una dura guerra

di 50shadesofLOTS_Always
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** riassunto ***
Capitolo 2: *** interrogatorio ***
Capitolo 3: *** un giorno di coccole ***
Capitolo 4: *** addestramento ***
Capitolo 5: *** sangue Rahl ***
Capitolo 6: *** partenza ***
Capitolo 7: *** la prima battaglia ***
Capitolo 8: *** le prime parole di Erin ***
Capitolo 9: *** libertà ***
Capitolo 10: *** tornare a casa ***
Capitolo 11: *** una cena per due ***
Capitolo 12: *** matrimonio ***
Capitolo 13: *** il lupo di nebbia ***
Capitolo 14: *** voltarsi indietro ***
Capitolo 15: *** una dolce notte in tenda ***
Capitolo 16: *** cinque anni dopo ***



Capitolo 1
*** riassunto ***


Angolo Autore: Salve Lettori! Ecco qua come vi avevo promesso la nuova storia. Per chi mi segue da poco,consiglio di leggere (se non l'ha già fatto) la precedente Ff "Finalmente una nuova vita" e poi questa. Per chi invece attendeva il seguito,pregustatevi il riassunto. Baci ^^

Ps: recensite,se vi va!




Richard e Kahlan,dopo aver sconfitto il Guardiano,giungono a Palazzo del Popolo. Dopo un breve litigio fra i due,Nicci si presenta e annuncia di lavorare per un certo Jagang che rapisce Kahlan per un mese;con l'obbiettivo di usarla per far nascere un bambino. Ma i suoi piani saltano e per divertirsi,rapisce anche Cara e la stupra senza pietà. Richard giunge da entrambe e deve scegliere chi salvare: Kahlan o Cara. Sceglie Kahlan e la tenda in cui le donne si trovavano,esplode trascinando con sé la Mord-Sith. Jagang scompare misteriosamente. Dopo un solenne funerale,Kahlan si accorge di essere incinta di Richard,che dapprima -scioccato per la morte di Cara- neanche se ne rende conto. Dopo la gravidanza,Kahlan dà alla luce una bellissima bambina: Erin. Richard è deciso a sposare Kahlan,ma dopo la proposta -quando sono già iniziati i preparativi per le nozze- ricevono notizie di un esercito imponente che li circonda. E' Jagang. Ce la faranno Richard e Kahlan a sposarsi? Ma soprattutto,che esito avrà questa guerra?

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Capitolo 2
*** interrogatorio ***


Kahlan camminava vicina a Richard,con Erin che dormiva sulla sua spalla. Si erano alzati presto per interrogare Nicci,ma Kahlan non voleva ffidare la piccola ad una Mord-Sith e non voleva neanche disturbare Zedd ad una tale ora. Arrivarono alla cella ed entrarono con cautela mentre una guardia sosteneva per loro una torcia. Un altra guardia,armata fino ai denti,entró per accertarsi che non accadesse niente di spiacevole. Nicci alzò gli occhi verso Richard,che rimase vicino a Kahlan. La Sorella si sentiva bene tutte le volte che lo vedeva. E la Depositaria se ne accorse. Ma a stupore di Nicci,ella rimase immobile. Fredda,tenendo comunquemente un calore affettivo nei confronti della bambina che reggeva fra le braccia << Ma che bella bambina... >>. Gli occhi di Richard pervero diventare metallo. Fu allora che la Sorella capì che quella era la loro figlia. Dopo tutto era quasi un anno che era rinchiusa in quella cella << Quali sono i piani di Jagang? >> chiese Richard piatto. Nicci lo guardò << Non c'è Cara a sciogliermi la lingua... Che peccato... >>. Richard la scrutò e capì come Jagang aveva scoperto i veri sentimenti della Mord-Sith. Era stata Nicci << Tu! >>. La prese di scatto per la gola << Richard! >>. La voce di Kahlan tuonò nella cella. Era un tono diverso. Era un comando. Non era il solito tono che usava con lui << Kahlan,lei ha... >> tentò di ribattere << Lo so... - rispose lei con più calma - Ma non è ciò che ci serve... >>. Richard le abbozzò un sorriso come per ringraziarla,poi lascio il collo di Nicci che aveva ripreso a respirare meglio. La squadrò da capo a piedi << Rispondi alla mia domanda... >> << No... >> continuò l'incantatrice. Al che,Kahlan si avvicinó scansando Richard << Senti,mettiamo le cose in chiaro. Se non rispondi alle domande che ti facciamo,ti porto al campo di Jagang e ti lascio lì totalmente nuda. Credo che preferisci un'Agiel che fare da puttana ad un branco di sudici ignoranti - Richard sgranò gli occhi,non aveva mai sentito Kahlan parlare così - A te la scelta >>. Nicci sosteneva lo sguardo della Depositaria,ma non ci sarebbe riuscita ancora per molto << Ma chi vuoi prendere in giro,Madre Depositaria. Io e te sappiamo bene che quella che tieni in braccio non ha sangue Rahl >>. A quelle parole,Richard parve irrigidirsi. E se Erin fosse davvero figlia di Jagang?,pensò. Kahlan rimase impassibile,continuando a fissare la donna. Le strinse la gola << Va bene... - biascicò Nicci sotto la presa ferrea di Kahlan - Io... So solo... Che vuole conquistare... Il D'Hara... E riceve... Scorte e soldati dal Vecchio Mondo... Ogni giorno... Non so altro... Lo giuro... >>. Kahlan se ne accertò,poi le lasciò la gola. Guardò Richard che ancora non aveva mosso un muscolo << Andiamo... >>. I due uscirono e tornarono in camera senza dirsi una parola.

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Capitolo 3
*** un giorno di coccole ***


Richard chiuse la porta e ci si appoggiò per osservare Kahlan mettere Erin nella culla. Lei si bloccò,ma continuò a dargli le spalle << Io... >> << Lo so... -la interruppe lui- Erin è nostra figlia,perchè l'abbiamo concepita quella meravigliosa notte. Precisamente due notti prima che tu venissi rapita da Jagang... >>. Mentre lo diceva,si avvicinò a lei sorridendo. Kahlan sentì le mani di Richard posarsi sui fianchi. Abbassò lo sguardo sorridendo mentre lui la baciava sul collo assaporando il profumo della sua pelle << Temevo che pensassi che non fosse tua figlia... >> ammise lei. Richard la strinse di più e le passò una mano fra i capelli,spettinandoli. Era così preso da lei,che neanche si accorse di star respirando velocemente. Lei sorrise << Richard... Stai bene...? >> << No... -la voltò verso di sè- Facciamo l'amore... >> sussurrò lui guardandola negli occhi. Non c'era lussuria. Magari passione. Ma era l'amore vero a guidare il desiderio. Kahlan sorrise e gli passò una mano fra i capelli << Se è quello che desideri... >>. Sentì Richard abbracciarla mentre si perdevano in baci appassionati..
Più tardi,i due erano impegnati a coccolarsi. La morse piano poco sopra il seno mentre lei gli arruffava i capelli. Era piacevolmente stanca. Richard sbuffò irritato,quando qualcuno bussò alla porta << Chi è? >> chiese << Generale Zammer,Lord Rahl. Mi spiace disturbarla,ma devo farle rapporto >>. Richard si avvolse in un lenzuolo mentre Kahlan coprì le nudità come meglio poteva. Aprì la porta e lasciò entrare l'uomo,che vedendoli in déshabillé,capì immediatamente la situazione.  Cercò di sembrare disinvolto. Chinò il capo verso Kahlan << Madre Depositaria... -poi guardò Richard- Lord Rahl,le cifre parlano chiaro:ci saranno almeno cinquecentomila soldati nemici,ma le Sorelle dell'Oscurità sono solo una ventina >>. Richard si passò una mano fra i capelli << Quante reclute abbiamo a nostra disposizione? >>. Il generale spostò il peso da una gamba all'altra << Solo la metà... Duecentocinquantamila... >> << E le Mord-Sith? >> << Qui a Palazzo cinquanta,ma se le chiamiamo dai templi,possiamo arrivare a cento >> rispose il generale << Bene. Voglio qua a Palazzo tutte le Mord-Sith. Mandate i messaggeri di notte,così ci saranno meno problemi >> disse Richard cercando di pensare al da farsi << Sarà fatto,Lord Rahl. Ora... Con permesso... >>. Zammer uscì e Kahlan guardò Richard << Ehy... -lui alzò gli occhi verso di lei- Ce la faremo... >> disse abbozzando un sorriso << Oh,sì certo... -borbottò lui- Abbiamo solo metà dei soldati necessari... Abbiamo una ventina di Sorelle da affrontare... >>. Mentre Richard continuava ad elencare le varie difficoltà,Kahlan incrociò le braccia e lo guardava,camminare per la stanza,con un cipiglio divertito.
Lui si fermò a guardarla << Mi stai ascoltando? >> << Pensa alla soluzione,non al problema... >> disse lei alzando un sopracciglio. Richard rise lievemente,scosse la testa mentre abbassava lo sguardo << Ma come fai? >> chiese lui guardandola mentre le si avvicinava << Come faccio cosa? >> << Come fai ad essere così... Voglio dire... Riesci sempre a farmi calmare... >> disse mentre si allungava su di lei senza schiacciarla << Amore... Io sono nata per rimediare ai tuoi ''difetti''... Come tu sei nato per rimediare ai miei... >> rispose sorridendo mentre gli passava una mano sul petto nudo << Neanche gli spiriti sanno quanto ti amo... >>. La baciò mentre Kahlan si lasciò coccolare.

