Yari

di Hikari_Henko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sera prima del secondo anno ***
Capitolo 2: *** Primo giorno in fuga ***
Capitolo 3: *** Nel folto della foresta ***
Capitolo 4: *** La Foresta Yomi ***
Capitolo 5: *** Proteggerti a costo della mia vita ***
Capitolo 6: *** Al riparo ***
Capitolo 7: *** Nuovo potere ***
Capitolo 8: *** Un angelo un po' troppo violento ***
Capitolo 9: *** Ormai si è adulti ***
Capitolo 10: *** Desiderio ***
Capitolo 11: *** Malore ***
Capitolo 12: *** Decisione ***
Capitolo 13: *** Yari ***
Capitolo 14: *** Passato e futuro ***
Capitolo 15: *** La sera prima del giorno dell'incontro ***
Capitolo 16: *** Piccoli problemi e una scusa inaspettata ***
Capitolo 17: *** Partenza vera o falsa? ***
Capitolo 18: *** Parola ***
Capitolo 19: *** Decisione ***
Capitolo 20: *** Bicicletta ed amnesia ***
Capitolo 21: *** Domani ***



Capitolo 1
*** La sera prima del secondo anno ***


Tratto dal diario di Hiyori
1. 3. 2012
Caro diario,
sta per cominciare il mio secondo anno di liceo, un anno a dir poco “leggero” per fortuna. Di esami ce ne sono gran pochi e le attività dei club sono per lo più occupate dai nuovi arrivati.
Di problema ce né solo uno, che si fa chiamare “kami”. Te ne ho già parlato tanto vero? In questi ultimi due anni sono successe tante cose…
Yato è incorreggibile. Dice di voler costruire un grande tempio con i soldi che guadagna, ma dopo li sperpera e se ha bisogno di qualcosa li chiede a me ed a Yukine. Poveri noi.
Però stasera mi sento buona e verranno da me a riposare per la notte, lasciando riposare in pace Kofuku. Nella stanza di mio fratello ho messo talismani e cinque bottiglie di acqua santa. Dovrebbero bastare, no? Ai miei ho detto che sono amici che mi hanno aiutato a scuola il primo anno, anche se Yukine sarà meno credibile. Bhe’, ti lascio. Devo andare a preparare loro la cena, tra un po’ saranno qui.
Hiyori.
 
Fatto questo, nascose il suo diario fra i comuni libri di testo scolastici e si diresse in cucina.
-Ah, Hiyori a che ora arrivano i tuoi amici?- chiese la madre.
-Appena avranno terminato il lavoro da Kofuku.- rispose.
-Lavorano? Che bravi ragazzi! Ma chi è Kofuku?
-E’ la dea della sfort- ma si bloccò- E’ una tipa che ha molta sfortuna!! S-sì, ecco!! Ecco perché gli ha assunti!! Eheh…
-Ah, capisco… bhe potresti lavorare anche tu con loro, non trovi?
-EH?! N-non posso!! Io sono una studentessa!!
-Bhe anche loro lo saranno no? Se ti hanno aiutato l’anno scorso!
Hiyori pensò:- Non posso tradire quello che ho detto… devo rispondere di sì anche se non è vero…ma se poi li scoprisse… finirei nei guai! WHHHAAA CHISSA’ COSA PENSEREBBERO!!!! CHE MI VEDONO CON DUE RAGAZZI!!! KYAAAA!!!
-Sì, è vero mamma. Però io…!!
DING DONG
Hiyori corse alla porta.
-Eccoci qua Hiyori!! Che hai preparato di buono??- disse soddisfatto Yato.
-Buona sera Hiyori.- disse indifferente Yukine.
-A-ah…bu-buona sera… s-siete arrivati presto!! Non ho ancora preparato nulla!!
-Bene mi fa piac- disse Yato tutto contento, ma poi fece un faccia da morto- COSAAA?!?!?!!? PROPRIO NULLA?!?!?!?!!!??
-N-no!! Sono uscita poco fa dalla mia camera appena finiti i compiti!!
Spuntò fuori la madre.
-Ah Hiyori… sono loro i tuoi amici?- chiese col sorriso sul viso.
-Buona sera mamma di Hiyori!!- disse Yato tornato “normale”.
-Buona sera signora.- disse Yukine, facendo un piccolo inchino.
-Ahh~ ma che gentili!! Entrate entrate! E’ tutto già servito a tavola!
-C-cosa?! Ma se non ho nemmeno preso un chicco di riso!!
-Ma sei impazzita?! Ho preparato io!
-WWHHAAA!! GRAZIEEE!!!!
Cenarono e si diressero verso le rispettive camere. Poco dopo che Hiyori appoggiò la testa nel cuscino, entrò Yukine.
-Yukine? Cosa c’è?
-…tu…
-…?
-…lo sapevi che Yato è gay?
-EEEHHHHH?!?!?!?!!?!?!?!?
Arrivò di corsa Yato, con indosso solo i pantaloni.
-Tu!! Che diavolo le hai detto?!
-Tu che fai dovrei chiedere io!! Hai iniziato a spogliarti e mi hai anche invitato a farlo!!!
Intanto la ragazza li guardava perplessa.
-Ovvio!! Potremo sporcare le coperte!!
-E allora prima del tempio dovresti pensare di prendere dei vestiti puliti!!!
La ragazza si alzò a viso coperto, il corto abito notturno faceva risplendere la sua pelle pallida all’interno della stanza. Si diresse verso i due ragazzi e li prese per i polsi, riportandoli nell’altra stanza. Per fortuna i genitori erano stati chiamati all’improvviso dall’ospedale e non sarebbero rientrati.
Entrati nell’altra stanza, li lasciò ed alzò il viso.
-Yukine… fai come ha fatto Yato.
-Eh?... EEEEHHHHH?!?!?!!?!?!?!?!?
-Fallo e basta.- continuò sorridendo. Lo fece. Hiyori prese gli abiti di entrambi e li posò su una sedia.
-Dai, sdraiatevi. Io rimarrò qui finchè non vi addormenterete.
-M-ma Hiyori…- ribattè Yato.
-Osi mettere in discussione una cosa che voglio fare?!- disse con tono malefico.
-N-NO!! ASSOLUTAMENTE!!!!
Rimase veramente lì, soltanto che i due fecero finta di addormentarsi, mentre lei si addormentò davvero.
-Yukine… che facciamo?- chiese.
-N-non chiedere a me!
-Allora… aspetta che mi alzo…
-Che fai?
-La riporto in camera sua. Tu se hai sonno addormentati pure, io torno subito.
Fu così che la prese dolcemente fra le sue braccia e si diresse nella stanza a fianco. La posò sul morbido materasso e la coprì con le coperte, poi, quatto quatto, sbirciò nella stanza dove era Yukine. Si era addormentato. Yato tornò da Hiyori, si sedette di fianco al letto, vicino a lei. Rimase per un po’ ad osservare le sue espressioni, i movimenti che faceva. Le prese dolcemente una mano e poggiò la testa sul materasso.
-Yato…-sussurrò. A tale parola il “dio” alzò la testa con stupore e vide il suo viso sorridente. Dopo questo, sorrise anche lui e si addormentò.
Durante la notte Yato è un po’ sonnambulo e, senza accorgersene, si sdraiò tranquillamente nel letto vicino ad Hiyori, pensando che fosse Yukine, e la abbracciò. La mattina arrivò. Hiyori doveva iniziare il suo secondo anno di scuola superiore.

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Capitolo 2
*** Primo giorno in fuga ***


La sveglia suonò dolcemente, come dei ticchettii sull’erba inondata di rugiada. I due giacevano ancora nelle calde coperte, tenendosi per i fianchi.
-Che buon profumo…-sussurrò Hiyori, senza svegliarsi.
Poco dopo si sentirono dei passi provenienti dal corridoio, una persona che camminava a passo svelto. Questa spalancò la porta d’un colpo. Era Yukine. I due si svegliarono di soprassalto, senza rendersi conto che erano ancora l’uno fra le braccia dell’altra.
-Hiyori, Yato è scomparso!
Solo in quel momento li vide.
-C-cosa… COSA STAVATE FACENDO?!?!?!?!?!?!?!?
Si guardarono anche loro. Al loro incrocio di sguardi arrossirono e la ragazza non esitò la lanciargli un calcio in pieno stomaco.
-KYAAAAA!!!!!!!!!! DEPRAVATO!!!!!!!!!!!!
-CHE HO FATTO??!?!?!?!!?!?!?!?!?!?!
-N-NON PENSAVO CHE VOI FOSTE GIA’ A QUEL PUNTO!!!
-MA NON LO SIAMO!!!!!!!!
-WHAAA!!! HIYORI MI HAI FATTO MALEEE!!!!!!!
-E TU PERCHE’ DIAMINE SEI VENUTO A DORMIRE CON ME?!?!?!?!?!?!? SOLO YUKINE PUO’!!!!!!
-E-E PERCHE’ SCUSA?!?!?!?!?
-PERCHE’ HA PAURA DEL BUIO E TU NON SEI DI CERTO DI COMPAGNIA!!!!!!!
-BHE NEMMENO TU LO SEI STATA IERI SERA!!!!!!  TI SEI ADDORMENTATA IN CAMERA NOSTRA E TI HO PORTATO QUI!!!!!!
-Yato,…ma mi avevi detto che poi saresti tornato in camera…
-SSSSHHHHH!!!!!!
-E ALLORA E’ COSI’!!!!! HAI MENTITO A YUKINE ED HAI APPROFITTATO DEL FATTO CHE STESSI DORMENDO PER DIVERTIRTI!!!!!!!!
-NON E’ VERO!!!
-AAAAHHHH!!!!!! NON HO TEMPO PER DISCUTERE!!!!! OGGI INIZIA SCUOLA E DEVO PREPARARMI!!!!
Così fece uscire i due ragazzi, li invitò a cambiarsi e lo fece pure lei. In pochi minuti furono pronti. Dopo questo, preparò loro la colazione e poi partirono insieme.
-Ti accompagnamo a scuola.
-N-non serve!
-Yato… che hai in mente…?
Giunti sul luogo, si salutarono e i due ragazzi si diressero verso la casa di Kofuku.
-Ah…che buon profumo…- sospirò Hiyori, raggiungendo le sue amiche.
-Ah, Hiyori, buongiorno!!
-Buongiorno…
-Chi erano quei due ragazzi?
-Eh?! Ehm, ness-suno!!
-Hai fegato Hiyori!! Ben due ragazzi!!!
-EH?!!? N-non è così!! Avete capito male!! Su, torniamo in classe!!
Camminando nei lunghi corridoi, guardava ogni tanto, negli spiragli delle siepi, se Yato era ancora vicino a lei, ma niente. Magari il suo profumo si era poggiato anche nel corpo di Hiyori, confondendola.
-Ah…vi ricordate l’anno scorso?
-E’ già passato un anno…
-Sì, dalle cose che ha fatto Hiyori!
-Eh?!
-Sì, ti ricordi? Il giorno dopo sei tornata anche con la spalla slogata!
-Ah…è vero… stupido Yato…
-Yato?
-Ah!! No nulla!!!
-Mh…ho già sentito questo nome…
-Eh?!
-Sì è vero!! Ieri pomeriggio!!
-Eh…?
-E’ vero!! Ed era uguale al ragazzo di poco fa che ha accompagnato Hiyori!
-C-cosa stava facendo?!
-Era con una ragazza dai capelli rosa ed una strana divisa…magari ti tradisce Hiyori…
-Ah, era con Kofu- ma si bloccò- NON STIAMO INSIEME!!!
-Ahahaha scherzavo.
Ed entrarono in classe. Un nuovo panorama la attendeva. La grande vetrata era come un televisore, si riusciva a vedere tutto, ma lei non guardava. L’unico attimo in cui si ritrovò a guardare, le si pararono davanti Yato e Yukine, appoggiati sulla finestra, che le bussavano. Hiyori, dallo spavento, cadde dalla sedia ed attirò l’ attenzione di tutti.
-WHHAAA!!! E-E VOI CHE CI FATE QUI?!!??!?!?!!
-Hiyori vieni c’è un problema!-esclamò Yato afferrandole la mano, trascinandola giù dalla finestra.
-WWHHHAAAAAA MA USARE UNA PORTA NORMALE NO?!?!?!?!?!?
-NIENTE SCUSE E CORRI!!!!!!!
-MI SCUSI PROFESSORESSA SARO’ DI RITORNO ENTRO LA FINE DELLE LEZIONI!!!!!!!!
-E MUOVITI!!!!
Yukine se ne stava zitto e calmo, seguendoli.
-Cosa è successo?!?!!?!?- domandò la ragazza.
-Zitta e corri!!!!
Fu così che terminò, col suono delle campane, il primo giorno del secondo anno di liceo per Hiyori.

