Un miracolo dimenticato

di cucciola1cucciola2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fine dell'estate ***
Capitolo 2: *** Drago alle porte ***
Capitolo 3: *** Esiste cura? ***
Capitolo 4: *** Primi sintomi di un grande amore ***
Capitolo 5: *** Ricordo di un bacio ***
Capitolo 6: *** Non sei un sogno ***
Capitolo 7: *** Selenia ***
Capitolo 8: *** La vera natura di Draco Malfoy ***
Capitolo 9: *** Una nuova alunna per Hogwarts ***
Capitolo 10: *** Ritorno a vivere ***



Capitolo 1
*** La fine dell'estate ***


Un miracolo dimenticato

Capitolo 1:

Dopo che Voldemort era stato sconfitto il magico trio si era concesso il meritato riposo così come la famiglia Weasley, che dopo tutto il dolore portato dalla morte di Fred, decise di andare avanti come meglio poteva anche se niente sarebbe stato più come prima... George aveva perso completamente la forza di ridere e sorridere, i suoi occhi non brillavano più di quella luce che distingueva Fred e George Weasley, quello spirito Grifondoro fino al midollo che si era completamente dissolto con la vita di uno dei due gemelli. Nonostante questo il resto della famiglia cercava di convolgerlo il più possibile ma sapevano bene che non sarebbe mai ritornato ad essere quello di un tempo.

Harry, non sapendo dove andare dato che Sirius era morto, rimase con i Weasley essendo ben accetto da Ginny soprattutto e dalla sua famiglia. I due infatti dopo la guerra si fidanzarono ufficialmente mentre Hermione e Ron si dissero che quel bacio nella camera dei segreti era solo il frutto della paura per quella situazione davvero pericolosa e si lasciarono tutto alle spalle rimanendo amici.
Il posto che avevano scelto per il meritato riposo era una villetta sul mare dove il magico trio e la famiglia del rosso trascorsero quasi 2 mesi.
Durante quel tempo arrivarono, come ogni anno le lettere per Hogwarts,solo che quell'anno nessuno se le sarebbe aspettate dopo tutto l'accaduto. Ed invece la nuova preside, la professoressa McGranitt, li aveva stupiti dicendo che il castello era stato risistemato e che ci sarebbe stato un nuovo e definitivo anno che li avrebbe preparati ai M.A.G.O.


"Hermione, sei pronta per tornare?" chiese Harry sedendosi sulla sabbia insieme a lei mentre il sole piano piano scendeva tuffandosi nel mare.
"Credo che con tutto quello che è successo, tornare ad Hogwarts sia la cosa che mi spaventa di meno. Ma sono pronta per ritornare, dopotutto abbiamo i M.A.G.O quest'anno" rispose la ragazza rimanendo con lo sguardo fisso all'orizzonte mentre un piccolo sorriso alleggiava sulle sue labbra.
"Già, i M.A.G.O, scommetto che tu avrai i voti più alti di tutti" disse Harry.
"Che cosa pensi succederà quest'anno? Voglio dire, dopo la guerra magica ci sarà finalmente la pace o dovremo lottare ancora?" chiese Hermione voltandosi
"Non so che cosa succederà Hermione, magari finalmente potremo vivere tranquilli almeno per un anno di scuola, oppure no.. Non lo possiamo sapere, tutto ciò che dobbiamo fare è accettare tutto quello che succederà" disse Harry
"Harry, Hermione! Mamma ha detto che è pronta la cena" disse Ginny da poco lontano.
"Arriviamo" dissero i due alzandosi in piedi e levando la sabbia che era rimasta sui loro vestiti.
Harry si avvicinò alla sua ragazza circontandole la vita con un braccio mentre le lasciava un piccolo bacio su una tempia e la teneva stretta a se, Hermione li guardava con un sorriso sincero, felice che almeno il suo migliore amico dopo tanto fosse di nuovo felice.
Entrarono in casa e cenarono cercando di sminuire la tensione parlando del ritorno a scuola ma dentro a quella casa mancava quel senso di allegria che sempre aveva caratterizzato i Weasley.
Appena finirono la cena, Hermione salì nella sua stanza dicendo che aveva un po' di mal di testa e che sarebbe andata a letto subito.
In realtà aveva solo bisogno di rimanere sola a pensare intrattenendosi con un qualsiasi libro che le fosse capitato sotto tiro, pensare a quello che sarebbe potuto succedere ora che tutto era finito..
Viaggiò con la sua mente per tutta la notte e si addormentò ormai all'alba sulla scrivania della sua stanza con un libro tra le mani.
La mattina dopo..
tutti erano a colazione tranne Hermione che non era ancora scesa..
"Perchè Hermione non è scesa?" chiese Arthur
"Magari si è addormentata tardi ieri sera studiando un libro.." disse Harry
"Già, ma se non fa colazione non riuscirà a prendere il treno.." disse Ron
"Vado a chiamarla.." disse Ginny alzandosi dal tavolo e salendo le scale che conducevano al piano di sopra, quello dell camere..
Aprì la porta della stanza di Hermione e la vide addormentata con la testa sulla scrivania. Le si avvicinò e le poggiò un mano sulla spalla scuotendola leggermente per svegliarla.
"Hermione.. Hermione.." ripeteva l'amica ma ciò che aveva in cambio erano dei mugugni e gemiti incomprensibili.
Quando si svegliò, finalmente, si rese conto di che ora era e dopo aver ringraziato l'amica, si fiandò in bagno per sistemarsi.
Grazie alla sua bacchetta ci riuscì a tempo record e dopo aver riposto tutti gli abiti nel baule, si diresse in cucina.
Salutò tutti con un dolce buongiorno e cominciò a fare colazione cercando di non addormentarsi sulla tazza di latte.
"Hermione, ma cos'hai stamattina?" chiese Harry accortosi della situazione della sua amica
"Oh, niente Harry.. ieri sera stavo leggendo un libro e mi sono addormentata quando ormai era l'alba. Ma non preoccuparti" disse Hermione faticando a tenere gli occhi aperti.
"Ok, se lo dici tu, comunque adesso è meglio se andiamo, altrimenti perderemo il treno" disse Harry ed insieme agli altri si smaterializzarono alla stazione che li avrebbe riportati per l'ultima volta ad Hogwarts. Tra la folla degli studenti che tornavano e quelli che salivano su quel magico treno per la prima volta, Hermione cercava i suoi amici dato che li aveva persi di vista in mezzo a tutto quel caos. Distrattamente andò addosso ad un ragazzo finendo quasi per cadere se non fosse stato per la mano del malcapitato che l'aveva trattenuta per il polso vicino a se.
Hermione alzò gli occhi con un sorriso imbarazzato, pronta a scusarsi con il ragazzo che l'aveva aiutata a non cadere.
"M-malfoy?" disse balbettando Hermione
"Granger?" disse lui altrettanto stupito mentre lasciava la presa sul suo polso e lei si allontanava di qualche passo da lui.
"Cerca di stare con i piedi per terra" disse con tono freddo e sprezzante per poi allontanarsi spedito verso l'entrata del treno.
Hermione invece rimase per qualche secondo in quella posizione. Aveva scorto negli occhi di Malfoy qualcosa di diverso quando aveva pronunciato il suo cognome anzichè il solito "Mezzosangue". Che fosse pentimento? Senso di colpa? Non lo seppe dire con certezza ma sapeva che Malfoy non era lo stesso. Qualcosa era cambiato in lui....
                                                                                                                           ...e anche in lei...

Angolo autore:
Ciao a tutti:)
Questa è la prima volta che mi avventuro nel mondo magico di Harry Potter e spero di essere all'altezza delle altre autrici che hanno scritto in questo campo.
Un primo ringraziamento va a  J. K. Rowling che se non avesse scritto questi CAPOLAVORI, io non avrei mai potuto iniziare questa storia. È una dramione, perchè questa coppia mi è sempre piaciuta e voglio che sbocci l'amore tra il bello e dannato Draco Malfoy e la brillante Hermione Granger.
Quindi, ringrazio in anticipo chi leggera la mia storia e lascerà un commento. Al prossimo capitolo.
Cucciola

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Capitolo 2
*** Drago alle porte ***


              Un miracolo dimenticato...


Capitolo 2:

Dopo qualche ora l'espresso arrivò alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Hermione, Ron, Harry e Ginny sorrisero felici e stupiti vedendo che la scuola era ritornata ad essere perfetta com'era prima della guerra. Entrarono e sistemati i bauli all'ingresso, si diressero nella sala grande dove si stavano riunendo tutti. Dopo poco entrò nella sala un gruppo di ragazzi che dovevano essere smistati.
Quando tutti furono seduti a tavola, la preside prese la parola alzandosi e andando nel posto in cui Silente era solito augurare un buon anno a tutti in quella stessa occasione.
"Giovani maghi e giovani streghe, anche quest'anno la nostra scuola ha aperto le sue porte a coloro che hanno avuto il dono della magia. Mi auguro che quest'anno sia un nuovo inizio per tutti, un modo per dissolvere le inamicizie e sotterrare l'ascia di guerra tra le quattro case, sopratutto tra Grifondoro e Serpeverde." disse la preside volgendo uno sguardo al tavolo de grifoni e al tavolo delle serpi. "Detto questo, non mi resta che augurarvi buon anno scolastico, e dare il via alla cena."
Appena ebbe finito di parlare sulle tavolate comparvero cibi di ogni genere che avevano un aspetto e un odore invitante. Ron cominciò subito ad abbuffarsi sotto gli occhi schifati di Ginny e quelli increduli degli altri grifoni. Hermione invece non aveva prestato attenzione a Ron, si sentiva osservata da qualcuno... Alzò lo sguardo e i suoi occhi si incatenarono ad un paio grigi magnetici, quelli del Principe delle Serpi, Draco Malfoy.
La serpe, dopo qualche attimo spostò lo sguardo sul suo piatto ed Hermione fece lo stesso anche se arrossendo un poco "Perchè mi guardava?" si chiese la giovane grifona inziando a mangiare.
Quando la cena era quasi giunta al termine, la porta della sala grande si aprì facendo entrare Gazza di corsa che con in braccio Mrs Purr, si stava dirigendo verso il tavolo degli insegnanti.
"Signora preside! Signora preside! Un drago bianco si avvicina ad Hogwarts, sta per raggiungere il castello e non intende cambiare rotta!" urlò sconcertato Gazza mentre la preside balzava in piedi e gli studenti ammutolivano attenti.
Hermione spostò lo sguardo sui vari professori: la preside era stupita, Hagrid era piuttosto inorridito, Madama Chips era spaventata così come la maggior parte degli altri professori: che cosa poteva succedere ancora?
Poi come un automatica spostò lo sguardo sulla tavolata dei Serpeverde. Draco era spaventato più degli altri, delle... non poteva essere! Delle lacrime si stavano affacciando ai suoi occhi.
In un secondo si alzò dalla tavola e senza dir niente a nessuno uscì dalla sala sotto lo sguardo di tutti.
Draco era spaventato, spaventato a morte da quello che avrebbe potuto vedere fuori. Quel babbeo del guardiano aveva detto di aver visto un drago bianco, se fosse stato vero sarebbe precipitato in un abisso senza fine. Continuò a correre per i corridoi e per le scale fino a quando non arrivò all'ingresso. Nel frattempo ricordava le parole che le aveva detto sua madre quell'estate..