Il giorno dopo,Richard e Kahlan erano seduti al tavolo e stavano aspettando tre generali e due capitani delle truppe D'Hariane. Quando gli uomini entrarono nell'ombrosa stanza,rimasero sorpresi nel vedere la Madre Depositaria. Chiusero la porta e si sedettero,apparentemente a disagio. Parlarono a lungo su come organizzare l'esercito,le armi giuste,le risorse necessarie e quant'altro. Kahlan passò quelle due interminabili ore ad ascoltare le urla e le discussioni di Richard e dei cinque uomini. Quando non ne potè più. Sbattè il pugno sul tavolo << Basta! >>. Tutti si voltarono a fissarla,accigliati. Perfino Richard la guardò stupito << Dico... Siete solo cinque idioti! Come possono bastare le scorte a palazzo per un esercito di oltre duecentomila uomini?! Ma lo avete il cervello? O lo avete smarrito nella divisa? >>. Nessuno fiatò << Madre Depositaria,voi non potete... >> balbettò uno. Ma Kahlan si alzò in piedi << Ditemi,capitano. Secondo voi io non sono in grado di combattere? >>. Il suo tono era pericolosamente basso << Io... >> << Ah,giusto. Voi siete un uomo. E siete così intelligente da far bastare un pollo a cinquanta uomini... Dovrete essere il Creatore sicuramente... -disse sarcastica- Io sono figlia del Re Wiborn di Galea. Dimostrerò a voi cinque idioti che so addestrare le vostre reclute >> puntando un dito sul tavolo. Zammer la guardò sicuro << Ci sto >> << Se ci riesco... Voi verrete licenziati >>. I cinque uomini si guardarono poi annuirono decisi.

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Capitolo 4
*** addestramento ***


Richard camminava dietro di lei << Ma sei pazza?! Quelli sono uomini che hanno la pellaccia dura >>. Kahlan si voltò a guardarlo << Vorresti dire che sei d'accordo con loro? Che solo perchè sono una donna non sono in grado di addestrare una massa di ragazzini? >> ringhiò lei << No,io... >>. Si zittì quando sentì il bacio di lei sulla guancia << Bravo,amore... -sorrise- Vado a mettermi la divisa... >>. Entrò nello spogliatoio,lasciando Richard in mezzo al corridoio totalmente stizzito.

 

Kahlan guardò la porta della sala d'addestramento. Ci sarebbero state anche qualche allieva Mord-Sith. Fece un bel respiro ed entrò trovando il caos. Diversi ragazzi si prendevano a botte come bambini mentre le allieve rimanevano rigide sui loro posti. Kahlan si fermò davanti a loro e tossì attirando la loro attenzione. I ragazzi si fermarono e tornarono in fila,ma quando videro che era una donna scoppiarono a ridere. Tranne le ragazzine,che sembrarono più orgogliose. Kahlan rimase impassibile e fredda,aspettando che le risa finissero << Ditemi cosa c'è da ridere. Così mi diverto anch'io -li guardò negli occhi uno ad uno- Esprimetevi >>. Un ragazzo si fece avanti ridacchiando << Con tutto il rispetto,ma... Cosa ci fa una donna qua? >>. Lei alzò un sopracciglio << Combatti con me e te lo dimostrerò >>. Il ragazzo guardò i compagni con aria spavalda e prese una spada dai ganci << Ma lei è disarmata >> << So badare a me stessa,ragazzino >> ringhiò Kahlan. Il ragazzo strinse l'elsa e menò un fendente,mirando ai fianchi di Kahlan che rimase immobile all'ultimo istante. Nell'arco di un secondo,i suoi pugnali scivolarono dalla maniche per guizzare nelle mani e parò il colpo. Il gruppo rimase a bocca aperta. I due combatterono,ma si poteva vedere chiaramente che il ragazzo era goffo e non sapeva assolutamente tenere una spada in mano << Questo è quello che sai fare? -lo schernì Kahlan mentre la spada del ragazzo cadde a terra emettendo un suono metallico- Sei solo uno che sa parlare. Fra meno di un mese tu,voi dovrete affrontare uomini il doppio di me che non esiteranno a tagliarvi la gola. E quelli che vi addestrano sarebbero uomini?! Ma per favore... -guardò una delle allieve Mord-Sith- E voi? Sapete fare qualcosa rispetto a queste chiappette mosce? >>. Le ragazze annuirono e una di loro si fece avanti << Sono pronta >> annunciò mentre stringeva le Agiel. Kahlan gettò i pugnali a terra << Fatti sotto >>. La ragazza di lanciò su di lei e tentò di colpirla con le Agiel,ma lei misurò la forza e le diede un pugno in pieno viso. La guardò << Sicuramente meglio di questi qua... Ma sei troppo concentrata ad aggredire >> << Grazie,ne farò tesoro. Scusi... Ma lei chi è? >>. Kahlan sorrise furba e si sciolse la treccia per farsi riconoscere.

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Capitolo 5
*** sangue Rahl ***


La chioma color mogano ondeggiò sotto lo sguardo sbigottito del gruppo di ragazzi,rimasti totalmente pietrificati << L... Lei é la Madre Depositaria?>> balbettarono quelli in coro << Vi sembro Lord Rahl? - chiese lei sarcastica - Forza,prendete le daghe e cominciate a scaldarvi >>. Kahlan li osservò lungo tutto l'arco dell'addestramento,segnandosi mentalmente le abilità di ogni ragazzo e ragazza. Dopo quasi due ore,Richard entrò nella sala attirando l'attenzione di tutti i ragazzi e di Kahlan,che sorrise. Lui ricambiò lo sguardo mentre la si avvicinò,traendola a sé << Come va? >> chiese mentre il gruppo tornava ad allenarsi << Ho dimostrato loro chi sono. Possono farcela se si impegnano... >>. Richard osservò l'anello al dito di Kahlan e sorrise,poi la voltò verso di sé << Vieni con me? >> << Dove? >> chiese lei curiosa << Non lo so... Facciamo una passeggiata con Erin,che aspetta solo di vederti... >>. Kahlan sorrise << Va bene... >> rispose. Era stanca e aveva voglia di stare un pò con la sua bambina. Mandò il gruppo di ragazzi ai dormitori,poi seguì Richard.
Camminavano insieme,mano nella mano mentre osservavano Erin gattonare davanti a loro. << Richard... Quanti bambini vorresti da me? >>. Lui la guardò sorpreso << Kahlan,a me basta avere te... >> << Quindi non accetti Erin? >> schizzò lei con le lacrime agli occhi. Richard la prese per le spalle << Kahlan,che ti succede? Io amo Erin tanto quanto amo te. E desidero tutti i figli che vuoi... - disse cercando di rassicurarla mentre la prese piano per le spalle,fissandola dritto negli occhi - Che c'é? >> chiese preoccupato << Niente... É che non lo so... Non mi sembra vero di essere con te... E di avere una figlia... >> sorrise lei debolmente. Lui sorrise << É tutto vero... >>. Le prese delicatamente il viso e la bació dolcemente sulle labbra per poi tornare a camminare con lei,mentre Erin non si allontanava mai troppo.


Intanto nella tenda di Jagang...
Il messaggero entrò nella tenda << Eccellenza,ho il rapporto dal Palazzo del Popolo >>. Jagang si pulì la bocca e i baffi unti col dorso della mano << Parla >> disse in tono di comando << Avevate ragione:Lord Rahl e la Madre Depositaria hanno una figlia >> . Jagang sorrise maligno << Sapevo che quella donna mi nascondeva qualcosa... Una bambina,chissà se ha davvero sangue Rahl... >> rivolgendosi al messaggero << É una Rahl,Eccellenza... >> balbettò il giovane. Jagang pensò ad un piano su come prendersi Kahlan e la figlidi Richard,mettendo fine alla vita di quest'ultimo...

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Capitolo 6
*** partenza ***


Erano passate due settimane. L'esercito D'Hariano aveva subito degli attacchi e Richard doveva andare. Stava preparando i suoi bagagli mentre le viscere gli si contorcevano. Non aveva detto niente a Kahlan e lui voleva andarsene prima che lo scoprisse. Non perchè non l'amava,semplicemente voleva rendere il tutto meno doloroso possibile. Kahlan entrò in camera e lui si voltò. Si sentiva come un ladro che veniva scoperto. Notò con orrore che il viso di Kahlan era un misto di angoscia e rabbia. Aveva gli occhi arrossati per il pianto e pareva tremare. Improvvisamente,gli lanciò la piccola brocca che stava sul tavolino << Non mi hai detto niente?! >>. Richard evitò a malapena la brocca << Kahlan,calmati... Ti prego,posso spiegarti... >> balbettò lui mentre tentava di avvicinarsi a lei << Non voglio spiegazioni! -urlò lei mentre cercava qualcos'altro da tirargli- Tu non vuoi sposarmi per questo te ne stai andando! >> << Ma che dici,Kahlan? Hai perso completamente la testa! >>. La guardò mentre lei cercava di sfilarsi l'anello dal dito. Lui le si avvicinò e cercò di impedirglielo << Kahlan,ti prego smettila... >> << Lasciami! Sei un bugiardo... >>. Richard sapeva che non era quello che lei pensava. Le prese le mani nelle sua e tentò di abbracciarla mentre Kahlan si dibatteva con forza. Alla fine,scoppiò in lacrime mentre tirava pugni contro il petto di Richard,che la guardò angustiato << Kahlan... Basta... - le botte di lei si fecero più lente e deboli mentre continuava a piangere ed ad urlare sempre più forte,lui la strinse a sé- Ssssh... >>. S'inginocchiò a terra,continuando ad abbracciarla. La voce straziata di Kahlan era ovattata dal pianto e dal fatto che teneva il viso affondato nel petto di Richard,che piangeva silenziosamente. Sapeva di averle spezzato il cuore << Così spaventerai i ciuffi notturni... >> disse cercando di sdrammatizzare << Sta' zitto! >> urlò Kahlan mentre si aggrappava alle sue spalle.