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Capitolo 3
*** Nel folto della foresta ***


-Dove stiamo andando?!- chiese nuovamente la ragazza.
-Via da qui!!
-Cosa?! E perché?!?
-Kofuku ha previsto una tempesta su tutta la città e devo portarti al sicuro!!!
-E perché?! Posso cavarmela!!!
-No!! Finchè non controlli la tua forma da Ayakashi ti dovrò tutelare!!!
-Yato…
Corsero velocemente oltrepassando i confini della città. Giunsero in un antico santuario abbandonato racchiuso in una foresta. Le foglie agitate sfregolavano il tetto. Candide goccie blu cadevano e perforavano i buchi riparati a metà. Era abbastanza grande da contenere 8 persone, quel piccolo santuario. Si sedettero su delle sedie. Nonostante tutto era ancora in buon uso. L’acqua arrivava da un canale esterno e nel centro c’era un grande buco dove accendere il fuoco.
-Hiyori… stai bene?- chiese Yato, fissandola.
La ragazza, stanca e confusa, accennò:- Sì… ma cosa succede di preciso?
-Niente di che…solo che è una tempesta troppo forte ed ha deciso di occuparsene Bishamonten. Quindi sarebbe stato opportuno non farsi vedere nei paraggi, o avrebbe ucciso pure noi.
-M-ma allora perché hai preso pure me?!
-Perché sapevo che, se li avresti visti, avresti fatto qualcosa di molto stupido.
-Non confondere i sentimenti di Yato, Hiyori… è che in questo momento se la sta facendo sotto per paura che Bishamonten…-ma Yato lo fermò.
-DI COSA AVREI PAURA SCUSA?!?!?!?!?!!?!!!
-Ma lasciami finire la frase almeno!! Allora…stavo dicendo,… che lui se la sta facendo sot-…
-NON E’ VERO!!!!!
-CHIUDI QUELLA BOCCA UNA VOLTA PER TUTTE!!!!! E’ PREOCCUPATO CHE TI VENGA FATTO QUALCOSA!!!!!! VA BENE DETTO COSI’?!?!?!!?!?
-A-ah… pensavo mi volessi insultare…ahahahaahahaha!!! Yukine che tipo!!!- disse Yato, accarezzandogli la testa e ridendo. Hiyori rimase immobile.
-E solo…- disse, col capo chinato, attirando la loro attenzione-…SOLO PER QUESTO MI HAI FATTO PERDERE UN GIORNO DI SCUOLA?!?!?!?!
-M-M-M-M-M-MA COME SAREBBE A DIRE??!?!!??!
-In effetti mancavano solo 5 minuti.- disse indifferente Yukine.
-S-olo perché…- si sentirono dei singhiozzi-… non ti fidi di me?
-M-M-M-M-M-M-M-MA PERCHE’ PIANGI?!?!?!?!?!!??!
-N-NON STO PIANGENDO!!!!
-E INVECE SI’!!!!!
-NO!!!!!
-SI’!!!!!
-NOOOO!!!!!!
-SIIIIII!!!!
-E BASTA VOI DUE!!!!! Mi saltano i nervi…Yato hai una voce più acuta di qualsiasi donnetta…
Si pietrificò.
-C-come osi…
-Y-Yato…- disse Hiyori, indicando la finestra. Il ragazzo si voltò e videro un enorme Ayakashi.
-Tranquilla… è un santuario, non può entrare…
-Io non penso proprio…Linea di confine!!!- disse Yukine, tracciandone una con la mano. I tre ripresero a scappare, fuggendo dal tempio, ormai distrutto.
-Quel coso non era altro che una catapecchia!!! L’acqua santa è stata contaminata da qualcosa!!!
-EEEHHH?!?!?!!?!? E ORA DOVE DOVREMO ANDARE?!?!?!?!?- chiese Hiyori.
-CI STO PENSANDO!!! CERCA DI NON PERDERE IL TUO CORPO INVECE!!!! ANZI…- le andò vicino, sempre mentre correvano-…SALTA SU!!!
-C-COSA?!?!?!?!
-METTITI SULLA MIA SCHIENA!!!!! MUOVITI!!!
Lo fece ed accelerarono di molto, ma anche lo Ayakashi li seguiva ed era pronto ad attaccare.
-Sekki!! Tu che osi profanare questa terra del sol levante,… ora con Sekki distuggerò il tuo essere impuro!!
Ucciso lo Ayakashi, ripresero a correre, nel folto del bosco.
Correre e correre, sorpassando cespugli e rovi, senza avere il minimo raggio di sole.
-Tutto bene, Hiyori?- chiese Yato.
Accennò con la testa e si strinse ancora più forte. Il vento soffiava.
Più penetravano all’interno e più Hiyori non si sentiva bene. Si sentiva pesante e vuota allo stesso tempo.
-Ya-to…- sussurrò, dopo questo perse i sensi.
-Hiyori? Hiyori! HIYORI!! CHE TI SUCCEDE?!!
-YATO!!!!-urlò Yukine. Voltandosi, la vide. Quel sorriso contornato da un rossetto scarlatto. Quegli occhi ricolmi di vendetta. Quel corpo.
-Tu…

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Capitolo 4
*** La Foresta Yomi ***


-…Nora. Dovevo sospettare una cosa del genere.
-Yato-sama, sei davvero carino quando ti arrabbi.- disse, sorridendo.  Aveva un ventaglio che le copriva metà viso, in particolare l’occhio. Quando lo tolse, Yato e Yukine si accorsero che aveva un nuovo padrone.
-Yato-sama… conosci Yomi, vero? E’ il mio nuovo padrone, ma tu rimani sempre il mio preferito. Vedo che ti porti dietro ancora quel fiore marcio e quel grano ammuffato… ma potresti avere di più…con me.
-Taci!
-Yato…chi è Yomi…?
-Yomi… è un dio della morte.
-D-della morte?
-Molto tempo fa, quando ero ancora il dio delle calamità, mi addentrai nella sua foresta…era un essere orribile, nonché marito di una strega…
-Non parlare male della mia signora, Yato-sama.
-S-strega?
-Sayaki, ha venduto la sua anima al demonio ed è diventata una strega.
-M-ma tu cosa hai fatto Yomi?
-Lo avevo sconfitto, ma non del tutto. Dato che è un Dio Infinito, non può morire per mano mia, ma solo per mano di Dio, vero e proprio. Io ho potuto solo sigillarlo. Ora Sayaki avrà spezzato il mio sigillo. Yomi tornerà per la vendetta. Nora, tu cosa centri con lui?
-Oh, dato che ti conosceva mi ha chiesto di fargli da Strumento… ahah, visto? Sei famoso fra gli Dei Infiniti. Tra un po’ lo sarai anche nella realtà…- e lì fece un balzo, arrivandogli all’orecchio- …quando morirai.
-Stammi lontano, Nora.
-Y-Ya-to…
-Hiyori! Yukine, prendila per favore!
-Sì!
Il dio la guardò in viso e le poggiò una mano sulla fronte. Era molto calda.
-Che le hai fatto?!
-Oh, a quanto pare il fiorellino ha respirato l’aria velenosa.
-Di che stai parlando?!
-Noi ovviamente non ce ne accorgiamo, ma per gli esseri viventi quest’aria è molto nociva, così tanto che entro 2 minuti si può morire. Per lei non so se ci sarà speranza. Ah Ah. Ah, Yato… non dirmi che non ricordi di questa foresta! E’ la foresta del Signore, Dio tuo. La foresta Yomi.
Yato riprese Hiyori e fuggì con Yukine. Non importava se fossero stati allo scoperto, dovevano portare Hiyori fuori da lì.
Sorpassata l’ultima erba di quella insipida foresta, si guardarono le spalle, vedendo una cosa incredibile.
Gli Ayakashi venivano attirati all’interno della foresta e a seguirli c’era Bishamonten.
-Bishmonten!!!- urlò Yato. Lei lo vide e lui negò con la testa. Come se fosse possibile, lei aveva capito e si precipitò da noi.
-Stupido Yato! Avventurarti lì con un’umana!!
-E io che ne sapevo?!  Non respiro necessariamente ossigeno!
Poggiò la sua testa sul petto di Hiyori.
-E’ viva. Siete usciti in tempo, ma ha bisogno comunque di una purificazione. Basta versarle dell’acqua santa sul viso.
-Grazie.
-Però…non credo che durerà ancora per molto… ma non per mano mia… per mano di Yomi. Se Nora gli ha rivelato che tieni a Hiyori e a Yukine, non esiterà a far loro qualcosa per attirarti in una trappola. Stai molto attento, Yato.
Detto questo, se ne andò. Intanto in città non c’era ombra di problemi, il sole era tornato a regnare.
Yato e Yukine portarono Hiyori da Kofuku, la quale la guarì e riuscì a ristabilirsi. Dopo ciò, le venne spiegato il tutto, anche che rischiava la vita.
-Non mi importa! Ho giurato che volevo rimanere per sempre con voi!
-Che testarda che sei…-disse Yato, sorridendo.
-Dammi pure della testarda, ma io non vi abbandonerò.
-Yato-chan ne sarà felicissimo credimi!!- disse Kofuku.
-Sì… tanto che forse vorrà rifare la cosa di questa notte…- disse Yukine.
-WHAAAA!!! YUKINE LO VUOI CAPIRE CHE PENSAVO FOSSI TU?! ALTRIMENTI NON SAREI MAI ANDATO A DORMIRE CON HIYORI!!!!
-Yato-chan lo hai fatto con Hiyori?!?!
-EEEHHHHH?!?!?!?!?!?!? N-NO!!! ASSOLUTAMENTE!!!!!!
-Ecco, se la hai scambiata per me vuol dire che davvero sei gay… lo avresti fatto con me!- ribattè Yukine.
-WHHHHAAAAA!!!!!!!!!!!! SMETTETELAAAAAA!!!!!!
 
Nella foresta Yomi…
-Nora, perché lo hai lasciato fuggire?- disse un uomo, alto e scuro.
-Non è ancora tempo, mio Signore. La vendetta va servita con attenzione.
-E la ragazza? E’ ancora viva?
-Sì. Ha resistito per 5 minuti al veleno. Come si dice, l’erba cattiva non muore mai.
-Hai ragione, ora rientriamo. Devo esporti i piani per catturarla, quindi non agire mai di testa tua, anche se Yato ti chiamasse, non andare. E’ un ordine.
-Sì, mio Signore.

