Il Richiamo del Lupo

di JPav
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il Richiamo del Lupo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Disclaimer: non possiedo nè il personaggio di Harry Potter, nè quello che viene comunemente chiamato 'il Mondo di Harry Potter'. Mi dicono che JKR ne possieda i diritti. Se li avessi io, questo sarebbe una sorta di Prologo, i capitoli sarebbero più lunghi e voi mi stareste pagando profumatamente per il diritto di leggeri. Alla resa dei conti, è solo un lavoro di FanFiction.

 

 

 

IL RICHIAMO DEL LUPO

 

 

 

Berlino, 27 Aprile 1945

 

L'odore di morte appestava l'aria. Nel cuore della città che si era auto-eletta 'Capitale del Nuovo Ordine Mondiale' non risuonavano gli inni di vittoria, nè si potevano vedere le persone festeggiare. L'unica cosa percebile era l'odore di morte. Spostando lo sguardo attorno, si poteva vedere solo un caotico mucchio di detriti e macerie. In lontananza, si poteva sentire il rombo dei carri armati. Era piacevole il rombo dei carri armati, perchè copriva il lamento dei morenti e le urla straziate dei loro parenti.

 

In mezzo a questi detriti, un uomo dalla lunga barba rossa rimaneva in piedi. Se qualcuno avesse potuto vederlo, sarebbe rimasto turbato dal suo abbigliamento. Indossava un lungo abito bianco, coperto nel petto e nelle braccia da quella che poteva apparire come un'antica armatura di cuoio. Alle sue spalle, era coperto da un mantello rosso vivo. Se qualcuno avesse potuto vederlo, sarebbe rimasto scioccato che quest'uomo sostasse in piedi, al centro di una piccola piazza semi-distrutta, senza un'arma. Dopotutto, si stava combattendo l'ultimo atto di una brutale guerra solo ad un paio di isolati di distanza.

 

Ma il punto era questo: nessuno poteva vederlo.

 

La presenza dell'uomo in quella città era stata richiesta per molto tempo. Da anni una piccola parte della popolazione sperava che quell'uomo dalla lunga barba rossa entrasse in città. Da anni tutta la popolazione tedesca stava soffrendo, ma solo una piccola parte riusciva a capire il perchè stesse soffrendo. Ora che l'uomo era giunto in città, quella piccola parte di popolazione si era assicurata che nessuno potesse disturbarlo.

 

L'uomo socchiuse un attimo gli occhi. Sembrava concentrato. D'un tratto, li aprì e guardò davanti a sè.

 

"Buongiorno, Gellert."

 

Dal nulla, un uomo apparve ad una ventina di metri dal primo. "Buongiorno a te, Albus. Sono sorpreso; non hai mai saputo riconoscere un uomo sotto un incantesimo di Disillusione, prima."

 

L'uomo dai capelli rossi si prese il suo tempo, prima di rispondere. "Molte cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti."

 

L'altro uomo sorrise. Era un sorriso pericoloso. "Invero, è così! Dimmi, vecchio amico, cosa ti porta in questa turbolenta parte di mondo?"

 

Il mago dai capelli rossi, chiamato Albus, stinse appena gli occhi. "E' finita, Gellert! Non hai più un esercito che ti supporti. I tuoi migliori luogotenenti sono rimasti uccisi nei combattimenti. I più intelligenti si sono arresi e sono stati trasportati in un luogo dal quale non potranno mai più scappare. Non c'è più nessuno ai quali dare ordini. Se accetti la resa adesso, farò in modo che tu non sia giustiziato."

 

"Parole audaci. Se davvero è finita, perchè hanno chiamato te? Forse il mio esercito è stato battuto, ma sappiamo entrambi che ci saranno sempre nuove reclute. Forse la gente pensa che questa guerra sia ormai al termine, eppure non hanno ancora il coraggio di incrociare la bacchetta con me. A quanto pare, il mio nome è ancora in grado di generare terrore. Dimmi, vecchio amico, sono ancora convinti che tu sia l'unico che io abbia mai temuto? Si consolano ancora con questa falsa speranza?"

 

Il mago dai capelli rossi non rispose.