Inizio Flashback:
Draco era seduto su bordo di un letto dalle coperte lilla e bianche, sotto le coltri c'era una ragazzina dai capelli biondi come i suoi. Gli occhi, ora chiusi nel sonno, erano grigi con qualche sfumatura tendente al violetto. Sulla sua fronte c'era un panno bagnato, il tentativo di fermare la febbre ma non sembrava funzionare.
"Sel, ti prego riprenditi sorellina. Non puoi abbandonare la mamma, non puoi abbandonare me. Ti prometto che ti comprerò tutto ciò che vorrai, ti farò visitare tutti i posti più belli ma, ti prego, non andare via così.. Sel, ho bisogno di te..." continuava a ripetere Draco con una mano stretta ad una più piccola della sorellina.
Quella sorellina che aveva protetto per molto tempo, portandola lontano da tutti e da tutto, nascondendola in una delle proprietà dimenticate da tutti i Malfoy. L'aveva lasciata lì con cinque elfi, in modo che si occupassero di lei. Le feceva visita ogni settimana e giocavano come dei veri fratelli. Con lei Draco si confidava, lasciava prevalere l'insicurezza e la bontà del suo animo e Selenia lo confortava e lo ascoltava sempre. Poi però si era ammalata, fino ad avere una febbre permanente. Non si reggeva in piedi, non era più capace di alzarsi, sembrava una bambola di porcellana. Così, dopo che suo padre venne rinchiuso ad Azkaban, portò la sorella al Manor dove cercarono di curarla ma senza risultato. Arrivò il giorno di ritornare a scuola per Draco e anche se non voleva separarsi da sua sorella, dovette cedere al desiderio della madre. Fece una promessa con quest'ultima però, prima di partire.
"Madre, vi chiedo diprendervi cura di Selenia fino a quando non sarò qui. Nel caso peggiorasse, vi chiedo di mandare il patronus di un drago, il patronus di Selenia, io capirò. Promettetelo" disse Draco guardando con gli occhi lucidi la madre
"Si, Draco. Lo prometto." gli disse lei per poi sugellare quella promessa con un sigillo. Si strisero le mani e Narcissa poggiò la bacchetta sulle loro mani recitando una cantilena.
Quando si staccarono, le loro mani brillarono per un po' e poi tutto ritornò uguale a prima.

Fine Flashback

Aprì il portone e davanti a se vide l'enerome e maestoso drago che lo guardava con aria afflitta.
Dagli occhi di Draco cominciarono a scendere copiose le lacrime e ancora piangendo tornò di corsa in sala grande. Non gli importava se l'avessero visto piangere, se tutte le case si sarebbero messe a ridere di lui, non importava niente di tutto questo. Gli importava solo di sua sorella al momento. Entrò in sala grnade, i professori ancora in piedi, stavano parlando tra loro, gli studenti bisbigliavano fin quando Draco non entrò correndo nella sala. Tutti si voltarono a guardare quel ragazzo in lacrime che sembrava aver perso la cosa che più gli importava al mondo.
"Professoressa, devo allontanarmi dalla scuola. Non so per quanto tempo ma è importante. Selenia sta peggiorando." disse con voce tremante non smettendo di piangere.
La preside lo guardò con dolore e annuì. Draco non se lo fece ripetere e dopo aver dato uno sguardo a Blase e aver detto una sola parola annuendo nella sua direzione: "proteggila", si smaterializzò verso il Malfoy Manor.

Appena si trovò davanti al cancello, esso si aprì come tutte le porte del Manor per lasciarlo passare. Draco correva più veloce che poteva e le lacrime ancora uscivano dai suoi occhi grigi.
Arrivato in camera della sorella, vide sua madre inginocchiata ai piedi del letto e sua sorella molto più pallida di come se la ricordava sdraiata sotto le pesanti coperte.
Si inginocchiò anche lui, prendendo le mani di sua sorella e baciandole con disperazione mentre continuava a ripetere 
"Forza Sel, tu sei più forte di tutto questo, ce la puoi fare, ce la devi fare".
La sorella non rispondeva, ma un sorriso, un debolissimo sorriso comparve sulle sue labbra come se avesse sentito che Draco era lì.
Ad Hogwarts nel frattempo, tutti avevano ripreso a mangiare e la giornata era continuata tranquillamente. Tra i serpeverde solo un ragazzo sembrava afflitto per Draco, quel ragazzo era Blaise Zabini. Lui e Draco erano da sempre migliori amici ed era stato Blase a coprire Draco ogni volta che andava a far compagnia a sua sorella. L'avava anche accompagnato molte volte e le stava simptica quella testolina bionda che tirava furoi la dolcezza e l'animo buono di Draco.
Già, perchè Draco non era cattivo, non lo era mai stato, era solo stato costretto ad esserlo con gli stupidi insegnamenti che Lucius gli dava da quando era piccolo. Anche quando la guerra era finita e suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban, non era riuscito ad essere come veramente era perchè aveva paura di essere giudicato, diprezzato e messo da parte come un Mangiamorte codardo che vuole avere perdono solo per interesse. La parola, quell'unica parola che aveva capito dalle sue labbra era "proteggila", sapeva che cosa intendeva Draco, dopo tutto quello che era successo ancora non si era dimenticato di lei. Erano due anni che non aveva più nessun tipo di contatto o rapporto con lei, due anni che fingeva di odiarla quando poi la guardava di nascosto ogni volta che poteva e si perdeva nella sua bellezza.

Intanto nella Sala Comune dei Grifondoro una ragazza dai capelli ricci era in lotta con se stessa.

La curiosità era sempre stata sua compagna ma questa volta Hermione Granger non riusciva a capire perchè tanto interesse verso Malfoy. Lui l'aveva umiliata per anni, presa in giro e diprezzata perchè non era una Purosangue, ma allora perchè le intessava così tanto il motivo per cui se ne era andato? Era forse per lo sguardo alla fermata del treno? Quando aveva visto nei suoi occhi qualcosa che non pensava di vedere? O era per qualcos'altro?
"Ma cosa mi sta succedendo? Perchè continuo a pensare a Malfoy? Perchè ogni volta che chiudo gli occhi rivedo i suoi?" si chiedeva Hermione pensando al giovane biondo che anche se non lo sapeva le aveva rubato qualcosa molto tempo prima...
                                                                                                                                                      ... il suo cuore..

Angolo Autrice...
Allora.. recensioni? neanche l'ombra.. non vi costa molto scrivere un piccolo commento: vi preeeeeego!! *occhi da cane bastonato*.. spero di averne qualcuno più avanti, nel frattempo lasciate una recensione, grazie mille anche a chi legge solo:)
Ciao ciao, cucciola..


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Capitolo 3
*** Esiste cura? ***


Un miracolo dimenticato...


Capitolo 3:


Passarono due giorni, Draco non era ancora tornato a scuola ma tanti sembravano non farci caso.
Hermione stava andando in guferia, doveva mandare una lettera a sua madre per dirle gli ultimi volti che aveva preso. Mentre vedeva il gufo volare via, entrò un ragazzo, Blaise..
"Buongiorno Granger" disse con una nota di malinconia mentre cercava il suo gufo.
"Buongiorno Zabini" disse lei.. voleva tanto chiedergli che fine avesse fatto Draco ma sicuramente non le avrebbe risposto. Zabini però sapeva leggere la mente e ascoltò i pensieri della ragazza.
"è andato a casa sua.. sua sorella sta male e lui è tornato per starle vicino" disse Zabini, lui sapeva di potersi fidare di lei, ormai quella pozione non stava avendo più effetto e Draco aveva bisogno di lei già da tempo..

Hermione si sorprese.. "Mi ha letto nel pensiero? E poi? Draco ha una sorella?" si chiese Hermione mentre fissava sbigottita Blaise.

"Sta tranquilla Granger, non ti ho letto i pensieri, li hai solo pensati molto forte e io li ho semplicemente captati.. comunque si, Draco ha una sorella solo che non molti sanno che è ancora viva. Infatti appena Lucius scoprì che Narcissa era rimasta incinta, le disse che appena la bambina fosse nata, sarebbe stata uccisa. Draco però non voleva, amava sua sorella da prima che nascesse e quando Lucius diede ordine di ucciderla lui scappò e la nascose in una delle ville dimenticate dei Malfoy. Ogni settimana andava a farle visita e cinque elfi domestici si prendevano cura di lei. Crebbe così, finchè Lucius venne rinchiuso ad Azkaban. Poi Draco parlò con sua madre e decisero di farla venire al Manor, ma non stava molto bene già da allora, Draco promise che sarebbe tornato ogni qualvolta poteva e così faceva, ogni volta che poteva si smaterializzava e io lo coprivo mentre andava da sua sorella. Poi Selenia è peggiorata e Narcissa ha mandato il patronum del drago della bambina secondo la promessa che madre e figlio avevano fatto." disse Zabini mentre Hermione non poteva credere che quello fosse realmente Draco Malfoy, così buono, così premuroso nei confront della sorella.. "Forse ci siamo fatti tutti una cattiva idea su di lui..." pensò Hermione.

"Granger, io non te l'ho detto perchè tu provi compassione, perchè tutti i serpeverde e soprattutto Draco non vogliono la compassione, ma il vero motivo dovrai capirlo da sola.. Sei la strega più brillante della tua età, non ci vorrà poi molto per capirlo.." disse ancora e dopo aver trovato il suo gufo e aver legato un biglietto alla zampetta, la salutò ed uscì dalla guferia.
Hermione, rimasta sola, legò la lettera alla zampa del suo gufo e dopo aver detto di andare a casa dei Granger, se ne andò verso il lago nero.

Era tranquilla, seduta sulle rive del lago, con un grosso tomo di rune antiche sulle ginocchia. Ma non era attenta al suo libro, bensì ai suoi pensieri che come sfondo avevano l'immagine di Draco Lucius Malfoy.

"Che mi succede? Dopo quello che mi ha detto Zabini, non riesco a non pensare a Draco.. Draco? No no no no no! Non devo chiamarlo così! Lui è Malfoy! Il furetto platinato che mi ha odiata per sette anni e continuerà a farlo! O forse no? Forse lui non è così, forse ha solo paura di far vedere come è fatto realmente... Ma cosa vado a pensare? Malfoy che ha paura? Ahahah, impossibile."

Hermione stanca della piega che avevano cominciato a prendere i suoi pensieri, chiuse il libro e tornò a scuola, si era già fatto buio eppure a lei sembrava che fossero passati solo pochi minuti.