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Capitolo 5
*** Proteggerti a costo della mia vita ***


Passarono tutto il pomeriggio da Kofuku, dopo di che si avviarono verso la casa di Hiyori.
-Noi rimarremo con te.- disse Yato.
-Eh? Non serve, me la caverò.-rispose Hiyori.
-Non ci sono discussioni. Se Yomi sa della tua esistenza, aprofitterà anche che tu vada al bagno per rapirti.
-EEEEHHH?!?!?!?!?!? N-NON DIRE IDIOZIE!!!!
-Ma può verificars- lo fermò.
-NOOOOO!!!!!!!! VA BENE RESTATE, MA NON PARLATEMI DI QUESTA COSA!!!!!!!!! WHHAAAAA!!!!!
-Yato sei stato un po’ troppo diretto.-replicò Yukine.
-Ah Yukine!!!! Per fortuna che ci sei tu!!- disse Hiyori, commossa.
-In effetti, tu sei stata più tempo da sola con questo tizio in tuta che si fa chiamare dio.
Lo pietrificò.
-T-tu…come osi offendermi…- disse Yato.
-Sì sì… piuttosto, Hiyori mi aiuti con i compiti?
-Com’è che cambi discorso dal tuo padrone ad una ragazza?!?!?!
-Ah, va bene Yukine. Di cosa si tratta?
-Sono le lettere latine che mi servono per inglese. Non ho una bella grafia.
-Va bene!! Andiamo!!
Giunti a casa sua, loro passarono dalla finestra, per non farsi vedere dai genitori, mentre Hiyori passò normalmente per la porta. Azione rischiosa, ma affrontata. Sembrava per il momento che Yomi non ne fosse interessato.
-Che diamine trama?- pensò Yato.
Quando Hiyori li raggiunse, aveva portato con se dell’acqua santa, per sicurezza e gliela consegnò.
-Bene Yukine, cosa non ti riesce?
-Non mi riesce bene la s e la f.
-Allora, io te ne faccio un paio a matita e tu le ripassi con la penna, poi proverai a farle da solo, ok?
-Va bene.
Yato prese loro il quaderno ed iniziò a disegnarci sopra qualcosa.
-Ma che fate? Lo sanno tutti che disegnare ti porta ad una carriera brillante!! Così!!
E mostrò la sua “opera”. La raffigurazione grafica della scuola di Hiyori con i ciliegi in fiore.
-Basta rovinarmi il quaderno!
-Cosa dici rovinare?! È molto meglio questo della tua scrittura occidentale!!
-Perché io sono agli inizi tu invece hai già superato la crisi di mezza età con i 500 anni che ti ritrovi!!!
-Allora ascolta chi ha vissuto più di te!!
-Manco morto!!!
-Che hai detto?!!!?!
-Ehm ragazzi… sono le 22:10 non credete che sia meglio abbassare il tono di voce?
-Sì… allora Hiyori… La f
Rimasero così fino a che Yukine non si addormentò. Yato e Hiyori rimasero svegli.
-Hiyori dormi, o non riuscirai a rimanere sveglia di giorno.
-Questo vale anche per te.
-Hiyori, ascoltami per favore.
-Comunque sia io sono un intralcio per voi…
-Eh? Ma che dici?
-Se mi addormentassi il mio corpo potrebbe essere posseduto e anche se fossi tu, per proteggerlo, la mia anima verrebbe comunque presa. Sono fregata.
-No. Finchè io e Yukine saremo qui a proteggerti non sarai in pericolo. Fidati e dormi.
Erano tutti e tre sul letto, ma con la schiena appoggiata sul muro. Yukine era sdraiato sulle gambe di Hiyori e lei aveva poggiato la testa sulla spalla di Yato, lui pure.
-Yomi… che diamine hai in quella testa. Se solo ti azzarderai a far del male a Hiyori, io non esiterò a sacrificare la mia vita… -pensò.
La notte rischiarata dalle stelle si rifletteva sulla città. I fiori di ciliegio piovevano sulle strade ed il vento li trasportava lontano. Il fuoco che arde nei sogni della gente serve a far credere loro che va tutto bene, anche se non è così.
Nel profondo della foresta, un grande potere sta maturando.
-Nora… hai capito il tutto? Non devi commettere errori. La vittoria sarà nostra.
-Oh che bello! Dopo potrò attaccare la testa della ragazza nel tuo tempietto?
-Certamente. Tutti capiranno che è meglio non sfidarmi. Sayaki, attendimi. Presto torneremo insieme.
 

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Capitolo 6
*** Al riparo ***


Il mattino seguente, come sempre, Yukine si svegliò per primo e ritrovandosi sopra le gambe della ragazza si disturbò dentro, mentre fuori diventò tutto rosso.
-Yu-kine… stavi pensando a qualcosa di sconcio, vero?
-M-ma!!
-Non importa… piuttosto levati da lì. A che pensavi?! Mi ha fatto un male!!
-Ecco, posso dirtelo in un orecchio?
-Va bene…
-PSPSPSPS…
-Bhe… se ci fossi stato io avrei fatto la stessa cosa… eheh Yukine, non sei più un marmocchio, eh?
-N-non lo sono mai stato!!
-Ah lascia perdere… È meglio se svegliamo Hiyori invece. Hiyori…svegliat- ma guardò meglio- Yukine, l’anima di Hiyori è uscita!
-E dove è?!
-E che ne so!!
D’un tratto la porta si aprì.
-Buongiorno!- era lei, con un vassoio ricco di cose da mangiare.
-Hiyori! Ma che ti salta in testa?!
-Eh? Sono andata a prendervi la colazione!
-E se per caso ti avesse preso Yomi?!
-Ma lo hai detto tu ieri che mi avresti protetta!!
-Sì ma svegliami almeno! Comunque, grazie per la colazione!
-Ieri?- chiese Yukine- Quando ieri? Aspettate… non ditemi che…
-YUKINE NON DEVI PENSARE A COSE SCONCE CHE LE SENTO PURE IO!!!!!!
-M-ma…!! Allora che cosa avete fatto?!
-Abbiamo parlato!!
-Ah… solo?
-Come solo?
-No nulla.
Finita la colazione, accompagnarono Hiyori a scuola, soltanto che loro rimasero con lei tutto il giorno, in fondo all’aula. Tutti li guardavano con occhi sconcertati.
-S-serve proprio farlo?- chiese Hiyori.
-Ovviamente! Cosa credi?! Yomi potrebbe uscire anche ora se volesse! Soltanto che infrangerebbe la regola imposta da Dio e verrebbe punito con la morte.
-Iki-san, faccia attenzione.
-S-sì mi scusi!
Terminate le lezioni, volevano dirigersi da Kofuku.
-Ahhh… se sarà sempre così a scuola non so proprio cosa dovrei fare…
-Non ti lamentare! Pensa che Yukine sta imparando e ti passa!
-Veramente non capisco nulla di quello che speg- ma Yato lo interruppe.
-NESSUNO HA CHIESTO LA TUA OPINIONE!!
-MA STAVATE PARLANDO DI ME!!!!
-Sekki!!
Qualcosa non andava. E Yato l’aveva avvertito.
-Cosa succede?!
-Hiyori, vieni!
Le afferrò la mano e iniziarono a correre.
-Dove andiamo ora?!
-Niente domande e attenta a non perdere il tuo corpo!!
-V-va bene!!
Corsero e corsero, fino ad arrivare al tempio di Tenjin.
-Tenjin!
-Yato. Come mai qui?
-Tieni al sicuro Hiyori!
E se ne andò di corsa, con Sekki in mano.
-Yato…
-Bhe’… mi dovrà dei soldi allora… Non credo che riuscirà mai a costruire un tempio se continua a chiedere favori a tutti.
Hiyori pensò: -Yato… mi ha portata qui per proteggermi… e avrà anche un debito con Tenjin…
-Ascolti sommo Tenjin!
-Mh?
-Di quanto sarebbe il debito per Yato?
-Di 1000 yen.
-Per Yato sarebbe un infarto…-prese qualcosa dalla borsa-… Tenga, lo faccio io per lui!
-Il suo debito…-sorrise-… è stato risanato. Sei davvero una ragazza generosa.
-Ma no!- si imbarazzò, ridendo. I due si rintanarono nel tempio, al riparo da ogni pericolo.
Yato intanto si dirigeva verso la Foresta Yomi.

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Capitolo 7
*** Nuovo potere ***


Yato correva a per di fiato, con Sekki in mano. La Foresta Yomi era ormai vicina e si sentiva odore di tempesta. Giusto al confine, disse:
-Yukine, ritorna.
-Yato, che fai?!
-Voglio che ora tu te ne vada a tenere al sicuro Hiyori. Io andrò da solo.
-Ma sei stupido?! Senza di me come farai a sconfiggerlo?!
-E chi ha parlato di sconfiggerlo…
-Yato…?
-Lui vuole solo la mia anima, che gli alimenterebbe il potere. Proprio allora gli terrò un agguato, ma questo significa che morirei anche io.
-Morire…? Ma non era immortale…?
-Sì… ma come ti ho detto, io sono una parte di lui, in fondo. Sono un Dio delle calamità e questo mi lega ad il Dio della morte. Se una sua parte si ribella, non avrà più il suo completo controllo. Come quando il cuore ti esplode in corpo, anche gli altri organi ne risentiranno. Ecco perché voglio che tu…
-No, non ci sto!
-Yukin…!
-Tu non puoi mollare così! Sei un Dio, no?! E poi cosa dirò ad Hiyori?! E se magari il vostro legame si spezzasse?! Non vedrebbe nemmeno me! Però potrebbe essere lo stesso preda di Bishamonten, che sarebbe all’oscuro di tutto!
-Yukine… tutto tornerà come prima e tu sarai libero… quind…
-No! Non mi interessa la libertà! Io voglio rimanere come ora, insieme a te ed a Hiyori! Non mi interessa più essere morto da quando vi ho incontrati! Non puoi lavarti così dai tuoi problemi!! Non..!!
-Sekki… giuro che appena ti lamenterai dovrai tornare da Hiyori.
-Testa bacata… Non mi arrenderò quindi vedi di non scappare!!
-E tu non morire per aiutarmi.
-Non lo faccio per te o per me…per Hiyori. Le hai promesso al costo di ¥5 che saremo rimasti con lei… vedi di non fare il bugiardo fifone!
-No…non lo farò… andiamo ora!!
-Sì!
E si addentrarono nella foresta. Tornarono nel luogo del giorno prima.
-Yomi! YOMI! Vieni fuori!
Silenzio di tomba. Il tutto era strano. Si addentrarono ancora di più. Lo spettacolo era orribile. Corpi umani ovunque. Impiccati. In decomposizione. Scheletri. Bambole di bambine.
-Dovresti saperlo…-disse una voce da dietro, cupa. Yato si voltò-…che nella Foresta Yomi molte persone si suicidano. Non ti sorprendere.
Era lui. Yomi, Dio della Morte. Affiancato da Nora.
-Questo è un luogo prescelto. E’ il secondo luogo più conosciuto al mondo per i suicidi. Stiamo tentando di farlo diventare il primo, vero Nora?
-Sì. Lei sa mio Signore come si può?
-Dimmi.
-Basta una sola vittima, ma non una qualunque. Una non umana, né un Ayakashi.  Serve un Dio.
Yato era pronto, ma non se lo sarebbe mai aspettato.
-Oh, hai ragione. Ma ci vorrebbero anche un po’ di decorazioni. Che ne dici se gli riversiamo degli Ayakashi che gli mangino le membra?
-Mi pare una buonissima idea, mio Signore.
Si riversarono da tutte le parti spiriti e fantasmi, che accerchiarono i due.
-Non avere paura.- disse Yato.
-Non ho paura!
-Non avere paura.
-Non ho paura!!
-NON AVERE PAURA!!!
-MA QUANTE  VOLTE DEVO DIRTI CHE NON HO PAURA?!!!?!!!!
-VAAAI!!!!
Fu un abbaglio. Sekki si illuminò e formò una scarica elettrica a forma di sfera, che si rilasciò sugli Ayakashi, Yomi e Nora furono mossi solo da un po’ di vento rilasciato. Dopo di che, scomparvero.
-Yato, grazie per la dimostrazione! Ora il nostro piano potrà essere concluso! Ci vediamo fra tre giorni e guardati bene le spalle… enon solo le tue…- disse Yomi.
-Tze… Yukine, ritorna.
-Allora…abbiamo vinto?!
-No… la battaglia non è ancora incominciata. Torniamo.
Giunti nel tempio di Tenjin, chiamarono Hiyori.
-Oh, Yato. Qual buon vento ti porta qui?
-Il debito e Hiyori.
-Oh, mi ha pagato lei per risanarti.
-Che?! Ah! Dove si nasconde che le faccio due chiacchere?
-Eh? Non so dove sia!
-EEEHHHH?!?!?!!?!?!!?
-Yato, ma siete passati poco fa a prenderla!
-Cosa?
-Hiyori non è qui, siete venuti appena poco fa per portarla a casa! Almeno così mi avevate detto!
-Noi… siamo appena tornati dalla Foresta Yomi…- disse Yukine.
-No… Hiyori è…!

