Infanzia ritrovata e appuntata

di 7Luparis7
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ornella, the last survivor. ***
Capitolo 2: *** Babele, la capitale della Norvegia. (Chi è Harry?) ***
Capitolo 3: *** La bresaola e la magnana ***
Capitolo 4: *** La storia dell'amante sperduto ***
Capitolo 5: *** Il trauma di Cristina ***
Capitolo 6: *** One foot nella fossa ***
Capitolo 7: *** L'ancestrale cancelleria ***
Capitolo 8: *** Il circulo risolto ***



Capitolo 1
*** Ornella, the last survivor. ***


Luigia Teresa Falappi era seduta sulla verdura roboante cresciuta casualmente sul portico di Pier Paolo Pasolini, suo cognato, lontano miglia da Perugia.
Moscerini nascosti tra fagioli che stavano marcendo con velocità, disturbavano Lucrezia mentre massaggiava Luigia nel soggiorno polveroso come un videogioco del ’92 inutilizzato poiché la grafica e il gameplay sono insoddisfacenti.
Ad Ornella, aiutante inesperta di Lucrezia, giunse voce che un altro giorno sarebbero arrivati più assegni circolari trasferibili, così decise di andare in banca e sottoscrivere una scialba relazione apostolica con l’impiegato menomato che sgranocchiava cereali biologici sul fax.
Ornella mutò la passione che sentiva per Ernesto, l’impiegato supremo dello stabile, nonché dattilografo principiante specializzatosi nella messaggistica nazista, in ammmmmore passionale, travolgente e audacie.

Ernesto copulò con Ornella, che fotocopiò eroticamente la sua tetta per divulgare le tenere conversazioni avute nelle sedute trascendentali di pilates estremo.

Luigia, tradita delle mani, teneva ancora rancore per la squinzia che le aveva rubato lo spasimante Ernesto, così decise di tuffarsi nel lago, che era un opossum sacerdote del Dipreismo, vicino a Milano, ma, dopo essersi buttata, si pentì e cercò inutilmente di propagare ossigeno all’unanimità polmonare.
Tuttavia morì precocemente, alla veneranda età di età di venticinque giorni e venticinque decenni, di sofferenze patronali, come le feste indiane.

Ernesto pianse addolorato e andò al patibolo, grazie ad una spinta inerziale di Lucrezia, che si vide morire per mano di Pier Paolo Pasolini.
 

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Capitolo 2
*** Babele, la capitale della Norvegia. (Chi è Harry?) ***


Tanto tempo fa, nella città di Babele, un bambino biondo tinto (male) da Giannino fece capolino dietro il tavolino del salotto per spiare la sua amata.
Carlotta notò che Ghevara la ammirava con palese ammirazione, quindi ribaltò il sedile sopra il tavolino che si spostò, rivelando una testa bionda spettinata e stempiata.
- Ehi! Che cosa fai? – chiese Carlotta molto scandalizzata.
Ghevara balbettò:
- S... subenfiteusi! -
La reazione inaspettata di Carlotta fu quella più sfavillante tra le reazioni sfavillanti.
- Che perversione giuridica epistolare, modellabile e veemente hai?! – chiese
Carlotta toccò un testicolo scoperto a Ghevara che rise gridando eccitatamente (?):
- Brutta palpatrice manesca! Non toccarmi con le tue laide vagine che chissà quali altre intimità vorrebbero palpare! -
Lei ribatté con (F) foga, una sua parente serpente arrivata dall’Alaska in Norvegia con velocità supersonica:
- E tu che stavi facendo zapping, allora?-
- Non contraddirmi, zoccola! E spogliati come solo tu e tua cugina sapete fare-
Una scarpa colpì il giovane confondendolo per vendicarsi dello smacco rivolto al corpo della proprietaria, così Carlotta fu soddisfatta e realizzata.

Ghevara starnutì, ma perse la narice destra del fegato sinistro collassato, pertanto cercò di riattaccarla, ma non bastò a ricongiungerla. Nonostante ciò, Ghevara rimorchiò una culotte americana e la fece cucire da Carlotta quando la cucitura cedette.
Carlotta sbraitò in cucina con Foga perché era incapace di accettare il fatto di non saper cucire mutande verdi giada, anche se avrebbe potuto incaricare Giannino, ma egli era in disposto.