 

Più tardi,Richard baciò Erin sulla fronte << Fa' la brava,fiorellino mio... >> le disse mentre lei sorrideva,rimanendo fra le braccia di Zedd. Richard lo guardò << Prenditi cura di Kahlan ed Erin... >> << Lo farò,figliolo... - rispose il Mago mentre arruffava affettuosamente i capelli biondo scuri del nipote- Resta vivo... >>. Facendo attenzione ad Erin,Richard e Zedd si abbracciarono. Quando si staccarono,si voltarono a guardare Kahlan che dava loro le spalle,aspettando di salutare Richard << Non l'ha presa bene... >> mormorò Richard << Non posso biasimarla... >> rispose Zedd. Richard carezzò un'ultima volta la guancia della figlia poi camminò verso Kahlan,con lo zaino su una spalla. Lei alzò lo sguardo verso il suo << Lasciami venire con te... Ti prego... >>. Lui abbozzò un sorriso triste << Non posso... Erin ha bisogno di te... >>. Le carezzò il viso mentre Kahlan si nascose nella grossa mano di lui. Le sfuggì una lacrima << Io ho bisogno di te... >> singhiozzò lei. Richard stava morendo dentro. Vederla piangere era la cosa che odiava di più << Kahlan,questo non è un addio... >>. Avvicinò il suo viso a quello della compagna,che in un primo momento si ritrasse. Richard la guardò mentre Kahlan voltava il viso. Lui abbassò lo sguardo << Ho capito... Beh... Allora manderò notizie dal fronte... -lei non lo guardò- Ciao,tesoro... >>. Cominciò ad allontanarsi e Kahlan lo osservò andarsene con le lacrime che le rigavano il viso. Richard si fermò prima di uscire dal cancello. Sentì qualcuno che gli correva incontro e quando si voltò,vide Kahlan verso di lui. Richard lasciò cadere lo zaino per prenderla fra le braccia,sollevandola lievemente da terra. Le passò una mano fra i capelli e assaporò il profumo dell'amata. La rimise a terra e la guardò negli occhi intensamente. Voleva imprimersi quel colore nella mente. Le prese dolcemente il viso fra le mani e la baciò. Kahlan poggiò le mani su quelle di lui mentre ricambiava il bacio. Continuarono a baciarsi mentre si stringevano in un assurdo abbraccio. Le guardie presenti voltarono lo sguardo da un'altra parte. I due si staccarono lievemente per riprendere fiato << Ti amo... >> sussurrò lui << Anch'io... Manda notizie,ti prego... >> lo supplicò << Lo farò,amore mio... >>. Riprese lo zaino e si allontanò indietreggiando lentamente mentre le loro mani si dividevano. La guardò ancora un secondo,poi salì sul carro con le reclute mentre Kahlan restò immobile a guardarlo,fino a che il carro non sparì all'orizzonte.

 

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Capitolo 7
*** la prima battaglia ***


Richard guardava nel vuoto mentre il carro sobbalzava per il terreno. Pensava a Kahlan e ad Erin. Sapeva che erano al sicuro sotto l'ala protettiva di Zedd,ma aveva comunque paura. I soldati lo guardavano,ma avevano paura di aprire bocca. Lui si portò una mano sotto la cotta di maglia e tirò fuori un medaglione dorato. Lo aprì per guardare il viso sorridente di Kahlan e il viso angelico della figlia. Chiuse il medaglione stringendolo nella mano poi lo ricacciò dentro l'armatura.
Il carro si fermò appena giunsero all'accampamento. Richard fu il primo a scendere seguito dalle reclute. Erano i ragazzi che Kahlan aveva istruito. Camminò fino al suo stallone che una Mord-Sith tratteneva per le redini. Nero,imponente,col muso coperto da una specie di elmo e la corazza che lo proteggeva. Richard si avvicinò alla bestia e lo carezzò dietro le orecchie,per farsi conoscere poi salì in sella e voltò il cavallo. Raggiunse le prime file e si posizionò davanti a tutto l'esercito. Al di là,c'erano migliaia di soldati nemici. Era il momento. Il vento soffiava leggero,facendo svolazzare il mantello di Richard,che lo faceva sembrare un demone vendicativo. E il sguardo non era da meno. Estrasse la Spada della Verità e lasciò che la rabbia fluisse in lui. Alzò l'arma al cielo ed urlò,con tutto il fiato che aveva << Per la mia regina,il D'Hara e il Nuovo Mondo!>>. L'urlo dei soldati si unì a quello del loro condottiero. Cominciarono a correre,con le armature che sbattevano tra loro. Le spade sguainate che attendevano il sangue dei nemici. Richard poteva sentire il battito del suo cuore,nonostante il baccano. L'esercito nemico avanzò verso di loro. Richard spronò ancora il cavallo e poi,il mondo parve fermarsi. Gli uomini si scontrarono e il silenzio svanì sotto il suono metallico delle spade che si scontravano,dopo aver tracciato archi argentati. Menava fendenti a destra e a manca,totalmente invaso dalla rabbia. Era preso in una sorta di danza della morte. Falciava almeno dieci teste alla volta,senza risparmiare nessuno. Improvvisamente venne disarcionato,ma si riprese e ricominciò a combattere. Dopo diverso tempo,i muscoli di Richard cominciarono a cedere,come anche la sua lucidità mentale. Era stanco e l'unica cosa che voleva era tornare a casa da Kahlan ed Erin. Rimase in piedi con la punta della spada che toccava il terreno e lo sguardo vacquo,perso nel vuoto. Cadde a terra,poi il buio.

 

Quando Richard riaprì gli occhi,non capì dove fosse. Ad un tratto,notò di essere in una cella e un'ombra lo stava osservando. Strizzò gli occhi per cercare di vedere nella cella,priva di una torcia. L'uomo entrò e teneva in un pugno una catenella dorata. Richard strabuzzò gli occhi e si toccò il petto. Il medaglione non c'era. Si lanciò verso la figura,ma sbattè contro un muro invisibile. Tastò,come per cercare una via di fuga mentre una guardia armata sollevò una torcia,illuminando l'uomo che teneva il medaglione << Salve,Lord Rahl >> ghignò quello. Richard lo fissò con odio << Chi sei? >> domandò. << Credevo che fossi più furbo... Io sono Jagang >> annunciò spavaldo. Una sensazione di terrore pervase il corpo e l'anima di Richard.

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Capitolo 8
*** le prime parole di Erin ***


Richard rimase in piedi a guardare Jagang,che intanto aveva aperto il medaglione << Oh... Che cosa tenera:portare con sé il volto della propria donna e della propria piccina... >> commentò quasi commosso. Quasi. << Ridammelo! Non ti appartiene! >> ringhiò Richard infuriato. Jagang alzò lo sguardo verso di lui << Voglio il tuo Impero... >> << Scordatelo... >> rispose senza paura. Jagang lanciò via il medaglione che appena impattò col pavimento in pietra,si infranse. I due piccoli ritratti dipinti si graffiarono,deturpando le figure. Richard sentì quasi il suo cuore spezzarsi,quando vide che un lungo graffio divideva a metà il volto di Kahlan. Strinse i denti mentre nei recessi più reconditi della sua anima,l'ira chiedeva di essere liberata << Facciamo così. Se tu non mi dai l'impero,io lo abbatterò lentamente. Ti toglierò tutto ciò che ami,comprese Kahlan e tua figlia. >>. Con quelle ultime parole,Jagang uscì accompagnato dalla guardia. Appena la porta si chiuse,se ne andò anche la luce. Richard ansimava per la rabbia. Battè un pugno contro la parete invisibile,ma due dita gli si spezzarono. Arretrò mentre si teneva la mano che adesso gli doleva in modo infernale. Si stese sul duro e umido pavimento di pietra mentre guardava nel vuoto. Dopo diverse ore,Richard chiuse gli occhi cercando di addormentarsi. Avrebbe trovato un modo per non cedere l'impero e salvare la sua famiglia. Era il Cercatore di Verità e ci sarebbe riuscito. Intanto la sua mente tornò a quel giorno lontano,quando vide Kahlan per la prima volta. Ricordò l'abito bianco che le fasciava le forme,la cascata di lunghi capelli e,gli occhi verde intenso. Ricordò il loro primo bacio,il suono della sua risata e la prima volta che aveva fatto l'amore con lei. Ricordò quando per la prima volta abbracciarono la piccola Erin. Mentre assaporava la malinconia di quei ricordi,così vividi nella sua mente,una lacrima gli bagnò il viso. Gli mancavano tantissimo. In quel momento voleva solo stringerle a sé e baciarle,dir loro che non l'avrebbe mai più abbandonate. Immerso nei ricordi,si addormentò.

 

 

Intanto al Palazzo del Popolo...

Kahlan guardava fuori dalla finestra della camera mentre Erin giocava coi suoi capelli. La guardò mentre arricciava alcune ciocche fra le piccole dita. Quando la piccina alzò lo sguardo,Kahlan ebbe un tuffo al cuore. Aveva gli stessi occhi grigi di Richard. Richard. Quanto le mancava. Erano tre giorni che non riceveva notizie dal campo. Zedd era seduto su uno dei divanetti,intento a leggere un vecchio libro. Ad tratto,Erin aprì la bocca << Hai fame piccola mia? >>. La scrutò attentamente e cominciò a preoccuparsi. Temeva che stesse male,ma improvvisamente la piccola parve parlare. Non è possibile,si disse Kahlan,ha solo pochi mesi. << M... Ma... Mma... >>. Zedd alzò il viso perplesso. Kahlan sorrise << Dillo di nuovo... >> << M... Mamma... >> ripetè Erin che vedendo il sorriso sul volto della madre,dopo settimane,cominciò a ridere. Zedd si avvicinò sorridendo e Kahlan lo fissò << Com'è possibile? E' troppo piccola... >> disse tornando a guardare la figlia << Ha il dono e i tuoi poteri. I piccoli col dono sono molto precoci >> rispose lui mentre carezzava la guancia della bambina. Kahlan la strinse a sé << La mia piccola Erin... >>.
 