 

"Mi dicono che hai ucciso Wolfe nella foresta delle Ardenne. Meriti un riconoscimento per quel giorno. Quella fu un'imboscata superbamente architettata, se mai ne ho vista una."

 

"In effetti, fu Nicolas Flamel ad organizzare l'imboscata. A me chiesero solo di occuparmi di Wolfe."

 

Il mago chiamato Gellert Grindelwald ridacchiò. "Ah, sì, posso immaginare. L'ho visto combattere contro molti maghi capaci. Era uno dei ragazzi di Durmstrang. Non era molto loquace; quando apriva bocca, di solito, era per lanciare una maledizione. So che sei rimasto ferito durante lo scontro, dico bene?"

 

Albus Silente meditò su come rispondere. "Una ferita ad un ginocchio. I curatori ci hanno messo del tempo a capire come far smettere di sanguinare quella ferita, ma ora mi sono ripreso. Ad essere onesti, ha lasciato una cicatrice piuttosto strana e particolare."

 

Grindelwald si slacciò delicatamente il mantello e lo lasciò cadere a terra. "Sono felice di sentire che ti sei ripreso. Avrai bisogno di tutti i vantaggi che puoi mettere assieme. Lasciati dire un'ultima cosa: Wolfe era un ragazzo eccezionalmente potente. In pochi anni, sarebbe diventato il mio braccio destro. Detto questo, è giusto che tu sappia che lui era solo un'ombra della mia potenza. Hai detto una sola cosa giusta da quando sei arrivato: molte cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti! Presto, di te non rimarrà che un ricordo sbiadito. Per quanto mi riguarda, la mia ascesa verso l'immortalità comincia oggi!"

 

Con ciò, i due maghi estrassero le bacchette.

 

 

 

 

Note dell'autore: eccomi con una nuova storia! Non so ancora come strutturarla, e vorrei sapere prima cosa ne pensate. Se volete, posso rendere questo il primo capitolo di una long. Ovviamente dovrò ripartire da molti anni prima, e questo resterà un capitolo-spoiler. Se invece pensate che una long di questo tipo non sia di vostro interesse, scrivetemelo nelle recensioni e pubblicherò solo lo scontro con il prossimo capitolo.

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Capitolo 2
*** Il Richiamo del Lupo ***



 

IL RICHIAMO DEL LUPO

 

 

 

 

Disclaimer: non possiedo il mondo di Harry Potter. Se fosse mio, sarei più ricco della Regina d'Inghilterra.

 

 

L'estrazione di bacchetta di Gellert Grindelwald fu leggermente più veloce. La sua espressione truce non prometteva nulla di buono. "Voluptua Corporis!"

 

Il pesante incantesimo esplosivo corse veloce nella direzione di Albus Silente, mentre questi agitò la propria bacchetta davanti a sè. "Crepitus Negaverunt!"

 

Lo scudo di Albus Silente assorbì la maledizione in arrivo. Era uno scudo specializzato per assorbire le maledizioni esplosive. Era anche noto per essere uno tra gli scudi più dispendiosi in termini di energia. Se Grindelwald fosse stato un pò meno concentrato sulla propria performance e fosse stato più attento a come lo scontro era cominciato, avrebbe potuto chiedersi come mai Silente preferisse usare uno scudo drenante potere piuttosto che schivare l'incantesimo. Ad ogni modo, non si curò di questo particolare dettaglio.

 

Prima ancora che la maledizione di Grindelwald toccasse lo scudo, Silente aveva già lasciato partire la sua offensiva. "Nolite Dolere!"

 

Un trio di corde di filo spinato uscirono dalla sua bacchetta in direzione del mago tedesco. Esistono molti modi di intrappolare una persona, ed il filo spinato è una soluzione borderline. Molti avrebbero classificato questo incantesimo come 'Arti Oscure'.

 

Grindelwald non perse tempo a cercare di far evanescere le tre corde di filo spinato. Preferì smaterializzarsi alle spalle di Silente per riprendere l'offensiva. "Avada Kedavra!"