Al Malfoy Manor, era l'esatto opposto, l'aria era piena di sofferenza, di pianto e di speranza e tutto ciò proveniva, incredibilmente, dal principe delle Serpi, Draco Malfoy.
Quasi per miracolo le condizioni di sua sorella non erano critiche, si era ristabilita tanto da permetterle di sopravvivere ancora per un po'. Ma non era neanche lontanamente nello stato che viene detto fuori pericolo. Era costantemente in bilico tra la vita e la morte e Draco le stava sempre accanto per paura che in un attimo lei scivolasse verso il basso, verso la morte.
Non abbandonava il suo letto da quando era arrivato, sempre inginocchiato e chino sulle coperte. Tre giorni che non mangiava, che non usciva, si accontentava di un bicchiere d'acqua ogni tanto...
Tre notti che non dormiva, che non parlava se non per dire "no, grazie" a chi provava a portargli il cibo o a dirgli che aveva bisogno di uscire.
Sembrava essere caduto in uno stato di trans, in cui le sue uniche emozioni erano la speranza, la sola speranza che sua sorella finalemente guarisse.
Un gufo picchiettò la finestra, ma non ci fece caso.. un elfo aprìla finestra e fece entrare il gufo porgendogli un biscotto e un po' d'acqua mentre prendeva la lettere e cercava di consegnarla al padrone.
Draco guardò l'elfo, teneva in mano ciò che semrbava essere un biglietto ripiegato in due con una scrittura fine blu sul davanti "Dray" solo una persona era così in confidenza per chiamarlo in quel modo, Blaise.
Prese il foglio e ringraziò l'elfo, poi lo fece andare via mentre apriva il foglietto e leggeva ciò che l'amico gli aveva scritto...

"Dray,

Come stai? Come sta Selenia? Sono giorni che non sento tue notizie ed ero un po' preoccupato. Ma sono sicuro che ce la farai, che tua sorella ce la farà. Siete forti tu e lei, fatti della stessa pasta.
Ho trovato la Granger, mentre andavo in guferia, si è chiesta dov'eri, perchè non tornavi, Draco.. Quella pozione non funziona più molto bene, i suoi sentimentiper te non sono scomparsi, si sono nascosti sotto l'effetto della pozione ma ora che si sta rinnamorando di te sono ancora più forti amico mio. Non chiedermi di darle un altra dose facendola passare per succo di zucca o fargliela bere per poi farle dimenticare cosa ha bevuto, perchè non lo farò Draco, non più.
Tu hai bisogno di lei, ora più che mai, lei ricorderà tutto prima o poi e quando accadrà tu dovrai darle delle spiegazioni. In più lei potrebbe aiutarti, con tua sorella intendo. È la più brillante strega della nostra età e anche dell'intero mondo magico no?
Pensaci Dray e da un bacio a Selenia da parte mia

Tuo fedele amico, Blaise"


Ed ecco un altro "problema" a cui pensare, un problema che avrebbe potuto fare a meno di creare.
Il problema era la sua Hermione, già... SUA.. perchè c'era stato qualcosa tra loro, definirlo "qualcosa" era più che offensivo ma era successo un miracolo, un vero miracolo.

Angolo Autrice: 

Mi scuso per l'eccessivo ritardo con cui posto il capitolo ma la voglia che avevo di scrivere era andata in vacanza prima di me, inoltre sono impegnata con gli esami e non ho proprio tempo :( Maledetta scuola! Comunque mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto e dato che non vi costa nulla, perchè non me lo fate sapere in una piccola recensione? Grazie mille a chi lo farà:)
Cucciola


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Capitolo 4
*** Primi sintomi di un grande amore ***


                                      Un miracolo dimenticato...


Capitolo 4:

Hermione Granger si aggirava nei corridoi come un'anima in pena, sconvolta dai pensieri e dalle emozioni che aveva provato ascoltanto le parole di Blaise Zabini. Ancora più sconvolta era per il fatto che non era riuscita aconcentrarsi nel leggere un bellissimo libro di Rune Antiche! Era davvero una cosa stranissima.
Cercò di non farci molto caso e nascose gli occhi grigi che la tormentavano nel profondo della sua mente, dicendosi che non ci avrebbe più pensato. Continuò spedita per tutto il corridoio ed arrivò davanti alla signora del quadro. Pornunciò la parola d'ordine in fretta ed entrò nella sala comune dei Grifondoro, il suo nido sicuro.
Lì trovò Harry e Ron che giocavano a scacchi magici e sorrise ricordandosi di quante volte si era divertita nel vedere Harry che cercava di spiegare a Ron le funzioni dei vari pezzi e poi insegnargli anche qualche piccolo "trucco" per vincere.
"Ciao Harry, ciao Ron" disse Hermione sedendosi su una poltrona lì vicino.
"Oh, ciao Mione" dissero i due continuando a giocare.
"Non avevi detto che andavi a studiare al lago?" chiese Ron provando a spostare la sua regina.
"Si, ma non riuscivo a concentrarmi " disse lei e in quel momento entrambi i giovani maghi alzarono lo sguardo increduli dimenticandosi della partita a scacchi.
"Hermione, sei davvero tu?" chiese Ron guardandola con sospetto mentre Harry si avvicinava piano
"Ma che vi prende ragazzi? Certo che sono io! Chi sennò?" disse Hermione non capendo
"No, perchè è strano... Cioè, tu che non riesci a concentrarti" disse Ron
"Ronald Weasley! Se non riesco a concentrarmi è solo colpa di quel furetto platinato che non smette di assillarmi ogni volta che cerco di pensare! Non perchè sono strana!!!" urlò la riccia alzandosi di scatto e correndo nella sua camera in fretta e furia.
Harry e Ron, al contrario di quello che si sarebbero aspettati, non andarono di matto, non cercarono di capire il motivo per cui Malfoy era nei pensieri della loro amica. Perchè loro sapevano della pozione, sapevano di tutto ciò che era successo tra quei due e sapevano perchè Malfoy aveva fatto quello che aveva fatto. L'unica cosa che fecero, perciò, fu passarsi le mani tra i capelli e sospirare sconsolati.
"Sapevamo che avrebbe cominciato a ricordare.." disse Harry
"Si, ma perchè adesso? Se comincierà a ricordare ora che Malfoy non è a scuola, si farà solo un enorme confusione" disse Ron
"E cosa dobbiamo fare allora?" chiese Harry
"Chiediamo a Zabini ancora una dose di quella pozione!" disse Ron esasperato
"Ron, sono due anni che Hermione prende quella pozione! Da quando Malfoy le ha dato la prima dose, Hermione ha dimenticato tutto ciò che era successo tra loro e se ora sta ricordando, non è perchè la pozione ha finito il suo effetto ma perchè lei si sta rinnamorando di lui perchè è nel loro destino stare insieme!" disse Harry
"E allora che facciamo?" chiese Ron
"Dobbiamo dirlo a Zabini, in modo che lui lo dica a Malfoy. Malfoy deve tornare e stare vicino ad Hermione finchè lei non si ricorderà esattamente tutto ciò che è successo." disse Harry e Ron annuì.
Intanto il moro Serpeverde, migliore amico di Draco Malfoy, leggeva tranquillo la risposta dell'amico, appena arrivata per mezzo di un gufo nero come la notte.

"Blaise,
Sto bene, almeno credo. Non ho la forza necessaria per mangiare o dormire, sono sempre qui vicino a Selenia, aspettando che le sue condizioni migliorino. La febbre è scesa leggermente, diciamo che non sta rischiando di morire ma è sempre molto vicina a quella possibilità e non so cosa farei se capitasse sul serio.
Riguardo a Hermione, penso si inevitabile ormai che lei ricordi tutto. Non so se potrò darle delle spiegazioni, non posso lasciare mia sorella da sola; però non voglio perdere Hermione, sono stato distante da lei per molto tempo e mi manca, mi manca terribilmente! Se comincia a ricordare più cose specifiche, mandala a Malfoy Manor, vieni anche tu con lei, ma non permettere che si faccia strane idee. Per quanto mi costi ammetterlo tengo troppo a lei per lasciarla andare, per lasciare che lei mi odi. Io la amo da morire, non sopporterei il dolore di vederla che mi odia o addirittura insieme ad un altro: mi fa male il solo pensarci.

Tuo caro amico, Draco "

Ripiegò la lettera, certo su quello che doveva fare: parlare con Potter e Weasley di quello che stava succedendo anche se loro probabilmente se ne erano già accorti e avrebbero dovuto avere la stessa idea. Dovevano cercare un modo per spiegare a Hermione tutto senza che lei si spaventasse.
In quel momento qualcuno bussò alla porta nera del dormitorio.
"Sempra Serperio" disse Blaise e la porta si aprì. Sapeva chi erano, Weasley e Potter.
"Zabini, dobbiamo parlare" disse il bambino sopravvissuto mentre Ron annuiva.
"Sedetevi" disse Blaise indicando un divano "So già di cosa volete parlarmi, l'ho detto anche a Draco e lui ha avuto l'idea di mandarla a Malfoy Manor insieme a me appena dovesse ricordare qualcosa di specifico. Come ben sapete però io sono un Serpeverde e non posso sapere, quindi, quando lei ricorderà qualcosa. Dovete essere voi a "controllarla"." aggiunse poi sedendosi a sua volta. Ron ed Harry annuirono, poi Harry prese la parola
"Il piano di Malfoy non fa una piega Zabini, e nemmeno la tua osservazione ma... quando Hermione ricorderà tutto, come faremo a impedire che lei vada in confusione perchè anche se si sta innamorando ancora una volta di Malfy, è inevitabile che si chieda perchè ha delle immagini di loro due insieme?" disse Harry.
"Beh, quando ricorderà voi non dovrete fare altro che fare un incantesimo chiamato "Blocca pensieri", è un incantesimo che blocca la memoria per qualche ora: praticamente la mente di Hermione si fermerà sul pensiero appena ricordato e svenirà. Solo la persona inerente al ricordo può svegliarla con la formula "Sblocca Pensieri", quando la porteremo a Malfoy Manor, Draco pronuncierà l'incantesimo e la mente di Hermione ricomincerà a funzionare da dove si era interrotta." disse Blaise mentre Harry e Ron ascoltavano attenti.
"Va bene. Faremo così allora. Arrivederci Zabini" dissero i due dopo aver finito di ascoltare.
"Arrivederci " disse Blaise dopo che la porta fu chiusa.

Angolo Autore: è da un po' che non posto capitoli ma come ho detto nel capitolo precendente a questo, avevo gli esami da finire, da cui sono passata con il voto più alto :) comunque, cose inutili a parte, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Buon viaggio a vederci, Cucciola...

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Capitolo 5
*** Ricordo di un bacio ***


                     Un miracolo dimenticato...

