Un miracolo dimenticato di cucciola1cucciola2 (/viewuser.php?uid=314686)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fine dell'estate ***
Capitolo 2: *** Drago alle porte ***
Capitolo 3: *** Esiste cura? ***
Capitolo 4: *** Primi sintomi di un grande amore ***
Capitolo 5: *** Ricordo di un bacio ***
Capitolo 6: *** Non sei un sogno ***
Capitolo 7: *** Selenia ***
Capitolo 8: *** La vera natura di Draco Malfoy ***
Capitolo 9: *** Una nuova alunna per Hogwarts ***
Capitolo 10: *** Ritorno a vivere ***
Capitolo 1 *** La fine dell'estate ***
Un miracolo dimenticato
Capitolo
1:
Dopo che Voldemort era stato sconfitto il magico trio si era concesso
il meritato riposo così come la famiglia Weasley, che dopo
tutto il dolore portato dalla morte di Fred, decise di andare avanti
come meglio poteva anche se niente sarebbe stato più come
prima... George aveva perso completamente la forza di ridere e
sorridere, i suoi occhi non brillavano più di quella luce
che distingueva Fred e George Weasley, quello spirito Grifondoro fino
al midollo che si era completamente dissolto con la vita di uno dei due
gemelli. Nonostante questo il resto della famiglia cercava di
convolgerlo il più possibile ma sapevano bene che non
sarebbe mai ritornato ad essere quello di un tempo.
Harry, non sapendo
dove andare dato che Sirius era morto, rimase con i Weasley essendo ben
accetto da Ginny soprattutto e dalla sua famiglia. I due infatti dopo
la guerra si fidanzarono ufficialmente mentre Hermione e Ron si dissero
che quel bacio nella camera dei segreti era solo il frutto della paura
per quella situazione davvero pericolosa e si lasciarono tutto alle
spalle rimanendo amici.
Il posto che avevano
scelto per il meritato riposo era una villetta sul mare dove il magico
trio e la famiglia del rosso trascorsero quasi 2 mesi.
Durante quel tempo
arrivarono, come ogni anno le lettere per Hogwarts,solo che quell'anno
nessuno se le sarebbe aspettate dopo tutto l'accaduto. Ed invece la
nuova preside, la professoressa McGranitt, li aveva stupiti dicendo che
il castello era stato risistemato e che ci sarebbe stato un nuovo e
definitivo anno che li avrebbe preparati ai M.A.G.O.
"Hermione, sei pronta
per tornare?" chiese Harry sedendosi sulla sabbia insieme a lei mentre
il sole piano piano scendeva tuffandosi nel mare.
"Credo che con tutto
quello che è successo, tornare ad Hogwarts sia la cosa che
mi spaventa di meno. Ma sono pronta per ritornare, dopotutto abbiamo i
M.A.G.O quest'anno" rispose la ragazza rimanendo con lo sguardo fisso
all'orizzonte mentre un piccolo sorriso alleggiava sulle sue labbra.
"Già, i
M.A.G.O, scommetto che tu avrai i voti più alti di tutti"
disse Harry.
"Che cosa pensi
succederà quest'anno? Voglio dire, dopo la guerra magica ci
sarà finalmente la pace o dovremo lottare ancora?" chiese
Hermione voltandosi
"Non so che cosa
succederà Hermione, magari finalmente potremo vivere
tranquilli almeno per un anno di scuola, oppure no.. Non lo possiamo
sapere, tutto ciò che dobbiamo fare è accettare
tutto quello che succederà" disse Harry
"Harry, Hermione!
Mamma ha detto che è pronta la cena" disse Ginny da poco
lontano.
"Arriviamo" dissero i
due alzandosi in piedi e levando la sabbia che era rimasta sui loro
vestiti.
Harry si
avvicinò alla sua ragazza circontandole la vita con un
braccio mentre le lasciava un piccolo bacio su una tempia e la teneva
stretta a se, Hermione li guardava con un sorriso sincero, felice che
almeno il suo migliore amico dopo tanto fosse di nuovo felice.
Entrarono in casa e
cenarono cercando di sminuire la tensione parlando del ritorno a scuola
ma dentro a quella casa mancava quel senso di allegria che sempre aveva
caratterizzato i Weasley.
Appena finirono la
cena, Hermione salì nella sua stanza dicendo che aveva un
po' di mal di testa e che sarebbe andata a letto subito.
In realtà
aveva solo bisogno di rimanere sola a pensare intrattenendosi con un
qualsiasi libro che le fosse capitato sotto tiro, pensare a quello che
sarebbe potuto succedere ora che tutto era finito..
Viaggiò con
la sua mente per tutta la notte e si addormentò ormai
all'alba sulla scrivania della sua stanza con un libro tra le mani.
La mattina dopo..
tutti erano a
colazione tranne Hermione che non era ancora scesa..
"Perchè
Hermione non è scesa?" chiese Arthur
"Magari si
è addormentata tardi ieri sera studiando un libro.." disse
Harry
"Già, ma se
non fa colazione non riuscirà a prendere il treno.." disse
Ron
"Vado a chiamarla.."
disse Ginny alzandosi dal tavolo e salendo le scale che conducevano al
piano di sopra, quello dell camere..
Aprì la
porta della stanza di Hermione e la vide addormentata con la testa
sulla scrivania. Le si avvicinò e le poggiò un
mano sulla spalla scuotendola leggermente per svegliarla.
"Hermione..
Hermione.." ripeteva l'amica ma ciò che aveva in cambio
erano dei mugugni e gemiti incomprensibili.
Quando si
svegliò, finalmente, si rese conto di che ora era e dopo
aver ringraziato l'amica, si fiandò in bagno per sistemarsi.
Grazie alla sua
bacchetta ci riuscì a tempo record e dopo aver riposto tutti
gli abiti nel baule, si diresse in cucina.
Salutò
tutti con un dolce buongiorno e cominciò a fare colazione
cercando di non addormentarsi sulla tazza di latte.
"Hermione, ma cos'hai
stamattina?" chiese Harry accortosi della situazione della sua amica
"Oh, niente Harry..
ieri sera stavo leggendo un libro e mi sono addormentata quando ormai
era l'alba. Ma non preoccuparti" disse Hermione faticando a tenere gli
occhi aperti.
"Ok, se lo dici tu,
comunque adesso è meglio se andiamo, altrimenti perderemo il
treno" disse Harry ed insieme agli altri si smaterializzarono alla
stazione che li avrebbe riportati per l'ultima volta ad Hogwarts. Tra
la folla degli studenti che tornavano e quelli che salivano su quel
magico treno per la prima volta, Hermione cercava i suoi amici dato che
li aveva persi di vista in mezzo a tutto quel caos. Distrattamente
andò addosso ad un ragazzo finendo quasi per cadere se non
fosse stato per la mano del malcapitato che l'aveva trattenuta per il
polso vicino a se.
Hermione
alzò gli occhi con un sorriso imbarazzato, pronta a scusarsi
con il ragazzo che l'aveva aiutata a non cadere.
"M-malfoy?" disse
balbettando Hermione
"Granger?" disse lui
altrettanto stupito mentre lasciava la presa sul suo polso e lei si
allontanava di qualche passo da lui.
"Cerca di stare con i
piedi per terra" disse con tono freddo e sprezzante per poi
allontanarsi spedito verso l'entrata del treno.
Hermione invece rimase
per qualche secondo in quella posizione. Aveva scorto negli occhi di
Malfoy qualcosa di diverso quando aveva pronunciato il suo cognome
anzichè il solito "Mezzosangue". Che fosse pentimento? Senso
di colpa? Non lo seppe dire con certezza ma sapeva che Malfoy non era
lo stesso. Qualcosa era cambiato in lui....
...e anche in lei...
Angolo autore:
Ciao a tutti:)
Questa
è la prima volta che mi avventuro nel mondo magico di Harry
Potter e spero di essere all'altezza delle altre autrici che hanno
scritto in questo campo.
Un primo
ringraziamento va a J. K. Rowling che se non avesse scritto
questi CAPOLAVORI, io non avrei mai potuto iniziare questa storia.
È una dramione, perchè questa coppia mi
è sempre piaciuta e voglio che sbocci l'amore tra il bello e
dannato Draco Malfoy e la brillante Hermione Granger.
Quindi,
ringrazio in anticipo chi leggera la mia storia e lascerà un
commento. Al prossimo capitolo.
Cucciola
|
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Capitolo 2 *** Drago alle porte ***
Un miracolo
dimenticato...
Capitolo 2:
Dopo
qualche ora l'espresso arrivò
alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Hermione, Ron, Harry e Ginny sorrisero
felici e stupiti vedendo che la scuola era ritornata ad essere
perfetta com'era prima della guerra. Entrarono e sistemati i bauli
all'ingresso, si diressero nella sala grande dove si stavano riunendo
tutti. Dopo poco entrò nella sala un gruppo di ragazzi che
dovevano
essere smistati.
Quando tutti furono seduti a tavola, la
preside prese la parola alzandosi e andando nel posto in cui Silente
era solito augurare un buon anno a tutti in quella stessa occasione.
"Giovani maghi e giovani streghe,
anche quest'anno la nostra scuola ha aperto le sue porte a coloro che
hanno avuto il dono della magia. Mi auguro che quest'anno sia un
nuovo inizio per tutti, un modo per dissolvere le inamicizie e
sotterrare l'ascia di guerra tra le quattro case, sopratutto tra
Grifondoro e Serpeverde." disse la preside volgendo uno sguardo
al tavolo de grifoni e al tavolo delle serpi. "Detto questo, non
mi resta che augurarvi buon anno scolastico, e dare il via alla
cena."
Appena ebbe finito di parlare sulle
tavolate comparvero cibi di ogni genere che avevano un aspetto e un
odore invitante. Ron cominciò subito ad abbuffarsi sotto gli
occhi
schifati di Ginny e quelli increduli degli altri grifoni. Hermione
invece non aveva prestato attenzione a Ron, si sentiva osservata da
qualcuno... Alzò lo sguardo e i suoi occhi si incatenarono
ad un
paio grigi magnetici, quelli del Principe delle Serpi, Draco Malfoy.
La serpe, dopo qualche attimo spostò
lo sguardo sul suo piatto ed Hermione fece lo stesso anche se
arrossendo un poco "Perchè mi guardava?"
si chiese la giovane grifona inziando a mangiare.
Quando la cena era
quasi giunta al termine, la porta della sala grande si aprì
facendo
entrare Gazza di corsa che con in braccio Mrs Purr, si stava
dirigendo verso il tavolo degli insegnanti.
"Signora
preside! Signora preside! Un drago bianco si avvicina ad Hogwarts,
sta per raggiungere il castello e non intende cambiare rotta!"
urlò sconcertato Gazza mentre la preside balzava in piedi e
gli
studenti ammutolivano attenti.
Hermione spostò lo
sguardo sui vari professori: la preside era stupita, Hagrid era
piuttosto inorridito, Madama Chips era spaventata così come
la
maggior parte degli altri professori: che cosa poteva succedere ancora?
Poi come un
automatica spostò lo sguardo sulla tavolata dei Serpeverde.
Draco
era spaventato più degli altri, delle... non poteva essere!
Delle
lacrime si stavano affacciando ai suoi occhi.
In un secondo si
alzò dalla tavola e senza dir niente a nessuno
uscì dalla sala
sotto lo sguardo di tutti.
Draco era
spaventato, spaventato a morte da quello che avrebbe potuto vedere
fuori. Quel babbeo del guardiano aveva detto di aver visto un drago
bianco, se fosse stato vero sarebbe precipitato in un abisso senza
fine. Continuò a correre per i corridoi e per le scale fino
a quando
non arrivò all'ingresso. Nel frattempo ricordava le parole
che le
aveva detto sua madre quell'estate..