 

Smaterializzandosi a poco più di dieci metri dal suo vecchio compagno, Grindelwald contava che non fosse in grado di schivare con successo l'incantesimo. Di fatti, Silente non si mosse dalla traiettoria. Si voltò rapidamente e puntò la propria bacchetta verso un pezzo di muro ceduto particolarmente spesso. Con un fluido e veloce movimento di bacchetta, lo posizionò tra sè e la maledizione. Questa colpì il muro e lo disintegrò.

 

Silente mostrò una faccia sprezzante mentre guardava il suo vecchio compagno. "Mi deludi, Gellert! Avevo sperato che preferissi puntare sull'abilità, piuttosto che ricorrere a meschini trucchetti. Ursus et Lupus Invito!"

 

I resti del muro sbriciolato si animarono e trasformarono in un lupo ed un orso che presero a dare la carica al mago oscuro. Grindelwald ringhiò di esasperazione. Aveva sperato di ucciderlo velocemente. Decise di eliminare contemporaneamente la minaccia degli animali congiurati e Silente. "Ardemonuim!"

 

Dalla punta della sua bacchetta un turbine di fiamme si propagò nella generica direzione dei suoi avversari. Il lupo e l'orso erano troppo vicini per poterla evitare. Lo stesso non potè dirsi per Albus. Piroettando su sè stesso, si smaterializzò. Riapparve una decina di metri più a destra, e la sua bacchetta puntava già al suo nemico. "Conum Tonitrua!"

 

Nella direzione in cui puntava la bacchetta di Silente, si propagò un rumore assordante. Anche se Grindelwald avesse intuito cosa Albus si preparava a lanciare, non avrebbe, con buona probabilità, comunque fatto in tempo a schermarsi. Grindelwald strinse i denti per il dolore quando il rumore del tuono lo colpì. Sospettava che il suo udito avrebbe sofferto di danni permanenti se non si fosse immediatamente recato dal suo guaritore, ma non avrebbe accantonato l'orgoglio per un danno fisico.

 

L'inerzia del combattimento stava forse favorendo Silente, ma lui aveva un paio di assi nella manica da giocare. Il potere grezzo della sua bacchetta di Sambuco gli avrebbe permesso di restare imbattuto. "Eliciunt et Comminua!"

 

L'incantesimo era uno tra i più ambiziosi che un mago potesse lanciare con successo. Si trattava di un incantesimo esplosivo contenuto in un incantesimo perforante. Incantesimi duplici come questo non erano stati inseriti nella categoria delle 'Maledizioni Senza Perdono' solo perchè pochi maghi al mondo potevano permettersi una tale quantità di potere. In ogni caso, era un incantesimo ben all'interno della categoria 'Arti Oscure'.

 

Lo shock di Silente durò pochissimo. Dubitava che esistesse uno scudo magico capace di contenere un incantesimo del genere. Fece un passo di lato nel tentativo di evitarlo. L'incantesimo colpì il pavimento e ci fu un'esplosione. Silente venne sbalzato di lato, mentre percepiva pezzi di terreno e pietra conficcarsi nella sua coscia e nel suo braccio sinitro. L'urto contro il terreno fu duro, ma riuscì a mantenere la presa sulla bacchetta. Non avrebbe potuto contare sulla propria eccezionale mira in un momento come quello, poichè l'urto lo aveva intontito. Preferì usare un incantesimo ad ampio raggio direttamente dal terreno. "Turbine Ignis!"

 

Un getto di fuoco partì dalla sua bacchetta e procedette nella direzione in cui Silente sospettava si trovasse Grindelwald. Grindelwald, d'altro canto, era impreparato a difendersi dall'improvviso incantesimo di Silente. L'incantesimo precedente gli era costato molto in termini di energia magica e sperava di essersi occupato definitivamente di Silente.

 

Con un grande sforzo, tentò di smaterializzarsi. La sua smaterializzazione avvenne però con un attimo di ritardo, e quando riapparì grugnì di dolore. Abbassando il suo sguardo, vide la sua mano destra ustionata. Nel frattempo, Silente si era rimesso in piedi. Se Grindelwald poteva trarre conforto da qualcosa, era che anche Silente sembrava aver accusato quest'ultima parte di scontro. Aveva ferite lungo tutto il fianco sinistro e perdeva sangue. In cuor suo, Grindelwald sperava che una di quelle ferite avesse raggiunto un'arteria.