Capitolo 5:


Hermione dopo qualche ora passata a leggere tranquilla in camera sua, sembrava aver dimenticato tutto ciò che riguardava Malfoy o almeno pensava di averlo diementicato.
Uscì dalla sua stanza con il sorriso sulle labbra. Le lezioni del pomeriggio sarebbero iniziate fra un'ora, prima tra tutte Pozioni. Piton aveva dato da fare 10 pergamene sulla pozione dell'Armortentia che poi avrebbero sperimentato in classe. Lei aveva scritto esattamente 10 pergamene in modo che il professore non avesse nulla da ridire. Mise il libro nella borsa e decise di andare in biblioteca a restituire un libro molto interessante sulle creature della valle magica.
Mentre camminava per i corridoi incontrò Harry e Ron che uscivano dal corridoio che portava al dormitorio dei serpeverde. Curiosa di sapere il motivo per cui vi erano andati, li fermò.
"Harry,Ron" disse Hermione con un sorriso e i due sorrisero contenti che la loro amica si fosse calmata
"ciao Herm" dissero infatti con un sorriso a trentadue denti
"Come mai siete usciti dal corridoio che porta alla sala comune dei Serpeverde?" chiese Hermione
"Chi?" chiese Ron ingenuamente
"Come chi, Ron? Voi! Perchè siete spuntati fuori da quel corridoio? Che mi state nascondendo?" chiese Hermione mentre la sua rabbia cominciava a salire
"Siamo andati da Zabini" disse Ron velocemente per poi mettere entrambe le mani a tappare la sua boccaccia: non doveva dirle nulla!
"Zabini?!? E perchè mai sareste dovuti andare da Zabini??" chiese la riccia
"Emh..." Harry non sapeva che dire, non poteva certo dirle la verità! "Beh, siamo andati da Zabini perchè pensavamo che lui avesse una cotta per Ginny e ci stesse provando con lei, così sono andato a farlo ragionare e mi ha detto che lui non aveva niente a che fare con Ginny così ce ne siamo andati senza fargli nulla" disse Harry pregando che quella scusa reggesse.
A quanto pare Hermione aveva solo che Draco nei suoi pensieri perchè ci credette subito.
"Ah ok.. comunque perchè non venite con me a riportare questo libro in biblioteca che poi andiamo a lezione?" chiese Hermione
"Ok" dissero i due mentre entrambi pensavano "Ce l'abbiamo fatta per un pelo!"
Quando Hermione ebbe riconsegnato il libro corsero nei sotterranei: mancavano poco più di cinque minuti e Piton non accettava nemmeno 1 solo secondo di ritardo.
Arrivarono appena in tempo perchè Piton non levasse 50 punti a testa e si sedettero per cominciare la lezione.
"Consegnate le 10 pergamene di compito sull'amortentia e procuratevi gli ingredienti necessari per la pozione scritti sulla lavagna." disse Piton con voce glaciale mentre tutti si alzavano per consegnare i compiti e prendere il materiale.
Poco dopo, Hermione stava tagliando in fettine sottili una delle radici che servivano per la pozione quando le venne un capogiro e vide tutto vorticare senza sosta. Si appoggiò al banco, senza dare nell'occhio, cercando di calmarsi ma senza risultato. Harry come se percepisse lo stato della sua amica, le si avvicinò e, vedendo che stava male, richiamò l'attenzione del professore.
"Professore, la signorina Granger si sente male. Potrei accompagnarla in infermeria?" chiese Harry mentre appoggiava le mani sulla schiena di Hermione.
Ron alzò lo sguardo preoccupato ma Harry rispose con uno sguardo sicuro, come per dirgli che non vi era nulla di cui preoccuparsi anche se, forse, era proprio il contrario.
"Va bene vai" disse Piton svogliato ritornando ai suoi fogli mentre Harry lasciava l'aula di pozioni con Hermione vicino.
Stavano ancora camminando per arrivare in infermeria quando Hermione si fermò di botto, si mise le mani nei capelli e, accovacciandosi per terra cominciò a piangere. Harry spaventato per la reazione dell'amica cercò di accarezzarla, di consolarla anche se non sapeva il motivo di quel pianto. Hermione però non smetteva di piangere, anzi sembrava che non le facesse nessun "effetto" l'abbraccio di Harry che solitamente nei momenti difficili la calmava.
"Hermione, calmati. Non succeder nulla, devi stare tranquilla" diceva Harry sottovoce cercando di tranquillizzarla ma non c'era verso, Hermione non riusciva a sentire quello che le diceva, era come estraniata dalla realtà, mentre ricordava un avvenimento che le aveva fatto male.

Inizio Flashback

Erano sulla torre di astronomia, avevano appena fatto l'amore e Hermione era sdraiata con la testa poggiata sul petto di Draco. Lui le accarezzava i capelli e lei si beava delle su carezze facendo disegni immaginari sul suo petto con le dita. 
"Herm?" chiese Draco attirando la sua attenzione
"Umh?" disse lei
"La guerra sta arrivando e non voglio perderti, come sai io sarò dall'altra parte e non posso farci nulla se voglio proeggere la mia famiglia. Ma non voglio che ti succeda niente" disse Draco e lei si tirò a sedere guardandolo negli occhi
"Non mi perderai Draco, staremo insieme per sempre ricordi? Io ti amerò per sempre perchè sei l'unica persona che mi fa stare bene e non riesco a starti distante per nulla al mondo. Sarei capace di combattere da sola tutta la guerra magica avendo la sola certezza che tu non mi abbanonerai mai" disse Hermione. Draco sorrise, un sorriso amaro però che Hermione non vide perchè si era sporta per baciarlo. Draco la baciò con tutto l'amore che era in grado di provare perchè sapeva che quello sarebbe stato il loro ultimo bacio. Una lacrima scese dai suoi occhi ed Hermione la vide. Non capiva perchè stesse paingendo ma poi tutto le fu chiaro. Lui non poteva darle quella certezza, non sarebbero stati insieme per sempre?!?
Lo guardò confusa, impaurita da quello che forse sarebbe potuto succedere.
Draco vide che aveva capito, era davvero la strega più brillante della sua età.
"Sei davvero la strega più brillante della tua età e anche la più bella a mio parere. Hai capito vero? Ma ascoltami, non è perchè io non voglia, se fosse per me scenderei in campo dalla tua parte e combatterei insieme ma la mia famiglia verrebbe uccisa e non posso fare questo a mia madre. Tu non ricorderai nulla di quello che è successo, cancellerò tutto ciò che riguarda noi dalla tua memoria. Non ricorderai e quindi non soffrirai mai." le disse e lei scoppiò in lacrime
"No, non voglio.. Io-io ti amo troppo per dimenticarmi di te, è impossibile cancellare tutto quello che provo per te Draco!" disse la grifona
"Ascoltami, non è facile per te e non è facile nemmeno per me. Ma io ti devo proteggere perchè sei troppo importante per me. Dovrai bere una pozione che ti cancellerà i ricordi, cancellerà me. Così sarai al sicuro, con Potter e Weasley. Io ti amo Hermione, è per questo che devo cancellare i tuoi ricordi. Perchè se non ti ricorderai di me, non mi cercherai e rimarrai al sicuro." disse Draco
Hermione era triste, Draco le disse di vestirsi, ormai era il momento di andar via, lei doveva combattere una guerra giusta e lui doveva stare tra le schiere nemiche per proteggere sua madre.
Quando furono entrambi vestiti...
"Quando avrai bevuto questa, ti verrà molto sonno. Durante il tempo in cui dormirai la pozione piano piano cancellerà tutto, domani mattina avrai un leggero mal di testa ma passerà subito. Ho già detto tutto ai tuoi amici" le disse per poi darle un ultimo bacio, un bacio che conteneva disperazione, paura e molto, moltissimo amore che entrambi provavano l'uno per l'altra.
Hermione bevve la pozione e Draco le tolse la collanina che aveva al collo, la sua collanina. Poi la riportò nel suo dormitorio quando già stava dormendo. La affidò ad Harry, sicuro che lui l'avrebbe protetta e se ne andò lasciando un ultimo sguardo alla sua amata che forse non avrebbe più rivisto.

Fine Flashback

Non si spiegava ancora perchè vedeva queste "situazioni" che le sembravano così reali tanto da sembrarle suoi ricordi. Lei, a quanto sapeva, non aveva mai avuto niente a che fare con Malfoy ma era proprio quello il punto: lei non lo sapeva.
Il suo cuore le diceva di scoprire tutto e il suo cervello per una volta era d'accordo. Agì d'stinto mentre alzava il viso ancora nascosto nel petto di Harry e con ancora leguance bagnate si alzò mentre Harry faceva lo stesso.
In quel momento, proprio dal corridoio oppostostava arrivando Blaise tutto trafelato. Aveva infatti capito che se Hermione avesse ricordato qualcosa di più specifico, avrebbe certamente cercato una risposta e l'avrebbe cercata dal diretto interessato che, forse, non era proprio nelle condizioni di darle delle meritate spiegazioni.
"Granger, Potter!" disse Blaise arrivando vicino a loro.
"Zabini? Che ci fai tu qui?" chiese Hermione curiosa.
"Non ha molta importanza, piuttosto sono venuto a chiederti una cosa.. che cosa hai ricordato di recente su Draco Malfoy?" chiese Blaise sperando in cuor suo che la ragazza non si fosse data delle spiegazioni sbagliate su ciò che realmente era successo due anni prima.
"Ho ricordato che ci baciavamo, che lui mi amava e che io lo amavo ma non riesco a capire perchè me lo ha fatto dimenticare.. perchè è più che logico che quello che ho visto non era un sogno ma un mio ricordo, era troppo reale per non esserlo." disse Hermione convinta guardando negli occhi la serpe che aveva davanti mentre Harry la guardava come per essere certo che lei non cadesse in trance un'altra volta.
"Bene, era esattamente quello che volevo sapere. Ma ti prego, non darti delle spiegazioni sbagliate, aspetta che sia lui a spiegarti tutto con calma ok? Io sono qui per accompagnarti se vuoi." disse Blaise sapendo perfettamente che Hermione Granger non avrebbe accettato e non perchè lui era un Serpeverde, ma perchè era giusto che lei affrontasse tutto questo da sola, o meglio con Draco.
"Ti ringrazio per il tuo aiuto Blaise ma credo di dover affrontare tutto questo da sola, non darò delle conclusioni affrettate a tutta questa storia se prima non avrò sentito la spiegazione di Draco" disse infatti Hermione sentendo un piccolo brivido mentre chiamava il ragazzo per nome.
Blaise annuì sorridendo, il suo amico non era più solo adesso. Hermione avrebbe riportato la luce nella sua vita e di questo la serpe mora ne era convinta.
"Harry" disse risoluta " devo andare a cercare Malfoy, non so perchè ma devo parlarci. È troppo strano quello che mi sta succedendo e se nelle mie visioni vedo lui, lui saprà di certo qualcosa." aggiunse mentre lisciava la gonna e guardava fiera come una vera grifondoro il suo migliore amico.
Harry sapeva che per Hermione era importante come lo era per lui vedere la sua migliore amica felice una volta per tutte.
"Lo so Herm. Vai e se avrai bisogno di qualcosa devi solo mandare il tuo patronum e io sarò lì per te immediatamente" disse Harry accarezzandole una guancia sorridendo mentre lei rispondeva al suo sorriso e annuendo ad entrambi sparì. Non era smaterializzazione la sua, no Hermione odiava smaterializzarsi e aveva appreso un incantesimo che pochi maghi conoscevano per sparire dal luogo in cui era e riapparire nel luogo che pensava. Era simile alla smaterializzazione ma in più non avevi quello strano senso di nausa quando ritoccavi il suolo.
"Spero solo che Malfoy le dia delle spiegazioni e non l'allontani da se un'altra volta, so che Hermione non lo sopporterebbe" disse Harry guardando fuori dal castello.
"Non lo farà Potter, ne sono convinto. Questo per lui è un momento molto ma molto delicato e non credo che l'allontanerà ancora da se, non ora che ne ha davvero bisogno." disse Blaise e Harry seppur titubante annuì, sperava davvero che la sua amica per una volta dopo molto fosse felice.