Inizio Flashback:
Draco era seduto su bordo di un
letto dalle coperte lilla e bianche, sotto le coltri c'era una
ragazzina dai capelli biondi come i suoi. Gli occhi, ora chiusi nel
sonno, erano grigi con qualche sfumatura tendente al violetto. Sulla
sua fronte c'era un panno bagnato, il tentativo di fermare la febbre
ma non sembrava funzionare.
"Sel, ti prego riprenditi
sorellina. Non puoi abbandonare la mamma, non puoi abbandonare me. Ti
prometto che ti comprerò tutto ciò che vorrai, ti
farò visitare
tutti i posti più belli ma, ti prego, non andare via
così.. Sel, ho
bisogno di te..." continuava a ripetere Draco con una mano
stretta ad una più piccola della sorellina.
Quella sorellina che aveva protetto
per molto tempo, portandola lontano da tutti e da tutto,
nascondendola in una delle proprietà dimenticate da tutti i
Malfoy.
L'aveva lasciata lì con cinque elfi, in modo che si
occupassero di
lei. Le feceva visita ogni settimana e giocavano come dei veri
fratelli. Con lei Draco si confidava, lasciava prevalere
l'insicurezza e la bontà del suo animo e Selenia lo
confortava e lo
ascoltava sempre. Poi però si era ammalata, fino ad avere
una febbre
permanente. Non si reggeva in piedi, non era più capace di
alzarsi,
sembrava una bambola di porcellana. Così, dopo che suo padre
venne
rinchiuso ad Azkaban, portò la sorella al Manor dove
cercarono di
curarla ma senza risultato. Arrivò il giorno di ritornare a
scuola
per Draco e anche se non voleva separarsi da sua sorella, dovette
cedere al desiderio della madre. Fece una promessa con quest'ultima
però, prima di partire.
"Madre, vi chiedo diprendervi
cura di Selenia fino a quando non sarò qui. Nel caso
peggiorasse, vi
chiedo di mandare il patronus di un drago, il patronus di Selenia, io
capirò. Promettetelo" disse Draco guardando con gli occhi
lucidi la madre
"Si, Draco. Lo prometto."
gli disse lei per poi sugellare quella promessa con un sigillo. Si
strisero le mani e Narcissa poggiò la bacchetta sulle loro
mani
recitando una cantilena.
Quando si staccarono, le loro mani
brillarono per un po' e poi tutto ritornò uguale a prima.
Fine
Flashback
Aprì il portone e davanti a se vide l'enerome e maestoso
drago che
lo guardava con aria afflitta.
Dagli occhi di Draco cominciarono a scendere copiose le lacrime e
ancora piangendo tornò di corsa in sala grande. Non gli
importava se
l'avessero visto piangere, se tutte le case si sarebbero messe a
ridere di lui, non importava niente di tutto questo. Gli importava
solo di sua sorella al momento. Entrò in sala grnade, i
professori
ancora in piedi, stavano parlando tra loro, gli studenti
bisbigliavano fin quando Draco non entrò correndo nella
sala. Tutti
si voltarono a guardare quel ragazzo in lacrime che sembrava aver
perso la cosa che più gli importava al mondo.
"Professoressa, devo allontanarmi dalla scuola. Non so per
quanto tempo ma è importante. Selenia sta peggiorando."
disse
con voce tremante non smettendo di piangere.
La preside lo guardò con dolore e annuì. Draco
non se lo fece
ripetere e dopo aver dato uno sguardo a Blase e aver detto una sola
parola annuendo nella sua direzione: "proteggila",
si smaterializzò verso il Malfoy Manor.
Appena si trovò davanti al cancello, esso si aprì
come tutte le
porte del Manor per lasciarlo passare. Draco correva più
veloce che
poteva e le lacrime ancora uscivano dai suoi occhi grigi.
Arrivato in camera della sorella, vide sua madre inginocchiata ai
piedi del letto e sua sorella molto più pallida di come se
la
ricordava sdraiata sotto le pesanti coperte.
Si inginocchiò anche lui, prendendo le mani di sua sorella e
baciandole con disperazione mentre continuava a ripetere
"Forza
Sel, tu sei più forte di tutto questo, ce la puoi fare, ce
la devi
fare".
La sorella non rispondeva, ma un sorriso, un debolissimo sorriso
comparve sulle sue labbra come se avesse sentito che Draco era
lì.
Ad Hogwarts nel frattempo, tutti avevano ripreso a mangiare e la
giornata era continuata tranquillamente. Tra i serpeverde solo un
ragazzo sembrava afflitto per Draco, quel ragazzo era Blaise Zabini.
Lui e Draco erano da sempre migliori amici ed era stato Blase a
coprire Draco ogni volta che andava a far compagnia a sua sorella.
L'avava anche accompagnato molte volte e le stava simptica quella
testolina bionda che tirava furoi la dolcezza e l'animo buono di
Draco.
Già, perchè Draco non era cattivo, non lo era mai
stato, era solo
stato costretto ad esserlo con gli stupidi insegnamenti che Lucius
gli dava da quando era piccolo. Anche quando la guerra era finita e
suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban, non era riuscito ad essere
come veramente era perchè aveva paura di essere giudicato,
diprezzato e messo da parte come un Mangiamorte codardo che vuole
avere perdono solo per interesse. La parola, quell'unica parola che
aveva capito dalle sue labbra era "proteggila",
sapeva che cosa intendeva Draco, dopo tutto quello che era successo
ancora non si era dimenticato di lei. Erano due anni che non aveva
più nessun tipo di contatto o rapporto con lei, due anni che
fingeva
di odiarla quando poi la guardava di nascosto ogni volta che poteva e
si perdeva nella sua bellezza.
Intanto nella Sala Comune dei Grifondoro una ragazza dai capelli
ricci era in lotta con se stessa.
La curiosità era sempre stata sua compagna ma questa volta
Hermione
Granger non riusciva a capire perchè tanto interesse verso
Malfoy.
Lui l'aveva umiliata per anni, presa in giro e diprezzata
perchè non
era una Purosangue, ma allora perchè le intessava
così tanto il
motivo per cui se ne era andato? Era forse per lo sguardo alla
fermata del treno? Quando aveva visto nei suoi occhi qualcosa che non
pensava di vedere? O era per qualcos'altro?
"Ma cosa
mi sta succedendo? Perchè continuo a pensare a Malfoy?
Perchè ogni
volta che chiudo gli occhi rivedo i suoi?"
si chiedeva Hermione pensando al giovane biondo che anche se non lo
sapeva le aveva rubato qualcosa molto tempo prima...
...
il suo cuore..
Angolo Autrice...
Allora.. recensioni? neanche l'ombra.. non vi costa molto scrivere un
piccolo commento: vi preeeeeego!! *occhi da cane bastonato*.. spero di
averne qualcuno più avanti, nel frattempo lasciate una
recensione, grazie mille anche a chi legge solo:)
Ciao ciao, cucciola..
|
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Capitolo 3 *** Esiste cura? ***
Un
miracolo dimenticato...
Capitolo
3:
Passarono due giorni, Draco
non era ancora tornato a scuola ma tanti sembravano non farci caso.
Hermione stava andando in
guferia, doveva mandare una lettera a sua madre per dirle gli ultimi
volti che aveva preso. Mentre vedeva il gufo volare via,
entrò un
ragazzo, Blaise..
"Buongiorno Granger"
disse con una nota di malinconia mentre cercava il suo gufo.
"Buongiorno Zabini"
disse lei.. voleva tanto chiedergli che fine avesse fatto Draco ma
sicuramente non le avrebbe risposto. Zabini però sapeva
leggere la
mente e ascoltò i pensieri della ragazza.
"è andato a casa sua..
sua sorella sta male e lui è tornato per starle vicino"
disse
Zabini, lui sapeva di potersi fidare di lei, ormai quella pozione non
stava avendo più effetto e Draco aveva bisogno di lei
già da
tempo..
Hermione
si sorprese.. "Mi ha letto nel
pensiero? E poi? Draco
ha una sorella?"
si chiese
Hermione mentre fissava sbigottita Blaise.
"Sta
tranquilla Granger,
non ti ho letto i pensieri, li hai solo pensati molto forte e io li
ho semplicemente captati.. comunque si, Draco ha una sorella solo che
non molti sanno che è ancora viva. Infatti appena Lucius
scoprì che
Narcissa era rimasta incinta, le disse che appena la bambina fosse
nata, sarebbe stata uccisa. Draco però non voleva, amava sua
sorella
da prima che nascesse e quando Lucius diede ordine di ucciderla lui
scappò e la nascose in una delle ville dimenticate dei
Malfoy. Ogni
settimana andava a farle visita e cinque elfi domestici si prendevano
cura di lei. Crebbe così, finchè Lucius venne
rinchiuso ad Azkaban.
Poi Draco parlò con sua madre e decisero di farla venire al
Manor,
ma non stava molto bene già da allora, Draco promise che
sarebbe
tornato ogni qualvolta poteva e così faceva, ogni volta che
poteva
si smaterializzava e io lo coprivo mentre andava da sua sorella. Poi
Selenia è peggiorata e Narcissa ha mandato il patronum del
drago
della bambina secondo la promessa che madre e figlio avevano fatto."
disse Zabini mentre Hermione non poteva credere che quello fosse
realmente Draco Malfoy, così buono, così
premuroso nei confront
della sorella.. "Forse
ci siamo fatti tutti una cattiva idea
su di lui..." pensò
Hermione.
"Granger,
io non te l'ho
detto perchè tu provi compassione, perchè tutti i
serpeverde e
soprattutto Draco non vogliono la compassione, ma il vero motivo
dovrai capirlo da sola.. Sei la strega più brillante della
tua età,
non ci vorrà poi molto per capirlo.." disse ancora e dopo
aver
trovato il suo gufo e aver legato un biglietto alla zampetta, la
salutò ed uscì dalla guferia.
Hermione, rimasta sola, legò
la lettera alla zampa del suo gufo e dopo aver detto di andare a casa
dei Granger, se ne andò verso il lago nero.
Era
tranquilla, seduta sulle
rive del lago, con un grosso tomo di rune antiche sulle ginocchia. Ma
non era attenta al suo libro, bensì ai suoi pensieri che
come sfondo
avevano l'immagine di Draco Lucius Malfoy.
"Che
mi succede? Dopo quello che mi ha detto Zabini, non riesco a non
pensare a Draco.. Draco? No no no no no! Non devo chiamarlo
così!
Lui è Malfoy! Il furetto platinato che mi ha odiata per
sette anni e
continuerà a farlo! O forse no? Forse lui non è
così, forse ha
solo paura di far vedere come è fatto realmente... Ma cosa
vado a
pensare? Malfoy che ha paura? Ahahah, impossibile."
Hermione
stanca della piega che
avevano cominciato a prendere i suoi pensieri, chiuse il libro e
tornò a scuola, si era già fatto buio eppure a
lei sembrava che
fossero passati solo pochi minuti.
Al
Malfoy Manor, era l'esatto
opposto, l'aria era piena di sofferenza, di pianto e di speranza e
tutto ciò proveniva, incredibilmente, dal principe delle
Serpi,
Draco Malfoy.
Quasi per miracolo le
condizioni di sua sorella non erano critiche, si era ristabilita
tanto da permetterle di sopravvivere ancora per un po'. Ma non era
neanche lontanamente nello stato che viene detto fuori pericolo. Era
costantemente in bilico tra la vita e la morte e Draco le stava
sempre accanto per paura che in un attimo lei scivolasse verso il
basso, verso la morte.