 

Aveva bisogno di riprendere fiato e recuperare le proprie forze. Decise di distrarre Silente. "Nessun incantesimo da curriculum scolastico questa sera, eh Albus?"

 

Silente aveva il respiro affannoso. Il dolore al suo fianco era al di là di ogni capacità di immaginazione. In una battaglia di puro potere, Silente non era in grado di stabilire chi potesse essere il vincitore. Grindelwald aveva un vantaggio in ferocia, questo era evidente, ma lui era più scaltro. Decise di concedere un piccolo time out al suo avversario per poter godere anch'egli di un pò di respiro. "Decisamente no, Gellert. Sei migliorato molto nel corso del tempo, devo ammetterlo, ma anche tu sai che il duello è giunto al termine."

 

Grindelwald fu offeso da queste parole. La sua frase successiva dimostrò che non è necessario un incantesimo per procurare dolore ad una persona. "Ah si? Non sei stato nemmeno in grado di proteggere tua sorella! Cosa ti fa credere che riuscirai a salvare te stesso? Ho spezzato la sua vita, e adesso sto venendo a prendere la tua!"

 

Grindelwald puntò la bacchetta contro Silente.

 

Grindelwald commise un errore.

 

Albus Silente venne colpito da queste parole come nessun incantesimo avrebbe mai potuto colpirlo. Dopo tutti quegli anni... non era stato lui ad uccidere Ariana! Era stato l'uomo di fronte a sè! Una rabbia perversa si impossessò di Albus Silente. Quella rabbia gli permise di ignorare il dolore al corpo e riaccese la sua magia. Albus Silente lasciò che la sua aura magica uscisse dal suo corpo. Puro odio e rabbia lo guidavano.

 

"Avada Kedavra!"

 

Silente scansò l'incantesimo e puntò la propria bacchetta contro quello che, in un tempo ormai remoto, aveva chiamato amico. "Crucio!"

 

 

Gellert Grindelwald collassò in agonia, mentre Silente continuava a puntare la bacchetta contro di lui e rinforzava l'incantesimo con il suo odio. Dopo dieci secondi, Silente rilasciò la maledizione. Un incantesimo di disarmo potenziato colpì Grindelwald allo stomaco, lo privò della bacchetta e lo fece rotolare nel terreno.

 

Silente si avvicinò all'uomo sconfitto. Puntò la bacchetta contro di lui ancora una volta, convinto ad usare la maledizione che aveva giurato di non usare mai.

 

"Avada..."

 

Glindelwald tossì sangue, mentre stendeva il suo palmo verso Silente come a chiedere pietà.

 

Questo gesto gelò Silente. Non poteva permettersi di trasformarsi in ciò che più disprezzava. Non avrebbe ucciso un uomo solo per il suo desiderio di vendetta. Non avrebbe ucciso un uomo che implorava pietà, per quanto potesse meritare la morte.

 

Guardò in faccia l'uomo a terra. "Nessun uomo che brami il potere avrà mai l'abilità di saperlo gestire. Vivrai il resto dei tuoi giorni sapendo che il tuo miglior traguardo sarà stato quello di comparire in 'Ascesa e Declino delle Arti Oscure'. Addio, Gellert. Stupeficium!"

 

L'incantesimo colpì Grindelwald, privandolo della coscienza.

 

Silente appellò la bacchetta di Grindelwald. Sentì una strana sensazione di calore. Osservò meglio la bacchetta...

 

 

 

 

Note dell'autore: spero che questo capitolo riceva qualche recensione in più. Sono soddisfatto di come è avvenuto lo scontro. Silente che usa una 'Senza Persono'? Perchè no? Stando al canon, Grindelwald è stato un pò il tallone d'Achille del nostro eroe. Lo ha quasi portato fuori rotta ed ha quasi corrotto il suo animo. La Rowling ci dice che Silente era innamorato di lui... ok... allora mi piace pensare che la loro relazione fosse stata qualcosa di esageratamente passionale! Fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia! JPav

 

 

 

 

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