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Capitolo 6
*** Non sei un sogno ***


                                       Un miracolo dimenticato...


Capitolo 6:


Così Hermione si ritrovò davanti al portone del Manor dei Malfoy. Un elfo le venne ad aprire inchinandosi davanti a lei come se fosse una padrona.
"Milady, Mich sapeva che signorina Hermione sarebbe tornata. Mich è contento del ritrorno della Milady" disse l'elfo inchinandosi il più possibile
"Mich, grazie ma io dovrei vedere Malfoy" disse Hermione capendo che non era il momento di chiedere perchè quell'elfo l'avesse chiamata Milady.
"Padroncino Draco?" chiese Mich
"Si lui" disse lei mentre l'elfo la faceva entrare
"Padroncino Draco è in stanza da letto di padroncina Selenia" disse Mich indicando il piano superiore
Hermione sentiva qualcosa di familiare sia verso quell'elfo che nei muri di quella casa, ma non per la guerra, bensì per qualcosa che la faceva sentire come poche altre volte a casa.
Arrivò in cima alle scale, davanti a lei si presentava un corridoio molto lungo ma ben illuminato da luci magiche e candele. Sapeva quale stanza avrebbe dovuto aprire, lo sapeva bene il suo subconscio e il suo cuore. Perchè lei ormai ricordava...
Ricordava di quando andava a casa Malfoy, si sedeva sul letto di Draco e invece di fare l'amore parlavano, dell'uno e dell'altra per conoscersi meglio e proprio in una di queste chiacchierate, che si concludevano con il fare del giorno, lui le aveva parlato di sua sorella. Di quella bambina che era stata rifutata dal padre fin dalla nasciata, quella bambina che in effetti un padre non l'aveva mai avuto. Quella bambina nascosta per volere di una madre stanca di essere comandata, per volere di un ragazzino che non aveva mai conosciuto l'amore ma che inconsapevolmente lo donava agli altri.
Accellerò il passo, Hermione, come se tutto quello che aveva appena ricordato le servisse come fonte di coraggio. Ma si sa che ai Gifondoro il coraggio non manca mai ed è per questo che Hermione, una volta arrivata davanti alla porta di legno scuro, bussò.
"Avanti" una voce strascicata, di chi è stanco e affaticato, le venne in risposta e senza esitare aprì quell'uscio che la separava ancora una volta dal suo obbiettivo.
Entrò nella stanza poco illuminata, probabilmente perchè la bambina stava dormendo ma si potevano intravedere i mobili che non avevano nulla a che fare con tutto il resto del manor, erano diversi, moderni più 'vivi'.
Vide, grazie alla poca luce che filtrava dalle tende, un letto con sopra qualcuno che dormiva e accanto una persona accovacciata al bordo del letto, probabilmente in ginocchio, ma comunque in una posizione molto scomoda.
"Dr-Draco" lo chiamò per nome, così, senza neppure pensare, perchè le parole le venivano dal cuore.
Draco, a sentire quella voce melodiosa che aveva sognato per tanto tempo, si alzò da quella posizione e, aperti gli occhi, si chiese se non fosse un allucinazione. Vedeva infatti la sua Hermione, illuminata da quella poca luce che vi era. Si alzò, con l'impulso di abbracciarla, stringerla forte finalmente ma, se fosse stata un illusione?
Si alzò, pian piano e si avvicinò a quella visione celestiale, pronto a capire che era solo frutto della sua immaginazione. Hermione vide che Draco era impaurito, inquieto, pensava che lei non fosse reale, lo capiva. Nel suo cuore crebbe ancora di più quel sentimento che sapeva aver provato tempo prima e che si ripresentava più forte ora.
Sollevò un braccio e poggiò la sua mano sulla guancia del ragazzo facendogli una leggera carezza. Draco la guardava stupito: non era un allucinazione allora! Poggiò la sua mano su quella della ragazza e la premette contro il suo viso per imprimersi quel tocco che da tempo aveva desiderato.
"Hermione, sei veramente tu, non sei un sogno, un desiderio della mia immaginazione" mormorò Draco mettendole un ricciolo dietro l'orecchio.
"Si.. sono io e non dovrai allontanarmi mai più" disse e con uno scatto di coraggio poggiò le sue labbra su quelle di Draco che stupito in un primo momento non rispose ma la ricambiò quasi subito tornando, dopo molto tempo, a respirare. La baciò piano, con dolcezza come se fosse solo un sogno e non volesse dimenticarlo, come se volesse imprimersi nella sua memoria quel momento, per non lasciarlo più andare.
Dopo un tempo indefinito Draco si staccò appena dalle labbra della ragazza e la guardò con occhi pieni di lacrime. Lacrime di gioia, lacrime d'amore.
"Stai piangendo Malfoy?" chiese con un dolce sorriso Hermione accarezzando il volto del ragazzo.
"No, i Malfoy non piangono" disse lui con un piccolo ghigno che voleva però essere un sorriso
"Ah giusto" disse lei allora "Stai piangendo..... Draco?" aggiunse guandandolo con occhi carichi d'amore
"Si, sto piangendo Hermione perchè tu sei qui con me" disse Draco stringendola tra le braccia e in quel momento Hermione si sentì finalmente completa.

Intanto a scuola..
Harry Potter era tornato in classe per terminare la lezione, dicendo che Hermione era in infermeria. Ron gli si avvicinò.
"Non è andata in infermeria vero Harry?"chiese Ron guardandolo strano.
"No, ha ricordato più cose ed è andata al Malfoy Manor, da Malfoy" disse Harry sottovoce cercando di non farsi sentire.
"E tu lo hai permesso Harry! Non ti rendi conto che quello può anche farle del male?" chiese Ron cominciando ad alterarsi.
"Ron, devi avere fiducia in Hermione, dopotutto è la strega più brillante della nostra generazione ed anche di tutto il mondo magico, saprà cosa pensa e cosa fa non credi?" chiese il bambino sopravvissuto al suo amico di sempre.
"Si Harry, hai ragione ma Herm è nostra amica e non vorrei mai che le accadesse qualcosa di brutto dopo tutto quello che abbiamo e ha passato." disse Ron girandosi e cominciando a seguire la lezione.
"Lo spero Ron.." disse Harry sottovoce per non farsi sentire ne da Ron ne da nessun altro. Lui sapeva bene che Hermione era in buone mani, che Malfoy non le avrebbe mai fatto del male, lui l'amava. Ma sapeva altrettanto bene che i Malfoy erano considerati ancora dei Mangiamorte, seppure Draco non aveva mai fatto nulla, e questo era uno dei grandi problemi che preoccupavano Harry ma anche Draco stesso.
Erano pochi i Mangiamorte ancora in circolazione ma quelli che ancora non erano dietro le sbarre di Azkaban erano, forse, i più temuti e spietati.
Harry sperava solo che la sua amica e quasi sorella tornasse il prima possibile a scuola, tutto qui.

Angolo Autore: 
Questo è un capitolo un po' più corto degli altri, il motivo è perchè è un capitolo di passaggio. Il prossimo capitolo sarà anche esso un capitolo diciamo di passaggio ma che ci spiegherà un po' meglio la storia da un altro punto di vista. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto i vostri pareri. 
A presto, cucciola

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Capitolo 7
*** Selenia ***


                               Un miracolo dimenticato...

Capitolo 7:


Angolo Autore:
Salve :) premetto che questo capitolo sarà un po' diverso dagli altri.(anche molto più corto in effetti) Infatti volevo presentarvi come si deve questo nuovo personaggio e lo voglio fare al meglio. Per cui da adesso narrerà Selenia, parlando di tutta la sua vita fino a questo momento e ricordando alcuni episodi che sono fondamentali anche per lo svolgimento della storia. Mi scuso per il ritardo ma ho avuto dei problemi con il computer e ho dovuto portarlo a riparare, spero che il capitolo mi vi piaccia e pregherei di lasciare qualche commento se volete. Buona lettura


In uno dei cartoni babbani che ho visto quando ero piccola ho sentito dire una frase che mi ha sempre colpita:

"Il modo in cui si viene al mondo è irrilevante,

è quello che fai del dono della vita che stabilisce chi sei"*

Ed è proprio vero, non contano poi molto le tue origini, se sei ricco o povero come un elfo domestico. Se hai il sangue puro o sei un mezzosangue.
E questo io l' ho capito, nonostante sia figlia di Narcissa Black in Malfoy e di Lucius Malfoy.
C'è un piccolo dettaglio che forse nessuno conosce, anche perchè sono davvero poche le persone che mi hanno conosciuta; a partire dal mio salvatore, ovvero mio fratello Draco. È stato lui a portarmi via quando l'uomo che dovrei chiamare padre ha incaricato la mia mamma di uccidermi. Non voleva dividere il patrimonio, diceva. E così non mi ha riconosciuta come figlia sua ma non me ne può fregare un accidente. Io ho mia madre e ho Draco, non desidero nessun altro.
Draco Lucius Malfoy, primogenito di Narcissa e Lucius Malfoy, perfetta unione delle due famiglie più antiche e ricche dell'intera inghilterra e unico erede di tutto il patrimonio Black e di quello Malfoy. Ma io lo considero solo il mio fratellone.
È stato con me sempre, fin dalla mia nascita. È stato lui a portarmi via dal Manor, lui ad avermi nascosta per tutto questo tempo. Praticamente gli devo la vita.
Ora però parliamo un po di me. Mi chiamo Selenia Malfoy e non sono stata riconosciuta dalla legge magica come figlia legittima anche se vi posso assicurare che sono la secondo genita di Lucius Malfoy. Ho i capelli lisci e di un biondo platino come quelli di mio fratello. Gli occhi sono grigi come quelli di tutta la mia famiglia ma a differenza loro i miei hanno dei riflessi del mio colore preferito, il lilla. Ho imparato ad usare la magia da quando ero piccola, solo con l'aiuto di mio fratello e di una sua vecchia bacchetta di quando era giovane. Diceva che un giorno mi avrebbe portato fuori alla luce del sole e che, se fosse stato necessario, sarebbe andato contro tutto e tutti per riconoscermi come sua sorella. Ma quel giorno penso non arriverà mai e non gliene faccio una colpa, sia chiaro. Penso solo che lui abbia altre cose più importanti da fare che pensare a sua sorella.
Draco si è sempre fatto vedere come una persona rigida, ferrea, di ghiaccio puro ma io so che non è così. E solo stato cresciuto senza conoscere l'amore. In effetti con un uomo come Lucius a fargli da padre non so quanto amore si possa ricevere. Mia madre cercava di accudirlo ma Lucius era sempre lì e non permetteva che la moglie lo allevasse come ogni madre dovrebbe fare.
Con me è stato un po' diverso: so che mio padre ha incaricato mamma di uccidermi e che Draco invece mi ha portata via, nascondendomi in un manor che ormai nessuno conosceva più.
Ho passato tutti questi anni praticamente chiusa in un castello con cinque elfi domestici che mi accudivano in tutto e per tutto.
Draco veniva da me ogni volta che poteva, mi raccontava di Hogwarts, di come quella scuola fosse fantastica, mi raccontava delle sue paure, dei suoi tormenti e di come una ragazza gli teneva testa in modo esemplare, Hermione.
Io sapevo già che prima o dopo Hermione sarebbe diventata qualcosa di più per mio fratello e io speravo veramente che quella ragazza portasse a Draco un po' di amore, oltre a quel poco che io e mia madre riuscivamo a dargli.
Un giorno mi disse che era riuscito a baciarla, che si era dichiarato e che lei lo ricambiava, ero felice per lui. Purtroppo però poi Draco non venne più a trovarmi, e piano piano mi intristii. Ero triste e sola, mia madre mi scriveva delle lettere in cui però mi diceva che nè Draco nè lei potevano più farmi visita. Sapevo che quella scelta non era la loro, loro infatti non mi avrebbero mai abbandonata. Fu così che per questi ultimi due anni non vidi più ne mio fratello ne mia mamma. Un elfo, mi disse che c'era una guerra in corso, una guerra sbagliata, contro un pazzo che aveva delle idee malsane in testa ma che mio padre adorava come un dio.
Mi faceva schifo sapere che mio padre era sceso così in basso, convincendo il suo signore a marchiare persino mio fratello come se fosse una bestia. Lui si oppose con tutte le sue forze e anche grazie all'aiuto di mia madre tradì quella "nobile" causa che mio padre continuava ad imporgli.
Sparì dal manor, e con lui mia madre. Grazie all'aiuto del ministro, dopo la guerra mio padre venne mandato ad Azkaban e mia madre intimamente ne fu felice. Era stanca di essere sottomessa dall'uomo che assomigliava a colui che aveva amato tempo prima solo nell'aspetto e nessuno gliene fece una colpa.
Io però continuavo a non ricevere notizie e piano piano mi ammalai di una malattia che non è curabile. Quando un elfo andò a chiamare il medimago lui mi disse che era una malattia rara e molto pericolosa. Non era conosciuta la causa ma lui mi spiegò che probabilmente era dovuta alla carenza di magia nel mio corpo. Magia che non avevo più utilizzato per ben due anni, visto che non sapevo usarla molto bene con una bacchetta che non era la mia. Così quell'energia si era assopita finendo con il cominciare a spegnersi.
Passai i mesi a letto perchè ero molto debole, tra continue infusioni di energia magica e pozioni specifiche per il mio caso, non avevo forze che per mangiare quello che gli elfi con molta dedizione mi preparavano e mi facevano mangiare quasi di forza.
Mia madre e mio fratello non sapevano della mia malattia dato che erano introvabili. Quando un elfo domestico mi disse che la guerra era finita, dovetti aspettare ancora qualche settimana prima che mia madre ritornasse in compagnia di mio fratello che era abbastanza distrutto sia fisicamente che psicologicamente.
Si allarmarono appena seppero della mia malattia e richiamarono quel medimago che mi aveva visitata la prima volta. La soluzione era comprare una bacchetta che fosse la mia e cominciare gradualmente la riabilitazione ma non era semplice perchè per recuperare forze il mio corpo aveva reagito facendomi cadere nel coma magico.
Ancora ora, sono nel mio letto a "dormire" un sonno magico tra la vita e la morte, mentre percepisco accanto a me una potenza magica che non mi abbandona. Probabilmente è Draco, che non si separa dal mio letto anche se in teoria dovrebbe essere a scuola.
In certi momenti ho visto la luce nel buio del mio sonno, ho visto come uno spiraglio che non riuscivo a raggiungere che per pochi secondi, troppo pochi per riuscire ad aprire gli occhi.
Ora riesco a sentire un'altra energia nella mia stanza, ed è molto potente, tanto quanto quella di Draco. Vedo di nuovo la luce e stavolta è molto più forte e mi sta innondando. Devo fare in fretta e cercare di aprire gli occhi. Ecco ci sono quasi....

* è tratto dal film pokemon 'Mew VS Mewtwo' hahaha :) scusate ma mewtwo mi ha ispirato e gli dovevo come minimo una piccola frasetta XD

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Capitolo 8
*** La vera natura di Draco Malfoy ***


      Un miracolo dimenticato...

Capitolo 8:

Angolo Autore:
Salve;) nello scorso capitolo abbiamo visto una Selenia che "correva" verso una luce potente dopo aver sentito un'altra energia come quella di Draco entrare nella stanza. Ora tornerò a narrare come sempre, sperando che capiate dal punto in cui mi sono interrotta.
Buona lettura


I due ragazzi erano ancora abbracciati di fronte al letto di Selenia quando un mugolio li incuriosisce.
"Ma che.." comincia Draco voltandosi verso il letto di sua sorella vedendo che si sta stropicciando gli occhi. Si stacca da Hermione che ha un gran sorriso in volto e corre vicino a sua sorella.
"Sel! Come ti senti?" chiede Draco a sua sorella mentre le appoggia la mano sulla sua fronte per tastarle la temperatura e vede che la febbre è scesa del tutto.
"Draco mi sento bene! Non sono debole, sento l'energia magica che scorre di nuovo" dice Selenia con le lacrime agli occhi mentre abbraccia il fratello che in quel momento non può far altro che stringerla a sua volta.
Hermione si commuove, dopo tutto non è cosa di tutti i giorni veder sorridere e piangere Draco Malfoy.
"Se dici di sentirti bene io avviso nostra madre e la McGranitt per poter far ritorno a scuola insieme a te" disse Draco evocando un patronus per Narcissa e uno per la professoressa.
"Insieme? Ma io ho cinque anni in meno di te Draco!" disse Selenia che in effetti era più piccola di lui.
"Non importa, hai la conoscenza pari alla mia quindi potrai benissimo affrontare un esame e passare direttamente al tuo settimo anno." disse Draco con un piccolo sorriso, orgoglioso che sua sorella fosse così intelligente.
"Va bene allora" disse Selenia e si alzò dal letto. "vado a farmi una doccia e a cambiarmi" aggiunse uscendo dalla stanza. Hermione e Draco in quel momento si guardarono negli occhi.
"Hermione, non puoi immaginare quanto sono felice del fatto che tu sia qui con me. Ma ci sono tante cose che ti devo spiegare, a cominciare dal motivo per cui ti ho cancellato la memoria" disse Draco avvicinandosi e accarezzandole la guancia.
"Mi spiegherai tutto poco alla volta e non ti devi preoccupare perchè io rimarro qui con te" disse Hermione per poi fargli una leggera carezza. Draco sospirò, pronto per dirle tutto quello che era successo e cosa lo aveva spinto a cancellarle la memoria, ma il patronus di un gatto li interruppe e cominciò a parlare con la voce della professoressa McGranitt.

"Signor Malfoy, sono contenta che sua sorella si sia ripresa ed è con molto piacere che le permetto di portarla qui, ad Hogwarts per averla al suo fianco. Ovviamente dovrà partecipare a corsi e lezioni affiancata da lei e dalla signorina Granger che come so è con lei. Aspetto tutti e tre al confine di Hogwarts dove vi atenderà il guardiacaccia che vi scorterà personalmente al castello. Potete trovare tutto l'occorrente per la signorina Malfoy come ben sapete a Diagon Alley. A presto" disse la voce per poi lasciare che il patronus sfumasse come nebbia.

"Bene, direi che possiamo anche avvisare Selenia ed andare a Diagon Alley no?" chiese Hermione con un sorriso e Draco capì che non era quello il momento delle spiegazioni, ci sarebbe stato tempo per esseuna volta tornati a scuola e sistemata questa nuova situazione tutto sarebbe stato perfetto.
"Certo" disse Draco e come a farlo a posta in quel momento entrò Selenia nella stanza.
"Allora fratellone?" chiese la ragazzina guardandolo piena di aspettative.
"Allora adesso facciamo il baule e andiamo a comprare tutto l'occorrente. Andrai ad Hogwarts" disse lui con un sorriso fiero.
"Mi presti la bacchetta?" chiese allora sua sorella e lui gliela porse. Con un gesto del polso da sotto il letto apparve un baule che si aprì. Selenia stavolta usò la mano libera e l'agito come se volesse acciuffare qualcosa. In un secondo tutti i suoi vestiti e gli effetti personali si piegarono all'interno del baule. Hermione rimase sbalordita e Draco ridacchiò vedendo la sua espressione stupefatta.
"Ma come?" chiese sbalordita Hermione e Selenia sorrise per poi risponderle.
"Beh a quanto pare sei molto potente Hermione, perchè sono al massimo delle mie forze, era da tanto che non usavo le mani per lanciare incantesimi!" disse sorridendo felice ed Hermione ancora più confusa non capì il senso della sua frase.
"Quando saremo più tranquilli ti spiegherò meglio ma comunque si tratta di due auree di energia completa, cioè quel diciamo "meccanismo" che mi ha portata fuori dal coma magico." disse Selenia ed Hermione annuì, ne aveva sentito parlare ma non aveva mai approfondito l'argomento perchè era magia rara e molto potente.
"Spiegherai ad Hermione più tardi Sel, ora è meglio andare a Diagon Alley" disse Draco con un piccolo sorriso ed Hermione con la bacchetta in mano li fece sparire per poi sparire anche lei.
"Ma che?!?" si chiese Draco trovandosi tuttod'un tratto davanti alla Gringott.
"Scusate, ma odio smaterializzarmi e così vi ho fatti sparire diciamo insieme a me" disse Hermione in imbarazzo.
"Ma quelli non sono incantesimi più potenti rispetto a ciò che ci insegnano ad Hogwarts?" chiese Draco
"Si ma.. io ho preferito apprenderli" disse Hermione pensando ad anni prima quando avrebbe fatto di tutto pur di essere all'altezza dei purosangue, alla sua altezza pur di non essere derisa e umiliata ancora.
Si incamminarono, Selenia davanti che ammirava tutte quelle meraviglie e Draco dietro con Hermione di fianco.
"So cosa intendevi prima.. e voglio dirti subito una cosa. Ero io ad essere inferiore, non tu. Solo che non lo capivo, ero solo un bambino che voleva rendere orgoglioso il proprio padre ascoltandolo in tutto e per tutto." disse Draco senza guardarla in faccia ma sicuro che avrebbe compreso ciò di cui stava parlando.
Hermione fece per rispondere, ma venne interrotta da Selenia che voleva entrare nel negozio di animali.
"Posso averla Draco?" chiese Selenia con gli occhi dolci rivolgendosi al fratello ed indicando una splendida civetta nera con gli occhi azzurri che quasi sembravano irreali.
"Certo" disse il ragazzo per poi rivolgersi alla commessa.
"Vorremo questa civetta" disse con il suo solito tono ghicciato e la commessa, un po' impaurita, consegnò l'animale senza fiatare mentre Draco pagava con i galeoni la somma scritta sul cartellino.
Fu Hermione a biascicare un 'grazie' per entrambi. E Draco in cuor suo le fu grato, non riusciva a dare molto 'calore' quando era in pubblico, anzi sembrava proprio un pezzo di ghiaccio rigido e freddo.