Non abbandonava il suo letto da
quando era arrivato, sempre inginocchiato e chino sulle coperte. Tre
giorni che non mangiava, che non usciva, si accontentava di un
bicchiere d'acqua ogni tanto...
Tre notti che non dormiva, che
non parlava se non per dire "no, grazie" a chi
provava a portargli il cibo o a dirgli che aveva bisogno di uscire.
Sembrava essere caduto in uno
stato di trans, in cui le sue uniche emozioni erano la speranza, la
sola speranza che sua sorella finalemente guarisse.
Un gufo picchiettò la
finestra, ma non ci fece caso.. un elfo aprìla finestra e
fece
entrare il gufo porgendogli un biscotto e un po' d'acqua mentre
prendeva la lettere e cercava di consegnarla al padrone.
Draco guardò l'elfo, teneva in
mano ciò che semrbava essere un biglietto ripiegato in due
con una
scrittura fine blu sul davanti "Dray" solo una
persona era così in confidenza per chiamarlo in quel modo,
Blaise.
Prese il foglio e ringraziò
l'elfo, poi lo fece andare via mentre apriva il foglietto e leggeva
ciò che l'amico gli aveva scritto...
"Dray,
Come
stai? Come sta Selenia? Sono giorni che non sento tue notizie ed ero
un po' preoccupato. Ma sono sicuro che ce la farai, che tua sorella
ce la farà. Siete forti tu e lei, fatti della stessa pasta.
Ho
trovato la Granger, mentre andavo in guferia, si è chiesta
dov'eri,
perchè non tornavi, Draco.. Quella pozione non funziona
più molto
bene, i suoi sentimentiper te non sono scomparsi, si sono nascosti
sotto l'effetto della pozione ma ora che si sta rinnamorando di te
sono ancora più forti amico mio. Non chiedermi di darle un
altra
dose facendola passare per succo di zucca o fargliela bere per poi
farle dimenticare cosa ha bevuto, perchè non lo
farò Draco, non
più.
Tu
hai bisogno di lei, ora più che mai, lei
ricorderà tutto prima o
poi e quando accadrà tu dovrai darle delle spiegazioni. In
più lei
potrebbe aiutarti, con tua sorella intendo. È la
più brillante
strega della nostra età e anche dell'intero mondo magico no?
Pensaci
Dray e da un bacio a Selenia da parte mia
Tuo fedele amico, Blaise"
Ed
ecco un altro "problema"
a cui pensare, un problema che avrebbe potuto fare a meno di creare.
Il problema era la sua
Hermione, già... SUA.. perchè c'era stato
qualcosa tra loro,
definirlo "qualcosa" era più che offensivo ma era successo
un miracolo, un vero miracolo.
Angolo
Autrice:
Mi scuso per l'eccessivo
ritardo con cui posto il capitolo ma la voglia che avevo di scrivere
era andata in vacanza prima di me, inoltre sono impegnata con gli esami
e non ho proprio tempo :( Maledetta scuola! Comunque mi auguro che il
capitolo vi sia piaciuto e dato che non vi costa nulla,
perchè non me lo fate sapere in una piccola recensione?
Grazie mille a chi lo farà:)
Cucciola
|
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Capitolo 4 *** Primi sintomi di un grande amore ***
Un
miracolo dimenticato...
Capitolo 4:
Hermione
Granger si aggirava
nei corridoi come un'anima in pena, sconvolta dai pensieri e dalle
emozioni che aveva provato ascoltanto le parole di Blaise Zabini.
Ancora più sconvolta era per il fatto che non era riuscita
aconcentrarsi nel leggere un bellissimo libro di Rune Antiche! Era
davvero una cosa stranissima.
Cercò di non farci molto caso
e nascose gli occhi grigi che la tormentavano nel profondo della sua
mente, dicendosi che non ci avrebbe più pensato.
Continuò spedita
per tutto il corridoio ed arrivò davanti alla signora del
quadro.
Pornunciò la parola d'ordine in fretta ed entrò
nella sala comune
dei Grifondoro, il suo nido sicuro.
Lì trovò Harry e Ron che
giocavano a scacchi magici e sorrise ricordandosi di quante volte si
era divertita nel vedere Harry che cercava di spiegare a Ron le
funzioni dei vari pezzi e poi insegnargli anche qualche piccolo
"trucco" per vincere.
"Ciao Harry, ciao Ron"
disse Hermione sedendosi su una poltrona lì vicino.
"Oh, ciao Mione"
dissero i due continuando a giocare.
"Non avevi detto che
andavi a studiare al lago?" chiese Ron provando a spostare la
sua regina.
"Si, ma non riuscivo a
concentrarmi " disse lei e in quel momento entrambi i giovani
maghi alzarono lo sguardo increduli dimenticandosi della partita a
scacchi.
"Hermione, sei davvero
tu?" chiese Ron guardandola con sospetto mentre Harry si
avvicinava piano
"Ma che vi prende ragazzi?
Certo che sono io! Chi sennò?" disse Hermione non capendo
"No, perchè è strano...
Cioè, tu che non riesci a concentrarti" disse Ron
"Ronald Weasley! Se non
riesco a concentrarmi è solo colpa di quel furetto platinato
che non
smette di assillarmi ogni volta che cerco di pensare! Non
perchè
sono strana!!!" urlò la riccia alzandosi di scatto e
correndo
nella sua camera in fretta e furia.
Harry e Ron, al contrario di
quello che si sarebbero aspettati, non andarono di matto, non
cercarono di capire il motivo per cui Malfoy era nei pensieri della
loro amica. Perchè loro sapevano della pozione, sapevano di
tutto
ciò che era successo tra quei due e sapevano
perchè Malfoy aveva
fatto quello che aveva fatto. L'unica cosa che fecero,
perciò, fu
passarsi le mani tra i capelli e sospirare sconsolati.
"Sapevamo che avrebbe
cominciato a ricordare.." disse Harry
"Si, ma perchè
adesso? Se comincierà a ricordare ora che Malfoy non
è a scuola, si
farà solo un enorme confusione" disse Ron
"E cosa dobbiamo fare
allora?" chiese Harry
"Chiediamo a Zabini ancora
una dose di quella pozione!" disse Ron esasperato
"Ron, sono due anni che
Hermione prende quella pozione! Da quando Malfoy le ha dato la prima
dose, Hermione ha dimenticato tutto ciò che era successo tra
loro e
se ora sta ricordando, non è perchè la pozione ha
finito il suo
effetto ma perchè lei si sta rinnamorando di lui
perchè è nel loro
destino stare insieme!" disse Harry
"E allora che facciamo?"
chiese Ron
"Dobbiamo dirlo a Zabini,
in modo che lui lo dica a Malfoy. Malfoy deve tornare e stare vicino
ad Hermione finchè lei non si ricorderà
esattamente tutto ciò che
è successo." disse Harry e Ron annuì.
Intanto il moro Serpeverde,
migliore amico di Draco Malfoy, leggeva tranquillo la risposta
dell'amico, appena arrivata per mezzo di un gufo nero come la notte.
"Blaise,
Sto
bene, almeno credo. Non ho la forza necessaria per mangiare o
dormire, sono sempre qui vicino a Selenia, aspettando che le sue
condizioni migliorino. La febbre è scesa leggermente,
diciamo che
non sta rischiando di morire ma è sempre molto vicina a
quella
possibilità e non so cosa farei se capitasse sul serio.
Riguardo
a Hermione, penso si inevitabile ormai che lei ricordi tutto. Non so
se potrò darle delle spiegazioni, non posso lasciare mia
sorella da
sola; però non voglio perdere Hermione, sono stato distante
da lei
per molto tempo e mi manca, mi manca terribilmente! Se comincia a
ricordare più cose specifiche, mandala a Malfoy Manor, vieni
anche
tu con lei, ma non permettere che si faccia strane idee. Per quanto
mi costi ammetterlo tengo troppo a lei per lasciarla andare, per
lasciare che lei mi odi. Io la amo da morire, non sopporterei il
dolore di vederla che mi odia o addirittura insieme ad un altro: mi
fa male il solo pensarci.
Tuo
caro amico, Draco "
Ripiegò
la lettera, certo su
quello che doveva fare: parlare con Potter e Weasley di quello che
stava succedendo anche se loro probabilmente se ne erano già
accorti
e avrebbero dovuto avere la stessa idea. Dovevano cercare un modo per
spiegare a Hermione tutto senza che lei si spaventasse.
In quel momento qualcuno bussò
alla porta nera del dormitorio.
"Sempra Serperio"
disse Blaise e la porta si aprì. Sapeva chi erano, Weasley e
Potter.
"Zabini, dobbiamo parlare"
disse il bambino sopravvissuto mentre Ron annuiva.
"Sedetevi" disse
Blaise indicando un divano "So già di cosa volete parlarmi,
l'ho detto anche a Draco e lui ha avuto l'idea di mandarla a Malfoy
Manor insieme a me appena dovesse ricordare qualcosa di specifico.
Come ben sapete però io sono un Serpeverde e non posso
sapere,
quindi, quando lei ricorderà qualcosa. Dovete essere voi a
"controllarla"." aggiunse poi sedendosi a sua volta.
Ron ed Harry annuirono, poi Harry prese la parola
"Il piano di Malfoy non fa
una piega Zabini, e nemmeno la tua osservazione ma... quando Hermione
ricorderà tutto, come faremo a impedire che lei vada in
confusione
perchè anche se si sta innamorando ancora una volta di
Malfy, è
inevitabile che si chieda perchè ha delle immagini di loro
due
insieme?" disse Harry.
"Beh, quando ricorderà
voi non dovrete fare altro che fare un incantesimo chiamato "Blocca
pensieri", è un incantesimo che blocca la memoria per
qualche
ora: praticamente la mente di Hermione si fermerà sul
pensiero
appena ricordato e svenirà. Solo la persona inerente al
ricordo può
svegliarla con la formula "Sblocca Pensieri", quando la
porteremo a Malfoy Manor, Draco pronuncierà l'incantesimo e
la mente
di Hermione ricomincerà a funzionare da dove si era
interrotta."
disse Blaise mentre Harry e Ron ascoltavano attenti.
"Va bene. Faremo così
allora. Arrivederci Zabini" dissero i due dopo aver finito di
ascoltare.
"Arrivederci " disse
Blaise dopo che la porta fu chiusa.
Angolo Autore: è
da un po' che non posto capitoli ma come ho detto nel capitolo
precendente a questo, avevo gli esami da finire, da cui sono passata
con il voto più alto :) comunque, cose inutili a parte,
spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Buon viaggio a
vederci, Cucciola...
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Capitolo 5 *** Ricordo di un bacio ***
Un miracolo dimenticato...
Capitolo
5:
Hermione dopo qualche ora
passata a leggere tranquilla in camera sua, sembrava aver dimenticato
tutto ciò che riguardava Malfoy o almeno pensava di averlo
diementicato.
Uscì dalla sua stanza con il
sorriso sulle labbra. Le lezioni del pomeriggio sarebbero iniziate
fra un'ora, prima tra tutte Pozioni. Piton aveva dato da fare 10
pergamene sulla pozione dell'Armortentia che poi avrebbero
sperimentato in classe. Lei aveva scritto esattamente 10 pergamene in
modo che il professore non avesse nulla da ridire. Mise il libro
nella borsa e decise di andare in biblioteca a restituire un libro
molto interessante sulle creature della valle magica.
Mentre camminava per i corridoi
incontrò Harry e Ron che uscivano dal corridoio che portava
al
dormitorio dei serpeverde. Curiosa di sapere il motivo per cui vi
erano andati, li fermò.