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Capitolo 8
*** Un angelo un po' troppo violento ***


-Hiyori…è stata rapita!
-EH?! E da chi?!
-Non lo so… aspetta… Tenjin, c’era una tempesta in arrivo quando i falsi noi siamo venuti a prenderla?
-Sì, in effetti. Poi è scomparsa.
-Allora sono stati loro…
-Loro chi?!
-Yomi e Nora.
-E come avrebbero fatto?!
-Il Dio della Morte può usare i poteri degli Dei del suo stesso tipo dopo che saranno morti. Avrà usato il potere dell’ illusione. E ci è riuscito…
-Ma allora che ci facciamo ancora qui?!
-Ci hanno detto fra tre giorni. Potrebbero far del male a Hiyori.
-E se invece la torturassero o la uccidessero anche senza il nostro intervento?! Yato, andiamo!
-No…
-Perché?!
-No…
-Ma perché?!
-No…
-Cosa no?!
-NON PERMETTERÒ MAI A NESSUNO DI TOCCARE HIYORI!!! MI BASTI TU CHE MI FAI ANCHE UN MALE BOIA!!! SE LA TOCCA LO UCCIDO!!!!!
-QUESTO È LO SPIRITO!!!!!
-ANDIAMO YUKINE!!!!!!!!!
-Ehy… senza un piano?- chiese Tenjin.
-Diciamo che abbiamo fortuna improvvisando.- rispose Yato, iniziando a correre- Sekki!!
E tornarono da Yomi. La foresta era più buia. Erano circa le 6:30 di pomeriggio.
-Oh… il vostro calendario deve essere sbagliato.- era Yomi, da dietro, con una corda alla mano e la sua fine si nascondeva dietro i corpi morti. Era tesa, come se tenesse qualcosa.
-Io avevo detto fra tre giorni, non tre minuti!
-Mio Signore, lo avranno capito.
-Oh, bene! Allora sapete già…- e tirò la corda verso di loro-… dov’è la ragazza.
Era uno scheletro, con i capelli ancora attaccati alla testa.
-N-non è possibile! Non è lei!
-Ah tu credi? Vuoi che ti renda le sue vesti? Hanno addosso il tuo odore da sudato e le lacrime della tua arma piagnucolona!!!
-Non sono venuto qui per farmi dire COMPLIMENTI!!!!- e sferrò un colpo verso di lui.
-Hette! (Nota: Hette è il nome di Nora come Arma Divina) Yato, pronto a combatt- ma un’ombra balzò da dietro.
-JUNGLE…- e comparve una coda-…SAVATEEEEE!!!!!
E Yomi, stranamente, fu preso di sorpresa ed atterrato da Hiyori, sotto forma di Ayakashi.
-Tu… non permetterti di offendere Yato e Yukine!!!!!! Dannato pervertito che mi ha tolto vestiti!!!!!!!!!!!!!!!!!! Per fortuna ero già sotto forma di Ayakashi così almeno ora ce li ho, MA NON DOVRESTI FARLO COMUNQUE!!!!!!!!!!!!!!!!- e continuava a pestargli la testa, indemoniata. Nessuno intorno ci credeva. Era, pure lei, in una forma di abbaglio. Come se non fosse più uno spirito o un fantasma, ma un angelo. Un angelo che ha spezzato il male. Così tanto che Yomi andò in mille pezzi. Un angelo un po’ troppo violento però.
-HAI CAPITO?!?!?! SE PROVI ANCORA AD OFFENDERLI TI GIRO LA TESTA FINCHÈ NON FINISCI VITTIMA DEL TUO STESSO POTERE!!!!!!!!!!! MI HAI CAPITA?!?!?!?!?!?!
-HIYORI…!!!
-Uh?- si voltò.
-Yukine! Torna!
Detto questo si precipitarono su di lei, stringendola quasi facendola soffocare. In mille singhiozzi, le toccavano la schiena, il viso, le mani per assicurarsi che fosse lei.
-HIYORIIIII!!!!!!
-WHAHAAA!! PER FORTUNA STAI BENE!!!!!!!!!!!!!!!
-E-EHY!!!! COSÌ CADO!!!
Intanto Nora, trascinando il corpo del suo padrone mezzo distrutto fra la boscaglia, scomparì nel buio.
-Hiyori…ti prego… torniamo a casa…
-No! Prima dobbiamo recuperare il mio corpo!
-Hai ragione! Dov’è?
-È dietro quell’albero.
-Bene!! Vado a prenderlo!!
-No aspetta!!! DEVO PRIMA VESTIRMI!!!!!!!
-Ah… è vero…!!
-Hentai-Yato mode on.
-Ma che dici Yukine?!
Fu così che tornarono nella casa di Hiyori. C’erano anche i genitori, con qualcosa di molto importante da dirle.

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Capitolo 9
*** Ormai si è adulti ***


-Ah, Hiyori ottime notizie!
-Eh?
-Puoi lasciare la scuola!
Rimase pietrificata.
-EEEEHHHHH?!?!?!?!!?
-Sì sì. Ti abbiamo anche già comprato una nuova casa con tutto!
-EEEHHH?!?!?!?!!? A-ASPET-…
-E ora ti accompagneremo là per trascorrere la tua prima notte!!
-COOOSAAAAAA?!?!?!?!?!?!?!?!?!
-Ti piacerà, vedrai!! CI sono anche tante stanze se vorrai invitare amici!! Su, andiamo!!
-M-MA…!!!
-Ehehe, sorpresa?
L’auto traballava sui percorsi scroscesi delle colline, tinte di un verde scuro per l’arrivo della notte. Gli animali si rintanavano sugli alberi, ciò che attendeva anche Hiyori. Yato e Yukine li seguivano di nascosto.
-Abbiamo sistemato i tuoi vestiti negli armadi. Ora che sei grande dovrai badare a te stessa! Ciao!!
-Eh?
Era lì, fra le campagne.
-Ehy, qui ci sono anche dei piccoli templi!
-Cose che tu non avrai mai Yato.
-Hiyori, possiamo rimanere con te?
-M-ma… CHE DIAMINE SUCCEDE?!?!?!?!?
-Succede che finalmente potremo proteggerti senza dare troppo nell’occhio! Approfittiamo ed entriamo!!
Fu così che successe. Hiyori non ci credeva. Era una casetta né troppo grande né troppo piccola. Aveva tre stanze da letto, una cucina, due bagni, un soggiorno ed uno studio. Era a due piani. Ogni persona aveva la propria stanza. Hiyori prima di dormire preparò la cena, il frigo era pieno. Tutto gustoso per tutti. Poi andarono nelle rispettive camere.
-Buonanotte Yato. Buonanotte Yukine.- disse Hiyori, chiudendo la porta.
-Notte!
-Buonanotte.
Stesa sul letto, Hiyori pensava: -Una vita mia, eh? Quindi… un futuro, un lavoro,…una famiglia… MA A CHE DIAMINE PENSO!!!!! Uff… secondo loro una di 16 anni è adulta… bhe in effetti…meglio dormire, sono sfinita…aawww~
Poco dopo qualcuno bussò delicatamente sulla porta, aprendola.
-Permesso, Hiyori?- era Yato, con una tazza di té fumante in mano.- Accidenti… certo che sei una dormigliona… vuol dire che lo berrò io.- detto questo, si sedette al fianco del letto, agitandolo un po’.
-Che buon profumo…
-Eh?! Hiyori allora sei sveglia!!
-Cosa…?- era ancora mezza morta, a malapena muoveva la testa.- Yato… perché sei qui? Non dormivi?
-N-no!! È solo che… ecco.- le porse la tazza- Dato che dormivi pensavo di berla io, ma dato che sei sveglia ora puoi farlo tu…
-Lo hai fatto…per me?
-Si… per scusarmi…
-E di che? Grazie!
Mentre lei beveva, lui la guardava, soddisfatto, ma provando anche un grosso desiderio.  La luna pallida che roteava nell’oscurità nascondeva sentimenti oscuri da parte degli altri. Si ha una voglia irrefrenabile di liberarsene, parlandone. Si è avviliti dalla timidezza che li consuma. Dalla speranza che emanano, non si potrebbe nemmeno affermare che siano veri desideri.
-Hiyori…
-Mhh molto buono!! Che ne dici se domattina lo prepari di nuo- ma venne bloccata.
Candido manto che il mattino avvolgi i prati, fresco e che porta qualcosa di nuovo. Petalo leggero che fluttua nell’aria, alla ricerca di una meta sconosciuta. Hiyori si sentiva così, dopo quella mossa inaspettata. Era un movimento immediato, tanto leggero che non aveva emesso il minimo rumore.
Era solo l’eco del suo cuore che si udiva a un miglio.