Ghevara si pettinò finalmente la folta chioma bionda sudicia e unta, manco avesse la ceralacca incorporata al quadricipite proteso verso Il Cairo. Dal cuoio capelluto uscì bile umidiccia, così Carlotta la mangiò morendo agonizzante.

Ornella e Pier Paolo Pasolini copularono mentre Ghevara mangiava con Giannino sul sedile prosperoso di Harry.

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Capitolo 3
*** La bresaola e la magnana ***


La settimana bianca in piscina passò tra catarsi e paraplegici ginnasti invidiosi ma simpatici.

James VanDerBeek aveva bevuto tre litri di tisana Tisanoreica diuretica perdendo conoscenza insieme ad Addolorata, la prostituta lussuosa che si preparò fugacemente ad un incontro pastorale catartico con James. Quest'ultimo la portò su un letto a baldacchino morbido come un petalo faringeo di Jesù NaZZareno, Il quale resuscitò attonito graziosamente all'unanimità con MarYa.

Addolorata ingoiò le foglie secche che James lanciò dal bordo scosceso, rupestre e così sfavillante che accecò la povera malcapitata Stefania, capitata all'improvviso nel letto inconsciamente strafatta.
La gola di Addolorata cominciò a pruderle, tuttavia, impossibilitata a darsi sollievo, bevve linfa vitale Tisanoreica; così pisciò liberandosi dal prurito faringeo lungimirante fastidioso.
James vomitò ramoscelli secchi ingoiati precedentemente nel parcheggio del motel provinciale economico quasi in disuso.

Stefania provocò Pier Paolo Pasolini in un complotto intercontinentale provocato dalla NHK.
Ornella urlò vendetta vera per sfidare Stefania a briscola, anche dopo aver mangiato papaie fosforescenti.

Tutto si può conquistar, anche se lungo è il caMino...

Dopo aver perso tempo limonando furiosamente un persiano amanuense cantautore, Addolorata cacciò un pachiderma arrivato da Milano cinque giorni prima, ma Ornella saltò di paura scappando via con Pier Paolo Pasolini e Stefania. Sebbene il poplite del cantautore fosse slogato, egli riuscì nell'ardua impresa di fuggire intonando una serenata spaÑola scritta personalmente.
Finalmente James smise di vomitare e abbracciò Addolorata portandola in albergHo e, piangendo disperatamente, si accasciò morente congedandosi.

Addolorata andò da Stefania e compagnia bella vivendo felice la “Vita Nuova” di Dante (madona), la nuova popstar del momento e il suo nuovo singolo “No, baby, non si fa!”.

 

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Capitolo 4
*** La storia dell'amante sperduto ***


(Spiegazione scientifica del motivo per il quale Harold Styles abbia 4 capezzoli)

 

Bartolomeo procurò a GianFrancesco un pistone di metallo decorato delicatamente con prominenza. GianFrancesco fu molto eccitato dalle prosperose decorazioni floreali del pistone così, appassionato, baciò Pier Paolo Pasolini scatenando l'ira funesta di Ornella.
Bartolomeo, geloso di Pier Paolo Pasolini, uccise GianFrancesco.
Ornella per rivendicarsi si travestì nascostamente da canguro selvatico, saltellò animatamente sul cazzo verde di un tizio straniero che somigliava a Brad Pitt.
La mazza cedette alle botte troppo violente e inappropriate e afflosciandosi ronfò rumorosamente.

Pier Paolo Pasolini svenne pesantemente sul patibolo dove pianse la morte dell'amante GianFrancesco.
Ornella, privata dell'amore di Pier Paolo Pasolini, si crogiolò nel grano giallo senape fosforescente. Decise così di cuocerlo nel paese circostante sovrappopolato da tirolesi arrapati da Pier Paolo Pasolini il quale colse l'occasione per farsi tutto il paese, compresi i tirolesi albini, arrapati e brutti.