Dopo quasi due ore di continui giri Draco, Selenia ed Hermione avevano acquistato tutto per la ragazzina ed erano pronti per far ritorno ad Hogwarts.
La McGranitt li aspettava appena furoi Hogwarts e loro con un incantesimo di Hermione apparirono poco distante.
"Selenia, sei pronta?" chiese Draco con un piccolo sorriso e lei annuì convinta.
Hermione sorrise pensando che, dopo tutto, le serpi non erano poi così male. Soprattuto le sue due serpi. Così camminando uno affianco all'altro arrivarono davanti alla McGranitt.
"Buongiorno, signor Malfoy, signorina Granger, come avevo detto attraverso il mio incanto patronus, la signorina Malfoy sarà affidata ad entrambi per tutelarla e proteggerla. Per questo motivo le lezioni che frequenterà saranno le vostre. Lei, signorina Granger, oltre all'affidamento avrà anche il compito di assicurarsi che la signorina Malfoy apprenda tutte le materie al meglio in modo da essere al vostro stesso livello, cosa che sicuramente saprà fare. Bene, ora entreremo ad Hogwarts e lì la signorina Malfoy verrà smistata nel mio ufficio per poi essere presentata a tutti gli studenti in Sala Grande per la cena. Vogliate seguirmi" disse la McGranitt e tutti e tre,dopo aver annuito entrarono ad Hogwarts con un incantesimo della McGranitt che li fece apparire direttamente davanti al suo ufficio.

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Capitolo 9
*** Una nuova alunna per Hogwarts ***


Un miracolo dimenticato...

Capitolo 9:

Intanto nella sala comune di Serpeverde, Blaise Zabini era sdraiato sul letto e osservava il soffitto senza vederlo realmente. La sua mente era infatti molto concentrata in un preciso argomento: Draco Malfoy. Il suo amico non era ancora tornato, eppure il suo incredibile sesto senso gli diceva che era tutto ormai apposto. Allora perchè non era ancora ritornato? A quanto ne sapeva nemmeno Hermione era ritornata e questo voleva dire due cose: nella migliore delle ipotesi, lei era con Draco, nella peggiore, era scappata dopo aver lasciato Draco in pessime condizioni.
"Spero vivamente che sia la prima ipotesi" pensò Blaise allora "so bene quanto Draco tenga ad Hermione e, anche se lei tiene a lui, l'orgoglio di entrambi avrebbe potuto mettersi in mezzo nel momento più inopportuno e rovinare tutto."
E mentre Blaise pensava questo, c'era un'altra persona, dalla parte opposta del castello, che pensava la stessa identica cosa.. ..o quasi.

"Harry! Non è ancora ritornata ed è quasi ora di cena!" diceva ogni cinque minuti Ron all'amico.
"Lo so Ron. È da quando siamo arrivati in sala comune che continui a ripeterlo ogni cinque minuti." disse Harry esasperato. Oltre ai pensieri che lo tormentavano, doveva esserci anche Ron a ricordargli che Hermione non era ancora ritornata.

Dopo qualche ora nell'ufficio della professoressa McGranitt, Selenia era seduta sulla seggiola con davanti Draco ed Hermione, mentre la McGranitt prendeva il capello parlante per smistarla nella sua casa di appartenenza ad Hogwarts.
"Bene, ora metterò il cappello parlante sulla tua testa e lui ti dirà di quale casa farai parte. Ogni cosa buona che farai, porterà punti alla tua casa, quando invece farai qualcosa contro il regolamento verranno tolti dei punti. Le case sono quattro: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde." disse la McGranitt per poi posizionare il capello sulla testolina bionda di Selenia.
"Mmh.. Malfoy eh? Saprei già dove metterti dal cognome, ma voglio prima controllare cosa c'è nella tua testa. Allora... sei molto intelligente al pari dei migliori corvonero, in tassorosso non ti ci vedrei però.. poi hai avuto un passato molto difficile, ma con coraggio hai riso in faccia al tuo ripugnante destino e sei andata avanti fiera, come un vero grifone. Serpeverde è l'antica casa della tua famiglia e tu, come ogni Malfoy, sei astuta, accetteresti qualsiasi condizione pur d'avere ciò che vuoi. Per cui sono indeciso.. dove ti metto? Dove ti metto? Si, ci sono.. penso che starai più a tuo agio a Serpeverde con tuo fratello" disse il cappello parlante e Selenia scese dalla sedia andando ad abbracciare suo fratello.
"Congratulazioni signorina Malfoy, ora anche lei è una studentessa di Hogwarts" disse la McGranitt con un piccolo sorriso " ora andiamo, la cena sta per iniziare. Signor Malfoy, signorina Granger, voi entrerete al fianco della signorina Malfoy. Poi la signorina Granger andrà a sedersi a Grifondoro e il signor Malfoy accompagnerà la sorella alla tavola di Serpeverde. Andiamo" aggiunse mentre gli altri annuivano.

Una volta arrivati davanti alla sala grande, sapendo che tutti erano già seduti ai propri tavoli, la professoressa McGranitt mormorò un silencio ed entrò nella sala seguita da Draco, Selenia e Hermione.
C'era chi indicava con disprezzo, chi era stupito nel vedere Hermione Granger con Draco Malfoy ancora una volta, chi si chiedeva chi fosse quella ragazzina bionda che stava tra i due.
"Maghi e Streghe di Hogwarts, come potete vedere abbiamo una nuova studentessa nella nostra scuola di Magia e Stregoneria. La signorina Selenia Malfoy, sorella di Draco Lucius Malfoy. Come da tradizione, la signorina Malfoy è stata smistata prima della cena e la sua casa di appartenenza è Serpeverde. Tuttavia, vorrei che l'accoglieste nel migliore dei modi anche voi Grifondoro. Come potete vedere la signorina Malfoy è stata affiancata da suo fratello e dalla signorina Granger di Grifondoro che la proteggeranno e la tuteleranno. Bene, ora possiamo pure cenare." disse la McGranitt per poi mormorare un finitem incantate mentre Hermione, Draco e Selenia si sedevano.

Durante tutta la cena, quasi tutti gli studenti di Hogwarts parlavano della nuova arrivata, Selenia e non mancavano di certo i commenti negativi.
"Quanto mi danno fastidio" disse Hermione per poi appoggiare la forchetta vicino al tavolo: le era passata la fame.
"Chi Herm?" chiese Ron con la bocca ancora piena.
"Ron per l'amor del cielo parla con la bocca vuota. Herm, è normale, tutti hanno sempre dei pregiudizi. Prima o poi la smetteranno" disse Harry facendo una faccia schifata per Ron e uno sguardo convincente all'amica.
"Spero che la smettano presto" rispose lei osservando la tavolata di Serpeverde e incontrando un paio di occhi grigi che la guardavano come li guardava lei. Draco. Avrebbe dovuto parlargli, forse dopo poteva.

Così dopo cena, quando tutti o quasi erano rientrati nei dormitori, Draco venne preso e rinchiuso in una stanza con un incantesimo. La luce era spenta ma sentiva che c'era qualcuno lì con lui.
La persona in questione sigillò la porta e la insonorizzò facendo leggermente paura a Draco.
"Chi sei?" chiese con voce fredda e poi sentì un profumo avvicinarsi, il suo profumo e si rilassò impercettibilmente allungando le mani e attirandola a se.
"Non credevo che potessi fare cose del genere Granger" disse baciandole il collo e lei sospirò sentendo i brividi impossessarsi del suo corpo.
"Sei tu che mi fai questo effetto" mormorò lei ansimando e di conseguenza facendo eccitare lui più del dovuto.
"Herm, percè mi hai portato qui?" chiese lui, non voleva 'fare' tutto così in fretta. Sapeva che lei voleva parlare.
"Devo chiederti un paio di cose, devo capire meglio" le disse allora lei poggiando la testa sul suo petto e lui sorrise, era così piccola e indifesa a volte ed era solo sua.
"Da quando hai ritrovato la memoria, non c'è mai stato tempo per dirti nulla, tra i preparativi per Selenia e tutto il resto. Ma io ti voglio con me Hermione. Sono stato troppo tempo senza la tua luce e mi sentivo perso, ma sapevo che era per il tuo bene. Ora però è tutto finito, tu sei qui, con me e ricordi tutto. E vorrei tanto che fossi sempre con me, quindi.. vuoi essere la mia ragazza alla luce del sole?" gli chiese Draco accendendo la luce con bacchetta e guardando negli occhi Hermione che era con le lacrime agli occhi.
"Anche io voglio stare con te, Draco. Promettimi solo che questa volta non mi allontanerai mai più" gli chiese lei, aveva paura che ancora una volta Draco pensasse per il suo bene. Ma lei voleva stare con lui e se questo voleva dire correre i rischi, lei lo avrebbe fatto.
"Te lo prometto Hermione" e dopo queste parole lei sorrise, avvicinandosi a lui e dandogli un bacio dolce, di quelli che si danno solo per puro amore.
Draco se la strinse fore a se mentre continuavano a baciarsi, non l'avrebbe più lasciata andare, per nessun motivo al mondo.

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Capitolo 10
*** Ritorno a vivere ***


Un miracolo dimenticato...

Capitolo 10:


Quella sera Hermione non rientrò nel suo dormitorio e molti se ne accorsero e cominciarono a chiedersi il motivo. I più temerari azzardavano l'ipotesi che avesse trovato un ragazzo. Altri invece rispondevano che per la ligia e bacchettona Hermione Grenger nessuno si spendeva. Immaginatevi poi la mattina successiva quando entrò accompagnata dallo scapolo più bello di Hogwarts, Draco Malfoy.
Hermione quella mattina si era svegliata di buon umore accorgendosi che le sue coperte non erano del colore che ricordava, infatti erano.. verdi e argento. Poi si accorse anche che c'era un'altra persona nel 'suo' letto. Un angelo biondo, l'angelo che amava. Sorrise, pensando che finalmente era dove voleva essere.
Draco aprì gli occhi, convinto di aver fatto un altro dei suoi stupendi sogni ma si accorse che c'era una cascata di riccioli scuri al suo fianco. Hermione. Sorrise come un bambino e si accocolò su di lei abbracciandola e cominciando a baciarle il collo.
"Non sei solo un sogno questa volta.. Ah amore quanto mi sei mancata!" mormorò il ragazzo facendo sorridere e brillare gli occhi ad Hermione.
"Buongiorno mio principe, dormito bene?" chiese Hermione baciandolo piano sulle labbra.
"Oh si, con te al mio fianco si dorme benissimo" disse lui tra un bacio e l'altro e si mise sopra di lei ammirandola.
"Sei stupenda, ma io ti preferisco senza questi pizzi addosso anche se sei sexy lo stesso" disse lui accarezzando piano il reggiseno rosso con i bordi neri interamente di pizzo e lei arrossì mordendosi il labbro. Lui come risposta sorrise immergendosi nei suoi capelli e cominciando a baciarle languidamente il collo provocandole una marea di brividi di puro piacere.
"Dobbiamo alzarci lo sai" gli disse ma in realtà lo diceva più a se stessa, se avesse potuto sarebbe rimasta lì con lui sempre. Sapeva che lui la voleva da morire e per lei era lo stesso ma la sera prima si erano addormentati abbracciati dopo aver parlato e non avevano concluso nulla.
"Lo so.. però devo darti un paio di cose" disse lui anzandosi dal letto e camminando tranquillo fino al comò. Hermione rimase a guardarlo.. schiena tonica, perfetta, le gambe abbastanza muscole grazie al quiddich e il sedere, era un sedere perfetto.
"Se continui a guardarmi mi consumi" ridacchiò lui sentendo lo sguardo di lei sul suo corpo.
Poi si voltò con un sacchetto di velluto nero.
"Allora, qui c'è la tua collana. Quella che ti ho tolto quando ti ho dato la prima dose di pozione." le disse aprendo il primo cofanetto e lei sorrise vedendo la collanina che gli aveva regalato molto tempo prima. Draco le spostò i capelli da un lato e le allacciò la collana lasciandole un'altra scia di baci dalla clavicola alla nuca.
"è bellissima" mormorò Hermione cominciando a predersi, ma lui, intuendo cosa sarebbe successo se non fosse staccato in fretta, si allontanò di un poco e prese un altra scatolina.
"Ti devo dare anche un altra cosa, una cosa che molti guarderanno. È il segno che voglio stare solo e sempre con te. Questo" le disse per poi aprire una scatolina di velluto scuro e mostrarle l'anello all'interno.
Hermione portò entrambe le mani davanti alla bocca: era semplicemente bellissimo. Sapeva che quell'anello era l'unico al mondo. L'anello dell'amore. Forgiato nei tempi antichi e tramandato di famiglia in famiglia. Non sapeva che però appartenesse ai Malfoy.
"Questo è uno degli anelli più antichi che esistano. Me lo sono fatto dare da mia madre e ora è tuo." disse Draco prendendolo dalla sua scatolina e infilandolo al dito di Hermione che, emozionata, non aveva ancora spicciato parola.
"è tutto così magnifico Draco" disse lei abbracciandolo e baciandolo. Era davvero felice.
"Farei di tutto per te, perchè ti amo. Non ho mai provato niente di simile per nessuna ragazza al mondo. Tu sei perfetta, bellissima, intelligente e mi piace tutto di te. Anche quando fai la so-tutto-io. Ti amo così tanto che ho sempre la tremenda paura di perderti ancora e ricadere in quell'abisso che ho provato durante la guerra." le disse lui tenendola stretta a se. Non si era mai aperto in quel modo con nessuno, tranne che con Blaise ma lui era il suo migliore amico, lei era la donna che amava.
"Ti amo anche io Draco e ti prometto che non mi perderai mai. Dovessi morire per te, non ti abbandonerò mai. Quello che hai fatto per me e tutto questo, è stupendo e non ho parole per descriverlo ma ti amo da morire. Voglio che tutti sappiano che sono tua, tua e di nessun altro e che tu sei mio, mio e solo mio." le disse lei guardandolo negli occhi che in quel momento erano azzurri e limpidi e brillavano di luce propria. Si baciarono ancora, fino a rimanere senza fiato. Poi Hermione appellò i suoi vestiti e si vestì lì, nella sua camera. Draco la guardava, senza perdersi un solo movimento ed era così bella mentre faceva dei gesti così ordinari e abituali che ai suoi occhi sembravano perfetti e delicati.
"Anche tu se continui a guardarmi mi consumi sai Malfoy?" chiese lei con un sorrisetto che anche Draco ricambiò per poi avvicinarsi a lei, ancora così mezzo nudo, ancora così sexy come lo era sempre.
"Ma tu sei mia e mi piace guardarti. Sei così sensuale mentre ti metti le calze, mentre ti pieghi e ti accovacci. Mi stai facendo impazzire ogni secondo di più." le mormorò all'orecchio accarezzandole le gambe, le cosce, su per i fianchi, la pancia, il seno, per poi arrivare alle spalle, il collo e infine posizionarsi sulla sua guancia. Tutto molto lentamente. Tutto così eccitante.

Stavano per dar finalmente sfogo a tutta la loro passione quando Blaise entrò nella camera dell'amico senza bussare, probabilmente pensava che non c'era.
"Blaise caro amico mio, non ti hanno insegnato che si bussa prima di entrare?" disse mettendosi con la magia i pantaloni della divisa e rimanendo a petto nudo.
"Draco! Finalmente sei tornato e vedo che le cose sono andate bene" disse Blaise abbracciando il suo amico. Gesto poco ma mooolto poco da Draco Malfoy ma Hermione capì che Blaise era un fratello per Draco.
"Incantato di rivederti dolce Hermione" disse poi alla ragazza facendole un elegante baciamano che la fece arrossire leggermente.
"Non avrai intenzione di rubarmi la donna, vero amico mio?" chiese Draco sorridendo ma era anche leggermente infastidito.
"Siete geloso del vostro migliore amico pricipe?" chiese allora Blaise portandosi una mano al petto con fare drammatico.
"Non potrei mai, dato che sono molto più bello io" disse Draco pieno di se.
"L'importante è crederci Dray" disse allora Blasie notando che Hermione se la rideva sotto i baffi.
"Senti, andiamo in Sala Grande a fare colazione. Ci aspetta un entrata in scena con i fiocchi" disse Draco prendendo la mano ad Hermione che, felice, gli sorrise.

Quando arrivarono vicino alla Sala Grande Blaise li precedette, entrando per primo e augrando loro buona fortuna. I due ragazzi si guardarono negli occhi, se fossero entrati in quel momento, in Sala Grande, mano nella mano, tutti li avrebbero visti e avrebbero capito immediatamente.
"Sei sicuro? Non te ne pentirai?" chiese allora Hermione poggiandogli una mano sulla guancia.
"Non sono mai stato così sicuro. Tu sei mia, voglio che lo sappiano tutti, voglio che tutti sappiano che se proveranno a toccarti o a farti qualsiasi cosa se la vedranno con me" le disse lui arpionandole i fianchi possessivo e baciandola con passione. Lasciandola per un attimo senza fiato.
"Lo stesso vale per me allora. Nessuna ragazza o creatura magica ti si dovrà avvicinare o provarci con te. Io ti giuro che se ne pesco una, le faccio fuori tutte. Sei mio Draco, solo ed esclusivamente mio." le rispose allora lei accarezzandolo e mandandolo, con solo dei semplici tocchi, all'eccitazione totale. Si baciarono ancora una volta e poi, con le mani unite, varcarono la soglia della Sala Grande; entrambi fieri, a testa alta, con le mani unite e i cuori incatenati l'uno all'altra.

Tutti si zittirono, professori compresi. Dracò si schiarì la voce e parlò così freddamente che quasi tutti si spaventarono all'istante.
"Devo dire poche parole e poi potrete tornare a fare ciò che stavate facendo. Lei, Hermione Granger è la mia ragazza. Pertanto, chiunque e dico chiunque provasse a farle del male o a darle fastidio andrà in contro a cattive conseguenze oltre che alla sua bacchetta. Sapete meglio di me come se la cava per conto di incantesimi, non provateci nemmeno." quando finì le baciò dolcemente una tempia e le sussurò 'ti amo' per poi lasciarla andare al suo tavolo, mentre lei si sedeva sotto gli occhi di tutti al suo. 

Una volta seduta, allungò la mano sinistra e Ginny urlò.
Hermione sfoderò in un attimo la bacchetta e si guardò intorno, non vedendo però nessun pericolo le rivolse uno sguardo interrogativo.
"Cosa c'è sul tuo dito anulare della mano sinistra???" chiese seriamente e Hermione non capì sollevando la mano e guardando il suo dito. C'era l'anello che le aveva regalato Draco ma che c'era di strano?
"Per le mutande a cuori di Merlino! Quello è o non è il leggendario anello dell'amore?" chiese Ginny guardando quell'anello come se fosse un apparizione.
"Si, me lo ha regalato Draco. Dice che è stato tramandato fin dai tempi di Merlino di famiglia in famiglia" disse allora Hermione sorridendo.
"Sai che quell'anello è un simbolo eterno d'amore? Vuol dire che Malfoy ti amerà eternamente perchè non avresti potuto indossarlo se così non fosse" mi disse Ginny con gli occhi che le venivano fuori dalle orbite. Era veramente felice per l'amica e Hermione si aprì in un meraviglioso sorriso.
"Tu dici?" le chiese, dopotutto i sentimenti non erano cose su cui ci si poteva mettere la mano sul fuoco, specialmente se questi erano i sentimenti dell'algido Principe delle Serpi che, conoscendolo, era tutt'altro che algido.
"Carissima amica mia, non sai quanto si sta gonfiando il mio ego nel doverti spiegare qualcosa che non sai. Che tu Hermione Granger e strega più intelligente di sempre non sai! Wow" disse Ginny con gli occhi che luccicavano e in quel momento anche Harry e Ron si fecero più attenti sul discorso delle due amiche.
"Ti prego, dimmi quello che devi e basta Ginny!" disse allora Hermione.
"Allora, l'anello dell'Amore è un manufatto che risale a tempi molto antichi e, secondo tradizione, deve essere tramandato di generazione in generazione e donato alla persona che si ama. Questo potrebbe essere comune ad un qualsiasi anello prezioso difamiglia. Ma, l'anello in questione è molto più particolare di quello che sembra.esso, infatti, non può essere indossato dalla ragazza se quello che prova lui non è amore puro e vero. In parole povere. Se Malfoy non provasse amore vero e puro nei tuoi confronti tu non avresti mai potuto indossare quest'anello." disse Ginny ed Hermione ad ogni parolasi illuminava sempre più.
"Ne sei completamente sicura Ginny?" chiese allora l'amica.
"Certamente. Malfoy ti ama davvero tanto amica mia, lui ha fatto l'impossibile per te. Rischiando persino di essere ucciso per proteggerti" disse Ginny e Hermione si commosse leggermente.
"Hermione, Ginny ha ragione. Durante tutto questo tempo Malfoy ha sempre vegliato su di te, preoccupandosi di qualsiasi cosa. Ogni giorno chiedeva con lettere anonime come stavi e se avevi qualche ricordo; lui ti ama davvero ed è bello vederti così felice ora come lo eri un anno fa!" disse Harry ed Hermione li ringraziò e sorrise. 
Poi volse il suo sguardo dall'altra parte, verso il tavolo delle Serpi e incontrò uno sguardo torbido che la osservava come se la volesse mangiare. Ad Hermione vennero subito i brividi e l'eccitazione cominciò a salire. Involontariamente passò la lingua lentamente sul labbro superiore e lo sguardo di argento fuso che Draco le regalava divenne infuocato. Un fuoco color tempesta che non vedeva l'ora di esplodere.

Angolo Autrice:
Salve salve:)

La fine di questo capitolo promette qualcosa che molti forse si aspetterebbero. Diciamo che Hermione e Draco hanno aspettato per molto questo momento e quindi mi chiedo: farli aspettare ancora o lasciare che si sfoghino? ho già in mente come potrebbe andare in entrambe le alternative, ma non so proprio decidere. Chiedo quindi a voi un parere. Ditemi cosa preferite e io in base alle recensioni posterò il capitolo con l'alternativa che avete scelto. Grazie a chi lascia i commenti ma anche a chi legge solamente. Vi ricordo che lasciare una piccola recensione non fa male a nessuno. A presto.

Cucciola

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