"Harry,Ron" disse
Hermione con un sorriso e i due sorrisero contenti che la loro amica
si fosse calmata
"ciao Herm" dissero
infatti con un sorriso a trentadue denti
"Come mai siete usciti dal
corridoio che porta alla sala comune dei Serpeverde?" chiese
Hermione
"Chi?" chiese Ron
ingenuamente
"Come chi, Ron? Voi!
Perchè siete spuntati fuori da quel corridoio? Che mi state
nascondendo?" chiese Hermione mentre la sua rabbia cominciava a
salire
"Siamo andati da Zabini"
disse Ron velocemente per poi mettere entrambe le mani a tappare la
sua boccaccia: non doveva dirle nulla!
"Zabini?!? E perchè mai
sareste dovuti andare da Zabini??" chiese la riccia
"Emh..." Harry non
sapeva che dire, non poteva certo dirle la verità! "Beh,
siamo
andati da Zabini perchè pensavamo che lui avesse una cotta
per Ginny e ci stesse provando con lei, così sono andato a
farlo
ragionare e mi ha detto che lui non aveva niente a che fare con Ginny
così ce ne siamo andati senza fargli nulla" disse Harry
pregando che quella scusa reggesse.
A quanto pare Hermione aveva
solo che Draco nei suoi pensieri perchè ci credette subito.
"Ah ok.. comunque perchè
non venite con me a riportare questo libro in biblioteca che poi
andiamo a lezione?" chiese Hermione
"Ok" dissero i due
mentre entrambi pensavano "Ce
l'abbiamo fatta per un pelo!"
Quando Hermione ebbe
riconsegnato il libro corsero nei sotterranei: mancavano poco
più di
cinque minuti e Piton non accettava nemmeno 1 solo secondo di
ritardo.
Arrivarono appena in tempo
perchè Piton non levasse 50 punti a testa e si sedettero per
cominciare la lezione.
"Consegnate le 10
pergamene di compito sull'amortentia e procuratevi gli ingredienti
necessari per la pozione scritti sulla lavagna." disse Piton con
voce glaciale mentre tutti si alzavano per consegnare i compiti e
prendere il materiale.
Poco dopo, Hermione stava
tagliando in fettine sottili una delle radici che servivano per la
pozione quando le venne un capogiro e vide tutto vorticare senza
sosta. Si appoggiò al banco, senza dare nell'occhio,
cercando di
calmarsi ma senza risultato. Harry come se percepisse lo stato della
sua amica, le si avvicinò e, vedendo che stava male,
richiamò
l'attenzione del professore.
"Professore, la signorina
Granger si sente male. Potrei accompagnarla in infermeria?"
chiese Harry mentre appoggiava le mani sulla schiena di Hermione.
Ron alzò lo sguardo
preoccupato ma Harry rispose con uno sguardo sicuro, come per dirgli
che non vi era nulla di cui preoccuparsi anche se, forse, era proprio
il contrario.
"Va bene vai" disse
Piton svogliato ritornando ai suoi fogli mentre Harry lasciava l'aula
di pozioni con Hermione vicino.
Stavano ancora camminando per
arrivare in infermeria quando Hermione si fermò di botto, si
mise le
mani nei capelli e, accovacciandosi per terra cominciò a
piangere.
Harry spaventato per la reazione dell'amica cercò di
accarezzarla,
di consolarla anche se non sapeva il motivo di quel pianto. Hermione
però non smetteva di piangere, anzi sembrava che non le
facesse
nessun "effetto" l'abbraccio di Harry che solitamente nei
momenti difficili la calmava.
"Hermione, calmati. Non
succeder nulla, devi stare tranquilla" diceva Harry sottovoce
cercando di tranquillizzarla ma non c'era verso, Hermione non
riusciva a sentire quello che le diceva, era come estraniata dalla
realtà, mentre ricordava un avvenimento che le aveva fatto
male.
Inizio
Flashback
Erano
sulla torre di astronomia, avevano appena fatto l'amore e Hermione
era sdraiata con la testa poggiata sul petto di Draco. Lui le
accarezzava i capelli e lei si beava delle su carezze facendo disegni
immaginari sul suo petto con le dita.
"Herm?"
chiese Draco attirando la sua attenzione
"Umh?"
disse lei
"La
guerra sta arrivando e non voglio perderti, come sai io sarò
dall'altra parte e non posso farci nulla se voglio proeggere la mia
famiglia. Ma non voglio che ti succeda niente" disse Draco e lei
si tirò a sedere guardandolo negli occhi
"Non
mi perderai Draco, staremo insieme per sempre ricordi? Io ti
amerò
per sempre perchè sei l'unica persona che mi fa stare bene e
non
riesco a starti distante per nulla al mondo. Sarei capace di
combattere da sola tutta la guerra magica avendo la sola certezza che
tu non mi abbanonerai mai" disse Hermione. Draco sorrise, un
sorriso amaro però che Hermione non vide perchè
si era sporta per
baciarlo. Draco la baciò con tutto l'amore che era in grado
di
provare perchè sapeva che quello sarebbe stato il loro
ultimo bacio.
Una lacrima scese dai suoi occhi ed Hermione la vide. Non capiva
perchè stesse paingendo ma poi tutto le fu chiaro. Lui non
poteva
darle quella certezza, non sarebbero stati insieme per sempre?!?
Lo
guardò confusa, impaurita da quello che forse sarebbe potuto
succedere.
Draco
vide che aveva capito, era davvero la strega più brillante
della sua
età.
"Sei
davvero la strega più brillante della tua età e
anche la più bella
a mio parere. Hai capito vero? Ma ascoltami, non è
perchè io non
voglia, se fosse per me scenderei in campo dalla tua parte e
combatterei insieme ma la mia famiglia verrebbe uccisa e non posso
fare questo a mia madre. Tu non ricorderai nulla di quello che
è
successo, cancellerò tutto ciò che riguarda noi
dalla tua memoria.
Non ricorderai e quindi non soffrirai mai." le disse e lei
scoppiò in lacrime
"No,
non voglio.. Io-io ti amo troppo per dimenticarmi di te, è
impossibile cancellare tutto quello che provo per te Draco!"
disse la grifona
"Ascoltami,
non è facile per te e non è facile nemmeno per
me. Ma io ti devo
proteggere perchè sei troppo importante per me. Dovrai bere
una
pozione che ti cancellerà i ricordi, cancellerà
me. Così sarai al
sicuro, con Potter e Weasley. Io ti amo Hermione, è per
questo che
devo cancellare i tuoi ricordi. Perchè se non ti ricorderai
di me,
non mi cercherai e rimarrai al sicuro." disse Draco
Hermione
era triste, Draco le disse di vestirsi, ormai era il momento di andar
via, lei doveva combattere una guerra giusta e lui doveva stare tra
le schiere nemiche per proteggere sua madre.
Quando
furono entrambi vestiti...
"Quando
avrai bevuto questa, ti verrà molto sonno. Durante il tempo
in cui
dormirai la pozione piano piano cancellerà tutto, domani
mattina
avrai un leggero mal di testa ma passerà subito. Ho
già detto tutto
ai tuoi amici" le disse per poi darle un ultimo bacio, un bacio
che conteneva disperazione, paura e molto, moltissimo amore che
entrambi provavano l'uno per l'altra.
Hermione
bevve la pozione e Draco le tolse la collanina che aveva al collo, la
sua collanina. Poi la riportò nel suo dormitorio quando
già stava
dormendo. La affidò ad Harry, sicuro che lui l'avrebbe
protetta e se
ne andò lasciando un ultimo sguardo alla sua amata che forse
non
avrebbe più rivisto.
Fine
Flashback
Non
si spiegava ancora perchè
vedeva queste "situazioni" che le sembravano così reali
tanto da sembrarle suoi ricordi. Lei, a quanto sapeva, non aveva mai
avuto niente a che fare con Malfoy ma era proprio quello il punto:
lei non lo sapeva.
Il suo cuore le diceva di
scoprire tutto e il suo cervello per una volta era d'accordo.
Agì
d'stinto mentre alzava il viso ancora nascosto nel petto di Harry e
con ancora leguance bagnate si alzò mentre Harry faceva lo
stesso.
In quel momento, proprio dal
corridoio oppostostava arrivando Blaise tutto trafelato. Aveva
infatti capito che se Hermione avesse ricordato qualcosa di
più
specifico, avrebbe certamente cercato una risposta e l'avrebbe
cercata dal diretto interessato che, forse, non era proprio nelle
condizioni di darle delle meritate spiegazioni.
"Granger, Potter!"
disse Blaise arrivando vicino a loro.
"Zabini? Che ci fai tu
qui?" chiese Hermione curiosa.
"Non ha molta importanza,
piuttosto sono venuto a chiederti una cosa.. che cosa hai ricordato
di recente su Draco Malfoy?" chiese Blaise sperando in cuor suo
che la ragazza non si fosse data delle spiegazioni sbagliate su
ciò
che realmente era successo due anni prima.
"Ho ricordato che ci
baciavamo, che lui mi amava e che io lo amavo ma non riesco a capire
perchè me lo ha fatto dimenticare.. perchè
è più che logico che
quello che ho visto non era un sogno ma un mio ricordo, era troppo
reale per non esserlo." disse Hermione convinta guardando negli
occhi la serpe che aveva davanti mentre Harry la guardava come per
essere certo che lei non cadesse in trance un'altra volta.
"Bene, era esattamente
quello che volevo sapere. Ma ti prego, non darti delle spiegazioni
sbagliate, aspetta che sia lui a spiegarti tutto con calma ok? Io
sono qui per accompagnarti se vuoi." disse Blaise sapendo
perfettamente che Hermione Granger non avrebbe accettato e non
perchè
lui era un Serpeverde, ma perchè era giusto che lei
affrontasse
tutto questo da sola, o meglio con Draco.
"Ti ringrazio per il tuo
aiuto Blaise ma credo di dover affrontare tutto questo da sola, non
darò delle conclusioni affrettate a tutta questa storia se
prima non
avrò sentito la spiegazione di Draco"
disse infatti
Hermione sentendo un piccolo brivido mentre chiamava il ragazzo per
nome.
Blaise annuì sorridendo, il
suo amico non era più solo adesso. Hermione avrebbe
riportato la
luce nella sua vita e di questo la serpe mora ne era convinta.
"Harry" disse
risoluta " devo andare a cercare Malfoy, non so perchè ma
devo
parlarci. È troppo strano quello che mi sta succedendo e se
nelle
mie visioni vedo lui, lui saprà di certo qualcosa." aggiunse
mentre lisciava la gonna e guardava fiera come una vera grifondoro il
suo migliore amico.
Harry sapeva che per Hermione
era importante come lo era per lui vedere la sua migliore amica
felice una volta per tutte.
"Lo so Herm. Vai e se
avrai bisogno di qualcosa devi solo mandare il tuo patronum e io
sarò
lì per te immediatamente" disse Harry accarezzandole una
guancia sorridendo mentre lei rispondeva al suo sorriso e annuendo ad
entrambi sparì. Non era smaterializzazione la sua, no
Hermione
odiava smaterializzarsi e aveva appreso un incantesimo che pochi
maghi conoscevano per sparire dal luogo in cui era e riapparire nel
luogo che pensava. Era simile alla smaterializzazione ma in
più non
avevi quello strano senso di nausa quando ritoccavi il suolo.
"Spero solo che Malfoy le
dia delle spiegazioni e non l'allontani da se un'altra volta, so che
Hermione non lo sopporterebbe" disse Harry guardando fuori dal
castello.
"Non lo farà Potter, ne
sono convinto. Questo per lui è un momento molto ma molto
delicato e
non credo che l'allontanerà ancora da se, non ora che ne ha
davvero
bisogno." disse Blaise e Harry seppur titubante annuì,
sperava
davvero che la sua amica per una volta dopo molto fosse felice.