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Capitolo 10
*** Desiderio ***


Hiyori era agitata, sembrava che il suo unico pensiero fosse pronunciato da un'altra lei: -Che succede?
Per quanto un Dio delle calamità possa essere spietato, può possedere anche un gran cuore. Per quanto una persona sia indecisa, non rifiuterebbe mai un gesto così dolce.
Per quanto il cervello non reagisca, il cuore ti condurrà nella via adatta.
Per quanto sia il tempo, si potrebbe anche definire una vita in quel momento.
Era un desiderio di entrambi, trasformato in realtà. Perché durava così tanto? Per quale motivo entrambi si sentivano come in un unico corpo? Perché, quella notte, ad unirli fu un bacio così forte da poter distruggere l’universo. Perché quel gesto dimostrava che ogni uno si nutre dell’altro, alla bocca. Perché si può essere alla stessa altezza per guardarsi negli occhi, che rispecchiano le voglie di tutti.
Finì tutto quando aprirono entrambi gli occhi, dal sogno alla realtà. Il rossore sulle guance ed il corpo ancora tremolante, costrinsero Yato ad appoggiarsi sopra Hiyori con tutto il corpo.
-Y-Yato…!- cercava di spostarlo, inutilmente- Sei pesante!
-Mi piace…
-Eh?!
-Mi piace sentire… il tuo cure che batte… solo per me…- si alzò e le sorrise-… eheh!...-poi si voltò, con viso deluso e disse:- Tranquilla…non verrò più qui a disturbarti… -e andò vero la porta, ma prima che potesse toccare la maniglia Hiyori gli prese delicatamente e frettolosamente la mano, portandolo verso di sé, per poi poterlo abbracciare. Lo strinse così forte che sembrava volesse assorbirlo all’interno del suo corpo.
-Hiyori…
-Di tutte le cose successe oggi, questa è quella che capisco di più… avrei tanta voglia che questa notte durasse per sempre ed invece sta passando velocemente…perché i tuo profumo è così buono e mi porta a pensare che tu sia sempre con me, quando in realtà lo hai solo passato sui miei vestiti…perché…
La riabbracciò a sua volta, soltanto che una mano la poggiò sul suo mento, spingendolo verso il proprio, per toccare di nuovo quelle labbra candide del sapore del latte fresco. Non si resero conto che stavano camminando un po’ ovunque, fino ad arrivare al letto morbido, sdraiandosi sopra come prima. Quel leggero pigiamino rendeva fredda la pelle di Hiyori, che veniva poi riscaldata dalla mano di Yato, che le accarezzava i fianchi. Un caloroso segno di appartenenza. Quando si guardavano negli occhi una scossa di irrequietudine li percorreva, quindi subito cercavano di evitare gli incontri.
-Y-Yato…!
Un desiderio troppo forte, non erano in grado di reggerlo in una notte tanto corta. Era troppo piacevole per terminarlo in quel momento. Troppi pensieri ripercorrevano nella loro testa.
-…ormai sei un’ adulta… scusa, non ti disturberò più… sei salva per fortuna!... Hiyori.- questi erano i pensieri della ragazza. Le rimbombavano in quel giorno. Erano veramente troppi da reggere.
-Sei bellissima…- le disse il ragazzo, sorridendole e continuando a sprofondare le mani sulla sua pelle. Tremava e si stringeva a lui. I movimenti erano più decisi. Non c’era scappatoia. Era troppo veloce.
Perché il tepore era al massimo. Avevano formato un'unica persona, con lo stesso battito cardiaco e lo stesso respiro affannoso. Stessi lamenti e stesso piacere. Tutto in comune. Stesse mani che si allungavano per stringersi. Stesse parole, stessi sentimenti.
Finì il tutto quando si guardarono, sorridendo. Hiyori cadde in un profondo sonno, Yato al suo fianco che le accarezzava i capelli.
-Buona notte, Hiyori…
-Candido manto che il mattino avvolgi i prati, fresco e che porta qualcosa di nuovo. Petalo leggero che fluttua nell’aria, alla ricerca di una meta sconosciuta. La pallida luna che illumina i nostri corpi scoperti, fa che questa notte duri per sempre. Fa che questo buon profumo non diventi un’ illusione.- pensò Hiyori, prima di vedere il buio oscuro della notte.
Yato, sfinito, si poggiò vicino a lei, sospirando e sorridendo: -Il tuo desiderio,… è stato ascoltato.
Il mattino dopo sembrava fossero passati mille anni.

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Capitolo 11
*** Malore ***


Il calore del sole avvolse il corpo della ragazza appena veglia, che si guardava intorno, alla ricerca del dio che la sera prima le aveva fatto visita, restando con lei fino a tarda notte.
-Dannazione…che cavolo ho fatto ieri sera?... Non ricordo nulla…
Si vestì con tutta calma, parlando da sola.
-Di certo, con questa nuova casa sarò libera di fare quello che voglio, ma…- venne bloccata da un forte impulso di nausea. Corse giù dalle scale.
Yato e Yukine erano già svegli da un pezzo ed erano andati a preparare la colazione.
-Buongiorno Hiyo…!- ma la ragazza ingnorò il saluto del dio e corse verso il bagno, rigettando tutto ciò che aveva.
-Visto Yato? Fai vomitare perfino Hiyori…
Si pietrificò:- C-Come ti permetti marm-mocchio!!
Hiyori rimase lì ancora un po’ e i due si preoccuparono. Andarono a verificare che fosse tutto a posto, ma la ragazza non si sentiva affatto bene. Il senso di vomito era enorme.
-Hiyori…!
-Forse è per il tè di ieri sera… ti avrà scombussolato un po’ lo stomaco durante la notte…
-Oppure…- disse Yukine.
-Cosa?
-Ieri sera dalla sua stanza ho sentito degli strani rumori… non è che magari sia stata opera di Nora?
Yato pensò all’accaduto della notte prima, sconcertato, cercando di fare una finta faccia, ma in realtà non ci riuscì molto bene:- Ma che dici! Io non ho sentito nessun rumore! Ahahah…
-Te lo giuro! Erano come dei lamenti ed il letto si muoveva e provocava strani cigolii, ma ho pensato che non riuscisse a trovare la posizione adatta e allora non ho controllato…
-Sì…ahah… posizione adatta…eheh,……
-Yato… c’è qualcosa… che devo saper-…
-NNOOOO ASSOLUTAMENTE!!!!!! NIENTE DI NIENTE!!!!!!
-Va bhe’, non mi interessava nulla comunque…
-MA COME TI PERMET-…
-Ah giusto, meglio non portarla dai genitori, magari la faranno tornare a casa e sarà più diffice controllarla… portiamola da Tenjin!
-Buona idea…
Così decisero. Andarono nel garage dell’abitazione per vedere se c’era qualche mezzo, ritrovandosi con un’auto e delle bici.
-Prendiamo le bici, Yukine. Almeno non dovremo trovare un parcheggio.
-E poi per tornare in salita?!
-Ci faremo dare un passaggio da Tenjin. Andiamo!
Yato prese la bicicletta più grande , facendo sedere Hiyori nel portagiornali, la quale per tenersi avvolse le sue braccia intorno al corpo del ragazzo. Yukine li seguiva con quella più piccola, anche se era più o meno delle stesse dimensioni dell’altra. Il percorso era in discesa , quindi furono abbastanza avantaggiati. Ci vollero dieci minuti per arrivare in città.
-TENJIIINNNNN!!!!!!- urlò Yato, precipitandosi a tutta velocità all’interno del tempio con Yukine alle spalle. Intanto quasi mezza città li aveva visti per via del mercato.
-Yato? Perché fai questo baccano nel mio tempio?
-Aiutaci per favore! Hiyori non si sente bene!
-Bhe’… ma basta portarla all’ospedale come fanno tutti, no?
-N-NON POSSIAMO!!!! TI SPIEGHERÒ DOPO, MA ADESSO PER FAVORE DIMMI CHE HA!!!!
-Ah…ma io non faccio le cose gratis!
-EEHHHH?!?!?!?!?!? VA BENE! TI PAGHERÒ!!! MA TU RISPONDIMI!!!!!!
-Venite dentro. Ci vorrà un po’.
Hiyori intanto si era quasi addormentata. Quando entrarono Tenjin li condusse in una camera dove c’era dell’incenso.
-Il suo profumo la rilasserà. Stenditi pure qui.- disse, indicando un materassino. Yato la poggiò e si sedette in un lato della stanza vicino a Yukine. Tenjin fece svariati movimenti sopra il suo corpo. Dopo un po’ sobbalzò e si girò verso Yato:- Le hai… fatto qualcosa… di recente…?
-Sì qualche giorno fa hanno dormito insieme.- rispose Yukine.
-E… altro?
-Me ne sarei accorto. Più che altro ieri sera dalla sua stanza sentivo strani rumori, ma non ho controllato. Il letto cigolava e sentivo dei fragili lamenti.- rispose ancora.
-Yato… confermi?
-No…
-Yato…? Che…?!
-Io ieri sera ero con lei. Non ho saputo trattenermi. Mi spiace.
-…eh?! Y-Yato, mi spieghi?!
Tenjin gli dette uno schiaffo, così forte che la guancia diventò nera ed il rimbombo percorreva le strade della città.
-Tu lo sapevi! Sapevi che sarebbe successo!! E non ti sei fermato!
-No.
-Imbecille!! Hai idea a cosa potrebbe accadere alla ragazza?!
-Ya…to… che cosa è successo?
-Sai che peso dovrà reggere questa umana?! Potrebbe anche morire!!
-Hiyori?! Morire?! Yato, che le hai fatto?!
-Accidenti a te… ormai è tardi vecchio… lei è mia.
-Vedi di fare qualcosa!!
-Ma che le è successo?!
-Yukine. Hiyori…

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Capitolo 12
*** Decisione ***


-Ma che le è successo?!
-Yukine, Hiyori… aspetta un figlio.
-…eh?- a quel punto scoppiò- ME CHE DIAVOLO COMBINI STUPIDO DIO DA QUATTRO SOLDI?!?!?!!? CHE CAVOLO TI È SALTATO IN MENTE??!?!?!? HAI PENSATO ORA CHE RISCHI CHE CORRE HIYORI?!?!?!!?!? STUPIDO!!!!!!!!!!
-Ahi… Yukine… mi stai facendo più male del solito…
-E ti sta bene!!! Non sarà mai abbastanza per te!!! Ora vedi di sistemare le cose o- ma la sua mano venne afferrata delicatamente:- Yukine… non pensarci…- disse Hiyori, che nel frattempo si era svegliata.
-Hi-yori…
-Non merita di subire tutte queste cattiverie. Quel che è fatto è fatto. Non ci possiamo fare nulla.
-Ma lui ti ha-…
-È anche colpa mia, non solo sua! Se è successo è perché pure io lo volevo!
-Hiyori… QUESTO TIZIO TI HA CONTAGIATO LA SUA PERVERSITÀ!!!!!!!
-Si dice perversione Yuki-…
-FA LO STESSO!!!! STA DEL FATTO CHE…che…ehm…
-Che in quella casa saremo in quattro- disse Hiyori.
-No- rispose Tenjin- dobbiamo subito espellerlo.
-C-cosa? E perché?
-Potrebbe rivelarsi fatale per te, Hiyori… non sappiamo con precisione come si comporti un mezzo-dio…
-Mezzo-dio?
-È l’incrocio tra un dio ed un umano… come nei cani, comunemente detto bastardino
-No! Lui non è così!!
-Come fai a dirlo?
-Lo sento! Dentro di me!! Sento il suo cuore, i suoi movimenti!
-Ma è un embrione ancora…
-E che centra?! Il figlio è mio, decido io!
-Veramente…- rispose Yato, alzandosi-…sarebbe anche mio. La scelta spetta ad entrambi.
-Giusto. Anche Yato ha diritto.
-Yato, dimmi pure la tua opinione. Ti farò una premessa, io gli voglio già bene e se morirà per mano vostra potrei soffrire anche solo guardandovi.
-Yato, non farti illudere dalle sue parole femminili…!
-Tranquillo vecchio… lo avevo già deciso. La mia risposta è…
Erano tutti sull’ago, non sopportavano un tale silenzio ed una simile tensione. Tantomeno Yukine. A lui proprio non piaceva.
-Yato, muoviti e rispondi!
-Dai, Yato.
-Yato… io mi fido.
Era un viso sconcertato. Era nel terrore che qualcosa andasse storto.
Il sudore percorreva lentamente sul viso della ragazza. Il corpo tremava. La bocca gemeva. Sembrava morire. In effetti di paura stava morendo veramente.
Paura di perderli. Di perdere il figlio che fino a cinque minuti prima non sapeva di avere e paura di perdere la fiducia da colui che glielo ha dato.
-Yato, muoviti! Non abbiamo il giorno intero!
-Ho capito, un po’ di calma, non mettermi fretta!
-Yato… NON FARE LO SBRUFFONE E RISPONDI!!!
-Non sai nemmeno cosa significa, Yukine…
-Si che lo so!
-Allora dimmelo.
-Uhm… ma che centra ora?!?! Devi risponderci tu!!!!
-E va bene!!!
Erano tutti puntati su di lui. Il filo spinato era meglio.
-La mia risposta… è mille volte…

