa e non pensava che ne avrebbe avuti.
 
“Carole, non sapevo che era il compleanno di Finn ieri” ammise Sam mentre portava il bagaglio nel portico. “ Kurt e Rachel si sono dimenticati. Se non era per Puck, avrebbe speso l’intera serata da solo. Mi dispiace sul serio, mi sento veramente male per questo.”
 
Per suo orrore, carole sentì lacrime nei suoi occhi. Fermò Sam con una mano sulla spalla. “ Sam, Noah è sempre stato un fantastico amico per Finn. Nonostante tutto quello che è successo. E anche tu sei un fantastico amico per lui, non dubitarne. Sono sicura che anche Kurt e Rachel si sentono male riguardo a questo, no? Cosa avete finito per fare?”
 
A quel punto erano vicino alla cucina e sentirono le scuse di Kurt. Sam spiegò a Burt e a lei stessa cosa avevano finito per fare, cosa Noah aveva organizzato, e Carole sorrise.
 
Cercò la mano del ragazzo e gli e la strinse prima di avvicinarlo in un abbraccio. Sapeva bene che il fatto che Sam e Kurt lo stavano vedendo stretto nel suo abbraccio lo stava uccidendo, Ma Noah era sempre stato parte della famiglia.
 
“Ci sei mancato l’anno scorso, Noah” sussurrò “ lui non lo ha ammesso… ma sai bene che quei Waffle sono troppo grandi per due persone. Non è solo una nostra tradizione, mi e di Finn, ma è anche una tua. Sono felicissima che sei riuscito a dare a Finn il compleanno che voleva.”
 
Lui la allontanò, e Carole notò che stava arrossendo “ non è stato un problema”
 
“d’accordo” lei batté le mani insieme “ dov’è il mio grande festeggiato adesso? Abbiamo dei regali per lui”
 
I tre ragazzi si lanciarono una occhiata, prima che Kurt prendesse la parola, esitante. Lui evitò gli occhi del padre, e disse “ è ancora nel suo letto. E, beh, Rachel è con lui”
 
Carole si congelò, e Burt iniziò a ricordargli riguardo le regole della casa, prima che la donna alzasse la mano “ ragazzi, se adesso salgo in camera, assisterò a qualcosa che non vorrei vedere?”
 
Noah emise uno squittio acuto, e poi si guardò inorridito, facendo ridere gli altri.
 
Sam parlò “ ho dormito con loro anche io, Carole. Rachel è arrivata con Kurt queando è tornato a casa, noi stavamo già dormendo. Lei è solo restata. Quando mi sono svegliato non c’era nulla … di strano. Penso che non avrai problemi.”

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Capitolo 9
*** Finn ***


Finn
 
Finn sentì i loro genitori che entravano in casa e immaginò che stavano ricevendo l’intera storia da Kurt, Sam e Puck, se era ancora in giro.
 
Era stato abbastanza sorpreso quando si era svegliato con Rachel tra le sue braccia. Stava ancora indossando i vestiti e, per qualche ragione, anche lui, ma l’istantaneo mal di testa che provò quando cercò di alzarsi gli fece ricordare esattamente perché non era pronto per il letto.
 
L’aveva svegliata, e aveva ascoltato le sue scuse, ancora e ancora per essersi dimenticata del suo compleanno. Per qualche ragione, svegliarsi con lei tra le braccia, non l’aveva turbato per niente. Gli aveva detto che era contento di vederla ora, e avevano parlato piano fino a quando non avevano sentito i genitori rientrare.
 
Quando sua madre e Burt erano saliti, Finn e Rachel era in maniere completamente appropriate, schiena contro la spalliera del letto e le sue braccia intorno a quella della ragazza.
 
Rachel si era ovviamente lanciata in una lunga scusa per essere nella stanza di Finn, che era off-limits, ma sua madre e Burt avevano sorriso. “ va bene, per questa volta, Rachel. Visto che era il compleanno di Finn e che è stato una specie di disastro.”
 
Finn si alzò per dare a sua madre un abbraccio di compleanno “ Puck ha portato la cassetta di Waffle” sorrise lui, e lei annuì con le lacrime agli occhi.”
 
“Ti conosce, tesoro. Mi dispiace di essermelo mancato”
 
Finn era felicissimo in quel momento. “ ieri ha fatto un schifo, mamma, ma la scorsa notte è stato abbastanza divertente quando Sam e Puck si sono presentati, e poi questa mattina con Rachel … intendo, dopo che è arrivata, questa mattina… presto”
 
Burt gli diede una pacca sulla spalla “ stavolta lasciamo perdere, ragazzo. Ora vieni giù. Tuo fratello ha convinto Sam e Puck a cucinare, e sono abbastanza curioso di sapere se finirà in un disastro. Inoltre, io e tua madre ti abbiamo portato qualcosina.”
 
Finn sorrise, cercando la mano di Rachel per afferrarla. Mentre seguivano i genitori al piano di sotto, Finn rifletté che forse non era stato il peggiore compleanno. Aveva avuto il suo migliore amico, e Sam che era un fantastico ragazzo. Kurt e Rachel erano stati un po’ troppo preoccupati con se stessi, ma se n’erano ovviamente pentiti, e svegliarsi con Rachel era stato fantastico, e Kurt gli stava preparando quella che sarebbe stata una fantastica colazione. Probabilmente con il bacon. Vero bacon. E ora che sua madre era tornata, con Burt, si sentiva abbastanza bene. Non un brutto 18° dopo tutto.

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