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Capitolo 6 *** Non sei un sogno ***
Un miracolo dimenticato...
Capitolo
6:
Così Hermione si ritrovò
davanti al portone del Manor dei Malfoy. Un elfo le venne ad aprire
inchinandosi davanti a lei come se fosse una padrona.
"Milady, Mich sapeva che
signorina Hermione sarebbe tornata. Mich è contento del
ritrorno
della Milady" disse l'elfo inchinandosi il più possibile
"Mich, grazie ma io dovrei
vedere Malfoy" disse Hermione capendo che non era il momento di
chiedere perchè quell'elfo l'avesse chiamata Milady.
"Padroncino Draco?"
chiese Mich
"Si lui" disse lei
mentre l'elfo la faceva entrare
"Padroncino Draco è in
stanza da letto di padroncina Selenia" disse Mich indicando il
piano superiore
Hermione sentiva qualcosa di
familiare sia verso quell'elfo che nei muri di quella casa, ma non
per la guerra, bensì per qualcosa che la faceva sentire come
poche
altre volte a casa.
Arrivò in cima alle scale,
davanti a lei si presentava un corridoio molto lungo ma ben
illuminato da luci magiche e candele. Sapeva quale stanza avrebbe
dovuto aprire, lo sapeva bene il suo subconscio e il suo cuore.
Perchè lei ormai ricordava...
Ricordava di quando andava a
casa Malfoy, si sedeva sul letto di Draco e invece di fare l'amore
parlavano, dell'uno e dell'altra per conoscersi meglio e proprio in
una di queste chiacchierate, che si concludevano con il fare del
giorno, lui le aveva parlato di sua sorella. Di quella bambina che
era stata rifutata dal padre fin dalla nasciata, quella bambina che
in effetti un padre non l'aveva mai avuto. Quella bambina nascosta per
volere di una madre stanca di essere comandata, per volere di un
ragazzino che non aveva mai conosciuto l'amore ma che
inconsapevolmente lo donava agli altri.
Accellerò il passo, Hermione,
come se tutto quello che aveva appena ricordato le servisse come
fonte di coraggio. Ma si sa che ai Gifondoro il coraggio non manca
mai ed è per questo che Hermione, una volta arrivata davanti
alla
porta di legno scuro, bussò.
"Avanti" una voce
strascicata, di chi è stanco e affaticato, le venne in
risposta e
senza esitare aprì quell'uscio che la separava ancora una
volta dal
suo obbiettivo.
Entrò nella stanza poco
illuminata, probabilmente perchè la bambina stava dormendo
ma si
potevano intravedere i mobili che non avevano nulla a che fare con
tutto il resto del manor, erano diversi, moderni più 'vivi'.
Vide, grazie alla poca luce che
filtrava dalle tende, un letto con sopra qualcuno che dormiva e
accanto una persona accovacciata al bordo del letto, probabilmente in
ginocchio, ma comunque in una posizione molto scomoda.
"Dr-Draco" lo chiamò
per nome, così, senza neppure pensare, perchè le
parole le venivano
dal cuore.
Draco, a sentire quella voce
melodiosa che aveva sognato per tanto tempo, si alzò da
quella
posizione e, aperti gli occhi, si chiese se non fosse un
allucinazione. Vedeva infatti la sua Hermione, illuminata da quella
poca luce che vi era. Si alzò, con l'impulso di
abbracciarla,
stringerla forte finalmente ma, se fosse stata un illusione?
Si alzò, pian piano e si
avvicinò a quella visione celestiale, pronto a capire che
era solo
frutto della sua immaginazione. Hermione vide che Draco era
impaurito, inquieto, pensava che lei non fosse reale, lo capiva. Nel
suo cuore crebbe ancora di più quel sentimento che sapeva
aver
provato tempo prima e che si ripresentava più forte ora.
Sollevò un braccio e poggiò
la sua mano sulla guancia del ragazzo facendogli una leggera carezza.
Draco la guardava stupito: non era un allucinazione allora!
Poggiò
la sua mano su quella della ragazza e la premette contro il suo viso
per imprimersi quel tocco che da tempo aveva desiderato.
"Hermione, sei veramente
tu, non sei un sogno, un desiderio della mia immaginazione"
mormorò Draco mettendole un ricciolo dietro l'orecchio.
"Si.. sono io e non dovrai
allontanarmi mai più" disse e con uno scatto di coraggio
poggiò
le sue labbra su quelle di Draco che stupito in un primo momento non
rispose ma la ricambiò quasi subito tornando, dopo molto
tempo, a
respirare. La baciò piano, con dolcezza come se fosse solo
un sogno
e non volesse dimenticarlo, come se volesse imprimersi nella sua
memoria quel momento, per non lasciarlo più andare.
Dopo un tempo indefinito Draco
si staccò appena dalle labbra della ragazza e la
guardò con occhi
pieni di lacrime. Lacrime di gioia, lacrime d'amore.
"Stai piangendo Malfoy?"
chiese con un dolce sorriso Hermione accarezzando il volto del
ragazzo.
"No, i Malfoy non
piangono" disse lui con un piccolo ghigno che voleva però
essere un sorriso
"Ah giusto" disse lei
allora "Stai piangendo..... Draco?"
aggiunse
guandandolo con occhi carichi d'amore
"Si, sto piangendo
Hermione
perchè tu sei qui con me" disse Draco
stringendola tra le braccia e in quel momento Hermione si
sentì
finalmente completa.
Intanto
a scuola..
Harry Potter era tornato in
classe per terminare la lezione, dicendo che Hermione era in
infermeria. Ron gli si avvicinò.
"Non è andata in
infermeria vero Harry?"chiese Ron guardandolo strano.
"No, ha ricordato più
cose ed è andata al Malfoy Manor, da Malfoy" disse Harry
sottovoce cercando di non farsi sentire.
"E tu lo hai permesso
Harry! Non ti rendi conto che quello può anche farle del
male?"
chiese Ron cominciando ad alterarsi.
"Ron, devi avere fiducia
in Hermione, dopotutto è la strega più brillante
della nostra
generazione ed anche di tutto il mondo magico, saprà cosa
pensa e
cosa fa non credi?" chiese il bambino sopravvissuto al suo amico
di sempre.
"Si Harry, hai ragione ma
Herm è nostra amica e non vorrei mai che le accadesse
qualcosa di
brutto dopo tutto quello che abbiamo e ha passato." disse Ron
girandosi e cominciando a seguire la lezione.
"Lo spero Ron.."
disse Harry sottovoce per non farsi sentire ne da Ron ne da nessun
altro. Lui sapeva bene che Hermione era in buone mani, che Malfoy non
le avrebbe mai fatto del male, lui l'amava. Ma sapeva altrettanto
bene che i Malfoy erano considerati ancora dei Mangiamorte, seppure
Draco non aveva mai fatto nulla, e questo era uno dei grandi problemi
che preoccupavano Harry ma anche Draco stesso.
Erano pochi i Mangiamorte
ancora in circolazione ma quelli che ancora non erano dietro le
sbarre di Azkaban erano, forse, i più temuti e spietati.
Harry sperava solo che la sua
amica e quasi sorella tornasse il prima possibile a scuola, tutto
qui.
Angolo
Autore:
Questo
è un capitolo un po' più corto degli altri, il
motivo è perchè è un capitolo di
passaggio. Il prossimo capitolo sarà anche esso un capitolo
diciamo di passaggio ma che ci spiegherà un po' meglio la
storia da un altro punto di vista. Spero che il capitolo vi sia
piaciuto e aspetto i vostri pareri.
A
presto, cucciola
|
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Capitolo 7 *** Selenia ***
Un miracolo dimenticato...
Capitolo
7:
Angolo Autore:
Salve :) premetto che questo
capitolo sarà un po' diverso dagli altri.(anche molto
più corto in effetti) Infatti volevo presentarvi
come si deve questo nuovo personaggio e lo voglio fare al meglio. Per
cui da adesso narrerà Selenia, parlando di tutta la sua vita
fino a
questo momento e ricordando alcuni episodi che sono fondamentali
anche per lo svolgimento della storia. Mi scuso per il ritardo ma ho
avuto dei problemi con il computer e ho dovuto portarlo a riparare,
spero che il capitolo mi vi piaccia e pregherei di lasciare qualche
commento se volete. Buona lettura
In
uno dei cartoni babbani che
ho visto quando ero piccola ho sentito dire una frase che mi ha
sempre colpita:
"Il
modo in cui si viene al mondo è irrilevante,
è
quello che fai del dono della vita che stabilisce chi sei"*
Ed
è proprio vero, non contano
poi molto le tue origini, se sei ricco o povero come un elfo
domestico. Se hai il sangue puro o sei un mezzosangue.
E questo io l' ho capito,
nonostante sia figlia di Narcissa Black in Malfoy e di Lucius Malfoy.
C'è un piccolo dettaglio che
forse nessuno conosce, anche perchè sono davvero poche le
persone
che mi hanno conosciuta; a partire dal mio salvatore,
ovvero
mio fratello Draco. È stato lui a portarmi via quando l'uomo
che
dovrei chiamare padre ha incaricato la mia mamma di uccidermi. Non
voleva dividere il patrimonio, diceva. E così non mi ha
riconosciuta
come figlia sua ma non me ne può fregare un accidente. Io ho
mia
madre e ho Draco, non desidero nessun altro.
Draco Lucius Malfoy,
primogenito di Narcissa e Lucius Malfoy, perfetta unione delle due
famiglie più antiche e ricche dell'intera inghilterra e
unico erede
di tutto il patrimonio Black e di quello Malfoy. Ma io lo considero
solo il mio fratellone.
È stato con me sempre, fin
dalla mia nascita. È stato lui a portarmi via dal Manor, lui
ad
avermi nascosta per tutto questo tempo. Praticamente gli devo la
vita.
Ora però parliamo un po di me.
Mi chiamo Selenia Malfoy e non sono stata riconosciuta dalla legge
magica come figlia legittima anche se vi posso assicurare che
sono la
secondo genita di Lucius Malfoy. Ho i capelli lisci e di un biondo
platino come quelli di mio fratello. Gli occhi sono grigi come quelli
di tutta la mia famiglia ma a differenza loro i miei hanno dei
riflessi del mio colore preferito, il lilla. Ho imparato ad usare la
magia da quando ero piccola, solo con l'aiuto di mio fratello e di
una sua vecchia bacchetta di quando era giovane. Diceva che un giorno
mi avrebbe portato fuori alla luce del sole e che, se fosse stato
necessario, sarebbe andato contro tutto e tutti per riconoscermi come
sua sorella. Ma quel giorno penso non arriverà mai e non
gliene
faccio una colpa, sia chiaro. Penso solo che lui abbia altre cose
più
importanti da fare che pensare a sua sorella.
Draco si è sempre fatto vedere
come una persona rigida, ferrea, di ghiaccio puro ma io so che non
è
così. E solo stato cresciuto senza conoscere l'amore. In
effetti con
un uomo come Lucius a fargli da padre non so quanto amore si possa
ricevere. Mia madre cercava di accudirlo ma Lucius era sempre
lì e
non permetteva che la moglie lo allevasse come ogni madre dovrebbe
fare.
Con me è stato un po' diverso:
so che mio padre ha incaricato mamma di uccidermi e che Draco invece
mi ha portata via, nascondendomi in un manor che ormai nessuno
conosceva più.
Ho passato tutti questi anni
praticamente chiusa in un castello con cinque elfi domestici che mi
accudivano in tutto e per tutto.