Verso sera,Kahlan tornò in camera con Erin dopo aver cenato. In realtà,solo la piccola aveva mangiato. Kahlan non aveva toccato niente. Da una settimana,l'appetito le era passato. Non riusciva a mettere niente in bocca e il suo corpo cominciava a risentirne. Perdeva peso a vista d'occhio e le sarte avevano sospeso i lavori sull'abito nuziale per poterle stringere gli altri abiti. Zedd era preoccupato. Entrò nel bagno dopo aver lasciato la piccola sul tappeto nell'anticamera. Immerse le mani nel catino colmo d'acqua e rimase a fissare il vuoto. Poi si bagnò il viso e quando riaprì gli occhi,vide le conseguenze del suo digiuno. Le guance si stavano scavando sempre più e gli occhi si infossavano lentamente. Non potendo reggere quella vista,si asciugò velocemente il viso e tornò da Erin che era seduta immobile mentre osservava il dipinto di Richard. Si sedette con la bambina e si mise ad osservare il quadro,illuminato fiocamente da una candela posta sul tavolo. Insieme a lui,erano dipinte la stessa Kahlan mentre teneva la piccola di pochi giorni fra le braccia. Rivedere il viso dell'amato,provocava nella Depositaria emozioni opposte e contrastanti:la facevano sentire bene e male allo stesso tempo. Erin alzò la manina,indicando Richard << P... Papà... >>. Kahlan la guardò e abbozzò un sorriso. Osservò ancora un istante il quadro,poi prese la piccola avvcinandosi al tavolo e soffiando sulla candela. Un ricciolo di fumo di sollevò per poi dissolversi nell'aria. Con la sola luce della luna proveniente da fuori,Kahlan si rifugiò con Erin fra le calde e morbide coperte del letto. Mise la figlia dove una volta c'era sdraiato Richard e la osservò,fino a che non si addormentò.

Angolo Autore: Cari Lettori,perdonate il mio ritardo ma ho avuto molti impegni questa settimana. Se ce la farò,più tardi pubblicherò un altro capitolo,atrimenti lo farò domani. Recensite,per favore! Buona Lettura ^^

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Capitolo 9
*** libertà ***


Un flebile raggio di primo sole mattutino attraversò la finestra e scaldò la schiena di Kahlan,che aprì piano gli occhi. La prima cosa che vide fu Erin che poggiava la bocca contro il suo seno. Era chiaro che volesse il latte. Ma mangiando poco,spesso ne aveva poco. Aprì la camicia e lasciò che la piccola poppasse. Fortunatamente nonostante il digiuno,poteva darle ciò che voleva grazie ai suoi poteri di Depositaria,che la tenevano in forze. Kahlan sorrise mentre carezzava la testa di Erin intenta a succhiare il latte materno con avidità. Voleva tanto che ci fosse anche Richard a vedere come la piccola crescesse. Ad un tratto,qualcuno bussò alla porta << Chi è? >> << Zedd,mia cara... >> rispose il Mago da oltre la porta mentre Kahlan si copriva un poco permettendo comunque alla piccola di poppare << Vieni... >>. Zedd entrò e vide che stava allattando << Oh,scusami. Se vuoi torno più tardi... >> disse un po' imbarazzato << No,tranquillo. Entra pure >> rispose lei rassicurandolo. Il Mago chiuse la porta e si accomodò su una sedia imbottita mentre osservava la piccola bere il latte << Sai,mi ricordi tanto la mia cara moglie Erilyn. Allattava solo al seno,diceva che era fondamentale per la crescita di un neonato >>. Kahlan sorrise al paragone << Come mai sei qui di prima mattina? >> chiese curiosa << Volevo visitarti... >>. Lei sospirò e appena Erin finì il suo pasto,richiuse la camicia e coprì la figlia con la coperta. Spostò la coperta e si mise seduta sul bordo del letto mentre la piccola tornava a dormire tranquilla con lo stomaco pieno. Zedd si alzò dalla sedia,avvicinandosi a Kahlan che lo guardava con sguardo assente << Non vedo il motivo di questa visita... Io sto bene >>. Zedd le lanciò un occhiata in tralice << Sai che non è così... >>.
Alla fine,Kahlan si lasciò visitare. Dopo qualche minuto,il Mago fissò la Depositaria dritto negli occhi << Devi mangiare. Stai dimagrendo troppo e questo non fa bene né a te né ad Erin >> << Riesco lo stesso a darle il latte >> rispose lei spazientita << Kahlan,fare lo sciopero della fame non riporterà indietro Richard... >>. Lei lo scrutò appena vide che Zedd voleva ritirare le sue parole. C'era qualcosa di più in quella frase. << Cosa mi nascondi? >> chiese in tono basso. Il vecchio sospirò << E' arrivato un messaggero pochi minuti fa -deglutì- Richard è sparito... >> << Vattene... >> mormorò Kahlan cercando di trattenersi << Kahlan... >> << Ho detto vattene! >> ripetè la Depositaria. Zedd,temendo per Erin,uscì dalla stanza a passo svelto. Kahlan tremava mentre Erin cominciava a piangere. La stava cercando,ma lei non se la sentiva. Dopo quasi mezz'ora la piccola continuava a piangere e Kahlan non potendone più,si voltò di scatto con una mano alzata;quasi a voler picchiare Erin. Ma perchè avrebbe dovuto? Era solo una neonata. Che colpa ne aveva,se Richard era scomparso. Che colpa ne aveva,se il suo papà era stato probabilmente rapito. Kahlan abbassò la mano e cominciò a piangere mentre prendeva la figlia fra le braccia << Scusami,Erin... Perdonami... -la strinse a sé ed Erin cominciò a calmarsi,sentendo di nuovo il calore della madre- Non è colpa tua. E' solo che non ce la faccio più... >> sussurrò singhiozzando con la fronte vicina a quella della piccola,che la fissò con un cipiglio di tristezza misto alla perplessità e all'innocenza. Erin allungò una delle sue piccole manine e la poggiò su una guancia di Kahlan,quasi a volerle asciugare le lacrime. Lei la guardò,prese piano la mano della piccola e la baciò mentre osservava la figlia sorridere. Era così carina,dolce e intelligente << Sai... Assomigli proprio a tuo padre... >> disse cercando di sorridere nonostante le lacrime che le rigavano le guance.

 

 

Richard si svegliò. Sentiva la schiena intorpidita e la testa gli faceva davvero male. Guardò il medaglione rotto oltre il muro invisibile. Una delle guardie aprì lo sportellino della porta che stava a circa un metro e mezzo da lui << Guardatelo. Il potente Lord Rahl ridotto ad un soldato che piange per un medaglione >>. Un altro uomo oltre la porta rise << Già. Un vero pappamolle >>. I due cominciarono a sbeffeggiarlo ridendo. Richard abbassò lo sguardo e cominciò a pensare cosa direbbe Kahlan di lui. Non direbbe niente,pensò,anzi mi direbbe di tentare a scappare. Lasciò che la rabbia per quegli insulti lo assalisse. Sentiva l'ira che tentava di uscire. Si alzò in piedi e urlò pieno di rabbia. L'aria cominciò a sfrigolare e il muro si trasformò in vetro,per poi finire il mille pezzi. La porta esplose scaraventando le due guardie contro il muro. Richard uscì dalla cella e si riprese la Spada della Verità,che era appesa ad un chiodo poco lontano dalla porta. Si avvicinò ad uno dei soldati,che si massaggiava la testa dolorante,lo sollevò per la gola e lo appiccicò al muro << Dimmi dove mi trovo. E da quanto >> ringhiò << In una prigione improvvisata,da cinque giorni >> rispose quello << Dove di preciso? >> chiese ancora Richard << In Galea >>. Galea. Non è lontano dalla pianura di Azrith e quindi da Aydindril,pensò Richard << Jagang è qui? >> << No. Ci viene una volta al mese >>. Si disse che sapeva tutto ciò che gli serviva. Con un colpo netto taglio la gola ad entrambi i soldati. Si prese i loro mantelli e prima di andarsene,si riprese anche il medaglione. Cercò in magazzino uno zaino e delle provviste,trovando perfino una mappa. Vide segnato in grande Aydindril e Palazzo del Popolo e la prese con sè,poi uscì dalla prigione accertandosi di non essere visto e si avviò a nord,verso la vecchia casa di Kahaln:il Palazzo delle Depositarie.

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Capitolo 10
*** tornare a casa ***


In due settimane,Richard era riuscito ad arrivare ad Aydindril. Si era riposato per una notte,si era rifocillato ed era ripartito con nuove provviste,nuovi abiti e un cavallo. Quella sera Richard fermò il cavallo in una piccola radura,in cima ad una collinetta. Aveva freddo,ma non poteva accendere un fuoco. Avrebbe attirato i soldati di Jagang. Sistemò il suo giaciglio sotto le fronde di un albero e mise alcuni rami per nascondere lui e il cavallo,che si era acquattato. Dopo essersi fatto un bagno nel fiume poco lontano,diede da mangiare al cavallo alcune mele per poi mettersi a lavare i vecchi abiti. Li appese su un ramo di un albero e si mise quelli puliti. Quando si distese sotto la coperta,realizzò di non avere ancora riparato il medaglione. Lo tirò fuori dalla tasca e lo tenne fra le mani. Chiuse gli occhi e facendo appello al suo dono,il medaglione parve aggiustarsi da solo. Aprì di nuovo gli occhi e sorrise vedendolo intero. Lo pulì sui pantaloni e lo aprì. I piccoli ritratti erano tornati come prima. Sorride tristemente e carezzò entrambe le figure << Le mie donne... Domani sarò da voi e non vi lascerò più... Lo giuro sul mio dono di Mago Guerriero >> sussurrò. Baciò il medaglione,lo fece passare sulla testa e lo infilò sotto la maglia per poi avvolgersi nelle coperte.