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Capitolo 13
*** Yari ***


-La mia risposta… è mille volte… positiva.
-CCOOSSAAAAAA?!?!?!?!!?!?!?! MA TI RENDI CONTO DEI RISCHI?!?!?!?!?!?!? E SE MORISSE?!?!?!?!?!?!?!?
-No, non morirà.
-COME FAI A DIRLO?!??!
-Yukine… io e te la proteggeremo. E proteggeremo pure lui. Devi fidarti di me.
-Dopo questo non lo so! Ma dato che è anche desiderio di Hiyori sono costretto a farlo. Ricorda, lo faccio per lei, non per te.
-Grazie, Yukine.
-Uff… che tre teste dure che siete…-disse Tenjin, che prese in un secondo un libro- vi servirà questo.
Il titolo era: “Bambino e madre: dalla notizia ai primi anni”. Era bello grosso. Avrà avuto minimo 1000 pagine. C’era da aspettarselo.
-E questo…?
-Vi servirà credimi.
-Ah sì… per tornare a casa… ci daresti un passaggio?
-E con che? Credi che io abbia un’auto?
-Sì!
-Uff…prima i soldi… sono ¥1000.
-EEHHH?!!?!?!
-Te li darò io!- rispose Hiyori.
-Ancora te devi pagare per lui? Accidenti… e va bene.
Li riaccompagnò e Hiyori pagò. Rientrarono nella loro casa.
-Che ne dite se oggi cucino io?- propose Hiyori.
-Va bene, ma non sforzarti. Yato, tu vieni con me.
-Ah sì, ragazzi, devo chiedervi una cosa!
-Eh? Che succede?
-Stai ancora male?
-No no, nulla di questo… io… volevo che pensiate ad un nome per il bambino.
-Noi?!
-Sì, voi! Datevi da fare!!
-Che roba…
Yukine e Yato uscirono, dirigendosi verso i due piccoli templi.
-Yato…veramente ti sta bene così?
-Certo!
-Va bene… sappi che lo avrei fatto anche io al tuo posto.
-Immaginavo.
-Ecco…volevo solo chiederti questo…
-E allora, io lascerò a te quel compito.
-Eh? Quale?
-Scegliere il nome. Sceglilo tu, Hiyori ne sarebbe felicissima. A dopo!- e Yato rientrò.
-…eh?
Yukine rimase fuori per un bel po’ di tempo. Quando fu pronto il pranzo rientrò.
-Fatto.
-Ah, bene! Ora si mangia!
-Eccomi.
-Oh Yukine, hai deciso?
-Cosa ha deciso?
-Il nome!
-Davvero? Yukine, hai scelto un nome?
-Sì, diciamo.
-E allora che aspetti?
-Avevo pensato a unire l’iniziale di Yato con la finale di Hiyori. È risultato Yari. Che ne pensate?
-Bella trovata! Magari alla fine usiamo pure il –ne come Yukine! Uscirebbe Yarine.- disse Yato.
-No, meglio Yari.- rispose Yukine.
-Hai ragione Yukine! Hai trovato il nome perfetto!
-In quanto ai tuoi genitori… che dirai?
-Ho già sistemato tutto!
-EH?!
-Sì sì e devo dire che sono felicissimi. Domani vengono qui.
-E quando lo avresti fatto?!
-Prima, in video-chat. Mi hanno chiamato e lo ho detto. All’inizio erano sconvolti, ma poi tutto è andato per il meglio!
-EH?!
-Certo che non me li ricordavo così comprensivi…
-Ora si mangia!! Itadakimasu!!
-Itadakimasu!
Tutto andava per il meglio. O almeno così era.
 
“Perché quella felicità non potè durare per sempre?”

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Capitolo 14
*** Passato e futuro ***


-Era tutto buonissimo! Complimenti!- disse Yukine.
-Ah, grazie!- rispose Hiyori.
-E ora?- continuò Yato.
-Cosa ora?
-Bhe’… proporrei che ora potrei trasferirmi nella tua camera, Hiyori.
-Yato ha ragione, se ti servisse qualcosa almeno sarebbe lì.
-Eh?! E te Yukine?
-Io? Io verrò ogni tanto nella vostra , inoltre volevo chiederti se potevo farla a modo mio quella camera. Come è ora mi pare troppo piccola.
-Fai quello che vuoi. D’ ora vivrete qui con me.
-Bene! Mi metto al lavoro!
-Vengo anche io!
-Io sistemo la cucina e vi raggiungo!
Hiyori era pensierosa. Con tutto quel baccano sembrava che fosse come le raccontava la madre: “Quando eri ancora nel mio pancione, ci siamo trasferiti in questa casa. Tuo padre stava sistemando la nostra e la tua futura camera, mentre tuo fratello stava ristrutturando la propria. C’era un tale baccano che i vicini sono venuti a lamentarsi. Ahah.”
-Sì… sembra proprio come quello che è successo a mia madre… soltanto che qui non avremo problemi coi vicini… siamo isolati dal mondo… ahahah…
Finito il lavoro in cucina, Hiyori si diresse dai due. Entrò nella sua camera e vide Yato che sistemava un grande futon matrimoniale sul pavimento e il suo letto poggiato ad un fianco della stanza.
-E-EHHH?!?!!?
-Ah, Hiyori! Che ne pensi? Lo ho trovato in soffitta!
-Eh?! Soffitta?! Non sapevo che ce ne fosse una!
-Sì sì! Piuttosto, quel letto lo mettiamo la?
-Bhe’… non saprei… non ci sono nemmeno entrata!
-Allora vai a dare una sbirciatina, caso mai chiama Yukine.
-Va bene! Yukine! Vieni con me?
-Eh? E dove?
-In soffitta! Dai dai!!- disse, afferrandogli la mano e dirigendosi verso la lunga scala.
-Eh?! A-aspetta!!
E salirono. Non c’erano tante cose, ma erano tutte interessanti. Ampi vestiti da galateo, mobili in legno, porcellane. C’era anche un cavalletto con dei colori.
-Ah, Yukine… mi aiuteresti a portarlo giù?
-Sì! Subito!
-Hai visto qualcosa che ti piace?
-In realtà sì, ma non credo che possa…
-Ma certo! Ormai questa sarà la nostra casa! Anche se sta succedendo tutto in fretta e ci sono tante cose da fare, pensa dopo, a quando ci saremo abituati. Meglio sfruttare queste opportunità. No?
-Mh…sì hai ragione.
-Allora, cosa volevi?
-Ho visto dei libri di medicina e degli attrezzi, probabilmente erano di tuo padre. Ecco perché credo di non poterli prendere.
-Ma sciocchezze! Se li ha messi qui, vuol dire che non gli servono più, no?
-Ah! Eccovi qua!!- disse Yato, sbucato dal buchino di passaggio per raggiungere la soffitta- Yukine! Hai trovato quello che cercavi?
-SH!!!
-Eh?
-Yukine, non lo hai ancora detto?!
-Taci!
-Cosa?
-Yukine vuole diventare medico!
-Davvero?!
-Ah Yato… spifferare mai niente no, eh?
-Bhe’ scusami! Ma tu non lo avresti mai detto!
-Yukine… DAVVERO ANDRAI A FARE IL MEDICO??!? WHAAA~ BRAVO BRAVO BRAVO!!!
-Sì ecco… dato che non posso iscrivermi ad un liceo, pensavo di studiare da autodidatta…
-Ma che dici?! Iscriviti no?!
-È quello che gli ho detto anch’io!!
-Ma se ti servissi mi dici cosa faresti?!
-Eh? Guarda che io sto cercando un lavoro!
-Eh?!
-Ah~ Bene bene!! Yato, prendi tu il cavalletto allora!!
-Ca-valletto…? DOVE?!?!
-Eheh… sapevo che ti sarebbe piaciuto! È lì dietro coi colori.
-Bene bene!! Quando inizierò a lavorare potrò anche comprarmi dei teli!
-E il tempio?
-Tempio? Ah… quello non credo mi servirà più.
-E allora… tutti i tuoi risparmi?- chiese Hiyori.
-Giusto… potremo tenerli per qualche caso di urgenza!
-Oh, la testa ti funziona allora!- rispose Yukine.
-Però io continuerò a fare il dio con lavoretti da ¥5. Chissà che riesca a prendere tanti soldi!
-Bhe’, tornando a Yukine… se tu vuoi iscriverti ad un liceo per diventare medico, fallo pure!
-M-ma io non ho tutti quei soldi!
-Te li daremo noi! Altrimenti che ci stai a fare qua?!
-Va bene… non so come ringraziarti.
-EHY CI SONO ANCHE IO!
-Ah giusto. Il papi.
-Ahahaha!!

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Capitolo 15
*** La sera prima del giorno dell'incontro ***


Sistemarono per tutto il giorno, non c’erano momenti di pausa. Dietro casa c’era anche un piccolo orticello incolto seguito dal giardino. Hiyori pensò a quello dato che c’erano anche dei semi.
-Se riuscissi ad imparare a coltivare potremmo anche risparmiare sul cibo. Devo propvarci!
-Hiyori! Che fai?- le urlarono Yato e Yukine da una stanza.
-Sto cercando di coltivare!
-EH?! MA NON DEVI SFORZARTI!!
-No no tranquilli!! Piuttosto, in che stanza siete?
-Uno dei bagni! Stiamo pitturando le piastrelle!!
-Davvero?! Con quali colori?! Non quelli della soffitta, vero?!
-No no!! Li avevo comprati un po’ di tempo fa!! Dopo farò qualcosina anche nelle altre camere!!
-A-aspetta!!! Attento a non sporcare!! Uf… certo che i miei mi hanno portato una casa con tutto dal nulla più assoluto… e chi se lo sarebbe mai aspettato?...- si girò verso i piccoli templi. Erano non più alti di 30 cm ciascuno ed erano anche abbastanza sporchi.
-Oh… aspetta che li pulisco un attimo con lo straccio…ecco, lindi e puliti!... Uff, non credevo che ci fosse così tanto da fare quando ci si trasferisce… ora rientro…- e se ne andò. Erano quasi le 19:30.
-A tavola uomini!!
-Uomini? Chi, Yukine?
-Zitto!! Io sono un uomo!!
-Sì sì…
-Dai dai, di certo non sarà adulto, ma è più carino e responsabile di te, Yato!
-EH?!
-Ecco.
-Ora, si mangia!!
-ITADAKIMASU!!!
Finita la cena, andarono in salotto. Yukine era seduto su una poltrona a leggere un libro, Hiyori era sul divano, appoggiata alla spalla di Yato.
-Ah… quanto lavoro… forse domani riusciremo a terminarlo…
-Lo spero… Aww~ Io vado a dormire… Voi due non fate tardi…- disse Hiyori.
-Sì.
Era abbastanza tardi. La luna solcava il cielo col suo bianco splendore.
-Buona notte, Yari…
E si addormentò beata. Yato e Yukine erano ancora svegli.
-Yukine… pensi davvero di voler fare il medico?
-Uhm? Sì perché?
-Io non ti vedo molto a toccare e a cincionare negli intestini delle persone comuni.
-EEHHH?!?!?!? M-ma non farò solo quello!!!
-Bhe ma farai anche quello, no?
-M-ma se devo ancora iniziare a studiare!!
-Giusto… il prossimo anno, no? Sarà circa quando nascerà Yari.
-Veramente… io preferirei aspettare due anni, così che magari aiuterò Hiyori con il bambino per il primo anno.
-Sì va bene. Comunque… qualcosa mi puzza…
-È il tuo sudore ovviamente.
Si pietrificò:- C-che hai det-to…?!
-La verità!
-Ma non intendevo in quel senso puzza… a te non pare strano?
-Cosa?
-I genitori di Hiyori che non ci hanno mai visti e ci accolgono così di soprassalto nella loro famiglia… o che comunque lasciano Hiyori da sola.
-Che ci vuoi fare? Magari anche a loro è successo così e quindi vogliono che anche la figlia sia in grado di farlo.
-Mh… forse ai ragione… bhe’ domani dovremo sistemare tutto per la serata. Dovremo dare una buona impressione!
-Ah butterai quella tuta?
-M-ma che d-dici?!
-Lo hai detto tu!
-Lasciamo perdere…
 