Draco veniva da me ogni volta
che poteva, mi raccontava di Hogwarts, di come quella scuola fosse
fantastica, mi raccontava delle sue paure, dei suoi tormenti e di
come una ragazza gli teneva testa in modo esemplare, Hermione.
Io sapevo già che prima o dopo
Hermione sarebbe diventata qualcosa di più per mio fratello
e io
speravo veramente che quella ragazza portasse a Draco un po' di
amore, oltre a quel poco che io e mia madre riuscivamo a dargli.
Un giorno mi disse che era
riuscito a baciarla, che si era dichiarato e che lei lo ricambiava,
ero felice per lui. Purtroppo però poi Draco non venne
più a
trovarmi, e piano piano mi intristii. Ero triste e sola, mia madre mi
scriveva delle lettere in cui però mi diceva che
nè Draco nè lei
potevano più farmi visita. Sapevo che quella scelta non era
la loro,
loro infatti non mi avrebbero mai abbandonata. Fu così che
per
questi ultimi due anni non vidi più ne mio fratello ne mia
mamma. Un
elfo, mi disse che c'era una guerra in corso, una guerra sbagliata,
contro un pazzo che aveva delle idee malsane in testa ma che mio
padre adorava come un dio.
Mi faceva schifo sapere che mio
padre era sceso così in basso, convincendo il suo signore a
marchiare persino mio fratello come se fosse una bestia. Lui si
oppose con tutte le sue forze e anche grazie all'aiuto di mia madre
tradì quella "nobile" causa che mio padre continuava ad
imporgli.
Sparì dal manor, e con lui mia
madre. Grazie all'aiuto del ministro, dopo la guerra mio padre venne
mandato ad Azkaban e mia madre intimamente ne fu felice. Era stanca
di essere sottomessa dall'uomo che assomigliava a colui che aveva
amato tempo prima solo nell'aspetto e nessuno gliene fece una colpa.
Io però continuavo a non
ricevere notizie e piano piano mi ammalai di una malattia che non
è
curabile. Quando un elfo andò a chiamare il medimago lui mi
disse
che era una malattia rara e molto pericolosa. Non era conosciuta la
causa ma lui mi spiegò che probabilmente era dovuta alla
carenza di
magia nel mio corpo. Magia che non avevo più utilizzato per
ben due
anni, visto che non sapevo usarla molto bene con una bacchetta che
non era la mia. Così quell'energia si era assopita finendo
con il
cominciare a spegnersi.
Passai i mesi a letto perchè
ero molto debole, tra continue infusioni di energia magica e pozioni
specifiche per il mio caso, non avevo forze che per mangiare quello
che gli elfi con molta dedizione mi preparavano e mi facevano
mangiare quasi di forza.
Mia madre e mio fratello non
sapevano della mia malattia dato che erano introvabili. Quando un
elfo domestico mi disse che la guerra era finita, dovetti aspettare
ancora qualche settimana prima che mia madre ritornasse in compagnia
di mio fratello che era abbastanza distrutto sia fisicamente che
psicologicamente.
Si allarmarono appena seppero
della mia malattia e richiamarono quel medimago che mi aveva visitata
la prima volta. La soluzione era comprare una bacchetta che fosse la
mia e cominciare gradualmente la riabilitazione ma non era semplice
perchè per recuperare forze il mio corpo aveva reagito
facendomi
cadere nel coma magico.
Ancora ora, sono nel mio letto
a "dormire" un sonno magico tra la vita e la morte, mentre
percepisco accanto a me una potenza magica che non mi abbandona.
Probabilmente è Draco, che non si separa dal mio letto anche
se in
teoria dovrebbe essere a scuola.
In certi momenti ho visto la
luce nel buio del mio sonno, ho visto come uno spiraglio che non
riuscivo a raggiungere che per pochi secondi, troppo pochi per
riuscire ad aprire gli occhi.
Ora riesco a sentire un'altra
energia nella mia stanza, ed è molto potente, tanto quanto
quella di
Draco. Vedo di nuovo la luce e stavolta è molto
più forte e mi sta
innondando. Devo fare in fretta e cercare di aprire gli occhi. Ecco
ci sono quasi....
*
è tratto dal film pokemon 'Mew VS Mewtwo' hahaha :) scusate
ma mewtwo mi ha ispirato e gli dovevo come minimo una piccola frasetta
XD
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Capitolo 8 *** La vera natura di Draco Malfoy ***
Un miracolo dimenticato...
Capitolo 8:
Angolo
Autore:
Salve;) nello scorso capitolo
abbiamo visto una Selenia che "correva" verso una luce
potente dopo aver sentito un'altra energia come quella di Draco
entrare nella stanza. Ora tornerò a narrare come sempre,
sperando
che capiate dal punto in cui mi sono interrotta.
Buona lettura
I
due ragazzi erano ancora
abbracciati di fronte al letto di Selenia quando un mugolio li
incuriosisce.
"Ma che.." comincia
Draco voltandosi verso il letto di sua sorella vedendo che si sta
stropicciando gli occhi. Si stacca da Hermione che ha un gran sorriso
in volto e corre vicino a sua sorella.
"Sel! Come ti senti?"
chiede Draco a sua sorella mentre le appoggia la mano sulla sua
fronte per tastarle la temperatura e vede che la febbre è
scesa del
tutto.
"Draco mi sento bene! Non
sono debole, sento l'energia magica che scorre di nuovo" dice
Selenia con le lacrime agli occhi mentre abbraccia il fratello che in
quel momento non può far altro che stringerla a sua volta.
Hermione si commuove, dopo
tutto non è cosa di tutti i giorni veder sorridere e
piangere Draco
Malfoy.
"Se dici di sentirti bene
io avviso nostra madre e la McGranitt per poter far ritorno a scuola
insieme a te" disse Draco evocando un patronus per Narcissa e
uno per la professoressa.
"Insieme? Ma io ho cinque
anni in meno di te Draco!" disse Selenia che in effetti era
più
piccola di lui.
"Non importa, hai la
conoscenza pari alla mia quindi potrai benissimo affrontare un esame
e passare direttamente al tuo settimo anno." disse Draco con un
piccolo sorriso, orgoglioso che sua sorella fosse così
intelligente.
"Va bene allora"
disse Selenia e si alzò dal letto. "vado a farmi una doccia
e a
cambiarmi" aggiunse uscendo dalla stanza. Hermione e Draco in
quel momento si guardarono negli occhi.
"Hermione, non puoi
immaginare quanto sono felice del fatto che tu sia qui con me. Ma ci
sono tante cose che ti devo spiegare, a cominciare dal motivo per cui
ti ho cancellato la memoria" disse Draco avvicinandosi e
accarezzandole la guancia.
"Mi spiegherai tutto poco
alla volta e non ti devi preoccupare perchè io rimarro qui
con te"
disse Hermione per poi fargli una leggera carezza. Draco
sospirò,
pronto per dirle tutto quello che era successo e cosa lo aveva spinto
a cancellarle la memoria, ma il patronus di un gatto li interruppe e
cominciò a parlare con la voce della professoressa
McGranitt.
"Signor
Malfoy, sono
contenta che sua sorella si sia ripresa ed è con molto
piacere che
le permetto di portarla qui, ad Hogwarts per averla al suo fianco.
Ovviamente dovrà partecipare a corsi e lezioni affiancata da
lei e
dalla signorina Granger che come so è con lei. Aspetto tutti
e tre
al confine di Hogwarts dove vi atenderà il guardiacaccia che
vi
scorterà personalmente al castello. Potete trovare tutto
l'occorrente per la signorina Malfoy come ben sapete a Diagon Alley.
A presto" disse la voce per poi lasciare che il patronus
sfumasse come nebbia.
"Bene,
direi che possiamo
anche avvisare Selenia ed andare a Diagon Alley no?" chiese
Hermione con un sorriso e Draco capì che non era quello il
momento
delle spiegazioni, ci sarebbe stato tempo per esseuna volta tornati a
scuola e sistemata questa nuova situazione tutto sarebbe stato
perfetto.
"Certo" disse Draco e
come a farlo a posta in quel momento entrò Selenia nella
stanza.
"Allora fratellone?"
chiese la ragazzina guardandolo piena di aspettative.
"Allora adesso facciamo il
baule e andiamo a comprare tutto l'occorrente. Andrai ad Hogwarts"
disse lui con un sorriso fiero.
"Mi presti la bacchetta?"
chiese allora sua sorella e lui gliela porse. Con un gesto del polso
da sotto il letto apparve un baule che si aprì. Selenia
stavolta usò
la mano libera e l'agito come se volesse acciuffare qualcosa. In un
secondo tutti i suoi vestiti e gli effetti personali si piegarono
all'interno del baule. Hermione rimase sbalordita e Draco
ridacchiò
vedendo la sua espressione stupefatta.
"Ma come?" chiese
sbalordita Hermione e Selenia sorrise per poi risponderle.
"Beh a quanto pare sei
molto potente Hermione, perchè sono al massimo delle mie
forze, era
da tanto che non usavo le mani per lanciare incantesimi!" disse
sorridendo felice ed Hermione ancora più confusa non
capì il senso
della sua frase.
"Quando saremo più
tranquilli ti spiegherò meglio ma comunque si tratta di due
auree di
energia completa, cioè quel diciamo "meccanismo" che mi ha
portata fuori dal coma magico." disse Selenia ed Hermione
annuì,
ne aveva sentito parlare ma non aveva mai approfondito l'argomento
perchè era magia rara e molto potente.
"Spiegherai ad Hermione
più tardi Sel, ora è meglio andare a Diagon
Alley" disse Draco
con un piccolo sorriso ed Hermione con la bacchetta in mano li fece
sparire per poi sparire anche lei.
"Ma che?!?" si chiese
Draco trovandosi tuttod'un tratto davanti alla Gringott.
"Scusate, ma odio
smaterializzarmi e così vi ho fatti sparire diciamo insieme
a me"
disse Hermione in imbarazzo.
"Ma quelli non sono
incantesimi più potenti rispetto a ciò che ci
insegnano ad
Hogwarts?" chiese Draco
"Si ma.. io ho preferito
apprenderli" disse Hermione pensando ad anni prima quando
avrebbe fatto di tutto pur di essere all'altezza dei purosangue, alla
sua altezza pur di non essere derisa e umiliata
ancora.
Si incamminarono, Selenia
davanti che ammirava tutte quelle meraviglie e Draco dietro con
Hermione di fianco.
"So cosa intendevi prima..
e voglio dirti subito una cosa. Ero io ad essere inferiore, non tu.
Solo che non lo capivo, ero solo un bambino che voleva rendere
orgoglioso il proprio padre ascoltandolo in tutto e per tutto."
disse Draco senza guardarla in faccia ma sicuro che avrebbe compreso
ciò di cui stava parlando.
Hermione fece per rispondere, ma
venne interrotta da Selenia che voleva entrare nel negozio di
animali.
"Posso averla Draco?"
chiese Selenia con gli occhi dolci rivolgendosi al fratello ed
indicando una splendida civetta nera con gli occhi azzurri che quasi
sembravano irreali.
"Certo" disse il
ragazzo per poi rivolgersi alla commessa.
"Vorremo questa civetta"
disse con il suo solito tono ghicciato e la commessa, un po'
impaurita, consegnò l'animale senza fiatare mentre Draco
pagava con i
galeoni la somma scritta sul cartellino.
Fu Hermione a biascicare un
'grazie' per entrambi. E Draco in cuor suo le fu grato, non riusciva
a dare molto 'calore' quando era in pubblico, anzi sembrava proprio
un pezzo di ghiaccio rigido e freddo.
Dopo
quasi due ore di continui
giri Draco, Selenia ed Hermione avevano acquistato tutto per la
ragazzina ed erano pronti per far ritorno ad Hogwarts.