Kahlan era seduta sulla scrivania che firmava i rapporti mentre Erin dormiva nella sua culla. Si disse che almeno Richard quando sarebbe tornato,non avrebbe avuto tanto lavoro da fare. Mise il sigillo su un ennesimo foglio e rimase a fissare la ceralacca rossa con su impresso il simbolo dei Rahl. In quel momento,qualcuno bussò << Madre Depositaria,è arrivato un uomo a cavallo... >> << Arrivo... >> rispose lei. Uscì e chiuse la porta perchè nessuno potesse entrare e far del male ad Erin. Scese le scale e arrivò all'ultima rampa di gradini,che si affacciava come un balcone,sulla gigantesca sala. Là,proprio all'ingresso un uomo la aspettava. Era totalmente coperto di fango e si teneva il braccio destro come se fosse ferito. Quando egli alzò lo sguardo su di lei,il cuore di Kahlan mancò d'un battito. Avrebbe riconosciuto quegli occhi grigi fra mille << Richard... >>. Lui sorrise << Sono io... >>. Si fissarono,rimanendo immobili per un attimo.Una lacrima di gioia bagnò i volti di entrambi. Improvvisamente,Kahlan schizzò giù per le scale e Richard corse per raggiungerla. Lei saltò gli ultimi quattro gradini e,lui pensò che stesse per ruzzolare. Kahlan si buttò tra le braccia dell'amato,poggiando la fronte sulla sua spalla mentre lui la sollevava e,girava su sé stesso. Piansero senza dirsi niente,perché non c'erano parole che potessero esprimere le emozioni che provavano in quell'istante << Sono pieno di fango... >> disse lui << Non importa... >> rispose lei mentre si stringeva forte. Quando Richard la posò di nuovo a terra,le prese il viso tra le mani e la baciò. Kahlan mise le sue mani su quelle di lui mentre continuavano a baciarsi con foga. Gli mise le braccia intorno al collo,arruffandogli i capelli mentre le mani di Richard scivolarono sui suoi fianchi,traendola a sé. Poggiarono le fronte uno contro l'altra,mentre riprendevano fiato. << Perchè piangi? >> gli chiese lui tra i singhiozzi << Perchè ti amo,scemo... - rispose Kahlan ridendo mentre le lacrime le segnavano il volto - Non è un sogno,vero?! Sei qui,davanti a me e,questo non è frutto della mia immaginazione? >> domandò incredula << No,è la realtà... E io sono qui davanti a te... >> rispose Richard mentre le accarezzava i capelli << Ancora non mi hai detto perchè piangi... >> disse lei dopo un attimo di silenzio << Perchè avevo paura di averti perso per sempre e,che tutto questo fosse solo un'illusione... E perchè ti amo... >> sussurrò Richard. Kahlan lo baciò di nuovo insinuando la lingua tra le labbra di lui,che la accolse. Allungò una mano verso il polso di lui,guidandolo sulla natica. Richard fece scivolare la mano lungo la coscia di lei per poi alzarle il ginocchio fino al suo stesso fianco. Kahlan lo agganciò con la gamba mentre gli scompigliava i capelli biondi << Andateci piano voi due >> disse una voce che conoscevano molto bene. Quando si girarono entrambi,arrossirono vedendo Zedd che li fissava. Kahlan abbassò il ginocchio, visibilmente imbarazzata di farsi vedere in quella intimità con Richard. Lui rise smorzando l'atmosfera che era calata tra loro,trascinando Zedd e Kahlan.

Dopo essersi salutati con Zedd,che tornò nelle proprie stanze,Richard e Kahlan tornarono nella loro. Mentre salivano la scale,Richard notò che Kahlan era dimagrita. E non poco. Inoltre i capelli aveva perso lucentezza e il colore sembrava adombrato di polvere. << Dov'é il mio fiorellino? >> riferendosi alla figlia. Kahlan lo fece entrare in camera << E' lì. Nella culla... - lo osservò avvicinarsi alla bambina – Sai,qualche settimana fa ha parlato. Mi ha chiamato mamma e... Ti ha indicato sul quadro,chiamandoti papà... >>. Lui sorrise alle parole di Kahlan mentre carezzavala pancia della figlia. Poi si voltò di nuovo verso Kahlan e il sorriso si affievolì un poco << Perchè sei così magra? >> chiese titubante. Lei abbassò lo sguardo mentre rimaneva con la schiena appoggiata alla porta. Richard le si avvicinò << Non è un rimprovero,voglio solo sapere perchè ti sei ridotta a pelle e ossa... >> disse per rassicurarla. Kahlan alzò lo sguardo verso il suo mentre cominciava a piangere << Sono orribile,vero? >> << Ehy... Perchè dici questo? >> chiese lui mentre la prendeva per i fianchi << Non riuscivo a mangiare... Mi mancavi così tanto che ho perso l'appetito... Zedd ha provato a... >>. Non riusciva neanche a parlare. Le lacrime le strozzavano la voce in gola << Ssssh... >> sussurrò Richard mentre le teneva gentilmente la testa contro il suo petto << Mi dispiace... >> singhiozzò Kahlan stringendo la sua maglia fra le dita << Non è colpa tua... Sssh... Non voglio vederti piangere... Va tutto bene,ci sono io con te... - la guardò negli occhi – Mi prometti che ricomincerai a mangiare? >>. Lei annuì vigorosamente e lui tornò a stringerla,baciandola teneramente sulla testa.
 


 

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Capitolo 11
*** una cena per due ***


Mentre aspettavano la cena,Richard uscì dal bagno dopo essersi lavato via il fango a dovere e guardò Kahlan che tirava fuori una camicia e dei pantaloni per lui. Osservò ogni suo movimento mentre piegava con cura gli abiti per poi voltarsi a fissarlo << Ti ho preparato il pigiama >> esordì mentre abbassava lo sguardo. Lui le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia << Grazie >>. Poi si avvicinò ai vestiti e cominciò a prepararsi per la notte. Lei lo guardò << Richard... -lui alzò lo sguardo- Vuoi ancora sposarmi? >>. Richard sorrise << Certo >>. Finì di infilarsi i pantaloni per poi avvicinarsi a Kahlan,traendola a sé per i fianchi << Appena avrai ripreso un po' di ciccia... -le carezzò una guancia mentre lei abbozzava un sorriso- Ci sposeremo... >>. Passò qualche minuto in cui restarono abbracciati mentre osservavano Erin dormire. Richard rivolse il suo sguardo a Kahlan << Tesoro... Posso vedere le tue condizioni? Voglio vedere se posso fare qualcosa col dono... >>. Lei si voltò a guardarlo e riluttante cominciò a slacciarsi l'abito. Quando finì,si tenne i lembi dell'abito contro il petto << Richard... >> << Andrà tutto bene... Io ti amo lo stesso... >> la rassicurò lui. Kahlan chiuse gli occhi,lasciando il vestito che scivolò sul pavimento. Richard la guardò e preferì non dire niente. Era un po' scioccato dal vedere le costole e le anche sporgere da sotto la pelle,ma non lo diede a vedere. Le sfiorò la pancia e poteva quasi sentirle l'intestino. Poggiò l'indice sull'addome di Kahlan,che era rimasta immobile e lo mosse in modo circolare. Lentamente l'addome riprese la sua forma normale. Si spostò sulle gambe e notò che la pelle sulle caviglie sembrava disidratata. Le carezzò gentilmente i piedi salendo su fino alla coscia e fece la stessa cosa sui polsi fino alle spalle. I muscoli erano tornati. Notò che il reggiseno le stava grande << Riesci ad allattare Erin? >>. Lei annuì mentre lui la sfiorò sul petto e il seno riprese la sua naturalezza. Infine osservò il viso,scavato dal digiuno. Le sue mani le carezzarono il viso mentre lei riapriva gli occhi seppur con timore << Ecco fatto. Ti ho ridato un po' di tonicità,ma devi comunque mangiare come prima... Va bene? >>. Kahlan si toccò sotto il seno per constatare la sporgenza delle costole,poi alzò gli occhi verso quelli di Richard << Grazie... >>. Lui sorrise e quando fece per baciarla,un ragazzo addetto alle cucine entrò col vassoio per la cena << La vostra cena Lord Rahl... >> disse incurante della situazione. Richard si mise davanti a Kahlan per coprirla,dato che era rimasta in intimo,mentre lanciava un'occhiata di disappunto al ragazzo,che voltatosi verso di lui sbiancò << Grazie,ma la prossima volta gradirei se bussaste >> rispose spazientito << Sì... Chiedo scusa,Lord Rahl... >>. Il ragazzo dopo un inchino,sgattaiolò via dopo aver chiuso la porta.