Tirolo, il capo supremo dei tirolesi, godette copiosamente mentre Ornella lo frustava con (F)oga, cugina di Carlotta.
Foga scomparve perché Ornella era frustrata dall'eccessivo eccitamento rumoroso provocato dall'avvenimento arrapante precedentemente svolto sotto Pier Paolo Pasolini.
Paolo Viola filmò l'avvenimento con Anna che cadde su Pier Paolo Pasolini, interrompendo la prestazione di Ornella, la quale si grattò i capezzoli che si staccarono rivelando che in realtà era una lesbica scapezzolata e sola. Bartolomeo riattaccò i suoi malcapitati capezzoli al seno prosperoso di Harry.

 

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Capitolo 5
*** Il trauma di Cristina ***


Sasha era violento e drogato, ma non intelligente. Davide lo amava anche se era eterogeneo.
Un mattino Genoveffa, innamorata di Ornella, pulì la scarpiera (che puzzava di bresaola rancida) la quale si autodistrusse sebbene John (il prostituto peloso) l'avesse pregata in sanscrito.

Babba Balak Nath vide Davide e John confabulare intimamente con Ornella per fissare Sasha mentre si toccava il lobo frontale.
John spiava Davide eccitato dopo aver bevuto acqua fredda minerale in cantina. Babba Balak Nath, oltraggiato da Davide, abbracciò John mentre si grattava con l'accendino scaduto di Genoveffa che urlò indignata -Polizia!-.
Polizia, tornata dopo aver fatto after per riconciliarsi pericolosamente con John e Sasha, arrivò puntuale dopo cena.
Purtroppo Babba Balak Nath aveva un prurito al coccige perineale forte, quindi rubò l'accendino di Genoveffa a John. Ornella disse -Cornuto!- a Babba Balak Nath, che aveva offeso Genoveffa.

Sasha picchiò Davide con una spugna di Roma fradicia lercia che puzzava di minestrone surclassato.
Ornella prese Sasha saltellando e lo scosse fino alla morte, così, disperato, Davide si suicidò uccidendo John e Genoveffa.
Polizia venne chiusa nello scantinato da Pier Paolo Pasolini, ovvero il signore di Cavour. Ornella lo baciò mellifluamente e se ne andarono felicemente via copulando pesantemente con lo sciroppo.

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Capitolo 6
*** One foot nella fossa ***


Lavando i piedi a Marìo, Carlton bucò il tallone e il pondulo al cameriere iraqeno afrodisiacamente alto. Il cameriere porse delicatamente il grembiule a Carlton per fasciare le ferite, ma Carlton si auto lesionò il timpano già percosso dai vari cambiamenti che il clima aveva periodicamente.
Quando, sanguinolento, Carlton divaricò ironicamente il Quore, improvvisamente inciampò in una pozzanghera con Nate. La pozzanghera li fece crogiolare abbracciati facendoli unire maliziosamente per 4 ore.

Nate si svegliò intorpidito e guardò cupidigiosamente il benevolo oraison (orizzonte) paludoso, il quale era particolarmente patinato.
Marìo intanto stava pulendo la disastrosa ferita con costante forza centrifuga.

Carlton puntò un trillice contro Marìo, il quale sbraitò parole sataniche come “Maleficio! Turgido! Duro! Paguro! Che oshenità perdonabile!”.
Nate, sconcertato, udì il grido del cameriere e corse da destra verso Carlton al fine di difendere l'autorevolezza dell'amore della sua esistenza primaria.
Subito lo intravide mentre pescava le cuscini selvatiche e intimava spasmodicamente interesse a una medusa. Così Nate, offeso e deluso, scappò ispanicamente verso Pier Paolo Pasolini, che giaceva con Ornella, e parlò di unirsi con Carlton.

L'inatteso amato esito matrimoniale di Nate e Carlton fu disastroso perché Harry, l'idraulico kenyota invaghitosi di Nate, sabotò il prete, il quale fermò la cerimonia epistolarmente.
Nonostante queste malefatte, Nate e Carlton riuscirono a vivere felicemente e fecero giustiziare Harry e Marìo, che non c'entra un cazzo, ma volevano impedirgli di fermare gli amorevoli protagonisti conosciutisi grazie a una poccia.