La McGranitt li aspettava
appena furoi Hogwarts e loro con un incantesimo di Hermione
apparirono poco distante.
"Selenia, sei pronta?"
chiese Draco con un piccolo sorriso e lei annuì convinta.
Hermione sorrise pensando che,
dopo tutto, le serpi non erano poi così male. Soprattuto le
sue due
serpi. Così camminando uno affianco all'altro arrivarono
davanti
alla McGranitt.
"Buongiorno, signor
Malfoy, signorina Granger, come avevo detto attraverso il mio incanto
patronus, la signorina Malfoy sarà affidata ad entrambi per
tutelarla e proteggerla. Per questo motivo le lezioni che
frequenterà
saranno le vostre. Lei, signorina Granger, oltre all'affidamento
avrà
anche il compito di assicurarsi che la signorina Malfoy apprenda
tutte le materie al meglio in modo da essere al vostro stesso
livello, cosa che sicuramente saprà fare. Bene, ora
entreremo ad
Hogwarts e lì la signorina Malfoy verrà smistata
nel mio ufficio
per poi essere presentata a tutti gli studenti in Sala Grande per la
cena. Vogliate seguirmi" disse la McGranitt e tutti e tre,dopo
aver annuito entrarono ad Hogwarts con un incantesimo della McGranitt
che li fece apparire direttamente davanti al suo ufficio.
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Capitolo 9 *** Una nuova alunna per Hogwarts ***
Un
miracolo dimenticato...
Capitolo 9:
Intanto
nella sala comune di
Serpeverde, Blaise Zabini era sdraiato sul letto e osservava il
soffitto senza vederlo realmente. La sua mente era infatti molto
concentrata in un preciso argomento: Draco Malfoy. Il suo amico non
era ancora tornato, eppure il suo incredibile sesto senso gli diceva
che era tutto ormai apposto. Allora perchè non era ancora
ritornato?
A quanto ne sapeva nemmeno Hermione era ritornata e questo voleva
dire due cose: nella migliore delle ipotesi, lei era con Draco, nella
peggiore, era scappata dopo aver lasciato Draco in pessime condizioni.
"Spero
vivamente che sia la prima ipotesi" pensò
Blaise allora "so
bene quanto Draco tenga ad Hermione e, anche se lei tiene a lui,
l'orgoglio di entrambi avrebbe potuto mettersi in mezzo nel momento
più inopportuno e rovinare tutto."
E mentre Blaise pensava questo,
c'era un'altra persona, dalla parte opposta del castello, che pensava
la stessa identica cosa.. ..o quasi.
"Harry!
Non è ancora
ritornata ed è quasi ora di cena!" diceva ogni cinque minuti
Ron all'amico.
"Lo so Ron. È da quando
siamo arrivati in sala comune che continui a ripeterlo ogni cinque
minuti." disse Harry esasperato. Oltre ai pensieri che lo
tormentavano, doveva esserci anche Ron a ricordargli che Hermione non
era ancora ritornata.
Dopo
qualche ora nell'ufficio
della professoressa McGranitt, Selenia era seduta sulla seggiola con
davanti Draco ed Hermione, mentre la McGranitt prendeva il capello
parlante per smistarla nella sua casa di appartenenza ad Hogwarts.
"Bene, ora metterò il
cappello parlante sulla tua testa e lui ti dirà di quale
casa farai
parte. Ogni cosa buona che farai, porterà punti alla tua
casa, quando
invece farai qualcosa contro il regolamento verranno tolti dei punti.
Le case sono quattro: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e
Serpeverde." disse la McGranitt per poi posizionare il capello
sulla testolina bionda di Selenia.
"Mmh.. Malfoy eh? Saprei
già dove metterti dal cognome, ma voglio prima controllare
cosa c'è
nella tua testa. Allora... sei molto intelligente al pari dei
migliori corvonero, in tassorosso non ti ci vedrei però..
poi hai
avuto un passato molto difficile, ma con coraggio hai riso in faccia
al tuo ripugnante destino e sei andata avanti fiera, come un vero
grifone. Serpeverde è l'antica casa della tua famiglia e tu,
come
ogni Malfoy, sei astuta, accetteresti qualsiasi condizione pur d'avere
ciò che vuoi. Per cui sono indeciso.. dove ti metto? Dove ti
metto?
Si, ci sono.. penso che starai più a tuo agio a Serpeverde
con tuo
fratello" disse il cappello parlante e Selenia scese dalla sedia
andando ad abbracciare suo fratello.
"Congratulazioni signorina
Malfoy, ora anche lei è una studentessa di Hogwarts" disse
la
McGranitt con un piccolo sorriso " ora andiamo, la cena sta per
iniziare. Signor Malfoy, signorina Granger, voi entrerete al fianco
della signorina Malfoy. Poi la signorina Granger andrà a
sedersi a
Grifondoro e il signor Malfoy accompagnerà la sorella alla
tavola di
Serpeverde. Andiamo" aggiunse mentre gli altri annuivano.
Una
volta arrivati davanti alla
sala grande, sapendo che tutti erano già seduti ai propri
tavoli, la
professoressa McGranitt mormorò un silencio ed
entrò nella
sala seguita da Draco, Selenia e Hermione.
C'era chi indicava con
disprezzo, chi era stupito nel vedere Hermione Granger con Draco
Malfoy ancora una volta, chi si chiedeva chi fosse quella ragazzina
bionda che stava tra i due.
"Maghi e Streghe di
Hogwarts, come potete vedere abbiamo una nuova studentessa nella
nostra scuola di Magia e Stregoneria. La signorina Selenia Malfoy,
sorella di Draco Lucius Malfoy. Come da tradizione, la signorina
Malfoy è stata smistata prima della cena e la sua casa di
appartenenza è Serpeverde. Tuttavia, vorrei che
l'accoglieste nel
migliore dei modi anche voi Grifondoro. Come potete vedere la
signorina Malfoy è stata affiancata da suo fratello e dalla
signorina Granger di Grifondoro che la proteggeranno e la
tuteleranno. Bene, ora possiamo pure cenare." disse la McGranitt
per poi mormorare un finitem
incantate mentre Hermione, Draco e
Selenia si sedevano.
Durante
tutta la cena, quasi
tutti gli studenti di Hogwarts parlavano della nuova arrivata,
Selenia e non mancavano di certo i commenti negativi.
"Quanto mi danno fastidio"
disse Hermione per poi appoggiare la forchetta vicino al tavolo: le
era passata la fame.
"Chi Herm?" chiese
Ron con la bocca ancora piena.
"Ron per l'amor del cielo
parla con la bocca vuota. Herm, è normale, tutti hanno
sempre dei
pregiudizi. Prima o poi la smetteranno" disse Harry facendo una
faccia schifata per Ron e uno sguardo convincente all'amica.
"Spero che la smettano
presto" rispose lei osservando la tavolata di Serpeverde e
incontrando un paio di occhi grigi che la guardavano come li guardava
lei. Draco. Avrebbe dovuto parlargli, forse dopo poteva.
Così
dopo cena, quando tutti o
quasi erano rientrati nei dormitori, Draco venne preso e rinchiuso in
una stanza con un incantesimo. La luce era spenta ma sentiva che
c'era qualcuno lì con lui.
La persona in questione sigillò
la porta e la insonorizzò facendo leggermente paura a Draco.
"Chi sei?" chiese con
voce fredda e poi sentì un profumo avvicinarsi, il suo
profumo
e si rilassò impercettibilmente allungando le mani e
attirandola a
se.
"Non credevo che potessi
fare cose del genere Granger" disse baciandole il
collo e
lei sospirò sentendo i brividi impossessarsi del suo corpo.
"Sei tu che mi fai questo
effetto" mormorò lei ansimando e di conseguenza facendo
eccitare lui più del dovuto.
"Herm, percè mi hai
portato qui?" chiese lui, non voleva 'fare' tutto così in
fretta. Sapeva che lei voleva parlare.
"Devo chiederti un paio di
cose, devo capire meglio" le disse allora lei poggiando la testa
sul suo petto e lui sorrise, era così piccola e indifesa a
volte ed
era solo sua.
"Da quando hai ritrovato
la memoria, non c'è mai stato tempo per dirti nulla, tra i
preparativi per Selenia e tutto il resto. Ma io ti voglio con me
Hermione. Sono stato troppo tempo senza la tua luce e mi sentivo
perso, ma sapevo che era per il tuo bene. Ora però
è tutto finito,
tu sei qui, con me e ricordi tutto. E vorrei tanto che fossi sempre
con me, quindi.. vuoi essere la mia ragazza alla luce del sole?" gli
chiese Draco accendendo la luce con bacchetta e guardando negli
occhi Hermione che era con le lacrime agli occhi.
"Anche io voglio stare con
te, Draco. Promettimi solo che questa volta non mi allontanerai mai
più" gli chiese lei, aveva paura che ancora una volta Draco
pensasse per il suo bene. Ma lei voleva stare con lui e se questo
voleva dire correre i rischi, lei lo avrebbe fatto.
"Te lo prometto Hermione"
e dopo queste parole lei sorrise, avvicinandosi a lui e dandogli un
bacio dolce, di quelli che si danno solo per puro amore.
Draco se la strinse fore a se
mentre continuavano a baciarsi, non l'avrebbe più lasciata
andare,
per nessun motivo al mondo.
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Capitolo 10 *** Ritorno a vivere ***
Un
miracolo dimenticato...
Capitolo
10:
Quella sera Hermione non
rientrò nel suo dormitorio e molti se ne accorsero e
cominciarono a
chiedersi il motivo. I più temerari azzardavano l'ipotesi
che avesse
trovato un ragazzo. Altri invece rispondevano che per la ligia e
bacchettona Hermione Grenger nessuno si spendeva. Immaginatevi poi la
mattina successiva quando entrò accompagnata dallo scapolo
più
bello di Hogwarts, Draco Malfoy.
Hermione quella mattina si era
svegliata di buon umore accorgendosi che le sue coperte non erano del
colore che ricordava, infatti erano.. verdi e argento.
Poi si
accorse anche che c'era un'altra persona nel 'suo' letto. Un angelo
biondo, l'angelo che amava. Sorrise, pensando che finalmente era dove
voleva essere.
Draco aprì gli occhi, convinto
di aver fatto un altro dei suoi stupendi sogni ma si accorse che
c'era una cascata di riccioli scuri al suo fianco. Hermione. Sorrise
come un bambino e si accocolò su di lei abbracciandola e
cominciando
a baciarle il collo.
"Non sei solo un sogno
questa volta.. Ah amore quanto mi sei mancata!" mormorò il
ragazzo facendo sorridere e brillare gli occhi ad Hermione.
"Buongiorno mio principe,
dormito bene?" chiese Hermione baciandolo piano sulle labbra.
"Oh si, con te al mio
fianco si dorme benissimo" disse lui tra un bacio e l'altro e si
mise sopra di lei ammirandola.
"Sei stupenda, ma io ti
preferisco senza questi pizzi addosso anche se sei sexy lo stesso"
disse lui accarezzando piano il reggiseno rosso con i bordi neri
interamente di pizzo e lei arrossì mordendosi il labbro. Lui
come
risposta sorrise immergendosi nei suoi capelli e cominciando a
baciarle languidamente il collo provocandole una marea di brividi di
puro piacere.
"Dobbiamo alzarci lo sai"
gli disse ma in realtà lo diceva più a se stessa,
se avesse potuto
sarebbe rimasta lì con lui sempre. Sapeva che lui la voleva
da
morire e per lei era lo stesso ma la sera prima si erano addormentati
abbracciati dopo aver parlato e non avevano concluso nulla.