Forte ciliegio che con le sue possenti radici si sorregge con la più brutale delle burrasche, delicato fiore che nasce dai suoi rami, perché non acquisisci anche un po’ della sua forza? Forse perché vuoi proseguire da solo il tuo cammino, ma lo ringrazi per averti dato la vita. Leggeri petali che vi staccate da lui, siete stati solo d’ intralcio? Però lo avete condotto nel luogo prescelto dove sboccierà nuovamente come ciliegio, dando alla vita nuovi fiori.
(Tratto dal diario di Hiyori)

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Capitolo 16
*** Piccoli problemi e una scusa inaspettata ***


Il mattino seguente Hiyori si svegliò di soprassalto, dato che aveva Yukine seduto a fianco a lei.
-Buongiorno.
-Ah! Yukine… che colpo… dov’è Yato?
-È andato da Kofuku per cercare lavoro. Per stasera tornerà.
-Oh bene! Hai fatto colazione?
-Sì. Abbiamo preparato anche la tua.
-Ah~ che gentili!!
-Ti aiuto ad alzarti. Ma… è normale che sia già così…
-Cosa?
-La… pancia…
Hiyori non ci aveva neppure fatto caso, e quando si guardò mollò un urlo di stupore.
-WWWHHAAAAAA!!!!!!!!
-Che c’è?!
-N-non dovrebbe essere già così!!!
-Eh?!?!
-Di solito per essere così ci vorrebbero 3 mesi!!! WWHHHAAAAAA!!!!!!!!!!
-Calmati!! Ora chiamo Yato!!
-No… deve trovare lavoro… meglio non disturbarlo. MA SE MI PRESENTO COSÌ AI MIEI CHE PENSERANNO CHE MI HANNO VISTO 2 GIORNI FA?!?!?!?
-Ci penso io!! Lascia fare a me!!
-Ok…!! Ah… fa male…
-S-stai male?!
-Un po’… ma non ti preoccupare… vai!
E fu fatto. Hiyori respirava affannosamente nella stanza. Il dolore era acuto. Yukine si era precipitato da Kofuku, senza badare a quanto detto dalla ragazza.
-YATO!!!!!!
-Eh? Yukine? Che ci fai qui? E Hiyori?
-H-Hiyori…!! C’è un problema!!
-C-cosa?
-Stamani si è svegliata e aveva un problema nel feto, poi si è sentita male!
Non aveva neppure finito di ascoltarlo che si era precipitato a casa.
-Ah~ Yukine-kun che sta succedendo?- chiese Kofuku.
-Mi spiace devo andare!!- e scappò anche lui. Arrivato a casa il dio era già arrivato e aveva già sistemato la ragazza.
-Vieni, Yukine. Andiamo da Tenjin.
-Eh? E perché?!
-Lui avrà la risposta.
E si lanciarono per le collinette, più veloce che potevano. Giunti in città ripresero a correre normalmente, dando comunque nell’occhio data la loro velocità.
-Tenjin!!
-Oh, guarda chi si rivede! Vi siete pentiti della scelta di ieri?
-Manco morti! È solo che Hiyori ha un problema!
-Ovvero?
-Il feto è già cresciuto! Inoltre sente particolari dolori.
-Bhe’, mi pareva ovvio per entrambi.
-Eh?!
-Hiyori rimane pur sempre un ayakashi, quindi quando la sua anima tenta di uscire a lei viene male… per quanto riguarda la crescita del feto può essere che, dato che contiene una parte divina, non abbia bisogno del comune tempo umano per svilupparsi. Niente di allarmante. Dovrete solo tenerla nascosta fino a che la creatura nasca.
Dopo di questo, se ne andarono, tornando nell’abitazione dei genitori.
-Che termine ignobile…creatura… Non è un essere fuori dal comune!
-Bhe’… tecnicamente sì… piuttosto… che dirai ora ai genitori?
-Ora guarda…
Suonarono al campanello dell’enorme abitazione. Ad aprire fu il padre.
-Salve! Io sono Yato e lui è Yukine! Volevamo parlare di Hiyori…
-Ah… ho capito chi siete!
-Eh?
-Non credere che te la faccia passare liscia…
-E-EH?!
-…parlo con Yukine…
-Con me?!
-Sì… PERCHÉ NON MI HAI DETTO DI VOLER DIVENTARE MEDICO?!?!?!
-Eh…?
-Ti avrei aiutato con piacere per gli studi!!
-…A-ah!!! Grazie! Ma non eravamo qui per questo…
-E allora perché?
-Vede… noi…!
-Noi stiamo partendo.

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Capitolo 17
*** Partenza vera o falsa? ***


-Noi stiamo partendo.
-Eh?! Yato…!!
-Ah davvero?! Che peccato!! E dove andate?
-Mi spiace, ma ho promesso ad Hiyori di non dirvelo. Sono spiacente.
-Ah capisco. Bhe’ chiamateci se avete bisogno di aiuto!
-Certamente. Yukine, torniamo.
-Ehy…! Yato!!
Sulla strada del ritorno, i due discutevano.
-Ma dove vorresti andare?!
-Da nessuna parte.
-Eh?! Ma io proprio non ti capisco!
-Fingeremo che la gravidanza di Hiyori continui, ma che alla fine abbia abortito e abbia adottato un altro bambino, così risolveremo anche il problema della crescita rapida… se tutto va secondo i miei calcoli… nascerà fra due o tre giorni.
-E tu sei così tranquillo?!
-Ovvio. Ci sarai tu lì.
-EH?!?!?! E PERCHÉ?!?!?!?!!?!
-Vuoi fare il medico no?
-SÌ MA NON IN QUELLE COSE!!!!!!!!!!!!!!!!
-Allora c’è un problema…
-Ma va’!!!!!
-Dobbiamo andare da qualcuno…
-Ma non da Tenjin, da Kofuku o Bishamonten…
-E perché?
-A Tenjin devi ancora dei debiti, Kofuku porterà qualche sfortuna e Bishamonten vi ucciderà entrambi e con voi pure io!!
-Allora… l’unico che può aiutarci è lui
-Chi?
-Dio. Colui che è al vertice degli déi. Colui che decide a chi dare la vita e la morte. Il primo Dio Infinito.
-Ma… dove pensi che si trovi?
-Là!- disse, indicando il cielo con un dito.
-E MI SPEGHI COME DIAMINE FACCIAMO AD ARRIVARCI?!?!?!?!?!
-Semplice! Basta salire sul Monte Fuji e lui deciderà se accoglierti o meno!
-Quindi c’è anche bisogno della sua approvazione! E che succede se non ce la dovesse dare?
-Dovrai farlo tu.
-Ah… meglio che accetti.
-Allora andiamo e prepariamo le valige!!
-Ma allora è vero che stiamo partendo!!
-Muoviti!!!
E si diressero così, verso la grande abitazione in collina.

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Capitolo 18
*** Parola ***


S'incamminarono i due compagni, verso la casa in campagna.
-Ma funzionerà?-chiese Yukine, dubbioso.
-Cosa?
-Per la storia... Dell'adozione... Subito dopo aver abortito, nessuno vorrebbe già un figlio adottato... Inoltre con il padre che potrebbe farle delle analisi... Non mi convince molto...
-Ora ti spiego, prima arriviamo a casa.
E arrivarono. Hiyori era alla porta, felice. 
-Che hai?-chiese Yato.
Sorrise, e poi rideva.
-Ma che ti prende?- domandò Yukine.
-È impazzita... Hiyori cosa è successo?
-Mph... Ahahahahah!!!
-Ma che...?!
-Io l'ho detto che è impazzita...
-Ahahahah, scusate,.... Ahahahahahah!!!!
-Entriamo e ci spieghi... Non è consigliabile rimanere fuori col tuo problema.
E fecero. Si sedettero sul sofà. Hiyori prese il libro di Tenjin e si sedette in mezzo.
-Prima mi ero messa qui a leggere un po' questo libro... E mi ha lasciata veramente sorpresa! Qui per esempio, dice che i futuri nonni solitamente sono più ansiosi dei genitori, perchè è come se vivessero la stessa cosa per due volte. "Forse è per questo!" ho pensato, così li ho chiamati e mi hanno confermato, erano proprio felici!! Hanno ricorso poi a degli esempi che mi hanno fatto ridere, così quando siete arrivati voi due me li avete ricordati.
Questo, era un dispiacere. 
Yukine, iniziò a pensare il discorso di Yato, pensando che non fosse giusto rovinare il bel momento, facendo una farsa. 
-Yato...
-Hiyori, dobbiamo parlarne. 
-Eh? Di cosa?
-Secondo i miei calcoli, partorirai fra due o tre giorni.
-Così presto?! Devo sbrigarmi allora a prendere tutte le cose necessarie! Magari faccio venire pure i miei gen- ma la interruppe.
-Devi dir loro che devi abortire.
Il silenzio divampò.
Un tuffo di piombo ebbe distrutto tutto.
Tutte le illusioni, svanite.
Per colpa di una parola.
Una parola.
Se solo fosse stata diversa.

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Capitolo 19
*** Decisione ***


Una parola, sconcertante.
-P-Perchè?
-Tu non lo farai ovviamente, è solo che non si potrebbe giustificare ai tuoi. Inoltre, non hai pensato che se ti vedessero così sospetterebbero? È l'unico modo...
-Stupido dio da quattro soldi! Taci!-interruppe quel l'aria pesante Yukine, afferrando il colletto di Yato, sollevandolo.- potevi usare parole meno forti! Stupido!
-Cosa d-!
-Non ho passato delle notti insonne per nulla! I libri di psicologia sono tra i miei preferiti! Per una donna incinta subire colpi del genere potrebbe veramente causare un aborto naturale!! 
Questo provocò un silenzio ancora più opaco. Anzi, nero.
-Ora, non dimenticartene!- e lo lasciò.
Hiyori, immobile, era rimasta ancora più stupita. 
-Yukine... Non ti preoccupare... Sto bene, solo che... Mi... Mi dispiace... Per loro, che non potranno...fare nulla...-disse la ragazza.
Yato la interruppe, afferrandole le spalle, abbracciandola:-Ma loro potranno! Dovremo solo capire quando la sua crescita rapida finirà. Se, per esempio, da quando nasce crescerà come un normale essere umano, i tuoi potranno crescerla. Solo che, secondo loro, sarà adottata. Però noi, Yukine ed io, siamo con te! Non ti abbandoneremo mai, hai capito?
Si commosse, versando lunghe lacrime calde zuccherate. 
Entrarono in casa, rimasero tranquilli, pianificando il tutto.
-Allora,- introdusse Yato- noi diremo loro che hai abortito naturalmente, senza indicarne la causa, diremo che ti sei svegliata ed è successo.  Poi aggiungeremo che vorrai rimanere da sola per dei giorni, per riprenderti, mentre in realtà dovrai partorire. Se tutto procede secondo i miei calcoli, nei giorni in cui starai sola crescerai Yari e, per esempio, due settimane dopo l'accaduto, diremmo loro che abbiamo avuto l'opportunità di adottare un bambino "indesiderato" e abbiamo accettato. Il tutto dovrebbe funzionare. 
-E se continuasse a crescere?-chiese Hiyori.
-Non credo che dopo due settimane riesca ad invecchiare più di tanto. Basterà dire che, al posto di averla adottata già da piccolissima, l'abbiamo fatto in modo che avesse più di qualche anno.
Yukine, insoddisfatto:-Non ti sei spiegato molto ben-...
-Suvvia che funzionerà! Se staremo tutti insieme, ce la faremo!
Annuirono, determinati.
Arrivò la sera, seguita dalla notte.
-Io vado.-disse Yukine- Devo finire una ricerca.
-Buona notte!
E salì le scale verso il la sua camera.
Yato e Hiyori rimasero sul sofà. Appoggiati l'uno all'altro, si tenevano le mani.
-Sicura che ti stia bene? Io ho elaborato questa possibilità, però se pensavi a qualcos'altro...
-No no, è perfetta... È solo che mi spiace...
-Suvvia... Pensalo come fosse un nostro segreto, che conosciamo solo noi tre... Poi anche Tenjin, Kofuku... Bhe, sì... Però non avremmo da annoiarci!
-Sì,... Hai ragione...
Il "ragazzo" poggiò l'orecchio al pancione.
-Sento... Il suo cuore...
-Ahahah... E pensa che batterà solo per noi...
-Mh... Buona notte Yari...
E quel giorno si concluse.
 Chi se lo sarebbe mai aspettato, che il momento sarebbe giunto così presto?