Kahlan era seduta accanto a Richard,con addosso una vestaglia mentre si accingevano a mangiare nell'anticamera << Cosa hai ordinato? >> chiese mentre guardava il vassoio << Zuppa di spezie,la tua preferita,con l'aggiunta di pezzi di patate,pane e carne di coniglio. Per dessert,un po' di torta ai mirtilli >>. Le mise davanti il piatto di zuppa con le posate per poi prendere la propria porzione. Kahlan osservò il piatto poi si voltò verso Richard che la fissava attendendo che fosse lei la prima a mangiare. Prese il cucchiaio,lo immerse e lo mise in bocca. Sorrise. Era davvero buona. Richard sorrise a sua volta vedendola mangiare. Cenarono in silenzio quando Kahlan,finì la sua zuppa guardando quella di Richard,che ancora doveva finire. Lui si voltò a guardarla,con ancora il cucchiaio in bocca << Vuoi anche la mia? >> << E tu? >> chiese lei non volendogli togliere il pasto. Richard sorrise e gli diede il piatto << Io mangerò la pagnotta che ho fatto portare per sicurezza >>. Kahlan sorrise e finì anche la zuppa di Richard. Dopo aver mangiato anche la torta,Kahlan poggiò la testa sulla spalla di Richard e si addormentò subito. Lui sorrise e la prese in braccio per portarla a dormire. La adagiò sul letto,rimboccandole le coperte. Passò davanti alla culla per accertarsi che Erin stesse bene,poi si stese accanto a Kahlan e la abbracciò dopo aver spento la candela sul comodino.

 

Un soldato entrò nella tenda di Jagang,occupato a leggere un antico volume << Eccellenza,ho il rapporto dalla prigione in Galea – Lui alzò lo sguardo verso il giovane attendendo- Le due guardie sono state trovate uccise. Il prigioniero è scappato >>. Jagang rimase immobile per un istante per poi far cenno al soldato di avvicinarsi. Non appena gli fu vicino,prese la spada corta dalla cintura del giovane e lo sgozzò,nel giro di pochi secondi. Il corpo scivolò a terra mentre il sangue si spandeva sul pavimento. Un altro soldato entrò << Portatemi la bambina di Richard Rahl >> ordinò con freddezza.

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Capitolo 12
*** matrimonio ***


Due mesi. L'abito nuziale coperto di pizzo e puntellato da gemme blu intenso,da poco completato, adesso si posava come un petalo di fiore sul corpo di Kahlan. Aveva ripreso i chili persi e ora era in forma. Si specchiava mentre pensava a cosa avrebbe detto Richard di lei. Si voltò verso Erin che la guardava. Le avevano messo una tutina semplice color cipria << Piacerà a papà secondo te? >>. La piccola rise battendo le mani e Kahlan non potè far altro che sorridere. Zedd bussò per poi far capolino con la testa. Sarebbe stato lui a portarla all'altare,per poi fare da celebrante. Chi se non il Primo Mago?,si chiese Kahlan. << Sono venuto a prendere la sposa... >> disse mentre entrava chiudendo la porta << Richard come sta? >> chiese lei mentre riprendeva a specchiarsi,lisciandosi la gonna << Ti basta se ti dico che se non ti sbrighi, sverrà in sala? -la osservò- Sei nervosa anche tu? >>. Lei parve chiedergli aiuto con lo sguardo. Zedd sorrise paziente per poi prendere il velo. La Depositaria scese dal panchetto e il Mago le sistemò il velo con un pettinino decorato,mettendole poi il resto del velo davanti al viso << Sei bellissima. Quanto mia moglie... Sono contento che sia tu la donna che sposerà mio nipote. Te lo meriti >>. Un lacrima scivolò sul viso segnato dal tempo di Zedd. Kahlan sorrise mentre gli asciugava la lacrima. Due Mord-Sith entrarono e Kahlan dopo aver coccolato Erin,la presero in custodia. Poi Zedd prese Kahlan a braccetto e cominciarono a camminare verso la Sala del Trono.

 

Richard,vestito col completo da Lord Rahl,spostava il peso da una gamba all'altra mentre aspettava Kahlan. Vide le due Mord-Sith che tenevano Erin e sorrise. Poi uno squillo di trombe attirò l'attenzione di tutti. Richard si voltò e la vista quasi gli tolse il fiato. Kahlan gli sorrideva mentre attraversava le navate a fianco di Zedd,vestito con la sua tunica migliore. Il velo le copriva delicatamente il viso,ma Richard poteva intravedere le lacrime che imperlavano gli occhi di Kahlan.Un lunghissimo strascico scivolava sul pavimento in marmo bianco e la luce proveniente da fuori le vetrate faceva brillare le gemme blu dell'abito di lei. Zedd porse la mano di Kahlan a Richard che la prese gentilmente. Avvicinò le labbra all'orecchio di Kahlan << Sto sognando o sono morto? >> sussurrò. Lei sorrise e comprese che la stava paragonando ad uno spirito buono. Richard sorrise a sua volta poi si concentrarono su Zedd,che aveva preso posto sulla predella << Buongiorno a tutti! Oggi,siamo qui riuniti per celebrare l'unione di Richard Rahl,attuale Lord di D'Hara e Kahlan Amnell,l'attuale Madre Depositaria -si rivolse a Kahlan porgendogli la fede- Vuoi tu Kahlan Amnell prendere Richard Rahl come tuo unico marito,nella gioia e nel dolore,in salute e in malattia, giurando di amarlo ed onorarlo,ora e per l'eternità? >>. Lei prese l'anello e lo mise al dito di Richard mentre lo guardava tremando << Lo voglio >>. Zedd si rivolse al nipote,porgendogli la seconda fede << Vuoi tu Richard Rahl prendere Kahlan Amnell come tua unica moglie,nella gioia e nel dolore,in salute e in malattia,giurando di amarla e rispettarla,ora e per l'eternità? >> << Lo voglio >> rispose Richard mentre metteva l'anello al dito di lei << Fra gli invitati se qualcuno non è d'accordo con questa unione,parli ora o taccia per sempre. Anche perchè se la vedrà con me! -disse mentre la folla rideva,senza opporsi. Continuò- Bene. Allora in quanto Primo Mago di fronte agli spiriti e ai presenti,io vi dichiaro marito e moglie. Richard Rahl ti è concesso baciare la sposa >> finì il Mago mentre li osservava. Richard alzò lentamente il velo scoprendo il viso di Kahlan,che senza esitare gli buttò le braccia al collo baciandolo. Lui la prese fra le braccia stringendola mentre la folla esultava con applausi e fischi di approvazione.

 

Il banchetto a seguire fu in insieme di cibo,risate e calici che brindavano per gli sposi. Il matrimonio servì anche a tirar su il morale ai soldati. I due sposi erano rimasti in sala. Kahlan teneva le braccia attorno al collo di Richard,che la stringeva teneramente mentre ballavano sulle note di un lento silenzioso. Tutti erano andati a letto,compresa la piccola Erin che avrebbe passato la notte col nonno. Richard si stava perdendo nel profumo della pelle di Kahlan,che gli passava le mani sulle spalle. La baciò sul collo mentre allungava la mano verso il sedere della moglie. Lei prontamente gli scacciò via la mano e risero insieme. Si godettero quei momenti di silenzio per poi tornare in camera loro. Richard chiuse la porta appoggiandocisi mentre Kahlan si affacciava sul balcone dell'anticamera. Le si avvicinò abbracciandola da dietro mentre Kahlan si stringeva in quel dolce abbraccio. L'aria fresca della notte le alzò una ciocca di capelli << Allora... Ho organizzato bene il matrimonio? >> le chiese Richard << Sì... >> rispose lei sorridendo << Sai cosa fanno gli sposi la prima notte di nozze? >> sussurrò roco Richard dopo qualche minuto di silenzio << Fammi pensare... -rispose lei maliziosa- No,non lo so... >> << Beh... Io so che si lasciano andare alla passione. Si baciano,più o meno così... -disse lui prima di baciarla sensualmente sul collo – Mentre si abbracciano teneramente,scambiandosi tante coccole... >>. Le carezzò gentilmente le braccia << E per quanto tempo? >> domandò Kahlan mentre spingeva Richard dentro la stanza,verso il letto << Per un paio d'ore o anche tutta la notte... >>. Lei lo fissò dall'alto in basso poi prese a sbottonargli la camicia mentre il petto le si alzava vistosamente per il respiro,che diventava sempre più profondo e carico di desiderio. Richard fu piacevolmente sorpreso di vedere gli occhi di Kahlan bruciare di lussuria. Ma non era una lussuria carnale e superficiale. Era un tipo di lussuria diversa,quella dettata dall'amore vero. Lui le passò una mano fra i capelli mentre lasciava che la moglie lo spogliasse. Una lacrima solcò la guancia di lei << Ehy... Che c'è? >> << Sono solo felice... >> rispose lei quasi in trans. Lui le asciugò la lacrima facendo poi scorrere il dito giù sulle labbra di lei,sul collo fino alla scollatura dell'abito. Prese a slacciarle il corpetto e l'abito scivolò sul pavimento. I loro sguardi si incrociarono << Prendimi ti prego... >> sussurrò Kahlan. Richard la baciò mentre la portava con sé nel letto.


Angolo Autore: Salve Lettori! Ecco finalmente l'evento tanto atteso... Richard e Kahlan si sono sposati,ma Jagang vuole rapire la piccola Erin. Ci riuscirà o i nostri beniamini riusciranno a difenderla? Non vi resta che scoprirlo nei prossimi capitoli! Baci ^^

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Capitolo 13
*** il lupo di nebbia ***


Kahlan aprì piano gli occhi e vide che il sole era già alto nel cielo. Si stirò pigramente e notò che si era addormentata attaccata al petto nudo di Richard,che ancora dormiva con una mano sulla sua schiena. Lei sorrise e cominciò a fargli il solletico. Sapeva bene però che il marito aveva un potentissimo autocontrollo. Così si limitò a girarsi dall'altra parte,dandole le spalle. Era stanco,ma comunque felice di aver fatto l'amore con la moglie,per ore. Perciò si erano addormentati tardi. Kahlan sbuffò un po' irritata e gli diede le spalle a sua volta. Richard sorrise sentendo Kahlan borbottare aspramente fra sé. Si girò di nuovo verso di lei e la scoprì lentamente,per poi passare la mano sulla coscia di lei su per il fianco fino alla spalla << Cosa ti piacerebbe fare oggi? >>. Kahlan sorrise << Tiro con l'arco... >> rispose voltandosi verso il marito,che le sorrise in risposta.