 

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Capitolo 7
*** L'ancestrale cancelleria ***


In Nebraska orientale estremamente caldo, ad agosto si svegliarono finalmente i posteri sudafricani di Bocchïö, amante bollente della statua cariatidea di Bocchïä.
Le mirabolanti sensazioni austere che Sensation provava erano provocato dal fratello narcolettico Aplomb, il quale godeva della virtuosa vicinanza di Palumba, che faceva flessioni continuamente per tonificare i lobi laterali.

Martedì sera Sensation stava pascolando indisturbatamente lungo il corso di un grande oceano che in realtà era un lago salense. Pier Paolo Pasolini sbirciava Ornella mentre, con Sensation, mangiava fiori fieri, potenti e colorati. Al che camminò spasmodicamente verso Pier Paolo Pasolini mantenendo una postura protesa in dirittura costantemente protozoica.

Ornella, stufa poiché Sensation sbafò una campanula portenschlagiana, sbraitò -OhpperlabarbadiMerlinoapois! Hai sentito il capo quando ti proibiva certe proteine vegetali glaucomiche?!-
La risposta recondita che Sensation produsse fu -Certo, ma-
-Paxo! Sei negato in erbologia nascosta!-
Vomitarono a causa del trasgredire. Solo Aplomb intervenne al fine di aiutarli mentre si truccavano insieme per smaltire i postumi della rottura spinale.

Intanto Pier Paolo Pasolini dipingeva girasoli agitati, distraendosi dalla puzza delle tempere inodori.

Finalmente Bocchïö risorse attraverso le cuscini, portando morte ai fratelli, compresa Palumba. Tuttavia Ornella, alterata dal comportamento di Pier Paolo Pasolini, scosse il capo supremo Bocchïö, che evocò Harry, tronista e modello dotato di pessima dentatura frontale.
Quest'ultimo, fondendosi con Ornella per ridarle i due capezzoli perduti, perse personalità e proverbialmente venne punto da Pier Paolo Pasolini. Così facendo rimasero intrappolati sul cucuzzolo dell'oceano.

 

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Capitolo 8
*** Il circulo risolto ***


Prima troppo lenti, ora la Manenti.
Perché io posso: ce l'ho grosso

Tra sette gatti, che pastorizzavano latte condensato, passò indesiderato Fanciùciolo, figlio incompreso di trattagulla.

Colei che dipinse la cappella Settina arrivò repentina poiché Cirincillàte, paladino della coltivazione frustrante di parmigino reggino, la schernì a causa del pernottamento illegale.
Intanto Fanciùciolo ammirava allibito Cincirillàte poiché aveva mangiato tre concentrati felini. Cincirillàte notò che fanciùciolo non apprezzava il retrogusto della crudeltà egemonica del ragazzo carnivoro circonflesso, così fulmino il suo benevolo attaccamento morboso e palpitante che aveva con Trattagulla a causa del loro amore platonico.

Cirincillàte provò a percepire le onde alfa ed Sheeran

Ornella, che voleva rompere con Harry, chiese a Pier Paolo Pasolini di convincere Trattagulla ad aiutarla nonostante i corpi inscindibili. Trattagulla accettò dopo svariati pellegrinaggi il Honduras con Pier Paolo Pasolini durante le venti settimane di super-ramadan consigliate pudicamente da Daismo, il duce.
Il corpo vegetato di Pier Paolo Pasolini ammirò apaticamentre e magnificamente la scena meravigliosa, ipnotica e casaria che era davanti alla cariatide, mentre ornalle distaccava il corpo peloso di Harry. Ornella picchiò Fanciùciolo, passato di verdure centenario, finché quest'ultimo non diventò un membro ricorrente di tutto ciò.

Dopo ventinove giuggiole, Trattagulla sospirò parole dolenti poiché stava soffrendo sofferenze inavvicinabili e incomprensibili
-Sdruccioli! Salmonella! Cancro! Paraplegicità!- fu retrocessa di grado e così morì.
Fanciùciolo nascose il duce nel cassonetto vicino a Milano, dove morì scadentemente.
Cririncillàte, invece, scappò con furore verso casa, però, attendendo la pretessa funebre portoricana, non ebbe speranze di sopravvivere alle peripezie multiple somministrategli via pastiglie spermatozoiche.

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