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Capitolo 20
*** Bicicletta ed amnesia ***


Il nuovo giorno arrivò.
Il sole radioso, che illumina la collinetta già di prima mattina, non avrebbe portato una buona notizia a coloro che erano tanto felici.
In cielo le nubi pallide facevano ombra a quelli che non trovavano la felicità, che erano tormentati da delle tempeste assai brusche.
Hiyori, appena sveglia, si ritrova sola nell'ampio lettone, che abbraccia un grosso cuscino.
-Yato...?- chiede, strofinandosi gli occhi.
Non sente voci o rumori. Pare sia sola in casa.
-Forse...è già andato dai miei...
Tra un pensiero e l'altro, ogni illusione che svaniva, la ragazza iniziò a singhiozzare, per poi piangere.
-Perchè?! Perchè dobbiamo mentire?! Perchè non possiamo essere come persone normali?! Dobbiamo inscenare tutto... Solo perchè... Ci vogliamo bene... No! No! No! Non va bene! Non va affatto bene!- urla dentro di sè, portandosi le mani alla nuca, stringendosi i capelli, accucciandosi.
-Yari... Cresci felice, almeno tu.
Dopo questo, appoggia il volto alle ginocchia, piegate, pensando solo a quanto il destino fosse stato crudele con le loro vite.
Tiepido vento, che accarezzavi la disgrazia di una famiglia quella mattina, porta via tutto con te, trascina il male lontano, per far si che il sole ritorni a illuminare il cielo celeste. Fa in modo, leggiadra brezza, di riportare freschezza a queste anime oppresse dall' infelicità, che non trovano risposta al motivo del loro vivere.
D'un tratto, delle voci arrivarono da fuori.
-Yukine, guarda che se ti servono 500 yen te li presto!!- chiaramente, Yato.
-Non mentire che poi li rubi a Hiyori!- ovviamente, Yukine.
Dalla camera, Hiyori li osservava mentre sistemavano le biciclette. 
-Siamo... Tornati alla solita routine, eh?- disse, sorridendo.
Raggiunse in tempo l'entrata per poter aprir loro la porta, salutandoli felice.
-Buongiorno!
-Oh, ben svegliata!- esclamò Yato, contraccambiando il sorriso.
-Buongiorno. Novità?- chiese Yukine.
La ragazza negò, facendoli entrare e dirigendosi in cucina.
-Oggi cucinerò io!- esclamò lei, con faccia felice.
-Quanta energia! E va bene, ma se ti senti stanca dillo che Yukine ti darà il cambio!- rispose il dio.
-Eh? E Perchè io?-chiese il ragazzo, infastidito.
-Perchè io devo andare a lavoro magari, eh!
-E io a scuola!
-Inizi con la scuola, Yukine?- domandò la ragazza stupita.
-Non oggi... A breve... Anche se avrei voluto aspettare... Sempre per il fatto di Yari.
-Siete... Andati allora?- chiese lei, girandosi.
L'aria si era fatta pesante.
Intorno a loro non giravano molecole di ossigeno respirabili.
-Si.-rispose diretto Yato.
-Mh...capisco.-aggiunse la ragazza.-Una cosa mi premeva chiedervi...
I due pensavano la stessa cosa "Come l'hanno presa?". Era più che fattibile ed erano pronti a rispondere. Tuttavia non ne erano sicuri. Comunque andava fatto.
Ecco. Stava per parlare. E...
-...ma perchè andate in giro in bicicletta al posto del teletrasporto? Scusatemi, ma non lo capisco.
Rimasero un po', come dire, senza parole. Diciamo pure "letteralmente pietrificati".
-M-ma che domande?!-rispose il dio, senza parole-Dovremmo pur farci vedere in giro per la città qualche volta, no? Altrimenti quando si saprà di Yari si dirà "Ma quello non l'ho mai visto qui attorno, eppure ha una bambina avuta dalla figlia di quel dottore che gestisce l' ospedale della città..." Parrebbe un po' strano, non trovi? Ora almeno tanta gente già ci vede per i nostri lavoretti e per tutte le discese che ci facciamo ogni giorno!
-Ah... Ora capisco...- rispose lei.
-Inoltre Yato deve perdere dei chili di troppo che ha accumulato dai tuoi pranzetti. Gli cucini troppa roba. Anche se gliene fai metà del solito potrebbe morire per obesità.
*pugno sulla testa*
-Che vai dicendo?!- chiese Yato, infuriato.
-È vero sei ingrassato.- rispose Yukine.
-Bha! Non è vero! E comunque ora vi saluto!- concluse così il dio, che salutò Hiyori con un caldo sorriso, mentre a Yukine fece un cenno serio, quasi turbato.
Uscito di casa, sotto il forte rumore del vento che gli scompigliava i capelli, rifletteva, guardando il cielo.
-Quello che è successo... Non si capisce...
Iniziando a prendere la bicicletta, ripensa ai fatti di quella mattina.
-Siamo andati io e Yukine dai genitori di Hiyori stamani. Già l'aria intorno alla casa non prometteva nulla di buono... Poi quello che è successo...
Salta in sella, inizia a percorrere il sentiero in discesa.
-Ci ha aperto suo padre e ci ha chiesto:
"Chi siete voi?"
... Non prometteva nulla di buono... 
"Siamo Yato e Yukine... Non ci riconosce?"
"Siete amici di mia figlia immagino."
"Sì, certo..."
"La trovate in quella casa lassù, in collina. Si è appena trasferita. Credo che vivrà bene da sola."
"Aspetti...da sola?"
...no...
"Certo. L'abbiamo mandata noi la per maturarsi. Volevamo solo che fosse felice."
"Quindi... Da quanto tempo è la?"
"Due o tre giorni... Non ci ha ancora scritto nulla, probabilmente è occupata con lavori e altro, quindi la lasceremo stare finchè non sarà lei a chiamarci."
...non può essere...
"Grazie per l' informazione. Si riguardi."
...non è...
"A presto, salutatela da parte nostra, ragazzi!"
...vero...
"Certamente!"
...i genitori di Hiyori... Non ricordano più nulla!

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Capitolo 21
*** Domani ***


...i genitori di Hiyori... Non ricordano più nulla!

Yato si dirigeva a lavoro. Che lavoro? Il solito, no? 
-Pronto? Qui il Dio Yato! Certamente! Arrivo subito da lei!
Ovviamente, quello dai 5 yen.
Tuttavia quell'attività gli tornava utile, dato che aveva disponibilità a volontà.
Hiyori e Yukine erano rimasti a casa. 
-Hiyori siediti. Non stare troppo in piedi, o il peso ti potrebbe portare disturbi alla schiena.
-Ahahah!! Ti sei divertito con quei libri, eh?
-Sì... Sì dai!
Si sedette, Yukine la fissava.
-Ehm...che c'è?- chiese la ragazza.
-Mh... Pensavo... Vuoi qualcosa da bere, mangiare?- chiese lui.
-Bhe, se proprio chiedi... Mi piacerebbe un po' di acqua calda e zucchero, ti spiace?-gli domandò.
-Arrivo subito.-rispose lui, mentre si dirigeva in cucina.
Poco dopo ritornò con un bicchiere fumante.
-Grazie mille, se vuoi puoi andare.- disse Hiyori.
-Bhe, sai volevo chiederti...
-Mh?
-... Posso verificare delle cose? Sai, ho letto un po' di libri sulla maternità e mi preme sapere se alcune cose vanno bene...- chiese Yukine.
-Ah certamente!- rispose la ragazza.
Il ragazzo si avvicinò, poggiando l'orecchio sul pancione.
-Sento... Il cuore che batte... È un buon segno...- disse sollevato.
-E poi?- chiese lei.
-Senti, ogni tanto, calci o movimenti?- domandò.
-Sì, ma non troppo violenti.- rispose la ragazza.
-Ok...- aggiunse Yukine.
-Va... Tutto bene?- chiese Hiyori, con tono preoccupato.
-Mh? Ah, certo! Tuuuutto al suo posto.- rispose, con aria tranquilla.
-Ah, meno mal- ma si fermò, quando udii le parole del ragazzo.
-Partorirai domani prima di mezzogiorno.
La ragazza, perplessa, si girò verso di lui.
-...eh...? ... EEEEEEEEHHHHHH?!?!?!?!?!
-Non hai nulla di che preoccuparti, tranquilla.- disse, calmo.
-C-c-c-c-c-c-c-cheeeee?!?!?!?!?- rispose lei- E me ne dovrei stare qui a non far nulla?!?!?!?!?!
-Ti conviene. Devi rilassarti.
E, pian piano, si distese. Era piuttosto agitata.
-Domani...- sussurrò lei.
Di colpo, il telefono di casa incominciò a trillare.
Yukine si avvicinò e rispose.
-Pront-...
-YUKINE COME STA HIYORI?!?!?! E IL BAMBINO?!?!?!?!?!?!- era Yato.
-Io? Bene grazie per l'interessamento.- rispose perplesso.
-ALLORA?!?!?!?!?
-60 minuti.
-COSA????!?!??
-"All'ora (Allora)" ci sono 60 minuti, no?
-SII SERIO!!!!!!
-Si stanno bene...
-Oh.... Bene...
-Yato, Hiyori partorirà domani prima di mezzogiorno. Le ho riferito questo poco fa.
Non rispondeva.
-Yato? Ehy, Yato! Ci sei?!
-Arrivo subito Yukine.
-Eh?
E riattaccò.
Yato era in città. In mezzo alla folla. Si rimise il cellulare in tasca. Camminava. Guardando il cielo. Pensieroso.
-Domani... Diventerò padre... Domani...
Pure Hiyori...
-Domani...
Tutto sarebbe successo il giorno seguente.
Tuttavia molte domande erano nella testa di Yukine: perchè i genitori di Hiyori non ricordano, perchè Yato non è andato da nessun altro Dio, perchè Hiyori non aveva più problemi col suo corpo?
A queste domande ci sarebbe stata una risposta, solo dopo 17 anni.
La risposta, o catastrofe. 
Qualcosa che avrebbe potuto distruggere il mondo.

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