I due si concedevano ancora qualche ora di libertà prima di tornare a fare i genitori. Cosa che li rendeva felici. Kahlan prese la freccia e la incoccò tirando la corda,fino a che le piume del dardo non le sfiorarono la guancia mentre Richard la osservava incantato. Stava per scagliare la freccia contro il centro del bersaglio,ma un sibilo attirò la sua attenzione. Non si mosse e rimase in ascolto,trattenendo il fiato. Richard la scrutò attentamente e capì perchè ci mettesse tanto. Rimase anche lui in allerta e improvvisamente i capelli dietro alla nuca gli si rizzarono. Gli succedeva sempre quando c'erano pericoli magici in agguato. Kahlan rimase immobile,rigida in quella posizione un po' scomoda. Al secondo sibilo,si voltò di scatto scagliando la freccia che dopo aver attraversato una strana figura,si piantò in mezzo al prato. Ne incoccò un'altra mentre un'esplosione sul lato est del Palazzo del Popolo,li fece distrarre. Lì c'erano le stanze di Zedd. << Erin... >> mormorarono i due che non persero nemmeno un secondo e cominciarono a correre. Entrarono nell'edificio che era già in allarme. Corsero lungo le rampe di scale ed arrivarono di fronte ai cumuli di pietre e polvere. Erin era in terra che piangeva mentre Zedd,le faceva da scudo lanciando palle di fuoco contro una creatura. Era fatta di nebbia,nera più della notte e assomigliava ad un lupo. Kahlan lasciò cadere l'arco,impugnando i pugnali mentre si lanciava contro la figura << No,Kahlan no! >> gridò Richard cercando di fermarla,ma ormai era troppo tardi. Kahlan menò un fendente e il pugnale attraversò il lupo di nebbia senza ferirlo. Sbarrò gli occhi quando vide la zampa dell'oscuro animale,alzata verso di lei. Una violenta scarica di energia la fece balzare dall'altro lato della stanza. Perse i sensi. Zedd si distrasse e venne colpito a sua volta. Il lupo guardò,con occhi avidi,la piccola. A Richard era ormai chiaro che era Erin la sua preda. La creatura stava per avvicinarsi ad Erin,ma Richard intervenne. Come se il mondo fosse avvolto dal miele,si gettò e prese la figlia fra le braccia. Prima che la creatura potesse colpirli,alzò una mano verso di essa. Quando il lupo tirò una zampata,venne fermata da una tela del mago che brillò,sui corpi di Richard ed Erin,ad ogni colpo.

Kahlan si riprese e appena aprì gli occhi vide il marito inginocchiato a terra con la piccola fra le braccia e una mano protesa verso la creatura,che continuava a colpirli impattando contro la tela del mago. Sapeva che Richard non avrebbe potuto resistere ancora. Una rabbia nascosta,nei meandri più oscuri dell'anima della Depositaria,si levò. Qualcuno stava facendo del male alle persone che amava. Chiuse gli occhi mentre venne scossa da tremori. Il cielo,fino a prima limpido,si oscurò. Delle nuvole nere e cariche di fulmini sostituirono il sole splendente. Kahlan riaprì gli occhi che gradualmente,da verdi,diventarono rossi. Rossi come il sangue. Dei fulmini gemelli rossastri comparvero sul viso angelico della Depositaria che lentamente si alzò in piedi. Un fulmine si abbattè sul terreno provocando una forte scossa. La creatura si voltò verso Kahlan,che con i palmi aperti verso l'alto richiamava a sé il Con'Dar,la Furia del Sangue. Richard,esausto,tenne stretta a sé Erin che continuava a piangere impaurita dalla situazione. Si voltò anche lui verso la moglie e cominciò ad allontanarsi dalla creatura per avvicinarsi a Zedd,che era rimasto a terra privo di sensi. Era affascinato e terrorizzato da Kahlan al tempo stesso. Ella inclinò la testa all'indietro,lanciando un urlo che pareva provenire dal Mondo Sotterraneo. Altri fulmini si abbatterono sulla terra facendola tremare. Kahlan tornò a fissare il lupo che si era immobilizzato. I pugni di lei vennero avvolti da saette e scintille e quando li sollevò verso la creatura,scaturirono dei lampi che attraversarono il lupo. La nebbia nera che lo formava si distorse,arricciandosi e contraendosi fino a che non scomparve del tutto. Kahlan aveva il respiro accelerato mentre i fulmini gemelli scomparvero dal suo viso. I fulmini si ritirarono e le nuvole fecero lo stesso. Prima di svenire,si voltò verso Richard ed Erin e sorrise,felice di averli salvati. Il suo corpo si afflosciò sul pavimento in marmo,alzando le polveri che lo ricoprivano.

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Capitolo 14
*** voltarsi indietro ***


Le palpebre erano ancora un po' pesanti,ma riuscì ad alzarle. La vista era sfocata e i colori parevano avere una punta di colorazione rubina. La prima cosa che vide fu Richard seduto su una sedia imbottita. Si era addormentato,ma ad un tratto si svegliò e sorrise vedendola sveglia << Finalmente... >> mormorò quasi più a sé stesso che a lei. Si alzò e si sedette vicino a Kahlan,che chiuse gli occhi godendosi il bacio sulla fronte dal marito << Mi hai spaventato a morte... -disse rimanendo col viso vicino a quello di lei- Come ti senti? >> << Dov'è Erin...? >> chiese Kahlan senza esitazione << Sta' tranquilla... E' al sicuro,come anche Zedd >> << Dov'è?! >> ripetè prima di tossire << Ssssh... E' nella culla... >> le rispose carezzandole i capelli. Kahlan si rilassò appena finì di tossire << E... E come sta? >> << Bene... Tossirà come la madre per pochi giorni... Avete respirato le polveri delle macerie,ma niente di rotto... >>. Nel silenzio si sentì la tosse della piccola Erin. I due sorrisero mentre lasciavano che le loro guance si sfiorassero,come se fossero gatti che si scambiano le fusa. Kahlan alzò lo sguardo verso di lui << La porti qui vicino a me,per favore? >> << Certo... >>. Si alzò,avvicinandosi alla culla per prendere Erin in braccio,che mugolò infastidita << Ssssh... Ti porto dalla mamma... >> le sussurrò mentre la adagiava vicina alla moglie,che sorrise carezzando la pancia della figlia mentre si stendeva su un fianco << Ehy,piccola mia... -il sorriso si affievolì- Era lei che voleva la creatura vero? >> << Credo di sì... >> rispose Richard guardando la piccola. Kahlan si voltò a guardarlo << Sei stato bravissimo... L'hai protetta... >> disse abbozzando un sorriso << Anche tu sei stata brava... Ma non ho saputo proteggerti... >> rispose lui un po' deluso di sé stesso << E' lei l'importante... >>. Richard le carezzò il viso << Voi siete importanti... >>. Ad un tratto Erin poggiò la manina sul seno di lei. Lui sorrise << Ha fame... >> commentò. Kahlan aprì l'abito e lasciò che la figlia poppasse mentre le passava una mano sui capelli biondi,ancora un pò corti. Il silenzio cadde nella stanza,interrotto solo dal tittare della bambina mentre i genitori la osservavano incantati da quella manifestazione di ingenuità e dolcezza.

 

Una settimana dopo,Richard e Kahlan erano impegnati a preparare i bagagli. Dovevano mettere fine alle guerra. Il generale Zammer bussò alla loro porta. Kahlan andò ad aprire << Generale... >> << Madre Depositaria,Lord Rahl... -rispose chinando il capo- la vostra carrozza è pronta... >> << Riferite che scenderemo appena saremo pronti... Appena avremo sistemato la sicurezza di nostra figlia >> rispose lei piatta. Il generale,dopo un lieve inchino se ne andò.

Pochi minuti dopo,Erin sgambettava tenuta per mano da due Mord-Sith,che bussarono. Richard si allontanò da Kahlan per aprire. Le due guerriere lasciarono che la piccola corresse verso la madre,che si chinò prendendola fra le braccia. La strinse forte mentre la baciava sulla testa. Richard sorrise e si avvicinò alla figlia. Estrasse dalla tasca una collana d'oro. Una pietra viola riluceva mentre Richard la metteva al collo di Erin. Kahlan la osservò << Cos'è? >> domandò curiosa << L'ho impregnata di una tela del mago. Se Jagang mandasse un'altra creatura,Erin sarà protetta -si voltò a guardare le Mord-Sith- Non toglietele la collana per nessun motivo al mondo >>. Le guerriere annuirono. Kahlan carezzò la guancia della figlia mentre gli occhi le si riempirono di lacrime << Oh,Erin... >> la strinse contro il suo petto. Richard la fissò tristemente per poi abbracciarle. Si strinsero forte ancora per un attimo,poi Kahlan a malincuore affidò la piccola nella braccia di una delle Mord-Sith << Proteggetela,a costo della vita... >>. Era un ordine. Richard prese gli zaini e si avvicinò alla moglie. Salutarono insieme la loro figlia per poi avviarsi verso la carrozza.