"Lo so.. però devo darti
un paio di cose" disse lui anzandosi dal letto e camminando
tranquillo fino al comò. Hermione rimase a guardarlo..
schiena
tonica, perfetta, le gambe abbastanza muscole grazie al quiddich e il
sedere, era un sedere perfetto.
"Se continui a guardarmi
mi consumi" ridacchiò lui sentendo lo sguardo di lei sul suo
corpo.
Poi si voltò con un sacchetto
di velluto nero.
"Allora, qui c'è la tua
collana. Quella che ti ho tolto quando ti ho dato la prima dose di
pozione." le disse aprendo il primo cofanetto e lei sorrise
vedendo la collanina che gli aveva regalato molto tempo prima. Draco
le spostò i capelli da un lato e le allacciò la
collana lasciandole
un'altra scia di baci dalla clavicola alla nuca.
"è bellissima"
mormorò Hermione cominciando a predersi, ma lui, intuendo
cosa
sarebbe successo se non fosse staccato in fretta, si
allontanò di un
poco e prese un altra scatolina.
"Ti devo dare anche un
altra cosa, una cosa che molti guarderanno. È il segno che
voglio
stare solo e sempre con te. Questo" le disse per poi aprire una
scatolina di velluto scuro e mostrarle l'anello all'interno.
Hermione portò entrambe le
mani davanti alla bocca: era semplicemente bellissimo. Sapeva che
quell'anello era l'unico al mondo. L'anello dell'amore. Forgiato nei
tempi antichi e tramandato di famiglia in famiglia. Non sapeva che
però appartenesse ai Malfoy.
"Questo è uno degli
anelli più antichi che esistano. Me lo sono fatto dare da
mia madre
e ora è tuo." disse Draco prendendolo dalla sua scatolina e
infilandolo al dito di Hermione che, emozionata, non aveva ancora
spicciato parola.
"è tutto così magnifico
Draco" disse lei abbracciandolo e baciandolo. Era davvero
felice.
"Farei di tutto per te,
perchè ti amo. Non ho mai provato niente di simile per
nessuna
ragazza al mondo. Tu sei perfetta, bellissima, intelligente e mi
piace tutto di te. Anche quando fai la so-tutto-io. Ti amo
così
tanto che ho sempre la tremenda paura di perderti ancora e ricadere
in quell'abisso che ho provato durante la guerra." le disse lui
tenendola stretta a se. Non si era mai aperto in quel modo con
nessuno, tranne che con Blaise ma lui era il suo migliore amico, lei
era la donna che amava.
"Ti amo anche io Draco e
ti prometto che non mi perderai mai. Dovessi morire per te, non ti
abbandonerò mai. Quello che hai fatto per me e tutto questo,
è
stupendo e non ho parole per descriverlo ma ti amo da morire. Voglio
che tutti sappiano che sono tua, tua e di nessun altro e che tu sei
mio, mio e solo mio." le disse lei guardandolo negli occhi che
in quel momento erano azzurri e limpidi e brillavano di luce propria.
Si baciarono ancora, fino a rimanere senza fiato. Poi Hermione
appellò i suoi vestiti e si vestì lì,
nella sua camera. Draco la
guardava, senza perdersi un solo movimento ed era così bella
mentre
faceva dei gesti così ordinari e abituali che ai suoi occhi
sembravano perfetti e delicati.
"Anche tu se continui a
guardarmi mi consumi sai Malfoy?" chiese lei con un sorrisetto
che anche Draco ricambiò per poi avvicinarsi a lei, ancora
così
mezzo nudo, ancora così sexy come lo era sempre.
"Ma tu sei mia e mi piace
guardarti. Sei così sensuale mentre ti metti le calze,
mentre ti
pieghi e ti accovacci. Mi stai facendo impazzire ogni secondo di
più." le mormorò all'orecchio accarezzandole le
gambe, le
cosce, su per i fianchi, la pancia, il seno, per poi arrivare alle
spalle, il collo e infine posizionarsi sulla sua guancia. Tutto molto
lentamente. Tutto così eccitante.
Stavano
per dar finalmente
sfogo a tutta la loro passione quando Blaise entrò nella
camera
dell'amico senza bussare, probabilmente pensava che non c'era.
"Blaise caro amico mio,
non ti hanno insegnato che si bussa prima di entrare?" disse
mettendosi con la magia i pantaloni della divisa e rimanendo a petto
nudo.
"Draco! Finalmente sei
tornato e vedo che le cose sono andate bene" disse Blaise
abbracciando il suo amico. Gesto poco ma mooolto poco da Draco Malfoy
ma Hermione capì che Blaise era un fratello per Draco.
"Incantato di rivederti
dolce Hermione" disse poi alla ragazza facendole un elegante
baciamano che la fece arrossire leggermente.
"Non avrai intenzione di
rubarmi la donna, vero amico mio?" chiese Draco sorridendo ma
era anche leggermente infastidito.
"Siete geloso del vostro
migliore amico pricipe?" chiese allora Blaise portandosi una
mano al petto con fare drammatico.
"Non potrei mai, dato che
sono molto più bello io" disse Draco pieno di se.
"L'importante è crederci
Dray" disse allora Blasie notando che Hermione se la rideva
sotto i baffi.
"Senti, andiamo in Sala
Grande a fare colazione. Ci aspetta un entrata in scena con i
fiocchi" disse Draco prendendo la mano ad Hermione che, felice,
gli sorrise.
Quando
arrivarono vicino alla
Sala Grande Blaise li precedette, entrando per primo e augrando loro
buona fortuna. I due ragazzi si guardarono negli occhi, se fossero
entrati in quel momento, in Sala Grande, mano nella mano, tutti li
avrebbero visti e avrebbero capito immediatamente.
"Sei sicuro? Non te ne
pentirai?" chiese allora Hermione poggiandogli una mano sulla
guancia.
"Non sono mai stato così
sicuro. Tu sei mia, voglio che lo sappiano tutti, voglio che tutti
sappiano che se proveranno a toccarti o a farti qualsiasi cosa se la
vedranno con me" le disse lui arpionandole i fianchi possessivo
e baciandola con passione. Lasciandola per un attimo senza fiato.
"Lo stesso vale per me
allora. Nessuna ragazza o creatura magica ti si dovrà
avvicinare o
provarci con te. Io ti giuro che se ne pesco una, le faccio fuori
tutte. Sei mio Draco, solo ed esclusivamente mio." le rispose
allora lei accarezzandolo e mandandolo, con solo dei semplici tocchi,
all'eccitazione totale. Si baciarono ancora una volta e poi, con le
mani unite, varcarono la soglia della Sala Grande; entrambi fieri, a
testa alta, con le mani unite e i cuori incatenati l'uno all'altra.
Tutti
si zittirono, professori
compresi. Dracò si schiarì la voce e
parlò così freddamente che
quasi tutti si spaventarono all'istante.
"Devo dire poche parole e
poi potrete tornare a fare ciò che stavate facendo. Lei,
Hermione
Granger è la mia ragazza. Pertanto, chiunque e dico chiunque
provasse a farle del male o a darle fastidio andrà in contro
a
cattive conseguenze oltre che alla sua bacchetta. Sapete meglio di me
come se la cava per conto di incantesimi, non provateci nemmeno."
quando finì le baciò dolcemente una tempia e le
sussurò 'ti amo'
per poi lasciarla andare al suo tavolo, mentre lei si sedeva sotto
gli occhi di tutti al suo.
Una
volta seduta, allungò la mano
sinistra e Ginny urlò.
Hermione sfoderò in un attimo
la bacchetta e si guardò intorno, non vedendo
però nessun pericolo
le rivolse uno sguardo interrogativo.
"Cosa c'è sul tuo dito
anulare della mano sinistra???" chiese seriamente e Hermione non
capì sollevando la mano e guardando il suo dito. C'era
l'anello che
le aveva regalato Draco ma che c'era di strano?
"Per le mutande a cuori di
Merlino! Quello è o non è il leggendario anello
dell'amore?"
chiese Ginny guardando quell'anello come se fosse un apparizione.
"Si, me lo ha regalato
Draco. Dice che è stato tramandato fin dai tempi di Merlino
di
famiglia in famiglia" disse allora Hermione sorridendo.
"Sai che quell'anello è
un simbolo eterno d'amore? Vuol dire che Malfoy ti amerà
eternamente
perchè non avresti potuto indossarlo se così non
fosse" mi
disse Ginny con gli occhi che le venivano fuori dalle orbite. Era
veramente felice per l'amica e Hermione si aprì in un
meraviglioso
sorriso.
"Tu dici?" le chiese,
dopotutto i sentimenti non erano cose su cui ci si poteva mettere la
mano sul fuoco, specialmente se questi erano i sentimenti dell'algido
Principe delle Serpi che, conoscendolo, era tutt'altro che algido.
"Carissima amica mia, non
sai quanto si sta gonfiando il mio ego nel doverti spiegare qualcosa
che non sai. Che tu Hermione Granger e strega più
intelligente di
sempre non sai! Wow" disse Ginny con gli occhi che luccicavano e
in quel momento anche Harry e Ron si fecero più attenti sul
discorso
delle due amiche.
"Ti prego, dimmi quello
che devi e basta Ginny!" disse allora Hermione.
"Allora, l'anello
dell'Amore è un manufatto che risale a tempi molto antichi
e,
secondo tradizione, deve essere tramandato di generazione in
generazione e donato alla persona che si ama. Questo potrebbe essere
comune ad un qualsiasi anello prezioso difamiglia. Ma, l'anello in
questione è molto più particolare di quello che
sembra.esso,
infatti, non può essere indossato dalla ragazza se quello
che prova
lui non è amore puro e vero. In parole povere. Se Malfoy non
provasse amore vero e puro nei tuoi confronti tu non avresti mai
potuto indossare quest'anello." disse Ginny ed Hermione ad ogni
parolasi illuminava sempre più.
"Ne sei completamente
sicura Ginny?" chiese allora l'amica.
"Certamente. Malfoy ti ama
davvero tanto amica mia, lui ha fatto l'impossibile per te.
Rischiando persino di essere ucciso per proteggerti" disse Ginny
e Hermione si commosse leggermente.
"Hermione, Ginny ha
ragione. Durante tutto questo tempo Malfoy ha sempre vegliato su di
te, preoccupandosi di qualsiasi cosa. Ogni giorno chiedeva con
lettere anonime come stavi e se avevi qualche ricordo; lui ti ama
davvero ed è bello vederti così felice ora come
lo eri un anno fa!"
disse Harry ed Hermione li ringraziò e sorrise.
Poi volse il suo
sguardo dall'altra parte, verso il tavolo delle Serpi e
incontrò uno
sguardo torbido che la osservava come se la volesse mangiare. Ad
Hermione vennero subito i brividi e l'eccitazione cominciò a
salire.
Involontariamente passò la lingua lentamente sul labbro
superiore e
lo sguardo di argento fuso che Draco le regalava divenne infuocato.
Un fuoco color tempesta che non vedeva l'ora di esplodere.
Angolo
Autrice:
Salve
salve:)
La
fine di questo capitolo promette qualcosa che molti forse si
aspetterebbero. Diciamo che Hermione e Draco hanno aspettato per molto
questo momento e quindi mi chiedo: farli aspettare ancora o lasciare
che si sfoghino? ho già in mente come potrebbe andare in
entrambe le alternative, ma non so proprio decidere. Chiedo quindi a
voi un parere. Ditemi cosa preferite e io in base alle recensioni
posterò il capitolo con l'alternativa che avete scelto.
Grazie a chi lascia i commenti ma anche a chi legge solamente. Vi
ricordo che lasciare una piccola recensione non fa male a nessuno. A
presto.
Cucciola
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