 

Il cocchiere aprì lo sportello. Richard poggiò teneramente la mano sulla schiena di Kahlan,che era rimasta ferma a guardare l'interno del mezzo. Si voltò indietro per guardare un'ultima volta il Palazzo del Popolo. Si girò nuovamente,prese un bel respiro e salì in carrozza. Osservò il marito. Pensava che si sarebbe voltato anche lui,ma non fu così. Abbassò lo sguardo mentre Richard saliva per sedersi vicino a lei. Il cocchiere chiuse lo sportello e la carrozza cominciò a muoversi. Il Cercatore si voltò a guardare la sua Depositaria,che teneva il viso verso il basso. Allungò una mano verso quella di lei,che alzò lo sguardo. Si fissarono negli occhi,intensamente. Kahlan poggiò la testa sulla spalla di Richard,che continuò a tenerle la mano mentre con un braccio la stringeva a sé.

 

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Capitolo 15
*** una dolce notte in tenda ***


Dopo tre interminabili ore,la carrozza di fermò. Richard si voltò verso Kahlan << Per stasera ci riposeremo... Domani ci sarà forse l'ultima battaglia... >>. Lei era sicura che sarebbe stata l'ultima. Avevano ridotto l'esercito nemico a diecimila soldati. L'avevano fatto a pezzi lentamente e stavolta Jagang sarebbe stato ucciso. Scesero dal mezzo e vennero subito accompagnati alla loro tenda. Era uguale a quella dei soldati,di modo che se li avessero attaccati avrebbero perso tempo a cercare Lord Rahl e la Madre Depositaria. Kahlan spostò il lembo della tenda e Richard la seguì senza indugio. La tenda era piccola,ma confortevole. Si avvicinò alla lampada ad olio e la accese. Richard poteva vedere la rigidezza dei movimenti della moglie. La conosceva bene ormai. Le si avvicinò lentamente e appena le fu vicino,le passò una mano sulla pancia mentre con l'altra le carezzava i capelli e il collo. La schiacciò piano contro di sé mentre la baciava sulla guancia. Voleva solo farla distrarre << Richard... >> mormorò lei col respiro un po' accelerato << Che c'è? Lasciati andare... Non ci pensare a domani,pensa adesso... Siamo qui,soli... Io e te... >> le sussurrò in tono suadente mentre la mano salì verso il seno. Kahlan si ritrovò ad ansimare di desiderio. Poteva sentire il battito del cuore e il respiro del marito. I suoi freni stavano saltando,uno alla volta. Lasciò che il marito la spogliasse,poi si voltò verso di lui e gli tolse la maglia. Quasi strappandola con gesti frenetici e carichi di passione. Gli sganciò la cintura mentre Richard la prendeva in braccio. Kahlan lo agganciò con entrambe le gambe mentre gli prendeva il viso fra le mani baciandolo con foga. Lui la stese sulla branda per poi salirle sopra senza schiacciarla. La Depositaria si lasciò sfuggire dei bassi urli ansanti di lussuria mentre si aggrappava alle spalle del Cercatore,che la baciava sul seno.

Al sorgere del sole...
Stava così bene. Per quale motivo dovrei alzarmi?,pensò Kahlan. In lontananza sentì qualcuno che la chiamava per nome << Kahlan... Amore della mia vita... Per quanto voglia star qui a baciarti e coccolarti -la strinse piano a sè- dobbiamo alzarci... >> le sussurrò prima di baciarle un orecchio mentre le passava una mano fra i capelli. Lei sorrise poi aprì piano gli occhi mentre si voltava verso il marito,che la baciò teneramente sulle labbra.

Richard prese la cotta di maglia e l'armatura per aiutare Kahlan a prepararsi. Mentre stringeva i cinturini dell'armatura la baciò sul collo << Dovremmo andare più spesso in guerra... >> commentò lei riferendosi alle coccole << Non scherzare... >> rispose il marito serio. Lei lo osservò poi prese l'armatura in argento di Richard e lo aiutò a sua volta. Mentre gli faceva passare la corazza superiore dalla testa,i loro sguardi s'incrociarono << Scusa... -disse lui- E' che ho paura di perderti... Ci siamo appena sposati e... >>. La voce di Richard tremava come anche le sue ginocchia. Kahlan gli carezzò una guancia mentre il marito si nascondeva nella sua mano. Richard mise la propria mano su quella della moglie,che a confronto alla sua sembrava quella di una bambina. Lei aveva sempre trovato sicurezza nelle grosse mani del marito e non paura << Ne usciremo vivi... Insieme... >>. Si abbracciarono forte,quasi a non volersi più lasciare.

 

Richard e Kahlan erano lì,davanti all'esercito schierato,sui loro cavalli da guerra. L'inverno era ormai vicino e i respiri caldi dei cavalli condensavano nell'aria in strane nuvolette. Lo stallone nero di Richard,non faceva altro che far risultare l'armatura argentata. Kahlan col cappuccio alzato e i capelli che le svolazzavano per la brezza,sul suo roano,avvicinò la mano sull'elsa della spada nello stesso momento del marito. Il sibilo metallico delle spade riecheggiò nella silenziosa valle,rimpita dai due eserciti su fronti opposti. Un improvviso urlo di battaglia diede inizio allo spargimento di sangue.

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Capitolo 16
*** cinque anni dopo ***


Jagang era stato ucciso con un unico colpo di spada. Un solo colpo sferrato dalla Spada della Verità.

 

Erano passati cinque anni dall'ultima battaglia. Kahlan era seduta sull'erba e osservava Erin,che aveva appena compiuto sei anni,giocare col cagnolino che avevano trovato abbandonato a soli pochi giorni. Sorrise vedendo la figlia rotolarsi nel fango con l'amico a quattro zampe mentre la sua mano cadeva distrattamente sulla pancia di nuovo gonfia. Era al settimo mese di gravidanza e stavolta era un maschietto. Aspettava il marito,sotto le fronde di un pesco. Sperava che arrivasse presto per godere di nuovo il profumo dell'amato.

Richard era intento a firmare rapporti. Aveva ancora due pile enormi da firmare. Sospirò frustrato e guardò fuori dalla finestra. Il sole stava ormai tramontando all'orizzonte e fra un paio d'ore sarebbe scomparso dietro il Rang'Shada. Si alzò,avvicinandosi alla finestra,quando udì le risate cristalline della figlia. I capelli lunghi e biondi le ondeggiavano alla brezza mentre giocava a piedi nudi sull'erba col cucciolo,che aveva deciso di chiamare Biscotto,data la sfrenata passione per i biscotti. Sorrise quando il suo sguardo si posò su Kahlan. L'abito bianco,adattato alle sue forme di mamma per la seconda volta,avvolgeva il ventre sporgente e i capelli ondulati color mogano le ricadevano sulle spalle come una cascata.

Erin col suo abitino color rosa antico,si voltò e vide la figura del padre. Sorrise mentre gli occhi grigi le brillavano per la felicità << Papà! >>. Gli corse incontro mentre Biscotto la seguiva abbaiando. Richard sorrise a sua volta e prese in braccio la figlia mentre con una mano carezzava il cane,che si era alzato su due zampe con la coda che si muoveva a ritmo costante << Fiorellino mio... >>. La baciò sul naso per poi posarla di nuovo a terra vedendo che Kahlan provava ad alzarsi. La raggiunse e la tenne per le mani. Lei si mise in piedi e sorrise << Non dovresti affaticarti così... >> disse lui in finto rimprovero. Kahlan sorrise e gli stampò un bacio sulle labbra mentre lui le accarezzava la pancia. Erin sorrise a sua volta perchè sapeva che era nata da quel gesto che i suoi genitori si scambiavano. E sempre per quello stava per avere un fratellino. Mamma e papà definivano quel gesto “amore”. Che parola strana,si disse la piccola. La Depositaria rimase abbracciata al Cercatore mentre invitavano la piccola ad unirsi al loro abbraccio. Biscotto si avvicinò a loro scodinzolando mentre ciascuno dei tre,lo carezzava sulla testa.

Più tardi,Richard teneva Erin in braccio mentre Kahlan li seguiva alla stanza della piccola,che si trovava proprio accanto a quella dei regnanti. Richard adagiò la figlia nel letto sotto le coperte mentre Biscotto saliva per accucciarsi al fianco della padroncina. Kahlan si sedette sul bordo del letto mentre Erin la guardava << Mamma... Mi canti la canzone dei ciuffi? >>. Lei sorrise e cominciò a cantare. Richard intanto abbassava la grata esterna della finestra che sarebbe stata aperta per far circolare l'aria e allo stesso tempo,nessuno sarebbe potuto entrare. E poi la presenza di Biscotto lo rassicurava. Nonostante l'aspetto docile e coccolone,il cane si era rivelato una vera e propria guardia del corpo. La voce morbida di Kahlan avvolgeva il sonno di Erin,che chiuse gli occhi cullata dalle antiche parole della canzone. Trasmettevano speranza,serenità. Le accarezzò teneramente i lunghi capelli biondi e quando finì la ninna nanna,si chinò verso di lei e la baciò sulla fronte << Buonanotte bambina mia... >>. Fece una carezza anche a Biscotto che aveva appoggiato il muso sulla mano di Erin. Richard e Kahlan uscirono dalla stanza dopo aver abbassato la fiamma della lampada ad olio e chiusero la porta per poi andare a dormire.

Angolo Autore: Salve Lettori! Perdonate il mio ritardo,ma ho avuto moltissimi impegni. Ma eccoci qua all'ultimo capitolo anche di questa Ff. Vi annuncio che forse ce ne sarà un'altra che intitolerò "Nuovo amore a Palazzo del Popolo",che troverete nella mia pagina. Ma è una NOTIZIA NON UFFICIALE,perciò mi spiace,ma vi terrò un pò sulle spine. Baci ^^

Ps: recensite! Accetto anche le critiche costruttive ;)

 

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